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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Ottobre 2013
UE: IL CASO ANTITRUST DI GOOGLE: LA POSTA IN GIOCO  
 
Bruxelles, 2 ottobre, 2013 – Di seguito l’intervento di ieri di Joaquín Almunia Vice Presidente della Commissione europea responsabile per la politica della concorrenza, nel corso di un’ audizione al Parlamento europeo: “ Onorevoli membri del Parlamento, Signore e Signori, Vorrei ringraziare gli organizzatori, il signor Tremosa e Mr Schwab per avermi invitato. E ´una buona occasione per me di informare il Parlamento sugli ultimi fatti la nostra indagine sulle pratiche di business di Google, prima di discutere questa mattina con i partecipanti al vostro udito. Le mie osservazioni saranno anche a disposizione dei media. E ´importante che tutti siano ben informati, dato il grande interesse per questo caso antitrust. Abbiamo formalmente aperto l´indagine di Google nel novembre 2010. Dopo una approfondita analisi delle denunce, una attenta considerazione delle molte preoccupazioni ci ha trasmesso informalmente, e un sacco di scambi di opinioni con Google e gli altri soggetti interessati, marzo 2013 abbiamo formalmente informato Google delle nostre conclusioni preliminari della nostra valutazione preliminare ( Pa), un passo usato nelle cosiddette procedure di "Articolo 9" - mi riferisco qui all´articolo 9 del regolamento antitrust Ue - per spiegare le preoccupazioni della Commissione. La Pa chiaramente spiega i quattro tipi di pratiche commerciali da parte di Google che consideriamo come problematiche sotto norme antitrust dell´Unione europea: 1) Il trattamento di favore, nei risultati di ricerca web di Google, di link ai propri servizi di ricerca web specializzati di Google rispetto ai collegamenti a competere servizi di ricerca web specializzati (per esempio, i servizi che permettono agli utenti di cercare specifiche categorie di informazioni come ad esempio ristoranti, alberghi o prodotti). Gli utenti in genere non sono a conoscenza di questa promozione dell´offerta di Google nei risultati di ricerca. Inoltre, i risultati dei concorrenti che potrebbe essere più rilevante per l´utente sono significativamente meno visibili e talvolta anche non direttamente visibili, in modo da diventare difficile per l´utente di trovare. La nostra preoccupazione è che questa pratica devia indebitamente traffico ai concorrenti di Google nei confronti propri servizi di Google. 2) L´uso da parte di Google, senza il consenso, di contenuti originali da siti web di terzi nei propri servizi di ricerca web specializzati. Questo può ridurre gli incentivi dei concorrenti di investire nella creazione di contenuti originali. 3) le condizioni per gli editori che impediscono loro di visualizzare annunci pubblicitari di ricerca da parte dei concorrenti di Google sui loro siti web. 4) le restrizioni contrattuali relativi inserzionisti impedendo loro di porting e la gestione delle loro campagne pubblicitarie ricerca attraverso Google e la ricerca di piattaforme pubblicitarie concorrenti. Queste pratiche di business quattro sono tutti suscettibili di danneggiare i consumatori, in quanto saranno probabilmente meno scelta di servizi innovativi. Su ciascuno dei quattro, crediamo che ci sia una forte necessità di un´azione sotto le nostre norme antitrust. Vorrei chiarire che altri casi di antitrust, che sono oggetto di indagine da parte della Commissione comportano anche Google, ma riguardano diversi tipi di problemi di concorrenza. Uno è su alcuni brevetti essenziali standard di proprietà di unità di Motorola di Google nel settore delle telecomunicazioni e il modo in cui Google Motorola ha cercato un´ingiunzione contro un concessionario disposto, questa indagine è ben avanzata e una audizione si è svolta ieri. Un´altra indagine che è in una fase preliminare riguarda le accuse ricevute su alcuni aspetti del l´ecosistema Android. E, naturalmente, altre questioni espresse su Google non sono nel mio mandato di commissario per la concorrenza: per esempio, le attuali dispute privacy con le autorità di regolamentazione nazionali e contenziosi sul diritto d´autore. Ma anche se questo non è un caso su tutte le attività di Google, il caso di cui sto parlando oggi è complessa in molti modi. E per diversi motivi. E ´la prima volta che stiamo studiando il mercato della ricerca online. Abbiamo a che fare con molte denunce formali, ma un sacco di preoccupazioni informali arrivati ​​sul mio tavolo pure. Essi sono stati integrati da osservazioni delle altre parti durante le nostre indagini di mercato. L´industria che stiamo guardando è anche particolarmente veloce in movimento, perché ricerca online per sé è in continua evoluzione. Da quando abbiamo iniziato l´indagine, i risultati della ricerca il modo in cui vengono presentati e il tipo di servizi forniti sono cambiati molte volte. Inoltre, le lamentele iniziali concentrati su dispositivi statici, ma nel frattempo i dispositivi mobili sono diventati sempre più rilevante, che ha portato non solo alla introduzione di nuovi servizi di ricerca, ma anche ai cambiamenti nel modo in cui gli utenti accedono e interagiscono con quelli esistenti. Come ho detto prima, l´opinione pubblica e le parti interessate prestino attenzione a questo caso più che ad ogni altro. Questa è una delle ragioni per cui ho accettato il tuo invito per l´evento di oggi, qualcosa che è piuttosto inusuale in un caso che è ancora oggetto di indagine. Come si può capire, non posso rivelare aspetti tutelati dalla riservatezza, o conclusioni anticipate in un´indagine antitrust in corso, ma cercherò di darvi quante più informazioni possibili all´interno di questi limiti. Permettetemi di fare alcune osservazioni, prima di dirvi dove siamo nella nostra indagine. Come sapete, applicazione delle norme antitrust è di circa il benessere dei consumatori, l´innovazione e la scelta, non di proteggere i concorrenti. La mia responsabilità nell´applicazione delle norme antitrust in questo caso è quello di fare in modo che gli utenti di Internet sono dotati di scelta, in modo da poter decidere tra i servizi di base ai loro meriti, e di preservare gli incentivi ad innovare su tutta la linea, in modo che gli utenti possano beneficiare di nuovo o meglio servizi di domani. Antitrust non è uno strumento adeguato per imporre a Google un algoritmo specifico o per impedire a Google di migliorare i propri servizi se vuole farlo. Né, come autorità garante della concorrenza, può l´atto della Commissione in questo caso come un regolatore per tutte le questioni che sorgono nel mondo online o sollevate dalle parti interessate per quanto riguarda Google. In questo contesto, nel contesto della nostra indagine, dopo l´adozione della nostra valutazione preliminare abbiamo negoziato con Google al fine di trovare una possibile soluzione attraverso l´articolo 9, percorso, il che significherebbe una decisione prendere impegni giuridicamente vincolanti che risolvere le nostre preoccupazioni . Ho cercato commenti su una prima proposta da Google attraverso un test di mercato lanciata nel mese di aprile di quest´anno. Il feedback ricevuto dal test di mercato è stato molto negativo. Pertanto, ho chiesto a Google, il 9 luglio a migliorare in modo significativo le sue proposte. Google ha migliorato gli impegni offerti. Abbiamo negoziato miglioramenti fino a ieri. Anche se non posso descrivere i dettagli, posso dirvi che la nuova proposta risponde in modo più appropriato la necessità di alcun impegno di essere in grado di coprire gli sviluppi futuri. Pertanto, la nuova proposta riguarda query inserite in Google in qualunque forma - se vengono digitate o parlate - e qualunque sia il punto di ingresso o il dispositivo. Uno dei miglioramenti più significativi riguarda la ricerca preoccupazione verticale, che era il punto che ha ricevuto i commenti più duri critici durante il test di mercato. Molti intervistati durante l´indagine di mercato ha detto che in questa proposta di Google i link ai rivali che dovrebbero essere rappresentate per alcune categorie di servizi specializzati di ricerca non erano abbastanza visibili. A mio parere, la nuova proposta rende questi collegamenti significativamente più visibile. Uno spazio più grande della pagina dei risultati di ricerca di Google è dedicato a loro. Rivali hanno la possibilità di mostrare il loro logo accanto al link, e ci sarà un testo dinamico associato ad ogni link rivale per meglio informare l´utente del suo contenuto. Intervistati test di mercato anche contestato l´organizzazione dell´asta proposto per stabilire i collegamenti rivali che dovrebbero essere rappresentate sulla pagina dei risultati di ricerca di Google per le categorie più commerciali di servizi di ricerca specializzati. La nuova proposta prevede un meccanismo d´asta, che include la possibilità di presentare un´offerta per ogni query specifica. Questo è importante per garantire che anche piccoli operatori specializzati di ricerca possono essere visualizzati. Per quanto riguarda la seconda preoccupazione incluso nella valutazione preliminare - l´uso di contenuti prodotti da altri - Google ha migliorato la granularità dell´opt-out che viene offerto a siti web di terzi. Si rafforza anche la disposizione che garantisce che Google non può rivalersi contro i siti web che fanno uso di opt-out. Per quanto riguarda la terza preoccupazione, Google si è impegnata a includere non più nei suoi accordi con gli editori eventuali disposizioni o imporre obblighi non scritte che richiederebbero agli editori di origine i loro requisiti per la pubblicità di ricerca online esclusivamente da Google in relazione a richieste da parte degli utenti del See. La nuova proposta migliora le garanzie contro possibili elusioni. Per quanto riguarda la quarta preoccupazione, Google ha offerto a cessare di imporre obblighi scritte o non scritte che impediscono inserzionisti da porting e la gestione di campagne pubblicitarie di ricerca attraverso i servizi di Google e servizi concorrenti. La nuova proposta prevede ancora maggiori garanzie contro l´elusione. Infine, in un impegno che a mio avviso merita attenzione, un mandatario indipendente sarebbe stato messo in atto per fornire assistenza alla Commissione per garantire che i principi delineati nella proposta di Google saranno attuate nella pratica. Abbiamo raggiunto un momento chiave in questo caso. Dopo il primo test di mercato, ho avuto seri dubbi se era possibile proseguire il percorso verso una decisione di impegno. Ho espresso il mio parere su Google e in pubblico. Ora, con i miglioramenti significativi sul tavolo, penso che abbiamo la possibilità di lavorare di nuovo e cercare di trovare una soluzione efficace sulla base di una decisione ai sensi dell´articolo 9 del regolamento antitrust. Ora, quali sono i prossimi passi? Google si è impegnata a sostenere le sue nuove proposte con i dati empirici per mostrare il loro impatto. Allo stesso tempo, lavoreremo con Google nel corso delle prossime settimane per finalizzare la stesura precisa del testo dell´impegno proposto. Come passo successivo, cercherò feedback sulla proposta migliorata impegni da denuncianti e altri operatori di mercato rilevanti. A tal fine, vi invieremo le richieste di informazioni, sulla base del regolamento antitrust Ue 1/2003, sui miglioramenti che vengono proposti. Conosciamo le posizioni generali dei denuncianti e altri soggetti interessati. Ciò di cui abbiamo bisogno ora è di ricevere elementi tecnici concreti sull´efficacia del pacchetto proposto, al fine di stabilire se questa nuova proposta è soddisfacente dal punto di vista della concorrenza. Se la nostra indagine su tale proposta migliorata è soddisfacente, continuerò il percorso impegni e alla fine con una decisione formale prossima primavera. In caso contrario, sarò costretto a rivolgersi a un procedimento ai sensi dell´articolo 7 del regolamento antitrust: questo significherebbe l´invio di una comunicazione degli addebiti a Google nei prossimi mesi, a cui Google potrebbe rispondere formalmente per iscritto e nel corso di una audizione. Decisioni "impegno" "Divieto" e hanno diversi vantaggi e svantaggi. In generale, l´articolo 7 decisioni di vietare le pratiche anticoncorrenziali e di infliggere ammende hanno un forte effetto deterrente e un valore precedente. Sono generalmente preferibili quando dobbiamo comportamento passato sanzione o quando non c´è rimedio disponibile per risolvere il problema di concorrenza diversa da un ordine di "cessare e desistere". Per quanto riguarda l´articolo 9 decisioni di accettare impegni proposti da una società che li rende giuridicamente vincolante, possiamo usarli per risolvere problemi di concorrenza in modo più rapido e concreto, con un impatto immediato sul mercato e una visione lungimirante di come il mercato dovrebbe funzionare. In passato, la Commissione ha a volte fatto ricorso a decisioni di divieto di affrontare comportamenti anticoncorrenziali, per esempio nel caso contro Microsoft per quanto riguarda le informazioni relative all´interoperabilità del server e Media Player, oppure nel caso di Intel. Altre decisioni, ad esempio, su Microsoft Internet Explorer o nel recente caso E-libri che coinvolge Apple e cinque editori, hanno fatto affidamento su impegni giuridicamente vincolanti. Naturalmente, se una società non rispetta gli impegni possiamo imporre una multa per la violazione stessa, senza dover dimostrare una violazione delle norme antitrust del trattato. Una multa di questo tipo è stata inflitta Microsoft all´inizio di quest´anno, per un importo di € 561.000.000. Nel caso di cui sto parlando oggi, e per i motivi che ho descritto brevemente quando ho fatto riferimento a recenti proposte di Google, penso che il percorso insediamento rimane la scelta migliore. Spero che le risposte che riceveremo alle nostre domande confermeranno questo. Gli utenti europei vogliono una concorrenza non falsata e di scelta in linea di ricerca e search advertising. Lo vogliono subito e, se possibile, lo merita la società, e non dopo molti anni di contenzioso. Grazie per la vostra attenzione.”  
   
