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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 19 Ottobre 2009 |
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WORKSHOP SULL´INTERFEROMETRIA RADAR AD APERTURA SINTETICA |
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Frascati, 19 ottobre 2009 - Dal 30 novembre al 4 dicembre l´Agenzia spaziale europea (Esa) terrà a Frascati (Italia) il suo sesto workshop internazionale intitolato "Advances in the science and applications of Sar [synthetic aperture radar] interferometry". Gli obiettivi principali del workshop sono: fornire un forum per la condivisione scientifica e per introdurre e incoraggiare una stretta collaborazione tra i vari gruppi di ricerca; presentare nuovi risultati ottenuti dagli studi più recenti nel campo e valutare lo stato dell´arte; fornire ai maggiori ricercatori dell´Esa un forum per presentare i risultati; presentare i risultati interferometrici dei nuovi sensori spaziali; discutere dell´uso dei dati dell´interferometria radar ad apertura sintetica (Insar) nella ricerca e sviluppo di applicazioni; valutare gli strumenti di ordinazione e analisi dei dati disponibili; formulare raccomandazioni per lo sviluppo di algoritmi e nuovi prodotti; analizzare e valutare la maturità e capacità operativa delle applicazioni Insar. Il workshop è aperto ai principali ricercatori e co-ricercatori dell´Esa, scienziati e studenti impegnati nel campo dell´interferometria Sar e delle sue applicazioni, e ai rappresentanti delle agenzie spaziali e industriali nazionali, europee e internazionali. Per ulteriori informazioni, visitare: http://earth. Esa. Int/workshops/fringe09/ . |
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CONFERENZA SULL´ASPETTO ETICO DELLE TIC PER LE PERSONE ANZIANE |
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Bruxelles, 19 ottobre 2009 - Il progetto Senior ("Social ethical and privacy needs in Ict [information and communication technology] for older people: a dialogue roadmap") finanziato dell´Ue, terrà la sua conferenza finale il 27 novembre a Bruxelles, in Belgio. Con il titolo "Ict for an ageing society - an ethical approach" (Le Tic per una società che invecchia - un approccio etico), i partner del progetto presenteranno i loro risultati principali, tra cui una serie di buone pratiche in materia di etica e codici etici industriali, nonché delle raccomandazioni per una tabella di marcia operativa. Sono inoltre previste due conferenze che affronteranno le questioni relative alla promozione di una società digitale complessiva e al controllo della privacy e dei valori etici. Per ulteriori informazioni, scaricare il volantino della conferenza: http://www. Seniorproject. Eu/docs/senior_project_final_conference_locr. Pdf . |
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BANDA LARGA IN LIGURIA, PROGRAMMATI GLI INTERVENTI PER LO SVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLE TECNOLOGIE |
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Genova, 19 Ottobre 2009 - La Regione Liguria ha stanziato 2 milioni e 800 mila euro per un progetto di sviluppo delle infrastrutture e delle tecnologie digitali per la banda larga che Datasiel realizzerà nei prossimi mesi, anche attraverso un ampliamento delle sue dotazioni strutturali. Il progetto, deliberato dalla giunta della Regione Liguria, su proposta dell´assessore all´Informatica Giovanni Battista Pittaluga, si articola in diversi campi che comprendono gli investimenti infrastrutturali per il potenziamento degli apparati della Server Farm e delle infrastrutture per la connessione a banda larga; i servizi innovativi per gli anziani per realizzare il supporto tecnologico necessario a proseguire l´avvicinamento degli anziani alle tecnologie e per favorire la creazione di comunità virtuali per anziani attivi predisponendo servizi innovativi che potenzieranno il portale regionale www. Liguriainformanziani. It. Altro campo la salute con il sistema per la gestione domiciliare tramite il telemonitoraggio di particolari pazienti affetti da alcune specifiche patologie croniche quali, tra le altre, lo scompenso cardiaco e il diabete. Infine, i nuovi servizi integrativi per scuola, turismo e giovani con la connessione in rete a banda larga di quattro istituti Scolastici, uno per ciascuna provincia, al fine di condividere informazioni in rete e consentire agli utenti delle scuole di ottenere documentazione direttamente via web; nel settore turismo per valorizzare il territorio attraverso filmati sugli aspetti di rilevanza artistica, storica e paesaggistica che si integreranno con i sistemi regionali del turismo e che saranno visibili via web sui portali tematici di Regione Liguria; nel settore giovani per sviluppare spazi innovativi sul portale regionale dedicato e per avvicinarli alle tecnologie e ai canali che interessano il settore pubblico e sociale; il digitale televisivo terrestre e la multicanalità per sviluppare l´integrazione dei servizi informativi della Regione e degli Enti del sistema informativo integrato regionale con le nuove tecnologie multicanale interattive. Infine con il programma di interventi si darà anche l´avvio ai progetti di dematerializzazione, catasto e fiscalità per la conservazione sostitutiva digitalizzata dei documenti con archivi di deposito e storico, la progettazione amministrativa, organizzativa e tecnica dei nuovi processi riguardanti il territorio, l´edilizia, la fiscalità regionale e locale. "Questo progetto integra quello già realizzato per le infrastrutture necessarie al collegamento in banda larga dei territori in digital divide - ha dichiarato il presidente Burlando - e ci permetterà di raggiungere l´obiettivo di permettere a tutti i liguri di fruire di nuovi servizi di banda larga. Sul progetto, e in base alle indicazioni regionali sulle aree di intervento, Datasiel ha anche definito investimenti che andranno a supporto della realizzazione degli interventi. I servizi che potranno essere realizzati grazie alla piattaforma infrastrutturale di banda larga già operante saranno apprezzabili soprattutto in termini di maggiori opportunità per i cittadini, i giovani e i soggetti economici. Così come potranno migliorare l´attività e l´efficienza delle amministrazioni comunali". . |
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CAPPELLACCI E CORONA INTERVENGONO SU VERTENZA SARDEGNA IT |
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Cagliari, 19 Ottobre 2009 - “Abbiamo avviato a soluzione la vicenda di Sardegna It con le decisioni assunte nell´ultima riunione di Giunta”. L’ha sottolineato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, dopo la sollecitazione dei sindacati a salvaguardare l’occupazione e le professionalità della società in-House. “Abbiamo, infatti, approvato - ha spiegato il Governatore - due delibere: con la prima abbiamo ripianato le perdite accumulate nell´ultimo anno e mezzo, con la seconda abbiamo varato il piano strategico della società che non era stato mai presentato. Sono due risposte che testimoniano della considerazione che abbiamo per questa importante struttura di gestione di parte dei sistemi informatici della Regione”. L’assessore degli Affari generali Ketty Corona ha precisato che con questi interventi si potrà procedere in settimana all’approvazione del bilancio di Sardegna It. Inoltre, ha ricordato che i lavoratori della società sono poco più di 200, di cui solo la metà a tempo indeterminato (gli altri sono consulenti o lavoratori a tempo determinato), l’assessore ha ribadito la volontà della Giunta di avere una società in grado di fornire un supporto altamente professionale nel cruciale settore dei servizi e sistemi informatici. “Con il via libera al Piano Strategico, abbiamo ora posto la società nelle condizioni di essere pienamente operativa e sfruttare quindi le sue potenzialità . A questo punto è evidente - ha concluso l’assessore - che solleciteremo anche la massima attenzione ai conti perché riteniamo essenziale in una Pubblica Amministrazione programmare le risorse sulla base degli obiettivi, senza attingere a fondi destinati ad altri progetti o programmi”. . |
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E-GOVERNMENT FVG: APPROVATO ACCORDO QUADRO INTERREGIONALE |
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Trieste, 15 ott - La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, su proposta dell´assessore all´Organizzazione, Personale e Sistemi informativi, Andrea Garlatti, ha approvato lo schema di "Accordo Quadro di cooperazione interregionale permanente per lo sviluppo di iniziative volte al rafforzamento della società dell´informazione e dell´e-government", delegando lo stesso assessore Garlatti alla sua stipula. L´accordo tra la Regione e il Centro Interregionale dei Sistemi Informativi, Statistici e Geografici (Cisis) ha come finalità la cooperazione interregionale orientata ad avviare azioni cooperative nell´ottica dell´economia, della riduzione dei costi, dei tempi di attuazione e del miglioramento nell´ambito di azioni infrastrutturali, azioni applicative trasversali o abilitanti, azioni settoriali o di dominio, azioni di cooperazione e-governance. Altre azioni potranno essere individuate e concordate nel tempo. La durata dell´Accordo quadro è fissata in 5 anni. . |
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"TRENTINO TECHNOLOGY TOUR" LE IMPRESE INFORMATICHE A CONFRONTO CON PARTNERS INTERNAZIONALI A FEBBRAIO GLI "STATI GENERALI DELL´INFORMATICA" |
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Trento, 19 ottobre 2009 - Il sistema dell´alta formazione e della ricerca trentino - con le imprese nate in questi anni e operanti nel settore delle tecnologie della comunicazione e informazione - a confronto con potenziali partner e investitori nazionali e internazionali. Questo in breve sintesi il "Trentino Technology Tour", tenutosi fra il 15 e 16 ottobre a Trento: un incontro tra 25 start up trentine e 30 venture capitalist europei, per sondare il reciproco interesse e valutare possibili collaborazioni. L’incontro, patrocinato dalla Provincia autonoma di Trento, è stato organizzato dalla società Europe Unlimited, coordinata da William Stevens, per oltre 10 anni segretario della European Venture Capital Association. Ieri sera al Mart i saluti del presidente della Provincia autonoma Lorenzo Dellai, per il quale "in un momento di crisi come questo che stiamo attraversando abbiamo bisogno di guardare con speranza e fiducia al mondo della scienza e della ricerca, consapevoli del ruolo che esso riveste per lo sviluppo futuro. " Due gli annunci di Dellai: l´organizzazione, a febbraio, degli "stati generali dell´informatica trentina", occasione per confrontarsi anche con le misure da assumere per valorizzare le imprese del settore; e poi la conferma, probabilmente entro dicembre, del ruolo che il Trentino giocherà all´interno della cordata che sta facendo nascere l´Istituto europeo di tecnologia, realtà internazionali alla quale faranno capo una serie di poli di eccellenza nel settore dell´Ict (tecnologie dell´informazione e comunicazione), fra cui appunto il sistema-Trentino. L´evento si è aperto nell´aula Kessler di Sociologia con i saluti di William Stevens e di Fernando Guarino, dirigente del Servizio università e ricerca della Provincia. Sul palco anche il direttore dell´Irst-fbk Paolo Traverso, il project manager di informatica Trentina Isabella Bressan, il vicedirettore di Trentino Sviluppo Mauro Casotto. A seguire le relazioni dei manager degli istituti finanziari (italiani e