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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Novembre 2010
TERZO VERTICE AFRICA-UE: AGIRE INSIEME PER RAFFORZARE "INVESTIMENTI, CRESCITA ECONOMICA E CREAZIONE DI OCCUPAZIONE"  
 
Bruxelles, 29 novembre 2010 - Il 29 e 30 novembre, il Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, il Presidente della Commissione José Manuel Barroso e il Commissario per lo sviluppo Andris Piebalgs parteciperanno al vertice Africa-ue di Tripoli (Libia), che riunirà 80 capi di Stato e di governo europei e africani sul tema generale "Investimenti, crescita economica e creazione di occupazione" per portare la cooperazione tra i due continenti a un livello nuovo e più ambizioso. Grazie al partenariato Africa-ue istituito nel 2007, i due continenti perseguono interessi e obiettivi strategici comuni come partner di pari livello, al di là della tradizionale politica di sviluppo. In occasione di questo vertice, i leader dovrebbero promuovere una crescita inclusiva e sostenibile in quanto fattore cruciale per lo sviluppo e la lotta contro la povertà. Condizione indispensabile per ottenere questo scopo è coinvolgere maggiormente e potenziare il settore privato, ma occorre anche collaborare di più nei settori del cambiamento climatico e della pace e sicurezza. Prima della riunione, il Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy ha dichiarato: "Nel contesto della crescente globalizzazione e dell´attuale crisi economica e finanziaria, il partenariato dell´Unione con l´Africa riveste un´importanza strategica. Intendiamo affrontare questioni cruciali come la pace e la sicurezza, la governance globale e l´integrazione regionale, e intensificare i nostri sforzi congiunti per promuovere gli investimenti, creare occupazione e crescita". Il Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha aggiunto: "L´unione europea sta costruendo un partenariato solido e sempre più stretto con l´Africa. Nel 2007, al vertice di Lisbona, abbiamo realizzato progressi importanti adottando una strategia comune. Dobbiamo ora consolidare e approfondire i nostri legami, sviluppando il potenziale ancora inespresso delle relazioni Ue-africa. Una cooperazione più forte e intensa favorirà decisamente lo sviluppo africano e svolgerà un ruolo importante per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio. Questo partenariato rappresenta inoltre, per l´Europa, un´autentica risorsa e un´opportunità da non mancare se si vogliono rafforzare le relazioni con un continente sempre più importante in un mondo sempre più interdipendente". Gli 80 capi di Stato e di governo, che rappresentano più di un miliardo e mezzo di persone, concentreranno le discussioni sul modo in cui i due continenti possono progredire in direzione delle priorità comuni: promuovere la crescita sostenibile e l´occupazione e superare le ripercussioni della crisi economica e finanziaria, in particolare creando un ambiente più propizio alle imprese e agli investimenti. Dal 2007, la strategia comune Africa-ue ha permesso di realizzare progressi sostanziali in settori quali gli obiettivi di sviluppo del millennio (Osm), la pace e la sicurezza, l´integrazione regionale e il commercio (esempi concreti figurano nel Memo/10/604). D´altro canto, l´Europa e l´Africa devono fare di più per superare la frammentazione delle politiche e degli strumenti finanziari. Se vogliono raggiungere i comuni obiettivi, inoltre, devono coinvolgere maggiormente tutti gli interessati: parlamenti, società civile e settore privato. •Le discussioni nell´ambito del vertice si raccoglieranno intorno ai seguenti temi: integrazione regionale, infrastrutture, tecnologie dell´informazione e della comunicazione, sviluppo del settore privato; energia e cambiamento climatico; Osm, agricoltura e alimentazione; pace e sicurezza; governance e diritti umani; migrazione, mobilità e creazione di occupazione. Nella loro dichiarazione comune, i capi di Stato e di governo dovrebbero sottolineare l´importanza strategica globale del loro partenariato, che è l´unico partenariato strategico esistente tra due continenti. Il vertice dovrebbe inoltre rilanciare gli sforzi per realizzare gli Osm, con un´attenzione particolare ai paesi che registrano un maggiore ritardo. Sarà adottato un piano d´azione comune per il periodo 2011-2013, comprendente azioni concrete da proseguire o avviare nei vari settori strategici sulla base delle iniziative realizzate dal 2007 in poi. Prima di recarsi al vertice, il Presidente Barroso, il Vicepresidente Tajani e il Commissario Piebalgs parteciperanno al Forum economico Ue-africa e alle tavole rotonde degli amministratori delegati organizzate a margine del vertice il 28 novembre. Il Forum riguarderà principalmente i modi per sviluppare una strategia comune volta a creare modelli inclusivi per lo sviluppo sostenibile e la crescita in Africa.  
   
   
BILANCIO 2011: IL PARLAMENTO EUROPEO RIBADISCE LA SUA POSIZIONE  
 
Strasburgo, 29 novembre 2010 - I deputati son pronti a concludere l´accordo per il bilancio 2011 entro i limiti proposto dal Consiglio, a condizione che i governi accettino le proposte del Parlamento su flessibilità e prospettive finanziarie: questo il chiaro messaggio contenuto in una risoluzione sui negoziati sul bilancio 2011 approvata giovedì. I deputati sono pronti "a favorire il conseguimento di un accordo sul bilancio 2011 e sugli elementi a esso correlati in tempi molto stretti" a tre condizioni, contenute nella risoluzione approvata con 486 voti a favore, 64 contrari e 21 astensioni. 1. Flessibilità - Innanzitutto, il raggiungimento di un accordo sui meccanismi di flessibilità che devono essere adottati dal Parlamento e a maggioranza qualificata dal Consiglio, per consentire in futuro un finanziamento adeguato delle nuove politiche e la strategia Europa 2020. Prima dell´entrata in vigore del Trattato di Lisbona, per la messa a disposizione dello 0,03% di "flessibilità" bastavano la maggioranza qualificata in seno al Consiglio e la maggioranza di 3/5 in Parlamento. Tale meccanismo è stato ad esempio utilizzato per finanziarie il progetto Galileo, per alleviare la crisi alimentare nei paesi africani e per finanziare il pacchetto di ripresa economica messo in atto l´anno scorso. Il Parlamento chiede di mantenere la stessa procedura per il futuro. 2. Nuove risorse proprie - In secondo luogo, i deputati chiedono alla Commissione di presentare proposte sulle nuove risorse proprie per l´Unione europea e al Consiglio l´impegno di discutere tali proposte con il Parlamento nell´ambito del processo negoziale per il prossimo quadro finanziario pluriennale (Qfp), come era stato previsto nell´Accordo interistituzionale del 2006 sulle questioni di bilancio. Il Presidente della Commissione Barroso ha detto all´Aula, durante il dibattito di martedì, che presenterà tali proposte prima della fine di giugno 2011. Il Parlamento, il Consiglio e la Commissione sono obbligati dal Trattato ad adottare "ogni misura necessaria per facilitare l´adozione" del Qfp. 3. Ruolo del Pe nella procedura per le prospettive finanziarie - Infine, i deputati chiedono un accordo tra le tre istituzioni su un metodo di lavoro che preveda la partecipazione del Parlamento al processo negoziale del prossimo Qfp. "Al fine di raggiungere un accordo rapido e positivo per l´Ue, è necessario che il Consiglio cambi posizione e siamo pronti a negoziare. Abbiamo bisogno di cambiamenti sul ruolo del Parlamento europeo nei negoziati sul prossimo quadro finanziario pluriennale, un impegno ad avere un ampio dibattito sulle risorse proprie e sui meccanismi di flessibilità, in rispetto dei principi vigenti per la revisione del bilancio, per contribuire a finanziare le politiche concordate nel Trattato di Lisbona", ha detto il Presidente del Pe Jerzy Buzek. Il primo round di negoziati è iniziato con la proposta della Commissione in aprile, la posizione del Consiglio ad agosto e quella del Parlamento votata a ottobre. Il piano originario era di trovare un accordo durante il periodo di conciliazione, che è terminato con un nulla di fatto il 15 novembre. Di conseguenza, la Commissione proporrà un nuovo progetto di bilancio, probabilmente il 1° dicembre. La commissione per i bilanci del Pe discuterà la proposta il 1° e il 2 dicembre. La Commissione presenterà una proposta sulle prossime prospettive finanziarie nell´estate 2011.  
   
   
SECONDO L’EUROBAROMETRO, IL 38% DEGLI EUROPEI CONSIDERA LA LOTTA ALLA POVERTÀ COME UNA DELLE PRINCIPALI SFIDE PER LE RELAZIONI UE-AFRICA  
 
Bruxelles, 29 novembre 2010 Un sondaggio speciale Eurobarometro sulle relazioni Ue-africa, pubblicato in vista del vertice Ue-africa che si terrà in Libia il 29 e 30 novembre prossimi, rivela come i cittadini europei concordino ampiamente con gli obiettivi su cui si incentra la cooperazione tra i due partner. Per gli europei, le principali sfide della cooperazione sono la lotta alla povertà (38%), la pace e la sicurezza (34%) e i diritti umani (33%). Tali obiettivi sono in linea con l’intento primario della politica di sviluppo dell’Unione europea di eliminare la povertà, stabilito dal trattato di Lisbona e ribadito dal recente Libro verde della Commissione su una “Politica di sviluppo dell’Unione europea a sostegno della crescita inclusiva e dello sviluppo sostenibile”. Andris Piebalgs, commissario europeo responsabile dello sviluppo, ha dichiarato: “Raggiungere gli obiettivi di sviluppo del millennio e risolvere il problema della povertà rimangono obiettivi centrali per il partenariato dell’Europa con il continente africano. Mi incoraggia constatare che, da un angolo all´altro dell´Europa, anche i cittadini confermano tale priorità. Agli inizi di questo mese, la Commissione europea ha presentato proposte su come consolidare le nostre relazioni con l’Africa, rafforzandole ed incentrandosi su una crescita inclusiva e sostenibile a lungo termine. Il vertice di Tripoli sarà un’ottima occasione per discutere su come migliorare la nostra cooperazione al riguardo”. L’eurobarometro “Ue-africa: verso un partenariato più stretto” ha misurato il grado di percezione degli europei per quanto concerne le relazioni tra i due continenti. Secondo il 34% degli intervistati, nel prossimo decennio l’Africa diventerà un partner più importante per l’Europa, mentre per il 42% il rapporto non muterà. I risultati ottenuti, tuttavia, sono molto diversi da un paese all’altro dell’Ue. In Austria, Germania, Lussemburgo, Portogallo, Slovenia e Svezia, gli intervistati ritengono che l’importanza dell’Africa in veste di partner sia destinata ad aumentare. La carenza di informazioni è ancora un problema in tutta Europa, poiché quasi il 15% dell’opinione pubblica non ha un’idea precisa delle relazioni tra i due continenti. Dopo il vertice Ue-africa del 2007, l’obiettivo delle relazioni si è spostato dalla semplice ottica donatore-beneficiario ad un vero e proprio partenariato, in cui si affrontano i problemi insieme, tenendo conto degli interessi di ambe le parti. Nell’ue15 si riscontrano tendenze diverse rispetto all’Ue12. Quest’ultimo gruppo di paesi è stato più propenso a menzionare la povertà e la fame al primo posto, mentre il secondo ha attribuito maggior rilevanza alla democrazia e al buon governo nella cooperazione Ue-africa. Gli europei, inoltre, non vedono la migrazione come un aspetto di grandissima importanza, anche se i mezzi di comunicazione affrontano la questione dell’immigrazione illegale piuttosto assiduamente, in particolare nel Sud Europa. Sebbene in Spagna e a Malta gli intervistati diano al problema un rilievo di gran lunga superiore alla media europea (l’11% e il 18%, rispettivamente, contro il 6%), la migrazione, mediamente, è ancora considerata meno importante della povertà e dei diritti umani. Le immagini positive che i cittadini europei hanno dell’Africa si basano fondamentalmente sulle bellezze naturali (il 28%) e sulla fauna del continente (il 24%). Il 41% degli intervistati associa l’Africa ad altri aspetti positivi quali l’arte, la vivacità dei mercati, le innovazioni tecnologiche e i successi nello sport. Tra queste immagini tradizionali del continente africano, un europeo su dieci ha menzionato aspetti positivi connessi alla tecnologia e all’economia, il che non fa che confermare i progressi realizzati dal partenariato Ue-africa in alcuni settori chiave. Sul piano politico, come sottolineato nella comunicazione sul consolidamento delle relazioni Ue-africa (pubblicata il 10 novembre scorso), la Commissione europea incoraggia queste visioni alternative, sempre più diffuse, che contrastano con le percezioni tradizionali e spinge affinché la cooperazione tra le parti privilegi la creazione di un contesto favorevole agli investimenti, al commercio e alla creazione di occupazione. Questi argomenti saranno ulteriormente affrontati nel corso del terzo vertice Ue-africa, a Tripoli, nell’ambito del vasto tema “Investimenti, crescita economica e creazione di occupazione”. Il vertice mirerà a portare la cooperazione tra le parti ad un livello nuovo e più ambizioso e a promuovere la crescita e l’occupazione in entrambi i continenti, arrecando pari beneficio ai cittadini europei e africani.  
   
