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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Settembre 2008
SCOPERTA AL SAN RAFFAELE UNA PROTEINA CHE CONTROLLA I TUMORI E FA “INGRASSARE”  
 
Milano, 11 settembre 2008 - Uno studio condotto sui topi rivela una nuova e importante funzione di una proteina alla base dei meccanismi della vita: regolare la crescita dei tumori. Una curiosità: contemporaneamente riduce anche la produzione di grasso corporeo Milano, 10 settembre 2008 – Uno studio condotto presso l’Istituto Scientifico San Raffaele di Milano, pubblicato on line oggi su Nature, una delle più prestigiose riviste scientifiche internazionali, rivela una fondamentale funzione di una delle proteine alla base dei meccanismi della vita: eIf6, questo il nome della molecola, regola infatti la crescita dei tumori, costituiti da cellule impazzite che si riproducono in modo più rapido delle cellule sane. Da qui una delle possibili e più importanti ricadute mediche della scoperta: questa proteina potrebbe essere alla base di nuove strategie terapeutiche anti-cancro. Riducendo la produzione di eIf6, infatti, si potrebbe rallentare la crescita dei tumori. Non solo, i ricercatori hanno identificato una caratteristica molto peculiare della proteina. Eif6 fa “ingrassare”: a una sua ridotta produzione da parte dell’organismo, infatti, corrisponde una riduzione cospicua e specifica della formazione di grasso nel corpo. Il lavoro è stato realizzato dall’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele e dall’Università Vita-salute San Raffaele in collaborazione con l’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro e la Northwestern University di Chicago negli Stati Uniti. Primo autore della ricerca è Valentina Gandin, ricercatore del laboratorio di Istologia molecolare e crescita cellulare all’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano, e ne è stato coordinatore il professor Stefano Biffo, responsabile dello stesso laboratorio del San Raffaele e docente all’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro presso il Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Vita (Disav). La sintesi proteica ed eIf6 Per crescere, e quindi per vivere, tutti gli organismi devono sintetizzare proteine. Il principio è valido anche a livello delle cellule, dove la sintesi di queste molecole è richiesta nel processo di crescita e precede la divisione cellulare, cioè il momento della loro riproduzione. Questo meccanismo è regolato da segnali esterni (fattori di crescita) e si realizza grazie a mediatori interni, cioè strutture cellulari che hanno il compito di attivarlo e regolarlo. La proteina eIf6 è uno di questi mediatori ed è presente, quasi inalterata, da tre miliardi di anni in tutti gli esseri viventi (dagli archibatteri, antichissimi batteri, all’uomo). Senza la proteina eIf6 gli organismi viventi non sono in grado di sopravvivere poiché questa molecola è indispensabile alla loro crescita. Lo studio La ricerca è stata realizzata osservando modelli animali che producono in modo naturale metà della quantità di eIf6 normalmente sintetizzata dalle cellule. Questi organismi sono perfettamente funzionanti: godono di buona salute e possono riprodursi. Ad un’analisi più approfondita, tuttavia, i ricercatori hanno individuato in loro anomalie curiose: una riduzione della formazione di grasso e una riduzione delle dimensioni del fegato, caratteristiche che non potevano essere attribuite alla presenza di una malattia. I ricercatori, quindi, analizzando i meccanismi che regolano la produzione del grasso e la crescita del fegato hanno verificato che tutte le cellule con la metà dei livelli normali di questa proteina hanno un funzionamento regolare ma che, se stimolate dall’esterno a crescere e riprodursi, non reagiscono in maniera efficace. Che cosa succedeva? Il ribosoma 60, una delle due macchine che insieme al ribosoma 40 ha il compito all’interno della cellula di “costruire” le proteine, non si attivava e quindi non svolgeva la sua funzione. E’ possibile presumere, quindi, che a una totale assenza di eIf6 corrisponda il completo “blocco” della produzione di proteine e la conseguente morte della cellula. Sottolinea Stefano Biffo, responsabile laboratorio di Istologia molecolare e crescita cellulare all’Istituto Scientifico San Raffaele e docente all’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro: «Le implicazioni di questa scoperta sono diverse. In questo studio abbiamo dimostrato che le cellule che hanno metà dei livelli di eIf6 sono meno soggette alla trasformazione in cellule tumorali. Questo perché in questo particolare processo di trasformazione la proteina svolge nei mammiferi un ruolo di “fattore limitante”. Per questa ragione, anche se saranno necessari ancora anni, la prospettiva è verificare se questa funzione può essere controllata con i farmaci e diventare una possibile cura contro i tumori». .  
   
   
CNR: LA RICERCA PROGREDISCE OBIETTIVI, RAGGIUNTI NONOSTANTE LA SCARSITÀ DI FONDI E PERSONALE  
 
 Roma, 11 settembre 2008 - La produzione scientifica del Consiglio Nazionale delle Ricerche è in aumento, come pure la sua capacità di attrarre risorse da privati e di affermarsi in campo internazionale. I dati emergono dalla Relazione del presidente, prof. Luciano Maiani, sul Consuntivo Cnr 2007, recentemente presentato al Consiglio scientifico generale e al Consiglio di amministrazione. Una conferma di come l’Ente riesca a svolgere al meglio la sua missione istituzionale, grazie all’ottimizzazione delle risorse disponibili e all’intensificazione delle sinergie con partner esterni, pur se in una fase di completamento della riforma istituzionale e in una situazione certo non priva di criticità. In particolare, lo scarso numero di ricercatori che diminuisce la capacità italiana di attrarre fondi europei. Performance - L’analisi del Consuntivo 2007 evidenzia la performance di ricercatori e istituti soprattutto per quanto riguarda gli articoli Isi, cioè le pubblicazioni scientifiche con referee, passati dai 6. 402 del 2006 ai 6. 733 del 2007. In aumento anche la produzione di: articoli in atti di convegno (3. 104 contro 2. 908 del 2006), libri (1. 390 contro 1. 292), rapporti (1. 609 contro 1. 495), risultati progettuali (398 contro 344), abstract (3. 914 contro 3. 257), attività editoriali (263 contro 228). Tale aumento di produttività scientifica è stato possibile grazie allo sforzo operato dall’Ente per destinare alla rete di ricerca le maggiori risorse possibili: 531,7 milioni di euro su 551,7 erogati all’Ente dal Ministero dell’Università e della Ricerca nel 2007 come Fondo di finanziamento ordinario (Ffo). Specularmente, si è contenuto al massimo il costo amministrativo della struttura centrale, comunque incomprimibile sotto un certo livello, che si attesta a 70,2 milioni di euro: una percentuale del 7% circa, rimasta pressoché invariata dal 2005, in rapporto ai 1. 004 milioni di euro reperiti e utilizzati. Il budget complessivo del Cnr, che per il 2007 si colloca appunto a 1. 004 mln. Di euro, viene raggiunto grazie ad un cospicuo reperimento di risorse esterne, che conferma la fiducia riposta nell’Ente dai partner pubblici e privati. Le entrate da terzi ammontano a quasi 300 milioni, cioè più di un quarto delle risorse complessive (306 milioni, considerando il fondo di rotazione e altre entrate), e sono ripartite tra: Ministeri (70 milioni di euro), Unione Europea e organismi internazionali (33 milioni di euro), Regioni ed Enti locali (34 milioni di euro), Enti pubblici e privati (23 milioni di euro) e vendita di prodotti e prestazioni di servizi (124 milioni di euro). Interessante il confronto tra la situazione del Cnr e degli altri enti di ricerca europei per quanto riguarda la percentuale di finanziamento dal Ffo rispetto al budget totale: l’Ente italiano si attesta intorno al 51%, rispetto al 63% del Cea, al 73% del Cnrs francese e all’82% del Max Planck, mentre fa eccezione il 33% del Fraunhofer, ente tedesco che però è deputato alla ricerca applicata e perciò maggiormente finanziato dalle industrie. Una conferma della capacità di attrazione del Cnr. Per quest’ultima voce, in particolare, è da segnalare un aumento del 5% rispetto ai 118 milioni di euro del 2006. “Si conferma dunque la sempre migliore capacità di interazione del Cnr con i vari soggetti istituzionali e imprenditoriali”, osserva il presidente Maiani, “e la sua affermazione come Ente capace di coprire la ricerca moderna, lungo tutto il fronte che va dalla ricerca fondamentale fino a quella applicata e al sostegno all’innovazione delle industrie”. Il Cnr promuove attività di formazione e sviluppo per giovani studenti e ricercatori attraverso quasi 4. 000 unità (al 31 dicembre 2006): tra queste, 1. 478 laureandi, 712 borsisti e dottorandi, 1. 068 assegnisti di ricerca e 654 contratti a tempo determinato. La capacità di fare rete con altre strutture di ricerca è sottolineata dai 2. 414 collaboratori esterni che lavorano presso il Cnr, provenienti soprattutto dal mondo universitario. Guardando al contesto europeo, il Cnr figura al quinto posto tra le organizzazioni destinatarie dei finanziamenti più cospicui nell’ambito del 6° Programma Quadro, il principale strumento di finanziamento dell’Unione alla ricerca. L’ente ha coordinato 66 progetti per un totale di 143 milioni di euro, ponendosi dopo il Cnrs, il Fraunhofer Institut, il Cea e il Max Planck. Se però si parametrano i fondi ottenuti rispetto al numero di ricercatori, la situazione cambia e il finanziamento pro-capite erogato dall’Ue all’Italia (16. 773,15 euro) risulta essere maggiore rispetto a Regno Unito (12. 411,19 euro), Germania (10. 211,55 euro), Francia (9. 725,94 euro), Spagna (7. 658,16 euro). Criticità - Il 2007 ha registrato anche alcune criticità da cui occorre partire per far sì che il Cnr possa svolgere sempre più efficacemente il suo ruolo nel Paese. Confrontando il contributo diretto erogato al Cnr dallo Stato nel 2007, pari a 551,7 milioni di euro, con quello del 2006 (540,2 milioni di euro), si evince un incremento nominale del 2,08%, che in termini reali costituisce un mero recupero dell’inflazione. Si conferma pertanto il livello delle risorse direttamente destinate all’Ente, che è nettamente inferiore rispetto a quello del 1999, quando l’Ffo era stato di 1. 052 miliardi di lire (rapportato al valore attuale, circa 615 milioni di euro). La dotazione diretta non arriva nemmeno al livello delle spese indifferibili, che sono di 606 milioni di euro e che possono essere coperte solo grazie agli apporti esterni. Sul fronte delle risorse umane disponibili, è continuata la tendenza alla diminuzione dai 7. 595 dipendenti del 2001 ai 6. 064 del 2007 (-20% circa). Occorre rilevare che per il Cnr la spesa relativa al personale si attesta all’86% del Ffo e, dato ancora più significativo, al 47% del budget complessivo. Esistono dunque i margini per una crescita, soprattutto di ricercatori, tecnologi e tecnici, che avvicini l’Ente agli standard degli altri paesi europei. “E’ necessario portare a termine il processo di reclutamento iniziato negli scorsi anni”, auspica Maiani, “possibilmente rimuovendo alcuni vincoli che, senza apportare risparmi significativi allo Stato, impediscono di fatto l’immissione nella ricerca di quei giovani validi - borsisti, assegnisti, contrattisti - che popolano i nostri Istituti e che sono indispensabili a dare slancio alle nostre ricerche”. “L’aumento del numero di ricercatori nel nostro Paese”, continua il presidente del Cnr, “è indispensabile, se non altro per sfruttare a pieno il potenziale dei Programmi Europei. Nel Vi Programma Quadro, l’Italia ha avuto un ritorno di circa il 9%, rispetto ad un contributo alla Comunità Europea del 14%. I dati mostrano, d’altro canto, che le risorse pro-capite conquistate in Europa dai ricercatori italiani sono decisamente superiori a quelle della media europea ed indicano quindi che il problema è nella consistenza numerica dei ricercatori in Italia, ben al disotto della media europea, piuttosto che nella qualità. Per avvicinarci al giusto ritorno dei nostri investimenti in Europa e non finanziare le ricerche dei nostri partner, occorre dunque rilanciare il processo di reclutamento di ricercatori, tecnologi e tecnici e, allo stesso tempo, introdurre regole certe e basate sul merito per la progressione di carriera, promuovere i giovani e promuovere le uguali opportunità per la componente femminile della ricerca”. Nuove iniziative - Per finire, uno sguardo al 2008. In questa prima parte dell’anno sono partite iniziative in diverse direzioni. Internazionalizzazione del Cnr. E’ stato definito un processo di valutazione degli istituti del Cnr, da completare entro il prossimo anno, basato per il 40% su valutatori europei. Sono stati promossi nuovi contatti con la European Science Foundation, completando con ricercatori italiani diverse Commissioni Scientifiche, un passo indispensabile per fare in modo che i programmi di questo importante ente finanziatore di ricerca di base siano congruenti alla realtà italiana. Nel 2009, il Cnr ospiterà in Italia il G8 dei Consigli Nazionali delle Ricerche, in concomitanza con il G8 dei Governi. Reclutamento e avanzamenti di carriera. Sono in fase di espletamento concorsi per 118 posti di ricercatore. Sono state approvate dal Cda le aree disciplinari su cui basare i concorsi di avanzamento di ricercatori e tecnologi che programmiamo di tenere a intervalli regolari, con criteri basati sul merito, per dare giuste possibilità di carriera al nostro personale. Trasferimento tecnologico. Nodo centrale è il sostegno ai ricercatori per il trasferimento di conoscenze e di tecnologie e per la valorizzazione dei risultati prodotti: lavoriamo per creare una mentalità diversa, basata su un clima di fiducia e di condivisione della strategia e degli obiettivi, per rendere la rete del Cnr, estesa su tutto il territorio nazionale, sempre più utile al Paese. Siamo partiti riscrivendo le regole per la creazione di nuove imprese spin-off (26 quelle avviate fino ad oggi), adesso più semplici, flessibili e adattabili. Attraverso l’acquisizione della società Rete Ventures, ora posseduta al 90% dal Cnr, e quindi della sua controllata Quantica Sgr - il primo venture capital nato nella ricerca italiana - disponiamo degli strumenti per accompagnare i neo-imprenditori nella fase di start-up e di risorse finanziarie, per far crescere le nuove imprese e metterle in condizione di camminare da sole. Broker della ricerca del Cnr, queste imprese devono produrre, nel tempo, ritorni economici sia per l’Ente - che potrà reinvestirle in nuova ricerca e sviluppo - sia per gli stessi ricercatori. Speriamo di dimostrare che il mestiere del ricercatore non è solo una missione, ma che può essere anche remunerativo e quindi competitivo sul mercato del lavoro. In autunno affronteremo il nodo dei brevetti, sul quale proporremo al Governo di intervenire per adeguare la normativa agli standard internazionali, e subito dopo avvieremo una forte azione di marketing per mettere a disposizione le conoscenze, le competenze e i risultati del Cnr a sostegno dello sviluppo non solo economico, ma anche sociale e culturale del Paese. Un Cnr aperto, quindi, che vogliamo diventi un riferimento stabile per i partner internazionali, per le imprese e gli enti di servizio, per il sistema educativo, ma anche per il singolo cittadino che voglia “saperne di più”. Amministrazione al servizio della Ricerca. Obiettivo dei prossimi mesi: la riorganizzazione dell’amministrazione del Cnr. Richiesta dai recenti provvedimenti governativi, questa deve essere l’occasione per mettere a punto un efficace strumento di sostegno della rete scientifica dell’Ente, che le permetta di fare fronte con efficienza e flessibilità alle sfide dei prossimi anni e di attrarre investimenti in ricerca da parte di governo e imprese. Lo scenario in cui si muove oggi il Cnr è quello di un rilancio degli investimenti in ricerca da parte di governo e imprese. È facile prevedere che gli investimenti saranno in gran parte nella forma di programmi di ricerca orientati allo sviluppo, da catturare sul mercato della ricerca: Mezzogiorno, fondi strutturali e simili. In questo quadro, è necessario battersi per ottenere un aumento del fondo ordinario, per dare spazio alla ricerca fondamentale e quindi all’accumulazione delle conoscenze di base su cui fondare lo sviluppo del futuro, particolarmente nei settori che hanno per loro natura maggiori difficoltà a reperire risorse nel mercato. I cambiamenti organizzativi che stiamo cercando di implementare sono essenziali per competere efficacemente con gli altri attori della ricerca, università ed altri enti, che anch’essi stanno dando forti segnali di volersi adeguare agli standard europei ed internazionali. .  
   
