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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Novembre 2006
7PQ: LA COMMISSIONE ANNUNCIA LA DATA DEI PRIMI INVITI A PRESENTARE PROPOSTE  
 
Bruxelles, 28 novembre 2006 - La Commissione europea ha annunciato la data di apertura dei primi inviti a presentare proposte nell´ambito del Settimo programma quadro (7Pq). Se da un lato il processo di adozione del 7Pq è in dirittura d´arrivo (il Parlamento europeo dovrebbe dare la sua approvazione il 30 novembre), dall´altro la Commissione europea ha annunciato che il 22 dicembre saranno indetti i primi inviti a presentare proposte. Il direttore generale della Dg Ricerca, José Manuel Silva Rodriguez, ha comunicato la data nel corso di una riunione informativa sul più importante programma di ricerca comunitario mai esistito finora. «Il Settimo programma quadro risponderà oggi alle domande di domani», ha dichiarato. Ha presentato inoltre alcuni dei nuovi elementi del programma da 53 Mrd Eur, che raggrupperà tutte le attività comunitarie relative alla ricerca. Rodriguez ha spiegato come gli obiettivi del 7Pq siano stati raggruppati in temi di ricerca (cooperazione, idee, personale e capacità) e ha indicato in che modo il programma favorirà lo sviluppo di una ricerca che soddisfi le esigenze dell´industria europea grazie alle attività svolte dalle piattaforme tecnologiche e alle nuove iniziative tecnologiche congiunte. Il direttore generale ha concluso il discorso in bellezza annunciando la semplificazione di tutte le procedure. La partecipazione delle piccole e medie imprese (Pmi) sarà attivamente incoraggiata e il nuovo Consiglio europeo della ricerca (Cer) finanzierà le migliori iniziative della scienza fondamentale europea. Il Settimo programma quadro sarà pienamente operativo dal 1° gennaio 2007 e si concluderà nel 2013. Per ulteriori informazioni visitare: http://cordis. Europa. Eu/fp7/ http://ec. Europa. Eu/research/fp7/home_en. Html .  
   
   
ANTISPAM: SERVE MAGGIORE IMPEGNO DAGLI STATI MEMBRI BRUXELLES ADOTTA UNA COMUNICAZIONE PER INTENSIFICARE LA LOTTA CONTRO QUESTA PRATICA  
 
Bruxelles, 28 novembre 2006 - la Commissione ha invitato le autorità di regolamentazione e tutti gli interessati in Europa ad intensificare la lotta contro lo spam e contro i programmi spia e maligni. Benché la normativa comunitaria in vigore vieti le comunicazioni commerciali indesiderate, l´Europa continua ad essere vittima di attività illegali on line che provengono sia dal suo interno che dai paesi terzi. Questo emerge dalla Comunicazione adottata dalla Commissione, nella quale si fa osservare che, nonostante il fatto che la sicurezza di internet faccia parte da tempo del loro programma politico, le autorità nazionali dovrebbero intensificare il perseguimento delle attività illegali on line. "È tempo di trasformare il reiterato timore dello spam in azioni concrete di lotta contro questa attività illegale", afferma Viviane Reding, Commissaria responsabile della società dell´informazione e dei media. "Applicando la legislazione europea che vieta lo spam, le autorità dei Paesi Bassi sono riuscite a far scendere dell´85% i messaggi indesiderati nel loro territorio: sono sicura che anche altri paesi potrebbero raggiungere un simile risultato applicando più efficacemente la normativa in vigore. Riesaminerò questo problema l´anno prossimo per valutare se sia necessario adottare ulteriori disposizioni legislative antispam. ". Il numero di e-mail non richieste continua ad essere elevatissimo: secondo le stime della Symantec e della Messagelabs, due società attive nel campo della sicurezza di internet, la percentuale di spam è compresa tra il 54% e l´85% di tutte le e-mail inviate. La Ferris Research ha stimato il costo dello spam nel 2005 a 39 miliardi di euro a livello mondiale, mentre la Computer Economics ha calcolato a 11 miliardi di euro il costo dei software maligni, sempre a livello globale. In base alle ultime cifre fornite dalla Sophos il 32% dei messaggi non richiesti messi in circolazione proviene dall´Europa, ma il continente asiatico è in testa col 34%. Le e-mail non richieste da semplice seccatura si sono trasformate sempre più in un´attività fraudolenta e criminale. La pratica illegale del "phishing" consiste nell´adescare gli utenti con messaggi elettronici che li inducono a svelare dati riservati e finanziari. La privacy è messa a repentaglio dai programmi spia, diffusi attraverso la posta elettronica o i software, che registrano e riferiscono le abitudini degli utilizzatori. Il timore nei confronti di tali rischi sta a sua volta frenando la crescita dei servizi on line del tutto legali. La Comunicazione riconosce che gli strumenti legislativi per lottare contro tutte queste minacce già esistono, in particolare il divieto della diffusione di comunicazioni indesiderate adottato a livello europeo nel 2002 con la direttiva sulla vita privata, ma nella maggior parte degli Stati membri il problema sta nell´attuazione di tale divieto. Per migliorare questo stato di cose gli Stati membri dovrebbero definire chiaramente quali siano le autorità incaricate di fare un uso efficace degli strumenti messi a disposizione dalla legislazione comunitaria. Di fronte alle tendenze criminose nella diffusione dello spam e tenendo conto del fatto che le comunicazioni indesiderate non si fermano ai confini di un determinato Stato, è di importanza fondamentale che le autorità responsabili di far applicare la legge collaborino strettamente tra loro. Secondo la Commissione, per la lotta antispam occorre disporre di risorse sufficienti: il drastico calo dello spam registrato nei Paesi Bassi è stato reso possibile grazie all´opera dell´organismo indipendente di regolamentazione Opta, che ha riservato a tale attività antispam solo cinque persone a tempo pieno e un investimento di 570. 000 euro in attrezzature. La Comunicazione invita il settore a cooperare applicando adeguate misure di filtraggio e garantendo il rispetto delle buone pratiche commerciali on line, in sintonia con la normativa in materia di protezione dei dati personali. In Finlandia le misure di filtraggio hanno permesso di far scendere lo spam dall´80 al 30%. La Commissione rafforzerà ulteriormente il dialogo e la cooperazione con i paesi terzi che sono i primi in classifica tra i paesi speditori di spam. Gli Stati Uniti e l´Unione europea hanno convenuto di cooperare per affrontare il problema dello spam attraverso iniziative congiunte di applicazione della legge e per studiare i mezzi di lotta contro i programmi spia e i software maligni illeciti. Per l´Asia, la Commissione ha pubblicato una dichiarazione congiunta sulla cooperazione internazionale contro lo spam, adottata dalla conferenza dell´Asem sul commercio elettronico nel 2005. La Commissione rivedrà anche il quadro legislativo al momento di presentare proposte legislative intese a rafforzare le norme in materia di vita privata e di sicurezza degli utilizzatori nel 2007. Le proposte potranno obbligare i fornitori di servizi a comunicare le infrazioni di sicurezza che abbiano comportato perdite di dati personali e/o interruzioni della fornitura del servizio. Le autorità nazionali di regolamentazione avranno la facoltà di imporre agli operatori l´attuazione di adeguate politiche di sicurezza. Gli Stati membri dovranno far sì che qualsiasi persona fisica o organizzazione che abbia un interesse legittimo nella lotta contro le infrazioni nell´ambito della direttiva sulla protezione della vita privata possano intentare processi e rivolgersi alle autorità nazionali di regolamentazione. .  
   
   
MANTENERE I LEGAMI CON L´EUROPA NEL CAMPO DELLA S&T  
 
Bruxelles, 28 novembre 2006 - Oltre ad affrontare questioni politiche e a mettere in mostra parte della tecnologia all´avanguardia dell´Europa, la manifestazione Ist2006, svoltasi a Helsinki dal 21 al 23 novembre, ha anche offerto ai delegati l´occasione di approfondire ulteriormente i partenariati internazionali. Erano presenti, tra i numerosi stand, delegazioni di Russia, India, Cina, Singapore, Israele, Stati baltici, Balcani occidentali, Egitto e Nuova Zelanda, che hanno illustrato i legami esistenti tra le loro regioni e l´Europa e le aree in cui è possibile accrescere la cooperazione in materia di scienza e tecnologia (S&t). Il Notiziario Cordis ha intervistato rappresentanti di Sudafrica e Canada, interrogandoli sui loro legami di cooperazione con l´Europa e sulle loro aspettative quanto all´avvio di nuovi partenariati a seguito della partecipazione a Ist2006. Fin da quando, nei primi anni ´90, il Sudafrica è diventato una democrazia a pieno titolo, il paese si è impegnato a riaffermarsi sulla scena mondiale, instaurando forti relazioni con l´Europa e altre parti del mondo. «Una delle priorità strategiche del governo era reintegrare la comunità di ricerca sudafricana all´interno della comunità internazionale», ha dichiarato Daan du Toit, Alto rappresentante per la scienza e la tecnologia per l´Europa, al Notiziario Cordis. A tal fine, nel 1996 il governo del Sudafrica ha firmato un accordo formale bilaterale in materia di S&t con l´Ue. Un elemento importante di questo accordo di cooperazione era volto a permettere ai sudafricani di partecipare al programma quadro per la ricerca dell´Unione europea, a titolo della sezione Cooperazione internazionale scientifica e tecnologica (Inco) del 4Pq. A dieci anni di distanza, questa partecipazione si è rafforzata, grazie all´apertura di tutte le aree tematiche ai paesi terzi nell´ambito del 6Pq. Benché le statistiche complete non siano ancora disponibili, secondo le stime di Daan du Toit, dal 4Pq al 6Pq si sono registrate circa 200 partecipazioni sudafricane. Tra le aree tematiche in cui i partecipanti sudafricani hanno compiuto progressi figurano la sicurezza e la qualità degli alimenti, l´ambiente e lo sviluppo sostenibile e le scienze della vita. L´area tematica delle Tic, tuttavia, si è rivelata molto più ostica, afferma du Toit, a dispetto del desiderio dei partner sudafricani di partecipare ai progetti e della decisione del governo di annoverare tra le sue priorità strategiche fondamentali le tecnologie dell´informazione e della comunicazione. Nel complesso, i partner sudafricani hanno partecipato a soli cinque progetti a titolo dell´area tematica «Tecnologie per la società dell´informazione (Tsi)» del 6Pq. Tuttavia, «considerando che siamo partiti da un livello molto basso, si tratta di un inizio modesto ma soddisfacente», ha dichiarato. «Abbiamo la prova pratica che dimostra che, partecipando al programma quadro, il Sudafrica ha aumentato la propria capacità in materia di S&t», ha affermato du Toit. Il Sudafrica spende attualmente lo 0,87% del suo Pil in ricerca e sviluppo (R&s) e punta a raggiungere l´1% entro il 2008. Secondo Daan du Toit, la partecipazione limitata del Sudafrica è in parte dovuta al modo in cui è organizzato il 6Pq, che si concentra sull´eccellenza e la competitività. «Comprendiamo questa filosofia e la sottoscriviamo appieno», ha dichiarato al Notiziario Cordis, rilevando che il Sudafrica ha fornito la propria competenza a progetti in aree quali le malattie trasmissibili come l´Hiv/aids e la malaria. Per quanto riguarda le Tic, invece, «in Sudafrica abbiamo persone valide in questo settore, che però non sono né migliori né peggiori dei belgi o degli olandesi, ad esempio», afferma. «Pertanto, quando un consorzio [operante nell´ambito di un programma quadro], con sede ad esempio in Germania, deve scegliere tra un partner che si trova dall´altra parte del mondo o qualcuno che invece offre un lavoro di qualità altrettanto elevata in Austria, si trova dinanzi a una decisione facile», sostiene du Toit. Dal riscontro ricevuto durante una riunione tra partner tenutasi in occasione dalla manifestazione Ist e organizzata dalla delegazione sudafricana, Daan du Toit ha rilevato un´evidente mancanza di consapevolezza all´interno della comunità europea della ricerca riguardo alla capacità del Sudafrica di partecipare al programma quadro. Daan du Toit sostiene che sia l´Europa sia il Sudafrica dovrebbero condividere la responsabilità di sensibilizzare le loro rispettive comunità di ricerca sulle opportunità di partenariato offerte dal 6Pq e dal 7Pq, incoraggiando una maggiore partecipazione. Partendo da questo presupposto, il ministero sudafricano di Scienza e tecnologia ha istituito, con i fondi del 6Pq, il programma Ue-sudafrica per il progresso scientifico e tecnologico (Esastap). Obiettivo di questa iniziativa è rafforzare la creazione di reti e di partenariati tra le due regioni. Uno dei suoi strumenti è un fondo a favore del capitale di avviamento per i ricercatori sudafricani intenzionati a partecipare al 6Pq. Grazie a questo sostegno finanziario, gli studiosi possono andare all´estero ed esplorare eventuali opportunità di partenariato. L´iniziativa offre anche fondi di cofinanziamento ai partecipanti sudafricani che hanno preso parte con successo a progetti del 6Pq considerati di importanza strategica nazionale. «Sappiamo anche di doverci presentare meglio sul mercato ed è per questo che siamo qui», ha affermato du Toit. A suo avviso l´avvenimento Ist è un´ottima opportunità per mettere in luce le competenze del Sudafrica sulle Tic. Ha inoltre osservato che per l´Europa potrebbero rivelarsi utili i punti di forza del paese negli sviluppi open source e nelle attività di e-Inclusion nella sanità e nell´istruzione. Interrogato sui motivi dell´importanza della cooperazione tra l´Europa e il suo paese, Daan du Toit ha precisato che in Sudafrica viene svolto solo lo 0,5% delle attività di R&s mondiali. «Dobbiamo quindi mantenere i legami con chi svolge il restante 99,5%». Anche l´Europa deve mantenere i propri legami. «Con l´allargamento, gli obiettivi dell´Ue si sono avvicinati a quelli del Sudafrica, perché per molti versi siamo alle prese con le stesse sfide economiche e sociali», ha dichiarato du Toit. Un altro paese, questa volta situato nell´emisfero settentrionale, a constatare i vantaggi derivanti dalla stretta collaborazione con l´Europa è il Canada. «La collaborazione è importante perché è semplicemente impossibile cavarsela da soli», ha dichiarato al Notiziario Cordis Debbie Kemp, punto di contatto nazionale (Pcn) canadese per le tecnologie della società dell´informazione. «Attraverso la collaborazione, la ricerca ha più probabilità di andare a buon fine e di essere commercializzata e dischiude un maggior numero di opportunità». Patricia Ockwell, consulente S&t della missione del Canada presso l´Ue, è d´accordo. «Cooperare significa lavorare con i massimi esperti del settore. Perché duplicare il lavoro che viene svolto altrove nel mondo, quando si può lavorare insieme, giungere più rapidamente a una soluzione e ottenere un risultato migliore?», ha chiesto. Come il suo omologo sudafricano, Patricia Ockwell ritiene che la cooperazione permetta a entrambe le regioni di unirsi per affrontare sfide che le accomunano, quali l´invecchiamento demografico e lo sviluppo rurale, condividendone in questo modo rischi e benefici. «Analizzando le aree tematiche del 6Pq, mi rendo conto che sono molto simili a quelle del Canada», ha aggiunto. Nel 1995, il Canada ha firmato un accordo di cooperazione scientifica e tecnologica con l´Ue, che ha permesso ai ricercatori e alle organizzazioni di ricerca del paese di partecipare a consorzi nell´ambito del programma quadro di ricerca dell´Unione europea. Se si esaminano gli ultimi dati sulla partecipazione dei ricercatori canadesi, i frutti di questo accordo risultano evidenti. Solo nell´ambito del 5Pq, sono stati avviati almeno 75 progetti Canada-europa di collaborazione scientifica e tecnologica, ai quali hanno partecipato attivamente circa 80 ricercatori canadesi e diverse centinaia di ricercatori comunitari. 28 di questi 75 progetti riguardavano l´ambito delle tecnologie della società dell´informazione (Tsi). Al programma Tsi del 5Pq hanno partecipato in tutto 38 organizzazioni canadesi, la maggior parte delle quali proveniva dal settore pubblico (75%). Esaminando le osservazioni emerse dal forum Ist2006, le aree delle Tic in cui si ritiene che il Canada fornisca prestazioni eccellenti sono i servizi di e-Health ed e-Accessibility e la robotica. Un´altra delle aree citate in cui si potrebbero sviluppare partenariati con l´Europa è la competenza del Canada nel campo della fotonica. Questa non è una novità poiché il Canada ha l´unica rete nazionale ad alta velocità interamente ottica al mondo. Nel corso degli anni la cooperazione tra le due regioni è stata promossa da iniziative quali Ist-ec, un progetto congiunto Canada-europa giunto alla sua seconda fase e volto a collegare le comunità di ricerca di Europa e Canada in settori fondamentali delle Tsi. Tra le sue attività figurano servizi e manifestazioni di partenariato. «Il modo migliore di mantenere la cooperazione è organizzare incontri di persona come quelli allestiti in occasione della manifestazione Ist», ha affermato Patricia Ockwell. «Si tratta di riunioni molto importanti perché, al nostro rientro a casa, possiamo rimanere in contatto, nella consapevolezza di avere instaurato una relazione solida e destinata a crescere». Per ulteriori informazioni sulla cooperazione scientifica e tecnologica con il Sudafrica consultare: http://www. Dst. Gov. Za/ http://www. Esastap. Org. Za Per ulteriori informazioni sulla cooperazione scientifica e tecnologica con il Canada consultare: http://www. Ist-ec. Org/ http://www. Crc. Ca/ncp/ http://www. Infoexport. Gc. Ca/science/eu_home-en. Htm http://cordis. Europa. Eu/canada/ .  
   
