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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Settembre 2008
CALABRIA: SOTTOSCRITTO ACCORDO TRA I DIPARTIMENTI URBANISTICA E AGRICOLTURA PER LA GESTIONE DEI DATI TEMATICI  
 
I dirigenti generali dei dipartimenti Urbanistica e Governo del Territorio, Agricoltura Foreste e Forestazione, Rosaria Amantea e Rocco Legnetti, hanno sottoscritto un accordo di servizio che prevede forme di collaborazione sulla gestione di dati tematici e l’utilizzazione di un sistema Gis e Web-gis, per rendere fruibili le informazioni relative agli interventi e ai progetti realizzati nel settore Agricoltura. Il dipartimento all’Urbanistica ha reso così possibile la cooperazione tra gli assessorati regionali e della pubblica amministrazione calabrese, che si esplica mediante l’infrastruttura dai dati geografici, mettendo a valore le competenze e il patrimonio di dati e informazioni territoriali acquisite dal Centro Cartografico Regionale, che rappresentano il fiore all’occhiello dei servizi in tema di concreta applicazione delle direttive nazionali ed europee di e–Gov e Codice dell’amministrazione digitale. Un accordo, secondo i dirigenti Amantea e Leonetti, che sottolinea lo spirito di concreta attuazione di forme di collaborazione all’interno dell’Ente Regione tra i diversi servizi per lo sviluppo complessivo dell’offerta agli utenti. Nello specifico la sinergia tra i due dipartimenti regionali trova applicazione con una prima fase in cui è prevista l’acquisizione di dati territoriali di diversa provenienza ed in completamento del sistema informativo delle Bonifiche con riferimento particolare alle reti irrigue. In una seconda fase invece verranno rilevati i dati relativi alle opere di bonifica oggetto di censimento con redazione di schede tecniche, data entry, verifica del materiale e rilievi in campo, attività queste che saranno svolte da personale del dipartimento Agricoltura col coordinamento tecnico-scientifico del Centro Cartografico Regionale. . .  
   
   
BASILICATA: CIA-ANABIO, CRESCE IL CONSUMO DI PRODOTTI “BIO”  
 
 Mentre l’alimentare tradizionale tira la cinghia, il “bio” non conosce crisi. I consumi continuano a crescere (più 10 per cento nel 2007 come media nazionale e più 4 per cento come media Basilicata; più 6 per cento nel primo semestre 2008 come media nazionale e più 2,5 per cento come media Basilicata), ma c’è il rischio che le nostre tavole vengano invase da prodotti stranieri, visto che in Italia diminuiscono aziende e superfici coltivate a biologico. A sostenerlo è la Cia-confederazione italiana agricoltori alla vigilia della giornata nazionale del biologico promossa di intesa con l’associazione per l’agricoltura biologica- Anabio – e che si è svolta  domenica 14 settembre. Sotto lo slogan “indovina chi viene a pranzo. Il bio in tavola”, la Cia e l’Anabio regionale hanno promosso, sempre per domenica 14, un pranzo con i prodotti biologici dell’agricoltura lucana. L’incontro si terrà a Tito presso il Convento di S. Antonio, alle ore 12. Dunque, un “bio” -afferma la Cia- a due facce. Se da una parte c’è soddisfazione per l’aumento degli acquisti delle famiglie, dall’altra c’è preoccupazione per una situazione produttiva che inverte la tendenza e registra un calo (meno 5 per cento) delle superfici certificate e degli operatori (meno 2 per cento) che oggi rappresentano il 3 per cento del totale. Un quadro determinato da una scarsa attenzione nei confronti del biologico, sia a livello centrale che regionale. Da qui l’esigenza di politiche e di interventi incisivi per ridare slancio al settore. Se non si inverte questo trend -avverte la Cia- si corre il pericolo che il “bio made in Italy” non riesca più a soddisfare la richiesta dei consumatori e che sulle nostre tavole arrivino prodotti dall’estero. Nel settore dei prodotti confezionati -ricorda la Cia- l’impennate più vistose nei consumi si hanno per l’ortofrutta (più 25,2 per cento nel 2007 e più 18,4 per cento nel primo semestre del 2008), per gli alimenti per l’infanzia (più 36,4 per cento e più 17,6 per cento), per la pasta e il riso (più 13 per cento e più 32 per cento), per il pane e i suoi sostituti (più 32,4 per cento nel primo semestre 2008). Sempre nel settore del “bio” confezionato, da rilevare che a livello geografico nel 2007 si è avuta una forte crescita nel Nord (tra più 15 e più 17 per cento). Più contenuto l’aumento nel Sud (più 3,4 per cento); mentre nel Centro si registra una flessione (4,5 per cento). Per quanto riguarda i prodotti sfusi, si hanno -rileva la Cia- incrementi nei consumi dei formaggi (più 2,1 per cento nel 2007 e più 5,6 per cento nei primi sei mesi del 2008), negli ortaggi (più 9,4 per cento e più 2 per cento), nella frutta (più 3,4 per cento e più 3,5 per cento). Per quanto concerne, invece, i canali distributivi del “bio”, la Cia evidenzia che il 45 per cento degli acquisti avviene nei supermercati ed ipermercati, il 26 per cento nei negozi specializzati, il 9 per cento nella vendita diretta e il 20 per cento da parte dei gruppi d’acquisto solidali e nel dettaglio tradizionale. .  
   
   
STRATEGIE E PRIORITÀ DELL’UE PER LA RICERCA NELL’ALIMENTARE  
 
Parma - Europass, l’ufficio istituito dalla Provincia di Parma e dalla Regione Emilia-romagna come referente per i rapporti fra le istituzioni regionali ed Efsa (European Food Safety Authority), prosegue nella sua attività di organizzazione di convegni e di incontri tecnico scientifici sul tema della ricerca nel settore alimentare. Il prossimo appuntamento è in programma per martedì 16 settembre alle 17,30 nella sede dell’Unione Parmense degli industriali (strada al ponte Caprazucca 6/a): Antonio Di Giulio, responsabile per l’Unione Europea della Direzione Generale della Ricerca (Unità alimentazione, salute e benessere), parlerà di “Ricerca e innovazione per il settore alimentare. Strategie e priorità dell’unione europea ”. Nel corso del seminario sarà approfondito il tema delle modalità di finanziamento alla ricerca attraverso il settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (Pq7) e saranno illustrate le prospettive e le strategie future per la ricerca nell’alimentare. La possibilità di confronto con uno dei massimi esponenti a livello comunitario in ambito di finanziamento alla ricerca potrà offrire un’occasione di riflessione e di spunto di lavoro sulle importanti tematiche legate al tema nell’agroalimentare. L’incontro sarà aperto dal presidente della Provincia e di Europass Vincenzo Bernazzoli, dal presidente dell’Unione Parmense degli Industriali Daniele Pezzoni e dal rettore dell’Università di Parma Gino Ferretti. .  
   
   
WORKSHOP SULL´ASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ NELL´ACQUACOLTURA IN ACQUA DOLCE, TREVISO, ITALIA  
 
Il 16 e 17 ottobre il progetto Profet Policy finanziato dall´Ue terrà a Treviso, in Italia, un workshop sull´assicurazione della qualità nell´acquacoltura in acqua dolce. Sarà il primo di una serie di workshop Profet, che costituiscono parte integrante del progetto. I workshop rappresentano un approccio innovativo verso la promozione della ricerca, della tecnologia e dello sviluppo nel settore europeo dell´acquacoltura e della pesca. I workshop sono organizzati su base tematica e regionale, trattando la pesca e l´acquacoltura, concentrando l´attenzione sulla promozione e lo scambio di vedute tra produttori di acquacoltura, pescatori, scienziati, responsabili delle politiche nazionali e europee e altre parti interessate. Http://www. Profetpolicy. Info/index. Php?option=com_content&task=view&id=117&itemid=227 .  
   
   
AOSTA: PRESENTAZIONE DOMANDE PER ACCEDERE AGLI AIUTI PREVISTI DALLA MISURA N. 132 DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013  
 
L’assessorato agricoltura e risorse naturali comunica che, sino a martedì 30 settembre, è possibile presentare le domande per accedere agli aiuti previsti dalla misura n. 132 del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013. Tale misura è finalizzata ad incoraggiare gli agricoltori alla partecipazione ai sistemi di qualità alimentare, allo scopo di incrementare il valore aggiunto delle produzioni agroalimentari e di accrescere le opportunità di mercato per i produttori. Il sostegno previsto riguarda le spese che saranno sostenute dagli imprenditori agricoli, singoli o associati, nel corso dell’anno 2009, per la certificazione delle Dop Fontina e Valle d’Aosta Fromadzo e delle aziende biologiche. Per il ritiro della modulistica e la presentazione delle domande gli interessati sono invitati a rivolgersi all’ufficio segreteria della Direzione produzioni vegetali e servizi fitosanitari, in località Grande Charrière n. 66, a Saint-christophe. Per ulteriori informazioni è possibile chiamare il numero 0165. 275214 oppure consultare le pagine relative al Psr 2007/2013 all’indirizzo internet www. Regione. Vda. It/agricoltura. .  
   
   
SI ALLARGA IL DISTRETTO DEL POMODORO NELL’ASSOCIAZIONE ANCHE LA PROVINCIA DI MANTOVA  
 
 Parma – Si allarga l’Associazione per il Distretto del Pomodoro da industria: a far parte dei soci è infatti entrata anche la Provincia di Mantova, che ha ospitato, il 10 settembre, la riunione del coordinamento convocata in occasione della Fiera Millenaria di Gonzaga. L’incontro è stato condotto da Pier Luigi Ferrari, vice presidente della Provincia di Parma e presidente dell’Associazione, affiancato da Gabriele Canali, consulente dell’associazione e docente all’Università del Sacro Cuore di Piacenza, da Maurizio Castelli, assessore all’Agricoltura della Provincia di Mantova, e da Paolo Lassini, direttore generale Agricoltura della Regione Lombardia. “L’ingresso della Provincia di Mantova nell’Associazione è estremamente importante – ha commentato Pier Luigi Ferrari - e contribuisce a dare ulteriore forza a una realtà che fin dalla sua costituzione, poco più di un anno fa, ha continuato a crescere affermandosi come punto di riferimento di rilievo per tutto il settore. Ora occorre continuare sulla strada che abbiamo intrapreso, per difendere e valorizzare un prodotto che costituisce un valore aggiunto per i nostri territori. Un prodotto che merita di essere promosso e tutelato in un mercato globale che lo apprezza per la sua alta qualità e la serietà degli operatori del settore”. Il territorio del Distretto si compone delle province di Parma, Piacenza, Cremona e Mantova: due province lombarde e due emiliane che da sole producono e lavorano più del 35% del pomodoro nazionale. Ogni territorio lavora ed interagisce con gli altri, intessendo una rete di rapporti commerciali e di scambi di conoscenze che concorrono alla crescita collettiva del settore. Mantova è realtà importante per la produzione del pomodoro, materia prima che viene trasformata nelle province limitrofe, anche se la maggior parte della trasformazione si concentra a Parma. Il Distretto travalica i rigidi confini istituzionali ma guarda alla realtà produttiva che storicamente si è andata a creare e consolidare sui nostri territori per essere oggi un riferimento importante per il settore a livello mondiale, come è stato evidenziato nell’ultimo convegno mondiale del pomodoro da industria, tenutosi a Toronto. L’associazione per il Distretto del pomodoro da industria è stata costituita il 27 luglio 2007. Essa riunisce tutti i soggetti della filiera agroalimentare e i rappresentanti istituzionali dei territori. Tra i suoi obiettivi: rafforzare la competitività del sistema produttivo; migliorare la qualità delle produzioni e la loro valorizzazione; promuovere le iniziative per la riduzione dei costi di produzione e trasformazione del pomodoro. .  
   
   
PALERMO, FEP: DI MAURO,”ALLA PESCA SARANNO DESTINATI 151 MLN DI EURO CIRCA”  
 
Palermo - L´assessore regionale alla Cooperazione Commercio Artigianato e Pesca, Roberto Di Mauro, ha sottoscritto, il 15 settembre, l´Accordo Multiregionale (Am) che avvia gli interventi cofinanziati dal primo Fep (Fondo europeo per la pesca, ex Sfop), lo strumento finanziario europeo per la politica comune della pesca per il periodo di programmazione 2007/2013. La Regione siciliana disporrà per i prossimi cinque anni di 75 milioni e 703. Mila euro circa, più la quota di cofinanziamento dell´80 per cento a carico del Fondo di Rotazione Nazionale e del 20 per cento a carico della Regione siciliana, per un importo complessivo di 151. 406. 682,70 milioni di euro. Soddisfatto del risultato ottenuto, l´assessore Di Mauro ha detto: “Potremo contare, oggi, in 50 milioni di euro in più rispetto al ciclo di programmazione 2000-2006. Il fondo precedente, lo Sfop, aveva assegnato alla Sicilia, nonostante fosse capofila nel Paese nell´attività peschereccia, una percentuale inferiore pari a circa 98 milioni di euro”. Di Mauro ha sottolineato che “la nuova trattativa si è svolta tutta sul fronte di un concreto raffronto degli indici di produttività, nei diversi settori interessati dal Fep (acquacoltura, trasformazione, commercializzazione), tra la Sicilia e le altre Regioni ´convergenti´. Nel raffronto, le percentuali hanno indicato uno scarto forte in termini di fatturato e di indotto complessivo; a cominciare dalla flotta, la più grande d´Italia, che da sola assorbe un pescato di oltre il 30 per cento dell´intero Paese, impegnando nella sua attività, su scala nazionale, il 48 per cento di operatori e il 46 per cento di battelli”. L´accordo multiregionale per l´attuazione del Fep (Fondo europeo per la pesca) è stato siglato, in sede della conferenza Stato/regioni, tra il ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura) e le Regioni dell´obiettivo convergenza e non convergenza. Per le cinque Regioni ad obiettivo convergenza (Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia) la dotazione finanziaria del Fep ammonta a 318. 281. 864,00 milioni di euro, ripartite tra lo Stato e le Regioni, rispettivamente al 33% e 67%. La dotazione del 67 % è stata così suddivisa: alla Sicilia il 35. 50%, alla Campania il 23,00%, alla Calabria l´11,83 %, alla Puglia il 28,21%, alla Basilicata l´1,46%. Tali risorse sono destinate a sostegno del settore secondo cinque assi prioritari: asse 1, adeguamento della flotta da pesca; asse 2, acquicoltura, trasformazione e commercializzazione; asse 3, misure di interesse comune; asse 4, sviluppo sostenibile delle zone di pesca asse 5, assistenza tecnica. Gli obiettivi strategici del Programma Operativo prevedono: la tutela delle risorse ittiche attraverso la riduzione dello sforzo di pesca, la regolamentazione e la gestione delle attività pescherecce mediante la partecipazione attiva degli addetti, l´utilizzo di pratiche più selettive e tecnologicamente più avanzate; investimenti strutturali nel settore dell´acquacoltura, commercializzazione e trasformazione; la formazione e l´accrescimento delle competenze professionali dei pescatori finalizzate all´orientamento verso attività di riconversione e diversificazione più idonee all´ammodernamento e alla ristrutturazione delle pratiche di acquacoltura, trasformazione e commercializzazione; lo sviluppo delle zone da pesca attraverso investimenti specifici in grado di sfruttare le potenzialità e le peculiarità del territorio allo scopo di garantire sviluppo economico e occupazionale; - la creazione di servizi a sostegno delle attività di pesca e dell´intera filiera produttiva. . .  
   
   
UNO STUDIO TROVA LA SOLUZIONE ALLA TOSSICITÀ DEL BAGNO MEDICATO PER LE PECORE  
 
Uno studio del University College di Dublino ha scoperto che i bagni medicati per ovini, che sono tossici per pesci e api, possono essere decomposti dai batteri. Questa scoperta potrebbe portare a importanti miglioramenti nello smaltimento dei bagni medicati di scarto, che gioverebbero molto ai sistemi idrici adiacenti agli allevamenti di ovini. I bagni medicati per ovini sono usati dai pastori per proteggere le pecore da infestazioni dovute a insetti o funghi, come ad esempio acari, mosconi della carne, zecche, melofagi e pidocchi. Aiutando a controllare i parassiti della pelle, i bagni evitano alle pecore sofferenze e cattiva salute. I bagni medicati comunemente usati sono in forma di polvere bagnabile e sono costituiti da piretrine, composti sintetici originariamente derivati dai fiori del crisantemo africano orientale. Le piretrine sono altamente tossiche per gli insetti ed estremamente tossiche per i pesci. Se usate in combinazione con piperonile butossido, esse paralizzano e uccidono sia gli insetti nocivi che quelli benefici, comprese le api e le libellule; e questo causa problemi all´impollinazione. Secondo il dott. Mairin Cannon, coordinatore dello studio, una quantità molto piccola di piretrina "può cancellare tutti i pesci in un intero fiume". I pericoli posti dalle piretrine sono simili a quelli posti da molte sostanze inquinanti delle acque freatiche: una volta assorbiti dagli organismi più piccoli essi possono risalire la catena alimentare, aumentando il loro potenziale tossico lungo il cammino. Le piretrine sono popolari poiché sono efficaci nell´uccidere gli insetti nocivi, ma si decompongono facilmente se esposte all´aria e alla luce del sole per uno o due giorni. Questo le rende relativamente non tossiche per gli esseri umani, altri mammiferi e uccelli, e sono quindi usate in una vasta gamma di prodotti per la casa e per il giardino (spray anti zanzare, shampoo anti pidocchi, polvere contro le formiche, spray anti pulci, ecc. ). Tuttavia, ci sono degli indizi che suggeriscono che l´esposizione alle piretrine può essere cancerogena per gli esseri umani, specialmente in casi di contatto prolungato con superfici trattate al chiuso e con "nuvole" di insetticida. Alle pecore viene normalmente fatto il bagno medicato due volte all´anno e, dopo il trattamento, rimangono a gocciolare per circa 10 minuti prima di essere riportate nei loro campi. Nei campi, le piogge intense possono provocare la percolazione nei corsi d´acqua del bagno medicato usato. Inoltre, le pecore vengono a volte trasportate attraverso i ruscelli, dove il bagno medicato può immettersi direttamente nel corso d´acqua, nonostante gli allevatori abbiano seguito le corrette pratiche agricole. Una volta che le piretrine sono entrate nelle acque freatiche, non sono ovviamente più esposte all´aria e alla luce del sole e non possono più essere decomposte facilmente. Per lungo tempo si è cercata una soluzione sicura, sostenibile e facilmente utilizzabile a questo problema. Le attuali conclusioni hanno importanti implicazioni per l´allevamento e per la qualità delle acque freatiche. I ricercatori hanno identificato otto diversi batteri che nascono nel suolo contaminato dal bagno medicato per ovini e che, in concentrazioni più elevate, possono decomporre i composti a base di piretrine. Lo studio ha esaminato 30 diversi batteri raccolti da suolo contaminato dal bagno medicato per ovini e dalle vasche in cui viene fatto questo bagno, per vedere se potevano degradare le piretrine prima che il bagno fosse diluito. Il settantacinque percento del composto veniva degradato da uno di questi batteri, una scoperta che il dott. Cannon definisce "straordinaria". Potenzialmente il batterio potrebbe essere aggiunto nelle vasche per il bagno medicato prima di gettare via l´acqua di scarto, riducendo in modo significativo il potenziale inquinante dell´acqua. Il dott. Cannon ha detto: "Questo potrebbe evitare una serie di effetti dannosi a cascata per pesci, api, invertebrati acquatici e anche per gli esseri umani. " Lo studio è stato presentato oggi all´incontro autunnale della Society for General Microbiology, che si è tenuto al Trinity College a Dublino, Irlanda. Per ulteriori informazioni, visitare: The Society for General Microbiology http://www. Socgenmicrobiol. Org. Uk University College Dublino http://www. Ucd. Ie Environmental Protection Agency (Ireland) http://www. Epa. Ie .  
   