   
UNO STUDIO GETTA LUCE SUL SISTEMA IMMUNITARIO BATTERICO  
 
Bruxelles, 11 settembre 2008 - I ricercatori finanziati dall´Ue hanno gettato luce su come i batteri si proteggono dai virus. La scoperta potrebbe portare allo sviluppo di "vaccinazioni" per proteggere i batteri usati nei processi industriali dagli attacchi virali. Queste nuove conoscenze sul funzionamento dei sistemi immunitari batterici si potrebbero sfruttare per creare nuovi metodi di monitoraggio dei batteri che sono diventati resistenti alla maggior parte degli antibiotici. Come noi, i batteri sono vulnerabili all´attacco dei virus e proprio come noi hanno sviluppato sistemi immunitari che li aiutano a rilevare i virus e a rispondere di conseguenza. L´anno scorso gli scienziati hanno scoperto che quando i batteri vengono infettati da un virus, il sistema immunitario batterico incorpora pezzi del Dna del virus nel Dna del batterio. Se il batterio viene attaccato nuovamente dallo stesso virus, il Dna virale rilevato in precedenza lo aiuta a riconoscere l´intruso. Quando l´intruso viene riconosciuto, il meccanismo di difesa del batterio entra in azione e distrugge il virus che lo sta attaccando. Nell´ultima parte della ricerca gli scienziati provenienti da Paesi Bassi, Regno Unito e Usa sono partiti dalla ricerca precedente ed hanno studiato i meccanismi del sistema immunitario batterico più dettagliatamente. I risultati sono stati pubblicati nell´ultimo numero della rivista Science. I loro studi rivelano che una proteina è responsabile del taglio della sezione di Dna virale dal Dna batterico. Insieme ad altre cinque proteine, confronta questo frammento di Dna con il Dna del virus invasore. Se il virus viene identificato, viene attivata una risposta immunitaria. Gli scienziati sperano che la loro scoperta porti alla fine allo sviluppo di "vaccinazioni" per i batteri, molti dei quali vengono usati in importanti processi industriali. Le scoperte potrebbero avere anche applicazioni mediche, soprattutto nel trattamento delle infezioni causate dai batteri che hanno sviluppato una resistenza alla maggior parte degli antibiotici. I ricercatori ritengono che se i sistemi immunitari di questi batteri si potessero disattivare, si potrebbero poi attaccare con virus che sarebbero mortali per i batteri, ma innocui per il paziente umano. Il supporto da parte dell´Ue per la ricerca è giunto da un contributo Marie Curie. Per ulteriori informazioni, visitare: Science: http://www. Sciencemag. Org Università e centro di ricerca di Wageningen: http://www. Wur. Nl/uk/ Azioni Marie Curie: http://ec. Europa. Eu/research/mariecurieactions/ http://ec. Europa. Eu/research/fp6/mariecurie-actions/indexhtm_en. Html .  
   
   
UNO STUDIO MOSTRA CHE GLI ORSETTI D´ACQUA SOPRAVVIVONO NELLO SPAZIO  
 
Bruxelles, 11 settembre 2008 - Secondo una nuova ricerca condotta da scienziati europei, microscopici animali chiamati "orsetti d´acqua" sono in grado di sopravvivere all´inclemente ambiente dello spazio esterno. L´ambiente spaziale è estremamente ostile alla maggior parte delle forme di vita, le temperature sono prossime allo zero assoluto (-273°C), c´è il vuoto e alti livelli di radiazioni provenienti dal sole e dalle stelle. Finora, alcuni batteri e licheni avevano dimostrato la capacità di sopravvivere nello spazio. Tuttavia, fino ad ora, nessun animale era stato esposto a queste condizioni. Scrivendo sulla rivista Current Biology, ricercatori tedeschi e svedesi spiegano come hanno messo alla prova questi piccolissimi animali chiamati tardigradi. I tardigradi, chiamati anche "orsetti d´acqua", sono piccoli animali invertebrati lunghi fino a 1,5 mm che si trovano solitamente in ambienti umidi, come i licheni umidi e i muschi. Questi ambienti tendono a seccarsi e i tardigradi hanno sviluppato la capacità di sopravvivere a lunghi periodi di essiccamento, che possono durare anche molti anni. Inoltre, queste resistenti creature sono in grado di sopportare condizioni estreme di caldo, freddo e radiazioni. Queste caratteristiche significano che hanno migliori possibilità di sopravvivere nello spazio rispetto agli altri. Campioni essiccati di due specie di tardigradi sono stati lanciati nello spazio nel settembre del 2007 a bordo della missione Foton-m3 dell´Agenzia spaziale europea (Esa). Per 10 giorni essi hanno sfrecciato attorno al pianeta in una bassa orbita terrestre, tra 258 e 281 km sopra il livello del mare. Durante questo periodo, sia adulti che uova di tardigradi sono stati esposti al vuoto dello spazio, oltre che alle radiazioni Uv e alle radiazioni cosmiche. Al loro ritorno sulla Terra, i campioni sono stati reidratati e gli scienziati hanno seguito i loro progressi per vedere se sopravvivevano e se si riproducevano. I campioni che erano stati esposti soltanto al vuoto, una volta reidratati, prosperavano. Tuttavia, la mortalità era altra nei campioni che erano stati danneggiati dalle radiazioni solari. Ciononostante, alcuni esemplari non soltanto sopravvivevano, ma addirittura si riproducevano con successo, malgrado il fatto di essere stati esposti a livelli di radiazioni Uv 1000 volte superiori a quelle che si trovano sulla superficie della Terra. "Come questi animali siano in grado di ridare vita al proprio corpo dopo aver ricevuto una dose di radiazioni Uv di oltre 7000 kJm-2 in condizioni di vuoto spaziale [. ] rimane un mistero," hanno scritto i ricercatori. I meccanismi che permettono agli "orsetti d´acqua" di sopravvivere a livelli di radiazioni che danneggerebbero irreparabilmente il Dna degli esseri umani, devono essere ulteriormente studiati. I ricercatori ipotizzano che questi possano includere in primo luogo speciali meccanismi che prevengono i danni al Dna, e poi un efficiente sistema di riparazione del Dna. Per ulteriori informazioni, visitare: Current Biology: http://www. Current-biology. Com Tardigrades in Space (Tardis): http://tardigradesinspace. Blogspot. Com/ Agenzia Spaziale Europea (Esa): http://www. Esa. Int/esacp/italy. Html .  
   
   
PROGETTO PILOTA IN ITALIA: GLI OSPEDALI TOSCANI PRODUCONO ENERGIA PIÙ DI 4 MILIONI DI KILOWATTORA E 750.! 000 EURO RISPARMIATI L’ANNO INVESTITI 20 MILIONI PER PANNELLI SOLARI SUI TETTI E NEI PARCHEGGI DI SEI AZIENDE OSPEDALIERE  
 
 Firenze, 11 settembre 2008 - E’ un progetto pilota in Italia, visto che non esiste nella sanità pubblica un’esperienza di questa portata. Si tratta di energia pulita per oltre 4 milioni di kilowattora e, con un investimento di 20 milioni, di un risparmio di 750. 000 euro l’anno nelle bollette, grazie a interventi di isolamento termico e agli oltre 31. 000 metri quadrati di pannelli solari installati sui tetti degli ospedali, nei parcheggi di servizio e nelle sedi di sei aziende ospedaliere. Succede in Toscana, e in particolare nell’area vasta nord ovest, cioè lungo la costa, grazie al piano che prevede di contenere i consumi energetici e produrre elettricità. «E’ la naturale prosecuzione – afferma l’assessore regionale al diritto alla salute, Enrico Rossi - del programma di razionalizzazione e risparmio che sta alla base della costituzione dei Consorzi di area vasta. Nei primi due anni ci ha permesso di risparmiare 72 milioni di euro. E’ anche in questo modo che siamo finora riusciti a mantenere in pareggio il sistema sanitario toscano, senza gravare sulle tasche dei cittadini. La sanità toscana ottimizza e risparmia, mentre il Governo ci taglia i fondi. Noi preferiamo tagliare i consumi e questo studio di fattibilità lo dimostra piuttosto efficacemente. Chiederò anche agli altri due consorzi regionali di area vasta di fare altrettanto». Il progetto, presentato questa mattina a Pisa, prevede interventi sulle strutture dell’Estav (il Consorzio di area vasta), delle Asl 1 di Massa Carrara, della 2 di Lucca, della 5 di Pisa, della 6 di Livorno, della 12 della Versilia, dell’Azienda ospedaliero universitaria pisana, oltre che sulla Rsa di Campiglia marittima, sul distretto di Donoratico e sull’ospedale di Cecina. «E’ il settore pubblico – aggiunge l’assessore regional! e all’energia, Anna Rita Bramerini – che dà il buon esempio, con positivi riflessi sul risparmio di anidride carbonica in atmosfera, stimato in oltre 2. 300 tonnellate l’anno, e anche sui costi della bolletta energetica che sarà notevolmente più leggera. Lo avevamo annunciato nel Piano energetico recentemente approvato: la pubblica amministrazione deve dar prova di efficienza e incentivare le fonti alternative. Questo progetto è la dimostrazione che i due obiettivi sono alla nostra portata». Il progetto prevede due modalità di intervento: l’installazione di pannelli fotovoltaici e lavori di isolamento termico degli edifici. «Oltre ad installare i pannelli – spiega il direttore generale dell’Estav nord ovest, Mauro Pallini – metteremo il cappotto (si chiama proprio così) ai nostri ospedali, in modo da ridurre la dispersione di calore d’inverno e di aria fresca d&rsq! uo;estate. La prima tappa sarà l’accensione di un! mutuo v entennale presso l’istituto di credito che si aggiudicherà la gara. Contiamo di assegnare i lavori entro la metà del prossimo anno, così da cominciare a produrre energia fin dal dicembre del 2009: faremo a tutti un bel regalo di Natale». Il piano finanziario prevede complessivamente il pagamento di 1,5 milioni di euro l’anno per le rate del mutuo, entrate per 1,8 milioni di euro grazie agli incentivi previsti dal conto energia, ed un risparmio di altri 450. 000 euro sulle bollette energetiche delle Aziende. .  
   
   
SIMPOSIO INTERNAZIONALE SULLE APPLICAZIONI IN VIVO DI RNAI  
 
Bruxelles, 11 settembre 2008 - Il progetto europeo di ricerca Right (´Rna interference technology as human therapeutic tool´ - Tecnologia dell’Rna interference come strumento terapeutico umano) sta organizzando il simposio internazionale conclusivo sulle applicazioni in vivo dell’Rna interference (Rnai) dal 3 al 5 novembre a Bruxelles, Belgio. Verranno presentati nuovi sviluppi relativi alle tre principali aree di ricerca sull´Rnai e in particolare: modificazioni chimiche del breve Rna interferente (siRna) e strategie di rilascio: modificazioni, formulazioni, rilascio mirato, farmacocinetica; sistemi vettore per approcci dell’Rna interference: sistemi di rilascio virale, sistemi vettore regolati da microRna, vettori non virali; prospettive di approcci terapeutici con interferenza dell’Rna: modelli in vivo, studi clinici. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Rightsymposium2008. Eu .  
   
   
LE AZIENDE TOSCANE CENTRANO IL “BERSAGLIO” IL SISTEMA DI VALUTAZIONE CONSULTABILE ANCHE SU UN SITO  
 
Firenze, 11 settembre 2008 - Netto miglioramento dell’assistenza territoriale, aumento delle prestazioni specialistiche e di quelle diagnostiche, riduzione dei ricoveri ospedalieri (con la sola eccezione della day surgery, in aumento). Un giudizio dei cittadini sostanzialmente positivo, migliore dell’anno precedente, anche per la qualità del pronto soccorso. Sono alcuni dei dati più significativi del Report 2007 “Il sistema di valutazione della performance della sanità toscana”, presentato stamani dall’assessore al diritto alla salute Enrico Rossi, assieme a Sabina Nuti, direttore del laboratorio Mes, Management e Sanità, della Scuola Superiore Sant’anna di Pisa, e Valtere Giovannini, responsabile area di coordinamento sanità del Dipartimento diritto alla salute. Il Report, quest’anno alla sua seconda edizione, è stato realizzato dal Mes, in collaborazione con la Regione, utilizzando il sistema del “bersaglio”, già collaudato lo scorso anno. Il sistema si basa su 130 indicatori di valutazione, sintetizzati in 52 indicatori di sintesi, classificati in sei dimensioni di valutazione, e rappresentati graficamente con un bersaglio in cui figurano cinque fasce di valutazione: da 1 a 5, dal rosso al verde scuro. Dal confronto con il Report 2006, molte delle performance risultano decisamente migliorate. «Con grande soddisfazione rendo pubblica questa valutazione – dice l’assessore Rossi – Abbiamo di fronte un sistema non perfetto, ma complessivamente buono. Un sistema non statico, che si muove ed è capace di cambiare. Su questa strada vogliamo continuare, anche rispetto alle iniziative annunciate dal governo, che prevedono tagli ai servizi. La Toscana è stata capace di garantire una sostanziale tenuta del sistema sanitario e buoni livelli di assistenza, senza aver mai introdotto, come invece altre Regioni hanno dovuto fare, tasse addizionali. Abbiamo attuato u! na serie di razionalizzazioni che hanno consentito al sistema sanitario di andare in pareggio di bilancio». «Quando abbiamo iniziato, quattro anni fa a lavorare intorno a un sistema di valutazione – prosegue l’assessore – sapevamo di mettere in moto una macchina complessa e impegnativa, ma anche di lanciare una sfida decisiva per il miglioramento della qualità dei servizi. Con crescente convinzione abbiamo sperimentato il modello del “bersaglio” e dei suoi indicatori, prima in alcune Asl e poi in tutto il sistema e abbiamo salutato con soddisfazione la pubblicazione del primo Report 2006, un documento risultato decisivo per la redazione del Piano Sanitario 2008-2010, strumento unanimemente apprezzato anche a livello nazionale». Vediamo nel dettaglio le voci più significative del Report 2007: Assistenza territoriale: nel 2007 si è registrato un netto miglioramento rispetto al 2006, come dimo! stra l’aumento considerevole del numero di prestazioni s! pecialis tiche, che da 55,6 milioni sono passate a 56,3 milioni, con oltre 700. 000 visite in più erogate ai cittadini toscani. «L’aumento della specialistica ambulatoriale – commenta l’assessore Rossi – sta a significare che il sistema dà risposte in termini di presa in carico. Di questo voglio ringraziare sia i medici di famiglia che i medici specialisti, che in questo modo fanno risparmiare ai cittadini e al sistema sanitario tanti ricoveri ospedalieri». Prestazioni diagnostiche (diagnostica per immagini, strumentale e di laboratorio): passano da 48,8 milioni nel 2006 a 50,7 milioni nel 2007. In particolare, le prestazioni diagnostiche per immagini ad elevata tecnologia registrano incrementi notevoli, per esempio le Tac, che da 268. 410 aumentano nel 2007 a 285. 261. Rimangono problemi per rispondere alla domanda di risonanze magnetiche e ecocolordoppler, dove si registrano liste di attesa ancora lunghe, su cui il sistema ha in ! corso iniziative di riorganizzazione. Programmi di screening: sono stati attivati da tutte le aziende e i dati nel triennio sono andati progressivamente migliorando, con percentuali superiori rispetto alla media nazionale, anche se ancora non sono stati raggiunti gli obiettivi ambiziosi del Piano Sanitario Regionale. Ricoveri ospedalieri: si riduce il numero dei ricoveri complessivi: da 573. 106 a 562. 636 ( -10. 470, ovvero -1,83%); di quelli in day hospital: da 81. 720 a 77. 867 ( -3. 853, -4,71%); di quelli inappropriati: da 66. 059 a 62. 359 ( -3. 700, -5,60%). In calo anche il numero delle giornate di degenza pre-operatoria: da 250. 619 a 228. 990 ( -21. 629, -8,63% ); e il numero di ricoveri ripetuti entro 30 giorni per la stessa patologia: da 24. 655 a 24. 076 ( -579, -2,35%). Crescono però i ricoveri in day surgery: da 112. 227 a 115. 491 ( +3. 264, +2,91%). Tutti questi dati evidenziano la capacità del sistema toscano di utilizzare la struttura ospedaliera p! er le acuzie e per il tempo strettamente necessario. Par! ti cesar ei: nel 2007 il dato è peggiorato, pur attestandosi tra le migliori performance a livello nazionale, ma nei primi mesi del 2008 alcune aziende (tra cui Careggi, Viareggio, Asl di Pisa) sono riuscite a invertire drasticamente la tendenza, con miglioramenti di molti punti percentuali. Nel 2007 il dato varia dal 10,5% di Prato al 30,8% dell’azienda ospedaliero-universitaria senese. Donazioni di sangue: nel 2007 sono state complessivamente 217. 946, leggermente superiori rispetto alle 213. 755 del 2006, e questa tendenza all’aumento si sta confermando anche nel primo quadrimestre 2008. Così come le donazioni, è in continuo aumento anche l’uso di sangue, tendenza presente in tutte le aziende e determinata dall’utilizzo non solo per l’area chirurgica, come in passato (ma con interventi di sempre maggiore complessità), ma anche in area medica, in particolare per il supporto alle terapie oncologiche, sviluppate in modo di! ffuso a rete in tutti gli ospedali. Personale: è aumentato di appena 151 unità su 49. 770 dipendenti, pari allo 0,3%. Sono diminuiti di 67 unità i dipendenti amministrativi, ma sono aumentati di 177 unità i sanitari. Il giudizio dei cittadini: anche quest’anno i cittadini hanno espresso un giudizio positivo relativamente ai servizi sanitari oggetto di indagine, cioè la medicina di base, la diagnostica, la specialistica ambulatoriale, il percorso materno-infantile, i servizi di pronto soccorso. Il pronto soccorso: migliorata la qualità percepita dagli utenti del pronto soccorso: nel 2006 era stata valutata pienamente soddisfacente dal 76% degli utenti, nel 2007 la percentuale è salita all’85%. Questo dato è da tenere in considerazione anche alla luce delle nuove indicazioni date dalla Regione alle aziende per migliorare il servizio di accoglienza nei Pronto soccorso, e dei nuovi investimenti s! trutturali e tecnologici. Le migliori performance: si tr! ovano ne lla fascia verde scuro il contenimento dei tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali e specialistiche e per le prestazioni diagnostiche e strumentali. Le peggiori performance: in molte aziende risultano carenti il grado di soddisfazione dei cittadini rispetto alle capacità di informazione della Asl e il clima interno tra i dipendenti. Un sito per i cittadini: da oggi, chiunque potrà consultare tutti i dati del sistema di valutazione delle performance di ogni Asl sul sito www. Valutazionesanitatoscana. Sssup. It. Il sito sarà costantemente implementato dal Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’anna. Le incentivazioni ai direttori generali: lunedì 4 agosto l’assessore Rossi ha portato in giunta una delibera nella quale si definiscono le quote percentuali di incentivazione da attribuire a ciascun direttore generale, in! base alle performance valutate con il sistema del “bersaglio”. .  
   