   
CONVEGNO "EUROPA IN LIGURIA"  
 
 Savona, 28 novembre 2006 – Si è tenuto il 24 novembre a Savona il convegno “Europa in Liguria” Ambiente, Energia e Trasporti: Le opportunità per la Liguria nella programmazione comunitaria 2007-2013. Al convegno è intervenuto il presidente della Camera di Commercio di Savona, Ginacarlo Grasso, che ha affermato che l’incontro “Europa in Liguria” cade nel momento in cui la Camera di Commercio è intenta a formulare le strategie che accompagneranno il sistema delle imprese della provincia nei prossimi anni, essendo in atto la predisposizione di una serie di progettualità intersettoriali scandite su livelli temporali diversi. Pertanto, nel corso del suo intervento, ha illustrato i tre settori sui cui punta l’ente camerale savonese: ambiente, energia e trasporti, alla cui base sta un denominatore comune: la qualità della vita. “Tre aspetti – sottolinea il presidente Grasso - tesi ad un unico grande obiettivo: l’individuazione di una chiara strategia economica che sostenga il rilancio produttivo ed occupazionale della provincia, con gli amministratori pubblici a porsi non soltanto su problematiche settoriali di competenza, quanto di fronte ad un quadro generale di prospettiva, il cui fine sia rappresentato dall’interesse collettivo. In questo senso, la questione energetica si pone in priorità, dinanzi ai costi e quindi al peggioramento del deficit commerciale energetico, che, poi, in ultima analisi, contribuisce più di ogni altro settore al deterioramento del saldo commerciale complessivo del nostro Paese. Il sistema delle imprese, prima di altri soggetti, ha compreso che occorre ripensare agli errori commessi nella politica sia della produzione che degli approvvigionamenti, dare forza all’eolico, al solare termico, al fotovoltaico, ma anche rivalutare il ruolo del carbone pulito e dell’atomo dinanzi ai nuovi apporti tecnologici. ” “Dall’inizio di quest’anno – ha proseguito Grasso - , al Centro Camerale di Sperimentazione ed Assistenza Agricola d’Albenga (Cersaa), funziona un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da luce solare. La resa complessiva del sistema è di circa 12. 000 chilowattora per anno. Nel contempo, ha preso consistenza il progetto Life Biomass. Si tratta dell’ impiego di materiali biodegradabili in alternativa alle plastiche, a dimostrazione della possibilità di sostituire alle plastiche di sintesi manufatti prodotti a partire da amido di mais. La priorità dell’energia prende, poi, ancora sostanza alla Camera di Commercio con la concessione al Cersaa di un finanziamento da parte del ministero delle Politiche agricole e forestali per sviluppare il primo progetto nazionale espressamente dedicato all’indagine degli aspetti energetici nel florovivaismo, che verrà realizzato nell’ambito di un ampio parternariato scientifico. Ulteriore priorità è lo sfruttamento di fonti rinnovabili di energia. A questo proposito verranno prese in considerazione le possibilità d’impiego di acque salmastre o saline per il raffrescamento, riscaldamento e irrigazione di serre, lo sviluppo di sistemi di gestione ambientale fine e la modificazione della radiazione luminosa mediante impiego di schermi fotoselettivi. Sarà attentamente valutata anche la produzione di energia fotovoltaica a partire da celle trasparenti e di energia eolica a partire da minigeneratori ad uso aziendale. Nel campo ambientale è significativa l’attività di sperimentazione sul compostaggio come risposta all’accumulo in discarica, quale sistema in grado di recuperare e valorizzare i rifiuti organici industriali, artigianali, agricoli e civili nel rispetto dell’ambiente. Tra i numerosi progetti del Cersaa si evidenzia, specificamente, anche la raccolta di tutti i tipi di compost e dei rifiuti organici potenzialmente utilizzabili per il compostaggio”. “Non di minore valenza – ha concluso Grasso - nel quadro sia della qualità della vita dei residenti, sia della competitività delle nostre imprese si pone il potenziamento della rete infrastrutturale e della logistica nel suo complesso. Per rimanere nel campo agricolo, e nel comparto florovivaistico in particolare, annunciamo fin d’ora che verranno valutati modelli organizzativi e logistici per la razionalizzazione e la valorizzazione della filiera ed approfondita l’applicazione di innovazioni tecnologiche nell’ambito della logistica refrigerata del prodotto floricolo. E’, questo, un nuovo intervento della Camera di Commercio che s’inserisce nel più vasto disegno strategico del potenziamento delle comunicazioni, che ha visto l’Ente in primo piano nel rilancio della programmazione regionale e nazionale degli assi verso la pianura padana: dall’Albenga-garessio-ceva alla Carcare-predosa, proposte unite oggi nel progetto comune dell’Albenga-alessandria (Predosa). L’idea, poi, di un autoporto, per il quale la Cdc ha condotto un’indagine conoscitiva in ordine alle esigenze del tessuto produttivo locale, sta progressivamente delineandosi, mentre di estrema rilevanza appare l’impegno finanziario della Cdc, diventata il socio di riferimento nel rilancio dello scalo aeroportuale di Villanova d’Albenga. Non foss’altro perché nei tre settori d’intervento, di cui si parlerà oggi, è auspicabile per evitare alla nostra economia danni incalcolabili in termini sociali, economici ed occupazionali nel campo ambientale, e dei rifiuti in particolare, una politica che punti a quote elevate di raccolta differenziata, alla realizzazione di termovalorizzatori e di impianti di compostaggio; nel comparto elettrico, una strategia a medio termine che contemperi obiettivi ambientali, costo, sicurezza degli approvvigionamenti per le nostre aziende e diversificazioni delle fonti attraverso impianti di produzione da fonti rinnovabili, centrali a gas e a carbone; nelle infrastrutture viarie l’esigenza della messa a punto di strade statali (Aurelia bis), autostrade, linee ferroviarie e funiviarie, aeroporto ed autoporto”. .  
   
   
INCONTRO A LONDRA DEI DIFENSORI CIVICI REGIONALI D´EUROPA  
 
 Trieste, 28 novembre 2006 - Lavorando insieme per una buona amministrazione: questo il titolo che dice anche lo scopo dell´incontro tra i Difensori civici regionali d´Europa tenutosi a Londra, cui ha partecipato il Difensore civico del Fvg Caterina Dolcher. Il Mediatore europeo prof. Diamanduros, presente due anni fa in Friuli Venezia Giulia, ha sottolineato che la stretta collaborazione tra i Difensori civici d´Europa deve tenere il passo con il cammino dell´Unione europea. Nell´incontro si è potuto constatare come, pur nella diversità degli ordinamenti, che non è mai stata un ostacolo in questa collaborazione, vi è un´unità di filosofia nell´operare, in ogni caso senza il potere di decisioni vincolanti, ma offrendo ai cittadini la propria capacità di ascolto e di persuasione per rendere più umano il diritto e il loro rapporto con l´amministrazione. Il Difensore civico, "ponte" tra chi amministra e le persone, fornisce un valore aggiunto sia ai politici che ai cittadini perché la quantità degli affari che i cittadini trattano con l´amministrazione comportano procedure sempre più complesse dove è sempre più richiesta trasparenza e comprensibilità. Gli strumenti per un nuovo modo di lavorare insieme saranno anzitutto l´istituzione, sotto la denominazione di "European network ombundsmen", di una nuova forma di collaborazione, l´inaugurazione di una nuova guida in rete chiamata "How can help me?", "Chi mi può aiutare?" che indica a quale difensore civico rivolgersi, senza perdere tempo nei trasferimenti delle pratiche e, infine, nell´istituzione di un forum di discussione per lavorare verso un obbiettivo comune. Caterina Dolcher ha tenuto una relazione sulla trattazione delle denunce dei soggetti in condizione di debolezza sociale e ha riferito la propria esperienza maturata nei tre anni dal proprio incarico quanto ai casi trattati in materia di salute e protezione sociale che la impegnano per buona parte del suo lavoro, sottolineando inoltre i pericoli di una sanità sempre più tecnicizzata, burocratica e povera sul lato umano della comunicazione con il malato e i suoi familiari e la necessità che i difensori civici promuovano rapporti eticamente corretti in tutta l´organizzazione delle aziende sanitarie. Dolcher ha evidenziato come, anche in materia di prestazioni di assistenza sociale, sia necessario arrivare a una definizione di livelli minimi circa i diritti dei cittadini e come si debba puntare a una semplificazione delle procedure che, per i cittadini in condizione di debolezza sociale, costituiscono delle vere e proprie trappole che li penalizzano ingiustamente. Si dovrebbe ammettere una certa flessibilità nel valutare gli errori procedurali, senza che la scadenza di termini non essenziali ed errori di comprensione delle complesse regole in vigore, costituiscano tagliole inesorabili per chi si trova in maggiori difficoltà. Il seminario si è concluso con il programma di ritrovarsi nel 2008 in Germania o in Austria per proseguire nell´approfondimento dei temi che impegnano i Difensori civici regionali nell´auspicio che nel frattempo si arrivi a conferire efficacia di norma giuridica vincolante alla Carta dei diritti fondamentali dell´Unione europea. _ .  
   
   
CONFERENZA SULL´ECONOMIA DIGITALE ALLA SORBONA  
 
Bruxelles, 28 novembre 2006 - Il polo di competitività della regione di Parigi, System@tic, organizza per l´8 dicembre a Parigi (Francia) il suo primo forum. Il forum, dal titolo «Alla scoperta delle sfide dell´economia digitale: l´innovazione a livello nazionale ed europeo», si terrà alla Sorbona di Parigi (Francia) l´8 dicembre. I tre principali temi della manifestazione saranno: l´innovazione attraverso la ricerca cooperativa; l´innovazione in Europa; le nuove sfide economiche dell´innovazione. Si tratta del primo forum organizzato dal polo di competitività della regione di Parigi, System@tic, composto di circa 200 esponenti del mondo industriale, accademico e istituzionale della regione di Parigi che collaborano a progetti di ricerca. Per ulteriori informazioni e per le iscrizioni visitare: http://events-systematic-paris-region. Org/enhome. Htm .  
   
   
BANCA INTESA: CONCLUSA “DA VINCI”, OPERAZIONE DI CARTOLARIZZAZIONE SINTETICA PER 650 MILIONI DI DOLLARI  
 
Milano, 28 novembre 2006 – Banca Intesa ha concluso un’operazione di cartolarizzazione sintetica finalizzata alla copertura e alla gestione dinamica del rischio della propria esposizione nel settore aereo ed aeronautico. L’operazione denominata Da Vinci Synthetic (“Da Vinci”), lanciata per un importo nominale di circa 650 milioni di dollari, è la seconda operazione del genere che la banca finalizza sul proprio portafoglio di finanziamenti al settore dopo Leonardo Synthetic (maggio 2001), andata a scadenza lo scorso settembre. Le cartolarizzazioni sintetiche costituiscono la terza generazione di strutture di cartolarizzazione in quanto, avvalendosi dell’utilizzo di crediti derivati, evitano il trasferimento fisico del sottostante portafoglio di finanziamenti (le attività restano iscritte in bilancio), trasferendo unicamente il rischio creditizio dei finanziamenti considerati. Le garanzie a fronte del portafoglio, oggetto dell’operazione Da Vinci, comprendono 128 apparecchi che fanno parte delle flotte di 22 compagnie aeree, per la maggior parte compagnie di bandiera, di 14 Paesi nel mondo. Dei 128 aerei, il 78% è stato costruito tra il 1997 e il 2001, il 16% tra il 1992 e il 1996 e il 5% tra il 2002 e il 2003. I principali finanziamenti inclusi nel portafoglio riguardano Klm (circa 99 milioni di dollari, pari al 17% del totale), British Airways (circa 91 milioni di dollari, 16%), Alitalia (circa 73 milioni di dollari, 13%) e Alaska Airlines (circa 46 milioni di dollari, 8%); nessun altro finanziamento supera il 6% del portafoglio complessivo. Con questa operazione Banca Intesa compra protezione, tramite un credit default swap (con l’intermediazione di Merrill Lynch) utilizzando: per la parte unfunded (84% ovvero pari a circa 546 milioni di dollari), un contratto di Senior Swap sottoscritto con un primario operatore finanziario, Mbia, che copre i rischi del portafoglio Da Vinci con rating superiore o uguale a Aa; per la parte funded (12%), Da Vinci Synthetic Plc, uno Special Purpose Vehicle (“Spv”) domiciliato in Irlanda, che ha emesso obbligazioni (Notes) per un valore complessivo di 78,2 milioni di dollari, strutturate in tre tranches (con rating A, Bbb e Bb) collocabili unicamente presso investitori istituzionali internazionali. Le obbligazioni emesse da Da Vinci Synthetic Plc sono state divise nelle seguenti tranches: Notes Classe A (rating A) di 32,5 milioni di dollari (5%); Notes Classe B (rating Bbb) di 26,1 milioni di dollari (4%); Notes Classe C (rating Bb+) 19,6 milioni di dollari (3%). La struttura dell’operazione prevede infine la possibilità di vendere in qualsiasi momento il rimanente 4% del rischio, pari a circa 26 milioni di dollari. Banca Intesa e Merrill Lynch International sono stati Arrangers e Note Placement Agents dell’operazione. .  
   
