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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 14 Giugno 2012 |
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PARLAMENTO EUROPEO: UNA GOVERNANCE ECONOMICA CAPACE DI CREARE CRESCITA |
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Strasburgo, 14 giugno 2012 - La prossima legislazione sulla governance economica deve essere rivolta alla crescita e il nuovo potere di veto della Commissione europea sui bilanci nazionali sottoposto a un controllo democratico più stringente, secondo quanto approvato mercoledì dal Parlamento nella sua posizione sul cosiddetto "two-pack". Le modifiche più rilevanti alla proposta della Commissione sono un nuovo capitolo sul coordinamento delle politiche economiche, una parziale condivisione del debito della zona euro e la tutela giuridica per i paesi a forte rischio default. Il voto di mercoledì arriva dopo che la commissione per gli affari economici e monetari aveva approvato i due testi con una maggioranza non abbastanza ampia per offrire un mandato politico chiaro per cominciare i negoziati con il Consiglio. Con il mandato della Plenaria approvato mercoledì, i negoziatori del Parlamento possono ora cominciare il loro lavoro. Jean-paul Gauzes (Ppe, Fr), relatore per la legislazione sui paesi in forti difficoltà finanziarie, ha dichiarato che "se tali regole fossero state in vigore già due anni fa, si sarebbero potuti evitare i problemi che oggi alcuni paesi stanno sperimentando, poiché sarebbero state intraprese rapidamente delle azioni chiare". Elisa Ferreira (S&d, Pt), relatrice sul testo legislativo che rafforza gli obblighi d´informazione sui bilanci per tutti i governi della zona euro, ha sostenuto che le nuove regole devono riflettere un contesto politico più ampio. "La disciplina fiscale non può essere l´alfa e l´omega della nostra strategia. Abbiamo bisogno di riequilibrare i nostri obiettivi a breve termine e affrontare anche le questioni della crescita e il circolo vizioso degli alti tassi d´interesse sul finanziamento del debito". Fondo di redenzione, eurobond e investimenti in infrastrutture - La posizione del Parlamento sul pacchetto legislativo prevede alcuni strumenti per un´immediata risposta alla crisi del debito. Il più importante è probabilmente il Fondo europeo di redenzione che dovrebbe essere creato per condividere la frazione di debito dei paesi della zona euro che supera il 60% dei rispettivi Pil. Il debito complessivo, che oggi ammonta a 2,3 trilioni di euro, sarebbe poi ripagato su un periodo di 25 anni a un tasso d´interesse medio più basso. Questo sistema darebbe un po´ di respiro alle finanze dei paesi che devono affrontare forti riforme strutturali e contribuirebbe a interrompere la spirale: aumento tassi d´interesse, maggior debito, minor crescita. Inoltre, come soluzioni a più lungo termine, i deputati propongono che, un mese dopo l´entrata in vigore della legislazione, la Commissione presenti una tabella di marcia per l´introduzione degli eurobond e una proposta per uno strumento di crescita capace di mobilitare l´1% del Pil l´anno, su 10 anni, per investimenti in infrastrutture. Sì ai nuovi poteri di sorveglianza della Commissione, ma con maggior controllo - L´esercizio dei nuovi poteri di sorveglianza della Commissione dovrebbe essere monitorato più da vicino dagli Stati membri e dal Parlamento europeo per garantire un maggior controllo democratico. A tal fine, i deputati propongono che questi nuovi poteri siano rivisti ogni 3 anni e che il Parlamento e il Consiglio abbiano la possibilità di revocarli. Il testo che riguarda i poteri della Commissione sui paesi che rischiano il fallimento, così come emendato dal Parlamento, pone l´Esecutivo europeo in una posizione più forte rispetto a quella prevista dalla proposta legislativa originaria, in particolare prevedendo un uso più frequente della maggioranza qualificata "inversa" per le votazioni in Consiglio. Per esempio, tale regola si applicherebbe alle raccomandazioni della Commissione su misure correttive da intraprendere da parte di un paese in difficoltà o nel caso della presentazione di un piano di riduzione del debito. Tali decisioni sarebbero ritenute adottate in mancanza di un voto contrario del Consiglio. La crescita è l´obiettivo finale - Entrambe le posizioni del Parlamento sui due testi in esame sottolineano la necessità di evitare che la disciplina fiscale costituisca un ostacolo alla crescita. Pertanto, la valutazione del bilancio paese per paese della Commissione dovrebbe evitare che i tagli ai bilanci blocchino investimenti che potrebbero creare crescita. Infatti, il Parlamento propone di escludere tagli su istruzione e sanità per i paesi ai quali sono richieste forti diminuzioni della spesa, in particolare per quelli in gravi difficoltà finanziarie. La Commissione dovrebbe inoltre monitorare possibili effetti a catena per evitare che le difficoltà di un paese abbiano ripercussioni su altri. Il Parlamento propone anche che gli Stati membri siano obbligati a dettagliare i propri investimenti con un potenziale occupazionale e di crescita e che le scadenze per la riduzione del debito siano applicate in maniera più flessibile, tenendo conto cioè di circostanze eccezionali o di una grave recessione economica. Infine, i deputati auspicano che sia data la possibilità ai partner sociali e alla società civile di esprimere il proprio parere pubblicamente sulle raccomandazioni della Commissione. Tutela giuridica per i paesi sull´orlo del fallimento - I deputati propongono una nuova regola che darebbe alla Commissione il potere di sottoporre a tutela giuridica un paese sull´orlo del default per assicurare maggiore chiarezza giuridica, stabilità e prevedibilità al percorso da intraprendere per risolvere le criticità. Una volta sotto protezione, il paese non potrebbe essere dichiarato in fallimento, i creditori dovrebbero palesarsi entro due mesi e gli interessi sui prestiti sarebbero congelati. La relazione Gauzès è stata approvata con 471 voti a favore, 97 contrari e 78 astensioni. La relazione Ferreira è stata approva con 501 voti a favore, 138 contrari e 36 astensioni. |
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IL PARLAMENTO EUROPEO CHIEDE UN BILANCIO ROBUSTO E FLESSIBILE E UN NUOVO SISTEMA DI RISORSE |
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Strasburgo, 14 giugno 2012 - L´ue ha bisogno di un bilancio robusto per raggiungere i propri obiettivi: questo è il messaggio dei deputati ai Capi di Stato e di governo in vista del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno. In una risoluzione approvata mercoledì, i deputati propongono un bilancio pluriennale flessibile per affrontare le nuove sfide e la sostituzione dei contributi nazionali con altri tipi di risorse per il finanziamento del bilancio comunitario. Nella risoluzione, adottata con 541 voti a favore, 100 contrari e 36 astensioni, i deputati insistono nell´affermare che il quadro finanziario pluriannuale per il 2014-2020 (Qfp) dovrebbe "provvedere a una maggiore flessibilità di bilancio sia all´interno delle rubriche che tra di esse, nonché tra gli esercizi del Qfp, per garantire che le risorse di bilancio possano essere adeguatamente allineate a circostanze e priorità mutevoli". I deputati credono, infatti, che la mancanza di flessibilità nel sistema in vigore renda molto difficile reagire con prontezza alle nuove sfide, come nel caso del progetto di fusione nucleare Iter, una nuova priorità voluta dai governi nazionali durante il Qfp ora in scadenza. Più scarno è il bilancio, dicono i deputati, maggiore è la necessità di poter ridistribuire le risorse per far fronte a eventi inattesi. Il consenso del Parlamento è indispensabile per far entrare in vigore il Quadro finanziario pluriennale, che deve essere anche adottato all´unanimità dal Consiglio. I deputati chiedono pertanto veri e propri negoziati su tutti gli aspetti collegati al Qfp. Riforma del sistema di risorse Secondo i trattati, il bilancio Ue deve essere completamente finanziato con "risorse proprie". Il Parlamento sostiene che riformando il sistema attuale e inserendo nuove fonti di finanziamento, quali una tassa sulle transazioni finanziarie o un nuovo regime Iva europeo, si ridurrebbe il livello dei contributi nazionali, basati sul reddito nazionale lordo (Rnl), dal 75 al 40% per il 2020. I deputati non intendono approvare il regolamento che fissa il prossimo Qfp in assenza di un accordo politico sulla riforma del sistema delle risorse proprie, che metta fine alle attuali riduzioni e ad altri meccanismi di correzione. Il Parlamento è stato la prima istituzione ad adottare una posizione sul Qfp, l´8 giugno del 2011. La Commissione europea ha presentato la sua proposta il 29 giugno 2011. La Presidenza danese presenterà uno "schema di negoziato" al Consiglio europeo di giugno, durante il quale si terrà il primo dibattito dei Capi di Stato e di governo sulla questione. |
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PARLAMENTO EUROPEO: SCHENGEN, IL NUOVO PRESIDENTE SERBO, LAYLA ZANA E ASMAA MAHFOUZ |
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Strasburgo, 14 giugno 2012 - Il Parlamento combatterà con forza la decisione presa il 7 giugno dai ministri per gli affari interni di cambiare la base giuridica della valutazione sul funzionamento dell´area Schengen, secondo quanto ha affermato il Presidente Schulz in apertura della sessione plenaria a Strasburgo. Il cambio è stato duramente criticato da quasi tutti i gruppi politici come un attacco ai diritti elementari dei cittadini europei. Schulz ha anche sconsigliato al nuovo Presidente della Serbia Tomislav Nikolic di riscrivere la storia e ha richiamato l´attenzione dei deputati sui processi ai due vincitori del Premio Sacharov. Il Ministro per la giustizia danese Morten Bødskov sarà martedì alle 9.00 in Parlamento per spiegare il cambio della base giuridica con l´articolo 70 del Trattato che conferisce al Parlamento un ruolo minore nel processo decisionale sul sistema di valutazione dell´applicazione delle regole di Schengen. L´intervento del ministro sarà seguito da quelli dei leader dei gruppi politici. Schulz ha riferito che durante una telefonata con il ministro Bødskov e il Presidente in carica del Consiglio e Primo ministro danese Thorning-schmidt, egli abbia sottolineato con chiarezza che il Parlamento europeo combatterà con forza ogni tentativo di colpire le libertà basilari dei cittadini europei. Serbia - Il Presidente Schulz ha spiegato di aver scritto una lettera al nuovo Presidente della Serbia per congratularsi per l´elezione, ma anche per sottolineare che ogni tentativo di riscrivere la storia è inaccettabile. Il genocidio di Srebenica e i crimini contro l´umanità sono stati riconosciuti internazionalmente , non da ultima dalla Corte internazionale penale. In seguito ha espresso la speranza che la Serbia "non lasci il cammino della riconciliazione regionale, poiché ciò significherebbe abbandonare il cammino verso l´Europa". Processi ai vincitori del Premio Sacharov - Il Presidente Schulz ha chiesto un processo di appello equo per la vincitrice del Premio Sacharov, Layla Zana, condannata in primo grado in base alla legislazione anti-terrorismo turca. La Turchia ha firmato la Convenzione europea per i diritti dell´uomo, e il Parlamento europeo si aspetta che essa venga rispettata, ha proseguito, aggiungendo inoltre che durante la sua visita ufficiale in Turchia di due settimane fa´, Layla Zana lo aveva ringraziato personalmente per il sostegno costante del Parlamento. Il processo di appello contro l´incarcerazione di un´altra vincitrice del Premio Sacharov, l´egiziana Asmaa Mahfouz, dovrebbe iniziare il 17 giugno, ha osservato Schulz, aggiungendo di aver scritto all´Alto rappresentante per la politica estera, Catherine Ashton, per chiederle di garantire la presenza dell´ambasciatore Ue al Cairo al processo. |