   
NSA INCHIESTA: I DEPUTATI EUROPEI SENTONO ESPERTI PRIVATI ​​DEGLI STATI UNITI, CHI DENUNCIA E LA DICHIARAZIONE SNOWDEN  
 
Strasburgo, 2 ottobre 2013 - La possibilità di sospendere i negoziati commerciali Ue-usa l´idea di creare standard internazionali di protezione della privacy e l´esigenza di autentica del controllo parlamentare delle attività di sorveglianza sono stati tra i temi discussi Lunedi alla quarta udienza della libertà inchiesta Comitato civili in Usa e Ue Paesi ´spiare i cittadini dell´Unione europea. "Non si dovrebbe andare avanti con il nuovo accordo commerciale [con gli Stati Uniti] a meno che non si dispone di adeguate garanzie per la tutela della privacy", suggerì Marc Rotenberg della Privacy Information Centre elettronico, una organizzazione per i diritti civili statunitense. Alcuni deputati hanno preso nota del suo suggerimento, ma altri hanno rifiutata. I membri della inchiesta anche discusso la possibilità di stabilire norme internazionali per la tutela della privacy. Intervento di Edward Snowden Jesselyn Radack, un avvocato che rappresenta diversi informatori, ha letto una dichiarazione di Edward Snowden dicendo che "quando ho iniziato il mio lavoro, è stato con la sola intenzione di rendere possibile il dibattito che vediamo qui che si verificano in questo corpo. Dibattito pubblico non è possibile senza pubblico conoscenza (...) la sorveglianza di intere popolazioni, piuttosto che individui, rischia di essere la più grande sfida dei diritti umani del nostro tempo ". Egli ha concluso che "il lavoro di una generazione comincia qui, con le udienze, e si ha la piena misura della mia gratitudine e il sostegno". Sophie in ´t Veld (Alde, Nl), che ha presieduto la riunione, ha deplorato che le autorità statunitensi e olandesi avevano declinato l´invito del comitato a prendere parte alle udienze richiesta. Necessità di supervisione La commissione ha anche ascoltato due ex dipendenti della Nsa e di un ex funzionario dell´Mi5. Ex-nsa senior executive Thomas Drake cui l´Stasi "patologico bisogno di sapere tutto, dicendo che non aveva mai immaginato" che gli Stati Uniti avrebbe usato il ´Stasi guida´ per i suoi programmi di sorveglianza comuni segrete ". Ex-nsa alto dirigente ha detto che gli Stati Uniti erano "più desideroso di dire ´sì´ in nome della sicurezza nazionale che possa svolgere i suoi compiti di sorveglianza". Ex-mi5 ufficiale dell´intelligence Annie Machon, ha chiesto significativo Uk parlamentare comitato di sorveglianza delle attività di sorveglianza, compresi i poteri legali di indagine. Prossimi passi La prossima udienza, il 3 ottobre, si concentrerà sulla presunta violazione al sistema dei servizi di intelligence del Regno Unito di belga delle telecomunicazioni società Belgacom, con la partecipazione di Iain Lobban, direttore del British Government Communications Headquarters (Gchq) (da confermare) e rappresentanti di Belgacom e la autorità di protezione dei dati belga.  
   
   
BASILICATA: AZZERIAMO DIGITAL DIVIDE  
 
Potenza, 2 ottobre 2013 - "Con risorse provenienti dai fondi europei, azzeriamo il digital divide nelle aree rurali e portiamo la banda larga e ultra larga in tutta la Basilicata, con una velocità addirittura superiore ai 100 Megabit per secondo". E´ uno dei passaggi dell´intervento del presidente della Regione, Vito De Filippo, nel corso della conferenza stampa a consuntivo della Ix Legislatura. "L´operatore vincitore della gara - ha detto De Filippo - sta già realizzando la rete per portare la banda ultra larga in tutta la regione".  
   
   
ROMA: ALLA PRIMA MAKER FAIRE EUROPEA OPEN HARDWARE, WEARABLE TECHNOLOGY, ROBOT FAI-DA-TE E DESIGN AUTOPRODOTTO CON TECNICHE DIGITALI  
 
