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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Marzo 2005
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E-GOVERNMENT: STANCA, "DAL GOVERNO OLTRE 500 MILIONI DI EURO PER LA MODERNIZZAZIONE DELLE PA LOCALI - UNO SFORZO SENZA PRECEDENTI"  
 
 Milano, 22 marzo 2005 - "Ammonta ad oltre 500 milioni di € l'impegno finanziario del Governo dall'inizio della legislatura ad oggi per sostenere la modernizzazione della Pubblica amministrazione locale, per consentire che l'apparato burocratico adempia il suo ruolo storico di sviluppo della qualità della vita dei cittadini, ma sia anche decisivo per la produttività e l'attrattività degli investimenti dell'intero Sistema Italia". A fare il punto sull'e-Government locale è stato Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le Tecnologie al convegno "Le città dell'innovazione", promosso dal Cnipa, dove ha sottolineato che "si tratta di un impegno ed uno sforzo finanziario senza precedenti in quanto il Governo, riconoscendo che innovazione e competitività sono temi centrali del dibattito europeo e fanno parte di un confronto sempre più aperto tra Sistemi-paese, ha posto la modernizzazione della Pa tra le priorità della propria azione politica". Stanca ha precisato che ai 120 milioni di € per la prima fase del processo di e-Government, già conclusa, se ne sono aggiunti altri 200 milioni per la seconda fase, che ha tra i suoi capisaldi la modernizzazione dei piccoli Comuni e il decollo dell'e-Democracy, ed in cui si procede secondo i tempi di attuazione. Tra gli stanziamenti ci sono anche 86,5 milioni di € erogati dal Cipe a favore del Sud per la realizzare servizi a larga banda su reti regionali, sistemi informativi di gestione del territorio, e-Procurement locale e centri servizi per l'e-Government nei piccoli Comuni. Altri 20 milioni sono stati concessi poche settimane fa dal Comitato dei Ministri per la Società dell'Informazione per la Carta Nazionale dei Servizi in coerenza con la tessera sanitaria, per lo sportello telematico per le imprese e per i Centri Regionali di Competenza per l'e-Government. A questa modernizzazione telematica della Pa locale sono destinati inoltre altri 80 milioni per i Centri d'accesso pubblico ai servizi digitali ed ai sistemi avanzati per la connettività sociale, ma anche ai servizi relativi alla sanità. Il ministro per l'Innovazione e le Tecnologie ha posto in evidenza "la stretta connessione esistente, anche nella pubblica amministrazione locale, tra modernizzazione digitale ed efficienza", ricordando poi che "con la lotta agli sprechi e l'impegno per una maggiore efficienza si possono recuperare ingenti risorse per finanziare la riduzione della tasse senza tagliare i servizi sociali". Dopo aver sollecitato i Comuni "a verificare e promuovere l'efficienza e, quindi, il recupero di risorse mediante le nuove tecnologie digitali", Stanca ha annunciato che intende "revocare i finanziamenti ai progetti di e-Government locale che sono in grave ritardo". Il ministro si è inoltre soffermato sul successo di partecipazione e sull'elevata qualità di proposte avanzate dagli enti locali che hanno preso parte ai tre recenti bandi del Cnipa per lo sviluppo dei servizi infrastrutturali locali con 56 progetti ammessi, per un valore di 96 milioni di € a fronte di finanziamenti statali per 35 milioni; televisione digitale terrestre, con 29 progetti cui hanno aderito 12 Regioni, 25 Province, 164 Comuni e 15 Comunità Montane ed una quarantina di broadcaster nazionali (tra cui Rai e La 7) e locali e che, a fronte di un finanziamento statale di 7 milioni di €, innescheranno investimenti per oltre 32,5 milioni di €; e-Democracy sono stati ammessi al cofinanziamento 57 progetti per un valore complessivo di 41,5 milioni di €.  
   
   
LOMBARDIA: STANCA, DOPO L’E-GOVERNMENT ARRIVA L’E-DEMOCRACY  
 
Milano, 22 marzo 2005 - – In Lombardia l’innovazione digitale applicata alla Pubblica amministrazione locale è ormai di casa e ben radicata, tanto che dopo l’e-Government è in arrivo anche l’e-Democracy, ossia la partecipazione dei cittadini alla formazione dei processi decisionali delle amministrazioni locali attraverso i più avanzati strumenti tecnologici della società dell’informazione. Ad annunciarlo è stato Lucio Stanca, ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, in una conferenza stampa a Milano con il Governatore Roberto Formigoni, nel corso della quale è stato fatto anche il punto sulla situazione delle iniziative di e-Government nella regione. “Sono ben 7 i progetti di e-Democracy presentati da enti locali lombardi che sono stati ammessi ai finanziamenti pubblici per 1,27 milioni di €”, ha detto Stanca, rendendo noti che quelli ammessi sono “Document@rudiano”, di cui è coordinatore il Comune di Rudiano; “Pam” coordinato dal Comune di Casalmaggiore; “e-Gos” gestito dal Comune di Monza; “Prgpartecipato” dal Comune di Trezzo sull’Adda; “e21” dal Comune di Mantova; “Start” dalla Provincia di Brescia e “Palco” coordinato dalla Regione Lombardia. Ma alla messa in cantiere dell’e-Democracy, che non ha precedenti in Europa, si è giunti in Lombardia dopo una articolata serie di iniziative e di Accordi di Programma Quadro-apq che la Regione ha stipulato con il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie e con quello per l’Economia e le Finanze per implementare lo sviluppo della Società dell’Informazione. In particolare, ha ricordato Stanca, “l’Apq Lombardia si articola in 11 interventi che si inseriscono in tre macroaree prioritarie individuate dalla stessa Regione: messa in rete del sistema della Pa; rapporto tra Pa e utenti; servizi di mercato. L’investimento stanziato per questi settori è stato di quasi 20 milioni di €, con un contributo di 3,6 milioni del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie”. I progetti sono:
Inclusione Dei Piccoli Comuni Nell’attuazione Dell’e-government - iniziative volte a favorire la gestione dei servizi comunali in forma associata con sistemi informativi e la creazione di reti locali a banda larga 4,5 Milioni €
Sistema Informativo Territoriale Integrato Per La Gestione Dei Servizi - sviluppo di un sistema informativo geografico complesso, coordinato e integrato tra diverse amministrazioni 2,9
Rete Wireless Comunità Montane Arco Alpino - infrastrutture di reti di telecomunicazioni senza fili per l’interazione e lo scambio di dati tra gli enti pubblici delle comunità montane lombarde 0,6
Lombardia Integrata - Rete Regionale Lombarda Della Pubblica Amministrazione – Cooperazione infrastrutturale del territorio per soggetti a rilevante bacino d’utenza 0,9
Sistema Interscambio Anagrafico – Sica 0,7
Sistema Di Intermediazione Telematica – Sintel 4,6
Infrastruttura Dell’informazione Territoriale Della Regione Lombardia– Iit 1,2
Infrastruttura Interoperabile E Cooperazione Applicativa Nei Servizi Di Registrazione Delle Nascite In Ospedale – Icaro 1,1
Infrastruttura Tecnologica Della Provincia Di Mantova – Itp 0,8
Architettura Comunale Di Rete Orientata Ai Servizi Sociali–across 0,9
Progetto Interregionale “Interoperabilità E Cooperazione Applicativa Tra Le Regioni” – Icar 1,3
Totale 19,6
Stanca ha confermato che con la Lombardia non ci si è fermati a questo Accordo di Programma Quadro. “Sono in corso le verifiche degli interventi proposti dalla Regione Lombardia per l’inserimento di un ulteriore atto integrativo dell’Apq, fra cui un progetto interessante relativo al Distretto Tessile” ha infatti detto il ministro. Non solo, ma tra le risorse per lo sviluppo della Società dell’Informazione in Lombardia ci sono anche i finanziamenti per 5 progetti di t-Government, ossia l’utilizzo della televisione digitale terrestre per fornire informazioni e servizi della pubblica amministrazione ai cittadini attraverso la tv di casa. Gli investimenti previsti arrivano a quasi 3 milioni di €, un terzo dei quali erogato dal Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie. Stanca ha tra l’altro riconosciuto l’impegno della Regione tanto che “la Lombardia è volano per lo sviluppo economico e per l’innovazione digitale per il Paese” ed è in prima linea in progetti avanzati, come la distribuzione della Carta Regionale dei Servizi a tutta la popolazione regionale, la forte attenzione allo sviluppo del t-Government e una spiccata sensibilità alle esigenze dei piccoli comuni”. Sul fronte infrastrutturale, il ministro per l’Innovazione e le Tecnologie ha infine ricordato che Milano ed il suo hinterland sono l’area più cablata d’ Europa, con quasi 600 mila km di fibra ottica rispetto ai 3 milioni di km a livello nazionale.
 
   
   
PIANO D'AZIONE PER LO SVILUPPO ECONOMICO, SOCIALE E TERRITORIALE  
 
Roma, 22 marzo 2005 - E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16 marzo 2005 il decreto legge 14 marzo 2005, n. 35 "Disposizioni urgenti nell'ambito del Piano di azione per lo sviluppo economico, sociale e territoriale". Si tratta di uno dei due provvedimenti, un decreto legge appunto ed un disegno di legge, che compongono il Piano di azione per lo sviluppo economico, sociale e territoriale, approvato dal Governo l'11 marzo scorso. Queste le principali misure contenute nel decreto legge. Rafforzamento del sistema doganale e sostegno all'internazionalizzazione del sistema produttivo; nuova disciplina per la dichiarazione di inizio attività; semplificazione delle procedure di acquisto di auto e motoveicoli; rafforzamento e rilancio del settore turistico; disposizioni in favore della produzione agricola ed interventi di sostegno e garanzia all'attività produttiva. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/sviluppo_piano/index.html  
   
   
LA COMMISSIONE PARLAMENTARE È FAVOREVOLE AL RILASCIO DI PERMESSI DI SOGGIORNO EUROPEI A RICERCATORI DI PAESI TERZI  
 
Bruxelles, 22 marzo 2005 - La commissione per le libertà civili del Parlamento europeo ha accordato il proprio sostegno alle proposte sul rilascio di uno speciale permesso di soggiorno a ricercatori non europei. Con questo permesso si vogliono incoraggiare i migliori ricercatori di tutto il mondo a lavorare per un certo periodo di tempo nell'Unione europea. Su tale normativa è prevista solo la consultazione del Parlamento europeo e, di conseguenza, gli emendamenti che esso presenterà non saranno vincolanti. Tuttavia, i deputati europei hanno approvato un emendamento volto a tutelare maggiormente i diritti dei ricercatori. La direttiva renderebbe l'Europa più attraente per i ricercatori internazionali offrendo loro un permesso di soggiorno rinnovabile con alcuni privilegi che i permessi normali non prevedono: se uno scienziato verrà invitato da un'organizzazione di ricerca ospitante dell'Unione europea a condurre un progetto di ricerca per più di tre mesi, questa persona avrà diritto a ottenere, in meno di 30 giorni, un permesso di soggiorno per la durata del progetto nello Stato membro in questione senza dover richiedere un permesso di lavoro. In un libro pubblicato di recente, la lentezza che contraddistingue l'introduzione di tali disposizioni è stata descritta da Philippe Busquin come una delle sue maggiori frustrazioni nel periodo in cui ha rivestito la carica di Commissario responsabile della Ricerca dell'Unione europea. Philippe Busquin aveva avviato le discussioni sull'argomento subito dopo la sua nomina a Commissario, ma cinque anni dopo, al termine del suo mandato, erano stati compiuti ben pochi passi avanti. "Credo che oggi l'enorme problema dell'Europa sia il ritmo troppo lento con cui si muove rispetto al resto del mondo. I nostri concorrenti [...] adottano decisioni dieci volte più velocemente di noi". I deputati al Parlamento europeo hanno presentato emendamenti affinché vengano aggiunte disposizioni obbligatorie sul ricongiungimento familiare e il ricercatore possa così essere raggiunto dai parenti più stretti. Il Consiglio auspica che per gli Stati membri tali misure siano discrezionali. I deputati europei chiedono altresì che il ricercatore e i suoi familiari abbiano pieno accesso al sistema nazionale di assicurazione malattia, e che il ricercatore possa svolgere parte della ricerca in un altro Stato membro dell'Unione europea. Il Parlamento nel suo complesso voterà sulle proposte il 1° aprile. Http://www2.europarl.eu.int/oeil/file.jsp?id=241832  
   
   
L'ESTONIA NON RECEDERÀ DALL'OBIETTIVO DI SPESA DEL 3 PER CENTO PER LA R&S, DICHIARA IL PRIMO MINISTRO  
 
Bruxelles, 22 marzo 2005 - Il Primo Ministro dell'Estonia Juhan Parts ha sottolineato la necessità di investire una parte maggiore del bilancio nazionale nel settore della ricerca e sviluppo (R&s). Nel 2005 la spesa pubblica per la R&s dovrebbe aggirarsi intorno a un miliardo di corone estoni (64 milioni di euro), ha affermato il Primo Ministro Parts. Sebbene gli investimenti del paese nell'R&s, attualmente pari allo 0,83 per cento del Pil, siano di gran lunga inferiori all'obiettivo dell'Ue del tre per cento, il Primo Ministro ha anche dichiarato che il suo paese non recederà da tale obiettivo. "Innanzitutto dobbiamo fare in modo di portare la spesa pubblica per la R&s al livello dell'1 per cento entro il 2010. Questo significa essenzialmente che, per ognuno dei prossimi anni, dovremo destinare 200 milioni di corone in più al finanziamento di tale settore", ha detto Juhan Parts. Le priorità dell'Estonia nell'ambito della ricerca - biotecnologia, scienza dei materiali e tecnologia dell'informazione - sono evidenziate nel documento strategico dal titolo "L'estonia fondata sulla conoscenza". "Ora queste scelte dovranno essere rispettate più rigidamente e definite con maggiore chiarezza, e i fondi dovranno a loro volta essere stanziati di conseguenza", ha dichiarato il Primo Ministro. Juhan Parts ha inoltre chiesto che venga messa a disposizione dei progetti correlati all'R&s una percentuale maggiore dei fondi strutturali dell'Unione europea. "Nei prossimi anni si dovranno erogare altri 100-200 milioni di corone dai fondi strutturali a favore della ricerca e dello sviluppo", ha affermato il Primo Ministro.  
   
   
DICHIARAZIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO SUL RAPPORTO DEL CONSIGLIO ECOFIN RELATIVO AL MIGLIORAMENTO DELL’APPLICAZIONE DEL PATTO DI STABILITÀ E CRESCITA  
 
Francoforte, 22 marzo 2005 - Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (Bce) esprime serie preoccupazioni riguardo alle modifiche al Patto di stabilità e crescita proposte. È necessario evitare che i cambiamenti del meccanismo correttivo del Patto ledano la fiducia nel quadro di riferimento per le politiche di bilancio dell’Unione europea e nella sostenibilità delle finanze pubbliche dei paesi dell’area dell’euro. Inoltre, quanto al meccanismo preventivo del Patto, il Consiglio direttivo prende atto di alcune delle modifiche avanzate che sono in linea con un possibile rafforzamento di tale meccanismo. Politiche fiscali solide e una politica monetaria orientata alla stabilità dei prezzi sono essenziali per il successo dell’Unione economica e monetaria e costituiscono i presupposti per la stabilità macroeconomica, la crescita e la coesione nell’area dell’euro. È indispensabile che gli Stati membri, la Commissione europea e il Consiglio dell’Unione europea applichino con rigore e coerenza il quadro di riferimento rivisto in modo da promuovere la conduzione di politiche di bilancio prudenti. Nelle attuali circostanze è quanto mai fondamentale che tutte le parti interessate assolvano le rispettive responsabilità. I cittadini e i mercati possono fare affidamento sul fermo impegno del Consiglio direttivo ad adempiere il suo mandato di mantenere la stabilità dei prezzi.  
   
   
EMISSIONE DI CTZ  
 
Roma, 22 marzo 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze dispone, per il giorno 24 marzo 2005, con regolamento 31 marzo 2005, l’emissione dei seguenti certificati di credito del Tesoro "zero coupon":
Ctz 24 mesi:
decorrenza : 31 marzo 2005 – prima tranche
scadenza : 30 aprile 2007
importo nominale dell'emissione : 3.000 milioni di euro
I certificati suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell'asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest’ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nel decreto di emissione. Sono ammesse a partecipare all'asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extra comunitarie indicate nei decreti recanti l’emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all'importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all'importo medesimo. I prezzi indicati varieranno dell'importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - entro le ore 11 del giorno sottoindicato - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d'Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d'Italia medesima e conosciute dagli operatori. L'assegnazione dei certificati verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d'asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all'asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i certificati assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei certificati assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell'impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all'ammontare nominale dei certificati assegnati - pari allo 0,20%. Il pubblico potrà prenotare i certificati presso le suddette categorie di operatori nel giorno sottoindicato; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l'eventuale versamento di un acconto sull'importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l'importo corrispondente ai certificati assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente: prenotazione da parte del pubblico: entro il giorno 23 marzo 2005; presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del giorno 24 marzo 2005; regolamento sottoscrizione: il giorno 31 marzo 2005. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L'importo della tranche supplementare è stabilito nella misura massima del 25% dell'ammontare nominale offerto.Gli "specialisti" che non hanno partecipato all'asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L'assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell'asta relativa alla presente emissione. Considerato che il 25 marzo è giorno festivo per il sistema Target, tale assegnazione si svolgerà il giorno 29 marzo 2005 entro le ore 15,30. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" all'assegnazione supplementare vengono indicate nel decreto recante l'emissione dei relativi titoli.
 
   
   
EMISSIONE BOT  
 
Roma, 22 marzo 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha disposto per il giorno 24 marzo 2005, con regolamento 31 marzo 2005, un’asta di Bot:
importo (in milioni di Euro) scadenza giorni
Semestrali 8.000 30.09.2005 183
E' da tener presente che il 31 marzo 2005 vengono a scadere Bot per 8.000 milioni di euro. I Bot sono posti all'asta con il sistema di collocamento dell'asta competitiva e senza l'indicazione del prezzo base da parte del Tesoro. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all’asta richieste senza indicazione di prezzo. L'importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro. Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nel decreto di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d’Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre – dovranno pervenire alla Banca d'Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 24 marzo 2005, con l'osservanza delle modalità stabilite nel decreto di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l’immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all’asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dal decreto di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l’importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell’importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nel decreto di emissione. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot semestrali previsto in via automatica per il giorno 29 marzo 2005. L’offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell’ammontare nominale offerto nell’asta ordinaria. Il Tesoro, comunque, si riserva di aumentare detta percentuale dopo la chiusura dell’asta medesima. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all’asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L’assegnazione avrà luogo al prezzo medio ponderato determinato nell’asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15.30 del 29 marzo 2005. La circolazione dei Bot al 15 marzo 2005 era pari a 129.750milioni di euro, di cui 6.000 milioni di euro trimestrali, 51.750 milioni di euro semestrali e 72.000 milioni di euro annuali.
 
   
   
EMISSIONE DI CCT E BTP  
 
Roma, 22 marzo 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze dispone, per il giorno 30 marzo 2005, con regolamento 1° aprile 2005, l'emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti:
Certificati di Credito del Tesoro:
- settennali
decorrenza : 1° novembre 2004; nona tranche
scadenza : 1° novembre 2011
tasso d'interesse semestrale lordo : pari al tasso di rendimento semestrale dei Bot a sei mesi relativo all'asta tenutasi alla fine del mese precedente la decorrenza della semestralità, maggiorato di uno spread di 0,15 punti percentuali; la prima cedola, di scadenza 1° maggio 2005, è risultata pari a 1,20%.
Buoni del Tesoro Poliennali:
- triennali
decorrenza : 1° febbraio 2005; quinta tranche
scadenza : 1° febbraio 2008
tasso d'interesse annuo lordo : 2,75%
- "decennali"
decorrenza : 1° agosto 2004; tredicesima tranche
scadenza : 1° febbraio 2015
tasso d'interesse annuo lordo : 4,25%
Tutti i titoli suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell'asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest’ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nei relativi decreti di emissione. Sono ammesse a partecipare all'asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonchè le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l'emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all'importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all'importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d'Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d'Italia medesima e conosciute dagli operatori. L'assegnazione dei titoli verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d'asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all'asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d'interesse dal giorno successivo alla data di godimento dei titoli al giorno del regolamento. Per i Btp "decennali", per i quali il 1° febbraio u.S. È scaduta la prima cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi di interesse per 59 giorni. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell'impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all'ammontare nominale dei titoli assegnati - pari allo: · 0,30% per i Cct settennali · 0,20% per i Btp triennali · 0,40% per i Btp "decennali". Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l'eventuale versamento di un acconto sull'importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l'importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d'interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Cct Btp triennali Btp decennali
Prenotazione da parte del pubblico entro il 29 marzo 2005 29 marzo 2005 29 marzo 2005
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 30 marzo 2005 30 marzo 2005 30 marzo 2005
Regolamento sottoscrizioni 1° aprile 2005 1° aprile 2005 1° aprile 2005
Dietimi d'interesse da corrispondere 151 giorni 59 giorni 59 giorni
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L'offerta della tranche supplementare è stabilita, per ogni emissione, per un importo massimo non superiore al 10% dell’ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all'asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L'assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell'asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l'emissione dei titoli suddetti.
 
