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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Ottobre 2012
Politica
EVENTI PER CELEBRARE IL 20 ° ANNIVERSARIO DEL MERCATO UNICO: INSIEME PER UNA NUOVA CRESCITA  
 
Bruxelles, 10 ottobre 2012 - Quest´anno ricorre il ventesimo anniversario del mercato unico. In pochi giorni la settimana del mercato unico si avvia. Sul tema "Insieme per una nuova crescita" , una serie di eventi si svolgerà dal 15 ottobre al 20 in città in tutta Europa e che riunirà i responsabili politici, parti sociali, imprese e ai cittadini per discutere successi e le sfide del mercato unico. Queste attività si concentrerà su tre obiettivi: Raccogliere le opinioni e le aspettative dei giovani adulti quat mercato unico; Ricordate le conquiste che abbiamo indicato 20 anni del mercato unico; Presentare e discutere nuove iniziative per stimolare la crescita nel mercato unico. Più di 200 manifestazioni nazionali si terranno in tutta Europa nei giorni e nelle settimane successive al 15 ottobre. Essi raccoglieranno i cittadini, studenti, esperti, sindacati e agenzie governative per analizzare e discutere la situazione del mercato interno. Questi eventi assumono la forma di forum di discussione, fiere, convegni, mostre, spettacoli televisivi e radio, ecc:  http://www.Singlemarket20.eu/fr/semaine-du-march%c3%a9-unique/ev%c3%a9nements-nazionale    Settimana del mercato unico sarà lanciato ufficialmente al Parlamento europeo a Bruxelles il 15 ottobre . L´evento fornirà un´opportunità unica per uno scambio di vedute tra i cittadini, gli operatori economici e vip, come l´ex presidente della Commissione europea Jacques Delors e il primo ministro italiano Mario Monti. La Commissione europea sarà rappresentata dal suo presidente José Manuel Barroso consegnerà il discorso di apertura e commissari europei Michel Barnier e John Dalli, a partecipare alle discussioni. E ´molto dinamico discussione interruttore, video presentazioni e tavole rotonde. L´attenzione ai giovani di età compresa tra 20, il cui anno di nascita è uno del mercato unico è anche molto importante, e uno dei momenti più importanti della giornata è proprio la cerimonia premio "Generazione 1992". Mentre ci avviciniamo Mercato settimanale unico nel suo genere, dibattito interattivo online per il mercato unico si terrà. 10 ottobre alle 19:00 Cet, politici, esperti e intellettuali dicono nel corso di un dibattito se sono a favore o contro l´idea che il mercato unico è l´unico modo realistico per uscire dalla crisi. Il dibattito sarà moderato dal giornalista Christine Ockrent e sarà lanciato dal Commissario Barnier. I cittadini possono esprimersi partecipando al dibattito in diretta su Google+ e Youtube. Http://youtube.com/versusdebates  Parallelamente alla Settimana del mercato unico, la Settimana europea delle Pmi 2012 si svolgerà anche in 37 paesi dal 15 ottobre. Questa settimana offrirà ai visitatori un assaggio di ciò che l´Ue e le autorità nazionali si impegnano a contribuire a micro, piccole e medie imprese. L´obiettivo generale è quello di incoraggiare più persone, soprattutto giovani, di muoversi verso una carriera imprenditoriale. Il 17 ottobre, un vertice sulle donne imprenditrici a Bruxelles. Maggiori informazioni Il sito web della Settimana mercato unico fornisce ulteriori informazioni sugli eventi, sia a Bruxelles e altrove, con un link per seguire in diretta la cerimonia di apertura il 15 ottobre: http://www.Singlemarket20.eu    
   
   
RIUNIONE DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE BARROSO E IL DR. EDMUND STOIBER, PRESIDENTE DEL GRUPPO AD ALTO LIVELLO SULLA RIDUZIONE DEGLI ONERI AMMINISTRATIVI  
 
Bruxelles, 10 ottobre 2012 - Ieri il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha ricevuto il dott Edmund Stoiber, presidente del gruppo ad alto livello sulla riduzione degli oneri amministrativi, a Bruxelles. Il presidente Barroso ha colto l´occasione per ringraziare e congratularmi con l´onorevole Stoiber per l´importante contributo che lui e il suo gruppo hanno fatto per ridurre la burocrazia a livello europeo e nazionale nel corso degli ultimi cinque anni. Ieri hanno discusso le priorità per il gruppo ad alto livello nel quadro di un mandato prolungato oltre il 31 dicembre 2012. Questo prolungamento è stato concordato in linea di principio da parte del Presidente e il dottor Stoiber, il 21 febbraio 2012 e riconfermato nella riunione odierna. La Commissione sta ultimando i lavori del nuovo mandato e ha l´intenzione di adottarlo nelle prossime settimane. Il focus del mandato prolungato fino al 31 ottobre 2014 sarà che il gruppo ad alto livello continua a consigliare la Commissione a migliorare la competitività globale dell´Unione europea, riducendo gli oneri amministrativi derivanti dalla legislazione Ue. Si prevede che il mandato del gruppo includerà in particolare il compito di seguire con gli Stati membri per l´effettiva attuazione delle misure adottate nell´ambito del programma degli oneri amministrativi dell´Unione europea di riduzione nel quadro di un approccio più ampio di regolamentazione intelligente e disegno sul rapporto delle migliori pratiche presentate nel mese di febbraio 2012. Il gruppo dovrebbe inoltre continuare a prestare particolare attenzione alle esigenze delle piccole e medie imprese di piccole e medie imprese, in particolare le microimprese in modo da ridurre al minimo l´onere amministrativo.  
   
   
UE: TASSA SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE: ANNI PODIMATA ACCOGLIE POSITIVAMENTE L´INTENZIONE DI ANDARE AVANTI  
 
 Bruxelles, 10 ottobre 2012 - Anni Podimata (S & D, El), il deputato che guida la del Parlamento sulla creazione di una tassa sulle transazioni finanziarie, ieri ha fatto la seguente dichiarazione circa l´intenzione degli 11 paesi a portare avanti la Ftt. "Accolgo con favore la decisione degli 11 Stati membri di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie nel quadro della cooperazione rafforzata sulla base della proposta della Commissione del settembre 2011. Si tratta di una tassa socialmente equa, una parte indispensabile di una soluzione completa e coerente per uscire dalla crisi. Si tratta di un premio per il Parlamento, che è stato chiamato per una Ttf per oltre due anni. Essa contribuirà a spostare l´onere da parte dei cittadini per il settore finanziario - che non ha ancora contribuito la sua parte al costo della crisi. Essa riguarderà le attività più speculative e al tempo stesso offre alle finanze pari a più della metà del bilancio annuale dell´Ue in un momento di forte consolidamento fiscale. Continueremo a spingere per portare a bordo il maggior numero possibile di Stati membri. " Nota: Attualmente gli 11 paesi hanno segnalato la loro intenzione di portare avanti una Ftt. I paesi sono Germania, Francia, Belgio, Austria, Slovenia, Portogallo, Grecia, Italia, Spagna, Estonia e Slovacchia.  
   
   
UE: AIUTI ALLO SVILUPPO: BONO E SCHULZ SOSTENGONO UN BUDGET AMBIZIOSO  
 
Bruxelles, 10 ottobre 2012 - Il presidente del Pe Martin Schulz e il cantante degli U2 Bono si sono incontrati ieri a Bruxelles, al Pe, per discutere la politica di sviluppo internazionale dell´Unione europea durante la fase di negoziazione per il prossimo quadro finanziario pluriennale 2014-2020. "Gli aiuti allo sviluppo sono un ottimo esempio di come l´Europa può cambiare la vita delle persone" ha indicato Schulz dopo l´incontro. "L´europa è fatta di emozioni" ha indicato il presidente del Pe Martin Schulz, dopo aver incontrato il cantante degli U2. "Io e Bono siamo d´accordo" nel sostegno dell´Ue agli aiuti allo sviluppo. Bono si trovava a Bruxelles specificatamente per evitare dei possibili tagli all´aiuto allo sviluppo per il quadro finanziario pluriennale 2014-2020. "Il Parlamento europeo richiede un ambizioso quadro finanziario pluriennale con una forte parte destinata agli aiuti allo sviluppo destinata ai paesi in via di sviluppo. Essi rappresentano uno dei più grandi successi dell´Ue, cambiano la vita di milioni di persone nel mondo. Si tratta di vaccini, accesso all´acqua ed educazione di donne e bambini. Il Pe difende un budget europeo ambizioso e possiamo essere fieri dei risultati ottenuti in questi anni. Molti Stati membri condividono questa visione e dovrebbero sostenere un budget europeo ambizioso nel lungo termine" ha indicato Schulz.  
   
   
HüBNER: "LE REGIONI DEVONO APPROFITTARE DELLE OPPORTUNITÀ OFFERTE DALL´UE"  
 
Bruxelles, 10 ottobre 2012 - Le regioni e le città giocano un ruolo essenziale per il rilancio economico e per aiutare i giovani a trovare un lavoro, secondo la deputata Danuta Hübner, presidente della commissione allo Sviluppo regionale. L´abbiamo incontrata in occasione della Settimana delle Regioni e Città, durante la quale molte autorità regionali si sono incontrate a Bruxelles per scambiarsi consigli e pratiche. Qual è il ruolo delle regioni nella costruzione della crescita e dell´occupazione? Cosa può fare l´Ue? Danuta Hübner - La vera Europa è vicino a noi, a livello regionale, delle città e dei villaggi. È qui che vengono prese le decisioni che hanno conseguenze dirette sulla vita dei cittadini. È qui che vengono discussi i nuovi investimenti e dove vengono prese le decisioni. Le regioni devono approfittare delle opportunità offerte dall´Ue. I fondi dell´Ue aiutano le regioni nella creazione di posti di lavoro e nel rinforzare la competitività economica. Come si possono risolvere i problemi esistenti tramite dei fondi strutturali che intervengono in mancanza di programmi di buona qualità? Cosa può offrire l´Ue? Dh - Delle politiche complesse portano a commettere degli errori più facilmente. Oggi i legislatori cercano di semplificare il sistema a livello europeo e regionale. Evitando di creare nuove regolamenti per le città e le regioni, vogliamo ridurre il numero di errori. Per quanto riguarda i programmi di qualità, abbiamo appena aggiusto delle condizioni alla politica di coesione. Come per esempio il bisogno di una strategia chiara per poter accedere ai fondi dell´Ue. Le nuove procedure miglioreranno la qualità dei progetti. Credo che l´idea di combinare i fondi pubblici e privati, attirando l´attenzione dei privati, potrebbe aumentare la qualità dei progetti. Cosa si può fare per aiutare i giovani? Dh - Senza dubbio la crisi ha colpito particolarmente i giovani, e soprattutto quelli in cerca di lavoro. La nuova versione della politica di coesione dell´Ue deve servire ai giovani. I programmi regionali che usano fondi regionali devono focalizzarsi sui bisogni dei giovani. I governi che sviluppano programmi a livello locale, regionale o nazionale, devono lavorare a stretto contatto con i rappresentanti della società civile, delle Ong, degli imprenditori e dei giovani. Credo che una politica basata sulle relazioni aiuterà i più giovani a trovare un lavoro, ma anche a creare una propria attività. Ci sono diversi fondi europei per aiutare i giovani laureati a creare la propria azienda. Proprio quello di cui l´Europa ha bisogno oggi.  
   
