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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Novembre 2006
COMMISSIONE EUROPEA, PREVISIONI ECONOMICHE DI AUTUNNO PER IL 2006-2008: CRESCITA SOLIDA E CALO DELLA DISOCCUPAZIONE E DEI DISAVANZI  
 

Bruxelles, 7 novembre 2006 - Secondo le previsioni economiche di autunno presentate dalla Commissione, il tasso di crescita economica nel 2006 dovrebbe raggiungere il 2,8% nell´Unione europea e il 2,6% nell´area dell´euro, contro rispettivamente l´1,7% e l´1,4% del 2005. Questa ripresa è dovuta principalmente ad una crescita robusta della domanda interna, e in particolare degli investimenti, e ad una crescita mondiale sostenuta. L´attività economica dovrebbe calare leggermente nel 2007 e nel 2008, in linea con le prospettive mondiali e in particolare con il rallentamento registrato negli Stati Uniti. Tuttavia la crescita del Pil nei prossimi due anni dovrebbe continuare ad attestarsi intorno al potenziale (Ue: 2,4% nel 2007 e nel 2008; area dell´euro: 2,1% nel 2007 e 2,2% nel 2008). Nel periodo 2006-2008 l´Ue nel suo complesso dovrebbe creare 7 milioni di nuovi posti di lavoro (5 milioni nell´area dell´euro). Ciò contribuirà ad aumentare il tasso di occupazione, che dal 63¾% del 2005 dovrebbe passare nel 2008 al 65½%, riducendo nel contempo il tasso di disoccupazione, che dal 9% della forza lavoro, valore massimo registrato nel 2004, nel 2008 dovrebbe scendere nell´Ue al 7,3% (e al 7,4% nell´area dell´euro). Anche l´inflazione dovrebbe gradualmente diminuire fino a scendere nel 2008 al di sotto della soglia Bce del 2% nell’area dell’euro. "Dopo anni di risultati deludenti, nel 2006 l´economia dell´Unione europea dovrebbe registrare i migliori risultati dall´inizio del decennio e nel 2007 e 2008 dovrebbe crescere in misura prossima al suo potenziale. Ciò mostra i vantaggi delle riforme economiche e del risanamento dei conti pubblici in un contesto mondiale di forte crescita economica e dovrebbe incoraggiare gli Stati membri ad andare avanti su questa strada che è la sola che porti ad una crescita economica più forte e duratura e ad un aumento dell´occupazione" ha dichiarato il commissario Joaquín Almunia, responsabile per gli affari economici e finanziari. Secondo le previsioni economiche della Commissione pubblicate oggi il tasso di crescita economica nell´anno in corso raggiungerà il 2,8% nell´Ue e il 2,6% nell´area dell´euro, con un aumento di oltre un punto percentuale (pp) rispetto all´anno scorso e di ½ pp rispetto alle previsioni di sei mesi fa. Nell´immediato futuro il tasso di attività economica nel 2007 e nel 2008 dovrebbe scendere al 2,4% nell´Ue e rispettivamente al 2,1% nel 2007 e al 2,2% nel 2008 nell´area dell´euro. La revisione al rialzo delle previsioni economiche fa seguito ai risultati della prima metà del 2006, che si sono rivelati migliori del previsto. Ii tasso reale di crescita del Pil è aumentato dello 0,8% nel primo trimestre 2006 e dello 0,9% nel secondo trimestre, sia nell´Ue che nell´area dell´euro. Si tratta del più forte ritmo di espansione registrato negli ultimi sei anni. La crescita economica è sostenuta da una forte domanda interna, in particolare per quanto riguarda gli investimenti, cresciuti nella prima metà del 2006 ad un tasso del 6% su base annua, e dovrebbe mantenersi stabile, visto il forte aumento dell´utilizzazione delle capacità, il miglioramento dei bilanci delle aziende, le favorevoli condizioni finanziarie e gli ampi margini di profitto. Secondo le previsioni nel 2006 gli investimenti, in particolare in attrezzature, dovrebbero crescere di oltre il 5%, per poi rallentare leggermente nel 2007-2008. La spesa dei consumatori dovrebbe crescere più gradualmente, di pari passo con il miglioramento del mercato del lavoro. Le esportazioni, per parte loro, continuano ad essere sostenute da una forte economia mondiale. Modelli di crescita più equilibrati nell´Ue e nell´area dell´euro nonché le riforme strutturali in corso dovrebbero fornire la base per un aumento della crescita potenziale, che porti ad un´espansione più sostenuta di quella registrata in precedenti periodi di ripresa. Il tasso di crescita dell´occupazione ha subito una netta accelerazione nella prima metà dell´anno in corso, riflettendo gli effetti benefici delle riforme strutturali sui mercati dei prodotti e della forza lavoro nonché una rinnovata fiducia nell´economia. Nel periodo 2006-2008 l´Ue dovrebbe creare globalmente 7 milioni di nuovi posti di lavoro (5 milioni nell´area dell´euro). Ciò corrisponde ad un tasso di creazione di posti di lavoro quasi doppio rispetto al tasso del triennio precedente nell´area dell´euro e superiore di ¾ rispetto a quello registrato nell´intera Ue. Il tasso di occupazione dovrebbe quindi raggiungere nel 2008 il 65½%, contro il 63¾% nel 2005. Il tasso di disoccupazione, che aveva toccato il 9% nel 2004 sia nell´Ue che nell´area dell´euro, nel 2006 dovrebbe scendere a circa l´8% in entrambe le zone per poi calare ulteriormente entro il 2008 al 7,3% nell´Ue e al 7,4% nell´area dell´euro. Si sta rafforzando anche la crescita della produttività del lavoro, che abbinata all´aumento degli investimenti e dell´occupazione avrà un impatto positivo. Il declino a lungo termine della crescita potenziale ha subito un´inversione di tendenza a partire dal 2004 e il tasso di crescita tendenziale dovrebbe continuare ad aumentare gradualmente fino a raggiungere nel 2008 il 2,3% nell´Ue (e il 2,1% nell´area dell´euro). L´inflazione è restata notevolmente stabile nell´anno in corso, attestandosi secondo le previsioni sul 2,2%, ma dovrebbe salire al 2,3% nell´Ue. L´inflazione di fondo resta contenuta, il che indica che i bruschi aumenti del prezzo del petrolio non hanno avuto effetti di secondo impatto significativi. Poiché secondo le previsioni tali effetti continuerebbero in generale a non farsi sentire, nel 2007 l´inflazione apparente in entrambe le zone dovrebbe essere appena superiore al 2% e scendere poi nel 2008 al di sotto del 2% nell´area dell´euro. Anche la situazione delle finanze pubbliche è risultata migliore di quanto previsto a primavera, con un disavanzo medio nell´anno in corso pari al 2% del Pil (sia nell´Ue che nell´area dell´euro), contro il 2,3% nell´Ue e il 2,4% nell´area dell´euro nel 2005, una riduzione dovuta principalmente ad entrate fiscali superiori al previsto. Nonostante questo miglioramento globale, cinque Stati membri, compresi due paesi dell´area dell´euro, presentano nell´anno in corso un disavanzo superiore al 3% del Pil. Sulla base dei bilanci 2007 disponibili e partendo dal presupposto che non vi siano cambiamenti di politica, il disavanzo delle amministrazioni pubbliche nell´Ue dovrebbe scendere all´1,6% nel 2007 e all´1,4% nel 2008 ( e rispettivamente all´1,5% e all´1,3% nell´area dell´euro). La crescita nell´Ue è sostenuta dal dinamismo dell´economia mondiale la cui crescita per l´anno in corso è stimata al 5,1%. Questo tasso, di poco inferiore a quello record raggiunto nel 2004, potrebbe calare leggermente alla fine dell´anno, soprattutto per effetto del previsto rallentamento dell´economia americana, mentre altri poli di crescita dovrebbero continuare ad espandersi a tassi elevati. Nel 2007-2008 la crescita del Pil mondiale dovrebbe collocarsi poco al di sopra del 4½%. Al tempo stesso, il settore esterno presenta dei rischi che pesano sulle prospettive economiche. Un rallentamento più marcato negli Usa avrebbe un impatto negativo sulla crescita. Resta inoltre il rischio di un aggiustamento disordinato degli squilibri delle partite correnti a livello mondiale. Ma vi sono anche delle possibilità che i risultati siano migliori del previsto. Il commercio mondiale potrebbe diventare più dinamico, specialmente in Asia. A livello interno, la situazione del mercato del lavoro potrebbe registrare un miglioramento più marcato del previsto, dando nuovo impulso ai consumi privati. Infine, negli ultimi anni abbiamo imparato che il prezzo del petrolio può variare nei due sensi. Le tensioni geopolitiche potrebbero portare a nuove impennate dei prezzi, ma l´indebolimento della domanda potrebbe esercitare una pressione al ribasso, la quale a sua volta attenuerebbe l´impatto del rallentamento dell´economia americana, riducendone l´entità e gli effetti diffusivi. Il testo completo delle previsioni economiche di autunno della Commissione è disponibile su Internet al seguente indirizzo: http://ec. Europa. Eu/economy_finance/
about/activities/activities_keyindicatorsforecasts_en. Htm

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OCCUPAZIONE IN EUROPA: LE RIFORME PORTANO I LORO FRUTTI LA COMMISSIONE EUROPEA PUBBLICA LA RELAZIONE 2006  
 
Bruxelles, 7 novembre 2006 - Secondo la relazione “Occupazione in Europa 2006”, pubblicata in data odierna dalla Commissione europea, la situazione occupazionale nell´Ue ha continuato a migliorare nel 2005 nonostante un rallentamento temporaneo della crescita economica. Le riforme stanno portando i loro frutti. La disoccupazione nell´Ue è diminuita di quasi mezzo punto percentuale (dal 9,1% dell´anno scorso all´8,7%), mentre la crescita dell´occupazione è praticamente raddoppiata (0,9%). L´unione europea tuttavia resta al di sotto delle sue possibilità a livello sia di occupazione che di crescita della produttività rispetto agli obiettivi prefissi. Raddoppiare gli sforzi per attuare una vasta gamma di riforme costituisce un elemento prioritario. Vladimír Špidla, commissario responsabile dell´occupazione, affari sociali e pari opportunità, si è compiaciuto dei miglioramenti, sottolineando peraltro che “malgrado la crescita del tasso di occupazione delle donne e dei lavoratori più anziani, i progressi verso l´obiettivo di un tasso d´occupazione globale del 70% semplicemente non sono abbastanza rapidi”. E ha aggiunto: “È chiaro che per raggiungere tale obiettivo occorre intraprendere maggiori sforzi nella maggior parte degli Stati membri. L´ordine del giorno deve consistere in un´attuazione rigorosa delle riforme in linea con le direttive per l´occupazione in Europa”. La relazione prende atto dei continui aumenti dei tassi di occupazione delle donne e delle persone più anziane (55-64 anni), sottolineando l´interesse delle politiche mirate ad attirare e conservare sul mercato dell´occupazione un maggior numero di donne e di lavoratori più anziani. Dal 2000 il tasso di occupazione delle donne è aumentato di circa 5 punti percentuali od oltre a Cipro, in Estonia, in Lettonia e in Italia e di oltre 10 punti percentuali in Spagna. Quanto ai lavoratori più anziani, i tassi di occupazione sono aumentati di 5 punti percentuali od oltre in 16 Stati membri, mentre la Finlandia, l´Ungheria e la Lettonia hanno fatto registrare aumenti particolarmente rilevanti (oltre 10 punti percentuali). Questi risultati incoraggianti relativamente ai lavoratori più anziani vanno attribuiti alle politiche a favore dell´invecchiamento attivo e alle riforme dei sistemi pensionistici. I progressi peraltro non sono stati uniformi in tutti gli Stati membri. Persistono marcate divergenze negli effetti sul mercato del lavoro, in particolare tra uomini e donne, tra cittadini comunitari e non comunitari, nonché tra regioni. Ad esempio, i tassi di occupazione delle donne nell´Ue hanno fatto registrare una variazione tra oltre il 70% in Danimarca e in Svezia e il 34% circa a Malta. I tassi di occupazione regionali nell´Ue si sono collocati a poco più del 40% in talune regioni d´Italia e praticamente all´80% in altre regioni nel Regno Unito. Approccio della “flessicurezza” Di fronte alla crescente globalizzazione della concorrenza, ad una contrazione della popolazione attiva e ad una maggiore incidenza dei lavori precari, promuovere l´occupazione e la crescita comporta l´avvio di riforme in tutti gli Stati membri. La relazione oggi pubblicata esamina in che modo taluni mercati del lavoro nazionali riescono a combinare clausole contrattuali elastiche con una maggiore sicurezza grazie ad un programma di formazione continua, a politiche attive del mercato del lavoro e ad elevati livelli di protezione sociale. Questo approccio è denominato “flessicurezza”. Esso è caratterizzato dall´interazione positiva tra la flessibilità e la maggiore sicurezza dei lavoratori e dimostra che tale combinazione può contribuire a creare maggiori e migliori posti di lavoro. I successi registrati in Danimarca, in Spagna, in Finlandia, in Austria e nei Paesi Bassi dimostrano che la flessibilità e la sicurezza sono compatibili tra loro e che si rafforzano reciprocamente. Essi dimostrano anche che non esiste un modello unico valido per tutti; la flessicurezza è un approccio che può contribuire a superare le resistenze politiche e sociali nei confronti delle riforme. La relazione dimostra inoltre che politiche attive del mercato del lavoro sono essenziali per ottenere un buon dosaggio di flessibilità e di sicurezza dell´occupazione. Gli Stati membri non impegnano la stessa quota di risorse finanziarie nell´attivazione delle persone alla ricerca di un´occupazione. Tali partecipazioni finanziarie variano tra meno di ¼% del Pil nella Repubblica ceca, in Estonia, in Lettonia, in Slovacchia e nel Regno Unito e l´1,5% del Pil in Danimarca, tasso relativamente elevato. Occorre una cultura di valutazione più forte, che possa far capire che il successo dipende meno dal volume dell´investimento che dall´efficacia di tale investimento in settori quali la formazione professionale e i servizi pubblici dell´occupazione. Urgenza: promuovere una manodopera mobile, altamente qualificata e in grado di adeguarsi Dal 2000 il numero di posti di lavoro altamente qualificati è fortemente aumentato nell´Ue. Malgrado questa evoluzione positiva, la percentuale di lavoratori altamente qualificati rispetto all´insieme della manodopera dell´Ue resta notevolmente al di sotto della percentuale degli Stati Uniti. Inoltre l´Ue destina soltanto l´1,2% circa del proprio Pil all´istruzione superiore, vale a dire meno della metà degli stanziamenti degli Stati Uniti nel medesimo settore. Nella relazione si afferma che, per ottenere una crescita superiore della produttività attraverso il progresso tecnologico, è indispensabile disporre di una manodopera ben formata e in grado di adeguarsi. Nella relazione si dichiara anche che una manodopera altamente qualificata e in grado di adeguarsi migliora la capacità di un paese di creare nuove tecnologie sul proprio territorio e di assorbire e applicare inoltre tecnologie valide sviluppate all´estero. Un altro elemento importante per raccogliere le sfide odierne sul mercato del lavoro nell´Ue ampliata è rappresentato dalla mobilità geografica dei lavoratori. Con meno del 2% dei cittadini europei in età lavorativa che vivono in un altro Stato membro, occorre intensificare gli sforzi per creare una vera e propria cultura della mobilità. Tali sforzi dovrebbero riguardare l´eliminazione non soltanto degli ostacoli amministrativi e giuridici alla mobilità, ma anche e soprattutto gli ostacoli sociali, culturali, educativi e organizzativi. Oggi inoltre è stata pubblicata un’indagine che rivela che la maggior parte degli europei ha un’immagine positiva del ruolo svolto dall’Ue nel campo dell’occupazione e degli affari sociali. Tre persone su quattro inoltre dichiarano che l’Ue ha ripercussioni positive sull’accesso all’istruzione ed alla formazione oltre che sulla creazione di posti di lavoro e sulla disoccupazione. Stando ai risultati dell’indagine la stragrande maggioranza dei lavoratori europei è fiduciosa di poter mantenere l’attuale posto di lavoro nel breve termine, ma un’analoga proporzione di essi accetta altresì che il “posto fisso a vita” è una cosa del passato. La maggior parte degli interpellati dà risalto all’importanza di una formazione regolare e della capacità di adattarsi a nuove mansioni. Sotto questo profilo molti riconoscono il sostegno fornito dal Fondo sociale europeo nell’aiutare le persone a migliorare le proprie capacità professionali e prospettive di lavoro. .  
   
