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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Ottobre 2013
BEI AUMENTA IL SUO SOSTEGNO ALLE PMI INDUSTRIALI E AGRICOLI IN BULGARIA  
 
La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha accordato un finanziamento di 50 milioni di euro per Cibank al finanziamento di progetti promossi da piccole e medie imprese e le società a media capitalizzazione in Bulgaria. Fondi Bei sosterrà progetti in tutto il paese, sostenendo in modo significativo l´occupazione. Luca Lazzaroli, Direttore della Bei per i prestiti nel Sud Est Europa, ha commentato: " Il mutuo firmato oggi affronta la priorità di prestito chiave della Bei - per migliorare le condizioni di finanziamento estremamente difficile per le Pmi e mid-caps nel corrente continua crisi economica. Migliore disponibilità di finanziamenti a lungo termine, previsto in collaborazione con Cibank, partner ormai consolidato della Bei, è di fondamentale importanza per l´ulteriore sviluppo di questo settore, che è la spina dorsale dell´economia bulgara e il principale motore della crescita e dell´occupazione. Inoltre, alla luce del suo contributo alla creazione di occupazione e la diversificazione economica nelle aree rurali, parte del prestito sarà dedicata al credito alle piccole e medie imprese agricole e agro-alimentare. " Questo prestito intermediato viene fornito nell´ambito del piano d´azione congiunto Ifi per la crescita in Europa sud-orientale, che si concentra sulla fornitura di un migliore accesso ai finanziamenti a lungo termine per le Pmi europee, al fine di mitigare gli effetti della crisi finanziaria e centrale. I fondi sosterranno la crescita, migliorando la competitività a lungo termine attraverso una maggiore disponibilità di credito a lungo termine. Questa linea di credito è una continuazione della eccellente collaborazione della Bei con Cibank. In passato, la Bei ha fornito altri due prestiti intermediati a questo intermediario finanziario per un totale di 55 milioni di euro. Questi fondi Bei sono stati assegnati con successo per le piccole e medie imprese bulgare, che hanno beneficiato di tassi di interesse migliori e scadenze di prestito più lunghi.  
   
   
UE: CINQUE STATI MEMBRI HANNO SUPERATO LA QUOTA LATTE NEL 2012/2013 (PER LE FORNITURE)  
 
Cinque Stati membri, cioè Austria, Germania, Danimarca, Polonia e Cipro, hanno superato le loro quote latte per le consegne nel 2012/2013 e deve pagare sanzioni (´Super´) per un totale di circa 46 milioni di euro. Nonostante l´eccesso di quote negli Stati membri, le spedizioni totali dell´Unione sono rimasti ben al di sotto (- 6,0%) del volume totale delle quote quando si confronta la percentuale del - 4,7% nel 2011 / 2012. Inoltre, i Paesi Bassi hanno superato la quota per le vendite dirette di 1 100 t (1,4%) e deve pagare un contributo di € 301.000. Secondo le loro dichiarazioni per l´anno contingentale con scadenza 31 Marzo 2013, Austria, Germania, Danimarca, Polonia e Cipro hanno superato le loro quote nazionali di 163.700 tonnellate, nonostante l´aumento che Ota 1% durante l´anno 2012/2013, ha deciso nel quadro della Health Check della Pac nel 2008. Il numero di Stati membri che superano le loro quote rimane limitata e la produzione in eccesso in questione rappresenta il 0,1% di tutto il latte consegnato o coinvolti nella vendita diretta (contro il 0,2% per l´anno contingentale precedente). Alcuni 22 Stati membri hanno raggiunto la quota e 13 di loro sono anche rimasto al di sotto del 10% al di sotto di loro consegna delle quote. Il regime delle quote latte sarà abolito il 1 ° aprile 2015 e per rendere la transizione il più agevole possibile, si è convenuto, nel quadro della valutazione dello stato di salute della Pac, nel 2008, di stabilire un graduale aumento delle quote ( + 1% per anno) fino all´anno 2013/2014 quota. La Commissione riferirà entro giugno 2014 sulla situazione del mercato, compreso l´esame dettagliato di come gli Stati membri attuano il "2012 pacchetto latte" (vedi http://ec.Europa.eu / Agricoltura / Latte / package / index.Htm ), che sarà corredata di eventuali proposte di modifica. La scorsa settimana, la Commissione ha organizzato una conferenza delle parti interessate sul settore lattiero-caseario dopo il 2015 - vedi http://ec.Europa.eu/agriculture/events/dairy-conference-2013_en.htm . Una sintesi contenente le conclusioni della conferenza saranno discusse in commissione per l´agricoltura del Parlamento europeo e del Consiglio Ministri prima della fine dell´anno e di queste discussioni sarà presa in considerazione nella preparazione della relazione del Commissione. Come funziona il sistema? Il sistema delle quote latte e stato introdotto nel 1980 per risolvere i problemi di sovrapproduzione. Ogni Stato membro ha due quote, una per le consegne alle latterie (97,6% del totale Ue) e le vendite dirette a livello di azienda agricola (2,4%). Gli Stati membri attribuiscono tali importi tra i produttori (quote individuali). In caso di superamento della quota nazionale, un prelievo sulle eccedenze (spesso chiamato "super prelievo") di 27,83 € per 100 kg, è dovuta nello Stato membro interessato da parte dei produttori in proporzione al loro contributo al superamento di l´anno di contingentamento (1 ° aprile al 31 marzo). Queste cifre sono previa riassegnazione di quote non utilizzate da altri produttori.  
   
   
IL VATICANO NELLA TOP 9 DEI PAESI PIÙ ALCOLICI DEL PIANETA  
 
La rivista americana Guyism ha redatto una speciale classifica dei 9 paesi più alcolici del pianeta. Ed accanto ad alcune valutazioni pressoché certe, almeno nell’immaginario collettivo, vi sarebbe anche un intruso di piccole, piccolissime dimensioni, lo stato più piccolo del mondo, la Città del Vaticano. Di seguito la classifica per la quale è facile immaginare le motivazioni circa i posti occupati. Si parte dalla presenza di stati dell’ex Unione Sovietica (Moldavia, Russia ed Ucraina) e dell’ex blocco dell’Est (Repubblica Ceca ed Ungheria), dove la vodka la fa da padrona, passando per le due patrie della birra, la Germania e l’Irlanda, sino all’estremo oriente, come la Corea del Sud, dove pare siano gradite le bevande superalcoliche e ben oltre i 40°. La sorpresa viene però dal Vaticano, che sembrerebbe il buon retiro degli amanti del buon vino e occuperebbe la 7° posizione della classifica perché sarebbe al primo posto assoluto per numero di bottiglie per abitante in riferimento al “nettare degli dei”. 1. Repubblica Ceca; 2. Moldavia; 3. Russia; 4. Germania; 5. Corea Del Sud; 6. Ungheria; 7. Vaticano; 8. Irlanda; 9. Ucraina. Per Giovanni D´agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, se la speciale graduatoria rispecchia alcuni luoghi comuni che sembrerebbero giustificare le posizioni assegnate, è anche pur vero che banalizzare non fa riflettere sui problemi che l’abuso di alcol crea in ogni parte del mondo in termini di danni alle persone e ai sistemi di welfare di ogni stato. È, pertanto, auspicabile, come diciamo da tempo, che a livello europeo venga introdotta una legislazione disincentivante del consumo di alcol come è stato fatto negli ultimi anni con quello delle sigarette.  
   
   
AGRICOLTURA IN LOMBARDIA: PIÙ RISORSE PER QUELLA MONTANA  
 
Edolo/bs - "Vogliamo dare una mano all´agricoltura di montagna, portando quasi al 40 per cento le risorse impiegate per questo ambito, articolando le misure agroambientali, perché siano usate al meglio. Per troppo tempo abbiamo pensato che fosse utile continuare politiche forestali senza tenere in considerazione un dato fondamentale: dove manca impresa agricola, il territorio non regge più, dal punto di vista economico oltre che ambientale. Chi ha pensato che parchi, riserve naturali e zps fossero addirittura in competizione col contesto agricolo, ha sbagliato". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, intervenendo al convegno sulla valorizzazione del formaggio Silter, organizzato dall´Università della Montagna, sede staccata di Edolo (Brescia) dell´Università degli Studi di Milano. Dissesto Idrogeologico? Territorio Abbandonato - "Dove il territorio frana molto spesso - ha proseguito Fava - c´è stata un´azienda agricola che ha smesso di coltivarlo. In montagna l´antropizzazione non può essere abbandonata, in virtù di un ritorno al naturale che non esiste più". L´agricoltura è presidio del territorio, pur nella diversità di quella di montagna da quella di pianura. "Non ci saranno infatti misure di sostegno analoghe per entrambe - ha ricordato l´assessore -: una è di impresa e l´altra di territorio. Certamente nessuna delle due dovrà essere di sussistenza, in alcun caso, perché occorre dare prospettive, ai giovani soprattutto". Ciò, attraverso la stabilizzazione dei mercati e la remunerazione di quel che si produce. "Quando i nostri prodotti saranno pagati per quel che valgono - ha ricordato infatti Fava - avremo dato prospettive concrete a chi si affaccia a questo mondo per intraprendere". Insieme Per Fare Massa Critica - "I prodotti di qualità hanno anche bisogno di essere valorizzati, ´pagati´ il giusto. Per ottenere questo occorre che siano sorretti dai meccanismi che l´Unione europea ci impone in termini di aggregazione di prodotto e distretto di filiera" ha osservato l´assessore nel corso del suo intervento. "La microimpresa - ha proseguito -, per finire sul mercato, e nella Grande distribuzione, deve fare massa critica, per trovare la giusta remunerazione". Expo? Affermi Nostre Specificità - La tutela del territorio passa attraverso la sua corretta gestione. La riserva naturale non deve avere priorità sulle attività umane. "L´eccesso di forestazione - ha detto ancora Fava - è frutto di impoverimento dal punto di vista imprenditoriale. Stiamo lavorando a un Psr che punti a modificare questo stato di cose, avviando il confronto con tutti gli attori, a partire dal 23 ottobre prossimo. Per uno sviluppo che vada nella direzione di dare risposte, per i prossimi sette anni, a tutti coloro, giovani in primis, che vogliono investire in questo settore". "Puntiamo a intervenire laddove c´è voglia di investire - ha annunciato il responsabile lombardo all´Agricoltura - e per questo occorre lavorare nella ricerca della remunerazione. C´è un forte interesse a far sì che prodotti di qualità possano uscire dall´alveo locale e finiscano nei mercati che meritano di essere affrontati. Serve un percorso che qualifichi il prodotto, lo renda sicuro dal punto di vista alimentare e riconoscibile per il consumatore. Con Expo abbiamo un´occasione per raccontare al mondo quello che sappiano fare, e fare bene". Contro L´italian Sounding - "Abbiamo un obbiettivo preciso - ha concluso Fava -: che i nostri prodotti siano rispettati in giro per il mondo. Perché quasi il doppio di quello che oggi riusciamo a esportare potenzialmente interessa il mondo. Occorrono regole e rispetto, quello che chiediamo per i nostri prodotti. E che dobbiamo contestualmente offrire, perché il nostro prodotto non deve finire indistintamente su uno scaffale di un supermercato, insieme ad altri che magari si fregiano dello stesso marchio e simbolo. Expo diventi momento di dibattito politico, perché tutti i Paesi che arriveranno qui riconoscano il doveroso rispetto per le nostre produzioni. E´ una battaglia prima di tutto culturale".  
   
