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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Novembre 2007
BRATISLAVA OSPITA L’8ª CONFERENZA DEI MINISTRI EUROPEI DELLA SALUTE  
 
Strasburgo, 19 novembre 2007 – Le sfide che le migrazioni rappresentano per i sistemi sanitari saranno al centro dell’8ª Conferenza dei Ministri europei della Salute dal tema "Gente in movimento: una sfida per i diritti umani e i sistemi sanitari". Organizzata congiuntamente dal governo slovacco e dal Consiglio d’Europa, la Conferenza si terrà in data 22 e 23 novembre presso la Sala Reduta di Bratislava (Slovacchia). I ministri dei 47 stati membri del Consiglio d’Europa cercheranno delle soluzioni per far fronte alle sfide che le migrazioni, e le altre forme di mobilità, rappresentano per i sistemi sanitari. In particolare, i partecipanti prenderanno in esame l’evoluzione delle migrazioni e dei modelli sanitari in Europa e s’interrogheranno sui rapporti tra le migrazioni - da un punto di vista sociale, etico e dei diritti umani - e la pianificazione, l’attuazione e l’accessibilità al servizio sanitario. Terry Davis, segretario generale del Consiglio d’Europa e Robert Fico, primo ministro slovacco, apriranno la conferenza il 22 novembre alle ore 9:00. Al termine della Conferenza, è prevista l’adozione della Dichiarazione di Bratislava sulle migrazioni, la salute e i diritti umani. I giornalisti potranno usufruire di un centro stampa completamente attrezzato presso la Sala Reduta, dove si svolgerà la conferenza (Medená 3, 811 01 Bratislava). Le sessioni di apertura e di chiusura della conferenza sono aperte ai media. Una conferenza stampa - in presenza di Terry Davis - si terrà il 22 novembre alle ore 10:00 nel luogo in cui si terrà la conferenza. .  
   
   
AL VIA IL NUOVO PIANO PER L’EDILIZIA SANITARIA IN EMILIA ROMAGNA MINISTRO E REGIONE FIRMANO ACCORDO DI PROGRAMMA  
 
 Roma, 19 novembre 2007 - Il Ministro della Salute Livia Turco e la Regione Emilia Romagna hanno firmato lo scorso 15 novembre, il protocollo d’intesa relativo all’Accordo di programma integrativo 2007 (Art. 20 Legge 67 dell’11 marzo 1988) per la regione Emilia Romagna per gli investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie. Il Programma di investimenti oggetto dell’Accordo integrativo 2007 per la realizzazione di 8 interventi, mette a disposizione della Regione complessivi € 45. 433. 105,86 a carico dello Stato. Con tale Accordo la Regione esaurisce tutte le risorse assegnate dal programma straordinario di investimenti in sanità e conclude un ciclo di programmazione con interventi destinati al completamento delle opere iniziate con i finanziamenti ex art. 20 legge 67/1988, all’adeguamento delle strutture sanitarie alle normative relative ai requisiti minimi per l’esercizio dell’attività sanitaria, al miglioramento della sicurezza, prevenzione incendi nonché a favorire processi di riorganizzazione aziendale. Gli 8 interventi previsti nell’Accordo integrativo 2007 riguardano la rete ospedaliera, ed in particolare i presidi di Piacenza, Castel San Giovanni, Parma, Reggio Emilia, Ravenna e Cesena, completano le azioni di riqualificazione già avviate con i finanziamenti dei programmi precedenti e sono congruenti con gli obiettivi che si propongono e con la portata strategica del programma nazionale. In allegato l’elenco degli interventi contenuti nell’Accordo. Accordo Di Programma Integrativo 2007 – Regione Emilia Romagna Elenco Interventi
Azienda Titolo intervento Finanziamento a carico dello Stato
Ausl di Piacenza Adeguamento strutture dell’Azienda alle norme per l’autorizzazione e l’accreditamento € 7. 068. 268,13
Ausl di Piacenza Nuovo deposito economale e farmaci Ospedale di Piacenza € 2. 850. 000,00
Ausl di Piacenza Completamento ristrutturazione Ospedale di Castel San Giovanni € 3. 022. 401,25
Azienda Ospedaliera di Parma Ampliamento Monoblocco e Piastra Tecnica Ospedale di Parma – 4° lotto € 6. 650. 000,00
Azienda Ospedaliera di Parma Completamento Ospedale di Parma: trasferimento dipartimento pneumologico e direzione aziendale € 9. 975. 000,00
Azienda ospedaliera di Reggio Emilia Completamento Ala Sud e ampliamento Ospedale di Reggio Emilia € 8. 586. 095,94
Azienda ospedaliera di Ravenna Completamento D. E. A. Ospedale di Ravenna € 4. 906. 340,54
Ausl di Cesena Completamento opere prevenzione incendi Ospedali Bufalini e Angioloni € 2. 375. 000,00
Totale € 45. 433. 105,86
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BRACCIO ROBOTICO, FRUTTO DI UN PROGETTO COMUNITARIO, ESPOSTO A UNA FIERA DEL SETTORE MEDICO  
 
Bruxelles, 19 novembre 2007 - Un´équipe di ricercatori ha sviluppato un sistema di controllo con robot basato su segnali elettroencefalografici (Eeg) che potrebbe aiutare le persone paralizzate a diventare più indipendenti. Il progetto Brain2robot, finanziato dall´Ue e sviluppato presso il Fraunhofer Institute for Computer Architecture and Software Technology (First), riguarda un braccio robotico protesico che può essere controllato mediante una Brain Computer Interface (Bci, ossia interfaccia computer-cervello), a cui è associato un sensore del movimento oculare. Per stabilire la direzione nella quale si deve muovere il braccio, gli occhi dei pazienti vengono monitorati da due telecamere montate su un paio di occhiali speciali. Il movimento effettivo del braccio robotico viene tuttavia azionato da un segnale lanciato dal cervello e interpretato dall´interfaccia. Per misurare i segnali elettrici provenienti dal cervello vengono utilizzati degli elettrodi fissati sulla testa del paziente. I segnali vengono a loro volta amplificati e analizzati dal computer che è in grado di rilevare le variazioni dell´attività cerebrale. La macchina può quindi eseguire gli ordini del paziente trasmessi tramite il cervello. Il dottor Florin Popescu, direttore del progetto, ha dichiarato che «il progetto è stato elaborato per aiutare le persone con gravi disabilità a far fronte alla vita di ogni giorno. Il vantaggio della nostra tecnologia sta nella conversione diretta dei movimenti intenzionali in ordini per il computer». Benché la ricerca iniziale si sia concentrata esclusivamente sulle applicazioni mediche, potrebbe esserci un´intera gamma di ulteriori applicazioni possibili, tra cui la sicurezza automobilistica (in termini di monitoraggio del conducente) e il controllo dei videogiochi. Il progetto ha ricevuto un finanziamento di 1,3 Mio Eur a titolo del Sesto programma quadro (6°Pq) dell´Ue mediante i contributi di eccellenza «Marie Curie» (Ext). Scopo di tali contributi è l´individuazione e la promozione dell´eccellenza scientifica, per consentire ai ricercatori di formare équipe e condurre ambiziose attività di ricerca di prim´ordine in tutte le discipline scientifiche rilevanti per l´Ue. Il dottor Popescu, a proposito della dotazione finanziaria ricevuta dall´Ue, ha affermato: «Il contributo mi ha consentito di riunire un gruppo di giovani scienziati eccellenti al Fraunhofer First nell´arco di un periodo molto breve. Senza i finanziamenti comunitari, non sarebbe stato possibile sviluppare il sistema Brain2robot in tre anni». Per ulteriori informazioni consultare: http://www. First. Fraunhofer. De/en/home Osservazioni: L´équipe responsabile dello .  
   
   
BIOLOGIA E GENETICA CHIAVI DELLA MEDICINA DI DOMANI DALLE DUE DISCIPLINE I FARMACI PER BATTERE LE DILAGANTI PATOLOGIE DI UN’ITALIA SEMPRE PIÙ VECCHIA.  
 
Firenze, 19 Novembre 2007 – Biologia e genetica sono la nuova frontiera della ricerca sulle malattie delle ossa, le discipline che nei prossimi anni produrranno farmaci di straordinaria e crescente efficacia per combattere le dilaganti patologie dello scheletro di una popolazione sempre più vecchia. Con questa predizione, che unisce ragionevoli certezze a ottimistiche speranze, si è chiuso il Siommms 2007, il settimo congresso nazionale della società scientifica che per quattro giorni ha riunito a Firenze 1500 tra i maggiori specialisti italiani e internazionali di osteoporosi, metabolismo minerale e malattie dello scheletro. Superlativo il bilancio, sia in termini scientifici, che in termini di rapporti internazionali. Firenze celebra infatti il gemellaggio tra Siommms e American Society for Bone and Mineral Research (Asbmr), la più importante associazione mondiale nel settore delle malattie delle ossa, che ha partecipato al congresso con il presidente Steven Goldring e alcuni dei suoi più importanti relatori. Alla sessione conclusiva ha partecipato l’endocrinologo francese Eric Abadie, responsabile dell’Agenzia Europea del Farmaco (Emea). Abadie ha sottolineato, tra l’altro, l’importanza della dimensione etica tanto nella ricerca quanto nella sperimentazione clinica. Alcuni nuovi farmaci e la presentazione di una serie di studi inediti sulla loro efficacia hanno del resto rappresentato il capitolo principale del congresso. Ranelato di Stronzio e Paratormone, due molecole di nuova generazione, stanno in effetti rivoluzionando l’approccio all’osteoporosi, nella terapia oltre che nella prevenzione. Entrambe si sono infatti dimostrate efficaci non solo nel bloccare il processo di impoverimento delle ossa tipico della malattia e della stessa menopausa, ma anche nello stimolare l’organismo alla produzione di nuovo osso. Le nanotecnologie hanno invece consentito di realizzare un particolare format chimico del silicio, consentendo così all’organismo di assorbire al meglio questa sostanza indispensabile a garantire il ciclo vitale del tessuto osseo. Il successo di Siommms 2007 acquisisce alla Siommms nuovi spazi e influenze nello sviluppo della ricerca di ulteriori farmaci. Con la fine del settimo congresso la presidente Maria Luisa Brandi, endocrinologa dell’Università di Firenze, passa il testimone al professor Gerolamo Bianchi, direttore del Dipartimento Apparato Locomotore e l’Unità Operativa di Reumatologia della Azienda Sanitaria di Genova. Bianchi resterà in carica per il biennio 2008-2009. L’anno prossimo il con gresso Siommms si terrà a Perugina (19 - 22 novembre, Hotel Giò Jazz). Sarà presieduto dal professor Paolo Filipponi, direttore all’Ospedale di Umbertide del Centro di Riferimento Regionale per l’Umbria (Asl 1) per l’Osteoporosi e per le malattie metaboliche dello scheletro. Vicepresidente il professor Ferdinando Silveri, direttore all’Ospedale Murri di Jesi della Clinica Reumatologia – Università Politecnica delle Marche (www. Siommms2008. Com). .  
   
   
OSTEOPOROSI, ECCO COME TI RIFACCIO LO SCHELETRO CREATA DA UN’AZIENDA DI FIRENZE, UNA NUOVA MOLECOLA STIMOLA LA PRODUZIONE DI OSSO E SI STA DIMOSTRANDO STRATEGICA NELLA LOTTA ALLA MALATTIA.  
 
Firenze 19 Novembre 2007 – Mentre l’osteoporosi si diffonde in Occidente in parallelo al progressivo invecchiamento della popolazione, soprattutto femminile, il mondo della ricerca continua a produrre terapie sempre più raffinate e mirate. Il Ranelato di Stronzio, una molecola di ultima generazione, brevettata dalla società farmaceutica fiorentina Stroder, si sta per esempio affermando per la particolarissima capacità di ricostruire con una doppia azione le ossa logorate dall’osteoporosi: ovvero stimola la produzione sia di nuovo osso, sia di Osteoprotegerina (Opg), una proteina che blocca il processo di erosione delle ossa all’origine delle fratture nelle donne in post menopausa. Questi exploit del Ranelato di stronzio sono stati oggi al centro di analisi e dibattito nel corso del 7° congresso Siommms che riunisce a Firenze 1500 specialisti italiani di malattie dello scheletro, dai denti ai reumatismi, dall’osteoporosi al metabolismo. Coordinata dall’endocrinologa Maria Luisa Brandi e dal reumatologo Silvano Adami, la sessione ha presentato tra l’altro i risultati, fin qui inediti, di tre importanti studi clinici internazionali, che dimostrano senza ombra di equivoci l’efficacia della molecola. Allo studio dell’epidemiologo belga Olivier Bruyere, appena pubblicato sulla rivista scientifica inglese Current Medical Research Journal, hanno contribuito Giovanni Carlo Isaia, internista dell’Università di Torino, e Sergio Ortolani, presidente della Lega Italiana Osteoporosi (Lios) nonché direttore a Milano del Centro per le Malattie Metaboliche dell’Osso dell’Istituto Auxologico. Il risultato è che il Ranelato di Stronzio aumenta la massa ossea (misurata con la Moc) e che per ogni 1 % di miglioramento il rischio di fratture del femore si riduce del 7%. Secondo lo studio del reumatologo francese Christian Roux, al quale ha di nuovo partecipato il professor Isaia, la molecola dimezza il rischio di fratture vertebrali (-47%) anche in donne da poco in menopausa (età 50-65 anni). Infine, per lo studio condotto sempre in Belgio dall’endocrinologo Jean-ives Register il Ranelato di Stronzio è il primo farmaco per l´osteoporosi con una riduzione del rischio di fratture del femore pari al 43% anche dopo 5 anni di terapia. Sia Isaia che Ortolani hanno partecipato con due relazioni alla sessione Siommms, insieme ad altri noti specialisti come Ranuccio Nuti (Università di Siena) e Carmelo Elio Fiore (Università di Catania), secondo i quali questi ultimi studi confermano i dati di due grandi trials (Soti e Tropos) dedicati al Ranelato di Stronzio: ovvero una riduzione del rischio sia delle fratture vertebrali (-49% già entro il primo anno di terapia), che di quelle non vertebrali, femore incluso (-36% a 3 anni). “L’aspetto ancora più sorprendente di questa molecola”, spiega la professoressa Brandi, “è che aumenta la produzione di Osteoprotegerina, proteina legata a un recettore, detto rank, che blocca l’attivazione degli osteoclasti, le cellule che distruggono le ossa. Una scoperta che apre alla ricerca sull’osteoporosi scenari inaspettati”. Secondo Ortolani un ulteriore aspetto positivo del Ranelato di Stronzio è che è stato studiato in tutte le fasce di età, pazienti giovani e ultraottantenni. “La ricerca”, spiega, “si interessa finalmente anche alle donne molto anziane, più colpite dall’osteoporosi e più soggette a cadute, al punto che registrano il 30% di tutte le fratture per fragilità ossea e il 60% delle fratture dell’anca”. Le over 80 sono in costante aumento e determineranno il maggior costo della spesa pubblica, vista l’alta incidenza di fratture di femore in questa fascia di età. “Farmaci come il Ranelato di Stronzio”, ricorda il professore, “sono dunque fondamentali per ricostruire l’osso perduto e proteggere queste pazienti dal rischio di fratture. Bisogna iniziare il trattamento appena compaiono i primi segni e basta una Moc per stabilire il grado di salute del proprio scheletro”. .  
   