Firenze, 2 ottobre 2013 – Tutto pronto a Roma per la prima edizione europea di Maker Faire, l’evento nato in Usa e dedicato ai Maker. Dal 4 al 6 ottobre il Palazzo dei Congressi dell’Eur si trasforma in una grande vetrina sul futuro. Un appuntamento con la creatività, l’innovazione e l’imprenditorialità 2.0 a cui non poteva mancare Maketank, il marketplace dei Maker europei. Un’opportunità per tutti i visitatori della fiera e i curiosi del fai-da-te digitale per conoscere da vicino la giovane startup fiorentina nata per abbinare alla tradizione artigianale e di design italiana le nuove tecniche di Digital Fabrication e l’Open Hardware (stampa 3D, taglio laser, Arduino, ecc.), con l´obiettivo di trasformare ogni Maker in un imprenditore di se stesso. Sul marketplace Maketank (http://www.maketank.it/ ) i Maker sono al centro del processo commerciale: accedono direttamente alla piattaforma, inseriscono i propri oggetti con foto e descrizioni, ne decidono in autonomia il prezzo, il tempo di produzione e il costo di spedizione. Maketank entra in gioco al termine dell’acquisto con una piccola provvigione sulle vendite. Attualmente sono oltre 50 i Maker che hanno aderito al progetto e più di 350 gli oggetti in vendita. Maketank si rivolge a clienti di tutto il mondo alla ricerca di arredi in grado di dare un tocco contemporaneo alla propria casa, di un gioiello realizzato in materiali originali (dal cartone al nylon, dal plexiglass al legno) e con tecniche innovative, di un regalo esclusivo per ogni fascia di prezzo. In occasione di Maker Faire Rome, Maketank ha messo a punto un programma di incontri, ospitati all´interno dello stand (primo piano, area L), che avrà come protagonisti alcuni Maker del marketplace e un gruppo di partner italiani e internazionali. Si parlerà di tecnologia a taglio laser con i service Lasermio e Vectorealism; di wearable technology e stampa 3D con il Maker Troykyo, che condurrà dei mini workshop sul tema, e di come rendere “hipster” un abito con dettagli laserati grazie ad Annaluisa Franco, docente Ied Firenze. Ai partner europei 3D Hubs (startup olandese che mappa i service e possessori di stampanti 3D) e How.do (startup berlinese che abilita tutorial fotografici) il compito di raccontare l’innovazione che arriva d’Oltralpe; mentre lo staff Maketank sarà a disposizione dei Maker desiderosi di conoscere i trucchi per promuoversi al meglio e vendere online. Per il pubblico più tech, appuntamenti da non perdere quelli con openPicus, che presenterà il modulo Flyport e Nxt2wifi, adattatore in grado di rendere ancora più ricco di funzionalità un robot Lego Mindstorms; e Pierduino, autore di libri sull’Open Hardware e kit per realizzare robot fai-da-te con Arduino. Artigianato Digitale porterà in fiera l’esperienza di un Maker che innova i suoi prodotti senza dimenticare l’alta qualità artigianale made in Tuscany. Non mancheranno esempi di design autoprodotto: Cbdisegno, in fiera con le nuove lampade tagliate al laser; Pclab, con le sue creazioni tra design e architettura; 24carati, un autoproduttore dal gusto decisamente rock. E ancora: Folk, collezione realizzata in pietra lavica dell’Etna; Lexio, architetto con una promettente carriera di autoproduttore; ed En=joy, in fiera con coloratissimi e originali bijoux. Per consultare il programma completo degli incontri basta collegarsi al link http://bit.Ly/1fcniyd http://www.maketank.it/  
   
   
SMAU ED H-FARM PRESENTANO LE STARTUP TREVIGIANE CHE DEBUTTERANNO A MILANO DAL 23 AL 25 OTTOBRE  
 
Milano, 2 ottobre. Dopo il tour in giro per l’Italia che ha sancito la partnership tra H-farm e Smau, presentando agli oltre 22.000 imprenditori e manager presenti alle cinque tappe del Roadshow le idee innovative di Desall e Grow the Planet, nuove startup ospitate all’interno dell’incubatore trevigiano si preparano alla loro “uscita ufficiale” in occasione di Smau Milano, in programma dal 23 al 25 ottobre ai padiglioni 1 e 2 di Fieramilanocity. Saranno Flighttech, Sellf e Zooppa, le “nuove leve” per questa edizione, che vanno ad aggiungersi a Desall e Grow the Planet, presenze ormai consolidate all’interno dell’ecosistema di startup di Smau 2013. A dare il benvenuto alle startup trevigiane, Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau che anticipa: “La prossima edizione di Smau rappresenterà una importante occasione per le startup di H-farm, così come per l’intero ecosistema della ricerca e dell’innovazione che sarà presente in fiera nella nuova area Ibx- Innovazione per il Business Expo, per entrare in contatto con il mondo delle imprese in visita e creare non solo le condizioni per la nascita di partnership e nuove opportunità di business, ma anche per conoscere e approfondire presso gli stand delle Regioni le iniziative messe in atto a supporto dello sviluppo imprenditoriale sul territorio. Allo stesso modo, per il mondo dell’industria l’incontro con le startup diventa un’occasione importante di sviluppo in quanto tali realtà possono diventare quella parte di ricerca e sviluppo che al loro interno non hanno ma che è fondamentale per una maggiore competitività sul mercato. L’incontro con le creatività delle startup di H-farm sarà per gli imprenditori in visita un’opportunità per entrare in contatto con quell’innovazione fondamentale per dare una svolta al proprio business. Alle parole di Macola seguono quelle di Riccardo Donadon, founder di H-farm: “Smau è nuovamente l´evento più importante in Italia. E´ ritornato ad essere un evento chiave per questo settore e per noi anche quest´anno è fondamentale esserci. Pierantonio Macola ed Emil Abirascid hanno fatto un lavoro straordinario, ridando modernità al format e dandogli un ruolo importantissimo per mettere in contatto l´industria e il mondo delle imprese con le startup. Moltissime di queste nuove aziende che stanno nascendo in Italia, possono avere un ruolo solo se riescono a dialogare con le aziende tradizionali e, viceversa, queste ultime possono sopravvivere solo se hanno la capacità di aprirsi all´innovazione. Questo è il momento di far dialogare questi due mondi, non c´è più tempo...La tecnologia è sociale e sta imprimendo un cambiamento drastico a processi e prodotti, interpretando per la prima volta le esigenze ed i comportamenti del business e della gente.” Andando a conoscere più nel dettaglio i progetti delle giovani aziende, Desall è una startup che mira a creare una piattaforma di crowdsourcing che, attraverso contest di design, connette aziende e privati aiutando, da un lato, le aziende a trovare nuove e innovative soluzioni di design e, dall’altro, i giovani talenti a mostrare le proprie idee di prodotto in tutto il mondo. Grow the Planet è una Social Web Application dedicata prevalentemente agli appassionati e ai professionisti dell’orticoltura con strumenti di apprendimento, gestione, interazione avanzata e scambio di servizi e prodotti. Tra le debuttanti, Flighttech è una startup che progetta e sviluppa droni personalizzati in base alle diverse esigenze di utilizzo, Sellf è una soluzione di Crm mobile che integra in una singola soluzione contatti, calendario, attività, note, statistiche e business opportunities per una gestione efficace della propria produttività e quotidianità, infine Zooppa, una realtà consolidata del mondo del web che mette in contatto aziende in cerca di nuove idee per le loro campagne pubblicitarie e gli utenti iscritti, messi in competizione tra loro per vincere premi in denaro. Accanto alle startup di H- Farm all’interno della nuova area di Smau, Ibx- Innovazione per il Business Expo sarà presente l’intero ecosistema dell’Innovazione con oltre 200 attori presenti tra startup, centri di ricerca e laboratori italiani e gli Assessorati alle Attività Produttive e Innovazione delle più innovative Regioni Italiane, tra cui, per citarne alcune, Regione Lombardia, Piemonte, Toscana, Veneto, Emilia Romagna, Puglia e molte altre. Per dare alcune anticipazioni sui diversi attori convolti, accanto a H – Farm saranno presenti Dpixel, Italia Startup, l’associazione che riunisce l’ecosistema di startup italiane, il Parco Scientifico Tecnologico Comonext, Bergamo Sviluppo, Teze Mechatronics, Polihub, H-farm, 2i3T - Incubatore Imprese dell´Università di Torino, Enne3, I3p - Incubatore Imprese Innovative Politecnico di Torino, M31, Treviso Tecnologia e molti altri, tutti presenti con il proprio sistema di giovani imprese. Più di 50 saranno poi le startup provenienti dalle diverse città d’Italia e conosciute nel 2013 durante il Roadshow Smau grazie alla partnership con il portale Startupbusiness. Molti gli appuntamenti volti a facilitare l’incontro tra il mondo della ricerca e le imprese, si inizia il 23 ottobre con il Convegno d’apertura dell’evento dal titolo: “Startup, innovazione e imprese: le Regioni sono protagoniste”: un momento di sintesi e confronto tra gli Assessorati alla Attività produttive delle principali regioni italiane e le rispettive strategie di supporto alle imprese in chiave di innovazione e sviluppo, anche in vista della nuova programmazione dei fondi strutturali comunitari. Si continua nel pomeriggio con il Premio Lamarck, il premio volto a valorizzare il talento e le idee più promettenti dei giovani imprenditori in gara e, nei giorni seguenti, con i diversi momenti di Pitching in cui le startup si presenteranno in soli due minuti al pubblico di imprenditori in sala. In chiusura della 50° edizione, venerdì 25 ottobre si terrà il Premio Innovazione Ict che consegnerà un riconoscimento alle migliori esperienze di utilizzo delle tecnologie digitale e il Premio Cluster Best in Show dedicato ai laboratori e centri di ricerca in mostra.  
   
