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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Marzo 2007
NUOVO EDIFICIO DELLA DIREZIONE EUROPEA DELLA QUALITÀ DEI MEDICINALI E CURA DELLA SALUTE DEL CONSIGLIO D’EUROPA  
 
Strasburgo, 20 marzo 2007 – Il Consiglio d’Europa inaugurerà il nuovo edificio della Direzione europea della qualità dei medicinali e cura della salute (Deqm), il 20 marzo 2007. La Deqm è responsabile della Segreteria tecnica della Farmacopea europea che promuove e tutela la salute pubblica, stabilendo e diffondendo norme ufficiali per la produzione e il controllo della qualità dei farmaci. La Deqm coordina la rete dei laboratori ufficiali di controllo dei medicinali (Omcl) allo scopo di agevolare il riconoscimento reciproco, a livello internazionale, dei test di controllo sulla qualità dei medicinali. La Farmacopea europea è, inoltre, incaricata di stabilire norme di qualità e sicurezza per gli organi e le sostanze di origine umana, il sangue e i derivati sanguigni. Con una superficie di circa 19 500 m², il nuovo edificio combina funzionalità ed estetica ed è composto da tre parti: laboratori, uffici e sale riunioni, il tutto concepito e disposto per rispondere ai bisogni tecnici, del personale e comunicativi della Deqm. Una conferenza stampa presenziata dal segretario generale del Consiglio d’Europa, Terry Davis, dal presidente della Croce Rossa francese, Jean-françois Mattei, e dalla direttrice della Deqm, Agnès Artiges, sarà organizzata alle ore 11. 45, immediatamente dopo la cerimonia ufficiale di inaugurazione, nella Sala 200 del nuovo edificio, che si trova al nr. 7, allée Kastner, a Strasburgo. Il nuovo edificio della Deqm, il cui costo totale si aggira attorno ai 35 milioni di euro, è stato progettato e costruito dall’impresa Art and Build di Bruxelles, che ha guadagnato la sua reputazione internazionale, nel corso degli ultimi quindici anni, realizzando edifici in tutta Europa, compreso centri medici e laboratori. .  
   
   
QUALE FUTURO PER L´EUROPA? SI APRE CON IL TEMA DELL’IDENTITÀ DELL’EUROPA IL CICLO DI INCONTRI “DIALOGHI SUL CONTEMPORANEO E OLTRE” ORGANIZZATI A MILANO DALLA FACOLTÀ DI FILOSOFIA DELL’UNIVERSITÀ VITA-SALUTE SAN RAFFAELE  
 
Milano 20 marzo 2007 – Identità europea, radici greco-romane e cristiane del vecchio continente e apparente mancanza di forza politica che gli impedisce di affermarsi come soggetto in grado di dare forma alla cultura e alla realtà politica di domani: su questo tema si confronteranno martedì 20 marzo Ernesto Galli della Loggia, preside della facoltà di Filosofia dell’Università Vita-salute San Raffaele, Giovanni Reale, professore di Storia della Filosofia antica e medievale, e Andrea Tagliapietra, docente di Storia della Filosofia moderna e contemporanea, entrambi dello stesso Ateneo, nel primo appuntamento del ciclo di incontri Dialoghi sul contemporaneo ed oltre. La via Europea. Radici e prospettive per il “vecchio continente” Martedì 20 marzo 2007, ore 18. 15 Salone d’Onore, Triennale di Milano Via Alemagna 6 – Milano. Il ciclo di incontri “Dialoghi sul contemporaneo e oltre” Darwin e l’anima, le prospettive della tradizione cristiana, le promesse e i rischi della democrazia, l’identità europea e l’identità personale: questi sono solo alcuni dei temi dei Dialoghi sul contemporaneo e oltre, un ciclo di incontri culturali organizzati dalla facoltà di Filosofia dell’Università Vita-salute San Raffaele in programma ogni mese presso il Salone d’Onore della Triennale di Milano. Diciotto grandi pensatori contemporanei, tra cui Massimo Cacciari, Ernesto Galli della Loggia, Salvatore Veca, Giovanni Reale, Salvatore Natoli e Roberta de Monticelli, si confronteranno su questi attuali argomenti in cinque appuntamenti a ingresso libero dal 20 marzo e sino al 18 settembre. Come progettare un futuro migliore senza affrontare e risolvere i temi più critici del nostro tempo? Questo è il filo conduttore del ciclo di incontri: i relatori infatti porteranno ciascuno la propria analisi della situazione attuale e una personale cura per l’apparente paralisi della coscienza dell’uomo contemporaneo su temi controversi e decisivi per le scelte culturali e politiche che daranno forma al nostro futuro. Il programma completo della manifestazione è disponibile sul sito dell’Università Vita-salute San Raffaele: www. Unisr. It .  
   
   
NUOVO STUDIO OFFRE SPERANZE DI CURA PER UNA FORMA AGGRESSIVA DI CANCRO  
 
Bruxelles, 20 marzo 2007 - Alcuni ricercatori europei hanno scoperto una nuova strada per la cura di una forma aggressiva di cancro denominata linfoma ad effusione primaria (primary effusion lymphoma - Pel), provocata dal virus dell´herpes responsabile del sarcoma di Kaposi (Kshv). Lo studio è stato condotto da ricercatori dell´Università di Helsinki (Finlandia) e parzialmente finanziato dall´Unione europea attraverso il progetto Inca, che si occupa di tumori provocati da virus e altri agenti infettivi. I risultati sono stati appena pubblicati on line dal «Journal of Clinical Investigation», e appariranno nella versione stampata del numero di aprile della rivista. Il Pel è uno dei tre cancri provocati dal virus tumorale umano Kshv e nella maggior parte dei casi colpisce i malati di Hiv (virus dell´immunodeficienza umana). Si tratta di una forma di cancro estremamente aggressiva tanto che, dopo la diagnosi, i pazienti hanno un tempo medio di sopravvivenza inferiore a sei mesi. Attualmente non esistono cure efficaci per i tumori provocati dal virus Kshv. La nuova cura si basa su una molecola chiamata p53. Di norma questa molecola ci protegge dal cancro provocando la morte delle cellule tumorali attraverso una complessa catena di segnali molecolari denominata percorso p53. È stato riscontrato che in almeno il 50% di tutti i tumori maligni il gene codificante per la molecola p53 è mutato o interamente eliminato. Benché nella maggior parte dei linfomi ad effusione primaria il gene p53 sia intatto, i ricercatori hanno scoperto che la sua azione veniva bloccata da una proteina chiamata Lana, che è prodotta dal virus. I ricercatori hanno curato i tumori con una molecola denominata Nutlin-3a, che in precedenza si era rivelata una potenziale alternativa per la cura delle forme cancerogene in cui è presente il gene p53. Il gruppo ha scoperto che la molecola Nutlin-3a riusciva a interrompere l´azione bloccante della proteina Lana, riattivando così il gene p53 e provocando la morte delle cellule tumorali Pel. Dagli esperimenti condotti su topi malati di Pel è emerso che, dopo due settimane di cura a base di Nutlin-3a, i tumori si erano ridotti in misura sostanziale, constatazione che ha dato origine alla speranza di poter utilizzare altrettanto efficacemente la molecola Nutlin-3a anche per il trattamento sull´uomo. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Jci. Org/ Progetto Inca: http://www. Inca-project. Org/ Per ulteriori informazioni sulla ricerca sulle scienze della vita finanziata a titolo del Sesto programma quadro: http://cordis. Europa. Eu/lifescihealth/home. Html .  
   
   
PREVENZIONE E LOTTA ALL’AIDS. È RIVOLTO SOPRATTUTTO AI GIOVANI L’IMPEGNO DEL COMUNE DI MILANO E DEL CESVI  
 
Milano, 20 marzo 2007 – Lo scorso 16 marzo presso la Sala Arazzi di Palazzo Marino, l’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali del Comune di Milano, Mariolina Moioli ha incontrato una delegazione di organizzazioni africane impegnate nella lotta all´Aids nell’ambito della campagna europea Virus Free Generation, promossa dall’ong italiana Cesvi e da alcuni dei suoi partner del network europeo Alliance2015, grazie al sostegno della Commissione Europea. L’italia è la quarta tappa del tour europeo che toccherà i 5 paesi coinvolti dalla campagna (Germania, Olanda, Repubblica Ceca, Belgio) per incontrare stakeholders politici e esponenti della società civile. L’incontro di oggi vuole rappresentare un’occasione per rilanciare l’impegno del Comune di Milano per l’Expo 2015, che sarà ampiamente dedicato ai Millennium Goals tra cui appunto la lotta e la prevenzione all’Hiv/aids. I delegati dopo l’Italia avranno un incontro a Bruxelles con alcuni parlamentari europei. Obiettivo della campagna europea è sensibilizzare i giovani (15-25 anni) sulla diffusione dell’Hiv&aids tra i loro coetanei dell’Africa subsahariana e sul potenziale impatto di questa crisi anche sulla vita dei giovani europei. Ma attraverso il linguaggio alternativo dell’arte e iniziative culturali secondo un’ottica positiva per favorirne un maggiore coinvolgimento. La campagna ha già avviato a settembre scorso un concorso artistico sulla realizzazione di opere originali in diverse espressioni artistiche (musica, danza, video, fotografia, ecc. ) e attualmente ha lanciato un concorso teatrale per giovani compagnie sulla scrittura di una sceneggiatura sulla lotta e la prevenzione all’Hiv&aids. La migliore verrà premiata con la produzione e messa in scena dell’opera il 1° Dicembre 2007, giornata internazionale di lotta all’Hiv&aids. “Tramite la sua candidatura per l’Expo 2015, Milano propone alcuni temi di lavoro e di dibattito che sono in stretta sinergia con gli otto obiettivi al centro della Campagna dell’Onu che i capi di Stato e di governo del mondo si sono già impegnati a raggiungere entro il 2015”, ha dichiarato l’assessore Mariolina Moioli nel corso dell’incontro. “Per risolvere i problemi globali di salute - ha proseguito l’assessore alle Politiche Sociali - dobbiamo guardare oltre i nostri obiettivi più immediati. Tutte le Nazioni devono lavorare insieme con le organizzazioni internazionali, per raggiungere gli importanti impegni che ci siamo posti”. “Un impegno che avrà una forte risonanza in tutti i paesi toccati dalla campagna. Il network europeo si è detto sensibile al tema dell´Expo e sta valutando la possibilità di una sua presenza” ha dichiarato Stefano Piziali, responsabile policy Cesvi. “La campagna risponde ad obiettivo fondamentale di educare i giovani italiani su un problema di grave attualità come l´Aids, in Africa. Un problema che anche da noi è stato sottovalutato. Non a caso gli ultimi dati dell’Oms denunciano un forte aumento di nuove infezioni proprio nei Paesi più sviluppati, soprattutto tra i giovani (il 40% dei nuovi casi di infezioni sono persone tra i 15 e i 24 anni). Dimostrazione che non bisogna mai abbassare la guardia sull’Aids, coinvolgendo soprattutto i giovani attraverso il linguaggio alternativo del teatro e dell’arte in un ottica positiva”. La delegazione africana domani svolgerà a Milano presso il teatro Crt, un workshop teatrale di un giorno rivolto alle compagnie iscritte al concorso per fornire testimonianze sul tema dell’Hiv&aids e sul ruolo educativo del teatro nel continente nero. .  
   
