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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Luglio 2007
SCIENZIATI INDIVIDUANO IL «GENE DELL´ASMA»  
 
Bruxelles, 10 luglio 2007 - Un´équipe di ricercatori finanziata dall´Ue ha identificato un gene associato al maggior rischio d´insorgenza dell´asma infantile, aprendo nuove prospettive terapeutiche per la malattia. L´asma è causata da una combinazione di vari fattori ambientali e genetici ancora scarsamente conosciuti. Nel loro studio pubblicato su «Nature», gli scienziati spiegano come il rischio di soffrire d´asma sia superiore del 60-70% nei bambini con determinati marcatori genetici sul cromosoma 17 rispetto agli altri bambini. Nel sangue dei bambini che presentano tali marcatori è stato rilevato un aumento dei livelli di una proteina chiamata Ormdl3, che ora sarà analizzata dagli studiosi per stabilire come essa determini la predisposizione di un bambino all´asma. I fondi Ue sono stati stanziati nell´ambito del progetto Gabriel del Sesto programma quadro (6°Pq), il cui obiettivo è ricercare le cause genetiche ed ambientali dell´asma nell´Ue. «Il nostro studio ha rivelato la più importante influenza dei geni sull´asma mai riscontrata», ha dichiarato il professor William Cookson dell´Imperial College, coordinatore della ricerca. «Ancora non sappiamo come l´Ormdl3 agisca sulla predisposizione all´asma. Geni simili si osservano in organismi primitivi come il lievito, quindi pensiamo che l´Ormdl3 sia una componente di meccanismi immunitari antichi. » Il professor Gonçalo Abecasis dell´Università del Michigan, coautore della ricerca, si dichiara ottimista quanto alla possibilità di sviluppare nuove cure per l´asma alla luce delle scoperte dell´équipe. «Ritengo che grazie alla ricerca saranno sviluppate nuove terapie, poiché essa è incentrata su un percorso di biologia molecolare ben preciso», ha dichiarato. «Dopo aver compreso i meccanismi biologici e determinato i vari elementi in gioco, sarà possibile utilizzare farmaci mirati. » Nel frattempo prosegue la caccia ad altri geni legati all´asma. «Questa nuova scoperta non spiega in modo esauriente la causa dell´asma, ma costituisce un altro tassello del puzzle geni-ambiente all´origine della malattia», ha commentato la dott. Ssa Miriam Moffatt dell´Imperial College. «Assieme ai nostri colleghi stiamo preparando studi ancora più vasti per individuare altri geni con effetti minori e metterli in relazione con i fattori ambientali che proteggono dall´asma. Il nostro obiettivo finale è riuscire a prevenire l´asma nei soggetti predisposti. » L´individuazione di marcatori genetici legati all´asma è frutto di una meticolosa procedura. Gli scienziati hanno confrontato il corredo genetico di 994 pazienti asmatici con quello di 1 243 persone non colpite dalla malattia. Per individuare i geni associati all´asma infantile, i ricercatori hanno passato in rassegna oltre 300 000 mutazioni chiamate polimorfismi a singolo nucleotide (Snp), che interessano una sola lettera della sequenza genetica. Hanno inoltre esaminato quali geni venivano attivati nelle cellule ematiche umane. Hanno poi confermato i risultati ottenuti analizzando il corredo genetico di oltre 2 000 bambini tedeschi e 3 000 adulti inglesi nati nel 1958 e sottoposti a regolari controlli in seguito a manifestazioni asmatiche lungo tutto l´arco della vita. In Europa l´asma è la malattia cronica più comune nell´infanzia e ogni anno costa all´Ue oltre 3 Mrd Eur. La diffusione dell´asma varia notevolmente nei vari paesi europei: nel Regno Unito un bambino su sette ne è colpito. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Gabriel-fp6. Org http://www. Nature. Com/nature .  
   
   
PROCREAZIONE ASSISTITA: RELAZIONE AL PARLAMENTO  
 
Roma, 10 luglio 2007 - Il Ministro della Salute ha inviato al Parlamento la Relazione sullo stato di attuazione della legge 40/2004 sulla procreazione medicalmente assistita (Pma). La Relazione contiene i primi dati ufficiali sull’applicazione delle tecniche di Pma effettuate nel nostro Paese nell’anno 2005. Complessivamente sono stati raccolti i dati di 169 centri contro i 120 del 2003, dai quali risultano 6. 235 gravidanze contro le 4. 807 del 2003, con una media di gravidanza per centro del 36,9% a fronte del 40,1% del 2003. Le pazienti trattate sono state 27. 254 nel 2005 contro le 17. 125 del 2003. Le percentuali di gravidanze ottenute sui prelievi passano dal 24,8% del 2003 al 21,2% del 2005, con una riduzione di 3,6 punti percentuali. E´ aumentata dal 22. 7% del 2003 al 24. 3% del 2005 la percentuale di parti plurimi (parti gemellari, trigemini e multipli); mentre sono aumentati dal 23. 4% nell’anno 2003 al 26. 4% nell’anno 2005 gli esiti negativi delle gravidanze, per aborti spontanei, morti intrauterine, gravidanze ectopiche correlate all’obbligo di impianto di tutti gli embrioni previsto dalla legge 40/2004. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/procreazione_assistita/index. Html .  
   
   
WINFOCUS PROMUOVE A LIVELLO INTERNAZIONALE L’UTILIZZO DELL´ECOGRAFIA PER LA DIAGNOSI DI PAZIENTI IN CONDIZIONI CRITICHE ALL’INTERNO DEGLI OSPEDALI COSÌ COME NEI CONTESTI EXTRA-OSPEDALIERI  
 
 Milano, 10 luglio – L’ecografia al servizio di una miglior qualità e aspettativa di vita nei Paesi in via di sviluppo. E’ questo il tema su cui la Riunione Ministeriale dell’Economic and Social Council dell’Onu, organizato in questi giorni a Ginevra, ha acceso il 5 luglio i riflettori con il workshop “Striking poverty with primary ultrasound and communication: a joint innovative project for empowering primary health care in scarce resource scenarios”. L’ecografia è infatti lo strumento diagnostico più versatile, appropriato, sostenibile e affidabile, capace di ridurre drasticamente la mortalità materno-infantile, incrementando considerevolmente la capacità diagnostica dei medici impegnati nei Paesi in via di sviluppo al raggiungimento di uno tra i più rilevanti obiettivi individuati dalle Nazioni Unite nella Millennium Declaration. Il workshop è stato promosso da Occam (Osservatorio per la Comunicazione Culturale e l’Audiovisivo), organismo affiliato alle Nazioni Unite e che cura l’annuale Infopoverty World Conference, che ha inserito Winfocus - World Interactive Network Focused on Critical Ultrasound - tra i partner del Programma Infopoverty. Protagonista dei lavori è stata Winfocus, un’iniziativa nata da un’intuizione di due medici milanesi, Luca Neri ed Enrico Storti, e che ha subito raccolto un vasto consenso nazionale e internazionale coinvolgendo tra gli altri il Responsabile di Biomedicina e Telemedicina della Nasa e Direttore del Trauma-center di Detroit, Scott Dulchavsky. Winfocus è composta da un gruppo internazionale di medici e ricercatori di diverse specialità che si pone come obiettivo la diffusione dell’ultilizzo dell’ecografia in situazioni critiche o in aree remote (dalle zone oggetto di missioni di peace-keeping alle aree rurali nei paesi in via di sviluppo) e la formazione del personale addetto, sulla base di standard internazionali di qualità. La giornata dell’Economic and Social Council dedicata alla telemedicina ha avuto anche un regista dietro le quinte: Fiera Milano. La società fieristica milanese ha infatti firmato lo scorso anno una partnership strategica con Occam per la promozione dello sviluppo dei paesi emergenti attraverso le manifestazioni del suo portafoglio, e in virtù di questa alleanza è presente in questi giorni all’evento ginevrino. Al tempo stesso Fiera Milano è attiva promotrice dell’attività di Winfocus, che ha partecipato con un grande stand e un seguitissimo programma formativo a Milanocheckup, la mostra milanese della medicina e sanità tenutasi il mese scorso. .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA APPROVA UNA NUOVA INDICAZIONE PER IL FARMACO RENAGEL NEI PAZIENTI DIALIZZATI  
 