   
   
PROGRAMMA TRIMESTRALE DI EMISSIONE II TRIMESTRE 2005  
 
Roma, 22 marzo 2005 - Per il secondo trimestre del 2005, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento del Tesoro, comunica l’emissione dei seguenti nuovi titoli: Titoli nominali Cct 1° Marzo 2005/2012 Importo minimo dell’intera emissione: 10 mld di euro ; Btp 1° Febbraio 2005/1 Agosto 2015 Importo minimo dell’intera emissione: 12 mld di euro. L’importo minimo si riferisce all’intera emissione, ovvero al valore che il circolante del titolo dovrà necessariamente raggiungere prima di essere sostituito da una nuova emissione sulla stessa scadenza. Si ricorda che la data di godimento dei nuovi titoli può non coincidere con quella di regolamento della prima tranche emessa. Nel corso del secondo trimestre del 2005, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, sulla base delle condizioni dei mercati finanziari, si riserva la facoltà di offrire nuovi titoli oltre a quelli summenzionati ed ulteriori tranche di titoli già in essere. In particolare, saranno offerte ulteriori tranche dei seguenti titoli: Btp 1° Febbraio 2005 – 2008 cedola 2,75 % ; Btp 15 Gennaio 2005 – 2010 cedola 3,00 % ; Cct 1° Novembre 2004 – 2011 ; Ctz 31 Marzo 2005 – 30 Aprile 2007. Inoltre, in relazione alla domanda espressa dal mercato, potranno essere offerte ulteriori tranche dei titoli in corso di emissione con scadenza superiore ai 10 anni. Titoli reali Nel corso del secondo trimestre del 2005 potranno essere emesse ulteriori tranche dei seguenti titoli: Btp€i 15 Settembre 2004 – 2010 cedola reale 0,95% ; Btp€i 15 Settembre 2003 – 2014 cedola reale 2,15% ; Btp€i 15 Settembre 2004 – 2035 cedola reale 2,35%. Il Tesoro offrirà in asta i titoli legati all’inflazione - di norma mensilmente - sulla base delle condizioni del mercato. Le aste si terranno nella seconda metà del mese, il giorno lavorativo precedente l’asta di medio lungo termine. Il Tesoro darà comunicazione dei titoli in emissione, e dei rispettivi quantitativi massimi che saranno offerti, con il primo comunicato dell’asta di fine mese dei titoli a medio-lungo termine (quattro giorni lavorativi prima dell’asta).  
   
   
MONITORAGGIO DI POLITICHE E STRUMENTI FINANZIARI RELATIVI A R&S: PREINFORMAZIONE  
 
Bruxelles, 22 marzo 2005 - La Commissione europea ha pubblicato la preinformazione di un bando di gara per il monitoraggio e l'analisi delle politiche e degli strumenti finanziari relativi a Ricerca & Sviluppo (R&s) nei settori pubblico e privato. Importo a base d'asta: 1,3 miliardi di euro. Data prevista per l'avvio delle procedure di aggiudicazione: 15.4.2005. Per informazioni relative alla gara consultare il seguente sito web: http://ted.Publications.eu.int/udl?request=seek-deliver&language=it&docid=052556-2005  
   
   
ABI: INCONTRO CON MARONI SULLA RESPONSABILITÀ SOCIALE  
 
Milano, 22 marzo 2005 - Roberto Maroni, il Ministro per il lavoro e le politiche sociali, è intervenuto a Milano al Consiglio dell’Abi, l’organo dell’Associazione che riunisce 91 banchieri, a testimonianza dell’impegno comune in tema di responsabilità sociale. L’associazione partecipa in prima persona al progetto Corporate social responsibility – Social commitment (Crs-sc) varato dal Ministro per moltiplicare l’attenzione delle imprese sul tema. Le banche sono sempre più interessate ai vari aspetti della Corporate social responsibility (Csr) per essere sempre più pronte a dare una risposta positiva alla aspettative del mercato e della società, che richiedono alle imprese l’attenzione al risultato economico ma anche a variabili sociali ed ambientali funzionali a creare valore sostenibile nel tempo. Le banche offriranno, ad esempio, più prodotti socialmente responsabili. Oggi in Italia operano 24 fondi comuni retail Isr (Investimenti socialmente responsabili), per un ammontare gestito di circa 2,2 miliardi di euro, con una crescita di oltre il 100% nel 2004, rispetto al gestito di 1,07 miliardi del 2003. “Da un’altra prospettiva – ha chiarito il Presidente dell’Abi Maurizio Sella - l’interesse al tema è dimostrato dalla predisposizione di bilanci sociali: nel 2003 banche che rappresentano il 54,1% del totale attivo e il 57,4% degli sportelli hanno redatto e diffuso oltre al bilancio economico quello socio-ambientale”.“Il settore bancario – ha sottolineato Maurizio Sella - è leader nella rendicontazione della responsabilità sociale”. In questo contesto, l’Abi vuole contribuire a sviluppare il dibattito sul campo con una serie di ricognizioni e approfondimenti, offrendo alle banche interessate strumenti necessari di analisi nel campo delle strategie di responsabilità sociale. E’ stato costituito in sede Abi un gruppo di lavoro, luogo dedicato al confronto e alla discussione, cui partecipano banche che rappresentano l’80% del totale attivo di sistema e l’82,2% degli sportelli sul territorio nazionale. Obiettivo della riunione del Consiglio Abi è stato quello di fare il punto sulle attività svolte. L’associazione sta seguendo quattro filoni di attività che hanno consentito di delineare un nitido orizzonte di riferimento della Csr. In questo contesto sono stati realizzati e presentati al Consiglio, tra gli altri materiali di analisi, l’anteprima del volume di prossima pubblicazione sulla responsabilità sociale realizzato dall’Abi con il contributo di 37 esperti, le linee guida operative sulla Csr in banca e l’aggiornamento dell’annuario dei fornitori di servizi di social responsibility.  
   
   
BNL: FITCH HA MESSO SOTTO OSSERVAZIONE IL RATING A LUNGO TERMINE  
 
Roma, 21 marzo 2005. La Banca Nazionale del Lavoro informa che, ieri, la società di rating internazionale Fitch ha messo sotto osservazione, con implicazioni positive, il rating a lungo termine 'Bbb+', quello a breve termine 'F2' e l’ individuale 'D' di Bnl. Confermato a '2' il rating di supporto.  
   
   
B.CR FIRENZE - UTILE NETTO CONSOLIDATO 2004 +20,8% A + EUR 102,3 MIL.  
 
Firenze, 22 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Cr Firenze Spa, presieduto da Aureliano Benedetti, ha approvato ieri il progetto di bilancio d'esercizio della Società e il bilancio consolidato per l'anno 2004, presentati dal Direttore Generale Lino Moscatelli. I risultati consolidati, a seguito del contributo positivo di tutte le aziende partecipate, evidenziano una crescita della redditività complessiva superiore a quanto indicato dal Piano Industriale 2003-05 ed il conseguimento dei principali obiettivi da questo fissati e a suo tempo comunicati al mercato: - l'utile netto consolidato è risultato pari a 102,3 milioni di euro, in crescita del 20,8% rispetto al 20031; l'utile netto per azione è stato quindi pari a 9 centesimi di euro, superiore del 6% all'obiettivo previsto di 8,5 centesimi; - i costi operativi, pari a 743 milioni di euro, crescono nei dodici mesi dell'1% contro una crescita prevista dal Piano Industriale del 2,6%; - il rapporto cost/income è risultato pari al 66%, contro il 67,6% previsto, confermando così l'attenzione posta al miglioramento dell'efficienza che ha consentito di contenere i costi dell'integrazione di Cassa di Risparmio della Spezia Anche Cassa di Risparmio della Spezia, entrata a far parte del Gruppo bancario nell'anno appena concluso e quindi ancora in fase di integrazione, chiude l'esercizio in linea con il suo Piano Industriale 2004-06, facendo registrare un utile netto di 6,3 milioni di euro, più del doppio di quello del 2003. Il Consiglio ha inoltre deciso di proporre all'Assemblea un dividendo pari a euro 0,052 per azione, invariato rispetto all'anno precedente, su di un utile netto della Capogruppo di 97,0 milioni di euro, in crescita del 7,2% rispetto al 2003. La data di pagamento sarà il 26 maggio 2005 con stacco cedola il 23 maggio 2005. Il progetto di Bilancio 2004 di Banca Cr Firenze Spa e la proposta di dividendo verranno portati all'approvazione dell'Assemblea degli Azionisti che verrà convocata per il prossimo 28 Aprile. Per quanto riguarda le informazioni richieste da Consob con comunicazione n. Dme/5015175 del 10 marzo 2005, si precisa che in merito allo stato di avanzamento dell'attuazione dei sistemi e delle procedure contabili per l'applicazione dei principi contabili Ias/ifrs, il processo di transizione sarà completato nel corso dei prossimi mesi ai fini della redazione della rendicontazione consolidata riferita al 1° semestre 2005; in tale circostanza verranno pertanto evidenziati gli effetti derivanti dall'adozione dei suddetti principi. In dettaglio i risultati evidenziano quanto segue: Conto Economico Consolidato (pro forma1) Il margine d'intermediazione ha chiuso a 1.126 milioni di euro, in crescita del 3,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. - All'interno di questo aggregato, gli interessi netti, 671,9 milioni di euro, registrano una crescita del 2,4% grazie alla positiva dinamica del credito al consumo accompagnata da una più contenuta flessione per le banche retail, quasi dimezzata rispetto al trimestre precedente (da -4,7% a -2,6%). I ricavi da servizi ammontano a 431,8 milioni di euro, +5,9% rispetto ai 407,5 milioni del 2003. Al risultato hanno contribuito i ricavi relativi alla vendita di prodotti e servizi sia sul canale retail che su quello corporate. L'aggregato commissioni nette, in aumento del 5% a 285,6 milioni, risulta composto essenzialmente dal risparmio gestito (34% del totale), dalla voce altri servizi (23%), dagli incassi e pagamenti (21%) e dal trading (7%). Gli utili da operazioni finanziarie (35,5 milioni di euro, +28,0%) beneficiano in massima parte del contributo dell'operatività su titoli (23,0 milioni) alla quale si aggiungono le operazioni in valuta (5,7 milioni) e le altre operazioni di tesoreria per conto proprio e della clientela. - L'utile delle società consolidate a patrimonio netto passa da 15 a 13,7 milioni di euro (-8,7%) esclusivamente a seguito della vendita della partecipazione in Arval Service Lease Italia. Sono infatti positivi i risultati economici delle principali società che ancora compongono questa voce, Centrovita (bancassurance), Centro Factoring e Centro Leasing. I costi operativi sono passati da 735,7 milioni di euro a 743, in crescita dell'1%, un valore migliore dell'obiettivo a suo tempo fissato dal Piano Industriale pari al 2,6%. Anche l'analisi delle singole componenti dell'aggregato mostra uno sviluppo migliore o comunque in linea con le previsioni: - Il costo del personale non ha subito variazioni rispetto al 2003 (414 milioni di euro, atteso in crescita dell'1,6%) nonostante che il numero complessivo dei dipendenti sia aumentato di 50 unità (- 2 nel gruppo bancario, +52 nella partecipata Findomestic). - Le altre spese amministrative chiudono a 270,2 milioni di euro, in crescita del 4,7% come previsto - Gli ammortamenti fanno registrare una diminuzione del 7,8%, passando da 63,8 milioni di euro del 2003 a 58,8 milioni di fine 2004. Il risultato di gestione cresce quindi del 9,6%, risultando pari a 383 milioni di euro (349,6 milioni nel 2003) mentre l'utile attività ordinarie (227,8 milioni contro 188,6 del 2003) cresce del 20,8% dopo accantonamenti a fondo rischi su crediti e rettifiche nette su crediti per 95,3 milioni di euro (-9,9%). Il 2004 chiude con un utile netto consolidato di 102,3 milioni di euro, in crescita del 20,8% rispetto al 2003 che, va ricordato, ha beneficiato di proventi straordinari netti per 11,7 milioni di euro (0,1 milioni nel 2004). Al netto di questo effetto l'incremento risulta superiore al 32%. Il ritorno sul capitale rettificato (Roe adjusted) ha toccato il livello del 14% (13,1% nel 2003). Includendo l'ammortamento delle differenze positive di consolidamento e di patrimonio netto tale valore risulta pari al 9,8% (8,9% nel 2003). Stato Patrimoniale Consolidato Gli impieghi netti a clientela raggiungono i 15.568 milioni di euro, in crescita dell'11,7%. - Ottimo l'andamento dei comparti mutui (+16,8% a 5.354 milioni) e conti correnti e finanziamenti (+9,6% a 9.574 milioni). All'interno di quest'ultima voce, i volumi relativi al credito al consumo, 3.265 milioni di euro, fanno registrare una crescita del 18,1% - In un portafoglio già caratterizzato da una elevata qualità , le sofferenze, sia lorde che nette, diminuiscono, rispettivamente, del 2,1% e del 3,2% e i relativi indicatori seguono questa tendenza facendo registrare una diminuzione: sofferenze lorde/impieghi lordi 2,30% (2,62% nel 2003), sofferenze nette/impieghi netti 1,10% (1,27% nel 2003), partite a rischio totali lorde/impieghi lordi 4,09% (4,33% nel 2003). La raccolta totale da clientela ha toccato i 34.817 milioni di euro, in crescita del 13,1%. - A fronte di una raccolta diretta che aumenta del 6,6% a 15.771 milioni di euro, la raccolta indiretta cresce del 19,1% a 19.046 milioni, in particolare come conseguenza di una posizione rilevante nell'ambito della raccolta amministrata (+45,1% a 9.019 milioni) - Il risparmio gestito passa da 9.773 a 10.028 milioni (+2,6%). Nel dettaglio si nota una crescita dei prodotti assicurativi (+12,9% a 2.632 milioni) e delle gestioni patrimoniali (+2,0% a 2.625 milioni) e una diminuzione dei fondi che toccano i 4.770 milioni di euro (-2,0%). L'attivita' Commerciale L'esercizio 2004 è stato caratterizzato dal consolidamento del Nuovo Modello Distributivo introdotto l'anno precedente. Il modello prevede l'adozione di un approccio commerciale differenziato per segmento di clientela e la gestione della stessa all'interno di canali distributivi specializzati sui principali mercati: Retail, Corporate e Private banking. Questa struttura è composta da 510 Filiali retail, 13 Centri Corporate e 9 Centri Private cui nel corso dell'anno si è aggiunto il Centro Enti nel quale è stata accentrata la gestione commerciale di tutti gli Enti Pubblici. E' inoltre proseguito lo sviluppo della Rete Promotori Finanziari che oggi raccoglie 163 professionisti che possono contare su 27 Spazi Finanziari distribuiti su quattro regioni limitrofe (Marche, Lazio, Emilia Romagna e Abruzzo) rispetto alle aree di più forte insediamento delle filiali del Gruppo. Nonostante la recente costituzione e la dimensione contenuta, la rete si è posizionata al 20° posto per raccolta netta, cosଠcome rilevato a livello nazionale da Assoreti (45 società ). Il canale Retail ha visto il completamento della diffusione del sistema di Crm (Customer Relationship Management) su tutta la rete, uno strumento che faciliterà la gestione dei contatti con la clientela e la conseguente vendita di prodotti. Inoltre - a Firenze è stata aperta la Filiale "Spazio Mutui" con l'obiettivo da un lato di gestire le pratiche provenienti da canali esterni e dall'altro di favorire l'acquisizione di nuova clientela grazie alla localizzazione (nei pressi di un'importante area commerciale), agli orari di apertura particolari (anche di Sabato) e all'offerta costantemente aggiornata. - lo sviluppo delle sinergie tra il Gruppo bancario e Findomestic è proseguito con il lancio di una nuova linea di prestiti personali, denominata Prestissimo, prodotta dal leader italiano del credito al consumo e che si va ad aggiungere alla distribuzione della carta di credito revolving più diffusa in Italia, Carta Aura. - sul lato degli investimenti si è puntato ad assistere la clientela nella valutazione dell'adeguatezza della composizione dei portafogli con particolare attenzione alla gestione del rischio complessivo. Tra i nuovi prodotti che stanno raccogliendo maggiore interesse segnaliamo quelli di previdenza integrativa (fondi pensione aperti). In questo comparto Banca Cr Firenze si è distinta in tutto l'arco dell'anno figurando tra i primi 5 collocatori per numero di nuove adesioni. Al 30 Settembre 2004 la relativa quota di mercato a livello nazionale superava il 2%. Nell'anno appena concluso, il canale Corporate ha puntato sul rafforzamento delle relazioni commerciali in linea con il nuovo modello di servizio specifico. - In tema di metodologie adottate, è da segnalare l'attività di screening della clientela secondo la sua potenzialità teorica che ha condotto alla definizione di liste prioritarie sulle quali concentrare l'azione commerciale. Nel contempo è stato avviato un processo di miglioramento delle competenze e delle conoscenze dei gestori di portafoglio attraverso forti investimenti in formazione di elevato livello (Sda Bocconi) - E' stata avviata una nuova struttura per la consulenza al settore agrario che ha portato, pur nelle difficoltà che hanno caratterizzato il mercato specifico, ad un aumento dei volumi e delle quote di mercato. Per quanto riguarda le prospettive per l'anno incorso, si attendono risultati sostanzialmente in linea con il Piano Industriale e con l'evoluzione registrata negli ultimi esercizi.  
   
   
CONTROLLO E GESTIONE DEL RISCHIO NEGLI AFFIDAMENTI. SDA BOCCONI PROPONE AD APRILE UN SEMINARIO PER AFFRONTARE IN MANIERA SICURAI RISCHI DEL PORTAFOGLIO PRESTITI.  
 
Milano, 22 marzo 2005 –Dal 11 al 13 aprile 2005 la Divisione Intermediari Finanziari, Banche e Assicurazioni della Sda Bocconi organizza a Milano il seminario “Controllo e Gestione del Rischio negli Affidamenti”. L’iniziativa presenta un quadro di lettura organico e completo sul tema del controllo dei rischi del portafoglio prestiti. Diversi i profili analizzati: i criteri di composizione, l’impiego efficiente delle informazioni e dei punteggi di rating, le tecniche di gestione dei dati provenienti dalla Centrale dei Rischi, i modelli di segmentazione e le tecniche di osservazione riguardanti categorie specifiche di clientela che necessitano di una diagnosi più approfondita. Ecco i principali contenuti trattati durante il corso: Prima giornata: I profili gestionali e i confini di controllo del rischio di credito. I modelli di gestione e di controllo del rischio di credito: il rapporto fra le visuali di portafoglio, della relazione di clientela e della singola operazione; la distinzione dei profili di valutazione della probabilità di patologia del rapporto e della capacità di recupero del credito. La differenziazione del processo di controllo in rapporto alle logiche del graditing e del rating. L’impiego efficace delle tecniche di scoring statistico multivariato. Il Credit Risk Management secondo l’approccio Value at vantaggi e i limiti applicativi per il controllo del rischio di credito. Seconda giornata: La costruzione degli indicatori di controllo. I rating interni Risk: i . La costruzione dei punteggi di rating. La gestione delle basi informative rilevanti per il controllo: i dati di andamento del rapporto, i flussi di ritorno della Centrale dei Rischi e l’integrazione con le altre informazioni rilevanti sul settore di appartenenza dell’impresa. La composizione del portafoglio prestiti in categorie di rischio omogenee di clientela: la logica della segmentazione nelle aree corporate e retail. Terza giornata: Gli strumenti operativi di monitoraggio e di gestione del rischio di credito. L’impiego coordinato dei dati andamentali, dei flussi di ritorno della Centrale dei Rischi, dei dati di bilancio e delle informazioni esterne alla azienda. Le anomalie, i sistemi di allerta e l’intervento sugli affidamenti secondo la visuale del monitoraggio. Il posizionamento dell’attività di controllo per i differenti segmenti dimensionali di clientela. Conclusioni per l’organizzazione di un moderno processo di controllo: la segmentazione della clientela e la differenziazione dei processi di selezione, di revisione e di controllo del rischio di credito. Destinatari del seminario sono tutti coloro che, nell’ambito della funzione fidi o crediti della banca e degli altri intermediari finanziari che operano in prevalenza con imprese, hanno responsabilità di monitoraggio, valutazione, gestione operativa del rischio di credito degli affidamenti.  
   
   
NELLE SUCCURSALI BANCA SELLA NASCE LO SPORTELLO ASSICURATIVO  
 
Biella, 22 marzo 2005 – Banca Sella ha alla base della sua filosofia operativa una politica di attenzione al cliente, alle sue esigenze e alla professionalità e qualità dei servizi offerti. E’ in quest’ottica che è nato, in tutte le succursali Banca Sella d’Italia, lo Sportello assicurativo, un’area dedicata dove la clientela può trovare un’ampia e variegata gamma di prodotti e servizi assicurativi e ottenere un'adeguata e professionale assistenza. Per questo, dietro lo Sportello assicurativo, la clientela troverà personale adeguatamente formato e che seguirà corsi di aggiornamento costanti. Questa iniziativa segue quella del lancio, lo scorso anno, del marchio Sella Sicurezza & Protezione sotto il quale rientrano prodotti assicurativi caratterizzati da trasparenza, qualità, personalizzazione. Rientrano sotto questo marchio i prodotti offerti dalle società di settore del Gruppo Banca Sella: Cba Vita e Sella Life, compagnie di assicurazione, e Brosel, broker assicurativo. Si tratta di prodotti di investimento (Cba Piano Capitale, Cba Capital, Cba Investimento Consolidato, Sella Life Armonia, Cba Tandem), di previdenza (Cba Previpiù, Cba Per Sempre), di protezione (Servizio salute, temporanea, Cba protezione, brosel Rc Famiglia, Brosel incendio mutui, Brosel Salute Serena, Brosel Sella Family, Cba Long Term Care, Polizza Cardiff per prestiti personali, polizza Cardiff per Mutui), di risparmio (Cba Moneta, Cba Idea Risparmio, Cba cedola garantita).  
   
