Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 27 Settembre 2011
ACCORDO REGIONE SARDEGNA-BE​​I: 370 MILIONI PER AREE URBANE, EFFICIENZA ENERGETICA E IMPRESE  
 
 Cagliari, 27 Settembre 2011 - "La Regione ha avviato un rapporto importante con la Bei (Banca Europea per gli investimenti) che permetterà di attivare una serie di strumenti flessibili che permetteranno alla Sardegna di poter contare su 370 milioni per la crescita del sistema economico e produttivo. Saranno a disposizione 70 milioni dal Fondo Jessica, 150 milioni per iniziative di sviluppo Bei e altri 150 milioni per le imprese. Riteniamo che per il rilancio dell’isola sia fondamentale mettere in campo tutti gli strumenti per garantire accesso al credito e sviluppo". E’ quanto affermato dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, nel corso dell’incontro istituzionale di ieri mattina, insieme al vice presidente della Regione e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, con il vice presidente della Bei, Dario Scannapieco. "L’ottima collaborazione con la Regione Sardegna - ha sottolineato Dario Scannapieco - ha permesso di velocizzare la fase di avvio del Fondo Jessica. In questo modo la Bei fornirà una leva moltiplicatrice per gli investimenti in Sardegna per i quali la Regione avrà una funzione di regia sui fondi attivati per il sostegno alle piccole e medie imprese. Gli investimenti saranno effettuati attraverso Fondi di Sviluppo Urbano (urban development funds o Udfs) che investono nei progetti inseriti nei piani integrati di sviluppo urbano e di efficienza energetica, in particolar modo nei progetti strutturati come project finance o public private partnership (ppp). Tali fondi vengono creati o selezionati in modo da garantire una adeguata competenza e autonomia di gestione nel selezionare gli investimenti più solidi finanziariamente". La risorse del Fondo di Partecipazione (Holding Fund) Jessica, saranno destinate per 35 milioni alla riqualificazione e rigenerazione urbana nelle principali cittadine capoluogo di provincia della Sardegna e per altri 35 milioni al progetto "Sardegna Co2.0" finalizzato a migliorare su base comunale l’efficienza energetica in tutta la Regione attraverso il finanziamento di progetti integrati che possano prevedere anche l’installazione di impianti di fonti energetiche rinnovabili. "La costituzione di questo Fondo - ha spiegato il vice presidente della Regione Giorgio La Spisa - è un passo deciso verso la facilitazione degli investimenti per chi ha idee forti, vincenti e realizzabili. Si punterà maggiormente sullo sviluppo turistico e agroalimentare con il coinvolgimento di tutto l’indotto che ruota attorno a questi settori chiave per la Sardegna. Le risorse provengono dal Po Fesr 2007/2013 Asse Energia e Sviluppo Urbano e non comportano indebitamento per la Regione. Lo stretto legame con la Bei, anche grazie al lavoro degli uffici regionali ha consentito di avviare il progetto in pochi mesi". Lo scorso luglio, negli uffici dell’Assessorato della Programmazione, il direttore del Centro regionale di Programmazione, Gianluca Cadeddu, aveva stipulato con la Bei il funding agreement che regola il funzionamento del Fondo di Partecipazione.  
   
   
TOSCANA: DISTRETTO DELLE ENERGIE RINNOVABILI, LA PORTA SUL FUTURO  
 
Firenze, 27 settembre 2011 - “La Regione Toscana ha stimolato la nascita di un distretto tecnologico delle energie rinnovabili e della green economy che ha già censito 150 imprese che lavorano in questo settore sul fronte della produzione di energie “verdi”. Si tratta di una realtà che sta sviluppando progettualità per favorire un nuovo modello di sviluppo e soprattutto nuove opportunità occupazionali, particolarmente preziose in una fase di crisi come questa”. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini intervenendo il 23 settembre all’inaugurazione del Festival dell’Energia, l’evento organizzato da Aris in collaborazione con Federutility chiusosi il 25 settembre. “La Toscana- ha proseguito Bramerini – , ha fatto scelte precise: puntare sulle energie rinnovabili facendo propria la sfida europea. Risparmio energetico, efficienza e diffusione delle rinnovabili sono la scelta del presente, rinunciando al nucleare e favorendo la green economy. Ma con il nuovo distretto delle rinnovabili, un network che forse per la prima volta in Toscana favorisce punti di incontro tra il mondo della ricerca e il sistema delle imprese, stiamo aprendo una grande porta sul futuro. Un esempio: il settore geotermico, peculiarità tutta toscana e che è conosciuta per lo sfruttamento industriale da parte di Enel. Il nostro obiettivo è far crescere l’imprenditoria toscana attorno allo sfruttamento della geotermia a bassa e media entalpia, compatibilmente con le caratteristiche del territorio, in modo da sviluppare competenze e professionalità attorno alla filiera del calore”.  
   
   
RICERCA PETROLIO IN MARE: GIUNTA PUGLIESE DICE NO A ALTRE RICHIESTE  
 
Bari, 27 settembre 2011 - L’assessore all’Ambiente, Lorenzo Nicastro, comunica che “la giunta regionale, il 23 settembre , ha recepito con propria deliberazione il parere negativo del Comitato di Via (valutazione impatto ambientale) regionale per diverse campagne di rilevamento sismico finalizzate alla verifica della presenza di idrocarburi che investe una vasta area dell’Adriatico Meridionale al largo delle coste pugliesi denominati convenzionalmente D60 D61 D65 D66 D71 D72 D149”. Le proposte sono state presentate da un’unica società, la Northern Petroleum, nell’ambito di distinti procedimenti di Via nazionale (competenza Ministero dell’Ambiente) rispetto al quale la Regione esprime un parere endoprocedimentale. Le richieste di permessi di ricerca D60, D61 e D149 sono riferite ai permessi di ricerca già autorizzati dal Ministero dell’Ambiente nel 2010 e dichiarati illegittimi dai Tar di Bari e Lecce, a seguito dei contenziosi attivati dalla Regione Puglia in ordine ad elementi formali e sostanziali e per i quali la società ha riproposto istanza. “Ancora una volta - spiega - ci troviamo di fronte ad una frammentazione dello studio di impatto ambientale su diversi, molteplici interventi proposti in un’area vasta”. “Il comitato regionale di Via, commenta l’Assessore Nicastro, ha giustamente proceduto ad un esame unitario delle diverse istanze in considerazione della loro ubicazione e dei potenziali impatti sulle varie matrici ambientali e sulle attività economiche presenti nell’area. La normativa vigente, continua l’assessore, prevede l’obbligo di una valutazione complessiva dell’area in cui si inserisce una determinata attività e la proposta della Northern, in tal senso, appare più finalizzata a sminuire i potenziali impatti che ad attenersi a valutazioni rigorose su quelli che potrebbero essere gli scenari potenziali di impatto Ma siamo ormai in presenza di una frenetica corsa all’oro, come del resto dimostrano le numerosissime richieste che si affollano in Regione. Ecco perché è necessario adoperarsi per valutazioni complessive e rigorose per concludere che lo sfruttamento del petrolio presente nel mare Adriatico potrebbe avere dei risvolti pesantemente negativi dal punto di vista ambientale, economico e sociale. La Regione ha inteso coinvolgere, nell’ambito delle proprie valutazioni, anche gli Enti territoriali competenti, Comuni e Province, ed i numerosi soggetti istituzionali coinvolti. Da tutti un coro unanime contrario all’avvio di tali attività, preliminare allo sfruttamento vero e proprio dei giacimenti di petrolio che dovessero rilevarsi”. Secondo l’assessore “dalle valutazioni tecniche effettuate si è rilevato, ancora una volta, che gli studi di impatto ambientale presentati dalla Northern non consentono la valutazione né dei singoli interventi né tantomeno del programma completo di ricerca. I singoli studi non chiariscono i dubbi, già manifestati in analoghe valutazioni, sui rischi e sugli impatti negativi che le indagini proposte potrebbero comportare sulle componenti ambientali e socioeconomiche. Non vengono affatto considerati le caratteristiche e le vocazioni dell’ambiente marino e della costa pugliese, né si tiene conto delle politiche ambientali, produttive e di sviluppo (soprattutto turistico) che la Puglia, le istituzioni locali e la collettività intendono perseguire. Continueremo a sostenere la causa della tutela dei beni comuni, del nostro mare e delle nostre coste, del nostro paesaggio che sono beni universali e vera fonte di ricchezza per il nostro territorio. Facciamo appello al Ministero dell’Ambiente perché tenga in debita considerazione la posizione espressa dalla Regione Puglia e da tutti i soggetti portatori di interesse. La Puglia dice di no alle trivelle nel proprio mare perché sono contrarie alla propria idea di sviluppo”.  
   
