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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Gennaio 2010
IRAN, L´EUROPA NON PUÒ STARE A GUARDARE  
 
Bruxelles, 25 gennaio 2010 - Repressioni violente, detenzioni arbitrarie, continui soprusi del regime contro i cittadini, mancanza di cooperazione sul programma nucleare, effetti avversi delle misure internazionali: la situazione in Iran non smette di destare indignazione e preoccupazione fra i parlamentari, da cui parte un accorato appello a Lady Ashton: "Facciamo qualcosa". Lady Ashton: "Non possiamo accettare gli abusi" - "L´iran non è solo violenza e barbarie. C´è una società civile viva, il livello educativo delle donne è elevato, esiste un dibattito pubblico, i giovani sono attivi e vibranti" - evoca l´Iran libero Catherine Ashton nel dibattito in Aula di martedì 19 gennaio. Ma è una società " sotto minaccia", come si è visto durante le elezioni "che molti ritengono fraudolente" dell´anno scorso. Un regime che non rispetta "le norme e gli standard internazionali sui diritti civili e politici": all´Europa tocca prendere posizione, perché l´uso della violenza contro i manifestanti e gli arresti arbitrari "non sono accettabili". L´iran, assicura l´Alto Rappresentante, è "una sfida che pesa molto all´interno del mio portafoglio". E auspica che durante il suo mandato potrà tornare al Parlamento "con migliori notizie sulle relazioni con Tehran". Bastone o carota? Le ricette dei parlamentari - Varie reazioni dai deputati, che voteranno una risoluzione sull´Iran a febbraio: c´è chi chiede maggiore fermezza, chi invoca invece il "dialogo". Dure le parole del popolare spagnolo Ignacio Salafranca, che si chiede se "non sia arrivato il momento di perdere la pazienza e imporre sanzioni supplementari all´Iran", che - oltre al resto -sta continuando a produrre uranio arricchito. Di "disponibilità al confronto e al dialogo" parla il deputato Pd Roberto Gualtieri a nome del Gruppo S&d, riconoscendo all´Iran il "diritto allo sviluppo pacifico del programma nucleare" ma deplorando il rifiuto della proposta internazionale di arricchire l´uranio all´estero. "Io ho vinto le elezioni criticando il Governo del mio paese", spiega la giovane deputata liberale Marietje Schaake. "Se le ragazze iraniane fanno la stessa cosa, vengono arrestate, picchiate, violentate". E poi, citando Martin Luther King: "Arriva un momento in cui il silenzio diventa tradimento. L´europa dovrebbe avere un ruolo più forte, e non solo quando è politicamente facile". La presidente della delegazione parlamentare per le relazioni con l´Iran Barbara Lochbihler, dei Verdi, mette in guardia sulle "tecnologie fornite da società europee, soprattutto nel campo delle telecomunicazioni, e poi usate dal Governo per il controllo e la censura", e avverte: "Nuove sanzioni potrebbero solo arrecare danno alla società, e non portare a un cambio di Governo". Quello che serve è "dialogo politico". "Sanzioni" invoca Charles Tannock, del gruppo Ecr, contro gli "oltraggiosi" abusi dei diritti umani e le ambizioni "brutali e nucleari" di Ahmedinejad. Precisa poi che il popolo e i "coraggiosi giovani" iraniani hanno bisogno di sostegno: "Il regime e la popolazione sono due cose diverse". Preoccupazione per il programma nucleare espressa anche da Bas Belder, conservatore olandese (Efd), che lo "ritiene una minaccia per la sicurezza, a cui la comunità internazionale dovrebbe rispondere adeguatamente". .  
   
   
UE: TUTELARE I CRISTIANI E LE MINORANZE RELIGIOSE DALLE VIOLENZE  
 
Bruxelles, 25 gennaio 2010 - Il Parlamento europeo condanna vivamente tutte le forme di violenza, discriminazione e intolleranza, basate sulla religione e sul credo, contro le persone religiose, gli apostati e i non credenti. In relazione ai recenti attacchi, chiede quindi alle autorità egiziane e malesi di garantire la sicurezza dei cristiani e delle altre minoranze religiose presenti sul loro territorio, nonché di adottare le misure necessarie per proteggere le chiese e i luoghi di culto. Il Parlamento ha adottato una risoluzione sostenuta da tutti i gruppi politici che sottolinea anzitutto come il diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione sia "un diritto umano fondamentale garantito dagli strumenti giuridici internazionali". Condanna quindi vivamente "tutte le forme di violenza, discriminazione e intolleranza, basate sulla religione e sul credo, contro le persone religiose, gli apostati e i non credenti". Osservando che anche l´Europa "non è esente" da casi di violazione di questa libertà e conosce crimini individuali di questa natura, il Parlamento chiede al Consiglio, alla Commissione e all´Alto rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza di prestare particolare attenzione alla situazione delle minoranze religiose, comprese le comunità cristiane nel quadro delle relazioni e della cooperazione dell´Ue con i paesi interessati. Appoggia anche tutte le iniziative volte a promuovere il dialogo e il rispetto reciproco tra comunità, invitando tutte le autorità religiose "a promuovere la tolleranza e ad adottare iniziative contro l´odio e contro la radicalizzazione violenta ed estremista". Mario Mauro (Ppe, It) e Fiorello Provera (Efd, It) sono intervenuti nel dibattito in Aula in qualità di autori della risoluzione. Situazione in Egitto - Osservando che, negli ultimi anni, in Egitto "hanno avuto luogo atti ricorrenti di violenza contro cristiani copti", i deputati manifestano preoccupazione per i recenti attacchi contro cristiani copti in Egitto ed esprimono la loro solidarietà nei confronti delle famiglie delle vittime. Chiedono poi al governo egiziano "di garantire la sicurezza personale e l´integrità fisica dei cristiani copti e dei membri di altre minoranze religiose del paese". Il Parlamento plaude poi agli sforzi delle autorità egiziane per individuare gli autori e gli esecutori dell´attacco del 6 gennaio e chiede al governo egiziano di tradurre in giustizia e processare "tutte le persone responsabili di tale attacco, come pure di altri atti di violenza contro cristiani copti o altre minoranze". Sollecita inoltre il governo egiziano a garantire che i cristiani copti e i membri di altre comunità religiose e minoranze, "godano di tutti i diritti umani e libertà fondamentali – compreso il diritto di scegliere liberamente la propria religione e di cambiarla – e di evitare qualsiasi discriminazione contro gli stessi". Situazione in Malaysia - Il Parlamento esprime preoccupazione per i recenti attacchi contro chiese e luoghi di culto in Malaysia e manifesta la propria solidarietà alle vittime. Chiede quindi alle autorità malesi "di garantire la sicurezza personale e l´integrità fisica delle persone che praticano la propria religione e di adottare le misure necessarie per proteggere le chiese ed altri luoghi di culto". Le sollecita inoltre a "indagare a fondo e con rapidità" sui casi segnalati di attacchi contro luoghi di culto e di tradurre i responsabili dinanzi alla giustizia. D´altra parte, i deputati ritengono che la condotta del Ministro dell´Interno malese "costituisca una violazione della libertà di religione" e si dicono particolarmente preoccupati "per il fatto che il governo malese abbia agito in modo illecito e che con la sua ingerenza abbia contribuito all´acuirsi delle tensioni tra i gruppi religiosi nel paese". Esortano poi le autorità malesi a rispettare la sentenza dell´Alta Corte della Malaysia sul diritto dei cristiani di utilizzare la parola Allah per riferirsi a Dio e chiedono al governo malese di non tentare di ripristinare tale divieto. Ritengono invece che dovrebbe "tentare di allentare le tensioni risultanti e di astenersi dall´intraprendere nuove azioni che potrebbero turbare la coesistenza pacifica tra la religione dominante e quelle minoritarie". Sentenza della Corte europea dei diritti dell´uomo - L´aula ha respinto due emendamenti del gruppo Ecr riguardo alla sentenza della Corte europea dei diritti dell´uomo di Strasburgo "che vieta l´uso dei crocefissi nelle aule scolastiche italiane", giudicata un esempio di come "anche in Europa si possono riscontrare atti d´intolleranza nei confronti dei cristiani". Uno di questi emendamenti rammentava alla Corte "il ruolo fondamentale svolto dal cristianesimo nella formazione dell´identità storica e culturale europea". Background: le vicende in Egitto e Malaysia - I cristiani copti rappresentano circa il 10% della popolazione egiziana. Il 6 gennaio 2010 è stato commesso l´assassinio di 6 cristiani copti e un poliziotto e il ferimento di altre persone nel momento in cui i fedeli uscivano da una chiesa dopo la messa di mezzanotte per la vigilia di Natale copta nella città di Nagaa Hammadi nell´Alto Egitto. Sono inoltre scoppiati altri scontri che hanno coinvolto cristiani copti e musulmani, "definiti incidenti individuali dal governo egiziano". La Chiesa cattolica malese ha citato in giudizio il governo malese nel 2007 dopo che quest´ultimo aveva minacciato di proibire la pubblicazione del giornale "The Herald" per motivi di sicurezza nazionale qualora non avesse cessato di utilizzare la parola "Allah" che la comunità di lingua Bahasa-malaysia, di fede cristiana, utilizza abitualmente come traduzione di "Dio". Nel dicembre 2009, l´Alta Corte di giustizia malese ha dichiarato che i cristiani in Malaysia hanno il diritto costituzionale di utilizzare la parola "Allah" per riferirsi a Dio e che la parola "Allah" non è esclusiva dell´Islam. A seguito della sentenza si è assistito ad almeno nove attacchi contro chiese cristiane in Malaysia. Il governo ha inoltre confiscato più di 15. 000 copie della Bibbia in lingua malaya in cui si utilizzava la parola "Allah" per riferirsi a Dio. .  
   
   
CONFERENZA SUL FUTURO DEL PARTENARIATO STRATEGICO UE-USA: PROSPETTIVE POLITICHE E DI RICERCA  
 
 Bruxelles, 25 gennaio 2001 - Il 25 e 26 gennaio si terrà a Bruxelles, in Belgio, una conferenza sulle relazioni Ue-usa. L´unione europea e gli Stati Uniti si trovano oggi ad affrontare cambiamenti che avvengono sia a livello nazionale che internazionale. Da parte sua l´Unione europea è ancora nella fase di definizione del suo ruolo in seguito all´entrata in vigore del trattato di Lisbona, mentre il governo statunitense si trova ad affrontare difficili scelte sia all´interno che all´estero. Entrambe si troveranno tuttavia ad affrontare una serie di questioni comuni, tra cui: la ripresa dalla crisi finanziaria, il cambiamento climatico e la tutela dei diritti garantendo al contempo la sicurezza. Ue e Usa cercheranno di definire le relazioni esistenti e le future politiche bilaterali nel mondo globalizzato, in cui le istituzioni responsabili del diritto internazionale e della governance globale rivestono un ruolo vitale. La conferenza è organizzata dalla Commissione europea in collaborazione con la presidenza spagnola del Consiglio dell´Unione europea. Per iscriversi all´evento: http://ec. Europa. Eu/research/social-sciences/events-89_en. Html .  
   
   
CONFERENZA DELLA DGT SUL TEMA “LA TRADUZIONE ALLA COMMISSIONE EUROPEA: 1958-2010”  
 
Bruxelles, 25 gennaio 2010 - Il 12 marzo 2010 la Dgt (Direzione Generale Traduzione della Commissione europea) organizza a Bruxelles una conferenza nella quale verrà presentato uno studio sul funzionamento multilingue della Comunità economica europea, dall’Europa a sei del 1958 fino all’Unione attuale di 27 Stati membri e 23 lingue ufficiali. Sin dall’inizio del processo di integrazione europea, i servizi di traduzione hanno garantito ai cittadini l’accesso alla legislazione ed ai principali documenti politici dell’Ue nella loro lingua e hanno permesso agli Stati membri di contribuire efficacemente al processo decisionale dell’Ue. Lo studio sarà disponibile prossimamente all’indirizzo: http://ec. Europa. Eu/dgs/translation/publications/studies/index_fr. Htm. Realizzato sulla base di ricerche condotte negli archivi storici della Commissione europea e sulla base dei contributi di una sessantina di funzionari, lo studio è diretto a far conoscere una pagina poco nota della nostra storia comune e a stimolare nuove ricerche. La conferenza prevede una tavola rotonda alla quale parteciperanno protagonisti e testimoni di questa storia comune nonché rappresentanti del mondo accademico e delle istituzioni europee. Il programma della conferenza sarà prossimamente disponibile sul sito della Dgt (http://ec. Europa. Eu/dgs/translation/index_fr. Htm). La conferenza verrà trasmessa in diretta sul sito http://webcast. Ec. Europa. Eu/eutv/portal/index. Html (interpretazione in francese, inglese e tedesco), attraverso il quale sarà anche possibile partecipare al dibattito inviando domande agli oratori, che risponderanno durante le sessioni di domande e risposte previste nel programma. .  
   
   
L´UE FINANZIA UN VALIDO STRUMENTO DI TRADUZIONE  
 
Bruxelles, 25 gennaio 2010 - Gli europei riconoscono l´importanza di comunicare in altre lingue, oltre che nella propria lingua d´origine. A questo proposito riveste un ruolo di vitale importanza la disponibilità di strumenti efficaci in grado di facilitare la traduzione dei testi in più lingue. Il progetto Molto ("Multilingual on-line translation") è stato finanziato con più di 2,3 milioni di euro in riferimento al tema "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" del Settimo programma quadro (7° Pq) per sviluppare uno strumento di traduzione affidabile. I partner del progetto Molto affermano che all´interno dello strumento le lingue funzioneranno secondo moduli separati e diversificati. Il consorzio, composto da cinque membri e coordinato dall´Università di Göteborg (Svezia), metterà a punto prototipi che andranno a coprire la maggior parte delle lingue comunitarie ufficiali, che ammontano oggi a 23. In un comunicato, l´Università ha dichiarato che l´obiettivo del progetto è garantire il medesimo accesso alle conoscenze disponibile in rete a tutti i cittadini dell´Unione. "Per ora non è ancora stato possibile creare uno strumento di traduzione che contempli tutte le lingue", ha spiegato il leader del progetto, il professor Aarne Ranta del Dipartimento di Scienze informatiche e Ingegneria dell´Università di Göteborg. On-line esistono già diversi strumenti di traduzione a cui gli utenti possono accedere. Google Translator, ad esempio, programma molto usato a livello mondiale, è in grado di migliorare la qualità delle traduzioni attraverso l´apprendimento automatico (machine learning): il sistema sfrutta i feedback per imparare dai suoi stessi errori. Lo svantaggio sta nel fatto che le regole grammaticali sono più spesso l´eccezione che la regola. Ed è qui che interviene Molto. I partner del progetto svilupperanno un sistema che contemplerà regole di precisione e di grammatica. Il consorzio ritiene che in futuro lo strumento avrà ampia copertura. "Volevamo lavorare con una tecnica di traduzione accurata a tal punto da consentire agli utenti che redigono testi di utilizzare direttamente le nostre traduzioni", ha affermato il professor Ranta. "Stiamo passando da una copertura definita a una più ampia. Questo significa che abbiamo iniziato ad integrare nello strumento e nella banca dati un numero maggiore di lingue". Il consorzio intende sviluppare un sistema adatto a più ambiti di applicazione. La traduzione della descrizione dei brevetti è uno di questi. Gli europei, così come gli utenti di altri paesi, dovrebbero poter utilizzare questa innovativa tecnologia senza necessariamente parlare correttamente la lingua in cui è scritta la descrizione del brevetto, hanno detto i ricercatori. Un altro ambito è costituito dalla traduzione del materiale didattico per l´insegnamento della matematica. I partner del progetto Molto avvieranno un sottoprogetto dedicato alle esigenze traduttive dei matematici. In programma vi sono anche la traduzione delle descrizioni del patrimonio culturale e delle collezioni museali. I ricercatori hanno evidenziato che tutti dovrebbero poter accedere a queste descrizioni a prescindere dalle lingue parlate. "L´obiettivo perseguito con i fondi comunitari è permetterci di utilizzare la tecnologia Molto per creare un sistema da impiegare per la traduzione in Internet", ha sottolineato il professor Ranta. "Il programma prevede che chi genera nuove pagine Web possa scaricare gratuitamente lo strumento e tradurre i testi in più lingue contemporaneamente. Sebbene la tecnologia sia già disponibile, è piuttosto complicata da utilizzare per chi non è un esperto informatico", ha aggiunto. "In pratica l´Unione europea ha messo a nostra disposizione questi fondi per modificare lo strumento e accrescerne la facilità d´uso per destinarlo a una grande quantità di utenti". Il progetto Molto, il cui termine è previsto per il febbraio 2013, riunisce ricercatori e aziende provenienti da Bulgaria, Spagna, Austria, Finlandia e Svezia. Per maggiori informazioni, visitare: Molto: http://www. Molto-project. Eu/ Università di Göteborg: http://www. Gu. Se/english .  
   
   
CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLE RISORSE E LE VALUTAZIONI LINGUISTICHE  
 
 La Valletta, Malta 25 gennaio 2010 - Dal 19 al 21 maggio 2010 si svolgerà a La Valletta, a Malta, la conferenza Lrec (Conference on Language Resources and Evaluation). Lrec rappresenta un forum eccezionale per ricercatori, industriali e agenzie finanziarie appartenenti ad una varietà di settori, per discutere dei problemi e delle opportunità, per trovare nuove sinergie e promuovere iniziative per la cooperazione internazionale, volte a sostenere le ricerche nelle scienze linguistiche, il progressi delle tecnologie linguistiche e lo sviluppo sia dei relativi prodotti, servizi e applicazioni, che di norme. L´evento sarà accompagnato da workshop che avranno luogo prima e dopo la parte principale della conferenza. Per ulteriori informazioni, fare clic: http://www. Lrec-conf. Org/lrec2010/ .  
   
   
UE: COPENHAGEN, CHE DELUSIONE!  
 
