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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 03 Luglio 2013 |
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Politica |
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PARLAMENTO EUROPEO, ARGOMENTI DELLA SESSIONE DEL 1-4 LUGLIO 2013 |
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Strasburgo, 3
luglio 2013 -
Bilancio Ue 2014-2020: voto mercoledì -
A seguito dell´esito dei negoziati di giovedì mattina
sul Quadro finanziario pluriennale (Qfp) tra il presidente Schulz e il primo
ministro irlandese Kenny, il Parlamento voterà una risoluzione politica
mercoledì, a maggioranza semplice. I testi legislativi finali - che sono ora in
fase di preparazione - saranno sottoposti a votazione nel mese di settembre. Il
Parlamento può approvare il Qfp solo a maggioranza qualificata.
Benvenuta Croazia! -
L´ue a 27 diventerà a 28 il 1° luglio, quando la
Croazia si unirà al club. Per l´occasione, le bandiere fuori all´edificio del
Parlamento di Strasburgo saranno innalzate alle ore 16.30. Il Presidente del
Martin Schulz aprirà la seduta alle ore 17.00 chiamando per nome e stringendo
la mano a ogni deputato croato. Subito dopo, sarà posizionata nell´Aula la
bandiera croata e il Presidente farà un discorso di benvenuto. La cerimonia si
concluderà con l´inno europeo.
Gas serra: nuovo voto sul blocco dei diritti
d´emissione -
Il blocco delle aste su una parte dei diritti di
emissione di Co2, previsto per incoraggiare l´innovazione per ridurne la
produzione, sarà votato mercoledì per la seconda volta dopo la bocciatura in
plenaria ad aprile. La proposta è stata emendata in commissione e ora propone
una più rapida e prevedibile reintroduzione dei diritti di emissione durante
l´anno seguente a quello del blocco. I deputati propongono inoltre di destinare
una quota dei ricavi dell´asta di autorizzazione all´innovazione.
I deputati chiedono una migliore protezione dei dati
dei cittadini europei -
Nel corso del dibattito di mercoledì pomeriggio, con
Commissione e Consiglio, i deputati esporranno le implicazioni di Prism - il
programma americano di sorveglianza internet - sulla privacy dei cittadini
dell´Ue, sottolineando la necessità di accelerare la riforma sulla protezione
dei dati nell´Ue. Discuteranno inoltre delle recenti notizie di stampa su un
altro programma di sorveglianza segreta, presumibilmente gestito dall´agenzia
d´intelligence del Regno Unito.
I deputati verificheranno con Orbán se l´Ungheria rispetta
i valori Ue -
In una risoluzione che sarà votata mercoledì, i
deputati faranno una serie di raccomandazioni alle autorità ungheresi al fine
di rimediare a eventuali violazioni dei valori fondamentali dell´Ue. Qualora le
autorità ungheresi non riescano a garantirne il rispetto, il testo chiede alle
autorità del Parlamento europeo di prendere in considerazione il ricorso
all´articolo 7.1 del Trattato Ue, che permetterebbe al Consiglio dei ministri
di stabilire se esiste un evidente rischio di violazione grave.
Sanzioni più severe per i cyber criminali -
I cyber criminali saranno confrontati a pene più
severe a livello europeo, nell´ambito di un progetto di direttiva che sarà votato
giovedì. Le nuove regole, già informalmente concordate tra i negoziatori del
Parlamento e del Consiglio, hanno anche lo scopo di aiutare a prevenire gli
attacchi informatici e rafforzare la cooperazione di polizia e giudiziaria. Una
volta in vigore, la nuova legislazione obbligherà i paesi Ue a rispondere alle
richieste urgenti di aiuto entro otto ore.
Acque di superficie: tre prodotti farmaceutici nella
lista di controllo -
Una dozzina di sostanze saranno aggiunte alla lista
delle sostanze considerate un rischio per l´ambiente acquatico, in seguito alla
votazione di martedì su nuove norme già informalmente concordate con i ministri
europei mercoledì scorso. Sarà creata una lista di controllo di prodotti
inquinanti "emergenti" che includerà anche tre sostanze
farmaceutiche.
Elezioni 2014: una campagna europea su questioni
europee -
I partiti politici europei dovrebbero nominare i loro
candidati alla presidenza della Commissione europea ben prima delle elezioni
per fari sì che ci sia tempo sufficiente per organizzare una campagna europea
incentrata su questioni europee, si afferma in un progetto di risoluzione in
discussione mercoledì e in votazione giovedì.
Nuove norme Ue sui controlli ai veicoli per migliorare
la sicurezza stradale -
Nella votazione di martedì, il Parlamento dovrebbe
approvare norme minime comunitarie per le ispezioni dei veicoli commerciali e
controlli tecnici su trattori e decidere i controlli per i rimorchi dei
caravan. Per i motocicli, potrebbero essere previste in tutta l´Ue ispezioni
obbligatorie, un punto respinto a maggio scorso in commissione trasporti da
un´esigua maggioranza.
Migliorare la risposta alle epidemie nell´Ue -
La capacità dell´Ue di far fronte alle minacce sanitarie
transfrontaliere, come il coronavirus, l´epidemia di E coli del 2011 o
l´epidemia d´influenza H1n1 del 2009, sarà rafforzata da un disegno di legge
discusso mercoledì e votato giovedì. La normativa, già concordata con il
Consiglio, prevede un sistema di allarme rapido su scala europea e una norma
per facilitare la cooperazione fra Stati membri per comprare i vaccini.
I deputati discuteranno la chiusura dell´emittente
nazionale greca -
I deputati discuteranno la chiusura dell´emittente
nazionale greca (Ert) mercoledì 11 giugno con i commissari Olli Rehn and
Viviane Reding e con Consiglio. La decisione del governo greco ha scatenato
numerose reazioni e proteste, portando il terzo partito della coalizione in
Grecia, la Sinistra Democratica, a ritirare il proprio sostegno al governo.
Una tassa sulle transazioni finanziarie ambiziosa e
per l´economia reale -
Il Parlamento voterà mercoledì suo parere sulla
proposta per una tassa sulle transazioni finanziarie (Ttf). Il progetto di
legge prevede una Ttf di ampia applicazione, con le transazioni in azioni e
obbligazioni tassate allo 0,1% e gli scambi in derivati allo 0,01%, per 11
paesi dell´Ue. Fino al gennaio 2017, tassi più bassi si applicherebbero alle
compravendite di titoli sovrani e ai fondi pensione. Sono proposte anche nuove
regole per rendere meno conveniente l´elusione della tassa.
Fondi d´investimento: garanzie per piccoli investitori
e nuove regole per bonus manager -
Il progetto di legge che sarà votato mercoledì chiede
maggiore protezione per i piccoli investitori dai fondi d´investimento che
risultano inutilmente rischiosi per i loro soldi. Il documento prevede anche
nuove norme in materia di retribuzione e bonus dei manager e introduce sanzioni
amministrative a livello europeo per la cattiva gestione.
Conclusioni del Consiglio europeo -
I deputati discuteranno martedì i risultati ottenuti
all´ultimo vertice europeo, con i Presidenti Herman Van Rompuy e José Manuel
Barroso. L´unione bancaria, la disoccupazione giovanile, le raccomandazioni di
riforma fatte a ogni paese e le prossime iniziative in materia di governance
economica giocheranno un ruolo centrale nella discussione.
A tre anni dall´assegnazione, l´attivista cubano
Guillermo Fariñas ritira il Premio Sacharov
Guillermo Fariñas, vincitore del Premio Sacharov nel
2010, riceverà il premio e si rivolgerà all´Aula nel corso della seduta solenne
di mercoledì 3 luglio a Strasburgo. Le autorità cubane gli avevano impedito di
partecipare alla cerimonia di premiazione nel 2010 e il suo posto èra stato
rappresentato simbolicamente da una sedia vuota.
Esportazioni di armi: i deputati invitano gli Stati
membri al rispetto delle regole -
I deputati chiederanno mercoledì all´Alto
rappresentante per la politica estera, Catherine Ashton, di garantire che gli
Stati membri applichino e interpretino in modo uniforme la posizione comune
dell´Ue adottata nel 2008, che definisce i criteri e le verifiche per le
esportazioni di armi, sulla scia della recente decisione del Consiglio di non
prolungare l´embargo sulle armi dell´Ue alla Siria. Gli Stati membri sono tra i
maggiori esportatori di armi al mondo.
Il Parlamento eleggerà il nuovo Mediatore europeo -
Il Parlamento eleggerà martedì a scrutinio segreto il
nuovo Mediatore europeo, che ha il compito di indagare sulle denunce per
cattiva amministrazione delle istituzioni e degli organi dell´Unione europea. I
deputati hanno intervistato i sei candidati in occasione di un´audizione
pubblica, tenutasi il 18 giugno scorso.
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IL PRESIDENTE BARROSO AL PARLAMENTO EUROPEO IN PLENARIA SULLA REVISIONE DELLA PRESIDENZA IRLANDESE TRA CUI L´ACCORDO QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE |
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Strasburgo, 3 Luglio 2013 – Di seguito il discorso di
ieri al Parlamento europeo, del Presidente Barroso al Parlamento dibattito in
plenaria sulla revisione della presidenza irlandese tra cui l´accordo quadro
finanziario pluriennale: “
Signor Presidente,
Taoiseach,
Signore e signori,
Onorevoli parlamentari,
Permettetemi innanzitutto ringrazio, Taoiseach, Caro
Enda Kenny, per l´ottima collaborazione durante questa presidenza del Consiglio
e molto sinceramente congratulo con voi per il lavoro impressionante e
risultati. Permettetemi di aggiungere un ringraziamento speciale al Tánaiste
Eamon Gilmore e il ministro Europa Lucinda Creighton, a tutti i suoi colleghi
politici e funzionari pubblici, per la loro dedizione e la loro competenza, che
ha reso questa una Presidenza del Consiglio concentrato e di grande successo.
Onorevoli parlamentari,
Le priorità fondamentali degli ultimi mesi sono stati
chiaramente esposti all´inizio della Presidenza irlandese e mantenute con cura
in seguito: la stabilità, la crescita e l´occupazione.
Abbiamo compiuto ulteriori progressi
nell´aggiornamento architettura dell´Unione europea alle pressioni
dell´economia del 21 ° secolo, che mostra che stiamo imparando le lezioni dalla
crisi.
Alcuni dei principali risultati degli ultimi mesi
erano nel campo dei servizi finanziari, dove sono stati trovati gli accordi
politici tra i co-legislatori su due capisaldi della Union Banking: il
meccanismo di controllo unico e la direttiva sui requisiti patrimoniali e di
regolamento. Un orientamento generale è anche convenuto nel Consiglio sulla
risoluzione Bank e di recupero, sulla direttiva e il regolamento sui mercati
degli strumenti finanziari e sul dettaglio preassemblati prodotti di
investimento.
Un accordo politico in seconda lettura relativa ai
sistemi di garanzia dei depositi deve ancora essere trovato, infatti, vi è
stato un punto morto da anni uno e mezzo.
Sul fronte della governance economica, i due pack è
entrato in vigore, il metodo semestre europeo sta acquistando forza, e abbiamo
iniziato dibattito sul coordinamento ex-ante delle importanti riforme
economiche e sullo strumento di convergenza e competitività, che è la via da
seguire per garantire la responsabilità e la solidarietà tra Stati membri in
futuro.
Lasciatemi appositamente ringraziare la Presidenza
irlandese per il sostegno dato al consolidamento del semestre europeo. Come ho
detto nel precedente dibattito, penso che ora abbiamo un esercizio molto più
strutturato e credibile di governance economica collettiva nell´Unione europea.
Come abbiamo fatto chiaro dalla discussione precedente,
abbiamo fatto progressi sulle misure che possono contribuire a creare più
crescita e più posti di lavoro direttamente.
Oggi possiamo dire che l´occupazione giovanile è in
cima alle priorità di azione dell´Unione europea e, naturalmente, la Presidenza
irlandese ha dato certamente un contributo molto importante per questo.
Dopo l´iniziativa della Commissione, la
raccomandazione sulla garanzia europea per la gioventù è stato adottato
all´inizio di quest´anno, uno degli elementi principali per rompere il ciclo
della disoccupazione giovanile, e con i preparativi durante i mesi scorsi e le
decisioni prese la scorsa settimana credo che siamo assicurandosi che ci
incontreremo questa sfida, insieme. Ora la chiave è l´attuazione. Creiamo
illusioni su ciò che il livello europeo può fare. Molto deve essere fatto a
livello nazionale, ma credo che abbiamo ora lo slancio politico per rendere
questo una realtà - il successo della lotta contro la disoccupazione giovanile.