   
TELECOMUNICAZIONI: LA GIUNTA REGIONALE DELL’UMBRIA APPROVA L’AGGIORNAMENTO DEL PIANO 2013  
 
Perugia, 2 ottobre 2013 - “Il 2013 è un anno obiettivamente strategico per le azioni della Regione che riguardano il settore telematico. Da un lato si sta discutendo la prima legge regionale sulle telecomunicazioni e dall’altra siamo alla fine del programma 2011-2013 del Piano telematico e dunque alle soglie della nuova Agenda digitale dell’Umbria e del nuovo Piano digitale regionale 2013-2015 che è stato già preadottato dalla Giunta regionale ed è in fase di discussione con i soggetti interessati prima dell’approvazione definitva. Per questo motivo, ha affermato l’assessore regionale alle infrastrutture tecnologiche Stefano Vinti, abbiamo ritenuto opportuno aggiornare il programma di attività del 2013, ridefinendo così un Piano che non rappresenta solamente la fase finale di quello in vigore ma anche, e soprattutto, un trait d’union con la programmazione futura e che, pertanto, traccia anche alcune linee d’indirizzo per la redazione del prossimo Piano. Il Piano Telematico regionale è uno strumento strategiche per promuovere l´integrazione tra l´azione pubblica e l´iniziativa degli operatori privati e sviluppare il superamento del divario digitale di primo livello e proseguire le opere di infrastrutturazione del territorio per favorire il passaggio alla rete di nuova generazione. Il completamento di tutte le azioni del Piano, ha sottolineato l’assessore, è una priorità strategica da sostenere attraverso il reperimento di risorse economiche sia nella fase di chiusura dell’attuale programmazione Por-fesr 2007-2013 che nell’approntamento delle attività della nuova fase 2014-2020 dei fondi comunitari. La Regione dell’Umbria, anche nella proposta di legge sulle telecomunicazioni, ha ribadito il diritto di tutti cittadini di accedere a internet quale fondamentale strumento di sviluppo umano e di crescita economica e sociale e dunque deve promuovere lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazione per assicurare la partecipazione attiva alla vita della comunità digitale”. Le azioni che sono state individuate nella delibera della Giunta regionale del Piano per l’anno 2013 partono dalla necessità di completare la rete di Perugia, anche per meglio sostenere la candidatura della città a capitale europea della Cultura nel 2019. Accanto a questa azioni si è ritenuto opportuno prevedere la possibilità concreta di azzeramento del digital divide di primo livello, attraverso gli interventi dell’Accordo di Programma con il Ministero dello Sviluppo economico, che consentiranno, nel futuro, di concentrare le risorse per realizzare le reti di nuova generazione in fibra ottica, in sintonia con l’Unione Europea, orientata a non destinare altri stanziamenti per colmare divari digitali di livello superiore al primo, nonchè la possibilità di fornire a cittadini, studenti e turisti il servizio di connettività wireless su ampie zone dei centri storici umbri, attraverso l’uso di smartphone, tablet o pc portatili. “E’ prevista anche la realizzazione di dorsali cittadine nei principali centri urbani della regione, ha proseguito l’assessore Vinti, che consentiranno anche il collegamento delle relative strutture sanitarie e per l’istruzione, anche se, non avendo in questo momento la possibilità di realizzare la dorsale ovest per mancanza di fondi, sarà necessario diversificare gli interventi per garantire comunque una copertura omogenea. Così come procederemo alla definizione di un primo set di linee guida per avviare il collegamento di alcuni istituti scolastici, avendo come obiettivo futuro quello di raggiungere le sedi universitarie, le scuole secondarie e le scuole primarie di secondo grado. Anche in momento così drammatico per la carenza di risorse, ha concluso Vinti, cercheremo in tutti i modi per reperire i fondi necessari per abbassare fino a 10.000 abitanti il limite previsto per il collegamento delle città e per proseguire e concludere il collegamento in fibra ottica a favore dei comparti produttivi che fino ad oggi, proprio per mancanza di risorse possiamo soltanto avviare, in forma ridotta, attraverso la predisposizione di uno studio di fattibilità ed un modello di possibile partnership con gli operatori”.  
   
   
REGGIO EMILIA - NUOVO CORSO STARTWEB 2013  
 
Reggio Emilia, 2 ottobre 2013 - Il Registro delle Imprese di Reggio Emilia continua nel percorso formativo per gli utenti del territorio che inviano pratiche telematiche. A tal fine, con la collaborazione di Infocamere, organizza anche per l’anno 2013 un corso gratuito sull’utilizzo di Starweb rivolto a studi professionali, associazioni di categoria e società di servizi. Il corso è volto a focalizzare gli errori più frequenti riscontrati nella predisposizione di particolari tipologie di pratiche (rinnovo organi sociali e inizio/modifica/cessazione dell’attività economica di società e ditte individuali) e ad illustrare con esempi pratici le corrette modalità di compilazione. L’obiettivo è quello di fornire supporto ed indicazioni concrete e specifiche allo scopo di ridurre il più possibile i casi di sospensione e di respingimento delle pratiche, migliorandone complessivamente la qualità e velocizzando i tempi di istruttoria e di evasione.  
   
   
TELECOM ITALIA LANCIA IL CONTEST ‘ITALIA CONNESSA’ PER ACCELERARE LA REALIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE ULTRABROADBAND ANCHE NEI PICCOLI COMUNI ITALIANI  
 
Roma, 2 ottobre 2013 - Telecom Italia lancia il contest “Italia Connessa”, un’iniziativa pensata per promuovere la cultura dell’innovazione tra le amministrazioni locali con l’obiettivo di promuovere la digitalizzazione nel Paese creando infrastrutture all’avanguardia e favorire la diffusione di servizi innovativi ai cittadini e alle imprese. Il contest “Italia Connessa” si rivolge a oltre 150 comuni italiani di medie dimensioni, con una popolazione compresa tra i 25.000 e 40.000 abitanti. Per partecipare i comuni dovranno presentare entro il 30 ottobre, attraverso il sito telecomitalia.Com/italiaconnessa, un piano di sviluppo digitale del proprio territorio finalizzato a diffondere l’utilizzo dei servizi digitali da parte di cittadini, aziende e pubbliche amministrazioni (come ad esempio servizi di smart city, servizi pubblici on line, progetti di incentivazioni dell’imprenditoria locale, progetti di automazione e dematerializzazione dei processi amministrativi o progetti finalizzati a favorire l’occupazione giovanile nel business digitale), accompagnato dall’indicazione di tutti i provvedimenti con cui le Amministrazioni intendono facilitare lo sviluppo delle nuove reti Ngn, attraverso l’adozione di procedure amministrative semplificate, l’utilizzo di infrastrutture esistenti e la propensione a favorire l’utilizzo di tecniche di scavo innovative. Una volta terminata la raccolta delle candidature, Telecom Italia effettuerà una prima valutazione relativa solo all’effettivo impegno dei comuni a facilitare la realizzazione delle nuove infrastrutture dalla quale risulterà una short list di circa 20 comuni finalisti. Sarà poi una giuria specializzata indipendente composta da personalità di spicco nel mondo dell’innovazione e dello sviluppo digitale, a decretare infine quale sarà l’idea più innovativa e quindi a proclamare il comune vincitore. Della giuria fanno parte: Roberto Sambuco (Capo Dipartimento per le comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico), Francesco Sacco (Università Bocconi), Stefano Quintarelli (Esperto di Internet, oggi deputato membro Commissione Trasporti e Telecomunicazione della Camera), Agostino Ragosa (Direttore dell’Agenzia per l’Italia Digitale), Piero Fassino (Presidente Anci). Nel Comune, che verrà selezionato entro la fine dell’anno 2013, Telecom Italia realizzerà entro il 2014, in anticipo rispetto ai propri piani, la rete fissa di nuova generazione (Ngn) e la copertura con rete mobile di quarta generazione (Lte). Con questa iniziativa Telecom Italia vuole contribuire ulteriormente ad accelerare i processi di digitalizzazione del Paese, coerentemente con gli obiettivi indicati dall’Agenda Digitale. In particolare, con il contest “Italia Connessa”, l’azienda vuole dimostrare come anche nei comuni finora esclusi dai piani di infrastrutturazione di tutti gli Operatori sia possibile innescare le condizioni favorevoli alla realizzazione di reti di nuova generazione, operando sulla riduzione dei costi di installazione e sullo sviluppo di nuovi servizi digitali.  
   
   
BIELLA - L´ABC PER IL BUSINESS ON LINE  
 
Biella, 2 ottobre 2013 - La Camera di Commercio di Biella organizza un ciclo di incontri rivolto ad aziende e professionisti per sviluppare e migliorare la propria attività sul web. E-commerce: Marketing, Aspetti Legali E Fiscali Mercoledì 2 ottobre 2013 ore 14.30 – 18.00. Digital Marketing: Come Sfruttare La Visibilita’ Su Internet Mercoledì 23 ottobre 2013 ore 10.00 – 13.00. Cloud Computing: Un Nuovo Modo Di Utilizzare Le Risorse Informatiche Mercoledì 23 ottobre 2013 ore 14.00 – 17.00. Tutti i seminari si svolgeranno presso la sede della Camera di Commercio di Biella – Aula Formazione – Via Aldo Moro, 15 – Biella. La partecipazione è gratuita, previa adesione attraverso l´apposito modulo di adesione disponibile nella pagina dedicata del sito camerale.  
   
   
RIETI - RETI D´IMPRESA, DA OGGI SUL WEB  
 
Rieti, 2 ottobre 2013 - La Camera di Commercio di Rieti comunica alle aziende reatine che sulla piattaforma Siri ( http://www.piattaformasiri.com/ ) è possibile trovare i servizi informativi ed il supporto multidisciplinare utile per attivare ed implementare la propria rete di impresa. La piattaforma rappresenta uno degli strumenti offerti dal progetto Siri, finanziato per la seconda annualità dall’Accordo di programma Mise-unioncamere e coordinato da Aspin - Camera di Commercio di Frosinone in partenariato con le Camere di Commercio di Rieti, L’aquila, Latina, Matera, Pordenone, Siracusa, Viterbo, nonché Unioncamere Molise ed Unioncamere Emilia Romagna. Nella sezione “aziende” è possibile visionare gli strumenti disponibili sulla piattaforma, tra i quali un software di ricerca partner che ti consentirà di individuare le aziende potenziali con le quali fare rete ed un software di ricerca manager di rete accreditati. Questa iniziativa, inoltre, offre l´opportunità di ricevere assistenza tecnica gratuita per la verifica della prefattibilità del proprio progetto aggregativo, oltre che per la redazione del contratto di rete. Per richiedere i servizi di assistenza tecnica è sufficiente inviare all’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Rieti la scheda allegata. Iscrivendosi nella sezione “matching partner” è possibile dare avvio alla creazione della propria rete di imprese, supportati da un team di esperti che accompagnerà l’impresa lungo tutto il percorso da intraprendere.  
   
