Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PRODOTTI E NOVITA´ ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 19 Febbraio 2008
LA VERITÀ SUI PREZZI DEI SALUMI E DELLE CARNI DI MAIALE LE CIFRE PARLANO CHIARO. INGIUSTIFICATI E STRUMENTALI GLI ALLARMI DI COLDIRETTI  
 
Milano - Ass. I. Ca. - che rappresenta a livello confindustriale le imprese di macellazione e trasformazione della carne – vuole precisare alcuni punti per fare chiarezza sulle voci che in maniera indiscriminata stanno circolando in questi giorni. Si tratta di dati incontrovertibili e ampiamente dimostrabili. In sintesi: 1. I prezzi alla produzione del settore suinicolo sono, in genere, diminuiti: nonostante gli enormi aumenti di tutti gli altri costi di produzione (dall’energia elettrica ai carburanti, dal costo del lavoro ai tassi di interesse, fino alle materie prime cerealicole necessarie ai mangimi), la carne suina all’ingrosso, nel 2007, è diminuita del 4% rispetto al 2006. Un andamento confermato dalle quotazioni dei primi mesi del 2008 (dati Camera di Commercio di Milano). Il Prosciutto di Parma, è stato venduto all’ingrosso nel 2007 a 7,56 euro al kg. Dieci anni fa, nel 1998, veniva ceduto alla distribuzione a 8,30 euro al kg. Una diminuzione del 9%! Anche nei primi mesi del 2008 il prosciutto di Parma conferma prezzi alla produzione fermi ai minimi del decennio, avendo perso, negli ultimi due anni, il 3% del proprio valore (Dati Camera di Commercio di Parma). 2. I prezzi al consumo sono aumentati nel 2007 molto meno dell’inflazione e, per alcuni importanti prodotti, addirittura diminuiti: a fronte di un indice generale del 2. 6% i salumi sono cresciuti dell’1,9% mentre la carne suina è cresciuta solo dell’1,1%. Addirittura, nel 2007, il costo medio al consumo di un importante prodotto come il Prosciutto di Parma ha subito un calo dell´1,2% (fonte Ac Nielsen - Consorzio del Prosciutto di Parma). Un trend antinflattivo per il settore suinicolo che, peraltro, è una costante negli ultimi 10 anni: dal 1998 al 2007 la carne suina ha avuto, rispetto all’inflazione, un calo dell’1,2%. I salumi addirittura del 6,5%. Mentre l’inflazione in dieci anni è cresciuta del 20,1%, infatti, la carne suina è aumentata del 18,9% e i salumi addirittura di solo il 14,6%. Tutti dati che si possono ricavare dagli ultimi indici Istat relativi ai prezzi al consumo. 3. Nel 2007 i consumi di carne suina e salumi non sono diminuiti ma sono aumentati di circa il 2%. Sulla base di elaborazioni dei dati Istat non risulta confermato il calo dei consumi denunciato da Coldiretti ma, al contrario, il consumo nazionale di carne suina fresca e salumi registra un aumento ancor più sostenuto di quello degli ultimi anni, intorno al 2%. Lo dimostra anche l’andamento dei principali prodotti Dop e Igp della filiera suinicola italiana (Prosciutti di Parma e San Daniele, Salamini Italiani alla Cacciatora, Mortadella Bologna, ecc. ). “Al contrario di ciò che ha affermato nei comunicati stampa di questi giorni Coldiretti, utilizzando dati privi di fondamento, non esiste alcun fenomeno speculativo per i prezzi della filiera suinicola. – ha affermato Francesco Pizzagalli, Presidente Ass. I. Ca. “Il contenimento dei prezzi della filiera suinicola è da attribuirsi agli allevatori e all’industria di macellazione e trasformazione che hanno visto negli ultimi anni una continua erosione della loro redditività a vantaggio della Distribuzione”. 4. È stravagante e improponibile confrontare il prezzo del maiale con quello della braciola o del prosciutto. Rileviamo che confrontare il prezzo di un animale vivo con quello della braciola o, addirittura con quello del prosciutto è concettualmente stravagante e comunque improponibile. Affermare, coma fa Coldiretti, che “il prezzo del maiale si moltiplica per cinque se si acquista la braciola” non ha, infatti, alcun significato economico. A parte il fatto che non si considerano i costi di trasporto e macellazione, occorre ricordare che la parte pregiata dei tagli di un suino (come il lombo da cui si ricavano le braciole o la coscia da cui si produce il prosciutto) rappresenta meno della metà del peso dell’animale vivo. Un’altra parte (circa un quarto) è rappresentata dai tagli grassi, i quali, anche per i mutamenti avvenuti negli stili di vita e nelle abitudini alimentari degli Italiani, sono poco valorizzati. Infine l’ultimo quarto è composto da cosiddetti sottoprodotti che oggi non hanno più alcun valore. Sono, in alcuni casi, letteralmente regalati alle industrie che preparano cibo per animali domestici, mentre per alcuni di questi, addirittura, i macellatori devono pagare per lo smaltimento. Ancora più assurdo è affermare che “se un maiale costa 1,2 euro al chilo e un prosciutto ne costa 22, siamo di fronte a prezzi che dalla stalla alla tavola si moltiplicano per 20 volte”. Un prosciutto non è, infatti, come un chilo di zucchine che subisce praticamente solo la selezione, il confezionamento e il trasporto. Un prosciutto, prodotto dalla parte più pregiata del maiale (la cui valorizzazione ha consentito la sopravvivenza della filiera), necessita di un lungo e costoso processo di trasformazione, con ingenti costi di lavorazione, magazzino e alti oneri finanziari per l’immobilizzazione del capitale. Senza contare che da un maiale di 170 Kg, al consumatore non giungono più di 10 Kg di prosciutto. Infine, c’è un ultimo dato che evidenzia da parte delle Confederazioni agricole una analisi approssimativa e sconcertante del mercato suinicolo: l’affermazione che il prezzo dei suini sarebbe “un terzo di cinque anni fa”. Dai dati ufficiali - sotto riportati – si evince che il prezzo medio dei suini negli ultimi 10 anni è rimasto invariato. Prezzi medi annui suini certificati 160-180Kg (€/kg)
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
suino vivo certificato 1,13 1,04 1,23 1,52 1,24 1,25 1,23 1,13 1,24 1,14
Dati: elaborazione Ass. I. Ca. Su dato Cciaa Mantova Infatti, a parte il dato anomalo del 2001, determinato dai riflessi della crisi della mucca pazza, il prezzo medio annuo è sempre rimasto compreso tra 1 euro e 1,25 euro. È evidente che le confederazioni hanno considerato la quotazione record del 2001 (anno in cui si superarono le 3. 000 lire) dimenticandosi che allora l’unità di misura era la lira e non l’euro. ” “Noi diciamo basta a questa informazione demagogica e allarmistica di Coldiretti che non fa altro che danneggiare un comparto – compresi gli stessi allevatori - che si trova già in una situazione di emergenza da cui fatica a risollevarsi – ha concluso il Presidente di Ass. I. Ca. , Francesco Pizzagalli. E lo danneggia pesantemente, in quanto, crea un atteggiamento negativo tra i consumatori, penalizzando i consumi. ”
Prosciutto di Parma Dop con osso
Prezzo alla produzione per partite intere
1998 2007 Var. %
€ 8. 30 € 7. 56 -9%
Fonte: elaborazione Ass. I. Ca. Su dati Cciaa Parma
.
 
   
   
INCONTRO TRA LA GIUNTA REGIONALE MARCHIGIANA E COLDIRETTI - SPACCA: ´DUE DEGLI ASSI PORTANTI DI QUESTA LEGISLATURA RIGUARDANO LA DIFESA ATTIVA DEL NOSTRO SISTEMA MANIFATTURIERO E LO SVILUPPO DELLA RURALITA`´  
 
Acqua, energie rinnovabili, vendita diretta dei prodotti, piano faunistico venatorio. Sono alcuni degli argomenti al centro del confronto tra la Giunta regionale e la Coldiretti Marche che si e` svolto ieri mattina a Sant´angelo in Vado, all´interno dell´Azienda agricola Luzi. Un appuntamento inserito nel programma di incontri itineranti dell´esecutivo regionale. A porre sul tavolo dei lavori la serie di temi oggetto del dibattito e` stato il presidente della Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi, per l´occasione padrone di casa, il quale ha posto innanzi tutto l´accento sull´importanza della concertazione progettuale tra istituzioni e categorie, come la Col diretti, a cui e` affidato il compito di gestione e conservazione del territorio. ´In questi momenti di confronto ´ ha detto Luzi - devono trovare spazio grandi questioni, da quelle economiche per il rilancio e la valorizzazione delle Marche nel mondo, alle infrastrutture, alla difesa del paesaggio´. Su questo punto, l´acqua e le energie rinnovabili: ´Necessarie ´ ha continuato Luzi - soluzioni per creare piccoli invasi e di raccolta delle acque, mentre sull´energia, quella tradizionale non puo` essere il solo futuro´. Il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, ha ricordato che due degli assi portanti di questa legislatura regionale riguardano la difesa attiva del nostro sistema manifatturiero e lo sviluppo della ruralita`. ´Stiamo perseguendo con tenacia ´ ha detto Spacca ´ il rilancio di tutto il Sistema Marche nel mondo, sia sotto il profilo culturale che economico, di valorizzazione di prodotti di qualita`, come lo testimoniano i recenti eventi in Canada e a New York´. ´Quanto al paesaggio ´ ha proseguito Spacca ´ rappresenta la ricchezza piu` grande della nostra regione, che si caratterizza per l´impronta lasciata dalla mano dell´uomo. Serve una politica infrastrutturale destinata alla gestione delle risorse idriche, mentre sull´energia, non possiamo permetterci ulteriori deficit´. Altro tema importante per Coldiretti, la vendita diretta dei prodotti, ´per molti produttori ´ ha detto Luzi ´ e` diventato un obbligo per sopravvivere sul mercato. Per questo chiediamo alla Giunta regionale uno strumento normativo per gestire il mercato delle vendite dirette e a tale scopo abbiamo presentato oggi alla Giunta una proposta di legge in materia´. Proposta che lo stesso presidente Spacca ha accolto con favore: ´Siamo molto sensibili al discorso prezzi e delle filiere agroalimentari. La campagna che abbiamo avviato per bloccare i prezzi e` una soluzione sperimentale che ha anche lo scopo di introdurre modelli di comportamento virtuosi´. Luzi ha poi lanciato l´allarme animali selvatici, in particolare caprioli e cinghiali, il cui sovrannumero crea numerosi incidenti e danni al territorio. ´Credo ´ ha detto Spacca ´ che i tempi siano maturi per affrontare, senza pregiudizi, il problema e mettere in campo azioni preventive´. Sul cosiddetto `tavolo verde´, Spacca ha poi condiviso la posizione di Luzi sulla necessita` di un´organizzazione manageriale delle risorse: ´La sfida e` accettare di non disperdere a pioggia i contributi ma di orientarli su progetti forti. E´ un salto culturale che si richiede´. ´Del resto ´ ha detto l´assessore all´Agricoltura, Paolo Petrini, insistendo su questo punto ´ le dinamiche del mercato globalizzato chiedono un agricoltore sempre piu` consapevole e aziende piu` forti e giovani´. All´incontro era presente anche il Sindaco di Sant´angelo in Vado, Settimio Bravi, e il Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, Palmiro Ucchielli. Entrambi hanno riproposto alla Giunta regionale il problema delle infrastrutture e dei collegamenti viari, in particolare la Fano-grosseto. ´Stiamo cercando ´ ha dichiarato Spacca ´ per quanto riguarda i collegamenti immateriali di diffondere la banda larga su tutto il territorio regionale, mentre sulla Fano-grosseto sono convinto che l´impegno sottoscritto di recente col ministro Di Pietro non sara` disatteso dal prossimo governo´. .  
   
   
MACEDONIA: MLEKARA BITOLA PRODURRÀ FORMAGGIO PER LA PECORINO ROMANO  
 
 Il maggior produttore caseario macedone, la Mlekara Bitola, inizierà la lavorazione di un nuovo formaggio di pecora per il marchio italiano Pecorino Romano. L’azienda ha siglato un contratto a lungo termine con il consorzio nazionale italiano per la produzione e la promozione di latticini. Inizialmente, Mlekara Bitola prevede di esportare 1000 tonnellate del prodotto sul mercato americano. Ad ottobre l’olandese Danube Foods, che fa parte dell’inglese Salford Capital Partners, ha completato con successo l’acquisizione di una quota di maggioranza nella Mlekara Bitola. Il nuovo proprietario di quest’ultima si era impegnato in precedenza a investire 10 mln Eur per lo sviluppo del caseificio, nel caso ne avesse ottenuto il controllo. La Danube Foods opera già sul mercato locale dopo l’acquisto, nel 2007, della Bucen Kozjak. La Mlekara Bitola ha una capacità di lavorazione giornaliera di 200. 000 litri di latte e produce latte, formaggio, succhi e the freddi. .  
   
   
AVVERSITA’ ATMOSFERICHE: NUOVE LINEE GUIDA PER I CONTROLLI SUI CONSORZI DI DIFESA IN PREPARAZIONE UN DISEGNO DI LEGGE DI RIFORMA  
 
 La Giunta Regionale del  Piemonte  ha deliberato ieri nuove linee guida per l’esercizio delle attività di controllo relative ai Condifesa, ovvero i Consorzi che assistono le aziende agricole associate nella stipula di polizze assicurative e in alcuni interventi di prevenzione dalle avversità atmosferiche (prevalentemente grandine, gelo, siccità). Poiché parte dei costi del premio assicurativo viene finanziato con risorse pubbliche sotto forma di contributo statale, la normativa prevede venga effettuata un’attività di vigilanza, affidata alle Province. A questo proposito, sin dal 2006 la Giunta aveva predisposto delle linee guida relative alle attività di controllo, da effettuarsi in virtù del Decreto legislativo 102/2004 sui Condifesa e sugli organismi ad essi assimilati. Ora, in attesa di un adeguamento della legge nazionale, non ancora concretizzatosi, si è provveduto a prorogare per l’anno 2007 le direttive già deliberate per il 2006, e a delineare per il 2008 nuove linee guida, in particolare per quanto riguarda il “diritto di opzione”. Si tratta della possibilità, per le aziende agricole associate a un organismo di difesa, di esercitare un’opzione verso un nuovo organismo: da quest’anno il socio deve dare preventiva comunicazione di recesso, entro i tempi previsti dai regolamenti dei singoli organismi, esercitando contestualmente il diritto di opzione, e ogni due anni verrà effettuato un controllo totale sull’eventuale iscrizione dei soci a più consorzi. Inoltre, si introducono verifiche più stringenti sulle polizze assicurative, e sulla corrispondenza tra queste e i Fascicoli aziendali, in particolare per quanto riguarda il principio dell’assicurazione dell’intera superficie di una certa coltura nello stesso Comune. Infine, si precisa che la polizza deve contenere il dettaglio di tutti gli appezzamenti. “Le nuove linee guida – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Mino Taricco – si sono rese necessarie per dare una base omogenea e semplificata alle procedure seguite in tutte le Province e per tutti gli organismi di difesa, e per introdurre alcuni adeguamenti. Stiamo intanto predisponendo un disegno di legge, che ampli lo spettro d’azione della vecchia l. R. N°63/78: in particolare per quanto riguarda l’assicurazione agevolata, prevediamo la possibilità di contributi regionali a favore dei soci qualora la partecipazione dello Stato non raggiunga la soglia prevista dalla normativa o venga erogata in condizioni di particolare ritardo. ” .  
   
