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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 08 Aprile 2008 |
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MEDITERRANEO, PRESENTATI I RISULTATI DEL PROGETTO "MESFIDE" PER IL RILANCIO DELLA PESCA ARTIGIANALE |
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Palermo - Fino a qualche decennio fa, nel nostro Paese, venivano consumate circa 150 specie ittiche. Oggi sulle nostre tavole arrivano, sì e no, 40 specie di pesce e, di queste, le più richieste dal mercato sono appena dieci. Da qui la necessità di una riscoperta di specie ittiche erroneamente considerate “povere” che costituiscono, invece, un inestimabile patrimonio economico, alimentare, gastronomico e culturale. A questo grande tema si lega il rilancio della pesca artigianale, un settore ricco di tradizione e di storia che, pur rappresentando una peculiarità in tutta l’area del Mediterraneo, riveste attualmente un ruolo marginale. Il progetto Mesfide (Mediterranean small craft fishery and development), i cui risultati sono stati presentati questa mattina a Palermo, punta proprio a rilanciare questo settore. Il progetto, finanziato con risorse del “Pic Interreg” dell’Unione europea, è stato sviluppato, a partire dal luglio del 2006, in alcune aree pilota della Sicilia (capofila dell’iniziativa con il Dipartimento regionale della Pesca), della Grecia e di Cipro, con risultati e raffronti poi trasferiti anche in Egitto. All’iniziativa hanno preso parte l’Istituto Zooprofilattico sperimentale per la Sicilia, l’Istituto per l’ambiente marino costiero del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche), l’Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare, il consorzio Plemmiro di Siracusa e i rappresentati del mondo scientifico degli altri Paesi coinvolti nel progetto. Nel corso del convegno, andato in scena a Palazzo Steri, è stata più volte ribadita la necessità di interventi concreti in favore della pesca artigianale siciliana che, come un po’ tutto il settore, versa oggi in una condizione di crisi. “Questo progetto, voluto dall’Unione europea - ha sottolineato Franco Andaloro, biologo marino dell’Istituto centrale per la ricerca scientifica applicata al mare - è la dimostrazione del reale interesse finalmente maturato dai vertici comunitari verso questo settore. La pesca artigianale e, in generale, un po’ tutto il pianeta pesca della Sicilia vive oggi un momento difficile. Che non sempre è riconducibile all’impoverimento del mare. A creare problemi alla pesca contribuiscono altri fattori: cambiamento climatico, pesca illegale e inquinamento, per non parlare delle coste troppo spesso e in troppi casi oggetto di speculazioni edilizie”. “Oggi, per rilanciare la pesca artigianale - ha aggiunto Andaloro - c’è una grande opportunità: le risorse del Fep, il Fondo europeo per la pesca. Dietro la pesca artigianale c’è un mondo, in tanti casi trascurato, se non dimenticato, che ha invece tutti i numeri per diventare un punto di riferimento per i giovani che vogliono lavorare in questo settore. Penso alle specie ittiche da valorizzare. E alle antiche ricette che rischiavano di perdersi e che, grazie a questo progetto, sono state rispolverate e riproposte al grande pubblico. Il rilancio della pesca artigianale, attività diffusa in tante aree costiere dell’Isola, passa così da un legame sempre più stretto con il turismo e con la riscoperta di antiche tradizioni gastronomiche e culturali”. In Sicilia, oggi, operano circa 20 mila pescatori (dato che non considera l’indotto). Di questi, il 70% circa sono pescatori artigianali che, però, catturano il 30% di tutto il pescato. Dal progetto Mesfide viene fuori che, nonostante la marginalità, questo settore è ancora vitale in tutta l’area del Mediterraneo. La ricerca effettuata ha puntato i riflettori sulla piccola pesca e sulle attrezzature utilizzate. Non sono mancate le campionature del pescato in tute le aree interessate dal progetto. Rilievi che hanno evidenziato la bontà del prodotto. Uno studio che è servito anche per riscoprire beni storici (per esempio, le vecchie tonnare), antropologici, musicali e gastronomici. Nelle isole del mare Egeo, per esempio, sono state censite centinaia di antiche ricette fatte di prodotti del mare e della terra, che rischiavano di andare perdute. Puntuale l’analisi su alcune specie ittiche sottoutilizzate, per esempio, l’alalunga a Cipro e Milazzo, la lampuga (pesce che in Sicilia è conosciuto con il nome di capone) a Siracusa; e, ancora, sempre per restare in Sicilia, il fanfalo, la picara, il barracuda del Mediterraneo. Quindi la spatola, lo scorfano, la tracina la gallinella e la cerchia. Ai lavori è intervenuto anche il dirigente del Dipartimento Pesca della Regione, Maurizio Agnese, che ha ribadito l’impegno dell’amministrazione per il rilancio della pesca artigianale a partire proprio dall’utilizzazione delle risorse Fep, 150 milioni di euro da spendere per le marinerie siciliane nei prossimi sei anni. . |
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UN CHILO DI PANE COMUNE A 1 EURO IN TUTTA L´EMILIA-ROMAGNA. LA REGIONE FIRMA L´ACCORDO PER BLOCCARE IL PREZZO PER SEI MESI CON ANCD E ACCDA, NORDICONAD, CONAD CENTRO NORD, COMMERCIANTI INDIPENDENTI ASSOCIATI, COOP NORDEST, COOP ESTENSE, COOP ADRIATICA, COOP RENO, COOP ERIDANA. |
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Bologna – Bloccare il prezzo del pane comune a 1 euro al chilo a partire da aprile, per un periodo sperimentale di sei mesi. Su tutto il territorio dell’Emilia-romagna, da Piacenza a Rimini. Far sì che il prodotto sia sempre disponibile per i consumatori e ben riconoscibile, con tanto di apposita informazione. Sono i punti dell’accordo che la Regione Emilia-romagna ha siglato oggi con i rappresentanti di Ancd (Associazione nazionale cooperative tra dettaglianti) e Accda (Associazione cooperative di consumatori del distretto adriatico), Nordiconad, Conad Centro Nord, Commercianti Indipendenti Associati, Coop Nordest, Coop Estense, Coop Adriatica, Coop Reno, Coop Eridana. L´idea di promuovere un´iniziativa per difendere il potere di acquisto delle famiglie a partire dall´alimento base, il pane, è nata dal Centro formazione e ricerca Don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana. “Abbiamo valutato la proposta con i gruppi della grande distribuzione organizzata e le associazioni del commercio – ha spiegato Guido Pasi, assessore al Commercio della Regione – . Alla fine abbiamo deciso di partire con chi ci stava. L’utilità sociale di quest’iniziativa è assolutamente evidente, dal momento che va incontro a un’esigenza reale delle famiglie, dei consumatori, in particolare di chi fa fatica a fare la spesa”. La firma di oggi “è un primo passo: cercheremo di creare altre opportunità d’acquisto a prezzi calmierati. In quest’ottica ci sono già esperienze in alcune città; aldilà delle intese locali – ha concluso l’assessore – la nostra intenzione è di raggiungere accordi a livello regionale”. In base all’accordo la Regione monitorerà l´andamento dell´iniziativa per favorire la massima informazione ai consumatori, utilizzando tutti i mezzi a disposizione, e la corretta applicazione di quanto si è stipulato. Le imprese sottoscrittrici e le loro associazioni si sono impegnate a fissare a un 1 al chilo il prezzo di vendita del pane tipo “0” bloccando i prezzi per un periodo di sei mesi a partire da aprile, e a rendere disponibile il prodotto – nella pezzatura da un chilo – in tutti i punti di vendita con la propria insegna sul territorio dell´Emilia-romagna per l’intera durata del periodo in cui è in vigore l’accordo. Quanto costa il pane in Emilia-romagna: Bologna, Ferrara, Modena, Piacenza e Rimini a confronto A Bologna, nell’ottobre del 2007, comprare un chilo di caffè tostato voleva dire spendere mediamente 8,98 euro. A febbraio 2008 il prezzo era salito a 9,12 euro. Anche il pollo nel frattempo è aumentato: da 4,06 a 4,19 euro al chilo. Sono alcune delle cifre disponibili sul sito dell’Osservatorio regionale prezzi e tariffe: la Regione, in base a un accordo stipulato con l’Istat e il ministero per lo Sviluppo economico, acquisisce parte dei dati rilevati dagli uffici comunali di statistica – la totalità viene inviata all’Istat per il famoso “paniere” – per definire invece un proprio paniere regionale, di dimensioni più ridotte (circa 80 tra beni e servizi maggiormente rappresentativi dei consumi delle famiglie, secondo i dati di contabilità nazionale). Se si prende in considerazione il pane, a Bologna nel mese di febbraio 2008, su un campione di 28 esercizi, un chilo di pane costava in media 3,45 euro (prezzo minimo 1,39 euro, massimo 4,80 euro). A Ferrara invece, su 8 esercizi rilevati, un chilo di pane costava mediamente 4,94 euro (prezzo minimo 3,45 euro, massimo 6 euro). Sempre a febbraio scorso a Modena, su un campione di 18 esercizi, il costo medio del pane al chilo era di 3,44 euro (minimo 1,93 euro, massimo 4,50). Su 10 rilevazioni svolte a Piacenza, il prezzo più basso per un chilo di pane era di 2,60 euro, il più alto 3,75, per una media di 3,11 euro. Infine Rimini: su 14 rilevazioni, il costo medio di un chilo di pane risultava essere 3,61 euro al chilo (minimo 2,50 euro, massimo 4,90). Prezzi analoghi sono stati rilevati a gennaio 2008 e a dicembre 2007. Ma un raffronto con quelli di gennaio e ottobre 2007 indica un incremento: a Bologna un chilo di pane a gennaio 2007 costava mediamente 3,16 euro, diventati 3,34 euro nel mese di ottobre, per arrivare a quota 3,45 a febbraio 2008. A Ferrara si è passati da 4,73 euro in media al chilo (gennaio 2007) a 4,84 (ottobre 2007) ai 4,94 rilevati a febbraio 2008. A Modena da 3,24 (gennaio 2007) a 3,40 (ottobre 2007) a 3,44 (febbraio 2008). Prezzi aumentati anche a Piacenza (da 2,93 euro al chilo in media a 3,03 a 3,11) e a Rimini: da 3,25 euro a gennaio 2007 ai 3,52 di ottobre 2007, per arrivare ai 3,61 di febbraio 2008. Http://www. Regione. Emilia-romagna. It/osservatorioprezzi/ . |