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IL PARLAMENTO EUROPEO INVITA GLI STATI DELL´ONU A RIFERIRE SU TUTTI GLI ACCORDI SUL COMMERCIO D´ARMI |
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Strasburgo, 14 giugno 2012 - Gli Stati membri dell´Onu che sottoscrivono il Trattato dell´Onu sul commercio delle armi (Att), che sarà negoziato nel mese di luglio, dovrebbero essere obbligati a riferire regolarmente a un´unità speciale delle Nazioni Unite in merito a tutti gli accordi contratti sul commercio d´armi, inclusi i trasferimenti di armi leggere e di piccolo calibro, secondo una risoluzione adottata mercoledì. L´att dovrebbe inoltre obbligare gli Stati a varare leggi nazionali per garantire che le misure adottate per far rispettare il Trattato siano realmente efficaci. Poiché gli Stati membri dell´Ue coprono circa il 30% di tutte le esportazioni di armi e ne sono anche tra i principali produttori mondiali, l´Unione dovrebbe impegnarsi di più per garantire che il commercio sia adeguatamente regolamentato e più trasparente, sostiene il testo approvato, che sottolinea che un commercio d´armi insufficientemente regolamentato provoca inutili sofferenze e alimenta i conflitti armati. "Abbiamo bisogno di un trattato Att efficace. L´attuazione a livello nazionale e il monitoraggio sono indispensabili. Inoltre, bisogna istituire un´unità di sostegno delle Nazioni Unite, per garantire che le relazioni sul commercio e le eventuali violazioni del trattato siano rese pubbliche", ha dichiarato la relatrice Anneli Jäätteenmäki (Alde, Fi). Una relazione periodica Il nuovo trattato dovrebbe coprire la più ampia gamma di armi convenzionali, comprese quelle di piccolo calibro e le munizioni leggere e tutti gli aspetti e le attività del commercio. I deputati chiedono con insistenza agli Stati membri delle Nazioni Unite di adottare criteri vincolanti in materia di esportazioni di armi. Per garantire maggiore trasparenza e controllo, il Parlamento ritiene che l´Att dovrebbe contenere disposizioni rigorose che impongano agli stati contraenti di riferire annualmente su tutte le decisioni in materia di trasferimento di armi, comprese le informazioni sui tipi, le importazioni e i destinatari, e di istituire un sistema per la loro conservazione, per un periodo minimo di 20 anni. Allo stesso tempo, il Parlamento chiede all´Onu di istituire una specifica Unità di sostegno dell´Att con il compito di analizzare i dati sui trasferimenti di armi, individuare potenziali violazioni del trattato e riferirle pubblicamente. Un´attuazione efficace Il Parlamento sottolinea che l´Att deve contenere disposizioni che impegnino le parti firmatarie ad approvare le normative nazionali necessarie per controllare tutti i trasferimenti a livello nazionale dei prodotti contemplati dal trattato e rispettare i requisiti in materia di notifica e attuazione. L’att sarà negoziato durante una conferenza delle Nazioni Unite a New York nel mese di luglio. La risoluzione è stata adottata con 612 voti a favore, 18 contrari e 36 astensioni. |
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IL PRESIDENTE PERUVIANO OLLANTA HUMALA AL PARLAMENTO EUROPEO |
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Strasburgo, 14 giugno 2012 - Ollanta Humala, il presidente del Perù, si è rivolto ai deputati europei durante la sessione plenaria mercoledì a mezzogiorno. Ha sottolineato l´importanza dell´evoluzione democratica nel suo paese, la lotta contro la povertà e il miglioramento delle condizioni sociali e di vita. Il presidente peruviano ha incoraggiato l´Unione europea alla lotta contro la crisi economica e ha invitato a una maggiore cooperazione tra Perù e Ue. È stato accolto dal presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, poco prima dell´approvazione di un accordo commerciale con la Colombia e il Perù. Il Parlamento ha insistito sulla protezione dei diritti dai lavoratori e dei diritti umani. |
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I DEPUTATI EUROPEI INVITANO IL SUDAN E IL SUD SUDAN A TROVARE UN ACCORDO DI PACE |
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Strasburgo, 14 giugno 2012 - Il Parlamento sollecita il Sudan e il Sud Sudan a cercare soluzioni negoziate per le questioni ancora in sospeso, in una risoluzione approvata mercoledì. Il testo invita i due paesi ad attuare la tabella di marcia delle Nazioni Unite adottata a maggio e a trovare un accordo entro agosto sulle questioni economiche, compreso lo sfruttamento del petrolio, sulla demarcazione delle frontiere e sull´accesso degli aiuti umanitari. Nella risoluzione approvata per alzata di mano, i deputati sottolineano che il punto di partenza per negoziati costruttivi dovrebbe essere la creazione di un´area di frontiera demilitarizzata e sicura, come pure il ritiro incondizionato di tutte le forze armate entro i propri confini. Risolvere le questioni in sospeso entro agosto - I deputati si compiacciono che siano stati ripresi i colloqui diretti ad Addis-abeba e che entrambi gli Stati abbiano accettato la tabella di marcia approvata dal Consiglio di sicurezza dell´Onu il 2 maggio, che stabilisce un termine di tre mesi per risolvere le questioni post-secessione in sospeso, compreso lo sfruttamento del petrolio. Inoltre, la demarcazione delle frontiere è essenziale per la pace e la stabilità nella regione e pertanto i deputati invitano il Sudan e il Sud Sudan ad avvalersi dei servizi messi a disposizione dall´Unione africana a tal scopo. Affrontare l´emergenza umanitaria - Nel documento si ricorda che la priorità è rappresentata dalla grave situazione umanitaria provocata dai combattimenti tra il Sudan e il Sud Sudan e dal persistere dei combattimenti negli Stati del Kordofan meridionale e del Nilo Azzurro. Secondo le stime dei funzionari delle Nazioni Unite, circa un milione di persone potrebbero morire di fame, se non riceveranno aiuti alimentari nei prossimi mesi. Il Sudan e il Sud Sudan devono consentire l´accesso immediato del personale delle Nazioni Unite e di altro personale umanitario alle popolazioni colpite. Inoltre, l´Unione europea e la comunità internazionale devono onorare gli impegni di finanziamento a favore della regione, in particolare per affrontare la grave carenza di aiuti alimentari e di strutture di emergenza e protezione. Sostenere la rafforzata presenza delle Nazioni Unite - Il Parlamento accoglie con favore la decisione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di estendere il mandato della missione Onu in Sudan (Unmis) e di inviare nel paese ulteriori contingenti di pace, ai fini del pacifico sviluppo di due Stati autosufficienti. Auspica, infine, che sia garantita la sicurezza del personale delle Nazioni Unite e l´invio di osservatori internazionali con il compito di vigilare e contribuire al rispetto delle regole. |
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IL PARLAMENTO EUROPEO CHIEDE UN MANDATO FORTE PER IL RAPPRESENTANTE UE PER I DIRITTI UMANI |
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Strasburgo, 14 giugno 2012 - Mercoledì, il Parlamento ha esortato il Consiglio a nominare una personalità riconosciuta a livello internazionale, con il compito di migliorare il profilo dell´Ue nel mondo in materia di diritti umani, per il nuovo incarico di Rappresentante speciale dell´Unione europea per i diritti umani (Rsue), posto creato in linea con le reiterate richieste dei deputati. Il Consiglio degli affari esteri nominerà il nuovo rappresentante speciale alla fine di giugno. Mandato - Il rappresentante deve avere un mandato forte, indipendente, flessibile e non circoscritto a responsabilità limitate, ha dichiarato il Parlamento nella raccomandazione adottata mercoledì. Egli dovrebbe riflettere la politica dell´Ue in materia di diritti umani e trattare varie questioni come il rafforzamento della democrazia, la giustizia internazionale, il diritto umanitario, l´abolizione della pena di morte, la libertà di espressione, le questioni di genere e dei bambini nei conflitti armati. Il Rsue per i diritti umani dovrà essere in grado di interagire con le Nazioni Unite, presiedere dialoghi ad alto livello in materia di diritti umani e guidare le consultazioni con i paesi terzi su tali questioni, sostiene la raccomandazione. Qualifiche - I deputati chiedono che il candidato abbia una vasta esperienza e una comprovata affidabilità in materia di diritti umani e sia conosciuto a livello internazionale. Il mandato deve poter essere rinnovato ogni due anni e mezzo e il Parlamento dovrebbe essere consultato durante il processo di rinnovo. I deputati auspicano inoltre che al nuovo Rsue sia assegnato un organico come pure finanziamenti adeguati. Insistono a che il candidato partecipi a un´audizione in Parlamento e, in seguito, riferisca regolarmente al Parlamento in merito alla situazione dei diritti umani nel mondo. Prossime tappe – La nomina del Rsue per i diritti umani e l´istituzione del suo mandato seguono la decisione formale del Consiglio, sulla base di una proposta dell´Alto rappresentante per la politica estera. La nomina è prevista nel corso del Consiglio affari esteri del 25 giugno, come parte del cosiddetto pacchetto di revisione dei diritti umani. La risoluzione è stata adottata con 567 voti a favore, 32 contrari e 80 astensioni. |
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DITE LA VOSTRA! DAL 9 MAGGIO AL 9 SETTEMBRE 2012: I VOSTRI DIRITTI, IL VOSTRO FUTURO! |