stranieri) venuti ad incontrare le imprese trentine, realtà del calibro di Cisco, Microsoft, Ibm, Atlate ventures (Intesa San Paolo), Ericcson, Aifi Italia, e molte altre. "Questo ´Trentino Technology Tour´ non è un mercato - ha detto Guarino in apertura dei lavori - perché l´obiettivo non è vendere, è condividere un percorso. Il Trentino, ormai da diversi decenni, ha puntato molto nella creazione di realtà di eccellenza nel campo della ricerca, con particolare riguardo alle tecnologie dell´informazione e comunicazione. Abbiamo raggiunto risultati importanti, testimoniati anche dalla nascita di diverse imprese, che abbiamo invitato a confrontarsi qui con potenziali investitori italiani e stranieri e con partner industriali. " Gli sponsor dell´evento sono Createnet, Fbk, Informatica Trentina, Trentino Sviluppo e l´Università degli studi di Trento. Ogni sponsor ha selezionato alcune start up nel settore delle tecnologie dell´informazione. Il 14 luglio scorso un team di venture capitalist (investitori che lavorano i "capitali di rischio", investiti cioè in aziende nascenti, scommettendo sulla bontà dell´idea e sulle prospettive di sviluppo future, all´origine della fortuna di tante giovani realtà imprenditoriali soprattutto negli Usa, proprio nel campo dell´Ict), aveva ascoltato e commentato le presentazioni delle aziende selezionate. Sulla base dei commenti, alcune start ups si sono ritirate, altre hanno modificato strategie e modalità comunicazione per arrivare preparate all´incontro di questi giorni. Incontro che rappresenta allo stato attuale un unicum in Italia e che è andato probabilmente al di là delle aspettative degli stessi organizzatori, come si è visto anche ieri sera durante un momento conviviale al Mart. Il presidente Dellai, nel portare i suoi saluti, ha sottolineato l´importanza degli sforzi fatti in questi anni per caratterizzare il Trentino come un grande laboratorio. "Stiamo ultimando una rete capillare in fibra ottica lunga in totale 800 chilometri, al servizio dei cittadini, delle imprese e anche del sistema della ricerca. Dentro a questo disegno un ruolo importante è anche quello svolto da Informatica Trentina, che oggi si configura a tutti gli effetti come un´agenzia al servizio di tutto il settore privato. " Informatica Trentina è appunto uno dei soggetti che ha creduto fin dall´inizio in questa iniziativa, in stretta collaborazione con le quattro associazioni di categoria (Cooperazione, Artigianato, Commercio, Industria) con cui ha attivato da qualche anno un network nel comparto Ict, con l’obbiettivo di divenire sempre più strumento di innovazione e di contribuire a valorizzare le migliori competenze ed esperienze presenti su questo territorio. . |
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COMPLETATA LA STABILIZZAZIONE DEI PRECARI DI DATASIEL NEGLI ULTIMI DUE ANNI STABILIZZATI 113 LAVORATORI |
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Genova, 19 Ottobre 2009 - Datasiel, la società di informatica in house della Regione Liguria, ha completato il percorso di stabilizzazione del precariato. Ultimo passo lo scorso 23 settembre, quando Datasiel e le organizzazioni sindacali liguri Fim, Fiom e Uilm hanno firmato un accordo che ha visto la stabilizzazione definitiva di 72 lavoratori. Con quest´ultimo e più recente accordo il personale stabilizzato nell´ultimo biennio risulta pertanto di 113 unità, operazione ampiamente coperta da una riduzione dei costi strutturali. Il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando ha espresso grande soddisfazione per lo sviluppo di un progetto di stabilizzazione del precariato "che è stato fin dall´inizio un obiettivo strategico del nostro programma di governo. Con questo accordo e con la legge regionale per i precari della ricerca il settore pubblico regionale ha raggiunto quasi integralmente i suoi obiettivi. Ora tocca al settore privato, a disposizione del quale la Regione ha messo ingenti risorse per l´occupazione stabile. " Soddisfatto anche il presidente di Datasiel, Roberto Quber: "Il percorso di stabilizzazione iniziato a fine 2006 e che finalmente si è concluso, è motivo di grande soddisfazione per il nostro azionista, la Regione Liguria e ovviamente per noi di Datasiel". "Un percorso che si è potuto concludere positivamente perseguendo due obiettivi", spiega l´assessore regionale all´informatica G. B. Pittaluga. "Primo aggiunge Pittaluga- il consolidamento del fatturato di Datasiel dopo la legge Bersani. Tale consolidamento è stato possibile grazie alla legge regionale 42/2006. Questa, infatti, istitutuisce il, Siir- Sistema integrato informativo regionale. Grazie a ciò la Regione Liguria e tutti i suoi enti strumentali utilizzano una unica azienda di informatica. Secondo obiettivo: l´eliminazione del precariato che in questo caso ha significato il riconoscimento dell´importanza delle relazioni di lungo periodo tra azienda e lavoratori come strumento per accrescere la professionalità dei dipendenti e dunque l´efficienza dell´azienda". Solo a titolo di esempio, grazie anche alle sue risorse umane (di cui il 56% laureati), Datasiel ha fornito alla Regione Liguria il supporto qualitativo necessario per ottenere finanziamenti europei e ministeriali e per diventare capofila tecnologica di numerosi progetti multiregionali, ha dotato il territorio ligure già nei primi mesi del 2006 e con investimenti congrui alle esigenze del sistema regionale di cui fa parte, di una Server Farm all´avanguardia, prevedendo e precedendo l´evoluzione del mercato che, solo ora, sta puntando sui Data Center High Tech. L´azienda informatica regionale ha realizzato molteplici sistemi informativi ed applicazioni informatiche pienamente integrate per supportare la sinergia interna ed esterna del sistema regionale. Fra questi Cup, Sportello Unico Polifunzionale, Anagrafe sanitaria regionale, Bollo auto, Sistema Informativo del Lavoro, Protocollo Informatico, Firma Digitale. Grazie alle metodologie di sviluppo software innovative seguite, Datasiel Spa è stata scelta dall´Università di Genova come partner tecnologico di eccellenza nella creazione di laboratori congiunti con i dipartimenti Dibe e Dist della Facoltà di Ingegneria. . |
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UNIVERSITA´: LIGHTNET RETE DI OLTRE 300 KM DI FIBRE OTTICHE IN GRADO DI COLLEGARE TUTTE LE SEDI DEGLI ISTITUTI COINVOLTI DAL PROGETTO. |
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Trieste, 19 ottobre 2009 - E´ stato presentato ufficialmente il 15 ottobre all´Università di Trieste, dal rettore Francesco Peroni e dai partner che l´hanno realizzato, "Lightnet", rete di oltre 300 km di fibre ottiche in grado di collegare tutte le sedi degli istituti coinvolti dal progetto. Conservatorio Giuseppe Tartini, Consorzio Area di Ricerca, Consortium Garr (Ente gestore della rete di ricerca nazionale) Associazione Globo, Ictp (Centro internazionale di fisica teorica), Inaf (Istituto nazionale di Astrofisica), Ismar (Istituto di scienze marine), Ogs (Istituto nazionale di oceanografia e geofisica), Sincrotrone Trieste e Sissa saranno così collegati "da un sistema di prospettiva - ha dichiarato l´assessore regionale all´Università e Ricerca Alessia Rosolen - che ha tutti i presupposti per diventare un volano importante per il nostro territorio". L´assessore ha sottolineato l´importanza della collaborazione che, a partire dalla raccolta dei finanziamenti necessari, è stata avviata dagli Enti di ricerca e alta formazione di Trieste attorno a questo progetto. Un´iniziativa che, ha detto, "valorizza il capitale umano, dà sostegno alla ricerca e consente l´interazione, attuando ciò che anche l´Amministrazione regionale sta cercando di fare attraverso il coordinamento degli Enti di ricerca del Friuli Venezia Giulia". Costata 1,400 milioni euro, Lightnet è una infrastruttura avanzata di telecomunicazione che permette di trasmettere in diretta fino a 50 operazioni chirurgiche, consultare un´intera biblioteca, controllare in remoto strumentazioni scientifiche come telescopi e calcolatori, rendere possibili gli interventi di telemedicina. A novembre, ha confermato Peroni, il collegamento attraverso Lightnet, piattaforma configurabile dagli utenti secondo le rispettive necessità, si espanderà a livello europeo a partire dalla Slovenia, dal momento che le fibre ottiche raggiungono il confine di Stato nei pressi dell´Autoporto di Fernetti e agganciano direttamente il sistema giuliano alla rete accademica e della ricerca slovena (Arnes), in linea con la strategia di sviluppo del Garr. Rosolen ha confermato che il passo successivo dopo il collegamento degli Enti di ricerca sarà sviluppare l´interazione al resto del territorio regionale in modo da consentirne la connessione a livello nazionale e transnazionale. Anche in questo caso l´obiettivo, ha confermato l´assessore, è dare un ulteriore contributo alla capacità del mondo della scienza e della ricerca del Friuli Venezia di sviluppare la sua competitività "non solo al suo interno, come troppo spesso è avvenuto, ma anche al suo esterno". . |
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BEI INVITA A PRESENTARE PROPOSTE PER IL PROGRAMMA DI PATROCINIO DELLA RICERCA UNIVERSITARIA |
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Francoforte, 19 ottobre 2009 - La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha pubblicato un invito a presentare proposte per il programma di patrocinio della ricerca universitaria (Eiburs). Eiburs offre borse di studio a centri di ricerca universitari impegnati in filoni o temi di ricerca disignificativo interesse per la Banca. Con una dotazione complessiva di 100 000 Eur all´anno per un periodo di tre anni, le borse di studio sono assegnate, tramite una procedura selettiva, a facoltà o ad istituti diricerca universitari dei paesi dell´Ue, dei paesi aderenti e in via di adesione, che presentano un comprovato «know-how» in ambiti d´interesse prescelti da parte della Bei. Per l’anno accademico 2009/2010 il programma Eiburs ha stabilito il nuovo filone di ricerca "Fondi di sviluppo urbano in Europa: opportunità, strutture, operazioni". La proposta valida sarà costituita da una varietà di risultati, tra cui studi diricerca, organizzazione di corsi e seminari, attività di messa in rete, diffusione dei risultati ecc. Per ulteriori informazioni su Eiburs, visitare: http://www. Eib. Org/universities Osservazioni: Il termine per la presentazione . . |
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NASCE LA SCUOLA DI GOVERNO DEL TERRITORIO E DEL PAESAGGIO SARÀ TRENTINO SCHOOL OF MANAGEMENT A GARANTIRNE LA GESTIONE |