   
PARMA: UNIVERSITÀ POPOLARE, UN NUOVO ANNO DI CULTURA PER TUTTI  
 
Parma, 2 ottobre 2013 – 70 docenti, 139 corsi, di cui 110 a Parma e 29 a Felino, per una quindicina di aree disciplinari: sono questi i numeri del nuovo anno accademico dell’Università popolare di Parma, da oltre un secolo punto di riferimento importante nel panorama culturale locale. Una istituzione del sapere diffuso, che solo l’anno scorso ha saputo coinvolgere 1632 iscritti, una larghissima platea formata per il 60% da persone in attività che frequentano con regolarità i corsi proposti resi accessibili anche dal prezzo contenuto visto che, oltre alla tessera di socio (20 euro), il costo varia dai 60 ai 110 euro. Oggi in Provincia, nel giorno in cui si aprono le iscrizioni all’anno accademico 2013-2014, il presidente dell’Università popolare Italo Comelli e l’assessore provinciale alla Cultura Giuseppe Romanini hanno illustrato le novità e i corsi. Con loro il vicepresidente Pier Giorgio Chierici e Luca Rabaglia presidente del Collegio dei Revisori dei Conti. “ L’università popolare è innanzitutto un luogo di promozione culturale, con una storia gloriosa che risale al 1901 e il suo nome spiega la sua missione che era quella di alfabetizzare il popolo – ha detto Romanini - Oggi aggiornandosi si propone la cultura a tutte le fasce di età soprattutto agli adulti in una logica di formazione permanente molto interessante anche per il lavoro che si fa sulla cultura e la storia del nostro territorio”. “E’ un programma vasto, con diverse tematiche a partire dalle lingue, sulle quali offriamo una ampia gamma con 40 corsi da quelli per principianti a quelli più avanzati – ha spiegato Comelli – oltre a quelle tradizionali e al russo, che abbiamo introdotto già l’anno scorso quest’anno si sono aggiunte cinese e arabo”. Accanto alle lingue, che sottolinea Comelli “con 500 iscritti sono lo zoccolo duro dell’attività dell’Università Popolare ci sono i corsi tradizionali”. Eccone alcuni: Storia dell’arte, Storia di Parma, Storia e filosofia, Benessere fisico e psichico, Informatica, Cucina, Il sapere del fare con i laboratori di disegno e pittura, fotografia e teatro. E ancora: La pittura racconta, Il Novecento, Storia della libertà di pensiero, Archeologia biblica e sacre reliquie, Letteratura italiana, la letteratura e l’amore, Storia del cinema, Storia della Chiesa, Psicologia oggi, Memory training, Alimentazione, cervello e memoria e tanti altri. Tra le novità proposte quest’anno il corso sulla figura del pittore Remo Gaibazzi, sulla globalizzazione e antropologia culturale, alfabetizzazione musicale e persino un laboratorio di patchwork. Accanto a questo ci sono una decina di conferenze pubbliche come quella d’apertura il 12 novembre alle 17.30 all’Auditorium di Banca Monte (via Bruno Longhi), la lectio “Ricostruire il mondo: il Decameron di Giovanni Boccaccio”, tenuta da Carlo Varotti, docente di letteratura italiana all’Università degli Studi di Parma. “E poi ci sono i viaggi, alle mostre più importanti che ci sono in Italia e quelli all’estero. Quest’anno è previsto l’Iran” ha aggiunto Comelli. L’anno accademico inizia formalmente il 4 novembre mentre durante tutto il mese di ottobre si raccoglieranno le iscrizioni. “Già stamattina, prima giorno, c’è gente in fila fuori dalla nostra sede di borgo San Giuseppe e questo è di buon auspicio” ha sottolineato il vicepresidente Chierici. Le lezioni si terranno a Parma, nella sede di borgo San Giuseppe (tranne che per alcune eccezioni) e a Felino (alcuni dei quali gratuiti), organizzati in collaborazione con il Comune tra cui alcuni corsi di lingue, Architettura d’interni, Educazione cinofila, I poemi omerici tra mito e storia, Video-editing, Storia dell’Italia moderna e molto altro ancora. I corsi, tenuti da docenti ed ex docenti, si articolano in una lezione a settimana, di circa 1 ora e mezza. L’anno accademico terminerà il 31 maggio prossimo. Iscrizioni: borgo San Giuseppe 13 a Parma (0521/236537, info@universitapopolare.Pr.it ): dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 e il sabato (nel mese di ottobre) dalle 9 alle 12. Per i corsi a Felino le iscrizioni sono aperte anche in Comune a Felino (Ufficio Cultura, Piazza Miodini 0521/335949) il martedì dalle 9 alle 13 e il giovedì dalle 9 alle 11. L’università popolare - Fondata nel 1901 da eminenti personalità della cultura, l’Università popolare di Parma ha iniziato la sua attività con vari corsi di specializzazione professionale e conferenze, sostenuta dal contributo di enti pubblici come Comune e Provincia, istituzioni varie, banche, sindacati, nonché da personalità di rilievo della politica, della cultura e della scuola. Oggi l’Università Popolare è un’associazione di promozione sociale, che offre ai propri soci un servizio di crescita culturale svolgendo corsi sui più diversi argomenti e promuovendo attività di educazione permanente degli adulti, mediante corsi di insegnamento teorico e pratico a carattere formativo, informativo, di aggiornamento e qualificazione. Si avvale della collaborazione di insegnanti e personale qualificato che si presta per soddisfare le esigenze di cittadini giovani e meno giovani desiderosi di arricchire le loro cognizioni e affinare le loro esperienze nel campo della cultura e dell’arte.  
   
   
BULLISMO. IL MINISTERO DEVE RISARCIRE IL BAMBINO PICCHIATO A SCUOLA DAI COMPAGNI. RISARCITA LA GRAVE SINDROME PSICHICA A CAUSA DELLE PERCOSSE SUBÌTE. ALLA SCUOLA SPETTA L’ONERE DELLA PROVA DI AVER ADOTTATO LE MISURE DISCIPLINARI IDONEE A EVITARE SITUAZIONI PERICOLOSE.  
 
Lecce. 2 ottobre 2013 - Pesante, pesantissima decisione a carico del Ministero della pubblica istruzione in tema di bullismo e danni subiti dallo scolaro a causa delle percosse subite dai compagni. A segnalarla Giovanni D´agata, presidente e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, che ne sottolinea la rilevanza alla luce del fatto che si tratta di un fenomeno ancora troppo sottovalutato all’interno stesso delle Nostre scuole, ma che forse con precedenti di tale portata si potrà iniziare a persuadere il personale docente e non docente ad una maggiore vigilanza e prevenzione. Con la sentenza 8081/2013, infatti, il Tribunale di Milano ha stabilito che il Ministero deve risarcire i danni patiti dall’alunno vittima di episodi di bullismo tenuti da altri allievi dell´Istituto scolastico, consistiti in aggressioni fisiche. Per il tribunale meneghino, infatti, la condotta omissiva del personale docente configura una «culpa in vigilando»: per superare la presunzione di responsabilità ex art. 2048 c.C., non è sufficiente la sola dimostrazione di non essere stati in grado di spiegare un intervento correttivo o repressivo, ma è necessario anche dimostrare di aver adottato, in via preventiva, tutte le misure disciplinari o organizzative idonee ad evitare il sorgere di situazioni pericolose. Peraltro, nel caso di specie, nessuna prova è stata fornita al riguardo da parte convenuta che, invece, è rimasta contumace, disinteressandosi al giudizio. Secondo la norma citata, i precettori e coloro che insegnano un mestiere o un´arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza, prevedendo altresì che tali persone siano "liberate dalla responsabilità soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto". E ancora, si legge in sentenza che «in tema di responsabilità dell´amministrazione scolastica ex l. N. 312 del 1980, art. 61, sul danneggiato incombe l´onere di provare soltanto che il danno è stato cagionato al minore durante il tempo in cui lo stesso era sottoposto alla vigilanza del personale scolastico; il che è sufficiente a rendere operante la presunzione di colpa per inosservanza dell´obbligo di sorveglianza, mentre spetta all´amministrazione scolastica dimostrare di aver esercitato la sorveglianza sugli allievi con diligenza idonea ad impedire il fatto». Insomma, per superare la presunzione di responsabilità di cui all’art. 2048 del codice civile, non è sufficiente la sola dimostrazione di non essere stati in grado di spiegare un intervento correttivo o repressivo, ma è necessario anche dimostrare di aver adottato, in via preventiva, tutte le misure disciplinari o organizzative idonee a evitare il sorgere di situazioni pericolose. Peraltro, il giudice del capoluogo lombardo ha rilevato che una volta stabilita la responsabilità della scuola per i danni non patrimoniali subiti dallo studente è compito dello stesso magistrato accertare l´effettiva consistenza del pregiudizio individuando a prescindere dal nome attribuitogli, quali ripercussioni negative sul valore - uomo si siano verificate e provvedendo alla loro integrale ripartizione: ed il giudice anziché procedere alla separata liquidazione del danno morale in termini di una percentuale del danno biologico (procedimento che determina una duplicazione di danno), deve procedere a un´adeguata personalizzazione della liquidazione del danno biologico, valutando nella loro effettiva consistenza le sofferenze fisiche e psichiche patite dal soggetto leso, onde pervenire al ristoro del danno nella sua interezza. Nella fattispecie, la Ctu ha accertato che il ragazzo nel corso di causa divenuto maggiorenne, ha subìto l’insorgenza di una grave sindrome psichica. Dalla malattia suddetta è derivato un danno biologico permanente subito dall´attore nella misura del 20%, ed un danno biologico temporaneo protrattosi per mesi diciotto. Il danno subito dal giovane che aveva 13 anni all’epoca dei fatti è stato liquidato nella complessiva somma rivalutata ad oggi di Euro 125.000,00. Oltre alle spese di lite ed interessi. Il tutto a carico del Ministero dell’Istruzione.  
   