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Bruxelles, 14 giugno 2012 - Lo scorso 9 maggio, in occasione della Festa dell´Europa, la Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica rivolta a tutti i cittadini e tutte le organizzazioni dell´Ue, per conoscere gli eventuali ostacoli che si possono incontrare nella quotidiana in quanto cittadini europei che vivono, studiano, lavorano, fanno acquisti o semplicemente si recano in altri paesi dell´Ue. La Commissione europea si avvarrà dei risultati della consultazione per definire l´agenda politica ed elaborare la relazione sulla cittadinanza europea del 2013. In quanto cittadini dell´Ue godiamo di determinati diritti - Ogni cittadino di un paese dell´Ue è automaticamente anche cittadino dell´Unione europea: questo gli conferisce una serie di diritti, che figurano nei trattati Ue dal 1993 e che sono riconosciuti da tutti i 27 paesi membri: circolare e soggiornare in qualsiasi paese dell´Ue, non subire discriminazioni sulla base della nazionalità, votare ed essere candidati alle elezioni comunali ed europee nel paese dell´Ue di residenza, ricevere assistenza dall´ambasciata o dal consolato di un altro paese dell´Ue alle stesse condizioni dei cittadini di tale paese, presentare una petizione al Parlamento europeo e ricorrere al Mediatore europeo, proporre un´iniziativa dei cittadini per sollecitare proposte legislative da parte dell´Ue. Questi diritti non si applicano solo in caso di stabilimento in un altro paese dell´Ue, ma anche nel caso di viaggi o brevi soggiorni -in quanto turisti, studenti, tirocinanti, lavoratori frontalieri, pendolari settimanali, pazienti, per viaggi d´affari, ecc.-, o anche in caso di acquisti online. (Qui maggiori informazioni sui nostri diritti nell´Ue). Nel 2010, la Commissione europea ha pubblicato la Relazione sulla cittadinanza dell´Unione http://ec.Europa.eu/justice/citizen/files/com_2010_603_en.pdf per informare i cittadini sui loro diritti in quanto cittadini dell´Ue. La relazione, ampiamente sostenuta dal Parlamento europeo, ha individuato i principali ostacoli che impediscono ai cittadini di esercitare pienamente tali diritti e ha proposto 25 azioni per eliminarli. Da allora, sono stati realizzati progressi significativi per facilitare la vita dei cittadini: Qui è possibile verificare i progressi registrati nei vari campi. Nel 2013 si festeggerà il 20° anniversario della cittadinanza dell´Unione, introdotta con l´entrata in vigore del trattato di Maastricht. Per celebrare quest´occasione la Commissione europea intende sviluppare e rafforzare ulteriormente l´Agenda dei cittadini, e per farlo presenterà una nuova Relazione sulla cittadinanza dell´Unione, con ulteriori misure per rispondere ai problemi sollevati dai cittadini dell´Ue. Dite la vostra! Il vostro contributo alla Relazione sulla cittadinanza 2013 è fondamentale. La Commissione europea desidera conoscere la vostra opinione sulle questioni che vi riguardano. Potete inviarci le vostre risposte fino al 9 settembre 2012. La Commissione preparerà un´analisi consolidata e anonima di tutte le risposte pervenute e la pubblicherà online. Http://ec.europa.eu/justice/opinion/your-rights-your-future/index_it.htm |
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UE: EUROREGIONE ADRIATICA RIFERIMENTO PER STRATEGIA ADRIATICO-IONICA |
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Trieste, 14 giugno 2012 - L´euroregione Adriatica intende porsi come punto di riferimento essenziale per sviluppare la Strategia Adriatico-ionica che l´Unione europea sta delineando in questi mesi, e che sarà destinata ad affiancarsi a quelle già approvate per le aree Danubiana e Baltica. Lo ha riconfermato ieri la Vii Assemblea generale dell´Euroregione Adriatica, che la Regione Friuli Venezia Giulia ha ospitato a Trieste, e che si è svolta nella Sala Rossa della Camera di commercio, in coincidenza con la riunione dell´Ince e con il seminario di due giorni proprio sul tema della Strategia Adriatico-ionica che si è concluso in mattinata alla Stazione marittima. Il presidente dell´Euroregione Adriatica e presidente del Molise, Michele Iorio, ha sottolineato perciò l´importanza di allargare le adesioni anche alle istituzioni locali che si affacciano sullo Ionio. Nata nel 2006 a Pola, l´Euroregione Adriatica - di cui il Friuli Venezia Giulia è stato tra i fondatori - è un´associazione di cooperazione fra Regioni ed Enti locali che si affacciano sull´Adriatico, con l´obiettivo di rafforzare la stabilità dell´area e di promuovere lo sviluppo sostenibile. All´assemblea di oggi, assieme a Iorio, erano presenti il vicepresidente Nikola Dobroslavic, presidente della Regione di Dubrovink, e l´ex presidente dell´Euroregione Ivan Nino Jakovcic, presidente della Contea Istriana della Croazia, che ha sottolineato come l´Adriatico sia destinato a diventare a breve un "mare interno" dell´Unione europea. L´assemblea ha oggi deliberato all´unanimità l´ingresso del Comune di Ulcinj (Montenegro) e preso in esame una serie di progetti, tra cui la "Biennale Habitat 2012 Adriatico patrimonio dell´umanità", in programma a cavallo tra 2012 e 2013, un´iniziativa che si propone di diventare un "incubatore di conoscenze" per promuovere lo sviluppo sostenibile. |
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TONDO, FVG PUNTO RIFERIMENTO STRATEGIA ADRIATICO-IONICA |
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Trieste, 14 giugno 2012 - "Nel contesto della macroregione Adriatico-ionica il Friuli Venezia Giulia è un punto di riferimento importante, in particolare nei settori della logistica dei trasporti e nell´interscambio commerciale". Dunque, anche per il Friuli Venezia Giulia, la strategia macroregionale adriatico-ionica, ha sottolineato ieri a Trieste il presidente della Regione Renzo Tondo intervenendo alla seconda e conclusiva giornata dedicata alle politiche marittime del Sud-est Europa (due giornate di lavori promossi da Commissione europea, ministero italiano degli Esteri e Regione), rappresenta un´opportunità di sviluppo e di nuove relazioni, un compito che già nel 1991, con la legge nazionale 19, lo Stato Italiana affidava al Friuli Venezia Giulia, riconosciuto quale riferimento per le prospettive nazionali verso il Centro Europa. Presenti il sottosegretario italiano agli Affari esteri Marta Dassù, il viceministro croato agli Esteri Josko Klisovic ed il sottosegretario sloveno agli Esteri Igor Sencar (quest´ultimi hanno ricordato come il sistema adriatico appaia "sensibile e delicato"), l´assessore regionale alle Relazioni internazionali e comunitarie Elio De Anna, il presidente del Molise Michele Iorio e l´assessore veneto all´Agricoltura Franco Manzato, il presidente Tondo ha quindi osservato come nell´area altoadriatica sia stato costituito il Gruppo europeo di Cooperazione territoriale (Gect) "Euregio Senza Confini" tra Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia, "che auspichiamo possa vedere la futura collaborazione delle Regioni croate Istriana e Litoraneo-montana e della Slovenia". Una cooperazione transregionale - perchè "qui si vince o si perde tutti assieme, senza scontri, rivalità, gelosie" - ha sottolineato Tondo, "complementare e non certo alternativa" alle strategie adriatico-ioniche, che secondo il sottosegretario Dassù potrà essere effettivamente pronta nel 2014, in considerazione del fatto che il prossimo dicembre il Consiglio europeo, cioè i primi ministri dell´Europa a 27, affiderà alla Commissione Ue il mandato per definire questo disegno. In videoconferenza da Bruxelles è anche intervenuto il commissario europeo Maria Damanaki, che ha ribadito i temi prioritari da sviluppare all´interno della Macroregione Adriatico Ionica: dalla tutela dell´ambiente marino alla cooperazione nel settore della pesca, alla cosiddetta "crescita blu" (sviluppo di trasporti e turismo "sostenibili"), alla cooperazione nei sistemi di monitoraggio del sistema marino. Tutti aspetti, ha concluso l´assessore De Anna, che presuppongono "un utilizzo efficiente ed armonico delle risorse Ue", mentre nel campo dei trasporti viene confermata la naturale connessione tra le politiche marittime adriatico-ioniche ed il ruolo del Corridoio ferroviario Baltico Adriatico dai porti Nordadriatici agli scali polacchi e degli Stati baltici. |
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TRIESTE, ASSEMBLEA GENERALE EUROREGIONE ADRIATICA |
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Trieste, 13 giugno 2012 - Oggi il Presidente del Molise Michele Iorio, in veste di Presidente dell´Euroregione Adriatica, interverrà a Trieste, alle ore 10,15, al dibattito dedicato alle osservazioni dei rappresentanti locali che fanno parte della Macroregione Adriatico-ionica. L´evento si inserisce all´interno di un workshop di due giorni (12-13 giugno), che ha come tema centrale la discussione delle politiche marittime e della pesca della Macroregione Adriatico-ionica. Sempre nella giornata di oggi , alle ore 15.30, presso la Camera di Commercio di Trieste, il Presidente Michele Iorio presiederà la Vii Assemblea generale dell´Euroregione Adriatica. |
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VENETO: POLITICHE MARITTIME PER LA MACROREGIONE ADRIATICO – IONICA |
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Trieste, 14 giugno 2012 - “La Macroregione è una prospettiva di sviluppo, ma è anche una sfida: istituzionale, progettuale e culturale. Il Veneto ci sta, e non solo per la sua storia fatta di relazioni e di presenza in questo mare, ma soprattutto con lo sguardo rivolto allo sviluppo della nostra regione e al futuro”. Lo ha detto l’assessore alla pesca del Veneto Franco Manzato, intervenuto ieri alla stazione Marittima di Trieste, su incarico del governatore Luca Zaia, al workshop internazionale sulle politiche marittime nella strategia per la Macroregione Adriatico – Ionica. “Che in quest’area occorra attivare politiche specifiche capaci di preparare gli Stati membri e le Regioni interessate ad una rete di comunicazioni e trasporti che si interconnetta sempre più con le economie mondiali è per noi cosa ovvia – ha aggiunto –. Ma soprattutto è un’idea che si sta affermando a livello comunitario Questo obiettivo richiede dinamiche di governo innovative e proiettate oltre le tradizionali diversità istituzionali o distinzioni di altro tipo. Bisogna coordinare – ha affermato Manzato – organismi e di istituzioni chiamati a condividere strategie e costruire sinergie tra tutti i settori potenzialmente interessati – logistica, trasporti, turismo, pesca – da gestire in maniera coordinata realizzando accordi tra governi, livelli istituzionali e segmenti economici”. “Su questo scenario, che si gioca qui, chiediamo e vogliamo un riconoscimento dell’Unione Europea, formale e concreto. Noi in ogni caso ci sentiamo protagonisti di questo processo e dei percorsi che servono. Siamo convinti – ha concluso Manzato – che per creare qualcosa di positivo per il futuro delle nostre genti bisogna credere meno nel quotidiano e più sulle grandi sfide e in questo la Macroregione è un’occasione per tutti, soprattutto in vista del prossimo ingresso della Croazia nell’Unione Europea”. |
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UE: ABRUZZO, SU MACRO REGIONE SUBITO UN INCONTRO |
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Pescara, 14 giugno 2012 - "E´ fondamentale ottenere, l´approvazione definitiva della Macro Regione Adriatica-jonica da parte della Unione Europea. In tal senso l´attuale Governo regionale si farà promotore del prossimo incontro, che si terrà nei primi di ottobre, che avrà come obiettivo quello di accelerare al massimo la definizione ultima di tale processo di riconoscimento". Lo ha dichiarato il vicepresidente della Giunta Regionale, con delega allo Sviluppo economico,Alfredo Castiglione, che ieri a Trieste ha partecipato, in rappresentanza della Regione Abruzzo, all´Assemblea Generale Euroregione Adriatica. Il vertice serviva ad approfondire la strategia Macroregionale Adriatico-ionica per una sua prossima definizione che conduca ad un progetto di coesione economica, politica, sociale e culturale dei paesi dell´area. "L´abruzzo - ha proseguito Castiglione -interviene in tale consesso come attore principale in tale vasto processo, avendo il Governo regionale da sempre sostenuto che l´Adriatico e lo Ionio rappresentino una Macro Regione naturale e storica, con la valenza strategica di inevitabile interconnessione tra l´Europa Continentale e l´Europa Mediterranea,nell´intento di accrescere le opportunità economiche, politiche, sociali e culturali". L´abruzzo dunque si pone al centro di una strategia transnazionale ma "e´necessaria un´accelerazione nella definizione di un processo così importante per le Regioni interessate - ha ribadito il Vicepresidente - affinché si possa giungere al riconoscimento ed essere pienamente operativi e protagonisti nella programmazione comunitaria 2014 ? 2020. Se si attiva al massimo la strategia della Macro Regione Adriatico Ionica, si potranno cogliere le particolari opportunità legate a particolari progetti Europei di Regioni transnazionali,di respiro viario ed infrastrutturale. La Regione Abruzzo ribadisce la sua centralità in tale processo e la volontà di interpretare un ruolo propulsivo non solo per l´accesso ai bandi ma anche verso il miglioramento delle relazioni con organismi finanziari ed economici nazionali ed europei e avere una maggiore forza di penetrazione nei mercati economici confinanti. E´ un progetto ambizioso - ha concluso Castiglione - che avrà bisogno anche di aiuto fattivo del Governo Nazionale affinché si possano creare le condizioni per essere attori di uno sviluppo economico necessario". |
