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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 27 Settembre 2011 |
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“RETE WIRELESS E SUPERAMENTO DIGITAL DIVIDE”; IL 28 ED IL 29 APPUNTAMENTI A PERUGIA E TERNI |
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Perugia, 27 Settembre 2011 - “La rete wireless per il superamento del digital divide in Umbria” è il tema di due incontri che, promossi dall’assessorato alle infrastrutture tecnologiche immateriali della Regione Umbria, si terranno mercoledì 28 e giovedì 29, rispettivamente, a Perugia e a Terni. Il primo appuntamento è dunque (a partire dalle ore 10.30) nella sede Anci di Perugia. “Dallo scorso luglio – ha detto l’assessore regionale alle infrastrutture tecnologiche Stefano Vinti introducendo gli argomenti al centro del seminario - è operativa la rete pubblica di telecomunicazioni che consente la fornitura di servizi di accesso a internet in banda larga alle utenze situate in 42 comuni dell’Umbria, precedentemente esclusi dal servizio. La rete, realizzata attraverso una gara pubblica europea, assicura la copertura di 354 zone in digital divide e interessa quasi 58 mila abitanti, di cui 46 mila residenti in 29 comuni della provincia di Perugia. Inoltre la rete collega, tramite tratte radio ad alta capacità, i cinque nodi fondamentali della costituenda “rete pubblica regionale”, integrando le dorsali in fibra ottica in fase di realizzazione. L’intervento – ha aggiunto Vinti, è parte fondamentale delle attività che la Regione Umbria svolge con il contributo operativo della società Centralcom per il superamento del divario digitale, così da assicurare a tutti il diritto di accesso alla rete. L’iniziativa, finanziata dalla Regione per 2 milioni 200 mila euro, si è chiusa con un’economia di circa 60 mila euro ed è stata preceduta da una analisi sulla diffusione dei servizi finalizzata ad individuare le aree del territorio regionale ‘a fallimento di mercato’. Dall’analisi, compiuta due anni fa, era emersa un’incidenza del divario digitale del 17,9% della popolazione umbra. Con la rete attivata in questi giorni, che ha portato servizi nelle aree non interessate da altri interventi pubblici o privati, il digital divide è stato abbattuto in maniera significativa di oltre l’8%. Ovviamente, occorre rimarcare che nel frattempo sono stati attivati e stanno dispiegando i loro effetti anche altri investimenti pubblici e privati”. Dopo i saluti di Vladimiro Boccali, presidente Anci Umbria, i lavori della giornata prevedono gli interventi da parte di rappresentati di Centralcom su “Le caratteristiche della rete wireless” e di Rti Consorzio Umbria Wireless Telecom Italia su “A che punto siamo con l’attivazione dei servizi”. I lavori saranno conclusi dall’assessore regionale Stefano Vinti. |
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RITORNO AL FUTURO: A BARI PRESENTATA LA GRADUATORIA |
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Bari, 27 settembre 2011 - È pronta la graduatoria di Ritorno al Futuro, il bando inserito nel Piano per il Lavoro che permette ai giovani laureati di accedere ad una formazione di alto profilo in Puglia, in Italia e all’estero, con la previsione di tornare a casa per mettere a disposizione del proprio territorio il sapere acquisito. Saranno finanziate 1.769 borse di studio che assorbono la quasi totalità dell’incentivo, cioè 24milioni 995mila. Di queste, 866 richieste (il 48,9% del totale) riguardano master in Italia, 644 domande (il 36,4% del totale) si riferiscono a corsi da seguire in Puglia e 299 candidature (quindi il 16,9% del totale) a master da frequentare all’estero. Per questo bando sono stati messi a disposizione 25milioni di euro. Si tratta della cifra più alta destinata all’incentivo tra tutte e quattro le edizioni svolte fino ad oggi nella nuova programmazione (2007-2013). Le precedenti erano arrivate al massimo a poco più di 23milioni di euro. Scorrendo la graduatoria, il candidato più premiato dall’aiuto risulta essere donna, laureata in materie umanistiche, economico-giuridiche e scientifico-tecnologiche e con un reddito medio Isee di poco superiore ai 17mila euro. Con i 1769 borsisti agevolati oggi salgono a 6.413 i laureati che si sono aggiudicati la borsa di studio in tutte e quattro le edizioni di Ritorno al Futuro e ad oltre 81milioni 101mila euro l’importo totale dei corsi finanziati. L’aiuto darà l’opportunità di seguire master post-universitari organizzati da università pubbliche o private o da altri istituti di formazione avanzata. Il valore economico della borsa di studio dipende dalla sede di svolgimento del corso. Se è in Puglia o nei territori di Avellino, Benevento, Potenza, Matera e Campobasso l’importo è di 7mila 500euro, se le lezioni si svolgono nel resto d’Italia (Inclusa la Repubblica di San Marino e la Città del Vaticano), i corsisti ricevono 15mila euro, se il master si svolge invece all’estero la borsa di studio cresce fino a 25mila euro. L’edizione attuale dell’intervento, che è finanziato per il 50% dal Fondo Sociale Europeo, per il 40% dal Fondo di Rotazione e per il 10% dal bilancio regionale, è stata costruita in modo differente rispetto alle precedenti. È stata alzata infatti di 3anni, fino ai 35, l’età di partecipazione all’avviso che prima si fermava al 32esimo anno di età. I giovani coinvolti dovevano essere disoccupati visto che agli occupati si rivolge già il bando per l’Alta Formazione (inserito anch’esso nel Piano per il lavoro), mentre il reddito massimo Isee che nelle precedenti tre edizioni doveva essere di 60mila euro annui, in questa si è fermato ai 30mila, proprio per agevolare le famiglie con minore disponibilità economica. L’altra particolarità è stata l’accesso totalmente telematico all’intervento attraverso i portali http://pianolavoro.Regione.puglia.it, o www.Sistema.puglia.it. Una differenza significativa rispetto al passato che ha permesso di semplificare le procedure innovando i procedimenti. La statistica Sono 3565 le pratiche giunte regolarmente agli uffici regionali secondo la procedura on line (cioè chiuse correttamente e seguite da invio attraverso Pec). Di queste 2682 sono le domande ammesse e 1769 le domande finanziate in relazione alle risorse disponibili. I vincitori della borsa sono soprattutto donne: 1.126 (il 63,65%) rispetto ai 643 uomini. Sono laureati principalmente in materie umanistiche (770 casi), segue la macroarea economico-giuridica (507 profili), per terminare con quella scientifico-tecnologica (483 laureati), solo 9 casi riguardano altre aree. Importante sottolineare che per i 1769 laureati agevolati, il reddito Isee medio è risultato pari a 17.277 euro. Ultima curiosità la lingua di svolgimento dei corsi: in 1047 casi si tratta di italiano, 271 corsi svolgeranno in inglese e 47 in spagnolo, segue il francese, il portoghese, il tedesco, ma anche l’estone, l’islandese e l’olandese. Gli assessori “Abbiamo risposto nei tempi più celeri sotto il profilo amministrativo ad una richiesta di alta formazione arrivata da più di 3.500 giovani”, ha detto l’assessore alla Formazione Alba Sasso. “Ci abbiamo impiegato 25 giorni lavorativi, più dei 10 giorni previsti dal bando, ma pochi se si considera che molti dei candidati ai quali avevamo chiesto l’onestà nella comunicazione dei titoli e dei dati personali proprio per procedere celermente alla valutazione del punteggio, hanno comunicato inesattezze tali nella domanda on line, che hanno costretto gli uffici ad una verifica amministrativa a volte estremamente complessa. Adesso per 1.769 giovani si aprono le strade per una formazione di altissima qualità al termine della quale ci auguriamo tornino in Puglia per mettere a disposizione del proprio territorio le competenze acquisite”. Per l’Assessore alle Politiche giovanili Nicola Fratoianni “La dotazione così elevata di Ritorno al Futuro edizione 2011, la più alta di tutte e quattro le edizioni dell’incentivo, è il segno di un’attenzione sempre maggiore alle necessità formative dei nostri giovani. Ma la caratteristica di questo bando è anche