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Trento, 19 ottobre 2009 - Su proposta dell´assessore all´Urbanistica Mauro Gilmozzi, nella seduta di giunta del 16 ottobre con una delibera che affida l´istituzione e la gestione alla Trentino School of Management, è nata la Scuola di governo del territorio e del paesaggio. Prevista dalla riforma urbanistica e dal terzo Piano urbanistico della storia dell´Autonomia, la Scuola di formazione, educazione e aggiornamento ha come obiettivo quello di promuovere e diffondere una vera cultura del paesaggio, elemento costitutivo dell´identità e della tradizione trentina e componente essenziale di una pianificazione che vede paesaggio, territorio e sviluppo in equilibrata relazione. La Scuola di governo del territorio e del paesaggio accompagna i cambiamenti che interessano l´intero territorio provinciale. Rivolta alla formazione del personale di tutte le comunità locali, la Scuola, promuove e realizza iniziative formative in materia di governo del territorio e fornisce supporto a Comuni e Comunità per l´attuazione della Riforma istituzionale. Con un investimento di 450. 000 euro (spesa complessiva per l´istituzione e per la gestione 2009 della scuola) la Provincia autonoma di Trento investe sulla formazione di amministratori, tecnici e liberi professionisti per dare piena attuazione alle nuove leggi di pianificazione urbanistica (n. 1 del marzo 2008 - pianificazione urbanistica e governo del territorio e la n. 5 del maggio 2008 - approvazione del nuovo Piano urbanistico provinciale) e di riforma istituzionale (legge n. 3 del 16 giugno 2006). La costituzione e la gestione della Scuola di governo del territorio e del paesaggio è stata affidata alla Trentino School of Management con una convenzione sottoscritta da Provincia autonoma e da T. S. M. La società si impegna a perseguire i seguenti obiettivi formativi: - promuovere e realizzare iniziative formative in materia di governo del territorio con particolare attenzione a: al marketing territoriale, come metodo ed obiettivo della pianificazione; alla valutazione strategica dei piani, come esercizio di responsabilità e strumento di partecipazione; all’applicazione alla pianificazione della tecnica di misurazione della “carring capacity”; alla formazione di figure professionali innovative in materia di governo del territorio, come ad esempio quella dei “facilitatori” come tramite tecnico fra la Provincia e i territori, al fine di agevolare le decisioni delle Comunità di valle e dei Comuni; alla formazione di supporto e servizio del Patrimonio mondiale Unesco-dolomiti secondo le indicazioni della Provincia autonoma di Trento e/o delle istituzioni partecipanti al procedimento di candidatura o all’organismo previsto per la gestione del bene; - promuovere e realizzare iniziative formative dirette al personale che fornirà supporto a comuni e comunità nel corso dell’attuazione della riforma istituzionale . |
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ELEZIONI DEI RAPPRESENTANTI NEGLI ORGANI DI GOVERNO DELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA |
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Pavia, 19 ottobre 2009 - A seguito delle votazioni dei rappresentanti nei Consigli di Facoltà e nel Consiglio d´Amministrazione dell´Università degli Studi di Pavia, il Presidente del Comitato Elettorale, prof. Francesco Ciro Rampulla, alle ore 13,00 del giorno 15 ottobre 2009, proclama eletti per il triennio accademico 2009/2012: Nel Consiglio Di Amministrazione Dell’universita’ - Quali Rappresentanti Dei Professori Di I^ Fascia: 1. Belvedere Andrea, 2. Danese Giovanni , 3. Cordini Giovanni, 4. Guizzetti Giorgio, 5. Fogari Roberto . Quali Rappresentanti Dei Professori Di Ii^ Fascia: 1. Majocchi Antonio, 2. Valentini Giovanna, 3. Marzuoli Annalisa, 4. Scevola Daniele , 5. Racchi Marco. Quali Rappresentanti Dei Ricercatori Ed Assistenti Del Ruolo Ad Esaurimento: 1. Taglietti Angelo Maria, 2. Bardoni Anna Maria, 3. Brusotti Gloria. Quali Rappresentanti Del Personale Tecnico-amministrativo: 1. Indelicato Rosaria Maria, 2. Chiari Patrizia, 3. Nassi Paolo. Quali Rappresentanti Dei Ricercatori Confermati E Degli Assistenti Del Ruolo Ad Esaurimento Nel Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia: 1. Isella Silvia Clelia, 2. Morini Luigina, 3. Conte Alberto, 4. Fiaschini Fabrizio, 5. Polimeni Giuseppe, 6. Rodondi Raffaella, 7. Lavezzi Gianfranca, 8. Modena Giovanna, 9. Campiglio Paolo, 10. Mazzilli Maria Teresa, 11. Sacchi Maria Pia, 12. Visioli Monica, 13. Gini Vincenza, 14. Bragone Maria Cristina, 15. Francini Marusca, 16. Roma Elisa, 17. Cotta Ramusino Elena, 18. Fortunati Vittorio, 19. Canavesi Angelo, 20. Caiani Guglielmino, 21. Canobbio Alberto, 22. Carsana Chiara, 23. Freddi Maria, 24. Jezek Elisabetta, 25. Raina Giampiera, 26. Vanzago Luca, 27. Cospito Giuseppe, 28. Forzatti Giovanna, 29. Gibelli Dario, 30. Crotti Renata, 31. Jucci Elio, 32. Troso Cristina, 33. Pogatschnig Marcella. Nel Consiglio della Facoltà di Medicina e chirurgia: 1. Bardoni Anna Maria, 2. Micheletti Piero, 3. Rindi Simonetta , 4. Salvini Roberta, 5. Villani Simona, 6. Polimeni Mariarosa, 7. Visai Livia , 8. Cena Hellas, 9. Canepari Monica, 10. D’antona Giuseppe, 11. Debiaggi Maurizia, 12. Laforenza Umberto, 13. Migliavacca Roberta, 14. Montagna Paolo Maria, 15. Orsolini Paolo, 16. Castellazzi Anna Maria, 17. Feletti Fausto, 18. Forlino Antonella, 19. Maccarini Laura, 20. Minelli Antonella , 21. Rossi Miriam, 22. Vairetti Maria Pia, 23. Cazzalini Ornella, 24. Dellabianca Antonio , 25. Garagiola Maria Grazia, 26. Gatti Giuliana , 27. Gregotti Cesarina, 28. Icaro Cornaglia Antonia, 29. Marchetti Roberto, 30. Pellegrino Maria Antonietta, 31. Previderè Carlo, 32. Savio Monica , 33. Turconi Giovanna, 34. Zara Francesca, 35. Alessiani Mario, 36. Di Nucci Amalia, 37. Furiosi Giovanni, 38. Gallotti Maria Cristina, 39. Giroletti Elio, 40. Laddomada Maria Stella, 41. Nappi Rossella, 42. Riva Federica, 43. Corsico Angelo Guido, 44. Fioravanti Marisa , 45. Sampaolesi Maurilio, 46. Antonaci Fabio , 47. Costa Alfredo, 48. Manfrin Marco Lucio, 49. Pucci Ennio, 50. Casasco Marco, 51. Ciccocioppo Rachele, 52. Nicoletti Giovanni, 53. Peloso Gabriella , 54. Piazza Fausta Paola, 55. Ballarini Francesca, 56. Milano Giovanni, 57. Vitale Marina Consuelo, 58. Montagna Daniela, 59. Meroni Valeria, 60. Pecci Alessandro, 61. Previtali Mario, 62. Spanu Giovanni, 63. Tassorelli Cristina , 64. Adinolfi Daniela , 65. Biagi Federico, 66. Brunetti Enrico, 67. La Rosa Antonio Luigi, 68. Monzillo Vincenzina, 69. Noris Patrizia , 70. Bruno Raffaele , 71. Mojoli Francesco , 72. Cavagna Lorenzo, 73. Di Sabatino Antonio, 74. Fassina Giovanni, 75. Magri Flavia, 76. Merlati Giuseppe, 77. Mugellini Amedeo 78. Passamonti Francesco, 79. Vezzoni Franco. Nel Consiglio della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali: 1. Galinetto Pietro, 2. Taglietti Angelo Maria, 3. Frediani Paola , 4. Pernazza Ludovico, 5. Zema Michele, 6. Bassetti Federico, 7. Biesuz Raffaela, 8. Tarantino Serena, 9. Maglia Filippo, 10. Ronchi Luigi Ausonio, 11. Pasini Dario, 12. Alberti Giancarla, 13. Amendola Valeria, 14. Pratelli Aldo, 15. Capelli Enrica , 16. Monzani Enrico, 17. Antonini Samuele, 18. Callegari Athos Maria , 19. Pallavicini Piersandro, 20. Mancin Nicoletta, 21. Meisina Claudia , 22. Negri Matteo, 23. Pilla Giorgio, 24. Sacchi Elisa, 25. Zucca Francesco, 26. Casagrande Cinzia, 27. Della Croce Lucia, 28. Pulvirenti Ada , 29. Rebay Gisella, 30. Sturini Michela, 31. Canonaco Alberto, 32. Carbone Raffaella, 33. Torre Paola, 34. Capsoni Doretta, 35. Ceriani Andrea , 36. Introzzi Gianluca , 37. Riccardi Cristina, 38. Salvarani Francesco, 39. Bini Marcella, 40. Curti Daniela, 41. Dossena Maurizia, 42. Magistretti Jacopo, 43. Biella Gerardo Rosario , 44. Calvio Cinzia, 45. Altieri Saverio, 46. Balestrazzi Alma, 47. Botta Laura , 48. Bottone Maria Grazia, 49. Comincini Sergio, 50. De Bari Antonio, 51. Falomo Bernarduzzi Lidia, 52. Galli Matteo, 53. Giulotto Enrico Virgilio, 54. Milano Anna, 55. Seppi Claudio , 56. Vitulo Paolo, 57. Bellani Vittorio, 58. Bondioli Cristiana, 59. Guglieminetti Maria Lidia, 60. Lambiase Simonetta, 61. Minetti Giampaolo, 62. Tosi Solveig , 63. Attolini Carmen , 64. Boca Gianluigi, 65. Brusoni Maura, 66. Marzatico Fulvio, 67. Fenoglio Carla, 68. Prigioni Claudio, 69. Quadrelli Paolo , 70. Salmistraro Franco , 71. Savino Elena , 72. Sconfietti Renato Luigi. Nel Consiglio della Facoltà di Farmacia: 1. Ubiali Daniela, 2. Brusotti Gloria, 3. Calleri Enrica, 4. Pascale Alessia Angela, 5. Daglia Maria , 6. Perugini Paola, 7. Preda Stefania, 8. Perin Paola, 9. Boselli Cinzia, 10. Bruni Giovanna, 11. Di Giacomo Marcello, 12. Lanza Enrica, 13. Paolillo Mayra, 14. Torre Maria Luisa, 15. Barbieri Annalisa, 16. Patrini Maddalena, 17. Santagostino Barbone Mariagrazia . Nel Consiglio della Facoltà di Scienze Politiche: 1. Roda Marica, 2. Zatti Andrea, 3. Arisi Rota Arianna, 4. Barbieri Cristina , 5. Musso Franco, 6. Paramithiotti Giovanni, 7. Spalla Flavio, 8. Battegazzorre Francesco , 9. Bordone Sandro, 10. Clementi Marco, 11. Gerzeli Simone Antonio Giuseppe, 12. Porqueddu Chiara Maria, 13. Zaccaria Massimo, 14. Baresi Maurizia, 15. Dossoni Mario, 16. Tanturri Maria Letizia, 17. Tronconi Livio Pietro, 18. Vaira Massimiliano. Quali Rappresentanti Del Personale Tecnico Amministrativo Nei Consigli Di Facolta’: Nel Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza Anselmi Elisabetta, Nel Consiglio della Facoltà di Scienze Politiche Bernuzzi Giampiera, Nel Consiglio della Facoltà di Economia Simari Fabio, Nel Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia Bolzoni Orietta, Nel Consiglio della Facoltà di Medicina e chirurgia Sacchi Laura, Nel Consiglio della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali Vicini Angelo, Nel Consiglio della Facoltà di Farmacia Marrubini Bouland Giorgio Carlo, Nel Consiglio della Facoltà di Ingegneria De Donno Pietro, Nel Consiglio della Facoltà di Musicologia Denti Fiorella. Eventuali ricorsi contro il proclama debbono essere presentati al Comitato elettorale presso l’Ufficio Archivio e Protocollo – via Mentana n. 4 – entro e non oltre le ore 16:00 del giorno 19 ottobre 2009, escludendo le giornate di sabato e domenica, giornate di chiusura degli uffici. Il Presidente del Comitato Elettorale Prof. Francesco Ciro Rampulla . |
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OPERA UNIVERSITARIA: ASSEGNATE RISORSE PER PRESTITI E BORSE DI STUDIO SU PROPOSTA DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO LORENZO DELLAI
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Trento, 19 ottobre 2009 - Su proposta del Presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, la Giunta provinciale ha approvato una delibera che prevede l´assegnazione all´Ente Opera Universitaria di 2. 858. 600 euro finalizzati alla concessione di prestiti d´onore e borse di studio per l´anno accademico 2008/2009. Il prestito d´onore è una forma speciale di finanziamento che offre condizioni particolarmente agevolate e senza necessità di presentare garanzie reali o personali di terzi. Nella seduta del 16 ottobre la Giunta ha approvato anche una delibera, sempre su proposta del presidente Dellai, che prevede l´assegnazione all´Opera Universitaria di Trento di 76. 620 euro per la copertura dei costi derivanti per l´anno 2009 dalla definizione della contrattazione relativa al biennio 2008-2009. . |
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VIA AL NUOVO CORSO-CONCORSO PER DIRIGENTI SCOLASTICI LA GIUNTA PROVINCIALE TRENTINA APPROVA LA DELIBERA |
