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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Ottobre 2006
Politica
APPROVATA LA COOPERAZIONE CON GLI STATI VICINI PER I CITTADINI EUROPEI PROMUOVERE LA STABILITÀ NEI PAESI CONFINANTI PORTA BENEFICI ALL’UE  
 
Bruxelles, 11 ottobre 2006 - Secondo un sondaggio speciale di Eurobarometro sulla Politica europea di vicinato, gli europei pensano che incoraggiare e sostenere le riforme nei paesi vicini all’Unione europea comporterà dei benefici per quegli Stati sia in termini di governance che di sviluppo economico e sociale. I cittadini sono convinti, inoltre, che promuovendo la stabilità, creando un contesto economico favorevole, e favorendo una reciproca apertura dei mercati, si contribuirà alla prosperità all’interno dell’Ue. Il 68% degli intervistati ha una percezione positiva delle relazioni con i paesi vicini e crede che la collaborazione con questi paesi porterà vantaggi reciproci. In particolare, i cittadini Ue considerano importante la cooperazione in ambiti quali lo sviluppo economico (88%), l’energia (87%), l’ambiente (87%), la democrazia, l’istruzione e la formazione (83%), la ricerca e l’innovazione (78%) e l’immigrazione (77%). Il 90% degli europei sente il bisogno di rafforzare i legami con gli Stati limitrofi soprattutto nella lotta al crimine organizzato e al terrorismo. Sui grandi temi di attualità, come l’immigrazione, il 64% degli intervistati è convinto che una stretta collaborazione con i paesi che circondano i confini comunitari permetterebbe di ridurre l’immigrazione illegale nell’Ue. Una larga fetta della popolazione dell’Unione ritiene, inoltre, che la cooperazione economica incrementerà la prosperità fuori e dentro i confini comunitari (61%) e aprirà nuovi mercati per l´ Ue (75%) e per le nazioni confinanti (64%). Da un punto di vista politico, una larga maggioranza ritiene che l’assistenza fornita dall’Ue ai propri vicini possa contribuire a rafforzare la pace (70%) e la democrazia (77%) al di fuori dell´Unione. Il 45% del campione esprime invece la preoccupazione che la pace e la stabilità delle nazioni europee possa essere messa in pericolo dagli aiuti destinati alle riforme negli Stati terzi; mentre l’81% degli intervistati teme per i potenziali costi economici necessari al sostegno di tali riforme. Tuttavia, il supporto comunitario alle riforme continua a essere giudicato utile dalla maggioranza dei cittadini, mentre il 52% degli intervistati è convinto che l’Ue debba ridurre le relazioni con chiunque non mostri dei progressi nei processi di riforma. Circa il tipo di rapporti che Bruxelles dovrebbe intavolare con i propri vicini, il 72% dei cittadini europei si dichiara favorevole a un ulteriore allargamento, a patto che non avvenga troppo velocemente. Una percentuale simile (70%) è d’accordo con l’idea di sviluppare con i paesi in questione delle relazioni speciali che non portino a una piena membership. L’opinione pubblica europea appare maggiormente divisa su come l’Unione debba comportarsi con i propri vicini a conclusione dell’attuale fase di allargamento. Per il 52% del campione, l’Ue dovrebbe trattare questi paesi come un qualunque paese terzo, mentre il 36% auspica un trattamento differente. .  
   
   
SEDUTA PLENARIA DEL PARLAMENTO EUROPEO BRUXELLES 11 - 12 OTTOBRE 2006: VERTICE INFORMALE CHE SI TERRÀ A LAHTI  
 
Bruxelles, 11 ottobre 2006 - Il Parlamento europeo si riunisce a in seduta plenaria l´11 e il 12 ottobre 2006. Molti gli appuntamenti di rilievo all’Ordine del giorno. Mercoledi 11 ottobre - Dopo le dichiarazioni del Consiglio e della Commissione si aprirà in Aula un dibattito sul Vertice informale che si terrà a Lahti il prossimo 20 ottobre. Politica energetica esterna, immigrazione illegale, competitività e innovazione sono i principali temi in agenda. Nel corso del meeting i Capi di Stato e di governo incontreranno anche il Presidente russo Vladimir Putin. Due interrogazioni orali al Consiglio e alla Commissione apriranno un dibattito in Aula sulle misure antidumping adottate dal Consiglio per le importazioni di calzature provenienti da Cina e Vietnam. Dopo lunghi e travagliati negoziati i Ministri hanno raggiunto un accordo in extremis che prevede l´imposizione di dazi del 16,5% sulle scarpe cinesi e del 10% su quelle vietnamite, per un periodo di due anni, anziché dei cinque proposti dalla Commissione. La Plenaria esaminerà poi la relazione di Crisitiana Muscardini (Uen/it), che chiede più determinazione alla Comunità nel contrastare le pratiche commerciali protezionistiche che nuocciono alle imprese europee. L´on. Muscardini ritiene necessario ricorrere maggiormente all´organo di risoluzione delle controversie e promuovere azioni volte a rendere più efficace e tempestiva l´applicazione delle sue decisioni. Occorre anche attuare una profonda revisione delle regole che prevedono l´imposizione di misure di salvaguardia. L´aula esaminerà in seguito una relazione sull´apertura della concorrenza nei servizi professionali. Il Parlamento chiede l´eliminazione degli ostacoli alla concorrenza non giustificati o nocivi per l´interesse generale e sostiene la necessità di limitare solo a casi eccezionali le regolamentazioni speciali nel campo della pubblicità. I deputati chiedono poi l´adozione di un codice di condotta dei prestatori di servizi e sollecitano un´autoregolamentazione che non danneggi i consumatori o l´interesse generale (relazione Ehler - Ppe-de/de). I deputati chiedono che siano attuate a livello europeo norme uniformi per il benessere degli animali, l´effettivo rispetto delle disposizioni sul trasporto e il ricorso alla vaccinazione in caso di emergenze sanitarie. Sollecitano poi l´utilizzo di etichette chiare e affidabili in grado di orientare gli acquisti dei consumatori e auspicano prelievi addizionali per i prodotti importati non conformi agli standard europei. Il documento chiede infine che si ponga termine ai combattimenti fra animali adottando misure legislative sia a livello nazionale che comunitario. I deputati mettono anche in evidenza come il principio delle 3R (Replacement, Reduction, Refinement), grazie al quale si fa minor ricorso alla sperimentazione sugli animali sia uno dei pilastri della politica europea in materia (relazione Jeggle - Ppe-de/de). Giovedì 12 ottobre - L´aula si pronuncerà sulla proposta di trasformare l´Osservatorio europeo sui fenomeni di razzismo in una vera e propria Agenzia dei diritti umani con un mandato più ampio. I deputati accolgono l´idea di attribuire all´Agenzia competenze in materia di cooperazione giudiziaria e di polizia e insistono sulla necessità di un dialogo strutturato con la società civile. Chiedono anche l´ampliamento del suo campo d´azione geografico e un ruolo maggiore per il Parlamento europeo (relazione Kinka Gál - Ppe-de/hu). A seguito del dibattito tenutosi durante la sessione di fine settembre, il Parlamento adotterà una risoluzione sul futuro della politica dei brevetti in Europa. Durante tale sessione era intervenuto in Aula il Commissario Charlie Mccreevy che aveva ribadito la necessità di migliorare il sistema brevettuale europeo rendendolo più affidabile e meno costoso. Mccreevy aveva poi precisato che la Commissione non avrebbe ripresentato una nuova proposta in materia di brevettabilità dei software, proposta che il Parlamento europeo aveva ampiamente respinto lo scorso anno. .  
   
   
VIVIANE REDING IL COMMISSARIO EUROPEO RESPONSABILE DELLA SOCIETÀ DI INFORMAZIONE E DEI MEZZI ALLE COMMISSIONI PARLAMENTARI MISTE DEL PARLAMENTO ITALIANO: BANDA LARGA, CON 13,2% DI PENETRAZIONE L´ITALIA RIMANE SEMPRE AL DI SOTTO DELLA MEDIA EUROPEA CHE È SUPERIORE AL SEDICI PER CENTO (16,6%).  
 