   
MEETING ANNUALE DEI GRUPPI DI LAVORO DELLA ETP DI NANOMEDICINA  
 
Madrid, Spagna, 11 settembre 2008 - Il prossimo meeting annuale dei gruppi di lavoro della piattaforma tecnologica europea di nanomedicina (Etpn) si terrà a Madrid, Spagna, il 25 e 26 settembre. L´incontro tratterà i seguenti argomenti: stato della ricerca sulle nanomedicine; commercializzazione dei farmaci macromolecolari; malattie neurodegenerative: situazione attuale, progressi e limiti; diagnosi basata sulla nanotecnologia; rigenerazione; nanomedicine: esempio di progressi nella somministrazione; la piattaforma tecnologica francese di nanomedicina; aspetti regolamentari delle nanomedicine; terapia cellulare. L´etpn si occupa di ricerca, sviluppo e innovazione ambiziosa e responsabile nelle nanotecnologie per la salute con lo scopo di rendere l´Europa più competitiva nel campo della nanomedicina e per migliorare la qualità della vita e dell´assistenza sanitaria dei cittadini europei. Per ulteriori informazioni, visitare: http://etpn. Zeltia. Com/ .  
   
   
TELEMEDICINA: A BARI LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ADRIATIC TELEMED  
 
Bari, 11 settembre 2008 - Il punto sul Progetto Adriatic Telemed, per la realizzazione di centri di telemedicina all´avanguardia, nell´ambito del Nuovo Programma di Prossimità Adriatico Interreg/cards-phare. Appuntamento venerdì 12 e sabato 13 settembre (ore 9. 00-17; 9-12. 30), presso l’hotel Villa Romanazzi Carducci a Bari Un intervento che ancora una volta vede lavorare insieme le regioni italiane e balcaniche unite dall´Adriatico: il Progetto Adriatic Telemed promuove infatti la cooperazione tra Puglia e Abruzzo da un lato e Croazia, Serbia, Montenegro, Bosnia Erzegovina e Albania dall´altro. L´obiettivo generale è la realizzazione di centri di eccellenza per l´isteroscopia diagnostica ed operativa e per la laparoscopia. Finanziato dal Nuovo Programma di Prossimità Adriatico Interreg/cards-phare il Progetto sarà al centro del convegno che si svolgerà presso l’hotel Villa Romanazzi Carducci di Bari il 12 e 13 settembre con un calendario fitto di interventi. Ad aprire il lavori interverranno: i referenti del Progetto, G. Mascaretti (L´aquila) e S. Sabatelli (Putignano-ba); Alberto Tedesco, Assessore alle Politiche della Salute della Regione Puglia; Lea Cosentino, Commissario Straordinario Asl Puglia e Bernardo Notarangelo, dirigente Regione Puglia - Settore Mediterraneo. L´azione, dal costo totale di 450. 000,00 euro, si inscrive nella misura 1. 2 “Sviluppo e potenziamento delle infrastrutture e delle reti transfrontaliere e dei trasporti e delle telecomunicazioni” e si pone i seguenti obiettivi specifici: la realizzazione di una rete telematica di informazione per lo studio e la cura di patologie ginecologiche diagnosticabili e trattabili mediante tecniche endoscopiche; la preparazione di personale per lo studio e la formazione di protocolli comportamentali nell´ambito della diagnostica e della terapia endoscopica; l´istituzione di centri per la messa in rete di informazioni mediche; l´organizzazione di corsi, seminari, meeting per la discussione dei casi e per l´aggiornamento continuo del personale per via telematica. Partner di progetto sono: la Regione Puglia – Settore Mediterraneo, l´Ospedale de L´aquila, l´Ospedale di Tirana, il Centro Clinico Universitario di Sarajevo, il Centro Clinico di Serbia e l´Ospedale Universitario di Rijeka. Lead Partner è la Regione Abruzzo. .  
   
   
CONVEGNO INTERNAZIONALE SULLA RICERCA SUL TESSUTO CEREBRALE UMANO, MONACO DI BAVIERA, GERMANIA  
 
 Bruxelles, 11 settembre 2008 - Il progetto Brainnet Europe finanziato dall´Ue nell´ambito della rete di eccellenza, organizza un convegno internazionale sulla ricerca sul tessuto cerebrale umano dal 10 al 12 dicembre a Monaco di Baviera, in Germania. Il convegno sarà dedicato al funzionamento delle banche del cervello moderne e alla ricerca molecolare sul tessuto cerebrale umano. Saranno trattati i seguenti temi: sclerosi multipla e altre malattie demielinizzanti, demenza fronto-temporale, Alzheimer, Parkinson, malattia motoneuronica, malattia da prioni, malattie psichiatriche, criteri diagnostici neuropatologici, epigenetica, analisi dell´espressione genica, proteomica, neurochimica, gestione delle banche del cervello, gestione e protezione dei dati, quetioni etiche. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Brainnet-europe. Org/conference/ . .  
   
   
VIA LIBERA ALLE CASE DELLA SALUTE A ITTIRI E THIESI  
 
Cagliari, 11 Settembre 2008 - La Giunta regionale ha approvato l’ 8 settembre il progetto per la sperimentazione della Casa della Salute – Ospedale di comunità di Ittiri e Thiesi. Il piano prevede la riconversione degli ospedali dei due centri del sassarese con la trasformazione in strutture di riferimento sanitario e sociale inserite nella rete dei servizi distrettuali e organizzate in aree specifiche. L´obiettivo è quello di garantire comunque la presa in carico degli utenti integrando le risposte ai bisogni sanitari e sociali senza interrompere la continuità dell´assistenza. L´ospedale di Comunità rappresenta in questo senso l´anello di congiunzione tra l´ospedale e il territorio. Sarà dotato di posti letto gestiti direttamente dai Medici di Medicina Generale, destinati alle fasce deboli della popolazione, persone prevalentemente anziane e non autosufficienti che non necessitano del ricovero ospedaliero in struttura per acuti ma hanno bisogno di procedure clinico assistenziali a media o bassa medicalizzazione. La nuova struttura è destinata a gestire pazienti affetti da patologie cronico-degenerative momentaneamente scompensate o riacutizzate, con rischio sociale variabile che non possono essere assistite a domicilio. Le attività delle Casa della salute – Ospedale di Comunità saranno divise in diverse aree di intervento: quella dell´accoglienza, quella dei servizi sanitari extraospedalieri, quella dei servizi sociosanitari e sociali e quella delle degenze territoriali. Fondamentale il ruolo dei medici di base e della continuità assistenziale che dovranno essere adeguatamente formati: lavoreranno infatti in maniera interdisciplinare con le equipe territoriali per produrre valutazioni multidimensionali del paziente, definire risposte personalizzate e condividere telematicamente le informazioni sanitarie. .  
   
   
WORLD STROKE CONGRESS, VIENNA, AUSTRIA  
 
Bruxelles, 11 settembre  2008 - L´organizzazione mondiale per l´ictus terrà il World Stroke Congress dal 24 al 27 settembre a Vienna, in Austria. Questo convegno biennale indaga i vari aspetti dell´ictus, con l´obiettivo di fornire future strategie globali per combattere la seconda causa di mortalità più comune a livello mondiale. Sessioni scientifiche, lezioni e sessioni plenarie tratteranno la ricerca di base e le applicazioni cliniche, come anche il recupero e la riabilitazione. Più nello specifico i temi comprenderanno: intervento acuto nell´ictus ischemico acuto; prevenzione dell´ictus; ictus emorragico; trial clinici; temi scottanti nella progettazione dei trial clinici; scienza di base; ricostruzione cerebrale e recupero; progressi nella risonanza diagnostica e terapeutica; servizi che riguardano l´ictus: organizzazione della cura dell´ictus; un approccio conveniente; ictus e immunologia. Medici e altri professionisti di tutto il mondo sono invitati a partecipare alla discussione e a diventare parte della rete mondiale di collaborazione contro l´ictus. Http://www2. Kenes. Com/stroke/pages/home. Aspx . .  
   
   
PIERREL S.P.A.: SIGLATO CONTRATTO CON LA MULTINAZIONALE HERAEUS KULTZER GMBH DELL’ANESTETICO DENTALE “SOPIRA CITOCARTIN”  
 
Milano, 11 settembre  2008 – Pierrel S. P. A. , provider nell’industria farmaceutica specializzata nella ricerca, sviluppo (Contract Research) e produzione (Contract Manufacturing) su commessa di medicinali, comunica che il 1° agosto 2008 e´ stato siglato con la multinazionale tedesca Heraeus Kultzer Gmbh per lo sviluppo della specialità "Sopira Citocartin" (anestetico dentale). Il valore del contratto è pari a circa 400. 000 euro. Grazie a tale contratto, che segue quello commerciale di produzione siglato a dicembre 2007, il gruppo tedesco Heraeus potrà finalizzare velocemente le attività di registrazione dell’anestetico dentale “Sopira Citocartin” nei seguenti paesi : Germania, Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Grecia e Olanda ed avviarne la vendita , già a partire dal 2009. La capacità produttiva dello stabilimento di Capua, recentemente ampliata grazie agli ingenti investimenti effettuati tra il 2007 ed il primo semestre 2008, sarà pertanto in grado di recepire il notevole incremento produttivo relativo a tale contratto che ha validità di 5 anni ulteriormente rinnovabile per altri 5. Infatti il nuovo impianto entrerà a regime dal 1 settembre 2008 con una pianificazione produttiva di 2 turni continui essendo già stato recentemente autorizzato dall´ente ispettivo Aifa. “Il contratto con Heraeus – ha commentato l’ingegner Canio Mazzaro, Amministratore Delegato di Pierrel S. P. A, - un gruppo che fattura nella sola divisione dentale circa 370 milioni di euro e globalmente circa 9 miliardi di Euro avvalora le qualità di Pierrel come azienda leader in Europa nella produzione di anestetici dentali. Il contratto, inoltre, assume maggior rilevanza in considerazione del fatto che Heraeus ha scelto Pierrel come unico partner produttivo in Europa” .  
   
   
EMILIA ROMAGNA: FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA: OLTRE 354 MILIONI LE RISORSE PER IL 2008. POSITIVI I RISULTATI DEL 2007, ULTERIORE ESPANSIONE DEI SERVIZI NEL 2008.  
 
Bologna, 11 settembre 2008 - Il Fondo regionale per la non autosufficienza può contare nel 2008 su 354,1 milioni di euro. Serviranno a sviluppare pienamente, in tutto il territorio regionale, le potenzialità offerte dal Fondo, istituito dalla Regione con risorse proprie per garantire sostegno alle persone non autosufficienti e alle rispettive famiglie, dopo il primo anno di avvio del programma triennale. Risorse destinate alla copertura delle spese sociali e dei soli oneri sociali a rilievo sanitario, poiché le spese prettamente sanitarie sono di competenza delle Aziende Usl, anche per quanto riguarda lo sviluppo dei servizi per la non autosufficienza. Dei 354,1 milioni, come si legge nella delibera sul programma 2008 approvata dalla Giunta regionale, 49,7 sono risorse già stanziate nel 2007 e non ancora utilizzate: occorre ricordare che il Fondo in realtà è diventato operativo a metà del 2007. “Il nostro obiettivo è quello di utilizzare al meglio tutte le risorse disponibili – ha dichiarato Giovanni Bissoni, assessore alle Politiche per la salute della Regione – . La valutazione sul primo anno di attività è positiva, considerando che l’impegno comune di Regione, enti locali e Aziende Usl ha consentito di riorganizzare su base distrettuale in tutto il territorio regionale il sistema di governo degli interventi per la non autosufficienza. E’ questa la condizione indispensabile per utilizzare le significative risorse finanziarie messe a disposizione in modo adeguato in tutte le realtà. Ora – ha concluso l’assessore – siamo nelle condizioni di aggiornare i programmi di espansione dei servizi alle persone non autosufficienti in modo condiviso ed equilibrato”. La priorità, anche per il 2008, è il sostegno alla domiciliarità in modo da permettere il più possibile alla persona non autosufficiente di essere assistita nella propria abitazione, salvaguardando il sistema di relazioni familiari e sociali. Sono già programmati, a livello locale, interventi per oltre 322 milioni; sulla base dei programmi presentati si avrà un ulteriore aumento delle persone assistite e degli interventi: l’obiettivo è di raggiungere 61. 000 persone – oltre 6. 000 in più rispetto al 2007, 13. 000 in più rispetto all’avvio del Fondo – di cui circa 11. 700 anziani (tra cui 4650 in più con assegno di cura, 4850 con assistenza domiciliare, 850 nei centri diurni, 750 nei servizi residenziali) e oltre 1500 persone con disabilità (tra cui 300 persone in più con gravissime disabilità acquisite). Gli interventi già programmati permetteranno lo sviluppo di attività innovative. Le persone non autosufficienti seguite in assistenza domiciliare avranno la possibilità di ricevere pasti a domicilio, usufruire dei servizi di trasporto, di telesoccorso e teleassistenza, e di percorsi di dimissioni protette (per chi, dopo un ricovero ospedaliero, necessita di particolari cure). Saranno sviluppati servizi di consulenza e sostegno economico per l´adattamento domestico, per l’emersione e la qualificazione del lavoro di cura delle assistenti famigliari con un contributo aggiuntivo di 160 euro all’assegno di cura. In molti territori verranno realizzate attività specifiche di sostegno ai familiari (formazione, informazione, incontri, “caffè Alzheimer”). Saranno potenziati i programmi di sostegno delle reti sociali per contrastare la solitudine e l’isolamento. Aumenterà anche il numero degli operatori (+100) per potenziare i percorsi di accesso e presa in carico. I risultati nel 2007, primo anno di avvio del Fondo Nel 2007 è stato possibile garantire servizi a oltre 54. 500 persone, con 7200 nuovi assistiti (di cui 6. 750 anziani non autosufficienti e 450 persone con disabilità). Dei 304 milioni previsti ne sono stati utilizzati 255 (l’84%), di cui 233 (il 92%) destinati ai servizi per anziani, 16,3 (il 7%) ai servizi per le disabilità e il restante 1% a iniziative trasversali. Per gli anziani, in particolare, le risorse sono state utilizzate per l’ospitalità nei servizi residenziali (21. 000 assistiti), per l’assegno di cura (20. 600 persone), per posti letto in Casa protetta e Rsa (+265 posti), per centri diurni (+175 posti e 4000 assistiti), per sostegno all’assistenza domiciliare (+6000 assistiti), per ospitalità temporanea “di sollievo” in struttura residenziale (+1600 assistiti). Inoltre le risorse del Fondo, in collaborazione con le associazioni del volontariato e del terzo settore, hanno consentito l’avvio di iniziative innovative: i programmi di contrasto alla solitudine e all’isolamento, che hanno assicurato un contatto con 7. 000 anziani, e i programmi di qualificazione e regolarizzazione delle assistenti familiari, che hanno coinvolto 2. 000 assistenti e 1. 220 familiari che assistono anziani, ed erogato 700 contributi aggiuntivi di 160 euro mensili ai titolari di assegno di cura finalizzati alla regolarizzazione delle assistenti familiari. La presa in carico di persone con gravi disabilità acquisite (cerebrolesioni, mielesioni, fasi terminali di patologie neurologiche) ha riguardato 450 nuovi assistiti (in residenze per gravissime disabilità, centri riabilitativi, comunità alloggio, centri diurni, assegno di cura). Il Fondo regionale per la non autosufficienza, istituito con la legge regionale 27 del 2004, fa riferimento alle linee strategiche del Piano sociale e sanitario 2008 – 2010 e rappresenta quindi una parte importante del processo di realizzazione del nuovo welfare locale e regionale: Regione, enti locali, Aziende Usl, terzo settore, organizzazioni sindacali, assumono un impegno comune per realizzare il sistema integrato di servizi in favore delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie. L’emilia-romagna è una delle regioni “più vecchie” d’Italia con, al 31 dicembre 2007, 968. 208 persone con più di 65 anni (il 22,6% della popolazione a fronte del 19,8% nazionale), e una significativa presenza di “grandi vecchi”, ovvero la popolazione con più di 80 anni (291. 829 in totale), dove si concentrano maggiori problemi di autosufficienza e bisogni assistenziali più forti. Il Fondo tuttavia non è rivolto solo alle persone anziane non autosufficienti ma comprende anche persone di ogni età con disabilità medio-gravi e gravissime. Le risorse sono destinate allo sviluppo, alla qualificazione e all’innovazione della rete dei servizi e degli interventi con queste priorità: potenziamento dei servizi domiciliari, riconoscimento delle forme di auto-organizzazione delle famiglie con un’attenzione specifica alle assistenti domiciliari straniere, promozione di forme innovative di assistenza e al contenimento della compartecipazione delle persone alle “spese alberghiere” delle residenze. Il Fondo è programmato con un atto di indirizzo regionale e con Piani annuali di attività a livello locale; il programma regionale è stato definito in Cabina di regia per il welfare (luogo di concertazione tra la Regione e gli enti locali), discusso e condiviso con le rappresentanze regionali dei sindacati, dell’associazionismo, del terzo settore e approvato dalla Giunta. Il Piano annuale di attività è elaborato dal Comitato di Distretto e dal direttore di Distretto, in accordo con le indicazioni della Conferenza territoriale sociale e sanitaria e della Regione, e aperto al contributo delle parti sociali, del terzo settore e dell’insieme dei soggetti che erogano i servizi. Alle risorse del Fondo regionale per la non autosufficienza si affiancano le risorse proprie degli enti locali e dello specifico Fondo nazionale; queste ultime sono già state programmate per il biennio 2008-2009, mentre resta incerta la loro permanenza negli anni successivi alla luce dei primi indirizzi del Governo in materia di finanza pubblica. .  
   
