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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Novembre 2004
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UN NUOVO PROGETTO DELL'UE PER ARMONIZZARE LA RICERCA CLINICA  
 
Bruxelles, 8 novembre 2004 - La Commissione europea stanzierà 225.000 euro per un nuovo progetto annuale che intende armonizzare la ricerca clinica paneuropea. Finanziato nell'ambito della priorità 'Scienze della vita e salute' del Sesto programma quadro (6Pq), Ecrin (European Clinical Research Infrastructure Network) ha due obiettivi. In primo luogo, sviluppare una infrastruttura che favorisca l'implementazione armonizzata delle direttive comunitarie che si occupano di ricerca clinica. In secondo luogo, rendere più facili gli studi clinici e i trial multinazionali mettendo a disposizione degli sponsor pubblici o privati un certo numero di servizi 'personalizzati'. 'Il programma Ecrin, basato sull'interconnessione delle reti nazionali dei centri di ricerca clinica e delle unità di trial clinici, è pensato per sviluppare una infrastruttura che permetta l'armonizzazione dal basso di sostegno, formazione e pratica della ricerca clinica', ha spiegato Jacques Demotes-mainard, coordinatore del progetto. 'Ecrin intende fornire alle Pmi (Piccole e medie imprese) europee del settore della biotecnologia pubblica o privata il sostegno necessario per la ricerca transnazionale e gli studi clinici pluricentro', ha aggiunto Demotes-mainard. Oltre all'Efgcp (European Forum for Good Clinical Practice), al consorzio Ecrin partecipano otto reti di sei paesi europei, che rappresentano in totale 112 centri medici e ospedali attualmente impegnati in 1.500 studi clinici. Ecrin spera inoltre d'incoraggiare e agevolare la creazione nei nuovi Stati membri di centri di ricerca clinica e reti nazionali, per integrarli in un secondo momento nella rete europea. Collegare le reti nazionali in una rete paneuropea contribuirà a creare a livello europeo la massa critica necessaria per l'implementazione degli standard europei e la formazione per i trial clinici, ha spiegato Demotes-mainard. Per ulteriori dettagli: http://www.Ecrin.org/  o: Jacques Demotes-mainard E-mail: Jacques.demotes@bordeaux.inserm.fr  
   
   
RICERCATORI BRITANNICI SCOPRONO UN NUOVO GENE DELLA CECITÀ  
 
Bruxelles, 8 novembre 2004 - Un team di ricercatori ha scoperto un nuovo gene della cecità che potrebbe salvare la vista a migliaia di persone. Il team di ricerca della Leeds University spera che la scoperta permetta una diagnosi precoce della malattia della retina, che tende a colpire i neonati prematuri e gli anziani. 'Gli effetti della cecità possono essere devastanti', ha spiegato Carmel Toomes del gruppo ricerca sulla visione della Leeds University. 'Dà i brividi pensare a come cambierebbe la vostra vita se doveste perdere la vista, ma per molti l'incubo è realtà. Al momento del pensionamento solo una persona su cinquanta soffrirà di un difetto significativo della vista, ma dopo la pensione l'incidenza aumenta rapidamente', ha aggiunto. Secondo il dottor Toomes, la scoperta permetterà la diagnosi precoce delle malattie che colpiscono la parte dell'occhio sensibile alla luce, responsabili nel Regno Unito della maggior parte dei casi di cecità e menomazione visiva. La malattia della retina è in linea di massima incurabile, e una volta persa la capacità di visione è virtualmente impossibile recuperarla. Una diagnosi precoce avrà però soprattutto una funzione preventiva. Toomes e il suo team stanno investigando su forme rare ereditarie di malattia della retina 'in modo da capire le forme più comuni di cecità legate alla crescita di vasi sanguigni anormali nella retinopatia diabetica e nella distrofia maculare da invecchiamento, la causa principale di cecità nel mondo occidentale', viene sottolineato in una dichiarazione del gruppo di ricerca sulla visione. La ricerca dovrebbe portare allo sviluppo di nuovi trattamenti per queste patologie. Inoltre, aggiunge il gruppo di ricerca sulla visione, 'migliorando le nostre conoscenze dello sviluppo vascolare, i progressi dovrebbero anche permetterci di far luce su altre malattie, incluse la formazione tumorale e l'artrite'.  
   
   
IL MINISTERO SPAGNOLO DELL'ISTRUZIONE E DELLA SCIENZA PRESENTA IL SUPERCOMPUTER PIÙ POTENTE D'EUROPA PROGETTATO E SVILUPPATO DA IBM, SARÀ IMPIEGATO SOPRATTUTTO PER LA RICERCA BIOLOGICA E IL SETTORE SANITARIO.  
 
 Madrid, 8 novembre 2004.- Il Ministero spagnolo dell'Istruzione e della Scienza e Ibm hanno presentato oggi per la prima volta il supercomputer "Marenostrum", il più potente supercomputer ad alte prestazioni d'Europa, e uno dei più potenti al mondo. Il supercomputer, realizzato grazie a un accordo tra Ibm e il governo spagnolo, opera con il sistema operativo Linux e sarà impiegato in una vasta gamma di ricerche scientifiche di alto livello e per applicazioni in diversi settori industriali. Attualmente, Ibm ha già installato 3.564 processori dei 4.564 di cui sarà dotato il sistema del computer una volta completato. Tuttavia, in questa configurazione parziale di 3.564 processori Power , "Marenostrum" ha già raggiunto una performance a regime di 20.530 Teraflop e di picco di 31.363 Teraflop nel benchmark "Linpack" (test usato per misurare la capacità dei supercomputer). Una volta completato il progetto, si prevede che il supercomputer raggiungerà un picco di prestazioni di 40 Teraflop. La performance raggiunta in questi test fa del supercomputer il primo in Europa e tra i primi del mondo. L'esatta posizione nella classifica di Top500 http://www.Top500.org  l'organizzazione che compila e pubblica le informazioni sui computer più potenti del mondo, non sarà nota fino alla pubblicazione della prossima lista, il 9 novembre. Il supercomputer occupa una superficie di 160 metri quadri, meno della metà di un campo di basket e 22 volte meno di Earth Simulator, il supercomputer ai vertici della classifica Top500 negli ultimi anni. Pesa 40 tonnellate e ha un fabbisogno di energia ridotto (600 kilowatt, cinque volte meno di Earth Simulator). A differenza di altri supercomputer, Marenostrum non richiede sistemi di raffreddamento supplementari. Questo supercomputer è stato assemblato a Madrid a tempo di record, in meno di due mesi. In una fase preliminare è stato assemblato in un Ibm Technical Center di Madrid , dove sono stati condotti i test delle prestazioni; presto sarà trasferito al Centro Nacional de Supercomputación, presso la Universidad Politécnica de Barcelona, la sua sede definitiva. L'installazione del supercomputer a Barcellona sarà completata nell'ultimo trimestre del 2004. Si prevede che il supercomputer sarà a disposizione della comunità scientifica nazionale e internazionale nella primavera del 2005. Il supercomputer è uno strumento per la comunità scientifica spagnola, che consentirà di avviare progetti ambiziosi, contribuendo in maniera significativa a dare un impulso al programma scientifico spagnolo. Le aree di applicazione del supercomputer sono diverse, tuttavia, esso sarà impiegato soprattutto per la ricerca biologica e il settore sanitario. Nei dettagli alcune delle aree di impiego. Studio del corpo umano: il supercomputer sarà usato per studiare il genoma umano, il folding delle proteine e altri processi complessi legati a malattie come il morbo di Alzheimer o la fibrosi cistica. Questi studi consentiranno di effettuare progressi nelle cure e nello sviluppo medico e apriranno al strada alla possibilità di realizzare una medicina personalizzata, adattata alle condizioni genetiche e mediche di ogni singolo paziente. Meteorologia: lo studio dei fenomeni atmosferici e dell'evoluzione del clima richiede calcoli complessi che comprendono un elevato numero di variabili. Il supercomputing viene già utilizzato per compiere simulazioni e predizioni del clima con maggiore precisione. Catastrofi naturali: una delle applicazioni del supercomputing è la previsione dei possibili effetti delle catastrofi naturali (alluvioni, incendi di foreste, terremoti, ecc.). Questa tecnologia può anche facilitare il processo decisionale in tempo reale quando si tratta di prevedere, ad esempio, quale sarà la traiettoria di un incendio forestale in corso. Ambiente: i supercomputer consentono di effettuare progressi nello studio della biodiversità e dell'equilibrio degli ecosistemi, permettendo anche lo sviluppo di predizioni idrologiche. Inoltre, il supercomputer può essere utilizzato per simulare l'impatto ambientale e sociale delle politiche agricole, industriali e urbanistiche. Processi industriali e gestionali: il supercomputer può essere impiegato per applicazioni industriali e gestionali, in svariati settori quali quello aerospaziale, automobilistico e farmaceutico.  
   
   
LIEVI IMPULSI SALVAVITA: OGGI LA TACHICARDIA SI FERMA ANCHE SENZA SHOCK LO STUDIO PAINFREE PUBBLICATO SU CIRCULATION DIMOSTRA COME L'81% DELLE TACHICARDIE POSSANO ESSERE INTERROTTE SENZA SHOCK MIGLIORANDO NOTEVOLMENTE LA QUALITÀ DELLA VITA DI UN PAZIENTE CARDIOPATICO  
 
Milano, 8 novembre 2004 - Se è vero che gli shock erogati dai defibrillatori impiantabili salvano la vita di migliaia di persone ogni anno, alcuni pazienti dichiarano di sentirsi ansiosi o depressi al solo pensiero di queste scariche elettriche. Ma grazie a i progressi della ricerca Medtronic, i pazienti hanno ormai un'alternativa agli shock, secondo un articolo pubblicato questa settimana su Circulation, la rivista ufficiale della American Heart Association. Grazie ad una particolare modalità di "Atp" - dall'inglese Anti-tachycardia Pacing, ovvero stimolazione antitachicardica, disponibile nei defibrillatori impiantabili (Icd) di Medtronic - è possibile trattare in sicurezza tachicardie ventricolari rapide che altrimenti richiederebbero uno shock per la loro terminazione. In questo modo, i dispositivi possono essere programmati in modo da fornire una terapia sicura e indolore con l'erogazione di shock salvavita solo in caso di assoluta necessità. Nello studio, denominato Painfree Rx Ii, (Pacing Fast Vt Reduces Shock Therapies) la stimolazione antitachicardica utilizzata come terapia iniziale ha consentito di interrompere l'81% delle tachicardie. Condotto su 634 pazienti, lo studio ha inoltre dimostrato che coloro ai quali è stata somministrata la terapia Atp invece degli shock, ha riportato un miglioramento significativo in termini di qualità della vita, senza alcun incremento di eventi avversi quali sincope (perdita di coscienza), accelerazione del ritmo cardiaco a livelli comunque potenzialmente dannosi, o morte improvvisa. In realtà, la maggior parte dei pazienti con Atp non si era neanche resa conto dell'intervento della terapia poiché l'Atp impiega piccoli impulsi a bassa energia per ripristinare il normale ritmo cardiaco. “Lo studio Painfree Ii dimostra come molte aritmie ventricolari, anche rapide, possano essere risolte in maniera efficace ed indolore attraverso specifiche terapie antitachicardiche in pazienti portatori di Icd” ha dichiarato Massimo Santini , primario di cardiologia del San Filippo Neri di Roma. “Ciò ha un impatto considerevole sul miglioramento della qualità di vita dei pazienti portatori di Icd che sono protetti dal rischio di morte cardiaca improvvisa. E' attualmente in corso uno studio a livello europeo, denominato Advance, che ha l'obiettivo di rispondere ad ulteriori quesiti che permetteranno di rendere le terapie antitachicardiche ancora piu' efficaci'. In passato, il medico programmava generalmente l’Icd in modo che fornisse l'erogazione di shock per correggere tachicardie pericolose come quelle nel range di 188-250 battiti al minuto (Tv Rapida). Tuttavia, lo studio Painfree Rx Ii ha dimostrato che per la maggior parte dei pazienti, gli Icd possono essere programmati in modo tale che gli shock vengano riservati ai casi più rari di aritmie cardiache estremamente rapide, ovvero superiori a 250 battiti al minuto, definite fibrillazione ventricolare (Fv). Sulla base di questo studio, ciò significa che un maggior numero di pazienti che normalmente sarebbe stato sottoposto a shock dolorosi erogati dall’Icd, hanno oggi la possibilità di interrompere aritmie cardiache potenzialmente letali in maniera indolore ed efficace semplicemente modificando la programmazione del dispositivo in modo semplice e non invasivo. L'arresto cardiaco si manifesta quando le camere inferiori del cuore (ventricoli) sviluppano improvvisamente un ritmo rapido irregolare (fibrillazione ventricolare) e i ventricoli che vibrano non riescono a pompare sangue nel corpo. Nel giro di pochi secondi, la persona colpita perde i sensi e il polso diventa assente. I disturbi del ritmo cardiaco possono affliggere chiunque, indipendentemente dall'età, dal sesso, dalle condizioni fisiche. L’arresto cardiaco improvviso, la conseguenza più grave delle aritmie cardiache, provoca, più decessi della somma delle morti dovute a tumore al seno, tumore al polmone ed all'Aids. Sono, infatti, oltre 57 mila i decessi dovuti ad arresto cardiaco improvviso in Italia ogni anno, uno ogni 9 minuti. Infolink: www.Arrestocardiaco.com  
   
   
CASCHETTI E MATERASSINI 'IPOTERMICI' PER SCONFIGGERE L'ASFISSIA PERINATALE: LA NOVITÀ PRESENTATA AL SAN RAFFAELE LA PROFESSORESSA IOLANDA MINOLI PROMUOVE UNA GIORNATA DI STUDIO PER DIFFONDERE IN ITALIA UNA INNOVATIVA TECNOLOGIA PER IL TRATTAMENTO NEI NEONATI DI UNA GRAVE MALATTIA CEREBRALE.  
 
Milano, 8 novembre 2004 – Si è svolta il 3 novembre all’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele una giornata di studio e di dimostrazioni pratiche su ‘Il trattamento ipotermico dell’asfissia perinatale’. Il corso monotematico organizzato da Iolanda Minoli, professoressa di Neonatologia, esperta nominata dal Consiglio Superiore di Sanità del Ministero della Salute e consulente della Rockefeller University di New York, vede la partecipazione di alcuni fra i più autorevoli neonatologi del mondo e conferma l’efficacia dell’utilizzo dell’ipotermia per prevenire e contenere le devastanti conseguenze dell’encefalopatia ipossico-ischemica, una grave malattia che colpisce il 10% dei neonati prematuri e in percentuale minore i neonati a termine. L’ipotermia è un trattamento non invasivo e relativamente semplice in grado di interrompere le conseguenze dell’encefalopatia ipossico-ischemica, una malattia causata da un ridotto apporto di ossigeno al cervello (ipossia) o da una riduzione del flusso del sangue (ischemia). Conseguenza dell’ipossia è la necrosi delle cellule cerebrali. È stato dimostrato che raffreddando il capo e l’intero corpo del neonato colpito dalla malattia si limita l’attività di queste cellule cerebrali destinate alla morte per mancanza di ossigeno, permettendo una sorta di “risparmio energetico”. Consumando meno, le cellule diventano infatti più resistenti e non vanno in necrosi. In questo modo si riduce il rischio di decesso e delle drammatiche conseguenze neurologiche nei neonati colpiti dalla malattia. L’encefalopatia ipossico-ischemica è infatti causa di morte e di gravi conseguenze neurologiche. Il danno più evidente è dato da una serie di lesioni ischemiche che possono giungere fino ad un vero e proprio infarto del tessuto, con meccanismo analogo all’infarto cardiaco. Le lesioni ischemiche possono inoltre accompagnarsi a lesioni emorragiche di varia entità, che complicano inevitabilmente il quadro clinico dei piccoli pazienti. La conseguenza più frequente è la paralisi cerebrale spastica, un persistente danno motorio spesso accompagnato da insufficienza mentale e da deficit neurosensoriali (udito e vista). Il 25-50% di questi bambini sviluppa nel tempo disturbi cognitivi e comportamentali con seri problemi scolastici. Ne consegue un elevato grado di invalidità che scatena spesso gravi problemi anche a livello psicologico e sociale sia nei bambini sia nelle loro famiglie. Per individuare i neonati da sottoporre al trattamento ipotermico viene impiegato, oltre a valutazioni cliniche e di laboratorio, un monitor encefalografico sviluppato appositamente. “Per il trattamento verranno ora messe a confronto due tecniche che fino ad oggi sono state usate per poche decine di bambini nel mondo” – spiega Iolanda Minoli – “Una riguarda il raffreddamento del capo per 72 ore mediante la circolazione di acqua a 10°C e il successivo riscaldamento al termine del trattamento, mentre l’altra consiste nel raffreddamento di tutto il corpo dei piccoli”. Iolanda Minoli ricorda anche che “il trattamento delle gravidanze a rischio e dei neonati a rischio, che sono il 15% di tutti i nati, dovrebbe essere eseguito solo in ospedali generali ad alta specializzazione ove siano presenti tutti i mezzi più avanzati di diagnosi e terapia, che hanno un costo elevato e di cui non tutti gli ospedali possono dotarsi. Questo permetterebbe la migliore assistenza alle madri e ai bambini, evitando il loro continuo trasporto o trasferimento momentaneo in altri ospedali per diagnosi e/o interventi specialistici”.  
   