   
UE: I TRE FINALISTI DEL PREMIO SACHAROV 2012 PER LA LIBERTÀ D´ESPRESSIONE  
 
Bruxelles, 10 ottobre 2012 - Ales Bialiatski, gli attivisti iraniani Nasrin Sotoudeh e Jafar Panahi e Pussy Riot sono i tre finalisti del premio Sacharov per la libertà di espressione selezionati martedì dalle commissioni agli Affari esteri e allo Sviluppo. Il vincitore sarà annunciato venerdì 26 ottobre, dopo la decisione della Conferenza dei Presidenti. Ales Bialiatski è un combattente per la libertà e un difensore dei diritti umani detenuto attualmente in carcere dalle autorità bielorusse. Da tutta la vita è impegnato come attivista della società civile nella lotta a favore della libertà di pensiero e di espressione in Bielorussia. Ales Bialiatski ha fondato il centro per i diritti umani Viasna, un´organizzazione non governativa che fornisce sostegno finanziario e assistenza legale ai prigionieri politici e ai loro familiari. Nasrin Sotoudeh è un avvocato iraniano e difensore dei diritti umani. Ha rappresentato attivisti dell´opposizione e politici iraniani detenuti in carcere a seguito delle controverse elezioni presidenziali svoltesi nel giugno 2009, nonché giovani condannati alla pena di morte. Nasrin Sotoudeh è in isolamento nel carcere di Evin, dove è rinchiusa da quando è stata arrestata nel settembre 2010 con l´accusa di diffusione di propaganda contro il sistema e di cospirazione volta a minare la sicurezza dello Stato. Jafar Panahi è un regista, sceneggiatore e film editor iraniano. Nel 1995 il suo lungometraggio di debutto "Il palloncino bianco" gli vale il suo primo riconoscimento internazionale. Al festival cinematografico di Cannes di quell´anno il film vince la Caméra d´Or, il primo importante premio aggiudicatosi da un´opera iraniana a Cannes. Le sue opere sono note per la prospettiva umanistica della vita in Iran, spesso incentrate sull´esistenza disagiata dei minori, sugli indigenti e sulle donne. Pussy Riot - Gli atti di protesta e l´arresto di queste tre giovani donne, insieme alle condizioni della loro detenzione, che rasentano la tortura, nonché alla condanna a due anni in un campo di lavori forzati, hanno fatto sì che l´attenzione del mondo si focalizzasse sulle limitazioni senza scrupoli dei diritti civili e sull´assenza dello Stato di diritto in Russia molto più di quanto l´uccisione di giornalisti o l´applicazione delle nuove leggi repressive fossero riusciti a fare presso la comunità internazionale.  
   
   
EDIZIONE 2012 DEL CLUB INTERNAZIONALE DI INVESTITORI A LUNGO TERMINE (LTIC) IN LUSSEMBURGO: IL RUOLO DI INVESTITORI A LUNGO TERMINE PER LA CRESCITA E L´OCCUPAZIONE DI SUPPORTO  
 
 Lussemburgo, 10 ottobre 2012 - Organizzata sotto l´egida della Presidenza europea e al di fuori delle riunioni dell´Eurogruppo e del Consiglio Ecofin si è svolta presso la Banca europea per gli investimenti (Bei), La quarta conferenza internazionale del Club degli investitori a lungo termine (Ltic). I temi della conferenza sono stati la crescita e l´occupazione principale, i partecipanti si sono concentrati su diversi aspetti di ordine pubblico, e in particolare sulle azioni volte a migliorare la disponibilità di finanziamenti a lungo termine in settori che sono di fondamentale importanza per la crescita e l´occupazione. Durante i periodi di crisi e di tagli di bilancio, gli investitori a lungo termine possono dare un impulso significativo alla crescita nel fornire un sostegno fondamentale ai settori che hanno il potenziale per contribuire alla crescita e alla competitività dell´Europa . Come questi investitori possono meglio facilitare la crescita, l´occupazione e la competitività in Europa e nel mondo? I partecipanti provenienti da diversi background - i rappresentanti del mondo politico ed economico e la comunità imprenditoriale - discussi in notevole bisogno di finanziamento a lungo termine e la necessità di sviluppare strumenti adeguati per incoraggiare partenariati pubblico-privato (Ppp) e risparmio canali disponibili. Hanno presentato esempi e condiviso la loro esperienza, che mostra come pianificare e meccanismi mediante i quali finanziamenti a lungo termine hanno avuto un effetto reale. Per mettere l´Europa sulla strada della crescita forte, sostenibile e inclusiva, dobbiamo implementare un enorme volume di investimenti a lungo termine in settori quali le infrastrutture, i finanziamenti per le piccole e medie imprese (Pmi) l´innovazione, l´energia e la lotta contro il cambiamento climatico, che ha costituito il tema centrale del workshop della conferenza. L´attuale contesto economico e finanziario, molto sfavorevole, dovuto rallentare bruscamente questo investimento perché riduce l´incertezza del futuro. Di conseguenza, in molti paesi, i bilanci sono stati fortemente limitata e la capacità e la volontà degli investitori di fornire finanziamenti a lungo termine è diminuito in modo significativo. In passato, è stato osservato che l´investimento pubblico è generalmente sottoposto ad aggiustamenti sproporzionati, e questo è anche il caso. Secondo dati recenti, l´Unione europea e nell´area dell´euro nel 2012, degli investimenti e trasferimenti in conto capitale del settore pubblico è sceso 0,5-0,6 punti percentuali del prodotto interno lordo (Pil ) e gli investimenti pubblici hanno mostrato una contrazione del 20% (i dati statistici dell´Unione europea, aprile 2012). Nel suo discorso di apertura della conferenza Ltic, il ministro delle finanze cipriota, Vassos Shiarly detto che anche se il governo dovrebbe agire come il "fuoco della crisi", riconoscono che le decisioni politiche da prendere oggi avrà conseguenze a lungo termine e l´investimento a lungo termine è essenziale per promuovere la ripresa e la crescita. I soci del club di investitori a lungo termine sono consapevoli delle loro responsabilità nei confronti delle generazioni future e il loro ruolo fondamentale per l´evoluzione verso una società più sostenibile e più inclusiva. Sono pronti a rafforzare la cooperazione e aumentare ulteriormente la leva, concerto, le loro capacità e la forza finanziaria. Ma sollecitare i governi e le autorità di regolamentazione internazionali per sostenere i loro sforzi, tra cui il miglioramento del quadro normativo per facilitare l´investimento a lungo termine. Werner Hoyer, il Presidente della Bei , l´istituzione che ha ospitato la quarta Ltic conferenza internazionale, ha detto nel suo discorso di chiusura che il passaggio verso un utilizzo più intelligente, più inclusivo ed efficace delle risorse - essenziale le nostre società - è stato un processo lungo possibile senza grandi volumi di investimenti a lungo termine e le riforme strutturali può sbloccare il potenziale di questi investimenti. In questo contesto, si tratta di una visione a lungo termine deve prevalere. Dobbiamo abbandonare l´attuale visione a breve termine, che è alla radice della crisi finanziaria che stiamo vivendo in questo momento.Per fare questo, il quadro normativo deve essere favorevole alla raccolta del risparmio e la sua ripartizione per investimenti a lungo termine. Ulrich Schröder, Ceo di Kfw e il presidente Ltic nuovo , ha sottolineato l´impegno del Club per un investimento maggiore crescita sostenibile, sia in Europa che nel mondo. Il contributo di Ltic poggia su tre pilastri: consulenza strategica sui requisiti normativi, la ricerca sugli effetti di investimento a lungo termine sulla crescita, ed è forse il più importante pilastro, la cooperazione congiunta per finanziamenti a lungo termine potenziale di investimento. Tra i relatori della quarta Conferenza delle Ltic erano membri del Parlamento europeo, Eider Gardiazábal Rubial, Jo Leinen Turmes, Aiginger Karl, direttore dell´Istituto austriaco di ricerca economica (Wifo), Georg Zachmann Gruppo think tank Bruegel; alti ufficiali di L´oréal, Vodafone, energia Alcatel-lucent e Torresol, il sindaco di Bucarest, Andrei Chiliman, membri Ltic, Franco Bassanini, presidente della Cassa Depositi e Prestiti (Cdp, Italia), Jean-pierre Jouyet Direttore generale della Caisse des Dépôts (Cdc, Francia) Ulrich Schröder, Ceo di Kreditanstalt fur Wiederaufbau (Kfw, Germania) e Werner Hoyer, presidente della Banca europea per gli investimenti (Bei). Sergey Vasilyev, Vice Presidente di Vnesheconombank, e Robert Tessier, Presidente del Consiglio di Amministrazione della Caisse de et dépôt posizionamento du Québec, sono stati dibattiti leader. Interventi può essere trovato alla www.Ltic. Org  
   
   
UE, REGIONI IN TRANSIZIONE, PRESENTATO DOCUMENTO A BRUXELLES  
 
Bruxelles, 10 ottobre 2012 - Il Presidente della Regione, Michele Iorio, insieme ai Presidenti di Abruzzo e Sardegna e al rappresentante della Basilicata, ha partecipato, ieri , a Bruxelles, ad una serie di incontri con gli esponenti del Parlamento e della Commissione voluti dal network delle 20 regioni europee che chiedono il riconoscimento dello status di "Regioni in transizione", in relazione all´architettura della futura politica di coesione 2014-2020. Nello specifico, il Presidente Iorio e gli altri Presidenti italiani, come quelli delle Regioni appartenenti ad Austria, Belgio, Francia e Gran Bretagna, hanno incontrato l´Onorevole Marian Jean Marinescu, Vicepresidente del Gruppo Pte al Parlamento europeo. Successivamente, gli stessi Presidenti hanno espresso la loro posizione all´Onorevole Hannes Swoboda, Presidente del Gruppo dell´Alleanza progressista di socialisti e democratici presso il Parlamento europeo. Infine, Iorio e i suoi colleghi sono stati ricevuti dal Commissario europeo per la politica regionale Johannes Hahn, con il quale hanno anche tenuto una conferenza stampa nell´angolo vip del Palazzo della Commissione europea. Ai rappresentanti politici del Parlamento e al Commissario il network delle Regioni ha presentato un documento sottoscritto da tutti e venti i Presidenti nel quale si chiede «la creazione della categoria di "Regioni in transizione" nell´ambito delle politiche di coesione per il dopo 2013, nella misura in cui questa nuova categoria non impedisca a tutte le regioni dell´Unione Europea di continuare a ricevere i fondi strutturali». Le stesse Regioni chiedono ancora «alle Istituzioni europee di creare un sistema semplice, equo, trasparente ed efficiente per le "Regioni in transizione", che comprenda tutte le regioni europee il cui Pil pro capite è compreso tra il 75% ed il 90% della media Ue, indipendentemente dal fatto che la regione sia in relativa crescita o in declino». Si fa notare, inoltre, all´Assemblea legislativa e all´Esecutivo che «l´introduzione di questa categoria consentirebbe una fedele applicazione del principio di coesione territoriale, come sancito dal Trattato, favorendo un trattamento più equo per le regioni con un livello di sviluppo economico simile». Nel documento delle Regioni, quindi, viene anche sottolineato «come il budget proposto per le "Regioni in transizione" non comporti né un aumento del bilancio complessivo della politica di coesione, né una riduzione dell´intensità di aiuto delle regioni che si trovano, rispettivamente, nelle categorie "meno sviluppate", ovvero "più sviluppate"». Infine, il network delle Regioni dichiara di concordare «con "il principio della concentrazione tematica nella Strategia Europa 2020", ma continuano a sostenere che deve essere riconosciuta una maggiore flessibilità a tutte le Regioni in Transizione con lo scopo di riflettere le diverse realtà di sviluppo locale. Questa flessibilità dovrebbe riflettere la posizione economica nella quale si trovano queste regioni, a metà strada tra le meno sviluppate e le più sviluppate. Tale flessibilità offrirà, inoltre, un sostegno più ampio alle regioni che intendono colmare il divario della produttività e della competitività, contribuendo alla realizzazione delle priorità Europa 2020». Il Presidente Iorio ha evidenziato nel suo intervento, che ha fatto anche a nome degli altri tre Presidenti italiani, come sia opportuno che venga riconosciuto uno speciale status alle 20 regioni che si trovano ad avere condizioni socio-economiche, oggettivamente diverse dal cosiddetto "Obiettivo coesione" e da quello "Competitività". «È necessario infatti - ha detto il Presidente - trovare, nell´architettura della nuova politica di coesione, delle strategie e dei meccanismi di aiuti al territorio che diano risposte concrete in termini di sostegno allo sviluppo di queste 20 regioni che, per quanto riguarda il Pil ed altri fattori di carattere economico, non sono più annoverabili nell´"Obiettivo coesione", ma ancora non vantano le caratteristiche dell´"Obiettivo competitività"». Il Presidente Iorio era accompagnato dall´Assessore regionale alla Programmazione, Gianfranco Vitagliano che, nei giorni scorsi, ha lavorato, per il Molise, alla stesura del documento presentato ieri.  
   