   
SILICIO NANOSCOPICO PER DIFENDERCI DALL’OSTEOPOROSI FONDAMENTALE PER L’ORGANISMO MA POCO BIODISPONIBILE, IL MINERALE È VITTIMA DELLA MODERNA FILIERA AGROALIMENTARE. ORA PUÒ PERÒ ESSERE ASSORBITO CON FACILITÀ GRAZIE A UN INNOVATIVO FORMAT CHIMICO IN PARTICELLE ULTRAPICCOLE PRESENTATO AL CONGRESSO SIOMMMS  
 
 Firenze, 19 novembre 2007 – Particelle di 10 / 20 milionesimi di millimetro, tanto piccole da consentire all’organismo di assimilarle facilmente. Il nanosilicio è l’ultima frontiera della prevenzione in materia di osteoporosi, un format chimico super microscopico prodotto in laboratorio capace di sopperire all’handicap ormai accertato delle nostre diete alimentari, fornendoci le quantità di silicio necessarie a garantire il ciclo vitale del tessuto osseo. E’ la risposta alle più recenti acquisizioni circa il ruolo essenziale del silicio nel metabolismo delle ossa e, in quanto tale, il nanosilicio è stato presentato a Firenze al 7° congresso Siommms (Società di osteoporosi, malattie del metabolismo minerale e dello scheletro) dalla presidente Maria Luisa Brandi, endocrinologa dell’ateneo fiorentino, e da Luigi Moro, docente di biochimica all’Università di Trieste. Brevettata e prodotta dalla Swiss Co Development, la sostanza era per la verità già nota in dermatologia per trattare varie forme di psoriasi e di altre malattie della pelle. L’italiana X-pharma sta ora iniziando la commercializzazione di un nuovo mix con marchio Nanosilix, che lega nanosilicio (il nome chimico esatto è biossido di silicio ultracolloidale) e alcuni componenti con attività sinergica (isoflavoni di soia, vitamina D3 e calcio). Si tratta di un integratore alimentare che svolge una specifica azione sul trofismo e sulla mineralizzazione delle ossa e che rappresenta una novità per la prevenzione e la terapia dell’osteoporosi. La confezione è di 30 compresse, costa 26 euro e si acquista in farmacia senza bisogno di ricetta medica. La dose suggerita è una compressa al giorno, dunque il prezzo di un caffé. Studi clinici in corso sono chiamati a confermare gli ottimi risultati ottenuti dalla ricerca. Come noto, dopo l’ossigeno il silicio è l’elemento più diffuso in natura. Nell’organismo umano è presente per lo più nell’osso e nella cartilagine ed è ormai chiaro che nel metabolismo del tessuto connettivo e nei suoi processi di formazione svolge un ruolo fondamentale. Si trova soprattutto nelle acque minerali, birra e vegetali a foglia verde, ma l’agricoltura moderna (pesticidi) e i metodi di lavorazione dell’industria agroalimentare (conservanti) ne abbattono drasticamente la concentrazione di. Recenti studi clinici condotti in Inghilterra hanno inoltre dimostrato che, con l’avanzare dell’età, l’organismo diminuisce la capacità di assorbimento. Ma al di là di queste circostanze il problema all’origine è che il silicio è in sé difficilmente assimilabile a livello gastrointestinale. Perché? “Perché in natura”, spiega il professor Moro, “si presenta in molecole di grandi dimensioni e, una volta ingerito, ha dunque bisogno di tempi molto lunghi per essere assorbito e per raggiungere il tessuto connettivo. Di norma, con una dieta variata assorbiamo circa 9-14 milligrammi al giorno di silicio, ma la maggior parte se ne va con le urine”. Le implicazioni di questo processo sono evidenti. Un’alimentazione povera di silicio conduce a uno sviluppo osseo deficitario e a conseguenze intuibili sulla malattia osteoporotica. “Di fatto”, dice la professoressa Brandi, “abbiamo sempre più spesso a che fare con pazienti caratterizzati da carenza di silicio, deficit che appunto altera il metabolismo del tessuto osseo fino a provocare un’accelerazione della degradazione delle ossa e delle cartilagini” Al St. Thomas Hospital di Londra uno studio dell’equipe del professor Jugdaohsingh Ravin ha ora messo in evidenza che una dieta povera di silicio riduce, nell’uomo e nella donna in pre-menopausa, la densità dell’osso. Un studio del Centre Hospitalier di Tolone condotto dal professor Jerome Eisinger su donne con osteoporosi ha invece dimostrato che un apporto di silicio ha aumentato significativamente la densità ossea del femore. .  
   
   
ALLERGIE E IMMUNOTERAPIA: DATI E NOVITA’  
 
Genova, 19 novembre 2007 - In occasione del Congresso Internazionale “Highlights in Allergy and Respiratory Diseases” sono stati presentati i nuovi dati su come l’Immunoterapia Specifica consenta la prevenzione e la cura di allergie e possa ridurre il rischio di asma. Inoltre si parla di una nuova formulazione per la Immunoterapia sublinguale: compresse a rapida dissoluzione, che contribuiscono a migliorare sia i sintomi che la qualità della vita nei pazienti che soffrono di allergia alle graminacee, la forma più comune di allergia respiratoria. Nel 2008 sarà reperibile in farmacia Grazax il primo ed unico vaccino sublinguale registrato come farmaco presso la Comunità Europea grazie ad un rilevante piano di studi clinici per il trattamento della rinocongiuntivite allergica da graminacee. Tale vaccino ha dimostrato una efficacia clinica. Inoltre un importante studio di recente pubblicazione sulla rivista internazionale Chest , sancisce l’efficacia dell’immunoterapia sublinguale (compresse sotto la lingua) per la cura dell’asma bronchiale allergica in pediatria (pazienti di età dai 3 ai 18 anni). Vi sono anche problematiche farmacoeconomiche relative all’immunoterapia: si pensi che, in Italia, in accordo agli ultimi dati Istat, l’incidenza , ad esempio, della sola rinite allergica è ben del 16. 9 per cento; la rinite allergica, causata da allergeni stagionali (pollini), risulta essere la forma più frequente e , già nel 1997, si calcolava che in Europa i costi sanitari diretti della ammontavano a 10 miliardi di Euro e a 19 quelli indiretti (European Allergy White Paper 1997). Le allergie sono in aumento nei Paesi industrializzati e vi sono novità importanti , grazie ai più recenti studi medico-scientifici, relativi alle cure, soprattutto, ad esempio, per la rinite allergica. Negli ultimi anni è stato suggerito che l´immunoterapia sublinguale (Slit) potrebbe essere utilizzata nella rinite e nell´asma su base allergica, con altrettanto efficacia dell´immunoterapia sottocutanea (Scit) ed anzi preferita a quest´ultima per il maggior profilo di sicurezza, maneggevolezza e facilità d´uso. L’ immunoterapia specifica (Its) viene considerata come l’unico trattamento che può combattere la causa delle allergie respiratorie , i dati saranno anche presentati e discussi alla conferenza mondiale di Bangkok dell’Associazione Mondiale sulle Allergie ai primi di dicembre. “La rinite allergica,”dice il dott Massimo Milani, Direttore medico Alk-abellò Italia,” può precedere l’insorgenza e lo sviluppo di altre forme allergiche. E’ noto infatti lo stretto rapporto che esiste tra Ra e asma (Marcia allergica). Spesso la Rinite allergica, sia stagionale che perenne si associa ad asma allergico. La rinite risulta, infatti, essere un importante fattore di rischio per lo sviluppo di asma. Circa il 30% dei soggetti con rinite allergica soffrono di asma. Nei soggetti asmatici circa il 70-80% soffre di rinite allergica. Nei soggetti con rinite ed asma allergico, un parziale od insufficiente controllo dei sintomi nasali rappresenta un fattore di rischio per un maggiore aumento di esacerbazioni dell’asma e di visite di pronto soccorso per peggioramento dell’asma (J Bousquet, Clin Exp Allergy 2005)”. I soggetti con rinite allergica stagionale hanno un rischio di sviluppo di asma in 10 anni del 45% (Jacobsen 2007). Infine studi recenti hanno evidenziato che i pazienti con allergie respiratorie presentano un aumento del rischio di infezioni respiratorie con un Odd Ratio di 2. 16 rispetto ai soggetti senza allergie respiratorie (Cirillo et al 2007). “Il vaccino Grazax ,” dice il Prof. Giovanni Passalacqua, Clinica di Malattie dell’Apparato Respiratorio, Università di Genova,” rappresenta un grande passo avanti, poichè le compresse sono in genere meglio accettate dai pazienti in quanto forma molto famigliare di somministrazione. Inoltre, la preparazione Grazax, non richiede particolari precauzioni per la conservazione,ossia non necessita di essere tenuto in frigorifero e risulta quindi di uso estremamente patient-friendly. Infine, la semplicità della terapia (un solo dosaggio per tutto il trattamento) ottimizza la semplicità d’uso ed evita qualsiasi errore di somministrazione. Il nuovo prodotto in oggetto, la cui efficacia è ben confermata da ampi e rigorosi studi, rappresenta nell’immediato un reale miglioramento della Slit come terapia delle allergopatie”. I vaccini sublinguali, che inizialmente erano solo somministrabili in gocce, sono stati anche proposti in compresse da circa un decennio. In tale contesto è stata recentemente sviluppato un nuovo prodotto-Grazax- compresse a rapida solubilità per le allergie a graminacee, che è già stato registrato come farmaco, in alcune nazioni europee. Con formulazioni di questo tipo sono stati condotti negli ultimissimi anni alcuni studi con notevole numero di pazienti. , estremamente postivi per efficacia e per tollerabilità, secondo i criteri iinternazionali stabiliti dalla Wao-world Allergy Organization. ”si può senza dubbio dire che, grazie agli studi più recenti, è sancita l’efficacia dell’immunoterapia sublinguale nell’asma bronchiale allergica nei pazienti pediatrici”, spiega il Prof. Walter Canonica, Presidente Eletto Wao, World Allergy Organization, Clinica di Malattie dell’Apparato Respiratorio, Università di Genova. .  
   
   
87 MIO EUR PER LA RICERCA IRLANDESE NEL CAMPO DELLE BIOTECNOLOGIE E DELLE TIC  
 
Dublino, 19 novembre 2007 - La Fondazione scientifica irlandese (Science Foundation Ireland - Sfi) ha stanziato 87 Mio Eur per una serie di progetti di ricerca che coinvolgeranno l´industria e il mondo accademico, sostenendo il più grande sforzo di finanziamento nell´ambito dei programmi dei Centri per la scienza, l´ingegneria e la tecnologia (Cset) e dei nuovi Cluster di ricerca strategica (Strategic Research Clusters - Src). I progetti coinvolgono 11 istituti universitari e 48 imprese, sia nazionali sia multinazionali, e si occuperanno di questioni inerenti alle biotecnologie e alle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic). Riceveranno fondi un progetto Cset dedicato alla localizzazione di prossima generazione, nonché 12 Src, i quali intendono istituire, ad esempio, un centro di ricerca di immunologia, una rete di eccellenza per i biomateriali funzionali e una rete di ricerca irlandese sul rilascio dei farmaci. «La Sfi ha istituito alcuni dei più significativi e innovativi premi offerti a livello mondiale per ricerche svolte nell´ambito di collaborazioni fra partner accademici e industriali», ha affermato Micheal Martin, ministro irlandese per le Imprese, il commercio e l´occupazione. «Misure quali i Cset della Sfi e gli Src forniscono i meccanismi per una nuova ricerca innovativa e leadership imprenditoriale, nonché opportunità reali per riconfigurare l´economia irlandese attraverso la scienza. Queste collaborazioni rivestono pertanto un ruolo centrale nella strategia economica a lungo termine del governo, volta a creare la nuova economia irlandese fondata sulla conoscenza. » «I vincitori dei premi per la ricerca odierni e le équipe da essi create hanno un calibro di prim´ordine a livello mondiale», ha aggiunto il professor Frank Gannon, direttore generale della Sfi. «Ritengo che le iniziative che verranno intraprese dalla Sfi nei prossimi sette anni saranno un elemento decisivo per lo sviluppo economico futuro dell´Irlanda e i Cset e gli Src svolgeranno a tal riguardo un ruolo fondamentale. » I finanziamenti per la ricerca rientrano nella strategia irlandese a favore della scienza, della tecnologia e dell´innovazione 2006-2013, nell´ambito della quale il governo irlandese intende investire 2,7 Mrd Eur nella ricerca entro la fine del 2008 nell´ottica di rafforzare la scienza e l´innovazione nel paese. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Sfi. Ie/ . .  
   
   
NUOVO PROGRAMMA DELLA FES PER LA CURA DELLA SINDROME METABOLICA  
 
 Bruxelles, 19 novembre 2007 - Importanti disfunzioni metaboliche come l´obesità saranno l´obiettivo di una nuova iniziativa che verrà lanciata dalla Fondazione europea della scienza (Fes) nel corso dell´Eurobioforum che si terrà a Lisbona in dicembre. La sindrome metabolica è l´insieme di una serie di comuni disfunzioni cliniche interrelate, tra cui l´obesità, l´insulinoresistenza, l´intolleranza al glucosio e l´ipertensione. Tali condizioni possono condurre allo sviluppo del diabete di tipo 2 e aumentare il rischio di infarto o ictus. Le malattie cardiovascolari sono la principale causa dei decessi nel mondo occidentale e il diabete è la prima causa della perdita della vista, dell´insufficienza renale e dell´amputazione degli arti inferiori. Il programma proposto, della durata di dieci anni, dal titolo «Systems Biology to combat Metabolic Syndrome» (Biologia dei sistemi per combattere la sindrome metabolica, Sbms), disporrà di un bilancio di 175 Mio Eur. Il suo obiettivo sarà lo studio di terapie efficaci, che includano la dieta e i cambiamenti di stile di vita nonché i farmaci, al fine di ridurre il rischio di sviluppare condizioni che favoriscano la sindrome metabolica e contemporaneamente di curare chi già è affetto dalla patologia. Il progetto adotterà per la ricerca un approccio impostato sulla biologia dei sistemi. «La sindrome metabolica, al pari di altre patologie multifattoriali, è evidentemente troppo complessa per essere affrontata con la stessa metodologia dei programmi di ricerca tradizionali», scrivono i proponenti del progetto. «Considerato il suo impatto sul benessere dell´uomo e sulla nostra società occidentale, è necessario un cambiamento dei modelli nella ricerca biomedica. » Gli autori proseguono col definire la biologia dei sistemi come «un approccio che si sviluppa rapidamente e che attua sistematicamente il ciclo iterativo della modellazione computazionale basata su dati e della sperimentazione che si avvale di modelli, il che si traduce in una ricerca scientifica più razionale, economicamente efficiente e orientata agli obiettivi». Secondo il professor Roel van Driel dell´Università di Amsterdam, che ha partecipato all´elaborazione dell´iniziativa Sbms, la chiave del successo di quest´ultima sarà il modo in cui riunisce numerosi progetti su scala mondiale in un unico quadro coordinato. «Non è soltanto un problema di scienza. Siamo bravi a produrre scienza, ma molto scarsi nell´organizzazione», spiega. «Selezioneremo quei [progetti] idonei a un approccio basato sulla biologia dei sistemi e creeremo un consorzio solido e ben orientato di gruppi di ricerca europei. » La Fondazione europea della scienza (Fes) ritiene che la Sbms sarà un banco di prova per l´approccio nei confronti dei finanziamenti della ricerca dell´Eurobiofund, che mira a riunire in una stessa sede nell´ambito della manifestazione annuale dell´Eurobioforum i ricercatori e le numerose fonti di finanziamento nel campo delle scienze della vita. Il primo di questi forum si è tenuto lo scorso anno a Helsinki (Finlandia). Eurobiofund è sostenuto dal Sesto programma quadro (6°Pq) dell´Unione europea. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Esf. Org/eurobiofund/ .  
   
   
SANITA’ I RISULTATI DELLE ULTIME DUE SESSIONI DEL TOWN MEETING SULLA SPESA SANITARIA LE RICHIESTE: SULLE ESENZIONI PIU’ CONTROLLI E QUALCHE MODIFICA FRAGAI E ROSSI: “LA PARTECIPAZIONE DIRETTA DEI CITTADINI È UNA RISORSA IMPORTANTISSIMA”  
 
Marina Di Carrara (Ms), 19 novembre 2007 - Se per sei toscani su dieci, dei duecento che partecipano al town meeting, pagare il ticket sanitario è giusto, per sette su dieci (69,7%) il sistema attuale di esenzione dal ticket non è comunque soddisfacente. Servirebbero più controlli (42,8%). Per il 47,4% del campione il sistema andrebbe proprio migliorato perché ingiusto; per molti infatti (il 49,7%) il reddito non misura appieno le reali condizioni economiche e la capacità di spesa di una famiglia: migliore sarebbe il ricorso ad un indicatore come l’Isee, ad esempio, mantenendo comunque anche il c! riterio dell’età. C’è anche chi prop! one una proporzionalità nel pagamento del ticket, suddividendolo per fasce di reddito Sono alcune delle considerazioni e dei risultati emersi dalla seconda sessione del town meeting in corso da stamattina a Marina di Carrara e in altre nove sedi periferiche sparse per la Toscana. Poi è stata la volta dei servizi sanitari di territorio. Se i toscani fossero l’assessore alla salute e dovessero decidere su quale settore investire con poche risorse a disposizione, 5 su 10 (il 51,6%) privilegerebbe di gran lunga il pronto soccorso. Due su dieci (20%) sceglierebbe il 118. In pochi, in caso di emergenza non grave come un forte mal di orecchi o una distorsione, che si è m! anifestata quando l’ambulatorio del medico di famiglia è chiuso, si è rivolto alle associazioni di medici di famiglia. Il 40% non l’ha mai fatto, il 44,2% neppure sapeva che esistessero. Il 56,4% non conosceva neppure l’esistenza dei punti di primo soccorso. Uno su tre, almeno qualche volta, si è invece rivolto al pronto soccorso (36%) e alla guardia medica (34,6%). Non vi hanno mai fatto ricorso, rispettivamente, il 58,1 e 58,8%. Ringraziando tutti i partecipanti e tutti quanti hanno lavorato per la realizzazione della giornata, l’assessore Agostino Fragai ha sottolineato, quando attorno alle 18 i lavori si sono conclusi, che i risultati di questo secondo Town Meeting sono “un incoraggiamento a continuare a sperimentare queste nuove forme di partecipazione”. ! Alla mattina, appena arrivato, c’era chi aveva detto di! aver pa rtecipato per curiosità o per saperne di più, chi per dovere civico. “Davvero gli esiti verranno tenuti in considerazione ?” si domandava qualcuno. “Ci attendiamo un risvolto pratico” rimarcavano altri. E poi c’era chi non si aspettava grandi novità ma sperava comunque in una crescita del livello di giustizia nel settore sanitario. “Da questa giornata – ha detto al termine l’assessore Enrico Rossi – emerge che una partecipazione attiva dei cittadini informati al governo della sanità può essere una risorsa importantissima. Rifletteremo sulle proposte che sono venute da voi, è bene che di questi temi si continui a parlare insieme. Nel governo di una cosa complicatissima ma importantissima nella vita dei cittadini come la sanità – ha proseguito Rossi – oggi fa ingresso ! un gruppo di persone che, per come sono state selezionate, rappresentano davvero la cittadinanza della Toscana. Non perdiamoci di vista. Le risposte che avete dato rappresentano per noi uno stimolo ad attivarci ulteriormente. L’impegno che posso assumere – ha concluso – è quello di ritrovarci con le rappresentanze di ogni tavolo prima della fine dell’anno”. .  
   