   
CEFALEA, IN EUROPA A TESTA ALTA 5 NOVEMBRE A ROMA E 6 NOVEMBRE A MILANO III GIORNATA NAZIONALE DEL MAL DI TESTA  
 
Milano, 8 novembre 2004 - Indetta dall'Associazione Italiana per la lotta contro le Cefalee (Aic onlus) che ha organizzato incontri aperti a tutti nei quali famosi esperti sono stati gratuitamente a disposizione di chiunque sia interessato a questa malattia. Il primo appuntamento è avvenuto a Roma presso l'Aula Convegni "Villa Maria", Largo G. Berchet, 4 (Viale delle Mura Gianicolensi) dalle 9.00 alle 13.30. Il secondo a Milano, sabato 6 novembre 2004 dalle 8,30 alle 13.00 presso la Sala delle Conferenze dell'ospeale S. Carlo Borromeo. Obiettivo della giornata è stato quello di focalizzare l'attenzione sui disagi che questa patologia comporta nella vita in famiglia, riconoscendo la gravità e le limitazioni che essa impone ogni giorno in termini di invalidità parziale o totale sul lavoro e nella vita di relazione. Particolare attenzione è satata riservata al vissuto del paziente nella famiglia e a quello della famiglia del paziente, sulla falsa riga della campagna internazionale della World Headache Alliance patrocinata dall'Oms  www.Liftingtheburden.com  che si prefigge allo stesso modo di combattere il gravame psicologico e la disabilità imposti da questa malattia non solo al paziente, ma anche a tutto il nucleo familiare e al suo entourage sociale più ristretto. Un recente studio internazionale su oltre 1.800 pazienti emicranici di Francia, Germania, Italia, Giappone, Messico e Turchia (Family Matters 2004 International Survey) indica che in oltre il 60% dei casi, le relazioni all'interno del nucleo familiare di questi pazienti risultano compromesse dalla cefalea, soprattutto per quanto riguarda il tempo dedicato ai figli, che viene drasticamente ridotto. Il 72% delle coppie dove uno dei due partner soffre di emicrania accusa problemi anche nei momenti d'intimità e la compromissione investe pure aspetti esterni alle mura domestiche come le relazioni sociali, il lavoro o la semplice spesa al supermercato, con una ricaduta negativa sull'intero nucleo familiare calcolata in media nell'ordine del 61%. Come quantificare questa disabilità con il riconoscimento d'invalidità parziale o totale per il cefalalgico cronico ? Attualmente esistono grosse difficoltà applicative, ma qualche spiraglio comincia ad aprirsi: la Regione Lombardia, ad esempio, ha partecipato attivamente all'incontro Aic di Milano col Dirigente dell'Assessorato Famiglia&disabilità Umberto Fazzone. Erano presenti anche Stefano Inglese (Segretario Tribunale per i Diritti del Malato), Antonio Vitiello (Direttore Servizio Medico Legale Asl Città di Milano), Piero Bassi (Uo Neurologia Ospedale S. Carlo), Gennaro Bussone (Presidente Anircef), Domenico D'amico, (Centro Regionale Cefalee, C.besta, Milano), Fabio Frediani (Presidente Aic-onlus), Matilde Leonardi (Direzione Scientifica, C. Besta - Milano) e Maurizio Quarti (Centro Cefalee, Ospedale S. Carlo - Milano). All'incontro di Roma erano presenti: Gigliola Brocchieri (Assessore alla Salute-regione Lazio), Teresa Petrangolini (Segretario Generale Cittadinanzattiva), Stefano Inglese (Segretario Nazionale Tribunale dei Diritti del Malato) e i medici Piero Barbanti (Dipartimento Scienze Neurologiche Univ. La sapienza, Roma), Rosanna Cerbo (Centro Med del dolore Pol. Umberto I Università la Sapienza, Roma), Daniela Cologno (Fondazione Santa Lucia, Roma), Francesco Di Sabato (Centro Cefalee Dip. Medicina Clinica Policlinico Umberto I, Roma), Fabio Frediani (Presidente Aic-onlus, Firenze), Carmine Marini (Centro Cefalee Università degli Studi, L'aquila).  
   
   
LE EMERGENZE ODONTOITARICHE: SE NE E’ PARLATO A BOLOGNA IN UN CONVEGNO UNICO NEL PANORAMA ITALIANO PER APPROCCIO INTERDISCIPLINARE  
 
Bologna, 8 novembre 2004 – Per la prima volta in Italia dentisti, medici e legali a confronto a Bologna il 5 e 6 novembre sul tema della prevenzione e la gestione delle emergenze e delle urgenze negli ambulatori odontoiatrici. La salute e la sicurezza dei pazienti negli ambulatori odontoiatrici è al centro dell’attenzione delle due giornate bolognesi. “Le emergenze e le urgenze odontoiatriche, il contenzioso e la responsabilità professionale”, questo è il titolo del convegno di studi organizzato dall'Ausl di Bologna e dall'Associazione Italiana Odontoiatri Provincia di Bologna, vuole rappresentare un momento di incontro e riflessione unico nel suo genere per approccio interdisciplinare. “Il numero di situazioni di emergenza-urgenza in odontoiatria risulta basso se comparato al numero di pazienti trattato ed al numero delle prestazioni erogate, ma l'attenzione al problema è giustificata in considerazione della gravità dei rischi e degli esiti di tali eventi.” afferma il dottor Sebastiano Pantaleoni, Segretario dell'Associazione Italiana Odontoiatri Provincia di Bologna. Il professor Giorgio Borea dell’Istituto di Scienze Odontostomatologiche dell'Università degli Studi di Bologna dichiara “vogliamo affrontare un tema complesso e di grande attualità soprattutto nel trattamento dei cosiddetti pazienti di fascia debole o ad alto rischio clinico come diabetici, cardiopatici, portatori di handicap, pazienti pediatrici e geriatrici. Auspichiamo queste giornate per offrire la più aggiornata formazione considerando che l’attività medico-chirurgica odontoiatrica si svolge, prevalentemente, in ambulatori collocati al di fuori di strutture protette. Un ruolo non indifferente, inoltre, gioca, l'ansia che tradizionalmente si genera nel paziente allorquando deve sottoporsi a terapie odontostomatologiche.” “Con questo evento” – spiega la dottoressa Maria Sofia Rini, per l'Ausl di Bologna – “intendiamo mettere sul tavolo esperienze professionali e personali di relatori di nota e chiara fama nazionale e internazionale e presentare la complessità e globalità di aspetti clinici, gestionali, medico legali. Un momento di riflessione, di aggiornamento professionale e di arricchimento culturale, per una migliore gestione ambulatoriale dell’emergenza/urgenza e del paziente a rischio, con una forte valenza sociale per la salvaguardia del bene salute e vita del cittadino.  
   
   
MEMANTINA (EBIXA), STRUMENTO TERAPEUTICO PER I MALATI GRAVI DI ALZHEIMER, OGGI IN FARMACIA  
 
Milano, 8 ottobre 2004 - E' disponibile anche in Italia memantina, l'unico farmaco per il trattamento dei malati gravi di Alzheimer. Il farmaco, registrato con procedura centralizzata dall'Agenzia Europea (Emea) il 5 maggio 2002 e presente da tempo in tutta Europa e negli Stati Uniti, è arrivato proprio in questi giorni anche nelle farmacie italiane. Ad annunciarlo è Ralph Fassey, Ad Lundbeck, multinazionale farmaceutica danese, specializzata nella ricerca farmacologica e clinica rivolta al trattamento delle patologie a carico del sistema nervoso centrale. "Memantina è il primo - e unico - farmaco che ha ricevuto l'indicazione ufficiale, sia in Europa che negli Usa, per il trattamento della malattia di Alzheimer da moderatamente severa a severa ". "Fino ad oggi infatti - aggiunge Fassey - erano disponibili solo farmaci utili nella fase iniziale della malattia". Memantina, nome commerciale Ebixa (fascia C) contribuirà alla continuità terapeutica così importante per questi pazienti e le loro famiglie. Uno strumento terapeutico aggiuntivo anche per le strutture Uva (Unità di Valutazione Alzheimer) che regolano l'accesso alle terapie seguendo i pazienti nel decorso della malattia.  
   
   
CONTINUA, CON IMPORTANTI RISULTATI, L'IMPEGNO DI BIOTHERM NEL BENIN E IN CAMBOGIA  
 
Milano, 8 novembre 2004 - Grazie alla continuità del progetto "De la Source à la vie", che vede l'impegno di Biotherm al fianco dell'Unicef nel Bénin e in Cambogia, sono stati raggiunti importanti risultati: dalla difesa dei Diritti Fondamentali del Bambino, al ripristino di pozzi d'acqua necessari all' importante battaglia contro la malattia del Verme della Guinea, fino alla nascita e diffusione di uno specifico programma educativo. E', infatti, dal marzo 2003 che Biotherm, marchio internazionale di cosmesi del gruppo l'Orèal, affianca Unicef nel progetto triennale De la Source à la vie che oltre all'obiettivo primario del ripristino di pozzi d'acqua nel Bénin e in Cambogia, ha attivato una serie di iniziative per la difesa dei Diritti Fondamentali del Bambino che purtroppo in quei paesi sta vivendo situazioni estreme. La mancanza di acqua, infatti, porta alla malnutrizione, alla povertà, allo sviluppo del Verme della Guinea (malattia che provoca gravi conseguenze per chi ne è affetto ed aumenta anche il tasso di mortalità), nonché alla cattiva educazione per l'igiene personale. Grazie alla continuità del progetto De la Source à la vie e alla grande determinazione di Biotherm e Unicef, sono stati compiuti importanti passi avanti. I progetti finanziati da Biotherm nel Bénin hanno consentito, fino ad oggi, a 6.000 persone di trarre beneficio dall'accesso dell'acqua potabile. Con l'utilizzo dell'acqua potabile, sono stati registrati notevoli progressi nella lotta alla malattia del Verme della Guinea, accertando, nel 2003, solo 27 casi di malattia contro i 34.000 del 1990! Non soltanto. Grazie al sostegno di Biotherm, come previsto nel piano di realizzazione del progetto e malgrado le condizioni difficili, sono già state realizzate 8 nuove trivellazioni per la costruzione dei pozzi e ripristinati altri 4 pozzi d'acqua. L'introduzione di sessioni di educazione ed informazione sull'importanza dell'acqua potabile e dell'igiene di base attraverso il programma informale dell'Unicef "Comunicazione per il cambiamento dei comportamenti della Comunità", completano e accompagnano il progetto De la Source à la vie. Anche in Cambogia, grazie al sostegno di Biotherm, oggi 20.000 persone hanno accesso all'acqua potabile. In particolare sono stati costruiti 57 nuovi pozzi e ne sono stati ripristinati 92. E' stato, inoltre, possibile costruire i servizi igienici in 940 case. Un traguardo, questo, che ha portato importanti benefici per un'igiene corretta ed una buona educazione per l'igiene personale. Soddisfatta dei risultati ottenuti fino ad oggi, Biotherm è consapevole della necessità di continuare a sostenere il progetto De la source à la vie. "Oggi più che mai - dichiara Fabio Lo Prato, direttore di Biotherm - desideriamo continuare, al fianco di Unicef, il suo sostegno in questo importante e significativo progetto. Biotherm alla luce dei traguardi raggiunti fino ad ora e con un nuovo entusiasmo, vuole riaffermare il suo impegno nei confronti dei bambini e intende raggiungere gli obiettivi prefissati. Un grazie particolare va a tutti coloro che con noi hanno sostenuto il progetto e continueranno a farlo in futuro". C'è molto di più: Biotherm sarà ancora protagonista nelle profumerie concessionarie. Attiverà l'operazione Aquasource Non Stop, per ogni prodotto della linea Aquasource Non Stop che verrà acquistato dal 15 novembre al 24 dicembre, Biotherm donerà all'Unicef 1 euro in più per ogni confezione. Infolink: www.Delasourcealavie.org    
   
   
10MILA EURO ALLE ASSOCIAZIONI DI CASSANO MAGNAGO DALLA BCC DI BUSTO GAROLFO E BUGUGGIATE  
 
Cassano Magnago, 8 novembre 2004 - La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate è sbarcata da poco a Cassano Magnago, ma vuole fare sentire da subito il suo contributo forte alla crescita della città. Come primo gesto simbolico, ha deciso di devolvere 10mila euro, divisi tra dieci associazioni cassanesi. Nel dettaglio il contributo economico andrà all'Asilo infantile San Giulio, una realtà che esiste da 90 anni ed è frequentato da più di 150 bambini, all'Afdp, struttura stabile in funzione da un decennio, all'associazione + di 21, che si occupa di bambini down, al Cav, Centro aiuto alla vita, una presenza forte in città, all'Avis, che conta 40 anni di attività in città, all'Unitalsi, presenza storica nell'assistenza ai malati, al Centro culturale San Filippo Negri, organizza mostre di alto livello, all'associazione Ars musica, al Gruppo San Pietro, che si rivolge ai ragazzi, ed alla parrocchia di San Giulio nella persona di Don Claudio Galimberti. I premi sono stati consegnati sabato 6 novembre al teatro cinema auditorium di Cassano Magnago. Il programma prevede alle 21,15 la messa in scena del musical "Il fantasma dell'opera", tratto dal romanzo di Gaston Leroux, per la regia Andrè de la Roche. Gli assegni alle dieci associazioni sono stati consegnati dai vertici della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate tra il primo e il secondo tempo. "La nostra banca", spiega Silvano Caglio, il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, "da sempre si adopera per lo sviluppo delle zone in cui opera, devolvendo gli utili raccolti al territorio stesso. Un impegno forte a favore dei più bisognosi, non solo semplice beneficenza, ma sostegno ad associazioni che fanno della solidarietà il loro obiettivo primario; un significativo contributo alla promozione delle attività ricreative-sportive, le quali formano nelle giovani generazioni uno spirito positivo di impegno e di collaborazione; una consistente partecipazione dello sviluppo culturale sia come valorizzazione dei beni artistici e culturali del luogo, sia come difesa della memoria storica locale, che sono le fondamenta per realizzare una sensibilità, verso la salvaguardia ambientale, in sintonia con una visione dell'habitat visto non solo come cornice della vita collettiva, ma come attore unico della qualità della stessa".  
   
   
MARCIA PER IL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI NEL CAMPO DELLA SALUTE MENTALE CONTRO GLI ABUSI DELLA PSICHIATRIA  
 
Firenze, 8 novembre 2004 - Nel campo della salute mentale esistono a tutt’oggi pratiche barbariche, violente, che causano degradazione ed umiliazione nelle vittime che le subiscono, spesso addirittura letali, quali i moderni sistemi di contenzione sia fisica che chimica che non possono continuare ad essere ignorati ma devono essere denunciati. Il Comitato dei Cittadini per i Diritti dell’Uomo fondato per investigare e denunciare le violazioni dei diritti umani da parte della psichiatria e per ripulire il campo della sanità mentale, scende in campo a Firenze in occasione del Congresso Internazionale di psichiatria. Avranno luogo a Firenze: venerdì 12 novembre 2004 al Gran Hotel Baglioni in P.zza Unità Italiana 6, inaugurazione della mostra itinerante internazionale “Che cosa la gente non sa della psichiatria e diritti umani”, una rassegna fotografica e di documenti che sono una sorta di “denuncia visiva” delle pratiche psichiatriche perpetrate ai danni di esseri umani dal 1700 ad oggi; sabato 13 novembre 2004 avrà luogo una marcia per il rispetto dei Diritti Umani nel campo della salute mentale contro gli abusi della psichiatria, ritrovo ore 10:30 di fronte alla stazione centrale S. Maria Novella di Firenze, lato gradinate inizio della marcia alle ore 11:00. Sono invitati tutti coloro che hanno a cuore i Diritti Umani. Grazie alle leggi sui trattamenti obbligatori, ogni settimana migliaia di persone, in nome della salvaguardia e della cura del paziente stesso, vengono sequestrate ed internate contro la loro volontà in una struttura psichiatrica, somministrando loro “cure” forzate, senza un dovuto procedimento legale, benchè non siano colpevoli di aver violato alcuna norma, questo viola i diritti più fondamentali di cui godono tutti i cittadini, compresi coloro che stanno ricevendo cure mediche. E’ inaccettabile il modo in cui la psichiatria etichetta le persone come malate mentali utilizzando come “cura” la somministrazione di potenti psicofarmaci che causano gravi alterazioni neurologiche ed effetti collaterali come: dipendenza, spossatezza, diminuzione dell’impulso sessuale, tremori, incubi, aumento dell’ansietà e comportamento violento o suicida, effetti che richiedono spesso un altro farmaco o droga per mascherarli, adducendone la causa a uno “squilibrio biochimico nel cervello”, quando “Non esistono test che possano accertare la condizione chimica del cervello di una persona viva e non si sono trovate ‘manifestazioni biologiche, anatomiche o funzionali affidabili che permettano di distinguere i cervelli dei pazienti etichettati come malati mentali” (Elliot S. Valenstein, medico, biopsioclogo). Per informazioni: ccdu.Firenze@tin.it  
   
