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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Settembre 2011
Politica
LA COMMISSIONE EUROPEA TRACCIA LA VIA PER UNA CRESCITA FONDATA SU UN USO EFFICIENTE DELLE RISORSE  
 
Bruxelles, 21 settembre 2011 – La Commissione europea ha pubblicato ieri una "tabella di marcia" intesa a trasformare l´economia europea per renderla sostenibile entro il 2050. La tabella di marcia indica all´Europa come conseguire una crescita fondata sull´uso efficiente delle risorse, condizione imprescindibile se in futuro vogliamo continuare a mantenere benessere e prosperità. La tabella di marcia individua i settori economici che consumano più risorse e propone strumenti e indicatori che orientino l´azione in Europa e nel mondo. Si tratta di un piano per la competitività e la crescita che si fonda sull´impiego di meno risorse nella produzione e nel consumo di beni e prevede la creazione di imprese e posti di lavoro in settori d´attività quali il riciclaggio, la progettazione avanzata di prodotti, la sostituzione di materiali e l´ingegneria ambientale. Il commissario per l´Ambiente Janez Potočnik ha dichiarato in proposito: "La crescita ecocompatibile è l´unica forma di futuro sostenibile, per l´Europa e per il mondo intero. L´industria e l´ambiente devono andare di pari passo, perché nel lungo periodo gli interessi di chi opera in questi due campi sono gli stessi." Migliorare l´uso delle risorse in un ambiente messo a dura prova - In tutto il mondo si assiste ad un aumento della domanda, che sta facendo aumentare la pressione sull´ambiente e inasprendo la competizione per le risorse. Risorse naturali di primaria importanza quali le materie prime, i metalli, l´energia, la biodiversità e l´acqua sono state utilizzate per alimentare la crescita economica come se fossero inesauribili. È questo un comportamento insostenibile nel lungo periodo e la tabella di marcia presentata oggi indica attraverso quali mezzi possiamo sì continuare a crescere, ma in modo sostenibile. Alcune delle misure previste sono intese a trasformare la produzione e i consumi, tramite incentivi che inducano gli investitori a promuovere l´innovazione al servizio dell´ambiente, mentre altre intendono dare un maggior risalto al design ecocompatibile e ai marchi di qualità ecologica, nonché stimolare gli organismi pubblici a tingere di verde la propria spesa. I governi sono invitati ad alleggerire il carico fiscale del lavoro tassando inquinamento e risorse e a fornire nuovi incentivi per spingere i consumatori a scegliere prodotti fabbricati con attenzione alle risorse. La tabella di marcia raccomanda inoltre di adeguare i prezzi in modo che rispecchino i costi effettivi dell´impiego di risorse, in particolare in termini ambientali e sanitari. La comunicazione pubblicata oggi sottolinea altresì l´importanza di una gestione più efficace delle risorse naturali su cui poggia la nostra economia. La pressione su risorse quali la biodiversità, il suolo e il clima è in costante aumento e qualora non riuscissimo a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissi potremmo non scongiurare un esito fatale. Affrontare il problema delle risorse a tutti i livelli di potere - La tabella di marcia raccomanda di adottare un approccio integrato che contempli interventi in svariati settori strategici a livello europeo e nazionale e che si concentri sulle risorse sottoposte a maggiore pressione. Si potrà far ciò per via legislativa, con strumenti di mercato, riorientando gli strumenti di finanziamento esistenti e promuovendo la produzione e il consumo sostenibili. Entro il 2013 saranno elaborati obiettivi e indicatori chiari che offrano a tutti prevedibilità e trasparenza, mediante un processo partecipativo che coinvolga decisori politici, esperti, Ong, imprese e consumatori. Contesto - L´iniziativa faro Europa 2020 sull´uso efficiente delle risorse preconizzava l´elaborazione di una tabella di marcia che definisse gli obiettivi a medio e lungo termine in questo campo e i mezzi per raggiungerli. La tabella di marcia poggia su altre azioni che rientrano nell´iniziativa faro e ne costituisce nel contempo un complemento: si tratta, nella fattispecie, della Tabella di marcia per un´economia a basse emissioni di carbonio e del Libro bianco sui trasporti, adottati nella primavera del 2011, e della tabella di marcia per l´energia, prevista entro l´anno. La tabella di marcia per l´uso efficiente delle risorse attinge inoltre alla strategia tematica del 2005 dedicata all´uso sostenibile delle risorse naturali, nonché alla strategia dell´Ue in materia di sviluppo sostenibile. Prossime tappe - Le svariate azioni e misure indicate nella tabella di marcia vanno ora tradotte nella pratica. La Commissione preparerà le opportune proposte strategiche e legislative per attuarle. Anche gli Stati membri dovranno fare la loro parte, adottando nuove misure per improntare all´efficienza il comportamento delle imprese e dei consumatori. Per ulteriori informazioni sull´uso efficiente delle risorse e per consultare la tabella di marcia: http://ec.Europa.eu/environment/resource_efficiency/index_en.htm    
   
   
UE, ITALIA – DECLASSAMENTO STANDARD & POOR´S LA COMMISSIONE EUROPEA NON SI ESPRIME  
 
Bruxelles, 21 settembre 2011 - La Commissione europea non commenta i giudizi specifici delle agenzie di rating. Detto questo, la Commissione ricorda la precedente valutazione sui due pacchetti di misure economiche e di consolidamento adottati dall´Italia nei mesi di luglio e settembre. L´obiettivo delle misure di consolidamento è quello di raggiungere una posizione di pareggio di bilancio nel 2013, che è più ambizioso di quanto raccomandato dal Consiglio nel luglio scorso nell´ambito del semestre europeo. La piena attuazione di queste misure dovrebbe consentire all´Italia di raggiungere un avanzo primario consistente nel 2013. Ciò sarà determinante per portare il debito pubblico, molto elevato, su un percorso in costante discesa. Sebbene i pacchetti contengano anche alcune misure per aumentare le prospettive di crescita a medio termine, è essenziale che l´Italia persegua un ambizioso programma di riforme con interventi globali per affrontare le debolezze strutturali, profondamente radicate, dell´economia. C´è una chiara necessità di costruire un consenso nazionale, a livello politico e tra le parti sociali, per adottare e attuare tale programma con urgenza.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA PROMUOVE IL VOLONTARIATO TRANSFRONTALIERO  
 
Bruxelles, 21 settembre 2011 - La Commissione europea ha annunciato ieri la sua intenzione di migliorare ulteriormente il riconoscimento e la promozione del volontariato nell´Unione europea. Nel contesto dell´Anno europeo del volontariato 2011, la comunicazione della Commissione sulle politiche dell´Ue e il volontariato presenta una serie di misure che contribuiranno a promuovere le attività di volontariato nell´Unione europea, compresa la creazione di un corpo volontario europeo di aiuto umanitario e lo sviluppo di un "passaporto europeo delle competenze”. È significativo che la Commissione europea abbia adottato per la prima volta un documento programmatico destinato esclusivamente al volontariato. Viviane Reding, Vicepresidente della Commissione e Commissaria responsabile per la Giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza, ha affermato: "Oggi l´Unione europea conta 100 milioni di volontari che contribuiscono a migliorare l´Europa e il mondo. L´anno europeo del volontariato 2011 evidenzia i loro successi, incoraggia altri ad unirsi a loro e aiuta i volontari e le organizzazioni di volontariato a fare ancora di più." Contesto - Le attività di volontariato contribuiscono direttamente agli obiettivi fondamentali delle politiche dell´Ue quali l´inclusione sociale, l´occupazione, l´istruzione, lo sviluppo delle competenze e la promozione della cittadinanza. Tuttavia, non esiste un quadro giuridico chiaro per le attività di volontariato e le competenze che i volontari acquisiscono spesso non sono sufficientemente riconosciute. La Commissione si è impegnata a superare questi ostacoli al volontariato, in particolare a livello transfrontaliero. Nella comunicazione pubblicata oggi, la Commissione illustra come l´Ue e i suoi Stati membri possono iniziare a sfruttare pienamente il grande potenziale offerto dalle attività di volontariato. Azioni per promuovere il volontariato a livello dell´Ue - La Commissione ha proposto di creare un corpo volontario europeo di aiuto umanitario entro il 2012. Sono già in corso i preparativi per definire un quadro per i contributi dei volontari europei agli interventi di aiuto umanitario dell´Unione europea. La Commissione si sta altresì adoperando per incrementare il riconoscimento delle competenze acquisite attraverso attività di volontariato, mediante lo sviluppo di un "passaporto europeo delle competenze". Ciò garantirà il riconoscimento a livello transfrontaliero delle qualifiche professionali e inoltre permetterà alle singole persone di conservare un riscontro delle capacità e delle competenze acquisite con il volontariato. Il passaporto calcherà l´esistente modello Europass (Cv europeo on‑line), per consentire di registrare le competenze in modo trasparente e comparabile. Vi sono già vari meccanismi di finanziamento del volontariato a livello dell´Ue, di cui il più noto è forse il servizio volontario europeo (parte del programma dell´Ue Gioventù in azione), che quest´anno celebra il 15° anniversario. Basandosi su queste esperienza positive, la Commissione intende rivolgersi maggiormente ai volontari in altri settori strategici. La Commissione ha inoltre delineato le modalità concrete secondo le quali gli Stati membri possono utilizzare meglio il potenziale del volontariato e invita gli Stati membri ad avviare programmi nazionali per promuovere il volontariato transfrontaliero. Per ulteriori informazioni: Sito Internet ufficiale dell’Anno europeo del volontariato 2011: http://europa.Eu/volunteering/  Homepage  di Viviane Reding, Vicepresidente e Commissaria responsabile per la Giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza: http://ec.Europa.eu/commission_2010-2014/reding/index_en.htm  Annuncio della Commissione riguardo il corpo volontario europeo di aiuto umanitario: Ip/10/1543 Annuncio della Commissione sull´iniziativa "Youth on the Move", compreso il passaporto europeo delle competenze: Ip/10/1124 Link a Europass: http://europass.Cedefop.europa.eu/    
   
   
UE, JUAN SOMAVIA: “LA CRISI NON PUÒ ESSERE UNA SCUSA PER INDEBOLIRE I DIRITTI DEI LAVORATORI. L´ECONOMIA REALE DEVE GUIDARE L´ECONOMIA GLOBALE, E LA FINANZA DEVE ESSERE AL SUO SERVIZO".  
 