   
IN REGIONE MARCHE SOTTOSCRITTO IL PROTOCOLLO DI INTESA PER LA CREAZIONE DEI CERTIFICATORI ENERGETICO-AMBIENTALI  
 
Ancona, 27 Settembre 2011 - La firma del protocollo di intesa dei certificatori energetico-ambientali con gli Ordini degli Ingegneri e` stata sottoscritta, dopo un percorso non privo di ostacoli. A firmare l´accordo, presso la Regione, sono intervenuti, oltre all´assessore regionale all´Ambiente ed Energia, Sandro Donati Donati, il presidente della Federazione degli Ordini degli Ingegneri delle Marche, Pasquale Ubaldi e il dirigente del servizio regionale Territorio Ambiente Energia, Antonio Minetti. ´Abbiamo raggiunto questo accordo ´ afferma Sandro Donati, assessore regionale all´Ambiente e Energia ´ attraverso una mediazione che ha permesso di evitare il ricorso da parte della Federazione regionale. La sottoscrizione di questo importante protocollo di intesa sancisce quindi oggi il ritiro dei ricorsi pendenti a l´avvio di una collaborazione che crediamo molto importante´. L´oggetto del protocollo e` quello relativo all´iter di valutazione delle procedure di accreditamento dei certificatori. Infatti, e` previsto un percorso di formazione e l´istituzione dell´elenco dei certificatori da parte della Regione, attestato attraverso un esame finale, che e` principalmente finalizzato al riconoscimento del ruolo formativo degli Ordini professionali. Cio` attesta la valida esperienza in materia di progettazione e gestione energetica di edifici e di impianti da parte degli Ingegneri iscritti all´Albo professionale. ´La Regione Marche siede a capo del tavolo tecnico nazionale di Itaca ´ prosegue l´Assessore - per cui il sistema di certificazione energetico´ambientale degli edifici assume un ruolo strategico per la promozione dell´edilizia sostenibile sul territorio regionale e per la crescita delle capacita` professionali dei tecnici in tale materia, tenendo anche conto che i relativi strumenti tecnici ed amministrativi sono ormai da piu` di un anno definiti ed applicati in tutta la Regione.´ ´Siamo soddisfatti ´ ha sottolineato Ubaldi - per il risultato raggiunto e per l``accoglimento da parte della Regione delle istanze degli oltre 6000 ingegneri marchigiani su un tema di propria competenza e di interesse per la nostra intera comunita`. La firma del Protocollo giunge dopo un percorso non facile, fatto di ricorsi sui quali si e` espresso recentemente il Consiglio di Stato, che ha accolto la sospensiva degli atti regionali regolanti le procedure per la certificazione energetico-ambientale degli edifici. Gli Ingegneri hanno ribadito piu` volte di non essere contrari alla formazione professionale, che promuovono costantemente tramite gli Ordini, ma ritengono necessario un confronto sempre piu` aperto con la Regione per costruire norme rispettose del quadro normativo nazionale, che contemperino la necessita` di formare tecnici preparati con il rispetto della professione. La firma del Protocollo consentira` procedure piu` snelle per attuare il sistema di certificazione energetico-ambientale degli edifici con ricadute positive in campo economico ed occupazionale´.  
   
   
PARITETICA: APPROVATA NORMA PER TRASFERIMENTO CASTELLO UDINE  
 
Trieste, 27 settembre 2011 - La Commissione paritetica Stato-regione, riunitasi ieri a Roma sotto la presidenza di Manlio Contento, ha approvato lo schema della norma di attuazione dello Statuto speciale del Friuli Venezia Giulia per il passaggio alla Regione del Castello di Udine, che fa parte del demanio storico archeologico artistico dello Stato, autorizzando il successivo trasferimento dell´immobile al Comune di Udine. La norma di attuazione sarà ora trasmessa ai ministeri competenti per il parere obbligatorio per poi approdare in Consiglio dei ministri, che dovrà emanare la norma di attuazione con un decreto legislativo.  
   
   
VILLA REALE MONZA,REGIONE LOMBARDIA REPLICA A LEGAMBIENTE  
 
Milano,  27 settembre 2011 - ´La polemica sollevata per l´ennesima volta da Legambiente e dal Comitato per il Parco di Monza di una presunta svendita al privato della Villa Reale di Monza è, come in tutte le precedenti occasioni, clamorosamente infondata e strumentale´. Lo afferma una Nota di Regione Lombardia. ´Come è stato più volte ribadito ma evidentemente qualcuno ancora non l´ha capito bene, la Villa Reale - prosegue la Nota - resta di proprietà pubblica, l´utilizzo sarà pubblico 365 giorni all´anno, per visite, convegni, manifestazioni, mostre, appuntamenti istituzionali del territorio, nazionali e internazionali´. ´Il privato - si legge ancora nella Nota - gestirà anche servizi necessari in ogni museo o dimora storica, quali bookshop, ristorante, caffetteria, e così via, con ricavi indispensabili per la manutenzione e gestione dell´immobile, che sarà per 20 anni a totale suo carico´. ´Come è chiaro per quasi tutti ormai - conclude la Nota - il mix pubblico privato è la soluzione più moderna ed efficace per gestire grandi beni architettonici e museali come la Villa Reale. La speranza è che lo capiscano anche gli ultimi irriducibili che continuano a sollevare una polemica vecchia e senza ragioni´.  
   
   
PUGLIA: CONTRIBUTI AI COMUNI PER REDAZIONE STRUMENTI URBANISTICI  
 
Bari, 27 settembre 2011 - Approvata dalla Giunta regionale l’erogazione dei Contributi ai Comuni per la redazione degli strumenti urbanistici, per complessivi 800.000 euro. Sono 66 i Comuni beneficiari, 5 in provincia di Bari, 6 nel Brindisino, 1 nella Bat, 14 in provincia di Foggia, 36 in provincia di Lecce (ben il 36%), 4 Tarantini. L’assessore all’Assetto del Territorio, Angela Barbanente specifica che “i criteri regionali hanno privilegiato, in linea con la politica regionale in materia di governo del territorio, i piani urbanistici generali (Pug) e i piani di recupero (Pr) del patrimonio storico”. L’assessore rileva con soddisfazione che, “per la prima volta quest’anno, 13 comuni hanno presentato richieste di contributi per piani urbanistici intercomunali (Pui), concentrati nell’Appennino da uno o nel Salento, a dimostrazione dell’efficacia degli indirizzi regionali nei confronti dei piccoli comuni. Coerentemente con quanto previsto dalle norme regionali che incentivano la formazione di piani intercomunali, i Comuni che hanno proposto i Pui, sono stati premiati con un contributo di 15.000 euro a fronte dei 12.000 concessi per i Pug”. “Si ricorda che, grazie all’approvazione dell’art. 42 della legge regionale n. 34 del 2009, per quanto attiene ai Pug e i Pui il termine improrogabile per la presentazione all´Assessorato del Documento Programmatico è di anni 2 (due) dalla data di comunicazione della concessione del contributo, pena la decadenza, mentre per i Piani di recupero il termine permane pari a un anno. Altra innovazione introdotta, finalizzata ad accelerare l’iter di formazione dei piani, è la possibilità da parte della Regione, di concerto con l’Anci, di definire modalità di verifica in itinere dello stato di avanzamento dei piani e di prevedere forme di incentivazione in favore dei Comuni più solerti”.  
   