   
AGRIMED 2008. ECCO IL PROGRAMMA PRESSO LA FIERA DEL LEVANTE  
 
Bari - Aperti i battenti la 72^ Fiera del Levante , si rinnova l’appuntamento con Agrimed, il Salone della promozione dei prodotti agroalimentari delle regioni italiane, presso il padiglione 34. Qui, le Province, i Gal, i Consorzi, le Cooperative e le aziende che operano nel settore presentano il meglio delle produzioni locali e discutono sulle strategie da adottare nel settore, visto l’evolversi del mercato verso scelte “globali”. Fortunatamente l’agricoltura che ha un importante impatto in Puglia è il settore che fa registrare la più elevata crescita percentuale del valore aggiunto sia in termini congiunturali (+1,7%) che tendenziali (+3,5%) e in netta controtendenza rispetto all’andamento generale fa segnare un’inversione positiva di tendenza dopo due anni di segni negativi (Fonte Istat). Inoltre, martedì 16 settembre, alle ore 10,00 durante l’incontro-dibattito sarà presentata “L’enoteca /Elaioteca Regione Puglia, recentemente istituita con la Legge Regionale n. 20 del 29 luglio 2008. Saranno presenti l’Assessore all’Agricoltura Regione Piemonte, Mino Taricco e l’Assessore all’Agricoltura Regione Emilia Romagna, Tiberio Rabboni che parleranno del successo che L’enoteca/elaioteca ha avuto nelle loro regioni. L’assessore Enzo Russo, avrà modo di illustrare la legge regionale e i vantaggi che L’enoteca ed Elaioteca produrrà. Una struttura ideata per la promozione e il marketing territoriale attraverso due prodotti simbolo della produzione agroalimentare pugliese: l’olio e il vino. Nel contesto di Agrimed, vi sono spazi polivalenti a tema dedicati a: Gusto Solidarietà, dove l’Assessorato, in collaborazione con l’Associazione Libera, e le Cooperative sociali Campo dei Miracoli e Officina Creativa, vuole evidenziare alcuni esempi di felice connubio tra politiche di sviluppo e solidarietà. Una vetrina giusta per dedicare attenzione e solidarietà a tutti coloro che hanno voglia di riscatto e di reinterpretare la loro vita attraverso la cultura della legalità e al coraggio che mostrano nel coltivare i terreni confiscati alle mafie. Martedì 16 settembre,alle ore 17. 30, alla presenza del presidente della Regione Nichi Vendola e dell’Assessore alle Risorse Agroalimentari Enzo Russo, si terrà un convegno, organizzato dalle tre Associazioni, dal titolo “La cooperazione sociale e le politiche attive del lavoro: esperienze di successo in Puglia. Gusto Arte, è dedicato alla creatività e alla sensibilità artistica nei confronti della Puglia L’assessorato alle Risorse Agroalimentari ha voluto creare una galleria del vino, in cui otto artisti presentano le loro “opere-etichette” che interpretano l’arte del vinificare degli agricoltori pugliesi. Gusto Mondo è dedicato all’operato dello Iamb(istituto Agronomico Mediterraneo di Bari), il centro di ricerca e di formazione che con la Regione Puglia favorisce incontri e scambi culturali con i Paesi del Mediterraneo. I visitatori avranno modo di osservare alcuni prodotti agroalimentari dell’Albania, del Libano e della Tunisia. Gusto Sapere In questo spazio l’Assessorato presenta le iniziative realizzate in materia di buona educazione al consumo, in virtù degli innumerevoli spot fuorvianti e di etichette misteriose che depistano i consumatori. Questo spazio è anche un’occasione per far conoscere meglio le Masserie Didattiche, aziende agrituristiche e agroalimentari che, oltre a produrre con metodi tradizionali, organizzano laboratori e incontri per educare al consumo consapevole attraverso la comprensione delle relazioni esistenti tra sistemi produttivi e consumi alimentari. Incontri e convegni saranno organizzati per gli operatori, insegnati e studenti i quali parteciperanno al Laboratorio di Educazione al Gusto, presso il ristorante Gusto Puglia. Obiettivo primario dell’Assessorato alle Risorse Agroalimentari è potenziare l’azione di promozione della Regione in Italia e all’estero, attraverso forme e strumenti di comunicazione e campagne di sensibilizzazione nei confronti delle eccellenze agroalimentari, riconosciute ormai come alimenti salutari della dieta mediterranea, per i quali si è chiesto all’Unesco di riconoscerli come patrimonio immateriale dell’umanità. Negli ultimi anni, infatti, aumenta l’attenzione nei confronti di prodotti genuini e di zone rurali dove vi sono masserie e aziende agricole che producono e vendono prodotti propri grazie anche alle Politiche di Sviluppo Rurale che l’Assessorato attraverso il Programma Leader (acronimo dal francese Liason entre action de dévellopement de l’economie rurale) sta attuando. Un programma che incoraggia gli operatori del settore e promuove aree di indubbia bellezza paesaggistica e prodotti agroalimentari tipici. Molti gli appuntamenti fissati per l’intera settimana tra cui la conferenza dedicata alla “gestione sostenibile delle foreste pugliesi”, ai prodotti tipici, alle tradizioni delle comunità agricole e marinare che hanno scritto la storia della nostra regione.  
   
   
PRESENTAZIONE SALONE DEL BISCOTTO  
 
Cuneo Quarto Salone del Biscotto piemontese: giovedì 18 settembre, alle 11, nella sala Giolitti della Provincia è in programma la conferenza stampa di presentazione dell´evento che si svolgerà a Cuneo dal 26 al 28 settembre. Nel corso dell´incontro sarà, inoltre, diffuso un programma dettagliato di appuntamenti collaterali alla manifestazione, quali laboratori di pasticceria, animazione per ragazzi, talk-show, oltre al convegno ospitato dalla Facoltà di Agraria e intitolato “La valorizzazione dei prodotti agroalimentari”. Alla conferenza stampa parteciperanno il presidente della Provincia Raffaele Costa, l´assessore all´Agricoltura Sebastiano Massa, oltre a rappresentanti di Fondazione Crc, Atl, Camera di Commercio, Confartigianato e Comune di Cuneo. .  
   
   
AGRICOLTURA FVG: NELLA MELICOLTURA BISOGNA FARE SISTEMA  
 
Udine - "L´agricoltura friulana deve fare sistema complessivamente e, quindi, anche nel settore della melicoltura. Ritengo vi sia la necessità di avvicinare in questo settore alcune realtà, oggi purtroppo ancora divise, sia tra le cooperative di trasformazione, tra gli operatori e nella promozione. Esiste, infatti, una Dop Mela Julia, che va estesa, valorizzata ed allargata a tutte le aziende regionali. Fare sistema è assolutamente doveroso, anche perché i numeri di produzione delle mele in Friuli sono abbastanza piccoli". Lo ha affermato l´assessore regionale alle Risorse agricole Claudio Violino, l´ 11 settembre, nel corso della presentazione a Udine della 39a edizione della Mostra regionale della Mela di Pantianicco (Udine). L´edizione 2008 della festa della mela sarà un´occasione ricca d´iniziative - con degustazioni, intrattenimenti, incontri e confronti tecnici fra melicoltori, manifestazioni culturali e sportive - per festeggiare la mela del Friuli Venezia Giulia e la sua recente registrazione con il riconoscimento della Dop. L´appuntamento, che si svolgerà dal 26 settembre al 5 ottobre nel segno dei sapori naturali e dei prodotti agroalimentari, è organizzato dalla Pro loco con il Comune di Mereto di Tomba. Durante la mostra, alla quale parteciperanno anche numerosi produttori centro-europei, saranno svolte diverse competizioni del succo, del sidro e dell´aceto di mele. Gli organizzatori, inoltre, dedicheranno un´attenzione particolare alla produzione ed alla commercializzazione del miele di melo. L´assessore regionale alle Risorse agricole nel proprio intervento ha sottolineato l´importanza delle qualità tecniche di produzione delle mele, del "sapore della terra" e dell´attitudine al lavoro, che caratterizzano il territorio friulano. "La nostra mela - ha spiegato l´assessore Violino - rappresenta un prodotto eccezionale. Difendere questo ed altri prodotti è un nostro dovere, poiché significa cultura e valorizzazione del territorio. La promozione è importante. Oltre a quella da svolgere all´interno del nostro territorio, è necessaria quella da fare all´estero". Anche in merito alle numerose iniziative promozionali (sagre, mostre, etc. ), svolte sul territorio di prodotti agricoli locali, l´assessore Violino ha ricordato la necessità di fare sistema: "sarà compito della Regione dar vita a un regolamento per dare indicazioni e sostegno su come organizzare le diverse manifestazioni di promozione di prodotti locali". .  
   
   
POMODORO, PARTENZA LENTA, MA IL RECUPERO DELLA CAMPAGNA È SODDISFACENTE BATTELLI (PRESIDENTE CIA EMILIA ROMAGNA): “SI VA CONFERMANDO LA CAPACITÀ PROGRAMMATORIA DELLA PRODUZIONE IMPERNIATA SUL SISTEMA DELLE ORGANIZZAZIONI DEI PRODUTTORI”.  
 
 Bologna - “La situazione complessiva, al momento, ci permette di stimare un andamento che garantisca complessivamente il soddisfacimento delle quantità concordate a livello di accordo interprofessionale (48 milioni di quintali) confermando la capacità programmatoria della produzione, imperniata sul sistema delle Organizzazioni dei Produttori”. E’ il commento di Nazario Battelli, presidente della Cia Emilia Romagna, sulla campagna del pomodoro da industria in Emilia Romagna. “Nel dettaglio si possono prevedere chiusure di campagna con riduzioni rispettivamente di circa 20% al centro nord e del 25% al sud rispetto alle quantità contrattate – spiega Battelli”- e a questo proposito vanno tenuti in considerazione in primis gli avversi andamenti climatici, ma anche le fisiologiche riduzioni fra le quantità contrattate, gli ettari effettivamente messi a semina e le quantità effettivamente trasformate”. Al momento, a giudizio della Cia, si può confermare l’allungamento del periodo di raccolta che va previsto almeno fino alla prima settimana di ottobre (alle pagine 5 ------- i dettagli dei due bacini produttivi più importanti) con una caratteristica di eccessiva scalarità di maturazione (e quindi consistenti scarti in campagna) in particolare per gli impianti con trapianto tardivo causato dalle forti precipitazioni primaverili. “La caratteristica agronomica più importante da segnalare per questa campagna – almeno per quel che riguarda il centro nord - sono comunque i consistenti attacchi di peronospora causati dalle piogge abbondanti e ripetute - sottolinea battelli – che non hanno permesso una adeguata difesa fitosanitaria e che in alcune aree, in particolare quella ferrarese, sono state causa di allagamenti e ristagni protrattisi per lungo tempo”. Il bel tempo dopo i temporali di metà giugno ha permesso tuttavia consistenti riprese produttive e, soprattutto, una buona resa alla trasformazione permettendo, a condizioni stabili, prezzi sostenuti ottenibili dalle tabelle-qualità e un regolarissimo svolgimento delle operazioni di consegna alle industrie di trasformazione. “Al momento il coordinamento voluto dal ‘Tavolo agricolo del pomodoro da industria del centro-nord’ gestisce la diminuzione del prodotto in maniera omogenea rispetto al contrattato con le singole industrie – precisa ancora Battelli - favorendo i consolidati rapporti di filiera”. Nei pochi casi in cui non è stato raggiunto il quantitativo minimo (70%) necessario per poter accedere all’aiuto accoppiato (calcolato sulla superficie rispetto alle rese regionali fissate nel decreto sul regime transitorio del pomodoro destinato alla trasformazione) le sedi territoriali Cia stanno seguendo i produttori per le domande necessarie ad evidenziare la causa di forza maggiore “avendo comunque, al momento degli eventi calamitosi, segnalato alle amministrazioni competenti i casi e le aree interessate alle piogge alluvionali - conclude Battelli - richiedendo i sopralluoghi e le consolidate determinazioni amministrative di delimitazione territoriale”. . .  
   
   
LATTE: BUROCRAZIA NON FERMI IL SETTORE  
 
 Milano - "In un momento nel quale l´intero settore lattiero caseario europeo attraversa una fase di incertezza e difficoltà, ogni iniziativa che possa portare beneficio alle nostre imprese deve essere considerata come prioritaria e compito delle istituzioni è quello di favorirne l´attuazione". Luca Daniel Ferrazzi, assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia, intervenendo ai lavori del Comitato Tecnico Permanente di Coordinamento in materia di agricoltura tenutosi ieri a Roma, ha ribadito così la richiesta della Lombardia, appoggiata dalle altre Regioni produttrici, di accelerare l´iter per la distribuzione degli aumenti di quota concessi in sede comunitaria per l´anno 2009. "È per questo che si rende necessario - ha aggiunto Ferrazzi - un rapido disbrigo dell´iter di ripartizione degli aumenti di quota previsti dall´Unione Europea, per i quali alla nostra Regione spetterebbero circa 840. 000 quintali di latte dei 2,1 milioni assegnati. " Per legge, infatti, le assegnazioni di quote integrative ai produttori devono essere fatte prima dell´inizio della campagna produttiva, prevista per il 1° aprile 2009, ma per consentire la comunicazione dei quantitativi è necessario terminare le procedure entro la fine di quest´anno. Gli aumenti del quantitativo nazionale garantito sono ripartiti tra regioni con decreto del Ministro in modo proporzionale alla media dei quantitativi prodotti in esubero negli ultimi periodi contabilizzati. "Si tratta - ha ricordato Ferrazzi- di un criterio di riparto molto favorevole alla Lombardia, Regione che, del resto, con la produzione del 40% del latte italiano, attende con particolare interesse questo provvedimento". "Sono certo che il ministro Zaia - ha concluso Ferrazzi- saprà dimostrare sensibilità e attenzione a questa tematica così importante per la Regione leader nel comparto a livello nazionale e saprà intervenire sollecitamente per favorire una rapida soluzione". .  
   
   
CUNEO: SEMINA DI TROTELLE NEI LAGHI ALPINI DELLA GRANDA OLTRE 55.000 ESEMPLARI ANDRANNO A RIPOPOLARE LA FAUNA ITTICA ALPINA  
 
Da anni il Settore Tutela Fauna della Provincia provvede ad effettuare le semine di trotelle nei vari laghi alpini della Granda. L´operazione di ripopolamento della fauna ittica si è svolta mercoledì 10 settembre con l´ausilio dell´elicottero. Sono state lanciate dall´alto 55. 000 trotelle fario nei seguenti laghi: in Valle Stura, laghi Aver inferiore, Aver Superiore, Martel, Nero,valletta, Roburent, Freddo, Laroussa, Lausfero, Sant´anna e Orgials; in valle Maira, laghi Apsoi, Visaisa, Nero; in valle Varaita, laghi Vallanta, Nero, Blu e Beige in valle Po lago Alpetto, lago grande del Viso. L´assessore alla Pesca Silvano Dovetta ha evidenziato come tali interventi, effettuati con materiale ittico di qualità, siano particolarmente apprezzati non solo dai pescatori, ma anche dai turisti e dagli amanti della natura. Si ricorda che sui laghi alpini è stato effettuato uno studio scientifico per individuare i criteri più idonei per effettuare tali semine. .  
   