   
LA MOSTRA STORIA DELLE RELIGIONI: RELIGIONI MONDIALI PACE MONDIALE ETICA MONDIALE MOSTRA  
 
Segrate, 8 novembre 2004 - Anche oggi nei casi di conflitti in tutto il mondo, le religioni hanno un’influenza fatale di grande rilevanza. Eppure vi sono anche le parti più luminose delle religioni. In quanto dottrine e sentieri di salvezza, le religioni possono essere fondamenti di rettitudine, promotrici di pace e di conciliazione, possono altresì fornire l’unità di misura dell’etica all’Uomo moderno e al personale orientamento morale. Persone di ogni religione conoscono ben poco una dell’altra e soprattutto conoscono poco ciò che hanno in comune le religioni e loro tradizioni etiche. Questa mostra vuole dare il proprio contributo per modificare tale situazione. Non vi può essere pace tra le religioni senza dialogo tra esse. Non ci può essere un dialogo tra le religioni senza una comune unità di misura etica. Non vi può essere sopravvivenza del nostro pianeta senza un’etica globale, un’etica mondiale. Questa mostra è stata concepita dalla “Fondazione Weltethos” di Tubinga. In Italia è stata realizzata dal Comune di Segrate. Si tratta di un avvincente viaggio di conoscenza nel mondo delle religioni che permetterà di comprendere meglio il significato del loro messaggio etico nella società moderna. In un momento in cui il confronto tra diversi credo viene costantemente presentato nella comunicazione mediatica come confronto di “civiltà”, riportare l’attenzione sugli aspetti e sui valori veri e profondi di ogni cultura è un atto di cui ci facciamo con orgoglio portatori. Un avvincente viaggio di conoscenza attraverso credo e culture diversi per comprendere meglio il significato del loro messaggio etico nella società moderna. La mostra ha un prestigioso curatore, il professor Hans Küng, che interverrà personalmente all’inaugurazione martedì 9 novembre, alle ore 18 presso il .Centro Civico Milano Due. La mostra rimarrà aperta dal 9 – 21 novembre 2004. Per informazioni: Tel: 02.26.90.23.25/23.24 Ufficio Cultura Assessorato Cultura e Servizi Educativi Comune di Segrate www.Comune.segrate.mi.it  
   
   
17 VOLTE NOVELLO! RAGGIUNTO IL TRAGUARDO DELLE 6 MILA PRESENZE IN UN GIORNO  
 
Vicenza 8 novembre 2004 - Si è chiusa alla Fiera di Vicenza la 17° edizione del Salone Nazionale del Vino Novello. 180 aziende espositrici provenienti da 19 regioni italiane hanno fatto dell’unica giornata di apertura un vero e proprio evento che è stato visitato da circa 6 mila visitatori. Dopo la serata di gala della notte del 4 novembre culminata con il rituale déblocage ad opera della bellissima Randy Ingermann e allietato dallo strepitoso Giovanni Cacioppo di Zelig, la giornata del 5 ha vissuto il suo momento clou alle 10.30 con la cerimonia di inaugurazione che ha visto anche l’estrazione della bottiglia “fortunata”nel Novello Igt calabrese della cantina Statti di Lamezia Terme. Nel pomeriggio si è tenuto il convegno a cura dell’Ordine degli Architetti di Vicenza in collaborazione con la Fiera sul tema delle cantine come edifici inseriti nel territorio e del design applicato a bicchieri, caraffe e decanter e a tutti gli oggetti che gravitano attorno all’universo-vino. Passato il momento enologico, la Fiera focalizza ora l’attenzione sulla prossima mostra, Com, in programma dal 18 al 20 novembre. Lunedì 8 novembre infatti, si terrà l’ultima sessione di colloqui per la selezione dei 100 candidati che durante la rassegna dovranno riuscire a trovare lavoro nel settore vendite. Con la manifestazione dedicata alla comunicazione d’impresa si chiuderà il calendario 2004 della Fiera di Vicenza, con un bilancio che si può già sin d’ora definire soddisfacente sia in termini di qualità delle manifestazioni che di numero di visitatori professionali e non.  
   
   
IL SALONE DEL VINO DI TORINO (14-17 NOVEMBRE) DALLA PARTE DELLE CANTINE: RILANCIO DEGLI AUTOCTONI PER UN NUOVO MARKETING DELLE BOTTIGLIE DI QUALITÀ  
 
Torino, 8 novembre 2004 - Il Wine-show propone anche una grande degustazione a Roma (27 e 28 novembre): presenti tutti i terroir e le cantine di qualità. Numerosi incontri commerciali nel workshop con i compratori esteri Il Salone del Vino di Torino è la vetrina privilegiata per le cantine di qualità. Giunto alla quarta edizione, ripropone la formula di rassegna esclusivamente professionale ed offre un osservatorio privilegiato per capire quali sono tendenze ed andamenti di mercato, si conferma un¹occasione concreta per concludere affari con un workshop internazionale e mette le aziende in diretto rapporto, in un¹operazione di marketing one to one, con gli enoappassionati. E¹ per questo motivo che il Salone del Vino arriva a Roma il 27 e 28 novembre, con la degustazione alla Città del Gusto di tutte le bottiglie che sono state presentate all¹esposizione torinese. Un grande evento per comunicare il vino di qualità nella piazza commerciale e mediatica più importante d¹Italia. In un momento estremamente delicato del settore vitivinicolo il più importante dell¹agricoltura italiana con oltre 9 miliardi di fatturato, un terzo dei quali realizzato sui mercati esteri il Salone del Vino è una leva anticiclica per rilanciare l¹attenzione sulle produzioni di qualità puntando soprattutto sui vini a forte personalità e riconoscibilità ottenuti da vitigni autoctoni, ma è anche il meeting point privilegiato per tracciare un bilancio della vendemmia appena trascorsa, per analizzare le prospettive del settore e per mettere ordine, in un momento di congiuntura sfavorevole, alle azioni promozionali. Il Salone del Vino è infatti un momento di comunicazione del vino fondamentale e, non a caso, anche nella quarta edizione è stato scelto dalle migliori cantine italiane e dai terroir a maggiore vocazione vitivinicola quale strumento per rilanciare i consumi. La quarta edizione del Salone del Vino giunge al termine di un anno in cui il panorama delle rassegne dedicate al vino è stato particolarmente affollato e in cui si sono avuti sintomi di contrazione del mercato. Essendo lo specchio del settore, era inevitabile che anche il Salone del Vino seguisse questa tendenza, ma nonostante questo, Promotor International e Lingotto Fiere hanno confermato il Salone del Vino 2004 proprio per dare un segno concreto di sostegno alle cantine e alle produzioni di qualità italiane. La rassegna sarà come sempre animata da una serie di dibattiti, di convegni, di seminari, sarà il teatro della presentazione delle maggiori Guide enologiche, sarà un momento espositivo alto anche per i territori, tant¹è che tutte le Regioni e tutti i consorzi più importanti hanno confermato la loro partecipazione al Lingotto, e sarà anche un importante appuntamento commerciale. A confermare la validità del Salone del Vino sotto questo profilo sta il boom di iscrizioni al workshop internazionale. Sono 220 le aziende (40% in più rispetto alla passata edizione) che incontreranno 42 buyers provenienti dai principali paesi importatori (un occhio particolare è stato posto ai mercati asiatici e a quello del Nord Europa) dando vita a numerosi incontri commerciali. Al workshop per i mercati esteri quest¹anno si è aggiunto anche quello con i buyers delle principali catene distributive nazionali. Come sempre il Salone del Vino vuole essere anche un luogo dove il settore affronta i problemi strategici. Ed ecco che nei convegni si parlerà del nuovo marketing del vino, della nuova frontiera dei tappi a vite e in un forum, al quale prenderanno parte le principali Regioni italiane, si rilancerà l¹attenzione sui vitigni autoctoni che sono il tema centrale della quarta edizione del Salone del Vino. Gli espositori Il Salone del Vino conferma la sua apertura all¹intero panorama vitivinicolo. Le rappresentanze più importanti sono quelle di Toscana, Piemonte, Sicilia, Basilicata, Abruzzo ma sono presenti tutti i terroir emergenti. Quest¹anno sono incrementate le aziende presenti al salone direttamente mentre sono diminuiti gli spazi acquisiti dalle rappresentanze istituzionali. La presenza diretta delle cantine conferma che il Salone del Vino, dove gli spazi espositivi sono a pagamento ma con tariffe che sono la metà di quelle di tutte le altre rassegne dedicate al vino, è il dialogo di un gruppo privato (Promotor International, tra i principali operatori fieristici d¹Europa) con imprenditori privati per offrire a tutti pari opportunità d¹incontro con il mercato. I convegni Anche la quarta edizione del Salone del Vino sarà animata da una serie nutrita di convegni per fare il punto sulle questioni di maggiore attualità nel settore vitivinicolo. Si comincia con un Forum di tutte le maggiori regioni vitivinicole dedicato alla valorizzazione dei vitigni autoctoni, si prosegue affrontando la questione del marketing del vino con i maggiori esperti internazionali del settore e si termina mettendo sotto la lente la questione dei tappi con la nouvelle vague, che si sta affacciando, dei tappi a vite. Questi incontri sono programmati nelle giornate del 15, 16 e 17 novembre, e sono i principali appuntamenti. Come sempre ci sono anche seminari, incontri istituzionali delle principali associazioni del mondo del vino con l¹approfondimento di un tema di grande attualità come quello della tutela dei marchi e del rapporto tra vino e cultura. Il mercato Oltre al workshop, a capire tendenze e orientamenti di mercato è stata dedicata la ricerca condotta dal Centro Studi Promotor - Osservatorio permanente del Salone del Vino, per indagare quale influenza abbia il fattore prezzo sui consumi di vino. La ricerca sarà presentata nel convegno inaugurale del Salone del Vino il 14 novembre, ma alcune anticipazioni verranno già date alle conferenze stampa di presentazione del 4 novembre dal Direttore del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano. Le degustazioni Il carnet delle degustazioni è fittissimo: si va dagli Champagne alle Grappe passando per i vini che fanno tendenza. Il clou è tuttavia rappresentato dalla degustazione dei vini da vitigni autoctoni che si svolgerà nella giornata inaugurale e che è stata significativamente intitolata: ³Vieni a bere i vini che non potresti mai assaggiare². Gli eventi e la comunicazione Il Salone del Vino si conferma come la platea imprescindibile per promuovere il vino. Saranno presenti oltre 500 giornalisti e ci sarà la presentazione delle principali Guide enologiche. Un evento di grande rilevanza è costituito dalla presentazione dell¹Annuario e della Guida ai vini di Luca Maroni con la degustazione di tutti i vini premiati in programma per il 15 novembre. Il Wine-show Inaugurato lo scorso anno come incontro delle cantine con gli enoappassionati, il Wine-show raddoppia. Un primo appuntamento è fissato a Torino il 14 novembre, giornata inaugurale del Salone del Vino, con i padiglioni del Lingotto aperti al pubblico dalle 10 del mattino alle 22 (ingresso 10 euro). In particolare saranno proposti al pubblico i vini da vitigno autoctono, oltre a tutta la produzione esposta al Salone del Vino. Ma la vera novità è la grande degustazione che si terrà il 27 e 28 novembre alla Città del Gusto, una sorta di beauborg dell¹enogastronomia di qualità a Roma, dove sfileranno tutte le bottiglie esposte al Salone del Vino. E¹ il primo incontro del Salone del Vino con la principale piazza commerciale e mediatica del paese. Un perfetto connubio tra un prodotto di grande qualità come il vino italiano e la Capitale che è la città delle città. Infolink: www.Salonedelvino.com  www.Lingottofiere.it  
   
   
ECOMONDO DA RECORD! 44.611 VISITATORI (+18%) E IL TOTALE COINVOLGIMENTO DI TUTTI GLI ATTORI PROTAGONISTI DELLE NUOVE POLITICHE AMBIENTALI IMPRONTATE AL RECUPERO E AL RIUSO DI MATERIE ED ENERGIE  
 
Rimini, 8 novembre 2004 - Si è chiusa il 6 novembre a Rimini un'edizione record di Ecomondo, la Fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile', sostenuta dai preziosi patrocini e collaborazioni dei massimi organismi del settore ambientale. In contemporanea ad Ecomondo 2004 si è svolta la 2a edizione di Sal.v.e, il salone triennale dedicato al veicolo industriale ecologico: un evento di grande impatto espositivo, con importanti riscontri promozionali e commerciali per le aziende. Dal 3 al 5 novembre Rimini Fiera ha inoltre ospitato Sinergy 2004 Le Reti Tecnologiche in Mostra. "Ecomondo è una rassegna sulla quale si pone l'attenzione di tutto il mondo dell'ambiente - dice il Direttore Generale di Rimini Fiera, Piero Venturelli - e i risultati di questa 8a edizione sono in linea con il valore di un prodotto sul quale si concentrano le nostre strategie organizzative. Cito il dato dei visitatori: 44.611 (pari a un +18% rispetto al 2003). Decisamente importante anche l'affluenza del pubblico estero che ha conosciuto in questa edizione esiti di forte significatività, coerenti alle azioni promozionali compiute da Rimini Fiera sui mercati internazionali". La manifestazione, che quest'anno ha avuto la Cina quale Paese partner, sulla scia dell'iniziativa dei mesi scorsi quando venne organizzata Ecomondo China a Shanghai, ha infatti ulteriormente potenziato il suo ruolo internazionale. Grazie alla collaborazione con l'Ice (Istituto per il Commercio Estero), hanno raggiunto Rimini delegazioni governative e di operatori da quaranta diversi Paesi (citiamo il bacino del Mediterraneo, con particolare riguardo al Nord Africa, e poi Russia, Polonia, Bosnia, Cina.) per appuntamenti d'affari con le aziende presenti alla manifestazione. "Ecomondo 2004 - aggiunge il product manager, Alessandra Astolfi - ha visto punte d'eccellenza, come ci riferiscono gli espositori, nell'afflusso di operatori ad alta qualificazione. Una grande manifestazione anche nella 'lettura' dei Media: 255 giornalisti italiani e stranieri accreditati hanno testimoniato come questo appuntamento abbia ormai raggiunto un grado di notorietà assoluto. Sarebbero davvero molti gli aspetti da rimarcare, mi limito qui ad evidenziare l'ottimo successo, espositivo e convegnistico, del settore collegato alle energie e di quello dedicato alla mobilità sostenibile". Inaugurata il 3 novembre scorso dal Sottosegretario al Ministero dell'Ambiente On. Roberto Tortoli, Ecomondo 2004 ha riproposto una rassegna capace di riunire tutti i protagonisti, dal mondo delle imprese a quello della pubblica amministrazione, impegnati in campo ambientale. Di rilievo, non solo per il dato numerico, ma anche per il valore sociale, la partecipazione dei giovani: oltre 5mila fra studenti e alunni delle scuole elementari di tutta Italia. L'evento inaugurale (organizzato dal Conai-consorzio italiano imballaggi, Osservatorio Nazionale sui Rifiuti, in collaborazione con Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio), un convegno dal titolo 'La strategia tematica sulla prevenzione e il riciclo dei rifiuti', ha dettato il 'filo rosso' della manifestazione, sottolineando con forza la necessità di intervenire sulla complessità dei rifiuti, calcolati in circa 3,5 tonnellate annue pro-capite, composte anche da 'nuovi' rifiuti come quelli elettronici e relativi ai beni durevoli. Articolata su 75mila mq, Ecomondo ha visto la partecipazione di 860 imprese disposte nei macrosettori 'Ecomondo Rifiuti', il cuore espositivo e storico della manifestazione e i settori 'Energia', 'Acqua' ed 'Aria', tutti improntati alla logica del recupero e riuso. Ottimo il debutto della nuova sezione, 'Rischi e Sicurezza', dedicata alle imprese ed ai progetti nel settore della prevenzione grandi rischi e di infortuni sul luogo di lavoro. I seminari scientifici e gli eventi (in totale, 80 convegni e circa 900 relatori) programmati dal comitato coordinato da Luciano Morselli, hanno messo al centro dell'attenzione la governance della complessità ambientale per rendere i processi e le attività sostenibili; le norme, tecnologie, procedure di controllo; la valorizzazione delle risorse naturali, riciclo dei rifiuti e recupero di materiali ed energia; e ancora, il collegamento diretto della produzione con gli utilizzatori ed i servizi ambientali. Focus anche sui principali aspetti emergenti della normativa aggiornata, in particolare le riflessioni in materia di 'green public procurement', ovvero l'incentivazione del riciclaggio con disposizioni affinché enti pubblici e le società a prevalente capitale pubblico coprano almeno il 30% del loro fabbisogno annuale con manufatti e beni realizzati con materiale riciclato. Da quest'anno i contenuti della manifestazione confluiranno in una collana di pubblicazioni, 'I Quaderni Ecomondo', editi da Maggioli Editore. Debutto all'altezza delle grandi aspettative per la mostra 'Ecofatto', spazio dedicato ai prodotti delle imprese che hanno messo a punto, su scala industriale, produzioni in grado di soddisfare l'enorme domanda di oggetti ricavati da materiali riciclati. La mostra, organizzata col patrocinio dell'Osservatorio Nazionale e in collaborazione con i Consorzi nazionali per il recupero dei materiali, ha visto concretizzarsi i principi dello sviluppo sostenibile grazie a prodotti e oggetti rispondenti ad elevati standard economici, ecologici e sociali per l'intero ciclo di vita, dalla progettazione alla produzione, all'utilizzazione e allo smaltimento. Curiosa e apprezzata la performance di quattro presidenti alle prese con una cucina di cartone perfettamente funzionante. Una disfida a colpi di. Cucchiai e padelle (rigorosamente in materiale riciclato) fra Piero Capodieci (Presidente di Comieco), l'On. Paolo Russo (Presidente della Commissione Bicamerale d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti), Massimo Ferlini (Presidente dell'Osservatorio Nazionale sui Rifiuti) e Gianfranco Faina (Presidente di Conai). Tra le novità di Ecomondo 2004, la decisione, prima fra le fiere europee, di essere una manifestazione 'carbon neutral'. Grazie ad un accordo con Azzeroco2, società di servizi creata da Kyoto Club, Ambiente Italia e Legambiente, le 300 tonnellate di emissioni di anidride carbonica prodotte da Ecomondo e calcolate sulla base della passata edizione, sono state .Neutralizzate acquisendo diritti di emissione e promuovendo opere di efficienza energetica. In questo modo è stato possibile compensare al 100% la Co2 prodotta da attività umana grazie a specifici interventi di riduzione in Italia e nel Mondo. La prossima edizione di Ecomondo, dal 26 al 29 ottobre 2005 a Rimini Fiera. Infolink: www.Riminifiera.it  
   