   
ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI, CIA: “BENE I PRIMI RISULTATI DELLA RIORGANIZZAZIONE DELL’ENTE”  
 
Bologna - Progetto di riorganizzazione del sistema allevatori regionale (Ara): la Cia Emilia Romagna apprezza i primi risultati della riorganizzazione e auspica che per gli impegni enunciati in assemblea sulla fornitura ai soci di una gamma di servizi tecnico commerciali “ vi sia la massima coerenza e continuità nell’agire confidando in un continuo confronto con le Organizzazioni professionali agricole, vista l’importanza che il settore riveste in Emilia Romagna” Questo il commento della Confederazione emiliano romagnola a seguito della assemblea dell’Ara (Associazione regionale allevatori) a cui hanno partecipato il presidente Aia Pietro Salcuni e l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni. “Il successo di quest’ultimo progetto di razionalizzazione consentirà di completare l’impegno condiviso dal mondo agricolo per la riorganizzazione del sistema allevatoriale – spiega la Cia - garantendo, nel contempo, buona occupazione”. Alla luce della forte riduzione delle risorse pubbliche assegnate al sistema (da oltre 50 milioni di risorse del 2103 si è passati a 18 milioni) è iniziato un lavoro di concerto in Consulta regionale fra allevatori, Regione, associazioni professionali e sindacati che ha portato ad una gestione dei servizi istituzionali. “Questa attività ha dimostrato come il piano dei controlli poteva reggere in presenza della metà delle risorse finanziarie pubbliche trasferite dal Ministero – rileva la Cia - dando risultati in termini di attività e servizi apprezzato dagli allevatori. Questo è un motivo di grande soddisfazione per l’intero sistema e per la Regione che ha creduto e sostenuto con proprie risorse questo progetto, ma che ora chiede che ognuno faccia la propria parte”. La Cia apprezza inoltre il giudizio del presidente Salcuni, il quale ha affermato che il modello studiato e sperimentato in Emilia Romagna possa essere preso a riferimento anche da altre Regioni, impegnandosi a rivedere il riparto delle risorse fra i territori “tenendo conto delle vere riorganizzazioni e non quelle di facciata” . Per la Confederazione l’assemblea ha segnato una svolta importante in vista del nuovo assetto dell’Ara, il cui presidente Garlappi ha affermato che “grazie all’impegno di tutti abbiamo ottenuto risultati che ora possono essere presi a riferimento da altre realtà regionali”. Una conferma, questa –“di voler proseguire nella massima trasparenza e chiarezza nel confronto e nel coinvolgimento di tutti sulla messa in atto definitiva del progetto esecutivo”, conclude la Cia.  
   
   
CENTRALE DEL LATTE DI BRESCIA: OK AGLI ALLEVATORI IN SOCIETÀ  
 
"Leggo con favore e soddisfazione dell´intenzione annunciata dal presidente della Cooperativa Latte Brescia Germano Pè di entrare a far parte della compagine sociale della Centrale del Latte di Brescia. Dopo aver vissuto le acquisizioni da parte dei Francesi di Galbani, di Italatte e di Parmalat, l´iniziativa di allevatori lombardi di rafforzare la propria posizione in una struttura di eccellenza come la Centrale del Latte di Brescia è estremamente positiva, valorizza il territorio e assicura standard di qualità elevati ai consumatori". Così dichiara l´assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia Gianni Fava, alla luce delle affermazioni di Germano Pè, presidente della Cooperativa Latte Brescia, che ha scritto al sindaco della città lombarda Emilio Del Bono, dicendo che gli allevatori sono "pronti a impegnarsi per il futuro della Centrale del Latte di Brescia, fornendo il nostro contributo alla gestione della società e delle sue attività". Per l´assessore Fava "la gestione diretta dei produttori assicura una maggior tutela del Made in Italy e contribuisce a creare, proprio come ha specificato Pè, un virtuoso meccanismo di filiera tra allevatori, azienda e consumatori finali".  
   
   
EXPO 2015. PISAPIA: "UNA GRANDE MILANO SARÀ PRONTA AD ACCOGLIERE MILIONI DI TURISTI"  
 
"Nei sei mesi di Expo 2015 una grande Milano accoglierà i milioni di visitatori e turisti attesi. Una Milano più attrattiva e competitiva si aprirà al mondo e il mondo arriverà per vivere non solo l´esperienza unica di Expo ma anche i tantissimi eventi culturali, scientifici e sportivi che riempiranno di giorno e di notte la vita della città e del suo territorio. Ai tour operator internazionali oggi abbiamo illustrato cosa Milano e l´Italia hanno in cantiere per il 2015. È stato un momento importante di una comunicazione che nei prossimi mesi diventerà sempre più intensa in Italia e all´estero. Expo sarà così un volano di accelerazione per uno dei settori più importanti e in crescita d´economia globalizzata, l’industria del turismo. Milano negli ultimi anni ha già al suo attivo risultati più che soddisfacenti. Pur in tempi di crisi economica, nel periodo 2008-2012 abbiamo avuto un aumento del 14% di arrivi di turisti italiani, ma soprattutto un +32% di stranieri. Nel 2012, rispetto all’anno precedente, sono arrivati 4.325.087 turisti, mentre le presenze sono state 9.107.615. Con un consistente incremento degli arrivi da Cina e Russia nel primo trimestre 2013. La sfida oggi è proprio intercettare l´onda montante dei turisti in arrivo dai nuovi protagonisti dell´economia e politica internazionali. Quei Paesi dell´Asia, dell´Africa e dell´America Latina che hanno già aderito in gran numero all´Esposizione Universale e che in gran parte hanno già mostrato notevole interesse a essere presenti con loro eventi economici e culturali a ´Expo in città´. Milano sarà pronta a accoglierli".  
   
   
BASILICATA, IX LEGISLATURA – FOCUS AGRICOLTURA: INVESTIMENTI, INFRASTRUTTURE E RICAMBIO GENERAZIONALE  
 
Oltre trecento milioni di euro all’agricoltura lucana per favorire gli investimenti strutturali, l’infrastrutturazione, il ricambio generazionale, la tutela del territorio con una particolare attenzione alla qualità della spesa, e accrescere così la competitività di un settore strategico per l’economia regionale. Obiettivi, tutti, del Piano di sviluppo rurale 2007-2013 (Psr) messo in atto dal Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata dal 2010 ad oggi. Allo scopo di sostenere il comparto, gli interventi attivati hanno riguardato non solo gli aspetti connessi alla produzione, ma anche la diversificazione delle attività nei territori rurali. Ciò in un contesto sempre più “polifunzionale” del comparto agricolo che, in linea con le indicazioni provenienti dalla nuova Pac e in una logica di filiera, assegna all’azienda agricola molteplici funzioni sul territorio, da “guardiano” dell’ambiente a struttura per accogliere attività per il tempo libero e il turismo. Oggi il Psr Basilicata, che è entrato nella fase conclusiva della sua attuazione, ha concentrato le risorse in modo particolare sul miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale, finanziando l’insediamento dei giovani agricoltori (spesa sin qui sostenuta di circa 22,50 milioni di euro), l’ammodernamento delle aziende (avanzamento finanziario delle relativa misura di circa 28 milioni), la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli e forestali con una spesa di circa 20 milioni e la infrastrutturazione con interventi sulla rete viaria minore, irrigazione e acquedotti rurali con un investimento effettuato di circa 39 milioni. Per il miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale si è puntato ad interventi di prevenzione del potenziale forestale e, determinando sin qui un investimento rendicontato di circa 65 milioni sul bilancio del Psr, mentre con un totale di oltre 140 milioni si continua a garantire il sostegno alla agricoltura svantaggiata delle aree montane ma anche nei confronti delle produzioni con metodo biologico ed integrato. In merito alla diversificazione delle attività agricole e i servizi nelle aree rurali, sono stati agevolati gli investimenti per l’attività agrituristica e le fattorie multifunzionali, registrando una spesa di circa 10 milioni. In continuità con la precedente esperienza del Leader+, sono stati selezionati otto Gal, uno per ciascuna delle aree di riferimento individuate, e avviati i Piani di sviluppo locale per investimenti programmati con oltre 38 milioni di euro. In un’ottica di rete, inoltre, sono stati favoriti i Progetti Integrati di Filiera tra gli operatori dei diversi comparti agricoli. Quattordici in tutto quelli costituiti (9 territoriali e 5 regionali), per investimenti complessivi che ammontano a circa 90 milioni di euro. Per garantire, inoltre, la diffusione della banda larga nelle aree rurali, è stato predisposto un piano di rafforzamento delle dorsali di collegamento per quindici Comuni lucani. Il progetto è finanziato con sei milioni di euro nell’ambito del Psr; si affianca ad altre due azioni già in corso e finanziate per 7,15 milioni di euro sempre con il Psr e per 12,5 milioni di euro con i fondi del Po Fesr 2007 – 2013. Tra le azioni per adeguare le infrastrutture, la Regione ha finanziato con 20 milioni di euro l’adeguamento e la ristrutturazione del sistema idrico dei Consorzi di bonifica a servizio delle aziende agricole e forestali. A favore dei Consorzi, oggetto, inoltre, di un disegno di legge di riordino approvato dalla giunta regionale, vi è stata un’intensa attività finalizzata alla riduzione dei debiti pregressi nei confronti dei fornitori di energia nonché del costo unitario. Nel corso del triennio è stato sviluppato uno sforzo significativo, in un contesto di risorse pubbliche decrescenti, per assicurare una continuità nel livello di servizio di servizio alle aziende zootecniche diffuse in tutto il territorio regionale con la collaborazione dell’Associazione regionale allevatori che in questi ultimi anni ha semplificato la propria organizzazione da provinciale a regionale. Attenzioni particolari e provvedimenti ad hoc per le aziende che hanno subito danni in seguito ad eventi calamitosi, tra cui l’alluvione del primo marzo 2011 che ha colpito le famiglie con aziende agricole del Metapontino per le quali è stato stanziato un milione di euro oltre a quanto specificamente stanziato con il Psr. E’ nata, infine, l’Enoteca regionale, con sede a Venosa, costituita per promuovere e valorizzare i vini di qualità lucani con azioni guidate dagli imprenditori del settore sulle quali potranno convergere i diversi soggetti che a vario titolo operano sul territorio nel campo della promozione dei prodotti agroalimentari.  
   
   
EXPO 2015: PRIMO SEMINARIO DI PROGETTAZIONE A FABRIANO.  
 