Bruxelles, 25 gennaio 2010 - Anche Obama l´ha ammesso: la delusione per com´è andato il vertice sul clima di Copenhagen è giustificata. Ma il Parlamento tenta di guardare avanti, e pensa alle prossime tappe. Due le grandi lezioni, secondo i membri della delegazione ufficiale al Cop15: l´Europa deve essere più unita e avere una voce sola, e bisogna tessere le alleanze giuste in vista del summit in Messico di dicembre 2010. Il dibattito di mercoledì pomeriggio dedicato all´analisi dei risultati del vertice di Copenhagen ha messo in rilievo luci e ombre dell´accordo ottenuto al vertice Onu "Cop15" di Copenhagen fra il 7 e il 18 dicembre 2009. Anche se quasi tutti i parlamentari hanno espresso delusione per come sono andate le cose, i segnali positivi non mancano, e bisogna ricordarli. Ma c´è qualche passo avanti - "E´ chiaro che siamo delusi" ha detto l´olandese Ppe Corien Wortmann-kool, "ma abbiamo fatto anche passi avanti sui fondi per mitigare gli effetti del cambiamento climatico nel Sud del mondo e sul riconoscimento dell´obiettivo ´2 Gradi´. Il nostro target di riduzione del 30% deve rimanere saldo. E, in vista dei prossimi appuntamenti, dobbiamo rivedere la nostra strategia. Ma le ambizioni non devono cambiare. " La delusione è provocata dal fatto che la conferenza Onu, che ha raccolto i leader di quasi tutti i Paesi mondo, non è riuscita a concludere né impegni specifici vincolanti di breve termine (orizzonte 2020) sulla riduzione delle emissioni di Co2, né di lungo termine (il 50% di riduzione entro il 2050). L´ "Accordo di Copenhagen" infatti non è vincolante dal punto di vista legale, ma contiene solo un "riconoscimento" della necessità di limitare l´aumento delle temperature di massimo 2 Gradi Celsius. L´europa ha bisogno di una nuova strategia - "Una strategia ambiziosa e robusta" ha invocato Corinne Lepage, dell´Alde, membro della delegazione ufficiale del Parlamento a Copenhagen " e un´economia più basata sull´efficienza energetica". L´europa deve "mantenere la sua posizione di leader mondiale, e "deve parlare con una voce sola" altrimenti sarà "un altro fallimento". Il leader della delegazione Jo Leinen, condividendo la delusione, ha però espresso soddisfazione per l´iniziativa della presidenza spagnola di tenere la questione alta sull´agenda europea. Il 15 gennaio, infatti, i Ministri dell´Ambiente e dell´Energia dei 27 si sono già incontrati a Siviglia per stabilire i prossimi passi, e la Commissione ha raccomandato una rapida attuazione dell´Accordo di Copenhagen a livello europeo, in modo da mettere pressione agli altri Paesi e poter raggiungere un accordo giuridicamente vincolante per tutti entro la fine dell´anno. Sulla strategia, il socialdemocratico tedesco ha raccomandato "di trovare partner strategici in vista della conferenza dell´anno prossimo in Messico", sottolineando la necessità di costruire alleanze con i Paesi in via di sviluppo che, probabilmente, saranno più pronti a impegnarsi sul clima una volta che i fondi a loro destinati inizieranno ad arrivare. Nell´accordo di Copenhagen, infatti i Paesi sviluppati si sono impegnati a finanziare interventi contro il cambiamento climatico nel Sud del mondo per un totale di 30 miliardi di dollari fra il 2010 e il 2012. Meccanismo di funzionamento dell´Onu da ripensare - Anche Satu Hassi, finlandese da anni attiva sul tema del clima, ha voluto guardare i lati positivi, ricordando che "è la prima volta che in un documento dell´Onu c´è un riferimento chiaro al target dei 2 Gradi, sottoscritto da tutti i Paesi, e non come raccomandazione scientifica ma come obiettivo comune". Il documento prevede anche che tutti i Paesi sviluppati, inclusi gli Usa, troveranno uno stesso quadro di riferimento per ridurre le emissioni, con un metodo per verificare gli effettivi tagli. "E´ chiaro che ci sono stati Paesi che hanno sabotato l´accordo. I Paesi sviluppati devono fare un passo avanti! L´ue non ha parlato con una voce sola a Copenhagen, per questo è stata debole". La deputata Verde ha concluso che "c´è bisogno di una riforma dei meccanismi di funzionamento dell´Onu". I prossimi passi - La risoluzione del Parlamento sui risultati di Copenhagen sarà approvata a febbraio. Il prossimo summit Onu (Cop16) avrà luogo in Messico dal 29 novembre al 10 dicembre 2010. Sarà l´ultima occasione per raggiungere un accordo sul clima che sostituisca il protocollo di Kyoto? .  
   
   
MEDITERRANEO: DUE ESPONENTI DEL COPPEM ELETTI AI VERTICI DELL’ARLEM  
 
Palermo 25 gennaio 2010 – Il Presidente del Coppem Raffaele Lombardo e il Segretario generale Carmelo Motta, esprimono soddisfazione per l´elezione ai vertici dell´Arlem (Assemblea regionale e locale Euro-med), il nuovo organismo dell´Unione per il Mediterraneo, di due autorevoli esponenti del Coppem. Si tratta del Presidente della Regione Taza-al Hoceima (Marocco), on. Mohamed Boudrà,e del Governatore di Qalyubiya (Egitto), sua Eccellenza Adly Hussein. I due rappresentanti del Comitato saranno, per i prossimi cinque anni, co-presidenti dell´Arlem, associazione che si è costituita a Barcellona il 20-21 gennaio. Il presidente espresso dai paesi europei è Luc Van den Brande, attuale presidente del Comitato delle regioni. L´arlem rappresenta i poteri locali e regionali dei 43 paesi che fanno parte dell´ Upm (l´Unione per il Mediterraneo) e si propone di rafforzare il ruolo delle città, delle province e delle regioni del partenariato euromediterraneo. Ai lavori dell´Arlem ha preso parte una delegazione del Coppem formata dal vice presidente della Regione siciliana, on. Michele Cimino, dal segretario generale Carmelo Motta e dal responsabile progetti Michele Raimondi. .  
   
   
AUSTRIA AIUTA INTEGRAZIONE UE CROATA  
 
Vienna, 25 gennaio 2010 - Il ministro degli esteri austriaco, Michael Spindelegger, ha annunciato che intraprenderà un´iniziativa con i funzionari greci per avvicinare i Balcani Occidentali all´Ue. Lo rende noto Setimes. Com. In particolare, Spindelegger prevede che la Croazia concluderà i trattati di adesione nel corso del 2010, e ha aggiunto che l´Austria vorrebbe mediare nella disputa tra Macedonia e Grecia. . . .  
   
   
ALBANIA E BOSNIA PRESTO IN SCHENGEN  
 
Bruxelles, 25 gennaio 2010 - In un´intervista con il quotidiano di Podgorica Pobjeda, Javier Solana, già capo della politica estera dell´Ue, afferma che l´Albania e la Bosnia-erzegovina entreranno presto nella zona Schengen. Secondo quanto riportato da Setimes. Com. Solana ha rilevato che la cooperazione regionale e la pace nei Balcani sono di interesse primario nella regione, e ha aggiunto che le prospettive non stanno nella divisione ma nell´integrazione con l´Ue. Solana ha anche apprezzato la decisione dell´Ue di eliminare il regime dei visti per Montenegro, Serbia e Macedonia lo scorso mese. . .  
   
   
SLOVENIA, PREZZI PRODUZIONE DICEMBRE 09  
 
Lubiana, 25 gennaio 2010 - In Slovenia a dicembre i prezzi alla produzione sono diminuiti dell´1,2 per cento rispetto al l´anno precedente, come reso noto dall´Ufficio Statistico Sloveno. I prezzi dei prodotti da esportazione sono calati dello 0,4 per cento, mentre quelli del settore manifatturiero venduti sul mercato nazionale non hanno subito variazioni. I prezzi dei beni intermedi sono calati dello 0,4 per cento, quelli dell´energia dello 0,2 per cento e quelli dei beni di capitale dello 0,1 per cento. I prezzi dei beni di consumo sono invece aumentati dello 0,1 per cento. Sono calate le seguenti categorie: produzione di metalli di base (1,7 p. C. ), pelle e prodotti in pelle (1,3 p. C. ), prodotti farmaceutici di base (0,6 p. C. ), computer e prodotti ottici (meno di mezzo punto percentuale in meno). Sono aumentati i prezzi nella produzione di tessili (2,5 p. C. ), coke e prodotti petroliferi (0,8 p. C. ), prodotti in metallo (0,6 p. C. ), carta e prodotti in carta e prodotti minerali non metallici (0,1 per cento). .  
   
   
ALLARGA GLI INTERESSI AZIENDALI NELL’ EUROREGIONE SENZA CONFINI  
 
A seguito della nascita dell’ Euroregione senza confini, www. Marketpress. Info ha deciso di avviare una nuova iniziativa all’interno della quale le aziende e le attività commerciali interessate potranno farsi conoscere ed offrire i loro prodotti e servizi tramite delle inserzioni pubblicitarie nelle tre lingue: che supportano l’’Euroregione senza confini : italiano, tedesco e sloveno. Ogni inserzione verrà tradotta in queste tre lingue e ciò consentirà alle aziende e alle attività commerciali di farsi conoscere senza problemi in Italia, Austria e Slovenia. La traduzione delle inserzioni pubblicitarie nelle tre lingue originali dell’ Euroregione estenderanno il raggio d’azione e quindi, per gli inserzionisti, vi saranno delle concrete possibilità di incrementare il giro di affari. Le aziende e le attività commerciali interessate a questo nuovo servizio possono mandare, nella loro lingua originale, un testo e la richiesta di preventivo via e-mail a: redazione@marketpress. Info . . . .  
   
   
ERWEITERN SIE IHREN AKTIONSRADIUS MIT “EUROREGIONE SENZA CONFINI”  
 
In Folge der Gründung der “Euroregione senza confini“ (Euroregion ohne Grenzen) startet www. Marketpress. Info eine neue Initiative für Unternehmen und Geschäfte, die mit Hilfe von Werbeanzeigen in drei Sprachen ihren Bekanntheitsgrad steigern und Produkte und Dienstleistungen anbieten können. Die Sprachen der “Euroregione senza confini” sind Italienisch, Deutsch und Slowenisch. Jedes Inserat wird in diese drei Sprachen übersetzt. Das heißt, jedes Unternehmen und jedes Geschäft kann in Italien, Österreich und Slowenien für sich Werbung machen. Die Übersetzungen in die drei Sprachen der “Euroregione” erweitern den Aktionsradius und bieten den Inserenten die konkrete Chance zur Umsatzsteigerung. Interessierte Firmen und Geschäfte können das Inserat und die Anfrage nach einem Kostenvoranschlag, natürlich in ihrer Sprache, an folgende E-mail-adresse senden: redazione@marketpress. Info . .  
   
   
RAZŠIRJAJTE INTERES VAŠEGA PODJETJA Z »EUROREGIONE SENZA CONFINI« (»EVROREGIJA BREZ MEJA«)  
 
V nadaljevanju formiranja »Evroregije brez meja« (»Euroregione senza confini«) se je Www. Marketpress. Info odloèila da zaène z novo iniciativo preko katere se bodo zainteresirana podjetja in komercialne aktivnosti lahko predstavila in ponudila njihove proizvode preko reklamnih oglasov v treh jezikih, kateri se uporabljajo v »Evroregiji brez meja«: v italijanšèini, nemšèini in slovenšèini. Vsak oglas bo preveden v te tri jezike in to bo omogoèilo podjetjem in komercialnim aktivnostim predstavitev v Italiji, Avstriji in Sloveniji. Prevod reklamnih oglasov v te tri jezike Evroregije omogoèa širitev akcijskega kroga, to pa pomeni za oglaševalce konkretne možnosti poveèanja poslov. Podjetja in komercialne aktivnosti, ki se zanimajo za to novo servisno službo, lahko pošljejo v svojem jeziku besedilo oglasa in zahtevo za predraèun na e-mail redazione@marketpress. Info . .  
   
   
PAGAMENTI: SABATINI, DA RECEPIMENTO PAYMENT SERVICES DIRECTIVE (PSD) PIÙ CONCORRENZA E PIÙ TUTELE PER I CLIENTI  
 
Roma, 25 gennaio 2010 - “Per banche, imprese e consumatori la Direttiva comunitaria sui Servizi di Pagamento Psd, recepita il 22 gennaio dal Governo italiano, rappresenta un grande cambiamento di regole e procedure che pone la base giuridica indispensabile per completare la realizzazione dell’Area Unica dei Pagamenti in Euro e l´offerta di servizi ad essa correlati”. Così il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, ha commentato l’approvazione in via definitiva da parte del Consiglio dei Ministri del decreto legislativo che introduce in Italia la Payment Services Directive (2007/64/Ce), sottolineando che il nuovo quadro giuridico contribuirà ad “eliminare le differenze normative esistenti tra i diversi Stati Membri e ad aumentare la concorrenza tra gli operatori, garantendo parità di condizioni, ulteriore trasparenza e tutele nei confronti dei clienti”. “Il recepimento della Psd nel nostro Paese – ha aggiunto Sabatini – è tanto più importante perché rappresenta un volano fondamentale per favorire lo sviluppo del mercato dei pagamenti elettronici e colmare il divario che ancora separa l’Italia dal resto d´Europa, dove le operazioni in contante sono molto meno diffuse a vantaggio di strumenti più evoluti, efficienti e sicuri”. La Direttiva – che entrerà in vigore il primo lunedì utile, quindici giorni dopo la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale - ordina in un singolo quadro normativo l´intera materia dei servizi di pagamento con l´obiettivo di sostenere la creazione di un Mercato dei pagamenti integrato a livello europeo. Tra le altre novità, la Psd: istituisce e regola l’ingresso sul mercato dei cosiddetti “Istituti di pagamento”, ossia soggetti non bancari che, accanto alla normale attività commerciale, potranno offrire servizi di pagamento; introduce regole uniformi con l’obiettivo di favorire una maggiore trasparenza delle condizioni contrattuali e degli obblighi informativi da assolvere nei confronti della clientela lungo tutto lo svolgimento del rapporto; riduce ad un solo giorno lavorativo i tempi di esecuzione dei bonifici (termine prorogabile sino al 1° gennaio 2012 ad un massimo di tre giorni); accresce la tutela dei clienti nei casi di operazioni di pagamento non autorizzate o eseguite in modo inesatto. .  
   
   
FONDI COMUNI: AL VIA IL TAVOLO TECNICO INTERASSOCIATIVO IL GRUPPO DI LAVORO PER LA STANDARDIZZAZIONE DEI LINGUAGGI E DEI PROCESSI NELL’INDUSTRIA DEI FONDI NASCE A SEGUITO DELLA PUBBLICAZIONE DA PARTE DI CONSOB E BANCA D’ITALIA DEL RAPPORTO CONCLUSIVO SULLA DEMATERIALIZZAZIONE DEI FONDI. ENTRO L’ESTATE 2010 I PRIMI RISULTATI  
 
Roma, 22 gennaio 2010 - A seguito della pubblicazione da parte di Consob e Banca d’Italia del rapporto conclusivo sulla valutazione di fattibilità della dematerializzazione delle quote dei fondi comuni, le associazioni che rappresentano gli operatori di mercato hanno dato avvio, il 22 gennaio ad un Tavolo Tecnico interassociativo per l’attuazione del piano di lavoro delineato nel documento. Il Tavolo Tecnico è incaricato di definire il linguaggio, le procedure e le modalità operative per la standardizzazione della gestione degli ordini dei fondi comuni entro l’estate del 2010 e di supportarne l’implementazione entro la fine del 2011. Il Tavolo Tecnico è composto dai rappresentanti dell’industria – società di gestione del risparmio, banche collocatrici, banche depositarie ed incaricate dei pagamenti – organizzate nelle Associazioni di settore Abi, Assogestioni, Anasf, Assoreti e Assosim. Consob e Banca d’Italia saranno invitate a partecipare in qualità di osservatori. L’impulso per rendere il sistema del risparmio gestito italiano più efficiente e competitivo si inquadra nel contesto delle iniziative del Parlamento Europeo (Rapporto Klinz sull’Asset Management del 2007) di sostegno e incoraggiamento all’impegno degli operatori di mercato nel migliorare l’efficienza dei processi tramite la standardizzazione dei linguaggi e delle procedure utilizzate nell´industria dei fondi. In questo ambito si colloca anche l’attività del Fund Processing Standardization Group (Fpsg), di cui fanno parte rappresentanti del risparmio gestito e del settore bancario, creato dall’associazione europea del risparmio gestito Efama per favorire la convergenza verso uno standard condiviso e per monitorare l’adozione di tale standard nei diversi paesi. .  
   
   
FONDAZIONE CARIPLO: 213 MILIONI DI EURO PER LE EROGAZIONI NEL 2010 AL VIA I NUOVI BANDI PER AMBIENTE, ARTE E CULTURA, SERVIZI ALLA PERSONA E RICERCA SCIENTIFICA  
 