   
1,2 MILIONI DI € DAL MINISTERO DELLA SALUTE PER PROGETTI DI RICERCA IN ALTO ADIGE  
 
Bolzano, 11 settembre 2008 - L’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, ha espresso in una nota la propria soddisfazione per il lusinghiero risultato ottenuto da due progetti di ricerca altoatesini presentati nei mesi scorsi al Ministero della salute. Già nel 2006 la sanità altoatesina aveva ottenuto dei risultati lusinghieri ed alcuni progetti di ricerca sviluppati da team provinciali avevano ricevuto cospicui contributi da parte del Ministero della salute. La stessa situazione si è riproposta in questi giorni riguardo a due progetti presentati al Ministero alla fine del 2007 ai quali sono stati assegnati contributi per un ammontare complessivo di circa 600 mila euro. Le dimensioni di questo risultato appaiono in tutta la loro portata se si pensa che sono stati presentati a livello nazionale 56 progetti e che solamente 15, pari al 26,7%, hanno superato la severa selezione di una giuria internazionale. Due di questi sono appunto il frutto dell’attività di ricerca e sviluppo realizzata nell’ambito della sanità provinciale. La notizia è stata fornita all’Assessorato provinciale direttamente dal Dr. Karl Kob che fa parte della Commissione nazionale per la ricerca in campo medico del Ministero della salute. Il primo progetto riguarda una ricerca sulla diffusione del cancro al seno ed alle ovaie tra la popolazione altoatesina. Lo studio è diretto dal Dr. Florian Vogt del reparto di ginecologia ed ostetricia dell’ospedale di Merano. A questa ricerca il Ministero ha assegnato un contributo di 250. 000 euro. Al progetto prendono parte anche l’Università dell’Ohio (Usa) e l’Istituto Curie di Parigi. Il secondo progetto di ricerca che coinvolge Bolzano, Bergamo e Verona riguarda l’utilizzo di alcune sostanze in pazienti che dopo il trapianto di midollo osseo vengono colpiti nuovamente da leucemia. A livello provinciale la ricerca è stata condotta da parte del Prof. Sergio Cortellazzo, primario del reparto di ematologia e di trapianti di midollo osseo dell’ospedale di Bolzano. Alla ricerca è stato assegnato un contributo di 350. 000 euro. Il Dr. Kob ha inoltre informato che il Ministero della salute ha assegnato un ulteriore contributo alla sanità altoatesina di 600. 000 euro in considerazione della sua partecipazione ad un progetto di ricerca interregionale in campo psichiatrico. A questa ricerca ha preso parte il Servizio psichiatrico dell’Azienda sanitaria di Bolzano diretto dal primario Dr. Stefano Torresani. .  
   
   
COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, L’ITALIA SI CONFERMA SECONDO ESPORTATORE EUROPEO NEI MERCATI EXTRA-UE NONOSTANTE RALLENTAMENTO DELLE ESPORTAZIONI  
 
Roma, 11 settembre 2008 - L’export italiano nei primi sette mesi dell’anno riflette l’andamento dell’economia mondiale e segna un peggioramento del deficit verso i Paesi extra-Ue rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (da 10,1 a 14,4 miliardi di euro), dovuto alla forte accelerazione delle importazioni (+12,6% contro il 6,3% del gennaio-luglio 2007) e ad un rallentamento delle esportazioni (cresciute del 9%, a fronte del 12,6% rilevato nello stesso periodo 2007). Nonostante alcuni segni di flessione, il made in Italy registra comunque un surplus sui mercati extra-europei pari a 19,7 miliardi di euro (contro i 16,3 miliardi del gennaio-luglio 2007). A determinare, infatti, il disavanzo della nostra bilancia commerciale è l’energia, il cui saldo negativo passa da 26,9 a 37,1 miliardi di euro. “A testimonianza della capacità di presidio delle produzioni made in Italy, il nostro Paese ha mostrato una buona tenuta sui mercati extra-europei – afferma Gaetano Fausto Esposito, direttore generale di Assocamerestero – l’Italia è infatti il secondo Paese europeo sia per valori che per quote export al di fuori dell’Unione Europea, alle spalle della Germania e scavalcando Francia e Regno Unito, posizione questa acquisita grazie ad un progressivo incremento delle esportazioni negli ultimi due anni, passate da 128 a oltre 143 miliardi di euro”. Guardando ai principali mercati di sbocco dei prodotti italiani, sebbene gli ultimi andamenti indichino un calo delle esportazioni verso gli Stati Uniti (-3,4% è la variazione di luglio 2008 sullo stesso mese del 2007), che si confermano comunque nostro primo mercato extra-Ue di riferimento, fino allo scorso anno l’Italia aveva mantenuto le proprie posizioni, con un saldo positivo di oltre 13 miliardi di euro, seconda solo alla Germania (38,2 miliardi di euro) e a buona distanza da Regno Unito e Francia (rispettivamente, 6,3 e 5,1 miliardi di euro). “Il rallentamento dell’ultimo periodo conferma l’opportunità di azioni mirate ed iniziative promosse dal governo a sostegno delle nostre produzioni sul mercato statunitense – conclude Esposito – vista l’importanza strategica di questo mercato, durante la prossima Convention mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, che si terrà a Rimini dall’11 al 15 ottobre p. V. , è previsto un focus dedicato alla presenza delle imprese italiane nell’area Nafta”. .  
   
   
400 MILIONI DI EURO PER LE ASL TOSCANE IMPEGNATE NELLA REALIZZAZIONE DELLE STRUTTURE  
 
Firenze, 11 settembre 2008 - Certezza di risorse e di liquidità finanziaria: è quanto la Regione Toscana assicura alle Aziende sanitarie e ospedaliere impegnate nella realizzazione dei nuovi ospedali. L’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi ha proposto alla giunta regionale, che ha approvato, l’ampliamento del “Fondo di rotazione per anticipazioni alle Aziende sanitarie di risorse provenienti da alienazioni” (istituito con L. R. 20 dicembre 2004, n. 71) per incrementare la disponibilità di cassa nel periodo 2010-2015 fino ad almeno 400 milioni di euro. Per le Aziende sanitarie non ci sarà aggravio di interessi almeno nel primo triennio. «In questi anni – afferma l’assessore Rossi – abbiamo governato la sanità toscana assicurando una solidità complessiva del bilancio del siste! ma, che mantiene il pareggio senza gravare sulle casse regiona! li o sul le tasche dei cittadini e che garantisce il pagamento ai fornitori nei 90/100 giorni contrattuali. La Regione dispone quindi di un consistente stock di liquidità di cassa che può essere temporaneamente impiegato per far fronte alle necessità delle Aziende che stanno realizzando le nuove strutture e che non saranno così obbligate, in attesa di realizzare con il massimo beneficio economico la vendita dei vecchi ospedali, a ricorrere all’indebitamento contraendo mutui». Per la realizzazione dei 4 nuovi ospedali provinciali delle Apuane, di Lucca, Prato e Pistoia e per lo spostamento delle funzioni della Azienda ospedaliera Pisana da S. Chiara a Cisanello gli Accordi di Programma prevedono investimenti per oltre 700 milioni di euro. Poco più del 30% di questo importo è garantito dalla vendita degli attuali vecchi ospedali da dismettere. Gli Accordi di Programma hanno previsto la trasformazione urbanistica degli att! uali presidi ospedalieri, secondo un percorso che in ogni città viene svolto di concerto con il Comune, con la Provincia e con le Soprintendenze interessate. Si tratta di un iter complesso, i cui tempi di completamento non sono del tutto compatibili con la necessità di garantire la liquidabilità degli stati di avanzamento dei lavori. Da qui la necessità dell’uso del fondo di rotazione. Per i 4 nuovi ospedali provinciali il contratto di appalto è stato firmato alla fine del 2007 e da quella data sono previsti 3,5 anni per la conclusione dei lavori. Sono state concluse le conferenze dei servizi di Massa, Prato e Pistoia, con il rilascio del permesso di costruire. L’8 agosto si prevede possa concludersi anche la Conferenza dei servizi di Lucca. Possono quindi partire subito le procedure di esproprio: nei primi del 2009 tutti i cantieri siano avviati. Anche l’Azienda ospedaliera pisana! e l’Università di Pisa stanno procedendo nella g! ara di a ppalto per l’affidamento della progettazione del secondo potenziamento a Cisanello, cioè dei lavori di completamento del trasferimento delle funzioni e del Pronto soccorso che sarà trasferito nei primi mesi del 2009. Anche in questo caso parte della copertura finanziaria è prevista con la vendita dell’attuale ospedale di S. Chiara. Infine è allo studio l’opportunità di affiancare alle Aziende interessate un “advisor”, un consulente che sia in grado di suggerire il miglior percorso per giungere alla massima valorizzazione del patrimonio da dismettere. .  
   
   
AMPLIAMENTO DELL´OSPEDALE DI BOLZANO, APPROVATO IL PROGETTO PRELIMINARE  
 
Bolzano, 11 settembre 2008 - Costruzioni - Importante via libera, da parte del comitato tecnico provinciale, per il progetto preliminare relativo alla ristrutturazione e all´ampliamento dei reparti di degenza compresi tra il 4° e l´8° piano dell´edificio principale. Nei mesi scorsi, su proposta dell´assessore Theiner, la giunta provinciale aveva deciso di anticipare la realizzazione dell´opera. Per accelerare la conclusione dell’opera, l´esecutivo di Palazzo Widmann aveva già deliberato lo scorso aprile di variare il programma originario degli interventi all´Ospedale di Bolzano. Inizialmente, infatti, i reparti di degenza compresi tra il 4° e l´8° piano, sarebbero dovuti essere ristrutturati e ampliati nel 2014, ma la giunta provinciale ha deciso di anticipare la realizzazione dell´opera. Il primo scoglio da superare è stato quello relativo al parere del comitato tecnico sul progetto preliminare: l´organo consultivo ha dato il via libera all´opera, che costerà poco meno di 44 milioni di euro. Ora l´iter dovrà proseguire con la presentazione del progetto esecutivo. Nelle intenzioni degli architetti che hanno materialmente redatto il progetto, i nuovi reparti saranno formati da stanze climatizzate con uno o due letti, tutte dotate di servizi igienici. Attualmente, all´interno dell´Ospedale, sono presenti ancora numerose camere da quattro posti letto e con i servizi in comune. In conseguenza della ristrutturazione, i posti letto totali a disposizione dei 4 piani interessati dall´intervento saranno ridotti (oggi sono 720), ma verranno ampiamente recuperati grazie alla creazione di nuovi edifici. .  
   
   
FVG IN PROGETTO ACCESSIBILITA´´ E MOBILITA´´  
 
Trieste, 11 settembre 2008 - D´intesa con il Governo nazionale il Comune di Parma sta per istituire un tavolo tecnico-amministrativo su accessibilità e mobilità urbana delle persone disabili, in cui la Regione Friuli Venezia Giulia sarà partner principale. L´obiettivo è quello di redigere entro la fine di novembre un "libro bianco", che sarà poi recepito dal Governo e sarà utilizzato per fornire a tutti gli enti locali italiani, ad iniziare dalle amministrazioni comunali, conoscenze e strumenti adeguati per dar vita a tessuti urbani a misura di disabile, ovvero realmente privi di qualsiasi barriera, non solo fisica, ma anche sensoriale ed cognitiva. L´argomento è stato approfondito in un incontro tra l´assessore regionale alla salute e protezione sociale, Vladimir Kosic, e il collega del Comune di Parma, Giovanni Paolo Bernini, che hanno concordato come il gruppo di lavoro sarà suddiviso in tre commissioni che, grazie a competenze ed esperienze molto forti, affronteranno gli aspetti normativi, quelli relativi ai servizi alle persone e quelli degli standard di qualità. Nei gruppi di lavoro, oltre ai rappresentanti di Comune di Parma e Regione Friuli Venezia Giulia, sono coinvolti lo stesso Ministero, la facoltà di architettura dell´Università di Parma, imprenditori, nonché naturalmente le principali associazioni dei disabili (Fish - Federazione Italiana per il Superamento dell´Handicap, Fiaba - Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche; E Fand - Federazione associazioni nazionali disabili). Su indicazione dell´assessore Kosic, un ruolo importante sarà affidato all´Agenzia Regionale della Sanità del Friuli Venezia Giulia, che è Centro Collaboratore dell´Organizzazione Mondiale della Sanità e riferimento in Italia in tema di disabilità. Kosic ha suggerito di coinvolgere anche la Fondazione Rino Snaidero e Area Science Park, impegnati in progetti per migliorare la vita delle persone nell´ambiente domestico. L´incarico al Comune di Parma è stato affidato dal Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi, in quanto la città, che tra l´altro dal 2003 ospita l´Agenzia europea per la sicurezza alimentare, è all´avanguardia in Italia per la presenza di infrastrutture e servizi a favore delle persone disabili. Il Comune ha quindi individuato il Friuli Venezia Giulia quale Regione modello in Italia. .  
   
   
TRIESTE, COSTITUITA FONDAZIONE ITALIANA FEGATO  
 
 Trieste, 11 settembre 2008 - "Mi piace pensare che la Fondazione Italiana Fegato (Fif) non sia solo l´ennesima organizzazione di ricerca sul territorio, ma la prima tessera di quello che sarà un profondo riordino del sistema universitario e della ricerca in Friuli Venezia Giulia, al quale questa Direzione sta lavorando. Una tessera importante sia per gli obiettivi e le finalità che la Fondazione si pone e sia per il settore in cui opererà, in una ideale continuità con quanto fatto fino a oggi dal Fondo per lo studio delle malattie del fegato". L´assessore Alessia Rosolen ha commentato così la firma dell´atto costitutivo, il 21 luglio a Trieste, della prima fondazione italiana dedicata agli studi sul fegato. Una fondazione che si pone l´obiettivo di coniugare l´attività di ricerca con l´attività di assistenza clinica, ovvero i bisogni del malato con le nuove frontiere delle scienze per la vita. La Fif svolgerà attività di studio, informazione e formazione nel campo della diagnosi e della cura delle malattie del fegato e delle vie biliari, assicurando servizi innovativi a pazienti e istituzioni. I soci fondatori della Fondazione sono il Fondo per lo studio delle malattie del fegato, la Regione, l´Area di Ricerca, l´Azienda ospedaliero universitaria "Ospedali Riuniti" di Trieste, l´Azienda ospedaliero universitaria "Santa Maria della Misericordia" di Udine, l´Università di Trieste e il Cbm. Nella fase di avvio, la Fondazione sarà presieduta da Renato Tamagnini e avrà un consiglio di indirizzo di otto persone: in rappresentanza della Regione ci saranno Massimo Rugge e Giovanni Castaldo (quest´ultimo vice presidente); per l´Area di Ricerca ci sarà Francesco Russo; Franco Zigrino per l´Aots; Francesco Peroni per l´Università di Trieste; Carlo Favaretti per l´Aoud; Maria Cristina Pedicchio per il Cbm e il presidente Renato Tamagnini per il Fondo Fegato. Il consiglio avrà il compito di stabilire le linee generali dell´attività della Fondazione e i relativi obiettivi e programmi. "Lo studio delle malattie del fegato è un settore di grande attualità" ha sottolineato l´assessore Rosolen "tenuto conto che le malattie del fegato sono oggi la quinta causa di morte a livello mondiale. Anche per questo motivo la Regione ha inteso sostenere finanziariamente questo progetto, con un intervento congiunto da parte dell´assessorato alla Sanità e di quello alla Ricerca, al fine di sviluppare ulteriormente le attività del Fondo che da anni opera in questo settore". La Fif approfondirà in particolare le linee di ricerca già intraprese dal Fondo (dal cancro del fegato all´ittero neonatale, dal fegato grasso all´epatite) e manterrà una stretta collaborazione con il personale ospedaliero, avvalendosi per altro di ricercatori stranieri (quelli che attualmente lavorano per il Fondo provengono da Argentina, India, Palestina, Messico, Indonesia, Iran e Usa). L´assessore Rosolen, intervenendo a margine della sottoscrizione dell´atto costitutivo, ha sottolineato l´importanza di dare al sistema triestino e regionale della scienza una connotazione forte, e non centrifuga come a volte appare quella attuale, in cui siano individuati precisi obiettivi e settori sui quali la Pubblica amministrazione possa investire avendo una ragionevole garanzia di ritorni in termini economici e occupazionali per il territorio e di servizi qualitativamente elevati per i cittadini. "È urgente superare - ha dichiarato l´assessore - ogni forma di campanilismo politico, ideologico, territoriale o lobbistico in grado di indebolire le potenzialità della piattaforma regionale della ricerca e dell´università e di appannarne l´immagine verso l´esterno. La buona scienza - ha concluso l´assessore - ha il dovere di porsi e di affrontare unitariamente anche temi di carattere etico e questo vale in particolare per la sanità e le scienze della vita. Anche su tale aspetto la Regione intende assicurare il proprio impegno". . .  
   