Parte da Fabriano il tour per la progettazione dei contenuti del padiglione Italia all’Expo 2015. Si è tenuto oggi, all’Oratorio della Carità, il primo dei cinque seminari territoriali di progettazione partecipata del grande evento mondiale che si terrà a Milano, si incentrerà sul tema “Nutrire il pianeta: energia per la vita” e che ha come obiettivi per l’Italia: • il rafforzamento della vocazione turistica italiana; • il potenziamento dell’internazionalizzazione dei prodotti agroalimentari tutelandone i marchi; • un miglior collegamento delle proprie start-up ai circuiti internazionali di scienza, ricerca e tecnologia; • l’integrazione dell’Italia-museo con l’Italia-laboratorio; • offrire al mondo una visione forte della qualità italiana per la salute e lo stile di vita. Tra gli ospiti il direttore generale dell’Expo Cesare Vaciago; Giuseppe De Rita, presidente Censis; Aldo Bonomi, direttore di Aaster; Marco Balich, direttore artistico Padiglione Italia; Alessandro Profumo, presidente della Banca Monte dei Paschi di Siena; Sergio Marini, presidente di Coldiretti. Ad aprire i lavori è stato il presidente della Regione Gian Mario Spacca che è anche coordinatore nazionale delle Regioni per l’Expo 2015: “Avviare questa riflessione a contatto con i territori – ha detto - testimonia l’importanza di questo evento, vissuto dal Paese con grande partecipazione. Expo 2015 è una vetrina straordinaria e rappresenta il riposizionamento dell´immagine dell´Italia nel contesto internazionale. Siamo quindi chiamati tutti a dare il nostro contributo, affinché emerga un’espressione di sintesi per una nuova considerazione che il Paese merita. E’ l’Italia migliore quella che viene rappresentata qui oggi. Sono le virtù del suo sistema produttivo, delle professioni, delle capacità che devono trovare espressione massima all´Expo 2015. Il ruolo del Comitato organizzatore è estremamente delicato: cercare di offrire questa visione a livello internazionale è un impegno davvero arduo. E´ quindi necessario coinvolgere le massime personalità che in Italia oggi si esprimono, gli intellettuali e gli analisti perchè questa sintesi possa esprimersi nella maniera più adeguata. Apprezzo moltissimo il metodo che vuole coinvolgere tutti i territori: le Regioni sono impegnate fortemente a costruire questo evento. Da qui parte l´augurio affinché l´impegno del comitato organizzatore possa avere successo perché il suo successo sarà quello di tutta la comunità. Quindi anche il nostro. Come Italia di mezzo – ha proseguito - abbiamo una carta forte da giocare all´Expo, una carta che è anche delle Marche, culla del Rinascimento insieme alla Toscana. L´auspicio delle Regioni è di far vivere Expo 2015 davvero nella dimensione di Paese Italia, distribuendo quindi le opportunità che l´evento offre su tutto il territorio nazionale. Turismo e investimenti esteri in Italia sono due temi decisivi sui quali è necessario un ulteriore approfondimento. Non solo. Expo 2015 – ha concluso Spacca - oltrepassa gli aspetti commerciali e di promozione, per divenire la definizione del pensiero strategico da cui può rinascere l´immagine del Paese che non sia effimera, ma reale. Un´ambizione molto alta che richiede il superamento di ogni forma di narcisismo territoriale per fare posto al massimo della condivisione”. Il primo intervento è stato quello del prof. De Rita. “Sarà un’occasione per l’Italia di ritrovarsi tutta insieme - ha detto -. Quell’italia che ha fatto 150 anni di unità e che oggi sta uscendo dalla crisi per riaffacciarsi in uno scenario mondiale di sviluppo. Sarà inoltre un’occasione per dire al mondo che a fare quelle cose che oggi vanno tanto di moda, come l’enogastronomia, l’agricoltura biologica, la qualità della vita noi siamo stati i primi, abbiamo una tradizione. Quella moda l’abbiamo creata noi. Mostreremo quindi l’orgoglio di un Paese che sul suo Dna costruisce il futuro. Per quanto riguarda le Marche – ha proseguito – sono una delle Regioni che in Italia creano più curiosità: una Regione che ha la possibilità e la volontà di internazionalizzare, la meglio piazzata in Cina, quella che fa ancora un manifatturiero spinto ma allo stesso tempo eccelle nell’agricoltura e nel turismo. Insomma, il sistema marchigiano è un sistema che funziona”. Ad Aldo Bonomi è spettato il compito di spiegare il concept, la filosofia dell’Expo: “L’expo inizia qui, nella fase di ascolto, aprendosi a quel popolo che pensa il territorio nell’intreccio virtuoso tra città e campagna, nella capacità di adattamento ai cambiamenti, nella metamorfosi del tenere insieme pienezza e limite. La parola chiave dell’Expo è green economy”. Bonomi ha quindi citato Papa Francesco che ancora Cardinale disse: “La pienezza è la brama di possedere tutto, il limite la parete che ti si frappone davanti. Nessuno dei due va negata, né l’una deve assumere l’altra. Vivere questa tensione continua tra pienezza e limite favorisce il cammino dei cittadini”. Marco Balich da parte sua ha illustrato il progetto artistico: “L’idea di base è quella di un vivaio di idee giovani, di proposte e soluzioni innovative, di buone pratiche per tutto il Paese e che il Paese offre alla comunità internazionale. Icona centrale del padiglione sarà l’Albero che organizzerà i contenuti e le aree tematiche: turismo, eccellenze agroalimentari, qualità della vita, creatività”. Dopo questo primo appuntamento a Fabriano in rappresentanza dell’Italia di Mezzo (Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise e Sardegna) seguiranno: il Nord Ovest, il Nord Est, il Sud continentale, la Sicilia.  
   
   
EXPO, MARONI: LAVORIAMO PER ATTIRARE I VISITATORI  
 
Milano - "Expo non è a rischio, perché il Governo, anche se dimissionario, c´è. Le decisioni prese verranno mantenute. Non vedo particolari criticità e non ho preoccupazioni, a meno che la crisi dell´Esecutivo si trascini per mesi senza soluzione". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, a Palazzo Reale, al primo ´Expo tourism summit´ per gli operatori del settore turistico in vista dell´Esposizione universale del 2015. Impegno Per Milano Capitale D´europa - Un concetto ripreso anche durante l´intervento tenuto al convegno, al quale hanno partecipato fra gli altri, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, il commissario unico di Expo Giuseppe Sala e il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli. "Il Governo - ha riconosciuto il governatore -, per quanto riguarda Expo, ha lavorato bene, il presidente Enrico Letta e il sottosegretario Maurizio Martina si sono impegnati molto. Il ruolo del Governo è fondamentale, sono sicuro che qualunque Esecutivo ci sarà, verrà continuata l´azione di leale collaborazione fra istituzioni, per fare di Expo un successo e di Milano la capitale d´Europa". Impegno Per Attrarre Visitatori - Maroni, ribadendo la positiva "unità d´intenti" che continua a esserci fra tutti gli Enti che stanno lavorando all´evento, ha fatto osservare che questo ´gioco di squadra´ "ha contribuito a risolvere alcuni problemi che avevano causato ritardi nella realizzazione delle opere necessarie per Expo, creando le premesse perché l´Esposizione del 2015 sia un successo per Milano e la Lombardia, ma anche per l´Italia e l´Europa". Fattore Strategico - L´evento 2015, però, deve tradursi anche in una grande opportunità di attrazione turistica. Questo settore, ha sottolineato Maroni, "è un fattore strategico di crescita economica". "Il nostro territorio - ha fatto notare - ha un enorme patrimonio da valorizzare: la cultura, l´enogastronomia, i paesaggi, le bellezze naturali, di cui la nostra regione è ricca. Per fare ciò, dobbiamo completare alcune delle azioni già avviate. Come il completamento delle infrastrutture, il coordinamento della mobilità, ma soprattutto la promozione dei territori, della Lombardia e non solo". Nasce ´Explora´ - Per raggiungere quest´ultimo, importantissimo obiettivo, Regione Lombardia ha contribuito alla nascita della società ´Explora´, che, ha spiegato il presidente, "ha proprio questa finalità. Non si sostituirà ai tour operator, ma sarà un aiuto per raccogliere le proposte e le offerte che vengono dai territori, anche da quelli più piccoli e meno noti. Sarà uno strumento per far conoscere le tante bellezze, spesso autentiche ´perle´, che da sole non sono in grado di valorizzarsi e che invece adesso avranno uno strumento in più per farsi conoscere nel mondo". "Sono sicuro - ha detto - che l´esperienza di ´Explora´ funzionerà così bene, che proseguirà anche dopo Expo". Progetto Aperto Ad Altre Regioni - Il progetto di ´Explora´ non si ferma alla Lombardia, ma guarda alle altre Regioni. "Iniziamo subito, dopodomani, a La Spezia, con un grande e suggestivo evento a bordo dell´Amerigo Vespucci, il più bel veliero al mondo" ha fatto sapere Maroni, annunciando che questa occasione verrà anche firmato un accordo di collaborazione con la Regione Liguria in materia di turismo". Proseguiremo, ha aggiunto, "con le altre Regioni che confinano con la Lombardia e anche la Conferenza delle Regioni, che ha già costituito un coordinamento ad hoc, collaborerà con ´Explora´ per fornire proposte di turismo mirato a quel numero straordinario di visitatori che attendiamo nel 2015". Valorizzare Nostre Bellezze All´estero - Terminando il suo intervento, Maroni ha anche ricordato che, dal novembre di quest´anno a tutto il 2014, Regione Lombardia sarà impegnata con il ´World Expo tour´, nel corso del quale "gireremo tutti i Paesi che hanno aderito a Expo, per presentare l´esposizione, per valorizzarla e per aiutare a potenziare l´attrattività della manifestazione e dei territori della Lombardia". Turismo In Regione Batte La Crisi - "Il turismo in Lombardia batte la crisi e può compiere, grazie ad Expo, un passaggio decisivo diventando, come il settore manifatturiero, la finanza, l´agroalimentare e il commercio, un settore prioritario del sistema economico". Lo ha detto, a Palazzo Reale, l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario Alberto Cavalli, a margine di ´Expo tourist summit´ il primo appuntamento con i tour operator mondiali per presentare l´Esposizione universale del 2015. In particolar modo l´assessore si è soffermato sull´importanza del ruolo ricoperto da ´Explora´, l´agenzia per la promozione turistica del territorio lombardo, costituita da Regione Lombardia, Expo Spa, Camera di Commercio di Milano e Unioncamere Lombardia, in vista di Expo. Collaborazione Tra Pubblico E Privato - "Non potevamo giungere a un appuntamento importante come Expo - ha sottolineato l´assessore Cavalli - senza aver ovviato a una mancanza nel ´sistema turismo´, l´assenza di un´agenzia regionale per la promozione turistica. Questo è ´Explora´, nel segno della piena collaborazione tra pubblico e privato, tra Regione e operatori economici, e costituisce la dimostrazione completa che Expo ci aiuta a compiere con immediatezza le scelte necessarie". Lombardia Meta Turistica Vincente Anche Dopo Expo - "La Regione Lombardia - ha spiegato l´assessore al Turismo - ha evidenziato, attraverso studi di settore sul territorio, le aree che già oggi riscuotono il maggior gradimento dei visitatori: l´arte, la cultura, la moda e il design, il vino e la ´food experience´, il paesaggio e l´ambiente. Il nostro sforzo a fianco degli operatori, sarà quello di aumentare la qualità dell´ospitalità e la formazione professionale degli addetti ai lavori, per adeguarli alle esigenze di un turista sempre più qualificato". "Un percorso necessario - ha concluso Cavalli - per consolidare, anche dopo Expo, la Lombardia come destinazione vincente sul mercato globale del turismo".  
   
