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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Novembre 2009
UE: ECOLOGIA ED ECONOMIA DEVONO DIVENTARE UN BINOMIO INSEPARABILE  
 
Bruxelles, 19 novembre 2009 - "Finanza e cambiamento climatico", ovvero: come può l´attuale sistema economico sostenere la creazione di modelli di vita più equi e più rispettosi delle risorse naturali? La risposta degli economisti e degli esperti della "green economy" la settimana scorsa in un´audizione della commissione industria al Parlamento europeo. Aggravamento della povertà, moltiplicazione dei conflitti per le risorse naturali, scarsità, migrazioni climatiche. Ecco qualche effetto del cambiamento climatico e del riscaldamento globale. E la lista potrebbe continuare. Razionalizzare l´uso delle risorse, garantirne una distribuzione più equa, ripensare il modello economico per dare spazio ai partenariati pubblico-privato e sostenere le nuove iniziative economiche mirate a creare posti di lavoro e colmare i divari. Ecco alcune delle risposte emerse nell´audizione del 10 novembre. Jacqueline Mcglade, direttrice dell´Agenzia Europea per l´Ambiente, è intervenuta evidenziando la necessità di alternativi e più efficienti modi di "generare, conservare e usare" l´energia. Riduzione dello spreco d´acqua, nuove soluzioni per il trasporto, città efficienti, riciclaggio dei materiali industriali: questi sono secondo lei gli investimenti necessari in tecnologia e innovazione. Maggiori responsabilità per i paesi industrializzati - Accordo dei relatori sul fatto che la responsabilità di agire ricade principalmente sui paesi più sviluppati e industrializzati. "I Governi che oggi negano o sono riluttanti ad assumersi le loro responsabilità rispetto al clima, sono gli stessi che pochi mesi fa non hanno esitato nemmeno un istante a soccorrere il settore finanziario con investimenti milionari", ha attaccato la socialista greca Anni Podimata, che moderava il dibattito. "E´ inaccettabile che i leader politici non abbiano la stessa prontezza quando si tratta della salvezza del pianeta. La responsabilità di fronte alle generazioni future è enorme". Clima: il ruolo di ognuno di noi - Il Parlamento ospiterà un grande evento sul clima il 3 dicembre, appena pochi giorni prima del Summit di Copenaghen. Il presidente del panel di scienziati sul clima dell´Onu Rajendra K. Pachauri e Paul Mccartney in veste ambientalista presenteranno la loro campagna per la riduzione del consumo di carne come strumento di lotta al cambiamento climatico, per sensibilizzare al ruolo che ognuno di noi deve giocare in questa battaglia epocale. .  
   
   
FORUM SOCIETÀ CIVILE: VERSO IL 2010 ANNO EUROPEO PER LA LOTTA ALLA POVERTÀ E ALL´ESCLUSIONE SOCIALE  
 
Bruxelles, 19 novembre 2009 - La povertà e l´esclusione sociale sono oggi uno dei problemi più gravi che assillano l´Europa e il mondo. L´unione europea ne è consapevole e per contrastarli promuove da sempre, anche al di là dei propri confini, i principi di giustizia e solidarietà. A conferma di questo impegno politico, il Parlamento europeo e il Consiglio Ue hanno deciso di dedicare il 2010 alla lotta alla povertà e all´esclusione sociale. La Rappresentanza in Italia della Commissione europea dà il suo contributo organizzando, in collaborazione con il Comune di Napoli e la Regione Campania e sotto l´Alto Patronato del Presidente della Repubblica, un Forum della società civile dedicato alla lotta alla povertà e all´esclusione sociale. Il Forum avrà luogo a Napoli, nella splendida cornice del Maschio Angioino, il 27 e 28 novembre. L´evento vuole essere un´occasione di dialogo e di confronto tra società civile, istituzioni europee e nazionali e mondo accademico, in vista delle iniziative dell´Anno europeo 2010. I lavori del Forum, che riunirà 300 partecipanti italiani ed europei, si concentreranno sui temi della nuova agenda sociale europea, diritti di cittadinanza, immigrazione e povertà nel mondo. Al Forum interverranno, tra gli altri: Gianni Pittella, Vice Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, Vice Presidente della Commissione europea, Antonio Bassolino, Presidente della Regione Campania, Mara Carfagna, Ministro per le Pari Opportunità, Rosa Russo Iervolino, Sindaco di Napoli, Rita Levi Montalcini, Senatrice a vita, Alfredo Pallone, Eurodeputato della commissione parlamentare affari economici e monetari, Raffaele Tangorra, Direttore generale della Dg Inclusione e Diritti Sociali del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli, Giampiero Gramaglia, Consigliere per l´informazione dell´Istituto Affari Internazionali, Guy Standing, docente dell´Università di Bath e Co-presidente Basic Income Earth Network, Ludo Horemans, Presidente dello European Anti Poverty Network e Maria Zavala, Rappresentante permanente del Perù presso l´Organizzazione degli Stati Americani. .  
   
   
CONFERENZA FINALE DELL´ANNO EUROPEO DELLA CREATIVITÀ E DELL´INNOVAZIONE  
 
 Stoccolma, 19 novembre 2009 - Il 16 e 17 dicembre si terrà a Stoccolma (Svezia) la conferenza finale dell´Anno europeo della creatività e dell´innovazione. L´evento sarà diviso in due parti: una conferenza e una mostra; quest´ultima presenterà le manifestazioni che si sono svolte in Europa nel corso dell´anno. Ogni paese avrà la possibilità di contribuire alla mostra. La conferenza intende essere un luogo d´incontro per la creazione di politiche. Alla fine della conferenza verrà redatto un documento finale, volto a rafforzare ulteriormente gli sforzi compiuti nei campi della creatività e dell´innovazione. La conferenza intende raccogliere i responsabili delle politiche dei ministeri e delle agenzie europei, la Commissione europea, le istituzioni, i rappresentanti degli operatori e le persone impegnate in questo campo, i ricercatori, gli insegnanti e i partner politici dell´Unione europea. Http://www. Programkontoret. Se/sv/languages/english/conferences-during-the-presidency-of-the-eu/closing-conference-of-the-european-year-of-creativity-and-innovation-2009/ .  
   
   
REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE/SüDTIROL INTEGRAZIONE EUROPEA E ATTIVITÀ DI INTERESSE REGIONALE SCADE IL 30 NOVEMBRE IL TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE  
 
Trento - Trient 19 novembre 2009Entro il 30 novembre è possibile presentare domanda di finanziamento per la realizzazione di iniziative per la promozione dell’integrazione europea e per la concessione di patrocinio per lo svolgimento di particolari attività di interesse regionale da realizzare nel 2010, ai sensi del Testo Unificato delle leggi in materia. Le finalità dell’integrazione europea e della collaborazione interregionale e transfrontaliera si pongono l’obiettivo di rafforzare una chiara identità all’interno di un contesto europeo connotato dalla molteplicità. Per quanto riguarda invece le iniziative di particolare interesse per la Regione, vanno qui annoverate tutte quelle manifestazioni, attività ed eventi che intendono valorizzare la Regione ed i suoi molteplici interessi, promuovendo l’incontro e la collaborazione fra le popolazioni che risiedono sul suo territorio per la loro crescita sociale, civile e culturale. Ai conseguenti finanziamenti possono accedere Comuni, altri enti pubblici, enti e associazioni senza scopo di lucro, aventi sede nel territorio della regione. Per informazioni è possibili rivolgersi all’Ufficio per l’integrazione europea e gli aiuti umanitari (tel. 0461-201451) o consultare il sito ufficiale della Regione autonoma Trentino-alto Adige alla voce integrazione europea e aiuti umanitari. .  
   
   
REGIONI DI ALPE-ADRIA: INTENSIFICARE I RAPPORTI TRA FVG E STIRIA  
 
Villa Manin (Ud), 19 novembre 2009 - Irrobustire il rapporto tra il Friuli Venezia Giulia e la Stiria e rilanciare il ruolo della Comunità di Lavoro Alpe-adria: questo il proposito comune espresso dai presidenti delle due Regioni, Renzo Tondo e Franz Voves, che ieri sera si sono incontrati a Villa Manin, alla vigilia dell´assemblea delle Regioni di Alpe-adria, in programma domani nella Villa Dogale. Un incontro cordiale, quello tra Tondo e Voves, ricco di temi concreti. Per il presidente della Stiria sarebbe importante che dai lavori dell´assemblea uscisse un chiaro indirizzo per avviare progetti strategici e operativi da portare avanti nei confronti dell´Unione Europea. Per questo ha chiesto l´istituzione di un gruppo di esperti con l´obiettivo di sfruttare maggiormente le opportunità e gli strumenti offerti dall´Unione Europea e finora non utilizzati appieno. Una posizione sulla quale il presidente Tondo ha concordato, ricordando come questa posizione non sia in contrasto con l´Euroregione, che proprio ieri ha visto la luce a Venezia tra Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia. Anzi per Tondo - e Voves ha apprezzato - la Comunità di Alpe-adria andrà allargata alle nuove Regioni, specie dei Balcani, che guardano a essa con interesse. Altro tema trattato ha riguardato i trasporti: in particolare il corridoio ferroviario Baltico-adriatico che va visto in rapporto al sistema portuale dell´Alto Adriatico. Friuli Venezia Giulia e Stiria potrebbero svolgere assieme un´azione di "apripista" verso l´Unione Europea, coinvolgendo le altre Regioni interessate al corridoio. Al termine dell´incontro il presidente Voves e le altre delegazioni presenti a Villa Manin hanno visitato la mostra "Da Courbet a Monet", esprimendo tutti pieno apprezzamento per l´importante iniziativa culturale. .  
   