 Rome, 11 Ottobre 2006 - Sono molto onorata di parlare davanti a questo illustre gruppo di deputati e senatori italiani. In qualità di membro della Commissione europea sono particolarmente fiera di essere la responsabile di uno dei portafogli più interessanti e in grande evoluzione: quello della Società dell´informazione e dei media. E’ un settore economico di importanza cruciale per la prosperità e la qualità della vita nell´intera Unione europea con una chiara importanza strategica sia in una prospettiva europea che in quella italiana. L´economia moderna si fonda sulle tecnologie dell´informazione e della comunicazione che rappresentano il cinquanta per cento (50%) della crescita di produttività in Europa e costituiscono la principale fonte delle innovazioni che sono il motore della competitività. Questo settore costituirà un significativo driver per l´evoluzione economica dei i paesi europei che sapranno puntare decisamente su queste tecnologie, così come lo è già per Stati Uniti - dove rappresentano l´ottanta per cento della crescita di produttività - e altre economie emergenti, quali Brasile, Cina e India. L´europa è in ritardo. Molti sono ancora gli sforzi necessari sfruttare pienamente tutte le opportunità offerte da queste tecnologie. Un uso più ampio delle nuove tecnologie favorirà anche l´esercizio della cittadinanza e migliorerà la qualità della vita fornendo un numero maggiore di servizi di migliore qualità. Vi è dunque un ruolo chiave che la politica è chiamata a svolgere per una forte promozione di queste tecnologie. Permettetemi di spiegare più ampiamente alcune di queste sfide cominciando da quelle più cruciali per l´Italia. L´accesso a banda larga offre nuove possibilità in termini di qualità dei servizi forniti: insegnamento a distanza, e-government, servizi sanitari, intrattenimento, commercio elettronico, sono molto spesso accessibili in modo ottimale soltanto con la banda larga. Nonostante un miglioramento in termini di penetrazione della banda larga, con un tasso del tredici per cento (13,2%) l´Italia permane comunque sempre al di sotto della media europea e decisamente al di sotto della media dei quindici Stati membri, nei quali il tasso medio di penetrazione è superiore al sedici per cento (16,6%). Un altro aspetto preoccupante è che la copertura della banda larga (ossia la superficie del paese in cui sono disponibili connessioni in banda larga) è pari all´ottantasette per cento (87%), vale a dire una percentuale molto più bassa della media dell´Unione europea ed ovviamente inadeguata per lo sviluppo di applicazioni avanzate. L´accesso in banda larga si concentra nelle aree urbane, mentre la copertura nelle zone rurali è nettamente inferiore alla media (quarantaquattro per cento contro sessantacinque per cento). Il Ministero degli Affari regionali ci ha informato tuttavia che sono a buon punto i programmi intesi a promuovere la diffusione della banda larga nelle zone rurali. Mentre la percentuale degli investimenti connessi alle tecnologie dell´informazione e della comunicazione sul totale della ricerca e sviluppo è solo leggermente inferiore alla media europea (25%), gli investimenti complessivi in ricerca e sviluppo da parte delle imprese è meno della metà della media (0,3%). In questo settore meno investimenti in ricerca significa minore competitività. La riduzione degli investimenti privati nella ricerca è dunque particolarmente preoccupante, in quanto rischia di compromettere la solidità del settore e, nel lungo termine, la competitività dell´Europa rispetto alle altre regioni del mondo. L´italia fornisce servizi di e-Government in misura ben superiore alla media dell´Unione europea (60% contro una media del 40%), ma l´uso di tali servizi va a rilento: se il loro utilizzo da parte delle imprese è simile a quello delle altre imprese europee, i cittadini italiani vi ricorrono invece meno che nel resto d´Europa. La regolamentazione delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione e, in particolare, delle comunicazioni elettroniche, è una delle condizioni essenziali per favorire investimenti in innovazione, lanciare nuovi servizi e avere prezzi più competitivi. Le mie proposte di modifica del quadro normativo delle comunicazioni elettroniche, in vigore dal 2003, mirano a creare le condizioni ottimali per rafforzare la competitività attraverso la concorrenza, senza tuttavia perdere di vista di interessi degli utilizzatori. È necessario assicurare che tale quadro sia attuato integralmente ed in modo efficace e che resti adeguato a un ambiente tecnologico in rapida evoluzione. L´italia dispone di una rete altamente sviluppata per la telefonia mobile e vanta uno dei maggiori tassi di penetrazione dell´Ue. L´italia è un paese leader in termini di diffusione di telefonini di terza generazione, con oltre settanta milioni di abbonati. Ma cosa succede se un utente italiano di telefonia mobile si reca in un altro paese europeo? Il livello di concorrenza non è certo lo stesso e le tariffe di roaming che deve pagare sono scandalosamente alte. Oggi le tariffe al dettaglio per le chiamate sono in media 5 volte maggiori del costo di base e quattro volte più alte delle chiamate nazionali. Le tariffe al dettaglio per ricevere chiamate sono da 4 a 6 volte più alte dei costi di base. Per esempio il costo per un cittadino Italiano che usa il telefonino all´estero è di 4 Euro per una telefonata di 4 minuti! La mia proposta di abbassare le tariffe del roaming costituisce un esempio chiaro e di grande interesse per gli utenti, data l´importanza della telefonia mobile per gli italiani. Confido nell’appoggio delle autorità italiane per questa iniziativa. Con l´attuazione del quadro normativo europeo sui servizi di comunicazione elettronica, esistono oggi in Italia i presupposti per una crescita ulteriore e maggiori investimenti in tali servizi. Perché i consumatori e l´economia ne traggano pienamente vantaggio le autorità italiane, che hanno compiuto un´eccellente lavoro di analisi dei vari mercati delle telecomunicazioni, hanno il dovere di adoperarsi per un´applicazione effettiva dei rimedi da parte degli operatori. Presenterò formalmente le mie proposte di modifica dell´attuale quadro normativo all´inizio del 2007 e mi auguro di poter contare sul sostegno delle autorità italiane. Durante recenti incontri, ho potuto constatare che alcune autorità nazionali di regolamentazione, inclusa l’Agcom, condividono i miei obiettivi politici di rinforzare il mercato interno anche da un punto di vista regolamentare. Questo ha confermato la mia intenzione di esplorare la possibilità di istituire un´Autorità di Telecomunicazione Europea indipendente basata sul modello del Sistema europeo di banche centrali. Vorrei passare ora a un punto chiave sul quale desidero soffermarmi: la revisione della direttiva "Televisione senza frontiere". La Commissione parte dal presupposto che è necessario riconoscere l´importanza dei media e delle comunicazioni per una società inclusiva, democratica e libera. Il settore audiovisivo è l´industria culturale per eccellenza. Le mie politiche perseguono tre obiettivi principali: garantire la diversità culturale e il rispetto dei diritti fondamentali e dei diritti dei consumatori, creare il miglior quadro normativo possibile per lo sviluppo del settore audiovisivo europeo, tener conto delle conseguenze della convergenza. Vi ricordo che l´obiettivo di tutto il nostro lavoro è quello di stimolare la crescita e la competitività e migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini europei. La nuova proposta mira a sostituire norme nazionali disparate in materia di protezione dei minori, di lotta contro la pubblicità occulta e l´incitamento all´odio razziale, con norme minime di base, a livello europeo, di protezione applicabili ai servizi audiovisivi "a richiesta". La direttiva non prevede obblighi nuovi, ma si limita ad armonizzare le legislazioni nazionali permettendo agli operatori di beneficiare pienamente del mercato interno. Gli operatori stabiliti nell´Unione ne trarranno solo vantaggi, poiché dovranno rispettare esclusivamente le norme dello Stato membro in cui sono stabiliti. Ma al di là di questi obiettivi attinenti al mercato interno, la proposta non persegue una liberalizzazione radicale dell´attuale regime e mantiene in vigore le norme di tutela dei consumatori e dei contenuti culturali che erano state attentamente elaborate all´interno della direttiva originaria. Permettetemi di ripetere i motivi per cui sono convinta che la proposta della Commissione sia all´altezza delle nuove sfide che ci vengono dal mondo dell´audiovisivo europeo. Mi auguro che sarete d´accordo con me sul fatto che questa proposta non intende introdurre disposizioni restrittive, ma mira a dare efficacia alle libertà sancite dal trattato e all´attuazione armonizzata del diritto fondamentale della libertà di espressione. Uno dei principi basilari dell´Unione europea è infatti quello della libertà di espressione, da cui deriva l´importanza decisiva della libertà e del pluralismo dei media. Non appena sarà adottata, la nuova direttiva sui servizi dei media audiovisivi conferirà efficacia a queste libertà in un contesto moderno e a prova di futuro. Il quadro normativo fisserà le regole del gioco, di cui i nuovi modelli di impresa e i nuovi sviluppi tecnologici hanno bisogno per conquistarsi la piena accettazione da parte dei consumatori e per permettere l´ampia diffusione di nuovi servizi sul mercato interno. La proposta della Commissione intende disciplinare i servizi di media audiovisivi, ma non attività che non costituiscono servizi ai sensi del trattato, nè servizi che non abbiano un contenuto audiovisivo (ossia filmati), né servizi che, pur contenendo filmati, non sono servizi di media audiovisivi. Dunque non si intende regolare l’Internet per sé, né la stampa on line o il blog personale. La proposta della Commissione coprirà invece servizi sottoposti alla responsabilità editoriale di un fornitore di servizi di media, il cui principale scopo sia l´offerta di programmi costituiti da immagini in movimento, con o senza suono, allo scopo di informare, divertire o istruire. La nuova direttiva fornirà quindi, in linea con il principio della neutralità tecnologica, un quadro flessibile per il mercato interno di servizi che possono essere chiamati sostanzialmente "servizi televisivi o di tipo televisivo". Tra questi servizi è necessario trattare in modo differenziato due diversi tipi di servizi: i servizi lineari, ossia la trasmissione programmata, per i quali sarà mantenuto un quadro normativo per una radiodiffusione più moderna e flessibile, i servizi non lineari, ossia a richiesta, soggetti a un insieme di base di regole minime abbinato all´uso più intenso possibile degli strumenti della coregolamentazione e dell´autoregolamentazione. La proposta della Commissione infatti incoraggia gli Stati membri che lo considerino opportuno a ricorrere alla coregolamentazione e all´autoregolamentazione come strumenti di attuazione della direttiva. La proposta della Commissione è stata oggetto di discussioni approfondite in seno al Parlamento e al Consiglio ormai da sei mesi. Il dibattito ha compiuto notevoli progressi, facendo tuttavia emergere la necessità di ulteriormente approfondire alcuni argomenti più sensibili, come le nuove disposizioni in materia di comunicazioni commerciali, in particolare per quanto riguarda la pubblicità attraverso l´inserimento di prodotti. A questo proposito, vorrei evidenziare due aspetti. Innanzi tutto, la Commissione non propone di aumentare il limite di pubblicità che resta fissato a dodici minuti per ora. Non vogliamo infatti una televisione all´Americana in cui non è la pubblicità ad interrompere il programma ma è il programma che interrompe la pubblicità! In secondo luogo, per quanto riguarda la pubblicità attraverso l´inserimento di prodotti, questa esiste di già e mi auguro che condividiate la mia preoccupazione per l’anarchia che regna in quasi tutti i paesi membri. Questa è una realtà che deve essere assoggettata a un quadro normativo preciso a livello europeo nel rispetto di alcuni principi fondamentali: garantire un livello adeguato di informazione dello spettatore (identificazione); garantire l´indipendenza editoriale, il che significa che occorre proibire l’integrazione del prodotto nel telegiornale e nei programmi di informazione; tutelare programmi che richiedono un´attenzione speciale, quali i programmi per bambini. La Commissione ha seguito con molto interesse il dibattito in Parlamento e Consiglio sugli eventuali miglioramenti del quadro normativo proposto. Ad esempio si è suggerito di introdurre il concetto di "undue prominence". Si è proposto anche di invertire le regole e passare dall´accettazione generale dell´inserimento di prodotti, fatta eccezione per qualche divieto, ad un divieto generale con eccezioni "positive", ad esempio ammettendo questo tipo di pubblicità attraverso i prodotti in determinati programmi come film, serie televisive e reality shows. Naturalmente, ciascun stato membro sarà libero di introdurre misure più restrittive per i fornitori di servizi stabiliti in quel paese. Tutte queste iniziative legislative sotto la mia responsabilità, dal roaming alla revisione del quadro normativo per le comunicazioni elettroniche e della legislazione sui contenuti audiovisivi, rappresentano degli strumenti importantissimi per migliorare la competitività, completare il mercato unico e promuovere gli interessi dei consumatori. Conto sul sostegno delle autorità italiane per conseguire questi importanti traguardi per l´ Europa. Grazie per l´attenzione! . .  
   
   
INIZIANO I LAVORI PER IL NUOVO CENTRO EUROPEO DI FORMAZIONE SULLE SCIENZE DELLA VITA  
 
Bruxelles, 11 ottobre 2006 - La costruzione di un nuovo centro di formazione avanzata presso il campus del Laboratorio europeo di biologia molecolare (European Molecular Biology Laboratory, Embl) di Heidelberg, in Germania, stimola le attività di formazione nel campo delle scienze della vita in Europa. «L´europa necessita di una piattaforma comune grazie alla quale scienziati di differenti paesi, discipline e generazioni possano incontrarsi per scambiare idee e migliori prassi in materia», spiega Iain Mattaj, direttore generale dell´Embl. «Colmando tale lacuna, il nuovo centro di formazione avanzata non soltanto rafforzerà i livelli di eccellenza dell´Embl ed il suo ruolo guida in Europa, ma promuoverà anche lo status di quest´ultima come regione chiave per la ricerca e l´istruzione». I lavori per il centro di formazione avanzata (Advanced Training Centre, Atc), che presenterà una struttura a doppia elica in modo da assomigliare ad una molecola di Dna, sono già iniziati. I finanziamenti per il progetto, del valore di 30 Mio Eur, sono stati erogati dal ministero tedesco per l´istruzione e la ricerca, dalla Fondazione Klaus Tschira, dal Land Baden Württemberg, nonché dagli Stati membri che fanno parte dell´Embl. La formazione di scienziati di massimo livello nel campo delle scienze della vita è una priorità fondamentale per l´Embl. Nei laboratori di insegnamento e nelle aule seminariali del centro si terranno corsi e laboratori pratici per scienziati in ogni fase della carriera. «La formazione degli non è mai completa; ci sono sempre nuove cose da imparare», commenta Klaus Tschira della Fondazione Tschira. «Ecco perché la nostra fondazione è particolarmente attiva in progetti di formazione e nel promuovere giovani talenti». Il centro è stato anche progettato per ospitare conferenze internazionali. Tra l´altro, esso disporrà di un auditorium che potrà accogliere 450 persone e di un´ampia area di visualizzazione per la presentazione di poster scientifici. «Il Bmbf [ministero tedesco per l´istruzione e la ricerca] sostiene la costruzione del centro di formazione avanzata come progetto innovativo nel campo dello scambio di conoscenze scientifiche, dell´istruzione e della formazione in materia di scienze per la vita», spiega Annette Schavan, titolare del ministero. «Un centro così moderno e di così elevato livello ci consentirà di ospitare molte delle più prestigiose conferenze in Germania». L´apertura del centro è prevista per la primavera 2009. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Embl. Org/ .  
   
   
ROMA, SEMINARIO SUL 7PQ  
 
Bruxelles, 11 ottobre 2006 - Il 10 novembre 2006 si terrà a Roma un corso di formazione introduttivo sul Settimo programma quadro (7Pq). Il corso è destinato a tutti coloro che intendono partecipare a un progetto del 7Pq e fornirà una panoramica della struttura, del contenuto e degli strumenti del programma di ricerca e delle strategie per una partecipazione vincente. La manifestazione è organizzata dall´Agenzia per la promozione della ricerca europea (Apre). Per ulteriori informazioni (in italiano) visitare: http://www. Apre. It/formaassist/formazione. Asp .  
   