   
A MILANO E’ DI SCENA LA CREATIVITA’ TRE MOSTRE HANNO ANIMATO IL SALONE A FIERA MILANO  
 
Milano, 8 novembre 2004 - Al Samab 2004 la parola d’ordine è creatività. Il salone, che si è svolto in fiera a Milano fino a sabato 6 novembre, ha ospitato tre mostre che hanno avuto successo tra i visitatori. “Appendimi!!!”, mostra ideata e coordinata dallo studio Marcatti, è stata un’esposizione interamente dedicata alla gruccia, un oggetto molto semplice che ha acquisito con il tempo valenze sempre nuove. La mostra presenta una parte “storica” in cui sono esposte grucce antiche, realizzate principalmente in legno e appartenenti a Paesi di tutto il mondo. Si passati poi alla parte di design dedicata ai modelli di produzione con i quali famosi designer hanno “esplorato” anche il mercato della casa. Queste grucce sono realizzate con materiali molto diversi (cartone, alluminio, plastica..) e presentano forme del tutto innovative in base alla propria funzionalità (grucce pieghevoli da viaggio, grucce per cravatte, per cappotti ecc…) Il vero “cuore” dell’esposizione era rappresentato dai modelli ideati dagli studenti di diverse scuole di design che hanno dato vita a creazioni veramente originali, utilizzando materiali non convenzionali per dare espressività ad un oggetto che nella vita reale è “quasi banale”. Si possono trovare grucce realizzate con cornette del telefono, utensili da cucina, rubinetti, prese elettriche…e c’è persino una gruccia realizzata utilizzando la bambola più famosa del mondo: la Barbie. Grande richiamo anche per la mostra “C’è una borsa per te” organizzata dalla rivista Confezione e realizzata con la collaborazione dell’Istituto di moda e design Carlo Secoli di Milano. Gli allievi del secondo anno del corso di “Assistente prodotto e processo” e del Master di modellistica sono stati chiamati a realizzare borse con i materiali forniti da alcune aziende. Oltre a tessuti, paillettes, bottoni, troviamo anche materiali inusuali…si possono infatti ammirare borse realizzate con cavi elettrici, acetato di cellulosa e addirittura borse con manici di pane! “Questa iniziativa è stata molto stimolante per noi – afferma Lorenza Merolla, studentessa del Master di modellistica- perché ci ha dato la possibilità di esprimere la nostra creatività attraverso strumenti del tutto innovativi. Ci piacerebbe ripetere l’esperienza in futuro, magari utilizzando un nuovo soggetto”.  
   
   
COM-PA 2004 CHIUDE I BATTENTI  
 
Bologna, 8 novembre 2004 - Chiude i battenti con un bilancio largamente positivo Com-pa 2004, il Salone Europeo della Comunicazione Pubblica, dei Servizi al Cittadino e alle Imprese. Per tre giorni (dal 3 al 5 novembre) il quartiere fieristico di Bologna ha richiamato gli addetti ai lavori, e non solo, grazie alla qualità degli espositori e al livello scientifico dei convegni. Questi i numeri più significativi dell'undicesima edizione: Espositori 300; Convegni 140; Incontri nazionali 8; Relatori 714; Giornalisti 501; Visitatori 27.300; Superficie espositiva 22.000 mq. Commentando la tre giorni del Salone, Alessandro Rovinetti, segretario generale dell'Associazione "Comunicazione Pubblica" ha detto: "Siamo molto lieti per il grande successo della rassegna. Abbiamo affrontato temi importanti come la comunicazione istituzionale, l'innovazione tecnologica e l'Europa. Questa sera, insieme a noi, dovrebbero essere contenti tutti coloro che vogliono una pubblica amministrazione moderna, efficiente ed europea". Per tutti l'appuntamento con la dodicesima edizione è per novembre 2005.  
   
   
BENÉ – SENTIERI DI BENESSERE IL SENTIERO DELL’ALIMENTAZIONE DUE PROGETTI: 1 - BIOLOGICO DI QUALITÀ: BENESSERE E RISPETTO PER LA VITA 2 - CIBO, SUONI, LUCI E COLORI AL RISTORANTE DEL BENESSERE. FIERA DI VICENZA, 18 – 21 NOVEMBRE 2004  
 
Vicenza, 8 novembre 2004 - Bené è la fiera specializzata che presenta un’idea di benessere inteso in senso psico-fisico, di equilibrio tra forma fisica ed equilibrio interiore, come raggiungimento dell’armonia con sé e con l’ambiente. Star bene significa dunque vivere appieno, cercando un percorso, da personalizzare, per arrivare al benessere. In Fiera a Vicenza dal 18 al 21 novembre, Bené propone sette sentieri che si intrecciano secondo la sensibilità di ciascuno: i Luoghi, i Metodi e Trattamenti, i Prodotti, il Wellness Design, le Attrezzature, l’Alimentazione, lo Sport, aree confinanti e inscindibilmente connesse che in questa fiera si mostrano nelle loro relazioni e collegamenti. Il settore dell’Alimentazione presenta due progetti speciali creati per Bené: il Parco Alimentare Biologico di Qualità e il Ristorante del Benessere. In una scenografia di 1000 mq che riproduce un bosco, il Parco Alimentare Biologico di Qualità è realizzato da Bios srl, organismo di controllo e certificazione del metodo di produzione biologico con sede a Marostica (Vicenza), in collaborazione con gli organizzatori di Benè. Bios promuove il biologico nel segmento alimentare di qualità, e per Bené ha selezionato una decina aziende interamente biologiche, in grado di ben rappresentare il comparto. Nel Parco Alimentare Biologico di Qualità si troverà uno spazio dedicato alla ristorazione biologica: in anteprima assoluta saranno proposti i nuovi bio-menù destinati al vivace mondo del fuori casa, per chi non vuole rinunciare alla qualità biologica anche per un pasto veloce. L’esposizione darà poi spazio agli alimenti base per il vivere sano, suddivisi in quattro aree tematiche: Pane & Pasta, Olio & Vino, Frutta & Verdura, Carne & Formaggi che conquisteranno gusto, olfatto, tatto e vista dei visitatori. Il Ristorante del Benessere, curato dai Bionaturopati Luca Ferro e Francesca Caoduro, accoglierà i visitatori in un ambiente suggestivo, fatto di zone di luce colorata. Partendo dal principio che nutrirsi significa usare tutti i sensi, diventando consapevoli degli intrecci tra colori, suoni e sapori, il menu si basa sui sette chakra principali e propone piatti dei colori corrispondenti. Si potranno scegliere le portate che attirano di più, optando tra il Rosso, l’Arancio, il Giallo, il Verde, l’Azzurro/blu e il Viola. Ogni piatto include cibi del colore principale, con un accenno al colore complementare, e potrà essere gustato in aree dedicate alla tonalità, con tavoli addobbati secondo il colore dominante, e sotto un’illuminazione che fa risaltare le potenzialità del colore (con luce della stessa cromia o di quella complementare). Il Ristorante del Benessere sarà aperto durante l’intero orario della fiera, e nelle sere di venerdì e sabato fino a mezzanotte. Infolink: www.Sentieridibenessere.it
 
   
   
DA MERCOLEDI’ 24 NOVEMBRE AL FESTIVAL DEL MEDITERRANEO SUONI E SUGGESTIONI DALL’EGITTO CON IL CAIRO IN TASCA  
 
 Milano, 8 novembre 2004 - Mercoledì 24 novembre, al Teatro Studio, (ore 20.30) appuntamento con i suoni, i colori e le tradizioni popolari del Cairo con Il Cairo in tasca, spettacolo firmato dal regista egiziano Hassan El-geretly. Esito di un lavoro di recupero e rielaborazione di temi e linguaggi legati al territorio, che la compagnia El-warsha, fondata dallo stesso El-geretly nel 1988, persegue da alcuni anni, Il Cairo in Tasca mette in scena con la levità del teatro d’ombre, la ritmicità di una coreografia e i tempi del musical l’ “anima sonora” della città. I mestieri più antichi, le voci dei mercati, i ritmi moderni dettati dalle automobili e dai cellulari, Il Cairo risuona in uno spettacolo che ne evidenzia la concretezza quotidiana, l’aura mitica e la storia millenaria, attraverso una serie di sequenze evocative. Originariamente intitolato Le Caire sur la main in assonanza con l’espressione francese “le coeur sur la main”, il cuore in mano, Il Cairo in tasca è nato – dichiara il regista El-geretly – dal desiderio di “portare alla luce lo spirito vernacolare egiziano, celebrando la teatralità della vita”. “In questo spettacolo – prosegue il regista – non è molto importante capire le parole, ma ascoltare i suoni, la musica spontanea, le voci, i rumori. Per tradurne l’autenticità abbiamo registrato una campionatura di suoni reali, poi montati in studio in una colonna sonora ideale fatta di musica, voci e suoni della vita quotidiana”. Fondatore della compagnia El Warsha, Hassan El-geretly ha una formazione europea (ha vissuto in Francia fino al 1982). Negli anni ’70 ha lavorato attivamente presso il Centre Dramatique National du Limousin e poi ha fondato la compagnia itinerante Les Tréteaux de la Terre et du Vent. Questa esperienza (1975 – 1980) si è rivelata fondamentale per individuare uno stile e una poetica teatrale che oggi sono alla base del lavoro della compagnia che annovera tra gli autori rappresentati Peter Handke, Dario Fo, Harold Pinter, Franz Kafka e Alfred Jarry. Nel 1988 Hassan viene nominato direttore del primo centro di teatro sperimentale del Cairo che favorisce lo sviluppo delle pratiche teatrali contemporanee con particolare attenzione all’osservazione della vita quotidiana e ad un dialogo interculturale. Lo spettacolo, in arabo con sovratitoli in italiano, è in scena al Teatro Studio fino al 28 novembre.Infolink: www.Piccoloteatro.org  
   
   
AL FESTIVAL DEL MEDITERRANEO GIOVEDI’ 18 NOVEMBRE IL TEATRO NAZIONALE CROATO DI FIUME CON FILUMENA MARTURANO  
 
Milano, 8 novembre 2004 - Al Festival del Mediterraneo, da giovedì 18 novembre, al Teatro Studio (ore 20.30), il Teatro Nazionale Croato di Fiume, istituzione che mantiene viva l’interculturalità della città con una programmazione attenta alla lingua e alla cultura italiana, presenta Filumena Marturano, di Eduardo De Filippo per la regia di Jagos Markovic. E’ nel segno della contaminazione e della “mediterraneità” che Marcovic, classe 1966, montenegrino, al suo attivo una quarantina di regie, ha scelto di dare vita a Filumena Marturano, il testo di Eduardo più rappresentato fuori dai confini italiani. Contaminazione di lingue, con un rapido passaggio dal croato standard al dialetto croato, cui si sovrappongono intere porzioni di dialogo in napoletano. Contaminazione di tradizioni, in una messa in scena che gioca ironicamente con tutti i cliché e i luoghi comuni della passionalità latina facendoli incontrare con ritmi e tradizioni zingare. “Filumena è un'opera interessante, perché piena di vita: è tutto un fermento. C'è amore, odio. Completamente assente è l'indifferenza, quell’indifferenza che porta all'isolamento, allo straniamento, che equivale a non essere né vivo, né morto.” - dichiara il regista - “Ho scelto Filumena Marturano perché è un testo che ha in sé un'energia vibrante e salvifica, che definisco "energia vitale". E’ il mio modo d'intendere il Mediterraneo. Tutto, all'interno del Mediterraneo, è portato all'eccesso: brucia ed è fatto di esasperazioni. O soffia la bora o è bonaccia. Se non c'è la passione estrema, se le onde non si frangono, i fulmini non colpiscono o il sole non batte a picco, allora è il momento della siesta che cancella, almeno per me, ogni ricordo, ogni elemento che costituisce l’identità della persona”. La Filumena di Markovic filtra sollecitazioni provenienti da mondi diversi (il cinema di Fellini, le interpretazioni di Anna Magnani, la canzone napoletana, il tango e la cultura “di frontiera” di Fiume) restituendole in uno spettacolo intenso per fisicità interpretativa ed essenzialità nella messa in scena, dove pochi oggetti significano gli interni, un fondale colorato lascia spazio alla leggerezza delle scene corali in cui è protagonista la musica. Ritmo, energia e passioni per questa “Medea alla rovescia”per cui figli hann’a sapé chi è a mamma. Infolink: www.Piccoloteatro.org  
   
   
AL FESTIVAL DEL MEDITERRANEO LUNEDI’ 22 NOVEMBRE L’OMERO CARAIBICO DEL PREMIO NOBEL DEREK WALCOTT  
 
Milano, 8 novembre 2004 - Nell’ambito del Festival del Mediterraneo, lunedì 22 novembre, al Teatro Studio,ore 20.30, per il ciclo di appuntamenti “Le notti del Mediterraneo”, il Premio Nobel per la letteratura Derek Walcott parla sul tema I Caraibi come Mediterraneo. Derek Walcott, nato a Santa Lucia, Antille, nel 1930, Nobel nel 1992, ha saputo trasfondere nella sua produzione poetica e drammaturgica, le contaminazioni, le complesse intersezioni mitografiche, i “prestiti” culturali e linguistici di una terra di incontro ideale tra Oriente e Occidente. In Omeros, poema epico di 8000 versi, cui Walcott ha dedicato quattro anni di lavoro, è la riscrittura – o reinvenzione – di Omero a fare da porta parola del coacervo caraibico di temi e immagini per cui il Mediterraneo di Ulisse si riflette nell’epopea dei pescatori meticci della Giamaica. “Omeros è un libro di interferenze, di incroci che non ha nulla a che fare con i poemi omerici – dichiara Walcott - Sarebbe del tutto sciocco riscriverli. L’idea originaria ha a che fare con Santa Lucia, l’isola dove sono nato. I pescatori l’hanno soprannominata Elena di Troia per via del fatto che è stata a più riprese contesa da inglesi e francesi. Da questo elemento sono partito per poi sconfinare in atmosfere dantesche”. Per dare vita al complesso mondo meticcio di Walcott, Franco Branciaroli legge alcuni brani della sua opera. Infolink: www.Piccoloteatro.org  
   
   
LA BCC DI BUSTO GAROLFO E BUGUGGIATE PER IL SECONDO ANNO SPONSOR DEI LEGNANESI  
 
Busto Garolfo, 8 novembre 2004 - Si rinsalda il matrimonio tra la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate e la Compagnia I Legnanesi di “Felice Musazzi”, sodalizio che da quest'anno riunisce tutti gli eredi del grande Felice. Per il secondo anno, infatti, la banca con sede a Busto Garolfo è lo sponsor principale della Compagnia, a testimonianza della volontà di mantenere vivo il legame tra il territorio e le sue tradizioni. La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, infatti, destina ogni anno ingenti risorse per la promozione del suo territorio di riferimento, ovvero tutta la piattaforma territoriale che dall'Altomilanese sale fino a Varese. Realtà accomunate da uno sviluppo legato alle grandi fabbriche manifatturiere e alla vita nelle corti. Quei cortili in cui i nostri nonni hanno vissuto, consumando ogni attimo di vita in un'esistenza fatta di mutuo soccorso e di famiglie allargate. Quei cortili in cui si svolgono le scene degli spettacoli de I Legnanesi e di cui è regina la sciura Teresa Colombo, maschera inventata mezzo secolo fa da Felice Musazzi e oggi magistralmente incarnata da Antonio Provasio. L'unione del marchio della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate con I Legnanesi proseguirà per tutta la stagione invernale e per quella estiva 2005 e, in particolare, la banca sta studiando forme di promozione della propria immagine utilizzando la Teresa come testimonial. Operazione peraltro già iniziata lo scorso anno, quando la Bcc ha dedicato ben due calendari ai "suoi" artisti: uno sulla Compagnia e uno centrato esclusivamente sulla mimica della Teresa. I commenti: Alberto Morandi, Presidente Progetto Soci della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate "La nostra Bcc è la vera e unica banca locale di questo territorio e per noi è stato naturale vedere nella Teresa un testimonial perfetto per rappresentare le radici vere della nostra terra. L'accordo con la compagnia I Legnanesi di “Felice Musazzi”, giunto al secondo anno, è una delle scelte portanti della nostra strategia di comunicazione e stiamo predisponendo un piano per legare sempre più l'immagine della Teresa a quella delle nostre filiali" Antonio Provasio, in arte "La Teresa", regista de I Legnanesi "Possiamo davvero dire di essere cresciuti insieme, noi e la Bcc. Io ed Enrico Dalceri siamo davvero felici di aver rinnovato il contratto, scelta pienamente condivisa anche dal nuovo socio, Enrico Barlocco. Ringraziamo la Bcc che ha creduto in noi e ora ripartiamo alla grande con il nuovo spettacolo" Lo spettacolo in prima nazionale al Teatro di Varese. 5, 6, 7 novembre 2004 “Tela là la luna” Varietà dialettale, Regia di Antonio Provasio, Con Antonio Provasio, Enrico Dalceri e Luigi Campisi, Scenografie e costumi curate da Enrico Dal ceri, Direttore di scena: Sandra Musazzi - Direttore tecnico: Enrico Barlocco, Testi: Felice Musazzi e Antonio Provasio. La Compagnia I Legnanesi di “Felice Musazzi” continua il fortunato percorso artistico, proponendo al suo pubblico la vita, i costumi e le tradizioni dei cortili lombardi. E’ sulla luna che questa volta la nostra banda vorrebbe andare. Tutti sognano: Teresa sogna di interpretare Maria Stuarda, Mabilia sogna di ballare come una soubrette e Giovanni sogna di fare l’imprenditore. I cortili lombardi si spostano in Spagna e tutti ballano il flamenco. Teresa e Mabilia tornano da una veglia con la moto e ne succedono di tutti i colori. La confessione è ciò di cui ha bisogno Teresa per liberarsi dei suoi peccati e per raccontare le sue fantasie… Tutti in scena per il gran finale, tra luci e musica in un fantasmagorico paesaggio lunare. Da non perdere! Infolink: www.Compagniafelicemusazzi.com  
   