   
AGRICOLTURA: APPROVATO PROGETTO PER CRISI IDRICA NEL FUCINO  
 
 L´aquila – Ieri la giunta regionale ha approvato due distinti e complementari atti deliberativi, il primo proposto dall´assessore all´agricoltura Marco Verticelli, concernente "interventi urgenti per fronteggiare la crisi idrica nei territori della Piana del Fucino, prefigurante una situazione di grave pregiudizio per gli interessi e l´economia agricola regionale", il secondo, proposto dall´assessore Giovanni D´amico, riguardante la copertura finanziaria del provvedimento di cui sopra. E´ questa la risposta pronta e puntuale che l´intero governo regionale ha voluto dare per tentare di alleviare i disagi e le preoccupazioni degli agricoltori del Fucino, visto il perdurante stato di grave crisi irrigua. Nelle passate settimane, con una forte mobilitazione che ha visto presenti a fianco del mondo agricolo, la Regione, le amministrazioni locali del Fucino, le organizzazioni professionali agricole, l´Arssa e il Consorzio di Bonifica Ovest, si è giunti alla elaborazione di un progetto per far fronte all´emergenza, progetto che è stato prontamente accolto e finanziato dalla Regione. "Pur nel permanere di uno stato di difficoltà finanziaria ? ha affermato l´assessore Verticelli ? non potevamo restare indifferenti rispetto ad una situazione che creava incertezza e preoccupazione nel mondo degli agricoltori e abbiamo ritenuto di dover dichiarare lo stato di emergenza, l´urgenza e la indifferibilità delle azioni per far fronte all´incombente emergenza irrigua e di assegnare le necessarie e richieste risorse finanziarie per farvi fronte". Verticelli ha poi ricordato "che l´economia agricola fucense è una delle più interessanti ed avanzate nel panorama economico regionale e nazionale e che la crisi dell´agricoltura del Fucino implicherebbe gravi ripercussioni oltre che di ordine economico anche di ordine ambientale e sociale. Sta ora agli enti destinatari dei finanziamenti, Consorzio di Bonifica e Arssa, avviare e concludere in poche settimane e, comunque presumibilmente entro la fine di marzo 2008, le opere previste nel progetto". .  
   
   
ROMANIA, DEFICIT COMMERCIALE SETTORE GRANO  
 
Il Ministro romeno dell´Agricoltura, Dacian Ciolos, ha dichiarato che la Romania ha importato nei primi 10 mesi dello scorso anno oltre 500. 000 tonnellate di grano, a fronte di esportazioni pari a 300. 000 tonnellate. Lo comunica l´Ice. Nel 2007 la Romania ha prodotto circa 3 milioni di tonnellate di grano, il 44 per cento in meno rispetto al 2006. I produttori hanno richiesto maggiori sovvenzioni per il corrente anno rispetto al 2007, ma non sono previsti aumenti. Il regime delle sovvenzioni per ettaro è stato prorogato dall´Unione Europea per i Paesi di nuova adesione nel periodo dal 2004 al 2007; sono previste particolari condizioni, in particolare il rispetto, dal 2012, della normativa Ue sulla protezione dell´ambiente e dal 1 gennaio 2014 anche sulla sicurezza alimentare e sui requisiti sanitari degli animali nelle fattorie. .  
   
   
PARMA: AGRICOLTURA, PER IL CARBURANTE AGEVOLATO ARRIVA L’INFORMATICA ADOTTATO UN NUOVO SISTEMA DI REGISTRAZIONE E GESTIONE DELLE DOMANDE  
 
 La Provincia di Parma, d’intesa con le Confederazioni agricole provinciali e le Associazioni degli operatori di servizi di macchine agricole, ha adottato un sistema informatizzato di registrazione e gestione delle domande di carburante agevolato per gli agricoltori del territorio. “Sarà così possibile essere più efficienti nella gestione delle domande, più puntuali nella risposta agli agricoltori che beneficiano dell’erogazione del carburante a prezzi agevolati, più organizzati nella complessa azione di archiviazione dei dati a disposizione dell’Amministrazione”, dichiara il vice presidente della Provincia Pier Luigi Ferrari, manifestando la sua soddisfazione per un risultato perseguito a seguito di un lungo lavoro preparatorio. Una convenzione appositamente predisposta sostiene l’intesa. La convenzione prevede in particolare il recepimento telematico, da parte degli Uffici provinciali, delle domande di assegnazione di carburante agevolato dopo che queste siano state introdotte nel sistema informatico regionale dai Centri di assistenza agricola delle Confederazioni agricole. Completata la fase istruttoria, gli Uffici provinciali invieranno agli stessi Centri il documento di assegnazione del carburante agevolato in formato digitale. Questi provvederanno infine alle relative comunicazioni all’utenza, nei tempi più rapidi: una procedura molto efficiente che, rispetto all’attuale gestione, non comporterà aggravi di costo né per gli agricoltori né per la pubblica amministrazione. “Con questa convenzione il sistema provinciale dei servizi per l’agricoltura aggiunge un nuovo risultato operativo alla sua capacità d’innovazione e alla necessità di essere al passo con i tempi di un’agricoltura moderna ed efficiente, collocandosi all’avanguardia delle province emiliane”, aggiunge Ferrari, il quale sottolinea inoltre che “l’attività in corso consente un importante aiuto per l’agricoltura dal punto di vista dei costi di produzione, soprattutto in una situazione in cui i costi energetici sono in costante aumento”. Ad oggi le aziende beneficiarie del servizio sono circa 5. 800. Nello scorso anno sono stati assegnati circa 47 milioni di litri di gasolio a prezzo agevolato, sia per le colture in campo sia per quelle in serra, con un aiuto complessivo per le aziende agricole della provincia di oltre 17 milioni di euro. .  
   
   
ISAGRO – DATI CONSOLIDATI PRELIMINARI 2007: CRESCITA DEI RISULTATI OPERATIVI RICAVI EURO 194,6 MILIONI (+25% VS 2006)  
 
Milano – Il Consiglio di Amministrazione di Isagro S. P. A. Riunitosi in data 13 febbraio ha approvato la relazione trimestrale consolidata del Iv trimestre 2007, comunicando altresì i risultati consolidati preconsuntivi del 2007, che risultano in linea con quelli divulgati nel dicembre 2007. Il Consiglio ha inoltre approvato l’aggiornamento del Business Plan 2008 – 2012 che, pur confermando il raggiungimento di importanti risultati economico-finanziari, evidenzia una crescita dei risultati inferiore a quanto presentato alla comunità finanziaria nel dicembre 2006. I relativi documenti saranno messi a disposizione del pubblico presso la sede della Società (ivi incluso il sito Internet www. Isagro. Com) e presso la sede di Borsa Italiana S. P. A. Entro i termini di legge. Risultati consolidati preliminari al 31 dicembre 2007 Isagro ha realizzato nel 2007 Ricavi pari a Euro 194,554 milioni (+24,6% rispetto a Euro 156,102 milioni nel 2006), un Ebitda pari a Euro 18,921 milioni (+120% rispetto a Euro 8,587 milioni nel 2006), un Ebit di Euro 11,545 milioni (rispetto a Euro 2,354 milioni al nel 2006) ed un Risultato netto di Euro 0,078 milioni (rispetto a Euro 0,274 milioni nel 2006). Si evidenzia quindi il forte miglioramento della gestione caratteristica del gruppo (incremento di fatturato, Ebitda e Ebit) mentre il risultato netto è penalizzato da accresciuti oneri finanziari e minori proventi da coperture cambi e rame. Con riferimento ai valori sopra indicati, al fine di una corretta valutazione comparativa, occorre evidenziare che: l’incremento registrato nel valore dei ricavi deriva sia da una crescita delle vendite occorsa a livello organico (Euro 9 milioni circa) sia dal consolidamento proporzionale dei risultati delle società sudamericane acquisite nella seconda parte dello scorso anno (Euro 29 milioni circa); nel 2007 si è registrata una plusvalenza a livello di Ebitda pari a circa Euro 3,1 milioni conseguente ad azioni di razionalizzazione degli impianti di formulazione in Italia, a fronte della quale sono stati sostenuti oneri di ristrutturazione non ricorrenti per Euro 0,75 milioni. E’ stata, infatti, finalizzata la cessione dell’immobile ad uso industriale, dei macchinari e dei terreni di proprietà di Agriformula S. R. L. , nonché la cessione di una parte minoritaria di immobili e terreni presso il sito di Aprilia. Si ricorda altresì che nel 2006 si era registrata una plusvalenza a livello di Risultato Netto pari ad Euro 1,830 milioni dalla cessione del 41% di Isam S. R. L. Come già accennato precedentemente, il forte incremento dei ricavi è da ascriversi soprattutto al significativo contributo della nuova consociata brasiliana (Sipcam Isagro Brasil, consolidata al 50% nel gruppo Isagro a partire dall’ottobre 2006) in un mercato locale in ripresa, a maggiori vendite nei mercati in cui Isagro opera prevalentemente (Italia, Brasile, Usa) ed al migliore andamento dei fungicidi a base di rame sul mercato europeo. Nell’anno si segnala altresì l’inizio delle vendite dei formulati a base del nuovo principio attivo di proprietà ad azione erbicida Orthosulfamuron nei mercati nordamericano e colombiano e livelli di vendita in linea con le attese per i formulati a base del nuovo principio attivo di proprietà ad azione fungicida Kiralaxyl nel mercato italiano. Gli ammortamenti nel 2007 sono ammontati a Euro 7,376 milioni (+ 18,3 % rispetto a Euro 6,233 milioni nel 2006). Per gli oneri finanziari al 31 dicembre 2007 si evidenzia che gli interessi passivi e le commissioni ammontano a Euro 9,747 milioni contro Euro 5,401 milioni al 31 dicembre 2006 principalmente per il finanziamento delle acquisizioni, la quota di competenza sul debito delle nuove consociate sudamericane (in prevalenza denominato in Reais ed il cui costo annuale è stato mediamente del 16%) nonché l’aumento dei tassi di interesse sui finanziamenti in Euro. Si segnala la differenza nella voce “copertura cambi e rame” negativa per Euro 0,504 milioni al 31 dicembre 2007 rispetto al valore positivo di Euro 3,041 milioni al 31 dicembre 2006. Il Risultato ante imposte al 31 dicembre 2007 risulta pari a Euro 1,297 milioni rispetto al risultato negativo di Euro 0,244 milioni segnato al 31 dicembre 2006. Il Risultato netto di Gruppo stimato al 31 dicembre 2007 risulta pari a Euro 0,078 milioni a fronte di un risultato netto di Euro 0,274 milioni registrato al 31 dicembre 2006. Si ribadisce inoltre che il risultato registrato al 31 dicembre 2007 considera vantaggi per Euro 0,264 milioni derivanti dagli incentivi previsti dalla Legge Finanziaria 2007 per l’attività di Ricerca. Con riferimento ai dati consolidati trimestrali relativi al periodo ottobre - dicembre 2007 rispetto a quelli del medesimo periodo del 2006 si segnala che: i Ricavi sono ammontati ad Euro 56,990 milioni (+5,5%); l’Ebitda è stato pari a Euro 11,229 milioni (+139%); l’Ebit è stato pari a Euro 9,249 milioni (+218%); il Risultato ante imposte è stato pari a Euro 4,783 milioni (rispetto a Euro 0,651 milioni nel 2006). Dal punto di vista patrimoniale si osserva che il Capitale fisso netto è passato dagli Euro 110,155 milioni del 31 dicembre 2006 agli Euro 122,894 milioni al 31 dicembre 2007, segnando dunque un aumento di Euro 12,739 milioni, di cui le componenti principali sono Euro 7,3 milioni circa relativi ad investimenti in immobilizzazioni immateriali destinati all’ottenimento di nuove registrazioni per le molecole di proprietà, Euro 0,8 milioni circa relativi ad investimenti in immobilizzazioni materiali e Euro 3,1 milioni circa relativi ad imposte differite. Si segnala che la spesa in Ricerca e Sviluppo effettuata dal Gruppo Isagro nel 2007 è ammontata ad Euro 13,459 milioni pari al 12% circa del fatturato dei prodotti di proprietà realizzato nell’anno. Per quanto concerne il Capitale circolante netto, esso è passato dagli Euro 106,402 milioni al 31 dicembre 2006 agli Euro 96,605 milioni al 31 dicembre 2007, segnando così un decremento di Euro 9,797 milioni (pari al 9,2%) pur in presenza di un incremento del 25% del fatturato. I Mezzi propri al 31 dicembre 2007 hanno raggiunto gli Euro 79,434 milioni, in aumento di Euro 12,793 milioni rispetto al valore del 31 dicembre 2006 (Euro 66,641 milioni) per effetto dell’aumento di capitale intervenuto in data 16 marzo 2007 (Euro 11,385 milioni) e dell’aumento della riserva di conversione (Euro 1,335 milioni) dovuto per la quasi totalità alla rivalutazione del Real brasiliano rispetto all’Euro. Come effetto degli elementi descritti nell’analisi fin qui svolta, i Debiti finanziari netti al 31 dicembre 2007 ammontano ad Euro 133,655 milioni, in diminuzione di Euro 9,687 milioni rispetto agli Euro 143,342 milioni al 31 dicembre 2006. Il rapporto tra Debiti finanziari netti e Mezzi propri al 31 dicembre 2007 è stato pari a 1,68 rispetto a 2,15 al 31 dicembre 2006. Sviluppo Prodotti. Si segnala che nel 2007 è proseguito l’intenso sviluppo dei prodotti di proprietà che porterà la società ad incrementare il proprio patrimonio registrativo a circa 800 registrazioni di cui oltre 600 attive, con un aumento di oltre il 50% nell’arco di un quinquennio. Ciò rappresenta uno degli elementi principali a sostegno dell’atteso incremento dei risultati nel medio e lungo termine in un quadro peraltro di rapida crescita del mercato dell’agricoltura. .  
   