   
L´ANGUILLA E I SUOI MISTERI IN UN OPUSCOLO DI ARCI PESCA E REGIONE TOSCANA  
 
Firenze - "Lo spettacolare viaggio dell´anguilla. I suoi misteri e le sue conquiste": questo il titolo della pubblicazione realizzata da Arci Pesca Toscana con il contributo della Regione. L´opuscolo racconta il viaggio dell´anguilla, una specie in declino, dal Mar dei Sargassi, nell´oceano Atlantico, che è il suo luogo di nascita, fino alle acque interne della Toscana. Il viaggio rappresenta in realtà il pretesto per altri percorsi: nella variegata molteplicità ambientale acquatica (dall´oceano, alla costa, ai fiumi, ai torrenti di montagna), nella storia della scienza (ricordando come siano stati spiegati i misteri del suo ciclo di vita da Aristotele fino ai nostri giorni), nella letteratura (con cenni a Dante e a Montale) e non da ultimo nell´evoluzione della sensibilità sociale rispetto all´andare a pescare. "Un libro suggestivo e pregevole" - commenta Gianni Salvadori, assessore ad gricoltura e pesca della Regione Toscana - soprattutto perché, con una semplicità solo apparente, prende a riferimento l´anguilla per sollecitare una presa di coscienza verso le potenzialità di progresso della pesca responsabile e sostenibile". Il libro è disponibile gratuitamente fino ad esaurimento per le scuole toscane (elementari, medie e superiori). Per info e prenotazioni rivolgersi ad Arci Pesca Toscana (Via Mercadante, 28 - 50144 Firenze Tel. 055 353174 email: arcipesca.Toscana@virgilio.it ).  
   
   
LA FORZA DELLA TERRA, LA FORZA DELLE DONNE! IL 4 OTTOBRE A MIRANDOLA  
 
Più di un anno dal terremoto, oltre 5 anni di crisi economica pesante e continua. E’ difficile essere imprenditori in queste condizioni, ancor più difficile essere imprenditrici. Ma le donne modenesi stanno dimostrando che la loro forza è tanta, che la loro volontà può essere più tenace delle avversità. Per rimarcare l’assunto e per ricominciare a parlare di promozione e sviluppo dell’imprenditoria femminile, il Comitato per l’Imprenditoria Femminile di Modena insieme alla Camera di Commercio e alla Provincia di Modena, con il patrocinio del Comune di Mirandola, ha promosso e organizzato un evento speciale dedicato a tutte le donne imprenditrici. La manifestazione si terrà il 4 ottobre 2013 alle ore 21,00 a Mirandola presso il Palazzetto dello Sport in Via Pietri 11. La serata, condotta da Andrea Barbi, vedrà l’alternarsi di diversi relatori e artisti; interverranno personalità in rappresentanza delle istituzioni: - Maria Cecilia Guerra, Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega alle Pa-ri Opportunità; - Dora Iacobelli, Vicepresidente Legacoop Nazionale e portavoce nazionale del Coor-dinamento Donne d’Impresa; - Emilio Sabattini, Presidente della Provincia di Modena; - Maurizio Torreggiani, Presidente della Camera di Commercio di Modena. E’ stato invitato anche Vasco Errani, Presidente della Regione Emilia Romagna. Successivamente vi saranno le testimonianze dirette di alcune donne imprenditrici: - Ada Carla Panini, settore Servizi; - Paola Foschieri, settore Commercio; - Elisa Stabellini e Francesca Basaglia, settore Industria; - Maria Trevisani e Cristina Busuoli, settore Artigianato; - Monica Ferrarini, settore Agricoltura. Sarà inoltre dato ampio spazio all’intrattenimento musicale e artistico con la presenza di noti can-tanti, musicisti e ballerini: - Danilo Sacco - Iskra Menarini, vocalist per 20 anni di Lucio Dalla - Fre Monti, da “The Voice-rai 1” - Heron Borelli, cantante e ballerino con Massimo Ranieri in teatro con “Hollywood”, ha interpretato Febo e Gringoire nel musical “Notre Dame de Paris” di Riccardo Cocciante; - Massimo Varini, compositore e chitarrista con Nek, Bocelli, Mina, Celentano, Pausini, Ramazzotti, Vasco Rossi, Renato Zero ed altri, si esibirà con la cantante Roxel; Per guardare oltre alle mille incertezze che stanno caratterizzando questo duro periodo e con-frontarsi con la realtà, senza dimenticare ciò che è stato, ma guardando al futuro, unendo impegno, concretezza e un pizzico di leggerezza, proprio come le donne sanno fare. Uno sguardo alle statistiche: a Modena un’azienda su cinque è guidata da donne Le imprese femminili(*) in provincia di Modena sono 15.500 (al 31/12/2012), e rappresentano il 20,6% del totale imprese registrate. Nel 2012 sono aumentate di 142 posizioni (+0,9%). Il risultato assume maggiore significato se confrontato con quello del totale della base imprenditoriale modenese, che ha di fatto mostrato una flessione di 105 posizioni (-0,1%). Imprenditoria femminile dunque in positiva controtendenza, che tenta di reagire alla crisi con la creazione di nuove imprese. A livello settoriale, le imprese guidate da donne sono concentrate prevalentemente nel “com-mercio” dove si contano 3.883 posizioni, che rappresentano il 24,3% del totale imprese registrate in provincia in quel comparto. Altri settori interessati dal fenomeno sono i “servizi alle imprese” (2.710 posizioni, 23,3%) e l’ “agricoltura” (2.221 imprese, 24,2%). Presso la Camera di Commercio di Modena opera da 13 anni il Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile, costituito da esponenti del mondo economico e sociale della provincia. Il comitato svolge un’attività di impulso e supporto nei confronti delle donne che intendono avviare attività imprenditoriali o che già le gestiscono, attraverso assistenza e iniziative formative o divulgative. L’intento è di contribuire così alla diffusione di una "nuova cultura di impresa", concretamente basata sulla professionalità, che favorisca la creazione di nuove iniziative imprenditoriali gestite da donne.  
   
   
VENDEMMIA 2013 ALLA CANTINA PERLAGE LA BIODINAMICA RAFFORZA IL BIOLOGICO (E INSEGNA AL CONVENZIONALE)  
 
E’ in corso la vendemmia alla Cantina Perlage, con l’utilizzo del più basso dosaggio di rame e di solfiti nella storia della cantina. Una tappa importante per la famiglia Nardi che da trent’anni mette al centro il dialogo fra natura, uomo, tecnica e rispetto ambientale per produrre vini naturali, dalla distintiva personalità. Le uve, vendemmiate rigorosamente a mano, dei crù Prosecco docg Rive di Ogliano e Collalto raccolte in questi giorni sono il frutto della ricerca scientifica attuata dalla cantina trevigiana, atta a migliorare la difesa nel vigneto diminuendo il numero e le quantità di trattamenti sulla pianta. Farra di Soligo (Tv), settembre 2013 – E’ iniziata la vendemmia alla Cantina Perlage, la prima in cui la biodinamica guida le pratiche biologiche. Una tappa di grande rilevanza per l’azienda trevigiana che segue le regole d’arte della vinificazione biologica da oltre 30 anni, un percorso che vede l’impegno mirato nella produzione di vini naturali attua il miglioramento della difesa nei vigneti. Obiettivo importante per la Cantina Perlage è l´abbattimento del quantitativo di rame che, seppur di origine naturale, si accumula nel terreno limitando lo sviluppo dei microrganismi utili al suolo. La cantina di Farra di Soligo, in collaborazione con il Cecat, ha in corso sperimentazioni su un vigneto parcellizzato con diversi dosaggi di rame, in alcuni casi miscelati con preparati d´alga e nuovi composti. Grazie ai risultati ottenuti da questi test, Cantina Perlage ha ridotto del 35% l’utilizzo del rame nei trattamenti, raggiungendo il quantitativo di soli 4 kg per ettaro/anno e la previsione per i prossimi anni è in diminuzione. Alcuni vigneti che fanno parte della rete di fornitura di Perlage utilizzano i fondamenti di un´altra ricerca, quella condotta dal professor Roberto Causin dell’Università di Padova, il quale sta testando l’enorme potenzialità dei microrganismi utili per la difesa dei vigneti, atti anche alla diminuzione del quantitativo di rame. Cantina Perlage mira infatti a preservare la biodiversità del suolo nei suoi vigneti permettendo la proliferazione degli organismi utili, microrganismi che vivono nel terreno aumentandone la fertilità, conferendo maggiore resistenza alle malattie della pianta. L’azienda attua rigorosi controlli sulla sanità delle uve lavorate, ricerche sulla curva di maturazione delle uve, potature in verde e arieggiamento dei filari che contribuiscono alla produzione di vini gradevoli, dalla straordinaria armonia e forza espressiva, mettendo in rilievo il carattere del vitigno e la loro rispettiva origine. Gli agronomi della cantina Perlage pongono una particolare attenzione al contenuto di sostanze organiche nel terreno: ogni anno vengono riportati rilevanti quantitativi di “compost”, ottenendo così un terreno soffice, fertile e poroso che permette di immagazzinare maggior quantità d’acqua attraverso le radici per affrontare meglio i periodi di siccità. Altra ricerca di cui si avvale Cantina Perlage è quella condotta dal professor Vittorio Rossi dell’Università di Piacenza, che con il software Vite.net commercializzato da Horta, uno spin-off dell´Università, monitora in tempo reale l´evoluzione delle malattie nei vigneti mediante capannine metereologiche poste nell´appezzamento. Attraverso un continuo monitoraggio meteo e climatico effettuato dalle piccole stazioni automatiche poste tra i filari di un vigneto della rete di conferimento di Perlage, si riesce così ad anticipare l’evoluzione delle malattie fungine, valutandone la presenza e l’intensità, calibrando di conseguenza la dose di rame da utilizzare e proporzionandola in base all’intensità della malattia. “Produrre bio è sentir pulsare il vigneto – asserisce Ivo Nardi di Cantina Perlage – è un lavoro finalizzato al rispetto dell’ecosistema. – e continua – ci abbiamo creduto e continuiamo a crederci. Siamo i capofila per il nostro territorio, adesso molte aziende ci seguono. Molti giovani studiando enologia, hanno elevato la loro cultura, cambiando anche il loro modo di percepire il rispetto ambientale, pronti a dare il loro contributo nella produzione del biologico locale”. Partendo da un vigneto sano e gestito in maniera accorta, con una costante presenza sul campo di tecnici e viticoltori specializzati, si ottengono importanti risultati anche in cantina, dalla riduzione della solforosa nei vini prodotti alla particolare attenzione per il mondo vegano. Questo è il credo che Cantina Perlage persegue, unito al benessere del consumatore e al rispetto per l’ecosistema e che l’ha portata a creare il Prosecco Superiore Docg senza solfiti Animae, uno spumante ottenuto solo da uve Glera, che sintetizza al meglio la ricerca della massima naturalità da parte della cantina di Farra di Soligo. Animae, in produzione dalla vendemmia 2006, è il figlio di una ricerca condotta dal “mastro di cantina” Andrea Gallina, l’enologo che da oltre dieci anni collabora con la famiglia Nardi e che ha creato un vino dal basso contenuto di solforosa, solo 6 mg/l: un eccellente risultato di prosecco spumante senza solfiti, pensato per il benessere del consumatore, che dimostra i risultati eccellenti della cultura biologica e l’innovazione tecnologica in cantina. Animae esalta l’anima del Prosecco, con aromi primari, profumi e intenso bouquet, dal basso tenore zuccherino e dall’eccezionale persistenza è il perfetto risultato del connubio tra viticultura biologica e innovazione tecnologica, che indica il percorso futuro delle aziende vitivinicole. “Il primo passo che ha segnato la nascita di Animae, è stato quello di individuare un ceppo di lieviti a bassa autoproduzione di solforosa,- afferma il giovane enologo - per poi attuare un processo di vinificazione in cantina in totale assenza di ossigeno ed evitare la facile ossidazione a cui vanno incontro gli spumanti di uve Glera”. La qualità della vendemmia 2013 alla Cantina Perlage si preannuncia, molto buona, con acidità e freschezza maggiori rispetto allo scorso anno. La raccolta, fatta scrupolosamente a mano, inizierà da questa settimana per poi continuare fino a fine settembre. Per chi desidera seguire da vicino le fasi della maturazione delle uve e della vendemmia lo potrà fare seguendo la pagina Facebook Perlage wines. Da più di 30 anni la vitivinicoltura è parte integrante della storia della famiglia Nardi, che si impegna con coraggio a perseguire vie innovative e a tramandare alle generazioni future un ambiente il più possibile intatto. Nel 1981 i 7 fratelli con il padre Tiziano e la madre Afra, decisero di affrontare l’avventura dell’agricoltura biologica in armoniosa combinazione fra vitigno e vigneto per produrre vini di elevata personalità e massimo livello qualitativo. Una sfida sicuramente emozionante nel microcosmo vinicolo Veneto. La Cantina Perlage è una realtà vitivinicola dinamica che impiega 15 persone in un ambiente in cui anche il lavoro è piacevole dove il rispetto per la natura ha la priorità assoluta. Www.perlagewines.com  
   