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SISMA. VERTICE LAMPO FORMIGONI-ERRANI-ZAIA
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Bologna, 14 giugno 2012 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, a Bologna per un vertice-lampo sui problemi del terremoto con i colleghi dell´Emilia Romagna, Vasco Errani, e del Veneto, Luca Zaia. Scopo dell´incontro è mettere a punto la richiesta di integrazioni al decreto del governo per gli interventi nelle aree colpite. L´impegno del presidente Formigoni per le aree colpite dal sisma prosegue giovedì 14 giugno a Mantova, dove Regione Lombardia, d´intesa con la Camera di Commercio, ha riunito gli "Stati generali" del Mantovano (ore 9.30, Camera di Commercio, Largo di Porta Pradella 1). L´incontro con i rappresentanti delle istituzioni, i sindaci, gli esponenti del mondo produttivo, sindacale, sociale e culturale servirà a definire il quadro degli interventi da realizzare. Regione Lombardia ha già deliberato lo stanziamento di 43 milioni di risorse, destinate soprattutto al sostegno delle imprese e del lavoro. Ma altre novità potrebbero essere messe sul tavolo a Mantova dopo l´incontro e l´interlocuzione con il Governo. |
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SISMA, LA SOLIDARIETÀ PER L´EMILIA-ROMAGNA PARLA TUTTE LE LINGUE DEL MONDO. OLTRE 13 MILIONI DI EURO RACCOLTI FINO AD OGGI TRA CONTO CORRENTE DELLA REGIONE, SMS SOLIDALI E DONAZIONI DEGLI EMILIANO-ROMAGNOLI NEL MONDO E DA PAESI STRANIERI |
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Bologna, 14 giugno 2012 – Oltre 1 milione di euro versati nel conto corrente attivato dalla Regione, oltre 12 milioni di euro grazie agli sms solidali e 105 mila euro donati dalle comunità di emiliano-romagnoli nel mondo e da Paesi esteri legati all’Emilia Romagna da progetti di cooperazione internazionale. Sono le cifre, aggiornate ad oggi, della solidarietà scattata, già all’indomani della prima scossa del 20 maggio, per aiutare le popolazioni colpite dal sisma. Nel dettaglio, il conto corrente della Regione ha raccolto fino ad oggi 1.101.846,74 euro, frutto delle 3.051 donazioni per lo più di singoli cittadini, piccoli gruppi di amici o associativi, piccole e medie imprese cooperative e no. Il 3% dei versamenti arriva da cittadini di origine straniera e tanti tra tutti coloro che hanno fatto offerte hanno scelto di accompagnarle con un messaggio di affetto. Con gli sms solidali e le telefonate fatte al numero 45500, attivato (fino al prossimo 10 luglio) dalla Protezione civile d’intesa con la Regione Emilia-romagna, sono stati raccolti fino ad oggi 12.180.614 euro. Le iniziative di solidarietà dalle comunità all’estero hanno, inoltre, finora raccolto oltre 105 mila euro, di cui più di 38 mila dalle comunità di emiliano-romagnoli nel mondo. In particolare la Regione dei Pays de la Loire, con cui l’Emilia-romagna un protocollo di intesa da vent’anni, ha sostenuto i territori terremotati con il versamento di 50 mila euro; mentre il Comune di Novi Sad, uno dei partner più importanti della attività regionali nell’area, ha stanziato 2 milioni di dinari che al cambio odierno corrispondono circa a 17 mila euro per la città di Modena con cui è gemellata e avviato una raccolta tramite iniziative sportive che verranno organizzate nei prossimi giorni. Gli oltre 38 mila euro raccolti comunità emiliano-romagnole all’estero arrivano da Svizzera, Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Brasile, Cile e Australia. Si tratta delle prime somme certe tra quelle raccolte grazie alle moltissime iniziative messe in campo un po’ ovunque nel mondo a favore delle popolazioni emiliane, con balli della solidarietà, concerti, richieste avanzate ai parlamenti nazionali o raccolte effettuate in occasione della festa della Repubblica italiana o presso le sedi delle associazioni o nelle scuole. Infine, il Consolato Generale di Curitiba, il Circolo Emilia-romagna Paranà e Santa Caterina (che fa parte della consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo) e molte altre istituzioni locali, con il supporto organizzativo della Regione, hanno aperto un conto corrente dedicato presso il consolato che rimarrà attivo fino al 13 luglio e lanciato una campagna informativa su stampa e televisioni e iniziative che vanno dalla cena di solidarietà alla distribuzione di materiale informativo sul terremoto in occasione delle rappresentazioni teatrali che si svolgeranno nel mese di giugno. Per informazioni sulle modalità delle donazioni clicca qui http://www.Regione.emilia-romagna.it/terremoto |
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RICEVUTA IN REGIONE DELEGAZIONE CINESE DELLA MUNICIPALITÀ SHANGHAI |
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Bologna, 14 giugno 2012 – Il sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia-romagna Alfredo Bertelli ha ricevuto una delegazione cinese della Municipalità Shanghai. Al centro dell’incontro con i rappresentanti della Commissione delle scienze e tecnologie di Shanghai (organismo che pianifica gli investimenti pubblici nella ricerca, sviluppo e innovazione), i temi delle politiche e delle misure relative alle imprese spin-off, incubatori e sostegno alle giovani imprese. «L’incontro di oggi – ha sottolineato Bertelli - rappresenta un ulteriore tassello del più ampio programma di promozione internazionale della Regione per approfondire e strutturare solide relazioni bilaterali local to local tra regioni, province e stati delle grandi economie tra cui quella della Cina». La Regione Emilia-romagna in Cina - Il sistema economico dell’Emilia-romagna è presente in Cina da anni con le sue eccellenze nelle diverse filiere produttive. Sono infatti circa 90 le imprese emiliano - romagnole con investimenti diretti in Cina, di cui 60 a Shanghai. Le esportazioni sono state pari a circa 850 milioni di euro nel 2011, confermando un interscambio commerciale in continua crescita dal 2000. La Regione Emilia-romagna è da anni impegnata ad implementare interventi sistemici sul mercato cinese, organizzati in quattro filoni: il supporto alle imprese e a tutti gli operatori economici regionali; il consolidamento di proficue relazioni istituzionali, attive con la municipalità di Shanghai, le province di Zhejiang, Guangdong e Liaoning; l’organizzazione di grandi eventi promozionali; la concretizzazione di solide relazioni nel campo della R&s basate sulla collaborazione fra Università e centri di ricerca e la presenza costante di istituzioni e imprese cinesi alla manifestazione R2b. Dal 2006 si è sviluppata un’intensa cooperazione tra Regione, Università di Bologna e la prestigiosa università Tongji di Shanghai insediata all’interno del Campus Sino-italiano: la Regione offre un supporto operativo al sistema regionale tramite un proprio ufficio nel Campus Sino-italiano. Inoltre la Regione partecipa attivamente ad iniziative di collaborazione bilaterale facenti capo ad alcuni organismi quali il Comitato governativo Italia - Cina, la Fondazione Italia – Cina, il Collegio di Cina, il Forum permanente per la collaborazione industriale tra Italia e Cina. |
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TRENTO: MISSIONE LAMPO DEL PRESIDENTE DELLAI IN RUSSIA E BULGARIA PER L´INTERNAZIONALIZZAZIONE
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Trento, 14 giugno 2012 - Nuove tecnologie, mobilità sostenibile, energia pulita, turismo e vini al centro della missione-lampo di promozione economica in Russia e in Bulgaria iniziata ieri a Mosca e guidata dal presidente Lorenzo Dellai. Nell´agenda della delegazione, di cui fanno parte anche i vertici di Trentino Marketing e di alcune realtà del sistema della ricerca trentino, le opportunità di collaborazione con la Fondazione Stolkovo e con la Zao Banca Intesa Russia, prima banca italiana in Russia. Il presidente Dellai parteciperà inoltre all´evento "I vini del Trentino. Eccellenza italiana nel cuore delle Dolomiti" e alla relativa conferenza stampa, rivolta alle principali testate russe del settore turistico. Venerdì, infine, il presidente della Provincia autonoma di Trento sarà a Sofia per l´inaugurazione della centrale elettrica di Tserovo, realizzata da Petrolvilla. "Questa breve missione - sottolinea Dellai - si inquadra nel contesto degli sforzi che stiamo facendo nel campo dell´internazionalizzazione, per spingere il nostro sistema economico e le nostre imprese soprattutto verso quei paesi che registrano una forte dinamica di crescita". |
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FONDI UE: 300 MLN EURO UTILIZZATI IN 5 ANNI PER SVILUPPO REGIONALE FVG |
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Trieste, 14 giugno 2012 - Il Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale, obiettivo competitività ed occupazione, del Friuli Venezia Giulia (Por Fesr 2007-13) ha finora attivato risorse pari a poco più di 300 milioni di euro, superando nel dicembre 2011 il livello di spesa certificata. Il dato è emerso nel corso della quinta riunione del Comitato di sorveglianza, svoltasi oggi nella sede della Regione a Udine. In dettaglio, sono stati pubblicati 7 bandi, 2 inviti e 5 elenchi di operazioni prioritarie, con un avanzamento sostanziale del numero di progetti conclusi per quanto riguarda la ricerca (dai 38 di fine 2010 ai 50 di fine 2011) e la prevenzione dei rischi (da 9 a 13), mentre sono saliti a 950 i beneficiari di misure di prevenzione delle alluvioni. Nel corso della riunione, sono state anche evidenziate le azioni di solidarietà attraverso i fondi strutturali che potrebbero essere intraprese per le aree recentemente colpite dal terremoto. Saranno ora le Regioni a decidere le modalità per l´erogazione di un contributo minimo attraverso il Fesr e altri programmi. |
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DALL’EMERSIONE ALL’INCLUSIONE, DUE GIORNI A PRATO SU COME RILANCIARE LO SVILUPPO LOCALE |