   
PESCA. IL VENETO AL SALONE DI RIMINI. SABATO INAUGURAZIONE CON L’ASSESSORE COPPOLA  
 
Anche quest’anno il Veneto sarà presente con uno stand istituzionale al prossimo Salone Internazionale delle Tecnologie e dei Prodotti della Pesca per il Mediterraneo, in programma a Rimini dal 23 al 26 febbraio. La manifestazione, giunta alla sua settima edizione, è l’unico appuntamento in Italia dedicato al “Seafood & Processing” e rappresenta un’importante occasione di incontro per gli operatori del settore con il catering e la grande distribuzione. Sabato, alla giornata inaugurale, sarà presente anche l’assessore veneto alla pesca Isi Coppola. Il salone è dedicato alle produzioni ittiche in tutte le modalità di consumo, dal fresco, al conservato, alla gastronomia ittica nonché alla tecnologia per la trasformazione, conservazione, commercializzazione e trasporto del prodotto. Lo stand veneto, oltre agli aspetti promozionali e informativi, accoglierà una zona con cucina per la degustazione dei prodotti tipici. Accanto a questo, ci sarà un ulteriore spazio in cui troveranno collocazione aziende, cooperative ed associazioni di produttori in grado di offrire al grande pubblico un esempio concreto della qualità dei prodotti freschi e conservati del comparto ittico veneto. Il Veneto è ai primi posti, non solo in Italia, per la produzione di vongole (nel 2005 oltre 70 mila tonnellate) provenienti da allevamenti. Secondo i dati dell’Osservatorio socio-economico della pesca dell’Alto Adriatico, nel 2006 c’è stato in Veneto un leggero aumento del numero complessivo delle imprese attive nel comparto pesca e piscicoltura rispetto al 2005 (da 2677 a 2686). Per quanto riguarda l’attività di pesca, la flotta, diminuita a 819 pescherecci (erano 1076 nel 2002), ha operato catture per 27 mila tonnellate registrando un ricavo di 80 milioni di euro di cui oltre la metà (42 milioni) per i molluschi. Il valore delle esportazioni nelle stesso anno è stato pari a oltre 61 milioni di euro, mentre quello delle importazioni ha superato i 216 milioni di euro. .  
   
   
RICHIESTA STATO DI CRISI PER LA FILIERA BUFALINA, RAFFALE GAROFALO: ”E’ IMPORTANTE FARE PRESTO PER EVITARE IL FALLIMENTO DEGLI ALLEVATORI”  
 
Raffaele Garofalo, presidente dall’Associazione Nazionale Allevatori Specie Bufalina, in ordine alla richiesta di dichiarazione dello stato di crisi avanzata nei giorni scorsi da Confindustria Caserta, Confartigianto e Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop al Governo, dichiara: ”Nei giorni scorsi l’Anasb ha partecipato ad un tavolo tecnico, presenti il sottosegretario all’agricoltura Guido Tampieri e l’assessore regionale all’agricoltura della Campania Andrea Cozzolino, ed ha sollecitato un intervento rapido e deciso per il ritiro del latte in esubero, dietro il pagamento di un compenso, direttamente presso gli allevatori, come accadde nella primavera del 1986 per la catastrofe nucleare di Chernobyl. ” Oggi a rendere invendibile il latte è l’incapacità dei caseifici ad acquistarlo, perdurando il calo delle vendite della mozzarella, indotto dai continui quanto ingiustificati allarmi innescati dalla vicenda rifiuti: ”E’ quanto mai necessario fare presto – sottolinea Garofalo - poiché le aziende allevatoriali saranno presto nelle condizioni di non avere più dove portare materialmente il latte, che va prontamente ritirato dal Governo e termodistrutto. ” Una tale operazione d’emergenza si configura come un vero e proprio aiuto di Stato: ”Non è la prima volta che si interviene nei confronti delle aziende a causa di un allarme sanitario ingiustificato, recentemente è avvenuto per il settore avicolo a causa delle paure scatenate dalle campagne di stampa su H5n1, il virus dell’influenza aviaria – ricorda Garofalo, che aggiunge - occorre sostenere oggi gli allevamenti, che sono gravati da costi per altro crescenti, legati sia alla congiuntura internazionale che alla crescita del prezzo dei mangimi, che in questa fase è particolarmente forte. ” “In una tale situazione – continua Garofalo – si rischia il collasso dell’intera filiera a cominciare dalla chiusura degli allevamenti, eventualità che va scongiurata prontamente, ricercando le soluzioni tecniche praticabili, al fine di non incorrere nei divieti della Ue in materia di Aiuti di Stato. ” .  
   
   
MARR: PIERPAOLO ROSSI È IL NUOVO DIRETTORE AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI MARR S.P.A.  
 
Marr rende noto che Pierpaolo Rossi è stato nominato Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo della Società con decorrenza dal 1° marzo 2008. Pierpaolo Rossi, 45 anni, è da oltre 15 in Marr, dove ha maturato diverse e crescenti esperienze nell’area amministrativo – contabile che lo hanno portato ad assumere sin dal 2002 la responsabilità delle aree Contabilità, Bilancio e Tesoreria e, dal giugno scorso, il ruolo di “Dirigente preposto alla redazione dei documenti finanziari” della Società. La nomina fa seguito alle dimissioni dalla carica di Direttore Finanziario di Davide Perazzini che lascerà anche ogni incarico operativo nel Gruppo Marr alla fine di febbraio e di cui Pierpaolo Rossi rileva la responsabilità delle funzioni Finanza, Controllo e Sistemi Informativi. Il nuovo assetto organizzativo della Direzione affidata a Pierpaolo Rossi consente a Marr di dotarsi di una struttura più accentrata in grado di meglio coordinare le varie funzioni di Amministrazione, Finanza, Controllo e Sistemi Informativi. Le attività di Investor Relations saranno coordinate da Antonio Tiso. Il nuovo Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo risponderà all’Amministratore Delegato Ugo Ravanelli, il quale a nome dell’intero Gruppo Marr, esprime a Davide Perazzini i più vivi ringraziamenti per il lavoro svolto e a Pierpaolo Rossi le congratulazioni per le ulteriori responsabilità assunte con la nomina al nuovo incarico. .  
   
   
PARMA: LA DEFINIZIONE DEL NUOVO PREZZO DEL POMODORO DA INDUSTRIA  
 
 Parma – Incontro 14 febbraio in Provincia tra Pier Luigi Ferrari, presidente dell’Associazione per il distretto del pomodoro da industria, e le organizzazioni sindacali del settore. Al centro della riunione la definizione del nuovo prezzo del pomodoro. “E’ un tema fondamentale per il comparto – ha detto Ferrari – le organizzazioni sindacali mi hanno espresso le loro preoccupazioni per lo stallo della trattativa. Da parte mia mi attiverò al più presto per incontrare sia le Organizzazioni dei produttori che i rappresentanti dell’industria di trasformazione per poter riavviare forme costruttive di dialogo. L’obiettivo è di arrivare alla fine di questo mese allo sblocco della trattativa e alla definizione del nuovo prezzo”. .  
   
   
GENOVA: AGROFARMACI E IMPRESE ORTOFLORICOLE, MARTEDÌ 19 CONVEGNO A MERCATO DEI FIORI DI SANREMO CON L´ASSESSORE GIANCARLO CASSINI  
 
Migliorare l´efficacia dei trattamenti fitosanitari, ridurre l´impiego di agroframaci, dei costi e dei rischi di inquinamento ambientale, tutelare la salute dei consumatori, la sicurezza dei lavoratori, migliorare la qualità delle produzione delle aziende ortofloricole sono gli obiettivi di un seminario promosso dalla Regione Liguria sul controllo delle macchine irroratrici in programma domani, martedì 19 febbraio 2008, alle 11, al Mercato dei Fiori di Sanremo, in località Bussana. Nel corso della mattinata di lavori, che saranno conclusi alle 12,15, dall´assessore regionale all´Agricoltura Giancarlo Cassini, sarà presentato un progetto promosso e finanziato dalla Regione Liguria per la realizzazione di centri per il controllo e il funzionamento delle attrezzature per la distribuzione di agrofarmaci. .  
   
   
IL RADICCHIO DI CHIOGGIA “QUASI” IGP  
 
“Per il Radicchio di Chioggia il riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta dovrebbe ormai essere solo questione di tempo: sei mesi, per la precisione. E’ insomma “quasi” Igp. Il relativo disciplinare di produzione è stato infatti pubblicato in data odierna nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea”. Ne dà comunicazione il vicepresidente della Giunta regionale del Veneto, che non nasconde la sua soddisfazione per questo ulteriore traguardo “dell’orto d’Europa, quello che per primo si è visto riconoscere con l’Igp un ortaggio con il Radicchio Rosso di Treviso e il Radicchio Variegato di Castelfranco, antesignani – ribadisce – di una produzione veneta che è un primato mondiale di gusto, qualità e tipicità”. “La pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale comunitaria – sottolinea il vicepresidente – è la conferma che la Commissione Europea ha definitivamente accolto la proposta di riconoscimento. Ora la procedura prevede che venga resa pubblica per avvisare gli altri Paesi europei. Se non perverranno osservazioni, il Radicchio di Chioggia sarà registrato come Igp. E per Chioggia, per il territorio orticolo vocato a questa produzione, che comprende anche altri comuni veneziani, padovani e polesani, sarà l’incoronazione di un impegno che ha visto i produttori protagonisti: nella selezione di un radicchio dalle caratteristiche uniche e nell’accompagnare una proposta giusta, ma il cui esito non è mai scontato a priori. Contiamo di aggiungere presto questa nuova perla nella grande collana delle produzioni agroalimentari protette del nostro straordinario Veneto dei sapori”. .  
   
   
PRESENTATO IN PROVINCIA UNO STUDIO SUGLI OLIVETI DELLA VAL PETRONIO  
 
Genova - Godono di buona salute gli oliveti della Val Petronio e buona parte degli oliveti oggi abbandonati possono essere ancora recuperati. Sono queste le indicazioni emerse da uno studio promosso e finanziato, con 20 mila euro, dalla Provincia di Genova, dai comuni di Sestri Levante (capofila del progetto), Moneglia, Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese e dalla Comunità Montana Val Petronio. Le modalità e i risultati del progetto sono stati presentati oggi in Provincia durante il convegno sulle prospettive di sviluppo dell’olivicoltura nel Levante Genovese. Lo studio, durato otto mesi, è stato curato dagli agronomi Federica Ferretti e Stefano Castellana, con la collaborazione degli Cooperativa Olivicoltori Sestri, grazie ai suoi 1700 soci, mentre gli elaborati cartografici sono stati realizzati e curati dal Caar centro di Agrometeorologia Applicata Regionale di Sarzana. “E’ un progetto che vuole salvaguardare un patrimonio importante del nostro territorio- spiega Marina Dondero, Assessore all’Agricoltura della Provincia di Genova-. C’è stata grande partecipazione da parte di tutti i soggetti coinvolti: non solo dei comuni, ma anche delle realtà del territorio e degli olivicoltori”. Lo studio, partito da una cartografia che indicava le aree olivicole sul territorio, ha fotografato con dati oggettivi la realtà della Val Petronio, individuando gli oliveti perfettamente coltivati, quelli che necessitano di manutenzione, gli oliveti quasi abbandonati ma ancora recuperabili e quelli invece in cui lo stato di abbandono non rende più possibile alcun intervento. I risultati sono positivi: sui 1023 ettari impegnati in oliveti nei quattro comuni della Val Petronio, solo 27 sono irrecuperabili, mentre 476 (il 46% del totale) sono perfettamente coltivati. La potenzialità produttive del comprensorio, però, se tutti gli oliveti fossero a pieno regime, potrebbe arrivare a quasi 40. 000 quintali di olive, che produrrebbero 8000 quintali di olio extra vergine. Il potenziale economico arriverebbe a 6. 335. 000 euro. Nello specifico, il comune di Sestri Levante ha 420 ettari di oliveti: 183 sono ben coltivati, 163 necessitano di manutenzione, 68 sono quasi abbandonati ma recuperabili, quasi 5 (l’1,14% del totale) sono irrecuperabili. Per estensione degli oliveti segue Moneglia, con 320 ettari: 180 sono ben coltivati, 77 necessitano di manutenzione, 52 sono quasi abbandonati ma recuperabili, 11 sono irrecuperabili. Il comune di Castiglione Chiavarese ha 143 ettari di oliveti: 50 sono ben coltivati, 47 necessitano di manutenzione, 38 sono quasi abbandonati ma recuperabili, 7 (il 5% del totale) sono irrecuperabili. Infine, il comune di Casarza Ligure ha una superficie di oliveti di 140 ettari: 62 sono ben coltivati, 54 hanno bisogno di manutenzione, 20 ettari sono quasi abbandonati ma recuperabili, 3 ettari non sono più recuperabili. La prossima fase del progetto sarà la valutazione dei costi del recupero degli oliveti: lo studio verrà finanziato dagli enti locali con altri 20 mila euro. “La giornata di oggi segna la prima tappa di un percorso partito nel 2003- ha spiegato Anna Monti, Vice coordinatore Regionale “Città dell’Olio” e Assessore alle Attività Produttive del Comune di Sestri Levante- Con questo studio abbiamo acquisito basi certe per poter intervenire per la salvaguardia del nostro patrimonio olivicolo, che può garantire sviluppo economico ed occupazionale al Tigullio e al suo entroterra”. Durante il convegno, concluso dall’intervento dell’assessore regionale all’agricoltura Giancarlo Cassini, il presidente dell’Associazione Nazionale “Città dell’Olio” Enrico Lupi ha insignito della bandiera dell’associazione la Provincia di Genova e i quattro comuni della Val Petronio. “La nostra associazione è nata nel 1994, ma sembrano passati cento anni luce da allora- spiega Enrico Lupi-. Da 24 città fondatrici siamo passati a 350 associati, ma l’obiettivo è rimasto invariato: valorizzare il prodotto in osmosi col territorio, con la coltura dell’albero dell’olivo, con l’olivicoltore”. .  
   