   
MEF: FABBISOGNO OTTOBRE 2006 A 4.700 MLN €, A 49.100 MLN € NEI PRIMI DIECI MESI  
 
Roma, 7 novembre 2006 - Il fabbisogno del settore statale del mese di ottobre 2006 risulta provvisoriamente determinato in circa 4. 700 milioni di euro, a fronte di quello pari a 6. 947 milioni registrato nell´ottobre dello scorso anno. Nei primi dieci mesi del 2006 si è registrato complessivamente un fabbisogno di circa 49. 100 milioni, mentre nell´analogo periodo 2005 si era avuto un fabbisogno pari a 75. 954 milioni. Il saldo del mese di ottobre continua a beneficiare del buon andamento delle entrate fiscali, del contenimento dei prelievi di fondi dalla tesoreria statale da parte degli enti decentrati e del perdurare degli effetti della riduzione della spesa delle Amministrazioni centrali. .  
   
   
SITO INTERNET SULLA RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE  
 
Roma, 7 novembre 2006 - Dal 6 novembre è on line l´aggiornamento del sito Internet www. Tfr. Gov. It che il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale ha dedicato alla previdenza complementare. All´interno sono consultabili i contenuti della riforma della previdenza inseriti nel decreto legislativo 252/2005 e le modifiche in corso di approvazione. Fra le principali novità l´anticipo dell´entrata in vigore della Previdenza complementare al 1° gennaio 2007. Il sito è strutturato in sette sezioni principali dedicate ai seguenti argomenti: Lavoratori interessati; Forme pensionistiche complementari; Scelta sulla destinazione del Tfr; Finanziamento fondi e investimento contributi; Prestazioni; Agevolazioni fiscali; Commissione di Vigilanza - Covip. E´, inoltre, disponibile una pagina dedicata alla normativa e un´altra contenente un glossario della terminologia più utilizzata per illustrare gli argomenti trattati nel sito. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/previdenza_complementare/index. Html .  
   
   
BNL: DESK OPERATIVI SUI MERCATI AZIONARIO E DEI CAMBI ANCHE PER LA FESTIVITÀ DEL 1° NOVEMBRE  
 
Roma, 7 novembre 2006 - Bnl garantirà alla propria clientela, aziende e investitori istituzionali italiani ed esteri, la piena attività sui mercati internazionali - azionario e cambi - anche per il prossimo 1° novembre, giornata di chiusura degli sportelli bancari, ma in cui Borsa Italiana e le altre piazze europee ed extraeuropee saranno aperte. I desk della Divisione Corporate di Bnl, come già accaduto in occasione di precedenti festività, saranno attivi per tutta la giornata a partire dalle 8. 30, fornendo a più di 650 aziende e a oltre 50 clienti istituzionali tra banche e fondi - in contatto diretto con Bnl - il monitoraggio e l’operatività costante sui mercati azionari internazionali, compresi i derivati, oltre che su quello dei titoli esteri e dei cambi. .  
   
   
DETERMINATO IN EURO 3,436 PER AZIONE IL VALORE DI LIQUIDAZIONE DELLE AZIONI DI RISPARMIO BNL PER LE QUALI SIA ESERCITATO IL DIRITTTO DI RECESSO  
 
Roma, 7 novembre 2006 - Con avviso pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in data 19 ottobre 2006 – successivamente apparso anche sul quotidiano “Il Sole 24 Ore” in data 28 ottobre 2006 – sono state convocate per i giorni 20, 22 e 23 novembre 2006, rispettivamente in prima, seconda e terza convocazione: 1. L’assemblea straordinaria degli azionisti, per discutere e deliberare in merito alla “conversione obbligatoria alla pari delle azioni di risparmio in circolazione in azioni ordinarie; conseguenti modifiche statutarie (modifica dell’articolo 6, primo comma, primo alinea, abrogazione del secondo alinea e abrogazione dell’ultimo comma, abrogazione dell’art. 10, primo comma, modifica del secondo comma e abrogazione del terzo comma, abrogazione degli articoli 11, 12 e 13 dello statuto sociale e conseguente rinumerazione degli articoli da 14 a 41); deliberazioni inerenti e conseguenti”; 2. L’assemblea ordinaria degli azionisti, per discutere e deliberare in merito alla “modifica del prezzo stabilito per l’acquisto di azioni proprie di risparmio, da effettuare da parte della Società ai sensi dell’art. 144-bis, comma 1, lett. D) del regolamento di attuazione del D. Lgs. N. 58/98 concernente gli emittenti approvato con Delibera Consob n. 11971/99, nell’ambito della delibera di autorizzazione all’acquisto e vendita di azioni proprie ai sensi degli artt. 2357 e 2357-ter, cod. Civ. , assunta dall’assemblea ordinaria della Società in data 15 settembre 2006; deliberazioni inerenti e conseguenti”; nonchè 3. L’assemblea speciale degli azionisti di risparmio, per discutere e deliberare in merito alla “approvazione, per quanto di competenza, della conversione obbligatoria alla pari delle azioni di risparmio in circolazione in azioni ordinarie; conseguenti modifiche statutarie (modifica dell’articolo 6, primo comma, primo alinea, abrogazione del secondo alinea, e abrogazione dell’ultimo comma, abrogazione dell’art. 10, primo comma, modifica del secondo comma e abrogazione del terzo comma, abrogazione degli articoli 11, 12 e 13 dello statuto sociale e conseguente rinumerazione degli articoli da 14 a 41); deliberazioni inerenti e conseguenti; conversione sottoposta all’assemblea straordinaria convocata per i giorni 20, 22 e 23 novembre 2006 rispettivamente in prima, seconda e terza convocazione; deliberazioni inerenti e conseguenti”. Come indicato nella documentazione relativa a tali assemblee, già depositata ai sensi di legge, agli azionisti di risparmio che non concorreranno all’adozione della delibera di cui al precedente punto (3. ) spetterà il diritto di recesso di cui all’art. 2437 cod. Civ. , esercitabile a partire dalla data di iscrizione delle deliberazioni dell’assemblea straordinaria e dell’assemblea speciale degli azionisti di risparmio. Al riguardo, si comunica che il valore di liquidazione delle azioni di risparmio di Banca Nazionale del Lavoro in relazione alle quali dovesse essere esercitato il predetto diritto di recesso è stato determinato in misura pari ad Euro 3,436 per azione. Tale valore è stato calcolato, in conformità a quanto disposto dall’art. 2437-ter, comma 3, cod. Civ. , facendo esclusivo riferimento alla media aritmetica (calcolata da Borsa Italiana S. P. A. ) dei prezzi di chiusura nei sei mesi precedenti la data di pubblicazione dell’avviso di convocazione delle predette assemblee. Si fa presente, altresì, che il valore di liquidazione delle azioni di risparmio che dovessero essere oggetto del predetto diritto di recesso è anche il prezzo che l’assemblea ordinaria (citata al punto 2. ) sarà chiamata a stabilire per l’acquisto di azioni proprie di risparmio da parte della Società ai sensi dell’art. 144-bis, comma 1, lett. D) del regolamento di attuazione del D. Lgs. N. 58/98 concernente gli emittenti approvato con Delibera Consob n. 11971/99, vale a dire mediante esercizio, da parte degli azionisti, dell’opzione di vendita. Banca Nazionale del Lavoro provvederà a comunicare in tempo utile agli interessati ulteriori informazioni in merito all’esercizio del diritto di recesso, nonché al menzionato acquisto di azioni proprie da parte della Società. .  
   
   
BANK OF AMERICA NOMINA GILLES MOëC SENIOR ECONOMIST EUROPEO  
 
 Londra 7 novembre 2006 – Bank of America ha annunciato il 3 novembre l’assunzione di Gilles Moëc come Senior Economist per l’Europa. Moëc è basato a Londra e riporta direttamente a Holger Schmieding, Responsabile European Economics e parte del gruppo Global Economics guidato dal Chief Economist Mickey Levy a New York. Moëc analizzerà i principali indicatori fondamentali che spingono l’economia dei più importanti Paesi e mercati finanziari europei e che aiutano a costruire le previsioni di Bank of America sull’andamento dei tassi della Banca Centrale Europea. Oltre all’attività di ricerca di Bank of America sull’economia Europea in generale, il contributo di Moëc si concentrerà soprattutto sullo sviluppo delle economie in Francia, Italia e Spagna. Mickey Levy, Chief Economist di Bank of America a New York, ha commentato: “L’esperienza di Gilles rappresenta una grande risorsa per noi che continuiamo a crescere in Europa fornendo ai nostri clienti ricerche informative di alta qualità. In particolare, la sua conoscenza approfondita del mercato francese arricchirà ulteriormente le nostre ricerche in Europa e rafforzerà il nostro profilo in questa regione con i clienti, le istituzioni e il pubblico. ” Moëc arriva in Bank of America da Banque de France dove era a capo della divisione International Economic Outlook, che si occupa di studi macroeconomici e macrofinanziari dell’ambiente internazionale fuori dalla Francia. È stato inoltre membro del Eurosystem Working Group on Forecasting. Moëc ha pubblicato diversi studi e ha insegnato International Economics presso l’ Ēcole Nationale d’Administration e il Paris Institute of Political Studies. .  
   
   
RISIKO BANCARIO: PIVA, "VENEZIA HA DA TEMPO UN NUOVO SISTEMA DI BANCHE LOCALI"  
 
Venezia, 7 novembre . 2006 - Cassa di Risparmio di Venezia è un pezzo importante nella storia del credito e della finanza veneziana, ma non è l´unico interlocutore per la città e per la sua provincia. Per ricordarlo al sindaco di Venezia Massimo Cacciari e al presidente della Provincia Davide Zoggia interviene sul "caso Carive" anche Amedeo Piva, presidente di Banca del Veneziano e della Federazione veneta delle Bcc. "Senza disconoscere il ruolo che storicamente è stato della Cassa - evidenzia infatti Piva -, credo che da tempo istituzioni, associazioni, aziende del nostro territorio abbiamo come interlocutore un nuovo sistema di banche locali. Carive rimane una istituzione fondamentale per l´economia veneziana e veneta, proprio per questo mi sembra condivisibile la preoccupazione di Cacciari e Zoggia perché la città non perda un ruolo centrale nelle politiche del gruppo che nascerà dalla fusione di Sanpaolo e Intesa. È altrettanto vero, però, che già con l´accorpamento in Sanpaolo Imi c´era stata una parziale perdita di contatto tra Carive e il territorio di riferimento, soprattutto negli ambiti più locali. E di fatto il sistema del credito cooperativo ha assunto il ruolo di banca locale". Sono quattro le banche di credito cooperativo attive a Venezia e in provincia: Banca del Veneziano, Bcc di Marcon, Banca Santo Stefano, Banca S. Biagio del Veneto Orientale. Quattro istituti che ogni anno reinvestono gli utili nella crescita economica, culturale e sociale dell´area di riferimento. "Il credito cooperativo è differente proprio per questo suo legame indissolubile e statutariamente sancito con il territorio - sottolinea Piva -. Per questo oggi molte amministrazioni comunali, enti no-profit, associazioni culturali e di volontariato ricevono stanziamenti anche consistenti dalle Bcc. E sono milioni di euro ogni anno. Ma anche per molte Pmi il credito cooperativo è diventato un punto di riferimento sicuro e dal volto umano". Ciò detto, il presidente delle Bcc venete richiama l´urgenza di un´azione condivisa per restituire a Venezia il ruolo che merita. "Non intendo assolutamente ipotizzare alcuna ingerenza nelle scelte strategiche di un competitor importante quale sarà Sanpaolo-intesa - chiarisce -. È evidente però che la perdita di autonomia ipotizzata per Carive è un segnale da non sottovalutare e credo che l´intero sistema-provincia debba mettersi in gioco per garantire alla città la centralità che è radicata nella storia". .  
   