   
COOPERAZIONE: VENDOLA IN ALBANIA CON IL MINISTRO DELLA SALUTE LIVIA TURCO  
 
Bari, 19 Novembre 2007 - Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, accompagnato dall’Assessore Regionale al Mediterraneo Silvia Godelli, farà parte della delegazione ufficiale guidata dal Ministro della Salute Livia Turco, impegnata Lunedi’ 19 Novembre 2007 in una visita ufficiale a Tirana per la firma di un Protocollo d’Intesa con il Ministro della Sanità della Repubblica di Albania Nard Ndoka per azioni di cooperazione nel campo della salute e delle scienze mediche. Il programma ufficiale della missione prevede inoltre un incontro con il Presidente della Repubblica di Albania Bamir Topi e l’inaugurazione dell’Unità di Assistenza Tecnica per il sostegno istituzionale al Ministero della Sanità albanese, realizzato con il contributo della cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri del Governo Italiano. Previsto anche un colloquio tra il Ministro della Sanità Turco e il Ministro dell’Agricoltura albanese Jemin Gjana. La giornata comprende inoltre l’apertura ufficiale da parte del Ministro Turco della V edizione della Settimana di Hyppocrate, dedicata al tema “Società, Salute e Gestione del Servizio Sanitario”. A seguire ci sarà un incontro con il Rettore dell’Università Nostra Signora del Buon Consiglio Prof. Paolo Ruatti e con la Presidente Onoraria del Forum delle Donne Albanesi Diana Culi e la Presidente dell’associazione delle Donne Albanesi Sevim Ardana. Infine, a conclusione della giornata in Albania, la delegazione italiana incontrerà irappresentanti delle Ong e delle Istituzioni del nostro Paese attive in Albania nel campo sanitario e socio-sanitario. .  
   
   
SANITA’: INAUGURATO DA GALAN NUOVO OSPEDALE DI CASTELFRANCO VENETO. “UN’ALTRA RISPOSTA VENETA AGLI SPRECHI NAZIONALI. A ROMA VOGLIONO STORNARE ALTRI 187 MILIONI DA DARE AL LAZIO!”  
 
Castelfranco Veneto (Treviso), 19 novembre 2007 . “Questa nuova struttura è l’ennesima dimostrazione che esiste un disegno organico di potenziamento di tutta la sanità regionale. Altro che tagli! E devo anche dire che Treviso in questo campo è un’eccellenza primaria all’interno di un’altra eccellenza che è quella di tutto il Veneto”. Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto Giancarlo Galan, inaugurando il 15 novembre a Castelfranco Veneto il nuovo ospedale, ampliato e potenziato grazie ad un’operazione di poject financing per un costo complessivo di 71 milioni di euro, dei quali il 29 % finanziato dalla Regione e il 71 % dai privati. “In Veneto – ha aggiunto Galan – si realizzano opere come questa e come il nuovo Ospedale di Mestre proprio grazie all’intuizione della Regione di coinvolgere il privato nel perseguimento del bene pubblico. Questa è una risposta eclatante alle tante stupide polemiche che spesso hanno accompagnato le iniziative di project financing”. Galan non ha mancato di affrontare anche le polemiche sulla sottostima dei finanziamenti sanitari nel trevigiano. “Può essere anche vero – ha detto – ma noi ci ostiniamo a non cedere alla tentazione dello spreco. E per questo ringrazio la sanità trevigiana: per aver saputo riorganizzarsi prima e meglio di altri, offrendo servizi e assistenza di livello europeo. Non come in altre parti d’Italia dove i soldi si gettano dalla finestra. E vi descrivo un clamoroso esempio – ha aggiunto Galan: poco fa ho saputo che il governo intende stornare 187 milioni di euro dal riparto nazionale per dirottarli alla Regione Lazio!” Galan ha infine accennato al rinnovo dei Direttori Generali delle Ulss, che scadranno il 31 dicembre prossimo. “Come sempre – ha detto – le voci si rincorrono, ma sono assolutamente sterili. Come sempre deciderò il 30 dicembre, sentendo tutti, ma non seguendo nessuno”. .  
   
   
CONCLUSO COMPLETAMENTO RIORGANIZZAZIONE RETE OSPEDALIERA LIGURE, NESSUNA RIDUZIONE DEI POSTI DI DEGENZA IN PROGRAMMA L´ATTIVAZIONE DI 23 CASE DELLA SALUTE IN TUTTA LA LIGURIA  
 
 Genova, 19 Novembre 2007 - "Con la conclusione della seconda fase della riorganizzazione della rete ospedaliera si raggiungono gli obiettivi previsti dalla normativa nazionale in relazione al numero di posti letto per acuti 3,78 per 1000 abitanti e per la riabilitazione 0,90 per 1000 abitanti". Lo ha sottolineato il 16 novembre l´assessore regionale alla Salute nel corso della presentazione della fase due della riorganizzazione della rete ospedaliera successiva alla discussione e alle proposte del territorio. "I nuovi parametri - ha spiegato Montaldo - vengono raggiunti senza ridurre i posti letto di degenza ordinaria, ma agendo solo sulla trasformazione delle prestazioni in day hospital in pacchetti ambulatoriali complessi che non modificano l´assistenza". Nella redazione della fase due della riorganizzazione si è tenuto conto della tendenziale crescita del numero di ricoveri negli ospedali, a causa del progressivo invecchiamento della popolazione, un fenomeno che secondo l´assessore si presume continuerà nei prossimi anni. "Inoltre - ha continuato l´assessore regionale alla Salute - abbiamo tenuto conto anche delle istanze provenienti dalle conferenze dei sindaci che hanno manifestato le difficoltà per le popolazioni locali di accettare il ridimensionamento delle strutture ospedaliere che rappresentano un punto di riferimento per il territorio, in un momento in cui il processo di potenziamento dell´assistenza territoriale è ancora in attuazione". "Solo dopo il potenziamento dei servizi di riabilitazione, residenzialità per anziani e disabili, cure domiciliari e la realizzazione di Case della Salute sarà possibile secondo Montaldo procedere ad una modifica dell´atteggiamento culturale che ancora individua negli ospedali la risposta ai bisogni della popolazione, mentre è ormai universalmente riconosciuto che a questa funzione va assegnata la soluzione dei problemi per i periodi di acuzie". La seconda fase del piano prevede una riorganizzazione funzionale che traguarda la realizzazione della modernizzazione della rete ospedaliera prevista nella delibera del 1 agosto approvata in consiglio regionale (5 nuovi ospedali). Le strutture saranno raggruppate in presidi ospedalieri organizzati anche su più stabilimenti, ma funzionalmente integrati sotto un´unica realtà che organizza le differenti funzioni. Imperia (Bordighera, Sanremo e Imperia); Ponente Savonese (Santa Corona e Albenga); Savona (San Paolo e Cairo Montenotte); Ponente Genovese (Colletta, Voltri, Sestri Ponente, Villa Scassi e Pontedecimo); Tigullio e Recco (Recco, Rapallo, Lavagna e Sestri levante); La Spezia (S. Andrea, Felettino e Sarzana). Secondo obiettivo del piano riguarda gli aspetti istituzionali e le trasformazioni. E´ previsto infatti il superamento delle aziende ospedaliere Santa Corona e Villa Scassi, integrate rispettivamente nella Asl 2 e Asl 3, ed è proposto il passaggio del territorio del Golfo Paradiso con l´ospedale di Recco alla Asl 4. Quest´ultima proposta non essendo ancora stata discussa, viene subordinata all´approvazione delle due conferenze dei sindaci. Inoltre è prevista tra Recco e Rapallo la concentrazione delle attività ortopediche. Dal punto di vista funzionale, con il piano si creano le premesse per favorire la specializzazione dei diversi stabilimenti ospedalieri garantendo comunque all´interno di ciascun ospedale tutti i servizi necessari al bacino di riferimento. E´ previsto inoltre il rafforzamento delle funzioni di alta specialità dell´ospedale S. Martino e Santa Corona in relazione sia all´emergenza che all´attività elettiva. Infine per quanto riguarda la Asl 5 il piano si propone di dare, per la prima volta, una svolta radicale al progressivo impoverimento dei servizi sanitari di cui ha sofferto la Provincia. Da un lato attraverso la trasformazione del Felettino in ospedale di giorno, dedicato all´attività di day hospital e ambulatoriali ospedaliere, dall´altro con la conferma dell´ospedale S. Andrea intorno alla sua vocazione di Dea di I´ livello che viene potenziato (es. Emodinamica di prossima apertura), in preparazione della prospettiva di un nuovo ospedale alla Spezia, con un Dipartimento di Emergenza e Accettazione di Ii´ livello e la realizzazione, presso l´ospedale di Sarzana, di un centro specializzato di traumatologia che consentirà al Levante ligure di avere, nell´arco di un paio di anni, una struttura di riferimento che si inserirà nella rete regionale delle traumatologie oggi presenti solo nel Ponente ligure e nell´area metropolitana. "L´obiettivo - conclude Montaldo - è quello di invertire il fenomeno gravissimo del ricorso della popolazione spezzina alle cure delle strutture toscane". .  
   
   
SECONDO UNO STUDIO BRITANNICO, GLI ULTRASESSANTENNI PIÙ FELICI VIVONO IN SCANDINAVIA  
 
 Bruxelles, 19 novembre 2007 - Se dopo aver superato i 60 anni di età desiderate essere felici e soddisfatti della vostra vita, dovreste vivere in Scandinavia. Si tratta di uno dei risultati di uno studio britannico che analizza gli effetti del vivere soli, con il coniuge o con altri sulla salute e sulla felicità degli anziani e come questi effetti variano all´interno dell´Europa. La prof. Ssa Emily Grundy del Centro di studi demografici presso la London School of Hygiene and Tropical Medicine (Lshtm), che ha condotto lo studio insieme a Harriet Young, una collega della Lshtm, attribuisce il risultato alla generosità del sistema previdenziale scandinavo rispetto a quelli di altri paesi. In termini più generali, «gli anziani che vivono soli sono meno felici e meno soddisfatti della propria vita rispetto a quelli che vivono con altri», spiega la prof. Ssa Grundy. In molti casi, il grado di felicità è superiore per coloro che vivono con il coniuge. «Chi vive con un parente o un amico ha maggiori probabilità di restare solo», afferma lo studio. Questo vale in particolare per gli uomini, che sono più felici di vivere con la moglie che con altre persone. D´altro canto, le donne di solito sono più soddisfatte se vivono da sole o con familiari o amici, invece che con il coniuge. Contrariamente ai paesi nordici, le donne anziane in Inghilterra e in Galles presentano addirittura condizioni di salute migliori se vivono da sole, piuttosto che con il marito. Secondo lo studio, ciò potrebbe dipendere dal fatto di essere libere dall´onere di assistere per tutta la giornata i loro mariti, che con tutta probabilità sono in condizioni di salute peggiori rispetto a loro. Tuttavia, le donne e gli uomini che vivono soli sono entrambi soggetti ad un rischio di mortalità superiore rispetto a chi vive con il coniuge. «Le conclusioni cui siamo giunte hanno importanti implicazioni politiche in merito alla decisione di dare la priorità ai servizi di assistenza a lungo termine per gli anziani che vivono soli o ai servizi diretti a familiari non pagati che forniscono assistenza», afferma la prof. Ssa Grundy. L´evoluzione demografica e l´invecchiamento della popolazione sono sfide sempre più pressanti per il mondo occidentale. Oggi nell´Ue gli ultrasessantenni sono circa 70 milioni (il 20% della popolazione), ma si stima che entro il 2050 questa cifra sarà raddoppiata, fino al 40% della popolazione totale. Inoltre, gli anziani, uomini e donne, che vivono da soli sono aumentati, mentre sono diminuiti quelli che vivono con figli o parenti. Lo studio, finanziato dal Consiglio britannico per la ricerca economica e sociale (Esrc), si basa sui risultati dello Studio longitudinale su Inghilterra e Galles dell´Ufficio nazionale di statistica, dello Studio longitudinale sull´invecchiamento in Inghilterra e dell´Indagine sociale europea, con dati raccolti in 19 paesi europei. Per ulteriori informazioni, consultare: http://www. Esrc. Ac. Uk/ http://www. Europeansocialsurvey. Org/ .  
   
   
SI TERRÀ A PERUGIA IL CONGRESSO 2008 DEGLI SPECIALISTI DI MALATTIE DELLE OSSA  
 
 Firenze 19 Novembre 2007 – Si terrà a Perugia l’anno prossimo l’edizione 2008 del Congresso nazionale della Siommms, l’associazione scientifica in cui confluiscono oltre 1500 specialisti, che da varie angolazioni (endocrinologia, reumatologia, pediatria, geriatria, eccetera), si occupano delle molte patologie delle ossa, dalle più diffuse alle oltre 100 rare e rarissime. La notizia è stata ufficializzata oggi a Firenze a conclusione di Siommms 2007 che ha eletto alla presidente dell’associazione il reumatologo genovese Gerolamo Bianchi in sostituzione dell’endocrinologa dell’Università di Firenze Maria Luisa Brandi. Il congresso di Perugia si terrà dal 19 al 22 novembre all’Hotel Giò Jazz. Sarà presieduto dal professor Paolo Filipponi, direttore all’Ospedale di Umbertide del Centro di Riferimento Regionale per l’Umbria (Asl 1) per l’Osteoporosi e per le malattie metaboliche dello scheletro. Vicepresidente il professor Ferdinando Silveri, direttore all’Ospedale Murri di Jesi della Clinica Reumatologia – Università Politecnica delle Marche Il Centro del professor Filipponi (tel. 075. 9422231) e la Clinica del professor Silveri (tel. 0731. 534125) svolgeranno anche il ruolo di segreteria scientifica. L’organizzazione è affidata alla Aic Asti Incentives & Congressi (www. Siommms2008. Com). .  
   