   
“FIT FOR THE FUTURE? EU ECONOMIC GOVERNANCE AFTER THE CRISIS”  
 
Bruxelles, 19 novembre 2009 – L’ 1 dicembre (10. 15-12. 30) l´Ispi promuove una Conferenza Internazionale dal titolo: “Fit for the future? Eu economic governance after the crisis” La Conferenza, a cui interverranno, tra gli altri, Hans-gert Pöttering, già Presidente del Parlamento europeo e Marco Buti, Direttore Generale della Dg Ecfin, è organizzata in collaborazione con Epc, Ifri e Swp nell’ambito del network “European Economic Governance Monitor” (Eegm). L´incontro si ripropone di dibattere sulle politiche economiche europee in aree quali la governance del Mercato Unico, le finanze pubbliche e il Patto di Stabilità e Crescita, il rilancio dell’Agenda di Lisbona in uno scenario post-crisi. L’evento si terrà a Bruxelles presso la sede dello European Policy Centre (Résidence Palace, 155 rue de la Loi). .  
   
   
UNGHERIA, NEL QUARTO TRIMESTRE LA FINE RECESSIONE  
 
Praga, 19 novembre 2009 - L´economia ungherese dovrebbe cominciare a crescere nuovamente negli ultimi mesi di quest´anno, ponendo fine al periodo di recessione. Lo afferma nelle sue ultime previsioni l´Istituto economico indipendente Gki. Su base annuale, aggiunge Informest, la contrazione è prevista comunque fino al secondo semestre del 2010. Per il Gki il prodotto interno lordo del Paese nel 2009 sarà a -6,5 p. C. , mentre stagnerà nel 2010. Un aumento delle importazioni e forse anche dei consumi, rallenteranno la crescita economica del prossimo anno. Allo stesso tempo, aumenterà il tasso di disoccupazione: l´Istituto ritiene che la disoccupazione sarà al 10,5 p. C. , leggermente inferiore all´11 p. C. Previsto per il 2009. .  
   
   
BUON STATO DI SALUTE DEL SISTEMA BANCARIO SLOVACCO  
 
Bratislava, 19 novembre 2009 - In una sua nota il ministero delle Finanze della Repubblica Slovacca ha fornito un quadro molto "tranquillizzante" sullo stato di salute del comparto bancario slovacco, riporta "Rinascita Balcanica". Nonostante la crescita dell´economia negli anni immediatamente precedenti, il sistema si è opportunamente patrimonializzato, mantenendo criteri di estrema prudenza nella concessione di linee di credito, anche in funzione dell´assenza in Slovacchia di una centrale rischi interbancaria. Nel corrente 2009, la crisi non ha toccato il sistema bancario slovacco al pari di quelli di molti altri Paesi, mantenendosi comunque intatta la capacità delle banche a generare profitti, seppure in quantità più limitata rispetto al passato ed a utilizzare la propria liquidità conformemente ai requisiti imposti. L´analisi del ministero esclude quindi il ricorso a interventi "di salvataggio". .  
   
   
SCHWARZENEGGER CON FORMIGONI PER IL G15 DELLE REGIONI PATTO SU AMBIENTE, CAPITALE UMANO, RICERCA E SANITA´  
 
Milano, 19 novembre 2009 - Creare una rete tra le Regioni più ricche, avanzate e innovative del mondo, rendendo stabile il confronto e lo scambio su tre temi strategici: il capitale umano e la ricerca (con lo scambio di docenti, studenti e ricercatori); la sanità (centri di ricerca, formazione del personale e telemedicina); l´ambiente e la sostenibilità (con la creazione di un´agenzia internazionale via web che colleghi le strutture che si occupano di ambiente delle diverse realtà). Sono queste le proposte che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha presentato ieri, ricevendo un immediato e convinto appoggio, al Governatore della California, Arnold Schwarzenegger, in visita al Palazzo Pirelli, in occasione del World Regions Forum, definito da qualcuno il G15 delle Regioni, che si aprirà domani a Milano. Formigoni e Schwarzenegger si erano già incontrati un mese e mezzo fa a Los Angeles al Governors´ Global Climate Change Summit. Il "patto" tra Formigoni e Schwarzenegger sarà portato all´attenzione dei 15 governi sub-nazionali che parteciperanno al meeting promosso da Regione Lombardia, che vedrà impegnati per tre giorni le delegazioni provenienti da tutto il mondo (Europa, America, Africa, Asia e Australia). "Il mondo sta cambiando - ha spiegato Formigoni durante la conferenza stampa tenuta insieme al Governatore Schwarzenegger -. Le Regioni dopo la crisi economica avranno un ruolo più importante. Per questo attribuiamo grande importanza al lavoro del World Regions Forum, in cui accanto alla riflessione sul ruolo politico dei Governi sub-nazionali, saranno anche discussi progetti concreti, come quelli che ho illustrato al Governatore Schwarzenegger, ricevendo il suo assenso e il suo appoggio. Sono anche felice che il Governatore Schwarzenegger abbia accettato la mia proposta di rendere permanente il Forum con un incontro ogni due anni". "La California - ha aggiunto Formigoni - è uno dei motori economici e di innovazione più importanti non solo negli Stati Uniti ma nel mondo intero, in particolare sull´ambiente e la sostenibilità, temi su cui lavora da tempo. Nel corso del Forum discuteremo anche di inquinamento locale e globale e di green economy, ambiti su cui le Regioni hanno competenze e possono essere di stimolo ai Governi nazionali e all´Unione Europea perché si mettano in atto politiche più raccordate e più forti". Arnold Schwarzenegger, dopo essersi congratulato con Formigoni per il lavoro svolto ed aver espresso il proprio rammarico per il fatto di non poter partecipare di persona alla tre giorni del World Regions Forum - che ha definito "una riunione straordinaria e cruciale" -, ha sottolineato il ruolo dei governi sub-nazionali "che spesso sono più avanti dei governi nazionali su molti temi" e possono fungere da incubatori per le politiche più innovative e da stimolo. A questo proposito ha portato l´esempio delle politiche ambientali, ricordando che la California è stato il primo Stato americano a dotarsi di una legge per la riduzione del 25% dei gas serra e si è posta inoltre obiettivi più stingenti rispetto alle decisioni di Washington (-80% entro il 2050). Schwarzenegger ha anche citato le politiche sui trasporti, la diffusione di pannelli solari e il risparmio energetico nelle costruzioni. Secondo il Governatore californiano bisogna considerare queste politiche come "opportunità economiche per il futuro". D´altra parte, è stata la considerazione di Schwarzenegger, "tutti i grandi movimenti sono partiti dal livello locale" come ad esempio l´indipendenza americana, la battaglia per i diritti civili o le azioni di grandi personaggi come Gandhi, Nelson Mandela e Martin Luther King. Rispondendo ad una domanda sul tema della sanità, Schwarzenegger si è detto interessato a conoscere ciò che offrono di meglio le eccellenze della Lombardia. .  
   
   
DA OGGI I LAVORI DEL G15 DELLE REGIONI STASERA FORMIGONI RICEVE LE DELEGAZIONI AL PALAZZO PIRELLI LE CONCLUSIONI SABATO CON I MINISTRI GELMINI E FRATTINI  
 
Milano, 19 novembre 2009 - Dal Sudafrica è giunta oggi al Palazzo Pirelli la prima delle 14 delegazioni delle Regioni più innovative del mondo che, insieme a quella lombarda guidata dal presidente Roberto Formigoni, si sono date appuntamento per i lavori del World Regions Forum, presentato ieri dallo stesso Formigoni insieme al Governatore della California, Arnold Scwarzenegger. E´ la delegazione del Gauteng, guidata dalla Governatrice Nomyula Mokonyane. Le delegazioni saranno ricevute al Palazzo della Regione tra le 19 e le 19. 30 questa sera per un primo briefing e la cena ufficiale al Belvedere del 31° piano. Domani per l´intera giornata e sabato mattina le quattro sedute di lavoro a porte chiuse: politico/generale, domattina, aperta da Formigoni; sanità e ambiente nel pomeriggio; capitale umano e ricerca sabato mattina con la partecipazione del ministro dell´Istruzione, Mariastella Gelmini. Seguirà l´intervento del ministro degli Affari esteri, Franco Frattini e le conclusioni, con una dichiarazione finale, che sarà sottoscritta dai 15 governatori. Venerdì sera le delegazioni assisteranno, alla Scala, alla Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, con l´Orchestra e Coro del Teatro alla Scala diretti dal maestro Daniel Barenboim. .  
   