   
BASILICATA, IX LEGISLATURA - FOCUS FORMAZIONE: STRETTO RACCORDO CON SCUOLA E MONDO DEL LAVORO  
 
Potenza, 2 ottobre 2013 - Scuola-formazione-mondo del lavoro. Tre realtà che devono colloquiare e interagire per rispondere alle richieste del territorio per ciò che concerne il lavoro e l’occupazione. Nella Ix legislatura regionale, il Dipartimento Formazione, che fino a qualche mese fa si è occupato di politiche per il Lavoro ora di competenza del Dipartimento Attività produttive, ha avviato un processo di revisione del sistema formativo, partendo dall’acquisizione delle esigenze espresse dal mercato del lavoro. I primi passi in questa direzione sono stati mossi con Basil, un sistema informativo che monitora i flussi e l’andamento del mercato del lavoro in Basilicata e il collegato Osservatorio. L’obiettivo del Repertorio dei profili professionali istituito dalla Regione, inoltre, è stato quello di consentire di mettere a frutto competenze ed esperienze lavorative accumulate. All’innalzamento della qualità della formazione sicuramente contribuisce anche la riforma degli standard e delle modalità di Accreditamento degli Organismi Formativi, come pure la nuova “Struttura del quadro regionale degli standard per la progettazione e l’erogazione dei percorsi formativi” ed il “Repertorio regionale delle attestazioni”. In questo contesto si colloca la recente istituzione dei Poli formativi e degli Istituti tecnici superiori (Its), sinergici e muniti di un saldo collegamento con il mondo del lavoro e della ricerca. Lo scopo è definire l’offerta formativa più rispondente alle vocazioni dei singoli e dei territori di innovazione e sviluppo della regione, nell’ottica di dare ai giovani nell’iter degli studi strade certe che possano condurre non solo a un’istruzione più elevata e di qualità ma a un futuro lavorativo. I progetti realizzati nell’ambito della formazione sono stati indirizzati nella direzione di affiancare alle azioni ordinarie altre sperimentali. In tal senso l’avviso pubblico “Un Ponte per l’occupazione”, che ha interessato circa 680 lucani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, hanno potuto usufruire di un programma di formazione retribuita di due anni che è terminato con uno stage in azienda. A conclusione del percorso di orientamento e formazione c’è un “voucher occupazione” da utilizzare o come incentivo all’assunzione o per dare vita ad un’autonoma iniziativa imprenditoriale. Così anche l’apprendistato si è trasformato in chiave d’accesso per l’ingresso nel mondo del lavoro ai giovani dai 15 ai 25 anni, ponendo l’impresa al centro dell’offerta formativa. Recependo la riforma nazionale, la Regione ha regolamentato le linee guida e il bando per l’apprendistato professionalizzante. Rivolta ad aspiranti imprenditori o a neoimprenditori (meno di 3 anni di attività al primo giugno 2012) è stata posta in campo un’azione per stimolare e promuovere l’imprenditorialità, offrendo ai lucani “portatori di idee” la possibilità di una formazione on the job nei Paesi dell’Unione europea, esclusa l’Italia, nonché favorendo lo sviluppo di relazioni e contatti economici e commerciali con realtà estere. Assume, poi, un ruolo di tutto rilievo l’avviso pubblico “Sportello Impresa Formazione Continua - Spic” che ha l’obiettivo di sostenere la capacità competitiva dei sistemi produttivi regionali e l’adeguamento della professionalità dei lavoratori con il sostegno a progetti immediatamente cantierabili. Con carattere intrinseco di sperimentazione si pone l’azione a favore delle microimprenditorialità, attraverso la misura del microcredito con due Avvisi pubblici, mentre sono proseguite le work experience. Altra misura: il Credito di imposta per l’occupazione, che è partito con la pubblicazione dell’avviso pubblico nel giugno 2012, concede un contributo ai datori di lavoro per ogni nuovo lavoratore svantaggiato assunto nelle regioni del Sud; la Basilicata ha aderito con fondi del Po Fse finanziandolo con quattro milioni di euro e provvedendo, con l’ultima manovra di 29 milioni di euro, a un ulteriore finanziamento. Con il bando “Valore donna”, la Regione ha inteso favorire l’ingresso nel mondo del lavoro delle donne a maggior rischio di esclusione, mentre al fine di valorizzare le risorse locali è stato approvato l’avviso pubblico ‘Valorizzazione e recupero degli antichi mestieri della Basilicata. Per quanto riguarda la scuola in generale, è stato varato il primo Piano di dimensionamento scolastico con valenza triennale con lo scopo di dare stabilità alle istituzioni scolastiche evitandone i continui accorpamenti, fusioni e modifiche. Sono state avviate anche azioni per il coinvolgimento lavorativo del personale precario della scuola e sta per essere indetta una nuova procedura per consentire, con durata annuale, esperienze professionali di tirocini in ambienti di lavoro ai docenti precari. Per i master universitari e i dottorati di ricerca, la Regione ha assegnato voucher un (fino a 10 mila euro) ai laureati per i costi di partecipazione. Il Dipartimento ha anche mostrato attenzioni per le cosiddette “minoranze linguistiche”, pianificando progetti ad hoc per i Comuni “albanofoni”. Sempre nell’ambito della cultura, le celebrazioni dell’Anno Gesualdiano per celebrare i 400 anni dalla morte del grande madrigalista Gesualdo da Venosa.  
   
   
FVG, COOPERAZIONE: LA VOJVODINA PRESENTA IL "FESTIVAL OF MIND"  
 
Trieste, 2 ottobre 2013 - Una delegazione della Provincia autonoma della Vojvodina (Repubblica di Serbia), guidata dal vicepresidente Deli Andor, ha presentato all´assessore regionale alla Cooperazione Gianni Torrenti il "Festival of Mind", competizione dedicata alle scuole. Per l´edizione di quest´anno sono state selezionate oltre al Friuli Venezia Giulia, le regione di Kiev (Ucraina), Olomuc (Repubblica Ceca), Stiria (Austria) e la Provincia di Lodz (Polonia). Il Festival si svilupperà fino al maggio 2014 e consisterà in una gara tra studenti o gruppi di studenti che dovranno sfruttare la loro immaginazione e creatività per creare delle composizioni utilizzando i 24 pezzi del cosiddetto "puzzle di Doris" ideato in Vojvodina. Ogni figura creata dagli studenti verrà fotografata e giudicata da una giuria internazionale. Da Trieste sono giunte le disponibilità del Liceo Classico Dante Alighieri e dell´Istituto d´Arte Enrico e Umberto Nordio. La delegazione serba, comprendente anche il sottosegretario all´Istruzione Mato Groznica, e l´ideatore del puzzle Zdravko Zivkovic, ha anche visitato i due istituti scolastici triestini. Torrenti ha rilevato che "l´iniziativa si colloca nell´ambito della stretta e intensa collaborazione tra il Friuli Venezia Giulia e la Vojvodina, iniziata nel 2006 con la firma del Protocollo d´intesa tra l´allora presidente Illy e quello della Vojvodina Paitic e che, tra l´altro, ha portato recentemente al finanziamento del Programma Eurostart che prevede interventi nei settori energia, Pmi, cultura e salute mentale".  
   
   
GIORNATA DEI GIOVANI MARCHIGIANI, OBIETTIVO: FAVORIRE IL PROTAGONISMO DELLE NUOVE GENERAZIONI  
 
Ancona, 2 ottobre 2013 - Una giornata dedicata ai giovani, alle loro capacità creative, artistiche e imprenditoriali, nata per ascoltare la loro voce nel pluralismo di espressione, per dare vita ad un luogo di incontro con coetanei italiani ed europei che sono imprenditori o artisti. E’ la ‘Giornata regionale giovani Marche’, istituita dalla legge 24/2011 ‘Norme in materia di politiche giovanili’, si terrà a Fabriano, i prossimi 3 e 4 ottobre, al Teatro Gentile, ideata con il contributo della nuova Consulta Regionale dei Giovani. Due giorni di musica dal vivo, esibizioni di band marchigiane, mostre, spettacoli di prosa, approfondimenti e informazioni sul mondo dei giovani. Cinque workshop condotti da esperti su temi prioritari come il lavoro, Europa, arte, spettacolo, musica. Protagonisti: i giovani. “Eventi – dichiara il presidente Gian Mario Spacca – attraverso i quali creare una grande occasione di incontro in cui fare coesistere formazione, dialogo, proposte e divertimento dei giovani marchigiani. Si parlerà di talento e di come farlo emergere, di lavoro e predisposizione artistica, di creatività, cultura e design, di viaggi e opportunità in Europa, di sogni che possono diventare progetti concreti per la vita e la realizzazione di ciascuno”. La data scelta non è a caso, rimarca l’assessore alle Politiche Giovanili, Paola Giorgi: “L’anno scolastico è appena iniziato, sono giorni in cui i ragazzi sono meno pressati dagli impegni didattici per poter partecipare con interesse e impegno ai lavori della Giornata a loro dedicata”. La città di Fabriano è la location migliore perché rappresenta “un luogo strategico – dice Giorgi – di apertura rispetto alle problematiche giovanili in questa difficile fase di transizione da una economia nazionale all’economia globalizzata, segnata da profondi mutamenti nei metodi di produzione e organizzazione del lavoro, di rivolgimenti demografici, in cui le giovani generazioni devono sopportare la maggior parte degli oneri dovuti ai cambiamenti”. “La prima giornata dei giovani marchigiani, serve a ribadire la centralità delle politiche a favore dei giovani e la loro trasversalità” afferma David Buschittari, Presidente della Consulta Regionale dei Giovani, “i vari approfondimenti ed incontri formativi proposti sui temi del lavoro, dello sviluppo, della formazione, della cultura rappresentano tematiche di primario interesse per l´in-tera galassia giovanile marchigiana”. Inoltre in questo momento di grave crisi, una delle priorità per costruire una nuova classe dirigente è la preparazione e la formazione: la giornata dei giovani è una concreta opportunità per giovani amministratori e imprenditori per prepararsi alle sfide decisive che si dovranno affrontare da subito. Tutti gli eventi saranno aperti al pubblico e gratuiti, grazie alla disponibilità del Comune, il teatro e gli altri spazi culturali dove si terranno gli incontri. Per l’organizzazione e le incombenze logistiche ed operative la Regione si avvale della collaborazione dell’Amat. In programma, il concerto di Niccolò Fabi con Pier Cortese, al teatro Gentile giovedì 3 ottobre alle 21. Tra i nomi noti, i giovani delle Marche incontreranno Nicky Nicolai, Stefano Di Battista, Giampiero Solari, Luca Stanchieri. Info: http://www.giovani.marche.it/  
   