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LE TECNOLOGIE FISICHE AL SERVIZIO DEL BUON CIBO DAL 10 AL 22 APRILE SI TERRÀ ALLA CITTÀ DELLA SCIENZA DI NAPOLI, SCIENCE FOR FOOD: TECNOLOGIE FISICHE PER IL SETTORE AGROALIMENTARE |
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Conserve di pomodoro e arance rosse di Sicilia, vini e acque minerali, formaggi tipici e frutta di stagione: la qualità dei cibi e delle bevande e la tutela del consumatore sono al centro dell´attenzione di Science for Food, iniziativa promossa da Infm-cnr con il finanziamento del Ministero per lo Sviluppo economico e il sostegno della Compagnia di San Paolo. L´iniziativa si propone di presentare ad aziende e consumatori le tecnologie fisiche per il settore agroalimentare. Science for Food nasce nell’ambito del progetto Time (Tecnologie Innovative per il Mezzogiorno) e si articola in una mostra interattiva - che consente di vedere all´opera alcuni dispositivi per l´analisi e il trattamento dei cibi sviluppati da Infm-cnr (Città della Scienza, 11-22 aprile) - realizzata in collaborazione con Cnr-psc e in un convegno (Città della Scienza, 10 aprile) che offrirà l’opportunità per riflettere sull´innovazione tecnologica nel settore agroalimentare. Esponenti delle istituzioni nazionali e locali, ricercatori e imprenditori affronteranno, in particolare, le politiche adottate in Italia e in Europa e i temi del trasferimento tecnologico dal laboratorio alla produzione e al confezionamento di cibi e bevande. Pellicole per gli imballaggi nanostrutturate, risonanza magnetica, spettroscopia laser, sensori e nasi elettronici: le tecnologie fisiche possono oggi offrire alle aziende impegnate nella produzione e commercializzazione dei cibi strumenti efficaci e di facile impiego. Una prima applicazione, già sperimentata da Infm-cnr in collaborazione con La Doria, è l´uso dei nasi elettronici per il controllo qualità delle conserve di pomodoro. Science for Food offre una panoramica delle attività sviluppate da Infm-cnr e vuole favorire un incontro diretto tra ricercatori e aziende con il comune obiettivo di migliorare la qualità dei prodotti agroalimentari e accrescere la tutela del consumatore. . |
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BENEVENTO – TAVOLO TECNICO PER TUTELARE LA FILIERA CASEARIA |
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Su invito e impulso del presidente della Camera di Commercio di Benevento, Gennaro Masiello, si sono incontrati tutti gli attori della filiera lattiero-casearia per valorizzare le produzioni sannite, evitando che eventuali problemi di altre aree territoriali possano comprometterne l’immagine e i livelli di consumo, con negative ripercussioni su tutto il circuito economico provinciale. I soggetti intervenuti sono: Giuseppe Mascia del Dipartimento Prevenzione Servizio Veterinario di Igiene degli Allevamenti e delle produzioni zootecniche; Fiorentino Materiale del Dipartimento Servizio Sanità Animale; Gianpaolo parente dello Stapacepica, Assessorato regionale Agricoltura; Paola Pastore, presidente Sezione Lattiero-casearia Confinduatria Benevento, accompagnata dal direttore Sergio Vitale; Luigi Auriemma, direttore Coldiretti Benevento; Manfredi Pascarella, direttore Confagricoltura Benevento e Lorenzo Urbano dell’Aprozis. A conclusione dell’incontro hanno dato vita ad un apposito tavolo tecnico-operativo, teso ad affrontare la problematica. Gli intervenuti hanno innanzitutto concordato di sviluppare una corretta comunicazione che eviti le distorsioni, i facili allarmismi e le inutili psicosi nei confronti dei cittadini consumatori. Il rappresentante dell’Asl, ha ribadito che i controlli vengono effettuati non da ieri, bensì da diversi anni e, nello specifico, sin dal 2003, inoltre, che tali costanti e sistematici monitoraggi non hanno mai evidenziato la presenza di diossina. Nei prossimi giorni continueranno i controlli periodici sul latte che saranno resi noti a mezzo stampa. Sia la parte agricola, sia la parte industriale, per evitare che dietro la psicosi si possano ingenerare processi speculativi, hanno assunto l’impegno comune, a tutela dei propri rappresentati, a perseguire eventuali comportamenti anomali. Inoltre, la parte agricola e la parte industriale, continueranno le loro azioni per l’ulteriore tutela e valorizzazione dell’intera filiera lattiero-caseiaria, in piena sinergia con gli Enti preposti. Tutte le componenti del tavolo tecnico, hanno ravvisato nei controlli periodici e sistematici il punto di forza e l’elemento di garanzia per fornire sicurezza, qualità e tipicità delle produzioni locali. . |
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VALSOIA S.P.A.: IL CDA APPROVA IL PROGETTO DI BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2007 RICAVI DI VENDITA: € 54,806 MLN (€ 50,798 MLN 2006). |
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Bologna, – Valsoia S. P. A. , ha approvato il 27 marzo il Progetto di Bilancio dell’esercizio 2007. Nella tabella seguente si riepilogano i principali risultati e gli indicatori di performance del 2007 a conferma di un andamento della gestione molto positivo.
Descrizione |
31. 12. 2007 |
31. 12. 2006 |
Variazione |
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Euro |
% |
Euro |
% |
Euro |
% |
Ricavi di vendita |
54. 806 |
100,0 |
50. 798 |
100,0 |
4. 008 |
+7,9 |
Valore della produzione |
55. 723 |
101,7 |
51. 278 |
100,9 |
4. 445 |
+8,7 |
Risultato operativo Lordo (Ebitda) |
7. 746 |
14,1 |
5. 743 |
11,3 |
2. 003 |
+34,9 |
Risultato operativo netto (Ebit) |
5. 771 |
10,5 |
3. 874 |
7. 6 |
1. 897 |
+49,0 |
Risultato ante imposte |
5. 729 |
10,4 |
3. 776 |
7,4 |
1. 953 |
+51,7 |
Utile netto |
3. 223 |
5,9 |
1. 996 |
3,9 |
1. 227 |
+61,5 | Il Consiglio di Amministrazione di Valsoia S. P. A. Proporrà all’Assemblea degli Azionisti, convocata per il 29 aprile 2008, la distribuzione di un dividendo di Euro 0,130 per azione da mettersi in pagamento a partire dal 15 maggio 2008 (data di stacco: 12 maggio 2008). I ricavi di vendita hanno registrato un incremento del 7,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente passando da € 50,8 milioni a € 54,8 milioni. Si valuta tale risultato molto positivo nel confronto con il tasso di sviluppo 2007 del mercato alimentare Gdo in Italia pari al 2,7% (elaborazione della società su dati Ac Nielsen) ed in considerazione di un contesto generale di sensibile rallentamento dei consumi registratosi nell’ultima parte dell’anno. Nella tabella successiva si riepiloga l’andamento delle vendite sul mercato italiano per famiglia di prodotto.
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Variazione % |
Bevande vegetali |
+9,4 |
Gelati |
-0,8 |
Dessert vegetali |
+24,2 |
Meal solutions |
+4,1 |
Altri prodotti vegetali |
+9,0 | Come si evince dalla tabella soprariportata l’andamento delle vendite ha registrato un andamento diversificato: ottima perfermance dei dessert vegetali (+24%), tassi di crescita soddisfacenti sono stati registrati dalle bevande e dagli altri prodotti vegetali. E’ da considerarsi altresì positivo il risultato del gelato, sostanzialmente stabile rispetto all’esercizio precedente, in considerazione dell’ingresso nel mercato di un importante player. L’ebitda margin (14,1% nel 2007) registra un sensibile incremento rispetto all’esercizio precedente, grazie al contenimento dei costi operativi e alla crescita del volume d’affari. Si segnala peraltro che il confronto con il 2006 risulta influenzato dai costi non ricorrenti che gravavano su tale esercizio, relativi al processo di quotazione, pari a 643 mila Euro. La posizione finanziaria netta è positiva per € 4,881 milioni, in sensibile crescita rispetto al 31 dicembre 2006 (€ 2,706 milioni). L’incremento della posizione finanziaria netta è dovuto al cash flow generato dalla gestione corrente solo parzialmente assorbito dagli investimenti e da uscite di carattere finanziario. Evoluzione prevedibile della gestione I dati relativi ai primi mesi del 2008 rilevano, a fronte di ricavi vendita sostanzialmente stabili, un’elevata incidenza dei costi di acquisto dovuto all’elevato livello dei prezzi delle materie prime con possibili ripercussioni sulla redditività aziendale. Lorenzo Sassoli de Bianchi, Presidente di Valsoia S. P. A. , ha così commentato i risultati: “I brillanti risultati del 2007 confermano la validità del modello di business di Valsoia. Il recupero di redditività nell’esercizio passato testimonia come la flessibilità operativa e gestionale siano il complemento necessario per quest’azienda. L’attuale fase di turbolenza sui mercati ci spinge alla prudenza per quanto riguarda le previsioni circa il 2008”. In ottemperanza al Regolamento dei mercati di Borsa Italiana in vigore dal 7 agosto 2007 si riportano le seguenti informazioni: · ex art. 2A. 3. 2: a) data di inizio delle negoziazioni: 14 luglio 2006 b) Listing Partner della quotazione: Abaxbank · ex art. 2A. 2. 1, comma 5:
Requisiti mercato Expandi1 |
Valsoia |
Risultato Netto |
€ 3,223 mln |
Risultato attività correnti |
€ 5,728 mln |
Risultato operativo lordo |
€ 7,746 mln |
Posizione Finanziaria Netta |
€ (4,657) mln |
Posiz. Finanz. Netta /Risultato Operativo Lordo |
n. A. | Si conferma pertanto che, alla data odierna, la società è in possesso di tutti i requisiti necessari per l’iscrizione e la permanenza sul mercato Expandi, come previsto da Borsa Italiana nelle Istruzioni al Regolamento stesso. . |
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LA GENUINITA’ DEI CIBI PASSA PER LA TECNOLOGIA |