Milano, 10 Luglio 2007 – E’ quanto ha annunciato ieri Genzyme, una delle aziende attive nel campo delle biotecnologie farmaceutiche, che ha ricevuto l’approvazione della Commissione Europea per l’utilizzo, anche in dialisi peritoneale, del farmaco Renagel (sevelamer Hcl), fino ad ora indicato per il trattamento dell’iperfosforemia in pazienti adulti sottoposti ad emodialisi. “Quest’indicazione aggiuntiva è una novità positiva per i pazienti di tutta Europa sottoposti a dialisi peritoneale - ha dichiarato il Prof. Pieter Evenepoel dell’Ospedale Universitario di Leuven in Belgio, principale investigatore dello studio - che ci permetterà di meglio controllare gli elevati livelli sierici di fosforo che si riscontrano in questi pazienti”. Nei pazienti dializzati gli elevati livelli sierici di fosforo sono comuni, poiché non è possibile eliminarlo completamente con l’emodialisi. L’iperfosforemia che ne deriva, è associata ad un incremento della mortalità cardiovascolare e mantenere sotto controllo i livelli di fosforo di questi pazienti è estremamente importante. Renagel, un chelante del fosforo privo di calcio e metalli, rispetto ai chelanti a base di calcio, ha mostrato di essere in grado di ridurre in modo rilevante la progressione delle calcificazioni aortiche e di aumentare la sopravvivenza nei pazienti emodializzati. .  
   
   
TURNI INFERMIERI,BRESCIANI:CHIESTA DEROGA A GOVERNO  
 
Milano, 11 luglio 2007 - E´ dal 2005 che la Regione ben conosce il problema dei turni degli infermieri, che non riguarda certo solo la Lombardia, e ne sollecita una risoluzione. Le singole Regioni non hanno gli strumenti per intervenire in materia, strumenti che esistono a livello nazionale, e per questo sono stati coinvolti in più riprese il Comitato di settore (la controparte pubblica che partecipa alla contrattazione di lavoro), le altre Regioni e i Ministeri competenti (Funzione Pubblica, Lavoro e Salute). E´ la normativa stessa a prevedere delle deroghe della pausa minima continuata di 11 ore tra un turno e l´altro, proprio per il delicato settore della sanità: questo può avvenire tramite i contratti collettivi nazionali o un decreto del Ministero della Funzione Pubblica di concerto con il Ministero del Lavoro. E ci risulta che il presidente della Conferenza Stato-regioni, dopo continue sollecitazioni della Regione Lombardia, abbia recentissimamente posto la questione al Governo. Occorrerebbe avere più flessibilità delle norme per potersi adattare a organizzazioni così complesse come sono gli ospedali. In particolare per il periodo estivo, per conciliare il dritto al riposo con un altro diritto come quello alla ferie, l´organizzazione sulle 11 ore non può in effetti reggere. D´altra parte, per salvaguardare l´integrità psico-fisica del infermieri non è sempre detto che siano necessarie undici ore di riposo continuato: spesso sono gli stessi infermieri a chiedere interruzioni minori (8-10 ore sono comunque un periodo congruo) per avere poi una interruzione più lunga ogni tre turni (72 ore). Spiega l´assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Luciano Bresciani: "Sui turni degli infermieri, la Regione Lombardia ha dato indicazione alle Aziende ospedaliere di organizzarli con un criterio fondamentale, che poi deriva dalla centralità del paziente (oltre che dal rispetto per l´infermiere stesso): e cioè che i turni non siano tali da provocare stanchezza o stress per l´infermiere stesso, così da non compromettere la qualità del servizio e delle prestazioni al malato". "Stiamo lavorando su due fronti - continua l´assessore -. Da un lato cerchiamo di acquisire nuovi infermieri al Servizio sanitario regionale, attraverso bandi che tuttavia non trovano normalmente una risposta pienamente soddisfacente. Dall´altro lato intendiamo procedere, di conseguenza, a una ridefinizione delle modalità di turnazione che rendano possibili intervalli minimi di 11 ore. Nel periodo estivo, tuttavia, trattandosi di garantire il diritto alle ferie, ciò è estremamente arduo per non dire impossibile e per questo abbiamo chiesto una deroga al Ministero. Le organizzazioni sindacali stanno già trattando con alcune aziende possibili modalità di questa deroga. " "Non capisco poi - aggiunge Bresciani - perché si dia enfasi solo alla Lombardia, visto che le difficoltà di reperimento del personale infermieristico sono note e presenti in tutta Italia. E´ un lavoro impegnativo e con una remunerazione poco appagante. Al Nord, anzi, tali difficoltà sono ancora maggiori perché spesso persone del Sud concorrono ai bandi, entrano negli organici delle nostre aziende e dopo qualche mese chiedono il trasferimento nelle Regioni di origine. " .  
   
   
SALUTE: "VIA" AL FONDO IMMOBILIARE PER L´´EDILIZIA SANITARIA  
 
Dignano, 10 luglio 2007 - La Regione gestirà il patrimonio edilizio del Servizio sanitario del Friuli Venezia Giulia attraverso un Fondo immobiliare pubblico appositamente costituito. Lo ha deciso il 5 luglio la Giunta regionale su proposta degli assessori alla Salute e alla Protezione Sociale Ezio Beltrame e alle Risorseeeconomiche e Finanziarie e al Patrimonio Michela Del Piero. La costituzione di uno strumento uniforme e centralizzato per la gestione dell´edilizia sanitaria era stata prevista nell´ultima legge Finanziaria regionale "al fine di razionalizzare e coordinare l´attuazione dei programmi pluriennali di investimento, nonché le relative modalità di finanziamento di edilizia sanitaria, l´attività e i processi di realizzazione, manutenzione e gestione del patrimonio immobiliare del Servizio sanitario regionale". Sono state prese in considerazione diverse ipotesi: oltre al Fondo immobiliare, anche strumenti consortili o società miste. Uno studio approfondito ha messo in luce come la gestione attraverso un Fondo risulti migliore sotto diversi aspetti: governo del processo, efficienza economica, efficacia operativa, aspetti fiscali, costi di avvio di gestione, flessibilità operativa. I singoli Enti del Servizio sanitario regionale apporteranno al Fondo gli immobili e le attrezzature funzionali allo svolgimento dell´attività sanitaria, e riceveranno in cambio proporzionalmente quote del Fondo stesso. Per l´istituzione e la gestione del Fondo la Regione si avvarrà del supporto finanziario, tecnico e amministrativo della Finanziaria regionale Friulia, che per questo ha già costituito una Società di Gestione del Risparmio (Sgr) denominata Friulia Sgr Spa. Il Fondo, della durata di 30 anni, viene creato allo scopo di realizzare investimenti in ambito sanitario indicati dalla programmazione regionale e per garantire la gestione efficiente del patrimonio, incluse le attività di realizzazione e manutenzione dei beni immobili necessari. Le sue quote saranno destinate esclusivamente ad enti pubblici. Alla Regione sarà garantito un ruolo preminente negli organi del Fondo, sia nell´Assemblea dei quotisti sia nel Comitato investimenti. La Giunta ha anche deciso di costituire un Comitato di coordinamento e indirizzo che, in attesa della completa operatività del Fondo, fornisca agli Enti del Servizio sanitario specifiche direttive rivolte a ottimizzare gli aspetti di carattere procedurale e finanziario. Del Comitato faranno parte il direttore generale della Regione, i direttori centrali della Salute e Protezione Sociale, del Patrimonio e Servizi Generali e delle Risorse Economiche e Finanziarie assieme al direttore generale dell´Agenzia Regionale della Sanità. .  
   
