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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Gennaio 2007
ANGELA MERKEL AL PARLAMENTO: «L´ANIMA DELL´EUROPA È LA TOLLERANZA»  
 
 Strasburgo, 18 gennaio 2007 - Riforme istituzionali e trattato costituzionale, energia e cambiamenti climatici, modello sociale e tutela ambientale, sicurezza e giustizia, ruolo dell´Europa nel mondo e mercato comune transatlantico. Sono questi i principali temi affrontati in Aula durante la presentazione del programma di lavoro della Presidenza tedesca. Ampio spazio è stato dedicato al 50° anniversario della firma dei trattati di Roma, un´occasione per guardare al futuro sulla base dell´esperienza dei padri fondatori. Il Presidente Hans-gert Poettering ha accolto la Cancelliera tedesca definendola - in quanto originaria della Germania Orientale - «un simbolo della trasformazione del Continente europeo» riunificato dopo tanti anni e che conta ora 27 popoli. Ha poi sottolineato che ella si rivolge a un Parlamento «consapevole del proprio ruolo». Dichiarazione del Consiglio Dopo aver dato il benvenuto ai nuovi deputati bulgari e rumeni, Angela Merkel ha esordito affermando la sua intenzione di instaurare una cooperazione «solida, duratura e intensa» con il Parlamento. Ha poi evidenziato che, sebbene sia nata europea, è solo da 17 anni che vive nell´Unione europea. Un´unione che, vista dall´esterno, appare come una storia di successo senza paragoni che ha garantito pace, libertà e prosperità. Ma anche dall´interno ha potuto constatare che l´Unione è «accogliente» e, pertanto, per nessuna ragione al mondo vorrebbe abbandonare questa «casa comune europea». Una casa che deve essere ampliata e ristrutturata, tenendo però presente che questo impegno deve affrontare gli aspetti essenziali e avere fondamenta solide. Occorre quindi dare un´anima all´Europa, come chiedeva Jacques Delors, o meglio trovare la sua anima. Un´europa che è caratterizzata dalla sua molteplicità e diversità, un patrimonio che deve essere tutelato. Ma questa molteplicità è possibile solo grazie alla libertà, che «consente di vivere nella diversità». Libertà di opinione e d´espressione, di fede, d´impresa e artistica che «deve essere riconquistata ogni giorno». Una libertà che non è priva di vincoli e che quindi deve essere accompagnata dalla responsabilità, in quanto riguarda anche gli altri. Ma ciò che consente di assicurare la molteplicità nella libertà, ha spiegato la Cancelliera, è la tolleranza. E´ questa l´anima dell´Europa, conquistata dopo secoli di guerre che sono culminate in quella «avviata dal mio popolo». La nostra storia, ha proseguito, «ci impone quindi di promuovere la tolleranza all´interno e all´esterno delle nostre frontiere». La tolleranza, ha spiegato, «è una virtù esigente», che impegna «la ragione e il cuore» e che non va confusa con l´arbitrarietà. Non è nemmeno la semplice rinuncia alla violenza, ma è «la volontà che richiede che ogni cosa venga vista anche con gli occhi degli altri». L´unione europea, ha aggiunto, non potrà mai dimostrare nessuna comprensione per l´intolleranza, la violenza e gli estremismi di destra, di sinistra e religiosi. L´anima dell´Europa «si ravvede in una convivenza pacifica in cui si cerca il meglio per tutti». Nonostante i primi trattati non affrontassero il tema della cultura, ha proseguito, già avevano una visione comune e, pertanto, occorre richiamarsi a queste fondamenta, poiché «soltanto assieme si può avere successo». La Cancelliera ha quindi affermato di professare un´Unione in cui si rinuncia a legiferare a livello europeo se ciò può rappresentare un ostacolo ma che agisce insieme per affrontare le sfide comuni come la globalizzazione e le minacce per la pace e la sicurezza. Al riguardo, ha quindi sottolineato che il Trattato costituzionale - che per la prima volta menziona la tolleranza - getta le basi per nuove regole comuni che permettono all´Ue di affrontare queste sfide, di essere operativa e di essere ampliata. Ha quindi ricordato che è sua intenzione consultare i Capi di Stato e di governo per cercare di trovare una soluzione che consenta di uscire da questa stasi e, poi, proporre al Vertice di giugno una tabella di marcia per il varo del nuovo trattato. In proposito, ha sottolineato che l´intenzione sarebbe di disporre di nuove regole prima delle prossime elezioni europee. Un nuovo fallimento, ha ammonito, «sarebbe un errore storico». Questo compito, ha proseguito, deve essere affrontato «ispirandoci alla nostra diversità e alla nostra tolleranza». Le sfide, ha spiegato, «sono enormi» e riguardano principalmente la sicurezza e la difesa. Occorre quindi garantire la stabilità dei Balcani occidentali e, quindi, offrire loro una prospettiva europea, promuovere il processo di pace in Medio Oriente in seno al quartetto, rafforzare la politica di vicinato per offrire a quei paesi un´alternativa all´adesione e concludere con successo i negoziati commerciali internazionali. E´ poi necessario approfondire il partenariato transatlantico trovando accordi sulla normativa in materia di brevetti e sull´accesso ai mercati. Al riguardo, la Cancelliera ha sottolineato che «realizzare un mercato comune transatlantico è negli interessi più profondi dell´Ue». Ma vi è anche l´esigenza di approfondire le relazioni con la Russia, in particolare nel campo dell´energia. In merito alla questione dei cambiamenti climatici, la Cancelliera ha sottolineato la necessità di incoraggiare gli Usa a collaborare maggiormente con l´Europa, sostenendo che l´accesso alle fonti energetiche e i cambiamenti climatici rappresentano una delle più grandi sfide dell´umanità in questo secolo. Per quanto riguarda la politica estera, ha affermato che solo assieme è possibile affrontare e vincere le sfide ad essa connessa e che il "Ministro degli Esteri" europeo dev´essere alla base del Trattato costituzionale. D´altra parte, la Cancelliera si è soffermata sulla necessità di garantire il benessere, la crescita e la sicurezza sociale, «come chiesto dai cittadini», spiegando che la crescita economica non è un obiettivo a sé stante se non crea nuova occupazione. La crescita, inoltre, dev´essere favorita eliminando la burocrazia superflua e legiferando meglio. A questo proposito, ha poi avanzato la proposta di discontinuità legislativa, ossia che ogni proposta il cui esame non è terminato nel corso di una data legislatura decada, conferendo così maggiore importanza alle elezioni europee. Dopo aver sottolineato la validità del Programma comune alle tre presidenze che si succederanno nei prossimi 18 mesi, la Cancelliera ha insistito sulla necessità di riformare i trattati per rendere più efficace e efficiente l´Unione e diconsentirle i risolvere i suoi problemi. Citando un accademico americano, Richard Florida, ha identificato tre "ingredienti" fondamentali per uno sviluppo di successo: tecnologia, talento e tolleranza. E questa, ha aggiunto, è «una buona notizia» per l´Europa, visto che li possiede tutti. Solo così, ha infatti spiegato, è possibile crescere in modo sostenibile e duraturo. Dichiarazione della Commissione José Manuel Barroso ha esordito affermando che il 2007 è l´anno giusto per celebrare quanto è stato costruito in passato e per guardare al futuro. Evidenziando la «felice coincidenza» con la Presidenza tedesca, ha quindi voluto esprimere la sua gratitudine alla Germania per quanto fatto a favore dell´integrazione europea. Il Presidente della Commissione ha quindi illustrato le grandi linee della sua proposta in materia energetica e le connessioni con la questione dei cambiamenti climatici. In proposito, ha sottolineato l´esigenza di creare un vero mercato unico dell´energia e la necessità per l´Europa di mantenere la leadership nel promuovere azioni volte a combattere i cambiamenti climatici. In merito alla Costituzione, ha voluto porre in luce l´importanza della dichiarazione sul futuro dell´Ue che sarà adottata al Vertice straordinario convocato per celebrare il 50° anniversario della firma dei trattati di Roma. Una dichiarazione, ha precisato, che sarà comune agli Stati membri, alla Commissione e al Parlamento in modo da riaffermare il principio che l´Europa «è una comunità politica» e non solo economica. Al riguardo ha anche suggerito cinque linee guida in merito ai contenuti di questa dichiarazione che, basandosi sull´esempio dei padri fondatori, dovrà guardare «ai prossimi 50 anni», ossia alle evoluzioni che non potevano essere immaginate nel 1957. Si tratterà in sostanza, ha spiegato, di preparare i cittadini alla globalizzazione, in un´Europa di economie e società aperte, fondata sul consenso dei cittadini. Questi cinque punti concreti sono: solidarietà (garantire maggiore coesione sociale), sostenibilità (lotta ai cambiamenti climatici), responsabilità (trasparenza e accesso alle informazioni come diritto per i cittadini e obbligo per le istituzioni), sicurezza (preservando le libertà fondamentali) e la promozione dei valori europei nel mondo. La dichiarazione, ha aggiunto, dovrà dare un nuovo impulso alla riforma istituzionale che andrà risolta prima delle prossime elezioni europee. «Nizza non basta, non possiamo costruire l´Europa di domani con gli strumenti del passato», ha concluso, dicendosi fiducioso che nei prossimi sei mesi potranno essere realizzati progressi in questo senso. Interventi in nome dei gruppi Joseph Daul (Ppe/de, Fr), dopo aver sottolineato che la Cancelliera, il Presidente della Commissione e quello del Parlamento sono membri della sua stessa famiglia politica, ha affermato che il ruolo di un politico «è di anticipare, di fare delle scelte e di assumersene le responsabilità di fronte all´opinione pubblica». Si è quindi congratulato con la Presidenza per le proposte avanzate in numerosi settori in merito ai quali «la Presidenza sviluppa un approccio risolutamente europeo e anche pro-europeo». Sulla questione istituzionale, il nuovo leader dei popolari ha ricordato che la Cancelliera non ha intenzione di avere un approccio minimalista ma di cercare un equilibrio tra le diverse posizioni. Ciò, ha commentato, sarà difficile, ma non è illusorio. E´ infatti lunga la lista delle ambizioni politiche che sembravano irrealizzabili e che sono invece diventate realtà: la pace in Europa, il ritorno alla prosperità e alla crescita fino alla creazione dell´euro, la fine del comunismo e la riunificazione del Continente europeo». Dopo aver evidenziato che l´Europa non ha sempre un´immagine positiva agli occhi di taluni cittadini ma che, paradossalmente, è anche percepita da molti come il giusto livello per rispondere ai problemi quotidiani, ha anche ricordato l´importanza del principio della sussidiarietà. Accennando al settore dell´energia, ha sostenuto che l´Unione deve essere capace di parlare con una sola voce, che sia anche ferma nel difendere i propri interessi strategici. Al riguardo ha quindi affermato di condividere la posizione della Presidenza nei riguardi della Russia, così come la necessità di rafforzare il partenariato con gli Usa. In particolare, nella prospettiva di un mercato transatlantico «che non potrà che rendere più dinamiche le nostre economie, favorire la crescita e creare occupazione». Il Vertice di marzo per celebrare la firma dei trattati di Roma, ha proseguito, sarà marcato dall´adozione di una dichiarazione che dovrà ricordare a tutti i valori comuni che ci uniscono ma che dovrà anche avanzare le priorità future della costruzione europea. Il mondo è cambiato negli ultimi 50 anni, ha aggiunto il deputato, e i motivi per i quali dobbiamo unirci sono parzialmente evoluti, ma il ruolo dei politici - così come degli attori economici e dei media - «è di far passare in maniera forte e convincente un messaggio positivo, lucido e illuminato: un messaggio di responsabilità». La nuova realtà, ha concluso, è che le grandi sfide possono essere affrontate solo a livello di grandi regioni e l´Europa è una di queste, forse una delle più potenti, più prospere, più stabili e più democratiche e, pertanto, più attraenti. Per Martin Schulz (Pse, De) il discorso della Cancelliera è stato «incoraggiante» e fondato sullo spirito giusto. Tuttavia, ha lamentato la poca importanza attribuita alla questione dell´Europa sociale. La libertà dalla paura e dalla minaccia sociale, ha infatti sostenuto, costituisce il presupposto per garantire tutte le altre libertà. I cittadini inoltre si aspettano dall´Europa delle risposte a tali problematiche, altrimenti non l´accettano. Dicendosi d´accordo sui tre criteri citati - tecnologia, talento e tolleranza, il leader socialdemocratico - ha poi sottolineato che occorre abbinare il progresso tecnologico alla sicurezza sociale. In merito alla Costituzione, il deputato ha evidenziato che è possibile anticipare alcuni elementi. Occorre istituire un meccanismo che consenta di valutare l´impatto sociale delle decisioni «così da evitare - come nel caso delle direttiva sui servizi - di dover correggere gli errori madornali della Commissione». Sostenendo poi che «per riuscire assieme un´opera comune» si deve giungere a un compromesso, ha sottolineato che il nucleo della Costituzione è condiviso dalla maggioranza. Riguardo alla questione climatica ha posto in luce l´esigenza per l´Ue di istituire un partenariato con gli altri paesi, abbandonare «il modello economico dello spreco» e mantenere fede agli impegni. Ha esortato poi la Cancelliera a sfruttare il suo ruolo europeo per convincere gli altri Stati membri ad abbandonare il nucleare. Riconoscendo poi a Helmut Khol il merito di aver riunificato la Germania in un´ottica europea e ricordando l´azione di altri statisti europei (come Mitterrand, Delors e Thatcher) che ha portato a nuovi trattati volti a superare le spaccature concentrandosi sui diritti comuni, il deputato ha concluso sostenendo che il suo gruppo è disposto a lottare per l´anima europea: la tolleranza. Graham Watson (Alde/adle, Uk) ha osservato come il Programma della Presidenza citi il termine "sociale" almeno il doppio delle volte rispetto al termine "competitività", mentre il termine "liberale" appare una volta sola. Esprimendo quindi il timore che il Programma sia stato più influenzato dal lato dell´Spd della coalizione che dalle altre componenti al governo. In proposito, ha espresso la contrarietà del proprio gruppo alla tutela dei colossi energetici come Edf nella speranza che possano contrastare Gazprom. Occorrono infatti mercati liberi e sicurezza degli approvvigionamenti, esigenze che «non sono in contraddizione». Si è detto poi d´accordo in merito allo sviluppo delle tecnologie ma, ha ammonito, ciò non potrà essere realizzato se si tagliano i fondi per la ricerca. In tema di giustizia e sicurezza, il leader liberaldemocratico ha criticato il fatto che il programma della Presidenza abbia un approccio improntato più sulla repressione che sulle libertà. Al riguardo ha sottolineato che se è menzionata la questione dello scambio di dati, nulla è detto sulla protezione di tali dati. Inoltre, pone l´accento sulla sorveglianza delle frontiere contro l´immigrazione illegale senza citare gli aiuti allo sviluppo per i loro paesi d´origine. Ha poi sottolineato la necessità che in tale materia si adottino le normative in codecisione. Dopo aver rilevato che il programma cita il ruolo dei parlamenti nazionali senza menzionare qullo del Parlamento europeo, ha anche evidenziato l´incapacità dell´Unione in materia di politica estera. Dicendosi poi d´accordo su quanto proposto in campo ambientale, ha concluso dicendosi pessimista sulla situazione in diverse capitali europee riguardo alla Costituzione. In proposito, ha sottolineato che occorre avvicinare maggiormente l´Unione ai cittadini, legiferare meglio e garantire maggiore trasparenza. Cristiana Muscardini (Uen, It) ha affermato di aver apprezzato le parole della Cancelliera, precisando però che occorrono anche «nuove certezze». Concordando su quanto detto riguardo alla responsabilità della libertà, ha tuttavia affermato che «non si può abusare della propria libertà a discapito di altri». Ricordando anche le parole di Voltaire - "se vuoi parlar con me, fissa i tuoi termini" - ha quindi affermato che oggi vi è la necessità di regole interne ed esterne «più chiare e condivise» e l´esigenza di avere accanto alla carta dei diritti in Europa anche la carta dei doveri, «quelli dei cittadini verso le Istituzioni, ma soprattutto quelli delle Istituzioni verso i cittadini». Occorrono, ha aggiunto, «tolleranza e desiderio nei confronti dell´altro». Osservando poi come Angela Merkel sia il primo Cancelliere donna e la prima Presidente del Consiglio nata e cresciuta al di là della Cortina di ferro, ha affermato che questo rappresenta anche «un auspicio e un segno della crescita morale e politica della nostra Europa». Ha quindi sottolineato che il semestre si apre con due eventi significativi: l´ingresso di Bulgaria e Romania e la conseguente necessità di maggior spirito di collaborazione, nonché l´elezione del nuovo Presidente del Parlamento, il quale ha ricevuto molti inviti ad adoperarsi per portare a compimento le grandi riforme istituzionali indispensabili. Al riguardo ha posto in luce il fatto che «il pieno ruolo politico» appartiene al Consiglio e al Parlamento, il quale «non può essere emarginato nel dialogo che si deve subito riaprire in ordine alle riforme». Il nuovo trattato dovrà quindi «divenire più comprensibile, adeguato alle esigenze, rispettando le radici dei nostri popoli e dimostrandosi capace di provvedere ai mutamenti vertiginosi della nostra e dell´altrui società». Inoltre, si dovrà riaprire il dibattito nel Parlamento «e non seguire solo il metodo intergovernativo». Affermando di condividere l´allarme per il problema energetico - che andrebbe risolto in un quadro europeo e non certo in un accordo bilaterale