 Strasburgo, 21 settembre 2011 - L´attuale modello di crescita economica ha aumentato la disuguaglianza nel mondo. E la crisi finanziaria non ha fatto altro che aggravare la situazione. Questa è l´analisi che il Direttore generale dell´Oil (Organizzazione Internazionale del Lavoro) Juan Somavia ha presentato davanti ai principali deputati del Parlamento europeo la settimana scorsa a Strasburgo. Nel rapporto Una nuova era per la giustizia sociale ha dichiarato che gli attuali "modelli di crescita hanno aumentato la disuguaglianza nel mondo". Js: Attualmente nel mondo 61 milioni di persone vivono con lo stesso reddito di altri 3,5 miliardi di persone. Negli Stati Uniti lo 0,1% della popolazione possiede il 12,6% del reddito totale, mentre in Europa il 10% detiene il 50% della ricchezza. Questa è la conseguenza della crescita di un modello che ha aumentato la disuguaglianza e ridotto la partecipazione dei salari al prodotto nazionale lordo. Bisogna trovare un nuovo equilibrio. A partire dalla Seconda guerra mondiale fino agli anni ´80 e ´90, l´Europa é riuscita a controllare crescita e produttività con equità e garantendo dei salari accettabili: non si tratta di qualcosa d´impossibile. Il mio consiglio è di tornare alle radici dei valori europei e fare dell´equità l´obiettivo principale. Le politiche economiche per il risanamento dei conti pubblici dovrebbero essere socialmente responsabili, perché le persone vogliono dei posti di lavoro dignitosi. E la qualità delle condizioni di lavoro definisce l´essenza di una società. Cosa intende per un "lavoro dignitoso"? Js: Un lavoro dignitoso significa il rispetto degli standard internazionali del lavoro. Non si può utilizzare la crisi come una scusa per indebolire i diritti dei lavoratori. Bisogna anche considerare il dialogo sociale. É più facile risolvere i problemi quando i datori di lavoro e i lavoratori si mettono attorno a un tavolo. Poi c´é la giustizia sociale. Nel mondo, otto persone su dieci non hanno accesso alla previdenza sociale, ma molti paesi in via di sviluppo si stanno muovendo in questa direzione: inclusi India, Cina, Brasile, Messico e Cile. Bisogna tutelare i cittadini e garantire maggiori diritti. L´economia reale deve guidare l´economia globale, e la finanza deve essere al suo servizio. Qual é stato l´impatto della crisi finanziaria sulle politiche sociali e sui diritti dei lavoratori? Js: La crisi finanziaria è diventata crisi economica, che a sua volta si è trasformata in crisi sociale. Quest´ultima consiste essenzialmente nella perdita del lavoro, nella crescita della povertà e nel divario tra classi sociali. Oggi ci sono 200 milioni di disoccupati e si utilizza la crisi come scusa per ridurre i diritti dei lavoratori. Penso che sia di estrema importanza continuare a basarsi sui valori fondamentali dell´Unione europea, che sono i diritti umani, i diritti dei lavoratori e la protezione dell´individuo. L´economia sociale di mercato produce un maggiore benessere. Ma a questo modo di ragionare si è preferito l´attuale modello di crescita che ha generato poco lavoro e tanta disuguaglianza. Le cose possono cambiare, ma è necessario l´impegno della classe politica. Credo che oggi l´Europa abbia il dovere di comunicare con i cittadini insoddisfatti e distanti dalla classe dirigente. E quale è il ruolo del Parlamento europeo? Js: Ho grande rispetto per il Parlamento europeo e per il particolare interesse che ha dimostrato alla dimensione sociale della globalizzazione, al Patto globale per l´occupazione e alle leggi per la protezione sociale. Oggi il mondo oggi ha bisogno di sistemi forti e centralizzati, diretti dai parlamenti e dalle società civili. In molti sistemi politici la crisi economica determinerà l´esito delle prossime elezioni. Bisognerebbe invece unirsi e trovare un accordo per superarla. Il Parlamento europeo ha uno sguardo sugli interessi della collettività: deve trovare la forza di guidare questo processo e coinvolgere i cittadini nella vita politica.  
   
   
UE, LEWANDOWSKI: "IL PARLAMENTO: UN´ISTITUZIONE PIÙ UMANA"  
 
 Strasburgo, 21 settembre 2011 - Due settimane fa vi abbiamo raccontato la storia di Danuta Hübner, la parlamentare polacca che lavorava in Commissione. Ma può accadere anche il contrario. Ne è la prova il polacco Janusz Lewandowski, che ha abbandonato il Parlamento per il posto di Commissario europeo alla programmazione finanziaria e al bilancio. Cose è cambiato nel passaggio dal Parlamento alla Commissione? Janusz Lewandowski: In termini pratici è stato un cambiamento rivoluzionario. Prima rappresentavo la Polonia e gli elettori polacchi, ora Bruxelles è la mia casa e la Polonia è una delle destinazioni per quando ho dei viaggi ufficiali. Si spieghi meglio. Jl: Sia in Parlamento che in Commissione la priorità è la ricerca di un consenso e la parola d´ordine è il compromesso. Ma la principale differenza rimane nel processo decisionale e ciò che viene dopo che il compromesso é stato raggiunto. In Parlamento il processo è più trasparente e si gioca all´interno di un teatro politico. In Commissione invece, dopo che una decisione viene presa dal collegio, non c´è uno scambio di opinioni tra commissari. Bisogna mantenere una certa unità e parlare con una sola voce. Il Parlamento è un´istituzione più calorosa mentre la Commissione più fredda, incentrata su codici e procedure. Ha una visione diversa del Parlamento ora che lavora in Commissione? Jl: La percezione che ho del Parlamento europeo è cambiata. Ma il motivo non è stato il mio "spostamento", ma i nuovi poteri che ha ottenuto il Parlamento con il Trattato di Lisbona. Ora è un organo legislativo a pieno titolo e una vera autorità di bilancio. É più concentrato sulla legislazione e sul processo decisionale che non sulle risoluzioni, che spesso richiedono molto tempo e hanno uno scarso impatto nella realtà. Mi piace anche il fatto che in Parlamento si mantenga un forte spirito europeo - nonostante in questo periodo ci sia una consistente rappresentanza di euroscettici. In che modo il suo passato da parlamentare le serve come commissario europeo? Jl: Il mio asso nella manica è la conoscenza e la comprensione delle due istituzioni. In più credo di avere maggiore credibilità e sono riuscito a mantenere contatti informali e amichevoli al Parlamento, soprattutto nella Commissione per i bilanci. Questo è di grande aiuto, soprattutto nell´attuale situazione di crisi.  
   
   
IL PROCURATORE GENERALE: "TUTTI NOI VOGLIAMO PROTEGGERE LA PRIVACY, MA A MODO  
 
nostro" Bruxelles, 21 settembre 2011 - Europa e negli Stati Uniti vogliono proteggere la sicurezza dei loro cittadini ´e le libertà civili, anche se la loro ordinamenti giuridici sono molto diversi, così il procuratore generale Eric H. Holder ha detto alla commissione per le libertà civili  oggi. La risposta alle osservazioni di due deputati vi sono modi diversi di gestire la protezione dei dati, inoltre Holder ha detto "Dobbiamo riconoscere che i nostri sistemi di proteggere le libertà civili, compresa la vita privata in modo efficace, ma in modo proprio". Holder, dirige il Dipartimento di Giustizia Usa. "Nel corso degli anni, lavorando insieme (...) abbiamo costruito un mondo più sicuro", ha detto, aggiungendo "e come abbiamo rafforzato la nostra lotta contro la criminalità sforzi, abbiamo anche sostenuto le libertà civili e dello stato di diritto , ed è riuscito a tutelare i diritti della privacy essenziale ". Criminalità organizzata, il traffico di esseri umani, pornografia infantile e criminalità informatica sono settori in cui Ue-usa hanno cooperato con successo. Dati personali partner - Alcuni parlamentari europei hanno sottolineato le differenze tra l´Ue e gli Stati Uniti nei rapporti con la protezione dei dati. "Vogliamo la certezza del diritto per i nostri cittadini che viaggiano attraverso l´Atlantico", ha detto Manfred Weber (Ppe, De). "La mia impressione è che negli Usa la privacy è una sorta di diritto condizionato", ha aggiunto Carmen Romero (S & D, Es). Renate Weber (Adle, Ro), chiesto garanzie giuridiche e rimedi per assicurare che le regole di protezione dei dati vengono applicate in modo corretto. "Siamo in un momento storico in cui possiamo costruire standard comuni, regole comuni", ha dichiarato il relatore del Parlamento sulla Ue-usa, accordo quadro sulla protezione dei dati, Jan Philipp Albrecht (Verdi / Ale, De). Forte impegno del Parlamento europeo alla privacy è stata sottolineata dal presidente della Commissione Libertà civili Juan Fernando López Aguilar (S & D, Es). "Apprezziamo molto la privacy negli Stati Uniti", rispose il signor Holder, aggiungendo che "non possiamo permettere che le differenze di separarci dai nostri valori comuni. Gli Stati Uniti e l´Unione europea sono molto più vicini di quanto alcuni potrebbero hanno suggerito". Titolare mr citato anche "sostanziali progressi" compiuti verso un nuovo quadro giuridico per il trasferimento dei dati dei passeggeri aerei nell´Ue ´alle autorità statunitensi. "Noi non consideriamo gli Stati Uniti avere tutte le risposte, ma lavorando come partner. Ma a volte possiamo avere idee che funzionano meglio. Nessuna delle due parti avrà tutto ciò che vuole, ma alla fine è tutto si tratta di proteggere i nostri cittadini ", ha detto. "E ´poco pratico suggerire che siamo in grado di imporre la particolarità dei nostri sistemi giuridici a vicenda, invece, dobbiamo reciprocamente riconoscere che ciascuno dei nostri sistemi di proteggere le libertà civili -. Incluse privacy - di fatto, ma nel nostro modo proprio", ha concluso , aggiungendo "Ora abbiamo la possibilità di consolidare le garanzie in un ombrello di protezione dei dati e privacy accordo che fornirà ulteriori garanzie per i nostri cittadini". Islamofobia e Guantanamo - Rui Tavares (Verdi / Ale, Pt), ha chiesto per le viste Titolare Sig. Su "islamofobia e di pensiero estremamente aggressivo nei confronti dello straniero" nelle società occidentali. "Il terrorismo non è qualcosa collegato ad una determinata religione", ha risposto, sottolineando gli sforzi delle autorità degli Stati Uniti ´a rendere le comunità musulmane ", si sentono parte della nostra nazione". Titolare mr ha ribadito l´impegno dell´amministrazione Obama di chiudere il centro di detenzione di Guantanamo, aggiungendo che "abbiamo fatto una pausa fondamentale per liberare alcune delle tecniche utilizzate dalla precedente amministrazione e ha dichiarato che l´amministrazione americana ha fatto errori in passato". "Sono all´oscuro di qualsiasi suggerimento che ci sia mai stata una sola violazione protezione dei dati alle convenzioni di diritto Usa-ue di applicazione" (Us-europol Agreement, Us-eurojust Contratto e Ue-usa sull´estradizione e accordi di mutua assistenza legale), ha ha aggiunto. Pornografia infantile - Delle forze dell´ordine e magistrati provenienti da tutta Europa e negli Stati Uniti era stata recentemente in grado di chiudere un anello importante internazionale di pornografia infantile e di predatori sessuali, mettendo i trattati di assistenza giudiziaria da usare e lavorando con Eurojust ed Europol, ha osservato il signor Holder. "Che cosa potrebbe altrimenti sarebbe stato un solo arresto rapidamente sviluppato in una indagine completa e il perseguimento di più di 20 imputati in cinque paesi diversi. Insieme abbiamo salvato più di 50 bambini, e porre fine ad alcuni dei crimini più efferati commessi in qualsiasi parte il mondo ", ha concluso.  
   