   
SANPAOLO IMI SIGLATO ACCORDO CON LEGACOOP SIGLATO UN IMPORTANTE ACCORDO PER IL SOSTEGNO FINANZIARIO A PIANI DI INVESTIMENTO DELLE SOCIETÀ COOPERATIVE  
 
 Bologna, 28 novembre 2006. Il Gruppo Sanpaolo Imi e Legacoop, la Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue, hanno siglato un’intesa che permetterà alle società cooperative associate di beneficiare di finanziamenti a medio e lungo termine finalizzati a supportare piani di investimento a sostegno dello sviluppo. Nell’ambito dell’accordo, Sanpaolo Imi ha predisposto una metodologia di valutazione del merito creditizio innovativa, in grado di valorizzare le specificità delle cooperative. Sulla base di questa metodologia, alla cooperativa viene attribuito un rating che determina il rapporto tra il finanziamento erogato da Sanpaolo Imi e l’investimento pianificato dalla società. Grazie all’intesa siglata, il Gruppo concederà finanziamenti a fronte dei piani di investimento presentati dalle cooperative. In caso di finanziamento parziale dell’investimento, i soci delle cooperative provvederanno a coprire la parte residua dell’investimento attraverso un aumento del capitale sociale. I soci potranno inoltre accedere a prestiti personali erogati da Sanpaolo Imi per anticipare le risorse necessarie alla realizzazione del piano di investimenti. In questo modo, le cooperative potranno migliorare la struttura patrimoniale e perseguire obiettivi di crescita sostenibili. “Nonostante la diversa natura che le caratterizzano, – spiega il Presidente di Legacoop Giuliano Poletti - le società cooperative operano nel medesimo contesto economico di tutte le altre imprese e devono affrontare le sfide poste dai cambiamenti economici in atto. Per garantire ai soci le migliori condizioni per lo scambio mutualistico, anche le cooperative hanno la necessità di perseguire politiche di crescita dimensionale e di sbocchi su nuovi mercati. Diventa quindi fondamentale disporre di strumenti che, tenuto conto delle specificità del mondo cooperativo, facilitino il reperimento delle risorse finanziarie necessarie allo sviluppo. ”Ed è proprio a tali esigenze che risponde Sanpaolo Imi. Questa innovativa metodologia di valutazione del merito creditizio permette di mantenere o migliorare il rating delle società cooperative, e quindi le loro condizioni di accesso al credito, anche a fronte della realizzazione di nuovi piani di investimento. L’accordo prevede inoltre la possibilità, una volta raggiunta una dimensione efficiente del portafoglio di finanziamenti, di trasferire il rischio di credito al mercato dei capitali tramite il collocamento del Bond delle Cooperative. L’intesa con Legacoop è un ulteriore segnale dell’impegno del Gruppo Sanpaolo Imi a supporto delle imprese che vogliono investire e crescere. .  
   
   
REVOCA CONVOCAZIONE ASSEMBLEA STRAORDINARIA DI BANCA FIDEURAM  
 
Roma, 28 novembre 2006 - Il Presidente del Consiglio di Amministrazione di Banca Fideuram, Vincenzo Pontolillo, avvalendosi del mandato conferitogli dal Consiglio in data 9 novembre 2006, ha disposto la revoca della convocazione dell’Assemblea Straordinaria della Società prevista per i giorni 12 e 16 gennaio 2007, rispettivamente in prima e seconda convocazione. La decisione è stata presa in considerazione della sospensione dell’iter di fusione per incorporazione di Banca Fideuram in Eurizon Financial Group, a seguito dei risultati dell’Opa volontaria promossa da Eurizon e dell’Opa residuale che Eurizon promuoverà. .  
   
   
BANCA UCB: CONTINUA LO SVILUPPO DELLA BANCA CON L´APERTURA DI UNA NUOVA FILIALE IN SICILIA LA NUOVA FILIALE APRE A PALERMO E LA BANCA È ORA A "QUOTA 16".  
 
 Milano, 28 novembre 2006 - Banca Ucb, l´istituto del Gruppo Bnp Paribas specializzato nell´erogazione di finanziamenti immobiliari, prosegue nella propria strategia di crescita attraverso lo sviluppo della propria rete distributiva diretta con l´apertura di una nuova filiale a Palermo, in una location centrale, in Via della Libertà 38. La crescita sulla rete delle filiali dirette conferma la strategia della banca di voler offrire un livello di servizio eccellente ai propri intermediari e ai clienti tramite una rete di consulenti di zona dipendenti della banca. L´apertura della filiale, la seconda in Sicilia dopo quella di Catania inaugurata nel 1995, intende rafforzare la presenza di Banca Ucb sul territorio siciliano, al fine di sfruttare le alte potenzialità del mercato mutui con un obiettivo di arrivare a coprire il 2% del totale mutui erogato in Sicilia. Il mercato immobiliare siciliano registra interessanti tassi di crescita: il numero delle compravendite totali ad uso abitativo in Sicilia è cresciuto del 3,7% nel primo semestre 2006 superando le 30mila compravendite. Palermo città ha invece registrato una crescita del 2,8% nel primo semestre 2006 (verso primo semestre 2005) e si evidenzia un trend positivo di crescita costante nel triennio 2003-2006. Anche per quanto riguarda il dato sull´erogato mutui, la regione Sicilia ha registrato nel primo semestre 2006 un incremento significativo pari al 22% circa con un importo di mutui erogati pari a 1,5 miliardi di Euro. "Con l´apertura della filiale di Palermo - ha dichiarato Riccardo Maccabruni, Direttore Commerciale di Banca Ucb - rafforziamo la nostra presenza in Sicilia, regione dove operiamo da oltre 11 anni con ottimi risultati ed una clientela particolarmente soddisfatta". "Il nostro obiettivo è quello di incrementare significativamente la nostra quota di mercato in Sicilia - ha concluso Riccardo Maccabruni - tramite una capillare relazione con gli Agenti Immobiliari per offrire ai loro clienti la gamma completa dei mutui Ucb". .  
   
   
ASTA DI FINE MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO  
 
Regolamento 30. 11. 2006 Durata gg. 182
Prezzo medio ponderato 98,225
Ritenuta fiscale 12,5% 0,22188
Arrotondamento 0,00313
Prezzo netto d´aggiudicazione 98,45
Rendimento semplice netto 3,11
Rendimento composto netto 3,14
Nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime 0,20
Prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) 98,65
Rendimento semplice (minimo) 2,71
Rendimento composto netto (minimo) 2,72
Fonte Assiom .
 
   
   
OFFERTA PUBBLICA DI VENDITA E SOTTOSCRIZIONE DI ELICA S.P.A.: UNICREDIT BANCA MOBILIARE E JPMORGAN ESERCITANO L’ OPZIONE DI GREENSHOE  
 
 Milano, 28 novembre 2006 - Con riferimento all´Offerta Pubblica di Vendita e Sottoscrizione di Elica S. P. A. , capofila di un Gruppo di produzione di cappe aspiranti da cucina´, rende noto che, in data 22 novembre , i Joint Global Coordinators, Jpmorgan e Unicredit Banca Mobiliare, hanno integralmente esercitato l´opzione di greenshoe per n. 3. 000. 000 di azioni. E prezzo di acquisto delle azioni oggetto della greenshoe è pari a 5,00 Euro per azione - corrispondente al prezzo stabilito nell´ambito dell´Offerta Pubblica di Vendita e Sottoscrizione - per un controvalore complessivo pari a circa Euro 15 milioni. Il trasferimento e il pagamento delle suddette azioni avverrà il 27 novembre 2006. Inclusa la greenshoe l´Offerta Pubblica Globale di Vendita e Sottoscrizione ha riguardato pertanto n. 25. 500. 000 di titoli Elica S. P. A. , pari al 40,3% del capitale sociale, per un controvalore di Euro 127,5 milioni. .  
   
   
BORGOSESIA S.P.A.: NOVAGEST SIM NOMINATA OPERATORE SPECIALISTA PER PASSAGGIO IN CONTINUA DELLE AZIONI ORDINARIE.  
 
Biella, 28 novembre 2006 - Borgosesia la società ha conferito l’incarico di operatore specialista a Novagest Sim ai fini della richiesta, a Borsa Italiana, di ammissione delle azioni ordinarie alla classe 1 del mercato Expandi. .  
   
   
POLTRONA FRAU S.P.A.: APPROVATI DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE I RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2006 RICAVI +10%, EBITDA +58%, EBIT +229% , UTILE ANTE IMPOSTE +154%  
 
Milano 28 novembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Poltrona Frau S. P. A. , riunitosi il 23 novembre ha approvato i risultati del Gruppo al 30 settembre 2006. I dati dei primi nove mesi del 2006 sono in linea con gli obiettivi che si era posto il management e confermano la continua crescita delle vendite e della redditività del Gruppo. Il Gruppo Poltrona Frau è leader mondiale nel settore dell´arredamento di alta gamma con marchi di assoluto rilievo quali Poltrona Frau, Cassina, Cappellini ed Alias ed altri importanti marchi quali Gebrúder Thonet Vienna, Gufram e Nemo. I ricavi sono pari a 186. 8 milioni di Euro, in crescita circa del 10% rispetto ai 170. 5 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2005. Questo trend di crescita deriva principalmente dall´incremento del fatturato registrato dai due brand principali Poltrona Frau e Cassina. Persiste l´effetto di stagionalità del segmento contract, che ha registrato nei primi 9 mesi circa il 55% dei ricavi attesi per l´intero esercizio 2006. Suddivisione per brand del fatturato: forte crescita dei brand principali
(In migliaia di Euro) 9 mesi 2006 9 mesi 2005 var. %
Frau 73. 288 63. 099 +16,1%
Cassina 70. 434 64. 922 +8,5%
Alias 14. 786 14. 749 +0,2%
Cappellini 12. 034 11. 806 +1,9%
Altri 16. 288 15. 911 +2,4%
Totale 186. 830 170. 487 +9,6%
I due brand principali continuano a rappresentare oltre il 75% dei ricavi totali del Gruppo. Suddivisione per aree geografiche del fatturato
(In migliaia di Euro) 9 mesi 2006 9 mesi 2005 var. %
Italia 72. 518 67. 388 +7. 6%
Emea 73. 200 65. 922 +11. 0%
Americhe 22. 240 20. 339 +9. 4%
Asia ed Oceania 18. 872 16. 838 +12. 1%
Totale 186. 830 170. 487 +9. 6%
Si conferma nei primi nove mesi del 2006 una crescita del fatturato in tutte le aree geografiche in cui opera il Gruppo Poltrona Frau, con un trend più accentuato nei mercati esteri. Si rileva in particolare la crescita di più del 12% del mercato asiatico. Il gruppo chiude i primi nove mesi 2006 con un Ebitda pari a 15. 7 milioni di Euro in crescita del 58% rispetto al valore di 10 milioni di Euro dei primi nove mesi 2005 con un margine in sensibile miglioramento che raggiunge l´8. 4% del fatturato rispetto al 5. 8% del periodo precedente. In termini di redditività, il margine Ebitda continua a migliorare grazie ad una minore incidenza del costo del venduto, alle sinergie derivanti dal processo di integrazione del Gruppo e ad una più contenuta crescita dei costi fissi rispetto all´incremento del fatturato. L´ebit è pari a 11. 3 milioni di Euro ed è in crescita del 229% rispetto ai 3. 4 dei primi nove mesi 2005. L´utile ante imposte è pari a 6. 3 milioni di Euro ed è in crescita del 153% rispetto ai 2. 5 dei primi nove mesi 2005. La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2006 è di 113. 6 milioni di Euro. Il leggero peggioramento rispetto al 30 giugno 2006 è principalmente imputabile all´ingresso nell´area di consolidamento della società Meno Warenhandels Gmbh, controllata al 6O% da Poltrona Frau, che presenta un debito netto bancario pari circa a 2,7 milioni di Euro, ed all´effetto di stagionalità del fatturato contractdescritto in precedenza. Si comunica infine che in data 15 novembre 2006 si è completato con successo il processo di quotazione della capogruppo Poltrona Frau S. P. A. Presso il segmento Star del mercato telematico azionario gestito ed organizzato da Borsa Italiana S. P. A. L´offerta complessiva ha riguardato n. 49. 116. 000 azioni ordinarie della Società, di cui n. 40. 200. 000 azioni offerte in vendita da Charme Investments e Franco Moschini S. P. A. E n. 8. 916. 000 rivenienti da un apposito aumento di capitale. Il prezzo di collocamento è stato pari a Euro 2,10 per azione, determinando un incasso complessivo per la Società, al netto delle commissioni bancarie e dei costi di quotazione, pari a circa Euro 15 milioni. .
 