   
I RISULTATI DELLA RICERCA EURISKO SUI CONSUMI DEL SALAME CACCIATORE DOP  
 
Maschio, Giovane, Interessato Alle Novita’ Ecco il profilo del consumatore tipo La ricerca condotta da Gfk Eurisko, con l’obiettivo di analizzare il “consumatore” e i “consumi” di “Salame Cacciatore Dop”, ha già dato i primi risultati. L’indagine, tuttora in corso, è stata commissionata dal “Consorzio Salame Cacciatore” presieduto da Sandro Gozzi. Il Consorzio si è costituito nel 2003 con l’obiettivo di tutelare e promuovere, in Italia e all’estero, uno tra i salumi Dop (Denominazione d’Origine Protetta) più noti della tradizione alimentare italiana. La ricerca, condotta sulla prima “tranche” del campione analizzato, costituito da 5. 000 casi rappresentativi della popolazione italiana dai 14 anni in su (48. 596. 000 individui), rivela che i consumatori abituali di “Salame Cacciatore Dop” risultano in prevalenza maschi dell’età adulta (45-54 anni) concentrati per lo più in centri urbani di medie o grandi dimensioni (fino a 100. 000-500 mila abitanti) del Nord Ovest d’Italia (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna). Sul fronte degli acquisti, altro aspetto analizzato, il consumatore di “Salame Cacciatore Dop” risulta attratto dai nuovi prodotti e dalle marche note in maniera maggiore rispetto alla media, con una particolare propensione verso i prodotti di alta qualità. La ricerca, che si è occupata altresì di tracciare le abitudini alimentari del campione preso in esame, ha riportato che il consumatore di “Salame Cacciatore Dop” ha nei confronti dell’alimentazione un approccio aperto. Ama sperimentare nuovi prodotti e apprezza la cucina straniera. Poco metodico nella distribuzione dei pasti quotidiani, ama mangiare fuori pasto e fare spuntini. Per quanto riguarda, invece, i luoghi, le modalità e la frequenza di consumo del prodotto, ecco quanto si evince dall’indagine: la maggioranza degli intervistati (circa l’82%) consuma il prodotto a casa; per lo più come secondo piatto (circa il 60%), ma anche come antipasto (il 37%). Orientativamente la frequenza di consumo varia tra le 2/3 volte alla settimana per il 33%, le 2/3 volte al mese per il 29% e una volta alla settimana per il 21%. Il quasi rimanente 17% si suddivide tra chi lo consuma quasi tutti i giorni (3%) e chi lo consuma una volta al mese (14%). .  
   
   
AUTOGRILL NEGLI USA SI AGGIUDICA NUOVE CONCESSIONI NEGLI SCALI DI ATLANTA E SAN JOSÈ STIMATO UN FATTURATO CUMULATO DI OLTRE 600M$ NEL PERIODO DI DURATA COMPLESSIVO DEI CONTRATTI  
 
Prosegue lo sviluppo del business negli Stati Uniti dove il Gruppo Autogrill (Milano: Agl Im), attraverso la divisione americana Hmshost, si è aggiudicato quattro nuovi contratti, due per la gestione di attività retail nel più grande scalo al mondo per traffico passeggeri, l’aeroporto internazionale Hartsfield-jackson di Atlanta, e due per i servizi di ristorazione e retail nello scalo internazionale di Mineta San Josè. Si stima che le due operazioni genereranno un fatturato cumulato di oltre $ 600 milioni nel periodo di durata complessivo dei contratti. Aeroporto internazionale Hartsfield-jackson di Atlanta, Georgia L’offerta, formulata in partnership con gli operatori locali Shellis Management Services e Trans Air Concessions, prevede la gestione di 32 punti vendita retail all’interno dell’aeroporto internazionale Hartsfield-jackson di Atlanta, dove il Gruppo è già presente sia con Hmshost che con Aldeasa. I due contratti di nuova aggiudicazione si stima genereranno un fatturato cumulato di oltre $ 270 milioni nel periodo 2008-2015. Nei nuovi locali, che si estenderanno su una superficie complessiva di circa 1. 700 mq e saranno ubicati nei Concourse A, B e T, il Gruppo inserirà oltre 20 marchi internazionali della moda, della profumeria, della gioielleria e della cosmesi – fra cui Bulgari, Salvatore Ferragamo, Ermenegildo Zegna, Sean John, Lancome, Kiehl’s e Swarovski – con l’obiettivo di riprodurre una vera e propria “fashion avenue”. Saranno presenti anche insegne a forte caratterizzazione locale, tra cui Southern Flavors, Atlanta Magazine’s Home e Southern Living News, e il primo Blockbuster nel mercato dei viaggi e turismo, dove noleggiare film e videogiochi che potranno essere restituiti in altri store della catena o per posta. L’aeroporto internazionale Hartsfield-jackson di Atlanta con volumi di traffico internazionale in forte crescita a partire dal Duemila, nel 2007 ha superato gli 89 milioni di passeggeri (+ 5,3% rispetto al 2006, fonte: Aci – Airports Council International). Lo scalo è servito da compagnie aeree quali Delta Air Lines, British Airways, Lufthansa, Air France, Klm e Korean Air, che collegano la città con le principali destinazioni americane e mondiali, per un totale di quasi centomila voli l’anno (fonte: Aci – Airports Council International). Aeroporto internazionale di Mineta San Josè, California I due contratti aggiudicati prevedono la gestione dei servizi di ristorazione e retail in 26 punti vendita dell’aeroporto Mineta San Josè. L’accordo siglato da Hmshost rientra nel progetto di ampliamento complessivo dello scalo che, con la realizzazione del nuovo terminal B e la ristrutturazione del Terminal A, cambierà radicalmente immagine e livello dei servizi. Le attività si stima genereranno, nel periodo 2009-2020, un fatturato cumulato di oltre $ 330 milioni. I nuovi locali saranno ubicati nel nuovo Terminal B e nell’ampliamento del Terminal A - le cui prime aperture sono previste a metà 2009 - e occuperanno una superficie complessiva di oltre 2. 000 mq. Il Gruppo introdurrà una combinazione di marchi di ristorazione internazionali tra cui Starbucks Coffee e Mojo Burger e di insegne locali quali C. J. Olson Cherries, Chiaramonte’s, storico marchio di gastronomia italiana, e il ristorante Shark Cage, ispirato alla squadra di hockey locale. Tra le novità dell’offerta retail, Sunglasses Icon e Techshowcase, dove sarà possibile testare nuovi prodotti e assistere alla presentazione di gadget tecnologici. Porta d’accesso alla Silicon Valley e terzo scalo più grande della West Coast, l’aeroporto Mineta San Josè nel 2007 ha registrato un traffico di oltre 10 milioni di passeggeri (fonte: Aci – Airports Council International) ed è servito da 13 compagnie aeree. .  
   
   
MORIA API: PER L’AIS, SENZA LA CONCIA DELLE SEMENTI PIÙ SOSTANZE CHIMICHE IN AGRICOLTURA  
 
 "La concia delle sementi è uno strumento che rende più efficace la lotta ai parassiti e consente di ridurre drasticamente il quantitativo di sostanze chimiche utilizzate. Vogliamo ribadire la validità di questo mezzo di difesa delle colture, impegnandoci a migliorarne le modalità di utilizzo, e respingiamo le accuse – afferma Marco Nardi, direttore di Ais, l’associazione italiana sementi – di chi attribuisce alla concia delle sementi di mais con prodotti insetticidi neonicotinoidi tutta la responsabilità delle morie di api”. “Se così fosse – aggiunge Nardi – non si spiegherebbero le morie che gli apicoltori denunciano in tutta Italia, nei diversi periodi dell’anno, quando invece la coltura del mais è concentrata nelle Regioni del nord, le semine si fanno in marzo ed aprile e solo il 60% delle sementi utilizzate è conciato con i prodotti oggi messi sotto accusa”. “Non si può poi pensare di poter difendere efficacemente a lungo la coltura del mais dagli attacchi di Diabrotica, un nuovo insetto fitofago contro il quale per legge è obbligatorio intervenire e che progressivamente sta interessando tutte le aree maidicole del paese - continua ancora Nardi – senza avere a disposizione lo strumento delle sementi conciate con prodotti idonei”. Secondo l’Ais, ad esempio, nella Regione Lombardia si stima sia oggi necessario intervenire su circa 2/3 dei 400. 000 ettari di superficie coltivata a mais. Con la concia delle sementi si utilizzano 65 grammi di principio attivo per ettaro, mentre l’alternativa sarebbe costituita dalla distribuzione nel letto di semina di prodotti insetticidi geodisinfestanti, ad una dose di 500 – 600 grammi di principio attivo per ettaro, seguita da uno o più interventi insetticidi fogliari contro gli adulti, nelle zone di maggiore virulenza dell’attacco, impiegando ogni volta altri 600 – 700 grammi di principio attivo per ettaro. La concia del seme, in pratica, contro la Diabrotica, consente di ridurre di almeno 20 volte la quantità di prodotti chimici distribuiti nell’ambiente! .  
   
   
LUCCA - MOSTRA DELL’AGRICOLTURA E DEL TERRITORIO  
 
Si è aperta il 12 settembre la tradizionale Mostra dell´Agricoltura e del territorio lucchese, che si inserisce nel calendario degli eventi del Settembre lucchese. Nella suggestiva scenografia del Loggiato di Palazzo Pretorio, un´ampia vetrina promozionale delle produzioni agricole che caratterizzano il territorio, le tradizioni e la cultura. Tutti i giorni, fino al 29, saranno in mostra i prodotti tipici della lucchesia, dai vini agli oli, dal miele al farro della Garfagnana e molto altro ancora. Guidati dai sommelier della Fisar, sarà possibile apprezzare le qualità dei vini Doc e Igt delle Colline Lucchesi e di Montecarlo. Ogni giorno, sono previste degustazioni di diverse tipologie di vino con un esclusivo calice da degustazione. Inoltre, sarà possibile scoprire il sapore e il profumo dell´olio extravergine di oliva delle colline lucchesi prodotto dalle aziende agricole locali. Oltre ai quotidiani assaggi dei vini e degli oli, il calendario della manifestazione prevede sei appuntamenti a cura di esperti del settore, dedicati alla degustazione guidata dei vini e dell´olio. Ogni sabato e domenica i sommeliers dell´Ais saranno a disposizione dei visitatori per illustrare le caratteristiche organolettiche, le peculiarità e le curiosità del vino di qualità e dell´olio extravergine di oliva prodotto dalle aziende lucchesi. Le prenotazioni alle degustazioni, del costo di 3 euro, si raccolgono al desk informativo della mostra, dove si potrà ritirare il calice da degustazione e l´abbinato portacalice. La manifestazione ospita punti informativi dell´Associazione Strade del Vino e dell´Olio di Lucca, Montecarlo e Versilia, di Ponti nel Tempo, e delle Associazioni agrituristiche della Provincia, nei quali viene distribuito ai visitatori materiale informativo sulle aziende espositrici e i prodotti in mostra. La rassegna, che rappresenta da più di trent´anni un´occasione importante per la promozione del territorio lucchese, è promossa dalla Camera di Commercio di Lucca, in collaborazione con la Provincia di Lucca, il Comune di Lucca, e le Associazioni, i Consorzi e gli Enti preposti. Di seguito, il programma dettagliato dell´evento: Mostra Dell´agricoltura E Del Territorio dal 12 al 29 settembre 2008 orario di apertura: 11,00 - 19,30 .  
   
   
BASILICATA, “LA VALLE DELL’ORO”, PROPOSTA UNA COMMISSIONE D’INDAGINE  
 
Potenza - Il capogruppo del Pdci in Consiglio regionale, Giacomo Nardiello, ai sensi del regolamento del Consiglio, ha proposto l’istituzione di una Commissione di indagine in merito alla situazione produttiva ed occupazionale de “La Valle dell’Oro”, azienda lattiero-casearia di Baragiano, i cui dipendenti sono da mesi senza retribuzione e in gran parte senza lavoro. Nel ricordare di aver interessato dallo scorso mese di luglio gli assessori Folino (Attività Produttive) ed Autilio (Formazione - Lavoro) a ricercare una soluzione, Nardiello afferma che “al punto di stallo in cui è giunta la ‘vertenza’ e dopo le continue e gravi denunce di lavoratori e del sindacato autonomo Flaica Uniti - Cub diventa necessario accertare fatti e circostanze e l’uso dei finanziamenti pubblici, perché l’attività imprenditoriale è nata con un cofinanziamento Regione - Unione Europea in attuazione del Patto Territoriale che ha interessato il Marmo - Platano - Melandro e con un corso di formazione professionale finanziato dal Fondo sociale europeo finalizzato all’occupazione di 15 unità per la produzione, più altre da impiegare nel settore amministrativo e vendite”. “E’ indispensabile, dunque, una verifica del progetto industriale e di quello formativo tenuto conto che – dice il capogruppo regionale del Pdci – la vicenda ha riflessi anche sugli allevatori e i produttori di latte della zona che hanno considerato il caseificio un elemento importante per la valorizzazione del latte di alta qualità prodotto nelle stalle del Marmo – Platano - Melandro. In tanti – conclude Nardiello - ci eravamo illusi che la filiera lattiero-casearia nel comprensorio potesse finalmente avere oltre ad unità di lavoro un serio punto di riferimento”. .  
   
   
LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI ALIMENTARI  
 
Cuneo - Sabato 27 settembre alle ore 9, a Cuneo, presso l´Aula Magna della Facoltà di Agraria, si svolgerà il convegno "La valorizzazione dei prodotti alimentari. Tipicità, marchi di tutela, politiche di promozione". L´incontro è organizzato nell´ambito della quarta edizione del Salone del biscotto piemontese, che si terrà a Cuneo, in via Roma e piazza Torino, dal 26 al 28 settembre. Programma del convegno alla pagina http://www. Cn. Camcom. It/tool/agenda/single/view_html?id_appointment=244 .  
   
   
LE TIPICITA’ DEL POLESINE AD AGRIFORUM 2008  
 
“Agriforum 2008: incontro con le tipicità del Polesine” è un evento organizzato dall’Area attività produttive di Palazzo Celio in collaborazione con Itineraria Comunicazione, finalizzato a valorizzare le produzioni agroalimentari locali, in programma a Rovigo dal 4 al 6 ottobre. L’iniziativa, presentata stamani dall’assessore provinciale Gino Sandro Spinello e dal responsabile di Itineraria Davide Pavanello, è fatta in sintonia le principali associazioni agricole di categoria provinciali e punta a sensibilizzare il mondo agricolo sulle opportunità e sulle criticità legate alla produzione delle eccellenze tipiche del Polesine, sull’importanza dell’agriturismo come strumento di comunicazione e informazione, sulle potenzialità commerciali e di traino che l’intera filiera produttiva può offrire al territorio polesano. L’evento, ideato e curato dalla società veneta di comunicazione e marketing internazionale Itineraria Comunicazione di Adria, si sviluppa in tre giornate dedicate all’approfondimento scientifico del rapporto tra globalizzazione in agricoltura e produzioni agroalimentari di qualità, oltre all’aspetto ludico con alcune visite enogastronomiche tematiche in fattoria e alla promo commercializzazione professionale delle tipicità polesane sui mercati extra-regionali. I seminari di studio in programma Sabato 4 ottobre, Saletta conferenze del Consorzio di Bonifica Polesine Adige Canalbianco a partire dalle ore 9. 00, vedranno la presenza di esperti e ricercatori in materia. Per la pausa gli allievi dell’Istituto Alberghiero Ipssar “G. Cipriani”di Adria offriranno i piatti tipici della cucina tradizionale polesana, arricchiti da informazioni alimentari e caratteristiche organolettiche. Domenica 5 ottobre sarà la giornata dedicata alla campagna polesana che proporrà al pubblico tre distinte visite guidate in altrettante fattorie: Agriturismo Millefiori di Fenil del Turco, Agriturismo Tenuta Castel Venezze di S. Martino di Venezze, Agriturismo Le Clementine a Badia Polesine, che proporranno degustazioni a tema di prodotti e piatti della tradizione polesana, incluso un mini corso di cucina tradizionale. Lunedì 6 ottobre sarà invece dedicata alla promo commercializzazione delle tipicità agroalimentari polesane di qualità. Un appuntamento riservato a circa 20 produttori e trasformatori polesani, che, presso l’Hotel Villa Regina Margherita di Rovigo, incontreranno i buyer italiani provenienti da varie provincie e regioni interessati. .  
   
   
BANDO PER LA COLTIVAZIONE DI OLIVI LOCALI RISERVATO AD AGRICOLTORI E A PRIVATI CON TERRENI SULLE COLLINE REGGIANE, DOMANDE ENTRO IL 25 SETTEMBRE  
 
Restano ancora pochi giorni per chi ha voglia di coltivare l’olivo, per fare richiesta di ricevere gratuitamente piantine di varietà autoctone. Prosegue infatti l´iniziativa volta a recuperare la coltura dell’olivo sui colli reggiani, grazie al progetto avviato già da alcuni anni sullo "Sviluppo dell’olivicoltura da olio nelle provincie emiliane" condotto dalla Provincia di Reggio Emilia in accordo con il Crpv, la Regione Emilia-romagna e le Province di Parma, Piacenza e Modena. Il progetto, dopo la sperimentazione delle attitudini produttive e dell’adattamento alle condizioni climatiche e pedologiche del nostro territorio, si pone l’obiettivo di recuperare antiche varietà olivicole locali affidandone la conservazione ad agricoltori ed appassionati. La Provincia ha quindi emanato un nuovo avviso pubblico per l’assegnazione di antiche varietà locali di olivo, che prevede l’assegnazione di piantine ad imprenditori agricoli e, in subordine, a privati maggiorenni. I terreni in cui collocare gli olivi devono essere ubicati nella fascia collinare fino ai 500 metri sul livello del mare e con giusta esposizione. Ad ogni richiedente, in base ad una graduatoria che tiene conto di una serie di criteri prioritari, saranno assegnate da un minimo di 21 ad un massimo di 120 piantine. Le richieste (il modulo apposito e il bando sono disponibili on-line http://www. Provincia. Re. It/page. Asp?idcategoria=701&idsezione=4625&id=259762 ) vanno indirizzate all’assessorato Agricoltura della Provincia, servizio Valorizzazione produzioni agricole, via Gualerzi 38/40 a Reggio Emilia, entro le ore 12 del 25 settembre 2008. .  
   