nel carattere di giustizia sociale che abbiamo voluto conferirgli. Abbassando il reddito Isee a 30mila euro massimi siamo riusciti ad agevolare i giovani con minori disponibilità economiche, tant’è che la media di reddito Isee si ferma a poco più di 17mila euro annui. Ci sembra un risultato in linea con una situazione sociale che vede le famiglie sempre più povere a causa della crisi. Una congiuntura che allo stesso tempo richiede, per essere superata, di una formazione di profilo sempre più alto”. Le precedenti edizioni di Ritorno al Futuro L’avviso in uscita rappresenta la quarta edizione di Ritorno al Futuro nella nuova programmazione. Le precedenti si sono svolte ad aprile 2008, a novembre 2008 e a dicembre 2009. Per la prima sono stati incentivati 1.882 corsisti con oltre 23milioni di euro, per la seconda l’aiuto è toccato a 1.406 giovani laureati agevolati con oltre 17milioni, per la terza a ricevere l’aiuto sono stati 1.356 corsisti, aiutati con oltre 15milioni 700mila euro. In totale i beneficiari delle borse di studio, nelle prime tre edizioni del bando sono stati 4.644 ed oltre 56milioni 106mila euro la somma liquidata per i master. Con i 1769 borsisti finanziati oggi salgono a 6.413 i laureati agevolati e ad oltre 81milioni 101mila euro l’importo totale degli aiuti. |
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A SCUOLA CON L’ARCHEOLOGIA: LABORATORI, PERCORSI, TEATRO E VISITE |
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Trento, 27 settembre 2011 - Sono oltre sedicimila gli studenti delle scuole trentine, ma anche da fuori provincia, che lo scorso anno hanno partecipato alle attività dei Servizi Educativi delle Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento. Anche per l’anno scolastico appena iniziato sono numerose le proposte rivolte a bambini e ragazzi dalle scuole dell’infanzia alle secondarie di secondo grado, raccolte nella pubblicazione “A scuola con l’archeologia”. Si tratta di 43 percorsi e laboratori variamente articolati, dalla preistoria all´epoca altomedievale, oltre ad attività teatrale e uscite sul territorio. I programmi si possono richiedere gratuitamente telefonando al numero 0461 492150 oppure via e-mail didattica.Archeologica@provincia.tn.it. In quasi vent’anni di attività, i Servizi Educativi della Soprintendenza, conosciuti e apprezzati anche a livello nazionale, hanno sviluppato programmi e iniziative volte a far conoscere il ricco e variegato patrimonio di reperti e siti del Trentino. Il patrimonio archeologico è al centro di tutte le proposte educative e il punto di partenza per sviluppare competenze, saperi e abilità trasferibili e trasversali a diverse discipline, per organizzare processi di apprendimento e per promuovere la conoscenza ed un approccio ragionato al bene archeologico. Le attività si svolgono presso le aule didattiche della Soprintendenza, ma anche nelle aree archeologiche di Tridentum, in particolare presso il suggestivo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, che conserva preziose testimonianze della Trento romana. Al Museo Retico, a Sanzeno in Val di Non, è invece possibile conoscere l’antico e “misterioso” popolo dei Reti, mentre all’area archeologica di Acqua Fredda al Passo di Redebus si potranno scoprire i segreti della lavorazione dei minerali e della fusione dei metalli. I Laboratori E I Percorsi Tematici - I laboratori di ricerca storica e tematici vanno dalla simulazione di scavo archeologico all’approccio con l’indagine archeologica quale metodo di ricerca, all’analisi dei cambiamenti degli ambienti abitativi utilizzati dall’uomo in età antica. Si basano invece sulla sperimentazione i laboratori sulle tecnologie in uso nell’antichità dedicati all’argilla con la riproduzione di tecniche decorative e la realizzazione di oggetti, alla tecnica dell’affresco, alla fusione dei metalli, alla tessitura con la prova di filatura della lana, del lino e l’uso del telaio per la produzione di semplici tessuti e alla tintura della lana con elementi naturali. Altri percorsi cronologici affrontano aspetti e tematiche legati alle comunità paleolitiche, mesolitiche e neolitiche con riferimento ai più importanti siti archeologici del Trentino. Le attività di laboratorio prevedono l’utilizzo della selce per la lavorazione del legno, della pelle e di fibre vegetali e la pittura con ocra, oltre alla macinatura dei cereali e alla lavorazione dell’argilla secondo le tecniche impiegate nell’antichità. La cultura retica è affrontata in particolare nei percorsi presso il Museo Retico di Sanzeno attraverso l’osservazione e l’analisi di fonti materiali e iconografiche, con l’ausilio dei reperti in ceramica e in bronzo esposti nel museo e con la realizzazione di motivi decorativi su lamine di rame. I percorsi legati alla romanizzazione e all’età romana si svolgono a Trento, al S.a.s.s., il luogo simbolo dell’antica Tridentum, sotto piazza Cesare Battisti, presso l’area archeologica di Palazzo Lodron e a Porta Veronensis, principale ingresso alla città romana i cui resti sono visitabili sotto la Torre Civica in piazza Duomo. Miti E Voci Dal Mondo Greco E Latino - Visto l’interesse riscosso negli scorsi anni vengono riproposte, in collaborazione con il gruppo teatrale Emit Flesti e con Alfonso Masi, due iniziative di particolare fascino per l’ambientazione sulla strada romana del S.a.s.s., “Miti a Tridentum” e “Voci dal mondo greco e latino”. Nel primo caso si tratta di letture itineranti nelle quali sono protagonisti Orfeo e Iside. Le narrazioni sono precedute da una breve presentazione dei rispettivi miti e del loro legame con Tridentum. Per le scuole superiori è previsto un approfondimento con letture inerenti il tema, tratte da opere di autori contemporanei, e un confronto/incontro con gli attori sulle tecniche drammaturgiche e interpretative. “Voci dal mondo greco e latino” è invece una serie di appuntamenti in forma di recital con la filosofia e la classicità. Protagonisti saranno Medea ed Antigone e il grande commediografo Plauto. A queste proposte si aggiunge “Eichmann. Un criminale moderno”, appuntamento in occasione della Giornata della Memoria per non dimenticare, capire e analizzare una delle pagine più buie della storia dell’umanità. Le Novità - Novità dell’offerta formativa di quest’anno sono le proposte legate alle palafitte di Fiavè. Noto a livello internazionale, e ora anche incluso nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, Fiavè è uno dei siti archeologici palafitticoli più importanti d’Europa. Sono ben nove i percorsi dedicati alla storia delle comunità umane che si avvicendarono lungo le sponde dell’ex lago Carera (ora torbiera) dal Vii al I millennio a.C. Saranno approfonditi gli aspetti legati alla conservazione del legno, alle attività produttive, agricoltura e allevamento in particolare, e alle raffinate tecniche costruttive succedutesi nei diversi villaggi palafitticoli. E Inoltre… A questa attività si aggiungono i progetti didattici con le scuole con le quali si sono stipulate convenzioni e i periodici corsi d’aggiornamento per insegnanti della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado. L’attività dei Servizi Educativi non è rivolta soltanto all’utenza in età scolare, ma presta sempre più attenzione anche ad un pubblico adulto al quale vengono proposti percorsi interattivi tra i quali “Alla scoperta di Tridentum la città sotterranea. Itinerario archeologico nel centro di Trento dal S.a.s.s. Alla Basilica Paleocristiana” in collaborazione con il Museo Diocesano Tridentino. Affianca tutto ciò una accurata produzione di pubblicazioni, fascicoli, materiale didattico e strumenti complementari, continuamente rinnovati e aggiornati, ampiamente richiesti da scuole e istituzioni anche extraprovinciali. Informazioni Provincia autonoma di Trento, Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici, Servizi Educativi, Via Aosta, 1 – 38122 Trento, Tel. 0461 492150 Fax 0461 492160, E-mail: didattica.Archeologica@provincia.tn.it www.Trentinocultura.net/archeologia.asp |
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INCONTRO MARINI-BISTONI: POLO DIDATTICO DI TERNI NELLO STATUTO DELL’UNIVERSITÀ