Abbiamo anche durante la Presidenza irlandese ha
avviato i negoziati per un accordo di libero scambio con il Giappone e ora
abbiamo un mandato per avviare negoziati sul commercio transatlantico e
Investment Partnership con gli Stati Uniti. Entrambi i negoziati saranno
difficili e sensibili, ma i potenziali benefici di offerte ambiziosi sarebbero
senza precedenti. Irlanda capisce chiaramente l´importanza della spinta queste
offerte possono portare, e vi ringrazio per il vostro sostegno e la leadership
in seno al Consiglio.
In materia fiscale, una delle priorità del Consiglio
europeo di maggio e così importante per la legittimità di ogni altro sforzo che
facciamo in termini di finanza pubblica, ora abbiamo un mandato per la
negoziazione di accordi sulla tassazione del risparmio con i paesi terzi non comunitari,
nonché una decisione del Consiglio che autorizza una cooperazione rafforzata di
direttiva sulla tassa sulle transazioni finanziarie.
E nella zona di ampliamento, la storica decisione di
avviare i negoziati con la Serbia è stata confermata e il Consiglio ha
convenuto di avviare negoziati su un accordo di stabilizzazione e di
associazione con il Kosovo.
Così è stato un movimentato sei mesi.
Ma nessun accordo era più importante l´accordo
politico raggiunto sul quadro finanziario pluriennale, la scorsa settimana.
Accordo della scorsa settimana rappresenta un buon
compromesso tra gli interessi degli Stati membri e gli obiettivi del Parlamento
europeo, e come sapete è il risultato delle più lunghe e dei negoziati di
bilancio più combattute di sempre.
Credo che il risultato finale invia un segnale
importante che le istituzioni dell´Unione europea sono in grado di lavorare
insieme e d´accordo su un bilancio che aiuterà l´Ue a uscire dalla crisi.
La Commissione europea ha pienamente svolto il suo
ruolo e sono felice che il Presidente Schulz e il Taoiseach sono stati in grado
di soddisfare con me stesso prima di sbloccare i negoziati e poi di costruire
su quella di venire a un accordo a livello politico sul Qfp. Naturalmente,
speriamo che questo sia approvato formalmente da tutti.
La dinamica del processo di negoziazione - l´unanimità
del Consiglio, il consenso a maggioranza assoluta in Parlamento - richiede che
tutte le parti si muovono verso un consenso. Voglio elogiare tutti coloro che
hanno lavorato per questo obiettivo, vale a dire il team del Parlamento europeo
negoziale - senza il loro impegno non sarebbe stato possibile - ma anche della
Presidenza irlandese e della Commissione.
Per la Commissione europea, l´obiettivo è stato quello
di garantire che il bilancio futuro è praticabile e gestibile. Come sapete la
nostra proposta iniziale era più ambizioso, ma il risultato finale per cui
queste principi, mantiene l´equilibrio necessario e mantiene la struttura di
base della proposta iniziale intatto. Fin dall´inizio, la Commissione ha
richiesto una possibilità massima flessibilità e abbiamo fortemente sostenuto
il Parlamento europeo in questa domanda, quindi sono convinto che questo è
stato finalmente raggiunto.
Il ruolo del Parlamento europeo nel corso dei
negoziati è stata molto significativa e di successo. Oltre alla flessibilità
dei pagamenti e degli impegni, il Parlamento europeo è stato in grado di
garantire una serie di innovazioni importanti. Cito alcuni - sulla revisione
intermedia del quadro finanziario pluriennale, sul sostegno alle misure contro
l´occupazione giovanile, l´istruzione, la ricerca e le Pmi, sul consolidamento
del programma di aiuti agli indigenti, e naturalmente gli impegni chiari per
quanto riguarda i bilanci rettificativi per il 2013, che devono essere
pienamente onorato ... E naturalmente vorrei anche ricordare le decisioni
riguardanti il follow-up sulla questione delle risorse proprie. Nel loro
insieme, essi mostrano come il Parlamento europeo è stato in grado di usare il
suo potere consenso responsabile ed efficace.
Per questo motivo, dopo gli Stati membri in seno al
Consiglio europeo hanno già dato il Qfp loro pieno sostegno, spero che questa
casa troppo, nella sua risoluzione politica, lo sosterrà domani.
Abbiamo bisogno di questo bilancio. Non per le
istituzioni dell´Unione europea, ma per i nostri cittadini, per le nostre
regioni, vale a dire che questi sono in una situazione più difficile in cui gli
investimenti provenienti dall´Unione europea è di gran lunga la parte più
importante degli investimenti pubblici.
Nel contesto del quadro finanziario pluriennale, ho
anche bisogno di fare riferimento alle importanti realizzazioni su alcuni dei
programmi settoriali Qfp durante la Presidenza irlandese. Vorrei solo citare
alcuni di loro come esempi:
È stato raggiunto un importante accordo sulla riforma
della Politica agricola comune dopo il 2013 - un´altra delle priorità irlandesi
- rafforzare la posizione degli agricoltori all´interno della catena di
produzione alimentare, i pagamenti diretti più equi e più verde, e rendere la
Pac più efficace e più trasparente.
È stato inoltre raggiunto un accordo sulla riforma
della politica comune della pesca.
E in termini di altre proposte Qfp settoriali, alcuni
dei quali molto innovativo con il quale la Commissione è particolarmente
orgogliosa come Cosme a favore delle Pmi, come struttura di collegamento
dell´Europa, come l´Europa creativa, come Erasmus + e Orizzonte 2020, c´è ora è
un affare politico.
Signore e signori,
Per concludere, la Presidenza irlandese ha avuto tutti
gli elementi di un successo: un insieme chiaro di priorità, vero impegno
politico, le conoscenze tecniche e di unità, e un paio di mani sicure per
gestire il tutto. E la capacità, come voi sottolineate Taoiseach, per costruire
e rafforzare il rapporto di fiducia e rispetto tra la Presidenza del Consiglio
e le istituzioni europee come il Parlamento europeo e la Commissione europea.
Grazie per il duro lavoro e la stretta collaborazione.
Saremo tutti beneficeranno che nei prossimi sei mesi,
che, sotto il primo lituano Presidenza, promettono di essere altrettanto
importante per il futuro economico e politico dell´Europa.
Vi ringrazio per la vostra attenzione.”
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IL PRESIDENTE BARROSO, D´INTESA CON IL VICEPRESIDENTE REHN, LANCIA IL GRUPPO DI ESPERTI SUL FONDO DI RIMBORSO DEL DEBITO E EUROBILLS |
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Strasburgo, 3 lug 2013 - Nel corso di un dibattito al
Parlamento europeo a Strasburgo, il presidente Barroso ha dichiarato:
"Vorrei annunciare che, dopo il nostro impegno
per il Parlamento europeo nel quadro di un accordo generale sui due-Pack, la
Commissione sta istituendo un gruppo di esperti per esaminare i meriti ei
rischi, i requisiti di legge e le conseguenze finanziarie delle iniziative per
l´emissione congiunta di debito sotto forma di un fondo di riscatto e
eurobills.
I membri del gruppo, presieduto dalla signora Gertrude
Tumpel-gugerell - un ex membro del consiglio esecutivo della Bce - combinare
impressionante competenza e variegato sfondo. Confido che farà un ottimo
contributo per un ulteriore lavoro, vale a dire dalla Commissione e dal
Parlamento. "
Questo gruppo è costituito in accordo con il
vicepresidente Olli Rehn. La sua composizione è la seguente:
Presidente:
La signora Gertrud e Tumpel-gugerell.
Utenti:
La signora Agnès Bénassy-quéré,
Sig. Vitor Bento,
Graham Bishop,
Sig.ra Claudia Buch,
Mr Leonardus (Lex)
Hoogduin,
Sig. Jan Mazak,
Ms Belén Romana,
Sig.ra Ingrid una Šimonytė,
Signor Vesa Vihriälä,
Sig.ra Beatrice Weder di Mauro.
Segretario:
Signor Clemens Ladenburger.
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IL PRESIDENTE BARROSO SULLE CONCLUSIONI DEL CONSIGLIO EUROPEO DEL 27-28 GIUGNO 2013 |
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Strasburgo 3 Luglio 2013 – Di seguito l’intervento di
ieri di José Manuel Durão Barroso Presidente
della Commissione europea in occasione della sessione plenaria del Parlamento
europeo sulle conclusioni del Consiglio europeo del 27-28 giugno 2013 al Parlamento
europeo: “
Presidente,
Presidente del Consiglio europeo,
Onorevoli parlamentari,
Signore e signori,
Vorrei iniziare dando il benvenuto ai nuovi membri di
questo Parlamento dalla Croazia. A nome della Commissione europea e di fronte a
questa Assemblea, desidero darvi il benvenuto di tutto cuore la Croazia come 28
° stato membro dell´Unione europea.
Prima di entrare nel tema del dibattito di oggi, c´è
una questione di importanza politica che vorrei sollevare immediatamente, in
quanto questa è la prima occasione che ho per farlo di fronte a questa
Assemblea.
Riguarda le notizie degli ultimi giorni di attività
americane nell´Unione europea e gli Stati membri.
Se queste notizie hanno dimostrato vero, questo
sarebbe molto inquietante e sollevare seri e molto importanti preoccupazioni.
Questo è il motivo per cui, non appena i media sono stati rilasciati, abbiamo
immediatamente chiesto dagli Stati Uniti un chiarimento completo e immediato
sulla questione. L´alto rappresentante e vicepresidente Ashton, che ha la
competenza in tali materie, ed i suoi servizi hanno sollevato la questione con
gli Stati Uniti, che ha discusso personalmente con il segretario di Stato
Kerry. Ieri il segretario generale esecutivo del Seae Pierre Vimont chiesto
l´ambasciatore degli Stati Uniti presso l´Ue per incontrarsi con lui alla sede
centrale del Seae.
La Commissione affronterà anche la questione nel
contesto del gruppo di lavoro di esperti che viene istituito dal vicepresidente
Reding e il Commissario Malmström insieme alla Presidenza del Consiglio, da
parte dell´Ue, e con il procuratore generale Holder da parte degli Stati Uniti
, per lo scambio di informazioni sulla raccolta di informazioni di intelligence
e ottenere chiarezza in particolare sul programma Prism.
La Commissione si aspetta chiarezza e trasparenza da
parte dei partner e alleati, e questo è ciò che ci aspettiamo dai nostri
partner Stati Uniti.
Onorevoli deputati,
Nel corso degli ultimi mesi e degli anni, l´Unione
europea ha fatto uno sforzo impressionante e senza precedenti per stabilizzare
l´euro e adattare le nostre strutture e le politiche per affrontare le sfide
poste dalla crisi.
Eppure, abbiamo un sacco di lavoro da fare prima di
poter uscire dalla crisi. Come ho detto al Consiglio europeo la scorsa
settimana: la crisi non è finita. Non dobbiamo allentare i nostri sforzi per la
stabilità e la crescita attraverso il completamento dell´Uem, correggendo le
nostre finanze pubbliche, riforme strutturali per la competitività e gli
investimenti mirati per la crescita.
Il Consiglio europeo di giugno è stato appunto quasi
tutti di assumere la sua responsabilità. Credo che ha consegnato alcuni
risultati molto importanti: approvando le raccomandazioni specifiche per paese
per le riforme strutturali, come proposto dalla Commissione, con
l´intensificazione della lotta contro la disoccupazione giovanile, e prendendo
decisioni volte a ripristinare la normale erogazione di prestiti all´economia
reale, in particolare alle Pmi.
Signore e signori,
Devo menzionare primo risultato che è stato raggiunto
un paio d´ore prima di questo vertice effettivamente iniziato, e che si è rivelato
essere una pre-condizione per questo vertice per essere considerato un
successo.
Sto parlando l´accordo politico sul quadro finanziario
pluriennale, ha raggiunto nella mattinata di Giovedi 27 giugno tra il Primo
ministro irlandese, il presidente del Parlamento europeo, e da me.
Mi ha fatto piacere che sia il Presidente Schulz e
Taoiseach Kenny, che detiene la Presidenza del Consiglio, sono stati in grado
di accettare il mio invito e trovare questo accordo politico, ovviamente fatta
salva la decisione finale di questa casa e la decisione formale del Consiglio.
L´accordo raggiunto si è basata su molto lunghe trattative condotte dal
Consiglio, Parlamento e Commissione e le loro rispettive squadre - voglio
congratularmi con tutti loro - e spero che verrà approvato formalmente sia da
voi e dal Consiglio.
La dinamica estremamente impegnative del processo di
negoziazione - l´unanimità del Consiglio, il consenso a maggioranza assoluta in
Parlamento - significare che nessuno è stato in grado di raggiungere tutti i
loro obiettivi. Questo è il motivo per cui - anche se la Commissione ha sempre
sostenuto una più ambiziosa bilancio europeo - Considero questo accordo un
passo cruciale per l´Unione europea a dimostrare la sua capacità di agire e di
prendere decisioni difficili.
