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Notiziario Marketpress di Mercoledì 29 Giugno 2011
Politica
IL COMMISSARIO EUROPEO OLLI REHN SULLA GRECIA: A COLORO CHE SPECULANO, L´UNIONE EUROPEA CONTINUA AD ESSERE PRONTA A SOSTENERE LA GRECIA.  
 
 Bruxelles, 29 giugno 2011- Questa settimana la Grecia deve affrontare una fase critica. Sia il futuro del paese sia la stabilità finanziaria in Europa sono in gioco. Ho pieno rispetto delle prerogative e la sovranità del Parlamento greco nel dibattito in corso. E ho fiducia sul fatto che i leader politici greci sono pienamente consapevoli della responsabilità che si trova sulle loro spalle per evitare il default. L´unico modo per evitare di default immediato è che il Parlamento approvi il programma economico rivisto. Il programma comprende sia la strategia di bilancio a medio termine e il programma di privatizzazione. Devono essere approvati se si vuole che la nuova tranche di aiuti finanziari sia concessa. A coloro che speculano su altre opzioni, lasciatemi dire chiaramente quanto segue: non c´è un piano B per evitare il default. L´unione europea continua ad essere pronta a sostenere la Grecia. Ma l´Europa può solo aiutare la Grecia se la Grecia aiuta se stessa. Mentre il voto parlamentare di questa settimana è cruciale per evitare il default immediato, la Grecia ed i suoi partner europei devono concentrarsi sul rafforzamento della crescita sostenibile. L´iniziativa del Presidente Barroso di utilizzare i fondi strutturali per gli investimenti in anticipo risponde a tale obiettivo. Il Memorandum greco comprende anche diverse misure per rafforzare la crescita attraverso riforme strutturali sui mercati dei prodotti e del lavoro, e aprendo quelle professioni che in precedenza erano chiuse. La preparazione di un nuovo programma si intensificherà nelle prossime settimane. Credo che le proposte costruttive provenienti da diversi settori della società greca devono essere ascoltate e prese in considerazione. È fondamentale costruire un consenso sociale più ampio e un accordo trasversale ai partiti sulle riforme necessarie per rimettere la Grecia su un percorso di crescita e di sviluppo sostenibile. Questo è anche un punto di giustizia sociale. Una sfida cruciale è quella di combattere l´evasione fiscale e incentivare l´imprenditorialità reale che sostiene il lavoro onesto. Di conseguenza, sostengo l´obiettivo del governo di riformare e semplificare il sistema fiscale da quest´autunno. La riforma dovrebbe puntare a semplificare il codice fiscale, ampliare la base imponibile e ridurre le aliquote fiscali in modo fiscalmente neutro. Se gli obiettivi di contenimento delle spese sono raggiunti e superati, questo sarà poi aprire la strada a un sistema fiscale più favorevole alla crescita. Tutto sommato, il popolo greco e i suoi rappresentanti democratici affrontano ora una scelta critica. Riformare l´economia è certamente impegnativo, ma rimane una alternativa molto meglio di un default, che colpirebbe più duramente i più svantaggiati e vulnerabili. Invito pertanto i leader politici della Grecia ad assumere questa responsabilità, e allo stesso tempo a identificare i prossimi passi e creare un consenso politico necessario, trascinando in avanti l´intera nazione per superare le sfide attuali.  
   
   
LE POLITICHE DELL´UE DOPO IL 2013: IN ARRIVO LA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE SUL QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE 2014 -2020  
 
 Bruxelles, 29 giugno 2011 – Oggi viene presentata a Bruxelles la proposta della Commissione per il Quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020. La proposta riguarderà la totalità delle politiche finanziate dall´Ue: agricoltura, politiche di coesione, ricerca e sviluppo. Nell´attuale quadro finanziario 2007-2013 il 44% delle risorse è stato destinato alla crescita sostenibile e occupazione, il 43% conservazione e gestione delle risorse naturali, il 6% l´Ue come attore globale, 1% per cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia e il resto per spese amministrative. Nella sua proposta, la Commissione europea vuole adattare il bilancio dell´Unione alle sfide di oggi e di domani: crescita, formazione e ricerca, clima, più sicurezza ed Europa nel mondo. L´approvazione della programmazione quinquennale è un passaggio decisivo in quanto stabilisce gli orientamenti e gli obiettivi di lungo-termine dell´Ue definendo le aree nelle quali verranno concentrati gli interventi. Sempre il 29 giugno la Commissione presenterà anche una proposta riguardo alle risorse proprie, fonte di finanziamento del bilancio. Proporre nuove risorse proprie non significa aumentare il budget. L´idea di base è quella di ridurre i contributi degli Stati Membri basati sul loro reddito nazionale lordo, compensandoli con nuove entrate. Ecco l´elenco dei documenti che la Commissione adotterà formalmente: Comunicazione della Commissione sul Quadro finanziario pluriennale. Proposta di regolamento per il Quadro finanziario pluriennale. Proposta di decisione sulle risorse proprie Proposta di accordo interistituzionale su questioni di bilancio e gestione accurata delle risorse finanziarie. Proposte di regolamento di esecuzione sulle risorse proprie La proposta della Commissione dovrà poi essere approvata all´unanimità dal Consiglio dei Ministri dopo che il Parlamento avrà dato il suo consenso.  
   
   
IL BILANCIO DELL’UNIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 29 giugno 2011- Il bilancio annuale dell´Unione europea è di dimensioni limitate: corrisponde solo all´1% della ricchezza prodotta ogni anno dai paesi dell´Ue. In termini di spesa pro capite, si tratta di 235 euro per cittadino. Ciò nonostante il bilancio aiuta i Paesi membri a raggiungere gli obiettivi comuni, risparmiando delle risorse. La maggior parte di quel denaro infatti è spesa per migliorare le condizioni di vita dei cittadini e delle comunità locali dell´Ue, ed è diretta in particolare verso le regioni e le categorie sociali meno ricche, o destinata alla creazione di posti di lavoro e a stimolare la crescita in tutta l´Unione. Per decidere quanto e come l´Ue debba spendere si segue una procedura democratica: la Commissione europea presenta ogni anno una proposta per ciascun settore d´intervento e ciascun programma, ma sono i nostri rappresentanti eletti al Parlamento europeo e il Consiglio dell´Unione europea a prendere la decisione finale sui piani di spesa dell´anno che viene. Una volta che il denaro stanziato è stato speso, la Commissione deve renderne conto al Parlamento europeo; la spesa è anche sottoposta al controllo della Corte dei conti europea. Il denaro è destinato a diversi usi: serve a conferire nuove competenze ai lavoratori grazie alla formazione e a stimolare le imprese affinché innovino e creino posti di lavoro; contribuisce alla tutela dell´ambiente naturale e a migliorare la qualità della nostra vita grazie agli investimenti per lo sviluppo rurale e regionale; finanzia strade, ferrovie, ponti, condutture per il trasporto dell´energia e gasdotti che collegano i luoghi più remoti dell´Ue; sostiene la diversità culturale e gli scambi nel campo dell´istruzione e consente interventi d´emergenza in caso di inondazioni o terremoti. In questa sezione potete accedere alle pubblicazioni prodotte dalla Direzione Generale per il Bilancio della Commissione europea, che coprono vari temi d´interesse. Alcune delle pubblicazioni sono recenti e di uso diretto, altre invece meno recenti potranno essere utilizzate da persone alla ricerca di informazioni più analitiche: http://ec.Europa.eu/budget/biblio/publications/publications_en.cfm  E´ altresì importante sottolineare che in generale, l´Ue ha il mandato di intervenire e spendere denaro solo nei settori in cui conviene che gli Stati membri mettano in comune le risorse. I programmi di ricerca scientifica sono una voce importante della spesa destinata a rendere competitiva l´economia europea in un mondo globalizzato. La spesa per la ricerca privilegia i progetti integrati e paneuropei che mettono in comune gli sforzi e le conoscenze degli scienziati di diversi paesi dell´Ue, in modo da realizzare economie di scala. Sono tanti i settori di ricerca che beneficiano di finanziamenti dell´Ue: fra questi, la salute, l´alimentazione, la biotecnologia, le tecnologie dell´informazione e della comunicazione, le nanotecnologie, l´energia, l´ambiente, i trasporti, la sicurezza e lo spazio. La quota di bilancio utilizzata per coprire i costi amministrativi dovuti alla gestione dell´Ue corrisponde soltanto al 6% della spesa totale. Quest´importo copre le spese di funzionamento di tutte le istituzioni (in particolare la Commissione europea, il Parlamento europeo e il Consiglio dei ministri) e i costi di traduzione e interpretazione per le 23 lingue ufficiali dell’Ue  
   