   
CONVEGNO ANNUALE SU DRUPACEE E PICCOLI FRUTTI A TERLANO  
 
Coltivazione e nuove varietà di albicocche, piccoli frutti e ciliege sono al centro dell´edizione 2008 del tradizionale convegno su drupacee e piccoli frutti, promosso il 21 febbraio a Terlano dal Servizio consulenza per i contadini di montagna della Provincia. Per discutere del trend nella coltivazione di drupacee e piccoli frutti e per aggiornare i coltivatori sulle novità nel settore, fitofarmaci compresi, la Provincia promuove un convegno annuale dedicato alla produzione di ciliegia, albicocca e lampone. Quest´anno l´appuntamento è fissato per giovedì 21 febbraio, dalle ore 8. 30, nella Sala Raiffeisen di Terlano, aperto dall´assessore provinciale Hans Berger. In calendario una serie di interessanti relazioni di esperti, che spaziano dagli impianti alla produzione di qualità. I lavori si concludono alle 12. Il covegno è un´iniziativa congiunta di Servizio consulenza per i contadini di montagna (Ripartizione provinciale formazione professionale agricola, forestale e di economia domestica), del Centro di sperimentazione Laimburg, della cooperative Egma e Meg e delle scuole agrarie. .  
   
   
PESCA E ACQUACOLTURA GIUNTA REGIONALE DELL’UMBRIA APPROVA “DDL”  
 
Perugia - Unificare in un’unica legge regionale le norme in materia di pesca professionale, di acquicoltura, di pesca sportiva e sugli ecosistemi acquatici, adeguando la normativa agli indirizzi nazionali ed alle più recenti direttive dell’Unione Europea. E’ l’obiettivo che ha portato la Giunta regionale dell’Umbria ad approvare, su proposta dei competenti assessorati all’ambiente ed all’agricoltura, un disegno di legge per la tutela del patrimonio ittico e per l’esercizio della pesca e dell’acquacoltura in Umbria. Alla base della proposta – si afferma nell’atto di accompagnamento - la volontà di conservare e valorizzare la fauna ittica, soprattutto quella autoctona, di salvaguardare gli ecosistemi acquatici, di migliorare la tutela delle acque e di disciplinare oltre alla pesca anche altre forme di fruizione degli ambienti acquatici. Tra gli elementi salienti dell’articolato, l’istituzione di un’unica Commissione consultiva per la pesca e l’acquacoltura, l’affidamento ai Comuni del rilascio delle autorizzazioni all’ittiturismo ed il versamento di una tassa di concessione regionale per la licenza di pesca professionale e pesca sportiva, i cui proventi concorreranno al finanziamento della stessa legge di settore. Sono state inoltre snellite alcune procedure e chiarite le competenze degli enti coinvolti (Regione, Provincia, Asl ed Arpa). Particolare attenzione è stata riposta nelle norme a difesa del patrimonio ittico e dei corsi d’acqua, con specifici riferimenti all’uso dell’ingegneria naturalistica, quale scelta prioritaria nei lavori di manutenzione degli alvei e con uno specifico riferimento al divieto di ampliamento degli impianti di acquacoltura ubicati nel bacino del fiume Nera. Da evidenziare inoltre le possibilità di finanziamento per ricerche in materia di acquacoltura e per la riduzione dell’impatto ambientale. Il disegno di legge, che è stato inviato al Consiglio regionale per la definitiva approvazione, prevede infine una durata del Piano regionale di sei anni, anziché degli attuali tre, per poter contestualmente aggiornare le Carte ittiche dei bacini idrografici dell’Umbria. Andando ad approfondire alcuni dei 54 articoli e degli otto Titoli che compongono la normativa emerge che (art. 7) la Commissione consultiva, che andrà a sostituire le attuali “Consulta per la pesca sportiva” e “Commissione consultiva per la pesca professionale e l’acquacoltura”, sarà costituita da tutti i soggetti in qualche modo coinvolti nella materia, dai servizi regionali, ai rappresentanti dei pescatori di professione, degli acquacoltori, dei pescatori sportivi, al mondo ambientalista e dell’Università. Inoltre il disegno di legge individua nel Piano regionale (art. 8) e nei Programmi delle Province (art. 9) gli strumenti programmatici per sviluppare gli interventi gestionali in materia ittiofaunistica. Spetterà proprio al Piano regionale “per la tutela e la conservazione del patrimonio ittico e per la pesca sportiva” la definizione degli indirizzi e delle politiche di valorizzazione del patrimonio ittico regionale e degli ecosistemi acquatici, in coerenza con le azioni sviluppate per il settore ittiofaunistico. Per perseguire più efficacemente gli obiettivi della legge, la gestione ittica regionale viene organizzata all’interno di “zone ittiche” (art. 12) la cui distribuzione è definita dalla Carta Ittica (art. 11). Viene inoltre riconosciuto ulteriormente il ruolo delle Associazioni piscatorie e di protezione ambientale, (art. 14) disciplinandone la partecipazione alla gestione ittica e prevedendo che possano beneficiare di contributi per progetti di gestione. Sono fissati i principi per la gestione da parte delle Province di tratti di corpi idrici nei quali prevedere forme di gestione particolare: zone di frega (art. 15), zone di protezione (art. 16), zone di tutela temporanea (art. 17), zone a regolamento specifico (art. 18), secondo uno schema già presente nella precedente normativa. Sono previste norme per mitigare l’impatto degli interventi sui corpi idrici, come interruzioni, escavazioni, derivazioni e sbarramenti (artt. 22, 23, 24, 25, 26), con adeguate prescrizioni e protocolli comportamentali, oltre alla definizione di norme regolamentari per lo svolgimento di sport acquatici (art. 27). Viene inoltre prevista la promozione della partecipazione delle Associazioni dei pescatori professionali alla gestione ittica, definito il profilo dei soggetti autorizzati, indicate le tasse regionali e istituito il Registro dei pescatori professionali. L’art. 30 riconosce come attività connesse la pesca turismo e l’ittiturismo, in un ottica di diversificazione produttiva e multifunzionalità delle imprese. L’esercizio della pesca sportiva ed il rilascio delle licenze è l’oggetto del Titolo V nell’ambito del quale è prevista l’abolizione del libretto di licenza di pesca, che è sostituito dalla ricevuta di versamento della tassa di concessione regionale accompagnata da un documento di identità. La licenza annuale può essere rilasciata anche agli stranieri residenti in Umbria, mentre agli stranieri non residenti viene rilasciata una licenza trimestrale, rinnovabile. L’art. 37 detta i principi per lo svolgimento delle gare di pesca sportiva. In coerenza con gli obiettivi di tutela e valorizzazione degli ecosistemi acquatici, i campi di gara devono essere istituiti nei laghi e nei corsi d’acqua assegnati alla zona a carpa e tinca e del barbo. Alla Giunta regionale competerà di indicare le specie ittiche da immettere nei laghetti comunicanti con altri corpi idrici, al fine di contenere i rischi di trasferimento accidentale in natura di specie ittiche indesiderate e a grave impatto ecologico. L’acquacoltura è trattata in modo specifico nel Titolo Vi relativamente alle attività, autorizzazioni, limitazioni, gli aiuti finanziari e le tipologie di beneficiari. Gli ultimi due tutoli della legge (il Vii e Viii) disciplinano la vigilanza, le sanzioni (i cui proventi sono introitati dalle province mentre quelli derivanti dalle tasse di concessione sono introitati dalla Regione), i risarcimenti per danno ambientale ed al patrimonio ittico e le disposizioni finanziarie, transitorie e finali. .  
   
   
ACCORDO COMMERCIALE NEL SETTORE AGROALIMENTARE  
 
Siglato il 5 febbraio scorso, nella sala Giunta della Camera di Commercio di Ferrara, un importante accordo di collaborazione commerciale tra Corte Bianca s. R. L. Di Copparo, impresa attiva nella produzione di latte, yogurt, mousse di frutta, bevande vegetali e tea) e la Siribela di Belgrado (Serbia). L’accordo riguarda, in particolare, l’esportazione verso il Paese balcanico di succhi di frutta e di yogurt prodotti nello stabilimento ferrarese. Presenti per la firma dell’accordo - sotto la regia del Presidente della Camera di Commercio di Ferrara, Carlo Alberto Roncarati - Michele Benvenuti, Amministratore delegato di Corte Bianca s. R. L. , Branislav Pomoriski e Dragan Jovic di Siribela, oltre che al Direttore di Confindustria di Ferrara, Roberto Bonora, all’assessore alle Attività Produttive della Provincia di Ferrara, Diego Carrara, e a quello del Comune di Ferrara Aldo Modonesi. “Essere protagonisti delle grandi trasformazioni che interessano l’economia globale - ha dichiarato Carlo Alberto Roncarati - è ormai un imperativo per le imprese, che già si confrontano quotidianamente con competitor internazionali, ma anche per i territori su cui le imprese operano. E l’aver scelto la Camera di Commercio quale sede per la firma di una intesa così importante è motivo di orgoglio per una Istituzione che, giorno dopo giorno, mette a punto strategie e politiche di intervento sui mercati internazionali a servizio della business community e del territorio provinciale”. “La scelta di sviluppare rapporti economici con un Paese come la Serbia – ha affermato Michele Benvenuti, Amministratore Delegato di Corte Bianca, non è casuale: essa, infatti, è da tempo al centro della strategia export aziendale, sia in termini di vendite che di nuovi investimenti. Ecco perché - ha concluso Benvenuti - siamo particolarmente contenti di aver compiuto questo importante passo proprio in Camera di Commercio, la casa delle imprese, che sentiamo, in particolare negli ultimi mesi, a noi sempre più vicina”. La provincia di Ferrara ha importato nel 2006 dalla Serbia prodotti per un valore complessivo di 13,6 mln di Euro (1,73% del totale delle importazioni provinciali) ed esportato beni per 5,6 mln di Euro (lo 0,27% dell’Export globale). Entrambi i flussi di interscambio sono, peraltro, in fase di sostenuta crescita (fonte: Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio). .  
   
   
SVILUPPO DELLA BORSA MERCI TELEMATICA ITALIANA: UN PROGETTO A VALERE SUL FONDO NAZIONALE DI PEREQUAZIONE 2005  
 
Si è svolto recentemente l´incontro di star-up del progetto Sviluppo della Borsa Merci Telematica Italiana, nel corso del quale sono state tracciate le linee che saranno sviluppate dal Sistema camerale regionale toscano nell´intento di favorire la crescita del mercato telematico regolamentato dei prodotti agricoli, agroalimentari ed ittici, realizzato attraverso una specifica piattaforma informatica sul web. L´obiettivo del progetto è di dare supporto e sviluppare le attività della Borsa anche attraverso la valorizzazione del patrimonio informativo in materia di prezzi e mercati delle Camere di Commercio. Nel corso dell´incontro il rappresentante della Bmti spa (Borsa Merci Telematica Italiana), la società che gestisce il sistema informatico di contrattazione che consente la trattazione delle negoziazioni, ha illustrato i possibili sviluppi del progetto che potranno permettere la creazione di specifiche norme attraverso le quali regolamentare i mercati dei singoli prodotti fissando ad esempio le condizioni della negoziazione telematica, le caratteristiche merceologiche dei prodotti, le modalità di adempimento (pagamento, consegna/ritiro merce, ecc…) oltre agli altri eventi successivi alla conclusione della transazione che possano incidere sull´esecuzione del contratto di compravendita. All´interno del sistema informatico della Borsa sono a oggi attivi trentadue Mercati telematici che raccolgono i più diffusi prodotti (dai cereali ai sottoprodotti della loro macinazione, dal vino al pomodoro, oltre a diverse qualità di carne). L´accesso alla Borsa è riservato ai Soggetti Abilitati all´Intermediazione (Sai), soggetti iscritti cioè in un apposito elenco tenuto dalla Deputazione Nazionale della Borsa, che avranno la funzione di raccogliere e gestire gli ordini all´interno della Borsa stessa. Nel corso della riunione è emersa infine l´opportunità di procedere, nell´ambito della predisposizione del Piano esecutivo, ad una rimodulazione del progetto tenendo conto delle recenti normative in materia di controllo prezzi, in particolare sia alla creazione della figura di "Garante per la sorveglianza dei prezzi" (il cosiddetto Mister Prezzi) che ai nuovi compiti attribuiti alle Camere di Commercio. .  
   