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Trento, 19 ottobre 2009 - La Giunta provinciale ha approvato il 19 ottobre la delibera proposta dall’assessore Marta Dalmaso contenente il bando del corso-concorso per il reclutamento di dirigenti delle istituzioni scolastiche e formative provinciali. Si tratta dell´atteso corso-concorso per reclutare i nuovi dirigenti scolastici per la scuola trentina, secondo le indicazioni della Legge provinciale n. 5/2006 e del successivo Regolamento applicativo pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Trentino-alto Adige del 15 settembre 2009. Molte le novità rispetto al precedente Bando. Corso-concorso per il reclutamento di dirigenti scolastici per le scuole a carattere statale della Provincia di Trento. Domande e termini di scadenza. Il bando verrà pubblicato nei prossimi giorni sul Bollettino Ufficiale della Regione Trentino-alto Adige e da quel giorno decorre il termine di trenta giorni per la presentazione delle domande di ammissione al corso concorso. Numero di posti. Il corso-concorso recluterà i dirigenti scolastici provinciali. Il numero dei posti messi a concorso è di 25 (venticinque) posti complessivi. Durata corso-concorso. Il termine per la conclusione del corso-concorso è stato previsto, salvo proroga motivata, entro il termine di diciotto mesi dalla data di scadenza del termine per la presentazione delle domande di partecipazione al corso-concorso. Il responsabile di tutto il procedimento è il direttore dell’Ufficio concorsi, assunzioni e contenzioso del Servizio per la gestione delle risorse umane della scuola e della formazione. Chi può partecipare. Il personale docente in servizio a tempo indeterminato in possesso di diploma di laurea almeno quadriennale, che ha maturato almeno sette anni di servizio effettivo, anche a tempo determinato, nelle scuole statali o provinciali di istruzione e formazione professionale. Non sono più richiesti, perciò, sette anni di servizio di ruolo (a tempo indeterminato), ma è sufficiente essere sì di ruolo al momento della presentazione della domanda di partecipazione, ma avendo maturato almeno sette anni di servizio effettivo anche a tempo determinato. Questo, per favorire la partecipazione anche di insegnanti più giovani. Selezione per titoli e graduatoria. Prima del corso-concorso ci sarà una selezione per titoli di coloro che faranno domanda di partecipazione, da parte del Servizio per la Gestione delle risorse umane della scuola e della formazione, che valuterà i titoli culturali, professionali e di servizio, indicati nell’apposita tabella di valutazione. Vengono considerati utili i titoli acquisiti entro il 31 agosto 2009. Dopo la selezione, il dirigente del Servizio per la gestione delle risorse umane della scuola e della formazione approva la graduatoria indicando i nominativi dei 250 (duecentocinquanta) candidati ammessi a sostenere la prova di preselezione. Le fasi successive del corso–concorso sono gestite da un’apposita commissione esaminatrice. Prove di preselezione ed ammissione. La prova di preselezione consta di un test a risposta multipla e di un colloquio individuale da svolgersi anche tramite strumenti di tipo autodiagnostico. Ai fini del colloquio individuale il candidato presenta, a pena di esclusione dal corso-concorso, il proprio portfolio professionale. I dirigente del Servizio per la gestione delle risorse umane della scuola e della formazione approva poi la graduatoria indicando i 100 nominativi dei candidati ammessi alla fase successiva del concorso. Il concorso di ammissione consiste in una prova scritta e in una prova orale. Dopo questo ulteriore passaggio verrà approvata la graduatoria con l’elenco degli ammessi al periodo di tirocinio formativo in numero non superiore a 30 (trenta) candidati. Il periodo di tirocinio formativo e l’esame finale. Il periodo di tirocinio formativo, che ha durata non inferiore a due mesi, si articola in 300 ore complessive ripartite in 180 ore di attività di formazione e 120 ore di tirocinio in situazione. Al termine del periodo di tirocinio formativo, i candidati svolgono l’esame finale davanti alla commissione esaminatrice, con una prova scritta e una prova orale. La valutazione dell’esame finale è espressa in centesimi. Graduatorie e assunzione in servizio. Ultimati i lavori concorsuali, la commissione forma la graduatoria di merito e quindi ci sarà la declaratoria dei 25 vincitori del corso-concorso. La graduatoria è valida per un periodo di tre anni. La delibera completa con l´allegato sul corso-concorso dei dirigenti scolastici si può consultare da martedì 20 ottobre 2009 su www. Vivoscuola. It. . |
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CONCORSO PER ASSISTENTE AMMINISTRATIVO SCOLASTICO LA GIUNTA PROVINCIALE DEL TRENTINO APPROVA LA DELIBERA |
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Trento, 19 ottobre 2009 - Su proposta dell’assessore provinciale all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, la Giunta ha approvato il 16 ottobre il bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, per assunzioni con contratto a tempo indeterminato e determinato di personale della figura professionale di assistente amministrativo scolastico, categoria c, delle Istituzioni scolastiche e degli Istituti di formazione professionale della Provincia Autonoma di Trento. La delibera riguarda l’approvazione del bando di concorso pubblico per assunzioni a tempo indeterminato e determinato nella figura professionale di assistente amministrativo scolastico (categoria C). Possono accedere i soggetti in possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado, che consenta l´accesso agli studi universitari. La durata della graduatoria riguarda il quadriennio scolastico successivo all´anno scolastico di approvazione della graduatoria definitiva degli idonei. Il testo integrale della delibera si può consultare e scaricare da martedì 20 ottobre 2009 sul portale della scuola trentina: www. Vivoscuola. It . |
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TRENTO: CONVENZIONE CON IL CONI PER L’EDUCAZIONE MOTORIA A SCUOLA |
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Trento, 16 ottobre 2009 - La Giunta ha approvato, il 16 ottobre la delibera, proposta dall’assessore provinciale all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, riguardo alla convenzione tra Provincia autonoma di Trento e il Coni - Comitato provinciale di Trento, per l´attuazione del progetto di educazione motoria nella scuola primaria. Con la delibera viene rinnovata la Convenzione tra la Provincia ed il Comitato provinciale di Trento Coni per il progetto di educazione motoria volto alla promozione di interventi di miglioramento dello sport nella scuola primaria. Un progetto che è in atto ormai da anni, ma che ora viene legato anche alle indicazioni dei Piani di Studio provinciali per il primo ciclo ed al progetto educativo sperimentale, sempre nella scuola primaria, per migliorare la proposta rivolta agli studenti. La spesa prevista è di 276 mila euro. Da martedì 20 ottobre 2009 la delibera con i relativi allegati sarà resa disponibile nella versione integrale sul portale della scuola trentina www. Vivoscuola. It - . |
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RAPPORTO I GIOVANI ADOLESCENTI IN UMBRIA UN VOLUME PER CONOSCERE E LANCIARE POLITICHE DEL BENESSERE” |
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Perugia, 19 ottobre 2009 - Hanno come riferimento primario la famiglia, vivono in una società multietnica, sono sempre più “interattivi”, nel loro percorso di vita sono condizionati da diseguaglianze e gerarchie sociali molto forti, tendono a fare affidamento sulla rete sociale piuttosto che sulle proprie capacità, le ragazze avvertono con più forza rispetto ai maschi gli indici del disagio giovanile, si interessano poco di politica e se lo fanno si dichiarano di destra, cercano sempre di più un supporto nei servizi di mediazione psicologica. Sono veramente tante le sfaccettature che contribuiscono al tratteggio dei giovani umbri attraverso il rapporto “I giovani adolescenti in Umbria”, presentato oggi a Perugia. Lo studio è stato svolto da un ampio team di studiosi sulla base di un questionario somministrato a 2mila giovani delle scuole medie superiori e dei corsi di formazione professionali, con lo scopo di indagare valori, stili di vita, condizione sociale e familiari, visioni del futuro e altro. Alla presentazione del lavoro erano presenti l’assessore regionale alle politiche sociali e giovanili, Damiano Stufara, il rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Francesco Bistoni, il presidente dell’Aur, Claudio Carnieri, il direttore dell’Aur, Anna Ascani. A concludere i lavori sarà la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti. “Il volume è frutto di mesi di lavoro accurato – ha detto l’assessore Stufara – basato su un campione ampio e rappresentativo che per la prima volta ci fornisce uno spaccato approfondito di una parte della popolazione. ‘I giovani adolescenti in Umbria’ non è una semplice opera di ricerca e lettura della società o di una parte di essa. Questo volume è un’indagine complessa che disvela e conferma sensazioni che ciascuno può nel tempo aver maturato e contemporaneamente stupisce chi vorrà fruire di questo lavoro, per indicazioni sin qui non adeguatamente rilevate e analisi inedite su percorsi di scavo mai intrapresi. E’ un pugno nello stomaco a chi si accontenta dei propri stereotipi e a chi pensa di conoscere i tratti dei giovani e delle giovani dell’Umbria”. Nell’aprile 2008 la Regione Umbria ha sottoscritto con il Governo un Accordo di programma quadro attraverso il quale sono state avviate azioni su più livelli. “Lo strumento dell’Apq è stato la leva con la quale tentare di scoperchiare una realtà, quella appunto dei giovani adolescenti in Umbria, per guardarci dentro – ha detto l’assessore - Questa ricerca, prevista e finanziata dall’accordo sopra citato, rappresenta la traduzione di una volontà politica e di una necessità: la volontà di lanciare politiche di benessere per i giovani umbri, di cui sono testimonianza le Linee di indirizzo sull’asse strategico della promozione del benessere delle giovani generazioni e l’Azione di sistema nell’area della prevenzione sociale, approvate nei mesi scorsi dalla Giunta Regionale”. Per l’assessore “nella iper-complessità della società contemporanea, trovare una modalità di approfondimento e di risposta ai bisogni ed alle problematiche di una fondamentale fascia di cittadinanza, è senza dubbio un atto dovuto da chi si occupa di fornire gli strumenti per garantire i servizi indirizzando le politiche sociali e il welfare in generale verso una più attigua e congrua griglia di interventi, aderenti alle reali istanze ed esigenze dei giovani”. “I giovani hanno sempre, nella storia sociale e di ricerca, fatto da modello ineluttabile di studio, per fotografare il tempo, la contemporaneità. La non unicità della chiave interpretativa che emerge dalla complessità della ricerca induce a evidenziare un solo grande fattore “plasticamente” tangibile: l’Umbria è già multietnica. Affiorano nella ricerca i nuovi umbri (migranti di seconda generazione) con percentuali del 10 per cento tra gli studenti e del 30per cento tra chi frequenta corsi di formazione professionale. Un dato che ci parla di un processo epocale determinatosi in un tempo relativamente breve, che annuncia l’evoluzione e la contaminazione di culture, nuova comunicazione e nuovi linguaggi, quindi non più soltanto una risorsa per il lavoro e la produzione, ma per il richiamo al mondo che caratterizza la nostra Regione. Interessante il discorso della differenza di genere che emerge come dato più significativo e può indurre alla costruzione appunto di un modello sociale nella regione in funzione della qualità e quantità della libertà di donne e uomini”. Contenuti Dell’indagine Il presidente dell’Aur, Claudio Carnieri, ha spiegato in modo attento e dettagliato il senso della ricerca: “Si è trattato di un lavoro molto complesso – ha detto – che contiene un groviglio di piste con un’enorme massa di dati analitici ciascuno ricco di conseguenze e di valutazioni”. Molte le risposte e tanti gli spunti di lavoro: “Il primo dato che emerge – ha riferito il direttore dell’Aur – è che l’Umbria e già una realtà multietnica e che tutta la regione vive oggi in questa dinamica che richiama il mondo”. ”Le disuguaglianze e le