   
   
IN CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO MARTEDÌ 28 NOVEMBRE CONVEGNO IN OCCASIONE DELL’APERTURA DEL NUOVO UFFICIO DI RAPPRESENTANZA TUNISINO +3% L’EXPORT ITALIANO VERSO LA TUNISIA SUPERA IN SEI MESI IL MILIARDO E 200 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 28 novembre 2006 - Aumentano del 3% le esportazioni italiane in Tunisia. Nei primi sei mesi del 2006 hanno superato il miliardo e 200 milioni di euro. La regione che esporta di più è la Lombardia che con oltre 271 milioni di euro rappresenta più di un quinto del totale nazionale (22,4%). Buone anche le esportazioni della Sicilia che supera i 216 milioni di euro (il 17,9% italiano verso la Tunisia), del Veneto con quasi 154 milioni di euro (12,7) e del Piemonte con circa 130 milioni di euro (10,7%). E nel 2006 sono i prodotti finiti in cuoio, pelle, gomma, sughero e legno, carta, filati, metalli ferrosi e non ferrosi i prodotti italiani più gettonati sul mercato tunisino (33,5% del totale), seguiti da combustibili minerali, lubrificanti e prodotti connessi (21,5%) e da macchinari e materiale da trasporto (21,4%). Il 47,9% dell´import italiano dalla Tunisia riguarda invece i prodotti finiti (soprattutto vestiti e accessori di abbigliamento e da viaggio, calzature, mobili e altri manufatti) e il 15,5%consiste in oli, grassi e cere di origine animale e vegetale. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat al secondo trimestre 2005 e 2006. Convegno in occasione dell’apertura del nuovo ufficio di rappresentanza tunisino in Camera di commercio di Milano. Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali organizza una country presentation sulla Tunisia, in occasione dell’apertura presso la proprio sede dell’ufficio di rappresentanza del Cepex (centro di promozione dell’esportazione tunisino). L’obiettivo di questa iniziativa è quello di migliorare e approfondire la conoscenza delle opportunità offerte alle imprese da questo Paese mediterraneo. All’incontro parteciperanno come relatori, l´Ambasciatore Tunisino in Italia, il Presidente direttore Generale del Cepex, esperti bancari e imprenditori lombardi che già operano sul territorio. Si parlerà tra l’altro di cooperazione commerciale, di arbitrato internazionale e di agevolazioni e opportunità di investimento e del Fondo Euromed come strumento concreto a disposizione delle imprese per investire nel Mediterraneo. L’incontro, a ingresso libero, si terrà: Oggi Martedì 28 novembre 2006, ore 9. 30-12. 30 Palazzo Turati - Via Meravigli 9/b Milano. La rete mediterranea della Camera di commercio di Milano. La Camera di commercio di Milano ha già degli uffici esteri in Egitto, in Tunisia , in Marocco , in Turchia e in Isrele per assistere le nostre imprese in loco e promuovere le relazioni sul territorio. Nella sua sede di via Camperio, ospita invece l’ufficio egiziano, quello siriano e ora quello tunisino. “La Camera di commercio di Milano è da tempo attenta e sensibile allo sviluppo dell’area mediterranea – ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali – E tra i progetti realizzati, risulta particolarmente importante questa che presentiamo oggi: ospitare nella nostra sede il nuovo ufficio di rappresentanza tunisino significa infatti favorire concretamente la collaborazione e facilitare i rapporti commerciali e la reciproca conoscenza con questo Paese mediterraneo, in un’ottica di reciprocità”. .  
   
   
"MILANO GLOBALE. COMPETERE E FARE SISTEMA", I CAPISALDI: SEMPLIFICAZIONE, RICERCA, CAPITALE UMANO, MOBILITA´  
 
 Milano, 28 novembre 2006 - Un grande patto per l´attrattività e la competitività di Milano e della Lombardia. La proposta è stata lanciata dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ieri al convegno "Milano globale. Competere e fare sistema", alla presenza del primo ministro Romano Prodi e di numerose altre autorità nazionali e locali. Questa alleanza tra le istituzioni deve avere - per Formigoni - quattro obiettivi fondamentali: semplificazione (cioè rendere la pubblica amministrazione più amica di cittadini e imprese), investimenti sulla ricerca, scommessa sul capitale umano, realizzazione delle infrastrutture per la mobilità. Lo sviluppo di Milano, per Formigoni, può essere pensato non ridotto dentro i suoi confini territoriali o amministrativi, ma nella rete di relazioni che il capoluogo ha, e che lo fanno centro del nodo territoriale del Nord-ovest (che connette Europa e Mediterraneo), centro di connessioni internazionali (hub di Malpensa, asse Lione-budapest); centro di interscambio commerciale (Nuovo Polo della Fiera). In questo contesto la responsabilità delle istituzioni - ha spiegato Formigoni nel suo intervento - è "orientare adeguate scelte di policies per lo sviluppo", che promuovano l´attrattività assoluta del territorio. Semplificazione - "Vorrei rilanciare oggi - ha detto Formgioni - l´idea di un grande patto per la semplificazione tra istituzioni e Governo centrale. Per i cittadini e le imprese sarebbe una grande semplificazione poter trovare in una Pubblica Amministrazione integrata una interfaccia unica. Per questo vedo anche nel progetto Nicolais - volto soprattutto alla riduzione dei tempi delle procedure - un tassello importante, ma meno efficace se scollegato da una riforma che a mio parere deve essere globale e coinvolgente tutte le istituzioni". "Per parte nostra - ha ricordato Formigoni - abbiamo messo in campo numerose azioni, siamo la Regione che per prima ha operato una semplificazione normativa significativa, abolendo più di 1000 leggi e stiamo approvando un progetto di legge per la competitività che vede proprio nella semplificazione il cardine del suo articolato". Riocerca E Innovazione - La Lombardia, con un budget per la ricerca pari al 35% del totale italiano e un interscambio tecnologico con l´estero che è addirittura il 45%, rappresenta e deve continuare a rappresentare il polo di riferimento in Italia e in Europa. E Milano è indubbiamente uno dei territori lombardi più votati all´innovazione. "Regione Lombardia - ha detto il Presidente - in questi anni ha cercato di riorientare le politiche per le imprese spostando la maggior parte delle risorse proprio sul sostegno all´innovazione. Per questa ragione abbiamo voluto fortemente l´Agenzia per l´Innovazione a Milano". Capitale Umano - "Altra leva prioritaria per tutte le istituzioni, come significativamente ci ha appena ricordato anche il governatore Draghi", ha sottolineato Formigoni. "Milano e la Lombardia rimarranno competitive tra le cosiddette networked world cities se a Milano vivranno e opereranno le risorse umane migliori e se altre vi saranno attratte da livelli di eccellenza nella ricerca, nell´università e nella formazione". Regione Lombardia ha elaborato il Pdl Istruzione che evidenzia la centralità di questo tema per Milano e la Lombardia nel rilanciare lo sviluppo. In questo campo intendiamo proseguire la collaborazione con il Governo e con le altre istituzioni, portando avanti la sperimentazione lombarda della riforma. Mobilita´ E Ambiente - Un´area metropolitana come Milano - vertice inferiore del quadrilatero centrale dell´Europa economica, baricentro dell´asse europeo est-ovest e vertice settentrionale dei collegamenti con il Mediterraneo - non può tollerare le carenze infrastrutturali attuali: serve, in sostanza, ha sottolineato Formigoni, "un´assunzione congiunta di responsabilità a partire dal Governo nazionale che, nella Finanziaria 2007, prevede soldi solo per la Pedemontana ma dimentica opere strategiche - condivise dagli amministratori e dal territorio a prescindere dal loro colore politico - come la Tangenziale Esterna e la metropolitana milanese. Il discorso vale anche per le infrastrutture di accessibilità ferroviaria e aerea come l´Alta velocità e l´aeroporto di Malpensa, pensato e costruito per svolgere la funzione di grande hub dell´area metropolitana e che oggi - malgrado gli impegni già assunti dal Governo nel 1998 con la Regione Lombardia nell´accordo di programma quadro - rischia di vedere disattese le proprie esigenze". Ma il rilancio del sistema di mobilità deve essere anche sostenibile. "Anche su questo tema - ha ricordato Formigoni - occorre allora una collaborazione più forte e un riconoscimento più importante da parte del Governo per la specificità dell´area milanese e lombarda". .  
   
   
"IMMIGRATI E NUOVE IMPRESE: QUI L´IMMIGRATO PUO´ DIVENTARE IMPRENDITORE  
 
Milano, 28 novembre 2006 - Sostenere e incentivare lo sviluppo di imprese straniere in Lombardia per attivare nuovi canali con i mercati esteri. E´ la proposta che la fondazione Ethnoland ha avanzato il 23 novembre durante il convegno "Immigrati e nuove imprese: attori, scenari e mercati", cui ha partecipato, su delega del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, il sottosegretario Robi Ronza. "E´ molto interessante il tema che ci propone questo convegno - ha detto Ronza - perché ci permette di riflettere allo stesso tempo su un fenomeno che assume dimensioni (e quindi importanza) sempre crescenti e sulle nostre origini. Valga come esempio il fatto che quasi tutti i nomi propri italiani rimandano a tradizioni che esulano dai nostri confini". Oggi, grazie a fenomeni migratori che negli anni si sono susseguiti con proporzioni diverse, in Lombardia risiedono circa 800. 000 stranieri (nel 2001 erano 500. 000), si sono insediate 50. 000 imprese miste, formate da italiani e immigrati e 27. 000 ad appannaggio esclusivo di imprenditori di provenienza straniera. Questo piccolo esercito è prevalentemente giovane: anagraficamente, visto che il 70% ha meno di 44 anni e giuridicamente dal momento che l´80% di queste imprese è sorto dopo il 2000. "Questi numeri - ha sottolineato Ronza - dimostrano che è ora di smetterla di collegare il fenomeno migratorio con la povertà. Un americano che viene in Lombardia a fare il manager non è forse un extracomunitario nella nostra regione? Sarebbe ora dunque di superare scontati luoghi comuni". In questa ottica, Regione Lombardia è fortemente intenzionata ad aiutare la trasformazione degli immigrati poveri in imprenditori, nella consapevolezza che la loro piena integrazione sia un fenomeno importante di accrescimento della società lombarda. "Trasformare la nostra percezione dell´immigrato - ha concluso Ronza - è dunque il modo per porci davanti a un nuovo mondo di imprenditori con cui costruire grandi alleanze per lo sviluppo". .  
   
   
REGIONE FVG CON 100 IMPRESE DA OGGI IN SERBIA  
 
Trieste, 28 novembre 2006 - Il Friuli Venezia Giulia sarà una delle prime Regioni italiane a presentare il proprio Sistema economico-istituzionale a Belgrado. L´evento, sotto forma di una convention espositiva, si svolgerà da oggi a giovedì 30 novembre all´Hotel Hyatt di Belgrado. Organizzata dalla Camera di Commercio di Pordenone e guidata dagli assessori Franco Iacop (Relazioni internazionali) e Roberto Cosolini (Lavoro e Formazione), la missione regionale ha lo scopo di mettere in contatto oltre un centinaio di imprese dell´estremo Nordest, in particolare dei settori legno, plastica, meccanica e public utilities, con le realtà della Repubblica serba. In apertura, è in programma il convegno "Fvg-serbia, una porta verso l´Est" con l´annunciata partecipazione dei ministri serbi dell´Economia e delle Relazioni internazionali, oltre che del sottosegretario alle Politiche europee ed al Commercio internazionale del Governo italiano, Milos Budin. Oltre agli incontri operativi, sono previsti anche tre tavoli di confronto che si occuperanno di strumenti finanziari e assicurativi, agevolazioni, investimenti diretti, linee di credito e fondi di garanzia (1), ambiente, risparmio energetico e multiutilty (2), lavoro, migrazione e cooperazione socio-sanitaria (3) .  
   
   
LA VICEPRESIDENTE DEL PARLAMENTO TIBETANO, DOLMA GYARI “IL TRENTINO È IL MODELLO PER LA NOSTRA AUTONOMIA”  
 
 Trento, 28 novembre 2006 La visita a Trento e l’incontro con i vertici istituzionali della Provincia autonoma di Trento di Dolma Gyari, vicepresidente del parlamento europeo, sono state l’occasione per riportare all’attenzione dell’opinione pubblica trentina la questione legata al Tibet e alla sua autonomia, un tempo nazione indipendente oggi regione della Repubblica cinese. Accompagnata dal consigliere provinciale Roberto Pinter, la vicepresidente Gyari ha incontrato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, e la vicepresidente Margherita Cogo. In apertura di incontro, il presidente Dellai ha ringraziato la vicepresidente Gyari della visita, che segue quella del Dalai Lama dell’agosto dello scorso anno: “Il Trentino ha avviato da tempo una serie di progetti di cooperazione internazionali in Tibet a favore della popolazione ed ha accolto con entusiasmo le visite dei suoi rappresentanti. La presenza oggi a Trento della vicepresidente Gyari non può che rafforzare il nostro impegno verso il popolo tibetano. Negli scorsi giorni, in occasione del vertice tra Cina e India è tornata di attualità la questione tibetana. L’augurio mio, ma credo di interpretare il pensiero della comunità che rappresento, è che il Tibet possa trovare dopo anni una soluzione pacifica e definitiva”. Dal canto suo, la vicepresidente del parlamento tibetano in esilio ha sottolineato le condizioni difficili del popolo tibetano e della speranza per una soluzione alle istanze autonomistiche della regione: “Il parlamento e l’intero popolo tibetano lavorano per un futuro caratterizzato da verità, non violenza e democrazia. Negli scorsi mesi si sono verificati episodi di repressione nei confronti di tibetani da parte dell’esercito e della polizia cinese. Noi ci siamo rivolti ancora una volta alle Nazioni Unite e alla Commissione Onu per i diritti dell´uomo di Ginevra, chiedendo che giustizia e rispetto dei diritti del nostro popolo”. La vicepresidente Gyari ha parlato inoltre di autonomia, facendo riferimento al Trentino: “Il vostro statuto di autonomia è per noi un modello a cui fare riferimento per il Tibet di domani, una terra in cui diritti civili e libertà di espressione siano dei principi sanciti. Mi auguro – ha proseguito la rappresentante tibetana – che possano continuare in futuro i rapporti tra Trentino e Tibet, che fino ad oggi hanno portato a risultati importanti. Lo scorso anno, Sua Santità il Dalai Lama ha visitato il Trentino in occasione di una visita storica”. Infine, la vicepresidente Gyari ha ringraziato il consigliere provinciale Roberto Pinter per la sua opera svolta a favore del popolo tibetano. Parole di sostegno alla causa tibetana sono arrivate anche dalla vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Margherita Cogo: “I problemi sollevati da Dolma Gyari sono gravi e richiedono risposte concrete a salvaguardia della minoranza tibetana in Cina. Da parte cinese arrivano alcune aperture: recentemente ho partecipato, in occasione di una visita ufficiale in Cina, ad un convegno dedicato alle minoranze. Il problema è stato almeno riconosciuto, ma la gravità della situazione richiede un maggiore impegno da parte di tutti. Resto convinta, in ogni caso, dell’importanza dei progetti avvitati dal Trentino in Tibet perché rappresentano testimonianza diretta di collaborazione a favore della gente tibetana”. .  
   
   
NASCE VENTAGLIO REAL ESTATE AZIENDA DI INTERMEDIAZIONE IMMOBILIARE IN AREE TURISTICHE. PRIME DESTINAZIONI: REPUBBLICA DOMINICANA, CAPO VERDE (ISOLA DI BOAVISTA), KENYA. PROSSIME APERTURE BRASILE E ZANZIBAR.  
 
Milano, 28 novembre 2006 - Ventaglio Real Estate, azienda posseduta al 100% dal Gruppo Ventaglio, ha acquisito mandato da società operanti nel mercato immobiliare estero per commercializzare unità immobiliari in alcune località turistiche già proposte dal Gruppo. Si potranno quindi acquistare ville o appartamenti di diverse metrature, ubicate in destinazioni tra le più suggestive: Santo Domingo, in località Bayahibe, Kenya, nella zona di Watamu adiacente al Ventaclub Temple Point, Capo Verde, sull’isola di Boavista confinante con il Columbus Club Marine Club, sono le prime proposte. Prossime destinazione Brasile e Zanzibar. Da dicembre 2006 il Gruppo Ventaglio inizierà a commercializzare direttamente ai propri clienti attraverso la rete di vendita Ventaglio Real Estate che agirà, in esclusiva, direttamente all’interno delle strutture Ventaclub. Successivamente la vendita verrà proposta anche attraverso le agenzie di viaggio. .  
   