   
GLI OROLOGI DEL CERVELLO STUDIO DELL’UNIVERSITÀ VITA-SALUTE SAN RAFFAELE: NEL NOSTRO CERVELLO ESISTONO TANTI OROLOGI DIVERSI, ALCUNI LENTI, ALTRI VELOCISSIMI, MA TUTTI TARATI PER ADATTARSI ALLA VELOCITÀ DEI FENOMENI CHE I NOSTRI OCCHI OSSERVANO  
 
Milano, 20 marzo 2007 - Quante volte capita che la percezione dello scorrere del tempo non corrisponda alle lancette dell’orologio? Questa sensazione sembra sia legata anche al fatto che nel nostro cervello non c’è un solo orologio. I ricercatori dell’Università Vita-salute San Raffaele di Milano, della University of Western Australia, dell’Università di Firenze e del Cnr di Pisa hanno infatti scoperto che la percezione del tempo da parte del cervello dell’uomo dipende anche da dove guardiamo, come se avessimo tanti orologi regolati a ritmi diversi a seconda degli stimoli visivi. Il lampeggiare di un semaforo, per esempio, dopo un po’ che lo osserviamo, anche se si mantiene regolare, ci sembra sempre più rapido ma basta spostare lo sguardo sul semaforo accanto e il tempo torna a scorrere normalmente. Lo studio, è pubblicato su Nature Neuroscience, una delle più prestigiose riviste scientifiche internazionali di neuroscienze. Il nostro cervello divide il mondo esterno in tanti fusi orari diversi: la ricerca dimostra infatti che la durata degli stimoli visivi non è cronometrata da un singolo orologio centrale del cervello, come si riteneva sino ad ora, ma da tanti orologi indipendenti che si occupano ognuno di un singolo stimolo e di una specifica zona dello spazio. La ricerca suggerisce, inoltre, che a livello di distribuzione dei compiti tra le differenti aree del cervello, il senso dello scorrere del tempo sia frutto di un meccanismo diffuso in tutta la corteccia sensoriale e non in una singola area. Tanti orologi diversi, tarati su “fusi differenti”, che possono dilatare o comprimere la misura del tempo secondo le proprie necessità. Una visione apparentemente caotica, ma a volte utile. Si pensi, per esempio, a procedure che il nostro cervello ha automatizzato, come guidare una macchina nel traffico: si riesce a farlo mentre si è concentrati su tutt’altri pensieri. Gli orologi sensoriali misurano e valutano durate e coincidenze di stimoli visivi ed acustici (semafori, macchine, pedoni, clacson, frenate e sirene) mentre altri monitorano lo scorrere lento dei nostri pensieri. “Se il cervello dell’uomo lavora con tanti orologi asincroni – sottolinea Maria Concetta Morrone, professoressa di Psicologia Fisiologica Avanzata all’Università Vita-salute San Raffaele di Milano e coordinatrice dello studio - perché non costruire computer funzionanti con lo stesso schema? Si tratta di una ricaduta tecnologica molto interessante di questa ricerca: copiare questo modello potrebbe permetterci di costruire computer, reti di computer e sensori più potenti e “intelligenti”, in grado di assolvere a quelle funzioni che con un solo “orologio” le macchine non riescono ancora ad assolvere”. L’esperimento - I soggetti della ricerca sono stati monitorati mentre guardavano delle barre bianche e nere che si muovevano velocemente in una piccola finestra circolare. Dopo pochi secondi l’osservatore doveva giudicare per quanto tempo un’altra figura rimanesse nella stessa posizione nella finestra. Dopo che la barra appariva e scompariva più volte nella stessa posizione il soggetto riteneva che la durata della nuova immagine fosse sempre più breve. Questo risultato era atteso dagli scienziati sulla base di una proprietà generale dei nostri sensi detta “adattamento”: dopo una prolungata stimolazione il cervello si adatta allo stimolo e diventa meno reattivo ad esso. Per esempio, il nostro olfatto si adatta a forti odori, la nostra visione ad un ambiente con una illuminazione elevata o il nostro udito a rumori intensi. Il risultato che non era atteso, invece, era che questo adattamento funzionasse anche per il senso del tempo e che fosse legato alla posizione della barra nello schermo: se l’immagine compariva in altre parti del campo visivo, il soggetto aveva una percezione della durata del fenomeno “corretta” cioè simile a quella dell’orologio e questo succedeva indipendentemente dalla direzione dello sguardo del soggetto. .  
   
   
PRESENTATO A VILLAFRANCA DI VERONA PROGETTO PER DEFIBRILLAZIONE PRECOCE IN 7 COMUNI  
 
 Villafranca di Verona, 20 marzo 2007 - L´assessore regionale alle politiche sanitarie, Flavio Tosi, ha presentato ieri, nel corso di una conferenza stampa tenutasi al Museo Nicolis di Villafranca di Verona, il progetto “Pad Magalini Cuore” per la defibrillazione precoce nei casi di arresto cardiaco. Erano presenti all´incontro anche il Direttore Generale dell’Ulss 22 Renato Piccoli, il responsabile del Creu (Coordinamento Regionale Emergenza Urgenza) Francesco Buonocore, il responsabile del Suem 118 di Verona Giovanni Cipolotti, il coordinatore del progetto, prof. Giuseppe Sipala e i sindaci dei 7 Comuni interessati dall’iniziativa. “Il Progetto, che prenderà il via nel prossimo mese di giugno – ha detto Tosi – prevede la collocazione di 30 defibrillatori in 7 Comuni per intervenire, grazie alla defibrillazione precoce, nei casi di arresto cardiaco improvviso, evento altrimenti fatale che compromette la funzionalità elettrica del cuore. Com´è noto, la possibilità di salvare una persona colpita da arresto cardiaco si riduce del 10% ogni minuto che passa dall’inizio dell’evento stesso. Dopo 5 minuti dall’arresto cardiaco, il cervello ed il cuore stesso subiscono danni che compromettono la sopravvivenza del paziente anche se rianimato. L’unica terapia efficace e comprovata, che deve essere eseguita quanto prima possibile è la Defibrillazione Precoce”. “L´obiettivo di questo progetto – conclude Tosi – è di arrivare con il defibrillatore al paziente entro 5 minuti dal momento in cui è avvenuto l’arresto cardiaco mediante la collocazione sul territorio di defibrillatori semiautomatici Dae (Defibrillatori semi Automatici Esterni) utilizzabili da personale non sanitario appositamente istruito e certificato, che riesca a trattare (defibrillare) una persona in arresto cardiaco entro 4 – 5 minuti, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza”. Questo presentato a Villafranca di Verona è il primo progetto Pad che si realizza nella Regione Veneto. Saranno 30 i defibrillatori che da Giugno saranno sul territorio; ben sette i comuni coinvolti, e saranno 300 (10 ogni Dae) le persone addestrate alloro uso. I Comuni coinvolti nell’iniziativa sono quelli che facevano riferimento all’Ospedale Magalini e cioè: Mozzecane, Povegliano Veronese, Nogarole Rocca, Sommacampagna, Valeggio sul Mincio, Vigasio, Villafranca di Verona. Una campagna pubblicitaria informerà i cittadini: ogni persona a conoscenza del progetto, infatti, sarà una sentinella, un avamposto sul territorio che farà scattare ed attivare nel modo giusto e precoce la “catena della sopravvivenza” che al suo primo posto ha infatti l’attivazione del 118. Statisticamente ogni anno la percentuale di arresto cardiaco è pari ad un evento ogni mille abitanti. Il comprensorio conta di 79. 000 abitanti circa, quindi ci si aspettano 79 arresti cardiaci. Siccome l’obiettivo è di portare la sopravvivenza da 0 – 2% a circa il 30 – 40%, ci si propone di “salvare” circa 20 – 30 persone. Il progetto è reso possibile grazie alla Fondazione Cariverona e alla Ulss 22 di Bussolengo. .  
   
   
UN SUCCO D´UVA AL GIORNO AIUTA A DIFENDERSI DALLE MALATTIE CRONICHE  
 
Bruxelles, 20 marzo 2007 - Secondo alcune recenti ricerche, l´assunzione di un bicchiere di succo d´uva rossa al giorno potrebbe aiutare il corpo umano a proteggersi dalle malattie croniche. Uno studio dell´università di Glasgow (Regno Unito) sulle proprietà dei succhi di frutta ha dimostrato che il succo d´uva rossa contiene la maggiore quantità e varietà di polifenoli e antiossidanti. Questi ultimi sarebbero utili, tra l´altro, nella prevenzione del cancro e delle malattie coronariche. Lo studio ha rivelato inoltre che il succo di mirtillo americano e di mela torbido sono particolarmente ricchi di antiossidanti, benché il dato vari «sensibilmente» tra i diversi succhi analizzati. «I succhi di frutta non sono tutti uguali», ha spiegato Alan Crozier, docente di biochimica industriale e nutrizione umana, che ha condotto lo studio. «Integrando un regime alimentare corretto con l´assunzione regolare di succhi di frutta vari, per esempio il succo di uva rossa, di pompelmo, di mela torbido e di mirtillo americano, si ottiene un maggiore apporto di antiossidanti fenolici senza dover modificare particolarmente la propria dieta giornaliera», ha aggiunto. Nell´ambito dello studio, pubblicato nel Journal of Agriculture and Food Chemistry, sono stati analizzati i succhi di mela torbido e limpido, melagrana, mirtillo americano, ananas, arancia, pomodoro e uva rossa e bianca. L´università di Glasgow ha da poco pubblicato i risultati del progetto statunitense Kame, che ha permesso di associare il consumo a lungo termine di succo di frutta a una minore probabilità di contrarre l´Alzheimer. L´ipotesi dello studio di Glasgow è che questi effetti protettivi potrebbero essere rafforzati grazie al consumo di succhi di vario tipo, contenenti un tenore e una varietà elevata di antiossidanti polifenolici. Lo studio ha infine evidenziato che il numero e il livello dei composti fenolici antiossidanti nel succo di uva rossa equivalgono a quelli del Beaujolais. .  
   
   
DONAZIONE E TRAPIANTO DI ORGANI E TESSUTI: NEL 2006 L´EMILIA-ROMAGNA SI CONFERMA SOPRA LA MEDIA ITALIANA ED EUROPEA (28,6 DONATORI UTILIZZATI PER MILIONE DI ABITANTI). ATTIVITA´ DI TRAPIANTO AI LIVELLI DI ECCELLENZA PER QUALITA´ E SICUREZZA.  
 
 Bologna, 20 marzo 2007 - Anche nel 2006 l´Emilia-romagna si conferma a livelli di eccellenza per l´attività di donazione e trapianto di organi. I donatori utilizzati sono stati 28. 6 per milione di abitanti, un valore che rimane al di sopra della media europea ed italiana (20 per milione di abitanti) anche se, rispetto all´anno precedente, si è registrata una flessione nel numero dei donatori, dovuta alla diminuzione dei decessi nelle terapie intensive. I trapianti di organi eseguiti in Emilia-romagna sono stati 301. In particolare i trapianti di fegato (eseguiti a Bologna e a Modena) sono stati 139, che corrispondono a 34,4 per milione di abitanti, un dato che supera i livelli di eccellenza mondiale raggiunti in Spagna. Positivi i risultati sui tempi di attesa per trapianto: 2,7 anni per il trapianto di rene (3,03 anni il dato nazionale), 1,21 anni per il trapianto di cuore (2,33 anni il dato nazionale). Per il trapianto di fegato i tempi di attesa sono di 2,07 anni (1,84 anni in Italia), un dato superiore alla media nazionale anche perché in Emilia-romagna è iscritto il 29% dei pazienti italiani che aspettano questo trapianto. La percentuale delle opposizioni al prelievo è stata del 28,5%, un dato che seppur di poco supera la media nazionale (27,9%). La Regione Emilia-romagna ha attivato in tutte le trenta rianimazioni specifici corsi di formazione rivolti ai medici e agli infermieri che si trovano ad affrontare il delicato rapporto con i famigliari dei pazienti deceduti: l´obiettivo è di migliorare ulteriormente la capacità degli operatori di sostenere la famiglia nel momento del lutto e nella scelta di donare gli organi del proprio caro. I dati sono stati tratti dal resoconto 2006 sull´attività di donazione e trapianto di organi e tessuti curato dal Centro Riferimento Trapianti dell´Emilia-romagna che coordina tutte le attività di donazione e trapianto, le attività di raccolta dati e il coordinamento delle liste di attesa e che ha sede presso il Policlinico Sant´orsola-malpighi di Bologna. In Emilia-romagna la rete per le donazioni e i trapianti di organi e tessuti è organizzata secondoil modello Hub & Spoke che prevede il collegamento tra centri di alta specializzazione (Hub) e ospedali del territorio (Spoke). Un sistema a rete, basato sulla qualità dei programmi di donazione e di trapianto e sulla piena integrazione operativa delle strutture, dei professionisti, delle associazioni di volontariato, per garantire sicurezza e continuità dell´assistenza. Secondo questo modello, i centri trapianto, le rianimazioni, le sedi delle banche di tessuti e cellule sono collegati tra loro e con il Centro Riferimento Trapianti. Il Centro Riferimento Trapianti dell´Emilia-romagna dal luglio 2006 è alla guida dell´Associazione interregionale trapianti (Airt), composta anche da Piemonte, Toscana, Valle d´Aosta, Puglia e Provincia Autonoma di Bolzano: questo significa che il Centro assicura il coordinamento delle donazioni e dei trapianti su tutto il territorio nazionale, in collaborazione con le altre due associazioni interregionali, Nord Italia Transplant program (Nitp) e Organizzazione Centro Sud Trapianti (Ocst). Per diffondere la cultura della donazione, la Regione Emilia-romagna promuove la campagna informativa "Una scelta consapevole". Realizzata in collaborazione con le istituzioni locali e con le associazioni di volontariato e dei pazienti, prevede iniziative di sensibilizzazione della popolazione e di formazione del personale sanitario coinvolto nell´attività di prelievo e trapianto. Per informazioni consultare il portale internet del Servizio sanitario regionale dell´Emilia-romagna (www. Saluter. It) e il sito del Centro Riferimento Trapianti (http://www. Saluter. It/trapianti//). .  
   