gerarchie sociali appaiono molto forti e se ne trovano tracce fondamentali in tutti i percorsi di vita nei quali si formano i giovani, a partire dalla famiglia, alle scelte scolastiche, alle visioni del futuro, ai rapporti, modesti e critici, con la politica. Abbiamo trovato conferma anche di una vischiosità fino alla stazionarietà della mobilità sociale verso l’alto con dati che rivelano che l’universo giovanile tende a fare affidamento più sulle ‘reti’ che sulle proprie capacità. Tuttavia il dato più prezioso è offerto dal segno di genere. Le ragazze infatti, rivelano rivelano un incipit più profondo e complesso nella costruzione del proprio sè”. Tra gli interventi pubblici più richiesto dai giovani intervistati c’è quello della mediazione psicologica che “certamente – ha spiegato Carnieri – conoscono meno la complessità degli strumenti e quindi alludono ad una forma di aiuto”. Altra particolarità è che “in una regione di profondissime tradizioni di sinistra, di forte solidarismo laico e cattolico le ambizioni ad una relazionalità umana più ricca sembra essersi trasferito nei ceti più elevati e colti. La ricerca inoltre, ci trasmette in questa fase degli orientamenti di destra in controtendenza rispetto alle idee degli adulti”. Per quanto riguarda l’appartenenza familiare, l’istruzione e accesso al lavoro dal Rapporto emerge come in Umbria i giovani possano contare su una famiglia particolarmente solida ed in grado di sostenere i propri figli, mentre condividono con gli altri studenti italiani le difficoltà di una scuola a selezione precoce. Famiglie tradizionali, dunque, in cui i figli unici (solo 25 per cento degli intervistati) sono più una eccezione che una regola e le reti parentali sono solide e presenti. Famiglie che sembrano in grado di tenere un buon profilo educativo e relazionale anche in un contesto complesso come quello contemporaneo. In riferimento alla scuola, i percorsi di istruzione appaiono fortemente condizionati dalle appartenenze sociali e familiari e scontano il permanere delle rigidità strutturali del sistema formativo italiano. Tra i ragazzi dei licei solo il 25 per cento mostra percorsi accidentati, contro il 43 per cento dei ragazzi degli istituti tecnici, il 56 per cento dei ragazzi degli istituti professionali e il 72 per cento dei ragazzi della formazione professionale. Anche il lavoro, per i giovani umbri sembra rappresentare un luogo del presente e non solo del futuro. Moltissimi - 31 per cento dei liceali e 38,5 degli studenti degli istituti professionali - sono coloro che hanno alle spalle esperienze lavorative che consentono loro di guadagnare il denaro necessario per i propri consumi. Un accesso diffuso, quindi, ma frammentato e spesso poco professionalizzante che restituisce un’immagine del lavoro caratterizzata dall’instabilità e dalla fatica a far valere le regioni del merito. L’ultimo capitolo del rapporto è intitolato “adolescenti umbri, adolescenti italiani”. In pratica i dati dell’indagine sugli adolescenti umbri sono stati confrontati con quelli dell’ultima indagine nazionale Iard condotta nel 2004, dalla quale è stato ricavato il sottocampione di studenti frequentanti la scuola media superiore. Lo studio prende in esame anche la famiglia e la scuola: l’ultima indagine dall’Istituto Iard sulla condizione giovanile si sottolineava come la presenza di modelli educativi tolleranti e permissivi, l’ampia autonomia concessa ai figli e alle figlie e il ridotto controllo esercitato sul loro tempo libero fossero i tratti caratteristici delle famiglie italiane. In Umbria le cose non sono molto diverse. Da una parte lo scarso contributo alle faccende domestiche - i ragazzi umbri infatti sembra si occupino della casa prevalentemente per quanto riguarda la gestione degli apparecchi elettronici 62 per cento delle donne e 78,2 per cento dei ragazzi - dall’altra una libertà che se per alcuni versi sembra leggermente più limitata dal controllo genitoriale, per altri però si estende in campi, come quello della sessualità, che altrove rimangono tradizionalmente interdetti. Anche il vissuto scolastico dei giovani umbri sembra essere non molto dissimile da quello più generale delle altre regioni con qualche punta positiva in più: maggiormente soddisfatti (81,9 per cento degli umbri contro il 79 degli italiani) dei loro insegnanti e dell’esperienza scolastica in genere, mostrano una integrazione più compiuta negli ambiti istituzionali dove si realizza l’incontro tra le generazioni. La rappresentazione della coppia ideale sembra coincidere in gran parte con quella che emerge tra i giovani italiani, tuttavia è possibile osservare una tendenza locale ad enfatizzare i tratti generali: gli umbri di cui il 41,5 per cento degli intervistati ha già un ragazzo o una ragazza contro il 32,9 per cento di altre regioni, si dimostrano più idealisti e meno concreti di quanto già lo siano gli altri loro coetanei. Ma la maggiore astrattezza ed idealità nei rapporti sentimentali contrasta con il maggior disincanto e la maggiore strumentalità rivelata nelle opinioni legate all’ingresso nel mercato del lavoro ed anche con la più spiccata disponibilità dei genitori di agevolare i rapporti affettivi dei figli e delle figlie. Il 35 per cento dei ragzzi umbri per trovare lavoro conta sull’appoggio di familiari e persone influenti contro il 21,1 di altre regioni, mentre competenza e preparazione contano per il 34,4 per cento contro il 42,4 degli altri ragazzi italiani. Comunque i fenomeni osservati in Umbria sono gli stessi e le tendenze trasgressive non sono certo marginali dal punto di vista della loro incidenza sulla popolazione giovanile. Le regole di condotta individuale, ovvero la dimensione etica personale, si distanzia dalle attese che il mondo adulto ha nei confronti delle nuove generazioni. Ciò provoca un’ evidente maggiore propensione trasgressiva che si rivela in alcuni ambiti particolari come nei confronti dell’alcol, in particolare superalcolici (il 32 per cento degli umbri ne consuma almeno una volta la settimana contro il 14 per cento in Italia), che delle droghe. E’ confortevole osservare una buona propensione degli studenti umbri a frequentare associazioni, non dissimilmente da quanto avviene nel resto del paese ma in direzioni un po’ diverse. Ad esempio è assai più spiccata la tendenza a partecipare a società o gruppi sportivi (30,9 per cento degli umbri contro 19,2 degli coetanei di altre regioni) ed anche, seppur in modo estremamente contenuto data anche l’esiguità dei militanti, ad organizzazioni politiche, partiti o movimenti (8,2 dato regionale e 3,8 nazionale). Per contro minore è il coinvolgimento degli umbri in gruppi parrocchiali o religiosi, in gruppi musicali, in associazioni di volontariato sociale. L’orientamento politico sembra guardare a destra (36,9 per cento dei giovani umbri) in sintonia con alcuni sviluppi registrati nel nostro Paese. La fiducia nelle istituzioni in Italia appare nelle indagini Iard molto scarsa, quella mostrata dai giovani umbri sembrerebbe ancora più bassa: solo il 24,2 per cento ha fiducia negli amministratori del Comune in cui abitano contro il 31,6 a livello nazionale. . |
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RAPPORTO I GIOVANI ADOLESCENTI IN UMBRIA, PRESIDENTE LORENZETTI: “DA ISTITUZIONI MAGGIOR ATTENZIONE A DIRITTI DEI GIOVANI” |
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Perugia, 19 ottobre 2009 – “Sebbene da questa ricerca emerga come tra i giovani in Umbria reggano i valori fondamentali, essa ci mostra anche una realtà complessa dove non mancano punte preoccupanti di disagio. Ed è questo che deve principalmente interrogare noi, rappresentanti delle Istituzioni”. È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, intervenendo alla presentazione del rapporto “I giovani adolescenti in Umbria”. “È infatti compito della politica – ha detto - promuovere i diritti quotidiani dei ragazzi e delle ragazze, dei giovani e delle giovani, di fornire gli strumenti per valorizzare la loro personalità e di avvalersi del loro contributo nella formazione delle scelte e delle decisioni che li riguardano, sollecitando e favorendo tutte le opportunità che consentano di sviluppare il sentimento di un’etica civile condivisa. Il livello della qualità della vita delle ragazze e dei ragazzi, delle adolescenti e degli adolescenti, è un indicatore potente dello sviluppo di tutta la società. Investire con intelligenza sulle nuove generazioni significa costruire concretamente una società più sicura, più giusta, più capace e solidale”. “Ecco perché è essenziale – ha aggiunto la presidente Lorenzetti - che le istituzioni assumano un ruolo più attivo e di maggior attenzione, attraverso un pieno riconoscimento della loro soggettività e dei loro diritti adottando strategie che consentano il coordinamento delle azioni locali e l’acquisizione di competenze operative specifiche”. “In questo senso – ha proseguito - la capacità di coordinamento delle istituzioni ‘più vicine’ ai giovani gioca un ruolo decisivo; il criterio fondamentale è quello di ricostruire una politica degli adolescenti e dei giovani, non segmentata e parcellizzata, più vicina alla loro quotidianità e alla concretezza dei loro bisogni e ricondotta ad unità a partire dalla considerazione della vita come un ‘unicum’, scandito dalle varie fasi evolutive della crescita e formazione personale”. “Per questo – ha sottolineato - è necessario avviare un profondo mutamento nella cultura degli adulti, i quali, nel riconoscere effettivamente tale diritto, ne devono permettere il suo reale esercizio, assicurando che esso abbia una ricaduta nei diversi ambiti della vita di una città: questo significa in concreto potenziare ed integrare le offerte educative e culturali tra la scuola ed extrascuola offrendo una vasta gamma di opportunità d’incontro e di socializzazione per le giovani generazioni, sviluppando e qualificando gli spazi deputati a questi interventi”. “Dobbiamo tornare ad investire in progetti educativi – ha detto Lorenzetti - capaci di sviluppare capitale sociale. Questo consentirà ad ogni persona, ma in particolare ai giovani di affermare e sviluppare il proprio potenziale umano fatto di unicità, di creatività e di responsabilità, permettendo loro quindi di sentirsi parte di una comunità, capace di dialogare, di confrontarsi, di cooperare con il mondo degli adulti”. “In questo quadro – ha rilevato - il ruolo della Regione è strategico, può essere un momento di stimolo, di coordinamento, di scambio di esperienze per far emergere le potenzialità già presenti nell’amministrazione locale, valorizzando le professionalità, i saperi interdisciplinari e le iniziative in modo che ‘contaminino’ tutto il territorio, promuovendo le esperienze più significative, soprattutto dal punto di vista metodologico”. “In questi anni – ha concluso la presidente della Regione Umbria - probabilmente abbiamo ‘abbassato’ la soglia di attenzione, forse non siamo stati in grado di cogliere l’avanzare di un’emergenza educativa legata al tema dell’adolescenza. Dunque, c’è, innanzitutto per noi, un grande lavoro da svolgere e io mi sento impegnata, in prima persona, in questo non rinviabile lavoro”. . . |
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MILANO: PICCOLA SCUOLA DI CIRCO. IN VIA CENISIO LA NUOVA SEDE |