   
MARRAZZO: LA SANITÀ SARÀ MIGLIORE PER TUTTI  
 
Roma, 11 settembre 2008 - La sanità del Lazio avrà un volto nuovo, migliore e un’offerta di cure per tutti. Più radicata sul territorio, più vicina ai bisogni delle persone, più attenta alle necessità dei pazienti. Noi non chiudiamo ospedali, ma apriamo le nuove strutture sanitarie del Xxi secolo. Curare le persone non passa attraverso un posto letto e un ricovero. Il processo di ristrutturazione del sistema sanitario regionale è gia partito e si tratta di un processo rinviato per troppi anni, mentre è gia avvenuto in molte Regioni italiane. Quelle, guarda caso, che oggi hanno i conti in ordine. È un percorso obbligato che non puo non coinvolgere il mondo dell’ospedalità privata che ha una presenza nel Lazio ed a Roma in particolare di grande peso. Ora è giunto il momento del cambiamento e non c’è piu spazio per rinvii. Lo pretende il sistema sanitario regionale che cosi come è oggi crea disservizi e disavanzi. Ma soprattutto lo pretendono i cittadini che ci chiedono ogni giorno cure all’altezza delle loro malattie, e vicine alle loro necessità. La Regione Lazio comunque ha ben presenti i problemi connessi a un processo di riconversione storico e di così vasta portata e infatti c’è la disponibilità a individuare soluzioni alternative che salvaguardino soprattutto i posti di lavoro. Per la stragrande maggioranza della cliniche indicate nel provvedimento si prevede un futuro come residenze per anziani, lungodegenti e come strutture monospecialistiche. Il miglioramento del sistema sanitario regionale non produrrà “un’altra Alitalia” perché ridurre i posti letto non significa chiudere gli ospedali. Gli imprenditori devono scegliere tra l’arroccamento in difesa di anacronistiche e insostenibili posizioni di rendita o accettare la sfida del cambiamento. Il momento di un cambiamento è arrivato, i cittadini capiranno – come stanno capendo per il San Giacomo – che quello conta è la qualità dell’assistenza e non i posti letto e potranno continuare a contare sulla grande professionalità dei medici, degli infermieri e di tutti gli operatori sanitari del Lazio. .  
   
   
TOSCANA: APPARECCHIATURE DI AVANGUARDIA IN ARRIVO NEGLI OSPEDALI  
 
Firenze, 11 settembre 2008 - Acceleratori lineari, Tac, Risonanze magnetiche, mammografi, angiografi, radiologie digitali: negli ospedali toscani è in arrivo una consistente “infornata” di apparecchiature diagnostiche di ultima generazione, una spinta decisiva all’ammodernamento delle strutture che costa alla Regione 100 milioni di investimento per il 2008, da spendere secondo uno specifico piano di acquisti concordato con le Aziende in sede di Area Vasta. «In un momento in cui sulla sanità pubblica si addensano nubi pesanti – dice l’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi - e anche la Toscana viene penalizzata dalla sottostima del fondo nazionale, riusciamo a far valere una linea di qualità e ammodernamento, resa possibile dal rigore con cui sorvegliamo l’equilibrio di bilancio. Questo finanziamento straordinario, che verrà seguito da a! ltri analoghi investimenti nel 2009 e nel 2010, consentirà di acquisire strumentazioni avanzate, per far lavorare meglio i professionisti e limitare ancora di più le liste di attesa delle prestazioni diagnostiche più richieste». Ecco per ciascuna Asl gli acquisti previsti e il relativo finanziamento: Asl 1 Massa Carrara: acceleratore lineare, mammografo digitale (Ospedale di Carrara); Tac 16 slices (Ospedale di Fivizzano); litotritore (Ospedale di Massa); Tac 16 slices, Artroscan 0,2 T (Ospedale di Pontremoli). Euro 4. 712. 482. Asl 2 Lucca: Tac 64 slices, litotritore urologico, litotritore ortopedico (Ospedale di Lucca); Tac 16 slice (Ospedale di Castelnuovo Garfagnana). Euro 2. 733. 895 Asl 3 Pistoia: mammografo digitale, tavolo telecomandato (Ospedale di Pistoia); mammografo digitale, tavolo telecomandato e Rx diretto digitale (Ospedale di Pescia); Tac 4 slices (Ospedale di San Marcello Pistoiese). Euro 2. 070. 000. Asl 4 Prato: Pet-tac, sala angiografica, Tac 64 slices, due mammografi digitali, risonanza magnetica (Ospedale di Prato). Euro 6. 984. 720 Asl 5 Pisa: Tac 64 slices, mammografo digitale (Ospedale di Pontedera); Tac 64 slices (Ospedale di Volterra). Euro2. 821. 815. Asl 6 Livorno: Tac 16 slices, Tac 64 slices con cardio, angiografo digitale cardiologico, mammografo digitale (Ospedale di Livorno); Tac 16 slices (Ospedale di Portoferraio). Euro 3. 788. 886. Asl 7 Siena: mammografo digitale, portatile radiologico con Cr integrata (Ospedale di Montepulciano); mammografo digitale, portatile radiologico con Cr integrata, radiologia digitale diretta per pronto soccorso (Ospedale di Poggibonsi); portatile radiologico con Cr integrata (Ospedale di Abbadia San Salvatore); Risonanza magnetica 0,2 T (poliambulatorio di Siena). Euro 1. 650. 000. Asl 8 Arezzo: risonanza mag! netica radiologica, Tac 16 slices, gammacamera radiologica (Os! pedale d i Arezzo); radiologia digitale diretta (Ospedale del Valdarno). Euro 3. 346. 272. Asl 9 Grosseto: gamma camera, Tps radioterapia, angiografo digitale portatile, aggiornamento Tac (Ospedale di Grosseto); aggiornamento Tac (Ospedale di Orbetello). Euro1. 400. 000. Asl 10 Firenze: risonanza magnetica 1,5 T, Tac 64 slices, Iort, sala operatoria integrata lap. (Santa Maria Annunziata Ponte a Niccheri); Risonanza magnetica 1,5 T, Tac 64 slices, Tac 16 slices, angiografo digitale, litotritore, gamma probe (Ospedale San Giovanni di Dio a Torregalli); Risonanza magnetica 1,5 T, Tac 64 slices, Tac 16 slices (Ospedale Santa Maria Nuova); Tac 16 slices, mammografo digitale, risonanza magnetica 0,2 T (Ospedale Palagi); apparecchio radiologico dermatologico, gamma probe (Villa Basilewsky); apparecchiature ambulatori odontoiatriche (presidi territoriali aziendali). Euro 16. 063. 441. Asl 11 Emp! oli: Ris-pacs, Risonanza magnetica 1,5 T, Tac 64 slices, angiografo digitale, laser oculistico, mammografo digitale (Ospedale di Empoli); altre apparecchiature (Ospedali di Empoli, Fucecchio, San Miniato e Castelfiorentino). Euro 13. 631. 779. Asl 12 Viareggio: Tac 64 slices, mammografo digitale, Artroscan digitale (Ospedale Versilia). Euro 2. 104. 237. Aou Careggi: Risonanza magnetica 1,5 T, angiografo digitale, Tac 32 slices, Tac simulatore, altre apparecchiature. Euro 10. 790. 000. Aou Pisa: Tac 64 slices con cardio, Risonanza magnetica 3 T, angiografo digitale, Tac 64 slices, Sistema robotico (quota parte), Tac 16 slices radioterapia, Tac 40 slices, Tac 16 slices radiodiagnostica, mammografo digitale. Euro 10. 447. 536. Aou Siena: Pet-tac, acceleratore lineare, neuroangiografo digitale, Gamma camera, mammografo digitale, Pet-tac accessori, mammografo digitale! portatile. Euro 9. 603. 738. Aou Meyer: Ris onanza magnetica 1,5 T, angiografo digitale, acquisto attrezzature per emodinamica, altre apparecchiature. Euro 7. 769. 920. .  
   
   
MALATI DI SLA, A FAMIGLIE ASSEGNO MENSILE 500 EUR0 PREVISTO ANCHE RICOVERO "DI SOLLIEVO" NELLE RSA FINO A 90 GIORNI 32 MILIONI PER I PAZIENTI TERMINALI E QUELLI IN STATO VEGETATIVO  
 
Milano, 11 settembre 2008 - Un assegno mensile di 500 euro verrà erogato da Regione Lombardia alle famiglie dei malati di Sla, la Sclerosi laterale amiotrofica, malati per i quali ci sarà anche la possibilità di un ricovero temporaneo di sollievo, a titolo completamente gratuito, nelle Residenze sanitarie. Si tratta di due delle misure più significative contenute in una delibera presentata dagli assessori alla Famiglia e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli, e alla Sanità, Luciano Bresciani, approvata dalla Giunta regionale, che - con uno stanziamento di 12 milioni di euro - dà un forte impulso all´assistenza socio- sanitaria appunto per i malati di Sla, ma anche per i malati terminali, in particolare alle cure palliative e alla terapia del dolore per i pazienti oncologici. Altri 20 milioni sono già a disposizione dei pazienti in stato vegetativo, che in Lombardia (a differenza che altrove) vengono curati gratuitamente in 41 strutture socio-sanitarie (attualmente 481 pazienti). Nel complesso sono dunque 32 milioni, già nella disponibilità delle varie Asl, "per fornire prestazioni - sottolinea il presidente della Regione, Roberto Formigoni - che non rientrano nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) fissati a livello nazionale ma che Regione Lombardia ha voluto rendere gratuite, ricavando ingenti risorse dal proprio bilancio, per rispondere a un bisogno particolarmente grave e doloroso". Assegno E Ricovero - Il contributo mensile di 500 euro per i malati di Sla è destinato al familiare che quotidianamente dedica tempo ed energie per aiutare queste persone per la propria cura personale, l´igiene, l´alimentazione e la mobilizzazione. Il provvedimento ha valore retroattivo, con decorrenza dal 1° gennaio 2008. Sempre per i malati di Sla, è previsto il ricovero temporaneo di sollievo (Residenze sanitarie per anziani - Rsa - e per disabili - Rsd) fino a un massimo di 90 giorni all´anno, anche in periodi non consecutivi. Anche in questo caso c´è un effetto retroattivo: alle famiglie o ai Comuni saranno rimborsati eventuali oneri sostenuti nel corso del 2008. "Con questa delibera - sottolinea Boscagli - vogliamo far sentire la nostra vicinanza alle famiglie in un momento di grande difficoltà. L´erogazione di questo contributo è un intervento fortemente innovativo teso a valorizzare la cura a domicilio della persona con Sla da parte del proprio nucleo familiare e a limitare o ritardare la necessità di ricovero permanente in strutture residenziali, offrendo alla famiglia un´ulteriore opportunità di risposta ai propri bisogni. Questa iniziativa, come pure gli altri interventi previsti dalla delibera, intende stimolare e facilitare modelli di assistenza domiciliare socio-sanitaria integrata, in grado di realizzare una presa in carico globale dei bisogni della persona fragile e della sua famiglia". Voucher Flessibile - Una terza misura importante riguarda sia i malati di Sla sia i malati terminali: il voucher socio-sanitario da 619 euro, con il quale vengono "acquistate" le cure domiciliari, diventa "flessibile", potrà cioè essere erogato con cadenza anche inferiore al mese (mentre finora era mensile). "In questo modo - spiega l´assessore Bresciani - si garantiscono interventi efficaci commisurati all´intensità assistenziale delle prestazioni necessarie a ciascuna persona". Stesso criterio viene adottato per il cosiddetto "credit", forma di intervento simile al voucher, che prevede un piano di assistenza individualizzato. .  
   
   
BOLZANO: MEDICINA COMPLEMENTARE DA GENNAIO 2009 AGOPUNTURA, MEDICINA TRADIZIONALE CINESE, OMEOPATIA, TERAPIA MANUALE, OSTEOPATIA E FITOTERAPIA  
 
Bolzano, 11 settembre 2008 - Con il progetto pilota di medicina complementare, da gennaio 2009 i pazienti possono usufruire di "offerte oggi molto richieste dai cittadini e che il servizio di salute pubblica non può ignorare", afferma l´assessore provinciale Richard Theiner, che oggi ha presentato il progetto alla Giunta. Dopo un anno di preparativi e discussioni intense la Giunta ha varato il progetto biennale che prevede un servizio ambulatoriale di medicina complementare nel servizio sanitario pubblico. Tra i servizi offerti figurano agopuntura, medicina tradizionale cinese, omeopatia, terapia manuale, osteopatia e fitoterapia, completati con assistenza e metodi di cura adeguati. I servizi di medicina complementare attualmente già offerti da diversi medici saranno gradatamente messi in rete con il nuovo servizio pubblico. Le tariffe del trattamento dovranno coprire i costi del personale medico specialistico e le terapie, mentre l´Azienda sanitaria provinciale garantirà gli spazi con l´arredamento e l´iter del servizio, che sarà insediato nel rinnovato vecchio ospedale di Merano. "Nei due anni il progetto pilota sarà accompagnato da esperti riconosciuti, che lo sottoporranno a valutazione. Se l´esito sarà positivo, il servizio di medicina complementare verrà ampliato agli altri comprensori sanitari", sottolinea l´assessore Theiner. La Giunta ha incaricato l´Azienda sanitaria di presentare entro settembre il programma di attuazione del servizio per poter partire concretamente a gennaio 2009. . . .  
   
   
CAGLIARI: CONFERENZA ORGANIZZAZIONI DISABILI, ENTRO IL 15 SETTEMBRE LE DOMANDE  
 
Cagliari, 11 Settembre 2008 - Entro il 15 settembre 2008 le organizzazioni delle persone con disabilità, che ritengono di avere il titolo, possono presentare apposita richiesta per partecipare alla 1° conferenza regionale. Sulla base della legge regionale 30 maggio 2008, hanno diritto di prendere parte all´evento tutti i rappresentanti legali, o loro delegati, delle organizzazioni operanti nel territorio regionale che abbiano queste caratteristiche: siano iscritte al Registro regionale del volontariato, delle associazioni di promozione sociale o delle persone giuridiche, o siano comunque legalmente riconosciute in forza di una disposizione di legge; organizzino o rappresentino persone con disabilità o loro familiari; svolgano attività da almeno tre anni e abbiano i caratteri della democraticità, della elettività degli organi e dell´assenza di finalità lucrative. La domanda di partecipazione deve essere compilata sul modulo pubblicato dalla Presidenza a nome del rappresentante legale o di un suo delegato, precisando gli elementi che conferiscono il diritto di partecipazione alla Conferenza. Ulteriori informazioni possono essere richieste al Servizio Affari Generali ed Istituzionali della Presidenza della Regione, viale Trento 69 - 09123 Cagliari, o contattando il numero di telefono 070. 6066374 e il fax 070. 6062469. .  
   