   
A CAGLI DISTINTI SALUMI RASSEGNA NAZIONALE DEL SALUME IV EDIZIONE 25-26-27 APRILE  
 
Distinti Salumi, Rassegna Nazionale del Salume, si sta rapidamente affermando come il più noto appuntamento del gusto dedicato all´artigianato norcino nazionale di qualità firmato Slow Food. Con Distinti Salumi Cagli, città d´arte a pochi chilometri da Urbino e Gubbio, apre i suoi antichi palazzi nobiliari, e li trasforma, nelle tre giornate della Rassegna di fine aprile, in sale di degustazione, percorsi didattici, educazioni sensoriali, esperienze tattili, visive ed olfattive e interattive insieme a momenti di grande passione nell´assaggio dei sapori più tipici di questa terra. La Rassegna si apre all´interno del centro storico, nei suoi palazzi, nei saloni, nei cortili, negli androni, nel Teatro comunale, nei luoghi più intimi e suggestivi, offrendo alla tradizione e alla cultura contadina di varcare le porte della città. Nella disposizione degli spazi, la rassegna richiama l´organizzazione tipica di un Salone del Gusto, qui collocata in un´architettura autentica; disposta in quella terra di storia, arte e di civiltà che con l´amore per gli antichi sapori hanno reso le Marche stella di prima grandezza nella cultura nazionale. La qualità è il leit motiv per tutte le occasioni golose nel mare sterminato di proposte e iniziative, il filo d´Arianna che guida il visitatore tra le immense varietà di prodotti all´interno del labirinto del gusto che la città di Cagli offre nei tre giorni della rassegna. Il centro storico di Cagli per un lungo weekend diventa palcoscenico di eventi da scoprire o semplicemente da incontrate. Un percorso alla scoperta delle migliori produzioni norcine del nostro Paese tra Presidi nazionali Slow Food e Consorzi nazionali di tutela del salume. Un appuntamento per diffondere e salvaguardare l´immenso patrimonio della norcineria italiana, frutto di una grande varietà di ambienti, razze animali, lavoro artigianale di produzione e trasformazione dedicata alle famiglie dei salumi e ai possibili usi gastronomici. Un viaggio tra presente e memoria storica legato alle tradizioni alimentari per meglio tracciare un percorso a tutela delle identità alimentari. Un progetto di cultura eco-sostenibile che mira a dare vita a un´economia di recupero nell´allevamento allo stato brado di suini autoctoni, per la produzione e il consumo di carni pregiate e per sostenere le piccole produzioni di eccellenza secondo il principio della qualità, della tipicità, e della rintracciabilità dei prodotti e recuperando con ciò tutta una tradizione legata alle arti e ai mestieri artigianali. Si è partiti da Cagli, per rilanciare il dibatto sul futuro della tradizione norcina e riportare l’attenzione del grande pubblico e dei produttori sul tema dei salumi di qualità con la stesura, nell´edizione 2007, di un “Manifesto dei salumi buoni, puliti e giusti” redatto in collaborazione con l´Università di Scienze Gastronomiche Slow Food. La città di Cagli si candida, così, a divenire principale palcoscenico italiano per la valorizzazione delle produzioni norcine tradizionali. Non solo, ad incentivare un turismo eno-gastronomico che avviene in una parte del territorio dove è affermata la ricerca del cibo tipicamente locale o tradizionale e che, in quanto tale, ha assunto una sua originale espressione culturale ricca di sensazioni, di emozioni e di nostalgie. Un patrimonio di sapori unito ad un compendio degli elementi più nobili, la ricchezza del patrimonio storico, la grande arte, l´antica cultura civile. Con Distinti Salumi, Rassegna Nazionale del Salume, si aprono una serie di eventi ed iniziative volte a valorizzare tutte le risorse del territorio, promuovendo il turismo e il soggiorno dei visitatori, mediante un´offerta culturale che si caratterizzi in tutti i suoi più ampi aspetti ed eccezioni. Un percorso di conoscenza della città e delle sue espressioni e manifestazioni, preziose risorse del territorio e della cultura di un luogo. Edizione 2008 La città di Cagli con Distinti Salumi, Rassegna Nazionale del Salume ospita, nelle sue tre giornate, la migliore produzione dell´artigianato norcino di qualità siglato Slow Food. Autentico appuntamento per appassionati gourmet, produttori, consumatori, pervaso dalla filosofia Slow Food, per l´edizione 2008 si amplierà e consoliderà ancora di più il suo carattere nazionale proponendosi di aprirsi a prodotti meno noti, di arricchirsi con maggiori testimonianze straniere come lo sarà la speciale partecipazione di Chef Kumale´ con i suoi Talk Food, e di moltiplicare gli incontri culturali legati alle tradizioni alimentari. Un percorso che si connota per essere evento, fiera, mercato e palcoscenico di idee e progetti. Un evento che si svela passeggiando e toccando i luoghi della festa: piccole porzioni di città che si mettono in mostra, preziose e succulente risorse gastronomiche che solleticano i sensi e seducono il palato, luoghi carichi di storia millenaria che invitano a perdersi o inoltrarsi per vedere, annusare, partecipare, sapere e gustare le delizie della migliore norcineria. Una Rassegna dove nascono progetti: esempio concreto il Manifesto dei salumi, con il quale è già partita la seconda fase operativa per analizzare l’intero corpus della letteratura scientifica sulle produzioni norcine; mentre “L´innovazione tradizionale: tradizione norcina e cambiamento climatico” saranno oggetto del convegno nell´edizione 2008. Un dibattito per mettere in luce le linee di frattura che il riscaldamento globale ha aperto nella collettività dei produttori e dei consumatori di salumi. Sono tante le proposte e le iniziative di qualità che si muovono per le vie della città e diffondono un mondo di aromi e di sapori. Un filo d´Arianna che parte dalle occasioni più golose e si orienta in altrettanti momenti di fusione con la cultura della città e i luoghi più incontaminati di queste terre. Ad aiutare i visitatori tra sapere e sapori penseranno ancora una volta gli organizzatori: si può far tappa nei Cortili del Sale dove degustare una sintesi di salumi provenienti da tutta Italia nonché alcuni insaccati, ospiti per l´occasione negli antichi palazzi nobiliari. Da non perdere alcune delizie perfette della tradizione internazionale suddivise per l´occasione in: Salumi Interi, Salumi Crudi, Salumi Cotti, Salumi Particolari. Altra meta del sapere è il Chiostro del Sale, il Mercato nazionale di produttori artigiani e di piccole realtà commerciali accuratamente selezionate da Slow Food su tutto il territorio nazionale. Sono sostenitori della qualità che mettono in mostra e in vendita i propri prodotti, alimenti preziosi e di sicuro valore e raccontano le proprie esperienze, differenze e biodiversità, ospitati nel chiostro della Chiesa di San Francesco, la più antica chiesa francescana delle Marche. Aggiunge preziosità al sapere il Bookshop delle più importanti case editrici nazionali legate al mondo della tavola, a itinerari del sapore, guide eno-gastronomiche, storie ghiotte di artigiani del gusto, di antichi mestieri e nuove professioni che allestiscono gli spazi del Salone dell´Editoria. Esperti Slow Food e del settore, da soli o coadiuvati da valenti artigiani e/o allevatori, animano e conducono i Laboratori del Gusto nel seicentesco Palazzo Felici. Ogni laboratorio è luogo di assaggio, di degustazione ma anche di scambi di opinioni e commenti, è fatto di domande e pareri e di molta curiosità ed è un modo piacevole di informare e di essere informati sulla ricchezza culturale enogastronomica. Quest´anno i laboratori del Gusto sono dedicati a tante specialità con sorprese tutte da scoprire guidate da un unico leit motiv: il salume secondo la suo etimo salumen che esprime tutto ciò che è conservato sotto sale. Una meta, quindi, per assaggiare non solo i classici insaccati e i salumi di maiale ma anche per conoscere prodotti meno noti come i salumi di oca, di pecora, di capra, di cavallo, di bovino e, addirittura, di pesci salati sempre all’insegna dei requisiti di “buono, pulito e giusto” che richiamano sia la filosofia Slow Food sia lo spirito che guida la Rassegna. Il che significa: salvaguardia ambientale, conservazione della tipicità, benessere animale, promozione della diversità produttiva, economia locale eco sostenibile. Tra i laboratori del Gusto segnaliamo alcuni dei più curiosi: Hot pork: salumi da cuocere; Porco da spalmare: salumi tradizionali italiani da spalmare sul pane; La Bell’epork ovvero cosce e champagne; Mangiarsi il fegato con i salumi di fegato in abbinamento a spumanti delle Marche; Il profumo del porco: le spezie nella conservazione e valorizzazione delle carni di maiale; Sapore di mare, sapore di sale con i salumi di pesce; Anser, anseris: le declinazioni dell’oca; Salotto con l’artigiano: incontro col salumiere. Altro luogo dove pianificare una tappa è la Piazza in Festa, creata apposta per accogliere il visitatore più goloso, che può assaggiare o decidere di fermarsi per una saziante sosta, scegliendo tra un´impressionante patrimonio alimentare fatto di salumi cotti: la porchetta, il maialino, il cotechino alla brace, le salsicce matte, i wurstel. Qui si trovano anche prodotti meno conosciuti e decisamente più curiosi, come il baccalà sotto la cenere o la spuma di baccalà. Novità dell´edizione 2008 è la speciale partecipazione di Chef Kumale´, massimo esperto di World Food, ovvero di cucine internazionali, per scoprire gli ingredienti, i segreti e le usanze dei principali piatti di altre etnie. Parteciperà a Distinti Salumi con il suo Talk food incentrato sulla precettistica religiosa ebraica ed i sostitutivi del maiale nella salumeria e nella cucina ebraica con Santa l’Oca: il “maiale” puro degli ebrei ovvero una degustazione di salumi e insaccati misto oca-maiale a cura di un produttore d’eccellenza di Mortara. Poi ancora, “Me gustas Tu: gli insaccati iberici di Cataluna & Galizia” sui principali insaccati iberici e “Turkish delights: Pastrami e sujuk” sugli insaccati d´eccellenza dei sultani nella tradizione turco-ottomana. Con Chef Kumale´ arriverà a Cagli, durante i giorni della Rassegna, una delegazione internazionale di norcini spagnoli simbolo della migliore produzione norcina iberica. Convegno Slow Food Palazzo Pubblico, Sala del General Consiglio Giovedì 26 aprile ore 16 L´innovazione tradizionale: tradizione norcina e cambiamento climatico Come in tutte le tradizioni alimentari, l´eccellenza nell´arte norcina deriva da uno straordinario equilibrio di fattori faticosamente raggiunto attraverso secoli di sperimentazione e affinamento collettivo. Un buon salume non è mai un risultato acquisito e sicuro, ma sempre un piccolo miracolo di sapienza e destrezza, che si ripete ad ogni stagione attraverso il laborioso allineamento di tutti i fattori in gioco. Cambiare anche uno solo degli addendi comporta la necessità di rimettere in discussione l´intero processo e di trovare un nuovo punto d´equilibrio. Ecco perché, anche il più piccolo aumento di temperatura nelle zone e nei periodi di produzione rischia di mettere in crisi l´arte norcina italiana. Il riscaldamento globale ha dunque una conseguenza molto locale: per conservarsi la tradizione norcina è chiamata oggi a rinnovarsi e a ritrovare un nuovo bilanciamento dei suoi fattori. Ma come cambiare tutto senza cambiare niente? Ancora una volta la soluzione non può che arrivare da un processo di elaborazione collettiva. La salvaguardia e l´evoluzione della tradizione si costruisce attraverso il dibattito, la negoziazione e spesso anche attraverso il disaccordo e lo scontro. Di quanti gradi aumenta o aumenterà la temperatura delle nostre latitudini? Quali conseguenze avrà questo aumento sulla produzione norcina? Quali soluzioni tecnologiche consentono di controllare il fattore temperatura? Quali tecnologie possono essere integrate nella tradizione senza snaturarne il senso e i risultati? Su queste domande e su molte altre, l´accordo è ancora lontano dall´essere raggiunto e proprio per questo è utile discuterne. Questo è l´obiettivo del convegno “Tradizione norcina e cambiamento climatico”: mettere in luce le linee di frattura che il riscaldamento globale ha aperto nella collettività dei produttori e dei consumatori di salumi. Solo dibattendo pubblicamente su questi temi è possibile avanzare nella ricerca dell´innovazione tradizionale. Gli orari dei laboratori del gusto e delle principali attività della Rassegna sono in corso di definizione. Per qualsiasi informazione contattare la infoline. .  
   
   
PREMIO SIRENA D’ORO DI SORRENTO VI EDIZIONE DEL CONCORSO ITALIANO DEGLI OLI DOP  
 
Assessorato all’Agricoltura e alle Attività Produttive della Regione Campania, con la collaborazione di Città di Sorrento e la partecipazione dell’ Associazione Nazionale Città dell’Olio, Oleum e Federdop Si festeggia l’8 marzo a Sorrento la più grande kermesse dedicata alla promozione dell’eccellenza oleicola del nostro paese Ecco le date del tour italiano della Vi edizione del Sirena d’Oro Corsi di degustazione, assaggi nelle enoteche e coinvolgimento delle scuole, convegni tematici e appuntamenti di assaggio in tutta la regione Campania. Il Sirena d’Oro porta i suoi extravergine Dop nelle migliori enoteche regionali d’Italia e dal 3 al 7 aprile a Vinitaly – Sol di Verona Ecco le date del tour italiano della Vi edizione del Premio Sirena d’Oro di Sorrento. L’evento, promosso dall’Assessorato all’Agricoltura e alle Attività Produttive della Regione Campania in collaborazione con Città di Sorrento e la partecipazione dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, Oleum e Federdop, è l’unico concorso italiano dedicato agli extravergine a Denominazione di Origine Protetta, rappresentativi della straordinaria varietà e qualità dell’olivicoltura di pregio italiana. L’evento è promosso dall’Assessorato all’Agricoltura e alle Attività Produttive della Regione Campania - Città di Sorrento in collaborazione con Associazione Nazionale Città dell’Olio, Oleum e Federdop. Le premiazioni delle migliori Dop in gara si svolgeranno l’8 marzo a Sorrento, poi numerosi sono gli appuntamenti con il Mese dell’Olio Dop in Campania oltre alle tappe in alcune delle Enoteche più famose in Italia. Tra gli appuntamenti troviamo l’Enoteca Italiana di Siena il 31 marzo, in occasione della Xii edizione delle Stagioni dell’Olio, il 10 aprile faremo visita all’Enoteca regionale del Lazio (Palatium). Il 15 di aprile sarà la volta dell’Enoteca Regionale delle Marche a Offida in provincia di Ascoli Piceno, ultima tappa il 22 aprile in provincia di Avellino con l’Enoteca Regionale dei Vini d’Irpinia a Taurasi. Degustazioni anche al Vinitaly di Verona all’interno del Sol, in programma dal 3 al 7 aprile 2008 La Vi edizione del Premio Sirena d’Oro e gli appuntamenti con il Mese dell’Olio Dop in Campania, verranno presentati il 28 febbraio a Napoli in occasione della consegna dei riconoscimenti per la Iii edizione di Extrabio, il concorso regionale riservato ad oli ottenuti nell’annata corrente da olive certificate “biologiche” ai sensi del reg Ce 2092/91. .  
   
   
IL RICETTARIO STORICO DI ALMA PER AGRITURISMI QUALITÀ PARMA LE MIGLIORI RICETTE DELLA TRADIZIONE PARMENSE, RIELABORATE DALLA SCUOLA INTERNAZIONALE DI CUCINA ITALIANA DIRETTA DA GUALTIERO MARCHESI, IN ESCLUSIVA PER LE AZIENDE DEL CIRCUITO  
 
Il piacere dell’accoglienza e dei sapori tipici di Agriturismi Qualità Parma è arricchito da una prestigiosa partnership: Alma-la Scuola Internazionale di Cucina Italiana il cui rettore è Gualtiero Marchesi. La famosa scuola, ambasciatrice dello stile italiano in cucina in tutto il mondo, ha infatti compiuto per Agriturismi Qualità Parma un’accurata ricerca storica sui ricettari e sui trattati di cucina, a partire dal ‘500 fino ai giorni nostri. Gli chef di Alma hanno poi rielaborato e selezionato, in esclusiva per Agriturismi Qualità Parma, le migliori ricette della tradizione parmense che oggi, in quattro menu stagionali e alcuni piatti di rinforzo, possono essere gustati negli agriturismi del circuito. Fra le prelibatezze del Ricettario Storico di Alma per Agriturismi Qualità Parma ci sono, ad esempio: anolini di Parma, tortelli d’erbetta, sgranfignoni alla parmigiana (gnocchi di patate), bomba di riso, torta fritta, punta di vitello ripiena, vecchia (vécia) con il pesto di cavallo, rane in umido, pattona (castagnaccio) e torta nera di San Secondo. L’operazione, così come le linee guida tracciate dal Disciplinare e dalla Carta della Qualità, punta al raggiungimento dell’eccellenza anche dal punto di vista dell’offerta enogastronomica delle aziende che aderiscono al progetto, per le quali le tipicità produttive e gastronomiche del territorio rappresentano un fiore all’occhiello da valorizzare. .  
   