   
BORSA ITALIANA BIT MONTHLY FLASH FEBBRAIO 2005  
 
Milano, 22 marzo 2005 - In febbraio l'evoluzione dei corsi azionari è stata caratterizzata da tre fasi: la prosecuzione della crescita (in atto da metà agosto) fino al giorno 15, una fase di correzione nei dieci giorni successivi e una ripresa nei tre giorni finali. Dopo aver raggiunto, martedì 15, il nuovo massimo annuale a quota 24.211 (livello più elevato dall'agosto 2001), l'indice Mib ha chiuso il mese a 23.729, con una crescita dell'1,3% (+3,7% rispetto a fine 2004, +23,1% rispetto a metà agosto 2004, punto di avvio della recente fase di ripresa). Il Mibtel ha evidenziato una crescita mensile dell'1,2% (+3,6% su fine 2004), l'S&p/mib dell'1,6% (+3,1%). Si è riconfermata la positiva performance dei nuovi indici per le Pmi di qualità diffusi da fine gennaio. Interessati da un ciclo simile a quello dell'indice generale All Stars, Star e Techstar hanno chiuso il mese in forte crescita (rispettivamente +4,0%, +3,3% e + 10,9%), portando le loro performance, rispetto a fine 2004, a +10,6%, +10,8% e +17,0%. Giovedì 17 gli indici All Stars e Star hanno raggiunto il nuovo massimo storico, ai livelli di 11.871 e 14.434, mentre Techstar ha chiuso il mese al nuovo massimo annuale di 8.182 (il livello più elevato dal maggio 2002). Stabile l'indice Mex del Mercato Expandi (+0,1% nel mese), che mantiene una crescita di +8,6% su fine 2004. La volatilità è cresciuta, dai contenuti livelli del periodo precedente, salendo al 9,5% per l'indice generale (Mib), all'8,9% per l'S&p/mib, al 12,6% per l'All-stars, al 14,1% per lo Star e al 14,3% per il Techstar. Spinta dalla crescita dei corsi azionari, la capitalizzazione è salita da 599 a 608 miliardi di euro, raggiungendo il livello più elevato dall'aprile 2002. Nel dettaglio la Borsa è passata da 586,4 a 594,6 miliardi di euro, il Nuovo Mercato da 6,8 a 7,5 miliardi di euro mentre il Mercato Expandi è rimasto stabile a 5,8 miliardi di euro. Il rapporto con il Pil (37,5% a fine 2003, 43,0% a fine 2004) si è attestato al 43,6%. Nel complesso, gli scambi di strumenti azionari (azioni, Etf, fondi chiusi, covered warrant, certificates, obbligazioni convertibili, diritti e warrant) evidenziano, rispetto a gennaio, una forte crescita dei contratti (+24,9%) e del controvalore (+10,8%). Il confronto con il febbraio 2004 evidenzia tassi di crescita ancora superiori tanto per i contratti (+40,9%) che per il controvalore (+27,6%). Gli scambi di azioni sono risultati in forte crescita su gennaio sia per contratti (206.000 al giorno, +23,7%) sia per controvalore (media giornaliera di 3,61 Md euro, +10,0%). Per controvalore febbraio è stato il terzo mese di sempre nella storia della Borsa Italiana, inferiore ai soli febbraio e marzo del 2000. Per contratti si posiziona al miglior livello dal novembre 2001 e al quattordicesimo posto di sempre. Il confronto con il febbraio 2004 segnala una forte crescita per i contratti (+42,7%) e per il controvalore (+25,7%). A livello di singoli mercati, la Borsa sale a una media di 187.000 contratti e 3,51 Md euro al giorno, il Nuovo Mercato a 19.000 contratti e 101 Ml euro, Mercato Expandi a 420 contratti e 3,2 Ml euro al giorno. Il mercato Idem ha continuato a registrare volumi crescenti con oltre 1,6 milioni di contratti scambiati e una crescita del 30,6% rispetto allo stesso mese del 2004. Il volume medio giornaliero è di 80.500 contratti standard. L’open interest alla fine di febbraio è di oltre 2,3 milioni di contratti, con una crescita del 42% rispetto allo stesso periodo del 2004 (alla fine di febbraio 2004 era di 1,6 milioni di contratti). Le opzioni su azioni sono risultate il prodotto più scambiato, con una media giornaliera di 48.200 contratti standard e una crescita, rispetto a febbraio 2004, del 40,6%. I futures su azioni hanno registrato la crescita maggiore con 2.600 contratti standard (+132% rispetto a febbraio 2004). Anche i prodotti sull’indice S&p/mib hanno evidenziato una crescita con una media giornaliera di 29.800 contratti standard (13.800 futures, 5.500 mini-futures e 10.500 opzioni) e una varizione rispetto a febbraio 2004 di +13%. Gli scambi di Etf hanno proseguito il trend di crescita, stabilendo un nuovo massimo storico tanto per i contratti (1.120, +28,7% su gennaio, +198,0% sul febbraio 2004) che per il controvalore (26,8 Ml euro, +23,5% e +156,2%). Lunedì 28 febbraio è stato superato il nuovo record storico di contratti negoziati in una singola seduta (1.829). Scambi dell'After Hours stabili, con una media giornaliera di 5.000 contratti (+4,4% su gennaio, -0,2% su febbraio 2004) e di 36,2 Ml euro (-10,9% su gennaio, +7,4% su febbraio 2004). E' proseguita la ripresa degli scambi di securitised derivatives (covered warrant e certificates), con la media giornaliera del numero di contratti in crescita a 16.100 (+11,8% su gennaio, -2,3% su febbraio 2004), e controvalore in decisa crescita a 134,1 Ml euro al giorno (+25,8% su gennaio e +70,4% su febbraio 2004), il livello più elevato dal dicembre 2000 e ottavo mese di sempre. Gli scambi di strumenti a reddito fisso sono risultati in crescita sia per i titoli di Stato che per le obbligazioni. I titoli di Stato hanno registrato una media giornaliera di 535,9 Ml euro (+4,9% su gennaio, -21,6% sul febbraio 2004), le obbligazioni del Mot di 49,9 Ml euro (+19,8% su gennaio, +60,1% su febbraio 2004), le obbligazioni Euromot di 20,0 Ml euro (+49,6% su febbraio, +4,2% su gennaio 2004). Per i titoli di Stato di tratta del valore più elevato dal maggio 2004, per le obbligazioni del Mot dall'aprile 2000, per quelle dell'Euromot (quarto mese di sempre) dal gennaio 2004. In febbraio il listino azionario è stato interessato dall'ammissione a quotazione in Borsa (venerdì 11, segmento Sbo1) di Igd e su Mercato Expandi (lunedì 28) di Mondo Home Entertainment. Il numero totale di società quotate (278 a fine 2004) è pertanto cresciuto a 280. L'ammissione di Igd è stata preceduta da un Ipo, quella di Mondo Home Entertainment dall'assegnazione delle azioni agli azionisti di Mondo Tv (quotata sul Nuovo Mercato). Nel corso del mese il mercato primario è stato caratterizzato dalla realizzazione del collocamento delle azioni Igd, finalizzato alla quotazione e composto interamente da azioni di nuova emissione per un importo pari al 35% del flottante, che ha portato alla raccolta di 138 Ml euro (per il 15% sottoscritti d investitori retail, per l'85% da istituzionali). Parallelamente, sono stati eseguiti gli aumenti di capitale Camfin e Pirelli & C., che hanno raccolto fondi per 218,3 e 1.056,7 Ml euro, con quote di inoptato estremamente contenute (0,03% e 0,53%). Sono anche state realizzate le Opa totalitarie su Marcolin (consegnate 7,8 milioni di azioni sui 21,0 richiesti) e su Sirti (consegnate 0,57 milioni di azioni sui 67,68 richiesti), per un valore di 11,0 e 1,0 Ml di euro.  
   
   
BNL VITA: L’ASSEMBLEA APPROVA IL BILANCIO 2004 UTILE NETTO DI 66,6 MILIONI E RACCOLTA PREMI IN CRESCITA DEL 27% DIVIDENDO DI 2,35 EURO PER AZIONE  
 
 Milano, 22 marzo 2005 - L’assemblea di Bnl Vita, compagnia partecipata in via paritetica da Bnl ed Unipol, ha approvato il bilancio 2004 che evidenzia risultati particolarmente positivi in termini di raccolta premi e di utile di esercizio. La nuova produzione è cresciuta del 27% rispetto al 2003 attestandosi a 2.442 milioni di Euro, mentre i premi emessi ammontano ad 2.578 milioni Euro, con un incremento del 24% rispetto all’esercizio precedente. Le riserve tecniche hanno raggiunto 7.870 milioni di Euro con un incremento del 3,1%, compensando interamente l’effetto connesso all’uscita di riserve conseguente all’avvenuta cessione del ramo d’azienda dedicato alla gestione dei contratti assicurativi collocati mediante la rete di promotori finanziari. L’utile lordo ammonta a 102,5 milioni di Euro, mentre l’utile netto è di 66,6 milioni di Euro, a fronte del quale l’Assemblea ha deliberato di distribuire un dividendo di 2,35 Euro per azione pari ad un Dividend Yield del 47%.  
   
   
SERRAVALLE E SERENISSIMA: IL SINDACO DI MILANO INCONTRA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA È STATO DECISO DI VARARE UN BANDO PER L’INDIVIDUAZIONE DELL’ADVISOR PER LA QUOTAZIONE IN BORSA DELLA SERRAVALLE  
 
Milano, 22 marzo 2005 -Il Sindaco di Milano Gabriele Albertini ha incontrato oggi a Palazzo Marino il Presidente della Provincia Filippo Penati per discutere delle Società Milano-serravalle e Serenissima. Serravalle Al termine dell’incontro, Comune e Provincia hanno ribadito la volontà di confermare il Patto di Sindacato, ravvisando la necessità di approfondire, per meglio precisare, i ruoli rispettivamente di gestione e controllo dei soci pubblici. Come stabilito dal Patto di Sindacato, è stato deciso di varare in tempi stretti un bando per l’individuazione dell’advisor per la quotazione in Borsa della società. Comune e Provincia hanno giudicato interessante per entrambi l’ipotesi di cessione/acquisto di una quota delle azioni possedute dall’Amministrazione milanese (18%). Tale ipotesi potrà concretizzarsi in seguito alle necessarie verifiche di fattibilità tecniche e politiche, con particolare riferimento alla possibilità per il Comune di Milano di poter utilizzare i proventi della dismissione per realizzare opere pubbliche senza contravvenire al Patto di Stabilità. Serenissima Infine il Sindaco Albertini e il Presidente Penati hanno deciso di convocare, subito dopo le festività pasquali, un tavolo a tre insieme alla Provincia di Venezia per valutare, previa verifica con le rispettive maggioranze, la possibilità di privatizzare il 5% della partecipazione azionaria di ciascun ente nella Società Serenissima per un pacchetto complessivo del 15%.  
   
   
AUTOSTRADE SPA BILANCIO 2004: RICAVI NETTI DA PEDAGGIO PER € 2.444 MILIONI (+4,9%), UN EBITDA DI € 1.842 MILIONI (+15,3%) ED UN UTILE NETTO ANTE PROVENTI STRAORDINARI DI € 251 MILIONI (+8,1%).  
 
Roma, 22 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Autostrade S.p.a., riunitosi il 18 marzo sotto la presidenza di Gian Maria Gros-pietro, ha approvato il progetto di bilancio 2004 della Società e ha esaminato il bilancio consolidato. I risultati della gestione I ricavi consolidati risultano pari a € 2.882 milioni, con un incremento di € 311 milioni (+12,1%) rispetto ai corrispondenti ricavi consolidati del 2003 (€ 2.571 milioni). I ricavi netti da pedaggio (pari a € 2.444 milioni) presentano un aumento di € 114 milioni (+4,9%) rispetto al 2003 (€ 2.329 milioni) dovuto all’effetto combinato dell’incremento del traffico sull’intera rete gestita (+1,9%) e degli incrementi tariffari applicati dalle concessionarie del Gruppo nel corso del 2004. In particolare, l’incremento del traffico riguarda sia il traffico pesante (+3,3%), sia quello leggero (+1,4%). Riguardo agli incrementi tariffari si evidenzia che Autostrade per l’Italia, la cui rete autostradale è pari all’84% di quella totale gestita dal Gruppo, ha posticipato eccezionalmente al 1° luglio 2004 l’adeguamento annuale delle tariffe (+2,26%). Gli altri ricavi delle vendite e prestazioni sono pari a € 427 milioni ed aumentano di € 197 milioni (+86,2%) rispetto all’esercizio 2003 (€ 229 milioni) prevalentemente per effetto dell’avvio dell’attività operativa, dal 1° gennaio 2004, della società austriaca Europpass (+91 milioni di euro), nonché per maggiori introiti dalle aree di servizio (+88 milioni di Euro, comprensivi di 24 milioni di Euro percepiti a titolo di “una-tantum”), a seguito del rinnovo degli affidamenti delle stesse avvenuto nel corso del 2004. I costi operativi, esclusi i costi del personale, sono pari a € 556 milioni, con un incremento di € 54 milioni (+10,7%) rispetto al saldo del 2003 (€ 502 milioni). Tale variazione è da attribuire prevalentemente ai maggiori costi sostenuti nell’esercizio da Europpass (+18 milioni) con l’avvio delle attività operative, all’incremento dei costi di manutenzione (+22 milioni), connesso all’aumento delle superfici trattate con pavimentazione drenante e delle operazioni invernali, nonché agli oneri sostenuti nell’esercizio per le procedure di affidamento delle sub-concessioni delle aree di servizio (pari a circa 7 milioni) e per la rinuncia dei sub-concessionari al diritto di prelazione sul rinnovo dell’affidamento (15 milioni). Il costo del lavoro netto, invece, ammonta a € 507 milioni e presenta un incremento pari a € 16 milioni (+3,2%) rispetto al 2003 (€ 491 milioni). L’organico medio del gruppo, pari a 9.305 unità, diminuisce di 97 unità (-1,0%) a seguito del decremento di personale registrato in quasi tutte le società del Gruppo, parzialmente compensato dall’incremento del personale medio di Europpass (+107 unità), in relazione all’avvio dell’attività operativa, e dal potenziamento dell’organico medio di Pavimental (+25 unità) e Spea (+36 unità). L’ebitda, pari a € 1.842 milioni, evidenzia un incremento di € 245 milioni rispetto al 2003 (€ 1.597 milioni), con un’incidenza sui ricavi che sale al 63,9% rispetto al 62,1% del 2003. Al netto degli ammortamenti, degli altri stanziamenti rettificativi e degli stanziamenti a fondi per rischi e oneri - tra cui €97 milioni relativi alla quota di oneri derivanti dagli impegni di investimento previsti dalla Convenzione del 1997 di Autostrade per l’Italia - l’Ebit ammonta a € 1.001 milioni, aumentando di € 115 milioni rispetto al 2003 (€ 886 milioni). Gli oneri finanziari netti ammontano a € 441 milioni e si incrementano di € 62 milioni rispetto al 2003 (€ 379 milioni) per effetto, prevalentemente, dell’aumento dell’indebitamento medio. L'utile netto consolidato ante componenti straordinari nel 2004 (al netto della quota dei terzi) è pari a € 251 milioni, in aumento dell’8,1% rispetto all’utile netto consolidato del 2003 (€ 233 milioni). Nell’esercizio 2004 sono stati realizzati proventi straordinari per € 178 milioni, di cui: - €149 milioni di plusvalenza netta a seguito della cessione della partecipazione del 4,98% del capitale di Abertis; - € 29 milioni di sopravvenienza attiva netta derivante dalla devoluzione - a seguito del rinnovo degli affidamenti - dei fabbricati realizzati dai sub-concessionari sul sedime del Gruppo. L'utile netto consolidato del 2004 (al netto della quota dei terzi) è così pari a € 429 milioni. Il cash flow della gestione caratteristica generato nel 2004 è pari a € 1.184 milioni, in aumento di € 242 milioni rispetto a € 942 milioni del 2003. Considerando anche gli € 401 milioni derivanti dalla cessione della partecipazione in Abertis, la generazione di cassa nell’esercizio 2004 aumenta a € 1.585 milioni. Nel 2004 gli investimenti aumentano del 33,8% rispetto al 2003. Gli investimenti in immobilizzazioni materiali nell’esercizio 2004 ammontano a € 638 milioni, rispetto a € 1.467 milioni nel 2003. L’incremento rispetto al 2003 è pari a € 161 milioni, tenuto conto che lo scorso esercizio la voce includeva anche gli investimenti per l’acquisizione dell’A24-25 (€ 804 milioni) e per la realizzazione del sistema di esazione free flow austriaco di Europpass (€ 186 milioni). L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2004 è pari a € 8.966 milioni e si incrementa di € 674 milioni rispetto a fine 2003, principalmente a seguito del saldo tra il pagamento dell’imposta sostitutiva (€ 1.079 milioni) sulla plusvalenza generatasi dal conferimento del 2003 del ramo autostradale del Gruppo ad Autostrade per l’Italia e il controvalore della vendita della partecipazione in Abertis (€ 401 milioni). Il patrimonio netto di Gruppo e di terzi al 31 dicembre 2004 è pari a € 1.825 milioni (Euro 1.573 milioni a fine 2003). L’esercizio 2004 si chiude per la capogruppo Autostrade S.p.a. Con un utile netto pari a € 293 milioni. Il Consiglio di Amministrazione proporrà all'Assemblea degli Azionisti di Autostrade S.p.a., fissata in prima convocazione il 28 aprile e in seconda il 29 aprile 2005, un dividendo di € 51 cent per azione (€ 31 cent per azione nell’esercizio precedente), in pagamento il 26 maggio 2005, con stacco della cedola n. 2 in data 23 maggio 2005. Il monte dividendi proposto è pari a Euro 292 milioni, che sottende una distribuzione del 100% della plusvalenza realizzata sulla cessione della partecipazione detenuta in Abertis e del 57% circa dell’utile netto ante proventi straordinari. L’esercizio 2004 ha generato complessivamente risorse finanziarie per il Gruppo pari a € 1.585 milioni, di cui € 638 milioni sono stati destinati agli investimenti materiali e € 292 milioni proposti come dividendi. L’avanzo residuo di € 655 milioni incrementa le risorse finanziarie a disposizione del Gruppo, destinate al programma di investimenti per l’ammodernamento della rete. Andamento delle attività I lavori Anche nel 2004 il Gruppo ha dato forte impulso ai piani di investimento compresi nella Convenzione Anas del 1997 di Autostrade per l’Italia e nel Iv Atto Aggiuntivo alla Convenzione siglato nel 2002, ma efficace da maggio del 2004. Questo impulso è visibile se si considera che nell’anno sono stati consegnati alle imprese costruttrici lavori per un valore di 1.306 milioni di euro. Tra i lavori affidati, la Galleria di Base della Variante di Valico, il Lotto 12 e lo svincolo di Barberino del Mugello, sempre nell’ambito della Variante di Valico, il Lotto 1A per la costruzione della quarta corsia sulla Bologna-modena, i lavori per il nuovo polo Fieristico di Milano, i Lotti 2 e 3 per la costruzione della Iv corsia tra Bologna e Modena, il Lotto 2 sulla Milano-bergamo, i Lotti 7 e 8 della Firenze Nord-firenze Sud. Nonostante i cospicui e costanti sforzi progettuali e organizzativi di Autostrade per l’Italia e l’attenzione posta dall’Anas, che nel 2004 ha approvato progetti per oltre 1.200 milioni di euro, i ritardi nelle autorizzazioni ambientali e urbanistiche, ancora in corso per molti progetti anche a valle delle Conferenze dei Servizi, hanno generato e continuano a generare rallentamenti nell’avvio o nell’avanzamento dei lavori di esecuzione delle opere del comprese nella Convenzione del 1997. I numerosi ritardi bloccano il necessario ammodernamento della rete autostradale italiana, di cui il Gruppo Autostrade è il principale protagonista, con un programma di investimenti pari a circa un terzo dei capitali privati previsti dal Piano Cipe del 2001 per il settore infrastrutture. Gli stessi ritardi comportano significativi incrementi dei costi a carico del concessionario, che deve peraltro sopperire all’insufficiente capacità della rete rispetto al traffico tramite soluzioni di tipo gestionale, come le campagne di informazione preventiva e real time, efficaci a breve ma insostenibili nel lungo periodo. Di tali ritardi Autostrade ha sempre dato tempestiva comunicazione alle Istituzioni di riferimento, con le quali sta collaborando attivamente al fine di individuare soluzioni efficaci e condivise per rimuovere tutti i motivi di impasse, sia a livello autorizzativo locale che a livello di cantierizzazione. Sicurezza e manutenzioni Nel corso del 2004 Il Gruppo ha ulteriormente intensificato le attività e le iniziative già avviate finalizzate al miglioramento degli standard di manutenzione e dei livelli di sicurezza lungo la rete. Con riferimento alle attività di manutenzione della rete autostradale in esercizio, e in particolare alle pavimentazioni, si rilevano tra il 2003 e il 2004 un incremento dei volumi di superficie autostradale ripavimentata di circa il 3% e un incremento di oltre il 50% delle superfici drenanti messe in opera. Il risultato rappresenta il massimo quantitativo annuale realizzato sulla rete. A partire dal 2000 i metri quadrati di superficie autostradale ripavimentata sono aumentati del 33%, mentre l’impiego di pavimentazione drenante è quasi quadruplicato. Con riferimento agli interventi di tipo gestionale, nel corso dell’anno è stato dato concreto avvio a due importanti iniziative: - il “Patto per la Sicurezza”, che prevede un comune impegno tra gestori dell’infrastruttura, viaggiatori, Polizia Stradale e Protezione Civile per migliorare i livelli di sicurezza lungo la rete autostradale, in coincidenza con l’esodo estivo - il “Piano per la Sicurezza invernale 2004-2005”, condiviso con la Direzione Servizi di Polizia Stradale del Ministero degli Interni, che prevede il rafforzamento di tutti i sistemi di assistenza e informazione alla clientela lungo i 3.400 Km di rete gestita dal Gruppo, in concomitanza con i fenomeni atmosferici che nei mesi invernali possono determinare turbative al traffico. Incidentalità Grazie alla combinazione dei diversi interventi, la rete del Gruppo Autostrade ha registrato nel 2004 un netto calo dell’incidentalità rispetto al 2003: il tasso di incidentalità globale (Tig), calcolato come rapporto tra numero di incidenti complessivi e Km percorsi, è diminuito del 6,0%; l’indicatore degli incidenti mortali è diminuito del 17,6%. Il trend di riduzione dell’incidentalità perdura da oltre cinque anni: a partire dal 2000 il Tig è diminuito del 22,5%; mentre il tasso relativo agli incidenti mortali è calato del 40,9%. In riferimento ai periodi di esodo, durante i quali l’intensità del traffico può impattare sui livelli di incidentalità, le campagne preventive per la sicurezza messe in atto dal Gruppo hanno prodotto notevoli risultati: durante l’esodo estivo 2004 gli incidenti mortali sono diminuiti del 26,2% rispetto al corrispondente periodo del 2003; nel periodo pasquale la flessione è stata del 33,3%. Esazione Prosegue la diffusione dei sistemi elettronici di esazione del pedaggio per aumentare l’efficienza operativa e migliorare il servizio: - sul totale delle operazioni di pagamento effettuate nel 2004 sulla rete Autostrade per l’Italia, il 67,3% è avvenuto con prodotti automatizzati (65,3% nel 2003) - al 31 dicembre 2004 gli apparati Telepass in circolazione erano 4.355.014 (+12,4 % rispetto a fine 2003), di cui 2.488.041 Telepass Family (+14,0% rispetto al 2003); l’esazione dinamica con Telepass ha coperto il 48,6% dei transiti (46,1% nel 2003). Aree di Servizio Si è completato nel 2004 il processo per l’affidamento di servizi Oil e Ristoro in 216 aree pari, rispettivamente, al 100% dei servizi Oil e a circa il 63% dei servizi Ristoro della rete di Autostrade per l’Italia. L’affidamento delle subconcessioni scadute è avvenuto tra il 2003 e il 2004 attraverso procedure competitive gestite da advisor indipendenti, che hanno rappresentato una tangibile innovazione a livello europeo nel campo delle assegnazioni delle sub-concessioni commerciali. Sulla rete del Gruppo le royalties di competenza dell’anno, comprensive di “una tantum”, relative ai nuovi affidamenti (24,3 milioni di euro), ammontano a 173,5 milioni di euro, con un aumento del 102,7% rispetto al 2003. Nel 2004 è proseguito il piano di investimenti per la riqualificazione delle 246 Aree di Servizio dislocate lungo la rete del Gruppo, che assomma ad oltre € 800 mln e prevede, tra l’altro, l’ampliamento delle zone per la sosta dei mezzi leggeri e pesanti Nel corso dell’anno sono stati ultimati i lavori su 13 aree, avviati 21 nuovi cantieri e completati gli iter progettuali e autorizzativi su 42 aree. Attività internazionali: avvio Europpass Dal 1° gennaio 2004 la Società austriaca Europpass, controllata al 100% da Autostrade S.p.a., ha avviato la gestione di un sistema elettronico free-flow multilane di riscossione del pedaggio per mezzi pesanti (sopra le 3,5 t) sulla rete primaria austriaca (circa 2000 Km di estensione), entrando nel perimetro di consolidamento del Gruppo. Il progetto Europpass, realizzato nei tempi prestabiliti, rappresenta il primo sistema al mondo di esazione del pedaggio non canalizzato, cioè privo di caselli e barriere, su scala nazionale. Il successo del progetto conferma gli elevati standard di innovazione tecnologica del Gruppo. L’ente committente Asfinag lo scorso novembre ha comunicato l’esercizio della call option per il 100% della partecipazione in Europpass, avviando la procedura di mediazione contrattualmente prevista per la valutazione della società. Emissione obbligazionaria Nel giugno 2004 Autostrade ha effettuato un‘emissione obbligazionaria sul mercato degli Eurobond per un importo complessivo di 6,5 miliardi di euro, nell’ambito dell’Euro Medium Term Note Programme, che prevede emissioni obbligazionarie fino ad un massimo di Euro 10 miliardi. L’importo dell’emissione è ripartito in tre tranche in euro, con scadenza a 7 anni (a tasso variabile, per un importo di 2 miliardi di euro), a 10 anni (a tasso fisso, per un importo di € 2,75 miliardi) e 20 anni (a tasso fisso, per un importo di 1 miliardo di euro), e in una tranche in sterline con scadenza a 18 anni (a tasso fisso, per l’equivalente di 750 milioni di euro). Il rating assegnato alla Società dalle agenzie Moody’s e Standard & Poor’s è, rispettivamente, A3 e A con outlook stabile. Con l’operazione il Gruppo Autostrade ha differito la durata media del debito assicurandosi per il futuro maggiore flessibilità operativa e maggior facilità di accesso al credito, anche bancario. Fatti salienti successivi al 31 dicembre 2004 - Il 20 gennaio 2005 Autostrade S.p.a. Ha perfezionato la cessione dell'intera partecipazione del 40% detenuta in Saba Italia S.p.a., società attiva nel settore della progettazione, costruzione e gestione di parcheggi in aree urbane. La quota è stata ceduta a Saba Aparcamientos S.a., che già deteneva il restante 60%, per un controvalore di Euro 11 milioni. - Il 21 febbraio 2005 Autostrade per l’Italia ha sottoscritto una lettera di intenti con le società Argo, Techint e Investindustrial, finalizzata alla costituzione di una Newco, candidata a partecipare al capitale sociale di Impregilo, principale società italiana di costruzioni, tramite una prospettata operazione di ricapitalizzazione, peraltro soggetta ad una serie di condizioni. - In data 11 marzo 2005 il Consiglio dei Ministri ha varato il “Decreto Legge per la competitività”, in corso di pubblicazione. In campo autostradale il Decreto prevede fra l’altro che, per i lavori contenuti nei piani di investimento delle concessioni già assentite e non inclusi nel piano Cipe del dicembre 2001, vengano applicate, nel rispetto della normativa comunitaria sugli appalti, le procedure definite dalla Legge Obiettivo. Per queste stesse opere è prevista la nomina di Commissari Straordinari, al fine di rimuovere gli ostacoli e i ritardi per la realizzazione delle opere. Le misure contenute nel Decreto rispondono alle preoccupazioni, condivise dal Gruppo con le istituzioni pubbliche competenti, verso l’allarmante lentezza nella realizzazione delle grandi opere necessarie per il rilancio infrastrutturale del Paese. Evoluzione prevedibile della gestione L’andamento gestionale dei primi mesi dell’anno conferma il trend di miglioramento dei margini gestionali del Gruppo, nonostante la stagionale debolezza dei volumi di traffico sulla rete, per effetto anche delle significative turbative meteorologiche che hanno caratterizzato l’avvio di stagione. Autorizzazione all’acquisto di azioni proprie Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato di sottoporre alla prossima Assemblea dei soci l’autorizzazione all’acquisto e vendita di azioni proprie, per consentire alla Società di disporre della facoltà di intervenire sul mercato nell’eventualità di oscillazioni delle quotazioni delle azioni al di fuori delle normali variazioni legate all’andamento dei mercati finanziari. Tale autorizzazione prevede l’acquisto in Borsa, ai sensi di legge, di massime n. 20.000.000 azioni proprie entro 18 mesi dalla delibera assembleare. Transizione agli Ias/ifrs Nel corso del 2004 il Gruppo Autostrade ha avviato un progetto finalizzato a identificare e realizzare le modifiche alle procedure ed ai sistemi informativi, gestionali ed amministrativo-contabili, necessarie a garantire la corretta transizione agli Ias/ifrs, nonché a quantificare le poste di bilancio in modo congruo nel rispetto delle tempistiche raccomandate dagli organi di vigilanza. Al riguardo si segnala che è intenzione del Gruppo adottare i principi Ias/ifrs a partire dalla redazione della situazione semestrale consolidata al 30 giugno 2005. Le attività di analisi degli impatti della transizione sulle procedure e sui sistemi, e di modifica degli stessi, sono in fase di completamento. In considerazione che i principi internazionali non prevedono specifiche disposizioni in merito al trattamento contabile dei beni gratuitamente devolvibili e del fondo ripristino e sostituzione, per i quali l’Ifric ha pubblicato il 3 marzo 2005 unicamente la bozza di tre appositi documenti interpretativi, sussistono ancora incertezze interpretative in merito ai criteri applicabili e non è possibile prevedere gli eventuali effetti contabili. Le principali differenze tra principi contabili nazionali e Ias/ifrs che produrranno significativi effetti sui risultati economici pregressi e futuri del Gruppo e sulle rappresentazioni patrimoniali ed economiche sono: - l’assoggettamento della differenza di consolidamento all’impairment test, anziché ad un piano di ammortamento sistematico che determinerà presumibilmente un miglioramento dei risultati economici nei prossimi esercizi; - la riclassifica degli oneri accessori su finanziamenti a diminuzione del valore di questi ultimi e conseguente determinazione del tasso d’interesse effettivo ai fini della valutazione della passività al “costo ammortizzato” che comporterà una diversa esposizione nel conto economico ed imputazione nel tempo degli oneri relativi; - la valutazione al fair value degli strumenti derivati di copertura con conseguente impatto, al netto del relativo effetto fiscale, sul patrimonio netto a decorrere dal 1° gennaio 2005. Infatti con riguardo all’applicazione dello Ias 39, il Gruppo intende avvalersi della deroga prevista dall’Ifrs 1 alla previsione generale di applicazione retrospettiva dei principi Ias/ifrs.  
   