   
UE, PMI: È ORA DI CAMBIARE MARCIA  
 
Bruxelles, 29 giugno 2011- Martedì 28 giugno 2011 il Comitato economico e sociale europeo (Cese) ha tenuto un´audizione pubblica a Bruxelles incentrata sul riesame dello Small Business Act (Sba), ossia il quadro orientativo europeo per le Pmi. I partecipanti hanno espresso apprezzamento per i progressi compiuti nell´attuazione di tale quadro e hanno auspicato l´adozione di nuove misure per rispondere alle sfide poste dalla crisi economica. I rappresentanti di altre istituzioni dell´Ue e delle principali parti interessate, presenti all´audizione, hanno avuto l´occasione di incontrare i membri del Cese. Tra le nuove misure auspicate figurano la semplificazione degli adempimenti amministrativi, il rafforzamento degli strumenti di governance e la definizione di una vera e propria tabella di marcia per compiere ulteriori passi avanti. Secondo le parti interessate presenti all´audizione pubblica, oltre a queste misure andrebbero messi a punto degli indicatori di monitoraggio, concepiti in modo da apportare un valore aggiunto reale agli imprenditori in Europa, dove le Pmi svolgono un ruolo essenziale. I 23 milioni di Pmi che operano nell´Ue costituiscono il 99 % delle imprese e in alcuni settori industriali, come ad esempio quello tessile, rappresentano fino all´80 % dei posti di lavoro. Ronny Lannoo (gruppo Attività diverse, Belgio), relatore del parere del Cese sul tema Riesame dello Small Business Act per l´Europa, ha sottolineato il fatto che la comunicazione è molto più realistica e vicina alle esigenze delle Pmi, anche se rimangono molte aree d´incertezza e alcune misure appaiono lontane dalla vita reale o pertinenti solo nel caso di pochissime imprese. Il relatore si è rammaricato che il motto Think small first (pensare anzitutto in piccolo) sia sempre inteso in riferimento alle Pmi: "La stragrande maggioranza delle imprese è costituita da piccole imprese o da microimprese, operanti in una gamma di mercati molto diversificata, per le quali è però più difficile applicare le politiche e le misure legislative dell´Ue. È su di queste che dovrebbero quindi concentrarsi in primo luogo ed essenzialmente gli sforzi dello Small Business Act", ha spiegato Lannoo. Nel contesto delle iniziative tese a migliorare l´attuazione delle politiche a favore delle Pmi, i rappresentanti delle parti interessate hanno aggiunto che l´approccio adottato nei confronti delle Pmi è ancora troppo generico e che, nel quadro nelle misure future, la priorità assoluta dovrebbe andare alle organizzazioni intermedie. Il relatore ha preso atto del fatto che il coinvolgimento delle parti interessate sarà rafforzato, ma ha espresso preoccupazione in merito al "ruolo chiaro" che deve essere dato loro e che la comunicazione non definisce. Nei diversi dibattiti che si sono svolti, i partecipanti (tra i quali Ueapme ed Eurochambres) hanno presentato e discusso delle misure pratiche volte a sostenere l´avvio e lo sviluppo di piccole e medie imprese, in particolare migliorando l´accesso ai finanziamenti, semplificando gli adempimenti amministrativi e coordinando l´attuazione delle politiche a favore delle Pmi. Diversi oratori hanno deplorato il fatto che dal riesame siano assenti questioni come le competenze professionali, l´istruzione e la formazione professionale.  
   
   
AVVIO POSITIVO DEI NEGOZIATI DI ADESIONE DELL´ISLANDA CON L´UE  
 
 Bruxelles, 29 giugno 2011 - I primi quattro capitoli di negoziati per l´adesione dell´Islanda all´Unione europea sono stati aperti in occasione della conferenza intergovernativa, e due di questi capitoli sono già stati provvisoriamente chiusi. Stefan Füle, Commissario europeo per l´allargamento e la politica europea di vicinato, ha dichiarato: "Questa conferenza di adesione segna un importante passo avanti nel processo di adesione dell´Islanda Mi fa piacere che in questa fase iniziale dei negoziati apriamo quattro e addirittura chiudere due capitoli di negoziato, e io. Sono fiducioso che questo risultato ha dato nuovo impulso ad affrontare le sfide del processo di adesione ". Le posizioni dell´Unione negoziale comune sono state presentate alla conferenza della presidenza ungherese del Consiglio dell´Unione europea, in risposta a quelle del governo islandese. I capitoli in copertina questione degli appalti pubblici, la società dell´informazione ei media, scienza e ricerca, così come l´educazione e la cultura. In queste aree l´Islanda ha già assunto una grande parte della legislazione comunitaria a causa della sua adesione allo Spazio economico europeo. Contemporaneamente, i negoziati su due capitoli - la scienza e la ricerca e l´istruzione e la cultura - sono stati provvisoriamente chiusi in vista della avanzato stato di preparazione dell´Islanda. Il convegno segna anche la positiva conclusione della proiezione processo - una approfondita analisi e confronto tra dell´Ue e in Islanda le regole e la legislazione - e l´inizio di una nuova fase in cui vengono negoziati sostanza e dettagli.  
   
   
EUREGIONE ADRIATICA ED EIPA, PRESENTATI I DUE EVENTI INTERNAZIONALI  
 
Campobasso, 29 giugno 2011 - Il Presidente della Regione, Michele Iorio, ha presentato nel pomeriggio di ieri, in una conferenza stampa, i due eventi di caratura internazionale, organizzati dalla stessa Presidenza della Regione, che si terranno a Campobasso il 29 e il 30 giungo prossimo: mercoledi 29 giungo - Hotel Centrum Palace, a partire dalle ore 15.30 - convegno dal titolo "Il ruolo della pubblica amministrazione e i nuovi modelli di governance nelle strategie marco-regionali dell´Unione Europea", organizzato dalla Regione Molise, dall´Euroregione Adriatica e dall´Eipa. Giovedi 30 giugno - Aula Magna del Convitto Nazionale Mario Pagano- ore 9.30 - Vi Assemblea Generale Euroregione Adriatica. Il Presidente Iorio ha illustrato anche le iniziative intraprese dalla Regione Molise con l´Eipa ed ha parlato dell´Assemblea Generale dell´Euroregione Adriatica, che si riunisce per la prima volta in Molise ed è chiamata ad eleggere il nuovo Presidente dell´Euroregione. All´assemblea Generale dell´Euroregione parteciperanno i massimi esponenti istituzionali delle 25 Regioni ed Enti locali componenti l´Organismo interregionale, e i rappresentanti di governo e delle diplomazie degli Stati che affacciano sul Bacino Adriatico. Presenti alla conferenza stampa anche la Dott.ssa Alberta Di Lisio, Dirigente regionale per la cooperazione e i rapporti internazionali, e il Dott. Francesco Cocco, Consigliere del Presidente Iorio per le Relazioni internazionali che, insieme alle rispettive Strutture hanno organizzato i due eventi.  
   
   
SECONDA GIORNATA DELL’EDIZIONE 2011 DI FORUMED: AL VIA GLI INCONTRI BILATERALI E LE SESSIONI DI APPROFONDIMENTO PER LE IMPRESE.  
 
Chieti, 29 giugno 2011- Dopo l’inaugurazione del Forum con il Ministro Frattini e i tavoli di lavoro per lo sviluppo del networking territoriale. Annunciato il coordinamento tra enti e organizzazioni regionali per le iniziative all’estero. Proseguono le attività di Forumed 2011, in svolgimento presso il Centro Espositivo della Camera di Commercio di Chieti, con la seconda giornata dedicata in modo particolare ai Paesi della sponda Est del Mediterraneo. Oltre 100 imprese abruzzesi si sono registrate per gli incontri bilaterali di ieri con i referenti esteri, nell’ottica di sviluppare contatti d’affari. La giornata prevede inoltre l’avvio delle sessioni di approfondimento sui Paesi del Mediterraneo, con presentazioni riguardanti l’area dei Balcani e la Turchia. Nel pomeriggio si sono svolti due importanti incontri. Il primo - “Un ponte con la Bosnia: proposte di cooperazione per l’Ematologia e la Medicina Trasfusionale” – ha visto la partecipazione di Claudio D’amario, direttore generale dell’Asl di Pescara, Antonio Jacone e Giuseppe Fioritori, dell’Ospedale Civile di Pescara, insieme a rappresentanti del settore sanitario bosniaco per un progetto comune. Il secondo appuntamento, riguardante gli “Strumenti finanziari a supporto degli investimenti all’estero”, coinvolge numerose banche territoriali. Dopo la riuscita inaugurazione di Forumed 2011, con l’intervento del Ministro Frattini, del presidente della Regione Abruzzo Chiodi, del vice presidente Castiglione e di numerose autorità estere, si sono tenuti due tavoli di lavoro per lo sviluppo del network territoriale. Il primo ha coinvolto rappresentanti di molte delle principali strutture e associazioni di imprese che svolgono a livello regionale attività di supporto ai processi di internazionalizzazione. Dall’incontro è emersa l’esigenza di “fare rete”, a tutti i livelli e tra tutti i soggetti in campo, per operare in sinergia, armonizzare le varie iniziative e presentarsi organicamente sui mercati esteri. Su invito della Regione Abruzzo, è stato quindi convenuto di avviare un tavolo di coordinamento a cui parteciperanno le varie organizzazioni e associazioni di categoria che collaboreranno insieme a Sprint Abruzzo per predisporre iniziative comuni sulle attività di promozione estero. Il secondo appuntamento pomeridiano è servito a fare il punto della situazione sui collegamenti e le reti di trasporto nell’area Euro-mediterranea e a livello territoriale, con una particolare attenzione ai sistemi interportuali e al collegamento aereo tra l’Abruzzo e i Balcani, giunto alla fase di completamento.  
   
   
POR FESR: CHIODI, RASSICURANTI I DATI SU CAPACITA´ SPESA DELL’ ABRUZZO I NUMERI PARLANO DA SOLI. EVITARE INUTILI ALLARMISMI  
 
L´aquila, 29 Giugno 2011 - "I numeri parlano da soli. E ci dicono, al di là di commenti più o meno inerenti, che al 31 dicembre 2011 la Regione Abruzzo supererà abbondantemente la soglia di spesa imposta dall´Unione europea. Si tratta di proiezioni, certo, ma suffragate da analisi e studi che tengono conto dei positivi risultati già ottenuti. Sarebbe, quindi, il caso di evitare inutili allarmismi e di collaborare per raggiungere traguardi soddisfacenti per tutti". Lo sostiene il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, chiarendo qual è effettivamente lo stato di avanzamento del Por Fesr 2007/2013, oggetto di confronto del Comitato di sorveglianza nella riunione odierna. "Stamane si è proceduto all´approvazione del Rapporto annuale di esecuzione - spiega il Presidente - ed il quadro riepilogativo, definito in base alle dichiarazioni dei responsabili delle singole Azioni, non desta alcuna preoccupazione. Nell´ottica del leale confronto politico - aggiunge - accetto i rilievi e le ansie di alcune forze sindacali, ma va da sé che la Regione Abruzzo continuerà a porre attenzione alle dinamiche di spesa ed a vigilare affinchè i dati prospettici di concretizzino". Per Chiodi, le annotazioni dei rappresentanti del Ministero sono nell´ordine delle cose: "Il Comitato di sorveglianza si riunisce proprio per questo". Ed assicura che dell´argomento si parlerà anche al prossimo coordinamento del Patto per lo sviluppo del 14 luglio. Una discussione già programmata da tempo, che nulla ha a che vedere con l´esito del vertice di oggi. Di più. Il Comitato di sorveglianza ha ritenuto opportuno fissare un nuovo step "straordinario" per metà ottobre, prima della chiusura d´anno, proprio per verificare "che le cose stiamo andando per il verso giusto e poter apportare eventuali correzioni in corso d´opera". "Al momento - conclude il presidente Chiodi - tutte le strutture regionali stanno lavorando all´unisono in vista del raggiungimento del miglior obiettivo possibile".  
   