tra la Russia e singoli Stati dell´Unione - la deputata ha sottolineato che l´energia «è la garanzia per lo sviluppo, la stabilità dell´economia e la vita quotidiana». Energia e sviluppo, inoltre, «vanno di pari passo con il problema ambientale e il rispetto di parametri la cui violazione porterà alla catastrofe». Ha poi rilevato che l´Europa non può affrontare una carenza di informazioni su quanto avviene nel continente africano, in termini di sviluppo economico, condizioni di vita, tutela dei diritti umani, politica di sicurezza, «avendo come obiettivo lo sradicamento del terrorismo». La condanna a morte di cittadini europei in Libia, il continuo rapimento di tecnici in Nigeria, poi, «non possono vedere l´Unione amorfa o con posizioni blande». Quanto avvenuto in Somalia, ha aggiunto, «dimostra la poca informazione dell´Unione europea sulla realtà somala e la poca conoscenza che l´Europa ha dei movimenti jihadisti internazionali». L´unione, invece, «ha in compito di sostenere i governi legittimi, aiutare le popolazioni a raggiungere migliori condizioni di vita, sconfiggere il terrorismo ovunque». In conclusione, ha chiesto alla Presidenza tedesca di impegnarsi «contro il dilagare della pedofilia e dell´utilizzo delle reti informatiche e dei media per strappare ai bambini la dignità, la vita e la speranza». In proposito, ha affermato che «occorre difendere i più deboli, i bambini violentati e sfruttati, la loro integrità fisica e mentale, far crescere in serenità anche la nostra società» e, pertanto, ha sollecitato «una nuova strada che porti l´Europa ad avere norme condivise per disciplinare la tecnologia e la comunicazione, a garanzia dei cittadini e dei nostri paesi». Daniel Cohn-bendit (Verdi/ale, De) ha affermato condividere «l´entusiasmo giovanile» della Cancelliera per l´Europa, ma si è detto perplesso a causa della propria «impazienza giovanile». Dopo avere auspicato che, assieme a Ségolène Royal, «potrà proclamare l´avvento di una nuova era» in cui vi è un ruolo accresciuto per le donne, ha ribadito che non solo Nizza «non basta» ma è anche inaccettabile che si proceda con una Cig simile a quella che ha portato al Trattato di Nizza. Occorre invece una dibattito pubblico, una Convenzione. Sul Medio Oriente, ha proposto che si tenga una Conferenza internazionale sull´acqua, in modo da dare una risposta concreta a problemi comuni ai diversi paesi della regione. Il leader dei Verdi ha poi rivolto un appello a non uniformarsi al modello Usa sui brevetti e ha suggerito di allearsi con la California nella lotta contro i cambiamenti climatici, senza considerare l´Amministrazione Bush. Francis Wurtz (Gue/ngl, Fr) si è congratulato con la Cancelliera per lo «splendido discorso» sulla libertà e la tolleranza. Sottolineando poi le difficoltà cui si andrà incontro nel quadro del processo costituzionale, ha ammonito contro gli «eccessi di autocompiacimento» nella dichiarazione di Berlino poiché non ridurrebbero la crisi di fiducia. Definendo poi «infelice e controproducente» l´idea di riunire i capi di governo dei soli Stati membri che hanno ratificato la Costituzione, ha sottolineato che il malessere nei suoi confronti non è solo francese o olandese, ma europeo. E getta le sue radici nel malessere sociale. In proposito ha ribadito la richiesta di tenere conto, sin da ora, dell´impatto sociale delle decisioni europee, realizzando un´analisi in questo senso sul terzo pacchetto ferroviario e sulla direttiva relativa all´orario di lavoro. Nigel Farage (Ind/dem, Uk) ha criticato l´intenzione di rivedere il trattato costituzionale senza ascoltare l´opinione dei cittadini, ossia senza sottoporre la proposta a referendum. La libertà, ha spiegato, è anche permettere alle popolazioni di determinare il loro futuro, altrimenti si crea intolleranza, estremismo e razzismo. Per Andreas Mölzer (Its, At) si vuole «riesumare» la Costituzione «già affossata» dai referenda, attribuendo maggiori poteri all´Unione europea. Ha poi affermato che non vi è bisogno di un «mostro costituzionale con tendenze centralistiche» e occorre lasciare ai cittadini la possibilità di decidere. Interventi dei deputati italiani Gianni De Michelis (Ni, It) ha osservato come la Presidenza prenda inizio «in un momento molto delicato per l´Europa» ma ha subito rilevato che le sarà d´aiuto il fatto che la Cancelliera e il suo paese «rappresentano il principale successo del processo di integrazione europea verso la riunificazione del nostro continente nella libertà della democrazia, dopo le divisioni delle guerre mondiali e della guerra fredda». Nonostante questo successo, ha però aggiunto, «l´Europa è in panne» e troppi suoi concittadini «hanno perso fiducia nell´integrazione». Per il deputato occorre quindi rapidamente invertire tale situazione e il programma della Presidenza «sembra efficace e ben pensato». Tuttavia, ha proseguito, la priorità deve essere data ai fascicoli sui quali sia possibile dimostrare - «rapidamente, efficacemente e con i fatti» - che «l´Europa è meglio della non Europa». Tra questi il deputato ha quindi citato la questione dei Balcani e del Medio Oriente, la lotta al terrorismo e la questione energetica. Collegando quest´ultima alla ricorrenza del cinquantenario del trattato di Roma, ha quindi affermato che potrebbe essere una buona occasione «per non limitarsi alle parole» e «per rilanciare un´Istituzione che venne allora introdotta e che probabilmente oggi potrebbe dimostrarsi più utile di allora». Un´euratom 2, ha spiegato, «potrebbe consentire di affrontare a livello europeo ciò che a livello dei singoli paesi non può essere ancora fatto ovunque e su cui però l´Europa non può rischiare di restare indietro, come la ricerca e la gestione di fasi delicate, quali l´arricchimento e lo smaltimento delle scorie. Antonio Tajani (Ppe/de, It) ha esordito affermando che il discorso della Cancelliera è stato - «finalmente, dopo tanto» - «un intervento di alto profilo» di cui condivide sia i contenuti sia il percorso che indica all´Unione nei prossimi mesi. I cittadini, ha proseguito, chiedono oggi all´Europa di fornire soluzioni ai loro problemi che gli Stati nazionali e le regioni non sono in grado di dare, «per questo serve un´Unione capace di agire sulla base di una Grundnorm, di una regola fondamentale, per affrontare le grandi sfide che abbiamo di fronte: dalla globalizzazione alla lotta al terrorismo, dall´immigrazione alla difesa della pace, dalla libertà energetica all´emergenza climatica, dalla disoccupazione alla questione africana». Occorre quindi una Costituzione «che sancisca il ruolo dell´Europa, anche attraverso un seggio al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite». L´europa, ha aggiunto, «deve anche segnare la vittoria della politica sulla burocrazia». Il deputato ha poi affermato di aver apprezzato il riferimento della Cancelliera «ai valori della nostra identità europea: la libertà, la sussidiarietà e la centralità della persona», «valori senza i quali non possiamo costruire il nostro futuro di cittadini europei» ai quali è necessario «tenerci saldamente ancorati». Ha quindi concluso dicendosi d´accordo sul piano per il mercato comune con gli Stati Uniti d´America, «l´altro volto dell´Occidente che affonda le sue radici nella libertà». Replica del Consiglio In merito al processo costituzionale, Angela Merkel ha sostenuto l´idea di avere un dibattito ma ha anche rivendicato l´importante ruolo che deve svolgere, e che in passato ha svolto, il Consiglio. Si è detta poi contraria a indire un referendum unico in tutta Europa e scettica riguardo all´avvio di una nuova Convenzione. Ha poi affermato che la Costituzione ha proprio l´intenzione di rispondere alle critiche di cui è accusata oggi l´Europa, prevedendo una più ampia partecipazione dei parlamenti nazionali e una maggiore trasparenza nonché chiarendo le competenze. Inoltre, chi si dice a favore dell´ampliamento dovrebbe sostenere la Costituzione che dota l´Unione degli strumenti per realizzarlo. Ha poi precisato che il processo deve andare avanti con la partecipazione di tutti, senza escludere nessuno Stato. La Cancelliera, sostenendo le proposte della Commissione in materia energetica, ha poi sottolineato che i progressi in questo campo rappresentano anche un passo avanti in direzione della Costituzione, visto che questa tratta anche di nuove competenze in questo settore. Per quanto riguarda la questione sociale, ha affermato che «non è possibile pensare all´Europa senza il suo modello sociale». L´economia sociale di mercato, ha poi spiegato, ha «conciliato il capitale con la società». Questi due principi non debbono essere contrapposti e solo la libertà, la concorrenza e la fiducia creano le condizioni affinché il modello funzioni. Ha infine ribadito la necessità di giungere a una vera semplificazione amministrativa eliminando gli oneri burocratici che gravano su cittadini e imprese. .  
   