   
DAVIDE CAMPARI-MILANO S.P.A : BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2004 VENDITE NETTE CONSOLIDATE € 779,2 MILIONI (+9,1%) EBITDA € 183,6 MILIONI (+8,5%) EBIT € 129,8 MILIONI (+6,2%) UTILE NETTO RETTIFICATO DELLE COMPONENTI STRAORDINARIE € 67,8 MILIONI (+5,1%)  
 
Milano, 22 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Davide Campari-milano S.p.a. Ha approvato il bilancio consolidato dell’esercizio 2004. Si conferma il trend di crescita delle vendite e di tutti i livelli di redditività operativa, grazie al positivo effetto del consolidamento della neo - acquisita Barbero 1891 e al buon andamento del business, nonostante l’impatto negativo dei tassi di cambio. Infatti, se considerati prima dell’effetto negativo dei cambi (ovvero, se convertiti ai cambi medi del 2003), le vendite e tutti gli indicatori di redditività operativa mostrano nel 2004 una crescita a doppia cifra rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Enzo Visone, Chief Executive Officer, ha commentato: "Il Gruppo ha raggiunto anche quest'anno risultati estremamente positivi. Guardiamo pertanto con fiducia all’evoluzione del business per il 2005 e più in generale per il medio termine e prevediamo di continuare a conseguire una soddisfacente crescita organica". Risultati Consolidati 2004 Nel 2004 le vendite del Gruppo sono state pari a € 779,2 milioni, in crescita del 9,1% (+11,9% a cambi costanti). La crescita organica è stata del 3,8%, mentre l’impatto negativo dei tassi di cambio è stato pari al 2,8%, determinato principalmente dalla svalutazione del Dollaro Usa. La crescita esterna, pari al 8,2%, è quasi interamente attribuibile alla neo - acquisita Barbero 1891. Il margine commerciale si è attestato a € 219,1 milioni, evidenziando una crescita del 13,5% (+17,0% a cambi costanti) e un’incidenza sulle vendite pari al 28,1%. L’ebitda è stato di € 183,6 milioni, in crescita del 8,5% (+12,1% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 23,6%. L’ebita è stato di € 164,9 milioni, in crescita del 9,5% (+13,3% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 21,2%. L’ebit è stato di € 129,8 milioni, in crescita del 6,2% (+11,0% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 16,7%. L’utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza è stato di € 123,2 milioni e ha registrato una flessione pari al 10,8% (-6,8% a cambi costanti), determinata esclusivamente dalla consistente diminuzione dei proventi straordinari che, nel 2003, includevano la plusvalenza relativa alla cessione dello stabile di Via Filippo Turati a Milano, pari a € 33,7 milioni. L’utile netto di pertinenza del Gruppo è stato di € 69,3 milioni e ha evidenziato una diminuzione del 13,2% (-9,5% a cambi costanti). Invece, l’utile netto di pertinenza del Gruppo rettificato delle componenti straordinarie di reddito, tra cui in particolare la plusvalenza sopracitata, nonché dei relativi impatti fiscali, risulta pari a € 67,8 milioni, evidenziando una crescita del 5,1%. Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2004 ammonta a € 596,0 milioni. Al 31 dicembre 2004 l’indebitamento finanziario netto è pari a € 228,7 milioni (€ 297,1 milioni al 31 dicembre 2003). Il rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto al 31 dicembre 2004 è pari a 38,4%. Vendite Consolidate 2004 Il segmento spirit, che rappresenta il 65,2% del fatturato totale, ha registrato una variazione positiva delle vendite del 8,7%, determinata da una crescita organica del 3,7%, da una crescita esterna del 9,0% e da un impatto negativo dei cambi del 4,0%. Il brand Campari ha registrato una crescita del 3,0% a cambi costanti (1,4% dopo l’effetto cambi): il positivo andamento registrato in Brasile, Italia e Giappone ha più che compensato l’andamento registrato sul mercato tedesco, penalizzato da fattori congiunturali e climatici sfavorevoli. Le vendite di Skyy Vodka hanno registrato una crescita del 8,3% a cambi costanti. La gamma Skyy flavoured, pari al 13% del totale delle vendite del brand Skyy, ha invece registrato una flessione del 4,6% a cambi costanti, penalizzata dal confronto sfavorevole rispetto al corrispondente periodo del 2003, caratterizzato da un’intensa attività di vendita in coincidenza con la fase di lancio di nuovi prodotti. Complessivamente, il brand Skyy inclusivo dei flavour, mostra una crescita del 6,3% a cambi costanti (-2,9% a cambi effettivi). Con riferimento alle altre marche principali, il segmento spirit ha beneficiato del positivo andamento di Camparisoda (+5,1%), dei brand brasiliani (+5,1% a cambi costanti), di Ouzo 12 (+8,3% a cambi costanti) e di Cynar (+8,2% a cambi costanti). Le vendite del segmento spirit hanno inoltre beneficiato del positivo andamento del brand in licenza tequila 1800 (+21,3% a cambi costanti). La crescita esterna, interamente attribuibile a Barbero 1891, ha beneficiato del positivo contributo, in particolare, della marca principale, Aperol, che ha evidenziato una crescita a volume superiore al 20% rispetto al corrispondente periodo del 2003. Il segmento wine, pari al 16,2% del fatturato totale, ha registrato una crescita del 27,5%. La crescita organica (+18,2%) ha beneficiato dell’andamento positivo di tutti i principali brand: gli spumanti Cinzano hanno evidenziato una crescita del +8,9% a cambi costanti, grazie alla buona performance in Italia, Giappone e in altri importanti mercati europei. I vermouth Cinzano, in crescita del +13,2% a cambi costanti, hanno beneficiato della positiva evoluzione dei principali mercati europei e del Giappone. Gli wine hanno inoltre beneficiato della solida performance di Sella & Mosca (+14,2%), anche grazie al favorevole mix delle vendite, e di Riccadonna. La crescita esterna (+10,7%) è quasi interamente attribuibile a Barbero 1891 e, in particolare, ai brand Mondoro ed Enrico Serafino. Le vendite di soft drink, pari al 17,3% del fatturato totale e realizzate quasi interamente sul mercato italiano, hanno registrato una contrazione del 4,0%. Infatti, la performance positiva delle vendite di Crodino (+6,3%), sostenuta dalla notevole solidità della marca, è stata più che compensata dalla performance negativa dei restanti soft drink, le cui vendite sono state particolarmente influenzate dalle avverse condizioni climatiche. In particolare, la gamma Lemonsoda, Oransoda e Pelmosoda e Lipton Ice Tea hanno evidenziato una flessione rispettivamente del 12,8% e del 12,4%. Relativamente alla ripartizione geografica, le vendite del 2004 sul mercato italiano, pari al 50,1% delle vendite del Gruppo, hanno registrato una crescita organica del 2,4%, grazie al positivo andamento di tutti i principali marchi del portafoglio spirit & wine. Il mercato italiano ha infine beneficiato del positivo contributo dell’acquisizione di Barbero 1891 (+12,5%). Anche le vendite dell’area Europa, pari al 19,2% del totale, hanno beneficiato del significativo apporto della crescita esterna (+9,4%), quasi totalmente generata da Barbero 1891. La flessione registrata dal business organico (-1,0%) è sostanzialmente imputabile all’andamento negativo del mercato tedesco, dovuto, oltreché al difficile contesto economico, all’interruzione della distribuzione di Campari Mixx causa i pesantissimi inasprimenti fiscali intervenuti, volti a colpire la categoria dei ready-to-drink in Germania. Per quanto riguarda l’area Americhe, le cui vendite sono pari al 27,8% del totale, il mercato Usa ha registrato una crescita del 6,5% a cambi costanti, interamente erosa dall’effetto cambi (-9,6%), mentre in Brasile le vendite sono cresciute del 4,7% in valuta locale (invariate a cambi effettivi). Le vendite relative al resto del mondo, pari al 2,9% del fatturato totale e in crescita a livello organico del 29,8% a cambi costanti, hanno particolarmente beneficiato della positiva inversione di tendenza del mercato giapponese e del buon andamento dei mercati australiano e neozelandese. Eventi Successivi Alla Chiusura Del 2004 Si segnala che in data 25 febbraio 2005, il Gruppo Campari ha perfezionato l’acquisito di un’ulteriore partecipazione del 30,1% di Skyy Spirits, Llc tramite l’esercizio di una call option, secondo i termini stipulati nel gennaio 2002 al momento dell’acquisito della partecipazione di maggioranza nella stessa società. Il corrispettivo, pagato in contanti, è stato pari a Us$ 156,6 milioni (corrispondente a circa € 118 milioni al tasso di cambio alla data dell’operazione). L’acquisizione è stata finanziata in parte con mezzi propri e in parte con indebitamento bancario. Outlook Per il 2005, le previsioni economiche relative alle aree strategiche del Gruppo sembrano sostanzialmente confermare le tendenze in atto, ovvero di crescita modesta per l’area Euro e di uno sviluppo più sostenuto per gli Stati Uniti e soprattutto per il Brasile. In ogni caso, grazie alla solidità, alla leadership e alla competitività dei propri marchi, che costituiscono un oggettivo punto di forza per la società, il Gruppo Campari guarda con fiducia all’evoluzione del business per il 2005 e più in generale per il medio termine e prevede di continuare a conseguire una soddisfacente crescita organica del business. Adozione Degli Standard Contabili Internazionali (Ias) Nel corso del 2004, la società ha avviato un progetto volto allo studio dei nuovi principi e agli impatti di questi cambiamenti sulle società del Gruppo e sul bilancio consolidato. In particolare, sono stati analizzati i singoli principi Ias/ifrs e sono state identificate le differenze con i principi attualmente seguiti; laddove le informazioni richieste per la redazione dei bilanci o delle situazioni infrannuali secondo i nuovi principi necessitavano dell’implementazione di nuovi processi informativi, si è proceduto allo studio e alla messa a punto di tali processi. E’ in fase di ultimazione la quantificazione degli effetti principali dell’applicazione dei nuovi principi sui saldi di apertura alla data di transizione e sui dati comparativi del 2004. Relativamente alla tempistica per l’applicazione dei nuovi principi contabili Ias nell’ambito delle relazioni infrannuali del 2005, il Gruppo Campari intende avvalersi della facoltà di redazione della prima trimestrale con i criteri di valutazione e i contenuti richiesti dalla previgente normativa. Si uniformerà a quanto richiesto dallo Ias 34 (“Bilanci intermedi”) alla data di pubblicazione della relazione semestrale al 30 giugno 2005. Altre Delibere Frazionamento. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all'Assemblea, convocata in sessione ordinaria e straordinaria per il prossimo 29 aprile, il frazionamento delle 29.040.000 azioni di valore nominale € 1,00 che costituiscono l'attuale capitale sociale mediante l'emissione di dieci nuove azioni di valore nominale € 0,1 cadauna in sostituzione di ciascuna azione esistente. Le nuove azioni avranno godimento 1 gennaio 2004 e l'attuale capitale sociale versato di € 29.040.000 (che rimarrà invariato) risulterà suddiviso in 290.400.000 azioni. Dividendo. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre la distribuzione di un dividendo di € 0,10 per ciascuna delle azioni risultanti dal frazionamento azionario proposto (+13,6% rispetto al dividendo distribuito l’anno scorso pari a € 0,088 su base rettificata). Il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 12 maggio 2005, con esclusione delle azioni proprie in portafoglio, previo stacco della cedola n. 1 in data 9 maggio 2005. Il dividendo complessivo proposto è di € 28,1 milioni che si paragona con un dividendo complessivo di € 24,7 milioni l'anno scorso. Azioni proprie. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la relazione all’Assemblea relativamente alla delibera di autorizzazione all’acquisto e/o all’alienazione di azioni proprie finalizzate principalmente a servire i piani di stock option. L’autorizzazione viene richiesta per l’acquisto e/o l’alienazione di azioni che, tenuto conto delle azioni proprie già in possesso della società, non superino il 10% del capitale sociale. A oggi, la società risulta proprietaria di azioni proprie corrispondenti al 3,22% del capitale sociale. L’autorizzazione viene richiesta sino al 30 giugno 2006. Il corrispettivo unitario per l’acquisito e/o l’alienazione non sarà inferiore del 25% nel minimo e superiore del 25% nel massimo al prezzo medio di riferimento registrato dal titolo nelle tre sedute di Borsa precedenti ogni singola operazione di acquisto.  
   