   
CASO CARIVE: VIGNANDEL, "INTERLOCUTORE IMPORTANTE PER IL VENETO ORIENTALE"  
 
Venezia, 7 novembre 2006 - "L´annullamento dell´autonomia direzionale della Cassa di Risparmio di Venezia, nell´ambito del Gruppo Sanpaolo-intesa, con l´integrazione e il trasferimento delle funzioni strategiche in Cassa Padova rischia di compromettere il legame e l´importanza a livello socio-economico che l´istituto riveste per il territorio del Veneto Orientale. Un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell´area, che Carive ha ereditato dopo l´acquisizione della locale Banca Popolare Santo Stefano e che è stato conservato con l´istituzione della Fondazione Santo Stefano. Ora con la riorganizzazione il Veneto Orientale potrebbe perdere questo patrimonio". Non nasconde la propria preoccupazione il vicesindaco di Concordia Sagittaria Mauro Vignandel rispetto alle linee di integrazione di Carive in seno al nuovo gruppo bancario. "Non dimentichiamoci che per il Veneto Orientale sono alle porte importanti cambiamenti a livello viario e infrastrutturale - rimarca Vignandel - con la realizzazione di opere imponenti. Inoltre l´entrata in vigore della legge regionale 5/2006 offre un´opportunità importante di rilancio e rinnovamento a tutte le realtà produttive, che hanno l´occasione per fare sistema su scala più ampia e affrontare la sfida all´internazionalizzazione del sistema economico. Un´opportunità per il Veneto Orientale, votato al turismo per tradizione, posizione geografica e patrimonio storico-culturale e gastronomico, in un rapporto di stretta interconnessione tra le zone litoranee e l´entroterra. Un´occasione di rilancio che le Pmi locali possono cogliere anche grazie al sostegno di una banca che negli anni ha costruito una interrelazione consolidata con la realtà della provincia veneziana". Dopo Venezia città, dunque, anche il territorio provinciale deve impegnarsi ed è perciò che Vignandel sottoscrive la necessità di un dialogo immediato con i vertici di Sanpaolo-intesa, affinché il più grande gruppo bancario italiano non abbandoni questo patrimonio di valori e di relazioni per una mera questione logistica e il ruolo di Carive non venga ridimensionato. "Occorre elaborare una strategia comune - sottolinea Vignandel -. Per questo propongo la convocazione di una conferenza dei sindaci, con le categorie produttive e i sindacati, magari aperta alla partecipazione della cittadinanza, per ricercare gli strumenti più adatti a scongiurare la perdita di uno degli attori principali del rilancio economico del Veneto Orientale". . .  
   
   
CONVEGNO: THE CHANGING ROLE OF THE TODAY’S CFO NEW RULES AND STRATEGIES  
 
Milano, 7 novembre 2006 - Sull´onda della crescente globalizzazione dei mercati e delle professioni, Andaf, in cooperazione con Fei, terrà un Convegno dal titolo "The changing role of the Cfo. New rules and strategies". Fei, Financial Executives International, è l´Associazione dei Cfos statunitensi e canadesi, forte di oltre 16. 000 membri in patria e con collegamenti con numerose Associazioni internazionali in tutto il mondo. Verranno dibattuti argomenti importanti, di assoluta attualità, che toccano i cambiamenti del ruolo del Chief Financial Officer, non solo in Italia ma nel mondo intero. In particolare, le tematiche dei mercati creditizi in vista dell´applicazione di Basilea Ii e quelle relative alla Legge 262 sulla tutela del risparmio, che introduce nuove responsabilità nelle comunicazioni finanziarie, vista anche in rapporto alla Sarbanes-oxley degli Usa. Hanno g accettato l’ invito importanti relatori provenienti dal mondo delle istituzioni, imprenditoriale, accademico, mediatico, delle vere autorità nei rispettivi campi. La partecipazione al Convegno è Gratuita; tuttavia, per necessità organizzative e di security, si prega di confermare l’iscrizione www. Andaf. It Milano November 8 – 9, 2006 Borsa Italiana, Palazzo Mezzanotte Piazza degli Affari, 6 .  
   
   
GEMINA CEDE AI BLOCCHI A IGLI TUTTE LE AZIONI IMPREGILO  
 
Milano, 7 novembre 2006 - In esecuzione di quanto già comunicato al mercato, il 2 novembre Gemina ha ceduto a Igli ai blocchi complessive n. 46. 984. 191 azioni ordinarie e n. 5. 000 azioni di risparmio Impregilo. Il prezzo complessivo convenuto in euro 155 milioni è stato regolato per intero in data odierna. Il patto parasociale riguardante Impregilo stipulato in data 13 giugno 2005 tra Gemina e Igli ha cessato in data odierna di avere efficacia. Ad esito dell’operazione di cessione Gemina ha azzerato la propria partecipazione in Impregilo; la partecipazione detenuta da Igli in Impregilo è oggi pari al 29,87% del capitale sociale. .  
   
   
GRUPPO COFIDE RISULTATI DEI PRIMI NOVE MESI 2006: 35,5 MILIONI DI UTILE NETTO  
 
Milano, 7 novembre 2006 - Si è riunito il 31 ottobre, sotto la presidenza dell’ing. Carlo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di Cofide-compagnia Finanziaria De Benedetti Spa, per esaminare i risultati al 30 settembre 2006. Nei primi nove mesi dell’anno, Cofide ha conseguito un utile netto consolidato di 35,5 milioni di euro, rispetto a 23,8 milioni nel corrispondente periodo del 2005 (+49,2%). Tale risultato è stato determinato dal maggior contributo della controllata Cir (37,3 milioni di euro rispetto a 25,8 milioni al 30 settembre 2005). Il miglioramento deriva in modo particolare dal positivo andamento del Gruppo Sorgenia, che ha avviato tra l’altro la produzione industriale della centrale di Termoli. Il fatturato consolidato nei primi nove mesi del 2006 è stato di 2. 971,8 milioni di euro, in aumento del 20,8% rispetto a 2. 460 milioni nello stesso periodo dello scorso anno. Il margine operativo lordo (Ebitda) consolidato è aumentato del 13,4%, raggiungendo 331,1 milioni di euro (11,1% dei ricavi), rispetto a 291,9 milioni nei primi nove mesi del 2005 (11,9% dei ricavi). Il margine operativo (Ebit) consolidato è aumentato del 16,1%, passando da 221,5 milioni nei primi nove mesi del 2005 a 257,2 milioni nel corrispondente periodo del 2006. Il capitale investito netto consolidato al 30 settembre 2006 si è attestato a 2. 782,7 milioni di euro, rispetto a 2. 393,6 milioni al 31 dicembre 2005, con un incremento di 389,1 milioni a seguito dei significativi investimenti effettuati in particolare dai gruppi Sorgenia e Hss. La posizione finanziaria netta consolidata al 30 settembre 2006 presentava un indebitamento di 835,7 milioni di euro (487 milioni al 31 dicembre 2005 e 810,7 milioni al 30 giugno 2006), determinato da - un indebitamento di 29,7 milioni di euro (26,6 milioni al 31 dicembre 2005) relativo a Cofide e alla società finanziaria interamente controllata Cofide International; - un’eccedenza finanziaria relativa a Cir e Cir International di 269,2 milioni di euro (359,8 milioni al 31 dicembre 2005); - un indebitamento complessivo dei gruppi operativi di 1. 075,2 milioni di euro, contro 820,2 milioni al 31 dicembre 2005. L’aumento di 255 milioni di euro deriva principalmente dagli investimenti nel Gruppo Sorgenia per le nuove centrali e nel Gruppo Hss per l’acquisizione di Anni Azzurri. Il patrimonio netto consolidato del Gruppo è passato da 617,2 milioni di euro al 31 dicembre 2005 (634,8 milioni al 30 giugno 2006) a 643,1 milioni al 30 settembre 2006 (+25,9 milioni). Il patrimonio netto di terzi è salito da 1. 289,4 milioni di euro al 31 dicembre 2005 (1. 273,1 milioni al 30 giugno 2006) a 1. 303,9 milioni al 30 settembre 2006 (+14,5 milioni). Il patrimonio netto totale si è attestato al 30 settembre 2006 a 1. 947 milioni, rispetto a 1. 906,6 milioni al 31 dicembre 2005 (1. 907,9 milioni al 30 giugno 2006), con un incremento di 40,4 milioni. Al 30 settembre 2006 il Gruppo Cofide impiegava 11. 091 dipendenti, rispetto a 11. 221 al 30 giugno 2006 e a 10. 053 al 31 dicembre 2005. Andamento del terzo trimestre 2006 - Nel terzo trimestre 2006 il Gruppo Cofide ha registrato un fatturato consolidato di 950,4 milioni di euro, in aumento del 25,8% rispetto a 755,6 milioni del terzo trimestre 2005. L’ebitda consolidato è stato di 77,4 milioni di euro (8,1% dei ricavi) rispetto a 76,2 milioni (10,1% dei ricavi) nel corrispondente periodo dell’anno scorso. L’ebit consolidato è stato di 51,4 milioni di euro rispetto a 53,5 milioni nel terzo trimestre 2005. L’utile netto consolidato del terzo trimestre 2006 è stato di 6,4 milioni di euro, rispetto a 7,7 milioni. In tema di Corporate Governance, il Consiglio di Amministrazione ha provveduto a rettificare e integrare il proprio Modello di governo societario al fine di applicare le raccomandazioni previste nel Codice di Autodisciplina delle Società quotate, nella versione pubblicata nel marzo 2006 da Borsa Italiana Spa. Il Consiglio di Amministrazione ha anche provveduto alla nomina dell’Avv. Paolo Riccardo Rocca quale lead independent director. Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, tenuto conto del buon andamento dei settori operativi della controllata Cir, si può ragionevolmente prevedere per l’intero esercizio 2006 un miglioramento del risultato dell’attività ordinaria rispetto al 2005. .  
   
   
CONCLUSA CON SUCCESSO LA PRIMA FASE DI SOTTOSCRIZIONE DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO CONVERTIBILE “BENI STABILI S.P.A. 2,5% 2011 CONVERTIBILE IN AZIONI ORDINARIE” • SOTTOSCRITTO OLTRE IL 93% DELLE OBBLIGAZIONI  
 
Roma, 7 novembre 2006 - A conclusione dell’offerta in opzione agli azionisti Beni Stabili S. P. A. Di n. 476. 514. 052 obbligazioni convertibili in azioni ordinarie Beni Stabili S. P. A. Di nuova emissione, che ha avuto luogo dal 9 ottobre 2006 al 27 ottobre 2006, sulla base dei risultati definitivi comunicati in data odierna da Monte Titoli S. P. A. A Beni Stabili S. P. A. , sono stati esercitati 1. 584. 884. 500 diritti di opzione, pari al 93,13% dei diritti di opzione oggetto dell’offerta, corrispondenti a n. 443. 767. 660 obbligazioni convertibili, per un controvalore complessivo di Euro 443. 767. 660,00, comprensivo del controvalore derivante dall’intervenuto integrale esercizio dei diritti di opzione da parte di Delfin S. à r. L. Si comunica altresì che, al termine del periodo di offerta risultano non esercitati n. 116. 951. 400 diritti di opzione, pari al 6,87% dei diritti di opzione oggetto dell’offerta in opzione, corrispondenti a n. 32. 746. 392 obbligazioni convertibili, per un controvalore complessivo di Euro 32. 746. 392,00. Le date delle riunioni di borsa nel corso delle quali verranno offerti i diritti rimasti inoptati - saranno resi noti mediante l’avviso. .  
   
   
ESERCIZIO DIRITTI INOPTATI DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO CONVERTIBILE “BENI STABILI S.P.A. 2,5% 2011 CONVERTIBILE IN AZIONI ORDINARIE”  
 
Roma, 7 novembre 2006 - I diritti di opzione non esercitati verranno offerti sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S. P. A. Per conto di Beni Stabili S. P. A. Per il tramite di Banca Caboto S. P. A. Nelle riunioni del 7, 8, 9, 10 e 13 novembre 2006 . Nella prima giornata di borsa disponibile sarà offerto il totale dei diritti: nelle sedute successive sarà offerto il quantitativo eventualmente non collocato nei giorni precedenti. I diritti di opzione saranno messi a disposizione degli acquirenti presso Monte Titoli S. P. A e potranno essere utilizzati per la sottoscrizione delle Obbligazioni Convertibili, al prezzo unitario di Euro 1,00 maggiorato di Euro 0,00125 per i dietimi di interesse maturati dal 27 ottobre 2006 (escluso) al 14 novembre 2006 (incluso), nel rapporto di sottoscrizione di n. 7 Obbligazioni Convertibili ogni 25 diritti di opzione. La sottoscrizione delle Obbligazioni Convertibili dovrà essere effettuata presso Monte Titoli S. P. A. , per il tramite dei rispettivi depositari, entro e non oltre il 14 novembre 2006, a pena di decadenza. .  
   
   
POLYNT S.P.A.: ESERCITATA INTEGRALMENTE L’OPZIONE DI GREENSHOE MEDIOBANCA E MERRILL LYNCH INTERNATIONAL, JOINT GLOBAL COORDINATORS DELL’OPERAZIONE DI QUOTAZIONE.  
 