Il bilancio dell´Ue è un fondo di investimento quasi €
1000000000000 per la crescita e l´occupazione. Senza di essa, tutto ciò che
stiamo cercando di fare per la crescita, per gli investimenti, per le regioni,
per i giovani, per l´occupazione, per la ricerca ... Tutto sarebbe messa a
rischio.
Onorevoli parlamentari,
Per quanto riguarda le riforme strutturali necessarie
per ottenere il nostro contesto socio-economico in linea con le esigenze di
economia globale di oggi, l´ordine del giorno è stabilito chiaramente nella
annuale della crescita e, in particolare, nelle raccomandazioni specifiche per
paese, come presentato dal Commissione cinque settimane fa.
Con l´approvazione di queste raccomandazioni da parte
del Consiglio europeo, un nuovo passo è stato compiuto nel processo del
semestre europeo. Governance economica nell´Unione europea ha raggiunto un
nuovo stadio di maturità e di proprietà comune.
Ora tutti possono vedere che questo non è un processo
top-down, con la Commissione, gli Stati membri dicendo cosa fare. Ma i governi
ora devono accettare che la riforma in un paese - o la mancanza di riforma -
sul serio impatto sulla vicini e partner economici in tutta Europa e, talvolta,
in tutto il mondo. Siamo tutti nella stessa barca, quindi dobbiamo cooperare e
coordinare, discutere e decidere insieme come bene.
Questo è ciò che un´unione economica comporta.
Questo è il governo economico al lavoro.
E si sta lavorando.
Ora, dobbiamo fare i nostri sforzi comuni per lavorare
per affrontare alcune delle sfide economiche e sociali che dobbiamo affrontare
insieme.
La disoccupazione giovanile in particolare.
La maggior parte delle basi per trasformare questa
situazione economicamente insostenibile e socialmente inaccettabile in tutto
deve essere fatto a livello nazionale. La Commissione ha quindi proposto
raccomandazioni specifiche sulla disoccupazione giovanile in 19 paesi: dalla
riforma del mercato del lavoro per il rafforzamento dei servizi pubblici per
l´impiego, da trasferire l´imposizione fiscale dal lavoro al miglioramento
dell´istruzione per i programmi a bassa qualifica o di supporto per la
formazione e l´apprendistato. C´è molto che i governi nazionali possono e
devono fare.
Mi rallegro che il Consiglio europeo ha chiaramente
sottolineato che il messaggio. Ora, i governi devono onorare i propri impegni.
Istituzioni europee sono lì per guidare e sostenere
questo sforzo, in particolare attraverso i fondi strutturali:
- Noi accelerare l´Iniziativa per l´occupazione
giovanile e anticipare i fondi in modo che i primi 6 miliardi di Euro è
investito nei due anni successivi e non dispersione su tutti e sette anni del
periodo del Qfp. Se vogliamo che questo denaro per fare davvero la differenza,
dobbiamo concentrarci su regioni con tassi di disoccupazione giovanile di oltre
il 25% e farlo in fretta.
Questo è possibile solo se gli Stati membri preparano
disoccupazione specifici programmi di iniziativa giovanile e la presentazione
di progetti nel corso di questo anno ancora, in modo da poter partire con
slancio all´inizio del 2014.
E come questo Parlamento ha giustamente sottolineato
nelle discussioni Qfp, abbiamo bisogno di fondi di garanzia per gli anni anche
dopo, così ora - grazie alla maggiore flessibilità che la Commissione europea
ha sempre sostenuto e che è stato finalmente approvato dagli Stati Uniti - la
totale somma spesa per la disoccupazione giovanile nel corso dei sette anni può
essere stimato a finire superiore a 8 miliardi di euro.
- Abbiamo anche bisogno di rilanciare e ampliare le
occupazione giovanile nuclei di azione. Dal momento che li abbiamo istituito
all´inizio del 2012, queste squadre hanno aiutato a 8 Stati membri riallocare
circa 16 miliardi di euro di fondi strutturali per le necessità più urgenti, a
beneficio di circa 1 milione di giovani e 55.000 Pmi. I nuovi team sarebbero
stati inviati per aiutare i paesi a prepararsi i loro progetti Giovani e
l´occupazione e l´attuazione del regime di garanzia per i giovani.
- In cima a questo, significa dare impulso alla
mobilità dei giovani lavoratori - una delle promesse non mantenute del mercato
interno finora - attraverso una riforma di Eures, che dà già l´accesso a oltre
1,4 milioni di offerte di lavoro in Europa e quasi 31.000 datori di lavoro
registrati in tutta l´Unione europea. - Più tardi oggi, a margine del concorso
Worldskills a Lipsia, la Commissione europea lancerà un´altra importante
iniziativa, in seguito alla grande coalizione per lavori digitali abbiamo
impostato in precedenza. Lanceremo oggi l´Alleanza europea per l´apprendistato,
perché non tutto può essere fatto dai governi o altre istituzioni pubbliche.
Dobbiamo mobilitare anche le parti sociali. Credo che un´azienda può fare di
più per contribuire a creare nuovi e migliori tirocini di qualità.
Prima che il Consiglio europeo ci siamo incontrati con
le parti sociali europee e sono stato felice di vedere che tutti loro, i
sindacati e le organizzazioni imprenditoriali, sono stati molto impegnati per
una risposta più forte da parte dell´Europa.
- E domani, insieme con una ventina di capi di Stato e
di governo e ministri del lavoro, anche con il Presidente della Paliament
europea, ci siamo riuniti a Berlino per aggiungere alla quantità di moto della
lotta contro la disoccupazione giovanile.
Tutti presi insieme, signore e signori, vorrei dire:
finalmente l´occupazione giovanile come una priorità assoluta sembra un´idea il
cui tempo è venuto.
Ma le idee non bastano.
I nostri giovani hanno bisogno di azioni, hanno
bisogno di decisioni, hanno bisogno di posti di lavoro.
Quindi cerchiamo di farlo.
Onorevoli parlamentari,
Il Consiglio europeo di giugno ha anche fatto una
priorità di misure per sostenere il finanziamento alle piccole e medie imprese.
Mi rallegro che il Consiglio europeo, sulla base delle
raccomandazioni contenute nella relazione congiunta della Commissione e la Bei,
ha sostenuto l´azione tanto necessaria in questo campo.
A seguito dell´aumento di capitale - che siamo stati i
primi a avvocato - le attività extra Bei dovrebbero aumentare la sua attività
creditizia nell´Unione europea da almeno il 40% tra il 2013 e il 2015, con una
particolare attenzione per l´innovazione e le competenze, le Pmi finanziamento,
le risorse e l´efficienza delle infrastrutture strategiche.
Nel nostro rapporto di collaborazione con la Bei, la
Commissione europea ha delineato una serie di opzioni per l´avvio di ambiziosi
strumenti finanziari di condivisione dei rischi congiunte per sfruttare settore
privato e dei mercati dei capitali investimenti in piccole e medie imprese in
un futuro molto prossimo. Le nostre proposte mirano a sfruttare appieno il
potenziale congiunto di fondi strutturali congiuntamente con i finanziamenti
della Bei. Il Consiglio ha invitato gli Stati membri a fare parte di un
ulteriore lavoro preparatorio loro in modo che questi strumenti per essere
pienamente operativo dal gennaio 2014.
Si è inoltre convenuto di accelerare l´attuazione del
progetto obbligazioni fase pilota - con 9 progetti in 6 paesi in cantiere già -
di cui la Commissione presenterà la sua valutazione entro la fine dell´anno.
Con la nostra comunicazione sulla Top
Ten-consultazione delle Pmi, esortiamo tutte le parti coinvolte di dare uno
sguardo lungo e duro a se stessi per vedere se il loro ruolo nella legislazione
è un peso o un aiuto alle Pmi. Dobbiamo sempre cercare di alleggerire il carico
di regolamentazione, ove possibile senza abbassare i nostri standard o di
perdere di vista gli obiettivi europei comuni concordati.
Signore e signori,
Credo che questi siano aspetti fondamentali che
determinano, nel breve periodo, sia l´efficacia e la legittimità dei nostri
sforzi di riforma.
Con il compatto per crescita e l´occupazione che
volevamo piscina e rafforzino il programma più ampio di misure per sostenere la
crescita come una priorità.
Un anno dopo, e sulla base della relazione completa di
attuazione ho presentato al Consiglio europeo, e ora è naturalmente a
disposizione del pubblico, possiamo solo concludere, per quanto riguarda questo
compatto per la crescita, che il follow-up è stato un successo misto.
Ci sono stati alcuni progressi reali, come il recente
accordo sulle qualifiche professionali e appalti pubblici, ma anche in altri
settori i progressi sono stati discontinui o semplicemente troppo lento.
Dobbiamo accelerare sulle proposte del mercato unico
Act, sul mercato unico del digitale, il mercato interno dell´energia e l´area
di ricerca europea.
Il tempo stringe, quindi spero di poter contare sul
vostro supporto persistente e potente per far passare come gran parte della
nostra crescita e l´occupazione il più possibile entro la fine del mandato di
questo Parlamento.
E, naturalmente, le decisioni a livello europeo non
sono le stesse di attuazione a livello nazionale, quindi il mio messaggio al
Consiglio europeo è stato chiaro: la ripresa economica dell´Europa deve iniziare
a casa.
L´ultimo punto che vorrei menzionare è
l´approfondimento dell´Unione economica e monetaria.
Una delle ragioni principali per cui siamo stati in
grado di superare la minaccia esistenziale all´euro è che le istituzioni
europee e gli Stati membri hanno segnalato la loro determinazione per imparare
le lezioni della crisi, di completare la Uem, e di renderlo irreversibile.
Noi non possiamo fare marcia indietro su quella
promessa.
L´unico modo è in avanti, come indicato nel nostro
Blueprint verso una Uem vera e profonda. Ma a volte riceviamo segnali
contrastanti sulla volontà politica di andare oltre.
La scorsa settimana abbiamo visto un importante passo
avanti con l´accordo del Consiglio su un approccio comune per trattare con
banche in fallimento senza fare affidamento sul denaro dei contribuenti. La
Commissione è ora in attesa di lavorare a stretto contatto con il Parlamento al
fine di finalizzare questo entro la fine dell´anno, al più tardi.
Il passo successivo è un meccanismo di risoluzione
unico, sul quale la Commissione presenterà la sua proposta nelle prossime due
settimane, e spero che possiamo fare progressi rapidi su questo. Questo
assicurerà efficace processo decisionale europeo sulle banche problematici
nell´ambito del meccanismo unico di vigilanza.
Onorevoli parlamentari,
L´imminente attuazione del two-pack ci porta un passo
più vicini a una unione fiscale.
Oggi, vorrei annunciare che, dopo il nostro impegno
nei confronti del Parlamento europeo nel quadro dell´accordo globale sui
due-Pack, la Commissione sta istituendo il gruppo di esperti per esaminare
tutti i vantaggi ed i rischi, i requisiti legali e le conseguenze finanziarie
delle iniziative di emissione congiunta di debito sotto forma di un fondo di
riscatto e eurobills. I membri del gruppo presieduto da Gertrude
Tumpel-gugerell, ex membro del comitato esecutivo della Bce, combinerà
impressionante competenza e variegato sfondo. Confido che farà un ottimo
contributo per un ulteriore lavoro, vale a dire dalla Commissione e dal
Parlamento.
La scorsa settimana in seno al Consiglio europeo si è
discusso anche gli altri elementi costitutivi della Uem, sulla base di idee
della Commissione in materia di coordinamento ex ante delle politiche e la
competitività e di convergenza strumento. E presto presenterà una relazione
sulla dimensione sociale della Uem, che è un complemento essenziale per
l´integrazione fiscale e politica.
Signore e signori,
Onorevoli parlamentari,
Per uscire dalla crisi e in particolare per affrontare
la priorità economica e sociale di lotta alla disoccupazione, dobbiamo centrare
la nostra attenzione alle piccole e medie imprese, che costituiscono il cuore
dell´economia europea, e le questioni che contano per la competitività europea.
Per continuare sulla strada delle riforme strutturali,
le giovani generazioni hanno bisogno di vedere un futuro per se stessi.
Per recuperare la fiducia degli investitori e dei
cittadini, abbiamo bisogno di mantenere lo slancio dei nostri sforzi per
riformare l´assetto istituzionale dell´Uem andare.
Questo Consiglio europeo è stato certamente un
contributo a fare progressi, e noi non deve lasciare dubbi su ciò che i
prossimi passi verso la crescita e l´occupazione sarà.
Vediamo ora concentrarsi sulla consegna.
Vi ringrazio per la vostra attenzione.”