   
CONVEGNO “LA CONDIZIONE ANZIANA: NUOVE POLITICHE SOCIALI PER NUOVI BISOGNI ASSISTENZIALI”  
 
Aosta, 19 novembre 2007 – Si sono svolti il 15 novembre , a Pollein, i lavori del convegno “La condizione anziana: nuove politiche sociali per nuovi bisogni assistenziali”, organizzato dall’Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali, che ha visto la partecipazione di un ampio pubblico di amministratori dei Comuni e delle Comunità di montagna, di attori che agiscono nel Terzo settore, di dirigenti e funzionari dell’Azienda Unità sanitaria locale, di studenti del corso universitario in infermieristica e di tutte le figure che operano nel sistema dei servizi socio-sanitari (assistenti sociali, fisioterapisti, logopedisti, assistenti alla persona, infermieri, medici) rivolti agli anziani. Nel corso di una tavola rotonda che ha messo a confronto i welfare di Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Alto Adige, l’Assessore Antonio Fosson ha illustrato il quadro normativo e strutturale dei servizi per gli anziani. “In Valle d’Aosta – ha detto l’Assessore alla Sanità –, la popolazione è composta da circa 25 mila anziani e sono attive 45 case di riposo, di cui 35 pubbliche, 8 private e 5 comunità alloggio. La media degli ospiti ricoverati nelle nostre micromunità è pari a 22 utenti, e questi numeri fanno capire che l’Amministrazione regionale, i Comuni e le Comunità montane devono sempre fare i conti con la sostenibilità in merito ai percorsi che si devono attuare sul versante anziani. ” “Alcuni mesi fa – ha ricordato Fosson – la Regione, di concerto con il Consiglio permanente degli enti locali, l’Azienda Usl della Valle d’Aosta e il Terzo settore, ha compiuto un grande passo nella definizione degli standard strutturali e gestionali ai fini dell’inserimento degli anziani nelle microcomunità. Infatti, abbiamo studiato e realizzato nuovi criteri che attraverso la classificazione su tre livelli – persona autosufficiente, persona non autosufficiente con margini di autonomia e persona non autosufficiente grave – possano dare risposte più adeguate ai bisogni degli utenti, oltre che sul piano dell’organizzazione dei servizi rivolti alle persone. ” “Questi nuovi criteri – ha concluso l’Assessore – e questo nuovo sistema di classificazione finalizzato all’inserimento delle persone anziane o non autosufficienti si inserisce e si integrerà nella rete di servizi rappresentata non solo dalle case di riposo ma anche dalle due Residenze sanitarie assistenziali, i due centri Alzheimer, l’ospedale geriatrico per pazienti cronici, il reparto geriatrico per pazienti “acuti” e il servizio di Assistenza domiciliare integrata. Tutto questo sistema di servizi troverà una collocazione all’interno del costituendo Piano di zona, che permetterà la modulazione dei servizi socio-sanitari rispetto ai bisogni esistenti sul territorio. ” Il Presidente della Regione, on. Luciano Caveri, è intervenuto alla tavola rotonda dedicata al contesto valdostano, alla quale hanno partecipato rappresentanti del Celva, dell’Usl e del Terzo settore. “Bisogna capire la società del domani, per poter dare riposte agli scenari futuri – ha detto Caveri -. Dobbiamo quindi avere molto chiaro il contesto, all’interno del quale si incrociano tre temi: i cambiamenti climatici, l’invecchiamento della popolazione e la crescita zero, ed infine il fenomeno dell’immigrazione. Dobbiamo essere bravi nello sfruttare gli spazi che ci vengono dati dal nostro Statuto di autonomia, quali dei programmi di accumulo di risorse economiche attraverso un sistema di previdenza integrativa complementare. Il nostro sistema di garanzie dovrà continuare ad essere come quello che ha consentito alla nostra regione di avere e mantenere un’assistenza sociale e sanitaria come quella che abbiamo, quando sappiamo che in altre zone alpine – con più utenti dei nostri – sono in grande difficoltà. La nostra filosofia è ispirata al principio di sussidiarietà che ci permette di mantenere la popolazione sul proprio territorio e nei propri comuni. ” .  
   
   
BRESCIANI: NOSTRA SANITA´ VINCENTE ANCHE IN URUGUAY  
 
Milano, 19 novembre 2007 - "L´esperienza maturata sulla formazione a distanza qui all´ospedale di Montevideo in Uruguay ci permetterà di duplicare il modello in altre realtà extraeuropee: li aiuteremo a casa loro e a crescere insieme a noi". Lo ha dichiarato l´assessore regionale alla Sanità, Luciano Bresciani, nel corso dell´ultima tappa della missione che sta guidando in Sudamerica, con il vicepresidente del Consiglio regionale Enzo Lucchini e tre consiglieri dell´opposizione. "Abbiamo constatato la capacità dei nostri operatori, in questo caso dell´ospedale di Cremona, di esportare le eccellenze del sistema lombardo e di farlo anche utilizzando le nuove tecnologie investendo molto nella formazione", ha aggiunto Bresciani, che qui a Montevideo - accompagnato dal direttore generale dell´ospedale di Cremona, Cornelio Coppini - si è incontrato con il ministro della Sanità, Maria Julia Muñoz. "E´ per noi un onore - ha sottolineato l´assessore - che i protocolli di lavoro realizzati dai due ospedali siano stati proposti al governo come modelli da seguire in tutto l´Uruguay". Il gemellaggio tra Cremona e il "Maciel" di Montevideo, nato su richiesta del Ministero della Sanità uruguaiano, ha previsto l´intervento della Regione su tre ambiti specifici: il modello di assistenza infermieristica nelle aree critiche, lo sviluppo di un modello gestionale e organizzativo orientato al controllo di gestione e alla implementazione della riforma sanitaria nazionale di prossima attuazione, l´assistenza del paziente con patologia chirurgica e oncologica. Anche questo progetto, che ha ottenuto un finanziamento di 200mila euro, ha formato una trentina di infermieri, ha consentito il rilancio di un´importante struttura sanitaria, a beneficio della popolazione locale, soprattutto di quella meno abbiente. "Il raggiungimento degli obiettivi prefissati - ha ribadito il dg Coppini - e´ giunto grazie all´impegno e all´entusiasmo dimostrati dagli operatori di entrambe le aziende con un impegno limitato di risorse finanziarie". Con questa ultima tappa, volge dunque al termine il viaggio istituzionale di Bresciani che ha verificato il successo dei tre gemellaggi sostenuti dalle aziende ospedaliere lombarde con alcune realtà sanitarie in Sudamerica: l´Ospedale italiano di Rosario, gemellato con l´Azienda Ospedaliera Carlo Poma di Mantova; l´Ospedale Alvarez di Buenos Aires, gemellato con gli Ospedali Riuniti di Bergamo; l´Ospedale Maciel di Montevideo, gemellato con Istituti Ospitalieri di Cremona. "I successi politici raccolti sia in Argentina che in Uruguay - ha concluso Bresciani - ci confermano che abbiamo imboccato la strada giusta: quando le comunità e le istituzioni lavorano insieme su progetti concreti gli obiettivi vengono colti e si cresce insieme per una sanità orientata al cittadino". .  
   
   
MEDICINA LEGALE DELLA ASL DI VITERBO SCELTA DA INPS COME ENTE PILOTA NAZIONALE  
 
Roma, 19 novembre 2007 - Commissione medica di verifica per gli invalidi civili: la Asl di Viterbo è stata individuata quale ente pilota, a livello nazionale, nella sperimentazione finalizzata al perfezionamento del nuovo modello organizzativo. Un riconoscimento significativo e qualificante giunto all’azienda sanitaria locale da parte del Gruppo di progetto nazionale “Invciv” dell’Inps. Stiamo parlando di esperti del settore scelti per la determinazione delle procedure organizzative della nuova Commissione medica di verifica le cui funzioni, a seguito del decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 30 marzo 2007, sono state trasferite dal ministero dell’Economia e delle Finanze allo stesso Inps. La Commissione si occupa di esaminare tutte le pratiche inerenti l’invalidità civile, la cecità civile, il sordomutismo, l’handicap e la disabilità. L’azienda viterbese, e nello specifico l’Unità operativa complessa di Medicina legale, è stata scelta in quanto, subito dopo il passaggio di competenze, si è resa protagonista di una fattiva collaborazione con l’Istituto nazionale della previdenza sociale. “L’essere stati scelti come struttura prototipo nazionale – commenta il direttore dell’Unità operativa complessa di Medicina legale, Dalila Ranalletta – è per noi motivo di grande orgoglio e soddisfazione. Subito dopo l’entrata in vigore del decreto, abbiamo messo a disposizione dell’Inps le nostre professionalità, affinché il trasferimento delle funzioni della Commissione medica di vigilanza dal ministero dell’Economia e delle Finanze fosse il meno traumatico possibile per i nostri utenti. Ora, a fronte di questa nuova responsabilità che ci è stata assegnata e che accettiamo con entusiasmo, cercheremo di mettere ancora più partecipazione e passione al nostro lavoro quotidiano”. .  
   
   
"LEGGERE PER CRESCERE" E "OS...PEDALIAMO":NUOVI PROGETTI DELL´ARES PER PEDIATRIA  
 
Bari, 19 Novembre 2007 - Conclusa la prima fase della sperimentazione avviata da Ares (Agenzia Regionale Sanitaria) Puglia e Glaxosmithkline. Obiettivo: sviluppare ulteriormente grazie al programma Leggere per Crescere il programma di umanizzazione dei reparti pediatrici. Coinvolte trenta associazioni di volontariato e ventidue pediatrie in tutta la regione. Incoraggianti i risultati della prima rilevazione sull’efficacia dell’iniziativa Leggere per Crescere. Tre bambini su quattro si dicono “felici” grazie alla narrazione dei volontari. 30 associazioni, più diversi gruppi di studenti e tirocinanti volontari, impegnate in 22 strutture pediatriche della Puglia. 690 genitori e 121 operatori sanitari sensibilizzati grazie all’impegno dei 184 volontari che hanno portato avanti il progetto, su 325 che hanno partecipato ai programmi di formazione. 363 giornate di attività, che hanno permesso di organizzare nella stragrande maggioranza dei casi anche gruppi di drammatizzazione e lettura interpretativa di racconti e favole per i più piccoli, con piccole rappresentazioni e preparazione di disegni realizzati dai bimbi. E soprattutto, 765 bambini (379 maschi e 386 femmine), che hanno potuto apprezzare l’utilità della lettura ad alta voce, come elemento fondamentale per dar sfogo alla propria fantasia e per superare meglio lo stress della malattia e del ricovero. Queste le cifre della prima fase di Leggere per Crescere, progetto di responsabilità sociale di Glaxosmithkline in collaborazione con l’Ares, mirato alla diffusione della lettura ad alta voce in età pediatrica, pratica che ha dimostrato di migliorare le capacità intellettive e lo stato di benessere dei bambini e delle bambine. Il Progetto ha preso il via in collaborazione con l’Agenzia Regionale Sanitaria nell’ambito dell’ampio programma di umanizzazione degli ospedali pugliesi “Os…pedaliamo i diritti dei bambini in movimento”, voluto dalla stessa Ares per assicurare un’assistenza pediatrica sempre più rispettosa dei bisogni psicofisici peculiari dell’infanzia e dell’adolescenza. Davvero incoraggianti i risultati dell’iniziativa, a detta degli stessi bambini, degli operatori e dei volontari, che hanno risposto alle domande presenti in schede di valutazione delle attività di lettura e delle altre iniziative realizzate. Per quanto riguarda i più piccoli, quasi tutti di età inferiore ai 10 anni, il 76 per cento ha affermato di essere “felice” al termine dei gruppi di lettura. “Per quanto l’obiettivo del progetto Leggere per crescere miri a promuovere la salute, riscontrare che tre bambini su quattro esprimono un sentimento di felicità nell’ambito di un’esperienza di ricovero ospedaliero può essere considerato un importante valore aggiunto in relazione all’umanizzazione dell’assistenza – spiega Ambrogio Aquilino, Direttore dell’Area Accreditamento Qualità e Formazione dell’Agenzia Regionale Sanitaria pugliese. - E conferma che poter assicurare intelligenti momenti di “rottura” con la vita in ospedale ai piccoli ricoverati significa ridurre il “distacco” con la realtà quotidiana e migliorare l’esperienza del ricovero”. Positivi anche i giudizi dei “grandi”: il progetto è stato considerato tra “abbastanza” e “molto utile” dagli operatori sanitari e il giudizio di volontari e genitori si è attestato su “molto utile”. “Il progetto Leggere per Crescere ha dato vita ad un’esperienza complessa,coinvolgente e carica di vicinanza affettiva e valore simbolico, portando i volontari ad accompagnare i bambini nell’esplorazione delle realtà fantastiche delle storie narrate – commenta Girolama Bonante, Psicologa e formatrice del Policlinico e della Asl di Bari. - Paure, speranze e gioie hanno costituito la trama di molte storie, e l’impegno dei volontari è stato sicuramente prezioso e straordinario”. “Dal 2001, anno in cui Glaxosmithkline ha dato avvio al progetto, “Leggere per Crescere” ha già coinvolto moltissimi bambini in diverse regioni d’Italia – dichiara Onofrio Palombella. - Il nostro ruolo è quello di funzionare da supporto e collante per iniziative che hanno un ruolo così importante nell’educazione dei bambini”. Leggere per Crescere fa parte del programma di impegno e responsabilità sociale di Glaxosmithkline “Salute & Società” e nel 2004 ha ottenuto il Patrocinio del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (Miur). Dopo una prima fase sperimentale che ha coinvolto oltre 20. 000 bambini nella sola provincia di Verona, il progetto è in continua espansione sull’intero territorio nazionale, sempre in multipartenariato, con Istituzioni, Associazioni scientifiche (Associazioni culturali pediatriche provinciali) e laiche. Ad oggi è presente in 13 regioni ed ha raggiunto circa 400. 000 famiglie, attraverso 9. 000 operatori. Inoltre è presente in 41 ospedali. Leggere per Crescere è patrocinato dalle Regioni Veneto, Abruzzo, Marche, Liguria e Campania, da Rai Segretariato Sociale, oltre ad essere stato adottato come progetto di salute pubblica dall´Agenzia Regionale Sanitaria della Regione Puglia. Per informazioni: Ares Puglia – Bari Direzione Affari Istituzionali & Comunicazione – Glaxosmithkline S. P. A. Chiara Crescini 045 9219308 348 4096105 chiara. A. Crescini@gsk. Com - Di Seguito, Il Programma Di Massima Per “Os… Pedaliamo” Per Il 20 Novembre “Os…pedaliamo: i diritti dei bambini in movimento” Xviii Giornata mondiale dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Manifestazione celebrativa 20 novembre 2007 - Aula Ivan Papadia Ospedale Giovanni Xxiii - Bari Ore 9. 30 Introduzione Mario Morlacco - Direttore Generale Agenzia Regionale Sanitaria della Puglia Ore 9. 45 Pillole di armonia: canto e disincanto I ragazzi del Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Bari Ore 10. 00 Programma di Umanizzazione delle Pediatria: Stato dell’arte Mg Foschino – Responsabile del Sevizio di Psicologia Ospedale Pediatrico Giovanni Xxiii – A. O. Policlinico – Bari Ore 10. 20 Saluto delle autorità: Nichi Vendola - Presidente della Giunta Regionale Antonio Gaglione - Sottosegretario al Ministero della Salute Alberto Tedesco - Assessore alle Politiche della Salute Lucrezia Stellacci Direttore Generale Ufficio Regionale Scolastico. Antonio Castorani – Direttore Generale A. O Policlinico Ore 11. 00 “Leggere per crescere in Ospedale” i primi risultati Michele Simeone – psicologo formatore nel progetto “Leggere per crescere” Ore 11. 15 Progetto Leggere per Crescere: prospettive di sviluppo di una partnership pubblico-privato: altre biblioteche per gli ospedali Onofrio Palombella – Responsabile affari istituzionali - Glaxosmithkline Ore 11. 30 Interventi preordinati: Vito Miniello – Presidente Regionale Sip ; Giuseppe Mele - Segretario Nazionale Fimp ; Rita Gualtieri – Segretario Regionale Sipsot Ore 12. 45 Una carezza per l’anima Coro antiphonia del - Cedam-onlus Ore 13. 00 Chiusura lavori - Ambrogio Aquilino – Direttore Area Accreditamento Qualità e Formazione Agenzia Regionale Sanitaria della Puglia .  
   
   
NON AUTOSUFFICIENZA. ASSESSORE VENETO VALDEGAMBERI A CONVEGNO NAZIONALE DI AOSTA:”NASCITA FONDO E’ OBIETTIVO POLITICHE SOCIALI NAZIONALI E VENETE”  
 
 Venezia, 19 novembre 2007 “La nascita del fondo per la non autosufficienza costituisce il nuovo obiettivo delle politiche sociali nel territorio nazionale e nella regione Veneto. Ciò parte dalla considerazione che la persona non autosufficiente ha diritto a ricevere le prestazioni assistenziali adeguate che gli assicurino la migliore qualità della vita possibile, nella sua casa prima di tutto”. E’ uno dei passaggi portanti dell’intervento che l’Assessore alle politiche sociali della Regione Veneto Stefano Valdegamberi ha svolto il 15 novembre al convegno nazionale tenutosi ad Aosta in relazione alla “condizione anziana: nuove politiche sociali per nuovi bisogni assistenziali”. “L’istituzione di un fondo regionale per non autosufficienza - ha spiegato il rappresentante del governo veneto - deve risultare da una larga convergenza solidaristica non solo delle istituzioni ma anche del mondo del credito, e, più in generale del mondo del lavoro, per dare garanzie alle famiglie e alle stesse persone anziane”. Valdegamberi ha illustrato anche le linee generali degli interventi della Regione Veneto nel settore. “Il Veneto - ha detto - vanta una rete capillare di servizi per erogare prestazioni integrate. Nell’ultimo biennio la Regione ha innovato la programmazione complessiva e i servizi socio-sanitari si basano oggi sui seguenti assunti: l’integrazione socio-sanitaria, l’ accreditamento della rete dei servizi, l’articolazione territoriale della rete, l’accesso unitario alla rete. Consideriamo prioritario e sviluppare ed implementare il sistema della domiciliarità, attraverso il Telesoccorso, Assistenza Domiciliare Integrata, gli assegni di cura. Nel Veneto quasi 70. 000 persone anziane sono seguite a domicilio dalla rete dei servizi per la domiciliarità in modo continuativo con una spesa annuale a carico del Bilancio Regionale che nel 2007 raggiungerà quasi 63 milioni di Euro. Lo strumento che a livello territoriale riconduce ad unitarietà la programmazione locale è il Piano Locale per la Domiciliarità, strumento per pianificare gli interventi”. Per quanto riguarda il sistema della residenzialità, Valdegamberi ha ricordato che nel Veneto esistono circa 24. 000 persone che ricevono il contributo di rilievo sanitario previsto dalla Regione per l’accoglienza residenziale. L’entità delle risorse economiche, 420. 000. 000 di euro documentano in modo chiaro l’impegno regionale a sviluppare ed implementare la qualità della rete dei servizi socio-sanitari. La centralità della persona e della famiglia diventa centrale in questa nuova programmazione e si traduce nell’assegnazione al cittadino richiedente della impegnativa di residenzialità e nella possibilità di scegliere l’accesso ad uno dei servizi residenziali accreditati della Regione Veneto. “Si tratta - ha concluso - di un’importante evoluzione del nostro sistema verso il riconoscimento del diritto di scegliere il servizio assistenziale meglio rispondente alle proprie necessità ed aspettative”. .  
   
