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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Novembre 2004
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UE: STANCA PROPONE UNA "MAASTRICHT PER L'E-GOVERNMENT"  
 
 L'aia, 8 novembre 2004 - Una "Maastricht per l'e-Government europeo". È la proposta che Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, ha avanzato il 4 novembre ai ministri della Funzione Pubblica e dell'e-Government della trojka europea, presenti al vertice de L'aia promosso dalla presidenza olandese del semestre Ue. I ministri hanno concordato che la proposta italiana sarà discussa alla prossima conferenza europea sull'e-Government, che sarà organizzata nel 2005 durante il Semestre di presidenza Inglese. "Come era avvenuto per il Patto di Stabilità europeo", ha detto il ministro italiano, "così anche per i processi di ammodernamento tecnologico delle amministrazioni pubbliche di ogni Paese è necessario che vengano introdotti parametri omogenei tali da scongiurare che si realizzi una Europa a più velocità". Dopo aver ricordato le premesse gettate alla conferenza europea sull'e-Government di Villa Erba a Cernobbio (luglio 2003), Stanca ha precisato che "ogni Paese deve dichiarare non solo le risorse che intende stanziare per rendere più efficiente la propria macchina burocratica, ma anche stabilire gli obiettivi e i risultati da perseguire". Stanca ha infine sottolineato che, "a livello europeo, si tratta di varare una strategia vincolante che imponga ad ogni Paese di mettere al centro della propria azione politica e strategica i cittadini e le imprese misurando i risultati degli interventi non tanto in termini quantitativi, ma soprattutto qualitativi, di valore sociale ed economico, per dare ad ogni Paese e, quindi, a tutta l'Europa uno standard omogeneo di efficienza delle pubbliche amministrazioni affinché assecondino lo sviluppo e non ne siano un freno".  
   
   
NONOSTANTE I PROGRESSI MODESTI, L'AGENDA DI LISBONA È OGGI PIÙ CHE MAI NECESSARIA, SOSTIENE IL RAPPORTO KOK  
 
Bruxelles, 8 novembre 2004 - Anche se le circostanze esterne non hanno certo aiutato, la responsabilità dell'attuale fallimento della strategia di Lisbona si deve in buona parte all'Ue e ai suoi Stati membri, incapaci di agire con sufficiente prontezza, afferma un rapporto lungamente atteso preparato dall'ex Primo ministro olandese Wim Kok e dal suo gruppo ad alto livello. Il rapporto misura i progressi dell'Europa in base alle riforme introdotte dai capi di Stato e di governo nel Consiglio di Lisbona del 2000 per colmare il divario con gli Usa e il Giappone, e arriva alla conclusione che 'a metà strada verso il 2010, il quadro globale è estremamente controverso e bisogna fare molto se si vuole evitare che Lisbona diventi sinonimo di obiettivi falliti e promesse mancate'. Parte della responsabilità ricade su fattori al di fuori del controllo dei governi europei, e il rapporto segnala che: 'L'inchiostro in calce all'accordo era ancora umido quando la bolla del mercato azionario è implosa in tutto il mondo, a causa soprattutto del collasso dei prezzi gonfiati delle azioni dotcom e telecom dopo le prove di malversazioni finanziarie a aziendali'. Ma il gruppo ad alto livello afferma chiaramente che, nonostante il contesto economico mondiale insidioso, gli Stati membri potevano e dovevano fare di più per raggiungere i loro obiettivi. I governi vengono accusati di non aver preso sufficientemente sul serio gl'impegni per mettere in pratica le misure concordate in comune, forse per la mancata pressione politica dei parlamenti nazionali e dei cittadini, che non sono stati sufficientemente coinvolti nel processo di Lisbona. La responsabilità dev'essere attribuita anche a uno scadente coordinamento, a un'agenda sovraccarica e alle priorità in conflitto. Il risultato inevitabile è che molti obiettivi di Lisbona verranno 'sostanzialmente mancati'. Nonostante un ovvio sentimento di sconforto, il rapporto sottolinea comunque che 'Lisbona non è uno scenario nel buio più completo, come alcuni amano dipingerlo'. Sono stati ottenuti significativi progressi nel settore dell'occupazione e nella diffusione delle Tic (Tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni) nelle scuole, nel mondo del lavoro e nelle case. Il gruppo ad alto livello mostra chiaramente di credere che quella di Lisbona è l'agenda giusta per il particolare mix europeo di ambizioni economiche, sociali e ambientali. 'Che si parli di aspettative di vita, di tassi di mortalità infantile, di squilibri delle entrate o di povertà, l'Europa mostra dei risultati di gran lunga migliori di quelli degli Usa. [...] La direzione di Lisbona è giusta e imperativa, ma bisogna metterla in pratica con molta maggiore rapidità'. Il gruppo è contrario a riportare a più tardi la data del 2010 che ora sembra irraggiungibile, affermando che per galvanizzare gli Stati membri e spingerli all'azione bisogna mantenere l'obiettivo attuale. Per quanto riguarda il tipo di azione da intraprendere nel settore che compete al gruppo ad alto livello, le priorità sono chiare: 'In sintesi, per soddisfare le ambizioni di Lisbona, l'Europa deve concentrarsi su crescita e occupazione', afferma. Bisogna anche chiarire meglio la strategia da adottare, perché per il momento 'Lisbona significa praticamente qualsiasi cosa, e quindi in pratica niente. Tutti sono responsabili, e quindi in pratica nessuno lo è'. Nell'obiettivo globale di crescita e occupazione, il gruppo di Kok identifica cinque grandi aree politiche: realizzare la società della conoscenza, completare il mercato interno e promuovere la concorrenza (inclusi servizi e servizi finanziari), creare un clima favorevole al lavoro e alle aziende, dar vita a un mercato del lavoro duttile e globale, favorire vigorosamente le strategie economiche ambientali che permettono guadagni su tutta la linea. Per ogni area politica il rapporto formula una serie di raccomandazioni fondamentali. Ad esempio, per realizzare una vera società della conoscenza, il gruppo chiede al Consiglio di ridurre gli ostacoli che impediscono ai ricercatori di spostarsi verso e nell'Ue, di dar vita a un Cer (Consiglio europeo della ricerca) autonomo per finanziare la ricerca fondamentale, di decidersi ad adottare o a scartare le proposte per il Brevetto comunitario. Avendo comunque dolorosamente appreso nella prima metà del processo di Lisbona che disporre delle politiche giuste e degli obiettivi coerenti non garantisce il successo, il gruppo ad alto livello si spinge a formulare proposte dettagliate per 'fare in modo che Lisbona funzioni'. In primo luogo, è necessaria una più stretta cooperazione tra i vari attori del processo di Lisbona, dai parlamenti nazionali e dai cittadini fino alle organizzazioni sociali, che si debbono impegnare a incoraggiare e sostenersi reciprocamente e a esercitare pressioni sui governi affinché realizzino le necessarie riforme. Gli Stati membri vengono sollecitati a preparare programmi nazionali con cui si impegnino ad agire, mentre la Commissione dovrebbe controllare e riferire sui loro progressi, pronta a 'citare per nome e rimproverare' quelli che falliscono o a 'complimentare' quelli che riescono. 'La posta in gioco è troppo importante per permettersi il lusso di rispettare la suscettibilità di coloro che ostacolano il raggiungimento del bene comune europeo', avverte il rapporto. La conclusione del rapporto si rivolge chiaramente ai governi nazionali europei, confermando che è convinzione del gruppo ad alto livello che è in questo campo che bisogna fare i maggiori sforzi per migliorare i risultati. Il gruppo attribuisce poca importanza alla portata dei compiti, e afferma: 'Il programma di riforme delineato nel rapporto è senz'altro realizzabile e migliorerà la situazione. Deve solo essere chiaramente capito e spiegato, e poi realizzato'. Il messaggio finale è invece rivolto ai leader europei che si sono incontrati a Bruxelles il 4 novembre per discutere il rapporto, il giorno dopo la sua pubblicazione. 'In ultima analisi, buona parte della strategia di Lisbona dipende dai progressi compiuti nelle capitali: nessuna procedura o metodologia europea può cambiare questa semplice verità. I governi, e in particolare i loro leader, non debbono sottovalutare le loro responsabilità. Quello che è in gioco è niente di meno che la futura prosperità del modello europeo'. Per il testo completo del rapporto e per ulteriori dettagli: http://europa.Eu.int/comm/lisbon_strategy/index_en.html  
   
   
BCE: INVARIATI I TASSI DI INTERESSE  
 
Bruxelles, 8 novembre 2004 - Nella riunione del 4 novembre il Consiglio direttivo della Bce ha deciso che il tasso minimo di offerta applicato alle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente al 2,00%, al 3,00% e all’1,00%.  
   
   
IL CESR PUBBLICA I RISULTATI DEGLI ACCERTAMENTI SUI COMPORTAMENTI NON CORRETTI NELL'INDUSTRIA EUROPEA DEI FONDI DI INVESTIMENTO. CARDIA: PIÙ CONTROLLI INTERNI, MA IN EUROPA IL FENOMENO È RARO  
 
 Milano, 8 novembre 2004 - Il Cesr (Committee of European Securities Regulators), di cui la Consob fa parte, ha pubblicato il 4 novembre il rapporto (Ref:cesr/04-407) che presenta i risultati degli accertamenti condotti dalle singole autorità nazionali su presunti comportamenti non corretti dell'industria europea dei fondi d'investimento. Al centro dell'indagine fenomeni come il late trading (gli scambi effettuati dopo la chiusura del mercato) o il market timing (la negoziazione che trae vantaggio dalle discrepanze temporali nella fissazione del prezzo della quota di un fondo). Il rapporto - ha affermato il presidente della Consob, Lamberto Cardia, che presiede anche il gruppo di esperti del Cesr sul risparmio gestito - mette in evidenza che sono rare in Europa certe pratiche non corrette messe in atto a volte da fondi comuni a beneficio di pochi investitori privilegiati. Ciò nonostante - ha proseguito Cardia - i risultati dell'indagine suggeriscono di apportare miglioramenti alle procedure interne delle società di gestione. Le autorità di vigilanza - ha concluso - stanno studiando misure idonee ad elevare il livello di protezione di quanti investono nei fondi comuni europei. Le autorità che aderiscono al Cesr hanno condotto un'ampia verifica per valutare la consistenza delle pratiche non corrette dopo che la Sec, l'autorità di vigilanza statunitense, ha avviato nell'autunno del 2003 un'indagine dalla quale sono emerse diffuse pratiche abusive nel mercato americano dei fondi comuni. Le conclusioni del rapporto del Cesr, secondo le quali tali pratiche hanno trovato scarso riscontro in Europa, sono incoraggianti. Tuttavia tali conclusioni mettono in rilievo anche l'opportunità di migliorare le procedure di controllo interno delle società di gestione, al fine di prevenire rischi futuri. A questo proposito le autorità del Cesr hanno messo a punto specifiche misure e strumenti di vigilanza per migliorare il monitoraggio dei casi, anche potenziali, di pratiche non corrette. Il rapporto, disponibile sul sito www.Cesr-eu.org  contiene, tra l'altro, una sintesi delle iniziative di vigilanza e regolamentari intraprese da ciascuna autorità aderente al Cesr sulla base degli accertamenti condotti.  
   
   
ENTRATE TRIBUTARIE DELLO STATO GENNAIO – SETTEMBRE 2004: DATI DI COMPETENZA  
 
Roma, 8 novembre 2004 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che nel periodo gennaio-settembre 2004 sono state accertate entrate tributarie dello Stato, calcolate secondo il criterio della competenza, per 244.469 milioni di euro. Rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2003 le entrate sono in aumento di 9.491 milioni (+4,0%). Al netto del gettito da sanatorie fiscali, le entrate sono risultate pari a 238.246 milioni, in aumento del 4,1% rispetto a quelle dello stesso periodo del 2003. Imposte dirette. Le imposte dirette hanno generato gettito per a 121.129 milioni (+3,2%). L’irpef ha prodotto entrate per 93.113 milioni (+3,5%): di queste, 82.800 milioni (+5,1%) provengono dalle ritenute e 10.313 milioni di euro ( –8,0%) dall’autoliquidazione. Imposte indirette. Il gettito delle imposte indirette è stato pari a 117.117 milioni (+5%). Il gettito Iva è stato di 68.948 milioni (+3,4%). La componente Iva derivante dagli scambi interni è stata di 60.352 milioni (+3,4%) e quella derivante dalle importazioni è stata di 8.596 milioni (+3,5%).  
   
   
EMISSIONE BOT  
 
Roma, 8 novembre 2004 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha disposto per il giorno 10 novembre 2004, con regolamento 15 novembre 2004, un’asta di Bot:
importo (in milioni di euro) scadenza giorni
Annuali 4.000 15.11.2005 365
E' da tener presente che il 15 novembre 2004 vengono a scadere Bot per 7.500 milioni di euro (3.000 milioni di Euro trimestrali e 4.500 milioni di Euro annuali). I Bot sono posti all'asta con il sistema di collocamento dell'asta competitiva e senza l'indicazione del prezzo base da parte del Tesoro. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille Euro. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all’asta richieste senza indicazione di prezzo. L'importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro. Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nel decreto di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d’Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre – dovranno pervenire alla Banca d'Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 10 novembre 2004, con l'osservanza delle modalità stabilite nel decreto di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l’immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all’asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dal decreto di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l’importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell’importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nel decreto di emissione. La circolazione dei Bot al 29 ottobre 2004 era pari a 143.345 milioni di euro, di cui 2.500 milioni di euro a 267 giorni, 2.000 milioni di euro a 237 giorni, 9.500 milioni di euro trimestrali, 52.845 milioni di euro semestrali e 76.500 milioni di euro annuali.
 
   
   
TITOLI DI STATO: CANCELLAZIONE DI ASTE IN NOVEMBRE E DICEMBRE  
 
Roma, 8 novembre 2004 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che, in seguito alle ridotte esigenze di finanziamento, le aste dei titoli di Stato di novembre e dicembre saranno fortemente ridimensionate. In particolare, non saranno effettuate le aste dei titoli a medio e lungo termine (Btp, Cct e Ctz) di metà e fine novembre e quelle di metà dicembre. Nello stesso periodo le aste si limiteranno al Bot annuale a metà novembre (asta del 10 novembre), al Bot semestrale a fine novembre (asta del 25 novembre) e al Bot annuale a metà dicembre (asta del 10 dicembre). L’emissione di tali titoli è stata confermata al fine di favorirne il rinnovo da parte del piccolo risparmiatore e per garantire un corretto funzionamento del mercato dei Cct, la cui cedola è indicizzata al rendimento del Bot semestrale. A fine anno, si terranno regolarmente le aste del 28 dicembre dei Bot semestrali e del Ctz e quella del 30 dicembre dei titoli a medio e lungo termine, il cui regolamento è fissato al 3 gennaio 2005. Per tali collocamenti i relativi annunci saranno effettuati, come programmato, il 23 ed il 27 dicembre. I termini per la riapertura riservata agli Specialisti in titoli di Stato del giorno 30 dicembre si chiuderanno alle ore 17,00 dello stesso giorno.  
   
   
GENWORTH FINANCIAL LTD: ORA TOTALMENTE INTEGRATO IL SISTEMA ASSICURATIVO PER LA PROTEZIONE DEL FINANZIAMENTO DI GENWORTH FINANCIAL  
 
Londra, 8 novembre 2004 - Genworth Financial ha annunciato il 5 novembre di aver completato le fasi regolamentari per integrare totalmente il proprio sistema assicurativo di protezione del finanziamento in Europa, precedentemente noto come Ge Financial Insurance. All'inizio di quest'anno, Genworth Financial, Inc. Ha presentato un documento di registrazione contenuto nel modulo S-1 presso la Securities and Exchange Commission statunitense per la propria offerta pubblica iniziale. Ge ha sostanzialmente trasferito tutti le proprie attività legate ad assicurazioni sulla vita e a finanziamenti ipotecari a Genworth, compresa la propria attività assicurativa su finanziamenti ipotecari internazionali e un sistema assicurativo per la protezione del finanziamento in Europa. Genworth ha l'onore di essere la più vasta Ipo (offerta pubblica iniziale) del 2004 negli Stati Uniti, avendo raccolto 2,83 miliardi di dollari in maggio. Ha iniziato la propria attività come nuova impresa con entrate che ammontavano a circa 10 miliardi di dollari e 100 miliardi di dollari in attività (Usa), valutazioni molto positive e posizioni di mercato di primo piano in diversi segmenti del settore, comprese le assicurazioni d'auto a lungo termine e le rendite dirette negli Stati Uniti, il settore delle assicurazioni per i finanziamenti ipotecari a livello mondiale e il sistema assicurativo di protezione del finanziamento in Europa. Bill Goings, presidente e direttore esecutivo del reparto assicurazioni di tutela dei pagamenti di Genworth, precedentemente Ge Financial Insurance, ha affermato: "Il completamento di questo processo e il nostro futuro come Genworth sono significative opportunità per il settore delle assicurazioni di protezione del finanziamento. In quanto società pubblica indipendente, Genworth può seguire la propria strategia a prescindere da Ge avendo accesso diretto ai mercati di capitali al fine di finanziare le proprie iniziative commerciali".  
   
   
TECHSTAR COMPANY PRESENTATIONS  
 
 Milano, 8 novembre 2004 – Organizzato da Borsa Italiana il prossimo 2 dicembre si svolgerà “Techstar Company Presentations”. Nel corso della giornata le Società Techstar terranno le presentazioni alla comunità finanziaria in sessioni parallele e si renderanno disponibili ad incontrare analisti ed investitori istituzionali. Saranno presenti gli Specialisti delle Società ed i Partners Equity Markets. L’evento, che avrà luogo presso Palazzo Mezzanotte Congress and Training Centre Piazza degli Affari 6 avrà inizio alle ore 8.45 e prevede il seguente svolgimento: Presentazioni delle Società 9.30 Bb Biotech I.net Cad It Cairo Communication It.way; 10.15 Tiscali Datamat Dada Datalogic Cdb Web Tech; 11.00 eBiscom El.en. Dmail Group Digital Bros Euphon; 11.45 Esprinet Fidia Tas Acotel Reply; 12.30 Buongiorno Vitaminic Prima Industrie Engineering Cdc Poligrafica Sf; 13.15 Mondo Tv Txt Data Service. Infolink: www.Borsaitaliana.it  
   
   
BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA CERTIFICA LA FORMAZIONE RILASCIATA DA DNV (DET NORSKE VERITAS) LA CERTIFICAZIONE PER LA PROGETTAZIONE E L’EROGAZIONE DEI SERVIZI DI FORMAZIONE  
 
 Siena, 8 novembre 2004 - La Banca Monte dei Paschi di Siena ha richiesto ed ottenuto la Certificazione di Qualità dei processi formativi, che si inserisce nell’ambito del più ampio Sistema di Gestione per la Qualità già da tempo presente in azienda. La certificazione, rilasciata da Dnv (Det Norske Veritas), un Ente di Certificazione che opera a livello internazionale fin dal 1864, ha ad oggetto la “Progettazione ed Erogazione dei Servizi di Formazione”, secondo le norme Uni En Iso 9001:2000. In particolare, oggetto della certificazione sono l’organizzazione, il controllo e l’ottimizzazione dei processi formativi. Per poter erogare un servizio qualitativamente eccellente, infatti, è necessario focalizzare l’attenzione non solo sul singolo prodotto/servizio erogato, ma anche sul processo che lo realizza. E’ questo l’unico modo per passare da una qualità dichiarata ad una qualità certificata. In questa prospettiva, Banca Monte dei Paschi di Siena ha richiesto la certificazione dei processi formativi per: fornire al proprio personale un servizio in cui siano garantiti costantemente i migliori standard qualitativi; distinguersi dai competitors, in un contesto di accentuata concorrenza, per la qualità della formazione, finalizzata al miglioramento della relazione con la clientela. La Certificazione di Qualità dei processi formativi riguarda tutti i corsi di formazione sia in aula sia on-line progettati dal Servizio Knowledge Management e Formazione ed erogati dal medesimo Servizio o da altre unità organizzative competenti in materia di formazione della Banca Mps. Tale Certificazione non è stata un modo per assolvere ad un obbligo o un iter burocratico, ma rappresenta il primo e fondamentale passo di un percorso di crescita mirato al miglioramento continuo della qualità dell’offerta formativa, attraverso un sistematico presidio dei processi aziendali.  
   
   
BANCA FIDEURAM: RACCOLTA NETTA TOTALE IN OTTOBRE: € 4 MILIONI RACCOLTA NETTA RISPARMIO GESTITO IN OTTOBRE: - € 163 MILIONI  
 
Roma, 8 novembre 2004 – La raccolta netta totale (saldo tra risparmio gestito e non gestito) del gruppo Banca Fideuram ha segnato in ottobre un saldo positivo di € 4 milioni. La raccolta netta di risparmio gestito del gruppo (fondi, gestioni e assicurazioni) ha registrato un saldo negativo di € 163 milioni, mentre il saldo complessivo del risparmio non gestito è stato positivo per € 167 milioni. All’interno del risparmio gestito, le assicurazioni vita hanno registrato una raccolta positiva pari a € 112 milioni, mentre i fondi comuni e le gestioni patrimoniali hanno registrato una raccolta negativa rispettivamente pari a € 259 milioni e a € 16 milioni. Le polizze vita hanno complessivamente incassato premi per € 164 milioni. La nuova produzione assicurativa è stata pari a € 124 milioni, interamente costituita da polizze unit linked di Banca Fideuram. Per quanto riguarda le masse totali di risparmio gestito (fondi, gestioni e assicurazioni) consolidate del gruppo Banca Fideuram, a fine settembre 2004 erano € 45,3 miliardi, mentre il totale delle masse amministrate era di € 58,3 miliardi. Al 31 ottobre i private banker1 del gruppo Banca Fideuram erano 4.326 a cui vanno aggiunti 51 produttori assicurativi per un totale di 4.377 professionisti.  
   
   
CONSENTITA DA CONSOB LA PUBBLICAZIONE DEL DOCUMENTO D'OFFERTA RELATIVO ALL'OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO VOLONTARIA PROMOSSA DAL CREDITO VALTELLINESE SU AZIONI E OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI BANCA DELL'ARTIGIANATO E DELL'INDUSTRIA S.P.A.  
 