   
INVARIATO L´INVESTIMENTO UE PER LA R&S  
 
Bruxelles, 18 gennaio 2007 - Stando ai dati preliminari di Eurostat, l´Istituto statistico delle Comunità europee, l´investimento per la ricerca e sviluppo (R&s) in Europa sembra ristagnare. Nonostante la crescita dell´1,5% dal 2001, nel 2005 la spesa per la R&s nell´Ue a 27 si è attestata all´1,84% del Pil, lo stesso valore del 2004. Analizzando i risultati preliminari è lecito chiedersi se l´Ue riuscirà, nel suo insieme, a raggiungere entro il 2010 l´obiettivo di Barcellona di investire nella ricerca il 3% del Pil. L´assenza di progressi fa sorgere dubbi anche sulla competitività dell´Ue rispetto ad altre economie mondiali come gli Usa e il Giappone, dove nel 2005 la R&s ha raggiunto rispettivamente il 2,68% e il 3,18% del Pil. Anche le economie emergenti si stanno adeguando; la spesa della Cina per la R&s avrebbe toccato quota 1,34% del Pil nel 2005. Alcuni Stati membri stanno però dimostrando che con la volontà i traguardi si raggiungono. Nel 2005 i migliori risultati sono stati evidenziati ancora una volta da Svezia e Finlandia, che hanno speso rispettivamente il 3,86% e il 3,48% del Pil in R&s, risultato ben superiore all´obiettivo del 3%. Seguono a ruota Germania, Danimarca, Austria e Francia, il cui impegno per la R&s supera il 2%. In fondo alla classifica della spesa per la R&s si piazzano Stati membri come Romania, Cipro e Bulgaria, mentre alcuni nuovi ingressi nella famiglia dell´Ue hanno evidenziato impressionanti tassi di crescita della R&s in termini reali, dal +18% della Lettonia all´11% della Lituania. L´obiettivo di Barcellona fissa in due terzi l´investimento in R&s che dovrebbe provenire dal settore privato. Tra i vari Stati membri, il Lussemburgo ha fatto registrare la percentuale più alta, con l´80% dell´investimento per la R&s sostenuto dalle imprese, seguito da Finlandia, Germania e Svezia, tutte ben oltre il 60%. In media nell´Ue a 27 il settore privato sovvenziona la R&s per il 55%. Seguono il settore istituzionale con il 35% e i finanziatori stranieri con l´8%. .  
   
   
CERCASI COMPRATORI PER BANCHE IN MACEDONIA  
 
Trieste, 18 gennaio 2007 - Stopanska Banka Bitola, Makedonska Banka Ad Skopje e Postenska Banka saranno messe in vendita nei prossimi mesi. Lo scrive Seeurope, riprendendo il quotidiano Vecer. Il gruppo francese Societe Generale dovrebbe completare entro la fine di febbraio l´acquisizione della maggioranza delle azioni di Ohridska Banka, la quinta banca macedone per assets. Stopanska Banka Bitola, nella quale l´austriaca Zveza Bank ha recentemente accresciuto la propria partecipazione superando il 5 per cento, cercherà un acquirente tra le principali banche europee. La banca ha affermato che già nel 2006 la sua prima emissione azionaria, di 69,9 milioni di dinari (1,1 milioni di euro) è stata completamente sottoscritta. Makedonska Banka Ad Skopje sta portando avanti colloqui con tre banche internazionali, mentre Postenska Banka dovrebbe essere messa in vendita in ottobre. Attualmente, le banche del Paese con capitale straniero includono Nlb Tutunska Banka, parte del gruppo bancario sloveno Nlb; Stopanska Banka Skopje, la maggioranza della quale è appannaggio della National Bank of Greece; Alpha Bank Skopje, controllata dalla greca Alpha Bank. .  
   
   
BANCA GENERALI: RACCOLTA NETTA TOTALE A DICEMBRE: €234 MILIONI RACCOLTA NETTA TOTALE DEL 2006: €2,4 MILIARDI TOTALE MASSE IN GESTIONE: €23,7 MILIARDI  
 
Milano, 18 gennaio 2007 – La raccolta netta totale del gruppo Banca Generali nel mese di dicembre è stata pari a €234 milioni, di cui €200 milioni di Banca Generali, €14 milioni di Simgenia e €20 milioni di Banca Bsi Italia. Nell’intero 2006 la raccolta netta totale ha raggiunto i €2. 372 milioni, di cui €1. 743 milioni di Banca Generali, €509 milioni di Simgenia e €120 milioni di Banca Bsi Italia (entrata nel gruppo il 1 luglio 2006). “I 2,4 miliardi di euro di raccolta netta del 2006 fanno seguito ai 2,3 del 2005 e confermano la leadership sul mercato già raggiunta lo scorso anno. Questi risultati testimoniano la validità del modello di business di Banca Generali focalizzato sull’open architecture, sulla piattaforma bancaria e sulla qualità della rete” – ha dichiarato l’Amministratore Delegato, Giorgio Girelli. A dicembre la raccolta netta di risparmio gestito e assicurativo è stata positiva per €99 milioni, portando il totale 2006 a €1. 169 milioni. La nuova produzione assicurativa è stata pari nel mese a €76 milioni, con un totale annuo di €617 milioni. A fine 2006 il totale delle masse in gestione (Aum) del gruppo Banca Generali ammontava a €23,7 miliardi, di cui il 75% rappresentato da risparmio gestito e assicurativo, rispetto a €18,3 miliardi a fine 2005. .  
   