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Firenze, 14 giugno 2012 - Economia, ma anche un nuovo welfare per i quartieri dove più forte è il disagio. Ovvero servizi a rete e più vicini ai cittadini e spazi pubblici da recuperare per favorire l’integrazione, ma anche un pacchetto per far emergere chi lavora a nero o senza rispettare le regole: nella comunità cinese, ma non solo. Si parlerà di questo oggi e domani a Prato. Una due giorni, giovedì 14 e venerdì 15 giugno, in cui saranno presentate e discusse alcune delle misure previste dal progetto di sviluppo integrato dell’area pratese messo a punto dalla Regione. L’appuntamento è al Pin di Prato, il polo universitario in piazza Ciardi. Giovedì sarà una giornata di preparazione. Dalle 15 alle 18 sono previsti due gruppi di lavoro: il primo lavorerà sull’emersione delle imprese e del lavoro non regolare, il secondo sull’innovazione nel welfare e l’idea di quartieri più inclusivi, capaci di avvicinare e non isolare. Dopocena spazio al divertimento, con una selezione musicale di Webradio Spin, la radio degli studenti del polo universitario pratese e la proiezione di “Codice Ivan. The city of Happiness” a cura di Fonderia Cultart, un’altra associazione stavolta di ex studenti. Il finale è affidato a “Tomme live elettronics”. Venerdì 15 giugno sarà invece una giornata plenaria: l’appuntamento è nell’aula magna del polo universitario. A portare i saluti la mattina alle 9.30 sarà l’assessore al welfare e alle politiche della casa della Toscana Salvatore Allocca, seguito dal presidente della Provincia Lamberto Gestri, il sindaco Roberto Cenni e il presidente del Pin Maurizio Fioravanti. Dalle 10.30 alle 11.30 si parlerà di politiche integrate per lo sviluppo locale. Nella tavola rotonda che seguirà saranno messe a confronto varie esperienze di ricerca. Dopo pranzo i lavori riprenderanno alle 14.30 con i saluti del console generale della Repubblica popolare cinese Zhou Yunqi e una tavola rotonda sulla coesione sociale per rilanciare lo sviluppo locale, a cui parteciperanno Angelo Colombo per la Uil di Prato, il presidente pratese di Rete Imprese Italia Alessandro Giacomelli, il presidente della Camera di Commercio Carlo Longo e il presidente dell’Unione industriali Andrea Cavicchi. Le conclusioni saranno affidate al presidente della giunta regionale toscana Enrico Rossi. Il convegno di venerdì sarà trasmesso in diretta radiofonica su Web Radio Spin. Http://www.radiospin.poloprato.unifi.it/ |
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I PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA |
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Napoli. 14 giugno 2012 - Si è riunita a palazzo Santa Lucia la Giunta regionale della Campania, presieduta da Stefano Caldoro. E’ stato proposto ricorso dinnanzi alla Corte costituzionale per la declaratoria di illegittimità dell’art. 3, comma 4 del decreto legge 59, per violazione, tra le altre, delle competenze in materia di gestione dello smaltimento dei rifiuti, nonché dell’autonomia negoziale e finanziaria della Regione, in riferimento all’acquisto forzoso del termovalorizzatore di Acerra con l’utilizzo di fondi Fas di spettanza regionale, destinati a investimenti infrastrutturali ed emergenze di edilizia sanitaria. In campo agricolo, è stato deciso l’utilizzo dell’elicottero del Corpo Forestale dello Stato per la campagna antincendi 2012 e fissati gli indirizzi per determinare il territorio agro silvo pastorale destinato alla caccia. Per la sanità, sono stati approvati il piano regionale per il governo delle liste di attesa; le linee di indirizzo per l’assistenza alle persone in stato vegetativo; le attività per le prevenzione e la cura del diabete mellito, con particolare riferimento alla realizzazione di campi scuola per giovani pazienti; l’accordo sulla rete nazionale per i trapianti; le linee guida per l’accreditamento delle banche di sangue da cordone ombelicale; il documento sulle modalità di esecuzione del test per Hiv. Su proposta dell’assessore all’Istruzione Caterina Miraglia è stato definito il calendario scolastico 2012 – 2013, riorganizzata la rete relativa all’istituzione dei corsi serali e approvato il protocollo d’intesa tra Regione ed Ufficio del Garante per i diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale. Su proposta dell’assessore alle Risorse umane Pasquale Sommese è stato approvato il fondo di produttività per il personale non dirigenziale, con una riduzione dello stesso proporzionale alla riduzione dell’organico in servizio e con la conferma della quota individuale fissata nel 2010. Su proposta dell’assessore all’Urbanistica Marcello Taglialatela è stata approvata la verifica di compatibilità del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Salerno. Infine, su proposta dell’assessore alle Attività produttive Sergio Vetrella, la Giunta ha dato via libera alla modifica del regolamento di attuazione del credito d’imposta per i nuovi i insediamenti produttivi in Campania. |
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ENTI LOCALI: ANTICIPAZIONE FONDI; 130 MLN A COMUNI E PROVINCE DELLA SICILIA
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Palermo, 14 giugno 2012 - In arrivo quasi 130 milioni di euro per i Comuni e le Province siciliane. Si tratta dell´anticipazione del 50% delle prime 2 trimestralita´, cosi´ come deciso, con un ordine del giorno, dall´Assemblea regionale siciliana lo scorso 29 maggio. Proprio la settimana scorsa, l´assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, aveva dato indicazioni al dirigente generale del dipartimento, Luciana Giammanco, di provvedere alla ripartizione delle somme. "E´ - afferma l´assessore Caterina Chinnici - una boccata d´ossigeno per gli enti locali, in attesa che la Conferenza Regione-autonomie locali, in corso di ricostituzione, definisca i nuovi criteri di riparto dei finanziamenti. Senza queste anticipazioni si sarebbe aggravata la gia´ precaria situazione finanziaria degli enti". I decreti di ripartizione delle somme sono gia´ stati registrati dalla ragioneria dell´assessorato ed entro la settimana il dipartimento delle autonomie locali provvedera´ ad emettere tutti i mandati di pagamento. In particolare, 126,230 milioni sono destinati ai 390 comuni e 2,909 milioni alle 9 province regionali. |
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PO FSE BASILICATA 2007-2013, OBIETTIVO GIOVANI E LAVORO AL CENTRO DEL PROGRAMMA OPERATIVO LE POLITICHE DA ADOTTARE PER MIGLIORARE LA CONDIZIONE LAVORATIVA DELLA POPOLAZIONE TRA I 18 E I 35 ANNI |
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Potenza, 14 giugno 2012 - Si è svolto ieri Matera l´evento annuale del Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo per la Basilicata 2007-2013, sul tema: “Analisi e prospettive sulle politiche dei giovani”. I dati relativi all´andamento del mercato del lavoro in Basilicata nel primo trimestre del 2012, mostrano una leggera ripresa dopo la flessione registrata nel 2010 e nel 2011. I rapporti di lavoro attivati nei primi tre mesi dell´anno in corso sono 33.631 a fronte dei 31.985 attivati nel primo trimestre del 2010. Il valore medio di attivazioni per lavoratore registra una sostanziale equiparazione nei periodi di riferimento tuttavia si registra un aumento dei contratti per gli uomini e una diminuzione per le donne. I rapporti di lavoro attivati per tipologia evidenziano una flessione per i contratti a tempo indeterminato a favore di quelli a tempo determinato, sia per le donne che per gli uomini. In aumento, invece, i contratti di apprendistato e di collaborazione. Anche se lieve, dunque, si evidenzia un miglioramento del tasso di disoccupazione che è passato dal 13 per cento del 2011 al 12 per cento del 2012. L´andamento dei rapporti di lavoro cessati si distingue per tipologia di contratto: si contraggono le cessazioni per il tempo indeterminato, crescono le cessazioni per il tempo determinato, per l´apprendistato, per le collaborazioni e per il contratto di inserimento lavorativo. In Basilicata il numero delle persone inoccupate, disoccupate o in cerca di occupazione è ancora elevato, specie se si fa riferimento ai giovani, ovvero a quella fascia di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Alla data del primo marzo 2012 si rileva che in Basilicata la disoccupazione dei giovani ammonta a 97 mila. Infine i dati relativi all´andamento del mercato del lavoro in Basilicata evidenziano un progressivo invecchiamento della popolazione attiva. Dopo gli interventi sono stati illustrati tre casi di successo autoimprenditoriale e successivamente si è proseguito con il laboratorio “Prospettive sulle politiche per i giovani”: una tavola rotonda coordinata dall´esperto di politiche comunitarie Francesco Gombia che ha visto la partecipazione al dibattito dei sindacati, dei rappresentati delle Istituzioni locali e delle Amministrazioni pubbliche, del mondo della cultura, della scuola e dell’Università nonché degli esponenti del mondo delle imprese e dei servizi. Il dibattito ha fornito un interessante confronto per la definizione di una piattaforma nella quale gli attori delle politiche del lavoro raccoglieranno proposte e riflessioni per migliorare l´occupazione, la coesione e l´inclusione dei giovani. |
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PO FSE BASILICATA 2007-2013, AUTOIMPIEGO: I CASI DI SUCCESSO QUANDO IL FINANZIAMENTO EUROPEO SOSTIENE E CONCRETIZZA IL LAVORO |
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Potenza, 14 giugno 2012 - Dall’idea di un progetto alla nascita dell’impresa. Tra i progetti di autoimprenditorialità realizzati con i finanziamenti del Fondo Sociale Europeo c’è la Cooperativa “Arte e lavoro” di Vietri di Potenza che, ispirandosi alla Vietri campana, voleva cimentarsi con la produzione di oggetti in ceramica. Quel desiderio è diventato opportunità reale grazie al finanziamento europeo e oggi otto soci (5 donne e 3 uomini) alcuni dei quali diversamente abili, lavorano stabilmente con la cooperativa. L’investimento europeo ha permesso ai soci di acquistare le materie prime per il ciclo di lavorazione e il forno elettrico per ceramica. La cooperativa ha già risposto alle prime commesse relative a prodotti di artigianato artistico per uso domestico e ornamentale. Altro caso di successo è quello di una signora di Miglionico che avvia un’attività di calzolaio affiancata da un negozio di prodotti in pelle e cuoio (scarpe, borse, cinture, articoli da regalo) che lei stessa realizza. Con il progetto la donna, oltre a procurarsi un lavoro autonomo, ha acquisito una mentalità imprenditoriale che ha trasferito anche ai suoi figli, uno dei quali ha avviato un’attività in proprio nel settore della yogurteria. Altrettanto emblematico è il caso di un ingegnere informatico di Matera che, dopo aver realizzato uno studio di settore, ha individuato una nicchia di mercato che aveva la necessità di un software gestionale a livello nazionale. L’ingegnere ha elaborato un progetto, ha richiesto e ottenuto un finanziamento comunitario e ha potuto così elaborare un software che è stato installato in 35 province italiane (le previsioni prevedono che il prodotto sarà esteso su tutto il territorio nazionale entro i prossimi due anni). Ad oggi l’ingegnere-imprenditore è riuscito a porsi come riferimento informatico principale per la categoria individuata. I tre casi di successo elencati dimostrano come, in tempi di difficoltà occupazionali, un’idea vincente, grazie ai finanziamenti Fse, può tradursi in un’opportunità concreta di lavoro. |