Sondrio, 8 novembre 2004 - La Consob ha acconsentito il 3 novembre alla pubblicazione del documento d'offerta (il "Documento di Offerta") relativo all'offerta pubblica di acquisto volontaria (l'"Offerta") promossa dal Credito Valtellinese S.c. A r.L. Su n. 2.729.533 azioni ordinarie della controllata Banca dell'Artigianato e dell'Industria S.p.a. (la "Bai" o la "Banca") e su n. 5.315 obbligazioni convertibili del prestito obbligazionario emesso dalla Banca e denominato "B.a.i.. T.v. 2000 - 2005 convertibile, subordinato cum warrant" (il "Prestito"). L'offerta è rivolta indistintamente e a parità di condizioni a tutti i titolari di azioni ordinarie Bai del valore nominale di Euro 5,16 (le "Azioni Bai") e di obbligazioni convertibili del Prestito del valore capitale residuo di Euro 200 (le "Obbligazioni Bai") diversi dall'offerente Credito Valtellinese S.c. A r.L., dalla controllata Credito Artigiano S.p.a. E dalla Banca Popolare di Cividale S.c. A r.L.. In particolare, con quest'ultima è stato recentemente raggiunto un accordo per lo sviluppo in comune di un progetto relativo alla Bai. Il Documento D'offerta sarà pertanto diffuso, ai sensi dell'art. 38 del regolamento Consob n. 11971/1999, tramite pubblicazione in data 11 novembre 2004 di apposito avviso sui quotidiani "Milano Finanza" e "Brescia Oggi". Il Documento di Offerta sarà messo a disposizione del pubblico mediante deposito presso le sedi dell'offerente e dell'emittente, nonché presso gli sportelli degli intermediari incaricati della raccolta delle adesioni (Credito Valtellinese S.c. A r..L. E Banca dell'Artigianato e dell'Industria S.p.a.). Il Documento sarà inoltre reso disponibile nel sito Internet del Gruppo bancario Credito Valtellinese all'indirizzo www.Creval.it . L'offerta, le cui condizioni e modalità sono illustrate nel Documento di Offerta, è volta ad acquisire la totalità delle azioni ordinarie e delle obbligazioni convertibili emesse dalla Bai non già di proprietà del Gruppo bancario Credito Valtellinese e della Banca Popolare di Cividale. I corrispettivi unitari dell'Offerta che saranno riconosciuti integralmente in denaro sono pari a : - Euro 7,00 per ciascuna Azione Bai da nominali Euro 5,16; - Euro 282,88 per ciascuna Obbligazione Bai da Euro 200 di nominale residuo, oltre ai dietimi di interessi maturati sino alla data di pagamento. Il periodo di adesione all'Offerta, concordato con la Consob, avrà inizio il 18 novembre 2004 e avrà termine il 22 dicembre 2004. Gli intermediari incaricati provvederanno alla raccolta delle adesioni all'Offerta che avverrà tramite la compilazione dell'apposita scheda di adesione.  
   
   
INTERBANCA SPA RISULTATI AL TERZO TRIMESTRE 2004  
 
Milano, 8 novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Interbanca (Gruppo Antonveneta), riunitosi il 4 novembre, ha approvato i dati relativi al terzo trimestre 2004. I dati patrimoniali e le risultanze economiche realizzate nel corso del terzo trimestre riflettono il momento congiunturale difficile caratterizzato da una generale stagnazione degli investimenti e di iniziative sul mercato dei capitali.
Risultati Economici Consolidati: (Milioni di Euro) Totale al 30.09.04
Consolidato Margine d'Interesse totale 85
Ricavi Netti da Servizi e Capital Gains 40
Margine d'Intermediazione 125
Risultato di Gestione 83
Utile delle attività ordinarie 49
Utile netto del periodo 32
L’andamento del margine d’interesse totale nel corso dei primi nove mesi del 2004, nonostante l’evidente calo dei volumi di impiego, è allineato ai risultati ottenuti nello stesso periodo del 2003 in relazione alla buona gestione della tesoreria. I ricavi netti da servizi, nei primi nove mesi del 2004, sono stati influenzati da un minor apporto delle “Commissioni Nette”, in relazione alla minor attività di investment banking. Il margine d’intermediazione, pari a 125 milioni di euro, ha risentito anch’esso della contrazione dei ricavi netti da servizi. I costi operativi sono in diminuzione del 2,2% rispetto ai primi nove mesi del 2003, evidenziando minori costi di struttura. Il risultato di gestione ammonta a 83 milioni di euro e l’utile netto del periodo ammonta a 32 milioni di euro. I Crediti Il trend negativo, derivante da un contesto economico di debolezza negli investimenti, è continuato anche nel corso del terzo trimestre 2004. I crediti verso clientela si sono infatti attestati a 7.707 milioni di euro, in contrazione del 3,4% rispetto all’analogo dato registrato al 30 giugno scorso. La Provvista Alla fine dei primi nove mesi del 2004, il volume complessivo dei debiti rappresentati da titoli è risultato pari a 6.748 milioni di euro, in diminuzione dell’ 8,8% rispetto all’analogo dato al 30 giugno scorso. Merchant Banking Nel corso del trimestre non è stato effettuato alcun investimento nè si è proceduto ad alcuna dismissione.
 
   
   
BANCA POPOLARE DI SONDRIO E PROMOS: OPPORTUNITÀ D’INCONTRO CON REALTÀ DEL CENTRO E SUD AMERICA  
 
Sondrio, 9 novembre 2004 – Banca Popolare di Sondrio, in collaborazione con Promos, Azienda Speciale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Milano, organizza il giorno 12 novembre, per propri clienti, una giornata di incontri d'affari con la responsabile dell'ufficio di rappresentanza Promos nella cosiddetta Area Acca. La predetta Area comprende i seguenti paesi: Colombia, Perù, Ecuador, Venezuela, Repubblica Dominicana, Costarica e Honduras. L'incontro permetterà alla ditte clienti della "Popolare" di approfondire tematiche relative ai mercati di riferimento per ricevere indicazioni sui diversi paesi di competenza (informazioni economiche, legali, finanziarie, logistiche, doganali, ecc.) e per stabilire un primo contatto per eventuali future necessità di intervento nell'ambito dell'interscambio con i sopra citati paesi esteri. Il Servizio Internazionale (0342-528.335 oppure international.Corbank@popso.it ) e le filiali della Banca Popolare di Sondrio sono a disposizione per eventuali informazioni.  
   
   
BANCA POPOLARE DI SONDRIO APRE A SOLBIATE OLONA (VA)  
 
 Sondrio , 8 Novembre 2004 – Oggi Banca Popolare di Sondrio rende operativa l'agenzia di Solbiate Olona (Varese) una cittadina di circa 5.500 abitanti situata nella parte meridionale della provincia di Varese, a circa 25 chilometri dal capoluogo. La vicinanza con Busto Arsizio, Gallarate e Castellanza centri di grande rilievo tutti già presidiati da nostre dipendenze - colloca Solbiate Olona in un contesto economicamente assai sviluppato, caratterizzato da un tessuto produttivo dinamico e particolarmente attento all'innovazione. La realtà produttiva locale è caratterizzata dalla diffusa presenza di imprese di piccola e media dimensione, operanti in particolare nei settore meccanico, elettromeccanico, tessile e dell'edilizia. La recente realizzazione di un centro commerciale ha inoltre contribuito a creare nuove opportunità di lavoro, che si affiancano a quelle legate al non lontano aeroporto di Malpensa. La Banca Popolare di Sondrio, che con la nuova apertura dispone di un'articolazione territoriale di 201 filiali, 12 attive nella provincia di Varese, prosegue quindi con determinazione il proprio sviluppo territoriale con l'obiettivo di via via intensificare il proprio radicamento nelle aree presidiate. Una crescita che pone in primo piano le relazioni con le realtà economiche locali, lo stretto contatto con le imprese, l'offerta di servizi alle famiglie, sempre con l'obiettivo di sviluppare il binomio socio-cliente.  
   
   
DARIO PRUNOTTO DIRETTORE GENERALE DI UNICREDIT PRIVATE BANKING  
 
Milano, 8 Novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Unicredit Private Banking ha nominato oggi direttore generale Dario Prunotto, che lascerà l'incarico di amministratore delegato di Unicredit Xelion Banca, la banca multicanale del Gruppo. In Unicredit Private Banking Prunotto affiancherà il Presidente Luigi Guidobono Cavalchini Garofoli e l'amministratore delegato Dario Frigerio, che è anche vice direttore generale di Unicredit e responsabile della Divisione Private & Asset Management. Marco Bolgiani è invece destinato ad altro incarico nell'ambito della neo-costituita divisione Global Banking Service di Unicredit diretta dal vice direttore generale Paolo Fiorentino. Unicredit Private Banking, che ha sede a Torino, dispone di una rete di 153 filiali in Italia e gestisce asset per circa 50 miliardi di euro. La banca si propone come punto di riferimento per la clientela che detiene importanti patrimoni, con una missione volta a soddisfarne il livello di qualità attesa avvalendosi di professionisti di eccellenza e struttura d'avanguardia. Unicredit Private Banking fornisce i propri servizi a oltre 90.000 clienti, seguiti da 563 gestori di relazione (i client manager).  
   
   
GRUPPO CATTOLICA: AL TERZO TRIMESTRE L’UTILE NETTO SALE A 92 MILIONI (+27,78%) CRESCONO I PREMI DELL’8,25% E GLI INVESTIMENTI DELL’11,17% LA GESTIONE TECNICA A 65 MILIONI UTILE DELLA CAPOGRUPPO PIÙ 48,88%  
 
Verona, 8 novembre 2004 - Il Gruppo Cattolica chiude i primi nove mesi con una significativa crescita dell’utile consolidato che raggiunge i 92 milioni, in miglioramento del 27,78% rispetto ai 72 milioni dello stesso periodo del 2003, a conferma della validità del modello di business teso a garantire nel tempo una crescita costante del valore generato dal complesso delle attività del Gruppo. Al netto di 7 milioni di pertinenza dei Terzi, l’utile netto di Gruppo si attesta dunque a 85 milioni. Il risultato è stato raggiunto grazie al buon andamento della gestione tecnica e alla performance finanziaria, pur nel perdurare dell’incertezza dei mercati mondiali, fattori che attestano la capacità del Gruppo di raggiungere gli obiettivi in termini di crescita della redditività. E’ questo il dato saliente della relazione trimestrale consolidata del Gruppo al 30 settembre 2004, approvata oggi dal Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni, presieduto da Giuseppe Camadini e che presenta una raccolta premi consolidati del lavoro diretto e indiretto pari a 3.331 milioni di euro, con un incremento dell’8,25% rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno. Positivo l’andamento del settore vita, i cui premi del lavoro diretto sono cresciuti dell’11,39%, raggiungendo i 2.308 milioni rispetto ai 2.072 milioni a settembre 2003. Nel solo trimestre preso in esame, la raccolta ha superato i 642 milioni di euro, in crescita del 10,31% rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio. Lo sviluppo conseguito è riferibile principalmente ai prodotti di Ramo Iii (index e unitlinked), che hanno registrato una crescita del 19,26%, con premi per 1.263 milioni che costituiscono il 54,7% della raccolta totale vita del lavoro diretto. Rilevante l’apporto delle joint-venture Bpv Vita e Lombarda Vita, che hanno rispettivamente raccolto premi complessivi per 920 milioni e 867 milioni. Per quanto riguarda i premi vita di nuova produzione nei primi nove mesi dell’anno sono stati generati complessivamente 2.170 milioni, in crescita del 12,32% rispetto allo stesso periodo del 2003. Significativa la produzione del canale agenziale, che ha raggiunto i 68 milioni di euro con un incremento dell’11,48% rispetto al terzo trimestre del 2003. I premi del lavoro diretto rami danni si assestano a 1.001 milioni, rispetto ai 982 milioni del corrispondente periodo del 2003 (+1,93%). Lo sviluppo è in linea con le previsioni di crescita del mercato che indicano un rallentamento dovuto soprattutto alla stabilizzazione delle tariffe Rc Auto. Positiva la gestione tecnica sia nei rami vita che nei danni, che è passata dai 61 milioni di euro al 30 settembre 2003 ai 65 milioni di euro alla fine del terzo trimestre 2004. In particolare il risultato della gestione tecnica danni, tenuto conto degli ancora elevati costi della riassicurazione, si attesta a 18 milioni. Gli investimenti di Gruppo al 30 settembre 2004 erano pari a 15.174 milioni di euro rispetto ai 13.649 milioni al 31 dicembre 2003 (+11,17%); la gestione finanziaria ha contribuito nel periodo con proventi netti per 200 milioni rispetto ai 176 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, dato al netto dei proventi da investimenti relativi a prodotti unit e index-linked. L’ammontare delle riserve tecniche del lavoro diretto e indiretto del Gruppo Cattolica ha raggiunto i 14.814 milioni di euro, con un incremento del 10,73 % rispetto al 31 dicembre 2003, di cui 2.294 milioni nei rami danni (+4,27%) e 12.520 milioni nei rami vita (+12%). Continua il potenziamento del sistema distributivo multicanale del Gruppo Cattolica. Al 30 settembre 2004 le agenzie avevano raggiunto le 1.083 unità rispetto alle 1.049 di fine 2003, con una raccolta premi complessiva pari a 1.080 milioni di euro, in incremento del 2,37% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio, e con un’incidenza sulla raccolta premi totale del 32,65%, che cresce fino al 94,11% nei rami danni. Gli sportelli bancari che distribuiscono prodotti del Gruppo Cattolica contavano al 30 settembre scorso 2.663 unità, con una raccolta premi pari a 2.138 milioni. Il numero dei promotori finanziari si attesta a 1.065 e i rapporti con le società di brokeraggio a 145. Nel complesso, l’attività di vendita risulta così canalizzata: banche 64,61%, rete agenziale 32,65%, promotori 0,36%, broker 0,42%, raccolta diretta 1,96%. * * * Significativo nei primi nove mesi dell’anno l’apporto della Capogruppo che evidenzia un utile netto pari a 81,4 milioni, in crescita del 48,88% rispetto al corrispondente periodo del 2003 e con attese di dividendo in linea con gli obiettivi di crescita prefissati. Continua a pieno ritmo lo sviluppo dell’attività di Cattolica Immobiliare secondo le linee dettate dal business plan: l’utile al terzo trimestre ha raggiunto gli 8,3 milioni. Proseguono nel frattempo i lavori di predisposizione del nuovo Piano Strategico 2005- 2007 che verrà prossimamente presentato alla comunità finanziaria e nel quale il Gruppo intende confermare la propria volontà strategica di focalizzazione sul core business assicurativo, completando il ciclo di consolidamento delle proprie strutture, identità e iniziative intraprese che hanno consentito al Gruppo stesso di accreditarsi tra i principali operatori del mercato in un’architettura industriale focalizzata, integrata e aperta a modalità flessibili di sviluppo.  
   
   
ALCUNI TEMI TRATTI DAL NUMERO DI OTTOBRE 2004 DEL RAPPORTO "ANALISI E PREVISIONI DEI PREZZI DELLE COMMODITY"  
 
Bologna, 8 novembre 2004 - L’indice Prometeia dei prezzi in dollari delle commodity acquisite dall’industria manifatturiera, dopo la stabilizzazione dei mesi di maggio e giugno, ha evidenziato una nuova tendenza rialzista nel corso dell’estate, prevalentemente dovuta all’aumento dei prezzi petroliferi e del comparto siderurgico, e ha superato il precedente massimo del 1995. Nella media del 2004 l’indice sperimenterà complessivamente un aumento medio del 19%, in gran parte già acquisito nei primi nove mesi dell’anno. Tali livelli difficilmente potranno essere mantenuti anche nel biennio 2005-‘06 quando prevediamo una fase di moderato rallentamento per la crescita economica mondiale, in grado di determinare una flessione dell’indice aggregato. Un contributo di rilievo nel sostenere la tendenza rialzista delle quotazioni in dollari è stato determinato dal deprezzamento del tasso di cambio del dollaro. Questo fattore ha sostenuto le quotazioni espresse nella valuta statunitense, pur determinando un effetto calmierante su quelle in euro. L'indice Prometeia dei prezzi in euro delle commodity acquistate dalle imprese manifatturiere italiane si manterrà su di un livello tale da non determinare accelerazioni significative delle dinamiche inflative interne nel corso dell’orizzonte previsivo, anche se alcune tensioni sono emerse all’interno di specifici comparti come quello delle imprese meccaniche e delle imprese siderurgiche per effetto dell’aumento delle quotazioni dei metalli, divenuto rilevante anche se valutato in euro. Nell’orizzonte previsivo, l’indice dei prezzi in euro relativo al totale imprese manifatturiere rimarrà su livelli comunque non superiori al precedente picco massimo sperimentato nel 2000. L’industria mondiale ha attraversato, nel corso del 2004, una fase di forte espansione, trainata principalmente dalla crescita delle economie dell’area asiatica e degli Usa. Prevediamo che la produzione industriale a livello mondiale raggiunga, nella media del 2004, un picco massimo di crescita del 7.4% superiore ai picchi sperimentati nel corso degli anni ’90. La domanda di commodity, strettamente dipendente dalla produzione industriale mondiale, ha mostrato un ritmo di crescita particolarmente accentuato al quale ha corrisposto un forte aumento delle quotazioni. Per effetto della maggiore prudenza con la quale i produttori hanno pianificato i loro piani di investimento in capacità produttiva, dopo un quadriennio (1999-2002) di prezzi contenuti, l’impatto dell’aumento della domanda sui deficit produttivi e sui prezzi ne è stato amplificato. Nel biennio 2005-’06, le prospettive di rallentamento delle economie di più vecchia industrializzazione e dell'Asia determineranno un rallentamento della crescita della produzione manifatturiera mondiale e quindi, presumibilmente, della domanda mondiale di commodity, dopo la forte espansione che ha caratterizzato il 2004. Tale dinamica si combinerà con un tasso di incremento della capacità produttiva che sarà certamente più accentuato che nell’ultimo quinquennio, sospinto dalle elevate quotazioni delle commodity raggiunte a cavallo tra il 2003 ed il 2004. Tutto questo impedirà che si innestino nuove tendenze rialziste nelle quotazioni, favorendo invece dei moderati ribassi. I deficit produttivi, tuttavia, pur ridimensionandosi rispetto al 2004, saranno ancora presenti in molti settori almeno nel 2005, soprattutto in quello metallifero. Le scorte presso i magazzini ufficiali si manterranno su livelli estremamente contenuti, impedendo un rientro più rilevante dei prezzi, probabilmente rinviati al 2006. L'aumento dei costi sostenuti per l'acquisizione dei combustibili, nel 2005, determinerà un marcato apprezzamento delle tariffe energetiche. Solo nella media del 2006 il progressivo rallentamento della domanda e ad una normalizzazione delle condizioni di offerta determineranno un significativo rientro dei prezzi petroliferi. L'indice dei prezzi in euro delle commodity acquisite dalle Imprese energetiche evidenzierà quindi una flessione solo a partire da quell’anno, dopo gli aumenti del 15.1% e dell’8% previsti rispettivamente per il 2004 e 2005, determinando un rientro anche per i prezzi dell'elettricità. L'indice Prometeia dei prezzi in euro delle commodity acquistate dalle Imprese manifatturiere italiane evidenzierà dei lievi rientri (-1%) nella media del 2005, condizionato dal rialzo dei prezzi energetici, per rinviare le correzioni più marcate all’anno successivo. Una dinamica simile sarà sperimentata all’interno del comparto delle Imprese meccaniche, per il quale prevediamo un rientro moderato dei prezzi delle commodity per il prossimo anno (-3.7%), ed una flessione più marcata nel 2006.  
   
   
AUTOSTRADE SPA RELAZIONE AL 30 SETTEMBRE 2004: RISULTATI GESTIONALI IN LINEA CON LE ATTESE, CONTINUA IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA RISPETTO AL TERZO TRIMESTRE 2003, INCIDENTI -4,1% E INCIDENTI MORTALI -30,8%  
 