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Perugia, 27 settembre 2011 – L’esperienza ed il ruolo del polo didattico scientifico di Terni troverà una giusta collocazione nell’ambito del nuovo Statuto dell’Università degli Studi di Perugia. E’ quanto deciso al termine di un vertice svoltosi il 22 settembre a Perugia, a Palazzo Donini, promosso dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, cui hanno partecipato gli assessori regionali al bilancio, Gianluca Rossi e alla sanità, Franco Tomassoni, il presidente della provincia di Terni, Feliciano Polli, i sindaci di Terni, Leopoldo Di Girolamo, e di Narni, Stefano Bigaroni, il Rettore dell’Ateneo, Francesco Bistoni, ed il pro rettore Pieretti. Nel corso dell’incontro la presidente ed i rappresentanti delle istituzioni locali di Terni hanno rappresentato ai vertici dell’Ateneo tutti gli aspetti relativi al ruolo ed all’esperienza del polo didattico scientifico di Terni, anche in coerenza con quanto affermato nei documenti ufficiali approvati nei giorni scorsi sia dal Consiglio provinciale che comunale di Terni e di quello approvato proprio nella giornata di ieri, all’unanimità, dal Consiglio regionale dell’Umbria. In tutti i documenti si sottolineava la necessità che il nuovo Statuto dell’Università degli studi di Perugia, che gli organismi d’ateneo stanno definendo in questi giorni, “nel rispetto dell’autonomia dell’Università e degli organi decisionali dell’ateneo, trovi formale riconoscimento nella nuova ipotesi statutaria l’attuale organizzazione dell’università, articolata nella sede centrale della città di Perugia e nel Polo didattico scientifico di Terni”. Al termine dell’incontro il Rettore Bistoni ha quindi rassicurato i rappresentanti delle istituzioni che “l’esperienza del Polo di Terni troverà una sua giusta collocazione nell’ambito del nuovo Statuto”. L’incontro è stato anche occasione per una valutazione dell’iter di avvio dell’attività del polo Biologico nell’ambito della Facoltà di medicina e chirurgia di Terni, così come previsto nell’accordo di programma sottoscritto lo scorso mese di luglio tra Regione ed Università. Infine, è stato confermato che la nuova sede della Facoltà di medicina sarà definitivamente operativa in tempo utile per l’attività didattica dell’anno accademico 2011-2012. |
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TOSCANA, PEER EDUCATION: SCUOLE APERTE NEL POMERIGGIO E AUTO-GESTITE |
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Firenze, 27 settembre 2011 – Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana con delega all’Istruzione, interviene sulle polemiche relative alle occupazioni delle scuole da parte degli studenti sottolineando “il ruolo della peer education e dell’apprendimento collaborativo fra ragazzi che parlano ad altri ragazzi”. “Se si torna a scuola nel pomeriggio per studiare insieme, così come si fa andando nelle biblioteche, e se si va in scuola per fare corsi autogestiti su temi di vero interesse per i ragazzi, credo proprio – prosegue Stella Targetti – che questa possa essere una traccia efficace di lavoro sulla quale la Regione potrebbe spendersi sostenendo progetti pilota nelle scuole”. L’assessore toscano all’Istruzione rivolge anche un appello agli studenti. “Credo che dovrebbero cogliere in positivo la sfida dei presidi, sfidandoli a loro volta: sono disponibili, i presidi, a tenere conto, nell’assegnazione del carico di studio giornaliero, delle attività pomeridiane extrascolastiche progettate dai ragazzi? E sono disponibili a integrare tali attività nei Pof (Piani Offerte Formative) delle scuole sostenendole anche con la loro disponibilità di tempo? Questa – conclude Targetti – sarebbe la migliore strategia anti-droga, altro che i cani!”. |
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SISTEMA UNIVERSITARIO MOLISANO, IORIO: «ABBIAMO PROMOSSO È SOSTENUTO LA SUA CRESCITA» |
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Campobasso, 27 settembre 2011 - «Abbiamo da sempre interpretato la politica per i giovani come una serie di iniziative, di interventi e di azioni che partissero dalla possibilità di vivere in un ambiente sano, con strutture sportive idonee per socializzare, con Centri di cultura in cui potersi formare all´arte nel suo complesso, con scuole idonee per avere un´istruzione di base solida e con un´università moderna che li preparasse in modo competente ad una professione per poi svolgere come si crede il proprio personale progetto di vita. Il taglio del nastro di oggi - l´ennesimo, commenterà qualcuno - testimonia come il nostro Governo regionale abbia seguito, sostenuto e promosso con convinzione la crescita e lo sviluppo del Sistema universitario regionale. Pensate a cos´era dieci anni fa e cos´è oggi l´Università degli Studi del Molise; pensate alle sue nuove Facoltà, tra cui Medicina, Ingegneria e Lettere, e ai Centri moderni che li ospitano, Tappino (una grande ala dell´Ospedale Cardarelli), Termoli (lo stupendo edificio sul mare) e Pesche (un Centro nato proprio per la ricerca che noi abbiamo voluto riconvertire per la formazione universitaria). Strutture fisiche e immateriali, unite a opere viarie, come quella di oggi, ma non solo, che abbiamo voluto finanziare e realizzare per dare ai nostri giovani una prospettiva lavorativa idonea per poter godere della libertà di spendere la loro conoscenza in regione o in ogni altra parte dell´Italia e del mondo. A questo si aggiungono per il futuro altri 22 milioni di Euro, della Delibera Cipe approvata in agosto, che abbiamo voluto destinare proprio alla ricerca e all´alta formazione universitaria. Un vero e proprio investimento per il futuro. Siamo, infatti, consapevoli che un´istruzione adeguata può essere l´elemento che può creare la differenza nel mondo lavorativo. E oggi, più che mai, il lavoro è un´esigenza soprattutto dei giovani. Dunque, l´Università e la sua crescita rappresentano un punto qualificante della politica per i giovani che noi abbiamo attuato e più ancora vogliamo attuare per il futuro». Lo ha detto ieri il Presidente della Regione, Michele Iorio, in occasione della cerimonia di apertura al traffico della strada di collegamento tra Isernia e Pesche. |
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PUGLIA: UN TAVOLO TECNICO PER PROMUOVERE L´ALIMENTAZIONE SANA DEI PIÙ GIOVANI |
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Bari, 27 settembre 2011 - “E’ mia intenzione costituire un tavolo tecnico-istituzionale di lavoro che coinvolga i colleghi assessori regionali alla Sanità, Diritto allo Studio e Formazione, e la Direzione scolastica regionale, per elaborare un progetto di educazione alimentare rivolto soprattutto ai giovani per imparare ad alimentarsi in maniera corretta utilizzando i prodotti tipici della nostra terra. Il progetto deve coinvolgere anche i soggetti preposti alla formazione, alla didattica e i genitori, tutti indispensabili per affermare l’importanza del ‘mangiare sano’ ”. È la proposta lanciata dall’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Dario Stefàno, intervenendo al convegno ‘Metodica della comunicazione nella scienza dell’alimentazione’ svoltosi il 23 settembre nel Salone degli Affreschi dell’università di Bari. “E’ inaccettabile che - una regione come la nostra, invidiata in tutto il mondo per la genuinità dei cibi sinonimo di qualità e sicurezza alimentare, – detenga il primato, insieme alla Campania, di obesità infantile. Dunque, il nostro impegno istituzionale è teso al raggiungimento di un obiettivo non più rinviabile: diffondere la cultura della sana alimentazione mediante l’utilizzo dei nostri cibi perchè migliora la vita della collettività per le sue riconosciute e preziose qualità organolettiche”. “La nostra mission non si esaurisce qui. Continua con la lotta alle agromafie sempre più agguerrite soprattutto con le nostre eccellenze alimentari. Olio, vino, pomodoro, sono i prodotti che più di altri subiscono attentati di imitazione che frequentemente, grazie alla collaborazione con le forze dell’ordine, sventiamo con un preciso obiettivo: la tutela della nostra identità enogastronomica”. |
