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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Maggio 2007
INAUGURAZIONE DI SPINAL, LABORATORIO ALL’AVANGUARDIA PER LO STUDIO DELLE LESIONI DEL MIDOLLO SPINALE RICERCA SCIENTIFICA E PRATICA CLINICA IN CORSIA  
 
 Udine, 28 maggio 2007 - L´inaugurazione il 25 maggio, all´Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione "Gervasutta" di Udine, alla presenza del presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini e dell´assessore alla salute Ezio Beltrame, del laboratorio Spinal - Spinal People Injury Neurorehabilitation Applied Lboratory - per lo studio funzionale ed il ripristino del movimento nelle persone mielolese, è il frutto della collaborazione tra due realtà - Gervasutta, appunto, e Sissa di Trieste, con storie e caratteristiche diverse, uno nell´organizzazione sanitaria, l´altro in quella universitaria - che ha portato direttamente in ospedale la ricerca scientifica di base sulle mielolesioni, aprendo prospettive nuove di speranza per chi è costretto sulla sedie a rotelle in seguito a una lesione del midollo spinale. Una scommessa vinta, ha detto Tesini ricordando quando venne lanciata nel settembre del 2005 l´iniziativa, con la consapevolezza che c´erano le condizioni per farcela: "A meno di due anni il risultato c´è stato, ed è grande, come succede quando tutti fanno, e bene, la propria parte, nel dialogo e nella relazione, mettendo in rete mezzi e capacità, aprendosi anche ai soggetti privati". Confermati il sostegno dell´ammisnistrazione regionale e l´importanza che ricerca e didattica procedano di pari passo con l´assistenza, Tesini ha poi sottolineato che, accanto alla competenza medica e scientifica, un terzo punto di forza è la collaborazione con le associazioni dei tetra-paraplegici e dei disabili. "Quando le persone in difficoltà sono attive sono degli interlocutori straordinari e preziosi nel fornire indicazioni e suggerimenti e nel sollecitare attenzione - ha detto il presidente del Consiglio regionale ricordando il ruolo delle associazioni, segno del rapporto che deve intercorrere tra istituzioni e società". Ricerca, cura, politica e cittadini sono dunque i protagonisti di un progetto così, che le associazioni, è stato sottolineato, hanno sempre condiviso e sostenuto e che - è stato inoltre evidenziato - costituisce una grande opportunità poiché il Friuli Venezia Giulia è l´unica regione in cui sono regolarizzati i rapporti tra sistema sanitario, università e istituti di carattere scientifico e questo è importante anche per il futuro del Gervasutta, istituto di riferimento regionale. In Italia, secondo dati del ministero della Salute, vivono circa 70. 000 persone con disabilità da lesione midollare traumatica e non traumatica e l´incidenza è di circa 50 nuovi casi ogni anno per milione di abitanti. L´ età media dei pazienti è di 33,4 anni e le lesioni traumatiche nel 53% dei casi sono dovute a incidenti stradali. Questo laboratorio integrato, unico in Italia, mentre è già operativo con successo presso importanti centri universitari europei quali Zurigo, Vienna e Lovanio, offre la possibilità di trasferire la ricerca scientifica avanzata sulle mielolesioni, in atto presso la Sissa di Trieste, e partner nel progetto, nell´operatività clinica e sociale dell´Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione di Udine portando avanti gli studi sui meccanismi che fanno funzionare le reti locomotorie in presenza di lesioni al midollo spinale, con l´obiettivo di individuare terapie utili a contenere il danno e a sviluppare le funzioni residue. Oltre ad importanti ricadute dal punto di vista della ricerca sperimentale di base e della ricerca clinica applicata, nonché allo sviluppo di una rete integrata con imprese ad alto contenuto tecnologico, il nuovo laboratorio Spinal contribuirà alla formazione di personale altamente qualificato implementando strette collaborazioni con l´Università degli Studi di Udine e Trieste, con l´Università di Zurigo (Balgrist University Hospital), il Brain Research Institute di Vienna e l´ Istituto Nazionale Sloveno di Riabilitazione di Ljubljana. Un gruppo di neurobiologi della Scuola Superiore di Studi Avanzati di Trieste si è trasferito all’Istituto Gervasutta di Udine: così, per la prima volta in Italia, la ricerca si trova gomito a gomito con la clinica, gli scienziati con medici e degenti, il laboratorio con le stanze del reparto. «Due anni fa – spiega Andrea Nistri, leader del gruppo di ricerca Sissa dedicato al midollo spinale - ci eravamo proposti di realizzare un nuovo laboratorio a carattere sperimentale e clinico per lo studio funzionale e il ripristino del movimento nelle persone con lesione midollare. A meno di due anni di distanza siamo lieti di festeggiare l’inaugurazione del laboratorio che ospiterà le attività di Spinal». Traguardo raggiunto grazie al sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e alla stretta collaborazione tra l’Associazione Tetra-paraplegici, la Scuola Internazionale di Studi Superiori Avanzati e l’Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione “Gervasutta” di Udine dell’A. S. S. N. 4 Medio Friuli. «Progettare e realizzare: lavorando insieme si può» commenta infatti il neurobiologo Nistri. «La forza del progetto Spinal - continua - risiede nello scambio diretto di competenze tra scienziati e medici. Alcune attività sperimentali di laboratorio di grande valore, infatti, possono mancare dell’esperienza maturata nel rapporto clinico coi pazienti. D’altra parte alcune ricerche cliniche svolte esclusivamente sui pazienti possono essere prive delle conoscenze di base che provengono dalle più recenti evoluzioni scientifiche». Questo progetto ha ampie implicazioni di carattere socio-sanitario. Infatti, i soggetti mielolesi, cioè affetti da lesione del midollo, sono circa 2,5 milioni in tutto il mondo. Secondo i dati del Ministero della Salute, nel nostro paese la stima si aggira attorno ai 60 e 70 mila casi e si registrano circa 50 nuovi casi per milione di abitanti ogni anno. Spinal punterà alla comprensione dei meccanismi di danno secondario che insorge nell’arco di ore, giorni e perfino settimane dopo la lesione, fenomeno che amplia notevolmente il danno neurologico oltre le zone inizialmente colpite. L’obiettivo principale è la messa a punto di interventi che limitino l’estensione successiva della lesione. A questo scopo verranno utilizzati modelli sperimentali di midollo spinale ottenuti da piccoli roditori: da un punto di vista sperimentale questipo di studi di laboratorio è considerato fra i più promettenti a livello internazionale. A tal fine si impiegheranno preparazioni di midollo spinale in vitro a cui verranno applicate lesioni sperimentali per studiare l’evoluzione dinamica della lesione spinale e l’identificazione dei tipi di cellule principalmente colpite da questo processo. Il nuovo laboratorio utilizzerà prevalentemente metodiche di elettrofisiologia per misurare l’attività elettrica delle reti nervose spinali responsabili per il cammino, prima e dopo la lesione sperimentale. Inoltre verranno studiati da un punto di vista elettrofisiologico gli effetti dei protocolli di stimolazione sensoriale impiegati per la neuroriabilitazione clinica dei soggetti mielolesi. .  
   
   
RICERCATORI OLANDESI FANNO LUCE SULLA SINDROME DELL´X FRAGILE  
 
 Bruxelles, 28 maggio 2007 - Alcuni ricercatori olandesi hanno migliorato il funzionamento dei neuroni di alcuni topi che presentavano una forma diffusa di ritardo mentale ereditario, introducendoli in un ambiente stimolante. Il lavoro, eseguito da scienziati dell´Università di Amsterdam, è stato pubblicato nell´ultimo numero della rivista «Neuron». La sindrome dell´X fragile è la forma più diffusa di ritardo mentale ereditario che colpisce 1 uomo su 3 600 e 1 donna su 4-6 000. È causata da una mutazione nel gene Fmr1 (ritardo mentale dell´X fragile), situato sul cromosoma X. Oltre a presentare bassi quozienti di intelligenza e difficoltà di apprendimento, i pazienti sviluppano sovente disturbi comportamentali quali iperattività e deficit di attenzione. Non esistono cure, tuttavia i sintomi possono essere alleviati attraverso un´educazione speciale, la logoterapia e la terapia comportamentale. Possono anche essere prescritti farmaci per rimediare a problemi quali ansia o aggressività. In quest´ultimo studio gli scienziati hanno studiato i topi colpiti dalla sindrome, concentrandosi in particolare sulla corteccia prefrontale, l´area del cervello responsabile dell´apprendimento e della memoria. Hanno così scoperto che nei neuroni dei topi un processo chiamato «potenziamento a lungo termine», coinvolto nell´apprendimento e nella memoria, era meno efficiente. Questo problema era causato da anomalie nei canali che regolano il flusso di calcio nei neuroni. Stimolando i neuroni, gli scienziati sono riusciti a migliorare i meccanismi di segnalazione del calcio e a ripristinare un potenziamento a lungo termine normale come pure la plasticità neuronale. Inoltre, l´introduzione dei topi in un ambiente interessante a contatto con giocattoli, ruote e oggetti vari, ha anch´essa sortito l´effetto di ripristinare una normale plasticità neuronale. Questo collima con l´osservazione secondo cui i pazienti umani colpiti dalla sindrome dell´X fragile sono in grado di apprendere e memorizzare informazioni, ma necessitano di maggiori ripetizioni e stimoli per farlo. «Un maggiore stimolo sensoriale, cognitivo e motorio, proveniente da un ambiente più ricco e interessante, facilita la plasticità sinaptica nelle aree corticali coinvolte nella funzione cognitiva superiore», concludono i ricercatori. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Neuron. Org/ .  
   
   
LA RICERCA STIMOLA LO STUDIO DI UN VACCINO ANTIMALARIA  
 
Bruxelles, 28 maggio 2007 - Un gruppo internazionale di ricercatori ha creato un topo che riproduce accuratamente la risposta immunitaria umana all´infezione malarica. Il nuovo modello permetterà di sperimentare più facilmente potenziali vaccini contro questa malattia mortale. Il lavoro, finanziato dall´Unione europea a titolo del programma Marie Curie per la mobilità dei ricercatori e dal Consiglio per la ricerca medica del Regno Unito, è pubblicato sulla rivista «Public Library of Science Pathogens». Fino a questo momento i ricercatori non disponevano di un modello animale affidabile per la malaria umana. Quando vengono infettati dal parassita che provoca la malaria negli esseri umani, i topi non si ammalano e i loro sistemi immunitari rispondono in maniera diversa al parassita. Gli scienziati che hanno sviluppato vaccini anticorpali rivelatisi efficaci in provetta non hanno quindi potuto sperimentarli in maniera attendibile su un animale vivo. In quest´ultimo studio, alcuni scienziati britannici, olandesi e australiani hanno modificato geneticamente un parassita dei topi molto simile a quello della malaria per produrre un antigene che il sistema immunitario umano è in grado di riconoscere. Gli studiosi hanno poi modificato geneticamente i topi in modo tale che la superficie dei loro globuli bianchi presentasse una molecola umana capace di riconoscere il parassita e di distruggerlo. Gli studiosi hanno sperimentato questo modello utilizzando un vaccino anticorpale che avevano ricavato dal sangue di alcuni gambiani dotati di un´immunità naturale alla malaria. Gli esperimenti hanno dimostrato che i topi ai quali erano stati somministrati questi anticorpi erano protetti dal parassita. «I risultati che abbiamo ottenuto sono estremamente importanti», ha affermato il dottor Richard Pleass dell´Istituto di genetica dell´Università di Nottingham. «Abbiamo realizzato il miglior modello animale che si possa ottenere senza lavorare sull´uomo o su primati superiori, oltre ad avere sviluppato una nuova entità terapeutica. » Il gruppo ora spera di perfezionare ulteriormente il modello murino per poi passare alla sperimentazione clinica sull´uomo. La malaria, causata da parassiti trasmessi dalle zanzare, infetta circa 400 milioni di persone l´anno e ne uccide oltre un milione, la maggior parte delle quali costituita da bambini in tenera età che vivono nell´Africa subsahariana. La resistenza del parassita della malaria ai farmaci antimalarici è in continuo aumento e, pertanto, la ricerca di un vaccino efficace e sicuro diventa sempre più importante. Per ulteriori informazioni consultare: http://pathogens. Plosjournals. Org/ .  
   
   
L’AZIENDA OSPEDALIERA DI LEGNANO AMMODERNA IL SISTEMA INFORMATIVO E DIALOGA CON I PAZIENTI ATTRAVERSO IL PORTALE, ANCHE I CITTADINI POTRANNO CONSULTARE LE PROPRIE CARTELLE CLINICHE  
 
 Milano, 28 maggio 2007 - L’azienda Ospedaliera di Legnano ha scelto Sun Microsystems per ammodernare il proprio sistema informativo e renderlo più efficiente. Nel quadro del consolidamento di un processo di sviluppo e revisione quinquennale del sistema informativo, infatti, l’Azienda Ospedaliera ha avviato, con un gruppo selezionato di partner, la revisione dell’architettura tecnologica, al fine di migliorare le performance e la sicurezza complessiva del sistema e, nel contempo, offrire agli operatori e ai cittadini la possibilità di fruire di servizi on line attraverso un Portale. In particolare, per adempiere alla normativa sulla privacy e semplificare l’accesso alle diverse applicazioni, è stato realizzato un sistema di Single Sign On che consentirà la gestione centralizzata degli accessi e la profilazione dei 4. 500 utenti dell’Azienda Ospedaliera direttamente sul portale aziendale dei servizi on line. L’azienda Ospedaliera di Legnano, collocata nell’hinterland nordovest di Milano, è formata da 4 sedi ospedaliere e una dozzina di sedi extraospedaliere, per un totale di circa 1. 500 posti letto e 1. 200 postazioni di lavoro. Tutte le sedi sono connesse alla rete e, all’interno degli ospedali, tutte le unità organizzative amministrative, tecniche e clinico-sanitarie sono collegate tra di loro; tutte le attività amministrative ma soprattutto quelle cliniche e diagnostiche realizzate internamente alla struttura, generano una quantità di dati molto elevata, che è necessario gestire, organizzare e archiviare con particolare attenzione. "In linea con gli obiettivi della Pubblica Amministrazione, Sun offre le tecnologie più innovative per realizzare soluzioni infrastrutturali in grado di semplificare l´accesso ai servizi online, permettendo a cittadini ed Enti Pubblici di cogliere tutti i vantaggi offerti dalla diffusione della rete" ha dichiarato Corrado Sterpetti, Head of Software Practice di Sun Microsystems Italia. “In ambito sanitario, la nostra soluzione per la sanità digitale, i-Health, consente di realizzare progetti intrinsecamente sicuri, scalabili e a costi contenuti. In particolare, il progetto realizzato per l’Azienda Ospedaliera di Legnano è stato concepito per poter integrare facilmente le future evoluzioni del sistema informativo" Il portale - grazie alla smart card del progetto regionale Crs_siss (Carta regionale dei Servizi – Sistema Informativo Socio Sanitario) - consente ai vari professionisti che operano all’interno dell’Azienda Ospedaliera, di accedere alle applicazioni It dell’azienda e a tutti i database che custodiscono le informazioni per le quali sono stati autorizzati. In questo modo, il personale medico e infermieristico è in grado di richiedere (accedendo alla soluzione di Emr tramite il portale) prestazioni diagnostiche, di consultare referti e registrare tutte le attività che riguardano il paziente e di rendere queste informazioni disponibili immediatamente ad ogni reparto. Allo stesso modo, i cittadini che ne faranno richiesta, avranno la possibilità di consultare i propri dati clinici (referti, immagini, esami di laboratorio) da qualsiasi postazione connessa a Internet. La sicurezza di tutte queste operazioni è garantita dall’integrazione tecnologica tra i sistemi di Sun e il sistema di Electronic Medical Record utilizzato dall’Ospedale di Legnano. Quest’ultimo, grazie all’impiego di tecnologie collaudate e di standard internazionali, integra sistemi eterogenei – applicazioni di pronto soccorso, accettazione, laboratorio, anatomia patologica, radiologia, blocco operatorio - e consente un accesso rapido e riservato alle informazioni, ovunque esse risiedano. La digitalizzazione delle diverse operazioni non solo le ha rese più rapide, sicure ed efficienti, ma ha anche ridotto i tempi di attesa per la disponibilità dei referti e immagini, a tutto vantaggio dei cittadini. “Riteniamo che la realizzazione del progetto sia stata resa possibile dalla ricerca e dalla capacità di presidiare contemporaneamente tre variabili organizzative: tecnologia, revisione dei processi organizzativi e sensibilizzazione di tutti gli attori coinvolti” ha dichiarato Claudio Caccia, Chief Information Officer dell’Azienda Ospedaliera di Legnano. “Oltre a ciò, importante è stata la stretta collaborazione e l’instaurazione di un rapporto di reale partnership con tutti i fornitori che hanno condiviso gli obiettivi del progetto e le fasi della sua realizzazione” Inoltre, ai fini del Clinical Risk Management, è stato avviato una progetto coordinato dall’Università Liuc di Castellanza, con la partecipazione di Sun, che ha come obiettivo la valutazione della riduzione dei rischi legati ai processi non automatizzati. L’idea è quella di dotare ogni paziente di un braccialetto con un tag Rfid che ne consenta l’identificazione in ogni fase della sua degenza, in modo da garantire la massima sicurezza dalla fase di inquadramento clinico alla prescrizione e somministrazione dei farmaci o alle fasi di erogazione di prestazioni infermieristiche o diagnostiche. Complessivamente, il progetto di revisione del sistema informativo e dell’architettura tecnologica dell’Ospedale ha comportato interventi congiunti su quattro aree tecnologiche: realizzazione del portale dei servizi on line, gestione della sicurezza, middleware e Rfid nei processi di Clinical Risk Management, server consolidation e virtualisation. Il progetto, avviato a inizio 2007 e che ha richiesto circa cinque mesi di lavoro, è in fase di consolidamento: entro metà giugno infatti verranno collegati al portale tutti i reparti dell’Azienda Ospedaliera. L’infrastruttura che abilita tutti i nuovi servizi disponibili si basa su un data center aggiornato; infatti il progetto di server consolidation e virtualisation ne ha comportato l’intera revisione, grazie anche all’installazione di nuovi server Sun x64, con processori Sparc basati sul sistema operativo Solaris 10. Infine, è stato previsto il roll-out di tutti gli applicativi in produzione sui nuovi server, la cui architettura verrà fisicamente separata in due luoghi fisici diversi a fini di garantire disaster recovery e business continuity. .  
   