 Milano, 25 gennaio 2010 - Il 2010 sarà un altro anno ricco di attività. L’anno appena cominciato si apre, come ormai consuetudine, con la presentazione dei nuovi bandi per i quali Fondazione Cariplo metterà a disposizione circa 70 milioni di euro per sostenere progetti di enti nonprofit che operano nei diversi settori di intervento: Ambiente, Arte e Cultura, Ricerca Scientifica, Servizi alla Persona. Nei prossimi giorni infatti prenderà il via il tour su tutto il territorio per incontrare le organizzazioni del Terzo Settore e le istituzioni locali e presentare le modalità le richieste di contributo (lo scorso anno sono stati oltre 2500 gli enti che hanno preso parte agli incontri nelle province della Lombardia e di Novara e Verbania). L’attività della Fondazione non si limita però ai bandi: sono diverse le modalità erogative presentate stamattina nel corso di una conferenza stampa a cui ha preso parte il presidente, l’avvocato Giuseppe Guzzetti. Per l’attività filantropica 2010, infatti, il volume complessivo sarà di circa 213 milioni di euro. Fondazione Cariplo non ha mai ridotto il proprio impegno filantropico: nel 2005, oltre 156 milioni euro, nel 2006 oltre 164 milioni di euro, nel 2007, oltre 179 milioni di euro, 211 milioni di euro nel 2008. Un trend importante fatto segnare in questi anni difficili; dall’inizio della crisi Fondazione Cariplo si è sempre mantenuta al di sopra dei livelli degli anni precedenti. Il picco del 2008 (realizzato ricorrendo al Fondo di stabilizzazione delle erogazioni) poi rappresenta la specifica volontà da parte di Fondazione Cariplo di mostrare vicinanza al Terzo Settore, nell’anno funestato da una pesante congiuntura sfavorevole. “Una scelta voluta dalla Commissione Centrale di Beneficenza, organo di indirizzo della nostra Fondazione, proprio per dare un segnale forte agli enti che lavorano con noi, che non li avremmo lasciati soli. Negli ultimi anni e per il 2010 si conferma, quindi, l’impegno preso dalla Fondazione di mantenere il livello erogativo, pur in condizioni di particolare tensione economica e finanziaria, dovuta alla recente crisi internazionale – ha spiegato il Presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti – I risultati del 2009 ci incoraggiano nel pensare che potremo mantenere i livelli su cui di siamo stabilizzati negli ultimi anni, attorno ai 200 milioni di euro e – anche se siamo sempre molto prudenti nel fare affermazioni – confidiamo nel non dover attingere nuovamente al Fondo di stabilizzazione delle erogazioni. Sarebbe un grande risultato, che confermerebbe la buona gestione del patrimonio da cui derivano le risorse per le erogazioni”. Nella strategia di Fondazione Cariplo, dal punto di vista degli interventi, c’è la continuità verso i grandi temi su cui si è concentrata l’attività in passato, ma anche una serie di novità; i filoni erogativi, dettati dai Piani d’azione (documenti strategici pluriennali) indicano 16 ambiti: dall’emergenza abitativa con progetti di housing sociale, oggi alla base delle politiche del Governo, alla valorizzazione in modo nuovo dei beni artistici e culturali, per farli diventare volano economico del territorio e del Paese. Dalla diffusione, soprattutto tra i giovani, di una sensibilità alla tematiche ambientali all’integrazione tra italiani e stranieri, a cominciare dal mondo della scuola; e ancora: l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, anche dei malati psichici, la crescita del capitale umano d’eccellenza e l’innovazione nella ricerca, le partnership internazionali, fino al grande tema della coesione sociale. Con gli esempi si potrebbe continuare. Tuttavia, è sul piano del metodo che è importante chiarire l’operato: Fondazione Cariplo studia i fenomeni, raccoglie informazioni – oggi anche attraverso un Osservatorio appositamente costituito al proprio interno - e con il confronto, a vari livelli, tra organi e staff, coinvolge operatori e istituzioni: insieme si cercano le soluzioni, e dunque non solo le risorse economiche. Solo così le intuizioni possono diventare concretezza. La disponibilità per le erogazioni 2010, secondo lo schema convenzionale, risulta dunque così suddiviso: Ambiente 7%, Arte e Cultura 25,8%, Ricerca Scientifica 14,5%, Servizi alla Persona 19,5%, Filantropia e Volontariato 11,5%, Altri settori 21,6 %. C’è un grande filo conduttore che accomuna tutte le iniziative promosse da Fondazione Cariplo: la promozione del bene comune che si traduce in coesione sociale dove le persone sono integrate, hanno solidità sul piano degli affetti, della famiglia, dell’occupazione, della salute, dell’abitazione; e ancora dove hanno opportunità di crescere culturalmente, in un ambiente sano e in un contesto che mira ad innovarsi, apprezzandone le bellezze artistiche e creative. Schede Presentazione Bandi Per Settori Di Intervento Ambiente - L’area Ambiente propone per il 2010 sei bandi (per un totale di oltre 12. 000. 000 euro), di cui cinque vengono presentati oggi. Attraverso questi strumenti, la Fondazione intende sostenere progetti mirati a: 1) Tutelare la qualità delle acque (bando senza scadenza) 2) Educare alla sostenibilità (scadenza 30 aprile); 3) Promuovere forme di mobilità sostenibile alternative all’auto privata (scadenza 16 luglio); 4) Promuovere la sostenibilità energetica nei comuni piccoli e medi (scadenza 31 maggio); 5) Tutelare e valorizzare la biodiversità (scadenza 23 aprile). Un nuovo strumento rivolto a valorizzare gli spazi aperti in ambito urbano e peri urbano, al fine di contrastare il crescente consumo di suolo, sarà pubblicato in primavera. Particolarmente importante per i comuni di piccole e medie dimensioni è il nuovo bando per la promozione della sostenibilità energetica, che si pone in linea di continuità con il bando relativo agli Audit energetici degli edifici dei comuni (2006-2008), attraverso il quale sono stati finanziati circa 650 comuni sotto i 30. 000 abitanti. Con il nuovo strumento la Fondazione intende supportare i Comuni che vogliono intraprendere un percorso volontario definito dal Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors) finalizzato alla riduzione delle emissioni di Co2 oltre l´obiettivo del 20% fissato dall´Unione Europea. Proseguiranno, inoltre, i diversi progetti gestiti direttamente dalla Fondazione, tra cui il progetto “Scuola 21 – Educazione sostenibile nella scuola del 21° secolo”, che punta a coinvolgere il mondo della scuola in una nuova risposta formativa alle problematiche ambientali, e il progetto “La connessione ecologica per la biodiversità”, che verificherà la concreta fattibilità tecnico-economica di un corridoio ecologico in Provincia di Varese per il mantenimento della biodiversità in alcune aree naturalistiche fondamentali del nostro territorio. Continueranno, infine, altre iniziative nel campo della mobilità, dell’educazione ambientale e della tutela del suolo. Arte E Cultura - Per i bandi del settore Arte e Cultura, Fondazione Cariplo ha messo a budget 13 milioni e 500 mila euro per i progetti che verranno sostenuti per: 1) Valorizzare il patrimonio culturale attraverso la gestione integrata dei beni ( senza scadenza); 2) Diffondere le metodologie innovative per la conservazione programmata del patrimonio storico-architettonico (senza scadenza); 3) Promuovere la “buona gestione” nel campo dello spettacolo dal vivo (senza scadenza); 4) Valorizzare la creatività giovanile in campo artistico e culturale (senza scadenza); 5) Incrementare la presenza di pubblico nei “luoghi della cultura” (scadenza 28 maggio); 6) Favorire la coesione e l’inclusione sociale mediante le biblioteche di pubblica lettura (prima scadenza 15 gennaio, seconda scadenza da definire); Tra le iniziative principali realizzate direttamente da Fondazione Cariplo si segnalano il progetto Distretti culturali (nel 2010 si avvierà la realizzazione di una serie di distretti in Lombardia) e il progetto Être – Esperienze teatrali di residenza (sempre nel 2010, alle 15 residenze già operanti in regione, si aggiungeranno le ultime 7, selezionate lo scorso anno). Ad appannaggio del settore Arte e Cultura anche i contributi definiti “istituzionali” - che si rinnovano ogni anno (al Teatro Alla Scala, al Fai Fondo per l’ambiente Italiano, al Piccolo Teatro…). Ricerca Scientifica E Trasferimento Tecnologico - L’area Ricerca scientifica propone per il 2010 sei bandi (per un totale di 25,5 milioni di euro), di cui quattro vengono presentati oggi: 1) Ricerca Scientifica in ambito biomedico (scadenza 9 aprile); 2) Ricerca scientifica e tecnologica sui materiali avanzati (scadenza 2 aprile); 3) Promuovere progetti internazionali finalizzati al reclutamento di giovani ricercatori (senza scadenza); 4) Promuovere la formazione di capitale umano di eccellenza – bando a invito riservato alle Università (scadenza 31 maggio). Nuovi strumenti, saranno sviluppati nel secondo semestre 2010 per il sostegno della ricerca ambientale e della ricerca ad alto contenuto di innovazione e alto rischio. Proseguirà inoltre l’impegno a favore della ricerca nel campo dei Vaccini. In questo settore Fondazione Cariplo è impegnata infine anche nell’ambito di importanti progetti promossi direttamente – pensiamo ad esempio al progetto Nobel per la Biomedicina, rispetto al quale nel 2010 si avvierà una riflessione tesa a verificare l’opportunità di riproporre l’iniziativa – o in partnership con altre fondazioni, come il Progetto Ager, che mira a promuovere la ricerca nel campo agroalimentare in collaborazione con altre dodici fondazioni di origine bancaria. Nel 2010, per questa iniziativa, Fondazione Cariplo ha messo a budget 2 milioni di euro mentre il budget complessivo su base triennale è di 27 milioni di euro. Sempre in tema di progetti in partnership, continuerà il sostegno ad iniziative quali Fondazione Arisla e Ntds - Neglected and Tropical Diseases. Il nuovo anno vedrà inoltre l’avvio del progetto Tiepolo che coinvolge, assieme a Fondazione Cariplo capofila dell’iniziativa, alcune tra le più importanti Fondazioni europee che operano nell’ambito della ricerca scientifica (The Wellcome Trust, Foundation for Polish Science, Robert Bosch Stiftung e Volkswagen Stiftung). L’obiettivo è di condividere e sviluppare metodologie e strumenti di nuova generazione per il sostegno della ricerca scientifica. Servizi Alla Persona - L’area Servizi alla Persona propone per il 2010 8 bandi (per un totale di 19. 800. 000 euro), di cui cinque vengono presentati oggi: 1) Diffondere e potenziare gli interventi di housing sociale temporaneo a favore di soggetti deboli ( senza scadenza); 2) Favorire lo sviluppo dell’impresa sociale per inserire al lavoro persone in condizione di svantaggio (senza scadenza); 3) Creare partnership internazionali per lo sviluppo ( senza scadenza); 4) Tutelare l’infanzia e garantire il diritto del minore a vivere in famiglia (senza scadenza); 5) Promuovere percorsi di integrazione interculturale tra scuola e territorio (Con scadenza 31 Marzo 2010). Un approfondimento merita il bando “Promuovere percorsi di integrazione interculturale tra scuola e territorio” (pubblicato l’11 gennaio scorso) per il quale vengono messi a disposizione 2 milioni di euro per sostenere progetti pluriennali costruiti in partenariato (scuola, enti locali, privato sociale) e che, partendo dalla scuola, lavorino in un’ottica di complementarietà per costruire un sistema educativo integrato. Il bando rappresenta l’estensione di un’iniziativa pilota (Progetto Interculture che negli anni precedenti aveva fornito importanti risultati nel proporre iniziative di integrazione tra bambini italiani e stranieri, coinvolgendo le famiglie). Altri 3 bandi verranno pubblicati entro Aprile e sosterranno progetti relativi alle tematiche dell’affido familiare, dell’inclusione sociale e dello sviluppo integrato di alcuni paesi del sud del mondo. Si darà continuità anche ai progetti in corso: Lavoro&psiche (inserimento lavorativo di persone affette da patologie psichiatriche), al progetto Amministratore di sostegno (in partnership con: Csv regionale, Regione Lombardia, Coge, Oltre Noi la Vita e Ledha), al progetto Fondazioni4africa che ci vede insieme ad altre 3 Fondazioni di origine bancaria (Compagnia di S. Paolo, Monte Paschi di Siena e Cariparma) e a una Fondazione Privata nel sostegno di interventi di sviluppo locale in Senegal e N. Uganda finanziando il lavoro svolto da 13 tra associazioni e Ong e a Project Malawi in partnership con Intesa Sanpaolo Spa. Trend Erogativo Dati sulla gestione del patrimonio Nell’esercizio 2009[1] - Patrimonio Netto - Al 31 Dicembre 2009 il valore del patrimonio netto a prezzi di mercato della Fondazione Cariplo è stimato in circa 7 miliardi di euro. Il valore corrispondente al 31 Dicembre 2008 era inferiore a 6,5 miliardi di euro. Performance Patrimonio Netto - Nel 2009 il tasso di rendimento a prezzi di mercato del patrimonio netto è stato pari a poco meno del 10%. Performance Gestioni - Le gestioni patrimoniali, affidate a Polaris Investment Italia Sgr Spa, hanno registrato ancora una volta ottimi risultati. La gestione Monetaria ha ottenuto un rendimento netto prossimo al 4,5%, più che quadruplo rispetto al benchmark di riferimento (Jpmorgan Cash Index Euro). La gestione Bilanciata ha ottenuto un rendimento netto prossimo al 6,60%, in linea con il benchmark di riferimento (Jpmorgan Global Govt Bond Emu). Portafoglio Partecipazioni Quotate - Nel corso del 2009 il portafoglio partecipazioni ha fatto registrare un rendimento netto prossimo al 19%. Asset Allocation Al 31 Dicembre 2009 l’Asset allocation del patrimonio netto è così composta: - Componente Azionaria, con un peso prossimo al 47% del patrimonio netto; - Componente Obbligazionaria, con un peso prossimo al 37% del patrimonio netto. - Componente Monetaria, con un peso prossimo al 16% del patrimonio netto. Per l’esercizio 2009 non si prevede l’utilizzo del “Fondo di stabilizzazione delle erogazioni”. .  
   
   
EMISSIONE BOT GENNAIO 2010  
 
Roma, 25 gennaio 2010 - Il Mef ha disposto per il giorno 26 gennaio 2010, con regolamento 29 gennaio 2010, un´asta di Bot:
Importo (in mln. Di euro) Scadenza Giorni
Semestrali 9. 500 30. 07. 2010 182
È da tener presente che il 29 gennaio 2010 vengono a scadere Bot per 10. 302 milioni di euro. I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva, con offerte degli operatori espresse in termini di rendimento. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. Per ciascuna emissione di Bot, il prezzo fiscale di riferimento è il prezzo medio ponderato della prima tranche, calcolato sulla base del corrispondente rendimento medio ponderato. I rendimenti indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione del rendimento. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro (1. 500. 000€). Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nel decreto di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 26 gennaio 2010, con l´osservanza delle modalità stabilite nel decreto di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature, che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dal decreto di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella con il rendimento più basso, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nel decreto di emissione. Gli operatori "Specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot semestrali, previsto in via automatica per il giorno 27 gennaio 2010. L´offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell´ammontare nominale offerto nell´asta ordinaria. Tale percentuale rappresenta l´importo minimo offerto nel collocamento supplementare, che il Tesoro si riserva di aumentare dopo la chiusura dell´asta ordinaria, per soddisfare le esigenze di domanda espresse dagli operatori. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "Specialisti" che non hanno partecipato all´asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione avrà luogo al rendimento medio ponderato determinato nell´asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15. 30 del 27 gennaio 2010. La circolazione dei Bot al 15 gennaio 2010 era pari a 153. 597,638 milioni di euro, di cui 3. 500 milioni di euro trimestrali, 61. 798,043 milioni di euro semestrali e 88. 299,595 milioni di euro annuali. .
 
   
   
EMISSIONE DI CTZ GENNAIO 2010  
 
Roma, 25 gennaio 2010 - Il Mef dispone, per il giorno 26 gennaio 2010, con regolamento 29 gennaio 2010, l´emissione dei seguenti certificati di credito del Tesoro "zero coupon" (Ctz): decorrenza : 29 gennaio 2010; prima tranche scadenza : 29 febbraio 2012 importo nominale dell´emissione : 4. 000 milioni di euro Isin : da attribuire Si sottolinea che, in deroga a quanto comunicato il 24 dicembre 2009 nel Programma Trimestrale di Emissione del I Trimestre 2010, il suddetto titolo avrà decorrenza 29 gennaio 2010, anziché 26 febbraio 2010. I certificati suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nel decreto di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extra comunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno dell´importo minimo di un millesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - entro le ore 11 del giorno sottoindicato - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei certificati verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i certificati assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei certificati assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei certificati assegnati - pari allo 0,20%. Il pubblico potrà prenotare i certificati presso le suddette categorie di operatori nel giorno sottoindicato; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai certificati assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente: - prenotazione da parte del pubblico: entro il giorno 25 gennaio 2010; - presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del giorno 26 gennaio 2010; - regolamento sottoscrizione: il giorno 29 gennaio 2010. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´importo della tranche supplementare è stabilito nella misura massima del 25% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta relativa alla presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" all´assegnazione supplementare vengono indicate nel decreto recante l´emissione dei relativi titoli. .  
   
   
EMISSIONE DI CCT E BTP GENNAIO 2010  
 
Roma, 25 gennaio 2010 - Il Mef comunica che verrà disposta, per il giorno 28 gennaio 2010, con regolamento 1º febbraio 2010, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Certificati di Credito del Tesoro: decorrenza : 1º luglio 2009; undicesima tranche scadenza : 1º luglio 2016 tasso d´interesse semestrale lordo : pari al tasso di rendimento semestrale dei Bot a sei mesi relativo all´asta tenutasi alla fine del mese precedente la decorrenza della semestralità, maggiorato di uno spread di 0,15 punti percentuali; la cedola in corso, di scadenza 1º luglio 2010, è risultata pari a 0,45% . Isin : It0004518715 - Buoni del Tesoro Poliennali: decorrenza : 15 dicembre 2009; terza tranche scadenza : 15 dicembre 2012 tasso d´interesse annuo lordo : 2% Isin : It0004564636 decorrenza : 1º settembre 2009; nona tranche scadenza : 1º marzo 2020 tasso d´interesse annuo lordo : 4,25% Isin : It0004536949 Il meccanismo di collocamento utilizzato per i titoli di cui sopra sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all´interno di un intervallo di emissione che sarà annunciato con successivo comunicato stampa. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. L´importo minimo sottoscrivibile è di mille euro. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione sarà reso noto mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di decorrenza della cedola in corso al giorno di regolamento. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,30% per i Cct 1. 7. 2009/2016 - 0,20% per i Btp 2% 15. 12. 2009/2012 - 0,40% per i Btp 4,25% 1. 9. 2009/1. 3. 2020. Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Cct scad. 1º. 7. 2016 Btp scad. 15. 12. 2012 Btp scad. 1º. 3. 2020
Prenotazione da parte del pubblico entro il 27 gennaio 2010 27 gennaio 2010 27 gennaio 2010
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 28 gennaio 2010 28 gennaio 2010 28 gennaio 2010
Regolamento sottoscrizioni 1º febbraio 2010 1º febbraio 2010 1º febbraio 2010
Dietimi d´interesse da corrispondere 31 48 153
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita per un importo non superiore: - al 10% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Cct 1º. 7. 2016, - al 10% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Btp 15. 12. 2012, - al 10% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Btp 1º. 3. 2020. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti. .
 
   
   
COLLOCAMENTO TRAMITE ASTA DI BTP INDICIZZATI ALL´INFLAZIONE DELL´AREA EURO  
 
Roma, 25 gennaio 2010 - Il Mef dispone, per il giorno 27 gennaio 2010, con regolamento 29 gennaio 2010, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all´Inflazione dell´Area Euro: decorrenza :15 marzo 2006; diciottesima tranche scadenza :15 settembre 2017 tasso d´interesse reale :2,10% annuo, pagabile semestralmente Isin : It0004085210 decorrenza :15 settembre 2009; seconda tranche scadenza :15 settembre 2041 tasso d´interesse reale :2,55% annuo, pagabile semestralmente Isin : It0004545890 Il meccanismo di collocamento utilizzato sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all´interno di un intervallo di emissione, riferito complessivamente ai due prestiti menzionati, compreso fra un importo minimo di 1. 000 milioni di euro e un massimo di 1. 750 milioni di euro. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Per il resto, la procedura di collocamento si svolgerà seguendo le modalità tecniche e le convenzioni utilizzate nel collocamento dei Btp nominali. Il pubblico potrà prenotare i buoni nel termine previsto dal sottoindicato calendario. Ogni operatore, entro le ore 11,00 del giorno sottoindicato, potrà sottoporre attraverso la Rete Nazionale Interbancaria, fino ad un massimo di tre offerte, ciascuna di importo reale (non rivalutato sulla base del Coefficiente di Indicizzazione) non inferiore a 500. 000 euro. I prezzi offerti, anche essi formulati in termini reali, dovranno differire tra loro per almeno un centesimo di euro. La Banca d´Italia, sulla base del Coefficiente di Indicizzazione riferito al giorno di regolamento, provvederà ad effettuare il calcolo dei controvalori relativi al capitale sottoscritto e ai dietimi da versare per il regolamento dei buoni sottoscritti in asta. Il regolamento avverrà due giorni lavorativi successivi al giorno di svolgimento dell´asta (T+2). Per entrambi i titoli suindicati, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi d´interesse per il periodo dal 15 settembre 2009 al giorno di regolamento (136 giorni). Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,40% per i Btp€i 15/9/2017 - 0,40% per i Btp€i 15/9/2041. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Btp€i 15/9/2017 Btp€i 15/9/2041
Prenotazione da parte del pubblico entro il 26 gennaio 2010 26 gennaio 2010
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 27 gennaio 2010 27 gennaio 2010
Regolamento sottoscrizioni 29 gennaio 2010 29 gennaio 2010
Dietimi d´interesse da corrispondere 136 136
Gli operatori Specialisti in titoli di Stato avranno la facoltà di partecipare al collocamento supplementare, il cui importo massimo sarà pari, per ciascuna emissione, al 10% del quantitativo collocato in asta, facendo pervenire le domande di sottoscrizione entro le ore 15,30 del giorno 28 gennaio 2010. Le modalità e condizioni per la partecipazione degli Specialisti alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti. .
 