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WEEK END NELLE “FATTORIE DIDATTICHE APERTE” BOOM NELLE SCUOLE CON OLTRE 15 MILA VISITE VERSO LA “FATTORIA SOCIALE” |
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Genova, 27 settembre 2011 - “ Fattorie didattiche ”, è boom in Liguria. In quattro anni è raddoppiato il numero dei visitatori. Nell’anno scolastico 2007-2008 le fattorie didattiche sono state visitate da 7 mila 700 persone, fra docenti e insegnanti, in quello passato, 2010-2011 da oltre 15 mila. “Numeri significativi destinati a aumentare se riusciremo a portare in queste strutture anche gli anziani, le persone che hanno bisogno di assistenza. Bisogna dar vita, insomma, anche alla Fattoria Sociale”, ha spiegato l’assessore all’Agricoltura della Regione Liguria Giovanni Barbagallo nella conferenza stampa a Ranzo (Im) con la direzione dell’Ufficio Scolastico Regionale, Unioncamere Liguria, e le organizzazioni professionali agricole Cia e Coldiretti. Le “Fattorie didattiche” sono le aziende agricole e gli agriturismi della Liguria che ospitano attività didattiche nel campo dell’educazione alimentare, dell’agricoltura e dell’ambiente per offrire ai bambini e ai ragazzi delle scuole elementari e medie l’opportunità di vedere e vivere da vicino la natura e il mondo agricolo. Con “Fattorie Didattiche Aperte” , tutti sono invitati a passare la domenica a contatto diretto con la natura e il mondo rurale, per assaporare e conoscere il territorio ligure e i prodotti tipici di qualità. In questi due giorni le 55 Fattorie Didattiche della Liguria che hanno aderito alla manifestazione, offrono visite, laboratori, attività didattiche. Ventuno sono in provincia di Genova, 15 nel Savonese, 11 in provincia della Spezia, 8 nell’Imperiese. Ogni azienda, a seconda delle proprie caratteristiche, proporrà gratuitamente alle famiglie e a tutti gli ospiti di condividere attività didattiche e laboratori che si terranno dalle ore 10 alle ore 12 e dalle 14 alle ore 16 di entrambe le giornate. Per partecipare a queste iniziative è obbligatoria la prenotazione telefonando direttamente all’azienda prescelta. L’elenco delle aziende è disponibile sul sito www.Agriligurianet.it, sezione fattorie didattiche. |
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PROGETTO SCUOLA: "IN VIAGGIO COL TRENO". DUE SCUOLE CAMPANE TRA I VINCITORI DELL´EDIZIONE 2010-2011 |
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Napoli, 27 settembre 2011 - Ci sono anche gli alunni del Terzo Circolo Didattico “Giosuè Carducci” di Casoria e del Liceo Artistico “Bruno Munari” di Acerra, fra le 9 scuole vincitrici dell’edizione 2010-2011 di Progetto scuola In viaggio col treno, promosso dal Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. La premiazione si svolgerà a Roma, martedì 27 settembre per la “Carducci”, venerdì 30 per il “Munari”. Articolato in quattro laboratori differenziati per grado scolastico, il concorso ha invitato gli studenti a cimentarsi nella produzione di un elaborato sul tema In viaggio con la famiglia sul treno, amico dell’uomo e dell’ambiente (Album di viaggio), nella realizzazione di un gioco da tavolo sul passato e sul presente dell’Italia unita dalle ferrovie e dal treno (Ferrovie che uniscono), nell’ideazione di una guida alla comprensione del viaggio in treno (Guidami) e nella progettazione di un museo ferroviario (Museiamo). All’iniziativa hanno aderito 253 scuole - 102 Primarie, 59 Secondarie di 1° grado e 92 Secondarie di 2° grado - per un totale di 727 classi, 14.885 alunni e 507 insegnanti. La scuola di Casoria è risultata vincitrice nella sezione Album di viaggio, grazie all’elaborato Campania amore mio. Il Liceo di Acerra, invece, ha primeggiato nella sezione Museiamo con il progetto Museo V - To - Go. La premiazione avrà luogo a Roma, dove gli allievi e i loro insegnanti arriveranno a bordo di un Frecciarossa. Prevista una visita alla Mostra “La macchina dello Stato” sui 150 anni dell’Unità d’Italia, allestita all’Archivio di Stato e, dopo il pranzo, una visita all’impianto degli Apparati Centrali Computerizzati (Acc), sala di controllo per la gestione della circolazione dei treni a Roma Termini. Agli studenti saranno consegnati l’attestato di vincita firmato dal Ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini e dall’Amministratore Delegato del Gruppo Fs Mauro Moretti, simpatici gadget targati Fs e, per il corpo insegnante, libri e Cartafreccia Oro. L’iniziativa, vista la grande partecipazione e l’interesse suscitato, sarà ripetuta anche per la stagione 2011-2012. Tra le novità, l’apertura dei 4 laboratori a tutte le scuole indipendentemente dall’ordine scolastico, la realizzazione di una nuova brochure illustrativa dei 4 progetti e l’aggiornamento on-line di tutti i materiali (webook). Agli studenti della “Carducci” di Casoria e del “Munari” di Acerra vanno i complimenti di tutto il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. |
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FORMAZIONE: APERTURA CORSI SCUOLA MOSAICISTI A SPILINBERGO |
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Spilimbergo (Pn), 27 settembre 2011 - "Questa Scuola sa unire la tradizione con l´attualità; è punto d´incontro di allievi provenienti da tutto il mondo; è punta di eccellenza dell´arte e della cultura del Friuli Venezia Giulia". Così si è espresso l´assessore regionale a Istruzione e Formazione Roberto Molinaro intervenuto ieri all´apertura dell´Anno formativo 2011-2012 della Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo, una realtà gestita da un Consorzio di enti di tutta la regione. Quest´anno l´apertura dell´Anno formativo coincide - ha informato il presidente della Scuola Alido Gerussi - con l´avvio del Corso per 12 figli o discendenti di emigranti del Friuli Venezia Giulia e provenienti da Argentina, Brasile, Australia, ai quali è andato il caloroso benvenuto dei presenti, fra cui Piero Pittaro, presidente di "Friuli nel Mondo", l´ente che ha collaborato con la Scuola Mosaicisti per rendere possibile il corso stesso. E con l´avvio del corso di quattro settimane riservato ai diplomati dell´Istituto d´Arte di Monreale (Sicilia), una scuola professionale che ha tra le sue materie pure il mosaico, ma non in maniera esclusiva come a Spilimbergo. Gerussi ha poi illustrato l´andamento della Scuola: con l´avvio del primo anno del corso triennale che vede iscritti giovani di una ventina di Paesi oltre che italiani; con un nuovi docenti e con una struttura sempre più aperta e internazionale (oggi s´inaugura una mostra di mosaici della Scuola a Bratislava). Per Molinaro "il corso di restauro è un impegno irrinunciabile. Per esso stiamo lavorando su un progetto di livello europeo: siamo convinti della sua utilità anche in relazione alle continue nuove scoperte che vengono fatte ad Aquileia e non solo". Ma l´impegno della Regione per la Scuola Mosaicisti del Friuli si è palesato in molti modi: con un sostegno continuo, con una legge regionale che consente l´apertura del Consorzio anche a soci privati, con l´affidamento alla Scuola della gestione del marchio di qualità "Mosaico Friuli Venezia Giulia". "Questa è una Scuola particolare - ha concluso l´assessore regionale - sempre più apprezzata anche all´estero, aperta a sempre nuovi contributi, attenta al territorio, dove operano numerosi laboratori musivi artigiani. Con la certificazione si aprirà anche un nuovo orizzonte: favorire la costituzione del Distretto del Mosaico". Il saluto della Città di Spilimbergo è stato portato dal sindaco Renzo Francesconi che ha messo in evidenza sia l´attenzione del Comune per la Scuola, sia le molte iniziative che anche assieme alla Scuola vengono realizzate per promuovere Spilimbergo e il suo territorio anche a fini turistici. Pittaro ha portato il saluto di Friuli nel Mondo ai giovani discendenti di emigranti friulani, affermando che mosaico non è solo lavoro e possibilità di reddito "ma anche e soprattutto uno stimolo alla creatività e alla fantasia individuale". |