   
DICHIARAZIONE DEL COMMISSARIO EUROPEO PER L´AMBIENTE JANEZ POTOÈNIK SULLA CRISI DEI RIFIUTI IN CORSO IN CAMPANIA IN PARTICOLARE SUSCITA PREOCCUPAZIONE LA MANCANZA DI UN SISTEMA DI RACCOLTA DIFFERENZIATA A NAPOLI  
 
Bruxelles, 29 novembre 2010 - Ho ricevuto una relazione preliminare dalla delegazione che ha visitato la Campania in settimana. La relazione conferma che le misure necessarie per dare esecuzione alla sentenza pronunciata nel marzo scorso dalla Corte di giustizia europea non sono ancora state applicate. Continuo a temere che ci vorranno ancora diversi anni per creare le infrastrutture necessarie a garantire un´adeguata gestione di tutti i rifiuti domestici prodotti in Campania - 7200 tonnellate al giorno – e per scongiurare l´insorgere di ulteriori emergenze rifiuti. Infatti, anche se la costruzione dell´inceneritore di Acerra ha consentito dei progressi, il sistema soffre ancora di lacune significative. In particolare suscita preoccupazione la mancanza di un sistema di raccolta differenziata a Napoli, la maggiore agglomerazione della regione. In mancanza di un efficace piano di gestione dei rifiuti per la Campania continuerebbero i rischi per la salute umana e i danni a livello ambientale, ai quali la Corte fa esplicita menzione nella propria sentenza. In ultima istanza ciò obbligherebbe la Commissione a rivolgersi nuovamente alla Corte, la quale probabilmente imporrebbe delle ammende all´Italia. Per dare esecuzione alla sentenza ed evitare sanzioni è necessario che le autorità della Campania adottino con urgenza un nuovo piano di gestione dei rifiuti. Tale piano deve: essere pienamente conforme ai pertinenti obblighi derivanti dal diritto dell´Ue in materia ambientale e dare la priorità alla riduzione dei rifiuti, al riutilizzo e al riciclaggio; garantire l´attuazione della raccolta differenziata nell´intera regione; dotare la Campania della necessaria capacità di compostaggio; introdurre misure per lo smaltimento, entro un arco temporale ragionevole e in condizioni di sicurezza, dei circa 8 milioni di tonnellate di rifiuti imballati che sono depositati in diverse discariche della Campania. È fondamentale che tutte le autorità competenti e tutti i partiti politici in Campania operino coerentemente per assicurare una rapida adozione del suddetto piano e la sua effettiva attuazione, che deve essere garantita dalla messa a disposizione delle necessarie risorse. È molto importante che il nuovo piano di gestione dei rifiuti sia il risultato di un processo pienamente inclusivo e trasparente, al fine di creare un vasto senso di condivisione e di ottenere il sostegno di tutti i cittadini nella regione.  
   
   
FONDI UE: IN SICILIA COMITATO SORVEGLIANZA DISCUTE RIMODULAZIONE PO FESR  
 
 Palermo, 29 novembre 2010 - Una rimodulazione improntata ad una maggiore efficienza, efficacia e chiarezza delle linee di intervento. E´ la modifica principale al Po Fesr Sicilia 2007/2013, proposta dalla giunta di governo della Regione e Presentata il 25 novembre al Comitato di sorveglianza riunito in un grande albergo palermitano. Il Comitato di sorveglianza del Po Fesr (Fondo europeo sviluppo regionale) vigila sulla efficenza e sulla qualita´ d´esecuzione del Programma operativo. L´organismo si riunisce di norma due volte l´anno per monitorare l´avanzamento della spesa ed approvare eventuali modifiche ai documenti. All´ordine del giorno c´erano la relazione sullo stato di attuazione del Programma Fesr Sicilia 2007/2013, il documento sulla rimodulazione del programma e l´approvazione delle modifiche al documento "Requisiti di ammissibilita´ e criteri di selezione". All´incontro, presieduto dall´assessore regionale dell´Economia Gaetano Armao su delega del governatore Raffaele Lombardo, hanno preso parte i rappresentanti del Ministero per lo Sviluppo economico e degli altri dicasteri coinvolti, la Commissione europea, i responsabili dei Dipartimenti regionali e gli esponenti del Partenariato economico e sociale (tra cui sindacati, associazioni e organizzazioni di categoria). L´autorita´ di gestione del Po Fesr Sicilia 2007-2013 e´ rappresentata dal Dipartimento regionale della Programmazione. La rimodulazione del Po Fesr presentata oggi prevede l´accorpamento di numerose linee di intervento per rendere piu´ semplice e snello il programma. Si passa, dunque, da 173 a 69 linee divise nei vari assi. La rimodulazione del Po Fesr, orientata in direzione di una migliore qualificazione della spesa soprattutto in 10 ambiti di intervento: obiettivi di servizio; infrastrutture; parco progetti delle coalizioni territoriali all´interno di Pist (Piani Integrati di Sviluppo Territoriale) e Pisu (Piani Integrati di Sviluppo Urbano); sostegno ai processi di riconoscimento dei distretti produttivi; assetto idrogeologico; efficienza energetica ed energie rinnovabili per l´edilizia residenziale pubblica; sviluppo del territorio messinese colpito dalle calamita´ naturali 2009/2010; interventi Strategici in campo sanitario; sostegno a favore di aree di crisi industriale; progetti di cooperazione interregionale. Fondamentale la scelta di concentrare le risorse su grandi opere e grandi progetti. Si tratta di spese per operazioni (lavori, attivita´ servizi) il cui costo complessivo e´ superiore ai 50 milioni - e di Progetti strategici di rilevante impatto territoriale e finanziario - operazioni di meno di 50 milioni di euro - (p.Es. Realizzazione di poli museali/culturali, poli sanitari di eccellenza, infrastrutture a banda larga di nuova generazione). Piu´ in generale si potra´ fare riferimento per l´intero Programma a 4 strumenti: l´Accordo interdipartimentale; la Procedura negoziale; il ricorso alla nomina di appositi Project manager; l´utilizzo di strumenti di risoluzione bonaria di liti, alternative al processo, in materia di ricorsi amministrativi e contenzioso nel settore degli appalti pubblici. Il Comitato di sorveglianza, infine, ha preso atto dello stato di avanzamento finanziario del programma. I dati, certificati al 31 agosto 2010, mostrano impegni per 682 milioni di euro circa e pagamenti per 408 milioni circa. "I dati sullo stato di attuazione mostrano una situazione certamente non brillante - dice Felice Bonanno dirigente generale del Dipartimento Programmazione della Regione siciliana - ma rispetto ai dati certificati registriamo un incremento del trend di spesa nell´ultimo periodo. Vi sono diverse spese gia´ realizzate ma non ancora rendicontate che ci consentiranno, entro la fine dell´anno, di scongiurare il rischio di disimpegno automatico della risorse". Il Comitato di sorveglianza ha, poi, deliberato di riconvocarsi entro la fine del mese di gennaio per completare l´iter di rimodulazione del programma.  
   
   
SMOG: NESSUNA MULTA DA UNIONE EUROPEA REGIONI BACINO PADANO:SÌ A LOW EMISSION ZONE PIÙ GRANDE MONDO  
 
 Milano, 29 novembre 2001 - La creazione della low emission zone più grande del mondo, la promozione del teleriscaldamento regionale, interventi di limitazione delle emissioni dei mezzi off road (mezzi agricoli e di cantiere) e il divieto di transito per i tir inquinanti provenienti dall´estero. Sono questi i quattro punti su cui le Regioni del bacino padano - Lombardia, Piemonte, Veneto, Valle d´Aosta, Emilia Romagna, provincia autonoma di Trento - più il Cantone Ticino lavoreranno insieme nei prossimi mesi per confermare e rilanciare l´alleanza sulle politiche di miglioramento della qualità dell´aria, avviata nel 2005 e sancita da un accordo formale sottoscritto nel 2007. La riunione che ha permesso di trovare l´intesa su questi quattro ambiti di intervento si è svolta nel pomeriggio in Regione Lombardia. A fare gli onori di casa l´assessore all´Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi. Commentando con i giornalisti le "notizie" degli ultimi giorni sul tema inquinamento, Raimondi ha ribadito quanto già spiegato ieri e cioè che non esiste nessuna multa in arrivo dall´Unione Europea per la Lombardia. Quello che è successo ieri è stato solo uno dei tanti passaggi di una lunga fase preliminare. A quattro Paesi (Italia, Spagna, Cipro e Portogallo) e non certo alla sola Lombardia come è stato detto, sono stati fatti alcuni rilievi, nell´ambito di una procedura sul tema inquinamento che coinvolge 20 Stati membri su 27. "Per altro - ha spiegato Raimondi - con la decisione Ue del 28 settembre 2009 i piani di risanamento dell´aria delle Regioni del bacino padano sono stati apprezzati e lodati per la loro qualità elevata. La stessa Unione europea si è più volte espressa positivamente sul lavoro comune delle Regioni del bacino padano che hanno deciso di agire in una logica di area vasta". "Quello che a tutt´oggi manca - ha aggiunto Raimondi - è un Piano nazionale. Questa è una carenza sottolineata dall´Unione Europea nella sua nota di ieri". Entrando poi nel merito delle decisioni prese al Tavolo, Raimondi - affiancato dall´assessore del Piemonte Rovello, che è anche coordinatore per questa materia nella Conferenza delle Regioni - ha sottolineato innanzitutto la qualità delle rete di rilevamento degli inquinanti presente in Lombardia e nella altre Regioni. "I nostri dati - ha detto - rispondono a criteri omogenei. Noi abbiamo il coraggio di fotografare esattamente la situazione e di farlo con estrema trasparenza. In altre parti d´Italia questo forse non avviene". Low Emission Zone - Il primo obiettivo condiviso da tutti è arrivare a una zonizzazione dei territori regionali in materia di qualità dell´aria che siano realizzati sulla base di criteri omogenei. Si arriverebbe così alla creazione della più grande low emission zone del mondo (quella presente oggi in Lombardia è già da sola la più grande d´Europa, più del doppio di quella di Londra): "In tutte le Regioni ci sono zone con caratteristiche diverse. Si tratta ora di definire criteri comuni per classificare i territori per poter poi adottare le stesse politiche in maniera omogenea nelle zone con peculiarità simili". In questo senso si prevede che le Regioni possano aggiornarsi fra la fine di febbraio e l´inizio di marzo per condividere confini e caratteristiche della nuova area. "l´area nella pianura padana si può migliorare solo lavorando insieme, viceversa le misure forti della Lombardia possono risultare non così efficaci". Una volta che il processo sarà completato si metteranno in sintonia le zone confinanti in modo tale che non ci siano incompatibilità e questa sarà la base per interventi condivisi, strutturati ed efficaci. Teleriscaldamento Regionale - E´ un progetto che si svilupperà in abbinamento alla "contabilizzazione di calore" nel riscaldamento civile. Questo significa superare l´idea del teleriscaldamento locale, e favorire una rete vasta, su scala regionale, di teleriscaldamento, collegata con le grandi centrali e con i grandi inceneritori del territorio regionale. Il contenimento delle emissioni derivanti dal riscaldamento domestico si otterrà, da un lato con l´approfondimento del tema della combustione delle biomasse nei piccoli impianti e, dall´altro operando scelte moderne legate all´uso di impianti tradizionali, centralizzati, di teleriscaldamento e dotati di sistemi di "contabilizzazione del calore". Mezzi Off-road - L´installazione di efficaci filtri per abbattere le emissioni dei mezzi off road (mezzi agricoli e di cantiere) è l´altro tema affrontato: "In un momento in cui si sono avviati importanti lavori pubblici di carattere stradale e non solo - ha spiegato Raimondi - questo intervento è di particolare rilevanza". Blocco Dei Tir Inquinanti Dall´estero - L´ultima proposta condivisa dal Tavolo riguarda la richiesta allo Stato di arrivare finalmente a vietare il transito in questa zona ai Tir più inquinanti provenienti dall´estero.  
   
   
SARDEGNA-URUGUAY, FLORIS: "ACCORDO APRE NUOVI SCENARI DI SVILUPPO ECONOMICO"  
 
Cagliari, 29 Novembre 2010 - "L’incontro Sardegna - Uruguay ci offre l’occasione di reintrodurre nel calendario della politica regionale tutte quelle forme di collaborazione internazionale che, in linea con le norme dello Statuto Sardo, prevedono la stipula di accordi commerciali, di rilevante interesse economico per la nostra Isola". Lo ha detto l’assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione, Mario Floris, che il 25 novembre, in rappresentanza del Presidente della Giunta Ugo Cappellacci, ha aperto a Cagliari i lavori del convegno “1840-2010 Sardegna Uruguay. Dai 170 anni di amicizia e rapporti culturali e commerciali ai nuovi possibili scenari di sviluppo economico”, alla presenza delle massime rappresentanze diplomatiche uruguaiane. "Abbiamo accolto con favore l’invito dell’ambasciatore dell’Uruguay in Italia, Gustavo Anibal Alvarez Goyoaga, a visitare il loro paese assieme a una delegazione di imprese sarde – ha sottolineato Floris, richiamando le previsioni statutarie dell’articolo 52 – per dare immediata concretezza e operatività agli orientamenti della Giunta regionale che intende aprire nuove prospettive di sviluppo coinvolgendo l’opinione pubblica, i settori produttivi e la classe politica isolana". L’esponente dell’esecutivo regionale, nel ricordare in più passaggi il reciproco legame di amicizia che storicamente unisce il popolo sardo alla comunità uruguaiana, ha posto l’accento sulla strategicità della collaborazione fra Europa e America Latina, anche alla luce della prossima "V Conferenza nazionale Italia - America Latina e Caraibi", in programma il prossimo anno a Roma. "E’ nostro intendimento come Regione - ha puntualizzato Floris - giocare un ruolo propositivo di impulso e attiva partecipazione. E la collaborazione che stiamo oggi definendo va proprio in questa direzione. Peraltro, va sottolineato che il percorso preparatorio alla Conferenza del 2011 potrebbe caratterizzarsi da eventi incentrati sulle tematiche di valorizzazione del comparto agricolo, della forestazione e delle energie rinnovabili, temi a noi molto cari e ai quali stiamo dedicando una particolare attenzione nel nostro protocollo di collaborazione". Un orientamento condiviso dall’ambasciatore uruguaiano che ha manifestato il desiderio “di dare nuova linfa al legame storico tra la Sardegna e l’Uruguay, attraverso nuovi accordi tra le parti, che possano fungere da stimolo sia per gli operatori del settore economico commerciale che per quelli del settore culturale". Un ulteriore spunto di riflessione per il rafforzamento della collaborazione è offerto dalle celebrazioni, il prossimo anno, del 150° anniversario dell’Unità nazionale. "Un’occasione importante che unisce la Sardegna e l’Uruguay nel nome di Giuseppe Garibaldi: l’eroe dei due mondi che mise radici nell’isola e, in particolare, a Caprera - ha rammentato l´assessore Floris - che raccoglie le sue spoglie mortali, dopo l’esperienza politica e culturale in Uruguay, paese in cui alla sua morte, nel 1882, in una commemorazione solenne, il Governo decretò onori nazionali al "generale". Note Trattato - Il 29 ottobre del 1840, il Regno Sardo e la Repubblica Orientale dell’Uruguay, dopo aver instaurato relazioni ufficiali nel 1834 con reciproco scambio di autorità consolari, firmarono a Torino il Trattato di amicizia, commercio e navigazione. Esattamente centosettant’anni fa i due Paesi, con questo accordo bilaterale, intesero rafforzare i propri rapporti di amicizia, non solo e non più sotto il profilo prettamente diplomatico. Infatti, il Trattato permise ai due Stati di rafforzare la propria collaborazione nel settore della navigazione, sia per il trasporto delle persone che per quello delle merci, e nel settore del commercio. Il Trattato offrì dunque l’opportunità, anche alla parte insulare del Regno Sardo, ovvero alla Sardegna, di instaurare rapporti più stretti e proficui con l’Uruguay nel campo della navigazione, con un aumento del numero delle navi battenti bandiera uruguaiana che attraccarono nel porto di Cagliari, e nel settore del commercio. Già dal 1840, a Cagliari vi era infatti la presenza di un vice console della Banda Orientale. I rapporti commerciali si intensificarono anche e dopo il 1861 quando il Regno Sardo divenne Regno d’Italia, con il ruolo decisivo che sarà svolto dalla Camera di Commercio di Cagliari nel promuovere l’esportazione di diversi beni prodotti nell’isola verso il lontano paese latino-americano.  
   