   
I GIOVANI SOGNANO DI DIVENTARE CHEF… ALL’INSEGNA DI QUESTA TENDENZA PRENDE VIA L’83ª EDIZIONE DELLA FIERA INTERNAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO D’ALBA  
 
Dal 12 ottobre al 17 novembre torna ad Alba la prestigiosa kermesse dedicata al “Tuber magnatum Pico”: sei settimane ricche di eventi enogastronomici, folkloristici e culturali che accenderanno i riflettori sull’incantevole cittadina piemontese e, più in generale, sul territorio di Langhe e Roero. Quest’anno la Fiera darà grande spazio ai “Foodies in erba” attraverso alcuni laboratori di cucina nei quali giovani e giovanissimi saranno impegnati ai fornelli. Tra le novità di questa edizione anche la pubblicazione di un libro edito da Slow Food che racconterà il Tartufo in tutti i suoi aspetti. Inoltre una mostra fotografica ricorderà Giacomo Morra, inventore della Fiera, in occasione dei 50 anni dalla sua scomparsa. Domenica 10 novembre infine torna l’Asta Mondiale del Tartufo bianco d’Alba: il Castello di Grinzane Cavour si collegherà via satellite con Hong Kong per contendersi i preziosi Tartufi. La passione per la cucina conquista fasce di età sempre più basse. Tanto che - secondo una recente ricerca del portale ilgustofascuola.It - tra i sogni nel cassetto dei giovanissimi italiani, il desiderio di diventare, da grande, un cuoco famoso accomuna 2 ragazzi su 10. Cavalcando questa tendenza, l’83ª edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba - che aprirà i battenti nella cittadina piemontese sabato 12 ottobre per terminare domenica 17 novembre – vedrà protagonisti proprio i giovani e la passione per il cibo. Una sezione del Palazzo Mostre e Congressi “G. Morra” battezzato per l’occasione “Palazzo del Gusto” sarà infatti completamente dedicata ai “foodies junior”: ogni domenica, alle 16.00, bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni potranno sperimentare la propria fantasia in cucina e divertirsi a fare gli chef per un giorno, anche grazie alla presenza dello chef Diego Bongiovanni, di “Mani in pasta”, che li guiderà in questo percorso di scoperta del Tartufo. Una kermesse dal profilo sempre più internazionale. Venerdì 11 ottobre il taglio del nastro della Fiera ad Alba verrà fatto in diretta streaming con New York. Alle ore 12.30 americane, 17,30 italiane presso il celebre Metropolitan Museum, una delegazione dell’Ente Turismo e del Comune di Alba ha ideato un evento di presentazione della Fiera e del turismo delle Langhe che vedrà come ospite d’onore lo chef statunitense Lidia Bastianich. Per l’occasione sarà protagonista uno dei piatti più tradizionali delle Langhe: l’”uovo al tegamino con il Tartufo bianco d’Alba”. Domenica 10 novembre infine torna l’appuntamento con la celebre Asta Mondiale del Tartufo bianco d’Alba. Il Castello di Grinzane Cavour si collegherà via satellite con Hong Kong, dove una platea di “generosi gourmet” si contenderà preziosi esemplari del Tartufo bianco di Alba, il cui ricavato verrà dato in opere di beneficienza. Slow Food Ed Ente Fiera Presentano Un Libro Dedicato Alla Scoperta Del Tartufo Tra le novità di questa edizione della Fiera, la presentazione del volume “Alla scoperta del Tartufo” edito da Slow Food editore in collaborazione con il Centro Nazionale Studi Tartufo di Alba. Si tratta di un vero e proprio vademecum sul Tartufo pensato per far scoprire al grande pubblico tutti i segreti di questo straordinario alimento: dove cercarlo, come sceglierlo e degustarlo, gli itinerari turistici e infine le ricette della tradizione e quelle firmate dai grandi chef del territorio. Il Palazzo Del Gusto: I “Foodies Moments” Con Gli Chef Stellati La Fiera quest’anno si distinguerà dunque per il suo alto profilo gourmet. Oltre alla sezione dedicata ai bambini, ogni sabato alle ore 11.00, a partire dal 12 ottobre e per tutta la durata della kermesse, presso il Palazzo del Gusto di Alba scatta l’ora dei “Foodies moments”: showcookings realizzati da grandi chef del territorio e dedicati ai tanti appassionati di cibo che giungeranno nel borgo piemontese. Da Ugo Alciati a Elide Mollo da Maurizio Garola, a Masayuki Kondo, da Alessandro Boglione a Davide Palluda: un vero e proprio tributo alle eccellenze delle Langhe che vedrà protagonisti il Tartufo bianco d’Alba, i celebri vini di Langhe e Roero, i tradizionali formaggi locali e la carne. Domenica e lunedì inoltre, sempre alle ore 11.00, presso il Palazzo del Gusto, verranno proposti i “Foodies moments: incontro con la tradizione”. Lo chef Stefano Paganini, del Ristorante “Alla Corte degli Alfieri” di Magliano Alfieri proporrà mini corsi su piatti piemontesi in abbinamento ad un vino dove i partecipanti potranno imparare a preparare e cucinare i piatti della tradizione come i tajarin, la carne battuta al coltello, i ravioli del plin… Da segnalare inoltre l’appuntamento con le Wine Tasting Exibition: ogni weekend enologi e sommelier di grande esperienza vi guideranno in un viaggio tra le varietà di vini ed etichette del territorio, svelandone caratteristiche e curiosità. Infine verranno organizzati corsi di Analisi Sensoriale del Tartufo. Un giudice di Analisi Sensoriale dell’Oiat (Organizzazione Internazionale Assaggiatori di Tartufo) svelerà segreti tra degustazioni olfattive e test sensoriali da non perdere. Si tratta di un mini corso per conoscere il Tartufo. Cinema & Tartufo Il Palazzo Mostre e Congressi “G. Morra” di Alba sarà anche il set dell’esposizione dove si racconterà il Tartufo a partire dalle sue più significative apparizioni cinematografiche. Un’inedita e scintillante veste mondana per l’inimitabile fungo ipogeo delle Langhe, che si mostra accanto alla schiera di registi e divi del cinema che lo hanno amato o citato nei propri lavori. Un appassionante excursus attraverso videointerviste, cartoni animati, scene di film storici come ad esempio: Sapori e Dissapori, Sette chili in sette giorni, Tutte le donne della mia vita, Vieni avanti cretino, Notting Hill, La Grande abbuffata, Dillinger è morto e il Pranzo di Babette. Tutti Gli Altri Appuntamenti Enogastronomici Gli eventi gastronomici della Fiera avranno inizio da domenica 20 settembre con la Festa del Vino che vedrà protagonista nel centro storico di Alba banchi di assaggio dei rinomati vini di Langhe e Roero. Ogni domenica di ottobre invece sarà la volta del tradizionale appuntamento con il Mercato ambulante della Fiera, Campagna Amica e il Mercato della Terra. Infine, nei weekend di novembre in Piazza Risorgimento, ci sarà il Salotto dei Gusti e dei Profumi che vedrà protagonisti la Nocciola piemontese Igp, gli artigiani del cioccolato, la grappa, il Moscato d’Asti, i formaggi Dop del Piemonte e i pregiati vini di Vinum. Il Mercato Mondiale Del Tartufo: La Garanzia Di Acquistare Solo Tartufi Certificati E’ il cuore pulsante della Fiera. Un luogo unico dove confondersi con questa straordinaria materia prima, immergendosi in un’atmosfera profumata e suggestiva. Presso il Mercato Mondiale del Tartufo bianco di Alba, aperto ogni sabato e domenica dal 12 ottobre al 17 Novembre (ore 09.00 – 20.00), tutti gli appassionati del “Tuber magnatum Pico” avranno la possibilità di vedere, toccare, annusare tanti e tanti Tartufi. Ogni Tuber magnatum Pico viene controllato - prima dell’apertura al pubblico - da una Commissione Qualità che resta a disposizione dei clienti per tutta la durata della Fiera, con la funzione di “Sportello del Consumatore”. Obiettivo di questo progetto è quello di informare sui diritti degli acquirenti di Tartufo fresco nel periodo della Fiera Internazionale del Tartufo bianco d’Alba e di raccogliere suggerimenti e segnalazioni circa esigenze ed eventuali problemi. Al mercato del Tartufo, tutti i Tartufi bianchi di Alba sopra i 20 grammi vengono venduti all’interno di un sacchetto numerato che vale come garanzia e che da diritto ad un cambio se il Tartufo risulti insoddisfacente. Una Mostra Per Ricordare I 50 Anni Dalla Scomparsa Di Morra, Inventore Della Fiera Ha fatto conoscere Alba nel Mondo. Giacomo Morra è il personaggio che rappresenta la pietra miliare nella storia del Tartufo. Albergatore e ristoratore di Alba, intuì per primo la possibilità di rendere il tartufo un oggetto di culto a livello internazionale dandogli un nome, "Tartufo Bianco d´Alba”, e collegandolo a un evento di richiamo turistico ed enogastronomico. In occasione dei 50 anni dalla sua scomparsa, Alba e l’Ente Fiera l’hanno voluto ricordare attraverso una mostra all’aperto che ripercorrerà la vita dell’inventore della Fiera attraverso foto storiche di famiglia e dell’Alba agricola del tempo e che vedrà protagonista tutti gli straordinari ospiti che sono passati alla tavola del suo reame: i più bei nomi dello spettacolo, ma anche politici, scrittori, uomini di affari, un´infinità di gastronomi, buongustai e turisti da tutto il mondo attratti dalla sua personalità, dal profumo del Tartufo, dai grandi vini d´Alba e dal suo ristorante, il “Savona”. Gli Eventi Folkloristici Della Fiera: Dall’investitura Del Podesta’ Al Palio Degli Asini… E’ l’evento che precede la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. Il Palio degli Asini si terrà domenica 6 ottobre e vedrà asini e fantini sfidarsi per accaparrarsi il Palio. Sarà preceduto il 28 settembre dall’investitura del Podestà che animerà il centro storico di Alba, rievocando antichi cerimoniali. Protagonisti come sempre saranno i Borghi albesi ed anche il Sindaco, che per una sera vestirà i panni della più alta carica della magistratura medievale. Sabato 19 ottobre invece sarà la volta del Baccanale del Tartufo che ripropone le festività tipiche di un´epoca antica. Non mancheranno le musiche, mentre un migliaio di figuranti in costume animeranno Alba, riportando indietro l´orologio del tempo. Il giorno dopo appuntamento con Il Borgo si Rievoca: le piazze e le vie delle Città saranno nuovamente animate attraverso la rievocazione di semplici momenti di vita quotidiana, inscenate dai singoli borghi. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.Fieradeltartufo.org  
   