   
OSPEDALE DA LUZ DI LISBONA: UNO DEI PIÙ GRANDI PROGETTI DI SIEMENS IN AMBITO SANITARIO.  
 
 Lisbona, 19 novembre 2007 - Inaugurato nel gennaio 2007, l’Ospedale da Luz si presenta come una clinica all’avanguardia dove la convergenza fra soluzioni in ambito tecnologico e informatico costituisce un valore aggiunto sia per i pazienti sia per i dipendenti dell’ospedale. La struttura include un ospedale in grado di accogliere 130 pazienti, una clinica per le degenze lunghe con 150 posti letto e una casa di riposo con 115 appartamenti. Il servizio ambulatoriale all’interno dell’ospedale conta oltre 30 studi specializzati. L’investimento complessivo per questo progetto è stato di 130 milioni di euro. Il cambiamento demografico dovuto alla crescita e all’invecchiamento della popolazione incrementa la domanda per l’assistenza medica. Allo stesso tempo gli standard di qualità ed efficienza stanno aumentando grazie alla spinta competitiva che caratterizza il settore sanitario. Il complesso ospedaliero è di proprietà del gruppo bancario Espírito Santo, entrato nel settore sanitario solo pochi anni fa attraverso la sua holding Espírito Santo Saúde. In Portogallo il gruppo ha acquisito, rinnovato e costruito 13 ospedali; di questi l’Ospedale da Luz è quello più moderno. Alcune delle persone responsabili delle attività sanitarie del gruppo provengono dal settore della consulenza aziendale e da quello finanziario, cosicchè fin dall’inizio della pianificazione e del processo di progettazione queste figure hanno avuto fiducia nelle soluzioni It e nell’integrazione di tutti i processi come chiave del successo. Lo scopo era ottenere l’operatività di un network, così da essere efficiente ed economico. La divisione Building Technologies di Siemens ha contribuito a questo progetto firmato Siemens One, con il suo intero portafoglio prodotti nell’automazione degli edifici, nell’efficienza energetica e in ambito sicurezza. Una caratteristica particolare è l’integrazione tra l’automazione dell’edificio e le soluzioni di Information Technology. Tramite l’interfaccia utente della cabina Himed, i medici specialisti hanno accesso a tutti i dati clinici richiesti per i servizi sanitari. Inoltre i pazienti possono chiamare in caso di emergenza, telefonare, selezionare programmi televisivi o radiofonici, utilizzare Internet e comunicare con la web camera integrata. I pazienti possono anche gestire dal loro letto alcuni meccanismi di controllo della stanza come la luce, il riscaldamento, le tende e altri controlli Hvac. .  
   
   
CONCLUSA LA PRIMA FASE DI SOTTOSCRIZIONE DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO CONVERTIBILE “ARKIMEDICA S.P.A. 2007-2012 CONVERTIBILE 5%”. RISULTATI DELL’OFFERTA IN OPZIONE - OFFERTA IN BORSA DEI DIRITTI DI OPZIONE NON ESERCITATI INIZIO DELLE NEGOZIAZIONI DELLE OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI  
 
Cavriago, 14 novembre 2007 - A conclusione dell’offerta in opzione agli azionisti Arkimedica S. P. A. Di n. 10. 000. 000 obbligazioni convertibili in azioni ordinarie Arkimedica S. P. A. Di nuova emissione, che ha avuto luogo dal 22 ottobre 2007 al 12 novembre 2007, sulla base dei risultati definitivi comunicati in data odierna da Monte Titoli S. P. A. Ad Arkimedica S. P. A. , sono stati esercitati 48. 216. 600 diritti di opzione, pari al 55,81% dei diritti di opzione oggetto dell’offerta, corrispondenti a n. 5. 580. 625 obbligazioni convertibili, per un controvalore complessivo di Euro 15. 625. 750,00. Si comunica altresì che, al termine del periodo di offerta risultano non esercitati n. 38. 183. 400 diritti di opzione, pari al 44,19% dei diritti di opzione oggetto dell’offerta in opzione, corrispondenti a n. 4. 419. 375 obbligazioni convertibili, per un controvalore complessivo di Euro 12. 374. 250,00. In conformità a quanto disposto dall’art. 2441 comma 3 cod. Civ. , i suddetti diritti inoptati saranno offerti in Borsa da Arkimedica S. P. A. Nelle sedute del 19, 20, 21, 22, e 23 novembre 2007. In ciascuna seduta sarà offerto un quinto del totale dei diritti inoptati, maggiorato, nelle giornate successive alla prima, dell’eventuale residuo delle sedute precedenti. I diritti inoptati saranno messi a disposizione degli acquirenti presso Monte Titoli S. P. A. E potranno essere utilizzati per la sottoscrizione di Obbligazioni Convertibili, al prezzo unitario di Euro 2,80, maggiorato di Euro 0,00575 per dietimi di interessi maturati dal 12 novembre 2007 (incluso) al 27 novembre 2007 (escluso), nel rapporto di sottoscrizione di 25 Obbligazioni Convertibili ogni 216 Diritti di Opzione. La sottoscrizione delle Obbligazioni Convertibili dovrà essere effettuata presso Monte Titoli, per il tramite dei rispettivi depositari, entro e non oltre il 27 novembre 2007, a pena di decadenza. Le Obbligazioni Convertibili sottoscritte entro la fine dell’Offerta in Borsa saranno messe a disposizione degli aventi diritto per il tramite degli intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata gestito da Monte Titoli. Centrobanca - Banca di Credito Finanziario e Mobiliare S. P. A. , che ha garantito il buon esito dell’emissione, curerà l’offerta dei diritti inoptati. Si ricorda che Centrobanca - Banca di Credito Finanziario e Mobiliare S. P. A. , in qualità di Garante, si è impegnata a sottoscrivere al Prezzo di Offerta, maggiorato dei dietimi di interesse maturati dal 12 novembre 2007 (incluso) alla data di sottoscrizione (esclusa), le Obbligazioni Convertibili corrispondenti ai diritti di opzione eventualmente non esercitati all’esito dell’Offerta in Borsa. Arkimedica S. P. A. , su indicazione di Borsa Italiana S. P. A. , comunica che la data di avvio delle negoziazioni del prestito obbligazionario convertibile denominato “Arkimedica S. P. A. 2007-2012 convertibile 5%” sarà il 20 novembre 2007. Si ricorda inoltre che: le obbligazioni maturano interessi lordi annui del 5% calcolati sul valore nominale delle stesse, corrisposti in via posticipata il 12 novembre di ogni anno; la prima cedola, pagabile il 12 novembre 2008, è pari a Euro 0,14 lordi per obbligazione e rappresenta interessi maturati a partire dal 12 novembre 2007; la convenzione di calcolo degli interessi è riportata nel Regolamento del Prestito. .  
   
   
36 A EDIZIONE DI MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT  
 
Milano, 19 novembre 2007 - Tutte le novità del settore impiantistico civile e industriale dall’11 al 15 marzo 2008 in Fiera Milano Nuovo Quartiere Rho all’insegna delle tecnologia e del rispetto per l’ambiente. Un percorso interattivo ed esperti progettisti faranno toccare con mano ai visitatori il risparmio energetico. Ad aprile Mce ad Abu Dhabi. La 36a edizione di Mostra Convegno Expocomfort - esposizione internazionale biennale dell’impiantistica civile e industriale - si presenta all’appuntamento dell’11-15 marzo 2008 alla Fiera Milano - Nuovo Quartiere di Rho con un’edizione ricca di eventi, con una superficie espositiva ancora più ampia e con un aumento della presenza degli espositori esteri. Questi ultimi, in particolare, sono aumentati rispetto al 2006 di oltre il 7%. La manifestazione andrà ad occupare l’intera superficie del nuovo quartiere fieristico, con oltre 150. 000 metri quadrati di spazio espositivo netto e vede la presenza di circa 3. 000 aziende, provenienti da tutto il mondo. Si tratta di un’unica grande manifestazione in cui tutta la filiera produttiva e distributiva del settore idrotermo sanitario del mondo si incontra e si confronta nei settori di interesse: caldo, energia, acqua e freddo. Comfort & Living Technology è il filo conduttore della manifestazione a cui partecipa tutto il mondo dell’impiantistica che espone le soluzioni più efficienti ed innovative in materia di riscaldamento, climatizzazione dell’aria, refrigerazione, soluzioni termali, efficienza energetica, domotica e controllo edilizio intelligente, rivestimenti edili. “Mce è una manifestazione che cresce ad ogni edizione con declinazioni sempre nuove del tema del Comfort & Living Technology, e con una sensibilità sempre maggiore ai temi dello risparmio energetico e della sostenibilità ambientale” ha commentato Arturo Colantuoni Sanvenero, Amministratore Delegato di Fiera Milano International e Direttore Generale di Reed Exhibitions Italia, “L’occasione di incontro tra gli operatori internazionali a Mce favorisce questo circolo virtuoso. Anche per questo nel 2008 Mce spinge ancora di più sulla dimensione internazionale. Mce, ad esempio, sarà presente alla prima edizione di Building Future Gulf by Batimat, che si terrà negli Emirati Arabi ad Abu Dhabi dal 20 al 23 aprile 2008, con una speciale area collettiva italiana all´interno della sezione Hvac Gulf”. Gli eventi di Mce. Evento inaugurale Nella giornata di apertura della manifestazione si terrà un convegno a cui esperti dei settori delineeranno gli scenari di mercato, le tendenze e le scienze del futuro. Verso la classe A Questa novità 2008 più che una mostra tradizionale è un percorso interattivo che permetterà a tutti i visitatori di “toccare con mano” prodotti, sistemi e soluzioni capaci di massimizzare l’efficienza energetica di un edificio. Quest’iniziativa di Next Energy e Be-ma Editrice mette insieme i rispettivi know-how nella divulgazione di tematiche tecniche, ma soprattutto la collaudata capacità di far convergere due mondi che spesso faticano a dialogare, quello della progettualità impiantistica e quello della progettualità architettonica. “Verso la classe A”, realizzata con il contributo scientifico di Giuliano Dall’o’, Architetto, Professore Associato di Fisica Tecnica Ambientale presso il Dipartimento Best del Politecnico di Milano, si snoderà su una superficie di oltre 1000 metri quadri, e darà anche ampio spazio al tema dell’architettura esponendo prodotti e sistemi edilizi, impianti e fonti di energia. Ad ogni elemento esposto sarà attribuito un “valore energetico” (rating) verificato in base alle normative vigenti. Ciascuno dei visitatori potrà così elaborare un ipotetico progetto, scegliendo tra le soluzioni esposte e la somma dei ‘rating’ energetici di quelle selezionate determinerà quindi il ‘rating’ energetico complessivo, che sarà comunicato al ‘progettista’ in un’apposita area della mostra. Partendo da questo dato, il ‘progettista’ potrà eventualmente lavorare su soluzioni alternative e combinare i relativi ‘rating’ energetici, fino ad arrivare al risultato ottimale. Comfort & Design. Si terrà la 5a edizione del Premio Comfort & Design, istituito da Mostra Convegno Expocomfort ed Expobagno con il patrocinio dell’Adi (Associazione per il Disegno Industriale) e rivolto a tutti gli espositori, italiani ed esteri, di Mostra Convegno Expocomfort ed Expobagno. Le aziende espositrici potranno partecipare al concorso con prodotti innovativi messi in commercio a partire da marzo 2006, che verranno esposti in un’area dedicata durante Mostra Convegno Expocomfort ed Expobagno. Next Energy Award. Next Energy è il Salone biennale dedicato all’efficienza energetica e alle fonti rinnovabili, giunto alla sua quarta edizione. Next Energy Award è un concorso che premia i progetti innovativi sui temi dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili presentati da professionisti di tutto il mondo. I migliori progetti di edifici a uso civile e industriale verranno esposti in fiera. Living Expo. Si tratta di un’area sviluppata in collaborazione con Living Forum e dedicata a workshop sulla domotica, l’immotica e la building automation. Su questi temi, l’iniziativa rappresenta un punto di riferimento autorevole e professionale per uomini, aziende e istituzioni che hanno a disposizione una grande offerta convegnistica. Con il patrocinio di: Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero del Commercio Internazionale e Ministero dello Sviluppo Economico. In collaborazione con: Aicarr, Angaisa, Anima, Kyoto Club e Uia. .  
   
   
TUTTINFIERA 2007: CONCLUSA DOMENICA 18 NOVEMBRE 2007, ALLA FIERA DI PADOVA LA RASSEGNA DEL NORD EST DEDICATA A TEMPO LIBERO, HOBBY E SPORT DAI PRIMI CONTEGGI SONO QUARANTAMILA I VISITATORI.  
 
Padova, 19 novembre 2007 - Si è conclusa domenica 18 novembre 2007, alla Fiera di Padova, Tuttinfiera la rassegna dedicata a tempo libero, hobby e sport. Dai primi conteggi i visitatori sono quarantamila, confermando come Tuttinfiera sia una grande tradizione del Nordest. Alla rassegna erano presenti 1. 000 espositori su 100. 000mq. Novità di questa edizione Christmas Hall, il padiglione dedicato al Natale, che ha raccolto in anteprima le proposte di regalo per le feste, dalle decorazioni ed addobbi, all’abbigliamento e articoli per la casa. Protagonista dell’area, l’artigianato di qualità della Regione Campania, una collettiva di venti aziende con le lavorazioni tipiche, dall’arte presepiale all´oreficeria, con la manifattura del corallo, cammeo e pietre dure, e l’abbigliamento, con la sartoria napoletana e l’antica tradizione serica di San Leucio. Successo per il Salone dell’Auto Usata, con oltre 1. 000 vetture dei marchi internazionali più prestigiosi, che ha offerto numerose opportunità d’acquisto e occasioni ai visitatori. Affollati i settori del Collezionismo, con appassionati alla ricerca del pezzo raro e introvabile, dai fumetti ai dischi, numismatica e filatelia, e dell’Antiquariato, con argenteria, valigeria vintage e cineserie. Frequentati i numerosi eventi sportivi, tra cui gli stage con il Campione del mondo di boxe Alessandro Duran e la Padova Fitness Dance Convention che ha registrato 1200 atleti dall’Italia, Serbia, Svizzera e Russia. Tra le iniziative si segnala il “Sabato del Bambino”, organizzato da Padovafiere e Coldiretti. Un’iniziativa che, attraverso un percorso ludico educativo sull’ecologia, il presepe vivente con i cuccioli della fattoria, e il mercatino del giocattolo usato, fa scoprire ai più giovani come vivere in maniera divertente un Natale sostenibile. Per Andrea Olivi, Amministratore Delegato di Padovafiere: “ Il risultato più importante è sulla nuova iniziativa del Natale che offre una opportunità ai rivenditori del territorio, e che ha portato un’immagine positiva di Padova anche sui media nazionali. Va segnalato anche il successo del padiglione del collezionismo che ha registrato operatori da tutta Italia” .  
   