   
SLOVENIA, COSTO DEL LAVORO IN CRESCITA DI 2,8%  
 
Lubiana, 21 settembre 2011 - L´istituto Nazionale di Statistica sloveno ha appena confermato i dati di incremento del costo del lavoro nel corso del secondo trimestre dell´anno. Stando a quanto affermato dall´Istituto, il costo del lavoro sarebbe cresciuto del 2,8 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre la paga media avrebbe subito un incremento di 2,1 punti percentuali su base annua.  
   
   
ITALIA-ECUADOR: POLIDORI, OPPORTUNITÀ PER PMI, ACCELERARE RITMO INIZIATIVE CONGIUNTE  
 
Roma, 21 settembre 2011 - " La nuova geografia della crescita ha trasformato il continente latino americano in uno dei motori dell’economia internazionale e i rapporti con i suoi paesi costituiscono per l´Italia un cardine della propria politica estera ed economica. E in questo contesto l´Ecuador e´ un caso speciale: una crescita che sfiora il 4% e un Piano di sviluppo economico che ha individuato 10 settori produttivi prioritari, ( acquacultura, biocombustibili, informatica, floricultura, metalmeccanica, pesca, trasporti, turismo). Esistono dunque opportunità concrete di collaborazione tra le rispettive pmi e l’esortazione e´ quindi accelerare il ritmo delle iniziative congiunte". E´ quanto ha dichiarato il sottosegretario allo sviluppo economico,Catia Polidori, nel suo intervento di chiusura alla "Country Presentation" sull´Ecuador che si e´ svolta questa mattina all´Hotel exedra, alla presenza del vice ministro alle attività produttive Ecuadoriano, Silvana Vallejo. "E´ motivo di soddisfazione pensare agli ottimi risultati raggiunti ogni volta che i due Governi (e per parte italiana mi riferisco al Mise) hanno collaborato a favore delle rispettive imprenditorie", ha specificato Polidori. " Parlo di risultati concreti: e´ notizia recente che una joint venture italo-ecuadoregna in Ecuador sta producendo da alcuni mesi materiale per il rinnovo della storica linea ferroviaria Guayaquil-quito. E ancora: penso al settore dell´oreficeria dove entrambi i paesi eccellono per creazione individuale e artigianale, e dove dunque si possono aprire ampi spazi imprenditoriali per le nostre imprese. Per questo sono convinta che il nuovo gruppo di lavoro congiunto, guidato per parte italiana dal mise, trovera´ terreno fertile". Piu in particolare, l’Italia è il 2° partner commerciale europeo dell’Ecuador dopo la sola Germania, e significativamente davanti agli amici spagnoli. Il nostro export sia rimasto costante anche nell’ annus horribilis 2009, flettendosi di un insignificante 0,2%. Per quanto riguarda gli investimenti, infine, l’Italia è al 9° posto assoluto e al 3° comunitario. Il nostro paese e´ presente in tutti i vari settori principali, dall’industria pesante ad alto contenuto tecnologico (agip) ai servizi (Generali) ai beni più tradizionali (Ferrero).  
   
   
ITALIA-PARAGUAY: POLIDORI, ALTE POTENZIALITÀ DI COLLABORAZIONE ECONOMICA  
 
Roma, 21 settembre 2011- " Le relazioni economiche e commerciali tra Italia e Paraguay sono di gran lunga inferiori rispetto alle enormi potenzialità da esplorare, in particolare nei settori dei biocombustibili, di cui il Governo paraguayano promuove la produzione e utilizzazione e lo sviluppo sostenibile". E´ quanto ha dichiarato il sottosegretario allo sviluppo economico, Catia Polidori, incontrando una folta delegazione di imprenditori del Paraguay venuti nella capitale a presentare iniziative concrete di sviluppo a sostegno delle Pmi dei due paesi. L´incontro è avvenuto alla presenza del Viceministro al commercio con l´estero paraguayano Cuevas. " Grazie anche al clima positivo di stabilità giuridica ed economica che si è instaurato in Paraguay, di notevole stimolo per i nostri imprenditori, ci auspichiamo che altre opportunità provengano dai settori tradizionali d’interesse del Governo paraguayano: penso al settore siderurgico, infrastrutture e sviluppo urbano, per i quali le nostre imprese possono mettere a disposizione alti livelli di expertise tecnologica", ha dichiarato il sottosegretario. "Auspichiamo pertanto un miglioramento dei nostri rapporti commerciali in un´ottica di sistema Anche in vista del negoziato in corso tra l’Unione europea e il Mercosur per una semplificazione degli scambi". L’italia è il secondo partner commerciale del Paraguay a livello dell’Unione europea e i dati sul nostro interscambio, benché ancora di modesta entità, risultano quasi raddoppiati rispetto al 2009, arrivando a circa 276 milioni di Euro nel 2010. Stesso trend di crescita si registra per i primi mesi del 2011.A livello di investimenti, l’Italia si colloca all’ottavo posto globalmente, sia pur con valori non particolarmente rilevanti in termini assoluti.  
   
   
AGENZIE DI RATING, ZAIA: LE STESSE CHE DAVANO PER BUONE LE AZIONI LEMAN BROTHERS. SERVE ORGANISMO INDIPENDENTE  
 
 Venezia, 21 settembre 2011 - “Penso sia giunta l’ora di discutere di un valutazione di affidabilità internazionale fatta bene e indipendente, sottolineo indipendente”. Lo ha ribadito ieri il presidente del veneto Luca Zaia nel corso del consueto Punto Stampa al termine della seduta della Giunta regionale. “Ci aspettavamo il downgrade – ha aggiunto – del quale ormai parlavano tutti. Lo ritengo il frutto di un’azione internazionale che è tutta contro l’Italia. Ha fatto bene la Consob a vietare la negoziazione sui derivati sugli indici. Io non sono assolutamente convinto – ha detto ancora Zaia – che il tema del dissesto riguardi solo l’Italia o la Spagna o la Grecia. Si leggono ormai ogni giorno notizie sulle banche francesi e stiamo a vedere cosa succede in Germania. Anche l’affidabilità degli Stati Uniti è stata degradata e il presidente Obama ha dovuto intervenire direttamente”. “Sono insomma convinto che in futuro l’affidabilità ce la dovremo costruire con strumenti che siano più riconosciuti da noi. Oggi parliamo di società di rating che hanno declassato il nostro paese – ha concluso Zaia – ma che sono le stesse davano il giudizio sulla Leman Brothers, dicendo che si potevano comperarne i titoli tossici. Non possiamo avviare la negoziazione sui mercati finanziari partendo dalle partite di rating”.  
   
   
PARTECIPAZIONI, ECCO IL BANDO. TRENTINO SVILUPPO CERCA PARTNER VERSO LA NEWCO MISTA PUBBLICO-PRIVATO A SOSTEGNO DI IMPRESE INNOVATIVE  
 
 Trento, 21 settembre 2011 - Privati investitori cercansi da affiancare a denari pubblici, per partecipazioni societarie in aziende trentine innovative, altamente tecnologiche, dall’elevato potenziale di sviluppo. Questo, in breve, il significato dell’avviso pubblico emesso da Trentino Sviluppo. Finanziarie, business angel ed altri potenziali investitori avranno tempo fino all’11 novembre per aderire alla proposta, entrando a far parte di una società di nuova costituzione che avrà come soci di maggioranza i privati portatori di capitali di rischio e come socio di minoranza Trentino Sviluppo. La società di sistema della Provincia autonoma di Trento investirà da subito nell’operazione 5 milioni di euro. Pubblicata anche la lista dei 12 soggetti ammessi all’elenco dei partner finanziari; si tratta di advisor, società finanziarie e fondi di investimento altamente specializzati di Trento, Milano, ma anche tedeschi e lussemburghesi. «Un’ulteriore opportunità - spiega il presidente Diego Laner - per accompagnare l’avvio e la crescita delle nostre migliori iniziative imprenditoriali, sostenendole attraverso un adeguato accompagnamento ma anche con iniezioni di liquidità e know-how manageriale, particolarmente importanti in fase di avvio». Dopo l’ok della Giunta provinciale ed il via libera da parte del Cda di Trentino Sviluppo, è stato quindi pubblicato l’avviso per la costituzione di una nuova società di partecipazione in collaborazione con partner finanziari privati. Una Newco costituita da capitale misto pubblico-privato, alla quale Trentino Sviluppo parteciperà con un capitale sociale iniziale di 5 milioni di euro. Quota che dovrà comunque rimanere minoritaria, compresa tra il 20% e il 49%. Spazio quindi ai finanziatori privati in posizione maggioritaria, a garanzia della prospettiva di ritorno economico dell’investimento, per individuare i quali (singoli o associati in pool) è stato appunto pubblicato il bando. «Lo scopo della Newco – spiega Diego Laner presidente di Trentino Sviluppo - sarà quello di effettuare partecipazioni nel capitale di società ad alto potenziale di sviluppo, che operino o che intendano operare sul territorio trentino, al fine di creare un meccanismo di leva finanziaria atto a potenziare, con risorse private, l’intervento finanziario pubblico messo in campo dalla Provincia autonoma di Trento tramite Trentino Sviluppo. Si tratta quindi di uno strumento ulteriore di partecipazione al capitale di società, che si affianca alle modalità già adottate da Trentino Sviluppo». Tra le imprese ad alto potenziale di sviluppo che potranno contare sull’apporto della Newco mista Trentino Sviluppo-finanziatori privati ci sono ad esempio le eccellenze imprenditoriali innovative quali spin-off e start-up; imprese consolidate con elevate capacità di crescita, imprese ad alto potenziale di sviluppo - nei settori innovativi quali Ict, biotecnologie, green - che devono intraprendere ingenti investimenti, ma anche imprese il cui valore sarà preservato attraverso operazioni di risanamento (turnaround) ed iniezioni di know-how manageriale. La partecipazione ad ogni singola impresa non potrà in ogni caso superare l’importo di 1,5 milioni di euro annui. Il bando, con i relativi documenti allegati, è consultabile sul sito www.Trentinosviluppo.it. Il termine per le adesioni scade alle ore 17.30 di venerdì 11 novembre 2011. Possono partecipare alla selezione le società finanziarie che svolgono attività di assunzione di partecipazioni nel capitale sociale di aziende in fase di early stage e/o di aziende in fase di espansione o consolidamento. Tra i requisiti richiesti una specifica esperienza almeno triennale, il possesso di almeno 5 dipendenti o collaboratori specializzati, l’impegno alla sottoscrizione di una quota azionaria di almeno 500 mila euro e la disponibilità di tagli minimi da investire pari a 500 mila euro per la fase di early stage e di 1,5 milioni di euro per la fase di espansione/consolidamento. La selezione verrà fatta da un’apposita Commissione che nella valutazione terrà conto anzitutto della qualità, dell’affidabilità e dell’esperienza del soggetto proponente, e solo in parte secondaria, per un peso pari al 15% del punteggio complessivo, dell’offerta economica, cioè dell’importo della partecipazione del partner privato. Si è inoltre da poco conclusa la gara per la costituzione di un elenco di partner finanziari, individuati con apposito bando emesso il 3 dicembre scorso. Dodici le domande di partecipazione ammesse nelle due sezioni in cui si articola l’elenco. La prima, denominata “Sezione formazione/tutoraggio”, mira ad offrire alle aziende la possibilità di un percorso di accompagnamento che permetta una crescita dell’idea imprenditoriale sin dall’avvio dell’attività e fino al suo consolidamento. Di questa sezione fanno parte: Blossom & Associati Srl (Milano, Trento), Meta Group Srl (Milano), Roland Berger Strategy Consultants Srl (Milano), Eontech Ventures Sa (Lussemburgo), Mediocredito Trentino Alto Adige (Trento), Cf Partners Srl (Vicenza), Mazars Advisor Spa (Milano), Essedi Strategie di impresa Srl (Trento). Alla “Sezione partecipazioni”, la seconda dell’elenco, istituita con l’obiettivo di reperire fondi finanziari privati per investimenti nel capitale di società che operano o che intendono operare sul territorio trentino, sono state ammesse le seguenti società: Earlybird Venture Capital Spa (Amburgo), La Finanziaria Trentina Spa (Trento), Zernike Meta Ventures (Terni), Mediocredito Trentino Alto Adige (Trento), Istituto Atesino di Sviluppo Spa (Trento). Con i due bandi, quello da poco concluso e quello emesso ieri, si completa la gamma di strumenti concordati con l’Unione Europea e formalizzati negli “Indirizzi” approvati il 5 agosto 2010 dalla Giunta provinciale i quali introducono, per la prima volta con tanta evidenza, il principio del “private equity” negli interventi finanziari di Trentino Sviluppo. La società, braccio operativo della politica economica della Provincia autonoma di Trento, non sarà quindi più l’unico erogatore (pubblico) di capitale di rischio, dovendo associare i propri interventi al co-finanziamento da parte di capitali (privati) provenienti da società advisor, fondi di investimento, finanziarie, istituti di credito e altri.  
   