Scanzorosciate (Bg), 7 novembre 2006 - Lonza Europe Bv, azionista di riferimento di Polynt S. P. A. , società leader in Europa nel settore degli intermedi per la produzione di polimeri, ha concesso a Mediobanca Banca di Credito Finanziario S. P. A. E Merril Lynch International, Joint Global Coordinators dell’operazione di quotazione del Gruppo al segmento Star di Borsa Italiana, come previsto nel Prospetto Informativo depositato presso la Consob in data 11 ottobre 2006, l’opzione di esercizio della greenshoe, per n. 9. 288. 000 di titoli. Mediobanca e Merril Lynch International, anche in nome e per conto dei membri del Consorzio per il Collocamento Istituzionale, hanno esercitato integralmente tale opzione al Prezzo di Offerta di 1,80 Euro per azione, corrispondente al prezzo stabilito nell’ambito dell’Offerta Pubblica Globale di Vendita, per un controvalore complessivo pari a circa Euro 16,72 milioni. Il trasferimento e il pagamento delle suddette azioni avverrà entro l’8 novembre 2006. In seguito all’esercizio di tale opzione, il numero di azioni Polynt S. P. A. Presente sul mercato è di n. 71. 208. 000 azioni corrispondente ad un flottante pari al 69% del capitale sociale e a un controvalore di Euro 128,17 milioni. .  
   
   
GRUPPO VENTAGLIO: PERFEZIONATO L’ACCORDO CON CORNELL CAPITAL PARTNERS CONVOCATA PER IL 15 DICEMBRE 2006 L’ASSEMBLEA STRAORDINARIA PER GLI AUMENTI DI CAPITALE  
 
Milano, 7 novemrbe 2006 - Ventaglio rende noto che il 31 ottobre il Consiglio di Amministrazione ha approvato all’unanimità un’operazione di ristrutturazione patrimoniale e finanziaria del gruppo facente capo alla Società Capogruppo da sottoporre all’assemblea straordinaria degli azionisti della Società convocata per il 15 dicembre 2006 in prima convocazione e per il 16 dicembre 2006 in seconda convocazione. L’operazione di ristrutturazione – che verrà realizzata per il tramite degli aumenti di capitale e della ristrutturazione del debito bancario di seguito descritti – sarà finalizzata, in primo luogo, al rafforzamento patrimoniale e finanziario del Gruppo e, d’altra parte, a dotarlo di uno strumento flessibile ed idoneo a reperire gradualmente, ma al contempo con speditezza e celerità, i mezzi finanziari necessari per il prosieguo della propria attività. Come reso noto l’ 11 settembre 2006, in pari data la Società ha sottoscritto un accordo con Cornell Capital Partners (“Ccp”), un primario fondo di investimento statunitense e Bhn S. R. L. , partner esclusivo di Cornell Capital Partners in Italia, che prevedeva, in particolare, la facoltà della Società di eseguire aumenti di capitale riservati a Ccp fino ad un ammontare complessivo massimo di Euro 70 milioni tramite emissione di nuove azioni con esclusione del diritto di opzione. All’accordo è seguito – come originariamente nelle intenzioni delle parti - la sottoscrizione in data odierna di uno Stand-by Equity Distribution Agreement (il “Contratto di Sottoscrizione” o “Seda”), la cui efficacia è subordinata, fra l’altro, alla favorevole delibera dell’assemblea straordinaria della Società. Il Contratto di Sottoscrizione prevede in particolare: (i) l’impegno di Ccp di sottoscrivere in tranches successive – dietro apposita richiesta della Società - il suddetto importo massimo nell’arco temporale di trentasei mesi a partire dalla data di deposito della delibera assembleare, ad un prezzo di emissione pari al 95% del minore dei prezzi medi giornalieri ponderati per i volumi scambiati (che rappresentano i prezzi ufficiali come riportati da Bloomberg per ciascun giorno nel quale il Mercato Telematico Azionario italiano è aperto per gli scambi) dei cinque giorni di borsa aperta successivi alla data di ricezione della richiesta di sottoscrizione avanzata dalla Società a Ccp; (ii) l’ulteriore impegno della Società di emettere a favore di Ccp complessivi n. 20 milioni di warrant, suddivisi in 5 tranches da n. 4 milioni ciascuna e scadenti tra il 27 dicembre 2006 ed il 27 dicembre 2010. I warrant in oggetto potranno essere esercitati ad un prezzo per azione pari al minore dei prezzi medi delle azioni, ponderati sulla base dei volumi scambiati (che rappresentano i prezzi ufficiali come riportati da Bloomberg per ciascun giorno nel quale il Mercato Telematico Azionario italiano è aperto per gli scambi), calcolato nel periodo di 30 (trenta) giorni antecedenti la data di invio della comunicazione di esercizio da parte di Ccp e scontato del 12%. Per ulteriore completezza informativa, si rende altresì noto che Ccp avrà gratuitamente nella propria disponibilità – a titolo di prestito e, limitatamente alle azioni di Ivv Holding S. P. A. A titolo di garanzia – n. 4. 465. 367 azioni ordinarie della Società di proprietà, rispettivamente, di Ivv Holding S. P. A. Per n. 2. 319. 000 azioni e di Ventaglio International S. A. Per n. 2. 146. 367 azioni, strettamente funzionali all’esecuzione della proposta operazione e Ivv Holding S. P. A. Concederà in pegno a Bhn e Ccp n. 6. 861. 153 ulteriori azioni ordinarie della Società in conformità ad apposito contratto di pegno. In data odierna, Ivv Holding S. P. A. , la Società e I Viaggi del Ventaglio Resort S. R. L. , da una parte e le principali banche finanziatrici dall’altra, hanno, altresì, sottoscritto un accordo di ristrutturazione che prevede, tra l’altro, lo stralcio parziale di crediti per un ammontare complessivo pari a circa Euro 27,5 milioni di Euro. L’efficacia di tale stralcio è risolutivamente condizionata alla mancata assunzione da parte dell’assemblea straordinaria della Società, entro la data del 22 dicembre 2006, di una delibera di aumento di capitale della Società scindibile, per l’ammontare di Euro 70. 000. 000: (i) riservato a Ccp nei termini previsti dal Seda, con esclusione del diritto di opzione degli altri soci ex art. 2441 comma 5 c. C. E (ii) con conferimento di delega al Consiglio di Amministrazione della Società a dar corso all’aumento di capitale stesso nei termini del predetto Seda, e/o mancata delibera da parte del Consiglio di Amministrazione della Società di esecuzione di una prima tranche dell’aumento di capitale predetto per almeno Euro 10 milioni entro la data del 19 gennaio 2007 e/o mancata intervenuta sottoscrizione e integrale versamento da parte di Ccp della prima tranche predetta di aumento del capitale sociale entro il 31 marzo 2007, nonché presentazione di istanze di fallimento non pretestuose nei confronti della Società. Le medesime condizioni rappresentano anche eventi risolutivi dell’Accordo di Ristrutturazione. In aggiunta, l’Accordo di Ristrutturazione prevede l’ulteriore rinuncia a crediti chirografari per un ammontare di circa 14 milioni di Euro ed il riscadenziamento dei residui crediti garantiti. L’efficacia di tali rinunce e modifiche è sospensivamente condizionata, oltre alle condizioni indicate nel precedente paragrafo: (i) alla delibera da parte del Consiglio di Amministrazione della Società di esecuzione di una seconda tranche dell’aumento di capitale per almeno Euro 6. 000. 000 entro 5 giorni lavorativi dalla completa esecuzione della prima tranche di aumento del capitale sociale della Società ed integrale versamento da parte di Ccp a favore della Società di detto importo a titolo di versamento in aumento di capitale entro la data del 31 maggio 2007 ; (ii) (ii) alla predisposizione del piano industriale ai sensi dell’art. 67, comma 3, lettera “d” della legge fallimentare entro il 10 dicembre 2006 e sua sottoposizione ad un esperto, ai sensi della medesima norma e sua asseverazione entro il 30 aprile 2007, nonché alle condizioni relative al perfezionamento di alcune garanzie reali a favore degli istituti bancari. Da ultimo l’Accordo di Ristrutturazione si intenderà risolto in caso di mancato pagamento agli istituti di credito, entro il 30 novembre 2006, da parte del garante ipotecario Tonle S. A. , di un importo non inferiore ad Euro 37,5 milioni a liberazione dei propri obblighi in dipendenza dell’ipoteca sul Gran Dominicus prestata a garanzia di un finanziamento ipotecario, con contestuale rinuncia alla surrogazione e/o regresso nei confronti della Società per l’importo pagato; di dichiarazione di nullità o inefficacia, annullamento, revoca o risoluzione del Seda o recesso di una delle parti dal Seda medesimo intervenuta entro la data di versamento della prima tranche di Euro 10 milioni dell’aumento di capitale riservato a Ccp; in caso di proroga del finanziamento ipotecario al 31 dicembre 2008, mancata definizione entro il 15 dicembre 2006 di un piano di ammortamento, di gradimento delle banche finanziatrici del residuo capitale. L’accordo di ristrutturazione contiene anche una presa d’atto da parte degli istituti bancari del mancato rispetto fino alla data odierna dei parametri finanziari di cui al contratto di finanziamento in scadenza e una loro rinuncia a far valere detto mancato rispetto. .  
   
   
MILANO PROMOSSA DALL’EUROPA: VOTO SEI E MEZZO GLOBALE, RICCA, ATTIVA PER LA MAGGIORANZA PER I TURISTI? META DA WEEKEND. IMMANCABILE IL DUOMO E PER L’EXPO 2015 ATTESO UN INDOTTO TURISTICO DI 7 MILIARDI  
 