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UE-CRISI FINANZIARIA, BORGHEZIO: L’EUROPA INGANNA CORRENTISTI, RISPARMIATORI E PMI |
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Strasburgo, 3 luglio 2013 -
Nel suo intervento in aula a Strasburgo nel dibattito nel recente
Consiglio europeo, l’on. Borghezio ha stigmatizzato il fatto che “fingendo di
tutelare i correntisti, risparmiatori e piccole medie imprese fissando la
soglia dei 100mila euro apparentemente non toccati nei salvataggi bancari, in
realtà questa tutela non c’è, mentre è evidente il favore alle banche dei Paesi
ad economia forte, verso cui saranno indirizzati i conti delle multinazionali
attualmente allocati nelle banche dei Paesi più deboli”.
La verità è, secondo Borghezio, che i ministri finanziari
dell’eurozona ci hanno trasformati da risparmiatori a finanzieri d’assalto, in
quanto il nuovo meccanismo di ‘risoluzione bancaria’ approvato da Ecofin
introduce una svolta epocale, permettendo che i soldi dei risparmiatori siano
usati per finanziare istituti in bancarotta.
Infatti, come si legge nel comunicato Ecofin, le
‘circostanze straordinarie’ in cui ‘tutti i debiti non protetti e non
privilegiati esclusi i depositi qualificati sono stati impiegati’ nel
salvataggio vengono a verificarsi facilmente in una liquidazione bancaria,
dopodiché ‘il liquidatore può cercare fondi da fonti finanziarie alternative e
cioè dalle tasche dei correntisti, dei risparmiatori e dalle Pmi’”.
Borghezio ha concluso auspicando che “l’Ue si decida a
mettere finalmente fuori legge i ‘derivati’!”
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OCCUPAZIONE: UN’ALLEANZA EUROPEA PER L’APPRENDISTATO |
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Bruxelles/lipsia, 3 luglio 2013 - Nasce un ampio partenariato tra i principali
attori del mondo del lavoro e del settore dell´istruzione in Europa:
l´obiettivo è lottare contro la disoccupazione giovanile, migliorare la qualità
della formazione professionale e aumentare l´offerta di contratti di
apprendistato in tutta l´Ue. Nel quadro del concorso internazionale di
competenze professionali "Worldskills 2013", i commissari europei
Androulla Vassiliou (Istruzione, cultura, multilinguismo e gioventù) e László
Andor (Occupazione, affari sociali e inclusione) hanno infatti inaugurato oggi
a Lipsia, in Germania, l’Alleanza europea per l´apprendistato. Tramite
l´Alleanza si cercherà inoltre di indurre un cambiamento di paradigma culturale
nei confronti dell’apprendistato. In particolare saranno individuati i
programmi di apprendistato più efficaci nell’Ue e saranno applicate le
soluzioni più adatte per ciascuno Stato membro.
L’attività dell´Alleanza è sostenuta dalla prima
dichiarazione comune della Commissione europea, della presidenza del Consiglio
dei ministri dell´Ue e delle parti sociali a livello europeo, vale a dire
Confederazione europea dei sindacati (Ces) Etuc, Businesseurope, Centro europeo
delle imprese a partecipazione pubblica e delle imprese di interesse economico
generale - Ceep e Unione europea dell´artigianato e delle piccole e medie
imprese - Ueapme. L’alleanza promuove
misure che saranno finanziate dal Fondo sociale europeo, dall´iniziativa a favore
dell’occupazione giovanile e dal programma Erasmus+, il nuovo programma dell’Ue
per l’istruzione, la formazione e la gioventù.
"Esortiamo tutte le parti interessate ad aderire
all’Alleanza europea per l´apprendistato e a promuovere maggiori e migliori contratti
di apprendistato in Europa", hanno affermato i commissari in una
dichiarazione congiunta. "L´apprendistato può svolgere un ruolo cruciale
nella lotta alla disoccupazione giovanile, dotando i giovani delle competenze e
dell’esperienza richieste dai datori di lavoro".
Franco Bernabè, presidente e direttore generale di
Telecom Italia, ha dichiarato: "L´alleanza ha il nostro pieno appoggio.
Dobbiamo ricercare tutti insieme nuove vie di collaborazione per cambiare
atteggiamento e creare maggiori e migliori apprendistati".
Nei paesi che dispongono di efficaci sistemi di
istruzione e formazione professionale (Ifp) quali la Germania, la Danimarca, i
Paesi Bassi e l´Austria, il tasso di disoccupazione giovanile è spesso più
basso (nel marzo 2013 tassi più bassi si sono appunto registrati in Germania e
Austria - entrambe con il 7,6% - e nei Paesi Bassi (10,5%) mentre i tassi più
elevati erano quelli di Grecia (59,1% nel gennaio 2013), Spagna (55,9%), Italia
(38,4%) e Portogallo (38,3%)). Nel suo ultimo esame trimestrale
sull´occupazione e sulla situazione sociale nell´Ue la Commissione sottolinea
che l’apprendistato e i tirocini sono spesso un trampolino verso un posto di
lavoro fisso (cfr. Ip/13/601). Questo è il motivo per cui l’apprendistato è un
elemento fondamentale della Garanzia per i giovani, proposta dalla Commissione
nel dicembre 2012 nell’ambito del Pacchetto sull’occupazione giovanile (cfr.
Ip/12/1311 e Memo/12/938) e adottata dal Consiglio nell’aprile 2013.
"Dobbiamo agire e unire i nostri sforzi per far
sì che i nostri giovani acquisiscano le competenze di cui necessitano per il
loro sviluppo personale e professionale" ha affermato la commissaria
Vassiliou. "A fronte dei livelli inaccettabili di disoccupazione giovanile
è necessario che i responsabili dell´istruzione e dell´occupazione collaborino
urgentemente per agevolare il passaggio dei giovani europei dalla scuola al
mondo del lavoro", ha aggiunto il commissario Andor.
L’alleanza sosterrà riforme nazionali volte a
sviluppare e rafforzare i programmi di apprendistato. La Commissione invita
tutti i potenziali partner, vale a dire autorità pubbliche, imprese, sindacati,
camere di commercio, centri di istruzione e formazione professionale,
rappresentanti delle organizzazioni giovanili e servizi per l’occupazione, ad
aderire all’Alleanza. Essa li incoraggerà ad assumere impegni concreti per la
mobilitazione di fondi pubblici e privati a favore di programmi di formazione
sul modello dell´apprendistato.
Firmando la dichiarazione congiunta, i rappresentanti
delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro si sono
impegnati a concentrare i loro sforzi nei prossimi sei mesi per:
sensibilizzare i datori di lavoro e i giovani ai
vantaggi dell´apprendistato,
diffondere esperienze e buone pratiche in seno alle
proprie organizzazioni,
motivare e consigliare le organizzazioni partecipanti
in merito allo sviluppo di modelli di apprendistato di elevata qualità che
rispondano alla domanda di qualifiche del mercato del lavoro.
Essi inciteranno inoltre le organizzazioni
partecipanti:
a cooperare con le scuole e i servizi
dell’occupazione,
a sostenere la formazione di tutori all´interno delle
imprese e la consulenza agli apprendisti,
ad aumentare l’offerta e la qualità degli
apprendistati.
La Commissione si è impegnata:
a promuovere l’apprendimento/la valutazione tra pari
per sostenere le riforme politiche negli Stati membri, in particolare quelle
che prevedono raccomandazioni specifiche per paese connesse con l´Ifp,
a garantire un utilizzo ottimale dei fondi dell’Unione
europea per conseguire gli obiettivi dell’Alleanza (sostegno alla formazione a
livello di sistema, definizione dei contenuti didattici e mobilità di
apprendisti e personale),
a considerare l’inclusione dell´apprendistato nella
rete Eures, in stretta cooperazione con le parti interessate,
a invitare Eurochambres e altre parti interessate ad
impegnarsi per misure che contribuiscano al conseguimento dei previsti
risultati dell’Alleanza.
All´odierna inaugurazione presenziano anche Johanna
Wanka, ministra federale tedesca per l´Istruzione e la ricerca, e Algimanta
Pabedinskienė, ministra lituana per il Lavoro e la previdenza sociale (in veste
di rappresentante della presidenza dell’Ue). La Tavola rotonda europea degli
industriali (Ert), che rappresenta 50 società internazionali con 7 milioni di
dipendenti, sostiene l’Alleanza con una rete di "ambasciatori" delle
imprese.
Http://eur-lex.europa.eu/lexuriserv/lexuriserv.do?uri=oj:c:2013:120:0001:0006:it:pdf |
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FIANDRE, MARCHE E NOORD-BRABANT VINCONO IL PREMIO REGIONI IMPRENDITORIALI EUROPEE 2014 |
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Bruxelles, 3 luglio 2013 - Alla 102a sessione plenaria del Comitato
delle regioni, alle Fiandre (Be), Marche (It) e Noord-brabant (Nl) sarà
assegnato il Regione imprenditoriale europea (Eer) 2014 etichetta dal
Presidente del Cdr, Ram ó n Luis Valc á rcel Siso . La giuria ha sentito una
forte leadership in tutte queste regioni e strategie molto complete, in futuro cercando di aumentare ulteriormente
l´attività imprenditoriale nel loro territorio, per contribuire in modo
sostanziale alla rete di regioni Eer nel suo complesso, garantendo, a livello
regionale, la rapida attuazione di importanti iniziative politiche europee,
come lo Small Business Act (Sba) e la strategia Europa 2020 per la crescita e
l´occupazione. Inoltre, tutte e tre le applicazioni non solo presentano
eccellenti strategie, ma beneficiato di un impegno a fare meglio e da una
volontà di imparare da altre regioni Eer.
"Il premio Eer sta dimostrando di essere uno
strumento efficace per promuovere la crescita imprenditoriale attraverso la
creazione di una rete vivace per la condivisione di conoscenze e migliori pratiche
tra le regioni europee" sottolinea il Presidente Valcárcel, sostenendo
che: "Questa è la parte del contributo del Comitato delle regioni per
l´effettiva attuazione della strategia Europa 2020 e dello Small Business Act.
In un momento di crisi economica siamo pienamente impegnati nella promozione
futuro credible prospettive strategiche favorendo un ambiente di business,
nonché incrementare l´innovazione, la sostenibilità e l´occupazione nelle
nostre regioni " .
Fiandre ha presentato un eccellente strategia
corrispondente a determinati obiettivi di Europa 2020 nonché dei principi Sba,
che coprono entrambi i successi del passato e progetti per il futuro.
L´applicazione include anche indicatori specifici di Eer e le attività previste
per la regione, con servizi, borse di studio e le strutture di sostegno alle
imprese per incoraggiare l´imprenditorialità. Applicazione Flanders ´ha avuto
anche una buona attenzione per l´innovazione continua e la creatività. Inoltre,
una serie di eventi di Eer sono stati programmati per utilizzare l´etichetta
Eer nel 2014. Infine, la regione ha presentato anche buone attività di
monitoraggio per un adeguato follow-up dei piani regionali. "Questo premio
non è solo un riconoscimento internazionale per il governo delle Fiandre, è
anche un apprezzamento per il lavoro che centinaia di migliaia di imprenditori
fiamminghi fanno ogni giorno nella creazione di posti di lavoro e
benessere", sottolinea Fiandre ´Ministro Presidente Kris Peeters (Be /
Ppe).
La regione Marche ha presentato un "new
deal" in base a nuovi settori di crescita rinnovato sviluppo regionale e.
La loro performance fino ad ora a fare della regione un business e zona
imprenditoriale era molto credibile, che incorpora alcuni dei principi Sba
chiave quali la pubblica amministrazione reattivo. L´applicazione includeva un
piano chiaro su misura per l´etichetta Eer e linked Pmi per l´utilizzo dei
Fondi strutturali, che ha ulteriormente convinto la giuria di impegno della
regione in questo settore. A parte la visione politica ispiratrice, la regione
Marche anche segnato alta con un solido sistema di governance. "La nostra
industria manifatturiera regionale è tra le più dinamiche in Europa e continua
a mostrare una produzione eccezionale e capacità di innovazione, accoppiato con
una cultura imprenditoriale unica", dice il presidente della Regione
Marche, Gian Mario Spacca (It / Alde) . Egli sottolinea che: "Il governo
regionale si sta concentrando sul miglioramento del contesto imprenditoriale
nonché sulla valorizzazione e sostegno delle piccole, medie e grandi imprese
che si impegnano per innovare e sviluppare il ´Made in Italy´ valori".
Noord-brabant punta a diventare "centro
dell´innovazione" in Europa attraverso l´uso di una strategia di
specializzazione intelligente, e un piano accurato sia per affrontare le
debolezze e costruire sui punti di forza esistenti della regione. A questo
proposito, le strategie regionali "Progresso Economico 2020" hanno
convinto la giuria. Già eseguire abbastanza bene, la giuria ha apprezzato chiaro
impegno della regione ad intensificare gli sforzi per fare meglio e di fornire
un sostegno ancora più su misura per le imprese esistenti e future.