   
ITALIA-BOSNIA: POLIDORI, PRONTI A INVESTIRE, PIÙ CERTEZZE A PMI SOTTOSEGRETARIO INAUGURA A SARAJEVO LA NASCITA DI "CONFINDUSTRIA BOSNIA ERZEGOVINA"  
 
 Sarajevo, 29 giugno 2011- L´italia è pronta a scommettere sulla Bosnia: e´ un paese geograficamente vicino, ha una manodopera altamente qualificata e può offrire alle nostre imprese, anche quelle medie, ampi spazi di intervento in settori il cui potenziale produttivo è molto elevato e tutt´ora non adeguatamente sfruttato. E´ dunque necessario superare gli ostacoli che ancora rallentano sia il commercio che l´attrazione di investimenti. Per affrontare questi nodi l´Italia intende rafforzare la propria azione di sistema, a cominciare da un´ancor più stretta collaborazione tra pubblico e privato. Da qui nasce la partecipazione del governo italiano al lancio di "Confindustria Bosnia Erzegovina", la prima associazione affiliata a Confindustria dei Balcani occidentali. Sono stati questi i temi principali al centro dei colloqui avvenuti ieri a Sarajevo, tra il sottosegretario allo Sviluppo economico, Catia Polidori e i vertici del governo bosniaco. Il responsabile del Commercio con l´estero ha infatti incontrato questa mattina, nelle rispettive sedi, prima il suo omologo Mladen Zirojevic e subito dopo il primo ministro della federazione Bosnia Erzegovina, Nermin Niksic. "L´italia vanta con la Bosnia Erzegovina una tradizione di rapporti ventennali ed è sempre stata al fianco di questo Paese nel sostenere il conseguimento di importanti traguardi europei", ha confermato il sottosegretario nel corso dei bilaterali. "Dal ´94 ad oggi le imprese italiane che hanno scelto la Bosnia - ha proseguito Polidori - hanno investito almeno 130 milioni di euro e l´interscambio ha ormai superato quota un miliardo. Tuttavia ho ribadito ai miei colleghi di governo che ci sono dei fattori che ancora ostacolano l´attrazione di investimenti stranieri nell´area e la cui rimozione è imprescindibile per riavviare i nostri rapporti commerciali. Penso innanzitutto alla non stabile situazione politica e all´eccessiva farraginosità della legislazione per la costituzione di aziende, così come ai numerosi ostacoli burocratici. Solo dalla promozione dell´interesse economico reciproco potrà passare lo sviluppo democratico della Bosnia-erzegovina". Il sottosegretario ha ricordato infine che il prossimo appuntamento tra i governi dei due Paesi è previsto in autunno, in Italia, per una presentazione ai nostri imprenditori delle opportunità del mercato bosniaco. "Avremmo così completato un trittico che, oltre alla missione odierna" - ha concluso Polidori - ha visto il nostro Paese presente alla fiera di Mostar lo scorso aprile".  
   
   
LOMBARDIA. GIBELLI: VALORIZZARE IL CAPITALE NON ECONOMICO  
 
Varese, 29 giugno 2011 - "Regione Lombardia considera la sua parte montana assolutamente importante, da vivere 365 giorni l´anno e non solo luoghi di natura turistica". Lo ha detto il vicepresidente e assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia Andrea Gibelli alla conferenza finale del progetto europeo ´Access: miglioramento dell´accessibilità ai Servizi di Interesse Generale - Innovazioni organizzative nelle aree montane rurali´, che si è svolta  ieri mattina al Centro Congressi di Ville Ponti a Varese. "Proprio per questo, quindi, - ha continuato Gibelli - le istituzioni devono mettere gli imprenditori nelle migliori condizioni per investire anche in quei territori". "Da parte sua - ha proseguito l´assessore - la nostra Regione continuerà a lavorare per migliorare le infrastrutture, così da rendere facilmente raggiungibili anche le zone montane. Oltre a questo c´è la volontà di investire sulla banda larga". "Altra importante misura riguarda i Patti territoriali di sviluppo, che rappresentano una collaborazione tra istituzioni, mondo delle imprese e forza lavoro". "Queste misure - ha concluso il vicepresidente - vanno nella direzione di rendere più attrattivo il nostro territorio e di far aumentare, così, la presenza di investitori".  
   
   
OSIMO AZZERA IL COSTO DEL DENARO INIZIATIVA CONTROTENDENZA DI UN COMUNE MARCHIGIANO CHE SI ASSUME PER TRE ANNI, L’ONERE IN CONTO INTERESSI SU INVESTIMENTI DI IMPRESE, ATTIVE O DA ATTIVARE, SUL SUO TERRITORIO, CON PRIVILEGIO A DONNE E GIOVANI. CON 50 MILA EURO SI AVVIA UN MOLTIPLICATORE CAPACE DI MOBILITARE ANCHE 3 MILIONI DI INVESTIMENTI SUL TERRITORIO  
 
Osimo (An), 29 giugno 2011 – Oggi presentazione ufficiale, alle 21,30 , ad Osimo in provincia di Ancona, nella Sala dell’Astea in via del Guazzatore, del Progetto promosso dall’Amministrazione Comunale per sostenere la ripresa delle imprese locali. Il Comune di Osimo ha destinato nel bilancio di previsione 2011, e così per gli anni 2012 e 2013, un fondo da 50 mila euro per l’erogazione di contributi in conto interessi alle piccole e medie imprese. Potranno accedere ai contributi le piccole e medie imprese anche se non ancora costituite. Il contributo conto interessi sarà riferito a finanziamenti per investimenti di durata non superiore a 60 mesi di importo compreso fra i 20 mila e i 100 mila euro concessi dal 1/1/2011. Il contributo riconoscibile in conto interessi dal Comune di Osimo è pari al 5% del finanziamento, fino al massimo di 5 mila euro. Interessanti anche i settori specifici ai quali questa amministrazione rivolge lo sguardo: sono infatti ammissibili al contributo gli interventi di finanziamento finalizzati a: Acquisto brevetti, realizzazione marchio aziendale, realizzazione sito web, realizzazione di sistemi di qualità e/o ambientali, certificazioni qualità e/o ambientali. Spese per opere murarie ed assimilabili relative ad interventi di ristrutturazione e ammodernamento di locali. Acquisto impianti specifici, macchinari e attrezzature, compresi gli arredi. Sistemi informativi integrati per l’automazione, impianti automatizzati o robotizzati, acquisto di software per le esigenze produttive e gestionali dell’impresa. Investimenti atti a consentire che l’impresa operi nel rispetto di tutte le norme di sicurezza dei luoghi di lavoro, dell’ambiente e del consumatore e tra questi, investimenti specifici volti alla riduzione dell’impatto ambientale, allo smaltimento/riciclaggio dei rifiuti e alla riduzione dei consumi energetici e/o idrici. Una volta tanto tutti contenti, visto che anche i rappresentanti delle associazioni di categoria hanno riconosciuto al Comune di Osimo la bontà e l’utilità dell’intervento proposto. E così il 29 giugno viene firmato il protocollo d’intesa con l’Amministrazione Comunale: Confindustria Ancona, Confcommercio Ancona, Cna Ancona, Confartigianato Ancona, Confapi, Collegio Costruttori edili, Ascomfidi, Confidi, Cooperativa Artigiana Rabini, Fidimpresa Marche.  
   
   
VENETO, ECONOMIA E LAVORO. VISIONE INTEGRATA PER LO SVILUPPO  
 
Venezia, 29 giugno 2011 - Non è più possibile “subire” la crisi. Occorre governarla. Ruota intorno a questa considerazione generale la nuova strategia che la Regione ha proposto al Tavolo per lo Sviluppo che si é riunito ieri a Palazzo Balbi a Venezia. Insieme ai rappresentanti delle categorie economiche e delle parti sociali, hanno partecipato all’incontro – coordinato dall’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan – gli assessori Isi Coppola, Roberto Ciambetti, Maurizio Conte, Marino Finozzi, Franco Manzato e la vicepresidente dell’Unione delle Province del Veneto Barbara Degani. “Parola d’ordine di questa nuova fase – ha detto l’assessore Donazzan – è: visione integrata. Si tratta infatti di una trasversalità di tutti gli assessorati, che affronteranno in maniera organica le priorità emerse non solo in questo primo anno di governo regionale, alla luce delle trasformazioni che hanno investito il sistema veneto, ma anche dall’agenda dettata dalle parti sociali”. Il primo esempio del nuovo corso è rappresentato dall’istituzione di un “tavolo delle sinergie per lo sviluppo”, che sarà basato sul modello di quello già costituito per il turismo regionale. L’approccio sarà lo stesso, sotto il coordinamento degli assessori al lavoro, all’economia e al bilancio. Avrà il compito di indicare le linee da fornire alla giunta regionale, in base alle indicazioni che sui singoli argomenti saranno formulate da specifici gruppi di lavoro operativi, in cui saranno presenti i rappresentanti del mondo dell’economia e del lavoro. Le priorità già individuate finora su cui lavorare sono state la semplificazione e la sburocratizzazione di tutta la pubblica amministrazione, non solo della Regione; la definizione di un “patto” per i giovani con l’obiettivo della migliore occupabilità e dell’autoimprenditorialità, per non perdere la grande tradizione veneta; la sottolineatura che sul turismo si debba investire in termini industriali e di coordinamento con altri settori strategici, come ad esempio l’agricoltura che anche in periodi di crisi ha dimostrato di tenere. Su questa metodologia di lavoro il Tavolo per lo Sviluppo ha espresso ampia condivisione.  
   