Milano, 7 novembre 2006 - Milano promossa dagli stranieri: voto 6,4. Sale a 6,6 per Inghilterra e Germania. Ma appena sufficiente per la Francia (6,1). La stampa di Francia, Inghilterra, Germania descrive Milano come una città esperta (voto da 1 a 10: 8,9), ricca (8,8), globale (8,3), attiva (8,3), bella (8). Che viene tuttavia offuscata dalla presenza di aree di criticità: Milano è a volte descritta come falsa (voto per vera: 3), sporca (3,1 in pulizia). In Francia quasi un terzo degli articoli è inserito nelle pagine di cronaca, in Inghilterra in quelle di moda (26,3%), in Germania di economia (26,4%). Protagonisti: stilisti, artisti e imprenditori, più dei politici e dei calciatori. E per i turisti? Sulla stampa specializzata e sulle guide resta città di arte e cultura, moda e design, economia e business. In cui restare per due o tre giorni. Per citazioni sui media turistici, infatti, Milano in Italia resta indietro rispetto a Roma, ma anche a Venezia e a Firenze, col 2% dello spazio dedicato rispetto al 7,8%, 5,3% e 4%. A Milano le mete immancabili in tutte le guide sono: Duomo, Galleria, Castello Sforzesco, Cenacolo, Pinacoteca di Brera e Scala. Ma Sant’ambrogio e San Lorenzo sono presenti solo in sei-nove guide su dieci. Ancora meno segnalate le altre mete come piazza San Babila, Arco della Pace o ambiti in cui Milano potrebbe essere più nota come design, tecnologia, fiere e media. Punti di forza: primo lo shopping, poi il patrimonio storico artistico, l’eno-gastronomia e i divertimenti. Tra le definizioni sintetiche della città: l’economia, la moda, la storia e l’arte, i divertimenti. Con pro e contro. Così Milano è veloce, moderna, efficiente, ma anche grigia, caotica e troppo indaffarata. Ha uno stile ambito, da imitare, ma caro. Ricca di luoghi d’arte ma citata sempre e solo per quelli più noti. Emerge dalla ricerca “L’europa vede Milano” della Camera di commercio di Milano e dell’Unione del Commercio di Milano, attraverso l’università Iulm con l’immagine della città vista dalle guide turistiche straniere e dai principali giornali di stampa estera (tra cui, Le Monde, Le Figaro, Liberation, L’express, Le Nouvel Observateur, Die Welt, Frankfurter Allgemeine, Der Spiegel, The Times, The Economist, Sunday Times). L’indotto turistico dell’Expo 2015 a Milano: quasi 7 miliardi di euro. Contribuiscono maggiormente alle entrate del settore i turisti stranieri con il 62,2% del totale mentre rimane minore l´incidenza del turista italiano (37,8%). Più rilevanti poi per le entrate i turisti alberghieri (89,8%) e meno quelli extralberghieri (10,2%). Se svisceriamo la composizione del fatturato osserviamo che solo il 52% è generato dalle spese del turista per l´alloggio mentre il restante 48% si concentra nelle altre spese. Di questo 48% un terzo è generato da ristoranti e pizzerie e quasi il 24% dall´abbigliamento. “Anche all’estero Milano è percepita come una città globale, veloce ed estroversa – ha dichiarato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di commercio di Milano –. Occorre promuovere le molte e diversificate eccellenze di Milano per dare un impulso all’intera città. Un salto di qualità che si può ottenere attraverso l’impegno di tutto il sistema Milano. A partire dal turismo: non è solo una questione di indotto, promuovere il turismo significa dare impulso all’intera città, alla sua immagine, ai suoi prodotti, alla sua cultura e al suo stile di vita. Una opportunità importante è rappresentata dall’Expo 2015 e occorre arrivare uniti e preparati per un risultato di successo”. La pagella di Milano per la stampa estera
Gran Bretagna Francia Germania Media Europa
bella 7,4 8,5 8,0 8,0
veloce 7,2 5,6 6,0 6,3
attiva 8,4 7,8 8,6 8,3
esperta 9,1 8,7 8,9 8,9
luminosa 7,8 4,3 5,7 5,9
giovane 6,8 7,2 7,0 7,0
vincente 8,4 5,4 5,7 6,5
estroversa 6,8 5,4 6,7 6,3
originale 8,2 8,3 8,5 8,3
moderna 6,1 4,0 6,7 5,6
vera 1,5 3,7 3,8 3,0
accogliente 6,8 4,0 6,8 5,9
calda 6,1 5,5 5,4 5,7
ricca 8,0 8,9 9,5 8,8
pulita 2,1 4,3 3,0 3,1
efficiente 6,3 6,7 6,1 6,4
globale 8,3 8,4 8,3 8,3
voto medio per Paese 6,6 6,1 6,6 6,4
Fonte: Camera di commercio di Milano, Unione del Commercio di Milano, attraverso l’università Iulm Milano vista dalla stampa estera - stampa generica Definizioni sintetiche di Milano negli articoli
Milano è Francia Gran Bretagna Germania
Centro dell‘Economia e della Finanza 17,2 23,5 33,2
Città della Cultura 25 19,1 21,5
Città della Moda 18,8 28,2 16,6
Centro della Politica 9 4,2 11,4
Città della Criminalità 17,7 5,1 4,1
Città dello Sport 5,9 8 7,7
Polo Turistico 2,3 9,6 4
Città del Tempo Libero 4,1 2,4 1,8
Totale 100 100 100
Fonte: Camera di commercio di Milano, Unione del Commercio di Milano, attraverso l’università Iulm Gli attributi associati a Milano negli articoli presi in esame, suddivisi per Paese: Inghilterra, Francia, Germania
Attributi associati a Milano
Gran Bretagna Francia Germania
negativi positivi negativi positivi negativi positivi
sporca esperta ricca sporca ricca
globale falsa esperta esperta
falsa vincente antica bella falsa globale
originale ostile originale originale
ricca sporca globale attiva
Fonte: Camera di commercio di Milano, Unione del Commercio di Milano, attraverso l’università Iulm Numero di articoli sviluppati da Francia, Inghilterra e Germania divisi per argomento del contesto riguardanti Milano
Argomento Francia % Gran Bretagna % Germania % Media europea %
Economia e affari 10,5 9,4 29,8 18,4
Cronaca 25,8 21,6 10,7 18
Arti e cultura 18,3 11,3 15,2 14,7
Moda 13,9 20,7 8,1 13,6
Politica 8,4 4,6 14,4 9,7
Intrattenimento e media 9,6 10 6 8,2
Sport 5,3 7,7 7,5 7
Turismo e territorio 2,1 12 4,7 6,5
Scienza e innovazione 2,2 1,5 2,4 2,1
Società e attualità 4 1,1 1,2 1,8
Totale 100 100 100 100
Fonte: Camera di commercio di Milano, Unione del Commercio di Milano, attraverso l’università Iulm Numero di articoli sviluppati da Francia, Inghilterra e Germania divisi per argomento del testo riguardanti Milano
Tema Francia % Gran Bretagna % Germania % Media europea %
Economia e affari 14,5 10,4 25,4 17,9
Moda e shopping 14,2 26,1 12,4 17,4
Cronaca 27,6 15,4 13,9 17,3
Arti e Culture 17 11,2 13,3 13,6
Intrattenimento e media 9,4 8,9 7,7 8,5
Politica 5,6 4,2 10,6 7,3
Turismo e territorio 2,7 11,4 6,2 7,1
Sport 5,6 7,8 5,9 6,5
Scienza e innovazione 1,7 2,7 3,7 2,9
Società e attualità 1,7 2 0,9 1,5
Totale 100 100 100 100
Fonte: Camera di commercio di Milano, Unione del Commercio di Milano, attraverso l’università Iulm I protagonisti delle storie raccontate su Milano nelle testate giornalistiche di Francia, Gran Bretagna, Germania
Protagonisti di Milano Francia % Gran Bretagna % Germania % Tot. %
stilisti 11,6 22,7 10,7 15,1
artisti 12,9 11,5 12,9 12,6
cittadini 9,3 19,3 7,8 12,2
imprenditori 9,9 8,4 18 12,2
politici 10,1 5,2 10 8,4
magistrati 11,3 5,2 4,8 6,9
sportivi 4 6,8 6,9 6
intellettuali 4,8 4,5 5,1 4,8
commercianti 3,5 2 6 3,9
produttori 3,5 1,2 4,9 3,3
pubblicitari/creativi 4,5 0,9 3,7 3
personaggi dello Star system 2,4 4,1 2,1 2,9
modelle/i 0,9 5,1 1,9 2,7
consumatori 5 1,2 1,6 2,5
Totale 100 100 100 100
Fonte: Camera di commercio di Milano, Unione del Commercio di Milano, attraverso l’università Iulm Milano vista da stampa turistica e guide Lo spazio della stampa turistica estera e delle guide dedicato a Milano e all’Italia
Gran Bretagna % Germania % Francia % Complessivo %
Milano 1,90 Milano 1,60 Milano 3,10 Milano 2,10
Roma 8,30 Roma 5,90 Roma 9 Roma 7,80
Venezia 5,20 Venezia 4,90 Venezia 6 Venezia 5,30
Firenze 4,20 Firenze 3 Firenze 4,70 Firenze 4
Altre città 80,40 Altre città 84,60 Altre città 77,20 Altre città 80,80
Fonte: Camera di commercio di Milano, Unione del Commercio di Milano, attraverso l’università Iulm La durata del soggiorno proposto da guide e siti
1 giorno 15%
2-3 giorni 49%
4-6 giorni 24%
una settimana 12%
Tot. 100%
Fonte: Camera di commercio di Milano, Unione del Commercio di Milano, attraverso l’università Iulm L’immagine dominante nella stampa turistica, all’interno di guide, depliant e siti turistici Milano è rappresentata come città:
D´arte e cultura 33,8%
Della moda e del design 25,4%
Dell´economia e del business 11,5%
Della storia 11,1%
Dei divertimenti 6,5%
Dello sport 2,6%
Degli eventi 2,6%
Dell´architettura moderna 1,7%
altro tema 4,8%
Tot. 100%
Fonte: Camera di commercio di Milano, Unione del Commercio di Milano, attraverso l’università Iulm Punti di forza della città per la stampa turistica
Punti di forza
eno-gastronomia: varietà 13,0%
spettacoli e divertimenti: varietà 13,0%
patrimonio storico artistico 14,6%
shopping 17,1%
altro 42,3%
Fonte: Camera di commercio di Milano, Unione del Commercio di Milano, attraverso l’università Iulm .
 
   
   
EFFICIENZA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E SEMPLIFICAZIONE: IL MINISTRO LUIGI NICOLAIS A CONFRONTO CON GLI IMPRENDITORI IN ASSOLOMBARDA  
 
Milano, 7 novembre 2006 - La semplicità e l’efficienza del contesto normativo costituiscono un fattore determinante della competitività e della crescita economica di un Paese. Ancora oggi, in Italia, il numero di adempimenti e di interlocutori con i quali le imprese sono tenute ad interagire, i tempi di risposta, l’incertezza derivante dalle norme, spesso non chiare e soggette a modifiche, continuano a costituire un costo troppo elevato per chi fa impresa. Da una recente indagine condotta fra le aziende con meno di 50 dipendenti, è emerso che mediamente in Italia ogni impresa occupa 24 giornate/persona all’anno per l’espletamento di adempimenti amministrativi. Detto ancor più chiaramente, questo significa che un’azienda con un numero già esiguo di dipendenti ha una persona totalmente impegnata per oltre un mese lavorativo all’anno nella gestione degli adempimenti di legge. Proposte e soluzioni per un miglior rapporto tra imprese e pubblica amministrazione saranno discussi nel corso del convegno “Semplificare si deve, semplificare si può” che si terrà martedì 7 novembre alle ore 14. 30 in Assolombarda. L’incontro sarà l’occasione per valutare il costo della burocrazia per le imprese italiane, per fare il punto sulla situazione a livello nazionale, regionale e comunale, per evidenziare casi di best practice e per identificare possibili soluzioni alle criticità che ancora caratterizzano l’interazione tra imprese e pubblica amministrazione. .  
   
   
A MILANO LA RIUNIONE ITALIANA DEL COMITATO IMPRENDITORIALE ITALO-RUSSO AZIENDE E IMPRENDITORI ITALIANI E RUSSI “AL LAVORO” PER LA COOPERAZIONE ECONOMICA INTERNAZIONALE  
 
Milano, 7 novembre 2006 - Venerdì 10 novembre 2006 si riunisce a a Palazzo delle Stelline (Sala Chagall, ore 10. 30 - C. So Magenta 61) il Comitato Imprenditoriale Italo-russo. La riunione, convocata dalla Camera di Commercio Italo-russa e dall’Ice Istituto nazionale per il Commercio Estero, precede la Ix Sessione del Consiglio Italo-russo per la Cooperazione Economica, Industriale e Finanziaria, massimo foro istituzionale delle relazioni economiche tra l´Italia e la Federazione Russa, fissata dal Ministero degli Affari Esteri italiano con il Ministero dell’Economia russo nel prossimo mese di dicembre a Mosca. Le problematiche doganali e fiscali, la questione delle certificazioni sui prodotti in importazione in Russia, la gestione delle Zone Economiche Speciali (Zes) nella Federazione Russa, strumento atto ad incoraggiare l´insediamento in Russia delle Pmi italiane, le possibilità di radicare le imprese italiane nel mercato russo sono alcuni dei temi e delle questioni - determinanti negli sviluppi dell’interscambio economico e della cooperazione tra l’Italia e la Federazione Russa in campo economico-commerciale, industriale e finanziario - che saranno affrontati nel corso della seduta milanese del Comitato Imprenditoriale Italo-russo. Il Comitato Imprenditoriale Italo-russo, stabilmente co-presieduto da Rosario Alessandrello, Presidente della Camera di Commercio Italo-russa e Sergej Katyrin, Vicepresidente della Camera di Commercio e Industria della Federazione Russa, rappresenta uno degli organi operativi del Consiglio Italo-russo per la Cooperazione Economica, Industriale e Finanziaria, organismo istituzionale presieduto dalle massime autorità pubbliche - per l’Italia il Ministro degli Affari Esteri e per la Federazione Russa il Ministro delle Finanze, al quale affianca la componente privata costituita dalle imprese e dalle aziende. Le aziende che intendessero partecipare, possono rivolgersi alla Segreteria della Camera di Commercio Italo-russa e inviare una richiesta scritta ai seguenti recapiti: Fax 02 85910363 E-mail: info. Ccir@fondazione-italiarussia. It Per informazioni: tel. 02 86995240 - www. Fondazione-italiarussia. It .  
   
   
TIP INVESTE CON BORLETTI NELL’OPERAZIONE PRINTEMPS PRINTEMPS È LA SECONDA CATENA DI DEPARTMENT STORE IN FRANCIA  
 
Milano, 7 novembre 2006 - Tamburi Investment Partners S. P. A. (“Tip”) – investment / merchant bank indipendente quotata sul mercato Expandi – ha deciso di partecipare con la famiglia Borletti, attuale azionista de La Rinascente, all’acquisizione del 99,9% del capitale di France Printemps Sa (“Printemps”), seconda catena di Department Store in Francia. Printemps è stata ceduta da Ppr Group ad un valore complessivo della transazione di circa Euro 1 mld; il 70% è stato acquisito da Rreef (società di Real Estate del gruppo Deutsche Bank) e il 30% da Borletti Group Sca. Borletti Group Sca agirà da partner industriale nell’operazione ed avrà la missione di realizzare il piano di sviluppo della catena francese; Maurizio Borletti coordinerà tale attività e sarà il riferimento di tutti i partner / investitori. Il contributo di Rreef, invece, sarà relativo alla gestione e sviluppo del cospicuo patrimonio immobiliare Printemps: 360 mila mq (17 Department Store ed un Centro Commerciale), di cui oltre 200 mila mq di proprietà. Tip deterrà una quota pari all’8,8% del capitale di Borletti Group Sca e, nell’intenzione delle parti, rappresenta l’avvio di una futura più ampia collaborazione mirata a realizzare altre operazioni simili, su società con grande potenziale. Il nuovo piano industriale di Printemps ha l’obiettivo di conseguire un significativo incremento della marginalità operativa attraverso una riorganizzazione e razionalizzazione degli spazi di vendita e un più efficiente utilizzo delle strutture centrali. La nuova gestione punterà anche ad elevare ulteriormente l’immagine dei magazzini Printemps incrementando gli investimenti nel marketing ed in attività finalizzate all’attrazione di nuovi segmenti di clientela. Nel 2005 il gruppo Printemps ha fatturato circa € 950 mln, con un margine operativo lordo (Ebitda) di circa € 57 mln, per l’esercizio in corso ci si attende una crescita del fatturato del 4% con un Ebitda margin nell’ordine del 6%. .  
   
   
CAN - STABILE BANCA NAZIONALE SVIZZERA A LUGANO  
 
Bellinzona, 7 novembre 2006 - Il Consiglio di Stato ha preso atto con profondo disappunto che la Banca nazionale svizzera è intenzionata a vendere lo stabile di sua proprietà situato in Via Canova a Lugano a una banca privata, anziché tenere in debita considerazione una vendita allo Stato del Canton Ticino. Oltre alla chiusura di una rappresentanza istituzionale nel Canton Ticino, che costituiva comunque un importante punto di riferimento sulla piazza finanziaria luganese, la decisione della Banca nazionale svizzera costituisce un ulteriore affronto nei confronti della comunità cantonale; l’offerta del Cantone Ticino è stata considerata alla stregua di qualsiasi società privata quando mirava invece a realizzare un progetto d’interesse generale. La decisione infatti, fondata solo su aspetti economici al limite della speculazione, rischia di compromettere le possibilità di sviluppo del Museo cantonale d´arte, istituto culturale che ha urgente bisogno di trovare nuovi spazi a complemento di quelli occupati attualmente. Viene così consegnato nelle mani di privati, ignorando gli interessi dell’ente pubblico (Cantone Ticino e Città di Lugano) per un progetto culturale, uno degli stabili più pregevoli della città che porta con sé un notevole valore dal punto di vista storico e architettonico. Il Consiglio di Stato ha a più riprese chiaramente manifestato alla Banca nazionale svizzera il suo interesse all´acquisto del prestigioso stabile intavolando trattative che tenessero in considerazione sia gli aspetti economici sia quelli politici, confidando che l´Istituto dimostrasse la necessaria sensibilità nel favorire una destinazione pubblica dell´edificio al di là degli aspetti legati al prezzo. Il Consiglio di Stato è intenzionato a chiedere agli organi della Banca Nazionale Svizzera di voler ritornare sulla loro decisione e di riprendere le trattative per assicurare il trapasso della proprietà allo Stato del Cantone Ticino. .  
   
