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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Ottobre 2013
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, JOSÉ MANUEL DURãO BARROSO DOPO IL SUO INCONTRO CON IL PRIMO MINISTRO DEL CANADA, STEPHEN HARPER  
 
Bruxelles, 22 ottobre 2013 – Di seguito l’intervento del 18 ottobre di José Manuel Durão Barroso Presidente della Commissione europea:” Buon pomeriggio, signore e signori, Sono lieto di dare il benvenuto il primo ministro canadese Stephen Harper a Bruxelles oggi. La sua visita segna un punto di svolta nelle relazioni Unione europea-canadese come sono lieto di annunciare che abbiamo raggiunto oggi un importante passo avanti nei negoziati per un accordo commerciale globale economico - o Ceta come è noto anche. Ho appena firmato una dichiarazione con il Primo Ministro Harper conferma che questo accordo si apre una nuova era nelle relazioni Unione europea-Canada. In primo luogo, vorrei ringraziare il commissario Karel De Gucht - che è oggi a Lussemburgo con i ministri del commercio europei - ed i nostri negoziatori per la loro dedizione e il duro lavoro ad ottenere questo accordo raggiunto con i loro omologhi canadesi. E naturalmente i miei personalissimi ringraziamenti speciali e apprezzamento al primo ministro Harper. Abbiamo avuto un dialogo intenso e negli ultimi cinque mesi questo è il nostro quarto incontro, che illustra bene il nostro comune impegno per questo accordo e alle relazioni Unione europea-Canada. Grazie Stefano per lo spirito costruttivo, in cui è sempre occupata di noi in termini di questo accordo, che credo sia un grande accordo sia per il Canada e l´Unione europea. Questo è davvero un occasione veramente storica. E ´la prima volta che l´Unione europea accetta un accordo commerciale con un paese del G8 e sarà anche l´accordo commerciale più grande del Canada mai. Questa è anche una pietra miliare per l´economia transatlantica e un trampolino di lancio per un mercato transatlantico integrato, qualcosa ho sostenuto per lungo tempo e sono orgoglioso che questa Commissione sta prendendo le necessarie iniziative in tal senso. Questo accordo rafforzerà il nostro commercio e le relazioni di investimento e contribuirà a generare maggiore crescita e occupazione nell´Unione europea e in Canada. Una volta attuato, secondo studi indipendenti, si è previsto un aumento a due vie del commercio bilaterale di beni e servizi del 23%, a circa € 26 miliardi. I benefici complessivi dell´accordo sono attesi per aumentare il livello del Pil annuale dell´Unione europea di circa € 12 miliardi l´anno. Con questo accordo ci stiamo inviando anche un segnale importante e positivo in tutto il mondo: per i mercati, per le imprese, i nostri partner commerciali e, naturalmente, i milioni di persone in tutta Europa, ma anche io credo, in tutto il Canada, che sono alla ricerca di crescita e di Europa in particolare, per una guida economica rinnovata. Quindi, in sostanza, che cosa è l´affare? Prima di tutto, tariffe industriali saranno completamente eliminate - questo significa portata a zero - e gli esportatori dell´Unione europea sono tenuti a risparmiare quasi € 500 milioni doveri all´anno. In secondo luogo, aumenteremo la nostra cooperazione in materia di regolamentazione tecnica e il reciproco riconoscimento delle norme industriali, che finiranno costose procedure per i consumatori ei produttori dell´Unione europea e del Canada. Inoltre, abbiamo aperto gli scambi di servizi, in particolare i servizi finanziari, telecomunicazioni, e-commerce, dell´energia e dei trasporti. E per la prima volta nella sua storia, il Canada si è impegnato tutti i livelli di governo per l´apertura dei mercati degli appalti pubblici, che fornirà gli esportatori dell´Ue di marchio di nuove opportunità. Per entrambi Pm Harper e me l´agricoltura era una questione delicata, come di solito accade nei negoziati commerciali. Siamo riusciti comunque a trovare un ottimo equilibrio tra i nostri interessi offensivi e difensivi. E vorrei dire che sono particolarmente felice che abbiamo ottenuto il riconoscimento e la tutela delle nostre indicazioni geografiche. Infine, è importante sottolineare che entrambi hanno convenuto che il nostro commercio e gli investimenti rapporto non si svilupperà a scapito dell´ambiente o dei diritti dei lavoratori. Penso che questo è particolarmente importante dal momento che sappiamo che a volte ci sono alcune preoccupazioni espresse, cioè qui in Europa, che il commercio e la liberalizzazione potrebbe abbassare gli standard in diversi campi. Questo non è affatto il caso di questo risultato storico. Risultato di successo di oggi ci mostra che con la volontà politica e una buona dose di duro lavoro vi è un modo per raggiungere un risultato che avvantaggia le persone su entrambi i lati dell´Atlantico. Voglio naturalmente ancora una volta congratularmi con il Primo Ministro Harper, ma anche i negoziatori di entrambe le parti. Alcuni di loro sono presenti qui sul lato canadese. Da parte europea, come ho detto, Karel De Gucht non può essere con noi a causa del commercio ministeriale di Lussemburgo. Il primo ministro, caro Stefano, Questo accordo ha anche un significato che va al di là del commercio. Insieme con l´accordo di partenariato strategico che dovremmo concludere presto, sarà cementare il nostro rapporto bilaterale e le forti legami che uniscono l´Europa e il Canada. Sono quindi orgoglioso di dire che oggi è l´inizio di nuova era per l´Unione europea e il Canada, come affermato nella nostra dichiarazione congiunta firmata solo ora. Vi ringrazio per la vostra attenzione.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: LASCIATE CHE I CITTADINI PROVENIENTI DA COLOMBIA, PERÙ E UAE DI VISITARE L´UE SENZA VISTI  
 
Strasburgo, 22 ottobre 2013 – I Cittadini provenienti da Colombia, Perù e gli Emirati Arabi Uniti dovrebbero essere in grado di viaggiare nell´area Schengen senza visto, ha detto che la commissione per le libertà civili Lunedi, recante la modifica di un progetto di aggiornamento del regolamento sui visti Ue per questo effetto. La proposta iniziale della Commissione prevedeva una esenzione dal visto per i cittadini di cinque isole caraibiche nazioni, 10 nazioni insulari del Pacifico e Timor-leste. Il regolamento 2001 elenca i paesi terzi i cui cittadini hanno bisogno di un visto per recarsi in spazio Schengen senza frontiere dell´Unione europea ("elenco negativo") e di quelli i cui cittadini non hanno bisogno di un visto per questo scopo (la "lista positiva") . Colombia e Perù aggiunti alla lista di esenzione dal visto Ue ... Il comitato ha aggiunto la Colombia e il Perù alla lista di esenzione dal visto, sostenendo che essi soddisfino le condizioni previste dal regolamento per l´esenzione dal visto. Il Parlamento europeo ha dato il via libera al accordi commerciali con questi due paesi latino-americani a dicembre 2012. "La determinazione dei paesi terzi i cui cittadini sono soggetti all´obbligo del visto e di quelli esenti da esso, è governata da un esame, caso- valutazione per caso di una serie di criteri attinenti in particolare al fenomeno dell´immigrazione clandestina, all´ordine pubblico e alla sicurezza, alle relazioni esterne dell´Unione europea con i paesi terzi, tra cui in particolare il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, pur tenendo conto anche delle implicazioni di regionale coerenza e reciprocità ", dicono i deputati. Così come gli Emirati Arabi Uniti I deputati hanno inoltre aggiunto gli Emirati Arabi Uniti per l´elenco positivo. Questa revisione del regolamento sui visti era inizialmente destinato solo ad aggiungere cinque isola caraibica nazioni (Dominica, Grenada, Santa Lucia, Saint Vincent e Grenadine Trinidad e Tobago), 10 nazioni insulari del Pacifico (Kiribati, Isole Marshall, Micronesia, Nauru, Palau, Samoa, Isole Salomone, Tonga, Tuvalu e Vanuatu) e Timor Est per la lista di esenzione dal visto. Un cittadino di uno qualsiasi di questi paesi non avrebbero più bisogno di un visto per soggiorni di breve durata (fino a 90 giorni) in Schengen zona se s / ha il passaporto, sia per motivi di lavoro, turistico o di famiglia-visita. L´obiettivo è quello di semplificare viaggio nello spazio Schengen, nonché di Cipro, Bulgaria e Romania. Ma anche di ridurre i costi di viaggio. Visa libero viaggi per tutti i cittadini dell´Unione europea il testo prevede in cambio l´esenzione visto che deve essere ricambiata in base ad accordi di esenzione dal visto, consentendo a tutti i cittadini dell´Ue che desiderano recarsi in questi paesi a farlo senza visto. Cittadini britannici residenti nei territori d´oltremare , inoltre, specifiche categorie di cittadini britannici che attualmente devono ottenere i visti (circa 300.000 persone per lo più residenti in territori britannici d´oltremare, come Bermuda e Isole Turks e Caicos), saranno inoltre esenti. Prossime tappe Il voto in commissione dà relatore, Mariya Gabriel (Ppe, Bg), un mandato per avviare negoziati con il Consiglio, al fine di raggiungere un accordo. Risultato della votazione sulla decisione di entrare in negoziati con il Consiglio: 51 per, 2 contro, 2 astenuti sulla sedia : Juan Fernando López Aguilar (S & D, Es) Relatore: Mariya Gabriel (Ppe, Bg) Procedura: procedura legislativa ordinaria (codecisione)  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: LA PLENARIA CHIEDE DI VOTARE BILANCIO SUPPLETIVO PER EVITARE DEFICIT PAGAMENTI  
 
Strasburgo, 22 ottobre 2013 - Il Presidente Schulz ha comunicato che la Commissione, già a metà novembre, esaurirà i fondi necessari per effettuare i pagamenti previsti, a meno che il Pe approvi questa settimana un bilancio suppletivo di €2,7 miliardi. Schulz ha quindi proposto che, se il Consiglio presenterà una proposta di bilancio suppletivo in tempo utile, la commissione per i bilanci potrebbe riunirsi già martedì sera e, eventualmente, sottoporre per il voto della Plenaria il bilancio suppletivo mercoledì o giovedì. Schulz ha fatto rilevare che il Parlamento era già preparato ad approvare tale bilancio suppletivo (il n° 6). Il Consiglio aveva assunto una posizione diversa all´epoca ma ora ne chiede l´approvazione tramite procedura d´urgenza. Modifiche all´ordine del giorno - La votazione di martedì sulla relazione Böge concernente il finanziamento del Fondo sociale europeo e quella di La Via sul rafforzamento degli stanziamenti per la Francia, l´Italia e la Spagna sono state eliminate dall´ordine del giorno, poiché non ancora approvate a livello di commissione parlamentare.  
   
   
L´ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO UE-CANADA: FATTI E CIFRE  
 
Bruxelles, 22 ottobre, 2013 - L´accordo economico e commerciale globale (Ceta) tra l´Ue e il Canada darà un notevole impulso agli scambi di beni e servizi, mentre la creazione di nuove opportunità di investimento. Il nuovo accesso al mercato offerte dal contratto rafforzerà ulteriormente la posizione degli esportatori europei e degli investitori nel mercato canadese. Una volta attuato, l´accordo sarebbe incrementare il commercio bilaterale di beni e servizi 22,9% (o € 25700000000) a favore della crescita e dell´occupazione su entrambi i lati dell´Atlantico . Nel complesso, l´accordo Ue-canada potrebbe portare ad un aumento del Pil dell´Ue di non meno di € 11600000000 all´anno . Componenti principali della Ue-canada globale economica e Trade Agreement: Abolizione dei dazi doganali - questa eliminazione sarà veloce, perché la maggior parte di questi diritti saranno aboliti all´entrata in vigore dell´accordo. Nel complesso, le due parti eliminano completamente le tariffe su oltre il 99% di tutte le linee tariffarie. Tariffe sui prodotti industriali - saranno completamente liberalizzati, permettendo esportatori verso i risparmi Ue di circa € 500.000.000 (circa 700 milioni di C $) all´anno in diritti. Quando i prodotti trascorrono sul mercato canadese, gli esportatori dell´Ue devono quindi sopportare il peso di maggiori diritti. Tariffe sui prodotti agricoli - con oltre € 2900000000 fatturato annuo, il Canada è un mercato importante di esportazione per i prodotti agricoli e prodotti agricoli trasformati verso l´Ue. L´accordo eliminerà rapidamente - in larga misura al momento della sua entrata in vigore - i diritti nel settore agricolo. Al termine del periodo transitorio, il Canada e l´Ue liberalizzare il 92,8% e il 93,5% delle linee di business nel settore, rispettivamente. Per quanto riguarda i prodotti ritenuti sensibili (prodotti lattiero-caseari per il Canada e il mais manzo, maiale e dolce per l´Ue), si è convenuto che un nuovo accesso al mercato, che rappresenta l´1% e l´1, rispettivamente, ulteriore 9% delle linee tariffarie sarà data sotto forma di contingenti tariffari. Con particolari prodotti agricoli preparati (Pap), che sono di grande interesse per le esportazioni dell´Ue per i quali l´Unione è al netto delle esportazioni surplus vis-à-vis il Canada, il risultato è molto ambizioso. Il Pap europeo industria trarre molti benefici da Ceta, dal momento che tutti i dazi su questi prodotti saranno eliminate. In questa categoria di prodotti, vini e liquori, meritano una particolare attenzione per quanto riguarda il loro peso specifico delle esportazioni. L´unione europea è la principale fonte di importazioni di vino canadese (che rappresenta circa la metà delle sue importazioni). Con l´eliminazione delle tariffe per questi prodotti, più l´eliminazione di altri importanti ostacoli al commercio, che migliorerà notevolmente l´accesso dei vini e distillati europei per il mercato canadese. Pesca - la maggior parte delle tariffe sarà eliminato con l´entrata in vigore dell´accordo. Inoltre le tariffe, la sezione pesca comprende anche altri elementi di interesse per le imprese dell´Ue, tra cui un migliore accesso per l´industria alimentare europea per i pesci del Canada. Saranno inoltre sviluppate la pesca sostenibile, soprattutto in termini di monitoraggio, controllo e sorveglianza e la lotta contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata. Le barriere non tariffarie - il capitolo sugli ostacoli tecnici al commercio comprendono disposizioni che miglioreranno la trasparenza e promuovere relazioni più strette tra l´Unione europea e il Canada in materia di regolamenti tecnici. Le due parti hanno inoltre convenuto di rafforzare ulteriormente i legami tra i competenti organismi di normalizzazione. Un protocollo separato migliorerà il reciproco riconoscimento delle procedure di valutazione della conformità. Ridurre il costo della conformità alle norme tecniche, norme e procedure di valutazione della conformità (comprese le disposizioni sulla marcatura e l´etichettatura), Ceta faciliterà gli scambi e di beneficiare della industria in generale. Secondo le stime, questa componente potrebbe significare per l´Unione europea un aumento del Pil fino a 2900000000 € all´anno. Settore Automotive - Canada riconoscerà una serie di norme di auto europei e prendere in considerazione il riconoscimento di altri standard in questo settore, che agevolerà notevolmente l´esportazione di auto in Canada. Misure sanitarie e fitosanitarie - Ceta consolida accordo veterinario esistente tra l´Ue e il Canada e stabilisce un quadro più prevedibile per gli esportatori di vegetali e prodotti vegetali dell´Ue. Scambi di servizi - quasi la metà dell´aumento complessivo del Pil dell´Ue dovrebbe venire dalla liberalizzazione degli scambi di servizi. Ceta creerà nuove opportunità per le imprese europee a stabilire l´accesso al mercato canadese in settori chiave come i servizi finanziari, le telecomunicazioni, l´energia e la spedizione. La crescita del Pil nella Ue potrebbe raggiungere 5800000000 € l´anno, una volta che l´accordo è pienamente attuata. Trasferimento temporaneo di personale delle imprese - a sostenere gli scambi di servizi e degli investimenti, Ceta facilitare il movimento temporaneo di personale di business tra l´Ue e il Canada. Le aziende possono più facilmente esercitare la loro attività in Canada. Alcuni professionisti anche beneficiare di un facile accesso a fornire temporaneamente i servizi, tra cui servizi di consulenza in diversi settori quali l´ingegneria, la contabilità e l´architettura, semplificando così gli impegni relativi al dopo- di vendita e di monitoraggio. Reciproco riconoscimento delle qualifiche - l´accordo prevede un quadro di riferimento per il riconoscimento reciproco delle qualifiche nelle professioni, come architetto, ingegnere o commercialista. Attualmente, la mancanza di requisiti coerenti per le professioni rimane un grosso ostacolo, soprattutto per la prestazione di servizi transfrontalieri. In questo contesto, le organizzazioni professionali o le autorità della Ue e il Canada hanno ora l´opportunità di perfezionare tutti i dettagli tecnici di questo riconoscimento reciproco e di integrarsi nel Ceta. Investimento - Questo è un pilastro fondamentale delle relazioni economiche tra l´Unione europea e il Canada. La Fdi cumulativa Ue e Canada rimanenze pari a € 360.000.000.000 nel 2011. L´accordo rimuovere o attenuare gli ostacoli agli investimenti sia nel piano orizzontale che a livello settoriale, il miglioramento della certezza del diritto e la prevedibilità per le imprese. A seguito delle modifiche apportate dal trattato di Lisbona per la competenza degli investimenti dell´Ue, la Commissione ha negoziato disposizioni a tutela degli investitori europei in Canada, per garantire la loro libertà dalla discriminazione, una trattamento giusto ed equo e giusto risarcimento in caso di espropriazione. Ciò è in linea con le migliori prassi adottate dall´Ue nel quadro dei loro trattati bilaterali di investimento (Tbi) Stati. Al tempo stesso, le disposizioni per la tutela dell´investimento conservano pienamente il diritto delle parti di regolare e realizzare i loro obiettivi di politica pubblica. Il rafforzamento degli obblighi di protezione degli investimenti si baserà su un meccanismo moderno ed efficace per la risoluzione delle controversie tra investitori e lo Stato. Appalti - Ceta copre nuove aree, in quanto questa è la prima volta che tutti i livelli di autorità subnazionale del Canada si sono impegnati ad aprire, a livello bilaterale, il loro approvvigionamento. In uno studio condotto congiuntamente da Ue e Canada nel 2008, il valore annuo totale dei contratti aggiudicati dal governo canadese è stato stimato tra i 15 ei 19 miliardi di dollari. Si ritiene che il valore dei contratti aggiudicati ad altri livelli di governo è molto più alto rispetto a questi valori. Nel 2011, per esempio, gli appalti pubblici aggiudicati dalle amministrazioni comunali canadesi hanno raggiunto un totale di Usd 112 miliardi (circa € 82000000000), ovvero il 7% del Pil canadese. Canada creerà anche un sito web unico per l´e-procurement che combina le informazioni relative a tutti gli inviti a presentare proposte, e l´accesso agli appalti pubblici a tutti i livelli di governo. Con questo, sarà molto più facile per i fornitori europei di essere competitivi nelle procedure di appalto di pubblici mercati canadesi. Diritti di proprietà intellettuale (Dpi) - Ceta equalizzare la riproduzione applicabile in Canada e l´Unione europea. L´accordo dovrebbe, in particolare, portano a un cambiamento nel sistema canadese di diritti di proprietà intellettuale per quanto riguarda i prodotti farmaceutici. Il capitolo comprende anche disposizioni - tra gli altri - di marchi, disegni e mostra un elevato livello di protezione della proprietà intellettuale. Indicazioni geografiche - Ceta riconosce lo status speciale e fornisce protezione nel mercato canadese, un elenco di vari prodotti agricoli europei specifica origine geografica, cioè coperti da un´indicazione geografica. Gli esempi includono il formaggio Grana Padano, Roquefort, Elia olive Kalamata o Aceto Balsamico di Modena. L´accordo prevede inoltre la possibilità di aggiungere altri nomi all´elenco dei prodotti in futuro. Inoltre, alcuni prodotti con significative indicazioni geografiche, come il Prosciutto di Parma e Prosciutto di San Daniele, saranno finalmente commercializzati con il loro nome in Canada, che non era il caso per più di 20 anni. Meccanismo di risoluzione delle controversie - Ceta fornisce un meccanismo orizzontale efficiente e armonizzato che copre la maggior parte delle aree di accordo. Questo meccanismo dovrebbe essere usato come ultima risorsa, se le parti non riescono a risolvere le controversie concernenti l´interpretazione e l´attuazione delle disposizioni della convenzione con altri mezzi. Essa si basa su una serie specifica di procedure e scadenze. Se le parti non raggiungono un accordo, mediante consultazioni formali, possono chiedere la costituzione di un collegio arbitrale composto di esperti giuridici indipendenti. Mediazione - La mediazione è disponibile anche su base volontaria, per affrontare le misure che distorcono il commercio e gli investimenti tra le parti. Sostenibilità - In Ceta, Unione europea e il Canada hanno anche ribadito il loro impegno verso i principi e gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Ciò significa che le relazioni di investimento e commerciali non dovrebbero svilupparsi a scapito dell´ambiente o dei diritti sociali e del lavoro, ma incoraggiare la complementarità tra la crescita economica, lo sviluppo sociale e la protezione dell´ambiente. Il capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile istituirà meccanismi efficaci per coinvolgere i vari rappresentanti della società civile nell´Unione europea e in Canada per l´attuazione e il monitoraggio delle disposizioni pertinenti e comprende un meccanismo di arbitrato, che fornisce consultazioni di governo e l´istituzione di un gruppo di esperti. Perché gli Stati Uniti e il Canada hanno già liberalizzato i loro scambi in virtù dell´accordo del Nord American Free Trade Agreement (Nafta), l´accordo permetterà alle imprese europee di competere con gli esportatori statunitensi il mercato canadese , assicurando la parità di condizioni, consentendo loro di beneficiare di un trattamento preferenziale che non include il Nafta (ad esempio nel settore degli appalti pubblici e, in alcuni settori dei servizi, come i trasporti marittimi) .  
   