   
UE - OPEN DAYS: SARDEGNA PRESENTA PROGETTI SVILUPPO SOSTENIBILE  
 
Bruxelles, 10 Ottobre 2012 - Quella che partecipa agli Open days e ai lavori del Comitato delle Regioni Ue é una Sardegna che rivendica il riconoscimento della propria specialità ma lo fa con proposte e progetti che rappresentano un contributo qualificato alle politiche comunitarie. Lo ha spiegato il presidente Ugo Cappellacci, a margine dell´illustrazione a Bruxelles dei progetti della Regione Sardegna in materia di green economy e sviluppo sostenibile. "Nell’aprile 2011 il Governo regionale ha adottato – ha ricordato il Governatore - un pacchetto di misure inerenti la politica energetico-ambientale che da un lato ha favorito il raccordo con le linee di indirizzo dell’Unione europea (oggi la Sardegna è coordinatrice territoriale del Patto dei Sindaci) e, dall’altro, ha avviato il progetto regionale Smart City - Comuni in Classe A. Si tratta di uno degli strumenti-chiave di cui si è dotata la Regione, in linea con le direttrice strategiche dello sviluppo sostenibile e degli obiettivi comunitari e medio-lungo periodo che puntano sulla drastica riduzione delle emissioni di Co2 e il conseguente rilancio dell’ambiente come grande risorsa di una crescita eco-compatibile". E’ un processo complesso - ha detto il Dg della Presidenza, Gabriella Massidda, che ha illustrato i contenuti del piano -, graduale, multi-attore, che aspira a modificare in profondità l’assetto produttivo regionale, le abitudini di consumo dei cittadini e degli amministratori pubblici, e le prospettive di sviluppo della Regione Sardegna. Smart City è un progetto pilota finalizzato alla riduzione progressiva delle emissioni di Co2 in Sardegna, utilizzando due leve di intervento: l’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili e le misure di risparmio ed efficientamento energetico. Il progetto è rivolto specificatamente ai Comuni, che sono chiamati a sviluppare una pianificazione strategica che ha nell’efficientamento energetico la pietra angolare. Una volta conclusa la procedura di selezione delle prime 20 "Comunità pioniere", composte da Comuni in forma singola o associata, più di 60 enti locali stanno ricevendo un servizio di assistenza tecnica dedicata per la redazione dei primi Paes, la cui adozione è prevista entro la fine dell’anno. Il progetto regionale prevede che i Comuni beneficiari debbano aderire - come puntualmente si è verificato - al Patto dei Sindaci, garantendo un pieno raccordo tra il livello locale, quello regionale e quello comunitario. Per dare attuazione a questo processo la Regione Sardegna ha investito circa 34 milioni di euro provenienti dal Po Fesr 2007-2013 - Asse Iii "Energia". Per soddisfare le esigenze di un progetto di questa portata la Regione ha predisposto uno specifico dispositivo di ingegneria finanziaria attraverso un accordo sottoscritto con la Bei per l’istituzione del Fondo Jessica.  
   
   
FONDI UE POST 2013; MARINI (UMBRIA): “FARE QUADRATO” PER INTERESSI ITALIANI  
 
Bruxelles, 10 ottobre 2012 - "Dopo il voto con cui la Commissione Sviluppo Regionale dell´Europarlamento ha migliorato i criteri proposti dalla Commissione europea per l´assegnazione dei fondi della politica di coesione post-2013, ora è fondamentale fare quadrato attorno agli interessi italiani nel negoziato con il Consiglio." E´ quanto affermato da Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria e relatrice del parere sul futuro della politica di coesione al Comitato delle Regioni, al termine di una riunione svoltasi a Bruxelles cui hanno partecipato i parlamentari europei Erminia Mazzoni e Francesco De Angelis, i due unici parlamentari della delegazione italiana che fanno parte del team che sta conducendo il negoziato con la Commissione Europea sul nuovo regolamento generale che dovrà definire le modalità di utilizzo dei fondi europei. I negoziati tra Parlamento, Consiglio e Commissione sono finalizzati a raggiungere un´intesa in prima lettura sulle modalità che regoleranno lo stanziamento dei quasi 400 miliardi della politica di coesione. "Si tratta di risorse cruciali per rilanciare gli investimenti e la crescita - hanno dichiarato in una nota congiunta Marini, Mazzoni e De Angelis - ragion per cui è necessario un lavoro di squadra che dia forza e prospettiva alle esigenze del sistema Italia." In cima alle preoccupazioni della presidente Marini e dei parlamentari europei Mazzoni e De Angelis vi è la questione del bilancio per la politica di coesione, che la Commissione europea vorrebbe rivedere al ribasso. E tuttavia le cifre inizialmente proposte sono le risorse minime necessarie se si vuole effettivamente dare slancio agli obiettivi della Strategia Ue2020 nei territori. A seguire, i tre non condividono l´ipotesi di una riduzione degli stanziamenti per le regioni più sviluppate, dal momento che la politica di coesione - come è noto - non si esaurisce nella sua esclusiva dimensione redistributiva. La governance multilivello è invece un aspetto decisivo dei correnti negoziati, per questo si intende spingere affinché la definizione dei contratti di partenariato sia concertata con gli enti regionali. La proposta della Commissione, inoltre, prevede l´introduzione di una fitta rete di condizioni da cui dipende l´effettiva erogazione dei fondi, a partire dalla trasposizione della legislazione europea: pur essendo condivisibile in termini generali, l´approccio rischia di essere un freno alla capacità progettuale dei territori. Infine, Marini, Mazzoni e De Angelis hanno condiviso la richiesta di eliminare ogni riferimento alla riserva di performance, in base alla quale le regioni che non dovessero raggiungere determinati criteri di performance nell´utilizzo dei fondi sarebbero penalizzate addirittura per mezzo della sospensione parziale o totale dei pagamenti.  
   
   
MACROREGIONE ADRIATICO-IONICA, CONVEGNO SU COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE, TRANSFRONTALIERA ED INTERREGIONALE  
 
Bruxelles, 10 ottobre 2012 – Oggi alle ore 9.00, presso la sede di Bruxelles della Banca Monte dei Paschi di Siena, il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, parteciperà all´incontro della Macroregione Adriatico-ionica dal tema "Le azioni di cooperazione transnazionale, transfrontaliera ed interregionale spianano la strada in avanti", che si terrà in occasione della "X Settimana europea delle Regioni e delle Città". Saranno presenti, tra gli altri, Francois Alfonsi, membro del Parlamento europeo, Igor Sencar, Segretario di Stato agli Affari esteri per la Slovenia, e Marta Dassù, Segretario di Stato agli Affari esteri per l´Italia.  
   
   
UE: OPEN DAYS; OGGI CHIODI ABRUZZO) APRE GIORNATA SU MACROREGIONE  
 
 Bruxelles, 10 ottobre 2012 – E’ oggi il giorno della Macroregione Adriatico-jonica agli Open Days di Bruxelles. Duecentotrenta tra Regioni e Città in rappresentanza di 33 Paesi saranno al fianco dell´Abruzzo per illustrare la nuova sfida del futuro: la Macroregione Adriatico-jonico per un´idea di sviluppo e competitività che investe circa 25 milioni di abitanti. "Come ho avuto modo di dire - ha detto il presidente della Regione Gianni Chiodi - è un´occasione unica per l´Abruzzo non solo per la visibilità su un palcoscenico europeo qualificato quale gli Open Days, ma anche per il prestigio che ricopre la Regione nel rappresentare le istanze e i movimenti dei tanti Paesi che vogliono creare la Macroregione". Nello spazio della Banca Monte dei Paschi del Belgio il presidente della Regione, Gianni Chiodi, porterà il saluto insieme con l´ambasciatore italiano a Bruxelles, Ferdinando Nelli Feroci, al Commissario Ue per le Politiche marittime, Maria Damanaki, e al segretario di Stato Marta Dassù. La giornata di domani sarà caratterizzata da due sessioni di lavoro: la prima relativa alla cooperazione sociale e allo sviluppo delle politiche culturali nell´area della Macroregione; la seconda sessione, invece, sarà l´occasione per approfondire con tutti i partner dell´iniziativa il Progetto Powered, il più importante finanziato dal Programma transfrontaliero Ipa Adriatico con un finanziamento europeo di circa 4 milioni e 400 mila euro che prevede l´installazione di un rete di anemometri in mare e lungo le coste dell´Adriatico, su pali di altezza varabile tra i 40 e i 60 metri per raccogliere dati scientifici sofisticati sulle evoluzioni climatiche dell´area: l? obiettivo è determinare se esistono le condizioni per investire nell´eolico offshore in Adriatico. A Bruxelles saranno presenti tutti i partner del progetto dalla Regione Sicilia alla Puglia, dall´Emilia Romagna alla Bosnia Ezegovina fino alla Regione Marche, rappresentata dal suo presidente Gian Mario Spacca. La chiusura degli Open Days sulla Macroregione Adriatico-jonico è affidata al presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi.  
   
   
OPEN DAYS 2012: UMBRIA E TOSCANA INSIEME IN PARTENARIATO EUROPEO A SOSTEGNO DI INNOVAZIONE E RICERCA  
 
Bruxelles, 10 ottobre 2012 – In che modo le regioni europee sostengono la ricerca e l’innovazione nel proprio territorio: questo il tema centrale del dibattito che si tiene oggi 10 ottobre prossimo a Bruxelles organizzato dalle Regioni Umbria e Toscana insieme ad altre 7 Regioni europee nell’ambito dell’iniziativa Open Days 2012, il più grande evento mondiale dedicato alla politica regionale, che si svolge a Bruxelles dall’8 all’11 ottobre. Il dibattito dal titolo “Delivering Regional Growth through Innovation: Past, Present and Future” è organizzato dalla regione Toscana insieme alla regione capofila Umbria e alle regioni Podlaskie (Pl), Bassa Austria (At), Limbrugo (Be), Irlanda del Nord (Uk), Bratislava (Sk), Nitra (Sk) e dalla Provincia belga e olandese del Limburgo (Nl). Interverranno all’iniziativa rappresentanti della Commissione europea in particolare delle direzioni generali ‘Politica regionale’, ‘Ricerca’ e ‘Impresa’. L’obiettivo è presentare buone pratiche regionali con valore aggiunto europeo, quali studi o esempi di attività svolte dai poli d’innovazione e clusters per dimostrare come le regioni sostengano la ricerca e l’innovazione nel proprio territorio. Nella sua prima parte il dibattito si concentrerà su esperienze di politica di innovazione regionale che possano portare un contributo alla futura programmazione in linea con il concetto di ‘Smart specialisation’. La seconda parte si concentrerà invece sul sostegno finanziario dell’Ue e delle regioni alle Pmi per aumentarne la loro competitività e i servizi all’innovazione. In particolare la regione Umbria presenterà i risultati dello studio volto a misurare la distanza dell’Umbria dagli obiettivi della strategia ‘Europa 2020’ utilizzando gli 8 indicatori predisposti dalla Commissione europea e lo sforzo da compiere per avvicinarsi a questi obiettivi utilizzando gli attuali programmi comunitari e quelli della prossima fase di programmazione. La regione Toscana presenterà come best practice a livello europeo la creazione dei poli d’innovazione sul suo territorio, finanziati da fondi Europei, nazionali e regionali, volti a coordinare e sviluppare le iniziative e il dialogo tra centri di ricerca e sistema produttivo sul territorio.  
   
   
ATTRAZIONE DI INVESTIMENTI ESTERI SOTTO LA LENTE DELLE REGIONI EUROPEE  
 
Firenze, 10 ottobre 2012 – Un workshop con i rappresentanti delle Regioni partner per raccontare e ascoltare esperienze e buone pratiche nelle politiche di attrazione e supporto agli investimenti esteri. Ad organizzarlo, il prossimo mercoledì 10 ottobre, a margine degli Incontri di Artimino sullo sviluppo locale (appuntamento annuale sponsorizzato dalla Regione Toscana) sono i promotori del Progetto Nicer (Networks for Internationalization of Cluster Excellence in Regions) che punta a condividere esperienze di pubbliche amministrazioni ed agenzie di sviluppo del territorio delle Regioni partner sul tema, appunto, dell’attrazione di investimenti diretti esteri, per stimolare una riflessione sull’efficacia e sostenibilità delle politiche, anche attraverso esempi virtuosi di altre realtà regionali. L’inizio del workshop è previsto per le 15.30 di mercoledì nella Villa Medicea di Artimino, sede degli incontri, l’ingresso è libero. Il giorno successivo, giovedì 11 ottobre, l’esperienza toscana verrà poi presentata alla delegazione internazionale del progetto. Vi saranno due visite studio ad altrettante realtà di spicco nel panorama regionale degli insediamenti esteri: la Yanmar, multinazionale giapponese recentemente approdata a Firenze e la Power One, azienda americana che ha investito fortemente nel settore delle energie rinnovabili. Capofila del progetto Nicer per la Toscana è il Pin – Polo Universitario Città di Prato. Si tratta di un sottoprogetto dell’operazione Interreg Ivc District+ ( www.Districtplus.eu ) di cui capofila è la Regione Toscana e partner le Regioni Vastra Gotaland (Svezia), West Midlands (Gran Bretagna), Sassonia Anhalt (Germania), Slesia inferiore (Polonia) e Brasov (Romania).  
   