   
IN TOSCANA UNA SANITÀ PUBBLICA EFFICIENTE E VALUTATA INDICATORI PRECISI LEGATI IN PRIMO LUOGO A! LLA QUALITÀ DEI SERVIZI  
 
 Firenze, 11 settembre 2008 - Una valutazione rigorosa e oggettiva, basata su criteri e indicatori precisi, legati per la grande maggioranza a fattori di qualità delle prestazioni: a questo vaglio è stata sottoposta anche nel 2007 (e lo sarà nel 2008) la dirigenza delle Asl, delle Aziende ospedaliere universitarie e degli Estav del Servizio sanitario regionale. Una valutazione che ha come obiettivo quello di spingere tutto il sistema a riservare particolare attenzione a temi specifici considerati prioritari e a migliorare comportamenti e risultati. Ad essa è legato il calcolo del compenso aggiuntivo dei direttori generali, che può giungere fino al 20% del trattamento economico complessivo. I criteri individuati sono il risultato di bilancio, la tempestività nella trasmissione dei dati, la qualità, efficienza e appropriatezza dell’assistenza sanitari! a, il conseguimento delle strategie regionali, il grado di sod! disfazio ne percepito dagli utenti delle prestazioni sanitarie, il grado di efficienza e di soddisfazione all’interno delle aziende, i risparmi ottenuti attraverso azioni di area vasta e la sintesi dei risultati inerenti al sistema di valutazione. L’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi ha consegnato il 4 agosto alla giunta regionale, che le ha approvate, le deliberazioni che stabiliscono per ciascun direttore generale l’ammontare del compenso aggiuntivo maturato nel 2007 e i criteri di calcolo per il 2008. «Questa valutazione – afferma l’assessore Rossi – non rappresenta affatto, come spesso sbrigativamente si dice, una pagella per i direttori generali. Gli obiettivi che ogni anno vengono proposti non sono fissati in modo astratto ma tengono conto del punto di partenza di ciascuno e concorrono a una valutazione che, pur se importante, non costituisce un elemento assoluto di giudizio sulla capacità d! i direzione di ciascuno di loro». «In tempi di polemiche demagogiche contro tutto ciò che è pubblico e contro la sanità pubblica in particolare – prosegue l’assessore Rossi – la Regione Toscana mantiene la convinzione che ci sono settori, come la sanità, in cui è bene, per i cittadini prima di tutto, che le strutture siano mantenute saldamente in mano pubblica. Questo è possibile solo se c’è rigore e correttezza. Prima di tutto viene chiamata in causa la dirigenza, che noi valutiamo con criteri oggettivi e non sulla base di suggestioni momentanee o di appartenenze politiche. In Toscana gli stipendi di direttori generali, sanitari e amministrativi sono rimasti al livello del 2001 senza alcun incremento». In particolare, l’assessore Rossi ha ricordato che lo stipendio lordo dei direttori generali va da un minimo di circa 140. 000 euro ad un massimo di 147. 000 euro (la c! ifra riservata ai Dg delle tre principali Aziende ospedaliere ! universi tarie di Careggi, Pisa e Siena e al Dg della più grande e complessa Asl della Toscana, quella di Firenze). Ecco il punteggio espresso in termini percentuali: Asl 1 Massa Carrara 70%, Asl 2 Lucca 81%, Asl 3 Pistoia 69%, Asl 4 Prato 87%, Asl 5 Pisa 88%, Asl 6 Livorno 64%, Asl 7 Siena 72%, Asl 8 Arezzo 85%, Asl 9 Grosseto 61%, Asl 11 Empoli 78%, Asl 12 Viareggio 91%, Aou Pisa 69%, Aou Siena 69% Aou Careggi 69% Aou Meyer 65%. Per quanto riguarda l’Asl 10 di Firenze il punteggio raggiunto, che è del 79%, viene integrato di una ulteriore quota del 20% (per un totale di 99%) in considerazione del fatto che il direttore generale Luigi Marroni ha ricoperto, senza compenso aggiuntivo, l’incarico di commissario straordinario del Cspo, particolarmente gravoso sul piano dell’impegno di lavoro e anche sul versante assicurativo, raggiungendo pienamente gli obiettivi assegnati. Per quanto riguarda il 2008, e analogamente al! l’anno precedente, sono stati nuovamente fissati in delibera gli obiettivi, gli indicatori e i pesi relativi. Gli obiettivi si riferiscono all’efficienza economica, che pesa per il 20%, alla qualità, all’efficienza e alla appropriatezza delle prestazioni sanitarie (22%), al conseguimento delle strategie regionali (22%), al grado di soddisfazione percepito dagli utenti delle prestazioni sanitarie (10%), al grado di efficienza e soddisfazione all’interno delle aziende (6%), alle azioni di area vasta (10%) e alla sintesi dei risultati inerenti il sistema di valutazione (10%). .  
   
   
QUANTO COSTA CURARE I CLANDESTINI?  
 
Trieste, 11 settembre 2008 - Quanto costa alla Regione pagare le cure mediche ai clandestini? Il quesito è del capogruppo della Lega Nord, Danilo Narduzzi, che lo ha girato alla Giunta regionale non prima di aver fatto una serie di considerazioni. Stando al decreto legislativo 286 del 1998 - scrive l´esponente del Carroccio -, ai cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale, non in regola con le norme di ingresso e soggiorno, sono assicurate le cure ambulatoriali e ospedaliere urgenti o comunque essenziali. Si tratta di cure il cui pagamento compete al ministero degli Interni, mentre gli interventi di medicina preventiva sono finanziati con il Fondo sanitario nazionale, se i richiedenti sono in uno stato di indigenza attestato al momento dell´assegnazione del codice regionale Stp (Straniero temporaneamente presente), dietro sottoscrizione di una semplice autodichiarazione. Si tratta di una disposizione - così ancora Narduzzi - che si presta a moltissimi abusi. C´è, poi, la legge regionale 5/2005 (accoglienza e integrazione sociale degli stranieri immigrati) che attua l´ articolo 35 del D. Lgs 286/1998 al fine di agevolare ulteriormente gli interventi di assistenza sanitaria agli immigrati, a cui si aggiunge la delibera di Giunta n. 340 del 2007 per la quale i pediatri convenzionati devono effettuare le visite ambulatoriali e domiciliari anche a favore di chi ha meno di 14 anni ed è in possesso del codice Stp. Gli oneri connessi a tali visite sono sostenuti dalle Aziende sanitarie della Regione. Ecco, quindi, che Narduzzi chiede alla Giunta Tondo lumi sui costi dell´assistenza sanitaria a tutte queste persone e se non sia opportuno adoperarsi presso il Governo nazionale per restringere l´ambito delle cure agli stranieri irregolari a quelle effettivamente urgenti e indifferibili. Ciò affinché non si crei il paradosso di prevedere un canale preferenziale a favore dei clandestini. .  
   
   
BOLZANO, QUALITÀ NEL SETTORE SOCIALE: “SOCQUAL.NET”  
 
Bolzano, 11 settembre 2008 - Dopo il via libera dell’assessore alle Politiche sociali Richard Theiner, è da poco online il nuovo portale Internet Socqual. Net consultabile all’indirizzo: http://www. Socqual. Net. Socqual. Net è una piattaforma di informazione ed apprendimento per il settore sociale in Alto Adige, sviluppata dalla Ripartizione politiche sociali in collaborazione con l’Eurac. “Di fronte all’unicità e alla complessità dei bisogni umani è fondamentale agire con competenza e garantire standard di qualità nel settore sociale. A questo può senz’altro dare un utile contributo Socqual. Net”afferma l’Assessore Theiner. La persona è al centro del lavoro sociale, così si dice nel settore sociale. In Provincia di Bolzano gli operatori del settore sociale contribuiscono quotidianamente a migliorare la qualità nei servizi sociali. Alcuni enti gestori, pubblici e privati, del terzo settore hanno avviato già da qualche tempo un percorso di sviluppo della qualità. Gli sforzi sinora compiuti in termini di personale, risorse e strutture, oltre a favorire il benessere organizzativo hanno un effetto positivo soprattutto sull’utente finale. “Socqual. Net” intende promuovere ulteriormente l’orientamento alla qualità nel settore sociale in Alto Adige, sia fornendo un quadro teorico del multiforme concetto di qualità e della relativa attuazione, sia presentando approcci innovativi alla qualità sperimentati dagli enti erogatori di servizi sociali. In questo modo viene quindi messo a disposizione degli utenti uno strumento pratico per farsi un quadro completo sulle diverse possibilità di sviluppo della qualità e per scambiarsi esperienze. Questo può aiutare le organizzazioni a definire un concetto condiviso di qualità che sia al tempo stesso sostenibile, adattabile ai singoli casi e chiaramente riconoscibile per tutti i cittadini. Il portale bilingue “Socqual. Net” è accessibile all’indirizzo web http://www. Socqual. Net. .  
   
   
NORME PER PRESCRIZIONE FARMACI PER MALATTIE RARE  
 
Trieste, 11 settembre 2008 - La giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Salute e protezione sociale, Vladimir Kosic, ha definito la regolamentazione dei percorsi prescrittivi per l´erogazione a carico del Servizio sanitario regionale di trattamenti farmacologici a favore di pazienti affetti da patologie rare e di medicinali utilizzati al di fuori delle indicazioni terapeutiche autorizzate. Il provvedimento indica le modalità in cui i medici possono prescrive terapie specifiche e medicinali, senza oneri a carico, nel caso di pazienti affetti da malattie rare. Parallelamente, in presenza di patologie particolarmente gravi, qualora il medico ritenga che il paziente non possa essere utilmente trattato con medicinali per i quali sia stata approvata una specifica indicazione terapeutica, la decisione della giunta consente di impiegare, sempre in regime di esenzione, medicinali con indicazioni, o modalità di somministrazione, diverse. .  
   
   
APPROVATO PROGRAMMA EDUCAZIONE TERAPEUTICA DIABETICI  
 
Trieste, 11 settembre 2008 - La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato il 6 agosto, su proposta dell´assessore alla Salute e Protezione sociale Vladimir Kosic, il "Programma di educazione terapeutica rivolto al soggetto diabetico". Questo prevede l´organizzazione, con finanziamenti finalizzati, di campi residenziali, rivolti a diabetici insulino-trattati e l´attuazione, a livello di ogni singola azienda sanitaria, di un´attività educativa terapeutica strutturata. I programmi educativi possono contribuire a migliorare la qualità della vita dei malati e delle loro famiglie; favorire il controllo delle condizioni cliniche degli stessi; promuovere un utilizzo più razionale e pertinente dei servizi; sviluppare un modello di organizzazione assistenziale centrato sul paziente e sulla cooperazione e, infine, favorire la crescita umana e professionale degli operatori sanitari. La Regione ha nel contempo dato mandato alla Commissione per il coordinamento delle attività diabetologiche di predisporre la scheda per la raccolta delle informazioni sull´attività educativa svolta. .  
   
   
GRUPPO HSS (CIR) RISULTATI AL 30 GIUGNO 2008 ; RICAVI ED EBITDA IN FORTE CRESCITA UTILE NETTO DI GRUPPO € 0,7 MILIONI (0,5 MILIONI AL 30 GIUGNO 2007) INDEBITAMENTO NETTO € 124 MILIONI (148,6 MILIONI AL 31 DICEMBRE 2007)  
 
Milano, 11 settembre 2008 - Si è riunito 28 luglio a il Consiglio di Amministrazione di Holding Sanità e Servizi Spa per esaminare i risultati consolidati del primo semestre 2008. Nei primi sei mesi dell’esercizio il Gruppo Hss ha conseguito ricavi consolidati per 118,5 milioni di euro, in crescita del 64% rispetto al primo semestre 2007 (72,3 milioni), grazie allo sviluppo di tutte le aree di attività. Il margine operativo lordo (Ebitda) è stato di 14,1 milioni di euro, in crescita del 44% rispetto al primo semestre del 2007 (9,8 milioni). Il risultato netto consolidato è stato positivo per 0,7 milioni di euro, rispetto a un utile di 0,5 milioni nel corrispondente periodo del 2007. La posizione finanziaria netta consolidata del Gruppo Hss presentava al 30 giugno 2008 un indebitamento netto di 124 milioni di euro, rispetto a 148,6 milioni al 31 dicembre 2007. Il miglioramento è la risultante, da un lato, della sottoscrizione il 25 giugno 2008, da parte di Cir e dei fondi di Morgan Stanley già azionisti di Hss, di un aumento di capitale in Hss per complessivi 40 milioni di euro, e dall’altro dell’aumento dell’indebitamento finanziario per le acquisizioni e gli investimenti effettuati nei primi sei mesi dell’esercizio. Nel primo semestre del 2008 il Gruppo Hss ha proseguito nel rafforzamento delle società operative controllate e nella ricerca di nuove opportunità di sviluppo per consolidare la presenza del Gruppo nel settore della sanità. Il perimetro complessivo di attività di Hss ammonta a un totale di circa 5. 200 posti letto (inclusi circa 500 posti letto in fase di realizzazione). Il Gruppo Hss è oggi attivo nella: gestione di residenze per anziani, con 35 residenze gestite e 4 residenze in costruzione (circa 3. 500 posti letto operativi e oltre 450 in fase di realizzazione); gestione di ospedali e centri di riabilitazione, con 5 ospedali di riabilitazione, 8 comunità di riabilitazione psichiatrica e 13 centri ambulatoriali, per un totale di 1. 100 posti letto operativi e 50 posti letto in fase di realizzazione; gestione di un ospedale e di attività ad alta tecnologia all’interno di ospedali, con 7 reparti di diagnostica per immagini. .  
   
   
PIERREL S.P.A.: SIGLATO CONTRATTO PER L’ACQUISIZIONE DEL 49% DI PHARMAPART AG VALORE DEL’OPERAZIONE PARI A 900 MILA EURO CLOSING PREVISTO ENTRO IL 15 SETTEMBRE 2008  
 
Milano, 11 settembre 2008 – Pierrel S. P. A. , provider nel’industria farmaceutica specializzata nela ricerca, sviluppo (Contract Research) e produzione (Contract Manufacturing) su commessa di medicinali, comunica che è stato sottoscritto un contratto vincolante per l’acquisizione del restante 49%, di Pharmapart Ag, società svizzera specializzata nel Contract Research dal socio di minoranza dottor Stephan Henauer. Pierrel S. P. A. Aveva acquisito il restante 51% di Pharmapart Ag nel luglio 2005. Il valore del’operazione è pari a 900 mila Euro e il pagamento di tale somma avverrà al closing previsto per il prossimo 15 settembre 2008. Il prezzo è stato definito su base negoziale e prevede il pagamento in un’unica soluzione. L’operazione verrà finanziata con risorse interne disponibili e sarà facoltà di Pierrel effettuare l’acquisizione direttamente o tramite una dele sue controlate già operante nel’ambito del’area Contract Research. Pierrel S. P. A. È stata assistita nel’operazione dal’Avvocato Massimo Sanguineti di Milano. “Abbiamo valutato l’acquisizione sula base del’importanza che la Svizzera ricopre nel’ambito dela ricerca e sviluppo di farmaci in particolare grazie al’elevato numero di aziende “biotech” che qui hanno sede – ha commentato il dottor Luigi Visani, Ceo dela divisione Contract Research di Pierrel S. P. A: - Questa operazione si inserisce nel processo di riorganizzazione, integrazione e sviluppo dela divisione “research” del Gruppo Pierrel che dovrebbe concludersi entro la fine del 2008” .  
   
   
LA SINDROME DI ICARO 15 OPERE DI LICINI E 26 ARTISTI TRA TERRA E CIELO PARCO BIOENERGETICO E ANTICHE SCUDERIE DEL BORGO STORICO SEGHETTI PANICHI (CASTEL DI LAMA, ASCOLI PICENO 13 SETTEMBRE – 2 NOVEMBRE 2008  
 
 Ascoli Piceno, 11 settembre 2008 - La sindrome di Icaro. 15 opere di Licini e 26 artisti tra terra e cielo, è la mostra di arte contemporanea a cura di Marisa Vescovo, che dal 13 settembre al 2 novembre renderà omaggio, nel Borgo Storico Seghetti Panichi di Castel di Lama, al maestro marchigiano a 50 anni dalla morte. Una selezione di raffinati disegni di Osvaldo Licini, prevalentemente incentrati sul tema del volo e del mito e popolati dalle sue creature mostruose o angeliche, proveniente da importanti collezioni private marchigiane, è collocata nelle antiche Scuderie. Mentre nel Parco Bioenergetico la Sindrome di Icaro verrà evocata e rappresentata da 25 artisti contemporanei tra i quali ( Eliseo Mattiacci, Aldo Mondino, Vettor Pisani, Nino Migliori, Paolo Icaro), con sculture, installazioni e performance di Mimmo Borrelli, Saverio Todaro, Luisa Valentini, collocate nel verde. In scena “soggetti ibridi”, verità, multiple, esseri nati dal mistero dell’inconscio, ribellioni verso la tristezza coatta della quotidianità e la società dello spettacolo, per ricreare una diversa immagine del mondo e del soggetto che vi abita. Licini, in effetti pare aver fatto anticipazioni di “Blade Runner” e dei replicanti, e del “Cielo sopra Berlino” di Wim Wenders. Gli artisti presenti si sono ispirati a questi fantasmi di Licini, comete o astri, dal volto femminile, visti come esperienze di confine, che stanno tra caos ed emozione, tra simbolico e a-simbolico, e alludono ad antiche cosmogonie, a corpi smembrati e poi ricomposti. In fondo il tema è il volo e la metamorfosi delle cose e degli esseri (magari noi stessi), che ci mostrano l’arrivo di strane creature ibride, di mutanti terribili e terribilmente belli nel nostro futuro. Tutto ciò diventa particolarmente intenso e realistico in un luogo dove l’acqua, la luce e naturalmente le piante, creano un ambiente ricco di energia e fascino. Il Parco, realizzato dal grande botanico e paesaggista tedesco Ludwig Winter tra il 1875 ed il 1890 (è uno dei 64 Grandi Giardini Italiani) è luogo ideale per instaurare ed intraprendere un alato dialogo cosmico. Questi gli artisti tra cielo e terra :Eliseo Mattiacci,vettor Pisani, Nino Migliori, Aldo Mondino,marco Gastini,giuliano Giuliani, Marco Rotelli,giovanni Fiamminghi,marguerite Kaharl, Carla Mattii, Gian Ruggero Manzoni, Filippo Centenari, Luisa Valentini, Mimmo Borrelli, Saverio Todaro,francesco Sena, Stefania Pignatelli Aragona, Paola Binante, Jessica Carroll, Bruno Sacchetto, Enrico Iuliano, Claudio Rotta Loria, Fausto Bertasa, Paolo Icaro, Ennio Bertrand, Barbara Uccelli. .  
   