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FVG: +109,7% CASSA INTEGRAZIONE A MAGGIO, MA LA PROVINCIA DI UDINE TIENE CON UN SIGNIFICATIVO -44,7% |
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Trieste, 14 giugno 2012 - Nel corso del mese di maggio 2012 le ore di Cig autorizzate in Friuli Venezia Giulia sono state 2.450.644, in aumento sia nel confronto tendenziale che in quello congiunturale. La crescita tendenziale, rispetto a maggio 2011, è stata infatti del 14,1% in valore percentuale e di circa 302mila ore in valori assoluti, mentre l´aumento congiunturale, rispetto al mese di aprile 2012, è stato del 109,7%, corrispondete a 1 milione e 282mila ore. "Un quadro - ha dichiarato l´assessore regionale al Lavoro, Angela Brandi - che presenta degli aspetti di preoccupazione e che disattende le previsioni del primo semestre 2011, quando pareva poter esserci l´inizio di una fase di ripresa. Proprio per questo la Regione ha inteso non abbassare la guardia e rafforzare gli strumenti a difesa dell´occupazione. Anche nel prossimo assestamento di bilancio, infatti, sono previsti 14 milioni di euro da destinare alle politiche attive del lavoro per incentivare la aziende alle assunzioni e alle stabilizzazioni". Relativamente alle tre gestioni (ordinaria, straordinaria e deroga), la Cigo cresce sia a livello tendenziale (+105,3%) che a livello congiunturale (+54,6%), la Cigs diminuisce sia a livello tendenziale (-9,8%) e aumenta a livello congiunturale (+177,8%), la deroga, a sua volta, cresce sia a livello tendenziale (+43,1%) che a livello congiunturale (+54,1%). A livello provinciale, la variazione tendenziale si incrementa sia in provincia di Gorizia (+166,6%), che in provincia di Pordenone (+47,6%) che in quella di Trieste (+4,8%) mentre diminuisce in provincia di Udine (-44,7%). A livello congiunturale, invece, la crescita interessa le provincia di Gorizia (+116,8%), di Pordenone (+236,8%) e di Udine (+30,9%) mentre a Trieste si registra una diminuzione del 16,1%. A livello provinciale si registra il significativo calo tendenziale nella provincia di Udine che è dovuto alla diminuzione delle ore autorizzate nella gestione straordinaria (-75,8%) mentre gli aumenti, sempre a livello tendenziale, nella altre tre province sono dovuti principalmente alla cassa straordinaria (a Gorizia), alla cassa ordinaria e alla Cig in deroga (a Pordenone) e alla cassa ordinaria (a Trieste). Nel corso dei primi cinque mesi del 2012, sono state autorizzate complessivamente 9.102.577 ore con un incremento del 22% (1.643.887 in valori assoluti) ore in più rispetto al corrispondente periodo del 2011. A livello provinciale, l´aumento interessa soprattutto Pordenone con 1.353.487 ore pari al 52.2%; a seguire troviamo Gorizia con 497.707 ore pari al 60,5% e Trieste con 391.850 ore pari al 102,8%. La provincia di Udine evidenzia nei cinque mesi considerati un calo di 599.157 ore, pari al -16,4%. |
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LAVORO: REGIONE FVG FATTO SUA PARTE MA ORA TOCCA ANCHE A STATO |
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Udine, 14 giugno 2012 - Anche il Friuli Venezia Giulia, sotto il profilo occupazionale, sta pagando i costi della crisi, anche se meno di altre Regioni d´Italia: nella graduatoria delle realtà italiane si colloca infatti al momento al terzo posto dopo la Provincia autonoma di Bolzano e il Veneto. Proprio per continuare a contrastare gli effetti di questa congiuntura economica negativa la Regione ha deciso di mantenere il trend degli interventi per le politiche attive e passive del lavoro. Lo ha affermato l´assessore regionale al Lavoro, Angela Brandi, intervenuta alla riunione del Comitato provinciale per l´economia e il lavoro, convocato nel salone del Consiglio della Provincia di Udine. Brandi ha innanzitutto analizzato l´attuale situazione occupazionale nel Friuli Venezia Giulia: il tasso di disoccupazione nel primo trimestre è del 7 per cento, mentre quello nazionale del 10,9 per cento. La disoccupazione giovanile in Italia è al 35,9 per cento, mentre nel Friuli Venezia Giulia è al 21 per cento. E ha poi ricordato che nell´ambito dell´azione intrapresa dalla Regione a fronte della crisi, sviluppata principalmente sotto il profilo occupazionale, sono stati investiti a favore dell´attivazione dei lavori socialmente utili 14 milioni e 660 euro che hanno interessato 2330 persone. Gli interventi per i lavori di pubblica utilità hanno invece consentito l´impiego di 1700 lavoratori, grazie a un impegno dell´Amministrazione di 33 milioni e 900 mila euro. Sono invece stati 3800 i lavoratori interessati dai contratti di solidarietà, con una spesa di sei milioni e 800 mila euro. A trarre vantaggio dalle politiche attive del lavoro, con un impegno della Regione di 68 milioni di euro, attraverso incentivi all´assunzione, alla stabilizzazione, alla creazione di nuove imprese e al sostegno con la formazione, sono stati circa 20 mila lavoratori. Attraverso il Fondo Sociale Europeo 2007-2013 sono stati utilizzati 250 milioni di euro. Brandi ha ricordato che la politica per il lavoro dell´Amministrazione regionale è stata interamente definita e condivisa dalle parti sociali attraverso i tavoli di concertazione e la Commissione regionale del lavoro. "Oggi - ha ricordato Brandi - ci si deve confrontare con la crisi più grave degli ultimi decenni. La Regione ha fatto la sua parte ma gli spiragli verso una risoluzione della congiuntura negativa palesatisi all´inizio dello scorso anno sono poi stati smentiti dai fatti. La Regione ha pertanto mantenuto alti i livelli di guardia e di intervento". Non a caso, quindi, un nuovo bando sarà emanato tra breve e darà risposta alle ulteriori attese dei lavoratori, specialmente ultracinquantenni. Tra le numerose azioni attivate dall´Amministrazione vi è l´attivazione del fondo di garanzia per i precari, che però finora è stato sottoutilizzato dai cittadini. Ma il focus principale dell´attività della Regione per favorire la ripresa è stato indirizzato a coniugare le politiche passive di sostegno al reddito dei lavoratori con quelle attive. Con la manovra di assestamento di bilancio saranno infatti assegnate ulteriori cospicue risorse a favore delle imprese per le assunzioni e le stabilizzazioni (complessivamente, nel 2012, 27 milioni di euro di investimenti). Si è inoltre provveduto a potenziare i servizi per il lavoro, tramite l´assunzione di 46 operatori per i centri per l´impiego e i servizi provinciali. La Regione si è anche impegnata per favorire l´incrocio tra la domanda e l´offerta di lavoro per badanti e baby sitter e per incentivare la stabilizzazione in questo settore. Attenzione è stata prestata anche alla sicurezza sul posto di lavoro: dal 2007 al 2011 gli infortuni si sono ridotti del 23 per cento. Tuttavia, come ha sostenuto la Brandi, va rivista la legge sul lavoro, che deve recepire le novità normative di livello nazionale, e le nuove esigenze della nostra comunità regionale. A questo proposito, il nuovo testo è già stato predisposto e tra breve sarà sottoposto alle parti sociali. La riforma nazionale per l´assessore presenta diverse criticità ed è auspicabile, per esempio, che si possa recuperare l´utilizzo dei voucher. Ma la partita vera da vincere per sfidare la crisi è quella dello sviluppo, attraverso tutta una serie di provvedimenti a favore delle imprese che riducano il peso dell´imposizione fiscale e, unitamente ad un´efficace razionalizzazione della spesa pubblica per favorire concretamente il rilancio produttivo ed occupazionale, introducano un vero snellimento delle procedure burocratiche. |
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AMMORTIZZATORI; GIUNTA SARDEGNA APPROVA DDL PER SALDARE DEBITO INPS |
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Cagliari, 14 Giugno 2012 - La Giunta regionale in seduta straordinaria ha deliberato un disegno di legge di modifica alla Finanziaria per reperire le risorse (circa 32 milioni di euro) necessarie a saldare il debito con l´Inps per gli ammortizzatori sociali. "Come concordato, anche coi sindacati nell´incontro di oggi, abbiamo trovato le risorse che ci consentiranno di riaprire il tavolo con il Governo - hanno spiegato al termine della riunione della Giunta, il presidente Ugo Cappellacci e l´assessore del Lavoro Antonello Liori - Al prossimo incontro col Ministro chiederemo non solo i fondi che ci spettano secondo gli accordi (circa 57 milioni di euro), ma anche le risorse supplementari necessarie per garantire la cassa integrazione fino al 31 dicembre." |
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PUGLIA: RIVISTO ACCORDO CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA PER AZIENDE IN FALLIMENTO
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Bari, 14 giugno 2012 - Aperta un’ulteriore finestra per i lavoratori delle aziende sottoposte a procedure concorsuali, che erano state escluse nel precedente protocollo di intesa siglato con le parti sociali e datoriali. I sindacati hanno sollecitato una rivisitazione dell´accordo ritenuto particolarmente svantaggioso per quei lavoratori dipendenti di aziende che, se pur soggette a procedure concorsuali (es. Fallimento), sono oggetto di ipotesi concrete - avanzate da un soggetto industriale - di riconversione e di reindustrializzazione. “Accogliamo volentieri - dichiara l´assessore al Welfare Elena Gentile - la sollecitazione delle parti sociali, avendo peraltro definito positivamente in questi giorni un ulteriore passaggio con il Ministero del Lavoro per le procedure di trasferimento delle risorse necessarie per garantire il sostegno al reddito nei confronti dei lavoratori pugliesi interessati alla cassa integrazione in deroga”. ”In un momento particolarmente difficile per le aziende ed i lavoratori la regione - conclude la Gentile – la Regione mette in campo ogni utile provvedimento a sostegno dei lavoratori e delle loro famiglie”. |
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CONCLUSA LA CONVENTION "IL CONTRATTO DI APPRENDISTATO, OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE NELLA REGIONE CALABRIA" |