   
AEREI E ACROBATICI I BALLERINI DELLA FEDERAZIONE ROMENA DI GINNASTICA ARTISTICA NEL BELLISSIMO SPETTACOLO AEROS SUL PALCOSCENICO DEL TEATRO SMERALDO DI MILANO  
 
Milano, 8 novembre 2004 - Tre coreografi di fama mondiale, Daniel Ezralow, David Parsons e Moses Pendleton, in collaborazione con Luke Cresswell e Steve Mcnicholas, i geniali creatori di Stomp, hanno unito il loro genio creativo alla straordinaria capacità atletica dei campioni della Federazione Romena di Ginnastica Artistica per realizzare uno spettacolo unico nel suo genere. La genesi di Aeros risale al 1997 quando Antonio Gnecchi di Agr Associati fu contattato per creare un nuovo originale evento. La sua idea fu quella di utilizzare ginnasti di straordinario livello tecnico, sotto la guida dei tre mostri sacri della danza contemporanea per realizzare così uno spettacolo in cui humour, sensualità, sperimentazione e potenza fisica si fondono perfettamente. Dallo straordinario riscontro ottenuto scaturì l’idea di creare una compagnia stabile, già protagonista di un tour di successo negli Stati Uniti, Olanda, Danimarca e Belgio e che si prepara ad esibirsi di fronte alle platee italiane dalla stagione 2004/2005. Infolink: www.Smeraldo.it – www.Officinesmeraldo.it  
   
   
TEATRO ARSENALE: DUE DOZZINE DI ROSE SCARLATTE (LA LUNGANOTTE DELLA TENTAZIONE)  
 
 Milano, 8 novembre 2004 - Ritorna, dopo il grande successo della stagione appena trascorsa, la Lunganotte della tentazione di Aldo De Benedetti, di cui riproponiamo, a partire dall’11 novembre 2004, la commedia più famosa, Due dozzine di rose scarlatte. Aldo De Benedetti ha scritto 23 commedie, e soggetti e sceneggiature per 120 film. Due dozzine di rose scarlatte, la sua commedia più celebre, un vero e proprio classico contemporaneo, è stata tradotta in 103 lingue e rappresentata per la prima volta nel 1936. La trama: Alberto e Marina sono sposati da qualche anno. Ognuno dei due però cova in segreto la speranza dell'imprevisto e dell'avventura. L'occasione si presenta grazie al telefono, galeotto un numero malamente composto, che mette in contatto Alberto con una sconosciuta contessa. Ventiquattro rose scarlatte, accompagnate da un biglietto galante saranno il primo segno di un assedio amoroso. Ma un contrattempo fa sì che Marina trovi rose e biglietto e li creda indirizzati a sé. Si arriverebbe a una rottura definitiva se, grazie a Tommaso, amico di Alberto e rispettoso ammiratore della signora, tutto non si ricomponesse e rientrasse nell'ordine prestabilito. Attratti da un sogno, davanti ad un bivio, seguire, oppure no, la strada che cambierà la vita? Generalmente classificato come autore leggero, d'evasione, spesso guardato dall'alto in basso con sufficienza, De Benedetti ha la grazia e la profondità del vero commediografo. Lo si potrebbe definire un moderno Goldoni. Le sue commedie portano nascosto nelle loro pieghe un amaro e tragico risvolto. De Benedetti è un autore che rivela, sotto la delicata superficie, uno sguardo lucido, impietoso e allo stesso tempo partecipe della vita umana, con le sue bellezze, debolezze e miserie. E' un autore dotato di umorismo, caso raro, e di una leggerezza di tipo mozartiano. E' un autore, dono rarissimo, cui ci si affeziona. “ ...Ambientandolo in un clima felicemente antinaturalistico, la regista Marina Spreafico dà vita ad uno spettacolo gradevole e divertente, giocato a ritmi sostenuti nel quale si aggirano uomini fatui e donne capricciose, piccoli opportunisti e grandi annoiati. E si ride dell’amore e degli scherzi che può giocare... Bravi tutti gli attori.” Magda Poli, Corriere della Sera “... La messa in scena punta con garbo sul registro farsesco e spinge il suo affiatato gruppo di attori nel cuore di una commedia che rispetta ed esalta tutti i canoni del genere. Con intelligenza.” Sara Chiappori, La Repubblica “..Se vi garba una serata veramente piacevole, non priva d’intelligenza, non lasciatevi sfuggire all’Arsenale ‘La lunganotte della tentazione’...Uno spettacolo elegante e pieno di effervescenza...” Domenico Rigotti, Avvenire “ De Benedetti riabilitato tra le rose...La regista non soltanto ha inteso rendergli giustizia, ma ha sinceramente ammirato certe sue qualità, come la grazia della vera commedia all’italiana, un umorismo gentile come maschera del tragico, presagi del teatro surreale.... Nella scena casual ‘come un balocco’ di Savinio si muovono comicamente vitali, Maria Eugenia D’aquino, aguzza primadonna, Riccardo Magherini, tragicomico marito, Mario Ficarazzo e Valdimir Todisco Grande”. Ugo Ronfani , Il Giorno “ Splendida messinscena....Arricchita da simbologie scenografiche alla Savinio... Ritratto di un’umanità incapace di amare, detto con fantasia ... Interpretazioni precise e ritmo comico inappuntabile... Ne esce un Achille Campanile della prosa rivalutato in toto.” Andrea Pedrinelli, La Gazzetta di Lecco. Giovedì 11 novembre 2004, alle ore 21,15 prima rappresentazione dello spettacolo “Due Dozzine Di Rose Scarlatte” (La Lunganotte Della Tentazione) di Aldo De Benedetti, con Maria Eugenia D'aquino, Mario Ficarazzo, Riccardo Magherini, Vladimir Todisco Grande, spazio scenico: Massimo Scheurer, costumi: Sartoria Bassani, luci: Fulvio Michelazzi, statue: Galleria Schubert, regia Marina Spreafico, produzione Teatro Arsenale. Repliche fino al 5 dicembre 2004 Infolink: www.Teatroarsenale.org  
   
   
A COMO DAL 17 NOVEMBRE AL 31 DICEMBRE LA PRIMA PERSONALE ITALIANA DELL’ARTISTA CINESE LI WEI  
 
Como, 8 novembre 2004 - Da Marella Project Space 1, tredici immagini documentano il percorso creativo di uno dei più originali fotografi cinesi dell’ultima generazione. La sera dell’inaugurazione, sabato 13 novembre, alle ore 18, è prevista una sua live performance in galleria. Dal 17 novembre al 31 dicembre è in programma da Marella Project Space 1 di Como, la prima personale in Italia del giovane artista cinese Li Wei, che qui presenta una selezione di tredici tra le più significative e recenti immagini. Le sue foto lo immortalano sempre in sutuazioni al limite dell’assurdo, stupendo per la loro originalità che rasenta, a momenti, quasi la follia. L'intervento a computer il più delle volte è minimo, se non inesistente; piuttosto egli usa specchi, cavi trasparenti, impalcature e soprattutto una grande resistenza fisica che lo porta alla realizzazione delle sue stravaganti "sperimentazioni". In alcune di esse – nella serie "Li Wei Falls…" - lo si vede impiantato a piedi all'aria in una macchina, nell'asfalto o nel ghiaccio; oppure entra ed esce dalle finestre di alti grattacieli, sospeso nel nulla sulla città di Pechino, come in "Freedegree Over 29th History; o ancora, la sua testa fluttua per aria, gira intorno a una ragazza che sembra giocarci come con una palla in "Dream Like Love Series". In occasione dell'inaugurazione – sabato 13 novembre, alle ore 18.00 - da Marella Project Space 1 di Como, Li Wei eseguirà una delle sue live performance. Li Wei è nato in Cina, nella provincia dell'Hubei, nel 1970. Nel 1993 si è trasferito per studiare a Pechino dove tuttora vive e lavora. Tra le principali mostre a cui ha preso parte: "Between Past and future. New Photography and Video from China" (Icp, New York 2004), "Officina Asia" (Galleria Arte Moderna, Bologna, 2004), "Out of the Red" (Spazio Consolo, Milano 2003) e "The Second Pingyao International Photography Festival" (Pingyao, China, 2002) Da segnalare anche le sue presenze alla Biennale di Praga del 2003 e di Shanghai del 2000. Infolink: www.Marellart.com  
   
   
TRIBE ART TOUR" LARRY KAGAN ”OBJECTS – SHADOW”  
 
Milano, 8 novembre 2004 - L’artista americano Larry Kagan è il protagonista del Tribe Art Tour2, il secondo dei progetti d’arte nazionali sponsorizzati dal team di Formula 1 Lucky Strike B•a•r Honda. Si è aperta alla Triennale di Milano la prima antologica in Europa dell’artista americano Larry Kagan. Organizzata da Acciari Consulting e curata da Gianni Mercurio la mostra si svolgerà come evento itinerante in molte città italiane, ospitata in importanti luoghi espositivi dedicati all’arte contemporanea: la Triennale di Milano, l’Ex Bologna Motori a Bologna, la Sala Espace a Torino per concludersi a Roma all’Acquario Romano. Tribe Art è un’iniziativa voluta dal Team Lucky Strike Bּaּr Honda che, oltre alla Formula 1, si è posto la missione di sostenere l’arte contemporanea per far emergere i valori di dinamicità, creatività, innovazione, che sono alla base della sua attività. Il lavoro di Larry Kagan esibito in questa mostra intitolata “Objects – Shadow” presenta un'affinità speciale con lo spirito che anima il progetto Tribe Art, in quanto introduce con la sua opera il concetto di "look inside", cioè la possibilità di andare aldilà delle apparenze, la volontà di esprimere dei valori che meritano di essere scoperti, l'incitamento quasi filosofico a non limitarsi ad un'analisi superficiale delle cose della vita. In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo con testi del curatore Gianni Mercurio, di Demetrio Paparoni, dello stesso Larry Kagan e con la presentazione dell’attività di Tribe Art. Larry Kagan Larry Kagan è nato da profughi ebrei russo-polacchi nel secondo dopoguerra in un campo di rifugiati in Germania. La sua famiglia si trasferisce in Israele quando egli aveva cinque anni e poi definitivamente negli Usa sette anni dopo, stabilendosi a New York, nel Bronx. Dopo aver frequentato un corso di laurea in ingegneria aeronautica coltivando sempre la passione per il disegno, alla metà degli anni Sessanta Larry Kagan decide di dedicarsi totalmente all’arte e si iscrive al Pratt Institute di New York. Per lui si rivela fondamentale l'influenza di Richard Stankiewicz, suo insegnante che aveva aderito come artista al gruppo degli espressionisti astratti. Dopo la laurea in Visual Arts, vive alcuni anni in Israele, dove insegna alla Bezalel Academy of Art and Design di Gerusalemme, prima di tornare stabilmente a New York, dove oggi vive e lavora. Le sue opere sono frutto di un complesso lavoro che utilizza i cavi d'acciaio, la luce e l'ombra come strumenti di espressione artistica. L’immagine finale è l’ultimo anello di una serie di passaggi iniziati con una costruzione astratta, attraversata da un fascio di luce che si “materializza” in un’immagine figurativa. Nella realtà è un’ombra su una parete, ma ha la solidità e il volume di una scultura a tutto tondo. Per molti di noi le ombre occupano i confini della coscienza; la zona dove il reale lascia spazio all'immaginario, dove i fantasmi dei mezzi ricordi agitano visioni. Il mio interesse nelle ombre risiede nella loro capacità di aggiungere una nuova dimensione spaziale; esse aiutano a chiarire le ambiguità che sono inerenti alla percezione visiva, stabiliscono il ruolo cruciale che la luce gioca nel modo di interpretare gli eventi del mondo intorno a noi. E, cosa molto più importante, lasciando alle ombre uno spazio importante nella narrazione, mi pongo la questione di cos'è il reale. (dal testo di Larry Kagan) Come la grande arte, le opere di Kagan lasciano più interrogativi che risposte nel loro ibrido porsi allo sguardo e al ragionamento: in equilibrio tra luce e ombra, ordine e caos, tra due e tre dimensioni, tra materia e impalpabilità, spazio e superficie, tra astrazioni, concetti e figure. (dal testo di Gianni Mercurio) Le sculture di Larry Kagan hanno un'anima di filo di acciaio piegato e saldato in modo da ottenere un disegno figurativo. Posta a una certa distanza dalla parete, questa struttura metallica filiforme è solo un elemento dell'opera, alla cui formazione concorrono soprattutto le linee e ombre ottenute con il supporto di luci. L'effetto è accattivante. Ma non è questo a determinare l'estetica di Kagan, che se da una parte trova i suoi principi nelle percezioni primarie, dall'altra si definisce nella sua componente intellettuale (concettuale). (dal testo di Demetrio Paparoni) La mostra "Objects shadow" presenta per la prima volta in Europa il lavoro di Larry Kagan, attraverso una selezione di dieci installazioni realizzate negli ultimi cinque anni. Il titolo definisce una condizione in cui la componente solida della scultura proietta un'ombra specifica attraverso la quale la scultura stessa si auto-completa e si auto-determina. La scultura tradizionalmente abita il volume per creare la propria forma; la novità della shadow-art di Larry Kagan è che, pur essendo una scultura e un'installazione, deriva da un rapporto di una linea e di un elemento immateriale (la luce) con lo spazio. All'oggetto-ombra non è sufficiente la materia per la sua esistenza, tuttavia proprio in virtù di questa sua duplice natura (materiale e immateriale), spiazza il nostro senso di percezione. La forma ibrida della scultura provoca nell'osservatore una nuova esperienza visuale e rende l'opera un ponte virtuale tra universi estetici che di regola non hanno affinità. Tribe Art Voluta dal team di F1, Lucky Strike B•a•r Honda, da più di tre anni è iniziata Tribe Art “local and world tour event”, iniziative in campo artistico e culturale che celebrano la creatività di artisti di fama internazionale ed il talento di quelli emergenti in linea con i valori del Team. Primo beneficiario è stato Julian Opie che ha realizzato per Tribe Art alcune installazioni ispirate alla velocità, a Jacques Villeneuve, agli altri piloti del team ed ai circuiti di F1, che sono state esposte a Londra, Tokio e Milano. Poi è stata la volta del tour italiano di Sven Påhlsson, uno degli esponenti più innovativi nella video arte. A seguire il genio creativo della moda Hussein Chalayan che ha realizzato un film incentrato su un complesso viaggio psicologico attraverso il paesaggio contemporaneo. Milano, La Triennale Viale Alemagna, 6. Calendario Tour: Milano, Triennale 4 – 14 novembre 2004; Bologna, Ex Bologna Motori 18 – 28 novembre 2004; Torino, Sala Espace 11 – 22 gennaio 2005 Roma, Acquario Romano 27 gen. – 6 febbraio 2005.  
   