   
FVG: TONDO CON NUOVO AMBASCIATORE SLOVENIA IN ITALIA  
 
Trieste, 29 novembre 2010 - La presenza delle minoranze, quella slovena in Italia e quella italiana in Slovenia, rappresenta un´opportunità per rafforzare la collaborazione tra i due Paesi soprattutto nel campo dello sviluppo economico. Su questo hanno concordato il presidente della Regione, Renzo Tondo, e il nuovo ambasciatore della Repubblica della Slovenia in Italia, Iztok Mirosic, in un incontro che si è svolto il 26 novembre a Trieste. L´ambasciatore era accompagnato dal console generale a Trieste, Vlasta Pelikan Valencic. Mirosic ha voluto ringraziare il presidente che, con la sua azione nei confronti del Governo nazionale, ha permesso di confermare, nella Finanziaria 2011, le risorse destinate alla minoranza slovena per il prossimo triennio. I rapporti con il Governo italiano, ha confermato Mirosic, sono buoni, tanto che a breve si aprirà un tavolo di monitoraggio sulle relazioni italo-slovene al quale parteciperanno i ministri interessati e la stessa Regione. Tondo e il rappresentante diplomatico hanno concordato anche un rilancio della Commissione mista Friuli Venezia Giulia-slovenia per affrontare i temi di interesse comune. Sia il tavolo di monitoraggio a Roma sia i lavori della Commissione costituiscono passi importanti, è stato detto, in vista della prima visita ufficiale del presidente della Repubblica della Slovenia in Italia, in programma in gennaio. Fondamentale per rilanciare le relazioni tra i popoli in questa parte dell´Europa, ha voluto ricordare Tondo, è stata la partecipazione dei tre presidenti di Italia, Slovenia e Croazia al concerto diretto la scorsa estate dal maestro Riccardo Muti in piazza Unità a Trieste, assieme all´omaggio congiunto ai monumenti che ricordano le tragedie della Seconda guerra mondiale.  
   
   
VENDOLA INCONTRA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DEL NICARAGUA SAMUEL SANTOS LOPEZ  
 
Bari, 29 novembre 2010 - “È stato un incontro molto interessante, abbiamo cominciato un dialogo che spero possa produrre al più presto azioni sinergiche di attività di internazionalizzazione tra la Puglia e il Nicaragua”. Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola incontrando il 27 novembre a Roma il Ministro degli Esteri del Nicaragua Samuel Santos Lopez. “Sono convinto – ha proseguito Vendola – che i nostri reciproci sistemi produttivi e di innovazione siano in grado di conoscersi e di cooperare. La Puglia, soprattutto in materia di energie rinnovabili, continua ad essere un punto di riferimento a livello mondiale”. Il Governo del Nicaragua ha manifestato un forte interesse nel conoscere l’esperienza della Regione Puglia nel campo delle rinnovabili, in considerazione del primato vantato in Italia ed Europa nella produzione di energia solare ed eolica. Il Nicaragua è attualmente un mercato in forte espansione, dato il suo potenziale. Il Governo sta priorizzando il settore energetico, aumentando la propria copertura di energie rinnovabili al fine di ridurre la propria dipendenza energetica e l’impatto ambientale, ottenendo importanti finanziamenti dalla Banca Mondiale, dal Banco interamericano di Sviluppo Economico (Bid), Banco Centroamericano di integrazione Economica (Bcie), per investire in progetti di energia rinnovabile. Un altro settore di interesse è il campo della promozione turistica e del turismo sostenibile, in particolare il settore dell’agriturismo, nel quale la Regione Puglia può rappresentare un modello di riferimento. Questo primo incontro, potrebbe gettare le basi per la firma di una lettera di intenti, volta alla promozione di attività congiunte ed intercambio di esperienze nel campo delle energie rinnovabili, promozione di comunità energeticamente sostenibili e promozione turistica.  
   
   
IL TRENTINO INCONTRA IL QUEBEC NUOVI PASSI PER L’AVVIO DI UNA COOPERAZIONE STRUTTURATA MISSIONE TECNICA DI UNA DELEGAZIONE ECONOMICA E SCIENTIFICA DEL TRENTINO A MONTREAL  
 
Trento, 29 novembre 2010 - Si ampliano ed approfondiscono i rapporti di conoscenza reciproca e di cooperazione tra il Trentino e il Quebec. La scorsa settimana una delegazione composta da alcuni tra i principali centri di ricerca del Trentino – Fbk, Università di Trento, Cnr Ivalsa e Createnet – e da alcune delle aziende più rappresentantive del Consorzio Trento Doc – Cavit, Mezzocorona, Casagirelli e Pisoni - ha partecipato ad un fitto programma di incontri bilaterali e workshop volti a promuovere collaborazioni mirate “punto a punto” tra ricercatori canadesi e trentini e, nel caso del vino, ad accrescere la conoscenza e l’immagine del Trento Doc presso i maggiori distributori opinion leader, sommelier e giornalisti di settore del Quebec nella prospettiva di promuovere le vendite degli spumanti trentini in questa ricca e dinamica provincia canadese. I tre giorni di incontri, organizzati dalla Provincia autonoma di Trento con il supporto di Trentino Sprint e della Camera di Commercio Italiana a Montreal, si sono articolati in una serie di meeting tecnici e di workshop allargati a cui hanno preso parte rappresentanti di alto livello delle istituzioni della Provincia del Quebec (Ministero dello Sviluppo Economico dell’Innovazione e dell’export; Ministero delle Risorse Naturali; Investissement Quebec) dei principali Centri di ricerca e delle Università territoriali (Università di Mcgill, Università di Laval, Univeristà di Montreal, Ecole de Technologie Superieure, Genome Quebec, Fpinnovation, Nrc Canada, Università di Sherbrook, ) e della comunità di affari attiva in loco (Prompt Quebec, Montreal in Vivo, Adriq, Distretto Ict Techno Montreal, Bleleaf Inc., Age Cem, Alphinat, Associazioni produttori di clean tech del Quebec ed altri ancora). Quattro le aree su cui si è incentrata la missione: le tecnologie per la salute con il coordinamento scientifico e la partecipazione del Centro di Biologia Integrata (Cibio) dell’Università di Trento e con una serie di attività ed incontri incentrati sui programmi di Ricerca biomedica di Cibio e sulla promozione di nuove start up tecnologiche in campo internazionale; Agricoltura e alimentazione: dedicata ai progetti realizzati dalla Fondazione Mach nel campo della genomica e della biologia vegetale e in materia di qualità alimentare e di nutrizione; l’edilizia sostenibile e le tecnologie costruttive in legno con un ulteriore approfondimento del dialogo progettuale già instaurato a Trento negli scorsi mesi; ed infine l’Ict con la presentazione e l’accreditamento dei progetti del consorzio Trento Rise, comprendente il sistema trentino della ricerca, innovazione e alta formazione nel campo dell’informatica e delle telecomunicazioni. Molte le note di apprezzamento e di interesse alla collaborazione pervenute da parte canadese nel corso dei diversi workshop e numerose le piste di collaborazione delineate e da approfondire nelle prossime settimane anche con una possibile missione di ritorno da parte di soggetti scientifici e imprenditoriali del Quebec. Gli spumanti e vini trentini sono quindi stati protagonisti della cena annuale organizzata dalla Camera di Commercio di Montreal: un appuntamento di prestigio per la comunità di affari del Quebec. Tanto in questa occasione che nel corso del workshop e della degustazione riservato agli esperti del settore vitivinicolo, i numerosi e influenti partecipanti hanno potuto scoprire e apprezzare da vicino il Trento doc e i vini trentini i quali hanno raccolto importanti apprezzamenti in attesa che siano sempre più in vista sugli scaffali della Saq, il Monopolio degli alcolici del Quebec, e sulle tavole imbandite dei quebecchesi.  
   
   
FEDERALISMO FISCALE: UN’AUTONOMIA APPARENTE UNO STUDIO DELL’ISSIRFA CNR, PRESENTATO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI, INDICA CHE LA LEGGE 42/2009 NON HA ANCORA INTRODOTTO INNOVAZIONI PARTICOLARMENTE SIGNIFICATIVE RISPETTO ALLA SITUAZIONE PRE-RIFORMA.  
 
 Roma, 29 novembre 2010 - Federalismo fiscale: un’autonomia finanziaria più apparente che effettiva. È quanto emerge da uno studio dell’Istituto di studi sui sistemi regionali federali e sulle autonomie ‘M.s. Giannini’ del Consiglio nazionale delle ricerche (Issirfa-cnr) basato sui dati pubblicati nel volume ‘Osservatorio Finanziario Regionale’ e illustrati il 25 novembre a Roma, presso la Camera dei Deputati (Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto) durante la tavola rotonda dal titolo ‘Regioni. Una vera autonomia finanziaria?’. “Un esame attento delle norme, indica che la legge 42/2009 sul federalismo fiscale sembra aver dato più peso ai rischi che ai vantaggi di un’effettiva e ampia autonomia finanziaria, senza introdurre innovazioni particolarmente significative rispetto alla situazione pre-riforma”, afferma Enrico Buglione, dirigente di ricerca dell’Issirfa-cnr. “La maggior parte delle entrate ‘libere da vincoli di destinazione’ rischiano infatti di essere destinate a garantire gli obiettivi e i livelli essenziali di prestazioni imposti dallo Stato. A ciò si aggiungono i vincoli imposti all’autonomia tributaria, in particolare all’incremento delle aliquote Irap e dell’addizionale Irpef, le compartecipazioni che dovranno essere costituite a favore degli Enti locali (ovvero le entrate regionali che dovranno essere trasferite a Comuni, Province) e la suddivisione di fatto delle entrate per funzioni di spesa”. Per misurare il livello attuale di autonomia finanziaria e i cambiamenti indotti dalla riforma l’Issirfa-cnr ha adottato quattro indicatori: autosufficienza finanziaria, autonomia tributaria, autonomia di spesa ed efficacia del sistema di perequazione. “Ad oggi, per quanto riguarda l’autosufficienza finanziaria (percentuale di entrate provenienti dal proprio territorio)”, prosegue Buglione, “la media 2006–2009 per le regioni ordinarie è del 47,6%, con un valore più elevato al nord (55,1%), rispetto al centro (48,5%) e soprattutto al sud (32,9%). Un’ovvia conseguenza del fatto che le entrate geografiche pro capite sono direttamente correlate alla base imponibile, dunque alla ricchezza locale”. Anche l’autonomia tributaria, cioè il rapporto tra gettito dei tributi propri e totale entrate correnti, nell’Viii legislatura pari al 44%, risulta più elevata al nord (51,3%) che al centro (47,1%), che al sud (27,6%). L’autonomia di spesa (entrate libere da vincoli di destinazione) nel periodo 2006 – 2009 ha rappresentato, in media, l’86,4% del totale delle entrate, un dato in crescita rispetto alla legislatura precedente di circa il 5% (nord 2,3%, sud 5,7% e centro 7,6%). “Ma le regioni devono garantire livelli essenziali di prestazioni (lep) fissati a livello nazionale, tra cui le prestazioni sanitarie che tra Vii e Viii legislatura rappresentano il 78-80% dei bilanci delle regioni ordinarie”, spiega ancora il ricercatore. “Quindi l’autonomia effettiva di spesa delle regioni scende a circa il 20%. Tra l’altro, dopo la riforma, la sanità non sarà l’unica materia i cui livelli essenziali di prestazione saranno stabiliti dallo Stato”. Infine il sistema di perequazione (ovvero il sistema statale che redistribuisce parte delle entrate fiscali alle regioni con entrate provenienti dal territorio insufficienti). I dati mostrano che tra le due legislature l’efficacia del sistema è aumentata e il divario nord-sud in termini di entrate correnti pro capite è sceso dal 9,2% al 5,5%. “Un’analisi approfondita indica però che questo risultato è dovuto al temporaneo incremento delle aliquote delle imposte regionali di alcune amministrazioni del Mezzogiorno, reso necessario proprio dagli ingenti deficit sanitari: infatti in questo periodo il gettito dei tributi propri è aumentato del 10,8% al nord e del 25,5% al sud”, conclude Buglione. “L’autonomia finanziaria che emerge dai bilanci delle regioni appare quindi superiore a quella effettiva”.  
   