   
TOSCANA: DALLA RIGENERAZIONE DEL VILLAGGIO DI MICHELUCCI A LARDERELLO UNA SPINTA A RISCOPRIRE L’URBANISTICA TOSCANA  
 
Firenze, 27 settembre 2011 – “Il piano di sviluppo urbanistico di Larderello e la progettazione pionieristica del villaggio per gli operai della De Larderel, affidati nel 1954 all’architetto Giovanni Michelucci dall’azienda che in quegli anni gestiva le fabbriche, ci fanno capire come nel dopoguerra italiano vi fosse un rapporto reciproco tra sviluppo economico, e dunque industriale, e cultura. Oggi c’è un solco profondo rispetto ad esperienze di quel tipo, che ricercavano concretamente, come è avvenuto anche con Adriano Olivetti a Ivrea, un nuovo modello di intervento in grado di dare risposte produttive, sociali ed estetiche adeguate ai tempi. Un tema che andrebbe riproposto oggi”. Lo ha affermato l’assessore regionale al governo del territorio Anna Marson concludendo, nell’ambito di Energethica alla Fortezza da Basso, la tavola rotonda sulla ricerca, a cura della Fondazione Michelucci, dedicata a Giovanni Michelucci a Larderello, “Un maestro dell’architettura nel cuore della geotermia”. Il caso del villaggio di Michelucci, “un nuovo insediamento caratterizzato da un forte dialogo con il contesto e da una ricca presenza di dotazioni collettive, che dopo anni drammatici di abbandono gli enti locali stanno ora cercando di rigenerare, ci fa riflettere – ha detto ancora l’assesore Marson- sull’esigenza di sperimentare anche oggi nuove tipologie di intervento, capaci di rispondere, interpretandola, alla domanda sociale in divenire. E ci dà la spinta a sistematizzare, nell’ambito del piano paesaggistico in corso di revisione, un lavoro sull’archeologia industriale e sull’urbanistica moderna in Toscana per aprire un confronto su questi temi”. “La rigenerazione che viene perseguita oggi a Larderello – ha concluso l’assessore – può far leva su un doppio binario: da un lato l’industria delle rinnovabili e in particolare della geotermia, le cui conoscenze potrebbero essere utilizzate per sviluppare nuove applicazioni di uso anche domestico. Il secondo binario potrebbe essere quello di un nuovo turismo che punti alla scoperta in Toscana della architettura e urbanistica moderna, una nicchia non così esigua e in cui si potrebbero promuovere dei percorsi comuni con la cultura”.  
   
   
ERAP, COMMISSARIAMENTO DELL´ENTE E PROPOSTA DI LEGGE DELLA GIUNTA REGIONALE DELLE MARCHE PER RIDURRE I COSTI.  
 
 Ancona, 27 Settembre 2011 - Nel quadro di drastica riduzione delle risorse statali alle Regioni e agli Enti locali, la Giunta regionale ieri ha stabilito il commissariamento dell´Erap quale passaggio per giungere alla costituzione di un unico Ente regionale per l´abitazione pubblica. La Giunta non ha dunque proceduto al rinnovo della cariche direttive (presidente, vice presidenti e direttori), ma ha commissariato gli Erap e presentato una proposta di legge - a iniziativa dell´assessore all´Edilizia Pubblica, Antonio Canzian - per la costituzione di un Ente unico. Giorgio Meschini e` stato nominato commissario unico e verra` affiancato da cinque direttori, in attesa dell´approvazione della proposta di legge: Pierluigi Ascoli (Erap Ancona), Daniele Staffolani (Erap Macerata), Sauro Vitaletti (Erap Fermo), Mirco Trape` (Erap Ascoli Piceno), Gaetano Gentilucci (Erap Pesaro e Urbino). Le modalita` del commissariamento configurano l´obiettivo della proposta di legge: un Ente unico, con un amministratore unico (il direttore regionale) e cinque articolazioni territoriali (aree vaste) coincidenti con la dimensione provinciale. La scelta di procedere verso un solo organismo, alle dipendenze della Regione Marche e deputato alla gestione, alla progettazione, alla costruzione, ristrutturazione e recupero degli immobili pubblici, scaturisce ´ e` stato ribadito durante il dibattito in Giunta ´ dalla necessita` di recuperare produttivita` ed efficienza, alla luce del quadro economico nazionale che taglia i fondi alle Regioni e agli Enti locali, e corrisponde anche all´indicazione data dai partiti di riformare e tagliare gli enti con lo stesso obiettivo. La riduzione dei costi diventa una priorita` per recuperare risorse da investire nelle politiche abitative, cosi` come risulta necessario negli altri settori amministrativi che vedono una drastica contrazione dei trasferimenti nazionali.  
   
   
CALABRIA: DELIBERATO DALLA GIUNTA IL RIORDINO DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE REGIONALE  
 
Catanzaro, 27 settembre 2011 . La Giunta regionale ha deliberato, il 23 settembre, su proposta dell’Assessore al Bilancio ed al Patrimonio Giacomo Mancini, di dare il via libera al riordino del patrimonio immobiliare della Regione, puntando all’obiettivo di creare un reddito proficuo e permanente per le casse dell’Ente. Questo avverrà attraverso l’individuazione, la catalogazione e la messa a norma dei beni: un processo necessario per poterli includere nello stato patrimoniale della Regione Calabria. Si tratta di un iter avviato nel 2007, quando venne indetta apposita gara d’appalto per l’affidamento del servizio di catalogazione e la messa a norma dei beni all’esterno. Lo stop avvenne perché gli atti di gara furono impugnati, determinando un procedimento giurisdizionale al Tar Calabria ed al Consiglio di Stato, la cui sentenza ha poi disposto l’annullamento dell’aggiudicazione. La Giunta, oggi, ha rinnovato l’interesse a portare a termine la procedura, utilizzando le risorse già impegnate dalla passata Amministrazione, per 1,3 milioni di euro, mai impiegate. “La delibera di oggi – ha commentato l’Assessore Giacomo Mancini – rappresenta una tappa importante nel processo di valorizzazione del patrimonio regionale avviato con l’insediamento della giunta guidata dal Presidente Scopelliti. In questo percorso, è significativa la volontà manifestata dall’Esecutivo nel destinare importanti risorse economiche alle attività di individuazione e catalogazione dei beni di proprietà della Regione, premessa fondamentale per puntare alla redditività del patrimonio dell’Ente che ha potenzialità non sfruttate o, peggio, sconosciute”.  
   
   
EDILIZIA SPERIMENTALE: G.R. UMBRIA REVOCA PARTE CONTRIBUTO VILLA PITIGNANO  
 
 Perugia, 27 settembre 2011 - Si riduce da ventiquattro a dodici il numero degli alloggi dell’intervento sperimentale di bioarchitettura che la Giunta regionale aveva finanziato con un contributo e che l’impresa Giombini Costruzioni spa avrebbe dovuto realizzare a Perugia, nella frazione di Villa Pitignano. A seguito di una procedura concorsuale, nel 2007, la Ditta Giombini era risultata assegnataria di un finanziamento di 720.000 euro per la realizzazione di 24 alloggi ma recentemente la stessa Giombini aveva chiesto la riduzione del numero di alloggi finanziati da 24 a 12, la proroga dei termini per la fine dei lavori fino al 31 dicembre 2011 e l’autorizzazione ad eseguire una variante in corso d’opera. Tutto ciò a causa della difficoltà di reperire acquirenti per tutti i 24 alloggi originariamente programmati vista l’attuale congiuntura economica sfavorevole. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale Stefano Vinti, ha preso atto della richiesta ed ha revocato di conseguenza 360.000 euro dal contributo già assegnato considerando tra l’altro che questa riduzione non comporta variazioni sostanziali dei programmi edilizi regionali in quanto si tratta di un intervento con finalità sperimentali. La Giunta ha anche confermato la proroga per il termine dei lavori del restante intervento al 31 dicembre ed autorizzato la variante in corso d’opera.  
   