   
S&P ASSEGNA I RATING SU CAPITALIA: RATING A LUNGO TERMINE “A”, RATING A BREVE TERMINE “A-1”  
 
Roma, 18 gennaio 2007- l’Agenzia di rating Standard & Poor’s ha oggi assegnato a Capitalia S. P. A. I Rating “A” e “A-1” rispettivamente per il Lungo Termine e per il Breve Termine. L’outlook è stabile. I Rating di Capitalia riflettono, secondo Standard & Poor’s, l’ottima diversificazione del modello di business, supportato dalla posizione leader del Gruppo nell’Italia Centrale e in Sicilia, nonché la soddisfacente redditività raggiunta. L’agenzia apprezza la concreta strategia adottata per incrementare la performance operativa e per migliorare il profilo di rischio. Standard & Poor’s riconosce i continui progressi di Capitalia nella crescita dei ricavi, nel controllo dei costi, e nel rafforzamento del brand, evidenziando inoltre i positivi risultati raggiunti nella gestione e nel monitoraggio del credito, nonché nelle procedure di recupero. Tutto ciò rispecchia il continuo impegno del management dimostrato negli ultimi quattro anni nell’implementazione di un ambizioso piano di sviluppo organico. L’outlook stabile rispecchia le attese di S&p di un ulteriore rafforzamento del Gruppo, dato il significativo potenziale di crescita ancora inespresso nella base di clientela e la rafforzata percezione del brand. Contemporaneamente S&p ha migliorato su Mcc sia il rating di Lungo Termine a “A” da “A-”, sia quello di Breve Termine a “A-1” da “A-2“. L’outlook rimane stabile. I nuovi Rating di Mcc sono basati sulla stretta integrazione nel Gruppo Capitalia, sull’importanza strategica detenuta e sui positivi risultati ottenuti dal management. .  
   
   
GRUPPO CREDITO VALTELLINESE: APPROVATO IL PIANO STRATEGICO 2007-2010 UTILE NETTO CONSOLIDATO A 195 MILIONI DI EURO NEL 2010, IN CRESCITA MEDIA DI CIRCA IL 31% NEL QUADRIENNIO  
 
Sondrio, 18 gennaio 2007 – Il Direttore Generale del Credito Valtellinese Miro Fiordi ha presentato ieri alla comunità finanziaria e alla stampa il Piano Strategico 2007–2010 del Gruppo Creval, approvato ieri dal Consiglio di Amministrazione presieduto da Giovanni De Censi. Il nuovo Piano Strategico 2007-2010, elaborato sulla base delle attuali previsioni di scenario macroeconomico, si sviluppa in perfetta continuità e sintonia con il precedente e delinea le strategie finalizzate a rafforzare ulteriormente efficienza, competitività e redditività attraverso progetti di ampio respiro e iniziative preordinate alla creazione di valore sostenibile nel medio periodo a favore di tutti gli stakeholder. La pianificazione definita prevede il conseguimento di importanti obiettivi di crescita nel periodo considerato, in un percorso di sviluppo che ha portato una banca locale a divenire oggi un Gruppo bancario multiregionale e nel prossimo quadriennio a incrementare la propria visibilità a livello nazionale, focalizzandosi ulteriormente sul retail banking con particolare attenzione ai target di clientela tradizionali, quali famiglie, professionisti, small business e piccole – medie imprese. Lo scenario di previsione per il periodo 2007–2010 prefigura un contesto macroeconomico e di settore relativamente favorevole, anche se per il sistema bancario sono previsti tassi di crescita più contenuti rispetto agli ultimi anni. La crescita attesa delle masse intermediate dal Gruppo sarà più elevata rispetto a quella media del sistema, con riferimento sia alla raccolta diretta, sia al risparmio gestito, che ai crediti alla clientela. Sulla scorta di tali ipotesi di scenario, il Piano delinea, per il periodo 2007-2010, le seguenti direttrici di sviluppo: crescita per linee interne, da realizzare attraverso l’apertura di circa 100 nuovi sportelli, principalmente nel Nord Italia (Lombardia, Veneto e Piemonte), al fine di raggiungere l’obiettivo di 500 filiali entro il 2010; crescita per linee esterne, attraverso l’integrazione nel Gruppo di altre banche o la sottoscrizione di accordi di partnership equity based e di integrazione operativa e commerciale, con l’obiettivo prioritario di incrementare i ricavi, ridurre i costi di struttura e cogliere nuove opportunità di business con investimenti più contenuti. Questi, in sintesi, i principali obiettivi pianificati a livello consolidato per l’orizzonte temporale 2007-20101: crediti verso clientela previsti a 19,3 miliardi di euro nel 2010, con un Cagr pari al 15,2%; raccolta diretta stimata in 16,7 miliardi di euro nel 2010, con un Cagr del 10,2%; raccolta indiretta attesa a 18,2 miliardi di euro nel 2010 con un Cagr pari al 9,7%; patrimonio netto consolidato stimato in 1,9 miliardi di euro nel 2010; free capital atteso pari a 1,6 miliardi di euro nel 2010 con un Cagr del 30%; tier I ratio previsto oltre il 12%; total capital ratio pari a circa il 13%; utile netto consolidato atteso a 195 milioni di euro nel 2010, con un Cagr del 30,8%; cost/income2 ratio previsto al 56,4% nel 2010, in significativa contrazione rispetto al 67,2% atteso nel 2006; Roe3 atteso pari al 10,1%; utile per azione consolidato4 a 0,93 euro nel 2010, rispetto ai 0,73 euro attesi per fine 2006. 1 Gli obiettivi pianificati includono gli effetti dell’aumento di capitale approvato dal Consiglio di Amministrazione il 12 dicembre scorso che, a conclusione dell’operazione prevista per il 2009, determinerà un aumento patrimoniale complessivo di circa 990 milioni di euro. 2 Calcolato come rapporto fra i costi operativi e il margine d’intermediazione consolidati. 3 Calcolato come rapporto fra l’utile e il patrimonio netto medio annuo del Gruppo, escluso l’utile d’esercizio. 4 Calcolato come rapporto fra l’utile consolidato e il numero delle azioni della Capogruppo. Ù Per il conseguimento degli obiettivi delineati sono previsti nel prossimo quadriennio interventi tesi al miglioramento dell’efficienza – masse per addetto – e della redditività attraverso una significativa evoluzione delle performance di mercato di tutte le banche del Gruppo, in particolare per il Credito Siciliano, attraverso la riduzione dei costi operativi conseguibile mediante l’ottimizzazione dei processi aziendali, l’attento governo dei costi, tra i quali i costi del credito, possibile grazie all’utilizzo di modelli di rating interno. Notevole sarà il potenziamento dell’offerta commerciale rivolta al segmento impresa (estero, prodotti specializzati, corporate finance) e al segmento privati (credito al consumo e bancassicurazione). .  
   