   
GIORNATA MONDIALE CONTRO LA PENA DI MORTE I PROGRESSI VERSO L’ABOLIZIONE DELLA PENA DI MORTE NEL MONDO SONO COSTANTI  
 
 Bruxelles, 11 ottobre 2006 - In occasione della Giornata mondiale contro la pena di morte che si è tenuta il 10 ottobre 2006, il vicepresidente della Commissione Franco Frattini e il Segretario generale del Consiglio d’Europa Terry Davis hanno tenuto una conferenza stampa comune a sostegno delle celebrazioni. Secondo il commissario Frattini: “L’amministrazione dello Stato che uccide usando il sistema giudiziario non serve nessuna finalità utile nella prevenzione della criminalità, anzi può avere l’effetto di disumanizzare le società che infliggono la pena di morte”. La commissaria per le relazioni esterne Ferrero-waldner ha aggiunto: “Confermiamo l’impegno tenace a combattere nel mondo intero la pratica crudele e disumana della pena di morte ed esortiamo tutti i paesi terzi che non hanno ancora abolito la pena capitale a farlo nei più brevi termini”. I progressi verso l’abolizione della pena di morte nel mondo sono costanti. Attualmente, sono 128 i paesi abolizionisti de jure e de facto e 40 i paesi che dal 1990 hanno abolito la pena capitale per tutti i reati, alcuni in Africa (Liberia e Costa d’Avorio sono esempi recenti), in America (Canada, Paraguay, Mexico), in Asia e nel Pacifico (Filippine, Bhutan, Samoa), in Europa e in Asia centrale (Armenia, Bosnia-erzegovina, Cipro, Serbia e Montenegro, Turchia, Turkmenistan). Nel 2005, hanno abolito la pena di morte 86 paesi, contro appena 16 paesi abolizionisti nel 1977.  
   
   
DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA FINANZIARIA E TRIBUTARIA: DONAZIONI, SUCCESSIONI, BOLLO AUTO, CONTROLLI SUGLI SCONTRINI FISCALI E CONTRIBUTI PER L´EDITORIA  
 
 Roma, 11 ottobre 2006 - E´ entrato in vigore il 3 ottobre scorso il decreto legge 3 ottobre 2006, n. 262 recante "Disposizioni urgenti in materia finanziaria e tributaria". Il provvedimento, che accompagna il disegno di legge Finanziaria 2007, contiene, tra l´altro, le nuove norme relative a donazioni, successioni, bollo auto, controlli sugli scontrini fiscali e contributi per l´editoria. Sul nostro sito all´interno dell´approfondimento sulle misure economiche per il 2007 si possono trovare i testi della Finanziaria 2007, del decreto legge "Disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria", e del ddl "Delega al Governo per il riordino della normativa sulla tassazione dei redditi, sulla riscossione e accertamento dei tributi erariali, sul sistema estimativo del catasto fabbricati, nonché per la redazione di testi unici delle disposizioni sui tributi statali". Sono inoltre presenti nelle sezione "La Finanziaria illustrata" diversi documenti che spiegano, in maniera comprensibile a tutti, le misure contenute nella Finanziaria 2007 suddivise per argomento. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/finanziaria_2007/index. Html .  
   
   
AMMONTARE DI BTP IN EMISSIONE  
 
Roma, 11 ottobre 2006 - Il Mef, facendo seguito al comunicato stampa del 6 ottobre, comunica l´ammontare dei Buoni del Tesoro Poliennali che verranno offerti nell´asta del prossimo 13 ottobre: - Buoni del Tesoro Poliennali quinquennali 15 settembre 2006/2011 terza tranche: 2. 500 milioni di euro . .  
   
   
LENTA RIPRESA PER L’ECONOMIA ITALIANA: LE REGIONI DEL NORD-EST, CON EMILIA ROMAGNA E VENETO IN TESTA, TRAINANO LA RIPRESA DELL’ANNO 2006  
 
 Roma, 11 ottobre 2006 - Dovrebbero essere le regioni del Nord-est, con Emilia Romagna e Veneto in testa, a trainare la ripresa dell’anno 2006: a +1,6% è prevista, infatti, la crescita del Pil italiano dagli “Scenari delle economie locali”, elaborati dal Centro studi di Unioncamere in collaborazione con Prometeia, con l’area nord-orientale che dovrebbe conseguire un +1,7%. A trainare lo sviluppo dell’economia dovrebbero contribuire soprattutto gli investimenti in macchinari e impianti che, dopo la flessione del 2005 (-1,5%), dovrebbero raggiungere il +3,5%. Bene anche l’export (+4,5%), la cui dinamica potrebbe risultare però compensata dalle importazioni (+4,2%). E poi, in ripresa anche i consumi delle famiglie che, dopo lo stallo dell’anno scorso (-0,1%), dovrebbero salire al +1,2%. “L´economia italiana nel 2006 ha ricominciato a crescere, ma ad un ritmo ancora non soddisfacente: secondo le nostre stime il Pil aumenterà quest´anno intorno all´1,6%, quindi al di sotto della media europea”, commenta il presidente di Unioncamere, Andrea Mondello. “E per il 2007 già aumentano le preoccupazioni degli imprenditori tant’è vero che le previsioni sono improntate alla cautela. Serve una finanziaria coraggiosa che sostenga gli investimenti e non geli i consumi”. Il Pil del Mezzogiorno dovrebbe crescere meno della media nazionale (1,4% a fronte dell’1,6%), rispetto alla quale si allineano il Centro e il Nord-ovest, mentre il Nord-est cresce ad un ritmo più accelerato (+1,7%). Più intenso lo sviluppo di Emilia Romagna, Veneto e Campania (tutte +1,8%), seguite dal +1,7% di Lombardia, Trentino Alto Adige, Liguria, Lazio e Puglia. Calabria e Abruzzo le regioni in cui la crescita potrebbe essere più contenuta (1,0%). Nel 2006 si dovrebbe assistere ad una ripresa della spesa per consumi delle famiglie che coinvolge tutte le ripartizioni. La crescita tuttavia dovrebbe essere più vivace nelle regioni nord-orientali (+1,6%) e centrali (+1,3%), meno intensa nel Mezzogiorno (+0,8%). In particolare, l’andamento più dinamico si dovrebbe verificare in Friuli Venezia Giulia (+1,7%), Veneto, Emilia Romagna (entrambe +1,6%) e Trentino Alto Adige (+1,5%), seguite da Toscana (+1,4%), Marche, Umbria (entrambe +1,3%) e Lazio (+1,2%). Dopo la forte caduta registrata nel 2005 (-3,4%), dovrebbero essere proprio le regioni meridionali ad essere coinvolte in una crescita più sostenuta degli investimenti in impianti, macchinari e mezzi di trasporto (+7,6%), a cui seguiranno le regioni nord-orientali e centrali (+2,9% in entrambi i casi); il Nord Ovest si caratterizza per una crescita più lenta (+1,4%). Dopo la flessione delle unità di lavoro registrata nel 2005 (-0,4%), le stime di Unioncamere e Prometeria mostrano una contenuta ripresa nel 2006 (+0,5%) di questo indicatore. La crescita occupazionale dovrebbe essere più intensa nelle regioni centro-meridionali (+0,6%). Le unità di lavoro dovrebbero aumentare meno nelle regioni settentrionali, soprattutto a seguito di un incremento più contenuto nei servizi. A livello regionale, il 2006 è caratterizzato da una performance migliore in Molise e in Basilicata (+1,1% entrambe), in Puglia, Abruzzo, Marche, Umbria e Liguria (+0,7%), mentre un incremento inferiore a quello medio nazionale dovrebbe interessare Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. .  
   
   
UNICREDITO ITALIANO PRIMO SEMESTRE DEL 2006: UTILE NETTO A 3.043 MILIONI, IN CRESCITA DEL 48,3% A/A RISULTATO DI GESTIONE A 5.410 MILIONI, IN CRESCITA DEL 32,9% A/A  
 