   
FEDERALISMO, ZAIA: RIFORMA IL PAESE RISPETTANDO I TERRITORI  
 
Venezia, 29 novembre 2010 - “Il Paese si riforma se si riformano i territori, ascoltando le loro richieste e trovando le soluzioni adeguate alle loro specificità. Il federalismo altro non è che questo: la risposta alla esigenze diverse delle diverse Regioni. Il Veneto è pronto a partire”. Con queste parole il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta il 26 novembre il via libera preliminare del Consiglio dei Ministri al settimo dei decreti attuativi della legge delega sul federalismo fiscale, quello riguardante la perequazione infrastrutturale. “Non è pensabile immaginare uno start up uguale per tutti, ma non è nemmeno ipotizzabile costringere le regioni come il Veneto a rallentare sulla via della crescita. La responsabilità alla quale siamo chiamati è proprio questa: rimettere al centro i territori e costruire per ciascuno un percorso di sviluppo adeguato. Solo così potrà esserci coesione e solidarietà fra le diverse aree del Paese, da Sappada a Trapani. Il provvedimento approvato oggi in via preliminare mette a tacere le sirene di quanti gridano all’allarme per presunte ed eversive volontà secessioniste ogni volta che si parla di federalismo, salvo poi riconoscerne la necessità quando si confrontano con i cittadini e le imprese del Nord”.  
   
   
FEDERALISMO: ALLA REGIONE SICILIA 120 BENI DEMANIALI.  
 
Palermo, 29 novembre 2010 - Il Consiglio dei ministri, ha deliberato, il 26 novembre, con la partecipazione dell´assessore per l´economia, Gaetano Armao, su delega del Presidente Lombardo, il trasferimento di oltre 120 beni demaniali alla Regione siciliana. Sono, in prevalenza, beni archeologici e storico-artistici, ma anche caserme, fari. "E´ un´iniziativa di grande rilievo, a lungo richiesta dalla Regione, con cui si realizza il trasferimento di beni archeologici e storico - artistici chearricchiscono il patrimonio siciliano e consentono di avviare la piena utilizzazione dei fondi europei per la loro valorizzazione" Tra i beni trasferiti alla Regione, c´e´ l´area archeologica di Siracusa, la Valle dei templi di Agrigento il Palazzo dei Normanni, a Palermo, ma anche quel gioiello che e´ la Colombaia di Trapani, per la quale abbiamo richiesto ed ottenuto un decreto specifico, che potremo immediatamente sottoporre a interventi di manutenzione che consentiranno di preservarla dal degrado dovuto a anni di incuria ed abbandono. Interverremo direttamente utilizzando al meglio le risorse. E´ la prova - conclude Armao - che il federalismo, in Sicilia, anche quello demaniale, passa solo attraverso l´attuazione delle norme dello Statuto e si ricollega a quello gia´ ottenuto dalle altre Regioni. Adesso tocca al federalismo fiscale, dove, l´ho ribadito questa mattina ai ministri competenti, se si procedera´ lungo il percorso dell´equita´ e della solidarieta´, della perequazione fiscale e di quella infrastrutturale, siamo pronti ad aprire il confronto con lo Stato, ma con l´avvertenza che occorre prima partire dalle norme che garantiscono piena autonomia finanziaria alla Regione a tutela degli interessi dei siciliani che sarebbero travolti dall´attuazione dei decreti approvati dal Governo nazionale nella loro attuale versione".  
   
   
LAZIO: GIUNTA STRAORDINARIA A FIUGGI, PRESENTATI I PROGETTI PER RILANCIARE L´ECONOMIA REGIONALE  
 
 Roma, 29 novembre 2010 - La Giunta regionale del Lazio, presieduta da Renata Polverini, ha preso atto che le 49 azioni di governo, programmate nella seduta di Canale Monterano dell´11 settembre scorso, sono state tutte messe in campo e quelle che comportano impegni economici pluriennali verranno inserite e finanziate nel bilancio di previsione 2011. La Giunta ha inoltre già varato provvedimenti importanti, quali: il Piano Casa, il Piano Rifiuti, il Piano per la messa in sicurezza delle scuole, il Patto di stabilità regionalizzato, il Piano di riordino della rete ospedaliera, lo sblocco dei fondi per la Pontina e per il collegamento Cisterna Valmontone, l´accordo di programma per il nuovo porto di Anzio, il Piano straordinario di intervento per il dissesto idrogeologico della regione, il Piano triennale del turismo e la costituzione della nuova società regionale per i collegamenti marittimi Laziomar. Lo svolgimento dei lavori dell´incontro odierno si è incentrato sull´imminente manovra economica. E´ stato valutato come, pur nella difficilissima situazione di cassa ereditata, il programma di governo della Presidente Polverini sia già in fase di avanzata attuazione e le opere avviate rappresentano un formidabile volano per l´economia del Lazio. Per quanto riguarda la programmazione del 2011, nella Finanziaria che andrà in giunta venerdì prossimo, sono presenti provvedimenti che mirano al sostegno del tessuto economico della struttura regionale. Tra gli impegni più rilevanti che verranno inseriti nel bilancio di previsione 2011: 100 milioni di euro per le politiche attive del lavoro, attraverso la stabilizzazione dei precari e la ricollocazione dei lavoratori svantaggiati con un forte impulso all´occupazione giovanile, tramite apprendistato, autoimprenditorialità e voucher; 8,5 milioni di euro per il diritto allo studio; 3 milioni di euro per le residenze universitarie; 15 milioni di euro per la domiciliarizzazione per le persone non autosufficienti; 10 milioni di euro per la rete territoriale di centri specializzati per l´alzehimer, l´alcolismo e il Dopo di Noi; 1 miliardo di euro in dieci anni, cioè 100 milioni all´anno dal 2011, per l´edilizia sociale e sovvenzionata; 135 milioni di euro aggiuntivi in tre anni per la raccolta differenziata per la prevenzione e per la riduzione a monte dei rifiuti; 15 milioni aggiuntivi per il biennio 2011 e 2012 a sostegno della patrimonializzazione delle imprese; 30 milioni per il triennio 2011-2013 a sostegno della patrimonializzazione dei confidi del Lazio; riprogrammazione dei fondi europei (Fesr) incrementando le risorse per le imprese ed il territorio di cui la giunta precedente ha speso solo il 6% dei fondi a disposizione. Il prossimo documento di programmazione economica e finanziaria delal Regione Lazio prevederà, inoltre: la definizione del nuovo programma delle infrastrutture strategiche della Regione Lazio; 20 milioni di euro per lo sviluppo turistico del litorale laziale e del made in Lazio; 300 milioni per i prossimi 3 anni per l´attuazione del piano di sviluppo rurale a favore delle aziende agricole del Lazio; 10 milioni di euro per il piano di intervento per il miglioramento della qualità delle acque; 4,5 milioni di euro per il piano di monitoraggio e intervento per la microzonazione del rischio sismico. Al fine di semplificare e razionalizzare l´utilizzo delle risorse, si stanzieranno inoltre: 15 milioni di euro per il Fondo Regionale per il cinema, l´audiovisivo e la multimedialità; 11 milioni di euro per il Fondo unico per la ricerca (che a regime saranno 40 milioni); 5 milioni di euro per il Fondo unico per il turismo. Per quanto riguarda le politiche per la sicurezza verranno definitivamente avviati l´Osservatorio regionale sulla criminalità e la legalità unitamente all´Agenzia Regionale per i beni confiscati alla criminalità organizzata (Abecol). Infine, sono state programmate azioni specifiche per la valorizzazione del patrimonio immobiliare della Regione Lazio.  
   
   
PIANOSUD;DE FILIPPO:ORDINARIO AL NORD,STRAORDINARIO PER NOI “UNA SERIE DI PROGETTI, CON FINANZIAMENTI INCERTI E, COMUNQUE, NEMMENO UN EURO IN PIÙ”  
 
 Potenza, 29 novembre 2010 - “Un piano che presenta una serie di progetti di cui il Mezzogiorno ha necessariamente bisogno finanziati con dei fondi ancora non certi più che un piano sembra una lista di desideri. E poi c’è un equivoco di fondo: si fa una nuova programmazione ma sempre con gli stessi soldi, che vengono spostati da una parte o dall’altra: morale: per il Sud non c’è un euro in più”. E’ il commento di Vito De Filippo (presidente della Regione Basilicata e membro dell’Ufficio di presidenza della Conferenza delle Regioni) il 25 novembre all’uscita dell’incontro con il ministro Raffaele Fitto in cui è stato presentato il così detto Piano per il Sud. “Innanzitutto – ha proseguito De Filippo - dalla illustrazione fattaci a voce dal ministro Fitto, che è al momento l’unico elemento a nostra disposizione mentre attendiamo che i documenti ci vengano consegnati più tardi o domani, devo rilevare un equivoco di fondo: perché costruire caserme per le forze dell’ordine, dotare di strumenti informatici le Prefetture, costruire strade o ferrovie nel Nord del Paese è un’attività ordinaria dello Stato al Sud necessita di un piano straordinario? E quanto ai fondi, trovo sinceramente paradossale che si punti il dito sulla presunta incapacità di realizzare della amministrazioni meridionali per rastrellare nuovi fondi da impegnare per la Salerno-reggio Calabria, partita da sempre nelle mani di una grande agenzia statale, l’Anas, e che tra lentezze e problemi vari è diventato forse il principale caso di inefficienza della storia italiana. E’ la dimostrazione che alla base di questo modo di procedere non c’è un criterio di efficienza, ma la sola volontà di forzare la cassaforte delle Regioni per dare nuove risorse da utilizzare allo Stato centrale. Altro che federalismo”.  
   
   
BASILICATA: DE FILIPPO ILLUSTRA LINEE PER FINANZIARIA 2011 A MAGGIORANZA RIUNIONE CON SEGRETARI E CAPIGRUPPO DELLA COALIZIONE. CIRCA 112 MILIONI DI EURO DI TAGLI DAL GOVERNO RISPETTO A UN ANNO FA. “LAVORIAMO PER NON FAR IPOTECARE IL NOSTRO FUTURO”  
 
Potenza, 29 novembre 2010 - Oltre 112 milioni in meno di trasferimenti dallo Stato (l’85% del totale, escludendo il fondo sanitario), per la prima volta nella Storia della Regione Basilicata l’intero ammontare delle royalty del petrolio e del gas utilizzate per sostenere la spesa corrente e non investimenti, e ancora aree di intervento che necessitano di trovare copertura finanziaria (è il caso del trasporto pubblico locale), per le quali si spera nella possibile riduzione dei tagli del governo, che, comunque, anche nella più rosea delle ipotesi si attesterebbero intorno ai 90 milioni di euro, con un taglio del 70 per cento rispetto a quanto avvenuto a inizio 2010. Il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha avviato il 26 novembre il confronto all’interno della maggioranza sulla Finanziaria regionale 2011 illustrando oltre che la evidente difficoltà del quadro finanziario la persistente e tenace volontà di garantire, in linea con quanto previsto con il programma di coalizione., la società della conoscenza (con fondi per l’università, i servizi agli studenti e il diritto allo studio e i precari della scuola), la coesione sociale (dando totale copertura alle politiche di inclusione e ai piani sociali azzerati dal governo), lo sviluppo (con interventi a sostegno delle imprese per l’accesso al credito che si estenderanno dagli investimenti anche al circolante) e riforma della governance (alleggerendo ancor più il peso della macchina amministrativa e promuovendo la gestione associata di servizi) continuando anche a sostenere i principi della coalizione in elementi strategici quali l’affermazione della natura pubblica non solo della proprietà dell’acqua ma anche della sua gestione. “La situazione è negativa come non mai – ha detto De Filippo – e tra federalismo e nuove manovre le aspettative per l’anno 2011 sono ancora peggiori. Ma non possiamo consentire che questa situazione metta sotto sequestro il nostro futuro, così per un verso abbiamo il dovere di continuare a sostenere politiche di prospettiva, per un altro c’è la necessità di costruire un sistema pubblico che regga nei prossimi anni”. I dati, nella loro crudezza, danno la dimensione della situazione. Dai trasferimenti statali il dipartimento Infrastrutture perderà 63 milioni di euro (con l’azzeramento di voci essenziali come il trasporto pubblico locale, la viabilità, l’edilizia residenziale), l’Ambiente quasi 10 milioni (saltano del tutto i fondi per la tutela dell’ambiente e il miglioramento della qualità dell’aria), la Salute, più di 14 milioni e Mezzo (azzerate edilizia sanitaria, politiche per famiglia, lattanti, promozione della salute umana), l’Agricoltura avrà un taglio di oltre 8 milioni (non ci sono più i trasferimenti per Consorzi di Bonifica e Associazioni allevatori), la Formazione perde oltre 6 milioni (ossia i fondi per politiche sociali, mercato del lavoro, borse di studio, prestito d’onore, lavoro ai disabili ecc.), le Attività Produttive registrano un taglio di 11 milioni (con l’azzeramento di incentivi alle imprese e fondi per il turismo). Tagli che colo in parte potranno essere compensati con l’introito delle royalty, atteso in 80 milioni, ma buona parte del quale già l’anno scorso era stato utilizzato nel bilancio regionale per sanità, università, forestazione ecc. I segretari e i capigruppo di maggioranza hanno avviato il confronto che proseguirà affiancando una fase interamente articolata in sede politica, con incontri tra i partiti, al fine di arrivare a scelte condivise. Anche se allo stato attuale si registrano posizioni articolate, dal dibattito è emersa la forte volontà comune a tutti di giungere ad una posizione unitaria di cui tutti siano pronti a farsi carico, nella consapevolezza che la difficoltà del momento, e gli aggravamenti che potranno arrivare nel futuro prossimo, potranno essere affrontati solo in un’ottica di coesione e condivisione che coinvolga non solo i livelli politici ma l’intera società di Basilicata. A tal fine il presidente De Filippo ha annunciato la volontà di un confronto “franco, aperto e costruttivo” anche con le opposizioni consiliari al fine di mettere in campo le migliori soluzioni per affrontare questa difficile situazione. “Siamo pronti a recepire i suggerimenti di tutti – ha detto il presidente – ponendo solo una pregiudiziale: non possiamo negare la difficoltà del momento e non assumere decisioni conseguenti, anche se dolorose, creando un danno irreversibile alla nostra comunità e al suo futuro. Molte Regioni in Italia, in questi giorni, dichiarano la materiale impossibilità di chiudere i bilanci. Noi ci riusciremo, anche grazie alle royalty del Petrolio, ma dobbiamo mettere le basi per rendere sostenibile nel tempo una difficoltà che non è affatto transitoria e che nel prossimo futuro potrà registrare solo aggravamenti.  
   