   
GIUNTA, EDILIZIA PUBBLICA: 76 NUOVI ALLOGGI A LA MADDALENA, 10 MILIONI DI INVESTIMENTO  
 
Cagliari, 27 settembre 2011 - Nuovi alloggi di edilizia pubblica saranno realizzati a La Maddalena in virtù della delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Angela Nonnis. Si tratta, complessivamente, di 76 appartamenti, di cui 30 assegnati a canone sociale riservati ai ceti meno abbienti, 20 a canone moderato per ceti medi in grado di pagare un affitto a prezzi calmierati e 12 riservati alle famiglie che occupavano altri alloggi nella località “Vaticano”. Saranno altresì riconvertiti in 14 abitazioni fabbricati di proprietà del Ministero della Difesa. Lo stanziamento totale previsto per questi interventi è pari a 10 milioni di euro, così ripartiti: 6,5 milioni a carico della Regione e 3,5 milioni ottenuti da un finanziamento già in capo all’Azienda regionale per l’edilizia abitativa. «Con questo provvedimento si interviene in maniera significativa in un Comune che, come tanti altri nell’isola, sconta i ritardi relativi all’edilizia pubblica residenziale – ha detto l´assessore Nonnis – in più si tratta di un’altra risposta al pressante problema dell’accesso alla prima casa da parte delle giovani coppie, e soprattutto – ha concluso – si aggiorna alle nuove esigenze il Piano di riqualificazione degli edifici con funzione residenziale previsto nel settembre 2008 in occasione dell’annunciato G8».  
   
   
CALABRIA: PRESENTATA LA MODIFICA ALLA LEGGE SULL’URBANISTICA  
 
Catanzaro, 27 settembre 2011 - L’assessore regionale Piero Aiello ha presentato, alla presenza anche del Dirigente generale del Dipartimento “Urbanistica” Saverio Putortì e del dirigente di Settore Antonio De Marco, ieri mattina alla stampa le modifiche alla legge n.19/2002 sull’urbanistica. “Abbiamo pensato – ha detto Aiello - di rimodulare la legge, senza fare proroghe rispetto alla precedente per quanto riguarda l’elaborazione dei piani di sviluppo comunali, perché esse creano solo problemi ai cittadini. Questa Giunta, per come vuole anche il Presidente Scopelliti, si pone in termini di confronto con i comuni per poi essere un loro supporto verso la soluzione del problema. Nello specifico, infatti, abbiamo fatto vari incontri proprio per ascoltare le esigenze che riguardano la materia urbanistica. Ed è così che vogliamo continuare ad operare”. Il Dirigente Putortì, dal canto suo, ha illustrato i motivi principali che hanno spinto alla modifica della legge, partendo dal fatto che essa era fortemente superata dai tempi e dalla nuova legislazione. Questo il contenuto delle modifiche: La proposta di modifica della legge urbanistica del governo del territorio calabrese, che la Giunta Regionale ha recentemente approvato, si è resa necessaria per dare ai Comuni, oggi tutti alle prese con il completamento dell’iter di redazione dei nuovi Psc/psa, indicazioni per la definizione dei vari elementi tecnici previsti dalla legge 19/02 e che rappresentavano ancora delle incognite o delle novità mai applicate in Calabria. Inoltre, in linea con gli intendimenti politici della nuova Amministrazione regionale, le modifiche vanno nella direzione di permettere una facile attuazione delle fasi sia di approvazione del Piano e sia di gestione del territorio in fase attuativa, senza stravolgere una legge che era stata giudicata di qualità dalla cultura urbanistica nazionale. In pratica fino ad ora il problema politico-urbanistico era quello di avviare la fase di costruzione dei Psc, oggi invece questa fase è stabilmente avviata per cui l’intendimento deve essere quello di far finire l’iter di costruzione dei Psc, magari entro un termine congruo e attendibile di un anno, ma soprattutto attraverso delle buone pratiche sia di pianificazione e sia in seguito di una buona e semplice gestione. Tutte le modifiche, quindi, sono state progettate, simulate e scritte nell’ottica di dare ai Comuni elementi di semplificazione prima e di certezza dopo, per cui si sono affrontati alcuni temi strategici relativi al governo del territorio. Il riferimento è ad esempio all’istituto della Conferenza di Pianificazione cui si ridà quell’unitarietà, perduta dopo le modifiche apportate alla legge iniziale, che le permetterà di finire al suo interno l’intero iter di “approvazione” delle scelte strategiche del Piano. E inoltre per i Pot, Piani Operativi Temporali, pur non obbligando i Comuni alla realizzazione, si definiscono gli aspetti operativi e si specificano gli interventi dei privati come elementi assolutamente da ricomprendere nell’operatività degli stessi Pot. Un altro degli obiettivi delle modifiche è di aggiornare le norme alle linee d’indirizzo governative di associazionismo dei piccoli Comuni, vedi le norme previste per gli sportelli unici dei Sua, Suap e Uffici del Piano, e inoltre per l’uso di internet come centrale sia rispetto alla trasparenza, ma anche in riferimento agli strumenti di partecipazione. Inoltre si è pensato di estendere alle aree produttive la validità degli strumenti vigenti nei vari Comuni; ciò per non frenare il livello occupazionale derivante dalle potenziali nuove attività produttive che potranno nascere. E infine occorre sottolineare lo sforzo realizzato nel rapporto con il Paesaggio per il quale si danno delle precise indicazioni affinché anche i Psc si occupino di questo tema strategico nella direzione di diminuire il consumo di suolo a favore di interventi sempre sostenibili per i quali si indicano soluzioni cogenti affinché l’ambito urbanizzato divenga la zona strategica dell’operatività, mentre gli ambiti urbanizzabili sono riservati alle straordinarietà insediative. Questa legge sul governo del territorio sarà finalmente completata, in tutta la sua articolazione, a breve con alcuni strumenti normativi specifici sui centri storici e sulle periferie e sugli atlanti del paesaggio, per come previsto dalle recenti leggi nazionali che tendono allo sviluppo ed all’aumento della qualità della vita nelle nostre città. Quindi una misura non più procrastinabile per proiettare la regione Calabria ai livelli delle regioni di eccellenza nella trattazione delle problematiche territoriali.  
   