   
AEM SPA ESERCIZIO 2004: FATTURATO PARI A 1.816 MILIONI DI EURO (+30,5%) RISULTATO OPERATIVO NETTO PARI A 268 MILIONI DI EURO (+9,6%) DIVIDENDI PROPOSTI ALL’ASSEMBLEA IN CRESCITA DEL 6% (5,3 CENT/€ PER AZIONE)  
 
 Milano, 22 marzo 2005 – Si è riunito il 16 marzo, sotto la presidenza dell’ing. Giuliano Zuccoli, il Consiglio di Amministrazione di Aem Spa che ha esaminato e approvato i risultati consolidati del Gruppo Aem e i risultati civilistici di Aem S.p.a. Relativi all’esercizio 2004. I ricavi consolidati del Gruppo Aem, al 31 dicembre 2004, hanno raggiunto i 1.816 milioni di euro, in crescita del 30,5% rispetto all’esercizio 2003. La positiva dinamica del fatturato è principalmente attribuibile al significativo incremento dei volumi di energia elettrica venduta che hanno raggiunto i 14.078 milioni di kWh (+103,9%). La crescita delle vendite ha riguardato la cessione di energia elettrica per mezzo di contratti bilaterali a clienti idonei finali e grossisti, ed è stata sostenuta anche dall’operatività sui mercati dell’Ipex (Italian Power Exchange), operativi dal 1° aprile 2004. Da tale data si è invece interrotta la cessione di energia elettrica ai clienti del mercato vincolato, a seguito dell’obbligo per le società di distribuzione di coprire la domanda dei clienti allacciati alla propria rete con acquisti esclusivamente da Acquirente Unico S.p.a.. Il significativo sviluppo dell’attività commerciale è stato sostenuto dall’espansione dell’attività produttiva a cui ha contribuito il nuovo ciclo combinato ad elevata efficienza da 400 Mw, installato presso la centrale di Cassano d’Adda e in esercizio dal mese di novembre 2003, e l’entrata in operatività dei contratti che conferiscono al Gruppo Aem il diritto di utilizzo del 20% della capacità elettrica installata presso le centrali di Edipower S.p.a.. La copertura della domanda è stata assicurata (al lordo delle perdite) dal ricorso a produzione propria per 9.456 milioni di kWh (3.717 milioni di kWh nell’esercizio 2003), dall’acquisto da terzi produttori per 1.212 milioni di kWh (3.512 milioni di kWh nell’esercizio 2003) e, per 3.873 milioni di kWh, da forniture da Acquirente Unico S.p.a.. Rispetto all’esercizio 2003, al netto della produzione relativa alla quota di diritto degli impianti di Edipower S.p.a., la generazione termoelettrica è risultata in crescita del 41,6% mentre la produzione idroelettrica ha mostrato una contrazione del 6,0%, per effetto di strategie produttive di gestione dei serbatoi che hanno aumentato le scorte a fine 2004. Il contributo ai ricavi connesso all’attività di gestione delle reti di distribuzione è stato anch’esso significativo: le quantità vettoriate di gas e di energia elettrica sono risultate rispettivamente pari a 1.282 milioni di metri cubi e a 7.331 milioni di kWh, in crescita rispettivamente del 3,7% e del 0,8% rispetto al 31 dicembre 2003. Le vendite di gas metano, sono state pari a 1.110 milioni di metri cubi. Al netto delle vendite di gas realizzate nell’esercizio 2003 a favore di Edipower, per complessivi 414 milioni di metri cubi (interrotte dal 1° gennaio 2004 a seguito dell’avvio dei contratti di cessione di capacità produttiva ai soci industriali), le vendite a clienti finali del periodo in esame risultano in diminuzione del 2,7% rispetto all’anno precedente per effetto delle temperature elevate registrate nell’ultimo trimestre dell’anno. Nell’esercizio in esame le attività relativa al settore teleriscaldamento e calore e ai servizi di facility management hanno registrato un fatturato pari a 85,4 milioni di euro (72,6 milioni di euro nel precedente esercizio). Le vendite di calore sono cresciute nel periodo del 4,7%. Gli oneri esterni, pari a 1.261,2 milioni di euro, evidenziano una crescita del 48,6% rispetto all’esercizio 2003. Tale dinamica trova principale spiegazione sia nei maggiori acquisti di gas e di combustibili (carbone e olio) a sostegno dell’attività produttiva, sia nei canoni conseguenti ai contratti di tolling agreement stipulati con Edipower S.p.a.. Ad attenuare la crescita degli oneri esterni ha contribuito l’elevata efficienza del nuovo ciclo combinato da 400 Mw in esercizio presso la centrale di Cassano d’Adda. Nonostante la significativa espansione dell’attività, nell’esercizio in esame il costo del lavoro si è ridotto del 4,0% ed è risultato pari a 123,3 milioni di euro. La positiva dinamica è conseguente alla contrazione del numero di addetti, favorita dal proseguimento del processo di razionalizzazione organizzativa, parzialmente compensata dall’incremento delle retribuzioni a seguito di aumenti contrattualmente previsti. L’effetto congiunto delle dinamiche sopra illustrate ha consentito una crescita del 4,2% del margine operativo lordo che ha raggiunto i 431,8 milioni di euro. A seguito dello stanziamento di ammortamenti per 116,7 milioni di euro (115,0 milioni di euro al 31 dicembre 2003) e di accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri per 47,4 milioni di euro (55,1 milioni di euro al 31 dicembre 2003), il risultato operativo netto si è attestato a 267,7 milioni di euro, registrando un incremento del 9,6%. Le quote di risultato di società valutate con il metodo del patrimonio netto, pari a –24,1 milioni di euro, recepiscono la quota di competenza delle perdite (Fastweb S.p.a. Ex e.Biscom) e degli utili (Malpensa Energia S.r.l., Società Servizi Valdisotto S.p.a., ed e-Utile S.p.a.), nonché le quote di ammortamento delle differenze di consolidamento delle società collegate. Il saldo della gestione finanziaria è risultato negativo per 35,4 milioni di euro, in miglioramento rispetto al valore dell’esercizio 2003 (39,0 milioni di euro al 31 dicembre 2003). I maggiori oneri finanziari connessi ad un maggior indebitamento medio, sono stati più che compensati dai proventi finanziari derivanti dall’impiego della liquidità disponibile, dai positivi effetti derivanti dalle coperture finanziarie del rischio di tasso e dal ripristino di valore di alcune partecipazioni in portafoglio, a fronte del positivo andamento del loro valore di mercato azionario. L’utile prima delle componenti straordinarie risulta pari a 208,2 milioni di euro e segna un incremento del 1,7%. I proventi straordinari, pari a 45,5 milioni di euro (188,0 milioni di euro al 31 dicembre 2003) incorporano la plusvalenza realizzata a seguito della vendita di un immobile e l’iscrizione di imposte differite attive. Al 31 dicembre 2003 concorreva a formare il saldo della gestione straordinaria (per 223,5 milioni di euro) la plusvalenza conseguente alla vendita della partecipazione in Fastweb S.p.a.. Le imposte dell’esercizio ammontano a 80,8 milioni di euro (95,1 milioni di euro al 31 dicembre 2003) e tengono conto delle imposte differite attive e passive calcolate in relazione alle differenze temporanee esistenti a livello di utile civilistico. L’utile netto consolidato dell’esercizio, al netto della quota di utili di pertinenza di terzi, è risultato pertanto pari a 172,1 milioni di euro (pari a 297,0 milioni di euro al 31 dicembre 2003, valore che incorporava gli effetti della plusvalenza derivante dalla cessione delle azioni Fastweb S.p.a.). La situazione patrimoniale al 31 dicembre 2004 registra un patrimonio netto pari a 1.450 milioni di euro (1.366 milioni di euro al 31 dicembre 2003) e un indebitamento finanziario netto di 1.502 milioni di euro, in crescita di 318 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente. Tale dinamica risente per 238 milioni di euro dell’effetto contabile connesso alla conversione del prestito obbligazionario e.Biscom (ora Fastweb S.p.a.), iscritto precedentemente come credito finanziario. Il rapporto debito netto/mezzi propri a fine 2004 è pari a 1,04. Il rapporto debito netto/capitalizzazione di mercato al 31 dicembre 2004 è pari a 0,49. Il cash flow operativo, al netto degli investimenti (402 milioni di euro, di cui 238 milioni di euro relativi all’operazione di conversione del prestito obbligazionario e.Biscom) e della distribuzione nel corso del 2004 dei dividendi relativi agli utili dell’esercizio precedente (89 milioni di euro), è risultato negativo per 318 milioni di euro. Nel corso del Consiglio di Amministrazione è stato esaminato lo stato delle attività volte alla revisione delle procedure per la transizione ai principi contabili internazionali che sono in via di completamento. Il primo bilancio intermedio redatto applicando le disposizioni stabilite dal principio contabile internazionale Ias 34 sarà presumibilmente la semestrale 2005 * Il Consiglio di Amministrazione di Aem S.p.a. Ha quindi deliberato di convocare l’Assemblea ordinaria dei soci per il prossimo 29 aprile 2005, in prima convocazione, e per il 5 maggio 2005 in seconda convocazione. All’assemblea dei soci verrà proposta la distribuzione di un dividendo unitario di 5,3 centesimi di euro per azione, in crescita del 6,0% rispetto all’esercizio precedente. Il dividendo sarà pagato a decorrere dal 23 giugno 2005, con data stacco della cedola n. 7 il 20 giugno 2005.Il Consiglio di Amministrazione di Aem S.p.a. Ha deliberato di richiedere alla prossima Assemblea ordinaria l’autorizzazione a proseguire nel piano di acquisto sul mercato di azioni proprie, deliberato nell’Assemblea degli azionisti del 28 ottobre 2003. La proposta persegue l’obiettivo di disporre di un’opportunità di investimento in relazione allo sviluppo della società e all’andamento dei mercati azionari, consentendo al tempo stesso di utilizzare le azioni proprie riacquistate nell’ambito di progetti industriali coerenti con le linee strategiche della società. La richiesta di autorizzazione, per un periodo di diciotto mesi dalla data della delibera assembleare, ha ad oggetto l’acquisto di un ammontare complessivo di azioni proprie non superiore al 10% del capitale sociale (le azioni attualmente in portafoglio sono pari all’1,264% del capitale), nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili, e comunque per una spesa complessiva non superiore a 300 milioni di euro. Gli acquisti verranno effettuati con le modalità e nei limiti previsti dai vigenti regolamenti emanati dalla Borsa Italiana S.p.a., nel rispetto della parità di trattamento degli azionisti ai sensi dell’art. 132 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con esclusione delle offerte pubbliche di acquisto e/o scambio. Il prezzo unitario di acquisto non sarà inferiore al valore nominale del titolo (0,52 euro) e non superiore al 5% del prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta di Borsa precedente ogni singola operazione di acquisto. L’autorizzazione verrà inoltre richiesta anche per la vendita delle azioni proprie in portafoglio, da effettuarsi ai blocchi o sul mercato telematico, anche nell’ambito delle attività di trading, per un corrispettivo unitario che non potrà essere inferiore al 5% rispetto al prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta precedente ogni singola operazione. Il predetto limite di prezzo non si applicherà in ipotesi di scambi di azioni proprie effettuati nell’ambito di progetti industriali.  
   
   
GRUPPO ITALCEMENTI: UTILE DI PERTINENZA +5,7% A 292 MILIONI  
 
Bergamo, 22 marzo 2005 – Il Consiglio di Amministrazione di Italcementi Spa riunitosi il 17 marzo ha preso in esame e approvato la relazione e il bilancio della società e il consolidato relativi all’anno 2004. Il Consiglio ha anche esaminato la proposta di distribuire un dividendo ordinario di 0,30 euro alle azioni ordinarie (+11%) e di 0,33 euro (+10%) alle azioni risparmio. Lo scorso anno fu distribuito un dividendo ordinario di 0,27 euro alle azioni ordinarie e di 0,30 euro alle azioni di risparmio e un dividendo straordinario di 0,05 euro ad entrambe le categorie di azioni per celebrare i 140 anni di fondazione della società. Il Consiglio inoltre, proporrà all’Assemblea degli azionisti, convocata il prossimo 21 e 22 aprile rispettivamente in prima e seconda convocazione, di rinnovare per 18 mesi l’autorizzazione alla disposizione e all’acquisto di azioni proprie. Attualmente la società possiede 3.117.200 azioni ordinarie e 105.500 azioni di risparmio. Quarto Trimestre 2004 - Nell’ultimo trimestre dell’esercizio 2004 si è confermato il positivo andamento del principale settore di attività del gruppo con una buona crescita delle vendite di cemento e clinker (+3,7%) rispetto al corrispondente periodo del 2003, mentre sono risultate in calo lo vendite di inerti (-2,9%) e calcestruzzo (-2,3%). Andamento Trimestrale 2004 4° trim. 3° trim. 2° trim. 1° trim.
Ricavi 1.095,9 1.169,8 1.257,6 1.004,5
Variazione % vs. 2003 5,1 4,8 6,8 6,0
Margine operativo lordo 244,0 316,2 343,4 194,7
Variazione % vs. 2003 (4,1) 0,3 11,7 5,9
% sui ricavi 22,3 27,0 27,3 19,4
Risultato operativo 144,9 221,1 248,9 99,7
Variazione vs. 2003 5,1 1,6 17,3 12,2
% sui ricavi 13,2 18,9 19,8 9,9
Utile di pertinenza del gruppo 70,3 92,7 98,1 31,3
% sui ricavi 6,4 7,9 7,8 3,1
Indebit. Finanz. Netto (a fine periodo) 1.537,5 1.632,1 1.882,2 1.754,2
I ricavi complessivi hanno registrato nel trimestre un significativo incremento (+5,1%) rispetto al quarto trimestre 2003. Il risultato operativo del gruppo è aumentato del 5,1%. L’utile di pertinenza ammonta a 70,3 milioni di euro rispetto ai 62,1 milioni di euro registrati lo scorso anno, in un trimestre caratterizzato da importanti svalutazioni dell’avviamento di alcune partecipazioni effettuate alla fine dell’esercizio 2003. Gruppo Italcementi - Nel corso dell’esercizio 2004, il Gruppo Italcementi ha registrato un incremento del 5,7% dei ricavi consolidati a 4.527,8 milioni di euro (+7,1% l’apporto dell’attività, +0,3% la variazioni di perimetro essenzialmente per l’inserimento di Shymkent Cement - Kazakistan – e -1,7% derivante dall’effetto cambi). Alla crescita dei ricavi hanno contribuito tutti gli aggregati geografici e, principalmente, l’Unione europea (Italia e Francia) e il Nord America. Il margine operativo lordo, sostenuto dalla crescita dei volumi e dalla favorevole evoluzione dei prezzi di vendita in quasi tutti i paesi, ha registrato un miglioramento del 3,5% rispetto al 2003, anche se sui risultati di gestione ha influito, in misura ancora più accentuata nella seconda parte dell’anno, l’appesantimento dei costi operativi, in particolare di quelli variabili legati ai fattori energetici che hanno registrato una forte crescita dei costi dei combustibili. Anche i cambi del dollaro e di altre valute nei confronti dell’euro hanno determinato un effetto negativo, quantificabile in circa 18 milioni. A parità di tassi di cambio la crescita del margine operativo lordo sarebbe stata pari al 5,2%. Nell’ambito dell’Unione europea la Francia ha realizzato un netto miglioramento, a fronte della stabilità registrata in Italia e Spagna e della flessione in Belgio e Grecia. Molto positivo è stato l’andamento del Nord America, con un Mol in dollari in crescita del 17,5%, ma penalizzato da un importante effetto cambi negativo che ha limitato l’incremento al 6,8%. Fra i paesi emergenti, un forte miglioramento dei risultati di gestione è stato ottenuto in Bulgaria e Turchia, mentre in Thailandia e India gli incrementi dei risultati in valuta locale sono stati annullati dagli effetti negativi del cambio in euro. Il margine operativo lordo del Marocco, pur confermatosi a un valore elevato, ha evidenziato un calo rispetto allo scorso esercizio per i contingenti effetti dell’applicazione di una “tassa di solidarietà”, che ha inciso sui ricavi netti. Dopo ammortamenti e altre svalutazioni delle immobilizzazioni per complessivi 383,9 milioni, inferiori di 20,6 milioni al valore corrispondente 2003 sostanzialmente per l’assenza nel 2004 di svalutazioni dell’avviamento di alcune partecipate, il risultato operativo si è attestato a 714,5 milioni, in progresso dell’8,9% rispetto al 2003, con un’incidenza sui ricavi cresciuta dal 15,3% al 15,8%. Gli oneri finanziari, al netto dei proventi, hanno registrato un sensibile calo (-32,5 milioni pari al 28,4%) rispetto al 2003 con la conseguente riduzione dell’incidenza sui ricavi dal 2,7% all’1,8%. Questo risultato è stato ottenuto soprattutto grazie al contenimento degli interessi correlati all’indebitamento finanziario netto, per effetto della sua forte riduzione. Un positivo contributo è anche venuto dai proventi e plusvalenze nette da partecipazioni e dalle minori perdite di cambio. Le rettifiche di valore di attività finanziarie, concernenti principalmente i risultati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto, hanno evidenziato un saldo netto positivo di 14,1 milioni a fronte di 8,9 milioni nel 2003. Il progresso è soprattutto riferibile ai positivi risultati dell’esercizio di Suez Cement Company. Gli oneri straordinari, al netto dei proventi, hanno registrato un saldo negativo di 4,3 milioni contro un saldo netto positivo di 54,0 milioni nel 2003. A determinare il saldo negativo del 2004 ha concorso principalmente l’accantonamento di 11,9 milioni per l’ammenda comminata in Italia dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato a Calcestruzzi Spa e a Cemencal Spa, verso cui le società hanno presentato ricorso. Il risultato ante imposte è stato pari a 642,3 milioni, in progresso del 6,2% rispetto a quello consuntivato nel 2003 (604,8 milioni di euro). Le imposte ammontano a 247,9 milioni (229,1 milioni di euro). Italcementi Spa ed undici sue controllate, hanno optato per il regime del consolidato fiscale nazionale, formando una catena di consolidamento in capo alla controllante consolidante Italmobiliare Spa. L’utile netto complessivo è stato di 394,4 milioni a fronte di un utile di 375,7 milioni nel 2003 (+5%). L’utile netto di competenza del gruppo, dopo un utile di pertinenza di terzi pari a 101,9 milioni (98,9 milioni nel 2003), è stato di 292,5 milioni, in crescita del 5,7% rispetto al 2003. Nel 2004 gli investimenti in immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie sono stati pari a 373,9 milioni, in linea con il precedente esercizio. Le principali iniziative in campo industriale hanno riguardato Italia (avanzamento del tunnel di cava presso la cementeria di Calusco), Francia, Spagna (ammodernamento della cementeria di Malaga) e Nord America (ammodernamento della cementeria di Nazareth). In Marocco si sta progettando l’installazione di una nuova linea di cottura per la produzione di clinker. I consistenti flussi finanziari di gestione hanno permesso di migliorare la posizione finanziaria netta di 260,4 milioni. Al 31 dicembre 2004 il saldo dell’indebitamento finanziario netto era pari a 1.537,5 milioni (1.560,0 milioni, inclusi i Tsdi) rispetto a 1.797,8 milioni di euro a fine 2003 (1.849,0 milioni inclusi i Tsdi). Il rapporto tra l’indebitamento finanziario netto (incluso il valore netto dei Tsdi) e il patrimonio netto è sceso sensibilmente, attestandosi al 51,4% a fronte del 65,4% al 31 dicembre 2003. Il patrimonio netto complessivo ha registrato un incremento di 209,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2003 a 3.034,4 milioni, grazie all’utile di esercizio e malgrado un effetto cambi negativo. Italcementi Spa - La Capogruppo Italcementi Spa ha registrato nell’esercizio 2004 un incremento dei ricavi del 4,5% a 952,8 milioni. L’aggravio dei costi operativi industriali (principalmente imputabile a fattori variabili, essenzialmente materie prime e combustibili) ha determinato, pur in presenza di una crescita dei ricavi, il calo del margine operativo lordo a 239,6 milioni (-5,5%), confermando il trend già delineatosi nella prima parte dell’esercizio. Il risultato operativo, gravato da ammortamenti superiori del 16% rispetto al precedente esercizio (ammortamento pieno della nuova linea di cottura della cementeria di Calusco), si è attestato a 161,6 milioni (-13,3%). L’andamento dei proventi finanziari, al netto degli oneri, ha registrato un buon risultato (+11%) in conseguenza soprattutto della riduzione dei tassi di interesse. I proventi straordinari netti, pari a 31,8 milioni, sono aumentati di 8,3 milioni (+35,1%) ed hanno recepito, per 9,3 milioni - al netto delle imposte correlate - gli effetti dell’abrogazione delle interferenze fiscali (legge Vietti). Gli investimenti in immobilizzazioni materiali realizzati nel 2004 sono stati pari a 85,7 milioni in crescita rispetto ai 64,5 milioni nel 2003. L’utile netto del bilancio 2004 è stato di 164,6 milioni, in crescita del 7,4% rispetto a quello segnato nel precedente esercizio. Il patrimonio netto di Italcementi Spa è aumentato di 68,5 milioni a 1.999,9 milioni. L’indebitamento finanziario netto, pari a 444,0 milioni, ha registrato solo un marginale incremento rispetto al 31 dicembre 2003. Avvenimenti Dopo La Chiusura Dell’esercizio - Dopo l’Opa lanciata lo scorso mese di dicembre, a marzo 2005 il Gruppo Italcementi, unitamente ad un consorzio di investitori locali e internazionali, ha raggiunto un accordo con il Governo egiziano per acquisire, nel piano di privatizzazione della società, un’ulteriore quota del 33,4% di Suez Cement Company. Con questa operazione il Gruppo, attraverso Ciments Frangais, è diventato l’azionista di maggioranza della società con una quota di circa il 54,2%, a fronte di un investimento complessivo, effettuato a partire dal 2001 con la prima acquisizione di una quota di Suez Cement, pari a circa 466 milioni di euro. Nella sua nuova veste di azionista di maggioranza, Italcementi – che consoliderà integralmente Suez Cement a partire dal secondo trimestre dell’esercizio 2005 – potrà nominare 7 dei 13 membri del Consiglio di Amministrazione e i vertici operativi della società. Previsioni - L’obiettivo oggi formulabile in merito all’evoluzione dei risultati 2005, considerando che l’avvio dell’esercizio ha risentito delle pessime condizioni meteo in diversi paesi europei, è quello di un sostanziale mantenimento del risultato operativo al livello del 2004, a meno di eventi oggi non prevedibili. Emissioni Obbligazionarie Ed Emissioni In Scadenza - Nel corso dell’esercizio 2004, la controllata Ciments Frangais S.a. Ha emesso - nell’ambito del proprio programma Emtn – un prestito obbligazionario di 15 milioni di euro con scadenza 3 dicembre 2013. I prestiti obbligazionari in scadenza nei 18 mesi successivi al 31 dicembre 2004 sono rappresentati da 5,7 milioni di euro e sono riferiti alla quota in scadenza al 26 settembre 2005 del prestito obbligazionario di Ciments Frangais emesso il 26 settembre 1996 per l’importo originario di 57,2 milioni di euro e in essere al 31 dicembre 2004 per 22,9 milioni di euro. Principi Contabili Internazionali (Ias/ifrs) – Italcementi ha avviato le necessarie procedure per la transizione agli Ias/ifrs. Tuttavia le informazioni e le elaborazioni sull’applicazione dei nuovi principi non sono a tal punto complete ed accurate da permettere la pubblicazione dei prospetti di riconciliazione previsti dal principio Ifrs1 (prima adozione). Sulla base del Documento di consultazione emesso il 17 febbraio 2005 da Consob, Italcementi intende peraltro aderire all’opzione di pubblicare, a partire dal primo gennaio 2005, le proprie situazioni infrannuali consolidate in conformità agli Ias/ifrs. Pertanto con la prima trimestrale 2005, prevista per il prossimo 4 maggio, sarà anche fornita la riconciliazione contemplata dall’Ifrs1 del patrimonio netto alla data di inizio e fine esercizio 2004, nonché del risultato economico di tale esercizio e delle rettifiche di rilievo apportate al rendiconto finanziario. I saldi presenti nella riconciliazione saranno oggetto di verifiche da parte dei Revisori esterni che già hanno in corso attività di revisione sui dati risultanti dal processo di transizione.
 