   
UE, DIRITTO DEL LAVORO: PIETRA MILIARE DELLA DIMENSIONE SOCIALE DELL´EUROPA  
 
Bruxelles, 22 Ottobre 2013 – Di seguito l’intervento di László Andor Commissario europeo responsabile per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione:” Eccellenze, Illustri ospiti, Signore e signori, E ´il mio privilegio di darvi il benvenuto a questa Conferenza. Ho organizzato questa conferenza perché sono fermamente convinto che avremmo tutti beneficio da uno scambio di opinioni su come i mercati del lavoro europei sono cambiati nel corso degli ultimi cinque anni, come pure il diritto europeo del lavoro affronta le sfide che ci aspettiamo di affrontare nei prossimi anni, e se tutto può essere migliorato in questo senso. Quando questa Commissione ha iniziato il suo mandato nel 2010, la nostra priorità principale è stato quello di portare l´Unione europea fuori dalla crisi economica e finanziaria e di realizzare un lavoro ricco di recupero e una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Questo è ancora il caso. La strategia Europa 2020 fissa obiettivi ambiziosi per aumentare l´occupazione e ridurre la povertà. Abbiamo messo in atto il semestre europeo, il pacchetto per l´occupazione e il pacchetto sociale investimento al fine di guidare gli Stati membri per l´attuazione delle riforme strutturali, tra cui le riforme del mercato del lavoro. Appena due settimane fa, la Commissione ha presentato una comunicazione sul rafforzamento della dimensione sociale dell´Unione economica e monetaria. Attraverso queste iniziative abbiamo affrontato il lavoro in continua evoluzione e le sfide sociali in modo sistematico e dalla prospettiva di interesse paneuropeo. Tuttavia, è chiaro che il continuo crisi economica si è deteriorata in modo significativo la situazione occupazionale sia quantitativamente che qualitativamente, è peggiorata standard di vita e ha minato la coesione sociale. Creazione di posti di lavoro durante la recessione double-dip principalmente coinvolti lavoro a breve termine ea tempo parziale a salari più bassi, mentre molti posti di lavoro permanenti e meglio pagati sono stati distrutti. Con il crollo della domanda interna e l´intensificazione della globalizzazione e delle tendenze strutturali a più lungo termine, come i crescenti vincoli sull´uso delle risorse naturali, la maggior parte delle aziende europee hanno dovuto affrontare una forte concorrenza, e molti hanno dovuto ristrutturare o chiudere. Questa situazione si è a sua volta aumentato la pressione sull´occupazione e le condizioni di lavoro. Dal punto di vista di molte imprese individuali, riducendo il costo del lavoro è diventato sempre più importante. L´effetto macroeconomico di tali adeguamenti a livello aziendale è, tuttavia, una domanda più complicata. Ridurre il costo del lavoro ha contribuito a deprimere la domanda aggregata. Inoltre, riducendo gli investimenti nel capitale umano e nella qualità delle condizioni di lavoro può avere effetti negativi a lungo termine sulla crescita della produttività e di conseguenza. Ciò che è chiaro è che i mercati del lavoro europei sono diventati più polarizzata durante la crisi, con molti lavori di media pagati scomparendo a favore di lavori meno retribuiti e meno protetto, mentre il segmento alto del mercato del lavoro ha continuato a fare bene. Tale disuguaglianza crescente comporta molti rischi economici, sociali e politici. Credo, quindi, che è il momento di affrontare la questione delle condizioni di lavoro e di riflettere su ciò che deve essere migliorato se vogliamo ripristinare la crescita economica in Europa e assicurare che sia intelligente, sostenibile e inclusiva. Diritto del lavoro europeo svolge un ruolo chiave nel garantire condizioni di lavoro dignitose. E ´stato inizialmente progettato per garantire che l´introduzione del mercato unico dell´Unione europea non ha portato a un abbassamento degli standard di lavoro e la distorsione della concorrenza. Oggi, il diritto del lavoro ha un ruolo fondamentale nel garantire un elevato livello di occupazione e di crescita economica sostenuta sono accompagnati da un miglioramento continuo in vita e di lavoro in tutta l´Unione europea. Il diritto del lavoro è diventato una pietra miliare della dimensione sociale europea. Tuttavia, molte parti interessate hanno risposto alla crisi, chiamando per una maggiore flessibilità e minore regolamentazione Ue. E che ha stimolato sempre più preoccupazione in altri al rischio di dumping sociale. E ´quindi utile per aggiornare il nostro pensiero sul se e perché abbiamo ancora bisogno di diritto del lavoro a livello Ue. Potremmo non lasciare che i paesi opt-out e fare quello che vogliono? Personalmente credo fermamente che il diritto del lavoro dell´Ue - in particolare nella congiuntura attuale - svolge un ruolo chiave per due motivi principali. In primo luogo, perché l´Unione europea non è solo un mercato. Si tratta di un´economia sociale di mercato basata su un nucleo di valori e di obiettivi sociali, compresa la protezione sociale, i miglioramenti nella vita degli europei ´e le condizioni di lavoro e il dialogo sociale. In secondo luogo , perché le regole comuni sono essenziali per prevenire distorsioni della concorrenza all´interno del mercato unico e per fermare l´erosione delle norme del lavoro. Regole comuni e standard di lavoro garantiscono la parità di condizioni per i lavoratori e le imprese in tutta l´Ue. L´unione non cogliere norme Ue di diritto del lavoro dal nulla. Essi si basano sul nostro ricco patrimonio della legislazione nazionale del lavoro e la lunga tradizione di contrattazione collettiva in molti Stati membri. Ma traggono anche ispirazione dal corpo Organizzazione internazionale del lavoro di norme minime in materia di occupazione, che sono stati il ​​punto di riferimento per il mondo del lavoro per quasi un secolo. Questo punto merita una menzione speciale alla conferenza di oggi e non vedo l´ora di sentire l´angolo del Direttore Generale dell´Ilo Guy Ryder sull´argomento in breve tempo. Diversi anni fa, la Commissione ha avviato un dibattito sulla modernizzazione del diritto del lavoro dell´Ue. Ha sottolineato la necessità di combinare mercati del lavoro flessibili con una migliore protezione sia dei lavoratori nazionali e transnazionali. Da allora, la legislazione è stata adottata per garantire la parità di trattamento per i lavoratori temporanei e di migliorare l´informazione e la consultazione dei lavoratori nelle imprese transnazionali. Abbiamo lanciato una revisione della direttiva sull´orario di lavoro, che è attualmente in fase di ri-valutazione dopo il tentativo delle parti sociali di negoziare un accordo. E molto importanti trattative sono in corso sulla proposta di direttiva per migliorare l´applicazione dei principi stabiliti dalla normativa comunitaria sul distacco dei lavoratori. Questo è uno strumento fondamentale per affrontare il dumping sociale. Apprezzo gli sforzi sterlina Presidenza lituana, e soprattutto la signora Pabedinskiene, per portare gli Stati membri a un accordo. Purtroppo Consiglio della scorsa settimana di occupazione e gli affari sociali ministri non ha raggiunto un accordo. Oggi è davvero l´essenza. Colgo l´occasione per segnalare che se nessun accordo è trovato presto, tutti i partiti perderanno fuori: non ci sarà alcun miglioramento della tutela dei lavoratori distaccati e nessun aumento di trasparenza e la certezza del diritto per i prestatori di servizi. La Commissione ha anche avviato un ambizioso programma per valutare l´efficacia della normativa vigente che del lavoro dell´Ue. Più della metà è già stata registrata. Questo lavoro di valutazione è essenziale se vogliamo garantire che la legislazione ha adottato 20 o 30 anni fa, è ancora adatto allo scopo. Dobbiamo cercando in particolare di individuare eventuali costi regolamentari inutili, ma non dobbiamo dimenticare i benefici - anche per le Pmi. Quando si discute il futuro del diritto del lavoro dell´Ue, non dobbiamo trascurare il ruolo molto importante la ´Stati membri, sia per l´attuazione di norme comuni dell´Unione europea e nella loro attuazione pratica. E dobbiamo essere attenti ad alcune riforme nazionali di vasta portata, spesso innescati dalla crisi economica e occupazionale. Queste riforme si basano in parte sulle raccomandazioni specifiche per paese rivolte agli Stati membri nel corso del ciclo annuale delle politiche economiche dell´Ue, il semestre europeo. Dobbiamo fare in modo che queste riforme non comportino una corsa al ribasso in termini di standard di lavoro e che le parti sociali a livello nazionale siano adeguatamente informati e consultati prima che le decisioni chiave vengono prese. Signore e signori, Questa conferenza si propone di stimolare il dibattito sulla via da seguire per quanto riguarda gli standard del lavoro dell´Ue e per contribuire a identificare gli obiettivi chiave per la nostra azione. Oggi ci concentreremo su tre questioni principali. Il lavoro nero Il primo problema è il lavoro sommerso, che sarà il tema di Stream I. Il lavoro nero è la forma più dannosa di dumping sociale. Essa mina la concorrenza, priva i lavoratori della protezione sociale e nega amministrazioni fiscali e dei contributi sociali. Questo è il motivo per cui è una delle priorità dell´Unione europea. Il lavoro nero è un problema in tutti gli Stati membri, se trovare dati precisi è per definizione difficile. La recente relazione della Commissione sulle riforme fiscali stima la dimensione dell´economia sommersa in Europa intorno al 15% del Pil, con punte di circa il 30% in alcuni Stati membri. Ma queste stime si basano spesso su una definizione ampia e il confronto di indicatori macro-economici, senza alcun controllo di realtà. Al fine di affrontare il lavoro sommerso, abbiamo bisogno di aumentare la consapevolezza del problema, a mettere in atto misure di prevenzione e per migliorare le misure di attuazione e controllo. La Commissione sta attualmente lavorando per istituire una piattaforma europea per prevenire il lavoro sommerso. La piattaforma dovrebbe cercare di migliorare la cooperazione riunendo ´organismi di controllo - gli ispettorati del lavoro e le autorità di sicurezza, fiscali e migrazione sociali - datori di lavoro con rappresentanti degli Stati membri e delle organizzazioni sindacali, al fine di condividere informazioni e di migliori pratiche e di individuare eventuali passi futuri in questa zona. Segmentazione del mercato del lavoro- La seconda questione è la segmentazione del mercato del lavoro. Purtroppo molte persone hanno perso il lavoro negli ultimi cinque anni a causa della crisi economica e finanziaria, e le persone in posti di lavoro temporanei sono stati particolarmente colpiti. Mentre la percentuale di lavoratori temporanei ha seguito alti e bassi del mercato del lavoro, la percentuale di dipendenti con contratti temporanei nel 2008-2012 variava in modo significativo tra gli Stati membri, compresa tra 5 e 17%. Dobbiamo concentrare la nostra attenzione sui dipendenti, soprattutto i giovani, a tempo determinato, perché molti di loro - circa 6 su 10 lavoratori interinali nell´Ue - preferirebbero contratti a tempo indeterminato, ma semplicemente non riesce a trovare un lavoro fisso. Lavoro a tempo parziale ha anche continuato a crescere durante la crisi, che si traduce in molti lavoratori che finiscono in situazioni precarie e di essere più probabilità di perdere su importanti diritti sociali. La crescita in tali contratti è aumentata la segmentazione del mercato del lavoro, e l´accettazione a lungo termine di tali contratti non deve essere dato per scontato. Molti lavoratori part-time vorrebbero lavorare più ore e sono quindi solo in questa situazione per mancanza di una alternativa. Stream Ii offrirà l´opportunità di guardare le recenti riforme del lavoro diritto di introdurre una maggiore flessibilità nel modo in cui la funzione di mercati del lavoro e al ruolo delle norme comunitarie. Esso riguarderà anche i pro ei contro di tali concetti recenti come l´unico contratto a tempo indeterminato e la necessità di un piano dei diritti. Il primo livello di Ue valutazione della legislazione sul lavoro a tempo determinato e part-time sarà presentato in questa conferenza e fornirà spunti di riflessione e di discussione. Si deve anche alimentare il prossimo appuntamento del semestre europeo. Anticipare e gestire il cambiamento Il terzo problema è l´anticipazione e la gestione del cambiamento. Nel corso dei cinque anni per il primo trimestre del 2013, il 2,8% dei posti di lavoro nell´Ue è scomparso in tutti i settori, anche se il tasso di perdita di posti di lavoro netti è stata inferiore nella seconda recessione dopo la primavera del 2011 rispetto al 2008 e 2009. Secondo l´Osservatorio europeo delle ristrutturazioni, ha annunciato perdite di posti di lavoro sono in inferiorità numerica guadagni di lavoro in ogni trimestre dal primo trimestre del 2008, e continuerà a farlo, in molti settori. In un´economia globale, dove le aziende hanno bisogno di adattarsi costantemente alle nuove sfide, è fondamentale per la gestione del lavoro e di lavorare insieme per appianare il processo. Diritti dei lavoratori all´informazione e alla consultazione sulle questioni aziendali che hanno un impatto diretto sull´occupazione e le condizioni di lavoro devono essere garantiti, soprattutto oggi che la stabilità del lavoro è in diminuzione. Questo sarà discusso in Stream Iii. Per assicurarsi che la legislazione dell´Ue in materia di informazione e consultazione dei lavoratori è "adatta allo scopo", la Commissione ha intrapreso una "fitness check" delle direttive applicabili. I risultati saranno presentati questo pomeriggio. La discussione dovrebbe anche aiutare nella stesura futura comunicazione della Commissione sul quadro di qualità su anticipazione e di ristrutturazione, che sarà anche inquadrare l´attuale legislazione in materia di informazione e consultazione. Signore e signori, Ci sono ampie prove che suggeriscono che le economie dell´Ue più produttive e competitive - i paesi nordici, Paesi Bassi, Austria e Germania - sono riusciti a combinare un relativamente alto livello di regolamentazione e la protezione sociali, con la flessibilità per migliorare le misure e il dialogo sociale dinamico tra datori di lavoro ´rappresentanti e sindacati. Sono convinto che la tutela del lavoro deve andare di pari passo con la crescita economica. Sono anche convinto che il nostro diritto del lavoro può beneficiare datori di lavoro, dipendenti e consumatori. Ma ci sono molte domande a cui rispondere. Sono gli strumenti che ho appena presentato a voi sotto le varie correnti abbastanza? Dovremmo andare oltre? Dovremmo puntare a nuovi standard a livello Ue? Sono i lavoratori e le aziende sufficientemente informati circa i diritti e gli obblighi esistenti? Dobbiamo fare di più per aumentare la consapevolezza? Sono l´esperienza professionale dei lavoratori e delle relazioni contrattuali ben documentate e rintracciabili? Sarebbe un "´carta lavoratori" dettagliando storia di occupazione di un lavoratore sia utile? Ho sentito un sacco di lista nera di coloro che stanno per tutelare i diritti dei lavoratori. Qual è il modo migliore per affrontare questo? Non vedo l´ora di sentire le vostre opinioni delle sfide che dobbiamo affrontare, sulla base della propria esperienza, giorno per giorno e la situazione nel vostro Stato membro. I vostri commenti e idee andranno ad alimentare la stesura delle nostre proposte e le iniziative future. Grazie.  
   