   
FONDO AFFITTI: IN PUGLIA PRESENTATE NOVITÀ E DENUNCE TAGLI STATALI AI FONDI  
 
Bari, 27 settembre 2011 - L’assessore all’Assetto del Territorio, Angela Barbanente, ha presentato ieri i criteri di ripartizione del Fondo Affitti. “L’erogazione ai Comuni e quindi alle famiglie del contributo per gli affitti arriva puntuale anche quest’anno – ha detto la Barbanente – ma è un momento delicato a causa del progressivo decremento dei fondi messi a disposizione dallo Stato”. La decurtazione di quest’anno (i fondi sono riferiti al 2010) arriva a 2,8 milioni di euro rispetto al 2009 e porta il contributo statale a poco più di nove milioni di euro. “La Regione – secondo l’assessore – tuttavia continua ad alimentare il fondo con 15 milioni di euro pur in una fase di difficoltà economica. Però l’anno prossimo il taglio sarà drammatico, con il 93% in meno di quanto stanziato quest’anno. Ovvero si passerà a circa 650mila euro di provenienza statale contro gli oltre 9 milioni di euro attuali. Il fondo sarà così pressoché azzerato. Abbiamo il dovere di comunicare questo ai cittadini e alle famiglie pugliesi. E dobbiamo organizzare una strategia finalizzata a rendere più efficace i fondo con il residuo finanziamento regionale. Dobbiamo proteggere le fasce sociali più deboli per mitigare gli effetti drammatici del taglio nazionale. Con l’osservatorio sulla condizione abitativa abbiamo in corso elaborazioni dei dati in base ai comuni, alle fasce di reddito e alle fasce sociali: entro due settimane avremo questi numeri che ci permetteranno di iniziare il contrasto all’iniziativa statale. Se questo sarà un anno di transizione, con somme a disposizione più o meno stabili, l’anno prossimo potrebbe essere drammatico per le famiglie. Anche quest’anno premieremo i comuni che cofinanziano il fondo, con maggiori stanziamenti per chi finanzierà fino al 5% del tetto assegnato dalla Regione, e ancora di più per i comuni che confinanzieranno almeno il 10%: intendiamo spingere i Comuni a fare la loro parte: essi dovranno trasmettere la documentazione alla Regione entro il 20 dicembre di quest’anno” Infine: “Per contrastare i tagli, occorrerà una seria lotta all’evasione fiscale, differenziando i redditi da lavoro dipendente da quelli autonomi, verificando il pagamento degli affitti e mettendo a disposizione tutti i nostri dati della Guardia di Finanza”. Alla conferenza stampa hanno partecipato rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dirigenti regionali.  
   
   
RAPPORTI ITALIA - MALAYSIA? UN MILIARDO DI EURO IN SEI MESI +21% RISPETTO AL 2010 LOMBARDIA PRIMA REGIONE ITALIANA SEGUITA DA PIEMONTE E EMILIA A MILANO UN QUINTO DELL’INTERSCAMBIO NAZIONALE  
 

Milano, 27 settembre 2011 - Rapporti economici in crescita tra Italia e Malaysia nei primi sei mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo di un anno fa: +21,2% l’interscambio. In particolare l’import cresce del 25,5% e l’export del 16,9%. Tra le regioni prima la Lombardia con quasi la metà dell’export italiano verso la Malaysia e oltre un terzo dell’import (47,9% e 36%), seguita da Piemonte ed Emilia. Si importano prodotti manifatturieri (92,9%) e prodotti agricoli e della pesca (5,3%). Si esporta prevalentemente manifatturiero (99%). Nel manifatturiero importato si importano soprattutto computer, apparecchi elettronici e ottici (24,4% del manifatturiero totale) e si esportano apparecchi elettrici e macchinari (ciascuno rappresenta il 26% dell’export manifatturiero italiano). A Milano un quinto dell’interscambio nazionale (18%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat al secondo trimestre 2010 e 2011. Gli imprenditori malesi in Italia. Sono circa un centinaio i cittadini malesi con ruoli in imprese attive in Italia, tra titolari, soci e altre cariche, in crescita in cinque anni del 23%. In quasi un caso su cinque operano nel manifatturiero o nel commercio, il 15% nei servizi di ristorazione. Il 37% è attivo in Lombardia. Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese al secondo trimestre 2011. Primo Comitato congiunto sull’economia Italia – Malaysia. Oggi a Milano in Camera di commercio la delegazione malese da Mustapa Mohamed, ministro del Commercio Internazionale e dell’Industria, accolta da Paolo Romani, ministro dello Sviluppo economico. “Tra i nostri due Paesi c´è un forte e solido rapporto di amicizia e collaborazione che può essere ulteriormente sviluppato - ha dichiarato Paolo Romani, ministro dello Sviluppo economico –. La commissione mista che si è riunita oggi è lo strumento ideale per creare nuove condizioni di crescita reciproca, in particolar modo nei settori automotive, delle biotecnologie e delle infrastrutture. La Malaysia può inoltre rappresentare un´ottima base logistica per le nostre aziende che intendono crescere nell´Asean e nel sud est asiatico ”. Claudio Rotti, vice-presidente di Promos, ha dichiarato che “La Camera di commercio di Milano, tramite la sua azienda speciale Promos, è attenta allo sviluppo dei rapporti economici e culturali con un Paese emergente come la Malaysia, importante crocevia degli scambi commerciali dell’Asia sud orientale. Le relazioni commerciali tra Italia e Malaysia sono una realtà in continua e costante crescita, e i dati lo dimostrano: oltre il 17% di export in più in un anno e quasi un miliardo di interscambio solo nei primi sei mesi del 2011”.

Interscambio commerciale tra Lombardia e Malaysia nei primi sei mesi del 2010 e 2011

TERRITORIO

2010

2011

var. 10-11

peso % 2011

2010

2011

var.10-11

peso % 2011

import

export

import

export

import

export

import

export

interscambio

interscambio

interscambio

interscambio

Varese

8.843.627

30.919.616

23.751.120

93.484.307

168,6%

202,3%

13,8%

44,3%

39.763.243

117.235.427

194,8%

30,6%

Como

5.435.613

2.935.034

4.529.090

3.703.363

-16,7%

26,2%

2,6%

1,8%

8.370.647

8.232.453

-1,7%

2,1%

Sondrio

1.902

170.918

5.390

440.822

183,4%

157,9%

0,0%

0,2%

172.820

446.212

158,2%

0,1%

Milano

105.283.500

62.228.301

103.538.402

62.567.360

-1,7%

0,5%

60,2%

29,6%

167.511.801

166.105.762

-0,8%

43,3%

Bergamo

5.808.616

7.524.115

5.519.033

9.331.178

-5,0%

24,0%

3,2%

4,4%

13.332.731

14.850.211

11,4%

3,9%

Brescia

5.495.210

7.446.824

9.927.019

6.665.655

80,6%

-10,5%

5,8%

 
   
   
MADE IN ITALY, INDIA: OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE ITALIANE DA INFRASTRUTTURE, ENERGIA E TECNOLOGIE AGROALIMENTARI I TRE SETTORI AL CENTRO DELLA PRIMA EDIZIONE DELLA INDO-ITALIAN BUSINESS CONFERENCE (IIBC), DAL 26 AL 30 SETTEMBRE NELLE CITTÀ DI MUMBAI, PUNE, KOLKATA, BANGALORE E AHMEDABAD  
 