   
ISTITUTO NEUROTRAUMATOLOGICO ITALIANO: INCIDENTI STRADALI, TRAUMI E RIABILITAZIONE  
 
Roma, 10 luglio 2007 - “Incidenti stradali, traumi e riabilitazione”, è questo il titolo del primo incontro de I mercoledì della Salute, che si terrà mercoledì 11 luglio 2007 alle ore 18,00, a Palazzo Pignatelli, Via Iv novembre 152 (secondo piano), Roma. Voluti dal Gruppo Ini, Istituto Neurotraumatologico Italiano, e dall’Accademia romana di Scienze mediche e biologiche, I mercoledì della Salute, che avranno una cadenza bimestrale, tratteranno argomenti di carattere medico scientifico più dal punto di vista divulgativo che prettamente tecnico. I prossimi appuntamenti, previsti per ottobre e dicembre, affronteranno temi che riguardano il bullismo e l’obesità. L’iniziativa rientra nella filosofia operativa del Gruppo Ini sempre attento alla prevenzione e alla cura dei cittadini. Aver scelto il tema degli incidenti stradali alla vigilia del grande esodo estivo (in occasione delle prossime ferie si muoveranno sulle strade italiane milioni di veicoli) ha infatti lo scopo di richiamare l’attenzione su un argomento, quello degli incidenti stradali appunto, che ogni giorno, stando ai dati Istat, fanno 15 vittime mentre 860 persone rimangono ferite. Nel solo 2005 ci sono stati oltre 225. 000 incidenti con quasi 5. 500 morti, mentre i feriti sono stati poco meno di 314. 000. La responsabilità degli incidenti in oltre il 60 per cento dei casi è attribuibile al fattore umano, riconducibile a un insieme eterogeneo di cause: stanchezza, aggressività, abuso di alcol, farmaci, sostanze stupefacenti. All’incontro dell’11 luglio 2007 interverranno quattro medici, ciascuno per la parte di sua competenza. Il dott. Vincenzo Sauli, anestesista, parlerà degli effetti negativi dell’assunzione di alcol e di sostante stupefacenti, il prof. Francesco Bove, chirurgo ortopedico, dei traumi subiti a causa di incidenti stradali, il prof. Fulvio Rigato, fisiatra, del percorso riabilitativo da seguire per recuperare la funzionalità, il dott. Lior Angelovici, odontoiatra, dell’aspetto estetico del sorriso. La partecipazione è libera. E’ comunque opportuno farsi accreditare dalla Segreteria organizzativa ai numeri: 06 6784964, 06 4821464. .  
   
   
BOLZANO: UN TETTO NEI TEMPI DI ATTESA IN 100 PRESTAZIONI MEDICHE  
 
 Bolzano, 10 luglio 2007 - In oltre 100 prestazioni mediche specialistiche, a cominciare da oncologia e malattie cardiocircolatorie, dal prossimo ottobre il servizio sanitario non potrà più superare determinati tempi massimi di attesa, secondo il piano provinciale per il contenimento dei tempi di attesa approvato dalla Giunta. "I servizi e i reparti devono organizzarsi in modo tale da non superare i tempi di attesa prescritti", conferma l´assessore Richard Theiner. Il piano vige per il triennio 2007-2009 e, in base al carattere di urgenza, prevede espressamente quattro livelli di priorità clinica. I casi urgenti vanno trattati nel giro di 24 ore, con un "codice rosso" attivato al Pronto soccorso che garantisce la priorità rispetto agli altri pazienti in attesa. Se sulla prescrizione invece il medico di base ha apposto la sigla Prio, il servizio sanitario deve assicurare la relativa prestazione specialistica nel giro di 8 giorni. "In questi primi due gradi di urgenza già oggi siamo al di sotto dei termini prescritti", sottolinea il direttore dell´Ufficio Ospedali Albert Tschager, che ha elaborato il piano con l´Azienda sanitaria. Anche se si presentano ancora problematici i settori riabilitazione, radiologia e ortopedia, nel raffronto internazionale i temi di attesa nelle strutture altoatesine sono ad un livello accettabile. L´assessore provinciale Theiner sottolinea che si può fare ancora meglio: "Con il nuovo piano abbiamo fissato i tempi massimi di attesa per oltre cento prestazioni mediche specialistiche, anche in quelle che non hanno carattere di urgenza. " I tempi massimi del centinaio di prestazioni specialistiche oscillano tra i 30 e i 60 giorni e sono vincolanti per l´Azienda sanitaria. "Dato il piano, i servizi e i reparti devono organizzarsi in modo tale da non superare i tempi di attesa prescritti", specifica Theiner. Anche se naturalmente, considerato il permanente forte afflusso degli utenti nelle strutture, i tempi di attesa non potranno mai essere eliminati del tutto. .  
   
   
MARIO CAVAGLIERI MILANO, PALAZZO REALE, 12 LUGLIO – 11 NOVEMBRE 2008  
 
 Milano, 10 luglio 2007 - Mario Cavaglieri a Palazzo Reale. Una vera retrospettiva su di lui mancava da molti anni e a colmare la clamorosa lacuna ha recentemente provveduto la città in cui è nato, Rovigo, con una mostra ampia in cui i suoi selvaggi “colori primordiali”, che sconvolgono ancora i sensi raccontando di belle donne e di salotti alla page, si confrontavano con i toni più morbidi delle tele con cui nel suo rifugio di Peyloubère descriveva la pacata bellezza della natura. Dal 12 luglio all’11 novembre, il fior fiore di quella amplissima mostra giunge a Milano per essere presentata a Palazzo Reale all’interno di un percorso di evidente interesse che, intorno ad “Arte Italiana”, propone Cavaglieri, appunto, e Giò Ponti. Unico il biglietto di ingresso per le tre iniziative. La mostra Mario Cavaglieri è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e dal Comune di Milano – Assessorato alla Cultura e organizzata da Artematica in collaborazione con Anonima Talenti. Vi giunge sull’onda dell’interesse davvero molto ampio, sia di critica che di pubblico, che la “prima” rodigina ha ottenuto. La “scommessa” di riportare Mario Cavaglieri nella “sua” Rovigo e di appoggiare poi l’itineranza in Italia e in altri Paesi della mostra è stata concretizzata dal Comune di Rovigo, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, dall’Accademia dei Concordi e dalla Provincia di Rovigo. La mostra, che nella sua tappa milanese è curata da Vittorio Sgarbi, così come lo era nella sua “prima” a Rovigo, seleziona una sessantina di opere dell’artista, il meglio del meglio della sua ricca produzione. Il percorso artistico di Cavaglieri viene qui documentato in tutte le sue fasi: dagli esordi padovani insieme a Felice Casorati, alla grande stagione di Ca’ Pesaro e delle Biennali veneziane che consacrarono la preziosa ricercatezza della sua arte, fino agli anni della suo ritiro nella campagna francese. L’evento sarà anche una preziosa occasione per rileggere attraverso il fascino ed il mistero della sua pittura la storia, le contraddizioni e le diverse influenze dell’arte dei primi del Novecento. Cavaglieri fu certamente un pittore di raro edonismo, attratto dall’intrinseca eleganza dei salotti mondani di fin de siècle; si potrebbe quasi affermare che la sua pittura possiede un intrinseco incanto letterario; così alcune stoffe, cappelli, arredi, orologi, resi con opulenza barocca, sembrano affiorare dalle pagine dei romanzi dannunziani. Le opere dei primi soggiorni parigini risentono dell’intima ricchezza degli interni di Vuillard e di Bonnard e degli accordi coloristici del primo Matisse. Allorchè si considerino invece i dipinti della sua lunga permanenza nella residenza francese di Peyloubère, si avverte che il pittore, quasi inebriato dalla libertà e ormai lontano dalla mondanità degli aristocratici salotti cittadini, si sia dedicato a dipingere e disegnare instancabilmente la campagna, gli alberi in fiore, la sua dimora…fondendo bagliori di luci e colori veneti alla pittura di paesaggio dell’amico ferrarese De Pisis. In tutte le opere colpisce comunque la grande padronanza tecnica e materica dell’artista, capace di rendere quasi in maniera tattile sia gli arredi che i paesaggi, avvalendosi sempre di quella che Longhi ha definito una tavolozza ricca di “colori primordiali”. .  
   