   
COMMISSIONE EUROPEA: ORIZZONTE 2020 - UN MONDO DI OPPORTUNITÀ  
 
Praga, 22 ottobre 2013 – L’intervento del 18 ottobre di Máire Geoghegan-quinn Commissario europeo per la Ricerca, l´innovazione e la scienza Lancio di Orizzonte 2020 in Repubblica Ceca: “ Signore e signori, Sono lieto di essere oggi a Praga per il lancio ufficiale di Orizzonte 2020 nella Repubblica Ceca. Avete sentito molti dettagli da parte di colleghi che hanno presentato i diversi aspetti di Orizzonte 2020 ieri e prima di oggi. Vorrei quindi soltanto evidenziare quello che penso siano le più interessanti opportunità offerte dal nuovo programma e quello che mi aspetto il programma per consegnare a voi. Il tuo forte tradizione industriale risale ai primi tempi della rivoluzione industriale, quando la Boemia e la Moravia divennero una potenza economica e industriale. Il tuo talento per la produzione è esemplificata in finissimo cristallo e vetture Škoda, e, naturalmente, in qualità di birre pilsner! Questa reputazione di lunga data, insieme con la qualità del vostro popolo, ha attirato molti investitori stranieri e ha messo il sistema nazionale di innovazione su un buon sentiero. Il suo paese è anche ricco di opportunità di ricerca. Ha prodotto alcuni tra i migliori scienziati, inventori e innovatori, molti dei quali hanno dato un contributo notevole. Persone come Josef Ressel, l´inventore dell´elica nave, Jaroslav Heyrovský, che ha vinto il Premio Nobel per la Chimica nel 1959 e gen Janský, che fu il primo a classificare il sangue in quattro tipi. O, addirittura, Otto Wichterle che, tra molti altri successi, prodotto le prime lenti a contatto morbide su apparecchiature in casa. Quindi, una sete di conoscenza e innovazione è nel tuo sangue. E sono felice che questa tradizione continua: i candidati cechi sono attori significativi nel mondo attuale 7 ° programma quadro di ricerca, che si conclude in un paio di mesi. Ed è allora che Orizzonte 2020 ha colpito la corsa a terra. Con un budget di oltre 70 miliardi di euro in sette anni, è l´unico programma importante nel nuovo bilancio dell´Ue che vede un aumento delle risorse. Sostanziale del bilancio di Orizzonte 2020 è un grande risultato per la scienza europea e l´innovazione e un grande risultato per tutti i soggetti interessati che hanno presentato il loro caso in modo efficace, a partire dall´inizio della nostra consultazione pubblica più di due anni fa. Sono convinto che questo ulteriore denaro - che rappresenta un 25 per cento di aumento in termini reali rispetto al 7 ° Pq - sarà investito come saggiamente ed efficacemente possibile. Esso costituirà un fondo non solo la migliore ricerca di base, ma anche la ricerca applicata e l´innovazione, portando in piccole e grandi aziende. Questo è così importante perché sappiamo che la ricerca e l´innovazione significano crescita e l´occupazione. Fin dall´inizio delle nostre discussioni di tre anni fa sul prossimo programma di ricerca dell´Ue, ero determinato a ottenere un prezzo migliore per questo denaro pubblico. Sarebbe stato sbagliato per chiedere un budget più grande anche senza intraprendere una riforma radicale di come la ricerca e l´innovazione sono finanziati a livello Ue. Le parole chiave per me sono la semplificazione e la coerenza. Semplificazione primo. Fin dall´inizio del mio mandato, è stata una priorità per rendere più facile per i nostri scienziati e uomini d´affari per accedere ai finanziamenti comunitari. Continuavano a dirmi, ea ragione, che la burocrazia inutile significava hanno speso troppo tempo per l´amministrazione - tempo che potrebbe essere meglio spesi per la ricerca e l´innovazione. La semplificazione si applica su tutto il programma. Mentre l´attuale generazione di programmi hanno un sacco di regole diverse, Orizzonte 2020 applica le stesse regole ovunque. Ciò significa che è ora molto più facile da applicare e di partecipare a progetti. Il rimborso del costo del progetto sarà molto più semplice con un tasso di rimborso unico per la maggior parte dei progetti. Ciò significa meno burocrazia e meno controlli. E nell´ambito di Orizzonte 2020, il tempo tra l´invio di una richiesta e la ricezione di una borsa di studio sarà molto più veloce. Questo significa grandi progetti saranno in grado di iniziare a lavorare molti mesi prima rispetto al sistema attuale. Quindi, abbiamo riformato come verranno somministrati Orizzonte 2020. Abbiamo inoltre riformato il disegno complessivo del programma in modo che il suo approccio è molto più coerente, il che mi porta al secondo punto. Orizzonte 2020 è progettato da top-down e bottom-up per essere coerente. Mettendo insieme tutti i finanziamenti a livello dell´Ue per la ricerca e l´innovazione sotto lo stesso tetto, siamo in grado di supportarvi in ​​maniera perfetta e unita-up, ad ogni passo del cammino da eccellente ricerca di base fino a prodotti innovativi, servizi e processi che speriamo possa conquistare i mercati mondiali. Avrete già sentito dire che uno dei più grandi cambiamenti è l´approccio sfida a base di Orizzonte 2020. Questo perché le sfide che attendono l´Europa - se il cibo e la sicurezza energetica, trasporti puliti, la salute pubblica o la sicurezza - non possono essere risolti da un solo campo della scienza o della tecnologia, per non parlare di un singolo settore, o di una singola organizzazione. Ecco dove ´valore aggiunto europeo´ fa la differenza cruciale: fare un maggiore impatto e ottenere risultati migliori dal denaro dei contribuenti per aiutare i migliori ricercatori di lavorare insieme indipendentemente dai confini. Queste sfide complesse avranno bisogno di soluzioni che attingono molte diverse aree di ricerca e di innovazione. Ecco perché l´interdisciplinarietà è un aspetto cruciale di Orizzonte 2020. Noi incoraggiare i ricercatori a uscire dalle loro silos, e ci aspettiamo che gli aspetti sociali più ampi sono affrontate integrando la Scienza e Filosofia socio-economico attraverso l´intero programma. Saremo anche meno prescrittivo su ciò che i progetti devono fare. Questo permetterà ai ricercatori e innovatori a venire con le idee brillanti per affrontare le sfide. Tuttavia, saremo più esigenti circa l´impatto che i progetti devono avere, e questo sarà uno dei criteri fondamentali per la selezione delle proposte che ottengono finanziamenti. Contiamo su di scienziati europei per la produzione di ricerca di eccellenza che saranno alla base sia la nostra ricerca di soluzioni ai problemi della società e la nostra ricerca per l´innovazione. Orizzonte 2020 campioni scienza eccellente, con un aumento dei finanziamenti per il Consiglio europeo della ricerca e le azioni Marie Skłodowska-curie a ricercatori la formazione, la mobilità e le carriere. Ma Orizzonte 2020 è anche molto buona per il business. Ero determinato a priori per ottenere di più le aziende che partecipano a progetti di innovazione e di ricerca europea. Mi auguro che molte aziende più cechi dovranno prendere l´esca! La semplificazione sarà certamente di aiuto vendere Orizzonte 2020 per le imprese, così come la filosofia guida di supporto da "laboratorio al mercato", che offrirà le aziende private maggiori possibilità di essere coinvolti in azioni di close-to-market. Più soldi saranno disponibili per le attività di tipo test, prototipi, pilota e dimostrativi, per le imprese basata R & S, per promuovere l´imprenditorialità e l´assunzione di rischi, e per modellare la domanda di prodotti e servizi innovativi. In breve, Orizzonte 2020 aiuta il settore delle imprese di raccogliere i frutti commerciali pieni di innovazione in-house. Il programma promuoverà anche un maggiore coinvolgimento dell´industria e leva degli investimenti, tra cui il supporto dedicato per Ict, nanotecnologie, materiali e tecnologie di produzione, partenariati pubblico-privato, e maggiore sostegno per l´innovazione guidata dalla domanda come appalti di innovazione. Cinque Pubbliche / Private Partnership - che si occupano di farmaci innovativi; celle a combustibile e idrogeno; l´aeronautica, le industrie bio-based, e l´elettronica - si prevede di mobilitare fino a circa 22 miliardi di euro di investimenti, con 8 miliardi di euro provenienti dalla Ue. Tali partenariati offrono enormi opportunità per le imprese e ricercatori in tutta Europa, comprese le Pmi. Quindi non stiamo concentrando solo sui più grandi giocatori. Ricerca e innovazione per le Pmi sono promossi attraverso Orizzonte 2020 nel suo complesso, ma stiamo anche introducendo un nuovo strumento che si adatta alle loro esigenze specifiche. Questo permetterà singole Pmi di ricevere piccole, semplici sovvenzioni per progetti altamente innovativi. Voglio la notizia di uscire per le Pmi ceche: Penso che sarà molto interessato alle nuove opzioni di finanziamento in forma di condivisione del rischio (attraverso garanzie) o finanziamento di rischio (attraverso prestiti e patrimonio netto) per sostenere la ricerca-driven e innovativo aziende. Le possibilità ci sono, ma non fare errore, la concorrenza per i finanziamenti di Orizzonte 2020 sarà agguerrita, soprattutto perché non vi è ancora una tale pressione sui bilanci nazionali di ricerca. Uno dei miei obiettivi di Orizzonte 2020 è che ci sia una partecipazione più ampia e che tutti i paesi e le regioni in grado di costruire il livello di eccellenza che saranno necessarie per avere successo nel programma. Ho lavorato a stretto contatto con Johannes Hahn, commissario per la Politica regionale, per fare in modo che i nuovi fondi strutturali e di investimenti lavorerà mano nella mano con Orizzonte 2020 per costruire l´eccellenza. In base alla nuova politica di coesione, ogni Stato membro e regione dovrebbero sviluppare strategie di specializzazione intelligente che costruiscono i loro rispettivi punti di forza. Ciò significa che saranno scommesse sul loro vincitori più probabili. Infatti, una tale strategia sarà un prerequisito per la ricerca e finanziamenti per l´innovazione dei Fondi strutturali e degli investimenti europei. Ottimi gli scienziati hanno bisogno di servizi eccellenti. Il potenziamento delle infrastrutture di ricerca e attrezzature saranno rientrare nell´ambito di applicazione della politica di coesione dell´Ue. Questo significa che tutto, dai laboratori e attrezzature di supercomputer e le reti dati ad alta velocità. L´impianto Eli finanziata dall´Ue alla periferia di Praga e l´Istituto centrale europeo di tecnologia (Ceitec) a Brno sono esempi perfetti. Orizzonte 2020 introdurrà anche una serie dedicata di misure volte a diffondere l´eccellenza e complementare ai fondi strutturali e gli investimenti. Dal Orizzonte 2020 mira a finanziare la migliore ricerca e innovazione, sarà ovviamente continuerà a stanziare fondi su base competitiva - promuovere eccellenti standard richiede tanto. Ma Orizzonte 2020 contiene una serie di nuove misure per garantire che il programma è aperto a una vasta gamma di partecipanti, provenienti da tutti gli Stati membri e da tutte le regioni. Vogliamo aiutare di ponte dell´Europa innovazione divario. La maggior parte degli indicatori di ricerca e innovazione, se è il Quadro di valutazione dell´innovazione, la spesa pubblica per la ricerca (Gerd) o, per esempio, la partecipazione al Cer, mostrano chiaramente che alcuni paesi, soprattutto nell´Europa centrale, orientale e meridionale non sono ancora pienamente le loro potenziale di ricerca e innovazione. Per sua stessa definizione, non ogni università o istituto di ricerca può essere la migliore nel suo campo. L´eccellenza non può essere ovunque - ma credo fermamente che l´eccellenza può nascere ovunque. Il nuovo gemellaggio e azioni di teaming e le sedie Era rafforzare l´eccellenza scientifica e la capacità d´innovazione delle istituzioni emergenti. Credo che, nel complesso, Orizzonte 2020 è una misura molto buona per la Repubblica ceca. In primo luogo, si dispone di un punto di partenza eccellente. Come ho detto all´inizio, le tue capacità di produzione, legati alla vostra vicinanza ad altri centri di produzione principali e la qualità del vostro popolo, ha attirato molti investitori stranieri e ha messo il sistema nazionale di innovazione su un buon sentiero. In secondo luogo, Orizzonte 2020 promuove l´innovazione e la Repubblica Ceca ha bisogno di più innovazione. Il suo paese è classificato come un innovatore moderato sull´indice Quadro di valutazione dell´innovazione. E ´anche un mezzo a basso performer nella indicatore europeo di output dell´innovazione, classifica 16 ° fuori dalla Eu28. Voglio che tu a migliorare su questo, e Orizzonte 2020 è lì per aiutare. In terzo luogo, Orizzonte 2020 vi aiuterà a risolvere l´urgente necessità di aumentare la cooperazione tra ricerca, innovazione e industria - un problema condiviso da alcuni altri Stati membri - e consentono l´innovazione Repubblica di decollo, come ha chiaramente il potenziale per fare davvero. Piccole e medie imprese, in particolare le Pmi basate sulla conoscenza che sono attive in settori innovativi, devono poter contare su partner forti e disposti nel mondo accademico. Quasi ovunque in Europa, questo è un prerequisito per lo sviluppo di attività di innovazione da parte delle imprese nazionali. In quarto luogo, Orizzonte 2020 finanziare la ricerca e l´innovazione in settori in cui si dispone vantaggi competitivi. Questi includono la specializzazione intelligente, affrontare le sfide sociali, la partecipazione delle Pmi, le sinergie tra ricerca, innovazione e industria, e una maggiore attenzione per l´impatto e risultati. Nell´ambito del 7 ° Pq, i partecipanti cechi hanno finora attirato più di 220 milioni di euro di finanziamenti. Essi sono stati di maggior successo nel settore dell´Ict, dei trasporti, delle nanotecnologie e delle scienze nano - tra le tecnologie abilitanti fondamentali - e la salute. Queste sono tutte aree che riceveranno maggiori finanziamenti nell´ambito di Orizzonte 2020, per cui la Repubblica ceca ha molto da guadagnare! Capitalizzare su questa esperienza e sviluppare il vostro potenziale di S & T in queste aree, pur cercando di massimizzare le opportunità in nuovi settori di ricerca e innovazione. E data la tua forza nella ricerca di base, la Repubblica Ceca ha certamente portata di aumentare la sua partecipazione al Consiglio europeo della ricerca. Ma un maggiore successo in Orizzonte 2020 si basa su una serie di fattori. Io do un messaggio simile ovunque io vada in Europa: abbiamo bisogno di investire in ricerca e innovazione, riforma e migliorare i sistemi nazionali e di trasformare le nostre industrie ed economie per creare crescita e posti di lavoro abbiamo disperatamente bisogno in Europa. Questo è ciò che il nostro spazio europeo della ricerca e della politica dell´Unione dell´innovazione è tutto. Abbiamo bisogno di riformare i sistemi nazionali, perché è qui che il grosso della ricerca e dell´innovazione denaro è ancora investito. Questo denaro deve essere speso nel modo più efficiente possibile, ottenendo i migliori risultati possibili per i soldi. E ´inutile versare soldi ricerca sui sistemi di defunti. La riforma non è facile. Prendere da qualcuno che è stato attraverso il processo con Orizzonte 2020! Ma dopo aver guidato un corso di semplificazione in Orizzonte 2020, vi incoraggio a prendere un onesto guardare il sistema di ricerca e innovazione nazionali per identificare eventuali margini di miglioramento. So quanto sia difficile semplificare e diventare più efficienti, ma sono convinto che sia valsa la pena. Lo dobbiamo ai nostri ricercatori e imprenditori di fare il loro lavoro più semplice possibile. Nel lungo periodo, la creazione di un efficiente, aperta verso l´esterno e di dynamic alla ricerca e all´innovazione assicurerà che la vostra economia ha un fondamento solido, di lunga durata. Noi vogliamo questo per ogni paese in Europa, e Orizzonte 2020 in grado di fornire la scintilla. Signore e signori, Ho fatto un po ´di ricerca su alcuni dei più rinomati scienziati cechi, quando mi stavo preparando per questo viaggio. Ho scoperto Ressel, Heyrovský, Janský e Wichterle. Ma ero particolarmente affascinato per saperne di più su Antonín Santo, forse lo scienziato ceco più eminente di questi ultimi anni, morto nel luglio 2012. L´ho trovato particolarmente interessante perché tanti aspetti della sua carriera incarnano ciò che stiamo cercando di raggiungere con Orizzonte 2020. Eccellenza era certamente il suo marchio di fabbrica - e qualcosa che Orizzonte 2020 mira a. Ha condotto la ricerca pionieristica blu-cielo in chimica ed è stato responsabile per molti brevetti. La sua ricerca ha portato a innovazioni pratiche, anche nel trattamento di malattie come l´Hiv / Aids e l´epatite, aiutandoci affrontare la grande sfida della società della salute pubblica. Ricerca del Prof. Santo ha avuto anche un impatto economico da quando ha avuto molto successo nel portare la sua ricerca al mercato. Ma, come accade troppo spesso con la ricerca di eccellenza europea, uno dei suoi più grandi successi, la prevenzione Hiv farmaco Truvada, è commercializzato da una società americana. Prof. Santo ha anche collaborato a livello internazionale in materia di ricerca, anche con il virologo Erik De Clercq presso l´Università Cattolica di Lovanio su Viread, un componente di Truvada. E ´stato giustamente premiato dall´Ue durante la sua vita. Egli è stato assegnato il Premio Descartes nel 2001 ed è stato scelto come uno degli ambasciatori per l´Anno europeo della creatività e dell´innovazione nel 2009. La sua eredità sarà certamente vivere. Spero che servirà da ispirazione per molti altri di voi in Repubblica ceca. Così, oggi, mi rivolgo ricercatori e le università, le aziende grandi e piccole, accademici e innovatori: mettersi in gioco! Scopri come partecipare, costruire su i vostri contatti con i vostri coetanei del resto d´Europa, e non abbiate paura di pensare in grande, perché Orizzonte 2020 è di grandi opportunità e grandi risultati. Passo fino alla sfida, trovare le opportunità e raccogliere i frutti di Orizzonte 2020!  
   