Roma, 27 settembre 2011 – I prodotti e il know-how italiani pronti a conquistare il mercato indiano in settori ad elevato valore aggiunto come infrastrutture, energia e tecnologie per la lavorazione di prodotti agroalimentari. Questi i comparti su cui il Governo indiano sta concentrando gli investimenti, al centro della Prima Edizione della Indo-italian Business Conference (Iibc), che si terrà nelle città di Mumbai, Pune, Kolkata, Bangalore e Ahmedabad dal 26 al 30 Settembre. Tre i momenti della Iibc 2011: una sessione plenaria in cui le istituzioni presenteranno le eccellenze imprenditoriali dei territori italiani; tavole rotonde settoriali per confrontarsi sulle frontiere della ricerca nei due Paesi e identificare progetti da realizzare in partnership; incontri d’affari tra le imprese italiane partecipanti e potenziali partner indiani. 60 imprenditori italiani e 150 tra istituzioni, associazioni, istituti di ricerca e aziende indiani hanno aderito alla manifestazione. L’iniziativa nasce dall’impegno congiunto dell’Indo-italian Chamber of Commerce & Industry e del sistema camerale italiano – nello specifico, Camera di Commercio di Torino e Ceipiemonte, Centro Estero Umbria, Centro Estero Veneto, Innovhub e Promos (Camera di Commercio di Milano), Promec (Camera di Commercio di Modena) e Unioncamere Emilia Romagna, Vicenza Qualità (Camera di Commercio di Vicenza) – ed è realizzata con il contributo del Fondo intercamerale di intervento di Unioncamere, in collaborazione con lo European Business & Technology Centre (Ebtc) e con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia in India e dei Consolati di Mumbai and Kolkata. Per le infrastrutture, elemento chiave per la crescita del Paese, la cifra stanziata passerà dai 320 miliardi di euro del periodo 2007-2012 agli oltre 758 miliardi di euro nella Finanziaria 2012-2017, reperiti per il 50% da capitale privato, per la costruzione di strade e autostrade, nuove linee ferroviarie entro il 2020 e manutenzione delle esistenti, e per potenziare le capacità dei porti indiani con macchinari e equipaggiamenti che migliorino la gestione dei cargo, le connessioni con le vie di trasporto terrestre e l’informatizzazione delle operazioni. Nelle energie rinnovabili, il Governo indiano sta incoraggiando la partecipazione dei privati attraverso il modello di Partnership Pubblico-privata (Ppp), per attrarre investimenti ed expertise nel settore. Per aumentare gli investimenti stranieri, il Governo ha inoltre “allentato” la normativa relativa agli Investimenti Diretti Esteri (Ide) in India, consentendo investimenti fino al 100% e varato un Xi Piano Quinquennale del valore di 1,5 miliardi di euro per incrementare di 14,050 Mw la capacità energetica indiana attraverso l’utilizzo di energia eolica, idro-elettrica, biomasse e solare. Settore in crescita anche quello dei macchinari per la trasformazione alimentare, la cui domanda negli ultimi anni è aumentata ad un tasso annuo medio del 10-15%. Un giro d’affari di circa 0,71 miliardi di euro (2009-2010), di cui quasi 65 milioni per macchinari d’importazione. Buone opportunità per le imprese italiane nella catena del freddo: il 25-30% della frutta e della verdura è soggetto infatti a deperimento e spreco a causa di trattamento improprio e strutture per l’immagazzinamento inadeguate. “Questo progetto intende creare una piattaforma di dialogo tra esperti indiani e italiani per realizzare iniziative congiunte in tre settori prioritari per l’economia indiana, in cui l’esperienza italiana può rappresentare un valore aggiunto. – afferma Narinder Nayar, presidente della Indo-italian Chamber of Commerce & Industry (Iicci) – La Conferenza sarà quindi un’importante occasione affinché istituzioni, imprese, associazioni e business community italiane e indiane possano avviare collaborazioni di lungo periodo, contribuendo così a rafforzare le relazioni tra Italia e India”.  
   
   
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE; IMPRENDITORI DI SAN PAOLO (BRASILE) A PALAZZO DONINI. IERI L´INCONTRO CON LE IMPRESE UMBRE  
 
 Perugia, 27 settembre 2011 - Si è avviata ieri con un incontro istituzionale alla Regione Umbria e proseguirà il , 27 settembre, con l´appuntamento alla Camera di Commercio di Perugia, la visita in Umbria di 20 imprenditori di San Paolo interessati alle opportunità di relazione e di scambio economico e commerciale tra Umbria e Brasile. La delegazione, di cui fanno parte Milton Luis Santos, presidente di Nossa Caixa Desevolvimento, l´Agenzia per lo sviluppo dello Stato di San Paolo, e il direttore della Agenzia di comunicazione senza fini di lucro sostenuta dall´Unesco, Ipaz, Oriana Monarca White, ha incontrato, a Palazzo Donini, i rappresentanti della Regione Umbria della Direzione alla competitività dell´Umbria, Lucio Caporizzi, e dei servizi per i rapporti internazionali e cooperazione, Giampiero Rasimelli e Alessandro Vestrelli, e per l´internazionalizzazione delle imprese, Luigi Rossetti, oltre a esponenti del Centro Estero dell´Umbria, Fulvio Occhiucci, dell´Università per Stranieri di Perugia, Nicole Benedetti e Ombretta Febbroni, e dell´Azienda di promozione turistica per l´Umbria, Stefano Cimicchi. Nel corso della riunione è stato fatto il quadro delle strumentazioni operative e sono stati evidenziati gli ambiti di possibile interesse tra Umbria e San Paolo. Ciò anche in considerazione che il Brasile, con l´economia più avanzata tra i Paesi latinoamericani e quasi 200 milioni di persone, è per il mercato italiano un interlocutore in continua crescita. L´italia è infatti presente tra i principali investitori, con 560 imprese in loco controllate da aziende italiane, di cui la metà attive nel settore manifatturiero. Domani, martedì 27, la delegazione brasiliana sarà alla Camera di Commercio di Perugia dove le Associazioni di categoria dell´Umbria illustreranno le caratteristiche del sistema imprenditoriale locale. Nel pomeriggio si terrà il "business to business": l´incontro tra operatori del Brasile e imprese umbre.  
   
   
SLOVACCHIA, DATORI DI LAVORO A SOSTEGNO RIFORMA FISCALE  
 
Bratislava, 27 settembre 2011 - La Federazione delle Associazioni dei datori di lavoro (Azzz), il Klub 500, l´Associazione Nazionale dei Datori di lavoro (Ruz) e la Camera slovacca di Commercio e Industria appoggiano il decreto sulla riforma delle tasse e del prelievo fiscale proposto dal Governo slovacco. L´attuale sistema di finanziamento della previdenza sociale, dicono i datori di lavoro, manca di efficacia ed è eccessivamente infettato da eccessi di burocrazia. Se approvata, la riforma taglierà la spesa pubblica, taglierà gli oneri amministrativi e introdurrà maggiore trasparenza nel pagamento di imposte, contributi sociali e sanitari. I lavoratori autonomi, gli artisti e i piccoli imprenditori stanno facendo appello ai legislatori affinché non approvino il progetto nella sua versione attuale. "Non siamo contro la riforma. Ci opponiamo alla volontà di rendere questo sistema ancora più complicato, sia per le persone economicamente attive che per lo Stato", ha dichiarato martedì il presidente del consiglio della Coalizione Slovacca per la diversità culturale, Pavol Kral, indicando l´intenzione di limitare le spese deducibili fino a un massimo mensile di 200 euro. Egli ritiene che questo complicherà il sistema fiscale. I legislatori hanno in programma di discutere la riforma in occasione della prossime sedute. "Vogliamo parlare a tutti i parlamentari, in modo che prendano in considerazione tutti i pro e i contro", ha detto il presidente della Camera degli Artigiani, Vojtech Gottschall.  
   