 Milano, 11 ottobre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Unicredito Italiano ha approvato ieri i risultati consolidati del primo semestre del 20061. Il primo semestre dell’anno si è chiuso per il Gruppo con un utile netto di 3. 043 milioni, con un incremento del 48,3% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Il risultato di gestione (5. 410 milioni) registra una crescita del 32,9% sul primo semestre del 2005 (+28,2% a/a a cambi e perimetro costanti). All’andamento dei risultati del Gruppo ha contribuito positivamente il Gruppo Hvb con un utile netto pari a 1. 706 milioni (prima delle rettifiche di consolidamento), triplicato rispetto all’anno precedente (566 milioni) e un risultato di gestione di 2. 523 milioni (+55,5% a/a a cambi e perimetro costanti). Tale andamento è principalmente riconducibile a una forte crescita dei ricavi (+15,9% a/a a cambi e a perimetro costanti) e a una sostanziale riduzione dei costi operativi (-2,6% a/a a cambi e a perimetro costanti). Il margine d’intermediazione del Gruppo ha raggiunto 11. 939 milioni, con un incremento del 15,7% a/a (+11,8% a/a a cambi e a perimetro costanti), quale risultante della crescita sia del margine d’interesse (6. 247 milioni, +5,9% a/a e +3,2% a/a a cambi e perimetro costanti), sia dei proventi da intermediazione e diversi (5. 692 milioni, +28,7% a/a e +23,3% a/a a cambi e a perimetro costanti). L’andamento del margine d’interesse è positivo sia per Unicredit escluso Hvb (3. 089 milioni, +8,7% a/a) sia per il Gruppo Hvb (3. 123 milioni, +3,4% a/a). Analizzando la dinamica dei soli interessi netti, l’aumento in Unicredit escluso Hvb (2. 957 milioni, +9,5% a/a) è sostenuto dalla crescita dei volumi e da un miglioramento dello spread sulla raccolta. All’aumento del primo semestre su base annua contribuisce principalmente la Divisione Retail (+11,7% a/a), che genera oltre la metà dell’incremento, con un andamento positivo in tutte le Divisioni. La crescita del Gruppo Hvb (2. 880 milioni, +3,2% a/a) è essenzialmente riconducibile all’ampliamento dell’area di consolidamento. I crediti verso clientela, pari a 430,1 miliardi, registrano un incremento dell’1,5% su giugno 2005 (+0,8% su dicembre 2005). Unicredit escluso Hvb mostra un aumento notevole a/a (+11,0% a/a) con trend positivi nelle tre Divisioni più significative (Retail: +14,1% a/a, Corporate: +7,4% a/a, New Europe: +25,1% a/a a cambi costanti). I crediti nel Gruppo Hvb (258,3 miliardi) evidenziano una flessione (-3,6% a/a, -1,5% su dicembre 2005). Tale andamento risente della riduzione dei crediti nel segmento real estate e dell’accelerazione, in Germania, di una politica di pricing maggiormente correlata al rischio. Il complesso dei crediti deteriorati netti del Gruppo (che comprendono sofferenze, incagli, crediti ristrutturati e crediti scaduti) è pari a 16,7 miliardi, in flessione del 7,9% sul dicembre 2005. Il totale delle sofferenze e degli incagli si attesta a 14,2 miliardi (-10,1% su dicembre 2005). Il rapporto tra il totale dei crediti deteriorati e i crediti verso la clientela scende dal 4,26% di fine 2005 al 3,87% di giugno 2006, con un rapporto di copertura a giugno 2006 al 48,6% (49,4% a dicembre 2005). L’incidenza delle sofferenze nette e degli incagli sul totale crediti di giugno 2006 scende dal 3,70% di dicembre 2005 al 3,29%, con un rapporto di copertura in miglioramento dal 51,8% di dicembre 2005 al 52,4% di giugno 2006. La raccolta diretta è pari a 474,6 miliardi, in aumento del 2,7% su dicembre e del 3,9% su giugno 2005. Unicredit escluso Hvb si posiziona a 187,0 miliardi (+ 5,0% su dicembre 2005, +9,5% a/a) ed il Gruppo Hvb raggiunge i 284,9 miliardi (+1,4% su fine 2005, +1,0% a/a). I proventi da intermediazione e diversi (5. 692 milioni) crescono significativamente (+28,7% a/a, +23,3% a/a a cambi e perimetro costanti) grazie al forte progresso in tutte le componenti. Le commissioni nette (4. 242 milioni) salgono del 18,9% a/a. Unicredit escluso Hvb si attesta a 2. 363 milioni (+14,4% a/a), con un contributo particolarmente positivo della Divisione Private Banking & Asset Management (+27,4% a/a) e della Divisione New Europe (+29,3% a/a). Anche il Gruppo Hvb mostra una forte progressione delle commissioni sul primo semestre 2005 (1. 880 milioni, +25,2% a/a). All’interno delle commissioni nette di Gruppo, le commissioni sui servizi di gestione e amministrazione del risparmio si attestano a 2. 184 milioni, in significativo aumento a/a (+27,9%). Il patrimonio gestito dalle società di Asset Management del Gruppo si colloca a 236 miliardi, in aumento del 5,6% su fine 2005 grazie anche all’acquisizione della società di asset management statunitense Vanderbilt (oltre 10 miliardi di euro). Più in dettaglio, Pioneer ha registrato una crescita del 7,4% nel semestre, con un aumento più marcato nelle Divisioni International (+34%) e Usa (+29,6%). Il risultato netto negoziazione, coperture e fair value si attesta a fine giugno a 1. 257 milioni, in crescita del 50,7% rispetto al primo semestre 2005 (+43,2% a cambi e perimetro costanti), grazie all’eccezionale risultato conseguito dal Gruppo Hvb che più che compensa l’arretramento registrato da Unicredit escluso Hvb. La riduzione tra il primo e il secondo trimestre (pari a 129 milioni) è prevalentemente spiegata dall’andamento meno favorevole dei mercati finanziari, che nel primo trimestre avevano consentito un risultato eccezionale nel Gruppo Hvb, oltre che da fattori stagionali legati a una maggiore domanda da parte della clientela nel primo trimestre di ogni anno. Gli altri proventi sono pari a 193 milioni, in aumento di 173 milioni a/a, di cui 122 milioni relativi al Gruppo Hvb. I costi operativi (6. 529 milioni) registrano una lieve crescita dell’1% a/a (a cambi e a perimetro costanti). All’interno di questa voce, Unicredit escluso Hvb si attesta a 3. 150 milioni (+5,1% a/a2) mentre il Gruppo Hvb (3. 343 milioni) mostra una sostanziale flessione (-2,6% a/a2). Il rapporto tra costi e ricavi scende nel primo semestre del 2006 al 54,7% dal 60,5% del corrispondente periodo dell’anno precedente. Il risultato di gestione del Gruppo raggiunge i 5. 410 milioni, in crescita del 32,9% a/a (+28,2% a cambi e a perimetro costanti). La positiva evoluzione di tale voce è il risultato dell’ottima performance operativa del Gruppo Hvb (2. 523 milioni, +66,6% a/a, +55,5% a cambi e a perimetro costanti) e della crescita di Unicredit escluso Hvb (2. 889 milioni, +12,9%), alla quale hanno contribuito in maniera decisa le Divisioni Private Banking & Asset Management (+42,8% a/a), Retail (+21,4% a/a) e New Europe (+12,1% a/a). Il complesso di accantonamenti e rettifiche del semestre ammonta a 1. 255 milioni rispetto ai 1. 164 milioni del primo semestre 2005. In particolare, si segnalano: accantonamenti per rischi ed oneri per 143 milioni, contro i 75 milioni del primo semestre del 2005;rettifiche nette su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni per 1. 112 milioni contro i 1. 089 milioni del primo semestre 2005. L’incremento del risultato di gestione a/a è stato amplificato dai maggiori profitti netti da investimenti, solo in parte compensati dagli aumenti degli accantonamenti e delle rettifiche nette su crediti, oltre che da oneri di integrazione per 52 milioni. I profitti netti da investimenti del primo semestre ammontano a 626 milioni (349 milioni nel primo semestre del 2005), dei quali 449 realizzati nel secondo trimestre. Tale risultato beneficia della cessione di Splitska Banka a Société Générale (perfezionata da Ba-ca il 30 giugno). Le imposte sul reddito del periodo, pari a 1. 310 milioni, registrano un aumento del 34,4% rispetto al primo semestre del 2005, con un’incidenza sull’utile lordo del 27,7%, in riduzione rispetto al 30,6% dell’intero esercizio 2005, grazie a maggiori plusvalenze su partecipazioni (non tassate) e a una maggiore incidenza dell’utile di Hvb Ag, la cui tassazione beneficia dell’utilizzo delle perdite registrate negli esercizi precedenti. L’utile netto dell’operatività corrente risulta pertanto pari a 3. 419 milioni (+49,8% a/a). Alla formazione dell’utile netto concorrono le attività in via di dismissione per 39 milioni. L’utile di periodo si attesta così a 3. 458 milioni (+51,1% a/a, +44,6% a/a a perimetro e cambi costanti). L’utile di pertinenza di terzi del semestre è pari a 415 milioni, rispetto ai 236 milioni del primo semestre 2005. L’aumento è prevalentemente riconducibile alla quota di terzi del Gruppo Hvb (207 milioni), al netto della quota di Ba-ca direttamente posseduta. L’utile netto di pertinenza del Gruppo si attesta pertanto a 3. 043 milioni, con una crescita di 991 milioni (+48,3%) rispetto al primo semestre del 2005. Il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo si attesta al 30 giugno 2006 a 34. 771 milioni (35. 203 milioni a fine 2005). Il Core Tier 1 si attesta al 5,91% a fine giugno 2006, in miglioramento su dicembre 2005 (5,53%). Il Total Capital Ratio raggiunge il 10,163%. La struttura del Gruppo a fine giugno era composta da un organico4 di 134. 870 dipendenti (+71 unità su dicembre 2005). L’aumento rispetto a dicembre è spiegato dalla presenza di lavoratori stagionali nel settore del turismo per le società del Gruppo Zagrebacka (circa 800 unità). La rete distributiva del Gruppo è composta da 7. 336 sportelli5 (+152 su fine 2005). Il Consiglio di Amministrazione di Unicredito Italiano ha approvato anche i risultati del primo semestre del 2006 della Capogruppo, che ha riportato un utile netto di 2. 034 milioni rispetto ai 1. 877 milioni del corrispondente periodo dell’anno precedente. .  
   
   
STANDARD & POOR’S MIGLIORA L’OUTLOOK DI UNICREDIT E DI ALCUNE CONTROLLATE  
 
Milano, 11 ottobre 2006 – Unicredit comunica che ieri l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha innalzato a “Stabile” (da “Negativo“) l’outlook di Unicredito Italiano Spa e delle sue controllate Unicredit Banca d’Impresa Spa, Locat Spa e Bayerische Hypound Vereinsbank Ag; l’agenzia ha inoltre rivisto l’outlook di Bank Austria Creditanstalt Ag a “Positivo” (da “Stabile”). Standard & Poor’s ha contestualmente affermato tutti i rating a lungo e breve termine delle società sopra menzionate, ovvero A+/a-1 per Unicredito Italiano Spa e Unicredit Banca d’Impresa Spa e A/a-1 per Locat Spa, Bayerische Hypo-und Vereinsbank Ag e Bank Austria Creditanstalt Ag. Il miglioramento dell’outlook della capogruppo e delle sue controllate è riconducibile ai progressi realizzati da Unicredit nel processo di integrazione con il gruppo Hvb, ai brillanti risultati economici conseguiti nei primi 6 mesi del 2006 e alla conferma della solidità finanziaria del Gruppo. In allegato il testo integrale del comunicato stampa di Standard & Poor’s con il dettaglio delle rating actions odierne su Unicredito Italiano Spa, Unicredit Banca d’Impresa Spa e Locat Spa. .  
   
   
BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA SI FONDE CON BANCA DELLA CAMPANIA S.P.A. E BANCA DEL MONTE DI FOGGIA S.P.A.  
 
Modena, 11 ottobre 2006 - La Banca Popolare dell’Emilia Romagna soc. Coop. , in qualità di Capogruppo dell’omonimo gruppo bancario, comunica che i Consigli di amministrazione delle sue controllate Banca della Campania S. P. A. E Banca del Monte di Foggia S. P. A. Hanno approvato, nelle rispettive riunioni del 9 e 10 ottobre 2006, un progetto di fusione per incorporazione di quest’ultima banca nella prima, e le relative relazioni illustrative, ai sensi degli artt. 2501 ss. C. C. L’incorporante detiene attualmente il 99,05% del capitale sociale dell’incorporanda. Il concambio è stabilito nel rapporto di dodici azioni della società incorporante per ciascuna azione dell’incorporanda. L’operazione di fusione, subordinata all’autorizzazione della Banca d’Italia, sarà sottoposta all’approvazione delle assemblee sociali, già convocate per i giorni 1 e 2 dicembre 2006, rispettivamente in prima ed in seconda convocazione. .  
   
   
FONDIARIA-SAI SMENTISCE INTERESSE PER MEDIOLANUM.  
 
Firenze, 11 ottobre 2006 - Con riferimento alle indiscrezioni apparse su organi di stampa, il Gruppo Fondiaria-sai smentisce ogni interesse nella società Mediolanum. .  
   
   
IL GRUPPO CREDITO VALTELLINESE LANCIA MUTUOLIBERO IL PRIMO E UNICO MUTUO IN ITALIA A RIMBORSO "LIBERO"  
 
Sondrio, 11 ottobre 2006 - Il Gruppo Credito Valtellinese lancia sul mercato Mutuolibero un´assoluta novità nel settore dei mutui ipotecari ai privati in quanto è il primo e unico in Italia a rimborso libero del capitale nel tempo. La sua caratteristica principale è la durata del piano di rimborso, la quale, definita in 20 anni dal momento della sottoscrizione, può essere prorogata ogni 20 anni su richiesta del cliente indipendentemente dalla quota di capitale rimborsata, fermo restando il corretto comportamento del mutuatario. Il finanziamento è a tasso variabile. Il cliente corrisponde periodicamente soltanto la quota interessi, mentre ha facoltà di gestire liberamente nel tempo la restituzione del capitale con la possibilità di lasciare agli eredi la facoltà di estinguere il mutuo o, in accordo con la Banca, di rinnovarlo o negoziarne uno nuovo. Godendo di assoluta libertà per la restituzione del capitale, con Mutuolibero il cliente potrà quindi scegliere di acquistare una casa più grande o pagare una rata più contenuta rispetto ai mutui tradizionali. Mutuolibero è quindi la soluzione ideale per chi desidera gestire in totale autonomia i propri piani di rimborso in base alle proprie entrate ed alle progressive disponibilità. Il cliente potrà rimborsare la quota capitale liberamente, anche via Internet, in modo semplice e veloce. Con questo mutuo il Gruppo completa la gamma dei prodotti di finanziamento per la casa, offrendo alla clientela soluzioni innovative e personalizzate. "Siamo orgogliosi di rappresentare il primo Gruppo bancario in Italia a proporre un mutuo a restituzione libera del capitale nel tempo, una modalità di finanziamento che garantisce la piena gestione ai clienti offrendogli la concreta possibilità di realizzare il proprio progetto di una casa definitiva", afferma il Direttore Generale del Credito Valtellinese Miro Fiordi. Il mutuo "libero" è disponibile da oggi presso tutte le filiali del Gruppo bancario Credito Valtellinese. Principali caratteristiche di Mutuolibero. Destinazione: tutte le destinazioni (es. Acquisto, costruzione, ristrutturazione di immobili, ecc. ); il finanziamento è riservato alle persone fisiche che beneficiano di flussi reddituali non costanti. Importo finanziabile: entro l´80% del valore dell´immobile. Importo minimo 50. 000 euro. Garanzia: garanzia ipotecaria di 1° grado sull´immobile. Durata: 20 anni, rinnovabili su richiesta del cliente. Ammortamento: rate di soli interessi, variabili in base al tasso vigente tempo per tempo; ammortamento del capitale mediante rimborsi liberi. Rata: - mensile con allineamento a fine mese; - trimestrale con allineamento al 31/3 - 30/6 - 30/9 - 31/12. Tasso: variabile, Euribor trimestrale + spread da concordare. Commissione incasso rata: 2 euro. Commissioni di istruttoria: 0,40% dell´importo erogato con un minimo di 250 euro ed un massimo di 1. 000 euro. Interessi di mora: 2 punti. Compenso omnicomprensivo per riduzione capitale residuo/estinzione anticipata: - 5 euro da sportello; - 2 euro da Internet. Spese per rinnovo ipoteca: a carico del cliente. Coperture assicurative abbinate: Global Tutela (vita), Global Attiva (infortuni), Global Casa (abitazione multirischio e Rc). .  
   