   
MASCHERINI E LA SCULTURA EUROPEA DEL ‘900 TRIESTE: MUSEO REVOLTELLA E CENTRO D´ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DELL´EX PESCHERIA CENTRALE 28 LUGLIO – 14 OTTOBRE 2007  
 
 Trieste, 10 luglio 2007 - Marcello Mascherini (1906-1983) e’ uno dei più interessanti scultori europei del Novecento e uno dei non molti italiani ad avere un mercato ed un collezionismo effettivamente internazionali. Il centenario della nascita ha offerto l’occasione per una fitta serie di manifestazioni celebrative che hanno riportato all’attenzione del pubblico un personaggio già molto amato eppure ancora da riscoprire in tanti suoi risvolti. La mostra voluta dal Museo Revoltella chiude un anno particolarmente intenso con una proposta un po’ diversa dalla consueta retrospettiva del centenario, in cui la vicenda di Mascherini offre anche lo spunto per una riflessione più ampia sulla scultura del Novecento. Dal 28 luglio al 14 ottobre, il “Salone degli Incanti”, il nuovo centro espositivo nato dal recupero della grande Pescheria centrale, ospiterà la mostra “Mascherini e la scultura europea del ‘900” in cui saranno presentate 113 opere, di cui 65 firmate da Mascherini e una cinquantina da autori di rilievo della scultura del secolo scorso. Le sue opere, in un arco di tempo che va dalla metà degli anni Venti all’inizio degli anni Settanta, verranno messe a confronto con un’ accurata selezione di pezzi di Max Klinger, Adolfo Wildt, Alfonso Canciani, Ivan Mestrovic, Arturo Martini, Marino Marini, Dino Basaldella, Umberto Baglioni, Marino Mazzacurati, Charles Despieau, Pericle Fazzini, Ossip Zadkine, Emilio Greco, Luciano Minguzzi, Reginald Butler, Lynn Chadwick, Kenneth Armitage. L’esposizione prevede, comunque, anche una sezione introduttiva di particolare interesse nella vicina sede del Museo Revoltella, dove i visitatori potranno immergersi nel clima culturale della Trieste di inizio ‘900, l’ambiente in cui è maturata la vocazione artistica di Mascherini, tra le opere degli scultori locali di poco precedenti o suoi contemporanei come Ruggero Rovan, Franco Asco, Giovanni Mayer, Carlo Hollan e Giovanni Marin, ma anche di grandi nomi come Leonardo Bistolfi. La carriera di Mascherini è iniziata molto presto ed ha trovato subito occasioni importanti per fare emergere lo scultore a livello nazionale, tra cui le Biennali di Venezia del 1936 e del 1938, che gli valsero l’acquisto di due opere dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna. La sua prontezza visiva, la sua capacità di allargare lo sguardo e di rielaborare linguaggi antichi (la grecità arcaica, l´arte etrusca, la bronzistica rinascimentale) e moderni, la sua capacità di incontrare il gusto di un colto e sofisticato mercato internazionale fanno di Mascherini un unicum nell´arte triestina e italiana del Novecento: un unicum che viene indagato proprio alla luce di questa sua fiduciosa apertura verso le molteplici lingue della modernità. Per questo i curatori della mostra, Flavio Fergonzi e Alessandro Del Puppo, hanno voluto proporre una mostra di contesto, divisa in dieci sezioni, che prova ad affrontare la questione dei riferimenti, del rapporto di dare e avere con altri scultori, e può restituirci la piena specificità delle scelte stilistiche di Marcello Mascherini lungo mezzo secolo di storia della scultura italiana ed europea. Di questo artista “civilissimo e barbaro”, secondo la definizione che su di lui coniò il poeta Alfonso Gatto, colpiscono, però, assieme alla capacità e al desiderio di conoscere e confrontarsi con la scena internazionale, il piacere di isolarsi nel suo mondo, e il mito, sapientemente da lui stesso alimentato, di una solitaria e sdegnosa autoreferenzialità. Mascherini, tuttavia, ha saputo coltivare un collezionismo intelligente e affezionato che gli ha permesso di raggiungere presto e mantenere per sempre un posto di rilievo tra gli scultori italiani del Xx secolo. Grazie ad una ricerca paziente e accurata, è stato possibile rintracciare opere in tutta Europa, nei più prestigiosi musei (dalla Tate Gallery al Musée Royal e al Middelheim Museum di Anversa, dal Centre Pompidou al Museum der Bildenden Kunste di Lipsia, dalla Galleria Mestrovic di Spalato al Museo Zadkine di Parigi, per citare gli stranieri, ma anche nelle gallerie d’arte moderna di Milano, Torino, Firenze e Roma) e in moltissime collezioni private di tutta Italia. Un contributo essenziale è stato fornito, naturalmente dagli eredi di Mascherini, che hanno creato un Archivio intitolato allo scultore, e dallo Studio del ‘900 di Claudia Gianferrari. La mostra “Mascherini e la scultura del Novecento”, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, è curata da Flavio Fergonzi e Alessandro Del Puppo ed è diretta da Maria Masau Dan, Direttrice del Museo Revoltella di Trieste. Catalogo edito da Electa .  
   
   
BRUNO BRUNI, ANDATA E RITORNO MOSTRA ANTOLOGICA DEL PIÙ CONOSCIUTO ARTISTA ITALIANO IN GERMANIA A PESARO PALAZZO GRADARI DAL 13 LUGLIO AL 2 SETTEMBRE  
 
Pesaro 10 luglio 2007 - “Andata e ritorno” seguendo il segno penetrante e raffinato di Bruno Bruni. È l’evento artistico dell’estate. Una mostra antologica che ripercorre la ricerca espressiva del pittore “italiano amburghese”, così come è stato ribattezzato per le origini e i luoghi elettivi della vita e del lavoro il più conosciuto artista italiano in Germania. Dagli esordi nelle terre di Pesaro e Urbino, la sua “andata” verso la creatività che lo ha condotto fino alle terre teutoniche, al “ritorno” con un omaggio ai luoghi di origine. L’esposizione, una sorta di summa dell’opera di Bruni - si potranno ammirare 150 capolavori tra disegni, tele, incisioni, sculture che propongono mondi solitari e paesaggi onirici -, si snoderà nelle stanze di Palazzo Gradari dal 13 luglio al 2 settembre per fare poi tappa a marzo al Russian museum di San Pietroburgo, la cui direttrice Evgenija Petrova sarà presente alla inaugurazione pesarese, in programma venerdì alle 18. La mostra ha il patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e dell’Ambasciata di Germania in Italia. Un rappresentante del dicastero italiano sarà al vernissage. E anche l’ambasciatore tedesco Michael H. Gerdts ha confermato la sua presenza. L’esposizione, curata dal critico Franco Basile, è una iniziativa del Comune di Pesaro, della Provincia di Pesaro e Urbino, assessorato alle attività culturali, e della Camera di commercio di Pesaro e Urbino. Accompagna l’evento espositivo un prezioso catalogo (250 pagine, Omnia comunicazione editore Fano) che riporta anche uno scritto di Renato Guttuso. Nato nel 1935 a Gradara, Bruno Bruni da oltre quarant’anni vive ad Amburgo. Ha studiato alla Hochschule für Bildende Künste del pittore e grafico Georg Gresko. Disegnatore, pittore, plastico e incisore, l’artista si è affermato nel panorama internazionale fin dagli anni Settanta: nel 1977 è stato premiato con il Senefelder per la litografia. “Bruni è un instancabile viaggiatore del tempo che accosta a uomini e cose, che esamina con stupita attenzione e che trascrive secondo un’energia che supera ogni referente possibile - scrive il critico Franco Basile -. Le sue tavole appaiono come componenti di una gotica magia su cui gli anni hanno inciso il decorso di cento e cento accadimenti. Un giorno gli fu ricordata la raccomandazione a un giovane artista da parte di Goethe secondo cui si deve agire in ogni dimensione del reale. Bruni deve aver preso buona nota del consiglio, se è vero, come è vero, che l’input di gran parte delle opere deriva dal circostante e da ciò che l’animo annette secondo un particolare metabolismo di ciò che colpisce l’occhio e la mente”. Tra gli scritti lasciati da Guttuso, nel catalogo si legge quello in cui l’artista evidenzia “la singolare personalità di Bruno Bruni, il suo stile, il suo modo di inserire le proprie immagini in una situazione e in una problematica già più avanzata rispetto alla sua stessa base. Bruno Bruni proviene dalla scuola di Amburgo: allievo (di sguincio), ed amico, di Wunderlich, amico di Hausner, di Janssen, non è certo estraneo al clima di secessione viennese che domina, da un buon decennio, quella illustre Hochschüle fur Bildende Künste. Ma non è solo il suo accento personale, la sua radice italiana a caratterizzarlo, a dargli rilievo e spicco, rispetto all’ambiente di gusto in cui si è formato. Ciò sarebbe normale per qualsiasi artista anche di doti modeste e non sarebbe stato sufficiente a fargli assumere una posizione preminente nel gruppo dei giovani artisti amburghesi, indirizzati a ricerche nuove, collegate piuttosto alle proposte e alle ‘ipotesi di lavoro’, comparse nell’arte mondiale, in questi ultimi anni”. Nel 2002 Bruni è stato nominato Cavaliere ufficiale della Repubblica italiana. Dal 1959 realizza mostre personali ad Amsterdam, Berlino, Bruxelles, Firenze, Francoforte, Amburgo, Colonia, Leningrado, Londra, Milano, Monaco, New York, Pesaro, Roma, Tokio, Urbino, Gradara, Wiesharden, Stoccarda, Kioto, Dallas. I suoi lavori si trovano in collezioni pubbliche e private italiane ed estere. .  
   