   
I NUOVI SITI WEB DELLE AZIENDE SANITARIE SARDE  
 
 Cagliari, 28 maggio 2007 - Da qualche giorno sono on line i nuovi siti delle Aziende Sanitarie di Sassari, Olbia, Nuoro, Lanusei, Oristano, Sanluri, Carbonia, Cagliari e dell´Azienda ospedaliera Brotzu. Con questo progetto, la Sardegna è una delle prime regioni d´Italia ad avere un´immagine coordinata del sistema sanitario regionale sul web. I nuovi siti nascono per fornire servizi reali ai cittadini. In alcuni è già possibile effettuare online le prenotazioni delle visite e conoscere i tempi di attesa delle prestazioni. A breve, si potrà anche scegliere il proprio medico e il pediatra direttamente on line, effettuando la selezione tra un elenco di medici presenti su tutto il territorio della Asl di appartenenza, attraverso un database interno. E´ possibile anche avere informazioni su come pagare o ottenere l´esenzione del ticket e scaricare la modulistica necessaria. All´interno del sito si trovano anche le informazioni sull´azienda e gli organi direttivi, le delibere, i bandi, i concorsi e le selezioni, i comunicati stampa e le notizie. Nella sezione dei Distretti si trova un elenco degli ambulatori, poliambulatori, guardie mediche e turistiche e consultori, e di tutte le strutture che operano sul territorio, selezionabili anche attraverso un motore di ricerca presente all´interno della pagina. Oltre a una ricerca di tipo geografico, tramite i Distretti, è possibile effettuare una ricerca delle strutture anche per Servizio sanitario. Attraverso la sezione argomenti, è possibile saperne di più sulle tematiche specifiche di ogni singola Asl, su farmaci, vaccinazioni e le malattie che hanno un´incidenza maggiore nell´isola, e la sanità animale. Le informazioni sulle Aziende sanitarie si ritrovano anche sul portale Sardegnasalute. It . .  
   
   
ABOLITE COMPARTECIPAZIONI AGGIUNTIVE AL TICKET  
 
Verzegnis, 28 maggio 2007 - I cittadini del Friuli Venezia Giulia non dovranno più pagare la compartecipazione aggiuntiva alla spesa sanitaria per le prestazioni ambulatoriali di valore superiore ai 36 euro. Lo ha deciso oggi la Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Salute e alla Protezione sociale, applicando in questo modo una decisione assunta nei giorni scorsi dal Governo nazionale. La questione della compartecipazione aggiuntiva era sorta nel gennaio di quest´anno, in sede di attuazione della legge Finanziaria 2007 dello Stato, nella quale era stata introdotta, in aggiunta al ticket, una quota fissa per ricetta di 10 euro per tutte le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale. Le Regioni avevano espresso la loro contrarietà a questa misura della Finanziaria, considerata iniqua, tanto che il Friuli Venezia Giulia aveva stabilito di applicarla in forma graduale. In base a due decreti della Giunta, approvati nel febbraio e nel marzo scorso, si era deciso di non far pagare la quota fissa di 10 euro per le prestazioni di costo fino a 36 euro (tetto massimo del ticket in Friuli Venezia Giulia); per prestazioni di valore superiore, il costo aggiuntivo per i cittadini era graduale, in modo comunque da non superare i 46 euro, tra ticket e quota fissa. Poiché il Governo ha abolito nei giorni scorsi la quota fissa sulla ricetta, anche sulla base delle indicazioni delle Regioni, in Friuli Venezia Giulia si torna al sistema in vigore nel 2006: i cittadini non esenti pagano un ticket pari al costo delle prestazione che richiedono al Servizio sanitario, e comunque non superiore ai 36 euro. .  
   
   
PRESENTATA GIORNATA NAZIONALE MALATO ONCOLOGICO FORMIGONI: DA NOI NESSUN LIMITE DI SPESA PER LA CURA DEI TUMORI DE LORENZO: PRIMA REGIONE CHE ACCERTA L´INVALIDITA´ IN 15 GIORNI  
 
Milano, 28 maggio 2007 - Pieno riconoscimento dei diritti dei malati oncologici ed effettiva attuazione della legge 80, cioè tempi rapidi - 15 giorni - per la certificazione delle eventuali invalidità derivanti dalle patologie tumorali. Sono i temi forti della seconda Giornata nazionale del malato oncologico, presentata il 25 maggio al Palazzo Pirelli dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni e dal presidente della Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (Favo), Francesco De Lorenzo. E proprio la Lombardia, come ha evidenziato anche il professor De Lorenzo, sta dando il buon esempio in Italia con l´immediato recepimento della legge mentre altrove permangono a tutt´oggi situazioni al limite dell´accettabile. "Abbiamo impegnato i direttori delle Asl a far rispettare i tempi - ha detto Formigoni - ed abbiamo verificato che nella quasi totalità dei casi la scadenza viene rispettata. Qualche giorno di sforamento si verifica nel caso che siano necessarie una o più visite domiciliari. Riteniamo questo non come un punto di arrivo ma come un primo passo. Vogliamo ulteriormente migliorare i risultati conseguiti, estendendoli a malattie come quelle neurodegenerative". Nella conferenza stampa - alla quale hanno preso parte anche la rappresentante dell´Ecpc (European Cancer Patient Coalition), Elisabetta Iannelli, i professori Giampaolo Fabris e Lucio Sarno dell´Università Vita-salute del San Raffaele e Massimo Ciampa, segretario generale di Mediafriends (che ha realizzato uno spot con Cristina Parodi) - è emerso come la Lombardia sia oggi la regione italiana dove la lotta ai tumori, la cura e la prevenzione, oltre che l´assistenza a tutti i livelli (anche psicologico) ai malati di cancro e ai loro familiari raggiunge livelli molti elevati. Due in particolare i punti di forza del sistema lombardo: un´elevata presenza sul territorio regionale di associazioni di volontariato che forniscono assistenza ai malati (un centinaio di realtà a fronte delle 500 circa presenti in tutta Italia) che si coniuga con un´altrettanto elevata qualità delle politiche pubbliche, soprattutto regionali. "A partire dal 2005 la Regione Lombardia ha eliminato i tetti di spesa sia per le prestazioni oncologiche sia per le terapie farmacologiche - ha ricordato Formigoni - con investimenti complessivi per oltre 450 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti altri 35 milioni stanziati solo quest´anno per nuovi investimenti in questo campo. Non solo, la Lombardia è anche la regione più avanzata per la prevenzione (80 milioni di investimenti annui per screening ed esami, il doppio della media nazionale) e anche per il delicato capitolo delle cure palliative e del dolore ai malati terminali, che vedrà nei prossimi mesi l´apertura di altre 10 strutture ad hoc oltre a quelle già esistenti (61 unità operative, 40 organizzazione non profit, 39 hospice, 402 posti letto complessivi)". Formigoni ha anche annunciato l´apertura di "un nuovo importante capitolo della Sanità regionale con la creazione della Rete Oncologica Lombarda (Rol), che - dopo la positiva fase sperimentale già realizzata con 80 strutture di 22 Asl - permetterà la condivisione di informazioni cliniche mettendo in comunicazione telematica tutte le strutture sanitarie lombarde che si occupano della cura dei tumori". .  
   
   
IL CENTRO INTERNAZIONALE DI INGEGNERIA GENETICA E BIOTECNOLOGIA (ICGEB) HA ANNUNCIATO UFFICIALMENTE L’INSEDIAMENTO DI UNA SUA COMPONENTE IN SUDAFRICA, A CITTÀ DEL CAPO  
 
Roma, 28 maggio 2007 - A comunicarlo durante l’incontro di mercoledì 23 maggio presso la Farnesina, organizzato in collaborazione con il Ministero Italiano degli Affari Esteri (Direzione Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale), sono state la Direzione generale dell’Icgeb unitamente alle autorità governative dell’Italia e del Sudafrica. Sono intervenuti all’incontro l’Onorevole Derek Hanekom, Vice Ministro del Sudafrica per la Ricerca e la Tecnologia, il Ministro Plenipotenziario Gherardo La Francesca, Direttore Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale del Mae, l’Ambasciatore del Camerun H. E. Michael Kima Tabong, decano degli ambasciatori dei paesi africani in Italia, il professor Francisco Baralle, Direttore Generale dell’Icgeb, il professor Mauro Giacca, Direttore della componente di Trieste dell’Icgeb, il professor Virander Chauhan, Direttore della componente di New Delhi. La nuova sede di Città del Capo va ad aggiugersi alle altre due componenti dell’Icgeb già esistenti, una in Italia a Trieste, che è anche sede della Direzione generale, e una in India a New Delhi. La creazione di una terza componente dell’Icgeb in Africa è la naturale conseguenza dell’esperienza acquisita in venti anni di attività ed è diretta a ridurre il divario esistente tra l’Africa e il resto del mondo nel settore delle biotecnologie. Nel luglio del 2005, tale necessità venne portata dal Governo Italiano all’attenzione del Vertice dei G8 a Gleneagles (Regno Unito), che ne ha formalmente riconosciuto l’importanza. Dopo meno di due anni di consultazioni e grazie all’offerta del Governo del Sudafrica di ospitare e finanziare i primi tre anni di attività, i laboratori della nuova sede, ubicata presso l’Università di Città del Capo, stanno già muovendo i primi passi: un notevole successo dal punto di vista dei tempi e del consenso politico, che tuttavia richiederà ancora molto alla comunità internazionale. Le ricerche condotte nella sede di Città del Capo saranno incentrate soprattutto sullo sviluppo di nuovi vaccini per combattere le gravi malattie infettive che affliggono il continente africano, come l´Aids, la malaria, l’epatite B e C e la tubercolosi. L’icgeb intende contribuire a migliorare la qualità della vita delle popolazioni africane, trovando anche soluzioni biotecnologiche sicure, eco-compatibili e adatte alle condizioni locali, al fine di incrementare la produttività agricola del Paese e ridurre la povertà e la precarietà delle risorse alimentari africane. La componente di Città del Capo rappresenta un esempio concreto di come la scienza moderna può essere fondamentale nel centrare gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Essa costituisce uno strumento eccezionale per fare fronte al mandato dell’Icgeb. Trieste, Nuova Delhi e Città del Capo sono tre componenti di una missione unica: sviluppare le conoscenze e l’eccellenza scientifica, rendendole accessibili a tutte le latitudini. E’ dal 1987 infatti che, grazie soprattutto al notevole impegno del Governo Italiano e al contributo di quello Indiano, l’Icgeb offre alla comunità internazionale un centro d’eccellenza per la ricerca e la formazione dedicate alle necessità dei Paesi in via di sviluppo. Il consenso a livello internazionale con il quale sono stati accolti i primi 20 anni di attività del Centro ha rappresentato sicuramente uno stimolo importante per il Sudafrica, uno dei Paesi membri più rappresentativi dell’Icgeb, che ha così deciso di finanziare, praticamente da solo, l’insediamento di questa nuova componente.  
   
   
SIMPOSIO SU BIOLOGIA E LINGUAGGIO  
 
Bruxelles, 28 maggio 2007 - Il 21 giugno 2007 si terrà a Cambridge (Regno Unito) un simposio su biologia e linguaggio. In questi ultimi anni sono stati pubblicati interessanti risultati di ricerche sul linguaggio, affrontate da varie prospettive: genetica evolutiva e di popolazioni, psicologia evolutiva, studi comparati sui processi cognitivi, antropologia e linguistica. La manifestazione mira a promuovere l´interesse reciproco, la comprensione e il dialogo oltre i confini disciplinari e a coinvolgere tutti coloro che manifestano interesse nel complesso rapporto tra biologia e linguaggio. La manifestazione è organizzata dal Laboratorio europeo di biologia molecolare. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Embl. De/aboutus/sciencesociety/symposia/index. Html . .  
   