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“Si è quello che si mangia”, dice un vecchio proverbio, e un sempre maggior numero di persone lo pensa, in Italia e in tutto il mondo. E vuole mangiare di qualità per essere di qualità. Da qui una richiesta sempre più forte da parte del pubblico di genuinità e “naturalità” dei cibi, che modifica le abitudini di acquisto e che apre al settore agroalimentare italiano, e a quello parmense in particolare, vista la sua vocazione alla qualità, grandi opportunità ma pone anche sfide complesse. Una per tutte: come coniugare le richieste del pubblico, l’ormai raggiunta globalizzazione dei mercati di sbocco (i cibi fanno migliaia di chilometri, non più solo decine o centinaia), l’evoluzione delle normative, con le esigenze economiche e di processo di quello che è un settore industrializzato a tutti gli effetti ? Come sempre, applicando maggiore e migliore tecnologia nel confezionamento e imballaggio dei prodotti alimentari, creando cibi che mantengano le loro caratteristiche organolettiche, nutrizionali e sanitarie da una parte e l’economicità della produzione industriale dall’altra, per il consumatore globale. A queste tecnologie della genuinità è dedicata la prima della serie 2008 delle Giornate dell’Innovazione della Camera di Commercio di Parma. Il seminario, “Tecnologie e materiali per il confezionamento alimentare di nuova generazione” si svolgerà nell’arco dell’intera giornata del prossimo 8 aprile presso il Centro Congressi della Camera di Commercio di Parma in Via Verdi 2 a partire alle ore 9. 30. L’incontro, aperto agli operatori del settore, darà un quadro quanto più possibile concreto, i parametri necessari per esaminarne la possibile applicazione dei processi di confezionamento ad alta tecnologia, dei materiali avanzati e dei procedimenti di conservazione e sterilizzazione senza additivi, offrendo un panorama di quanto disponibile sul mercato e in preparazione nei laboratori di ricerca per utilizzo da parte dei produttori alimentari. Particolare spazio verrà dato all’attività dei laboratori di ricerca attivi nel parmense e alle esperienze delle aziende utilizzatrici e fornitrici. La partecipazione alle Giornate dell’Innovazione è gratuita previa registrazione che è possibile effettuare anche online all’indirizzo www. Pr. Camcom. It/innovazione/iscrizione_online. Htm . |
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CAGLIARI, BUE ROSSO, DALLA REGIONE NESSUNA DISCRIMINAZIONE |
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Le razze che corrono maggiormente il rischio di estinguersi avranno la precedenza nelle graduatorie che verranno stilate per accedere ai finanziamenti, perché la Regione ritiene, nel rispetto dello spirito della norma, di stabilire punteggi di premialità inversamente proporzionale al numero degli animali registrati. In sostanza, andrà più punteggio alle razze che contano meno capi e che quindi sono più a rischio. Si tratta di criteri di valutazione che sono stati comunicati e concordati alle associazioni di categoria nel corso di una delle ultime e recenti riunioni del Tavolo verde, e sui quali non erano state sollevate obiezioni. L’assessorato regionale dell’Agricoltura replica alle accuse lanciate in questi giorni da Coldiretti di Oristano, che aveva parlato di scarsa sensibilità della Regione nei confronti del Bue Rosso, patrimonio zootecnico del Montiferru. Alcune specie, come il Suino sardo, avranno un punteggio maggiore rispetto alle razze bovine o caprine, ma solo perché il Suino corre più rischi di abbandono. Per lo stesso motivo, il Bue Rosso, visto il minor numero di capi e quindi il pericolo maggiore di estinzione, è stato maggiormente tutelato rispetto agli altri bovini e alla Capra sarda nell’attribuzione dei punteggi. In questo contesto, gli allevatori del Montiferru non devono temere la presenza di appena 90 capi suini iscritti in 8 allevamenti, che assorbiranno appena 45mila euro di risorse del Psr nel quinquennio di impegno, rispetto ai 1. 800 bovini della razza sardo-modicana (il bue rosso) per i quali si prevede di assegnare circa 2 milioni di euro. . |
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APPROVATO IL PIANO ITTICO PROVINCIALE DI RAVENNA |
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Il consiglio provinciale ha approvato a maggioranza – astenuti i gruppi An-il popolo della libertà, Fi-verso il nuovo partito dei moderati e dei liberali e Udc – il programma ittico provinciale. Con tale programma, di durata quinquennale (2006-10), la Provincia coordina e programma gli interventi in materia di fauna ittica e di pesca previsti nel Piano ittico regionale e nel Piano ittico di bacino. In particolare, indica obiettivi concreti quali l´organizzazione delle acque interne ai fini della pesca; la regolamentazione della pesca; l´articolazione gestionale delle relative attività con il coinvolgimento dell´associazionismo anche ambientalista/protezionistico; gli orientamenti per la salvaguardia delle caratteristiche chimico-fisiche delle acque; gli orientamenti di conservazione, tutela e sviluppo della fauna ittica e del suo ambiente; le attività ittiche imprenditoriali; la prevenzione e la repressione degli illeciti. Tra gli obiettivi principali del programma, figura il recupero e l´incremento delle popolazioni ittiche autoctone e il miglioramento dell´ambiente in cui esse vivono, il contenimento delle specie alloctone, l´acquisizione e l´aggiornamento dei dati relativi all´ittiofauna e le iniziative di formazione culturale. Le risorse finanziarie che si renderanno necessarie alla realizzazione degli interventi ammontano a 740 mila euro in tutto il quinquennio 2006/2010. Tali risorse troveranno una più puntuale e particolareggiata codificazione in seno ai singoli piani stralcio da elaborarsi annualmente, in funzione delle decisioni delle Commissioni Ittiche di Bacino. . |
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RISPOSTE PER L’ALLEVAMENTO DA LATTE DI MONTAGNA (IL CONVEGNO DELLA CIA DI REGGIO EMILIA PER LA ZONA MONTANA HA ESAMINATO I NUOVI VENTI DI CRISI CHE SOFFIANO SUL “RE DEI FORMAGGI”) |
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“I prezzi del Parmigiano-reggiano non si giustificano per l’attuale situazione di mercato, particolarmente nell’area appenninica dove i costi sono maggiori ma anche la qualità trova maggiore riconoscimento”. E’ il giudizio espresso nel convegno della Cia sul Parmigiano Reggiano di montagna. Nell’analisi di Giorgio Davoli della Cia reggiana, è stato analizzato perché la situazione si può definire anomala: la produzione 2007 si è fermata a 3. 080. 000 forme, -0,50% circa sul 2006; tendenza che continua da gennaio 2008 con un -0,39%. Le giacenze al 31 gennaio 2008 erano dell’1. 3% più elevate rispetto alla stessa data del 2007, l’aumento ha interessato il solo formaggio di età inferiore ai 12 mesi; le scorte di formaggio di oltre 1 anno si sono infatti ridotte del 5. 3%. Tendenza che evidenzia che forse il nostro prodotto viene consumato più fresco, d’altronde confermato dai prezzi sostenuti del rigato e sbiancato. I consumi domestici del 2007 mostrano un aumento degli acquisti di Parmigiano-reggiano dello 0,9%, la quota di mercato del Parmigiano Reggiano, sul totale al consumo dei formaggi duri si è mantenuta al 31%, con un incremento negli iper e super mercati del +3%. Gli acquisti sono comunque aumentati più della media dell’intera categoria dei formaggi duri, per i quali i dati rilevati evidenziano una sostanziale stabilità (+0,2%). “In gennaio –ha affermato Davoli- è iniziata la contrattazione del formaggio prodotto nel 2007, rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente in febbraio il collocamento ha interessato una percentuale di prodotto maggiore 7,8% rispetto al 6,7%, ma sono in calo i prezzi nei primi due mesi dell’anno con medie di euro /kg 8,37 in gennaio, 7,95 in febbraio, sicuramente ancora più basso sarà per il mese di marzo, date le informazioni sulle vendite in questi giorni”. Per reagire a questi nuovi venti di crisi, ha affermato Davoli e ribadito il presidente Ivan Bertolini nelle conclusioni, occorrerebbe oggi un consorzio del formaggio obbligatorio, una forte associazione di prodotto a latere del consorzio stesso. Intanto, si potrebbero almeno condividere tre o quattro elementi strategici urgenti da mettere in campo e trovarci veramente d’accordo per una loro applicazione. Si tratta di attuare la “scolmatura” di almeno il 10% nell’immediato per uscire dalla sovrapproduzione e quindi avere maggiore controllo delle quantità introdotte sui mercati, trasferendo parte del latte all’uso alimentare; mettere poi mano alla marchiatura dallo sbiancato, al rigato (dove non c’è crisi), da parte del Consorzio con un ritiro controllato dal mercato di questo prodotto; una politica commerciale di ampio respiro e prospettiva che guardi all’export con più convinzione, aiutando chi veramente porta il prodotto all’estero e conquista nuovi mercati, ed attuare una pubblicità mirata nei Paesi dove è possibile sviluppare il mercato. “Serve un patto e rapporti più organici di filiera –ha detto Davoli- se vogliamo contrastare un’azione orchestrata da parte di società commerciali che fanno lievitare e scendere ad arte i prezzi con forti speculazioni. Serve realizzare una maggiore distintività dagli altri grana accentuando la qualità. Per la montagna, occorre trovare anche una risposta adeguata alla difesa della produzione, in vista dello smantellamento delle quote latte previsto per il 2015”. L’intervento della Presidente della Comunità Montana Nilde Montemerli ha sottolineato l’esigenza di aprire il settore agricolo a tutto il contesto produttivo della zona montana come elemento di qualità diffusa del territorio, per fare squadra territoriale. Eros Valenti, vice presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, analizzando la situazione difficile e persistente del mercato del Parmigiano Reggiano ha sostenuto la necessità di creare un Consorzio di tutela obbligatorio cercando di coinvolgere tutte le istituzioni, affinché i produttori trovino un interlocutore unico e partecipato per vendere il loro prodotto, cosa che non è possibile oggi, considerato l’attuale statuto del Consorzio. Davide Barchi della Regione Emilia-romagna si è soffermato sulla troppa burocrazia; sostenendo che va ricercato un maggiore coordinamento tra le regioni e le realtà locali per gestire normative come la direttiva Nitrati. La stessa amministrazione pubblica rischia di soffocare. L’agricoltura direttamente utilizza una parte importante dei fondi comunitari, che vanno ancora sostenuti e mantenuti, visto il beneficio diretto al territorio in generale e non solo al settore agricolo. Ci ancora spazi per ridurre i costi produttivi nelle aziende, in specifico nel settore zootecnico migliorando i sistemi di allevamento e delle produzioni del latte. . |