   
IL FACTORING: STRUMENTO INDISPENSABILE PER LA GESTIONE DELL’IMPRESA DOPO BASILEA 2  
 
 Brescia, 11 ottobre 2006 - La gestione del credito è una delle fasi decisive per il mantenimento in salute e lo sviluppo dell’impresa. Pertanto, un’attenta gestione dei crediti non tarda a far sentire i suoi effetti benefici e il factoring rappresenta una risorsa preziosa per la stabilità e lo sviluppo di qualsiasi attività imprenditoriale, soprattutto dopo il prossimo avvento di Basilea2. “Il mercato italiano del factoring continua ad occupare una posizione di vertice nel panorama internazionale”, ha detto il presidente dell’Abi, Corrado Faissola, in apertura della tappa bresciana del Factoring tour. “Il successo di tale comparto – ha aggiunto Faissola - è da ascriversi ai benefici che il factoring può determinare a livello gestionale per il sistema imprenditoriale. Il factoring risulta particolarmente idoneo al sostegno delle imprese italiane, segnatamente in rapida espansione, e registrano alti tassi di crescita del fatturato e che, pur godendo di sufficienti margini di redditività, presentano una struttura finanziaria debole a causa delle dilazioni di pagamento accordate alla clientela a fronte della necessità di rispettare i termini di pagamento dei fornitori”. “Il factoring – ha sottolineato Alessandro Carretta, Segretario Generale di Assifact - è un servizio e una tecnica finanziaria volta a soddisfare le esigenze di gestione dei crediti e debiti di fornitura da parte delle imprese”. Il factoring non si configura quindi come un prodotto standard dalle caratteristiche di base prestabilite, ma assume differenti configurazioni in relazione alle esigenze dell’impresa che se ne avvale e risulta dall’articolazione di tre componenti principali: gestionale; di garanzia (contro l’insolvenza del debitore) e creditizia (il finanziamento si configura nel pagamento dei crediti prima della relativa scadenza). Il mercato mondiale del factoring cresce a ritmi regolari nel tempo. Al 31. 12. 2005 il turnover (ovvero il volume totale dei crediti ceduti in un arco di tempo) ha raggiunto quota 1. 018. 706 milioni di euro, per un incremento percentuale del 18,42% rispetto all’anno precedente. A rappresentare la quota di mercato più significativa è l’Europa (71%) mentre il continente asiatico mostra interessanti e sostenuti segnali di crescita (+21,71% nel 2005). I primi dieci mercati pesano per il 79% rispetto al totale mondiale. L’italia occupa stabilmente uno dei primi tre posti nella graduatoria mondiale, attualmente guidata dalla Gran Bretagna (237. 205 mln di euro) seguita appunto dall’Italia (111. 175) e dagli Stati Uniti (94. 160). A livello mondiale il mercato italiano pesa per circa l’11% sul totale, mentre a livello europeo costituisce il 15,5% del totale. Dal 2003, anno di sostanziale invarianza dei volumi dopo il picco raggiunto nel 2002, il mercato italiano ha registrato una flessione costante, collegata all’andamento generale dell’economia e al ristagno dell’attività produttiva. I primi due trimestri del 2006 evidenziano un’inversione di tendenza. Al 30 giugno 2006 il turnover cumulativo ha raggiunto 53. 416 milioni di euro, pari ad un incremento dell’8,14% rispetto ai primi sei mesi del 2005. Secondo i dati raccolti da Assifact, il factoring in Italia, oggi, rappresenta circa il 7% del Prodotto interno lordo, contro un dato medio che lo vede pesare per il 5,9% sul Pil europeo, per il 5-5,5% su quello di Francia e Spagna e per l’11% sul Prodotto Interno Lordo del Regno Unito, il Paese leader nelle classifiche mondiali per turnover. L’outstanding, ovvero l’ammontare dei crediti acquistati che devono essere incassati, si è attestato su un valore pari a 32. 265 milioni di euro (51% pro solvendo; 49% pro soluto), per un incremento del 9,03% rispetto allo stesso periodo del 2005. Gli anticipi erogati al 30 giugno sono pari a 19. 002 milioni di euro (+7,58% rispetto ai primi sei mesi del 2005). Analizzando i dati relativi alle attività e passività finanziarie delle imprese italiane forniti da Banca d’Italia, si rileva che l’outstanding ha raggiunto livelli pari ad oltre l’11% dei debiti bancari a breve termine. Secondo il rapporto Forefact, effettuato in agosto da Assifact sulle previsioni dei risultati per l’anno in corso degli associati, gli operatori del settore evidenziano aspettative positive per il terzo trimestre 2006. In particolare, il tasso di crescita dell’attività di factoring è stimato pari a 7,02%, in termini di turnover, ed a 7,56% in termini di outstanding. Per quanto riguarda le previsioni a fine 2006, il tasso di crescita dell’attività è stimato pari a +4,58% per il turnover e a +4,03% per l’outstanding. Sulla base dei dati elaborati da Banca d’Italia relativi alle attività e alle passività finanziarie delle imprese italiane, il factoring riguarda oltre l’11% del totale dei crediti vantati dalle imprese nei confronti dei propri clienti. Una delle caratteristiche del factoring è quella di riguardare prevalentemente crediti commerciali d’impresa con scadenze brevi (quasi la metà con scadenza residua inferiori a 3 mesi). Il 35,45% della clientela risulta localizzato in Lombardia, segue il Lazio con il 12,61%, il Piemonte con l’11,50%, la Campania con l’8,04% e l’Emilia Romagna con il 6,86%. Passando a considerare la distribuzione per settore di attività, al 30 giugno 2006 l’86,92% della clientela risultava rappresentato da Imprese private. Tra i principali settori utenti del factoring: il commercio (19,26%); altri servizi destinabili alla vendita (16,95%); minerali e metalli (9,14%); trasporti (8,31%); edilizia e opere pubbliche (7,56%). Per quanto riguarda la durata dei crediti, la percentuale più elevata fa riferimento alla durata dei crediti per factoring a tempo indeterminato (31,98%), seguita dall’intervallo 1-3 mesi (27,54%), fino a 1 mese (15,55%), da 3 a 6 mesi (13,07%). Il factoring è uno strumento utile a tutte le imprese che vogliono affidare ad uno specialista la gestione professionale e il controllo del portafoglio crediti. La domanda potenziale è costituita dalle imprese che manifestano “un fabbisogno di factoring” legato alla connotazione gestionale (amministrazione, controllo, riscossione, assicurazione dei crediti) e finanziaria (valutazione della clientela, integrazione delle linee di credito tradizionali grazie allo smobilizzo anticipato dei crediti). “I principali vantaggi del factoring – spiega Alessandro Carretta - sono velocità e sicurezza nei tempi di erogazione dei fondi, contributo alla gestione dei crediti, garanzia del buon fine dei crediti dell’impresa. Dal punto di vista finanziario, in particolare, il factoring consente, ad opinione delle imprese che vi fanno ricorso, di soddisfare necessità di fondi di natura temporanea, di ottimizzare la programmazione degli incassi e di facilitare la crescita del fatturato”. In base ai risultati di una ricerca effettuata da Credifact, l’Osservatorio internazionale sul factoring istituito da Assifact, sulla domande di factoring delle imprese risulta che il grado di conoscenza su questo strumento di finanziamento risulta ancora modesto. Il 64% del campione di imprese (78% delle imprese con attività stagionale) ricorre al factoring. L’utilizzo del factoring costituisce un fenomeno recente: oltre il 60% delle imprese clienti dichiara di utilizzare il factoring da meno di 5 anni, mentre solo il 9% lo utilizza da più di 10 anni. Una larga parte delle imprese del campione (80%) giudica utile continuare in futuro il rapporto di factoring, ritenendo anche che lo strumento sia destinato a svilupparsi nell’ambito dei rispettivi settori di appartenenza. I principali elementi di soddisfazione relativi al factoring riguardano la velocità e sicurezza dei tempi di erogazione dei fondi, la possibilità di cedere il totale del portafoglio clienti, la capacità del factor di gestire i crediti, la garanzia del buon fine dei crediti, l’ «automatismo» nel finanziamento dello sviluppo delle vendite. A parere delle imprese consultate, il factoring consente, dal punto di vista finanziario, di soddisfare necessità di fondi di natura temporanea, di ottimizzare la programmazione degli incassi e di facilitare la crescita del fatturato (specie per le imprese con attività stagionale ed a più elevato sviluppo). Il factoring non è esplicitamente considerato in Basilea 2, ma: i crediti commerciali sottostanti costituiscono un fattore rilevante di mitigazione del rischio; l’acquisto di crediti commerciali dispone di un trattamento specifico che, in talune situazioni, può comportare un minore assorbimento del capitale; le società di factoring presentano, più frequentemente rispetto alle banche, i requisiti gestionali previsti da Basilea 2 adeguati a sfruttare alcuni vantaggi della nuova regolamentazione sul capitale. I contratti di factoring che presentano un discreto grado di personalizzazione in relazione al fabbisogno gestionale e finanziario del cliente, sono predisposti sulla base di uno schema contrattuale comune (Condizioni generali di contratto di factoring) elaborato da Assifact. Attualmente le Condizioni generali di contratto di factoring sono all’esame della Commissione Legale Assifact per una revisione coerente con il mutato scenario normativo. In particolare, l’introduzione deii Principi Contabili Internazionali ha reso opportuno una rilettura del contratto in termini di chiarezza delle clausole contrattuali ai fini dello storno del credito da parte del cedente. .  
   
   
“2010: WELCOME ON BOARD” IL GRUPPO SIA A SIDNEY CON LE SOLUZIONI PIU’ INNOVATIVE REALIZZATE PER SEPA, MIFID E MARKET ABUSE  
 
Milano, 11 ottobre 2006 – “2010: Welcome on board”. E’ lo slogan con cui il Gruppo Sia partecipa al Sibos 2006 per illustrare le linee guida della sua strategia attraverso le soluzioni tecnologiche offerte al sistema economico e finanziario internazionale, alla vigilia di due importanti passaggi cruciali: la creazione dell’area unica dei pagamenti europei (Sepa – Single Euro Payments Area) che entrerà a regime nel 2010 e l’attuazione della direttiva sui mercati finanziari (Mifid - Markets in Financial Instruments Directive), la normativa che, dopo l’avvio delle nuove regole sul Market Abuse, disciplinerà servizi e mercati finanziari europei entro la fine del 2007. La manifestazione è il più importante evento mondiale dedicato ai servizi finanziari e richiama ogni anno oltre 6. 500 partecipanti da tutto il mondo e circa 200 espositori tra istituzioni, system integrator, fornitori di applicazioni, middleware e sistemi di pagamento. Il programma strategico del Gruppo Sia, il principale provider italiano di servizi e soluzioni tecnologiche per il sistema bancario, si sviluppa su due direttrici: da un lato, consolidare la propria offerta per il mondo bancario e finanziario, a cui si rivolge con soluzioni all’avanguardia, in linea con le direttive degli organi comunitari e con le aspettative del mercato. Dall’altro, crescere anche in altri segmenti garantendo innovazione, competitività e livelli di servizio alla Pubblica Amministrazione, imprese e cittadini. Un ruolo di facilitatore, quello del Gruppo Sia, che ha il compito di intervenire in uno scenario in evoluzione come quello dei sistemi di pagamento e regolamento nonché di realizzare avanzate modalità di accesso ai mercati, basate su tecnologie sicure e affidabili, in un quadro di riferimento comune sotto il profilo infrastrutturale e regolamentare. In quest’ottica il Gruppo Sia presenterà presso il proprio stand “multi-servizio” una suite con le soluzioni tecnologiche più innovative, coerenti con le recenti direttive dell’Unione Europea in materia di Sepa e Mifid: • Ach, la stanza di compensazione automatizzata (Automated Clearing House) che regola lo scambio dei pagamenti al dettaglio migliorando l´efficienza del sistema finanziari e che può essere facilmente connessa alla soluzione perago:rtgs (gestione pagamenti all’ingrosso in tempo reale) e a perago:csd (sistema per la gestione dei titoli di stato e dei titoli detenuti dalle banche centrali); Sapa (Single Architecture for Payment Area), la soluzione architetturale di Sia che gestisce tutte le tipologie di applicazioni e procedure dei pagamenti commerciali in euro (all’ingrosso e al dettaglio), consentendo alle banche di adeguarsi ai requisiti Sepa; Sia Access Accelerator For Payments, l’accesso integrato ai sistemi di compensazione e regolamento dei pagamenti, quali Target2 e Eba Step2; Sia-eagle::markets, il sistema che assicura integrità e trasparenza del mercato, la regolarità delle sessioni di trading e una gestione integrata della vigilanza di mercato, fornendo una copertura del trading nel rispetto della direttiva europea sul market abuse; Perago:rtgs un sistema di regolamento lordo in tempo reale di nuova generazione per le banche centrali; Perago:csd per la gestione dei titoli di stato e dei titoli detenuti dalle banche centrali con una stretta integrazione dei sistemi di pagamento all’ingrosso e dei delivery versus payments; Perago:bulkpay per la preparazione/presentazione/ricezione di file per volumi di pagamenti Swiftnetfileact avvalendosi di Xml; Perago:aml una soluzione centralizzata contro il riciclaggio di denaro e per l’identificazione di operazioni sospette nell’ambito di un sistema finanziario internazionale. In occasione del Sibos 2006, Sia ha realizzato sul proprio sito istuzionale una sezione speciale dedicata all’evento che può essere consultata anche da tutti i visitatori dello stand H01 del Gruppo, all’interno del Sydney Convention and Exhibition Centre, collegandosi all’indirizzo www. Sia. It/sibos .  
   