   
BASANDOSI SU LEGAMI DI LUNGA DATA, UE E ISRAELE ESPLORARE NUOVE OPPORTUNITÀ DI CRESCITA E DI INNOVAZIONE  
 
Bruxelles, 22 ottobre 2013 - Rafforzare le relazioni commerciali già amichevoli ed esplorare ulteriori opportunità per le Pmi europee sul mercato israeliano è stato  l´obiettivo principale della visita di  ieri settimana in Israele del vicepresidente Antonio Tajani, commissario per l´industria e l´imprenditoria. Durante la visita, che si svolge dal 21 ottobre  al 23 , sarà accompagnato da più di 65 associazioni di categoria e le società degli Stati membri dell´Ue per aiutarli a formare nuove partnership e di espandersi in nuovi mercati, in particolare nei settori della innovazione e le tecnologie ambientali, le tecnologie dell´informazione e della comunicazione, macchinari, e lo spazio. Negli incontri con il presidente Shimon Peres e principali ministri israeliani, il Vice-presidente sarà anche firmare accordi di rafforzare la cooperazione in materia di politica industriale, nel campo della navigazione satellitare di ricerca e di cooperazione tra le Pmi. Questa visita fa parte delle "Missioni per la crescita" per aiutare le imprese europee, in particolare le piccole e medie imprese una migliore profitto dalla rapida crescita sui mercati internazionali. Basandosi sui punti di forza comuni di investimento - Israele è una delle economie più competitive del mondo, e come l´Ue, uno dei suoi principali punti di forza è la capacità di livello mondiale per l´innovazione. Pertanto, Israele e l´Unione europea hanno un forte interesse reciproco ad aumentare i rapporti commerciali bilaterali e l´integrazione del mercato per promuovere ulteriormente l´innovazione, rafforzare la crescita sostenibile e creare posti di lavoro. La missione per la crescita di Israele si rivolge numerosi settori industriali, come ad esempio le tecnologie spaziali; Information and Communication Technology e del turismo, tuttavia, le tecnologie innovative e ambientali saranno anche temi chiave all´ordine del giorno. L´ obiettivo generale di questa missione è quello di migliorare la crescita e la competitività dell´industria europea per meglio esplorare il potenziale di crescita di un´economia dinamica di Israele. Questo sarà anche il tema principale della discussione durante la riunione del presidente Peres e il vicepresidente Tajani. Altri tre obiettivi specifici sono i seguenti: (1) Più di cooperazione in materia di politica industriale, il turismo, lo spazio e l´innovazione - Durante la visita, il vicepresidente Tajani incontrerà il signor Naftali Bennett, ministro dell´Economia di Israele a discutere di come sviluppare ulteriormente la cooperazione in materia di politica industriale e di innovazione. L´accordo di associazione Ue-israele (entrato in vigore il 1 ° giugno st , 2000) costituisce la base del dialogo su questi argomenti. Per mettere maggiormente l´accento su questi argomenti, i due ministri firmeranno una lettera di intenti in materia di cooperazione politica industriale , che mira ad approfondire la cooperazione industriale tra l´Ue e Israele, nonché individuare nuove priorità. Inoltre, si intende anche stabilire un approccio dinamico e integrato alla gestione della cooperazione, al fine di creare un ambiente favorevole che servirà gli interessi commerciali reciproci. Il vicepresidente incontrerà anche il Sig. Uzi Landau, ministro del Turismo per discutere di cooperazione nel settore del turismo e l´attuazione della dichiarazione congiunta Ue-israele firmato nel 2011 nel settore del turismo. Inoltre, si terrà un incontro con il signor Yaakov Perry, Ministro della Scienza, Tecnologia e spazio per discutere di cooperazione nel settore dello spazio . In questa riunione, un accordo amministrativo in materia di cooperazione nel settore dei sistemi di navigazione satellitare sarà firmato. Mentre la visita del vicepresidente coinciderà con l´ Acqua Tecnologia e Ambiente Control Conference a Tel Aviv, la crescita verde e sostenibile, sarà anche uno dei più importanti argomenti all´ordine del giorno. Egli sarà uno scambio di opinioni su un incremento della crescita verde e sostenibile sia in Israele che nella Ue con il Ministro dell´Energia e delle Risorse Idriche, Mr. Silvan Shalom. C´è un grande potenziale per la cooperazione in questo settore, perché Israele risiede in una zona che soffre di una carenza di acqua, che ha ispirato gli imprenditori locali a venire con molte nuove innovazioni in acqua e tecnologie agricole. (2) Aiutare le imprese europee e in particolare le Pmi ad operare in Israele - Economia israeliana si basa molto sul suo settore delle Pmi per fornire la crescita e l´occupazione, proprio come quelli dei paesi dell´Ue. In termini di ripartizione classe di dimensione, il settore delle Pmi israeliana riflette in gran parte quella della media europea, con micro e piccole imprese che rappresentano oltre nove su dieci imprese. Nel corso della riunione con il ministro dell´Economia, il vicepresidente Tajani intende promuovere la cooperazione e la comprensione reciproca nella politica delle Pmi . L´obiettivo finale di questa discussione è quello di ridurre i costi per le imprese e di aumentare la produttività per le imprese su entrambi i lati. Ministro Bennett e il vicepresidente Tajani sarà anche firmare una lettera di intenti sulla cooperazione tra le Pmi , al fine di creare un ambiente più favorevole alle imprese che porti ad investire. Sulla base di questa lettera di entrambe le parti potrebbero fare ulteriori sforzi per migliorare le condizioni quadro di piccole e medie imprese, riducendo gli oneri amministrativi e di aumentare l´accesso ai finanziamenti. (3) Promuovere l´Ue-israele contatti e opportunità di business - Un evento di match-making con gli imprenditori locali avrà luogo il 22 ottobre 2013, in particolare per le imprese che operano nei settori delle tecnologie ambientali, le tecnologie abilitanti fondamentali, macchinari e macchine utensili, tecnologie dell´informazione e della comunicazione, delle materie prime e delle tecnologie spaziali. Questo evento è stato organizzato con l´aiuto della rete Enterprise Europe Network - la più grande rete di sostegno al mondo business, fornendo un servizio di base gratuito per clienti Pmi per sostenere la loro espansione in nuovi mercati e per migliorare la loro posizione competitiva. La Enterprise Europe Network ha tre organizzazioni partner in Israele. I dati su Israele: Popolazione: 8.000.000 (2012). Pil, prezzi correnti: € 175 miliardi (2011). Pil pro capite, a prezzi correnti: € 22,559 (2011). Consumi effettivi individuali pro capite: € 17,000 (2012). Esportazioni dell´Ue verso Israele: € 17,0 miliardi (2012). Importazioni dell´Ue provenienti da Israele: € 12,6 miliardi (2012). Archivio degli Ide dell´Ue in Israele: € 7,5 miliardi (2011). Tasso di inflazione: 1,6% (2012). Importanti partner commerciali - L´ue è di Israele primo partner commerciale , con scambi complessivi pari a € 29600000000 nel 2012, a conferma di un trend positivo dopo la caduta 2009 a causa della crisi economica globale. Israele è anche un importante partner commerciale per l´Ue, in particolare nell´area del Mediterraneo. Contesto: una lunga storia di cooperazione - L´unione europea e Israele condividono una lunga storia comune, segnato da una crescente interdipendenza e cooperazione. Entrambi condividono gli stessi valori di democrazia, il rispetto per la libertà e Stato di diritto e si sono impegnati a un sistema economico internazionale aperto basato su principi di mercato. Leader politici, industriali, commerciali e scientifiche israeliane mantengono stretti legami con l´Europa. Nel corso di cinque decenni di commercio, gli scambi culturali, la cooperazione politica e un sistema sviluppato di accordi hanno rafforzato queste relazioni.  
   
   
NEGOZIATI SUGLI INVESTIMENTI DELL´UE CON LA CINA E L´ASEAN  
 
Bruxelles, 22 ottobre, 2013 - I Ministri del Consiglio Affari esteri (Commercio) il 18 ottobre hanno adottato i mandati che permetteranno alla Commissione europea di negoziare accordi di investimento con la Cina e l´Associazione delle Est asiatico (Asean), i paesi membri del Sud (Brunei, Myanmar / Birmania, Cambogia, Indonesia, Laos, Malesia, Filippine, Singapore, Thailandia e Vietnam). Negoziati sugli investimenti dell´Ue con la Cina - Un accordo di investimento Ue-cina sarebbe prima in assoluto stand-alone accordo di investimento dell´Ue in quanto gli investimenti diretti esteri è diventato di competenza esclusiva dell´Unione europea ai sensi del trattato di Lisbona. Sarebbe snellire gli accordi di protezione degli investimenti bilaterali tra la Cina e 26 gli Stati membri dell´Ue in un unico testo coerente. Oggi il Consiglio ha dato il via libera per avviare i negoziati per un accordo di investimento Ue-cina sulla base delle direttive di negoziato proposte dalla Commissione europea nel maggio 2013 ( Ip/13/458 ). Europa spera che i negoziati per un accordo di investimento con la Cina può essere lanciato in occasione del vertice Ue-cina il mese prossimo. I principali obiettivi di un accordo a livello Ue devono - ridurre le barriere agli investimenti in Cina e, di conseguenza, aumentare i flussi di investimenti bilaterali migliorare la protezione degli investimenti europei in Cina, così come gli investimenti cinesi in Europa, migliorare la certezza giuridica per quanto riguarda il trattamento degli investitori europei in Cina, migliorare l´accesso per gli investimenti europei per il mercato cinese - affrontare questioni importanti come le joint venture obbligatorie che le imprese europee stanno affrontando quando si vuole investire in Cina, per aumentare eventualmente i flussi di investimenti Ue-cina. Flussi commerciali tra la Cina e l´Ue sono impressionanti, con beni e servizi per un valore ben più di € 1000000000 scambiati tra i due partner ogni giorno. Tuttavia, l´attuale livello di investimenti bilaterali è notevolmente inferiore a quanto ci si poteva aspettare da due dei più importanti blocchi economici del pianeta. Solo il 2,1% del totale degli investimenti diretti esteri dell´Unione europea (Ide) è in Cina. Anche se queste cifre sono in aumento, questo rappresenta ancora meno del 3% del totale dei flussi in uscita di Ide di entrambe le parti. In confronto, il 30% degli stock dell´Ue si trovano negli Stati Uniti. Quindi, vi è un enorme potenziale per sviluppare ulteriormente i legami bilaterali di investimento. Sfondo - A seguito dell´entrata in vigore del trattato di Lisbona nel 2009, la comunicazione della Commissione sul futuro della politica europea di investimento pubblicato nel luglio 2010 ha individuato la Repubblica popolare di Cina come un potenziale partner con i quali l´Ue potrebbe intraprendere negoziati per un accordo di investimento autonomo. Al vertice Ue-cina 14 tenutosi nel febbraio 2012, l´Ue e la Cina hanno deciso di muoversi verso i negoziati per un accordo di investimento che copre "tutte le questioni di interesse per entrambe le parti" e questa disponibilità è stata confermata al 15 ° vertice Ue-cina nel mese di settembre 2012. Negoziati Ue-asean in materia di investimenti - I Ministri del Consiglio Affari esteri (Commercio) oggi hanno deciso di modificare le direttive di negoziato già esistenti per i negoziati Ue-asean verso un accordo di libero scambio (Als) di includere disposizioni di investimento dopo investimento è diventata parte della politica commerciale comune dell´Unione europea in seguito l´entrata in vigore del trattato di Lisbona. La decisione consentirà alla Commissione europea per completare gli ordini del giorno di negoziazione dei negoziati già in corso per accordi di libero scambio con la Malesia , Vietnam e Thailandia , includendo la protezione degli investimenti in tali accordi di libero scambio. Una modifica simile era stata fatta nel settembre 2011 per il mandato negoziale per consentire accordo di libero scambio (Als) negoziati con Singapore per la copertura di protezione degli investimenti in cima liberalizzazione degli investimenti. Nel frattempo, i negoziati di libero scambio con Singapore si sono conclusi nel dicembre 2012 e l´accordo è stato siglato il 20 settembre 2013 ( Ip/13/849 ). Negoziati di investimento con Singapore sono in corso e si spera, essere conclusi entro la fine del 2013. Il Consiglio dei ministri è ora autorizza negoziati sulla protezione degli investimenti con i restanti paesi dell´Asean, come e quando il Consiglio conviene di avviare trattative individuali con i paesi membri dell´Asean. Sfondo - Nell´aprile del 2007 del Consiglio dei ministri ha autorizzato la Commissione ad avviare negoziati per un accordo di libero scambio con l´Associazione del Sud-est asiatico (Asean), i paesi membri (Brunei, Myanmar / Birmania, Cambogia, Indonesia, Laos, Malesia, Filippine, Singapore, Thailandia e Vietnam) e adottato direttive di negoziato. Nel dicembre 2009, il Consiglio ha autorizzato la Commissione a proseguire i negoziati per accordi di libero scambio con i singoli paesi dell´Asean. Successivamente, i negoziati con Singapore sono iniziati nel marzo 2010 (concluso nel dicembre 2012), con la Malesia in ottobre 2010, con il Vietnam nel giugno 2012 e in Thailandia nel marzo 2013. L´ue è uno dei principali investitori in tutto il mondo - L´ue è il principale ospite al mondo di investimenti diretti esteri, attrarre investimenti vale € 225.000.000.000 dal resto del mondo solo nel 2011. Entro il 2010 gli stock di investimenti diretti esteri verso l´esterno sono pari a € 4200000000000 (26,4% dello stock mondiale di Ide Ide) verso l´interno fino ad esaurimento scorte Ue rappresentavano 3000000000000 € (19,7% del totale mondiale). Tali investimenti sono garantiti attraverso trattati bilaterali di investimento (Tbi), conclusi tra i singoli Stati membri dell´Ue e dei paesi terzi. Essi stabiliscono i termini e le condizioni per gli investimenti da parte di cittadini e imprese di un paese in un altro e impostare un livello giuridicamente vincolante di protezione al fine di incoraggiare i flussi di investimenti tra i due paesi. Tra le altre cose Bits investitori concedere giusto, equo e un trattamento non discriminatorio, protezione da esproprio illegittimo e il ricorso diretto a un arbitrato internazionale. Paesi dell´Unione europea sono i principali utilizzatori di bit a livello globale, con un numero totale di circa 1.200 accordi bilaterali già conclusi. Dall´entrata in vigore del trattato di Lisbona nel 2009, gli investimenti è ora parte della politica commerciale comune dell´Unione europea, una competenza esclusiva dell´Unione (articolo 207 del Tfue). Di conseguenza, la Commissione europea può legiferare in materia di investimenti. Secondo il regolamento sugli accordi bilaterali sugli investimenti , adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio il 12 dicembre 2012 ( Ip/12/1362 ), accordi bilaterali sugli investimenti che attualmente offrono la protezione degli investimenti per molti investitori europei saranno conservati fino alla loro sostituzione da parte dell´Ue accordi.  
   
   
REATI COMMESSI CON ARMI DA FUOCO: AZIONE PIÙ DECISA DA PARTE DELL´UE  
 
Bruxelles, 22 ottobre 2013 - Negli ultimi anni sono balzati all´onore della cronaca tragici attacchi con armi da fuoco avvenuti in Europa, in particolare in Norvegia, Belgio, Finlandia, Francia o Italia per citare solo alcuni paesi. Nessun paese è escluso e in tutta l´Ue ogni anno oltre mille persone sono uccise a colpi d´arma da fuoco e mezzo milione di armi da fuoco smarrite o rubate nell´Ue non vengono ritrovate. Ieri la Commissione presenta suggerimenti per ridurre i reati commessi con armi da fuoco in Europa, individuando azioni a livello dell´Ue, attraverso la legislazione, le attività operative, la formazione e i finanziamenti dell´Ue, per affrontare le minacce poste dall´uso illegale di armi da fuoco. In questa occasione, la Commissione pubblica i risultati di un´indagine Eurobarometro che indica come il livello dei reati commessi con armi da fuoco sia probabilmente destinato ad aumentare nei prossimi cinque anni e come il 55% dei cittadini europei desideri norme più severe su chi è autorizzato a detenere, acquistare o vendere armi da fuoco. "Tutte le settimane veniamo a conoscenza di nuovi reati commessi con armi da fuoco. Il fatto più preoccupante è che il dibattito circa l´uso e il traffico illegali di armi da fuoco in Europa è ancora troppo limitato. Il dibattito americano sull´ampia diffusione delle armi da fuoco è spesso più visibile, mentre invece dovremmo concentrarci su quanto accade a livello interno. C´è molto da fare anche qui in Europa affinché pistole, fucili e armi d´assalto non finiscano in mani criminali", ha dichiarato Cecilia Malmström, Commissaria europea per gli affari interni. La Commissione presenta pertanto idee utili a colmare le lacune a livello dell´Ue, in tutto il ciclo di vita delle armi, tra cui la produzione, la vendita, la detenzione, il commercio, l´immagazzinamento e la disattivazione, rispettando una lunga tradizione di uso legittimo delle armi da fuoco, come ad esempio in attività quali il tiro sportivo e la caccia. Le norme comuni più severe a livello dell´Ue in materia di disattivazione delle armi da fuoco potrebbero assicurare che, una volta dismesse, le armi da fuoco rimangano inutilizzate. La Commissione si concentrerà su un approccio comune relativo alle modalità per contrassegnare le armi da fuoco con un numero di serie al momento della produzione, onde poter rintracciare più facilmente quelle utilizzate dai criminali. È necessario prendere in considerazione una legislazione unionale che preveda norme minime comuni sulle sanzioni penali per garantire che le attività dissuasive siano efficaci in tutti gli Stati membri e che non vi siano lacune giuridiche a favore dei trafficanti. Tali norme potrebbero stabilire quali violazioni commesse con armi da fuoco debbano essere oggetto di sanzioni penali (fabbricazione illecita, traffico, manomissione dei marchi, detenzione illegale e intenzione di fornire armi da fuoco), nonché specificare il livello delle sanzioni che devono essere imposte dagli Stati membri. La violenza da arma da fuoco potrebbe essere ridotta anche dal rafforzamento della direttiva concernente il mercato interno dell´Ue per quanto riguarda il possesso di armi negli Stati membri, ad esempio limitando l´accesso ai modelli di armi particolarmente pericolosi per l´utilizzo civile. Saranno esaminate inoltre procedure per la concessione del porto d´armi per individuare soluzioni concrete. Si dovranno effettuare in modo adeguato i controlli sulla vendita e la produzione illegali di armi da fuoco. La Commissione raccoglierà inoltre maggiori informazioni sulle nuove sfide tecnologiche, quali la vendita online di armi o la stampa tridimensionale delle loro componenti, ma anche su come ridurre il rischio di consegna illegale di armi da fuoco da parte dei servizi postali. La Commissione esaminerà inoltre soluzioni affinché le armi provenienti da paesi terzi non siano utilizzate in modo improprio, attraverso l´assistenza tecnica, compreso il rafforzamento dei propri sistemi di controllo dell´esportazione delle armi, chiudendo le rotte dei contrabbandieri e gestendo meglio le riserve di armi militari. Tali suggerimenti saranno ora discussi con il Parlamento europeo, gli Stati membri e i portatori d´interesse, al fine di valutare le diverse opzioni, tra cui l´azione legislativa. Le priorità indicate si basano sugli scambi con le autorità di contrasto, sui pareri delle vittime di violenza da arma da fuoco, delle Ong e dei rivenditori e utilizzatori autorizzati di armi da fuoco, nonché sui risultati di un´indagine Eurobarometro e sulle risposte fornite in una consultazione pubblica.  
   
   
GRENOBLE, MARONI: È NATA LA MACROREGIONE ALPINA  
 
Grenoble/f, 22 ottobre 2013 - "E´ un fatto importante che vede le Regioni italiane del Nord protagoniste. L´impegno di Lombardia, Piemonte, Veneto e poi delle altre Regioni, Trentino, Friuli Venezia Giulia, Valle d´Aosta, per dare risposte concrete ai nostri cittadini". Così il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni ha commentato l´adesione al documento sulla Strategia europea per la macroregione alpina da parte di Stati e Regioni, a margine della Conferenza di Grenoble. "Si tratta di un percorso che si concluderà fra pochi mesi, durante il semestre di Presidenza italiano dell´Europa. Ma oggi è la data di nascita ufficiale della Macroregione alpina" ha precisato il governatore lombardo. Primo Passo Verso Nuova Europa - Il Governatore ha sottolineato che esiste "una specificità di quest´area geografica e, per la prima volta, su questi temi, le Regioni diventano protagoniste nei rapporti fra loro e con l´Unione europea. Io lo considero l´inizio di una nuova Europa, quella delle Regioni, basata sul principio di sussidiarietà e che dà più spazio ai territori". Un Passo Importante - Maroni ha sostenuto che in questo modo, si costruisce un´Europa "più efficiente e capace di dare risposte ai territori tenendo conto delle loro specificità, che nel nostro caso sono diverse da quelle del Nord e del continente o dell´area mediterranea". Quello di oggi, ha evidenziato, "è un passo importante. Per la prima volta le istituzioni comunitarie si muovono in questa direzione e si tratta sicuramente di una novità positiva. Siamo di fronte a un processo lungo, che è iniziato anni fa e non si è ancora concluso. Ci sono tante resistenze da vincere - ha aggiunto Maroni - ma oggi si fa un passo in avanti importante". Maroni Vede Viadana Rugby Con Logo Expo Su Maglie - A Grenoble per l´adesione all´accordo sulla Strategia macroregionale alpina, il Presidente della Lombardia Roberto Maroni ha incontrato i giocatori del Viadana Rugby. La squadra mantovana, che questa sera incontra i francesi del Grenoble per il secondo turno dell´Amlin Challenge Cup (l´Europa league del rugby) porta il logo di Expo 2015 sulle maglie. "E´ importante la promozione di questo grande evento attraverso uno sport come il rugby, che ha a differenza di altri si distingue per lo spirito di lealtà: il terzo tempo alla fine della partita, il rispetto reciproco, ci si picchia in campo ma fuori si è subito amici. Sono valori importanti che ho voluto riconoscere incontrando i giocatori questa mattina", ha detto Maroni che ha augurato in bocca al lupo alla squadra lombarda che gioca il campionato nazionale e che lo scorso anno ha vinto il Trofeo Eccellenza e, nel 2002, lo scudetto.  
   