Roma, 8 novembre 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Autostrade S.p.a., riunitosi Il 5 novembre a Roma sotto la presidenza di Gian Maria Gros-pietro, ha approvato la relazione sull’andamento gestionale del Gruppo al 30 settembre 2004. Nei primi nove mesi 2004 ricavi per 2.154 milioni di euro, Ebitda a 1.409 milioni di euro, utile netto a 396 milioni di euro. All’utile di periodo contribuisce significativamente la cessione del 4,98% di Abertis, che ha generato una plusvalenza consolidata pari a 149 milioni di euro; al netto di tale provento straordinario l’utile netto del periodo dalla gestione ordinaria sarebbe pari a 247 milioni di euro. Ulteriore impulso impresso da Autostrade per l’Italia ai lavori previsti dalla Convenzione del 1997 e dal Iv Atto Aggiuntivo, efficace dal 21 maggio 2004. Prosegue il trend di miglioramento della sicurezza e di riduzione dell’incidentalità: rispetto al terzo trimestre 2003, incidenti -4,1% e incidenti mortali -30,8%, grazie anche agli effetti della campagna per la sicurezza, condotta in concomitanza con l’esodo estivo. Nuove nomine nei Consigli di Amministrazione di Autostrade S.p.a. E Autostrade per l’Italia e nel Collegio Sindacale di Autostrade S.p.a. Risultati consolidati Nei primi 9 mesi dell’esercizio i ricavi consolidati risultano pari a 2.154 milioni di euro, in aumento di 200 milioni di euro (+10,2%) rispetto all’analogo periodo del 2003. I ricavi netti da pedaggio, pari a 1.845 milioni di euro, aumentano di 76 milioni di euro (+4,3%), per l’effetto combinato del maggior traffico complessivo lungo la rete gestita (+1,8%) - rafforzato peraltro dal più incisivo aumento del traffico pesante rispetto all’analogo periodo dello scorso anno (+3,5% rispetto al +1,3% del traffico leggero) - e degli adeguamenti tariffari. Tali incrementi sono stati applicati dal 1° gennaio 2004 sulla rete gestita dalle concessionarie del Gruppo e unicamente dal 1° luglio 2004 sulla rete gestita da Autostrade per l’Italia (+2,26%) e dalla Società Italiana Traforo del Monte Bianco (+1,72%). Gli altri ricavi delle vendite e prestazioni, pari a 302 milioni di euro, aumentano di 124 milioni di euro (+69,6%) rispetto all’analogo periodo del 2003, principalmente grazie all’aumento di 60 milioni di euro degli introiti dalle aree di servizio, a seguito del rinnovo degli affidamenti delle stesse, e alla prosecuzione dell’ attività operativa di Europpass che, dal 1° gennaio, gestisce il sistema di esazione free-flow multilane per i mezzi pesanti sulla rete austriaca, contribuendo ai ricavi dei primi nove mesi dell’anno con 67 milioni di euro. Il margine operativo lordo (Ebitda), pari a 1.409 milioni di euro, aumenta del 13,2% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente; l’Ebitda margin è pari al 65,3% contro il 63,7% dei primi 9 mesi 2003. Ha contribuito al miglioramento dei risultati il controllo della dinamica dei costi generali, che ha parzialmente compensato l’incremento dei costi per l’attività operativa. I costi esterni della produzione, pari a 360 milioni di euro, aumentano di 22 milioni rispetto all’analogo periodo 2003 (+6,6%). L’aumento è da attribuire all’incremento delle attività di manutenzione della rete e in particolare delle superfici trattate con pavimentazione drenante (+60%, pari a 7,0 milioni di metri quadri posati dall’inizio dell’anno, rispetto a 4,4 milioni nell’analogo periodo 2003). Le avverse condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato i primi mesi del 2004 hanno anche comportato un maggior ricorso a prestazioni specialistiche di manutenzione. Inoltre, all’incremento dei costi operativi hanno contribuito i maggiori costi sostenuti da Europpass per l’inizio delle proprie attività. Il costo del lavoro netto, pari a 371 milioni di euro, presenta un incremento pari a 10 milioni di euro (+2,8%) rispetto al 2003. Il risultato operativo (Ebit) risulta pari a 830 milioni di euro, in crescita di 102 milioni di euro (+14,0% rispetto all’analogo periodo del 2003). L’ebit margin è pari al 38,5% contro il 37,2% dei primi nove mesi 2003. Rendendo omogeneo il risultato operativo del 2003 in funzione dei maggiori ammortamenti della differenza di consolidamento risultante a seguito l’Opa di Newco28 su Autostrade Concessioni e Costruzioni S.p.a. Conclusa il 28 febbraio 2003, la crescita dell’Ebit sarebbe stata pari a 154 milioni di euro (+22,8%). L’utile netto del periodo (quota capogruppo) è pari a 396 milioni di euro e si incrementa di 169 milioni (+74,6%) rispetto al corrispondente periodo del 2003. Il risultato di periodo beneficia della cessione, avvenuta il 21 settembre 2004, dell’ intera partecipazione del 4,98% detenuta in Abertis Infraestructuras S.a. Che ha generato una plusvalenza consolidata pari a 149 milioni di euro. Neutralizzando tale effetto straordinario, l’utile netto del periodo della gestione ordinaria sarebbe pari a 247 milioni di euro (+8,8% rispetto al 2003) Nei primi 9 mesi 2004 il cash flow operativo passa a 889 milioni di euro (neutralizzato degli effetti della cessione della partecipazione in Abertis), in aumento di 142 milioni rispetto all’analogo periodo 2003. L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2004 è pari a 8.821 milioni di euro, e si incrementa di 503 milioni rispetto all’indebitamento al 31 dicembre 2003, principalmente a seguito del saldo tra il pagamento dell’imposta sostitutiva (1.079 milioni di euro) derivante dai conferimenti e la vendita della partecipazione Abertis (401 milioni di euro di controvalore). Andamento gestionale Lavori Anche nel terzo trimestre del 2004 è stato dedicato massimo sforzo alla prosecuzione dei lavori per il potenziamento e l’ammodernamento della rete in esercizio, sia con la consegna di diversi nuovi cantieri che mediante il monitoraggio dello stato di avanzamento dei lavori già in corso, nonché attraverso il forte impegno profuso nelle attività di progettazione degli interventi e di supporto agli iter approvativi. Tuttavia, nonostante gli sforzi progettuali e organizzativi espressi da Autostrade per l’Italia, e il rapido iter approvativo assicurato dall’Anas stessa, i lunghi tempi legati agli iter autorizzativi necessari a livello locale, a valle delle Conferenze dei Servizi, da parte degli Enti interessati, rischiano di vanificare l’impulso impresso ai lavori e generare ulteriori ritardi e aggravi nell’esecuzione delle opere previste dalla Convenzione del 1997 tra Autostrade per l’Italia e Anas. Nell’ambito del piano Grandi Opere della Convenzione del 1997: Il 15 luglio 2004 sono stati consegnati alle imprese appaltatrici i lavori dei lotti 7-8 della Firenze Nord-firenze Sud; Nel trimestre sono stati approvati dall’Anas il progetto riguardante i lotti 4-5-6 della Firenze Nord-firenze Sud e il progetto della Tangenziale di Bologna Il 29 luglio 2004 è stato inviato all’Anas per approvazione il progetto definitivo per appalto integrato dei Lotti 6-7 della Variante di Valico; E’ stato infine completato il progetto definitivo e lo studio di impatto ambientale della tratta Barberino-firenze Nord. Tra i lavori previsti dal Iv Atto Aggiuntivo alla Convenzione del 1997, efficace dal 21 maggio 2004, nel trimestre si è conclusa la progettazione esecutiva dell’ampliamento a 4 corsie dell’A4 tra Milano e Bergamo e sono stati inviati all’Anas per approvazione i progetti dei Lotti 1-3. Si ricorda che a giugno 2004 era già avvenuta la consegna dei lavori relativi al Lotto 2. Tra i lavori relativi alla rete gestita dalle altre concessionarie del Gruppo: − la Società Autostrade Meridionali ha consegnato i lavori del tratto dal Km 5,020 al Km 10,525 e l’Anas ha approvato il progetto esecutivo del tratto dal km 13,010 al km 17,092 ed il progetto relativo al nuovo svincolo di Angri della Napoli-pompei-salerno. − l’Anas, nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 30 settembre 2004, ha approvato, dal punto di vista tecnico, il progetto definitivo del completamento della seconda carreggiata del tronco Villa Vomano-teramo in concessione a Strada dei Parchi Sicurezza Nel terzo trimestre 2004 sono stati registrati importanti risultati in termini di miglioramento dei livelli di sicurezza lungo la rete gestita da Autostrade per l’Italia: gli incidenti sono diminuiti del 4,1% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno, mentre ancora più marcata è la riduzione del numero di incidenti mortali (-30,8%) e dei decessi (-12,1%). A questi risultati hanno contribuito le speciali attività di prevenzione e tutela della sicurezza adottate in coincidenza con l’esodo estivo. In particolare: − Sono stati chiusi i cantieri che potevano costituire causa di turbativa al traffico. Da metà luglio alla prima settimana di settembre sono rimasti attivi soltanto 14 cantieri − Sono state potenziate le attività di assistenza alla clientela e le campagne promozionali per la sicurezza. Particolarmente significativa è stata la campagna informativa condotta attraverso i 662 pannelli a messaggio variabile, sui quali sono apparsi messaggi più diretti e incisivi, mirati a responsabilizzare la condotta di guida degli automobilisti. − Di grande efficacia sono state altresì le iniziative concertate e programmate con la Polizia Stradale, per il potenziamento del numero dei presidi lungo la rete, e con la Protezione Civile, per l’intervento in caso di emergenze dovute a incidenti o a eventi particolari. Esazione automatica Sulla rete di Autostrade per l’Italia i sistemi automatici hanno raggiunto, al 30 settembre 2004, quasi il 67% del totale delle transazioni effettuate presso le stazioni (+7% rispetto all’analogo periodo del 2003), mentre il Telepass ha raggiunto la soglia del 48% sul totale, pari a +9% rispetto ai primi nove mesi del 2003. A fine settembre 2003 gli apparati Telepass in circolazione sono circa 4,3 milioni. In Austria, al 30 settembre 2004 Europpass ha distribuito 420.000 apparati di bordo (Obu’s), registrato oltre 409 milioni di transazioni e migliorato ulteriormente le prestazioni del sistema. Prospettive per l’intero esercizio I risultati dei primi 9 mesi 2004 anticipano la prevista crescita dei margini gestionali del Gruppo attesa per l’intero esercizio 2004 e prefigura un ulteriore miglioramento dei risultati attesi, nonostante la rallentata crescita del traffico nell’anno in corso, determinata dallo sfavorevole andamento congiunturale dell’economia. Integrazioni negli organi societari di Autostrade S.p.a. E Autostrade per l’Italia S.p.a. Il Consiglio di Autostrade S.p.a ha cooptato in qualità di consigliere il Dott. Salvador Alemany Mas in sostituzione del dimissionario Dott. Isidro Fainè Casas. Ha deliberato, inoltre, di convocare l’assemblea per provvedere alla nomina di un amministratore ed all’integrazione del Collegio Sindacale. Quest’ultima si rende necessaria a seguito delle dimissioni del Sindaco Effettivo Prof. Franco Gallo e del mancato subentro del Sindaco Supplente Avv. Giovanni Giunta. L’assemblea è fissata per il 14 dicembre, in prima convocazione, e il 15 dicembre, in seconda convocazione. Il Consiglio della controllata Autostrade per l’Italia S.p.a. Ha, cooptato in qualità di consigliere il Dott. Josep Martinez Vila, in sostituzione del dimissionario Dott. Salvador Alemany Mas.  
   
   
GEOX S.P.A.: AUTORIZZATA DALLA CONSOB ALLA PUBBLICAZIONE DEL PROSPETTO INFORMATIVO OPVS DAL 15 AL 26 NOVEMBRE OFFERTO SUL MERCATO IL 25% DEL CAPITALE (29% IN CASO DI ESERCIZIO INTEGRALE DELLA GREENSHOE). FATTURATO AL 30 SETTEMBRE 2004 A 314,5 MILIONI DI EURO (+32,4% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DELL'ANNO PRECEDENTE).  
 
Milano, 8 novembre 2004 – Geox ha reso noti i termini dell'Offerta Globale di azioni, finalizzata alla quotazione della Società sul Mercato Telematico Azionario, organizzato e gestito dalla Borsa Italiana. Saranno complessivamente offerte massime 65 milioni di azioni ordinarie, pari circa al 25% del capitale sociale di Geox dopo l'Aumento di Capitale, deliberato dall'Assemblea Straordinaria dei soci in data 27 luglio 2004. Qualora venisse esercitata integralmente la Greenshoe, il numero delle Azioni complessivamente collocate, pari ad un massimo di 74.750.000, rappresenterebbe circa il 29% del capitale sociale di Geox, successivamente all'Aumento di Capitale di cui sopra. L'operazione consiste in un'Offerta Globale di massime 65 milioni di azioni ordinarie, Joint Global Coordinator dell'Offerta Globale sono Ubm e Merrill Lynch. Banca Imi agirà in qualità di Co-global Coordinator. Ubm, Merrill Lynch e Banca Imi agiranno in qualità di Joint Bookrunners del collocamento istituzionale. L'offerta Globale è così suddivisa: un'Offerta Pubblica di vendita e sottoscrizione (Opvs) rivolta al pubblico indistinto in Italia, che riguarda un minimo di 16,2 milioni di azioni (pari al 25% dell'Offerta Globale). L'opvs comprende una quota riservata ai dipendenti di Geox (massime 375.000 azioni). Ubm è Responsabile del collocamento dell'Offerta Pubblica e Sponsor; un contestuale collocamento istituzionale di massime 48,8 milioni di azioni (pari al 75% del numero massimo di azioni oggetto dell'Offerta Globale) rivolto agli Investitori Professionali in Italia e ad Investitori Istituzionali all'estero. Il collocamento istituzionale è promosso da un consorzio per il collocamento istituzionale coordinato e diretto da Ubm, Merrill Lynch e Banca Imi in qualità di Joint Bookrunners. È prevista inoltre la concessione da parte dell'Azionista Venditore ai Joint Bookrunners, anche in nome e per conto del consorzio per il collocamento istituzionale, di un prestito gratuito di ulteriori massime 9,75 milioni di azioni della Società, corrispondenti al 15% dell'Offerta Globale, ai fini di un'eventuale sovra assegnazione (c.D. Over Allotment) nell'ambito del collocamento istituzionale e/o per attività di stabilizzazione. Il Prospetto Informativo è stato depositato presso la Consob in data 5 novembre 2004, a seguito di Nulla Osta comunicato con nota n. 4095370 del 3 novembre 2004. Svolgimento dell'offerta L'offerta Pubblica avrà inizio alle ore 9,00 del 15 novembre 2004 e terminerà alle ore 16,00 del 26 novembre 2004 (ore 16,00 del 25 novembre 2004 per l'offerta riservata ai dipendenti). Ii lotto minimo di sottoscrizione è di 750 azioni, il lotto minimo maggiorato sarà pari a 7500 azioni. L'intervallo di Valorizzazione Indicativa verrà comunicato entro il 10 novembre 2004. Il Prezzo Massimo verrà determinato e comunicato entro il 14 novembre 2004, mentre il Prezzo dell'Offerta verrà determinato e comunicato entro il 28 novembre 2004. Calendario dell'operazione: Bookbuilding istituzionale, 15 — 26 novembre 2004; Periodo di adesione all'Opvs, 15 — 26 novembre 2004; Comunicazione Prezzo di Offerta, Entro il 28 novembre 2004; Comunicazione delle assegnazioni, Entro il 30 novembre 2004; Data di pagamento, 1° dicembre 2004; Previsione di inizio delle negoziazioni l° dicembre 2004.
Risultati economici del Gruppo Nel corso degli ultimi tre esercizi il gruppo Geox ha registrato un tasso di crescita medio dei ricavi consolidati del 31,2% passando da euro 147,6 milioni nel 2001 ad euro 254,1 milioni nel 2003 ed un tasso di crescita medio più che proporzionale dell'utile netto (102,1%) passato da euro 7,5 milioni nel 2001 ad euro 30,7 milioni nel 2003. Al 30 settembre 2004 il Gruppo ha chiuso con un fatturato consolidato di 314,5 milioni di euro (+32,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente). Geox è un gruppo che opera nel settore delle calzature classic, casual e sport, per uomo, donna e bambino. Geox conta oggi sulla leadership in Italia nel settore classic e casual secondo una classificazione operata da Acnielsen Sita nel primo semestre 2004 e su una crescente presenza all'estero: nel primo semestre 2004 circa il 46% dei ricavi consolidati nel settore delle calzature è stato realizzato nei principali mercati esteri, tra cui Germania, Francia, Spagna e U.s.a. Applicando soluzioni innovative e tecnologiche brevettate, Geox ha infatti ideato prodotti in grado di garantire la traspirabilità alle suole in gomma e l'impermeabilità a quelle in cuoio. Oggi l'innovazione del gruppo Geox, applicata anche all'abbigliamento, è protetta da oltre 30 brevetti per invenzione, depositati in Italia ed estesi in ambito internazionale. Secondo una classificazione operata dalla rivista specializzata Shoeintellígence, Geox risulta essere il primo marchio italiano ed il quarto a livello internazionale nel settore "lifestyle casual' nel 2003.
 
   
   
CAMPARI SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2004: CONTINUA IL TREND DI CRESCITA DELLE VENDITE E DI TUTTI I LIVELLI DI REDDITIVITÀ VENDITE NETTE CONSOLIDATE PARI A € 367,4 MILIONI (+10,4%); EBITDA PARI A € 84,7 MILIONI (+7,4%)  
 
Milano, 8 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Davide Campari-Milano S.p.a. Ha approvato la Relazione Semestrale al 30 giugno 2004. Si conferma il trend di crescita delle vendite e di tutti i livelli di redditività, grazie al positivo effetto del consolidamento della neo - acquisita Barbero 1891 S.p.a. E al buon andamento del business, nonostante l’impatto ancora negativo dei tassi di cambio. Infatti, se considerati prima dell’effetto negativo dei cambi (ovvero, se convertiti ai cambi medi dei primi sei mesi del 2003), le vendite e i principali indicatori di redditività dei primi sei mesi del 2004 mostrano una crescita a doppia cifra rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso.
Primo semestre 2004 (€ milioni) Variazione a cambi effettivi Variazione a cambi costanti
Vendite nette 367,4 10,4% 13,3%
Ebitda 84,7 7,4% 13,1%
Ebita 75,9 7,1% 11,0%
Ebit = Risultato operativo 58,3 2,4% 7,3%
Utile netto di pertinenza del Gruppo 48,7 11,8% 17,5%
Utile netto 30,9 10,7% 18,0%
Ebita = Ebit (risultato operativo) prima dell’ammortamento dell’avviamento e dei marchi. Risultati Consolidati Del Primo Semestre 2004 Nel primo semestre 2004 le vendite del Gruppo sono state pari a € 367,4 milioni, in crescita del 10,4% (+13,3% a cambi costanti). La crescita organica è stata del 4,6%, mentre l’impatto negativo dei tassi di cambio è stato pari al 2,9%, determinato principalmente dalla svalutazione del Dollaro Usa. La crescita esterna, pari al 8,7%, è quasi interamente attribuibile alla neo - acquisita Barbero 1891 S.p.a. Il margine commerciale si è attestato a € 104,1 milioni, evidenziando una crescita del 13,8% e un’incidenza sulle vendite pari al 28,3%. L’ebitda è stato di € 84,7 milioni, in crescita del 7,4% (+13,1% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 23,1%. L’ebita è stato di € 75,9 milioni, in crescita del 7,1% (+11,0% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 20,7%. L’ebit è stato di € 58,3 milioni, in crescita del 2,4% (+7,3% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 15,9%. L’utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza è stato di € 55,0 milioni e ha registrato una crescita pari al 7,0% (+13,1% a cambi costanti). L’utile prima delle imposte di pertinenza del Gruppo, ovvero l’utile ante imposte al netto degli interessi di minoranza, è stato di € 48,7 milioni e ha evidenziato una crescita del 11,8% (+17,5% a cambi costanti). L’utile netto di pertinenza del Gruppo è stato di € 30,9 milioni e ha registrato una crescita del 10,7% (+18,0% a cambi costanti). Il patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2004 ammonta a € 550,3 milioni. Al 30 giugno 2004 l’indebitamento finanziario netto è pari a € 303,0 milioni (€ 297,1 milioni al 31 dicembre 2003). Il rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto è pari al 30 giugno 2004 al 55,1%. Vendite Del Primo Semestre 2004 Il segmento spirits, pari al 65,5% del fatturato totale, ha registrato una variazione positiva delle vendite del 10,4%, determinata da una crescita organica del 3,8%, da una crescita esterna del 10,7% e da un impatto negativo dei cambi del 4,1%. Il brand Campari ha registrato una crescita del 6,0% a cambi costanti (4,1% dopo l’effetto cambi): il positivo andamento registrato in Brasile, Italia, Giappone e altri importanti mercati europei ha più che compensato la contrazione dei consumi registrata sul mercato tedesco a causa di condizioni climatiche particolarmente sfavorevoli nel secondo trimestre. Le vendite di Skyy Vodka hanno registrato una crescita del 2,8% a cambi costanti. La gamma Skyy flavoured, pari al 15% del totale delle vendite del brand Skyy, ha invece registrato una flessione del 17,3% a cambi costanti: la performance nel primo semestre 2004 è stata infatti penalizzata dal confronto sfavorevole rispetto al primo semestre del 2003, caratterizzato da un’intensa attività di vendita in coincidenza con la fase di lancio dei nuovi prodotti. Complessivamente, il brand Skyy inclusivo dei flavour, mostra una flessione del 0,7% a cambi costanti (-10,2% a cambi effettivi). Con riferimento alle altre marche principali, il segmento spirits ha beneficiato del positivo andamento dei brand brasiliani (+25,1% a cambi costanti), Camparisoda (+6,2% a cambi costanti), tequila 1800 (+30,7% a cambi costanti), Ouzo 12 (+10,6% a cambi costanti) e degli Scotch whisky (+6,4% a cambi costanti). Cynar e Jägermeister hanno invece registrato una flessione rispettivamente del 1,9% e 1,1%. La crescita esterna, interamente attribuibile a Barbero 1891 S.p.a., ha beneficiato del positivo contributo di tutti i brand acquisiti e, in particolare, della marca principale Aperol, che ha evidenziato una crescita a volume del 18,8% rispetto al primo semestre dello scorso anno. Il segmento wines, pari al 12,2% del fatturato totale, ha registrato una crescita del 22,9%. La crescita organica (+14,9%) ha beneficiato dell’andamento positivo degli spumanti Cinzano (+4,9% a cambi costanti), grazie alla buona performance del mercato italiano, e dei vermouth Cinzano (+5,5% a cambi costanti), grazie alla positiva evoluzione del Giappone e dei principali mercati europei. Gli wines hanno inoltre beneficiato della positiva evoluzione di Sella & Mosca (+11,7%) e Riccadonna. La crescita esterna (+9,7%) è quasi interamente attribuibile a Barbero 1891 S.p.a. E, in particolare, ai brand Mondoro ed Enrico Serafino. Le vendite di soft drinks, pari al 21,2% del fatturato totale e realizzate quasi interamente sul mercato italiano, hanno registrato una crescita del 3,0%, grazie al buon andamento di Crodino (+8,7%) e Lipton Ice Tea (+4,3%). Le vendite di Lemonsoda, Oransoda e Pelmosoda hanno invece registrato una contrazione del 5,3%, essendo state penalizzate da condizioni climatiche meno favorevoli rispetto all’anno precedente. Relativamente alla ripartizione geografica, le vendite dei primi sei mesi del 2004 sul mercato italiano hanno registrato una crescita organica del 4,9% e hanno raggiunto il 54,6% delle vendite del Gruppo per effetto del significativo contributo dell’acquisizione di Barbero 1891 S.p.a. (+13,7%), le cui vendite sono concentrate sul mercato italiano. Anche le vendite dell’area Europa, pari al 17,1% del totale, hanno significativamente beneficiato dell’apporto della crescita esterna (+7,4%), quasi totalmente generata da Barbero 1891 S.p.a., mentre il business organico ha registrato una flessione (-9,4%), a causa dell’andamento negativo del mercato tedesco, dovuto anche all’interruzione della distribuzione di Campari Mixx causa i pesantissimi inasprimenti fiscali che hanno colpito la categoria dei ready-to-drink in Germania. Per quanto riguarda l’area Americhe, le cui vendite sono pari al 25,9% del totale, il mercato Usa ha registrato una crescita del 6,1% a cambi costanti, interamente erosa dall’effetto cambi (-10,6%), mentre in Brasile le vendite sono cresciute del 17,6% in valuta locale (+15,3% a cambi effettivi).
 
   
   
GRUPPO BEGHELLI: SBARCO SUL MERCATO CINESE ACQUISITO PER 7,2 MILIOINI DI EURO IL 60% DI JANGSU SHIFUTE PRODUTTORE CINESE DI APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE  
 
Milaano, 8 novembre 2004 - Il Gruppo Beghelli - leader italiano nel settore dell'illuminazione di emergenza e dell'illuminazione a risparmio energetico – ha acquisito il 60% della società Jangsu Shifute Lighting Equipment Co. Ltd., produttore di apparecchi di illuminazione presente sul mercato cinese. L'operazione, per un controvalore di circa 7,2 milioni di Euro, di cui 1,4 milioni di Euro per l'acquisto di quote di minoranza e circa 5,8 milioni di Euro destinati alla sottoscrizione di aumento di capitale, è stata finanziata con un prestito a medio-lungo termine e potrà favorire l'ingresso diretto del Gruppo Beghelli in un mercato con grandi potenzialità di sviluppo. Ai fini della acquisizione si è tenuto conto solo dei valori patrimoniali; senza attribuire alcun valore all'avviamento. Il contratto di acquisizione, ratificato oggi dal Cda della società bolognese, è soggetto all'approvazione delle autorità cinesi e sarà operativo a partire dal gennaio 2005. La permanenza all'interno della società dell'attuale management consentirà al Gruppo Beghelli di acquisire risorse qualificate in possesso di un'approfondita conoscenza del mercato. Jangsu Shifute Lighting Equipment, che ha sede a Jiangsu (nei pressi di Nanjing), può contare su circa 1.000 dipendenti tra ingegneri, operai ed addetti commerciali, e ha realizzato nel 2003, primo anno di operatività del nuovo sito produttivo, un fatturato superiore ai 55 milioni di Euro. L'azienda dispone, su una superficie coperta di circa 40.000 m2 di cui 32.000 in proprietà, di numerose linee per la produzione di plafoniere, di macchinari per la pressofusione dell'alluminio e di varie linee automatiche di verniciatura e, grazie ad un ampio catalogo di apparecchi di illuminazione, è in grado di coprire le esigenze dei settori industriale e terziario, nonché dell'illuminazione pubblica. Jangsu Shifute Lighting Equipment opera in regime di qualità certificata Iso 9000 ed è in grado di realizzare prodotti in conformità a norme di qualità e di prodotto internazionali. La rete di vendita copre buona parte del territorio cinese con più di 20 uffici e oltre 300 rivenditori autorizzati. Il management della società cinese prevede di chiudere il 2004 con un fatturato netto complessivo di circa 10 milioni di Euro, circa il doppio rispetto a! 2003. Anche in termini reddituali il 2004 sarà positivo per l'azienda cinese, con un Ebitda stimato di almeno 1 milione di Euro (in aumento rispetto allo scorso esercizio). L'acquisizione – oltre a rappresentare l'ingresso diretto sul mercato cinese - consentirà a Beghelli sia di sviluppare ulteriormente la preàenza del Gruppo sui mercati del Far East; dove l'azienda è già presente attraverso la controllata Beghelli Asia Pacific, sia di realizzare importanti sinergie nei costi d'acquisto. L'operazione si inquadra nella strategia di espansione all'estero del Gruppo, iniziata nel 1999 con l'acquisizione della società ceca Elplast e proseguita nel 2000 con quella della canadese Luxnet (ora Beghelli Canada) e della tedesca Prazisa. "Affrontiamo il mercato cinese attraverso un'azienda cori solide basi tecniche – ha commentato Gian Pietro Beghelli, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo - con elevata capacità produttiva e, grazie ad un team di 100 ingegneri fra cui 40 progettisti impegnati nella ricerca, una forte propensione allo sviluppo. Il nostro contributo in termini di design e tecnologia completerà un quadro di grandi sinergie industriali e di mercato."  
   