   
UNA RELAZIONE ILLUSTRA I PROGRESSI DELLA BIOTECNOLOGIA IN CAMPO MEDICO  
 
 Bruxelles, 20 marzo 2007 - Una relazione elaborata dal progetto Bioimpact richiama l´attenzione sui numerosi benefici che la biotecnologia può apportare alla scienza medica. Bioimpact riunisce gruppi francesi, britannici ed europei operanti nel settore delle biotecnologie che desiderano svolgere azioni di sensibilizzazione sul valore e l´importanza attuali delle biotecnologie per la salute pubblica. «Le testimonianze dei pazienti e le informazioni scientificamente dimostrate di questi studi aggiornati, presentati in modo chiaro e accessibile, provano come la biotecnologia possa contribuire sostanzialmente a rispondere ad esigenze mediche non ancora soddisfatte», dichiara Andrea Rappagliosi, presidente del Consiglio sanitario di Europabio, partner di Bioimpact. Attualmente negli Stati Uniti sono in fase di sviluppo molti biofarmaci e numerose biotecnologie. Rappagliosi sottolinea quindi l´importanza di creare un contesto ottimale che permetta la scoperta e lo sviluppo di terapie biotecnologiche e consenta ai pazienti di usufruirne. Tra gli esempi dei vantaggi per la salute citati nella relazione figura la terapia per le patologie cardiovascolari. Nell´unione europea infarti, ictus ed embolie polmonari sono la causa principale di morte nonché di grave disabilità e di perdita delle funzioni cognitive. Ogni anno i coaguli di sangue provocano 3 milioni di attacchi. Prima che i biotecnologi sviluppassero i trombolitici, i problemi cardiovascolari legati ai coaguli venivano curati con gli anticoagulanti. Questi ultimi sono in grado di prevenire un infarto, ma hanno una capacità minima o inesistente di eliminare un coagulo di sangue già formato. I trombolitici sviluppati negli anni Ottanta dai ricercatori attivi nel settore delle biotecnologie sciolgono quasi completamente un coagulo di sangue in tempi brevi. Se somministrati tempestivamente dopo un attacco, essi sono in grado di ridurre del 30% il tasso di mortalità e del 20% i danni neurologici conseguenti a un attacco ischemico. La biotecnologia ha inoltre permesso di compiere grandi progressi nel trattamento del tumore al seno, che nell´Ue colpisce ogni anno 1,5 milioni di donne e provoca 130 000 decessi. Il trattamento tradizionale prevede due fasi: chirurgia seguita da radioterapia, oltre a chemioterapia e terapia ormonale per prevenire la formazione di metastasi (diffusione delle cellule tumorali). I biotecnologi sono ora riusciti a identificare i marcatori genetici che segnalano la presenza della malattia e a sviluppare farmaci che agiscono in modo mirato sulle cellule tumorali. Tali anticorpi monoclonali attaccano infatti solo questo tipo di cellule e hanno effetti collaterali contenuti. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Bioimpact. Org .  
   
   
LOIERO AL "FORUM SALUTE MENTALE" DI SERRA D´AIELLO  
 
Reggio Calabria, 20 marzo 2007 - L´impegno della Regione Calabria a tradurre in atti concreti, con una reale riforma del settore, le linee guida sulla tutela della salute mentale, è stata ribadita dal presidente Agazio Loiero, che ha portato il suo saluto al "V Forum Salute Mentale" che si è concluso questa mattina all´Istituto Papa Giovanni di Serra d´Aiello, dopo due giorni di intesi lavori a Paola, presenti medici e operatori provenienti da ogni parte d´Italia. Per il presidente Loiero "la mancata applicazione della legge 180, la cosiddetta legge Basaglia sulla chiusura dei manicomi, ha generato, non solo in Calabria, realtà neo-manicomiali che sono diventati una vergogna e che bisogna al più presto eliminare con la contemporanea creazione di una rete di assistenza e di strutture alternative capaci di mettere in moto quel processo di riabilitazione e di reinserimento sociale dei tanti pazienti". " Nella nostra regione, all´indomani della legge Basaglia, si ebbero soluzioni alquanto diverse e la chiusura dei manicomi ebbe tempi lunghi. Meno a Reggio Calabria, molto di più a Girifalco che restò a lungo operativo, e a Cosenza, chiuso l´ospedale psichiatrico di Nocera Inferiore, si ebbero soluzioni di avanguardia con ben 16 strutture alternative, case-famiglia che ospitavano al massimo sei, sette portatori di handicap mentale, esattamente come prevede oggi il Programma obiettivo salute mentale voluto dall´assessore Doris Lo Moro ed elaborato con la collaborazione della dottoressa Giovanna Del Giudice, già collaboratrice di Franco Basaglia". Oggi, per il presidente Loiero, "i centri di salute mentale dovranno avere un ruolo di primo piano nella diagnosi e nella cura dei pazienti psichiatrici, con l´attenzione necessaria alle famiglie che vanno aiutate e incoraggiate perché la malattia mentale è dolore, solitudine, ancora emarginazione, e quando non trova una rete di competenze e solidarietà, rischia di trascinare in un vortice, interi nuclei familiari". .  
   
   
LA SCLEROSI MULTIPLA IN MOSTRA, CONTRO I PREGIUDIZI ALL’ARA PACIS “THE IMAGE OF MS” DELLA FOTOGRAFA NEWYORKESE JOYCE TENNESON  
 
 Roma, 20 marzo 2007 - Sei su dieci ritengono che chi è colpito da sclerosi multipla sia paralizzato costretto su una sedia a rotelle, il 62% ignora che si può avere una vita attiva. Sono questi i risultati emersi da un’indagine internazionale, la prima del suo genere, svolta in 20 paesi sparsi su 3 continenti. Per gli intervistati, la sclerosi multipla è ancora una malattia ignota. In effetti, la maggioranza non conosce le cause, i sintomi, come vive chi ne è affetto e non sa che è possibile mantenere una buona qualità di vita grazie soprattutto alla diagnosi e al trattamento precoci. E una delle più note fotografe, l’americana Joyce Tenneson, ha deciso di dare il suo contributo per provare a cambiare questa situazione. Da qui la mostra “The image of Ms” inaugurata oggi al museo dell’Ara Pacis di Roma: ritrae la vita di tutti i giorni di 36 persone affette da sclerosi multipla. "Credo che l´arte dovrebbe essere usata per cambiare il mondo e spero che la mostra aiuti tutti quelli che convivono con questa malattia e promuova una più ampia conoscenza della sclerosi multipla - ha dichiarato la Tenneson- "durante questa campagna ho incontrato tanta gente meravigliosa che mi ha insegnato a capire quali sono le cose della vita veramente importanti. " Dopo l’esposizione a Roma, la mostra, sponsorizzata da Bayer Schering Pharma Ag, si trasferirà in Canada, Europa, Asia e Sud America. La sclerosi multipla in Italia colpisce circa 54. 000 persone (2. 000 nuovi casi l’anno) e rappresenta la prima causa di invalidità di origine neurologica nel giovane adulto. Esordisce di solito intorno ai 30 anni e poi accompagna la persona per tutta la vita, con importanti implicazioni sociali oltre che elevatissimi costi personali. “E’ una malattia degenerativa ed è necessario fare tutto il possibile per diagnosticarla e curarla precocemente. Dobbiamo bloccarne l’evoluzione e impedire che distrugga altre parti del cervello - spiega il professor Giancarlo Comi, direttore dell’ Istituto di neurologia sperimentale dell’Università Vita e Salute, San Raffele di Milano –. I primi sintomi possono essere piuttosto blandi, per questo spesso i pazienti attendono troppo prima di rivolgersi al medico. A differenza di oggi, nel recente passato la diagnosi era tardiva per la maggior parte dei malati. Poi, grazie all’impegno dei ricercatori è diventato possibile, in gran parte dei casi, individuare la sclerosi già nei primi mesi dall’esordio. Purtroppo, se da un lato si sono definiti gli strumenti, dall’altra la loro applicazione pratica è ben al di sotto della situazione ottimale. Da qui la necessità e l’opportunità di una campagna internazionale informativo-educazionale. Conoscere la malattia e i suoi sintomi è importante per favorire un intervento precoce”. Dall’analisi dei dati dell’inchiesta internazionale relativi all’Italia, che prendono in esame un campione di 102 intervistati, risulta che anche nel nostro Paese la sclerosi multipla rimane una patologia poco nota: il 98% degli intervistati hanno sentito parlare della sclerosi multipla ma l’81% di essi dichiara una scarsa conoscenza e il 13% di non saperne nulla. E il ruolo dei media? Per il 54% raramente i mezzi di informazione riportano notizia dei malati e per il 60% l’informazione, anche quando esiste, non è accurata. Molti, troppi ancora i preconcetti sulla malattia: per il 57% degli intervistati una persona malata è costretta sulla sedia a rotelle, per il 38% è paralizzata. Secondo i dati più recenti, nel mondo circa due milioni e mezzo di persone soffrono di sclerosi multipla. Wendy, una delle protagoniste della mostra, malata da 11 anni, ha dichiarato: “Quando mi hanno diagnosticato la Sm, il mio primo pensiero è stato “Come farò a lavorare? Sarò in grado di badare a me stessa?” Ero completamente devastata da questi dubbi finché con il passare del tempo ho capito che ero ancora la stessa persona. Ero contraria a cominciare il trattamento subito e ho lasciato passare alcuni mesi, ma ora sono pentita di quella decisione. Il farmaco mi ha aiutato a gestire i sintomi della malattia e mi ha permesso di svolgere le attività che volevo. Vorrei incoraggiare tutte le persone che hanno sperimentato i primi sintomi della malattia a rivolgersi subito al loro medico e a cominciare il trattamento il prima possibile. ” Scarsa informazione, ma anche necessità di non sottovalutare la malattia: la sclerosi multipla è tra le patologie più importanti del sistema nervoso centrale. E’ autoimmune con una evoluzione estremamente variabile. È più frequente nelle donne rispetto agli uomini e colpisce prevalentemente fra i 20 e i 40 anni, con un picco intorno ai 20-30. È caratterizzata dalla distruzione della mielina, la guaina che avvolge le fibre nervose che, funzionando da isolante elettrico, consente di migliorare ed aumentare la velocità di trasmissione degli impulsi nervosi. I primi sintomi che si presentano sono debolezza e affaticamento, disturbi della vista, della sensibilità o motori. Non sottovalutare la malattia vuol dire anche iniziare precocemente il trattamento per ottenere i risultati migliori. Gli studi più recenti evidenziano che la terapia con interferone beta a giorni alterni fin dall’esordio della sintomatologia, nella cosiddetta Cis (Sindrome Clinica Isolata), rallenta del 50% la progressione della malattia verso la sua forma conclamata nei primi due anni. .  
   
   
BRESSO: «SI CONTINUA A LAVORARE SECONDO GLI INDIRIZZI TRACCIATI DA VALPREDA»  
 
Torino, 20 marzo 2007 - «Il lavoro dell’Assessorato alla tutela della salute e sanità prosegue senza interruzioni, secondo gli indirizzi tracciati da Mario Valpreda». A dichiararlo è la presidente della Regione Mercedes Bresso, che questa mattina ha firmato il decreto di riassunzione delle deleghe in materia sanitaria. Subito dopo, la presidente, insieme al capo di Gabinetto, Roberto Moisio, ha incontrato il direttore dell’Assessorato, Vittorio Demicheli, per fare il punto sulle questioni da affrontare nell’immediato e fissare il programma di lavoro per i prossimi mesi. Tra le priorità, c’è l’avvio delle trattative con il governo per l’abolizione del ticket sulle ricette per visite ed esami diagnostici. Una legge che modifica la finanziaria ha infatti previsto la possibilità per le Regioni di rimuovere questa forma di compartecipazione, a condizione che se ne introducano altre in grado di garantire un gettito analogo, che nel caso del Piemonte è stato stimato intorno agli 80 milioni. «Nelle scorse settimane - spiega Bresso - l’assessore Valpreda aveva predisposto un piano di misure alternative per cercare di arrivare al più presto all’eliminazione di questo balzello che colpisce in maniera indiscriminata tutti i cittadini. Ora lo presenteremo ai sindacati e, dopo l’approvazione in giunta, provvederò ad avviare l’iter di autorizzazione della manovra presso il Ministero. Contemporaneamente, insieme ai rappresentanti delle altre Regioni, continueremo a fare pressioni sull’esecutivo perché riveda il provvedimento, anche alla luce della positiva situazione delle entrate». Nel frattempo, l’Assessorato terminerà la definizione del piano di investimenti in edilizia sanitaria da avviare da qui al termine della legislatura, da finanziare, oltre che con fondi regionali e con i proventi derivanti dalla messa a reddito del patrimonio delle aziende sanitarie, anche con le risorse messe a disposizione dalle legge 67/88. «Il piano sarà pronto entro aprile - continua Bresso - con l’indicazione degli interventi suddivisi per gruppi: urgenti, a breve termine e a medio termine. Nel primo rientrano il completamento degli ospedale già in via di costruzione, l’edificazione delle Case delle salute e le opere di ristrutturazione e messa a norma dei presidi esistenti e dei poliambulatori. Negli altri due, invece, è compresa la costruzione dei nuovi ospedali previsti sul territorio regionale». Infine, proseguirà nei prossimi giorni la serie di incontri già calendarizzati con i nuovi direttori generali di Asl e Aso, per il monitoraggio dello stato organizzativo e finanziario delle aziende sanitarie. .  
   