   
FVG: OPPORTUNITÀ DALL´INTERSCAMBIO CON LA TURCHIA  
 
Trieste, 22 ottobre 2013 - Ci sono notevoli opportunità di crescita delle relazioni economiche fra la Turchia e il Friuli Venezia Giulia che rappresenta, con il Porto di Trieste, la vera e propria "porta d´Europa" per i traffici turchi. È quanto emerso in occasione del convegno promosso ieri a Trieste dalla Regione e da Unioncamere, in collaborazione con l´Ambasciata della Repubblica di Turchia a Roma e con Isiamed (Istituto Italiano per l´Asia e il Mediterraneo), che ha visto la partecipazione dell´ambasciatore turco in Italia Hakki Akil. La relazione introduttiva del convegno "International business cooperation Fvg-turkey" è stata affidata all´assessore regionale alla Programmazione Francesco Peroni che ha parlato a nome della presidente Debora Serracchiani. "Il Friuli Venezia Giulia intrattiene con la Turchia - ha ricordato Peroni - rapporti di lungo corso, ormai consolidati, che hanno notevoli potenzialità di nuovi sviluppi. La Turchia ha un´economia dinamica, in forte crescita, sicuramente una delle economie emergenti su scala planetaria". "L´amministrazione regionale - ha aggiunto l´assessore - intende ´accompagnare´ questo processo di crescita dei rapporti con la Turchia, svolgendo un ruolo di regia e di coordinamento tra i vari attori istituzionali. Compito della Regione, nel campo delle relazioni economiche internazionali, è individuare le aree di interesse prioritario: la Turchia è sicuramente una di queste". All´incontro, che è stato coordinato dal consigliere regionale Igor Gabrovec, sono intervenuti il presidente della Camera di Commercio di Trieste Antonio Paoletti e il presidente della Camera di Commercio italiana in Turchia Giuseppe Alberto Moggi. Erano presenti il prefetto di Trieste Francesca Adelaide Garufi e il console onorario di Turchia a Trieste Enrico Samer. Prima del convegno, l´assessore Peroni ha incontrato nella sede della Presidenza della Regione l´ambasciatore Akil, presente il parlamentare triestino Ettore Rosato, che avrebbe dovuto partecipare al convegno ma è stato chiamato a Roma per impegni istituzionali. L´incontro è servito a fare il punto sulle relazioni tra Friuli Venezia Giulia e Turchia e sulle potenzialità di sviluppo.  
   
   
RICERCA: LA TURCHIA GUARDA AL "SISTEMA FVG"  
 
Trieste, 22 ottobre 2013 - La Turchia, Paese in forte crescita economica, ha bisogno di tecnologia e di promuovere l´innovazione e per questo guarda con particolare attenzione al "sistema" di eccellenza della ricerca e dell´alta formazione del Friuli Venezia Giulia, con il quale intende ampliare e consolidare una collaborazione già da tempo avviata. Lo ha detto l´ambasciatore della Repubblica di Turchia in Italia Hakki Akil concludendo ieri a Trieste il convegno "International business cooperation Fvg-turkey", promosso dalla Regione in collaborazione con Unioncamere. Anche secondo l´assessore regionale alla Programmazione Francesco Peroni, che è intervenuto al convegno a nome della presidente Debora Serracchiani, il settore della scienza e della tecnologia rappresenta una delle maggiori opportunità per incrementare i rapporti con la Turchia. L´ambasciatore Akil ha fornito un quadro delle prospettive economiche del suo Paese, che ha raddoppiato negli ultimi dieci anni il Pil-prodotto Interno Lordo e che intende diventare entro il 2023, anno del centenario di nascita della Repubblica, una delle dieci più grandi economie del mondo. La Turchia è un Paese giovane (29 anni l´età media), con una forte propensione ai consumi, capace di attirare investimenti esteri anche per la possibilità di accesso ai mercati vicini (Russia e Paesi dell´ex Urss, Medio Oriente ma anche Asia e Africa). L´italia è tra i principali partner commerciali della Turchia, con un interscambio complessivo di oltre 21 miliardi di dollari e un attivo di quasi 6 miliardi di dollari. I "numeri" del Friuli Venezia Giulia sono ancora piccoli (le esportazioni valgono oltre 230 milioni di euro), concentrati soprattutto nei settori del legno/arredo, meccanica, nautica e logistica, con grandi potenzialità di crescita proprio grazie al ruolo del Porto di Trieste per i traffici turchi da e verso l´Europa. Nel corso dell´incontro sono stati in particolare approfonditi i temi della nautica e della ricerca, con interventi del presidente del distretto tecnologico della Cantieristica e della Nautica Ditenave, Alfredo Pascolin, e del presidente di Area Science Park Adriano De Maio. Il presidente della Camera di Commercio di Trieste Antonio Paoletti ha ricordato il ruolo del sistema camerale del Friuli Venezia Giulia che, a partire dal progetto "Un ponte per l´Europa" del 2005, ha sviluppato intensi rapporti con la Turchia, grazie all´organizzazione di numerosi incontri e missioni ed alla partecipazione a importanti fiere. Unioncamere regionale dispone fra l´altro di un "desk" permanente a Istanbul, nella sede della Camera di Commercio italiana in Turchia.  
   
   
FVG, RINNOVATO L´ACCORDO CON CHELYABINSK  
 
Udine, 22 ottobre 2013- Il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia Sergio Bolzonello ed il primo vicegovernatore della Regione russa di Chelyabinsk Sergej Komjakov hanno rinnovato il 18 ottobre l´Accordo di collaborazione in campo economico, e non solo, già sottoscritto nel 2012 tra le Amministrazioni dei due territori anche grazie all´impegno di Finest, rappresentata oggi dal suo presidente Renato Pujatti. Alla firma era presente il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop che ha evidenziato come "l´Accordo sia stato stipulato tra due regioni per molti aspetti complementari, un dato da cui deriva la possibilità di collaborare e crescere insieme, creando modelli organizzativi internazionali". Bolzonello ha dichiarato di considerare molto importanti i rapporti tra le due regioni, e ha auspicato che il Protocollo diventi sempre più operativo, dal momento che molte sono le opportunità che possono esser colte da entrambe le parti sulla scia di incontri ed insediamenti già avviati, a partire dallo stabilimento del Gruppo Cividale, inaugurato a Chelyabinsk all´inizio di ottobre. Il vicepresidente della Regione ha sottolineato le possibilità di collaborazione nei settori del legno, della meccanica, dell´agricoltura, tema su cui si è soffermato a lungo e con molto interesse con il secondo vicegovernatore di Chelyabinsk Ivan Feklin, e ha evidenziato gli spazi di collaborazione esistenti nell´agroalimentare e nel turismo, ricordando che quello russo, dopo Germania ed Austria, è il terzo mercato. Anche il vicegovernatore Komjakov ha sottolineato come l´intesa apra la strada ad una intensificazione dei rapporti tra le due regioni e si è dichiarato "contento che siano già stati mossi i primi passi di questa collaborazione, con l´inaugurazione della fonderia del Gruppo Cividale", e ha auspicato si continui in questa direzione con altri progetti di sviluppo in agricoltura, industria e turismo. A ricordo dell´incontro, Bolzonello ha regalato a Komjakov il sigillo della Regione e il vicegovernatore una scheggia del meteorite caduto nella regione russa.  
   
   
MARONI: ALLEANZA CON LE IMPRESE CONTRO LA BUROCRAZIA  
 
Legnano/mi, 22 ottobre 2013 - Una grande alleanza per cancellare la burocrazia e togliere così una delle ´zavorre´ che più pesa sulla competitività delle imprese lombarde. L´ha proposta il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni intervenendo, a Legnano (Milano), all´assemblea di Confindustria dell´Alto Milanese. Ricordando che già uno degli ultimi provvedimenti adottati dalla Giunta, quello che ha stanziato 30 milioni per le Start up innovative, "è già ´a burocrazia zero´", il governatore ha chiesto agli imprenditori di contribuire al suo progetto, teso a ridurre il più possibile, fino a cancellarli, gli adempimenti di spettanza regionale che gravano sul mondo produttivo. Rivoluzione Culturale - In Italia, ha osservato Maroni, l´imprenditore viene visto dalle istituzioni quasi come un ´nemico´. Come un potenziale evasore, al quale chiedere una tonnellata di documenti prima di poter avere un´autorizzazione. "Il mio approccio - ha spiegato - è l´opposto: mi fido, non ti chiedo nulla prima, ma ti controllo e, se sgarri, ne paghi le conseguenze. E´ una rivoluzione culturale, che voglio portare avanti insieme alle imprese", ha proseguito il presidente, invitando il numero uno di viale dell´Astronomia per l´Alto Milanese Gian Angelo Mainini a unirsi "al tavolo di lavoro che sto costituendo, per valutare concretamente i singoli processi burocratici in capo alla Regione Lombardia e decidere insieme quali debbano essere ridotti o azzerati". Pur rinnovando la sua stima nei confronti di un sistema, quello lombardo, "che sta lavorando molto bene", Maroni ha osservato che "non si può affidare alla burocrazia la riforma di se stessa". "Serve - ha detto - una spinta, un aiuto esterno". "Io - ha ribadito - voglio arrivare a zone di ´burocrazia zero´ nell´interesse principale del mondo delle imprese, che è l´interesse numero uno della Regione Lombardia". Tempi Più Brevi Per Pagamenti - Fra gli effetti negativi della burocrazia, Maroni ha ricordato il ritardo con il quale le aziende vengono pagate dalle Pubbliche amministrazioni. Un ´delay´ che vede l´Italia fanalino di coda europeo, con tempi che arrivano a superare del doppio la media Ue. "La Lombardia, invece, - ha sottolineato - è in cima alla classifica della virtuosità. Noi paghiamo in 60 giorni e il mio obiettivo è di arrivare entro la fine del mandato a farlo entro 30 giorni". Intanto, per rispondere subito alle esigenze del tessuto produttivo, è stato varato un provvedimento, ´Credito in cassa´, che, senza incidere sul Patto di stabilità, mette un miliardo a disposizione dei Comuni lombardi, per pagare i loro debiti. Un risultato importante, al quale si è arrivati impegnando solo 22 milioni del Bilancio regionale, grazie al coinvolgimento del sistema bancario. Questa è un´altra delle capacità che abbiamo dato prova di sfruttare bene, per creare un ´effetto leva´ capace di soddisfare le esigenze del mondo delle imprese". Iniziative Concrete - Nel suo articolato intervento, il governatore ha ricordato alcuni degli interventi portati avanti dalla Regione Lombardia per sostenere le imprese. Tutti, ha sottolineato, improntati "alla concretezza, perché le analisi e gli studi sono importanti e utili per capire i fenomeni, ma il compito delle Istituzioni è quello di dare risposte e risolvere problemi". Fra gli interventi più significativi, quello che taglia l´Irap per le imprese innovative, la cui utilità è stata ricordata anche dal presidente Mainini nella sua relazione. "Abbiamo messo a disposizione - ha sottolineato Maroni - 30 milioni di euro per i giovani che aprono nuove imprese e per quelle già esistenti che decidono di investire sull´innovazione". "Un intervento - ha aggiunto - che favorisce la creazione dei cluster tecnologici regionali, che sono in via di definizione e, fra i soggetti interessati, penso ci sarà sicuramente anche l´energy cluster di Legnano". Quattro Motori Nostro Modello - Avendo assunto giusto giovedì scorso la Presidenza dei ´Quattro motori d´Europa´, l´associazione che riunisce Lombardia, Baden -Württemberg, Catalunya e Rhône Alpes, Maroni ha evidenziato che per lui è questo il benchmark di riferimento. "Quando sento l´Italia così in basso nelle statistiche - ha affermato - penso sempre si tratti di dati da leggere con maggiore attenzione, perché la Lombardia e le Regioni del Nord, sono una cosa un po´ diversa". "Noi - ha ribadito - siamo in grado di competere con i nostri maggiori concorrenti europei, nonostante i ´pesi´ che ci gravano sulle spalle: costo del lavoro, burocrazia, pressione fiscale, infrastrutture che ancora mancano". Una ´gara´, che, secondo il governatore, "saremmo anche in grado di vincere, se solo ci fossero riconosciute le nostre potenzialità". Sbloccare Le Risorse Finanziarie - Rivolgendo indirettamente un appello al Governo, il presidente ha posto l´accento sull´esigenza di poter sfruttare le risorse finanziarie prodotte dal territorio. "Su ogni 100 euro di imposte - ha ricordato - in Lombardia ne rimangono 66. Se potessimo arrivare a trattenerne almeno al 75 per cento, come previsto nel nostro programma, sarebbe una svolta. Ogni punto percentuale vale 2 miliardi di euro, cioè avremmo a disposizione 16 miliardi in più. Una somma molto rilevante, soprattutto se pensiamo che tutta l´Irap pagata dalle imprese in Lombardia ammonta a 8 miliardi. Potremmo cancellarla, senza tagliare i servizi e avendo ancora altrettanti fondi da destinare ad altri investimenti". Tutto Il Paese Dovrebbe Fare Come La Lombardia - Altro intervento essenziale, secondo il governatore, quello dell´applicazione dei costi standard, una legge dello Stato che ancora non viene applicata. "Se tutte le Regioni si comportassero come la Lombardia, principalmente sulla sanità, sul pubblico impiego e sulla gestione delle risorse nei bandi pubblici, si avrebbe un risparmio di 30 miliardi di euro, cioè un terzo degli interessi sul debito pubblico. Non è difficile, se ci riusciamo noi, possono farlo anche gli altri". I Parlamentari Si Uniscano Contro Il Patto - Infine Maroni ha fatto sapere di avere intenzione di rivolgere "un appello a tutti i parlamentari lombardi, affinché si uniscano nel proporre un emendamento alla Legge di Stabilità, per lasciare ai sindaci della Lombardia gli 8,5 miliardi che hanno a disposizione nelle loro casse, non per aumentare la spesa corrente, ma per fare investimenti e abbassare la pressione fiscale su cittadini e imprese". La Lombardia È Nata Per Correre - Chiudendo il suo intervento, il presidente di Confindustria Alto Milanese Mainini, ha citato il celebre pezzo di Francesco de Gregori ´W l´Italia´, sottolineandone la forza evocativa, soprattutto nella strofa che dice ´W l´Italia, l´Italia che non ha paura´. Chiosa ´cantautorale´ anche per Maroni, che, ribadendo ancora una volta il sostegno alle imprese come "priorità della Regione Lombardia", ha citato una canzone di Bruce Springsteen ´We were born to run´. "Come l´Italia, anche la Lombardia non ha paura - ha concluso - ma un altro cantante a me molto caro, Springsteen, cantava ´noi siamo nati per correre´. Questo è ciò che io intendo fare e, con l´aiuto delle imprese, ce la faremo".  
   
   
FISCO, MARONI: CON LA MANOVRA PAGHERANNO DI PIÙ I LOMBARDI  
 
Milano, 22 ottobre 2013 - "Con la manovra si pagherà di più rispetto al 2013, soprattutto i contribuenti lombardi. In Un territorio come questo dove ci sono tante micro e piccole imprese l ´impatto della manovra si sente di più qui, bisognava avere coraggio come ha detto il presidente di Confindustria Squinzi". Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni nel corso di un´intervista all´emittente milanese Telelombardia. "Penso che lo stato non debba intervenire con contributi a pioggia - ha detto ancora Maroni - ma abbassare il carico fiscale per le imprese. Dipendesse da me lo farei subito ma purtroppo, tranne poche cose, la componente fiscale e´ decisa dal governo di Roma. Trattenendo il settantacinque per cento delle tasse qui avremmo 16 miliardi in più da utilizzare: con la meta´ cancellerei - ha specificato - l ´ Irap per le imprese, il resto potrebbe essere utilizzato per le infrastrutture e per investire su innovazione e ricerca".  
   
   
MARONI: SPERO IN MODIFICHE DELLA LEGGE DI STABILITÀ  
 
Legnano/mi, 23 ottobre 2013 - "Voglio capire quali siano esattamente le necessità e le richieste, poi valuteremo. Il Duomo è il Duomo e certamente merita attenzione e appoggio incondizionato". Così il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, a Legnano (Milano), per partecipare all´assemblea di Confindustria dell´Alto Milanese, ha risposto ai cronisti che gli chiedevano un commento all´appello che il cardinale Scola ha rivolto alle istituzioni per la ristrutturazione del Duomo di Milano. Legge Di Stabilità, Ancora Molti Dubbi - Conversando con i giornalisti, il governatore è tornato a palesare le sue perplessità sulla manovra economica del Governo. "Il testo esatto non si conosce ancora - ha premesso - ma le anticipazioni avute non sono positive. Se c´è il taglio della Cassa integrazione in deroga, è certamente un danno per noi. Sul fronte del sostegno alle imprese si è fatto troppo poco e poi c´è il taglio ai Comuni virtuosi, cioè a tutti i Municipi del Nord. Insomma, per ora solo brutte notizie". "Speriamo - si è augurato Maroni - che il Parlamento riesca a modificarla". Incertezza Sulle Tasse Sulla Casa - Poco chiare anche le modifiche alle tasse sulla casa. "Anche in questo caso - ha osservato il presidente - non conosciamo i dettagli, visto che il testo della manovra verrà reso noto solo oggi". "Ma, dai primi calcoli, - ha detto - sembra proprio che le nuove tasse peseranno complessivamente più dell´Imu. Se verrà confermato, oltre al danno sarebbe una beffa". Agire Su Vincoli - Secondo Maroni l´Esecutivo avrebbe dovuto agire con maggiore coraggio sul Patto di Stabilità. "Liberare i soldi che i nostri Enti locali hanno in cassa, ma che non possono spendere per colpa dei vincoli, avrebbe un importantissimo ´effetto leva´ sull´cconomia. Proporrò ai parlamentari lombardi - ha annunciato - di presentare un emendamento, per consentire ai Comuni di poter spendere i circa 8,5 miliardi che hanno nelle loro casse". "Alle Amministrazioni locali che hanno governato bene - ha ribadito - deve essere data La possibilità di spendere l´avanzo di amministrazione per investimenti. Non per spesa corrente, ma per investimenti. Così si riaccende il motore dell´Italia, il resto sono chiacchiere".  
   
   
LAURA PAUSINI È AMBASCIATRICE DELL’EMILIA ROMAGNA NEL MONDO  
 
Bologna, 22 ottobre 2013 - Laura Pausini è l’ambasciatrice dell´Emilia-romagna nel mondo. In occasione della 16a Festa del Fanclub, che si è tenuta domenica 20 ottobre al Palacattani di Faenza (Ra) e che ha raccolto 4000 fan provenienti da tutto il mondo, il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, ha conferito a Laura Pausini lo speciale riconoscimento di "ambasciatrice della Regione Emilia Romagna nel mondo". Alla vigilia del lancio mondiale di “20-The greatest Hits” e di un tour che porterà l’artista di Solarolo in tutte le città del mondo, la Regione ha deciso di conferirle il prestigioso riconoscimento per sottolineare l´indissolubile legame che la unisce alla sua terra: l’Emilia Romagna che ha fatto da sfondo ad una delle storie più emozionanti del nostro Paese, quella di una giovane studentessa della Scuola d’Arte di Faenza che con forza di volontà e coraggio - "tratti caratteristici inconfondibili della nostra regione" ricorda Pausini - ha saputo conquistare il mondo. “E’ un grande orgoglio - ha dichiarato il presidente Errani - poter condividere con un’artista come Laura Pausini l’amore per questa terra e per i valori che rappresenta in termini di cultura, di musica, di stile di vita aperto, solidale, generoso. Sono certo che Laura sarà una splendida ambasciatrice di questi valori e di questa energia vitale”. Laura Pausini, già insignita del titolo di commendatore della Repubblica dal presidente Carlo Azeglio Ciampi, è in procinto di partire per un tour promozionale in Portorico, Messico, Usa e Brasile, dove porterà la sua storia e tutte le tappe di questi 20 anni che raccontano di un rapporto strettissimo con la sua terra. “Sono veramente orgogliosa di questo riconoscimento, sono innamorata della mia regione, l´Emilia Romagna ce l´ho nel cuore, anzi ho il cuore a forma di Emilia Romagna. E lo dirò a tutto il mondo!”, ha detto Laura Pausini. “Per me sarà una gioia poter parlare ai fan, durante il mio tour mondiale, di quanto è bella, accogliente, allegra e ospitale la terra che mi ha cresciuta, sia umanamente che professionalmente”. "20 The greatest Hits" e "The greatest Hits World Tour" saranno, infatti, l´occasione per raccontare a milioni di persone le sue origini, la sua regione, quello che è stato e quello che sempre sarà il legame con la terra dove Laura Pausini ha scelto di vivere e dove abita con la sua famiglia. Una terra con l’anima (mettere link), come recita lo slogan della promozione turistica regionale. L´album e l’intero nuovo progetto, che sarà lanciato a livello mondiale il prossimo 12 novembre, sono nati in Emilia Romagna e mostrano questa terra e il meglio che può offrire. L´incontro istituzionale con Laura Pausini “ambasciatrice nel mondo” vuole portare in tutta Italia e in tutto il mondo, a titolo gratuito, i valori di una vita e di una carriera straordinaria, che rappresentano in ogni singolo frammento il valore dell´Emilia Romagna.  
   