   
SARDEGNA -ENTRATE, CAPPELLACCI: "AVANTI CON DETERMINAZIONE"  
 
Cagliari, 29 Novembre 2010 - "Stiamo lavorando con risolutezza affinché la riforma dell’art. 8 possa avere piena e concreta attuazione. E’indispensabile che il mondo politico sardo faccia fronte comune per arrivare al risultato decisivo". Lo ha dichiarato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, durante l’audizione nella commissione Programmazione del Consiglio regionale. "Non conosciamo governi amici, né governi ostili - ha aggiunto il presidente: il rapporto deve essere informato al principio della leale collaborazione tra Istituzioni. Se questa dovesse venire meno, siamo pronti a tutto". Il presidente ha comunicato che le principali questioni aperte in senso alla Commissione Paritetica Stato-regione sono le modalità di calcolo del gettito Ires e il calcolo dei proventi dei giochi, oltre alla quantificazione della compartecipazione sulle accise. Su tali aspetti è stato anche aperto un forte confronto politico con il Ministro Calderoli. "Andiamo avanti con la massima determinazione possibile - ha concluso Cappellacci - affinché la Sardegna raggiunga il risultato finale e abbia finalmente le risorse che ad essa spettano".  
   
   
PIANO PER IL SUD, SCOPELLITI: IL GOVERNO DIMOSTRA GRANDE ATTENZIONE PER IL MEZZOGIORNO  
 
Catanzaro, 29 novembre 2010 - “L’approvazione del ‘Piano per il Sud’ – ha dichiarato il Presidente Scopelliti - dimostra l’attenzione del Governo Berlusconi nei confronti del Mezzogiorno. All’interno del provvedimento uno dei punti fondamentali del programma elettorale del centro-destra, riscontriamo una strategia ben definita da parte dell’esecutivo ed un modo concreto di affrontare problemi e criticità delle regioni meridionali. Sono convinto che adesso – prosegue Scopelliti - il Governo Berlusconi non farà passare altro tempo. Le stesse regioni dovranno adesso rimostrare, finalmente, di saper utilizzare con intelligenza tutte le risorse disponibili, in grado di poter realizzare ricchezza, sviluppo e nuove opportunità lavorative, programmando interventi necessari affinchè il Sud possa attenuare il gap con il resto del Paese. La riproposizione dei fondi Fas per le Regioni con i nuovi Governatori – ha concluso il Presidente Scopelliti - rappresenta un’altra opportunità strategica, che mette fine alle logiche assistenzialistiche, tipiche della sinistra, dando maggiore slancio, nonostante il periodo di crisi, ad un percorso di rilancio che avvii una stagione di rinascita del nuovo Sud”.  
   
   
CAPPELLACCI: "INTERVENTI PER IL SUD. BENE LAVORO COMUNE, MA OCCORRE RAPIDITÀ"  
 
Cagliari, 29 Novembre 2010 - "La volontà di compiere un lavoro comune, di consolidare la territorialità dei fondi destinati alle Regioni e di dare priorità alle opere strategiche ci porta a esprimere una prima valutazione in senso positivo." É il commento del presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, il 25 novembre al termine della riunione promossa dal ministro Fitto per illustrare gli interventi per il Sud. Durante il confronto Cappellacci ha sottolineato la necessità di procedere con rapidità all´attivazione degli interventi infrastrutturali e, in particolare, ha sottolineato la necessità di accelerare la conclusione dell´iter per la realizzazione della nuova strada Sassari-olbia. "Apprezziamo - ha concluso il Presidente - che da parte del ministro Fitto sia stato avviato un percorso coerente con quanto dichiarato nei giorni scorsi a Cagliari e sia stato mantenuto quell´impegno che permetterà di avviare la realizzazione della strada".  
   
   
CAMPANIA: GIUNTA REGIONALE FRA I PROVVEDIMENTI ADOTTATI : NORME GENERALI IN MATERIA DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA. ISTITUITO "NUCLEO DI ESPERTI IN CAMPO SANITARIO",  
 
Napoli, 29 novembre 2010 - La Giunta regionale della Campania, riunitasi il 26 novembre sotto la presidenza di Stefano Caldoro, ha approvato i seguenti provvedimenti. Su proposta del presidente Stefano Caldoro è stato istituito il "Nucleo di esperti in campo sanitario", avente il compito di monitorare, anche in relazione all´ultima emergenza rifiuti, lo stato di salute della popolazione. A coordinare il Nucleo è stato chiamato il dott. Donato Greco, Capo del Dipartimento di Prevenzione e Comunicazione del Ministero della Salute. Su proposta dell´assessore alle Politiche Sociali, Ermanno Russo, è stato approvato l´elenco delle strutture socio-educative per l´infanzia da trasferire a soggetti diversi dai Comuni, originari destinatari di contributi e concessioni dell´ex Cas.mez. Sempre su indicazione dell´assessore alle Politiche Sociali, è stato assegnato al Comune di Napoli, che non ha adottato il Piano di zona di ambito, il termine di trenta giorni per trasmettere alla Regione la documentazione atta a garantire la necessaria trasparenza nella programmazione e nelle gestione delle risorse. Il Comune dovrà provvedere ad adottare il Piano di zona di ambito, attraverso un accordo di programma, e darne comunicazione alla Regione così come previsto dalla legge regionale. Su proposta dell´assessore all´Urbanistica e Governo del Territorio, Marcello Taglialatela, è stato approvato il disegno di legge recante "Norme generali in materia di edilizia residenziale pubblica e trasformazione degli Istituti autonomi per le case popolari (Iacp) in Azienda Regionale per l´Edilizia Sociale (Ares). Su proposta del vicepresidente Giuseppe De Mita, assessore al Turismo, e dell´assessore alla Cultura, Caterina Miraglia, è stato approvato il percorso tematico denominato "Contrasti", quale filo conduttore della rete di iniziative interessanti l´intero territorio regionale che costituiranno il cartellone degli eventi del prossimo periodo natalizio. Su proposta del vicepresidente Giuseppe De Mita, assessore al Turismo, è stato approvato l´elenco di manifestazioni fieristiche in Italia e all’estero per il primo semestre 2011. Con lo stesso provvedimento sono stati individuati gli Enti strumentali beneficiari, incaricati di organizzare la partecipazione a ciascuna manifestazione.  
   
   
SUD, CALDORO: CON GOVERNO BERLUSCONI RIPARTE MEZZOGIORNO  
 
Npoali, 29 novembre 2010 - "Il Piano Sud varato dal Governo Berlusconi rappresenta una bella notizia". Lo sottolinea il presidente della Regione campania, Stefano Caldoro. "In questi giorni abbiamo avuto modo di condividere con il Governo l´impostazione di fondo del documento che consentirà al Mezzogiorno di ripartire. Adesso sarà necessario seguire l´iter del piano e garantire un corretto utilizzo delle risorse. E´ una sfida - ha aggiunto - di tutto il Sud che è chiamato a misurarsi sulla capacità di concentrare e qualificare la spesa. Dovranno essere individuati grandi progetti, regionali e sovraregionali, e su questi sarà necessario fissare le priorità". "Siamo pronti - ha concluso - da subito a lavorare con l´Esecutivo".  
   
   
INNOVAZIONE IN ABRUZZO: CULTURA RICERCA COME METODO LAVORO UN CONFRONTO CON ALTRE 3 REGIONI  
 
Pescara, 29 novembre 2010 - "Ci siamo confrontati sulle politiche dell´Innovazione, concordi sul fatto che, in questo momento di crisi, la competitività si misura investendo sull´economia della conoscenza ed il confronto su tali tematiche significa che i territori, ed in primis l´Abruzzo, che non l´aveva mai fatto fino ad ora, stanno metabolizzando questo nuovo metodo di confronto e di aggregazione. E proprio per questo è fondamentale superare la fase dei consorzi per arrivare alla creazione dei poli di innovazione e delle reti di impresa". Lo ha sostenuto il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, intervenuto, il 25 novembre, a Tolentino, ad un convegno organizzato dalla Regione Marche sul tema ´Politiche per la ricerca e l´innovazione´. All´evento odierno, oltre al rappresentante dell´Esecutivo marchigiano, Sara Giannini, hanno partecipato anche gli assessori regionali per lo Sviluppo Economico di Toscana ed Emilia Romagna, Gianfranco Simoncini e Giancarlo Muzzarelli. "Intanto - ha proseguito Castiglione - per quanto riguarda la Regione Abruzzo, a fine mese scadrà il bando per la costituzione dei Poli di innovazione, che nelle altre tre regioni sono già operanti, mentre, a fine anno, partirà il bando Abruzzo 2015 per la costituzione delle reti di impresa. Ricordo - ha sottolineato il vice presidente - che abbiamo utilizzato ed ottimizzato le risorse comunitarie Por-fesr per due bandi: uno sulla ricerca da nove milioni di euro ed un altro sui servizi qualificati, di supporto al primo, da otto milioni di euro". "Questo Governo regionale - ha detto ancora Castiglione - si è dato delle regole che consistono nella costituzione di programmi che vedono la collaborazione tra il sistema della imprese, quello dell´accademia, quello della ricerca pubblica ed il sistema delle Istituzioni con il compito non solo di governare le linee di finanziamento ma di guardare con una attenzione maggiore rispetto al passato alla responsabilità della committenza". Secondo l´assessore Castiglione, "la Regione Abruzzo vuole e deve essere responsabile degli indirizzi ma deve anche essere responsabile della qualità della committenza che è in grado di generare in quanto non vuole limitarsi semplicemente a saper utilizzare gli strumenti tecnologici. Con questi bandi europei e con l´utilizzo delle risorse del Ministero dello Sviluppo Economico, - ha concluso l´assessore - la cultura dell´innovazione e quella della ricerca devono diventare un vero e proprio metodo di lavoro".  
   