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Milano, 19 ottobre 2009 - Sarà in via Cenisio la nuova sede della Piccola Scuola di Circo. Lo ha deciso il 16 ottobre la Giunta comunale che ha approvato l’accordo transattivo con l’associazione sportiva dilettantistica Piccola Scuola di Circo, ponendo fine a una controversia sorta nel 2005 con la revoca della concessione dell’area di via Montello-bastioni di Porta Volta, per consentire la realizzazione di un parcheggio pubblico a rotazione e per residenti. Il nuovo accordo prevede la concessione dell’area di via Cenisio per 5 anni, più altri 19 nella stessa sede o in un’altra area dello stesso bacino di utenza (in base agli sviluppi urbanistici della zona) e un contributo di 240. 000 euro, a titolo di rimborso delle spese che l’associazione sosterrà per il trasferimento della tensostruttura e per il riavvio delle attività. L’area di via Montello dovrà essere lasciata libera entro il 31 gennaio 2010. L’associazione, per parte sua, rinuncerà ai ricorsi presentati al Tar della Lombardia nel 2005 e del Lazio nel 2008 a seguito della revoca della concessione dell’area. “E’ una vittoria di tutta l’Amministrazione comunale – commenta l’assessore allo Sport e Tempo libero Alan Rizzi – l’affermazione di una procedura che ha saputo mediare e tutelare l’interesse sia del pubblico che del privato. Abbiano tutelato i diritti della Piccola Scuola di Circo che potrà continuare la propria attività e lasciata libera l’area di via Montello per poter realizzare i parcheggi necessari alla zona”. Inoltre, l’assessore Rizzi ha voluto sottolineare la “piena e fattiva collaborazione” creatasi con l’assessore ai Lavori pubblici Bruno Simini e i suoi uffici “che ha reso possibile una veloce soluzione del problema”. Per l’uso dell’area di via Cenisio (2. 340 metri quadri compresi tra via Messina e piazza Coriolano), l’associazione pagherà al Comune un canone annuo di 450 euro circa (374,88 più Iva). La Piccola Scuola di Circo è un centro permanente di vita associativa a carattere volontario senza scopo di lucro che opera per fini sportivi, ricreativi e culturali. Oggi è frequentata da 400 bambini, ragazzi, insegnati e numerose compagnie di teatro di strada. La storia dell’assegnazione dell’area inizia nel 2001. A seguito di una gara, l’area di via Montello-bastioni di Porta Volta è affidata in concessione d’uso per 19 anni all’Associazione Piccola Scuola di Circo per la realizzazione di un impianto sportivo. Nel gennaio del 2004 il Commissario straordinario per l’emergenza del Traffico e della Mobilità dichiara di pubblico interesse la proposta di realizzare un parcheggio pubblico e per residenti, in project financing, sull’area occupata dalla Piccola Scuola. Di seguito dà mandato al settore Sport e Giovani di individuare un’altra area, avviando nel contempo la revoca della concessione. Nel dicembre del 2005 il Commissario revoca la concessione dell’area di via Montello dov’era prevista la realizzazione dell’impianto sportivo dell’associazione, individuando un’area alternativa in via Sant’elia, al Monte Stella. Nel maggio del 2006, a seguito di indagini effettuate dall’Arpa, il Comune dichiara di non poter consegnare l’area di via Sant’ Elia perché i costi di sistemazione e bonifica non sono sostenibili (e non lo sono tuttora). Dal 2006 il Comune ha di volta in volta prorogato l’occupazione temporanea della tensostruttura di via Montello. La proroga scadrà il 31 gennaio 2010. . |
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IN CAMPANIA SCUOLA, LA GIUNTA STANZIA OLTRE 300 MILIONI DI EURO |
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Napoli 19 ottobre 2009 - La Giunta regionale della Campania, su proposta dell’assessore all’Istruzione Corrado Gabriele, ha approvato tre delibere per la scuola, con uno stanziamento complessivo di oltre 300 milioni di euro. Gli interventi in programma riguardano l’edilizia scolastica, la tutela della salute e il completamento degli asili nido. Questi in dettaglio i provvedimenti approvati: Qualità e sicurezza degli edifici E’ relativo all’attuazione del progetto “Una comunità, una scuola di qualità”, Eqf (Educational Quality Facilities), che si pone l’obiettivo, nell’ambito del Por Fesr 2007 – 2013, di realizzare interventi finalizzati all’innalzamento della qualità delle strutture educative e della didattica, e al potenziamento dell’offerta formativa. In particolare, si punta a 4 tipologie di interventi: 1. Ampliamento, recupero e ristrutturazione degli spazi educativi, con la previsione di strutture sportive, laboratori, ambienti per la lettura, le attività culturali e multimediali, con uno stanziamento di 130 milioni di euro; 2. Miglioramento degli spazi e degli impianti, della qualità dell’architettura, della sicurezza, della salubrità e della sostenibilità ambientale, con uno stanziamento di 100 milioni di euro; 3. Realizzazione di laboratori mobili ad altissima tecnologia, con uno stanziamento di 25 milioni di euro; 4. Realizzazione di strutture polifunzionali da destinare a servizi socio-culturali formativi ed educativi, con uno stanziamento di 45 milioni di euro. - Piano regionale completamento asili nido Sono stati stanziati oltre 3 milioni e 700 mila euro a favore dei comuni che ne hanno fatto richiesta, per il completamento degli asili nido. A ciascun ente locale sono stati attribuiti 50 mila euro. La restante somma va agli stessi comuni sulla base della percentuale della popolazione da zero a cinque anni, e di quella femminile dai 15 ai 49 anni. I finanziamenti interessano 38 comuni: 5 in provincia di Avellino, 7 in provincia di Benevento, 13 in provincia di Caserta, 4 in provincia di Napoli e 9 in provincia di Salerno. - Tutela della salute La Giunta infine ha concesso un contributo straordinario di 58. 990 euro al Comune di Napoli per gli interventi di rimozione, raccolta, trasporto e smaltimento del materiale contenente amianto nella ex scuola media Tito Lucrezio Caro e nell’istituto comprensivo statale 80°. "I provvedimenti adottati - sottolinea l’assessore Gabriele - sono di particolare importanza per la scuola campana. Puntiamo in modo deciso su una vera e propria azione di sistema di livello europeo per garantire qualità e sicurezza alle strutture educative, ed interveniamo allo stesso tempo per completare gli asili e rimuovere l’amianto in due scuole cittadine. "Investiamo oltre 300 milioni di euro. Una cifra importante, che conferma l’attenzione della Giunta regionale per la scuola campana e l’intero sistema dell’istruzione", conclude Gabriele. . |
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FORMAZIONE IN VENETO: CON PROGETTO CHALLENGE L’ORGOGLIO DI IMPARARE E POSSEDERE UN MESTIERE |
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Venezia, 19 ottobre 2009 - Si è svolto il 16 ottobre a Molvena (Tv), presso la sede dell’azienda di filati Bonotto, la presentazione dei risultati di 10 progetti sperimentali di formazione, realizzati nell’Ambito del Progetto Challenge. Si tratta di una iniziativa della Regione del Veneto Assessorato alle Politiche dell’Istruzione e della Formazione realizzata in collaborazione con quattro università venete: Padova, Verona, Cà Foscari e Iuav. Il Progetto Challenge, promosso dalla Regione del Veneto e dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, si occupa dello sviluppo delle risorse umane come strumento di promozione dei distretti veneti e negli ultimi due anni ha sviluppato, con i principali istituti di formazione, varie iniziative legate alla formazione continua. In particolare con le Università sono stati sviluppati degli innovativi progetti rivolti a migliorare la transizione dall’università al mondo del lavoro. Da un lato quindi formare figure realmente utili all’impresa, dall’altro far si che il passaggio tra le due realtà non fosse brusco e consecutivo, bensì graduale, dove lo studio aiuta a sviluppare la pratica del lavoro e viceversa. I progetti si sono sviluppati a partire da novembre 2008 e hanno coinvolto 70 giovani neolaureati in 10 distretti del Veneto. Innovativa la struttura dei corsi post laurea, articolata in tre fasi: ogni corso, della durata complessiva di 1000 ore, prevedeva una fase di formazione d’aula nelle università, una fase di ricerca individuale finalizzata a definire il progetto da realizzare in azienda e, infine, una fase di project work da realizzarsi in impresa. In questo modo si è inteso non solo favorire l’inserimento dei giovani nell’impresa, ma anche formare figure professionali innovative, in grado di aiutare le aziende ad affrontare e gestire i cambiamenti in corso nel sistema industriale. “Per anni si è parlato del Nordest e del Veneto come se si trattasse di un miracolo, – ha sottolineato l’Assessore alla Formazione Elena Donazzan – ma il miracolo ha delle ragioni profonde, attiene alla capacità dell’uomo, dà un senso al modo in cui agisce e questo, tradotto, significa capacità di cambiare, guardare fuori da noi, tessere relazioni con il mondo”. “Oggi - ha aggiunto Donazzan- riteniamo che la nostra realtà debba uscire dall’eccezione di miracolo ed è per questo che abbiamo, con il Progetto Challenge, sperimentato un modello di relazionarci nuovo e, mettendo a disposizione strumenti nuovi legati alla fabbrica ed al mondo della produzione, aiutiamo a far innamorare dell’orgoglio di imparare e possedere un mestiere. La sfida che oggi, come Veneto, lanciamo è basata sulla creatività e sull’innovazione, e il nostro compito è di renderla un modello”. Al termine dei percorsi formativi, ai ragazzi è stato chiesto di raccontare davanti ad una telecamera le loro storie di transizione dall’università all’impresa. Sono stati raccolti e montati una serie di video-clip che documentano le diverse esperienze. Il materiale è visibile nel sito web del progetto Challenge (www. Progettochallenge. It) e su Youtube. . |
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RISCHIO IDROGEOLOGICO. FIRMATA INTESA CON LECCO E BRESCIA |
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Varenna/lc, 18 ottobre 2009 - L´assessore alla Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale di Regione Lombardia, Stefano Maullu, ha firmato il 16 ottobre a Varenna, al termine dell´annuale convegno sulla Protezione Civile, i Protocolli d´Intesa con gli assessori alla Protezione Civile della Provincia di Lecco, Franco De Poi, e della Provincia di Brescia, Fabio Mandelli, in tema di prevenzione dei rischi idrogeologici a tutela della sicurezza delle collettività. Il protocollo impegna a definire maggiormente le aree a maggior rischi integrato (così come definito dal Prim - Programma Regionale Integrato di Mitigazione dei Rischi 2007-2010), ad individuare le sorgenti di rischio e vulnerabilità territoriale, ad un´analisi qualitativa e quantitativa dei rischi, alla pianificazione degli interventi di mitigazione, al controllo dei rischi e all´efficacia delle misure di mitigazione adottate. Tutti questi dati saranno condivisi. La creazione di un Sistema Integrato di Sicurezza prevede il coinvolgimento di più attori istituzionali e del mondo del volontariato, del contributo proveniente dalle ricerche scientifiche e avrà come risultato pratico la formazione degli operatori e dei cittadini per quanto riguarda la conoscenza del rischio, la sua prevenzione e la sua mitigazione. "Oggi viene riconfermato un principio fondamentale - ha dichiarato l´assessore Maullu - ovvero di come la lotta al rischio idrogeologico rappresenti una priorità della Regione Lombardia. La Protezione Civile lombarda investe una media annuale di 8,5 milioni di euro per affrontare e mitigare situazioni di urgenza e di immediata necessità per l´incolumità pubblica. Uno sforzo permanente che necessità di collaborazione ancor più efficace tra gli enti locali, il mondo del volontariato e i cittadini". "Il protocollo d´intesa - ha proseguito Maullu - prevede che siano previsti momenti formativi per i rispettivi dipendenti in materia di protezione civile e prevenzione dei rischi, avvalendosi reciprocamente di strutture, ambienti e mezzi operativi lezioni teoriche e per esercitazioni. Il protocollo contribuirà così a fare emergere una cultura comune sui rischi naturali principali nelle aree interessate dall´accordo, come ad esempio la Valsassina e la Valle Camonica". "Sul territorio del Lecchese e del Bresciano - ha detto ancora Maullu - sono state investite risorse, nel periodo 2005-2009, per un totale di 25. 