   
ITALCEMENTI: CRESCONO FATTURATO E RISULTATI DI GESTIONE MA CON UN TREND IN RALLENTAMENTO NEL III TRIMESTRE A 569,6 MILIONI (+9,9%) IL RISULTATO OPERATIVO NEI 9 MESI L’UTILE NETTO DI COMPETENZA DEL GRUPPO AL 30 SETTEMBRE PARI A 222,2 MILIONI (+3,5%)  
 
Bergamo, 8 novembre 2004 – Il Consiglio di amministrazione di Italcementi Spa ha preso oggi in esame e approvato la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2004. I risultati consolidati dei primi nove mesi hanno registrato una crescita rispetto all’analogo periodo del 2003 seppure con un’evoluzione, nell’ultimo trimestre, meno favorevole di quella registrata nei primi sei mesi dell’anno. Il terzo periodo ha infatti risentito del forte aumento dei costi operativi, in particolare di quelli relativi all’approvvigionamento energetico e delle materie prime. A fronte dell’emergere di alcuni sintomi di decelerazione del quadro congiunturale internazionale, il Gruppo Italcementi ha registrato un positivo andamento delle vendite nei principali mercati dei paesi industrializzati in cui opera (Italia, Francia e Usa) e un rafforzamento della domanda nei paesi emergenti. Nei primi 9 mesi dell’anno, nel settore del cemento/clinker, hanno contribuito al miglioramento sia i mercati maturi dell’Europa e del Nord America, sia l’insieme dei mercati emergenti grazie all’apporto dei paesi asiatici. Nel calcestruzzo gli incrementi maggiori sono stati registrati da Italia, Francia e Marocco, mentre nel settore degli inerti i contributi più significativi sono venuti da Francia, Spagna, Italia e Marocco. Gruppo Italcementi - Nel terzo trimestre 2004 i ricavi sono stati pari a 1.169,8 milioni, in aumento del 4,8% con una dinamica più contenuta rispetto a quella segnata nel primo semestre (+6,5%). I risultati di gestione, leggermente superiori a quelli del corrispondente periodo dello scorso esercizio (+0,3% per il margine operativo lordo di 316,2 milioni e +1,6% per il risultato operativo di 221,1 milioni) hanno scontato l’incremento dei costi operativi legati soprattutto alla componente energetica e alle materie prime. Il contributo alla crescita dei risultati è principalmente venuto dal Nord America, mentre in Unione Europea il miglioramento di Italia e Spagna ha solo parzialmente compensato la flessione dell’area Francia-belgio e della Grecia. Nell’ambito dei Paesi emergenti, il miglioramento dei risultati di Bulgaria, Turchia e India ha più che bilanciato il calo di Thailandia e Marocco. L’utile netto totale, pur beneficiando nel trimestre di un ulteriore contenimento degli oneri finanziari netti, è risultato pari a 123,4 milioni (147,7 milioni), con una flessione determinata dalle componenti straordinarie, che hanno registrato una variazione sfavorevole di 36,5 milioni. L’utile netto di competenza del terzo trimestre è stato di 92,7 milioni (-14,3%). Nei primi nove mesi dell’anno, il Gruppo Italcementi ha registrato un incremento dei ricavi del 5,9% sullo stesso periodo 2003 a 3.432 milioni di euro, grazie soprattutto all’apporto di Italia, Francia, Usa, Bulgaria, Turchia e Thailandia. L’incremento è attribuibile per il 7,3% all’aumento di volumi e prezzi, per lo 0,3% all’ampliamento dell’area di consolidamento, mentre ha pesato negativamente per l’1,7% l’effetto variazione tassi di cambio. I risultati di gestione mettono in luce un margine operativo lordo di 854,4 milioni (+5,9%) e un risultato operativo salito a 569,6 milioni (+9,9%), pari al 16,6% dei ricavi (16,0% al 30 settembre 2003). La rivalutazione dell’euro ha comportato sul margine operativo lordo un effetto negativo pari a 13,4 milioni. L’utile netto totale, grazie alla sensibile riduzione degli oneri finanziari, al maggior apporto delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto e nonostante la dinamica negativa delle componenti straordinarie, è risultato in crescita del 3,5% a 302,3 milioni, così come l’utile netto di competenza del gruppo è salito a 222,2 milioni (+3,5%). Al 30 settembre scorso l’indebitamento finanziario netto totale, compreso i titoli subordinati a durata indeterminata (Tsdi) era pari a 1.661,9 milioni, in calo di 257,4 milioni rispetto al 30 giugno 2004 e di 187,1 milioni dal 31 dicembre 2003. Il rapporto tra indebitamento finanziario netto (incluso il valore netto dei Tsdi) e patrimonio netto al 30 settembre 2004 era pari al 55,2% (66,0% al 30 giugno 2004 e 65,4% al 31 dicembre 2003); il rapporto tra l’indebitamento e il margine operativo lordo relativo agli ultimi 12 mesi è sceso da 1,73 a fine giugno 2004 a 1,50 a fine settembre 2004 (1,74 al 31 dicembre 2003). Italcementi Spa – La Capogruppo Italcementi Spa, che ha registrato un terzo trimestre positivo, ha realizzato, nel periodo 1 gennaio - 30 settembre 2004, ricavi pari a 722,1 milioni, in crescita del 4,9% rispetto a quelli del corrispondente periodo del 2003, un margine operativo lordo di 187,5 milioni, in calo del 3,6% e un utile netto di 132,1 milioni superiore del 35,5% all’utile dei primi nove mesi del 2003 (97,5 milioni). Sul risultato ha influito l’andamento positivo delle componenti straordinarie, che hanno in particolare recepito gli effetti dell’abrogazione delle interferenze fiscali in applicazione della legge Vietti. Gli effetti di tale abrogazione (9,3 milioni al netto delle imposte correlate) non hanno rilevanza sui risultati consolidati. Previsioni – In un quadro geo-politico instabile il settore delle costruzioni, pur rimanendo su livelli elevati potrebbe mostrare qualche segnale di rallentamento. In questo contesto appare probabile che l’indebolimento della dinamica dei risultati di gestione, emerso nel terzo trimestre, permanga nell’ultimo scorcio dell’esercizio per effetto soprattutto dei crescenti costi energetici. Le buone performance realizzate nei primi nove mesi e il contributo assicurato dalla positiva evoluzione delle componenti finanziarie dovrebbero comunque mantenere il risultato, prima delle componenti straordinarie, a un livello superiore a quello corrispondente dell’esercizio precedente.  
   
   
CIMENTS FRANCAIS: CONFERMATA L’EVOLUZIONE POSITIVA DEI RISULTATI  
 
Parigi, 8 novembre 2004 - Il Consiglio d’Amministrazione di Ciments Français, società di Italcementi Group, si è riunito il 3 novembre 2004 sotto la presidenza di Yves René Nanot e ha esaminato i conti consolidati al 30 settembre 2004. I dati, non sottoposti a revisione, sono definiti in conformità con le norme contabili del Gruppo. Il fatturato al 30 settembre 2004 si attesta a 2.326 milioni di euro, con un aumento del 5,5% rispetto a quello del 2003. A parità di perimetro e tassi di cambio l’aumento è del 7,7%. L’effetto cambio è stato sfavorevole per 56,7 milioni di euro (-2,6%) mentre l’effetto perimetro ha inciso per +0,4%. Il fatturato mantiene un andamento positivo rispetto a quello del 2003 ma con una progressione più debole nel terzo trimestre 2004 (+2,6%) rispetto a quella rilevata nel primo semestre (+7,1%). L’attività resta sostenuta sui mercati nazionali dell’insieme dei Paesi in cui opera il Gruppo, anche se si rileva un rallentamento nel terzo trimestre, in particolare in Grecia in seguito alla conclusione dei lavori per le Olimpiadi. Globalmente, rispetto al 2003, la crescita dei volumi si accompagna a una tendenza sempre favorevole dei prezzi di vendita, nonostante una recente pressione al ribasso dei prezzi in Thailandia e in Belgio. Il risultato operativo a fine settembre 2004 mantiene una buona progressione rispetto a quello dell’anno precedente (+11,2%), nonostante un rallentamento nel terzo trimestre dovuto all’aumento dei costi operativi, in particolare dei costi energetici. L’utile netto a fine settembre – che ha anche beneficiato di una riduzione degli oneri finanziari e di un più positivo contributo da parte delle società valutate a patrimonio netto – sale a 211 milioni di euro e registra una progressione del +8,7 % rispetto al risultato di fine settembre 2003. Va sottolineato che quest’ultimo era stato sostenuto da un contributo elevato del saldo degli elementi straordinari (+41,6 milioni di euro) mentre il 2004 registra un saldo delle componenti straordinarie negativo (-5,6 milioni di euro). L’indebitamento netto (esclusi i Tsdi) del Gruppo ammonta a 1.103 milioni di euro al 30 settembre 2004 rispetto ai 1.271 milioni di euro a fine dicembre 2003; al 30 settembre 2003 era di 1.434 milioni di euro. L’evoluzione delle vendite dovrebbe continuare a mostrarsi positiva negli ultimi mesi dell’anno anche se a un ritmo meno sostenuto rispetto agli ultimi mesi del 2003 quando l’attività era stata molto intensa. Nonostante un maggiore impatto dei costi dei combustibili nella seconda parte dell’anno e tenuto conto della buona performance dei primi 9 mesi dell’esercizio, il risultato 2004 dovrebbe registrare un ulteriore miglioramento – escluse le componenti straordinarie – rispetto a quello del 2003.  
   
   
ACQUE POTABILI (GRUPPO ITALGAS) TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2004: UTILE OPERATIVO DEI PRIMI NOVE MESI A 4.022 MILA EURO (3.738 MILA EURO AL 30/9/2003) VENDITE DI ACQUA DEI PRIMI NOVE MESI A 66,2 MILIONI DI METRI CUBI (68,8 MILIONI AL 30/9/2003) CLIENTI SERVITI: 253.485 (251.653 AL 30/9/2003)  
 
 Torino, 8 novembre 2004 - Sono questi alcuni dei risultati conseguiti dal Gruppo Acque Potabili (Gruppo Italgas) al termine del terzo trimestre 2004 approvati dal Consiglio di Amministrazione riunitosi il 5 novembre a Torino sotto la presidenza dell’ing. Giovanni Nilberto. I buoni risultati del periodo sono stati raggiunti nonostante il perdurare del ritardo nell’emanazione di Provvedimento di aggiornamento tariffario e l’assenza, nel 2004, dei benefici derivanti dalle plusvalenze di alienazioni di beni patrimoniali attinenti le concessioni comunali dei servizi idrici dismessi, per circa oltre un milione di euro, ottenuti nello stesso periodo dell’anno precedente. Il miglioramento rispetto al 30 settembre 2003 si è ottenuto grazie all’attenta gestione ordinaria, con particolare riferimento al contenimento dei costi di gestione, all’efficienza degli impianti ed alla qualità del servizio. L’utile operativo al 30 settembre 2004 si è attestato a 4.022 mila euro (+7,6% rispetto al 30 settembre 2003); nello stesso periodo il margine operativo lordo ammonta a 11.945 mila euro (12.021 mila euro nel corrispondente periodo dell’anno precedente). L’utile operativo del terzo trimestre ammonta a 932 mila euro (610 mila euro al 30/9/2003), con un miglioramento pari al 52,8%; nello stesso periodo il margine operativo lordo ammonta a 3.632 (3.229 nel terzo trimestre 2003). Gli investimenti realizzati sono pari a 10.392 mila euro, contro i 10.320 mila euro del 30/9/2003; nel trimestre, valgono 3.068 mila euro (3.453 mila euro al 30/9/2003). L’indebitamento finanziario netto si è attestato a 20.725 mila euro (1.368 mila euro il 31 dicembre 2003 e 15.755 il 30 giugno 2004) ed è correlato all’evolversi delle attività di fatturazione e recupero credito. Si stima che a fine anno il numero dei Clienti serviti dal Gruppo Acque Potabili sia di circa 255.000 unità e che gli investimenti raggiungano i 14 milioni di euro circa.  
   
   
PRECISAZIONI SNAI  
 
Porcari (Lu), 8 novembre 2004 - A seguito del consistente volume di azioni scambiate della società Snai S.p.a., la controllante Snai Servizi S.r.l., contrariamente a notizie di agenzia apparse nella giornata odierna, comunica l’inesistenza di trattative che riguardano il pacchetto di maggioranza di Snai S.p.a. La stessa Snai S.p.a. Rende noto che non vi sono, attualmente, trattative in corso aventi ad oggetto le aree di San Siro, in parte di proprietà della controllata Società Trenno S.p.a.  
   
   
“PREMUDA”: STIPULA FINANZIAMENTO PER COMPLESSIVI EURO 40.000.000  
 
 Milano, 8 novembre 2004 - Premuda Spa comunica che, come già anticipato nelle relazione semestrale al 30 giugno 2004 e nella relazione trimestrale al 30 settembre 2004, il 5 novembre è stato stipulato un contratto di finanziamento a medio termine di complessivi Euro 40.000.000,- con Banca Generali, Unicredit Banca d’Impresa e Banca Popolare di Vicenza. Il finanziamento, che sconta interessi parametrati al tasso Euribor di periodo e non è assistito da garanzie reali, sarà destinato – per l’importo di 30 milioni di Euro - al rimborso del prestito obbligazionario emesso nel novembre 1999, mentre i residui 10 milioni di Euro potranno essere utilizzati come linea di credito revolving con scadenza 31.12.2009. La parte di finanziamento destinata al rimborso del prestito obbligazionario, sarà rimborsata in 3 rate annuali di Euro 10 milioni scadenti alla fine degli esercizi 2007, 2008 e 2009. L’operazione descritta non influenza la liquidità e le linee di credito già disponibili, che vengono mantenute a fronte degli investimenti in corso per l’acquisizione di nuove unità navali.  
   
   
CONFINDUSTRIA: AGEVOLAZIONI PER LE IMPRESE CHE INVESTONO IN AMERICA LATINA  
 
Roma, 8 novembre 2004 – E' stato firmato il 3 novembre l'accordo di collaborazione fra Confindustria e l'Inter-american Investment Corporation (Iic), membro del gruppo della Banca Interamericana di Sviluppo (Iadb), che si occupa della promozione e lo sviluppo delle piccole e medie imprese latino americane con lo scopo di favorire la conoscenza dei nuovi strumenti finanziari messi a disposizione del settore privato italiano. L'intesa, siglata per Confindustria da Antonio Maria Colombo, vice direttore generale dell'organizzazione imprenditoriale, e per la Iic da Jorge Roldàn, direttore della divisione finanza, mira a favorire contatti diretti fra la Inter-american Investment Corporation ed il sistema imprenditoriale italiano con l'obiettivo di rafforzare la presenza delle nostre imprese in America Latina. Alla firma hanno assistito rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Al centro dell'accordo l'attivazione dell'Italian Development Programme che prevede, attraverso l'azione della Inter-american investment Corporation, il finanziamento di Pmi latinoamericane che sono fornitrici/clienti di aziende italiane o controllate da gruppi italiani. Vi sono quattro categorie di imprese italiane che potranno beneficiare degli strumenti finanziari attivati dalla Inter-american Investment Corporation: società che vogliono realizzare un progetto di investimento nel settore privato o ampliare un progetto già esistente e desiderano entrare in contatto con gli enti finanziatori; società che hanno rapporti di import-export con l'America Latina e vogliono approfondire i programmi e progetti specifici per favorire il loro rapporto con i partners locali; aziende italiane che esportano macchinari o linee di produzione, perché l'Inter-american Investment Corporation possa finanziare il loro cliente Latino Americano; aziende italiane che importano dall'America Latina, al fine di far finanziare i loro fornitori.  
   
   
OLTRE 400 MILIONI DI EURO ALLE IMPRESE PER:INNOVAZIONE TECNOLOGICA, TUTELA AMBIENTALE E CREAZIONE D’IMPRESA  
 
Milano, 8 novembre 2004 - Opportunità di finanziamento dell'Unione europea per le aziende di 349 comuni lombardi in Obiettivo 2: oltre 400 milioni di euro per rafforzare la competitività delle zone in fase di cambiamento socio economico nei settori dell'industria e dei servizi, delle zone rurali in declino e delle zone urbane in difficoltà. Incentivi per investimenti sull’innovazione tecnologica o sulla tutela ambientale, per l’acquisto o il leasing di macchine utensili e di produzione, per l’innovazione e la creazione d’impresa. L’euro Info Centre, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, aiuta le imprese con servizi di informazione e assistenza per i finanziamenti comunitari. Se ne è parlato all’incontro di oggi, frutto della collaborazione tra il Servizio Sviluppo dell’Impresa della Camera di commercio di Milano, il Carrefour Europeo Lombardia (Rete di informazione della Commissione europea) e l’Autorità di Gestione Obiettivo 2 della Regione Lombardia, che si inserisce nel ciclo di serate organizzate nelle province lombarde per informare le imprese sulle nuove opportunità di finanziamento. “Grazie ai finanziamenti della Comunità Europea - ha dichiarato Guido Galardi, presidente di Euro Info Centre, azienda speciale di Camera di Commercio di Milano -, le aziende della provincia milanese potranno usufruire di nuove opportunità per rafforzare con l’innovazione tecnologica ed informatica, la tutela ambientale e la formazione, la propria competitività la produttività e l’accesso al mercato. E l’Euro Info Centre supporterà le imprese aiutandole, attraverso servizi di assistenza e informazione, ad usufruire di questi finanziamenti”. Le risorse messe a disposizione ammontano a € 404.334.642 coprendo il periodo di programmazione 2000 – 2006.Per ogni impresa richiedente fino al 30% delle spese sostenute, ammesso che l’impresa non abbia percepito contributi pubblici oltre ai 100.000 euro nell’ultimo triennio. Possono accedere a tali opportunità dell'Ue le imprese ubicate nei seguenti comuni della provincia di Milano: Arconate, Buscate, Busto Garolfo, Canegrate, Casorezzo, Castano Primo, Cerro Maggiore, Cuggiono, Dairago, Inveruno, Legnano, Magnago, Nosate, Rescaldina, Robecchetto con Induno, San Giorgio su Legnano, Turbigo, Vanzaghello, Villa Cortese. Cos'è Obiettivo 2. La Commissione Europea ha tra le proprie finalità quella di contribuire allo sviluppo equilibrato di tutti i suoi territori. I Fondi strutturali sono lo strumento attraverso il quale l'Unione Europea favorisce lo sviluppo armonico delle regioni contribuendo al conseguimento dei tre obiettivi prioritari seguenti: promuovere lo sviluppo e l'adeguamento strutturale delle regioni che presentano ritardi nello sviluppo; favorire la riconversione economica e sociale delle zone con difficoltà strutturali; intervenire per l'adeguamento e l'ammodernamento delle politiche e dei sistemi di istruzione, formazione e occupazione. Per le imprese che vogliono saperne di più: - Sito Web - www.Obiettivo2.regione.lombardia.it, con tutte le informazioni e i documenti necessari per l'accesso ai fondi dell'Obiettivo 2. - Newsletter Obiettivo 2 2000-2006, con le principali novità su misure, bandi, attuazione del Programma. Sarà possibile scaricare le newsletter direttamente dal sito in formato elettronico; - Seminari informativi, dedicati prevalentemente ad enti pubblici, e organizzati in occasione dell'apertura dei bandi per il finanziamento. - Serate informative, dedicate ai privati, principalmente Piccole e Medie Imprese, e organizzati in occasione di particolari novità riguardanti il programma e all'apertura dei bandi. - Convegni, finalizzati ad illustrare lo stato di avanzamento del programma e per creare un momento di confronto fra la Regione Lombardia e i soggetti beneficiari. - Brochure, di divulgazione a larga diffusione per l'approfondimento di particolari tematiche inerenti il programma e orientate a diverse tipologie di pubblico. - Cd-rom, dedicato ai beneficiari dei finanziamenti, contenente le istruzioni ed i documenti utili per la rendicontazione. Per informazioni: Euro Info Centre - Tel. 023/85155241.  
   
   
“BENVENUTA CRISI: REINVENTARE L’IMPRESA” ROBERT JHONSON INCONTRA GLI IMPRENDITORI DEL NORDEST  
 
Milano, 8 novembre 2004 - "Benvenuta crisi: reinventare l'impresa" è il tema volutamente provocatorio su cui Robert Jhonson ha incentrato due incontri con gli imprenditori, i manager e i professionisti del Nordest, in cui spazierà dagli scenari macroenomici nell’era Bush-2 alla dimensione più locale in cui l’imprenditore può affronatre la crisi e non subirla, per reinventare la sua impresa. Le conferenze sono organizzate da Tradinvest Management, società di consulenza con sede a Londra formata da un pool di imprenditori veneti e friulani, che gestisce i seminari di Robert Jhonson in Italia. Jhonson conosce bene l’Italia, la realtà nordestina in particolare dove “Le imprese, soprattuto quelle di piccole e medie dimensioni, in questo momento si trovano di fronte a una sfida nuova, la gestione del cambiamento. Affrontarlo, e non subirlo, è la scelta vincente, organizzando il futuro e accettando la fatica del cambiare”. Si parla di effetti perversi della delocalizzazione, di internazionalizzazione, di perdita di competitività, di concorrenza di nuovi paesi emergenti, di nuovi modelli di business, di investimenti in ricerca e tecnologia. Ma nessuno aiuta l’imprenditore a prendere coscienza degli ostacoli, affrontare la paura di non saper fare, imparare a distinguere fra causa ed effetto, definire il problema scomponendolo in elementi diversi più facilmente trattabili, sono il percorso da seguire per evitare che le decisioni vengano prese prima che ci sia stato il tempo di produrre un numero sufficiente di idee. Solo in questo modo sarà possibile arrivare a una riorganizzazione dell’azienda che la riposizioni correttamente sul mercato. Serve un modello nuovo di formazione manageriale, dunque, più flessibile e innovativa rispetto a quella tradizionale, una formazione continua “ perché il segreto - secondo Jhonson - è non smettere mai di imparare”. Robert Jhonson autore di diverse pubblicazioni, è stato consulente dell’ex presidente degli Usa Bill Clinton, consulente personale di Michael Jordan, Bill Gates ... È considerato il life trainer numero uno al mondo ed è sicuramente il più accreditato, conosce perfettamente sei lingue tra cui l’italiano. Ha tenuto corsi in 65 nazioni da un partecipante a 12000. Robert Jhonson è comunicatore, motivatore, esperto nella psicologia del cambiamento. Laureato in scienze biologiche c/o l’università del Quebec a Montreal, laureato in Marketing e comunicazione c/o l’Harvard Business School in Usa. Due Master in psicologia del cambiamento: Programmazione Neurolinguistica e Analisi Transazionale. Appuntamento il 15 Novembre 2004 ore 17.00 Sala Palladio - Fiera – Vicenza e 16 Novembre 2004 Green Hotel Magnano in Riviera – Ud.  
   