   
BALANCE A CURA DI RAFFAELE GAVARRO ARTISTI COINVOLTI KUBA BAKOWSKI HARIS EPAMINONDA JAMES HOPKINS CARLOS IRIJALBA JAIME PITARCH MATT STOKES  
 
Roma, 19 novembre 2007 - Non è difficile intuire quanto sia essenziale il concetto di equilibrio nella nostra vita. Basta solo considerare quanto esso sia presente nel linguaggio comune per indicare uno stato di saggia interpretazione dei fatti della vita. “Avere equilibrio”, “mantenere l’equilibrio”, ma anche “valutare con equilibrio” e “muoversi con equilibrio”, sono esempi che non hanno bisogno di molte spiegazioni. Ma il termine equilibrio ha anche un’accezione più spericolata, quando indica la capacità di rimanere in bilico tra la molteplicità di significati che connota la nostra realtà attuale. Quando l’equilibrismo diventa, in altre parole, la capacità di giocare con doppi, tripli e più sensi, mirata a svelare la natura meno visibile delle cose, delle parole e delle esperienze della vita. Balance è una mostra che lavora sulla linea sottile che sottende la parola, una linea che è tanto fisica, quanto mentale. Gli artisti invitati in Balance la percorrono continuamente avanti e indietro. Kuba Bakowski (nato a Poznan – Polonia – nel 1971. Vive a New York) lavora sul delicato equilibrio che c’è tra la realtà e la sua alterazione. In Balance, Bakowski presenta una serie di light box della recentissima serie intitolata Ursa Major. Dedicata alla più famosa costellazione della nostra volta celeste. Il lavoro sviluppa attraverso una serie di immagini fotografiche in cui gruppi di sette persone, con delle lampadine in mano, formano il disegno della costellazione. Accanto a queste ci sarà Untitled installation with globe (2006), in cui un mappamondo gonfiabile è al centro delle correnti d’aria formate da una decina di piccoli ventilatori. Haris Epaminonda (nata a Nicosia nel 1980 – Cipro. Vive a Berlino) si muove tra reale e virtuale, sfidando l’abilità del fruitore a coglierne limiti e passaggi. In Balance, Epaminonda presenta i video Elapsed e Tarahi Ii. Entrambi sono dotati di colonne sonore che favoriscono quella sospensione temporale in cui viene mostrato il paesaggio di Elapsed e i personaggi di Tarahi Ii. James Hopkins (nato a Stockport nel 1976. Vive a Londra) lavora spingendo l’equilibrismo alle soglie dell’illusionismo. Oggetti alterati, installazioni e anamorfosi, sono i suoi ambiti linguistici. In Balance, Hopkins presenta una serie di installazioni e di oggetti manipolati e alterati, oltre ad una foto, Mysteyspot, tutti dedicati alle varie declinazioni del concetto di equilibrio. Carlos Irijalba (nato a Pamplona nel 1979. Vive a Madrid), lavora con vari media, realizzando oggetti fortemente modificati e immagini che lavorano sulla modificazione della percezione. In Balance, Irijalba presenta una serie di fotografie della serie Outside comes first e di quella intitolata Devices. Jaime Pitarch (nato a Barcellona nel 1963, dove vive) lavora con diversi media, passando da scultura e installazioni, a fotografia e video, in cui la costante è sempre un ironico equilibrismo e sovvertimento delle regole. In Balance Pitarch presenta una mappa della serie Pangea, un dipinto della serie dei Puzzle, una scultura realizzata con le mollette da bucato dal titolo Wooden pegs, e un video dal titolo Rethinking David & Goliath. Matt Stokes (nato a Penzance, Cornwall - Uk – nel 1973. Vive a Newcastle) è il vincitore del Beck’s Future 2006 con il video Long after tonight. In Balance, Stokes presenta un altro video dal titolo Cipher. Girato sempre in super 16 mm nella Usher Hall di Edimburgo, in Scozia, nel 2006, Cipher è uno straordinario affresco visivo e sonoro, dominato dal grandioso organo a canne che ne è il protagonista. Affianco a questo ci sarà un’installazione dal titolo Secret Selections, anch’essa dedicata a concerti di musica sperimentale con organi a canne, appositamente commissionati e trascritti per questo strumento. Il lavoro è composto da tre bandiere, una serie di posters, programmi dei concerti, una panchina e una scatola di legno con all’interno un lettore cd, a cui sono collegate diverse cuffie da cui ascoltare gli organi che suonano partiture che vanno dal genere northern soul, al black metal. Galleria 1/9 unosunove 28 novembre - 12 gennaio 2008. .  
   
   
IL PIEMONTE SI RACCONTA A VIENNA LE ECCELLENZE DEL TERRITORIO PIEMONTESE INAUGURANO L’ESPOSIZIONE DI 65 OPERE DELLA COLLEZIONE BORROMEO, DEDICATE A LEONARDO.  
 
Vienna, 19 novembre 2007 - Un piccolo assaggio di Piemonte, nel cuore di Vienna, accompagna l’inaugurazione della mostra “La collezione Borromeo - Pittura e scultura sulle orme di Leonardo” che, fino a febbraio 2008, esporrà al Liechtenstein Museum 65 opere della collezione Borromeo. Più di 80 i media austriaci specializzati in arte e cultura presenti alla conferenza stampa di presentazione. Oltre 700, invece, gli ospiti della serata di gala in programma stasera, che avrà protagonisti i sapori e i profumi dell’alta cucina piemontese, con il finger food offerto dalla Regione Piemonte. “Insieme alle tre atl del Distretto dei Laghi, di Torino e delle Langhe e Roero – dichiara Giuliana Manica assessore al Turismo della Regione Piemonte - abbiamo voluto consolidare un legame che ha segnato la storia dei nostri due popoli e che, oggi, vede in questo passato e nella vicinanza geografica, l’opportunità di creare con l’Austria sinergie importanti. I mercati di lingua tedesca sono un target strategico della nostra economia turistica: la Germania è il primo Paese straniero per presenze e l’Austria è un mercato in espansione, con potenzialità importanti se stimolato e promosso con prodotti specifici. A cominciare dai nostri Laghi che, grazie alle opere esposte della collezione Borromeo, sono la ragione della nostra presenza qui in questi giorni. Ma c’è grande interesse anche per le seduzioni enogastronomiche di Langhe e Roero “le colline del gusto” e per Torino, la città delle Olimpiadi del 2006, spogliatasi della sua immagine grigia e industriale, per trasformarsi in uno dei centri artistici e culturali più vivaci di Italia. Con questo patrimonio d’eccellenze incontreremo in questi giorni la stampa austriaca, importanti tour operator e un parterre di ospiti internazionali, per raccontare le novità del futuro, in momenti di lavoro conditi dalla nostra grande enogastronomia. ”. .  
   
   
MILANO INTERNATIONAL ANTIQUES AND MODERN ART FAIR AL CASTELLO SFORZESCO – PIAZZALE CANNONE  
 
Milano, 19 novembre 2007 - Oggi più che mai si stanno attenuando i confini fra le diverse discipline e pratiche artistiche: sempre più spesso grandi antiquari propongono confronti fra capolavori del passato e creazioni d’arte moderna, influenti galleristi del contemporaneo lavorano con designer che, al pari degli artisti, propongono pezzi unici o in serie limitata. Una trasversalità che si rilette nel life style di quelle generazioni che sempre più ricercano un raffinato mix di linguaggi, epoche, e stili e che amano la ricerca di pezzi particolari, di altissima qualità, originalità ed eccezionalità: una concezione di vita che contamina tempi e spazi, amalgama lusso ed essenzialità. A questa filosofia si ispira Mint – Milano International Antiques and Modern Art Fair, la cui seconda edizione si svolgerà a Milano dal 21 al 25 novembre 2007. Una manifestazione di prestigio, unica ed esclusiva, dedicata all’antiquariato e modernariato d’élite, una rassegna “boutique” con la partecipazione di 57 tra i nomi più accreditati del settore. Mint è una parola che racchiude in sé molteplici significati, in un affascinante dialogo tra passato e presente acronimo per Milano Internazionale, ad evidenziare la scelta quale sede di una città ricca di solidissime tradizioni e capitale riconosciuta di stile e creatività, e la decisa apertura internazionale per presenza di espositori e di collezionisti; simbolo di ospitalità per gli antichi, il cui “forte profumo rianima lo spirito”, come afferma Plinio il Vecchio, per una straordinaria occasione di incontro con gli operatori ed appassionati più prestigiosi del settore; sinonimo di freschezza e novità nel mondo anglosassone, per un’esposizione che nella scelta di spazi, allestimenti e proposte esprime una nuova filosofia del vivere contemporaneo; definizione di perfezione, “mint conditions”, nella terminologia specialistica, per una fiera che nella qualità trova il suo punto di forza. Mint è un’esposizione unica che non ha eguali in altre rassegne d’arte perché è: Innovativa: non una rassegna di antiquariato o di arte moderna, ma una mostra d’arte tout court, con opere che spaziano dall’antichità classica alla contemporaneità più attuale; Esclusiva: un gruppo selezionato di partecipanti in una mostra boutique il cui unico comune denominatore è l’altissima qualità degli espositori e delle opere proposte; Sofisticata – un allestimento personalissimo, una location eccezionale, per garantire alle opere una cornice degna della loro importanza e ai visitatori un percorso straordinario e inconsueto; Affascinante – una proposta che al suo debutto ha attratto i più raffinati collezionisti, insieme a tutti i più bei nomi dell’arte, della cultura, dell’imprenditoria e della stampa. Esposizione. Un’esposizione capace di attrarre un pubblico internazionale e ricercato: dal raffinato connaisseur al semplice appassionato, dal grande collezionista, alle generazioni contemporanee che amano vivere accostando stili e sensazioni fondendo i valori della tradizione e l’avanguardia più attuale e proiettata al futuro. Lavori di grandi maestri dell’arte classica ed antica, opere d’alta epoca di rara qualità, preziosità e bellezza, pezzi ed oggetti di squisita fattura accanto alle rigorose creazioni di artisti e designer del ’900, fino alla contemporaneità più attuale. Dipinti, sculture, mobili, porcellane, argenti, gioielli, stampe, tappeti, libri, vetri, tessuti, installazioni, fotografie, tutti rigorosamente certificati per autenticità, qualità, condizioni e origine da un Comitato internazionale di esperti. Location. Una modernissima tensostruttura di circa 3. 500 mq nel cuore di Milano, nel Piazzale Cannone del Castello Sforzesco, accoglierà gli espositori del Mint. Una scelta architettonica che sottolinea lo spirito della manifestazione alla costante ricerca di un raffinato equilibrio tra tradizione e innovazione. Una scelta di stile in linea con le più affermate fiere del panorama artistico internazionale quali la londinese Frieze che da anni adotta soluzioni architettoniche d’avanguardia. Allestimenti. Il progetto di allestimento è firmato da Peter Bottazzi per dare a Mint un’impronta unica e personalissima, creando un mood indimenticabile in ogni dettaglio: dall’ingresso agli spazi espositivi, dalle aree di riposo e di incontro per i visitatori alla vip lounge. Programma Collezionisti. Un gruppo di 200 tra i più importanti collezionisti internazionali verrà invitato a Milano, ospite di Mint, per visitare in anteprima l’esposizione e partecipare ad un programma esclusivo di visite a musei e collezioni private. Programma culturale. Mint rende omaggio ad uno dei più importanti musei del mondo che festeggia i suoi 50 anni dall’apertura. Al Museo di Capodimonte di Napoli sarà dedicato uno spazio celebrativo all’interno del quale il pubblico potrà ammirare alcuni straordinari capolavori rappresentativi delle collezioni di arte antica e contemporanea del museo, eccezionalmente concessi a Mint. Le opere esposte sono state prescelte perché rappresentative delle collezioni di arte antica e contemporanea del museo, del legame fra la città di Napoli e Milano e particolarmente significative per il concetto di collezionismo che Mint propone. Gli artisti in mostra: Andy Warhol, Artemisia Gentileschi, Giulio Cesare Procaccini. In ciascuno dei giorni della manifestazione il pubblico potrà partecipare ai Salotti di Mint, cinque incontri duranti i quali, direttori di museo, critici, storici dell’arte e collezionisti, ma anche architetti, giornalisti, esperti internazionali e designer saranno invitati a confrontarsi sul nuovo concetto di collezionismo e life style che Mint propone Catalogo. Per la prima volta in un’iniziativa così sofisticata il catalogo è stato realizzato e prodotto da Ad – Architectural Digest e distribuito in allegato al mensile di Novembre in tutta la Lombardia ed in alcune grandi città. Grazie alla collaborazione con il prestigioso editore, la pubblicazione sarà offerta gratuitamente ai visitatori di Mint. Promotori e Organizzatori. La manifestazione nasce per iniziativa della Fondazione Mint, Milano, che ha come obiettivo la promozione e lo sviluppo internazionale dell’antiquariato e dell’arte moderna nel territorio. L’organizzazione è curata da Revolution srl, Torino, società specializzata nell’ideazione e realizzazione di mostre ed eventi d´arte. Organi di consulenza. Mint si avvale del prezioso contributo di un Consiglio Direttivo del quale fanno già parte nomi di grande prestigio internazionale: Marco Fabio Apolloni, Massimo Bartolozzi, François De Jonckheere,giò Marconi, Carlo Orsi e Marco Voena. Un Comitato di Esperti, composto di direttori museali, storici ed esperti di antiquariato ed arte moderna, sarà incaricato della verifica di autenticità, qualità e provenienza di tutte le opere esposte. La Fondazione Mint è affiancata da un Comitato d’Onore, formato da personalità del mondo dell’arte, della cultura e dell’imprenditoria, i cui membri sono ambasciatori e garanti di questa affascinante iniziativa, giunta alla sua seconda edizione. .  
   
   
GIAPPONE, LO SPIRITO NELLA FORMA. CERAMICA E BONSAI SALE STORICHE DI PALAZZO BRICHERASIO, TORINO  
 
Milano, 19 novembre 2007 - L’associazione culturale Yoshin Ryu e la Fondazione Palazzo Bricherasio, con la partecipazione di Giugiaro Design, propongono nelle Sale Storiche di Palazzo Bricherasio e nell’area esterna su Via Teofilo Rossi, la mostra “Giappone, lo spirito nella forma. Ceramica e Bonsai. ” L’intero incasso della biglietteria e una percentuale di quello derivato dalla vendita dei cataloghi saranno devoluti alla Fondazione Crescere Insieme al Sant’anna Onlus a sostegno del progetto volto al potenziamento del Reparto di Neonatologia Ospedaliera. L’esposizione, organizzata grazie al contributo del Comune di Torino, della Regione Piemonte, delle fondazioni bancarie Crt e Compagnia di San Paolo e della Franco Costruzioni, e con il patrocinio dell’Istituto Giapponese di Cultura, accompagnerà il visitatore nel fascino e nelle suggestioni della Cultura Giapponese, approfondendo, con oltre cento opere di autori da tre diversi continenti, due tra le arti tradizionali giapponesi più antiche, la ceramica e il bonsai e il loro rapporto tra Avanguardia e Tradizione. Il percorso espositivo inizia nel cortile esterno di Palazzo Bricherasio su via Teofilo Rossi, in corrispondenza dell’ingresso del palazzo, dove saranno predisposti oltre venti capolavori bonsai provenienti da Giappone e diverse zone d’Europa della Scuola Fujisato Kyookai Bonsai. Il visitatore, attraverso un ponte costruito secondo la tradizione giapponese, è calato immediatamente nell’area dedicata ai bonsai, che si articoleranno lungo un percorso circolare tripartito: una prima parte dedicata ai bonsai “classici”, alberi antichi realizzati secondo le tecniche e i metodi della Tradizione, una seconda ai bonsai di “transizione”, storicamente degli anni Sessanta e Settanta quando i Maestri sperimentavano nuove tecniche, e una terza ai bonsai d’”avanguardia”, alberi lavorati negli ultimi vent’anni secondo diverse interpretazioni sia artistiche che scientifiche. Ogni albero sarà posizionato sul proprio sarukake, strutture tradizionali, realizzate completamente in legno, utilizzate per sostenere i bonsai. Le cinque sale storiche di Palazzo Bricherasio saranno dedicate a tre ceramisti: Shigemasa Higashida, artista giapponese le cui opere rivisitano due tra i principali stili di ceramica giapponese, Oribe e Shino; Jeff Shapiro, ceramista americano il cui percorso artistico, però, si è sviluppato in Giappone, e Alessandro Beghini, artista italiano specializzato in ceramiche cotte ad alta temperatura e realizzate in stile Raku. Ogni sala sarà calata nell’ombra, con luci dirette su ogni opera per risaltarne le caratteristiche e l’espressività artistica in un gioco di luci ed ombre che aiutano il visitatore, non solo ad osservare al meglio le opere, ma a poter godere completamente l’esperienza estetica ed emotiva che gli oggetti sanno suscitare. In tutte le sale, un quadro dell’artista contemporaneo Mario Attilio De Angelis raffigurante le maschere del teatro noh, peculiare forma teatrale giapponese, che accompagnano il visitatore lungo il percorso. Infine, nell’ultima sala sarà proiettato un video con dichiarazioni e interviste degli artisti, unite a filmati di dimostrazioni e momenti di lavorazione sia della ceramica che del bonsai. Un allestimento suggestivo, minimale ed essenziale che conduce il visitatore a un contatto fortemente emotivo con le opere. Oltre all’esposizione saranno organizzati due eventi: una conferenza sulla ceramica domenica 16 dicembre 2007 alle ore 17. 00 presso l’hotel Nh S. Stefano, con l’intervento dei tre artisti e del critico internazionale d’arte Yakimono, Robert Yellin che vive in Giappone e studia in merito a questa arte da più di vent’anni. Una conferenza con dimostrazione sabato 22 dicembre 2007 alle ore 15. 00 presso la Scuola Fuji Kyookai Bonsai (centro Fujisato Company – Str. Della Chiesa – Nole Frazione Grange- To), con l’intervento del Maestro Massimo Bandera e dell’artista Juan Vallejo Lopez. Una mostra, dunque, che desidera rivelare i valori e i principi più profondi della tradizione culturale giapponese confrontandoli con le più contemporanee correnti artistiche di diversi paesi del mondo. Ceramica e Bonsai come metodi, vie, arti che permettono all’uomo di esprimere la propria creatività, una cultura antica di millenni, apparentemente così lontana, e ricreare la bellezza universale della Natura attraverso forme diverse, ma spirito comune. .  
   