   
BASILICATA, IX LEGISLATURA - FOCUS AMBIENTE: CONTROLLI OSTINATI PER UN TERRITORIO PIÙ TUTELATO  
 
Potenza, 2 ottobre 2013 - La tutela dell’ambiente ha avuto, nel corso della Ix legislatura, un’importanza mai riconosciuta prima, con politiche che hanno spinto sulla quantità e qualità dei controlli e che hanno portato a misure più rigide di tutela ambientale anche con l’abbassamento dei limiti di emissione rispetto a quelli pure consentiti dalle leggi italiane, che prevedono automatismi nel blocco delle attività di chi non si atteneva a queste prescrizioni. Salvaguardia delle risorse territoriali, idriche e forestali, gestione del ciclo dei rifiuti, corretta e adeguata informazione sulle problematiche ambientali, interventi per la salvaguardia del territorio e della biodiversità. E’ intorno a questi punti che si è incardinato il programma di attività del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata negli ultimi 42 mesi di legislatura. Grande attenzione e impegno sono stati dedicati alla Val d’Agri con l’avvio dell’Osservatorio Ambientale della Val D’agri a Marsico Nuovo per una totale trasparenza nella comunicazione dei dati relativi allo stato ambientale. Attraverso le 5 centraline posizionate in Val d’Agri, infatti, l’Osservatorio fornisce a tutti i cittadini informazioni costanti sui monitoraggi effettuati nella valle, inclusi i valori di qualità dell’aria, dell’acqua, il rumore, su 100 km quadrati di territorio. Per tenere costantemente sotto controllo la qualità dell’aria in particolare nei Comuni di Viggiano e Grumento Nova, la Regione ha varato il Piano di azioni per la tutela della qualità dell’aria in Val d’Agri con il Piano, che impone all’industria del petrolio i massimi standard di attenzione ambientale, il governo regionale ha fissato gli obiettivi primari: la riduzione dei valori di emissione dell’inquinante biossido di zolfo e acido solfidrico, applicando il “modello semaforo”, attivando cioè azioni di fermo temporaneo o di arresto definitivo dell’attività estrattiva, all’avvenuto superamento di soglie di inquinamento predeterminate. Grazie alla collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, inoltre, è stato avviato il progetto Ambiente e Salute che ha come obiettivo la valutazione dell’impatto sull’ambiente delle attività antropiche nell’area della Val d’Agri e degli indicatori di salute della popolazione residente nelle aree di interesse. Un obiettivo che si auspicava da tempo e che questo Governo è riuscito a portare a sintesi, è l’avvio della bonifica dei Siti di interesse nazionale (Sin) di Tito e della Valbasento. L’accordo da 46 milioni di euro firmato dalla Regione Basilicata e dal Governo nazionale, prevede una campagna di interventi per la riconversione industriale, la reindustrializzazione e la riqualificazione economica dei siti. Decisivi anche gli interventi nel settore rifiuti con politiche regionali che sono riuscite ad arginare quella che sembrava un’emergenza sempre incombente e, parallelamente, a realizzare interventi strutturali che hanno consentito di avviare il settore a una normalizzazione. Con l’istituzione dell’Osservatorio Regionale del Ciclo dei Rifiuti, è stata incrementata la raccolta differenziata attraverso azioni come il finanziamento del progetto di raccolta differenziata per il Comune di Potenza e comuni limitrofi, il programma di raccolta differenziata per il Comune di Matera e i comuni del circondario per un importo complessivo di circa 20 milioni di euro, il completamento di due Piattaforme per la gestione dei rifiuti (Lauria e Atella), il finanziamento di tre impianti di compostaggio per la nobilitazione delle frazioni organiche residuate da raccolta differenziata (Venosa, Sant’arcangelo, Colobraro). Importanti risultati anche nell’ambito della Tutela delle Acque e gestione integrata delle risorse idriche, con la programmazione degli Interventi Strategici finanziati dal Cipe per un totale di 32 milioni di euro, dei quali la parte più cospicua pari a 10 milioni è destinata al potenziamento di tre depuratori a servizio dell’abitato della Città di Matera che scaricato nei torrenti Iesce e Gravina. E anche nella tutela ambientale si è affermato il modello della partecipazione con i tavoli di alta sorveglianza che riuniscono le più alte istituzioni ambientali, sanitari e scientifiche per effettuare controlli, e i tavoli della trasparenza per tenere costantemente informati e inserire nei processi decisionali enti locali, associazioni e cittadini. Un Tavolo di Alta Sorveglianza, ad esempio, è stato istituito per il monitoraggio delle attività di tutela ambientale e di diritto alla salute, in relazione alle attività dell’impianto Fenice, costituito dai massimi esperti di settore provenienti dall’Ispra, dall’Istituto Superiore di Sanità, dal Politecnico di Milano e dall’Università di Torino. L’attività di monitoraggio della Regione ha riguardato anche il settore del nucleare, con l’istituzione della Cabina di Regia politico-tecnica del Nucleare in Basilicata, che ha l’obiettivo di assicurare una costante attività di analisi, controllo e informazione sugli esiti delle attività nucleari residuali sul territorio lucano e per la prima volta materiale nucleare ha definitivamente abbandonato il sito lucano di Rotondella. Per quanto riguarda la tutela degli asset naturalistici, da qualche anno la Regione Basilicata ha intrapreso una serie di azioni strategiche, attraverso il programma regionale per l’Educazione e Promozione della Sostenibilità Ambientale (Epos) e l’aggiornamento dei dati relativi ai Siti della Rete Natura 2000 per la tutela di un patrimonio riconosciuto a livello internazionale.  
   
   
ALLUVIONE:CHIODI,TROVATI SOLDI SENZA AUMENTO TASSE ABRUZZESI FIRMATA INTESA CON PROVINCIA TERAMO PER TRASFERIMENTO 20 MLN  
 
L´aquila, 2 ottobre 2013 - "Siamo riusciti a ottenere i fondi per i danni dell´alluvione senza aumentare le tasse. E´ questo un esempio di buona amministrazione, un modo diverso di agire con professionalità a costi contenuti per i cittadini. Ideologicamente sono contrario a ogni forma di tassazione a differenza di una parte consistente dell´opposizione che invece premeva per l´aumento delle accise. Queste risorse serviranno a risarcire i danni causati dalla calamità naturale. A riparare e, soprattutto, migliorare le infrastrutture esistenti". Lo ha detto il Presidente della Regione Gianni Chiodi, che, questa mattina, insieme al Presidente della Provincia di Teramo, Valter Catarra ha sottoscritto un Protocollo di Intesa per il trasferimento della quota Fas alla Provincia quale rimborso spese per i danni provocati dell´alluvione del 2011. La Ragioneria dello Stato, infatti, ha trasferito alla Regione Abruzzo i 20 milioni della programmazione Fas 2001/2007. Il trasferimento delle risorse verrà disposto attraverso un apposito provvedimento amministrativo che la Direzione Affari della Presidenza della Giunta regionale adotterà entro trenta giorni. Le risorse verranno accreditate direttamente sul c/c intestato alla Provincia di Teramo. I fondi serviranno a rimborsare spese sostenute dagli enti locali nella fase d´emergenza e per i danni alle infrastrutture. "Non è mettendo le mani in tasca ai cittadini - ha aggiunto Chiodi - che si risolvono i problemi . Mi sento particolarmente orgoglioso oggi di poter mettere sul tavolo queste risorse. Del resto, in questi anni abbiamo solo ridotto le tasse a famiglie e imprese quando invece tutti le hanno aumentate. Il presidente Catarra ha sottolineato come il Presidente Chiodi abbia raggiunto questo risultato evitando di far pagare altre tasse agli abruzzesi, a differenza di quanto accaduto invece nelle Marche dove hanno aumentato le accise e come, questi soldi rappresentino oggi una boccata d´ossigeno anche per le imprese.  
   