   
DECALOGO PAOLO CANEVARI ALLA CALCOGRAFIA ROMA, PALAZZO POLI (FONTANA DI TREVI) 2 – 31 OTTOBRE 2008  
 
Roma, 11 settembre 2008 - Dopo la sua personale Nothing from nothing lo scorso anno al Macro e la partecipazione alla 52ª Biennale di Venezia, l’artista romano Paolo Canevari, recentemente stabilitosi a New York, è tornato a Roma per realizzare un nuovo progetto in collaborazione con l’Istituto Nazionale per la Grafica. Paolo Canevari lavora “molto sul processo mentale dell’opera . Che prende vita nel breve periodo di tempo necessario per la produzione”. Stimolante è stato quindi per lui lavorare alla Calcografia dell’Istituto, l’unico museo con una Stamperia attiva, in cui torchi ottocenteschi e soprattutto l´esperienza del maestro calcografo Antonio Sannino gli hanno permesso di dar vita ad opere seriali e uniche allo stesso tempo. Tra i due è nata una collaborazione, un incontro. Insieme hanno discusso e operato delle scelte sui materiali, sulle procedure. ”Queste potenzialità sono importanti e sottintendono un ulteriore processo creativo che viene dopo l´intervento diretto dell´artista”. Ii progetto Decalogo scaturisce, se non direttamente dal ciclo delle “Vetrine alla Calcografia”, certamente dalla continua attenzione che l´Istituto ha dedicato all´opera di Canevari fin dal 1999, anno in cui fu invitato a partecipare alla Xxiii Biennale di Arti Grafiche di Lubiana nella selezione di artisti italiani curata da Luigi Ficacci. Interesse confermato nelle successive iniziative quali le “Vetrine” dedicate al disegno nel 2000, con l´installazione Seme sulla volta di una sala espositiva della Calcografia e “Muoviti segno!” nel 2001, manifestazione rivolta ai video d´artista nella quale l’artista fu presente con il film d’animazione Esodo. Canevari ha dimostrato di padroneggiare perfettamente le tecniche dell´incisione, passando attraverso le fasi dell´ invenzione, del disegno e dell´ incisione delle dieci lastre da lui progettate in grandi dimensioni. Esaurita la loro funzione di matrici per la stampa, dei pochi esemplari tirati e passate attraverso la piegatura dei bordi e l´acciaiatura delle superfici con effetto specchiante, le lastre sono diventate oggetti scultorei che accolgono e riflettono nello spazio i temi iconografici caratteristici dell´artista. La sua poetica, immersa nel sociale, sottintende una complessa struttura concettuale ancorata all’attualità. “L’opera non può più essere solo perfetta dal punto di vista formale, ma deve offrire la possibilità di riflettere su alcuni aspetti della realtà che spesso non si percepiscono nella loro vera essenza”. Non propone una sola lettura, anzi auspica un ampliamento di significati a prescindere dalle sue intenzioni. E´ questo l’aspetto della sua arte che egli stesso definisce più democratico: accettare che ognuno interpreti le sue opere attraverso i propri strumenti culturali e il grado di attenzione che può riservargli, rischiando anche la superficialità del primo impatto. Si lega così, non del tutto involontariamente, alla intrinseca potenzialità di diffusione che ha contraddistinto per secoli l’incisione in genere. Questa è conosciuta infatti come la prima forma di espressione artistica, dal medioevo e prima dell’avvento della fotografia, capace di diffondere attraverso le immagini, concetti, idee, eventi, opere d’arte e in grado di raggiungere un ampio pubblico non sempre colto. Le lastre a specchio, ultima fase del lavoro, accolgono l’immagine dello spettatore riflesso, rimandando il ribaltamento del disegno inciso nello spazio. La scelta del luogo in cui operare o installare i lavori è importante per Canevari: conferisce all’operazione un valore aggiunto rafforzandone il messaggio. Così è stato per Decalogo realizzato interamente in Calcografia, il luogo deputato per la ricerca sull’incisione, sacrario del segno, anche grazie al sostegno della Direzione Generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l´architettura e l´arte contemporanee (Parc). L´intenzionalità dell´artista, nell´interpretare la lastra incisa come opera d´arte, trova piena corrispondenza nella politica delI’istituto che da anni promuove il concetto della matrice come bene culturale. Se l´Istituto vuole avere un ruolo attivo nel produrre cultura, sfruttando tutte le sue potenzialità, tra le attività che la identificano, deve continuare ad attivare queste esperienze come momenti che contemperano ricerca, esposizione e arricchimento del patrimonio museale. L´iter creativo percorso da Paolo Canevari in questa circostanza sarà presentato al pubblico nelle sale espositive di Palazzo Poli dal 3 al 31 ottobre 2008. L´iniziativa, corredata dalla documentazione video di Ariel Genovese, aderisce, sabato 4 ottobre, alla 4° Giornata del Contemporaneo. .  
   
   
COME NEL GIARDINO DELLE ESPERIDI. MOSTRA PERSONALE DI PAOLO BORRELLI E DANIELA NENCIULESCU SPAZIO PER LE ARTI CONTEMPORANEE DEL BROLETTO PIAZZA DELLA VITTORIA, PAVIA DATE 19 SETTEMBRE – 12 OTTOBRE 2008  
 
 Pavia, 11 settembre 2008 - Le sculture di Daniela Nenciulescu e le tele di Paolo Borrelli si incontrano nel Giardino delle Esperidi: luogo deputato per questo inconsueto appuntamento è lo Spazio per le Arti Contemporanee del Broletto a Pavia dove, dal 19 settembre, apre la mostra dei due artisti. Trovano posto da un lato, come sottolinea Lorella Giudici curatrice della mostra, “le sculture di Daniela Nenciulescu con le loro forme indomite, rigogliose, caparbie e forti, dall´altro le pitture e i gessi di Paolo Borrelli, presenze dai profili puliti, dal cuore magnetico e dallo spirito giocoso”. Un incontro apparentemente insolito, ma ben orchestrato intorno a pochi temi chiave che accomunano la ricerca dei due artisti: ognuno a suo modo indaga il concetto di prolungamento infinito, di variazione nella serialità, di musica, di poesia. Un gioco ritmico sospeso tra i tagli nell´acciaio e le ipnotiche sagome concentriche, in cui Nenciulescu e Borrelli sondano il terreno delle espansioni spaziali alla conquista di una nuova soglia da varcare. Paolo Borrelli - Nasce a Milano nel 1966. Compie studi artistici e umanistici: si diploma al liceo artistico e alla Scuola Superiore d’Arte Applicata all’Industria del Castello Sforzesco; nel 1991 si laurea in filosofia con indirizzo estetico all’Università Statale di Milano. Ha esposto in Italia e all’estero in gallerie private e spazi pubblici. Nel 2004 ha partecipato alla Xiv Quadriennale di Roma e al 55° Premio Michetti. Nel 2005 è stato premiato al 50° Premio Termoli. Vive e lavora a Milano. Tra le altre esposizioni si ricordano: Sospeso nel tempo, a cura di F. Tedeschi, Studio Dieci, Vercelli 1996; Meraviglie della ragione e stupore dell’arte, a cura di R. Ferrario, Umanitaria, Milano, 2000; Roads, a cura di F. Gualdoni, Spaziotemporaneo, Milano, 2003; Zig-zag, (con testo di G. Simongini), Spazio Cesare da Sesto, Sesto Calende, 2004; Generazione Anni ’60, a cura di C. Rizzi, Museo Civico Parisi Valle, Maccagno, 2005; Cactus elettrici, a cura di F. Poli, Spaziotemporaneo, Milano 2007 Daniela Nenciulescu - Nasce a Bucarest (Romania) nel 1952. Ha frequentato il liceo Artistico di Bucarest. Ha seguito a Milano corsi di specializzazione di grafica e di ceramica. Vive e lavora ad Abbiategrasso. Ha esposto in Italia e all’estero in gallerie private e spazi pubblici. Ha partecipato al Premio Suzzara 2002 e alla mostra “Nella materia” (a cura di L. Giudici e R. Ferrario) alla Permanente di Milano nel 2003. Recentemente si ricordano: Escatologica, a cura di P. Serra, Galleria Comunale Magazzini del sale, Siena, 1998; Tra oriente e occidente, a cura di A. Ginesi, Istituto romeno, Palazzo Correr, Venezia 2001, Arte contemporanea in Lombardia Generazione anni 50, a cura di C. Rizzi, Museo D’arte moderna Gazoldo degli Ippoliti, Mn 2004; Acquisizioni, Museo civico Parisi Valle, Maccagno 2006, Alibi d’acciaio, a cura di R. Ferrario, Galleria Excalibur, Solcio di Lesa No 2005, Utopie Tridimensionali, a cura di A. Madesani, galleria Spaziotemporaneo, Milano 2006 www. Comune. Pv. It .  
   
   
LA PITTURA DEL VERO TRA LOMBARDIA E CANTON TICINO (1865 -1910) 21 SETTEMBRE | 8 DICEMBRE 2008  
 
 Rancate (Mendrisio - Canton Ticino, Svizzera), 11 settembre 2008 - Paesaggi suggestivi e frammenti di vita quotidiana, pervasi da grande forza espressiva, sono il filo conduttore della mostra La pittura del vero tra Lombardia e Canton Ticino (1865 -1910) che si tiene alla Pinacoteca Giovanni Züst di Rancate (Mendrisio - Canton Ticino, Svizzera) dal 21 settembre all’8 dicembre 2008. Coordinata da Mariangela Agliati Ruggia, curatrice della Pinacoteca Züst, e da Alessandra Brambilla, collaboratrice scientifica, la rassegna si collega al ciclo di esposizioni precedenti - fra cui quella dedicata alla Scapigliatura nel 2006 – e prosegue il percorso di studio e di ricerca rivolto all’Ottocento italiano e ticinese, iniziato nel 1990 dall’Istituzione svizzera. Un’importante esposizione che pone al centro dell’attenzione il Naturalismo e il Verismo. Due movimenti artistici ispirati alla descrizione della realtà che, insieme alla Scapigliatura, al Divisionismo e al Simbolismo, hanno caratterizzato il complesso e variegato panorama culturale milanese tra la fine dell´Ottocento e i primi anni del Novecento. Le origini e gli sviluppi della pittura del vero costituiscono inoltre il punto di osservazione per documentare il determinante influsso esercitato dal capoluogo lombardo sull’area ticinese. Curata da Giovanni Anzani ed Elisabetta Chiodini, la mostra propone una carrellata di circa 70 opere che permette di cogliere il fermento culturale e le nuove tendenze in atto fra gli artisti dell´epoca. Essi manifestano una forte attenzione per la realtà e per la società a loro contemporanea. Nelle tele, infatti, compaiono personaggi e immagini a cui è affidato il compito di narrare la vita di tutti i giorni e di rappresentare la natura, per arrivare a una dimensione più allargata che affronta temi sociali. Il percorso espositivo accosta i dipinti dei grandi maestri della tradizione pittorica lombarda - fra i quali Capriolo morto di Giovanni Segantini o La sostra di pietra di Eugenio Spreafico - a quelli di importanti artisti svizzeri - come Berta, Franzoni, Rossi, Preda o Galbusera -, offrendo al visitatore un’accurata ricognizione dei soggetti con cui si è espressa la pittura del vero tra Milano e l’area ticinese. Elemento di novità della mostra è la presenza di numerose opere “quasi inedite”: presentate al pubblico in occasione della loro realizzazione, le tele successivamente non sono state mai più viste perché conservate in collezioni private o acquistate direttamente dall’autore. La Pittura Di Paesaggio Nella rassegna svolge un ruolo di primo piano la pittura di paesaggio il cui rinnovamento, già anticipato all’interno dell’Accademia di Brera, ha aperto la strada verso il Naturalismo e il Verismo. Protagonista assoluto di questo rinnovamento è la figura di Filippo Carcano, a cui è dedicata una sorta di “personale” con la quale si apre l´esposizione. L´artista milanese porta infatti a compimento un processo di innovazione che modifica il modo di rappresentare il paesaggio: da veduta legata a schemi stilistici predefiniti, infatti, si evolve verso la ricerca e la restituzione sulla tela delle impressioni che derivano dall´osservazione del vero. Al maestro del naturalismo lombardo, e al nuovo modo di indagare la realtà, si riferisce una folta schiera di autori fra cui Eugenio Gignous e Emilio Longoni il quale, attratto particolarmente dal paesaggio di montagna, offre bellissime raffigurazioni del mondo incontaminato delle Alpi. L´attenzione per il vero non si ferma tuttavia alla realtà paesaggistica, ma guarda anche alla città. I nostalgici navigli di Emilio Gola, vivacizzati dalla presenza delle sue inconfondibili lavandaie, e le vedute della Milano innevata o brumosa di Mosè Bianchi, restituiscono un’immagine singolare del capoluogo lombardo che contrasta con il vedutismo più tradizionale. La Pittura Sociale - Le condizioni politiche italiane e lombarde della fine del Xix secolo, e il contestuale e rapido sviluppo industriale, fanno emergere negli artisti uno specifico interesse per le questioni sociali, tema che riveste un ruolo di primo piano nell’iconografia della pittura verista. Le opere di Giovanni Segantini (La raccolta dei Bozzoli) di Francesco Filippini (La Strigliatura della canapa) o di Giovanni Sottocornola (L’uscita delle operaie dallo stabilimento Pirelli) testimoniano una particolare attenzione per il tema del lavoro, sia esso svolto nei campi che nel contesto urbano, mentre i dipinti di Angelo Morbelli, che ritrae gli anziani ricoverati nel Pio Albergo Trivulzio, interpretano lo stato di emarginazione delle classi più povere. Una realtà ora osservata attraverso i valori emotivi del colore, ora indagata mediante l´impiego di un colore studiato su basi scientifiche e perciò inteso come lo strumento più idoneo a visualizzare la realtà e il vero in modo oggettivo, senza cedimenti sentimentali. Connessi al vero sono anche il tema del lavoro giovanile, il lavoro femminile o l´infanzia, spesso vittima delle contraddizioni e delle trasformazioni sociali del tempo. E’ del ticinese Luigi Rossi (1853 -1923) La scuola del dolore, esposto nel 1895 alla biennale di Venezia, un dipinto di grande dimensione nel quale l´autore mette a fuoco il dramma dell´infanzia abbandonata. Ritratti E Natura Morta - Anche la ritrattistica e la natura morta sono soggetti pittorici particolarmente richiesti dall´emergente ceto borghese poiché soddisfano le necessità di arredamento dei salotti buoni. In linea con il clima di rinnovamento, la ritrattistica registra un’evoluzione facendosi più libera e sciolta. L´artista raffigura il personaggio descrivendone la condizione sociale oppure tende a indagare la figura nella sua psicologia e nella sua vita interiore. Anche la natura morta, genere affermatosi negli anni successivi all´unità d´Italia, supera ben presto i dettami della pittura tradizionale per divenire un soggetto molto richiesto dalla committenza borghese. Sebbene si tratti di una produzione pittorica condizionata da una certa facilità consumistica, spesso raggiunge ottimi livelli grazie all´impegno di artisti di alto profilo fra cui Giuseppe Pellizza da Volpedo (Le zucche) e i ticinesi Adolfo Feragutti Visconti e Luigi Rossi del quale sarà possibile ammirare anche La polenta, una tela esposta a Parigi nel 1889 nella mostra del centenario della rivoluzione e riproposta per la prima volta al pubblico, in occasione di questa rassegna, dopo essere uscita per decenni dal circuito espositivo. .  
   