   
ALLE MARCHE IMPORTANTE RICONOSCIMENTO DALLA X EDIZIONE DEL PREMIO ERNST & YOUNG L’IMPRENDITORE DELL’ANNO. FRANCESCO CASOLI, UNICO IMPRENDITORE DELLA REGIONE AD AGGIUDICARSI UNO DEI RICONOSCIMENTI, CON IL TITOLO DI VINCITORE DELLA CATEGORIA GLOBAL.  
 
Milano, 28 novembre 2006 – La cerimonia finale del Premio Ernst & Young L’imprenditore dell’Anno, svoltasi il 23 novembre a Milano presso Palazzo Mezzanotte, un importante riconoscimento per l’imprenditoria delle Marche. L’iniziativa, che celebra la decima edizione italiana, premia coloro che si sono distinti per talento, intraprendenza, impegno e contributo alla crescita socioeconomica del nostro Paese. La categoria Global ha visto l’affermazione di Francesco Casoli, Presidente Esecutivo del Gruppo Elica, quale vincitore della categoria Global per la più efficace azione imprenditoriale sul mercato globale. Gruppo Elica ha sede principale a Fabriano ed è leader mondiale nella produzione di cappe per uso domestico, con circa 5 milioni di pezzi prodotti, un fatturato consolidato di 350 milioni di euro e quasi il 51% della quota del mercato europeo. Il gruppo nasce nel 2000 con le acquisizioni che hanno esteso la sua attività dalle cappe per cucina ai motori elettrici, all’elettronica e alla lavorazione dell’acciaio. Francesco entra in azienda, ad appena 17 anni, alla morte prematura del suo fondatore, il padre Ermanno. Nel ‘90 Francesco diviene Amministratore Delegato, dal 2006, con l’elezione a Senatore della Repubblica, assume la carica attuale di Presidente Esecutivo. Francesco Casoli spazia dalla passione per lo sport - che lo ha portato a vincere un giro del mondo in barca a vela e ad attraversare il Polo Nord a piedi - a quella per l’arte, per la quale da 9 anni è promotore del Premio Internazionale d’Arte Contemporanea “Ermanno Casoli”. “Siamo lieti che la decima edizione del Premio Ernst & Young L’imprenditore abbia visto, tra le altre, il successo di un imprenditore che è da tempo legato alla nostra manifestazione, tanto da essere premiato nel 2001 nella categoria Qualità of Life”, ha affermato Giorgio Mosci, Partner Ernst & Young. “Confidiamo che il nuovo successo odierno possa essere emulato nelle prossime edizioni da altri imprenditori marchigiani, con un’affluenza ancor maggiore di candidature dalla regione e con esiti finali, se possibile, sempre migliori”. La Giuria del Premio Ernst & Young L’imprenditore dell’Anno 2006 è stata presieduta da Piero Bassetti e composta da personalità di spicco del mondo economico e della comunicazione. Vincitori e Finalisti del Premio potranno iscriversi di diritto all’Associazione Imprenditore dell’Anno - che ha tra i propri scopi anche la promozione di studi e ricerche nelle scienze economiche, sociali, giuridiche e aziendali - contribuendo con le proprie esperienze al confronto sulle tematiche più attuali. In Italia, il Premio Ernst & Young L´imprenditore dell´Anno 2006 si è svolto con la partecipazione di Fortis Commercial & Private Banking, con il contributo di Dell e di International Business Welsh, con il supporto de L´imprenditore Mensile della Piccola Industria di Confindustria, il patrocinio di Borsa Italiana e in collaborazione con Il Sole 24 Ore. .  
   
   
"SOSTENIAMO IL CUORE CHE BATTE DELL´ITALIA" CNA È SCESA IN CAMPO PER TUTELARE SEI MILIONI DI PICCOLE IMPRESE CHE LAVORANO PER IL NOSTRO PAESE  
 
Milano, 28 novembre 2006 - “La manovra economica si basa su sacrifici richiesti quasi esclusivamente ad artigiani e piccoli imprenditori, ovvero il settore più vitale dell’economia italiana. Questa settimana di mobilitazione per chiedere alla politica di stare attenta a non rompere un patto sociale: non bisogna punire chi investe perché sono proprio i maggiori investimenti il carburante che serve a far riprendere la corsa competitiva al Sistema Italia. ” Con questo grido il presidente di Cna, Ivan Malavasi ha chiuso, con l’incontro di Milano, in Regione, la settimana di mobilitazione indetta dalla Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa contro l’atteggiamento e le decisioni assunte dal Governo a partire dalla Legge Finanziaria. 6 milioni di piccole e medie imprese con meno di 50 dipendenti, il 99,4% del tessuto produttivo del paese, il cuore dell’Italia che batte, hanno lamentato l’assoluta mancanza di un atteggiamento politico che riconosca la loro importanza negli equilibri economici del Paese. “Ci sono troppe tasse, non si sostiene la crescita e non si incoraggia la competitività; stiamo rischiando di affossare l’artigianato e la piccola e media impresa italiana – ha criticato Gian Carlo Sangalli, segretario nazionale della Cna. La manovra è pesantissima e oltretutto prevede una crescita del pil nel 2007 dell’ 1. 3% circa, inferiore a quella di quest’anno che si aggira intorno all’ 1. 7%. Non comprendiamo, dunque – ha sottolineato - perché caricarci di tasse per fare un passo indietro. Gli stessi esponenti del governo ammettono che per essere in regola con l’Europa sarebbe bastata una manovra da 15 miliardi. Davvero non capiamo, allora, la necessità di una finanziaria da circa 40 miliardi che, per giunta, sottrae alle imprese risorse che servirebbero a reggere competitività nei mercati esteri”. “Il cuneo fiscale – ha aggiunto Sangalli – rischia di rivelarsi un paradosso: agirà pochissimo per le pmi mentre si rivelerà utile per le grosse imprese: insomma, saranno i piccoli a sostenere i grandi e non viceversa”. “Quella approvata dal centro-sinistra – ha continuato Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia - è una manovra essenzialmente fiscale, che punta sulla lotta all´evasione come soluzione di tutti i mali, ma che colpisce solo alcune categorie e con mezzi assolutamente sproporzionati. Nella Finanziaria non c´è traccia di quella serie di interventi strutturali di cui il Paese avrebbe urgentemente bisogno per giungere a uno sviluppo duraturo, non c´è traccia di rilancio degli investimenti, azzerati dall´unica scelta strategica che prende il nome di contenimento della spesa corrente. C´è invece una traccia fin troppo profonda della cultura delle tasse, del balzello e dell´imposta”. Il Presidente della Regione Lombardia ha definito la Finanziaria "contro le imprese”: il "combinato disposto" degli aumenti dei contributi previdenziali per il lavoro autonomo, la stretta sugli studi di settore, le scelte sul Tfr non accompagnate da misure di sviluppo, i maggiori margini di manovra per il fisco locale, sono tutti interventi che si traducono, in concreto, in un "assegno" da 5 - 6 miliardi di euro che le imprese dovranno staccare per permettere allo Stato di fare cassa. Anche il Collegato alla Finanziaria - secondo il presidente Formigoni - contiene "misure a favore dello sviluppo", ma nei fatti persegue un solo obiettivo: quello di incassare soldi da chi onestamente produce ricchezza. "Penso - ha sottolineato - alle limitazioni alla deducibilità dei veicoli aziendali, penso alla tassazione delle donazioni e delle successioni, e penso - infine - all´imposta sostitutiva su plusvalenze immobiliari di privati. In realtà è una finanziaria contro lo sviluppo”. “Viviamo in un sistema di “capitalismo personale” diffuso fatto da persone che si sono imprenditorializzate e da imprese che si sono personalizzate; un connubio che ha investito, innovato, creato sviluppo, un modello dove la persona è al centro dell’impresa – ha sostenuto Fausto Cacciatori, presidente Cna Lombardia. Ciò che vogliamo sono attenzione e riconoscimento, chiediamo regole chiare e che vengano rispettate; non abbiamo mai delegato ad un partito politico la difesa dei nostri interessi, chiediamo solo una politica economica che metta al primo posto le nostre imprese”. “Le misure di riforma, così come quelle di sviluppo – sostiene Maurizio Calzolari, presidente della Cna milanese- vanno individuate con la pratica della concertazione, indispensabile per realizzare un elevato grado di mobilitazione sociale verso obiettivi comunemente condivisi. L’attuale governo ha parlato di concertazione ma le piccole e medie imprese artigiane, i liberi professionisti, le imprese commerciali e tutti coloro che svolgono un “lavoro autonomo” sono stati esclusi dal tavolo delle decisioni”. .  
   
   
RINNOVATO CONTRATTO COLLETTIVO REGIONALE DEL SETTORE EDILE  
 
Roma, 28 novembre 2006 - La Federlazio e le Organizzazioni Sindacali Fenael/uil, Filca/cisl, Fillea/cgil, hanno stipulato l’Accordo di rinnovo del contratto collettivo regionale di lavoro integrativo, riferito al Ccnl dell’11 giugno 2004 per i dipendenti delle imprese edili ed affini, valido su tutto il territorio della regione Lazio. Le trattative hanno riguardato l’incremento retributivo sia per la parte salariale degli operai che per quella relativa agli stipendi degli impiegati. In particolare è stato negoziato l’Elemento Economico Territoriale (E. E. T. ), un elemento variabile della retribuzione stipulato in accordo tra le parti. Gli aumenti sono stati determinati in due tempi: il primo aumento da ottobre di quest’anno nella misura del 3% calcolato sui minimi nazionali di paga base per gli operai e di stipendio per gli impiegati, mentre il secondo da settembre del prossimo anno, pari ad ulteriori 4 punti percentuali calcolati sugli stessi minimi di paga base per gli operai e di stipendio per gli operai. Gli altri incrementi sono stati riferiti alle indennità di mensa, trasporto urbano e trasporti extraurbani. .  
   
   
IV EDIZIONE DEL PREMIO “LE RAGIONI DELLA NUOVA POLITICA”. ORGANIZZATO DALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE L’ALBA DEL TERZO MILLENNIO 30 NOVEMBRE 2006 – AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO - SALA VANVITELLI  
 
Roma, 28 novembre 2006 - L’associazione culturale “L’alba del Terzo Millennio” presieduta da Sara Iannone, che si propone di sollecitare e valorizzare tutte quelle esperienze che risultino particolarmente significative nella testimonianza di valori laici e confessionali nell’impegno dell’uomo per la crescita e lo sviluppo della famiglia comune, ha istituito il Premio “Le ragioni della Nuova Politica” quale riconoscimento per quanti hanno saputo dare un contributo rilevante attraverso le proprie opere, la propria attività, le proprie parole, il proprio pensiero. Nelle precedenti edizioni il Premio è stato conferito, tra gli altri, a: Don Antonio Mazzi; Corrado Calabrò, Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni; Nilde Iotti, emerito Presidente della Camera dei Deputati; Andrea Monorchio, emerito Ragioniere Generale dello Stato, attualmente Presidente della “Banca Impresa Lazio”. Quest’anno il Premio, giunto alla sua Iv edizione, sarà celebrato il 30 novembre 2006, alle ore 18. 00, nella Sala Vanvitelli dell’Avvocatura Generale dello Stato in via dei Portoghesi n. 12. Il comitato scientifico dell’Associazione “L’alba del Terzo Millennio”, che celebra quest’anno il decennale della sua fondazione, ha individuato nelle seguenti sezioni le personalità da proporre per il premio “Le Ragioni della Nuova Politica 2006”: Stato; Enti; Istituzioni; Economia; Finanza; Imprenditoria; Lavoro; Ambiente; Cultura; Arte; Politica. Le personalità che hanno aderito alla proposta di premiazione sono: Cesare Ruperto, Presidente della Commissione d’Appello Federale, emerito presidente della Corte Costituzionale; Gaetano Gifuni, emerito Segretario Generale della Presidenza della Repubblica; Oscar Fiumara, Avvocato Generale dello Stato; Antonio Catricalà, emerito Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Presidente del’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust); Publio Fiori, Avvocato di Stato, emerito Vicepresidente della Camera dei Deputati; Tiziano Treu Presidente Commissione Lavoro del Senato; Margherita Boniver, membro della Commissione Esteri della Camera dei Deputati, emerito sottosegretario agli Esteri; Corrado Clini, Direttore generale del Ministero dell’Ambiente; Gennaro Moccia, Vice Presidente Unione Industriali di Roma; Laura Comi, Etoile del Teatro dell’Opera di Roma. Il premio è realizzato dallo Maestro-scultore Ernesto Lamagna : La colomba della Civiltà - opera in bronzo fuso a cera persa e patinata a fuoco . .  
   
   
CAMBIARE CITTÀ: MILANO E ROMA LE METE PREFERITE. MERIDIONALI A MILANO, DALLA PUGLIA IL MAGGIOR NUMERO DI TRASFERIMENTI.  
 