   
IL SISTEMA DELLA MECCANICA PUGLIESE IN MOSTRA A BILBAO  
 
Bari, 27 settembre 2011 - Il sistema della meccanica pugliese da domani sarà a Bilbao, in Spagna, per partecipare dal 27 al 30 settembre all’edizione 2011 del Cumbre Industrial y Tecnologica - Salone Subcontractation. Dedicato al settore della subfornitura meccanica, Subcontractation Cumbre è uno dei tre saloni, gli altri due sono Trasmet Cumbre (dedicato ali macchinari ed alle attrezzature industriali) e Automatizacion Cumbre (dedicato all’automazione industriale), che caratterizzano il Cumbre Industrial y Tecnologica, evento internazionale che si tiene ogni due anni presso il Bec, il quartiere fieristico di Bilbao, città della Spagna settentrionale, la più importante dei Paesi Baschi. Subcontractation Cumbre, giunto alla 15esima edizione, rappresenta un’importante vetrina dell’intera gamma di soluzioni, tecnologie e servizi industriali per tutte le fasi della catena del valore: dallo sviluppo dei materiali e dei processi produttivi alla realizzazione del prodotto finito. Rappresenta uno strategico punto d’incontro, tra domanda e offerta, non solo europee, di subfornitura e forniture industriali nei seguenti settori: materiali, tecnologie, design, componenti e sistemi. Nella precedente edizione, gli espositori sono stati 1.150, provenienti da 33 Paesi, e i visitatori oltre 13.000. La partecipazione pugliese al Salone basco è promossa dalla Regione Puglia, Area Politiche per lo Sviluppo Economico, il Lavoro e l’Innovazione, in collaborazione con il Distretto Produttivo della Meccanica e con il supporto operativo dello Sprint Puglia, nell’ambito del programma regionale di promozione dell’internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali. “Intendiamo far conoscere agli operatori internazionali – ha detto la vicepresidente della Regione Puglia e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone - i livelli di eccellenza raggiunti dal settore della meccanica pugliese e a misurare il riscontro diretto dell’interesse del mercato spagnolo per la subfornitura meccanica pugliese. Il nostro obiettivo è potenziare le esportazioni in un settore che ci sta già dando notevoli soddisfazioni. L’export di prodotti del comparto meccanico-meccatronico dalla Puglia verso la Spagna nei primi sei mesi del 2011 è cresciuto infatti 48,6%, contro un aumento a livello nazionale dell’8,1%”. La Regione Puglia sarà presente al Subcontractation Cumbre con uno spazio espositivo istituzionale, “Spazio Puglia”, che verrà messo a disposizione della delegazione pugliese per lo svolgimento di incontri con gli operatori internazionali. A tal proposito lo Sprint Puglia, in collaborazione con gli organizzatori dell’evento, sta definendo uno specifico calendario di incontri finalizzati a verificare opportunità di partnership e di rapporti d’affari tra gli operatori pugliesi e quelli internazionali, soprattutto spagnoli e provenienti dalla Francia (Paese partner di quest’edizione di Cumbre Industrial y Tecnologica). Sono 6 le aziende pugliesi che hanno accolto l’invito della Regione Puglia di partecipare all’evento: Bellino (Modugno - Ba), Demas (Castrignano dei Greci - Le), Idromeccanica Ramtec (Molfetta - Ba), Meccanica Rizzello (Taurisano - Le), New Agatos (Surbo - Le), Pgm - produzione guarnizioni motori (loc Posta San Lorenzo - Fg).  
   
   
A BARI INFODAY SU PROGRAMMA IPA ADRIATICO  
 
Bari, 27 settembre 2011 - Si svolgerà il prossimo 4 ottobre (ore 9.30 – 12.30), presso la Camera di Commercio, l’Infoday sul secondo bando per progetti ordinari del Programma Cbc Ipa Adriatico 2007-2013, organizzato dalla Regione Puglia – Servizio Mediterraneo, in collaborazione con l’Autorità di Gestione del Programma. È rivolto ai potenziali beneficiari pugliesi, interessati a partecipare al bando Ipa Adriatico lanciato lo scorso agosto, la cui scadenza è fissata per il 2 novembre prossimo: si tratta di una importante opportunità per gli organismi regionali di avviare nuove forme di collaborazione in settori strategici di intervento, consolidare le forme di cooperazione già esistenti e sperimentare nuovi approcci per lo sviluppo congiunto in area Adriatica. L’infoday, in considerazione della complessità del Programma e delle procedure di accesso al finanziamento, rappresenta un importante momento di scambio e confronto. Nell’ambito dell’evento infatti saranno illustrati lo stato dell’arte del Programma, le relative potenzialità, le tipologie dei progetti approvati a seguito della I^ call e le procedure di candidatura per la Ii^ call. Interverranno: l´Assessore al Mediterraneo, Silvia Godelli, il Dirigente del Servizio Mediterraneo, Bernardo Notarangelo, l´Autorità di Gestione del Programma, Giovanna Andreola ed il Segretariato Tecnico Congiunto. Il Programma Transfrontaliero Ipa Adriatico 2007-2013 è finanziato nell’ambito dello Strumento di Assistenza Pre-adesione all’Unione Europea “Ipa – Instrument of Pre Accession”, e mira a rafforzare la capacità di sviluppo sostenibile dell’Area Adriatica nei settori della cooperazione istituzionale, economica, sociale, delle risorse naturali e culturali, della prevenzione dei rischi ambientali e dell’accessibilità e reti. Oltre alle Regioni adriatiche italiane, sono eleggibili al finanziamento e partecipano al Programma la Slovenia, la Grecia, la Croazia, la Bosnia, il Montenegro, l’Albania e la Serbia. La registrazione all’evento va effettuata on-line entro il 3 ottobre 2011 utilizzando la scheda allegata. La registrazione all’evento va effettuata on line entro il 3 ottobre 2011 sul sito web www.Europuglia.it    
   
   
SLOVENIA, ATTESI SVILUPPI DA COOPERAZIONE CON GIORDANIA  
 
Lubiana, 27 settembre 2011 - Slovenia e Giordania danno vita a un interscambio commerciale piuttosto modesto, ma in futuro la situazione potrebbe svilupparsi rapidamente. Stando infatti a quanto annunciato dal console onorario della Giordaria, Samir Amarin, all´interno di una due-giorni dedicata alle conferenze d´affari, tra breve potrebbero prendere il via gli adeguati sfruttamenti delle numerose opportunità di collaborazione tra le due Nazioni. Ci si attende pertanto un incremento degli investimenti diretti esteri a partire dal prossimo biennio.  
   
   
SARDEGNA, INDUSTRIA: AL VIA FINANZIAMENTO PIANI INSEDIAMENTO ATTIVITÀ PRODUTTIVE  
 
 Cagliari 27 settembre 2011 ­– La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Industria, Alessandra Zedda, ha deliberato l’erogazione di un finanziamento a favore degli enti locali per la realizzazione di Piani di insediamento di attività produttive a carattere artigianale e industriale. Le risorse stanziate sono pari a 3.000.000 di euro, di cui 1.000.000 da destinare ai comuni con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti per il completamento dei piani per gli insediamenti produttivi già esistenti. “Al fine di accelerare le procedure di spesa pubblica - ha spiegato l’esponente della Giunta Cappellacci - e ridurre i tempi di realizzazione delle opere, si riconosce una forma di premialità agli Enti che presentano progetti esecutivi immediatamente cantierabili, dotati di tutte le autorizzazioni, e che si impegnino formalmente a realizzare l´intervento indipendentemente dall’importo di sovvenzione assegnato rispetto a quello richiesto”. “Considerata la grave crisi economica che investe il territorio regionale e le pesanti ripercussioni che ne derivano in termini occupazionali - ha sottolineato Zedda - nella definizione della graduatoria, a parità di punteggio, verrà data priorità ai territori afflitti da un maggiore tasso di disoccupazione (rilevato dal Sistema Informativo Lavoro della Regione), agli interventi di messa in sicurezza, alla maggiore percentuale di cofinanziamento e al maggior grado di saturazione delle aree, ossia maggiore presenza di aziende insediate nel Piano”.  
   