   
INSIDE/OUT UNA MOSTRA PROMOSSA DA IUAV E FONDAZIONE CLAUDIO BUZIOL IN OCCASIONE DELLA XI BIENNALE DI ARCHITETTURA "OUT THERE" PALAZZO MANGILLI-VALMARANA, VENEZIA 13.09 / 23.11.2008  
 
 Venezia, 11 settembre 2008 - Sarà inaugurata venerdì 12 settembre alle ore 20 la mostra Inside/out, che resterà aperta per tutta la durata della Xi Biennale di Architettura "Out There". La mostra presenta 40 case in rami di salice costruite da 140 studenti durante la seconda edizione di Design Camp, workshop nato da un´idea di Giorgio Camuffo, Michele De Lucchi e Marcello Chiarenza e promosso dallo Iuav, Facoltà di Design e Arti. Nei due giorni del workshop gli studenti, provenienti da tutta Italia, hanno riscoperto il piacere e l´importanza del lavoro manuale, grazie alla sapiente guida dell´artista Marcello Chiarenza, dando vita ad un momento di confronto, discussione e crescita in una situazione informale e stimolante, uno scambio di idee costruttivo e proficuo. Tema di questa seconda edizione era la costruzione manuale di piccole case, o cellule abitative, assemblando semplici rami di salice con l´aiuto di pochi utensili. La manifestazione - svoltasi a giugno - è stata resa possibile grazie alla collaborazione con la Fondazione Claudio Buziol, che ha ospitato studenti e designer all´interno della sede di Palazzo Mangilli-valmarana, settecentesco edificio affacciato sul Canal Grande. In occasione dell´inaugurazione sarà presentato il video girato durante il workshop e la speciale pubblicazione dedicata all´evento, in cui, oltre a testi di presentazione di docenti e studenti, sono raccolte le immagini delle opere finali e dei momenti più significativi delle due giornate. .  
   
   
MICHELANGELO GUACCI ALLA BIBLIOTECA STATALE DI TRIESTE DAL 19 SETTEMBRE AL 31 OTTOBRE 2008  
 
Trieste, 11 settembre 2008 - S’inaugura venerdì 19 settembre 2008 alle ore 18. 00 alla Biblioteca Statale di Trieste (Largo Papa Giovanni Xxiii, 6) un’importante rassegna dedicata al pittore triestino Michelangelo Guacci (Trieste 1910 – 1967), ideata e curata dall’architetto Marianna Accerboni. La mostra, intitolata L’angelico pittore. Michelangelo Guacci: opere, immagini, documenti, sarà introdotta dal Direttore della Biblioteca Marco Menato, dalla curatrice e dal pittore Livio Rosignano, che fu amico dell’artista. Nell’occasione sarà presentato anche il Museo virtuale, in cui è testimoniata l’intera attività di Guacci, le cui opere saranno proiettate in dissolvenza. Nell’esposizione, visitabile fino al 31 ottobre, sarà esposta un’ottantina di acquerelli su carta realizzati dall’artista triestino di origine pugliese nell’ultimo anno della sua vita, compreso l’ultimo lavoro rimasto incompiuto, accanto ad alcuni oli, disegni e incisioni. Una sezione della rassegna proporrà anche una sequenza di ritratti fotografici di grande dimensione realizzati da Sergio Benedetti e da altri autori assieme ad alcune testimonianze, oggetti e scritti dedicati o appartenuti al pittore. Guacci - scrive Accerboni - è artista finissimo e sottilmente immaginifico, che ancora molti ricordano per la brillante vivezza ed eleganza del tratto e per la capacità di intuire e di cogliere, da acuto sensore, stimoli culturali e artistici diversi, tracciando poi con unitarietà, ironia e perspicacia, con un lirismo appassionato e istintivo, lieve e suadente, un ritratto della realtà e della società a lui contemporanea; ma è anche artista capace di descrivere nel contempo l’astrazione del pensiero che vola verso il sogno, come quello che da bambino lo induceva a dirigere dal poggiolo di casa orchestre immaginarie… .  
   
   
SENTIERI – DI ROBERTO TIGELLI MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA “UGO CARÀ” DI MUGGIA (TS)  
 
 Muggia (Ts), 11 settembre 2008 - Il 25 settembre 2008 verrà inaugurata presso il Museo d´Arte Moderna "Ugo Carà" di Muggia (Ts) “Sentieri”, la grande personale di Roberto Tigelli, la cui vicenda artistica nasce e si sviluppa tra Trieste e Milano vedendolo presente per tutto il corso degli anni Ottanta e Novanta in importanti rassegne artistiche internazionali. La mostra ed il catalogo sono a cura di Federica Luser, la quale sabato 27 settembre alle ore 18,30 presso lo Spaziotrart di Trieste da lei gestita inaugurerà un’esposizione collaterale alla mostra stessa sempre con opere di Tigelli. In collaborazione con il Comune di Muggia, a promuovere il tutto è l’associazione Juliet. Venticinque opere di grande dimensione che rielaborano e propongono il tema "Sentieri", filo rosso che conduce da sempre l´opera artistica di Tigelli. L´intenzione è rappresentare lo stato puro delle cose, dei sentimenti e delle persone scavando e pungolando attraverso i Sentieri che vengono aperti dopo ogni incontro ed ogni contatto. Specchio di un itinerario che è reale ed esistenziale insieme, che l’artista ha percorso e lungo il quale non cesserà mai di camminare, le opere in mostra raccontano storie di mondi reali ma intangibili, dipingono paesaggi esistenti ed astratti al contempo, nei quali l’uomo nella sua finitezza non può che perdersi. Se “partire è un po’ morire”, lo spettatore si dissolve in questo viaggio che va al di là dell’umano lungo i “Sentieri” di Tigelli, lungo queste strade che lo portano infine ad una rinascita, ad un ritrovarsi, in un’esperienza che è prima di tutto mentale e che ci guida alla contemplazione della natura. .  
   
   
FOTO E TEMPO E CREATIVITÀ - DUANE MICHALS - ALDO TAGLIAFERRO - FABIO SANDRI DAL 09 OTTOBRE 2008 AL 16 NOVEMBRE 2008 A MILANO  
 
 Milano, 11 settembre 2008 - Osartgallery dedica questa mostra dal titolo Foto Tempo E Creativita’ a tre artisti come Duane Michals, Aldo Tagliaferro, Fabio Sandri che hanno usato il potere della fotografia di fermare una delle più sfuggenti, invisibili, ed importanti materie delle nostre vite, e cioè Il Tempo, per creare le loro opere. Fino all’invenzione della fotografia la nostra idea del tempo disponeva sostanzialmente di tre dimensioni: il tempo ciclico delle stagioni della natura e della durata della vita umana. Il tempo cronologico segnato dal tic tac dell’orologio su cui erano organizzati i ritmi della vita sociale. Oltre a ciò vi era il tempo eterno, non misurabile, quello dei sentimenti e del’al di là. Con i perfezionamenti della fotografia - che prima riesce a fermare il tempo nell’istante di secondo, e poi a rimetterlo in moto nel cinema - nascono nuove possibilità di ripensamento e di manipolazione Del Tempo, che ci danno l’illusione sia di poter arrestare l’attimo fuggente, sia di potere montare la successione degli eventi, e quindi almeno potenzialmente sia la memoria che il futuro, a nostro piacere. Nel laboratorio creativo delle loro menti e delle opportunità linguistiche a disposizione, alcuni lungimiranti artisti riescono a catturare e a visualizzare in modo nuovo ed originale aspetti e dimensioni fino ad ora non raccontabili del nostro modo di concepire i vari aspetti della realtà, legati a passato, presente e futuro, oltre che alla fotografia stessa. Sembra una favola, ed invece è proprio vero che, una volta scoperto questo magico laboratorio dell’età moderna, alcuni artisti poeti desiderosi di dare una forma adeguata al loro modo di sentire alcuni fondamentali aspetti della nostra vita sono riusciti a reinventare, ed a comunicarci, nuove percezioni del tempo e della realtà. Ognuno dei nostri tre protagonisti lo fa in modo strutturalmente e visivamente molto creativo, muovendosi fra fotografia e cinema, sia sul piano del linguaggio che dei contenuti. Vediamo come. Le opere di Duane Michals (1932) si presentano spesso come sequenze di numerose fotografie – il che dà subito l’idea della continuità del racconto – per introdurci nel suo modo immaginifico e ‘fantasmatico’, talvolta da teatro dell’assurdo talaltra da psicodramma, di concepire lo sviluppo degli eventi che mette in scena. A questo scopo egli usa la struttura consequenziale della sequenza per coglierci di sorpresa, proponendoci dei paradossi metafisici, che risultano tanto più affascinanti ed inattesi in quanto sono ambientati in situazioni della vita quotidiana la cui banalità viene regolarmente smentita dallo svolgimento degli eventi ‘alla Michals’. Così spiega l’artista: “Credo nell’immaginazione. Quel che non posso vedere è infinitamente più importante di quello che posso vedere". Lo riscontriamo persino nei ritratti, come quello di un suo grande mito artistico, il pittore René Magritte , in cui la fedeltà della somiglianza fotografica si trasforma in una icona enigmatica. I suoi racconti fotografici di un assurdo che trasfigura il quotidiano si propongono come metafore della vita stessa : la loro ricchezza di colpi di scena e di densità metaforica cerca di assuefarci ai turbamenti, alle paure e alle illusioni insite nella natura e nel destino umani. Michals lo fa con una tale delicatezza e partecipazione al mistero da far sconfinare il linguaggio fotografico nella poesia. D’altra parte il suo piacere di giocare a nascondino con l´osservatore ci coinvolge in queste sequenze fantasiose e ci invita a completarle come meglio crediamo, o a restarne a nostra volta ossessionati al fine di risolvere il mistero dell’assurdo. Aldo Tagliaferro (1936) è affascinato dal modo in cui la mente funziona nell’elaborazione del ricordo e nel progressivo sfaldarsi degli eventi nella memoria. E´ molto sensibile al fatto di “mettere a fuoco” il flusso di memoria attraverso un lento processo che mima il passare delle immagini come egli pensa avvenga per noi nel gioco dei ricordi attraverso il passare del tempo. Fotogramma dopo fotogramma, anno dopo anno, l´immagine di partenza scompare come avviene nella nostra mente continuamente incalzata da nuovi eventi che fanno sbiadire quelli precedenti. In questo modo il suo intervento creativo adopera consapevolmente il meccanismo della precisione fotografica per intrappolarci in un ‘gioco dell’assurdo’. Infatti lo stratagemma percettivo che egli usa per farci visualizzare il modo in cui i ricordi svaniscono è in aperta contraddizione col tipo di immagine che egli usa. Difatti la foto che egli usa resta sempre precisa ed a fuoco, come è destino delle foto documentarie. E’ il modo in cui essa viene riproposta nella successione delle tele modellate , in cui viene stampata in modo sempre più flebile, per mimare i ricordi che si appannano e svaniscono, che evoca i nostri processi mnemonici. Da vero artista concettuale Tagliaferro mima il vero processo mentale e non quello visivo, evidenziando la sua presa di posizione per l’uso artistico – e non letterale – della fotografia. Fabio Sandri (1964) rovescia il criterio dell’istantanea che usa la fotografia per fermare il tempo. Per lui è l’atto stesso del fotografare a diventare racconto di una infinita serie di ‘istanti fotografici’, grazie a delle azioni-opera che producono fotografie come se fossero delle performances. Esse sono concepite come dei gesti fotografici simbolici. La cosa funziona così. Al momento dell’inaugurazione viene appesa al muro della carta fotografica vergine che da quel momento viene sottoposta a un processo di impressione continua, che si protrarrà per tutto il periodo della mostra. Tale processo, dovuto alla presenza della luce ambientale, è più concentrato e rapido nell’area della carta in cui viene proiettato un video. Questa installazione è il racconto di un deposito fotografico temporale stratificato composto da infiniti attimi istantanei luminosi. Nelle sue “Stanze” invece Fabio Sandri riesce a ricreare spazi reali grazie all´uso di carta fotografica fotosensibile che per effetto della luce sull´emulsione fotosensibile crea un´immagine in scala differente di grigi che riesce a descrivere la superficie in maniera fortemente psicologica. Il gesto fotografico dell´impronta di una stanza non si esaurisce qui, vive poi un secondo momento creativo nell´avvolgimento, e nella concentrazione spaziale-fisica in un quadrato, che lo fa ri-immaginare. Grazie a questa rielaborazione fisica aiutata da una struttura in plexiglass invisibile allo spettatore, queste “Stanza-avvolgimento” assumono nuove forme e nuovi contenuti che solo l´artista riesce a comunicare grazie alla sua interpretazione della cromia e dello spazio a riprova del fatto che Sandri non utilizza più la fotografia per fermare il tempo, ma è il tempo a diventare il soggetto e il protagonista delle sue immagini. .  
   
   
ITALIA CAMPIONE DEL MONDO DI DELTAPLANO  
 
 Bolzano, 11 settembre 2008 - Alessandro Ploner, 28 anni, di San Cassiano (Bolzano) è il vincitore del Campionato Mondiale di deltaplano 2008. Il pilota si è aggiudicato il trofeo articolato in 10 giornate di gara con percorsi fissi da compiere nel più breve tempo possibile di circa 150 chilometri caduno. Il punteggio è determinato dalla lettura dei dati riportati sul Gps di bordo che registra gli spostamenti in aria e sul territorio. La competizione si è svolta dal 20 luglio al primo agosto nel comprensorio del monte Cucco, una splendida vallata di Sigillo in provincia di Perugia. Il pilota italiano ha avuto la meglio su 80 atleti di 14 nazioni: Germania, Austria, Svizzera, Inghilterra, Olanda, Francia, Stati Uniti, Giappone, Australia, Russia, Kazakistan, Slovenia, Argentina. Il campionato si svolge ogni 4 anni e questa edizione era organizzata dalla Federazione italiana Volo libero che aderisce alla Fai, Federazione aeronautica internazionale e al Aeci-coni. Quello di Ploner non è stato l´unico successo tricolore. Il secondo posto è andato infatti a Christian Ciech, 36 anni, di Trento. Grazie a questa doppietta la squadra italiana ha così conquistato anche il titolo mondiale per team nazionali. Ploner è studente universitario di ingegneria e si allena quotidianamente sulle Dolomiti. Questa disciplina attende da anni il riconoscimento per poter accedere alle Olimpiadi e vanta circa 10mila appassionati, sparsi per tutto il Paese. I seguaci di Icaro sono raggruppati in circa 130 clubs di volo che si riconoscono nella federazione. Il velivolo è composto da un telaio rigido in sofisticati materiali, prevalentemente carbonio, mentre le ali sono di "dacron", lo stesso tessuto che viene utilizzato per le vele delle barche. Numerose anche le donne che si avvicinano al volo libero, tanto che la gara aveva anche una categoria woman con 28 partecipanti di 13 nazionalità diverse. Ha vinto la tedesca Corinna Schwiegershausen. Una curiosità: la "meno giovane" si chiama Svens Brigit è australiana e ha 63 anni. Il titolo mondiale quest´anno è stato dedicato al pilota Angelo D´arrigo, scomparso nel 2006, indimenticato campione che compì lo straordinario sorvolo dell´Everest e del quale parlarono stampa e televisioni mondiali. Gli altri premi sono invece intitolati ad Angelo Crapanzano e Giulia Iannella, rispettivamente l´inventore del sistema di punteggio attuale per le competizioni ed istruttrice di volo del Monte Cucco. "In un momento così importante per il nostro Paese mi preme sottolineare due cose", ha dichiarato Luca Basso, vicentino, presidente della Federazione Italiana Volo Libero "l´Italia che si avvicina con tante speranze alle Olimpiadi ha già conquistato questo successo. Testimonianza che la passione dei nostri piloti sta dando risultati straordinari. Il volo libero non è affatto una disciplina estrema, ma si svolge in condizioni di assoluta sicurezza, a contatto con la natura, non per persone in cerca di emozioni forti, ma semplicemente dedicata a chi guarda al volo come una ricerca di simbiosi con l´ambiente. Mi auguro che in futuro il numero di appassionati cresca ancora, anche e soprattutto in difesa dei più veri e genuini valori sportivi". .  
   
   
SPORT: GIOCHI GIOVENTU´´ FVG-CARINZIA-SLOVENIA A SETTEMBRE  
 
Trieste, 11 settembre 2008 - Si svolgeranno a Lignano e nei comuni limitrofi - il 19 e 20 settembre prossimi - i "Giochi della Gioventù delle Tre Regioni" (Friuli Venezia Giulia, Carinzia e Slovenia), riservati ad atlete ed atleti under 15. La decisione è stata oggetto di una comunicazione nella riunione odierna della Giunta regionale da parte dell´assessore Elio De Anna. La sede viene assegnata a rotazione a una delle quattro province del Friuli Venezia Giulia. Quest´anno toccava a quella di Udine, e la scelta è caduta su Lignano Sabbiadoro. Ai "Giochi delle Tre Regioni" saranno presenti circa 300 atleti, che gareggeranno nelle seguenti discipline: calcio e pallacanestro maschile, pallavolo femminile, atletica leggera, tennis e tennistavolo maschile e femminile. .