   
CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA DIFFERENZIAZIONE DELLA PROTEZIONE DEI RACCOLTI, LA GRANDE MOTTE, FRANCIA  
 
Dal 12 al 15 ottobre a La Grande Motte, in Francia, la Rete di eccellenza Endure, finanziata dall´Ue, organizza una conferenza internazionale sulla differenziazione della protezione dei raccolti. I recenti progressi in tutti gli aspetti che riguardano lo sfruttamento durevole delle strategie di protezione dei raccolti saranno presentati da scienziati e relatori in sessioni plenarie e specialistiche. Mentre le sessioni plenarie saranno dedicate alle sfide globali della protezione dei raccolti e della tutela alimentare, all´interno del contesto più ampio di un´agricoltura sostenibile ed ecocompatibile e le prospettive di una varietà di parti interessate, le sessioni specialistiche affronteranno tre aree principali: attuazione: applicare tattiche e strategie esistenti; innovazione: creare strategie innovative per il futuro; impatto e controllo: indirizzare il progresso verso uno sviluppo sostenibile. L´evento è pensato per tutti i ricercatori, scienziati e specialisti coinvolti o interessati nell´agricoltura sostenibile e nella protezione dei raccolti. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Endure-network. Eu/international_conference_2008 .  
   
   
NASCE LA SCUOLA DEL GUSTO DI TORRECUSO, BENEVENTO UN INNOVATIVO “LABORATORIO DI SAPORI” NELLA TERRA DELL’AGLIANICO DEL TABURNO  
 
 Dall’esperienza di Città della Scienza Spa – Fondazione Idis e del Gambero Rosso, nasce il progetto “Scuola del Gusto” di Torrecuso, realizzato con il co-finanziamento dell’Unione Europea P. O. R. Campania Misura 4. 7. Capofila del progetto è l’Ept di Benevento che ha scelto come sede Torrecuso, storica cittadina del beneventano e "terra elettiva" dell´Aglianico del Taburno Doc. La “Scuola del Gusto” vuol essere un vero e proprio “laboratorio dei sapori” per la piena valorizzazione dei prodotti del territorio, la tutela della diversità e la promozione del “mangiar bene”. Il progetto prevede la realizzazione di un prototipo gestionale innovativo come pochi, che si basa sulla promozione dell’enogastronomia come motore trainante dell’economia dell’intera area e volano di sviluppo turistico. La “Scuola del Gusto” sarà al tempo stesso: un centro didattico e un luogo di valorizzazione e ricerca della cultura enogastronomica attraverso incontri, dimostrazioni, laboratori del gusto, mostre. L’attività didattica prevede corsi per tutti i livelli: da quelli ideati e pensati per i più piccoli – per la diffusione di un corretto costume alimentare – a quelli per i cuochi professionisti, ai sempre più apprezzati corsi di cucina amatoriali dedicati ad un pubblico eterogeneo sempre più sensibile alla cultura del mangiar bene. Una particolare attenzione sarà riservata alla formazione dei cuochi professionisti: giovani provenienti da ogni Paese arriveranno a Torrecuso per diventare veri professionisti della cucina italiana grazie ai programmi di alto livello realizzati con gli insegnanti autorevoli nel mondo della cucina e dell’alimentazione italiane. Gli spazi della Scuola del Gusto La Scuola del Gusto di Torrecuso avrà sede nel settecentesco Palazzo Caracciolo - Cito (piazza Antonio Fusco, già piazza di Corte) e rientra in un più ampio progetto promosso dal Comune di Torrecuso che ha recuperato e ristrutturato il Palazzo, ex Castello Feudale, che sovrasta il centro antico destinandolo a Stazione Enogastronomica dell´Aglianico del Taburno e Centro di Documentazione Regionale con Biblioteca ed Emeroteca. Torrecuso e il suo territorio Torrecuso è un piccolo borgo nel cuore dell’antico Sannio, a soli 15 chilometri da Benevento: l’abitato sorge su una cresta del severo Taburno (1394mt) affacciato sulla valle del Calore; conserva pressoché intatto l’impianto medievale con strade strette e tortuose, che sboccano in Larghi e in angoli pittoreschi per gli archi e le case in pietra ornate di scale a giorno. Il centro si raccoglie intorno alla bella piazza su cui si erge il Palazzo marchesale, già castello feudale, dimora gentilizia dei marchesi Cito nel Xviii secolo. “Rovinoso come un rudere, torreggiante come una fortezza”, Torrecuso fu importante dominio longobardo (Xi sec. ) e, per la sua naturale posizione, presidio strategico per la difesa di Benevento. Il centro storico e gli immediati dintorni conservano le tracce del passaggio di Normanni, Svevi, Angioini e Aragonesi. Nel vicino Ponte Finocchio si consumò la battaglia di Manfredi nel 1266. Torrecuso oggi è il comune più importante della Doc Aglianico del Taburno, uno dei vanti della viticoltura campana: il paesaggio, con i suoi filari di aglianico, offre “un saliscendi spettacolare che ricorda per certi versi le Langhe”. Dopo la vicina Castelvenere è il comune più vitato della Campania (oltre 24mila ettari) e quello dove si concentrano il maggior numero di aziende vitivinicole. Il territorio ricade nel Parco Regionale del Taburno Camposauro istituito nel 1993 per proteggere i boschi secolari di castagni, lecci e faggi e gli abeti bianchi portati dai Borbone nel 1846. L’intero territorio è un enorme giacimento gastronomico: oltre alla vite, è secolare la coltivazione dell’olivo da cui nasce l’olio extravergine d’oliva Sannio Caudino Telesino Dop. Scuola del Gusto di Torrecuso, Palazzo Cito, piazza Antonio Fusco, già piazza di Corte, 82030 Torrecuso Benevento, Info Tel. Comune di Torrecuso 0824/889719 .  
   
   
RIETI: ALLARME COLEOTTERO CERAMBICIDE ASIATICO  
 
 Allarme per le imprese agricole, le aziende vivaistiche ed i garden della provincia di Rieti in seguito alla scoperta, in alcuni alberi nella Capitale, del coleottero cerambicide Anoplophora chinensis (cerambicide asiatico), un temibile insetto xilofago oggetto della cosiddetta “lotta obbligatoria” ai sensi del D. M. 9/11/2007 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 40 del 16 febbraio 2008. “La notizia – si comunica dalla Camera di Commercio di Rieti – è stata diffusa presso i nostri uffici dal Dipartimento economico ed occupazionale della Direzione regionale agricoltura della Regione Lazio, che ha chiesto all’ente camerale ed alle associazioni di categoria di diffondere al maggior numero di persone ed imprese i rischi rappresentati da questo insetto, la cui dannosità è ritenuta elevatissima in quanto la sua attività può causare la morte delle piante e non esistono trattamenti fitosanitari efficaci. Tanto che, in caso di ritrovamento del coleottero, si deve procedere al taglio ed alla distruzione delle piante infestate”. Per maggiori informazioni è possibile collegarsi al sito www. Regione. Lazio. It, canale tematico “agricoltura”- area “servizio fitosanitario regionale”- link “Informazioni”, dove sono consultabili e scaricabili una scheda tecnica, corredata da materiale fotografico, che illustra i sintomi dell’attacco del litofago e la scheda per effettuare segnalazioni. .  
   
   
CONSORZIO TUTELA VINI OLTREPÒ PAVESE: NOMINATO NUOVO PRESIDENTE GIULIANO POZZI  
 
Sabato 02 agosto il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese ha nominato all´unanimità Giuliano Pozzi – già vicepresidente dell´ente – dopo le dimissioni di Vittorio Ruffinazzi ratificate dal Consiglio riunitosi venerdì 01 agosto. Così dopo Denari, Mangiarotti e Ruffinazzi, rispettivamente in rappresentanza delle cantine La Versa, Broni e Casteggio, arriva il quarto presidente - in rappresentanza della Cantina di Canneto Pavese - nella storia ormai cinquantennale dell´ente di tutela. A Ruffinazzi sono arrivati da tutti i membri del Consiglio di Amministrazione unanimi ringraziamenti per l´attività svolta in questi anni e per gli storici risultati ottenuti per la denominazione tutta in primis la Docg per l´Oltrepò Pinot nero Metodo Classico. “La mia sarà una presidenza di continuità sulle linee progettuali portate avanti da Ruffinazzi – queste le prime parole dette dal neo presidente Pozzi. Personalmente l´ambizione di una nuova Docg per un rosso d´invecchiamento con Croatina e Bonarda. ” I vertici del Consorzio si riuniranno nuovamente lunedì 25 agosto per fare un quadro sulla vendemmia in corso e determinare il calendario della raccolta a partire proprio dal Pinot nero per le basi spumante.  
   
   
ALLA SCUOLA INTERNAZIONALE DI CUCINA ALMA IL SEMINARIO SUI PRODOTTI DI QUALITA’ DELL’ALTO ADIGE A MARCHIO EUROPEO STEFAN UNTERKIRCHER, GIOVANE CHEF ALTOATESINO, INSEGNERÀ AGLI EMERGENTI CUOCHI DEL CORSO SUPERIORE DI CUCINA ITALIANA L’UTILIZZO E LE QUALITÀ INTRINSECHE DEI PRODOTTI A MARCHIO DOC E IGP.  
 
Il progetto triennale “La nuova sicurezza alimentare europea” promosso dalla Commissione europea e dallo Stato italiano e realizzato dal Consorzio Mela Alto Adige, dal Consorzio Tutela Speck e dal Consorzio delle Cantine Produttori Altoatesine, e che vede coinvolti oltre all’Italia 3 Paesi europei: Germania, Polonia e Repubblica Ceca, è nato con l’intento di divulgare la conoscenza dei marchi di qualità Doc e Igp, presso i consumatori, gli operatori di settore della distribuzione alimentare ed altri gruppi target, compresi gli chef. Proprio per sensibilizzare quest’ultima categoria di operatori, il programma di quest’anno prevede un importante appuntamento a fine settembre presso la prestigiosa scuola di cucina Alma diretta da Gualtiero Marchesi. La città di Parma è anche sede dell´Authority Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa). Il seminario, in programma il 22 settembre, volto a divulgare la conoscenza dei marchi di qualità europea e la qualità dei prodotti altoatesini rappresentati dai tre Consorzi presso gli studenti del corso superiore di cucina italiana, vede come ‘maestro’ lo chef altoatesino Stefan Unterkircher del prestigioso ristorante Castel Ringberg di Caldaro che insegnerà agli emergenti chef l’utilizzo dei prodotti Igp e Doc altoatesini in cucina. La tecnologica aula “Training” ospiterà lo chef Stefan Unterkircher che realizzerà, insieme ad una quarantina di emergenti cuochi della prestigiosa scuola di cucina Alma, alcune delle ricette da lui ideate per il menù ufficiale “europeo” inserito nelle brochure e nei flyers distribuiti nei quattro Paesi con l’intento di mettere in risalto le peculiarità dei prodotti altoatesini a marchio Doc e Igp quali le Mele Alto Adige Igp, lo Speck Alto Adige Igp e i Vini Doc Alto Adige . “Grazie al marchio europeo – afferma Stefan Unterkircher – la qualità dei prodotti è garantita. I prodotti altoatesini con il marchio di qualità – continua lo chef – sono riconoscibili al gusto e all’olfatto. ” Il giovane chef e la moglie nel loro ristorante propongono una cucina che ha come elemento riconoscibile la gastronomia altoatesina con influssi mediterranei e asiatici. L’ obiettivo del progetto è quello di aumentare la notorietà e la conoscenza dei marchi di qualità europea per una maggiore garanzia verso il consumatore. Il primo anno di realizzazione del progetto si concluderà in ottobre, mentre per il prossimo anno sono previste attività di Pr, partecipazioni a fiere, press-tour, seminari rivolti al trade e inserzioni pubblicitarie su riviste di cucina, salute e life style. Www. Suedtiroler-originale. Info .  
   
   
IX FESTIVAL DEL FRANCIACORTA SABATO 20, DOMENICA 21 E LUNEDÌ 22 SETTEMBRE 2008, ERBUSCO (BRESCIA), ALLA SCOPERTA DELLA FRANCIACORTA E DELLE SUE SEDUCENTI BOLLICINE  
 
Un lungo fine settimana all’insegna di degustazioni, incontri e manifestazioni Un appuntamento particolarmente atteso per il grande fascino e richiamo che uno dei territori d´eccellenza della produzione enologica italiana, la Franciacorta, esercita su appassionati e professionisti del mondo del vino, cultori del gusto e nuovi interessati a conoscere lo stile del Franciacorta. Tre giorni da trascorrere sul suo territorio a sud del Lago d’Iseo, in provincia di Brescia. La grande manifestazione, ormai alla sua nona edizione, è organizzata dal Consorzio per la tutela del Franciacorta per presentare i produttori del territorio che, con la cultura dei loro vigneti, la conoscenza delle più moderne tecniche di cantina e la forte volontà di realizzare un prodotto dalla qualità eccellente, si rendono disponibili per i tre giorni di una delle più interessanti occasioni di incontro e degustazione. Dove: Villa Lechi, splendida dimora edificata a cavallo tra i sec. Xvi e Xvii, in stile palladiano. Chi: Momento clou del Festival, i banchi d´Assaggio, dove si potranno degustare nella giusta atmosfera, i Franciacorta dai Brut e Satèn senza annata dagli irripetibili Millesimati, ai Non Dosati e ai Rosé, sotto la guida attenta e disponibile di enologi e produttori. L’appuntamento è con 56 Cantine che per i tre giorni del Festival metteranno in degustazione oltre 120 etichette. Sabato e domenica nelle Sale della Villa si svolgeranno i seminari di approfondimento con degustazioni guidate e gli incontri con lo Chef Vittorio Fusari che proporrà affascinanti abbinamenti con i Franciacorta. Gli appassionati avranno la possibilità di approfondire la conoscenza dei Franciacorta e di apprezzare la loro capacità di accompagnare e di esaltare i cibi. Cosa: Villa Lechi sarà il centro della manifestazione, ma il programma sarà ricco di invitanti iniziative su tutto il territorio: visite e degustazioni direttamente nelle Cantine; tour guidati in minibus alla scoperta delle Cantine e della geografia artistica e storica della zona; inediti Menu nei ristoranti e particolari pacchetti weekend negli alberghi, agriturismo e dimore storiche; spettacoli, mostre e speciali appuntamenti, molti dei quali avranno come palcoscenico le Aziende del Franciacorta. Il Lunedì sarà dedicato agli operatori di settore. Programma - Villa Lechi – Erbusco (Bs) Sabato 20 settembre 2008 · Banchi d’assaggio dalle 11. 00 alle 19. 00 · Seminari di approfondimento con degustazioni guidate alle 12. 00, alle 14. 00 e alle 16. 00 · Incontro con lo Chef Vittorio Fusari alle 17. 30 - Rosa&rosa: Franciacorta Rosé e Grandi Prosciutti Italiani Domenica 21 settembre 2008 · Banchi d’assaggio dalle 10. 00 alle 19. 00 · Seminari di approfondimento con degustazioni guidate alle 12. 00, alle 14. 00 e alle 16. 00 · Incontro con lo Chef Vittorio Fusari alle 17. 30 - Fascino&leggerezza: Franciacorta Satèn e Finger Food Lunedì 22 settembre 2008 · Banchi d’assaggio dalle 10. 00 alle 18. 00 Giornata dedicata agli operatori Il Programma Dettagliato E Tutti Gli Eventi Scoprili Su: www. Festivaldelfranciacorta. It .  
   