   
FINANZE FVG: TONDO, SU MANOVRA "COSTRUTTIVA PACATEZZA"  
 
Trieste, 29 giugno 2011 - Un confronto caratterizzato da "costruttiva pacatezza". Lo ha detto il presidente della Regione Renzo Tondo che ieri pomeriggio, assieme alla Giunta, ha approfondito con i rappresentanti delle categorie economiche e delle organizzazioni sindacali le proposte di destinazione delle variazioni di bilancio che quest´anno arrivano, per una serie di fattori favorevoli e non ripetibili, a 186,5 milioni di euro. Tondo, al termine della riunione, ha confermato la disponibilità al dialogo con le parti sociali e ad ascoltare le esigenze emerse nel corso della discussione, dando mandato ai singoli assessori di mantenere il contatto con le categorie e con i sindacati in successivi incontri su questioni specifiche. La manovra, ha ricordato il presidente, intende confermare i "pilastri" dell´azione avviata dall´Amministrazione regionale sin dal 2008, nel momento in cui hanno cominciato a manifestarsi le prime conseguenze della crisi economica: riduzione del debito, ammortizzatori sociali, infrastrutture, sostegno alle attività produttive. La "filosofia", insomma, è di continuare sulla strada intrapresa: attenzione al sociale e investimenti, in un quadro di rigore della spesa pubblica. A questa azione, secondo Tondo, si deve adesso affiancare l´avvio di una stagione di riforme, a cominciare da quella della Pubblica amministrazione regionale, per arrivare ad una burocrazia più efficiente, rapida nelle risposte e meno costosa. Tondo ha confermato quindi la volontà di aprire su questo tema un confronto già prima della pausa estiva. Il presidente ha voluto sottolineare "con orgoglio" come per il terzo anno consecutivo non sia stato necessario destinare alla sanità risorse aggiuntive in sede di variazioni di bilancio, poiché il governo della spesa sanitaria regionale è sotto controllo, non ci sono stati cioè scostamenti rispetto alle previsioni iniziali. È stato anche confermato, rispondendo così ad alcune preoccupazioni espresse dai sindacati, che il numero di addetti alla sanità non subirà tagli rispetto al 2010. In questi ultimi anni c´è stato anzi un incremento di infermieri e operatori socio-sanitari, a fronte di una diminuzione di addetti amministrativi. Le singole Aziende potranno quindi rimpiazzare nel 2011 tutto il personale che va in pensione, variando eventualmente la composizione delle professionalità rispetto alle proprie esigenze. Il presidente ha anche voluto "tranquillizzare" le parti sociali in merito all´impegno della Regione nel campo delle grandi infrastrutture, dopo le dimissioni dell´amministratore delegato di Autovie Venete Dario Melò ("una scelta dettata esclusivamente da motivi professionali") e l´intenzione dello stesso Tondo di lasciare il ruolo di commissario per la terza corsia della A4. "Non c´è nessuna volontà di abbandonare - ha detto - ma ritengo che il mio compito politico come commissario sia esaurito. Continuerò a seguire l´opera da presidente della Regione: sulle infrastrutture non vi sarà alcun arretramento, si continuerà ad andare avanti in modo determinato".  
   
   
RIFORME: GIUNTA REGIONALE UMBRIA APPROVA LINEE GUIDA NUOVA “SVILUPPUMBRIA”  
 
Perugia, 29 giugno 2011 - Capacità di analisi, progettazione e realizzazione di uno sviluppo economico integrato dell´Umbria: è questa la nuova "mission" e identità affidata a Sviluppumbria dalla Giunta regionale dell´Umbria, proseguendo concretamente nel percorso di riforme che ha tra i suoi capisaldi la semplificazione amministrativa ed istituzionale. Su proposta dell´assessore regionale Gianluca Rossi, sono state approvate le linee guida che ridefiniscono ruolo e funzioni della società regionale per la promozione dello sviluppo economico, nell´ambito della riorganizzazione complessiva del sistema delle agenzie e società regionali. "Sviluppumbria - ha detto Rossi - potrà essere capace di esprimere, meglio di ogni altra struttura istituzionale in Umbria una progettazione, anche su basi locali, dello sviluppo economico secondo una visione integrata. A questo atto - ha aggiunto -, seguiranno ulteriori adempimenti sia amministrativi sia legislativi, che delineeranno la futura Agenzia regionale per lo sviluppo, che sarà semplificata e più coerente con gli obiettivi della programmazione regionale, a servizio dell´innovazione e della competitività del sistema produttivo umbro". La nuova Sviluppumbria elabora ed attua programmi e misure di sostegno e promozione dello sviluppo nell´ambito della programmazione regionale, progetti di sviluppo locale, fa servizi di animazione economica e a supporto dell´attuazione di misure di politiche regionali di sviluppo con particolare riferimento a quelle dell´innovazione e dell´internazionalizzazione. Tra le sue competenze, inoltre, figurano le attività connesse ai progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo, decentrata e transnazionale della Regione e quelle connesse alle politiche preventive per evitare crisi settoriali e/o aziendali. Si occupa dell´amministrazione e la gestione delle risorse attribuite dalla Regione e dagli enti soci per lo sviluppo economico regionale; presta consulenza e assistenza a favore della Regione e degli enti soci; collabora alla progettazione e nella attuazione delle politiche di sostegno alla competitività del territorio e del sistema delle imprese dell´Umbria. Fornisce il supporto tecnico a progetti di investimento e di sviluppo territoriale promossi dalla Regione, così come alla creazione di impresa con particolare riferimento alle imprese femminili, giovanili e del terzo settore. Tra i suoi ambiti, anche l´attrazione di investimenti da fuori regione e attività connesse ai progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo, il monitoraggio e la prevenzione delle crisi settoriali e di impresa; la gestione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare della Regione e degli altri soci con esclusione delle attività di manutenzione. La riorganizzazione di Sviluppumbria è già stata in parte attuata attraverso la fusione per incorporazione con "Res" (Risorse per lo sviluppo) spa, l´acquisto del ramo di azienda del Centro Agro-alimentare e la fusione per incorporazione di "Bic" Umbria Spa. A questi passaggi, si aggiungeranno la fusione in Sviluppumbria di "Umbria Innovazione", la possibile fusione del Parco tecnologico agroalimentare - 3A Pta, l´attribuzione delle funzioni svolte da Umbria Film Commission, ora affidate all´Agenzia di promozione turistica. La ridefinizione degli obiettivi e della struttura di Sviluppumbria si colloca nel disegno complessivo di riforma della Giunta regionale, che individua quattro aree fondamentali dell´intervento pubblico regionale sul sistema economico tramite società ed agenzie regionali. La prima riguarda lo sviluppo delle imprese, dell´innovazione e del territorio in capo a Sviluppumbria Spa; la seconda i servizi per l´accesso al credito ed il rafforzamento della struttura finanziaria delle imprese già attribuiti a Gepafin Spa. La terza area è quella della promozione integrata dell´Umbria che coniuga attività a sostegno del comparto del turismo unitamente all´agroalimentare, alla cultura di cui si occuperà la struttura che deriverà dall´evoluzione dell´Agenzia di Promozione Turistica dell´Umbria. La quarta area riguarda il sostegno e la promozione dell´internazionalizzazione delle imprese regionali ed in particolare quelle di piccole e medie dimensioni attraverso il Centro Estero Umbria costituito tra la Regione e le Camere di Commercio di Perugia e Terni, che in prospettiva necessita anch´esso di un adeguamento. Questo nuovo contesto istituzionale "costituisce una forte innovazione rispetto alla ´governance´ complessiva dello sviluppo economico regionale - ha sottolineato l´assessore Rossi - e rappresenta una sfida rispetto alla capacità di poter generare una nuova fase nei rapporti con le imprese, le associazioni di rappresentanza imprenditoriale, i territori, le municipalità e ogni altra istituzione pubblica coinvolta nei processi di attivazione di dinamiche di sviluppo economico". In particolare, per sostenere e accrescere l´internazionalizzazione del sistema economico dell´Umbria, "risulta importante - ha concluso Rossi - assicurare una ´governance´ integrata delle diverse politiche, dalla promozione dell´export al marketing territoriale e attrazione investimenti, dalla promozione del territorio e dei prodotti tipici all´estero, che la Regione intende assicurare tanto a livello politico che a livello tecnico".  
   
   
CONVEGNO CAMERA DI COMMERCIO ISERNIA, IORIO: «L´ITALIA E IL MOLISE SAPRANNO USCIRE DALLA CRISI»  
 
Campobasso, 29 giugno 2011 - «L´italia e il Molise hanno vissuto nel passato momenti di grossissima difficoltà riuscendo, con uno sforzo comune, a superarli. Possiamo dunque dire che anche oggi l´Italia e il Molise sapranno porsi alle spalle questo momento di crisi, rimettendosi sulla strada della crescita e dello sviluppo. In questo quadro, un ruolo importante potrà e dovrà essere svolto dal sistema camerale e dalla sua rete, dagli imprenditori e dalla architettura istituzionale operante sul territorio». Lo ha detto il Presidente della Regione Michele Iorio, intervenendo, ieri , presso la Camera di Commercio di Isernia, al Convegno organizzato dallo stesso Ente, sul 150° Anniversario dell´Unità d´Italia. Presenti all´incontro anche i massimi rappresentanti della Camera di Commercio di Isernia, guidati dal Presidente Luigi Brasiello, il Presidente della Provincia di Isernia, Luigi Mazzuto, e tutti i Sindaci della provincia. Il Presidente Iorio ha, quindi, voluto ricordare il percorso fatto negli ultimi anni dal Governo regionale per sostenere la struttura economica del Molise in questo momento di crisi. Iorio, nello specifico, ha ricordato l´impegno profuso per le grosse imprese (Ittierre, Arena e Zuccherificio) e per le piccole e medie iniziative imprenditoriali, per le quali abbiamo attivato facilitazioni per l´accesso al credito. «In quest´ultimo caso - ha continuato il Presidente Iorio - abbiamo scontato alcuni ritardi dovuti alla burocrazia. Ed è proprio la burocrazia uno degli elementi negativi che dobbiamo modificare, perché rallenta, se non danneggia gravemente, il percorso dalla fuoriuscita della crisi». Il Presidente ha quindi voluto ricordare la determinazione del Governo regionale nel 2009 ad uscire dai parametri del Patto di stabilità ed utilizzare fondi, anche in anticipazione, per sostenere le imprese in difficoltà a causa della crisi congiunturale. «Fu quello un atto di coraggio - ha detto - che ci valse il titolo di "Regione non virtuosa", ma che ci ha consentito di aiutare il sistema economico molisano in un momento difficile. Abbiamo in pratica anticipato quella che ora è la posizione ufficiale dell´Italia, che chiede all´Unione Europea, una maggiore flessibilità nell´applicazione dello stesso Patto di stabilità». Iorio, infine, ha ribadito come sia importante mantenere la diversificazione strutturale nel Molise tra le due Camere di Commercio, che rappresentano la tipicità dei territori e creano una sana competizione. «Ove poi si dovesse giungere ad una necessità di unificazione - ha concluso - in quel caso seguiremo la strada tracciata, consapevoli che questa è l´estrema ratio di un percorso che parte da molto più lontano».  
   