   
FIDELITY INTERNATIONAL LANCIA LA FIDELITY MULTIMANAGER SICAV  
 
Milano, 11 ottobre 2006 – Nuovo lancio in casa Fidelity che amplia la sua offerta in fondi con la nuova Sicav Multimanager che metterà a disposizione di investitori istituzionali e retail una linea innovativa composta da 12 fondi di fondi. Fidelity vanta un’esperienza di 20 anni nella gestione di fondi di fondi, con un patrimonio superiore ai 10 miliardi di dollari*. Come naturale evoluzione di questa attività, la Fidelity Multimanager Sicav arriva nel momento in cui c’è un deciso e diffuso interesse in questo tipo di prodotti. Rafael Febres-cordero, Managing Director di Fidelity per Italia, Spagna e Portogallo, ha commentato: “Fidelity ha saputo costruire la propria reputazione sull’eccellenza degli investimenti e sulla proattvità dei propri clienti. Siamo sempre pronti a collaborare con i nostri partner al fine di creare nuove soluzioni per gli investitori, ritenendo di avere un’offerta unica grazie all’elevata specializzazione maturata in questa area. I nuovi fondi multi-manager sono stati progettati per offrire ai consulenti finanziari soluzioni d’investimento innovative per soddisfare le diverse esigenze dei loro clienti, rafforzando in tal modo il nostro impegno sul mercato italiano. ” Secondo i dati di Cerulli Associates, di prossima pubblicazione, la vendita dei prodotti multi-manager ha notevolmente superato le vendite di fondi convenzionali. In base alle stime di Cerulli**, a livello mondiale il patrimonio gestito in portafogli multi-manager ha avuto una crescita annua del 16% negli ultimi quattro anni, mentre i fondi comuni di investimento hanno registrato una crescita annua del 5%. Rafael Febres- Cordero commentando i dati ha inoltre aggiunto: “Si prevede che le attività multi-manager cresceranno anche più in fretta nei prossimi anni, raggiungendo tra oggi e il 2009 un tasso di crescita media annua del 18%, tre volte superiore a quello dei fondi comuni d’investimento. Investitori e consulenti apprezzano sempre di più il valore dell’approccio multi-manager. Questo e’ il momento migliore per lanciare un’iniziativa Multi- Manager , portando considerevoli esperienza e risorse in un mercato dove gli investitori - sia istituzionali sia retail - stanno chiedendo soluzioni più sofisticate in grado di soddisfare le loro esigenze d’investimento. Il lancio di questi 12 nuovi fondi rappresenta una pietra miliare nello sviluppo di uno dei settori più importanti per Fidelity. ” Nuova gamma La gamma della nuova Sicav si può dividere in due principali categorie: Fondi principali: i prodotti Diversified e Balanced espongono i risparmiatori ad una combinazione di titoli di liquidità, obbligazionari, azionari e di altre classi di titoli, mentre il Global High Income investe in titoli a reddito fisso; Fondi specializzati: questi nove fondi includono un gruppo di prodotti azionari “high alpha” (Global, European, Us, Asia, Japan), due fondi settoriali (Natural Resources e European Property) e due fondi relativi ai Mercati Emergenti (Global e Europe). Simon Ellis, managing director of Fidelity International’s Multimanager Business, ha affermato: “I prodotti multi-manager hanno aiutato i consulenti e i loro clienti a far fronte ad una varietà sempre maggiore nella scelta di fondi, e iniziano ad essere percepiti come un efficace strumento di gestione del rischio e di guadagno nei portafogli personali. Troviamo che molti investitori e distributori cerchino una maggiore varietà di prodotti multi-manager, per integrare l’attuale gamma di fondi presente sul mercato. Le risorse assegnate al nostro settore Multi-manager sono tali da assicurare performance, scelta e servizio di alto livello”. .  
   
   
CONVEGNO SU INTERNAZIONALIZZAZIONE E PICCOLE IMPRESE  
 
Reggio Emilia 11 ottobre 2006 - La Camera di Commercio di Reggio Emilia rende noto che il 24 ottobre prossimo, alle ore 17, si svolgerà presso la sala del capitano dell´Hotel Posta di Reggio Emilia il convegno “Internazionalizzazione e piccole imprese - Politiche e strumenti”, promosso dall´Associazione Industriali di Reggio Emilia in collaborazione con la Camera di Commercio, sull´accessibilità da parte delle piccole imprese ai mercati internazionali, nonché ai servizi più idonei in grado di assistere le imprese nella fase di internazionalizzazione. Dopo l´apertura dei lavori a cura di Stefano Lasagni, vice presidente per la Pmi - Industriali Reggio Emilia, il programma prevede una tavola rotonda moderata da Angelo Micuzzi, giornalista de il Sole 24 Ore a cui parteciperanno: Duccio Campagnoli, assessore alle Attività produttive della Regione Emilia Romagna; Massimo Mamberti, direttore generale di Ice; Domenico Santececca, direttore generale di Abi; Sergio Sassi, presidente della Commissione internazionalizzazione di Confindustria Emilia Romagna. Giuseppe Morandini, presidente Piccola Industria di Confindustria e Mauro Agostini, sottosegretario di Stato al Commercio internazionale concluderanno i lavori. Al termine dell´evento si terrà la cerimonia di premiazione delle aziende vincitrici del Premio all´Innovazione per l´Internazionalizzazione 2006. Il programma e la scheda di adesione sono disponibili sul sito internet della Camera di commercio www. Re. Camcom. It alla voce news. Il termine per le adesioni è il 20 ottobre prossimo. .  
   
   
E.A.M.E. (PRODUZIONE DI MOTORI PER LAVATRICI E LAVASTOVIGLIE) SMENTITA LA NOTIZIA DI CESSIONE  
 
Torino, 11 ottobre 2006 - Il Vice Presidente e Assessore alle Attività Produttive della Regione Piemonte, Paolo Peveraro, e l´Assessore al Lavoro e Welfare, Teresa Angela Migliasso, hanno incontrato ieri in Regione, alla presenza delle Organizzazioni Sindacali, i vertici della E. A. M. E. (Emerson Appliance Motors Europe) Srl. La Eame, che fa parte della multinazionale Emerson, con sede a Saint Louis, negli Stati Uniti, opera nel settore del "bianco", con la produzione di motori per lavatrici e lavastoviglie destinati a clienti quali Indesit, Candy, Whirlpool, Electrolux, Samsug e Lg. In Italia, ha 3 stabilimenti tutti ubicati in Piemonte: Moncalieri con 432 dipendenti; None con 80 dipendenti; Castell´alfero (At) con 390 dipendenti. L´incontro era stato sollecitato dalle Oo. Ss. , preoccupate della notizie apparse sulla stampa relative alla possibile cessione della Società. L´amministratore delegato della Eame non ha smentito la notizia, ma non l´ha neppure confermata, perché la legge americana vieta la diffusione di notizie riguardanti eventuali cambiamenti di assets di società quotate in borsa, ribadendo tuttavia la volontà di continuare, nel rispetto degli accordi sottoscritti con le Oo. Ss. Nella ristrutturazione del gruppo, che ha consentito e consentirà di produrre utili. Gli Assessori Peveraro e Migliasso hanno assicurato "la massima attenzione della Regione rispetto ad eventuali possibili sviluppi della vicenda, anche in considerazione della criticità segnalata per il sito di None, per il quale è stata garantita la massima disponibilità a trovare soluzioni che salvaguardino l´occupazione". .  
   
   
ASTALDI S.P.A. SMENTISCE L’ANSA SULLA POSSIBILE ACQUISIZIONE DI UN GRUPPO DI COSTRUZIONI ALGERINO  
 
 Roma, 11 Ottobre 2006 – In merito alla notizia diffusa dall’Ansa ieri pomeriggio, relativa alla possibile acquisizione di un gruppo di costruzioni algerino, la Astaldi S. P. A. Smentisce quanto riportato dall’agenzia, confermando comunque il rilevante impegno del Gruppo nel Paese, nel quale sono in corso di realizzazione importanti opere infrastrutturali nel settore dei trasporti e dell’idraulica. .  
   
   
IGD S.P.A. ACQUISISCE LA GALLERIA DEL CENTRO COMMERCIALE MILLENNIUM A ROVERETO (TRENTO).  
 
Bologna, 11 ottobre 2006 - Igd S. P. A. , società quotata al mercato S. T. A. R. Di Borsa Italiana attiva nel settore immobiliare della grande distribuzione, ha sottoscritto un contratto preliminare con il gruppo Santoni Costruzioni, parte non correlata, per l’acquisizione del 100% di una società titolare della Galleria del Centro Commerciale Millennium a Rovereto (Trento). L’investimento, per un importo complessivo pari a € 21 mln, di cui € 6,3 mln corrisposti alla sottoscrizione del preliminare, rientra nel piano industriale presentato alla comunità finanziaria nell’ottobre 2005 ed è la prima acquisizione nel Trentino Alto Adige. Il closing definitivo del contratto è previsto entro febbraio 2007. La Galleria del Centro Commerciale Millennium comprende 38 negozi, di cui 1 media superficie, per una superficie complessiva di circa 7. 430 metri quadrati ed ospita anche un superstore Coop. L’investimento risulta particolarmente interessante poiché presenta una buona redditività e buone prospettive di crescita. “Questa acquisizione – afferma Filippo Carbonari Ad di Igd – è in linea con la strategia aziendale che prevede l’acquisizione non solo di centri commerciali in fase di sviluppo, ma anche di quelli già pienamente operativi con ottime prospettive di miglioramento del rendimento attraverso uno dei maggiori punti di forza distintivi aziendali: la valorizzazione degli immobili attraverso la gestione diretta degli stessi. Quest’investimento – continua Carbonari – permette di avvicinarci in modo consistente all’obiettivo del piano industriale per l’anno 2006. ” .  
   
   
EMERGENZA ABITATIVA: AL VIA TAVOLO INTERISTITUZIONALE PERMANENTE  
 
Roma, 11 ottobre 2006 - Nel Lazio un tavolo interistituzionale permanente si occuperà dell´emergenza abitativa. Lo ha deciso la Giunta regionale, che ha approvato la delibera presentata dall´assessore alla Casa, Bruno Astorre. "Sono particolarmente soddisfatto di questo risultato - ha detto Astorre - perchè è frutto di un percorso adeguatamente individuato e messo a fuoco secondo una prospettiva precisa, segno delle scelte di campo compiute sinora dalla Giunta guidata da Piero Marrazzo, ovvero secondo l´esigenza di interpretare l´istituzione come punto di incontro, confronto e concertazione per l´agire politico, amministrativo, di indirizzo". Il tavolo sarà formato da rappresentanti della Regione e potranno assistere ai lavori i presidenti delle commissioni consiliari permanenti e i capigruppo delle forze politiche presenti nel Consiglio regionale. I componenti del Tavolo non avranno diritto ad alcuna indennità, ne´ ad alcun rimborso spese per la partecipazione alle sedute. .  
   