   
RICERCA E SVILUPPO: G.R. UMBRIA INCREMENTA CON 4 MLN EURO INCENTIVI PER IMPRESE CHE INNOVANO  
 
 Perugia, 21 settembre 2011 - Incidere con sempre maggior efficacia sulle prospettive innovative di sviluppo dell´Umbria, sostenendo con ulteriori risorse gli sforzi delle imprese che, in un periodo di particolare criticità, vogliono investire per accrescere la loro capacità competitiva. È con questa finalità che la Giunta regionale dell´Umbria, su proposta dell´assessore allo Sviluppo economico Vincenzo Riommi, ha stabilito di incrementare con 4 milioni di euro la dotazione del Bando per il finanziamento dei progetti di ricerca e sviluppo delle piccole e medie imprese attraverso i finanziamenti comunitari del Fondo europeo di sviluppo regionale. "La Regione - ha spiegato Riommi - intende rispondere alle crescenti richieste di agevolazione per gli investimenti in ricerca e sviluppo che, in una fase economica di crescita debole, possono rappresentare una pratica strategica per dare nuovo slancio al sistema delle imprese umbre, contrastando i rischi di arretramento e la riduzione dei livelli occupazionali. È una delle priorità del programma regionale per la crescita, l´innovazione e la competitività del sistema produttivo umbro approvato a fine luglio e che ha trovato immediata e tempestiva attuazione". Per accedere ai contributi del bando, con una dotazione finanziaria iniziale di 5 milioni di euro, sono state presentate 195 domande. L´istruttoria ha portato alla valutazione positiva di 142 progetti per un importo complessivo di contributi richiesti di circa 18 milioni e 770mila euro a fronte di un investimento ammissibile che sfiora 45 milioni e mezzo di euro. Con le risorse stanziate sono stati finanziati inizialmente 31 progetti. "Lo stanziamento di 5 milioni di euro - ha sottolineato Riommi - ha permesso di finanziare inizialmente solo il 21 per cento dei progetti di ricerca delle imprese valutati positivamente da esperti di livello nazionale. Le disponibilità aggiuntive consentono il finanziamento di ulteriori 28 progetti che rappresentano un segnale importante di attenzione ai bisogni ed alle esigenze di quelle imprese che, anche in una fase delicata come quella attuale guardano avanti puntando su innovazione e competitività conquistare nuovi mercati". Nel disporre l´assegnazione delle ulteriori consistenti risorse, la Giunta regionale ha autorizzato, nell´ottica di una rapida risposta rispetto alle esigenze delle imprese, l´utilizzo delle eventuali ulteriori disponibilità finanziarie derivanti da minori costi sostenuti nella realizzazione degli interventi a favore di altri progetti utilmente collocati nella stessa graduatoria.  
   
   
PUGLIA: PIANO PER IL LAVORO. MODIFICATO IL BANDO PARTERNARIATI PER L’INNOVAZIONE.  
 
Bari, 21 settembre 2011 - Capone: “Fidejussioni più facili ed erogazioni per i singoli soggetti del raggruppamento. Così vinciamo le sfide della competizione internazionale”. È stato prorogato fino al 17 ottobre 2011 il termine per accedere al bando Partenariati per l’Innovazione, l’intervento del Piano per il Lavoro da 9milioni di euro che promuove la specializzazione intelligente del sistema socio-economico regionale attraverso la partnership tra imprese, organismi di ricerca e università. Ma non è l’unica novità. Ci sono anche due disposizioni a vantaggio dei beneficiari del bando. È stato consentito infatti ai singoli soggetti co-proponenti di presentare la fidejussione per un importo pari alla sola quota di propria pertinenza. Il che permette agli interessati di poter richiedere singolarmente l’anticipazione della propria parte di contributo. L’altra novità riguarda l’erogazione delle risorse che diventa pro-quota, cioè non sarà più diretta al solo capofila ma anche agli altri soggetti del raggruppamento in ragione della propria quota di spesa. Queste disposizioni sono contenute nelle nuova versione del bando pubblicata il 22 luglio sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia. “Stiamo rispondendo in tempi rapidi alla richieste delle piccole e medie imprese pugliesi che sempre più spesso hanno difficoltà di accesso al credito”, ha detto la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone. “Modificando il meccanismo di riparto della fidejussione e permettendo erogazioni ai partner di un raggruppamento in relazione alla propria quota, potenziamo l’effetto dell’aiuto rendendolo più immediatamente fruibile da parte dei beneficiari. Così è più facile vincere le sfide della competizione internazionale”. Il bando è disponibile su http://pianolavoro.Regione.puglia.it  
   
   
PO FESR: ACCORDO PROGRAMMA REGIONE BASILICATA - CONSORZI SVILUPPO INDUSTRIALE  
 
Potenza, 21 settembre 2011 - La Giunta regionale ha approvato ieri, su proposta dell’assessore alle Attività produttive, Politiche dell’Impresa e Innovazione tecnologica, Erminio Restaino, gli schemi di Accordo di Programma Quadro tra la Regione Basilicata e i Consorzi per lo Sviluppo Industriale delle province di Potenza e Matera e l’ammissione a finanziamento delle operazioni infrastrutturali. Il provvedimento fa riferimento al Po Fesr Basilicata 2007-2013 – Asse Iii – Competitività Produttiva – Linea di intervento Iii.1.1.a. “Interventi di completamento di aree artigianali ed industriali già esistenti in modo da soddisfare la domanda di servizi ed infrastrutture di imprese operative già insediate”. L’esecutivo ha approvato, insieme allo schema di accordo con il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della provincia di Potenza, l’ammissione a finanziamento di 9 operazioni selezionate per un importo complessivo di 8 milioni e 150 mila euro: potenziamento capacità di depurazione e trattamento dei rifiuti speciali – impianto di depurazione, area industriale San Nicola di Melfi; integrazione ciclo trattamento terziario acque di riciclo mediante osmosi inversa e integrazione impianto di depurazione con comparto di denitrificazione, area industriale Alta Val d’Agri; efficientamento energetico delle reti di pubblica illuminazione, aree industriali della provincia di Potenza; efficientamento energetico dell’impianto di sollevamento presso l’invaso di Pantano di Pignola; efficientamento e adeguamento impianti elettrici aree industriali della provincia di Potenza; messa in sicurezza cunicolo multiutenze, area industriale di San Nicola di Melfi; integrazione infrastrutturazione area industriale di Tito; integrazione infrastrutturazione area industriale dell’Alta Val d’Agri. Sono 4, invece, gli interventi previsti dallo schema di accordo di programma quadro tra regione e consorzio per lo Sviluppo Industriale della provincia di Matera, per un importo complessivo di 8 milioni di euro: riqualificazione ed adeguamento alle norme vigenti degli impianti di pubblica illuminazione stradale a servizio dell’agglomerato industriale di Ferrandina; realizzazione cabine primarie di trasformazione e distribuzione elettrica nell’area industriale di Pisticci Scalo; realizzazione della rete di distribuzione di gas metano nell’agglomerato industriale Val Basento in agro di Ferrandina; caratterizzazione ambientale, bonifica e ristrutturazione immobili siti nell’area ex Liquichimica agglomerato industriale Val Basento, in agro di Ferrandina. “L’obiettivo dell’importante provvedimento licenziato dalla Giunta – commenta l’assessore Restaino – secondo le previsioni dell’Asse Iii Competitività Produttiva del Po Fesr 2007-2013, mira alla realizzazione di Interventi di completamento di aree artigianali ed industriali già esistenti in modo da soddisfare la domanda di servizi ed infrastrutture di imprese operative già insediate. La consistente somma stanziata, per oltre 16 milioni di euro, consentirà di ristrutturare e potenziare notevolmente le infrastrutture di aree dislocate su tutto il territorio regionale, contribuendo così al rilancio del settore e dell’occupazione ad esso collegata. Mi preme infine sottolineare, nel quadro degli interventi previsti, il finanziamento di opere per la bonifica ambientale dei siti e il potenziamento del sistema di depurazione industriale”.  
   
   
MANOVRA: VENERDÌ 23 SETTEMBRE A PERUGIA MOBILITAZIONE REGIONI, PROVINCE E COMUNI  
 
Perugia, 21 settembre 2011 - Il trasporto pubblico locale, le politiche sociali e gli interventi per lo sviluppo dei territori sono fortemente compromessi dai tagli della manovra economica. Tornano a ribadirlo, con una nota congiunta la Conferenza delle Regioni, l´Upi (Unione delle Province italiane) e l´Anci (Associazione nazionale dei Comuni) che si danno appuntamento a Perugia, venerdì 23 settembre (ore 11,30 alla Sala dei Notari di Palazzo dei Priori) per richiamare ancora l´attenzione dell´opinione pubblica, delle istituzioni, dei partiti e delle organizzazioni sociali ed economiche del Paese sulle gravi conseguenze che le ultime finanziarie e la manovra attualmente in discussione in Parlamento comporteranno per molti servizi fondamentali per cittadini, le imprese e il mercato del lavoro. Su questi temi - preannunciano Conferenza delle Regioni, "Upi" ed "Anci" - nei prossimi giorni è in programma un incontro con le parti sociali con l´obiettivo "di attivare un confronto per evitare che la spesa per gli investimenti possa subire una ulteriore contrazione con effetti recessivi sulla economia e sullo sviluppo dei territori". Così come occorre "rendere meno pesante il Patto di stabilità per evitare effetti depressivi sulla economia, la limitazione dei servizi pubblici e della realizzazione di opere pubbliche". "A Perugia - ha dichiarato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini - Regioni, Province e Comuni torneranno a chiedere, ribadendo ciò che abbiamo già detto al ministro per gli affari regionali Raffaele Fitto alcuni giorni fa, l´istituzione urgente di una commissione paritetica tra Governo, Regioni ed Enti locali che presenti in tempi rapidissimi una proposta di riordino istituzionale nazionale e territoriale per semplificare il rapporto fra cittadini e pubblica amministrazione, evitare sovrapposizioni, aumentare l´efficienza e diminuire i costi della politica".  
   