   
REGIONE ABRUZZO: CHIODI, RISPARMI PER 5 MLN GRAZIE A POLITICA RIGORE  
 
Pescara, 19 novembre 2009 - "Da una stima degli interventi avviati fin ad ora, possiamo ipotizzare risparmi per circa cinque milioni di euro in un solo anno e non è certo cosa da poco. Inoltre, abbiamo abbattuto i compensi dei componenti i consigli di amministrazione di Fira ed Abruzzo Engineering e tutto questo va ad aggiungersi ai ventidue commissariamenti di enti strumentali della Regione tra i quali quelli di Arta, Aptr, delle tre aziende Adsu, dei cinque Ater regionali, di Arit, Arssa, Agenzia sanitaria e dei sei consorzi industriali oltre ad una serie di altri provvedimenti rivolti al taglio di spese inutili a carico dei cittadini abruzzesi". Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, rivendica il merito della sua Giunta di aver condotto un´articolata ed innovativa politica di contrazione dei costi. In particolare, per quanto riguarda Abruzzo Engineering, dove la Regione ha una quota di partecipazione del 60%, il presidente del nuovo consiglio d´amministrazione percepirà 50 mila euro l´anno invece dei 204 mila euro annui di cui godeva il suo predecessore. Si passa, inoltre, da un costo annuo del consiglio d´amministrazione di circa 207 mila euro, sommando il costo dei gettoni di presenza, ad un costo totale di 110 mila euro. Nel vecchio consiglio d´amministrazione, gli altri componenti dell´organo percepivano il gettone di presenza, pari a 100 euro, mentre i componenti del Collegio sindacale ed il revisore contabile percepivano 108 mila euro l´anno. Adesso, invece, i componenti del nuovo Cda ne percepiranno 15 mila, per un totale di 60 mila euro l´anno. Resteranno invariati gli emolumenti previsti per il collegio sindacale e per il revisore contabile. Per di più, i compensi dei componenti il nuovo consiglio di amministrazione della Fira, la Finanziaria regionale abruzzese, sono stati ridotti del 30 per cento con un risparmio complessivo annuale di 60 mila euro che arriverà a 240 mila euro se si considera il restante periodo di legislatura. Infatti, se in precedenza l´indennità annuale lorda corrisposta al presidente della Fira era pari a 40 mila euro, quella attuale è di 28 mila euro cioè 12 mila euro in meno. Stesso discorso vale per i nuovi componenti del cda che passano da 20 mila euro annui lordi a 14 mila euro. "Una scelta di rigore e di contenimento dei costi quella di procedere alla riduzione dei compensi - ha dichiarato il presidente Chiodi - che rientra nella più ampia ottica politica di risparmio delle risorse e di razionalizzazione dei servizi che questa Giunta ha intrapreso fin dal momento dell´insediamento. Che poi qualcuno dall´opposizione tenti di sminuire la portata del provvedimento lo si può comprendere ma poi dovrebbe anche avere l´onesta intellettuale di ammettere che il progetto di riforma approvato dalla precedente Giunta di centrosinistra non è stato attuato mentre stavolta si fa sul serio ed il risparmio in termini di risorse è reale. Tuttavia, - continua il Presidente Chiodi - soffermarsi solo sulla decurtazione degli emolumenti sarebbe, a mio avviso, a dir poco riduttivo e fuorviante. In effetti, occorre guardare alla complessiva azione riformatrice di questo governo che ha già portato a ridisegnare l´intera architettura amministrativa dell´Ente Regione con la cancellazione di una direzione, il taglio di ben undici servizi ed un progetto organico di riorganizzazione che introdurrà più trasparenza nel sistema delle assunzioni, reale meritocrazia nella gestione delle carriere e degli incarichi ed una maggiore efficienza attraverso la valorizzazione delle competenze del personale. Anche sotto questo profilo, il risparmio di risorse ipotizzato è considerevole visto che supera abbondantemente i 500 mila euro". "Con la consueta demagogia, - sottolinea il Presidente - c´è chi preferisce attaccare la sterile litania di presunte nomine clientelari ignorando che, solo qualche mese fa, all´indomani dei commissarimenti, anche nell´opposizione chi fu chi mostrò di apprezzare la scelta di sobrietà attraverso il ricorso, nella veste di commissari, a personale interno retribuito con appena mille euro lorde mensili". .  
   
   
RICOSTRUZIONE: CHIODI INCONTRA I CAPIGRUPPO REGIONALI  
 
L´aquila, 19 novembre 2009 - Una governace capace di gestire i complessi processi di ricostruzione dell´Aquila e dei comuni del cratere, che definisca le linee programmatiche e vigili sul corretto utilizzo delle procedure e dei finanziamenti. Alla vigilia del varo della governance, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, nel corso di due separati incontri a palazzo Silone, ha presentato ai capigruppo ieri ed ai sindaci del cratere dei comuni terremotati (nel pomeriggio) l´architetto Gaetano Fontana, incaricato, dallo stesso Chiodi, di coordinare la Struttura tecnica che dovrà sovrintendere alla ricostruzione. Chiodi: "Stiamo costruendo una struttura simile a quella istituita da Tony Blair in Gran Bretagna per affrontare compiti straordinari, perchè noi abbiamo compiti della ricostruzione che comporta non solo delle attività, ma anche impiegare risorse che lo Stato ha messo a disposizione della ricostruzione, in modo che sia trasparente e rendicontabile". L´ufficio del commissario per la ricostruzione, è stato detto, sarà composto da una trentina di persone scelte secondo criteri altamente selettivi che terranno presente esclusivamente della loro formazione e della loro professionalità. "Stiamo mettendo su un meccanismo che, nei prossimi anni, sarà preso come nuovo modello di efficienza della ricostruzione". Chiodi ha anche detto che frequenti saranno i confronti con il Consiglio regionale e con i capigruppo, nell´intento di aggiornare l´assemblea regionale sullo stato dei lavori e, di converso, ricevere dalla stessa suggerimenti e proposte utili a rendere più efficace ed efficiente il difficile processo di ricostruzione. .  
   
   
RICOSTRUZIONE: CHIODI A SINDACI, ECCO STRUTTURA DI MISSIONE  
 
 L´aquila, 19 novembre 2009 - Si chiama Struttura tecnica di missione e avrà il compito principale di sovrintendere, in collaborazione con gli enti locali, tutta la complessa azione di ricostruzione. Il nuovo organismo è stato presentato ieri pomeriggio dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, ai sindaci dei comuni inseriti nel cratere e nei Com istituiti dalla Protezione civile subito dopo il terremoto. Il coordinatore sarà l´architetto Gaetano Fontana, alto dirigente del ministero delle Infrastrutture, e profondo conoscitore della realtà abruzzese, che avrà il compito principale di "avviare un confronto continuo e diretto con gli amministratori locali e i tecnici impegnati nell´opera di ricostruzione post terremoto". È stato lo stesso Chiodi ad indicare ai sindaci i compiti di Gaetano Fontana: "coordinamento, assistenza, vigilanza, ricognizione dei fondi, istruttoria sugli interventi tecnici della ricostruzione, istruttoria sugli interventi finanziari, tracciabilità e monitoraggio degli interventi tecnici e finanziari". "Come si vede - ha precisato il presidente della Regione - la Struttura avrà compiti di natura tecnica, legati alla ricostruzione materiale degli edifici, e finanziaria. Un ampio spettro di azione che dovrà essere portato avanti in armonia con gli enti locali". Ai sindaci, inoltre, Chiodi ha detto che "la nascita della Struttura segna il passaggio definitivo dalla fase emergenziale a quella della ricostruzione, che dovrà essere portata avanti senza alcuna distinzione di carattere politico, in piena armonia, coesione e reciproco sostegno. Questo è quello che chiedo ai sindaci e amministratori perché dobbiamo dare segno tangibile ai cittadini che una classe dirigente responsabile sta affrontando uno dei problemi più importanti della storia di questa regione". La Struttura tecnica di missione sarà composta di 30 membri, di cui 15 nominati dalle amministrazioni pubbliche. Alla stato, al netto degli altri interventi del progetto Case e prima emergenza, la situazione finanziaria conta su circa 4 miliardi di euro per la prima fase di ricostruzione, 408 milioni dal ministero delle Infrastrutture e 200 milioni messi a disposizione dall´Anas per la viabilità. .  
   
   
L’IMPEGNO DELLA REGIONE VENETO A FAVORE DELLA PICCOLA MEDIA IMPRESA  
 
Oderzo (Treviso) 19 novembre 2009 - Estensione degli ammortizzatori sociali anche alle imprese artigiane per garantire le professioni anche in vista della ripresa economica, apertura del Fondo Sociale Europeo alla riqualificazione professionale, rafforzamento del credito con garanzia per le piccole imprese e modifica dei fondi di rotazione per investimenti anche nel caso di scarsità di liquidità temporanea. Sono queste alcune delle misure annunciate dall’’assessore alle politiche economiche della Regione del Veneto, Vendemiano Sartor, a favore delle piccole medie imprese per superare la crisi e rilanciare lo sviluppo. Sartor, che ha illustrato tale iniziativa nel corso di un Convegno organizzato a Oderzo dall’Associazione Artigianato e Piccola Media Impresa – Aai, ha informato che nella programmazione regionale sono previste risorse anche per l’ingegneria finanziaria, con strumenti che non sono solo quelli dei fondi di rotazione tradizionali, ma che saranno finalizzati alla ricapitalizzazione delle imprese attraverso un ruolo più forte della Veneto Sviluppo. La finanziaria regionale nella sua gestione favorirà inoltre le aggregazioni di imprese per la realizzazione di progetti. Riferendosi poi alla questione della promozione internazionale e alla ricerca di nuovi mercati, Sartor ha ribadito che il Veneto nelle esportazioni ha un valore aggiunto, rappresentando non solo il 10% della ricchezza nazionale, ma soprattutto il 13% dell’export. Nel concludere ha poi sottolineato che è necessario lavorare per migliorare la competitività e la qualità delle imprese attraverso l’innovazione e la ricerca, sviluppando progetti tra imprese e attuando una maggiore collaborazione tra quest’ultime ed il sistema universitario e i centri di ricerca. .  
   