   
EMIL BANCA IN ECUADOR PER SOSTENERE IL MICROCREDITO DAL 18 AL 28 GENNAIO 2007 LA SESTA MISSIONE DEL CREDITO COOPERATIVO A QUITO  
 
Bologna, 18 gennaio 2007 – Parte oggi la missione del Credito Cooperativo in Ecuador per il “Quinto incontro Ecuador - Italia”, momento di studio e approfondimento organizzato dal partner ecuadoriano delle Bcc italiane, la Cooperativa di risparmio e credito Codesarrollo. Capofila del progetto per l’Emilia Romagna è Emil Banca i cui dirigenti sono in partenza per il Sudamerica dove sottoscriveranno l´accordo per il finanziamento di 1,6 milioni di dollari cui partecipano 15 banche di credito cooperativo tutte affiliate alla Federazione Regionale delle Bcc di via Calzoni. Per Emil Banca sarà inoltre l´occasione per consegnare altri 10. 000 raccolti grazie al contributo dei suoi Soci, che vanno ad aggiungersi agli oltre 100. 000 euro donati in questi 5 anni. Risorse che serviranno a Codesarrollo per continuare ad erogare microcrediti agli strati marginali della popolazione e per sostenere la creazione di piccole imprese produttive, soprattutto in forma comunitaria con l´obiettivo di trattenere la ricchezza laddove viene prodotta, in modo che funga da propulsore per lo sviluppo di un´economia circolare e virtuosa. Sostenere la capitalizzazione di Codesarrollo significa attivare un moltiplicatore permanente di sviluppo per i campesinos pari a 10 volte il capitale investito. Le missioni delle Bcc, iniziate nel 2001, sono state pensate per conoscere meglio la realtà delle Casse Rurali ecuadoriane e per verificare sul campo lo stato di avanzamento del progetto Microfinanza Campesina, che vede il Credito Cooperativo italiano coinvolto nel sostegno a Codesarrollo con circa 18 milioni di dollari di finanziamento, la collaborazione nel campo dell´agricoltura, della formazione e della commercializzazione. Tema specifico di questo quinto incontro riguarda specificamente le rimesse, le esportazioni e più in generale le finanze locali per stimolare lo sviluppo del territorio. Emil Banca ha preso parte alle missioni in Ecuador dal 2002 per approfondire la conoscenza della realtà economica e sociale nella quale opera Codesarrollo, monitorare gli stadi di avanzamento del progetto ed offrire il proprio contributo all´individuazione di nuove opportunità e strumenti per dare maggiore efficacia all´azione delle casse rurali andine. La presenza di propri rappresentanti è inoltre una garanzia che la Emil Banca dà ai soci, ai clienti e a tutti coloro che con grande fiducia diventano azionisti di donazione o sostenitori del progetto, che i contributi non solo arrivano a destinazione ma che vengono impiegati in modo corretto e, soprattutto, che stanno producendo i risultati attesi. .  
   
   
SOPAF : CONCLUSO L’ACQUISTO DEL 100% DI LM & PARTNERS (LM-IS) SCA PER 48 MILIONI DI EURO.  
 
Milano,18 gennaio 2007 - Sopaf ha concluso ieri l’operazione di acquisto del 100% del capitale sociale di Lm & Partners (Lm-is) Sca, società lussemburghese già controllata da Sopaf che operava nel settore degli investimenti opportunistici. Tale operazione completa il ciclo di acquisti e dismissioni definito dal piano di semplificazione della struttura operativa e societaria del Gruppo Sopaf che prevede di operare attraverso veicoli o fondi di investimento mobiliari e immobiliari gestiti da apposite Società di Gestione del Risparmio. Si ricorda che Sopaf detiene già le seguenti partecipazioni in sgr: il 49% di Polis Fondi Sgr. P. A, sgr immobiliare con 312 mln di euro di masse in gestione; il 74% (al netto delle azioni proprie) di Private Wealth Management Sgr Spa, sgr speculativa con 226 mln di euro di masse in gestione; il 30% di Cartesio Alternative Investments Sgr S. P. A. , sgr speculativa con 44 mln di euro di masse in gestione; Sopaf è in attesa delle necessarie autorizzazioni per l’acquisto del restante 70%. Come già comunicato in data 20, 22 e 28 dicembre, sempre nell’ambito di detto piano di semplificazione operativa e societaria, Sopaf e la controllata Lm Real Estate S. P. A. Hanno ceduto a terzi alcune partecipazioni detenute in società immobiliari (Vector 101 S. R. L. , Santi Apostoli S. R. L. , Giallo Milano S. R. L. , Bama S. R. L. , Aip Valgardena S. R. L. ) ed hanno apportato le rimanenti partecipazioni al fondo Tergeste, fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso riservato ad investitori qualificati e gestito da Polis Fondi Sgr. P. A. Al 30 settembre 2006, Sopaf deteneva il 79,2% di Lm & Partners (Lm-is) Sca ed ha raggiunto il controllo totalitario mediante il riacquisto delle quote di minoranza acquisendo 24. 844 azioni (di cui 8. 862 già detenute dalla controllata Star Venture 1 Scpa), per un valore complessivo di circa 48 milioni di euro. I contratti di compravendita prevedono un pagamento dilazionato in più tranches, l’ultima delle quali è fissata per il 31 dicembre 2009. Lm & Partners (Lm-is) Sca, che ha chiuso il bilancio al 31 dicembre 2005 con un patrimonio netto di 91. 043. 999 euro e un totale attivo di 94. 987. 024 euro, è stata posta in liquidazione il 19 dicembre 2006. L’operazione dovrebbe concludersi entro il primo semestre 2007 mediante attribuzione a Sopaf delle partecipazioni detenute dalla società medesima. Inoltre, in data 27 dicembre 2006 sono state poste in liquidazione le altre subholding lussemburghesi del Gruppo: Lm-is S. A. R. L. , Star Venture Management S. A. E Star Venture 1 S. C. P. A. .  
   
   
SNAI S.P.A.: CONCLUSA L’OPERAZIONE DI AUMENTO DI CAPITALE, SOTTOSCRITTE TUTTE LE AZIONI OFFERTE  
 
Porcari (Lu), 18 gennaio 2007 - Snai S. P. A. (la “Società” o “Snai”) comunica che si sono concluse con pieno successo le operazioni relative all’aumento di capitale scindibile e a pagamento, deliberato dal consiglio di amministrazione della Società nelle riunioni del 26 ottobre e del 30 novembre 2006, mediante offerta in opzione agli azionisti di massime n. 61. 718. 860 azioni ordinarie di nuova emissione ad un prezzo pari ad Euro 4,05 ciascuna (l’”Offerta in Opzione”). In particolare, al termine del periodo di adesione all’Offerta in Opzione, che ha avuto inizio in data 4 dicembre 2006 e termine in data 21 dicembre 2006, sono stati esercitati n. 54. 581. 100 diritti di opzione corrispondenti a n. 61. 130. 832 azioni ordinarie della Società, per un controvalore pari ad Euro 247. 579. 869,60. Si precisa che in conformità degli impegni assunti, la controllante Snai Servizi S. R. L. (“Snai Servizi”) ha sottoscritto n. 27. 927. 750 diritti di opzione, corrispondenti a n. 31. 279. 080 azioni ordinarie di Snai, pari al 50,68% del totale delle azioni oggetto della offerta. Snai Servizi detiene pertanto numero 59. 206. 903 azioni ordinarie della Società pari al 50,68% del nuovo capitale sociale. I restanti n. 525. 025 diritti di opzione offerti in borsa ai sensi dell’art. 2441 comma 3 cc. Dall’ 8 al 12 gennaio 2007 (l’“Offerta in Borsa”), sono stati tutti venduti e successivamente esercitati mediante la sottoscrizione, entro il termine ultimo del 15 gennaio 2007, di n. 588. 028 azioni di nuova emissione per un controvalore pari a Euro 2. 381. 513,40. L’operazione si è pertanto conclusa con l’integrale sottoscrizione delle n. 61. 718. 860 azioni offerte per un controvalore complessivo di Euro 249. 961. 383,00, senza che si sia reso necessario l’intervento di Unicredit Banca Mobiliare S. P. A. Antecedentemente all’inizio della offerta quest’ultima si era infatti impegnata a sottoscrivere un numero di azioni pari ai diritti di opzione eventualmente non esercitati all’esito della Offerta in Opzione e dell’Offerta in Borsa, al netto degli impegni assunti da Snai Servizi. Il nuovo capitale sociale di Snai successivamente alla iscrizione nel registro delle imprese è dunque pari a Euro 60. 748. 992,20 suddiviso in n. 116. 824. 985 azioni ordinarie, da nominali 0,52 Euro ciascuna. .  
   