   
FVG, FUNZIONE PUBBLICA: RIFORME PER GARANTIRE COMPETITIVITÀ  
 
Udine, 29 giugno 2011 - Riassetto degli enti locali, ampliando il modello di gestione associata rafforzata previsto per i Comuni montani a tutto il sistema delle autonomie del Friuli Venezia Giulia, semplificazione dei meccanismi di trasferimento delle finanze pubbliche ed infrastrutturazione del sistema informatico. Sono queste, in sintesi, le riforme prioritarie nell´agenda dell´Amministrazione regionale, alcune delle quali sono in dirittura d´arrivo in queste settimane, per aumentare la competitività del sistema della pubblica amministrazione e che l´assessore regionale alla Funzione pubblica ed autonomie locali, Andrea Garlatti, ha illustrato ieri nel corso del convegno organizzato dalla Cisl di Udine "La pubblica amministrazione tra riforma e semplificazione al servizio dei cittadini e delle imprese". Intervenendo in risposta alle sollecitazioni del segretario generale della Cisl di Udine, Roberto Muradore, e di Claudio Palmisciano, delegato al Pubblico impiego, Garlatti ha ricordato come la "forza ispiratrice che deve guidare le riforme è il bene comune di un territorio e della sua popolazione" e ha ribadito l´assoluta necessità di intervento perché "conservare lo status quo vuol dire oggi perdere tutto". Fatti salvi gli obiettivi della Pubblica amministrazione, la cui azione politica deve mirare ad "aumentare la competitività del sistema e a garantire l´equità avendo come obiettivo lo sviluppo e la coesione", le riforme sono necessarie e devono agire in modo coordinato su strutture, risorse e regole. In merito al disegno di legge che disciplina il sistema informativo integrato regionale, Garlatti ha reso noto che il provvedimento sarà posto all´ordine del giorno dei lavori del Consiglio regionale già mercoledì prossimo. L´approvazione della norma permetterà di raggiungere in qualche mese alla trasformazione di Insiel da società di gestione dei servizi interni della pubblica amministrazione a infrastruttura fondamentale per lo sviluppo del Friuli Venezia Giulia, attraverso la diffusione delle tecnologie informatiche e telematiche. "Il Friuli Venezia Giulia - ha rivendicato l´assessore - già oggi è al secondo posto tra le Regioni italiane per investimenti in tecnologie informatiche e telematiche, sia in cifre assolute (489 milioni di euro nel periodo 2007-2013, dopo la Lombardia con 501) sia pro capite (dopo la Valle d´Aosta) conferma la strategicità di questo settore: nostro obiettivo è rendere l´informatica una infrastruttura vera e propria, oltre che un sistema aperto a disposizione di enti pubblici e privati". Più in generale, secondo l´assessore Garlatti, è necessario imprimere al processo di cambiamento del sistema amministrativo regionale del Friuli Venezia Giulia una sostanziale accelerazione, per scongiurare il rischio di una sempre maggiore complicazione. La prima direttrice del cambiamento è la "selezione delle funzioni". Con risorse pubbliche che sicuramente non cresceranno nel prossimo futuro, e anzi rischiano di ridursi, occorre perciò evitare di aprire nuovi fronti per concentrarsi piuttosto su un numero limitato di interventi. La seconda direttrice nasce dalla preoccupazione della tenuta del sistema giuridico-formale, a causa di una produzione legislativa eccessiva ed eccessivamente complicata. Non basta quindi informatizzare i processi amministrativi, e renderli disponibili per via telematica, ma occorre riprogettarli per renderli più semplici, avendo come riferimento appunto il cittadino. Oltre alla rivoluzione di Insiel, gli sforzi prossimi della Regione saranno quindi indirizzati alla ricerca di semplificazione, per esempio, delle modalità di trasferimento della finanza locale, attraverso un principio di attribuzione di responsabilità agli enti. Sul fronte della semplificazione burocratica per il mondo dell´impresa - al convegno, mederato dal Gianpiero Bellucci, erano presenti il presidente di Confindustria Udine, Adriano Luci, e quello di Confartigianato, Carlo Faleschini, oltre al segretario regionale Cisl, Giovanni Fania - è stata ricordata, invece, la recente approvazione del regolamento concernente i criteri e le modalità per la concessione dei contributi della legge regionale 12/2002 grazie al quale le imprese artigiane del Friuli Venezia Giulia potranno accedere in maniera più semplice e veloce ai contributi per ricerca, sviluppo, trasferimento tecnologico e innovazione previsti nell´ambito della legge. In particolare, sarà adottata la procedura a sportello per consentire alle imprese artigiane di ottenere una riposta più rapida rispetto alla procedura con graduatoria, disponendo inoltre di un arco temporale maggiore per presentare le domande di contributo anche via telematica.  
   
   
COMITATO DI SORVEGLIANZA, LE MODIFICHE AL PSR DELLA PUGLIA  
 
Bari, 29 giugno 2011 - Grandi aspettative dal Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo della Puglia 2007-2013, organo rappresentativo del partenariato socio-economico, a cui partecipano attivamente la Commissione Europea e il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, riunitosi oggi a Bari per decidere ulteriori elementi di programmazione. I lavori sono stati avviati, come di consueto, dall’Assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno, che ha sottolineato l’importante risultato raggiunto, l’obiettivo di spesa al 31 12 2010, “ma soprattutto – ha detto Stefàno - aver generato condizioni per una qualità nella spesa che assicurino efficacia dell’uso delle risorse pubbliche e reale rispondenza ai bisogni del sistema. Si è dato, infatti, concretezza ad un approccio strategico fortemente innovativo del Psr, la Progettazione Integrata di Filiera, che ha visto rispondere il sistema delle imprese di tutti i comparti con un importante dinamismo”. “E’ prioritario – ha aggiunto Stefàno - cavalcare questa volontà di intrapresa in comune, dando anche ascolto al fabbisogno emerso di intervento prioritario nella Innovazione (misura 124 del Psr) e negli investimenti che incrementino la capacità di competere, sostenibile e ambientalmente rispettosa, delle imprese agricole (misura 121)”. L’attenzione, dunque, si è spostata al futuro e alla necessità di mettere a punto alcune modifiche, individuate d´intesa con il partenariato socio economico pugliese. “L’altra grande emergenza del nostro sistema, la senilizzazione dell’imprenditoria agricola – ha spiegato l’assessore - ha avuto una adesione massiccia al cosiddetto “pacchetto giovani”: ad oggi, in risposta ad una parte di un solo bando, abbiamo consentito l’insediamento di oltre 2.000 giovani, under 40. Abbiamo seminato per il futuro dell’agricoltura pugliese, ma affinchè il raccolto possa essere abbondante, occorre prestare la necessaria attenzione al percorso di crescita di queste giovani imprese, fornendo loro il necessario sostegno agli investimenti aziendali (misura 121), prioritaria esigenza e principale strumento per uno sviluppo forte e duraturo”. Oltre alla richiesta di questa modifica di rimodulazione finanziaria dell’Asse I del Programma, anche un uso più coerente delle risorse per la riconversione tabacchicola, che hanno la necessità di traguardare una dimensione più territoriale e non più aziendale. “Si tratta, insomma, di dare gambe alle nostre idee e alla congiuntura incredibilmente favorevole di risposte che abbiamo registrato. Poiché, non solo si farebbe il bene del nostro sistema agroalimentare, ma si agevolerebbe il raggiungimento del target di spesa 2011, tra l’altro facilitato dalla possibilità recentemente approvata dall’Ue d erogare anticipi al 50% anche per tutto il 2011”. Altra grande sfida, quella dell’Asse Iv e dei Gruppi di Azione Locale, nodale per realizzare migliori condizioni di vita nelle aree rurali attraverso un approccio partecipato. “Affinché si realizzi realmente tutto ciò – ha detto Stefàno - posso garantire il massimo impegno della macchina dell’Assessorato, in un rapporto di leale e corretta corresponsabilità nel perseguimento degli obiettivi”. Altro aspetto, quello delle tematiche ambientali: “Abbiamo voluto dare sostanza alla misura 213 – ha spiegato Stefàno - che eroga indennità agli agricoltori che operano nelle aree della Rete Natura 2000, per compensarli dei vincoli legittimi posti dai Piani di gestione di queste aree. Non si tratta di un sostegno generalista e indifferenziato, ma al contrario attento alle specificità colturali e soprattutto che mette al centro i giovani (come testimoniato dai criteri di selezione ipotizzati) quali garanti della continuità dell’attività agricola. Sempre in tema ambientale, è stata inserita nella misura 214 l’azione per la tutela della biodiversità animale, di primario rilievo anche per la salvaguardia di produzioni ricche di tipicità, sempre più minacciate dalla standardizzazione e dalla massificazione dei gusti e degli stili alimentari della globalizzazione.  
   