   
LOMBARDIA, ZAMBETTI AGLI ARTIGIANI: INSIEME FUORI DA CRISI  
 
Milano, 19 novembre 2009 - La crisi si può combattere e da essa si può uscire. Lo ha sostenuto l´assessore all´Artigianato e Servizi della Regione Lombardia, Domenico Zambetti, intervenendo ieri mattina alla conferenza stampa dell´associazione di categoria Casartigiani che oggi tiene il suo congresso regionale. Durante la conferenza stampa, il presidente regionale di Casartigiani lombardia, Mario Bettini, ha presentato alla stampa la relazione dell´associazione sulle iniziative per fronteggiare la crisi elogiando le misure messe in campo da Regione Lombardia. "L´indagine promossa da Casartigiani - ha spiegato l´assessore Domenico Zambetti - fotografa il reale quadro delle aziende artigiane elogiando da un lato la capacità organizzativa e di resistenza che gli artigiani stessi in questi mesi hanno saputo dimostrare e dall´altro esalta le misure che Regione Lombardia ha messo in campo". "Lo scorso luglio, con delibera regionale - ha ricordato Domenico Zambetti - abbiamo sbloccato il Fondo Confiducia per sostenere la liquidità e il riequilibrio finanziario delle Pmi in tutti i settori produttivi. Nel luglio 2009 il Comitato regionale per il Credito all´Artigianato ha approvato le proposte di modifica alle tre misure di intervento agevolativo previste dalla legge regionale n° 1 del 2007 sulla competitività delle imprese. Per la misura A (microcredito) sono stati ampliati gli interventi a favore delle imprese artigiane anche per piccoli prestiti e finanziamenti a breve per far fronte a esigenze di liquidità. Per la misura B (investimenti), invece, il contributo in conto interessi a favore delle imprese artigiane è stato potenziato per permettere l´abbattimento del tasso di interesse di 2,5 punti percentuali. Per la misura C (Sviluppo aziendale ed avvio di nuove iniziative imprenditoriali) rispetto alle spese che si potevano agevolare è stata introdotta una nuova voce rappresentata dagli arredi necessari per le attività produttive". Secondo la relazione di Casartigiani, alcuni segnali positivi ci sarebbero già stati, dall´indagine emerge infatti che solo il 7% degli intervistati dichiara di aver diminuito il personale mentre più del 10% starebbe già programmando nuove assunzioni entro la fine del 2009. L´assessore Zambetti recependo le esigenze degli artigiani ha spiegato come per il futuro si stia impegnando ad emanare provvedimenti per snellire ulteriormente le procedure burocratiche amministrative e per contrastare la concorrenza sleale e la contraffazione. .  
   
   
ZAMBETTI: INNOVAZIONE PER FAR CRESCERE LE IMPRESE  
 
Milano, 19 novembre 2009 - "I servizi giocano un ruolo strategico nell´economia territoriale e il fatto che il presidente Roberto Formigoni abbia voluto assegnarmi questa delega dimostra l´attenzione che Regione Lombardia ha verso questo settore". Lo ha detto ieri o l´assessore regionale all´Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti, intervenendo all´apertura del seminario "Il settore dei servizi alle imprese in Lombardia: questioni aperte e prospettive". Organizzato in collaborazione con Irer (Istituto Regionale di Ricerca), il workshop aveva l´obiettivo di affrontare le scelte future, mettendo a confronto gli esperti del settore. "L´innovazione - ha spiegato Zambetti - è la leva fondamentale dello sviluppo. Per questo, il Governo regionale ha realizzato interventi ad hoc per accrescere la capacità delle aziende in questo campo. Ad esempio, tramite due bandi, abbiamo finanziato con oltre 7 milioni di euro 78 progetti che hanno incentivato la creazione di imprese ad alta intensità di conoscenza per la produzione di servizi nuovi o tecnologicamente avanzati. Inoltre, altri 4 milioni sono serviti a sostenere 54 aziende che, tramite l´utilizzo di tecnologie d´avanguardia, hanno migliorato i propri processi produttivi, l´organizzazione e i servizi prodotti". In quest´ottica, l´assessore Zambetti ha anche sottolineato come una delle priorità della legislatura sia stata proprio l´attenzione ai giovani e al loro ingresso nel mondo del lavoro. "Con il progetto Decò - ha concluso Zambetti - abbiamo fornito a giovani designer un percorso agevolato per acquisire visibilità all´interno del loro settore, ma anche per tradurre idee innovative in concreto business. Questi importanti risultati ci spingono a proseguire su questa strada per sostenere ulteriormente le imprese e aiutarle a vincere le sfide che le attendono sul mercato interno ed internazionale". .  
   
   
LAVORO NON REGOLARE: PUGLIA REGIONE PIÙ AVANZATA  
 
Bari, 19 novembre 2009 - La Giunta Regionale ha approvato l’altro ieri il regolamento attuativo dell’art. 1 della legge 28/06 di contrasto al lavoro non regolare. A commento della decisione, è intervenuto ieri l’assessore al lavoro, Michele Losappio: “Il regolamento, composto da 5 articoli, obbliga la Regione, le Asl e le aziende e società partecipati ad inserire nei propri bandi e avvisi pubblici finalizzati a concedere aiuti, incentivi e benefici economici delle particolari clausole quali l’applicazione integrale da parte del beneficiario del contratto collettivo nazionale di lavoro per il settore di appartenenza riferito a tutti i dipendenti del beneficiario e per l’intero periodo del finanziamento. “La violazione accertata di questa clausola sociale comporta la revoca parziale o totale del finanziamento secondo le modalità indicate. In determinati casi è prevista anche l’esclusione del beneficiario inadempiente da qualsiasi ulteriore beneficio per due anni. “La clausola sociale è obbligatoria anche in caso di subappalto secondo determinate fattispecie; nel caso di violazioni più ‘leggere’ che concernono una quantità di lavoratori inferiore al 50% di quelli occupati nell’esecuzione dell’appalto il regolamento prevede delle penali che vanno dallo 0,4 all’1,2% del corrispettivo. “Con questo regolamento si applica finalmente la parte più significativa di quella legge del novembre 2006 che la Comunità Europea ha premiato come espressione di buone pratiche – continua l’assessore al Lavoro- e la Puglia si presenta come la Regione più determinata a contrastare il lavoro nero, quello irregolare, il precariato ed ogni altra forma di disconoscimento dei contratti sottoscritti. Non accadrà dunque più che imprese e società possano impunemente ricevere i finanziamenti pubblici della Regione e contemporaneamente violare leggi e contratti nel reclutamento della mano d’opera. “Arriva a compimento” –ha concluso Losappio- “un impegno sollecitato dai Segretari Regionali di Cgil-cisl-uil e recepito dal Presidente Vendola nel protocollo di intesa sottoscritto nello scorso 31 luglio che segnerà il livello di civiltà sociale ed economica della Puglia”. .  
   
   
A ESTE I PROBLEMI DELL’ARTIGIANATO NEL TERZO VENETO  
 
 Este (Pd) 19 novembre 2009 - Definire alcune idee guida attorno alle quali aprire una proposta di priorità strategica per lo sviluppo delle imprese, l’innovamento adeguativo delle politiche di sostegno, il rafforzamento del ruolo dell’artigianato. Questo è l’obiettivo del seminario “artigianato del terzo veneto” tenutosi ieri ad Este per iniziativa della Regione del Veneto, al quale è intervenuto l’Assessore Regionale alle Politiche per l’economia Vendemiano Sartor, oltre ai rappresentanti provinciali e regionali di Confartigianato, Cna, Casa artigiani ed Ebav. Rivolgendosi ai rappresentanti delle associazioni Sartor ha sottolineato che nel mondo politico è in aumento il numero di quelli che pensano che le diverse associazioni di categoria, così come sono organizzate, rappresentino sempre più un freno allo sviluppo e che quindi si più opportuno scavalcarle. Di conseguenza – ha avvertito - se le stesse associazioni vogliono evitare di vedersi ridotti gli spazi operativi, è necessario che diventino più efficienti, sviluppando una nuova cultura in fatto di mercato, attrezzandosi per dialogare con nuovi interlocutori e sviluppando quelle competenze in grado di rimuovere vincoli normativi, di conoscenza, organizzativi e di finanziamento che le singole imprese non sono in grado di superare. “La sfida dell’efficienza – ha ribadito Sartor – non è solo per la Pubblica Amministrazione ma lo è anche per le associazioni, che devono avere il coraggio di cambiare ed incominciare a dialogare con le istituzioni in modo diverso, devono essere più efficienti per meglio sfruttare le risorse pubbliche. ” A questo proposito Sartor ha sollecitato di conciliare l’azione con la programmazione regionale, sapendo che l’artigianato non è visto come un elemento a sé, ma all’interno di un sistema che sempre più sta andando verso un’organizzazione di filiera. Riferendosi infine al fatto che a livello nazionale si sta ragionando di Small Business Act per le politiche a favore delle Pme e dell’artigianato, Sartor ha precisato che si tratta di un’occasione importante, ma si dovranno definire bene i compiti tra centro e periferia perché le politiche di sostegno devono essere dirette dal territorio, altrimenti diventano di difficile accesso per le piccole imprese. .  
   
   
ARTIGIANATO IN SICILIA: FIRMA DECRETI PER 25 MILIONI DI EURO  
 
Palermo, 19 novembre 2009 – L’assessore regionale alla cooperazione Titti Bufardeci ha firmato le direttive che prevedono uno stanziamento di 25 milioni di euro per il settore artigianale siciliano. Le somme saranno gestite da Artigiancassa, mediante un comitato costituito con l’amministrazione regionale. Le direttive, così come previsto dalla recente legge sugli aiuti alle imprese, sono state trasmesse al Presidente della Regione che dovrà inoltrarle alla commissione legislativa competente all’Ars. “Con questi fondi – spiega Bufardeci – continuiamo il percorso virtuoso a sostegno dell’artigianato siciliano, settore strategico che rappresenta tante eccellenze del nostro tessuto imprenditoriale. Grazie alle modifiche introdotte recentemente dal legislatore regionale, la possibilità di attingere a queste risorse, previste sia da norme regionali sia nazionali, sono state modificate, per adeguarsi alle necessità del settore e alle sfide di innovazione che deve affrontare”. I 25 milioni di euro derivano da risorse miste statali e regionali. Potranno essere presentate richieste per interventi destinati alla tutela dell’ambiente e alla sicurezza del lavoro, all’acquisto di aziende o di rami di azienda, attrezzature e macchinari nuovi o usati, innovazione tecnologica e delle linee di produzione, pacchetti informatici, servizi reali nel marketing e nella comunicazione. I fondi potranno essere utilizzati anche per il consolidamento, a breve e medio termine, di passività e per locazioni finanziarie immobiliari. .  
   