   
LIVORNO, LA GIORNATA DEL PRESIDENTE ROSSI: "CRESCITA POSSIBILE DAL 2014 CON PORTO E SIDERURGIA"  
 
Firenze 20 ottobre 2013 - Livorno non vuole perdere tempo, reagisce, ritrova la fiducia nel futuro. E la Regione è al suo fianco. "Penso che insieme ce la faremo": così il presidente della Regione Enrico Rossi registra gli umori di una città "attiva, partecipata e, come sempre nel carattere dei livornesi, generosa e popolare" all´indomani della giornata di sabato 19 ottobre, che lo ha visto protagonista di incontri istituzionali, politici e sindacali e, soprattutto, di un serrato dialogo con lavoratori e cittadini. Il dramma del lavoro e della crescita possibile: Livorno con il porto, Piombino con il polo siderurgico - "Ieri mattina - racconta Rossi - un´ assemblea a Livorno traccia l´ impegno per rilanciare il porto: escavo dei fondali già appaltato, investimenti per 33 milioni per portare la ferrovia sulle banchine e collegarla direttamente alla linea principale, ridefinizione del ruolo delle aree dell´ interporto come retro porto e quindi investimenti per 13 milioni per un collegamento ferroviario, ma anche rilancio delle crociere in rapporto con l´aereoporto di Pisa. E poi i nuovi investimenti di Eni per 160 milioni che consolideranno l´occupazione e miglioreranno l´impatto ambientale. Infine la sanità con il nuovo ospedale che costerà 260 milioni". Questi gli impegni già presi. "Tutto questo - avverte Rossi - deve partire nel 2014. La città è unita, anche se non mancano critiche. Il ruolo della Regione è cruciale". Piombino, clima pesante La sera, a Piombino, nota il presidente "il clima è più pesante. C´ è una paura percepibile. Parlano due lavoratori della Rsu della Lucchini: parole drammatiche, di chi vuole che la sua dignità di persona sia rispettata, di chi non vuole finire in cassa integrazione senza prospettive. Per questo i lavoratori chiedono che l´ alto forno non sia chiuso. E si sentono traditi dall´ incontro di Roma. Ce l´ hanno con Zanonato, di cui addirittura chiedono le dimissioni, e con il Pd. Mi invitano a stare con loro fino in fondo: temono da parte mia un atteggiamento troppo morbido verso il governo". "Io dico che la battaglia per non spegnere l´ alto forno è giusta – spiega Rossi - ma che, comunque, al massimo tra due anni verrà chiuso. Quindi, altrettanto giusto, è chiedere che il governo si impegni per realizzare il progetto di conversione ecologica e rilancio della siderurgia di Piombino. Si tratta di sistemare il porto con l´escavo a 20 metri per renderlo più competitivo, anche in funzione del polo siderurgico. Poi potremo fare di Piombino un centro per la rottamazione delle navi, secondo le nuove regole della comunità europea. Perchè così il rottame di ferro potrà alimentare, a filiera corta, il forno elettrico che deve essere costruito". Il progetto Corex Ma non basta. Il presidente spiega ancora ai lavoratori che per mantenere l´ occupazione e la forza produttiva di questa realtà bisogna sostituire l´ alto forno con il Corex, una nuova tecnologia, meno inquinante, che può recuperare i gas e produrre energia a basso costo. "Per realizzare il Corex servono circa 200 milioni. Un investimento che solo con un supporto pubblico potrà essere fatto. Insomma lo Stato deve metterci un incentivo, soldi sufficienti a stimolare l´impegno di un privato a intervenire. Anche l´ Europa va in questa direzione con il piano europeo per la siderurgia.È un progetto ambizioso, ma ce la possiamo fare. Serve un impegno del governo "L´ alto forno, hanno ragione i lavoratori, non deve essere chiuso se non ci sono garanzie sulla realizzabilità di questo progetto. Al governo e a Letta dobbiamo chiedere di impegnarsi sul serio e non a parole. Ecco perchè, io dico, non ha senso raccogliere firme per le dimissioni di Zanonato che, invece, dobbiamo convincere a stare dalla nostra parte. Io credo che questa battaglia dobbiamo farla fino in fondo". Determinazione d´acciaio "Ci sono battaglie – conclude il presidente - che si vincono o si perdono e, se si perdono, se ne traggono tutte le conseguenze. Mi ricorda, questa lotta, quella che da giovane sindaco di Pontedera feci con Vannino Chiti per far restare la Piaggio a Pontedera. Penso che quella la vincemmo. Stringo i denti e mi faccio coraggio. Vinceremo anche questa. La vinceranno i lavoratori di Piombino e la loro determinazione d´acciaio".  
   
   
FVG: RINNOVO ACCORDO CON CHELYABINSK  
 
Udine, 22 ottobre 2013 - Il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello, ed il primo vicegovernatore della Regione russa di Chelyabinsk, Sergey Komyakov, hanno rinnovato il 18 ottobre l´accordo di collaborazione in campo economico, e non solo, già sottoscritto nel 2012 tra le amministrazioni dei due territori anche grazie all´ impegno di Finest, rappresentata oggi dal suo presidente, Renato Pujatti. Alla firma era presente il presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, che ha evidenziato come "l´accordo sia stato stipulato tra due regioni per molti aspetti complementari, un dato da cui deriva la possibilità di collaborare e crescere insieme, creando modelli organizzativi internazionali". Bolzonello ha dichiarato di considerare molto importanti i rapporti tra le due regioni, e ha auspicato che il protocollo diventi sempre più operativo, dal momento che molte sono le opportunità che possono esser colte da entrambe le parti sulla scia di incontri ed insediamenti già avviati, a partire dallo stabilimento del Gruppo Cividale, inaugurato a Chelyabinsk all´inizi di ottobre. Il vicepresidente ella Regione ha sottolineato le possibilità di collaborazione nei settori del legno, della meccanica, dell´agricoltura, tema su cui si è soffermato a lungo e con molto interesse con il secondo vicegovernatore di Chelyabinsk, Ivan Feklin, e ha evidenziato gli spazi di collaborazione esistenti nell´agroalimentare e nel turismo, ricordando che quello russo, dopo Germania ed Austria, è il terzo mercato. Anche il vicegovernatore Komyakov ha sottolineato come l´intesa apra la strada ad una intensificazione dei rapporti tra le due regioni e si è dichiarato "contento che siano già stati mossi i primi passi di questa collaborazione, con l´inaugurazione della fonderia del Gruppo Cividale", e ha auspicato si continui in questa direzione con altri progetti di sviluppo in agricoltura, industria e turismo. A ricordo dell´incontro, Bolzonello ha regalato a Komyakov il sigillo della Regione e il vicegovernatore una scheggia del meteorite caduto nella regione russa.  
   
   
SVIMEZ, FRATTURA: IL MEZZOGIORNO È PARTE DEL PAESE. INSIEME PER RILANCIARE TUTTA L´ECONOMIA NAZIONALE  
 
Campobasso, 22 ottobre 2013 - "L´ultimo rapporto Svimez riporta al centro dell´agenda politica nazionale, in tutta la sua drammaticità, il tema del Mezzogiorno. I dati presentati ieri mostrano un quadro di vera emergenza alla quale siamo tutti chiamati a rispondere con i fatti. Per questo è necessario un riequilibro delle risorse. Non chiediamo, come regioni del Sud, misure di assistenzialismo. Non chiediamo aiuto senza pensare di dover agire noi per primi. Chiediamo una maggiore attenzione e una più riconoscibile solidarietà. Il divario crescente che ancora si registra tra le economie del Nord e quelle del Sud del Paese, senza tralasciare le colpe e le mancanze di cui tutti dobbiamo rispondere, può e deve essere colmato. Abbiamo di fronte a noi una grande occasione: quella della prossima programmazione europea. Come Molise stiamo portando avanti una battaglia congiunta assieme ad Abruzzo e Sardegna affinché ci sia riconosciuto quanto ci spetta con la nuova ripartizione delle risorse comunitarie. Ci piace per questo il monito del Presidente Napolitano che invita tutti a perseguire l´avvio di un nuovo processo di sviluppo nazionale in un´ottica di interesse generale per il Paese. Questa è la strada per una ripresa collettiva che limiti e contenga le differenze in Italia. Da parte nostra, crediamo oggi più che mai urgente e necessario difendere i principi della legalità e della trasparenza. Così accompagneremo le imprese in un processo di ripresa occupazionale ed economica. Siamo pronti ad agire, noi per primi, nella convinzione che il Governo centrale terrà conto della nostra situazione e del nostro impegno, a cominciare da un riequilibrio della legge di stabilità". Lo ha dichiarato il 18 ottobre il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, a commento della pubblicazione dell´ultimo rapporto annuale sull´economia del Mezzogiorno redatto dallo Svimez.  
   
   
IMMAGINE E DECORO DELLA REGIONE MOLISE, FRATTURA: CI DIFENDIAMO SOLO CON LA VERITÀ  
 
Campobasso, 22 ottobre 2013 - "Comprendiamo l´allarme che sta montando in queste ore rispetto alla delibera dell´Ufficio di presidenza del Consiglio regionale che demanda al presidente della Giunta la tutela dell´immagine e del decoro della Regione. La libertà di stampa, di pensiero e di espressione è tutto per noi. Ecco perché tranquillizziamo subito chi si è agitato: nessun bavaglio di stampa a nessuno. I bavagli che, purtroppo, abbiamo conosciuto sono ancora lì che bruciano nei nostri ricordi. Nessuno di noi, a proposito di libertà di espressione, ha dimenticato la portata di alcune decisioni al limite del grottesco adottate in tempi recenti proprio nel nostro Molise. Farse giudiziarie alle quali il nostro governo ha posto rimedio e fine. I nuovi paladini della libertà di stampa lanciano strali contro la recente iniziativa del Consiglio regionale, senza però chiedere, indagare, capire in che modo il presidente della Giunta regionale possa e voglia tutelare l´immagine e il decoro della Regione e dei suoi consiglieri. A modo nostro, il solo che conosciamo: quello della verità e della correttezza di relazioni. Valori che pagano sempre. Atti trasparenti, notizie certe, fatti veri e non menzogne. Tutto a portata di tutti. L´immagine delle Istituzioni molisane la difenderemo sempre così dagli attacchi strumentali, mendaci, esasperati e volgari, tanto in voga negli ultimi tempi. È roba, questa, assolutamente antitetica alla seria, rigorosa e necessaria critica giornalistica che è sale della democrazia. Abbiamo bisogno di una stampa che sappia sottolinearci gli errori che compiamo e compiremo: tutti, nessuno escluso. Di fronte agli sbagli segnalati siamo pronti a fare passi indietro. È giusta per tutti, per i cittadini in primis, un´informazione così, lucida e critica. E in giro la riconosciamo ogni giorno con il rigore e l´impegno di tantissimi professionisti che non hanno bisogno di gettare fango addosso a nessuno per recuperare argomenti di cronaca. Ogni consigliere, come ogni libero cittadino, che poi si senta diffamato, deciderà in autonomia di tutelare la propria immagine. La querela è lo strumento che la legge offre per rispondere alla diffamazione. Lo offre a tutti, anche a un presidente di Regione, che, quando dichiara in un´intervista: "Ho capito che rispetto a certe situazioni si può andare anche oltre la querela e quindi mi sono attivato perché ritengo che a tutto ci sia un limite", dopo aver visto la sua vita privata e lavorativa e i suoi affetti più cari ricoperti pubblicamente di falsità e ingiurie grevi, fa riferimento esclusivo agli altri strumenti giudiziari previsti dal Codice penale. La denuncia, per esempio. Nulla di più. Pure questa è libertà. Certi tempi, quelli delle rassegne stampa censurate, fortuna nostra, appartengono al passato. Possiamo stare tutti sereni. Quella storia è stata archiviata dagli elettori molisani". Il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, interviene sulle polemiche nate attorno delibera adottata dal Consiglio regionale per la tutela dell´immagine della Regione.  
   
   
INCONTRO GIUNTE REGIONE MARCHE – COMUNE DI ANCONA.  
 
Ancona, 22 ottobre 2013 - Trasporti, sanità, infrastrutture, cultura e le Olimpiadi dei ragazzi della Macroregione: sono solo alcuni dei temi prioritari affrontati il 18 ottobre nel corso della riunione tra la giunta regionale delle Marche presieduta dal presidente Gian Mario Spacca e la giunta del Comune di Ancona guidata dal sindaco Valeria Mancinelli. “Un incontro utile e positivo – ha commentato Spacca - . Ci siamo ritrovati sul terreno concreto delle cose da fare, quindi dei progetti. L’impostazione del confronto si è basata sulle questioni più urgenti della città e anche della regione. Il periodo che stiamo attraversando è straordinariamente difficile e servono amministrazioni pragmatiche e un legame di collaborazione saldo con i cittadini e la società per superare le difficoltà e continuare a crescere insieme”. “É stata una riunione vera – ha detto il sindaco Mancinelli - con concrete proposte e intese di sostanza. Sottolineo lo spirito con cui siamo venuti in Regione e che è stato compreso immediatamente dai nostri interlocutori: non siamo venuti a rivendicare qualcosa per Ancona, ma in uno spirito di leale collaborazione tra enti per dare risposte efficaci e veloci al territorio”. Trasversalmente a tutti gli argomenti è stato applicato di comune accordo il metodo dell’integrazione delle reti in una logica di “cluster” tesa alla razionalizzazione e riorganizzazione della risorse evitando sovrapposizioni e sprechi. Trasporto pubblico locale - La Regione, viste le caratteristiche dei servizi erogati dal Comune di Ancona che non riguardano solo la città ma anche tanti cittadini della regione, dopo una stretta concertazione e collaborazione con il Comune stesso, ha corretto la previsione sul Piano triennale regionale confermando ad Ancona il corrispettivo e mantenendo invariata la produzione chilometrica dei servizi. E’ stata inoltre condivisa la necessità della immediata istituzione da parte del Governo di un fondo perequativo in materia di Tpl al fine di eliminare, in attesa della introduzione dei costi standard, la inaccettabile penalizzazione della Regione Marche. La richiesta è stata ribadita al Governo anche in occasione del vertice Italia – Serbia ad Ancona. Sanità - Sintonia rispetto all’esigenza di integrare i servizi della sanità tra la città, il territorio e la dimensione regionale su diversi livelli di specializzazione che non penalizzino i cittadini di Ancona rispetto ai bisogni generali del servizio sanitario o socio-sanitario, ma che contemporaneamente assicurino le specializzazioni necessarie a tutta la comunità regionale. In particolare, il Comune ha dato garanzie rispetto all’avanzamento delle varianti di Piano regolatore per l’ex Lancisi e il poliambulatorio del viale della Vittoria, da cui deriveranno risorse finanziarie per sostenere la sanità della città e della regione. Il Comune ha ottenuto rassicurazioni sulla Rsa nell’area dell’ex Umberto I ed ha visto accolte alcune indicazioni specifiche rispetto al convenzionamento della nuova struttura Infrastrutture – Massima intesa sul sistema infrastrutturale della città e la connessione con la rete di carattere regionale. In particolare per quanto riguarda l’uscita a ovest, entrambe le parti hanno sottolineato la necessità di fare pressione nei confronti del Governo, per la rapida realizzazione dell’uscita dal porto di Ancona verso l’A14. Cultura – Regione e Comune concordano sulla necessità del rilancio del polo produttivo di produzione teatrale di respiro regionale. Frana – Il sistema di monitoraggio della frana di Ancona è considerato un’eccellenza a livello mondiale e il Comune ha proposto di estenderne l’applicazione al territorio marchigiano, particolarmente vulnerabile sotto questo aspetto. Olimpiadi dei ragazzi della Macroregione – La Regione contribuirà fattivamente alla organizzazione da parte del Comune di Ancona della prima Olimpiade della Macroregione Adriatico Ionica che si svolgeranno nel giugno 2014 e coinvolgeranno circa mille ragazzi nati tra il ’98 e il ’99 in varie discipline: tennis, pallamano, ginnastica, basket, pallavolo, calcio, vela, pallanuoto, atletica leggera, taekwondo. L’iniziativa è già stata presentata dal presidente del Forum la scorsa settimana a Monstar, riscuotendo grande consenso ed entusiasmo.  
   
   
BOLZANO: IRAP E IRPEF, RIDUZIONE DEL PESO FISCALE SU IMPRESE E FAMIGLIE  
 
Bolzano, 22 ottobre 2013 - Ridurre il peso fiscale su aziende e famiglie con l´obiettivo di rilanciare l´economia e di accrescere il potere d´acquisto dei consumatori. Con questo doppio obiettivo la Giunta provinciale ha proposto oggi (21 ottobre) la riduzione di un punto percentuale delle aliquote Irap, e l´innalzamento da 15mila a 28mila euro della soglia di azzeramento dell´addizionale regionale Irpef. "Già adesso - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder - la Provincia di Bolzano è la regione con le aliquote Irap più basse di tutta Italia. Il nostro obiettivo è andare ancora oltre, prevedendo ulteriori agevolazioni alle imprese, ma non solo. Tutto questo non avrebbe senso se non si puntasse anche ad accrescere il potere d´acquisto delle famiglie, e per questo motivo abbiamo proposto di rivedere l´addizionale regionale Irpef". In concreto, per quanto riguarda l´Irap, ciò si potrebbe tradurre in una riduzione di un punto percentuale delle aliquote attualmente applicate. Ciò significherebbe per la generalità delle imprese il passaggio dal 2,98% all´1,98%, mentre le imprese tassate al 2,5%, ovvero quelle virtuose che incrementano i posti di lavoro, il valore della produzione o gli investimenti in ricerca e innovazione, scenderebbero all´1,5%. "Per la Provincia - ha aggiunto Durnwalder - ciò significherebbe rinunciare a 60 milioni di euro, che si sommano agli 81 milioni di minori entrate fatte registrare lo scorso anno". Sempre a proposito di Irap, il presidente della Giunta provinciale ha aggiunto che la proposta dell´esecutivo prevede anche il no all´azzeramento quinquennale per quelle imprese del settore edile che trasferiscono in maniera non stabile, ma solamente provvisoria, la propria sede in Alto Adige. L´agevolazione resterebbe invece valida per tutte le altre aziende di nuovo insediamento sul territorio. Dall´irap all´addizionale regionale Irpef: in questo campo la proposta della Giunta prevede l´innalzamento del limite di reddito per il quale è previsto l´azzeramento, che passa da 15mila a 28mila euro. Oltre i 28mila euro, invece, si pagherà l´aliquota stabilita a livello provinciale (in ogni caso inferiore al limite massimo individuato dallo Stato a quota 1,4%) ma è prevista una detrazione di 252 euro per ogni figlio a carico. "Con queste modifiche - ha concluso il presidente Luis Durnwalder - le agevolazioni sull´addizionale Irpef arriverebbero ad interessare oltre 200mila altoatesini, mentre oggi si è a quota 95mila persone. Per la Provincia le minori entrate fiscali sull´addizionale Irpef sarebbero nell´ordine dei 25 milioni di euro".  
   