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Volete essere aggiornati sulle tecniche e sulle iniziative per operare all’estero con un linguaggio semplice ed immediato? C’è Newsmercati, la newsletter gratuita per le aziende: innovativa nella forma e tecnica nei contenuti, con cadenza quindicinale invia tramite e-mail articoli sui principali temi del commercio internazionale e segnalazioni delle iniziative organizzate in Italia e all’estero a favore delle imprese. Newsmercati è realizzata dal Gruppo delle strutture camerali per l´internazionalizzazione. Promos - azienda speciale per le attività internazionali della Camera di Commercio di Milano - coordina il progetto e ospita la redazione che si avvale dei contributi di autorevoli esperti in materia di commercio estero e di partner istituzionali quali Sace, Simest, Agenzia delle Entrate (www. Fisconelmondo. It), Icc Italia – Comitato nazionale italiano della Camera di Commercio Internazionale. E le imprese gradiscono: sono oltre 26. 000 le imprese iscritte al servizio, che coinvolge in tutta Italia oltre 30 Camere di commercio. Gli articoli più letti degli ultimi mesi trattano i seguenti argomenti: Incoterms 2000, il nuovo sistema doganale Ecs – export control system e il Visto Uscire Informatizzato, le recenti norme sui crediti documentari. “La Camera di commercio di Milano è molto attenta all’innovazione diffusa e all’evoluzione dei servizi attraverso la rete - ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, Segretario generale della Camera di Commercio di Milano -. Tra gli strumenti di lavoro e di approfondimento che la Camera di Commercio di Milano, attraverso Promos, mette a disposizione delle imprese, Newsmercati, si contraddistingue per il taglio pratico e per una costante attenzione alle preferenze dei lettori”. I contenuti della newsletter, realizzati da professionisti affermati nell’ambito del commercio internazionale, trattano temi quali: fiscalità, dogane, trasporti, contrattualistica, pagamenti, marchi e brevetti, strumenti assicurativi e finanziari. Ma anche iniziative con gli incontri e le missioni d’affari in Italia e all’estero, le fiere, i convegni e i seminari formativi proposti dalle principali realtà che supportano le imprese interessate ai mercati esteri. Aderiscono al progetto: Camera di Commercio di Torino; Camera di Commercio di Trieste; Centro Estero per l’Internazionalizzazione del Piemonte; Centro Estero delle Camere di Commercio del Veneto; Eurosportello Napoli; Intertrade Salerno; Promec Modena; Promos Milano; Promofirenze; Promosiena; Unioncamere Emilia-romagna; Unioncamere Lombardia; Unioncamere Molise; Unioncamere Toscana, Vicenza Qualità. Il servizio ha diffusione nazionale. Le imprese che non risiedono nelle province direttamente coinvolte nel progetto, ricevono gli approfondimenti tematici (4 articoli ogni 15 giorni) senza la presentazione delle iniziative locali. Abbonarsi alla newsletter è facile, immediato e soprattutto gratuito. Basta compilare il form di registrazione su www. Newsmercati. Com. . |
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BASILICATA: FORMAZIONE: PROGETTO RIGENERA PER ACCESSO AL CREDITO INIZIATIVA DELLA COLDIRETTI |
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Continuano i corsi di formazione di Rigenera, il progetto di Coldiretti la cui finalità è accrescere una “cultura d’impresa” in agricoltura per facilitare i processi di ampliamento, innovazione e trasformazione delle attività agricole. Nove le sedi territoriali dove si svolgono i corsi, distribuiti in tre giornate formative. Sono 360 le imprese agricole selezionate dall’organizzazione per capacità di stare sul mercato. Concluse le prime giornate di informazione e formazione, i secondi incontri porranno l’attenzione sulle diverse formule di accesso al credito, A parlare dell’argomento, Rino Amendola del Fidagri Basilicata, esperto di credito. Il Fidagri, nato nel 2002, ma operativo dal 2003, è un consorzio e offre assistenza alle piccole e medie imprese operanti nel settore agricolo permettendogli di accedere in modo garantito ai finanziamenti e ai rapporti con le banche. Al Fidagri Basilicata sono associate 355 imprese agricole. Tre le sedi: Potenza (via dell’edilizia 13), Matera (via L. Einaudi) e Villa d’Agri (via L. Sinisgalli). Diverse le agevolazioni che la struttura eroga agli associati in collaborazione con alcuni enti come la Camera di commercio, il comune di Melfi, l’Alsia e la Comunità montana Alto Bradano. «In Basilicata il fondo unico di garanzia stanziato dalla Regione – spiega il direttore del Fidagli Basilicata, Andrea Carriero – per il consolidamento delle passività in agricoltura è stato assegnato al Fidagri e il 31 dicembre scorso è scaduto il primo avviso pubblico al quale hanno risposto in 78 aziende richiedendo come somma di 4 milioni e 385 mila euro. Ad oggi sono state effettuate solo otto operazioni per un totale di 211 mila euro. Nel 2007 il consorzio ha finanziato 31 aziende». Nove gli istituti di credito convenzionati con banche locali, interregionali e nazionali che danno tassi agevolati. Il calendario prevede la seguente programmazione: venerdì 4 aprile a Villa d’Agri, lunedì 7 aprile a Lavello presso Hotel San Barbato, martedì 8 aprile a Venosa presso Hotel Orazio, mercoledì 9 aprile a Picerno presso l’Hotel Bouganville, giovedì 10 aprile a Genzano di Lucania presso Hotel Kristall, Gli incontri si svolgeranno dalle 9. 30 alle 15. 30. . |
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VICENZA: ASPARAGO BIANCO DI BASSANO DOP SULLE TAVOLE VICENTINE |
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Con la primavera l’Asparago Bianco di Bassano Dop torna ad essere protagonista sulle nostre tavole con una serie di eventi sul territorio vicentino. Vicenza Qualità, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Vicenza, da sempre attenta alla promozione dell´agroalimentare vicentino, anche quest´anno propone una serie di iniziative che intendono favorire la conoscenza dei prodotti tipici e di qualità della provincia, a partire proprio dall’Asparago Bianco di Bassano D. O. P. Considerato il principe della produzione agricola bassanese, il bianco turione è infatti protagonista di degustazioni, appuntamenti culinari e progetti editoriali che ne celebrano le proprietà e le caratteristiche organolettiche verso il pubblico degli intenditori e i buongustai. Proprio da quest’anno è ufficialmente tutelato a livello europeo dal marchio di Denominazione di Origine Protetta (Dop) e quello che l’asparago celebra oggi non è altro che il naturale traguardo di un attento percorso di tutela e valorizzazione. Un risultato a lungo rincorso e che deve il suo successo all’impegno e al lavoro profuso dai produttori bassanesi, insieme ad altri enti ed istituzioni del territorio; a tal proposito va sottolineata l’azione di Vicenza Qualità impegnata da anni nella promozione delle eccellenze del territorio vicentino e che ha portato nella primavera scorsa l’Asparago Bianco di Bassano a conquistare l’attenzione anche della stampa nazionale, durante una giornata-evento svoltasi a Milano. Fino a giugno sarà poi possibile ogni giorno assaporare la bontà dell’ Asparago Bianco di Bassano D. O. P. Nei ristoranti e negli agriturismi della zona che daranno la possibilità di apprezzarlo in stuzzicanti rielaborazioni che sapranno soddisfare anche i palati più esigenti. Da segnare sul calendario domenica 20 aprile, quando l’asparago scenderà in piazza a Bassano per la tradizionale mostra-mercato e sarà ancora una volta possibile gustarlo in compagnia di Vicenza Qualità e dei produttori della zona. L’intero centro storico di Bassano verrà quindi coinvolto in una festa dedicata al bianco turione; saranno anche proposti alcuni momenti di scuola di cucina, per imparare nuovi piatti e stuzzicanti abbinamenti per portare questo “fiore di primavera” sulle nostre tavole. Per l’occasione, l’Azienda Speciale camerale ha inoltre realizzato una ristampa dell’interessante pubblicazione intitolata “L’asparago Bianco di Bassano”, della collana “Le gustosità vicentine”. L’opuscolo sarà nuovamente a disposizione di tutti quelli che vorranno approfondire la storia di questo prezioso alimento, riscoprire le sue origini e la sua diffusione nell’area bassanese, conoscerne le peculiarità e i valori nutrizionali, nonché cimentarsi con alcune gustose ricette. A tal proposito, ha preso il via con la fine di marzo la rassegna enogastronomica “A tavola con l’Asparago Bianco di Bassano D. O. P. – Asparagi e Vespaiolo”, organizzata dal Gruppo dei Ristoratori di Bassano