   
NUOVE AGEVOLAZIONI PER IMPRENDITORIA FEMMINILE VENETA  
 
 Venezia, 7 novembre 2006 - Dal 3 novembre, data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto, sarà operativa la nuova strumentazione agevolativa in favore dell’imprenditoria femminile. Nel darne notizia l’assessore regionale al bilancio Isi Coppola evidenzia che la dotazione finanziaria disponibile è di tre milioni di euro che saranno assegnati sotto forma di contributo in conto capitale e di finanziamento a tasso agevolato. “E’ una sperimentazione innovativa – fa rilevare l’assessore Coppola – che mette insieme il contributo a fondo perduto con il prestito agevolato. L’idea guida è stata quella di individuare uno strumento che superasse la logica del bando, che segue tempistiche non sempre in linea con le esigenze delle imprese, in favore di un modello di agevolazioni a cui l’impresa accede quando ne ha bisogno. Inoltre, è una formula che coinvolge il sistema bancario e gli organismi di garanzia, con effetti moltiplicativi sulle risorse che si movimentano. Infine, l’impresa viene facilitata nel risolvere il problema del reperimento delle altre risorse necessarie alla copertura di tutto l’investimento, aspetto questo talvolta trascurato ma ugualmente importante”. Beneficiarie delle agevolazioni sono le piccole e medie imprese del Veneto (imprese individuali, società cooperative, società di persone e di capitali), a prevalente partecipazione femminile, sia nella titolarità che nella gestione dell’attività. I settori di attività ammessi sono il primario, agroalimentare e agroindustriale; il manifatturiero, il settore artigiano, quello turistico, del commercio e dei servizi ed altre attività, secondo i codici elencati nel regolamento consultabile sul sito di Veneto Sviluppo Spa, la finanziaria regionale che gestirà l’agevolazione. Le spese ammissibili, in generale, sono gli interventi su fabbricati (costruzione, rinnovo, ristrutturazione); macchinari ed attrezzature; licenze software ed altre immobilizzazioni immateriali; studi, progettazioni e consulenze, limitatamente a quelli affidati all’esterno e connessi con il programma di investimento. La formula agevolativa prevede la concessione di un contributo a fondo perduto pari al 15% del costo del progetto ammesso mentre la parte restante sarà un finanziamento bancario agevolato di importo pari all’85% del costo del progetto ammesso e realizzato. Questo finanziamento sarà assegnato con il sistema del fondo di rotazione, mediante l’utilizzo di due quote paritarie di provvista: una di fondi regionali a tasso zero e l’altra di fondi bancari a tasso convenzionato. L’investimento dovrà essere compreso fra 20 mila e 100 mila Euro. La durata massima dell’ammortamento è di 7 o 10 anni a seconda del tipo di investimento. Le domande di agevolazione potranno essere presentate in via continuativa (sistema “a sportello”) a Veneto Sviluppo Spa per il tramite delle banche o Società di Leasing prescelte oppure per il tramite di una Cooperativa di Garanzia o di un Consorzio Fidi. Le operazioni saranno ammesse al beneficio in ordine cronologico di ricevimento. .  
   
   
AIR LIQUIDE ITALIA: PATRICK JOZON NUOVO DIRETTORE GENERALE DI AIR LIQUIDE ITALIA  
 
Milano, 7 Novembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Air Liquide Italia, società leader nel settore della produzione di gas industriali e medicinali, ha nominato Patrick Jozon, Direttore Generale di Air Liquide Italia. Succede a Olivier Imbault che mantiene il suo ruolo di Amministratore Delegato di Air Liquide Italia e assume a livello mondiale la carica di Vice President, World Energy Conversion Market di Air Liquide. Patrick Jozon è entrato a far parte del Gruppo Air Liquide nel 1980, ricoprendo varie posizioni nel settore dell’elettronica, prima in Canada e successivamente in Francia. E’ stato Presidente e Ceo della filiale Air Liquide in Canada e da settembre 2005 ricopriva la carica di Direttore Air Liquide Electronics Europe. Olivier Imbault, è entrato a far parte del Gruppo nel 1981. Nel 1986 ha raggiunto Air Liquide Italia dove ha ricoperto responsabilità crescenti di carattere “industriale”, per poi assumere la Direzione Generale nel 1999 e nel 2004 il ruolo di Amministratore Delegato e di Vice President Mediterranean & African Areas. Olivier Imbault manterrà il suo ruolo di Amministratore Delegato di Air Liquide Italia e continuerà ad esercitare le sue responsabilità istituzionali presso Federchimica e Confindustria come Presidente di Assogastecnici e Presidente del Comitato Energia di Federchimica. .  
   
   
INTERCETTARE LA DOMANDA NELL’ITALIA CHE CAMBIA IMPRENDITORI E MANAGER DEL LARGO CONSUMO PROVENIENTI DA TUTTA ITALIA SI DANNO APPUNTAMENTO A MILANO IL 15 NOVEMBRE IN OCCASIONE DEL CONVEGNO ANNUALE PROMOSSO DA INDICOD-ECR.  
 
Milano, 7 novembre 2006. Lo scenario economico migliora, ma il reddito delle famiglie italiane non aumenta. Crescono i bisogni. Cambia la composizione dei consumi. Emergono scelte d’acquisto sempre più polarizzate e frammentate. Come soddisfare questa nuova domanda? Su questo interrogativo si focalizzerà il convegno “Intercettare la domanda nell’Italia che cambia”, che si terrà al Teatro Grassi di Milano il 15 novembre, cui prenderanno parte più di 600 tra imprenditori e manager del largo consumo. Giulio Santagata, ministro per l’Attuazione del Programma di Governo è atteso per le conclusioni. “L’incontro costituirà un momento importante di analisi per le aziende industriali del largo consumo e della moderna distribuzione”, spiega Dario Rinero, presidente Indicod-ecr, presidente e amministratore delegato Coca-cola Hbc Italia. Le analisi proposte da autorevoli opinion maker, insieme ai risultati di una ricerca esclusiva realizzata da Bain & Company per Indicod-ecr offriranno sicuramente spunti di approfondimento. Siamo inoltre onorati di avere con noi Giulio Santagata, ministro per l´Attuazione del Programma di Governo, che potrà mettere a fuoco gli obiettivi delle scelte svolte dal governo e tracciare le linee guida d’intervento per il 2007”. .  
   
   
DONARE CON FIDUCIA. OGGI SI PUÒ. GESTIRE BENE. OGGI SI DEVE. A MILANO IL 7 NOVEMBRE LA PRIMA CONFERENZA NAZIONALE DELLA DONAZIONE.  
 
Milano, 7 novembre 2006 - Quanto possono crescere le donazioni nel nostro Paese? Quali condizioni favoriscono l’impegno dei cittadini e delle imprese a sostegno della cause sociali? Come il donatore può tutelarsi dai rischi di opportunismo di chi fa appello alla sua generosità? Quali politiche il governo Prodi intende intraprendere? Affronta queste ed altre importanti questioni, centrali per il Paese, la Prima Conferenza Nazionale della Donazione che l’Istituto Italiano della Donazione organizza a Milano, il 7 novembre, al Centro Congressi della Fondazione Cariplo (via Romagnosi 6, Milano). Messi a rischio dal contrarsi delle risorse pubbliche disponibili, i livelli di welfare che conosciamo possono essere salvaguardati solo da un impegno privato più esteso e consapevole. Il contributo dei privati – imprese e singoli cittadini – alla qualità della vita civile complessiva è sempre di più, anche in Italia – una risorsa cruciale per mantenere il livelli di coesione sociale e di benessere cui siamo abituati. Per questo è importante spiegare e capire. Bene. Con chiarezza. Per un’intera giornata, organizzazioni non profit, donatori, personalità di governo, esperti sono chiamati a rispondere e a contribuire. La Conferenza Nazionale prevede un programma molto articolato. In apertura, dopo l’intervento di Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo, la presidente Maria Guidotti illustrerà le ragioni di fondo dell’Istituto, sottolineandone le scelte e il posizionamento strategico. Paolo Anselmi presenterà i risultati di una ricerca originale condotta da Gfk Eurisko per l’Istituto Italiano della Donazione, dedicata a coloro che vogliono capire di più sul significato e il valore economico e sociale del donare: dalle motivazioni razionali alle spinte emotive; dal “potere di chi dona” alla consapevolezza del donatore informato, dall’efficacia del fund raising ai meccanismi che consentono il funzionamento “ordinato” degli appelli alla generosità. Ugo Volli e Stefano Zamagni affronteranno gli aspetti simbolici ed economici del dono. All’analisi teorica dei due esperti farà da contrappunto l’esperienza di chi gestisce i fondi raccolti per finanziare progetti sociali: per Asphi interverrà Carlo Orlandini e per Airc Maurizio Savi. La mattinata sarà conclusa dal Sottosegretario del Ministero della Solidarietà Sociale Franca Donaggio, che porterà la voce del governo. Nel pomeriggio sono previsti alcuni interventi di approfondimento: Burkhard Wilke illustrerà il quadro internazionale degli organismi di monitoraggio e verifica, Lorenzo Sacconi chiarirà l’efficacia dell’autoregolazione rispetto ai vincoli dell’imposizione legislativa, Giovanni Bogani entrerà nel merito dei percorsi di verifica, della loro deontologia e attendibilità, Beatrice Lentati svelerà le connessioni tra una buona e corretta gestione e una raccolta fondi stabile e duratura. .  
   
   
TRIESTE: CONTROLLI NEL CAMPO IMMOBILIARE.  
 
Trieste, 7 novembre 2006 - I finanzieri del Comando Provinciale hanno concluso una serie di controlli nei confronti di soggetti operanti nel campo immobiliare. In particolare, nel corso delle investigazioni economico-finanziarie svolte dalle Fiamme Gialle è stata accertata una vasta evasione fiscale nel settore degli “affitti in nero” di appartamenti concessi in locazione anche a numerosi studenti universitari. I controlli hanno, tra l’altro, riguardato gli intermediari operanti nel settore, tra i quali un’agenzia immobiliare che aveva occultato al fisco più del 50% dei redditi derivanti dall’esercizio della sua attività. Le indagini condotte nello specifico comparto hanno permesso di scoprire un’evasione di oltre 250 mila euro in materia di imposte dirette e di circa 85. 000 euro in materia di Iva. .  
   
   
ASM S.P.A.: RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2006 INCREMENTO DEI RICAVI DEL 25,7%  
 