   
   
ITALCEMENTI GROUP SALE AL 54,2% DI SUEZ CEMENT CARLO PESENTI: “POSITIVO CONTRIBUTO DAL DIALOGO FRA LE ISTITUZIONI ITALIANE ED EGIZIANE”  
 
Bergamo, 22 marzo 2005 – Si è chiusa con adesioni superiori all’offerta l’operazione lanciata da Italcementi Group e da un consorzio di investitori locali e internazionali per l’acquisto – nell’ambito del piano di privatizzazione della società - di una quota del 33,4% di Suez Cement Company. All’offerta per l’acquisto di 21.362.626 azioni al prezzo di 97 Egp, sono state apportate un totale di 31.542.542 azioni, raccolte fra società a capitale pubblico e investitori privati. Italcementi Group e il consorzio di investitori provvederanno all’acquisto, con riparto pari al 68%, delle azioni apportate fino al massimo del 33,4% del capitale di Suez Cement, così come previsto dai termini dell’offerta. Alla chiusura dell’operazione Italcementi Group – attraverso Ciments Français – diventerà l’azionista di maggioranza di Suez Cement Company, con una quota di circa il 54,2%, a fronte di un investimento complessivo effettuato - a partire dal 2001 - di circa 460 milioni di euro. Suez Cement sarà consolidata integralmente a partire dal secondo trimestre dell’anno in corso. “L’operazione portata a termine in Egitto - commenta Carlo Pesenti, Ceo di Italcementi - rappresenta un passo fondamentale nella strategia di diversificazione geografica del Gruppo, destinata ad incrementare la capacità produttiva nei Paesi emergenti, dove le potenzialità di crescita dei mercati sono maggiori. Un passo in questa direzione è il consolidamento nel dispositivo industriale del Gruppo del principale operatore del settore in Egitto. E’ un traguardo importante al cui raggiungimento ha contribuito, ognuno con la propria competenza, tutto il management del gruppo. Siamo riusciti a portare a termine questo progetto, con uno dei principali investimenti internazionali nell’area, grazie anche al dialogo fra le istituzioni italiane ed egiziane. Il Governo italiano, anche attraverso l’assistenza dell’Ambasciata italiana a Il Cairo, ha fattivamente sostenuto lo sviluppo della collaborazione fra Italcementi e Governo egiziano”.  
   
   
GRUPPO BENI STABILI: BOZZA DI BILANCIO CONSOLIDATO ESERCIZIO 2004. PROPOSTA DI DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO DI € 0,020 PER AZIONE (54% PAY OUT RATIO) DELIBERATO UN PIANO DI STOCK OPTION PER IL TOP MANAGEMENT  
 
Milano 22 marzo 2005 – Il Consiglio di Amministrazione di Beni Stabili Spa, riunitosi ieri sotto la presidenza del Dott. Leonardo Del Vecchio, ha approvato il progetto di Bilancio Civilistico e Consolidato. Il margine di contribuzione dele vendite consolidato, pari a € 63,4 milioni, presenta un aumento del 66% circa rispetto al 2003, dovuto principalmente all’incremento della redditività delle vendite. Il Reddito Operativo consolidato, pari a € 204,2 milioni, si incrementa del 35% rispetto al reddito operativo del 2003. L’aumento è principalmente legato, oltre al già citato incremento del margine da contribuzione delle vendite, al venir meno della voce svalutazione su immobili che aveva pesato per circa € 20 milioni nel 2003. (in allegato si riporta la tabella con la ripartizione dei ricavi lordi per area geografica). Il Risultato ante imposte, pari a € 115,3 milioni si incrementa del 98% rispetto al 2003 (+ 57% al netto della quota di terzi del risultato ante imposte). Tale incremento, oltre alla citata crescita del reddito operativo, è dovuto anche alla realizzazione nell’esercizio 2004 di proventi straordinari netti per € 11,6 milioni (89 migliaia di Euro nel 2003), che hanno più che compensato la crescita degli oneri finanziari netti pari a € 9,4 milioni. I suddetti risultati positivi sono stati sostanzialmente compensati a livello di risultato netto di competenza del Gruppo da: la crescita degli utili di competenza degli azionisti di minoranza (€13,7 milioni al 31 dicembre 2004, a fronte di un saldo negativo per le minoranze di 742 migliaia di Euro nel precedente esercizio); dall’incremento delle imposte sul reddito che nel 2003 avevano contribuito positivamente al risultato netto di esercizio per € 2,5 milioni, a fronte di un saldo negativo 2004 pari a € 39,6 milioni. A livello patrimoniale, il portafoglio immobiliare al 31 dicembre 2004 risulta pari a € 2.603 milioni (a valori contabili). I debiti finanziari netti si incrementano da € 1.419,8 milioni del 2003 a € 1.578,3 del 2004 , essenzialmente a seguito del pagamento del saldo prezzo del 51% di Milano Zero Tre, e dei nuovi finanziamenti accessi per l’acquisto degli immobili Prada e Torri Alte Delle Ferrovie dello Stato, al netto della liquidità generata nell’esercizio . Conseguentemente all’incremento della posizione finanziaria il rapporto debiti finanziari/patrimonio netto di gruppo passa da 1,45 del dicembre 2003 all’1,62 per il 2004. Il Gross Nav (Net Asset value), calcolato in base alle valutazioni effettuate al 31 dicembre 2004 da Cb Richard Ellis su tutto il portafoglio immobiliare di Gruppo, è pari a € 1,04 per azione,segnando un incremento del 2% rispetto al Gross Nav del 2003 pari a € 1,02 per azione. Inoltre si ricorda che lo scorso 28 febbraio Beni Stabili ha stipulato un accordo preliminare per l’acquisizione di immobili appartenenti al Gruppo Fiat. Per il 2005 la Società prevede di investire sia nel settore Investment sia Trading con un’accentuazione degli investimenti a reddito di medio lungo termine, sempre focalizzati nel settore uffici e retail. Il Consiglio di Amministrazione ha stabilito, di proporre all’Assemblea ordinaria dei Soci, convocata il 27,il 28 e il 29 aprile rispettivamente in prima, seconda e terza convocazione, la distribuzione di un dividendo pari a 0,020 Euro per azione, pari a complessivi € 34 milioni, con un payout ratio (calcolato sul risultato netto consolidato) pari a circa il 54%. Il pagamento del dividendo verrà effettuato in data 26 maggio con stacco della cedola il 23 maggio. Infine il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea dei Soci un piano di Stock option, della durata di 5 anni per un ammontare complessivo di 35.000.000 di azioni, dedicato al Top Management della Beni Stabili. Massimo de Meo e Aldo Mazzocco, Amministratori Delegati, e Luca Lucaroni, Chief Financial Officer, incontreranno la comunità finanziaria a Milano il 22 marzo c.A. Alle ore 11.00 a Palazzo Turati presso la sede della Camera di Commercio di Milano.  
   
   
GABETTI HOLDING S.P.A.: L’ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEGLI AZIONISTI APPROVA LE MODIFICHE DEGLI ARTT. 11, 14 E 19 DELLO STATUTO SOCIALE  
 
Milano, 22 marzo 2005 - L’assemblea Straordinaria degli Azionisti di Gabetti Holding S.p.a., riunitasi a Milano in prima convocazione, ha approvato la modifica degli articoli 11, 14 e 19 dello Statuto Sociale. In particolare, l’articolo 14 dello Statuto Sociale è stato modificato stabilendo in 10 il numero dei membri del Consiglio di Amministrazione, rispetto all’attuale previsione di un consiglio composto da un numero di membri variabile da 7 a 9. Si è, inoltre, previsto che almeno uno dei primi tre candidati elencati in ciascuna lista sia indipendente ai sensi della regolamentazione di Borsa Italiana. Sempre con riferimento all’articolo 14 si è stabilito che, se nel corso dell’esercizio vengono a mancare uno o più amministratori, si provvede ai sensi dell’articolo 2386 del Codice Civile. L’articolo 19 è stato modificato al fine di snellire le operazioni di modesta entità prevedendo un limite di importo di Euro 200.000 fino a concorrenza del quale non si rende necessaria la maggioranza qualificata degli 8/10 degli amministratori in carica per l’approvazione delle operazioni di costituzione di società, acquisizione e trasferimento di partecipazioni in società che svolgono attività di intermediazione, gestione, consulenza e compravendita immobiliare.  
   
   
GEMINA: ACCORDI PER IMPREGILO  
 
Sesto San Giovanni, 22 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Gemina, riunitosi ieri, ha esaminato ed approvato l’accordo con Techint European Holding B.v., Argo Finanziaria S.p.a. (Gruppo Gavio), Autostrade per l'Italia S.p.a. E Efibanca S.p.a relativo all’ingresso degli stessi nel capitale di Impregilo, alle modalità, condizioni e termini già resi noti al mercato. Il Consiglio di Amministrazione di Gemina ha altresì deliberato di rinviare, ad una data che la Società provvederà tempestivamente a comunicare al mercato, la riunione per l’esame del progetto di bilancio al 31 dicembre 2004 prevista, nel calendario degli eventi societari pubblicato in data 12 gennaio scorso, per il 22 marzo 2005; ciò in conseguenza del corrispondente rinvio da parte di Impregilo del Consiglio di Amministrazione che esaminerà il progetto di bilancio della stessa al 31 dicembre 2004.  
   
   
AEDES S.P.A. UTILE DELLA CAPOGRUPPO A 27,3 MILIONI DI EURO UTILE CONSOLIDATO A 16,7 MILIONI DI EURO INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO A 779,7 MILIONI DI EURO PROPOSTO UN DIVIDENDO DI 0,15 EURO PER AZIONE  
 
Milano, 22 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Aedes S.p.a. Ha approvato il 17 marzo il bilancio consolidato e il progetto civilistico dell’esercizio 2004. A livello consolidato il valore della produzione si è attestato a 165,8 milioni di Euro, in crescita del 12,4% rispetto all’esercizio 2003, pari a 147,6 milioni di Euro. In particolare l’incremento del valore della produzione rispetto all’esercizio 2003 deriva dall’aumento dei ricavi e proventi per vendite di immobili iscritti nell’attivo immobilizzato o circolante pari in totale a 74,2 milioni di Euro rispetto a 64,4 milioni di Euro nel 2003, che ha più che compensato la riduzione dei ricavi per affitti derivanti dalle cessioni avvenute nel corso dell’esercizio. L’aumento è inoltre ascrivibile alla crescita dei ricavi da servizi dovuti all’ingresso nell’area di consolidamento di Sergrup che, anche nell’ambito dell’attività di general contractor, ha generato ricavi per un valore di 18,5 milioni di Euro. I costi della produzione si attestano a 55,4 milioni di Euro rispetto a 33,3 milioni di Euro nel 2003; la crescita è essenzialmente imputabile al consolidamento di Sergrup che ha inciso in termini di costi di produzione anche per attività di general contractor per 17,8 milioni di Euro, in parte riaddebitati. Il risultato operativo si è attestato a 71,7 milioni di Euro, in forte crescita rispetto ai 60,1 milioni di Euro dell’esercizio 2003 (+19,4%). Gli oneri finanziari sono pari a 42,9 milioni di Euro, in diminuzione del 7,7% rispetto all’esercizio precedente, mentre le rettifiche di attività finanziarie risultano pari a 7,4 milioni di Euro (2,4 milioni di Euro nel 2003) e includono prevalentemente l’adeguamento delle partecipazioni al valore espresso secondo il metodo del Patrimonio Netto (Equity Method). Il saldo netto delle partite straordinarie è positivo per 5,3 milioni di Euro (oneri per 1,9 milioni di Euro nel 2003). Tale voce è sostanzialmente composta da proventi per cessione delle quote Aedilia Vic per 4,2 milioni di Euro e per minori imposte relative all’esercizio 2003 per 1,5 milioni di Euro. Il risultato ante imposte passa a 26,6 milioni di Euro rispetto ai 9,1 milioni di Euro dell’esercizio 2003 (+191,4%). L’utile netto di competenza del Gruppo, infine, passa dalla perdita registrata nel 2003 pari a 4,8 milioni di Euro ai 16,7 milioni di Euro, confermando il forte miglioramento già evidenziato a livello di gestione caratteristica. L’utile netto della Capogruppo risulta pari a 27,3 milioni di Euro (8,1 milioni di Euro nell’esercizio 2003) dopo imposte di competenza pari a 18,2 milioni di Euro (8,3 milioni di Euro nel 2003). Il Consiglio di Amministrazione della società proporrà inoltre all’Assemblea degli Azionisti, convocata per il giorno 21 Aprile in prima convocazione e per il giorno 22 Aprile in seconda convocazione, la distribuzione di un dividendo di Euro 0,15 per azione ordinaria per un totale complessivo di 15 milioni di Euro con stacco il giorno 2 maggio e in pagamento dal giorno 5 maggio. Il valore di mercato del patrimonio immobiliare al 31 dicembre 2004 , calcolato su base consolidata e che include inoltre la quota di competenza del Gruppo relativa agli immobili posseduti dalle partecipate non di controllo, è stimato in 1.770 milioni di Euro. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2004 è notevolmente migliorato, passando dai 933,8 milioni di Euro dell’esercizio 2003 ai 779,7 milioni di Euro grazie anche alle operazioni di cessione e a Jvs avvenute con partners strategici. Si ricorda inoltre che il Gruppo Aedes ha in essere un prestito obbligazionario del valore di 12.250.000 Euro in scadenza al 31 marzo 2008 con rimborso in unica soluzione. Il capitale investito al 31 dicembre 2004 è pari a 1.218,1 milioni di Euro rispetto ai 1.297,6 milioni di euro dell’esercizio 2003. Le immobilizzazioni nette si attestano a 912,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2004 rispetto a 1.002,3 milioni di Euro dell’esercizio 2003, come risultato delle importanti operazioni svoltesi nell’esercizio oltre che di una riclassifica relativa alla voce rimanenze per un importo pari a 133 milioni di Euro relativamente all’operazione di cessione di immobili al Gruppo Fiat perfezionata alla fine dell’esercizio conclusosi in data 10 marzo 2005. Il patrimonio netto è passato da 340,7 milioni di Euro a fine 2003 a 363,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2004. Il valore di mercato del patrimonio immobiliare gestito dal Gruppo al 31 dicembre 2004 è invece pari a 2.444 milioni di Euro, in crescita del 14% rispetto ai 2.139 milioni di Euro di fine 2003. Tale incremento è in linea con le linee guida del nuovo piano strategico che mira ad aumentare la massa gestita e a continuare l’attività di investimento attraverso co-investimenti in joint ventures e fondi immobiliari. Per affrontare la transizione ai principi contabili internazionali il Gruppo Aedes, nel corso del 2004 ha avviato, con l’ausilio di una primaria società di revisione, un progetto specifico denominato “Progetto Ifrs”. Il progetto Ifrs è strutturato secondo tre fasi di lavoro. La prima fase riguarda la definizione del perimetro di intervento dei lavori e l’individuazione da un punto di vista macro delle aree di bilancio interessate. La seconda riguarda, per singola area di bilancio, la valutazione dei principi contabili utilizzati dal Gruppo, l’analisi delle possibili opzioni previste dai principi contabili internazionali e l’identificazione delle principali differenze con i principi contabili utilizzati. La terza fase prevede la quantificazione delle differenze contabili, la definizione del bilancio di transizione Ifrs (stato patrimoniale) al 1 gennaio 2004. Le prime due fasi del progetto si sono concluse. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di sottoporre all’Assemblea degli Azionisti la richiesta di rinnovo di autorizzazione all’acquisto di azioni proprie ai sensi degli artt. 2357 e 2357 ter Codice Civile.  
   
   
FATTURATO 2005 A 32,5 MILIONI – FORTE CRESCITA PER LA FORMAZIONE SOFTWARE GESTIONALE: INAZ CRESCE E INVESTE IN SVILUPPO E STRUTTURE  
 
Milano, 22 marzo 2005 – Inaz, azienda italiana specializzata nel software, soluzioni e servizi per la gestione delle risorse umane, ha chiuso il 2004 con un fatturato di 32,5 milioni di euro, in aumento del 3%, e con una crescita dell’8% nella componente software e del 20% di quella service, in un mercato del software e servizi sceso dello 0,7% (Fonte: Assinform). Secondo dati preliminari, l’Ebitda è superiore al 9%, in linea con l’anno precedente. Il 2005 è previsto in sviluppo per l’ingresso di nuove soluzioni software, interamente in ambiente Microsoft e Internet, frutto di investimenti tra i più consistenti degli ultimi anni del laboratorio di sviluppo software che conta un centinaio di addetti. Previsti anche oltre 4500 partecipanti alle attività di formazione. Inaz, che conta 500 addetti, tra diretti e indiretti e che fornisce soluzioni per la gestione di 2 milioni di lavoratori, ha avviato anche investimenti per oltre 10 milioni di euro per la realizzazione di una nuova sede e centro servizi a Milano  
   
   
CIT SPA: CONVOCA CDA PER AUMENTO DI CAPITALE  
 
Varese, 18 marzo 2005 - Cit comunica che nella riunione del 18 marzo il Comitato Esecutivo di Garanzia di Cit Spa, nelle persone degli avv. Giulio Macrì, Stefano Coen e dell’arch. Arcangelo Taddeo, ha deliberato di chiedere una urgentissima convocazione del Consiglio di Amministrazione della Società con all’ordine del giorno la riconsiderazione delle modalità e dei tempi di attuazione dell’aumento di capitale deliberato dall’Assemblea Straordinaria del 29 ottobre 2004. Cit informa che la valutazione complessiva delle affermazioni contenute nell’atto di citazione della Consob ed i relativi interventi informativi ad esso connessi, verranno definiti a seguito di un incontro da svolgersi presso la Consob il prossimo 24 marzo 2005.  
   
   
AEROPORTO DI FIRENZE-ADF SPA: APPLICAZIONE DEI NUOVI PRINCIPI CONTABILI IAS/IFRS  
 
Firenze, 22 marzo 2005 – In relazione alla comunicazione Consob numero Dme/5015175 del 10/3/2005, Aeroporto di Firenze - Adf S.p.a. Comunica di aver intenzione di uniformare entro la semestrale 2005 (30.06.05) i propri rendiconti periodici secondo i principi contabili internazionali Ias/ifrs che entreranno prossimamente in vigore. A tal fine la Società ha awiato un progetto di diagnosi i cui obiettivi sono l'identificazione degli impatti economico-patrimoniali sul bilancio derivanti dall'applicazione dei principi contabili Ias/ifrs e la definizione degli interventi necessari ad adeguare i principi contabili, i processi organizzativi e le procedure informatiche della Società. In tale fase Adf viene coadiuvata dalla società di revisione Deloitte & Touche S.p.a..  
   
   
LAVORO: VELTRONI, "IL MODELLO ROMA: NEL 2004 1.549.000 OCCUPATI; OCCUPAZIONE PIU’ ELEVATA E DISOCCUPAZIONE PIU’ BASSA RISPETTO AL LAZIO E AL PAESE"  
 
Roma, 22 marzo 2005 - "Con 1 milione 549mila occupati, nel 2004 la città di Roma e il suo hinterland hanno registrato un tasso di occupazione (60,4%) più elevato sia rispetto al Lazio che alla media del Paese. Parallelamente anche il tasso di disoccupazione (7,5%) è risultato inferiore alla media regionale e a quella nazionale. Accogliamo i nuovi dati dell’Istat con grande soddisfazione – afferma il Sindaco Veltroni – anche perché in un contesto generale di rallentamento dell’economia, a Roma si evidenzia in più un differenziale sensibilmente positivo nel dato che misura la ricerca attiva di un lavoro. Questo ci dà un’idea del clima di fiducia che pervade la nostra città e ci fa ben sperare per il futuro." Dai dati resi noti oggi dall’Istat risulta che la provincia di Roma nel 2004 ha avuto un tasso di occupazione nelle fasce di popolazione tra i 15 e i 64 anni del 60,4% a fronte del 58,5% del Lazio e del 57,4% dell’Italia. Il tasso di disoccupazione si è abbassato al 7,5%, mentre la media del Paese è 8% e quella regionale 7,9%. Gli occupati in tutto sono stati 1.549.000: oltre il 75% del totale degli occupati del Lazio (2.076.000). Assai positivo è anche il fatto che il tasso di attività dai 15 ai 64 anni (che misura sia l’occupazione che la ricerca attiva di un lavoro) si è mantenuto su livelli più elevati che nel resto del Paese: 65,3% rispetto al 63,6% del Lazio e al 62,5% della media italiana.  
   
   
FILAS. CRESCE OPERA LAZIO. APPORTATE MODIFICHE SOSTANZIALI AL BANDO CHE PROMUOVE LA PRESENTAZIONE DI PROPOSTE PROGETTUALI PER LA RICERCA DA PARTE DI UNIVERSITÀ, CENTRI DI RICERCA E PMI LAZIALI  
 
Roma, 22 marzo 2005 - Sono entrate in vigore diverse interessanti modifiche a Opera Lazio, lo strumento ideato e gestito dalla Filas, società regionale dedicata al sostegno dell’innovazione, che agevola e incoraggia la presentazione di proposte progettuali alla Commissione Europea nell’ambito del Sesto Programma Quadro per la Ricerca. I cambiamenti riguardano soprattutto l’ammontare degli aiuti concessi al verificarsi di determinate condizioni, con l’introduzione di alcuni “premi”. Se il contributo viene richiesto dal capofila, o prime proposer, l’ammontare del finanziamento verrà raddoppiato. Inoltre, se il Consortium vede coinvolte almeno una Pmi insieme ad almeno un’Università o un Centro di Ricerca, verrà erogato un premio “Sistema Lazio” pari a 3000 euro per ciascuna organizzazione laziale coinvolta. Ad oggi, la Filas ha ricevuto oltre 70 domande erogando finanziamenti per un ammontare complessivo di circa 160 mila euro. La scadenza del bando è prevista per il 31 dicembre 2005, salvo esaurimento fondi. Per ulteriori informazioni: www.Filas.it/generale.asp?id_menu=129  La revisione del bando Opera Lazio è stata pubblicata sul Burl n.7 del 10.03.05 - Parte Iii.  
   