Milano, 28 novembre 2006 - Kijiji, il sito di annunci nato in un’ottica di internet “libero e primordiale”, spiega, in un sondaggio, le differenti cause che spingono sempre più i giovani a cambiare città, cosa provano e come vivono a trasferimento avvenuto. Kijiji. It, il sito di annunci gratuiti che mette direttamente in contatto, in 35 città d’Italia, “chi cerca e chi offre”, continua, con successo, ad esplorare il mondo dei giovani e dei giovani adulti, ricercando, attraverso un sondaggio realizzato tra gli utenti del sito, le motivazioni che spingono sempre più persone a trasferirsi dalla città natia. Hanno risposto al sondaggio oltre 700 persone (52,1% uomini, 47,9% donne). Di questi il 29,1% degli intervistati ha tra i 31 e i 40 anni; il 28,1% ha tra i 25 e i 30 anni; il 26,9% ha tra i 18 e i 24 anni e, infine, il 15,8% ha oltre 41 anni. Riassumendo, dunque, più del 57% ha un’età compresa tra i 25 e i 40 anni. Milano e Roma le mete preferite. Kijiji ha riscontrato alte percentuali di preferenza per Milano, di cui viene apprezzata la facilità con cui si trova lavoro (41,5%) e la piacevole vita notturna (15,1%), seguita da Roma, considerata più accogliente dal 62% degli intervistati, e da Bologna. Sorprendentemente, inoltre, i neo-milanesi soffrono meno di nostalgia rispetto ai neo-romani, che, a differenza dei primi, difficilmente riescono a sentirsi davvero “a casa”. E’ infatti a Milano che Kijiji registra il maggior numero di annunci relativi al tempo libero, con persone che cercano componenti musicali per la band o compagni per attività sportive. In generale, però, il 26,4% degli intervistati manifesta l’impossibilità di sentirsi davvero a proprio agio in una nuova città, a dispetto del 14,5% che, per contro, ha minime difficoltà di adattamento. Meridionali a Milano. Dalla Puglia il maggior numero di trasferimenti Secondo i dati emersi dal sondaggio, sono le regioni del meridione quelle da cui ci si sposta maggiormente (Il 50% delle persone che si sono trasferite a Milano arriva dal Sud), con la Puglia che guida la classifica (13,3%), seguita dalla Sicilia (12,1%) e dalla Campania (11,9%). La meta dei sogni all’estero. Gettonate anche le città straniere, predilette dagli uomini, che vedono Barcellona al primo posto con il 19,5% delle preferenze, seguita da New York, vista come città dei sogni soprattutto dai milanesi. Ragione o sentimento? Uomini e donne a confronto. Dalle opinioni raccolte attraverso Kijiji, emergono sensibili differenze tra le risposte fornite dagli uomini e quelle fornite dalle donne. Per la sfera maschile sono i motivi “pratici” ad avere la meglio: lavoro (per il 50%) e università (per il 13,4%) rendono la nuova città un luogo accogliente (per il 65,6%). Per le donne vince l’amore. Pur riconoscendo negli studi una significativa motivazione per il trasferimento (22,2%), sono i sentimenti, per il 19,6% delle donne, a fornire una componente di reale stimolo, contro il 9,1% degli uomini, che vengono meno condizionati dalle ragioni del cuore. A mettere tutti d’accordo a trasferimento avvenuto è la necessità di trovare subito casa: per il 43% degli intervistati, è la ricerca della nuova abitazione, tra tutti, il primo dei pensieri. All’interno del sito Kijiji la categoria “immobili”, con 18. 000 inserzioni presenti, è infatti quella più ricca di proposte e annunci. Gli altri dati emersi sottolineano, invece, come uomini e donne continuino a pensarla in maniera diversa. Se il 65,5% dei “signori” presi in esame è soddisfatto della propria scelta, il 43% delle “signore” poco apprezza le limitate relazioni interpersonali e il ridotto dialogo, sopperendo a queste mancanze con l’elevata e concreta possibilità di trovare lavoro. Sono le amicizie, tuttavia, la vera “spina nel fianco” della sfera maschile. Il 29% degli intervistati ha manifestato grande nostalgia per i complici compagni di avventura della città natale (contro il 22,9% delle donne), e riconosce tra le priorità, quella di fare nuove conoscenze (26,3%). Le donne, senza dubbio più legate alla famiglia, soffrono invece, nel 50,3% dei casi, la mancanza degli affetti più stretti. Ciò nonostante è, in generale, più alta la percentuale di coloro che tornano a casa solo a Natale (18%) rispetto a quelli che, invece, rientrano tutti i fine settimana (10,9%). Se amicizie e affetti, sono dunque al primo posto nella classifica dei giovani che cambiano città - che, secondo quanto emerso, non sentono più la necessità né di avere un numero fisso (1,2%), né, tanto meno, di imparare il dialetto locale (4,3%) - curiosi sono i dati che riguardano le abitudini e i vizi. Il 3,8% degli intervistati sente infatti la mancanza delle camicie sempre lavate e stirate e il 3,5% ricorda, con rimpianto, la pasta fatta in casa da mammà. .  
   
   
PROGETTO UE RIVELA IL POTENZIALE ECONOMICO DELLE PIANTE COME MATERIE PRIME PER FONTI ALTERNATIVE DI MATERIE PRIME PER ENERGIA, COMBUSTIBILE E PRODOTTI DI USO QUOTIDIANO.  
 
Bruxelles, 28 novembre 2006 - Secondo una nuova serie di relazioni del progetto Epobio, finanziato dall´Unione europea, nel volgere di 10-15 anni le piante potrebbero offrire fonti alternative di materie prime per energia, combustibile e prodotti di uso quotidiano. Dipendiamo dal petrolio per innumerevoli applicazioni, come il combustibile per il trasporto e il riscaldamento e la plastica alla base di numerosissimi oggetti di uso quotidiano. Il petrolio tuttavia è una risorsa limitata, e poiché la sicurezza dell´approvvigionamento e l´impatto ambientale di tale materia sono motivo di sempre maggiori preoccupazioni, si è alla ricerca di un´alternativa. Il progetto Epobio mira a realizzare il potenziale economico di materie prime derivate dalle piante grazie a nuove generazioni di prodotti biologici derivati dalle materie prime delle piante. «Le due principali minacce per la società sono la nostra dipendenza dai non illimitati combustibili fossili e il cambiamento climatico», ha affermato Dianna Bowles, direttore di progetto di Epobio. «Le piante possono fornirci tutto ciò che oggi viene prodotto impiegando il petrolio. In questo modo possiamo creare una società sostenibile per il futuro e affrontare problemi attuali quali l´aumento dei costi energetici, la sicurezza dell´approvvigionamento e il nostro impatto sull´ambiente». Le relazioni esaminano tre aree, vale a dire oli vegetali, pareti cellulari delle piante e biopolimeri, in cui i prodotti basati sulle piante offrono i maggiori vantaggi per la società (che potrebbero essere conseguiti nei prossimi 10-15 anni) evidenziando al contempo la ricerca necessaria per sviluppare ulteriormente tali tecnologie. Il documento relativo agli oli vegetali esamina la possibilità di produrre lubrificanti a partire dalle piante. Gli oli vegetali hanno strutture e proprietà simili a quelle degli oli minerali e possono essere impiegati in alternativa a questi ultimi in molte applicazioni. Fino ad ora il loro sviluppo è stato limitato dagli elevati costi di estrazione, ma poiché gli oli minerali stanno diventando più costosi, occorre trovare in tempi brevi un´alternativa. Secondo i ricercatori, la produzione di esteri della cera dal Crambe abyssinica potrebbe essere realizzabile anche in Europa. Il Crambe abyssinica non necessita di grandi quantitativi di acqua e di fertilizzanti, e il processo potrebbe essere più efficiente se i resti della pianta impiegata per la produzione di olio venissero utilizzati per generare energia per alimentare il processo di produzione stesso. In tal modo il Crambe abyssinica potrebbe essere una fonte sostenibile di lubrificanti da utilizzare nei fluidi per motori, di trasmissione e per sistemi idraulici. Il secondo documento affronta la questione delle bioraffinerie. Con le raffinerie biologiche le piante possono essere trasformate per creare biocombustibili, energia elettrica, prodotti chimici, materiali e fibre attualmente derivanti dal petrolio. Tuttavia, affinché ciò possa diventare realtà, i ricercatori devono capire come liberare gli zuccheri contenuti nelle pareti cellulari delle piante. Il fatto che le pareti cellulari delle piante si siano evolute per resistere agli attacchi di forze meccaniche o chimiche, o agli attacchi microbici, rappresenta un enorme ostacolo a un ulteriore sviluppo delle tecnologie delle bioraffinerie. La terza relazione esamina l´uso dei biopolimeri come alternativa alla gomma. La gomma naturale, derivata dall´albero della gomma Hevea brasiliensis, viene utilizzata in circa 40 000 applicazioni domestiche, nonché in applicazioni industriali come gli pneumatici resistenti per autocarri e aerei. Tuttavia, si prevede che entro il 2020 la domanda di gomma naturale supererà del 25% l´approvvigionamento; tale aspetto sarà ulteriormente aggravato dal fatto che una malattia da fungo in Sud America ha praticamente posto fine alla produzione di gomma naturale. Aumentano inoltre le allergie al lattice. I ricercatori hanno individuato nel guayule, un arbusto che produce gomma, una fonte alternativa di gomma. Il guayule si adatta bene alle zone semiaride dell´Europa meridionale e non necessita di particolari attenzioni. Nuove ricerche saranno necessarie per migliorarne la resa nella produzione di gomma. Secondo gli studiosi, questi nuovi metodi di sfruttamento delle piante concorreranno a realizzare numerosi obiettivi politici dell´Unione europea, fra cui quelli relativi alle emissioni dei gas a effetto serra, all´utilizzo di biocombustibili, nonché allo sviluppo sostenibile. Offriranno inoltre al settore agricolo fonti alternative di reddito, mentre le attività di trasformazione contribuiranno allo sviluppo rurale. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Epobio. Net/ .  
   
   
ENEA PER IL GOVERNO E LA SICUREZZA DELLE GRANDI RETI TECNOLOGICHE ED ENERGETICHE  
 
Roma, 28 novembre 2006 - Lo sviluppo tecnologico e sociale dei paesi industrializzati dipende in maniera sempre più evidente, dalla disponibilità e dal corretto funzionamento di infrastrutture tecnologiche come le reti di trasmissione dell´energia elettrica, le reti di telecomunicazioni e di calcolatori, le reti di trasporto, le reti e i circuiti bancari e finanziari. Tali infrastrutture sono divenute, inoltre, sempre più strettamente connesse, tanto da essere interdipendenti e quindi più vulnerabili. Un guasto di natura accidentale o dolosa, in ognuna di queste reti complesse può facilmente estendersi ad altre, accrescendo e moltiplicando i propri effetti. In Italia tutti ricordano il black out del settembre 2003, e più recentemente il black out europeo del 4 novembre 2006, che ha messo in luce le interdipendenze fra sistema elettrico e sistema dei trasporti e delle telecomunicazioni. L´interdipendenza rende le reti più vulnerabili e ha imposto il problema della ricerca di nuove tecniche per la sicurezza al centro dell´attenzione della comunità scientifica internazionale. Il Prof. Luigi Paganetto, Commissario Straordinario dell´Enea, aprendo i lavori del Workshop ha evidenziato: "L´interdipendenza e complessità delle reti rendono necessario un ripensamento della prevenzione e controllo delle reti. Allo stesso tempo occorre dare spazio alle reti locali, pensando ad un sistema in cui si realizzino circuiti di microgenerazione distribuita di energia, legati alle esigenze del territorio, che esigono un supporto di reti telematiche e informatiche per il loro governo. Ciò consentirebbe non solo di migliorare la distribuzione dei carichi sulla rete, ma anche di introdurre innovazione tecnologica, soprattutto nel settore delle rinnovabili e maggiore sicurezza nel governo delle reti. " L´enea, insieme al Cesi Ricerca, è impegnato in attività di ricerca e sviluppo finanziate dall´Unione Europea, con l´obiettivo di sviluppare strumenti per l´analisi e la simulazione delle interdipendenze tra reti di trasmissione elettrica e reti di telecomunicazioni, e di sviluppare tecnologie software al fine di proteggerle dai guasti o dalle intrusioni intenzionali. L´enea opera soprattutto sul versante della prevenzione, aumentando l´affidabilità dei sistemi di controllo, e sul lato gestione, sviluppando strumenti di supporto all´operatore. In ambito nazionale, l´Enea è responsabile di un Progetto co-finanziato dal Miur, denominato Cresco (Centro Computazionale di Ricerca sui Sistemi Complessi ), che prevede la creazione di un Centro di Supercalcolo dedicato alle applicazioni nel dominio dei Sistemi Complessi, tra cui l´analisi delle vulnerabilità e delle interdipendenze delle reti tecnologiche. Il Workshop vuole creare un momento di confronto tra gli operatori, pubblici e privati, con le istituzioni competenti per creare un Tavolo di Lavoro mirato allo sviluppo di un Programma Nazione di Ricerca e Sviluppo, il cui obiettivo è di assicurare una gestione tempestiva ed efficace delle crisi risultanti dallinterruzione di una o più di queste reti, in linea con gli indirizzi del Documento della Commissione Europea, Dg Giustizia, Libertà e Sicurezza "European Programme for Critical Infrastructure Protection "(Epcip)[1]. .  
   
   
ASCOPIAVE AL VIA DA IERI LUNEDÌ 27 NOVEMBRE L’OFFERTA PUBBLICA DI SOTTOSCRIZIONE (OPS) PER LA QUOTAZIONE IN BORSA DELLA SOCIETÀ. SUL MERCATO FINO AL 40% DEL CAPITALE. BONUS SHARE E SCONTO GLI INCENTIVI PER I SOTTOSCRITTORI.  
 