   
EMIGRANTI, BOSCAGLI: SONO STORIE DA RICORDARE  
 
 Milano, 19 novembre 2009 - Sono storie piene di emozioni, sentimenti e dignità quelle che gli emigranti lombardi raccontano ai ricercatori che hanno realizzato l´indagine "Storie di emigranti. Percorsi e caratteri dell´emigrazione lombarda in Europa e nel mondo", che è stata presentata ieri mattina in Regione. Si tratta di 12 volumi e 6 Cd che il Centro Studi Valle Imagna Onlus e la società Lab 80 film hanno realizzato, in oltre sette anni di lavoro, grazie al sostegno dell´assessorato regionale alla Famiglia e Solidarietà sociale. In essi sono raccolti sia le testimonianze di coloro che sono emigrati e vivono tuttora in Svizzera, Belgio, Francia, Canada e Argentina, sia di coloro che sono ritornati. "Storie che è importante conoscere e trasmettere - ha sottolineato l´assessore regionale alla Famiglia e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli, intervenendo ieri mattina alla presentazione della ricerca - perché non vada perso un sapere così prezioso. La storia infatti non la si fa soltanto con i grandi eventi ma anche documentando gli avvenimenti locali che ci fanno capire come siamo cresciuti e dove sono le nostre radici. La Regione Lombardia tra l´altro fu una delle prime a valorizzare la cultura locale e popolare pubblicando, in libri e dischi, un enorme patrimonio etnografico raccolto in tutte le province". Dalla ricerca emerge che l´emigrazione lombarda nel mondo non fu solamente fatta di sofferenza e lontananza ma anche di espansione, orgoglio e unità. I nostri immigrati furono sempre orgogliosi dell´operosità e della capacità professionale che gli fu riconosciuta e tutt´ora anche i loro figli, pur integrati e senza quella nostalgia che non abbandona i loro genitori, desiderano mantenere rapporti con la nostra terra. Ed è anche per questo che il Centro studi Val Imagna sta programmando inviti e scambi culturali con i figli di chi emigrò. Il progetto di ricerca presentato ieri verrà ora esteso anche agli emigrati lombardi in Usa, Brasile e Australia. Ed è nei progetti del Centro ampliare l´indagine anche agli immigrati extracomunitari che ora vivono nella nostra regione. .  
   
   
BOLZANO: SIGLATO IL PATTO DI STABILITÀ TRA LA PROVINCIA E LA CAMERA DI COMMERCIO  
 
Bolzano, 19 novembre 2009 - Spese complessive che nel 2010 non possono superare il limite del 2009, l´organico aumentato di una unità, l´opzione per ulteriori trattative su personale e budget nel caso di assunzione di nuove competenze: sono i punti centrali dell´intesa sul patto di stabilità provinciale per il 2010 siglato il 18 novembre a Bolzano dal presidente della Provincia Luis Durnwalder e dal presidente della Camera di commercio Michl Ebner. Al patto di stabilità statale che la Provincia stipula di anno in anno con il Governo in tema di contenimento della spesa pubblica e di rispetto dei parametri europei, fa da corollario il patto di stabilità provinciale che la stessa Provincia sigla con i maggiori enti pubblici locali: il Consorzio dei Comuni, la Camera di commercio, la Libera università di Bolzano e l´Ipes. Tali enti devono utilizzare gli stessi parametri e la stessa metodologia a cui è tenuta la Provincia, con la fissazione di un quadro complessivo dato da un preciso tetto di spesa escluse le voci che non devono sottostare all´intesa. A Palazzo Widmann è stato siglato il 18 novembre, con la firma del presidente Luis Durnwalder e del presidente Michl Ebner, il patto di stabilità tra la Provincia e la Camera di Commercio, secondo lo schema predisposto dalle Ripartizioni provinciali Finanze e Enti locali. Prevede per il 2010 che le voci di spesa dell´ente camerale rientranti nel patto di stabilità non possano superare la soglia fissata per il 2009, pari a 21,58 milioni €. Sono invece esclusi dal patto di stabilità i costi sostenuti per le aziende speciali Eos, l´organizzazione che promuove l´export, e Ipse, l´istituto che promuove lo sviluppo economico. Non ricadono nel patto anche le spese di investimento per aumentare il fondo in dotazione delle aziende speciali e le spese connesse con le funzioni delegate. Il nuovo patto di stabilità prevede inoltre che l´organico della Camera di commercio, ridotto di quattro unità nel periodo 2006-2008 e rimasto invariato nel 2009, venga aumentato con la creazione di un posto nel settore del controllo dei vini e della denominazione di orgine controllata. Una eccezione, sia riguardo ai costi che al personale, è prevista sono in caso di trasferimento di nuove competenze alla Camera di commercio: "In questa eventualità sarà una commissione a decidere come potranno essere modificati i parametri delle spese e dell´organico", sottolinea il presidente Durnwalder, che ricorda infine un altro importante aspetto legato alla congiuntura economica contigente: "Se gli effetti della crisi economica dovessero perdurare anche nel 2010, la Camera di commercio potrà elaborare per le aziende speciali un pacchetto di misure che resterebbe escluso dal patto di stabilità. " .  
   
   
PROTOCOLLO D’INTESA TRA VENETO E ALTRE REGIONI PER CONOSCERE SITUAZIONE DELL’ OCCUPAZIONE E DELLE PROFESSIONI NEL SETTORE SOCIALE  
 
Venezia, 19 novembre 2009 - Per meglio conoscere la situazione dell’occupazione e delle professioni nel settore sociale, ambito che ha visto negli ultimi anni in Italia e nel Veneto profondi cambiamenti e novità, la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alle politiche sociali Stefano Valdegamberi, ha approvato la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con le Regioni Emilia Romagna, Umbria, Toscana, Piemonte, Calabria, Basilicata, Molise, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia. “Tutte queste regioni, compresa la nostra – spiega Valdegamberi - hanno aderito a fine 2007 all´indagine promossa dal Ministero della Solidarietà Sociale con cui è stata stabilita un´intesa firmata dalla Regione Veneto in qualità di coordinatrice della Commissione Politiche Sociali nell´ambito della Conferenza delle Regioni. L’iniziativa è diretta a realizzare un percorso di ricerca finalizzato ad acquisire una maggiore conoscenza delle dimensioni occupazionali e delle professionalità inserite nel settore dei servizi sociali e del loro impiego sul territorio. Il progetto di ricerca è affidato alle Università di Venezia, di Verona e di Bologna, e riguarda i diversi ambiti regionali dei servizi sociali, in termini di dimensioni e di occupazione, con focus specifici sulla diffusione delle diverse tipologie contrattuali di lavoro impiegate e sulle professionalità coinvolte, sia in ambito pubblico che privato. L’indagine – conclude l´Assessore veneto - contribuirà senza dubbio al processo di riordino delle professioni sociali, previsto dall’art. 12 della legge 8 novembre 2000, n. 328. In quest´ambito negli ultimi anni in Italia e in particolare nel territorio regionale, si sono verificati profondi cambiamenti e novità, spesso realizzati in modo differenziato e non coordinato non solo tra le regioni, ma anche all’interno delle singole regioni. I risultati della ricerca sul campo daranno alle istituzioni locali e nazionali la possibilità di rispondere con cognizione di causa alle domande emergenti da parte del territorio, assumendo decisioni e provvedimenti coerenti con i bisogni di riassetto del settore, pervenendo ad una sua regolamentazione sia in termini di offerta formativa che di opportunità e condizioni occupazionali”. .  
   