   
TROMBA D´ARIA, IN LOMBARDIA: RICONOSCERE LO STATO DI CALAMITÀ  
 
Milano, 2 ottobre 2013- L´assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia Simona Bordonali ha incontrato a Palazzo Lombardia, il primo cittadino di Trezzo sull´Adda (Milano) Danilo Villa, il quale ha provveduto a consegnare le perizie dei danni causati dalla tromba d´aria che si è verificata lo scorso 29 luglio. 13.168.000 Euro Di Danni - "Il sindaco Villa ha voluto consegnarmi personalmente le perizie raccolte in questi mesi, che certificano danni pari a 13 milioni di euro sul territorio comunale di Trezzo sull´Adda" ha spiegato la titolare regionale della Protezione civile. "La tromba d´aria che il 29 luglio ha colpito Trezzo sull´Adda, Grezzago, Trezzano Rosa e Masate - ha proseguito l´assessore - è stata particolarmente violenta. Per questo il presidente Roberto Maroni si è immediatamente impegnato per chiedere al Governo il riconoscimento dello stato di calamità naturale". L´impegno Di Regione Lombardia - "Grazie alla collaborazione degli assessori alle Attività produttive Mario Melazzini e all´Economia Massimo Garavaglia - ha precisato la titolare regionale alla protezione Civile - abbiamo attivato in pochi giorni un fondo di 4 milioni di euro per il credito delle imprese colpite da questo fenomeno. Sappiamo che da parte del Dipartimento della Protezione civile c´è molta attenzione alla nostra istanza e l´ente regionale continuerà a sollecitare il riconoscimento dello stato di calamità per attivare una serie di interventi economici che possano permettere la ripresa delle attività produttive e la ricostruzione degli edifici danneggiati". Il Ringraziamento Del Sindaco Di Trezzo - "Ringrazio Regione Lombardia e in particolare l´assessore Bordonali e il presidente Maroni, che, all´indomani dell´evento calamitoso, si sono prontamente recati sul posto per verificare i danni" ha spiegato il sindaco Villa. "La devastazione nel nostro Comune ha riguardato per lo più aree industriali, oltre che proprietà pubbliche - ha proseguito il primo cittadino di Trezzo - e ha interessato ben 200 aziende, che impiegano oltre 15 addetti". "Grazie alla somma messo a disposizione - ha concluso - la Regione ha permesso di trovare una soluzione rapida ed efficace, in grado di far ripartire al più presto le realtà produttive  
   
   
TERREMOTO/EMILIA, ORDINANZA DEL COMMISSARIO DELEGATO ALLA RICOSTRUZIONE VASCO ERRANI CHE AGGIORNA IL PROVVEDIMENTO DEDICATO ALLA RICOSTRUZIONE DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE.  
 
Bologna, 2 ottobre 2013 - Al via l’aggiornamento dell’ordinanza dedicata alle attività produttive. Le modifiche sono contenute nell’Ordinanza n.113 del 30 settembre 2013, emanata dal Commissario delegato per la ricostruzione e presidente della Regione Vasco Errani. Si tratta di un aggiornamento dell’Ordinanza 57 del 2012 (e sue modifiche) che indicava i criteri e modalità per il riconoscimento dei danni e la concessione dei contributi per la riparazione, il ripristino, la ricostruzione di immobili ad uso produttivo, per la riparazione e il riacquisto di beni mobili strumentali all´attività, per la ricostituzione delle scorte e dei prodotti e per la delocalizzazione, in relazione agli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012. L’ordinanza è consultabile sul sito www.Regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione ‘Atti per la ricostruzione’, e sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-romagna (Burert). Nel provvedimento modifiche che riguardano prevalentemente le procedure e i valori di riferimento ma anche l’ingresso dei condomini tra i soggetti beneficiari. Inoltre, in caso di richiesta di integrazione della documentazione, i termini per l´esame della domanda si intendono sospesi e non più interrotti. Nel provvedimento vengono chiarite le condizioni di revoca del contributo e le procedure di erogazione a favore di imprese in procedura concorsuale. Diverse anche le novità sul versante economico: si chiarisce il metodo di calcolo delle assicurazioni; il contributo per scorte e prodotti finiti è elevato al 60%; crescono i valori tabellari per gli edifici inferiori a 1.500 mq; nei casi in cui gli interventi di riparazione debbano svolgersi in strutture ove deve necessariamente proseguire l´attività lavorativa (o si renda necessario lo spostamento di beni strumentali, ancorché non danneggiati) vengono riconosciuti i maggiori costi sostenuti, fino al 20% dei costi convenzionali.  
   
   
TERRE DA SCAVO TAV, ROSSI: "ASSOLUTA COERENZA DA PARTE DELLA REGIONE TOSCANA"  
 
Firenze, 2 ottobre 2013 - "Per quanto riguarda il merito dei nostri pareri espressi sui materiali di scavo derivanti dal cantiere Tav a Firenze, i miei approfondimenti mi portano ad affermare con assoluta certezza la coerenza del giudizio di Via espresso sia ad aprile 2012, quando l´ufficio era guidato dall´architetto Zita, sia ad ottobre quando l´ufficio era diretto dalla dottoressa Garvin. Nessun cambiamento di valutazione nella sostanza, nessun arretramento nelle posizioni già espresse: le uniche terre che si possono conferire a Cavriglia per la realizzazione delle colline nell´area Enel sono quelle che abbiano avuto una sistematica verifica di rispondenza alle caratteristiche previste per i terreni a destinazione residenziale, verde pubblico. E questo è stato riconfermato anche dopo che è intervenuto il Decreto Ministeriale 161 dell´agosto 2012, che ha mutato la natura giuridica dei materiali da rifiuti a sottoprodotti". E´ quanto affermato dal presidente Enrico Rossi nel corso della sua lunga comunicazione sul tema in Consiglio regionale, che ha costituito anche la risposta a due interrogazioni presentate da consiglieri dell´opposizione. Sia che i materiali fossero da considerare rifiuti o sottoprodotti, ha proseguito il presidente, gli uffici regionali "hanno sempre tenuto ben fermo il principio che il materiale fosse soggetto ad un trattamento che avrebbe in ogni caso prodotto un identico materiale, compatibile con il massimo del rigore ambientale e con la destinazione dell´area in cui trasportarlo". In pratica in tutti gli atti della Regione il collocamento dei materiali per le colline di Cavriglia si sarebbe potuto fare solo nel rispetto dei parametri della cosiddetta colonna A. "Solo in questi giorni abbiamo ricevuto il piano di utilizzo che Enel ha presentato e il Ministero ha approvato - ha annunciato il presidente - Da una consultazione che ho avuto con i tecnici sono emersi alcuni punti che non recepiscono in modo esauriente il nostro parere. Manca una esplicita fissazione -- che invece la dottoressa Garvin aveva richiesto con lettera la Ministero Ambiente -- dei limiti di concentrazione tensioattivi e dei glicoli. Questa fissazione dei parametri è ovviamente fondamentale per rendere efficaci e spediti i controlli sui materiali trattati da parte di Arpat. Inoltre il piano di utilizzo non chiarisce in maniera univoca -- come noi invece chiediamo nelle prescrizioni regionali -- che solo il materiale trattato compatibile con la tabella A possa essere collocata nelle colline. Faremo presenti questi punti per noi irrinunciabili e già sanciti nei nostri atti. In ogni caso sia chiaro: se l´opera partisse il nostro comportamento sarà coerente con il rispetto di questi punti". Nel corso della comunicazione il presidente Rossi ha ribadito le ragioni già espresse dell´avvicendamento dell´architetto Fabio Zita, deciso in piena autonomia dal Direttore generale della presidenza Antonio Barretta a cui il presidente ha ribadito completa fiducia. "Quello che è certo -- ha concluso il presidente - è che l´obiettivo perseguito dal Dg Barretta e dalle strutture regionali, Arpat compresa, è sempre stato quello di identificare la migliore soluzione ambientale applicando la normativa senza fare sconti a nessuno e nell´assoluto interesse pubblico. Non si spiegherebbe altrimenti che anche le delibere di Giunta n.901 e n.902 del 15 ottobre 2012 (quando non c´era già più l´architetto Zita) siano state impugnate da Itlafer con richiesta di risarcimento per 200 milioni di euro alla Regione Toscana".  
   
   
RIFIUTI IN ABRUZZO: APPROVATA LEGGE DI RIFORMA DEL SERVIZIO  
 
L´aquila, 2 ottobre 2013 - "Giornata decisiva e di grande significato per l´intero Abruzzo". Lo ha dichiarato l´assessore all´Ambiente, Mauro di Dalmazio, subito dopo l´approvazione in Consiglio regionale della legge di riforma del servizio gestione integrata dei rifiuti. "E´ una legge che segna un importante spartiacque nella gestione del ciclo dei rifiuti, perche si tratta di un legge di sistema che avrà il compito di riorganizzare la governance del settore ponendo principi e regole che andranno ad incidere sul futuro del ciclo e a sanare tutte le criticità e le disfunzioni che avevano determinato la crisi strutturale del sistema in Abruzzo, primo fra tutte la eccessiva frammentazione del sistema che a fronte dell´obietivo delle gestione unitaria registrava in realtà ben 200 soggetti, pubblici e privati, che entravano nelle varie fasi di gestione, contribuendo a creare sprechi, inerzia, inefficienze e ritardi. Questa legge - conclude Mauro Di Dalmazio - che prevede un ruolo centrale dei Comuni con un unico ambito regionale, dovrà essere attuata nel più breve tempo possibile dai oggetti deputati". L´assessore all´Ambiente ha voluto infine ringraziare l´intera maggioranza consiliare, il capogruppo del Pdl, Lanfranco Venturoni, il presidente della commissione consiliare, Nicola Argirò, "per la collaborazione e l´importante contributo dato nell´elaborazione della legge di riforma" e il gruppo di opposizione "per l´atteggiamento responsabile mostrato". I contenuti della legge di riforma saranno illustrati nei prossimi giorni nel corso di una conferenza stampa.