   
“SAVEURS -TICINO 2008” SAPORI ED EMOZIONI IL TICINO È UNA TERRA VOTATA ALLA GASTRONOMIA CHE HA CONSERVATO FINO AI NOSTRI GIORNI UNA GRANDE TRADIZIONE CULINARIA LA QUALE HA LE PROPRIE RADICI NELLA CULTURA E NELLA STORIA PREALPINA.  
 
Un patrimonio autentico in continua evoluzione, reinterpretato ad arte da rinomati chef che hanno legato i saperi ai sapori. Proprio in questa terra, si terrà la grande manifestazione Saveurs – Ticino che, vuole promuovere la “cucina d’eccellenza” per farla apprezzare sia all’Ospite che già conosce le varie località svizzere per la loro bellissima natura e cultura, sia a chi si approccia per la prima volta alla Regione. Infatti, il Canton Ticino è l’ l´area italofona più vasta della Svizzera. La sua connotazione turistica, ricreativa ed enogastronomica è precisa infatti, in poco più di cento chilometri, da Nord a Sud, è presente l´intera gamma dei climi e dei paesaggi europei. Del Ticino si può parlare, nonostante le molte sfaccettature, come di una terra autentica, perché il settore turistico ha saputo seguire le tendenze in atto da anni a livello europeo, aggregando l´intera offerta attorno al concetto di territorio, di "terra ticinese". In particolar modo, la cucina ticinese esiste perché "è legata ai prodotti della sua terra” che confina con Lombardia e Piemonte. Per questo si può parlare di cucina ticinese all´interno di una più ampia cucina prealpina. L’edizione di quest’anno di Saveurs Ticino vuole essere una “liaison” di chef di alta gastronomia italiani e svizzeri che, uniti dalle diverse esperienze professionali, incontreranno l’Ospite in ambienti unici, offrendogli grande qualità e creatività nella ristorazione, oltre al piacere della convivialità . Gli chef a cui la manifestazione darà il benvenuto entreranno a far parte di un gruppo di talenti individuali e preziosi. Una squadra che vuole rappresentare un punto di riferimento per la ristorazione italo - svizzera; chef che hanno rafforzato amicizie personali e rapporti professionali, perseguendo lo stesso scopo. Gli chef italiani e svizzeri, durante dieci serate particolari, reinterpreteranno e divulgheranno le proprie tradizioni culinarie in un clima di amicizia mettendosi alla prova grazie al continuo confronto con il pubblico che amano. Serate esclusive nei bellissimi ristoranti situati tra la zona del Sopraceneri (Ascona e Brissago) dal 13 al 17 Aprile 2008 e nel Sottoceneri (Lugano e Vacallo) dal 20 al 24 Aprile 2008. Le migliori guide enogastronomiche confermano l´eccellenza degli chef del Ticino, mettendo ai primi posti ristoranti di famosi alberghi quali “Principe Leopoldo” dell’Hotel Villa Principe Leopoldo & Residence, il Ristorante Galleria Artè del Grand Hotel Villa Castagnola a Lugano, nonché i Ristoranti Sant’abbondio a Sorengo, e Concabella a Vacallo. Allo stesso modo nel Sopraceneri alberghi quali l’Hotel Eden Roc, il Park Hotel Delta e l’Albergo Giardino di Ascona, nonché il Ristorante “ Da Enzo “ a Ponte Brolla. Il 17 Aprile ultima serata per il Sopraceneri presso il Ristorante Isole di Brissago dove cucineranno Rolf Krapf, Andrea Cingari, Stefan Nowaczyk e Urs Gschwend. Il 24 Aprile serata conclusiva della manifestazione presso il ristorante del Casinò di Lugano, “ La Perla del Lago” con i quattro chef Gian Luca Bos, Dario Ranza, Frank Oerthle e Martin Dalsass. Saveurs -Ticino non è solo un evento culinario ma anche un insieme di emozioni suscitate dagli ambienti eleganti dove ci si sente “a casa propria”. Gli Alberghi e i Ristoranti che hanno aderito alla manifestazione propongono dei pacchetti speciali che, comprendono una cena per due, con vini di grande pregio, pernottamento e ricca colazione: il tutto da consumarsi in un’atmosfera raffinata ed esclusiva. Info@saveurs-ticino. Ch .  
   
   
L’ACQUA LAURETANA CON BLUGIRL  
 
In occasione della settimana della moda milanese, Lauretana l’acqua minerale scelta – e ricercata - da happy few ritorna in passerella questa volta con Blugirl che, con il suo romanticismo un po’ ironico, un po’ malizioso, ne veste la bottiglietta blu. La bottiglietta blu Lauretana, infatti, non è nuova tra il fashion system, è già stata griffata da Dsquared, Neil Barrett, Fisico e la lista continua, mentre gli esigentissimi Dolce & Gabbana hanno scelto, per il restaurant milanese Gold, Lauretana nella versione vetro progettata da Pininfarina. Www. Lauretana. Com La cultura dell’acqua Lauretana • nasce nelle Alpi biellesi (un territorio già noto non a caso per primati tessili e beverage di distinzione mondiale) • sgorga a 1050 metri, in un luogo dove tutto attorno non esistono insediamenti • è una rarità: la sorgente, tra le viscere del Mombarone (catena del Monterosa) è unica e non illimitata • ha una storia che risale al 1883 • celebra la Madonna nera di Loreto, per cui il famoso Santuario di Graglia • è stata al centro di sfarzi reali e di milieu culturali: già la Regina Margherita, Giolitti, Carducci, De Amicis, Eleonora Duse e molti altri nomi illustri ne conobbero i benefici, frequentando lo stabilimento termale di Graglia Santuario dove oggi ha sede la Lauretana Spa • è stata accreditata l’acqua più leggera e più pura d’Europa (Università degli Studi di Torino - Dipartimento di Chimica Analitica) • è consigliata da omeopati e medici per le sue rare virtù • è disintossicante, digestiva, drenante, antiurica. Limpida, incolore, inodore. Batteriologicamente pura. .  
   
   
SUNWEET ONES LO SNACK DEL BENESSERE  
 
Si chiama Sunsweet Ones, l’innovativa confezione di prugne secche proposta da Sunsweet: prugne giganti, morbidissime e gustose, confezionate singolarmente e racchiuse in un pratico tubo trasparente dalla veste accattivante. Sunsweet, da sempre nota per l’eccellenza dei suoi prodotti, seleziona una per una le sue prugne, tutte originarie delle soleggiate valli californiane. Solo i frutti perfetti sia a livello di dimensione, sia di sapore e morbidezza, possono fregiarsi del marchio Sunsweet. Buone, sane e leggere, le prugne secche Sunsweet Ones contribuiscono al nostro fabbisogno di energia giornaliero e al nostro benessere perché oltre ad essere ricche di fibre, hanno anche interessanti proprietà antiossidanti che possono contrastare l’azione dei radicali liberi. Sunsweet Ones è dunque un tubo speciale, che soddisfa pienamente le esigenze del consumatore dinamico, attento a conciliare una vita di lavoro frenetica, con la ricerca del proprio benessere. Sunsweet Ones è il compagno ideale per tutte le occasioni. Rappresenta una deliziosa scorta di energia in casa come in ufficio e proprio grazie al formato monodose salvafreschezza delle singole prugne è lo snack ideale della nostra giornata. Comodo da portare in borsa durante lo shopping così come nella tasca della tuta durante l’attività sportiva, è ottimo come merenda nella cartella dei ragazzi. Le prugne sono una fonte naturale di antiossidanti, contengono in natura fruttosio, glucosio e sorbitolo, non contengono zuccheri aggiunti e sono ideali per chi pratica attività sportiva perché forniscono energia immediata; ricche di antiossidanti e di fibre favoriscono la sensazione di sazietà. · 40 g di prugne secche forniscono 1/6 del fabbisogno di fibra quotidiano di un adulto Perché è bene scegliere le prugne Sunsweet Il marchio Sqo (Sunsweet Qualità dall’Origine) e il sistema Sps (Sunsweet Pitting System) Sunsweet, numero uno in Italia e nel mondo per le prugne secche offre una qualità a ciclo completo e quindi totale: Sqo (Sunsweet Qualità dall’Origine) è il marchio originale che identifica le prugne Sunsweet per la propria qualità, in tutte le fasi di produzione, dall’ origine del frutto alla sua lavorazione garantendone la tracciabilità dalla coltivazione degli alberi (alberi Sunsweet) alla raccolta delle prugne, dalla loro essicazione alla lavorazione, dalla denocciolatura con l’esclusivo sistema Sps (Sunsweet Pitting System) al confezionamento e alla distribuzione. La qualità che nasce dalla scelta dei luoghi e dalla passione dei coltivatori la Sunsweet Growers Inc. , nata nel 1917 dall’associazione di un gruppo di coltivatori californiani, comprende una superficie di oltre 17000 ettari di frutteti. I coltivatori gestiscono il proprio frutteto da generazioni e lo curano con passione, avvalendosi delle più avanzate metodologie di coltura. Ogni pruno giunge al suo pieno sviluppo a cinque anni e continua a essere produttivo per più di quarant’anni. A partire dai primi anni ‘90, i coltivatori Sunsweet applicano le metodiche della “lotta integrata” per ridurre al minimo l’utilizzo di pesticidi e antiparassitari e rispettare l’ambiente. La qualità che nasce da una raccolta e da un’essicazione immediate. Intuizione, tecnologia e know-how contibuiscono a determinare il momento più adatto per la raccolta delle prugne. Con un rifrattometro viene accertato il perfetto livello di maturazione dei frutti, che si raggiunge quando contengono il 22% di zucchero. Poi, grazie a particolari scuotitori meccanici, le prugne vengono raccolte in un attimo: trenta secondi per un intero albero. Subito dopo, trasportate agli essicatori, lavate e disposte in singolo strato, su piccoli carrelli che scorrono su rotaie, attraversano un tunnel di essicazione ad aria calda (85° circa) dove perdono l’80% circa del loro contenuto di acqua. Il processo si conclude dopo 18 ore e le prugne secche vengono trasportate all’impianto di lavorazione. La qualità che nasce dalla lavorazione. Lo Stabilimento Sunsweet di Yuba City è la più grande fabbrica di frutta secca del mondo e può contare su una superficie di oltre 110. 000 mq. Ogni fase produttiva è monitorata sotto il profilo qualitativo. Giunte allo stabilimento, le prugne vengono pesate, fumigate, e messe a stock. Successivamente un dispositivo a fibre ottiche seleziona le prugne migliori che, sottoposte a un bagno di vapore, riacquistano un’umidità e una morbidezza eccezionali. La qualità che nasce dall’esclusivo metodo di denocciolatura Sps. Le prugne Sunsweet vengono denocciolate con lo speciale metodo Sps (Sunsweet Pitting System); procedimento brevettato e parte integrante del patrimonio aziendale. Il procedimento Sps consente, a differenza degli altri sistemi, di mantenere intatta la polpa più gustosa e nutriente del frutto, che si trova proprio vicino al nocciolo. Questo procedimento, una volta rimosso il nocciolo, permette di sigillare la prugna che mantiene così la sua naturale morbidezza e assume una caratteristica forma a “ciambella”; l’inconfondibile forma Sunsweet. La qualità che nasce dal confezionamento con il massimo livello tecnologico. Mediante una rete di nastri trasportatori sospesi, le prugne pronte per essere confezionate vengono avviate verso le linee di confezionamento, buste, barattoli in cartone, scatole e lattine. Dalla raccolta di ogni anno, solo le prugne migliori che hanno superato tutti i controlli qualitativi e quello del Dfa (Dried Fruit Association) si possono chiamare Sunsweet .  
   
   
TVS NOVITÀ PRIMAVERA 2008 - LE NOVITÀ DEL “COOKING QUARTET”:  
 