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Catanzaro, 14 giugno 2012 - Si é tenuta a Vibo Valentia la Convention regionale dal tema: "Il contratto di apprendistato, opportunità per le imprese nella Regione Calabria", organizzato dall´Assessorato regionale al Lavoro e Politiche sociali, in collaborazione con Italia Lavoro. L´appuntamento è servito per incontrare i rappresentanti sindacali, le organizzazioni datoriali, gli ordini professionali del territorio calabrese, e illustrare loro le numerose opportunità messe in campo dall´apprendistato, ma anche le innovazioni apportate dalla Regione a riguardo di questa importante tipologia contrattuale. L´obiettivo dei regolamenti approvati dalla Giunta Regionale, lo scorso aprile, è appunto quello di rilanciare il mercato del lavoro e l´occupazione giovanile, attraverso la formula dell´apprendistato, all´insegna della convenienza e della semplificazione. L´intesa per il rilancio dell´istituto dell´apprendistato, sottoscritto da tutte le parti sociali, prevede l´apprendistato come il principale contratto per l´ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, proprio perché capace di garantire contemporaneamente formazione e lavoro. L´apprendistato si divide in tre aree: qualificante, professionalizzante, di alta formazione e prevede la stipula di un contratto a tempo indeterminato con finalità formativa del rapporto di lavoro. Un contratto che si pone quindi come un investimento reciproco in esperienza e competenza per il lavoratore. "Operare nel campo del lavoro - ha affermato l´Assessore Stillitani - non significa semplicemente utilizzare le risorse economiche a favore dell´occupazione. Il nostro compito, infatti, é soprattutto quello di regolamentare il mercato del lavoro e ottemperare a tutte quelle attività normative e amministrative che leggi nazionali impongono alle Regioni. Il nostro principale obiettivo é quello di convincere gli imprenditori calabresi che il “lavoro nero” non conviene. Con le agevolazioni previste dal contratto di apprendistato, inoltre, le aziende, per tre anni, vengono sgravate dall´onere contributivo e allo stesso tempo i lavoratori hanno le stesse garanzie previdenziali previste da un´assunzione a tempo indeterminato con l´opportunità di poter ricevere all´interno della stessa azienda, la formazione professionale". Al convegno é intervenuto inoltre, Paolo Reboani, presidente e amministratore delegato di Italia Lavoro, il quale ha sottolineato come "il successo del contratto di apprendistato e le politiche dell´occupazione non possono prescindere da un fruttuoso dialogo con le parti sociali e dallo sforzo che faranno sul territorio tutti gli attori chiamati a svolgere il proprio compito in merito all´attuazione capillare di questa innovativa formula contrattuale". Grazie al contratto di apprendistato, che si rivolge ai giovani fino a 29 anni quindi, l´azienda diventerà anche un luogo formativo che contribuirà a migliorare e implementare le competenze e le conoscenze di ogni lavoratore. Al convegno hanno preso parte, tra gli altri: il dirigente generale del dipartimento Lavoro, Bruno Calvetta e per Italia Lavoro, Paola Izzo e Domenico Bova. Sono intervenuti inoltre i rappresentanti delle parti sociali i quali nei loro interventi hanno sottolineato "l´apprezzamento per il lavoro di concertazione svolto dall´Assessorato guidato da Francescantonio Stillitani". |
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CALABRIA: I TEMI DI INTERVENTO DEL SEMINARIO DI OGGI, SUL TEMA “CONTRASTO ALLE FRODI FINANZIARIE ALL’UE – STRATEGIE E STRUMENTI DI CONTROLLO” |
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Catanzaro, 14 giugno 2012 - Al via, oggi quattordici giugno, alle ore 9.15, il Seminario “Contrasto alle frodi finanziarie all’Ue – Strategie e strumenti di controllo”. Un’iniziativa dell’Assessorato regionale alla Programmazione nazionale e comunitaria, di concerto con il Dipartimento delle Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la Commissione europea (Olaf), nell’ambito del Programma di Azione Comunitaria “Hercule Ii 2007-2013”, che si terrà nella sala delle Fondazione “Mediterranea Terina” (area ex Sir) di Lamezia Terme. Di particolare importanza, tra gli interventi in programma, quello sul tema “Prerogative e attività poste in essere dal Comitato per la lotta contro le frodi comunitarie”, a cura di Giovanbattista Urso, Comandante della Guardia di Finanza e Ugo Liberatore, Coordinatore della Segreteria Tecnica del Colaf. Dopo il dibattito, gli altri temi di intervento saranno: “Dati statistici sulle irregolarità e le frodi. Sistema di comunicazione “Ims”; “Casistica delle irregolarità a livello regionale e strategie di prevenzione e contrasto posto in essere”; “La Corte dei Conti: irregolarità e frodi nei fondi strutturali”; “Tutela degli interessi finanziari dell’Ue. Analisi dei casi più frequenti di frode”. All’incontro parteciperanno rappresentanti della Regione, della Guardia di Finanza, della Commissione europea (Olaf) e della Corte dei Conti. |
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VENERDÌ 15 GIUGNO UNA TAVOLA ROTONDA A GIOIA TAURO SUI BENI CONFISCATI. CONCLUDERÀ IL PRESIDENTE DELLA REGIONE GIUSEPPE SCOPELLITI |
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Catanzaro, 14 giugno 2012 - Venerdì quindici giugno, alle ore 9 e 30, a Gioia Tauro, presso la cooperativa Valle del Marro, sita in località Pontevecchio, si terrà una tavola rotonda dal tema “Beni confiscati alla criminalità organizzata. Le azioni e la programmazione della Pa per la gestione dei patrimoni sottratti alle mafie in Calabria”. L’iniziativa organizzata dalla Regione Calabria e dal Formez Pa, sarà occasione di confronto tra attori istituzionali e testimoni di esperienze già realizzate sul territorio calabrese per la gestione efficace dei beni confiscati alla criminalità. Il Dipartimento Presidenza della Regione è impegnato attivamente nell´attuazione delle politiche comunitarie e regionali in materia di legalità e sicurezza. L’evento intende inoltre approfondire le questioni ancora aperte dal punto di vista della normativa vigente, dei principali modelli di intervento, degli strumenti per la gestione, evidenziando punti di forza e punti di debolezza del quadro attuale e avanzando ipotesi e proposte per il futuro. L’iniziativa si terrà su un terreno confiscato assegnato alla cooperativa Valle del Marro. Il programma prevede la diffusione di un video sul riutilizzo sociale dei beni confiscati ed alcune testimonianze. A seguire gli interventi di Leonello Tronti dell’ufficio per la formazione del personale delle pubbliche amministrazioni, Ministero per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione su “il progetto Etica per le pubbliche amministrazioni delle regioni Obiettivo Convergenza”. Parlerà poi Marco Villani, Direttore Generale Formez Pa su “cultura della legalità e coesione sociale”. Alla tavola rotonda, che sarà moderata dal Direttore Generale del Dipartimento Presidenza della Regione Calabria, Francesco Zoccali, parteciperanno Michele Prestipino Garritta, Procuratore della Repubblica aggiunto presso il Tribunale di Reggio Calabria, Riccardo Bognanni dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, il Prefetto di Reggio Calabria Vittorio Piscitelli, Paolo Di Fonzo, responsabile obiettivo operativo 2.5 “Migliorare la gestione dei beni confiscati” del Pon “Sicurezza per lo Sviluppo – Obiettivo Convergenza 2007 – 2013”, Maria Beatrice Morano del gruppo di lavoro “Più scuola meno mafia” del Miur, il vice Presidente Confindustria Sicilia Giuseppe Catanzaro, Davide Pati della Presidenza Nazionale dell’associazione Libera, Lucio Dattola, Presidente Unioncamere Calabria. A concludere i lavori il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti. |
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FAMIGLIA: 4,6 MLN PER STRUTTURE PRIMA INFANZIA IN FVG |
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Trieste, 14 giugno 2012 - Sul Bollettino Ufficiale della Regione Friuli Venezia Giulia (il 23 del 6 giugno 2012) è stato pubblicato il bando per il finanziamento degli interventi edilizi da realizzare in strutture di servizio alla prima infanzia (nidi, centri per bambini e genitori, spazi gioco). Le domande per accedere ai contributi vanno redatte secondo il fac-simile allegato al bando stesso e inoltrate entro il termine perentorio del 6 luglio 2012 alla direzione centrale Istruzione, università, ricerca, famiglia, associazionismo e cooperazione - Servizio affari generali, amministrativi, di vigilanza e garanzia (via del Lavatoio, 1 - 34132 Trieste). Possono presentare domanda i soggetti pubblici, privati e del privato sociale proprietari, locatari o titolari di diritto di godimento dell´ immobile interessato dagli interventi edilizi. Le opere finanziabili comprendono la costruzione, l´ampliamento, la ristrutturazione, la manutenzione straordinaria, il restauro e il risanamento conservativo degli spazi destinati o da destinare a servizi per la prima infanzia, purché ubicati nel territorio regionale. "Si tratta di una nuova e straordinaria misura - ha spiegato l´assessore regionale alla Famiglia, Roberto Molinaro - che può contare su una dotazione finanziaria complessiva di 4,6 milioni di euro e che ha lo scopo di sostenere la realizzazione di un´adeguata rete di servizi per la prima infanzia". La contribuzione regionale rientra tra gli aiuti de minimis e la stessa non può superare il tetto dei 200 mila euro e l´80% della spesa dichiarata ammissibile. |
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LAVORO & FAMIGLIA: CONCILIARE CONVIENE VANTAGGI PER LE PERSONE, VANTAGGI PER LE AZIENDE. DALLA PROVINCIA FINANZIAMENTI PER LE PMI, PER AVVIARE O IMPLEMENTARE AZIONI DI CONCILIAZIONE. |
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Parma, 14 giugno 2012 – Si chiama “Fattore D”, ed è un’azione pensata dalla Provincia per favorire e implementare la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro. È un’iniziativa sperimentale finanziata dalla Provincia con risorse del Fondo sociale europeo e della Regione e indirizzata alle imprese, prioritariamente Pmi, del territorio. L’obiettivo è appunto quello di aiutare le aziende nell’introduzione o nel potenziamento di una strategia organizzativa incentrata sulla conciliazione, nella piena consapevolezza che proprio questa sia una delle chiavi per il benessere dei lavoratori e dell’azienda stessa, per la qualità di vita di chi lavora ma anche per la produttività dell’impresa. “Offriamo una nuova opportunità alle imprese che sceglieranno di sostenere i propri lavoratori, e in particolare le lavoratrici, nell’armonizzare meglio impegni lavorativi con impegni famigliari. È un progetto che coinvolgerà in via sperimentale un gruppo di dieci aziende, ma l’intento, se gli esiti saranno positivi, è anche di dare continuità per il futuro a questa iniziativa”, ha detto nella presentazione di oggi in piazza della Pace l’assessore provinciale alla Formazione professionale e alle politiche attive del lavoro Manuela Amoretti, sottolineando che “la Provincia sul tema della conciliazione sta lavorando da tempo”. La Provincia ha affidato a Centro Servizi Pmi, in partenariato con Formafuturo, la realizzazione dell’iniziativa, che si rivolge a 10 imprese: queste imprese potranno accedere gratuitamente ai servizi di accompagnamento, consulenza e formazione per lo sviluppo di un progetto di conciliazione aziendale. L’ intervento prevede un’azione di formazione, con 24 ore di aula e 6 ore di project work, e un’azione di accompagnamento/consulenza da parte di un esperto specializzato in processi di conciliazione. L’azione formativa sarà focalizzata in particolare sulle strategie organizzative per la conciliazione e sugli strumenti necessari. L’attività di consulenza partirà invece dalla rilevazione della situazione aziendale in materia di pratiche di conciliazione, e sfocerà nell’impostazione di un piano di sviluppo organizzativo per l’implementazione in azienda di pratiche di conciliazione migliorative. “È importante sottolineare il lavoro personalizzato che sarà fatto, azienda per azienda, con consulenze mirate”, ha osservato l’assessore Amoretti, affiancata da Marisa Ciaburri ed Elisabetta D’amico del Servizio Formazione professionale e politiche attive del lavoro. “Perché abbiamo scelto di investire 50mila euro del fondo sociale europeo su questo progetto? Per due ragioni – ha spiegato l’assessore -. Da un lato perché questo tipo di iniziative servono all’occupazione e al lavoro delle donne: contrastano quel fenomeno molto grave per il quale ancora oggi, nel 2012, ci sono donne che devono lasciare il lavoro per l’impossibilità di far fronte contemporaneamente al lavoro extrafamiliare e al lavoro intrafamiliare. E dall’altro lato perché queste iniziative servono alle aziende: è dimostrato che nelle aziende attive nel campo della conciliazione aumenta il livello di produttività, aumenta la fidelizzazione dei lavoratori, diminuisce l’assenteismo, diminuisce il turn-over. Tutti aspetti che fanno dire che aiutare i lavoratori in questo difficile equilibrio conviene anche alle aziende. Il messaggio di fondo è proprio questo: conciliare conviene, da tutti i punti di vista”. Il bando provinciale è aperto fino 29 giugno 2012. Le aziende interessate possono presentare domanda alla Provincia di Parma. Il bando è su internet, sul Portale formazione della Provincia: www.Formazione.parma.it Per informazioni: Provincia di Parma - Servizio Formazione professionale e Politiche attive per il lavoro, tel. 0521 931693, e-mail e.Damico@provincia.parma.it |