   
REGIONI EUROPA: TONDO (FVG), È CAMBIATO IL MONDO SI CAMBINO ANCHE LE REGOLE  
 
Trieste, 10 ottobre 2012 - E´ cambiato un mondo ed anche le regole comunitarie devono cambiare, devono essere più flessibili. La stessa normativa sugli aiuti di Stato va rivista nella nuova situazione, anche tenendo conto delle prospettive della cooperazione territoriale europea. Lo ha sostenuto il presidente della Regione Renzo Tondo nel colloquio con il commissario europeo alle politiche regionali Johannes Hahn in un incontro, ieri a Bruxelles, al quale hanno partecipato il presidente della Carinzia Gerard Doerfler ed il ministro dell´economia del Cantone di Sarajevo Rusmir Sendic. E proprio la cooperazione territoriale è stata il filo conduttore delle iniziative alle quali Tondo ha partecipato o nell´ambito degli Open Days, che per quattro giorni vedono susseguirsi dibattiti ed incontri sul ruolo e sulle funzioni delle Regioni nell´integrazione europea attraverso le politiche di coesione. Nella sede del Parlamento europeo, alla tavola rotonda seguita all´analisi delle prospettive dell´accesso della Croazia nell´Unione europea, in più occasioni fortemente auspicata da Tondo, il presidente ha parlato del percorso che si sta facendo per passare dal progetto ideale di Euroregione all´ormai concreta prospettiva del Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale "Euregio Senza Confini". Un percorso che è stato condiviso dal presidenti della Carinzia Doerfler e dell´Istria Ivan Jakovcic, dall´assessore Roberto Ciambetti del Veneto, presenti all´incontro. Nella nuova programmazione, e quindi nel nuovo indirizzo delle risorse finanziarie dell´Unione Europea, Tondo ha sostenuto che le iniziative in atto nella cooperazione territoriale europea vanno armonizzate e sostenute con strumenti flessibili. L´armonizzazione - ha detto Tondo - riguarda in particolare l´area del Sud Est Europeo sulla quale si intersecano numerosi programmi. Lo stesso Friuli Venezia Giulia è coinvolto contemporaneamente nel Gect, con Carinzia, Slovenia, Veneto e, si spera presto, contee Istriana e Litoraneo Montana, e nella macroregione Adriatico Ionica, senza tralasciare i programmi transfrontalieri oggi in atto sia con Austria che Slovenia. Il concetto ribadito da Tondo è di andare in una direzione che armonizzi gli interventi europei e punti alle realizzazioni concrete, con flessibilità e attenzione alle esigenze reali dei territori. In piccolo, questo sta già avvenendo, hanno sottolineato i presidenti in una conferenza stampa, proprio nella collaborazione tra Friuli Venezia Giulia, Carinzia, Istria e Cantone di Sarajevo. L´incontro è significativamente avvenuto nella "casa comune", la sede di rappresentanza di Bruxelles del Friuli Venezia Giulia, nella quale operano anche i rappresentanti degli altri tre governi regionali. I temi del passaggio dall´Euroregione al Gect sono stati ulteriormente approfonditi nel pomeriggio in un workshop nella sede della Galizia nell´ambito di una riflessione su ´Europa delle tradizioni, un ponte tra euroregioni´, dedicata alla valorizzazione del patrimonio culturale e del turismo. Il presidente Tondo ha presentato come ´buone pratiche´ due progetti realizzati all´interno del programma Italia-slovenia: quello dedicato allo ´slow turism´ e il progetto ´Vie di pace´ che valorizza la riflessione percorrendo i luoghi della Grande Guerra. Domani il presidente Tondo Incontrerà il vice presidente della Commissione Europea Antonio Tajani e parteciperà, assieme al sindaco di Monfalcone Silvia Altran, alla presentazione del Progetto Julius. In occasione degli Open Days è a Bruxelles, per partecipare a diverse iniziative, anche una delegazione del Consiglio regionale composta da Roberto Marin, Alessia Rosolen, Igor Kocijancic, Alessandro Corazza e Franco Iacop.  
   
   
COSTI POLITICA - CAPPELLACCI, SARDEGNA HA ANTICIPATO TAGLI GRAZIE ALL´AUTONOMIA  
 
Cagliari, 10 Ottobre 2012 – La Regione Sardegna ha avviato un procedimento di riduzione della spesa ben prima che un analogo processo fosse avviato a livello nazionale e che nascesse un caso-Regioni. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, commentando alcuni articoli di stampa riguardanti le Autonomie. "I tagli - ha aggiunto il Presidente - sono partiti proprio dalla Giunta regionale che nell´ultimo biennio ha ridotto le spese (indennità presidente e assessori, retribuzioni personale Uffici di gabinetto, Ufficio stampa, contributi previdenziali) del 12,37% (sono diminuite di circa 2,4 milioni di euro, passando dai 19 milioni e 378 mila euro del 2011 ai 17 milioni del 2012, e un ulteriore taglio di un milione è previsto per il 2013). Un risparmio – osserva il presidente della Regione – che colloca la Sardegna al top dei tagli, smentendo quanti continuano a parlare di una Regione sarda sprecona". Si tratta di dati aggiornati dei capitoli di spesa della Giunta (stanziamento iniziale, somme impegnate, pagamenti eseguiti e somme da pagare) e dei rendiconti delle spese correnti per codici gestionali. "A questi devono essere aggiunti i tagli relativi alle auto blu, che sono state dimezzate, alle consulenze, ai consigli di amministrazione e tutti gli altri provvedimenti, compresi quelli per il risparmio energetico, che rappresentano la cura dimagrante della macchina politico amministrativa regionale. A questi si aggiungono il taglio del numero dei consiglieri, approvato dal Consiglio regionale e in prima lettura dalla Camera, nonchè tagli e risparmi dell´insieme dell´Amministrazione regionale e del sistema delle autonomie locali. Gli episodi di malgoverno e gli sprechi delle risorse pubbliche sono due facce della stessa medaglia, quella della cattiva politica, che rinuncia al suo compito di guida e regolatrice dei processi di sviluppo e crescita delle comunità. Ma la cattiva politica – rileva il Governatore - deve essere seguita da una ´buona informazione´, cosa che non avviene se si fa di ´tutte le erbe un fascio´, aggregando dati non omogenei sulla base dei quali si stillano poi classifiche non attendibili. Come quella sulle spese per Consulenze e Collaborazioni, dove alla Sardegna è stato attribuito un primato, credo a livello mondiale, con 136 milioni di euro spesi nel 2010, frutto di un errore macroscopico, visto che non si e’ tenuto conto del fatto che nello stesso capitolo rientravano i 109 milioni di euro del contratto di servizio del Trasporto Pubblico locale dal 2010 a carico della Regione". Proprio dal raffronto tra gli ultimi due anni emerge, in tema di spese per studi, progetti, ricerche e collaborazioni in capo alla Presidenza, un taglio nel 2012 del 46,6% , con le spese passate da 1,485 milioni a poco più di 807 mila euro. Tutto questo e’ stato fatto proprio grazie a quell’Autonomia a lungo demonizzata e che propongono di cancellare gli ´orfani´ dello Stato centralista. Per noi, e lo stiamo dimostrando coi fatti, l’Autonomia – conclude il Presidente della Regione - non è il richiamo a un mito del passato o un retaggio storico, ma una vera e convinta assunzione di responsabilità".  
   
   
CALABRIA: LA VICEPRESIDENTE STASI SULL’INCONTRO DI IERI A PALAZZO CHIGI  
 
Catanzaro, 10 ottobre 2012 - La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi ha rilasciato la seguente dichiarazione al termine dell’incontro che si è tenuto ieri a Palazzo Chigi convocato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Catricalà, alla presenza del Premier Monti, del Ministro Grilli e del commissario Bondi al quale sono stati convocati anche Anci, Upi, e l’Ufficio di Presidenza della Conferenza delle Regioni. “Bene l´intenzione del Governo di evitare ulteriore incremento dell´Iva – sostiene la Vicepresidente Stasi - e dare una boccata di ossigeno alle imprese, incidendo sull´incremento di produttività. Le risorse saranno recuperate attraverso ulteriori tagli che, comunque, incideranno sui servizi ai cittadini. Le Regioni hanno compiuto assieme al Governo un passo importante sul tema dei tagli ai costi della politica, sul quale si procederemo celermente e con determinazione. La Calabria ha anticipato i tempi e, in proporzione, ha contribuito in misura maggiore perché consapevole del momento difficile che si sta vivendo, ma non è in grado di sostenere un euro in più di taglio per la sanità. Quest´anno, per la prima volta, il fondo sanitario nazionale non subirà incrementi ma una decurtazione, al momento, di oltre lo 0,4%. Ed ancora pare non sia finita. La situazione è molto grave, non solo in Calabria ma in tutte le Regioni, ed ancora di più per quelle soggette al piano di rientro ed è necessario pensare seriamente ad una soluzione straordinaria. Il rischio è di non disporre, per il 2013, delle risorse minime per gestire i servizi ai cittadini, primi fra tutti salute e trasporto pubblico locale. La norma che obbliga i pagamenti entro 30 giorni darà sollievo alle imprese ma il rischio è che le amministrazioni pubbliche, non avendo le risorse per poter pagare subito, da questo momento in poi saranno indotte a non realizzare le opere e emanare bandi”.  
   
   
REGIONE ABRUZZO: UFFICI PESCARA RISPARMI PER 220MILA EURO RIORGANIZZAZIONE DELLE SEDI APPROVATA DALLA GIUNTA  
 
 L´aquila, 10 ottobre 2012 - La Giunta Regionale, su proposta dell´Assessore Federica Carpineta, ha approvato nella seduta di ieri una prima riorganizzazione delle sedi destinate alle strutture regionali nella Città di Pescara. Grazie a una razionale ricollocazione di alcuni uffici negli edifici di proprietà, la Giunta Regionale ha potuto disdire due contratti di locazione. Il risparmio è di oltre 220.000 euro: 171.102,62 ? verranno risparmiati, da qui e per il futuro, per il mancato pagamento dei canoni di locazione e degli oneri accessori mentre ulteriori 50.000 ? costituiscono il risparmio una tantum per la non più necessaria implementazione delle reti telematiche destinate ai locali oggi disdetti. "Non è certo questa soluzione quella che può considerarsi definitiva - ha commentato l´assessore - Il nostro impegno è, infatti, quello di arrivare alla sede unica di Pescara. Su questo progetto, avviato da noi con una procedura a evidenza pubblica per l´individuazione nel territorio cittadino di Pescara della sede migliore, sta lavorando una commissione tecnica. Riteniamo una priorità assoluta la realizzazione di una sede unica, che sia garanzia di efficienza e di risparmio per la macchina burocratica regionale e, soprattutto, sia un miglior servizio per i cittadini Abruzzesi, che non dovranno più girovagare per l´intera Città di Pescara e potranno raggiungere più facilmente uffici che troveranno accoglienti e funzionali, come è loro diritto".  
   
   
REGIONI: ZAIA, “DAL GOVERNO ATTO DI FORZA CENTRALISTA. MONTI TRADISCE LE INDICAZIONI DI QUELL’EUROPA CHE TANTO GLI PIACE. SI TORNA AI GOVERNI STATALISTI”.  
 