   
LA CANTINA COOPERATIVA DI PITIGLIANO SPEGNE LE 50 CANDELINE…  
 
Non capita tutti i giorni di poter festeggiare il cinquantenario della fondazione di una cantina sociale, nella fattispecie la Cantina Cooperativa di Pitigliano; tanto più se la stessa si trova nel cuore della Maremma, un’area geografica che, è risaputo, da un punto di vista vitivinicolo è diventata di gran moda solo da una decina di anni e non certo nel 1958, data di nascita di questa storica realtà situata al centro dell’antica Tuscia, dedita alla produzione di un vino, il Bianco di Pitigliano appunto, dalle origini antiche e uno dei primi in Italia a potersi fregiare della Denominazione di origine. Recandosi nello storico borgo maremmano si resta subito colpiti, quasi annichiliti dalla bellezza del paesaggio circostante. Tanto che non si fa nemmeno in tempo ad apprezzare l’amenità dei luoghi, che d’improvviso t’appare Pitigliano, maestosamente posata su di un colle, quasi tenacemente scavata – almeno così (ap)pare – in quello stesso basamento tufaceo su cui si posa. Al suo nascere la storica Cooperativa presentava numeri relativamente contenuti; nel corso della prima vendemmia si lavorarono “solo” 6. 632 quintali di uva. Tale quantità crebbe gradualmente sino a toccare un picco, nel 1980, di oltre 152mila quintali. Da allora vi furono diverse oscillazioni, ma con una tendenza alla diminuzione a partire dal 1994, per attestarsi in questi ultimi anni su un valore mediamente intorno ai 70mila quintali (68. 642 nel 2007). Parlando del numero dei soci, si può notare un trend di crescita più o meno simile, ma anticipato di 6-7 anni. Partiti nel 1958 con 264 membri della cooperativa, tale numero è via via cresciuto sino a raggiungere nel 1973 le 1470 unità. Da allora i soci sono gradualmente diminuiti, sino ad attestarsi ad una media di 550 aderenti (521 nel 2007). Ma al di là dei numeri è senz’altro importante capire il ruolo sociale svolto dalla Cantina di Pitigliano nei suoi cinquant’anni di vita, una realtà che ha saputo promuovere, con lungimiranza e modernità, non solo la vitivinicoltura di un territorio per secoli depresso, dopo un glorioso, ma ormai lontano passato, ma tutto il suo sistema economico, fungendo da importantissimo volano per il rilancio di bacino che sentiva il bisogno di nuovi stimoli socio-economici, ma anche culturali. Ecco che prendendo lo spunto da questo importante anniversario, lo scrittore e viaggiatore Andrea Zanfi, naturalmente in collaborazione con il direttivo della Cantina di Pitigliano, ha fortemente voluto organizzare questo importante convegno, sul: “ruolo, le opportunità e le prospettive che, ancora oggi, sono in grado di offrire le cooperative vitivinicole”. Stimolati dal giornalista Pierluigi Camilli, coordinatori del dibattito, tanti gli interventi interessanti, a partire da quello del professor Attilio Scienza, che ha pensato di analizzare la funzione delle grandi cooperative da un punto di vista tecnico-scientifico, andando a scoprire il ruolo di innovatori che queste realtà possono avere nello sviluppo delle conoscenze agronomiche in materia vitienologica. Dino Taschetta, presidente della siciliana Cantina Sociale Colomba Bianca, dal canto suo ha illustrato la sua esperienza sull’isola, chiarendo il senso di fare cooperazione in Sicilia, fra luci e ombre, descrivendo il processo di crescita qualitativa della cooperativa da lui presieduta dal momento del suo arrivo ai giorni nostri, dovuto fra l’altro ad un mutamento di mentalità, meno assistenziale e più imprenditoriale, ed all’introduzione di soluzioni tecnologiche all’avanguardia, quali l’adozione della catena del freddo. Non dimenticando però che nella regione vi sono ancora tante realtà prone all’immobilismo, che invece di fare il salto per rimanere al passo coi tempi, scelgono di “tirare a campare”. Fausto Peratoner ha invece parlato della sua attività di direttore generale della Cantina La Vis. La cooperativa trentina è un esempio esemplare di cantina sociale che ha saputo promuovere un territorio, ampliandosi ma senza mai diventare un “gigante dai piedi d’argilla”, costantemente dedita alla produzione di vini dall’eccellente rapporto qualità-prezzo, capaci di esprimere con modernità le caratteristiche di un terroir, quello trentino appunto, estremamente composito, ma univoco al contempo, eccellendo nella produzione di vini bianchi, ma anche producendo rossi di grande fascino e levità. Non trascurando l’organizzazione di convegni, eventi ed attività collaterali a quella strettamente vinicola. Lo scrittore Andrea Zanfi e il giornalista Fabio Piccoli si sono concentrati sugli aspetti più prettamente socio-economico-culturali connessi al ruolo delle cooperative vitivinicole. In particolare quest’ultimo si è soffermato sul fondamentale ruolo svolto da queste ultime nel saper aggregare la miriade di micro-realtà disperse sulla nostra penisola: una situazione settoriale così frammentata come quella italiana, difficilmente avrebbe potuto compiere un deciso salto di qualità senza le cooperative, che pure sono ancora in sovrannumero (oggi sono circa 600) nonostante sia oggi in corso uno strategico processo di loro accorpamento e fusione, che si spera possa seguitare anche in futuro. La chiave di svolta per l’immediato divenire, secondo Piccoli, sarà quella di un’ulteriore crescita culturale delle realtà cooperative, che dovrà coinvolgere le competenze – a tutti i livelli – delle risorse umane coinvolte, con un occhio di riguardo al marketing, all’analisi dello scenario competitivo, al monitoraggio dei costi di gestione. Come dire: “più imprenditori, meno viticoltori”. O, in altri termini, conferitori che debbono farsi sempre più soggetti attivi nell’attività cooperativistica. Infine, la professoressa Magda Antonioli ha tenuto a sottolineare il ruolo che la cooperazione può assumere nello sviluppo di un territorio soprattutto da un punto di vista della sua crescita culturale e turistica, con una fondamentale e positiva ricaduta sull’economia e la valorizzazione di un bacino, in sinergia naturalmente con strutture correlate, dagli agriturismi, alle strutture ricettive in genere, dalle Strade del Vino, ai percorsi enogastronomici, sino alle manifestazioni culturali nella loro complessità. Il giornalista Carlo Ravanello ha dal canto suo inteso riallacciare la discussione alla difficile congiuntura economica attuale, con uno stimolante intervento dal titolo: "Stress finanziari e mercati globali possono creare nuove opportunità per la cooperazione vitivinicola". Certo la situazione geopolitica attuale non è delle più semplici, con un processo di globalizzazione in atto complesso e controverso, ma ecco che proprio in questo complicato scenario il cooperativismo, forse un po’ inaspettatamente può giocare un sorprendente e positivo ruolo strategico. .  
   
   
SETTEMBRE ALLA SCOPERTA DEI VINI D’ALSAZIA  
 
Si Terranno Questo Mese Presso Ristoranti Ed Enoteche Di Milano E Dintorni Gli Appuntamenti Dedicati Alla Conoscenza Delle Caratteristiche Inconfondibili Di Questi Vini. A settembre gli amanti del buon vino potranno scoprire i vini d’Alsazia e il loro territorio d’origine, una delle regioni – mito della produzione enologica mondiale, nel corso dei rendez - vous che si terranno presso enoteche e ristoranti di qualità di Milano e dintorni. Gli appuntamenti, che dureranno quindici giorni, sono partiti il 15 settembre con l’enoteca Per Bacco in via Carducci 9, il ristorante Ostriche & Vino in viale Col di Lana 5, il wine bar Le Barrique in via Anfiteatro 12, l’enoteca El Vinatt René in via Tolstoj 49, l’enoteca Celanto a Settembre in via Teodosio 102, il ristorante San Martino in Viale Battisti 3 a Treviglio (Bg), il ristorante Antica Posteria dei Sabbioni in località Sabbione 1 a San Martino Siccomario (Pv), il ristorante I Castagni in via Ottobiano 8/20 a Vigevano (Pv) e l’enoteca Enotria in via dei Mille 160 a Pavia, per finire dal 21 settembre con La Cantina di Manuela di Via Raffaello Sanzio 16 a Milano. La clientela dei locali selezionati potrà compiere un percorso virtuale attraverso i sensi alla scoperta della regione francese, non solo degustando le diverse varietà di vini alsaziani, ma imparando a conoscerne la storia, i processi e i territori di produzione, le caratteristiche distintive grazie alle guide gratuite a disposizione: carte della Strada dei Vini d’Alsazia e brochure sulla Regione, i suoi vigneti e vini. A supporto dell’iniziativa il Civa, Consorzio Interprofessionale dei Vini d’Alsazia, fornirà in omaggio a ciascun locale un kit Vini d’Alsazia che comprende, oltre al materiale informativo, poster decorativi e oggetti personalizzati, tra cui coltelli da sommelier in regalo ai consumatori con l’acquisto di una bottiglia. In questo modo, la degustazione sarà per i clienti un’esperienza davvero particolare, un momento di scoperta non solo del sapore tipico dei vini d’Alsazia, ma anche di tutte le particolarità che contribuiscono a renderli veramente unici e del fascino della loro regione di produzione. L’alsazia è una terra ricca di storia, patria di grandi vini. Naturalmente predisposta alla coltivazione della vite, vanta una grande varietà di terroir e paesaggi che, unita all’esperienza e passione dei suoi viticoltori, contribuisce all’unicità dell’ampia gamma dei vini qui prodotti. I grandi vini bianchi, che spaziano da quelli più secchi e leggeri a quelli più opulenti e corposi, sono una vera e propria referenza della regione, conosciuti ed apprezzati anche all’estero per il tipico aroma fruttato che li contraddistingue, rendendoli inconfondibili. Con la Campagna 2008 firmata Vini d’Alsazia, di cui gli appuntamenti sulle enoteche e ristoranti fanno parte, il Civa desidera rafforzare la conoscenza dei propri vini in Italia; degustazione e informazione sono i termini chiave. Il Civa, Consorzio Interprofessionale dei Vini d’Alsazia, riunisce e rappresenta i produttori e maison della regione, che insieme si prodigano per la diffusione dei vini alsaziani nel mondo. .  
   
   
S.PELLEGRINO ALLA 65° MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA  
 
Quella fra S. Pellegrino e il cinema è una liaison iniziata negli anni ´50. Il brand italiano che ha conquistato i mercati internazionali rende oggi omaggio alla settima arte. L´edizione 2008 del più antico festival del cinema ha segnato il ritorno al lido di S. Pellegrino, da quest´anno acqua esclusiva della Mostra Internazionale d´Arte Cinematografica di Venezia ma non solo. Grande successo ha ottenuto il temporary restaurant, la S. Pellegrino Lounge, affidato alla regia di Emanuele Scarello, apprezzato chef stellato (suo è lo storico ristorante Agli Amici a due passi da Udine). Per la prima volta, al Palazzo del Casino, cucina d´autore per gli ospiti vip di Biennale e Mostra del Cinema negli 11 giorni di passerelle e proiezioni in anteprima. Una scelta che conferma la volontà dell´azienda di sostenere il connubio S. Pellegrino (e Acqua Panna) con la cucina di qualità proposta da chef che fanno della creatività la propria bandiera. Essere acqua ufficiale della Mostra del Cinema ha assicurato una ribalta eccezionale a S. Pellegrino, più volte immortalata a fianco delle star in conferenza stampa e nei momenti clou dell´evento. Fra questi ricordiamo l´assegnazione di due premi speciali firmati S. Pellegrino attribuiti nell´ambito del premio Kineo Diamanti al Cinema: il primo - S. Pellegrino Star of the Year - è stato assegnato allo scenografo Dante Ferretti simbolo di un made in Italy che vince nel mondo; il secondo - S. Pellegrino Movie for Humanity Award - è stato consegnato dall´Ad Sanpellegrino Stefano Agfostini alla giovane attrice di origine israeliana Natalie Portman, per il suo impegno nei confronti di progetti finalizzati alla scolarizzazione femminile in Tanzania. Un riconoscimento quest´ultimo che ha ottenuto l´immediata attenzione della stampa nazionale e internazionale. .  
   
   
MATRIMONIO CELEBRATO FRA IL VINO BARDOLINO E L’ARTE CINEMATOGRAFICA AL FESTIVAL DEL CINEMA CORTO DI VENEZIA: REGISTI, ATTORI, CRITICI CINEMATOGRAFICI HANNO BRINDATO CON MILLE BOTTIGLIE DI CHIARETTO E DI BARDOLINO  
 
Più di 15 mila presenze in sette giorni: si è conclusa con un eccellente bilancio la nona edizione di Circuito Off Venice International Short Film Festival, la rassegna internazionale del cortometraggio d´autore, svoltasi nei giorni scorsi a Venezia, sull’isola di San Servolo, di fronte al Lido, in concomitanza con la Mostra del Cinema. E con il festival dei film “corti” hanno avuto pieno successo anche il Bardolino e la sua versione rosé, il Chiaretto: in una settimana attori, registi, critici cinematografici, giornalisti, buyer televisivi e tanti appassionati di cinema ne hanno stappato un migliaio di bottiglie. Il rosso e il rosato della denominazione gardesana sono stati i vini che hanno accompagnato i momenti ufficiali della rassegna: “È stato il luogo ideale per portare i nostri vini, perfetti in un ambiente dinamico, per la loro immediatezza, la loro freschezza, la loro piacevolezza”, dice il presidente del Consorzio di tutela del Bardolino, Giorgio Tommasi. Il Chiaretto in versione spumante è stato al centro della serata d’apertura del festival: davanti alla gran folla accorsa a San Servolo, ne ha stappato una magnum l’ospite d’onore dell’evento, Anton Corbijn, fotografo e regista delle star della musica rock internazionale. Corbijn ha ritratto gente come Depeche Mode, Rem, John Lee Hooker, Brian Ferry, Rolling Stones, Nick Cave, Zucchero, giusto per citarne qualcuno, ed ha girato decine di videoclip per Nirvana, Red Hot Chili Peppers, Joni Mitchell, Metallica, Naomi Campbell, U2, Nick Cave e altri ancora. È stato premiato con un Mtv Award per il video del brano dei Nirvana “Heart Shaped Box”. Ancora Chiaretto e Bardolino per il gran pubblico accorso a San Servolo, richiamato dall’alta qualità dei film in concorso, dai suggestivi party serali, ma anche dagli ospiti di fama internazionale giunti sull’isola veneziana: dall’attrice hollywoodiana Natalie Portman (interprete di film come "Leon" di Luc Besson, "Tutti dicono I love you" di Woody Allen, "Mars Attacks!" di Tim Burton, "Star Wars" di George Lucas) al regista Tinto Brass, fino a Bucky Fukumoto e Andy Bruntel, esponenti di The Directors Bureau, la casa di produzione nata da un’idea di Roman Coppola e Mike Milss. Soddisfazione anche per il successo riscontrato dalla terza edizione del Venice International Short Film Market, che nei giorni del festival ha permesso ai registi e produttori di confrontarsi col mercato internazionale, stringere contatti coi buyer presenti e approfondire i meccanismi di diffusione del corto: anche lì i visitatori giravano con il calice di Bardolino e di Chiaretto. .  
   
   
DAL BACCALA’ AL MIGLIOR TRAMEZZINO MESTRINO: DAL 18 AL 21 SETTEMBRE QUATTRO GIORNI ALL’INSEGNA DEL GUSTO AL VIA LA IX EDIZIONE DE “LA PIAZZA DEI SAPORI”, LA MOSTRA AGROALIMENTARE CON PRODOTTI TIPICI PROVENIENTI DA TUTTA ITALIA ALLESTITA DALLA CONFESERCENTI DI VENEZIA NEL CUORE DI MESTRE  
 
Giovedì 18 settembre 2008 comincia “La Piazza dei Sapori”: un nuovo viaggio alla scoperta dei sapori dei prodotti tipici provenienti da tutte le regioni d’Italia. Un percorso sensoriale che inizia proprio nel cuore di Mestre: Piazza Ferretto. Da giovedì 18, fino a domenica 21 settembre 2008, la Confesercenti di Venezia accompagna il pubblico e gli esperti, i cuochi e gli chef, i giornalisti e gli appassionati in un viaggio alla scoperta della cultura enogastronomica, delle tradizioni culinarie e alimentari di ogni città italiana. La manifestazione, giunta quest’anno alla sua Ix edizione, ha l’obiettivo di promuovere la cultura enogastronomica italiana. Come? Trasformando tutto il centro di Mestre, piazza Ferretto ma anche le strade limitrofe, in un “unico, grande salone del gusto”. Attraverso convegni, dibattiti, degustazioni, cene a tema, mostre mercato e spettacoli il pubblico diviene il protagonista di questo viaggio alla scoperta della straordinaria ricchezza che conserva la produzione agroalimentare italiana. Negli ottanta stand spalmati lungo tutto il centro città si possono trovare i prodotti tipici: dallo speck tirolese al pecorino sardo, dai cannoli siciliani alla piadina romagnola, dal lardo di colonnata al tartufo d’alba… “Il mercatino dei 1000 sapori”, infatti, è una vera e propria mostra mercato di prodotti tipici regionali dedicata a tutti i golosi e agli amanti del prodotto tipico di qualità. I protagonisti dell’evento sono gli stessi espositori che trasformeranno le strade di Mestre in una golosa “Mappa del Gusto” attraverso la quale scoprire il meglio delle produzioni alimentari tipiche regionali. La “Piazza dei Sapori” è un evento che vuole unire la qualità dei prodotti con la tradizione culinaria delle nostre terre e le novità del mercato. Tra novità e tradizione si inserisce il “Festival del Baccalà”: una festa dedicata al baccalà. La grande novità dell’edizione targata 2008 è il “1. Concorso per il miglior tramezzino tradizionale mestrino”. Venerdì 19, alle 19. 00, in piazza Ferretto, la giuria presieduta dal giornalista Davide Paolini (“Il Gastronauta”) decreterà il miglior tramezzino prodotto dalle mani esperte di esercenti mestrini doc. La Confesercenti di Venezia, senza nulla togliere alla paternità della scoperta al Caffè Mulassano di Piazza Castello a Torino (che dal 1925 offre ai suoi clienti il tramezzino in più di quaranta combinazioni) e con tutto il rispetto per il prodotto proposto da “Il sorpasso” di Genova, eletto a “Campione italiano” dalla prestigiosa rivista “Il Gambero rosso”, rivendica la “mestrina-venezianità” del noto pan carrè farcito, così come si può gustare nei bar del veneziano: gonfio, “ciompo”, ben imbottito e ricco di ingredienti. Sempre venerdì 19, alle 20. 30 in piazza Ferretto, seguirà il talk show attraverso il quale si cercherà di stabilire la paternità del tramezzino. Si affronteranno due squadre: una capitanata dall’architetto Giovanni Caprioglio, il quale sostiene i natali mestrini del “triangolo imbottito”; l’altra da un appassionato di storia di Venezia qual è Piero Bortoluzzi, fermo sostenitore della tesi veneziana. .  
   
   
60° ANNIVERSARIO – XXXIII EDIZIONE “FORMAGGI E DINTORNI”: A THIENE (VICENZA) UNA “BIENNALE D’ARTE CASEARIA” 20/21 SETTEMBRE 2008  
 
Sessant’anni fa nasceva a Thiene la storica Mostra Lattiero-casearia, vanto della città. Metteva in relazione l’anima contadina della pedemontana vicentina a quella artigianale e commerciale della produzione di formaggi. Le trasformazioni del comparto e quelle sociali hanno richiesto una rivisitazione della formula della manifestazione. Riservando l’esposizione di macchinari ad altri contesti più adatti al contatto tecnico-professionale, la mostra si è concentrata sul pubblico, sempre più numeroso, degli appassionati di ricerca enogastronomica e delle famiglie, arricchendo l’offerta con appuntamenti ed eventi collaterali rivolti in particolare a loro. E’ stata questa la risposta naturale che ha soddisfatto una tendenza in atto da tempo. La scelta è stata premiata donando alle scorse edizioni di “Formaggi e dintorni” – questo il nuovo nome della Mostra – un nuovo, grande ed inaspettato successo. L’appuntamento con la “Biennale d’Arte Casearia” di Thiene è sempre stato una tappa obbligata per gli operatori del settore, dalle grandi produzioni Dop ai formaggi più rari, accomunati dalla qualità di pregio. Anche quest’anno alla tradizionale mostra-mercato dei formaggi, che invaderà pacificamente le vie del centro di Thiene di gazebo dove sarà possibile incontrare direttamente i produttori, degustare ed acquistare i loro formaggi, si accompagneranno una serie di iniziative che, a partire dalla quarta edizione di “Caseus Veneti”, le Olimpiadi dei Formaggi del Veneto che si terranno a Palazzo Colleoni-thiene, promette di regalare alla Città di Thiene una due-giorni di grande richiamo. .  
   