   
PRESENTATA LA FINANZIARIA REGIONALE DELLA VALLE D’AOSTA  
 
 Aosta,29 novembre 2010 - Il Presidente della Regione Augusto Rollandin e l’Assessore regionale al bilancio Claudio Lavoyer hanno presentato oggi, mercoledì 25 novembre, nella sala Giunta di Palazzo regionale, la legge finanziaria e il bilancio di previsione che caratterizzeranno dal punto di vista contabile l’amministrazione regionale nel triennio 2011-2013. All’incontro erano presenti anche il Presidente della Ii Commissione consigliare permanente Affari generali, Andrea Rosset, e i consiglieri regionali Leonardo La Torre, Francesco Salzone e Alberto Zucchi. Il Presidente Rollandin ha definito il nuovo documento finanziario «un bilancio che tranquillizza i valdostani per il futuro, che permette il mantenimento degli investimenti degli enti locali e che da importante collocazione ai finanziamenti funzionali alla concretizzazione del Piano regionale per le politiche del lavoro». Mentre l’Assessore Lavoyer ha sottolineato come il bilancio regionale del prossimo triennio si delinei come «un importante strumento per il sistema valle d’Aosta, riproponendo le misure anticrisi, prestando attenzione allo sviluppo e mantenendo inalterato l’impegno per il sociale, malgrado la riduzione della capacità di spesa». Il totale del bilancio regionale pareggia nella cifra di 1 miliardo 730 milioni di euro. Al netto delle partite di giro, ovvero le risorse disponibili sono pari a 1.580 milioni per l’anno 2011, 1.542 milioni per l’anno 2012 e 1.530 milioni per l’anno 2013. Le entrate dell’anno 2011 sono previste in diminuzione del 6,23 per cento rispetto al 2010 per l’effetto del nuovo ordinamento finanziario Le entrate per tributi propri della Regione e le entrate derivanti dal gettito dei tributi erariali costituiscono l’81,4 per cento. A parità di ordinamento, il gettito dei tributi propri per l’anno 2011 sarebbe sostanzialmente in linea con l’anno precedente tranne una riduzione del gettito Irap. Il Bilancio 2011/2013 è stato redatto tenendo conto due importanti effetti: - la manovra finanziaria dello Stato – Legge 122/2010 - il federalismo fiscale. La manovra finanziaria dello Stato ha quantificato in 500 milioni di euro il contributo delle Regioni a statuto speciale. L’impatto per la Regione Valle d’Aosta è di 24,3 milioni di euro per l’anno 2011, 48,6 milioni per il 2012 e il 2013 L’accordo per il federalismo fiscale prevede un contenimento delle spese di 104 milioni di euro per l’anno 2011, che al netto delle spese per ulteriori competenze trasferite dallo Stato si riduce a 81 milioni di euro. L’accordo definisce le modalità di partecipazione della nostra Regione al conseguimento degli obiettivi di perequazione e di solidarietà, che, per il 2011, comporteranno un effetto finanziario positivo per il bilancio dello Stato di 104 milioni di euro, anche attraverso all’assunzione di nuove competenze. L’accordo è inserito nella legge di stabilità dello Stato L’accordo prevede la riduzione progressiva dell’Iva da importazione, sino ad arrivare alla sua eliminazione nel 2017, nonché il riconoscimento alla Valle d’Aosta di una più ampia compartecipazione ai tributi erariali afferenti il territorio regionale. Il nuovo ordinamento sarà oggetto di una norma di attuazione già all’esame della Commissione Paritetica Stato-regione, ai sensi dell’art. 48 bis dello Statuto di autonomia. Alla Valle d’Aosta verrà riconosciuto l’intero gettito (anziché i nove decimi) per una serie di imposte, tra cui: - l’Imposta sul reddito delle persone fisiche (l’Irpef), - l’imposta sul reddito delle società (l’Ires), - le ritenute su interessi e redditi da capitale, - le imposte sulle successioni e donazioni, - l’Iva, - le accise sull’energia elettrica, sulla benzina, gli oli da gas, - le imposte sui tabacchi, - le tasse auto. Inoltre, verrà riconosciuto l’intero gettito di imposte per le quali la Regione attualmente non aveva alcuna compartecipazione: - le accise sul gas naturale, - le imposte sulle assicurazioni, - le imposte sugli spettacoli e intrattenimenti La solidità del nuovo ordinamento è stabilita dalla: - previsione che la compartecipazione sia estesa a “tutte le entrate tributarie erariali, comunque denominate” - previsione della compartecipazione anche alle imposte sostitutive (sinora prevista in una legge ordinaria dello Stato) Il nuovo ordinamento finanziario è l’attuazione di un vero federalismo fiscale ed è un risultato storico per l’autonomia della Valle d’Aosta La spesa corrente diminuisce rispetto al 2010 in valore assoluto L’incidenza della spesa corrente sul totale della spesa, depurata dall’effetto del trasferimento degli investimenti trasferiti in capo alle società controllate, è in linea con lo scorso anno. Agli interventi per lo sviluppo economico sono destinati 166 milioni di euro, per l’anno 2011, in aumento rispetto al 2010. E’ garantita la proroga degli interventi anti-crisi per l’anno 2011 Priorità alla Sanità con uno stanziamento di 273 milioni di euro di risorse finanziarie di sola parte corrente cui si aggiungono 7,3 milioni per le strutture sanitarie; e alle Politiche sociali con 84 milioni di euro nel triennio. Per le finalità previste dal piano di politica del lavoro sono destinati quasi 20 milioni nel triennio cui si aggiungono 37 milioni di risorse del Fondo sociale europeo – obj. 2 occupazione. Certezza di risorse alla Finanza degli enti locali a cui destina 236 milioni di euro per l’anno 2011, in aumento rispetto al 2010. La legge finanziaria rappresenta la legge “ponte” di adeguamento dell’ordinamento legislativo alla legge di bilancio. La legge è strutturata in Capi e Titoli: - Misure Anti Crisi - Misure Di Contenimento Della Spesa - Disposizioni In Materia Di Spesa - Spesa Di Personale - Finanza Locale - Istruzione Primaria E Secondaria - Istruzione Universitaria - Cultura E Sport - Assistenza Sociale - Sanita’ - Sviluppo Economico - Gestione Del Territorio E Tutela Ambiente. Per quanto riguarda le misure anticrisi rivolte alle famiglie sono previsti: • Sospensione per due semestralità delle rate dei mutui regionali senza aggravio di interessi • Fondi di rotazione prima casa • Riduzione delle tariffe comunali a sostengo delle famiglie meno abbienti • Sconti sull’energia elettrica del 30 per cento • Bonus riscaldamento di 300 euro per famiglie meno abbienti • Sostegno alla previdenza complementare per i lavoratori sospesi dall’attività lavorativa • Interventi di natura assistenziale per la contribuzione obbligatoria per i lavoratori sospesi dall’attività lavorativa • Interventi di micro-credito. Gli interventi anticrisi a sostegno delle imprese sono invece: · Riduzione dell’aliquota Irap dal 3,9 al 2,98 per cento con un risparmio di imposta pari a circa il 25 per cento · Sospensione per due semestralità delle rate dei mutui regionali senza aggravio d’interessi · Consorzi garanzia fidi - Intervento dello spread da 2 a 4 percento per il consolidamento dei debiti a breve termine e innalzamento del contributo dal 50 al 75 per cento · Consorzi garanzia fidi - factoring a tutte le imprese e innalzamento del contributo dal 50 al 75 per cento · Consorzi garanzia fidi - Aumento del contributo in conto interessi dal 50 al 75 per cento · Trasferimento ai fondi di rotazione regionali · Rifinanziamento della Legge sulla ricerca - l.R. 4/2009. Contenimento Della Spesa: Potranno essere ricoperti non oltre il 50 per cento dei posti della dotazione organica vacanti al 1 gennaio 2011 e che si renderanno vacanti nell’anno 2011. Anche gli enti locali contribuiranno al contenimento della spesa relativa al personale, ivi compreso quello a tempo determinato che dovrà essere ridotto del 30 per cento. Al fine di contenere i costi della politica, anche per l’anno 2011, gli enti locali, non possono aumentare gli importi delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza attribuiti agli amministratori. E’ accelerato il processo di svolgimento, in forma associata, delle funzioni comunali, sia per ottimizzare le risorse finanziarie disponibili sia l’utilizzo del personale. Disposizioni In Materia Di Spesa: Finanza locale: 236,4 milioni; Trasferimenti senza vincolo: 118 milioni; Trasferimenti con vincolo agli investimenti: 92,1 milioni; Programmi Fospi: 26,4 milioni; Per il sistema scolastico: per assicurare l’insegnamento della lingua inglese nelle scuole primarie e della lingua tedesca nelle scuole della Valle del Lys. Nell’ambito dell’istruzione universitaria sono assicurati: - gli interventi di ristrutturazione della ex-caserma Testafochi - la convenzione con il Politecnico di Torino l’offerta di servizi formativi e di ricerca scientifica del polo di Verrès. Per quanto concerne i finanziamenti nell’ambito della promozione socio-culturale, sono previsti interventi a favore dell’Associazione Forte di Bard, del Museo regionale di scienze naturali, al Parco del Mont Avic. Sono assicurati 51 milioni di euro di risorse per i Programmi Comunitari comprensivi del Programma obj. 2. Per lo sviluppo economico, i principali interventi sono così suddivisi: Infrastrutture in agricoltura – Miglioramenti fondiari 36,6 milioni. Miglioramento delle aziende agricole 4,7 milioni. Zootecnia 9,5 milioni. Politica del lavoro e della formazione 16,9 milioni: Valorizzazione risorse energetiche 25,4 milioni (compreso il bon de chauffage) Commercio 4,9 milioni; Turismo, alberghi e impianti a fune 32 milioni; Artigianato e Industria 19,1 milioni. Trasporti pubblici di linea 28,4 milioni: Trasporti Aeroporto 11 milioni; Trasporti ferroviari 1,6 milioni + fondi globali per la regionalizzazione.  
   
   
FINANZIARIA IN SICILIA: INCONTRO CON I 390 SINDACI, IL VIA DA ENNA  
 
Palermo, 29 novembre 2010 - L´assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, incontrera´ a partire, da questa settimana, i sindaci dei 390 Comuni siciliani. Il calendario completo delle riunioni, che avverranno su base provinciale, nelle sedi dei municipi di ognuno dei 9 capoluoghi di provincia, e´ in fase di definizione. Si iniziera´ con Enna e con i sindaci della provincia il 29 novembre alle ore 16, per proseguire il giorno successivo, martedi´ 30 novembre, alle ore 10.30 con Caltanissetta e i primi cittadini della provincia nissena. Nei giorni successivi seguiranno gli altri appuntamenti. Obiettivo degli incontri e´ l´avvio di un percorso di collaborazione sinergica tra amministrazione centrale e autonomie locali, anche alla luce dell´approssimarsi, all´Assemblea regionale siciliana, dell´approvazione della legge di stabilita´, ma anche per ascoltare, dai diretti protagonisti che conoscono il proprio territorio, suggerimenti per l´individuazione di azioni, misure e strumenti che, anche con il supporto della Regione, possano consentire agli enti locali l´avvio a percorsi virtuosi tendenti concretamente a un riequilibrio economico-finanziario stabile. "Siamo consapevoli - dice l´assessore Chinnici - che l´attuale situazione finanziaria della Regione ci obbliga ad adottare una politica di rigore, ma in questo percorso di risanamento non possiamo non tenere in debito conto le istanze di coloro che stanno sul territorio, di coloro che rappresentano, senza ombra di dubbio, il vero front office della pubblica amministrazione nei confronti del cittadino, ovvero i Comuni. Ma e´ proprio a loro che chiediamo quella collaborazione necessaria per invertire un trend che rischia di non essere piu´ colmabile. Stiano tranquilli i sindaci perche´ sono l´assessore per le Autonomie locali e non contro, quindi in me troveranno sempre uno strenuo difensore dei Comuni che rappresentano". A dimostrazione di cio´, c´e´ la volonta´ del governo regionale di dare maggiore autonomia e competenza agli enti locali, delegando tutta una serie di funzioni che in questo momento sono in capo alla Regione, trasferendo adeguate risorse umane e finanziarie. "Per farlo - conclude l´assessore - occorre il sostegno dell´amministrazione, unitamente all´avvio di un´azione mirata a un´educazione culturale, che possa indurre le autonomie locali ad attivare ogni intervento strategicamente strutturato e stabile per invertire il rapporto tra risorse trasferite dalla Regione e la loro capacita´ di autofinanziamento attraverso il contrasto, tra l´altro, all´evasione, la prevenzione dell´elusione e la riscossione delle entrate tributarie di loro spettanza".  
   
   
18 MLN AI COMUNI SICILIANI PIU´ VIRTUOSI  
 
Palermo, 29 novembre 2010 - Diciotto milioni di euro saranno divisi tra i Comuni della Sicilia come quota di premialita´ del Fondo regionale per le autonomie locali del 2009. Lo stabilisce il decreto firmato dall´assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici. I 18,334 milioni di euro, che rappresentano una riserva del 2,5% delle risorse che ogni anno vengono assegnate agli enti locali, sono stati destinati proporzionalmente ai Comuni che, in maniera virtuosa, hanno messo in campo e attuato una serie di strategie dal punto di vista finanziario. "Sono stati premiati, in particolare - spiega l´assessore Chinnici - quegli enti locali che, in base a sette parametri di riferimento, hanno dimostrato una maggiore propensione per la capacita´ di riscossione, gli investimenti, lo sforzo tariffario e fiscale, il programma di riscossione dei tributi. Una premialita´ aggiuntiva di 700mila euro e´ stata destinata, inoltre, a quei Comuni che hanno completato le pratiche di condono edilizio entro lo scorso 31 dicembre, mentre altri 1,8 milioni a favore degli enti locali nei quali e´ risultato positivo il parametro relativo ai flussi turistici". I Comuni che si sono rilevati piu´ virtuosi sono soprattutto in provincia di Messina, con 6 enti locali ai primi nove posti. In testa alla graduatoria c´e´ San Vito Lo Capo (295mila euro) in provincia di Trapani, seguita da Letojanni (232mila) e San Pier Niceto (226mila) nel messinese, Cefalu´ (202mila) in provincia di Palermo, Giardini Naxos (201mila) e Santa Marina Salina (179mila) sempre in provincia di Messina. Seguono Lampedusa e Linosa (166mila) in provincia di Agrigento, Mazzarra´ Sant´andrea (156mila) e Terme Vigliatore (155mila) nel messinese e Campofelice di Roccella (149mila) in provincia di Palermo. Mussomeli, in provincia di Caltanisetta e Ferla, nel siracusano, sono, invece, in coda alla classifica con zero euro. Per quanto riguarda i 9 capoluoghi di provincia, il primo posto spetta a Siracusa (123mila), seguita da Trapani (95mila), Messina (63mila), Palermo (61mila) e Ragusa (55mila). Chiudono Catania (24mila), Caltanissetta (23mila), Enna (20mila) e Agrigento (9mila). A guidare la graduatoria delle province e´ Messina che, con 108 Comuni "premiati", ottiene 5,729 milioni di euro. Seguono Palermo (4,671 mln), Catania (2,313 mln), Trapani (1,664mln) e Agrigento (1,274 mln). Chiudono la classifica Siracusa (971mila), Enna (739mila), Caltanissetta (535mila) e Ragusa (433mila).  
   
   
LAVORO IN ABRUZZO: TRIPARTITA OK ACCREDITAMENTO SERVIZI AL LAVORO  
 
Pescara, 29 novembre 2010 - 25 novembre, a Pescara, la Commissione Tripartita presieduta dall´assessore al Lavoro, Paolo Gatti, ha espresso parere favorevole, con il solo voto contrario della Gcil, alla disciplina per l´accreditamento dei servizi per il lavoro della Regione Abruzzo. La norma introduce standard predefiniti di qualità per l´accreditamento dei soggetti che intendono operare nell´ambito dell´erogazione dei servizi al lavoro, aprendo, di fatto, anche al settore privato. Il provvedimento, allo stesso tempo, amplia la platea di enti pubblici che possono erogare i servizi a lavoro: Comuni, Università e Fondazioni universitarie, Camere di Commercio, Scuole secondarie superiori, Associazioni sindacali e Enti bilaterali. "In questo momento di crisi occupazionale di carattere generale, anche in Abruzzo è necessario attivare tutti i soggetti pubblici e privati che possono concorrere a potenziare i servizi finalizzati all´accesso al lavoro. Nel mentre abbiamo iniziato un percorso per potenziare e riformare i centri per l´impiego, abbiamo ritenuto opportuno aprire il settore per consentire che il maggior numero di persone possa essere accompagnato ad accedere al mercato del lavoro, come sta già avvenendo nelle altre regioni italiane".  
   