   
80 AZIENDE MILANESI A RISCHIO COCA COLA ITALIA ATTIVA LA DISTRIBUZIONE DIRETTA SU MILANO E HINTERLAND MINACCIANDO L’ATTIVITÀ DEI DISTRIBUTORI INDIPENDENTI LOCALI OGGI INCONTRO ALL’HOLIDAY INN DI ASSAGO TRA LE AZIENDE COINVOLTE  
 
Milano, 22 marzo 2005 – Sono 80 le aziende milanesi specializzate nella distribuzione di bevande che vedono minacciata la propria attività – talora più che decennale – dalle recenti scelte di Coca Cola Italia. Da alcuni giorni infatti, la divisione italiana della multinazionale americana ha attivato proprio su Milano e hinterland una rete distributiva diretta per tutti i propri prodotti, nel tentativo di sostituirsi progressivamente alle aziende indipendenti che fino ad oggi hanno operato in questa zona. Un duro colpo per queste imprese e per tutta la filiera distributiva locale: tutti i grossisti milanesi distribuiscono da sempre i prodotti Coca Cola, per una quota che in media raggiunge il 15% del loro fatturato complessivo. Una percentuale considerevole se si considera che il valore dei prodotti Coca Cola annualmente distribuiti in Italia nel solo canale Horeca – il circuito che comprende bar, ristoranti e hotel – si aggira intorno ai 38 milioni di euro. A rischio non solo l’attività di queste aziende, ma soprattutto il futuro dei loro dipendenti, che nella sola zona di Milano sono oltre 1.200. Le imprese grossiste di Milano e provincia infatti, già in tensione per la stasi economica presente nell’area e per le condizioni metereologiche sfavorevoli iniziate la scorsa estate e ancora oggi in atto, hanno accolto con preoccupazione questa decisione. Se Coca Cola insisterà nel voler gestire direttamente le proprie vendite, molti distributori locali si vedranno costretti a ridurre i propri organici. La multinazionale americana ha giustificato la propria scelta con la stasi delle vendite registrata in questi anni nel canale Horeca e con la conseguente necessità di ricercare formule distributive più proficue per l’azienda. Nonostante le assicurazioni informali dell’azienda circa la libertà garantita agli esercenti di continuare ad approvvigionarsi presso i grossisti, e l’assenza di discriminazioni di qualunque tipo per i distributori, non si placano le preoccupazioni della categoria. Secondo Italgrob – la Federazione Italiana dei Grossisti e dei Distributori di Bevande - il comportamento di Coca Cola genererà sicuramente ripercussioni economiche negative su tutto il canale con il rischio di stravolgere l’attività dell’intera filiera del beverage. “Un atteggiamento per noi inconcepibile, soprattutto perché, vista la posizione di “dominanza” ricoperta – solo nel nord Italia detiene una quota di mercato che sfiora il 94 - Coca Cola, più di ogni altro dovrebbe rispettare i vincoli di imparzialità verso le altre forze distributive, ottemperando rigorosamente alla normativa prevista dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato”. Il Consiglio nazionale di Italgrob – i cui 700 affiliati rappresentano oltre il 40% della distribuzione indipendente Horeca italiana con un giro d’affari superiore al 60% del mercato – ha già preso posizione nei confronti della multinazionale. A Milano è in programma per domani, martedì 22 marzo, un incontro tra le aziende distributrici interessate, mentre la Federazione sta coordinando l’attività dei distributori e dei consorzi per dare vita ad una reazione concreta che coinvolga le istituzioni competenti, sia a livello locale che a livello nazionale. Incontro “Distributori Indipendenti” di Milano e provincia Martedì 22 Marzo 2005 - ore 15.00 Holiday Inn Milan - Assago (Mi) 19 km Tangeziale Ovest  
   
   
EUROP ASSISTANCE HOLDING RIORGANIZZA L’ATTIVITÀ MONDIALE IN 4 REGIONI CON L’OBIETTIVO DI RADDOPPIARE IL GIRO D’AFFARI E TRIPLICARE L’UTILE ENTRO 4 ANNI  
 
Milano, 22 Marzo 2005 - Mauro Melis assume la responsabilità della prima Regione di Europ Assistance Holding per estensione e fatturato. Regione che comprende, oltre all’Italia, Paesi ad alto potenziale di crescita, quali la Germania e la Russia seguite da Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Grecia, Austria e Svizzera. Mauro Melis guida, in qualità di Amministratore Delegato, il Gruppo Europ Assistance in Italia dal 1998, e l’ha portato in questi anni al primo posto, tra tutte le società della Holding, per giro d’affari, redditività ed innovazione nell’offerta. Nuovo compito di Melis sarà di far raggiungere alla Regione sotto la sua responsabilità lo sfidante traguardo di tutta Europ Assistance Holding: raddoppiare il fatturato e triplicare l’utile entro 4 anni. Questa nuova nomina segue il processo di riorganizzazione, partito a gennaio del 2004 con il nome di Progetto Columbus, volto a massimizzare le sinergie interne e a delineare la rotta comune della Holding alla conquista di nuovi segmenti di mercato. L’obiettivo finale di Europ Assistance Holding, il cui capitale sociale è interamente detenuto da Generali France Holding, è la leadership mondiale di settore grazie ad una nuova strategia che punta sull’ampliamento dell’offerta integrando gli storici ambiti dell’assistenza in viaggio e all’auto, con servizi innovativi nell’area salute e degli aiuti a domicilio. Più in generale si passa da un concetto di assistenza in caso di bisogni/eventi eccezionali ad uno più vicino al cliente nella sua vita quotidiana.  
   
   
MADE IN ITALY E TECNOLOGIE: PONTILI GALLEGGIANTI INGEMAR PER IL DIPORTO E L’INDUSTRIA TRE NUOVE STRUTTURE FULL-SERVICE A VENEZIA, ISCHIA E PROCIDA E BANCHINE HEAVY-DUTY PER KUWAIT NATIONAL PETROLEUM CO.  
 
Milano, 22 Marzo 2005. Ingemar affronta il primo semestre del 2005 con nuovi rilevanti impegni in Italia e all’estero e, sul fronte interno, con la realizzazione di una nuova area industriale dedicata alla lavorazione dei manufatti in calcestruzzo, che raddoppierà le attuali superfici produttive dello stabilimento di Casale sul Sile (Tv). Ingemar ripone grandi aspettative nello sviluppo degli insediamenti portuali galleggianti Made in Italy - ha dichiarato l’Ing. Lorenzo Isalberti, presidente della società - in virtù della crescente domanda interna di posti barca e della necessità di garantire la realizzazione di insediamenti non invasivi e rispettosi degli ecosistemi e dell’ambiente circostante. - Ingemar, che da 25 anni progetta, produce e installa in tutto il mondo pontili e frangionde galleggianti, è oggi la sola azienda italiana del settore con autonomia di produzione; ciò le consente di applicare al suo interno le attività di Ricerca & Sviluppo necessarie per anticipare le esigenze del mercato. La certificazione Iso 9001 per la progettazione, la costruzione e l'installazione dei manufatti Ingemar testimonia la serietà e l'impegno costante dell'Azienda e si aggiunge alla certificazione Soa nel settore dei porti per commesse fino a 5 milioni di Euro. L'attività internazionale della società, che nell'ultimo esercizio ha registrato un fatturato prossimo ai 7 milioni di Euro, ha visto lo sviluppo di nuovi mercati in Turchia e in Marocco oltre alla presenza ormai consolidata in Svizzera, Croazia, Tunisia, Grecia, Malta e nei Paesi del Golfo Persico. Venezia: Marina di Portegrandi Sarà inaugurato ad Aprile il nuovo marina di Portegrandi: un approdo unico per ubicazione e servizi all’interno della laguna di Venezia, proprio alle porte della città Serenissima. Un complesso polifunzionale dotato di tutte le facilities, aree servizi complete e strutture a terra per lo sport e il tempo libero (impianti sportivi, punti di ristoro e aree shopping). Nel nuovo complesso trovano spazio oltre 300 ormeggi per barche fino a 25m., 600 posti per il rimessaggio allo scoperto e circa 1000 posti per il rimessaggio coperto, oltre a tutti i più moderni servizi per il varo, l’alaggio e la manutenzione dei natanti. Ischia: Trasformazione del porticciolo in moderno marina Un intervento complesso ma non invasivo, che ha razionalizzato e aumentato i posti barca all’interno del porto e creato una nuova struttura per l’ormeggio stagionale dei megayacht all’esterno del bacino. Ingemar ha realizzato due nuovi pennelli di pontili: uno parallelo al molo di sopraflutto e a questi ancorato con un sistema di bielle e cavi di controvento, e un altro posto al centro del porto. Complessivamente 250 metri di strutture galleggianti, servite da erogatori in acciaio inossidabile tipo “Eromar”, realizzate insieme alla nuova struttura di accosto per i grandi yacht e al centro servizi. Procida: Pontili galleggianti per il nuovo porto turistico di Italia Navigando L’iniziativa per il completamento delle strutture di ormeggio, la realizzazione dei servizi e la gestione del porto turistico di Marina Grande a Procida è stata di Italia Navigando che ha affidato a Ingemar la fornitura di 300 metri di pontili galleggianti, del tipo rinforzato e ad alto bordo libero, per ampliare la capacità ricettiva del porto a oltre 200 imbarcazioni fino a 18 metri. I rapporti di fiducia e collaborazione instaurati con Italia Navigando, i progettisti e gli operatori locali, hanno consentito la realizzazione di una nuova, necessaria risorsa per lo sviluppo del diporto nelle isole Flegree da sempre penalizzate dalla carenza di punti d’ormeggio. Kuwait: Porto della raffineria di Mina Abdullah E’ quasi a compimento la realizzazione di un nuovo marina attrezzato nel porto della raffineria di Mina Abdullah, per conto della compagnia petrolifera di stato: Kuwait National Petroleum Company. La commessa include la progettazione, la fabbricazione e la fornitura di pontili galleggianti, , destinati all’accosto e all’ormeggio delle imbarcazioni di servizio, con dislocamento fino a 75 ton. E lunghezza massima di 25 m. La nuova installazione è progettualmente molto significativa, perché interamente realizzata su misura e dotata di un originale sistema di ancoraggio, con pali infissi sul fondo e incassati a scomparsa negli elementi che sostengono  
   
   
DURST APRE UN NUOVO REPARTO DI PRODUZIONE NELLO STABILIMENTO DI LIENZ  
 
Durst Phototechnik Spa annuncia l’apertura di una nuova area di produzione high tech presso lo stabilimento di Lienz. La nuova area, già produttiva da gennaio 2005, si estende su una superficie di 3.000 mq. Portando così a 6.000 mq. Lo spazio dedito alla produzione. La necessità di ampliare la struttura produttiva dipende in gran parte dall’incremento del 40% del fatturato registrato dall’azienda nel 2004. Un risultato sicuramente molto motivante da un punto di vista aziendale ma che richiede interventi in termini di ottimizzazione e integrazione degli impianti e delle strutture nella sede produttiva di Lienz. Il processo produttivo segue rigorosamente la normativa Iso 2001, conseguita da Durst nel 2003, prevede l’innovativo sistema di montaggio “Kanban”: i prodotti vengono assemblati in una linea di produzione su binari che consente di spostare dell’attrezzatura a diverse gruppi di assemblaggio dislocati su tutta la superficie aziendale. Questo nuovo assetto produttivo, completamente automatizzato e altamente tecnologico, consentirà a Durst di incrementare notevolmente la produzione di sistemi di stampa flatbed Rho raggiungendo un quantitativo mensile di oltre 20 unità.  
   
   
CASITALIA: ASSOCIAZIONE PER LA TUTALA DEGLI ITALIANI RESIDENTI ALL’ESTERO  
 
 Milano, 22 marzo 2005 – Nasce una nuova iniziativa studiata e messa a punto a vantaggio degli Italiani residenti all’estero. Casitalia è già attiva in Sud Africa dove ha ottenuto grande attenzione dai membri dei Comites, dai componenti dei Clubs degli Italiani, e da privati che già si sono rivolti a questa associazione per assistenze professionali in Italia. Di seguito sono stati riassunti brevemente i principi di ispirazione e le linee guida di questa iniziativa con l’indicazione dei maggiori argomenti di assistenza e consulenze che ne fanno la prima, reale e concreta Associazione operativa all’estero costituita a tutela e beneficio di tutti gli Italiani residenti all’estero, senza limitazioni territoriali. Qualsiasi generazione di Italiani all’estero rappresentiamo ovunque nel Mondo, e qualsiasi cosa facciamo, a nessuno di noi è venuto mai a mancare l’orgoglio di essere Italiani e di rappresentare un Popolo unico, di grandi valori, storia e degno rispetto. Indubbiamente, siamo ancora lontani dal poterci considerare pienamente integrati socialmente e politicamente in Italia. Ultimamente, sembra che gli italiani destino un rinnovato interesse per l’Italia, e questo è un passo importate da parte dei politici che, comunque, dovranno impegnarsi ancora molto seriamente per ridarci i pieni titoli che ci spettano. Purtroppo, esistono ancoratroppe barriere burocratiche, incomprensioni, mancanza di leggi e regole riconosciute ed applicate da tutte le istituzioni italiane (fino ad oggi fatte ed attuate a “compartimenti stagni”), e molto altro. Purtroppo, le Ambasciate ed i Consolati d’Italia all’estero non possono altro che farsi portavoce dei disagi e problematiche di solo interesse sociale generale, non sono istituzionalmente organizzate per occuparsi dei singoli, ne’ si possono assumere responsabilità di assistenza e consulenza. I Comites non hanno possibilità e facoltà operative se non limitate dagli stessi articoli di legge che li hanno costituiti che non prevedono iniziative di supporto vero e proprio. Da sempre, gli Italiani sono abituati a risolvere da soli i problemi ed a fare scelte che, a volte, risultano non proprio felici, se non catastrofiche, con considerevoli dispendi di energie, tempo e denaro. E’ per questa serie di motivi che è stato creato un progetto di tutela, assistenza e consulenza per gli Italiani residenti all’estero che è stato studiato seriamente ed accuratamente per risolvere nel modo migliore possibile molti problemi (tecnici e non solo) che gli Italiani lontani potrebbero avere. Al progetto è stato dato nome Casitalia e si identifica un “network” di Italiani residenti all’estero, a conoscenza delle problematiche con la Madre Patria e che, per questo, si sono impegnati a collaborare a beneficio di tutti coloro che ne hanno convenienza e necessità. Casitalia ha una propria rappresentanza diretta a Roma, un ufficio a Cape Town, uno a Johannesburg ma il know-how, la struttura completa ed i Professionisti coinvolti in questo progetto sono disponibili ad un allargamento dei servizi anche in altri Paesi del Mondo e, comunque, dove vivono Italiani e dovunque questi abbiano necessita’, convenienza ed interesse personali tali da richiedere assistenza professionale vera e seria. Pertanto, la propria ed esclusiva struttura consolidata permette a Casitalia di occuparsi degli Italiani ovunque siano nel Mondo, anche in stretta assistenza e collaborazione con le Ambasciate ed i Consolati Italiani, i Clubs, i Comites, ed i singoli professionisti che abbiano l’esigenza di offrire tali servizi. La struttura è organizzata anche per accettare proposte di franchising e/o di rappresentanza diretta ed esclusiva in qualsiasi Nazione. Casitalia è al servizio di tutti i Cittadini Italiani residenti all’estero (anche temporaneamente. La struttura si avvale di una rete di Professionisti di provata esperienza che volentieri si sono messi a disposizione per assicurare assistenze, consulenze ed operatività pratiche sul territorio italiano. Alcuni dei Professionisti sono anche Consulenti presso le principali Associazioni di Consumatori italiane ed hanno pertanto una rilevante esperienza: tanto da poter essere considerati veri e propri specialisti nella difesa dei diritti e degli interessi diffusi. Casitalia è in grado di offrire non solo assistenze giudiziali, ma anche informazioni e consulenze per ottenere il riconoscimento dei propri diritti tramite strumenti di facile ed economico approccio (contatto con le Associazioni di tutela e con gli organismi istituzionali di controllo, formulazione di reclami, ricorso alla conciliazione, pratiche legali, etc.), agevolandone così la tutela, troppo spesso ostacolata dalla scarsa conoscenza delle norme e delle procedure e talvolta anche da costi proibitivi. Le aree operative di Casitalia coprono i campi di maggiore interesse per il diritto dei Cittadini Italiani residenti all’estero, autonomamente all’attuale apparato politico ma interconnesso a quello amministrativo italiano. Infatti, finalmente, la legislazione a tutela degli Italiani residenti all’estero si è recentemente intensificata da norme che ci riconoscono migliori garanzie e maggiori diritti. Nell’ambito del territorio italiano Casitalia, avvalendosi della collaborazione dell’Avv. G. Mazzone di Roma e di una propria rete operativa diretta ed esclusiva rappresentata da Consulenti esperti nei vari specifici settori, si occupa dell’assistenza professionale dei Cittadini Italiani residenti all’estero nel modo più ampio e completo contribuendo al contenimento dei costi in quanto ogni assistenza è svolta a “filo diretto”, evitando inutili e dispendiosi passaggi intermedi che, nella maggior parte dei casi, causano difficoltà di contatto ritardando le procedure già lente di per se’. Inoltre, ogni passaggio di informazioni documentali verso, e dai vari Professionisti incaricati, avviene direttamente in tempo reale escludendo ogni pericolo di confusioni, mal-interpretazioni e dimenticanze. In questo modo, attraverso un esclusivo e privato canale informativo, anche la privacy di ciascun Assistito viene garantita. Tra le varie tipologie di assistenza e consulenza, i seguenti sono alcuni tra i servizi opertivi di maggior riferimento che vengono messi a disposizione dei Cittadini Italiani residenti all’estero attraverso la rete di Professionisti che collabora con Casitalia:
· Contratti tra Privati, Commerciali, etc.
· Assistenza Civilistica e Penalistica
· Controversie
· Tutela Finanziaria
· Contratti Bancari e Assicurativi
· Pubblicita'
· Assistenza alle Compravendite Immobiliari (disciplina civilistica e tributaria)
· Agevolazioni Tributarie in Materia di Irpef, Registro, Ici in applicazione delle leggi per gli Italiani residenti all’estero
· Opposizioni alle Cartelle Esattoriali
· Documentazione Varia
· Aggiornamenti
· Consulenza Generale
· Contabilita’ Personale , Commerciale ed Industriale
· Recupero Crediti
· Costituzioni Societa’, Iscrizioni I.v.a., etc.
casitalia@telkomsa.Net  
 
   
   
ALITALIA: NESSUN RISCHIO SICUREZZA SUL VOLO PARIGI-ROMA  
 
Roma, 22 marzo 2005 - Alitalia comunica che il volo Az331 del 15 marzo Parigi-roma è atterrato a Malpensa per un problema tecnico di lieve entita’. Si e’ trattato, precisa la compagnia in merito ad alcune notizie diffuse da organi di stampa, dello sganciamento parziale dello sportello che chiude il vano carrello. Il Comandante ha quindi segnalato il problema tecnico e – come da manuale di procedura di sicurezza – ha richiesto priorità in atterraggio senza segnalare alcuna emergenza. Alle ore 00.30 del 16 marzo il volo ripartiva senza problemi per i passeggeri..  
   
   
CON IL NUOVO ORARIO ESTIVO IL PROGRAMMA DI ESPANSIONE MIRATA PER L’EST E L’OVEST DI AUSTRIAN ALESSANDRIA D’EGITTO, BASILEA, MUMBAI, SIBIU, TORINO E VARNA TRA LE NOVITÀ INTRODOTTE DAL NUOVO ORARIO  
 
Milano, 22 marzo 2005 – Con il nuovo orario estivo, Austrian Airlines aggiungerà sei nuove destinazioni al proprio network, portando così a oltre 140 le destinazioni servite, e potenzierà il numero di frequenze dei collegamenti già esistenti. La novità più rilevante per il mercato italiano è l’inaugurazione della nuova rotta Torino-vienna, con collegamenti giornalieri dal capoluogo piemontese per la capitale austriaca, e da qui con ottime coincidenze verso l’Europa dell’Est e le altre destinazioni servite da Austrian. Tra le altre destinazioni introdotte Alessandria d’Egitto, Basilea, Mumbai (India), Sibiu (Romania) e Varna (Bulgaria). Dal 4 aprile Austrian opererà anche da Torino, l’ottavo scalo in Italia che si aggiunge a Bologna, Firenze, Milano Linate, Milano Malpensa, Roma, Venezia e Verona, offrendo così ai propri passeggeri un nuovo volo giornaliero night-stop verso l’hub di Vienna. L’orario del volo night-stop consentirà ai passeggeri di pianificare la propria giornata d’affari a Vienna o in un’altra città in Europa e di rientrare con l’ultimo volo serale, con coincidenze di volo ottimizzate per agevolare proprio questo tipo di spostamento. Con l’inaugurazione della nuova rotta Vienna-torino, Austrian continua a rafforzare la propria presenza in Italia, considerata mercato strategico, in particolare per le rotte verso l’Europa dell’Est e per i collegamenti intercontinentali garantiti dal proprio network e da quelli dei vettori Star Alliance. Fino a fine ottobre Austrian Airlines servirà, inoltre, due nuove rotte più orientate al leisure per il Sud Italia. Infatti, per i passeggeri diretti a Vienna dal Sud Italia Austrian Airlines offrirà tre collegamenti settimanali, operati con aeromobili Lauda Air, rispettivamente da Catania e da Napoli, a partire dal 19 marzo. Con l’entrata in vigore del nuovo orario estivo, Austrian Airlines aggiungerà due nuove rotte verso l’Europa dell’Est e il numero delle destinazioni del programma “Focus East” per l’Europa Centrale e dell’Est salirà a 41. La città di Varna diventerà la seconda destinazione di Austrian in Bulgaria, collegata a Vienna con cinque voli settimanali operati in collaborazione con Bulgaria Air: i voli Austrian partiranno ogni lunedì, mercoledì, giovedì e domenica, il volo del venerdì sarà invece di Bulgaria Air. Dalla prossima estate, Austrian Airlines servirà anche Sibiu, quarta città rumena a entrare nella rete Austrian, con cinque voli alla settimana, in code-sharing con Tarom. Inoltre, in Medio Oriente, sarà aggiunta Alessandria d’Egitto alla rete di collegamenti del Gruppo, mentre Amman, capitale giordana, sarà nuovamente servita con aeromobili Austrian Airlines. Inoltre, Austrian Airlines servirà esclusivamente per il periodo estivo la rotta Vienna-beirut, offrendo fino a sette colleganti settimanali.  
   