Finanziamenti mirati della regione per le Pmi, l´uso della Tripla Elica +
approccio, e di legami tra la strategia Eer e altri programmi culturali della
regione anche impressionato la giuria. "E ´un grande complimento che
Noord-brabant riceve il riconoscimento dal Cdr come una delle migliori province
in Europa per un imprenditore per fare affari in", dice il dottor Wim van
de Donk (Nl / Ppe) , Commissario del Re a Noord- Brabant, aggiungendo che:
"E ´riconosce anche l´approccio di Brabante di cooperazione tra
imprenditori, l´educazione, i comuni e il governo provinciale."
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ALLE MARCHE IL PREMIO EUROPEAN ENTREPRENEURIAL REGIONS 2014. |
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Ancona, 3 luglio 2013 - Va alle Marche il premio European
Entrepreneurial Regions 2014 (Premio Regione Imprenditoriale Europea) del
Comitato delle Regioni d’Europa. La Regione Marche è la prima regione italiana
ad ottenere questo prestigioso riconoscimento, assegnato, tra il 2009 ed oggi,
a 12 amministrazioni regionali su oltre 200 dell´Unione Europea. Durante la
prossima sessione plenaria del Comitato delle Regioni dell´Unione Europea,
mercoledì 3 luglio, la Regione riceverà il premio dal Presidente Ramon Luis
Valcarcel. La giuria, composta da esperti e rappresentanti delle istituzioni
europee e regionali, ha riconosciuto nella strategia marchigiana per lo
sviluppo dell´imprenditorialità una forte determinazione a innovare e a
crescere grazie a strategie di medio e lungo periodo volte a sviluppare il
tessuto imprenditoriale in tutto il territorio. Rilevante, ai fini della
decisione, il contributo della strategia all´implementazione delle principali
misure varate dall´Unione Europea a sostegno dell´impresa, come lo Small
Business Act e la Strategia Europa 2020 per la crescita e l´occupazione.
Inoltre, viene sottolineata la capacità di aver saputo integrare nella
strategia azioni utili allo scambio di pratiche con altri contesti
territoriali. La Regione Marche ha presentato un "new deal" per lo
sviluppo regionale rivolto anche nuovi settori di crescita. Le performance
ottenute in questi anni per migliorare il contesto in cui operano le imprese
sono risultate molto credibili e ispirate ad alcuni dei principi fondamentali
dello Small Business Act, a partire dal miglioramento della capacità
dell´amministrazione regionale di gestire in modo efficiente le relazioni con
le aziende. La proposta delle Marche presenta, inoltre, un piano molto chiaro
su elementi chiave come l´utilizzo efficace dei fondi strutturali nel sostegno
alle piccolo e medie imprese, determinante nell´orientare il giudizio della
giuria. Eccellente anche il modello di governance proposto. “Questo
riconoscimento ci dà fiducia e ci riempie di orgoglio – dice il presidente
della Regione Marche, Gian Mario Spacca (It/alde) – Le Marche, regione più
manifatturiera d’Italia e tra le prime in Europa, continuano ad esprimere
vivacità produttiva e intraprendenza imprenditoriale, grazie ad un tessuto di
micro, piccole e medie imprese che fanno della qualità, della ricerca e dell’innovazione
la loro forza. E la Regione è al loro fianco con una efficace azione tesa alla
crescita della cultura imprenditoriale ed alla creazione di un ambiente
favorevole allo sviluppo di un sistema manifatturiero che risulta essere uno
dei punti di forza del Made in Italy. Siamo grati all´Europa che oggi ci
riconosce questo premio prestigioso”. Per il presidente del Comitato delle
Regioni Valcárcel, "Il premio Eer si sta rivelando uno strumento
importante nell´Ue per promuovere lo sviluppo imprenditoriale nelle regioni
attraverso un network che seleziona le idee migliori e le mette a disposizione
di tutti gli amministratori impegnati a creare un ambiente favorevole alle
imprese, a sostenere l´innovazione e la creazione di nuovi posti di
lavoro". Insieme alle Marche saranno premiate altre due regioni. Fiandre
(Be) e Nord Brabant (Nl). Le Fiandre si sono distinte per l´utilizzo di
indicatori per misurare le performance in settori specifici come i servizi
offerti alle imprese, i prestiti agevolati e la creazione di strutture di
supporto per la promozione dell´imprenditorialità. Importante anche
l´orientamento all´innovazione e alla creatività. La provincia del Nord-brabant
ha focalizzato la sua strategia sull´obiettivo di diventare "il cuore
dell´innovazione" attraverso un piano di specializzazione intelligente
volto a superare gli attuali limiti del sistema imprenditoriale locale. La
cerimonia di premiazione si svolgerà a Bruxelles il prossimo 3 Luglio alle ore
17.00, durante la session plenaria del Comitato delle Regioni (ospitata negli
spazi del Parlamento Europeo - Jan 2Q). Il Comitato delle regioni Il Comitato
delle regioni (Cdr) è l´Assemblea dei rappresentanti regionali e locali
provenienti da tutti i 28 Stati membri dell´Ue. Il suo compito è quello di coinvolgere
nel processo decisionale dell´Unione europea gli enti regionali e locali e le
comunità che essi rappresentano e di informarli sulle politiche dell´Ue. La
Commissione europea, il Parlamento europeo e il Consiglio sono tenuti a
consultare il Cdr in relazione alle politiche europee che possono avere
un´incidenza sulle regioni e le città. Il Cdr può inoltre adire la Corte di
giustizia per salvaguardare le proprie prerogative o se ritiene che un atto
legislativo dell´Ue violi il principio di sussidiarietà o non rispetti le
competenze degli enti regionali o locali.
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FORUMED: APERTA LA TERZA EDIZIONE MEDITERANEO SNODO PER L´INTERNAZIONALIZZAZIONE |
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Pescara, 3 luglio 2013 - Si è aperta,
ieri mattina, a Pescara, presso il padiglione espositivo del porto
turistico di Pescara, la terza edizione di "Forumed", la rassegna
biennale del Mediterraneo che, quest´anno ospita, rappresentanze istituzionali
ed economiche di diciotto Paesi dell´area euromediterannea compresi i Balcani e
del continente africano tra cui l´Uganda. A tagliare il nastro è stato il vice
presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo economico, Alfredo
Castiglione. Per l´occasione era presente anche l´ex Conmmissario europeo ed ex
ministro degli Esteri, Franco Frattini, attualmente presidente della Sioi,
Società Italiana per l´Organizzazione Internazionale, ente morale a carattere
internazionalistico, operante sotto la vigilanza del Ministero degli Affari
Esteri. "L´area Euro-mediterranea è l´orizzonte ideale per le imprese che
si affacciano sull´Adriatico - ha esordito Castiglione -. Le opportunità
offerte da un mercato di oltre 600 milioni di abitanti, le dinamiche economiche
in atto, la prossimità geografica e culturale, fanno di quest´area una
destinazione naturale per il sistema produttivo regionale. Si tratta, quindi,
di una sfida importante da affrontare e da vincere - ha proseguito l´assessore
- ma per raggiungere tali obiettivi, l´Europa deve essere capace di coinvolgere
le identità nazionali e di trovare, nel suo insieme, un monmento di sintesi. Al
tempo stesso, la finanza dovrebbe essere al servizio della produzione e non
viceversa. Solo in questo modo - ha aggiunto - potrà concretizzarsi
quell´Europa dei popoli che significherebbe unità politica, economica, fiscale
e di difesa com´era nelle intenzioni dei padri fondatori dell´Unione euroopea
Schuman, Adenauer e De Gasperi". Giunta alla sua terza edizione, Forumed
rappresenta un preciso punto di riferimento per incentivare in modo coerente la
propensione internazionale e l´espansione del business delle imprese
territoriali verso zone particolarmente strategiche. In programma fino a
dopodomani, l´evento si pone come specifico obiettivo la promozione nell´area
euro-mediterranea delle aggregazioni interaziendali abruzzesi, in particolare
Reti di Impresa e Poli di Innovazione, forti dello sviluppo ricevuto negli
ultimi anni. Incentrato sulle tematiche del Networking Economico e
Istituzionale, quali chiavi strategiche fondamentali per sviluppare
organicamente le attività di promozione all´estero, Forumed sta dedica
prevalentemete questa prima giornata agli aspetti istituzionali e alle
iniziative di cooperazione tra l´Abruzzo e le aree territoriali ospitate. Tra
gli ospiti di rilievo si segnalano le presenze dell´Ambasciatrice dell´Uganda,
Grace Akello, e del Console onorario dell´Uganda in Italia, Giacomo Albieux. Le
due giornate di domani e dopodomani pongono, invece, al centro delle attività
le aziende impegnate sul fronte dell´internazionalizzazione. "La Regione
Abruzzo - ha sottolineato Castiglione - oltre a salutare con particolare favore
l´ingresso della Croazia nell´Unione europea che è ufficiale da ieri e che ci
regala straordinarie prospettive di cooperazione e di sviluppo, è estremamente
attenta all´evoluzione politica in atto in nord Africa e, in particolare, al
vento della nuova primavera araba. Inoltre, sulla scia dell´importante ruolo
che ha assunto l´Italia nell´ambito della politica di integrazione europea,
intende essere in prima fila con le sue imprese per intercettare le notevoli
opportunità economiche che si presenteranno". Intanto, a fine mattinata,
nel corso di un seminario sullo sviluppo internazionale ed economico, il Centro
estero delle Camere di Commercio abruzzesi ha siglato alcuni protocolli di
intesa con le Camere di Commercio di Montenegro, Bosnia Erzegovina e Zara
(Croazia).
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SI APRE A PONTIGNANO (SIENA) UNA CONFERENZA SULLO SVILUPPO SOSTENIBILE NEL MEDITERRANEO |
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Firenze, 3
luglio 2013 – “Soluzioni di sviluppo sostenibile per la regione mediterranea”.
Questo il titolo di una conferenza che si tiene dal 3 al 5 luglio, presso La
Certosa di Pontignano (Siena). All’inaugurazione, questa mattina (ore 9:30),
partecipa in rappresentanza della Regione Toscana la vicepresidente Stella
Targetti.
Organizza l’Università di Siena, individuata come
referente per il coordinamento del “Network Regionale per il Bacino del
Mediterraneo” (Med-sdsn), nell’ambito di un programma Onu con una rete diretta
da Jeffrey Sachs dell’Earth Institute della Columbia University.
Al centro delle tre giorni la sostenibilità
ambientale, sociale ed economica. La manifestazione rappresenta sia l’evento di
lancio del network Med Sdsn, sia l’occasione per un dibattito sui temi dello
sviluppo sostenibile nel Mediterraneo alla presenza di esperti, rappresentanti
di enti e istituzioni ai massimi livelli internazionali, autorevoli personalità
del mondo accademico, studenti. Apertura e chiusura con il rettore Angelo
Riccaboni
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PREVENZIONE DA PIENE E MACROREGIONE ALPINA TEMI AL CENTRO DELLA CONFERENZA DEI CAPI DI GOVERNO DELL´ARGE ALP A GALTüR (A) |
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Bolzano, 3 luglio 2013 - Il presidente della Provincia
Luis Durnwalder ha partecipato alla 44a Conferenza dei capi di governo delle
Regioni dell´arco alpino riunite nella Comunità di lavoro Arge Alp tenutasi il ,
27 e 28 giugno 2013, a Galtür in Austria. Tra i principali temi trattati la
prevenzione da piene, la macroregione alpina, l´approvvigionamento idrico
pubblico e politica del traffico. La presidenza dell´Arge Alp è passata dal
Tirolo al Trentino. Ringraziamenti al presidente Durnwalder per 25 anni di impegno.
L´esitenza dell´Arge Alp è ancora giustificata, benché
nel tempo molti dei problemi che hanno portato alla sua costituzione sono stati
risolti e che non vi siano più i confini di una volta. La Comunità di lavoro
delle Regioni dell´arco alpino continua a rivestire una grande importanza
perché incentiva i buoni rapporti fra le regioni alpine consentendo uno scambio
di opinioni su problematiche comuni. Questo quanto ha sottolineato il
presidente della Provincia Luis Durnwalder a conclusione della Conferenza di
Galtür, dove è stato ringraziato per i 25 anni di impegno prestato per l´Arge
Alp.
Quattro le risoluzioni approvate.Come è stato
convenuto dai capi di governo della Comunità di lavoro delle Regioni dell´arco
alpino Arge Alp, riuniti per la 44a Conferenza a Galtür, a fronte dei gravi
danni verificatisi per le recenti alluvioni che hanno interessato vaste aree
dell´arco alpino, in futuro si intende incrementare la collaborazione anche nel
settore della prevenzione da piene. A tal fine dovrebbero essere predisposti
piani di intervento transfrontalieri.