   
CARRIERA “BAROCCA” DI FONTANA  
 
Milano, 8 novembre 2004 - Un’inedita panoramica dell’evoluzione artistica di Lucio Fontana dagli anni ’30 all’inizio degli anni ’60 propone la mostra dedicatagli da Amedeo Porro Arte Moderna e Contemporanea a Milano. “Carriera ‘barocca’ di Fontana” è il titolo di questa rassegna che comprende 7 sculture, 9 opere su tela e una serie di 7 progetti su legno. Titolo assunto dal volume di testi fontaniani di Enrico Crispolti e del suo lungo carteggio con l’artista pubblicato da Skira/amedeo Porro Arte Moderna e Contemporanea in occasione della mostra. Volume intitolato appunto “Carriera ‘barocca’ di Fontana. Taccuino critico 1959-2004 e Carteggio 1958-1967 la cui pubblicazione costituisce dunque, assieme alla mostra, un unico straordinario evento fontaniano, particolarissimo contributo, in opere e in scritti, all’ulteriore conoscenza dell’opera di uno dei maggiori artisti del Xx secolo. Il percorso della mostra, che comprende alcune opere inedite, si apre con la splendida scultura in gesso Campione olimpionico (Atleta in attesa) del 1931-1932, nella quale si leggono i primi tentativi di espressività della materia e ruolo del colore, fino al Concetto spaziale del 1959, uno dei primi sperimentali tagli su carta intelata. Il Campione olimpionico, opera eseguita in gesso interamente colorato d’azzurro, è tra le più significative sculture di Fontana del periodo figurativo degli anni Trenta, tanto che l’artista la scelse, tra le molte eseguite in quel periodo, per rappresentarlo alla “Seconda Quadriennale d’Arte Nazionale” al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 1935. Altra importante scultura esposta è Mujer con mascara, realizzata nel 1940 a Buenos Aires, straordinaria figura di donna a dimensione naturale in gesso, interamente dipinta d’oro, che si copre il volto con una maschera nera. Fontana non abbandona mai la ceramica, e rientrato in Italia dall’Argentina nella primavera del ’47, riprende a utilizzare questo materiale: in mostra si possono vedere due suggestive ceramiche policrome realizzate in questi anni -Testa di medusa e Deposizione- che evidenziano la vitalità e la grande capacità di modellare la materia, appresa tra Sèvres ed Albisola, alla luce delle nuove esperienze del Dopoguerra. Alcune delle opere esposte fanno parte di una prestigiosa collezione privata e vengono presentate per la prima volta al pubblico. Di nuovo insieme, così come li aveva concepiti Fontana, si possono ammirare due quadri barocchi del ’56, Concetto Spaziale. L’inferno e Concetto Spaziale. Il Paradiso. Del ’56 un altro importante Concetto spaziale barocco. Gli anni Cinquanta sono per Fontana un periodo intenso e di continuo rinnovamento inventivo, come sottolinea Enrico Crispolti: “fra il ’54 e il ’55 sembra quasi che un principio di immagine intervenga a ordinare e concretare il sommovimento materico, come appunto nella fissazione di una sorta di forma barocca…”. Sono inoltre presentate alcune formelle in massello di legno scolpito, forato con piombo, che Fontana aveva realizzato nel 1958 per la progettata decorazione murale della hall del Palazzo dell’Eni a San Donato Milanese. Si tratta di bozzetti, ideati per essere tradotti in grandi dimensioni raffiguranti due diverse soluzioni di Fontana per questo progetto mai realizzato. In luogo del tradizionale catalogo, e trasformandone sostanzialmente il ruolo di commento e corredo di quanto esposto, accompagna la mostra quale eccezionale contributo alla conoscenza dell’opera e del personaggio Fontana il grosso volume di Crispolti intitolato “Carriera 'barocca’ di Fontana. Taccuino critico 1959-2004 e Carteggio 1958-1967”, edito da Skira/amedeo Porro Arte Moderna e Contemporanea, e curato da Paolo Campiglio, che ripubblica testi critici rari e dispersi dal 1959 al 2004 e un significativo carteggio intercorso tra l’artista e l’allora giovane critico tra il 1958 e il 1967, con parecchi inediti. Ne risulta una sorta di “messainscena” ove il protagonista è Fontana, sia nelle novità che la sua ultima ricerca veniva proponendo, dalla fine degli anni Cinquanta a buona parte dei Sessanta, oltre l’Informale; sia nella progressiva acquisizione di una consapevolezza della portata storica del suo lavoro, fra secondi anni Venti e primi Cinquanta, dal primordio all’Infomale. Una “messainscena” ove il deuteragonista è Crispolti, la cui personalità di critico e storico dell’arte cresce proprio anche nello stretto rapporto con lo straordinario artista, di cui subito intuisce la grandezza creativa. Conosciuto alla fine del 1957, lui ventiquattrenne, Fontana nella piena maturità, cinquantottenne, maestro nell’avanguardia europea, ma non ancora riconosciuto adeguatamente sul piano critico, in Italia. Mentre Campiglio ha il ruolo di “voce narrante”, che interviene di tanto in tanto a sottolineare gli snodi dell’azione. Infolink: www.Amedeoporroart.it  
   
   
IL FESTIVAL DELLE FESTE TUTTOLINVERNOMUSICA DA NATALE 2004 A PASQUA 2005  
 
 Roma, 8 novembre 2004 - Dicembre 2004 Sabato 25 Dicembre 2004 ore 17.15 “Concerto Di Natale Haydn Granados Chopin: Quattro Improvvisi” Stefano Bigoni (pianoforte) Musiche di F. J. Haydn (Sonata in Mi b Maggiore Hob. Xvi – 52); P. L. Zangelmi (Notturno n. 1, Sonata breve n. 5); F. Chopin (Quattro Improvvisi); E. Granados (Allegro de concierto). Domenica 26 Dicembre 2004 ore 17.15 “Concerto Di S. Stefano Rachmaninov: Sonata Op. 36 Chopin: Barcarola Op. 60 & Fantasia Op.49” Sara Matteo (pianoforte). Gennaio 2005, Sabato 1° Gennaio 2005 ore 17.15 “Concerto Di Capodanno Schubert Brahms Berg” Roberto De Romanis (pianoforte), Musiche di F. Schubert (Sonata in La Minore Op. 143); A. Berg (Sonata Op. 1); J. Brahms (Sette fantasie Op. 116). Domenica 2 Gennaio 2005 ore 17.15 “Visioni In Bianco & Nero: Debussy Satie Keith Jarrett: Paris Concert, Tokyo Encore, The Cure & My Funny Valentine” Marco Lo Muscio (pianoforte), Musiche di E. Satie: (Première pensèe Rose + Croix, Gymnopédie n. 1, Pièce Froide n. 1, Gnossienne n. 1, Prélude Flasque n. 1) ; L. Einaudi: (Nefeli, Le Onde); C. Debussy (Closches à travers les feuilles, Image oubliée n. 3) ; G. Fitkin (Fervent); N. Kapustin (Three Preludes in Jazz Style from Op. 53); K. Jarrett: (Paris concert, My Funny Valentine, Tokyo encore, Song "The cure"). 6 Gennaio 2005 ore 17.15 “Concerto Dell’epifania: Bach Corelli Mozart Brahms Luigi Tenco – Fabrizio De Andre’ Astor Piazzolla: Libertango & Valzer Dalla Jazz Suite e Pinocchio E Geppetto” Daniele Mutino (fisarmonica e voce) in “Cantastorie”, Musiche di Johann Sebastian Bach (Preludio Bwv 1006, Bourrée Bwv 810); Arcangelo Corelli (La Follia); Benedetto Marcello (Adagio dal concerto per oboe); Dimitrij Šostakovič (Valzer dalla Jazz Suite I e Ii); Astor Piazzola (Libertango); Fabrizio De Andrè – Luigi Tenco (Suite di canzoni sulla guerra); Aleksandar Zarić – Graziella Spinella (Daleko); Daniele Mutino (Preludio, Il Sogno della Nave, Cappelli Volati, Al colpo dell’onda, Alla festa di Lù, Estelline, Amica mia); Florenzo Carpi (Pinocchio e Geppetto); Francesco d’Assisi (De la cruel morte) e Miscellanea classica sui temi di Wolfgang Amadeus Mozart e Johannes Brahms. 8 Gennaio 2005 ore 20.30 “Brahms: Variazioni Su Un Tema Di Schumann & Parafrasi Su "La Vedova Allegra" Di Lehár, Grande Fantasia Di Bravura Su "La Traviata" Di Verdi e Su "Il Barbiere Di Siviglia" Di Rossini” Giuseppe Devastato (pianoforte), Musiche di J. Brahms (Variazioni su un tema di R. Schumann Op. 9); G. Devastato (Parafrasi su “La Vedova Allegra” di F. Lehàr); S. Thalberg (Grande Fantasia di bravura su “La Traviata” di G. Verdi, Grande Fantasia di bravura su “Il Barbiere di Siviglia” di G. Rossini). Domenica 9 Gennaio 2005 ore 17.15 “Mozart: Sonata Kv 310 Chopin: Ballata N. 1 Gershwin: Rapsodia In Blu & Un Americano A Parigi” Massimo Perciaccante (pianoforte). Sabato 15 Gennaio 2005 ore 20.30 “Loeillet Quantz Händel: Sonata In La Minore Bach: Triosonata In Sol Maggiore Bwv 1039” Trio barocco De Verborum Musica, Silvia Coveri (flauti dolci), Federica Baronti (flauto traverso), Sandra Pistolesi (chitarra). Musiche di J. B Loeillet (Triosonata in Do Minore); Diego Ortiz (Recercada sobre un basso italiano); Johann Christian Bach (Triosonata in Sol Maggiore); Johann Joachim Quantz (Triosonata in Do); G. F Händel (Sonata in La Minore); J. S. Bach (Triosonata in Sol Maggiore Bwv 1039). Domenica 16 Gennaio 2005 ore 17.15 “Bach: Due Corali Piazzolla: Tzigane Tango, Chiquilin De Bachin, Michelangelo 70, Milonga Del Angel, Libertango & Tarantella – Paganiniana” duo dissonAnce Roberto Caberlotto e Gilberto Meneghin (fisarmoniche). Musiche di J. S. Bach (Due Corali); R. Caberlotto (Due Preludi); P. Antonio Soler (1° Concerto dai Seis Conciertos de dos Organos Obligados); A. Piazzolla (Tzigane tango, Chiquilin de bachin, Michelangelo 70, Milonga del Angel, Libertango); W. Trojan Tarantella). Sabato 22 Gennaio 2005 ore 20.30 “Mozart Beethoven Brahms” Adonella Gregori (pianoforte), Musiche di W. A. Mozart (Fantasia in Do Minore Kv 475); L. Van Beethoven (Sonata in Sol Maggiore Op. 14 n. 2); J. Brahms (Klavierstücke Op. 118). Domenica 23 Gennaio 2005 ore 17.15 “Mozart Brahms Schubert” Marco Albrizio (pianoforte), Musiche di W. A. Mozart (Sonata in Fa Maggiore Kv 280); F. Schubert (Sonata in La Minore Op. Posth. 164 D 537); J. Brahms (Quattro Ballate Op. 10). Sabato 29 Gennaio 2005 ore 20.30 “An Evening With G. Gershwin” Improvvisazioni Sulle Songs Fabio Di Cocco (piano jazz), Improvvisazioni jazz sulle songs di G. Gershwin (Someone to watch over me, A foggy day, I got rhythm, But not for me, Strike up the band, Embraceable you, Summertime, S’wonderful, Fascinating rhythm, The man I love). Domenica 30 Gennaio 2005 ore 17.15 “Bach Mozart Granados Gershwin: Songs” Mario Montore (pianoforte), Musiche di J. S. Bach ("Ich ruf’ zu dir, Herr Jesu Christ " - Preludio al Corale Bwv 639, Preludio e Fuga n. 12 in Fa Minore e Preludio e Fuga n. 16 in Sol Minore dal I volume del Clavicembalo ben temperato); W. A. Mozart (Sonata in Si b Maggiore Kv 570); E. Granados (Quejas, o la maja y el ruiseňor, da Goyescas, Valses poeticos) e le Songs di G. Gershwin per pianoforte solo (Swanee; The man I love; Oh, Lady be good; Sweet and low down; Somebody loves me; 'S Wonderful; I'll build a stairway to paradise; That certain feeling; Liza; I Got Rhythm) Febbraio 2005 Sabato 5 Febbraio 2005 ore 20.30, La Scuola pianistica di Marcella Crudeli all’Ecole Normale de Musique “Alfred Cortot” di Parigi Tuttochopin: Berceuse, Scherzo N. 2 e N. 3, Ballata N. 4 & Andante Spianato E Grande Polacca Brillante. Francesco Romano (pianoforte) con la partecipazione straordinaria di Marcella Crudeli Musiche di F. Chopin (Berceuse Op. 57, Scherzo n. 1 in Si Minore Op. 20, Scherzo n. 2 in Si b Minore Op. 31, Ballata n. 4 in Fa Minore Op. 52, Andante spianato e Grande polacca brillante Op. 22). Domenica 6 Febbraio 2005 ore 17.15 “La Scuola pianistica di Marcella Crudeli all’Ecole Normale de Musique “Alfred Cortot” di Parigi Rachmaninov: Sei Pezzi Op. 11 Gershwin: Rapsodia In Blu” Anna Tanese e Adelechiara Nicoletti (pianoforte a quattro mani). Musiche di S. Rachmaninov (Sei pezzi Op.11); F. Poulenc (Sonata per pianoforte a quattro mani); G. Gershwin (Rapsodia in blu). Sabato 12 Febbraio 2005 ore 20.30 “La Scuola pianistica di Marcella Crudeli all’Ecole Normale de Musique “Alfred Cortot” di Parigi” Mozart Schubert Liszt Chopin: Ballata N. 2 Strauss: Voci Di Primavera. Stefania Di Giuseppe (pianoforte) con la partecipazione straordinaria di Marcella Crudeli. Musiche di W. A. Mozart (Sonata in Re Maggiore Kv 576); F. Schubert (Sonata in La Maggiore Op. 120); F. Chopin (Ballata n. 2 in Fa Maggiore Op. 38); F. Liszt (Funerailles) e J. Strauss ("Voci di primavera", Valzer Op. 410). Domenica 13 Febbraio 2005 ore 17.15 “La Scuola pianistica di Marcella Crudeli all’Ecole Normale de Musique “Alfred Cortot” di Parigi” Haydn Brahms Debussy Rachmaninov Beethoven: Sonata Op. 110 Chopin: Tre Studi. Alessandra Tiraterra (pianoforte) con la partecipazione straordinaria di Marcella Crudeli. Musiche di F. J. Haydn (Sonata in Mi b Maggiore Hob. Xvi - 52); L. Van Beethoven (Sonata in La b Maggiore Op.110); J. Brahms (Intermezzo in La Maggiore Op.118 n. 2); C. Debussy: (Réflets dans l’eau); S. Rachmaninov (Preludio in Sol # Minore Op.32 n.12); F. Chopin (Studio in Fa Minore Op.10 n. 9, Studio in La b Maggiore Op. 25 n. 1, Studio in Do Minore Op. 25 n.12). Sabato 19 Febbraio 2005 ore 20.30 “La Scuola pianistica di Marcella Crudeli all’Ecole Normale de Musique “Alfred Cortot” di Parigi” Beethoven Mendelssohn Chopin: Quattro Valzer & Due Polacche, Strauss: "Rose Del Sud" - Valzer Op. 388. Silvia Cormio (pianoforte) con la partecipazione straordinaria di Marcella Crudeli Musiche di L. Van Beethoven (Sonata in Do Minore Op. 13 "Patetica"); F. Mendelssohn (Rondò capriccioso Op. 14); F. Chopin (Valzer Opp. 34, 64 e 69, Polacche Opp. 26 e 40); J. Strauss ("Rose del Sud", valzer Op. 388). Domenica 20 Febbraio 2005 ore 17.15 “La Scuola pianistica di Marcella Crudeli all’Ecole Normale de Musique “Alfred Cortot” di Parigi Beeethoven Prokofiev Skrjabin Chopin: Ballata N. 3 Strauss: Il Bel Danubio Blu” Luisella Orsini (pianoforte) con la partecipazione straordinaria di Marcella Crudeli. Musiche di L. Van Beethoven (Sonata in Si b Maggiore Op. 22); S. Prokofiev (Sonata n. 1 Op. 1); A. Skrjabin (Sonata - Fantasia n. 2 Op. 19); F. Chopin (Ballata n. 3 in La b Maggiore Op. 47); J. Strauss (Il bel Danubio blu – valzer). Sabato 26 Febbraio 2005 ore 20.30 “La Scuola pianistica di Marcella Crudeli all’Ecole Normale de Musique “Alfred Cortot” di Parigi Brahms Schumann Chopin. Tre Marzuche Op. 59 & Notturno In Do Minore Op. 48 N. 1” Marek Szlezer (pianoforte) con la partecipazione straordinaria di Marcella Crudeli, Musiche di J. Brahms (Variazioni su un tema di Schumann Op. 9); F.chopin (Tre Mazurke Op. 59, Notturno in Do Minore Op. 48 n.1); R.schumann (Studi sinfonici Op. 13). Domenica 27 Febbraio 2005 ore 17.15 “Liszt Barber Chopin: Quattro Notturni, Fantasia – Improvviso & Grande Valzer Brillante Op. 18” Michele Pentrella (pianoforte), Musiche di F. Chopin (Notturni Op. 9 nn. 1, 2 e Op. 48 nn. 1, 2; Fantasia - improvviso Op. 66, Grande Valzer Brillante Op. 18); F. Liszt (Vallée d'Obermann); S. Barber (Sonata Op. 26). Marzo 2005 Sabato 5 Marzo 2005 ore 20.30 “Chopin: Notturni Ede Ivan (pianoforte)” Notturni di F. Chopin Opp. 9, 15, 27, 37, 48 e Op. Post. Domenica 6 Marzo 2005 ore 17.15 “Beethoven: Sonata Op. 13 “Patetica” Chopin: Quattro Scherzi Liszt: Rapsodia Ungherese N. 2 e N. 6 Daniele Di Pomponio (pianoforte)”. Sabato 12 Marzo 2005 ore 20.30 “Skrjabin: Due Studi & Sonata Op. 23 Chopin: Notturno Op. 55 N. 2 & Sonata Op. 35” Paolo Manfredi (pianoforte), Musiche di F. Chopin (Notturno in Mi b Maggiore Op. 55 n. 2, Sonata in Si b Minore Op. 35); A. Skrjabin (Studio in Fa # Maggiore Op. 42 n. 4, Studio in Fa # Minore Op. 8 n. 2, Sonata n. 3 in Fa # Minore Op. 23). Domenica 13 Marzo 2005 ore 17.15 “Franck Fauré Duo Terlizzi, Marco Terlizzi (violino), Raffaele Terlizzi (pianoforte). Musiche di G. Fauré (Andante Op. 75, Sonata n. 1 in La Maggiore Op. 13); C. Franck (Andantino quietoso Op. 6, Sonata in La Maggiore). Sabato 19 Marzo 2005 ore 20.30 “John Lennon - Paul Mccartney - Paul Simon: Songs” Gruppo Con Tatto, Orazio Feminò (voce, chitarra), Lilly Feminò (voce e salterio), Pucci Lattanzio (chitarra acustica), Claudio Alei (chitarra basso e cori), Federica Vecchio (violoncello), Simone Morbidelli (pianoforte). Canzoni di J. Lennon e P. Mccartney (The long and winding road, Two of us, We can work it out , I’m looking trough you, Across the Universe, For No One, You’ve got you hide your love away, I’ve just seen a face, Oh My love, Junk, In my Life, Eleonor Rigby); P. Simon (American Tune, Scarboroug fair, April Come She Will, America, A Heart in New York, Kathy’s Song, The Sound Of Silence, The Boxer, The bridge over trouble water). Domenica 20 Marzo 2005 ore 17.15 “Scarlatti Duphly Bach: Fantasia Cromatica Ed Fuga & Toccata In Mi Minore” Cipriana Smarandescu (clavicembalo), Musiche di J. S. Bach (Fantasia cromatica e fuga in Re Minore Bwv 914, Toccata in Mi Minore Bwv 914); D. Scarlatti (Sei Sonate per clavicembalo); J. Duphly (Allemande, La Larare, Menuet, Rondeau, La Forqueray). Domenica 27 Marzo 2005 ore 17.15 “Concerto Di Pasqua in collaborazione con l’Epta – Italy (European Piano Teachers Association)” Clementi Albeniz Brahms: Klavierstücke Op. 118 Chopin: Andante Spianato E Grande Polacca Brillante Op. 22. Paolo Scanabissi (pianoforte) Musiche di M. Clementi (Sonata in Si b Maggiore Op. 7 n. 3); J. Brahms (Sechs Klavierstücke Op. 118); F. Chopin (Andante spianato e Grande Polacca brillante Op. 22); D. Mitropoulos (Scherzo in Fa Minore "Spark of Happiness"); I. Albeniz (El Albaicin dal Iii Quaderno di Iberia). Lunedì 28 Marzo 2005 ore 17.15 “Concerto Di Pasquetta Canzoni Napoletane: I' Te Vurria Vasa', Scetate, Santa Lucia Luntana Ed Altre” Donato Meo (pianoforte), Canzoni napoletane per pianoforte (Mme so’ mbriacato ‘e sole, ‘Na carruzzella, Mmiez’ ‘o ggrano, 'A Cartulina 'e Napule, Carmela, Scétate, Marechiare, Napulitanata, Indifferentemente, I’ te vurria vasà, Torna maggio, Lu cardillo, Santa Lucia luntana, Scalinatella). Infolink: www.Tempietto.it  
   