   
REGIONE UMBRIA: DA TAGLI CONSULENZE E INCARICHI NEL 2011 RISPARMI PER 2 MLN DI EURO  
 
 Perugia, 29 giugno 2011 - "Così come ci siamo impegnati a fare, la Giunta regionale sta proseguendo nell´azione di contenimento dei costi di funzionamento dell´amministrazione regionale. Grazie agli ultimi provvedimenti assunti dall´esecutivo relativi a consulenze e incarichi a tempo determinato, infatti, potremo contare per il 2011 su un risparmio di due milioni di euro". E´ quanto affermano la presidente della Regione, Catiuscia Marini, e l´assessore al personale, Franco Tomassoni, che ha illustrato in Giunta regionale il relativo provvedimento. Nello specifico è stato stabilito che le spese (finanziate con risorse proprie del bilancio regionale) per personale a tempo determinato e/o con contratti di collaborazione coordinata e continuativa devono essere contenute, nell´esercizio 2011, nel limite del 50% di quelle sostenute nel 2009 e le spese per consulenze, studi e incarichi nel limite del 20% di quanto sostenuto nel 2009. La Regione Umbria ha sempre posto anche una particolare attenzione alla razionalizzazione e contenimento dei costi di funzionamento attuando una attenta politica del personale che ha portato ad una costante riduzione, negli anni, del numero dei dipendenti (passati da 1528 unità del 2001 a 1206 del 2011). Nelle tabelle seguenti viene rappresentata la dinamica di tali tipologie di spese negli anni 2009 e 2010 ed il tetto massimo per il 2011 per ciò che riguarda consulenze e contratti a termine, e di seguito la dinamica di riduzione progressiva del personale dipendente dell´amministrazione regionale:
Oggetto Spesa 2009 Spesa 2011
Tempo determinato 1.303.358,21 651.600,00
Co.co.co 1.040.730,59 520.300,00
Consulenze 968.919,45 193.700,00
Totale 3.313.008,25 1.365.600,00
 
   
   
ABRUZZO: PROVENTI VENDITA EX COFA AL P.S.R.  
 
L´aquila, 29 giugno 2011 - La Giunta regionale viene impegnata, attraverso una risoluzione urgente approvata nella seduta di ieri del Consiglio, a destinare al Piano Sociale Regionale, e quindi ai piani di zona, le risorse che ammonteranno a diversi milioni di euro ricavate dalla vendita dell´immobile sito a Pescara di proprietà della Regione denominato ex Cofa. La risoluzione porta la firma del Presidente Gianni Chiodi, dell´assessore Paolo Gatti, del presidente della V Commissione Nicoletta Veri´, degli altri consiglieri di maggioranza e dei consiglieri del Pd Ruffini, D´amico e Sclocco. Per l´assessore Gatti : "I piani di zona, che hanno subito le note riduzioni del Fondo Nazionale per le politiche Sociali, potranno contare su questa importante integrazione. Diamo una risposta concreta ai bisogni stringenti delle nostre comunità, purtroppo con il sostegno di non tutto il consiglio regionale. C´e´ una parte dell´opposizione che preferisce non contribuire alla costruzione di soluzioni possibili per il welfare abruzzese. La nostra concretezza fa da contraltare alle tante, troppe, vuote polemiche sul tema dei presunti e non veritieri tagli al sociale da parte della Regione. "Spiace ? prosegue - che anche esponenti delle istituzioni alimentano queste strumentali rappresentazioni con raffiche di sterili comunicati stampa. Nel momento della condivisione delle responsabilità, sono pochi quelli che hanno il coraggio politico di non guardare al colore di parte di chi propone soluzioni, ma alla qualità delle iniziative. Ringrazio quindi ? conclude - i consiglieri di maggioranza e quelli di una parte dell´opposizione che hanno contribuito all´approvazione di una risoluzione che consente la continuità dei servizi sociali nella Regione Abruzzo".  
   
   
CREDITO D´IMPOSTA: ALLA SICILIA SI PRECLUDE QUELLO VERO  
 
Palermo, 29 giugno 2011 - "Alcuni parlamentari nazionali siciliani, non solo hanno perso la capacita´ di arrossire di fronte al disconoscimento degli interessi della Sicilia, a cui li costringe la necessita´ di supportare un governo a trazione leghista, ma cercano di dissimulare la doverosa vergogna, cercando di mistificare la verita´ dei fatti. Non hanno detto neanche una parola, in buona compagnia con altri parlamentari ´governativi´, quando il Governo nazionale ha impedito l´utilizzo dei Fas, gia´ assegnati alla Sicilia, bloccando l´avvio del credito d´imposta per gli investimenti in Sicilia, previsto gia´ il 23 maggio scorso, ed autorizzato dall´Unione Europea. Una sottrazione inopinata di risorse che spettano ai siciliani a favore delle imprese che avrebbe attratto investimenti ed incrementato l´occupazione. Cosi´ come quella perpetrata in danno delle Zone franche urbane che dopo essere state soppresse dal Governo nazionale, si e´ impedito, sempre bloccando il Fas, che potessero partire in Sicilia, con buona pace di artigiani e piccoli imprenditori che confidavano in una misura che poteva subito dar ossigeno alla ripresa economica. Non una voce e´ arrivata da quegli scranni di fronte a questo scempio che pregiudica la Sicilia. Mi rincresce davvero ricordare agli onorevoli Pagano, Germana´, Minardo e Garofalo, che fanno parte di quella maggioranza che ha appena approvato al Senato l´introduzione del credito d´imposta per il Mezzogiorno (nella conversione del d.L. Sullo sviluppo), da finanziare con i fondi europei assegnati alla nostra Regione, soluzione sulla quale gia´ Bruxelles ha manifestato la propria contrarieta´ e che cosi´ com´e´ non partira´. In altre parole, sono sodali col blocco del credito d´imposta regionale, sostenitori di un ´incentivo-manifesto´ per illudere chi ci casca. Si tratta di un vero e proprio raggiro a danno delle imprese siciliane che impone, a chi se ne assume la vociante responsabilita´, di dare risposte precise sulle vere regioni dell´abbandono nel quale si vuol fare precipitare la Sicilia. Non riesco a smettere di credere che si possa recuperare quella coesione tra gli esponenti politici e di governo, soprattutto tra quelli piu´ attenti come gli interessati, che anteponga le risposte alle attese della Sicilia rispetto ad appartenenze che la umiliano". E´ la replica di Gaetano Armao, assessore all´Economia della Regione siciliana, alle dichiarazioni dei deputati nazionali del Pdl Nino Germana´, Vincenzo Garofalo, Nino Minardo ed Alessandro Pagano.  
   
   
UMBRIA, SICUREZZA; INSEDIATA CONFERENZA REGIONALE PER MARINI E CECCHINI NECESSARIE POLITICHE INTEGRATE E NUOVA METODOLOGIA DI LAVORO  
 
Perugia, 29 giugno 2011 - "Ciò che dobbiamo realizzare è un sistema integrato della sicurezza in Umbria, che tenga conto di iniziative dirette e specifiche tese a favorire progetti di miglioramento dei sistemi urbani di sicurezza, ed allo stesso tempo affronti anche questioni come il degrado urbano, la vivibilità delle periferie, e quant´altro possa contribuire ad una maggiore cultura della sicurezza". E´ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che ha insediato ieri pomeriggio, a Palazzo Donini a Perugia, il Comitato regionale per la sicurezza, alla presenza dell´assessore regionale, Fernanda cecchini, titolare della specifica delega e della vice presidente Carla Casciari. "Oggi - ha proseguito la presidente, avviamo il lavoro di questo organismo, considerando che in questi tre anni di vigenza della legge la Regione ha avuto modo di sperimentarne l´efficacia. Grazie a questa legge sono stati finanziati 12 progetti, volti a migliorare la sicurezza delle comunità locali". Con una dotazione finanziaria di 400 mila euro è stato possibile realizzare, grazie al cofinanziamento dei Comuni, progetti relativi a interventi nei confronti delle vittime dei fatti criminosi; sostegno della polizia locale e gli interventi di prevenzione sociale nei confronti delle aree e dei soggetti a rischio di attività criminose. Nel corso della seduta è stata anche illustrata la Relazione generale sullo stato della sicurezza in Umbria (la prima realizzata dalla Regione) dalla quale emerge che, nonostante un lieve incremento nel 2009 rispetto all´anno precedente (120 reati denunciati in più, per una incidenza dell´0,35%), nel complesso del triennio considerato il numero dei reati denunciati è diminuito di ben 3328 unità, per una incidenza dell´8,78% in meno. "Come amministrazione regionale, e insieme di istituzioni locali - ha proseguito la presidente - siamo chiamati a mettere in campo politiche tese alla costruzione di una società che generi la sicurezza delle persone. Ciò significa che il ruolo degli enti preposti specificatamente alle funzioni di sicurezza, come Prefetture e Forze dell´ordine nazionali, deve essere fortemente integrato con quello gli Enti locali e più in generale con il sistema di welfare locale". "Costruire una metodologia di lavoro che, mettendo insieme i diversi attori che si occupano di sicurezza, punti a migliorare la qualità della vita nei territori e a rafforzare i legami di solidarietà": è la proposta lanciata durante la Conferenza regionale sulla sicurezza dall´assessore Fernanda Cecchini per la quale "gli enti locali devono farsi promotori di alleanze con le altre istituzioni del territorio, individuare i campi d´intervento, dalla prevenzione sociale, alla riqualificazione urbana, al controllo del territorio, allo sviluppo di comunità e organizzare il proprio apparato amministrativo per garantire il coordinamento delle azioni. E´ infatti - ha sottolineato l´assessore, la dimensione locale di sicurezza la più vicina ai cittadini e la più idonea per attivare risposte adeguate ai bisogni ed ai problemi". Per quanto riguarda l´intervento della Regione Umbria, Cecchini ha sottolineato che si continua a lavorare per dar vita ad "un progetto integrato" per le politiche di sicurezza, nella consapevolezza che si tratta di "un processo complesso e continuo e che in questo quadro la Conferenza regionale sulla sicurezza può essere lo strumento più adatto per offrire spunti interessanti". Nel fare il quadro delle azioni attuate dalla Regione, l´assessore ha sottolineato che con l´insediamento della Conferenza regionale si è conclusa la fase di piena attuazione della legge regionale di settore (13/2008). Relativamente alla realizzazione di interventi a favore della sicurezza dei cittadini, Cecchini ha ricordato che con il bando 2009-2010 rivolto ai Comuni sono stati impegnati complessivamente un milione 200 mila euro, per un terzo finanziati dal bilancio regionale. I progetti hanno riguardato le tre aree individuate come prioritarie rivolte alle vittime dei fatti criminosi, ai servizi a sostegno dell´operatività della polizia locale, con l´estensione del servizio "vigile di quartiere", e ad interventi di prevenzione sociale nei confronti delle aree e dei soggetti a rischio di attività criminose, intervenendo soprattutto in contesti dove già esiste un problema di disagio o in quelle zone percepite come insicure. Nel prossimo bando - ha concluso l´assessore - intendiamo inserire meccanismi premiali per i Comuni che presentano progetti articolati su più azioni prioritarie". Nella Conferenza regionale per la sicurezza sono presenti rappresentanti di Regione, Province e Comuni di Perugia e Terni, dei quattro "Ati" dell´Umbria, di "Anci", organizzazioni sindacali, associazioni imprenditoriali e Forum del Terzo settore.  
   