   
TRENTO: ALLA PRIMA CONFERENZA PROVINCIALE DEI SERVIZI "C´È SPAZIO PER PARTNERSHIP PUBBLICO-PRIVATO, MA OCCORRE SPINGERE SU CRESCITA E PRODUTTIVITÀ"  
 
 Trento, 29 novembre 2010 - "Le attività di servizio possono giocare un ruolo importante nella crescita del territorio favorendo lo sviluppo delle reti d´impresa, ma devono crescere anch´esse, perchè senza soggetti forti e capaci di collegarsi a sistemi diversi da quello locale oggi non si va da nessuna parte". Questo il messaggio, e insieme il monito, che il presidente della Provincia Lorenzo Dellai ha rivolto il 27 novembre alla Prima Conferenza provinciale dei Servizi, promossa dall´Unione Commercio, turismo, servizi, professioni e piccole e medie imprese all´auditorium Seac "Ivo Perini" di via Solteri. Globalizzazione, qualità, competizione territoriale sono le sfide che anche i servizi privati - vale a dire tutte quelle attività residuali nella grande famiglia del Terziario, tolti pubblica amministrazione, commercio e turismo - devono oggi affrontare. Sfide richiamate anche da Dellai che, sottolineando l´importanza "per tutta la comunità" rappresentata dalla Conferenza, ha però colto, ancora una volta, l´occasione per esprimere un forte richiamo ad "una maggiore consapevolezza" rispetto al momento attuale. "Il problema del Trentino - ha affermato il presidente, intervenuto dopo la relazione di Mario Oss, presidente dell´Associazione attività di servizio del Trentino - è oggi quello di capire che il mondo è cambiato e che si è aperto un nuovo registro. La nostra autonomia, che è forte, non può costituire una barriera a questi cambiamenti ma semmai uno strumento in più per affrontarli". Un Trentino che, nella crisi, tiene le posizioni e mostra performance positive ma che sconta, per Dellai, un "ritardo culturale, riscontrabile nelle stesse classi dirigenti, che evitano talvolta di dire la verità, rispetto alla necessità di utilizzare l´enorme potenziale che questo territorio ha in termini di capitale umano, territoriale e sociale per produrre la crescita di cui avrebbe bisogno e che ci si aspetterebbe". Un limite al quale si aggiunge una ancora troppo bassa produttività: "Non riusciamo ad esprimere un sufficiente valore aggiunto per ora lavorata". "Bassa produttività e insufficiente crescita non ci hanno impedito, in passato, di raggiungere elevati livelli di benessere, ma ciò è stato possibile solo grazie al ruolo forte esercitato dalla finanza pubblica provinciale, un compromesso oggi superato e non più possibile". Quale dunque il ruolo riservato ai servizi privati for profit in questo potenziale spazio di sviluppo? "Un ruolo di stimolo e innesco della crescita - ha spiegato Dellai - per l’attività intrinseca che essi svolgono, per la valenza trasversale che il settore porta con sé, per il supporto e l´aiuto che possono fornire alla crescita di tutti i comparti economici". Le occasioni per dialogare e collaborare con il pubblico non mancano. Lo stesso presidente della Provincia le ha ricordate, citando il protocollo in materia di crescita e produttività firmato con le parti sociali "nel quale c´è un riferimento preciso al comparto dei servizi", ma anche la manovra di bilancio che, prevedendo una forte azione di riorientamento della domanda pubblica, "individua proprio nei servizi, ad esempio lo sviluppo delle reti telematiche, uno dei suoi punti cardine". Alla folta platea di imprenditori di un comparto che vuole crescere ma che chiede anche, in particolare alla Provincia "un supporto pubblico che significa percepire e riconoscere la nostra presenza" (Mario Oss), Dellai ha ricordato di come già il governo provinciale abbia pensato a forme di partnership, ad una maggiore selettività negli incentivi alle imprese, ad un significativamente diverso rapporto che si deve instaurare tra Università e imprese, come pure ad una modifica alla legge sulle imprese "che esige oggi una manutenzione in direzione dell´innovazione e della cultura imprenditoriale". "Importante è dunque - ha concluso Dellai - riflettere insieme come si sta facendo qui oggi, su queste sfide, e raggiungere quella consapevolezza rispetto al nuovo registro che si è aperto che oggi appare ancora inadeguata".  
   
   
LAVORO IN LOMBARDIA, ROSSONI A BONI: GIUNTA ATTIVA DA ANNI  
 
Milano, 29 novembre 2010 - "Esprimo il mio apprezzamento al presidente del Consiglio regionale lombardo Davide Boni per la rinnovata attenzione che il Consiglio regionale pone alle problematiche occupazionali". L´assessore lombardo all´Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni commenta così gli annunci del 25 novembre di Boni. "Voglio sottolineare - prosegue Rossoni - come il Consiglio regionale, già con l´approvazione delle leggi 22 del 2006 e 19 del 2007, abbia consentito alla Giunta regionale, e in particolare all´assessorato Istruzione, Formazione e Lavoro, di porre in essere importanti interventi attraverso le politiche della formazione e del lavoro". "Gli interventi della Giunta - nota ancora Rossoni - coerentemente con quanto disciplinato dalle leggi regionali, utilizzano come metodo il costante confronto e la continua collaborazione con le parti sociali e istituzionali: sindacati, imprenditori ed enti locali sono rappresentati nella Commissione regionale per le politiche del lavoro e della formazione e nel Comitato interistituzionale di coordinamento delle politiche. Abbiamo inoltre attivato con le parti sociali una cabina di regia permanente per l´occupazione e lo sviluppo, che affronta continuativamente questi temi monitorando la crisi e le azioni poste in essere". "Per quanto riguarda la capacità di cogliere le richieste di professionalità del mondo del lavoro - spiega l´assessore - abbiamo istituito presso l´Agenzia Regionale per la formazione e il lavoro l´Osservatorio del mercato del lavoro, che strutturalmente analizza in profondità la situazione e le dinamiche del mondo del lavoro, per dare la possibilità alla Giunta di programmare gli interventi sulla base di dati di conoscenza". "Come assessorato - aggiunge Gianni Rossoni - tutti i giorni e con grande responsabilità affrontiamo i temi importanti della qualificazione e riqualificazione professionale, che abbiamo collegato in modo strutturale agli interventi di politica passiva. Anche il Consiglio regionale è costantemente informato: negli ultimi mesi siamo intervenuti quattro volte nelle Commissioni consiliari a riferire dell´andamento della crisi e delle risposte che diamo in termini di politiche passive ed attive. I risultati del lavoro svolto sono importanti e hanno rappresentato una grande capacità di Regione Lombardia nel fronteggiare questo periodo di crisi con la condivisione e la fatica di tutti". L´assessore cita alcuni dati di fatto. Innanzitutto: la Lombardia, fra le quattro grandi regioni del Nord, è quella con il tasso di disoccupazione più basso (secondo trimestre 2010: Lombardia 5,5%, Piemonte 8%, Veneto 6%, Emilia-romagna 5,8%). Su 251.000 disoccupati ben 84.000 (pari a un terzo) percepiscono un sostegno al reddito (disoccupazione o mobilità). Non solo: ben l´86% dei lavoratori che hanno percepito il trattamento da Inps (60.071 su 69.850) ha beneficiato anche di un percorso di politica attiva del lavoro attraverso la Dote Ammortizzatori. Sono state inoltre erogate 41.486 Doti Formazione e Lavoro, per 399 milioni.  
   
   
TRENTO: REDDITO DI GARANZIA, STANZIATI OLTRE 6 MILIONI DI EURO  
 
Trento, 29 novembre 2010 - La Giunta provinciale, approvando la deliberazione dell´assessore alla salute e alle politiche sociali, Ugo Rossi, ha assegnato il 26 novembre all´Agenzia Provinciale per l´Assistenza e la Previdenza Integrativa le risorse necessarie all´erogazione dell´intervento di sostegno economico - il cosiddetto reddito di garanzia - previsto dalla legge finanziaria di assestamento 2009, che prevede l’attivazione di interventi di sostegno economico a favore sia di soggetti che lavorano o sono comunque in grado di assumere o riassumere un ruolo lavorativo, sia di soggetti non idonei ad assumere un ruolo lavorativo. Intervento che è stato inserito all’interno della manovra anticongiunturale nell’ambito delle azioni per fronteggiare la crisi occupazionale e contrastare il fenomeno della povertà delle famiglie residenti in Trentino. Nell´ottobre 2009 sono state assegnate all’Agenzia le risorse per l’anno 2009 per un importo pari a 18.000.000,00 euro. Con il provvedimento odierno è stato assegnato un ulteriore importo pari a euro 6.100.000,00.  
   
   
OCCUPAZIONE FVG: ULTERIORI RISORSE PER I LAVORI DI PUBBLICA UTILITÀ  
 
Trieste, 29 novembre 2010 - Con una delibera approvata il 25 novembre dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia su proposta dell´assessore Angela Brandi, è stato modificato il regolamento che disciplina il finanziamento dei lavori di pubblica utilità e contestualmente sono stati stanziati ulteriori 6,9 milioni di euro che consentiranno in tempi brevi di sostenere il costo di tutti i progetti presentati all´Amministrazione regionale. Grazie al grande impegno delle Pubbliche amministrazioni che hanno presentato progetti di inserimento lavorativo a favore di persone disoccupate di lunga durata, prive di ammortizzatori sociali, risultano pervenuti all´Amministrazione regionale ben 263 progetti in grado di coinvolgere 707 disoccupati privi di ammortizzatori sociali, con un impegno di spesa di € 14.493.655,86 di cui il 95% a carico della stessa Regione. Dalla provincia di Udine sono pervenute 117 domande, per 300 lavoratori e quasi 6 milioni euro di impegno di spesa. Seguono Pordenone con 75 domande, 210 lavoratori coinvolti e 4,3 milioni di euro di impegno di spesa e Trieste, con 37 domande, 103 lavoratori coinvolti e 2,2 milioni di euro di impegno di spesa. Infine, la provincia di Gorizia con 34 domande per 94 lavoratori e 2 milioni di euro. La ripartizione dei progetti per settore di attività vede al primo posto la valorizzazione del patrimonio pubblico urbano e rurale con 119 progetti, 336 lavoratori per 6,7 milioni di euro. Al secondo posto si colloca il riordino degli archivi e il recupero dei lavori arretrati di tipo tecnico o amministrativo con 90 domande 220 lavoratori e 4,6 milioni di euro. Distanziate le altre tre tipologie, ciascuna delle quali incide per circa per il 7 per cento cioè con impegni di spesa di poco superiori al milione di euro e circa 150 lavoratori coinvolti.  
   
   
WELFARE A GENOVA OGGI STATI GENERALI AL GALATA MUSEO DEL MARE A RACCOLTA IL MONDO DELLE POLITICHE SOCIALI, DELLA COOPERAZIONE E DEL TERZO SETTORE.  
 
Genova, 29 Novembre 2010 - Stati generali del welfare ligure, lunedì 29 novembre dalle 9.30 alle 16.30 al Galata Museo del Mare a Genova. Una giornata di lavori promossa dalla Regione Liguria, Assessorato alle politiche sociali, per fare il punto sui servizi sociali oggi e il loro finanziamento alla luce della mancata definizione da parte del Governo dei livelli essenziali di prestazioni. Al convegno sono previste testimonianze sulla legge 328 e i nuovi modelli introdotti dal federalismo fiscale. “La ricorrenza del decennale della legge 328 – spiega Lorena Rambaudi, assessore alle politiche sociali della Regione Liguria e promotrice del convegno – richiede un momento di riflessione sul tema del welfare considerata l’importanza di questa legge quadro, la prima legge di sistema in Italia sui servizi sociali”. Il convegno infatti analizza la legge 328 introdotta da Livia Turco, attuale membro della commissione Affari sociali della Camera, e la proietta nell’attuale contesto di difficoltà economica, riprendendo il concetto di attenzione alla persona introdotto dal Libro Bianco sul welfare del 2009. “In un momento di grande difficoltà come l’attuale – continua Rambaudi – con una mancata definizione dei livelli essenziali delle prestazioni (Lep) da parte del Governo, assistiamo ad una notevole difformità nei diritti all’assistenza, con prestazioni differenziate e diverse modalità di accesso in ogni regione, in mancanza di livelli disciplinati, come emerge anche dall’analisi sulla spesa sociale ad opera di Istat, regioni, Comuni, Ministero del Welfare e dell’Economia. Tutto ciò diventa ancora più problematico nell’attuale passaggio al federalismo fiscale, dove in mancanza dei livelli essenziali delle prestazioni diventa discutibile fissare una soglia di un quantum che deve derivare dalla fiscalità locale e regionale per assolvere ai bisogni dei cittadini”. “In un momento di emergenza come l’attuale – continua Rambaudi – come Regione abbiamo scelto di privilegiare i trasferimenti ai Comuni per salvare il nocciolo dei servizi erogati dagli Enti locali che in questi ultimi anni sono cambiati. Emerge l’elemento delle nuove povertà, sono in aumento le persone che si rivolgono ai servizi chiedendo un contributo economico o il pacco viveri e dei minori, sia stranieri non accompagnati, sia allontanati dalle famiglie e poi il tema della non autosufficienza”. “A livello nazionale il fondo per la non autosufficienza attualmente è a zero – continua Rambaudi – nel 2010 invece ammontava a 400 milioni per tutta Italia a 14 milioni per la Liguria. Il fondo sociale invece si è attestato a livello nazionale a 275 milioni a fronte dei 380 dell’anno scorso e del miliardo e mezzo del 2005”. “Anche il reddito minimo di inserimento – ha continuato Rambaudi - proposto da alcuni gruppi di maggioranza è un tema molto rilevante, si tratta infatti di una misura che fa parte dei livelli essenziali di assistenza, ma va affrontato non a livello delle singole regioni, ma con un approccio europeo per garantire risorse certe”. Ma la giornata di lunedì non sarà solo l’occasione per parlare del tema delle risorse, ma anche per fare proposte al Ministero come Conferenza delle Regioni. Ai lavori del convegno che si apriranno alle 9.15 e proseguiranno fino alle 16.30, parteciperanno, fra gli altri, il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, Lorena Rambaudi, assessore regionale e coordinatore nazionale della commissione politiche sociali della Regione Liguria, Livia Turco, membro della commissione Affari sociali della Camera, Lorenzo Malagola, capo della segreteria tecnica del Ministro del Lavoro, Alfonsina Rinaldi, esperta in politiche sociali, Nerina Dirindin, docente di economia pubblica e di scienza delle Finanze presso l’Università di Torino  
   