del Grappa con la collaborazione di Vicenza Qualità e delle principali istituzioni provinciali e locali. Giunta alla sua 28ª edizione, la manifestazione conta quest’anno sulla partecipazione di tredici ristoranti del territorio che, fino al mese di giugno, proporranno una serie di serate di gala durante le quali l’Asparago Bianco di Bassano D. O. P. Verrà celebrato con speciali menù che metteranno alla prova l’abilità e la creatività degli chef, in un confronto tra sapori della tradizione e nuovi gustosi abbinamenti. Sarà anche un’opportunità per esaltare il connubio del prelibato ortaggio con altri prodotti gastronomici del territorio, primo fra tutti il vino Vespaiolo della zona Doc di Breganze senza poi dimenticare il riso di Grumolo, la farina di Mais Marano, la Soprèssa Vicentina Dop, l’Asiago Dop e l’Olio extravergine di Oliva. Quest’anno, inoltre, in occasione del 500° anno dalla nascita dell’illustre architetto Andrea Palladio, ogni serata presenterà anche un piatto a lui dedicato e, grazie al supporto dei maestri artigiani locali, si concluderà con un omaggio in ceramica vicentina. L’obiettivo di queste iniziative è quello di ribadire il legame della terra vicentina con una delle sue eccellenze agroalimentari, che Vicenza Qualità intende valorizzare anche in altri ambiti, attraverso un’attenta e costante attività di promozione sia all’interno della provincia che oltre i confini locali, per portare alto il nome del “made in Vicenza” nel mondo. Per maggiori informazioni è possibile contattare l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Vicenza al numero 0444-994750 oppure inviando una mail a info@vicenzaqualita. Org. . |
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DAL 10 APRILE CUOCHI D’ITALIA AL LAVORO A BRACCETTO NEL CUORE DELL’UMBRIA
GIROGUSTANDO, GEMELLAGGI IN CUCINA SUL TRASIMENO
TRE SERATE-EVENTO CON MENU A QUATTRO MANI, MUSICA ED INTRATTENIMENTI
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Troppi cuochi guastano la cucina. Ma due cuochi possono renderla sopraffina. E’ con questo “credo” che dal 10 aprile prossimo, attorno al lago Trasimeno, andrà in scena “Girogustando – Arte, cultura e tradizioni culinarie”: sotto la guida di Confesercenti, e con la collaborazione attiva della Camera di Commercio di Perugia, tre serate gastronomiche inedite e, per certi versi, irripetibili. A menar le danze in cucina, in ognuna delle occasioni, saranno non uno bensì due chef. Non solo quello “di casa”, rappresentante del locale che in serata ospiterà l’evento: accanto a lui ci sarà anche un collega proveniente da un altro locale, in arrivo da qualche decina o qualche centinaia di chilometri. Menu a quattro mani. Per tre volte, nell’arco di tre settimane, andranno in scena così altrettanti gemellaggi gastronomici tra esponenti di tradizioni culinarie a volte simili, altre profondamente diverse. In ognuna delle diverse occasioni ne uscirà un “menu a quattro mani”, rappresentativo delle rispettive specialità e percorsi professionali, e servito al pubblico in sala con dovizia di particolari. Succederà così giovedì 10 aprile al ristorante Café Noir di Castiglione del lago, sede di debutto della manifestazione, che per l’occasione ospiterà uno staff culinario proveniente dalla Maremma Grossetana, ovvero l’Antica tenuta le Casacce di Seggiano. La seconda tappa andrà in scena a Città della Pieve, negli ampi spazi del ristorante Le logge del Perugino. Qui, il 17 aprile, l’ospite di turno sarà un locale proveniente addirittura dalla Calabria: il ristorante Ercole di Crotone. Il primo ciclo di Girogustando sul Lago Trasimeno si concluderà sei giorni più tardi, mercoledì 23 aprile, in località Panicarola: è qui che la Locanda del Trasimeno ospiterà Bagoga, ovvero la Grotta di Santa Caterina di Siena. Un giro del palato, e non solo. I menu a quattro mani, gli ingredienti e i retroscena delle scelte culinarie saranno la parte nobile di ognuna delle serate. Ma per il pubblico che vi prenderà parte, ogni occasione sarà ben più di una semplice cena: gli chef protagonisti testimonieranno il perché delle proprie scelte, e sveleranno i retroscena delle proprie carriere culinarie; i sommelier Ais serviranno vini locali in abbinamento, illustrati al pubblico da enologi e produttori; musicisti di svariate provenienze intratterranno i commensali tra una portata e l’altra, in forma di piano bar o di esecuzione strumentale. E siccome Girogustando nasce come link tra la cucina e le culture del territorio, ogni sera il pubblico potrà contendersi, con i “museo-quiz”, alcuni ingressi omaggio ad uno degli eventi artistici più importanti di sempre per la regione Umbria: la mostra sul Pinturicchio, in corso fino al 29 giugno prossimo a Perugia. Da Siena all’Umbria, con lo spirito del gemellaggio. In ognuna delle tre tappe, Girogustando sarà aperta al pubblico, che potrà assaporare il menu degustazione e le altre attrazioni della serata al prezzo fisso e comune di 28 euro. E’ questo il frutto dell’impegno della Camera di Commercio di Perugia, che sostiene la manifestazione, e di Confesercenti che la organizza, sulla scia di un fortunato precedente già realizzato in terre non lontane. Frutto dell’idea di alcuni ristoratori senesi, desiderosi di creare occasioni di scambio e qualificazione professionale, Girogustando è infatti già un “must” del calendario gastronomico di Siena e provincia: non è un caso che la coppia di chef protagonisti dell’ultima serata umbra sarà di nuovo al lavoro “a quattro mani” nel prossimo autunno, proprio nel capoluogo toscano. Negli intenti, questa prima volta della manifestazione fuori dal territorio tradizionale rappresenterà un nuovo, significativo episodio della collaborazione avviata un anno fa tra le rispettive confederazioni provinciali, grazie alla quale è stata aperta una sede Confesercenti per il Trasimeno a Castiglion del Lago. Maggiori informazioni. Il programma completo, ma anche i menu ed i dettagli delle singole serate di Girogustando sul lago sono consultabili su internet all’indirizzo www. Girogustando. Tv, dove nelle prossime settimane sarà possibile seguire gli esiti e le immagini delle singole serate. . |
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L’ESTATE NEI PIATTI: AL RISTORANTE ROMANI SI FESTEGGIA L’ARRIVO DELLA CALDA STAGIONE CON TANTI COLORI
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L’estate sta per arrivare e anche quest’anno si veste di tinte forti. Come sulle passerelle gli stilisti presentano le nuove collezioni colorate, il Ristorante Romani porta in tavola i menù e i piatti più sofisticati, con un occhio di riguardo alla scelta dei colori che fanno moda. Giallo, rosa, verde e rosso, le tinte dell’estate 2008 si ritrovano nei piatti di Ciro Pannella, chef del Ristorante Romani. Un trionfo di colori che stuzzica il palato e delizia la vista, per un gustoso assaggio d’estate. Moltissime le ricette proposte, una per colore: Giallo: gnocchi con cubetti di ricciola e zafferano Rosa: vellutata rosa di frutti di mare e crostini al formaggio Verde: tagliatelle verdi al basilico con pomodoro fresco Rosso: gazpacho andaluso con calamaretti croccanti su foglia di pane fritto I colori dell’estate diventano i protagonisti al Ristorante Romani di Milano, cercate di non fateveli scappare…prima che passino di moda! www. Ristoranteromani. Net info@ristoranteromani. Net . |
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RIVOLUZIONE CULTURALE GOURMET
LO CHEF NAZZARENO MENGHINI APRE LE CUCINE DE
LE JARDIN DE RUSSIE A FULVIO PIERANGELINI
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Seguendo lo stile dinamico che contraddistingue la Rocco Forte Collection l’Hotel de Russie di Roma si rinnova e interpreta perfettamente lo slogan della società, “The Art of Simple Luxury”, anche nelle cucine de Le Jardin de Russie, ristorante dalle emozioni gastronomiche tipicamente italiane. “The Art of Simple Luxury”, un concetto di lusso essenziale che si realizza non solo nell’aspetto puramente estetico del design raffinato dell’Hotel de Russie, ma che si estende concretamente nella scelta di Sir Rocco Forte di aggiungere un “due stelle Michelin”, Fulvio Pierangelini, alle cinque più brillanti che mai dell’Hotel de Russie. Lo Chef Fulvio Pierangelini non ha bisogno di presentazioni, è l’autentica rivoluzione culturale gourmet de Le Jardin de Russie. Colto, sofisticato, progettuale, è stato anche definito “ Chef Semplice e Perfetto”. Questo suo fare in cucina di semplicità virtù non deve stupire, perché la sua semplicità, solo apparente, seduce profondamente, risvegliando ricordi ed emozioni di sapori dimenticati, sempre individuabili e mantenuti anche nei piatti più elaborati. E subito, “Il Pranzo della Domenica”, con le più tradizionali lasagne al ragù e il morbido e profumato pollo con patate croccanti, ha deliziato nella sua semplicità gli ospiti romani. L’appuntamento domenicale è ormai questo al de Russie. La collaborazione di alta cucina di Fulvio Pierangelini ad affiancare l’Executive Chef Nazzareno Menghini rappresenta un’evoluzione significativa per Le Jardin de Russie nonché un futuro all’insegna del rinnovamento tutto da costruire con un percorso ben delineato, insostituibile completamento di una perfetta ospitalità. Fulvio Pierangelini nato a Roma nel 1953 vive da decenni in Toscana. “Il Gambero Rosso” a San Vincenzo (Livorno), è il suo elitario regno gourmet in riva al mare. In venticinque anni di carriera ha sperimentato varie mode culinarie, perseguendo sempre una sua personale filosofia che gli è valsa le due meritatissime Stelle Michelin. . |
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PRESENTATA AL VINITALY LA GUIDA GOLAGUSTANDO 2008 CURATA DA MARCO MARUCELLI ED EDITA DA ALTEREGOCOMUNICAEDITRICE DI FIRENZE.