   
LA GIUNTA PIEMONTESE APPROVA IL DISEGNO DI LEGGE SULLE PARI OPPORTUNITA´ DI GENERE  
 
Torino, 11 ottobre 2006 - La Giunta regionale ha dato il via libera nella seduta del 9 ottobre al disegno di legge sulle Pari Opportunità di Genere. La nostra è la prima Regione in Italia a dotarsi di uno strumento che, come prevede l’art. 13 dello Statuto regionale, riordina e regolamenta tutti quegli interventi mirati a “rimuovere(. ), ogni ostacolo che impedisce la piena parità nella vita sociale, politica, culturale ed economica”. Regole che già esistevano sul nostro territorio, ma che di fatto solo adesso diventano parte di un vero disegno di legge, accanto al disegno di legge n. 304 più generale e di principio contro tutte le discriminazione. Fra le norme che il ddl introduce ci sono la lettura di genere del bilancio regionale al fine di attuare e valutare le politiche a seconda dell’impatto che possono avere rispettivamente sulle donne e sugli uomini; la predisposizione di un rapporto annuale sulla condizione femminile in Piemonte, come punto di partenza per analizzare a fondo i bisogni ai quali rispondere con progetti concreti al fine di realizzare la parità sostanziale tra i sessi; la previsione di una comunicazione istituzionale attenta alle tematiche di pari opportunità che promuova il superamento degli stereotipi di genere attraverso tutti gli strumenti della comunicazione istituzionale, anche in quegli ambiti che sembrano più neutri o lontani dalla tematiche in questione e le statistiche di genere. “E’ un disegno di legge importante per il Piemonte e per i suoi cittadini ed è un traguardo importante per l’Assessorato alle Pari Opportunità istituito ex novo dalla Giunta Bresso- ha dichiarato l’Assessora Giuliana Manica. La Regione Piemonte è la prima in Italia a dotarsi di un disegno di legge al livello della legislazione spagnola e di quella norvegese. Siamo in linea con l’intento del Governo e del Ministro Pollastrini – ha aggiunto Manica - di creare strumenti normativi per incentivare le Pari Opportunità. Il 2007 sarà l’Anno Europeo delle Pari Opportunità, ma il cammino per una vera parità di genere è ancora lontano. La Regione Piemonte è fortemente impegnata su questo fronte, le iniziative sono tante e partono dal basso perché – ha concluso Manica - bisogna iniziare fin da bambini a comprendere il limite degli stereotipi. In quest’ottica abbiamo anche siglato con il Miur, pochi giorni fa, un accordo per l’introduzione delle Pari Opportunità nell’insegnamento a scuola”. .  
   
   
´INTEGRARE LE PARI OPPORTUNITA` NELLA FORMAZIONE E NEL LAVORO´  
 
Ancona, 11 ottobre 2006 - ´Integrare le pari opportunita` nella formazione e nel lavoro´ e` il tema del seminario organizzato dalla Regione Marche che si terra` giovedi` 12 ottobre a Palazzo Leopardi, aula verde, dalle 14,30 alle 19: un progetto interregionale, nato su impulso della Regione Piemonte e sviluppatosi attraverso il confronto e la cooperazione con diverse Regioni e Province autonome, che ha l´obiettivo di definire e proporre al mondo della formazione e del lavoro strumenti e metodi concreti per l´integrazione trasversale dei principi di pari opportunita`. Nel corso dell´incontro verranno presentate le Linee Guida elaborate dal gruppo di esperti nominato dalle Regioni partner del progetto per integrare le pari opportunita` nella formazione e nel lavoro. In programma, Loredana Pistelli, assessore alle pari Opportunita` della Regione Marche, che aprira` i lavori; poi gli interventi di: Paola Catalini, Consigliera di parita` Regione Marche; Alessandro Ferrucci, Direttore Tecnostruttura, che parlera` delle ´Pari opportunita` nei progetti interregionali´; Gianna Rolle, Animatrice pari opportunita` del Fse Regione Piemonte, che presentera` il progetto ´Integrare le Pari Opportunita` nella formazione e nel lavoro´; Maria Luisa Baroni, Dirigente P. F. Pari Opportunita` Regione Marche, per il progetto: ´Integrare le Pari Opportunita` nella formazione e nel lavoro nella Regione Marche´. Seguiranno: Barbara Bittarelli, esperta per la Regione Marche, Gabriella Boeri, coordinatrice gruppo di esperte interregionale, Anna Grimaldi, dirigente Area orientamento Isfol. Dopo il dibattito, concludera` i lavori del seminario Ugo Ascoli, assessore all´Istruzione Formazione e Lavoro della Regione Marche. .  
   
   
SUL LAVORO SI LITIGA SOPRATTUTTO PER LA CARRIERA E LO STIPENDIO  
 
Milano, 11 ottobre 2006 - Secondo una ricerca condotta dalla società di head hunting Robert Half Executive Search, in Italia i conflitti sul lavoro sono causati principalmente dai mancati avanzamenti di carriera (29%) e dal rifiuto di aumenti di stipendio (28%). Al terzo posto i licenziamenti (14%), seguiti dalla rigidità degli orari di lavoro (12%) e, in coda, dalle questioni riguardanti congedo di maternità (5%), pensionamento (5%) e valutazione delle performance (5%). La rilevazione è stata condotta a livello internazionale nel periodo giugno-agosto 2006, intervistando 2. 500 direttori finanziari e delle risorse umane, di cui 150 italiani. Secondo Vittorio Villa, responsabile di Robert Half Executive Search Italia, “L’indagine offre un quadro sostanzialmente positivo del clima interno alle imprese italiane, che appare meno stressato rispetto al resto del mondo industrializzato, dove risulta ben maggiore la pressione sui compensi e soprattutto sulle performance. Occorre però gestire con attenzione la legittima aspirazione dei collaboratori a crescere professionalmente e a guadagnare di più, per non rischiare di trasformare questo segnale di dinamismo in un elemento di frustrazione”. Di seguito le risposte alla domanda “Da cose nascono le occasioni di conflitto tra lavoratori e aziende?”:
Italia media internazionale*
Mancato avanzamento di carriera 29% 19%
Mancata revisione dello stipendio 28% 32%
Riduzioni del personale 14% 11%
Rigidità degli orari di lavoro 12% 10%
Pratiche di pensionamento 5% 3%
Valutazione delle performance 5% 19%
Politiche sulla maternità/paternità 5% 3%
Altri motivi 2% 3%
Fonte: Robert Half Executive Search, settembre 2006. (*) Paesi di provenienza del campione: Italia, Belgio, Germania, Francia, Gran Bretagna, Olanda, Lussemburgo, Irlanda, Repubblica Ceca, Stati Uniti d’America, Canada, Australia, Nuova Zelanda. .
 
   
   
NUOVE NORME SUL RENDIMENTO ENERGETICO NELL´EDILIZIA  
 
 Roma, 11 ottobre 2006 - Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 6 ottobre scorso, ha approvato in via preliminare uno schema di decreto legislativo che modifica alcune parti della normativa in materia di rendimento energetico nell´edilizia. Il provvedimento, che verrà trasmesso al parere della Conferenza unificata e delle Commissioni parlamentari competenti prima del varo definitivo, consente di recepire al meglio le normative Ue e di innalzare notevolmente l´efficienza energetica degli edifici favorendo anche l´utilizzo di fonti rinnovabili. Queste le principali novità previste. Dal 1° luglio 2007 scatterà per gli edifici già esistenti o in fase di costruzione alla data di entrata in vigore del decreto 192 e cioè l´8 ottobre 2005 l´obbligo del "certificato energetico", un documento che attesta la capacità di risparmio energetico di un determinato edificio, ma solo nel momento in cui vengono immessi sul mercato immobiliare. Inoltre, dal 1° gennaio 2007 il certificato energetico sarà una condizione indispensabile per ottenere le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni. In tutti i nuovi edifici è previsto l’obbligo del solare termico per il riscaldamento dell’acqua sanitaria, per una frazione almeno del 50% del fabbisogno di acqua calda, e di un impianto fotovoltaico la cui potenza sarà definita successivamente. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/energia_edilizia/index. Html .  
   
   
MARINA MONASSI DIRETTORE GENERALE DI ACEGASAPS  
 
Trieste, 11 ottobre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Acegasaps, presieduto dal dott. Massimo Paniccia, ha nominato quest’oggi all’unanimità la dott. Ssa Marina Monassi Direttore Generale di Acegasaps. Marina Monassi può contare su un significativo curriculum professionale che comprende, tra le varie esperienze, ruoli di rilievo presso il Ministero della Marina Mercantile oltre che prestigiosi incarichi ai massimi vertici dell’Autorità Portuale di Trieste. .  
   
   
CONCORSO DINTEC PER TESI DI LAUREA SU EFFICIENZA ENERGETICA  
 
 Roma, 11 ottobre 2006 – Parte la prima edizione del concorso "Tesi di laurea innovative su tematiche di efficienza energetica", realizzato da Dintec con il contributo dell´Unioncamere e dell´Enea. Dintec è una società consortile tra Unioncamere ed Enea, che ha l´obiettivo di ideare, progettare e attuare interventi sui temi dell´innovazione, della normativa tecnica e della qualità alle Pmi. Il concorso è rivolto ai giovani laureandi in discipline tecnico-scientifiche, economiche, matematiche, statistiche e sociali con l´obiettivo di facilitare il loro inserimento nelle piccole e medie imprese e sensibilizzare queste ultime sulle tematiche relative ad un utilizzo più razionale dell´energia. Le borse-premio previste sono 10: ciascun premio è composto da mille euro lordi messi a disposizione da Dintec con il contributo di Unioncamere, e 500 euro lordi messi a disposizione dall’impresa presso cui lo studente svolgerà il proprio progetto di tesi. E’ previsto inoltre un audit energetico presso l’impresa a cura di un esperto Enea. La scadenza per la presentazione delle domande (che possono essere inviate utilizzando il modulo di domanda scaricabile dal sito web www. Dintec. It) è prevista per il 30 novembre 2006. L’esito del concorso sarà comunicato ai diretti interessati entro il 30 dicembre prossimo. La graduatoria dei progetti sarà inoltre pubblicata sul sito Internet www. Innovazione. Unioncamere. It . .  
   
   
PIANIFICAZIONE TERRITORIALE A GENOVA PRESENTATO IL PROGETTO "LA LIGURIA IN VOLO", REALIZZATO INSIEME ALL´APAT  
 
Genova, 11 ottobre 2006 - "I risultati di questo lavoro ci consegnano straordinarie immagini della costa ligure, consentendo una lettura molto accurata del nostro territorio che evidenzia le sue peculiarità e le sue elevatissime qualità complessive. Il progetto promosso dall´Apat e dalla Regione Liguria e una sua gestione dinamica consentono inoltre, unitamente agli altri strumenti già disponibili, un attento monitoraggio delle trasformazioni territoriali, quale strumento efficacissimo per una migliore prevenzione dei rischi ambientali". Lo ha detto l´assessore alla Pianificazione Territoriale e Urbanistica della Regione Liguria, Carlo Ruggeri, presentando ieri, nell´ambito delle manifestazioni collaterali al Salone Nautico, il progetto "La Liguria in volo" realizzato dalla Regione in collaborazione con l´Apat, Agenzia per la Protezione dell´Ambiente e per i Servizi Tecnici. Il lavoro è stato realizzato su oltre 400 Km di costa, nel tratto che va dal confine con la Francia fino a Viareggio: si tratta di una ripresa aerea prospettica realizzata con un elicottero a bassa quota, tale da permettere una accurata e dettagliata indagine visiva, effettuando oltre 2400 scatti oltre ad una ripresa video panoramica. Ogni fotografia inquadra un tratto di costa di circa 500 metri ad alta definizione, permettendo quindi zoomate molto particolari; in ogni fotografia viene inquadrato un 50% di costa ed un 50% di mare. <È la prima volta - ha spiegato ancora l´Assessore - che viene realizzato un lavoro di questo tipo in Italia. Abbiamo la possibilità di utilizzare modalità nuove per la programmazione del territorio. Sono state realizzate bellissime immagini che ci permetteranno, nel corso degli anni, di controllare ogni eventuale mutamento>. .  
   