   
DA TUTTO IL MONDO A BOLOGNA PER RILANCIARE IL MADE IN ITALY DAL 6 AL 10 NOVEMBRE LA CONVENTION DELLE CAMERE DI COMMERCIO ITALIANE ALL’ESTERO  
 
 Bologna, 8 novembre 2004 - Rilanciare il Made in Italy. Con questo obiettivo è stata avviata a Bologna la Convention Mondiale delle 71 Camere di Commercio Italiane all’Estero (Ccie), evento di particolare importanza per l’economia locale e nazionale, arricchito da un articolato calendario di incontri e dibattiti e da un epilogo (lunedì e martedì) che accanto alle istituzioni locali e a numerose personalità della cultura, finanza, impresa, vede tra i protagonisti il presidente della Camera Ferdinando Casini e una folta rappresentanza governativa: il ministro Antonio Marzano (Attività Produttive) con il suo vice Adolfo Urso e il sottosegretario Giuseppe Galati, l’altro viceministro Mario Baldassarri (Economia) e i sottosegretari Mario Baccini (Affari esteri), Pasquale Viespoli e Maurizio Sacconi (entrambi Lavoro e Politiche Sociali). Programma e scopi della Convention sono stati presentati dai vertici dei due enti organizzatori della Convention, il Presidente Gian Carlo Sangalli per la Camera di Commercio di Bologna, e il presidente vicario Edoardo Pollastri per Assocamerestero, che hanno fornito nuove valutazioni sui temi caldi dell’economia (Made in Italy e competitività internazionale), annunciando peraltro significative riprese dell’export almeno per il Made in Bologna: +12% nel secondo trimestre 2004, miglior performance dal 1991, grazie soprattutto al settore dei prodotti trasformati e manufatti. E’ uno scenario inedito con fenomeni ancora contradditori: da un lato tessile, scarpe e abbigliamento in sofferenza, dall’altro l’anagrafe delle aziende bolognesi che rileva un interessante saldo attivo (+1.274 tra luglio e settembre), mentre gli imprenditori manifestano rinnovate propensioni all’export, testimoniate dalle stesse richieste (oltre 250, tra cui anche università e camere di commercio) per incontrare a tu per tu gli esperti di Assocamerestero. Dei 900 colloqui programmati per il 10 novembre, ultimo giorno della Convention, oltre un terzo riguarda il mercato Ue e una parte non marginale (49) l’emergente Cina. Le Ccie sono, come noto, costituite da imprenditori residenti all’estero e operano in sintonia con il sistema camerale italiano, le istituzioni locali, le associazioni di categoria e le aziende. In altri termini agiscono da solide teste di ponte nei cinque continenti, proponendosi come strumenti capaci di favorire la penetrazione del Made in Italy, ma anche di attrarre investimenti dall’estero. La presentazione (8 novembre) dei rapporti Ccie dalle aree dello scacchiere mondiale è dunque uno dei momenti clou della Convention. L’assunto è che il marchio Made in Italy non basta più a garantire la piena competitività dei nostri prodotti. Servono anche efficienti infrastrutture (logistica, trasporti, fiere) e reti finanziarie. "Organizzando questo evento per la prima volta a Bologna", spiega Sangalli, "puntiamo a due obiettivi: 1) presentare alla business community italiana all’estero le eccellenze imprenditoriali e infrastrutturali del sistema Bologna; 2) creare un momento unico di confronto con i rappresentanti del Governo coinvolti nella definizione delle strategie per l’internazionalizzazione". "Per rilanciare il nostro sistema economico", aggiunge Pollastri, "occorre ricreare le condizioni per una nuova fiducia che si costruisce sulle reti di relazioni, di know how e di finanza". Tra gli altri protagonisti della Convention il presidente della Regione, Vasco Errani, con l’Assessore alle Attività Produttive Duccio Campagnoli, il sindaco Sergio Cofferati, il rettore Pier Ugo Calzolari, il presidente di Unioncamere Carlo Sangalli.  
   
   
CHE COSA SONO LE CAMERE DI COMMERCIO ITALIANE ALL’ESTERO? CHI È ASSOCAMERESTERO?  
 
Bologna, 8 novembre 2004 – Le Camere di Commercio italiane all’estero (C.c.i.e.) sono associazioni di imprenditori e di professionisti, italiani e locali, riconosciute dal Governo italiano in base alla legge del 1.7.1970, n. 518. Sono nate e si sono sviluppate tradizionalmente nei luoghi di maggiore presenza italiana nel mondo. Le imprese associate alla rete delle Camere sono 25mila, di cui circa il 70% aziende locali interessate all’interscambio con l’Italia. Oltre 300mila i contatti d’affari sviluppati dall’intero sistema delle C.c.i.e., a cui si rivolgono imprese, professionisti, camere di commercio, consorzi export, associazioni imprenditoriali, fiere, realtà locali e istituzioni, sia italiane che dei paesi dove esse risiedono. Le C.c.i.e. Favoriscono le relazioni economiche tra Italia e mondo, promuovendo i rapporti di business tra operatori economici, con azioni dirette a: agevolare l’ingresso delle imprese italiane sui mercati; promuovere accordi di collaborazione fra aziende; svolgere attività di lobbying e di comunicazione presso le autorità istituzionali e commerciali locali; sviluppare progetti mirati con soggetti italiani sul marketing territoriale e sull’attrazione di investimenti esteri in Italia; individuare know-how specialistici e professionali attraverso i propri associati e i consulenti locali; diffondere tra le imprese italiane le opportunità di investimenti all’estero; realizzare progetti nel settore del turismo, sia per incrementare le presenze estere in Italia, sia per diffondere opportunità di investimento nei Paesi ove le Ccie operano; promuovere lo sviluppo di collaborazioni nel settore della distribuzione, del franchising, e del commercio elettronico; svolgere ogni altra attività (di tipo sociale, informativo e culturale) al fine di creare un contesto favorevole al business italiano sui mercati locali. Assocamerestero svolge attività di: a) Attività di assistenza e di supporto alle Camere di Commercio Italiane all’Estero, b) Informazione e comunicazione, attraverso la redazione e divulgazione del c) Iniziative progettuali, quali l’impostazione di progetti di rete, realizzazione di azioni che stimolino la crescita qualitativa dell’organizzaizone delle Camere e dei servizi offerti, organizzazione di stages presso le Camere per promuovere la formazione di giovani sui temi della internazionalizzazione delle imprese.  
   
   
BOLOGNA, TRA LUGLIO E SETTEMBRE 1.274 NUOVE IMPRESE  
 
Bologna, 8 novembre 2004 - Nel 3° trimestre del 2004 il sistema imprenditoriale della provincia di Bologna registra un saldo positivo tra le imprese iscritte e quelle cessate nel Registro delle Imprese tenuto dalla Camera di Commercio. I dati evidenziano, infatti, al netto delle imprese agricole, 1.274 iscrizioni, a fronte di 880 cessazioni, con un saldo pari a +394 unità (ed una variazione % rispetto al 3° trimestre 2003 del +1.37%), in miglioramento rispetto alla performance registrata nello stesso periodo dello scorso anno (quando la variazione % registrata è risultata pari a –0.3%), ma in leggera decelerazione rispetto a quanto riscontrato nel trimestre precedente (che ha raggiunto un saldo attivo di +665 unità). Considerando i primi nove mesi del 2004, il saldo tra aperture e cessazioni è pari a +1.104 imprese, con un tasso di crescita del +1.32% (contro l’1.10% fatto registrare nel 3° trimestre del 2003). Ciò è quanto si ricava dall’analisi dei dati ottenuti tramite “Movimprese”, la rilevazione periodica sulla nati-mortalità delle imprese italiane realizzata da Infocamere, la Società Consortile di Informatica delle Camere di Commercio italiane. Sedi di impresa - Serie storica trimestrale di iscrizioni, cessazioni e saldi
Iscrizioni Cessazioni Saldo
Iii trim. 19951.235 839 396
Iii trim. 1996 1.404 950 454
Iii trim. 1997 1.269 861 408
Iii trim. 1998 1.385 1.161 224
Iii trim. 1999 1.419 1.001 418
Iii trim. 2000 1.383 765 618
Iii trim. 2001 1.204 780 424
Iii trim. 20021.474 1.209 265
Iii trim. 20031.202 854 348
Iii trim. 20041.274 880 394
Valori al netto del settore agricolo Il clima di fiducia nella ripresa delle principali economie mondiali sembra quindi influenzare positivamente anche l’orientamento delle imprese provinciali, ma le difficoltà dell’economia nazionale nell’agganciare la ripresa internazionale contribuiscono a determinare ancora per questo trimestre un clima di sostanziale prudenza: il numero di imprese iscritte nel 3° trimestre 2004 (1.274) cresce infatti nuovamente dopo il rallentamento di un anno addietro, anche se si assesta su valori nettamente inferiori all’ottimo risultato del 3° trimestre 2002. Sedi di impresa, 3° trimestre 2004
Classe di Nat. Giuridica Societa' Di Capitale Societa' Di Persone Imprese Individuali Altre FormeTotale
Settore Ateco Iscrit. Ces. Iscrit. Ces. Iscrit. Ces. Iscrit. Ces. Iscrit. Ces.
B Pesca,piscicoltura e servizi connessi 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1
C Estrazione di minerali 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
D Attività manifatturiere 23 23 11 19 79 83 1 2 114 127
E Prod.e distrib. Energ.elettr.,gas e acqua 0 1 0 0 0 0 0 0 0 1
F Costruzioni 9 6 4 12 171 104 2 1 186 123
G Comm.ingr. E dett.-rip.Beni pers. E per la casa 17 30 11 35 225 239 0 2 253 306
H Alberghi e ristoranti 2 4 15 17 47 33 0 0 64 54
I Trasporti, magazzinaggio e comunicaz. 1 1 0 4 63 49 0 5 64 59
J Intermediaz.monetaria e finanziaria 1 3 0 1 32 22 0 2 33 28
K Attiv.immob., noleggio,informat.,ricerca 54 47 22 21 82 56 7 5 165 129
M Istruzione 3 1 0 0 0 2 0 0 3 3
N Sanita' e altri servizi sociali 0 1 0 0 1 2 1 0 2 3
O Altri servizi pubblici,sociali e personali 6 8 5 7 26 23 4 3 41 41
P Serv.domestici presso famiglie e conv. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
X Imprese non classificate 191 3 131 2 11 0 16 0 349 5
Totale307 128 199 118 737 614 31 20 1.274 880
Valori al netto del settore agricolo
A Agricoltura, caccia e silvicoltura 1 0 3 13 42 88 1 0 47 101
Crescono leggermente anche le cessazioni (880), assestandosi comunque su valori molto simili a quelli registrati nello stesso periodo dell’anno precedente, ed in linea con il trend avviato nel 2000 (interrotto solo dagli elevati valori registrati nel 3° trimestre del 2002): la leggera crescita delle iscrizioni, e la sostanziale stabilità delle cessazioni, definiscono così un saldo positivo di +394 imprese, il valore più elevato osservato dal 2001 ad oggi. Le Dinamiche Per Forma Giuridica Analizzando le diverse forme giuridiche al netto del settore agricolo, si possono osservare saldi attivi per tutte le tipologie di impresa, con alcuni miglioramenti rispetto ai risultati raggiunti nello stesso periodo di un anno addietro, in particolare per le società di capitale, il cui valore positivo (+179 unità) contribuisce per oltre il 45% alla formazione del saldo complessivo, con una variazione % rispetto allo stesso trimestre del 2003 del +3.62%, a fronte di una variazione % registrata a fine settembre dello scorso anno del –0.03%. Risultano in crescita anche le ditte individuali, che peraltro rappresentano poco meno della metà delle imprese registrate nel territorio bolognese, il cui saldo a fine trimestre è pari a +123 unità (con una variazione % rispetto al 3° trimestre 2003 del +1.09%, a fronte del +0.44% registrato a settembre 2003). Positivo anche il valore raggiunto dalle società di persone (+81 unità, con una variazione % che, seppure ancora negativa, migliora leggermente rispetto al –1.91% registrato nel 3° trimestre 2003), e dalle altre forme d’impresa(1) (+11, con una variazione % che diventa positiva dopo il –0.29 dello scorso anno). La tabella successiva riporta la variazione % delle imprese rispetto al 3° trimestre del 2003, negativa pertanto solo per le società di persone, nonché il tasso di crescita rispetto al 2° trimestre 2004, positivo invece per tutte le tipologie d’impresa. Tasso di crescita e variazione % per forma giuridica d’impresa
Forma giuridica Saldo Variazione % Tasso di crescita
Rispetto allo stesso trim. Anno prec. rispetto al trim. Prec.
Soc. Di capitale 179 3,62 0,88
Soc. Di persone 81 -0,08 0,38
Imprese individuali 123 1,09 0,30
Altre forme 11 0,14 0,53
Totale 394 1,37 0,47
Valori al netto del settore agricolo
30 settembre 1995
30 settembre 2004
Osservando come si distribuisce il peso % di ciascuna forma giuridica sul totale, i dati di questo trimestre, confrontati con i valori del 3° trimestre del 1995, confermano due andamenti di lungo periodo sostanzialmente opposti: da un lato, rallenta leggermente, pur mantenendosi su livelli elevati, il peso delle ditte individuali, che passano dal 52% del 3° trimestre 1995 al 49% di questo trimestre, dall’altro crescono le forme societarie in complesso, grazie in particolare alle società di capitale, che passano dal 20% di settembre 1995 al 24% di settembre 2004. Le Dinamiche Per Settore Di Attivita’ Mantengono saldi attivi anche per questo trimestre il settore delle costruzioni (+63 unità, con un peso sul totale, fatto 100 il saldo complessivo, di quasi il 19%) ed il settore delle attività immobiliari ed informatiche (+36 unità, a cui contribuisce per oltre il 77% il comparto delle “Altre attività professionali ed imprenditoriali”), mentre raggiunge valori positivi dopo il rallentamento del trimestre scorso il settore dei trasporti (+5 unità, grazie al saldo positivo di +12 unità del comparto “Poste e telecomunicazioni”). Decresce invece, dopo l’incremento del 2° trimestre, il settore del commercio (-53 unità), mentre conferma il saldo negativo riscontrato nel trimestre scorso il settore manifatturiero (-13 unità) e si assesta su valori nulli quello degli altri servizi pubblici, sociali e personali. Questo andamento viene confermato dai dati della tabella sotto riportata, che descrive rispettivamente la variazione % delle imprese per settore di attività rispetto al 3° trimestre del 2003, particolarmente rilevante per il settore edile (+4.17%), ed il tasso di crescita settoriale rispetto al 2° trimestre 2004. Tasso di crescita e variazione % per i principali settori di attività
Settore di attività SaldoVariazione % Tasso di crescita settoriale
Rispetto allo stesso trim. Anno prec. Rispetto al trim. Prec.
A Agricoltura, caccia silvicoltura -54 -2,99 -0,39
D Attivita' manifatturiere -13 -0,86 0,13
F Costruzioni 63 4,17 0,79
G Commercio -53 -0,73 0,04
I Trasporti,magazz. E comunicaz. 5 0,90 0,94
K Attiv.immob.,nol.,infor.,ricerca 36 2,20 0,95
O Altri servizi pubb.,soc. E pers. 0 -1,50 -0,16
Può essere interessante osservare inoltre il peso che ciascun settore acquisisce in termini assoluti sul totale delle imprese della provincia di Bologna: al primo posto si conferma il commercio, che definisce oltre il 25% delle imprese della provincia a fine settembre, seguito dal settore delle attività immobiliari ed informatiche, in crescita rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, e quindi le attività manifatturiere, in leggero calo rispetto allo stock di fine settembre 2003. Cresce leggermente rispetto al trimestre scorso il peso del settore delle costruzioni, che con il 12,7% raggiunge la quarta posizione. Consistenza e d incidenza % per i principali settori di attività
Settore di attività Stock al 30 settembre 2004 Stock al 30 settembre 2003 Peso percentuale del settore sul totale delle imprese
G Commercio 24.323 24.502 25,1
K Attiv.immob.,nol.,infor.,ricerca 14.941 14.620 15,4
D Attivita' manifatturiere 13.549 13.667 14,0
F Costruzioni 12.277 11.785 12,7
A Agricoltura, caccia silvicoltura 12.193 12.569 12,6
I Trasporti,magazz. E comunicaz. 5.575 5.525 5,8
O Altri servizi pubb.,soc. E pers 4.274 4.339 4,4
Un accenno particolare merita il settore agricolo, caratterizzato a livello nazionale ed internazionale, oltre che locale, da profonde trasformazioni non solo macro-economiche, ma anche socio-culturali: lo sviluppo industriale ha comportato infatti, come confermano i dati del 5° Censimento generale dell’agricoltura (anno 2000), non solo una diversa struttura delle proprietà agricole, ma una diversa destinazione dei suoli, con una diminuzione delle superfici destinate all’attività agricola. Settore agricolo - Serie storica trimestrale di iscrizioni, cessazioni, saldi e stock
Iscrizioni Cessazioni Saldo Stock al 30 settembre
Iii trim. 1999 90 122 -32 14.450
Iii trim. 2000 75 95 -20 14.131
Iii trim. 2001 45 137 -92 13.561
Iii trim. 200271 111 -40 13.066
Iii trim. 200354 144 -90 12.569
Iii trim. 200447 101 -54 12.193
Settore agricolo - Raffronto stock trimestrale tra il 1999 ed il 2004
Forma giuridica Stock al 30 settembre
1999 2004
soc. Di capitale 128 128
soc. Di persone 1.186 1.231
imp. Individuali 12.933 10.662
altre forme 203 172
Totale14.450 12.193
Le tabelle precedenti illustrano rispettivamente i dati di flusso e lo stock relativamente al 3° trimestre di ciascuno anno a partire dal 1999, e confermano le trasformazioni che la struttura agricola sta attuando attraverso una continua riduzione nel corso degli anni dello stock di imprese agricole, oltre che attraverso una costante riorganizzazione strutturale del settore: diminuisce infatti il numero delle ditte individuali, che costituiscono poco meno del 90% del totale delle imprese agricole, ma il cui peso decresce tra il 1999 ed il 2004 di oltre due punti percentuali, mentre crescono leggermente le forme societarie in complesso. La Vita Media Delle Imprese Cessate (2) Al fine di valutare le dinamiche sottostanti i fenomeni di nati-mortalità delle imprese, è possibile analizzarne le principali variabili di flusso: possono essere elaborati, in particolare, i dati relativi alle cessazioni, con l’obiettivo di fornire elementi sulla durata media della vita delle imprese e sulle variabili che ne influenzano l’andamento. Un primo dato di carattere generale indica che la vita media delle imprese cessate nel 3° trimestre 2004 in provincia di Bologna è stata di 11,5 anni: distribuendo le imprese cessate per classe di durata in base al loro anno di iscrizione si nota peraltro la forte incidenza delle cessazioni nelle imprese nate tra il 1998 ed il 2001 (27,7%), oltre che la rilevante incidenza delle cessazioni avvenute tra le imprese iscritte nel periodo 1990-1997 (22,3%), mentre continua a crescere il peso delle cessazioni di imprese nate nell’ultimo triennio (24,8%, di cui 1 impresa su 4 è nata nell’ultimo anno). Imprese cessate nel 3° trimestre 2004 per periodo di iscrizione ed incidenza %
Nate prima del 1959 Nate tra 1960-1979 Nate tra 1980-1989 Nate tra 1990-1997 Nate tra 1998-2001 Nate tra 2002-2004
Incidenza percentuale delle classi di imprese sul totale delle cessazioni 0,8% 11,1% 13,3% 22,3% 27,7% 24,8%
Valori al netto del settore agricolo Analizzando il dato relativo alla mortalità delle imprese nate nell’intervallo 1999-2004 per forma giuridica, è opportuno evidenziare il valore rilevante delle ditte individuali, che da sole raggiungono il 76% delle cessazioni totali (il 57% circa delle quali nell’ultimo triennio). Su posizioni comunque inferiori si assestano invece le società di capitale (13% circa, in crescita rispetto all’11% dello scorso trimestre) e di persone (9%), mentre le altre forme giuridiche continuano ad avere scarsa rilevanza.
Mortalità delle imprese entro i primi 6 anni di vita per forma giuridica Valori al netto del settore agricolo
La tabella successiva riporta l’analisi delle cessazioni entro i primi sei anni di vita delle imprese nei diversi settori economici: è importante evidenziare in tale contesto la varietà dei risultati ottenuti, dovuta con buona probabilità alle peculiarità di ciascun settore, quali la fase economica, la tecnologia ed i vincoli organizzativi, oltre che alla necessità di adottare nuove strategie di aggregazione e di trasformazione aziendale. Si può peraltro sottolineare a titolo esemplificativo, oltre la rilevante percentuale di cessazioni del settore commercio (oltre 32%), legata probabilmente alle difficoltà dei piccoli esercizi di vicinato davanti allo sviluppo della grande distribuzione, il rallentamento nella percentuale di abbandono riscontrata nel settore manifatturiero (12,9%, a fronte del 15,7% del trimestre precedente), dovuta invece con ogni probabilità al nuovo clima di fiducia nella ripresa dell’economia internazionale. Mortalità delle imprese entro i primi 6 anni di vita per attività economica
Commercio Manifatturiero Costruzioni Informatica Hotel e ristoranti Trasporti
Peso percentuale della classe sul totale delle imprese cessate nel trimestre 32,5% 12,9% 16,7% 14,6% 6,0% 5,5%
Conteggi al netto del settore agricolo Definizioni Variazione % = (Imprese Registrate periodo di riferimento – Imprese Registrate periodo precedente)/ Imprese Registrate periodo precedente x 100 Tasso di crescita = (Iscrizioni – Cessazioni) periodo di riferimento/ Imprese Registrate inizio periodo x 100 Tasso di crescita settoriale = (Imprese Registrate settore, periodo di riferimento – Imprese Registrate settore, periodo precedente)/ Imprese Registrate settore, periodo precedente x 100 (1) Il raggruppamento delle “altre forme” conosce più di 40 tipologie di soggetti giuridici. A titolo di orientamento per il lettore, le tipologie più numerose sono: -società cooperative in genere e, in particolare, società cooperative a responsabilità limitata (la tipologia più numerosa in assoluto) -consorzio -consorzio con attività esterna -società consortile -società consortile per azioni o a responsabilità limitata -società costituita in base a leggi di altro stato (2) Nel leggere i dati relativi alle imprese cessate, occorre ricordare che la cessazione amministrativa di un’impresa non corrisponde sempre alla fine di un’attività produttiva: le attività originarie possono infatti ampliarsi o trasformarsi dando origine a nuove imprese ed alla conseguente cessazione delle imprese preesistenti, senza che questo comporti un’interruzione dell’attività iniziale. In un certo numero di casi pertanto la cessazione che viene contabilizzata è in realtà un passaggio obbligato per una trasformazione tecnico-giuridica.
 