   
L’IDEA MALSANA DI UNA PITTRICE E DI UN GIOVANE SCRITTORE CORTONA, GALLERIA TRIPHÈ 15 LUGLIO – 1° AGOSTO 2007  
 
Cortona (Ar), 10 luglio 2007 - Questa mostra nasce dal desiderio di proporre le opere nate dall’incontro di una pittrice ed uno scrittore che hanno fuso le loro arti in una preziosa alchimia. Lo studio dei volti nelle sue diverse espressioni, il corpo e la carne, schiaffeggiata e scolpita da pennellate violente e velature morbide, hanno sempre caratterizzato lo stile pittorico energico e violento di Roberta Coni. L’introduzione di testi poetici che si integrano e combinano alla sua pittura nascono già nel 1999, dopo uno studio condotto sulla psicologia del disegno infantile come linguaggio grafico- pittorico. Oggi i testi si sono trasformati in segni e gesti provocatori, un matrimonio in cui la pittrice si sposa alla poesia inedita del giovane scrittore Andrea Sacconi, in cui testi e pittura si mescolano, in un febbricitante dialogo. “Pierre Bonnard affermava che ´la pittura deve tornare al suo scopo essenziale, l´esame della vita interiore degli esseri umani´. La pittura di Roberta Coni calza perfettamente ´l´”affermazione” avvalendosi di un universo di sensazioni interiori in diffusione liquida. Se dovessimo emblematizzare in pittura il passaggio sociale dalla fase solida a quella liquida di cui parla Zygmunt Bauman in ´Modus vivendi´ le figure della Coni ritengo siano le più indicate a renderne il senso: ´non sono rimasti molti terreni solidi su cui gli individui possano edificare le loro speranze di salvezza. L´insicurezza c´è e resterà qualunque cosa accada ´. Sono figure che si disciolgono nel tentativo di assumere una fattezza definitiva difficilmente sostenibile a lungo; sono protese verso la disperata ricerca di una stabile e definitiva serenità interiore. (. ). Dispiegati nell´acqua i corpi della Coni sembrano richiamare l´urlo di Munch; ma se quest´ultimo vuole sottolineare maggiormente, attraverso la sofferenza privata, l´angoscia collettiva di una società tragica e tormentata, le figure di Roberta Coni si chiudono in se stesse come in una monade, affondando ancor di più nello strato profondo della sofferenza individuale: è l´operazione introspettiva dell´essere umano in procinto di divorziare dall´acqua amniotica per ricercare nella vastità del mare esistenziale certezze, ormai, velocemente mutevoli. E´ pittura avvolta attorno ad un bandolo psicologico, dove il mezzo tecnico raggiunge livelli elevati nella comunicazione di trasparenze e dissolvenze corporee, di citazioni poetiche su fondo tela, fatte di segni rapidi e materici, al modo del maghrebino Mohamed Issiaken che ama riportare le poesie di Kadeb Yacine nei suoi dipinti. Laddove, infine, i corpi vivono al di fuori del mondo liquido, appunto nel mare esistenziale di ´incerte certezze´, la cultura di questa artista sottolinea con garbo citazioni e richiami ai grandi del passato. Subentrano, allora, forse anche esse liquide e vacillanti, le masse solide e piantate delle figure di Masaccio, luminescenze caravaggesche, alcune preziosità bizantine, pittoricamente rese con delicata e timida discrezione. ” Roberta Coni Nata nel 1976 a Marino, dove vive e lavora. Laureata in pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma. Vincitrice della borsa di studio adisu dell’Università di Roma ‘La Sapienza’, del progetto Erasmus della ‘Facultad de Bellas Artes Alonso Cano’ di Granada, Spagna e della borsa di studio della Fondazione Rotary presso l’ “Academy of Art University” di San Francisco, California. Ha partecipato al restauro marmoreo della Certosa di San Lorenzo a Padula; Tra le sue mostre personali segnaliamo Corpi nel 1997 presso Studio Se. Med. A Roma; La mia voce non ti tocca nel 1998 e Faces nel 2001 presso la Galleria Studio Opera d’Arte di Roma, Happening video-installazione nel 1999 presso il Goa by euphonic lock, Roma, Totem di Luce nel 2001 presso Palazzo Brancaccio in Roma, Ydra, il femmile specchiato il femminile sognato presso Tad conceptstore di Roma nel 2006. Ha partecipato, inoltre a diverse mostre collettive in Italia e all’estero. Il 10 giugno scorso le è stata dedicata una intera puntata del programma-documentario Art in progress sul canale Sky Leonardo Andrea Sacconi Laureato in ingegneria delle telecomunicazioni, borsista all’Istituto Regina Elena di Roma presso il laboratorio di ricerca sperimentale di sieroproteomica e farmacocinetica e Ricercatore presso Saic-nci Frederick Cprl (Clinical Proteomics Reference Lab),washington Dc, Usa. In parallelo alla sua attività di ingegnere da sempre ricerca se stesso nello scrivere, una prosa che si contamina di poesia assumendo le forme e le sfumature proprie dei dipinti, dell´istinto d´un colore pennellato, una passione persistente che si sperimenta ad ogni pagina di inchiostro vestita. E’ in lavorazione il suo primo romanzo in chiave autobiografica della sua esperienza negli Stati Uniti, un Paese,un mondo,un sentire, visto con gli occhi d´un artista in cerca della propria arte… .  
   
   
APRE LA MOSTRA"SWING, BOP & FREE - IL JAZZ DEGLI ANNI ’60" DAL 9 LUGLIO A SIENA LA MOSTRA FOTOGRAFICA TRATTA DAL LIBRO DI ROBERTO POLILLO  
 
Siena, 10 luglio 2007 - Inaugurata ieri la mostra fotografica “Swing, Bop & Free – Il jazz degli anni ’60” organizzata dalla Fondazione Siena Jazz con la collaborazione del Comune di Siena e della Marco Polillo Editore. Oltre cento ritratti in bianco e nero dei miti del jazz degli anni Sessanta. Da Louis Armstrong a Duke Ellington, da Miles Davis a Charles Mingus, passando per altri straordinari musicisti come John Coltrane, Ornette Coleman e Archie Sheepp. Una galleria di immagini firmate da Roberto Polillo ed esposte in riproduzioni e gigantografie, dal 9 luglio all’8 agosto nel Cortile del Podestà del Palazzo Pubblico di Siena in Piazza del Campo. La mostra fotografica è la prosecuzione ideale di un progetto più ampio che ha già visto la pubblicazione del libro “Swing, Bop & Free – Il jazz degli anni ’60” (Marco Polillo Editore), alla cui realizzazione ha collaborato anche l’istituzione jazzistica senese. Le immagini in mostra sono infatti, tratte dal volume che raccoglie in 180 fotografie, i ritratti di oltre 120 protagonisti della scena del jazz dell’epoca, commentati con citazioni degli stessi musicisti o con brani tratti dagli scritti di molti autori, tra i quali anche Arrigo Polillo, padre di Roberto. Si tratta di “scatti rubati” ai grandi maestri del jazz attivi in quegli anni, ritratti durante le loro esibizioni o nel dietro le quinte dei teatri. “E’ con grande soddisfazione – ha detto Franco Caroni, presidente della Fondazione Siena Jazz – che presentiamo questa galleria di ritratti dei grandi protagonisti del jazz. La mostra si svolge in contemporanea con due grandi eventi, il 17th Meeting mondiale delle Scuole di Jazz che si tiene qui a Siena dall’7 al 13 luglio e la 37ª edizione dei Seminari senesi di musica jazz che inizierà, come di consueto, il prossimo 24 luglio. Abbiamo pensato, con questa mostra, di ricordare - anche al grande pubblico e non solo agli specialisti - un periodo importantissimo nella evoluzione del jazz. Un periodo che ha fortemente influenzato gli eventi musicali internazionali e nazionali, rappresentando localmente una forte spinta per la nascita del Siena Jazz nel 1977. ” Il contesto storico di quegli anni è ben ricordato nella presentazione della mostra di Francesco Martinelli, direttore del Centro nazionale studi sul jazz “Arrigo Polillo”, sezione Ricerca della Fondazione Siena Jazz, che colloca, in particolare, la nascita del free jazz sullo sfondo delle rivolte per i diritti civili dei neri negli Stati Uniti. La mostra, ad ingresso libero, sarà aperta tutti i giorni fino all’8 agosto. Durante il periodo di apertura si svolgeranno ciclicamente piccoli concerti pomeridiani con i docenti della Fondazione Siena Jazz. .  
   