La collaborazione dovrà essere proseguita anche per
quanto attiene l´iniziativa avviata per giungere alla "macroregione
alpina". A tal fine già nel mese di dicembre 2013 si dovrà giungere
all´approvazione di una risoluzione presso il Consiglio Europeo. Della
macroregione dovrebbero far parte 40 regioni alpine di sette Stati con circa 50
milioni di abitanti. In seno alla macroregione alpina potrebbero essere
definite in modo più rapido ed incisivo richieste congiunte in vari campi,
dalla competività regionale alla politica energetica, dalla tutela ambientale
alla politica sul traffico.
Un´altra risoluzione approvata oggi dai capi di
governo delle regioni dell´Arge Alp riguardava l´approvvigionamento idrico
pubblico; anche in futuro l´acqua deve rimanere bene pubblico a disposizione di
tutti, come ha ribadito il presidente Durnwalder, anche in futuro l´acqua deve
restare un bene a disposizione di tutti. Per quanto attiene la politica del
traffico potrà essere proseguita la collaborazione per definire una strategia
comune per un traffico sostenibile partendo dal progetto iMonitraf.
La presidenza dell´Arge Alp è passata dal Tirolo al
Trentino che la deterrà fino a metà 2014.
Info http://www.Argealp.org/
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L’AMBASCIATORE CINESE INVITA AL RISPETTO DELLE REGOLE. ROSSI: “PAROLE CHIARE E IMPORTANTI” |
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Firenze 3 luglio 2013 – Ricerca e innovazione, ma
anche integrazione e legalità. La firma per la nascita del centro di ricerca
italo-cinese è stata l’occasione per soffermarsi sui problemi anche di
convivenza e, a volte, mancato rispetto delle regole che si registrano a Prato
nella comunità cinese. E’ stato il presidente della Toscana Enrico Rossi a
porre la questione all’ambasciatore e al console cinese nell’incontro privato
nel proprio studio che ha preceduto la firma e che si allungato di quasi un’ora
anche per questo. Tutti e tre ne hanno poi parlato durante la cerimonia e
conferenza stampa.
Rispondendo a Rossi l’ambasciatore Ding Wei è stato
chiaro ed ha rivolto un appello alle imprese cinesi a Prato e in tutta Italia a
rispettare le regole e pagare le tasse. “Chi lavora in Italia – ha detto – deve
contribuire al benessere sociale ed occupazionale delle comunità dove vive e
siamo pronti ad impegnarci per risolvere i problemi di mancato rispetto delle
regole”. “Come governo cinese – ha aggiunto – ci opponiamo fermamente a
qualsiasi illegalità”.
L’integrazione è un processo lungo, ma l’ambasciatore
è fiducioso. “I nostri immigrati cinesi possono diventare ponte della
collaborazione tra Cina e Toscana e con il nostro impegno congiunto i problemi
che ci sono potranno essere risolti”. “Lavoreremo con l’ambasciata per
migliorare l’integrazione economica e sociale della comunità cinese” ha
ripetuto alla fine il console generale a Firenze Wang Xinxia.
“Parole importanti. E non solo parole” ha commentato
Rossi, ricordando che l’evasione fiscale non si annida certo solo tra gli
imprenditori cinesi. Dall’incontro con l’ambasciatore sono arrivati anche
alcuni consigli su come raggiungere lo scopo: proseguire il lavoro di
formazione e educazione alle imprese, trovare nuove forme di sorveglianza ed
incentivare le imprese cinesi ad assumere anche italiani, soprattutto per
quanto riguarda gli impiegati che hanno a che fare con adempimenti fiscali e
burocrazia. Per garantire la legalità e il rispetto della legislazione fiscale.
Sul fatto che le imprese cinesi a Prato siano un
valore aggiunto importante e che debbano rimanersi il presidente della Toscana
non ha dubbi. “Producono ricchezza e possono diventare un fattore di benessere,
crescita e sviluppo per tutti – dice – Occorre però garantire un rispetto
maggiore e più diffuso delle leggi”.
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A MILANO, IL FORUM SULLE REGIONI D´ITALIA PER EXPO 2015 |
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Milano, 3 luglio 2013 - Mancano poco meno di due anni
all’inaugurazione di Expo 2015, e tra i milanesi (e gli italiani) cresce l’ottimismo
sul fatto che l’evento rappresenti una opportunità da non perdere, soprattutto
in un periodo di difficoltà economica internazionale come quello che stiamo
vivendo: complessivamente la pensa così il 75,3% dei milanesi (che cinguettano
su Twitter) e il 73,4% di italiani, un dato in crescita rispetto a 6 mesi fa
(rispettivamente +8% e +10,2%). Tra le regioni limitrofe alla Lombardia, i più
ottimisti sono i piemontesi (67,7%), bene emiliani (66,5%) e veneti (65,5%). Ma
su quale aspetto puntare soprattutto per il successo di Expo 2015? Qui emergono
delle differenze regionali: i milanesi punterebbero soprattutto su internet,
tecnologia e conoscenza (per il 33,9%) come anche i veneti (34,4%), mentre sia
i piemontesi (42,1%) che gli italiani più in generale (42,1%) scommetterebbero
su ambiente, agricoltura e alimentazione, infine gli emiliano sceglierebbero la
creazione di città più a misura d’uomo e migliore qualità della vita (42,6%).
Ma Expo 2015 è anche una opportunità: di creazione di
nuove partnership internazionali (per milanesi: 18,4% e per italiani: 28,1%),
ma anche di business (piemontesi: 25,2%, emiliani: 23,7%), di infrastrutture
(piemontesi: 21,4%) e di lavoro per i giovani (emiliani: 16,3%). D’altra parte
l’impatto economico di Expo 2015 tra il 2012 e il 2020, a Milano e in Italia è
stimato pari a 24,7 miliardi di produzione aggiuntiva con un incremento di
valore aggiunto stimato in 10,5 miliardi di euro e 199 mila persone occupate
collegate direttamente o indirettamente (unità di lavoro aggiuntive annue)
grazie ad investimenti della società di gestione e dei Paesi partecipanti,
aumento dei consumi, turismo ed eredità economica che l’evento lascerà in
termini di nuove imprese create.
Sono questi i dati che emergono da una analisi
effettuata su oltre 16 mila messaggi postati su Twitter nel corso di maggio e
giugno 2013 dalla Camera di Commercio di Milano in collaborazione con Voices
from the Blogs (http://voicesfromtheblogs.Com/), spin-off dell’Università degli
Studi di Milano che si occupa di analizzare i social media e da una ricerca
sull’impatto economico diretto e legacy dell’evento Expo 2015 promosso dalla
Camera di Commercio di Milano e dalla Società di gestione di Expo 2015.
Ieri si è tenuto il Forum sulle regioni d’Italia per
Expo Milano 2015 presso Palazzo Lombardia. “La percezione intorno ad Expo
diventa sempre più positiva – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della
Camera di Commercio di Milano – e questo è importante mentre ci avviciniamo
rapidamente al 2015. Il coinvolgimento nazionale in questo grande evento dà la
misura di un impatto economico atteso che va ben al di là dei confini milanesi.
Come Camera di commercio, in collaborazione con il comitato promotore di Expo e
con i Tavoli dedicati alle imprese in vista di Expo puntiamo proprio a valorizzare le nuove opportunità che verranno
create per le nostre imprese. L’impatto più importante è atteso sul turismo,
per questo stiamo predisponendo, insieme alla Regione Lombardia e alla società
Expo 2015, una nuova agenzia che resti come eredità dell’esposizione
universale”.
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EXPO 2015, SPACCA ALLA CONFERENZA DI MILANO: “OCCASIONE STRAORDINARIA PER ACCRESCERE LA REPUTAZIONE INTERNAZIONALE DELL’ITALIA”. |
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Roma, 3 luglio 2013 - “L’expo 2015 deve essere vissuto
dal sistema Italia. Ovvero condiviso da tutte le regioni e dai loro territori
in relazione alle politiche di settore in almeno tre aree: turismo, attrazione
degli investimenti ed internazionalizzazione”. Lo ha detto il presidente della
Regione Marche, Gian Mario Spacca, partecipando a Milano all’incontro “Le Regioni d’Italia per
Expo Milano 2015”, con i ministri per gli Affari regionali Graziano Delrio, per
la Coesione territoriale Carlo Trigilio e dei Beni culturali Massimo Bray, il
sottosegretario con delega ad Expo Maurizio Martina e i presidenti delle
Regioni. “L’expo 2015 – ha detto Spacca - sarà un’occasione straordinaria per
accrescere la reputazione dell’Italia a livello internazionale, ma anche per
rafforzare la coesione interna del nostro Paese e sviluppare strategie di politica
industriale in maniera coordinata e sinergica tra Stato e Regioni”. In questo
senso la Conferenza delle Regioni ha avanzato la proposta di istituire un
tavolo di coordinamento con la presenza del commissario generale di sezione per
il Padiglione Italia all’Expo Diana Bracco, del commissario unico per Expo 2015
e ad di Expo 2015 spa Giuseppe Sala, dei ministri interessati e naturalmente
delle Regioni. Regioni che hanno come riferimento il modello dell’Expo di
Shanghai 2010 dove, all’interno del Padiglione Italia, hanno avuto la
possibilità - a rotazione in un allestimento standard - di presentare le loro
iniziative in maniera coordinata con il tema della manifestazione, che allora
era quello dell’abitare. Il successo avuto a Shanghai fa riflettere sull’opportunità
di rinnovare quella formula. Da parte delle Regioni è stata anche offerta
disponibilità alla filosofia che ispira complessivamente l’Expo 2015, fondata
non più su aree espositive nazionali, ma su cluster tematici (vino, olio, riso,
caffè, cacao, biodiversità mediterranea, ecc.) in cui ogni singolo territorio
potrà narrare le peculiarità della propria storia. Infine l’Expo deve essere
vista come un’opportunità per sviluppare politiche di settore in aree che
risultano strategiche per il rilancio dell’Italia nell’attuale fase economica.
In modo particolare l’attenzione si è concentrata su turismo,
internazionalizzazione e attrazione degli investimenti.
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L’UPI INCONTRA IL MINISTRO SACCOMANNI SAITTA: “BASTA TAGLI LINEARI E FUORI DAL PATTO LE SPESE PER LA MESSA IN SICUREZZA DI STRADE, SCUOLE E TERRITORIO” |
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Roma, 3 luglio 2013 -
“La logica dei tagli lineari adottata dai passati Governi ai danni delle
Province è servita solo a deprimere lo sviluppo e a bloccare gli investimenti.
Occorre ristabilire un livello di concertazione e di condivisione sulle scelte
economiche del Paese tra i livelli di governo per permettere a tutti di
contribuire al risanamento dei conti pubblici, senza mettere in discussione i
servizi essenziali ai cittadini. Ma ancora è più urgente che si proceda ad una
modifica del patto di stabilità, per escludere tutti gli investimenti che
servono ad garantire la sicurezza delle comunità e dei territori, dalle scuole
alle strade, al contrasto al dissesto idrogeologico”. Queste le proposte
avanzate ieri dal Presidente dell’Upi Antonio Saitta, insieme ad una
delegazione dell’Ufficio di Presidenza composta dal Presidente della Provincia
di Potenza Piero Lacorazza e dal Presidente della Provincia di Terni Feliciano
Polli, in un incontro approfondito sulla situazione drammatica dei bilanci
delle Province con il Ministro dell´Economia Fabrizio Saccomanni, il
viceministro Stefano Fassina e il Sottosegretario Pierpaolo Baretta. “Abbiamo
riportato al Ministro - dichiara il Presidente Saitta - tutti i nostri dossier
sullo stato di emergenza dei bilanci delle Province, ribadendo, dati alla mano,
le forti difficoltà a mantenere l´erogazione dei servizi essenziali. Al
Ministro, che ha mostrato grande attenzione, abbiamo ricordato la necessità che
sulla nuova fase di spending review si ristabilisca la massima condivisione e
collaborazione tra tutte le istituzioni. Occorre individuare nuove modalità di
condivisione delle responsabilità tra tutte le amministrazioni pubbliche,
affinché si persegua con determinazione l’obiettivo comune di risparmio e
razionalizzazione della spesa, senza deprimere lo sviluppo, senza bloccare gli
investimenti e senza squalificare i servizi essenziali. Ma è indispensabile - e
la vicenda dei ritardi nei pagamenti alle imprese da parte della Pa, lo
dimostra - che si modifichi il patto di stabilità, per consentire alle
amministrazioni locali di avviare un piano di opere per la messa in sicurezza
delle strade e delle scuole e dare il via a programmi di contrasto al dissesto
idrogeologico. Sono questioni dirimenti - conclude Saitta - perché tengono
insieme la ripresa degli investimenti locali e dello sviluppo con la difesa dei
diritti dei cittadini. Ci auguriamo che il Ministro sappia cogliere queste
nostre proposte e che si possa da subito avviare un nuovo metodo di confronto
sulle scelte di politica economica che il Governo si appresta a dovere
affrontare”.