Brescia, 7 novembre 2006 - I primi nove mesi del 2006 mostrano un incremento dei ricavi del 25,7% (a 1. 485,0 milioni di euro da 1. 181,3 milioni di euro); il margine operativo lordo cresce del 22,2% (a 274,2 milioni di euro da 224,3 milioni di euro); il risultato operativo aumenta del 32,1% (a 173,9 milioni di euro da 131,7 milioni di euro); l’utile netto sale del 57,1% (a 184,6 milioni di euro da 117,5 milioni di euro). Sia l’utile netto dei primi nove mesi del 2006 che quello dei primi nove mesi del 2005 beneficiano di componenti non ricorrenti al netto delle quali l’incremento sarebbe stato del 54,3%. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2006 si attesta a 751,1 milioni di euro da 702,4 milioni di euro a fine 2005, in aumento di 48,6 milioni di euro. Nel periodo sono stati effettuati investimenti per 172,6 milioni di euro e sono stati distribuiti dividendi per 100,1 milioni di euro. Brescia, 6 novembre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Asm S. P. A. , riunitosi in data odierna, ha approvato i risultati consolidati del Gruppo Asm al 30 settembre 2006 redatti in applicazione dei principi contabili internazionali Ias/ifrs. I ricavi su base consolidata nei primi nove mesi del 2006 sono cresciuti del 25,7%, portandosi a 1. 485,0 milioni di euro, rispetto a 1. 181,3 milioni di euro nei primi nove mesi 2005. La crescita dei ricavi è derivata prevalentemente dall’incremento dei prezzi di vendita di elettricità e gas e, in misura minore, dall’aumento dei volumi di elettricità venduta. I costi operativi sono aumentati del 29,1% a 1. 123,4 milioni di euro nei primi nove mesi del 2006 da 870,1 milioni di euro nei primi nove mesi 2005. In dettaglio, l’incidenza sul valore della produzione è aumentata di 2 punti percentuali, a 75,7% nei primi nove mesi 2006 da 73,7% nei primi nove mesi 2005. La variazione si è verificata sia per effetto dell’incremento dei costi di approvvigionamento delle materie prime energetiche, sia in relazione alla maggiore produzione di elettricità. Il costo del personale è cresciuto dello 0,6% a 87,4 milioni di euro nei primi nove mesi 2006 da 86,9 milioni di euro nei primi nove mesi 2005, per effetto di una flessione di organico di 35 unità; di conseguenza, l’incidenza del costo del personale sul valore aggiunto è diminuita di 3,7 punti percentuali a 24,2% nei primi nove mesi 2006 da 27,9% nei primi nove mesi 2005. Il margine operativo lordo è cresciuto del 22,2% a 274,2 milioni di euro nei primi nove mesi 2006 da 224,3 milioni di euro nei primi nove mesi 2005. Il Mol del settore produzione elettricità è aumentato di 28,4 milioni di euro a 122,7 milioni di euro da 94,3 milioni di euro per effetto sia del maggior contributo dei due impianti di termovalorizzazione di Brescia e Bergamo, sia del positivo andamento dei margini di generazione associato a maggiori volumi prodotti (+18% a 2. 106 Gwh da 1. 779 Gwh). Il Mol del settore vendita elettricità e gas è cresciuto di 8,4 milioni di euro a 34,1 milioni di euro da 25,7 milioni di euro, per effetto di margini unitari in crescita sia per le vendite gas che per le vendite di elettricità. Il contributo fornito dal settore reti elettricità e gas è aumentato di 3,8 milioni di euro a 44,7 milioni di euro da 40,9 milioni di euro, principalmente grazie all’aumento della “quota misura” della tariffa di distribuzione elettrica. Il settore teleriscaldamento ha registrato un incremento del Mol di 4,8 milioni di euro a 31,9 milioni di euro da 27,2 milioni di euro, per effetto dell’aumento del calore venduto (+5,8% a 800 Gwht da 756 Gwht), nonostante la riduzione dell’elettricità prodotta dalla centrale di Lamarmora (-13,8% a 269 Gwhe da 312 Gwhe). Il Mol del settore ciclo idrico integrato è aumentato di 1 milione di euro attestandosi a 12,0 milioni di euro da 11,0 milioni di euro. Il settore ambiente è sostanzialmente stabile grazie all’incremento dei margini conseguiti dalla discarica di Montichiari, che hanno compensato l’impatto negativo sui volumi smaltiti (-21,7% a 245 mila tonnellate da 313 mila tonnellate) dovuto alla chiusura della discarica di Castenedolo. Il Mol del settore altri servizi è aumentato di 3,5 milioni di euro a 8,6 milioni di euro da 5,1 milioni di euro. A livello di Gruppo, il rapporto fra margine operativo lordo e ricavi è sostanzialmente stabile, portandosi al 18,5% nei primi nove mesi 2006 dal 19,0% nei primi nove mesi 2005. Ammortamenti, svalutazioni, accantonamenti e valutazione al fair value di altre attività hanno mostrato una crescita dell’8,2% a 100,2 milioni di euro nei primi nove mesi 2006 da 92,6 milioni di euro nei primi nove mesi 2005, prevalentemente per accantonamenti prudenziali relativi a eventuali oneri da conguaglio su talune forniture energetiche. Il risultato operativo ha registrato un incremento del 32,1% a 173,9 milioni di euro nei primi nove mesi 2006 da 131,7 milioni di euro nei primi nove mesi 2005. Il rapporto percentuale fra risultato operativo e ricavi è cresciuto di 0,6 punti percentuali all’11,7% nei primi nove mesi 2006 dall’11,1% nei primi nove mesi 2005. La voce proventi e oneri finanziari è risultata negativa per 25,7 milioni di euro nei primi nove mesi 2006 in peggioramento di 23,5 milioni sui primi nove mesi del 2005. Tale dinamica è dipesa essenzialmente dal fatto che i primi nove mesi del 2005 avevano beneficiato di un introito pari a 25,5 milioni di euro per effetto dell’estinzione anticipata dei contratti relativi all’operazione di swap e caps sul prestito obbligazionario emesso da Asm nel maggio 2004. La voce proventi e oneri da partecipazioni è risultata positiva per 104,1 milioni di euro nei primi nove mesi 2006 rispetto a 37,6 milioni di euro nei primi nove mesi 2005. Tale risultato è stato determinato prevalentemente dall’incremento del valore della partecipazione in Endesa Italia, consolidata con il metodo del patrimonio netto. Il contributo di Endesa Italia ha beneficiato degli effetti di un allineamento straordinario del valore fiscale delle immobilizzazioni al valore contabile che ha prodotto un impatto positivo non ricorrente pari a 29,6 milioni di euro. Va precisato, inoltre, che nei risultati al 30 settembre 2005 il contributo di Endesa Italia era riferito ai soli primi otto mesi dell’anno. Le imposte si sono attestate a 67,8 milioni di euro nei primi nove mesi 2006 da 49,4 milioni di euro nei primi nove mesi 2005. Il tax rate si è portato al 26,9% dal 29,5%. L’utile netto consolidato, detratti i risultati di terzi, è cresciuto del 57,1% a 184,6 milioni di euro nei primi nove mesi 2006 da 117,5 milioni di euro nei primi nove mesi 2005. Al netto delle componenti straordinarie che hanno influenzato l’utile netto dei primi nove mesi del 2006 (29,6 milioni di euro riferiti a Endesa Italia) e l’utile netto dei primi nove mesi del 2005 (25,5 milioni di euro connessi all’estinzione anticipata delle coperture finanziarie sul bond), la crescita dell’utile netto dei primi nove mesi del 2006 sull’utile netto dei primi nove mesi del 2005 sarebbe stata pari a 54,3%. Il rapporto percentuale fra utile netto consolidato e ricavi si è portato a 12,4% nei primi nove mesi 2006 da 10,0% nei primi nove mesi 2005. Il capitale immobilizzato è cresciuto di 181,8 milioni di euro a 2. 361,2 milioni di euro al 30 settembre 2006 da 2. 179,3 milioni di euro al 31 dicembre 2005. Il capitale circolante netto ha registrato una riduzione di 77,0 milioni di euro attestandosi a 153,4 milioni di euro al 30 settembre 2006 da 230,4 milioni di euro al 31 dicembre 2005. Tale inflessione è stata generata dall’aumento dei debiti tributari e dalla riduzione dei crediti verso società collegate, da ascrivere all’avvenuto incasso dei dividendi spettanti da Endesa Italia per i quali era stato stanziato un credito di 35,2 milioni di euro al 31 dicembre 2005. Il patrimonio netto è cresciuto di 60,4 milioni di euro a 1. 468,9 milioni di euro al 30 settembre 2006 da 1. 408,5 milioni di euro al 31 dicembre 2005 e si è attestato al 66,2% delle coperture. L’indebitamento finanziario netto è aumentato di 48,6 milioni di euro, a fronte di investimenti nel periodo per 172,6 milioni di euro e distribuzione di dividendi per 100,1 milioni di euro. Il rapporto fra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto di 0,51x al 30 settembre 2006 ha evidenziato, come negli scorsi esercizi, la solidità finanziaria del Gruppo. Renzo Capra, Presidente della Società, ha commentato: “I primi nove mesi del 2006 mostrano un andamento particolarmente posiivo supportato dal favorevole andamento del mercato dell’elettrcità, dal consistente apporto di Endesa Italia e dalla riduzione dell’incidenza dei costi del personale sul valore aggiunto. In sintesi, i prim nove mesi premiano la scelta di nvestie nel settore della generazione elettrica sia attraverso la qualità dei nostri impianti, sia attraverso la partecipazione in Endesa Italia”. .  
   
   
ENERGIA: VENETO PER LA PRIMA VOLTA PARTECIPA COME LEADER A PROGRAMMA UE  
 
Venezia, 7 novembre 2006 – Per la prima volta la Regione del Veneto partecipa come Leader al Programma “Intelligent Energy”. Si tratta del bando più importante in tema di energia. Questo Programma è gestito dalla Dg Tren, in cooperazione con l’Agenzia energetica esecutiva della Commissione Ue; ha una dotazione finanziaria di circa 50 mln di euro l’anno; il budget sarà raddoppiato (secondo quanto già preventivato), visto il successo ottenuto in questi ultimi 3 anni, e inserito nel più vasto Programma di competitività e Innovazione, come previsto dalla programmazione economica e finanziaria europea 07-1013. La Regione del Veneto, con la sua direzione di Bruxelles e in collaborazione con l’Assessorato all’ambiente, ha presentato, nei giorni scorsi, rispondendo al bando europeo, una proposta di progetto che porta il nome di “Light on Energy Saving” e va interpretato come un progetto internazionale sull’efficienza energetica applicata al settore dell’ illuminazione. La durata è di 24 mesi, con un budget di massima di 1,200,000 euro co-finanziato al 50% dalla Commissione Ue. “Il Veneto può ribadire, con questa operazione la sua posizione di avanguardia relativamente alle politiche europee e questa volta anche nello strategico settore qual è quello dell’energia”, ha commentato Gian Lorenzo Martini, direttore della sede della Regione a Bruxelles. Occorre precisare che il partenariato della proposta vede la presenza di cinque Paesi: Spagna, Danimarca, Grecia, Ungheria e Bulgaria, oltre all’Italia che si presenta come leader con la Regione del Veneto (la Direzione ambiente investe circa 300,000 euro, alla quale si uniscono le Province di Treviso e Bellino e i Comuni di Venezia e Rovigo). .  
   
   
CORTILI VERDI PER COMBATTERE AFA E GELO PER MIGLIORARE IL CLIMA IN CITTÀ, E LA NOSTRA BOLLETTA DELLA LUCE, POTREBBE BASTARE QUALCHE ALBERO, UNA PICCOLA SIEPE E UN GIARDINETTO NEL CORTILE SOTTO CASA O IN QUELLO DELLE SCUOLE.  
 
Roma, 7 novembre 2006 - Fino a tre, quattro, cinque gradi in più o in meno. E’ la variazione della temperatura nelle città se avessimo più verde nei cortili di case e scuole. Uno studio dell’Istituto di Biometeorologia (Ibimet) del Cnr di Firenze ha evidenziato che macchie di aree verdi presenti all’interno di piccole strutture architettoniche, come i cortili, possono creare delle “isole felici” dal punto di vista termico, a tutto vantaggio delle abitazioni circostanti e di chi ci vive. “La nostra ricerca”, spiega Laura Bacci dell’Ibimet, “riguarda lo studio dell’effetto di aree vegetate sull’ambiente microclimatico. A questo scopo, dal 2002, abbiamo collocato dei sensori all’interno di parchi, giardini e cortili dislocati nel centro storico di Firenze”. Tra le aree monitorate, due grandi parchi, caratterizzati da prati e piante d’alto fusto, e due cortili, non asfaltati e con alberi al suo interno, circondati da alte mura. Come area di confronto per l’analisi dei dati, è stato scelto invece un piazzale asfaltato e non ombreggiato in cui sono stati posti sensori dello stesso tipo che, a due metri di altezza, rilevano ogni ora temperatura e umidità relativa dell’aria. “Le analisi effettuate periodicamente”, prosegue Bacci, “si riferiscono sia al Park cooling index (Pci), che rappresenta la differenza termica tra area di riferimento (piazzale asfaltato) e area vegetata, sia al Physiological equivalent temperature (Pet) il cui valore, espresso in °C e ottenuto attraverso la combinazione di più parametri meteorologici (temperatura, umidità relativa, velocità dell’aria, ecc), individua una precisa condizione fisiologica del singolo individuo. All’aumentare del valore di Pet, se ci troviamo in estate, cresce anche lo stress per gli individui. D’inverno, invece, il disagio da freddo corrisponde a valori di Pet molto bassi”. I risultati più interessanti riguardano i periodi estivi, in particolare quelli relativi all’estate del 2003, che, com’è ben noto a tutti, fu caratterizzata da un’ondata di calore eccezionale. “Le misure hanno confermato che le aree vegetate hanno un effetto di raffreddamento che aumenta, più o meno linearmente, con la loro dimensione”; afferma la ricercatrice “infatti, i parchi mostravano una temperatura mediamente più bassa di 2°C rispetto al piazzale non ombreggiato. Tuttavia, durante le ore del giorno, temperature fino a 5-6°C più basse sono state riscontrate anche nei cortili, rendendo possibile agli abitanti di godere di un pò di fresco “naturale”, senza utilizzare condizionatori, o diminuendone la portata energetica. Per quanto riguarda i valori di Pet riferito al piazzale assolato, circa il 40% delle ore diurne dei giorni sereni ricadeva nella classe con il più alto livello di stress, contro percentuali del 16% e del 4% passando dal cortile più piccolo al parco con le maggiori dimensioni”. Durante l’inverno normalmente l’ambiente urbano è più favorevole come sensazione di benessere rispetto alle zone verdi, più fredde. “Infatti i grandi parchi mostrano condizioni più disagevoli rispetto a quelle registrate sul piazzale asfaltato. Al contrario, anche in questo caso,” conclude Bacci, “i due cortili hanno mostrato valori di Pet significativamente più alti, corrispondenti quindi a classi di disagio di minore intensità, confermando l’effetto di moderato riscaldamento dell’aria e mostrando un maggior numero di ore di benessere all’interno del cortile”. Con una attenta riprogettazione urbana, quindi, il cortile verde potrebbe costituire una soluzione semplice ed economica per migliorare il benessere ambientale nelle città. .  
   
   
ELETTROSMOG E POLVERI SOTTILI: CONGRESSO DI MEDICINA AMBIENTALE IL 23 NOVEMBRE  
 
Bolzano, 7 novembre 2006 - "Elettrosmog e aggiornamento sulle polveri sottili", questo il titolo del secondo convegno di medicina ambientale in programma il 23 novembre a Bolzano. La Ripartizione provinciale Sanità e l´Agenzia provinciale per l´ambiente approfondiranno le questioni legate a cause, effetti sulla salute e contromisure in materia di elettrosmog e polveri fini. Sono ancora aperte le iscrizioni al convegno. Al personale che lavora in ambito sanitario, agli amministratori pubblici a livello provinciale e comunale e ai rappresentanti delle associazioni ambientaliste si rivolge il secondo congresso di medicina ambientale che si terrà il 23 novembre al Parkhotel Laurin di Bolzano. Dopo l´introduzione degli assessori provinciali Richard Theiner e Michl Laimer, per tutta la giornata verranno discussi e approfonditi due temi centrali:il particolato atmosferico e l’elettrosmog prodotto dalla telefonia mobile, dai ripetitori e dagli elettrodotti. Il convegno con esperti internazionali fa il punto su queste problematiche e sull´andamento dei fenomeni negli ultimi cinque anni in Alto Adige, illustrando anche la situazione dell’elettrosmog negli edifici e le possibilità di rilevarlo per adottare delle contromisure. Le iscrizioni al convegno sono aperte fino al 20 novembre. Il modulo specifico è allegato o può essere scaricato dal web della Rete civica dell´Alto Adige all´indirizzo www. Provincia. Bz. It/formazione-sanita La stessa pagina Internet fornisce informazioni sul convegno. La persona di riferimento è Brigitte Hofer, Ufficio provinciale Formazione sanitaria, tel. 0471 411613, e-mail brigitte. Hofer@provincia. Bz. It .  
   