   
LA LOGGIA DEGLI ARTISTI, DOMANI “DAL SEGNO AL COLORE”  
 
 Mantova, 10 luglio 2007 - Prosegue “La Loggia degli Artisti”, la serie di esposizioni artistiche organizzate dalla Camera di Commercio di Mantova nella Loggia dei Mercanti. Dal 10 al 15 luglio 2007, nel suggestivo spazio di Palazzo Andreani, è in programma il quarto appuntamento della rassegna con la mostra “Dal segno al colore” dei pittori Valentino Genitrini e Fabio Filippini. L’inaugurazione si terrà domani martedì 10 luglio alle ore 18. 00: la mostra può essere visitata tutti i giorni dalle ore 16. 30 alle 23. 00. Valentino Genitrini, nativo di Suzzara, ha saputo conciliare la sua attività artistica con quella professionale nel campo del marketing pubblicitario, alla ricerca di una possibile connessione tra arte e industria. Contatti con situazioni e presenze artistiche sul territorio nazionale contribuiscono ad alimentare la sua esigenza di cimentarsi con la “maniera del segno e del colore”. Fabio Filippini è di Motteggiana. Pittore autodidatta, si è impegnato in un’attenta conoscenza dei movimenti artistici e nelle tecniche pittoriche dei vari tempi. Le sue opere sono collocate presso collezioni private in Italia e in Germania. La “Loggia degli Artisti” riprenderà con gli ultimi due appuntamenti del 2007 dopo la pausa estiva con le mostre di Ambrogio Brotto (dal 18 al 23 settembre) e Alberto Giuseppe Berselli (dal 2 al 7 ottobre). Il calendario completo della Loggia degli Artisti e gli approfondimenti sugli artisti possono essere consultati sul sito internet camerale (www. Mn. Camcom. It). .  
   
   
SETTIMANA MEDITERRANEA FINO AL 14 LUGLIO: MOSTRE, FILMATI, CONVEGNI, SPETTACOLI, DEGUSTAZIONI MARTEDÌ: ASSAGGI SIRIANO-LIBANESI CON PANE ITALIANO E DANZA ORIENTALE CLASSICA  
 
Milano, 10 luglio 2007 – Prosegue a Palazzo Affari ai Giureconsulti, nel pieno cuore di Milano, la Settimana Mediterranea, kermesse promossa dalla Camera di Commercio di Milano per diffondere una cultura dell’integrazione e favorire un dialogo sociale e culturale attraverso l’esperienza condivisa di musiche, colori, sapori, immagini e racconti delle diverse civiltà che si affacciano sul Mediterraneo. Fino al 14 luglio tutti i giorni dalle 11 alle 22 più di 30 incontri tra mostre, filmati, convegni, spettacoli, degustazioni con ingresso libero e gratuito. Sconti e riduzioni per visite ad alcuni musei, sale da the, locali, hammam e ristoranti per tutti coloro che si presenteranno con il depliant della manifestazione. Il depliant è distribuito gratuitamente presso Palazzo Giureconsulti, (piazza Mercanti 2, ang. Piazza Duomo), presso locali, librerie e musei che partecipano all’iniziativa, presso le biblioteche rionali di Milano. È inoltre consultabile sui siti: www. Mi. Camcom. It e www. Euro-mediterraneo. Com . Tra gli appuntamenti di martedì 10 luglio degustazione di pane italiano con piatti siriano libanesi alle ore 18,30 e alle 21 spettacolo di danza orientale classica. Tra gli appuntamenti della settimana. Mercoledì alle 21 spettacolo di danze africane con musica dal vivo, giovedì dalle 18 degustazione di olio d’oliva del Mediterraneo e alle 21 spettacolo di danze orientali, tribali e fusion, venerdì alle 17 spettacolo teatrale di favole africane per bambini e alle 21 Hilal dance, danza contemporanea egiziana, sabato alle 17 racconto israeliano animato per bambini e alle 21 danze e ritmi del deserto con danza del ventre. Per tutta la settimana dalle 11 alle 22 mostra fotografica sul Loggiato Esterno “Quelli che ce l’hanno fatta: nuove cittadinanze realizzate”, con storie di integrazione di successo a cura dell’Associazione Italo Egiziana e Mediacare, in Sala Esposizioni, “Videofestival del Mediterraneo” grazie al Piccolo Teatro Milano e "Caleidoscopio dell´Arte Sacra contemporanea", a cura degli allievi del Dipartimento Arti e Antropologia del Sacro - Accademia di belle Arti di Brera. L’occasione: 16 luglio la quinta conferenza annuale del Laboratorio Euro-mediterraneo: “Le vie dell’integrazione” con Prodi e il premier egiziano Nazif. La Camera di commercio riunisce a Milano per il quinto anno decine di rappresentanti del mondo politico, economico e imprenditoriale dei Paesi del Mediterraneo e del Golfo in una conferenza, lunedì 16 luglio, www. Euromediterraneo. Com. Un’occasione di dialogo, di confronto, di rilancio del ruolo di Milano come ponte tra Europa e Mediterraneo. Tra gli altri i premier Prodi e Nazif. “Milano è da sempre una città aperta ed internazionale – ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano – ed è il nodo tra Europa e Mediterraneo. Anche quest’anno abbiamo organizzato un tavolo ancora più ampio ed internazionale, per condividere strumenti di sviluppo diffuso. Aspettando questa quinta conferenza portiamo il Mediterraneo dentro la città con una serie di iniziative aperte ai milanesi” . “La Camera di commercio – ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali – è da anni impegnata a far crescere sia i rapporti commerciali che l’idea di piccola impresa nei Paesi della sponda sud del Mediterraneo. Vorremmo offrire strumenti concreti per contribuire alla crescita dell’area”. Il programma di martedì 10 luglio - Martedì 10 luglio alle ore 11. 00, Christian Elia, inviato di Peace Reporter esperto in Nord Africa, Medio Oriente e Balcani, affronterà il tema delle relazioni commerciali e delle politiche di sicurezza tra le due sponde del Mediterraneo che ha sempre rappresentato un luogo di scambio tra culture, lingue, merci e religioni. Seguirà alle 15. 00, Karim Metref, educatore e giornalista algerino, che nel suo intervento “Tra attrazione e diffidenza", ci racconta come i giovani mediorientali percepiscono l’Occidente. Contemporaneamente, per chi non ha ancora deciso dove andare questa estate o semplicemente per i curiosi, l’appuntamento è con l’Ente Nazionale Tunisino per il Turismo che illustrerà le mille e una bellezze della Tunisia. Alle 17. 00 la discussione si riaccende con Giuliana Kantzà, Psicanalista Lacaniana e Docente presso l’Istituto Freudiano di Milano, che interviene sul tema “Tra corpo velato e corpo esibito”. Dalle 18. 30 fino alle 20. 00, dopo un breve intervento su "Il pane italiano e i piatti del Mediterraneo" a cura di Antonio Marinoni, Presidente Associazione Panificatori di Milano e Provincia, ci si potrà deliziare il palato con la prelibata degustazione di pane italiano a cura dell’Associazione Panificatori in abbinamento ai piatti siriano-libanesi del Ristorante Aladino. Dalle 21. 00 in poi, lo spettacolo a cura dell’Associazione Zagharid ci farà viaggiare e scoprire vari paesi del Medioriente attraverso la danza orientale classica (raqs sharqui), le contaminazioni e il folklore dei vari paesi del nord Africa. Durante la Settimana Mediterranea, saranno in Mostra Permanente a Palazzo Affari ai Giureconsulti, presso il Loggiato Esterno “Quelli che ce l’hanno fatta: nuove cittadinanze realizzate”, a cura dell’Associazione Italo Egiziana e Mediacare e in Sala Esposizioni, “Videofestival del Mediterraneo”, per gentile concessione del Piccolo Teatro Milano e "Caleidoscopio dell´Arte Sacra contemporanea", a cura degli allievi del Dipartimento Arti e Antropologia del Sacro - Accademia di belle Arti di Brera. .  
   