   
L´EXTRAVERGINE TOSCANO DIFENDE IL NOSTRO ORGANISMO DA GRAVI MALATTIE OLIO PROTAGONISTA DELLA SETTIMANA PER LA PREVENZIONE ONCOLOGICA LA CAMPAGNA PREVEDE LA DISTRIBUZIONE DI OLIO NEGLI STAND DELLA LEGA ITALIANA PER LA LOTTA AI TUMORI  
 
Firenze, 20 marzo 2007 - - Sulla nostra tavola è abituato a giocare tutte le partite: dal pinzimonio al fritto, dall´insalata alla semplice bruschetta. Ma l´olio extra-vergine toscano non è solo il jolly decisivo per la bontà di ogni portata: è anche un prezioso alleato per la nostra salute, in particolare per la prevenzione oncologica. Varie ricerche degli ultimi decenni dimostrano infatti che le popolazioni mediterranee si ammalano meno (meno tumori, meno infarti, vita più lunga) e che è l´olio di oliva il prodotto che veramente contraddistingue la dieta di queste popolazioni. Inoltre la presenza di alcune potenti sostanze antiossidanti nell´olio extravergine consente di rinsaldare le difese dell´organismo contro malattie circolatorie e nella prevenzione dei tumori. Questo nesso, tra olio e difesa della salute viene sottolineato anche quest´anno dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori. Da domani, infatti, e sino al 25 marzo, nell´ambito della settimana nazionale per la prevenzione oncologica, prenderà vita una campagna di sensibilizzazione dal titolo ´Le qualità dell´extravergine toscano, per la qualità della vita"" che prevederà, tra l´altro, la distribuzione in alcune vie del centro di Firenze di bottiglie di olio toscano, in cambio di un piccolo contributo per la Lilt. L´iniziativa è stata illustrata oggi a Palazzo Bastogi nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte l´assessore regionale all´agricoltura Susanna Cenni, il presidente della Lilt, sezione di Firenze, Riccardo Poli, il presidente del Consorzio dell´olio toscano Fabrizio Filippi, il direttore operativo dell´Istituto toscano tumori Gianni Amunni, il direttore scientifico del Centro studi e prevenzione oncologica (C. S. P. O) Marco Rosselli Del Turco, il commissario regionale Lilt Andrea Barbieri, e Simonetta Salvini Dietista dell´Unità di Epidemiologia Molecolare e Nutrizionale del C. S. P. O. "Abbiamo aderito con convinzione a questa iniziativa poiché coniuga la qualità della vita e la prevenzione di malattie a una corretta e genuina alimentazione - ha evidenziato Susanna Cenni. "La qualità dell´olio extra vergine toscano, come ci dimostrano le ricerche scientifiche, non solo dà sapore alla nostra tavola, ma difende il nostro organismo: un motivo in più per scegliere e valorizzare questo prodotto-simbolo della nostra agricoltura". "Anche quest´anno - ha aggiunto Riccardo Poli - la Lilt che ha tra i suoi obiettivi principali quello della prevenzione primaria, dedica un´ intera settimana per sensibilizzare l´opinione pubblica su questo importantissimo tema. In particolare ci riferiamo agli stili di vita e, tra questi, alla sana alimentazione e all´utilizzo dell´olio extravergine d´oliva. La Lilt di Firenze sarà presente nelle piazze distribuendo olio toscano grazie alla collaborazione con l´assessorato regionale alle Politiche Agricole e quello del Diritto alla Salute ed il Consorzio per la Tutela dell´olio toscano che desidero ringraziare". "Il Consorzio per la Tutela dell´Olio Toscano - sono parole di Fabrizio Filippi - forte delle sue 10. 000 aziende associate, sostiene con grande soddisfazione la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori in occasione della Settimana della Prevenzione Oncologica. Il nostro Consorzio riunisce tutta la filiera olivicola tra cui olivicoltori, frantoi, confezionatori". "Dal 1997 - aggiunge - Il Consorzio si occupa della tutela, la promozione e la valorizzazione dell´olio extravergine d´oliva a denominazione Toscano I. G. P. Un prodotto che non è solo buono per il nostro palato ma, come ci dimostrano vari studi scientifici, fa anche bene. " Olio, una risorsa di qualità per il territorio. Evidentemente è scritta nel Dna dell´olio la capacità di calarsi a meraviglia in ogni ruolo. Nel nostro territorio la sua pianta, l´olivo, dà vita, insieme alla vite a un paesaggio unico al mondo. Non solo: l´olivo difende l´assetto idrogeologico dei nostri territori e contribuisce a salvaguardare la vitalità delle nostre aree rurali. Naturalmente l´olio produce anche risultati in termini produttivi ed economici: ogni anno i 97mila ettari di colture alimentano il lavoro di diverse migliaia di aziende e di circa 400 frantoi. La produzione, 175mila quintali medi non è elevatissima (3% di quella nazionale), e invece decisiva se si considerano solo le produzioni certificate e di qualità: in quel caso si sale sino al 40%. Compito di questo prodotto dunque, è quello di alimentare quella produzione agroalimentare di qualità con cui la Toscana si presenta nei panni di leader sul mercato interno e internazionale. Garantito, affidabile, protetto, l´olio extravergine toscano si è anche meritato di recente un posto in Parlamento. Primo fra tutti i prodotti tipici, ha infatti recentemente ottenuto un ruolo da protagonista nei ristoranti della Camera, a Montecitorio. Una vetrina prestigiosa, che permette di sottolineare il ruolo di questo prodotto quale ambasciatore della buona agricoltura. Le proprietà dell´extravergine per la nostra salute. Se si guarda il cammino nella storia di questo condimento (la sua presenza in Toscana risale al Vii secolo avanti Cristo), si può notare come, a più riprese, il suo utilizzo a fini gastronomici sia andato di pari passo con una vocazione ´medica´. Nel Medioevo lo si usava per curare le infezioni ginecologiche, fino a tutto l´Ottocento per l´otite o come blando purgante. Oggi la medicina è tornata a considerare con grande serietà le proprietà dell´olio extravergine. L´olio extra vergine di oliva è estremamente digeribile, fa bene alla circolazione. La sapiente mescolanza tra acidi grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi, che identifica l´olio extra vergine d´oliva, lo rende adatto a tutte le età, dalla primissima infanzia alla vecchiaia. Grazie alla presenza di carotenoidi e di una discreta quantità di vitamina E, di polifenoli, di tocoferoli e di steroli, l´olio extravergine d´oliva è ottimo per contrastare l´assorbimento del colesterolo "cattivo". Di recente sono state scoperte nell´olio di oliva potenti sostanze antiossidanti, i fenoli, che contribuiscono a difendere le nostre cellule dai danni ossidativi e che quindi proteggono i lipidi plasmatici (in questo modo si previene l´arterosclerosi) e il Dna (un danno al Dna, se non riparato in tempo è un primo passo verso la formazione di cellule tumorali). Nella settimana per la prevenzione oncologica dunque, l´olio si presenta e si propone per far risaltare le sue qualità nella battaglia contro questa grave malattia: una prevenzione che avviene non nel segno della rinuncia ma del sapore. Il sapore ineguagliabile che l´extravergine toscano regala alla nostra cucina. Dove trovare gli stand della Lilt La campagna di sensibilizzazione con relativa distribuzione dell´olio toscano avverrà a Firenze in via Gioberti il 18 e 22 marzo e in via Roma, angolo Via Tosinghi il 22 e 23 marzo. Per informazioni è possibile interpellare la Lilt allo 055-576939. (mo) .  
   
   
NELL’IMMINENZA DI MOVINT-EXPOLOGISTICA 2007 IN PROGRAMMA DAL 9 AL 12 MAGGIO A BOLOGNA FIERE PARLA AMBROGIO BOLLINI, PRESIDENTE AISEM  
 
 Milano, 20 marzo 2008 - A poche settimane dall’apertura di Movint-expologistica 2007, in programma alla Fiera di Bologna dal 9 al 12 maggio, Ambrogio Bollini, presidente di Aisem – Associazione Italiana Sistemi di Sollevamento Elevazione Movimentazione che promuove l’evento, fa il punto sulle principali problematiche del settore. Si tratta di un comparto con un fatturato complessivo che sfiora i 1. 500 milioni di euro, derivanti per circa 2/3 dal Sollevamento e per 1/3 dalla Movimentazione. “I trend di questi due macro comparti - spiega Bollini sono molto differenti –: se infatti per il Sollevamento si è assistito ad una evidente ripresa, ormai in corso da qualche anno, non altrettanto si può dire per la Movimentazione, che registra da tempo una situazione di sostanziale stagnazione. Le aspettative per il 2007 sono in generale di cauto ottimismo anche se il settore del Sollevamento continuerà ad essere il più trainante”. “In questo contesto di sostanziale ottimismo – prosegue il Presidente di Aisem – occorre pur sempre considerare con molta attenzione il rischio associato alla fluttuazione dei costi della materia prima e delle relative problematiche di approvvigionamento che tanto hanno influito negativamente sui costi di produzione delle nostre macchine negli scorsi anni. Per quanto riguarda il nostro settore in particolare, un problema aperto è quello costituito dalla concorrenza dei paesi asiatici che immettono sul mercato macchinari talvolta non in grado di soddisfare a pieno le direttive europee, ma con prezzi estremamente contenuti grazie all’incidenza di un costo di produzione tra i più bassi del mondo”. “Dal punto di vista dell’innovazione, occorre precisare che il comparto legato alla Logistica produttiva e alla distribuzione è ancora relativamente giovane e i sistemi integrati di gestione, movimentazione e distribuzione delle merci ancora in fase di significativo sviluppo mentre nel settore della Movimentazione industriale il prodotto è sicuramente maturo – sottolinea Ambrogio Bollini- questo significa che l’innovazione sarà prevalentemente nell’area dei servizi e della logistica integrata e tutti i sistemi gestionali al contorno più che nella macchina operatrice specifica”. “Dal punto di vista della tecnologia, dopo le grandi aspettative degli scorsi anni, non sembra prevedibile a breve un utilizzo massiccio e generalizzato di tecnologie innovative quali le fuel cell, o i sistemi ibridi di generazione di energia – prosegue Bollini. Queste e altre tecnologie rappresenteranno un importante salto tecnologico quando la disponibilità e i costi di gestione saranno meno proibitivi ma allo stato attuale non è realistico pensare ad una rivoluzione a tempi brevi in questo campo; ma piuttosto ad applicazioni specifiche in comparti ben definiti che, anche se in continua crescita, rimangono pur sempre marginali”. “Tutte le aziende associate Aisem – conclude il presidente – guardano a Movint-expologistica 2007 con grandi aspettative, ben consce che la Rassegna rappresenta ormai il principale momento di riferimento per l’Europa e l’intera area del Mediterraneo”. I costruttori italiani che fanno parte dell’associazione sono da sempre protagonisti di Movint-expologistica e hanno col tempo rafforzato il legame con questa loro fiera, accompagnandola in un percorso di sviluppo e di internazionalizzazione complesso e a volte non facile, coronato dal successo attuale. .  
   