   
LA FIAMMA DEI GIOCHI OLIMPICI INVERNALI DI TORINO 2006 SARÀ ALIMENTATA CON IL METANO DELL'ENI  
 
Milano, 8 novembre 2004 - In relazione alle notizie di stampa secondo le quali l’Eni non avrebbe dato alcun contributo finanziario alle Olimpiadi della Neve di Torino, l’Eni comunica che la fiamma che il 10 febbraio 2006 si accenderà nel braciere dello stadio comunale e arderà fino alla conclusione dei Giochi Olimpici Invernali sarà alimentata proprio con il metano dell’Eni, così come le 10.000 torce con le quali i tedofori trasferiranno a Torino il fuoco di Olimpia, attraverso le principali città d’Italia. Eni e Toroc hanno firmato nell’agosto scorso l’accordo di sponsorizzazione che vedrà la multinazionale al fianco degli atleti nei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, nella duplice veste di Fornitore Ufficiale delle Olimpiadi attraverso l’Italgas e Partner Ufficiale delle Paralimpiadi. Eni ha scelto di mettersi in prima fila tra i sostenitori delle Paralimpiadi per un’affinità tra il proprio modo di essere impresa e lo spirito di questa sezione dei Giochi Olimpici Invernali. I due mondi sono diversi, ma in comune hanno il gusto per la sfida e per le vittorie più impegnative, la determinazione nel perseguire il risultato, la volontà che si esalta di fronte alle difficoltà, la cura per l’equilibrio tra i tanti fattori che concorrono a determinare la qualità dell’ambiente in cui viviamo, il valore dell’integrazione sociale come condizione perché ognuno possa esprimersi al meglio. L’eni, oltre alla sponsorizzazione delle Paralimpiadi, fornirà attraverso l’Italgas al Toroc il gas di cui avrà bisogno, da ora al termine dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Torino 2006 e, là dove occorra, realizzerà la rete di infrastrutture e impianti necessari per la distribuzione del metano. Metterà poi a disposizione del Toroc ogni servizio e materiale strumentale necessario per ottenere i risultati attesi e, in primo luogo, squadre di tecnici che garantiranno il corretto livello di servizio per lo svolgimento e l’organizzazione dei Giochi e darà l’assistenza richiesta in tutta la fase dei test preolimpici.  
   
   
LA COPPA DEL MONDO DI FONDO RITORNA AD ASIAGO A DICEMBRE IL 14 E 15 QUATTRO GARE AL CARDIOPALMA 500 KM DI PISTE, UN PARADISO PER I FONDISTI  
 
 Asiago, 8 novembre 2004 - L’altopiano di Asiago – 7 Comuni e la Coppa del Mondo di fondo rappresentano un binomio felice che, dal 1999 ad oggi, ha dato vita ad un fortunata serie di appuntamenti, interrotta solo lo scorso anno a causa di una stagione invernale in cui il freddo e la neve sono arrivati tardi rispetto al calendario di Coppa del Mondo. Nell’imminente stagione la Coppa del Mondo Sprint ritorna ad Asiago il 14 e 15 dicembre e, dopo il premio assegnato al comitato dalla Fis nel 2002 come miglior organizzatore di gare sprint in tecnica classica, il coordinatore della Coppa del Mondo Juerg Capol ha affidato al sodalizio asiaghese il compito di testare il nuovo regolamento delle gare sprint che sarà adottato nella prossima stagione. Un ulteriore riconoscimento per la bravura e la capacità dello staff presieduto da Sergio Vellar e dal direttore di gara Demetrio Rela. Nella gara di Asiago, organizzata dall’Unione Sportiva Asiago Sci, le qualificazioni del 14 dicembre sanciranno non più i migliori 16 atleti ammessi ai quarti di finale, ma ne confermeranno ben 30, a tutto vantaggio dello spettacolo, con cinque batterie composte da sei atleti ciascuna. I migliori due di ogni quarto di finale accederanno alle due semifinali composte da cinque atleti ciascuna, quindi ci saranno la finalina (small final) e la finale con quattro atleti. Una formula di gara resa possibile solo da una pista eccezionale che consente ampiezze solitamente improponibili. Oltre alla gara sprint in tecnica classica individuale del 14 dicembre, mercoledì 15 ad Asiago si disputeranno anche le gare team sprint maschile e femminile, pure in tecnica classica, su un anello di 1,2 chilometri. Le piste saranno quelle già conosciute, tracciate nell’apprezzata Arena del Golf Club di Asiago e che hanno già ospitato sfide epiche dove sono emersi atleti di talento come Bente Skari Martinsen, che sulle piste asiaghesi ha colto ben quattro vittorie, oppure Angerer, Hjelmeset, Veerpalu, Sachenbacher, Kuenzel, ma anche i nostri Giorgio Di Centa e Christian Zorzi, che hanno vinto la gara di staffetta sprint nel 2003. Sull’altopiano di Asiago - 7 Comuni lo sci di fondo può contare su ben 7 centri specializzati con un totale di 500 km di piste, tutti dotati di scuola di sci, noleggio attrezzature e area di ristoro, con dislocazione fra i 1000 ed i 2000 metri, e dunque in attività da dicembre a marzo. L’altopiano di Asiago – 7 Comuni insomma è una vero paradiso dei fondisti, grazie anche alle infrastrutture turistiche che possono contare su 3500 posti letto nel settore alberghiero e 18.000 nell’extra-alberghiero. Infolink: www.Asiagoski.com  
   
   
LA GRANFONDO VAL CASIES IL 20 FEBBRAIO: TRE EVENTI IN UN WEEK-END RICCO DI SPORT  
 
Trento, 8 novembre 2004 - Saliranno a quota 22, domenica 20 febbraio 2005, le edizioni della Granfondo Val Casies, la seconda gara di questo genere per importanza in Italia e che sta crescendo di anno in anno sia in popolarità che in qualità. Dalla scorsa edizione la kermesse del tradizionale terzo week-end di febbraio che vede protagonista la Val Casies, autentico paradiso dello sci di fondo, si è arricchita di un nuovo evento. Si tratta della Monguelfo Sprint, che si presenta appunto a bissare il successo ottenuto al debutto del 2004. Si svolge in notturna (ore 20.30) venerdì 18 e vedrà impegnati, nel centro di Monguelfo, i più quotati atleti in gara domenica 20 per contendersi la vittoria sulle due classiche distanze di 28 e 42 chilometri. Il 30 ottobre sono state aperte ufficialmente le iscrizioni alla Granfondo Val Casies; la quota ammonta a 40 euro entro il 31 gennaio (costo ridotto a 20 euro per i giovani nati nell’88 e ’89), poi lievita a 45 euro (22 euro per i più giovani) fino al 19 febbraio, vigilia di gara. Da quest’anno sarà possibile iscriversi anche la mattina prima del via, ma a questo punto il costo ammonterà a 50 euro e a 25 euro per i giovani. Il comitato organizzatore presieduto da Walter Felderer ha confermato anche la particolare agevolazione riservata ai gruppi, che prevede una partecipazione gratuita ogni 15 concorrenti dello stesso gruppo. L’importanza della Granfondo Val Casies è confermata anche dall’inserimento dell’evento in quattro prestigiosi circuiti, l’Euroloppet, il Tirol Trophy, l’Italian Ranking ed il Gran Fondo Master Tour. La Granfondo Valcasies è un evento particolarmente amato dagli atleti di punta perchè sul percorso più impegnativo di 42 chilometri i migliori riescono ad emergere, e la selettività del tracciato di anno in anno rivela esattamente i reali valori in campo. È una gara decisamente apprezzata anche dagli amatori, ed i numeri dei partecipanti lo testimoniano ampiamente. Il percorso breve di 28 chilometri, tutto sul fondovalle con partenza ed arrivo a San Martino come quello della gara maggiore, consente di portare a termine la competizione anche senza grandi stages di allenamento. Alla gara breve sono ammessi anche i sedicenni. La Granfondo Val Casies promette scenari incantevoli ma soprattutto una pista che già a dicembre viene innevata per una buona parte, consentendo così di allenarsi proprio sul terreno di gara. Lo scorso anno i successi sono arrisi a Marco Cattaneo e Lara Peyrot (42 km), mentre nella breve si sono imposti Bruno Debertolis e Alessandra Rigamonti. Anche nel 2005, alla vigilia, ci sarà il confronto fra i giovani fondisti under 17 con la 12.A Mini Val Casies, una autentica esplosione di entusiasmo, emozioni e colori. È possibile iscriversi anche on-line (6 euro entro il 16 febbraio) oppure direttamente il giorno della gara sul posto. Tra i vari premi viene estratta a sorte anche una bici da mountain bike. È sempre attivo anche il sito ufficiale www.Valcasies.com  che propone, oltre al regolamento, anche un sacco di informazioni utili e consente le iscrizioni on-line anche con carta di credito.  
   
   
BORMIO 2005: I MONDIALI FIS DI SCI ALPINO CONQUISTANO LA CINA  
 
Bormio, 8 novembre 2004 - Un miliardo e trecento milioni di abitanti: un quinto dell’intera popolazione mondiale. Basta questo dato a fare della Cina uno dei mercati più importanti e ricchi di opportunità, in gran parte non ancora adeguatamente sfruttate. Ma i fattori di interesse sono ben maggiori. Parliamo di un Paese che può contare oggi su un ceto benestante di oltre 120 milioni di persone. Un numero da capogiro, pari quasi al doppio della popolazione italiana e solo di poco inferiore all’intera popolazione russa. E, ciò che più conta, si tratta in prevalenza di giovani, al di sotto dei quarant’anni, modernamente colti, attivi, dinamici, tecnologicamente preparati, abituati a viaggiare. La nuova Cina guarda con attenzione all’Europa, alle sue tradizioni, alle sue risorse artistiche e naturali, alla sua cultura, al suo modello di sviluppo economico. L’incontro con l’industria dello sport e del turismo era inevitabile. Per il loro fascino e la varietà del paesaggio, proprio le Alpi rappresentano, del resto, la meta preferenziale delle vacanze cinesi. Finora sono state le montagne della Svizzera a costituire il polo d’attrazione più potente. L’alta Valtellina ha però lanciato la sua sfida. E i segni del successo sono già visibili. Invitata dal Consorzio Turistico Bormio Alta Valtellina, una delegazione di quindici giornalisti e operatori delle principali testate e televisioni cinesi è stata ospite per quattro giorni nella Magnifica Terra. E ha potuto ammirare, fra le altre cose, i nuovi impianti realizzati a Bormio e a Santa Caterina Valfurva per i Mondiali Fis di sci alpino in programma dal 28 gennaio al 13 febbraio 2005 e ormai prossimi al completamento. Ne è scaturita una collaborazione destinata a rivelarsi in tempi brevi immensamente proficua. Grazie a tale collaborazione, bormio2005.Com, il sito dei Mondiali, avrà una versione in cinese che potenzialmente può contare sulla bellezza di 250 milioni di utenti al giorno. La collaborazione avviata prevede una serie di ulteriori meeting e impegni miranti a rafforzare i rapporti economici, sportivi e culturali già esistenti. Una seconda delegazione di giornalisti cinesi, più specificamente interessati allo sport, sarà ospitata in Valtellina durante le gare dei Mondiali Fis di sci: un appuntamento che suscita nel colosso asiatico la massimo attesa. Una particolare soddisfazione è stata espressa dal professor Franco Brevini, direttore del Dipartimento Comunicazione, Ufficio Stampa & Pr di Bormio 2005, che ha accompagnato i giornalisti cinesi nella visita dei nuovi impianti di Bormio. “L’incontro di questa settimana è un fatto altamente positivo”, ha detto Brevini. “In virtù degli accordi presi, l’importanza strategica dell’evento che ci apprestiamo a celebrare a Bormio risulta immensamente rafforzata. Abbiamo sempre ripetuto che per diciassette giorni l’Alta Valtellina e la Lombardia si troveranno sotto i riflettori internazionali. A più forte ragione oggi, grazie agli stretti rapporti con la Cina, possiamo dire che avrà a disposizione una eccezionale vetrina mediatica, davvero mondiale”.  
   
   
PILA: NOVITÀ E TECNOLOGIA PER UN’APERTURA DI STAGIONE ALLA GRANDE  
 
Pila, 8 novembre 2004 - 80 modelli di sci, 400 paia di scarponi, caschi e maschere tutti da testare assieme agli esperti del Pool sci Italia. Non poteva scegliere una migliore apertura di stagione Pila, tra il 4 e il 5 dicembre prossimi. Tutto il comprensorio valdostano sarà a disposizione degli appassionati che vorranno provare gli attrezzi dedicati all’agonismo, al freeride, al cross, con la consulenza degli esperti delle aziende leader sul mercato. Un’apertura di stagione all’insegna delle innovazioni tecniche, dunque, quello proposto da Pila, che, grazie al livello tecnico delle sue piste, può contare su un pubblico qualificato di sportivi. Non mancheranno però le novità nel comprensorio. Nel corso dell’estate la Società delle Funivie di Pila ha lavorato per limare le code. Tutti gli impianti di maggior afflusso sono dotati di tappeti d’imbarco: oltre a quelli già in funzione sulle seggiovie della Nouva, del Couis 1 e 2, del Grimod, della Liaison, anche il Grimondet ne è stata provvisto. Infine, dopo l’apertura delle piste Bellevue, Lo Goil e Alpage, divenute altrettante attrazioni del comprensorio, anche la più classica discesa di Pila, la pista dedicata a Renato Rosa, nota come il Bosco, è stata oggetto di modifiche che l’hanno portata a superare i severi test per l’omologazione delle discipline veloci. Si sono rifatte il look pure le piste Lo Goil e Leissé, migliorando e allargando i tracciati. Un nuovo raccordo, nella zona del Couis 2, congiunge Lo Goil alla storica discesa del Grimod. Anche le bizze del meteo non saranno più un problema. Per garantire la sciabilità durante l’intera stagione, è stata aumentata del 70% la potenza dell’impianto di innevamento programmato. Infolink: www.Pila.it  www.Pilaturismo.it  
   
   
I GRANDI NUMERI DELLA MARCIALONGA DOPO LA 31.A EDIZIONE GLI ISCRITTI SONO 149.583  
 
Trento, 8 novembre 2004 - Curiosando tra i dati ufficiali che ogni anno la Marcialonga dirama, c’è davvero da costruire la storia dello sci di fondo in Italia. Archiviata la 31.A edizione, famosa per essere stata tappa di Coppa del Mondo, le statistiche danno 149.583 iscritti, 132.480 partiti, 116.665 classificati oltre ai 6.635 che hanno scelto il percorso breve fino a Predazzo, e “solo” 9180 ritirati. L’annata record è stata quella del 1974, con 6.880 iscritti, 6.520 partenti e 6.003 classificati. Ma le edizioni che hanno raggiunto quota 6.000 iscritti sono state ben quattro. L’ultima edizione, disputata in stile classico, dopo il boom dell’anno prima che ha registrato 5.048 iscritti, è tornata nella media con 4.378 iscritti, dei quali 2.703 erano italiani. Un dato è molto curioso e significativo: su tutte e 31 le edizioni disputate, l’anno in cui si sono registrati meno ritiri, solo 37, è stato il 2003, quando è stata reintrodotta la disciplina in stile classico; la seconda edizione per numero più basso di ritirati è stata la prima, con 42 concorrenti che non hanno assaporato la gioia del traguardo. Ed ancora per gli amanti delle statistiche, la nazione straniera col maggior numero di atleti nella storia delle 31 edizioni è la Svizzera, che vanta ben 5.879 presenze, la quale precede di poco Francia (5.684) e Germania (5.620). La nazione extraeuropea maggiormente rappresentata sono gli Stati Uniti d’America (655).  
   