   
SANITA´: MAZZOCCA, SERVIZI DECENTRATI CON PROGETTO RAFFAELLO I DISTRETTI DELL´AQUILA E FRANCAVILLA PRIMI "LABORATORI"  
 
 Pescara, 28 maggio 2007 - Abruzzo, Marche e azienda farmaceutica Pfizer per la prima volta insieme nel progetto "Raffaello", modello innovativo di partnership pubblico-privato nel campo dell´assistenza sanitaria presentato il 25 maggio nella sede dell´Università degli Studi "d´Annunzio" di Pescara. "Questa sperimentazione si proietta in direzione della costruzione di un sistema sanitario regionale non più tutto concentrato sulle strutture ospedaliere - ha sottolineato l´assessore alla Sanità, Bernardo Mazzocca - ma capace invece di offrire servizi decentrati sul territorio, avvalendosi dell´ausilio anche di soggetti privati, per costituire un sistema a rete, utile a garantire assistenza ai pazienti dal momento acuto della patologia fino alla guarigione". Inoltre lo stesso assessore ha precisato che "il paziente dovrà trascorrere solo pochi giorni in degenza ospedaliera, mentre per il resto del decorso della malattia deve essere assistito in strutture decentrate o a domicilio e comunque sia ogni esperimento deve essere valutato nella sua efficacia e nel gradimento che riscuote tra i cittadini, tenendo conto anche del contesto nel quale la sperimentazione si compie". Mazzocca al riguardo ha ricordato che "il risanamento, avviato anche attraverso il decentramento delle strutture sul territorio, è strada obbligata per lo sviluppo e questo risanamento noi porteremo a termine, adempiendo agli impegni presi con il Ministero della Salute". Mazzocca ha concluso ricordando che in questo sforzo per assecondare l´esigenza di risanamento e sviluppo della sanità regionale debbono sentirsi coinvolti anche medici di famiglia e di base. Il progetto "Raffaello", riguardante le patologie cardiovascolari, si articola nel programma "Disease and Care management" e nel programma di gestione dello scompenso cardiaco. Filo conduttore del primo programma è quello della valorizzazione dell´assistenza territoriale, mediante la formazione e definizione di percorsi di diagnosi e cura puntando sull´introduzione di un´organizzazione evoluta della medicina generale e sulla figura professionale innovativa del care manager, infermiere qualificato che aiuta il paziente a seguire le terapie prescritte dal medico, misura i miglioramenti dello stato di salute del paziente e valuta i suoi fabbisogni esistenziali. Il programma "Disease and Care management" è stato già attivato nei distretti sanitari dell´Aquila e Francavilla, quest´ultimo appartenente alla Asl di Chieti. Il secondo programma prevede lo sviluppo di modelli organizzativi per la gestione integrata e coordinata dello scompenso cardiaco e la valutazione dei costi di gestione di questa patologia nella regione, dimostrando la possibilità di riallocare le risorse disponibili secondo criteri alternativi. .  
   
   
A CHIETI UN CONVEGNO SU "LA SCUOLA IN OSPEDALE"  
 
Pescara, 28 maggio 2007 - Il presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, e l´assessore alla Sanità, Bernardo Mazzocca, saranno presenti lunedì 28 a Chieti in occasione del convegno "Febbre a colori. La scuola in ospedale 1997-2007", che si terrà presso l´Auditorium Cianfarani, alla Civitella. Ad aprire i lavori, intorno alle 9, sarà Candida Stigliani, dirigente del 6° circolo didattico di Chieti. Tra gli interventi anche quello del prof. Francesco Chiarelli, Direttore della Clinica Pediatrica di Chieti. .  
   
   
VACCINAZIONE GRATUITA A TUTTE LE DONNE IN ETA´ FERTILE CONTRO LA ROSOLIA. L´EMILIA-ROMAGNA PARTECIPA ALLA CAMPAGNA PROMOSSA DALL´OMS-REGIONE EUROPEA PER ELIMINARE LA ROSOLIA CONGENITA ENTRO IL 2010. UNA CAMPAGNA INFORMATIVA PER PROMUOVERE LA VACCINAZIONE.  
 
Bologna, 28 maggio 2007 - "Rosolia: perché rischiare? La vaccinazione protegge una vita futura" è lo slogan della campagna di promozione della vaccinazione gratuita contro la rosolia che il Servizio sanitario regionale assicura a tutte le donne in età fertile. La rosolia è una malattia infettiva di tipo virale che generalmente si manifesta con sintomi lievi (febbre non alta, infiammazione delle ghiandole del collo, comparsa di macchioline rosee sulla pelle), ha un decorso benigno e non lascia conseguenze sulla salute. Ma se viene contratta durante la gravidanza da una donna non vaccinata o che in precedenza non ha avuto la malattia, può provocare gravissimi danni al feto: aborto spontaneo, malformazioni del cuore, degli occhi, degli organi uditivi (rosolia congenita). La vaccinazione, eseguita negli Ambulatori vaccinali dei Servizi di igiene e sanità pubblica delle Aziende Usl, è l´unica forma di prevenzione. Il vaccino anti-rosolia è in genere somministrato insieme a quelli contro il morbillo e la parotite, con un´unica iniezione (Mpr o Trivalente). Il vaccino è ben tollerato dall´organismo. Per essere certe di avere avuto la malattia in passato, è necessario un esame del sangue. La campagna di vaccinazione dell´Emilia-romagna si svolge all´interno della campagna promossa dall´Organizzazione mondiale della sanità-Regione Europea con l´obiettivo di eliminare la rosolia congenita entro il 2010. "Rosolia: perché rischiare? La vaccinazione protegge una vita futura" è dunque il messaggio con cui il Servizio sanitario regionale promuove la campagna di vaccinazione. Compare su opuscoli e locandine diffuse, a partire dalle prossime settimane, nelle sedi dei Consultori familiari, degli Spazi donne immigrate e loro bambini, degli Spazi Giovani, dei Punti nascita ospedalieri, degli Ambulatori vaccinali delle Pediatrie di comunità, dei Dipartimenti di sanità pubblica. L´opuscolo, redatto in 4 lingue (italiano, francese, inglese, spagnolo), contiene informazioni sulla rosolia e sulla vaccinazione, oltre ai riferimenti per avere informazioni o chiarire dubbi: medico di famiglia, operatori dei Consultori, operatori dei Servizi di igiene e sanità pubblica delle Aziende Usl. La campagna informativa è l´occasione, inoltre, per informare che, oltre a quella contro la rosolia, è gratuita la vaccinazione contro la varicella per tutte le donne in età fertile che non hanno avuto la malattia dato che, se contratta durante la gravidanza, anche la varicella può rappresentare un rischio per il nascituro. Per informazioni è possibile telefonare al numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale 800 033 033, tutti i giorni feriali dalle 8. 30 alle 17. 30, il sabato dalle 8. 30 alle 13. 30, o consultare il portale Saluter: ww. Saluter. It .  
   
   
MIGLIORE ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI E POTENZIAMENTO DELLE CURE TERRITORIALI PER IL VCO  
 
 Torino, 28 maggio 2007 - «La sanità del Vco non ha bisogno tanto di risorse economiche aggiuntive, quanto piuttosto di una migliore organizzazione dei servizi». A ribadirlo è stato il 24 maggio il direttore dell’Assessorato alla tutela della salute e sanità, Vittorio Demicheli, nel corso dell’incontro chiesto dai sindaci dell’Asl 14 per fare il punto sui problemi dell’assistenza nella provincia. «Le criticità dell’azienda - ha continuato Demicheli - non nascono oggi e vanno affrontate con una serie di manovre strategiche che daranno i loro risultati in un’ottica almeno di medio periodo e che non possono essere ricondotte a questioni di bilancio, visto che l’amministrazione regionale ha sempre tenuto conto nel riparto dei fondi delle peculiarità del territorio: solo nel 2006, ad esempio, all’Asl 14 è stata assegnata una quota per abitante di 1. 387 euro, a fronte dei 1. 350 della media regionale, più una somma procapite finalizzata al riequilibrio finanziario di 221 euro, contro i 139 del resto del Piemonte. Il nodo principale da sciogliere, invece, è quello della mancata integrazione tra le attività, che produce risultati paradossali come quelli che si verificano nel campo della prevenzione dove, a fronte di un costo pro-capite che è superiore a quello delle media regionale, non corrispondono prestazioni all’altezza della spesa, a causa della mancata razionalizzazione delle strutture facenti capo alle vecchie Usl. Lo stesso vale per la questione del personale: nel Vco si registra una percentuale sia di medici sia di infermieri per posto letto che è tra i più alti del Piemonte. Non possiamo quindi parlare di carenze di organico, quanto della necessità di una più efficiente gestione del lavoro. Tutte questioni che il direttore generale Robotti ha iniziato ad affrontare già nel piano di riqualificazione e rientro a breve termine e che troveranno una definitiva soluzione nel programma triennale che sta mettendo a punto». Tra i problemi dell’azienda figura in particolare quello dell’elevata mobilità passiva, che, ha sottolineato Robotti, interessa soprattutto prestazioni a media e bassa intensità e rispetto alla quale occorre agire in modo da incrementare l’offerta in relazione alla domanda. «In questo senso - ha spiegato il manager - sono già state poste in essere alcune azioni, che vanno dal potenziamento delle attività riabilitative alla riapertura a Verbania del day surgery di oculistica. Intendiamo proseguire su questa strada, oltre che su quella della riduzione dell’alto tasso di inappropriatezza dei ricoveri, attraverso un rafforzamento della rete dei servizi territoriali». .  
   
   
LA GIUNTA TRENTINA APPROVA GLI INDIRIZZI PROGRAMMATORI PER I SERVIZI A SUPPORTO DELLE ATTIVITÀ CLINICHE  
 
Trento, 28 maggio 2007 – Diagnostica per immagini, Medicina di laboratorio, Immunoematologia e Medicina trasfusionale, Anatomia patologica, Settore farmaceutico: sono questi i cinque settori per i quali oggi la giunta provinciale, su proposta dell’assessore alle politiche per la salute, ha approvato gli indirizzi programmatori che ne riorganizzano l’attività, migliorandone l’efficacia a tutto vantaggio del cittadino. La decisione di oggi rientra nel più vasto ambito di organizzazione dei servizi ospedalieri, nel novero dei quali un ruolo sempre più decisivo viene riconosciuto ai servizi a supporto alle attività cliniche, appunto, che risultano sempre più imprescindibili nelle attività sanitarie, in particolare di diagnosi, ma anche terapeutiche. Le misure di riorganizzazione qui di seguito sintetizzate sono la conseguenza di una valutazione di ordine generale che individua come prevalenti nella percezione dell’utenza gli aspetti che riguardano la qualità e la tempestività nella fruizione delle prestazioni erogate. Gli indirizzi oggi approvati, inoltre, non comportano per l’utenza del Servizio sanitario provinciale alcuna soppressione di attività o di prestazioni e nemmeno una diminuzione nel livello di qualità delle stesse ma, al contrario, consentono di garantire le funzioni necessarie aumentandone la flessibilità e il risparmio economico, liberando una quota di risorse da destinare ad altre attività ritenute in sofferenza o meritevoli di ulteriore potenziamento. Dipartimento strutturale di radiodiagnostica - Per migliorare ulteriormente la gestione del personale medico e tecnico, la distribuzione dei carichi di lavoro e la strutturazione dell’offerta diagnostica, questi sono gli specifici interventi di riorganizzazione che si ritengono necessari: trasformazione della Struttura Semplice dipartimentale di Senologia in Struttura Complessa di Senologia Clinica e Screening mammografico; la soppressione della Struttura Complessa di Radiodiagnostica – Ospedali di Mezzolombardo e Pergine, attribuendo l’attività attualmente svolta presso l’Ospedale di Mezzolombardo alla Struttura Complessa di Radiodiagnostica – Ospedale di Cles, e assegnando l’attività svolta presso il Poliambulatorio di Pergine alla Struttura Complessa di Radiodiagnostica – Ospedale di Borgo Valsugana. Dipartimento strutturale di medicina di laboratorio - Consolidamento e integrazione sono i concetti di riferimento della riorganizzazione del processo produttivo del laboratorio: consolidamento per accentrare più analisi o settori di laboratorio sullo stesso analizzatore o laboratorio; integrazione operativa e comunicativa tra le diverse Unità operative, per ottimizzare in particolare le fasi pre- e post-analitiche. L’obiettivo è quello di giungere a un modello di laboratorio multidisciplinare integrato, che operi in ciclo continuo (Core-lab). Ciò implica che nel medio periodo dovrà realizzarsi – negli ospedali di Trento e di Rovereto – il mantenimento dell’attuale articolazione delle Strutture organizzative e il consolidamento delle attività specialistiche di secondo livello nelle Unità operative di Trento e di Rovereto e delle attività specialistiche di terzo livello nelle due Unità operative di Trento, per potenziare attività più direttamente riconducibili alla “intelligenza dell’uomo” (microbiologia, biologia molecolare, proteomica, immunometria) rispetto ad attività riconducibili invece a una prevalente “intelligenza delle macchine”. Inoltre, nei presidi ospedalieri dei Distretti sanitari dovranno sorgere – sempre nel medio periodo – Strutture Semplici in luogo delle attuali Strutture Complesse di Patologia Clinica di Pergine, dell’ospedale di Cavalese, di Borgo Valsugana, dell’Alto Garda e Ledro, di Tione e di Cles, nonché la progressiva “semplificazione” delle tecnologie; la razionalizzazione della dotazione e della distribuzione delle risorse umane complessivamente dedicate al settore; la revisione della rete dei Punti di prelievo; la riorganizzazione e il potenziamento del sistema di trasporto prelievi. Per quel che riguarda la rete dei punti di Prelievo del Servizio sanitario provinciale, la giunta provinciale ha deciso che le attività di prelievo possano essere attivate esternamente al laboratorio presso punti di prelievo distaccati dal servizio di medicina di laboratorio e gestiti direttamente dal laboratorio stesso; presso ambulatori utilizzati dai distretti sanitari, compresi quelli di medicina di base, nei confronti di tutti gli assistiti che vi accedono in regime ambulatoriale; presso strutture sanitarie e socio-sanitarie quali consultori, Sert, centri di riferimento Hiv, centri di riabilitazione e Rsa nei confronti degli utenti a carico; presso le Rsa nei confronti di utenti esterni, in presenza di specifici accordi con l’Azienda sanitaria; presso il domicilio del paziente e presso le strutte residenziali e comunità parificabili al domicilio. La giunta provinciale, in altre parole, ha ritenuto necessario potenziare ulteriormente l’accessibilità a tale servizio. Immunoematologia e medicina trasfusionale – banca del sangue - Per il settore di immunoematologia e Medicina trasfusionale – Banca del sangue, gli indirizzi di medio periodo sono quelli che verranno forniti dal Piano del sangue per il periodo di riferimento. Servizio di anatomia patologica - Per quel che riguarda questo settore, che come gli altri ha bisogno di alcuni interventi di riorganizzazione finalizzati a perseguire un miglioramento continuo nel processo dell’erogazione delle prestazioni e nel livello di qualità delle stesse, oggi è stato deciso di istituire una Struttura Semplice in luogo dell’attuale Struttura Complessa di Anatomia patologica dell’Ospedale di Rovereto, ritenendola sufficiente a garantire l’esercizio della funzione di anatomia patologica a beneficio della struttura ospedaliera di Rovereto e del territorio di riferimento. Settore farmaceutico - Per quel che concerne questo settore, la giunta ritiene utile, nel medio periodo, proseguire nell’attuazione e nel monitoraggio del livello di qualità del sistema distributivo e sviluppare sperimentazioni specifiche per implementare ulteriori misure tese a massimizzare i livelli di sicurezza passiva nella somministrazione dei farmaci, attraverso il metodo di prescrizione al letto del paziente, ricorrendo al supporto di strumentazioni informatiche e la produzione delle dosi unitarie del medicinale, preso atto che i quattro ambiti più frequenti di errori nella somministrazione di un farmaco sono la prescrizione, la trascrizione, la preparazione e la somministrazione. .  
   