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PARI OPPORTUNITA’? COMINCIANO A SCUOLA |
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Genova, 27 Settembre 2011 - Alunni e alunne e insegnanti ieri al Museo Luzzati di Genova Una giornata al Museo Luzzati, al Porto Antico di Genova, per insegnanti e alunni a confronto sulle pari opportunità a scuola. Un momento di condivisione, scambio e arricchimento reciproco svoltosi, lunedi 26 settembre. Educare alla differenza, insomma, per formare persone in grado di sviluppare le proprie capacità personali e di fare scelte senza sottostare a limiti definiti da ruoli di genere fissi. L’esperienza Ilpo-istruzione Liguria Pari Opportunità – così è definita l’iniziativa promossa dalla Regione Liguria - Dipartimento Salute e Servizi Sociali in collaborazione con Formez Pa – giunta alla seconda edizione, è il frutto del lavoro della Rete di scuole impegnate nella diffusione delle Pari Opportunità tra gli alunni e le alunne del territorio. Il workshop , con giochi e laboratori, era diviso in due sessioni: al mattino, dalle 9 alle 14 per i docenti . Gli alunni e le alunne saranno impegnati dalle 9,30 alle 15,15, con cinque laboratori suddivisi per scuola. Sono intervenuti, fra gli altri, il direttore del Museo Luzzati Sergio Noberini, l’assessore alle pari Opportunità della regione Liguria Lorena Rambaudi, Marinella Marino del Dipartimento per le Pari Opportunità, Giuliana Pupazzoni, direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale. Partepavano le scuole Istituto comprensivo Molassana , il Boccanegra, la scuola media statale Della Torre- Garibaldi di Genova, gli istituti comprensivi di Arma di Taggia, Serra Riccò e Sant’olcese, la direzione didattica Iii circolo San Remo (plesso Poggio e Montessori, istituto comprensivo San Teodoro), istituti comprensivi Centro storico di Genova Garaventa e Embriaco, di Bolzaneto, istituto Purificazione, direzione didattica I Circolo Sanremo, le scuola infanzia Chighizola, Emma Valle, Villa Sciallero. |
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FORMAZIONE: IN SICILIA IN ATTO VERIFICHE SU ASSUNZIONI |
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Palermo, 27 settembre 2011 - In riferimento a notizie apparse sulla stampa, l´assessorato regionale per l´Istruzione e la Formazione professionale comunica di "aver messo in atto tutte le contromisure previste dalla legge per arginare il problema delle assunzioni di personale esterno". In particolare, per quanto di competenza, "l´assessorato ha avviato una verifica sul rispetto delle regole e ha inviato la lista alla Procura della Repubblica mettendo a disposizione degli organi di controllo, tutti i risultati". "Occorre puntualizzare, al di la´ di polemiche strumentali, che il ricorso alla Cassa integrazione in deroga, dovuto alla contrazione di attivita´ formative per carenza di finanziamenti, attiene a scelte di politica aziendale e come tale, riguarda gli enti nel rapporto con il proprio personale - ha detto l´assessore regionale per l´Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino -. Questo assessorato e il governo regionale, si sono impegnati per reperire le risorse necessarie al completamento del Prof 2011, e quindi a salvaguardare le garanzie occupazionali. Per quanto riguarda gli esuberi strutturali del settore, collocati in mobilita´, e´ stata diramata una circolare che prevede il loro reimpiego qualora gli enti necessitino di ulteriore personale per nuovi progetti". Solo dopo questo passaggio obbligatorio gli enti, e solo per il personale docente, possono per un periodo transitorio correlato alle ore dei moduli previsti dai progetti approvati e non coperti da personale interno, fare ricorso a figure specialistiche esterne. Gli uffici dell´assessorato stanno procedendo, comunque, a una verifica per accertare il rispetto delle condizioni di eccezionalita´ e il ricorso preventivo alle liste di mobilita´. "E´ del tutto evidente che gli enti interessati alla Cig in deroga, non possono in alcun modo procedere ad assunzioni sostitutive del proprio personale, comportamento tra l´altro regolato per legge - ha aggiunto Centorrino -. La vicenda del Cefop, ed e´ ininfluente dire che la competenza per gli sportelli e´ di altro assessorato, e´ preoccupante e immorale - ha sottolineato l´assessore -. Con tutto il proprio personale in cassa integrazione, si fa ricorso ad esterni? E´ necessario stabilire che non e´ possibile procedere a nuove assunzioni in presenza di cassa integrazione". In riferimento, inoltre, alla costituzione di un nucleo di valutazione, si precisa che i gruppi sono costituiti dopo apposite selezioni che hanno portato alla definizione di una ´long list´, come previsto dalle norme comunitarie per la valutazione dei progetti presentati in risposta ad avvisi pubblici. Non rappresentano, quindi, assunzione di personale, ma solo applicazione di regole previste dalle procedure di gestione del Fondo Sociale Europeo. |
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REGIONE VENETO FAVORISCE AZIENDE CHE PROMUOVONO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO |
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Venezia, 27 settembre 2011 - “Questo è solo il primo di una serie di progetti cui la Regione non solo plaude, ma favorisce e che prende ‘a modello’, nell’ottica di una scuola che va al lavoro e di un lavoro che va alla scuola”. Lo ha dichiarato Elena Donazzan, assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, in occasione, ieri mattina , della firma dell’accordo nella sede della ditta “Saf” di Grancona (Vi) per il progetto “La scuola al lavoro”, un’iniziativa di alternanza scuola- lavoro tra l’Istituto scolastico "Leonardo Da Vinci” di Noventa Vicentina (Vi) e la stessa azienda del vicentino. “La ditta Saf- ha precisato Donazzan- ha donato all’Istituto "Leonardo da Vinci", due macchinari ad alta tecnologia a controllo numerico, recentemente dismessi, in modo che gli studenti del corso di meccanica abbiano modo di vivere un laboratorio molto simile a quello che troveranno quando si confronteranno con il mondo del lavoro, una sorta quindi di "Azienda Scolastica". “Questa donazione- ha sottolineato l’assessore regionale- coadiuvata da personale altamente qualificato della stessa ditta, che si recherà direttamente a scuola per coinvolgere e aiutare nell’apprendimento gli studenti, farà sì che i ragazzi non si troveranno più a dover affrontare il mondo del lavoro senza esperienze pratiche, ma vanteranno invece un curriculum spendibile nel momento della ricerca di occupazione”: “Con questo progetto- ha proseguito Donazzan- recepiamo in concreto la “Riforma Gelmini”, e ribadiamo che la costante esigenza di una qualità formativa non può essere realizzata senza un diretto confronto con il territorio e con le necessità delle aziende presenti in esso”. “Come Regione- ha concluso l’assessore del Veneto- faremo in modo che le aziende che intraprendono questi tipi di progetti e di percorsi che aiutano nella formazione degli studenti, vengano premiate attraverso la ricezione di punteggi maggiori per usufruire di agevolazioni”. Il Progetto ha il patrocinio degli assessorati alle politiche del Lavoro e dell´Istruzione della Regione del Veneto e della Provincia di Vicenza e dell’assessorato alle politiche Sociali del Comune di Noventa Vicentina (Vi). Al tavolo di oggi erano presenti Romano Aleardi (proprietario dell’azienda Saf), Carlo Alberto Formaggio (preside l’Istituto scolastico "Leonardo Da Vinci”) e i promotori del progetto Mattia Veronese (assessore comunale di Noventa Vicentina) e Sandro Fraron (manager dell’azienda Saf). |
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BIODIVERSITÀ: IN UMBRIA DAL 27 AL 30 SETTEMBRE QUARTO SEMINARIO PROGETTO COMUNITARIO “REVERSE” |