   
PIEMONTE: COME RAFFORZARE L´INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE AZIENDE  
 
 Torino, 21 settembre 2011 - Le aziende piemontesi chiedono alla Regione servizi qualificati per aggredire i mercati emergenti, in particolare Brasile, Russia, India e Cina, e il mercato americano. Fra i servizi richiesti figurano ai primi posti la ricerca di clienti, fornitori, partner, la consulenza legale e finanziaria e la disponibilità di studi di settore e di mercato per cogliere le nuove opportunità di sbocco dei loro prodotti. Sono, in sintesi, i risultati dell’indagine con cui la Regione, mediante Ceipiemonte e con la collaborazione dell´Unione Industriale di Torino, ha chiesto a 728 imprese quali fossero gli incentivi più adatti secondo le proprie esigenze a supportare i processi di internazionalizzazione delle aziende. Un questionario, condotto nel luglio scorso, che si propone di fornire all´ente istituzionale indicazioni e suggerimenti sui contenuti e sulle modalità dell’intervento regionale a sostegno dei programmi di supporto all´export. Fra i tipi di incentivi che la Regione può mettere a disposizione le aziende privilegiano ampiamente lo sgravio fiscale, il voucher e il contributo a fondo perduto. "Abbiamo voluto fortemente questa indagine - commenta l´assessore allo Sviluppo economico, Massimo Giordano - per tenere fede ad uno dei principi più importanti che ispira la nostra azione sin dai primi giorni di legislatura, ovvero saperci confrontare e dialogare con il sistema produttivo. Nel Piano per la competitività, del resto, abbiamo scritto come uno dei valori più significativi per una buona amministrazione sia saper correggere i propri errori. Da qui nasce l´idea di questo sondaggio, che ha il merito di informarci sulle prioritarie esigenze delle nostre imprese e ci conforta sapere che tra i provvedimenti più richiesti ci siano proprio le misure che abbiamo costruito in questi mesi. Continueremo a lavorare su questa strada e, attraverso il Piano per l´internazionalizzazione, sapremo ancora meglio tradurre tali esigenze in provvedimenti concreti ed efficaci". "Rivolgersi direttamente alle imprese per cercare di intercettare le loro esigenze, aspettative, desiderata è il punto di partenza ideale per poter programmare adeguate linee di sviluppo - sostiene Giuseppe Donato, presidente del Centro estero per l’internazionalizzazione - La Regione dà un segnale di forte concretezza con questa scelta, che poi, operativamente, nella gestione del questionario, ha affidato a noi, sua in house. Abbiamo coinvolto nella diffusione anche i nostri soci e approntato un software per l’elaborazione dei dati. Il tema dell’internazionalizzazione del Piemonte merita grande attenzione, come evidenziano i dati del primo semestre dell´anno, dove le aziende piemontesi, in uno scenario mondiale di contrazione, sono state capaci di far registrare un +14,7% di export, con 19,2 miliardi di euro”. Per le imprese piemontesi l’export rappresenta la “valvola” di gran lunga più importante per uscire dalla perdurante crisi. Lo dimostra l’elevata percentuale di aziende manifatturiere e dei servizi che si propone di aumentare l’export nei prossimi anni (rispettivamente 81% e 64%). L’europa, inoltre, rimane il principale mercato di sbocco dell’export piemontese. Nei programmi delle imprese spicca tuttavia la ricerca di nuovi spazi al di fuori dei “mercati domestici” e in particolare nei cosiddetti Paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina) e negli Stati Uniti. La propensione all’export delle imprese piemontesi è rilevante ed accomuna tutte le dimensioni di impresa. La quota di imprese presente sui mercati esteri è elevata (82%); come era lecito attendersi, la propensione all’export è maggiore tra le imprese manifatturiere (90%). È comunque significativa anche tra le imprese dei servizi e degli altri settori (48%). I principali mercati di sbocco delle imprese piemontesi rimangono quelli europei, con Francia e Germania nelle prime due posizioni e che raggruppano quasi il 50%. Con percentuali minori seguono gli altri Paesi dell’Unione Europa (Spagna, Gran Bretagna, Belgio, Polonia). Restando in ambito europeo, sorprendono il ruolo molto importante della Svizzera, mercato segnalato dal 35% delle imprese, e della Russia (21%), mentre la Turchia si conferma come sbocco interessante (16%). Al di fuori dei confini europei, spicca il peso degli Stati Uniti, citati dal 30% delle aziende. Significativa è anche la presenza in Cina (17,5%), Canada (14,4%), Giappone (14,4%), Brasile (12,4%), India (12,4%) e Australia (12,8%). Più marginale è la presenza sui mercati africani, soprattutto nel Nord Africa. Per quanto riguarda i programmi futuri, l’80% delle imprese prevede di aumentare l’export. La percentuale sale all’84% per le manifatturiere, mentre si attesta al 64% per le aziende dei servizi.  
   
   
IMPOSTE. FIRMATA INTESA TRA EQUITALIA E CONFARTIGIANATO VENETO, PRESENTE IL PRESIDENTE ZAIA  
 
Venezia, 21 settembre 2011 - E’ stato firmato ieri a Palazzo Balbi, alla presenza del presidente della Regione Luca Zaia, un protocollo d’intesa che ha come obiettivo quello di facilitare i rapporti tra Equitalia, agente di riscossione nazionale dei tributi e contributi, e i piccoli imprenditori di Confartigianato del Veneto. L’intesa è stata sottoscritta dall’amministratore delegato di Equitalia Nord Giancarlo Rossi, dal direttore regionale per il Veneto di Equitalia Mauro Bronzato e dal presidente di Confartigianato del Veneto Giuseppe Sbalchiero, accompagnato dal vicepresidente nazionale di Confartigianato Claudio Miotto. In particolare, è prevista l’istituzione di sette “sportelli” riservati agli artigiani, in grado di fornire informazioni e consulenza sulle varie modalità di rientro e pagamento di imposte e sanzioni. In questo modo viene aperto un canale privilegiato per agevolare gli imprenditori nei loro adempimenti fiscali e nel rapporto con la burocrazia, rendendo più semplice il dialogo. E’ la prima intesa di questo tipo che viene firmata in Italia.  
   
   
LIGURIA: CON LA MANOVRA SI PROSPETTA RIDUZIONE DEL 50% DEI SERVIZI  
 
Genova, 21 Settembre 2011 - “Con questa manovra si sta profilando una riduzione dei servizi sociali in Liguria di oltre il 50%”. Lo ha detto l’assessore regionale alle politiche sociali e coordinatrice degli assessori in sede di conferenza delle regioni, Lorena Rambaudi ieri a margine della seduta del consiglio regionale. “Lo abbiamo calcolato sulla base di proiezioni non ancora precise – ha detto Rambaudi – ma lo scenario che si prospetta è alquanto preoccupante. Il fondo sociale indistinto aiuta infatti i Comuni a sostenere la spesa sociale in tutti i settori, dalla domiciliarità per gli anziani, agli asili nido, ai servizi per i disabili, al contrasto alle nuove povertà, tagliarlo vuol dire tagliare tutto in percentuale”. “Il problema – ha spiegato l’assessore Rambaudi – non è solo dovuto ai tagli per il 2012, ma anche all’impostazione del decreto delega del Governo di riforma dell’assistenza che ci riporta indietro di oltre 20 anni, modificando completamente l’approccio al settore, introducendo la strategia dell’assistenzialismo e degli Enti caritatevoli, eliminando la funzione degli Enti locali e prevedendo di attingere i finanziamenti dal capitolo socio-sanitario”. Per far fronte al problema del taglio delle risorse e al nuovo scenario che si prospetta nei servizi sociali, venerdì prossimo tutti gli assessori delle Regioni italiane insieme all’Anci e alle Province si riuniranno a Perugia, presso la sede del Municipio. “Quello che ci preoccupa – conclude Rambaudi – è la morte dello stato sociale con tutto quel che ne consegue per la convivenza civile”.  
   
   
AUMENTO IVA. GIUNTA VENETA ATTIVA MONITORAGGIO SU EFFETTI  
 
Venezia, 21 settembre 2011 - “La Regione del Veneto sta monitorando la situazione conseguente all’aumento di un punto percentuale dell’Iva al 20 per cento. L’assessore alla tutela del consumatore Franco Manzato sta avviando in proposito una serie di indagini. Nello stesso tempo siamo anche convinti che il gettito previsto non sarà raggiunto, perché ne riusciranno compressi i consumi”. Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia, nel corso del Punto Stampa di ieri. “Dobbiamo evitare speculazioni, vogliamo controllare e capire esattamente la manovra in funzione dell’Iva – ha confermato dal canto suo Manzato – e come l’aumento incide sulle capacità di spesa del consumatore. Il pericolo che qualcosa non vada per il verso giusto c’è, e come istituzione vogliamo tenere le antenne tese e pronte per captare gli effetti negativi. Il settore alimentare è ovviamente fondamentale – ha concluso l’assessore – ma terremo d’occhio anche gli altri prodotti, benché finora non abbiamo a captare le cose che non vanno, mantenere. Peraltro finora non abbiamo riscontri di anomalie, mentre segnalazioni ci vengono per quanto riguarda certe tariffe, come quelle autostradali. Dobbiamo far capire allo Stato – ha concluso l’assessore – che fare sforzi è necessario, ma non si deve esagerare”.  
   
   
RIORDINO ISTITUZIONALE, PROCEDE IN CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA L’ESAME DELLA LEGGE NENCINI, COMUNI, COMUNITÀ, AREA VASTA  
 
Firenze, 21 settembre 2011 – Procede in consiglio regionale l’esame della proposta di legge sul riordino dei livelli di governo in Toscana, licenziata dalla giunta regionale a luglio: la cosiddetta legge Nencini, che prevede tra l’altro il superamento definitivo delle Comunità montane trasformate in unioni di Comuni, l’esercizio associato di funzioni tra le Province, incentivi alla fusione per i piccoli Comuni, valorizzazione dell’area vasta della Toscana centrale e il sostegno ai Comuni più disagiati, montani e insulari, attraverso il finanziamento di servizi di prossimità e vicinato. Una legge pensata per ridurre i costi ed aumentare l’efficienza della pubblica amministrazione. “Il percorso va avanti in maniera positiva e in un clima bipartisan di collaborazione tra le forze di maggioranza e opposizione” ha commentato l’assessore alle riforme e al rapporto con gli enti locali, on. Riccardo Nencini, che stamani ha partecipato, su invito, ai lavori della prima commissione del Consiglio regionale.  
   