   
MOSTRA FOTOGRAFICA GYPSIES-CIGANI DI TIBOR HUSZÀR. PARTE DI BÈ-BOLOGNAESTATE07  
 
Bologna, 10 luglio 2007 - Si è chiusa domenica 8 luglio la mostra “Gypsies-cigani” di Tibor Huszàr, prodotta da Associazione Allegra nell´ambito della rassegna La Slovacchia incontra Bologna. Il fotografo slovacco Tibor Huszàr ha esibito 60 suoi lavori, per la prima volta in Italia, a Palazzo d´Accursio a Bologna. Le sue immagini di vita del popolo rom slovacco, “più vere della realtà” come dice del suo lavoro lo scrittore Ľuboš Jurík, sono state selezionate da oltre trent´anni di scatti in bianco e nero. Questo immenso "corpus" documentaristico ha dato vita nel tempo a due libri tematici (uno di questi, "Gypsies-cigani" ora in ristampa) e verrà presto edito un nuovo libro con le fotografie più recenti. Tibor Huszàr ha accettato in occasione della mostra l´offerta di Associazione Allegra di passare una settimana a Bologna con l’intento di farne la sua "visione", un portfolio da presentare nella prossima stagione in una mostra a Bratislava. L’assessora al Turismo e Commercio del Comune di Bologna Maria Cristina Santandrea, in rappresentanza del Sindaco, si è detta felice di poter visitare con l’occasione la città di Bratislava per iniziare una collaborazione non solo culturale. La mostra si sposterà poi a Bologna dove verrà invitato il Sindaco di Bratislava Andrej Ďurkovský. Alla fine del suo soggiorno Tibor Huszàr si è detto soddisfatto del lavoro fatto a Bologna, e preparerà una serie di immagini, in bianco e nero, giocate su luce e ombra, intese non come contrasto, contrapposizione, bensì come completamento, armonia, equilibrio, come elementi che danno forma al paesaggio urbano (in particolare a quello mediterraneo) e la gente che qui vive. Una serie come nello stile di Huszàr fatta di persone, gesti, espressioni, sentimenti ed anche architetture, forme, elementi grafici… Tibor Huszàr ha avuto diverse esperienze in paesi e continenti diversi, dalle favelas del Brasile alla prima Guerra del Golfo, dai cambi politici degli anni ’90 nella Russia di Eltsin, alla Cina e Giappone, da New York agli indiani del Messico, dalle tribù del Sud Africa al teatro cecoslovacco, suo grande amore oggetto di un recente libro mounmentale. .  
   
   
FIRENZE: ETRUSCHI, I BRONZI ‘DEI FOSCHETTI’ DI SOVANA TORNANO A CASA DAL 14 LUGLIO I REPERTI SARANNO ESPOSTI IN UNA MOSTRA A PALAZZO PRETORIO  
 
Firenze, 10 luglio 2007 - Reperti rinvenuti nelle necropoli etrusche vicine a Sovana, nel comune di Sorano (Gr), ed oggi esposti o custoditi al Museo archeologico nazionale di Firenze torneranno a casa in occasione della mostra ‘Gli etruschi a Sovana, percorsi culturali e riti magici’, che si terrà nel Palazzo Pretorio della cittadina dal 14 luglio al 30 settembre prossimo. Tra i pezzi più noti che andranno ad arricchire l’esposizione ci sono i quattro bronzetti della stirpe dei Foschetti, acquistati dal Museo archeologico nel 1885 e solitamente esposti nella sala della Chimera tra i più pregevoli esempi di arte etrusca. In contemporanea alla mostra archeologica si terrà, nel capoluogo comunale, ‘Il Cortilone di Sorano’, esposizione di arte contemporanea realizzata nell’ambito della rete regionale Tra Art. “L’organizzazione di eventi culturali di qualità – spiega l’assessore regionale al turismo Anna Rita Bramerini – crea valore aggiunto e contribuisce a rendere più appetibile la nostra offerta turistica. Sorano e Sovana hanno avuto importanti riconoscimenti ottenendo anche il titolo di Patrimonio dell’umanità dall’Unesco, per questo è più che mai apprezzabile il loro impegno per qualificare ulteriormente la loro offerta attraverso iniziative come queste, che rientrano a pieno titolo nella politica regionale di valorizzazione di quelle realtà erroneamnete considerate minori. Vanno in questo senso progetti regionali come quello sulla via Francigena, quello sui ‘Percorsi di autore’ e quello dedicato appunto ai luoghi degli Etruschi”. “La cultura è una delle principali risorse turistiche della Toscana – ha continuato l’assessore – lo dimostrano i dati Irpet secondo cui il 34,8% dei visitatori sceglie le città d’arte. Anche le realtà toscane più lontane dai grandi flussi turistici possono trarne vantaggi, sfruttando, ad esempio, risorse preziose come l’archeologia. Proprio il turismo archeologico, in zone come la Val di Cecina, La Val di Cornia o la Val di Merse, arriva, sempre secondo l’Irpet, a rappresentare il 3-4% del Pil locale”. Il Comune di Sorano e le altre città delle terre del tufo vantano un patrimonio naturalistico, storico ed aritistico invidiabile, di cui la necropoli di Sovana, con le vie cave, la tomba Ildebranda, la tomba Pola e la recente scoperta dell’apparato decorativo della tomba dei Demoni alati rappresenta una delle componenti più note. La mostra ‘Gli etruschi di Sovana’ rappresenta un’occasione per approfondire la conoscenza del territorio, spaziare dall’archeologia al contemporaneo con l’esposizione del Cortilone, fermarsi a gustare sapori tipici o a beneficiare degli effetti delle acque termali. .  
   
   
PROSEGUE CON SUCCESSO IL FESTIVAL LIRICO DELLA TOSCANA NELLA STORICA SEDE DEL GIARDINO DI BOBOLI DEBUTTA LA TRAVIATA DI OPERAFESTIVAL  
 
Firenze, 10 luglio 2007 – Dopo gli straordinari successi riscossi da Rigoletto e Tosca, la stagione operistica di Operafestival 2007 prosegue con un altro straordinario debutto: martedì 10 Luglio La Traviata di Giuseppe Verdi andrà in scena nel magnifico scenario del Teatro all´aperto, allestito presso lo spazio del Parco delle Colonne, davanti alla Fontana del Nettuno ( l´ingresso è da Porta Romana). La Traviata di Giuseppe Verdi (Boboli 10/7 e 2/8; Piazza Varchi 22/7), tratta dallo scabroso romanzo La dame aux camélias di A. Dumas figlio, viene considerata l’opera più significativa e romantica di Verdi e fa parte della trilogia popolare assieme a Il Trovatore e Rigoletto. Giuseppe Verdi, al fianco del librettista F. M. Piave, trasforma la scandalosa storia in un´opera di carattere morale, con al centro un amore passionale ma anche impossibile, per condizioni sociali del tempo e per il passato mondano della protagonista. E´ forse l´opera più conosciuta al mondo, simbolo stesso di tutto il melodramma. Un mito, si potrebbe dire, quello di Violetta Valéry, celebre tragica protagonista di una delle opere più rappresentate al mondo che trova nella prestigiosa e senza dubbio unica sede del giardino all’italiana più amato del mondo, un palcoscenico ideale. Un’opera immortale La Traviata, che ha attraversato indenne tutti i mezzi artistici, letteratura, musica, cinema, pittura e anche, più recentemente, televisione. L’allestimento scenografico è affidato a Nicola Visibelli, artista fiorentino che immagina un ambiente parigino di rarefatta eleganza in totale sintonia con il sentire di Violetta. I costumi sono stati curati da Paolo Manciocchi e provengono dal prestigioso archivio storico della Casa d´Arte Cerratelli di Firenze che, insieme a Tirelli di Roma, è la più celebrata sartoria teatrale italiana. La regia è di Emiliana Paoli che parla del suo incontro con Violetta come di un “incontro privato, tra donne”, e definisce quest’opera “la storia di una forza tutta al femminile, quasi matriarcale”. Nel ruolo della tragica protagonista, l’acclamato soprano Patrizia Zanardi allieva prediletta di Renata Scotto. Il tenore Luca Canonici riproporrà, con la raffinatezza che lo ha fatto diventare il beniamino di tanti melomani, il suo Alfredo Germont. A dare voce alla figura di Germont padre lo straordinario Mauro Buda, quest’anno applauditissimo interprete, nel ruolo del Barone Scarpia, del Rigoletto Operafestival. Sul podio la storica bacchetta del M° Bruno Rigacci. .  
   