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Perugia, 27 settembre 2011 - Predisporre una guida delle buone pratiche da attuare per la tutela della biodiversità in tutti i Paesi dell´Unione Europea: è con questo obiettivo che, dal 27 al 30 settembre, si svolgerà in Umbria il quarto seminario interregionale del progetto comunitario "Reverse" (Regional exchanges and policy making for protecting and valorising biodiversity in Europe - Scambi regionali e politiche per la protezione e la valorizzazione della biodiversità in Europa), di cui è partner la Regione Umbria. Vi prenderanno parte oltre 40 ospiti in rappresentanza dei 14 partner del progetto, fra autorità regionali ed enti pubblici da lungo tempo impegnati nella tutela e valorizzazione della biodiversità naturale e agricola, provenienti da sette Paesi europei (Italia, Francia, Estonia, Grecia, Germania, Spagna e Slovacchia). Il programma prevede, oltre a una serie di sessioni di lavoro che si terranno a Perugia, il convegno internazionale "Biodiversità come forza motrice dello sviluppo sostenibile in Europa" (mercoledì 28 settembre, al Teatro Clitunno di Trevi) e visite guidate all´Osservatorio per la biodiversità che ha sede a Villa Fabri di Trevi, alla Piana di Castelluccio di Norcia nel Parco nazionale dei Sibillini e ad Alviano, nel Parco regionale del fiume Tevere. "Il progetto ´Reverse´- ha spiegato l´assessore regionale alle Politiche agricole e alle Aree protette, Fernanda Cecchini, illustrando il programma del seminario - ha come priorità di migliorare l´efficacia delle politiche di sviluppo connesse alla biodiversità favorendo lo scambio di esperienze e buone prassi in modo da colmare il divario esistente nelle varie aree dell´Unione europea. Un aiuto importante per preservare il comune patrimonio naturale, anche per i Paesi di nuova adesione e per quelli che si uniranno". L´ Umbria "si colloca tra le Regioni più avanzate per le politiche regionali per la tutela e la valorizzazione della biodiversità naturale e di interesse agrario. Sono presenti un Parco nazionale e sei regionali e, in accordo con le direttive europee - ha ricordato - sono stati individuati 98 siti di interesse comunitario e sette zone di protezione speciale ricompresi nella rete ´Natura 2000´, per una superficie complessiva di oltre 156mila ettari, più del 14 per cento del territorio regionale. Con una legge regionale è stato istituito l´Osservatorio sulla biodiversità; l´Umbria, inoltre, è la prima Regione italiana ad aver sviluppato una Rete ecologica regionale, la ´Reru´, per coniugare le necessità della flora e della fauna con i Piani urbanistici territoriali". "Grazie al lavoro degli uffici regionali e del Parco Tecnologico Agroalimentare dell´Umbria per la conservazione della biodiversità - ha sottolineato l´assessore Cecchini - già da anni dall´Umbria viene un contributo significativo allo scambio di azioni positive, che rappresenta un valore aggiunto del progetto comunitario". "La guida che verrà costruita nel seminario organizzato in Umbria - ha concluso - sarà uno strumento operativo che riunirà esperienze di successo che hanno dimostrato la loro efficacia in termini di conservazione della biodiversità, tra cui saranno scelte quelle maggiormente trasferibili in ogni singola realtà. Buone pratiche per la cui realizzazione la Regione Umbria si propone di coinvolgere la rete diffusa degli imprenditori agricoli per garantire il loro pieno risultato". Il progetto "Reverse" è nato nell´ambito del programma comunitario Interreg Iv C che è volto a dare un contributo alle strategie dell´Unione europea per incentivare la crescita sostenibile e l´occupazione. Coordinato dalla Regione francese di Aquitania, consiste in uno scambio di esperienze fra 14 partner europei, tra cui la Regione Umbria, impegnati, a vario titolo, nella protezione della biodiversità. L´obiettivo del progetto è quello di tutelare e valorizzare la biodiversità su scala europea, favorendo lo scambio di buone pratiche identificate dai singoli partner e facilmente trasferibili nei diversi contesti delle regioni europee, incentrandosi su tre temi chiave: agricoltura, alimentazione e biodiversità; turismo e biodiversità; pianificazione territoriale e biodiversità. Il ruolo principale della Regione Umbria è quello di coordinare una delle componenti più importanti del progetto, che riguarda lo "scambio di esperienze nella conservazione e valorizzazione della biodiversità" attraverso la condivisione di esperienze e l´identificazione di buone prassi nelle diverse Regioni partner al fine di migliorare gli strumenti e le politiche di conservazione e valorizzazione della biodiversità sia di interesse naturalistico che di interesse agrario. Il progetto dispone di un budget di circa 2 milioni e mezzo di euro; all´Umbria sono stati assegnati circa 217mila euro, uno degli importi più alti. |
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MILANO, DIFESA DEL SUOLO: OPERE EFFICACI ED ECOCOMPATIBILI LINEE DI INDIRIZZO CHIARE PER PROGETTARE GLI INTERVENTI PIANIFICAZIONE ATTENTA, SOPRATTUTTO IN MONTAGNA |
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Milano, 27 settembre 2011 - Regione Lombardia ha messo a punto una serie di indicazioni per la progettazione e la realizzazione delle opere di difesa del suolo, riunendo attorno a un tavolo tutti gli ordini professionali coinvolti. Categorie di professionisti, che hanno condiviso le ´linee di indirizzo per la progettazione delle opere di difesa del suolo in Lombardia´, presentate oggi nel corso di un convegno organizzato dall´Assessorato regionale al Territorio e Urbanistica, al quale hanno partecipato i presidenti degli ordini professionali, diretto a professionisti e amministratori locali. ´Un´iniziativa importante - ha detto l´assessore Daniele Belotti - che testimonia e conferma la metodologia di lavoro adottata dalla nostra Direzione generale, che è quella del confronto preventivo e costante con le parti interessate, e ha portato in questo caso alla predisposizione di linee guida, che costituiscano la base di normative applicabili, oltre che dai progettisti, anche dai piccoli Comuni, quelli che più hanno difficoltà nella gestione dei servizi´. Due gli inviti che l´assessore Belotti ha rivolto agli attori ´protagonisti´ nella realizzazione di opere di difesa dal dissesto idrogoleogico. ´La raccomandazione che, non da oggi, faccio alle Amministrazione comunali - ha detto Belotti - è di mettere in pratica la ´prevenzione della prevenzione´, da attuare attraverso un´attenta pianificazione che tuteli il territorio soprattutto nelle aree montane. E´ questo il modo migliore per evitare esondazioni e frane´. Per i professionisti, invece, l´invito è ´ad avere anche una sensibilità e una coscienza ambientale sempre maggiori´, per realizzare ´opere e interventi efficaci, che si inseriscano però anche armonicamente nel territorio sotto il profilo paesaggistico e ambientale´. ´Basta con i muri di cemento armato nei corsi d´acqua - ha concluso Belotti - perché i fiumi poi diventano canali´. |
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ACQUA, LA PROTEZIONE CIVILE ATTIVA STATO DI ATTENZIONE IDRICO PER PROVINCE DI FORLÌ-CESENA, RAVENNA E RIMINI |
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Bologna, 27 settembre 2011 – A partire da ieri, nelle province di Forlì-cesena, Ravenna e Rimini l’Agenzia di Protezione Civile dell’Emilia-romagna - attraverso una comunicazione ufficiale - ha attivato lo stato di attenzione idrico. Il provvedimento è legato alla diminuzione del volume d’acqua della diga di Ridracoli che presumibilmente - considerati i prelievi dell’ultima settimana che si attestano su valori giornalieri pari a 120 mila metri cubi - si abbasserà a 9 milioni di metri cubi corrispondenti allo stato di attenzione tra il 29 e il 30 settembre prossimi. Oggi è stato registrato un volume pari a 9 milioni e 415 mila metri cubi. Per fronteggiare la situazione è stata attivata la Cabina Tecnica regionale di regia ma soprattutto disposta una progressiva e ponderata diminuzione dei prelievi dall’invaso di Ridracoli. Le azioni messe in campo in tal senso riguardano : la riduzione graduale della pressione in rete; la graduale attivazione dei prelievi dai pozzi; l’implementazione dell’interconnessione tra le reti idriche; l’attivazione dell’impianto di attingimento dal fiume Bidente appena il livello e le portate del corso d´acqua lo consentono; la messa in funzione dei potabilizzatori mobili; la predisposizione di una campagna di informazione per il risparmio della risorsa idrica e delle conseguenti misure di competenza degli enti locali;la valutazione della eventuale necessità di deroghe ai parametri di potabilizzazione delle acque, con particolare riguardo ai cloriti ed al manganese. |