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Alla presenza di numerosi giornalisti e pubblico, Marco Marucelli, direttore responsabile di Buongustando e curatore della Guida, introdotto dal dirigente dell´Arsial, Dr. Giulio Somma e coadiuvato dalla presenza di Cristina Laziosi, responsabile marketing di Buongustando/golagustando, ha illustrato ai presenti le peculiarità della nuova edizione 2008 che sarà in diffusione a partire dalla fine di maggio 2008. Tra le principali novità di questa terza edizione (che avrà un costo di copertina di 12,00 euro), ha spiegato l´autore Marco Marucelli, si evidenziano una maggior foliazione che arriverà a 400 pagine, la possibilità di corredare alcune segnalazioni di nominativi della ristorazione con una immagine fotografica così da rendere ancor più accattivante la consultazione e la lettura della Guida, una maggior cura degli appuntamenti relativi alle principali manifestazioni folkloristiche ed enogastronomiche a cadenza annuale di ogni regione suddivise per provincia; l´ampliamento della pagine regionali dedicate agli indirizzi degli amici di Buongustando (alberghi, agriturismi, consorzi ed associazioni, aziende agricole e artigianali, laboratori del gusto) oltre al rinnovato impegno solidale della Guida che devolverà il 50% del costo di copertina a favore delle iniziative di solidarietà della Associazione Virginia Iorga Onlus di Firenze www. Buongustando. It . |
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SUL WEB DA MARZO IL MINISITO DEDICATO A BABYBEL OLIVE,
IL NUOVO SNACK DI CASA BEL DAL SAPORE MEDITERRANEO
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Fresco, divertente… ma soprattutto alle olive! E’ il nuovo minisito dedicato a Babybel alle Olive, on line da pochi giorni all’indirizzo www. Babybel. It. Dinamico, colorato, di semplice navigazione, il progetto web, curato dall’agenzia multimediale Mediattiva, è stato realizzato mantenendo le linee guida del sito ufficiale, ma si rivolge ad un target più adulto. La presentazione del nuovo prodotto non è affidata infatti ai “classici” personaggi Tommy, Danny e Sunny, che guidano la navigazione del sito di Babybel rosso, ma pone al centro dell’attenzione i due attori principali, formaggio e olive, perseguendo comunque gli stessi obiettivi del resto del sito: ironia, gioiosità e divertimento… Il minisito è accessibile direttamente dall’home page di Babybel rosso, cliccando a destra sulla novità Babybel con Olive: ed ecco subito in primo piano la descrizione della nascita del nuovo Babybel, frutto dell’innamoramento tra Babybel e un’oliva verde… la romantica storia d’amore ripresa dalla campagna stampa e Tv. All’interno delle pagine è possibile scoprire tutte le informazioni sul Prodotto e i consigli per gustarlo al meglio, i Valori Nutrizionali e la Gallery con il nuovo spot e la pagina stampa. In più la possibilità di iscriversi alla newsletter, per non perdere e conoscere in anteprima tutte le novità del mondo Babybel. Babybel con olive, due volte buono. . |
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DOLCE O SALATO?
UNA NUOVA E SPECIALE DELIZIA DEL PALATO DEL FRANTOIO GABRIELLONI DI RECANATI
ARMONIA DI OLIVE
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Mercoledì 16 aprile dalle 18. 00 in poi le eccellenze delle Marche si incontrano a Casa Cantori una perfetta sinestesia fra colori, forme, profumi e sapori Direttamente dal Vinitaly, dedicata alla stampa e ai ristoratori, la novità gastronomica sarà presentata con un piccolo menù-degustazione, negli eleganti ambienti appena rinnovati della show room bolognese. Si tratta di una composta di olive appena colte, che profuma di orto e spezie, addolcita dallo zucchero al 67%. L’arte sapiente di selezionare mélange di olive appena colte e frangerle con il metodo tradizionale a friscoli per ottenere uno dei migliori oli marchigiani, ha spinto la creatività di Gabriella ed Elisabetta ad utilizzare la ricchezza del gusto delle olive scelte anche per sperimentare nuovi sapori. Ed ecco uscire dal Frantoio Gabrielloni una marmellata inconsueta, dal bel colore amaranto. Una novità nel panorama gastronomico. Se l’abbinamento della marmellata di olive al sapore salato è più consueto, non delude, anzi risulta stuzzicante e gustoso, il matrimonio con dolci e dessert. Misteriosa la straordinaria ricetta che per la prima volta riesce a combinare le olive con lo zucchero. Durante l´incontro Giancarlo Roversi, giornalista, direttore di Atmosphere, di Spazio Italia Magazine e di Menù Magazine, presenterà la squisita novità del Frantoio di Recanati Il Frantoio Gabrielloni inoltre avrà il piacere di presentare agli ospiti gli altri suoi “gioielli di famiglia”, il Laudato ( fruttato erbaceo con profumo di mandorla acerba), il Solivo ( fruttato tenue con sapore dolce ed una nota di amaro), i condimenti Sapor, e un particolare monovarietale all’insolito aroma di banana. . |
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DA GUARDINI LO STAMPO D A CROSTATA CON FONDO AMOVIBILE
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Da quando sono entrate in cucina le teglie apribili la vita delle donne è senza dubbio migliorata. Ciambelle che non si sfaldano, torte classiche che non si rovesciano, semifreddi che non si disfano… E le crostate? con la loro pasta frolla così delicata e la loro superficie così preziosamente decorata? Guardini da oggi vi propone la soluzione a tutte le vostre preoccupazioni, con la teglia per crostate con fondo amovibile. Basta un tocco e come per magia la crostata è servita! Ha un diametro di 28 cm ed è disponibile in tre colori: rosso, blu e grigio. Lo stampo con fondo amovibile è una novità che Guardini, azienda sempre attenta alle esigenze di chi ama la cucina, propone per poter realizzare tantissime crostate: con la frutta fresca nei mesi estivi o quelle classiche con la marmellata tutto l’anno! . |
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DRYARN. PRIMO PREMIO DEL PACKAGING A VINITALY: DRYARN E CONTADI CASTALDI A VINITALY PREMIATI CON IL PREMIO ETICHETTA D’ORO 2008 NELLA CATEGORIA CONFEZIONI DI VINI SPUMANTI.
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Un abito nero, stretto, aderente. Una cerniera che si abbassa lentamente ed un corpo che si svela pian piano… Ma avete mai visto una bottiglia fare lo striptease? E’ l’idea di packaging che Dryarn e Contadi Castaldi hanno presentato a Vinitaly e che è stata premiata con il premio Etichetta D’oro 2008 nella categoria confezioni di vini spumanti. Un vino pregiato necessita di un packaging raffinato. Soul Satèn 2000 di Contadi Castaldi, setoso e cremoso, è un vino speciale, un’annata eccezionale e l’idea era quella di creare un packaging adeguato alla preziosa bottiglia. Serviva un partner eccezionale e di qui il co-marketing con Dryarn, la microfibra più leggera al mondo, in un’applicazione insolita ed interessante: il food&drink. Il logo e la forma della bottiglia Soul Satèn 2000 presentata a Vinitaly intendono riaffermare il valore di un percorso aziendale innovativo per Contadi Castaldi. La collaborazione con Dryarn testimonia la volontà di rendere contemporaneo l’approccio al gusto dei Franciacorta proprio attraverso soluzioni innovative. L’ufficio ricerca e stile di Dryarn ha subito pensato ad un abito…Linee moda ed una tessitura che riproduce il movimento delle bollicine, questo è il segreto esterno del vestito realizzato da Dryarn per Soul. Elegante e piacevole al tatto, l’innovativa struttura del tessuto, permette una presa sicura “antiscivolo” e resistente, così la bottiglia dressed by Dryarn è difesa dagli urti, riparata dalla luce, protetta dalle muffe, sottratta all’umidità dell’acqua, preservata dagli sbalzi di temperatura. Il gusto e i profumi sono infatti tutelati dagli sbalzi di temperatura grazie alla elevata capacità isolante di Dryarn che mantiene più a lungo la temperatura del vino alle condizioni termiche ideali per la degustazione. . |
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EDIZIONE 2008 GRAN PRIX DEL VINO ITALIANO
IL NERO D’AVOLA SICILIA IGT
CENT’ARE DUCA DI CASTELMONTE 2005 DI CANTINE PELLEGRINE
VIENE CONFERMATO ROSSO DELL’ANNO.
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Ottiene questo ambito riconoscimento, dopo aver superato una rigorosa selezione tra 10. 000 vini provenienti da tutta Italia e conquistando la medaglia “Grand Prix del Vino Italiano 2008” della sua categoria. Un vino giudicato davvero ottimo dagli esperti della rivista Il Mio Vino, prodotto in addirittura 700mila bottiglie e nel corso dell’anno ha riscosso consensi sia presso il canale horeca sia nella fascia alta della Grande Distribuzione al prezzo di € 7. 50. Affinamento: Botti, acciaio inox e cemento, si completa in bottiglia Colore: Rosso rubino Profumo: Intenso con sensazioni di frutta rossa e una lieve nota speziata Gusto: Secco, abbastanza morbido, di media struttura Grado alcolico: 13% vol. Accompagna bene piatti a base di carne bianche e rosse La Carlo Pellegrino&c. Spa fu fondata nel 1880 e il suo sviluppo è stato storicamente parallelo all’espansione della conoscenza del Marsala nel mondo. La Pellegrino ha sempre valorizzato il primato della terra. I vigneti di proprietà sono circa 150 ettari vitati, siti in diversi poderi. Ha 60 dipendenti e nel 2007 ha prodotto oltre 7 milioni di bottiglie conseguendo un fatturato di 20 milioni di euro. La produzione della Pellegrino/duca di Castelmonte varia dagli storici Vini Marsala Doc e vini dolci di Sicilia, agli estasianti vini di Pantelleria Doc, ad una vasta linea di vini bianchi e rossi. La norma Uni En Iso 9001/00 e 14001 riporta una serie di requisiti che deve possedere il sistema qualità di un´azienda, che svolga le attività di fabbricazione, installazione ed assistenza, allo scopo di garantire a priori la soddisfazione del clienti. . |
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ASSOCAMERESTERO: L´EXPORT DI VINO ITALIANO VERSO L´AUSTRALIA CRESCE PIU´ DEI VINI FRANCESI. PER IL LAZIO IL 2007 È RECORD DI VENDITE SUL MERCATO D´OLTREOCEANO |
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L´export di vino italiano sul mercato australiano è cresciuto nel 2007 ad un tasso superiore a quello della Francia (+27% circa contro il quasi 22% francese) e detiene importanti quote di mercato sull´import complessivo di bevande dell´Australia (sebbene in progressivo calo a partire dal 2005). Per quanto riguarda il surplus della bilancia commerciale italiana con l´Australia del settore del vino, in seguito ad un forte aumento delle esportazioni italiane e ad un´altrettanto consistente diminuzione delle importazioni provenienti dall´Australia (-27% nel 2007 rispetto al 2006 e -14,5% negli ultimi tre anni), l´avanzo della bilancia commerciale italiana con l´Australia del settore nel 2007 é stato pari a circa 18 milioni di euro, con un aumento di 4,5 milioni rispetto all´anno precedente e di 7,5 milioni negli ultimi tre anni. Bene anche lo spumante che aumenta fortemente le vendite sul mercato australiano sia nel periodo 2006-2007 (+43% circa) che negli ultimi tre anni (+88,4%), variazioni che, pur partendo da valori molto inferiori rispetto ad esempio alla Francia, denotano un certo dinamismo delle esportazioni italiane rispetto alle performance francesi. Se la Toscana resta in testa tra le regioni che esportano di più nel Paese seguita dal Trentino e dal Piemonte, è il vino del Lazio a registrare un boom quadruplicando le vendite in Australia nell´ultimo anno che raggiungono i 277 mila euro dai 64 del 2006. . |
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DAL 29 MAGGIO AL 2 GIUGNO BIRRA THERESIANER SARÀ PROTAGONISTA E SPONSOR UFFICIALE DEL RADUNO MONDIALE VESPA, ORGANIZZATO DAL VESPA CLUB DI TREVISO.