019. 503 euro tra opere di messa in sicurezza di pronto intervento ai sensi della Legge Regionale 34/73 e interventi post emergenza, di cui 14. 690. 300 euro per la provincia di Brescia e 10. 329. 202 euro per quella di Lecco. Nel 2008 Regione Lombardia ha sottoscritto con la Comunità Montana della Valsassina, in provincia di Lecco, una convenzione con la quale si impegna a gestire le reti di monitoraggio presenti su 12 siti interessati da movimenti franosi rendendo disponibili i dati presso il centro funzionale della sala operativa di Regione Lombardia. Per tale attività sono stati impegnati 180. 000 euro per 3 anni. Entro la fine del 2009 saranno erogati altri 15. 000 euro per il Comune di Abbadia Lariana. Per quanto concerne il Bresciano, entro la fine dell´anno saranno attivate altrettante convenzioni con i Comuni di Gianico, Monno, Paisco Loveno, Botticino e Salò per la medesima attività e identico lasso di tempo, con un impegno di 201. 430,33 euro". "Il sistema lombardo di Protezione Civile - ha concluso Maullu - forte di una ossatura costituita dalle province e dai tanti gruppi di volontari, è sempre stato fondamentale per garantire una pronta risposta di contrasto agli eventi calamitosi. Un impegno che è destinato a rafforzarsi sempre più. " . |
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PROTEZIONE AMBIENTE DALLA REGIONE SARDEGNA I FONDI PER LA SICUREZZA AI COMUNI COLPITI DAGLI EVENTI ALLUVIONALI |
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Cagliari, 19 Ottobre 2009 - Ammontano ad oltre 116 milioni di euro i fondi stanziati dalla Regione per il programma di interventi urgenti per la messa in sicurezza e la riduzione del rischio idrogeologico e per quello di ripristino delle opere di interesse pubblico nei comuni della Sardegna colpiti dagli eventi alluvionali che, a distanza di un anno esatto, hanno interessato vaste aree del territorio regionale causando danni ingenti alle abitazioni, alle aziende, alle infrastrutture e con il pesante tributo di cinque vite umane nei territori di Capoterra e Sestu. Le decisioni sono state prese dalla Giunta regionale nel corso della seduta di mercoledì 13 ottobre su proposta dell´assessore dei Lavori Pubblici Angelo Carta che, questa mattina, in una conferenza stampa, ha presentato nel dettaglio i contenuti delle due delibere. Il primo provvedimento riguarda le risorse per la riduzione del rischio idrogeologico (somme recuperate attraverso fondi regionali, statali e comunitari) e ammontano a più di 68,8 milioni di euro che vanno ad aggiungersi agli 8,4 - già programmati e in corso di esecuzione - come prime misure urgenti adottate dalla Regione per superare l’emergenza. Un totale quindi di 77,2 milioni di euro, subito disponibili e destinati ai comuni sardi maggiormente colpiti dagli eventi alluvionali, 35 dei quali andranno al comune di Capoterra (la città più colpita dall’alluvione del 22 ottobre scorso) e per il quale, nella stessa delibera, è stato costituito un comitato operativo ad hoc formato dai rappresentanti dell´ufficio di Presidenza della Regione, dagli assessori regionali dei Lavori Pubblici, dell´Ambiente e dell´Urbanistica e dai tecnici del Comune di Capoterra e sarà convocato già dalla prossima settimana per discutere il riassetto idrogeologico del territorio in modo da approvarlo in tempi brevi. Nella seconda delibera l´Esecutivo, sempre nella seduta di mercoledì, ha approvato i finanziamenti dei progetti per la realizzazione di opere pubbliche di vario genere in 190 comuni per un importo complessivo di poco inferiore ai 40 milioni di euro e subito cantierabili. Una duplice opportunità: con la prima la Regione aiuta gli enti locali a realizzare strade, impianti di illuminazione, opere idrauliche e manutenzioni ordinarie e straordinarie di edifici pubblici, mentre con la seconda, invece, si vuole favorire la ripresa economica delle piccole imprese dell’isola che realizzeranno i progetti finanziati, così da avere, in questo periodo di crisi economica, una boccata di ossigeno. A conclusione della conferenza stampa, l’assessore Carta ha ricordato ai giornalisti che, a proposito di infrastrutture, la Giunta, nella seduta del 6 ottobre, ha approvato un finanziamento di quasi 17 milioni di euro per gli interventi nei porti dell’Ogliastra e del Sulcis. . |
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QUALITÀ DELL´ARIA. FIRMATO L´ACCORDO 2009-2010. ECCO LE MISURE DI LIMITAZIONE DEL TRAFFICO DALL´1 OTTOBRE AL 31 MARZO E TUTTI GLI INTERVENTI STRUTTURALI IN EMILIA ROMAGNA |
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Bologna, 19 ottobre 2009 – Firmato il 15 ottobre a Bologna l´accordo antismog. Dalla prima intesa per la qualità dell’aria in Emilia-romagna, era il 2002, le polveri sottili pm 10 sono calate del 15%, con una riduzione del 20% degli sforamenti dei limiti previsti dalla normativa europea, nonostante il clima abbia registrato negli anni una diminuzione delle piogge e del vento. Tra il 2002 e il 2008 sono diminuiti anche gli altri inquinanti: biossido di azoto - 11%, benzene - 51% e monossido di carbonio - 73%. E’ uno dei risultati concreti dei provvedimenti previsti dai diversi accordi per la qualità dell’aria, firmati tra Regione, Province e Comuni con più di 50 mila abitanti. Il blocco del traffico e le misure strutturali per favorire il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile che l’accompagnano sono il contenuto anche dell’ottavo accordo, firmato oggi a Bologna. “E’ un accordo importante e utile - ha sottolineato l’assessore regionale all’ambiente Lino Zanichelli -, la situazione della qualità dell’aria è in costante miglioramento. Gli interventi avviati sono a tutto campo e saranno potenziati negli anni a venire, anche con iniziative di green economy per far sì che la ripresa economica sia di qualità, con programmi e processi sostenibili”. L’assessore regionale a mobilità e trasporti Alfredo Peri ha parlato di un accordo “in continuità con un lavoro che sta producendo risultati significativi. Ci siamo concentrati - ha detto - sulla quantità e qualità del trasporto pubblico locale e ferroviario e sulla mobilità ciclabile. Ora, accanto agli interventi per l’efficentamento del parco dei mezzi circolanti, i tempi sono maturi per aprire un confronto sul tema dell’elettrico per promuoverne l’utilizzo, innanzitutto, nelle flotte degli enti pubblici e delle grandi aziende”. Lo stop alle auto e moto Le misure di limitazione del traffico ripartono dall’1 novembre 2009 e sono attive fino a tutto il mese di marzo 2010, nei mesi considerati più a rischio di smog. In questo periodo è previsto lo stop dal lunedì al venerdì della circolazione dei veicoli più inquinanti e, dal 7 gennaio, il blocco totale ogni giovedì dalle 8,30 alle 18,30. Sono esclusi i veicoli elettrici, ibridi, benzina e diesel purché conformi alle direttive euro 4 ed euro 5, a gas metano e gpl, in car pooling o car sharing e i diesel se con filtro antiparticolato. I provvedimenti strutturali Gli accordi sono stati fin dall’inizio accompagnati da provvedimenti strutturali destinati a incidere nel medio periodo. Tra il 2001 e il 2010 la Regione ha investito e investirà per la mobilità sostenibile e la riduzione dell’inquinamento urbano oltre 610 milioni di euro, movimentando complessivamente risorse per 1 miliardo 76 milioni di euro. In particolare i finanziamenti regionali nel triennio 2007-2010 ammontano a quasi 381 milioni di euro (a fronte di una spesa complessiva di quasi 439 milioni di euro) per diverse misure: dal rinnovo del parco autobus all’acquisto di materiale rotabile, dal potenziamento della mobilità ciclistica e dell’intermodalità alla riduzione dei consumi energetici in campo civile e produttivo. In particolare sulla rete ferroviaria della Regione è in corso di attuazione un piano straordinario di interventi, con ricorso anche a risorse di finanziamento statale, che ha previsto uno stanziamento di circa 200 milioni di euro per il rinnovo del materiale rotabile, di altri 200 milioni di euro per le infrastrutture ferroviarie (impianti e sistemi tecnologici, passaggi a livello, sottopassi, ecc…) e che punta a un aumento significativo dei chilometri percorsi dai treni. Dal 2001 al 2008 l’incremento è stato di quasi il 19% (30% considerando solo le ferrovie regionali) con una previsione del 20% al 2010. Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, dal 2001 al 2008 i bus a metano sono passati dal 2% al 18%, mentre i diesel sono scesi dal 95% al 60%. Fino ad oggi le Aziende di trasporto regionali hanno acquistato 1. 424 nuovi bus grazie a un contributo regionale di 170 milioni di euro, rinnovando circa il 43% del parco circolante, ed entro il 2010 oltre 30 milioni di euro consentiranno l’acquisto di ulteriori 150 autobus e filobus ecologici. Inoltre, comincia ad essere operativo il sistema di tariffazione integrata regionale (Mi muovo) della mobilità ferro-gomma, con l’estensione progressiva al 2010 a tutta la regione e l’integrazione con il car sharing e il bike sharing (per quest’ultimo lo stanziamento regionale iniziale è di 2 milioni di euro). Sul fronte delle auto, a tutt’oggi sono oltre 20 mila i veicoli a benzina (dai pre-euro fino agli euro 4) convertiti a gpl o a metano, grazie al contributo regionale di oltre 10 milioni di euro. Diventeranno 30 mila alla fine del 2010. Altri 6 milioni di euro sono disponibili per proseguire con gli incentivi regionali alla trasformazione dei veicoli da benzina a metano/gpl, per l’installazione dei filtri antiparticolato (fap) su veicoli diesel e altre iniziative per i veicoli elettrici leggeri. In particolare, per dotare i veicoli commerciali leggeri di filtri fap la Regione ha stanziato nel 2009 ulteriori 700 mila euro destinati al Comune di Bologna per una prima sperimentazione che, se darà esito positivo, sarà estesa anche alle altre città. Le piste ciclabili nei 13 Comuni con più di 50 mila abitanti hanno raddoppiato la loro lunghezza passando dai 676 km del 2001 ai 1. 149 chilometri del 2008. Gli investimenti regionali per il potenziamento della rete ciclopedonale è stato, dal 2001, pari oltre 15 milioni di euro, su una spesa complessiva di 40 milioni di euro. Inoltre, parallelamente la Regione ha previsto un primo contributo di 500 mila euro per l’attuazione di percorsi sicuri casa-scuola da destinare ai 10 Comuni capoluogo, in stretto coordinamento con i progetti nel campo dell’educazione alla sostenibilità dei Centri di educazione ambientale della rete regionale. Anche l’attuazione del Piano energetico regionale ha determinato risultati importanti e si pone ancora al 2010 forti obiettivi di risparmio di energia e sviluppo di fonti rinnovabili, con relativo calo di emissioni inquinanti in atmosfera. Ne è esempio il bando 2008 alle imprese che ha finanziato 133 progetti, volti soprattutto al fotovoltaico e all’efficienza energetica dei processi produttivi e degli edifici, con un risparmio di energia stimato all’anno di 20. 