   
DOMENICA 28 SETTEMBRE 2008 A LA MORRA L’XI EDIZIONE TRA NUMEROSE NOVITÀ E MOLTE CONFERME NOVITÀ IN PROGRAMMA PER L’UNDICESIMA EDIZIONE DELL’ASTA DEL BAROLO.  
 
L’evento che lo scorso anno ha festeggiato il suo decennale, annunciando cambiamenti, propone quest’anno un ventaglio di eventi collaterali dedicati al Barolo che si svolgeranno il giorno stesso dell’Asta, domenica 28 settembre, dando vita al primo Barolo Day, un giorno intero consacrato al Barolo nel cuore della sua zona di produzione. Al mattino, nella splendida cornice della Sala Storica del Teatro Sociale G. Busca di Alba si terrà la prima presentazione ufficiale della vendemmia 2008. A questo scopo è stato invitato l’Ente responsabile delle denominazioni albesi, il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe Roero. Il presidente Claudio Rosso, accompagnerà i presenti – soprattutto giornalisti italiani ed esteri – a scoprire in anteprima i segreti della nuova annata. Per sviluppare al meglio questo compito, ci si avvarrà della preziosa collaborazione di tecnici e produttori che operano nel mondo del Barolo e degli altri vini di Langa e Roero, in particolare il vicepresidente dell’Enoteca Regionale del Barolo dottor Nicola Argamante e dell’agronomo Federico Curtaz. Gianni Gagliardo produttore e presidente dell’Associazione Amici del Barolo, ideatore e organizzatore dell’Asta del Barolo afferma: “Gli annunci che i mezzi di informazione fanno durante il periodo vendemmiale danno un’identità all’annata in corso e creano aspettative. E’ giusto che chi ha la responsabilità di informare abbia una fonte istituzionale del settore alla quale attingere notizie certe e previsioni esperte il più possibile affidabili”. Alle parole seguiranno i primi fatti: il locale cantinetta del Teatro Sociale ospiterà la “Degustazione educativa” di alcune prestigiose “Sottozone del Barolo”, un evento riservato ai giornalisti e che si avvarrà della partecipazione attiva dei produttori protagonisti dei vari vigneti localizzati in alcune delle zone più famose dedicate al Nebbiolo da Barolo. L’evento sarà coordinato dal Consorzio di Tutela e vedrà il debutto del nuovo ufficio stampa “Colline di Qualità” che il Consorzio stesso con vari Enti locali del mondo del vino e del turismo ha creato nei mesi scorsi. Nel pomeriggio il gruppo dei giornalisti, degli appassionati e degli ospiti si trasferirà a La Morra, in località Serra dei Turchi presso la sede dell’Azienda Gagliardo per lo svolgimento della Xi edizione dell’Asta del Barolo. L’asta prevede anche il collegamento con due platee esterne: il ristorante Grissini dell’Hotel Grand Hyatt di Hong Kong ed il ristorante Cepe dell’Hotel Ritz-carlton di Pechino. Il Grissini, storico ristorante italiano ad Hong Kong, e’ gestito da due giovani italiani, lo Chef Marco Torre ed il Manager/sommelier Giovanni Perna. Noto per la sua cucina italiana tradizionale, il Grissini serve solo vini italiani e la sua carta e’ la piu’ fornita ad Hong Kong. Il Cepe, ristorante Italiano di prestigio situato nel cuore del quartiere finanziario di Pechino, vibrante capitale della Cina, propone un menù innovativo a base di funghi ed un’eccellente carta dei vini. Il Manager del ristorante, Lorenzo Maraviglia, accoglie i suoi clienti con eleganza e raffinatezza, tipici dello stile italiano. Saranno inoltre invitate diverse delegazioni di giornalisti provenienti da diversi paesi del mondo, questo rappresenta per l’Asta del Barolo un forte potenziamento della comunicazione all’estero, quindi una comunicazione più importante per il Barolo, per il suo territorio e per il Made in Italy d’eccellenza. L’elenco dei lotti sarà disponibile sul sito www. Gagliardo. It dal mese di agosto e sarà possibile inviare offerte in anticipo o chiedere di essere accreditati dato che tutti gli eventi saranno su invito e a numero chiuso di ospiti. L’asta del Barolo continuerà a proporre anche il lotto di beneficenza, vale a dire un lotto multiplo consistente in un Doppio Magnum di Barolo Serre 2004 Gianni Gagliardo battuto all’asta nelle varie sedi per dare una destinazione tangibile ai vari ricavati di questa vendita per beneficenza. Il ruolo di banditore sarà nuovamente affidato a Giancarlo Montaldo, giornalista e esperto di Barolo, banditore per un giorno, una volta all’anno. A lui si affiancherà un noto conduttore televisivo. La parte dell’Asta dedicata all’azienda Gianni Gagliardo anche quest’anno sarà riservata in esclusiva al vigneto Serra dei Turchi, il vigneto storico di famiglia. Il Barolo in vendita sarà quello della vendemmia 2006 ancora in affinamento e continuerà ad invecchiare anche dopo la vendita presso le cantine Gianni Gagliardo, il vino sarà consegnato imbottigliato ai fortunati che saranno riusciti ad assicurarsi almeno una delle 4 barrique. Il Barolo del vigneto Serra dei Turchi è venduto esclusivamente all’Asta e quindi non è disponibile se non attraverso i pochissimi compratori dell’ultima domenica di settembre a La Morra. L’evento è realizzato con il patrocinio della Regione Piemonte .  
   
   
LA TOSCANA DEL GUSTO SI PRESENTA A MILANO IL GASTRONAUTA DAVIDE PAOLINI STAR DEL LANCIO DI “UNICA GARANZIA MILLE VARIETÀ”, PROGETTO DI PROMOZIONE DELLE CERTIFICAZIONI DOP E IGP  
 
E’ una Toscana tutta da gustare quella che martedì 16 settembre, presso la sala delle Colonne del Palazzo Affari ai Giureconsulti di Milano, sarà presentata dal gastronauta Davide Paolini in occasione dell’evento lancio di “Unica garanzia mille varietà: progetto per la promozione delle certificazioni comunitarie Dop e Igp”. Un viaggio attraverso i sapori unici di una terra che da sempre ha fatto della qualità la sua carta d’identità e che adesso punta sulla valorizzazione dei suoi prodotti tipici certificati per lanciare un messaggio preciso ai consumatori: “La qualità si vede! Prodotti Dop e Igp: gusto unico, qualità certificata”. L’appuntamento milanese si aprirà alle 9. 30 con un convegno sull’importanza dei prodotti a marchio Dop e Igp nell’attuale trend dei consumi alimentari seguito da una tavola rotonda. Al termine dei lavori è prevista una degustazione di prodotti tipici certificati in abbinamento con i migliori vini toscani. Condotto da Paolini e organizzato dai Consorzi di Tutela dei prodotti che partecipano al progetto con la collaborazione dell’agenzia regionale di promozione economica Toscana Promozione e di Tuttofood, l’evento vedrà la partecipazione di Andrea Righini (referente del Consorzio del pecorino toscano dop), di Christian Sbardella (area comunicazione e marketing del Consorzio dell’olio extravergine di oliva toscano igp), di Walter Giorgi (referente del Consorzio prosciutto toscano dop) e di Afredo Zini (vicepresidente vicario Epam). Un’iniziativa, quella che si aprirà martedì prossimo, che dal 22 al 28 settembre si estenderà a 5 importanti ristoranti della città dove tutti gli amanti del buon mangiare potranno gustare piatti preparati con i sette prodotti toscani Dop e Igp coinvolti nel progetto: pecorino toscano Dop, prosciutto toscano Dop, olio extravergine di oliva toscano Igp, lardo di Colonnata Igp, miele della Lunigiana Dop, fagiolo di Sorana Igp e castagna dal Monte Amiata Igp. Sette prelibatezze chiamate a rappresentare una regione che ad oggi conta ben 19 prodotti certificati Dop e Igp e 20 in via di riconoscimento da parte dell’Unione Europa. .  
   
   
LA “RASSEGNA” A CASTEGGIO DAL 19 AL 24 SETTEMBRE 2008 FRA LE NOVITÀ, GLI APPUNTAMENTI DI DEGUSTAZIONE CON DAVIDE OLTOLINI  
 
Dopo Stradella e Broni, la manifestazione “Vinuva” prosegue a Casteggio nelle celebrazioni della vendemmia, fase conclusiva dell’attività in vigna. La “Rassegna di Casteggio” (19 – 24 settembre prossimi), giunta quasi alla vigilia dei 40 anni, propone qualcosa di nuovo, anzi di antico. Di nuovo perché inserita da quest’anno nella manifestazione “Vinuva” oltre che nel progetto chiamato “Oltrepò, l’accento sul Territorio” voluto e condiviso dai Comuni di Stradella, Broni, e Casteggio, dalla Provincia di Pavia, dalla Camera di Commercio, dal Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese e da Casteggio Servizi S. R. L. Novità, o meglio, ritorno al passato nel riappropriarsi del suo nome originario “Rassegna”, che denota maggiormente i suoi aspetti di fiera territoriale aperta anche alla gastronomia e all’artigianato cedendo il termine “Oltrevini”, utilizzato per le ultime edizioni, alla mostra espositiva esclusivamente dedicata al vino, la cui prima edizione ha avuto luogo lo scorso giugno. Un ritorno alla tradizione, dunque, rappresentato graficamente anche dal logo che identifica “La Rassegna”, uno stile anni ’50, che ci riporta alla memoria il periodo di vendemmia come momento di gioia e di festa per tutti. “La Rassegna di Casteggio” vuole essere la vetrina dei prodotti dell’Oltrepò Pavese – dichiara Piero Bonferoni, Presidente di Casteggio Servizi - e per renderle onore anche quest’anno è stato previsto un calendario di degustazioni, che saranno affidate ad un esperto di riconosciuta fama internazionale come Davide Oltolini. Per allenare il gusto e per favorire il confronto abbiamo aggiunto alcuni appuntamenti internazionali offrendo la possibilità ai visitatori di conoscere prodotti tipici del sud Tirolo e di Normandia, il tutto ovviamente in abbinamento con i vini dell’Oltrepò”. Davide Oltolini, pavese, critico enogastronomico ed esperto di tecniche di degustazione di acque minerali, grappe, vini, cioccolati, salumi e gelati, guiderà i visitatori alla scoperta dei gusti e dei sapori presenti alla manifestazione che inizierà il 19 settembre presso l’area fieristica Truffi. Ogni giorno appuntamenti diversi permetteranno di approfondire la conoscenza dei prodotti, che poi sarà possibile trovare in esposizione presso i padiglioni fieristici. Si inizierà il giorno dell’inaugurazione con l’immancabile brindisi, alle ore 19. 00, con la proposta del Metodo Classico Oltrepò Pavese, mentre alle ore 21. 30 un altro classico degli abbinamenti dell’Oltrepò Pavese, vini e salumi tipici (in degustazione il salame di Varzi). Sabato 20 settembre alle ore 19. 00 è previsto l’aperitivo Oltrepò Pavese accompagnato da formaggio e miele e alle 21. 00 si potranno degustare i Dolci del “Povero Nando” abbinati a vini dolci Oltrepò Pavese. Proseguiranno le degustazioni anche domenica 21 settembre alle 11. 30 con prodotti tipici del Sud Tirolo, alle 17. 00 sarà tenuto un corso di degustazione del gelato, alle 19. 00 pane&olio e alle 21. 30 i formaggi. Durante le serate del lunedì, del martedì e del mercoledì successivi, alle ore 21. 30, gli assaggi previsti sono rispettivamente per i prodotti della Normandia, per il salame di Varzi e per i formaggi e miele; il tutto rigorosamente abbinato ai vini oltrepadani. Oltre alla vasta gamma di proposte enogastronomiche, artigianali ed agricole in genere, nei sei giorni della Rassegna casteggiana ci saranno momenti di intrattenimento musicale, teatrale e di animazione per bambini, con servizio di ristorazione giornaliero. L’ingresso all’area fieristica, da quest’anno, è completamente gratuito. Gli orari: venerdì 18. 00/24. 00; sabato 11. 00/24. 00; domenica 11. 00/23. 00; lunedì, martedì, mercoledì 18. 00/23. 00. .  
   
   
NUOVO SUPERMERCATO FAMILA FIMIAN- BOLZANO  
 
Con una superficie di vendita netta di circa 1. 500 mq e oltre 600 mq riservati alla aree di lavorazione e stoccaggio merci, il Famila Firmian di Bolzano del Gruppo Omniscom (associato Selex) si presta a diventare non solo il supermercato del quartiere Firmian, ma anche punto di attrazione per i clienti del basso meranese e della Strada del Vino. Il parcheggio interrato con oltre 100 posti auto sarà in grado di far fronte al traffico generato dal Famila e dai negozi del Centrum Firmian che graviteranno sulla piazza. Sul piano strada vi saranno oltre 40 posti auto; spazio notevole riservato alle biciclette dei clienti che giungeranno al Centrum Firmian con la pista ciclabile. La superficie regolare della struttura ha consentito la tessitura armonica degli scaffali del Famila con ampi spazi dedicati alle esposizioni promozionali e stagionali. Il risultato ottenuto grazie al notevole studio sull’illuminazione è quello di entrare in un ambiente confortevole e rassicurante. L’investimento in attrezzature supera i 2 milioni di Euro; 10 casse di cui 2 Shop and go, l’innovativa soluzione già sperimentata con successo nel Super A&o di Merano e nell’Iperfamila di Bolzano. Lo slogan di Shop and Go, “fila veloce spesa felice-schöner einkaufen mit weniger anstehen” consente al cliente, attraverso la lettura dei codici a barre dei prodotti di passare in cassa, di consegnare il lettore ottico e attendere l’emissione dello scontrino fiscale risparmiando moltissimo tempo. Sono previste in assortimento: 6. 000 referenze food, 1. 600 referenze di prodotti freschi, 5. 000 referenze non food. La politica dei prezzi di vendita sarà molto aggressiva e seguirà esattamente l’impostazione sviluppata con successo nell’Iperfamila di Via Galvani; la differenze tra Iperfamila di Via Galvani ed il Famila di Via Resia è solo nelle dimensioni delle due strutture e della relativa quantità numerica di prodotti esposti. L’offerta al consumatore, oltre a un vastissima scelta di prodotti freschi venduti al banco gastronomia, prevede il banco carni e pescheria serviti da personale specializzato. I servizi alla clientela aggiuntivi sono lo sviluppo della lavorazione delle verdure grigliate e bollite, insalate e macedonia di frutta preparate al momento, la lavorazione e la conservazione dei salumi take away in Atm (Atmosfera modificata), la doratura del pane fresco. La vendita di tessere prepagate telefoniche, di biglietti della Sasa, delle tessere Pay Tv, e dei biglietti delle Lotterie Nazionali completa l’offerta al consumatore. Nel Famila Firmian potrà essere utilizzata la carta fedeltà del Gruppo Omniscom. La Family Card consentirà ai possessori di accedere a offerte promozionali aggiuntive tali da consentire importanti risparmi di denaro. L’uso delle Family Card distribuita in oltre 60. 000 famiglie altoatesine è definito tecnicamente “circolare”. Significa che può essere usata indifferentemente in tutte le strutture alimentari del Gruppo Omniscom e quindi Supermercati A&o nel nuovissimo Famila Firmian, così come nell’Iperfamila di Bolzano e nel Famila di Brunico. La circolarità della Family Card consente al cliente non solo di scegliere il supermercato più vicino alle sue aspettative, ma anche di aumentare le opportunità di acquisto; a ciò si aggiunge la possibilità di tenere sotto controllo il numero di bollini elettronici del concorso a premi controllando le informazioni riportate sullo scontrino fiscale emesso alla cassa. L’orario di apertura : dal lunedì al sabato dalle 8. 30 alle 19. 30 continuato A regime il nuovo Famila Firmian occupera’ circa 60 dipendenti (di cui 40 nuovi assunti) coordinati dalla direttrice Francesca Torchia. La presentazione alle autorità del nuovo Famila Firmian è avvenuta il 29 luglio, l’apertura al pubblico, il giorno successivo a partire dalle ore 8. 30. Nei primi 5 giorni di apertura (il negozio sarà aperto anche domenica 3 agosto), l’esposizione della Yamaha M1 utilizzata da Valentino Rossi nel Campionato Mondiale Moto Gp. Potrà soddisfare la curiosità degli appassionati sportivi. .  
   