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PROVINCIA DI TORINO; L’ASSESSORE INCONTRA LE RAPPRESENTANZE SINDACALI E LE AMMINISTRAZIONI “IL PIEMONTE NON SI FA DETTARE L’AGENDA DA ROMA”. |
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Torino, 3 luglio 2013
- Si è svolto a
Torino nella sede del Palazzo della Regione l’incontro tra i rappresentanti
delle organizzazioni sindacali della funzione pubblica, i rappresentanti delle
Province e l’assessore regionale agli Enti locali, Riccardo Molinari, per fare
il punto sullo stato degli Enti Provincia in Piemonte.
“In un quadro di incertezza causato dalla confusionale
produzione normativa del Governo sul futuro delle Province – sottolinea
l’assessore regionale Molinari – e in attesa del risultato della sentenza della
Corte costituzionale di domani sul punto, la nostra idea come Regione Piemonte
è di avviare un tavolo permanente con le sigle sindacali e con le Province
piemontesi con l’obiettivo di valutare le proposte e le diverse ipotesi di
riordino sia delle funzioni che la Regione delega alle Province sia di
ricollocamento del personale, tra la Regione ed eventualmente le nuove forme
associative obbligatorie che stanno nascendo sul territorio fra i Comuni.
A fronte dell’indeterminatezza delle posizioni assunte
dai diversi Governi negli ultimi anni non solo sul futuro delle Province ma
anche sulla riorganizzazione delle funzioni e sul futuro dei dipendenti, la
Regione Piemonte intende prepararsi in anticipo rispetto alle decisioni prese a
livello centrale, cercando di impostare per tempo un dialogo con i soggetti
coinvolti. Il Governo Piemontese non ha infatti intenzione di farsi dettare
l’agenda da Roma su materie così importanti”.
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INTERVENTO DELL’ASSESSORE ALL’ASSEMBLEA ANCI MARCHE |
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Ancona, 3 luglio 2013 - L’intervento dell’assessore Paola Giorgi all’assemblea
Anci Marche. “Il prossimo 18 luglio, la Regione Marche aprirà un confronto con
il territorio per la costruzione del Programma Operativo del Fondo Europeo di
Sviluppo Regionale – Fesr 2014- 2020. Vogliamo dedicare un’intera giornata di
ascolto delle istanze degli attori del territorio per creare e mettere in
campo, attraverso la nuova programmazione Fesr, politiche di sviluppo e
coesione. Sarà presente alla giornata di lavoro il Presidente Gian Mario
Spacca, che tiene molto all’iniziativa. Il lavoro si articolerà in workshop
dedicati alle tematiche portanti dello sviluppo regionale quali “ricerca,
innovazione, competitività delle piccole e media imprese”, “energia, efficienza
energetica, ambiente e clima, mobilità sostenibile”, “agenda digitale, cultura,
turismo” – più un workshop che tratta temi trasversali quali “città, aree
interne, strumenti finanziari innovativi”. Saranno veri e propri laboratori di
progettazione condivisi. Sempre sul versante delle risorse, destinando 37,5
milioni di euro agli Enti Locali nell’ambito del Patto di Stabilità, la Regione
compie un atto di solidarietà molto oneroso cedendo spazi della propria
capacità di spesa a favore dell’operatività di Comuni e Provincie in modo che
nuova liquidità possa essere immessa nel circuito produttivo regionale: un
sostegno concreto all’economia marchigiana. Una solidarietà ogni annuo più
ardua per noi che limita la possibilità dell’azione regionale rispetto ad altre
richieste avanzate dagli stessi Enti Locali. Dei 37,5, nove milioni e 375mila
euro andranno alle Provincie, 28 milioni e 125 mila euro ai Comuni. Quest’anno
al riparto parteciperanno i Comuni da mille a 5mila abitanti, per la prima
volta interessati al Patto di Stabilità interno. Tra le numerose deleghe
assegnatemi, ci sono anche le Politiche Giovanili, che per me rivestono grande
importanza, considerata anche la nuova visione introdotta dalla nuova legge
regionale del 2011, che ha modificato l’impronta delle politiche rivolte ai
giovani: da misure che potevano definirsi “assistenzialiste”, oggi si parla di
politiche volte all’incremento della creatività, intesa anche come
imprenditorialità dei giovani. Nell’ambito della legge è istituito un nuovo
organismo “La consulta dei Giovani”, momento di confronto che prevede cinque
rappresentanti dell’Anci giovani e che è oggi presieduta da un suo
rappresentante. Condivisione, confronto, unità. Lavoriamo insieme per
l’obiettivo comune dello sviluppo sociale economico e culturale della nostra
comunità” .
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LOMBARDIA.TIROCINI, LOMBARDIA: VIGILA PER EVITARE ABUSI ENTRO 24 LUGLIO LE LINEE GUIDA REGIONALI, COME PREVEDE LEGGE SARA´ ATTIVO MONITORAGGIO INSERIMENTO LAVORATIVO TIROCINANTI |
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Milano, 3 luglio 2013 - Introduzione di una congrua
indennità per
evitare un uso
distorto dei tirocini; impegno a promuovere
correttamente l´utilizzo di questo strumento per prevenire
forme di abuso; collaborazione attiva, già in
corso, con la
Direzione Generale del Lavoro - soggetto
territoriale preposto
alle azioni ispettive ed a eventuali sanzioni nei confronti
delle imprese -
per attività di monitoraggio, di
segnalazione
di inadempienze da parte di soggetti promotori,
di scambio di
informazioni e
conoscenze sulla materia e sulla sua
applicazione.
Entro Tempi Previsti Le Linee Guida Regione -
Sono questi gli
impegni assunti oggi dall´assessore regionale
all´Istruzione,
Formazione e Lavoro Valentina Aprea intervenuta
in Consiglio
regionale in risposta ad una mozione relativa
all´´applicazione
linee-guida della Conferenza Stato Regioni in
ordine alla disciplina
dei tirocini´. ´Come previsto
dall´Accordo in Conferenza Stato Regioni dello scorso 24
gennaio - ha spiegato l´assessore Aprea - sono state
adottate
le Linee guida in materia di tirocini contenenti
uno ´standard
comune di riferimento´ per tutte le
amministrazioni regionali e
Regione Lombardia, entro il termine stabilito del prossimo 24
luglio 2013, sta procedendo a rivedere gli ´Indirizzi regionali
in materia di tirocini´´.
L´assesore: Situazione Critica, Evitare Rigidita´-
´L´elemento
che ha determinato la bocciatura della mozione - ha
continuato
l´assessore Aprea - è stata la richiesta di stabilire
un
compenso fisso stabilito in 400 euro per i
tirocinanti: oggi, da
un lato,
abbiamo giovani bisognosi di esperienze (le cosiddette
work
experience) e, dall´altro, aziende in serie difficoltà
economiche che fanno fatica a concedere tirocini:
queste due
criticità non trarrebbero alcun vantaggio da rigidità
o da costi
fissi´.
Monitoraggio Inserimento Lavorativo Tirocinanti - ´Tra
le
iniziative che intendiamo intraprendere - ha aggiunto
l´assessore Aprea - anche la messa a punto di un
sistema di
monitoraggio sulle comunicazioni obbligatorie che
permetta di
verificare l´accesso
dei tirocinanti nel mercato del lavoro,
con l´analisi delle eventuali trasformazioni post
tirocinio in
un contratto di inserimento lavorativo; la base dati prodotta
sarà di supporto per la predisposizione di un report
di analisi
e
monitoraggio annuale sui tirocini´. |
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LAVORO. COMUNE DI MILANO E APCO LANCIANO PROGETTO DI ORIENTAMENTO PROFESSIONALE PER MANAGER OVER 45 |
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Milano, 3 luglio 2013 – Ha preso il via ieri pomeriggio, dalle 16.30 alle 19.00, in via
D’annunzio 15, l’iniziativa "Riposizionarsi nel mercato del lavoro",
il primo incontro orientativo per manager over 45 espulsi dal mercato del
lavoro che intendono riposizionare il proprio profilo professionale.
L’appuntamento è organizzato da Apco (Associazione professionale consulenti di
management), in collaborazione con l’assessorato alle Politiche per il Lavoro
del Comune di Milano.
“Come Amministrazione siamo orgogliosi di contribuire
a promuovere appuntamenti come questo che, nel difficile contesto economico
attuale, si pongono come indispensabili guide per chiunque voglia orientarsi
nel difficile passaggio da un’esperienza professionale ad una imprenditoriale e
autonoma”, spiega l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Ricerca e
Università del Comune di Milano Cristina Tajani.
“Per fare il salto da manager a imprenditore –
prosegue l’assessore Tajani - servono passione, curiosità, capacità di
rischiare, aggiornamento continuo ma, soprattutto, visione intesa come capacità
di guardare oltre senza mai perdere di vista il sogno del proprio progetto che,
nel confronto diretto con altri imprenditori e consulenti professionali, può
trovare opportunità di sviluppo e di crescita”.
“La professione di consulente di management è una
professione affascinante che apprezza e utilizza le esperienze aziendali. È
quindi una opportunità per molti manager che decidono di lasciare l´azienda per
cimentarsi in un´attività diversa. Come tutte le professioni richiede però
competenze specifiche, non solo funzionali, tali da consentire di essere un
efficace supporto per le aziende clienti. Apco, con le sue attività associative
e formative, vuole essere un riferimento ed un aiuto concreto per chi vuole
crescere nella consulenza”, dichiara Marco Beltrami, Presidente di Apco.
In questo momento di difficile congiuntura economica,
l’iniziativa intende proporre momenti di confronto, consulenza e dialogo per i
manager, soprattutto over 45, che vogliono entrare nel mondo della consulenza e
della libera professione, investendo sul proprio know-how e sulla propria
precedente esperienza aziendale. Queste figure manageriali possono
“reinventarsi” una nuova identità, trovando in Apco e nel Comune di Milano due
partner e referenti per l’avvio di una nuova vita professionale.
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LAVORO: REGIONE UMBRIA RADDOPPIA RISORSE PER WORK EXPERIENCE, A DISPOSIZIONE 3 MILIONI DI EURO |
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Perugia, 3
luglio 2013 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore regionale allo
Sviluppo economico, Vincenzo Riommi, ha assegnato ulteriori risorse per un
milione e mezzo di euro, per incentivare la dotazione finanziaria per
il supporto alla realizzazione di work esperience da parte di laureati e
laureate.
"Grazie
a questo stanziamento - ha detto l´assessore Riommi - la disponibilità complessiva del bando,
scaduti ieri, è di 3 milioni di euro che
consentiranno il finanziamento di oltre 550 esperienze di lavoro rispetto al
tetto stabilito in origine di 250.
Il provvedimento si inserisce nel contesto più ampio
delle politiche nazionali ed europee a sostegno dell´occupazione giovanile che
trovano la loro sintesi nello strumento dello "youth guarantee",
l´iniziativa comunitaria per la lotta alla disoccupazione giovanile e per il
sostegno all´inserimento giovanile nel mondo del lavoro.
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CENTRI PER L’IMPIEGO, DALLA REGIONE TOSCANA 7 MILIONI PER GARANTIRE I SERVIZI |
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Firenze, 3 luglio 2013 – Per scongiurare il rischio di
interruzione dei servizi per il lavoro, l’assessore al lavoro Gianfranco
Simoncini proporrà alla giunta regionale di destinare 7 milioni di euro per la
gestione dei centri per l’impiego,
tramite una delibera di modifica del piano attuativo di dettaglio del
Programma operativo del fondo sociale europeo 2007-2013, che consentirà di
reperire le risorse, indispensabili in una fase di incertezza sia sul piano
istituzionale che finanziario, per il futuro dei servizi per l’impiego gestiti
dalle Province.
Ad annunciare il provvedimento è stato l’assessore
Simoncini che è intervenuto su questo tema ieri nel corso dell’incontro con le
organizzazioni sindacali Cgil e Cisl.
“In una fase particolarmente difficile per
l’occupazione – ha sottolineato Simoncini – anticipare le risorse per garantire
la continuità dei servizi è essenziale per continuare a dare certezze a tanti
lavoratori che stanno subendo pesantemente i contraccolpi della recessione. I
centri per l’impiego sono uno snodo indispensabile non solo per l’incrocio fra
domanda e offerta di lavoro ma anche per l’informazione, l’orientamento, la
gestione delle politiche attive per l’occupazione. In questa situazione siamo
ancora senza indicazioni per quanto riguarda la definizione delle competenze,
mentre in base alla legge vigente ad oggi, l’unica sicurezza riguarda il venir
meno della competenza concorrente ad oggi esercitata dalle Province, entro il
31 dicembre 2013”.