   
COOPERAZIONE SOCIALE, VENERDÌ A BOLOGNA TERZA CONFERENZA REGIONALE  
 
 Bologna, 19 novembre 2009 - Sono 748 e hanno un ruolo fondamentale per il welfare, con gli oltre 80. 000 soci, i 43. 000 addetti, e le circa 3000 persone svantaggiate che vi lavorano. Sono le cooperative sociali dell’Emilia-romagna che venerdì 20 novembre si riuniranno a Bologna per la terza Conferenza regionale del settore. Un appuntamento per fare il punto sulle sfide e le opportunità che si aprono grazie anche alle novità normative, a partire dal via libera al percorso di accreditamento dei servizi. La Conferenza si terrà nell´Auditorium della Regione Emilia-romagna (viale Aldo Moro 18) a partire dalle 9. 30. Apriranno i lavori l’assessore regionale alle Politiche sociali Anna Maria Dapporto, il sottosegretario alla Presidenza della giunta Alfredo Bertelli e Gaetano De Vinco, rappresentante della Cooperazione sociale. “In una società complessa come quella di oggi non può esserci un unico punto di vista capace di orientare e interpretare la realtà a favore del bene comune – sottolinea l’assessore Dapporto – . Solamente una condivisione di intenti tra diversi attori sociali, nel rispetto dei diversi ruoli, può aumentare la coesione della nostra comunità. Per questo, nel primo Piano sociale e sanitario regionale abbiamo sancito il riconoscimento della funzione pubblica in ambito sociale a quei soggetti privati la cui missione e finalità coincidono con le finalità delle istituzioni pubbliche. Con questo riconoscimento – prosegue l’assessore – si attua la piena partecipazione dei soggetti del Terzo settore, e quindi anche della cooperazione sociale, alla programmazione, realizzazione e valutazione della rete dei servizi dell’Emilia-romagna”. Alle 11 saranno presentati i risultati dei quattro gruppi di lavoro, attivati prima dell’estate. Seguirà, prima della pausa, un dibattito con interventi programmati. A partire dalle 14 la Conferenza ripartirà con una tavola rotonda, coordinata dal giornalista Nelson Bova, sulle prospettive della cooperazione sociale. Parteciperanno Alberto Alberani, rappresentante del settore, l’assessore regionale alle Politiche per la salute Giovanni Bissoni, il vicepresidente di Confindustria Emilia-romagna Alberto Lunardini, Mario Mazzoleni (Università di Brescia), il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani e Patrizia Toia, parlamentare europeo. Le cifre della cooperazione sociale in Emilia-romagna - C’è chi gestisce servizi socio-assistenziali, sanitari ed educativi (cooperative di tipo A). C’è chi (tipo B) svolge attività agricole, industriali, commerciali o di servizi, finalizzate all´inserimento lavorativo di persone svantaggiate e disabili. E c’è anche chi porta avanti entrambe le tipologie di attività (A+b). La divisione per provincie delle cooperative sociali vede al primo posto Bologna, con 150 imprese. Seguono Reggio Emilia (102), Forlì-cesena (98), Rimini (83), Modena (82), Parma (73), Ravenna (61), Piacenza (62) e Ferrara (37). Sono 427 quelle di tipo A, 182 quelle di tipo B, mentre 105 sono le cooperative a oggetto misto (A+b). I consorzi (costituiti come società cooperative, la cui base è formata in misura non inferiore al 70% da cooperative sociali) ammontano a 34. .  
   
   
CITTADINANZA DI GENERE, AL LAVORO PER I PROGETTI LA GIUNTA TOSCANA APPROVA CRITERI E MODALITÀ PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI  
 
Firenze, 19 novembre 2009 - Favorire l´attenzione sui temi della parità uomo-donna, valorizzare i talenti e le professionalità delle donne, promuovere l´equa distribuzione delle responsabilità familiari, contribuire alla lotta contro le discriminazioni e contro la violenza delle donne. Sono questi gli obiettivi dei progetti che potranno essere presentati alla Regione Toscana per ottenere i finanziamenti previsti dall´articolo 6 della legge regionale 16/2009, ovvero dalla nuova normativa sulla cittadinanza di genere. La giunta regionale, infatti, su proposta del vicepresidente Federico Gelli ha approvato criteri e modalità sulla cui base saranno selezionati i progetti finanziabili. «Un ulteriore tassello nell´attuazione di questa legge assolutamente innovativa – sottolinea il vicepresidente, che tra le sue deleghe ha anche quella alle pari opportunità – e allo stes so tempo la dimostrazione che questa legge non è solo una legge di principi ma una legge da cui discendono impegni precisi e concreti». L´atto della giunta riguarda i finanziamenti previsti per il solo 2009, che ammontano a circa 128 mila euro. Le domande dovranno essere presentate da associazioni con sede in Toscana attive nel campo delle pari opportunità, della promozione e valorizzazione della condizione femminile, dell´aiuto alla tutela in giudizio nel caso di violazione di diritti. Il finanziamento potrà essere concesso nella misura massima dell´80% e comunque non potrà superare gli 8 mila euro per ogni singolo progetto. Prossimamente un decreto dirigenziale approverà il bando per la presentazione delle domande e la relativa modulistica. .  
   
   
CRPO: BROCHURE PER LE DONNE SU COME USCIRE DALLA VIOLENZA  
 
Trieste, 19 novembre 2009 - Un libretto di facile lettura per dire a tutte le donne che "Il silenzio è il tuo nemico. Uscire dalla violenza si può", proprio come recita la brochure che la Commissione regionale pari opportunità (Crpo) ha presentato a Trieste ieri pomeriggio e si accinge a fare altrettanto nelle sale dei Consigli provinciali di Gorizia ( giovedì 19 novembre), Udine (martedì 24 novembre)e infine Pordenone (mercoledì 25 novembre), quando si celebrerà la giornata internazionale per l´eliminazione della violenza sulle donne. Pensato come un vademecum a scopo pratico - ha spiegato la presidente della Crpo, Santa Zannier -, il libretto evidenzia in modo chiaro e sintetico il problema degli abusi e dei maltrattamenti fisici, psicologici e sessuali subiti dal mondo femminile fuori e dentro le mura domestiche, di ogni classe sociale e di ogni fascia di età. Ecco, allora, prima l´esposizione dei dati salienti inerenti il problema, poi i consigli su come agire: se l´aggressore ti ha provocato lividi e ferite, vai al pronto soccorso dove ti sarà rilasciato anche un certificato medico; se hai bisogno di ascolto, recati in un centro antiviolenza che ti darà consulenza psicologica ma anche legale, nel rispetto della tua privacy, mentre con il tuo consenso ti aiuteranno a segnalare il tuo caso alle forze dell´ordine, al medico o ai servizi sociali comunali. Ma soprattutto puoi utilizzare il numero gratuito 1522, attivo 24 ore su 24, da chiamare se hai subito una violenza ma anche se hai assistito ad un tale atto. Troppi i casi di abusi subiti dalle donne quotidianamente senza che ne veniamo a conoscenza o che facciamo finta di non sapere - ha scritto il presidente del Consiglio del Friuli Venezia Giulia, Edouard Ballaman, nella nota recapitata agli intervenuti in quanto assente per impegni precedenti. Questa pubblicazione, azzeccata sin dal titolo, è la strada giusta affinché gli uomini capiscano che non è tollerata alcuna forma di violenza; auspico che sia tradotta in molte lingue e sia diffusa tra le donne immigrate nella nostra regione, ciò affinché vengano a conoscenza dei loro diritti. A fargli eco, l´unico consigliere regionale presente, ovvero Edoardo Sasco, a detta del quale dove ci sono donne si lavora con più concretezza e voglia di fare. Un auspicio anche da parte sua: che il ruolo delle donne sia sempre più valorizzato e questo a beneficio di tutti. Il nostro Paese - ha detto - è indietro in molti campi, e mi pare indietro anche su questo particolare tema. Una frase mi ha colpito in particolare - ha aggiunto la presidente Zannier parlando della giornata internazionale del 25 novembre e di come sia nata - ed è che lo stupratore non bussa, ha le chiavi di casa. Partendo, quindi, da questa affermazione forte abbiamo realizzato la brochure e il desiderio è che sia distribuita nelle scuole, negli studi dei medici di base, ovunque si possa avere un´influenza sul comportamento delle persone. Molte le riflessioni che sono seguite, tra cui quelle dell´assessore Pari opportunità del Comune di Trieste che ha parlato di pudore, tra le donne, a denunciare gli abusi subiti perché cresciute con l´idea che i panni sporchi si lavano in famiglia, e che ha fatto poi un appello alle mamme: cominciamo come madri - ha detto - a insegnare ai nostri figli maschi il rispetto della donna come persona, è il primo passo affinché non ci sia il bullismo tra i ragazzi. E di problema culturale che deve essere affrontato a partire dalle scuole elementari ha, in seguito, parlato la rappresentante della Commissione pari opportunità della Provincia triestina. Ciò avviene nei Paesi scandinavi - ha reso noto - dove alle bambine vengono forniti esempi femminili vincenti. Da noi, invece, mancano sempre i fondi. E non si è sottratto ai dati neppure il comandante del Nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Trieste, dal quale si è appreso che in Italia tutte le tipologie degli omicidi sono in diminuzione tranne quella dell´omicidio tra le mura domestiche (uno su tre). Come forze dell´ordine possiamo fornire aiuto - ha aggiunto -, ma abbiamo bisogno che ce lo chiedano. Ed ecco i dati riportati nella pubblicazione della Crpo, riferiti al Friuli Venezia Giulia anno 2008: 740 donne hanno contattato un centro antiviolenza, 556 delle quali sono seguite da uno di questi centri. Sempre guardando a queste ultime, le italiane sono le più numerose (423 contro 133 straniere); 299 hanno tra i 25 e i 44 anni, 157 tra i 45 e i 64 anni; 245 sono coniugate, 125 sono nubili e 90 sono separate; 318 sono occupate, 51 sono casalinghe e 96 sono disoccupate. Guardando alla tipologia della violenza, 477 è psicologica, 380 è fisica, 293 è economica, 133 sessuale. Quanto agli autori, sempre in riferimento ai 556 casi seguiti, 236 donne hanno denunciato il coniuge, 131 l´ex, 69 il convivente, 16 il padre, 15 il fidanzato e altrettante un figlio, 7 la madre e 2 il fratello, 52 altre persone. Dato utile, gli indicatori di pericolo, a cominciare dalla percezione che una donna può provare di essere, appunto, in pericolo, passando alla gelosia ossessiva e possessiva del partner, ad atti precedenti di violenza inclusa quella sugli animali domestici, fino all´uso di alcool e/o sostanze stupefacenti. .  
   