Venezia, 10 ottobre 2012 - “Quest’ultimo atto di forza del Governo Monti e degli altri suoi professori è l’ennesima conferma che questo Paese, oggi, è guidato da una pervicace tendenza centralista. Dietro l’alibi di scandali purtroppo esecrabili si nasconde l’intenzione reale di riportare l’Italia addirittura all’era geologica precedente al 1970”. Lo sottolinea il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, commentando l’intervento del Governo in materia di riforma del titolo quinto della Costituzione. “Si è agevolata e probabilmente alimentata - aggiunge Zaia - una comunicazione che ha travalicato talvolta le porte del reale e talora del ridicolo, com’è accaduto per il Veneto che, dall’essere la Regione più virtuosa sulle auto blu, è stata fatta passare per la regina di ogni spreco. Ancora, con intenzione malevola siamo stati tacciati di gestione ‘allegra’ sulle sedi estere, quando, anche su questo fronte, avevamo e abbiamo tutte le carte in regola. Mi chiedo a questo punto perché il Governo Monti non abbia il coraggio di chiudere le Regioni che vede come ostacolo al suo disegno restauratore”. “Se davvero sono Enti inutili – prosegue Zaia - il Governo avrebbe il dovere di non imporre palliativi offensivi, che semplicemente diminuiscono l’efficacia dell’azione amministrativa in sede territoriale. Questo stare in mezzo al guado non è forse uno spreco?” Secondo Zaia, “va ricordato come l’insediamento del professor Monti avvenne per tagliare i rami secchi ministeriali e le auto blu romane. E’ invece verificabile come lor signori non siano riusciti a risparmiare neanche un euro rispetto al ‘Minotauro’ romano, che evidentemente è più forte di ogni altra considerazione”. “Ma vado a rigor di logica – prosegue Zaia: se sulle materie concorrenti la potestà legislativa è davvero delle Regioni, allora non ha senso riaccentrare e centralizzare nuovamente ogni funzione ai burocrati capitolini. Se invece si ritiene di dover andare contro la storia per ritornare ai governi di stampo borbonico, allora si devono chiudere le Regioni definitivamente”. “Purtroppo – conclude Zaia - rilevo che in Italia è in atto un movimento neocentralista e statalista, conservatore e capace di una straordinaria forza di manipolazione. Tutto ciò è in controtendenza anche rispetto a quel che si vede in quell’Europa che a Monti piace tanto, ai trattati europei, a cominciare da quello di Lisbona, che promuovono il decentramento, e ai movimenti popolari che stanno cercando di realizzare una forte transizione per un’Europa dei Popoli e della Regioni. Questa, e non la restaurazione del vecchio regime, sarebbe la strada nuova che un Governo che avesse a cuore il futuro, il progresso e il bene del popolo dovrebbe percorrere”.  
   
   
REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE/SüDTIROL, DELLAI: IN ITALIA VIENE AVANTI UN DISEGNO CENTRALISTA  
 
Trento, 10 ottobre 2012 - Il clima che sta venendo avanti in Italia attorno alle Regioni ed in particolare attorno alle autonomie speciali sta producendo effetti duri e preoccupanti. Lo ha detto ieri in Consiglio regionale a Bolzano il Presidente della Regione Lorenzo Dellai nel presentare una delibera di impugnazione, davanti alla Corte Costituzionale, di alcuni articoli del decreto legge sulla spending review. I comportamenti, sicuramente censurabili, ha detto Dellai, di alcuni esponenti politici di altre regioni rischiano di non far più distinguere all’opinione pubblica chi si comporta con correttezza da chi, viceversa, usa i soldi pubblici in maniera distorta. E’ chiaro, ha aggiunto, che anche le nostre autonomie, seppur protette da leggi costituzionali possono risentire di questo clima, direttamente o indirettamente. Non siamo più di fronte a semplici atti che ledono singoli aspetti del nostro Statuto, ma abbiamo a che fare con un disegno complessivo che punta ad un ritorno al passato, rispetto ai processi di riforma federalista che si sono affermati negli ultimi anni. Dobbiamo essere consapevoli, ha aggiunto il Presidente della Regione, che si è aperta una stagione di grande difficoltà per la nostra Autonomia, con una gestione confusa e non efficiente della riforma del Titolo V. Come sempre nel nostro Paese, ha aggiunto Dellai, si attua la politica del pendolo, che prima andava nella direzione del federalismo e che oggi viaggia verso quella del centralismo. Alla lunga siamo convinti, ha precisato Dellai, che l´impostazione centralista non potrà che portare grandi disastri a tutto il Paese e certamente alle nostre autonomie. Dellai ha poi invitato tutti i gruppi politici a recuperare lo spirito dello scorso 5 settembre, quando a Merano, i presidenti Napolitano e Fischer hanno detto cose importanti ed autorevoli sull’Autonomia. Contro quello spirito stanno venendo avanti idee assolutamente irragionevoli di modifiche del titolo V della Costituzione con la reintroduzione di principi centralisti, che non sapranno certo porre rimedio allo sfascio economico e politico del Paese. La situazione esige nervi saldi, ha proseguito Dellai, e la necessità di lavorare tutti insieme.  
   
   
MANOVRA 2013: PROSEGUE IL CONFRONTO FRA LA PROVINCIA DI TRENTO E IL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE  
 
 Trento, 10 ottobre 2012 – Incontro l’ 8 ottobre in Provincia fra il presidente Lorenzo Dellai - assieme all´assessore agli enti locali Mauro Gilmozzi e ai dirigenti e ai tecnici dell´amministrazione - e la Giunta del Consiglio delle autonomie, per esaminare le linee di impostazione della manovra economico-finanziaria 2013, anche alla luce dei contenuti della spending review provinciale illustrati recentemente ai sindaci e ai vertici delle comunità di valle. In un quadro complicato da una somma di fattori - in primo luogo la recessione economica e i difficili rapporto con lo Stato - Dellai ha chiesto agli enti locali piena collaborazione al fine di raggiungere gli obiettivi di bilancio fissati, a partire da una riduzione del 2% della spesa corrente. Fra le azioni necessarie, l´accelerazione in tutti i settori e da parte di tutti i soggetti pubblici - Provincia, Comuni, società collegate - degli interventi previsti dal Piano di miglioramento per contenere le spese di back office, fra cui blocco totale del turn over e riduzione delle spese per l´acquisto di beni e servizi e delle spese discrezionali. Va inoltre accelerata - ha sottolineato l´assessore Gilmozzi - la gestione associata dei servizi comunali attraverso le Comunità di valle. “Siamo fra istituzioni - ha detto Dellai nel presentare le linee della finanziaria 2013 al Consiglio delle autonomie - e dobbiamo parlare un linguaggio comune. Molte di queste cose sono già note. Abbiamo detto più volte che non si trattava di un´esercitazione. Il contesto nel quale ci muoviamo è complicato da una somma di fattori: siamo nel pieno dell’applicazione di una riforma istituzionale; abbiamo una relazione con il Governo problematica; è in corso una recessione economica che ci preoccupa non poco. Il quadro è già precario e probabilmente lo sarà ancora di più domani: al Governo mancano 9 miliardi di euro per evitare l’aumento dell’Iva nel 2013 e per coprire altre spese. Quindi è probabile che cercherà una parte di queste risorse fra le regioni, che attraversano oltrettutto una fase di grave debolezza politico-mediatica. A fronte di ciò, il documento che abbiamo messo a punto contiene tre punti fondamentali. Innanzitutto, la linea che lo attraversa trasversalmente è quella della crescita. La crescita non è più una cosa che riguarda solo la Provincia, riguarda tutti: apparati pubblici, opinione pubblica, soggetti privati, sistema della formazione e della ricerca e così via. Nessuno può chiamarsi fuori. In secondo luogo, dobbiamo ridurre le spese di back office. Non ci saranno risorse per Comuni, apparati dell´amministrazione provinciale e società esterne che non abbiamo accelerato l’applicazione del piano di riorganizzazione. Infine, va fatta una riflessione anche sul front office, posto che nel 2013 la contrazione della spesa in conto capitale sarà del 9% circa". Dellai ha aggiunto di non considerare quello che attende il Trentino un percorso "drammatico", specie se confrontato con quello di altre parti d’Italia. "Ma certo - ha aggiunto - è un percorso difficile, perché quando si è abituati ad un certo standard è più difficile rinunciarvi." L´assessore Gilmozzi ha posto l´accento, fra le altre cose, sulle gestioni associate. "Chi non si incammina su questa strada va incontro a una penale. Dovranno esserci, in altre parole, delle sanzioni per i comuni inadempienti."  
   
   
BILANCIO: VENETO, APPROVATO UN ASSESTAMENTO DIFFICILE, MA CHE AFFRONTA LE QUESTIONI PIÙ URGENTI METTENDO AL CENTRO CITTADINI E IMPRESE  
 
 Venezia, 10 ottobre 2012 - “Quello che abbiamo approvato è stato un assestamento di bilancio difficile, perché lo Stato ha sbloccato alcune partite importanti solo di recente, e siamo stati costretti a limare il documento finale fino all’ultimo. Sono soddisfatto, però, perché questa Giunta ha messo al centro i cittadini e le imprese dimostrando grande senso di responsabilità e sensibilità in un momento davvero delicato.” Sono le parole dell’assessore veneto al bilancio, Roberto Ciambetti, a commento dell’approvazione dell’assestamento di bilancio che è avvenuto nel corso della Giunta dell’ 8 ottobre. “Tra i fattori che più hanno influito sull’assestamento – spiega l’assessore – c’è sicuramente quello del mancato introito dalla vendita degli immobili, che ci ha costretto a ridisegnare l’impianto del provvedimento. La distribuzione della manovra ha avuto come obiettivo centrale quello di affrontare alcune questioni prioritarie: il pagamento dello stipendio dei forestali, i contratti con Trenitalia per i servizi ferroviari, le risorse per le emergenze siccità e gli aiuti per le nostre imprese. Sono tutte partite che non potevano più aspettare.” Nello specifico, i principali stanziamenti dell’assestamento di bilancio prevedono: 4 milioni e 600 mila euro per i forestali; 3 milioni e 100 mila euro per la gestione dei contratti ferroviari con Sistemi Territoriali; 2 milioni di euro a favore del trasporto pubblico locale su gomma; 1 milione e 500 mila euro a favore delle politiche per il turismo; 1 milione di euro per far fronte all’emergenza siccità; 780 mila euro per le agevolazioni a sostegno degli investimenti produttivi e della ricerca delle pmi venete; 400 mila euro per le fondazioni "Arena" di Verona e "La Fenice" di Venezia e, infine, 650 mila euro per le società partecipate. “Ci tengo a ringraziare – conclude Ciambetti – il Presidente e la giunta per lo spirito di squadra e per il lavoro fatto in un momento difficile, che testimoniano ancora una volta l’impegno e la maturità di questo governo regionale.”  
   
   
DEMANIO: GOVERNO CONVOCA INCONTRO  
 
L´aquila, 10 ottobre 2012 - Sarà presente anche una nutrita delegazione di assessori al Turismo delle regioni italiane all´incontro convocato oggi dal Governo per discutere il destino delle concessioni demaniali a fini turistici in vista dell´applicazione della Direttiva Servizi. Ad annunciare la presenza della Regioni è il coordinatore degli assessori al Turismo, Mauro Di Dalmazio. "Dopo diverse richieste in tal senso - spiega il coordinatore Di Dalmazio - finalmente il Governo si è deciso a convocare un tavolo per far conoscere le proprie posizioni sull´annoso problema delle concessioni demaniali. Attendiamo di conoscere il merito delle proposte governative sulle quali poi si dovrà aprire un adeguato approfondimento". Su questo aspetto le Regioni sono al lavoro da tempo. "Sono due anni - aggiunge il coordinatore - che lavoriamo alla ricerca della soluzione migliore in grado di tutelare l´enorme patrimonio rappresentato dalle migliaia di piccole imprese che operano nel campo del demanio turistico e che tanno hanno profuso in termini di investimento. Il Governo conosce benissimo la posizione delle Regioni perché in diverse occasioni le Regioni stesse non hanno mancato di rappresentargliela; è chiaro che senza una posizione del Governo la questione non può essere definita. Ora attendiamo - conclude Di Dalmazio - le strategie che intende mettere in campo l´Esecutivo nazionale e poi avremo modo di fare le nostre valutazioni ben sapendo che comunque è necessaria e indispensabile una interlocuzione dello Stato italiano con l´Unione europea".  
   