   
FVG: PIÙ FACILE RIDUZIONE IRAP PER LE AZIENDE VIRTUOSE  
 
Trieste, 21 settembre 2011 - L´assessore regionale alle Finanze, Sandra Savino, ha proposto ieri ai rappresentanti delle categorie economiche di portare dal 5 al 3 per cento l´incremento sia del valore della produzione che del costo del personale per l´accesso alla riduzione dell´Irap da parte delle imprese virtuose. La proposta è stata accolta favorevolmente dalla maggior parte del tavolo, salvo che dal presidente regionale di Confindustria, Alessandro Calligaris, che ha ribadito come il perdurare della crisi richieda una riduzione dal 5 all´1 per cento dell´incremento su entrambi i canali, e dal segretario generale Fvg di Cgil, Franco Belci, che ha invece chiesto rimanga al 5 per cento l´incremento del valore del costo del personale a maggio tutela dell´occupazione, mentre dalla Cooperazione è arrivato il suggerimento di ridurre da 3 a 2 anni il periodo medio di valutazione. Ascoltate tutte le parti l´assessore, che ha ringraziato i presenti per i contributi pervenuti, ha garantito che verrà fatta un´attenta valutazione delle opzioni proposte, in vista dell´incontro che servirà a trarre le conclusioni sul tema prima della prossima Finanziaria regionale. Ricordando le misure sin qui prese dalla Regione per aiutare le imprese e favorire la ripresa, Sandra Savino ha affermato che il primo obiettivo suo e del Governo regionale è da un lato consentire alle imprese di cogliere le occasioni di sviluppo e dall´altra garantire stabilità occupazionale. "E´ ovvio che personalmente mi piacerebbe dare la possibilità alle imprese di crescere e ai lavoratori la certezza di mantenere i loro posti di lavoro - ha detto Savino - si tratta ora di fare il meglio per coniugare le due cose". "In considerazione del fatto che a vantaggio della stabilità occupazionale la Regione ha già messo a disposizione 10 milioni per il contributo compensativo attraverso un bando, chiuso il 31 agosto, che ha registrato l´arrivo di 5 mila domande - ha spiegato l´assessore - la prima verifica sarà fatta per capire se le due manovre, riduzione dell´Irap e accesso al credito compensativo, possono essere l´una a supporto dell´altra". "Un´analisi che faremo in vista della riconvocazione del tavolo, che reputo necessaria anche in prospettiva di dati più aggiornati rispetto alle entrate, in modo da esser il più precisi possibili sulle risorse che saremo in grado di mettere in campo" ha concluso l´assessore Savino, confermando la necessità, per il Governo regionale, di non perdere di vista un equilibrio finanziario che sin´ora, come dimostra la riduzione del debito da 1,650 a 1,050 miliardi, ha dato risultati positivi per l´intero sistema regione.  
   
   
CALABRIA: IL PRESIDENTE SCOPELLITI HA INCONTRATO NELL’AULA CONSILIARE DEL COMUNE DI SIDERNO I SINDACI DELLA LOCRIDE  
 
Calabria, 21 settembre 2011 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha incontrato ieri i sindaci della Locride nell’aula consiliare del Comune di Siderno. All’incontro con gli amministratori hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore alle attività produttive Antonio Caridi con il dirigente generale Maria Grazia Nicolò ed il consigliere regionale Candeloro Imbalzano. “Attenzione costante e concreta per il territorio della Locride. Ben 87 milioni di euro investiti da aprile 2010 ad oggi. Tutto ciò dimostra quanto la Giunta regionale reputi fondamentale quest’area, in passato trascurata, per il rilancio dell’intera Calabria”. Lo ha sostenuto il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti nel corso dell’incontro. La Giunta regionale ha destinato per la Locride circa 47,5 milioni di euro nei vari settori. Con il “Piano per il Sud” sono stati destinati altri 40 milioni di euro per la statale 106. “Proseguiamo con grande impegno il lavoro portato sin dal nostro insediamento - ha aggiunto Scopelliti - e la mia presenza qui a Siderno con voi e gli incontri avuti in passato anche a Catanzaro, dimostrano quanto crediamo nel decollo dell’area. Uno sviluppo fatto con azioni reali”. Il Presidente ha poi illustrato dati e cifre. Nel settore ambiente la Regione ha investito circa 2,4 milioni di euro così suddivisi: 572 mila euro per le isole ecologiche, 1,211 milioni di euro per la depurazione, 713 mila euro per la raccolta differenziata. La sanità è seguita con particolare attenzione da Scopelliti. L’obiettivo è quello di evitare gli sprechi, garantendo servizi di qualità al cittadino. E’ stato completato il trasferimento delle funzioni di ospedale da quello di Siderno a quello di Locri e sono in corso i lavori di adeguamento impiantistico e sanificazione per l’ex presidio ospedaliero di Siderno. Tra le attività programmate Scopelliti ha, poi, ricordato il completamento dell’hospice di Siderno e del poliambulatorio di Locri, la ristrutturazione e messa a norma del presidio ospedaliero di Locri (14 milioni euro). Programmati, inoltre, per 3,5 milioni di euro interventi in materia di sicurezza per la stessa struttura. L’investimento nel settore servizi sociali ammonta a circa 8,6 milioni di euro, così suddivisi: 4,065 milioni di euro per incentivi per il lavoro, 201 mila euro per incentivi in favore degli immigrati, 345 mila euro per i disabili, 2,4 milioni di euro per la stabilizzazione di Lsu/lpu, 250 mila euro per l’inclusione sociale, 1,410 milioni di euro per le imprese. Nel settore dei lavori pubblici il totale degli investimenti è di circa 19,8 milioni di euro, così suddivisi: 4,196 milioni euro per l’edilizia scolastica, 5,755 milioni per la L.r. 19/2009 (opere di urbanizzazione) e 9,870 milioni per la messa in sicurezza della galleria della Limina. Nei beni culturali i finanziamenti ammontano a 3,577 milioni di euro con dieci comuni interessati (Bivongi, Casignana, Locri, Gerace, Monasterace, Palizzi, Pazzano, Roccella J., San Luca e Stilo). Anche nel settore agricolo, i comuni sono stati attenzionati. La cifra complessiva degli interventi effettuati sino ad oggi ammonta a 8,297 milioni di euro. Con i Piar (Piani Integrati Aree Rurali) il finanziamento complessivo è di circa 7,2 milioni di euro per: Antonimina, Agnana Calabra, Ardore, Brancaleone, Staiti, Palizzi, Ciminà, S.agata del Bianco, Samo, Careri, Caraffa del Bianco, Caulonia, Gerace, Gioiosa Ionica, Locri, Mammola, Marina di Gioiosa Ionica, Monasterace, Pazzano, San Giovanni di Gerace, S. Ilario dello Ionio, Siderno, Ferruzzano, San Luca, Bovalino, Africo, Bianco, Placanica, Portigliola e consorzi di bonifica. Ed ancora attraverso le misure 227 e 226, il Comune di Antonimina ha ottenuto 412 mila euro, 145 mila euro per il Comune di Pazzaro e 64 mila euro per l’amministrazione di Canolo. La Regione ritiene inoltre indispensabile valorizzare ulteriormente il comparto vitivinicolo dell’area, si è deciso infatti di promuovere le grandi eccellenze rappresentate dal Greco di Bianco e dal Mantonico. La richiesta di dilazionamento del debito con la Sorical emerso nel corso dell’ultimo incontro dei sindaci della Locride con il Presidente Scopelliti ha trovato pieno accoglimento nell’esecutivo, si stanno infatti spalmando i debiti per tutti i comuni calabresi a condizione che si provveda al pagamento mensile corrente. Circa 3,577 milioni di euro nei settori cultura ed istruzione per la Locride così suddivisi: alternanza scuola lavoro € 30.110, diritto allo studio € 23.077, bando edilizia scolastica € 1.398.025, bando laboratori € 370.710, bando lingue 2010 € 326.001, bando precari 2010 € 364.928, cultura eventi storicizzati € 708.132, Fuc fondazioni riconosciute € 49.231, interventi a sostegno del sistema bibliotecario regionale € 98.048, Magna Grecia Teatro Festival 2010 € 208.771. La Regione, con gli interventi effettuati, ha inteso valorizzare le opere degli intellettuali Corrado Alvaro, Saverio Strati e Nicola Zitara. Nel comparto delle attività produttive finanziati investimenti per circa 4,668 milioni di euro.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: APERTO IL BANDO A FAVORE DEI GIOVANI. ASSOCIAZIONI ED ENTI LOCALI POTRANNO PRESENTARE PROGETTI ENTRO IL 17 OTTOBRE.  
 
Bologna, 21 settembre 2011 - Si è aperto il bando regionale che stanzia un milione e 820 mila euro per interventi a favore di giovani e adolescenti tra i 10 e i 25 anni, promossi da Enti locali e privati del modo dell’associazionismo, del volontariato e degli oratori. I soggetti pubblici e privati hanno tempo per presentare i loro progetti fino al 17 ottobre (alle ore 17). I fondi sono suddivisi in: 1 milione e 320 mila euro a disposizione di Enti locali (per servizi rivolti alla popolazione giovanile o per interventi più strutturali: edilizi, acquisto di immobili o attrezzature destinati a spazi di aggregazione) e 500 mila euro per attività aggregative ed educative promosse da associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, oratori e istituzioni similari di altre confessioni religiose. “Credo che sia importante sottolineare che anche quest’anno si è giunti alla pubblicazione del bando attraverso un percorso che ha visto sin dall’inizio il coinvolgimento degli Enti locali, Province e Comuni capoluogo di provincia, per quanto riguarda l’individuazione sia degli obiettivi che degli ambiti di intervento”, ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo delle risorse umane e Progetto giovani Donatella Bortolazzi. “In un momento di ristrettezze economiche come quello attuale, è fondamentale che l’utilizzo delle risorse regionali venga ottimizzato al massimo. Ciò è possibile solo lavorando insieme ai territori, con l’impegno reciproco a fare rete e a condividere idee e progetti.” Gli ambiti di intervento cui dovranno richiamarsi i progetti di Enti locali e privati sono, tra gli altri, l’aggregazione, la cittadinanza, la legalità, le finalità socio-educative per il tempo libero e (limitatamente all’ambito degli enti locali ai quali sono riservati finanziamenti per interventi strutturali) la qualificazione di servizi Informagiovani. La Ripartizione Nelle Province - I fondi sono ripartiti tra le varie province in base alla rispettiva percentuale di popolazione giovanile residente. A Bologna, dove si registra il maggior numero di adolescenti e giovani tra i 10 e i 25 anni (20,9 %), il budget complessivo è di 358.881 euro. A seguire: Modena (16,9%) con 289.925 euro; Reggio Emilia (13,1% ) con 224.991 euro; Parma (10,1%) con 174.339 euro; Forlì-cesena (9,2%) con 157.428 euro; Ravenna (8,4%) 144.334 euro; Rimini (7,9%) 135.5555 euro; Ferrara (7%) 119.939 euro, Piacenza (6,7%) 114.608 euro. 100 mila euro saranno invece a disposizione per progetti di respiro regionale, che coinvolgano almeno tre capoluoghi. Alle Province è riservato un ruolo di programmazione e pianificazione degli interventi e di scelta, d’intesa coi Comuni, dei progetti prioritari. Il Bando Del 2010 - In precedenza, nel 2010, con un bando a sostegno delle attività dedicate ai giovani la Regione aveva sostenuto 23 progetti di Comuni emiliano-romagnoli, quattro progetti di scoutismo ed interventi per la qualificazione degli spazi e la dotazione di attrezzature, per uno stanziamento complessivo a favore degli enti locali pari a oltre un milione e 100 mila euro. Si va dai microlaboratori sulla legalità e la partecipazione nelle scuole, parrocchie e centri giovani in provincia di Rimini ad un progetto sul writing e l’arte murale a Ferrara, da azioni di sensilibilizzazione dei ragazzi contro le mafie nel reggiano alla creazione di un “Urban Dance Factory”, un centro per coltivare i giovani talenti della danza, in provincia di Parma, fino ai corsi di musica e strumenti per i ragazzi dell’Alta Val Marecchia. Inoltre nel biennio 2009/2010, con un bando analogo all’attuale, promosso dai due assessorati competenti, sono stati sostenuti i progetti dei soggetti privati, per oltre un milione e 290 mila euro e i progetti di investimento per 2 milioni di euro.  
   