   
A MIELE GALLERY UN NUOVO CALENDARIO RICCO DI APPUNTAMENTI: DALL’ENO-GASTRONOMIA ALLA CUCINA A VAPORE  
 
Dal 25 settembre nuovi appuntamenti a Miele gallery, la show room di Miele Italia in corso Garibaldi a Milano. La stagione autunnale sarà dedicata alla cottura a vapore Miele e alla degustazione di vini in abbinamento a piatti tipici regionali e internazionali. Un gustoso e piacevole percorso che durerà fino a dicembre 2008 e che permetterà di apprezzare vini e ricette di Spagna e Portogallo, degustare le varietà dello Chardonnay, di scoprire il rosè e i suoi abbinamenti ed infine sperimentare la personalità inconfondibile di vini e piatti di Cile e Argentina. Un’occasione per vivere esperienze sensoriali uniche e per apprendere l’arte della conservazione domestica dei vini grazie alle frigo cantine firmate Miele. In esclusiva, per chi ha acquistato elettrodomestici Miele nel corso del 2008, ci sarà la possibilità di partecipare gratuitamente ad una lezione dedicata alla cottura con il forno a vapore. Una cottura che garantisce di preservare al meglio le vitamine e i sali minerali, mantenendo inalterate le proprietà nutritive tutti i tipi di cibi, dalla carne al pesce, alla verdura alla frutta, dai cereali ai legumi, esaltandone i sapori. La realizzazione di un menù completo, cucinato in diretta a vapore, sarà la prova tangibile che la tecnologia all’avanguardia di Miele può trasformare la cottura in una vera e propria arte! Le iscrizioni apriranno il 18 settembre 2008, per le lezioni dei mesi di settembre e ottobre e il 6 novembre per le lezioni di novembre e dicembre Per informazioni rivolgersi direttamente a Miele gallery: 02-29061006. Il calendario completo può essere consultato sul sito www. Mieleitalia. It nella sezione Miele gallery. .  
   
   
CHICCHI DI FARRO PARBOILED DI NÁTTÚRA: UNA TRADIZIONE ANTICA PER UNA NUOVA IDEA IN TAVOLA  
 
Dal Medio Oriente al Nord Africa, dalla Palestina all´antica Roma, la storia del farro ha radici millenarie. Piatto molto comune nei tempi antichi, si narra che le legioni romane abbiano conquistato il mondo anche grazie alle straordinarie proprietà di questo prezioso cereale. Molto ricco di glutine, il farro è ideale per la panificazione e per realizzare un´ottima pasta ricca di proteine e dall´ottimo sapore: si presta ad essere cucinato da solo o mescolato ad altri alimenti. Náttúra, il marchio che ha lanciato i famosi Chicchi di grano quali sana e naturale alternativa al riso ed alla pasta, ha inserito nella propria gamma anche i Chicchi di farro, ricchi di fibre, di vitamine, di proteine e di sali minerali. Náttúra con i suoi Chicchi di farro è ideale per un corretto regime alimentare prevalentemente a ridotto contenuto di grassi e proteine animali. Inserire infatti nella propria dieta i cereali, le verdure, i legumi, l´olio di oliva, la frutta significa voler portare in tavola cibi naturali, nel senso più genuino del termine. Per questo Náttúra è la soluzione ideale per combinare sapientemente il gusto semplice e sano del farro più pregiato con i sapori che più amiamo. I Chicchi di farro Náttúra sono precotti a vapore per conservare tutte le proprietà nutritive tipiche di questo cereale e conservati sottovuoto per garantire tutta la genuinità del cereale. In 10 minuti, tempo di cottura ideale, possiamo creare facilmente e velocemente i migliori piatti della tradizione mediterranea. In tutte le stagioni. D´estate o d´inverno, infatti, sono molteplici le occasioni per gustare un´ottima pietanza a base di Chicchi di farro Náttúra. Ed ora che l´autunno è alle porte sfogliamo il nostro ricettario Náttúra e troviamo una serie di spunti invitanti per portare in tavola i Chicchi di farro parboiled trasformati in deliziosi primi piatti, contorni raffinati, secondi leggeri o come base per sfiziosi dessert. Come resistere ad una calda minestra di farro alla crema di fagioli o zucchine, ad un inusuale "farrotto" di zucca gialla, ad una golosa pappa di farro e ceci? Assolutamente da provare è il polpettone di farro, accompagnato da un contorno di chicchi di farro e pomodori al forno. Un dolce d. O. C. Dal sapore tipicamente autunnale? Il budino di farro e ballotte stupirà tutti! Ma la nostra fantasia non potrà che scrivere nuove, sane, gustose pagine all´insegna dei Chicchi di farro parboiled di Náttúra. La linea Náttúra è importata e distribuita da Eurofood, il leader che da tanti anni porta sulla nostra tavola solo i più prestigiosi prodotti alimentari da tutto il mondo. �� Chicchi di grano duro parboiled Scatola gr. 500 € 2,06 �� Chicchi di Farro parboiled Scatola gr. 500 € 2,75 .  
   
   
DYNAMICA RATIOPHARM: LA NUOVISSIMA LINEA DI INTEGRATORI ALIMENTARI SVILUPPATA CON IL SUPPORTO DELLA COMMISSIONE MEDICA FISI E DEDICATA A CHI SVOLGE ATTIVITÀ FISICA, A VARIO LIVELLO D’INTENSITÀ  
 
Ratiopharm, la multinazionale tedesca da 35 anni specializzata nella produzione di farmaci equivalenti, annuncia ufficialmente il lancio della nuova linea Dynamica ratiopharm studiata gomito a gomito con la Commissione Medica della Federazione Italiana Sport Invernali e, in particolare, con il professor Tavana, medico di grande esperienza in ambito sportivo, attuale Responsabile del settore Medicina dello Sport nell’ambito della Commissione. Dynamica Ratiopharm Performance A settembre debutta il primo integratore “Dynamica ratiopharm Performance” è un integratore alimentare di creatina e arginina, con sali minerali e vitamine dedicato a chiunque pratichi attività fisica. La creatina è una sostanza di particolare importanza per il metabolismo energetico delle cellule muscolari, che può ristabilire prontamente le riserve energetiche utilizzate durante l´attività fisica. “Dynamica ratiopharm Performance” è il primo prodotto della neo-nata linea Dynamica, la linea di integratori alimentari creati da ratiopharm Italia, approvati dalla Commissione Medica della Fisi ed utilizzati, oltre che dagli Azzurri impegnati negli sport invernali, anche dai campioni del Petrarca Rugby Padova. Ratiopharm Accelera Nell’area Dedicata Ai Prodotti Di Automedicazione E Agli Integratori La nuova “area di business”, nata a seguito dei significativi risultati ottenuti a fine 2007, si occuperà di “salute e benessere”. Testimonial della qualità ed efficacia di tali prodotti sono gli Azzurri della Federazione Italiana Sport Invernali e i pluriscudettati campioni del Petrarca Rugby, di cui ratiopharm è fornitore ufficiale. Grande novità in casa ratiopharm. La filiale italiana della multinazionale farmaceutica tedesca, specializzata nella produzione di medicinali equivalenti, si appresta a incrementare la sua presenza nel comparto dell´automedicazione e degli integratori alimentari, creando all’interno del Dipartimento Commerciale un’“area di business” dedicata. La nuova area, denominata “Salute e Benessere”, si occuperà di commercializzare e sviluppare farmaci di automedicazione Otc – Sop e integratori, fra i quali si distingue una nuova gamma specifica di prodotti, studiati in collaborazione con la Commissione Medica della Fisi e destinata a tutti coloro che praticano attività sportiva, a livello amatoriale o agonistico. “Anche quest’ultima importante iniziativa - dichiara il dottor Giorgio Foresti, Amministratore Delegato di ratiopharm Italia - è in linea con la nostra filosofia. Siamo un’azienda da sempre impegnata a sviluppare prodotti di altissima qualità ed efficacia, per rispondere concretamente all’esigenza di salute e di benessere dell’individuo”. “Sempre più spesso - aggiunge Marco Grespigna, Direttore Commerciale - sia il farmacista che il medico si trovano a dover consigliare un paziente cui non basta più solo il “nome noto” del prodotto, ma ricerca anche un consiglio professionale su soluzioni alternative da valutare, a seconda delle proprie esigenze; ad efficacia, sicurezza e semplicità d’uso, caratteristiche indiscutibili anche dei prodotti ratiopharm, si aggiunge, sempre più spesso, la ricerca anche di convenienza. L’attuale situazione socio-economica obbliga, infatti, sempre più consumatori a porre grande attenzione su quest’ultimo punto e, notoriamente, l’offerta di prodotti di autocura oggi disponibile è prevalentemente “premium price”. Ratiopharm, leader nei Farmaci Equivalenti, pone grandi aspettative in questo nuovo impegno e, in particolare, sulla linea d’integratori che sta realizzando, grazie a un mix di ingredienti opportunamente studiato, indicati per chiunque svolga attività fisica: a partire da chi si limita a un livello amatoriale fino ad arrivare a chi pratica sport in modo continuativo e ad alti livelli. “Abbiamo elaborato con ratiopharm una lista di integratori rispondenti alle varie esigenze degli sportivi e formulati nel rispetto delle norme emanate dal Ministero della Salute”, ha spiegato il professor Rodolfo Tavana, Responsabile Medicina dello Sport per la Commissione Medica Fisi e, in passato, coordinatore del pull di medici dello sport del grande Milan di Sacchi. “Questi prodotti devono integrare ciò che l’alimentazione non riesce a fornire in quantità adeguata o che l’attività fisica depaupera. Integratori intesi quindi non come additivi all’allenamento, per fornire un valore aggiunto, ma come un contributo per allenarsi al meglio, nel rispetto del proprio stato di salute”. Il primo integratore della linea di prodotti dedicati a chi pratica sport entrerà in commercio il 1° settembre e si chiamerà “Dynamica ratiopharm - Performance”. A breve, entro l’anno, la linea si arricchirà di nuove referenze. Tutte le informazioni su www. Dynamicaratiopharm. It. .  
   
   
SECONDO LE ASPETTATIVE DEI PRODUTTORI SARÀ UNA VENDEMMIA “NOBILE” A MONTEPULCIANO GRANDE QUALITÀ PER LA VENDEMMIA 2008 A MONTEPULCIANO  
 
Annata regolare dal punto di vista climatico; si prevede un calo delle quantità rispetto alla precedente, ma la qualità dei grappoli in vigna è notevole e a Montepulciano già si parla di una nuova annata a 5 stelle dopo le due precedenti. A fine agosto si comincia con la vendemmia Fino a settembre inoltrato sarà difficile dare giudizi definitivi, ma stando alle prime valutazioni degli agronomi del territorio si può al momento parlare con tutta tranquillità di quelle che sono le prerogative per un’ottima annata vitivinicola a Montepulciano. Insomma un Vino Nobile che dopo le 5 stelle (il massimo punteggio assegnato alle annate nuove durante l’Anteprima di febbraio) assegnate alle annate 2006 e 2007 (ancora non in commercio) anche per la 2008 si potrebbe cominciare a parlare di un millesimo da ricordare. Più scarsa la quantità (si parla di un 5-10% in meno rispetto al raccolto 2007), ma superiore la qualità. Dal punto di vista climatico, nonostante una primavera molto piovosa, che ha colto le viti nel momento della loro fioritura, il buon andamento di questa estate sta facilitando una regolare maturazione delle uve che in molte zone della denominazione hanno già iniziato la fase dell´invaiatura, caratterizzata dal cambio di colore degli acini. La buona stagione ha poi permesso di far rientrare l´iniziale allarme per il diffondersi dei parassiti delle uve, sviluppati a causa delle numerose piogge primaverili. Salvo “scherzi” climatici, si attende un buon raccolto. Profumi intensi e grande struttura dei vini i quali saranno in grado di sostenere lunghi invecchiamenti dovrebbero essere le caratteristiche del Nobile 2008 se la vendemmia andrà come si sta profilando. Nel 2007 il mercato dei vini di Montepulciano ha visto una forte espansione soprattutto all’estero. Il vero record è rappresentato dal Rosso di Montepulciano, la Doc che da qualche anno sta insinuandosi nel mercato come vino di media fascia. Nel 2007 il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano ha dichiarato idonee oltre 3milioni di bottiglie di Rosso di Montepulciano (+63,2% rispetto al 2006 equivalente a 1. 100. 000 bottiglie in più). Significativo anche il dato del Nobile che con il 2007 ha superato per la prima volta quota 8milioni di bottiglie registrando un +36,4% rispetto al 2006 (pari a circa 860mila bottiglie). In particolare il Nobile di Montepulciano è sempre più apprezzato all’estero dove riscuote molto successo. Il dato medio di vendite parla di un 60% di prodotto esportato e del restante 40% destinato al mercato nazionale con Toscana (oltre il 20 per cento) e Lombardia come regioni capofila. L’export in particolare si rivolge ai paesi europei (circa l’80% della quota), dove Germania, Svizzera e Austria restano i principali mercati, ma crescono le quote destinate a Gran Bretagna e paesi nordici. Si riconferma in forte crescita anche il mercato Usa che nel 2007 ha assorbito circa il 12% delle esportazioni. Emergono anche per il Nobile i cosiddetti “nuovi mercati” tra i quali quello indiano. La media dei mercati emergenti (tra cui Canada, Giappone, India) si attesta intorno al 6% dell’export. .  
   
   
CUNEO: DAL TAVOLO VITIVINICOLO INTERPROFESSIONALE  
 
Il Tavolo vitivinicolo interprofessionale, ove sono rappresentati tutti gli attori della filiera, si è riunito, la scorsa settimana, presso gli uffici di Alba della Camera di Commercio di Cuneo, per valutare le prospettive dell’imminente campagna vendemmiale. Il tavolo è stato presieduto dall’enotecnico Gigi Rosso, presidente della Consulta Vitivinicola Provinciale. Nell’ampio e intenso dibattito sono intervenuti, portando il proprio prezioso contributo, la grande esperienza e la precisa conoscenza dell’attuale situazione del settore, i rappresentanti delle seguenti organizzazioni: Associazione Commercianti Albesi, Associazione Vignaioli Piemontesi, Coldiretti Cuneo, Confederazione Italiana Agricoltori, Confcoperative, Confindustria - Unione Industriali di Cuneo, Consorzio Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero e Unione Provinciale Agricoltori. Visto l’importanza dell’argomento trattato, sono anche stati invitati i rappresentanti delle principali aziende vitivinicole che acquistano le uve; la loro partecipazione è stata significativamente numerosa. Nell’ambito della discussione è emerso che l’andamento climatico del mese di agosto è stato particolarmente favorevole; ciò ha contribuito a migliorare la qualità delle uve che avevano sofferto per una primavera ed un inizio estate troppo piovosi e con temperature al di sotto delle medie. Se nel mese di settembre il tempo continuerà a mantenersi stabile, con precipitazioni nella norma, si prospetta una vendemmia con qualità, secondo la diversa tipologia delle uve, da buona a molto buona. Quest’anno, ancor più delle recenti passate annate, la differenza sarà fatta in vigna, ove il viticoltore attento avrà saputo adottare accurate scelte agronomiche per l’ottenimento della buona qualità delle uve, intervenendo anche a diradare i grappoli, ben sapendo che un livello qualitativo più elevato passa attraverso una riduzione delle rese in vigneto. Il tavolo vitivinicolo, in conclusione della riunione, tenuto conto dell’ampio consenso che riveste in ambito provinciale e pur consapevole delle difficoltà del mercato e dell’annata, vuole mandare un messaggio di fiducia ai viticoltori, ed esprime la ferma richiesta agli acquirenti affinché vengano sensibilmente e tangibilmente premiate le partite di uva che sapranno distinguersi per la loro particolare qualità. Nel contempo l’enotecnico Gigi Rosso ha comunicato di lasciare l’incarico per favorire un rinnovamento dei compiti della Consulta e l’unificazione con il Tavolo Vitivinicolo così da poter affrontare, in modo conveniente, le notevoli problematiche che il settore ha di fronte e che dipendono dalla congiuntura economica e dal nuovo quadro normativo previsto dalla Comunità Europea. Il Presidente della Camera di Commercio, Ferruccio Dardanello, vuole personalmente e a nome dell’ente che rappresenta ringraziare la Consulta vitivinicola ricordando che “grazie al grande carisma dell’enotecnico Gigi Rosso, che l’ha presieduta e guidata con maestria, questo organismo ha saputo, nel tempo, meritarsi la fiducia degli operatori di settore, mediando brillantemente gli interessi in gioco ed evitando potenziali danni al prodotto e all’immagine nazionale ed internazionale del vino di qualità”. A nome della Giunta prende, poi, l’impegno di intervenire, nel prossimo autunno, per la rideterminazione dei compiti e dei rappresentanti, onde rispondere a nuove richieste del settore. .  
   