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TOSCANA: DISABILI, SVANTAGGIATI E DONNE OVER 40, 6 MILIONI DI INCENTIVI PER CHI LI ASSUME |
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Firenze, 14 giugno 2012 – Incentivi per le aziende che assumono donne con oltre 40 anni di età, soggetti disoccupati o inoccupati, soggetti diversamente abili e svantaggiati: questo il contenuto del bando con il quale la Regione, a partire dal primo giugno e fino a tutto il 2013, mette a disposizione 5 milioni e 700 mila euro (risorse Por Fse 2007-2013), con l’obiettivo di contrastare le difficoltà che impediscono, anche in Toscana, una più larga partecipazione delle donne e dei soggetti deboli al mercato del lavoro. “La Toscana – spiega l’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini – da tempo ha messo al centro delle sue politiche il tema dell’occupazione femminile e con questo avviso lo ribadisce, ma conferma anche di avere una particolare attenzione per gli altri soggetti deboli del mercato del lavoro, come le persone diversamente abili e quelle in condizione di svantaggio. La crisi, infatti, ha colpito più duro proprio su questi soggetti, più di altri contrassegnati da precarietà e sfruttamento. Non può esserci crescita e sviluppo di un paese se non favorendo l’autonomia sociale e lavorativa di questi cittadini. In particolare voglio sottolineare l’iniziativa a favore dei soggetti disabili, che insieme agli interventi per i tirocini, pone la Toscana all’avanguardia nazionale”. Grazie agli incentivi regionali, nel solo 2011, sono stati assunti, complessivamente, 2.236 lavoratori, di cui 1.133 donne (di cui 353 sulla misura specifica dedicata alle donne). Con l’avviso per l’imprenditoria giovanile e femminile, dallo scorso dicembre ad oggi, sono state presentate più di 500 domande di cui più della metà da parte di donne. Per le donne, in particolare, la crisi ha significato una perdita di posizione ulteriore, con un tasso di disoccupazione che, nei primi tre mesi del 2012, ha toccato il 9,7% rispetto al 7,8% di un anno fa e all’8,9 del trimestre precedente. Rispetto allo stesso trimestre del 2011 le donne disoccupate sono passate da 55 mila a 71 mila. In parallelo anche la disoccupazione maschile è salita dal 5,8 al 7,5. “Sappiamo che non si esce dalla crisi senza il lavoro delle donne – prosegue Simoncini – solo aumentandone la partecipazione al mercato del lavoro si potranno ottenere effetti positivi per l’economia, come dimostrano le esperienze ormai consolidate di alcuni paesi europei. Per questo accanto agli interventi a favore del mondo produttivo per cui la regione ha messo in campo 125 milioni di incentivi in meno di 6 mesi, abbiamo consolidato quelli per la tenuta sociale. La Regione fa la sua parte, ma chiediamo che anche il governo, che tante energie ha speso per la riforma del mercato del lavoro, si concentri immediatamente e in maniera decisa sugli strumenti per mettere in moto l’economia e creare occasioni di sviluppo e occupazione”. A riprova che la crisi ancora non molla la sua presa, Simoncini ricorda i dati sui lavoratori fra i 45 e i 64 anni. “I disoccupati in questa fascia di età sono cresciuti di quasi il 20% in un anno. E’ una fascia di età particolarmente a rischio, penalizzata dalla recente riforma delle pensioni e gravata da pesanti risvolti psicologici e sociali. E’ per questo che prevediamo misure ad hoc, anche per evitare conseguenze drammatiche sul piano, oltre che economico, anche sociale”. Destinatari: il nuovo bando, che riprende e potenzia misure varate negli anni precedenti, punta a favorire quattro diverse tipologie di lavoratori: donne over 40, disoccupate o inoccupate; donne o uomini che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età; soggetti diversamente abili iscritti al collocamento mirato (legge 68 del 1999); soggetti svantaggiati iscritti ai centri per l’impiego come invalidi, malati psichici, alcolisti, ecc. Incentivi: il sistema di incentivi messi in campo si rivolge ai datori di lavoro e prevede criteri di assegnazione particolarmente innovativi: la differenziazione degli importi sulla base del profilo di occupabilità dei lavoratori (per l’assunzione full time a tempo indeterminato di una donna over 40 o di soggetti over 50 sono previsti 8000 euro, che salgono a 10 mila se il lavoratore è disabile; la progressività sulla base della durata degli avviamenti (per un contratto di tre mesi per donne over 40 o soggetti over 50 si prevedono 210 euro mensili che diventano 264 per contratti dai 9 ai 12 mesi);per i soggetti con disabilità si prevedono incentivi pari a 263 euro mensili per un contratto di almeno 3 mesi per arrivare ad incentivi di 330 euro mensili per contratti che vanno da 9-12 mesi; si prevede inoltre la possibilità di cumulare più incentivi sullo stesso lavoratore. Tipologie di contratto: sono ammessi solo contratti di tipo subordinato, che possono essere a tempo determinato (minimo 3 mesi) o indeterminato. Voucher formativi e di conciliazione: oltre agli incentivi, il bando prevede anche che il datore di lavoro possa richiedere per il lavoratore assunto un contributo, sotto forma di voucher individuale, per la formazione o per l’acquisto di servizi di cura per minori, anziani o disabili. I contributi sono cumulabili e variano dai 3000 ad un massimo di 5000 euro. Presentazione domande: a gestire il bando è Sviluppo Toscana spa. Le domande possono essere inviate on line (fino al 31 dicembre 2012) https://sviluppo.Toscana.it/svantaggio |
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DISABILI, LOMBARDIA: ROMA TAGLIA, DA NOI PIÙ RISORSE |
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Milano, 14 giugno 2012 - "Nonostante i pesanti tagli del Governo sulle politiche sociali, anche quest´anno stiamo cercando, con grande sforzo, di aggiungere ulteriori 30 milioni di euro ai 40 già stanziati, in maniera da erogare gli stessi fondi del 2011". Lo ha detto l´assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, integrazione e Solidarietà sociale Giulio Boscagli durante l´incontro, a Palazzo Lombardia, con la delegazione dei rappresentanti delle associazioni di persone con disabilità (Ledha, Fand, Fish, Comitato lombardo per la vita indipendente e Anffas), che hanno manifestato contro i tagli dei fondi destinati alle politiche sociali. Nuovi Fondi - "Con questi nuovi fondi - ha ribadito l´assessore - che, nel mese di luglio, dovrebbero essere approvati, con l´assestamento di Bilancio, dal Consiglio regionale, intendiamo realizzare interventi mirati che rispondano in maniera più puntuale ai bisogni della disabilità. Ricordo che, mentre il Governo per le politiche sociali nazionali stanzia un importo complessivo di 50 milioni di euro da ripartire tra tutte le Regioni d´Italia, Regione Lombardia, da sola e con proprie risorse, mette sul piatto ben 70 milioni di euro". Stanziamenti Regionali - "Va sempre ricordato - aggiunge Boscagli - che la Regione Lombardia è l´unica ad aver varato, lo scorso anno, un innovativo ´Piano d´azione regionale per le persone con disabilità´, che organizza e rilancia gli interventi in questo campo, con un investimento annuale di 400 milioni di euro per le azioni a favore delle persone con disabilità in tutti i settori delle politiche regionali. Non dobbiamo dimenticare che quest´anno abbiamo raddoppiato i fondi per l´assistenza domiciliare per le persone affette dalla malattia dei motoneuroni, che da 14 sono passati a 28 milioni, e stanziato 38 milioni per progetti sperimentali". "Credo quindi che oggi - sottolinea l´assessore - i manifestanti siano andati a bussare al palazzo sbagliato. La manifestazione sarebbe stato più corretto farla presso un palazzo del Governo, come la Prefettura". Riconoscimento Del Ruolo Di Regione Lombardia - "Mi fa piacere - conclude Boscagli - che le associazioni abbiano riconosciuto l´impegno di Regione Lombardia per quanto fatto, tanto da chiederci di istituire un tavolo con le stesse associazioni, i Comuni e le Province per coordinare attività e interventi". Tra i temi emersi durante l´incontro si è parlato della vita indipendente, della revisione dell´Isee, della presa in carico delle funzioni in capo alle Province. |
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ITALIA LONGEVA: LE ISTITUZIONI, GLI ESPERTI E LE AZIENDE SI CONFRONTANO. |
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Ancona, 14 giugno 2012 - Due giornate di confronto e dibattito su come elevare la qualità della vita dell’anziano attraverso modelli di assistenza e lo sviluppo di iniziative aziendali per favorire l’invecchiamento attivo. L’iniziativa si svolge oggi e venerdì, ad Ancona, ed è stata organizzata da Italia Longeva, il network nazionale dedicato all’invecchiamento, creato dal Ministero della Salute, Regione Marche e Inrca, per promuovere e sostenere una nuova visione dell’anziano quale risorsa per la società, in buona salute, attivo e impegnato in compiti e ruoli adatti che valorizzino l’esperienza e la saggezza accumulata negli anni, ma anche fruitore di beni e servizi, soprattutto quelli socio-sanitari, da reinventare. L’anziano diventa così elemento centrale di un sistema Paese che offre opportunità di sviluppo economico e sociale, stimoli per la ricerca e l’innovazione, e favorisce l’implementazione di nuove tecnologie. I lavori cominceranno domani, 14 giugno, alle ore 10.30, alla Loggia dei Mercanti. Nella prima parte della giornata si parlerà del ruolo delle istituzioni per una longevità attiva. Interverranno il ministro della Salute, Renato Balduzzi, e il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca. Nel pomeriggio, dalle ore 14.30, tavola rotonda sulla Salute degli anziani, Modelli di eccellenza nel sistema Paese. Il 15 giugno, con inizio alle ore 9 e fino alle 14.30, i lavori proseguiranno nella sede del Rettorato dell’Università Politecnica delle Marche dove si svolgerà la tavola rotonda sull’Anziano nuovo motore per il rilancio del sistema economico, produttivo e occupazionale. |
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