Milano, 28 novembre, 2006 – Si svolge da lunedì 27 novembre a mercoledì 6 dicembre l’Offerta Pubblica di Sottoscrizione (Ops) di azioni ordinarie Ascopiave S. P. A. , uno dei principali operatori in Italia nella distribuzione e vendita (tramite la controllata Ascotrade S. P. A. ) di gas naturale. Consob ha infatti concesso il Nulla Osta alla pubblicazione del Prospetto Informativo e Borsa Italiana ha approvato il provvedimento di ammissione a quotazione delle azioni Ascopiave presso il Mercato Telematico Azionario, segmento Star. Ascopiave si quoterà in Borsa – segmento Star – attraverso un’Offerta Globale di Sottoscrizione di n. 81. 160. 000 nuove azioni ordinarie, delle quali minimo n. 20. 290. 000 sono destinate all’Offerta Pubblica rivolta ai risparmiatori italiani e il resto al contestuale collocamento presso investitori istituzionali italiani ed esteri. Mediobanca è Coordinatore dell’Offerta Globale e Sponsor, Specialista e Responsabile del Collocamento per l’Ops in Italia, nonché Sole Bookrunner del collocamento istituzionale. Ascopiave S. P. A. È assistita da Finanziaria Internazionale, dallo Studio Legale Bonelli Erede Pappalardo e da Slaughter and May. Mediobanca da Chiomenti Studio Legale. Reconta Ernst & Young è la società di revisione incaricata di assistere la società nel progetto. L’intervallo di valorizzazione indicativa di Ascopiave è stato individuato fra un minimo di 224 milioni di Euro e un massimo di 301 milioni di Euro, pari ad un minimo di Euro 1,60 ed un massimo di Euro 2,15 per azione. Il Prezzo Massimo delle azioni di Ascopiave è stato fissato a Euro 2,15 per azione e il Prezzo di Offerta sarà fissato al termine del periodo di Offerta, anche alla luce della quantità e della qualità della domanda ricevuta da parte degli investitori istituzionali e dei risparmiatori italiani e verrà reso noto entro il 12 dicembre. Ascopiave serve, attraverso una rete di circa 6. 300 Km. , oltre 300. 000 clienti concentrati in un’area fra le più ricche d’Italia: 155 comuni distribuiti in 12 province del Veneto, del Friuli Venezia Giulia, dell’Emilia Romagna e della Lombardia, con un bacino di utenza di 970. 000 abitanti e proprio al fine di favorire l’adesione all’Offerta nei territori di riferimento sono state predisposte specifiche misure. In primo luogo, nell’ambito dell’Ops sono state strutturate tre tranche riservate, rispettivamente, ai residenti nei comuni concedenti di Ascopiave o nella Regione Veneto (max n. 8. 166. 000 Azioni pari al 40% dell’Ops), ai residenti nei 93 comuni soci di Ascopiave (max n. 8. 166. 000 Azioni pari al 40% dell’Ops) e ai dipendenti e ai pensionati del Gruppo (max n. 1. 050. 000 Azioni pari a circa il 5,2% dell’Ops). Inoltre, i residenti nei comuni soci di Ascopiave beneficeranno di uno sconto aggiuntivo del 3% sul Prezzo di Offerta, che sale al 4% per i dipendenti e i pensionati del Gruppo. Infine, l’Ops Ascopiave prevede la bonus share, in misura di una azione gratis ogni 15 assegnate e conservate per un anno dalla data di pagamento per residenti nei comuni concedenti, nei comuni soci e in Veneto e per i dipendenti e i pensionati del Gruppo, e una azione gratis ogni 20 per chi non rientra in queste categorie. Per quanto riguarda il collocamento agli investitori istituzionali, Asco Holding, controllante di Ascopiave ha concesso a Mediobanca un’opzione per chiedere in prestito ulteriori max 12. 174. 000 azioni ai fini di un eventuale Over Allotment. Ascopiave ha inoltre concesso a Mediobanca un’opzione per la sottoscrizione, al Prezzo d’Offerta, di massime ulteriori max n. 12. 174. 000 Azioni corrispondenti al 15% del numero di Azioni oggetto dell’Offerta Pubblica Globale di Sottoscrizione (la Greenshoe). Qualora l’Offerta Globale di Sottoscrizione venisse integralmente sottoscritta e anche la Greenshoe fosse interamente esercitata, sul mercato andrebbe il 40% del capitale di Ascopiave. Nata nel Nord-est su impulso dei comuni della marca trevigiana, Ascopiave ha deciso di quotarsi in Borsa perché vuole continuare a crescere, sviluppando la propria rete, incrementando l’offerta di servizi a imprese e famiglie, migliorando ulteriormente tecnologia e sicurezza degli impianti. Ascopiave ha chiuso il 2005 con 279,3 milioni di Euro di ricavi consolidati, un Margine Operativo Lordo di 56,2 milioni di Euro e un risultato netto di 25,1 milioni di Euro. Al 30 settembre 2006 il Gruppo presieduto da Gildo Salton ha realizzato ricavi consolidati per 224,1 milioni di Euro, in crescita del 26,3% rispetto allo stesso periodo del 2005, con un risultato operativo di 20,8 milioni di Euro (al netto di un accantonamento prudenziale di 4,3 milioni di Euro per il potenziale effetto del mancato aggiornamento del prezzo di vendita del gas rispetto al costo della materia prima) e un utile netto di 11,6 milioni di Euro in crescita rispetto ai 10,7 milioni registrati al 30 settembre 2005. Da sottolineare che il collocamento di Ascopiave avviene l’indomani della firma di un accordo di portata strategica con Sonatrach, uno dei colossi mondiali del settore gas, per la fornitura di 500 milioni di metri cubi all’anno di gas naturale per 15 anni. Ascopiave è stato infatti uno dei 5 gruppi italiani, unica azienda municipalizzata del Nord/est, che ha avuto la possibilità di concludere l’accordo con la compagnia di Stato algerina, riuscendo così a centrare uno dei propri obiettivi strategici primari che prevedeva l´accesso diretto alle fonti di approvvigionamento up stream. .  
   
   
ERG POWER & GAS ACQUISTA CINQUE CENTRALI IDROELETTRICHE  
 
 Roma, 28 novembre 2006 – La società Essepi (Gruppo Andreoli Bonazzi) ha ceduto ad Erg Power & Gas (Gruppo Erg) la propria quota di partecipazione, pari al 90% del capitale, nella società I. S. E. A. S. R. L. (il restante 10% delle quote azionarie è di proprietà dell’Associazione Irrigazione Est Sesia), proprietaria di cinque centrali idroelettriche su canali d’irrigazione nelle Province di Novara e Pavia, per una potenza complessiva installata di 2,7 Mw ed una produzione stimata in circa 8,5 Gwh/anno. Il prezzo dell’acquisizione è pari a 4 milioni di Euro. L’operazione rientra nella strategia di Erg di sviluppo nel settore dell’energia e in particolare delle rinnovabili. Per il Gruppo Andreoli Bonazzi la dismissione della I. S. E. A. Si inserisce in un processo di diversificazione che attualmente vede lo sviluppo di un impianto a Biomasse da 5 Mw e di un impianto a Biogas da 1 Mw. Advisors della parte venditrice sono stati Tamburi & Associati e lo Studio d’Urso Munari Gatti. .  
   
   
PREMIAZIONE DI "KYOTO ANCH´IO", L’INIZIATIVA DI EDISON E LEGAMBIENTE PER LA PROMOZIONE NELLA SCUOLA DEL RISPARMIO ENERGETICO E DELLE FONTI RINNOVABILI  
 
Roma, 28 novembre 2006 - Promuovere il risparmio energetico e le fonti rinnovabili e diffondere la cultura dell´utilizzo efficiente dell´energia sin dalla scuola sono stati gli obiettivi di Kyoto Anch´io, la campagna promossa da Edison e Legambiente. Per due mesi un autobus-laboratorio attrezzato ha raggiunto 10 citta italiane per raccontare a oltre 10. 000 ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori l´importanza del risparmio energetico attraverso giochi, esperimenti scientifici e mostre multimediali. A conclusione dell´iniziativa, il 28 novembre a Roma, alle ore 12 presso la Sala Civita di Piazza Venezia 11, Umberto Quadrino, amministratore delegato di Edison, interverrà sui temi del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili, premiando i vincitori del concorso collegato a "Kyoto anch´io": 6 scuole, dislocate su tutto il territorio nazionale, riceveranno il riconoscimento Scuola amica del clima, per aver realizzato i migliori progetti di educazione al risparmio energetico o aver promosso presso i loro edifici scolastici interventi di tipo strutturale e organizzativo in grado di ridurre le emissioni di gas serra. Nella stessa occasione Legambiente e Edison presenteranno la classifica delle scuole virtuose a livello regionale e nazionale, ossia degli istituti che hanno dimostrato il maggiore impegno nella ricerca dell´ecoefficienza energetica. Alla cerimonia saranno presenti Beppe Fioroni, Ministro dell´istruzione, e per Legambiente Roberto Della Seta, presidente, e Vittorio Cogliati Dezza, responsabile nazionale scuola e formazione . .  
   
   
GAS PLUS S.P.A.: IL FATTURATO PROGRESSIVO CONSOLIDATO È SALITO A 126,3 MILIONI DI EURO (+15,7% RISPETTO AL 30 SETTEMBRE 2005) CON UN EBITDA DI 38,5 MILIONI DI EURO (+29,6% RISPETTO AL 30 SETTEMBRE 2005) ED UN EBIT RADDOPPIATO PARI A 23,3 MILIONI DI EURO.  
 
Milano, 28 novembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Gas Plus S. P. A. Ha esaminato ed approvato i risultati al 30 settembre 2006. In forte crescita tutti gli indicatori economico-finanziari. Il Gruppo Gas Plus nei primi nove mesi del 2006 ha registrato un fatturato consolidato pari a 126,3 milioni di Euro, con un incremento del 15,7% rispetto all’analogo periodo del 2005. Significativo l’incremento per i margini progressivi registrati dalla società che ha riportato un Ebitda di 38,5 milioni di Euro (+ 29,6% rispetto al 30 settembre 2005) con un Ebit di 23,3 milioni di Euro (rispetto ai 11,0 milioni di Euro al 30 settembre 2005). Inoltre l’Ebitda margin al 30 settembre 2006 ammontava al 30,4% rispetto al 27,4% dei primi 9 mesi del 2006. Il risultato ante imposte al 30 settembre 2006 è stato di 21,2 milioni di Euro, rispetto ai 3,1 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2005; l’utile netto consolidato -pari a 13 milioni di Euro­ha già superato il corrispondente valore per l’intero esercizio dell’anno precedente (10,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2005). L’indebitamento finanziario netto di Gas Plus al 30 settembre 2006 è risultato pari a 76 milioni di Euro, rispetto agli 86,2 milioni al 31 dicembre 2005, grazie ai flussi di cassa generati dalla gestione caratteristica. “Tra i risultati raggiunti nei primi nove mesi del 2006 -ha dichiarato Davide Usberti, Amministratore Delegato- particolarmente significativi sono risultati la crescita e lo sviluppo delle attività di esplorazione e produzione di idrocarburi, inclusa la conclusione di tre contratti di joint venture per l’attività di ricerca di idrocarburi nel Mare del Nord, l’avvio delle nuove iniziative nel settore dello stoccaggio ed il consolidamento della posizione nell’ambito della vendita di gas metano a clienti grossisti e a clienti finali”. “A circa un anno dall’avvio degli attuali programmi di sviluppo - ha continuato Usberti – i risultati di periodo e la situazione generale del settore consolidano i riscontri favorevoli già evidenziati nei trimestri precedenti”. .  
   
   
GRUPPO TRENTINO SERVIZI: L´AUTORITÀ PER L´ENERGIA ELETTRICA E IL GAS PREMIA IL GRUPPO SERVIZI CON OLTRE 2,50 MILIONI DI EURO.  
 
Trento, 28 novembre 2006 - Per il terzo anno consecutivo il Gruppo, che distribuisce l´energia elettrica ai Trentini, si conferma tra i migliori d´Italia per la qualità del servizio con una quota di interruzione pari a 26 minuti contro i 50 della media italiana. Nella classifica "Qualità del servizio" stilata ogni anno dall´Autorità per l´Energia Elettrica e Gas, il Gruppo Trentino Servizio conferma la propria attenzione alla qualità del servizio erogato e si posiziona tra le migliori aziende a livello nazionale nel settore della distribuzione elettrica. A testimonianza di questo, il Gruppo, attraverso le due società operanti nel settore (Trentino Servizi S. P. A. E Set Distribuzione S. P. A. ) ha ottenuto un incentivo complessivamente pari a 2,58 milioni di Euro, un premio per i miglioramenti dei livelli di continuità del servizio elettrico ottenuti nel 2005. Il Gruppo Trentino Servizi, infatti, è la prima realtà dopo Enel Distribuzione nella classifica annuale e gli incentivi sono così suddivisi: 2,38 milioni di Euro per Set Distribuzione e 200. 000 Euro per Trentino Servizi per un bacino di 270. 000 utenti serviti distribuiti su una rete di 7. 800 Km. L´indagine svolta ogni anno dall´Autorità (Aeeg) - la cui delibera è disponibile sul sito www. Autorita. Energia. It - controlla i dati relativi alle interruzioni del servizio elettrico e assegna alle aziende del settore incentivi e penalità corrispondenti ai risultati ottenuti. In particolare, a livello nazionale, nel corso del 2005, la durata media di interruzione per cliente è stata di 80 minuti (91 minuti nel 2004), con un miglioramento del 12% rispetto all´anno precedente; dall´inizio della regolazione, la durata delle interruzioni è diminuita nel complesso del 58%. Per quanto riguarda la Capogruppo Trentino Servizi, il risultato non è altro che la conferma del trend positivo degli anni precedenti, che aveva spinto l´Autorità ad assegnarle obiettivi di qualità tra i più stringenti a livello nazionale. A fronte di un obiettivo complessivo per gli ambiti a media e bassa concentrazione di clienti di 50 minuti di interruzione su base annua, Trentino Servizi ha consuntivato circa 26 minuti, un indice di poco superiore alla metà. E´ da sottolineare, con particolare enfasi, il risultato conseguito dalla controllata Set Distribuzione, società che è subentrata ad Enel Distribuzione dal 1° luglio 2005 nella distribuzione di energia elettrica in Trentino (servendo circa il 70% dei clienti sul territorio provinciale). In ognuno degli ambiti di competenza (alta, media e bassa concentrazione di clienti), la qualità del servizio nel 2005 è risultata significativamente migliore dell´obiettivo che l´Autorità ha assegnato a Set - con una delibera del 5 ottobre 2005 - in base ai dati storici consuntivati negli ultimi anni da Enel Distribuzione in Provincia di Trento. In particolare, a fronte di un obiettivo complessivo per gli ambiti ad alta, media e bassa concentrazione di clienti di 80 minuti di interruzione su base annua, Set ha consuntivato circa 46 minuti, poco meno del 60% dell´obiettivo. Con questo importante riconoscimento il Gruppo si riconferma ancora una volta attento alla qualità globale sia dal punto di vista del servizio erogato al cliente sia dal punto di vista dei buoni risultati raggiunti nell´ambito della produzione, dell´approvvigionamento, della distribuzione e della vendita e dei servizi ai comuni (servizio idrico integrato, raccolta e smaltimento rifiuti, etc. ). Questo trend positivo ha portato nell´ultimo periodo a ottimi risultati: il Gruppo Trentino Servizi è, infatti, stato annoverato da Mediobanca tra le prime 24 aziende italiane più dinamiche registrando nell´ultimo esercizio un aumento del fatturato di oltre il 20% (tra 50 e 290 milioni) e una redditività superiore al 4% dei ricavi. Inoltre, i risultati della 1° Edizione dell´Osservatorio Permanente sul livello qualitativo dei servizi ai cittadini, commissionato alla società esterna Databank - leader nelle ricerche di customer satisfaction - pone Trenta tra le realtà più virtuose in Italia con un indice complessivo dell´86,8/100. .  
   
   
INCENTIVI E PENALITÀ (MILIONI DI EURO) PER LA CONTINUITÀ DEL SERVIZIO, ANNO 2005.  
 
Impresa distributrice Incentivi penalità saldo netto Milioni di utenti
Acea Roma 0,00 -0,57 -0,57 1,55
Acegas Trieste 0,00 -0,09  -0,09 0,14
Aeb Seregno (Mi) 0,08  0,00  0,08 0,02
Ae-ew Bolzano 0,55  0,00  0,55 0,12
Aem Cremona 0,20  0,00  0,20 0,04
Aem Milano 0,97  0,00  0,97 0,85
Aem Torino 0,31  0,00  0,31 0,55
Agsm Verona 0,00 -0,22  -0,22 0,16
Aim Vicenza 0,35  0,00 0,35 0,07
Amaie San Remo (Im) 0,07  0,00  0,07 0,03
Amet Trani (Ba) 0,31  0,00  0,31 0,03
Apb Brunico (Bz) 0,08  0,00  0,08 0,01
Asm Brescia 0,90  0,00  0,90 0,22
Asm Bressanone (Bz) 0,00  0,00  0,00 0,02
Asm Terni 0,12  0,00  0,12 0,06
Asm Voghera 0,12  0,00  0,12 0,02
Atena Vercelli 0,11  0,00  0,11 0,03
Deval Aosta 0,46  0,00  0,46 0,12
Enel Distribuzione 123,04 -5,03  118,02 29,97
Enia (Pr) 0,03  0,00  0,03 0,12
Set distribuzione (Tn) 2,38  0,00  2,38 0,23
Trentino Servizi (Tn) 0,20  0,00  0,20 0,04
Notale 130,27 -5,91 124,37 34,42
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PREMIO IMPRESA AMBIENTE 2006  
 
Milano, 28 novembre 2006 -  E´ partita la seconda edizione del Premio Impresa Ambiente. Il Premio, promosso dal Ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero dello Sviluppo Economico, Unioncamere e Camere di Commercio di Roma e Milano, nasce con l´obiettivo di premiare le imprese private e pubbliche che attraverso l´innovazione di processi, sistemi, partnership, tecnologie e prodotti, si siano particolarmente distinte in un´ottica di Sviluppo Sostenibile, Rispetto Ambientale e Responsabilità Sociale. Possono partecipare al Premio, strutturato in quattro categorie, le imprese iscritte regolarmente alla Camera di Commercio (microimprese, piccole, medie e grandi imprese); le imprese pubbliche, come definite dalla direttiva 2000/52/Ce. Per la sola categoria 4 possono concorrere anche le Amministrazioni pubbliche, gli Enti non governativi, le istituzioni accademiche e di ricerca, se in partnership con almeno un´azienda avente la propria sede in Italia. Saranno ammesse alla selezione le candidature pervenute, unicamente attraverso servizio postale o corriere espresso, entro il 20 dicembre 2006 all´indirizzo: Segreteria Organizzativa Premio Impresa Ambiente c/o Aet - Ambiente e Territorio, via dell’Umiltà, 48, 00187 Roma. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/premio_impresa_ambiente/index. Html .  
   