   
   
GLOBAL BOND IN DOLLARI USA: RISULTATI DEL COLLOCAMENTO  
 
Roma, 25 gennaio 2010 - Il Mef comunica i risultati del collocamento del bond formato Global da 2,5 miliardi di dollari, con cedola 3,125% e scadenza 26 gennaio 2015. La distribuzione per tipologia di investitore è stata la seguente: banche centrali ed altre istituzioni governative 41,8%, asset manager 6,2%, banche 44,2%, hedge fund 2,7%, assicurazioni e fondi pensione 1,2%, altro 3,9%. La distribuzione geografica comprende l´Asia con il 32%, l´Europa con il 14,9% (di cui Regno Unito 5,9%), Medio Oriente con il 2%, il Nord America con il 45,1% e l´America Latina con il 6%. Lead manager dell´operazione sono stati: Barclays, Citi e Credit Suisse. .  
   
   
MILANO, FORMIGONI APRE LE PORTE DELL´ALTRA SEDE- IL PRESIDENTE E LA GIUNTA A PRANZO CON LE MAESTRANZE DAL 23 AL 31 GENNAIO NOVE GIORNI DI VISITE PER I CITTADINI  
 
Milano, 25 gennaio 2010 - Un pranzo per 700 persone (operai, tecnici e ingegneri) che hanno lavorato alla costruzione dell´Altra Sede - servito nella piazza coperta (la più grande della Lombardia) e concluso con il taglio di una torta e un brindisi augurale - ha aperto il 22 gennaio il calendario degli eventi per la conclusione dei lavori di costruzione del nuovo edificio di Regione Lombardia, che dal 23 gennaio fino al 31 gennaio è aperto per le visite dei cittadini. "Sono molto contento che abbiate accettato il mio invito - ha detto il presidente Roberto Formigoni, prima di sedersi a tavola con le maestranze -. Oggi è un giorno di grande festa che riunisce tutti coloro che in questi due anni hanno lavorato alla costruzione di questa meraviglia, che fa onore a Milano, alla Lombardia e all´Italia. Questo appuntamento è anche un ringraziamento per l´energia, la dedizione e la tenacia che hanno contraddistinto tutti coloro che hanno realizzato questa straordinaria opera di cui siamo orgogliosi". Hanno partecipato al pranzo, tra gli altri, diversi assessori della Giunta regionale, il presidente di Infrastrutture Lombarde spa, Giovanni Bozzetti, e il presidente di Impregilo, Massimo Ponzellini. Formigoni - che dopo il pranzo ha svolto una visita in anteprima ad alcuni piani del palazzo con le autorità e la stampa - ha sottolineato la rapidità dei lavori di costruzione, durati appunto solo due anni, dopo gli scavi e la bonifica dell´area iniziati a gennaio 2007. Questo è stato possibile grazie al lavoro svolto 24 ore su 24 - in massima sicurezza - da squadre di operai organizzate in 3 turni di otto ore: 450/480 di media ogni giorno (180 durante la notte) con punte di 750/780 persone all´opera contemporaneamente. "Erano 500 anni che a Milano non si costruiva un edificio pubblico (l´ultimo era stato il Castello Sforzesco) - ha proseguito Formigoni -. Si tratta dunque di un intervento innovativo che rispecchia il rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione. E´ infatti un palazzo luminoso, trasparente e che richiama tutte le diverse realtà della Lombardia: l´acqua, il verde, il paesaggio, la cultura". Il presidente ha anche ricordato come la grande piazza in particolare sarà uno spazio aperto alla città, dove i cittadini potranno venire e trovare diverse funzioni pubbliche: bar, ristoranti, negozi (tra cui alcuni temporary shop con orari prolungati di apertura), spazi culturali, una chiesa, ecc. Tutte le sere ci saranno animazioni e musica fino alle 24, mentre i primi esercizi cominceranno l´attività già dalle 5 di mattina. "Vogliamo che questo sia un luogo vivo - ha aggiunto Formigoni - anche dopo la fine dell´orario di lavoro. Questa è una concezione moderna di un edificio pubblico". Anche il 38mo piano (con la grande terrazza) e il 39mo e ultimo saranno spazi pubblici. I piani riservati invece alla presidenza saranno il 35mo e il 36mo. Il nuovo edificio - il più alto d´Italia - raggrupperà gli uffici oggi dislocati in diverse sedi, affiancandosi al Pirelli, con evidenti vantaggi in termini di risparmi, comodità ed efficienza. Per il funzionamento della Sede non sarà utilizzato nessun combustibile inquinante. Si realizzerà il massimo di risparmio energetico e di sostenibilità ambientale, grazie all´utilizzo delle pompe di calore e dei pannelli fotovoltaici. Il presidente ha ricordato che il prossimo 31 gennaio il Cardinale Tettamanzi verrà all´Altra Sede per benedire una copia della Madonnina del Duomo che sarà poi collocata sul tetto. "In questo modo - ha detto - i tre edifici più altri della città, l´Altra Sede, il Palazzo Pirelli e il Duomo, avranno alla loro sommità la stessa Madonnina". Formigoni ha infine riferito di aver invitato il presidente Giorgio Napolitano, che ha assicurato la propria presenza quando ci sarà il trasferimento degli uffici nell´Altra Sede. L´altra Sede di Regione Lombardia è strutturata con forme e spazi che delineano un nuovo, movimentato paesaggio urbano, che dialoga con la prima sede di Regione Lombardia, il Palazzo Pirelli di Gio Ponti, e che echeggia la varietà e ricchezza del paesaggio lombardo. Essa dà continuità a una tradizione innovandola radicalmente: è infatti eminente luogo pubblico di Milano - il primo edificio concepito come palazzo di governo dopo il Castello Sforzesco - ma riferito alla scala della Regione: lo qualifica la grande piazza coperta, che idealmente si pone come la piazza delle piazze di Lombardia. Tutto ciò è reso più facilmente e visivamente percepibile dalla mostra "La forma e l´anima dei luoghi - Palazzi, piazze, paesaggi di Lombardia nell´architettura della nuova sede". La serie di pannelli che compongono la mostra intende restituire visivamente la corrispondenza tra caratteri storici e formali di luoghi pubblici, milanesi e lombardi, e il progetto della Nuova sede di Regione Lombardia. Le tre sezioni della mostra, dedicate a palazzi, piazze e paesaggi, supportate da brevi testi esplicativi, descrivono il concreto ancoraggio del progetto della nuova sede regionale con -la forma e l´anima dei luoghi lombardi, ancoraggio voluto dalla Committenza, cioè dalla Regione Lombardia e in particolare dal suo presidente, Roberto Formigoni, e interpretato con grande efficacia dai progettisti. Chiave di lettura fondamentale è la valorizzazione dello stretto legame, vivo ieri e oggi, tra arte - monumenti, luoghi, paesaggi - e socialità della gente di Lombardia. L´altra Sede di Regione Lombardia è un grande complesso edilizio pubblico (nell´area di 30. 000 metri quadri compresa tra via Pola, via Algarotti, via Melchiorre Gioia, largo de Benedetti e viale Restelli) con edifici curvilinei di 9 piani e una torre centrale di 39 piani, alta 161,30 metri, ispirato ai principi di qualità, bellezza, accessibilità e risparmio, pienamente inserito nel tessuto urbano - tanto da costituire un "pezzo di città rinnovata". L´opera è destinata a comprendere un mix di funzioni amministrative, culturali, di rappresentanza e di svago, con migliaia di metri quadrati di verde e giardini pensili, impianti eco-compatibili d´avanguardia per il riscaldamento e l´energia (pompe di calore e pannelli fotovoltaici). Nessun uso di combustibili inquinanti. Non sostituisce il Palazzo Pirelli, ma si affianca a esso raggruppando gli uffici ora distribuiti in diverse sedi in affitto a Milano. Il Progetto - L´altra Sede viene realizzata su progetto del raggruppamento temporaneo di imprese composto da Pei Cobb Freed & partners di New York, Caputo partnership e Sistema Duemila (entrambi di Milano) che ha vinto nel 2004 il concorso internazionale di progettazione. Il vincitore è stato scelto tra dieci progetti presentati dai concorrenti ammessi al concorso, selezionati a loro volta da un totale di 98 candidature pervenute da parte di prestigiosi studi di architettura di tutto il mondo. Il progetto trae spunto dall´accostarsi e allontanarsi dei crinali dei monti lombardi, evocandone il paesaggio, e si propone di ricostruire un luogo a "scala urbana" rappresentato dalla torre e a "scala umana", rappresentato dalla grande piazza coperta. Il complesso disegna un "pezzo di città" che può essere abitato, attraversato, visitato, fruito ed è strutturato, oltre che dalla torre, attraverso l´articolazione di quattro fabbricati ad andamento sinusoidale. Infrastrutture lombarde spa ha svolto il ruolo di stazione appaltante; i lavori sono stati realizzati dal Consorzio Torre (Consorzio Stabile Techint Infrastrutture, Impregilo, Sirti, Consorzio Cooperative Costruzioni, C. M. B. , Cile, Costruzioni Giuseppe Montagna, Pessina Costruzioni). Gli Spazi - L´altra Sede di Regione Lombardia ospiterà, oltre agli uffici amministrativi, anche un centro congressi, sale per convegni e riunioni, archivi, biblioteche, mediateche e un Auditorium per eventi e manifestazioni culturali di interesse pubblico, spettacoli e concerti. Nel sistema di piazze interne, interamente pedonale, troveranno spazio inoltre ristoranti, edicole, asilo, caffè, librerie, spazi espositivi, palestra, negozi, agenzie viaggio, ufficio postale e ufficio vigilanza di quartiere. Il Verde - L´intera area sarà caratterizzata da una serie di giardini e spazi verdi così articolati: 3. 300 metri quadri di aree a bosco, 6. 800 metri quadri di giardino pensile, 3. 200 metri quadri di piazze alberate, 3. 380 metri quadri di piazze coperte, 9. 000 metri quadri di giardino lineare, 2. 060 metri quadri di aree porticate. Il Parco lineare di via Restelli sarà un grande spazio pedonale lungo tutto il fronte principale dell´Altra Sede con funzione di alta rappresentatività e visibilità del complesso urbanistico e collegherà direttamente l´area verde di piazza Carbonari con il nuovo grande parco di Pola Nuova. L´insieme sarà costituito da giardini ornamentali, filari di alberi e giardini d´acqua, nei quali saranno proposti gli ambienti naturali propri del paesaggio lombardo quali il torrente di montagna, il greto del fiume, il fontanile, la marcita, la risaia, il canneto, lo stagno. Gli Eco-impianti - Per il funzionamento della Sede non sarà utilizzato nessun combustibile inquinante. Si realizzerà il massimo di risparmio energetico e di sostenibilità ambientale. Mediante l´utilizzo di pompe di calore tutta l´energia termica necessaria al riscaldamento degli edifici verrà ottenuta dal riscaldamento dell´acqua di falda pompata in pozzi sotterranei e poi scaricata nel canale della Martesana. L´acqua di falda, nel periodo estivo, sarà utilizzata per il sistema di condizionamento. Inoltre, una parte dell´energia elettrica sarà prodotta dai pannelli fotovoltaici collocati sulle due facciate trasversali della torre. Investimento E Risparmi - L´investimento complessivo è di 400 milioni di euro (Iva compresa e compreso anche l´acquisto dell´area). La Regione ricaverà un consistente risparmio (quasi 25 milioni annui) dal fatto che non avrà più affitti da pagare per le altre sedi dislocate in diversi punti della città (assessorati, consiglio, società ed enti collegati). Queste le principali tappe che hanno portato alle realizzazione dell´Altra Sede di Regione Lombardia. - 11 agosto 2003: Parte il bando di concorso internazionale per la progettazione. - 30 aprile 2004: Aggiudicazione del concorso internazionale al raggruppamento temporaneo di imprese Pei Cobb Freed & partners di New York e Caputo partnership e Sistema duemila di Milano. - gennaio 2007: Apertura del cantiere con inizio dei lavori di bonifica dell´area - fine 2007: Inizio dei lavori di costruzione - 6 dicembre 2007: Visita del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. - 18 dicembre 2008: Il Cardinale di Milano, Dionigi Tettamanzi, celebra la messa nel cantiere. - 8 maggio 2009: L´altra Sede supera in altezza il Palazzo Pirelli. Una statuetta della Madonnina, piccola copia di quella del Duomo di Milano, viene collocata nel cantiere. - 8 agosto 2009: Completata la torre che raggiunge l´altezza di 156,5 metri (che sono diventati poi 161,3 con il completamento del coronamento di facciata). - gennaio 2010: Conclusione dei lavori di costruzione. .  
   
   
ALTRA SEDE REGIONE LOMBARDIA, FORMIGONI: GRANDE PARTECIPAZIONE  
 
 Milano, 25 gennaio 2010 - "Sono molto contento del grande interesse che la gente sta dimostrando per l´Altra Sede della Regione Lombardia. L´afflusso ininterrotto di cittadini, famiglie, professionisti, per la visita a questo capolavoro dell´architettura moderna sta superando le migliori previsioni. E´un segno estremamente positivo della vicinanza tra l´istituzione Regione e gli uomini e le donne di Lombardia. Del resto la grande piazza coperta sarà permanente mente aperta ai cittadini e animata dal mattino presto a notte da negozi aperti, ristoranti, intrattenimenti, possibilità di usufruire di servizi di diverso tipo". Lo sottolinea il presidente della Regione, Roberto Formigoni, che ieri, in occasione della fine dei lavori di costruzione, ha presentato l´edificio alle autorità e alla stampa e che dal 23 gennaio, per 9 giorni, ha voluto aprire le porte ai cittadini. I quali peraltro hanno già manifestato il loro interesse e la loro partecipazione votando on-line per scegliere il nome definitivo: sino al 31 gennaio potranno cliccare su una delle tre denominazioni che sono risultate le preferite dai lombardi: Altra Sede, Palazzo Lombardia, Ca´ Longa. Domani sarà un´altra giornata importante per i due grattacieli della Regione, quello nuovo e il Pirelli: si svolgerà, nella mattinata, la Vertical Sprint, la corsa sulle scale fino alla sommità degli edifici, in due fasi: la corsa "tradizionale" al Pirelli, una manche a cronometro, tra i migliori, sugli 866 gradini dell´Altra Sede. Alle 17. 30 sono già oltre 3000 le persone che hanno visitato l´Altra Sede della Regione Lombardia, aperta al pubblico da oggi per 9 giorni in occasione della fine dei lavori di costruzione. Le visite proseguiranno fino a notte, mentre continua la fila di centinaia e centinaia di persone desiderose di ammirare la piazza coperta - animata da giochi di luci e spettacoli -, salire al 39mo piano, il punto in questo momento più alto d´Italia, rendersi conto di come sarà il luogo di lavoro moderno, funzionale e trasparente dei dipendenti della Regione. E in 670 - tra cui numerosi architetti e studiosi di arte, ma anche semplici cittadini - oggi pomeriggio hanno partecipato all´incontro con gli architetti Cobb e Caputo, che con Pei e Fried hanno firmato il progetto dell´edificio curvilineo con la torre di 161 metri, il primo palazzo pubblico costruito a Milano dopo il Castello Sforzesco. Sono 8. 000 i milanesi hanno atteso fino a 90 minuti per raggiungere il 39° piano e vedere dall´alto dei 161 metri de L´altra Sede, le bellezze di Milano. La nuova sede di Regione Lombardia aperta oggi al pubblico per la prima volta, resterà vistabile fino al 31 gennaio. Domani, in programma il Vertical sprint, la corsa in salita dei più forti skyrunners del mondo. Per la prima volta, la gara si sdoppierà: oltre a percorrere gli 866 gradini de L´altra Sede, gli atleti saliranno, com´è ormai tradizione, anche sul grattacielo Pirelli. Ad allietare l´attesa delle centinaia di persone che da questa mattina alle 9 si sono messe in fila, spettacoli di luci, giocolieri, contorsionisti, un complesso jazz e una banda. Oltre ai 39 piani e ai 161 metri di altezza che fanno de L´altra Sede il grattacielo più alto d´Italia, gli altri numeri che caratterizzano il palazzo che ospiterà la Regione Lombardia sono tutti "impressionanti": 1150 i giorni per costruirlo (compreso lo scavo e la bonifica del terreno), 19. 500 i metri quadrati di superficie, 20. 000 metri quadrati gli impianti fotovoltaici e 4. 000 i metri quadrati del parco lineare che abbracciano il nuovo grattacielo. L´altra Sede è, inoltre, il primo palazzo pubblico costruito a Milano dopo il Castello Sforzesco (realizzato nel Xv secolo). . .  
   
   
LOMBARDIA: LE PRESENZE DI FORMIGONI IN CONSIGLIO  
 
Milano, 25 gennaio 2010 - Nel corso dell´Viii legislatura il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, è stato presente a 104 sedute del Consiglio regionale e assente 3 volte. Il congedo non è certo paragonabile a un´assenza: viene approvato dal Consiglio regionale stesso a fronte di verificati e improcrastinabili impegni istituzionali. In concomitanza con i 40 congedi (in cinque anni), il presidente Formigoni ha presieduto tavoli istituzionali sui temi delle infestautture, dell´ambiente, del lavoro e dell´economia; è stato a Roma per incontri con il Governo o per impegni con la Conferenza Stato-regioni, ha ricevuto capi di Stato, ministri e ambasciatori di vari Paesi per dare impulso alla necessaria internazionalizzazione delle imprese lombarde, incontrato presidenti di Provincia e sindaci per sviluppare l´ascolto e il dialogo con il territorio. Lo precisa una Nota della Regione, in relazione alla pubblicazione sul sito del Consiglio regionale dei dati delle presenze dei consiglieri dal 2005 a oggi. .  
   