   
COMMISSIONE D´INCHIESTA SUL CICLO DEI RIFIUTI  
 
Roma, 7 novembre 2006 - È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 256 del 3 novembre 2006 la legge n. 271 del 20 ottobre 2006 sull’Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse. La Commissione, istituita per la durata della Xv legislatura, è composta da venti senatori e da venti deputati, nominati rispettivamente dal Presidente del Senato della Repubblica e dal Presidente della Camera dei deputati. Questi alcuni dei compiti affidati alla Commissione: svolgere indagini atte a fare luce sul ciclo dei rifiuti, sulle organizzazioni che lo gestiscono, sui loro assetti societari e sul ruolo svolto dalla criminalità organizzata; individuare le connessioni tra le attività illecite nel settore dei rifiuti e altre attività economiche, con particolare riguardo al traffico dei rifiuti tra le diverse regioni del Paese e verso altre nazioni; verificare le modalità di gestione dei servizi di smaltimento dei rifiuti da parte degli enti locali e i relativi sistemi di affidamento; proporre le soluzioni legislative e amministrative necessarie, al fine di rendere più coordinata e incisiva l´iniziativa dello Stato, delle regioni e degli enti locali. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/ciclo_rifiuti/index. Html .  
   
   
A GRANAROLO DELL´EMILIA I RIFIUTI DALLA CAMPANIA.  
 
 Bologna, 7 novembre 2006 - Sarà l´impianto di Granarolo dell´Emilia, in provincia di Bologna, a smaltire le 3. 500 tonnellate di rifiuti urbani provenienti dalla Campania. "Escludendo dalla scelta impianti già utilizzati nelle precedenti emergenze rifiuti della Regione Campania - ha spiegato l´assessore regionale all´Ambiente e sviluppo sostenibile Lino Zanichelli - l´indicazione è stata di individuare una soluzione compatibile con i nostri parametri di sicurezza ambientale. "Lo Stato italiano e le istituzioni democratiche sono impegnati ad affrontare la drammatica emergenza della Campania, resa ancor più drammatica dai fenomeni di violenza e illegalità di questi giorni. Non potevamo pertanto sottrarci - ha aggiunto Zanichelli - alle richieste avanzate dal Governo e dal Commissario straordinario Bertolaso". Di fronte all´emergenza rifiuti della Regione Campania, la Protezione Civile nazionale aveva chiesto due settimane fa alla Regione Emilia-romagna di accoglierne e smaltirne una quota pari a 4. 300 tonnellate. La Giunta regionale aveva risposto positivamente, ponendo però alcune condizioni di base, a garanzia dell´equilibrio del sistema regionale di smaltimento e soprattutto della tutela ambientale del territorio: che i rifiuti fossero urbani e non superiori alle 3. 500 tonnellate; che il conferimento avvenisse tramite carro ferroviario per ridurre al minimo l´impatto sulla viabilità e sull´ambiente; che, sempre per ridurre al minimo l´impatto, il sito di smaltimento fosse uno solo e la sua scelta subordinata ad un´analisi tecnica del materiale e degli impianti disponibili. A fronte all´accoglimento da parte del Commissario di queste richieste la Giunta ha affidato alla Direzione Ambiente, Difesa del suolo e della Costa della Regione l´incarico di procedere ad una valutazione tecnica conseguente, che ha portato ad individuare nel termovalorizzatore di Frullo Energia Ambiente di Granarolo in provincia di Bologna l´impianto più idoneo. L´impianto di Granarolo dell´Emilia possiede infatti i requisiti richiesti e la sua collocazione consente il trasferimento dei rifiuti dal nodo ferroviario dell´Interporto di Bologna attraverso un percorso breve che non interferisce con la tangenziale cittadina e con la viabilità regionale. "Nell´assumersi questa parte di responsabilità con le altre regioni italiane - ha concluso l´assessore - la nostra Regione ha ribadito la necessità di attuare quegli interventi strutturali indispensabili a garantire per il futuro l´autosufficienza della Campania nella gestione dei rifiuti. " .  
   
   
"GLI IMBALLAGGI IN PLASTICA IN UNA PROSPETTIVA DI SOSTENIBILITA"´ IL CONSORZIO NAZIONALE PER LA RACCOLTA, I/ RICICLAGGIO E IL RECUPERO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGI IN PLASTICA, PRESENTA IL PRIMO RISULTATO DE/ LAVORO DEL GRUPPO MULTIDISCIPLINARE COREPLA PER LA SOSTENIBILITÀ  
 
Milano, 7 novembre 2006 - La crescente attenzione dedicata ai problemi dell´impatto ambientale, soprattutto in relazione alla nuova identità che l´imballaggio in plastica sta assumendo nella vita di tutti i giorni, si traduce in una seria riflessione quando si opera nella direzione di uno sviluppo sostenibile. Quali sono gli aspetti sociali, le conseguenze economiche e ambientali derivanti da una "cultura del packaging´? Corepla, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di imballaggi di plastica, di questo si è parlato durante la tavola rotonda che si è tenuto a Milano, e che ha coinvolto nomi illustri del mondo politico e accademico, da Ermete Realacci — Presidente Commissione Ambiente alla Camera dei deputati, a Giancarlo Coccia — Responsabile Ambiente in Confindustria, alle massime autorità del mondo della filiera della plastica. Nel nostro Paese eccelle l´industria di trasformazione in una nota situazione di carenza di materie prime di base: l´industria delle materie plastiche ha in Italia una presenza forte di assoluta eccellenza in termini di competitività e di tecnologia con quote importanti sui mercati europei. Corepla ha operato essenzialmente sui flussi del post consumo, creando le condizioni economiche per il loro riutilizzo, avendo una presenza marginale sui circuiti commerciali ed industriali, ove il mercato delle frazioni riciclabili era già presente con economics positivi. In pochi anni si sono resi disponibili quantitativi dell´ordine delle 300. 000 tonnellate, messi sul mercato per la gran parte con meccanismi di aste on-line, perfettamente in linea con i criteri di trasparenza che il mercato richiede. Si sono creati ex novo a livello internazionale mercati prima inesistenti: le bottiglie di Pet, i flaconi in Hdpe e frazioni di film prima non utilizzate ma destinate alla discarica. Insieme all´industria di trasformazione, punta di eccellenza tecnologica ed applicativa, diversificata - come si evince dalla lettura del volume — per produrre materiali intelligenti per applicazione in una variegata gamma di sofisticate tecnologie che hanno consentito un miglioramento generalizzato del livello dei consumi e di vita a costi accessibili, si è sviluppata un´industria legata al trattamento e all´utilizzo delle frazioni derivanti dalla raccolta differenziata. "Mi pare emerga — afferma Cesare Spreafico — Direttore Generale Corepla - un quadro completo per quanto attiene il mondo Corepla: un consorzio a responsabilità condivisa come strumento di sostenibilità per le Imprese della plastica, materiale che per nascita è legato allo sviluppo della tecnologia. Il volume percorre i vari capitoli legati alla funzionalità dell´imballaggio durante il ciclo di vita sotto le varie angolature: sociale, economica, tecnologica, funzionale ed ambientale, e consente a Corepla di presentare altri due aspetti della propria attività: piattaforma di elaborazione per una cultura di sostenibilità e motore innovativo per la comunicazione ambientale. In questi anni il sistema di recupero degli imballaggi fondato sul consorzio nazionale e su quelli di filiera", ha dichiarato Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, "è stata una delle scommesse vinte da un Paese come il nostro che ancora oggi ha tanti problemi di gestione dei rifiuti. Le importanti percentuali di riciclaggio nazionale raggiunte dai consorzi in pochi anni di attività lo dimostrano. Ora è fondamentale concentrare gli sforzi nelle aree del centro sud dove i risultati purtroppo tardano ancora ad arrivare". La politica del "coinvolgere" — afferma Giancarlo Coccia, Responsabile Ambiente Confindustria, ha dimostrato di funzionare meglio della politica del "penalizzare". L´esatto contrario della linea scelta per il decreto legislativo di modifica del Codice Ambientale approvato recentemente dal Governo. In Italia si è registrato, infatti, in questi anni il successo della raccolta differenziata degli imballaggi. Gli obiettivi posti dal decreto Ronchi del 1997 sono stati raggiunti in anticipo sui tempi fissati e il sistema ha confermato la sua capacità di procedere sulla strada del miglioramento continuo. L´esperienza prodotta sulla raccolta differenziata degli imballaggi ha dimostrato che la responsabilizzazione delle imprese è la scelta giusta anche per il raggiungimento di obiettivi di interesse pubblico. Ed è l´unica strada per affermare una visione sistemica che possa permettere di valutare i costi e benefici del packaging nel suo ciclo di vita .  
   
   
“APERTE LE ISCRIZIONI AL MASTER UNIVERSITARIO IN DIRITTO ED ECONOMIA DEL MARE”  
 
Pescara, 7 novembre 2006 - E’ in fase di avvio il Xvi Master Universitario post-lauream in “Diritto ed Economia del Mare”, organizzato dal Centro Ricerche Giuridiche per la Pesca e la Navigazione della Camera di Commercio di Pescara, sotto la direzione scientifica dell’Università degli Studi di Teramo. Al Master sono ammessi i laureati in Giurisprudenza, Scienze politiche, Economia e Commercio, Architettura, Ingegneria, Lingue, Sociologia e in altre lauree specialistiche ritenute equipollenti. Il Master, unico nel suo genere in Italia, è finalizzato all’approfondimento delle tematiche attinenti il diritto e l’economia della attività marittime, della pesca, delle gestione delle risorse marine, delle tutela dell’ambiente e del territorio costiero, nonché della portualità e dei trasporti marittimi ed aerei. Il Master prevede sia lezioni frontali (tenute il venerdì presso la Camera di Commercio), sia esercitazioni e stage (di cui uno obbligatorio da effettuarsi presso un’Università europea presumibilmente nel mese di giugno 2007). L’aspetto didattico-scientifico del Master è curato alla Università degli Studi di Teramo che rilascerà il relativo diploma ai corsisti che avranno svolte tutte le attività previste nel programma e superato l’esame finale davanti a Docenti appositamente nominati dalla Direzione Scientifica. Il conseguimento del Master comporta l’attribuzione di 60 crediti formativi universitari e una valutazione per la partecipazione a concorsi presso Enti Pubblici. Le richieste di ammissione dovranno pervenire entro le ore 12:00 del 22 dicembre 2006. Per eventuali informazioni e per l’ottenimento della modulistica ci si può rivolgere alla segreteria del Centro Ricerche Giuridiche presso la Camera di Commercio di Pescara (tel. 085/4536230 fax 085/690870). .  
   
   
SCAMBI SCUOLA-LAVORO: STAGES IN GERMANIA DELLE PROFESSIONALI "MARCONI" DI MERANO  
 
Merano, 7 Novembre 2006 - Con 7 settimane di stage in aziende e in Germania la scuola professionale "Guglielmo Marconi" di Merano ha positivamente concluso anche quest’anno le esperienze di scuola-lavoro previste dai suoi percorsi di qualifica triennali di formazione nelle aree industria, artigianato e servizi. La scuola professionale "Marconi" di Merano ha positivamente concluso anche quest’anno gli scambi di scuola-lavoro previsti dai suoi percorsi di qualifica triennali nelle aree industria, artigianato e servizi. La storia della scuola professionale dimostra come queste esperienze, di concerto ad apprendimenti che poggiano su canali alternativi all´aula tradizionale, ovvero ai canali del fare e della simulazione, possano essere importante strumento per l’apprendimento di competenze forti, necessarie al futuro lavoratore e al cittadino consapevole. Durante il 2006 gli allievi delle seconde classi della "Marconi" hanno svolto 7 settimane di stage, distribuite fra esperienze svolte sul territorio, presso aziende pubbliche e private, ed esperienze svolte all’estero fra Norimberga e Monaco di Baviera. Notevoli sono le ricadute che tali esperienze hanno prodotto sugli allievi con riferimento alle proprie competenze professionali, sociali e personali. I corsisti, attraverso queste esperienze e alla certificazione delle competenze acquisite lungo i tre anni del percorso formativo, con l’attestato di qualifica, ma anche attraverso la certificazione Ecdl o il conseguimento del patentino linguistico, possono serenamente pensare ad un loro inserimento nel contesto lavorativo – produttivo locale, oppure affrontare il biennio superiore presso un istituto professionale statale per ottenere un diploma di maturità. A tale proposito, la scuola provinciale di Merano ha in atto azioni di collaborazione con diverse altre scuole che, attraverso mirati progetti di sostegno, favoriscono l’inserimento dei qualificati della scuola professionale nelle quarte classi delle scuole a carattere statale. Questo consente ai ragazzi di conseguire una piena formazione, connotata da istruzione scolastica e da formazione professionale, ma anche di limitare il pendolarismo di preadolescenti verso gli istituti di Bolzano che in questo modo si attuerebbe solo per i Iv e V anni. Www. Marconi. Fpbz. It .