   
ALLUVIONE VENETO: GATTI, FACCIAMO UN GESTO DI SOLIDARIETA´ UN APPELLO AGLI ABRUZZESI SU YOUTUBE PER SOSTENERE LE POPOLAZIONI COLPITE  
 
Pescara, 29 novembre 2010 - Un video su youtube per lanciare un appello agli abruzzesi: con poche parole e un gesto chiaro, l´invio di un sms di solididarieta´ da due euro, l´assessore al Lavoro ed alle Politiche sociali, Paolo Gatti, ha raccolto l´invito della collega del Veneto per sostenere le popolazioni e le aziende colpite dall´alluvione nei giorni scorsi. "Amici, il Veneto è stato colpito da un? alluvione che ha travolto una parte del territorio, le aziende, le case dei cittadini, con tre persone morte e danni ingenti. Nei giorni scorsi ho chiesto alla mia amica e collega Elena Donazzan Assessore al Lavoro del Veneto, cosa potessimo fare concretamente per loro. Lei mi ha risposto che sa bene come, in questo momento, ogni Regione deve fare fronte ai tanti problemi determinati dalla crisi economica, dalle aziende in difficoltà e dai tanti lavoratori che soffrono nell´avere perso il proprio posto di lavoro. I miracoli non sono possibili, ma c´è un modo per sostenere le loro aziende alluvionate e i loro lavoratori. E´ un semplice gesto, ma anche un concreto atto d´aiuto e di solidarietà, che ciascuno può compiere. Fai come me: basta un solo sms al numero 45501 del valore di 2 euro".  
   
   
TRENTO: REDDITO DI GARANZIA, STANZIATI OLTRE 6 MILIONI DI EURO  
 
Trento, 29 novembre 2010 -. La Giunta provinciale, approvando la deliberazione dell´assessore alla salute e alle politiche sociali, Ugo Rossi, ha assegnato il 26 novembre all´Agenzia Provinciale per l´Assistenza e la Previdenza Integrativa le risorse necessarie all´erogazione dell´intervento di sostegno economico - il cosiddetto reddito di garanzia - previsto dalla legge finanziaria di assestamento 2009, che prevede l’attivazione di interventi di sostegno economico a favore sia di soggetti che lavorano o sono comunque in grado di assumere o riassumere un ruolo lavorativo, sia di soggetti non idonei ad assumere un ruolo lavorativo. Intervento che è stato inserito all’interno della manovra anticongiunturale nell’ambito delle azioni per fronteggiare la crisi occupazionale e contrastare il fenomeno della povertà delle famiglie residenti in Trentino. Nell´ottobre 2009 sono state assegnate all’Agenzia le risorse per l’anno 2009 per un importo pari a 18.000.000,00 euro. Con il provvedimento odierno è stato assegnato un ulteriore importo pari a euro 6.100.000,00.  
   
   
“EDUCARE ALLA LEGALITÀ DEMOCRATICA”: PARTE DA BARI LA EUROPEAN CARAVAN FOR LEGALITY CON UN SEMINARIO FORMATIVO INTERNAZIONALE DAL 30 NOVEMBRE AL 2 DICEMBRE  
 
Bari, 29 novembre 2010 - Con un seminario internazionale dal 30 novembre al 2 dicembre partirà proprio da Bari la European Caravan for Legality, il progetto internazionale di lotta a tutte le mafie e di diffusione della cultura della legalità sostenuto dall’Unione Europea, che vede coinvolte organizzazioni provenienti da Italia, Svizzera, Francia, Malta, Albania, Bulgaria, Bosnia, Serbia, e con l’Arci nel ruolo di capofila. La tre giorni barese, curata dall’ Arci di Bari con il sostegno del Comune di Bari, avrà per titolo “Educare alla legalità democratica. Teorie, modelli e prassi didattiche a confronto”, e si terrà dalla mattina del 30 novembre fino al 2 dicembre presso la Cittadella della Cultura di Bari. Il seminario formativo internazionale, che incontra il patrocinio di Regione Puglia, Libera, Università degli Studi di Bari e di Bologna, Associazione Nazionale Magistrati di Bari e Ordine degli avvocati di Bari, rappresenta il primo momento di riflessione e formazione significativo all’interno del più vasto progetto di Carovana Antimafie internazionale e avrà lo scopo di mettere a confronto e condividere metodi di lavoro, buone prassi e modelli didattici innovativi nel campo della educazione alla legalità e alla democrazia, da utilizzare soprattutto nelle scuole. Il fitto programma dei lavori prevede la partecipazione di numerose personalità di prestigio. Al seminario saranno presenti oltre 100 partecipanti in rappresentanza dei tanti soggetti (organizzazioni, istituzioni, associazioni,…) provenienti da diversi paesi europei in rappresentanza di tutti i partner internazionali del progetto. “Siamo convinti – ha detto il coordinatore di carovana antimafie e curatore del seminario, Alessandro Cobianchi - che sia necessario munirsi non solo di un alfabeto e di un linguaggio comuni ma anche individuare e diffondere gli strumenti più efficaci nella formazione civile ed etica, in particolare fra le nuove generazioni. In questo campo, il modello di rete di antimafia sociale, può a buona ragione essere considerato tra i più avanzati. L´arci Bari ha l´onore di organizzare il seminario formativo internazionale che inaugura ufficialmente il percorso del progetto European Caravan for Legality. Nel corso della tre giorni verrà presentata ufficialmente la Carovana antimafie internazionale, la cui partenza ufficiale, per quanto riguarda l´area dei Balcani avverrà a Bari nel maggio 2011.”  
   
   
VALLE DI FIEMME A MISURA DI FAMIGLIA DOPO ALTA VAL RENDENA E VALLE DI NON NASCE IL TERZO DISTRETTO FAMIGLIA DEL TRENTINO  
 
Trento, 29 novembre 2010 - C´è il Comune di Cavalese, ma anche la Magnifica Comunità di Fiemme, la Società impianti a fune "Alpe Cermis", il Comitato Mondiali Ski Fiemme 2013, una scuola materna, una cassa rurale, alberghi, ristoranti, cooperative sociali, associazioni: tutti con un obiettivo, quello di fare qualcosa di concreto per le famiglie. Dunque anche la Valle di Fiemme, dopo l´Alta Val Rendena e la Valle di Non, diventerà un Distretto Famiglia. Ad essersi incamminati, quali organizzazioni ed enti battistrada, in un percorso di certificazione territoriale familiare, al fine di accrescere, tramite il rafforzamento del sistema dei servizi e delle iniziative per la famiglia, l’attrattività territoriale, nonché sostenere lo sviluppo locale, sono 24 tra soggetti pubblici e privati. Un Distretto Famiglia, quello della Valle di Fiemme, che nasce ufficialmente oggi con l´approvazione da parte della Giunta provinciale, su proposta del presidente Lorenzo Dellai e dell´assessore alle politiche sociali Ugo Rossi, del relativo schema di accordo volontario d´area. L´accordo si pone quattro obiettivi fondamentali, gli stessi attorno ai quali hanno già trovato un´unità d´intenti i soggetti pubblici e privati dei due Distretti Famiglia già attivati: - implementare processi di responsabilità territoriale familiare, sperimentando nuovi modelli di collaborazione tra i diversi soggetti firmatari dell’accordo; - dare attuazione ai contenuti del Libro Bianco sulle politiche familiari e per la natalità “La famiglia risorsa del territorio. Trentino amico della famiglia” per le parti direttamente riferibili al “Trentino Distretto per la famiglia” adottato nel luglio 2009 dalla Giunta provinciale; - attivare in Valle di Fiemme, con il forte coinvolgimento degli attori del territorio, il laboratorio sulle politiche familiari, per sperimentare ed implementare modelli gestionali, modelli organizzativi e di valutazione delle politiche, sistemi tariffari e politiche di prezzo, per promuovere il benessere familiare sostenendo il capitale sociale e relazionale del territorio; - implementare sul territorio gli standard familiari sugli ambiti di intervento già adottati dalla Provincia Autonoma di Trento sul tema delle famiglie per la famiglia, nonché sperimentare sul campo nuovi standard familiari con l’obiettivo di supportare concretamente il processo di definizione delle linee guida per la Certificazione territoriale familiare. Le organizzazioni che sul territorio hanno espresso apprezzamento ed interesse alla proposta di aderire all’accordo volontario di area per favorire lo sviluppo in Valle di Fiemme del Distretto famigliasono 24 e precisamente: Provincia Autonoma di Trento; Consigliera di parità; Comune di Cavalese; Forum Trentino Associazioni Familiari; Magnifica Comunità di Fiemme; Cassa Rurale Centro Fiemme-cavalese; Apt Val di Fiemme Spa; Impianti a fune “Alpe Cermis” Spa; Comitato Mondiali Ski Fiemme 2013; Centro d´arte contemporanea; Scuola Materna di Cavalese e Masi; Cooperativa Sociale “Progetto 92”; Cooperativa Sociale “Oltre”; Cooperativa Sociale Tagesmutter “Il Sorriso”; Hotel “Bellavista”; Hotel “La Roccia”; Hotel “Azalea Park”; Associazione Sportabili onlus; Associazione “Io”; Esercenti Cavalese Ristorante “La Stregona”; Pizzeria “El Calderon”; Gelateria, pasticceria “Kiss”; Società Fiemme Servizi Spa.  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ: L’UFFICIO REGIONALE PARITÀ PATROCINIA L’EVENTO “L´EUROPA CONTRO TUTTE LE VIOLENZE”  
 
Catanzaro, 29 novembre 2010 - La consigliera di Parità Maria Stella Ciarletta, ha partecipato, sabato 27 novembre a Gioiosa Jonica, al convegno su “l’Europa contro tutte le violenze …”, organizzato da Europe Direct “Calabria&europa” e dal Comune di Gioiosa Jonica, con il patrocinio dall’Ufficio regionale di Parità. L’iniziativa cade nella settimana mondiale contro la violenza sulle donne, scelta come evento prioritario di intervento dall’Europarlamento in Italia. Avrà come tema di discussione l’Europea a difesa dell’uguaglianza di genere, le azioni di prevenzione contro il fenomeno della violenza contro le donne, in grande crescita negli ultimi tempi, nonché le normative europee contro il fenomeno del mobbing. Per la consigliera di Parità “si tratta di un evento fondamentale nel momento in cui continuano a livello europeo i lavori per combattere tutte le forme di violenze e di mobbing, sui luoghi di lavoro e nella società civile, al fine di migliorare la sicurezza dei cittadini e le parità di genere. Attività che contribuiscono alla crescita di una società più ricca grazie alle sue differenze, considerate opportunità e non elementi di isolamento e discriminazione”. Al seminario, rivolto ai giovani delle scuole superiori, ai professionisti, alle organizzazioni di genere e alla cittadinanza, sono intervenuti anche Daniela Trapasso, del Consiglio italiano per i rifugiati e il sindaco di Gioiosa Mario Mazza.  
   
   
GAY HELP LINE, AL VIA CAMPAGNA REGIONALE CONTRO OMOFOBIA  
 
Roma, 29 novembre 2010 - Al via la nuova campagna di comunicazione di Gay Help Line - 800.713.713, il numero verde contro l´omofobia e la trans fobia, realizzata con il contributo della Regione Lazio. La presidente Renata Polverini ha presentato, insieme al presidente dell´Arcigay Roma, Fabrizio Marrazzo, presso la sede della Giunta regionale, il nuovo spot televisivo ´Coming out e visibilità´ che sarà diffuso sull´emittente televisiva Mtv a partire da domenica 28 novembre fino al 12 dicembre, con circa 300 spot su Mtv, Mtv+ e Coming Soon. La nuova campagna di comunicazione è incentrata sul tema dell´incomunicabilità e della visibilità nelle relazioni in famiglia delle persone lesbiche, gay e trans, e in particolare sul rapporto tra padre e figlia. Il messaggio che si vuole trasmettere è che essere visibili è un´opportunità e un´occasione di crescita per se stessi e nella società. "Credo sia uno spot efficace e sono contenta che si parli della famiglia - ha spiegato Polverini - aiutando genitori che fanno fatica a comprendere e accettare la sessualità dei loro figli affinché vivano con serenità i loro orientamenti. Purtroppo la nostra società è indietro ma credo che siano maturi i tempi per una svolta culturale". Marrazzo ha ringraziato la presidente Polverini per il sostegno ricevuto fin dal suo insediamento, determinante inoltre per risolvere problemi burocratici, e ha colto l´occasione per annunciare l´apertura a marzo della prima biblioteca in Italia specializzata in letteratura gay. Nascerà a Testaccio grazie anche a un contributo della Giunta regionale del Lazio. Polverini ha concluso sostenendo che "la Regione ha il dovere di mettere in campo azioni rivolte a far capire che essere omosessuali non rappresenta una diversità. L´idea di realizzare una biblioteca va in questa direzione, così come il progetto ´Sport contro le discriminazioni´" sul quale stanno lavorando in sinergia la Regione Lazio e l´Arcigay di Roma.