   
   
65 MILA IMPRESE DI AFRICANI IN ITALIA CRESCONO DEL 20% IN UN ANNO, OLTRE 10 MILA IMPRESE IN PIÙ SONO SOPRATTUTTO MAROCCHINI, SENEGALESI, TUNISINI, EGIZIANI. CONCENTRATI A MILANO, ROMA, TORINO, CASERTA. MA DA OGNI PAESE SCELGONO UNA PROVINCIA PARTICOLARE  
 
 Milano, 8 novembre 2004 - Imprese di africani in Italia? Con titolare da paesi africani ce ne sono 65.030 al terzo trimestre 2004. I principali paesi presenti? Marocco (29.308 ditte individuali in Italia con titolare marocchino, il 45% sulle ditte con titolare africano in Italia), Senegal (11.052, 17%), Tunisia (7118, 11%), Egitto (6147, 9,5%), Nigeria (3683, 5,7%), Libia (1791, 2,8%), Algeria (1198, 1,8%), Etiopia (1134, 1,7%), Somalia (727, 1,1%). Le province dove si concentrano di più imprenditori di origine africana? Milano (6566 ditte individuali con titolare da un paese africano), Roma (4396), Torino (3524), Caserta (2266), Genova (1679), Reggio Emilia (1509), Catanzaro (1490), Brescia (1477), Cagliari (1362), Napoli (1336). Le ditte con titolare africano rappresentano il 38,7% sul totale delle ditte individuali con titolare extracomunitario. Una quota che ha un picco a Catanzaro dove gli africani pesano ben il 74,1% su tutte le extraimprese. Ma anche a Caserta (71,3%), Cagliari (67,5%). Ci sono poi imprenditori di certe nazionalità che scelgono di concentrarsi in alcune province, come gli egiziani che scelgono Milano (3165 su 6147 in Italia), i tunisini Reggio Emilia (474 su 7118), i nigeriani Roma (555 su 3683), come i libici (363 su 1791), i somali (168 su 727) e gli etiopi (218 su 1134), gli algerini Caserta (147 su 1198), i senegalesi Cagliari (807 su 11052). Imprese individuali in crescita intorno al 20% in un anno, cioè oltre 10 mila imprese in più (da circa 53 mila 500 a oltre 65 mila), nella media della crescita delle ditte con titolare extracomunitario in Italia. Tra chi cresce di più in un anno: Angola (da 39 a 58, +48,7%), Algeria (da 906 a 1.198, +32,2%), Egitto ( da 4.866 a 6.147, +26,3%), Senegal (da 9363 a 11052, +18%). I settori principali? Comm.ingr.e dett.-rip.Beni pers.E per la casa con 63,0% del totale delle ditte individuali con titolare africano, Costruzioni con 17,7% del totale delle ditte individuali con titolare africano, Trasporti,magazzinaggio e comunicaz. Con 5,8%, Attivita' manifatturiere con 5,3%, Attiv.immob.,noleggio,informat.,ricerca con 3,8%, Agricoltura, caccia e silvicoltura con 1,3%, Alberghi e ristoranti con 1,2%, Altri servizi pubblici,sociali e personali con 1,0%. Meno presenti nell’Intermediaz.monetaria e finanziaria con 0,4% del totale delle ditte individuali con titolare africano, Istruzione con 0,1%. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese, sulle ditte individuali con titolare dai paesi africani al terzo trimestre 2004 in confronto col terzo trimestre 2003, in occasione dell’iniziativa “L’africa a Milano”, in cui Camera di Commercio di Milano e la sua azienda speciale Formaper partecipano oggi alla realizzazione della sessione “Il capitale imprenditoriale africano per lo sviluppo”.. “La nostra è una cultura da sempre aperta ed internazionale – ha commentato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano – ed è il nodo tra Europa e Mediterraneo. La Camera di commercio è impegnata a far crescere i rapporti commerciali anche come contributo concreto alla stabilità e allo sviluppo. Non vi può essere solidarietà senza legalità e nel contesto delle regole la capacità di integrare attraverso il lavoro e l’impresa rappresenta un importante orizzonte di un territorio moderno e dinamico in una realtà sempre più globalizzata”. Imprese individuali in Italia con titolare africano: le principali città italiane e i principali paesi di provenienza del titolare – Elaborazione Camera di commercio sui dati del registro delle imprese al terzo trimestre 2004
Stato di nascita Milano Roma Torino Caserta Genova Reggio Emilia Catanzaro Brescia Cagliari Napoli altre province italiane Imprese in Italia per paese origine titolare quota per paese su totale tit. Africani in Italia
Marocco 1365 1079 1730 789 767 433 1217 515 399 471 20543 29308 45,1%
Senegal 661 475 502 579 505 49 235 346 807 197 6696 11052 17,0%
Tunisia 443 338 341 97 121 474 6 180 77 100 4941 7118 10,9%
Egitto 3165 877 208 2 77 432 5 118 12 19 1232 6147 9,5%
Nigeria 143 555 387 539 88 28 1 95 31 299 1517 3683 5,7%
Libia 129 363 103 11 28 11 5 28 10 22 1081 1791 2,8%
Algeria 92 80 41 147 10 24 6 26 6 85 681 1198 1,8%
Etiopia 129 218 35 9 30 17 9 24 4 18 641 1134 1,7%
Somalia 130 168 20 0 7 7 2 7 1 11 374 727 1,1%
altri paesi africani 309 243 157 93 46 34 4 138 15 114 1719 2872 4,4%
Tot. Imprese tit. Africano 6566 4396 3524 2266 1679 1509 1490 1477 1362 1336 39425 65030 100,0%
Tot. Imprese extracomunitari 15784 11792 7378 3177 3444 3250 2010 3858 2017 2998 112523 168231
quota africani su tot. Extraimprese 41,6% 37,3% 47,8% 71,3% 48,8% 46,4% 74,1% 38,3% 67,5% 44,6% 35,0% 38,7%
Var % ditte individuali 2003/2004in Italia con titolare africano Elaborazione Camera di commercio sui dati del registro delle imprese al terzo trimestre 2004
Stato di nascita tot. Imp. 2004Africane per provincia Totale 2003 var %03/04
Algeria 1.198 906 32,2%
Angola 58 39 48,7%
Burundi 13 12 8,3%
Capo Verde 47 40 17,5%
Centrafricana Rep. 5 5 0,0%
Ciad 5 4 25,0%
Congo Rep. Dem. 198 28 607,1%
Congo Rep. Pop. 35 179 -80,4%
Costa D'avorio 571 493 15,8%
Egitto 6.147 4.866 26,3%
Etiopia 1.134 1.132 0,2%
Gabon 7 7 0,0%
Gambia 36 31 16,1%
Ghana 438 344 27,3%
Guinea 91 64 42,2%
Guinea Bissau 5 3 66,7%
Guinea Equatoriale 4 3 33,3%
Maurizio 135 116 16,4%
Seicelle 17 15 13,3%
Kenya 88 84 4,8%
Liberia 17 14 21,4%
Libia 1.791 1.851 -3,2%
Madagascar 35 36 -2,8%
Malawi 5 6 -16,7%
Mali 38 31 22,6%
Marocco 29.308 23.663 23,9%
Mauritania 22 20 10,0%
Mozambico 18 18 0,0%
Niger 15 10 50,0%
Nigeria 3.683 2.959 24,5%
Ruanda 10 11 -9,1%
Senegal 11.052 9.363 18,0%
Sierra Leone 22 17 29,4%
Somalia 727 688 5,7%
Sudan 59 52 13,5%
Swaziland 2 2 0,0%
Tanganica 6 7 -14,3%
Togo 32 28 14,3%
Tunisia 7.118 5.975 19,1%
Uganda 31 29 6,9%
Zambia 42 39 7,7%
altri paesi 765 308 148,4%
tot. Africani 65.030 53.498 21,6%
totale extraditte 168.231 139.380 20,7%
 
   
   
AUSTRIAN CONTINUA A CRESCERE CON UN VASTO PROGRAMMA DI ESPANSIONE  
 
Milano, 8 novembre, 2004 – La strategia di ampliamento in Europa Centrale e dell’Est (denominata Focus Est) e nella regione Asia/pacifico, abilmente supportata da offensive di mercato, hanno generato una crescita del traffico passeggeri del 13,6% nei primi nove mesi dell’anno e del 3% nel coefficiente di riempimento medio dei voli di linea, salito al 73,2%. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, l’azienda ha migliorato decisamente l’Ebit, da –7,5 milioni a 39,7 milioni di euro. L’ebit rettificato è cresciuto di 48,5 milioni attestandosi a 25,1 milioni. L’utile ante imposte è cresciuto da –19 milioni registrati nel terzo trimestre 2003 a 36 milioni di euro quest’anno. “Con i nuovi operativi dei voli per l’inverno 2004/2005 confermiamo la nostra leadership di mercato nei collegamenti da e verso l’Europa Centrale e dell’Est, area in cui serviamo ora 39 destinazioni e sulla quale abbiamo aggiunto altre 99 frequenze settimanali”, ha dichiarato nella sua relazione trimestrale Vagn Soerensen, Ceo di Austrian Airlines. “Sul lungo raggio, abbiamo esteso la rete di collegamenti sulle rotte per l’Asia e l’Australia diventando il quarto vettore europeo per importanza. Siamo riusciti a compensare la flessione delle rese grazie all’aumento del coefficiente di riempimento e al contenimento dei costi, ampliando la nostra quota di mercato. Tuttavia, l’esorbitante ascesa del prezzo del carburante è diventata un fattore di crescente importanza per i risultati del 2004”. Nel periodo di riferimento i risultati sono molto migliorati: l’Ebit è salito da –7,5 milioni di euro dello stesso periodo del 2003 a 39,7 milioni di euro quest’anno. L’ebit rettificato è aumentato di 48,5 milioni di euro e attestandosi a 25,1 milioni. L’utile ante imposte si è attestato a 36 milioni quest’anno, rispetto ai –19 milioni dello steso periodo dell’anno scorso. L’utile rettificato sale a 10,2 milioni di euro, rispetto ai –37,4 milioni del 2003. Il fatturato generato dal trasporto aereo è salito del 13,1% nei primi mesi dell’anno, da 1.404,4 milioni di euro a 1.587,8 milioni. Il risultato operativo del Gruppo Austrian Airlines è cresciuto del 7,8% a 1.756,2 milioni di Euro. Le spese operative del periodo di riferimento si attestano a 1.716,5 mln di Euro, con una crescita del 4,9% rispetto all’anno precedente, dovuta prevalentemente al forte rincaro del kerosene registrato nel terzo trimestre dell’anno. L’aumento complessivo di questa voce per i primi nove mesi è stato di 52,1 milioni di euro, pari al 31,7%. Stabile il cash flow da attività ordinarie Il cash flow generato dalle attività ordinarie è leggermente diminuito dai 211,4 milioni di euro dell’anno scorso ai 181,2 di quest’anno. Il cash flow da investimenti è salito a –143 milioni. L’attivo disponibile ed equivalenti di liquidità sono diminuiti per via del trasferimento di garanzie dall’attivo disponibile ad immobilizzi come previsto dallo Ias 7.7. Confronto dati terzo trimestre rispetto al 2003
Indicatori Di Bilancio 1-9 / 2004 1-9 / 2003 +/- %
Fatturato mln 1.689,1 1.505,1 12,2
Ebitdar rettificato 1 mln 241,7 186,9 29,3
Ebitdar mln 238,6 271,9 -12,2
Ebit rettificato 2 mln 25,1 -23,4 -
Ebit mln 39,7 -7,5 -
Utile ante imposte rettificato 2 mln 10,2 -37,4 -
Utile ante imposte mln 36,0 -19,0 -
Cash flow da attività ordinarie mln 181,2 211,4 -14,3
Passeggeri trasportati 7.310.953 6.437.157 13,6
Coefficiente riempimento passeggeri (voli di linea) % 73,2 70,2 3,0
1. Rettificato per profitti derivanti dalla cessione di immobilizzi e alla valutazione del tasso di cambio al momento della relazione 2. Rettificato per profitti derivanti dalla cessione di immobilizzi, valutazioni del tasso di cambio e rivalutazioni di aeromobili + 13,6% sui voli di linea e turistici La capacità sui voli di linea è cresciuta sensibilmente nei primi nove mesi del 2004 rispetto all’anno precedente, quando i risultati erano fortemente indeboliti a causa del conflitto in Iraq e dell’epidemia di Sars. I posti disponibili per km sono aumentati del 20,3%, mentre la domanda è cresciuta molto di più rispetto alla disponibilità, cosa che ha comportato una crescita dei ricavi per passeggero/km 25,4%. Di conseguenza, il coefficiente di riempimento passeggeri ha raggiunto il 73,2%, con un incremento di 3 punti percentuali. Il numero dei passeggeri è cresciuto del 14% per un totale di 5.959.560. Sui voli di linea, il fatturato ha registrato un aumento del 14,9% dai 1.213 milioni di euro dell’anno scorso a 1.394,2 milioni di quest’anno, mentre l’Ebit relativo al segmento è passato dai –6 milioni a 47,4 milioni di euro. Nel segmento dei voli turistici, la compagnia ha continuato l’espansione dei livelli di produzione con un aumento dei posti disponibili per passeggero del 6,6% e una crescita ancora più forte dell’8,9% nei ricavi per passeggero/km. Complessivamente, nel periodo di riferimento, la compagnia ha trasportato l’11,7% in più di passeggeri. Il fatturato del segmento sui voli turistici ha raggiunto complessivamente 193,7 mln di euro con una crescita dell’1,2% rispetto all’anno precedente. Ebit in flessione da –3,4 mln di euro del 2003 a –11,5 milioni nel 2004. Procede la regolazione strategica della flotta e l’impegno sulla puntualità Gli investimenti sui beni tangibili e intangibili ammontano complessivamente a 169 mln di euro nei primi nove mesi del 2004, contro i 100,6 mln di euro dell’anno precedente. A fine settembre sono stati integrati in flotta tre Airbus A319, un Canadair Rj e sei Fokker 100. Dal 30 settembre, quindi, la maggior parte degli investimenti tangibili pianificati sono già stati realizzati.
 
   
   
ALITALIA SMENTISCE ARTICOLO ‘’IL MONDO’’  
 
Roma, 8 novembre 2004 - In merito a notizie apparse il 5 novembre sul settimanale `'Il Mondo'', Alitalia precisa che la compagnia sta valutando i rapporti in essere con Eurofly per risolvere le controversie insorte nell'ambito degli stessi. Nel quadro di quanto sopra e' in corso una valutazione di tutta l'operazione di cessione della partecipazione e degli aeromobili, che non contempla la considerazione di eventuali azioni di responsabilita' verso componenti degli organi sociali della compagnia.  
   
   
SABRE SONIC, LA SOLUZIONE CHE ASSICURA ALLE COMPAGNIE AEREE UNA GESTIONE EFFICIENTE DEI PASSEGGERI, UN MAGGIORE CONTROLLO DEI COSTI ED UN MIGLIOR SERVIZIO AI CLIENTI  
 
Milano, 8 Novembre 2004 - Sabre Airline Solutions, divisione specializzata nella fornitura di tecnologie per compagnie aeree, presenta Sabresonic, una suite 8 di prodotti in grado di aiutare i vettori ad abbattere i costi operativi, a gestire l’inventario, ad incrementare l’attenzione sul cliente e ottimizzare ricavi. Sabresonic è la prima soluzione per la gestione dei passeggeri costruita con un’architettura open system, il che permette un “dialogo” più facile ed immediato con altri sistemi già in uso, riducendo allo stesso tempo il bisogno di connessioni complesse. Oltre 10 vettori in Europa, Medio Oriente e Africa hanno già siglato accordi per l’utilizzo di Sabresonic. Con all’attivo più di 80 clienti in Emea, Sabre Airline Solutions lavora con tutte le più importanti compagnie aeree europee. Solo in Europa Occidentale conta 33 clienti tra i quali Alitalia, British Airways, Air France, Klm e Lufthansa. Sabre Airline Solutions fa parte come Sabre Travel Network di Sabre Holdings. Sebbene siano due divisioni ben distinte, Sabre Airline Solutions e Sabre Travel Network lavorano a stretto contatto per rispondere alle richieste delle compagnie aeree. Infatti, recentemente sono stati siglati accordi operativi e di distribuzione con Airone, la prima compagnia aerea privata italiana e con la compagnia di bandiera russa, Aeroflot. Gli otto moduli che compongono Sabresonic aiutano i vettori a vendere i posti e a gestire l’inventario attraverso qualsiasi canale di vendita, ad ottimizzare il check-in e l’elaborazione passeggeri, ad implementare l’e-ticketing per se stessi e per vettori partner, ad offrire accordi tariffari per prezzo o inventario e a determinare prezzi per itinerari complessi che prevedono il coinvolgimento di più vettori e più segmenti. Il modulo Sabresonic Inventory garantisce una flessibilità completa ed un controllo della disponibilità dei posti presso il punto vendita che pemette di incrementare le revenue ed il ricavo medio per passeggero. Inoltre, Sabresonic Inventory utilizza un nuovo approccio per la verifica delle disponibilità in grado di ridurre i costi fino al 75%. L’archittettura open system consente inoltre risparmi fino al 70% dei costi di manutenzione e sviluppo del sistema. Sabresonic Web è un motore di prenotazione online che permette alle compagnie di visualizzare e vendere passaggi aerei come già fanno i partner selezionati, altre compagnie aeree, autonoleggi e hotel, permettendo ai passeggeri di gestire la prenotazione, l’emissione del biglietto ed il check-in via web. “I vettori chiedono sempre più flessibilità alle loro tecnologie,” ha affermato Gianni Marostica, presidente di Sabre Airline Solutions. “All’evolvere dei loro modelli di business, le compagnie hanno la necessità di disporre di sistemi che possano offrire la massima scalabilità per crescite future e cambiamenti. Il nostro approccio all’open system risponde pienamente a questa richiesta di flessibilità.." Sabre Airline Solutions ha, inoltre, recentemente presentato Customer Insight e Customer Data Delivery – due nuove soluzioni di Sabresonic che garantiscono alle compagnie aeree nuovi modi per incrementare la fedeltà del cliente. Customer Insight, è il primo programma specifico per la customer care che permette di creare, aggiornare e condividere in tempo reale le informazioni relative alla clientela. Questo innovativo approccio permette di passare da una mera gestione del passeggero ad un customer service personalizzato. Customer Date Delivery fornisce informazioni dettagliate sugli itinerari dei passeggeri sia in stretta prossimità della partenza che per viaggi programmati. “Siamo convinti che avere un programma di customer care sia una vera e propria scelta strategica, non solo una soluzione tecnologica. Per questo abbiamo investito in modo significativo per lo sviluppo di una piattaforma open system focalizzata sui passeggeri” ha aggiunto Marostica.  
   
   
BRITISH AIRWAYS, IN COLLABORAZIONE CON BRITISH COUNCIL, HA ORGANIZZATO IN DUE PIAZZE ROMANE DIVERTENTI CORSI DI INGLESE BASICO A BORDO DEI TIPICI BUS LONDINESI  
 
Roma, 8 Novembre 2004 – British Airways, con il patrocinio del British Council, ha organizzato una serie di divertenti lezioni di inglese aperte a tutti i romani. Una collaborazione che ha dato vita a momenti in puro stile inglese ricordando lo slogan della fortunata campagna pubblicitaria "Londra è più vicina di quanto pensi". E’ stato un modo insolito di imparare la lingua più utilizzata nel mondo. Due tipici Double Decker, gli inconfondibili bus a due piani simbolo di Londra, si sono trasformati in vere e proprie aule in cui venerdì 5 novembre e domenica 7 novembre, è stato possibile seguire lezioni di inglese realizzate dalle professoresse del British Council. Bastava salire a bordo dei bus Londinesi, accomodarsi e "partire" per un appassionante viaggio nei segreti di una lingua che è da sempre simbolo di espressione universale: la chiave per comunicare in tutto il mondo. Le "English lessons" si sono tenuti il 5 novembre e il 7 novembre in Piazza Fiume e in Piazza Palombara Sabina. Inoltre British Airways ha voluto dedicare momenti speciali a tutti i bambini di Roma organizzando una serie di incontri durante i quali, a bordo dei bus Londinesi, i piccoli sono stati intrattenuti con favole e divertenti giochi.  
   
   
SPORTELLO VELOCE TRENITALIA: BASTA DIRE UNA BUGIA E TUTTI POSSONO FARE IL BIGLIETTO OCCORRE METTERE LE OBLITERATRICI ED EMETTITRICI SUI TRENI. SOLO COSI’ LA MULTA PUO’ DIVENIRE LEGITTIMA  
 
Roma, 8 novembre 2004 - Il Codacons, che in tutti i modi ha contestato il nuovo balzello da 25 euro voluto da Trenitalia per chi sale sui treni sprovvisto di biglietto, di fronte alla difesa dell’azienda che affermava di aver dotato alcune stazioni ferroviarie di uno sportello veloce, ha effettuato dei controlli per constatare se davvero il loro funzionamento rappresenta una garanzia per i passeggeri. Questi sportelli consentono di abbattere le file per fare biglietti per treni che partono da quella stazione nei successivi 15 minuti. E se una persona decide di dire una bugia circa il treno da prendere? Gli ispettori del Codacons si sono recati alla Stazione Termini di Roma: giunti allo sportello veloce hanno chiesto il biglietto per un intercity in partenza nei successivi 15 minuti dalla richiesta. Una volta ottenuto il titolo di viaggio gli stessi hanno riferito all'addetto allo sportello veloce di dover in realtà partire il giorno dopo e quindi se era possibile fare subito con lui una sostituzione del biglietto onde evitare la coda allo sportello ordinario. Qui l'addetto ha riferito che il biglietto appena ritirato aveva una validità di due mesi e quindi non c'era bisogno di alcuna sostituzione o rimborso o coda allo sportello ordinario!!!! Quindi il Codacons ha preso tranquillamente allo sportello veloce il biglietto per un treno da utilizzare anche il giorno dopo o comunque entro i due mesi. Il tutto fatto allo sportello veloce in un minuto. Questo dimostra che chi vuole evitare la fila, con una semplice furbata, può utilizzare lo sportello veloce, anche per titoli di viaggio da utilizzare più in là. “E’ la chiara dimostrazione – afferma il Presidente Codacons Carlo Rienzi – della necessità di istituire emettitrici ed obliteratrici di biglietti sui treni: solo così la multa da 25 euro sarà legittima!”  
   