   
DONATE DAL ROTARY 2 AUTO PER ASSISTENZA DOMICILIARE MAZZOCCA, IN CALO IL TASSO DI OSPEDALIZZAZIONE  
 
 Pescara, 28 maggio 2007 - Due Fiat 600 personalizzate sono state donate dai club Rotary di Chieti alla Asl teatina per l´assistenza domiciliare ad anziani, disabili e malati cronici. Alla guida dei mezzi ci saranno gli operatori del dipartimento extraospedaliero. La cerimonia di consegna si è tenuta questa mattina, all´ospedale S. S. Annunziata di Chieti, di fronte ad una vasta platea di medici di medicina generale. L´assessore alla Sanità, Bernardo Mazzocca, ha definito il gesto del Rotary "una specie di misuratore della consapevolezza del momento che si sta vivendo nel pianeta sanità ma anche delle azioni e delle iniziative che stiamo portando avanti da ormai due anni". Mazzocca ha poi aggiunto che "i primi tre mesi dell´anno hanno registrato una decisa inversione di tendenza in relazione ai tassi di ospedalizzazione". Un segnale incoraggiante anche alla luce del notevole sforzo che si sta compiendo per dirottare sulla medicina del territorio strutture e risorse. "I centri di eccellenza, le Utab, unità territoriali di assitenza primaria, e le unità di ossservazione breve" ha proseguito l´assessore "sono stati costantemente al centro delle nostre attenzioni mentre adesso uno dei principali obiettivi è il varo del piano delle prestizioni che non è stato mai elaborato prima d´ora". Entro giugno, intanto, dovrebbe andare in porto la legge sull´accreditamento delle strutture sanitarie private. Alla cerimonia sono intervenuti anche il sindaco di Chieti, Francesco Ricci, ed il direttore genrale della Asl di Chieti, Mario Maresca. A fari gli onori di casa sono stati, però, il presidente del Rotary Club Chieti Ovest, Antonio Petrucci, e quello del Rotary Club Chieti Centro, Filippo Pollice. E´ stato quest´ultimo a ricodare come si è arrivati all´acquisto delle due vetture ed al conseguiente dono alla Asl. Un gesto che è stato possibile grazie ad un´anomima socia del Rotary che ha scritto e poi pubblicato una favola per bambini delle scuole elementari. Ben tremila copie sono state acquistate dalla Regione mentre un migliaio le ha acquistate la Provincia. Il ricavato ha così permesso di mettere a disposizione della Asl le due Fiat 600 che contribuiranno ad incentivare i servizi di Adi, l´assistenza domiciliare integrata. (Regflash) Dr 070526 .  
   
   
DIPLOMA A 118 OPERATORI SOCIOASSISTENZIALI E SOCIOSANITARI  
 
Bolzano, 28 maggio 2007 - A 25 operatori socioassistenziali e 93 operatori sociosanitari l´assessora provinciale alla formazione professionale italiana Luisa Gnecchi ha consegnato oggi (25 maggio) a Bolzano il diploma al termine dei corsi promossi dalla scuola per le professioni sociali. Nella sede della Formazione Professionale in lingua italiana in via Santa Geltrude a Bolzano si è tenuta nel tardo pomeriggio la cerimonia di consegna dei diplomi dei corsi della Scuola per le professioni sociali. In tutto sono state 118 le persone qualificate (25 operatori socioassistenziali e 93 operatori sociosanitari) in un settore come quello delle professioni sociali e che rispetto al mercato del lavoro ha un altissimo indice di assorbimento, a testimonianza della sempre crescente domanda che arriva dai vari settori dell’intervento sociale, in particolare quello degli anziani. "Crescono l’interesse e la motivazione intorno alle professioni sociali da parte di giovani e adulti - sottolinea l´assessora Gnecchi - ma cresce parallelamente da parte dei servizi la richiesta di figure professionalmente formate in grado di rispondere all’esigenza sempre più forte di personale. " Questo dato impegna naturalmente la scuola per le professioni sociali ad un costante impegno per migliorare la qualità della formazione e per inserire sempre di più quest’ultima nella prospettiva di un’acquisizione di competenze rilevabili e certificabili, quindi anche meglio spendibili sul mercato del lavoro. La scuola provinciale per le professioni sociali ha attivato nel 2006 anche 83 corsi di formazione continua frequentati da più di 1273 persone. Nel lavoro sociale la cultura per la formazione continua e l’aggiornamento sono fondamentali per la velocità con cui mutano i bisogni, per adeguare ed elevare le competenze e per sostenere i singoli (operatori sociali) ad affrontare le criticità. La formazione continua è anche lo strumento principale per la attuazione dei nuovi orientamenti in politica sociale e per migliorare la qualità dei processi decisionali. .  
   
   
EMERGENZA CALDO: DAL 1°GIUGNO IL NUMERO VERDE 1500  
 
 Roma, 28 maggio 2007 - L’allarme caldo di questi giorni fa temere anche per i rischi sulla salute degli anziani e dei bambini. Ecco perché il ministero della Salute attiverà, dal prossimo primo giugno, il numero verde 1500. Un servizio che aiuterà i cittadini a evitare i rischi dovuti alle previste ondate di calore. Il call center, attivo tutti i giorni (dalle 8. 00 alle 20. 00), sarà predisposto per deviare le chiamate sui numeri verdi dei Comuni e delle Regioni di appartenenza. Chiamando il numero si riceverà aiuto in tempo reale ma verranno anche fornite informazioni su interventi di primo soccorso. La misura fa parte degli interventi messi in campo dal ministero di Lungotevere Ripa, nel Piano operativo nazionale estate 2007, per fronteggiare le ondate di calore. Per non lasciare nulla di intentato, il ministero ha predisposto anche campagne informative con la partecipazione delle principali emittenti radio televisive, e materiale informativo e opuscoli da distribuire attraverso quotidiani, riviste e farmacie. In più, si potranno avere tutte le informazioni sui piani di emergenza caldo sul sito del ministero della Salute: www. Ministerosalute. It. .  
   
   
IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE SENZA TABACCO - 31 MAGGIO - ARRIVA NELLE FARMACIE LOMBARDE VARENICLINA (CHAMPIX, PFIZER)  
 
Milano, 28 maggio 2007 - E’ il primo farmaco sviluppato esclusivamente per combattere la dipendenza dal fumo: elimina il desiderio di fumare e riduce i sintomi dell’astinenza. Una speranza concreta per gli oltre 2 milioni di fumatori lombardi. In occasione della Giornata mondiale senza tabacco - 31 maggio - arriva nelle farmacie lombarde vareniclina (Champix, Pfizer), il primo farmaco su prescrizione medica studiato e sviluppato per smettere di fumare. Vareniclina, inaugura una nuova classe di medicinali attiva a livello cerebrale sugli stessi recettori su cui agisce la nicotina. Riduce i sintomi dell´astinenza (ansia, difficoltà di concentrazione, irritabilità, insonnia) e blocca il legame della nicotina con il recettore, diminuendo la soddisfazione associata al fumo. “La nicotina contenuta nelle sigarette provoca dipendenza fisica”, spiega Stefano Nardini, Direttore dell’Unità Ospedaliera di Pneumotisiologia dell’Ospedale di Vittorio Veneto. “In Italia si calcolano circa 80. 000 morti causate dal fumo: un terzo per malattie polmonari croniche, un terzo per tumori, soprattutto delle vie respiratorie, e un terzo per malattie cardiovascolari. In questo contesto, la terapia per smettere di fumare aiuta a prevenire le malattie croniche più diffuse e costose e si afferma come valore per la comunità”Secondo i dati Istat, gli amanti delle “bionde” in Lombardia sono oltre 2 milioni (circa 290. 000 a Milano), pari al 22,1% della popolazione, di cui oltre 1. 200. 000 (167. 000 a Milano) sono uomini e circa 850. 000 (oltre 120. 000 a Milano) donne. Interessante, però, anche il dato che riguarda il numero di fumatori che hanno smesso: oltre 2. 200. 000 in Lombardia (e più di 300. 000 a Milano), chiara dimostrazione del fatto che smettere di fumare non solo è possibile, ma realistico. Negli studi clinici di fase 3 i fumatori che hanno preso vareniclina, la pillola anti-fumo, per 12 settimane (1 mg due volte al giorno) hanno visto quasi quadruplicate le probabilità di smettere di fumare rispetto a quelli che avevano assunto un placebo. Con l’arrivo di vareniclina anche in Italia, dopo Usa, Gran Bretagna Francia, Germania e Spagna, per la prima volta, il medico ha a disposizione uno strumento concreto per aiutare i propri pazienti a smettere, fornendo loro contemporaneamente supporto psicologico e farmacologico. Nella disassuefazione dal fumo, infatti, la maggior percentuale di successo (40%) si riscontra nell’ambito di programmi di supporto psicologico integrati con la terapia farmacologica. “La motivazione costituisce il primo passo per smettere di fumare, senza dubbio è fondamentale un sostegno psicologico-comportamentale che può trovare un completamento della terapia farmacologica”, conclude Nardini. D’altronde, secondo una ricerca realizzata da Harris Interactive, per conto di Pfizer, 8 fumatori su 10 sostengono che smettere di fumare sia una propria scelta e una propria responsabilità, ma il 45% ritiene fondamentale l’aiuto concreto della famiglia, del proprio compagno o compagna o degli amici. E ancora il 50% dei fumatori pensa che sia un dovere del medico aiutarli a smettere, cosa che oggi è possibile grazie a vareniclina. .  
   
   
L´ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DI SORIN APPROVA IL BILANCIO 2006 E NOMINA IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E IL NUOVO COLLEGIO SINDACALE  
 
Milano, 28 maggio 2007 – L´assemblea ordinaria degli azionisti di Sorin Spa, riunita Il 24 maggio a Milano sotto la Presidenza di Umberto Rosa, ha esaminato e approvato il bilancio al 31 dicembre 2006. Erano presenti, in proprio e per delega, 38 azionisti in rappresentanza del 54,548 % del capitale sociale. Il fatturato netto del Gruppo nel 2006 ha raggiunto 791,7 milioni di euro, in crescita del 5,1% (+5,5% a parità di tasso di cambio) rispetto ai 753,0 milioni di Euro dell’anno precedente. Ottimo l’andamento delle due maggiori e più profittevoli aree del Gruppo: Cardiac Surgery, cresciuta del 3,4% (+3,8% a parità di tasso di cambio) e Cardiac Rhythm Management, in crescita del 16,3% (+16,7% a parità di tasso di cambio). Per la prima volta dal momento della quotazione il Gruppo Sorin è in attivo. L’utile netto consolidato 2006 di competenza è stato di 3,4 milioni di euro, rispetto alla perdita di 15,2 milioni di Euro del 2005. Si tratta di un risultato significativo, ottenuto grazie al miglioramento dei margini nella gestione operativa, alla maggior efficienza nella gestione finanziaria e a una leggera flessione del carico fiscale. Confermata la guidance per il 2007 comunicata a inizio anno, che vede ricavi in crescita tra il 4% e il 6%, il miglioramento del margine operativo lordo (la cui crescita è prevista tra il 10 e il 15%) e la stabilità della posizione finanziaria netta. Il bilancio d’esercizio di Sorin Spa ha chiuso con un risultato netto negativo per 27,8 milioni di euro (utile netto di 5,0 milioni nel 2005) che l´Assemblea degli azionisti ha deliberato di coprire, per 26,3 milioni di Euro, mediante l’utilizzo della riserva da sovrapprezzo azioni e, per la parte residua, con utili di esercizi precedenti portati a nuovo. L´assemblea ha altresì determinato in 11 il numero dei Consiglieri e nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione per il triennio 2007-2009. Sono risultati eletti dalla lista presentata dal socio Bios S. P. A. (lista di maggioranza): Umberto Rosa, Tiberio Lonati, Marco Trabucchi, Maurizio Dallocchio, Claudio Agostino Zulli, Andrea Mattarelli, Enrico Consoli. Dalla lista presentata dal socio Bios Interbanca S. P. A. , (lista di minoranza) sono risultati eletti: Paolo Braghieri, Michele Cappone, Luca Di Giacomo. Dalla lista presentata dal socio Bios Mps S. P. A. , (lista di minoranza) è risultato eletto: Enzo Nicoli. I Consiglieri Maurizio Dallocchio, Marco Trabucchi e Enzo Nicoli hanno dichiarato di essere in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall’articolo 148, comma 3 del Testo unico, fermo restando la verifica dei requisiti di indipendenza da parte del Consiglio di Amministrazione anche per altri amministratori risultati eletti. Il nuovo Consiglio di Amministrazione si riunirà prossimamente per l’attribuzione delle deleghe. L’assemblea ha inoltre nominato, mediante voto di lista, il nuovo Collegio Sindacale per il triennio 2007-2009 che risulta così composto: dalla lista presentata dal socio Bios S. P. A. (lista di maggioranza) sono risultati eletti: Diego Rivetti e Andrea Zaglio, (Sindaci Effettivi), Diego Ferrari (Sindaco Supplente); dalla lista presentata dal socio Bios Interbanca Spa (lista di minoranza) sono risultati eletti: Marco Spadacini (Sindaco Effettivo – Presidente - ) Cesare Piovene (Sindaco Supplente). E’ stato inoltre eletto Sindaco Supplente Patrizio Tumietto. L’assemblea ha inoltre conferito alla società di revisione Reconta Ernst & Young l’incarico di revisione per il sessennio 2007-2012 determinandone il compenso per Sorin S. P. A in Euro 219. 000,00 annuo oltre rivalutazione monetaria, per l’intero Gruppo Sorin in Euro 980. 000,00 annui oltre rivalutazione monetaria. Infine, con riferimento al piano di incentivazione, la proposta presentata in Assemblea non ha ottenuto la maggioranza dei consensi richiesta. L’assemblea in sede straordinaria ha pertanto deciso di non procedere alla conseguente delibera di aumento del capitale al servizio del piano, essendone venuti meno i presupposti. .  
   
   
ASSEMBLEA DEI SOCI DI FIERA MILANO PER MODIFICHE DELLO STATUTO E NOMINA DI UN NUOVO CONSIGLIERE  
 
Milano, 28 maggio 2007 - Il Consiglio di amministrazione di Fiera Milano Spa ha deliberato di proporre all’Assemblea dei soci la modifica di alcuni articoli dello Statuto sociale al fine di recepire le disposizioni della legge 28 dicembre 2005, n. 262 (cd. Legge sulla tutela del risparmio), nonché di adeguare l’oggetto sociale a tutte le attività svolte dal Gruppo. Nel dettaglio gli articoli dello Statuto sociale soggetti a modifica sono: 4 (Scopo), 10 (Convocazione dell’Assemblea), 14 (Consiglio di Amministrazione), 15 (Convocazione del Consiglio e sue deliberazioni), 17 (Poteri, funzioni e compensi del Consiglio di Amministrazione) e 20 (Collegio Sindacale). Il Cda ha inoltre proposto l’inserimento nello Statuto sociale di un nuovo articolo, il numero 22, che disciplina le modalità di nomina e di revoca, nonché le attribuzioni e la durata dell´incarico del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, figura prevista dall´articolo 154 - bis del Tuf. Il Consiglio di Amministrazione ha anche preso atto delle dimissioni del consigliere Paolo Galassi, ringraziandolo per il contributo dato all’azienda e cooptando in sua sostituzione Francesco Milone, già presidente di Fiera Milano International. Paolo Galassi andrà a ricoprire un importante incarico all’interno del Gruppo. L’assemblea dei soci di Fiera Milano Spa è convocata in sede straordinaria e ordinaria per deliberare sulle modifiche statutarie e per procedere alla nomina del nuovo consigliere il 26 giugno 2007 alle ore 11 in prima convocazione e, se necessario, il 27 giugno 2007 alle ore 11 in seconda convocazione, in Rho (Milano), presso l’Auditorium del Centro Servizi del nuovo Quartiere Fieristico, Strada Statale del Sempione 28. .  
   