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Per cinque giorni l’intera città di Treviso sarà coinvolta nell’evento, con negozi, bar, locali sempre affollati di visitatori; inoltre verrà creato un villaggio, denominato Vespazone, ricco di stand, bancarelle e spazi tematici dove potranno incontrarsi appassionati e curiosi del mondo legato allo scooter più famoso del mondo. Theresianer non poteva mancare a questo dinamico avvenimento che, oltre che a svolgersi nel territorio dove ha sede della Birreria, è anche un momento per comunicare valori comuni come italianità, genuinità, gusto per le cose autentiche e che non passano mai di moda. Verrà creata per l’occasione anche una bottiglietta di birra Theresianer Premium Lager con etichetta personalizzata Wvw (World Vespa Week) che creerà una maggiore sinergia tra i due marchi. Nei corner Theresianer sparsi per la città spiccherà anche una solare Vespa “giallo Theresianer” che farà bella mostra di sé durante i giorni della manifestazione. Il programma delle giornate prevede varie iniziative: dai percorsi turistici alle gare di accelerazione, dal Vespa Cross alla Gimkana. Nelle serate, musica e divertimento per tutti: con concerti, esposizioni e cortei. Naturalmente le protagoniste saranno loro: le 8. 000 Vespe provenienti da ogni Paese del mondo. Saranno inoltre organizzati corsi di Primo Soccorso ed Educazione Stradale, collaborazione con la Regione Veneto, nonché corsi di formazione sulla Guida Responsabile e Sicura, all’interno dei quali l’azienda si sta adoperando per promuovere un intervento per il consumo responsabile di alcolici, in linea con le direttive di Assobirra. . |
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IL VINO SEMPRE PIÙ BEVANDA GLOBALE: SI BEVE COME 10 ANNI FA MA IN TUTTI GLI ANGOLI DEL PIANETA. LA CRESCITA DEL VITIGNO CINA |
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A Mumbay i medici consigliano il vino al posto del whisky, mentre sempre più spesso i ricchi a Mosca lo preferiscono vodka. In Cina, nel 2011, si stapperanno un miliardo di bottiglie e gli statunitensi diventeranno entro 2 anni i maggiori consumatori di vino, superando i totem enologici Francia e Italia, in netto calo sui consumi. Dal rapporto Nomisma presentato il 3 aprile al Vinitaly emerge un profilo nuovo del vino nel mondo, oggi sempre più ‘bevanda globale’ anche al di fuori dei confini dei Paesi produttori. ‘Wine marketing’, questo il titolo della ricerca edita da Agra Editrice, fornisce la nuova mappatura dei consumi, della produzione e del mercato mondiale del vino, confrontando i dati dell’ultimo decennio e fornendo un’analisi sul posizionamento competitivo del vino italiano nei 9 principali mercati di riferimento. La sintesi è di un settore in fortissima evoluzione, dove se da una parte sono ampi i margini di crescita, dall’altra è altrettanto cruciale il fattore competitivo, oggi più che mai insidiato dall’Emisfero Sud dei produttori, ovvero i wine maker del ‘Nuovo mondo’. In questo contesto l’Italia mantiene le posizioni con la propria quota sul mercato mondiale che è rimasta invariata: il 18 per cento dell’export mondiale 10 anni fa, il 18 per cento oggi. Meglio della Francia, che passa dal 42 per cento al 35 e favorisce soprattutto l’Australia (9per cento) assieme alla new wave produttiva (Cile, Usa, Sud Africa, Nuova Zelanda), la cui quota passa dall’11 al 22 per cento. Ciò che cambia per l’Italia, e di molto, è invece il valore dell’export, la cui crescita è stata esponenziale grazie alla produzione di qualità e all’affermazione del proprio brand: negli ultimi 12 anni l’export è praticamente raddoppiato e il valore del 2007 si è attestato sui 3,4 miliardi di euro. E, come per altri settori di mercato, sarà proprio sull’asse della qualità e dell’immagine che l’Italia si gioca la propria partita, non certo sul fattore prezzo. Tutto ciò - rileva il rapporto - nonostante l’Italia sia priva di un piano strategico nazionale, che invece è presente in tutto lo scacchiere competitivo mondiale. Forse – sottolinea Nomisma nel piano presentato al Vinitaly – anche a causa di una struttura produttiva e commerciale estremamente frazionata e perciò difficile da inquadrare in una strategia settoriale. E a proposito di geografia dei vitigni nel mondo, se Spagna, ma soprattutto Francia e Italia denotano ormai da tempo una certa stazionarietà nelle superfici (in Italia meno 15 per cento negli ultimi 10 anni) il dinamismo maggiore arriva ancora una volta da un Emisfero Sud non soggetto a contingentamenti di sorta. Un vero e proprio caso, in questo senso, è quello della Cina, il cui vigneto è cresciuto, nel giro di dieci anni, del 200% arrivando ad una dimensione analoga a quella di Usa ed Australia messi assieme, cioè alla superficie del quarto e quinto Paese produttore di vino al mondo. Ed ecco che anche sul vino si va riproponendo il ‘pericolo Cina’. . |
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BASTA CON GLI SCANDALI A OROLOGERIA – VICEPRESIDENTE GIUNTA VENETA |
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La comunicazione è un fattore di trasparenza e correttezza e deve essere seria ed esatta; ma insospettisce questo continuo tempismo che vede un domino strano: parte la mozzarella di bufala campana con la diossina, e ritroviamo la diossina nelle acque della laguna veneta, e ora, in maniera figurata sotto forma di altri prodotti chimici nel vino. Più che un problema “tecnico”, non vorrei che questo diventasse un botta e risposta da parte di qualcuno. Lo ha affermato il vicepresidente della Giunta regionale del Veneto, commentando lo “scandalo” del vino del quale è stata data notizia il 3 aprile. Per quanto ci riguarda – ha aggiunto il vicepresidente – vaglieremo tutta la comunicazione e ci riserveremo anche eventuali azioni di tutela del Veneto se questa fosse distorta, poco precisa o lasciasse fumus di inquinamenti del vino in zone dove non ce ne sono. L’italia è lunga e stretta – ha detto ancora – ma quando la si comunica, soprattutto all’estero, è una sola. Diventa difficile spiegare che si tratta di fenomeni limitati. Per quanto concerne il Veneto so bene cosa abbiamo investito in qualità e certificazione, con successi di mercato riconosciuti. I vini veneti, con le 25 Doc, le 3 Docg e le loro Igt coprono oltre il 28 per cento dell’export nazionale. La nostra produzione supera i 7 milioni di ettolitri ed è ottenuta grazie a circa 77 mila ettari di vigneto, coltivati da 72 mila produttori: non sono certo grossisti del vino e, sicurezza nella sicurezza, sono loro i primi consumatori del vino che fanno. Ma ancora una volta, all’italiana – ha concluso il vicepresidente della Giunta veneta –vogliamo farci harakiri, e ci facciamo del male da soli. Abbiamo approfittato del Vinitaly per dire che 70 milioni di bottiglie sono velenose, difficile spiegare le reali dimensioni del problema, che in ogni caso è emerso proprio perché il sistema è ben controllato e ci sono verifiche continue. . |
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IS, EA, ID
DI CHE SESSO SEI?