   
L’UNRAE CONFERMA 2.250.000 NUOVE AUTO PER L’INTERO 2004 IN OTTOBRE IMMATRICOLAZIONI IN CALO DELL’8,21% . LE CAMPAGNE CONTRO FRENANO I SUV (-14%)  
 
Roma, 8 Novembre 2004 - “Sia pure in presenza di un mese di ottobre in flessione di poco oltre l’8%, l’Unrae conferma le previsioni di inizio anno: in Italia, nel corso dell’intero 2004, le immatricolazioni ammonteranno a circa 2.250.000, praticamente gli stessi livelli del 2003”. Così Gianni Filipponi, segretario generale dell’associazione che rappresenta le case estere operanti in Italia, commenta il risultato delle immatricolazioni del mese di ottobre, rese note dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Le nuove auto immesse sulle strade nel decimo mese dell’anno sono state 174.500, con una contrazione dell’8,21% rispetto alle 190.101 unità registrate nell’ottobre dello scorso anno. Commentando queste cifre l’Unrae sottolinea le recenti modificazioni del mercato, conseguenze delle nuove normative europee sulla distribuzione degli autoveicoli, entrata in vigore da 12 mesi. “La tradizionale stagionalità – osserva Filipponi – tende ora ad essere modificata dai “bonus” trimestrali. Così all’accelerazione dell’ultimo mese del trimestre ( registratasi anche a settembre) , segue abitualmente un mese più riflessivo. In aggiunta quest’anno ottobre ha avuto due giorni lavorativi in meno.” Analizzando in profondità le immatricolazioni di ottobre, emerge la notevole perdita di quota delle immatricolazioni per noleggio: dal 12,28% delle registrazioni dell’intero periodo gennaio-settembre, si è scesi al 9,90% del solo mese di ottobre, mentre il diesel è al 60,44% di tutte le immatricolazioni del mese, con una quota del 58,12% nell’intero periodo gennaio-ottobre. In dieci mesi, le immatricolazioni totali ammontano a 1.935.449 unità, con un attivo dello 0,05% rispetto a 1.934.419 unità dell’analogo periodo del 2003.Gli ordini, dal canto loro, nel cumulato sono in flessione di 2,71 punti rispetto al valore dello scorso anno, con un ottobre che ha registrato una contrazione del 6,37% (187.072 unità, contro le 199.804 dell’ ottobre 2003). “La peculiarità negativa è la significativa contrazione degli ordini di Suv e fuoristrada, ammontata ad un –14%, a conferma che tutte le voci incontrollate riferite alle misure che sarebbero state prese nei confronti di questa tipologia di vetture, ha influenzato non poco gli orientamenti del pubblico”, sottolinea il Segretario Generale dell’Unrae, il quale evidenzia l’influenza dei media sulle propensioni all’acquisto, ricordando come Suv e Fuoristrada in termini ecologici abbiano goduto degli stessi notevoli progressi delle altre tipologie di carrozzerie.Per quanto riguarda l’usato, infine, per la prima volta, dopo oltre un anno, il dato relativo ai passaggi di proprietà comunicato dal Ministero è negativo ( 393.567 contro 409.198 dell’ottobre 2003: -3.82%). Nei dieci mesi il bilancio è ampiamente in attivo (+15,31%) con 3.821.816 passaggi, comprese le minivolture, contro i 3.314.264 dell’analogo periodo dello scorso anno. Sono comunque cifre – fa notare l’Unrae – che non riflettono esattamente la realtà del mercato dell’usato, perché influenzate dall’entrata in vigore dello Sportello Telematico. “ E’ solo ora - conclude Filipponi – ad oltre un anno dalla operatività dello Sta per i passaggi di proprietà che i confronti cominciano ad essere significativi. Noi stimiamo che ci vorranno ancora 6 mesi per avere dati che riflettano davvero l’andamento commerciale di questo importante settore”.  
   
   
CAMPAGNA DI SICUREZZA STRADALE. PESARO, 11/14 NOVEMBRE, FIERA DEL MOMI  
 
Pesaro, 8 novembre 2004 - Si chiama “Proteggiamo ogni tua inclinazione” la nuova campagna lanciata dai Ministeri delle Infrastrutture e dalla Presidenza del Consiglio. Nata da un’idea di Massimo Albano, atleta, motociclista e giornalista sportivo, la campagna si rivolge al mondo delle due ruote nella sua integrità. I dati del Ministero degli Interni parlano chiaro: dall’introduzione della patente a punti, infatti, gli incidenti sulle strade sono diminuiti (oltre 20.000 in meno), così come il numero dei morti e dei feriti. Dall’altro canto, però, il numero degli incidenti mortali sulle due ruote sono aumentati, segnalando il problema della mancanza di una cultura della sicurezza, soprattutto tra i più giovani, che si avvicinano alla guida senza la necessaria preparazione. Ecco il perché di una campagna indirizzata ai motociclisti ed ai ciclisti, che educhi innanzitutto, che possa insegnare le malizie per una guida in sicurezza, per godere appieno del divertimento sulle due ruote senza perdere di vista la propria ed altrui incolumità. Il progetto di Massimo Albano prevede non solo una parte teorica, ma anche una fase pratica, dove i ragazzi potranno concretizzare i consigli che gli istruttori federali daranno loro. Questo per permettere di rendere la lezione divertente ed utile, una combinazione studiata appositamente per attrarre i più giovani, spesso vittime della mancanza di una vera preparazione teorico pratica alla guida di moto, scooter e biciclette. Tutte le principali piazze italiane saranno toccate dalla carovana di “Proteggiamo ogni tua inclinazione”, composta oltre che dal Motorhome ufficiale, anche dagli stand dei partner ufficiali della manifestazione. Accanto alle istituzioni si sono schierati, infatti, la Dainese, Safety Partner della campagna e azienda leader nell’abbigliamento e negli accessori per motociclisti. La Expocaravan, azienda leader nel settore del turismo alternativo, dei camper, caravan e roulotte. Altri partner che hanno dato il loro appoggio all’iniziativa sono la Mg Rover, che fornirà le auto della carovana, e la Gore-tex , Yamaha per i mezzi usati. La rivista iNtheworld, partner ufficiali, Piattaforma Sky (canale 851Roma Sat), trasmetterà tutte le domeniche alle ore 23,00 la trasmissione “A ruota Libera”. Per tutti i partecipanti ci sarà la possibilità di incontrare nelle piazze i propri campioni preferiti, da Valentino Rossi, ad Alessandro Petacchi, Testimonial della campagna, e tanti altri. Per concludere, la manifestazione si avvallerà di eventi collaterali, come lo spettacolo di Bike Trial con la partecipazione del pluri campione Italiano della specialità Vittorio Brumotti, accompagnato dai suoi componenti del Team.  
   
   
DALL'8 NOVEMBRE STOP ALLE AUTO NON CATALIZZATE BLOCCO DALLE 8 ALLE 10 E DALLE 16 ALLE 19 DA LUNEDÌ A VENERDÌ FINO AL 17/12 E DAL 10/1 AL 27/2  
 
Milano, 8 novembre 2004 - A partire da oggi è in vigore l'ordinanza della Regione Lombardia che prevede il blocco programmato di tutti i veicoli non catalizzati (auto, moto, motorini, camion, ecc.) dal lunedì al venerdì (escluse le giornate festive infrasettimanali) dalle 8 alle 10 e dalle 16 alle 19. Questo provvedimento, che rappresenta una delle misure decise dalla Regione per contrastare l'inquinamento atmosferico nei mesi invernali, proseguirà fino al 17 dicembre e riprenderà poi dal 10 gennaio al 28 febbraio. Oltre ai mezzi pubblici, sono escluse dalla limitazione al traffico solo alcune categorie di veicoli, come quelli delle Forze dell'Ordine, dei portatori di handicap e di chi svolge servizi urgenti di pubblica utilità. Possono circolare anche le moto a quattro tempi. Il blocco programmato dei veicoli non catalizzati si applica alle cosiddette "zone critiche" della Lombardia: Milano/como/sempione (area unificata e considerata come un bacino unico), Bergamo e Brescia. Complessivamente, si tratta di 135 Comuni, nei quali vivono circa 4 milioni di persone. Per consentire a tutti i cittadini di essere informati dei provvedimenti di limitazione del traffico, la Regione Lombardia ha deciso di attivare una serie di iniziative di comunicazione. - Internet Tempi e modalità di svolgimento dei provvedimenti sono disponibili sul sito internet www.Ambiente.regione.lombardia.it. - Call Center Informazioni si potranno ottenere anche dal call center della Regione al numero 02/67087474 oppure 840.00.00.05 (da telefono fisso). - Spazio Regione Gli Sportelli informativi della Regione Lombardia nei capoluoghi di provincia, a Legnano e a Monza forniranno informazioni sui provvedimenti di limitazione del traffico. - Televideo A partire dai primi giorni della prossima settimana, le informazioni sui provvedimenti di limitazione del traffico saranno disponibili anche alla pagina 516 del Televideo Rai.  
   
   
ELEMENTI: GIANFRANCO RAVASI: “RITROVARE LO SPLENDORE DELLA COMUNICAZIONE ” VITTORINO ANDREOLI: “LE AZIENDE DEVONO AVERE PIÙ SENTIMENTO”.  
 
Roma, 4 novembre 2004 - “Oggi c’è un eccesso e nel contempo un inaridimento della parola. Occorre invece educare sin da piccoli le persone all’uso della parola, alla comunicazione, stimolando l’interesse costante per la ricerca del dialogo. Una sorta di vaccino per non corromperci, per dare un senso alla comunicazione e riscoprire quelle parole che lasciano una traccia nell’altro e permettono la trasparenza delle coscienze”. Così afferma Mons. Gianfranco Ravasi, Prefetto della Biblioteca Pinacoteca Ambrosiana, docente universitario, giornalista e scrittore, nell’intervista sulla comunicazione rilasciata ad Elementi, rivista del Grtn, dell’Au e del Gme, il cui nuovo numero è visibile sul sito internet www.Grtn.it  “La malattia del nostro tempo, sostiene Ravasi, è quella del “correre in superficie”. Certo, il fare va conservato, perché l’agire, nella vita come nelle aziende, è importante e decisivo, ma deve essere in armonia anche col pensare, altrimenti il nostro è un agire arido e grigio. “Per dirla con Ezra Pound” - sostiene Ravasi - “In principio c’era la parola. La parola è stata tradita”. “E il tradimento della parola è il tradimento proprio della comprensione profonda. E di conseguenza della lealtà, della sincerità, della comunicazione, e più ancora, dell’uomo”. Le logiche del successo, secondo Ravasi, hanno introdotto la paura dell’insuccesso, considerata una macchia indelebile per l’individuo. Perché, sostiene Ravasi, “non si riconosce più quella grande realtà, propria dell’uomo autentico, rappresentata dalla gratuità. Si è creata, continua Ravasi, una visione della vita e del lavoro, solo utilitaristica. Ma l’individuo non può essere semplicemente una macchina che deve sempre e solamente produrre. L’insuccesso è oggi quasi esclusivamente computato sulle capacità esteriori, mentre ci sono dei grandi successi che nascono nell’interiorità”. Quanto alla freneticità del vivere, Ravasi sostiene che è il momento di “ritrovare una quiete interiore, per riscoprire il pensiero, per guardarsi dentro. E, nel contempo è necessario ricercare, avere stimoli a conoscere, a sapere, a guardare nel cuore degli uomini e delle cose. Stimoli che l’uomo contemporaneo non ha più. Quindi sosta e movimento. Silenzio e parola”. Vittorino Andreoli, psichiatra, Direttore del Dipartimento di Psichiatria di Verona - Soave, invece, in un’intervista rilasciata ad Elementi sul tema del lavoro, sostiene che “è finita l’epoca della gestione aziendale razionale. Anche l’azienda ha un sentimento. Il modello giapponese riduceva l’uomo ad una macchina di massima efficienza. Oggi le aziende devono considerare che tutti hanno una vita extraaziendale fondamentale ed una vita sentimentale”. “Ieri, continua Andreoli, c’era l’uomo di successo in azienda e fallimentare in famiglia. Ora si deve tendere ad un uomo che metta in osmosi la vita in azienda con quella fuori dell’azienda, perché se un uomo è in crisi con la propria famiglia, anche in azienda sarà un uomo in crisi, nonostante tutta la razionalità possibile”. Quanto alle crisi aziendali, Andreoli è del parere che i leader per uscire dalle difficoltà “devono avere una prospettiva non solo aziendale, ma in relazione ad un corpo più ampio. Perché non si deve essere solo capaci di gestire gli uomini e le risorse, ma anche avere una visone del mondo e uno stile di vita.”  
   
   
NUOVO PASSO VERSO IL MERCATO DEI "CERTIFICATI BIANCHI" DA OGGI LE SOCIETÀ SPECIALIZZATE PER L'USO RAZIONALE DELL'ENERGIA POSSONO ACCREDITARSI ON-LINE E AVVIARE L'ATTIVITÀ  
 
Milano, 8 novembre 2004 - L'autorità per l'energia elettrica e il gas ha avviato l'attività preliminare alla commercializzazione dei titoli di efficienza energetica ("certificati bianchi"), il nuovo meccanismo di incentivazione del risparmio energetico che entrerà in vigore dal prossimo primo gennaio 2005. Da oggi, in una apposita sezione del sito internet dell'Autorità, le società intenzionate a realizzare attività dedicate all'utilizzo razionale e al risparmio dell'energia (le cosiddette "Esco": Energy Service Company) possono accreditarsi e dare ufficialmente avvio alle proprie attività. Con questa iniziativa prende avvio l'innovativo sistema delineato dai decreti ministeriali (Attività Produttive e Ambiente) del 20 luglio 2004 sull'efficienza energetica, di cui l'Autorità ha la responsabilità regolatoria e attuativa; tali decreti mirano a conseguire, alla fine del primo quinquennio di applicazione (2005-2009), un risparmio di energia pari a 2,9 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all'anno, valore equivalente all'incremento medio annuo dei consumi nazionali di energia registrato nel periodo 1999-2001. L'applicazione dei decreti contribuirà dunque in misura determinante a contenere il tasso di crescita della domanda di energia a parità di servizi energetici goduti, contribuendo in misura rilevante al conseguimento degli obiettivi nazionali di riduzione delle emissioni di gas di serra previsti per l'Italia dal protocollo di Kyoto. Il nuovo meccanismo (il cui funzionamento è riassunto nella parte introduttiva di quanto pubblicato sul sito) si basa sull'obbligo per i maggiori distributori di elettricità e gas di raggiungere precisi obiettivi di risparmio energetico da realizzare attraverso progetti attuati presso i clienti finali, propri o altrui (es.: installazione di elettrodomestici o motori industriali ad alta efficienza, interventi per l'isolamento termico degli edifici, sistemi di teleriscaldamento). Il mancato rispetto degli obblighi sarà sanzionato dall'Autorità. A ciascun progetto, sulla base dell'accertamento dell'efficacia, corrisponderà l'emissione di titoli di efficienza energetica ("certificati bianchi"). I distributori soggetti agli obblighi potranno raggiungere i propri obiettivi o con progetti realizzati direttamente o con l'acquisto dei titoli corrispondenti alle proprie necessità emessi per progetti realizzati da soggetti specializzati, come le Esco, o da altri distributori che operano nel settore dei servizi energetici. I titoli saranno emessi dal Gestore del mercato elettrico su richiesta dell'Autorità al termine di un processo di controllo finalizzato a verificare che i progetti siano stati effettivamente realizzati in conformità con le disposizioni dei decreti e delle regole definite dalla stessa Autorità. La compra-vendita di questi titoli potrà avvenire tramite contratti bilaterali o in un mercato apposito regolamentato in base a disposizioni stabilite dal Gestore del mercato elettrico d'intesa con l'Autorità. Un elenco delle Esco accreditate verrà pubblicato e periodicamente aggiornato dall'Autorità anche per facilitare l'individuazione di queste società da parte dei consumatori interessati all'offerta di servizi e progetti di risparmio energetico e da parte dei distributori interessati ad attivare collaborazioni per la realizzazione di interventi per l'uso razionale dell'energia. Oltre alla registrazione delle Esco, attraverso l'indirizzo web www.Autorita.energia.it/ee/index.htm  tutti i distributori di energia elettrica e di gas naturale, inclusi quelli non soggetti agli obblighi di risparmio previsti dai decreti, possono accedere ad un sistema informativo interattivo per richiedere la valutazione dei risparmi energetici conseguiti attraverso la realizzazione di progetti di varia natura, potendo anche effettuare il calcolo automatico dei risparmi e controllare gli esiti delle richieste presentate. Tutti i distributori sono invitati a contribuire, entro il 30 novembre, alla fase di sperimentazione del sistema informatico realizzato dall'Autorità per semplificare e rendere più efficace la realizzazione del mercato dei "certificati bianchi". I costi sostenuti dai distributori per adempiere agli obblighi di risparmio energetico potranno essere coperti attraverso risorse di varia natura: quote di partecipazione dei clienti partecipanti, finanziamenti statali, regionali, locali, comunitari, ricavi dalla vendita dei titoli di efficienza energetica ottenuti a fronte di risparmi energetici conseguiti in eccesso rispetto ai propri obblighi di risparmio. Una parte dei costi sostenuti troverà copertura attraverso le tariffe di trasporto e distribuzione dell'energia elettrica e del gas naturale, in base a criteri che saranno stabiliti dall'Autorità prima dell'avvio del meccanismo. I consumatori possono trovare sin da subito informazioni di carattere generale sul funzionamento del meccanismo introdotto dai decreti e sui benefici che esso produrrà. La sezione del sito dedicata all'uso efficiente dell'energia sarà progressivamente arricchita di ulteriori informazioni e strumenti utili agli operatori del settore dei servizi energetici e ai consumatori.  
   
   
DA OGGI I SERVIZI ENEL DISPONIBILI IN 105 UFFICI POSTALI  
 
Roma, 8 novembre 2004 – Da oggi sono 105 in tutta Italia gli uffici postali che offrono il servizio Quienel che consente di effettuare numerose operazioni sul contratto dell’energia elettrica. Infatti, ai 20 uffici postali già abilitati dallo scorso anno, se ne aggiungono ora altri 85 presso i quali i clienti possono modificare o disdire un contratto Enel, effettuare un subentro o una voltura, comunicare la lettura del contatore, documentare il pagamento della bolletta e conoscere lo stato dei consumi e dei pagamenti. Possono, inoltre, modificare l’indirizzo al quale far recapitare le bollette, conoscere i preventivi per lo spostamento del contatore e “domiciliare” il pagamento della bolletta sul proprio conto corrente o su carta di credito. In tutte queste operazioni, i clienti saranno assistiti allo sportello da personale di Poste Italiane che ha partecipato a specifici corsi di formazione svolti in collaborazione con Enel Distribuzione. Con l’estensione del servizio Quienel ad altri 85 uffici postali, si rafforza la collaborazione fra Enel e Poste Italiane per offrire ai clienti servizi sempre più comodi e facili. Dal febbraio scorso, i 4.800.000 titolari della carta Postamat-maestro, offerta ai correntisti Bancoposta e gli oltre 700.000 titolari della carta prepagata di Poste Italiane postepay, possono pagare la bolletta di Enel anche attraverso i circa 3.000 sportelli automatici (Atm) Postamat di Poste Italiane. Questi gli uffici postali che offrono il servizio Quienel: Affile (Rm), Agnone (Is), Antrodoco (Ri), Barcellona Pozzo di Gotto (Me), Bassano del Grappa (Vi), Bellano (Lc), Bernalda (Mt), Bologna, Busalla (Ge), Borgaro Torinese (To), Borgomanero (No), Borgosesia (Vc), Bra (Cn), Bruzolo (To), Buccheri (Sr), Cagliari, Calascibetta (En), Campo Ligure (Ge), Carasco (Ge), Carloforte (Ca), Cassaro (Sr), Castel di Judica (Ct), Collegno (To), Colle Val di Elsa (Si), Corsico (Mi), Cortina d’Ampezzo (Bl), Firenze, Fossano (Cn), Francavilla sul Sinni (Pz), Galliera (Bo), Genova, Gravere (To), Iseo (Bs), Jesi (An), Legnano (Mi), Lentini (Sr), Marzabotto (Bo), Minervino Murge (Ba), Moncalieri (To), Muravera (Ca), Napoli, Niscemi (Cl), Novara di Sicilia (Me), Orvieto (Tr), Ozieri (Ss), Patti (Me), Pergusa (En), Petilia Policastro (Kr), Piano di Orta (Pe), Piombino (Li), Poggibonsi (Si), Porto di Legnago (Vr), Racalmuto (Ag), Recco (Ge), Rosolini (Sr), San Giovanni in Persiceto (Bo), Sant’agata di Militello (Me), Santa Elisabetta (Ag), Santa Teresa di Riva (Me), Saluzzo (Cn), Santhia (Vc), Sarezzo (Bs), Scandicci (Fi), Scicli (Rg), Siderno (Rc), Siniscola (Nu), Spadola (Vv), Taormina (Me), Taurianova (Rc), Thiesi (Ss), Torchiarolo (Br), Ventimiglia (M), Verano Brianza (Mi), Vizzini (Ct).  
   