   
GOLF - INIZIANO I CAMPIONATI EUROPEI A SQUADRE LADIES, GIRLS E BOYS  
 
Milano, 10 luglio 2007 - Prendono il via i Campionati Europei a squadre delle categorie Ladies, Boys e Girls, tutti in programma dal 10 al 14 luglio. L´european Ladies Team Championship si disputa sul percorso del Golf Club Castelconturbia dove difenderanno i colori azzurri Marianna Causin, Alessandra De Luigi, Anna Roscio, Vittoria Valvassori, Alessandra Averna e Camilla Patussi. Capitana Giuliana Colavito, allenatrice Federica Dassù, preparatore atletico Mauro Citzia. Al torneo prendono parte sedici nazioni. Oltre all´Italia sono iscritte Austria, Belgio, Inghilterra, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Olanda, Norvegia, Scozia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Galles. Tra le compagini favorite la Spagna, che schiera la fortissima Carlota Ciganda insieme ad Azahara Muñoz e a Belen Mozo, la Svezia, con Pernilla Lindberg, e l´Olanda, con Dewi-claire Schreefel. L´european Girls Team Championship si svolge all´Oslo Gc, nella capitale norvegese. In campo diciannove Paesi: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Inghilterra, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Italia, Olanda, Norvegia, Portogallo, Scozia, Spagna, Svezia, Svizzera e Galles. Il team azzurro è composto da Chiara Brizzolari, Ludovica Carulli, Alessia Knight e Giulia Molinaro. Capitana Alessandra Salvi, allenatrice Anna Nistri, fisioterapista Meriem El Mekki. Le azzurre puntano al primo girone insieme a Spagna (con Marta Silva), Svezia (con Caroline Hedwall), Francia (con Emilie Alonso). Scozia (con Carly Booth) e Inghilterra (con Rachel Connor). Infine il Rold Skov Golfklub, a Skorping in Danimarca, ospita l´European Boys Team Champioship con al via venti compagini: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Inghilterra, Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Italia, Olanda, Norvegia, Portogallo, Scozia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Galles. Team azzurro con Andrea Chiapuzzo, Luca Gobbi, Matteo Manassero, Andrea Pavan, Cristiano Terragni e Claudio Viganò. Capitano Marco De Rossi, allenatore Alberto Binaghi, preparatore atletico Mauro Bertoni. Molte le formazioni in grado di accedere al primo girone, Italia compresa. Tra la compagini più agguerrite l´Inghilterra (con Tommy Fleetwood e Oscar Sharpe), la Francia (con Victor Dubuisson), l´Olanda (con Tim Sluiter e Floris De Vries), la Scozia (con James Byrne) e la Svezia (con Bjorn Akesson e Pontus Widegren). Da scoprire la Spagna nelle cui file figurano tutti nomi nuovi. I tornei si svolgono con identica formula: qualificazione su 36 buche medal (18 al giorno), quindi le compagini classificate nei primi otto posti accederanno al primo girone e si contenderanno il titolo. Le altre andranno nei flight di consolazione. European Tour: A Colin Montgomerie L´european Open, 60° Francesco Molinari - Colin Montgomerie (269 - 69 64 71 65) ha vinto lo Smurfit Kappa European Open, disputato sul percorso del The K Club a Straffan, in Irlanda. Lo scozzese ha ottenuto il 31° titolo nell´European Tour distanziando un colpo lo svedese Niclas Fasth (270 - 65 68 70 67), che alla buca 17 ha mancato il birdie per andare allo spareggio. In terza posizione con 271 il francese Gregory Havret, l´inglese Anthony Wall e i due svedesi Pelle Edberg e Peter Hanson. Un giro finale in 69 colpi (quattro birdie, un bogey, un doppio bogey), uno sotto par, non è bastato a Francesco Molinari per risalire la classifica: ha chiuso al 60° posto con 282 (71 70 72 69) intascando 9. 437 euro contro i 593. 580 che sono spettati a Montgomerie. Non hanno superato il taglio Alessandro Tadini, 69° con 142 (70 72), fuori per un colpo, ed Emanuele Canonica, 130° con 148 (72 76). Challenge Tour: Primo Titolo Per Gareth Paddison - Il ventisettenne neozelandese Gareth Paddison (273 - 70 69 68 66) ha ottenuto il suo primo successo nel Challenge Tour superando di sei colpi lo svedese Leif Westerberg (279 - 75 68 68 68) nell´Agf Allianz Open des Volcans, disputato al Golf des Volcans di Orcines in Francia. Il torneo si è concluso di lunedì a causa del maltempo che ha costretto a sospendere la giornata finale quando il vincitore doveva ancora completare cinque buche. Terzi con 282 gli inlgesi Chris Gane e Oliver Whiteley, Si sono classificati al 35° posto Lorenzo Gagli (292 - 76 73 72 71) e al 58° Edoardo Molinari (301 - 75 74 74 78). Sono usciti al taglio: 68° con 150 Alessio Bruschi (75 75), 88° con 152 Paolo Terreni (76 76), 95° con 153 Marco Crespi (79 74) e Andrea Maestroni (77 76). Us Pga Tour: K. J. Choi Sorprende Tutti - Con un giro finale in 68 colpi e il punteggio di 271 (66 67 70 68)) K. J. Choi ha colto nell´At&t National il sesto successo nel Pga Tour. Sul percorso del Congressional Cc di Bethesda, nel Maryland, il trentasettenne sud coreano di Wando ha approfittato della giornata nera del leader Stuart Appleby (parziale di 76) per sorpassarlo e poi controllare agevolmente la situazione. Al secondo posto, distanziato di tre colpi, si è classificato Steve Stricker (274 - 67 70 67 70), mentre l´australiano Appleby ha chiuso al terzo con 277 insieme a Jim Furyk e a Pat Perez. Al sesto con 278 Robert Allenby e Tiger Woods, che è rimasto nel 70 del par dopo una partenza disastrosa (due bogey, un doppio bogey e un birdie) e un bel recupero nelle buche di rientro (quattro birdie e un bogey). Poco più indietro Mike Weir, 8° con 279, e Vijay Singh, 12° con 280. .  
   
   
PARAPENDIO MONDIALE E PER DISABILI  
 
Torino, 10 luglio 2007 - Dal 15 al 21 luglio Lecco e il suo territorio ospiteranno una tappa della Coppa del Mondo di parapendio 2007. Le altre si sono svolte o si svolgeranno ad Ibaraki, in Giappone, a Ager in Spagna, a Kayseri in Turchia ed a Tucuman in Argentina. Parteciperanno 120 tra i migliori piloti del mondo, compresi una ventina di Italiani. La competizione interesserà anche le province di Bergamo e Como, visto che con buone condizioni meteo in altre occasioni si percorsero anche di 80-100 km per manche, raggiungendo dal monte Cornizzolo, sopra Suello, la Valsassina, le prealpi Orobiche e, dalla parte opposta la zona di Brunate e Como. Si tratta della sesta edizione di Coppa del Mondo che si tiene nel lecchese, organizzata dall´Aero Club Lecco in collaborazione con la scuola di volo Parapendio Lecco, del Parapendio Club Scurbatt e Cornizzolo Eventi. Per domenica 22 luglio a Chialamberto (Torino), nelle valli di Lanzo, la scuola di volo in parapendio "Peter Pan", con i club Baratonga e Velum Volitans, ha organizzato "Paravolando", un progetto che si pone come obiettivo quello di dare la possibilità a tutti di vivere il movimento a tre dimensioni, cioè volare. In questo caso in parapendio, un mezzo semplice, spartano, ma che genera sensazioni impareggiabili, come galleggiare nell´aria senza motore, immersi nel silenzio di panorami mozzafiato. Questa volta a godere delle emozioni che si provano visitando il cielo saranno i portatori di handicap. Per loro gli organizzatori si sono dotati di apposite carrozzine adatte a decollare ed atterrare, sotto la guida esperta degli istruttori della scuola. Non sono mancati riconoscimenti da parte del Comune di Chialamberto, della Comunità Montana Valli di Lanzo e la collaborazione del Consorzio Operatori Turistici Valli di Lanzo. La giornata avrà inizio con il ritrovo in atterraggio alle 9,00 e proseguirà con le attività di volo fino alle 19. Seguirà una grigliata per tutti gli intervenuti. .