   
PROF. MIGLIACCIO, PRESIDENTE DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI SCIENZA DELL’ALIMENTAZIONE(SISA) , NON SOLO TONNO…FOTOGRAFIA DELLE ALTRE CONSERVE ITTICHE TRA PROTEINE NOBILI, MINERALI E UN MARE DI OMEGA 3  
 
Pesci azzurri come acciughe, sardine e sgombro, dal notevole apporto nutrizionale così come anche il salmone o ricchissime di minerali come le vongole: le conserve ittiche italiane coniugano gusto e salute posizionandosi come prodotti di prima scelta per un’alimentazione basata sulla dieta mediterranea. Con l’aiuto del Prof. Migliaccio, Presidente della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione(sisa) , scopriamo quali sono i plus nutrizionali di questi pesci, spesso poco valorizzati, ma dalle numerose proprietà salutari per il nostro organismo. Pratiche, economiche, di alto profilo nutrizionale e versatili in cucina: acciughe, sardine, sgombro, salmone e vongole sono un mix perfetto di gusto e sana alimentazione. Possono essere utilizzate per la preparazione di primi gourmet e secondi piatti adatti alle varie stagioni e ai gusti di tutta la famiglia. Oggi, in Italia, secondo le stime dell’Ancit – Associazione Nazionale Conservieri Ittici - il valore delle conserve ittiche è pari a 1.480 milioni di euro, di cui 1.100 milioni sono attribuiti al tonno in scatola. Parliamo di alimenti che contengono importanti caratteristiche nutrizionali: proteine nobili cioè di alto valore biologico, minerali (calcio, potassio, fosforo, ferro, iodio), vitamine del complesso B, oltre alle vitamine A ed E. Quindi ideali per chi ha bisogno di un surplus proteico, come nel caso degli sportivi, per bambini e ragazzi nell’età dello sviluppo, e per le esigenze delle donne. Ma soprattutto si tratta di pesci ricchissimi di acidi grassi polinsaturi omega 3, come ci tiene a sottolineare il Prof. Pietro Antonio Migliaccio, nutrizionista e Presidente della Sisa, Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione. “Acciughe, sardine, sgombro, salmone e vongole costituiscono una fonte importante di omega 3 - afferma Migliaccio - acidi grassi polinsaturi definiti “essenziali” perché l’organismo non è in grado di sintetizzarli e devono pertanto essere introdotti con la dieta. Gli omega 3 hanno effetti benefici sul sistema cardiovascolare riducendo il Colesterolo totale ed aumentando il Colesterolo buono (Hdl-colesterolo). Inoltre regolano i fenomeni di aggregazione piastrinica riducendo il rischio della formazione di placche a livello delle arterie e di trombi; dunque sono importanti per prevenire le malattie a carico dell’apparato cardiovascolare” Acciughe, Sardine E Sgombro: Le Conserve Ittiche A Base Di Pesce Azzurro Il nostro viaggio alla scoperta delle conserve ittiche parte dai cosiddetti pesci azzurri. In primis l’acciuga (Engraulis encrasicolus) che tra le conserve ittiche è la più premiata dai consumatori italiani. Si tratta di una specie appartenente alla famiglia delle Engraulidae, molto diffusa nel Mediterraneo ma anche lungo le coste occidentali atlantiche. Reperibile principalmente nelle acque costiere poco profonde e nelle acque salmastre delle aree temperate e tropicali, è un pesce che si contraddistingue per il corpo affusolato, per il ventre liscio e arrotondato e per una striscia argentata lungo i fianchi. Molto simile all’acciuga - quel che le distingue è il sapore e pertanto si preferirà l’una o l’altra in relazione ai gusti personali – è la sardina (Sardina pilchardus). Si tratta di un pesce della famiglia dei Clupeidi, tra i più diffusi nel mar Mediterraneo. È una specie pelagica ma si può trovare tanto lontano dalle coste quanto in pochi centimetri d’acqua. Con il termine sgombro infine si intendono diverse specie diffuse nelle acque costiere del Mediterraneo e del Mar Nero, nonché nel Nord Atlantico, dalle coste marocchine e spagnole fino al Mar di Norvegia. Le più importanti sono lo Scomber scombrus, o sgombro del nord, e lo Scomber colias japonicus, presente anche nelle acque dell’Oceano Pacifico e dell’Oceano Indiano. Ma cos’è che accomuna questi 3 pesci azzurri, oltre al contenuto di Omega 3? “In generale tutte le conserve ittiche apportano nutrimento e sapore in poche calorie, afferma il Prof. Migliaccio. “Le acciughe, le sardine sott’olio e lo sgombro in salamoia sono poi particolarmente ricchi di calcio, in particolare lo sgombro ne fornisce 185 mg per 100 grammi di alimento. Questo è un minerale indispensabile durante tutta la vita. In particolare nella prima infanzia e nell’adolescenza il consumo di alimenti ricchi in calcio permette il corretto sviluppo del tessuto scheletrico ed il suo accrescimento. Mentre in età adulta l’apporto di calcio è importante per il raggiungimento di un buon picco di massa ossea per evitare in età avanzata, soprattutto nelle donne, l’instaurarsi di patologie dovute ad una sua carenza come l’osteoporosi. Salmone E Vongole: Alimenti Ideali Per Una Dieta Equilibrata Salmone e vongole non rientrano nella categoria del pesce azzurro ma sono comunque prodotti ittici molto importanti per le loro qualità nutrizionali. Il salmone è un pesce presente in prevalenza nell’emisfero boreale, nelle zone temperate e fredde, tanto nei mari quanto nei fiumi e nei laghi. Le specie più utilizzate dall’industria conserviera sono il Salmo salar e, in misura minore, il cosiddetto “Salmone rosa” (Oncorhynchus gorbuscha). Nella parola vongole sono invece racchiuse tante specie di molluschi bivalvi della famiglia delle Veneridae. Le vongole si trovano riunite in banchi in particolare nel Mar Mediterraneo, nell’Oceano Atlantico orientale e nel Mar Caspio; in Italia le vongole sono particolarmente numerose nel Mar Adriatico e nel medio-basso Tirreno. Da segnalare, tra le vongole prodotte e commercializzate in vaso di vetro, la specie Venus Gallina, particolarmente apprezzata per le carni saporite e dunque utilizzata in grandi quantità per numerosi antipasti e primi piatti appetitosi. “Le caratteristiche nutrizionali del salmone, afferma il Prof. Migliaccio, sono paragonabili a quelle del pesce azzurro: la quota proteica è sovrapponibile a quella dello sgombro, delle sardine e delle acciughe così come l’apporto lipidico e quello energetico; il contenuto di micronutrienti è buono in entrambe le due tipologie di pesce, tuttavia il salmone è meno ricco di ferro.” “Le vongole invece, prosegue Migliaccio, sono meno ricche di proteine rispetto al pesce azzurro, tuttavia sono raccomandate per il loro tenore in sali minerali come zinco, magnesio, iodio e anche ferro. L’apporto calorico è minore rispetto agli altri prodotti della pesca e i grassi sono presenti in basse percentuali. La presenza di colesterolo nei frutti di mare è compensata dalla quasi assenza di acidi grassi saturi che sono quelli che possono indurre la formazione di placche ateromasiche. Tutti i prodotti ittici in conserva si possono gustare al naturale o essere utilizzati per la preparazione di gustosi primi e secondi piatti adatti alle varie stagioni e ai gusti di tutta la famiglia  
   
   
GUARDINI: "VOGLIA DI... CAKE DESIGN"  
 
Aspiranti sweet designer di tutta Italia tenetevi forte! E’ in partenza il nuovo concorso “Voglia di… cake design” promosso da Guardini: domande e curiosità sul mondo della decorazione, oltre un mese di tempo per partecipare e tanti golosi premi in palio per i 18 fortunati vincitori. Veri esperti o artisti alle prime armi? Scopritelo sul web e tentate la fortuna! Partecipare è semplice, divertente e gratuito: basta cliccare sul sito www.Vogliadicakedesign.it dal 23 settembre al 31 ottobre, rispondere al questionario per scoprire il proprio livello di preparazione, registrarsi per l’estrazione e… incrociare le dita! Il primo estratto si aggiudicherà un weekend per due persone a Torino (viaggio e pernottamento) e la partecipazione ad un corso di cake design tenuto dalla Sweet Designer Claudia Lotta. Ma in palio ci sono anche tanti prodotti Guardini della linea dedicata al cake design e le teglie in rosa della collezione Voglia di…Dolcesalato! “Voglia di… cake design” è il concorso che premia la voglia di mettersi in gioco: non una vera competizione ma un modo simpatico e originale per imparare con Guardini, mediante immagini e commenti, le modalità pratiche di utilizzo dei più comuni attrezzi dell’arte della decorazione. Per ulteriori dettagli e per conoscere il regolamento completo: www.Guardini.com  
   
   
GAGGIA CELEBRA 75 ANNI DI TRADIZIONE IN CONTINUA EVOLUZIONE E SVELA I SEGRETI PER DIVENTARE IL “PERFETTO BARISTA DI CASA” CON LE NUOVE GAMME DI MACCHINE DA CAFFÈ MANUALI GRAN GAGGIA E CAREZZA RISCOPRI I TRADIZIONALI GESTI DEL “BARISTA PROFESSIONALE”  
 