   
LA PIU’ DESIDERATA DAGLI EUROPEI VOLA SOLO BRITISH AIRWAYS  
 
Milano, 22 marzo 2005 – Non c’è persona che, non appena salita su un aereo, non si chieda chi sarà il suo compagno di viaggio… e chiunque, una volta o l’altra, avrà sperato di viaggiare seduto accanto al suo idolo… Un recente sondaggio, condotto dalla nota società di ricerca inglese Yougov, ha decretato "regina dei sogni in volo" dei maschi europei Kylie Minogue, la celebre pop star australiana che ha battuto senza riserve la nuova fiamma di Brad Pitt, Angelina Jolie. E da oggi, per i viaggiatori British Airways, il sogno potrebbe trasformarsi in realtà: Kylie Minogue infatti ha scelto British Airways come linea aerea ufficiale per accompagnare il suo Show Girl Tour, un tour mondiale che, in 54 tappe, porterà la cantante in tutto il mondo. Non stupisce la scelta di Kylie Minogue: grazie ai suoi elevatissimi standard di servizio infatti, British Airways può rispondere adeguatamente a tutte le esigenze di una star di livello mondiale come Kylie Minogue: dal letto completamente orizzontale che assicura un sonno confortevole e indisturbato nelle lunghe tratte, fino ai trattamenti di bellezza offerti presso l’esclusiva Molton Brown Travel Spa della British Airways Lounge Arrivi dell’aeroporto di Heathrow. Kylie Minogue potrà godere della cortesia e degli impareggiabili servizi che contraddistinguono British Airways durante le oltre 10.000 miglia di volo previste per il suo tour mondiale che, partendo dalla Scozia, toccherà le principali città del mondo, fino a raggiungere l’Australia, dove si concluderà con uno show finale.  
   
   
DA OGGI PER LA CORSICA E LA SARDEGNA IL PASSAGGIO AUTO CON 0,01 EURO DISPONIBILI 100.000 POSTI AUTO PER CHI PRENOTA FINO AL 3 APRILE PROPOSTA VALIDA ANCHE PER LUGLIO E AGOSTO  
 
Savona Vado, 22 marzo 2005 – La Compagnia che ha lanciato il low cost nei collegamenti marittimi con la Sardegna e la Corsica presenta l’offerta di Pasqua: 100.000 i posti disponibili a 0,01 euro (+ tasse portuali da 2,55 euro a 5,66 euro) per il passaggio auto da e per le Isole, prenotabili dal 21 marzo al 3 aprile anche per luglio e agosto, su 2115 viaggi. Da Savona Vado, Livorno e Civitavecchia la tariffa jackpot auto è estesa sia alle navi tradizionali, sia a quelle veloci, a conferma del livello di qualità e convenienza delle proposte Corsica Sardinia Ferries. Con questa operazione la Compagnia sottolinea ancora una volta la possibilit à di abbattere i prezzi per garantire, con più interventi promozionali nell’arco dell’anno, l’occasione giusta per viaggiare in tutta convenienza. “Le cosiddette politiche low cost sono azioni che devono essere gestite con molta serietà, mettendo insieme periodi di forte promozione con una politica di prezzi coerente nel tempo. Manovre che costituiscono vere e proprie occasioni capaci di premiare chi prenota prima, aumentando il traffico in momenti precisi dell’anno – commenta Euan Lonmon, Amministratore Delegato di Corsica Sardinia Ferries -. Corsica Sardinia Ferries ha mantenuto nel tempo questa coerenza di azioni e il mercato l’ha premiata con un aumento dei passeggeri trasportati del 10% in linea con un incremento di fatturato del 6% nel 2004”. All’interno di un programma di più ampio respiro che prevede per il 2005 numerosi eventi promozionali, l’obiettivo di Corsica Sardinia Ferries resta quello di prediligere una politica di prezzi trasparente che privilegi concretamente il cliente. “Infatti - prosegue Lonmon -, la nostra Compagnia comunica prezzi chiari, senza diritti di prenotazione del veicolo. Il prezzo di 0,01 euro è reale”. Prenotazioni Tel. 199 400 500 (0,05 € alla risposta-0,10 €/min-Iva esclusa) Fax 019 21 55 300 – www.Sardiniaferries.com  
   
   
ALSTOM TRANSPORT A PROGETTO CITTÀ 2005 PRESENTA LE PROPRIE SOLUZIONI BASATE SU METROPOLITANE, TRAM E TRAM-TRENO E ACCOMPAGNATE DA TECNOLOGIE AVANZATE NEL CAMPO DEL SEGNALAMENTO E DELLA SICUREZZA  
 
Milano, 22 marzo 2005 - Il Salone del Traffico e della Mobilità, in programma a Progetto Città 2005, presenta alle utilities dei trasporti e alle amministrazioni pubbliche l'intero sistema del trasporto urbano e metropolitano, delle infrastrutture, dei servizi e delle attrezzature per la gestione della mobilità sul territorio. Un contesto ideale per presentare l’offerta Alstom per il trasporto urbano: a basso impatto ambientale, basata su soluzioni tecnologicamente avanzate, progettata per offrire soluzioni complete e integrate e in grado di garantire comfort e qualità ai cittadini. Alstom partecipa a Progetto Città 2005 con uno stand espositivo (H12 L15) e con un programma di workshop su alcune tematiche innovative: Regio Citadis, il tram-treno: una risposta per integrare le reti delle aree metropolitane, aumentare la capacità di trasporto, ridurre i tempi e i costi di realizzazione; Il sistema Urbalis Alstom: un sistema di segnalamento avanzato, in linea con i processi di standardizzazione Europei (Cbtc); Citadis e il sistema Innorail. Dal tram più diffuso, confortevole e affidabile, all'innovativo sistema di trazione senza catenaria che rispetta i vincoli monumentali e paesaggistici delle città. Alstom inoltre sarà presente allo stand delle Metropolitane Milanesi all’interno di un’area che illustra i progetti per le nuove linee metropolitane di Milano: M4 e M5. Alstom infatti è stata nominata promotore, all’interno di un raggruppamento costituito da Astaldi (società mandataria), Ansaldo Trasporti Sistemi Ferroviari, Ansaldobreda e Torno Internazionale, per il progetto della linea M5 delle Metropolitane Milanesi. Con lo stesso raggruppamento, Alstom ha presentato un progetto per la realizzazione della M4. Le due nuove linee sono di tipo innovativo rispetto a quelle già in esercizio sul territorio milanese, in quanto ad automazione integrale. Alstom Transport, con un fatturato di 4.9 miliardi di euro nell’esercizio 2003-2004, è tra i maggiori fornitori mondiali per l’industria del trasporto su rotaia. Con più di 35 linee di produzione e la presenza in oltre 60 paesi, Alstom Transport offre una gamma completa di prodotti e servizi, posizionandosi come global player nel settore del trasporto urbano. Infatti, oltre alla consolidata reputazione come fornitore globale per il trasporto ferroviario (Nuovo Pendolino, Minuetto e Coradia per citare alcune referenze italiane), Alstom Transport può vantare grande esperienza e molteplici referenze anche nel settore del trasporto urbano su rotaia, con soluzioni complete (progettazione, materiale rotabile, infrastrutture, segnalamento, sicurezza, servizi) per Metropolitane, Tram e Tram-treno. Un quarto delle metropolitane al mondo sono state realizzate da Alstom, i tram Alstom in circolazione nel mondo sono 850, e la società ha in portfolio anche un innovativo sistema di trasporto, il tram-treno, un veicolo pensato per collegare l’area metropolitana al cuore della città sfruttando le reti già esistenti.  
   
   
ENERGIA: INCONTRO SU MERCATO DEL GASOLIO PER AUTOTRAZIONE  
 
 Roma, 22 marzo 2005 - Il 17 marzo 2005 si sono incontrati, presso il Ministero delle Attività Produttive, sotto il coordinamento del sottosegretario Giovanni Dell’elce e del sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Paolo Uggè, le associazioni dei trasportatori e l’Unione Petrolifera per proseguire il confronto nella particolare situazione di tensione del mercato del gasolio per autotrazione. In considerazione dell’evoluzione particolarmente critica delle quotazioni internazionali e delle conseguenti ricadute sul mercato nazionale, gli autotrasportatori hanno chiesto che da parte delle aziende petrolifere si individuino possibili soluzioni in termini di aggregazioni delle imprese di trasporto e/o di altre metodologie operative finalizzate ad attenuare i maggiori costi oggi registrati. Unione Petrolifera si attiverà perché le aziende autonomamente affrontino con i trasportatori queste tematiche. Il Governo ha assicurato la propria azione di monitoraggio del confronto tra le parti e gli interventi di eventuale sensibilizzazione delle parti, se necessari, in funzione di una definizione della soluzione la più rapida della questione. Il prossimo incontro si terrà il 30 marzo p.V. Presso il Ministero delle Attività Produttive.  
   
   
GLI AMBIENTALISTI CHIEDONO CHE VENGANO APPLICATI CRITERI DI SOSTENIBILITÀ ALL'ECONOMIA DELL'IDROGENO  
 
Bruxelles, 22 marzo 2005 - Quale fonte di energia la cui unica emissione è costituita da acqua, l'idrogeno è senza dubbio una soluzione più ecologica rispetto, ad esempio, al gasolio o al gas naturale. Il problema tuttavia è che l'idrogeno non è una fonte di energia primaria e per produrlo è pertanto necessario utilizzare altre forme di energia. Se, come attualmente accade nella maggior parte dei casi, tali forme di energia sono basate su combustibili fossili, durante la produzione di idrogeno continueranno ad essere rilasciate nell'aria considerevoli quantità di biossido di carbonio, che è un gas a effetto serra. Nel corso della prima mattina dell'assemblea generale annuale della Piattaforma tecnologica europea sull'idrogeno e le celle a combustibile, sono stati pronunciati discorsi programmatici e si è svolta una tavola rotonda per analizzare le prospettive per l'economia dell'idrogeno e ascoltare le opinioni del settore, dei responsabili politici e delle organizzazioni non governative. Per Hervé Casterman, uno dei direttori di Gaz de France, i dispositivi alimentati a idrogeno possono consentire di separare le fonti di energia primarie da applicazioni quotidiane come i veicoli a motore, possibilità, questa, che ha descritto come un'autentica rivoluzione di per sé. "L'idrogeno contribuirà ad accelerare l'introduzione di energie rinnovabili [e] lo scopo teorico è passare dai combustibili fossili a un altro sistema", ha aggiunto Hervé Casterman. Tuttavia, l'eurodeputato Claude Turmes, vicepresidente del gruppo Verde al Parlamento europeo, ha accusato la conferenza di cercare di creare una pericolosa illusione. "Crea l'illusione che possiamo applicare per i prossimi 20 anni una politica dei trasporti simile a quella statunitense alle classi medie europee in rapida espansione [...]. Smettete di creare l'illusione che l'idrogeno verde è la risposta - il fatto è che le potenzialità delle energie rinnovabili non sono abbastanza elevate da sostenere l'attuale politica europea dei trasporti", ha detto. L'onorevole Turmes ha affermato che l'unico modo in cui l'idrogeno può avere successo è nell'ambito di una strategia energetica sostenibile che ponga l'efficienza al primo posto. "Sono necessari autoveicoli più leggeri - non autoveicoli che pesano due tonnellate e mezzo per trasportare persone che pesano 70 chili", ha esclamato. Egli ha lamentato il fatto che, mentre il suo partito è disposto a perdere voti sostenendo prezzi del petrolio più elevati per internalizzare il costo ambientale dei combustibili fossili, altri partiti scelgono la strada più semplice offrendo la prospettiva di energia pulita e a basso costo con l'investimento di miliardi in progetti quali Iter (il reattore termonucleare sperimentale internazionale). L'argomentazione dell'onorevole Turmes è stata ampiamente sostenuta da Oliver Rapf, funzionario politico di alto livello di Wwf International, il quale ha detto che vi è la convinzione che l'idrogeno possa contribuire ad affrontare sfide quali il cambiamento climatico, ma ha affermato che ciò può essere vero solo se si applicano criteri di sostenibilità allo sviluppo dell'economia dell'idrogeno, accusando la Piattaforma tecnologica europea sull'idrogeno e le celle a combustibile di non agire in tal senso. "Se lo facessero, non porrebbero la produzione di idrogeno da fonti rinnovabili e dall'energia nucleare sullo stesso piano", ha sostenuto. "Vi invito ad effettuare analisi di sviluppo sostenibile prima di decidere di spendere il denaro dei contribuenti in questi settori della ricerca e sviluppo". Per l'eurodeputato belga Philippe Busquin, che è stato presentato come "il padre della Piattaforma tecnologica europea sull'idrogeno e le celle a combustibile", queste considerazioni sono tuttavia secondarie rispetto alla necessità di sviluppare l'economia dell'idrogeno, che molti ritengono essere l'unica alternativa ai combustibili fossili a lungo termine e fattibile di cui attualmente si dispone. "Non vogliamo presentare la produzione di idrogeno in una luce politica negativa. Nel breve termine, abbiamo bisogno di sostanze petrolchimiche per produrre idrogeno, ma non dovremmo concentrarci su di esse", ha affermato Philippe Busquin. L'ex Commissario ha chiesto che si svolga un dibattito con la società e i parlamenti nazionali, che, ha detto, sarebbe fondamentale per assicurare l'istituzione di un quadro normativo favorevole. "Sono necessari sostegno e incentivi da parte dei governi nazionali per imprimere impulso all'economia dell'idrogeno e far sì che l'Europa sia all'avanguardia", ha aggiunto. L'ultima parola è stata lasciata al settore, rappresentato da Carol Battershell, direttore per Bp Gas and Power responsabile dei combustibili alternativi, che ha descritto il dibattito come un buon esempio del processo che lo scorso anno si è svolto nell'ambito della Piattaforma tecnologica europea sull'idrogeno e le celle a combustibile. "Devono essere prese in considerazione molte opinioni, e mi auguro che questa conferenza possa farlo e trovare un modo pratico per andare avanti, anziché rischiare di arrivare a un punto morto mirando al minimo comune denominatore", ha concluso Carol Battershell. Http://www.hfpeurope.org/  
   
   
CONSULTAZIONE SULLE REGOLE A GARANZIA DELLA FUTURA CAPACITÀ DI PRODUZIONE ELETTRICA E SUI COSTI DI CONNESSIONE DEI NUOVI IMPIANTI ALLE RETI  
 
Milano, 22 marzo 2005 - L'autorità per l'energia elettrica e il gas ha diffuso un documento per la consultazione con le proprie proposte di criteri e condizioni a garanzia dell'adeguatezza della futura capacità di produzione elettrica. E' stato anche diffuso un documento per la consultazione sulle condizioni economiche per la connessione degli impianti di produzione alla rete elettrica. I soggetti interessati potranno far pervenire le proprie osservazioni su entrambi i documenti, disponibili sul sito www.Autorita.energia.it entro il 22 aprile prossimo. Il primo documento per la consultazione ha l'obiettivo di promuovere adeguamenti tempestivi degli impianti di produzione elettrica per far fronte ai previsti aumenti della domanda nei prossimi anni. I criteri e le condizioni proposte dell'Autorità prevedono meccanismi di mercato per la remunerazione della capacità che dovrà essere messa a disposizione del sistema elettrico nazionale, in modo da favorire gli investimenti ed aumentare anche l'efficienza complessiva del sistema (impianti con costi di produzione più bassi). Il meccanismo previsto dall'Autorità rappresenta una variante dei dispositivi di remunerazione della disponibilità di capacità produttiva comunemente denominati capacity obligation, e si caratterizza per tre elementi: è previsto che un unico soggetto (il Gestore della rete di trasmissione nazionale) contrattualizzi la disponibilità di capacità produttiva per il sistema; la remunerazione della disponibilità di capacità produttiva dipenderà dal valore dell'energia elettrica nel mercato all'ingrosso (non è fissata amministrativamente, il che comporterebbe numerosi problemi già riscontrati nell'esperienza internazionale in materia); la durata temporale dell'impegno assunto dai produttori selezionati sarà più lunga rispetto alle durate medie tipiche delle altre esperienze internazionali. La capacità resa disponibile dovrà essere commisurata alle punte di domanda, più un margine per la riserva, secondo le stime effettuate dal Gestore della rete di trasmissione nazionale. Connessioni alla rete elettrica. Gli interventi proposti dall'Autorità riguardano le connessioni (allacciamenti) alle reti elettriche di trasmissione e di distribuzione, a tensione nominale superiore ad 1 kV, da parte dei produttori di energia elettrica, nonchè i relativi valori economici. Le modalità procedurali del servizio di connessione sono state già definite con una precedente delibera (50/02). Le connessioni riguardano sia le centrali di produzione da fonti convenzionali sia quelle da fonti rinnovabili, secondo quanto stabilito dal decreto legislativo n. 387/03 per la promozione delle stesse.  
   
   
AEM CONSOLIDA LA PROPRIA PRESENZA IN PROVINCIA DI SONDRIO CON L’INAUGURAZIONE DI UN CALL CENTER  
 
Sondrio, 22 marzo 2005 - Aem Service, una società del Gruppo Aem, avvia oggi una nuova attività in Valtellina. Preannunciata in occasione dell’inaugurazione della nuova sede di Aem in Sondrio lo scorso anno, è una realtà già perfettamente operativa con personale assunto in loco. La Società si propone sull’area veltellinese, avendo già sviluppato una esperienza di eccellenza nei servizi di vendita e di caring (cura del cliente) nel call center di Milano, una struttura che opera da alcuni anni con oltre 60 operatori qualificati. Aem Service, è già presente sul territorio Valtellinese fornendo servizi a varie realtà, sia nel mondo delle utilities che della Pubblica Amministrazione: dai servizi di fatturazione per la Asm di Sondrio, alla Valdisotto Servizi, come anche altri clienti da Tirano a Morbegno e Chiavenna. Il gruppo Aem ha fortemente creduto nella nascita di questa realtà operativa, pronta a supportare e sviluppare tutti i settori economici della provincia, sia tecnologicamente che organizzativamente: il settore turistico, quello commerciale, industriale, finanziario e bancario. Un servizio che si è potuto realizzare anche grazie alla disponibilità della fibra ottica, portata in valle da Aem sulle proprie linee elettriche lo scorso anno. Il nuovo Call Center di Aem Service porta oggi un altro contributo all’economia della Valle dove i servizi alle imprese rappresentano il 69% del Pil provinciale.  
   
   
RISCHIO INDUSTRIALE: LINEE GUIDA PER IL PIANO D'EMERGENZA  
 
Roma, 22 marzo 2005 - Lo sviluppo tecnologico se da un lato contribuisce al miglioramento della qualità della vita, dall'altro, comporta dei rischi sia per l'uomo sia per l'equilibrio dell'ecosistema. In particolare, i processi industriali che richiedono l'uso di sostanze pericolose, in condizioni anomale dell'impianto o del funzionamento, possono dare origine ad emissione di sostanze tossiche o rilascio di energia (esplosione o incendio) di entità tale da provocare ingenti danni immediati o differiti per la salute umana e per l'ambiente, all'interno e all'esterno dello stabilimento. Il Dipartimento della Protezione Civile ha predisposto le nuove Linee Guida che rappresentano lo strumento operativo per l'elaborazione e l'aggiornamento dei Piani di Emergenza Esterna (Pee) degli stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante. Il documento è indirizzato agli operatori di settore appartenenti alle Prefetture, alle Regioni e agli Enti locali e della Protezione Civile che si occupano di pianificazione d'emergenza nell'ambito della gestione del rischio industriale, nonché ai gestori degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante per i quali è previsto l'obbligo della predisposizione del Pee. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/protezione_civile/index.html  
   
   
"L'EUROPA: UN CAMMINO DI IDEE, SPERANZE E REALIZZAZIONI", CONCORSO PER CELEBRARE LA FORMAZIONE DELL'UNIONE EUROPEA NEL 50° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI DE GASPERI  
 
Roma, 22 marzo 2005 - Nell'ambito delle celebrazioni internazionali per il cinquantenario della morte di Alcide De Gasperi e della pubblicazione di documenti, saggi e testimonianze sulle vicende storiche che hanno segnato il difficile periodo del secondo dopoguerra in Italia, si è svolto il concorso sul tema "L'europa: un cammino di idee, speranze e realizzazioni", bandito dal Miur con l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e in collaborazione con la Fondazione "Alcide De Gasperi", rivolto alle ultime classi della scuola secondaria di 2° grado. Il tema proposto è stato oggetto di una ricerca ampia e documentata, ed ha visto i partecipanti impegnati nella realizzazione di saggi, articoli di giornale, interviste a personaggi testimoni dell'epoca, sceneggiature, poster, Cd, tutti elaborati originali presentati all'attenzione di una giuria composta da 4 membri del Miur e da 4 rappresentanti della Fondazione "Alcide De Gasperi". La commissione, concluso l'esame dei lavori pervenuti, ha proclamato vincitrici le classi Iie e Vf dell'Istituto Commerciale "L. Pilla" di Campobasso (Molise), e le classi Va, Iiib e Ivb del Liceo Scientifico "Montefeltro" di Sasso Corsaro (Pu, Marche). Dopo aver svolto una ricerca puntuale sulle tappe che hanno portato alla realizzazione della Comunità Europea, oggi Unione Europea, i ragazzi dell'Istituto C. "L. Pilla" hanno presentato un quaderno di appunti relativo alle prime Federazioni (Usa e Svizzera), al pensiero Federalista da Hamilton ai nostri giorni, dando particolare rilievo e considerazione agli obiettivi perseguiti dai paesi componenti, quali il rispetto dei diritti dell'uomo, delle libertà fondamentali e l'aiuto umanitario nel mondo. Le classi del Liceo "Montefeltro" hanno partecipato al concorso con tre tesine, un libro sulla guerra del Montefeltro e due Dvd dal titolo: "Per non dimenticare" e "Intervento di Nilde Iotti". Tutti i progetti realizzati trovano il loro fulcro nella descrizione del lungo e tormentato cammino del Vecchio Continente verso l'unificazione. Una delegazione delle classi vincitrici sarà ricevuta dal Capo dello Stato il 9 maggio 2005, nell'ambito delle "Giornate al Quirinale". Tra le numerose iniziative culturali avviate per il cinquantenario della morte di Alcide De Gasperi, è stata anche allestita, presso il Complesso Monumentale del Vittoriano, una mostra internazionale di documenti saggi e testimonianze sulle vicende che hanno segnato il difficile periodo del dopoguerra in Italia e che hanno visto l'illustre statista tra i più autorevoli protagonisti. Nello spirito dei valori etico-civili che sostanziano la democrazia, l'esposizione ripercorre, attraverso la vita e l'opera dello storico leader italiano, gli avvenimenti che resero possibile la definizione del progetto politico volto a proiettare il nostro paese nel futuro dell'Europa e della sua unità.