   
PRESENTATA LA FIERA INTERNAZIONALE CARRARAMARMOTEC 2007 LAPIDEO, SALE L´EXPORT. L´INNOVAZIONE AL CENTRO DELLA CRESCITA  
 
 Firenze, 28 maggio 2007 - "L´export delle aziende lapidee registra buoni risultati. Nel 2006 hanno esportato marmi e graniti grezzi e lavorati per 3. 239. 479 tonnellate per un valore di 1 miliardo e 825 milioni di euro. Un confortante +4,43% nelle quantità e del +7,58% nei valori. I grandi mercati stranieri apprezzano sempre più questa produzione Made in Italy capace di riposizionarsi puntando sulla qualità della produzione e sul valore aggiunto derivante dal rafforzamento della filiera del marmo. " Lo ha detto Ambrogio Brenna, assessore alle attività produttive e all´innovazione, presentando a Firenze la fiera internazionale Carraramarmotec 2007 che avrà luogo dal 30 maggio al 2 giugno organizzata da Carrara Fiere. Una fiera che quest´anno vedrà protagonisti ben 426 espositori di cui 82 stranieri da 28 paesi, che mostreranno i loro prodotti all´interno di un vasto programma di iniziative. "Carrara è al centro di un distretto produttivo importante che fa perno sul marmo. Dopo le difficoltà degli anni passati il distretto lapideo ha intrapreso un percorso di ristrutturazione fondato sulla qualità ma anche su una rinnovata capacità di internazionalizzazione - ha continuato Brenna. L´impegno della Regione Toscana è stato rilevante e punta sull´innovazione e sulla riqualificazione dell´intera filiera. Abbiamo finanziato i progetti più importanti e innovativi, e, insieme a Toscana Promozione, abbiamo aiutato le imprese nel calibrare e definire gli strumenti più adatti per aumentare la competitività sui mercati esteri. " "Carraramarmotec è una fiera importante - ha concluso Ambrogio Brenna -, è un vero e proprio terminale promozionale per le attività lapidee fortemente radicate sul territorio apuano: dalle cave alle imprese di trasformazione e di commercializzazione fino alle aziende che producono la meccanica per il marmo grazie ad un polo tecnologico molto avanzato. La presenza del porto di Carrara, come infrastruttura fondamentale per l´export, fa infine della filiera lapidea toscana una filiera unica a livello internazionale, dove in pochi chilometri quadrati troviamo tutto il necessario per esaltare nel mondo la qualità del marmo apuano. " .  
   
   
AL CASTELLO DI RIVOLI A ROSE HAS NO TEETH: BRUCE NAUMAN IN THE 1960S UNA ROSA NON HA DENTI: BRUCE NAUMAN NEGLI ANNI SESSANTA  
 
Milano, 28 maggio 2007 - Una rosa non ha denti: Bruce Nauman negli anni Sessanta è la prima grande rassegna dedicata esclusivamente ed in maniera approfondita alla produzione artistica di Bruce Nauman negli anni Sessanta, periodo in cui l’artista getta le fondamenta di tutto il suo innovativo lavoro futuro. La mostra presenta una serie di opere inedite frutto di un’approfondita ricerca. Dopo la presentazione al Bam/pfa Berkeley Art Museum e Pacific Film Archive, la retrospettiva viene ora allestita al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, unica sede espositiva in Europa. Successivamente la rassegna verrà ospitata presso The Menil Collection di Houston, Texas, dal 12 ottobre 2007 al 13 gennaio 2008. Curato da Carolyn Christov-bakargiev, l’allestimento nella Manica Luna del Castello di Rivoli presenta più di 100 opere tra cui disegni, sculture, scritte al neon, fotografie, film, video, opere sonore e testuali, installazioni, libri d’artista. Catalogo. Il catalogo illustrato di 256 pagine, pubblicato dalla University of California Press, si avvale dei saggi di Anne M. Wagner, docente di storia dell’arte all’Uc di Berkeley; di Robert Storr, critico e già curatore al Moma di New York, direttore della Lii Biennale di Venezia; del curatore e scrittore Robert R. Riley e della curatrice della mostra Constance M. Lewallen. Around Bruce Nauman. Chiamata alla scrittura L’iniziativa si propone di invitare a una riflessione critica sull’opera dell’artista giovani studiosi e critici. Hanno aderito oltre quaranta partecipanti. Nel corso della conferenza stampa verranno presentati gli elaborati selezionati. La mostra A Rose Has No Teeth: Bruce Nauman in the 1960s / Una rosa non ha denti: Bruce Nauman negli anni Sessanta a Berkeley è stata realizzata grazie al contributo di Henry Luce Foundation, Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, National Endowment for the Arts. .  
   
   
MOSTRA IL PRINCIPE HENRYK LUBOMIRSKI COME AMORE POSSAGNO, MUSEO E GIPSOTECA CANOVIANA, 29 LUGLIO – 1 NOVEMBRE 2007  
 
 Possagno, 28 maggio 2007 - Le celebrazioni per 250 della nascita di Antonio Canova (1857 – 2007) offrono una occasione da non perdere. La Gipsoteca ed il Museo Canova di Possagno, il paese tra Asolo e Bassano del Grappa, dove lo scultore è nato ed è sepolto, presentano, dal 29 luglio al primo novembre, per la prima volta in Italia, “Il Principe Henryk Lubomirski come Amore”, un capolavoro assoluto del maestro veneto ma anche e soprattutto un’opera che, sin dal suo comparire, è assurta ad oggetto di culto in tutta Europa. La abbagliante bellezza del principino tredicenne, immortalata in marmo, a grandezza naturale, da Canova conquistò molti estimatori che si contesero, a peso d’oro, copie e calchi del meraviglioso nudo. Canova aveva eseguito questo ritratto per volontà della bella principessa Elzbieta Lubomirski che, vedova, aveva eletto questo incantevole giovinetto, lontano parente del suo defunto marito, come sue inseparabile pupillo, portandolo con se in un lungo tour europeo e dandolo, qualche anno dopo, in sposo a una sua nipote. Henryk Lubomirski fu, per Canova, un modello leggiadro quanto ritroso. L’artista, per la timidezza del ragazzo, riuscì a modellare dal vero solo il volto. Per il corpo nudo fece riferimento ad una statua antica. Il principino vi è raffigurato come il dio Eros, la mano sinistra tiene dolcemente l’arco d’amore appoggiato a terra, il busto mollemente piegato verso il vicino tronco d’albero, il braccio destro lungo i fianchi, la testa, dalla fluente e mossa capigliatura, rivolta a tre quarti sulla sua sinistra. Una volta conclusa, l’effigie venne trasportata in Polonia e collocata nel castello Lubomirski a Łançut come in un santuario o in un tempio greco; sullo sfondo del marmo era appesa una stoffa cinese con la rappresentazione della Fenice a cui tutti gli uccelli rendono omaggio, proprio come tutti i visitatori del palazzo erano pronti a rendere omaggio alla bellezza di Heryk. Non appagata dal solo marmo, la bella Elzbieta chiese, e ottenne, dal Canova anche due calchi in gesso , del tutto uguali all’originale tranne che per la presenza nei due gessi della foglia di fico. Fu subito passione per “Amore”: copie in marmo e gesso della meravigliosa rappresentazione di un giovane Amore vennero commissionate, a caro prezzo, da nobiluomini di diversi paesi, affascinati e conquistati dalla dolce bellezza del Principe Henryk. Ad essere sedotto da una così incomparabile perfezione fu anche il diciassettenne John, figlio del banchiere irlandese Latouche. Così repliche o gessi del Principino finirono in molte case del continente, dall’Irlanda, alla Russia, dalla Francia all’Inghilterra, alla Germania e, naturalmente, all’Italia. Un gesso è anche patrimonio della Gipsoteca Canoviana, oggi purtroppo acefalo per gli effetti del bombardamento che colpì la raccolta durante la Grande Guerra. La magnifica opera, eccezionalmente concessa dalla Polonia, non sarà esposta all’interno della Gipsoteca ma nel Salone d’onore della attigua Casa del Canova, come se il riottoso Principino “dalle labbra tumidette” tornasse ad essere ospite di riguardo dello scultore. La collocazione temporanea del prezioso marmo è accompagnata, in Gipsoteca, da un percorso tutto dedicato al tema della Bellezza: 30 opere qui esposte comporranno questo percorso. Si va da Adone incoronato da Venere, al gesso originale di Amore e Psiche stanti, alle tempere con gli Amorini, al dipinto di Cefalo e Procri, ai bozzetti in terracotta della Morte di Adone, di Amore e Psiche che si abbracciano, il dipinto di Venere e Amore. Un percorso che è, insieme, celebrazione della Bellezza e dell’Amore. Un percorso ancor più magico se fatto in notturna, magari cogliendo l’occasione delle “Visite alla tenue luce di Psiche” che, così come Canova era aduso fare con i suoi ospiti, daranno vita a marmi e gessi con la fioca, calda luce di antiche lanterne (info sul sito della Fondazione Canova: www. Museocanova. It): chissà, forse una occasione per verificare se effettivamente la Gipsoteca, così come sembrerebbe indicare una indagine dell’Istituto italiano di psicologia analitica, abbia realmente titolo per l’essere indicata ai primi posti nell’elenco dei musei italiani che più stimolano un nuovo incontro d’amore. Un ulteriore elemento sottolinea l’importanza dell’evento. In occasione dell’inaugurazione della mostra dedicata al Principe Henryk come Amore, verrà ufficialmente inaugurata l’Ala scarpiana della Gipsoteca, a conclusione dell’intervento di restauro durato alcuni anni. Il capolavoro del maggior architetto veneto del Novecento tornerà così ad accogliere, in modo adeguato, i capolavori del Canova. Concerti, rappresentazioni teatrali, mostre, incontri di studio, pubblicazioni, emissioni filateliche completano il fitto programma delle Celebrazioni Canoviane, Celebrazioni di cui questa mostra rappresenta il momento più intenso ed atteso. . .  
   
   
CAPOLAVORI INEDITI DELLA CULTURA NAPOLETANA DEL SETTECENTO IN SCENA A SALISBURGO  
 
Milano, 28 maggio 2007 - Oltre un milione di manoscritti musicali e opere sono stati digitalizzati da Siav. Sono in esposizione alla mostra "Napoli, nel nobil core della musica" fino al 17 giugno 2007 · La mostra si svolge nell´ambito del Festival di Pentecoste, inaugurato il 25 maggio con un concerto diretto dal maestro Riccardo Muti. L´obiettivo è rievocare l´intenso scambio culturale e musicale tra Napoli e Vienna. Inaugurata il 24 maggio alla Residenzgalerie Salzburg la mostra "Napoli, nel nobil core della musica" promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali, la Direzione generale per i beni librari e gli istituti culturali, la Regione Campania e il Festival di Salisburgo. Siav, società di software e servizi informatici, ha digitalizzato una vasta mole di manoscritti musicali e opere autografe in mostra. Si tratta di 1. 350. 000 documenti custoditi nella Biblioteca del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli e costituiti da manoscritti, partiture, stampe rare e libretti d´opera. La mostra viene inaugurata nell´ambito del Festival di Pentecoste di Salisburgo che ha invitato per i prossimi tre anni il Maestro Riccardo Muti a eseguire con l´Orchestra giovanile Luigi Cherubini, in collaborazione con il Ravenna Festival, capolavori inediti della Scuola napoletana del Settecento. Nell´inaugurazione del Festival di Salisburgo il 25 maggio, il Maestro Muti si è esibito con l´orchestra ne Il ritorno di don Calandrino (1778), l´opera buffa di Cimarosa ritenuta scomparsa e riscoperta dallo stesso maestro nel conservatorio San Pietro a Majella dove Muti ha studiato. La mostra Napoli, nel nobil core della musica illustrerà la vita culturale e artistica della Napoli del Xviii secolo e i suoi rapporti con la corte asburgica. Il patrimonio inestimabile di manoscritti musicali, stampe rare, libretti d´opera, documenti (tra cui i registri dei quattro antichi Conservatori napoletani) si avvale di una sezione multimediale particolarmente innovativa. Siav ha fornito il materiale digitalizzato e immagini ad hoc in alta risoluzione al Lim (Laboratorio del dipartimento di informatica e comunicazione dell´Università degli Studi di Milano) che ha realizzato un "dimostrativo tecnologico" basato sull´aria Il mio ben quando verrà dalla Nina o sia La pazza per amore di Giovanni Paisiello. Il dimostrativo offre la possibilità di fruire in modo interattivo di audio, video e partitura dell´opera. In questo modo è possibile ascoltare, e visualizzare il brano musicale affiancando partiture e varie interpretazioni musicali sia in audio sia in video, rese automaticamente sincrone. Ognuno dei diversi materiali musicali può essere utilizzato per navigare all´interno dell´informazione musicale: la tecnica consente di sincronizzare audio e partitura, oppure passare in tempo reale da una rappresentazione all´altra o muoversi liberamente all´interno dei materiali, cliccando su una nota della partitura o su una sillaba del libretto e ascoltare quel preciso punto nell´audio o nel video. Oltre alle opere del Conservatorio San Pietro a Majella, la mostra espone anche documenti provenienti dall´Archivio musicale della Congregazione dell´Oratorio dei Girolamini, opere pittoriche del Settecento e Ottocento, volumi illustrati settecenteschi della Biblioteca Nazionale e Universitaria di Napoli, strumenti musicali di manifattura italiana del Xviii secolo, nonché le nacchere appartenute alla regina Maria Carolina di Napoli. Siav è una società di sviluppo software e di servizi informatici, nata nel 1989 con l´obiettivo di proporre le proprie soluzioni in segmenti del mercato informatico caratterizzati da un elevato know-how e dall´impiego di tecnologie innovative e all´avanguardia. Siav è capofila di Siav Group, insieme di società distribuite sul territorio italiano e in Svizzera, con la missione di promuovere le tecnologie e le soluzioni sviluppate. La sede principale della società si trova a Rubàno (Padova). Con una posizione di leadership in Italia nei segmenti di mercato in cui opera, Siav propone soluzioni flessibili, integrate e progettate su misura per le medie e grandi imprese, per la pubblica amministrazione e per il settore dei beni culturali. .  
   