   
ROMA: ESEGUITA MAXI OPERAZIONE PER DECORO AREE MERCATO  
 
Roma, 29 giugno 2011 - Prosegue l’opera di recupero prevista dall’Amministrazione Capitolina nell’ambito del Patto per l’Esquilino. Quaranta agenti della Polizia Locale - capitanati dal responsabile dei Pics decoro, Anselmo Ricci, e dal Comandante del primo gruppo, Stefano Napoli – hanno eseguito una maxi-operazione per la riqualificazione delle aree del mercato, il recupero del decoro urbano e della sicurezza. Alle operazioni hanno preso parte anche le squadre del gruppo G.s.s.u e le unità operative dell’Ama e del Servizio Giardini. L’operazione ha preso il via lo scorso fine settimana nei giardini di piazza Vittorio e piazza Dante dove sono stati sgomberati alcuni senza fissa dimora, ripulite le aree verdi e smaltite masserizie e giacigli di fortuna. Nell’area del mercato, inoltre, sono stati eseguiti controlli accurati presso gli esercizi commerciali, si è provveduto allo sgombero degli ambulanti e al sequestro di 5 quintali di merce. Intenso il lavoro delle squadre Ama che hanno defisso circa 600 metri quadri di manifesti abusivi lungo le mura perimetrali del mercato, ripulito e sanificato marciapiedi, carreggiate stradali e aree circostanti i cassonetti dei rifiuti. Infine, i Pics decoro hanno elevato un centinaio di sanzioni ai responsabili dei manifesti affissi abusivamente. «La maxi-operazione della Polizia Locale per il recupero dell’Esquilino segue l’ampia opera di recupero recentemente eseguita a Colle Oppio dal Dipartimento ambiente di Roma Capitale per rafforzare decoro e sicurezza - dichiara l’assessore all’Ambiente di Roma Capitale, Marco Visconti - L’assiduo impegno di questa Amministrazione, cui si aggiunge l’attività straordinaria dei gruppi di Polizia Locale, si riflette in un costante miglioramento delle condizioni di decoro del Rione. Siamo intenzionati - conclude l´Assessore - a proseguire su questa strada, secondo quanto previsto dal Patto per l’Esquilino».  
   
   
IMMIGRAZIONE: "AL-KANTARA" PER INTEGRAZIONE LAVORATORI STRANIERI  
 
 Palermo, 28 giu 2011 (Siciliae) - Alla presenza dell´assessore al Lavoro, Andrea Piraino e al Dirigente generale del Dipartimento Lavoro, Alessandra Russo, si terra´ il prossimo 30 giugno a partire dalle 14.00, il convegno di medio termine del progetto "Al-khantara…integrazione sicura", presentato dal Dipartimento Lavoro della Regione Siciliana e finanziato dal Pon Sicurezza. Saranno presentate le attivita´ svolte finora nell´ambito del progetto che prevede una serie di azioni di sistema dirette a favorire l´integrazione socio-lavorativa dei lavoratori stranieri in coerenza con l´Obiettivo Operativo 2.1 del Pon "Realizzare iniziative in materia di impatto migratorio". Le azioni svolte finora hanno portato all´apertura di sportelli di informazione e orientamento per lavoratori stranieri nelle province di Palermo e Trapani, all´avvio di un programma formativo per operatori e immigrati, e a una ricerca empirica i cui risultati intermedi saranno presentati nel corso dell´iniziativa stessa. Il convegno che si terra´ presso l´aula del Consiglio della facolta´ di Ingegneria dell´Universita´ degli Studi di Palermo, sara´ anche un´importante occasione per confrontarsi con le istituzioni, gli operatori e le associazioni del terzo settore sui progetti e le attivita´ in corso in Sicilia in tema di immigrazione. L´evento si chiudera´ con una performance di musica Rom del maestro Alexian Santino Spinelli. Per maggiori informazioni consultare il sito www.Alkhantara.it/  
   
   
PROFUGHI, LOMBARDIA: FATTO TUTTO IL POSSIBILE DA SUBITO  
 
Milano, 28 giugno 2011 - "Parlare di emergenza forse è ormai improprio. A Lampedusa arrivano 1.000 persone al giorno e di queste circa 180 sono destinate in Lombardia, perché questo prevedono gli accordi sottoscritti con il Governo e le associazioni dei Comuni e delle Province". Così l´assessore regionale alla Protezione civile, Polizia locale e Sicurezza, Romano La Russa, ha risposto in Consiglio regionale all´interrogazione del Partito democratico in merito alla gestione dei profughi. "Non sono più né tunisini, né libici - ha spiegato l´assessore - arrivano sì dalla Libia, ma perché lì si trovavano a lavorare, spesso nei pozzi di petrolio. Finché proseguirà la guerra, che si immaginava breve e di cui noi subiamo le maggiori conseguenze in Europa, non possiamo pensare che la popolazione non fugga. Stando così le cose, Regione Lombardia da subito ha fatto il suo dovere indicando nel prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, il soggetto attuatore. Lombardi per qualche settimana ha svolto egregiamente questo compito, fino a quando gli è subentrato il prefetto Gabrielli, capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile. Il 22 giugno è stata istituita la nuova cabina di regia che vede la compartecipazione e la collaborazione di tutti i livelli di governo, vale a dire nazionale, regionale, provinciale e comunale. Il viceprefetto vicario di Milano, Francesco Russo, è stato nominato soggetto attuatore, e quindi responsabile della cabina di regia, per l´individuazione e l´allestimento in Lombardia delle strutture necessarie all´accoglienza dei migranti e dei profughi provenienti dai Paesi del Nord Africa". "L´intera gestione - ha concluso La Russa - è affidata alla Prefettura, la Regione deve affiancare il soggetto attuatore segnalando le associazioni e i volontari che possono accogliere i profughi, mentre il compito della Protezione civile è quello di accompagnarli ed assisterli per le prime necessità".  
   
   
BOLZANO: CASERME PER I NUOVI PROFUGHI IN ARRIVO IN ALTO ADIGE  
 
Bolzano, 29 giugno 2011 - Sono 125 i profughi nord-africani già arrivati in Alto Adige, ma altri, pur nella massima incertezza riguardo i numeri, sono attesi nelle prossime settimane. Per affrontare l´emergenza, la Giunta provinciale ha deciso che verranno messe a disposizione alcune caserme dislocate su tutto il territorio, a partire da quella di Silandro. Secondo l´accordo raggiunto fra Stato e Regioni, che assegna ad ogni ente locale una quota di profughi a seconda della consistenza numerica della popolazione locale, la Provincia di Bolzano deve accogliere lo 0,9% dei nord-africani che sbarcano lungo le coste dell´Italia meridionale. Sino ad oggi sono 125 i profughi ospitati in Alto Adige, suddivisi tra Bolzano e Merano, ma i posti a disposizione nelle strutture attuali sono ormai agli sgoccioli. "Il problema - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder - è che non c´è alcuna certezza riguardo le cifre: in concreto non sappiamo quanti profughi possano esserci assegnati nelle prossime settimane". In ogni caso, la Giunta provinciale ha deciso di non farsi trovare impreparata, e ha deliberato di mettere a disposizione alcune caserme non più utilizzate e che necessitano di lavori minimi per essere adeguate ad ospitare i profughi. "Non vogliamo concentrarli tutti in un unico posto - ha precisato - perchè si correrebbe il rischio di avere problemi con la popolazione locale. Sicuramente la prima caserma che metteremo a disposizione sarà quella di Silandro, seguita da quelle di Naz-sciaves e di Brennero". Un altro punto affrontato oggi (27 giugno) dalla Giunta provinciale riguardo la questione-immigrati è quello del loro impiego durante il periodo di permanenza in Alto Adige. "Lo status di profughi - ha spiegato Durnwalder - impedisce loro di cercare un´occupazione, ma noi la consideriamo una misura priva di senso. Per questo motivo abbiamo pensato di far svolgere loro i piccoli lavori di manutenzione delle strutture che li ospitano, dalla cucina, alla pulizia, al giardinaggio. Inoltre stiamo valutando l´ipotesi di allestire corsi di formazione professionale e corsi di lingua italiana e tedesca".  
   
   
TRENTO: LA PROVINCIA ALLONTANA TRE PROFUGHI DAL CENTRO DI MARCO COMPORTAMENTI INACCETTABILI VERSO ALTRI OSPITI, NELLE PROSSIME ORE IL RIMPATRIO  
 
Trento, 29 giugno 2011- La Provincia autonoma di Trento comunica che si è verificata, nella struttura di Marco, una situazione di disagio provocata da comportamenti inaccettabili - nei confronti di altri ospiti - da parte di tre profughi tunisini. E´ stata pertanto avviata la procedura per il loro allontanamento. Gli atti di uscita dal progetto di assistenza sono stati trasmessi alle competenti autorità e la Questura, contestualmente, ha provveduto a trasferire i tre nel Centro di accoglienza di Modena da dove, nelle prossime ore, verranno rimpatriati. Peraltro per fare fronte a casi simili, proprio il 28 giugno , a Roma, in sede di Comitato della gestione dell´emergenza profughi, è stata sottolineata la necessità di adottare un criterio unico su tutto il territorio nazionale per l´allontanamento di chi si renda responsabile di comportamenti violenti o comunque non rispettosi del programma di accoglienza. Tale procedura immediata, attuata in collaborazione fra Questura e Provincia autonoma, conferma che il Trentino intende assumersi le proprie responsabilità per l´accoglienza di fronte all´emergenza dei profughi, ma nel contempo non intende rinunciare all´assoluto rispetto della legalità, pretendendo da tutti comportamenti consoni alla convivenza civile.  
   