Gaggia è l’inconfondibile marchio sinonimo di caffè di qualità e di maestria tipicamente italiana nel rituale di preparazione dell’espresso. Infatti, fu proprio l´abilità, il genio e la passione del barista italiano Achille Gaggia che, nel lontano 1938, portarono alla creazione del migliore espresso di Milano. La grande invenzione consistette in un innovativo sistema di estrazione del caffè che abbandonava l’utilizzo del vapore e introduceva la pressione di un getto di acqua calda sul macinato che consentiva di estrarne tutti gli aromi e di creare un denso e prelibato strato di crema, sinonimo di espresso perfetto. Quest’anno Gaggia celebra 75 anni di tradizione in continua evoluzione per un caffè di qualità e ha avviato un importante processo di rinnovamento del brand mantenendo intatta la passione per il rituale di preparazione del caffè che da sempre lo contraddistingue. Nel corso degli anni, Gaggia ha portato nei migliori bar e nelle case di tutto il mondo l’unico e inconfondibile aroma del migliore espresso italiano, preparato a regola d’arte con le sue macchine da caffè, raccomandate dai più grandi esperti, dai torrefattori ai baristi, perfetto connubio tra tradizione e innovazione. Non solo sinonimo di tradizione ed esperienza, Gaggia è anche un marchio straordinariamente innovativo caratterizzato dalla continua ricerca di performance sempre più moderne e all’avanguardia per consentire a chiunque di diventare il “perfetto barista” nella vita di tutti i giorni e nella comodità della propria casa. Non c’è niente di più affascinante e appagante del rituale di preparazione dell’espresso: scegliere la miscela preferita, selezionare la macinatura perfetta, aggiungere e “pressare” la giusta quantità di caffè macinato nel filtro pressurizzato... La creazione di un espresso perfetto però richiede pazienza, precisione e una buona dose di pratica. Ma soprattutto, rende fondamentali validi alleati che sappiano combinare 75 anni di esperienza professionale ad una tecnologia di ultima generazione come Gran Gaggia e Carezza, le nuove gamme di macchine da caffè manuali Gaggia. La gamma di manuali Gran Gaggia si rinnova, in occasione dell’importante anniversario, aggiungendo due inediti nuance: rossa disponibile nel modello Deluxe e bianca disponibile nel modello Style. Colori decisi, raffinati ed eleganti per regalare un tocco cromatico alla propria cucina. Gran Gaggia si contraddistingue da sempre per il suo design ultra compatto ed è pensata per chi ama ritrovare ogni giorno i gesti della tradizione dell’espresso italiano grazie al portafiltro pressurizzato "crema perfetta" che assicura un risultato in tazza denso e cremoso in pochi e semplici gesti sia utilizzando caffè macinato sia cialde monodose. Gran Gaggia nasce con un’attenzione particolare alla praticità: il serbatoio d’acqua integrato e il piano raccogli gocce sono completamente estraibili. Inoltre, nella zona posteriore del piano appoggia tazze è stato creato uno speciale spazio per filtri e misurino. Gran Gaggia non è solo l’artefice, insieme alla mano “esperta” del barista di casa, di un espresso semplicemente perfetto. Grazie all’esclusivo Pannarello è sempre pronta ad erogare vapore per sbizzarrirsi nella preparazione di cremosi cappuccini ed acqua calda per te e tisane. La gamma Carezza, icona del 75° anniversario del brand, è l’emblema del connubio tra tradizione e innovazione che da sempre contraddistingue Gaggia. Ispirata, infatti, al design degli anni 50 e 60 questa nuova gamma esibisce forme arrotondate, morbide e sinuose oltre a rifiniture preziose. Carezza è disponibile in due modelli: Prestige con un rivestimento in acciaio inox satinato che le conferisce una singolare lucentezza e Deluxe dotato di pannello frontale in acciaio inox e pannelli laterali e frontali di un elegante nero opaco. Questa nuova gamma di macchine da caffè manuali propone elementi della tradizione professionale di Gaggia che si sono tramandate negli anni: Il termometro di controllo della temperatura in caldaia, la nuova coppa portafiltro a doppia camera pressurizzato “crema perfetta” e l’ergonomica manopola di controllo vapore frontale , il sistema di risciacquo automatico consentono di trasferire a casa l’abilità e la mano esperta di un vero e proprio “barista”. Anche il piano scalda tazze in acciaio inox e il pannello comandi frontale sono ispirati alle macchine da caffè che si possono trovare nei migliori bar  
   
   
LA PRIMA VERA PIZZA “VERACE” SENZA GLUTINE DA DR. SCHÄR FOODSERVICE E ROSSOPOMODORO  
 
Nasce la partnership fra il leader dell’alimentazione senza glutine, Dr. Schär e Rossopomodoro, pizzerie napoletane d’eccellenza dei prodotti italiani, per offrire a tutte le persone intolleranti o sensibili al glutine la miglior pizza verace gluten free in tutta sicurezza, da condividere con amici e famiglia. Un segmento di clientela in forte crescita che lentamente inizia a trovare una risposta adeguata e sicura nella ristorazione, segmento verso cui Dr. Schär Foodservice e Rossopomodoro rivolgono grande attenzione. Due specialisti uniti nell’offrire qualità e gusto, grazie alla loro competenza e agli ingredienti migliori. L’impegno sulla sicurezza è un punto chiave di questo progetto: per ogni singolo locale Rossopomodoro vengono fatti regolari cicli di analisi delle pizze, nei laboratori Controllo Qualità di Dr. Schär. Inoltre, viene fornita formazione ad hoc sulla ristorazione senza glutine, sensibilizzando e informando su cosa vuol dire cucinare in assoluta sicurezza, senza rischi di contaminazione: tutti i locali Rossopomodoro vengono formati per almeno un mese prima di poter iniziare a somministrare la pizza senza glutine. I “maestri pizzaioli” di Rossopomodoro, sono preparati scrupolosamente alle procedure per la preparazione della pizza cotta in un forno a legna, secondo la tradizione partenopea. Gli ingredienti sono di prima qualità e garantiti senza glutine: l’impasto della pizza Quality by Schär certificato dal ministero della salute e cotto in speciali teglie anticontaminazione, farina di riso per la stesura delle pizze e naturalmente ingredienti e condimenti senza glutine: l’olio extravergine d’oliva, la mozzarella di bufala campana Dop e i pomodori pelati dell’Agro Nocerino – tutti prodotti dell’eccellenza italiana. Rossopomodoro è una formula di ristorazione servita al tavolo la cui leva del successo sono le materie prime selezionatissime, in molti casi prodotte in esclusiva per questo brand o Presidio Slow Food; ingredienti prodotti da una filiera di artigiani amanti della loro terra che mettono il cuore nel mantenere inalterati gli antichi sapori partenopei. Frutta e verdura sono sempre di stagione ed è questo il motivo per il quale Rossopomodoro cambia il menù 4 volte all’anno con il mutare della stagione. “Rossopomodoro” ha dichiarato Franco Manna Presidente del noto brand della Sebeto Spa “propone ai suoi clienti intolleranti al glutine l´esperienza di una pizza prodotta con le materie prime dell´eccellenza e garantita dal nostro marchio, presidi slow food compresi.. Una vera pizza napoletana gluten free! L´unica cosa che manca è il glutine!” "Per Dr.schär qualità e sicurezza sono sempre al primo posto." ha affermato Hannes Berger, Amministratore Delegato di Dr. Schär. "In Rossopomodoro abbiamo trovato un partner che, come noi, persegue con entusiasmo e determinazione l´obiettivo di offrire a persone affette da celiachia e sensibilità al glutine pizze e piatti gluten free, sicuri e di ottimo gusto. In questo modo possiamo contribuire a migliorare la qualità di vita di chi deve mangiare senza glutine anche fuori casa." Ad oggi sono già attivi 11 punti vendita dal Nord al Sud Italia e nei prossimi mesi sono previsti piani di espansioni future, allargando l’offerta gluten free ad un numero sempre maggiore di punti vendita  
   
   
TRIESTE - PROSECCO BUBBLING STYLE ON SHOW AI NASTRI DI PARTENZA  
 
È partito il conto alla rovescia per la seconda frizzante edizione di Prosecco bubbling style on show, che si svolgerà dal 11 al 13 ottobre a Trieste. La prestigiosa manifestazione espositiva internazionale, capace di legare il mondo della vela e delle bollicine, quest’anno entra nel cuore pulsante della Barcolana portando i più importanti produttori di Prosecco Doc nel rinnovato Magazzino 42 della Stazione Marittima tra le vele e gli alberi delle imbarcazioni tirate a lustro per la regata più frequentata del mondo. «A una decina di giorni dall´evento - afferma il Presidente della Camera di Commercio di Trieste, Antonio Paoletti - possiamo confermare che le adesioni da parte dei produttori di Prosecco sono state decisamente buone. Lo scorso anno l’iniziativa ha avuto grande riscontro per cui puntiamo sulla bellezza della Stazione Marittima e del suo rinnovato Magazzino 42, inserito nel cuore pulsante della Barcolana, per raggiungere obiettivi ancora più ambiziosi, ma le novità non si limiteranno alla nuova sede. Infatti, organizzaremo in collaborazione con la Guardia di Finanza un interessante momento di riflessione su un tema cruciale come la tutela dei prodotti di qualità certificata e dei marchi italiani nel mondo». Prosecco bubbling style on show, organizzato da Aries Azienda Speciale della Cdc di Trieste e dal Consorzio di Tutela Prosecco Doc, quest’anno diventerà quindi punto di riferimento per riaffermare l’importanza delle certificazioni di qualità in generale e della Doc in particolare. Questi saranno infatti i temi dell’importante convegno “Le certificazioni di qualità nella tutela internazionale dei prodotti italiani”, organizzato in collaborazione con la Guardia di Finanza, che si terrà alle 17.00 di venerdì 11 ottobre nella Sala Maggiore della Cdc e vedrà la partecipazione di esperti nella lotta alle contraffazioni e di tutela della qualità made in Italy. Non solo quindi una fiera specializzata, ma un evento a tutto tondo sul Prosecco, la cui formula permette di coniugare le esigenze dei produttori, ai quali saranno riservati gli incontri con buyer esteri e professionisti del settore, come baristi, titolari di locali e operatori del comparto Horeca, con quelle degli appassionati di bollicine grazie ad un orario completamente rivoluzionato. Venerdì 11 ottobre dalle 10 alle 18 e sabato 12 ottobre dalle 10 alle 13 l’ingresso sarà infatti consentito solo agli operatori, i quali potranno così godere di alcuni momenti riservati prettamente agli incontri commerciali. La manifestazione aprirà anche per il pubblico venerdì 11 ottobre dalle 18 alle 22, sabato 12 ottobre dalle 13 alle 22 e domenica 13 ottobre dalle 11 alle 20. La manifestazione riporta il Prosecco Doc, coltivato e prodotto in Veneto e Friuli Venezia Giulia, alle sue origini, ovvero all’abitato di Prosecco in provincia di Trieste dove ha origine il vitigno Glera.  
   