   
PRESENTATO IN TOSCANA IL PIANO ISTRUZIONE, EDUCAZIONE, LAVORO, RICERCA 2006-2010 "LA VERA PARTITA SI GIOCA SUL FRONTE DELLA CONOSCENZA" RISORSE PER 1 MILIARDO E 119 MILIONI DI EURO. SIMONCINI: "SCOMMETTIAMO SUI TALENTI E SULLE COMPETENZE"  
 
 Firenze, 28 novembre 2006 - "Tirando il filo del Pigi si tira non solo una questione settoriale ma la quasi totalità delle politiche regionali, compreso il significato stesso del nostro essere servizio pubblico". Così il presidente Claudio Martini al convegno che ieri mattina ha presentato il Piano di Indirizzo Generale Integrato (Pigi) 2006-2010: un atto di programmazione - nell´istruzione, educazione, formazione, lavoro e ricerca - con risorse complessive per circa un miliardo e 119 milioni di euro. "Un forte investimento - ha precisato l´assessore regionale all´istruzione Gianfranco Simoncini - su talenti, competenze, intelligenze dei toscani con l´obiettivo di mettere il capitale umano a servizio della crescita di una regione che è a un bivio decisivo: può rialzarsi e proseguire in un cammino di innovazione oppure può declinare". In una sala del Palaffari fiorentino decisamente troppo piccola per contenere la grande massa di persone convenute, Martini ha insistito sul "bisogno estremo di un salto di qualità nel sistema produttivo" e sull´importanza di "iniettarvi un supplemento di conoscenza anche per garantire una maggiore coesione sociale". La partita vera - ha aggiunto Martini - si gioca proprio sul fronte educativo e "da questo Piano ci attendiamo un grande contributo strategico per sostenere quella svolta, oggi davvero necessaria, in direzione della qualità e dell´innovazione. I nostri sono obiettivi ambiziosi ma per vincere abbiamo bisogno che sia ambizioso e radicale anche il cambio di mentalità necessario in tutti gli attori, partendo dalle pubbliche amministrazioni e coinvolgendo l´intera comunità regionale". Entrando nel merito del Piano, approvato con ampio consenso dal Consiglio Regionale a fine settembre dopo una forte condivisione fra le parti sociali e adesso pubblicato in un volume di 430 pagine, l´assessore Simoncini ne ha illustrato i sei obiettivi principali su cui poi sono intervenuti i dirigenti del Dipartimento. Facendo proprie le indicazioni scaturite dal vertice di Lisbona per la costruzione, entro il 2010, di una "società della conoscenza, più ricca, libera e coesa dal punto di vista sociale e istituzionale", il Pigi si pone 6 obiettivi: il diritto all´apprendimento lungo tutto l´arco della vita; la crescita dell´occupazione e la qualità del lavoro; la dimensione internazionale delle politiche; il sostegno a innovazione e ricerca; il potenziamento dei servizi e l´innovazione del sistema integrato; il sistema regionale delle competenze e dell´orientamento. Fra le numerose azioni in arrivo, sia l´assessore che il presidente Martini hanno insistito sulla lotta alla precarietà del lavoro (sono previste misure per i lavoratori atipici a tempo determinato sia per l´accesso al credito che per la trasformazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato). Attenzione per ricerca, alta formazione, mobilità internazionale degli studenti. Sforzo crescente per garantire, a chi ne ha i requisiti, il diritto allo studio, dalle superiori all´università. Filo conduttore: l´apprendimento per l´intero arco della vita con il potenziamento dei servizi per l´infanzia e la lotta alla dispersione scolastica. Significative novità anche in materia di lavoro: tre i Fondi per garantire continuità retributiva ai lavoratori in cassa integrazione, reinserire le donne fra i 35 e i 45 anni, favorire il reinserimento dei lavoratori in mobilità dopo crisi aziendali. Nuove regole anche per l´imprenditoria giovanile. Si punta alla formazione degli imprenditori per rispondere alle esigenze di innovazione del sistema produttivo. .  
   
   
ECCEZIONALE SCOPERTA ARCHEOLOGICA NEL SITO PREISTORICO DE “LA VELA” DI TRENTO ALLA LUCE UNA STRAORDINARIA AREA FUNERARIA DELL’ETÀ DEL RAME (SECONDA METÀ DEL III MILLENNIO A.C.). DOMANI E IL 1° DICEMBRE DUE CONFERENZE A LA VELA PER RIPERCORRERE LA STORIA DELLE RICERCHE  
 
Trento, 28 novembre 2006 - L´area di interesse archeologico si sviluppa lungo l´ampio conoide alluvionale formato dal torrente Vela in prossimità della sua confluenza con il fiume Adige. La presenza del deposito archeologico è attualmente documentata in nove distinti settori che dal 1960 al 2006 sono stati indagati in seguito all’espansione edilizia a scopo urbanistico che ha interessato l´area occidentale della città di Trento. La scoperta delle prime sepolture neolitiche risalenti alla prima metà del V millennio a. C. , che è stata effettuata nell´aprile del 1960, ha posto le basi per riscrivere l´archeologia trentina e soprattutto ha dato l´avvio agli studi sul Neolitico della Valle dell´Adige. La cronaca di questi primi ritrovamenti è stata raccontata al grande pubblico dal giornalista Aldo Gorfer con una serie di appassionanti articoli scritti per il quotidiano L´adige. Una serie di interventi di recupero e di scavo effettuati negli anni 1975, 1976 e 1977 da parte del Museo Tridentino di Scienze Naturali sotto la direzione del noto paletnologo Bernardino Bagolini e direttamente dall’Ufficio beni archeologici della Provincia autonoma di Trento (ora Soprintendenza per i beni archeologici) negli anni 1987-1988 e 2003 hanno permesso di mettere in luce a La Vela un’area archeologica pluristratificata che per gli studi sul Neolitico è di rilevanza internazionale. Tutta la zona è infatti interessata dalla presenza di un vasto abitato e di una necropoli, della quale sono state scavate fino ad ora una quindicina di sepolture, riferibili alla Cultura dei vasi a bocca quadrata (Neolitico medio, V millennio a. C. ). Queste evidenze si impostano su un precedente insediamento riferibile al locale Gruppo Gaban (Neolitico antico, fine Vi millennio a. C. ). Al disotto degli strati neolitici è stata inoltre documentata, in particolare nel corso delle indagini del 2003, una terza fase di frequentazione con tracce di accampamenti riferibili al Mesolitico antico (Sauveterriano) che nuove datazioni al radiocarbonio effettuate presso il Leibniz Labor di Kiel in Germania inquadrano nella seconda metà dell´Viii millennio a. C. Attualmente tutta la zona del conoide del torrente Vela è sottoposta al controllo costante della Soprintendenza per i beni archeologici vista la straordinaria importanza delle evidenze di epoca preistorica messe in luce e la presenza di circa 10. 000 metri quadrati di area sottoposta a vincolo diretto di tutela archeologica. In previsione dei lavori di ristrutturazione e ampliamento di un edificio di civile abitazione di proprietà di Franco Pisoni in un´area che era già stata interessata da ricerche archeologiche nell´estate del 1976, la Soprintendenza per i beni archeologici nel maggio di quest´anno ha disposto l’avvio di indagini stratigrafiche di verifica in una zona del lotto non ancora esplorata. Le ricerche, dirette dall´archeologa Elisabetta Mottes e coordinate sul campo da Nicola Degasperi della ditta Cora Ricerche Archeologiche s. N. C. Di Trento, hanno consentito di accertare la presenza di un deposito archeologico pluristratificato con evidenze strutturali databili al Neolitico e all´età del Rame. La campagna di scavo del 2006, appena conclusa, ha dunque consentito di mettere in luce in uno stato di conservazione eccezionale un complesso cultuale e funerario inquadrabile nella tarda età del Rame (ultimi secoli del Iii millennio a. C. ). I livelli archeologici riferibili al Neolitico saranno invece oggetto di un intervento di scavo programmato a partire dalla primavera del 2007. Le evidenze databili all´età del Rame sono rappresentate in particolare da una struttura a pianta circolare ottenuta con pietre selezionate in Scaglia Rossa che è stata adibita a pratiche di carattere funerario. All´interno di questa struttura è stata messa in luce una fossa di forma circolare contenente resti scheletrici umani e di fauna, in prevalenza calcinati, associati a oggetti di corredo funebre. Questi ultimi sono rappresentati da elementi di ornamento in pietra, denti di animale forati e punte di freccia in selce. All´esterno della struttura principale che risulta a sua volta delimitata da un doppio filare di pietre di grandi dimensioni è stata messa in luce una serie di piccoli accumuli di ossa umane cremate che ad un esame antropologico preliminare appartengono sia ad individui adulti che a bambini. Sono stati inoltre rinvenuti numerosi elementi di ornamento in rame e in pietra oltre ad industria litica rappresentata in particolare da un numero considerevole di piccoli strumenti di forma geometrica (semilune) e da una lama di pugnale in selce. Nella parte meridionale dell´area indagata è stata inoltre rinvenuta una sepoltura di bambino in vaso. Si tratta di una modalità funeraria che in ambito italiano è documentata solamente in Trentino, in particolare nella Valle dell’Adige nel territorio compreso tra Mezzocorona e Volano e risulta riservata ai neonati o ai feti, che vengono quasi esclusivamente deposti in vasi di terracotta a loro volta sistemati in fosse e coperti con piccole lastre di pietra. Fino al ritrovamento avvenuto a La Vela questa usanza funeraria era documentata esclusivamente in contesto di riparo sottoroccia. Recentemente è stato proposto che il rito della sepoltura in vaso sia legato a contatti con l’area delle isole Ionie e il Peloponneso (Grecia), con ogni probabilità attraverso la mediazione delle culture coeve, poste lungo le due sponde dell´Adriatico. Per documentare le eccezionali strutture dell´età del Rame sono state impiegate le più moderne tecnologie di rilevamento tra cui l´utilizzo dello scanner laser 3D che è stato effettuato dai tecnici Lorenzo Gonzo e Stefano Girardi della Microsystems Division (Mis) dell´Itc-irst di Povo. Dal punto di vista della tipologia e del rituale funerario il nuovo complesso cultuale e funerario messo in luce con gli scavi del 2006 rappresenta un unicum nell´ambito delle modalità sepolcrali dell´età del Rame finora note in Valle dell´Adige e conferma la notevole importanza del sito de La Vela di Trento nel contesto della preistoria della regione alpina. Per sensibilizzare i cittadini alla tutela del patrimonio archeologico e di far conoscere le importanti scoperte avvenute a La Vela, la Soprintendenza per i beni archeologici in collaborazione con il Comitato Pro Vela ha promosso una serie di iniziative di valorizzazione a più livelli legate al territorio. Progetto Scuola - Il progetto vuole essere un occasione per porre al centro dell’attività degli alunni il patrimonio archeologico presente a La Vela, in modo che diventi un documento concreto attraverso cui i ragazzi possano acquisire un metodo di studio e di indagine. Il lavoro sul territorio dovrebbe essere altresì occasione per sviluppare la percezione del bene culturale come ricchezza inestimabile della comunità, come bene a cui affezionarsi, da cui attingere informazioni, che va conosciuto, indagato, valorizzato e tutelato. Si intende altresì valorizzare il territorio preso in esame promuovendo lo sviluppo di conoscenze metodologiche e disciplinari, storico-archeologico e paesaggistico-naturalistiche, educando contemporaneamente al rispetto consapevole delle ricchezze e delle risorse presenti. Il progetto prevede incontri con la presenza dell’educatore in classe, laboratori presso le aule didattiche della Soprintendenza per i beni archeologici con sperimentazione delle tecniche e dei modi di produzione propri del Neolitico, laboratori a scuola, rielaborazione delle attività svolte con l’educatore museale; uscite sul territorio e uscita presso il Laboratorio di restauro della Soprintendenza. Il gruppo di lavoro responsabile del progetto è composto da Luisa Moser (responsabile Servizi Educativi Soprintendenza), Cecilia Cremonesi (educatore museale Servizi Educativi Soprintendenza), Mari Rosa Buccella, (insegnante scuola elementare Vela classe Iv), Cristina Erroi (insegnante classe Iii scuola elementare Vela) Carmen Nicolli (insegnante classe V scuola elementare Vela), con il ruolo specifico di elaborare il progetto e di attuarlo (progettazione, sperimentazione, formazione e conduzione). A queste persone sarà affiancata Susanna Fruet (restauratrice della Soprintendenza) con competenze specifiche nel campo del restauro di beni archeologici. Incontri Di Archeologia - A conclusione della campagna di ricerche 2006 sono in programma due conferenze: uma svoltasi venerdì 24 novembre sul tema: “Prima della storia. Scavi archeologici nel sito de La Vela di Trento dal 1960 al 2006” Elisabetta Mottes, Soprintendenza per i beni archeologici della Provincia Autonoma di Trento. Venerdì 1 dicembre ore 20. 30 “I primi agricoltori della Valle dell’Adige. Reperti archeobotanici dal sito neolitico de La Vela di Trento” Mauro Rottoli, Laboratorio di Archeobiologia dei Musei Civici di Como. Mostra Fotografica Al fine di conservare la memoria dell´importante patrimonio culturale presente a La Vela, nella primavera del 2007 è in programma la realizzazione di una mostra fotografica sulla storia delle ricerche archeologiche effettuate dal 1960 al 2006 che sarà realizzata presso la Sala Polifunzionale -Centro Civico, Vela. Nell´ambito di questa iniziativa saranno inoltre presentati i risultati relativi al Progetto Scuola. .