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UMBERTIDE: PRESENTATO LO STUDIO DI MICROZONAZIONE SISMICA DI DETTAGLIO DELL’AREA URBANA
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Perugia, 27 settembre 2011 - La Regione Umbria, tramite il proprio Servizio Geologico e Sismico, ha avviato, in sinergia con il Comune, le indagini di microzonazione sismica di dettaglio del centro abitato di Umbertide, volte ad accertare la pericolosità sismica locale. Lo studio è stato presentato questa mattina, giovedì 22 settembre, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sala consiliare del Comune di Umbertide ed alla quale hanno partecipato l’Assessore regionale Stefano Vinti ed il Sindaco Giampiero Giulietti. Questo studio fa parte del “Progetto di microzonazione sismica delle aree urbane” inserito nel Programma Operativo Regionale - Fondo Europeo Sviluppo Regionale “Por-fesr” 2007-13, nell’Asse Ii “Ambiente e prevenzione dei rischi”. Finanziata con risorse comunitarie pari a circa 250mila euro, è la seconda nuova e dettagliata indagine di approfondimento che viene svolta in Umbria, dopo quella recentemente conclusa che ha interessato la città di Perugia. “E’ studio molto importante, ha affermato l’Assessore Vinti, perché i risultati porteranno, alla fine del 2012, alla definizione di dettaglio della risposta simica delle aree urbane di Umbertide, permettendo alla Regione e al Comune un ampio utilizzo dei risultati nella pianificazione urbanistica e progettuale al fine di consentire un uso sempre più consapevole del centro urbano e del suo patrimonio storico- architettonico”. Il Sindaco Giulietti, ha ringraziato la Regione per il sostegno e la collaborazione che permetterà al comune di Umbertide di dotarsi di uno strumento prezioso per il governo della città e del suo territorio. Negli archivi del Comune di Umbertide e della Regione Umbria verranno raccolte e georeferenziate le informazioni riguardanti sondaggi esplorativi e danneggiamenti da terremoti storici subiti dagli edifici e saranno realizzate cartografie geologiche e geotematiche di dettaglio. Al Comune verranno trasferiti 106mila euro per l’esecuzione di indagini geognostiche e geofisiche di dettaglio, soprattutto nelle aree dove sono presenti edifici strategici, e per l’analisi del danneggiamento storico. Saranno inoltre eseguite due campagne di misurazioni sismiche. Una verrà svolta dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste (Dipartimento Centro di Ricerche Sismologiche) e prevede registrazioni passive di terremoti in venti diversi siti per un periodo di circa 12 mesi, per stabilire l’entità della risposta nelle singole zone. L’altra campagna invece verrà eseguita dall’Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali del Cnr di Milano per le misure passive di rumore sismico in sessanta diversi siti con lo scopo di definire, in fase sismica, i modi di vibrare più pericolosi dei corpi geologici presenti e le caratteristiche di massima amplificazione sismica per le aree in esame. Verranno, inoltre, fatte delle simulazioni numeriche sul comportamento sismico dei terreni ad opera del Dipartimento di Ingegneria Strutturale del Politecnico di Milano. Le azioni saranno coordinate dal Servizio Geologico e Sismico della Regione Umbria e da un gruppo di lavoro misto e pluridisciplinare, composto da tecnici dei vari enti coinvolti. Gli studi nel centro abitato di Umbertide saranno coordinati con le indagini di microzonazione sismica attivate per la località di Pierantonio, nell’ambito degli interventi di prevenzione del rischio sismico approvati dalla Giunta regionale nel maggio scorso. |
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“COSA FARE IN CASO DI TERREMOTO": PROTEZIONE CIVILE E INGV NE PARLANO CON I CITTADINI |
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Bologna, 27 settembre 2011 - Tre giorni di iniziative per raccontare ai cittadini ciò che è utile sapere sul rischio sismico e in particolare sulle norme di autoprotezione per essere preparati in caso di emergenza. Succede nei giorni 28, 29 e 30 settembre nei Comuni di Santa Sofia e Bagno di Romagna, sull´Appennino forlivese, dove si terrà la manifestazione "Cosa fare in caso di terremoto - Protezione Civile e Ingv ne parlano con i cittadini", organizzata dall´Agenzia regionale di Protezione civile e dalla sezione bolognese dell´Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) , in collaborazione con la Provincia di Forlì-cesena e i Comuni di Santa Sofia e Bagno di Romagna. Gli appuntamenti in calendario - Giovedi 29 settembre alle ore 20.30 a Santa Sofia in piazzale Carlo Marx tecnici ed esperti della Protezione civile e dell’Ingv, alla presenza di autorità locali e regionali, dialogano con la popolazione su ciò che è necessario sapere prima, durante e dopo il verificarsi di un terremoto. Ancora a Santa Sofia, presso la tensostruttura allestita in piazzale Carlo Marx dai volontari della Protezione Civile, per tutta la durata dell´iniziativa resterà aperta al pubblico una mostra con esperti a disposizione per domande e approfondimenti, video e pannelli divulgativi (orari della mostra: il 28 e 29 settembre dalle ore 9 alle 18 e il 30 settembre fino alle ore 12.00). L´iniziativa sarà anche l´occasione per sperimentare strumentazioni scientifiche al servizio dei cittadini. In particolare, fino al 29 settembre, personale dell’Ingv sarà nei Comuni di Santa Sofia, Bagno di Romagna e limitrofi per installare alcune stazioni sismiche temporanee ed effettuare test di trasmissione di dati alla sala di sorveglianza sismica nazionale di Roma. Fino al 30 settembre sono, inoltre, previsti incontri e approfondimenti nelle scuole, curati da Ingv e della Protezione Civile. Sono interessati gli istituti scolastici comprensivi di Santa Sofia-civitella di Romagna e Bagno di Romagna-verghereto. Giovedì 29 settembre presso la tensostruttura di Santa Sofia si terrà anche una giornata formativa in materia di rischio sismico per tecnici e funzionari di Province, Prefetture e Comuni dei territori di Forlì-cesena, Ravenna e Rimini. |
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TERMOVALORIZZATORE NAPOLI EST: GARA NON È ANDATA DESERTA. DOVEROSA PROROGA DEI TERMINI |
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Napoli, 27 settembre 2011 - "Per la realizzazione del termovalorizzatore di Napoli Est è giunta al Commissario più di una manifestazione di interesse. La proroga del termine non è dovuta, dunque, alla mancanza di soggetti imprenditoriali desiderosi di partecipare ma, al contrario, a favorire la più ampia adesione possibile." Così l’assessore all´Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano. "Si tratta, infatti, di una decisione doverosa che sopperisce al periodo di ´stasi´ delle procedure dovuto alla presentazione dei ricorsi da parte sia di Asìa (9 maggio) che del Comune di Napoli (24 giugno), alla conseguente discussione da parte della Camera di Consiglio del Tar e alla pubblicazione della sentenza che, il 3 agosto scorso, ha completamente rigettato il ricorso di palazzo San Giacomo. Tutte le manifestazioni di interesse pervenute da parte dei soggetti imprenditoriali erano corredate da richiesta di proroga dei termini. "Per questo motivo, era quanto mai opportuno differire la scadenza prevista per il 20 settembre al 18 novembre prossimo: uno slittamento - ha aggiunto Romano - per recuperare il tempo perduto e per favorire un´ampia partecipazione. L´affermazione che la gara (che peraltro ancora non c´è stata) è andata deserta è priva di ogni fondamento, se non ci fossero state manifestazioni di interesse il Commissario non avrebbe potuto concedere la proroga. Ci domandiamo: a chi è giovato perdere tanto tempo con la presentazione del ricorso?". |