   
LE INFRASTRUTTURE IN POLONIA: UN MERCATO DI FORTE INTERESSE E RINNOVAMENTO  
 
Verona, 20 marzo 2007 - La crescita dell’economia polacca e’ fortemente stimolata dal fattore Ue attraverso l’afflusso dei fondi europei e gode di una maggior fiducia da parte degli operatori economici che la considerano ulteriormente affidabile in quanto parte del mercato comune europeo. Fra tutti i paesi dell’Europa centro-orientale, e in risposta alle esigenze dell’Unione, la Polonia ha avuto il ritmo medio di crescita più sostenuto negli ultimi dieci anni con l’avvio di un vasto processo di privatizzazione dell’industria polacca che ha portato ad un rapido sviluppo e ha consentito l’arrivo di cospicui capitali, accompagnati da una apertura del mercato a merci, servizi e investimenti (per esempio nel settore immobiliare). 36,3 miliardi di Euro sono le risorse da impegnare nell’ambito del programma operativo per le infrastrutture e l’ambiente, in risposta ai profondi cambiamenti che il settore dell’edilizia e delle grandi opere sta registrando, e di cui lo stanziamento dell’Ue ammonta a 27,8 miliardi mentre il contributo nazionale è pari a 8,5 miliardi di Euro. L’obiettivo principale del piano è l’aumento dell’interesse per gli investimenti nelle varie regioni della Polonia, tramite lo sviluppo delle infrastrutture tecniche con la contemporanea protezione dell’ambiente e lo sviluppo della coesione territoriale, e prenderà in considerazione 17 assi prioritari concentrati su vari aspetti ambientali: gestione delle risorse naturali o dei rifiuti, investimenti nelle reti di trasporto transeuropeo Ten-t, infrastrutture del settore energetico, ecc. Il mercato polacco presenta quindi delle grandi opportunità per tutte le aziende italiane coinvolte e interessate al settore, e, in questo ambito, lunedì 26 marzo 2007, alle ore 10, si terrà a Veronafiere il seminario “Fondi Ue e piani di sviluppo infrastrutture in Polonia” che approfondirà in concreto il tema con il supporto di esperti polacchi specializzati in questo ambito. L’incontro è organizzato da Samoter, il Salone Internazionale Triennale delle Macchine Movimento Terra, da Cantiere e per l’Edilizia, in programma dal 5 al 9 Marzo 2008 a Veronafiere, da tempo fortemente impegnato nella creazione di eventi che avvicinino le aziende ai “nuovi mercati” e che le supportino nella loro internazionalizzazione, e grazie alla fattiva collaborazione dell’Ice di Varsavia, Istituto per il Commercio Estero, che a sua volta progetta e realizza iniziative promozionali orientate al business e in stretta collaborazione con gli enti locali. . .  
   
   
MIPEL THE BAG SHOW, MOSTRA INTERNAZIONALE DELLA PELLETTERIA E ACCESSORI 18.204 VISITATORI DA TUTTO IL MONDO  
 
 Milano, 20 marzo 2007 - Si è conclusa la 91ma edizione di Mipel The Bag Show, mostra internazionale della pelletteria e accessori, in fiera a Rho dal 15 marzo, dove sono state presentate le collezioni A/i ’07-’08. Quattro giorni all’insegna del business e della moda che hanno visto arrivare da tutto il mondo 18. 204 visitatori con una crescita rispetto alla scorsa edizione di marzo 2006 del + 9,5%. 8. 857 gli italiani (+5,3%) e 9. 347 gli stranieri (+13,7%). Confermata la rosea previsione preannunciata dal presidente Giorgio Cannara in fase di apertura: “Questa volta, dopo quattro giorni di mostra e alla luce anche degli ultimi dati economici del comparto ci sentiamo di essere un po’ più che moderatamente ottimisti. Dai paesi oltre confine, da sempre sbocchi principali della nostra produzione nazionale, quale in testa a tutti il Giappone, ci giungono forti segnali positivi. Ma anche il mercato domestico ha mostrato una certa interessante vivacità”. I visitatori giapponesi sono aumentati infatti del +10,3% mentre gli americani, che nelle ultime edizioni hanno continuato a far registrare un crescente interesse questa volta, rispetto all’edizione primaverile dello scorso anno, si sono mantenuti stabili. La Russia si riconferma paese emergente, sempre più di interesse anche per la pelletteria, conquistando un posto di rilievo anche tra i visitatori della manifestazione aumentati del +11,6%. Interessante anche la performance degli ospiti tedeschi cresciuti del +9,2%. E’ un Mipel che ha parlato tutte le lingue del mondo e che si è riconfermata mostra di grande interesse e richiamo per il settore. Tra le premiazioni assegnate nel corso di questa edizione, si sottolinea il “Selected by Mipel”, L’oscar della pelletteria che ha visto protagonista assoluta l’azienda Furla, mentre i tre vincitori del concorso Mipel…issima sono stati: Camomilla Spa, per l’immagine e la comunicazione; Schedoni Srl per la qualità di prodotto e la spagnola Lupo Morenete Sl per l’idea innovativa. Prossimo appuntamento Mipel: da giovedì a domenica, 20 – 22 settembre 2007 .  
   
   
L´ISTITUTO BENI CULTURALI DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA A FERRARA ALLA XIV EDIZIONE DEL SALONE DELL´ARTE DEL RESTAURO E DELLA CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI, 22-25 MARZO 2007  
 
 Bologna, 20 marzo 2007 - Sulla ruota idraulica restaurata gira simbolicamente la partecipazione al Salone del Restauro dell´Istituto beni culturali che anche per questa edizione si segnala per le molteplici iniziative che propone oltre allo stand e una mostra. Lo stand (padiglione 3, rif. A4/b13) è dedicato interamente al progetto Etno, un´indagine di rilevamento sul vasto ed eterogeneo patrimonio culturale extraeuropeo presente in Emilia-romagna. Uno straordinario spaccato carico delle tante suggestioni e dello spirito magico che le collezioni appartenenti a popoli e a orizzonti tanto lontani dai nostri trasmettono, rinnovando il rapporto con le culture altre Un segno di continuità ed un messaggio augurale per il futuro sembra suggerire la mostra dal titolo "La ruota gira ancora. Passato e futuro del sistema idraulico bolognese" che presenta l´intervento di restauro di una ruota idraulica in funzione fino agli anni Trenta lungo il bolognese canale delle Moline. Si tratta dell´ultima ruota esistente di questo genere, superstite testimonianza di una secolare attività di sfruttamento dell´energia idraulica. L´esposizione, allestita al padiglione 1, è corredata anche da un inserto della rivista "Ibc" interamente dedicato alle tematiche connesse al restauro effettuato e all´impiego dell´energia idraulica. Gli appuntamenti con le iniziative dell´Ibc sono i seguenti: venerdì 23 marzo: Alla sala Castello, alle ore 10, si apre l´incontro "Lavorare al museo. Profili professionali per i musei dell´Emilia-romagna"; Dalle ore 10, alla Sala Diamanti si tiene il convegno "Conservare il Novecento. Le memorie della voce". Sabato 24, nella sala Massari, dalle ore 9. 30, si svolge la giornata di studi "Information and Communication technologies per il patrimonio culturale: strumenti o tormenti?". Domenica 25 nella sala Massari, alle ore 10, presentazione del volume "Un italiano scomodo. Attualità e necessità di Antonio Cederna", a cura di M. P. Guermandi e V. Cicala dell´Ibc. .  
   
   
RESTAURO 2007 SALONE DELL´ARTE DEL RESTAURO E DELLA CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI XIV EDIZIONE  
 
 Ferrara, 20 marzo 2007 - L´appuntamento è a Ferrara, dal 22 al 25 Marzo per la Xiv edizione di Restauro – Salone dell’Arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali ed Ambientali, la prima e più importante rassegna in Italia interamente dedicata al Restauro, alla Conservazione e alla Tutela del patrimonio storico-artistico e paesaggistico. Quattro intense giornate ricche di eventi e approfondimenti. Una ricca agenda di Convegni e Mostre, promossi e organizzati dalle più illustri ed accreditate realtà nell´ambito del restauro, per dare vita a riflessioni e dibattiti sulle tematiche più attuali ed urgenti, presentare tecnologie e nuovi procedimenti, discutere risultati e stato avanzamento lavori degli interventi di restauro più importanti e interessanti. Numerosi anche gli Incontri Tecnici, di breve durata (circa un´ora), organizzati e sviluppati dagli espositori e che vertono su argomenti molto specifici e di settore. Nei padiglioni della fiera saranno presenti le migliori aziende di riferimento con circa 300 espositori: produttori di materiali e tecnologie, allestimenti museali, servizi e software, centri di restauro, fondazioni bancarie e non, università, enti pubblici. Un alto grado di professionalità ormai internazionalmente riconosciuto, tanto che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, insieme ai suoi Istituti più prestigiosi, ha scelto il Salone per promuovere e far conoscere le sue attività. Anche quest’anno verranno illustrati, attraverso mostre e convegni: i principali restauri portati a termine o in corso d’opera, dalla Porta del Paradiso di Lorenzo Ghiberti a Firenze, il cui intervento ventennale da parte dell´Opificio è giunto a conclusione, al "Bambin Gesù delle mani" del Pinturicchio, parte di un affresco scomparso, realizzato nelle stanze vaticane, riapparso dopo oltre cinque secoli e che ora è sottoposto ad accurato restauro. Dagli interventi sulla Fontana di De Chirico a Milano, al recupero di manufatti artistici contemporanei. E ancora dalle navi romane a Pisa, il cui cantiere ha dato vita ad un centro di restauro del legno bagnato e posto le basi per una valutazione del problema della musealizzazione dei beni archeologici, alla ruota idraulica in legno di Casalecchio, operante fino agli anni Trenta, il cui restauro è stato il punto di partenza per la realizzazione di una ruota moderna per la produzione di energia elettrica pulita. Gli interventi sul patrimonio documentale, dalla presentazione a Ferrara di un codice miniato Etiope della metà del Xv secolo restaurato, primo di una serie di codici che saranno recuperati ogni anno, ai risultati eccellenti dei lavori di studio dell´Opificio delle Pietre Dure nel campo della conservazione dei materiali cartacei, fino alla problematica della conservazione del digitale. Le prime esperienze di restauro del paesaggio urbano, tema di grande sviluppo per il futuro dell´architettura: dalla Venaria Reale intesa come un unicum ambientale-architettonico, osservata dal punto di vista di un "restauro del territorio", in cui l´originario disegno e le antiche funzioni si misurano con nuovi linguaggi e nuove culture, al Rione Sanità: ieri, oggi e domani, un progetto triennale di riqualificazione urbana che passa attraverso la ristrutturazione e il restauro di strade e palazzi nell´area di Piazza San Severo alla Sanità a Napoli. Le innovazioni tecnologiche: rilievi 3D e riflettografia ci fanno scoprire aspetti insoliti e nuove visioni di capolavori assoluti: il complesso Laurenziano di Michelangelo a Firenze, il Palazzo del Podestà a Mantova, le opere di Piero della Francesca, l´Ebe di Antonio Canova alla Pinacoteca civica di Forlì e la Minerva di Arezzo. Il restauro dell´Arte Contemporanea erroneamente considerata poco bisognosa di interventi, a cui saranno dedicati due convegni: Restauro del moderno. Gli scenari diversi della conversazione, giovedì 22 marzo e Arte contemporanea in Italia: quale Salvaguardia?, domenica 25 marzo. La conservazione dei documenti sonori e audiovisivi che sono da tempo entrati a far parte del patrimonio delle biblioteche, degli archivi e dei musei. Il trattamento e la corretta conservazione di tali documenti, su diversi supporti, pongono problemi nuovi agli istituti culturali che intendono conservarli nella loro integrità per l’ascolto e la fruizione nel tempo. Il patrimonio culturale extraeuropeo in Emilia-romagna, l´Istituto per i Beni Culturali presenta una mostra dal titolo Progetto Etno, un´indagine di rilevamento del patrimonio culturale extraeuropeo in Emilia-romagna, giunto a noi attraverso esploratori, collezionisti e missionari. Un polo multietnico attorno a cui creare occasioni di confronto ed integrazione culturale. Come sempre si potrà trovare una rassegna completa di novità editoriali e pubblicazioni di settore. Quest´anno, tra i molti volumi, ce ne saranno alcuni dedicati proprio al restauro nell´antichità, palchi, ponteggi e armature per la realizzazione e il restauro delle pitture murali. Infine, anche per questa edizione, l´Istituto per il Commercio Estero Ice organizzerà la presenza in fiera di operatori provenienti dal mondo degli architetti, ingegneri, restauratori e dirigenti/funzionari di amministrazioni locali. I Paesi di provenienza dei delegati sono la Turchia, con una nutrita delegazione e la Russia, a cui si affiancheranno operatori provenienti da Algeria, Cina, Siria, India, Brasile, Argentina, Cile, Perù, Polonia, Giordania, Arabia Saudita, Israele, per un totale di 60 persone. Una presenza considerevole proprio perché è riconosciuto a livello internazionale il primato delle aziende italiane nel settore del restauro. .  
   