   
L’INEDITO VOLTO DEL CINEMA ITALIANO IN MOSTRA A TRASTEVERE NEGLI SCATTI DI CLICIAK  
 
Roma, 28 maggio 2007 - Cristiana Capotondi mentre mangia assorta un panino in un momento di pausa prima di riprendere le riprese di Notte prima degli esami. Donatella Finocchiaro mentre un operatore della troupe le sistema il velo da sposa sul set de Il regista di matrimoni. Lucio Dalla e Peppe Servillo in una posa rubata durante le riprese di Quijote. Sono numerose le immagini che raccontano il volto inedito del cinema italiano delle ultime stagioni. Un volto fatto di pose assorte e attimi rubati, di momenti di riposo e di emozioni racchiuse in una singolo fotogramma. Scatti a colori e in bianco e nero che per il terzo anno consecutivo tornano a Roma a Trastevere, alla Libreria del Cinema di via Fienaroli, dove dal 28 maggio al 20 giugno sarà allestita la mostra di Cliciak. Il primo concorso nazionale per fotografi di scena ideato nel 1998 dal centro Cinema Città di Cesena, che da oltre dieci anni riserva una particolare attenzione alla fotografia di scena raccogliendo, grazie alle donazioni ricevute da archivi e fondi di importanti personaggi legati al cinema (Antonio Pietrangeli, Gian Vittorio Baldi, Vittorio Bonicelli) e alla fotografia (Vittorugo Contino) un archivio di quasi 40mila fotografie di scena. Fra queste 250 scatti in bianco e nero realizzati sul set di Ossessione di Luchino Visconti. Un alto profilo riconosciuto anche dall’emittente Rai, che sabato 19 maggio ha trasmesso un servizio sul Centro Cinema San Biagio e su Cliciak all’interno del programma di Rai Tre Art News Educational. La fase finale di Cliciak si è svolta quest’anno a Cesena dal 14 aprile al 13 maggio, periodo in cui è stata allestita la mostra delle migliori foto partecipanti alla decima edizione del concorso, inaugurata da Claudia Cardinale come madrina d’eccezione. In parallelo, le gallerie cesenati hanno ospitato anche le due retrospettive di Cliciak, dedicate alla fotografa di scena francese Huguette Ronald (1924-1991) e al fotoreporter cesenate Giuseppe Palmas (1918-1977). La prima mostra raccoglieva gli scatti realizzati dalla fotografa francese moglie del grande Paul Ronald (uno dei maggiori fotografi di scena a livello internazionale, che durante la sua carriera ha lavorato, fra gli altri, con Fellini, Visconti, Pasolini, Huston e Wilder) sui set di film come C’eravamo tanto amati di Ettore Scola, Profumo di Donna e Telefoni bianchi di Dino Risi e La Viaccia di Mauro Bolognini, interpretato dalla stessa Cardinale insieme a Jean Paul Belmondo. La seconda era invece una retrospettiva dedicata alle Aspiranti Starlette degli anni Cinquanta, attrici di poche pose e nessuna notorietà immortalate dall’obiettivo del “fotoreporter della dolce vita”, come la critica ha definito Palmas. Corredata da un catalogo a cura di Antonio Maraldi, la mostra di Cliciak a Trastevere raccoglie gli scatti realizzati sui set dei principali film e fiction italiani degli ultimi tre anni: fra gli altri, Notte prima degli esami, Il mio miglior nemico, Il caimano, All the invisible children, L’estate del mio primo bacio, Nuovomondo, Il regista di matrimoni, N Io e Napoleone e Natale a New York, L’uomo che rubò la Gioconda, Raccontami, Bartali, E poi c’è Filippo e Mafalda di Savoia. Tra le foto esposte in mostra anche quelle dei vincitori di questa decima edizione: - Premio per la sezione Bianco&nero ad Angelo R. Turetta per la foto di Nuovomondo di Emanuele Crialese - Premio per la sezione Colore ex aequo a Francesca Martino per la foto di Notte prima degli esami di Fausto Brizzi, e a Stefano C. Montesi per le foto di Per non dimenticarti di Mariantonia Avati - Premio per la miglior serie a Colori a Philippe Antonello per le foto di All the invisibile children di Mehdi Charef, Emir Kusturica, Spike Lee, Kátia Lund, Jordan Scott, Ridley Scott, Stefano Veneruso e John Woo. - Premio speciale "Ciak ritratto d´attore" a Giampiero Asumma per la foto a colori de Il regista di matrimoni di Marco Bellocchio e a Francesca Martino per la foto bianco e nero di Notte prima degli esami di Fausto Brizzi - Premio speciale "Giuseppe e Alda Palmas" a Simone Martinetto per le foto di Uno su due di Eugenio Cappuccio Saranno presenti all’inaugurazione, in programma per lunedì 28 maggio alle ore 19. 30, il curatore della mostra Antonio Maraldi del Centro Cinema San Biagio e i fotografi di scena Angelo Turetta, Philippe Antonello, Stefano C. Montesi e Francesca Martino. Dopo la trasferta romana, la mostra di Cliciak sarà a Brindisi dal 30 giugno all´8 luglio in occasione della prima edizione del Brindisi International Film Festival, per volare poi in Sardegna, a Tavolara, dal 16 al 23 luglio. .  
   
   
EDI-RISVEGLI CAMBIA IL VOLTO DI TRE PIAZZE MILANESE DUE GIOVANI ARCHITETTI, PROPONGONO TRE ‘SCULTURE URBANE’ PER OFFRIRE UN’INSOLITA CHIAVE DI LETTURA DI MILANO  
 
Milano, 28 maggio 2007 – Ieri domenica 27 maggio, il capoluogo lombardo si è svegliato e ha scoperto che qualcosa è cambiato in tre delle sue aree storiche - Largo La Foppa, via Anfiteatro, Corso Garibaldi -. Per tre giorni, tre opere create da edi-risvegli, una nascente realtà nel mondo del design e dell’architettura, offriranno ai milanesi un nuovo modo per interpretare e interagire con la propria città. Tre piazze, tre temi, tre opere: un percorso che si sviluppa in tre tappe lungo le vie di Zona Brera, un’area che storicamente è riconosciuta come centro dell’arte, fucina di idee innovative e uno dei più amati punti d’incontro dei milanesi. “La base del progetto la nostra volontà di ‘regalare’ ai milanesi un sorprendente ‘risveglio domenicale’: l’usuale cappuccino e brioche o l’amato brunch sono l’occasione di riscoprire la bellezza e la potenzialità architettonica ed emozionale di alcune piazze del capoluogo lombardo” affermano Diego Quadrelli e Silvia Terrenghi, artefici del progetto e fondadori di edi-risvegli. “Per realizzare questo singolare progetto abbiamo creato tre ‘sculture urbane’, interamente prodotte con materiali di scarto della città: vecchi televisori, plastica, fili di metallo e giocattoli obsoleti sono stati plasmati con pazienza e abilmente trasformati in opere architettoniche di design. ” L’imponente struttura di “metropolis” capeggierà Via Anfiteatro: oltre 4 metri di cassette di frutta assemblate con fil di ferro che ricordano lo sviluppo urbano delle grandi città. ‘metropolis’ suggerisce una nuova interazione con la città: vie, finestre, l’alternarsi tra vuoti e pieni caratteristico dei centri urbani è qui riproposto offrendo, attraverso brecce e spazi, uno sguardo sulla Milano che potrebbe essere. Al centro un tappeto rosso di cortecce di noce a raffigurare la caotica tensione di una metropoli dalle mille facce. Fil di ferro e plastica si amalgamano per creare l’imponente ‘roccia urbana’ in Largo La Foppa sulla cui cima uno strano pinguino scruta la città con gli occhi incuriositi di chi scopre un dettaglio inedito in un panorama usuale. Una roccia che si sgretola e sparge pezzi di sé tra le vie della città come a voler lasciare un percorso da seguire per trovare una nuova ispirazione. Le foto e gli schermi televisivi di ‘rete d’immagini’ in Corso Garibaldi ridisegneranno il suolo pedonale e introdurranno il passante al mondo dell’arte e del design. Un passo nel tessuto urbano che porta la vecchia Milano, fotografata e incastonata in una rete di metallo, verso il futuro e l’essenzialità. .  
   
   
DAL 10 AL 13 GIUGNO, AL TEATRO STUDIO, PROSEGUE LA “CASA DELLE SCUOLE DI TEATRO” GLI INNAMORATI DI CARLO GOLDONI, CON GLI ALLIEVI DELLA SCUOLA DEL PICCOLO TEATRO  
 
Milano, 28 maggio 2007 - Prosegue a giugno, al Piccolo Teatro Studio, la “Casa delle Scuole di Teatro”, uno dei momenti più significativi di Masterclass, progetto ideato da Luca Ronconi, in collaborazione con l’Unione dei Teatri d’Europa, che elegge i giovani a protagonisti della scena, in una sorta di stagione nella stagione dedicata alla sperimentazione, alla ricerca sullo spazio, al lavoro sul testo e all’insegnamento dei grandi maestri. Dopo avere ospitato, tra l’autunno 2006 e la primavera 2007, gli allievi attori di scuole di teatro europee e non, dal Galles alla Francia, dall’Ungheria alla Scozia, dal Canada alla Grecia, l’ultimo scorcio della rassegna vede protagonista l’Italia, prima con gli allievi della Scuola del Piccolo Teatro, poi con quelli della Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi”, in scena con La tempesta diretta da Massimo Navone, mercoledì 20 e giovedì 21 giugno. Dal 10 al 13 giugno Massimo de Francovich dirige gli allievi del corso “Bertolt Brecht” della Scuola del Piccolo Teatro negli Innamorati di Carlo Goldoni, la commedia che inaugura l’ultima grande stagione del commediografo veneziano. Rappresentata a Venezia alla fine del 1759, ottenne un’accoglienza tanto calorosa da essere replicata per otto sere di seguito, a quell’epoca un vero e proprio record. E il successo è del tutto giustificato per la novità del testo: ciò che ostacola il felice esito della storia d’amore tra Fulgenzio ed Eugenia, “gli innamorati” del titolo, non è, come al solito, un elemento esterno, ma solo l’orgoglio e la gelosia che l’uno prova nei confronti dell’altra. All’originalità di quello che appare come un raffinatissimo, quasi diabolico, studio sui caratteri, va anche aggiunta la riflessione dell’autore sulla condizione sociale dei due protagonisti, ovvero nobiltà decaduta e ricca borghesia. Www. Piccoloteatro. Org .  
   
   
DAL 29 AL 31 MAGGIO NELLA SEDE TEMPORANEA DI VIA CADOLINI, 19 IL TEATRINO DELLE MERAVIGLIE DI MIGUEL DE CERVANTES  
 
 Milano, 28 maggio 2007 - Siamo in un epoca di macchinosi processi sulla purezza della razza cristiana e di spietate persecuzioni razziali contro ebrei o ebrei convertiti, detti “Marrani”. Due astuti commedianti girovaghi portano in un paesino di provincia il loro “Il teatrino delle meraviglie”, avvertendo però il pubblico che le meraviglie del loro show potranno essere viste solo da chi non abbia una sola goccia di sangue ebreo tra i suoi ascendenti. Giunta la sera della rappresentazione si accendono le luci sul palco e i due gigioni incominciano ad evocare una serie di strabilianti visioni inesistenti. Davanti al sipario aperto sul nulla accade l’impensabile: tutti i presenti, a partire dalle autorità, nel timore di compromettere la propria reputazione, asseriscono di vedere ciò che non esiste, facendo a gara per convincere anche i più scettici. Nel rapido variare delle finte figure, con abile orchestrazione psicologica, i comici trascinano presto l’intera comunità in una delirante grottesca esperienza di allucinazione di massa, portata alle sue estreme conseguenze. Nel suo “Teatrino delle Meraviglie” Cervantes mette a nudo la tragica realtà del pregiudizio e della rimozione, che consiste nella scelta consapevole di vedere quello che non c’è e non vedere quello che c’è. Appunti Di Regia . L’intreccio del “Teatrino” è semplice: due astuti commedianti portano in un borgo rurale il loro “Il teatrino delle meraviglie”, avvertendo che tali meraviglie potranno essere ammirate solo da chi non abbia una goccia di sangue ebreo. A causa dei propri pregiudizi, l’intero borgo vivrà una delirante allucinazione di massa. Ma non è l’intreccio la sola cosa che mi ha colpito. Vidi per la prima volta il “Teatrino delle Meraviglie” rappresentato nel 1982, all’interno del cortile del Collegio Romano. L’autunno seguente entrai all’Accademia d’Arte Drammatica. Non esito quindi ad affermare che il “Teatrino” ha per me un valore affettivo, e perciò non riesco ad attribuirgli meriti sproporzionati. Per convivere con El retablo de las maravillas ho imparato ad accettarne la leggerezza e ad apprezzare la griglia creativa che l’autore stesso si è imposto: l’entremés (Intermezzo). L’etimologia di entremés, genere praticato da Lope de Ruega a Quinones de Benavente, dal Xii° al Xix° rivela una curiosa instabilità etimologica: pasos, sainete, genere chico. Genere chico, dunque, qualcosa che si assapora, intercalato fra il primo e il secondo atto di una commedia, come una ghiottoneria tra un piatto e l’altro. Ma un termine altrettanto convincente per me potrebbe essere bonsai: piccolo, delizioso, completo di tutto seppur in proporzioni minime. La brevità del “Teatrino” non è solo strutturale, ma qualitativa. Perciò non ho cercato di “allungare” con trovate sceniche lo spettacolo. Allungare il testo è come sottrarre all’autore l’arte di sapersi esprimere efficacemente investendo in minima misura il suo genio. La dilatazione Cervantes l’ha riserbata al “Don Chisciotte”. Ma anche la leggerezza del “Teatrino” è più geniale che formale, direi congeniale alla natura dell’autore: è Calvino a osservare che l’immagine di leggerezza di Don Chisciotte che viene trasportato in aria da una pala del mulino a vento, resta uno dei luoghi più famosi della letteratura di tutti i tempi. Ebbene il siparietto del “Teatrino” è fatto della stessa tela che riveste le pale dei mulini a vento, ma dietro quello straccio, quali meraviglie si celano!? Nessuna. Dietro quella vacuità c’è la consistenza di tutte le nostre illusioni, le nostre chimere. Nel teatrino delle meraviglie infatti gli spettatori possono vedere ciò che non esiste. Con questa leggerezza Cervantes conduce i suoi personaggi davanti al meccanismo illusorio di un baraccone, dove ciascuno è libero di credere alla menzogna, o di negare la verità. La loro stessa coscienza è responsabile della propria cecità. Ecco il vero motivo d’interesse. Vale la pena citare Edgar Allan Poe: “Non tutte le cose complicate sono necessariamente profonde”. Andrea Dalla Zanna 2007 info@teatrofrancoparenti. Com A Milano dal 5 al 9 giugno Da un progetto di Accademia Danza diretta da Susanna Feltrami “Purosangue” Rassegna Internazionale di Nuove Drammaturgie Coreografiche. Pura come l’energia del movimento. Sanguigna come la linfa vitale che scorre nelle vene. Purosangue come il cavallo di razza pronto a correre e segnare il traguardo. Da queste impellenti necessità nasce la prima edizione della Rassegna Internazionale di Nuove Drammaturgie Coreografiche Purosangue. Dalla volontà di portare alla ribalta nuovi talenti ancora sconosciuti ma che scalpitano per tagliare il nastro di partenza. Scovati nei più importanti centri di formazione coreografica europea, adottati da una nuova “scuderia”, Accademia Danza, che ha da poco avviato le sue corse, i giovani artisti invitati alla rassegna mordono il freno per presentare in anteprima le loro nuove creazioni. E lo fanno a Milano, con il sostegno del Teatro Franco Parenti – Associazione Pier Lombardo e con il patrocinio e il contributo del Comune di Milano, Assessorato al Tempo Libero, da sempre sensibile alle esigenze delle nuove generazioni nel campo artistico, attribuendo così alla città il ruolo di crocevia delle esperienze di ricerca finalizzata alla drammaturgia coreografica. Gli artisti e le compagnie ospiti confermano di saper costruire, con il solo movimento, con l’ausilio del video o delle arti visive, con la parola o con elementi scenici, quell’architettura coreografica che attribuisce allo spettacolo un contesto emotivo/razionale, vero unicum artistico. E come per altri appuntamenti importanti, anche questa volta Artemide, da sempre compagna di viaggio delle più emozionanti avventure del Teatro Franco Parenti, illumina il percorso dei giovani artisti Purosangue. Gli spettacoli. L’irruenza androgina della belga Lisbeth Gruwez, diplomatasi alla Parts di Bruxelles e fondatrice della compagnia Voetvolk, prorompe in un assolo dai connotati fortemente performativi che si snoda in una catena di quadri coreografici la cui linea drammaturgica è dettata dall’ “arte della caduta” in bilico tra un casco da centauro e un paio di scarpe con i tacchi. Nel solco del tanz-teather alla tedesca, la coreografa Kathrin Heide, proveniente dalla Tanz-haus Nrw di Dusseldorf, in un duetto “chapliniano” ribalta ripetutamente i piani d’azione di una coppia alle prese con una ripetuta promessa di matrimonio, che tra l’ironia del destino e la volontà capricciosa degli innamorati non giungerà mai a conclusione. La fusione tra cibo e danza si compie attorno ad una tavola imbandita di un ristorante di una città cosmopolita, in cui il fil rouge drammaturgico è servito dalla coreografa taiwanese Tsui-shuang Lai nelle portate gastronomiche di varie nazionalità. Dalle sponde del Danubio e da una delle scuole più prestigiose dell’Austria (Sead), la giovane coreografa e danzatrice slovena Jelka Milic sviluppa un turbinio di azioni teatral-coreografiche attraverso un corpo in rotta di collisione con le coordinate spazio temporali della danza accademica, segno di un emergente new deal della ricerca coreografica austriaca. A ciascuno di questi lavori di coreografi stranieri si associa ogni sera un lavoro di un gruppo italiano emergente proveniente dai centri di formazione e ricerca coreografica nazionali. Eleonora Bonvini, proveniente dall’Atelier di Teatro-danza della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi, coordinato da Marinella Guatterini, presenta una pièce in cui le storie dei personaggi sono intimamente connesse alle suonerie dei cellulari e pervase dall’invadenza tecnologica dei mass-media. La giovane compagnia Phe_to, ospite presso “Scenario Pub. Bli. Co”, sede stabile della Compagnia Zappalà Danza, si impone sulla scena nazionale per la sua carica di energia metropolitana, in cui la costruzione coreografica ruota attorno agli impulsi dell’hip hop coniugati con i nuovi linguaggi contemporanei. Le ironie ponderate della giovane autrice Giorgia Maretta, esponente della compagnia Astratti Contatti di Milano, trovano spazio in una nuova creazione intitolata “Studio per tre (dove il terzo non c’è)”. Infine i lavori di due insegnanti - coreografi ospiti di Accademia Danza, Daniele Ziglioli e Sabrina Camera. Nella prima coreografia, la necessità drammaturgica scaturisce dalla fisicità scarna del danzatore, dall’essenziale noncuranza di un corpo che si offre come puntello per lo slancio dinamico del partner/complice. Nel secondo lavoro, la riflessione coreografica si materializza tra i versi del poema intenso del musicista Alfredo Zitarrosa, perseguitato dalla dittatura in Uruguay del 1977, e si incarna nelle movenze di una donna che ha le sembianze di una chitarra. I Workshop. Per passare dall’azione scenica all’esperienza fisica, Purosangue si chiude con i workshop di due artisti, un italiano e una tedesca, due metodologie a confronto, due modi diversi di lavorare con il corpo e la drammaturgia: Andrea Cagnetti della Compagnia Arsmovendi e Dawna Dryhorub, danzatrice/ coreografa free-lance della Tanz-haus Nrw di Dusseldorf . Salon des Refusès. Nella fascia pre-serale Purosangue offre anche una chance di visibilità a chi per motivi di spazio e tempo non ha potuto partecipare in carne, ossa e muscoli: un Salon des Refusés, dove vengono proiettati i video dei purosangue che, durante la rassegna, stanno correndo su circuiti ad altre latitudini. Nella stessa fascia pre-serale sono previste incursioni a sorpresa degli allievi di Accademia Danza! accademiadanza@teatrofrancoparenti. Com www. Accademiadanzamilano. It . .  
   