   
IL VINO DI MONTEFALCO: SAGRANTINO DOCG  
 
All’uva del Sagrantino Montefalco deve la sua fortuna enologica ed enoturistica. Il vitigno autoctono del Sagrantino pare sia stato portato da frati francescani dall´Asia Minore nel Xv sec. Anche se la coltivazione della vite nel territorio di Montefalco risale all’epoca romana: Plinio il Vecchio racconta infatti di un vino di particolare pregio ricavato dall´uva ´Itriola´. La zona di produzione del Sagrantino comprende un’area collinare di circa 16. 000 ettari posta al centro dell´Umbria e caratterizzata da particolari caratteristiche geologiche. Il Sagrantino è impiantato su circa 100 ettari con una produzione media annua di 3. 000 ettolitri per il tipo secco e di circa 500 ettolitri per il passito. Duecentocinquanta ettari sono invece dedicati alla produzione dei circa 10. 000 ettolitri di Rosso di Montefalco. La produzione del più recente Bianco ´Montefalco´ impegna attualmente circa 10 ettari e non supera i 600 ettolitri. Il Sagrantino di Montefalco, nella sua versione secca, è un vino rosso granato con velature violacee, di aroma pieno e bouquet che ricorda le more di rovo, con tenore alcolico fra i 13 ed i 15 gradi. Va servito a temperatura ambiente, indicativamente fra i 17° ed 18°C. E’ ideale in per accompagnare sia minestre e carni leggere, sia arrosti, selvaggina e formaggi saporiti. Nella sua più tradizionale versione passita, il Sagrantino è un perfetto vino da pasto con gusto speziato e caldo, al tempo stesso corposo ed abboccato con tenore alcolico mai inferiore i 14 gradi e colore tendente al granato. Queste caratteristiche di gusto derivano dalla capacità del cultivar del Sagrantino le cui uve, dopo essere state colte ad uno stato avanzato di maturazione, resistono alla "passitura" su graticci di legno (anche per due mesi) senza marcire o perdere il proprio contenuto di zuccheri. L´alta concentrazione di polifenoli e di tannini richiede, affinché si raggiunga la perfetta maturazione, un periodo di affinamento di oltre 30 mesi per entrambe le varietà, di cui almeno 12 per la versione secca, da trascorrere in botti di legno. Sagrantino Montefalco D. O. C. G. - Secco E Passito E´ un vino di grande struttura, ottenuto esclusivamente da uva di Sagrantino. Grazie al ricchissimo corredo di polifenoli e tannini, questo vino ha una longevità straordinaria. Gradazione alcolica: 13°-15° per il secco; 14. 5° per il passito. Colore: rosso rubino tendente al granato. Profumo: delicato, caratteristico, con ricordi di frutti di bosco. Sapore: asciutto, caldo, armonico; il passito è abboccato. Bicchiere: per rosso tranquillo o da dessert. Età ottimale: 4-8 anni, il passito fino a 10 Temperatura di servizio: 17-18°C. Accostamenti: grandi arrosti, cacciagione, selvaggina da pelo, formaggi a pasta dura. Il passito è da meditazione. Montefalco Rosso D. O. C. Come in molte zone vinicole del centro Italia, a Montefalco il Sangiovese vanta una notevole tradizione e diffusione. Da qui la nascita del Montefalco Rosso, dove il Sangiovese si sposa con il Sagrantino che apporta tipicità e struttura a questo vino da tutto pasto. Temperatura di servizio: 16-18°C. Montefalco Bianco D. O. C. Vino bianco a base di "Grechetto", altra uva tipica della zona, e di "trebbiano". Agli aromi ed ai sapori conferiti dal Grechetto, si accompagna la nota di freschezza del Trebbiano. Il bianco si usa come aperitivo e si accompagna anche a minestre, verdure, pesce di lago e di fiume. Temperatura di servizio: 10-21°C. Informazioni: La Strada del Sagrantino Piazza del Comune, 17 – 06036 Montefalco (Pg) Italia – tel. E fax +39. 0742. 378490 - www. Stradadelsagrantino. It .  
   
   
PERRIER-JOUËT BELLE EPOQUE IN UNO SCRIGNO IN EDIZIONE LIMITATA PER L’ANNIVERSARIO DEL MITICO BYBLOS DI SAINT-TROPEZ  
 
1967 nasce il Byblos di Saint Tropez, ed è subito mito. In quarant’anni il Byblos è divenuto una vera e propria icona, una leggenda alimentata da magici momenti ed incontri eccezionali, da sempre meta amata dai Vip (da Brigitte Bardot a Jack Nicholson, da Alain Delon a Mick Jagger), nobili e celebrità internazionali. Spinto da un’innata passione per il lusso, per celebrare l’importante anniversario, l’Hotel Byblos e il suo leggendario Club <<Les Caves du Roy>> hanno voluto creare un oggetto unico e assolutamente extravagante. Perché non c’è festa senza champagne, e che champagne! Un esclusivo scrigno in pelle e legno pregiato, realizzato a mano da maestri artigiani, un oggetto su misura, dal design impeccabile, perfetto per racchiudere la Salmanazar di Perrier-jouët Belle Epoque 1999, quattro coppe decorate a mano e la parure firmata Van Cleef & Arpels. Una perfetta equazione di charme ed eleganza, stile e puro lusso. La Maison Perrier-jouët, creatrice del primo champagne su misura al mondo, presenta per questa occasione il suo gioiello brut: la cuvée Belle Epoque decorata dal sinuoso bouquet di anemoni di Emile Gallé, segno distintivo divenuto celebre in tutto il mondo. Il formato ‘maestoso’ della Salmanazar - 9 litri – rende questa cuvée una vera e propria opera d’arte, una rarità firmata da colui che fu uno dei più grandi maestri dell’Art Nouveau. Aromi mielati su di un profumo di fiori bianchi esaltati da note di mandorla dolce e torrone, la cuvée Belle Epoque 1999, assemblaggio dei più nobili Grand Cru champenois, ci trasferisce nel mondo sofisticato di uno dei suoi più grandi ispiratori, il dandy Oscar Wilde, a cui si deve l’indimenticabile dichiarazione: “La bellezza è una forma di genio”. La cuvée Belle Epoque prima si contempla e poi si degusta… Lo scrigno sarà disponibile in limited edition in 10 esemplari esclusivamente presso <<Les Caves du Roy>> del Byblos di Saint Tropez. .  
   
   
PUGLIA: VOUCHER AGRICOLTURA: L´INVITO AD UTILIZZARLI PER LA VENDEMMIA  
 
Lo scorso martedì 9 settembre, presso l’Assessorato alle Risorse Agroalimentari, alla presenza del Direttore Area Politiche per lo Sviluppo Rurale, Giuseppe Ferro, si è tenuto un incontro con i direttori dell’Inps Mario Di Corato, dell’Inail Michele Luccarelli e con i delegati delle associazioni di categoria Cia, Coldiretti, Copagri, Confagricoltura, per valutare la scarsa domanda di vouchers – strumento per pagare i lavoratori occasionali in maniera regolare - per la vendemmia 2008 da parte degli imprenditori agricoli. L’assessorato alle Risorse agroalimentari, Inps, Inail e le Associazioni di categoria, invitano gli imprenditori agricoli ed i lavoratori ad utilizzare in maniera più fiduciosa i vouchers, strumento ideato per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di manodopera occasionale di tipo accessorio, in osservanza della normativa in vigore, ricordando, comunque, che può essere attivato l’uso del voucher telematico. I vouchers o buoni lavoro (del valore nominale di 10 euro ciascuno) possono essere acquistati dai datori di lavoro presso le Sedi provinciali dell’Inps, incluse le Sedi di Andria e Casarano. L’invito è rivolto anche ai pensionati, i quali non devono temere che questa tipologia di prestazione occasionale di lavoro possa in qualche maniera intaccare la propria pensione; si tratta invece di semplici “buoni lavoro” tassati alla fonte, non soggetti ad ulteriore tassazione. Inoltre, il Ministro del lavoro, ha invitato gli Uffici territoriali di vigilanza ad attuare interventi ispettivi nei territori di competenza per far sì che emergano forme di lavoro irregolare, soprattutto in regioni come la Puglia, a fortissima vocazione vitivinicola. .  
   
   
A GONFIE VELE VENDITA VOUCHER VENDEMMIA 2008 IN FVG  
 
Trieste - Prosegue con successo la sperimentazione del lavoro accessorio a supporto della stagione di vendemmia 2008 che, insieme alla Regione, ha visto l´impegno sul territorio dell´Inps, dell´Inail e delle quattro Province. Complessivamente, sono stati venduti sul territorio regionale - al 10 settembre scorso - 30. 852 voucher, per un valore di 308. 520 euro. Sul piano provinciale, Udine, con 15. 525 voucher venduti, si attesta al primo posto con il 50. 3 per cento sul totale regionale. Al secondo troviamo Gorizia con 11. 427 voucher venduti, corrispondente al 37 per cento del totale. Molto più distanziate troviamo la provincia di Pordenone, con 3. 650 voucher venduti (11,8 p. C. ) e la provincia di Trieste con 250 (0,8 p. C. ). Si tratta di una distribuzione che rispecchia piuttosto fedelmente il peso della viticultura regionale. "Un risultato decisamente importante - sottolinea l´assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen - che colloca la nostra regione al secondo posto in Italia dopo il Veneto e prima di Lombardia e Piemonte e delle altre regioni italiane tradizionalmente legate ad una spiccata vocazione vinicola. " Numero voucher venduti in Fvg per provincia:
Provincia N. Voucher venduti Valore per cento
Trieste 250 0,8
Gorizia 11. 427 37,0
Pordenone 3. 650 11,8
Udine 15. 525 50,3
Fvg 30. 852 100,0
(elaborazione Fvg su dati Inps). L´andamento della vendita giornaliera evidenzia, dopo un timido avvio delle prime tre giornate, con vendite al di sotto delle 1. 000 unità, un progressivo incremento che nella giornata del 2 settembre raggiunge il numero di 6. 517 voucher venduti. La vendita si mantiene elevata anche nei giorni immediatamente successivi per stabilizzarsi nella seconda settimana di settembre intorno alle 2. 000 unità. Si tratta di un andamento importante che si ritiene possa proseguire per tutto il mese di settembre e, probabilmente, per una parte del mese di ottobre. Distribuzione dei voucher per giornate di vendita a partire dal 21 agosto 2008:
I giornata: 800
Ii giornata: 495
Iii giornata: 600
Iv giornata: 1. 475
V giornata: 2. 145
Vi giornata: 555
Vii giornata: 6. 517
Viii giornata: 5. 127
Ix giornata: 2. 600
X giornata: 4. 893
Xi giornata: 1. 835
Xii giornata: 1. 520
Xiii giornata: 2. 290
(elaborazione Fvg su dati Inps). "L´amministrazione regionale ha creduto fin dall´inizio a questa iniziativa e i risultati fin qui ottenuti ci danno ragione", afferma l´assessore Rosolen, che si augura che anche le forze sociali che all´inizio si sono dimostrate più scettiche ora si siano convinte della bontà di questo strumento. "Il successo della sperimentazione - prosegue l´assessore Rosolen - è dovuto anche al ruolo svolto dai dieci uffici postali selezionati che sono stati coinvolti nell´iniziativa solo nella nostra regione e in quella del vicino Veneto". Nel loro complesso gli uffici postali hanno venduto 17. 600 voucher corrispondenti al 57 per cento del totale. Quelli di maggior successo, anche grazie alla loro collocazione strategica "all´interno del vigneto del Friuli Venezia Giulia", sono in primo luogo quello di Cividale con 8. 200 voucher distribuiti, corrispondenti al 46. 6 per cento del totale; al secondo posto quello di Cormons con 4. 750, pari al 27 per cento; al terzo e quarto posto troviamo quelli di Gorizia e Cervignano con 925 voucher venduti cadauno, corrispondenti al 5. 3 per cento; con valori inferiori seguono tutti gli altri. Stock dei voucher venduti dagli uffici postali:
Ufficio postale N. Voucher venduti Valore per cento
Cormons 4. 750 27,0
Gorizia 925 5,3
Cividale 8. 200 46,6
Cervignano 925 5,3
Udine 425 2,4
Latisana 650 3,7
Casarsa 500 2,8
Spilimbergo 500 2,8
Pordenone 475 2,7
Villa Opicina 250 1,4
Totale Uffici postali 17. 600 100,0
(elaborazione Fvg su dati Inps). I quattro uffici provinciali dell´Inps, a loro volta, hanno venduto 13. 252 voucher, corrispondenti al 43 per cento del totale dei distribuiti. Gli uffici provinciali di Udine e Gorizia hanno distribuito Circa l´84 per cento dei voucher, mentre la parte rimanente è stata distribuita da Pordenone. Stock dei voucher venduti per dagli uffici provinciali dell´Inps:
Ufficio prov. Inps N. Voucher venduti Valore per cento
Trieste 0 0,0
Gorizia 5. 752 43,4
Pordenone 2. 175 16,4
Udine 5. 325 40,2
Fvg 13. 252 100,0
(elaborazione Fvg su dati Inps). "Il successo dell´iniziativa - conclude l´assessore Rosolen - ci porta a riflettere sui possibili vantaggi di un suo allargamento ad altre attività dell´agricoltura, come la raccolta della frutta, visto che il Friuli Venezia Giulia è fra l´altro tra i primi produttori di kiwi in Italia. Altrettanto interessante può essere l´estensione ad altri campi di attività previsti dalla normativa, quali il lavoro in ambito familiare. " .
 
   
   
NEL CONTESTO DEL XXVI CONVEGNO DI RICERCHE TEMPLARI ORGANIZZATO A MONCUCCO TORINESE IL 20 E IL 21 SETTEMBRE 2008: IL VINO NEL MEDIOEVO: ALLA SCOPERTA DELLE ORIGINI DELL’AUTOCTONO  
 
Quale vino si beveva nel Medioevo e quali sono le testimonianze documentarie che ne accertano e tipologie diffuse? E’ possibile tracciare una storia del vino che individui antiche aree di produzione e arricchisca il termine “autoctono” di contesti storici? Di questi argomenti tratterà Enzo Valentini nell’intervento “Il vino nel Medioevo” compreso nel programma del Xxvi Convegno di Ricerche Templari organizzato sabato 20 e domenica 21 settembre presso il castello di Moncucco Torinese (At). L’intervento, in programma alle ore 18. 00 di sabato 20 settembre, sarà introdotto dalla presentazione del Freisa d’Asti “Riserva del Templare”, prodotto per la prima volta nel 1993 in occasione della pubblicazione del libro “Il Templare di Moncucco” di Bianca Capone. La Riserva del Templare, da allora, viene proposto ogni anno in base a una speciale selezione di uve e di vini della Bottega del Vino di Moncucco. Il Convegno, organizzato da L. A. R. T. I. (Libera Associazione Ricercatori Templari Italiani), con il patrocinio del Comune di Moncucco Torinese e della Provincia di Asti e con il sostegno di C. R. Asti e Bottega del Vino di Moncucco, è una delle occasioni di maggior rilevanza storico – scientifica nel panorama delle iniziative di approfondimento sulla storia e sulle vicende del Templari. Di seguito, il programma completo del convegno: Sabato 20 settembre 2008 ore 9,30 Pierstefano Berta - Il ruolo dei Templari contesi tra Corrado del Monferrato, re di Gerusalemme, e Riccardo Cuor di Leone Bianca Capone - San Giacomo e Santa Cristina, le chiese della mansione templare di Jesi Loredana Imperio - Chinon 1308: gli interrogatori dei dignitari del Tempio Enzo Valentini - Saphed, castello templare di Galilea Domenico Capolongo - Fellino, sede templare presunta, in Campania (comunicazione) Ore 13. 00: Colazione di lavoro Ore 16. 00: Visita guidata al Castello di Moncucco e agli altri monumenti del paese Ore 17. 00: Esibizione della Corporazione Arcieri Storici Medioevali Ore 18. 00: Presentazione del Freisa d’Asti “Riserva del Templare”; relazione di Enzo Valentini su Il vino nel Medioevo Ore 20. 00: Cena in onore di Jacopo da Moncucco presso la Trattoria del Freisa Domenica 21 settembre 2008 ore 9,30 Raymond Pierre Gay - La Commanderie Templière de St. Christophe de Brignoles (Provenza) Salvatore Fiori - I Lusignano di ritorno dalla Ii Crociata. Tracce ed evidenze monumentali del loro passaggio Bianca Capone - Alla Madonna di Finestra, nelle Alpi Marittime, c´erano i templari? Michele Fiorj - Rassegna Bibliografica sull´Ordine del Tempio Enzo Valentini - San Domenico, chiesa templare di Bonifacio, in Corsica (comunicazione) Ore 13. 00: Chiusura del Convegno Ore 15. 30: Visita guidata alla Canonica di Santa Maria di Vezzolano Informazioni: Comune di Moncucco Torinese Tel. 011. 9874701 – 9874632 moncucco. Torinese@reteunitaria. Piemonte. It http://www. Comune. Moncucco. Asti. It .  
   
   
IL PUNTO SULLA VENDEMMIA: BUONA QUALIT DELLE UVE SODDISFAZIONE PER I PRIMI DATI SUI VOUCHER: 40.000 GIA´ VENDUTI IN PIEMONTE  
 
“La vendemmia in Piemonte è ormai in pieno sviluppo e si avvia a metà del suo percorso – afferma l’Assessore all’Agricoltura Mino Taricco - La qualità delle uve si può considerare complessivamente buona, con le dovute differenziazioni tra una zona e l’altra e alcune punte di eccellenza, e si registra un lieve calo delle quantità prodotte. Naturalmente si potranno dare valutazioni più complete tra qualche settimana, auspicando che le condizioni climatiche permettano di mantenere le attuali previsioni. Mi auguro che l’annata possa consolidare la qualità del vino piemontese e premiare il lavoro delle nostre aziende agricole. A questo proposito, grande è la soddisfazione per i primi esiti della sperimentazione dei buoni vendemmia, introdotti quest’anno, e che stanno mostrando ottimi risultati. ” In Piemonte sono infatti stati richiesti poco meno di 40. 000 voucher vendemmia, i buoni nominali che consentono da quest’anno di retribuire il lavoro accessorio in agricoltura: per l’esattezza 28. 358 voucher sono stati venduti - su un totale di 166. 838 a livello nazionale - e 10. 240 sono prenotati. Lo ha reso noto oggi un comunicato stampa dell’Inps, che sta gestendo la registrazione di lavoratori e datori di lavoro e la vendita dei voucher, istituiti sperimentalmente in Piemonte su iniziativa della Regione sin dalla vendemmia 2008. In particolare, le Province piemontesi a più ampia vocazione vitivinicola vedono Cuneo con poco meno di 24. 000 voucher, Alessandria con 7600, Asti con 5800, Torino con 900 e Novara 350. “Si tratta di un ottimo risultato, seppur ancora parziale – afferma l’assessore Taricco – che conferma la validità e l’efficacia della scelta che abbiamo fatto, tra le prime regioni italiane. Se consideriamo che la nostra vendemmia, per la tipologia e la varietà dei vitigni presenti, è spalmata su un periodo piuttosto lungo, che va da fine agosto a metà ottobre, e che grande parte è rappresentata dalla raccolta più tardiva delle uve rosse, i dati riscontrati finora sono estremamente incoraggianti ed è possibile prevedere che vi sia un’ulteriore crescita nelle prossime settimane. A giudicare dai dati e dalla positiva risposta da parte di aziende e lavoratori, credo si possa a ragion veduta chiedere al Governo di estendere l’utilizzo dei voucher ad altre campagne di raccolta. Penso ad alcune tipologie di frutta, che verranno raccolte in autunno e che potrebbero già beneficiare di strumenti analoghi. ” .