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CAMPANIA: BENE IL PROGETTO FINCANTIERI DELLE PIATTAFORME GALLEGGIANTI PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI. OCCASIONE DA NON PERDERE PER L´AZIENDA ANCHE IN ALTRI SETTORI |
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Napoli, 27 settembre 2011 - “Un progetto innovativo, che non solo potrebbe contribuire alla risoluzione dell´emergenza rifiuti e dare una mano al superamento della crisi di Fincantieri, ma che apre anche interessanti prospettive per la realizzazione di altri prodotti per il rilancio della cantieristica.” Così l´assessore ai Trasporti e alle Attività produttive della Regione Campania, Sergio Vetrella commenta il progetto presentato ieri a Napoli per la costruzione di piattaforme galleggianti per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. "Sono lieto che Fincantieri - spiega Vetrella - sia riuscita in pochi mesi a concretizzare con un vero e proprio progetto un´idea della quale avevo parlato con l´amministratore Bono nei giorni in cui si era cominciata a manifestare la grave situazione dell´azienda cantieristica, e che avevo pensato tenendo conto delle difficoltà delle isole nello smaltimento del rifiuti, della mia esperienza nella progettazione di impianti al plasma e di strutture realizzate in altri Paesi. Durante l´incontro, ho presentato un´ulteriore proposta per rilanciare il sito di Castellammare, l´aviazione generale e l´industria alberghiera campana, e cioè la realizzazione di un sistema ricettivo galleggiante dotato di un´aviosuperficie per velivoli mono e bimotori, in grado di spostarsi nelle località turisticamente più belle. Sistema che potrebbe essere di grande aiuto anche per la protezione civile. Insomma, un´occasione da non perdere per Fincantieri che - specializzandosi nella realizzazione di questo particolare tipo di strutture per diversi scopi - potrebbe moltiplicare le proprie occasioni di lavoro2. |
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VENETO: ARPAV. PRESENTATO PIANO STRATEGICO 2012-2014: RISPARMI SENZA TOCCARE POSTI DI LAVORO E EFFICIENZA DEI CONTROLLI |
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Venezia, 27 settembre 2011 - I vertici dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (Arpav) hanno illustrato al Comitato Regionale di Indirizzo, composto da Regione, Province ed enti locali, la situazione economico-finanziaria dell’ente e il Piano Strategico 2012-2014. Le proposte sono state accolte all’unanimità dall’assemblea. “Do atto alla nuova dirigenza – dichiara Maurizio Conte, assessore regionale alle politiche ambientali - di aver presentato un piano che garantisce un risparmio alla Regione e costi gestionali più contenuti, preservando l’efficienza dei servizi resi alla comunità veneta da un ente che tutela un bene prezioso per tutti”. Il nuovo piano si articola in una serie di obiettivi e azioni finalizzate a rendere più snella, più efficiente e più moderna l’Agenzia. Le azioni principali riguardano l’ottimizzazione delle sedi: in tre anni Arpav passerà dalle attuali 47 a 12-14 con evidenti risparmi sui costi. Altra azione è quella relativa alla riorganizzazione dei laboratori con un nuovo modello che concentra le analisi in due poli principali e attiverà risparmi sulle attrezzature scientifiche. Un’altra importante azione si concentra nella riorganizzazione dell’agenzia, che agirà sia con la riduzione della dotazione organica (il numero massimo dei posti occupabili), sia sull’organigramma delle posizioni dirigenziali, che passeranno da 127 a 115. Completano il piano azioni di razionalizzazione delle attività sul mare, con sinergie con la Direzione Marittima di Venezia, e altri interventi sulla gestione delle reti di monitoraggio. Anche per il parco auto sono previste dismissioni e utilizzi coordinati, ulteriori verifiche gestionali ci saranno poi sui progetti commissionati ad Arpav e sulla reingegnerizzazione dei processi amministrativi (fatturazione, recupero crediti, pagamenti anticipati). Ci saranno inoltre azioni di specifica pianificazione per rendere Arpav più moderna attraverso nuove tecnologie e innovazione, nonché attività su comunicazione, diffusione dei dati ambientali. Il piano prevede infine che Arpav proponga nel prossimo anno un Accordo di programma a tutti gli enti di riferimento per disciplinare le attività tecniche sul territorio. “Si tratta di un piano pieno di sfide e obiettivi forti – afferma Carlo Emanuele Pepe, Direttore Generale dell’Agenzia – che fa leva solo sull’ottimizzazione della spesa e su riorganizzazioni gestionali, non prevedendo alcun taglio di posti di lavori effettivi”. Le azioni di razionalizzazione del piano Arpav 2012-2014 consentiranno alla Regione di finanziare l’ente, per il raggiungimento del pareggio di bilancio, con erogazioni progressivamente decrescenti. |
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PUGLIA: IMPEGNO PER IL DEPURATORE DI MANDURIA |
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Bari, 27 settembre 2011 - "L´impegno che la Regione Puglia assume con riferimento alle problematiche relative all´impianto di sanificazione di Manduria è quello di aggiungere il modulo dell´affinamento, ben oltre il trattamento in tabella 4, per utilizzare i reflui in agricoltura, con l´uso della condotta sottomarina per smaltire il troppo pieno e garantire così la salute e la balneazione in quel mare bellissimo. Invito per questo il Consiglio comunale di Manduria a dare con chiarezza un segnale di disponibilità su questa proposta, che rappresenta l´unica prospettiva tecnicamente possibile, per la cui realizzazione manifesto tutto il nostro impegno." Lo ha detto poco fa l´assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, nel corso della riunione del Consiglio comunale monotematico di Manduria sull´impianto di depurazione a servizio degli abitati di Sava, Manduria e marine di Manduria. "Poiché la falda e´ stressata e salinizzata, il riutilizzo dei reflui in agricoltura e´ la migliore soluzione alternativa al progetto attuale, la cui realizzazione comporterà solo una variante in corso d´opera sull´impianto, e il contemporaneo ammodernamento della rete irrigua esistente, gestita dal Consorzio di bonifica dell´Arneo. La prospettiva generale con cui e´ bene approcciarsi a questi argomenti dovrebbe sempre rispettare il monito mazziniano che invita a vivere tra coloro che verrano. Ho apprezzato la possibilta´ che oggi ho avuto di vedere una comunità cittadina che si sottrae dal chiacchiericcio usuale della politica e affronta concretamente le problematiche, senza disperderne il merito. Bisogna partire dal dato di contesto: attualmente la città di Manduria usa un vecchio depuratore con un trattamento primario, ad essere generosi, e con lo scarico in falda, a causa del quale siamo sottoposti ad un procedimento di infrazione comunitaria; Sava vive una situazione complicata dove non c´ e´ un depuratore e si scarica in fosse biologiche che creano problemi di natura idraulica e igienica. In questo momento dunque esistono in questa zona forme di scarico dei liquami ad altissimo rischio di inquinamento del sottosuolo e delle attività che l´uomo compie sul sovrassuolo. Non dobbiamo dimenticare inoltre che la Puglia ha una geomorfologia molto complicata e non ha corpi idrici, per cui e possibile scaricare generalmente in mare. Chiediamo inutilmente da sei anni al governo di prendere atto di questa condizione di originalità rispetto al resto d Europa e quindi la contestuale possibilità di scaricare in falda, in deroga alla normativa vigente, che rappresenterebbe l´unica vera soluzione da tutti i punti di vista. La Regione non ha alcuna intenzione di avvelenare le speranze di sviluppo di queste zone, e non l´aveva nemmeno quando con successo e consenso dei Cittadini ha ritenuto di costruire e mettere in esercizio condotte sottomarine a Bisceglie, Bari, Lecce, Mattinata, Rodi Garganico, Peschici, Vieste, Santa Cesarea Terme o Mola di Bari, o quando ha deciso di finanziarle a Otranto, Nardo´ e Porto Cesareo.". |
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