   
MICROCREDITO. IL SINDACO DI MILANO INCONTRA JACQUES ATTALI “PROSEGUE L’IMPEGNO DEL COMUNE A SOSTEGNO DI PLANETFINANCE”  
 
Milano, 21 settembre 2011 - Il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha incontrato ieri nel pomeriggio a Palazzo Marino l’economista francese Jacques Attali nella sua qualità di presidente di Planetfinance Group, l’organizzazione internazionale no profit specializzata in microcredito con sede a Parigi e attiva in 80 Paesi per la lotta alla povertà. Il Comune di Milano ha confermato anche per quest’anno il suo contributo a Planetfinance nel quadro dell’accordo in essere per il periodo 2009-2015: 100mila euro destinati a specifici progetti di assistenza tecnica, consulenza e formazione nei Paesi del Mediterraneo, di Asia, Africa e America Latina. “Considerata l’attenzione che dedichiamo alla cooperazione e nonostante i problemi di bilancio, confermiamo anche per quest’anno il contributo finanziario del Comune ai progetti di Planetfinance. Per noi è un segnale importante poiché i programmi coinvolgono migliaia di persone e le aiutano a uscire dalla povertà dando vita a migliaia di microimprese”. Lo ha dichiarato il Sindaco Pisapia dimostrando interesse anche per le iniziative di microcredito che l’organizzazione presieduta da Attali ha avviato nei Paesi avanzati per la lotta alla povertà nelle periferie più degradate.  
   
   
BOLZANO, CENSIMENTO: TUTTE LE INFORMAZIONI SONO SUL WEB  
 
Bolzano, 21 settembre 2011 - Partono il 9 ottobre le operazioni per il 15° censimento della popolazione: l´occasione per avere una panoramica statistica su tutto ciò che riguarda la popolazione altoatesina. Tutte le informazioni sono da oggi (20 settembre) disponibili anche sul web grazie alla nuova pagina internet dell´Astat all´indirizzo www.Provincia.bz.it/censimento-popolazione  Quanti siamo, dove abitiamo, come lavoriamo e come viviamo. Sono alcune delle domande che, dal punto di vista statistico, troveranno una risposta grazie al 15° censimento generale della popolazione. Ogni 10 anni si da il via ad una massiccia opera di rilevazione e raccolta dei dati che, per la politica e per l’amministrazione, rappresentano un’importante base dalla quale partire per pianificare le future strategie di sviluppo. In Alto Adige, su incarico della Giunta provinciale, le operazioni sono gestite dall´Astat, che in questi mesi ha affrontato una serie di gravosi impegni: dalla predisposizione dei moduli bilingui allo sviluppo del software, dalla formazione dei rilevatori al coinvolgimento dei Comuni. Con l´avvicinarsi del 9 ottobre, data nella quale prenderà il via il censimento, si fa sempre più forte la necessità di offrire alla popolazione tutte le informazioni necessarie, allo scopo di garantire un regolare ed efficiente svolgimento delle operazioni. Per sapere tutto sul 15° censimento generale della popolazione, che in Alto Adige avrà delle particolarità rispetto al resto d´Italia, da oggi basta visitare il sito web dell´Astat, ospitato dalla Rete Civica all´indirizzo www.Provincia.bz.it/censimento-popolazione  La pagina internet offre anche informazioni sulle dichiarazioni anonime di appartenenza o aggregazione linguistica, che in Provincai di Bolzano vengono rilasciate assieme al censimento.  
   
   
LA REGIONE DESTINA OLTRE 173 MILA EURO AL DISTRETTO DI POLIZIA LOCALE DEI COMUNI DELL’ESTENSE E DEI COLLI EUGANEI (PD)  
 
Venezia, 21 settembre 2011 - Garantire una maggior sicurezza ai cittadini e potenziare il presidio del territorio attraverso l’adeguamento degli standard di dotazione ai corpi di Polizia locale dei Comuni di Este, Solesino, Ospedaletto Euganeo, Stanghella, Pozzonovo, Lozzo Atestino, Vò Euganeo, Villa Estense, Sant’urbano, Sant’elena, Granze, Barbona e dell’Unione dei Colli Euganei (Arquà Petrarca, Cinto Euganeo, Baone). Questi gli obiettivi del protocollo d’intesa stipulato tra la Regione del Veneto, rappresentata dall’assessore alla sicurezza, Massimo Giorgetti, e il Distretto di Polizia locale denominato “Pd5b”, rappresentato dal sindaco di Este, Giancarlo Piva. “Il Veneto – spiega l’assessore Giorgetti – è stata tra le prime Regioni in Italia a dotarsi di una legge che prevede l’attribuzione di effettivi sostegni finalizzati a interventi di promozione della legalità. Gli accordi che stiamo sottoscrivendo ci consentono di attuare compiutamente un’azione coordinata grazie ai nostri 70 distretti di Polizia locale, a tutto vantaggio della popolazione che può così beneficiare di un servizio più efficiente ed equamente distribuito nel territorio”. Obiettivo della Regione, infatti, è incoraggiare la gestione associata dei servizi di Polizia Locale per ottimizzare le risorse umane ed economiche, favorendo, inoltre, il più possibile la collaborazione con le Forze dell’Ordine nazionali. La somma stanziata dalla Regione ammonta complessivamente a oltre 173 mila euro. Tali risorse saranno utilizzate per estendere e potenziare le turnazioni e l’orario giornaliero degli agenti e del servizio di pronta reperibilità, oltre che per l’acquisto di strumenti e dotazioni tecniche, di hardware e software e per fornire nuovi allestimenti al distaccamento di Solesino. “L’attivazione di un’unica struttura distrettuale capace di coordinare e valorizzare le risorse umane presenti all’interno di ogni singola organizzazione comunale – conclude l’assessore Giorgetti – consente di conseguire una maggior efficienza complessiva, ottenendo nel contempo economie di scala e la possibilità di dare concreta attuazione a progetti innovativi per accrescere la sicurezza urbana, stradale, e sociale del territorio padovano”.  
   
   
RIUNIONE DEL TAVOLO DI PARTENARIATO REGIONALE DEL PROGETTO INTEGRATO “LEGALITÀ E SICUREZZA IN CALABRIA”  
 
 Catanzaro, 21 settembre 2011 - Si è riunito ieri mattina a Palazzo Alemanni, sede della Presidenza della Giunta Regionale, il Tavolo di Partenariato Regionale del Pisl Legalità e Sicurezza. I lavori sono stati coordinati dal Dirigente Generale del Dipartimento Presidenza Francesco Zoccali, alla presenza dell’Assessore regionale al bilancio e programmazione Giacomo Mancini. Il Tavolo si è insediato per la prima volta e ha registrato la partecipazione di 21 rappresentanti della realtà istituzionale, economica e sociale calabrese, tra cui Presidenti delle Provincie, Prefetti, rappresentanti delle università, delle associazioni di categoria e del terzo settore. Gli obiettivi del Tavolo riguardano la predisposizione del Piano regionale della Legalità e Sicurezza e delle linee guida per la realizzazione degli interventi previsti in materia dal Por Calabria Fesr 2007-2013, per complessivi 60 milioni di euro. Di particolare rilievo saranno gli interventi destinati a promuovere la realizzazione, nelle realtà più a rischio della regione, di Contratti Locali di Sicurezza, veri e propri piani integrati territoriali che contribuiranno ad elevare le condizioni di legalità e sicurezza pubblica con l’apporto dei diversi attori pubblici e privati del territorio. Nel corso della riunione è stato approvato il regolamento per il funzionamento del tavolo e sono stati definiti, su proposta delle prefetture calabresi, gli ambiti territoriali prioritari sui quali si potrà intervenire. Grazie, in particolare, a quest’ultima decisione, si potranno a brevissimo sottoscrivere le convenzioni per la realizzazione degli interventi previsti dal Pisr Beni confiscati alla criminalità organizzata, 25 beni che saranno destinati ad attività sociali e culturali o allo sviluppo di opportunità occupazionali per i giovani. La responsabilità di tutte le linee di intervento afferenti all’obiettivo operativo Sicurezza e Legalità è attribuita al Dipartimento Presidenza. I lavori sono stati aggiornati alla metà del mese di ottobre.  
   