   
VILLA UMBRA: IL CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE PROGRAMMATE PER IL MESE DI NOVEMBRE  
 
Perugia, 22 ottobre 2013 - Le ultime novità normative nell´ambito della pubblica amministrazione saranno al centro dell´attività formativa programmata dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica per il mese di novembre che prenderà il via con il corso dal titolo "L´amministrazione Trasparente", che sarà tenuto il l´8 novembre dal consigliere del Tar Lazio, Carlo Polidori. Per l´11 novembre è previsto un approfondimento sul "Decreto legge n. 101/2013 - Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle Pubbliche amministrazioni", a cura del Direttore Ufficio per l´organizzazione, il reclutamento, le condizioni di lavoro ed il contenzioso nelle pubbliche amministrazioni - Dipartimento della Funzione Pubblica, Maria Barilà, mentre "La disciplina nazionale anticorruzione. Il Pna e gli strumenti di prevenzione e gestione del rischio corruttivo" è il titolo del corso che si terrà nei giorni del 19 e 20 novembre 2013, in collaborazione con il Ministero per la Pubblica Amministrazione e il Formezpa. La Manovre finanziarie 2013 e Legge di Stabilità 2014 saranno analizzate, il giorno 27 novembre 2013, da Stefano Baldoni, Responsabile dell´Area Economico-finanziaria e Tributi del Comune di Corciano (Pg), responsabile forum servizi Tributi della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, da Matteo Barbero, avvocato e dottore di ricerca in diritto pubblico e da Dante De Paolis, Dirigente servizi finanziari del Comune di Perugia, responsabile forum servizi finanziari della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica Il ciclo di lezioni programmate per il mese di novembre si concluderà con un corso tenuto dall´avvocato e tributarista, Attilio Gastaldello, previsto per i giorni 28 e 29 sul tema della "Notifica degli atti della Pubblica Amministrazione".  
   
   
PUGLIA: RIPARTIRE DAL LAVORO SENZA TENTENNAMENTI  
 
Bari, 22 ottobre 2013 - Di seguito, una nota dell’assessore al lavoro, Leo Caroli sulla difficile realtà del Paese: “Nel mentre il Cnel definisce gli ultimi 12 mesi della nostra storia “i più bui dal dopoguerra ad oggi” a causa dei 500.000 posti di lavoro persi (di cui 166.000 solo al sud) e del crescente indice di povertà delle famiglie italiane; nel mentre i dati Istat evidenziano come, ancor prima del confermato aumento dell’imposta, le entrate nelle casse dello stato rivenienti dall’Iva si siano ridotte del 5,8% e che la gente, quindi, non ha più i soldi nemmeno per i consumi essenziali; nel mentre lo Svimez denuncia la caduta libera del Pil soprattutto nel mezzogiorno d’Italia, c’è il rischio che il sud non riesca ad agganciare la possibile ripresa nel 2014 e si riproponga in tutta la sua crescente drammaticità il fenomeno dell’emigrazione. (...) “Insomma, nel mentre sia ormai del tutto evidente il processo di continuo impoverimento dei lavoratori e dei pensionati, che i precari, i disoccupati e gli inoccupati siano allo stremo della resistenza e che aumentano ancora le distanze tra i pochi che sono sempre più ricchi ed i tanti che vivono in sofferenza acuta , la manovra di stabilità del Governo delle larghe intese sembra ignorare totalmente la realtà. Non cambia l’approccio alla manovra: nessun accenno di contestazione dei vincoli europei , solo austerity, cioé solo tagli alla spesa pubblica, come negli ultimi vent’anni di neoliberismo che han portato all’attuale “quadro inquietante” , come lo ha definito lo stesso Presidente Napolitano. “Servirebbe ben altro. “Ad esempio, ripartire dal lavoro senza ipocrisie e senza tentennamenti. L’introduzione di politiche industriali per definire la priorità dell’innovazione e della ricerca, i settori strategici per il paese e quelli da sostenere con l’intervento pubblico. “E, ancora, guardare al riequilibrio degli insediamenti produttivi tra territori per evitare che il sud diventi una grande piattaforma di servizi ( produzione d’energia, smaltimento dei rifiuti, fornitrice di cervelli e di manodopera) e di consumi di beni prodotti nell’altra Italia che aggancia la ripresa. “Finalmente, determinare interventi straordinari che promuovano l’occupazione ( il credito d’imposta ha funzionato, lo si recuperi con i dovuti correttivi), includano in lavori di pubblica utilità quanti sono espulsi dal mondo del lavoro, stentano nel mercato del lavoro, non hanno più ammortizzatori sociali che li proteggano. “ Tornare a sostenere i giovani ed i redditi di lavoratori e pensionati. “Rivedere la manovra perché non penalizzi ulteriormente il pubblico impiego: non si esce da nessuna crisi se non si torna a valorizzare il lavoro pubblico ed a mettere, così, la macchina pubblica nelle condizioni di rispondere efficacemente ed immediatamente alle esigenze delle aziende e dei cittadini. “Infine, il Governo finisca di ingannare la gente con la storiella della riduzione delle tasse per tutti ed a tutti i costi. Il punto è che serve una maggiore spinta dalla mano pubblica e per far ciò occorre certezza delle entrate erariali. “Per pagare meno tasse tutti , ridurre le disuguaglianze, sostenere la ripresa c’è bisogno che chi evade le tasse, invece, le paghi. E chi possiede tanto di più, paghi un po’ di più perché c’è troppa gente che, dall’altra parte, non ha più niente. La manovra deve intervenire in tal senso. “Lo chiede il Paese . Un maggiore sforzo per il lavoro è invocato dalle stesse imprese. “I sindacati pensano ad una mobilitazione unitaria, si va verso lo sciopero generale: non ho dubbi, occorrerà marciare , col sindacato, al fianco di quanti chiedono un cambiamento e più giustizia sociale.”  
   
   
LA GIUNTA DELLA CALABRIA HA APPROVATO L’ATTO L’INDIRIZZO PER GLI INTERVENTI A FAVORE DEI PERCETTORI DI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA  
 
Catanzaro, 22 ottobre 2013 - La Giunta regionale si è riunita presieduta dalla Vicepresidente Antonella Stasi, con l’assistenza del Dirigente generale Francesco Zoccali. La Giunta ha approvato le linee di indirizzo per la riduzione del rischio autolesivo e suicidario dei detenuti, degli internati e dei minorenni sottoposti a provvedimento penale in adempimento dell´accordo in conferenza unificata. E’ stato deliberato il rinnovo della convenzione tra il centro nazionale delle ricerche, la Regione e l’Azienda Ospedaliera di Reggio per il centro di fisiologia clinica della stessa Azienda . E’ stato, poi, approvato lo schema di accordo tra le regioni Campania e Calabria che disciplina le modalità di organizzazione e funzionamento dell’istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno". Su proposta dell’Assessore al Bilancio Giacomo Mancini sono state approvate una serie di variazioni di bilancio tra cui il reimpiego di risorse per le scuole calabresi. Su proposta dell’Assessore al Lavoro Nazzareno Salerno è stato approvato l’atto d’indirizzo per la definizione di linee d’intervento a favore dei percettori di ammortizzatori sociali in deroga. Su proposta dell’Assessore alla Cultura Mario Caligiuri è stato deliberato di proporre la candidatura del codice “Romano Carratelli” al programma Unesco “Memoria del mondo " per la salvaguardia del patrimonio documentale. E’ stata anche deliberata l’integrazione al programma degli eventi per la celebrazione del Iv centenario della nascita di Mattia Preti . Su proposta dell’Assessore ai Trasporti Luigi Fedele sono state approvati i programmi di investimenti da parte delle società aeroportuali calabresi per sostenere la competitività del sistema aeroportuale regionale.  
   
   
CASSA INTEGRAZIONE, COSÌ IN TOSCANA A SETTEMBRE 2013: TORNA A CRESCERE LA STRAORDINARIA  
 
Firenze, 22 ottobre 2013 – Cresce ancora a Cassa integrazione in Toscana. Nel settembre 2013, alla ripresa dopo la pausa estiva, le ore di cassa integrazione autorizzate sono cresciute, rispetto allo stesso mese del 2012, di + 17%. Una crescita in gran parte dovuta all´aumento del numero di ore di Cassa integrazione straordinaria, mentre appaiono in flessione l´ordinaria e quella in deroga. In questo ultimo caso, va detto, il calo è dovuto essenzialmente al forzato stop alle autorizzazioni che, com´è noto, la Regione Toscana come anche altre Regioni, ha dovuto attuare a causa delle insufficienti risorse erogate fino ad oggi dal governo. E´ questo il quadro aggiornato rilevato dall´Osservatorio regionale sul mercato del lavoro, che ha preso in considerazione i dati di settembre 2013 e quelli del periodo gennaio-settembre 2013, raffrontandoli con gli stessi periodi del 2012. Nel periodo gennaio-settembre 2013 la crescita complessiva è stata del + 6,3% (un dato comunque più basso di quello di altre regioni del centro nord, come ad esempio l´Emilia che registra un +10,5%, il Veneto + 20,3%, la Lombardia +9,2%). Nel dettaglio, all´interno di questo incremento del 6,3%, la Cassa integrazione straordinaria fa la parte del leone, con +36,5%; la Cassa ordinaria registra un + 20,5%. In termini assoluti, le ore autorizzate sono state circa 39 milioni, di cui oltre 18 milioni di ore di Cigs (cassa integrazione straordinaria), equivalenti a oltre 30 mila e 600 posti di lavoro a tempo pieno. "Questi dati sottolineano - commenta l´assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini - la criticità che ancora caratterizza lo scenario economico regionale e ci devono spingere ad insistere su tutti gli strumenti che possono dare una mano a fare fronte all´emergenza sociale e nello stesso tempo a sostenere le imprese e favorirne l´innovazione e la crescita competitiva. La Regione è impegnata su questo fin dagli esordi della crisi. Ma uno sforzo analogo deve essere fatto anche dal governo. Purtroppo ad oggi le risorse stanziate per finanziare gli ammortizzatori sociali in deroga sono insufficienti. Ad oggi non sono ancora stati attribuiti i 33 milioni di euro che spettano alla Toscana dei 500 complessivi già stanziati da settimane. Sollecitiamo il governo a sbloccare subito le risorse che riguardano le condizioni di vita di decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici e, al tempo stesso, a garantire le risorse per arrivate a fine anno, visto che i 330 milioni complessivi, più volte preannunciati dal Governo, sono assolutamente insufficienti a coprire il fabbisogno". Tornando ai dati dell´Osservatorio, si può anche rilevare che, se si considerano le ore autorizzate per occupato dipendente dell´industria (edilizia compresa), la Toscana mostra, nel periodo gennaio settembre 2013, un ricorso medio complessivo alla Cassa integrazione (129 ore per addetto), inferiore alla media nazionale (136 ore per addetto), analogo a quello dell´Emilia Romagna ed inferiore a quello di Veneto, Lombardia e Piemonte.  
   
   
LOMBARDIA: LA DOTE UNICA LAVORO FAVORISCE LA CONCILIAZIONE  
 
Salerno, 22 ottobre 2013 - Favorire la conciliazione dei tempi famiglia-lavoro con l´attuazione di modelli organizzativi flessibili nell´impresa attraverso la valorizzazione della contrattazione di prossimità. E´ questo l´obiettivo delle politiche di Regione Lombardia riassunto il 18 ottobre dall´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea nel corso della Tavola rotonda ´Donne, Res Publica´, organizzato a Salerno nell´ambito del seminario internazionale promosso dalla Fondazione Marisa Bellisario e giunto alla sua quattordicesima edizione. La Conciliazione Tempi Famiglia-lavoro - "In Lombardia - ha spiegato l´assessore Aprea - abbiamo orientato le azioni alla definizione di un quadro organico dove le attività a supporto della conciliazione famiglia lavoro sono da realizzarsi in coerenza gli interventi per l´occupazione rivolti alle persone in cerca di lavoro e agli occupati a rischio del posto di lavoro". Con La Dote Un Contributo Per Welfare Aziendale - In questo quadro assume particolare rilevanza lo strumento della Dote Conciliazione che si rivolge in via prioritaria a dipendenti di imprese che abbiano avviato azioni per introdurre misure di welfare aziendale. La Dote consiste in un contributo di 200 euro al mese per un massimo di 8 mesi. Regione Lombardia ha attivato anche "Azioni di promozione di Welfare aziendale ed interaziendale che - ha aggiunto l´assessore Aprea - si rivolgono a micro, piccole e medie imprese, grandi imprese e grande distribuzione offrendo la possibilità di chiedere un finanziamento per progetti relativi a nuovi modelli organizzativi, azioni di innovazione sociale, strumenti per l´assistenza e la previdenza sociale integrativa". Risposte Concrete A Bisogni Cittadini - Per sostenere persone in difficoltà Regione Lombardia ha messo in campo anche la "Sovvenzione Globale Conciliazione" "Rivolta a lavoratrici e lavoratori - ha precisato Aprea - destinatari di dote ammortizzatori sociali in deroga, con figli minorenni la possibilità di fruire servizi utili a conciliare le necessità di cura familiare nel periodo di formazione e riqualificazione. Hanno aderito a questa opportunità oltre 3.500 persone, per oltre 5 milioni di euro messi a disposizione dalle Regione. Una Dote Anche Per Le Imprese - In materia di politiche regionali dedicate alle donne assume un ruolo di particolare importanza la Dote Conciliazione servizi alle imprese: un voucher premiante per le Pmi che assumono madri escluse dal mercato del lavoro o in condizioni di precarietà lavorativa. E´ una misura nell´ambito del Programma Regionale per favorire la Conciliazione Famiglia-lavoro. Il voucher viene erogato in un´unica soluzione alle imprese e ha un valore di € 1000. Riqualificazione E Autoimprenditorialita´ - "Abbiamo promosso in questi anni, soprattutto attraverso lo strumento Dote - ha aggiunto l´assessore Aprea - la partecipazione delle donne a servizi integrati e personalizzati per la formazione, la riqualificazione, l´inserimento nel mercato del lavoro, l´autoimprenditorialità e la conciliazione famiglia-lavoro. Vogliamo proseguire i nostri interventi con un nuovo strumento, la Dote Unica Lavoro, fortemente orientata al risultato occupazionale delle persone. Dote Unica Lavoro supera la frammentazione delle politiche del lavoro e, come già detto, considera il genere uno degli elementi che determinano le difficoltà di accesso e di permanenza nel mercato del lavoro".  
   
   
LA REGIONE LOMBARDIA CONSEGNA AL MINISTRO CANCELLIERI LA LEGGE SLOT  
 
Brescia, 22 ottobre 2013 - "Ho consegnato al ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, anche a nome del presidente Maroni, il testo della nuova Legge di Regione Lombardia contro il gioco d´azzardo patologico, chiedendole di farsi portavoce nei confronti del Governo dell´assoluta urgenza e necessità di intervenire contro questa vera e propria piaga sociale". Lo ha detto l´assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi in occasione della visita istituzionale del ministro a Brescia. Regione Lombardia Contro Gioco D´azzardo - "Regione Lombardia - ha aggiunto Viviana Beccalossi - ha fatto la sua parte, proponendo con coraggio nuove norme, per mettere dei paletti a un fenomeno che negli ultimi mesi si sta diffondendo esponenzialmente e che, dati alla mano, sta provocando danni devastanti a migliaia di persone e alle loro famiglie. Sappiamo che i poteri delle Regioni in questo campo sono limitati ed è quindi doveroso che anche a Roma, attraverso il Parlamento e il Governo, ci si faccia carico della situazione, per dare risposte concrete. Sono certa che il ministro Cancellieri abbia colto il senso della nostra iniziativa e che le rassicurazioni che mi ha rivolto avranno un seguito anche nella capitale". Azioni Contro Ludopatia - La Legge approvata martedì scorso all´unanimità dal Consiglio regionale lombardo prevede l´incentivazione di azioni socio-sanitarie in tema di ludopatia, interventi sulla prevenzione, formazione obbligatoria per i gestori, restrizioni sulle distanze delle sale gioco da scuole, chiese, luoghi d´aggregazione e anche dai ´Compro oro´, oltre che controlli rigorosi in materia di sicurezza. "Mentre la Lombardia approvava le nuove norme - ha concluso l´assessore Beccalossi - in Parlamento si concedeva un ulteriore sconto agli operatori del gioco d´azzardo, già beneficiari di una sanatoria nel cosiddetto ´Decreto Imu´. Serve un cambio di rotta coraggioso, perché è inaccettabile che lo Stato non tuteli i propri cittadini nel nome dei lauti incassi derivanti dalle slot machine, che spuntano come funghi nelle nostre città".  
   
   
FORZE DI POLIZIA, LOMBARDIA: PRESTO ACCORDO CON MINISTERO  
 
Briosco/Mb, 22 ottobre 2013 - "Stiamo promuovendo un nuovo protocollo d´intesa con il Ministero dell´Interno, volto a valorizzare il coordinamento tra Forze di polizia e Forze dell´ordine e a organizzare al meglio le risorse per destinarle in maniera più efficace. La firma del protocollo farà della nostra Regione un ente sperimentale e spero che si possa giungere al più presto alla conclusione di questo percorso". Lo ha annunciato il 19 ottobre l´assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali, a Briosco (Monza e Brianza), nel corso della giornata di studio e approfondimento dedicata al ruolo delle Forze di polizia. "Stiamo inoltre lavorando - ha proseguito l´assessore - per promuovere il Contratto collettivo degli agenti di Polizia locale, per riconoscere la peculiarità del loro lavoro all´interno della Pubblica amministrazione. A gennaio inizierò un tour di tutte le province lombarde, perché voglio incontrare direttamente gli agenti e confrontarmi con loro in merito a queste proposte". Premiazioni - Nell´ambito della giornata di studio l´assessore Bordonali ha premiato alcuni agenti di Polizia locale brianzoli e volontari di Protezione civile, che si sono distinti negli ultimi mesi per particolari meriti di servizio. "È davvero un onore - ha commentato - poter consegnare un riconoscimento a questi agenti e volontari, donne e uomini, che ogni giorno operano nell´interesse comune, per difendere la sicurezza del territorio e il rispetto delle regole". "Momenti d´incontro formativi come quello di stamattina - ha aggiunto - sono molto importanti per i nostri 9000 agenti lombardi, che possono continuamente migliorare per ottenere risultati sempre più tangibili e concreti".  
   