   
MONZA-BRIANZA, VIA LIBERA AD ACCORDO SVILUPPO  
 
Milano, 25 gennaio 2010 - Il portafoglio delle priorità che saranno parte dell´ Accordo quadro di sviluppo territoriale (Aqst) di Monza e Brianza è ormai definito e condiviso. Il 22 gennaio è stato ufficialmente validato dal Comitato di coordinamento, presieduto dall´assessore regionale alla Qualità dell´Ambiente, Massimo Ponzoni, e composto dal presidente della Provincia, Dario Allevi, dal sindaco di Monza, Marco Mariani e dal Presidente della Camera di Commercio, Carlo Edoardo Valli. Soddisfazione per l´esito dell´incontro, svoltosi alla Sede territoriale regionale (Ster) di Monza, è stata espressa da Ponzoni: "In soli tre mesi - ha detto - siamo riusciti a realizzare un grande patto per l´attuazione delle politiche regionali sul territorio brianteo, che coinvolge e responsabilizza tutti gli enti in modo funzionale allo sviluppo della nuova provincia". La sottoscrizione dell´Aqst (per la Regione sarà da parte del presidente Formigoni) è prevista per gli inizi di febbraio. .  
   
   
PRIMO COMITATO DI SORVEGLIANZA FAS MARCHE - IL PRESIDENTE SPACCA SOLLECITA IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO AD ADOTTARE RAPIDAMENTE I PROVVEDIMENTI PER L´UTILIZZO DELLE RISORSE.  
 
Ancona, 25 Gennaio 2010 - Il Presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, in occasione della prima seduta del Comitato di Sorveglianza del Fas (Fondo aree sottoutilizzate) ha chiesto formalmente al Ministero dello sviluppo economico di adottare rapidamente il decreto di autorizzazione all``utilizzo delle risorse Fas e di trasferire l´anticipo dell´8% sulle risorse spettanti alla Regione, secondo quanto stabilito dalle deliberazioni Cipe. Da parte sua, la Regione ha provveduto a predisporre tutti i documenti di programmazione e a mettere in opera le procedure previste, da ultimo lo svolgimento del Comitato di Sorveglianza, con la partecipazione della dott. Ssa Cosentino del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione del Ministero e dei rappresentanti degli enti locali e delle categorie economiche e sociali. A tre anni ormai dall´avvio del periodo di programmazione, ulteriori ritardi da parte del Ministero rischierebbero di compromettere il corretto avanzamento degli interventi programmati, diversi dei quali avviati o pronti a partire ma frenati dalla autorizzazione formale da parte del Ministero e dalla incertezza sulla disponibilita` dei trasferimenti finanziari. Nel corso della riunione, la Regione ha informato sugli indirizzi strategici e sull``avanzamento degli interventi approvati nell´ambito del Programma attuativo regionale Fas 2007-2013. E´ stata evidenziata la sinergia con gli altri strumenti di programmazione nel contesto della politica regionale unitaria, per un organico programma di sviluppo in grado di contrastare anche gli effetti dell´attuale periodo di crisi. Il Fas ha destinato complessivamente nelle Marche risorse per oltre 225 milioni di euro e il relativo Programma attuativo regionale comprende interventi volti a potenziare le infrastrutture di mobilita` e logistica, accrescere la competitivita` del sistema economico, perseguire tutela e uso sostenibile delle risorse ambientali, territoriali e paesaggistiche, qualificare i servizi socio ed assistenziali a favore dei giovani e della popolazione in eta` avanzata, valorizzare il patrimonio culturale e la ruralita` per lo sviluppo del territorio e della qualita` della vita, modernizzare il sistema di istruzione e formazione. .  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA SARDEGNA CAPPELLACCI INCONTRA AMBASCIATORE ESTONIA  
 
Cagliari, 22 Gennaio 2010 - Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha ricevuto il 22 gennaio l’ambasciatore dell’Estonia, Andres Tomasberg, che aveva appena iniziato la sua visita ufficiale in Sardegna. Durante l’incontro, il diplomatico ha parlato delle prospettive economiche del suo paese ed ha manifestato l’auspicio di una collaborazione con la Sardegna. “In perfetta coerenza con i principi dell’Unione Europea – ha detto il Presidente della Regione - saremmo ben lieti di intraprendere un percorso comune, soprattutto in materia commerciale e turistica. " Su quest’ultimo aspetto si è soffermato lo stesso Ambasciatore, sottolineando come la Sardegna sia una meta appetibile per chi vive in un paese del Nord Europa ed ha ricordato che in Estonia operano già con successo oltre 250 imprenditori italiani. All’incontro ha partecipato anche il console Marcello Floris, che ha ricordato come la Sardegna sia meta di numerosi studenti, che scelgono l’Università di Cagliari per il programma Erasmus. La notizia è stata accolta positivamente dal presidente Cappellacci: “Ben vengano, oltre alla cooperazione economica, anche gli scambi culturali, specie se collegati alla formazione universitaria, alla ricerca ed alla specializzazione delle nuove generazioni” .  
   
   
SEMPLIFICAZIONE FVG: APPROVATO DDL PER ABROGARE 384 LEGGI "POTATURA" DELL´APPARATO LEGISLATIVO PER GARANTIRE MAGGIORE TRASPARENZA E CHIAREZZA NEI RAPPORTI CON CITTADINI E CATEGORIE ECONOMICHE  
 
Trieste, 25 gennaio 2010 - Semplificare il quadro normativo regionale, abrogando una serie di disposizioni legislative che nel tempo sono diventate non più applicabili, o addirittura superflue e superate, oppure esaurite nell´efficacia. E´ l´obiettivo di disegno di legge proposto dallo stesso presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo e approvato il 21 gennaio dalla Giunta regionale. Un solo articolo che produce una salutare "potatura" dell´apparato legislativo, cancellando in un sol colpo 384 delle 1. 419 leggi prodotte in dieci legislature e vigenti al 31 dicembre scorso, nonché 125 disposizioni di leggi. In tutto ben 509 interventi abrogativi, frutto di un lavoro di razionalizzazione guidato dalla Segreteria generale e portato avanti con la collaborazione di tutte le Direzioni. Un´azione che, come ha sottolineato il presidente Tondo incontrando i giornalisti assieme all´assessore alla Funzione pubblica, Andrea Garlatti, e al vicesegretario generale Gianni Cortiula, non solo permetterà di eliminare, sotto il profilo quantitativo, un eccesso di normativa, ma punta anche ad accorpamenti in testi unici e a poche e organiche leggi di settore, per facilitare i rapporti tra istituzioni, cittadini e imprese, grazie a maggiore trasparenza, a una più facile interpretazione, alla riduzione di oneri e tempi per le procedure burocratiche. I padri fondatori della Regione avevano l´abitudine di sostituire con un impianto nuovo ogni legge che diventava obsoleta, ha precisato l´assessore Garlatti, mentre successivamente vi è stato un processo di stratificazione che ha prodotto frammentarietà. Perchè a fronte di un´attività legislativa che nelle varie legislature tendeva a rimanere inalterata, negli anni si riduceva il numero di leggi abrogate, ha spiegato Tondo. Da qui la predisposizione di questo disegno di legge, che già in febbraio verrà portato all´attenzione del Consiglio regionale per l´approvazione definitiva e che, ha aggiunto Tondo, costituisce solo una prima tappa di un percorso di semplificazione. Se infatti al momento la sforbiciata ha riguardato prevalentemente settori quali agricoltura, lavori pubblici, viabilità, già si sta lavorando sulle norme che riguardano il personale, mentre tutte le leggi che resteranno in vigore saranno oggetto di ulteriori approfondimenti, sia per pensare ad eventuali altre abrogazioni, che, come detto, per giungere alla redazione di testi normativi raggruppati per materia o per far confluire più norme con lo stesso oggetto in un unico testo, creando contenitori più agevoli da consultare. Non basta. Dietro a questo provvedimento, che, come ha evidenziato Cortiula, renderà anche meno ripetitivo e più interessante il lavoro dei dipendenti di Regione e pubbliche amministrazioni in genere, c´è dunque un forte segnale di avvio di una riforma del sistema. E c´è anche, come ha dichiarato Tondo, un messaggio politico, un invito al legislatore a legiferare d´ora innanzi meno e meglio. Così come non manca, in prospettiva, la volontà di semplificare anche l´impianto delle delibere, spesso incoerente con un efficace sistema di gestione della cosa pubblica; e di ridurre un po´ alla volta il ricorso talvolta improprio ad una norma, attraverso dunque una delegificazione delle tematiche minori, che richiedono anche una capacità di adattemento più facilmente garantita da regolamenti, delibere o decreti. Infine una precisazione, contenuta nel secondo comma dell´unico articolo del ddl: gli impegni finanziari assunti con leggi e disposizioni abrogate saranno garantiti da norme di salvaguardia. .  
   
   
LAZIO; CONFERENZA REGIONALE DEL LAVORO 26-28 GENNAIO  
 
 Roma, 25 gennaio 2010 - Sarà Alessandra Tibaldi, assessore al Lavoro, pari opportunità e politiche giovanili, a fare il punto sulle politiche del lavoro attuate dalla Regione Lazio e a presentare il piano di interventi per l´occupazione e lo sviluppo imprenditoriale, durante la tre giorni della Conferenza Regionale del Lavoro dal 26 al 28 gennaio presso lo spazio Etoile, piazza S. Lorenzo in Lucina. Tre giornate dedicate alle scelte che la Regione Lazio ha messo in campo per superare la crisi economica e dare nuove opportunità di lavoro ai disoccupati, inoccupati, agli over 40 e ai giovani. La conferenza regionale del Lavoro si proporrà quindi come un momento di riflessione delle politiche attuate in materia di lavoro della Regione Lazio e come fase di proposizione delle nuove iniziative per il futuro, nella convinzione che i processi economici, occupazionali e culturali che si sono sviluppati nel corso della crisi attuale abbiano modificato le regole del mercato del lavoro, i modelli di consumo, di competitività e di crescita, comportando la necessità di un nuovo modello di politica di sviluppo economico, occupazionale e sociale. La conferenza sarà articolata in sei tavole rotonde dedicate a: nuovi modelli di organizzazione e qualità del lavoro: come le donne cambiano il lavoro e come si investe in qualità; i nuovi esclusi dal mercato del lavoro: gestione del precariato, transizione del mercato del lavoro, politiche di reddito; Immigrazione: ruolo attivo nel sistema produttivo e seconde generazioni; Ammortizzatori sociali e politiche attive: un nuovo sistema di welfare; Sviluppo del territorio: sistema impresa e ruolo delle banche e fondazioni bancarie. .  
   
   
FEDERALISMO FISCALE A TRENTO: ILLUSTRATO AI COMUNI IL NUOVO MODELLO DI FINANZA PROVINCIALE  
 
 Trento, 25 gennaio 2010 - Il nuovo modello di finanza provinciale, così come si delinea alla luce del recente accordo siglato con il governo in materia di federalismo fiscale, è stato illustrato il 22 gennaio pomeriggio dal presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai e dal segretario generale Ivano Dalmonego, assieme al dirigente del servizio entrate, finanza e credito Lorenzo Bertoli, al Consorzio dei Comuni. "Si tratta di un accordo che abbiamo proposto noi per primi al Governo - ha detto Dellai - senza attendere passivamente che gli effetti della legge 42 investissero anche le province autonome. Abbiamo colto l´occasione non solo o non tanto per limitare il danno prodotto alle nostre finanze dal federalismo fiscale quanto per rafforzare la nostra autonomia, acquisendo nuove importanti competenze e rimuovendo tutte le incognite prima esistenti sul fronte delle entrate". Dellai ha aperto la presentazione spezzando una lancia in favore della macchina burocratico-amministrativa della Provincia. "L´accordo sottoscritto con lo Stato ha dimostrato che disponiamo di una struttura burocratica che sulla costruzione delle regole sa esercitare il suo ruolo con grande competenza e passione. Oggi non siamo più nella condizione di rapportarci al sistema politico nazionale retoricamente - ha proseguito il presidente della Provincia - solo ribadendo che siamo autonomi. Si è aperta, piaccia o non piaccia, una nuova fase, con il varo della legge 42, che ha fissato dei paletti rispetto ai quali il Titolo Vi dello Statuto risultava disassato. Abbiamo quindi puntato a rinnovare il patto con lo Stato a partire da quanto previsto dall´articolo 104 dello Statuto, che stabilisce che il Titolo Vi, quello riguardante la finanza provinciale, può essere modificato con legge ordinaria - non costituzionale, come il resto dello Statuto di Autonomia - ma rinforzata, ovvero proposta in maniera concorde dallo Stato e dalle Province autonome. Va da sé che anche ogni ulteriore modifica dovrà essere effettuata solo d´intesa fra le due parti. Ma di fatto questo è un accordo ´tombale´, che esaurisce ogni nostro obbligo con lo Stato derivante dal nuovo assetto federale, dando certezza al Trentino sui flussi finanziari su cui potrà contare d´ora in avanti. " Venendo alla sostanza, Dellai ha ricordato come nell´accordo vi siano elementi che vanno sotto la voce "dare" e altri ascrivibili invece alla voce "avere". Il punto centrale su cui ci si è concentrati è quello dei nove decimi di tutto il gettito fiscale prodotto all´interno del territorio spettanti alla Provincia, il "cardine" dell´autonomia finanziaria del Trentino. L´accordo ha prodotto un´importante novità, in quanto ora fanno capo alla Provincia i nove decimi di tutte le voci del gettito, mentre prima alcune di esse "sfuggivano". Parallelamente, sono state cancellate alcune altre voci, come la quota variabile negoziata con lo Stato e la somma sostitutiva all´Iva di importazione. Ma il saldo attivo dell´accordo va misurato anche su altre questioni: sulle competenze ora in capo alla Provincia in materia di tributi locali, e soprattutto sull´acquisizione di due deleghe importanti, su università e ammortizzatori sociali. Il risultato è che sul piano della quantità di risorse, se si registra una certa riduzione, essa è comunque inferiore alle stime, considerato che la Provincia già da tempo aveva ridotto le sue previsioni di entrata sui bilanci; al tempo stesso il Trentino non deve più contrattare nulla, avendo rimosso le incognite prima esistenti su alcune voci del suo bilancio, con ciò acquisendo dei vantaggi reali sul piano della stabilità così come su quello della responsabilità gestionale. "Per noi, ha concluso Dellai - si tratta quindi di un accordo importante, che ci permette fra l´altro di rispondere a quanti dicono che viviamo alle spalle degli altri. Un accordo che abbiamo fatto a tempo debito, perché adesso partirà l´applicazione del federalismo fiscale nelle altre regioni, e il quadro è destinato inevitabilmente a complicarsi. Un accordo che copre tutti gli obblighi in materia che noi avevamo con lo Stato, e che attribuisce alla Provincia competenze significative su alcuni settori strategici per lo sviluppo futuro del territorio, l´alta formazione e il sistema del welfare legato al lavoro. " .  
   
   
´MAKECULTURE!´, RISULTATI E NUOVE OPPORTUNITA` NELLA COOPERAZIONE MARCHE-RUSSIA ´ A OSIMO L´EVENTO CONCLUSIVO DI UN PROGETTO MODELLO.  
 
Ancona, 25 Gennaio 2010 - L´anno prossimo sara` l´anno della lingua e cultura russa in Italia e della cultura e lingua italiana in Russia e le Marche non stanno a guardare. Il 22 gennaio presso il prezioso Teatrino Campana di Osimo, infatti, nell´ambito dell´evento conclusivo del progetto ´Makeculture!´ ´ finanziato dall´Ue e promosso dalla Regione Marche e da Svim, la societa` di sviluppo della Regione, insieme con i partner Fondazione Russa per la Cultura, Regione di Lipetsk e Associazione Marche-russia ´ si tiene un vero e proprio laboratorio di idee tra i protagonisti della cultura marchigiana e russa, proprio in vista del 2011. Un appuntamento, quest´ultimo, che e` stato ufficializzato lo scorso tre dicembre da un accordo sottoscritto dai Ministri italiano e russo alla Cultura e richiamato nella sua importanza dallo stesso presidente Medvedev. Hanno preso parte all´iniziativa di Osimo Adriana Mollaroli, presidente della prima commissione consiliare permanente dell´Assemblea legislativa delle Marche, Liudmilla Kurakova, vicegovernatore della regione di Liptesk, Gianni Giaccaglia, amministratore di Svim, Stefano Simoncini, sindaco di Osimo, Paolo Polenta, presidente dell´Istituto Campana, Armando Ginesi, console onorario della Federazione Russa nelle Marche. Ha coordinato i lavori Raimondo Orsetti, responsabile della Regione Marche per Cultura e Internazionalizzazione. ´Il progetto che si conclude formalmente oggi ´ ha detto Adriana Mollaroli, presidente della prima commissione consiliare permanente ´ ha visto molte iniziative culturali, sia nelle Marche, sia nella zona di Lipetsk durante i due anni di svolgimento. E´ emerso un tratto sociale e caratteriale comune tra marchigiani e russi, che ci fa capire quanto sia importante cooperare, non solo competere. Il mercato russo e` importante per le Marche, ma lo sono ancor piu` le relazioni e i rapporti culturali che si istaurano tra le due comunita` e che si consolideranno nel prossimo futuro´. Il progetto ´Makeculture!´ e` stato riconosciuto dal Ministero della Cultura della Federazione Russa e dalla Delegazione della Commissione Europea a Mosca, quale esperienza-modello, il caso piu` riuscito di cooperazione in ambito culturale fra Europa - Russia nell´ultimo periodo di programmazione. ´Esprimiamo grande soddisfazione per il lavoro fatto con le Marche ´ ha detto Kurakova ´ sia da un punto di vista economico, che culturale e sociale. Tanti sono i settori in cui continuare a lavorare insieme, come ad esempio nel caso dei bambini ciechi e ipovedenti. Ieri abbiamo visitato il museo tattile Omero di Ancona, vera eccellenza e a Lipetsk abbiamo una scuola dedicata ai bambini non vedenti, dove viene data loro la possibilita` di avvicinarsi all´arte. Relazioni tra queste realta` sarebbero utili´. ´Makeculture!´ ha avuto lo scopo di favorire il dialogo interculturale e la cooperazione culturale tra la Regione Marche e la Federazione Russa, allargando le relazioni bilaterali iniziate nel 2000 con l´avvio di accordi e progetti di natura economica e commerciale, in particolare con la Regione di Lipetsk. Nel corso di due anni sono stati realizzati numerosi eventi, che hanno riscosso un grandissimo successo e fatto registrare migliaia di presenze, tra i quali: nel luglio 2008 la partecipazione dei gruppi marchigiani di canto e ballo popolare ´La Macina´ e ´Urbanitas´ al Festival del Folklore che ha toccato diverse localita` della Regione di Lipetsk; nell´agosto 2009 la Mostra del Covo di San Basilio allestita nella prestigiosa sede dei Magazzini Gum di Mosca, a cui era affiancata la Mostra fotografica ´Civilta` contadina del Novecento nella Regione Marche´, replicata nelle principali citta` della Regione di Lipetsk; in novembre, nella citta` di Lipetsk, il Festival del cinema con lavori firmati da registi marchigiani o ambientati nelle Marche. Parallelamente, sono state realizzate nelle Marche attivita` di formazione che hanno coinvolto artisti e funzionari russi. L´evento di Osimo, in collaborazione con il Comune di Osimo e con l´Istituto Campana, ha previsto anche eventi culturali: in mattinata nella Chiesa di San Silvestro ad Osimo e` stata inaugurata la Mostra fotografica ´Civilta` Contadina del Novecento nella Regione Marche e nella Regione di Lipetsk´ (gia` allestita nella Federazione russa). L´esposizione e` stata visitata anche da alcune scolaresche di Camerata Picena e Polverigi. Diverse, infatti, le foto inerenti la vita quotidiana contadina e religiosa dei primi del `900 in quest´ultimo Comune. .  
   