   
INCONTRO IN REGIONE BASILICATA SU VERTENZA FIREMA TRASPORTI  
 
 Potenza, 27 settembre 2011 - “La struttura crisi d’impresa del Ministero dello Sviluppo Economico ha convocato per mercoledì 28 settembre alle 13,30 una riunione per la vertenza ‘Firema trsporti in amministrazione straordinaria’. La vertenza riguarda 4 regioni (Lombardia, Campania, Umbria, Basilicata) e 900 lavoratori. Si assiste ad un progressivo disimpegno di Finmeccanica e di Ansaldo Brera sull’intera vicenda”. E’ il grido d’allarme lanciato dall’assessore alle Attività produttive, Politiche dell’Impresa, Innovazione tecnologica della Regione Basilicata, Erminio Restaino, nei contatti con gli assessori alle Attività delle regioni interessate, per invitarli a partecipare all’importante incontro. “E’ necessario un impegno coordinato delle Regioni – ha sottolineato l’esponente del governo lucano – per evitare la scomparsa di una realtà industriale capace di fornire prodotti, sistemi e soluzioni per il trasporto su rotaia nel nostro Paese”. Sulla situazione che riguarda, in particolare, i 135 lavoratori dello stabilimento di Tito Scalo, sempre in vista dell’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, si è tenuta oggi una riunione con le parti sociali convocata e presieduta dallo stesso assessore Restaino nella quale, in primo luogo, è stato ripercorso l’iter relativo alla vertenza Firema, a partire dall’ammissione dell’azienda alla gestione straordinaria da parte del tribunale di Caserta e della nomina di un commissario giudiziale, alla comunicazione di oggi, nel corso dell’incontro, da parte della gestione commissariale, del disinteresse manifestato dal gruppo Finmeccanica a rilevare tutte le strutture produttive ex Firema trasporti. Dalla riunione sono emerse quindi alcune proposte tra le quali, in particolare: individuare, in sinergia con le organizzazioni sindacali, ogni utile soluzione per lo stabilimento ex Firema Trasporti di Tito, storica azienda della industrializzazione in Basilicata, affinchè venga scongiurato il ricorso alla procedura fallimentare ed alla conseguente chiusura; intervenire nei confronti del Governo e del Ministero dello Sviluppo economico affinchè venga scongiurato ogni possibile ipotesi di chiusura degli stabilimenti ex Firema Trasporti e vengano nel contempo individuati idonei strumenti normativi finalizzati a supportare la gestione commissariale nell’attivazione di un percorso virtuoso per consentire la piena competitività sui mercati mondiali e che possa garantire l’avvio di un processo di rilancio produttivo ed occupazionale del sito potentino.  
   
   
FINCUOGHI DI BEDONIA (PR), IMPEGNO DELLE ISTITUZIONI PER GARANTIRE L’OCCUPAZIONE  
 
Bologna, 27 settembre 2011 - «Prosegue l’impegno per consentire il rispetto dell’accordo complessivo su Fincuoghi siglato nei mesi scorsi, in modo che trovino rispondenza l’impegno a dare risposte occupazionali a tutti i lavoratori dello stabilimento ceramico dell’appennino parmense». Lo ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli al termine dell’incontro in Regione per lo stabilimento ceramico Fincuoghi di Bedonia (Parma) a cui hanno preso parte anche la Provincia di Parma, i sindaci di Bedonia, Borgotaro, Compiano, Tornolo ed Albareto, la Società Soprip e le rappresentanze sindacali. La riunione ha fatto il punto della situazione, ribadendo – dopo la positiva conclusione della vicenda degli stabilimenti Fincuoghi di Borgotaro, Sassuolo e Fiorano, con l’acquisto da parte del gruppo Kale - l’obiettivo di assicurare le soluzioni più opportune, e compatibili con le esigenze produttive ed occupazionali, anche per Bedonia. «Auspico quindi – ha concluso l’assessore regionale - che, nell’ambito dei percorsi di legge seguiti dal Tribunale, si arrivi a una soluzione che tuteli i 104 lavoratori di Bedonia, che a suo tempo avevano firmato una liberatoria, confidando nel pieno rispetto dell’accordo». In questi mesi, la Regione Emilia-romagna, la Provincia di Parma, gli enti locali e Soprip insieme alle rappresentanze sindacali e datoriali hanno operato per costruire una risposta possibile anche per Bedonia uno stabilimento cruciale in un momento così delicato per l’economia di quel territorio montano e particolarmente delicato per gli equilibri sociali.  
   
   
CENTRI COMMERCIALI NATURALI: APPROVATE INSARDEGNA NUOVE DIRETTIVE, ENTRO 31/10 DOMANDE PER CONTRIBUTI 2012  
 
 Cagliari, 27 Settembre 2011 - Sono state approvate definitivamente dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Luigi Crisponi, le nuove direttive di attuazione sugli incentivi a favore dei programmi annuali di promozione dei Centri commerciali naturali, previsti dall’articolo 36 della legge regionale 5 del 2006 e già approvati in prima istanza con una delibera (n.28/57) del 24 giugno scorso, in attesa del parere della competente Commissione consiliare. Giudizio favorevole che è stato espresso nei giorni scorsi. L’esecutivo sardo ha, inoltre, indicato il 31 ottobre prossimo come data di scadenza per la presentazione delle domande relative alla richieste dei contributi per l’annualità 2012. "Con la determinazione del termine di presentazione a fine ottobre - spiega l’assessore regionale Luigi Crisponi - intendiamo garantire la più ampia conoscenza delle direttive e consentire ai Centri commerciali naturali di predisporre adeguatamente le richieste di agevolazione. In tempi di grave crisi globale del sistema economico che ha provocato un drastico calo di consumi, sul quale ora graverà anche l’aumento dell’Iva, e la conseguente riduzione della rete commerciale, gli incentivi rappresentano una boccata d’ossigeno per il settore e possono favorire un’inversione di tendenza nei consumi attraverso il rilancio e lo sviluppo dell’attività dei Ccn". Le agevolazioni per i Centri commerciali naturali hanno la finalità di valorizzare e riqualificare il commercio nelle aree urbane in armonia con il contesto naturale, sociale e architettonico, con particolare riferimento al rilancio economico – sociale dei centri storici. “Le nuove direttive e, soprattutto, la rimodulazione degli incentivi – aggiunge l’assessore Crisponi - intendono promuovere programmi nei quali prevalga la qualità, con interventi mirati a migliorare l’accoglienza nelle vie dei centri urbani e dei centri storici sia dal punto di vista dell’impatto ambientale e della sicurezza, sia con allestimenti che raccontino i nostri segni identitari e della tradizione”. Tra i principali elementi di novità proposti, l’istituzione presso l’Assessorato dell’Albo regionale dei Centri commerciali naturali, che consentirà di avere un quadro dettagliato e aggiornato degli organismi operanti in Sardegna e implicherà per i Ccn interessati la semplificazione della documentazione da presentare annualmente. L’iscrizione all’Albo sarà presupposto indispensabile per l’ottenimento dei contributi. Altre novità di rilievo per l’assegnazione degli incentivi è l’anticipazione fino all´80% delle risorse concesse e la presentazione delle domande a ottobre dell’anno precedente a quello a cui si riferiscono le attività di promozione. La valutazione delle istanze avverrà tramite l’attribuzione di premialità, che tenderanno a privilegiare i Centri commerciali naturali che operano in piccoli comuni e in comuni a rischio di spopolamento. Saranno ammissibili al contributo di agevolazione programmi annuali finalizzati, coerentemente con le strategie della Giunta Cappellacci, a promuovere l’offerta e la migliore accoglienza dei cittadini nelle aree dei centri commerciali naturali. E, dunque, piani che comprendano servizi comuni (come per esempio i baby parking), iniziative di fidelizzazione della clientela (fidelity card, benefit, sconti, premi, ecc.), interventi di valorizzazione dell’immagine (arredo urbano identitario, tende, fioriere, abbattimento barriere architettoniche), anche in collaborazione con i comuni per il decoro urbano, la raccolta rifiuti, la pedonalizzazione, ecc.; inoltre, interventi per la sicurezza (videosorveglianza e impianti di illuminazione) e per il risparmio energetico, sistemazione di vetrine per feste e celebrazioni con denominatore comune a carattere identitario, spese sostenute per formazione degli operatori (corso di lingua, packaging, marketing e vetrinistica), interventi strategici di comunicazione (sito internet, opuscoli promozionali, guide, loghi, ecc.).