SCOPRILO CON IL VINO
I VINI DELLA TENDENZA SESSUALE AL “VINITALY”
LA CANTINA CHIUSA GRANDE PRESENTA LA SUA ULTIMA PRODUZIONE
A VERONA NELLO STAND DELLA REGIONE ABRUZZO
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Is, Ea, Id: di che sesso sei e quale personalità hai? Scoprilo con il vino. I vini della tendenza sessuale al “Vinitaly”: la cantina Chiusa Grande, che si trova a Nocciano in provincia di Pescara, ha presentato la sua ultima creazione nello stand della Regione Abruzzo a Verona. Tutto ciò dopo il successo registrato a Roma nella conferenza stampa di presentazione in prima nazionale. Is (Lui), Ea (Lei), Id (Lui, Lei e l’Ambiguità) sono tre I. G. T. (Indicazione Geografica Tipica) Colline Pescaresi. Is, Lui, è un rosso costituito da un blend di vini affermati: Shiraz, Cabernet, Merlot, Sangiovese e Montepulciano. Ea, Lei, è un bianco, prodotto con antichi biotipi autoctoni abruzzesi: Pecorino, Malvasia, Trebbiano e Cococciola. Id, L’ambiguità, è un delicato Rosato, originale connubio tra vini internazionali e territoriali: Sangiovese, Merlot, Pecorino e Montepulciano. Franco D’eusanio, produttore con il pallino della filosofia e del biologico, e il suo staff sono arrivati alla creazione e alla produzione di “Is, Ea, Id”, dopo aver approfondito il concetto filosofico costituito dal legame tra la sessualità e il gusto del vino: successivamente, il concetto è stato trasferito nella coltivazione, scelta e trasformazione delle uve. È quindi tutto conseguenza del pensiero filosofico: “questa iniziativa nasce dalla testa”, sottolinea l’imprenditore con il pallino della filosofia e del biologico. Ai vini della tendenza sessuale è collegato un test, preparato da una équipe di psicologi, che indaga sugli aspetti più misteriosi del nostro carattere e vuole scoprire in che misura si è “Is, Ea, Id”. “Sono soddisfatto della considerazione avuta dai mass media e dagli addetti ai lavori sulla mia ultima creazione e produzione”, spiega D’eusanio. È un modo ludico e semplice per avvicinarsi al bere e per scoprire qualcosa di più su se stessi, sui propri gusti e sulla propria identità. “Con Is, Ea e Id il vino” dice ancora il produttore abruzzese “lusinga il palato e gioca con gli aspetti più profondi della psiche, perché in ciascuno di noi alberga una componente maschile, una componente femminile e una componente ibrida, ambigua, inafferrabile. Le molte anime che sono in noi possono rivelare tratti complessi del nostro carattere, dei nostri desideri. Ecco noi siamo partiti da qui, da questo studio interiore” ha concluso D’eusanio, “per abbinare, partendo dalle uve, il giusto sapore alla giusta personalità”. . |
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LA TOSCANA CELEBRA IL RITORNO DEI VITIGNI AUTOCTONI CI SONO 118 SPECIE A RISCHIO ESTINZIONE; I PROGETTI PER RILANCIARLE |
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I fratelli minori del Sangiovese si chiamano pugnitello e abrusco, foglia tonda e barsaglina, pollera e mazzese. Del più titolato vitigno condividono le radici toscane, ma, non la stessa fortuna, tanto che, in molti casi, hanno rischiato l’estinzione. Negli ultimi anni, in virtù dell’azione della regione Toscana questi vitigni sono stati recuperati e grazie a un progetto di valorizzazione realizzato da Arsia, saranno valorizzati. L’iniziativa è stata illustrata al Vinitaly nel corso di una conferenza stampa dedicata ai “veri toscani” in cui i protagonisti sono stati in particolare dieci vitigni autoctoni che, dopo aver rischiato l’estinzione, sono stati salvati, riprodotti, e che sono così ritornati, a produrre vino. L’assessore regionale all’agricoltura, che ha aperto l’incontro, ha evidenziato come la riscoperta dei vitigni autoctoni risponda a una delle strategie di fondo per la crescita del comparto vitivinicolo: quella di puntare sull’identità territoriale, al fine di salvaguardare la biodiversità, di ampliare la gamma dei potenziali sapori e dunque di crearsi un serbatoio notevole di potenziali novità. Lo studio, l’attività di selezione e poi di sperimentazione possono offrire ai produttori l’opportunità di accresce e differenziare l’offerta rispetto ai concorrenti puntando sul binomio vitigno territorio,. Il progetto di valorizzazione dell’Arsia, volto a accrescere le conoscenze sui vitigni autoctoni, ma anche a incrementare la superficie coltivata con questi vitigni, ha permesso di studiare a fondo le caratteristiche di vitigni diffusi nell’area grossetana (mazzese, ciliegiolo e pugnitello), fiorentina (abrusco e abrostine), senese (foglia tonda), e in provincia di Massa Carrara (barsaglina, vermentino nero e pollera). Molti di questi vitigni autoctoni hanno offerto spunti di grande interesse. In particolare si sono confermate le potenzialità del foglia tonda per la produzione di vini a medio invecchiamento e quelle del mazzese per la produzione di vini giovani di largo consumo. E prospettive stimolanti in termini di qualità hanno offerto anche il pugnitello e l’abrusco. Grazie a queste ricerche si aprono dunque stimolanti prospettive in termini di varietà per i vini toscani: la nostra regione vanta un patrimonio di 127 vitigni iscritti al repertorio regionale (360 sono quelli censiti a livello nazionale) e 118 di questi sono a rischio estinzione. L’azione della Regione volta per la tutela delle risorse genetiche autoctone sta permettendo di salvare e di rilanciare questo patrimonio: nel 2005 Arsia ha pubblicato un libro che raccoglie i 53 vitigni autoctoni a uva nera, e un analogo libro con 40 tipologie di vitigni bianchi è stata presentato quest’anno al Vinitaly. Ma all’attività di monitoraggio e di conservazione segue ora quella di riproduzione dei vitigni, e di valorizzazione di quelle varietà dimenticate e che invece possono dare nuova linfa alla viticoltura toscana. . |
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VINO E DONNE! OCCASIONI DA VINO, OVVERO: IL VINO PER OGNI OCCASIONE |
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La delegazione Regionale Friuli Venezia Giulia delle "Donne del Vino" organizza una divertente serata dedicata alle donne e al vino, venerdì 11 aprile alle ore 18. 00 a Udine (Circolo "The The" via Mercatovecchio, 18) Quale vino rende ancor più frizzante una cena tra amiche? Qual è la scelta più adatta per una serata tête à tête con un lui da conquistare e con quale invece accattivarsi la suocera? Tutte o quasi- le risposte in una serata per sole donne, da condividere con amiche per un paio d´ore divertenti, istruttive e tutte in rosè! Sarà Aurora Endrici, donna del vino e sommelier che insegnerà i segreti del vino. Non ditelo ai vostri fidanzati!!! Le Donne del Vino Fvg, in collaborazione con Aurora Endrici, sommelier e assaggiatrice professionista, organizzano un incontro di iniziazione al vino con una proposta innovativa e divertente: tre diverse tipologie di vino vengono associate a tre diverse occasioni di consumo. Bollicine rosé, vini bianchi profumati e rossi corposi saranno degustati con particolare attenzione alle sensazioni che comunicano a gusto e olfatto e con qualche suggerimento per la perfetta riuscita di un abbinamento e della vostra serata! Ai partecipanti verrà fornito il bicchiere da degustazione delle Donne del vino, un piccolo ricettario per gli abbinamenti ed un mini dizionarietto di degustazione, oltre alle schede tecniche dei vini degustati. Data: venerdì 11 aprile, Orario: 18. 30, costo: 30 euro. Appuntamento da: Circolo culturale "Le The" Via Mercato Vecchio 28, Udine. Info e iscrizioni Delegazione Fvg – Associazione le Donne del vino T: 0427 2902 – 335 7749470 F: 0427 50509 E: sabina@plozner. It . |
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VINI,ORIENTE INCANTATO DA FRANCIACORTA E VALTELLINA BUYER ASIATICI FANNO REGISTRARE IL TUTTO ESAURITO AL PALAEXPO BECCALOSSI: NON ABBASSIAMO LA GUARDIA CONTRO L´AGROPIRATERIA |
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India a Singapore stupiti dalle bollicine di Franciacorta. Malaysa e Corea del Sud attratti dal Pinot Nero dell´Oltrepò. E ancora, Taiwan affascinato dai Bianchi della Valcalepio e Cina incantata dai Rossi della Valtellina. I buyer aisatici da due giorni fanno registrare il "tutto esaurito" al "Palaexpo Lombardia" del Vinitaly, in occasione dei workshop organizzati da Regione, Ascovilo e Unioncamere. Incontri di altissimo livello professionale comprendenti, oltre alle classiche degustazioni, abbinate a prodotti agroalimentari regionali Dop e Igp, anche momenti di riflessione sulla filosofia che caratterizza il modo di "far vino" in Lombardia. "I nostri vini - ha detto Viviana Beccalossi, vicepresidente e assessore regionale all´Agricoltura - continuano a raccogliere consensi in ogni parte del mondo. Gli Sforzati della Valtellina e le bollicine della Franciacorta e dell´Oltrepò pavese, prodotti contraddistinti dal marchio di Denominazione d´origine controllata e garantita, sono sempre più apprezzati da quelli che vengono definiti i nuovi mercati. Ed ecco che proprio dall´Asia, anche qui a Vinitaly, giunge la conferma di un´attenzione particolare e gradita verso i vini di Lombardia". Un impegno, quello dei produttori lombardi e più in generale italiani, che secondo la vicepresidente Beccalossi continua ad essere minato da un fenomeno, l´agropirateria, preoccupante. "Purtroppo - ha ricordato la vicepresidente Beccalossi - è un´attività sempre più fiorente che danneggia la nostra economia. Un dato su tutti rende l´idea di quanto grande sia grande il business che sta dietro all´imitazione dei vini italiani: negli Stati Uniti è stato quantificato che il giro d´affari prodotto dai vini ´contraffatti´ supera i 500 milioni di dollari all´anno". "Pensare che i nostri prodotti agroalimentari ci vengano illecitamente scippati è inaccettabile - ha proseguito Viviana Beccalossi -. Posso garantire che l´impegno delle istituzioni per evitare la nascita di Sforzati cileni, Franciacorta californiani o Pinot Neri australiani è costante". "Così come - ha concluso la vicepresidente Beccalossi - ci opporremo con forza al fatto che esistano produzione di vini italiani in territori lontani dall´Italia, realizzati con tecniche estranee alle nostre pratiche, ma con nomi che appartengono alla nostra cultura e alle nostre radici e da sempre vincolati a regole rigidissime". . |
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CENTRO RICERCA PER ZOOTECNIA E UNIVERSITA´ DEL VINO OPERATIVI DAL PROSSIMO ANNO NEL MANTOVANO E NELL´OLTREPO´ PAVESE BECCALOSSI: SICUREZZA E INNOVAZIONE AL CENTRO DEI DUE PROGETTI |
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"Un Polo agroalimentare per la ricerca e l´innovazione nel settore zootecnico e lattiero caseario e una vera e propria Università europea del vino: due strutture che saranno parte integrante del sistema Milano che, grazie alla qualità e alla credibilità del suo progetto, si è aggiudicato con merito l´organizzazione dell´Expo 2015". Viviana Beccalossi, vice presidente e assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia, e Roberto Albetti, presidente di Ersaf (Ente Regionale per i Servizi all´Agricoltura e alle Foreste), partecipando al Vinitaly, ricordano così come la realizzazione (ormai in fase di completamento), dei due centri di eccellenza nel comparto agro-alimentare potranno essere protagonisti dell´Expo 2015 che, "per sei mesi - ricordano Beccalossi e Albetti - svilupperà il tema centrale del diritto all´alimentazione". Oltre alle nuove infrastrutture cittadine, dunque, l´Expo potrà dunque contare sui centri di Carpaneta, nel Mantovano, e di Riccagioia, nell´Oltrepo Pavese, che saranno ultimati tra la fine del prossimo anno e l´inizio del 2010 e saranno aperte alla partecipazione di tutti i soggetti coinvolti in due filiere fondamentali per il sistema agro-alimentare lombardo. "Questi Poli - aggiunge Viviana Beccalossi - lavoreranno sviluppando funzioni cardine come formazione, ricerca, sperimentazione, trasferimento dell´innovazione, divulgazione e promozione dei prodotti tipici". "Si tratta di un´occasione straordinaria - conclude Albetti - per proiettare la qualità e l´efficienza del nostro modello agro-alimentare in una dimensione internazionale. La scelta di investire risorse su due centri in zone fortemente vocate, è frutto di un´attenta programmazione e della volontà del presidente Formigoni e della vice presidente Beccalossi di ragionare nell´ottica di fare sistema". . |
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