   
MILANO: UN MANIFESTO PEDAGOGICO PER RIPORTARE IL BAMBINO AL CENTRO DELLA VITA DELLA CITTÀ  
 
Milano, 21 settembre 2011 - La vicesindaco Maria Grazia Guida, con delega all’Educazione e all’istruzione, ieri ha riunito intorno ad un tavolo il gruppo di lavoro del progetto denominato “Maggio 2012”, nato per stendere il “Manifesto pedagogico” per la città, che detterà le nuove linee guida dei servizi educativi del Comune a partire dalle mutate condizioni di vita dei cittadini. La vicesindaco Guida ha dichiarato: “È dalla metà degli anni novanta che il Comune non convocava un tavolo di riflessione per aggiornare il modello pedagogico a cui devono far riferimento i nostri servizi per l’infanzia. Vogliamo riportare il bambino al centro della vita della città. La vita dei milanesi, grandi e piccini, negli ultimi anni è profondamente cambiata. Sono mutate le condizioni di lavoro dei genitori, in particolare delle mamme. Le famiglie, come si dice oggi si sono “allargate” per cui capita spesso che all’interno di una nucleo familiare ci siano esigenze diverse: da quelle del piccolo appena neonato a quelle del nonno con la sua badante. Alle mamme che lavorano oggi viene richiesta grande flessibilità e presenza, ma la gestione della loro quotidianità è ancora troppo spesso faticosa e un’opera acrobatica per far conciliare i tempi di lavoro e della vita familiare. Inoltre è sempre più alta la presenza di minori con genitori provenienti da altri paesi (20%) in una Milano ormai globalizzata. Tutti questi cambiamenti, e molti altri ancora, - ha concluso la vicesindaco - hanno a loro volta fatto emergere nuove necessità sociali ed educative alla quale questa Amministrazione vuole venire incontro: è per questo che abbiamo deciso di metterci al lavoro per ripensare quello che può fare il Comune per assecondare e sostenere le famiglie”. Il Progetto “Maggio 2012” è un’iniziativa nata per la promozione e lo sviluppo del confronto e del dibattito culturale condiviso con tutti gli operatori, le educatrici, le famiglie, gli esperti e tutti i cittadini sui temi dei Servizi Educativi per l’Infanzia nella città di Milano con l’obiettivo di realizzare un nuovo “Manifesto pedagogico”. “Intendiamo coinvolgere tutta la città – ha sottolineato la vicesindaco Guida – in questo progetto dedicato ai bambini: per una sua vera e completa realizzazione è necessario che si estenda al massimo una partecipazione diffusa da parte di tutte le anime della città, quelle civili, sociali e professionali. Al fine di realizzare questo progetto è stato costituito un gruppo di lavoro composto da: Susanna Mantovani, docente di Pedagogia all’Università Milano Bicocca, lo psicoterapeuta Fulvio Scaparro, Milena Santerini, docente di Pedagogia all’Università Cattolica, Pier Cesare Rivoltella, docente di didattica e tecnologie dell´istruzione all’Università Cattolica, Emanuela Maggioni, neuropsichiatra infantile della Fondazione Benedetta D’intino, Gian Vincenzo Zuccotti, Direttore della Clinica Pediatrica Università degli Studi - Ospedale Sacco, il giornalista Franco Bomprezzi e don Virginio Colmegna, presidente della Casa della Carità. Il gruppo di lavoro s’impegna a elaborare indirizzi ed orientamenti per una riformulazione innovativa delle linee pedagogiche del Comune di Milano per i servizi all’Infanzia per rimodulare l’attuale strutturazione dell’offerta educativa alle mutate condizioni di vita dei cittadini, sia per quanto riguarda i bisogni delle famiglie, sia per quanto concerne l’organizzazione stessa dei servizi. Il “Manifesto Pedagogico” dovrebbe trovare un’applicazione operativa già a partire dall’anno educativo 2012/2013. Il gruppo di lavoro ha anche l’obiettivo di organizzare i contenuti di un grande evento cittadino che si svolgerà nel mese prossimo maggio durante il quale sarà presentato il nuovo Manifesto Pedagogico e all’interno del quale sarà possibile aprire il confronto, oltre che nell’ambito cittadino, anche a livello nazionale attraverso la presenza anche di altre città in cui sono presenti servizi all’infanzia di portata analoga a quella della Città di Milano. Questo progetto non comporta nessun costo per l’Amministrazione, gli esperi del gruppo di lavoro partecipano a titolo gratuito. Maggio 2012 I temi del Manifesto pedagogico - 1. I bambini come bene di tutti e responsabilità di tutti (All our children). Questo potrebbe essere il punto di partenza più convincente per avviare nuovi percorsi di dialogo, di partecipazione e di inclusione. Alcuni temi possono sostituire accessi prioritari: le regole del vivere insieme, autonomia e interdipendenza, la lingua, le lingue, i nuovi linguaggi e in particolare le tecnologie. 2. La continuità Zerosei. Si tratta di recuperare il tema della continuità dei Servizi Educativi per l’Infanzia nella loro accezione più squisitamente educativa. 3. La dimensione pubblica e privata dei Servizi per l’Infanzia. Il tema è legato alla necessità di immaginare nuove forme organizzative, nuovi modelli di formazione, reti e partenariato con nuovi soggetti. 4. Il tema dell’ascolto e del coinvolgimento. Gli attori che entrano in gioco nella quotidianità dei servizi per i bambini e le loro famiglie chiedono di essere ascoltati e coinvolti nelle scelte e nell’assunzione di responsabilità, consapevoli del fatto che i servizi per l’infanzia sono beni di tutti. 5. Il bambino e la città che lo circonda. Guardare la città dal punto di vista del bambino può aiutare a vedere quello che non funziona. Il bambino – si è detto – è un “ buon investimento “ e le città che più hanno investito su bambini hanno recuperato abbondantemente in qualità della vita per tutti i cittadini. 6. Il bambino con disabilità. Strettamente connesso al tema dell’organizzazione della città è quello dell’inclusione delle disabilità. Il tema pone l’esigenza di una “ visione “ unitaria che contenga il tutto. La “ disabilità “ è una parte del tutto. La città deve tenerne conto. Nell’organizzare gli spazi gioco, per esempio, gli stessi giochi devono poter essere usati anche da una parte dei bambini. L’immagine suggestiva di una città filmata da un punto di vista di un bambino con disabilità potrebbe essere un forte momento di coinvolgimento e di riflessione, insieme con un possibile “ focus “ di approfondimento con gli stessi bambini. 7. I tempi dei bambini e quelli della città . Il tempo rappresenta una variabile fondamentale nell’organizzazione dei servizi per l’infanzia all’interno dei nuovi e mutati contesti cittadini. La risposta tradizionale di un “tempo educativo” standard rappresentato dagli orari consolidati dei servizi non può essere l’unica risposta per una città che si “muove”, che svolge “nuovi lavori”, che ricerca “nuovi modelli” di risposta. Si devono immaginare, condividere e realizzare, insieme con la città, nuove scelte organizzative per i servizi, che tengano conto dei nuovi bisogni e delle nuove esigenze. L’appuntamento con il futuro è già fissato: la città cambia in continuazione, le famiglie presentano esigenze diverse e tempi diversificati, i bambini vivono contesti differenti e nuovi. I servizi per l’infanzia devono poter interpretare il nuovo superando anche – se necessario – i modelli e le pratiche sperimentate ed evitando di rimpiangere con nostalgia il passato idealizzato dei servizi educativi. 8. La famiglia protagonista. E’ il tema della partecipazione e della ricerca di nuove forme di esperienza comune, nuove regole condivise per un impegno rinnovato nella corresponsabilità educativa (nella cura dei luoghi, nella definizione degli obiettivi educativi, nell’apertura verso gli altri…). 9. Bambini comunque. I bambini non sono in attesa di permesso di soggiorno, non sono stranieri che non parlano l’italiano…I bambini sono bambini comunque ed il tema da affrontare è quello della difficile sfida dell’inclusione e della partecipazione attiva ai servizi dei genitori immigrati e dei loro bambini. Per questo è necessaria una cultura rinnovata, antropologica e pedagogica, nei servizi e una formazione specifica e non emergenziale degli educatori. 10. La professionalità educativa e la formazione. La questione prioritaria è posta dalla necessità di pensare a nuovi modelli di formazione che utilizzino le potenzialità di socializzazione, condivisione e documentazione rese disponibili dalle tecnologie, con particolare riferimento alla “medialità” possibile attraverso l’uso della rete. Gruppo di lavoro per il “Manifesto pedagogico” Susanna Mantovani - Docente di Pedagogia all’Università Milano Bicocca, ha insegnato alla Freie Universität di Berlino. Ha condotto diverse ricerche empirico-sperimentali pubblicate su riviste nazionali e internazionali e confluite nel volume Pedagogia della comunicazione verbale (Franco Angeli, Milano 1990), a cura di L. Lumbelli. Tra le altre pubblicazioni, La ricerca in asilo nido, con T. Musatti (Juvenilia, 1983); Infanzia e società (Marietti, 1985); Attaccamento e inserimento. Stili e storie delle relazioni al nido, con Restuccia Saitta Laura e Bove Chiara (Franco Angeli, 2004); Digital kids. Come i bambini usano il computer e come potrebbero usarlo genitori e insegnanti, con Ferri Paolo (Etas, 2008). Fulvio Scaparro - Psicoterapeuta, scrittore e pubblicista, ha insegnato psicopedagogia e psicologia all’Università degli studi di Milano e nelle Scuole di Specializzazione in Psicologia Clinica e dei Cicli di Vita, Psicologia dell´età evolutiva, Neuropsichiatria Infantile e Criminologia Clinica. E’ stato, inoltre, Giudice onorario fino al 1992 del Tribunale per i Minorenni. Milena Santerini - Docente di Pedagogia generale, Pedagogia sociale e interculturale (Corso di Laurea in Scienze dell´educazione), Pedagogia della persona e delle emergenze educative (Laurea Magistrale in Scienze pedagogiche) presso l’Università Cattolica di Milano, è coordinatrice del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria. Dirige, inoltre, il Centro di ricerca sulle relazioni interculturali ed è direttore scientifico del Master in Formazione interculturale - Competenze per l’integrazione e l’inclusione sociale. Pier Cesare Rivoltella - Docente di didattica e tecnologie dell´istruzione all’Università Cattolica, ha fondato e dirige il Cremit (Centro di Ricerca per l´Educazione ai Media, all´Informazione e alla Tecnologia, è Presidente della Sirem (Società Italiana di Ricerca sull´Educazione Mediale), membro del Consiglio Direttivo dell´associazione Weca (Web Cattolici) e dirige la rivista Rem - Research on Education and Media. Emanuela Maggioni - Neuropsichiatra infantile, è stata Responsabile del Servizio di Neuropsichiatria e Riabilitazione dell’età evolutiva, nel Centro Irccs S. Maria Nascente - Fondazione Don Gnocchi Onlus; e Responsabile clinico-operativo del Settore Comunicazione Aumentativa e Alternativa del Centro Benedetta D’intino. Gian Vincenzo Zuccotti - Direttore della Clinica Pediatrica dell’ospedale Sacco, è laureato in Medicina e Chirurgia presso l´Università degli Studi di Milano, è specializzato in Pediatria, in Neonatologia - Patologia Neonatale e in Malattie Infettive. E’ stato, inoltre, docente al Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, professore a contratto a titolo gratuito, presso la Scuola di specializzazione in Pediatria Iii dell’Università di Milano e presso la Scuola di Laurea in infermieristica dell’Università degli Studi di Milano. Ha pubblicato oltre 450 articoli su riviste scientifiche nazionali ed internazionali. Franco Bomprezzi - Giornalista e scrittore, è stato caporedattore centrale di Agr-agenzia giornalistica Rcs. Oggi collabora con diverse testate, occupandosi di temi riguardanti le difficoltà delle persone disabili. Ambrogino d’oro nel 2005, è stato nominato anche Cavaliere della Repubblica dal Presidente Giorgio Napolitano, nel 2007. E’, inoltre, direttore responsabile di Dm, periodico della Uildm, Unione italiana lotta alla distrofia muscolare. Don Virginio Colmegna - Nominato nel 1993 dal Cardinal Carlo Maria Martini direttore della Caritas Ambrosiana, ne è stato alla guida fino al 2004. Oggi è presidente della Casa della Carità, fondata da Martini nel 2002. Dal 2006 è presidente del Centro ambrosiano di solidarietà. Dal 1995 è impegnato sui temi dell’infanzia e della famiglia sul territorio di Sesto San Giovanni in collaborazione con diverse realtà, associazioni e cooperative. Nel 2011 ha ricevuto la laurea ad honorem in Scienze Pedagogiche dall´Università degli Studi di Milano-bicocca.