737 tonnellate equivalenti di petrolio e di 48. 110 tonnellate di Co2. I risparmi di energia più consistenti si avranno grazie alla certificazione energetica di tutti i nuovi edifici e allo sviluppo di oltre 40 aree produttive ecologicamente attrezzate in regione. Infine, per il rinnovo delle centraline di monitoraggio - in linea con la nuova Direttiva europea 2008/50/Ce che prevede la rilevazione anche dei livelli delle polveri ultrafini (pm 2,5) - la Regione ha stanziato 4 milioni di euro dal 2006. La nuova rete è ormai attiva in tutto il territorio e hanno iniziato i rilevamenti dal 2009. L’emilia-romagna è la prima regione italiana a essere in regola con quanto previsto delle norme europee e dal prossimo anno disporrà dei dati per i raffronti. Gli accordi Da otto anni la Regione promuove un accordo di programma volontario sulla qualità dell’aria, con le Province e i Comuni oltre i 50. 000 abitanti, per combattere l’emergenza smog e a tutela della salute dei cittadini e con l’obiettivo di uniformare e rendere più efficaci le misure di contenimento delle emissioni inquinanti. Il primo accordo è stato siglato nel 2002 e accompagnato dalla campagna di comunicazione “Liberiamo l’aria”, attraverso la quale la Regione ha illustrato le misure di limitazione del traffico adottate e i rischi per la salute derivanti dall’inquinamento urbano, anche alla luce della direttiva europea sulle polveri sottili (pm10) che, dalla sua entrata in vigore nel 2005, ha previsto che non sia superata la soglia di 50 microgrammi per metro cubo per più di 35 giorni l’anno, con una media annua di 40 microgrammi. L’accordo ha avuto un’evoluzione nel corso degli anni. All’ultimo hanno aderito 80 Comuni. Insieme alle Regioni Piemonte, Lombardia e Veneto, alle Province autonome di Trento e Bolzano e al Canton Ticino, l’Emilia-romagna ha anche sottoscritto a Roma, il 7 febbraio 2007, un accordo teso ad avviare iniziative comuni nella pianura padana. L’accordo, tra l’altro, si è tradotto nella richiesta congiunta di deroga all’Unione europea al rispetto dei limiti fissati per il pm 10. La recente decisione dell’Ue del 28 settembre 2009 ha confermato la presenza delle criticità meteo-climatiche presenti nel bacino padano e, nel contempo, evidenziato la necessità di approfondimenti per alcune aree della Regione. . |
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UMBRIA’S TIBER DAY: PROGETTO TEVERE” PER SALVAGUARDIA DEL TEVERE |
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Perugia, 20 ottobre 2009 - Coinvolgere enti, cittadini e popolazioni interessate in un “progetto Tevere” per valorizzare e qualificare una importante risorsa ambientale e paesaggistica dell’Umbria: è l’idea lanciata dell’assessore regionale all’ambiente Lamberto Bottini a conclusione del primo “Umbria’s Tiber Day”, che si è svolto il 16 ottobre a Bosco di Perugia ed a cui hanno aderito una pluralità di soggetti. L’iniziativa che avrà cadenza annuale è stata promossa dalla Giunta regionale con l’intento di analizzare lo stato del fiume e di individuare le misure per superare le criticità e promuovere uno sviluppo durevole e sostenibile del corso d’acqua e del suo ambito rivierasco. Nel fare il quadro delle iniziative, Bottini ha ricordato le consistenti risorse investite per la difesa dal rischio idraulico ed il lavoro di Arpa Umbria e del servizio idrografico della Regione per il monitoraggio qualitativo e quantitativo delle acque, “lavoro che – ha detto l’assessore - ha portato la conoscenza e la sorveglianza del fiume a livelli altamente qualificati”. In particolare gli strumenti programmatici e di pianificazione della Regione, come il Piano di Tutela e ed il successivo “Piano di Gestione delle Acque”, in attuazione di una apposita direttiva europea, testimoniano l’impegno comune per la tutela della qualità delle acque. A ciò si aggiungono – secondo Bottini - le numerose iniziative realizzate con altre istituzioni, dai comportamenti virtuosi nella gestione delle “Piene” del fiume per ridurne così i rischi, all’avvio di analisi a scale locale su tematiche specifiche riguardanti le sponde del fiume, all’inserimento del Tevere tra le progettualità programmatiche del Piano Paesaggistico Regionale. In questo contesto - per l’assessore - particolare rilevanza ha assunto la firma dell’intesa tra Umbria e Toscana per l’utilizzo delle acque della diga di Montedoglio. Un’intesa raggiunta anche grazie all’impegno dell’Autorità di Bacino del Tevere e che è alla base del prossimo accordo con cui le due Regioni programmeranno la destinazione d’uso delle acque dell’invaso e i rilasci necessari ai bisogni ambientali del Tevere e del Trasimeno. Infine – ha ricordato l’assessore – la scelta del Segretariato Wwap-unesco di fare del Tevere un ‘caso di studio’ nel prossimo rapporto mondiale sull’acqua rappresenta un passo importante per portare il nostro fiume all’attenzione mondiale. Alla iniziativa hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni coinvolte nella gestione e nel controllo dell’asta del Tevere, di organizzazioni non governative e di utilizzatori del fiume. . |
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RIFORMA ATO RIFIUTI, LETTERA DI ARMAO AI VERTICI DELL’ANCI SICILIA |
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Palermo, 16 ottobre 2009 - “Sì” al dialogo tra governo regionale e Autonomie locali per arrivare a una proposta condivisa sul problema degli Ato rifiuti. Lo scrive l’assessore regionale alla Presidenza, Gaetano Armao, in una lettera inviata ai vertici dell’Anci Sicilia (Associazione nazione comuni italiani). “In esito alla Conferenza Regione-autonomie locali del 12 ottobre scorso - scrive l’assessore Armao - che ha trattato lo schema di decreto presidenziale di riordino degli Ambiti territoriali ottimali (Ato) rifiuti, si precisa che è intendimento del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, accogliere la richiesta espressa dalle Autonomie locali di interloquire con il governo regionale nella definizione del nuovo assetto degli Ato”. Armao ricorda che, nonostante “le molteplici possibilità offerte sia nella formazione dell’atto che a seguito della sua entrata in vigore, oltre che nei lavori della cabina di regia sull’emergenza rifiuti (nel contesto della quale si attende ancora, nonostante le reiterate richieste, la nomina dei rappresentanti dell’Anci) sino ad oggi nessuna proposta, anche in termini generici, sia giunta dagli enti locali”. “Il governo regionale - scrive sempre l’assessore - tuttavia è convinto che occorre voltare pagina senza indugio su un sistema che, accanto a poche eccezioni, ha generato gravi disfunzioni ed ingenti perdite economiche, di cui occorre altresì accertare le responsabilità”. Per l’assessore, la riforma degli Ato rifiuti non è più procrastinabile. “Appare pertanto opportuno - si legge sempre nella lettera - insediare un tavolo di lavoro che, entro il breve termine di 15 giorni, definisca una proposta auspicabilmente condivisa. Per la Regione, oltre al sottoscritto, parteciperanno al tavolo gli assessori regionali al Territorio e Ambiente e alla Famiglia e alle Autonomie locali, nonché il presidente dell’Agenzia regionale per i rifiuti e le acque (Arra), mentre attendiamo di conoscere i nominativi dei quattro esponenti che parteciperanno in rappresentanza degli enti locali”. Il tavolo si insedierà martedì 20 ottobre alle 10,00, nella sala Blu di Palazzo d’Orleans, la sede della Presidenza della Regione. Il tavolo dovrà concludere i lavori entro il 4 novembre prossimo. All’incontro verranno invitati anche i rappresentanti dell’Unione regionale delle province. . |
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NAVE DEI VELENI, UNA ´TASK FORCE´ PER BONIFICARE L´AREA ACCOLTE LE RICHIESTE FATTE DALLA REGIONE TOSCANA AL MINISTERO DELL´AMBIENTE |
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Roma, 19 ottobre 2009 - Il Governo ha risposto alle sollecitazioni della Toscana ed ha costituito una ´task force´ che si occuperà della messa in sicurezza e della bonifica del tratto di mare contaminato dall´affondamento di una nave carica di rifiuti speciali a largo della costa livornese. Con una nota inviata al presidente della Regione Claudio Martini, il capo di Gabinetto del Ministero per l´ambiente e la tutela del territorio e del mare Michele Corradino, ha assicurato che “la questione è attentamente seguita dagli uffici competenti del Ministero” ed ha comunicato che “a tal proposito è stata costituita recentemente una ´task force´ con il compito di adottare tutte le misure essenziali per la messa in sicurezza e la conseguente bonifica delle aree interessate”. «Spero – ha detto l´assessore regionale all´ambiente Anna Rita Bramerini – che questi intervent i siano fatti con la massima urgenza e che si possa fare luce su una vicenda molto seria e preoccupante che rischia di compromettere oltre che la salubrità del nostro ambiente anche le attività connesse all´economia del mare. La Toscana sta seguendo la questione con gli altri colleghi delle Regioni interessate dalle dichiarazioni del pentito Fonti, con il coordinamento dell´assessore Greco della Regione Calabria«. «E´ necessario che il Governo porti avanti gli accertamenti necessari per verificare se le queste ´presunte navi´ davvero si trovino sui fondali delle nostre acque – ha aggiunto l´assessore – ma sottolineo ancora una volta che se il Paese e la Toscana non si doteranno di impianti per il trattamento dei rifiuti speciali, il mercato illecito gestito dalla criminalità organizzata sarà sempre più prolifico». . |
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DEPURATORE GALLIPOLI: L’IMPIANTO SARÀ IN FUNZIONE TRA QUALCHE SETTIMANA |
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Bari, 19 ottobre 2009 - Nel giro di poche settimane, i comuni di Gallipoli, Alezio, Sannicola e Tuglie saranno dotati di un impianto di affinamento a servizio del depuratore consortile, che eviterà di scaricare l’acqua in mare e di procurare gravi danni alle strutture ricettive della zona. Lo rende noto l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Fabiano Amati che ha tenuto oggi un incontro con il presidente della provincia di Lecce Antonio Gabellone, i sindaci dei quattro comuni interessati e tecnici ed esperti dell’Aqp e dell’Aato Puglia. L’impianto, di tipo chimico – fisico, che avrà una portata di 500 metri cubi l’ora, servirà per il recupero e la depurazione dell’acqua che era precedentemente scaricata in mare e la renderà utilizzabile in agricoltura. Il depuratore permetterà di evitare sprechi e di andare incontro alle esigenze dei cittadini in una zona che non può permettersi di tollerare disagi per i turisti, per associazioni ambientaliste e agricoltori, oltre che per i cittadini salentini residenti. L’impianto sarà preso in carico dall’Aqp e i costi per la gestione saranno inseriti in quelli complessivi del Servizio Idrico Integrato, così come i Sindaci chiedono da tanto tempo e così come l’Aato dovrebbe nei prossimi giorni sancire definitivamente. “Quello di oggi è l’ultimo e risolutivo incontro – ha detto l’assessore Amati – E’ giunto il momento di mettere in funzione l’impianto già ultimato. Abbiamo definito in modo dettagliato gli impegni di tutte le parti e le problematiche relative alla apertura. Nel giro di qualche settimana, sicuramente apriremo l’impianto. L’incontro di oggi – ha concluso l’assessore alle Opere Pubbliche - è la prova che quando ci si riunisce pensando agli obiettivi, le soluzioni si trovano”. . |
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