   
PAOLA LENTI E PIRCHER OBERLAND INSIEME PER UNDERCONSTRUCTION: UN NUOVO MODELLO ABITATIVO A MISURA D’UOMO 18 | 23 APRILE 2007  
 
Milano, 20 marzo 2007 - Nell’art Garden di Superstudio Più sorge Planit, il “prefabbricato di design” nato da un’idea di Paola Lenti e Chicco Bestetti, progettato da Bestetti Associati e prodotto da Pircher Oberland. Un modulo abitativo, dove tutte le componenti sono funzionali e studiate per rispondere ad esigenze concrete, un progetto che Paola Lenti interpreta e anima con le sue nuove collezioni di tappeti e sedute per interni ed esterni. Il giardino è ideato da Frassinagodiciotto coerentemente con il concept dell’evento; le illuminazioni sono studiate da Disano Illuminazione e all’interno di Planit, Rubinetterie Ritmonio e Eclettis presentano i loro nuovi prodotti di sofisticato design. L’evento è coordinato da Recapito Milanese. Come è nato Il progetto nasce dall’idea di Paola Lenti e Chicco Bestetti e si sviluppa grazie alla forte convinzione che il concetto dell’abitare possa evolvere verso una dimensione più consapevole, dove il design non sia effimero, ma sia riconducibile a uno stile di vita colta e funzionale. Il design predilige l’essere all’apparire; è pensato in funzione dell’uomo e delle sue esigenze. Underconstruction sfida le rigide regole dell’arredare e del costruire, promuove una cultura esistenziale più matura e propone il design a misura d’uomo. Questa idea si concretizza nell’incontro, coordinato da Recapito Milanese, con la Pircher Oberland. L’azienda che propone nel mondo del design forme uniche per qualità e bellezza architettonica, ha creato Planit – su progetto di Bestetti Associati. Una struttura abitativa modulare, assolutamente innovativa, che rivoluziona il concetto del costruire e dell’abitare, Planit è realizzato in legno, vetro e acciaio, stupisce per il suo design sofisticato, razionale e leggero. Paola Lenti, interpreta e anima Planit, con i suoi prodotti, coniugando il design all’architettura. Sedute e tappeti innovativi, declinati in soluzioni cromatiche inedite, creano ritmo e armonia tra i diversi ambienti, interni ed esterni. Art director di underconstruction, Paola Lenti coordina la realizzazione degli spazi che si trasformano in un continuum equilibrato, dove ogni singolo dettaglio si fonde in una proposta abitativa essenziale, sofisticata ed omogenea dedicata all’uomo, al suo benessere, alle sue emozioni. Il giardino, realizzato da Frassinagodiciotto, è concepito come un tappeto verde e avrà il compito di contestualizzare l’edificio introducendo i suoi visitatori in un percorso empatico con le istallazioni interne. Il paesaggio è caratterizzato dall’alternanza dei materiali naturali: la staticità dei ciottoli con il leggero movimento delle graminacee al vento, il rigore dei grigi si contrappone con eleganza al rilassante verde del prato, l’opacità naturale dei legni assorbe i riflessi degli specchi d’acqua. Il percorso esterno e interno vive dell’armonia dei suoi attori in una dimensione sospesa nel tempo e nello spazio, una realtà in costruzione, in costante cambiamento, modulabile e flessibile che sarà raccontata anche grazie al progetto di illuminazione accuratamente studiato dall’azienda Disano Illuminazione e messo in opera con i più innovativi corpi illuminanti di produzione propria. Underconstruction diventa così un evento, a cui partecipano anche Eclettis e Rubinetterie Ritmonio, aziende all’avanguardia tecnologica nelle apparecchiature elettriche e idrauliche , con soluzioni di domotica avanzata. Il concept dell’evento - Le aziende partner, seppur provenienti da background differenti tra loro, hanno interamente condiviso il concept del progetto. “Il ruolo di Recapito Milanese - racconta Luca Fois - è stato quello di riconoscere all’interno di queste aziende una necessità inespressa, e di averla estrinsecata in un progetto corale mettendole in contatto fra loro, grazie ad una forte conoscenza del settore e del territorio. E’ stato quindi possibile realizzare un evento tra i più importanti del circuito Zona Tortona Design 2007”. La coerenza espositiva riassume i punti fondamentali del concept di underconstruction: Design consapevole: i prodotti esposti sono il risultato di un ingente investimento nella ricerca dei materiali, nell’accuratezza dei dettagli e nella qualità garantita e certificata dagli standard internazionali. Estetica funzionale: lo spazio espositivo è un prodotto a sua volta modulabile ed estremamente duttile, tanto da poter essere traslato da Singapore a Cortina, da luoghi pubblici a spazi privati. Raffinatezza e sobrietà: i punti di forza del progetto. In un vortice di eventi ed esposizioni, underconstruction offre un percorso accogliente sospeso fra spazio e tempo. Un “inciso” di classe intimamente vissuto dai visitatori. Sinergia tradotta in eccellenza: ecco anche in Italia l’ottimo risultato di aziende diverse per dimensione, prodotto e mercato, che trovano nella sinergia e nel networking una nuova prospettiva di business e un linguaggio finora latente o inespresso. Un esempio di patrnership e flessibilità che si traduce in eccellenza. .  
   
   
VANGOGH FA LA COSA GIUSTA!  
 
Milano, 20 marzo 2007 - È prevista per il 1 aprile l’uscita della campagna di “Fa’ la cosa giusta!” studiata dall’agenzia vanGogh per il cliente no profit Insieme nelle Terre di mezzo. “Fa’ la cosa giusta!” è la fiera del consumo etico e degli stili di vita sostenibili, organizzata da Terre di Mezzo, che avrà luogo a Fiera Milano City dal 13 al 15 aprile. Giunta alla sua quarta edizione, rappresenta il più autorevole punto d’incontro per tutte quelle realtà che in Italia promuovono l’economia solidale, il consumo consapevole, gli stili di vita sostenibili e la responsabilità sociale d’impresa. La campagna di vanGogh, che verrà distribuita attraverso il circuito Promocard, si basa sul claim “Fa’ la cosa giusta! O il futuro non sarà una favola!” ovvero: se non facciamo qualcosa subito per affrontare i problemi del nostro mondo, le favole che presto racconteremo ai nostri figli saranno molto diverse da quelle di un tempo. La creatività propone quindi una rivisitazione delle favole tradizionali articolata in quattro diversi soggetti: Cenerantola, una cenerentola con maschera anti-gas tutta immersa nello smog; Il Gatto con gli anfibi che combatte in una delle tante guerre di oggi; La Gallina dalle uova doppie che per produrre così tanto chissà cosa mangia; e Alì Babà e i 40 padroni che lo sfruttano sempre di più. Al progetto hanno lavorato l’art Monica Baraldi e le copy Sara Lometti e Giulia Pagani sotto la direzione creativa di Giorgio Guzzi. Le illustrazioni sono di Rita Giannetti. .  
   
   
KOINÈ RICERCA: UN CONVEGNO PER I SACRISTI  
 
 Vicenza, 20 marzo 2007 - Non solo vetrina privilegiata per gli operatori del settore: Koinè, la 12^ Rassegna Internazionale di arredi, oggetti liturgici e componenti per l´edilizia di culto (Fiera di Vicenza 14 - 17 aprile 2007), è anche approfondimento di temi legati all´attualità selezionati dal comitato scientifico, presieduto da Mons. Giancarlo Santi, di Koinè Ricerca. Proprio nell´ambito di questa sezione, lunedì 16 aprile a partire dalle ore 14, si terrà il convegno "Il servizio del sacrista. Custodia, cura, preparazione e valorizzazione degli spazi celebrativi". Organizzato da Fiudac/s (Federazione Italiana Unioni Diocesane Addetti al Culto/sacristi), il convegno è destinato a parroci, sacristi e, più in generale a tutti coloro che si prodigano per rendere accoglienti e adeguati gli spazi celebrativi. Interverrà all´evento Sua Eccellenza Mons. Felice di Molfetta, Vescovo di Cerignola - Ascoli Satriano, Presidente della Commissione Episcopale per la Liturgia. .  
   
   
DEAS: UN´ACCADEMIA CHE SPOSA ARTE E PROFESSIONE  
 
Milano, 20 marzo 2007 - In uno scenario che vede aumentare costantemente le iniziative culturali di vario genere, l’accademia professionale di Danza e Arti Sceniche Deas promuove la sua attività mirata non solo alla formazione di nuovi talenti nell’ambito della danza, ma anche a stimolare le potenzialità del settore e i suoi numerosi sbocchi professionali. Oggi, infatti, il mondo dell’arte e della cultura si è aperto al grande pubblico, e lo spettacolo è un’industria che lavora a tempo pieno. Le opportunità di occupazione per chi sceglie l’attività artistica vanno dall’insegnamento all’inserimento nel mondo delle produzioni fino alle nuove applicazioni incentivate da imprenditori culturali e non solo, da agenzie e professionisti dei settori marketing, comunicazione ed eventi. In considerazione di queste confluenze, l’accademia Deas partecipa alla seconda edizione di danzainfiera (Firenze, 15-18 Marzo 2007) per presentare a un pubblico di giovani, di artisti e addetti ai lavori la sua attività formativa strettamente collegata con il mondo del lavoro, grazie anche all’impresa creativa nata dalla sua esperienza, produzioni danzAdhoc. In tema di orientamento didattico-professionale, Deas ha anche programmato presso la propria sede degli Open Day per sabato 31 Marzo e 12 Maggio 2007. Gli aspiranti iscritti potranno usufruire tra l’altro di una lezione gratuita, conoscere gli insegnanti e gli allievi della scuola, le materie e la linea didattica. E vivere per un giorno l’atmosfera di un’accademia di danza (partecipazione gratuita, iscriversi a info@accademiadeas. It). Il progetto formativo di Deas si pone tra gli altri l’obiettivo di diffondere la danza affermandone lo status artistico e collocandola in controtendenza rispetto all’immagine che attualmente ne viene diffusa, spesso associata a una forma di spettacolo televisivo senza alcuna valenza culturale o, per contro, a un’arte confinata nell’ambito del teatro. .  
   
   
A VILLA OLMO (COMO) DAL 24 MARZO AL 15 LUGLIO 2007 LA MOSTRA GLI IMPRESSIONISTI, I SIMBOLISTI E LE AVANGUARDIE 120 CAPOLAVORI DAL MUSEO NAZIONALE DI BELGRADO  
 
Como, 20 marzo 2007 - Oltre 120 opere di autori quali Renoir, Degas, Pissarro, Gauguin, Monet, Sisley, Cézanne, Toulouse-lautrec, Mondrian, Kandinsky raccolti in un’unica esposizione che permette di avvicinare la pluralità dei linguaggi artistici del secondo Ottocento Francese e del primo Novecento, questa è la nuova proposta espositiva di Como. Le sale della settecentesca Villa Olmo ospiteranno, infatti, dal 24 marzo al 15 luglio 2007 la mostra Gli Impressionisti, I Simbolisti E Le Avanguardie. 120 Capolavori dal Museo Nazionale di Belgrado, un’occasione per ammirare per la prima volta in Italia questi capolavori, conservati nel Museo Nazionale di Belgrado, una tra le istituzioni culturali più vivaci dell’Est europeo. Ideata e curata da Sergio Gaddi (assessore alla Cultura del Comune di Como), con Tatjana Bosnjak (conservatore del Museo di Belgrado), Giovanni Gentili (storico dell’arte) e Dragana Kovacic (conservatore del Museo di Belgrado), e organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Como, l’esposizione raccoglie 77 oli su tela e 47 disegni realizzati dai maggiori esponenti dei movimenti, da Renoir a Degas, da Monet a Gauguin, da Sisley a Pissarro, da Cézanne a Toulouse-lautrec, da Redon a Moreau, fino a giungere ai primi del Novecento con Picasso, Chagall, Kandinsky, Mondrian. «La collezione che presentiamo a Como in anteprima per l’Italia possiede una particolare coerenza tematica, frutto della sensibilità del principe Paul Karadordevic – evidenzia Sergio Gaddi, Assessore alla Cultura del Comune di Como e curatore della rassegna – caratteristica questa che insieme con la sua collocazione originale, il Museo Nazionale di Belgrado, al di fuori dei consolidati circuiti culturali, la rendono di difficile fruizione e fanno, quindi, dell’appuntamento di Villa Olmo, un’occasione unica ». La collezione da cui provengono si è formata grazie alla volontà del principe serbo Paul Karadordevic tra la metà dell’Ottocento e gli anni Venti del secolo scorso e, per le sue particolarità, è unica in Europa. Per radunare tali capolavori, lavorò con un noto storico dell’arte, Milan Kasanin, negli anni Venti e Trenta del Xx secolo. A differenza delle altre raccolte coeve, infatti, in essa sono concentrati i lavori di quegli autori che sono stati i protagonisti dello sviluppo dei nuovi orientamenti artistici e che hanno condiviso le moderne idee estetiche. È una collezione mirata alla scelta della modernità che condurrà il visitatore dalle opere dei primi impressionisti fino alla nascita delle Avanguardie. Il percorso espositivo prende avvio con due paesaggi di Camille Corot e una ‘Natura morta con ciliegie’ di Eugène Boudin, due artisti che hanno spianato la strada alla ‘rivoluzione’ impressionista. La grande stagione dell’Impressionismo è ben rappresentata dai maggiori esponenti del movimento, quali Claude Monet, qui con una delle sue famose cattedrali di Rouen (‘La Cattedrale rosa’, 1892), Pierre Auguste Renoir, con 9 oli su tela, tra cui ‘La bagnante che dorme’ del 1861, e ‘La bagnante’ del 1915, Edgar Degas, con tre oli su tela, Alfred Sisley, Camille Pissarro, con ‘Pomeriggio a Berneval’ del 1900. Le evoluzioni stilistiche dell’Impressionismo sono delineate nei suoi tratti essenziali da Paul Gauguin - di cui il Museo di Belgrado conserva importanti dipinti, come ‘Le gioie di Bretagna’ del 1889 appartenente al suo periodo bretone, e tre lavori realizzati a Tahiti, dove l’artista si recò nel 1891 - da Toulouse Lautrec e Paul Signac. Il punto di svolta tra la poetica impressionista e i suoi successivi sviluppi verso l’affermazione delle Avanguardie è dato dall’analisi del movimento simbolista, con opere dei maggiori artisti, come Gustave Moreau, Odilon Redon e Eugène Carrière. L’esposizione comasca dà poi conto degli sviluppi artistici del primo Novecento con il movimento fauvista; è qui che si incontrano le opere di Henri Matisse, di André Derain, di Maurice de Vlaminck, di Georges Rouault. Il cubismo è rappresentato dal capolavoro di Picasso, “Testa di donna”; per il movimento Nabis si incontreranno i lavori di Pierre Bonnard e di Edouard Vuillard, mentre lavori di Marc Chagall e Kees Van Dongen testimonieranno la ricerca stilistica della cosiddetta ‘scuola di Parigi’. La mostra si conclude idealmente con due artisti che, con modalità diverse, hanno spinto la pittura a nuove ricerche espressive, come Piet Mondrian e Vassily Kandinsky. .  
   