   
PUGLIA, RIUNITO CONSIGLIO REGIONALE DEI LAVORI PUBBLICI: LE DECISIONI.  
 
 Bari, 25 gennaio 2010 -Un programma di investimenti sanitari nel Comune di Casarano (Le) dell’importo di oltre 14 milioni di euro, la realizzazione di un sottopasso ferroviario per la soppressione di un passaggio a livello nel Comune di Terlizzi (Ba) per un investimento di oltre 6 milioni di euro, lavori di ricostruzione e adeguamento funzionale nel Presidio “Ospedali Riuniti” di Foggia (oltre 7 milioni e mezzo di euro): sono queste le principali decisioni assunte dal Consiglio Regionale dei Lavori Pubblici e rese note dall’assessore Fabiano Amati. In particolare, i lavori previsti per il P. O. Di Casarano, dell’importo di €14. 210. 000,00, riguardano la ristrutturazione di parte della struttura esistente, utile ad una redistribuzione funzionale dei servizi sanitari e all’adeguamento alle norme di sicurezza, nonché la costruzione di un nuovo corpo di fabbrica. Quest’ultimo si svilupperà su quattro piani, due dei quali destinati a farmacie, vano tecnologico, laboratori di analisi, uffici amministrativi, pagamento ticket e Cup, altri due invece destinati a un reparto di medicina interna con 32 posti letto, un reparto di cardiologia, uno di cardiologia strumentale e Utic. Il progetto prevede anche il rifacimento della hall d’ingresso della struttura. Il Consiglio ha inoltre approvato ieri il progetto di realizzazione di un sottopasso ferroviario allo scopo di eliminare il passaggio a livello che si trova al km 29-555,27 delle ferrovie del Nord Barese nella tratta Bitonto-ruvo , in agro di Terlizzi in corrispondenza della intersezione con viale del Lilium e collegare viale Roma a via Favale. Il progetto, dell’importo totale di € 6. 480. 671,10, prevede anche la costruzione di una rotatoria e di una nuova strada di Prg. Infine il Consiglio Regionale Ll. Pp. Ha approvato una perizia di variante dei lavori di demolizione della struttura esistente fatiscente e di realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica delle stesse dimensioni nell’ala sinistra, nel blocco scala di sicurezza, nel corpo centrale e in quello di collegamento al monoblocco nel Presidio Ospedali Riuniti di Foggia. Per la realizzazione dei lavori è stata prevista una spesa di € 7. 900. 000,00. .  
   
   
ARTIGIANATO: OLTRE TRE MILIONI DI EURO PER LA CREAZIONE DI NUOVE IMPRESE ARTIGIANE IN LIGURIA  
 
Genova, 25 Gennaio 2010 - Tre milioni e trecento mila euro a favore della creazione di nuove imprese artigiane. Sono stati stanziati venerdì 22 dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli, attraverso un bando, come previsto dal piano annuale dell´artigianato. Potranno beneficiare delle risorse tutte le nuove imprese artigiane create a partire dal 1 gennaio 2009 o quelle ancora da costituirsi che otterranno l´iscrizione al registro delle imprese artigiane entro un anno dalla presentazione della domanda. Il contributo sarà concesso a fondo perduto per una aliquota pari al 30% delle spese riconosciute. Tale aliquota può salire al 40% in caso di imprese femminili e 50% per le imprese di giovani. In tutti e tre i casi l´ammontare del contributo non supererà i 50. 000 euro per ogni singola impresa. "Il provvedimento è assunto - spiega l´assessore Renzo Guccinelli - d´accordo con le associazioni di categoria per dare un contributo a chi ha deciso di mettersi in proprio nel campo dell´artigianato, affrontando la crisi e per agevolare coloro che hanno in progetto di farlo nei prossimi mesi. In particolar modo si intende agevolare i giovani che sempre più spesso vedono in questo settore la possibilità di crescere professionalmente e che hanno in tanti casi coraggio e cultura d´impresa". "L´obiettivo - continua Guccinelli - è quello di sostenere un settore che con le sue oltre 40. 000 imprese rappresenta uno degli assi fondamentali dello sviluppo ligure". Le domande dovranno essere presentate dal 15 marzo al 15 aprile a Filse spa, società alla quale rivolgersi per ottenere maggiori informazioni. .  
   
   
ARTIGIANATO IN SICILIA: 1304 ISTANZE IN UN GIORNO PER CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO  
 
Palermo 25 gennaio 2010 – Biagio Mancarella di Marina di Ragusa, specializzato nella riparazione di macchine agricole, è l´artigiano che risulta primo nella graduatoria per ottenere un contributo fino a un massimo di 25 mila euro a fondo perduto. Il bando del servizio Artigianato dell´assessorato alle Attività produttive prevede la procedura a sportello. L’assessore alle Attività produttive, Marco Venturi, spiega che “viene destinato un contributo del 50 per cento a fondo perduto per un limite di investimento di 50 mila euro. Ciò vuol dire ad esempio che il signor Mancarella, avendo richiesto il massimo, potrà ottenere 25mila euro a fondo perduto”. I fondi complessivi previsti ammontano a 25 milioni di euro. Le istanze potranno essere presentate fino al 18 febbraio. La graduatoria verrà pubblicata sul sito dell´assessorato www. Regione. Sicilia. It/cooperazione/artigianato. Ieri, è stato il primo giorno di ricezione delle istanze e sono arrivate all´ufficio accettazione dell´assessorato 1304 richieste di contributo. Il primo nella graduatoria – redatta dal servizio artigianato – è appunto Mancarella, che ha richiesto il massimo per la realizzazione di un macchinario complesso (“stampo a 64 cavità x arco di sostegno) utile per la riparazione di mezzi e macchine agricole. I contributi verranno erogati al termine delle procedure di istruttoria. I 25 milioni di euro derivano da risorse miste, statali e regionali. Potranno essere presentate richieste per interventi destinati alla tutela dell’ambiente e alla sicurezza del lavoro, all’acquisto di aziende o di rami di azienda, attrezzature e macchinari nuovi o usati, all’innovazione tecnologica e delle linee di produzione, pacchetti informatici, servizi reali nel marketing e alla comunicazione. Le risorse potranno essere utilizzate anche per il consolidamento, a breve e medio termine, di passività e per locazioni finanziarie immobiliari. .  
   
   
RIPENSARE ALLE POLITICHE DI SOSTEGNO ALL’ARTIGIANATO OBIETTIVO DELLA REGIONE VENETO  
 
Treviso, 25 gennaio 2010 - In termini complessivi le imprese artigiane in Veneto hanno registrato nell’ultimo decennio un + 4,4%, passando dalle 137. 875 del 2000 alle 143. 980 del 2009. Un dato in crescita dovuto al solo incremento delle imprese di costruzioni passate, con un + 31,1%, dalle 44. 705 del 2000 alle 58. 605 del 2009, a fronte di un calo di quelle manifatturiere, - 11,4%, dei servizi – 4,1% e delle altre non classificate - 49,8%. Tutti i settori hanno registrato un calo occupazionale e di fatturato e un maggior ricorso al credito. Sono questi alcuni dei dati evidenziati nel corso del convegno “Artigianato del Terzo Veneto” tenutosi il 21 gennaio a Treviso per iniziativa della Regione del Veneto e concluso dall’intervento dell’assessore regionale alle politiche economiche Vendemiano Sartor. L’incontro è stato l’occasione per presentare i risultati del lavoro di riflessione ed elaborazione intrapreso nel 2009 dalla Regione con le Associazioni dell’Artigianato Veneto. L’intento è stato quello di ripensare il settore e le politiche pubbliche di sostegno in una fase economica, sociale e istituzionale profondamente nuova rispetto ai contesti in cui sono maturate le normative e le incentivazioni ancor oggi vigenti. Alla luce di questa mutata realtà, ha ribadito l’assessore Sartor nel suo intervento, sono necessarie alcune modifiche e in particolare è necessario ridefinire la politica economica regionale, acquisendo il concetto di filiera come nuovo ambito entro cui muoversi; avviare un processo di evoluzione della normativa che riguarda l’impresa artigiana, in considerazione delle evoluzioni economiche e in un’ottica di comparazione europea; una rivalutazione da parte della istituzione regionale nel ruolo di rappresentanza, di elaborazione e di proposta delle associazioni di categoria, sperimentando anche ulteriori forme di sussidiarietà. Un ripensamento complessivo all’interno del quale, ha poi sottolineato l’assessore, le risorse pubbliche dovranno privilegiare il sostegno all’accesso al credito da parte delle imprese artigiane e delle Pmi, incentivare la formazione professionale per mantenere alta la qualità del prodotto, sostenere i progetti accessibili principalmente da parte di aggregazioni di imprese. “E’ nostra volontà – ha concluso Sartor – rafforzare il sistema veneto, perché la nostra regione deve diventare un sistema unito e contemporaneamente aperto, dove la politica deve ricoprire il ruolo di attore principale per uno sviluppo più compatibile e di forte coesione sociale e dove i giovani abbiamo la concreta possibilità di mettere in campo i loro talenti”. .  
   
   
SOSTEGNO AL REDDITO: SUSSIDI A FAVORE DEI LAVORATORI PIEMONTESI IN GRAVI DIFFICOLTA´ ECONOMICHE PRESENTATO IL NUOVO BANDO REGIONALE  
 
Torino, 25 Gennaio 2010 - Ammontano a 11,7 milioni di euro le nuove risorse che la Regione Piemonte ha destinato al sostegno al reddito di lavoratrici e lavoratori disoccupati o sospesi nel corso del 2009. Dal 1° febbraio al 30 aprile all’Agenzia Piemonte Lavoro si potranno richiedere i moduli per ottenere il sussidio di 2. 500 euro, che sarà erogato in un’unica soluzione. Il nuovo bando regionale è stato presentato il 21 gennaio, presso il Palazzo della Regione, dall’assessore regionale al Welfare, Teresa Angela Migliasso, e dal direttore dell’Agenzia Piemonte Lavoro, Aldo Dutto. Potranno beneficiare del sostegno economico erogato nel 2010 coloro che si trovano nelle seguenti condizioni: lavoratrici e lavoratori in cassa integrazione ordinaria, straordinaria o in deroga che, nel periodo intercorrente dal 1° gennaio al 31 dicembre 2009, abbiano maturato almeno 180 giorni solari di sospensione dal lavoro, ovvero 129 lavorativi o 1. 032 ore di lavoro; lavoratrici e lavoratori percettori di indennità per mobilità anche in deroga, nel periodo intercorrente dal 1° gennaio al 31 dicembre 2009; lavoratrici e lavoratori percettori di indennità per disoccupazione ordinaria o speciale per l’edilizia nel periodo intercorrente dal 1° gennaio al 31 dicembre 2009. I beneficiari devono essere residenti o domiciliati in Piemonte, provenire da imprese ubicate in Piemonte e avere un indicatore Isee, relativo al 2008, (ricalcolato per tenere conto dei cambiamenti più recenti), non superiore a 13. 000 euro. Moduli e informazioni si potranno reperire presso lo sportello informativo dell’Apl, in via Belfiore 23/c a Torino, sul sito web www. Agenziapiemontelavoro. Net, presso i Centri provinciali per l’impiego e gli Uffici relazioni con il pubblico della Regione. Per informazioni è attivo il numero verde 800124345. L’apl comunicherà l’esito delle domande con un messaggio di posta elettronica, un sms sul cellulare o l’invio di una lettera. Il sussidio regionale sarà erogato agli aventi diritto con bonifico sul conto corrente. Grazie alla collaborazione con Unicredit Banca sarà possibile percepire il contributo anche con carta di credito prepagata Genius Card, che potrà essere ritirata presso l’agenzia della banca indicata via mail o sms. Il prossimo 29 gennaio scadrà intanto il termine per la presentazione delle domande di sostegno reddito relative al precedente bando, rivolto a lavoratori che hanno perso il lavoro e che non hanno avuto ammortizzatori sociali nel periodo dal 1° settembre 2008 al 31 dicembre 2009 (contratto a tempo determinato, contratto di collaborazione a progetto e lavoratori a tempo indeterminato licenziati). Dall’analisi dei primi risultati parziali risulta che sono pervenute 7. 516 richieste di sussidio. Le domande sinora esaminate sono 2. 202, di queste il 58,7% ha avuto esito positivo e sono stati erogati contributi per 1. 293 richieste accolte. Il 66% delle domande è stata presentata da uomini, mentre il 34% da donne. Tutti gli aventi diritto a questo bando percepiranno il contributo con la carta prepagata Genius Card di Unicredit. “Con i primi risultati del bando che si sta concludendo - ha dichiarato l’Assessore regionale al Lavoro e Welfare, Teresa Angela Migliasso – la Regione conferma l’impegno a sostenere le persone che hanno perso il lavoro, e soprattutto i giovani precari. Infatti dai dati risulta che l’età media di chi ha presentato la richiesta del contributo regionale si è abbassata di cinque anni (da 43 a 38 anni) rispetto ai precedenti ed è aumentata la presenza delle lavoratrici e dei lavoratori fino ai 30 anni. Ora, con il bando che si avvierà il prossimo 1° febbraio, realizziamo un ulteriore intervento rivolto a chi è stato penalizzato duramente dalla crisi. Il nuovo provvedimento conferma l’impegno della Regione per contrastare la situazione di precarietà, supportare i singoli e le famiglie, dando un sostegno economico importante ed insieme facendo sentire ‘vicina’ ai loro problemi l’istituzione regionale. Anche questo serve a rafforzare la fiducia dei cittadini e delle cittadine in chi li governa”. Alla conferenza stampa è intervenuta anche Monica Cellerino, direttore commerciale Piemonte Nord e Valle d’Aosta Unicredit Banca, che ha illustrato la modalità per percepire il contributo regionale con carta di credito prepagata. “Unicredit Banca ha partecipato prontamente a questa iniziativa – ha affermato Cellerino – per il suo concreto valore sociale che consente di aiutare le fasce della popolazione più colpite da questa fase negativa dell’economia. Grazie alla Genius Card di Unicredit, numerosi cittadini potranno beneficiare del contributo della Regione mediante un prodotto che è fortemente concorrenziale sul mercato e che consente di effettuare tutte le principali operazioni bancarie con sicurezza e a zero costi di emissione. L’utilizzo di Genius Card Unicredit evita lo scomodo e rischioso incasso del contributo tramite contanti, consentendo al beneficiario di prelevare o utilizzare le somme che quotidianamente gli sono necessarie per le proprie esigenze famigliari”. .  
   
   
MERCATO DEL LAVORO IN SARDEGNA: ENTI LOCALI, PRIMO PASSO VERSO LA STABILIZZAZIONE DEI PRECARI  
 
Cagliari, 25 Gennaio 2010 - La stabilizzazione del precariato degli enti locali della Sardegna è stato il tema della riunione del 22 gennaio della Conferenza permanente Regione-enti Locali, che l’Assessore regionale degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, Gabriele Asunis, ha presieduto per la prima volta dall’inizio dell’anno. Durante l’incontro si è dato avvio all’attuazione delle disposizioni date con la legge regionale 3 dell’agosto scorso, con cui il Consiglio regionale ha stanziato tre milioni di euro a favore degli enti locali della Sardegna per la stabilizzazione dei lavoratori che, in tutti questi anni, hanno lavorato sulla base di progetti e cantieri finanziati dalla Regione. Le procedure di stabilizzazione erano state già avviate con la presentazione, da parte dei Comuni, dei programmi di stabilizzazione che interessano 447 lavoratori in 72 Comuni dell’Isola. Dopo la loro verifica sono stati definiti i criteri per il loro definitivo finanziamento da parte della Regione. Tali criteri sono stati quindi sottoposti all’esame della Conferenza permanente Regione-enti Locali che ha dato, all’unanimità, il suo parere favorevole. “Questo risultato positivo in termini di consenso da parte della Conferenza – ha detto l’Assessore Asunis – rappresenta un riconoscimento per l’operato dell’Amministrazione e per gli uffici dell’Assessorato, che si sono prodigati in questi mesi per venire incontro alle esigenze dei Comuni, risolvendo dubbi e problemi che in questa fase preliminare non sono di certo mancati”. Con questa prima approvazione prende corpo dunque il processo di stabilizzazione del personale precario dei Comuni, che interesserà in questa prima fase una parte significativa di quelli aventi diritto e data la limitatezza delle risorse a disposizione si attende un azione di incremento da parte del Consiglio regionale. . .  
   
   
TRENTO, AZIONI STRAORDINARIE PER L´OCCUPAZIONE: GLI ULTIMI DATI SOSTEGNO AL REDDITO, CIG IN DEROGA, INTEGRAZIONE PER I LAVORATORI SOSPESI E L´ANDAMENTO SUL MERCATO DEL LAVORO LOCALE  
 
 Trento, 25 gennaio 2010 - L´andamento delle azioni straordinarie per l´occupazione messe in capo dalla Provincia dimostra, anche questa settimana, quanto sia stata profonda la crisi. Lo si coglie anche dall´ultimo aggiornamento reso noto da Agenzia del Lavoro, che ha diffuso anche la periodica relazione sull´andamento del mercato del lavoro in provincia di Trento. Le pratiche in carico ad Agenzia del Lavoro riguardanti le persone che rientrano nelle azioni di sostegno al reddito sono ora 1. 728: l´indennità è stata corrisposta o è in concessione a 1. 351 soggetti (78 %) per un importo complessivo pari a 1. 914. 000 euro. A 867 persone è già stato pagato tutto il periodo indennizzabile, 251 sono i soggetti che ne stanno ancora beneficiando e 233 quelli cui l´indennità è stata invece sospesa perché nel frattempo hanno ripreso a lavorare. Per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga, 183 sono le imprese (su 199 domande) per le quali è stata autorizzata, 872 i lavoratori coinvolti per un totale di oltre 373. 70 ore di cassa richieste ed un corrispondente fabbisogno finanziario richiesto pari a poco meno di 3. 600. 000 euro. Completa il quadro delle azioni straordinarie l´integrazione al reddito per i lavoratori sospesi: i lavoratori fino ad oggi indennizzati sono 3. 174 per un totale di 1. 494. 898 euro di indennità erogate. Di segno positivo è, per quanto riguarda l´andamento del mercato del lavoro locale, il dato riferito alle assunzioni: nel mese di ottobre, al netto del settore agricolo, le assunzioni sono cresciute in provincia di 140 unità. Un aumento certamente modesto e imputabile al solo settore terziario, e pur tuttavia indicativo - afferma Agenzia del Lavoro - perché sembra interrompere una lunga china discendente. Molti, poco meno di 15. 000, erano però, sempre a fine ottobre 2009, gli iscritti ai Centri per l´impiego, con un aumento rispetto ad un anno prima, del 43,7 per cento della componente straniera. Per quanto riguarda infine la cassa integrazione, il 2009 si è chiuso con un monte ore autorizzato a dicembre di 246. 679 ore di Cigo e 77. 185 ore di Cigs, per un totale di 323. 864 ore. .  
   