   
COMUNI "RICICLONI", QUASI LA METÀ SONO IN LOMBARDIA 9 IN PROVINCIA DI MILANO E 2 (VILLA DI SERIO E BONATE SOPRA) IN PROVINCIA DI BERGAMO  
 
Milano, 11 ottobre 2006 - Quasi la metà dei Comuni più "ricicloni" d´Italia sono in Lombardia. E´ questo il dato che emerge dalla sesta edizione del premio "Comune riutilizzatore", organizzato dall´associazione Amici della Terra Lombardia. Tra i 28 Comuni premiati, infatti, 11 sono lombardi. Il premio, nato nel 1999, ha come obiettivo quello di censire, promuovere, valorizzare e premiare i Comuni d´Italia che comperano e utilizzano prodotti realizzati con materie o tecnologie eco-sostenibili. I premi, per ogni Comune, una pergamena e una panchina prodotti con materiale riciclato, sono stati consegnati oggi a Cologno Monzese (Milano) alla presenza dell´assessore alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile, Massimo Buscemi. Presenti anche il ministro dell´Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, il sindaco di Cologno Monzese, Mario Soldano e parlamentari della zona. Il premio era diviso in tre categorie: Comuni sotto i 15. 000 abitanti; tra i 15. 000 e i 100. 000 abitanti e sopra i 100. 000 abitanti. Nella prima categoria, su 17 riconoscimenti totali, i Comuni lombardi premiati sono sei: Biassono, Bernareggio, Opera e Vaprio d´Adda in provincia di Milano e Bonate Sopra e Villa di Serio in provincia di Bergamo. Nella seconda categoria, su otto "ricicloni", i Comuni della Lombardia che hanno ottenuto il premio sono cinque: Cusano Milanino, Gorgonzola, Nerviano, Seregno e Vimercate, tutti in provincia di Milano. Moltissimi sono i prodotti che rinascono dai riciclo dei rifiuti: dalle matite alle agende, dai quaderni agli astucci, dai cestini ai carrelli per la spesa, passando per mobili, giochi per bambini, capi di abbigliamento e oggetti per la casa e il tempo libero. "Il riutilizzo dei rifiuti - ha detto l´assessore Buscemi - è importante per l´ambiente, la salute ma anche per la nostra economia. E´ infatti un´opportunità per la crescita di nuovi settori industriali e quindi per la creazione di nuovi posti di lavoro". .  
   
   
ECO&EQUO 2006, 15 MILA VISITATORI PER PROGETTARE IL PIANETA DI DOMANI  
 
Ancona, 11 ottobre 2006 - Un laboratorio di 12mila metri quadri, dove 15mila visitatori, oltre 140 espositori, piu` di mille ragazzi delle scuole elementari e superiori, istituzioni locali e nazionali hanno partecipato ad una nuova idea di spazio pubblico e sociale. Questo e` stata la tre giorni di Eco&equo, fiera dell``attenzione sociale e ambientale, promossa e organizzata dall``Assessorato ai Servizi Sociali, Immigrazione e Ambiente della Regione Marche e Res - Rete di Economia Solidale delle Marche, in collaborazione con Erf (Ente Regionale per le Manifestazioni Fieristiche). E´ stata grande la partecipazione per i molti appuntamenti in cartellone che prevedevano incontri, convegni, dibattiti, concerti e spettacoli, e per tutti i prodotti e i servizi presenti all´interno del grande contenitore di Eco&equo: commercio equo e solidale, banche e assicurazioni etiche, turismo responsabile, parchi e riserve naturali, associazioni impegnate a livello internazionale in campo sociale, culturale e ambientale, cooperazione sociale, gruppi di acquisto solidale, prodotti tipici legati alla cultura e alle tradizioni del territorio, prodotti naturali e a basso impatto ambientale; tra questi ultimi, e` stato molto apprezzato lo stand di ´Bimbopoli´ animato dagli operatori delle Ludoteche del riuso Riu` e riservato ai bambini, che si e` trasformato in una vera ´isola felice´, luogo in cui genitori e figli hanno potuto giocare liberamente e in tutta sicurezza. ´Uno spazio, quello di Eco&equo, in cui politica e societa` si sono confrontate per costruire insieme una nuova idea di cittadinanza sobria, inclusiva e responsabile ´ e` il commento all´evento appena concluso dell´Assessore ai Servizi Sociali, Immigrazione e Ambiente della Regione Marche, Marco Amagliani, che ha chiarito la necessita` del ´fare sistema coniugando eco e solidale: significa rispetto dei diritti di cittadinanza, ma anche declinare la sostenibilita` ambientale come diritto alla salute, a vivere bene´. ´E il territorio ha risposto attivamente ´ ha aggiunto con soddisfazione Amagliani - visto che alle tre Giornate di Sensibilizzazione al Risparmio Idrico ed Energetico promosse dall``Assessorato all``Ambiente della Regione Marche per coinvolgere cittadini, Enti, Associazioni e Aziende sulla possibilita` concreta di risparmiare acqua ed energia elettrica sono arrivate nei giorni della fiera diverse migliaia di adesioni tra le quali spiccano, oltre a quelle della famiglie marchigiane, quelle di molte scuole, istituzioni e supermercati´. L´assessore all´Ambiente ha poi ribadito l``attenzione nel programma del governo regionale al sistema di welfare, attenzione confermata dallo stesso impegno finanziario dello scorso anno e dalla volonta` di utilizzare al meglio le risorse disponibili, compresa la societa` civile del territorio, ´perche` i bisogni sociali non diventino patologie´. ´Sobrieta`´ e ´inclusione´ sono i termini che definiscono l´edizione 2006 di Eco&equo, ´termini che - come ha denunciato Giulio Marcon, portavoce di Sbilanciamoci! (cartello di oltre 40 associazioni che propongono tutti gli anni una Finanziaria alternativa, equa e di pace) ´ ci ricordano che occorre partire da uno spazio politico piu` ampio per costruire, come accade a Eco&equo, la partecipazione responsabile dei soggetti della societa` civile alla cosa pubblica´. Ma anche ´partecipazione´ e ´solidarieta`´, parole che sono emerse durante i dibattiti che hanno animato la tre giorni, parole espresse, tra gli altri, anche da don Luigi Ciotti, portavoce di Libera, il quale ha ricordato che ´se l´etica e` la ricerca dell´autenticamente umano, dobbiamo cercare la corresponsabilita`! La parola ´solidarieta`´, malintesa come delega in bianco - ha ammonito don Ciotti ´ dobbiamo sbatterla fuori dalla porta´. ´Bisogna che le pratiche e le alternative facciano sistema per garantire i diritti in uno scenario di sobrieta`´ - ha poi sostenuto Francesco Gesualdi, ex allievo di don Lorenzo Milani e animatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo che ha diffuso in Italia il consumo critico. Mentre Paolo Chiavaroli, portavoce della Rete marchigiana dell´economia solidale ha sottolineato che ´il segno concreto di questa volonta` di fare sistema e` evidente nella scelta di far nascere formalmente qui, a Eco&equo, l´Associazione ´Rete di Economia Etica e Solidale delle Marche Rees´. Particolarmente importante, in quest´ottica, l´intervento del Ministro della Solidarieta` sociale Paolo Ferrero, il quale ha ricordato che ´la vera scommessa dei prossimi 5 anni di Governo e` quella di poter stabilire diritti fondamentali, certi ed esigibili non solo sulla carta´. ´In questa direzione ´ ha poi continuato Ferrero - non si possono trasformare il bisogno e la necessita` in corrispettivo economico: si deve allargare la cultura della responsabilita` sociale di impresa e sostenere il volontariato, affrontando pero` anche le ambiguita` della zona grigia, che diffonde il precariato in questo settore e rasenta lo sfruttamento´. .  
   
   
"ENVIE D´ENVIRONNEMENT" AL PALAIS DI SAINT-VINCENT DAL 17 AL 21 OTTOBRE 2006  
 
Aosta, 11 ottobre 2006 – “Acqua, aria, suolo e montagna raccontati, spiegati e analizzati attraverso laboratori, giochi, rilevatori elettronici, conferenze, pannelli informativi, video, rappresentazioni teatrali e tanto altro ancora”. Così l’assessore Alberto Cerise ha descritto, nel corso di una conferenza stampa tenutasi oggi, “Envie d’environnement”, l’iniziativa promossa dall’Assessorato del Territorio, Ambiente e Opere pubbliche per avvicinare bambini, giovani e adulti ai grandi temi dell’ambiente. La manifestazione – che sarà inaugurata alle ore 15. 30 di martedì 17 ottobre dall’assessore Cerise – si articolerà su cinque giornate che avranno come scenario il Palais Saint-vincent, appositamente allestito per l’occasione. “Sollecitati dal successo registrato con la prima edizione – spiega l’Assessore – abbiamo deciso di riproporre questa manifestazione, spostandola a Saint-vincent, in modo da favorire l’affluenza del pubblico della bassa Valle. ” Rispetto al 2005, il programma delle conferenze è maggiormente indirizzato alle scolaresche, che quest’anno hanno aderito in gran numero. Dalle iscrizioni pervenute alla Direzione ambiente, risulta infatti che i ragazzi coinvolti nelle cinque giornate di manifestazione saranno circa 850, provenienti da diversi istituti della bassa Valle di ogni ordine e grado (scuole primarie, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado). Per l’occasione, il Palais di Saint-vincent rimarrà aperto tutti i giorni dalle ore 8. 30 alle 18. 30 per le visite ai vari stand. “Envie d’environnement” sarà espressamente aperto al pubblico sabato 21 e aprirà alle ore 15 con la rappresentazione/lezione teatrale “Mi rifiuto”, seguito da un laboratorio creativo, alle ore 16, e una conferenza sui ghiacciai e i cambiamenti climatici, alle ore 17. Le diverse iniziative offriranno un interessante spunto per discutere con i tecnici dell’Arpa e della Fondazione Montagna sicura sui temi rappresentati nei pannelli esposti: acqua, aria, suolo, montagna. Tra le novità – oltre alla rappresentazione/lezione teatrale “Mi rifiuto” – figurano i pannelli sui Geositi, Mon Bivouac e Spesa consapevole, la brochure sui ghiacciai valdostani e una brochure sulla qualità dell’aria. “Con questa iniziativa – sottolinea Cerise –, l’Amministrazione regionale ha inteso dar seguito a una manifestazione che aveva raccolto i consensi di ogni fascia d’età, con l’intento di sviluppare e consolidare la conoscenza e la sensibilità verso l’ambiente e verso i principi dello sviluppo sostenibile, promuovendo attitudini e abitudini responsabili nella gestione e nell’utilizzo delle risorse e nel rapporto con il territorio”. .  
   
   
MANTOVA – 2MILA STUDENTI PER LA PRIMA GIORNATA DI JOB CROSSING  
 
Mantova, 11 ottobre 2006 – Sono stati oltre 2mila gli studenti che nella giornata del 9 ottobre hanno visitato gli stand di imprese, università e centri formativi presso il centro congressi “Mantova Multicentre”, nel corso della seconda edizione di “Job Crossing – Percorsi tra scuola e lavoro a Mantova”. Dalle 9 alle 18 le classi quinte degli istituti di scuola media superiore di tutta la provincia hanno avuto la possibilità di un contatto diretto con il mondo del lavoro e con alcuni fra i più importanti atenei italiani. “Job Crossing – ha commentato il presidente camerale Ercole Montanari in visita agli stand – vuole essere il segnale lanciato dalle istituzioni per costruire insieme un nuovo rapporto tra scuola, imprese e mondo del lavoro. Un moderno sviluppo economico, infatti, non può prescindere dalla primaria attenzione alla crescita del capitale umano delle nostre imprese”. Oggi, martedì, le aree espositive allestite al Mamu di Largo Pradella, dalle ore 9 alle 14, saranno riservate a laureandi e laureati, mentre nel pomeriggio il Centro formazione e servizi di Confindustria, in via Portazzolo, alle ore 15 ospiterà il convegno “Energia e sviluppo sostenibile: quale formazione e quali prospettive occupazionali”, organizzato da Agire (Agenzia per la gestione intelligente delle risorse energetiche). Interverranno: F. Dugoni, direttore di Agire; M. Fontanili, presidente della Provincia di Mantova; E. Galbiati, responsabile provinciale e ai fabbisogni occupazionali delle imprese mantovane - Ufficio Edilizia Privata del Comune di Carugate (Varese); C. Sordelli, responsabile del Centro Florivivaistico Sette Frati; G. Wunderer, presidente dell’Azienda Elettrica Prato allo Stelvio. Oggi mercoledì 11 ottobre, alle ore 9, l’auditorium “L’ottagono” del Mamu ospiterà il convegno “Orizzonti senza frontiere: costruiamo il nostro futuro”, che sarà condotto da Romano Benini, autore di “Okkupati” (Rai 3). Nel pomeriggio si terrà una serie di seminari tecnico-formativi: si spazierà dalle strategie e tecniche di ricerca attiva del lavoro all’autoimprenditorialità, dall’illustrazione delle varie forme contrattuali alle nuove tecniche di apprendimento sino ad approfondire gli aspetti legati alla struttura economica provinciale e ai fabbisogni occupazionali delle imprese europee. .