   
CHIARA DYNYS - LUCE NEGLI OCCHI / LIGHT TO THE EYES 31 MARZO – 10 GIUGNO 2007 ROTONDA DI VIA BESANA, MILANO  
 
Milano, 20 marzo 2007 - La luce che modifica la realtà e la percezione: questo il tema della mostra Chiara Dynys - Luce negli occhi / Light to the eyes promossa dall´Assessorato alla Cultura del Comune di Milano nella suggestiva ambientazione della Rotonda di Via Besana a Milano, dal 31 marzo al 10 giugno 2007. La mostra, a cura di Maurizio Sciaccaluga e Steve Della Casa, presenta opere significative del percorso artistico di Chiara Dynys, i cui lavori inducono a una riflessione sul concetto di spazio inteso come elemento geometrico, psicologico e storico. In tutte le installazioni la luce e il colore costituiscono elementi centrali e indispensabili per la percezione dell´ambiente, concepito dall´artista come zona mentale più che fisica. Sedici installazioni, prodotte dagli inizi degli anni Novanta sino ad oggi, di cui cinque lavori inediti realizzati appositamente per questa mostra, costituiscono un percorso allestito all’interno della Rotonda, dando origine a una sequenza di ambienti che avvicinano il visitatore a una nuova dimensione sensoriale e mentale. Si attraversano stanze che mutano colore secondo un ritmo che ognuno fa proprio, si interagisce con muri specchianti che recano impercettibili parole antitetiche e fondamentali, quali "tutto-niente" o "buio-luce". Ci si sofferma davanti a intere pareti contrassegnate da elementi lenticolari che cambiano col mutare del punto di vista, come avviene nella stanza Don’t move, in cui a ogni minimo spostamento corrisponde una radicale modifica percettiva dell´immagine: un ponte affollato di persone improvvisamente crolla e si ricostituisce, il tetto di una chiesa d’un tratto cade e poi si ricompone al passaggio del pubblico. Maurizio Sciaccaluga commenta: "Il visitatore è invitato a una sorta di cammino iniziatico: i suoi sensi e la sua immagine divengono componente vitale del percorso, si formano e si dissolvono. La sua esperienza della realtà ne risulta modificata. L’osservatore è anche osservato, analizzato, posto in discussione". Il tema del mimetismo psicologico, insito nelle convenzioni sociali e interpersonali, emerge nei lavori degli ultimi anni: in Shanghai del 2007, una foresta di aste di vetro luminoso di colori fluorescenti creata per l´occasione, luci al neon di diverso colore e intensità creano uno sbarramento che è anche un passaggio a una nuova dimensione dell´essere; in Tutto-niente grandi specchi molati permettono di leggere lentamente parole nascoste; Pesi Lievi del 2001, in cui la figura umana virtuale, ovvero il corpo dell´artista stessa nudo fluttuante nell’acqua, interagisce con la presenza fisica della materia; nell´opera Born to be confused (del 2004) 104 piccole light box colorate si trasformano al passaggio del visitatore in vocaboli dal significato opposto; in uno degli ultimi lavori, Panopticon del 2007, le forme architettoniche si muovono insieme ai colori, rappresentando un´utopia illuminista e reazionaria sulla possibilità del controllo assoluto degli spazi umani; in Viaggio in Sicilia del 2004 una serie di foto in bianco e nero sul fondo di una quinta di specchi illustra e racconta di un viaggio attraverso la Sicilia nascosta, seguendo una vecchia rete ferroviaria in parte dismessa; al centro della Cupola della Besana è allestita la stanza Glitter Gates, progetto appartenente alla prestigiosa collezione Panza di Biumo: entrando in questo enorme cubo/monolite, il visitatore si immerge in un´atmosfera carica di un colore saturo, che promana da tutte le pareti e dal soffitto e varia repentinamente attraverso una sequenza di sei tinte; le teste di un uomo e una donna in Near and far, presi di nuca, si girano senza mai arrivare a guardarsi e a guardare il pubblico, sottolineando il tema dell´incomunicabilità. Una stanza della mostra, il giardino dei diamanti e delle stelle, si può ammirare solo da piccole finestre. In mostra è proiettato il cortometraggio dal titolo Made in China, scritto e diretto da Chiara Dynys nel 2005 con l´amichevole presenza dell´attrice Milena Vukotic. Accompagna la mostra un catalogo edito da Electa a cura di Maurizio Sciaccaluga, con testi di Maurizio Sciaccaluga, Steve Della Casa, Giorgio Verzotti, Dieter Ronte, Daniel Sherer e una relazione di Paolo Bercah sul progetto dell´allestimento. Chiara Dynys ha partecipato a numerose mostre in spazi pubblici nazionali e internazionali. Tra le numerose personali e collettive realizzate si ricordano la sala personale permanente al Mart di Rovereto, la partecipazione alla mostra “La scultura italiana del Xx secolo” alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano e la sala personale al museo Zkm di Karlsruhe, Germania. Nata a Mantova nel 1958, si trasferisce a Milano nel 1989 dove attualmente opera. Il suo lavoro è caratterizzato da un eclettismo formale accentuato, ora geometrico e seriale, ora morbido e narrativo, come nella serie di lavori della seconda metà degli anni Novanta, ispirati dalle condizioni umani paradossali dei personaggi di Samuel Beckett o dalla tragicità reale dello stato dell’umanità, soprattutto femminile. .  
   
   
NELL´AMBITO DEL PHOTOFESTIVAL 2007 "LA MIA MILANO´" ANGELO MEREU  
 
Milano, 20 marzo 2007 - Giovedì 22 marzo alle ore 18 alla Galleria Bazart arte contemporanea, in viale Col di Lana 8, ultima corte, si inaugura, nell’ambito del Photofestival 2007, percorso cittadino di mostre fotografiche d’autore, la mostra personale di Angelo Mereu a cura di Roberto Mutti. Amante del bianconero classico ma anche cultore della più raffinata ricerca all’infrarosso – sottolinea Roberto Mutti - Angelo Mereu è un autentico esempio di quello che gli americani chiamano street photographer, cioè di colui che sa cogliere nella realtà quotidiana della città in cui vive gli elementi insoliti, gli istanti irripetibili, le piccole vicende da rileggere in chiave poetica. Basta una nevicata, per esempio, per trasformare completamente Milano attutendone i rumori e rallentandone il ritmo convulso ed è proprio su questi elementi che Mereu interviene cogliendo i gesti del vigile che dirige il traffico incurante dei fiocchi di neve che gli danzano attorno o soffermandosi sulla facciata di una casa in un’immagine magica dominata dai toni scuri appena rischiarati dalle pennellate di bianco sul profilo del tetto. Si dice spesso che Milano è poco fotogenica perché la sua è una bellezza sommessa e poco esibita, eppure basta guardare queste fotografie per capire che la bellezza è il regalo che la città riserva a chi ha la costanza di cercare fra le sue pieghe. E’ una bellezza che Angelo Mereu non coglie solo interpretando a suo modo gli angoli più noti come la Darsena, la Galleria Vittorio Emanuele o il Duomo, ma anche mostrando a chi non li conosce i teschi di San Bernardino alle Ossa o la scala elicoidale interna a Palazzo Reale e trasformando un muro esterno della stazione di Lambrate in uno scenario che ricorda le atmosfere dei dipinti di Sironi. La mostra rimarrà aperta fino al 12 aprile 2007. .  
   
   
LOU REED´S NEW YORK MOSTRA FOTOGRAFICA MILANO, GALLERIA ARTEUTOPIA 29 MARZO - 12 MAGGIO 2007  
 
 Milano, 20 marzo 2007 - Questa volta non si tratta di musica. Da celeberrima rockstar ad autore di suggestivi scatti fotografici, Lou Reed racconta attraverso le sue immagini una New York dalle molteplici facce in mostra dal 29 marzo al 12 maggio alla Galleria Arteutopia, primo spazio espositivo milanese ad ospitare le opere dell´artista. Circa trenta le immagini di medio e grande formato realizzate dal celebre fondatore dello storico gruppo dei Velvet Underground, da sempre protagonista delle avanguardie culturali più significative della Grande Mela. La mostra è un suggestivo omaggio alla sua città, dove Lou Reed coglie scorci e luci assolutamente inconsueti, con fotografie intrise di quella poetica oscura, schiva e introversa che ha caratterizzato la sua straordinaria vicenda umana ed artistica. Città di cui restituisce un ritratto personale, interpretato dal suo spirito fortemente creativo, abile nel cogliere aspetti e momenti di particolare poesia. Ecco dunque la skyline all´alba, con una New York a luci spente che immaginiamo sorprendentemente silenziosa; ecco un gioco di luci nella notte illuminata dai fari di auto in corsa; angoli di strada e palazzi imponenti; un pomeriggio di nebbia in città; un fluorescente collage di tramonti sempre diversi, viola, rossi, azzurri, gialli. Lou Reed racconta: "Due anni, molte macchine fotografiche e obiettivi dopo, queste immagini sono il risultato di un piccolo tentativo di condividere la bellezza che ha impressionato l’animo di questo osservatore, fermo sul bordo del fiume con una scatola in mano, cercando di cogliere lo spessore illuminante del tempo. Questa è fotografia organica, una testimonianza dello spettacolo di luce celestiale della città - i continui cambiamenti dall´alba al tramonto sul fiume Hudson -, un quotidiano annotare il maestoso volteggiare del cielo e delle acque prodotto da una divinità di infinito talento ed originalità che un fotografo può solo carpire e mettere a fuoco, pregando che questa o quella macchina fotografica, quegli obiettivi, digital back e tutte le tecniche avanzate dell´ultimo minuto possano in qualche modo catturare frammenti di una tale mutevole magnificenza che si palesa per ispirare chiunque ne sia spettatore". Ogni soggetto è tirato in 9 esemplari, su carta fine art, firmato e numerato dall´autore. La mostra è accompagnata dall´omonimo catalogo edito da Steidl Publishing. .  
   