   
LOMBARDIA/INDIA. FORMIGONI: A MUMBAI ACCORDO PER IL TESSILE AZIENDE BERGAMASCHE PROTAGONISTE NEI SETTORI BOTTONI E PLASTICA  
 
Mumbai, 18 gennaio 2007 - Aziende lombarde protagoniste oggi degli incontri della delegazione economico-istituzionale lombarda, che prosegue la sua missione a Mumbai (Bombay). "In tutti gli incontri - ha detto il presidente Formigoni, che guida la delegazione, facendo il punto della giornata - non è mai venuta meno la fiducia reciproca di creare insieme opportunità di sviluppo. Confermando gli auspici: massimo interesse verso quel che la Lombardia sa offrire e massima collaborazione in tutti i settori". Formigoni ha partecipato oggi alla presentazione del progetto Idea Factory, espressione di un settore, il tessile legato al fashion design, massima espressione del made in Lombardy. L´obiettivo è creare il maggior polo tecnologico per la produzione di tessuti di qualità e per i servizi necessari a tutto il settore. "E´ un progetto che abbiamo voluto chiamare Idea Factory - ha detto il presidente - nella convinzione che in un mercato sempre più competitivo le idee da Milano possono viaggiare fino a Mumbai". Il progetto ha come presupposto l´individuazione di un´area nella regione del Maharashtra per la creazione di un parco tecnologico in cui verrà inserito un Indian Textile Service Centre, composto da un distretto di 22 servizi per facilitare l´insediamento e lo sviluppo nel territorio di partnership tra aziende lombarde e indiane. Con un´azione mirata alla commercializzazione del prodotto, alla formazione tecnica e manageriale del personale, alla creazione di reti tra le aziende e la cooperazione nelle attività di business. E già domani, giovedì 18 gennaio, è previsto un sopralluogo per individuare l´area su cui sarà realizzato il centro. Un progetto che si articola in due fasi distinte: innanzitutto con la realizzazione di un seminario sul tessile e meccano-tessile lombardo a Mumbai, con la presentazione del comparto lombardo, con le testimonianze delle imprese lombarde impegnate in collaborazioni con partner indiani e, successivamente, con la visita di una delegazione di operatori e rappresentanti delle aziende lombarde del settore tessile e abbigliamento agli stabilimenti di alcune aziende indiane, che potranno costituire il nucleo embrionale del futuro parco tecnologico. Una società compartecipata con capitale indiano e italiano equamente suddiviso. Accanto a progetti in fase di costruzione ci sono aziende che a Mumbai sono arrivate per siglare joint venture con operatori locali. E´ il caso del Bottonificio Mpb by Limar di Grumello del Monte (Bg) che oggi, alla presenza del presidente Formigoni, ha dato il via alla collaborazione con il partner indiano. Mp Buttons è il nome della nuova società italo-indiana. L´azienda orobica ha già delocalizzato la produzione di bottoni nello stato del Maharashtra, la cui capitale è appunto Mumbai. "E´ l´occasione - ha detto Simona Perletti, titolare dell´azienda insieme al fratello Edgardo - per allargare la rete distributiva dei nostri prodotti e degli accessori moda attraverso una società con attività in India; qui commercializzano prodotti tessili aziende americane nostre clienti e in questo modo siamo più vicine alle loro richieste che in un settore come il fashion cambiano secondo le tendenze più volte nel corso dell´anno. Non potremmo essere così tempestivi nel soddisfarli se non producessimo vicino a loro". Questo, come ha ricordato anche il presidente Formigoni, "senza che in Italia sia toccato nemmeno un posto di lavoro. Il know how dell´azienda resta in Lombardia, e qui arriveranno i macchinari per la produzione". Cinquanta milioni di euro il fatturato annuo previsto con l´operazione avviata oggi, con un investimento complessivo di 15 milioni di euro. "E´ il frutto concreto - ha commentato Formigoni - di un lavoro sinergico avviato in questi mesi grazie anche alla collaborazione di Regione Lombardia necessaria per avviare rapporti e contatti con il comparto produttivo locale". Un´altra azienda di primo piano presente in India con la delegazione economico-istituzionale lombarda è l´Acerbis Italia di Albino (Bg). Produttore leader di parti in plastica del settore moto e ciclomotori (è fornitore di marchi primari come Aprilia, Bmw, Ducati, Honda, Ktm, Triumph e Yamaha), con una rete distributiva che copre 55 paesi al mondo, Acerbis guarda all´India come mercato per l´acquisizione delle materie prime e sta valutando la possibilità di delocalizzare la produzione per realizzare in India parti in materiale plastico con know how italiano. Anche per nuovi comparti oltre le due ruote: dalla componentistica auto ai veicoli industriali. .  
   
   
BOCCONI, UNA DUE GIORNI SULL’IMMIGRAZIONE PER UNA POLITICA INTEGRATA AL FENOMENO MIGRATORIO. VENERDÌ 19 E SABATO 20 GENNAIO IN AULA MAGNA  
 
Milano, 18 gennaio 2007 - Il futuro dell’integrazione si gioca a livello microterritoriale. I fenomeni di degrado abitativo, sfruttamento, pregiudizio reciproco, tensione necessitano di un approccio integrato per essere affrontati con efficacia. Integrato dal punto di vista istituzionale (amministrazioni diverse, non profit e associazionismo devono parlarsi), ma anche dal punto di vista disciplinare. “Integrarsi per integrare” è, perciò, la logica che dovrebbe guidare ogni intervento. È per questo che la Sda Bocconi organizza, per venerdì 19 e sabato 20 gennaio, una due giorni multidisciplinare sull’immigrazione (Gestire il fenomeno migratorio a livello territoriale), che vuole presentare gli approcci economici, sociologici, antropologici, demografici e urbanistici al problema, comparando alcune situazioni locali italiane (il Carmine di Brescia per esempio) ad esperienze maturate in Francia, Spagna e Belgio. La sessione mattutina di venerdì 19 gennaio (ore 9, Aula Magna Università Bocconi, via Sarfatti 25) è dedicata al tema Come leggere il fenomeno migratorio; quella pomeridiana (ore 14,30) a L’integrazione e la lotta alla discriminazione. Alcune esperienze europee di case study. Il tema della mattinata di sabato 20 (ore 9) è: Quali strategie per gestire il fenomeno migratorio a livello territoriale?. Http://www. Stampa. Unibocconi. It/editor/archivio_pdf/programmamigration20070116174751. Pdf .  
   
   
INTERPUMP GROUP ACQUISISCE L’80% DELL’AMERICANA NLB UNO DEI PRINCIPALI PRODUTTORI MONDIALI NEI SISTEMI E NELLE POMPE AD ALTISSIMA PRESSIONE  
 