   
ESPOSIZIONE: L’INDIA AL TEMPO DI GANDHI A LUGANO  
 
 Milano, 19 novembre 2007 - «L´india al tempo di Gandhi» è il terzo appuntamento della fortunata serie di esposizioni temporanee, intitolata «Esovisioni», che il Museo delle Culture dedica dal 2005 al tema dell´esotismo e, in particolare, alle peculiarità e ai caratteri della visione delle culture nell´opera dei grandi fotografi del Novecento. Il tema dell´esposizione è l´India nel ritratto fattone, nel 1930, dal grande fotoreporter svizzero Walter Bosshard. Inviato dall´Agenzia berlinese Dephot per documentare la situazione di generale agitazione contro la presenza britannica e il nascente movimento d´indipendenza che si sta imponendo dinnanzi all´opinione pubblica mondiale, Bosshard ha la ventura d´incontrare Gandhi e di fotografarne la vita privata con quel taglio di semplicissima, ma proprio per questo autorevole, ieraticità, che diverrà da allora in poi uno degli stereotipi dell´iconografia pubblica del Mahatma. In quel celebre reportage, che lo consacra fra i massimi fotografi dell´epoca, Bosshard descrive visivamente il fermento d´un mondo all´alba d´un cambiamento epocale, sospeso fra il retaggio d´un passato ancora manifesto nelle architetture e nelle forme della cultura e un impegno civile che trasforma le grandi masse nel soggetto narrante degli immensi spazi luministici del sub-continente indiano. Le immagini di Bosshard sono ritratti minuziosi in cui il nitore della composizione trasmette, con grande immediatezza, i concetti che egli intende suggerire allo sguardo dell´osservatore. Attraverso gli occhi di Bosshard, la realtà ci viene, per così dire, restituita quasi in presa diretta, contenendo -e qui sta la grandissima arte del fotografo svizzero- lo spazio dell´interpretazione ed esaltando il valore della testimonianza dell´altro. La fotografia di Bosshard risulta così scevra da simbolismi e priva di particolari riferimenti stilistici. La sua visione è generata dall´occasione che s´impone allo sguardo con tutto il suo carico di significati e informa, in modo del tutto eterogeneo, la narrazione per immagini. Ne risulta un´atmosfera sospesa che lascia all´osservatore la possibilità d´esprimere il suo giudizio e alla storia l´occasione di manifestarsi con grande libertà. Le 38 opere in esposizione sono state selezionate dallo Staff del Museo delle Culture con un lavoro di ricerca condotto negli archivi della Fotostiftung Schweiz di Winterthur e riprodotte su carta baritica a partire dai negativi originali. Per la maggior parte delle opere si tratta di prime stampe. Il percorso espositivo intende suggerire al visitatore una serie di piani di lettura che corrispondono al dipanarsi delle scoperte visive di Bosshard, così come le possiamo dedurre dall´analisi degli oltre duemila scatti superstiti e dalla trama narrativa del volume Indian kämpft! che scrisse nel 1931, a partire dagli appunti raccolti l´anno precedente sul campo L´allestimento dell´esposizione temporanea è della giovane arch. Athena Demenga. Il catalogo bilingue (italiano/inglese), edito da Giunti Arte Mostre Musei, è a cura di due giovani collaboratori esterni del Museo delle Culture, Giulia R. M. Bellentani e Lorenzo Gottardi e comprende saggi che permettono al lettore una visione multifocale e multidisciplinare del tema della ricerca e dell´esposizione. .  
   
   
ESPOSIZIONE: L’INDIA AL TEMPO DI GANDHI A LUGANO  
 
Milano, 19 novembre 2007 - «L´india al tempo di Gandhi» è il terzo appuntamento della fortunata serie di esposizioni temporanee, intitolata «Esovisioni», che il Museo delle Culture dedica dal 2005 al tema dell´esotismo e, in particolare, alle peculiarità e ai caratteri della visione delle culture nell´opera dei grandi fotografi del Novecento. Il tema dell´esposizione è l´India nel ritratto fattone, nel 1930, dal grande fotoreporter svizzero Walter Bosshard. Inviato dall´Agenzia berlinese Dephot per documentare la situazione di generale agitazione contro la presenza britannica e il nascente movimento d´indipendenza che si sta imponendo dinnanzi all´opinione pubblica mondiale, Bosshard ha la ventura d´incontrare Gandhi e di fotografarne la vita privata con quel taglio di semplicissima, ma proprio per questo autorevole, ieraticità, che diverrà da allora in poi uno degli stereotipi dell´iconografia pubblica del Mahatma. In quel celebre reportage, che lo consacra fra i massimi fotografi dell´epoca, Bosshard descrive visivamente il fermento d´un mondo all´alba d´un cambiamento epocale, sospeso fra il retaggio d´un passato ancora manifesto nelle architetture e nelle forme della cultura e un impegno civile che trasforma le grandi masse nel soggetto narrante degli immensi spazi luministici del sub-continente indiano. Le immagini di Bosshard sono ritratti minuziosi in cui il nitore della composizione trasmette, con grande immediatezza, i concetti che egli intende suggerire allo sguardo dell´osservatore. Attraverso gli occhi di Bosshard, la realtà ci viene, per così dire, restituita quasi in presa diretta, contenendo -e qui sta la grandissima arte del fotografo svizzero- lo spazio dell´interpretazione ed esaltando il valore della testimonianza dell´altro. La fotografia di Bosshard risulta così scevra da simbolismi e priva di particolari riferimenti stilistici. La sua visione è generata dall´occasione che s´impone allo sguardo con tutto il suo carico di significati e informa, in modo del tutto eterogeneo, la narrazione per immagini. Ne risulta un´atmosfera sospesa che lascia all´osservatore la possibilità d´esprimere il suo giudizio e alla storia l´occasione di manifestarsi con grande libertà. Le 38 opere in esposizione sono state selezionate dallo Staff del Museo delle Culture con un lavoro di ricerca condotto negli archivi della Fotostiftung Schweiz di Winterthur e riprodotte su carta baritica a partire dai negativi originali. Per la maggior parte delle opere si tratta di prime stampe. Il percorso espositivo intende suggerire al visitatore una serie di piani di lettura che corrispondono al dipanarsi delle scoperte visive di Bosshard, così come le possiamo dedurre dall´analisi degli oltre duemila scatti superstiti e dalla trama narrativa del volume Indian kämpft! che scrisse nel 1931, a partire dagli appunti raccolti l´anno precedente sul campo L´allestimento dell´esposizione temporanea è della giovane arch. Athena Demenga. Il catalogo bilingue (italiano/inglese), edito da Giunti Arte Mostre Musei, è a cura di due giovani collaboratori esterni del Museo delle Culture, Giulia R. M. Bellentani e Lorenzo Gottardi e comprende saggi che permettono al lettore una visione multifocale e multidisciplinare del tema della ricerca e dell´esposizione. .  
   
   
GARIBALDI. IL MITO A PALAZZO DUCALE DI GENOVA IL MITO E LA SUGGESTIONE DELL´EPOPEA GARIBALDINA SONO CELEBRATI E RICOSTRUITI ATTRAVERSO CINQUE MOSTRE.  
 
Milano, 19 novembre 2007 - Nel bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, Genova celebra il famoso eroe con una serie di iniziative espositive e non solo. Il mito e la suggestione dell´epopea garibaldina sono celebrati e ricostruiti attraverso cinque mostre. Palazzo Ducale, la Galleria d´Arte Moderna di Genova Nervi, la Wolfsoniana, il Museo del Risorgimento e il Museo dell´Accademia Ligustica di Belle Arti presentano per quest´unica occasione uno spettacolare complesso di opere, dalla grande pittura storica e di genere dell´Ottocento a quella michelangiolesca in chiave simbolista, dalla scultura all´iconografia di propaganda. Temi ed immagini che attraversano le culture politiche tra ´800 e ´900, utilizzati in forma di amplificatori mediatici, perché il mito di Garibaldi c´era ed era profondamente radicato nelle gente comune. Www. Garibaldiilmito. It Nella suggestiva sede di Palazzo Ducale oltre ad una delle mostre ospitata nelle storiche sale dell´Appartamento del Doge, si può visitare anche la Torre Grimaldina che, utilizzata come carcere politico dal ´500 sino ai primi decenni del ´900, conserva memorie tangibili di un lungo passato. Dai suoi piani più alti si può ammirare una splendida veduta del centro storico cittadino. Tra le celle delle Carceri storiche poi, è interessante visitare quella in cui fu imprigionato e trovò la morte nel 1833 Jacopo Ruffini, giovane mazziniano che gettò ogni sua energia negli ideali della Giovine Italia. Www. Palazzoducale. Genova. It I Musei Di Nervi Lo splendido scenario dei Parchi di Nervi affacciati sulla scogliera e valorizzati dalla passeggiata a mare Anita Garibaldi ospita i Musei di Nervi. La Galleria d´Arte Moderna di Villa Saluzzo Serra (Gam) e le Raccolte Frugone di Villa Grimaldi Fassio sono soste culturali all´interno di un vero e proprio giardino botanico, ricco di piante mediterranea ed esotiche e con uno spettacolare roseto da cui si coglie la magica presenza del mare. Da più punti dei Parchi si accede alla passeggiata a mare che percorre la scogliera di Nervi in un susseguirsi di scorci a picco sul mare con l´incantevole panorama del Promotorio di Camogli e Portofino da un lato e della Riviera delle Palme e del Capo Mortola dall´altro. Www. Museigenova. It genova: le strade nuove e il sistema dei palazzi dei rolli le strade nuove E Il Sistema dei Palazzi dei Rolli nel centro storico di Genova (tardo Xvi secolo - inizio Xvii sec. ), rappresentano il primo esempio europeo di un progetto di sviluppo urbano con una struttura unitaria, pianificato e distribuito da un´autorità pubblica e associato a un sistema peculiare di ospitalità pubblica in residenze private. I Palazzi dei Rolli, alcuni dei quali oggi sono visitabili, erano residenze costruite dalle famiglie aristocratiche più ricche e più potenti della Repubblica di Genova, allora all´apice del suo potere finanziario e marittimo. Il sito include un insieme di palazzi rinascimentali e barocchi lungo le cosiddette Strade Nuove. I grandi palazzi residenziali, eretti sulla Strada Nuova (oggi Via Garibaldi) nel tardo Cinquecento, formavano il quartiere della nobiltà che dal 1528 aveva assunto il governo della Repubblica. Www. Rolliestradenuove. It In questo contesto il visitatore può articolarsi in un percorso non solo espositivo, ma anche cittadino, che rivela le eccezionali bellezze di una città medievale, barocca e risorgimentale che si trova riunita nell´occasione per celebrare il mito di un grande eroe a Genova legato. Il mito di Garibaldi nel bicentenario della nascita Da Lega a Guttuso. Il bicentenario della nascita di Garibaldi è la straordinaria occasione per affrontare sotto un nuovo punto di vista i rapporti tra il Risorgimento e i maggiori artisti italiani tra Otto e Novecento. A Palazzo Ducale i Macchiaioli toscani, i Romantici lombardi, i veristi napoletani e siciliani sono messi a confronto per ripercorrere l´evoluzione della pittura storica e della cosiddetta pitture di genere (cioè la rappresentazione della vita quotidiana dove il mito di Garibaldi è diffusissimo) in relazione con la leggenda garibaldina. Palazzo Ducale, Appartamento del Doge - Piazza Matteotti 9 - www. Palazzoducale. Genova. It Da Rodin a D´annunzio: un Monumento ai Mille per Quarto. Alla Galleria d´Arte Moderna di Nervi, la mostra è incentrata sulla ricostruzione della cultura simbolista e neomichelangiolesca che determinò, tra il 1910 e il 1915, il progetto e la realizzazione, a opera dello scultore Eugenio Baroni (1880-1935), del monumento dedicato a Garibaldi e alla partenza dei Mille dallo scoglio di Quarto e che, per sintonia d´ideali, sollecitò Gabriele D´annunzio a inaugurarlo a Genova il 5 maggio 1915 con un discorso dichiaratamente interventista. Sculture, dipinti, grafica, testimonianze fotografiche e documenti legati ad alcuni dei più importanti artisti attivi tra Otto e Novecento in Europa e in Italia consentono di riproporre quella stagione significativa della storia dell´arte internazionale sostanzialmente incentrata sulla riscoperta dell´opera di Michelangelo. Galleria d´Arte Moderna, via Capolungo 3 - www. Gamgenova. It Manifesti e Propaganda. Presso la Wolfsoniana la figura di Garibaldi e il mito del Risorgimento sono raccontati attraverso le immagini dei manifesti firmati dai principali artisti e illustratori del periodo, da Mario Borgoni, a Leonetto Cappiello, a Plinio Nomellini, e realizzati in occasione delle numerose celebrazioni pubbliche e istituzionali. La mostra intende anche riflettere sull´uso ideologico di Garibaldi nello scontro tra fascismo e antifascismo, sul tentativo di appropriazione della figura dell´Eroe, prima da parte del regime - fatto di cui fu protagonista proprio un suo nipote diretto, Ezio, figlio di Ricciotti -, poi della Resistenza, che si concentrò sull´eredità rivoluzionaria di Garibaldi, "primo partigiano d´Italia". Wolfsoniana, via Serra Gropallo 4 - www. Wolfsoniana. It Il monumento equestre di Augusto Rivalta Arte, fatti, storie e documenti per rievocare, dalle sale museali del Palazzo dell´Accademia Ligustica di Belle Arti, le modalità di realizzazione del monumento che Genova dedicò a Garibaldi nella seconda metà dell´Ottocento, attraverso la progettazione dello scultore Augusto Rivalta, in una delle piazze più importanti della città. Museo dell´Accademia Ligustica di Belle Arti, largo Pertini 4 - www. Accademialigustica. It Genova garibaldina - 1 dicembre 2007 2 marzo 2008 La mostra allestita nel Museo del Risorgimento mette in luce attraverso scritti originali, giornali, documenti, cimeli, fazzoletti e bandiere, alcuni conservati nell´ Archivio Storico del museo e attualmente non esposti, il ruolo che la città di Genova ha avuto all´origine e nello sviluppo del mito di Garibaldi in città e nel mondo. Scritti autografi del grande eroe, giornali genovesi, mazziniani e uruguayani, pubblicati nel 1847 sino alla sua morte, testimoniano ancora una volta come la diffusione delle sue gesta abbia incantato i giornalisti dell´epoca, per i quali egli rappresentava un´immagine mitica fin dalle agitazioni in Uruguay. Museo del Risorgimento, via Lomellini 11 - www. Istitutomazziniano. It www. Garibaldiilmito. It .  
   
   
IL CIELO SOPRA MILANO: UNA STAGIONE DI CABARET AL TEATRO SAN BABILA  
 
Milano, 19 novembre 2007 - Lei bella, drammaturga, autrice. Lui poliedrico direttore di teatro ma anche attore. Ecco composta la coppia che ha ideato “Il Cielo sopra Milano”: Sabina Negri, nota per l’appartenenza alla scuderia di Markette e Gennaro D’avanzo, direttore del San Babila. E’ stato proprio Wim Wenders a ispirare il titolo della rassegna che, affiancata dalla griffe “San Babila in cabaret”, punta a formare un pubblico di juniores leggero ma con buon gusto. Nell’era poco alternativa dei reality show finalmente anche la grande mela italiana, complici bravi e giovani comici, propone una rivista sorridente e lieve con punte di sagace ilarità. Sabina Negri è l’angioletto cacciato dal cielo perché parla meneghino e propone risate -e risotti- alla milanese. Torna proprio nella sua Milano, negli amati vecchi quartieri, dove incontra i personaggi più bizzarri: una suora, un attore argentino, due venditori di prodotti di bellezza. Paradigmi di un’umana varietà saporitamente conditi con band dal vivo. “Mi diverte questo gioco di angeli che vengono a Milano e la rivedono con occhi nuovi. Ma “Il Cielo sopra Milano” sarà soprattutto un’occasione per avvicinare quanti più giovani al teatro. In scena porteremo nuovi talenti affiancati a sorpresa da grandi nomi. Vorremmo anche avviare il progetto di portare il cabaret dopo il teatro di prosa, per dare un’alternativa altrettanto divertente alla discoteca” ci dice Sabina Negri. Mentre Gennaro D’avanzo apre il proprio teatro anche ai giovani che volessero provare, per le future edizioni, a mettersi in gioco: “per aderire possono inviare una mail a info@teatrosanbabila. It. Perché il nostro palcoscenico sarà il luogo ideale, per i giovani comici, di dimostrare talento e creatività, proponendo testi inediti e misurandosi con il pubblico di uno dei più importanti teatri milanesi. ” In scena con Sabina Negri anche Rossana Carretto, Paolo Casiraghi, Pablo Scarpelli, Robin Scheller & Francesco Polizzi, Annamaria Chiarito & Nadia Puma, Giovanni Vernia. Musiche dal vivo di Carmelo La Bionda e Marco Fumagalli. Abiti di Gigliola Curiel e calzature di Roberto Botticelli. Per l’occasione la Tenuta Carretta offrirà al pubblico i vini di propria produzione .  
   