   
SERVIZI SOCIALI A BUSALLA INAUGURAZIONE NIDO D´INFANZIA E CENTRO INFORMATICO PER ANZIANI  
 
Genova, 19 Novembre 2009 - Oggi alle 9. 30 il vicepresidente della Regione Liguria Massimiliano Costa è a Busalla per visitare i nuovi locali dove verrà allestito l´asilo nido "Pollicino" presso la scuola materna di Busalla in via Frugone 10 (nei pressi della chiesa parrocchiale). Saranno presenti il presidente e i membri del Consiglio di amministrazione dell´asilo e della Fondazione Sacro Cuore. La struttura, realizzata grazie ad un finanziamento regionale di 70. 000 euro nello stesso edificio della scuola materna, accoglierà 10 bambini di età compresa tra 3 mesi e 2 anni e disporrà di un ampio salone per attività ludiche, ricreative e laboratori; refettorio con cucina annessa, dormitorio opportunamente isolato. Per le attività all´aria aperta, il nido potrà contare su un´ampia terrazza e giardino. "Si tratta - spiega Costa - di un servizio per la prima infanzia finanziato nell´ambito del progetto regionale denominato Liguria Famiglia che punta ad ampliare il numero dei posti in asili nido e servizi integrativi per i più piccoli. Credo che questo genere di servizio sia particolarmente prezioso in un contesto, come quello dell´entroterra genovese, in cui vivono molte famiglie giovani con figli piccoli e può senz´altro contribuire ad innalzare la qualità della vita soprattutto dei genitori che lavorano". Alle 10. 45, sempre a Busalla presso i locali della Fondazione Sacro Cuore (ex Educandato Femminile in via della Vittoria 7a), Costa visiterà il Centro informatizzato di socializzazione allestito da Regione Liguria e Datasiel per i corsi di informatica rivolti alla terza età. Nel centro, dotato di 15 postazioni informatiche, si svolgono 3 corsi di informatica di primo livello, per un totale di 45 allievi. "In Liguria - conclude il vicepresidente - ci sono altri 55 centri come questo dove gli anziani imparano ad usare il computer e possono trascorre il tempo libero in compagnia, magari svolgendo attività artistiche e ludiche. In questo modo l´aspetto formativo si unisce a quello di socializzazione contribuendo a migliorare la qualità della vita di persone che potrebbero essere a rischio di solitudine ed emarginazione". .  
   
   
PUGLIA: INIZIATIVE A FAVORE DELL’INFANZIA  
 
Bari, 19 novembre 2009 - In occasione della celebrazione del Xx anniversario della Giornata Internazionale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (1989-2009) anche l’Assessorato alla Solidarietà della Regione ha organizzato nel corso di questa settimana alcuni appuntamenti importanti per focalizzare le principali aree di lavoro nelle quali la Puglia sta investendo per promuovere i diritti dell’infanzia e di tutti i bambini a vivere in un contesto familiare e ad avere accesso alle medesime opportunità di crescita e di benessere. Questi gli appuntamenti della settimana dell’Assessore Elena Gentile. 18 novembre 2009: Insediamento del Comitato Regionale per il coordinamento degli interventi del piano regionale di sostegno al percorso di adozione nazionale ed internazionale dei minori. Proseguendo le iniziative di attuazione dell’Intesa Stato-regione del 20 settembre 2007, la Regione Puglia in aprile ha approvato il Programma Regionale per la riorganizzazione della Rete consultoriale. Due gli obiettivi e tre gli interventi. Il Programma triennale di interventi per prevenire e contrastare il fenomeno della violenza di genere è stato già approvato nel novembre 2008. Il Piano regionale per il sostegno al percorso di adozione nazionale ed internazionale dei minori ed il progetto per la Mediazione interculturale approvati lo scorso aprile. Al fine di assicurare il coordinamento delle azioni, l’unitarietà ed omogeneità degli interventi il 18 novembre verrà insediato il Coordinamento Regionale per l’adozione. Tale organismo sarà composto dalla Regione Puglia, rappresentata dall’assessorato alla Solidarietà e politiche della salute, il garante regionale per i diritti del minore, i tribunali per i minorenni, l’Usr, le Asl, un assistente sociale e uno psicologo nominati dai rispettivi ordini professionali, due rappresentanti degli enti autorizzati all’adozione internazionale, dall’Anfaa, dall’Anci e Upi Puglia. Le attività del Crad verteranno sullo studio e promozione di una corretta cultura dell’adozione, definire iter e procedure univoche su tutto il territorio regionale, elaborazione di proposte relativamente a protocolli operativi, intese in materia di adozione e loro monitoraggio. 19 novembre 2009: Conferenza stampa presso Aeroporti di Puglia il 19 novembre 2009 alle ore 10. 30 per l´inaugurazione del cantiere del primo asilo nido presso una stazione aeroportuale Aeroporti di Puglia - Bari, finanziato all’interno del primo bando del Piano straordinario degli asili nido e servizi per l’infanzia, avviso pubblico del 2008. Il finanziamento di 118 progetti sperimentali riguarderà 113 asili nido comunali e 5 progetti pilota per asili nido aziendali presso enti pubblici, tra i quali Aeroporti di Puglia s. P. A. 20 novembre 2009: Conferenza stampa alle ore 12,30 presso la Presidenza della Giunta Regionale, con il Presidente Nichi Vendola e l’Assessore Elena Gentile per la presentazione del secondo rapporto regionale sul fenomeno dei “Minori fuori famiglia”, con i dati statistici più aggiornati e articolati per provincie e per ambiti territoriali sui minori allontanati dai nuclei familiari di origine, e tra questi su quelli accolti in percorsi di affido familiare oppure accolti nelle comunità educative e familiari per minori. La conferenza stampa sarà l’occasione anche per presentare i dati più recenti sul quadro complessivo dell’offerta di posti letto in comunità residenziali per minori in Puglia e sul fenomeno della mobilità extraregionale che ancora tocca i minori, soprattutto provenienti da alcuni territori pugliesi. .  
   
   
TRENTO, NUOVO PROTOCOLLO OPERATIVO PER ADOZIONI NAZIONALI E INTERNAZIONALI UNA PARTICOLARE ATTENZIONE È RIVOLTA AL PERCORSO POST-ADOTTIVO  
 
Trento, 19 novembre 2009 L´assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi ha firmato ieri mattina, in nome della Provincia autonoma di Trento, un nuovo protocollo operativo in materia di adozione nazionale e internazionale. Il protocollo, approvato dalla Giunta provinciale nel giugno scorso, è stato sottoscritto anche dagli altri soggetti coinvolti: il Tribunale per i Minorenni di Trento, l´Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, il Comune di Trento, i Comprensori dell´ Alta Valsugana, della Valle di Non e della Vallagarina e le associazioni "Amici Trentini", "Azione per Famiglie Nuove", "La Dimora", "Network Aiuto Assistenza Accoglienza" e dell´Ente Morale Servizio Polifunzionale per l’Adozione Internazionale. "Spesso - ha detto l´assessore Rossi - la società civile è più avanti della politica e dell´amministrazione che, in questo caso, ha il compito di accompagnare e guidare i processi, lasciando la parte operativa a chi sa muoversi con competenza e spirito di servizio. Quello delle adozioni è uno dei casi in cui sperimentiamo costantemente un´ ottima collaborazione tra le istituzioni e il mondo dell´associazionismo. La Provincia è impegnata a mettere al centro delle sue politiche il tema dei minori, anche investendo nell´integrazione tra servizi sociali e sanitari". Il nuovo protocollo conferma nel complesso i contenuti di quello precedente, sottoscritto nel gennaio del 2007, aggiornando e potenziando la parte relativa al percorso post-adottivo. L´aggiornamento è il risultato della riflessione sui bisogni e sulle problematiche presentate dalle famiglie o osservate dagli operatori in due anni di sperimentazione, dal gennaio 2007 al gennaio 2009. Un accompagnamento post-adottivo alle famiglie qualificato, integrato sul piano sociale e psicologico e caratterizzato da un lavoro di rete tra servizi pubblici, enti autorizzati, scuola e servizi sanitari coinvolti è l´obiettivo principale del documento firmato oggi. Alcuni dati sulle adozioni in Trentino: 2007: -coppie aspiranti all’adozione seguite dai servizi per il percorso conoscitivo-valutativo ai fini dell’idoneità: 90 - famiglie adottive/preadottive seguite dai servizi sociali per il percorso di accompagnamento post-adottivo (nel primo anno di inserimento del/i bambino/i in famiglia): 87 2008: - coppie aspiranti all’adozione seguite dai servizi per il percorso conoscitivo-valutativo ai fini dell’idoneità: 95 -famiglie adottive/preadottive seguite dai servizi sociali per il percorso di accompagnamento post-adottivo (nel primo anno di inserimento del/i bambino/i in famiglia): 72 di cui 35 costituitesi come famiglia nel 2008. Bambini seguiti dai servizi sociali nel 2008: 82 di cui 40 entrati in famiglia nel 2008. Di questi 40: 33 provengono da adozione internazionale ( 15 Asia, 8 Europa, 7 America e 3 Africa) e 7 da adozione nazionale; 26 hanno un’età tra 0 e 5 anni; 13 tra 6 e 11 anni; 1 tra 12 e 17 anni. Le famiglie preadottive sono le famiglie nell’anno di affido preadottivo previsto per l’adozione nazionale e da alcuni paesi anche per l’adozione internazionale. A conclusione dell’anno, a fronte di una relazione positiva dei servizi preposti alla vigilanza del minore, viene decretata l’adozione definitiva. .  
   