   
CONVEGNO: CONOSCERE LA SCIENZA PER VIVERE LA TECNOLOGIA L'ESEMPIO DELL' IDROGENO E DELLE CELLE A COMBUSTIBILE  
 
Milano, 8 novembre 2004 - Nonostante l'intensificarsi della ricerca e la commercializzazione di prodotti che funzionano grazie alle tecnologie a idrogeno sono scarse le conoscenze dell'opinione pubblica sulle loro potenzialità; pochi ne conoscono principi, applicazioni e il prevedibile impatto positivo sulla vita quotidiana. Una comunicazione dispersiva e spesso troppo tecnica è la causa principale di questa situazione. Il progetto Scifi, attraverso l'esempio dell'idrogeno e delle celle a combustibile, concentra la sua attenzione su come comunicare al meglio la scienza oggi. La sfida di inventarsi nuove modalità per esprimere i contenuti scientifici è la sfida di interessare i giovani al mondo della ricerca e delle nuove tecnologie. L'hanno raccolta Assotec e Agenzia Sviluppo Nord Milano, partner italiani del progetto, oltre a molte scuole della Provincia di Milano che in questi mesi si sono interrogate su come produrre una corretta informazione scientifica. Comune il convincimento che sviluppare una mentalità scientifica sia crescere attraverso una sorta di educazione permanente al senso critico, una disponibilità costante al valore delle osservazioni altrui. Quello che si impara e si interiorizza sui banchi di scuola rimane infatti radicato in noi con una forza ed un'evidenza che non si possono più avere negli anni a venire. Il convegno "Conoscere la scienza per vivere la tecnologia", rivolto in particolare agli studenti e agli insegnanti di materie scientifiche, sarà occasione per discutere sia le risultanze del progetto Scifi e di altri analoghi progetti europei, sia per ascoltare le testimonianze e le proposte di chi opera professionalmente, a livello internazionale, nel campo della comunicazione scientifica. Tra gli altri da segnalare la presenza a Milano di John Durant, comunicatore scientifico e direttore del prestigioso At-bristol http://www.At-bristol.co.uk uno dei principali centri europei dedicati alla divulgazione delle Scienze e della Storia Naturale che con i suoi 500.000 visitatori l'anno costituisce un esempio di comunicazione scientifica tempestiva ed efficace. Il convegno si avvarrà anche della partecipazione di Edoardo Boncinelli, fisico e genetista abituato a scrivere di scienza e ad interrogarsi circa le potenzialità e i limiti che la caratterizzano. Programma: 9.00 Registrazion; 9.30 Benvenuto Luigi Vimercati, Ass.re Attività Economiche e Produttive, Provincia di Milano ; Progetto Scifi - 9.40 Introduzione Kitty Fehringer, Unità Scienza e Società, Commissione Europea ; 10.00 “Risultati ed evidenze del progetto Scifi” Veit Haug, Wrs Wirtschftsförderung,region Stuttgart, partner coordinatore Scifi ; ”Capire e raccontare la scienza” Moderatore: Pietro Greco, Mcs - Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, Trieste ; 10.40 “Che cosa vogliamo ottenere e come possiamo riuscirci?” John Durant, Professor on Public Understanding of Science Imperial College, London; 11.00 “L'interesse per la scienza va suscitato fin dalla prima età” Edoardo Boncinelli, Direttore Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati - Isas, Trieste ; 11.20 “La settimana della scienza: passato e futuro” Peter Rebernik, Segretario Generale Euscea (European Science Event Association); 11.40 “Tavola Rotonda "Tecnologie dell'idrogeno: i problemi da definire" “ Moderatore: Fabio Terragni, Agenzia Sviluppo Nord Milano. Partecipano: Ennio Macchi, Politecnico di Milano, Giuseppe Spazzafumo, Forum Italiano dell'Idrogeno, Enzo Rusconi, Enea, Paolo Alli, Regione Lombardia. In esposizione una serie di prodotti che utilizzano l'idrogeno come vettore energetico 8 Novembre 2004, Politecnico di Milano, P.zza Leonardo da Vinci 32, Aula S.o.1. Infolink: www.Asnm.com  
   
   
AEM TORINO SPA E AMGA SPA.: AD UN CONSULENTE L' INCARICO PER UNO STUDIO PRELIMINARE  
 
Torino, 8 Novembre 2004 - Sarà affidato a un consulente l' incarico di effettuare uno studio preliminare finalizzato a proporre l' assetto organizzativo e societario idoneo a raggiungere efficacemente gli obiettivi di eventuali sinergie tra le società Aem Torino spa e Amga spa. Lo hanno deciso i sindaci dei comuni di Torino e Genova, Sergio Chiamparino e Giuseppe Pericu, che nel tardo pomeriggio di ieri si sono incontrati nel capoluogo ligure per discutere sulla possibile integrazione tra le due aziende ex municipalizzate che operano nel settore dell'energia. Tra gli obiettivi della collaborazione tra Aem Torino spa e Amga spa vi sono il raggiungimento di una dimensione aziendale tale da aumentare la competitività sui mercati dell’energia e del gas, il miglioramento della qualità del servizio al cliente e la riduzione dei costi attraverso offerte congiunte di servizi diversi, il risparmio sugli approvvigionamenti in generale e, in particolare, su quello dei combustibili, e il consolidamento della base patrimoniale e finanziaria con conseguente maggior interesse per gli investitori.  
   
   
USA: FIRMATA LA LEGGE CONTENENTE INCENTIVI FISCALI SUL BIODIESEL  
 
 Milano, 8 novembre 2004 – Negli scorsi giorni il Presidente Bush ha firmato la legge contenete il primo incentivo fiscale strutturale per il biodiesel. Si tratta di una decisione di fondamentale importanza che permetterà, sostengono i rappresentanti americani, di diminuire la dipendenza dal petrolio estero, di ridurre l’inquinamento e creare un nuovo stimolo per l’economia. L’nbb (National Biodiesel Board) e l’Asa (American Soybean Association) sono soddisfatti di questo nuovo provvedimento. “E’ interesse degli Stati Uniti promuovere i carburanti rinnovabili – sostiene Bob Metz, il presidente di Nbb – in questo modo infatti non solo si riduce la dipendenza dal greggio esterno ma si ottengono importanti benefici per i cittadini. Il biodiesel infatti riduce le emissioni dannose per la salute umana e l’ambiente. L’aumento della sua produzione permetterà inoltre di creare nuovi posti di lavoro”. L’incentivo fiscale che decorrerà dal gennaio 2005 è strutturato come un credito fiscale federale di un dollaro/gallone (equivalente a circa 250 €/m3), riconosciuto in proporzione alla percentuale con cui il biodiesel viene miscelato. L’incentivo viene ridotto del 50% nel caso di utilizzo di sottoprodotti quali oli di frittura esausti e grassi animali. Non è previsto alcun contingente e il Dipartimento dell’Agricoltura prevede che l’incentivo farà quadruplicare la domanda di biodiesel. Questo determinerà una fortissima crescita di numerosi settori dell’economia statunitense creando fino a 50.000 posti di lavoro nei prossimi 10 anni.  
   
   
PARTENARIATO TRA GERMANIA E REGNO UNITO PER LA RICERCA SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO  
 
 Bruxelles, 8 novembre 2004 - Germania e Regno Unito hanno annunciato il 3 novembre l'imminente firma di un Memorandum d'intesa per la ricerca sul cambiamento climatico. L'annuncio è stato dato durante la conferenza tedesco-britannica di Berlino sul cambiamento climatico, inaugurata dalla regina Elisabetta Ii nel corso di una visita ufficiale in Germania. L'accordo spianerà la strada allo sviluppo di un'agenda di ricerca comune cui parteciperanno i più importanti istituti e organismi di finanziamento dei due paesi. 'Germania e Regno Unito guidano il cammino dell'Europa nella protezione climatica. Entrambi i paesi ritengono che gli sforzi di ricerca debbono essere moltiplicati per consentirci di fare efficacemente fronte alle sfide del cambiamento climatico', ha affermato Edelgard Bulmahn, ministro tedesco per l'Istruzione e la ricerca. L'annuncio è stato dato poco dopo la divulgazione dei risultati di una nuova ricerca, che mostra come la coltre di ghiaccio artica si stia sciogliendo a una velocità senza precedenti. La ricerca (commissionata dal Consiglio artico e alla quale hanno partecipato ricercatori di otto paesi, inclusi Danimarca, Finlandia e Svezia) indica che negli ultimi 30 anni lo spessore del ghiaccio artico si è dimezzato. Se lo scioglimento continua con la stessa velocità, nell'estate del 2070 non vi sarà più ghiaccio nell'Artico, affermano gli scienziati. Le ultime scoperte hanno spinto i ricercatori, le organizzazioni ambientalistiche e gli stessi governi ha formulare una nuova serie d'inviti ad agire con la massima urgenza. Parlando alla conferenza di Berlino, Margaret Beckett, segretario di Stato britannico per l'Ambiente, l'alimentazione e il mondo rurale, ha dichiarato che il prossimo anno le presidenze britanniche del G8 e dell'Ue forniranno l'occasione di lavorare con la Germania e gli altri Stati membri per dimostrare la volontà comune di affrontare i problemi climatici. 'Vogliamo cogliere l'occasione per dar vita a una fresca e vigorosa visione strategica che metta il mondo sulla buona strada verso un futuro sostenibile in cui si produca poco carbonio, che tenga conto dell'evidenza scientifica e delle sfide tecnologiche', ha detto Beckett. 'Un'accresciuta consapevolezza delle attuali tendenze climatiche e delle condizioni atmosferiche estreme sono argomenti importanti per il futuro', ha aggiunto Bulmahn, che ha sottolineato l'importanza di trasferire nella pratica i risultati delle ricerche e di sviluppare nuove opportunità di lavoro. Nel corso della sua visita in Germania, la regina ha sollevato più volte il problema del cambiamento climatico, che parlando al banchetto ufficiale ha definito 'una nuova e urgente sfida da affrontare oggi stesso'.  
   
   
L’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA HA ADOTTATO MICROSTRATEGY 7I NEL 2003 E ENTRO FINE ANNO NE ESTENDERÀ L’UTILIZZO A TUTTI I PRESIDI DI FACOLTÀ E AI RESPONSABILI DELLE STRUTTURE ORGANIZZATIVE DELL’ATENEO  
 
 Bologna, 8 novembre 2004 - Microstrategy Inc.,nota per la produzione di software per la Business Intelligence annuncia che l’Università di Bologna, la più antica del mondo occidentale, ha scelto la piattaforma Microstrategy per l’analisi dei dati d’Ateneo e come strumento di ausilio al controllo di gestione. L’ateneo bolognese è stato uno dei primi in Italia a dotarsi di un sistema informativo per poter valutare costi, rendimenti e risultati della propria attività. La piattaforma Microstrategy consente all’Università di analizzare i dati provenienti da diverse fonti e diverse aree, integrando fra loro database costruiti in epoche e con tecnologie molto differenti fra loro. In particolare il sistema raccoglie e rende disponibili informazioni provenienti da diversi archivi informatizzati, tra cui: Gestione del Personale (dati giuridici e amministrativi sul personale); Stipendi (emolumenti corrisposti al personale); Contabilità Integrata di Ateneo (contabilità finanziaria, contabilità economico-patrimoniale e analitica); Segreteria studenti (gestione delle carriere degli studenti, offerta formativa, programmazione didattica); I dati provenienti dai sistemi informativi di cui sopra, opportunamente integrati e riorganizzati, costituiscono il Data Warehouse di Ateneo che, mediante una reportistica multidimensionale di facile fruibilità, consente di supportare efficacemente i processi decisionali. Vista la complessità della struttura dell’Ateneo bolognese, attivo ininterrottamente dal 1088 e attualmente titolare, in Italia, della più ampia gamma di corsi universitari, in fase di progettazione è stato istituito un gruppo di studio per l’analisi dei requisiti, l’individuazione dei dati e delle aree da inserire all’interno del futuro sistema informativo. Al gruppo di studio, costituito nel 2002, hanno preso parte rappresentanti del Cineca (Consorzio Interuniversitario per il Calcolo Automatico dell’Italia Nordorientale) e persone appartenenti alle aree informatico-statistiche dell’Università e ai suoi vertici amministrativi-gestionali. Al termine del lavoro di analisi, che ha consentito di adattare la filiera dei modelli di analisi già progettati da Cineca per le Università italiane, si è passati alla valutazione della piattaforma tecnologica. Il fattore determinante che ha fatto cadere la scelta sulla piattaforma Microstrategy 7i è stata la sua flessibilità ad adattarsi a modelli di analisi sofisticati che rappresentano realtà complesse come quella di un Ateneo. Grazie a questa esperienza, Cineca sta fornendo l’applicazione anche ad altri atenei ed Enti, riducendo drasticamente i costi di progettazione e di implementazione. Il primo prototipo della piattaforma è entrato in funzione a novembre 2002, con un numero ristretto di utenti. Ulteriori perfezionamenti del sistema e ampliamenti delle basi dati hanno consentito lo sviluppo della versione definitiva del sistema a maggio del 2003. Oggi, a quasi un anno dall’implementazione, i risultati sono stati giudicati più che soddisfacenti e entro la fine dell’estate l’utilizzo verrà esteso a tutti i 23 presidi di Facoltà, cui verranno aggiunti, entro la fine del 2004, i responsabili delle altre strutture didattiche, scientifiche e di servizi dell’Ateneo. Inoltre, per il prossimo anno, l’Università sta valutando la possibilità di implementare altri Data Mart, inserendo nel sistema i dati provenienti dal patrimonio immobiliare dell’Ateneo e quelli relativi all’attività di ricerca svolta al suo interno. “Il sistema Microstrategy ci consente di analizzare in modo semplice e intuitivo milioni di dati e di compiere indagini a diversi livelli di profondità e accuratezza, supportando le nostre decisioni con un’efficacia che prima non era possibile” ha detto la D.ssa Ines Fabbro, Direttore Amministrativo dell’Università di Bologna, commentando i risultati della implementazione del sistema Microstrategy 7i a un anno dall’entrata in funzione della versione definitiva. “Siamo molto orgogliosi” ha commentato Andrea Delvò, Amministratore Delegato di Microstrategy Italia, “che un’istituzione prestigiosa e autorevole come l’Università di Bologna abbia adottato la nostra piattaforma. La complessità di un ente attivo da oltre 900 anni, di così grandi dimensioni e con molte aree gestionali al proprio interno, costituiva una vera e propria sfida per la nostra piattaforma. Il risultato è stato quindi estremamente soddisfacente ed è un’ulteriore conferma della validità del nostro software e della sua estrema flessibilità. Questo risultato, però, non sarebbe stato possibile senza la competenza e la collaborazione del personale dell’Università e del Cineca, che ha svolto un ruolo fondamentale nella fase di analisi preliminare, di progettazione e di test del sistema. A loro va il mio ringraziamento” ha continuato Delvò “e mi auguro che questo risultato possa stimolare altri enti pubblici a dotarsi rapidamente di sistemi di business intelligence che, ne sono convinto, contribuiranno a rendere i servizi al cittadino sempre più rapidi ed efficienti”.  
   
   
WORKSHOP: "CORPORATE BRANDING: SVILUPPO ORGANIZZATIVO E FORMAZIONE"  
 
Milano, 8 novembre 2004 – L’ Incontro è stato organizzato dalla Fondazione Ibm e dall'Università di Milano-bicocca ed avrà luogo a Milano, l’ 1 Dicembre 2004 alle ore 14.30-17.30 presso l’ Università Milano-bicocca, Piazza dell'Ateneo Nuovo, 1 Edificio U6, Iv piano, Aula Massa. Il programma prevede il seguente svolgimento: Ore 14.30: Introduzione: Angelo Failla (Fondazione Ibm) e Raoul C. D. Nacamulli (Università di Milano-bicocca); 14.40: Claudia Carta, Philips Italia: "Philips: inizia l'era della semplicità"; 15.00: Franco Gonella e Patrizio Regis, Unicredit: "Come gestire un brand portfolio: il caso Unicredit"; 15.20: Chiara Grosselli, Ibm Italia: "Corporate Brand: comunicazione interna ed esterna"; 15.40: Giuseppe Usuelli, Mccann Erickson Worldgroup Italia: "Titolo da definire"; 16.00: Luisella Erlicher, Politecnico di Milano: " Vision, cultura e immagine nel branding": 16.20: discussione; 17.00 conclusioni.  
   
   
LE NUOVE DIMENSIONI DEL MARKETING FARMACEUTICO. UN CORSO SDA BOCCONI PER FORNIRE AI RESPONSABILI MARKETING DELLE IMPRESE FARMACEUTICHE UNA CHIAVE DI LETTURA INNOVATIVA DELLE SUE DINAMICHE COMPETITIVE  
 
Milano, 8 novembre 2004 – Un diverso orientamento al marketing per vincere la sfida della nuova sanità: questo è uno degli obiettivi del corso “Le nuove dimensioni del Marketing Farmaceutico”, organizzato dall’Area Marketing della Sda Bocconi. L’iniziativa, che si terrà a Milano dal 10 al 12 novembre e dal 17 al 19 novembre 2004, vuole rappresentare una risposta efficace alle esigenze sempre più diffuse nel settore farmaceutico di nuove modalità per relazionarsi con la domanda e confrontarsi con le dinamiche del mercato. Il corso ha durata complessiva di sei giorni, articolati in due moduli di tre giorni ciascuno. Le componenti fondamentali del programma sono: I modulo: Nuove strategie per il marketing farmaceutico. Il macroambiente. Gli aspetti organizzativi e gestionali della Sanità dopo la riforma e gli elementi rilevanti per le dinamiche competitive del settore farmaceutico. I nuovi comportamenti di acquisto e prescrizione. L’arena competitiva. Modelli e strumenti per l’analisi della concorrenza. Analisi della domanda. Dal sistema cognitivo medico-paziente al processo decisionale: motivazioni, percezioni e sistema valutativo nella scelta del prodotto. Il modello strategico del marketing farmaceutico. Criteri di segmentazione del mercato. Il posizionamento dei prodotti. L’approccio al cliente: dalla persuasione al Client Handling. Le logiche per affrontare un mercato ipercompetitivo: come passare al marketing strategico. Ii Modulo: Le azioni sulle variabili del marketing mix. La gestione del prodotto. Gestire i nuovi prodotti: ricerca e sperimentazione clinica. Marketing e farmacoeconomia: criteri e metodi di valutazione economica del farmaco a supporto delle strategie di marketing. Il portafoglio prodotti e il ciclo di vita del farmaco. Information & Communication Strategy. La comunicazione scientifica integrata. Lavorare sulle informazioni provenienti dal mercato. Pricing attivo e passivo. Gli aspetti istituzionali e le politiche di determinazione del prezzo del mercato farmaceutico. Il prezzo orientato al valore. Strategie distributive e promozionali. La logistica integrata e l’evoluzione delle relazioni distributive nell’industria farmaceutica. La normativa per la regolamentazione delle promozioni. Sales promotion e gestione delle reti di vendita. Destinatari del corso sono tutti coloro che hanno responsabilità gestionali delle aziende farmaceutiche, specie per quello che riguarda le politiche di marketing e di vendita. In particolare: direttori marketing, direttori commerciali, direttori vendite, sales manager, product manager, responsabili dell’orientamento al mercato. Infolink: www.Sdabocconi.it/266901  
   
   
"L'INDIA: UN PROTAGONISTA PER IL XXI SECOLO?"  
 
Milano, 8 novembre 2004 - il quarto incontro del ciclo "Verso il Secolo Asiatico?" si terrà il prossimo 11 novembre alle ore 18.00 sul tema: "L'india: un protagonista per il Xxi secolo?" Interverranno: Giuliano Boccali, Università degli Studi di Milano e Ugo Tramballi, Il Sole 24 Ore. Infolink: www.Ispionline.it  
   
   
CONOSCERE MILANO NUOVI LUOGHI DEL LAVORO N. 2  
 
Milano, 8 novembre 2004 - L’assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga ha presentato oggi all’Urban Center, insieme al Segretario generale della Camera di Commercio Pier Andrea Chevallard e al presidente Aim Pier Giuseppe Torrani la seconda puntata di Conoscere Milano che esplora il panorama dei “Nuovi Luoghi del Lavoro a Milano”. Dopo le precedenti iniziative “Conoscere Milano” dedicate a Bicocca, Bovisa e alle aree sud Milano, dopo i percorsi alla scoperta del Passante Ferroviario, dopo l’analisi delle trasformazioni della zona di Via Savona e le visite alle dieci Università, “Conoscere Milano” ha avviato una ricerca su “episodi” significativi del grande fenomeno di trasformazione in atto nella città: edifici, complessi di edifici e strutture pubbliche nate dal rinnovo di preesistenti stabili o impianti industriali o da nuove iniziative pubbliche o private. La prima Guida sui Luoghi del Lavoro è stata pubblicata nel mese di giugno 2004. La seconda Guida raccoglie 20 casi dalla cui presentazione si possono enucleare elementi che mettono in rilievo, nello scenario milanese: un grandissimo fermento nell’esplorare progettazioni e tecnologie di rinnovo degli edifici, che prevedono non il loro abbattimento ma la riconversione con parziali recuperi e nuovissimi restyling che li rendono totalmente nuovi: il complesso ex poste Italiane di Bergognone 53 realizzato da Hines con progetto arch. Mario Cucinella, il complesso di via Arconti 1 ex Sandoz e Abb, il palazzo Dellavetra, quello di Riva Villasanta 3, con l’intervento di importanti studi di architettura. Un rilevante e prestigioso utilizzo a fini culturali e scientifici (fondazioni, enti di studio e cultura ecc) di strutture monumentali o industriali che avevano perso la loro ragion d’essere: dalla Fondazione Eni alla Fondazione Pomodoro alla Fondazione Mondadori, al Centro Culturale Francese alla nascente Casa dell’Energia, al Naba-nuova Accademia di Belle Arti, alla Galleria Credito Valtellinese ecc. La terza e certo più importante notazione riguarda l’irrompere sulla scena milanese del Settore Pubblico con la realizzazione (rapida, dopo anni di attesa) di imponenti strutture di servizio alla città; il Depuratore Milano Nosedo, il Depuratore Milano San Rocco e il grande Deposito Atm ecc. “Il secondo itinerario tra i “Nuovi Luoghi del Lavoro” - sottolinea l’assessore Gianni Verga - giunge a pochi mesi dalla prima edizione, durante i quali però diversi episodi hanno marcato in modo importante il futuro urbanistico di Milano: l’approvazione del progetto Garibaldi-repubblica; la conclusione del concorso per il Polo Urbano della Fiera; la ratifica del progetto Montecity-rogoredo. Tre traguardi storici, che cambieranno il volto della città. Attorno a questi “colossi” della Milano di domani, continua ad attuarsi però una trasformazione più diffusa descritta in questa nuova serie di “episodi” legati al mondo del lavoro che, insieme ai grandi interventi, contribuiscono a cambiare il volto e i modi d’uso della città. Un ruolo prioritario viene giocato dal settore pubblico, con importanti strutture al servizio dei cittadini: i due grandi Depuratori della città, che dopo anni di lunga attesa hanno visto finalmente la loro entrata in funzione, e l’innovativo Deposito Atm della M3 e la Casa dell’Energia di Aem che sarà aperta al pubblico a gennaio 2005. E inoltre, ancora una volta, dobbiamo sottolineare come la nostra città sia diventata localizzazione scelta anche dagli investitori stranieri: se nel primo libretto avevamo visto i casi di Bodio center e L’oreal realizzati da Fondi pensionistici inglesi e tedeschi, in questa seconda tornata vediamo il gruppo americano Hines nella trasformazione delle ex Poste di via Bergognone, il gruppo olandese Aareal Property Services nella realizzazione del complesso terziario Arconati 1 e l’americano The Carlyle Group per l’intervento denominato Dellavetra. Anche in questo, Milano è una città che cambia”. “Milano rappresenta un punto d’incontro tra tradizione e innovazione - sottolinea il Segretario generale della Camera di Commercio Pier Andrea Chevallard - Da una parte c’è il suo passato, che si ritrova negli antichi edifici pubblici, nei negozi storici, dove ancora oggi si riscopre la vecchia ambientazione. Dall’altro Milano costituisce il motore dell’economia, sintesi di modernità e innovazione in una realtà sempre più competitiva e internazionale. Una crescita che va a includere la struttura architettonica e urbanistica e che sfocia nella sperimentazione anche per i luoghi di lavoro. Dalle imprese, alle strutture convegnistiche, agli spazi per gli uffici. Una rinascita sui luoghi noti che cambia e rende sempre nuovo il volto di questa Milano che guarda al futuro. E la Camera di Commercio è attenta agli aspetti della Milano in trasformazione, anche partecipando alla realizzazione di questa iniziativa.” “Conoscere Milano è diventato ormai un logo noto, così come le Guide che vengono proposte sia in Urban Center sia su Internet al sito www.Conosceremilano.it presentato in questa occasione – ha aggiunto l’avv. Pier Giuseppe Torrani, Presidente di Aim - Ci sembra importante segnalare l’impegno della nostra Associazione in questa continua ricerca sulla città e sul suo continuo evolversi, sui fenomeni di cambiamento in atto accompagnati anche da architetture di alto livello per diventare innovativi ambienti di lavoro. Da questa attenzione e ricerca nascono e proseguono le proposte di Conoscere Milano” che hanno un forte e sempre più pregnante obiettivo; quello di aiutare a diffondere presso i milanesi la conoscenza e quindi la percezione anche fisica della Milano nuova, di una città che in cinque–dieci anni sarà profondamente diversa, rinnovata, moderna”. Infolink: www.Conosceremilano.it