   
ENERGIT CONFERMA LA SPONSORIZZAZIONE DI “ENERGIT RUGBY CAGLIARI” E DI “ENERGIT GS FERRINI”  
 
Cagliari, 8 novembre 2004 -  Energit, la multiutility attiva nei settori Energia, Telecomunicazioni e Internet, conferma anche per la stagione 2004/2005 la sponsorizzazione di “Energit Rugby Cagliari” e di “Energit Gs Ferrini”. Si rafforza, dunque, il legame tra la società fondata da Luigi Filippini e lo sport sull’Isola. Il rapporto di collaborazione con Energit Rugby Cagliari e con Energit Gs Ferrini ha avuto inizio un anno fa, con l’avvio della stagione sportiva 2003-2004. Un impegno che ha vissuto momenti importanti tra i quali il torneo di rugby Raffaele Ruju (organizzato in memoria del primo presidente della formazione cagliaritana) e il finale di campionato della squadra di basket, che ha sfiorato i play off per la promozione in C2 proponendosi come una delle rivelazioni del torneo. Oltre alla presenza su tutta l’attrezzatura e il materiale sportivo utilizzato dagli atleti, il marchio Energit campeggerà sui rispettivi campi da gioco, nonché negli spogliatoi e negli spazi riservati agli allenamenti. “Con la sponsorizzazione del rugby e del basket Energit conferma il proprio impegno a favore dello sport, con uno speciale occhio di riguardo alla nostra regione”, ha dichiarato Luigi Agostino, Direttore Marketing di Energit. “Cosa spinge a fare rugby? “La passione, anzi la malattia per questo sport”- ha dichiarato il Presidente della Energit Rugby Cagliari, Alberto Alviti che prosegue: “Forse solo cosi si può spiegare l’impegno di tutti, giocatori, dirigenti e amici che a Monserrato sono riusciti a creare un campo in erba, uno in terra, uno per il mini rugby, spogliatoi e sede. Per fortuna i sacrifici di tutti ricevono il supporto di sponsor come Energit, che condivide la passione per un impegno sportivo di alta qualità" Gli fa eco il Presidente della Energit Gs Ferrini che commenta: “anche quest’anno ci siamo presentati all’avvio del campionato di basket con il solito grande entusiasmo, riconfermando sostanzialmente le stesse aspirazioni della stagione precedente.  
   
   
I VEICOLI COMMERCIALI FIAT AL FIANCO DEI CAMPIONI OLIMPICI DI CANOTTAGGIO  
 
Torino 8 novembre 2004 - Dalle montagne olimpiche alle acque del Po, Torino è sempre grande protagonista nello sport. Questa volta tocca al canottaggio salire alla ribalta grazie al Trofeo internazionale Silver Skiff in programma domenica 14 novembre e che avrà un anticipo sabato 13 con la Kinder Skiff giovanile. Un evento di richiamo internazionale che vede la partecipazione dei Veicoli Commerciali Fiat in qualità di Partner. Infatti, il brand mette a disposizione dell’organizzazione un Ducato 2.8 Jtd Power da 146 Cv e uno Scudo 2.0 Jtd da 109 Cv. Il primo veicolo propone una grande novità: il nuovo motore 2.8 Jtd Power con turbo a geometria variabile. Il propulsore sviluppa 146 Cv di potenza ed una coppia di 310 Nm, potenza e coppia massima sono raggiunte a bassi regimi: 3600 giri/min la prima e 1500 giri/min la seconda. La curva di coppia rimane sul valore massimo da 1500 fino ad oltre 3000 giri. Queste caratteristiche garantiscono comportamenti di marcia molto fluidi ed elasticità di guida in tutte le situazioni, compresi i percorsi cittadini. Il secondo veicolo presente alla manifestazione torinese è Scudo, modello nato per rispondere alle più moderne esigenze europee del trasporto merci urbano e intercity. Pratico, brillante e sicuro, Fiat Scudo nasce da un progetto evoluto che garantisce un comportamento dinamico impeccabile in ogni condizione d’esercizio. E oggi si presenta con una gamma rinnovata che gli consente di essere ancora più elegante, più confortevole e più sicuro. L’offerta è ampia ed articolata come dimostrano le sette versioni di scocca disponibili, un volume interno da 4 a 5 m3, una portata utile fino a 930 kg e cinque motori, fra cui i 2.0 Jtd da 94 e 109 Cv, tutti ampiamente collaudati, silenziosi e rispettosi dell’ambiente. Prestazioni brillanti, affidabilità e robustezza fanno di Ducato e Scudo i veicoli ideali per questa manifestazione agonistica. Organizzata per il 13° anno consecutivo dalla Reale Società Canottieri Cerea, la Kinder Skiff vede la partecipazione di oltre 200 equipaggi in rappresentanza di 14 nazioni e 3 continenti, pronti a sfidarsi sulla lunghezza di 11 km di regata sul Po, tra castelli e parchi, con partenza e arrivo dalla Cerea e giro di boa all’isolotto di Moncalieri. La spettacolarità dell’evento sportivo è dato anche dalla formula che prevede partenze ogni 20 secondi, quindi con frequenti ed entusiasmanti sorpassi. La stessa formula è impiegata nella gara giovanile di sabato dove a sfidarsi sono più di 100 squadre su una distanza di 4 km. La Silver Skiff, gara ufficiale del calendario Internazionale e Masters Fisa, sarà una vera rivincita dei Giochi di Atene, potendo contare sulla partecipazione del norvegese Olaf Tufte, olimpionico di singolo, e dell’estone Juri Jaanson, medaglia d’argento, mentre la bielorussa Ekaterina Karsten, seconda ai Giochi 2004, quasi sicuramente se la vedrà con la tedesca Katrin Rutschow-stomporowski, olimpionica ad Atene. Altri campioni del remo hanno già confermato la partecipazione, dal tedesco Andre Willms (vincitore della Silver Skiff 2003) a Bruno Mascarenhas (bronzo olimpico nel 4 senza pesi leggeri), dal campione d’Irlanda Sean Jacob al tedesco Dirk Bangert, dall’azzurra Betta Brugo all’egiziano Ashraf Elkowedy che rappresenterà l’Africa. Infine, per l’occasione la Cerea, la più antica società remiera torinese, fondata nel 1863, ha allestito nella sua storica palazzina ottocentesca di viale Virgilio 61 una mostra fotografica arricchita da importanti cimeli per illustrare la storia del canottaggio. Tra i premi, poi, una menzione particolare merita Trofeo Riccardo Steinleitner a ricordo del grande skiffista torinese più volte campione del mondo.  
   
   
FIAT AUTO E TELETHON ALLA “500 MIGLIA KART CHALLENGE”  
 
Torino 8 novembre 2004 - Il 6 e 7 novembre il centro di Milano è tornato ad essere teatro di una competizione motoristica. Infatti, sabato e domenica si è disputata la prima “500 Miglia Kart Challenge” sul Circuito Città di Milano che si snoda tra le strade di Parco Sempione. Un saliscendi di curve e rettilinei che 57 anni fa erano solcate dalle antesignane delle moderne Formula 1 guidate dai leggendari Tazio Nuvolari ed Achille Varzi. Sulle vie antistanti al Palazzo della Triennale, è stato creato uno dei più esclusivi ed impegnativi circuiti cittadini mai realizzati dove si sono sfidati 42 equipaggi per un totale di oltre 400 piloti. Il tracciato lungo 1.652 metri è stato ripetuto da ciascun team fino a raggiungere le 500 miglia percorse. Il giro d’onore del circuito spetta ad una fiammante Fiat Stilo “M. Shumacher” - “edizione limitata” che si richiama al famoso pilota della Ferrari e pluricampione del mondo di Formula 1 - mentre il compito di safety car tocca ad una Panda 4x4. Infine, cinque Alfa Romeo e cinque Fiat Idea sono a disposizione dell’organizzazione della “500 Miglia Kart Challenge”. Dunque, una prova agonistica dura ed esaltante che nasce sotto la grande bandiera di Telethon, la Fondazione in prima linea nella lotta alle malattie genetiche. La sua presenza trasforma un evento prettamente sportivo in una gara di solidarietà alla quale partecipano numerosi personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport, della cultura e della politica: dal sindaco di Milano Gabriele Albertini al campione olimpico Yuri Chechi, dal cantante Max Gazzè al pilota mondiale Miky Biasion. “Sport e solidarietà” è un binomio importante che da sempre vede l’impegno del Gruppo Fiat che non poteva certo mancare anche alla 500 Miglia Kart Challenge. In qualità di Main Sponsor e a conferma della forte coesione tra le società, il Gruppo si presentava con Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Veicoli commerciali Fiat, Iveco, Juventus, Ifil e Ferrari F1 Team. In particolare, si segnalano tra i piloti della squadra “Fiat, Lancia e Veicoli commerciali” i campioni di Rally Paolo Andreucci, Giandomenico Basso, Matteo Gamba, Mitia Dotta e il campione di Formula 3 Davide Uboldi. La squadra Alfa Romeo, invece, scendeva in pista con i suoi tre alfieri dell'Autodelta Squadra Corse che hanno corso il Campionato Europeo Turismo 2004: Gabriele Tarquini, Fabrizio Giovanardi e Augusto Farfus. A questi si aggiungeva il pilota Salvatore Tavano anch’egli in gara nell’Ettc 2004 su Alfa Romeo 156 Gta con il team Oregon.  
   
   
FRIGERIO VIAGGI NETWORK PARTNER DELLA PALLACANESTRO CANTÚ, DI NUOVO IN EUROPA DOPO 6 STAGIONI  
 
Milano, 8 novembre 2004 - Frigerio Viaggi Network, rete di agenzie viaggi presente in tutta Italia, annuncia la collaborazione con la Pallacanestro Cantù in occasione del rientro della squadra nelle coppe europee dopo 6 stagioni di assenza: presso la sede di Giussano (Mi), Frigerio Viaggi Network ha presentato la sponsorizzazione, oltre alla nuova maglia della squadra e al calendario della competizione europea. Nata nel 1936, la Pallacanestro Cantù gioca oggi nella massima serie del campionato italiano di basket. Quest’anno la squadra è rientrata nelle coppe europee e Frigerio Viaggi Network è partner ufficiale per tutte le trasferte del team in Italia (17 partite) e all’estero (almeno 5 partite). Sponsorship estesa anche alle squadre giovanili e al minibasket. All’evento ha presenziato il management Frigerio Viaggi, lo staff dirigenziale e il team della Pallacanestro Cantù al gran completo: occasione unica per presentare una partnership ritenuta strategica. “Siamo orgogliosi di questa sponsorship” commenta Simone Frigerio, Direttore Commerciale del Gruppo “che testimonia la volontà di diffondere il nostro marchio abbinandolo ad altri nomi prestigiosi. Frigerio Viaggi Network e Pallacanestro Cantù sono, infatti, due gruppi consolidati e affermati, sinonimi dello spirito imprenditoriale “brianzolo”. Per la nostra azienda è la prima iniziativa promozionale nell’ambito del basket , ma riteniamo di replicarla in futuro, anche in altre discipline. E stiamo pensando al calcio di Serie A”. “Per la Pallacanestro Cantù” dichiara il Presidente Francesco Corrado: “oggi è l’inizio di un nuovo sogno, un’avventura e una sfida che possiamo affrontare solo grazie al sostegno dei nostri partner più qualificati tra i quali siamo lieti di annoverare anche Frigerio Viaggi Network, orgoglio e prestigio delle aziende del nostro territorio.”  
   
   
REALE MUTUA PARTECIPA ALLA MARATONA DI NEW YORK 2004  
 
Torino, 8 novembre 2004 -  La Società Reale Mutua di Assicurazioni ha partecipato alla 35a edizione della Maratona di New York, svoltasi il 7 novembre, con una delegazione di otto atleti, tutti dipendenti interni: Davide Pietro Carità, Marco Dalla Costa, Sergio Daniele, Vincenzo Dragonetti, Lorenzo Fiori, Riccardo Hartvig, Massimo Pregnolato e, unica donna, Loredana Sacco. Quattro di loro hanno già corso alcune importanti maratone (New York, Boston, ecc.). Con la partecipazione dei suoi atleti non professionisti, ma fortemente motivati, la Reale vuole promuovere alcuni dei valori che sono propri del suo essere mutua come la passione e l’innovazione. La presenza di Reale Mutua a quest’evento di interesse mondiale rafforza l’impegno della Compagnia come Sponsor Ufficiale dei Xx Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 e dei Ix Giochi Paralimpici Invernali. Ai primi tre classificati della delegazione sarà offerta l’opportunità di portare la fiamma olimpica in un tratto del suo tragitto insieme agli altri tedofori.  
   
   
26° RALLY DI SANREMO: L'ANNO DEL "LEONE"  
 
Rozzano, 8 novembre 2004 - Vent'anni fa (1984) la Peugeot torna ai rally con una vettura rivoluzionaria: la 205 Turbo 16, dotata di motore centrale, turbocompressore e trazione integrale. Vince il Millelaghi, ma il successo che la conferma come l'auto da battere è il 26° Rally di Sanremo. Ruoteclassiche di novembre ricorda quello storico "Sanremo" con la riproduzione in alluminio della targa numero 3 della vettura che, con Vatanen-harriman, colse il successo. A pagina 48 del numero di novembre un ampio servizio racconta i successi sportivi della "205 Turbo 16", culminati con due titoli mondiali costruttori e due piloti (1985 e 1986). All'interno del servizio i lettori troveranno un poster dedicato alla "205 Turbo 16". Ruoteclassiche con la targa allegata sarà in edicola con un supplemento di 4,80 € mentre la sola rivista sarà in vendita al solito prezzo di 5,20 €.  
   
   
“VESPA: IL RICORDO DI DOMANI” 4-5 DICEMBRE 2004 PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI, EMPOLI  
 
Empoli, 8 novembre 2004 - L’occasione assolutamente unica del Iv compleanno del Vespa Club Empoli è stato il punto di partenza per l’organizzazione di un’iniziativa davvero particolare. L’idea di fondo da cui prende vita quest’evento è ormai diventato quasi un motto: “ La Vespa fa parte di un epoca diversa dalla nostra ma…come si può pensare ad un domani senza Vespa?”. E così nei giorni 4 e 5 Dicembre presso il Palazzo delle Esposizioni di Empoli lo staff del Vespa Club presenterà una mostra dal titolo "Vespa:il ricordo di domani". In questa due giorni saranno in esposizione Vespe di ogni tipo, dalla più vecchia alla più moderna, per dare un'idea dell'evoluzione della mitica due ruote dagli anni 40 ad oggi! Saranno presentate autentiche rarità, oggetti che non è facile vedere circolare nelle nostre strade! L’invito è rivolto anche a tutti coloro che vogliono conoscere più da vicino la realtà del nostro attivissimo Vespa Club per fare due chiacchere con esperti vespisti e magari iscriversi al club con uno sconto del 10%. La mostra nei due giorni sarà aperta dalle 9 di mattina fino alle 23 con ingresso ad offerta; l’incasso sarà infatti devoluto in beneficenza. All’interno sarà presente anche uno stand gastronomico. Nella serata di Sabato (intorno alle ore 18.30) il Vespa Club Empoli sarà lieto di offrire a tutti un aperitivo con rinfresco per festeggiare il 4° Compleanno del Club; durante la festa saranno anche premiati i soci del club che hanno percorso più km durante tutta la stagione vespistica 2004 . Insomma un momento importante per festeggiare il “giovane” Vespa Club Empoli che ha fatto questo anno un record assoluto di iscritti: sono infatti circa 170 gli appassionati vespisti iscritti al club empolese nel 2004. Cogliamo l’occasione per segnalarvi anche altri due appuntamenti che vedranno protagonista il Vespa Club della nostra città: l'ormai tradizionale Babbo Natale in Vespa che quest’ anno non sarà solo a Empoli, ma anche a Castelfiorentino. A Castelfiorentino l’appuntamento è fissato per Domenica 19 dicembre dove Babbo Natale e le sue renne, tutti motorizzati, intratterranno grandi e piccini a passeggio per le vie del centro. L’iniziativa è qui organizzata in collaborazione con la Confesercenti di Castelfiorentino. A Empoli invece Babbo Natale in Vespa arriverà Venerdì 24 dicembre. Dopo un giro per le vie del centro, Babbo Natale vespista accompagnato dalle sue Renne “vespizzate” vi aspetterà in via Salvagnoli con doni per i più piccoli. Verrà anche allestito un gazebo dove sarà possibile acquistare i gadgets del Club e rinnovare l’iscrizione al Club godendo dello sconto del 10%. L’ invito a partecipare alle tre iniziative è ovviamente aperto a tutti! Infolink: www.Vespaclubempoli.it