   
L’ ORCHESTRA FILARMONIA VENETA "GIAN FRANCESCO MALIPIERO" VOLA IN QATAR CON ALESSANDRO SAFINA  
 
 Treviso, 20 marzo 2007 - E´ stato un incontro felice, quello tra il tenore-pop Alessandro Safina e l´Orchestra Filarmonia Veneta. Un incontro che già la scorsa estate ha riscosso grande successo di pubblico con i concerti che Safina ha affrontato con l´orchestra trevigiana ed Amii Stewart in alcune località venete. Un incontro felice a tal punto che ora il cantante senese ha invitato l´orchestra trevigiana ad accompagnarlo in un concerto che terrà il 4 aprile a Doha (Qatar), nell´ambito del Festival Culturale della capitale della penisola araba. La Filarmonia Veneta volerà dunque per qualche giorno in Qatar, per accompagnare - sotto la direzione di Stefano Romani - Alessandro Safina di una grande serata al Ritz Carlton Hotel di Doha, proponendo una carrellata dei grandi successi che hanno reso il tenore italiano celebre nel mondo, con i suoi brani pop affrontati sui registri lirici. Un´inusuale tournée, per l´orchestra trevigiana, che si intercala a quella che la vede impegnata nei teatri italiani per le più "canoniche" recite di Otello, ma che è anche l´ennesima prova dell´estrema duttilità dell´orchestra stessa, nonché del grande apprezzamento che gode anche presso artisti non propriamente "classici". .  
   
   
OTELLO TORNA PARMA DOPO OLTRE VENTICINQUE ANNI IL CAPOLAVORO DI GIUSEPPE VERDI  
 
Parma. 20 marzo 2007 - Assente da oltre venticinque anni dal palcoscenico del Teatro Regio di Parma, sarà Otello di Giuseppe Verdi a chiudere la Stagione Lirica 2006/2007. L’attesissimo capolavoro verdiano si pone quale ideale ponte verso il Festival Verdi 2007, in programma il prossimo Ottobre. In scena domenica 1 aprile alle ore 20. 00 turno A (recite mercoledì 4, ore 20. 00 turno B, sabato 7, ore 17. 00 turno E, martedì 10, ore 20. 00 turno C, domenica 15 aprile 2007, ore 15. 30 turno D), il dramma lirico ispirato alla tragedia shakesperiana è il terzo nuovo allestimento proposto dal cartellone 2006/2007 del Teatro Regio di Parma e nasce nel segno di una prestigiosa coproduzione con l’Opéra di Monte-carlo. Lo spettacolo è occasione d’incontro fra diverse generazioni di artisti, insieme per dar vita a un allestimento di straordinaria forza evocativa: il regista John Cox, fra i più affermati e apprezzati della scena internazionale, Johan Engels autore di scene e costumi e Simon Corder che firma il disegno luci. Di assoluto rilievo il cast impegnato in scena: il tenore Vladimir Galouzine (Otello), il soprano Svetla Vassileva (Desdemona) e il baritono Marco Vratogna (Jago) sono i protagonisti del dramma verdiano, affidato alla bacchetta prestigiosa del maestro Bruno Bartoletti. Il cast si avvale inoltre della presenza di Blagoj Nacoski (Cassio), Antonello Ceron (Roderigo), Carlo Cigni (Lodovico), Massimo Cavalletti (Montano), Armando Gabba (Un araldo), Giorgia Bertagni (Emilia). Con l’Orchestra del Teatro Regio di Parma diretta dal Maestro Bartoletti sono impegnati il Coro del Teatro Regio di Parma diretto da Martino Faggiani e il Coro di voci bianche del Teatro Regio di Parma diretto da Sebastiano Rolli. Otello segna il ritorno di Verdi al teatro di Shakespeare. Dopo un’elaborazione che si protrasse per alcuni anni, l’opera debuttò alla Scala di Milano il 5 febbraio 1887, con un successo trionfale - il giovanissimo Toscanini, secondo violoncello, sedeva in orchestra. “Lo storico conflitto tra flotte cristiane e musulmane per il controllo del Mediterraneo orientale - spiega il regista - adesso si svolge fra la Repubblica veneta e l’Impero turco. Principale obiettivo è l’isola di Cipro, occupata da Venezia. Il comandante della flotta veneziana è Otello, il quale riveste anche l’incarico di governatore di Cipro. Eccezionalmente, Otello è un moro, un musulmano convertito alla religione cristiana, sposato a una nobile veneziana, salito al più alto grado delle forze armate della Serenissima”. Da queste premesse il dramma, che precipita nei quattro atti dell’opera verdiana, scritta su libretto di Arrigo Boito. Tante le iniziative promosse dal Teatro Regio di Parma in occasione dell’importante debutto dell’Otello verdiano. Appuntamento venerdì 23 marzo alle ore 18. 30 presso la sede dell’Associazione musicale “Parma Lirica” (Parma, via Gorizia, 2, tel. 0521 231184 / 206144) per ascoltare il Coro del Teatro Regio di Parma nelle prove di Otello. L’appassionata direzione del Maestro del Coro Martino Faggiani ripercorrerà l´opera, svelandone gli aspetti salienti, le arie più amate, con l´accompagnamento al pianoforte dal Maestro Elena Rizzo. L’ingresso è libero. L’opera sarà presentata al pubblico al Ridotto del Teatro Regio nell’ambito di Prima che si alzi il sipario sabato 24 marzo alle ore 17. 30 da Alessandro Taverna e Vincenzo Raffaele Segreto. Gli allievi di canto del Conservatorio "A. Boito" di Parma, il soprano Maria Loreta Di Micco e il baritono Lee Chang Kwon, proporranno alcuni brani dell´opera accompagnati al pianoforte da Luca Saltini. Venerdì 30 marzo alla Casa della Musica si terrà la giornata di studio Il ritorno a Shakespeare: Otello, realizzata dal Teatro Regio di Parma in collaborazione con la Fondazione Istituto nazionale di studi verdiani, che ne cura la direzione scientifica, e con la Casa della Musica. La giornata di studio è una preziosa occasione per approfondire il rapporto tra Verdi e Shakespeare, indagando soprattutto sull’affinità dei due autori nella costruzione dei personaggi e della drammaturgia. Verrà inoltre presa in esame la fase finale della produzione artistica verdiana alla luce del ritorno a Shakespeare: ovvero Otello e Falstaff su libretti di Boito. Per informazioni Casa della Musica, piazzale San Francesco 1, tel. 0521 031170 infopoint@lacasadellamusica. It www. Lacasadellamusica. It Attesissimo anche l’ultimo appuntamento della Stagione con Imparolopera, la Stagione Lirica per i giovanissimi, realizzata dal Teatro Regio di Parma con la collaborazione del Conservatorio di Musica "Arrigo Boito" e del Provveditorato agli Studi di Parma e il sostegno di Guru Gang. Intrecciate al debutto della Stagione Lirica, le recite di Otello nella versione riscritta e interpretata da Bruno Stori per gli allievi delle scuole elementari e medie inferiori si susseguiranno dal 4 al 13 aprile. Per informazioni e prenotazioni Segreteria di Produzione del Teatro Regio tel. 0521 039343 fax 0521 206156 produzione@teatroregioparma. Org .  
   
   
A CAPRI LO YACHT CLUB SI E’ AGGIUDICATO IL PRIMO POSTO NEL CAMPIONATO PRIMAVERILE NELLE VELE DI LEVANTE  
 
Capri, 20 marzo 2007 -  Il team della scuola vela dello Yacht Club di Capri, si e’ aggiudicato il primo posto nel campionato primaverile nelle vele di levante per la seconda prova valida per l’assegnazione del trofeo Aequinotium Vernurm Veli. Che si è disputato domenica nelle acque antistanti il porto di Torre del Greco. Alla regata hanno preso parte oltre 50 imbarcazioni suddivise in 4 classi, e tra queste l’imbarcazione caprese Sbrendola che ha gareggiato con i colori dello Yacht Club isolano ottenendo un brillante risultato piazzandosi al primo posto nella categoria “classe libera” riservata alle imbarcazioni da crociera. A bordo a Sbrendola un equipaggio tutto caprese, guidato dal direttore della scuola vela isolana Conny Vuotto nel ruolo di skipper e timoniere e dal resto dell’equipaggio tra cui Gianni Lembo, Luigi Ruocco, Claudio Desiderio, Luigi De Martino e con loro anche una velista Vanna Ricci che insieme agli altri allievi della scuola di vela d’altura ha gareggiato per conquistare il primo posto. Il trofeo è arrivato stamattina a Capri tra l’entusiasmo dei soci del sodalizio isolano che vedranno il team della loro scuola partecipare anche quest’anno con la loro barca alla Iii edizione della regata Capri Rolex Sailing Week 2007 che si terrà sull’isola dal 16 al 21 maggio. .  
   
   
CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTI FISI DI SCI ALPINO SANTA CATERINA VALFURVA (SO) 19-24 MARZO 2007  
 
Santa Caterina, 19 marzo 2007 - Le prove cronometrate di discesa libera femminile e maschile in programma oggi sulla pista “Deborah Compagnoni” sono state rinviate a causa del forte vento e della neve scesa in abbondanza durante la notte e in mattinata. Il programma delle gare subisce pertanto il seguente cambiamento: Martedì 20 marzo ore 9. 00 Gigante femminile Santa Caterina, pista Deborah Compagnoni; Mercoledì 21 marzo ore 9. 00 Gigante maschile Santa Caterina, pista Deborah Compagnoni; Giovedì 22 marzo Prove cronometrate di discesa libera femminile e maschile Santa Caterina, pista Deborah Compagnoni; Venerdì 23 marzo Discesa libera femminile e maschile Santa Caterina, pista Deborah Compagnoni; Nel pomeriggio, sulla pista Stelvio di Bormio slalom femminile e maschile valido per la Super Combinata; Sabato 24 marzo Slalom femminile e maschile Santa Caterina, pista Deborah Compagnoni. .  
   
   
DECRETATA LA CHIUSURA DI ALCUNE STRADE IN OCCASIONE DEL 37° RALLY VALLE D’AOSTA-SAINT-VINCENT  
 
 Aosta, 20 marzo 2007 - Il presidente della Regione, on. Luciano Caveri, nell’autorizzare con proprio decreto l’effettuazione del 37° Rally Valle d’Aosta/saint-vincent, organizzato dall’Automobile Club Valle d’Aosta, ha ordinato la chiusura al traffico nelle giornate di venerdì e sabato prossimi, 23 e 24 marzo, dei seguenti tratti di strada, destinati allo svolgimento delle prove speciali. Ricognizioni con vettura da gara “Shakedown”. Strade interessate: strada comunale della “montagne”, dalla frazione Vallerod (castello di Quart) alla frazione Janceyaz. Orari di chiusura: venerdì 23 marzo, dalle ore 7. 30 alle ore 12. 30. Prova speciale 1-4-7 “Bellun”. Strade interessate: strada comunale di Sarre, dalla frazione Grand Cré alla frazione Clut fino a Ville sur Sarre; strada regionale n. 41 dei Salassi da Ville sur Sarre alle frazioni Bellun e Vergogne fino alla frazione Meod di Saint-pierre. Orari di chiusura: venerdì 23 marzo, dalle ore 15. 30 alle ore 19 e sabato 24 marzo dalle ore 7. 30 alle ore 11 e dalle ore 11. 30 alle ore 14. 45. Prova speciale n. 2-8 “Col San Carlo”. Strade interessate: strada regionale n. 39 del Col San Carlo, dalla frazione Previllair di Morgex, alla frazione Thovex di La Thuile. Orari di chiusura: venerdì 23 marzo, dalle ore 16. 30 alle ore 20 e dalle ore 12. 30 alle ore 16. Prova speciale n. 3-5 “La Salle”. Strade interessate: strade comunali della collina di La Salle, dall’inizio del bivio Ecours, alle frazioni Chafferon, Moyes, Cottin, Arbetey, Challancin e Cheverel. Orari di chiusura: venerdì 23 marzo, alle ore 17. 40 alle ore 21 e sabato 24 marzo, dalle ore 8. 30 alle ore 12. Prova speciale n. 6-9 “Cerellaz”. Strade interessate: strada regionale n. 26 di Avise, da Avise a Cerellaz e Charbonnière, fino al bivio Fossaz di Saint-nicolas; strada regionale n. 41 dei Salassi, dal bivio Fossaz, alle frazioni Chaillod, La Rivoise, al bivio Persod di Saint-nicolas. Orari di chiusura: sabato 24 marzo, dalle ore 9 alle ore 12. 45 e dalle ore 13. 30 alle ore 16. 30. Prova speciale n. 10- 11 “Col Zuccore”. Strade interessate: strada comunale di Saint-vincent, dalla frazione Cillian al bivio Estaod; strada comunale di Emarèse, dalla frazione Estaod alla frazione Eresaz; strada regionale n. 7 di Eresaz-emarèse, dalla frazione Eresaz alla frazione Ravet; strada comunale di Emarèse dalla frazione Cheissant a Col Zuccore; strada comunale di Challand-saint-anselme, dal Col Zuccore alla frazione Arbaz, e dalla frazione Orbeillaz fino al bivio della strada regionale n. 45 della Val d’Ayas. Orari di chiusura: sabato 24 marzo, dalle ore 15. 30 alle ore 20. 30. .