Alla mancata definizione dal punto di vista
istituzionale, si aggiungono i problemi legati al ritardo, a livello Ue,
dell’avvio operativo del nuovo periodo dei fondi comunitari, grazie ai quali la
Regione ha in parte finanziato fino ad oggi queste attività. ”Con questi 7
milioni di euro e le risorse ancora disponibili nei bilanci provinciali si
potrannno attivare le procedure di gara che garantiscono la continuità delle
attività e dei servizi sino ad oggi erogati”.
L’assessore Simoncini, anche nella sua veste di
coordinatore delle Regioni per il lavoro, ha sollecitato in queste
settimane il governo a trovare una
soluzione finanziaria attraverso l’anticipo della quota nazionale di
co-finanziamento dei fondi europei, definendo in parallelo una soluzione
condivisa per individuare lo strumento per la gestione.
“L’ipotesi – ha detto – potrebbe essere quella di un
”sistema nazionale per il lavoro, articolato in una agenzia centrale, che
elabora e propone standard delle prestazioni, supporta e monitora gli
interventi cui si affiancano le Agenzie di diretta emanazione regionale, che
gestiscono operativamente il rapporto con il territorio”.
L’assessore Simoncini ha ribadito che la proposta
dovrebbe garantire quattro punti fermi. “Un disegno più uniforme a livello
nazionale, che non vuol dire nuovo accentramento di competenze che possono
essere solo regionali, ma fissare standard e livelli di qualità uguali per
tutti. A questo si deve accompagnare il radicamento territoriale del servizio,
perchè solo così si può essere incisivi rispetto al fabbisogno formativo, che è
diverso per ciascun territorio. Terzo, ma non meno importante, il fattore
semplificazione, con l’unificazione delle sedi delle politiche attive e di
quelle passive. Quarto, il rapporto fra pubblico e privato”.
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POLITICA ATTIVA LAVORO: FVG, VERSO NUOVA PROGRAMMAZIONE RISORSE |
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Trieste, 3 luglio 2013 - "In modo sereno si vuole
dare risposta agli
interventi sulla stampa di questi giorni che
coinvolgono
l´Amministrazione regionale sulla mancanza di
disponibilità di
fondi e su i conseguenti tagli ai contributi per il
lavoro, in
prospettiva di una diversa programmazione futura,
attenta non
solo alle emergenze contrattuali quotidiane, ma anche,
alla
ridistribuzione equa delle risorse messe a
disposizione della
comunità".
"Fin dal proprio insediamento – sottolineava ieri
l´assessore
regionale al Lavoro e alla Formazione Loredana
Panariti - la
nuova Amministrazione regionale ha avviato un percorso
di
consultazione sociale e istituzionale finalizzato ad
una profonda
revisione dell´attuale sistema di incentivi regionali
di politica
attiva del lavoro. Obiettivo di tale revisione è
superare
l´attuale sistema di interventi ´a pioggia´, che la
letteratura
scientifica ritiene inidoneo a sostenere la crescita
dell´occupazione, in vista dell´elaborazione di
interventi che
siano da un lato mirati con riferimento all´attuale
situazione
del mercato del lavoro e dall´altro coordinati con i
nuovi
incentivi predisposti dal Governo nazionale, per
evitare
infruttuose sovrapposizioni".
"Occorre inoltre sottolineare come l´attuale
sistema di incentivi
regionali di politica attiva del lavoro - segnala
l´assessore -
abbia palesato la propria insostenibilità dal punto di
vista
finanziario; infatti, a fronte di stanziamenti
regionali pari a
67 milioni di euro nel triennio 2010-2012, risultano
giacenti
presso le Province (che sono competenti ad istruire i
relativi
procedimenti in base alla legge regionale 18/2005)
domande di
contributo attualmente prive di copertura per oltre 10
milioni di
euro".
"A fronte di tale evidenza, peraltro ben nota a
tutti gli attori
istituzionali, l´Amministrazione regionale ha assunto
di concerto
con le Province tre determinazioni immediate, fra di
loro
coerenti e coordinate: anticipare al 20 giugno 2013 il
termine
finale di presentazione delle domande relative
all´anno 2013;
istituire con la legge regionale di variazioni di
bilancio un
capitolo di spesa cui verranno destinati dalla Giunta
5 milioni
di euro per coprire almeno parzialmente le domande ad
oggi non
finanziabili; riattivare, sempre con la legge
regionale di
variazioni di bilancio, l´incentivo per sostenere
l´avvio di
nuove iniziative imprenditoriali da parte di donne e
soggetti
svantaggiati destinando all´intervento 1,2 milioni di
euro, in
modo da non fare mancare il sostegno regionale a chi -
nell´attuale, complessa, congiuntura economica -
dimostra di
volere investire sulle proprie capacità", rileva
infine
l´assessore Panariti.
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CALABRIA: ILLUSTRATI I PROVVEDIMENTI PER L´ACCOGLIENZA DEGLI IMMIGRATI SBARCATI A BORGIA |
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Catanzaro, 3 luglio 2013 - L´assessore al Lavoro e Politiche Sociali
Nazzareno Salerno ha illustrato, nel corso di una conferenza stampa, i
provvedimenti messi in campo per l´accoglienza degli immigrati sbarcati a
Borgia la settimana scorsa. All´incontro hanno preso parte, tra gli altri,
anche il Dirigente Generale del Dipartimento Politiche Sociali Bruno Calvetta,
il Garante per l´infanzia Marilina Intrieri ed il Sindaco di Borgia Francesco
Fusto.
"La nostra risposta immediata è stata quella di
autorizzare l´accoglienza di questi immigrati presso strutture convenzionate
con la Regione per 30 giorni. Si tratta di un primo provvedimento, in attesa
dell´incontro con il Ministro Kyenge, che segue la vicenda con attenzione, per
trovare una soluzione adeguata al problema. Il Presidente Scopelliti - ha
affermato l´Assessore al Lavoro e Politiche Sociali Nazzareno Salerno - ha
subito interessato della vicenda il Ministero, attraverso il Viceministro
Guerra, proprio al fine di supportare il Comune di Borgia. Il nostro territorio
è particolarmente esposto a queste emergenze, per cui ritengo fondamentale il
lavoro sinergico tra le istituzioni e le associazioni che operano in questo
settore, soprattutto per il futuro".
"Voglio ringraziare- ha affermato il Dirigente
Generale del Dipartimento Politiche Sociali Bruno Calvetta - anche il Garante
per l´infanzia Intrieri, che in questa situazione ha svolto il ruolo di trade
union. Il Dipartimento ha pensato subito a dare risposte concrete per
contrastare l´emergenza e supportare tutti i soggetti interessati, dimostrando
sensibilità e attenzione".
"C´è stato uno sbarco di tantissimi minori
stranieri - ha affermato il Garante per l´infanzia Marilina Intrieri - e le
leggi internazionali offrono molte garanzie a questa categoria. È servito un
grande lavoro di squadra, nonostante la mancanza di fondi statali, e adesso
bisogna pensare a progetti specifici in favore dei minori stranieri. Voglio
ringraziare, infine, l´Assessore Salerno per la capacità di dare risposte
tempestive".
"Abbiamo raggiunto l´obiettivo - ha dichiarato il
Sindaco di Borgia Francesco Fusto - e oggi posso dichiararmi soddisfatto. Ci
auguriamo che non ci siano più sbarchi, ma siamo convinti che se dovesse
capitare nuovamente tutti gli enti saranno pronti a dare risposte".
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BOLZANO: LEGGE SULLA FAMIGLIA: 2,2 MILIONI DI EURO PER INIZIATIVE DI FORMAZIONE E SOSTEGNO |
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Bolzano, 3 luglio 2013 - Il sostegno precoce alle
famiglie e ai genitori è una delle priorità inserite dalla Giunta provinciale
nella nuova legge per la promozione della famiglia. Soltanto nell´anno in corso
l´Assessorato guidato da Richard Theiner investe 2,2 milioni di euro in
iniziative di formazione e progetti di organizzazioni pubbliche e private a
favore della famiglia.
Negli ultimi anni è andata ampliandosi e
diversificandosi l´offerta di attività formative pensate per le famiglie, con
un aumento del numero delle organizzazioni e associazioni che offrono corsi,
conferenze, workshops e iniziative per sostenere le famiglie nelle loro compiti
educativi e per migliorare le relazioni fra genitori e figli. Inoltre in questo
periodo sono sorti diversi Centri genitori bimbi (Elki), centri e punti
d´incontro per le famiglie e gruppi di gioco.
"Nel sostenere questi progetti puntiamo a concretizzare
un´offerta equilibrata - sottolinea l´assessore provinciale alla famiglia e
politiche sociali Richard Theiner - e quindi cofinanziamo da un lato
associazioni ben radicate sul territorio e dall´altro una serie di iniziative
mirate offerte nei singoli Comuni." Anche nel 2013 la Giunta provinciale
considera tra le priorità quelle iniziative che sottolineano il ruolo attivo
dei padri: da incontri periodici negli Elki fino a specifiche attività
formative per migliorare le competenze educative del genitore. Le diverse
proposte delle organizzazioni che si rivolgono ai padri sono reperibili sul
sito web www.Provincia.bz.it/politiche-sociali, rubrica "Famiglia".
Per le 38 organizzazioni attive nella formazione delle
famiglie in Alto Adige l´Assessorato provinciale ha stanziato nel 2013 quasi 2
milioni di euro, dei quali 977mila sono andati ai 20 Elki-centri genitori
bimbi, punti d´incontro aperti a tutti i genitori. Attualmente sono quasi 6mila
le famiglie aderenti ai Centri. La Provincia copre il 70% dei costi
riconosciuti. Inolte l´Assessorato sostiene con 179mila euro diversi progetti e
gruppi di gioco che offrono iniziative educativi per i più piccoli.
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MONZA E BRIANZA - NASCE IL FONDO NAZIONALE PER LE PMI “ROSA” |
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Monza, 3 luglio 2013 -
Per fornire alle imprese femminili condizioni favorevoli di accesso al
credito per combattere la crisi, è stato presentato, in occasione del primo
Coordinamento Regionale dei Comitati Imprenditoria Femminile Lombardi, il Fondo
Centrale di Garanzia per piccole e medie imprese, che prevede un trattamento
favorevole in termini di copertura e l’accesso gratuito al fondo per le imprese
rosa. Erano presenti Claudia Bugno, Presidente del Comitato di Gestione Fondo
Centrale di Garanzia per le Pmi e Mina Pirovano Presidente del Comitato della
Camera di commercio di Monza e Brianza e Presidente del Coordinamento dei
Comitati Imprenditoria Femminili lombardi.
Il Fondo nazionale per le Pmi “rosa” mette a
disposizione 20 milioni di euro, permettendo alle Pmi in rosa di accedere con
maggiore facilità e a condizioni di favore a 300 milioni di euro di credito
attivato. La sezione speciale per le imprese femminili fa parte del Fondo
Centrale di Garanzia, strumento di mitigazione del rischio di credito operativo
presso il Ministero dello Sviluppo Economico che opera tramite interventi in
garanzia diretta, controgaranzia e cogaranzia sui finanziamenti alle Pmi
realizzati attraverso una rete di 320 operatori tra banche, confidi, Fondi
regionali di garanzia, società di leasing e altri soggetti.
Le donne resistono meglio alla crisi: le imprese
femminili superano il 2012 registrando +0,6% in Brianza, una performance
migliore rispetto al dato medio lombardo (+0,3%). Anche i saldi tra le nuove
imprese iscritte e quelle cessate sono positivi: +126 a Monza e Brianza, +1.108
in Lombardia. La crisi tuttavia penalizza le under 35 che accusano il colpo con
una variazione annua del -0,3% a Monza e Brianza, e in Lombardia -1,9%.
Complessivamente sono quasi 21mila in Lombardia le imprese in cui la partecipazione di donne con meno di 35
anni risulta complessivamente superiore al 50% (circa il 12% sul totale delle
imprese femminili). A Monza e Brianza le giovani imprese rosa sono 1.378 (circa
l’11% del totale femminile).
Sono alcuni dati diffusi in occasione del primo
Coordinamento Regionale dei Comitati dell’Imprenditoria Femminili lombardi, su
elaborazioni dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza su
dati Registro Imprese.
"In questo momento di difficoltà per le nostre
imprese e per il Paese questa iniziativa rimette al centro il fare impresa e la
fiducia nella capacità imprenditoriale delle nostre imprese, ridando loro
ossigeno per ripartire – ha dichiarato Mina Pirovano, Presidente del Comitato
Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Monza e Brianza e del
Coordinamento Regionale dei Comitati- Si tratta di un Fondo che può favorire in
modo concreto la ripresa, mettendo in moto nuovi investimenti, con l´obiettivo
di fungere da stimolo a un nuovo rapporto tra sistema creditizio, impresa e
territorio.”
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