È partito il count-down sul futuro. È iniziato l’anno Xl di Tvs. È l’anno in cui l’azienda celebra i sui primi 40, intensissimi anni d’attività. È soprattutto un anno in cui Tvs vuol tornare a mostrare senza mezze misure “how to Xl” (come eccellere) a tutti i sui interlocutori (istituzioni, clienti attuali e prospect, buyer e distributori, designers, fornitori, media community. ). In prima persona ed in modo chiaro e diretto, attraverso i suoi prodotti, ma soprattutto grazie alle sue persone. Che condividono un’unica grande missione. Insomma, per Tvs, il 2008 è davvero un anno speciale. Ripercorrendo le tappe più importanti della densa storia imprenditoriale, molti sono gli aspetti ancora inediti e sconosciuti ai più. Ecco arrivare, tanto per cominciare, qualcosa di importante, concreto, ricco di valore: il rilancio in grande stile del marchio Tvs Galleria. Un disegno strategico nato in casa Tvs e definito a quattro mani, grazie alla partnership recentemente siglata da Tvs con un altro player eclettico del casalingo (il cui know-how spazia in settori anche distanti, come bambino e giardino, ndr): Foppapedretti,. “foppapedretti non necessita di presentazioni, è presente su tutto il territorio nazionale,grazie ad una rete distributiva capillare” - sottolinea l’Ing. Ambrogio Merlo,nuovo Ad di Tvs – “La nostra collaborazione con l’Azienda di Bergamo, oltre a porre le basi per grandi soddisfazioni reciproche, ci permette di contare su una rete di vendita altamente affiatata e performante, che saprà valorizzare i prodotti Tvs Galleria”. Un’operazione ambiziosa e ricca di significati, che va oltre le celebrazioni. Un’ottima occasione per consentire agli estimatori più esigenti di trovare e apprezzare a tuttotondo i migliori prodotti Tvs, grazie ad una distribuzione qualificata e di livello nel canale dettaglio. Per chi già conosce collezioni distintive e di carattere quali ad es. Archetun,yatra, Platino, sarà il modo giusto per riappropriarsi e gustarsi ex-novo delle icone di stile, vere pietre miliari del cucinare bene. Ma anche per chi si avvicina con curiosità per la prima volta al brand Tvs Galleria, da sempre garanzia di eccellente qualità italiana, non mancheranno novità ricercate e le “chicche” capaci di generare stupore. Surprise! Ecco Easypretty. Ispirata dall’esperienza, è arrivata Easypretty a rappresentare il bello della comodità. In senso assoluto. Chiamatela se volete: l’arte di semplificare. O magari in termini più strettamente edonistici pensate che sia good-looking ed abbia questo fascino magnetico, per sorprendervi sempre. Pensatela come volete, lei resta Easypretty. Vi offre il privilegio di avere tutto facile. Per questo, è stata pensata/ disegnata/ creata (= fatta) ad arte. Bastano giusto due parole per capire tutto di lei: easy e pretty. Ovvero: semplice e graziosa. È l’essenza del Tvs-pensiero. “che bello rendere tutto più facile. ”Easypretty è semplicemente nuova,bella. Cosa chiedere di più? Lo spirito di ricerca si è tradotto in approccio facile al bello. Easypretty è la naturale evoluzione del progetto Tvs, nato in seno all’Easylab, il laboratorio creativo e di sperimentazione dell’Azienda. Un modo di guardare al bello in un modo nuovo e senza inibizioni, seguendo lo spirito di ricerca più autentico. Un’intuizione, una visione che ha portato Tvs a presentare nel 2005 per prima al mondo una collezione di padelle multidecoro e multicolore (Decors & Colors, appunto), arricchitasi via via nel tempo. Nel 2008,anno clou della storia Tvs,anche questo progetto si rinnova ed evolve,presentando la sua quarta collezione. So Easy, So Pretty. Easypretty ri-nasce per realizzare un ideale estetico e tradurlo in comodità immediata. Senza ulteriori indugi e senza nemmeno troppi narcisismi, ma con stile e grande senso pratico. A partire dal nome, che fonda l’identità e rappresenta un’esplicita dichiarazione d’intenti. A ben guardare nel dna Tvs, infatti, l’approccio easy è un segno forte di continuità. Easycooker è stato il primo concorso d’idee bandito dall’azienda, attraverso cui studenti e progettisti in erba hanno espresso incredibili potenzialità progettuali trasformatesi poi in prodotti (basti pensare a prodotti quali Ovo,mela e Peperone, Jump, Petra in Yatra). Easylab ha successivamente raccolto quest’importante eredità proiettando verso la ricerca continua l’universo di valori condiviso, ed aprendo la sfida anche a professionisti esterni all’azienda. Con Easypretty, disegnata da Columbus/italia per Easylab, il testimone passa con grazia addirittura al pubblico, agli estimatori. La collezione Easypretty 2008 è briosa ma dotata di forte personalità. Esplora e presenta due ambiti principali: 24 nuovi Colors, in cui protagonista è il colore con le sue dodici tonalità, e nuovi Decors, che si esprimono in sei temi originali, che traggono ispirazione dalla contemporaneità e dalla fantasia. Eccoli tutti: Mother Earth, graziosi animali marini e terrestri raffigurati nei loro habitat naturali. Shadows, motivi tribali che ricordano arcani graffiti rupestri. Lettering, un mix movimentato di caratteri che spaziano dal moderno all’English old style, passando per il macroscopico e il pattern. Fruits, immagini di frutta che hanno il sapore delle stagioni disegnate su stoffe a rigoni. Comics, personaggi usciti dalla matita di abili illustratori, ritratti in divertenti quadretti di vita culinaria. Ad Easypretty Decors & Colors si affianca dal 2008 una nuova brand extension. Ecco così i primi 9 decori di Easypretty Gift, un raffinato collage di proposte pensato come originale idea regalo per le ricorrenze speciali: il Natale, la festa della mamma e Halloween. Un collage che naturalmente Tvs può comporre, creando su richiesta altre decorazioni, per feste e tradizioni tipiche di ogni cultura. Occasioni per pensare ad un dono simpatico, originale ma soprattutto utile. Pensata come estensione della cucina, delle sue pareti e delle sue superfici lucide od opache, Easypretty la completa, anzi la trasforma. La rinnova giorno dopo giorno con il suo stile facile, istintivo e ricco di personalità. È l’emblema della creatività ed è nata (prima di tutti) come per magia dal semplice mix di alluminio, rivestimento antiaderente, finiture esterne e manici. Come i manici, ergonomici ed anticalore, ma rigorosamente di design (sono Dolphin di Takahide Sano, ndr). I colori non sbiadiscono ma sono forti e durevoli, sviluppati nel pregevole smalto porcellanato antimacchia ed antiabrasione (davvero inviolabile, ed un po’ imperscrutabile, come il mistero profondo della poesia), o nel pratico smalto siliconico che resiste alle alte temperature. Dettagli fascinosi di non poco conto e decori innovativi nati su temi vicini al sentire dell’azienda la fanno da padrone in un nuovo catalogo che contiene tutte le novità, insieme alla summa del lavoro di anni di ricerca. Sofia La diva dei fornelli. Nuova star dell’induzione. Applausi a scena aperta in cucina: arriva Sofia, l’antiaderente maggiorata per tutti i fuochi. Protagonista con l’induzione ma perfetta comprimaria su ogni tipo di fornello. Il suo fondo esterno è immediatamente riconoscibile grazie ad un decoro serigrafico ton sur ton particolarmente ricco di curve (e di pittogrammi). Ma più che per le virtù estetiche, Sofia sorprende per il carattere: la sua base incorpora un disco in acciaio che è stato creato appositamente per non avere alcun limite sui piani cottura. Ogni pentola Sofia può passare infatti con disinvoltura dall’induzione al gas, dall’elettrico al vetroceramica, garantendo una propagazione omogenea del calore, planarità ideale ed un’ottima stabilità. Manici e maniglie sono realizzati in materiale termo-isolante. In particolare, il design dei manici ergonomici “Odino” è di Harry Palladium. Il corpo in alluminio con pareti a spessore differenziato è rivestito internamente di Plustek, il non-stick a triplo strato studiato da Tvs per un uso costante. Non necessita di particolare cura e garantisce ottime performance nel tempo, sia per la forte resistenza ai graffi ed alle abrasioni, sia per la semplicità di pulizia. La finitura esterna è in smalto siliconico color bluette di elevata qualità e gradevolezza, che resiste all’usura ed alle sollecitazioni termiche. Marcello Dal fornello al forno, andata e ritorno. Ovvero: Solido e versatile, un compagno perfetto. La nuova collezione Marcello nasce con forza, tornita da una pressa da 5000 tonnellate. Ha un carattere duttile ma deciso, perché è realizzata in lega d’alluminio – il materiale più adatto alla cucina moderna e rispettoso dell’ambiente, perché riciclabile. Non solo Marcello è sicuro e possente, ma è anche una bella comodità, estremamente versatile nelle funzioni. Sarà presto il vostro partner ideale in cucina, perché vi segue ovunque (dal forno. Al fornello, alla piastra elettrica, ai piani in vetroceramica radiante, a quelli alogeni) ed asseconda ogni desiderio di sperimentazione culinaria. Marcello ha un corpo di alto spessore, con curve decise e profili scolpiti. Al momento giusto, la base coniata a rilievo (che offre la massima stabilità in ogni situazione), saprà infiammare il vostro cuore. Grazie alla rapidità ed alla precisione con cui trasmette il calore, per dosarlo in modo accurato ed uniforme, secondo le necessità. Marcello saprà guardarvi dritto negli occhi, grazie ai coperchi trasparenti in vetro termico con bordi in acciaio. Protetto da una facciata discreta ed elegante (vernice siliconica argento scuro metallizzato), il suo aspetto interiore si manterrà integro a lungo e vi sorprenderà giorno dopo giorno, grazie al rivestimento antiaderente Teflon Select, concepito per l’utilizzo intensivo. Marcello vi conquisterà anche con le sue prese perfette. Non riuscirete a separarvene, grazie al nuovissimo manico particolarmente maneggevole, concepito per l’utilizzo combinato forno/fornello. La robusta anima in acciaio fissata al corpo della padella con due grandi rivetti ed il confortevole rivestimento in silicone soft-touch resistono ad ogni sollecitazione, fino a 230° C. Isotta Una bella novità che non scotta. Isotta, sost. F. Pronuncia: Is hot Al(uminum) Isotta è la nuova linea di antiaderenti in alluminio Tvs, alleata preziosa di ogni giorno, con caratteristiche particolari e. Di rilievo! Con la base coniata antiscivolo particolarmente spessa e le pareti più sottili per ottimizzare la diffusione del calore;ma anche con i bordi visibilmente importanti, dal profilo ricalcato per offrire un solido appoggio ai coperchi trasparenti nello speciale vetro termico Pyrex (venduti separatamente). Con Isotta si realizzano cotture perfette, più rapide ed accurate, avendo la certezza della massima stabilità su tutti i piani di cottura (impossibile dimenticarli: i pittogrammi che suggeriscono l’utilizzo tollerato su gas, elettrico, vetroceramica alogena e radiante sono incisi sul fondo di ogni oggetto). Le forme dinamiche e morbide, dai tratti sinuosi e molto femminili sono un chiaro rimando all’origine tutta italiana dei prodotti! Il rivestimento antiaderente interno Plustek, di altissima qualità, ha una nuovissima formulazione specifica, sviluppata da Tvs per resistere e dare sempre il meglio nell’utilizzo quotidiano. Il sistema di manici, maniglie e pomoli “Carnevale” (Design: Takahide Sano) non passa inosservato: innanzitutto protegge dal calore perché è realizzato in materiale termoisolante. I suoi particolari inserti plastici con finitura lucida sono davvero un’idea brillante che conquista al primo sguardo. Grazie al piacevole contrasto con l’elegante superficie satinata opaca delle pentole, le sue linee illuminano la cucina ed impreziosiscono la tavola. .  
   
   
COLLEZIONE PRINTEMPS DI SOIZICK TAZZINE DA CAFFÈ: UN TOCCO DI COLORE DELICATO IN FINISSIMA PORCELLANA DIPINTA A MANO  
 
L’inverno lascia il posto alla nuova stagione, il vecchio saggio dalla folta barba bianca, rigido e austero, cede il passo alla giovane e spensierata primavera. Nella collezione Printemps di Soizick, la stagione dei fiori che sbocciano e della natura che torna alla vita, prende forma in un cuore azzurro pastello tempestato di cristalli Swarovsky. Un tocco di colore delicato, un cuore che si apre al calore dei primi timidi raggi di sole, che con coraggio affrontano e sfidano il vecchio inverno. Materiale: finissima porcellana dipinta a mano .  
   
   
CASA FELICE CON LE NOVITA’ DEMOLLI PER LA CUCINA E LA CASA.  
 
“Casa felice” è, da sempre (da quando è stata fondata, nell’ormai lontano 1965), il motto della Demolli. Un motto che trova riscontro nella sua produzione di articoli per la cucina e per la casa, tutti caratterizzati da un mix di “ingredienti” che ne hanno fatto la differenza: design, ampia scelta di colori, funzionalità nell’uso quotidiano, ergonomia e sicurezza nell’utilizzo, ottimo rapporto qualità-prezzo. Una produzione che comprende tre diverse linee: “Mastro Guido”, articoli casalinghi e da regalo realizzati con accuratezza artigianale; “Magic”, articoli casalinghi in plastica e metallo, in tanti bellissimi colori e con un design all’avanguardia; “The Economist”, articoli casalinghi di primo prezzo assoluto. E anche le novità presentate al Macef rispecchiano questo motto. * Per fare in casa i cioccolatini, ci vuole “Cacaò”. Cioccolatini fatti in casa: che idea fantastica per gli appassionati di quella delizia del palato e dello spirito che è il cioccolato! Anche perché, in fondo, basta poco per produrre in casa buonissimi cioccolatini, magari arricchiti con gli aromi più svariati: vaniglia, amaretto, nocciola, buccia d’arancia, limone, menta, cedro, cannella, chiodi di garofano, pepe, peperoncino… Tutto quello che occorre è del buon cioccolato fondente, un piccolo pentolino immerso nell’acqua di un pentolino più grande, un termometro per alimenti, una spatola e “Cacaò” di Demolli, il nuovo stampo per cioccolatini che consente di “sfornare” ben 18 cioccolatini per volta. “Cacaò”, lo stampo che Demolli ha appositamente creato per dar forma ai cioccolatini, è realizzato in morbida gomma per uso alimentare e sopporta temperature da record per la gomma, tanto che può essere tranquillamente lavato in lavastoviglie. Il suo utilizzo è semplicissimo. Dopo aver sciolto il cioccolato a bagnomaria e averlo temperato (procedimento per dare al cioccolato lucentezza, brillantezza e totale assenza di venature biancastre), lo si versa nelle 18 formelle dello stampo e lo si fà raffreddare, prima a temperatura ambiente, poi in frigo. A questo punto, i cioccolatini sono pronti: basta capovolgere lo stampo ed esercitare una lieve pressione con le dita affinché escano perfettamente dai loro alloggiamenti, pronti per essere gustati. Lo stampo per cioccolatini “Cacaò” di Demolli è stato creato con la collaborazione di Valter Vighi, noto Maestro Cioccolatiere, e fà parte della linea Magic. E’ in vendita nei migliori supermercati ed ipermercati e nei negozi di articoli casalinghi (Prezzo al Pubblico indicativo € 4,50). * Pasta fresca per tanti ospiti? Nessun problema con “Impasta facile”, formato grande. E’ vero che, oggi, nei negozi si trova di tutto e che la pasta fresca viene venduta perfino surgelata o già confezionata sottovuoto, ma, quando si ha il tempo e la voglia, vale sempre la pena di preparare la pasta in casa. E’ per questo che Demolli ha realizzato un accessorio che ha avuto un grandissimo successo: il tappetino per impastare “Impasta facile”. Questo tappetino sostituisce la tradizionale spianatoia in legno, che necessita poi di tempo e pazienza per essere pulita, e facilita al tempo stesso la manipolazione dell’impasto, grazie alla sua eccezionale morbidezza e scorrevolezza. “Impasta facile” di Demolli, infatti, è realizzato in morbido silicone per uso alimentare, un materiale indeformabile e inalterabile; si adatta stabilmente a qualsiasi superficie; non assorbe odori e sapori; si lava facilmente e, una volta utilizzato, può essere arrotolato in modo da non occupare spazio. Oltre alla dimensione standard cm 60 x cm 40, oggi “Impasta facile” di Demolli è disponibile anche nella nuova dimensione grande: cm 48 x 80, ideale per le sfoglie di grandi dimensioni e per chi ha tanti ospiti da soddisfare. In questa nuova versione, il tappetino è serigrafato in rosso in modo da rendere più evidenti le varie misure della sfoglia che si sta lavorando. “Impasta facile” di Demolli fa parte della linea Magic ed è in vendita nei migliori supermercati ed ipermercati e nei negozi di articoli casalinghi. La misura piccola (corredata di 2 spatoline in legno) ha un prezzo al Pubblico indicativo di € 26,00, mentre il Prezzo al Pubblico indicativo della nuova misura grande (sempre corredata di 2 spatoline in legno) è € 45,00. Tutti e due gli “Impasta facile” sono prodotti in Italia e con le migliori qualità di silicone * Il nuovo formaghiaccio “Ice Cube”. Volendo pensare a un nuovo formaghiaccio, Demolli è partita, questa volta, da due elementi semplicissimi, ma fondamentali: la convenienza e la praticità. E’ nato, così, il nuovo Formaghiaccio “Ice Cube”, il formaghiaccio classico, che più classico non si può, con i classici alloggiamenti rettangolari per 12 classici cubetti di ghiaccio. Niente voli pindarici con la fantasia, quindi, (cubetti a forma di stelle, di cuoricini etc. ): “solo” praticità estrema e super convenienza nel prezzo. In particolare, la grande praticità di questo nuovo formaghiaccio è data dall’utilissimo coperchio di cui è dotato, che garantisce la massima igiene e preserva i cubetti dall’inevitabile invasione delle briciole (se, come succede spesso, si conserva il pane nel freezer) e dal contatto con qualsiasi corpo estraneo. E ciò diventa ancor più importante se il formaghiaccio, come avviene sempre più spesso, viene utilizzato anche come contenitore per congelare piccole porzioni di sugo, di prezzemolo tritato etc. Il nuovo Formaghiaccio “Ice Cube” di Demolli, che fà parte della linea Magic, è realizzato in polietilene in colori trasparenti ed è in vendita nei migliori supermercati ed ipermercati e nei negozi di articoli casalinghi al prezzo super conveniente di € 0,90 (Prezzo al Pubblico indicativo). * Accessori per la cucina a tutto colore. Il colore, sempre più protagonista nelle nostre case: anche in cucina, dove, in passato, dominava essenzialmente il bianco; anche nei tessuti di arredo, dai tendaggi ai copriletti, alle tovaglie. Perché i colori ci attraggono e ci coinvolgono: risvegliano spontaneamente i nostri desideri e ci offrono la possibilità immediata di soddisfarli, di dare un tocco personale alla nostra casa e di ritrovare, con semplicità, il nostro modo di essere nell’ambiente che ci circonda. Poiché i colori sollecitano direttamente il campo emotivo e psichico, influenzano l’umore e il benessere psicofisico. E Demolli lo sa bene. Non per nulla, per i suoi complementi di arredo in plastica (taglieri, vassoi, bicchieri, sottopiatti) aveva già inserito quattro colori pieni e brillanti: il giallo, il fucsia, l’aragosta e l’azzurro cielo. Oggi, a questi quattro colori, se ne aggiungono altri due, due colori di gran moda: il blu, il colore della serenità e della pace, legato alle profondità meravigliose dei mari, dei cieli, dell’infinito e il verde, in una stupenda tonalità verde militare, deciso e riposante al tempo stesso. Tutti gli articoli in plastica della Demolli fanno parte della linea Magic e sono in vendita nei migliori supermercati ed ipermercati e nei negozi di articoli casalinghi. .  
   