   
VENDOLA: LA LOTTA ALLA MAFIA È UN´OPERA DI BONIFICA DEI TERRITORI  
 
Lecce, 22 ottobre 2013 – “Le firme di oggi su questi protocolli spero che segnino l’inizio di una ripresa di attenzione nei confronti dei fenomeni mafiosi”. Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo il 19 ottobre presso la Prefettura di Lecce al convegno “La tutela antimafia alla luce del nuovo Codice: tra protocolli di legalità e accordi interistituzionali”. All’iniziativa ha partecipato il Vice Ministro dell’Interno Vincenzo Bubbico. Nel corso dei lavori oltre all’adeguato del Protocollo d’intesa “La Rete dei Responsabili della Legalità negli appalti pubblici” sottoscritto il 9 Ottobre 2012 da oltre 120 stazioni appaltanti, saranno firmati da Prefettura di Lecce e Comune di Gallipoli l’intesa “Le autorizzazioni e le licenze amministrative: le nuove frontiere degli interessi mafiosi e l’attività di prevenzione”, e con i Presidenti di Corte d’Appello e Tribunale di Lecce l’accordo finalizzato alla circolarità delle informazioni nella disponibilità degli uffici giudiziari per una maggiore speditezza nell’accertamento dei requisiti antimafia. “Noi – ha spiegato Vendola – siamo prigionieri di una fin troppo lunga omertà. La mafia è forte soprattutto quando la politica è debole, quando la democrazia è debole, quando si ha paura di parlare, quando domina l’illegalismo, la spregiudicatezza di una vera e propria cultura dell’intimidazione e della violenza”. Occorre, quindi, secondo il Presidente della Regione Puglia “illuminare. Illuminiamo Gallipoli, non solo la sua bellezza, ma anche le sue ferite. Non abbiamo paura di parlare dell’epopea del clan Padovano, non abbiamo paura in altri territori di parlare di altri clan. Non possiamo immaginare che la lotta alla mafia debba essere un corpo a corpo tra le forze dell’ordine, la magistratura e i boss. La lotta alla mafia è un’opera di bonifica dei territori, passa per una diffusione di cultura della legalità, per una riappropriazione millimetro dopo millimetro del proprio territorio. Credo che quando si capisce che la mafia è un attentato alla libertà individuale, forse si ha più forza di reagire”. Il Presidente Vendola ha poi commentato la notizia annunciata dal Vice Ministro Bubbico sull’invio di nuove forze dell’ordine sul territorio salentino “si tratta – ha spiegato Vendola – di una notizia importante, ma noi abbiamo bisogno nei nostri territori di un invio di diritti, di un bombardamento di posti di lavoro, di assistenti sociali. La lotta alla mafia non può essere un paradigma militare, ma è soprattutto la costruzione di un’antimafia sociale. Quando cresce l’esercizio dei diritti di cittadinanza, allora si affievolisce il potere della mafia. Quando i cittadini sono meno cittadini e sono più clienti o sudditi, allora la sovranità mafiosa fa sentire la sua violenza”.  
   
   
MILANO, CARCERI. GARANTE DETENUTI NALDI: AL VIA UN CICLO DI INCONTRI PUBBLICI CON DOCENTI, ESPERTI E AUTORI DI LIBRI  
 
Milano, 22 ottobre 2013 - Parte “Consigli di lettura su carcere e dintorni”, un ciclo di incontri per conoscere e approfondire il tema della pena detentiva. Lo ha organizzato il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Milano Alessandra Naldi. Il primo appuntamento è in programma martedì 22 ottobre, alle ore 18, all’Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele: interverranno Silvia Buzzelli, docente di diritto penitenziario all’Università Bicocca, e Lucia Castellano, consigliere in Regione Lombardia, membro della Commissione ministeriale sul sovraffollamento carcerario ed ex direttrice della casa di reclusione di Milano-bollate. Silvia Buzzelli e Lucia Castellano sono le autrici, rispettivamente, de “I giorni scontati” e “Diritti e Castighi”, due testi sul tema del carcere. L’idea della rassegna, infatti, è quella di proporre un confronto a partire dai libri, novità editoriali o pubblicazioni meno recenti, che hanno affrontato i tanti aspetti relativi agli istituti di pena e alle persone private della libertà. “Con questa rassegna – ha dichiarato Alessandra Naldi, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Milano – proveremo a far luce sulle tante problematiche che riguardano la pena detentiva. Dal sovraffollamento alle condizioni di vita in celle di tre metri per quattro, alla situazione delle donne e mamme detenute fino al sistema della giustizia minorile. Vogliamo offrire a chiunque sia interessato, per motivi di studio, lavoro o solo per curiosità, l’occasione di riflettere e discutere di carcere e pena con gli autori dei libri e gli esperti del settore”. Il secondo appuntamento del ciclo di incontri è previsto per martedì 26 novembre e sarà incentrato sul tema delle strategie di sopravvivenza in cella e dell´importanza delle azioni che riempiono la vita quotidiana dietro le sbarre: farsi da mangiare, tenere in ordine la cella, costruirsi piccoli arredi con materiali di recupero. Ospiti dell´incontro saranno Davide Dutto, coautore del libro “Il gambero nero” e promotore dell´associazione "Sapori Reclusi", e Giorgia Gay, antropologa, giornalista e autrice di una ricerca sulla "domesticazione" dello spazio in carcere.  
   
   
LA GRECIA È STATO MEMBRO N ° 16 A SOTTOSCRIVERE NUOVE NORME UE AIUTARE LE COPPIE INTERNAZIONALI  
 
Bruxelles, 22 ottobre, 2013 – Lo scorso 18 ottobre la Grecia ha annunciato la sua decisione di unirsi ai 15 paesi già partecipanti le norme Ue che permettono alle coppie internazionali di scegliere la legge nazionale applicabile al loro divorzio. Le nuove norme, in vigore dal giugno 2012, sono stati la prima volta che gli Stati membri dell´Ue hanno deciso di procedere con l´integrazione attraverso la procedura di ´cooperazione rafforzata´ ( Ip/10/347 ) . Cooperazione rafforzata - introdotto dal trattato di Nizza nel 2001, ma non utilizzati fino a quando la Commissione Barroso Ii - oggi consente a un gruppo di almeno nove Stati membri ad attuare misure se tutti i 28 Stati membri non riescono a raggiungere un accordo. Nel caso delle regole di divorzio, questo ha reso possibile per inizialmente 14 paesi (vedi background) di accettare, nel 2011, su un regolamento che è stato raggiunto da Lituania nel 2012 ( Ip/12/1231 ) e ora dalla Grecia. Il regolamento mira a dare coppie certezza giuridica ed evitare una "corsa in tribunale" e forum shopping in divorzi, mentre allo stesso tempo evitando procedimenti emotivamente e finanziariamente costose. "Le norme dell´Ue in materia di divorzio transfrontaliero ha rotto un nuovo terreno per l´integrazione europea. Hanno mostrato la via da seguire in aree in cui la mancanza di unanimità è stato un ostacolo al progresso, trasformando le innovazioni giuridiche del trattato di Lisbona in una realtà concreta", ha detto Vicepresidente Viviane Reding, Commissario alla Giustizia dell´Ue. " E ´molto incoraggiante vedere che un altro stato ha chiesto di partecipare alla cooperazione rafforzata, che aiuta le coppie internazionali passa attraverso un divorzio. Mentre libera circolazione delle persone permette di uomini e donne provenienti da tutta Europa di incontrarsi e innamorarsi, abbiamo al fine di garantire che non vi sia la certezza del diritto in caso di divorzio ". Il regolamento sulla legge applicabile al divorzio si propone di fornire assistenza ai partner più debole nei procedimenti di divorzio. Coppie internazionali sono in grado di concordare in anticipo la legge si applicherebbe in caso di divorzio e alla separazione personale. Nel caso in cui la coppia non può essere d´accordo, i giudici avranno una formula comune per determinare la legge applicabile del paese. Il regolamento, entrato in vigore il 21 giugno 2012, non ha alcun effetto sul divorzio nazionale o le leggi sul matrimonio, né si prevede l´adozione di norme che incidono sul diritto sostanziale di famiglia degli Stati membri. Con quasi 1 milione di divorzi nella zona Ue nel 2009 (dati Eurostat), la soluzione aiuta le coppie di nazionalità diverse, quelle che vivono a parte in diversi paesi o quelli che vivono insieme in un paese diverso dal loro paese di origine e li protegge dalla complicata, lunga e dolorosa procedure. La legislazione divorzio è un esempio per il superamento disaccordo tra Stati membri in altri settori in cui è stato poi utilizzato una cooperazione rafforzata: il brevetto unitario dell´Ue ( Memo/12/971 ) e la proposta di una tassa sulle transazioni finanziarie ( Ip/13/115 ). Sfondo Ai sensi dei trattati europei, la cooperazione rafforzata consente a nove o più paesi di andare avanti con una misura che è importante, ma viene bloccata da una piccola minoranza di Stati membri. Altri paesi Ue mantengono il diritto di aderire quando vogliono (articolo 331 del Tfue). I governi dell´Ue hanno adottato la decisione del Consiglio che autorizza una cooperazione rafforzata sulla legge applicabile al divorzio e alla separazione personale, il 12 luglio 2010 ( Ip/10/917 , Memo/10/100 ). E ´stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell´Unione europea il 22 luglio 2010. I 14 paesi partecipanti (Austria, Belgio, Bulgaria, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Romania, Slovenia e Spagna) poi negoziato e, del 20 dicembre 2010, ha adottato un regolamento del Consiglio che contiene le modalità che si applicheranno ai divorzi internazionali (che è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell´Unione europea il 29 dicembre 2010). Altri Stati membri che desiderano partecipare possono inviare la loro richiesta in qualsiasi momento. In base al trattato di Lisbona, devono prima notificare al Consiglio e alla Commissione. Dopo la Lituania, la Grecia è il secondo Stato membro aggiuntivo di informare le istituzioni del suo desiderio di partecipare alla cooperazione rafforzata. A seguito di richiesta della Grecia di aderire al regolamento sui divorzi transfrontalieri, la Commissione deve, entro quattro mesi, confermare la partecipazione del paese alla cooperazione rafforzata stabilita.  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ, FVG: RICOGNIZIONE ASSOCIAZIONI E ORGANIZZAZIONI  
 
Trieste, 22 ottobre 2013 - E´ in corso una ricognizione delle associazioni e dei movimenti delle donne nonché delle organizzazioni di imprenditori e imprenditrici e dei lavoratori e lavoratrici dipendenti e autonomi che operano ai fini di promuovere la cultura del rispetto tra i sessi e rimuovere gli ostacoli che di fatto costituiscono discriminazione diretta o indiretta basata sull´appartenenza di genere. A renderlo noto è l´assessore regionale con delega alle Pari opportunità, Loredana Panariti. "Considerato che il panorama delle associazioni ed organizzazioni attive sul territorio regionale è per sua natura variegato e mutevole nel tempo, la ricognizione - precisa Panariti - si prefigge di disporre di un quadro aggiornato della loro composizione e attività, nonché della loro rappresentatività, intesa non solo come numero di aderenti/iscritti ma anche come capacità di incidere nei vari settori della vita culturale, economica e sociale e di attivare reti di collaborazione con altre realtà della comunità regionale e con le istituzioni". A tale fine sono disponibili sul sito web della Regione www.Regione.fvg.it le indicazioni e la modulistica per aderire alla ricognizione che si concluderà il 15 novembre prossimo. Ogni associazione, organizzazione e movimento che intenda partecipare e mettere in rilievo la proprie attività potrà inviare una scheda di presentazione ed, eventualmente, anche delle candidature per la nomina delle commissarie componenti la "Commissione per le pari opportunità tra uomo e donna", istituita con legge regionale 23/1990 quale organo consultivo del Consiglio e della Giunta regionale allo scopo di favorire il controllo e l´effettiva attuazione nel territorio regionale dei principi di eguaglianza e parità sociale.  
   
   
ANCHE AL FEMMINILE L´IMPRESA FACCIA REDDITO  
 
Casalmaggiore/cr, 22 ottobre 2013 - Non ne fa una questione di genere, "anche se siamo qui a sottolineare ruoli e prospettive al femminile in agricoltura", quanto piuttosto di opportunità, economica s´intende. Perché, oltre la vocazione e il passaggio generazionale, l´agricoltura deve prima di tutto produrre reddito per l´impresa. Insiste ancora una volta sul tema della remuneratività l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava a Casalmaggiore (Cremona), all´incontro organizzato da Confagricoltura Donna Lombardia, l´associazione delle imprenditrici femminili iscritte a Confagri, in occasione dell´´International Day of Rural Women´, evento promosso dalle Nazioni unite martedì 15 ottobre scorso. L´assessore Fava ha visitato l´azienda agricola Tenca, dando il via alla decima tappa della ´Maratona delle Imprenditrici verso Expo 2015´, iniziativa patrocinata da Regione Lombardia. Sono intervenuti Gabriella Poli, presidente Confagricoltura Donna Lombardia, e Umberto Bertolasi, direttore regionale Confagricoltura. Il Ruolo Politico Di Expo - Fava ha evidenziato "l´opportunità che Expo ci offre per dialogare e intrattenere rapporti direttamente con i tutti i Paesi che arriveranno in Lombardia. A loro dovremo far capire che la principale regione agricola d´Europa, se non mondiale, vuole tutelare la qualità delle sue produzioni, trovare nuove forme di remunerazione per le proprie aziende e combattere la piaga della contraffazione, visto che il 20 per cento dei 34 miliardi di prodotti alimentari che esportiamo è in Lombardia". ´Quattro Motori´ E Europa - "Per la prima volta dopo 25 anni - ha detto Fava, reduce dal fresco passaggio di consegne avvenuto a Stoccarda, in occasione del quale la Lombardia, da ieri, è alla guida dei ´Quattro Motori per l´Europa´ - avremo l´agricoltura, oltre a Expo, al centro dell´azione di questo organismo che accomuna Regioni simili per Pil, popolazione e vocazione agricola. Organizzazione che potrà rapportarsi più facilmente con l´Europa, in un momento in cui le risorse saranno sempre meno, e che perciò dovranno sempre più premiare le aziende agricole nel cuore della produzione". "Dobbiamo far ripartire il sistema economico, agroalimentare compreso, - ha concluso Fava, citando gli incontri avuti ieri a Stoccarda con i colleghi degli altri Governi regionali - ed è questa la nostra priorità. Anche per questo, il 24 ottobre, a Cremona, ci sarà anche il presidente Maroni per l´inaugurazione della Fiera del bovino da latte. Vogliamo dimostrare tutto il nostro interesse per questo settore, da qui vogliamo ripartire". Tenca, Multifunzionalità E Filiera Corta - L´azienda agricola Tenca, che alleva oltre 10.000 suini all´interno del circuito tutelato del Prosciutto di Parma, è condotta da Gabriella Tenca e si caratterizza per l´indirizzo multifunzionale impostato sulla filiera corta e la valorizzazione dei maiali allevati attraverso la macellazione aziendale, la lavorazione delle carni (il laboratorio si avvale del Bollo Cee, che consente l´export delle carni) e la stagionatura dei salumi, di elevata qualità. Presenza Al Femminile Da Incentivare - In Lombardia, delle circa 50.000 imprese agricole, solo il 19,8 per cento ha titolari donna. "Un numero inferiore rispetto alla media nazionale - osserva l´assessore Fava - ma per questo la Lombardia intende sostenere l´occupazione, anche femminile, in un comparto che sta vivendo una fase anticiclica come l´agricoltura. Ci conforta il fatto che negli ultimi 5 anni le nuove aziende al femminile siano aumentate notevolmente. Ci muoveremo appunto per incentivare la presenza femminile nel primario. Le donne storicamente e culturalmente hanno un legame molto forte con cibo e alimentazione, ma guardano anche con attenzione a nuove prospettive come gli agriturismi e i servizi legati alla vendita".  
   
   
PIEMONTE: BONUS BEBE’, PER IL 2012 PAGATI 3 MILIONI E 661 MILA € I BENEFICIARI SONO STATI OLTRE 14.600 ANCHE PER IL 2013 PREVISTA L’EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO  
 
Torino, 22 ottobre 2013 - In merito alle notizie pubblicate su alcuni organi d’informazione relativamente all’erogazione del bonus- bebè, l’Assessore alla Sanità e alle Politiche sociali, Ugo Cavallera, precisa: «In base ai dati della Direzione regionale Sanità, settore Risorse Finanziarie, ad oggi sono stati emessi 14.644 mandati di pagamento, per una somma complessiva di 3 milioni e 661.000 €, che si riferiscono alle domande presentate fino al 2012. L´impegno di spesa complessivo previsto è di 5 milioni e 500 mila euro. Le difficoltà di pagamento, dovute alla carenza di liquidità dei mesi scorsi, che hanno condizionato la tempestiva erogazione agli aventi diritto, sono ora in via di rapido superamento. L’intenzione dell’amministrazione è di completare il pagamento della parte residua riferita al 2012 e con la somma già stanziata, integrata da altre risorse che saranno reperite nei capitoli di bilancio, di erogare il contributo anche per l’anno 2013, come previsto dalla delibera di Giunta che ha istituto il bonus.» Il contributo di 250 euro per ogni nuovo nato è subordinato ad una serie di requisiti, tra i quali il reddito Isee della famiglia del neonato.  
   
   
CALABRIA: PRESENTATO GLI INTERVENTI DI INCLUSIONE SOCIALE  
 
Catanzaro, 22 ottobre 2013 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e l’assessore Regionale al Lavoro Nazzareno Salerno hanno presentato il 19 ottobre, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sala “Giuditta Levato” di Palazzo Campanella, gli Interventi di inclusione sociale, integrazione socio-sanitaria e contrasto alla povertà per gli agglomerati urbani a maggiore concentrazione di popolazione e la ripartizione delle risorse negli ambiti territoriali intercomunali. La Regione, nel progetto che riguarda il comparto sociale, distribuirà, attraverso la Legge regionale numero 19 del due maggio 2013, in trenta comuni calabresi, suddivisi nelle cinque province, 5 milioni e mezzo di euro, mentre nella ripartizione delle risorse negli ambiti territoriali intercomunali erogherà, in 33 comuni, 15 milioni e mezzo di risorse. L’obbiettivo, prevista anche l’integrazione socio-sanitaria, è quello di sostenere le fasce deboli e l’infanzia. La ripartizione delle risorse presuppone, appunto, l’individuazione di agglomerati urbani a maggiore densità abitativa. Inoltre, tenuto conto delle esigenze di riequilibrio socio-economico dei diversi territori, è stata data applicazione alla Dgr. 337/2007, mentre in ambito provinciale si è proceduto all’assegnazione di una quota per abitante. Gli interventi, finanziati con la Legge Regionale numero 19 del 2013, si innestano nell’ambito di una programmazione regionale in corso ad ampio respiro che prevede l’utilizzo delle risorse comunitarie, nazionali e regionali nell’ottica della costruzione di un sistema integrato di interventi e servizi di cui la Legge Regionale 23 del 2013 ed il Piano Sociale sono strumenti di riferimento. Il presidente Scopelliti, nell’esprimere la sua soddisfazione per i due progetti, ha dichiarato: “La Regione, nonostante la carenza di risorse, attraverso un impegno forte e straordinario, mette in campo queste somme. Abbiamo previsto 15 milioni e mezzo di euro per le fasce più disagiate, mentre gli altri 5 milioni e mezzo di euro sono dirottati verso i bacini intercomunali. Si tratta di un ulteriore segnale significativo portato avanti dalla nostra amministrazione e bisogna dare atto all’assessore Salerno di aver svolto davvero un ottimo lavoro, a conferma della sua operatività”. Infine l’assessore Salerno ha così commentato i progetti presentati alla stampa: “Stiamo attraversando una fase di crisi, ma grazie a questi finanziamenti aggrediremo, anche se solo in parte, lo stato di grave disagio sociale che ha colpito la Calabria”.