   
IL CIPE APPROVA IL PROGETTO DELLA NOGARA MARE. ASSESSORE MARANGON: OPERA ATTESA DA UNA QUARANTINA D’ANNI  
 
Venezia, 25 gennaio 2010 - “La provincia di Rovigo attende da una quarantina d’anni il completamento della Transpolesana e la Nogara - Adriatico di fatto, finalmente, darà una risposta risolvendo numerosi problemi che riguardano la viabilità locale”. Lo ha dichiarato l’Assessore all’Urbanistica e Politiche per il Territorio della Regione del Veneto, Renzo Marangon, alla notizia dell’approvazione da parte del Cipe del progetto della Nogara – Mare Adriatico. “Come Giunta Galan – ha poi sottolineato – abbiamo sempre sostenuto la politica del fare e con tenacia abbiamo portato avanti la realizzazione di molte opere infrastrutturali e tra queste anche la Nogara – Mare. Un collegamento che è strategico e essenziale per il territorio polesano, anche perché sono previsti interventi viari complementari, che risponderanno a numerose esigenze di mobilità e sicurezza. Tra questi – ha ricordato poi Marangon – vi sono il collegamento con l’ospedale di Trecenta; il collegamento tra il previsto casello di Badia Polesine e la Zona Industriale; il raccordo con la programmata provinciale Mediana e la Zona Industriale di Gavello; la prima parte del riordino della viabilità nell’area di Villanova del Ghebbo e Frassinelle Polesine; il collegamento tra la Tangenziale Ovest del capoluogo e Rovigo Sud, e potrebbe essere inserito anche il collegamento tra Rovigo Sud e Arquà Polesine”. .  
   
   
MONITORAGGIO AMBIENTE IN SARDEGNA: INSEDIATO IL COMITATO TECNICO REGIONALE PER LA POLIZIA LOCALE  
 
Cagliari, 25 Gennaio 2010 - L´assessore degli Enti locali, Gabriele Asunis, il 22 gennaio ha insediato il Comitato tecnico regionale per la Polizia Locale. Grazie all´intervento dell’esponente della Giunta si insedia finalmente il Comitato, previsto dalla legge regionale n. 9 del 2007, e si è dato così avvio al processo di attuazione della legge che ha l’obiettivo di dotare la Sardegna di un sistema integrato per la sicurezza e la tutela sociale del territorio regionale. In questo primo incontro si è proceduto ad un esame approfondito di tutte le tematiche attinenti il sistema della polizia locale in Sardegna. Erano presenti i rappresentanti dei corpi di polizia municipale di tutta l’Isola e il comandante del Corpo Forestale regionale, che hanno fornito un quadro di tutte le problematiche e soprattutto delle emergenze in cui si trovano ad operare nel territorio. Da una parte si sono rappresentate le difficoltà operative e le possibili iniziative per affrontare l’emergenza estiva, sia in ordine al necessario potenziamento della polizia municipale nelle zone ad alta intensità turistica, sia in ordine agli interventi di coordinamento per la campagna anticendi. Dall’altra è stato evidenziato come sia necessario arrivare ad un coordinamento operativo tra tutti i corpi di polizia municipale della Sardegna e per il quale l’Assessore Asunis ha garantito la più ampia e totale assistenza da parte della Regione, sia in termini di ordinamenti che in termini operativi. “Quanto prima si darà corso all’inserimento dei corpi di polizia municipale nell’ambito del rete telematica regionale una volta che siano determinati gli opportuni standard operativi e gestionali”, ha detto durante l’incontro Asunis. Per garantire al turista che viene in Sardegna quei servizi di sicurezza e di tutela della persona che sono essenziali e che costituiscono parte integrante e, spesso determinante, dell’offerta ricettiva in termini di qualità dell’accoglienza è stata data grande rilevanza alla formazione. Questa, è stato sottolineato, deve riguardare non solo il personale in servizio permanente ma anche e soprattutto quello stagionale che viene assunto nei periodi di maggior afflusso turistico e che, spesso, non è opportunamente adeguato al livello ed all’intensità del servizio richiesto nelle zone turistiche. “Il sistema integrato di sicurezza che la Regione intende perseguire - ha sottolineato l’assessore Asunis - riguarda tutti gli ambiti della vita sociale e della realtà socioeconomica del territorio attraverso un coordinamento con le forze di polizia dello stato per coprire l’intero territorio dell’Isola con una gamma di servizi che diano al “prodotto sicurezza” il più elevato standard prestazionale in termini sia di efficienza che di efficacia”. Come ha ricordato infine l’Assessore Asunis, il sistema integrato di sicurezza della Sardegna vede anche la partecipazione del volontariato che con i Barraccelli costituisce una esperienza importante che per questo va migliorata e integrata mediante un coordinamento con tutto il sistema della polizia locale. .  
   
   
IMMIGRAZIONE: PRESENTATO PRIMO RAPPORTO AUR, ”L’UMBRIA ACCOGLIENTE NON DEVE ABBASSARE LA GUARDIA”  
 
 Perugia, 25 gennaio 2010 - “L’umbria sempre di più multietnica e accogliente, negli ultimi 20 anni ha realizzato mille621 progetti sulle tematiche dell’immigrazione. Ora, con quasi 90 mila immigrati regolari presenti nel territorio regionale, non dobbiamo fermarci, al contrario, dobbiamo costruire nuovi percorsi di inclusione e integrazione sociale partendo dalla conoscenza del fenomeno anche grazie a importanti studi come quello che presentiamo oggi”. Lo ha affermato il 22 gennaio a Perugia l’assessore regionale alle politiche sociali, in occasione della presentazione del Primo Rapporto sull’Immigrazione in Umbria realizzato dall’Agenzia Umbria Ricerche. All’incontro, oltre all’assessore Stufara, sono intervenuti il presidente dell’”Aur”, Claudio Carnieri, il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, il direttore dell’Aur, Anna Ascani, la ricercatrice dell’Agenzia, Elisabetta Tondini, Paolo Montesperelli e Paolo Naso, docenti delle Università di Salerno e La Sapienza di Roma. Erano presenti il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Nicola Rossi e il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo. La presentazione del Rapporto continua nel pomeriggio con una tavola rotonda coordinata dal giornalista Giuliano Giubilei, alla quale interverranno Flavio Lotti, coordinatore del Tavolo della Pace, Giuseppe Silvestri, direttore della Direzione Immigrazione del Ministero del Lavoro, Alì Adel Jabbar, sociologo dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, mons. Vittorio Nozza, direttore della Caritas, Stefania Giannini, rettore dell’Università per Stranieri di Perugia, Sumaya Abdel Qader, scrittrice e Anselmo Botta, dirigente Cgil. Illustrando i tratti salienti dello studio Stufara ha sottolineato che “la presenza di migranti in Umbria si appresta ad oltrepassare la soglia del 10per cento della popolazione, soglia mai raggiunta in alcuna regione italiana e che l’Umbria potrebbe superare per prima. Si stima, inoltre – ha aggiunto - una ulteriore crescita nei prossimi anni per raggiungere, nel 2014, il 15 per cento”. Per l’assessore si tratta di “un dato quantitativamente rilevante che si è prodotto in un tempo relativamente breve. Segno, questo, di una stabilizzazione delle migrazioni nella nostra regione che da terra di passaggio diviene una meta per stabilirsi e lavorare”. “Lo studio evidenzia anche un elevato grado di integrazione più sul versante sociale che su quello lavorativo – ha detto l’assessore - e una capacità di andare ben oltre la semplice accoglienza. Emerge infatti, un fitto reticolo di relazioni e collaborazioni in azioni che riguardano i singoli contesti locali fra istituzioni, soggetti e territori, che contribuisce a mantenere elevato il livello di protezione sociale. In pratica – ha detto – in Umbria sono stati sperimentati percorsi e attuate politiche che hanno permesso di costruire le condizioni per far crescere l’inclusione e l’inserimento sociale dei nuovi cittadini. La legge regionale umbra sull’immigrazione risale al 1990, agli inizi di questo processo. In vent’anni di applicazione della ‘18/1990’ sono stati realizzati ben 1621 progetti particolarmente radicati e capillari nei territori e nelle comunità locali, con un protagonismo diffuso di associazioni, cooperative, scuole e municipalità”. In proposito grande interesse ha suscitato in molte zone del paese l’esperienza condotta in Umbria di insegnamento della lingua e della cultura civica italiana ai migranti utilizzando il web, le radio e le emittenti televisive locali. “Abbiamo voluto – ha detto Stufara - declinare in forma contemporanea quanto in Italia già accadde negli anni ’60, nella fase in cui il servizio pubblico radiotelevisivo svolse un ruolo primario nell’alfabetizzazione del paese attraverso la celebre trasmissione ‘Non è mai troppo tardi’ del maestro Manzi”. “Dal Primo rapporto sull’immigrazione – continua l’assessore – emerge anche che interi comparti economici nella nostra regione si reggono ormai prevalentemente sul lavoro delle maestranze migranti come l’edilizia, così presente in Umbria. Questi lavori, insieme all’agricoltura ed alle attività di cura nelle case dei nostri anziani non potrebbero continuare a svilupparsi se private dell’apporto degli immigrati e delle immigrate. Un lavoro che per i migranti, ancor più che per gli autoctoni, è precario e poco qualificato, con dei riflessi critici anche sul versante della sicurezza”. Tra i punti delicati e sui quali è ormai inevitabile avviare profonde riflessioni, Stufara evidenzia “la grande questione delle seconde generazioni, con tutto il carico di difficoltà nella costruzione della propria identità per quei giovani, spesso nati e cresciuti nelle nostre terre, figli di immigrati, e per i quali la legislazione italiana appare arretrata ed inadeguata”. Di primaria importanza anche i gravi risvolti che il razzismo e la xenofobia sempre più diffusi stanno provocando. “Le campagne di odio - ha detto – sono di grande pericolosità. Le eccessive e brutali semplificazioni che non tengono conto della complessità delle problematiche legate all’immigrazione forniscono parziali risposte securitarie facendo lievitare la clandestinità e dando vita ad una vera guerra tra poveri. Occorre invece un approccio concreto e pragmatico per evitare ulteriori effetti drammatici della crisi”. Il presidente dell’Aur, Claudio Carnieri, ha spiegato che “il problema fondamentale che esce squadernato da questo rapporto è la necessità di lavorare per costruire consapevolmente le piste cognitive, le culture, le consapevolezze, per fare di questa nuova realtà multietnica, un tratto essenziale della quotidianità, della vita democratica delle nostre città e dell’identità complessiva dell’Umbria contemporanea”. Per Carnieri la lettura del volume non può prescindere dalla conoscenza di alcuni dati essenziali: il totale degli stranieri in Umbria è di 85mila 947, per il 22,9 per cento sono di cittadinanza romena, il 18per cento albanese, il 10,7 per cento marocchina. Nella divisione per provincia 67mila296 sono residenti nella provincia di Perugia, 18mila651 in quella di Terni. Le donne hanno una presenza prevalentemente con 35mila,655 contro 31mila 641 maschi a perugia e 10mila 335 donne contro 8mila316maschi nella provincia di Terni. “Questa nuova dimensione demografica dell’Umbria – ha precisato il presidente dell’Aur - non costituisce solo uno straordinario cambiamento dei caratteri sociali e culturali della comunità regionale, ma può rappresentare un’enorme opportunità per un arricchimento forte del senso di sé che fa l’identità di un territorio. Quello che è in gioco oggi è una nuova e più ricca trasformazione della qualità sociale e civile della regione che vent’anni fa è stata all’avanguardia nelle politiche di accoglienza. Dipende da ciascuno che questa prova sia vissuta e costruita come obiettivo di tutti”. .  
   
   
IMMIGRAZIONE: LA CAMPANIA È ATTREZZATA PER SOSTENERE INCLUSIONE  
 
Napoli, 25 gennaio 2010 - "La Regione Campania si è attrezzata da tempo per fronteggiare il degrado negli insediamenti degli immigrati e contrastare lo sfruttamento della manodopera straniera". L´assessore regionale alla Politiche Sociali e all´Immigrazione Alfonsina De Felice sottolinea l´importanza della delibera, approvata nei giorni scorsi dalla Giunta, che stanzia 18 milioni e mezzo di euro per sostenere servizi per l´integrazione e l´inclusione delle persone immigrate e misure per favorire l´emersione dal lavoro nero. ´´Vorrei inoltre sottolineare - ricorda l´assessore De Felice - che per primi in Italia abbiamo promosso un´intesa istituzionale che ha messo insieme le istituzioni locali e l´Organizzazione Internazionale Migranti dell´Onu, evitando così che a San Nicola Varco scoppiasse una bomba sociale, ambientale, sanitaria. ´´La Regione Campania continua ad essere presente nella Piana del Sele. Parteciperemo infatti questa sera ad un tavolo di lavoro con il Prefetto di Salerno in cui insieme ai sindaci della zona, ai rappresentanti sindacali e datoriali, e agli assessori regionali all´Agricoltura e alla Formazione e al Lavoro, verranno decisi gli interventi da attuare nei prossimi giorni per evitare l´aggravarsi delle condizioni di degrado per le persone immigrate che vivono in provincia di Salerno", conclude l’assessore. .  
   
   
LAVORO FVG: CONSUNTIVO 2009 LAVORO BADANTI  
 
 Trieste, 25 gennaio 2010 - Il quarto trimestre del 2009 segna un rallentamento del 12,8 per cento delle attività complessive degli Sportelli assistenti familiari della regione, una riduzione fisiologica, dovuta in parte alle festività ed in parte ai normali rinvii all´anno nuovo della ricerca di un´assistente da parte delle famiglie. Nel complesso, sono stati 7. 297 i servizi erogati all´utenza contro gli 8367 del trimestre precedente, con una riduzione dei volumi che ha riverberato i suoi effetti anche sul numero dei contratti (527 in tutto) causando una flessione del 12,6 per cento, trend da cui si discosta la provincia di Pordenone, che ha invece registrato addirittura un aumento dei contratti. Per il 72,9 per cento il livello di inquadramento utilizzato è stato il C/s, che non richiede una formazione specifica ma è comunque previsto per l´assistenza a persone non autosufficienti. A Trieste però è stata avviata una sperimentazione con l´affiancamento di una persona disabile, che la famiglia voleva dotare di certa autonomia, da parte di una badante-istitutrice (livello di inquadramento D - D/s). In linea con la media annuale, nel quarto trimestre dello scorso anno è stata inoltre rilevata la preferenza per contratti che prevedono la convivenza (60,3 per cento). Emersione del lavoro sommerso svolto nel lavoro di cura, semplificazione e gestione dei contratti stipulati dalle famiglie e frequenza di percorsi di qualificazione da parte delle assistenti familiari: sono questi gli assi portanti del progetto "Professionisti/e in famiglia" evidenziati dall´assessore regionale del Friuli Venezia Giulia al Lavoro, Università e Ricerca Alessia Rosolen che ha confermato l´assegnazione, nel primo trimestre del 2010, dei contributi alle famiglie (1. 250 euro una tantum) erogati proprio per l´emersione del lavoro sommerso femminile dal ministero delle Pari opportunità. "Nel 2009 sono stati registrati complessivamente 2. 096 contratti di assistenza domiciliare, ma sono state complessivamente ben 30. 439 le persone che si sono rivolte agli sportelli, con 12. 641 persone dal lato dell´offerta" ha detto l´assessore, facendo il bilancio dei risultati dello scorso anno e sottolineando che gli sportelli hanno registrato, nel periodo, 3. 822 nuove candidature. Le famiglie che hanno chiesto informazioni sono state 9. 792 e di queste, 2. 088 sono state inserite nel database utilizzato per incrociare domanda ed offerta. Nel complesso, al 31 dicembre dello scorso anno i contratti stipulati sono stati 2. 096, un dato in linea con i 2. 149 dell´anno precedente che evidenzia come la domanda di cura non abbia particolarmente risentito della crisi, ma rappresenta anzi, in alcuni casi, un´opportunità per le donne che hanno perso il lavoro. Avviate solo a partire dalla metà dell´anno scorso, si sono rivelate fondamentali le attività di sostituzione ed iscrizione al Servizio Infopoint, che ha consentito di sperimentare il voucher del lavoro accessorio. Uno strumento che, ha detto l´assessore, "continuerà a favorire l´emersione proprio per la tipologia dei rapporti di lavoro avviati nei periodi di ferie, malattia e aggiornamento delle badanti". Le assistenti familiari sono infatti in massima parte donne (nel 93,9 per cento dei casi) ultratrentenni (il 38,1 dei casi) e ultraquarantenni ( il 49,9 per cento). In massima parte provengono da un Paese dell´Europa dell´Est, ma ci sono anche parecchie italiane (il 12,5 per cento). A livello provinciale nel 2009 sono state contrattualizzate 877 badanti in provincia di Udine (195 nell´ultimo trimestre, pari a -23 per cento di quello precedente), 652 in quella di Pordenone (200 nell´ultimo trimestre, con un incremento dell´11,7 per cento rispetto al precedente), 361 a Trieste (77 nell´ultimo trimestre, pari a -22,2 per cento rispetto a quello precedente), 206 a Gorizia (55 nell´ultimo trimestre, pari a -22,5 per cento rispetto al precedente). .  
   