   
A MILANO DAL 5 AL 9 GIUGNO DA UN PROGETTO DI ACCADEMIA DANZA DIRETTA DA SUSANNA FELTRAMI “PUROSANGUE” RASSEGNA INTERNAZIONALE DI NUOVE DRAMMATURGIE COREOGRAFICHE  
 
Milano, 28 maggio 2007 - Pura come l’energia del movimento. Sanguigna come la linfa vitale che scorre nelle vene. Purosangue come il cavallo di razza pronto a correre e segnare il traguardo. Da queste impellenti necessità nasce la prima edizione della Rassegna Internazionale di Nuove Drammaturgie Coreografiche Purosangue. Dalla volontà di portare alla ribalta nuovi talenti ancora sconosciuti ma che scalpitano per tagliare il nastro di partenza. Scovati nei più importanti centri di formazione coreografica europea, adottati da una nuova “scuderia”, Accademia Danza, che ha da poco avviato le sue corse, i giovani artisti invitati alla rassegna mordono il freno per presentare in anteprima le loro nuove creazioni. E lo fanno a Milano, con il sostegno del Teatro Franco Parenti – Associazione Pier Lombardo e con il patrocinio e il contributo del Comune di Milano, Assessorato al Tempo Libero, da sempre sensibile alle esigenze delle nuove generazioni nel campo artistico, attribuendo così alla città il ruolo di crocevia delle esperienze di ricerca finalizzata alla drammaturgia coreografica. Gli artisti e le compagnie ospiti confermano di saper costruire, con il solo movimento, con l’ausilio del video o delle arti visive, con la parola o con elementi scenici, quell’architettura coreografica che attribuisce allo spettacolo un contesto emotivo/razionale, vero unicum artistico. E come per altri appuntamenti importanti, anche questa volta Artemide, da sempre compagna di viaggio delle più emozionanti avventure del Teatro Franco Parenti, illumina il percorso dei giovani artisti Purosangue. Gli spettacoli. L’irruenza androgina della belga Lisbeth Gruwez, diplomatasi alla Parts di Bruxelles e fondatrice della compagnia Voetvolk, prorompe in un assolo dai connotati fortemente performativi che si snoda in una catena di quadri coreografici la cui linea drammaturgica è dettata dall’ “arte della caduta” in bilico tra un casco da centauro e un paio di scarpe con i tacchi. Nel solco del tanz-teather alla tedesca, la coreografa Kathrin Heide, proveniente dalla Tanz-haus Nrw di Dusseldorf, in un duetto “chapliniano” ribalta ripetutamente i piani d’azione di una coppia alle prese con una ripetuta promessa di matrimonio, che tra l’ironia del destino e la volontà capricciosa degli innamorati non giungerà mai a conclusione. La fusione tra cibo e danza si compie attorno ad una tavola imbandita di un ristorante di una città cosmopolita, in cui il fil rouge drammaturgico è servito dalla coreografa taiwanese Tsui-shuang Lai nelle portate gastronomiche di varie nazionalità. Dalle sponde del Danubio e da una delle scuole più prestigiose dell’Austria (Sead), la giovane coreografa e danzatrice slovena Jelka Milic sviluppa un turbinio di azioni teatral-coreografiche attraverso un corpo in rotta di collisione con le coordinate spazio temporali della danza accademica, segno di un emergente new deal della ricerca coreografica austriaca. A ciascuno di questi lavori di coreografi stranieri si associa ogni sera un lavoro di un gruppo italiano emergente proveniente dai centri di formazione e ricerca coreografica nazionali. Eleonora Bonvini, proveniente dall’Atelier di Teatro-danza della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi, coordinato da Marinella Guatterini, presenta una pièce in cui le storie dei personaggi sono intimamente connesse alle suonerie dei cellulari e pervase dall’invadenza tecnologica dei mass-media. La giovane compagnia Phe_to, ospite presso “Scenario Pub. Bli. Co”, sede stabile della Compagnia Zappalà Danza, si impone sulla scena nazionale per la sua carica di energia metropolitana, in cui la costruzione coreografica ruota attorno agli impulsi dell’hip hop coniugati con i nuovi linguaggi contemporanei. Le ironie ponderate della giovane autrice Giorgia Maretta, esponente della compagnia Astratti Contatti di Milano, trovano spazio in una nuova creazione intitolata “Studio per tre (dove il terzo non c’è)”. Infine i lavori di due insegnanti - coreografi ospiti di Accademia Danza, Daniele Ziglioli e Sabrina Camera. Nella prima coreografia, la necessità drammaturgica scaturisce dalla fisicità scarna del danzatore, dall’essenziale noncuranza di un corpo che si offre come puntello per lo slancio dinamico del partner/complice. Nel secondo lavoro, la riflessione coreografica si materializza tra i versi del poema intenso del musicista Alfredo Zitarrosa, perseguitato dalla dittatura in Uruguay del 1977, e si incarna nelle movenze di una donna che ha le sembianze di una chitarra. I Workshop. Per passare dall’azione scenica all’esperienza fisica, Purosangue si chiude con i workshop di due artisti, un italiano e una tedesca, due metodologie a confronto, due modi diversi di lavorare con il corpo e la drammaturgia: Andrea Cagnetti della Compagnia Arsmovendi e Dawna Dryhorub, danzatrice/ coreografa free-lance della Tanz-haus Nrw di Dusseldorf . Salon des Refusès. Nella fascia pre-serale Purosangue offre anche una chance di visibilità a chi per motivi di spazio e tempo non ha potuto partecipare in carne, ossa e muscoli: un Salon des Refusés, dove vengono proiettati i video dei purosangue che, durante la rassegna, stanno correndo su circuiti ad altre latitudini. Nella stessa fascia pre-serale sono previste incursioni a sorpresa degli allievi di Accademia Danza! . .  
   
   
ISTITUITO COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO ECOMUSEI  
 
Verzegnis, 28 maggio 2007 - La Giunta regionale ha costituito il 25 maggio, su proposta dell´assessore all´Istruzione e Cultura, il Comitato di consulenza tecnico-scientifica per la promozione e attuazione della legge 10 del 2006, che prevede l´istituzione in Friuli Venezia Giulia degli Ecomusei. La costituzione del Comitato di consulenza è prevista dalla stessa legge, nella quale sono stabiliti anche i criteri di scelta dei componenti. Questi i nomi dei membri del Comitato, che è presieduto dall´assessore regionale all´Istruzione e Cultura: Giuliana Ferrara (funzionario regionale competente in materia di attività e beni culturali); Lucio Saccari (funzionario regionale competente in materia di tutela del paesaggio e dell´ambiente); Giampaolo Gri (rappresentante dell´Università degli studi di Udine); Pier Luigi Nimis (rappresentante dell´Università degli studi di Trieste); Angela Brandi (componente designato dall´Anci); Roberta De Martin (componente designato dall´Upi); Daniele Lupo Jalla (esperto in materia di Ecomusei); Maurizio Maggi (esperto in materia di Ecomusei); Aldo Colonnello (esperto in materia di storia); Guido Masè (esperto in materia di cultura e antropologia culturale); Valentina Piccinino (esperta in materia di geografia e paesaggio). .  
   
   
I MUSEI VANNO A SCUOLA PERCHÉ LA SCUOLA VADA NEI MUSEI VENERDÌ 1 GIUGNO GIORNATA DI STUDI AL MUSEO DI STORIA NATURALE A CALCI (PISA)  
 
Firenze, 28 maggio 2007 - Sono già circa 1. 600 gli insegnanti toscani titolari della Edumusei card, una tessera che permette - usufruendo di alcune agevolazioni sia per i docenti che per gli studenti - di entrare nel circuito degli oltre 330 musei aderenti a Edumusei (www. Edumusei. It). Per i possessori della carta, ma anche per tutti gli insegnanti toscani interessati, la Regione organizza - venerdì 1 giugno, a Calci - una giornata di studio al Museo di Storia Naturale e del Territorio dell´Università di Pisa. L´iniziativa consentirà ai sette piccoli musei di scienze naturali sparsi per la Toscana di presentare in modo diffuso le loro proposte per il pubblico scolastico. Altre iniziative simili seguiranno, nei prossimi mesi, su altri ambiti tematici (storico-artistico, archeologico, etno-antropologico) per far conoscere le attività di musei, che sarebbe ingiusto definire "minori", al mondo scolastico toscano. A questo proposito l´assessore regionale all´istruzione ha segnalato, in una sua lettera ai dirigenti scolastici della Toscana, l´appuntamento di Calci e più in generale le iniziative di Edumuseo ("un´occasione significativa di incontro tra scuola e musei"). L´incontro di Calci ("L´avventura della Natura") avrà inizio alle ore 9,30: i musei di Scienze Naturali della Toscana presenteranno le rispettive offerte didattiche e, nel pomeriggio, gli insegnanti potranno visitare il locale Museo di Storia Naturale. Il sito Edumusei contiene un database, realizzato dal Museo del Tessuto di Prato: ogni museo illustra la sua programmazione educativa indicando la disponibilità di visite guidate e attività educative di altro genere. Di ciascun museo è indicato, se esistente, il sito web e sono riportati anche dati essenziali per una corretta programmazione delle visite scolastiche (stazione ferroviaria e fermata del bus più vicine, accesso per persone con handicap, orari di apertura, recapiti). Fra i servizi educativi offerti al Museo di Calci, anche "Dinosauriamo!" un percorso per condurre i ragazzi alla scoperta delle forme di vita del passato raccontando, per esempio, come sia possibile calcolare il peso di un dinosauro o ricostruirne il modo di camminare grazie a orme lasciate nel fango decine o centinaia di milioni di anni fa. .  
   
   
I TRENT’ANNI DI QUELLIDIGROCK TEATRO LEONARDO DAL 29 MAGGIO AL 9 GIUGNO CAOS  
 
Milano, 28 maggio 2007 - Spettacolo cult della compagnia Quelli di Grock, Caos, nato nel 1988, è in scena da allora in Italia e all’estero. È uno sguardo mordace sul vuoto del vivere quotidiano; è un palpito potente che rinnova successi di anno in anno. In Caos non c´è posto per l´angoscia, lo smarrimento, il fastidio: tutto avviene all´insegna dell´euforia, di uno sfogo fisico e verbale che diventa, minuto dopo minuto, sempre più incontenibile e contagioso, fino ad un inatteso, irresistibile e "torrenziale" finale. Costruito attingendo alle tecniche del teatro-danza, patrimonio consolidato nello stile della storica compagnia milanese, si sviluppa intrecciando l´uso di parole elementari, concetti chiave del pensiero pratico (al limite dell´articolazione) con i gesti della quotidianità. I corpi degli attori-danzatori, mostrati in diretta o ripresi da una telecamera a circuito chiuso, partono instancabilmente da una gestualità banale che, mano a mano, si manifesta come espressione complessa e completa. Dalla Rassegna Stampa: È un cocktail spettacolare adatto al gusto di molte platee e ricco d’ingredienti. Ricorda con quel bellissimo e scatenato finale di scivoloni sulla pedana del palcoscenico completamente allagata, giochi d´acqua e fontane viventi in controluce, un "ballando sotto la pioggia" in versione Fura dels Baus, pericolosamente sul filo del coinvolgimento ludico della platea. Da non perdere. Una catena di montaggio di emozioni. Temi e patemi dei Tempi Moderni che i sei bravi e generosi interpreti, impegnati fino all’ultimo briciolo d’energia, ci regalano con straordinaria e comunicativa freschezza. Nico Garrone, la Repubblica Lo spettacolo, ispirato a frenesie e nevrosi del vivere metropolitano, è costruito in un clima di spensierata allegria che non lascia mai intravvedere un attimo di smarrimento o fastidio. Caos rappresenta una condizione di nevrosi e disagio senza mai, volutamente, mettere in moto il minimo frammento d´angoscia, creando immagini suggestive e gradevoli in un´atmosfera di giovanilistica gaiezza, giocando sul contagio energetico che questa sorta di sfogo fisico produce sugli spettatori. Magda Poli, Corriere della Sera. I sei attori sono atleti della sopravvivenza cittadina, corrono sincroni come automi, s´abbandonano a sarabande rock, salgono e scendono le scale dei loro quotidiani affanni. Su ritmi sincopati, con stacchi, come cortocircuiti fra una scena e l´altra, masticando frasi, assurdità patafisiche e follie mondane, diventano campi magnetici che trasmettono una sorta di contagio energetico al pubblico, il quale si sfoga fisicamente - si direbbe - accetta ridendo e alla fine applaude a non finire i sei angeli metropolitani, bravi, scatenati e affiatati. Ugo Ronfani, il Giorno. Sembra che Quelli di Grock ci scherzino con il pericoloso vuoto contemporaneo, accettando un rischio assai arduo ed uscendone vincitori grazie a una teatralità essenzializzata in un movimento che diviene esso stesso racconto e senso spettacolare. Caos vive di continui spiazzamenti, sino al momento in cui i ritmi si tendono al limite e lo sforzo fisico segna coreografie di grande fascino e sorprendente semplicità, in un crescendo mozzafiato e ´liquido´. Nicola Viesti, Barisfera. Www. Elfo. Org - www. Quellidigrock. It .  
   