   
RIORDINO PROVINCE TOSCANE IL 17 OTTOBRE IN CONSIGLIO REGIONALE OGGI PRIMO INCONTRO TRA LA CONFERENZA DELLE ASSEMBLEE LEGISLATIVE REGIONALI E LA CONFERENZA DELLE REGIONI. IL 16 OTTOBRE IL CONFRONTO SUL DPEF 2013  
 
 Firenze, 10 ottobre 2012 - “ mercoledì 10 ottobre, parteciperò a Roma al primo incontro tra la Conferenza delle Assemblee legislative regionali e la Conferenza delle Regioni, per una valutazione congiunta sul decreto legge che contiene le disposizioni in materia di finanza e di funzionamento delle Regioni e degli Enti territoriali, approvato dal Governo il 4 ottobre scorso”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Alberto Monaci, annunciando la chiusura dei lavori d’aula per oggi pomeriggio e il conseguente nuovo calendario, che prevede rispettivamente per il 16 ottobre il dibattito sul Dpef 2013 e per il 17 sulle Province. “Col massimo di serenità, ma anche col massimo di chiarezza – ha continuato il presidente – rappresenterò i 53 consiglieri di questa Assemblea, un’assise che si è volontariamente anticipata, facendo al meglio il proprio dovere che ora viene imposto dall’alto”. Da qui la decisa affermazione di Monaci: “Le Assemblee legislative hanno un titolo ben definito, non ho sinceramente apprezzato il decreto legislativo sui tagli e non andrò a Roma a dire sì padrone”. “Magari non siamo stati abbastanza bravi – ha concluso – ma sicuramente diligenti”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il governatore Enrico Rossi che, dopo l’appuntamento nella capitale, ha chiesto al Consiglio un ulteriore confronto sui criteri di virtuosità – da stabilire entro il 30 ottobre – e sulla riforma costituzionale, “da condividere purché non si proceda a pezzetti”  
   
   
PARMA: VISITA DELLA GUARDIA DI FINANZA IN PROVINCIA ACQUISITI GLI ATTI RELATIVI LA GARA SUL PIANO NEVE  
 
Parma, 10 ottobre 2012 - Nella mattina di ieri la Guardia di Finanza ha svolto una visita ispettiva presso l’Ufficio Viabilità della Provincia. Gli agenti del Nucleo di Polizia Tributaria di Parma hanno richiesto la documentazione relativa alla gara d’appalto bandita dall’Ente nel 2011 per l’aggiudicazione del servizio quinquennale di manutenzione invernale sulla rete stradale, per sgombro neve e spargimento sale disgelante. Gli uffici della Provincia hanno messo a disposizione gli atti.  
   
   
BOLZANO: REVISIONE DELLA SPESA, E-GOVERNMENT E IRAP NEL DDL DELLA FINANZIARIA 2013  
 
Bolzano, 10 ottobre 2012 - Incentivi alla diffusione dell´E-government nei rapporti con l´ente pubblico, esenzione Irap per nuove aziende insediate in Alto Adige, misure per l´attuazione della revisione della spesa, la spending review, nell´Amministrazione provinciale: sono alcuni degli articoli contenuti nel disegno di legge della Finanziaria 2013 delineato l’ 8 ottobre dalla Giunta provinciale. La bozza passa ora alla valutazione del Consiglio dei comuni prima dell´approvazione in Giunta. La legge finanziaria provinciale 2013 presenta una serie di articoli strettamente collegati al bilancio: il ddl è stato approvato in prima lettura dalla Giunta provinciale e passa ora alla valutazione del Consiglio dei comuni prima di tornare in Giunta per l´approvazione deinitiva. Nella conferenza stampa dopo la seduta odierna il presidente Luis Durnwalder ha anticipato alcuni degli articoli inseriti: per favorire l´utilizzo di energia pulita, ad esempio, la Giunta intende introdurre l´esenzione per tre anni dal pagamento della tassa di circolazione anche per i veicoli a trazione ibrida e a idrogeno, mentre per incentivare l´abbandono del cartaceo e il passaggio al sistema telematico nei rapporti con l´ente pubblico (quindi pagamenti con bancomat o online-banking) viene introdotta l´esenzione dal pagamento della prevista tassa fissa dell´1,87%. Sul fronte dell´Irap, una riduzione della quota provinciale viene introdotta anche per le case di riposo mentre è confermato l´azzeramento per un triennio per le aziende che si insediano in Alto Adige, ad eccezione di istituti bancari e assicurativi: in tal modo la Giunta provinciale punta ad incentivare la creazione di posti di lavoro qualificati e a contrastare tempestivamente la disoccupazione giovanile. L´importo a eventuale copertura delle garanzie assunte dalla Provincia in favore di enti pubblici viene portato dagli attuali 400 a 510 milioni di euro, "al fine di fornire le garanzie sul valore dell´80% della merce esportata dalle aziende altoatesine che vogliono aprirsi a nuovi mercati, come previsto nella legge provinciale di promozione dell´export", ha spiegato il presidente Durnwalder. Non si tratta di un indebitamento, ha aggiunto, ma solo di una misura preventiva a cui finora non si è mai dovuto ricorrere. Tra i punti centrali della bozza di Finanziaria provinciale 2013 figurano i provvedimenti per dare attuazione alla spending review, la revisione della spesa sulla base delle direttive del Governo Monti. "Abbiamo riassunto le misure previste per concretizzare i risparmi della macchina pubblica, snellire la burocrazia e riorganizzare l´organico", ha sintetizzato Durnwalder. Il ddl interviene tra l´altro con la riduzione dei costi dei servizi esterni e l´abolizione delle indennità di missione: prevista quindi la riduzione dei rimborsi per i pranzi di lavoro durante il servizo esterno (da 25 a 20 euro) e delle spese di viaggio con mezzo privato (da 0,53 a 0,40 euro al km.), un nuovo metodo di calcolo per i contributi a scuole private e parificate, con i costi standard come base di finanziamento. La riduzione di 555 unità del personale provinciale sarà completata non entro il limite del 2015 previsto in origine (i pensionamenti per quella data saranno inferiori) ma al raggiungimento del numero fissato. Resta comunque in vigore il blocco delle assunzioni. La Giunta ha inoltre definito le dimensioni del risparmio stimato con la revisione e l´accorpamento di di Dipartimenti, Ripartizioni e Uffici. Dopo che parte del Consiglio provinciale aveva contestato la decisione della Giunta di ridurre i Cda e le commissioni senza modifica di legge, l´Esecutivo ha infine riformulato l´articolo relativo e lo ha inserito nella Finanziaria 2013. Il ddl viene ora inviato per la valutazione al Consiglio dei comuni prima di tornare in Giunta provinciale per l´approvazione definitiva.  
   
   
BOLZANO: APPROVATO IL BILANCIO, SOSTEGNO A FORMAZIONE E INNOVAZIONE  
 
Bolzano, 10 ottobre 2012 - Quattro voti a favore, due contrari, due astenuti: la legge di bilancio, dopo una lunga e animata discussione, ha ottenuto il via libera della Giunta provinciale ed è ora pronta per il Consiglio. Rispetto al 2012 la cura dimagrante si attesta sul 2,6%, con il bilancio che tocca i 4,998 milioni di euro. Sulle spese non obbligatorie tagli medi del 7,1%, più fondi a disposizione per formazione e innovazione. "Non possiamo dare più di ciò che abbiamo - ha commentato il presidente Luis Durnwalder - con i 5 miliardi a disposizione credo che si possano fare tante cose nei prossimi dodici mesi. Alla luce di un´inevitabile riduzione delle spese, abbiamo preferito non effettuare tagli orizzontali, ma fissare delle priorità da sostenere: mi riferisco a settori chiave per il futuro di questa terra come la formazione e l´innovazione". Entrambi, infatti, fanno registrare un segno più rispetto al bilancio 2012: la formazione, grazie all´aumento dei fondi a disposizione di Lub (5 milioni) ed Eurac (3 milioni) rispetto alla prima bozza di bilancio, passa da 625 a 633 milioni di euro, mentre sono 5 i milioni di euro in più assegnati alla ricerca e all´innovazione. In leggerissima crescita anche le risorse della formazione professionale, passate da 20,9 a oltre 21 milioni di euro. "Sono settori sui quali dobbiamo investire - ha ribadito Durnwalder - perchè rappresentano il nostro futuro". Ricordando i contenziosi con lo Stato ancora aperti di fronte alla Corte Costituzionale, che in caso di successo faranno entrare nuovi fondi nelle casse di Palazzo Widmann, il presidente Luis Durnwalder ha ammesso che la discussione in Giunta provinciale è stata accesa. "Gli assessori Theiner e Widmann hanno votato contro la legge di bilancio - ha annunciato - Berger e Tommasini si sono astenuti, gli altri quattro membri dell´esecutivo hanno votato a favore". Pomo della discordia i fondi destinati ai Comuni. "Lo scorso anno - ha spiegato Durnwalder - ammontavano a 502 milioni di euro, dai quali ne sono stati decurtati 66 a causa dei vari decreti del governo nazionale per il risanamento dei conti pubblici. Con i tagli previsti nella prima bozza di bilancio si era arrivati a 424 milioni, ma io ho proposto di aggiungerne 12 per arrivare a pareggiare le risorse del precedente esercizio, ovvero 436 milioni di euro. Questi fondi ulteriori dovranno essere utilizzati dai Comuni per investimenti, mentre le spese non obbligatorie dovranno essere tagliate del 7,1%, come accade in Provincia". La legge di bilancio varata dalla Giunta passerà ora in Consiglio provinciale per il via libera definitivo.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: PIANO GIOVANI, APERTO IL BANDO CHE ASSEGNA INCENTIVI PER ASSUMERE GIOVANI CON CONTRATTO DI APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA PROFESSIONALE E PER L´ALTA FORMAZIONE E RICERCA.  
 
Bologna, 10 ottobre 2012 - Incentivi economici alle aziende che nel corso del 2012 hanno assunto o assumeranno con contratto di apprendistato giovani dai 18 ai 25 anni sprovvisti di titolo di qualifica o di diploma per conseguire la qualifica professionale, o laureandi o laureati per l’apprendistato in alta formazione e ricerca. Li offre la Regione, mettendo a disposizione le risorse nazionali per l’apprendistato. Il provvedimento rientra nell’ambito del Piano straordinario per l’occupazione dei giovani, che complessivamente ha una dotazione di 46 milioni di euro, di cui 20 milioni dedicati all’apprendistato. “L’apprendistato è uno strumento per dare nuova occupazione ai giovani e per innalzare le loro competenze – spiega l’assessore regionale al Lavoro e Formazione Patrizio Bianchi – Abbiamo ritenuto di incentivare proprio le tipologie di apprendistato che prevedono il maggior numero di ore di formazione”. Per poter partecipare al bando e ottenere gli incentivi, le imprese devono aver assunto gli apprendisti nel periodo compreso fra il 26 aprile e il 31 dicembre 2012. Le assunzioni devono essere poste in essere prima della presentazione della domande di incentivo, e avranno una durata e un contributo diversi a seconda della tipologia di contratto attivato. Un contratto di apprendistato in alta formazione per conseguire il dottorato di ricerca ha una durata che va da un minimo di 24 mesi ad un massimo di 48 mesi, e l’importo dell’incentivo è di 3.720 euro per l’assunzione di apprendisti uomini e 4.320 per apprendiste donne. Per conseguire un master di primo o secondo livello il contratto va dai 12 ai 24 mesi e l’incentivo è di 4.960 euro per l’assunzione di apprendisti uomini e di 5.560 euro per apprendiste donne. L’apprendistato per conseguire la laurea ha una durata compresa tra i 12 e i 36 mesi, con un incentivo di 4.440 euro per l’assunzione di apprendisti uomini e di 5.040 euro per le donne. Infine, per ottenere la qualifica professionale il contratto di apprendistato ha una durata non superiore ai 36 mesi e l’incentivo è di 5.400 euro per l’assunzione di apprendisti uomini e di 6.000 euro per apprendiste donne. Le domande di incentivo devono essere presentate al Servizio Lavoro della Regione Emilia-romagna, Viale Aldo Moro 38, 40127 Bologna, entro il 31 gennaio 2013 utilizzando la modulistica reperibile sul portale regionale Formazione e lavoro. Le domande potranno essere consegnate a mano, spedite per posta o inviate tramite Pec all’indirizzo lavorofp@postacert.Regione.emilia-romagna.it  La Regione approverà gli elenchi degli ammessi con atto del dirigente del Servizio Lavoro e provvederà all’erogazione dei finanziamenti. Nelle sole aree colpite dal sisma è inoltre possibile cumulare agli incentivi regionali quelli erogati da altri Enti pubblici, come ad esempio gli incentivi di Italia Lavoro del progetto Fixo - Formazione e Innovazione per l’Occupazione - e del progetto Anva - Apprendistato e Mestieri a Vocazione Artigianale. Per le assunzioni di apprendisti effettuate nelle zone terremotate, quindi, si potranno aggiungere per il dottorato di ricerca, per i master di primo e secondo livello e per la laurea i contributi del progetto Fixo, 6.000 euro per contratti a tempo pieno e 4.000 euro per contratti a part-time di almeno 24 ore settimanali, mentre per i contratti di apprendistato per la qualifica professionale si potranno cumulare i contributi del progetto Amva di 5.500 euro.  
   