   
MEDIAZIONE FAMILIARE, UN PUNTO INFORMATIVO PRESSO IL TRIBUNALE DI TRENTO  
 
Trento, 29 giugno 2011 - Presso il Tribunale Ordinario di Trento sarà istituito un Punto informativo sulla mediazione familiare, un servizio a favore di genitori in fase di separazione e/o divorzio, per ricercare insieme accordi concreti e soddisfacenti a vantaggio dei figli. Questo pomeriggio, presso la Sala della Cooperazione, in via Segantini 10 a Trento, il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai e il presidente del Tribunale Savino Giarrusso hanno firmato il relativo protocollo d´intesa. "L´auspicio - ha detto il presidente Dellai - è che questa firma contribuisca a diffondere la cultura della mediazione a tutti i livelli". L´iniziativa è stata pensata allo scopo di valorizzare e ottimizzare l’offerta del Servizio di Mediazione familiare pubblico sul territorio provinciale, promuovendo la collaborazione di tutti gli attori a vario titolo coinvolti nei processi che interessano la famiglia in stato di bisogno. Il punto informativo nasce con l´obiettivo di promuovere e sensibilizzare alla cultura della mediazione familiare, già diffusa da alcuni anni sul territorio provinciale e concretizzatasi con l’approvazione di una deliberazione (n. 1722 del 10 luglio 2009) che annovera la mediazione familiare quale servizio pubblico gratuito afferente le politiche di welfare e destinato ai residenti in Provincia di Trento. L’attività del punto informativo di mediazione familiare verrà svolta con personale qualificato del Servizio politiche sociali e abitative della Provincia in collaborazione con quello degli enti locali e del privato sociale convenzionato. La Provincia autonoma di Trento, attraverso il Servizio politiche sociali e abitative, eserciterà un ruolo di regia, facendosi garante rispetto agli obiettivi individuati, e organizzerà l’attività del punto informativo. Il Tribunale Ordinario di Trento si è impegnato a concedere in uso gratuito un locale per lo svolgimento dell’attività presso la sede principale di Largo Pigarelli n.1, a Trento, e ad autorizzare l’apertura del punto informativo mentre modalità e tempi di operatività saranno successivamente concordati. Il protocollo sottoscritto oggi ha una validità annuale e alla scadenza sarà automaticamente rinnovato salvo espressa volontà contraria delle parti promotrici. Prima della firma è intervenuto l´assessore provinciale alla salute e politiche sociali, Ugo Rossi. "La mediazione familiare - ha detto Rossi - si colloca all´interno di un approccio più ampio con cui la Provincia vuole affrontare il tema del benessere della famiglia, dell´agio più che del disagio, anche in un´ottica preventiva. Il servizio di mediazione familiare vuole essere un contributo alla responsabilità di fronte ad una fase difficile della vita. E´ un servizio specialistico ma con importanti ricadute nella vita dei singoli e dell´intera comunità. In questa occasione, visto che la mediazione riguarda da vicino anche il benessere dei minori, voglio ribadire il sostegno della Giunta provinciale ai nostri operatori che lavorano sul territorio nel settore della tutela dell´infanzia, che affrontano con sensibilità e umanità situazioni complesse e sono talvolta oggetto di attacchi ingiustificati che strumentalizzano situazioni personali di fragilità." Il dirigente del Servizio politiche sociali e abitative Luca Comper ha tracciato un quadro dell´esperienza della mediazione familiare in Trentino. Su un totale di 1658 matrimoni civili e religiosi celebrati (dati 2009), ha sottolineato, sono stati oltre 1400 i procedimenti di separazione e i divorzi. Sul totale delle famiglie questi dati si traducono in uno 0,4%, cifra leggermente superiore sia al dato italiano che a quello riferito al Nord-est. Il presidente del Tribunale Ordinario di Trento Savino Giarrusso ha sottolineato come " il tema più delicato in caso di separazione sia quello relativo ai figli". "La mediazione è un istituto che non è sconosciuto agli avvocati" ha spiegato la presidente dell´Ordine degli Avvocati di Trento Patrizia Corona. "I dati - ha detto - confermano che la cultura della mediazione è diffusa anche nel lavoro quotidiano degli avvocati. Il ruolo dell´avvocato moderno sarà sempre più caratterizzato da questi percorsi". Sono intervenute portando le loro esperienze anche la mediatrice Michela Zorzi e la presidente di Alfid, Sandra Dorigotti. Sul portale della provincia ( www.Trentinosociale.it/ ) saranno pubblicati gli orari di servizio del punto informativo che inizierà concretamente a operare verso la metà del mese di luglio. Per informazioni si può telefonare allo 0461 493800.  
   
   
REGIONE LAZIO: POLVERINI FIRMA PROTOCOLLO D´INTESA CON LA COMUNITA´ DI S.EGIDIO  
 
Roma, 29 giugno 2011 - Il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, e il presidente della Comunità di S. Egidio, Marco Impagliazzo, hanno siglato ieri un protocollo d’intesa per la costituzione di un Osservatorio sperimentale regionale per lo studio e lo sviluppo di politiche di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale. Con questo accordo “cercheremo di dare insieme risposte adeguate al fenomeno della povertà - ha spiegato Polverini durante la presentazione dell’intesa – non solo con numeri ma costruendo interventi mirati, perché su questo tema con molto poco, a volte, si possono ottenere grandi risultati”. Il Protocollo, della durata di due anni, dà avvio ad un rapporto di cooperazione per definire, attraverso l’Osservatorio, nuove iniziative di carattere sociale per contrastare le povertà estreme e favorire l’inclusione sociale dei gruppi deboli: studi ed analisi sul fenomeno delle povertà, sperimentare specifiche metodologie di ricerca e analisi, definire percorsi operativi per la risoluzione delle problematiche individuate. “Ci sono alcune categorie - ha aggiunto Polverini - che in questo momento rischiano non soltanto la povertà ma anche l´isolamento, in particolare gli anziani e gli immigrati C´è un impoverimento generale e quindi abbiamo ritenuto di approfittare dell´esperienza della Comunità di Sant´egidio per dare una risposta importante”. La Comunità di S.egidio mette a disposizione gratuitamente i propri locali come sede operativa dell’Osservatorio e la Regione si è impegnata a fornire unità di personale qualificato con maturata esperienza nel campo del disagio sociale e del rapporto con le realtà del volontariato. Il presidente della Comunità di Sant’egidio, Marco Impagliazzo, ha sottolineato come questo Osservatorio servirà per capire meglio la povertà e combatterla, mettendo in campo delle politiche che siano incisive. I compiti dell’Osservatorio saranno sia a livello regionale che internazionale. Tra le funzioni a livello regionale: avvio e gestione di un centro studi sul tema della povertà; attività di censimento e facilitazione delle reti di supporto formale, formazione e aggiornamento sulle tematiche sociali rivolta agli operatori delle reti impegnate nel sociale. Tra i compiti in ambito internazionale: individuazione delle aree di criticità sanitaria e sociale nei paesi in via di sviluppo; programmazione di interventi sociali e sanitari nei paesi in via di sviluppo per una migliore gestione dei sistemi sanitari complessi; formazione a Roma a nei paesi in via di sviluppo di personale sanitario e sociale locale e italiano da impegnare sul posto; formazione a distanza. L’osservatorio redigerà periodicamente report sul lavoro svolto in merito agli obiettivi e ai compiti assegnati. La presidente Polverini ha poi annunciato che “gli impegni economici sul sociale saranno confermati anche nell’assestamento di bilancio”, mentre l’assessore alle Politiche sociali, Aldo Forte, intervenuto alla presentazione del Protocollo, ha ricordato che “entro l´anno partiranno dei Poli sperimentali di assistenza agli anziani in tutte le province del Lazio”, dopo che si è concluso il primo anno di sperimentazione nel centro di Roma, nei quartieri di Trastevere, Testaccio e l´Esquilino che ha reso possibile di ridurre il “tasso di ospedalizzazione".  
   
   
BOLZANO: L’OCCUPAZIONE FEMMINILE PER MANTENERE IL BENESSERE”  
 
Bolzano, 29 giugno 2011 - Proseguono gli incontri dell’assessore al lavoro e al bilancio Roberto Bizzo con gli ordini professionali. Di recente è stata la volta dell’Ordine dei dottori commercialisti. Al centro del colloquio i più recenti sviluppi in materia finanziaria e l’attenzione al mercato del lavoro, in particolare alle azioni di sostegno all’occupazione femminile. Come ha sottolineato Roberto Bizzo, presentando alla delegazione i nuovi criteri per l’imprenditoria femminile "le istituzioni devono avere un ruolo forte nel favorire la crescita dell´imprenditoria femminile, un settore aumentato in modo sostanziale negli ultimi anni ed in grado di contribuire all´incremento della presenza femminile sul mercato del lavoro.” La Provincia considera quindi prioritario sostenere l’imprenditoria femminile anche attraverso la concessione di contributi a fondo perduto. La decisone adottata di recente dalla Giunta provinciale con l’approvazione dei nuovi criteri si inserisce inoltre in una visione politica di più ampio respiro che punta ad una modernizzazione del sistema produttivo nel suo complesso. “In sostanza” ha affermato l’assessore Bizzo “per poter mantenere l’attuale livello di benessere si dovrà creare un gran numero di imprese impegnate in settori ad elevato valore aggiunto. Attualmente in Alto Adige si registra una situazione di piena occupazione con un tasso di disoccupazione intorno al 2,5%. Il tasso di occupazione femminile è attestato intorno al 65% ma rimane comunque un 35% di donne inoccupate ed è in questo ambito che la Provincia intende impegnarsi sin d’ora”. Per quanto concerne le novità sul fronte finanziario, Bizzo preannuncia la sua intenzione di tagliare l’Irpef per il ceto medio per incentivare i consumi e di premiare le imprese virtuose, quelle cioè che si impegnano in termini di assunzioni, fatturato, stabilizzazione dei contratti e investimenti in particolare in ricerca e sviluppo mediante un’ulteriore riduzione dell’Irap.