   
GRANDE ATTESA PER IL CONCERTO DI DIONNE WARWICK, LA VOCE CHE HA INCANTATO IL MONDO AL TEATRO VENTAGLIO SMERALDO DI MILANO IL 26 GIUGNO  
 
Milano, 28 maggio 2007 - Il 26 giugno 2007 un nuovo appuntamento con la grande musica al Teatro Ventaglio Smeraldo di Milano: dopo 5 anni di assenza dall’Italia torna Dionne Warwick sullo stesso palco che nel dicembre del 2002 registrò il tutto esaurito. Interprete di brani come Anyone who had a hearth e Walk on by, l’artista ha alle spalle 40 anni di carriera che l’hanno vista collaborare con cantanti e produttori come Burt Bacharach, Hal David e Elton John. Dionne Warwick è stata la prima cantante solista di colore della sua generazione a vincere, nel 1968, il Grammy Award come migliore interprete femminile contemporanea con il brano Do you know the way to San Jose, e nel 1979 a vincere due Grammy nella stessa edizione nelle categorie Pop e R & B con I’ll never love this way again e Déja vù. Il 26 giugno 2007 la Warwick porterà sul palco del Teatro Ventaglio Smeraldo di Milano tutti i grandi successi che hanno affascinato un pubblico tanto vasto quanto trasversale, e presenterà un medley di musica brasiliana, genere nuovo per il suo repertorio, e sua grande passione. Ad affiancare l’artista 8 musicisti di grande esperienza internazionale: Katheleene Rubbicco al piano, Renato Pereira alle percussioni, Todd Hunter e Velbert Lewis alle tastiere, Jeffrey Lewis alla batteria, Roger Short al basso, Ted Hunter alla chitarra. Dopo la tappa milanese Dionne Warwick proseguirà la tournèe attraverso i più importanti festival europei: il 7 luglio sarà all’Umbria Jazz di Perugia e l’11 luglio al Summer Festival di Lucca. Per ulteriori informazioni www. Dionnewarwick. Info .  
   
   
GOLF - LPGA TOUR: GIULIA SERGAS A META´ CLASSIFICA NEL CORNING CLASSIC  
 
 Milano, 28 maggio 2007 - Giulia Sergas è rimasta a metà classifica (29ª) nel terzo giro del Corning Classic (Lpga Tour) con un parziale di 71 e lo score totale di 210 (67 72 71). Sul percorso del Corning Cc, nella città da cui prende nome il circolo nello stato di New York, Beth Bader (200 - 65 66 69) è stata raggiunta da Paula Creamer (66 68 66) e da Young Kim (68 64 68). A un colpo Mi Hyun Kim e sarà presumibilmente questo quartetto a disputarsi il titolo. Infatti ha quattro colpi di ritardo In-kyung Kim e ne accusano cinque Na On Min e Becky Morgan, seste. Ottava con 206 Ai Miyazato. Nel 71 della Sergas sei birdie, due bogey e un triplo bogey. Us Seniors Pga: Romero Insiste, Scendono Rocca E Cali´ - Insiste l´argentino Eduardo Romero (209 - 68 70 71), che ha conservato la leadership anche dopo il terzo giro del Senior Pga Championship, uno dei major della categoria "over 50" che termina sull´Ocean Course del Kiawah Island Golf Resort, a Kiawah Island nel South Carolina. Sono in lotta per il titolo Nick Price e Denis Watson, secondi con 211, e Joe Ozaki, quarto con 212, mentre sembrano tagliati fuori tutti gli altri a iniziare da Brad Bryant, Mark O´meara e Tim Simpson, quinti con 216. Bassa classifica per Costantino Rocca (224 - 74 74 76), sceso dal 33° al 54°, e per Giuseppe Calì (228 - 75 77 76), da 64° a 70°, entrambi autori di un 76. Alps Tour In Francia: Nicola Maestroni Settimo - Nicola Maestroni è salito dal 35° al 7° posto con 211 colpi (211 - 70 73 68), grazie a un 68, mentre sono decimi con 212 Michele Reale (71 70 71) e Gregory Molteni (70 70 72), anche loro in rimonta nel terzo giro dell´Open International de Bordeaux (Alps Tour), al Golf de Bordeaux. E´ 29° con 217 Andrea Zanini (73 70 74). Terzetto al comando con 207, dove l´inglese Craig Farrelly (65 71 71) è stato raggiunto dai francesi Charles Dubois (65 73 69) e Frédéric Cupillard (67 70 70). Al quarto posto con 209 il dilettante transalpino Edouard Dubois. Us Pga Tour: Ancora Sospensioni - Interrotto anche il terzo giro del Crowe Plaza Invitational (Us Pga Tour) sul percorso del Colonial Country Club (par 70) di Fort Worth nel Texas. Nella classifica provvisoria sono in vetta con "meno 9" Scott Verplank (fermato alla 13ª buca), Rory Sabbatini (12ª), Pat Perez (7ª), Kevin Na, Arron Oberholser e Ben Curtis, tutti e tre stoppati alla sesta buca. Jim Furyk (6ª) è tra i cinque giocatori al settimo posto con "meno 8". .  
   
   
IL FRANCESE THOMAS CHAREYRE (HUSQVARNA-CLASSE S1) E IL BRITANNICO CHRISTIAN IDDON (APRILIA) SI AGGIUDICANO A TORINO IL GP D’ITALIA DI SUPERMOTO, SECONDA PROVA DEL MONDIALE DELLA SPECIALITA’  
 
Torino, 28 maggio 2007 - La seconda tappa del mondiale Supermoto, valido come Gp d’Italia, e tutto il suo show annesso è stata la scommessa ardita vinta dal Magic For Fun e Dbo che hanno unito le forze organizzative per proporre qualcosa di insolito in un luogo e in un orario insolito. Non c´era sicuramente bisogno di un segnale forte e concreto circa le reali capacità organizzative della società torinese Dbo, reduce soprattutto dall´impegnativa realizzazione del Gp d’Italia Mx1 a Mantova di appena un mese fa, che ha visto un altro successo organizzativo e sportivo. E che cosa c´era di meglio che organizzare un evento che raggruppasse, almeno una volta l´anno, spettacoli collaterali, show, musica, corsi di istruzione alla guida del ciclomotore e tanto altro ancora. Ma un’altra novità sta nell’aver proposto in notturna le fasi più interessanti delle due serate di venerdì e sabato sera, cosa che mai nessuno aveva provato ad organizzare nel mondiale. La felice scelta della sede, la forza dei due organizzatori, hanno così proposto un evento importante al gran pubblico urbano con il solo ostacolo del tempo che proprio questo weekend non ha offerto il classico clima primaverile. Vincono alla fine dell’intensa giornata di gare il britannico ufficiale Aprilia, Christian Iddon, in classe S2 davanti al leader belga Gerald Delepine (Husqvarna), che lo precede in graduatoria, e al bresciano ufficiale Tm, Davide Gozzini. In classe S1 è il transalpino della Husqvarna, Thomas Chareyre, davanti al connazionale leader di classifica Thierry Van den Bosch (Aprilia), e al fratello Adrien Chareyre (Husqvarna). Assente per una frattura al metacarpo della mano sinistra il belga ex campione del mondo Eddy Seel (Suzuki) infortunatosi in allenamento prima della gara piemontese. Nelle altre gare in programma si aggiudicano il Gp d’Italia il francese leader di campionato Baptiste Rheims (Ktm) nella S3 e il ceko Petr Vorlicek (Suzuki) che invece comanda la classifica nell’Europeo Open. La Cronaca Del Mondiale S1 E S2 - S2 Gara-1: E’ il leader del team Ktm Miglio, Attilio Pignotti, ad uscire per primo dalla curva dopo il via di questa frazione inaugurale S2, davanti al britannico Christian Iddon (Aprilia), al modenese Robert Baraccani (Husaberg), l’altro britannico Matthew Winstanley (Ktm). Entrato nel tratto fuoristrada, reso insidiosissimo causa la pioggerella che ha condizionato parte del programma mattutino, Pignotti ha perso il controllo dell’avantreno ed è uscito dalla traiettoria perdendo così la testa del gruppo a favore di Baraccani, il quale è stato poi superato da Winstanley, scivolato anch’egli subito dopo nel tratto sterrato, quindi il belga Gerald Delepine (Husqvarna) e ancora da Iddon prima di veder sventolare la bandiera a scacchi al passaggio del belga della Husqvarna del team Azzalin, che chiude la gara davanti a Iddon e al bresciano Davide Gozzini , quindi Winstanley e Pignotti che anticipa il positivo pilota grossetano Graziano Rispoli (Suzuki). S2 Gara-2: Spunto del britannico Iddon (Aprilia) al via della seconda e conclusiva manche della classe S2, e dietro “Attila” Pignotti (Ktm), Winstanley (Ktm), Nestor (Aprilia), Robert Baraccani (Husaberg), Max Verderosa (Honda). Per il terzetto di testa nessun cambiamento sino alle fasi conclusive della gara quando il vincitore della gara di avvio Gerald Delepine (Husqvarna) rinviene dal sedicesimo posto e si porta a ridosso dei primi, superando uno dopo l’altro soprattutto nel tratto fuoristrada, gli avversari sino ad arrivare al battistrada Iddon, che però non si è lasciato intimorire respingendo ogni attacco del forte pilota Husqvarna vincendo così il Gp d’Italia 2007. Sul podio, dunque, oltre al vincitore Iddon e Delepine anche uno strepitoso Attilio Pignotti, che ha saputo sfruttare al meglio tutte le occasioni in una pista molto selettiva come questa di Torino. Più che positiva anche la prestazione di Davide Gozzini che chiude quarto. S1 Gara-1: Il francese ufficiale Husqvarna, Adrien Chareyre, è stato il più lesto al via e dietro si sono posizionati gli altri transalpini Thierry Van Den Bosch (Aprilia) e Jerome Giraudo (Aprilia), e ancora il pesarese del team Evolution, Ivan Lazzarini (Yamaha), Thomas Chareyre (Husqvarna), Christian Ravaglia (Yamaha), Fabio Balducci . Dietro scivolano per il terreno viscido Lazzarini e Ravaglia, mentre al comando subentra il campione del mondo Van Den Bosch che va a vincere dopo dieci giri in testa. Lo seguono le Husqvarna dei fratelli Chareyre, Adrien e Thomas, mentre l’altro terzetto è composto dall’ex iridato Giraudo, dal campione del mondo Hiemer e Ravaglia che risale molto bene. Prova positiva anche per il torinese del team Nastedo, Riccardo Cavazzana (Kawasaki) giunto nono a due lunghezze dal varesino Massimo Manzo (Husqvarna). S1 Gara-2: Gran bella gara anche questa conclusiva della classe S1 con Adrien Chareyre (Husqvarna) che guadagna subito la testa davanti al fratello Thomas (Husqvarna) e l’ufficiale Aprilia Thierry Van Den Bosch davanti a Ivan Lazzarini (Yamaha), Rolland (Yamaha), Fabio Balducci , Cristian Ravaglia (Yamaha), Giraudo (Aprilia), Massimo Beltrami (Honda). Cambia lo scenario nei giri successivi con Thomas Chareyre che si porta al comando davanti al fratello, che a sua volta contiene gli attacchi del campione del mondo. Questo l’ordine che alla fine di un duello bellissimo e giocato sul filo della massima correttezza, completerà il podio di gara-2 con Rolland che anticipa il nostro forte terzetto azzurro composto da Lazzarini, Ravaglia e Balducci. Massimo Beltrami chiude in nona posizione una gara che lo ha visto sempre nei top ten. Van Den Bosch comanda così ancora la graduatoria di campionato, mentre il primo dei nostri è Lazzarini in settima posizione, a due lunghezze da Beltrami e quattro da Balducci. Classifiche: S2 Gara-1: 1. Gerald Delepine (Husqvarna-bel) 20 giri in 26’56. 666; 2. C. Iddon (Aprilia-gbr); 3. D. Gozzini (Tm-ita); 4. M. Winstanley (Ktm-gbr); 5. A. Pignotti (Ktm-ita). S2 Gara-2: 1. Christian Iddon (Aprilia-gbr) 20 giri in 23’54. 699; 2. G. Delepine (Husqvarna-fra); 3. A. Pignotti (Ktm-ita); 4. D. Gozzini (Tm-ita); 5. M. Winstanley (Ktm-gbr). S2 Assoluta: 1. Christian Iddon (Aprilia-gbr) punti 47; 2. G. Delepine (Husqvarna-fra) 47; 3. D. Gozzini (Tm-ita) 38; 4. A. Pignotti (Ktm-ita) 36; 5. M. Winstanley (Ktm-gbr) 34. S2 Campionato: 1. Gerald Delepine (Husqvarna-bel) punti 87; 2. C. Iddon (Aprilia-gbr) 84; 3. A. Pignotti (Ktm-ita) 80; 4. D. Gozzini (Tm-ita) 63; 5. A. Hlad (Ktm-slo). S1 Gara-1: 1. Thierry Van Den Bosch (Aprilia-fra) 20 giri in 24’05,342; 2. A. Chareyre (Husqvarna-fra); 3. T. Chareyre (Husqvarna-fra); 4. J. Giraudo (Aprilia-fra); 5. B. Hiemer (Ktm-ger). S1 Gara-2: 1. Thomas Chareyre (Husqvarna-fra) 20 giri in 22’21. 192; 2. T. Chareyre (Husqvarna-fra); 3. T. Van Den Bosch (Aprilia-fra); 4. A. Rolland (Yamaha-fra); 5. I. Lazzarini (Yamaha-ita). S1 Assoluta: 1. Thomas Chareyre (Husqvarna-fra) punti 45; 2. T. Van Den Bosch (Aprilia-fra) 45; 3. A. Chareyre (Husqvarna-fra) 44; 4. A. Rolland (Yamaha-fra) 32; 5. J. Giraudo (Aprilia-fra) 31. S1 Campionato: 1. Thierry Van Den Bosch (Aprilia-fra) punti 95; 2. A. Chareyre (Husqvarna-fra) 88; 3. T. Chareyre (Husqvarna-fra) 85; 4. J. Giraudo (Aprilia-fra) 63; 5. A. Rolland (Yamaha-fra) 49. S3 Gara-1: 1. Baptiste Rheims (Ktm-fra) 20 giri in 26’05. 072; 2. C. Hodgson (Ktm-gbr); 3. T. Iacoboni (Honda-ita). S3 Gara-2: 1. Baptiste Rheims (Ktm-fra) 20 giri in 25’25. 511; 2. F. Lavetti (Kawasaki-ita); 3. T. Iacoboni (Honda-ita). S3 Assoluta: 1. Baptiste Rheims (Ktm-fra) punti 50; 2. F. Lavetti (Kawasaki-ita) 40; 3. T. Iacoboni (Honda-ita) 40. S3 Campionato: 1. Baptiste Rheims (Ktm-fra) punti 88; 2. T. Iacoboni (Honda-ita); 3. R. Peroni (Husqvarna-ita) 70. Open European Gara-1: 1. Heino Meusburger (Yamaha-aut) 20 giri in 24’47. 478; 2. P. Vorlicek (Suzuki-cze); 3. U. Nastran (Husqvarna-slo). Open European Gara-2: 1. Petr Vorlicek (Suzuki-cze) 20 giri in 28’20. 733; 2. H. Meusburger (Yamaha-aut); 3. D. Hartley (Ktm-gbr). Open European Assoluta: 1. Petr Vorlicek (Suzuki-cze) punti 47; 2. H. Meusburger (Yamaha-aut) 47; 3. U. Nastran (Husqvarna-slo) 35. Open European Campionato: 1. Petr Vorlicek (Suzuki-cze) punti 97; 2. H. Meusburger (Yamaha-aut) 85; 3. U. Nastran (Husqvarna-slo) 73. .