   
SNIPS ORIGINALI COLORATI OGGETTI PER LA CASA E PER LA CUCINA : NOVITA’ MACEF PRIMAVERA 2008  
 
Snips, rinomata azienda italiana leader nel settore casalinghi della grande distribuzione, presenta numerose novità proponendo articoli che seguono la filosofia dell’ azienda: creare oggetti innovativi con una marcia in più o sviluppare i prodotti tradizionali. Nuovi colori quindi, nuove forme e un’attenzione particolare al design per proposte che soddisfano tutte le esigenze. Caribe Capiente insalatiera in materiale plastico dotata di un pratico coperchio e di una coppia di posate per servire. Disponibile in arancio e turchese. Prezzo al pubblico consigliato € 13,50 Congelaromi Quattro piccoli contenitori per congelare e conservare gli aromi di stagione e utilizzarli quando necessario. Lavabile in lavastoviglie. Prezzo al pubblico consigliato € 4,20 Congelasughi Quattro piccoli contenitori per congelare e conservare i sughi e utilizzarli poi secondo le quantità desiderate. Adatto al microonde e alla lavastoviglie. Prezzo al pubblico consigliato € 4,20 Formaghiaccio Limone Questo innovativo stampo per il ghiaccio ha una particolarità che lo rende unico: un’apposita scanalatura che consente di appoggiare una fettina di limone e di congelarla insieme all’acqua, per ottenere così cubetti di ghiaccio aromatizzati. Prezzo al pubblico consigliato € 2,00 Lunch Box Contenitore pensato per i pasti “fuori casa”. Due scomparti separati per dividere i cibi e sotto il coperchio. Le posate! Prezzo al pubblico consigliato € 6,00 Multiclick Plus - Multiclick Tondo Plus I contenitori per alimenti che hanno reso celebre Snips vengono proposti a due scomparti e con tappo colorato per rallegrare la cucina. Sono disponibili nella versione rettangolare e quadrata e sono adatti al microonde. Prezzo al pubblico consigliato a partire da € 4,60 Prendigoccia Utile scolapiatti da lavello, si può utilizzare in piano per fare asciugare gli utensili da cucina e piegato per far scolare i piatti. Disponibile in bianco, arancio e blu. Prezzo al pubblico consigliato € 6,90 Ulaop Nuova centrifuga per insalata dal design tondeggiante e proposta in due allegri colori estivi: turchese e verde. In resistente materiale plastico è dotata di piedini antiscivolo. Prezzo al pubblico consigliato € 5,70 Coccola Sembrano dei frutti veri queste divertenti spugne colorate a forma di limone, pera, fragola e cuore per rendere più allegro il bagno. Sono dotate di un pratico cordino per appenderle. Prezzo al pubblico € 9,00 Happy Box Pratica scatola-contenitore adatta a contenere alimenti. Sotto il coperchio trova posto una comoda pinza per servire. Prezzo al pubblico consigliato € 5,30 Lollo Questo oggetto misterioso in realtà è un “salva reggiseno”. Serve per proteggere il reggiseno nella lavatrice, per evitare il rischio che esca il ferretto e si perda nel cestello. Basta inserire le due coppe all’interno della semisfera; la palla piccola interna tiene fermo il reggiseno. Prezzo al pubblico consigliato € 8,10 Mini Lollo Protegge calze e collant nel lavaggio in lavatrice, per evitare smagliature e fastidiosi fili tirati. Prezzo al pubblico consigliato € 8,10 Tuttocucito Pratico contenitore a due piani studiato per riporre in maniera ordinata tutto il materiale del cucito: spolette di filo, forbici, metro, aghi e ditali trovano posto all’interno di questa scatola dotata di una comoda maniglia. Prezzo al pubblico consigliato € 9,40 .  
   
   
A PALAZZO BASTOGI, ASSEGNATO IL ‘VINI DI TOSCANA’ EDIZIONE 2007 PREMIATA L’ESTETICA E LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEL VINO  
 
Firenze - Creatività, qualità e innovazione non servono soltanto a produrre i migliori vini del mondo, ma sono necessarie anche per presentarli e per degustarli. E’ su queste basi che il sesto premio ‘Vini di Toscana’ è stato assegnato a un autentica stilista delle etichette come Simonetta Doni, la cui azienda ‘veste’ alcuni tra le più grandi vini mondiali e un tecnico del valore di Riccardo Gosi, che con la sua Enomatic ha inventato un sistema innovativo per spillare il vino. La cerimonia di consegna del premio si è svolta oggi a Palazzo Bastogi alla presenza del Presidente della Regione, dell’assessore all’agricoltura, e di una folta rappresentanza del comparto vitivinicolo toscano. Nella sua settima edizione il premio, ch! e viene attribuito ogni anno a chi si è particolarmente! distint o nel campo della produzione, della ricerca, della promozione e dell’informazione legata al mondo dei vini toscani, è stato assegnato al mondo della comunicazione del prodotto: perchè il successo del vino dipende anche dal modo in cui l’etichetta lo propone e lo rappresenta, e anche dalla possibilità, una volta aperta la bottiglia, di salvaguardarne le qualità e gli aromi per molto tempo. Nasce così l’abbinamento delle realtà imprenditoriali di Simonetta Doni e Riccardo Gosi: la prima ‘veste’ il vino in maniera adeguata (l’etichetta rappresenta il primo impatto che il consumatore ha con il prodotto), il secondo lo ‘spoglia’, consentendo al vino in degustazione di mantenere per settimane le sue caratteristiche. Ma c’è un altro elemento che accomuna i due imprenditori: le loro aziende, nate e cresciute in Toscana sono oggi leader mondiali nei loro ambiti. Proprio come i! nostri vini. Il premio ‘Vini di Toscana’, è dunque l’occasione annuale, per sottolineare il valore complessivo di un comparto che esprime compiutamente la sua regione di provenienza, tenendo insieme la qualità e la creatività, i suoi sapori e i suoi campanili. Secondo gli ultimi rapporti statistici sono oltre 30. 000 le aziende toscane interessate alla coltivazione della vite, 63. 000 gli ettari di terreni destinati a vigneto, e circa 2,6 milioni gli ettolitri di vino prodotto mediamente ogni anno. All’interno del comparto molto forte è la componente dei vini a denominazione di origine (in Toscana ci sono ben 36 vini doc e 5 docg): li producono oltre 6. 500 aziende. Supera infine i 500 milioni di euro l’export annuale, pari al 17 per cento di quello nazionale: il vino toscano tocca i cinque continenti, muovendosi dai Paesi dell’Ue sino agli Stati Uniti e al Giappone. Il vino, poi, soprattutto in Tosca! na, non è solo una delle tante produzioni agro-alimenta! ri di qu alità, è, come abbiamo visto, imprenditorialità, cultura, paesaggio, storia, tradizioni. Caratteristiche queste che sono state espresse in un volume ‘Storia della vite e del vino in Toscana’ che è stato presentato nel corso della cerimonia di stamani dal presidente dell’Accademia dei Georgofili di Firenze Franco Scaramuzzi. Il prezioso volume, redatto con il contributo di qualificatissimi studiosi racconta il cammino e l’evoluzione che il settore vitivinicolo ha avuto in Toscana. Vini di Toscana: i premiati dell’edizione 2007 Simonetta Doni - Da 25 anni, attraverso la sua azienda, Simonetta Doni si occupa di studiare e realizzare l’immagine del vino e delle aziende vinicole. L’azienda ‘veste’ alcuni tra i marchi più celebri di tutto il mondo. A cominciare dai grandi vini toscani, questa vera e propria stilista della ! bottiglia, sa trasmettere con la fantasia e la grafica non solo caratteristiche e dati enologici, ma anche piaceri e emozioni. Riccardo Gosi - Nato a Panzano, nel cuore del Chianti, imprenditore nell’ambito dell’automazione tecnologica, ma anche produttore vinicolo per passione, Gosi ha fondato nel 2002 l’azienda Enomatic con cui ha realizzato un sistema brevettato, unico al mondo, che consente di spillare il vino direttamente dalla bottiglia al bicchiere, mantenendone intatte le qualità organolettiche. Grazie all’immissione di azoto alimentare il vino rimane integro per oltre tre settimane dall’apertura. Possono moltiplicarsi così le occasioni per gustare un buon calice,anche di cru pregiati, quando le circostanze renderebbero troppo impegnativo – anche dal punto di vista economico – aprire una bottiglia. Vini di Toscana: le edizioni passate - Simonetta Doni e Riccardo Gosi scrivono il! loro nome nel sesto capitolo di un albo d’oro nel quale! spiccan o nomi prestigiosi di produttori e enologi, di ristoratori e tecnici, di giornalisti e imprenditori. Risale al 2002 la prima edizione: il premio viene assegnato a James Suckling, editor della prestigiosa testata Wine Spectator. L’anno successivo il riconoscimento viene attribuito a nove giovani imprenditori del vino - rappresentativi di un significativo ricambio generazionale nel mondo dei vini di qualità della Toscana. Nel 2004 la scelta è di premiare gli enologi (e ne vengono scelti quattro); nell’occasione un premio speciale, alla carriera, viene attribuito al padre putativo di tutti gli enologi italiani: Giacomo Tachis. I riconoscimenti del 2005 sono stati assegnati a titolari di enoteche, wine bar, ristoranti, cioè a tipologie di locali estremamente importanti nell’opera di diffusione e di conoscenza dei vini di qualità. Infine nel 2006, il premio viene assegnato al mondo della ricerca e dell’innovazione, rapprese! ntato da Roberto Bandinelli, autentica figura di riferimento nell’ambito della ricerca applicata al germoplasma viticolo. .  
   
   
CARTA DEI VINI PIACENTINI, DOMANDE ENTRO IL 14 MARZO  
 
Prorogati al 14 marzo I termini per la partecipazione al concorso per la miglior carta dei vini piacentini, precedentemente fissati al 18 febbraio. Chi vuole partecipare deve perciò compilare il modulo di domanda, disponibile nel sito della Provincia (www. Provincia. Pc. It/agricoltura /premio carta dei vini/ Modulo domanda partecipazione concorso), ed inviarlo, allegando una copia della carta dei vini, alla Provincia di Piacenza, corso Garibaldi 50, 29100 Piacenza, entro le 12 del 14 marzo. Domanda e copia della carta possono anche essere consegnate direttamente all’Urpel della Provincia, ingresso della sede, nei termini indicati. Ulteriori informazioni possono essere richieste a Vittorio Barbieri (Slow food) tel. 333-2926405 o a Fabrizio Bernini (Provincia) tel. 0523-795384. Il concorso è promosso dall’Assessorato Agricoltura della Provincia insieme a Slow Food e in collaborazione con Unione Commercianti, Confesercenti, Terra Nostra della Coldiretti; Agriturist dell’Unione Agricoltori; Turismo Verde della C. I. A. E Autostrade Centro Padane. Su proposta dell’assessore all’Agricoltura Mario Spezia la Giunta provinciale ha deciso di dedicarlo a Pietro Fumi, personalità tra le più rappresentative della nostra cultura enogastronomica, recentemente scomparso. Al concorso sono ammesse cinque categorie di pubblici esercizi: Ristoranti, -Osterie e Trattorie, Enoteche con mescita e Wine bar (già ammesse alla prima edizione, quella dell’anno scorso), Agriturismi e Pizzerie (che si sono aggiunti quest’anno). Verrà selezionato un vincitore per categoria e sarà assegnato un premio alla miglior Carta in assoluto, la “Carta delle Carte”. I vincitori riceveranno una targa di riconoscimento e avranno diritto ad uno specifico spazio sul sito internet della Provincia. La premiazione avverrà il 28 aprile a Carpaneto, nell’ambito della seconda edizione del Gutturnio Festival. .