   
“GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELL’INFANZIA”  
 
Bolzano, 19 novembre 2009 - Il 20 novembre, Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia, la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia festeggia il suo 20° compleanno. “Una giornata particolare ed importante per tutti i bambini di questa terra e per noi adulti, che dobbiamo salvaguardare la tutela e la promozione dei diritti dei bambini. A questa responsabilità possiamo però solamente assolvere, se riconosciamo i bambini nei loro diritti e come partner attivi e competenti “ afferma l’assessore alla Famiglia e alle politiche sociali Richard Theiner. La Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia è stata approvata dall´Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989 a New York. Ad oggi, ad eccezione di Somalia e degli Stati Uniti, tutti i Paesi del mondo hanno ratificato questo trattato e si sono di conseguenza impegnati, ad adattare la loro legislazione nazionale ai principi fondanti della convenzione Onu. È quindi uno dei documenti internazionali maggiormente ratificati, sottolineando con questo la crescente sensibilità verso i diritti dei bambini. Sono l’attuale piano sociale provinciale 2007-2009 così come il piano settoriale per i minori a tradurre a livello provinciale le direttive internazionali sulla promozione, sulla garanzia e sulla tutela dei diritti dei bambini. Questi strumenti di programmazione rispecchiano i temi più attuali ed imminenti delle misure a tutela dei bambini. Tra le misure programmate e in via di attuazione vi è la figura del garante, la cui istituzione è stata prevista dalla legge provinciale 26 giugno 2009, n. 3. “Essere portavoce dei bambini ed impegnarsi per i loro interessi è l’obiettivo primario del garante per l’infanzia e l’adolescenza”, sottolinea l’assessore. I servizi sociali territoriali sono impegnati quotidianamente nella salvaguardia dei diritti dei bambini, promuovendone il benessere e garantendone la tutela. Nel 2008 sono stati assistiti complessivamente 3. 568 bambini e giovani. Uno degli obiettivi centrali dei servizi sociali consiste nel garantire il diritto basilare dei minori di crescere nella propria famiglia. “La formazione genitoriale, lo sviluppo di competenze specifiche, così come la responsabilizzazione dei genitori saranno temi centrali anche in futuro” afferma l’assessore. Il convegno che ha avuto luogo il 17 novembre a Palazzo Widmann sul tema la “Tutela volontaria di minori di età” rappresenta un ulteriore importante passo verso la promozione e la tutela dei diritti dei bambini. “Grazie ad una rete funzionante di servizi ed istituzioni a tutela dei minori il numero delle tutele in Alto Adige risulta essere contenuto“ espone l’assessore. Nel corso dell’anno 2008 sono stati circa 70 i minori sottoposti a tutela. Nonostante il numero contenuto, la funzione di tutela volontaria assume un grande rilievo in quanto diventa espressione di una società solidale, attiva e responsabile, la quale incontra i diritti dei bambini e giovani con disponibilità e sensibilità. .  
   
   
NASCE IN PUGLIA IL PRIMO ASILO NIDO AZIENDALE PUBBLICO  
 
Bari, 19 novembre 2009 - Si tratta della prima azienda pubblica in Puglia ad aver pensato al benessere dei lavoratori e delle lavoratrici in un modo più completo: creando al proprio interno un nido per la cura dei figli dei dipendenti. Ad offrire questa opportunità ad Aeroporti di Puglia è stato un Avviso Pubblico del 2008 dell’Assessorato regionale alla Solidarietà Sociale in attuazione del Piano straordinario degli asili nido e dei servizi per l’infanzia. Ben 57 milioni di euro in totale tra fondi destinati ai Comuni per la realizzazione di nuovi asili nido e fondi destinati alla ideazione di Progetti pilota per la realizzazione di strutture per l’infanzia aziendali proposte da Amministrazioni, classificate “Organismi di diritto pubblico”. Tra queste ultime appunto, anche Aeroporti di Puglia che ha ottenuto un finanziamento regionale di 760 mila euro per la realizzazione del nido aziendale. “Il bando intercettava proprio questa carenza sul territorio pugliese – spiega l’assessore regionale alla solidarietà sociale Elena Gentile – la mancanza nelle strutture pubbliche di servizi per l’infanzia che fossero di sostegno ai ritmi lavorativi dei dipendenti, consentendo ai genitori di svolgere le consuete mansioni lavorative senza il timore di delegare la funzione della cura troppo distante da sé o con il disagio di grossi spostamenti. È insomma insieme una misura di conciliazione ma al contempo di tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici”. La presentazione dell’iniziativa si inscrive nell’ambito della celebrazione del 20 novembre, Giornata dei diritti dell’Infanzia, e rappresenta l’occasione per fare il punto sullo stato di avanzamento del Piano Straordinario per gli Asili Nido e i servizi per la prima Infanzia. Su un totale di 118 progetti ammessi a finanziamento nelle due linee di intervento previste dal bando, quella rivolta ai Comuni e quella alle amministrazioni di diritto pubblico, cinque sono stati gli interventi previsti per i nidi aziendali, di cui due Asl, due Università e uno, appunto, nell’aeroporto di Bari. Proprio in questi giorni i beneficiari dei finanziamenti previsti stanno perfezionando la documentazione richiesta e sottoscrivendo il disciplinare con la Regione Puglia. “L’obiettivo – spiega Elena Gentile – è di colmare entro il 2013 il gap del 2,8% sulla diffusione dei servizi per l’infanzia e il gap del 6,4% della presa in carico degli utenti dei servizi per l’infanzia su tutto il territorio regionale. E questo non può che avere una ricaduta in termini di sviluppo dell’occupazione e dell’economia sociale, oltre che di benessere e della qualità della vita dei bambini, delle bambine e delle famiglie”. Nel 2004 solo il 4% di bambini frequentavano l’asilo nido e solo il 24% di Comuni disponevano di asilo nido; il dato era allarmante: 80 strutture per la prima infanzia per un totale di 2. 420 posti nido. I risultati del Piano straordinario per gli asili nido, cominciano ad essere visibili sul territorio. Oltre ai 57 milioni di euro per gli asili nido pubblici, la Regione Puglia ha stanziato 8 milioni di euro per migliorare l’offerta dei servizi come ad esempio l’estensione degli orari di apertura, 1,5 milioni di euro per le sezioni primavera (investimento che ha fatto della Puglia la prima regione in Italia per numero di sezioni aperte) ed è di prossima pubblicazione l’Avviso destinato al finanziamento degli asili nido privati per un importo complessivo di circa 14 milioni di euro. Per conoscere i dettagli delle iniziative regionali e del progetto e per avviare ufficialmente i lavori del cantiere del primo nido aziendale pubblico, l’appuntamento è fissato per giovedì 19 novembre alle ore 10. 30 presso la sala conferenze (3° piano) della Direzione Generale di Aeroporti di Puglia – Bari Palese. Alla conferenza stampa partecipano: Presidente della Giunta Regionale Nichi Vendola, Assessore regionale alla Solidarietà sociale Elena Gentile, Amministratore unico di Aeroporti di Puglia, Domenico di Paola. .  
   
   
CARCERE, MAIOLO: LAVORO PER RECUPERARE UNA VITA  
 
Milano, 19 novembre 2009 - Si può fare impresa, con agevolazioni fiscali importanti e nel contempo recuperare una vita attraverso il lavoro. E´ quanto vuole comunicare il progetto "Responsabilità sociale di impresa: lavoro, carcere e imprese", un road show che ha girato tutte le Camere di commercio lombarde, voluto da Regione Lombardia e Unioncamere, in collaborazione con il Provveditorato regionale dell´amministrazione penitenziaria per la Lombardia, Confindustria Lombardia e Confcooperative. Per realizzarlo Regione Lombardia ha stanziato 30 mila euro. Ieri, in occasione di una visita al Carcere di Opera, il Sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia per i diritti del cittadino e per le pari opportunità, Antonella Maiolo, ha spiegato il senso di questa iniziativa. "E´ un progetto che parte da lontano- ha detto il sottosegretario Maiolo dopo aver visitato i laboratori che si trovano nel carcere - Regione Lombardia, attraverso la Legge 8 del 2005 stanzia, per il biennio 2009/2010, 4,7 milioni di euro per la realizzazione di macro progetti di inclusione sociale". "Chi ha lavoro - ha proseguito Maiolo - forse non commette più reati. Per questo abbiamo deciso di realizzare questa iniziativa che serve a fare conoscere alle imprese le opportunità che derivano dall´impiegare i detenuti". Opportunità che si traducono in rigidità degli orari, controlli, accesso a sgravi fiscali e contributivi fino all´80% e nessuna spesa di affitto per i locali della produzione, visto che questa avviene in carcere. In Lombardia l´inserimento lavorativo di detenuti conta diverse esperienze di successo soprattutto nell´ambito delle cooperative sociali. Sono 95 quelle che hanno dato lavoro almeno a una persona proveniente dal circuito penitenziario, 30 le imprese sociali mentre solo 10 le imprese profit. Per le cooperative sociali a Opera ci sono gelatai, liutai, operai specializzati e riparatori di stampanti e cellulari. I gelati sono venduti da bar, ristoranti, grandi magazzini del centro di Milano, mentre il legno dei violini prodotto dai liutai è quello stesso abete maschio della Val di Fiemme, usato da Antonio Stradivari per i suoi celebri strumenti. Alcuni dei lavoratori detenuti hanno pochi anni da scontare; altri invece hanno una condanna all´ergastolo. A Opera ci sono molti esponenti di punta della criminalità organizzata: tra i suoi 1. 300 detenuti c´è anche il Boss Totò Riina, ci sono 200 ergastolani, 90 detenuti in regime di 41 bis e 340 in regime di alta sicurezza. "Il problema - ha spiegato Maiolo - era quello di non fare assistenzialismo. Non sempre infatti il mercato richiedeva quel che si produceva negli istituti di pena. Da qui è nato il progetto con Unioncamere di coinvolgere gli imprenditori. I vantaggi non sono però appannaggio esclusivo delle imprese, ma riguardano l´intera società poiché la riabilitazione attraverso il lavoro è una delle forme più efficaci della prevenzione del crimine". .