   
ESPOSIZIONE: L’INDIA AL TEMPO DI GANDHI A LUGANO  
 
Milano, 19 novembre 2007 - «L´india al tempo di Gandhi» è il terzo appuntamento della fortunata serie di esposizioni temporanee, intitolata «Esovisioni», che il Museo delle Culture dedica dal 2005 al tema dell´esotismo e, in particolare, alle peculiarità e ai caratteri della visione delle culture nell´opera dei grandi fotografi del Novecento. Il tema dell´esposizione è l´India nel ritratto fattone, nel 1930, dal grande fotoreporter svizzero Walter Bosshard. Inviato dall´Agenzia berlinese Dephot per documentare la situazione di generale agitazione contro la presenza britannica e il nascente movimento d´indipendenza che si sta imponendo dinnanzi all´opinione pubblica mondiale, Bosshard ha la ventura d´incontrare Gandhi e di fotografarne la vita privata con quel taglio di semplicissima, ma proprio per questo autorevole, ieraticità, che diverrà da allora in poi uno degli stereotipi dell´iconografia pubblica del Mahatma. In quel celebre reportage, che lo consacra fra i massimi fotografi dell´epoca, Bosshard descrive visivamente il fermento d´un mondo all´alba d´un cambiamento epocale, sospeso fra il retaggio d´un passato ancora manifesto nelle architetture e nelle forme della cultura e un impegno civile che trasforma le grandi masse nel soggetto narrante degli immensi spazi luministici del sub-continente indiano. Le immagini di Bosshard sono ritratti minuziosi in cui il nitore della composizione trasmette, con grande immediatezza, i concetti che egli intende suggerire allo sguardo dell´osservatore. Attraverso gli occhi di Bosshard, la realtà ci viene, per così dire, restituita quasi in presa diretta, contenendo -e qui sta la grandissima arte del fotografo svizzero- lo spazio dell´interpretazione ed esaltando il valore della testimonianza dell´altro. La fotografia di Bosshard risulta così scevra da simbolismi e priva di particolari riferimenti stilistici. La sua visione è generata dall´occasione che s´impone allo sguardo con tutto il suo carico di significati e informa, in modo del tutto eterogeneo, la narrazione per immagini. Ne risulta un´atmosfera sospesa che lascia all´osservatore la possibilità d´esprimere il suo giudizio e alla storia l´occasione di manifestarsi con grande libertà. Le 38 opere in esposizione sono state selezionate dallo Staff del Museo delle Culture con un lavoro di ricerca condotto negli archivi della Fotostiftung Schweiz di Winterthur e riprodotte su carta baritica a partire dai negativi originali. Per la maggior parte delle opere si tratta di prime stampe. Il percorso espositivo intende suggerire al visitatore una serie di piani di lettura che corrispondono al dipanarsi delle scoperte visive di Bosshard, così come le possiamo dedurre dall´analisi degli oltre duemila scatti superstiti e dalla trama narrativa del volume Indian kämpft! che scrisse nel 1931, a partire dagli appunti raccolti l´anno precedente sul campo L´allestimento dell´esposizione temporanea è della giovane arch. Athena Demenga. Il catalogo bilingue (italiano/inglese), edito da Giunti Arte Mostre Musei, è a cura di due giovani collaboratori esterni del Museo delle Culture, Giulia R. M. Bellentani e Lorenzo Gottardi e comprende saggi che permettono al lettore una visione multifocale e multidisciplinare del tema della ricerca e dell´esposizione. .  
   
   
UNA FIABA PER ADULTI INAUGURA LE RESIDENZE DEL PIM A MILANO  
 
Milano, 19 novembre 2007 - Il 20 e 21 novembre Mutamenti presenta il primo studio La camera di sangue da un racconto di Angela Carter Mutamenti Compagnia Laboratorio, gruppo storico guidato da Giorgio Zorcù e Sara Donzelli, apre il percorso di residenze teatrali che caratterizza l’attività di Pim Spazio Scenico di Milano per la stagione in corso. Dopo un articolato laboratorio aperto ad attori ed operatori del settore, il gruppo porta in scena martedì 20 e mercoledì 21 novembre un primo studio dal titolo “La camera di sangue. Fiaba per adulti” con la regia di Giorgio Zorcù e le musiche composte ed eseguite dal vivo da Angelo Comisso. Da anni Mutamenti sta compiendo un interessante percorso sul tema del “maschile e femminile tra amore e violenza” con uno sguardo attento alla violenza sulle donne, sondando i confini tra amore e violenza, nel quotidiano e nell’universo mitologico che da sempre ci accompagna. Il progetto all’interno del quale si inserisce l’intero percorso si chiama “Le stanze di Barbablù” e prende le mosse dalla celebre fiaba di Perrault. Tuttavia, spiega Giorgio Zorcù: “questo primo studio elaborato al Pim sviluppa un testo di grande interesse come “La camera di sangue” di Angela Carter, una riscrittura al femminile della fiaba di Perrault, in cui l’autrice ci mette in contatto con gli aspetti più profondi della psicologia femminile e con i perché dell’attrazione verso quell’uomo ricco e potente”. “Quello che ci preme sottolineare – prosegue Zorcù – è che nel rincorrersi di amore e violenza nelle relazioni tra i sessi non dobbiamo soffermarci troppo sul fatto che il “mostro” è lontano da noi, quanto prendere coscienza che in ogni uomo si cela un Barbablù e in ogni donna una preda ideale, e scoprire quali piccoli e grandi comportamenti ci fanno diventare carnefici o vittime”. Le musiche dello spettacolo, interpretato da Sara Donzelli, sono composte ed eseguite da uno dei talenti emergenti della musica jazz e contemporanea, il pianista friulano Angelo Comisso che ha lavorato a partire dalle tracce che appaiono nel racconto: gli esercizi per piano di Chopin e Tristano e Isotta di Wagner; ma anche l’immaginario filmico presente nelle prime elaborazioni sceniche, da La scala a chiocciola, capolavoro espressionista di Robert Siodmak, a Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pasolini. Info@pimspazioscenico. It - www. Pimspazioscenico. It – .  
   
   
NELLA BASILICA DI SANT’EUSTORGIO A MILANO IL CONCERTO DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E DEL CORO FILARMONICO DELLA SCALA DIRETTI DA DANIELE GATTI IL PROGRAMMA PREVEDE MUSICHE DI GIUSEPPE VERDI E LUDWIG VAN BEETHOVEN  
 
 Milano, 19 novembre 2007 – Questa sera alle ore 21, la Basilica di Sant’eustorgio di Milano diventerà palcoscenico di uno straordinario appuntamento musicale. La Filarmonica e il coro Filarmonico della Scala, diretti da Daniele Gatti (Maestro del Coro Bruno Casoni), saranno protagonisti di un concerto in favore del Museo Diocesano di Milano e in memoria di Mons. Luigi Crivelli, storico Presidente dell’istituzione milanese, recentemente scomparso. La serata si aprirà con i Quattro pezzi sacri di Giuseppe Verdi (Laudi alla Vergine Maria, Ave Maria, Te Deum, Stabat Mater), seguiti dalla sinfonia n. 5 in Do minore op. 67 di Ludwig van Beethoven. Le pagine sacre di Verdi, opere di intensa spiritualità risalenti all’ultima stagione creativa del compositore, sono state scelte in omaggio a Mons. Crivelli. La Filarmonica non le eseguiva dal 1999. L’iniziativa è realizzata grazie allo storico sponsor dell’iniziativa Finmeccanica e con la collaborazione di Serate Musicali. Daniele Gatti è Music Director della Royal Philharmonic Orchestra dal 1996, è stato Direttore Musicale del Teatro Comunale di Bologna nell’ultimo decennio (1997 – 2007) e dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, oltre che Principal Guest Conductor della Royal Opera House Covent Garden di Londra. È stato nominato Direttore Musicale dell’Orchestre National de France, ove succederà a Kurt Masur a partire dalla stagione 2008/2009. È Accademico di Santa Cecilia e nel 2005 ha ricevuto il Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana. Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi gli ha conferito nel 2006 l’onoreficenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Ha un rapporto privilegiato con i Wiener Philharmoniker, il Concertgebouw di Amsterdam, con la Staatskapelle di Dresda, con i Muenchner Philharmoniker, l’Orchestre National de France, con la New York Philharmonic Orchestra, la Boston Symphony Orchestra, la Chicago Symphony Orchestra. Con l’Orchestra Filarmonica della Scala è presente sia nelle stagioni scaligere che in concerti e tournée all’estero. Con la Staatsoper di Vienna ha sviluppato un legame particolare che lo ha impegnato in diverse nuove produzioni, fra cui il recente Boris Godunov di Mussorgsky (maggio 2007), il Moses und Aron di Schoenberg (giugno 2006) e l’Otello di Verdi (ottobre 2006). Fra i progetti futuri il Macbeth di Verdi (novembre 2009), sempre alla Staatsoper di Vienna, il nuovo Parsifal di Wagner al Festival di Bayreuth (2008), due nuove produzioni di Aida di Verdi rispettivamente alla Bayerische Staatsoper di Monaco (maggio 2009) e al Metropolitan di New York (settembre 2009). Con il Teatro alla Scala, dopo l’acclamata produzione di Lohengrin di Wagner del gennaio scorso, sarà nuovamente sul podio con Wozzeck di Berg (stagione 07/08) e Don Carlo di Verdi (stagione 08/09). Con i Wiener Philharmoniker è ospite regolare della stagione viennese e dei Festival di Salisburgo e di Lucerna. Ad ottobre 2007, dopo l’apertura della stagione a Vienna, Daniele Gatti e i Wiener Philharmoniker saranno a Roma al Festival Internazionale di Musica Sacra con la Messa da Requiem di Verdi e a Torino per l’inaugurazione della stagione di Lingotto Musica. Con la Royal Philharmonic Orchestra effettua regolarmente tournées, registrazioni ed è annualmente ospite dei Bbc Proms. .  
   
   
GOLF - EUROPEAN TOUR: F. MOLINARI SI CLASSIFICA 29° NELL´HONG KONG OPEN QUALIFYING SCHOOL: QUATTRO ITALIANI ALLA FASE FINALE  
 
Roma, 19 novembre 2007 - Lo spagnolo Miguel Angel Jimenez ha vinto con 265 colpi (65 67 66 67) l´Ubs Hong Kong Open, secondo torneo nel calendario dell´European Tour 2008 disputato all´Hong Kong Golf Club di Fanling. L´iberico ha ottenuto il 14° titolo nel circuito grazie a un 67 finale che gli ha permesso di superare di un colpo il thailandese Thongchai Jaidee (266 - 66 67 68 65), rinvenuto con un gran 65, il coreano K. J. Choi (62 72 65 67) e lo svedese Robert Karlsson (64 64 66 72), che sembrava aver ipotecato il successo dopo aver terminato il terzo turno con un vantaggio di quattro colpi sul vincitore. Al quinto posto con 267 lo svedese Peter Hanson, al sesto con 269 l´irlandese Graeme Mcdowell, al 12° con 271 il canadese Mike Weir e al 20° con 273 il sudafricano Retief Goosen. Si è classificato 29° Francesco Molinari (275 - 68 69 69 69) risalito di dieci colpi nel finale dove ha infilato il terzo 69 consecutivo (cinque birdie, quattro bogey). Il torinese ha intascato 13. 654 euro (a Jimenez ne sono andati 255. 710) e ha effettuato un buon rodaggio in vista della World Cup che disputerà insieme al fratello Edoardo da giovedì 22 novembre a domenica 25 al Mission Hills Golf Club in Cina. Al torneo ha preso parte anche Emanuele Canonica, che non ha superato il taglio dopo 36 buche (82° con 141 - 70 71). Finale Qualifying School Europea: Passano Alla Fase Finale Terreni, Soffietti, Tadini E Bruschi - Quattro giocatori italiani hanno superato il taglio dopo le prime 72 buche della Qualifying School dell´European Tour, che si sta disputando sui due percorsi del San Roque Club (Old Course e New Course) a Sotogrande in Spagna, e hanno avuto accesso ai due giri finali: Paolo Terreni, quarto con 281 (72 71 71 67), Marco Soffietti 14° con 283 (73 71 72 67), Alessandro Tadini 19° con 284 (70 73 72 69) e Alessio Bruschi 30° con 286 (71 72 71 72). Sono stati eliminati Lorenzo Gagli 72° con 290 (71 72 74 73) fuori per un colpo e Stefano Reale 148° con 302 (77 77 76 72). In vetta alla graduatoria sono appaiati con 278 il sudafricano Thomas Aiken (70 68 72 68) e lo spagnolo Pablo Larrazabal (71 66 71 70) seguiti con 280 dal gallese Sion E. Bebb. La gara proseguirà con la disputa delle ultime 36 buche al termine delle quali i primi trenta classificati e i pari merito al 30° posto otterranno una "carta" categoria 11 e potranno giocare con una certa continuità nel circuito maggiore. I rimanenti avranno la categoria 14 per il tour continentale e la categoria 7 per il Challenge Tour: in altri termini parteciperanno a molti tornei nel secondo circuito europeo e a pochi nel primo. Campionato Maestri Pgai Al San Domenico Golf: Titolo Al Lombardo Marcello Santi - Sul percorso del San Domenico Golf, a Savelletri di Fasano, Marcello Santi (136 - 68 68) ha vinto la decima edizione del Campionato Maestri della Pga Italiana. Nel giro finale il lombardo, replicando il 68 del primo turno, ha superato di un colpo l´inglese Duncan Muscroft (137 - 67 70), che aveva concluso al comando le prime 18 buche, e di due il ligure Mauro Bianco (138 - 71 67), che ha tentato nel finale di recuperare il ritardo iniziale di quattro colpi dal leader. Più distanziati Diego Fiammengo quarto con 142, Marco Donghi ed Emanuele Bolognesi quinti con 143, Maurizio Severa settimo con 144, Federico Bisazza, Fabian Barrio e Franco Formaggio ottavi con 145. Il torneo si è disputato sulla distanza di 36 buche, con formula pro-am (un pro e un dilettante) e con due classifiche separate delle quali l´individuale dei pro ha assegnato il titolo. Alla gara sono stati ammessi maestri italiani e stranieri (che lavorano in Italia) iscritti alla Pga Italiana. Santi ha fatto doppietta, essendosi imposto anche nella graduatoria a squadre insieme a Paolo Ligresti con 125 colpi, tre di margine su Mauro Bianco/andrea Balsamo e cinque su Gianluca Pietrobono/stefano Folgaria. Il primo premio lordo è andato con 130 colpi a Duncan Muscroft e a Paolo Cristallini, il calciatore-golfista campione italiano della categoria, davanti a Franco Formaggio/gianluca Zorzetto con 137. Il campionato, che ha distribuito un montepremi di 24. 000 euro con prima moneta di 3. 300, è stato sponsorizzato dal circolo ospitante e dai due hotel di gran classe ad esso legati, la Masseria San Domenico e la Masseria Cimino. L´organizzazione è stata gestita dalla Pga Italiana. Marcello Santi, trentottenne milanese, ha un bel passato in chiave europea come tournament player. Tra i suoi successi ricordiamo l´Open de Dijon (1994), l´Audi Quattro Trophy (1998), il Campionato Nazionale Omnium (1996) e il Match Play Zucchetti (1994). Lpga Tour: Otto A Caccia Di Un Milione Di Dollari Nell´adt Championship - Il terzo giro ha delineato le otto proettes che si contenderanno il milione di dollari in palio per la vincitrice dell´Adt Championship, il torneo che conclude la stagione del Lpga Tour sul tracciato del Trump International Golf Club di West Palm Beach in Florida. Si sono qualificate, dopo che sono stati azzerati gli score al termine della seconda frazione che aveva promosso 16 delle 32 concorrenti: Paula Creamer e Lorena Ochoa, prime con 66, Karrie Webb terza con 68, Cristie Kerr quarta con 69, Natalie Gulbis e Sarah Lee, quinte con 70, Christina Kim e Mi Hyun Kim, settime con 71, che hanno avuto la meglio in uno spareggio a quattro su Nicole Castrale e su Sophie Gustafson. .