   
L’IMPRESA VENETA? VA MEGLIO AL FEMMINILE. RICERCA DELLA REGIONE  
 
Verona, 25 gennaio 2010 - In momenti di crisi come quello attuale, ascoltate le donne. Le imprese al femminile, infatti, rischiano poco sul piano finanziario e mostrano una tenuta molto maggiore di quelle governate dagli uomini. Le imprenditrici venete sfatano anche lo stereotipo di “donne in carriera” perché sono fortemente impegnate a conciliare i tempi della vita familiare e lavorativa. E’ quanto emerge dalla ricerca “Straordinarie imprenditrici comuni. Imprenditorialità e imprese di donne in Veneto”, affidata dalla Regione all’Università di Verona (Dipartimento di Scienze dell’Educazione), presentata in anteprima nell´ambito dell’evento finale del Programma Regionale 2009 per la Promozione dell´Imprenditoria Femminile e Giovanile. Uno degli appuntamenti di questo evento, che si articola in quattro incontri sul territorio regionale, si è svolto il 22 gennaio presso Il Polo didattico universitario Zanotto di Verona, presenti tra gli altri gli assessori regionali all’imprenditoria femminile e giovanile Isi Coppola e ai lavori pubblici Massimo Giorgetti. L’assessore Coppola ha ricordato il quadro delle azioni a sostegno dell’imprenditoria femminile e giovanile messi in atto dalla Regione, l’unica in Italia che si è dotata da tempo di una normativa specifica in materia. La ricerca realizzata prende in esame un mondo non ancora sufficientemente indagato - ha aggiunto - e propone molti spunti di riflessione che saranno utili nella programmazione delle future politiche regionali per meglio rispondere alle esigenze del territorio. L’assessore ha concluso commentando positivamente come le imprenditrici mostrino di aver ben percepito l’attenzione della Regione nei loro confronti, nella convinzione che rappresentino anche un modello da seguire per la nostra economia nella difficile strada per uscire dalla crisi. La ricercatrice Antonia De Vita ha presentati i risultati dell’indagine sull’imprenditorialità e le imprese di donne in Veneto che è stata condotta utilizzando metodologie diverse: un’indagine che ha coinvolto circa 800 donne al governo di imprese, attraverso un questionario strutturato, la realizzazione di “focus group” (due per provincia) incentrati sui temi dell’interpretazione dell’economia e delle forme organizzative. Infine interviste individuali ad un’altra sessantina di imprenditrici. Dalle tre fasi della ricerca emerge omogeneamente una distanza delle imprenditrici del Veneto da una cultura rivendicativa o di dipendenza dalle istituzioni pubbliche, rendendo evidente, piuttosto, uno spirito autonomo, votato alla concretezza e animato da grande passione. Al tempo stesso traspare il desiderio di essere riconosciute come soggetti con cui l’istituzione dovrebbe interloquire nell’opera di creazione economico-sociale del territorio. Un punto di fragilità risulta invece essere il basso grado di innovazione, mentre aspetti di criticità presenta ancora il tema della maternità. .  
   
   
DONNE PUGLIESI, LAVORA SOLO IL 30% PRESENTATO L’ OSSERVATORIO OCCUPAZIONE FEMMINILE  
 
Bari, 25 gennaio 2010 - Dati allarmanti dai rapporti sulla condizione del lavoro femminile nella nostra regione. L’assessore Gentile: “Necessario proseguire gli interventi già promossi dalla Giunta per promuovere l’occupazione delle donne”. E Losappio: “Anche Confindustria faccia la sua parte” Soltanto il 29% delle donne pugliesi lavora, contro il 46,1% della media italiana. E’ quanto emerge dal rapporto Istat sul mercato del lavoro nel nostro Paese, riguardante gli ultimi tre mesi dell’anno appena trascorso. E’ del 13,5%, invece, il tasso di disoccupazione, cinque punti percentuali in più rispetto al dato dell’Italia. Se nel 2007 lavoravano 407mila donne, nel 2009 sono seimila in meno. Sono 109mila le donne che cercano lavoro non attivamente, 103mila quelle che non cercano un’occupazione ma vorrebbero lavorare. Cifre preoccupanti, illustrate il 21 gennaio presso la Presidenza della Giunta regionale dalla Consigliera di Parità regionale, Serenella Molendini, durante la presentazione dell’Osservatorio sull’occupazione femminile e sulle condizioni di vita delle donne, creato al fine di promuovere una cultura dei diritti delle donne nel mondo del lavoro attraverso interventi in grado di incentivare il lavoro rosa. “E’ vitale studiare un piano per incrementare l’occupazione nella nostra regione – ha detto Molendini – ci dobbiamo chiedere perché così tante donne non lavorino. Sono persone che non cercano lavoro perché troppo occupate dalla cura di figli ed anziani o esiste una forte percentuale di lavoro sommerso?”. L’assessore regionale alla Solidarietà, Elena Gentile, ha rimarcato la necessità di proseguire e rafforzare gli interventi già attuati per favorire il lavoro delle donne: “Abbiamo abbandonato da tempo un’idea di welfare assistenziale per lasciare spazio alla valorizzazione della creatività e dei talenti delle donne, offrendo nuove possibilità occupazionali. Valgano come esempi i posti di lavoro creati attraverso gli asili nido e le strutture per disabili da noi voluti, l’opera di riqualificazione del lavoro di cura parentale, il Progetto Rosa, pensato per far emergere tante donne dal lavoro nero. Abbiamo promosso interventi come i Patti territoriali per conciliare vita e lavoro, mettendo a valore un patrimonio che voglio rivendicare a questa giunta”. E proprio la valorizzazione delle capacità delle donne è il principio che ha ispirato l’assessore nel proporre un emendamento che modifica la legge elettorale regionale vigente: la proposta è quella di esprimere, alle prossime elezioni regionali, la doppia preferenza con l´obbligo di indicare il nome di un uomo e una donna. “Se una modifica della legge può ancora andare in porto ha aggiunto Gentile - io mi auguro che questa vada in direzione delle donne. Sono ancora ottimista, nonostante tutto”. Al momento, purtroppo, permane una condizione di forte disparità tra uomini e donne nel lavoro, che si manifesta attraverso notevoli gap retributivi, nel proliferare di rapporti discontinui, flessibili, precari e sottopagati, in una generalizzata scarsa tutela contrattuale delle donne (congedi, maternità). Una dimostrazione di tutto ciò la offre il primo rapporto sulla situazione del personale femminile nelle medie e grandi aziende pugliesi: Solo la provincia di Bari fa segnare un tasso di occupazione pari al 30%, mentre Brindisi tocca il 22%, e Foggia, Lecce e Taranto non arrivano al 20%. Quasi un terzo delle donne occupate, il 27%, ha contratti part-time. Marcate le differenze retributive tra uomini e donne, più contenute a livello dirigenziale ma comunque evidenti. Secondo l’assessore al Lavoro, Michele Losappio, questa situazione non si spiega con la crisi economica globale: “Questa, spesso, viene usata come un alibi,. La verità è che anche in periodi di vacche grasse i livelli di occupazione femminile In Puglia erano bassissimi. Ci sono diversi segnali che non inducono all’ottimismo: uno per tutti, il fatto che molti dei bandi promossi dalla Regione a favore dell’occupazione femminile sono disattesi:. Un altro campanello d’allarme arriva dai call center, dove la gran parte delle persone impiegate sono donne, praticamente tutte sottopagate e che, in alcuni casi, non percepiscono lo stipendio da mesi”. E ha aggiunto: “Se il livello di consapevolezza degli imprenditori pugliesi è questo, ci chiediamo dove sia Confindustria. Nel momento in cui le istituzioni definiscono percorsi progettuali, mettono a disposizione le proprie strutture e risorse finanziarie, l’imprenditoria quasi sempre non risponde, c’è qualcosa che non funziona. Confindustria Puglia è molto indietro da questo punto di vista”. Serenella Molendini, infine, ha comunicato che a breve saranno organizzati in tutte le province pugliesi dei workshop aventi per tema l’occupazione femminile. .  
   
   
LA PUGLIA PER IL LIBANO: LE DONNE OPERATRICI DI PACE E SVILUPPO  
 
Bari, 25 gennaio 2010 - Al via da febbraio missioni di esperti pugliesi in Libano e seminari/workshop per beneficiari libanesi in Puglia: Silvia Godelli, Assessore regionale al Mediterraneo, presenta un progetto a favore dell’imprenditoria femminile in West Bekaa e Beirut Sud. Nove mesi, a partire da febbraio 2010, per raggiungere obiettivi concreti nella creazione e gestione d’impresa femminile, facendo leva su strumenti innovativi nel campo dell’agro-industria, dell’artigianato, dei servizi alla persona, dell’ecoturismo e del turismo culturale: è la mission del progetto “La Puglia per il Libano 2010”, cofinanziato dalla Regione Puglia nel quadro degli interventi per la Cooperazione decentrata della Legge Regionale n. 20/2003. “Il sostegno e la promozione di iniziative imprenditoriali partirà dall’assistenza tecnica alle Aldu (Agl Local Development Units) della West Bekaa e nelle Municipalità di Beirut Sud – ha spiegato Silvia Godelli, Assessore al Mediterraneo della Regione Puglia, nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto – Attraverso la formazione di risorse umane ed il potenziamento delle competenze in programmazione, marketing e commercializzazione, il ruolo sociale delle donne libanesi andrà qualificandosi determinando, in loco, sviluppo sostenibile e valorizzazione delle risorse. Il modello è simile a progetti già attivati in alcuni territori palestinesi, con l’obiettivo di contribuire al processo strutturale di ricostruzione e di coesione in terre percorse ormai da troppo tempo da dinamiche complesse del conflitto mediorientale”. “Formazione ma anche scambio di buone prassi – ha sottolineato Mauro Paolo Bruno, Dirigente Ufficio Cooperazione Interregionale del Servizio Mediterraneo della Regione Puglia – Sono previste, infatti, missioni di esperti dalla Puglia in Libano e seminari/workshop per beneficiari libanesi in Puglia. Di qui il rafforzamento della creazione d’impresa, l’incremento della produzione di reddito, l’aumento di opportunità di lavoro ed il miglioramento dell’integrazione sociale”. “Non abbiamo nulla da insegnare ma qualcosa da scambiare – ha aggiunto Maria Ancona, in rappresentanza della delegazione tecnica del Programma Art Gold Libano – Il progetto prevede un forte impatto dal punto di vista delle relazioni con il coinvolgimento di diverse organizzazioni delle Nazioni Unite come Undp, Unesco, Unifem, Acnur, Oil, Unitar, Oms, Unops e altre”. In particolare , gli interventi saranno coordinati dall´Unops (Ufficio per i Servizi ai Progetti delle Nazioni Unite) in collaborazione con l´Associazione di promozione sociale del sud-est barese Sud Est Donne e la Scuola Internazionale della Gastronomia Mediterranea del Comune di Ceglie Messapica. “Abbiamo aderito con entusiasmo al progetto, condividendone dall’inizio gli obiettivi e le dinamiche di attuazione ispirate ad una reale volontà di cooperazione con gli attori dello sviluppo locale, presenti sia in Puglia che in Libano – ha commentato Giulia Sannolla, referente di “Sud Est Donne” - Il nostro Centro Risorse ha l’ambizione di essere un punto di riferimento, orientamento e formazione per le donne, non solo del sud est barese ma di tutto il Mediterraneo, cogliendo tutte le occasioni di scambio offerte da strumenti e programmi regionali, nazionali ed europei. In ciò siamo sostenute dalla profonda convinzione che le donne, attraverso la quotidiana azione a favore delle comunità in cui vivono, sono autentiche operatrici di pace”. “La Scuola Internazionale della Gastronomia Mediterranea, istituita a Ceglie Messapica nell’ambito del Pic Interreg Grecia-italia, rappresenta un primo esperimento in cui la comunità locale ha compreso l’importanza strategica di considerare il Mediterraneo come bacino di appartenenza e condivisione di risorse ed esperienze – ha concluso Marina Carrozzo, a nome della scuola pugliese – Fin dalle prime fasi, abbiamo colto l’invito dell’Assessorato al Mediterraneo a partecipare al progetto, con la consapevolezza di poter attuare un programma che sia di stimolo alla creazione d’impresa femminile in Libano, anche nel settore della valorizzazione di beni e percorsi gastronomici e culturali”. .  
   
   
TRENTO, PARI OPPORTUNITA’: I CONTRIBUTI PER L’ANNO 2010 APPROVATI I CRITERI PER LA CONCESSIONE, I TERMINI SCADONO LUNEDÌ 1 MARZO  
 
Trento, 25 gennaio 2010 - Lunedì 1 marzo 2010 scadono i termini per la presentazione delle domande di contributo per iniziative nell’ambito delle pari opportunità tra uomini e donne. Lo ricorda l´Ufficio per le politiche di pari opportunità della Provincia autonoma di Trento. Le domande di contributo dovranno essere presentate a mano oppure a mezzo posta o fax al seguente indirizzo: Provincia autonoma di Trento - Ufficio per le politiche di pari opportunità, via Jacopo Aconcio, 5 - 38100 Trento. Ammontare del contributo - Il contributo sarà calcolato sulla base del piano finanziario presentato, non potrà eccedere il tetto del 95% delle spese ammissibili e non potrà essere superiore a 5. 000,00 euro. Azioni finanziabili - Il bando prevede il finanziamento di interventi ed azioni volti al raggiungimento di uno o più dei seguenti obiettivi: diffondere la cultura di genere e delle pari opportunità tra uomini e donne a livello locale; rafforzare, attraverso azioni specifiche, le condizioni e le competenze delle donne; promuovere la consapevolezza ed il superamento degli stereotipi di genere; sostenere la presenza equilibrata di uomini e donne negli ambiti in cui sono sottorappresentati; approfondire e migliorare la conoscenza delle situazioni e condizioni di vita di uomini e donne; - ridurre eventuali disparità di genere. Chi può richiedere il contributo - I contributi possono essere richiesti sia da enti pubblici che da soggetti privati quali per esempio associazioni, fondazioni, enti di formazione, imprese e società che abbiano la propria sede legale o operativa in provincia di Trento. Per informazioni: Ufficio per le politiche di pari opportunità 0461 493156, pariopportunita@provincia. Tn. It www. Pariopportunita. Provincia. Tn. It .  
   
   
LAZIO: 2,8 MLN PER FORMAZIONE ASSISTENTI FAMILIARI  
 
Roma, 25 gennaio 2010 - Su proposta dell´assessore Luigina Di Liegro, la Giunta della Regione Lazio ha approvato il 21 gennaio una delibera che stanzia 2,8 milioni di euro per progetti sperimentali e interventi per la riqualificazione del lavoro delle assistenti familiari. Le risorse finanziarie saranno ripartite tra il Comune di Roma e i Comuni o enti capofila di distretto, in base al numero delle persone anziane e dei disabili residenti. Il fondo permetterà di finanziare corsi di formazione della durata di 120 ore o di 180 ore destinati a donne e uomini disoccupati, italiani o immigrati (in regola con le norme in materia di immigrazione), residenti o domiciliati nella Regione Lazio. La frequenza ai corsi, per un ammontare complessivo di 300 ore, permetterà anche di acquisire la qualifica professionale di ´assistente familiare´. Inoltre, la delibera prevede l´istituzione presso ciascun comune capofila di distretto, di un elenco delle assistenti familiari con specifico attestato delle persone qualificate al quale potranno accedere i cittadini. Nel 2009 con uno stanziamento di pari entità è stato possibile finanziare un totale di 93 progetti tra formativi e non formativi volti a qualificare il lavoro di cura e di sostegno familiare dell´assistenza familiare privata a domicilio, con particolare riguardo all´attività in favore delle persone non autosufficienti. "La delibera approvata oggi - dichiara l´assessore alle Politiche sociali e delle sicurezze della Regione Lazio Luigina Di Liegro - è un segno di attenzione importante per far fronte ai bisogni delle persone anziane e dei disabili non autosufficienti. Bisogni che stanno assumendo una dimensione tale da rendere indispensabile una risposta pubblica qualificata che dia sostegno alle famiglie che, quotidianamente, si trovano a fronteggiare i problemi legati alla presenza di una persona anziana o disabile all´interno del nucleo familiare. Lo scopo di questi corsi è quello di qualificare il lavoro degli assistenti, per favorire la permanenza delle persone non autosufficienti nel proprio domicilio e con la propria famiglia, ma anche facilitare l´emersione di rapporti di lavoro domestico non contrattualizzati, attraverso agevolazioni sugli oneri fiscali e previdenziali. Spesso, infatti, a far fronte all´esigenza di assistenza sono proprio donne immigrate e italiane, le badanti, che svolgono un´opera preziosa per i nostri anziani, ma verso le quali occorre attivare un´azione di qualificazione, anche nella prospettiva della sicurezza del servizio alla salute. Anche l´istituzione degli elenchi in ogni distretto è un´iniziativa volta proprio a fornire ai cittadini personale con competenze specifiche e certificate". .  
   
   
LA REGIONE CALABRIA VA IN AIUTO DELLE FAMIGLIE POVERE E DEI DISOCCUPATI CON TICKET E “BONUS SOCIALE”  
 
 Reggio Calabria, 25 gennaio 2010 Sei milioni di euro dalla Regione per interventi a sostegno delle situazioni di povertà. Saranno circa due mila le famiglie povere calabresi che beneficeranno dei ticket per l’acquisto di beni primari per l’infanzia e quasi mille i disoccupati, da più di dodici mesi, tra i 40 e 55 anni, a disporre di un “bonus sociale” di 3 mila e 600 euro. I due interventi sono stati predisposti dal Dipartimento Lavoro e Politiche sociali. È toccato alle singole province stilare le graduatorie degli ammessi ai due bonus. In base alla certificazione Isee sono state favorite le famiglie con il reddito più basso. Il ticket per l’acquisto di beni primari per l’infanzia ha un valore di 1200 euro per ciascun bambino. Spendibile in farmacie e parafarmacie, potrà essere utilizzato da ogni famiglia per acquistare omogeneizzati, latte o prodotti similari, ma anche pannolini e prodotti per la pulizia dei bambini. Per questo intervento la Regione ha messo a disposizione 2 milioni e 400 mila euro, già destinati e trasferiti alle province calabresi. Nel dettaglio, il maggior numero di famiglie che beneficeranno del ticket è residente a Cosenza e Reggio Calabria. In queste due province sono rispettivamente 726 e 558 i nuclei familiari che potranno usufruire del ticket. Seguono Catanzaro (371), Vibo Valentia (172) e Crotone (171). Per quanto riguarda il “bonus sociale”, le risorse regionali ammontano a 3 milioni e 600 mila euro. I quasi mille disoccupati individuati, in stato di disoccupazione da più di dodici mesi, compresi nella fascia d’età tra i 40 e i 55 anni, usufruiranno di un bonus di 3 mila e 600 euro che verrà erogato in un’unica soluzione. Sono 363 gli ammessi in provincia di Cosenza, 279 in quella di Reggio Calabria, 185 nella provincia di Catanzaro, 86 a Vibo Valentia e 85 a Crotone. Anche in questo caso, le risorse finanziarie sono state già trasferite alle province. .  
   
   
BASILICATA: A FINE GENNAIO SCADONO I TERMINI PER PROGETTO 100% FAMIGLIA  
 
Potenza, 25 gennaio 2010 - Entro il prossimo 30 gennaio dovranno pervenire alla Regione le domande relative al progetto pilota denominato “!00 % Famiglia”, pubblicato sul Bur n. 59 del 31 dicembre scorso. Il progetto mira a favorire e sostenere l’aggregazione, i momenti d’incontro e di socializzazione delle famiglie; a promuovere il centro delle famiglie come centro di servizio per le associazioni familiari; a favorire il coordinamento e l’integrazione fra i servizi di sostegno alla famiglia pubblici e privati;a promuovere l’associazionismo familiare. Partendo, infatti, dalla premessa che la famiglia è una risorsa ed un valore insostituibile per l’intera comunità sociale, oltre che un luogo privilegiato di relazioni e di rapporti, con il progetto si promuoverà l’arricchimento delle competenze relazionali e la scoperta di risorse inespresse dalle famiglie. Per facilitare l’inserimento delle famiglie straniere sono stati approvati due progetti collegati a valenza provinciale da realizzarsi a Matera ed a Potenza. E’ possibile consultare il bando su www. Basilicatanet. It/consultaregionalefamiglia/ .