   
OVER 45 E HELP FOR JOB: LAVORO PER RIPARTIRE DUE INIZIATIVE PER CHI HA PIÙ DI 45 ANNI E UN NUOVO BANDO PER LA FORMAZIONE DEI DISOCCUPATI SU PROFILI STRATEGICI PER IL TERRITORIO  
 
Parma, 10 ottobre 2012 – I numeri parlano chiaro: il 31% delle persone che sono uscite dal mercato del lavoro e che si sono iscritte allo stato di disoccupazione nei Centri per l’impiego è formato da over 45 (dato 2011). Grosso modo una su tre, dunque, ha più di 45 anni: una fascia per la quale l’inserimento o il reinserimento occupazionale sono particolarmente difficili; tanto più in un momento come questo, con la crisi che ha colpito duro anche da noi. Proprio sugli over 45 la Provincia ha messo in campo due iniziative ad hoc, con le quali l’ente di piazza della Pace dimostra ancora una volta la sua volontà di stare a fianco dei lavoratori e delle aziende del territorio nella consapevolezza che proprio il lavoro sia uno dei cardini della ripresa possibile. Over 45 come target specifico, dunque: da un lato come destinatari indiretti di un progetto sperimentale che invita le imprese a disegnare percorsi di valorizzazione e inserimento proprio di chi ha più di 45 anni, e dall’altro come destinatari diretti di un seminario che li guida in una più efficace ricerca di un’occupazione. Anche agli over 45, ma non solo a loro, è poi indirizzata la terza edizione di “Help for Job”, l’iniziativa della Provincia che mira a fornire a coloro che hanno perso un lavoro una formazione specifica su profili professionali particolarmente richiesti dal mercato locale. “Il nostro territorio sta attraversando una seconda fase della crisi, una fase più difficile della prima e che ha riflessi pesanti sul mercato del lavoro”, ha detto nella presentazione di oggi in piazza della Pace Manuela Amoretti, assessore provinciale alla Formazione professionale e alle Politiche attive del lavoro. “Stiamo assistendo a una contrazione molto significativa della domanda di lavoro da parte delle imprese – ha aggiunto l’assessore, affiancata da Elisabetta D’amico e Marisa Ciaburri del Servizio Formazione professionale e alle Politiche attive del lavoro - e di fronte a questo noi non ci accontentiamo di quanto abbiamo già fatto ma ci sentiamo chiamati a uno sforzo in più: per arricchire la “cassetta degli attrezzi” con cui cerchiamo di aiutare chi cerca lavoro. Abbiamo scelto di costruire strumenti nuovi per dare una mano sempre più consistente alle persone in cerca di lavoro, e in particolare a chi si trova più in difficoltà, e nello stesso tempo consolidiamo le iniziative che hanno già dimostrato efficacia, come Help for job”. “Over 45” - Interventi a favore della riqualificazione e della valorizzazione delle competenze professionali degli Over 45 Si chiama “Over 45”, ed è un’azione sperimentale finanziata dalla Provincia con risorse del Fondo sociale europeo e indirizzata alle imprese del territorio. L’obiettivo è quello di supportare un primo gruppo di aziende che vogliono valorizzare le competenze di lavoratori over 45 e creare le condizioni per l’inserimento di over 45 alla ricerca di una nuova occupazione. L’iniziativa, affidata dalla Provincia a Ecipar, si rivolge a 6 imprese: queste potranno accedere gratuitamente ai servizi di accompagnamento, consulenza e formazione per lo sviluppo di un progetto sul tema dell’Activ Ageing (invecchiamento attivo). “Si tratta di un’iniziativa sperimentale pensata per la valorizzazione delle risorse umane mature, con la quale le imprese vengono aiutate a comprendere tutti i vantaggi che i lavoratori di questo tipo possono portare alla vita aziendale: per permettere al valore aggiunto dei lavoratori maturi di esprimersi – ha osservato Manuela Amoretti -. È un obiettivo molto ambizioso, che cerca di gettare un seme di cambiamento culturale concreto nel nostro territorio” Per le sei aziende coinvolte sono previsti seminari di formazione/sensibilizzazione e un’azione di accompagnamento/consulenza “personalizzata” di 36 ore, da parte di un esperto specializzato in processi di Activ Ageing che aiuterà l’impresa a dare forma al progetto. “Over 45” si avvarrà di un Comitato di pilotaggio, con funzioni di promozione, governo e monitoraggio, costituito da referenti della Provincia, da rappresentanti delle Associazioni datoriali e delle Organizzazioni sindacali, nominati dalla Commissione provinciale di concertazione sociale, da un rappresentante della Camera di Commercio. Al Comitato spetterà anche la funzione di individuare, a seguito di un bando emanato dalla Provincia, le aziende destinatarie finali dell’intervento, oltre che di coordinare in chiave metodologica le imprese selezionate. Attraverso un bando pubblico saranno individuati anche i consulenti/tutor da abbinare alle 6 aziende Over 45: un seminario per muoversi con più efficacia nella ricerca del lavoro - Agli Over 45 è dedicato anche il seminario gratuito che si terrà il prossimo 12 ottobre dalle 9 al Centro congressi dell’Auditorium Paganini (Sala A), all’interno del ciclo pensato per aiutare le fasce più in difficoltà in una più efficace ricerca di un’occupazione. Un ciclo d’incontri mirati, messo a bando dalla Provincia e gestito da un’Ati guidata da Cisita Parma (Fairplace Consulting Italy S.r.l., Conform S.r.l. E Intoo le altre società coinvolte), nei quali il pubblico, coinvolto in chiave interattiva, possa essere guidato nel conoscere meglio le dinamiche del mercato del lavoro e le modalità con cui le aziende ricercano il proprio personale. Dopo i due precedenti appuntamenti della rassegna, dedicati ad altre due fasce che oggi incontrano parecchie difficoltà nella ricerca di lavoro come donne e giovani, ora tocca dunque agli Over 45: a loro alcuni relatori qualificati spiegheranno come muoversi al meglio nel mercato del lavoro locale, dando anche utili informazioni pratiche (dalla presentazione del curriculum alle modalità con cui si affronta un colloquio). “Sarà una giornata di informazione e formazione – ha spiegato Manuela Amoretti - in cui i partecipanti potranno dialogare con esperti di tecniche di ricerca attiva del lavoro e selezionatori del personale, per avere indicazioni specifiche sulle tecniche per la ricerca e per superare gli ostacoli che di solito s’incontrano”. Per informazioni Cisita Parma – via G. Cantelli 5 – Parma - Tel. 0521.226500 – cisita@cisita.Parma.it – www.Cisita.parma.it “Help for job 3” - Torna per la terza edizione “Help for job”, iniziativa di formazione specifica indirizzata ai disoccupati che hanno perso un lavoro (anche autonomo) e iscritti ai centri per l’impiego della Provincia: a loro si intende offrire una qualificazione professionale attraverso azioni formative su figure particolarmente richieste dal mercato, proprio per agevolare il loro rientro nel mondo del lavoro. “È un’iniziativa di riqualificazione professionale già rodata e che ha dimostrato di avere un’utilità significativa e un buon riscontro: un progetto avviato dal 2010 con il quale mettiamo a disposizione percorsi di riqualificazione finalizzati a professioni identificate in modo molto mirato tra quelle più ricercate dalle imprese. La seconda edizione – ha osservato l’assessore Manuela Amoretti - si è appena conclusa e non abbiamo ancora dati di riscontro, ma la prima ci dice che entro un anno dalla conclusione dei percorsi più del 55% dei partecipanti hanno trovato lavoro. Una percentuale importante”. Otto le figure professionali, tra le più ricercate nel mercato del lavoro locale, individuate da un “Tavolo Operativo” costituito ad hoc e composto da forze sociali, Camera di Commercio, associazioni di impresa e Osservatorio del mercato del lavoro della Provincia. Questi 8 profili saranno oggetto di altrettanti percorsi formativi, scelti tra 32 proposte complessive presentate e caratterizzati dal coinvolgimento di 110 aziende del territorio: quasi 610mila euro (€ 609.615) il finanziamento complessivo degli 8 corsi (risorse del Fondo sociale europeo). Le iscrizioni ai percorsi, che partiranno entro il 26 novembre 2012, sono aperte dal 9 ottobre al 9 novembre 2012, e dovranno essere effettuate nell’ente di formazione che realizzerà la singola attività formativa. Nel caso in cui le domande siano superiori ai posti disponibili verrà effettuata una selezione di carattere attitudinale e motivazionale. Gli utenti interessati, se in possesso dei requisiti previsti, potranno concorrere ad un massimo di 2 selezioni. In caso di ammissione a più corsi l’utente dovrà però sceglierne uno. Ai partecipanti privi di ammortizzatori sociali e di qualsiasi forma di reddito, sarà riconosciuta un’indennità di frequenza di 3,10 euro per ogni ora frequentata, fino a un massimo di 400 euro al mese. Help for job è una delle consolidate opportunità previste dal progetto “Ripartire insieme” della Provincia di Parma, in attuazione del “Patto per coordinare interventi a sostegno dei lavoratori/trici colpiti dalla crisi economica”, sottoscritto dalla Provincia, dalla Camera di Commercio, dalle Associazioni di categoria, forze sociali, Comuni ed enti del territorio e la Fondazione Cariparma.  
   
   
FERRUCCIO DARDANELLO PRESIDENTE DI UNIONCAMERE PIEMONTE, LE MAFIE AL TEMPO DELLA CRISI: UN SEMINARIO PER SVILUPPARE ANTICORPI CONTRO L´INFILTRAZIONE MAFIOSA  
 
 Torino, 10 ottobre 2012 – Di seguito un breve commento e il discorso del Presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello in occasione del convegno svoltosi l’ 8 ottobre presso la sede di Libera a Torino sul tema "Le mafie al tempo della crisi". Il convegno ha affrontato il rapporto che lega le mafie al mondo dell´impresa, analizzando le opportunità della criminalità organizzata in questo periodo di crisi. “Unioncamere Piemonte intende rafforzare il suo impegno nella promozione e diffusione della cultura della legalità e al contrasto alle infiltrazioni mafiose - ha commentato il Presidente di Unioncamere Piemonte, Ferruccio Dardanello -. Riteniamo, infatti, come rete camerale, che la cultura della legalità sia un fattore fondamentale non soltanto della nostra società civile, ma anche una risorsa necessaria per lo sviluppo del nostro territorio. Si tratta di una risorsa da difendere e che deve essere condivisa da tutti quegli attori e istituzioni che partecipano al disegno e all’attuazione delle politiche di sviluppo territoriale. Ed è per questo che crediamo sia strategica la nostra collaborazione con Libera: insieme potremo sollecitare con più forza la società civile nella lotta alle mafie e nella promozione della legalità e della giustizia”. Ad un anno dalla firma del Protocollo tra Unioncamere Piemonte e Libera, il nostro Paese e la nostra regione si ritrovano ad affrontare un momento congiunturale di crisi economica e finanziaria che sta mettendo a dura prova il nostro tessuto imprenditoriale e sociale. In questo contesto, il Sistema Camerale, con gli altri attori istituzionali e le varie associazioni, sta rafforzando il suo impegno istituzionale nel supporto e nella promozione degli interessi generali del sistema economico, in favore di un modello di sviluppo sostenibile. È noto come la crisi attuale sia stata determinata in misura preponderante anche dalle degenerazioni delle regole del mondo della finanza. Una crisi nata come finanziaria e che fin da subito si è caratterizzata per essere una crisi mutante, propagandosi all’economia reale dapprima, per poi tramutarsi in una crisi dei debiti sovrani degli Stati nazionali e in seguito in una crisi delle monete, innescando la caduta della domanda interna mondiale. Nelle crisi economiche il fenomeno dell’illegalità trova terreno fertile e porta ad alterare ulteriormente il corretto funzionamento dei sistemi economici e dei mercati, mettendo a rischio i principi democratici su cui essi si reggono, generando quindi dei rischi per la tutela della libertà su cui si fonda la cultura imprenditoriale e, più in generale, la nostra società. Unioncamere Piemonte, pertanto, intende rafforzare il suo impegno nella promozione e diffusione della cultura della legalità e al contrasto alle infiltrazioni mafiose. Riteniamo, infatti, come rete camerale, che la cultura della legalità sia un fattore fondamentale non soltanto della nostra società civile, ma anche una risorsa necessaria per lo sviluppo del nostro territorio. Si tratta di una risorsa da difendere e che deve essere condivisa da tutti quegli attori e istituzioni che partecipano al disegno e all’attuazione delle politiche di sviluppo territoriale. Una cultura della legalità che deve partire ed essere promossa a tutti i livelli, a partire dalle pubbliche amministrazioni e che, passando per il mondo imprenditoriale, arrivi a coinvolgere l’intera società civile. Ci schieriamo con forza, quindi, contro un’economia e una cultura dell’illegalità che va contro le imprese, distorcendo le dinamiche della libera concorrenza e alterando il regolare svolgimento delle dinamiche imprenditoriali, sfavorendo quel tessuto imprenditoriale “sano” che, invece, opera in modo trasparente, dedicando il suo tempo con dedizione alle attività economiche, assolvendo anche ai costi onerosi che derivano dal sistema fiscale e dalla burocrazia. Grazie.  
   