   
CAMPOBASSO - APERTE LE ISCRIZIONI A "B2B WINE&FOOD MOLISE"  
 
In considerazione dei buoni risultati ottenuti a seguito della proficua collaborazione attivata con Unicredit in occasione dell’evento “Agrifood Roma” organizzato nel 2012, l’Unioncamere Molise, partner di Enterprise Europe Network (Een), la più grande rete europea di supporto alle Pmi, promuove la nuova iniziativa Unicredit “B2b Wine&food Abruzzo Lazio e Molise” e organizza, in collaborazione con Unicredit e con il coinvolgimento dei partner della Rete Een, la tappa molisana di tale iniziativa, denominata “B2b Wine&food Molise”, che sarà interamente dedicata al settore vino. Il progetto “B2b Wine&food Abruzzo Lazio e Molise” nasce con l’idea di favorire il processo di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese quale fattore strategico di crescita e sviluppo con l’obiettivo di promuovere la conoscenza del “Made in Italy” all’estero e di favorire l’ingresso delle imprese in nuovi mercati. La tappa molisana del progetto avrà luogo presso la Cittadella dell’Economia (C.da Selva Piana) a Campobasso, il 22 novembre 2013, e consentirà alle imprese vitivinicole molisane di promuovere il proprio business e intraprendere nuovi scambi commerciali. Gli incontri avverranno con buyer, specificatamente selezionati, provenienti da Paesi esteri ad alto potenziale tra cui Cina, Germania e Polonia. Le aziende interessate potranno iscriversi gratuitamente all’evento entro e non oltre il 7 ottobre 2013. Info: Unioncamere Molise Tel. 0874471227, 0874471294, 0874471292 http://www.mol.camcom.it/  
   
   
"AUTUNNO PAVESE DOC": 61MA EDIZIONE  
 
I prodotti tipici pavesi quelli lombardi e di altre regioni saranno i protagonisti della 61ma edizione di “Autunno Pavese Doc”, in programma dal 4 al 7 ottobre a Pavia presso la sede di Palazzo Esposizioni. La principale vetrina dell’enogastronomia della provincia di Pavia si apre alle specialità di altri territori, grazie alla presenza delle Camere di Commercio di Brescia, Mantova, Cremona, Sondrio e della Camera di Commercio di Imperia. La formula della rassegna pavese propone anche quest’anno quattro giorni intensi di degustazioni e di laboratori. Si parte il 4 ottobre con risotto con borlotti e pancetta croccante cucinato dall’osteria “La gallina fumante”, mentre sabato 5 la “Corte dell’Oca” presenterà ul risotto con pasta di salame d’oca. Domenica la “Locanda della Pesa” cucinerà il risotto con zucca e gorgonzola e gran finale lunedì 7 con il ristorante “Antichi Sapori” con un risotto con pasta di salame e bonarda. “Ci proponiamo come la vetrina più seguita e accreditata di promozione della tradizione e della produzione agroalimentare del territorio" – afferma il presidente della Camera di Commercio di Pavia Giacomo de Ghislanzoni Cardoli. La novità culinaria di quest’anno sarà un piatto tris con le specialità della cucina lombarda: dai malfatti ai pizzoccheri, dalla polenta taragna ai ravioli di zucca, dagli gnocchi del Lario ai ravioli di´oca Questa edizione segna inoltre il ritorno della pizza che verrà proposta nelle quattro sere con ingredienti pavesi quali il peperone di Voghera, il salame d’oca, la cipolla di Breme, il formaggio Stafforella. Il tutto sempre abbinato ai vini dell’Oltrepò Pavese che saranno i grandi protagonisti con degustazioni e serate dedicate a conoscere il Riesling, la Bonarda e l’ultimo arrivato il Casteggio. Si parlerà anche di vino biologico e biodinamico e verranno presentati giovani produttori oltrepadani e le signore del vino pavese. Il salame di Varzi e il salame d’oca di Mortara insieme ai formaggi pavesi e a prodotti di nicchia come la zucca di Dorno e la cipolla rossa di Breme saranno le altre “tappe” del gusto che Autunno Pavese propone. Sarà inoltre presentato venerdì 4 ottobre alle ore 17.00 il “Paniere Pavese”, iniziativa promossa da Provincia di Pavia e Camera di Commercio e che costituirà il biglietto da visita di Pavia in vista di Expo 2015. Spazi e laboratori per bambini curati dalle Fattorie Didattiche, attività a cavallo con tecnici di equitazione fanno di Autunno Pavese una rassegna rivolta soprattutto alle famiglie. Accedendo al sito http://www.autunnopavesedoc.it/  sarà possibile scaricare il programma completo dell´evento e il tagliando che, presentato alle casse, dà diritto all´ingresso ridotto  
   
   
ROMA - IL MARCHIO “OSPITALITÀ ITALIANA” CONQUISTA NEW YORK  
 
A New York 128 ambasciatori del gusto italiano possono fregiarsi del marchio “Ospitalità Italiana, Ristoranti italiani nel mondo”, che certifica la qualità e soprattutto l´italianità della cucina. E´ il risultato della tappa Newyorchese del progetto lanciato da Unioncamere per combattere la contraffazione dei prodotti e delle ricette italiane che costa diversi miliardi l´anno alle produzioni del nostro Paese. "Oggi abbiamo consegnato 74 nuove targhe - spiega il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - ad altrettanti ristoranti di cucina italiana che tengono alta la bandiera dei nostri prodotti agroalimentari portando a 128 il totale dei ristoranti riconosciuti sul mercato Newyorchese. Siamo stanchi come italiani di vedere sfruttato l´Italian sound, simbolo di eccellenza del mangiare e del bere, da operatori che di italiano non offrono nulla". Per conquistare la targa i ristoratori hanno dovuto dimostrare di rispettare un disciplinare che obbliga ad avere menù, cuochi e personale anche italiani e soprattutto una percentuale consistente di vini, oli e ricette del nostro Paese. Istituito nel 1997, in collaborazione con Isnart e le Camere di commercio italiane all’estero, oggi il marchio Ospitalità Italiana conta oltre 6.500 strutture certificate in Italia e quasi 2.000 ristoranti italiani nel mondo. Una preziosa bussola per chi ama la vera cucina italiana di qualità, ma anche un utile strumento per promuovere attraverso l’autentica ristorazione tricolore quanto di bello e di buono sanno produrre i nostri territori. Perché sulle tavole straniere si porta l’Italia che piace.  
   
   
SUCCESSO PER IL VERCELLI RISO EXPO  
 
Fino alla tarda sera di domenica 29, la città è stata affollata di visitatori. Il sipario su Vercelli Riso Expo si è abbassato con il concerto di piazza Cavour che ha visto esibirsi la rinomata band Tony e i Volumi, formazione nata da una costola della vercellese Banda Osiris. Circa 120 gli espositori, tra piazza Zumaglini e corso Garibaldi, hanno attirato il folto pubblico da venerdì a domenica sera. Centinaia i pasti serviti da “Riso+” nel cuore pulsante dell’evento - piazza Zumaglini - tra venerdì e domenica sera. Gli organizzatori possono così stilare un primo bilancio dell’edizione inaugurale di questo prestigioso evento che farà da trampolino di lancio verso Expo 2015. Il primo giudizio spetta di diritto al Presidente della Camera di Commercio di Vercelli Claudio Gherzi che giudica così la tre-giorni. “Soddisfazione! Questo è il termine che riassume la mia impressione sull´esito di Vercelli Riso Expo. La partecipazione dei vercellesi e non è stata eccezionale: non ricordo così tanto movimento per le vie e le piazze della città. Girando per i vari luoghi della manifestazione ho solo raccolto commenti positivi. Quindi posso dire che l´idea ha avuto successo. Grazie ai tanti che hanno collaborato "sul campo". Da oggi si lavorerà per la prossima edizione”. Sulla stessa lunghezza d’onda il Segretario generale della Camera di Commercio di Vercelli Gianpiero Masera. “La risposta che la città e i visitatori hanno dato a questa prima edizione di Vercelli Riso Expo è andata al di là delle nostre più ottimistiche aspettative. Il gioco di squadra che abbiamo saputo fare nei mesi di lavoro che ci hanno portati all´evento ha premiato il nostro impegno e ci ha mostrato qual è la strada da seguire per la promozione del nostro territorio. È stato il punto di partenza di un lungo cammino che ci aspetta e che abbiamo iniziato nel migliore dei modi, di questo voglio veramente ringraziare tutti. Mi auguro che la bellezza di questo territorio e di questa città rimangano veramente nel cuore e nella mente di tutti coloro che hanno vissuto questi splendidi tre giorni”. Il pensiero comune risulta quindi legato alla strada giusta intrapresa dall’intera “macchina organizzativa”, come ribadito anche dal vice-presidente della Camera di Commercio di Vercelli Paolo Tofi. “Per Vercelli, per quello che è stato fatto e per tutti coloro che in questo lungo e appassionante weekend mi hanno fermato per strada - ringraziando la Camera e le associazioni – credo che finalmente si sia imboccata la strada giusta. Un percorso necessario per far conoscere il territorio di Vercelli e i suoi tesori, a partire dal riso”. Un evento che ha coinvolto l’intera città come aveva auspicato in sede di presentazione il primo cittadino di Vercelli Andrea Corsaro. “Magnifica manifestazione che ha saputo coinvolgere la città intera, incuriosendo numerosi turisti provenienti da fuori. Si tratta di un evento assolutamente da istituzionalizzare e ripetere visto che è stato in grado di qualificare al meglio il binomio città-riso. Ho riscontrato infine grande collaborazione fra istituzioni, enti e i numerosissimi attori protagonisti”. Soddisfazione anche da parte dell’Ente Risi come testimoniato dal presidente Paolo Carrà. “Siamo contenti di questa edizione numero zero. La parte prettamente agricola, sviluppata nelle prime due giornate, ha riscosso grande successo di pubblico, comprese numerose classi di studenti. In vista dell’edizione 2014 occorrerà mettere a punto alcune cose, la strategia va sempre migliorata anche perché la prima edizione è stata organizzata ed allestita in un solo mese. Infine mi preme sottolineare il grande lavoro di squadra della Camera e di tutte le sue associazioni e organizzazioni”. Mondo risicolo, ma non solo: i commercianti vercellesi hanno potuto vivere una tre giorni fuori dagli schemi. Così il numero uno di Ascom Antonio Bisceglia. “La risposta più bella a tutti coloro che, immancabilmente, criticano Vercelli per la sua pigrizia e per il non fare. Vercelli Riso Expo si è rivelata una kermesse di respiro nazionale, di massimo spessore e altissimo livello, da paragonare alla Fattoria in città. Il nostro giudizio non può che essere positivo soprattutto per i numerosi attestati di apprezzamento ricevuti per strada dalla gente”. Per la città ma non solo Vercelli Riso Expo è stato un biglietto da visita fondamentale, una vetrina in ottica Milano 2015. Il comparto turistico ha funzionato a dovere come si evince dalle parole del Presidente dell’Atl Vercelli e Valsesia Paolo Melotti. “Iniziativa lodevole. La vittoria è stata ottenuta in quanto la locomotiva è stata avviata grazie ad un gioco di squadra proficuo. Se sono state riscontrate alcune criticità, tutte le parti in causa - dimostrando ancora una volta affiatamento - dovranno collaborare per limare alcuni dettagli. La risposta però c’è già stata, davanti agli occhi di tutti grazie alle numerose presenze di visitatori provenienti da fuori”.