   
FVG, PARI OPPORTUNITÀ: 11 PROGETTI AMMESSI A FINANZIAMENTO  
 
 Trieste, 10 ottobre 2012 - Sono 11 i progetti ammessi a finanziamento nell´ambito delle Pari opportunità e finalizzati all´accesso al lavoro, ai percorsi di carriera, alla formazione e alla riqualificazione professionale delle donne. "Nonostante le difficoltà derivanti dalla crisi economica e dai tagli imposti alle pubbliche amministrazioni - ha detto l´assessore regionale al Lavoro e alle Pari opportunità, Angela Brandi - siamo riusciti, grazie anche all´impegno della Commissione regionale per le Pari opportunità presieduta da Santina Zannier, a garantire anche quest´anno complessivamente 200mila Euro per questo intervento della Regione Friuli Venezia Giulia, che copre con queste risorse l´80% del costo complessivo di ogni singolo progetto a cui viene concesso contributo". "Il bando - ha spiegato l´assessore Brandi - ha lasciati liberi gli enti locali di individuare gli ambiti d´azione, dal momento che ben conoscono il contesto in cui la loro proposta potrà realizzarsi. Il filo conduttore comunque è quello della promozione di progetti che favoriscano le donne verso una piena integrazione nel mondo del lavoro, puntando soprattutto su idee innovative non calate dall´alto, ma frutto di una capacità propositiva che nasce dal territorio". Il progetto fra quelli selezionati che ha raggiunto il miglior punteggio in graduatoria è stato quello presentato dal Comune di Resia e dalla Comunità Montana del Friuli Occidentale, che si fonda sul recupero del patrimonio immobiliare di quell´area, attraverso la costituzione di un´agenzia che favorisca la gestione delle case in disuso di proprietà di corregionali emigrati all´estero, che potrebbero in questo modo essere utilizzate in chiave di ricezione turistica. Il Comune di Pordenone invece ha proposto un progetto di mobilità e di lavoro finalizzato all´autonomia delle donne, mentre il Comune di Udine realizzerà un percorso riservato alle donne laureate che affrontano la crisi economica. Il progetto della Provincia di Pordenone, anch´esso ammesso al finanziamento, si pone l´obiettivo di conciliare i tempi del lavoro e quelli della cura. Completano la selezione i Comuni di Sagrado e di Cividale con dei progetti sul recupero delle tradizioni e dei vecchi mestieri, il Comune di Bagnaria Arsa con una proposta per il doposcuola, ed infine i Comuni di Trieste, San Daniele del Friuli, Premariacco, Cervignano e Moggio Udinese che hanno presentato progetti inerenti la formazione. "Queste azioni - conclude l´assessore Brandi - sono tutte importanti, perché ognuna di esse porta il suo contributo per la rimozione di quello che ostacola una piena integrazione delle donne nel mondo del lavoro. L´uguaglianza infatti non deve essere solo uno slogan, ma atti concreti per contrastare ogni forma di discriminazione".  
   
   
BOLZANO: DONNE INFORMATE: CONFERENZE IL 10 OTTOBRE A BRESSANONE E L´11 OTTOBRE A LAZFONS/CHIUSA  
 
 Bolzano, 10 ottobre 2012 - Nell´ambito del ciclo di conferenze su temi specifici legati al mondo femminile "Donne informate", organizzate dalla Commissione provinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna della Provincia, che fa capo all´assessore provinciale Roberto Bizzo, mercoledì 10 ottobre a Bressanone e giovedì 11 ottobre a Lazfons/chiusa, si terranno una conferenza incentrata su ed una . Mercoledì , 10 ottobre 2012, alle ore 19.30, a Bressanone presso la "Lachmüllerhaus", la presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità, Ulrike Oberhammer, avvocato, parlerà, in lingua tedesca, della tendenza nelle coppie a convivere senza sposarsi e dei rischi che queste unioni comportano dal punto di vista legale. Giovedì 11 ottobre 2012, alle ore 20.00, presso l´edificio scolastico a Lazfons/chiusa, Astrid Kofler, giornalista regista ed autrice, parlerà, in lingua tedesca, delle difficoltà della vita contadina di un tempo in Alto Adige, della vita tradizionale in ambito familiare improntata al patriarcato. Le serate rientrano nel ciclo di conferenze che la Commissione provinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna della Provincia propongono in varie località altoatesine su temi specifici legati al mondo femminile. Alcune conferenze sono tenute in tedesco ed altre in italiano. Gli incontri si svolgono in collaborazione con i rispettivi Comuni ed in particolare con le consigliere comunali e le associazioni femminili locali. L´obiettivo dell´iniziativa è quello di creare contatti con donne da tutte le parti della provincia e incentivare la collaborazione con le organizzazioni femminili e le rappresentanti politiche a livello locale per lo scambio di informazioni, per favorire lo sviluppo di progetti al femminile e suscitare nuovi impulsi per un´attività formativa. Le varie iniziative programmate dalla Commissione provinciale per le pari opportunità riferite all´autunno 2012 spaziano dal diritto di famiglia ed ereditario alle cure sanitarie al femminile, dal coraggio civile al rapporto con il proprio corpo, dal ruolo genitoriale al rapporto della donna con il lavoro. Informazioni presso il Servizio Donna, in via Dante 11 a Bolzano, serviziodonna@provincia.Bz.it  ; il programma delle conferenze è pubblicato sulla homepage www.Provincia.bz.it/pariopportunita    
   
   
LA GIORNATA DELL´ONU PER LE BAMBINE È UN FORTE RICHIAMO  
 
Milano, 10 ottobre 2012 - "La prima Giornata mondiale promossa dalla Onlus internazionale Plan International e voluta dall´Onu per le bambine e le ragazze è un richiamo forte, una sveglia che suona per le coscienze di ogni donna e ogni uomo, anche nel nostro Paese". Giornata Internazionale Della Bambina - Con queste parole l´assessore regionale al Commercio, Turismo e Servizi Margherita Peroni ha espresso il suo apprezzamento per l´iniziativa e il suo impegno personale e politico. Le Nazioni Unite hanno dichiarato l´11 ottobre ´Giornata internazionale della bambina´, con lo scopo di portare i diritti delle bambine, non ancora pienamente riconosciuti a livello di politiche e pianificazione internazionali, al vertice delle priorità. Rivolta Morale - "Facciamo in modo - ha continuato l´assessore - che questa non sia una giornata retorica: diciamo a voce alta che purtroppo la violenza sulle bambine esiste anche in Italia e non solo in Paesi e culture lontane. Violenza sessuale, lavoro minorile, prostituzione, sfruttamento, maltrattamenti familiari, sono realtà purtroppo presenti anche nel nostro Paese. Siamo tutti chiamati a una sana rivolta morale contro questi abomini, che devastano vite, famiglie, relazioni". Tolleranza Zero - "L´assessorato al Commercio e al Turismo - ha concluso Margherita Peroni - rinnova il suo impegno alla vigilanza, per fare della Lombardia uno spazio a tolleranza zero contro lo sfruttamento delle bambine e dei bambini in qualsiasi forma di commercio. Tutti gli operatori economici lombardi devono sentirsi uniti in questo impegno di civiltà, perché, dove c´è Lombardia, ci sia sempre e ovunque il rispetto dei diritti dei minori e, al primo posto, la loro felicità, il loro sorriso, la loro gioia di vivere".  
   
   
OPERATORE DI NIDI DOMICILIARI, DEFINITO IL NUOVO PROFILO PROFESSIONALE.  
 
 Ancona, 10 ottobre 2012 - Definito il profilo professionale e lo standard formativo dell’operatore di nidi domiciliari. L’approvazione, da parte della Giunta regionale, segue all’annuncio, lo scorso luglio, dell’avvio della sperimentazione di questo servizio innovativo per la prima infanzia. “Il nido domiciliare – spiega l’assessore regionale ai Servizi sociali e alla Famiglia, Luca Marconi – va incontro alle nuove esigenze delle famiglie, permette di ampliare in numero dei posti-bambino attualmente disponibili sul territorio regionale ed integra l’offerta degli asili nido pubblici e privati convenzionati, specie nei piccoli Comuni, dove non sono presenti nidi per l’infanzia tradizionali”. L’operatore di nidi domiciliari è una persona, appositamente formata, che accoglie nella propria casa o in un luogo appositamente attrezzato uno o più bambini per accudirli e provvedere loro, dal gioco al riposo, dall’attività didattica alla pappa, mentre i loro genitori sono al lavoro, come in un vero e proprio asilo. “Questo profilo professionale – aggiunge Marconi – rappresenta una grande opportunità occupazionale per le tante donne che vogliono conciliare lavoro e famiglia, una risorsa per tutte quelle famiglie che cercano servizi all’infanzia che rispondano ai propri bisogni e, aspetto molto importante, crea opportunità di sviluppo e socializzazione adeguate all’età e al livello psicofisico del bambino, in collaborazione con i servizi socio-educativi di riferimento”. Il percorso formativo prevede uno standard di 400 ore, al termine del quale l’operatore dovrà possedere le competenze necessarie per offrire un servizio di qualità, dimostrando di saper assumere un atteggiamento responsabile e consapevole del proprio ruolo, di familiarizzare con le problematiche organizzativo-gestionali e di sapersi orientare all’interno della normativa di riferimento. I corsi si compongono di diversi moduli, divisi per aree di attività: giuridica, psicologico-sociale e tecnico-organizzativa. Entro l’anno dovrebbero prendere il via i primi moduli di 30/40 ore su: elementi di primo soccorso, manipolazione dei cibi e sicurezza; mentre, entro i primi mesi del 2013 potrebbero essere avviati i primi nidi domiciliari. Lo standard professionale può essere raggiunto sia da persone non in possesso di conoscenze e capacità pregresse, sia da soggetti già inseriti nel settore di attività ma privi dei requisiti formali previsti. Possono essere riconosciuti crediti formativi, in relazione a precedenti attività lavorative documentate, i quali, comunque non possono essere superiori al 40% delle ore totali di durata del corso. Il percorso formativo sarà certificato con il rilascio di un attestato di qualifica, dopo il superamento di un esame finale. Requisiti di accesso al percorso formativo sono: il diploma di scuola secondaria di secondo grado, età non inferiore ai 18 anni, selezione attitudinale per verificare l’idoneità a seguire gli specifici compiti assistenziali ed educativi richiesti dall’attività professionale. I corsi saranno realizzati dalle Province, sulla base dei criteri e delle modalità che saranno determinati con apposita deliberazione della Giunta regionale.