 S. Ilario d’Enza, 18 gennaio 2007 – Interpump Group S. P. A. Annuncia la firma dell’accordo per l’acquisto di Nlb, uno dei principali produttori mondiali di sistemi e di pompe ad altissima pressione. L’operazione prevede l’acquisto di due società: Nlb Corporation e Nlb Leasing Llc, entrambe aventi sede a Detroit (Usa). Nlb Corporation , fondata nel 1971 dall’attuale gestore, produce sistemi ad alta pressione e pompe fino a 3. 500 bar. I sistemi Nlb sono usati per l’industria della pulizia industriale, per la preparazione di superfici, per la pulizia di componenti automobilistici e per i sistemi “su misura” di pulizia industriale. Nlb Leasing Llc dà in noleggio i macchinari prodotti da Nlb Corporation. L’accordo prevede che il closing dell’operazione avverrà nelle prossime settimane, dopo l’espletamento dei necessari adempimenti. Nel 2005 Nlb ha fatto registrare ricavi netti consolidati pari a 46,6 milioni di dollari ed una elevata redditività. Il margine operativo lordo (Ebitda) consolidato è stato pari a 6,7 milioni di dollari (14,1% dei ricavi netti); l’utile operativo (Ebit) consolidato è stato pari a 6,0 milioni di dollari (13,5% dei ricavi netti). Da rilevare la forte crescita avvenuta nel 2006: nei primi 10 mesi del 2006 (ultimo dato disponibile), il fatturato è stato pari a 46,3 milioni di dollari, con una crescita del 19,5% sull’analogo periodo del 2005. L’ebitda è stato pari a 7,2 milioni, superiore di 0,5 milioni di dollari rispetto a quello di tutto l’esercizio 2005. La liquidità netta delle due società al 31 ottobre 2006 era pari a 6,3 milioni di dollari mentre il patrimonio netto consolidato era pari a 36,6 milioni di dollari. L’accordo prevede che Interpump Group S. P. A. Acquisisca il residuo 20% nei prossimi tre anni sulla base di un multiplo dell’Ebitda dei prossimi esercizi. Il valore dell’acquisizione dell’80% di Nlb è pari a 62,4 milioni di dollari da pagarsi per contanti, sulla base di una posizione finanziaria netta pari a zero alla data del closing. L’importo sarà pertanto rettificato in funzione della reale posizione finanziaria netta alla data del closing. Il pagamento sarà effettuato utilizzando in parte il finanziamento a medio termine di 100 milioni di euro concesso a Interpump Group nel gennaio 2006 dal Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara. L’acquisizione di Nlb rientra nella strategia di Interpump Group di concentrare il proprio portafoglio di attività verso settori ad alta redditività, con elevato livello tecnologico e con forti barriere all’ingresso. Con l’acquisizione di Nlb Interpump Group rafforza ulteriormente la propria leadership mondiale nel campo dei sistemi e delle pompe ad altissima pressione, dove è già presente con la tedesca Hammelmann acquisita nel 2005. .  
   
   
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DEL CNR  
 
Roma, 18 gennaio 2007 - Con riferimento alla nota del Segretario Generale della Flc, Enrico Panini, il Presidente del Cnr, Fabio Pistella, raccoglie l’invito rivolto agli Enti di Ricerca affinché siano tempestivamente applicate le norme previste nella Legge Finanziaria 2007 relative ad un piano straordinario di assunzioni di ricercatori e di stabilizzazione di ricercatori precari. In effetti il Cnr ha già predisposto un piano di azione che pur nei limiti delle risorse finanziarie insufficienti rese disponibili dalla Legge Finanziaria, prevede non solo il completamento entro il 2007 dell’Intesa Miur/cnr (140 posti), ma ulteriori 170 assunzioni di ricercatori tramite concorso. Inoltre, per circa 150 posti si potrà pervenire alla stabilizzazione di ricercatori che operano al Cnr con rapporto a termine. Allo scopo, il Cnr ha inviato una proposta ai Ministri dell’Università e della Ricerca, Fabio Mussi e dell’Innovazione e Funzione Pubblica, Luigi Nicolais. Pistella rilancia l’invito ai sindacati di cooperare, a cominciare dalla Cgil, per aprire un tavolo di confronto sul tema più generale dello sviluppo delle risorse umane impegnate nel Cnr, una risorsa decisiva per l’Ente e per il Paese. Su questo tema, colmando una lacuna di progettualità che si protraeva da troppi anni, è stato varato proprio oggi dal Consiglio Scientifico Generale del Cnr un documento predisposto dal Presidente. .  
   
   
DAL MIC DI FAENZA È PARTITO IL PROGETTO EUROPEO SISTEMA CERAMICO ADRIATICO ALL’INCONTRO, PRIMO DI UNA SERIE CHE VEDRÀ I PROSSIMI APPUNTAMENTI A VENEZIA E A TIRANA, HANNO PARTECIPATO, CIRCA TRENTA DELEGATI DEI DIECI ENTI CHE APPOGGIANO IL PROGETTO.  
 
 Faenza 18 gennaio 2007 - Dal 13 al 17 gennaio il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza ha ospitato il primo incontro di avvio, cosiddetto in gergo sportivo “kick-off meeting”, del progetto europeo Sistema Ceramico Adriatico, finanziato dall’Unione Europea attraverso le linee Interreg e Cards nell’ambito del “Nuovo Programma di Prossimità Adriatico”. All’incontro, primo di una serie che vedrà i prossimi appuntamenti a Venezia e a Tirana, hanno partecipato, sotto il coordinamento del Mic, partner responsabile del progetto, e della Provincia di Ravenna, circa trenta delegati dei dieci enti che appoggiano il progetto. Con l’incontro di questi giorni i rappresentanti del Museo di Arti Applicate di Belgrado, del Museum of Arts & Crafts di Zagabria, dell’Accademia di Tirana, delle Università di Venezia e Ferrara, del Mar di Ravenna, dell’Istituto Beni Culturali di Bologna e della Soprintendenza di Bologna hanno avviato i lavori che porteranno, nel corso di 18 mesi, alla realizzazione di concreti e significativi risultati. Attraverso ricerche comuni e scambi di esperienze verranno infatti realizzati archivi e cataloghi condivisi dei patrimoni dalle diverse aree: verranno censite ed accorpate in data base fruibili le collezioni relative all’intera area adriatica di ceramiche museali, di ceramiche esposte all’aperto, di elementi architettonici, di patrimoni librari afferenti le discipline ceramiche. Verranno inoltre realizzate iniziative congiunte nel campo del restauro e della gestione manageriale nel settore dei beni culturali, fino alla realizzazione finale di una mostra itinerante che, nel corso dei primi sei mesi del 2008, presenterà i risultati ottenuti in un cerchio ideale attorno all’adriatico, che prenderà il via dal Museo di Grottaglie, proseguirà a Belgrado e Zagabria per concludersi a Faenza. Il progetto riveste una particolare importanza in quanto consente di attivare una linea di rapporti con realtà straniere finora non frequentate ed in larga parte parzialmente conosciute, dall’Italia e dai paesi Europei occidentali. Serbia e Croazia hanno avuto rispettivamente secolari tradizioni di cultura con stretti collegamenti tra mitteleuropa e mondo carpatico ed adriatico, appartenendo nel tempo a realtà politiche diverse, mentre le loro capitali sono sempre state veicolo ed asse di formazione patrimoniale e artistica di grande significato. Belgrado, che annovera una serie di musei dedicati alle Belle Arti, partecipa a questo progetto con il Museo di Arti Applicate che, seppure fondato nel 1950, a ridosso quindi della unificazione della ex Jugoslavia, consta di ben 11 dipartimenti tra i quali quello dedicato alle porcellane, ceramiche e vetri, spaziando dall’antichità classica al Xx Secolo con particolare riguardo alle collezioni di maioliche italiane ed ai vetri viennesi della Secession. Particolarmente ricco di materiali provenienti da antiche raccolte anche private è il Museo di “Arts & Crafts” di Zagabria, che già nella denominazione richiama il modello inglese del Victorian and Albert Museum. Può essere, infatti, ravvisato quale “museo del costume” e della storia della città e della nazione, oltre che luogo della conservazione di raccolte specifiche. Entrambe queste realtà hanno già negli ultimi anni affrontato collaborazioni e sono comparsi sulla scena europea: affrontano oggi un impegno particolare con il Mic per puntualizzare e fare conoscere i loro fondi artistici ceramici con l’obiettivo di entrare in un circuito più complessivo sulle discipline ceramiche. .  
   
   
PA, LA COMUNICAZIONE AI CITTADINI SI FA IN QUATTRO PER INFORMARE DI PIÙ E MEGLIO PRESENTATO IL NUOVO SERVIZIO WEB INFORMAINSIEME CON REGIONE LIGURIA, PROVINCIA E COMUNE DI GENOVA E ASL 3  
 
Genova, 18 gennaio 2007 - Da una parte i cittadini che chiedono informazioni chiare e puntuali sulle cose che riguardano la quotidianità, dall´iscrizione dei bambini a scuola, ai contributi per la prima casa alla pensione di invalidità. Dall´altra gli operatori degli sportelli per le relazioni con il pubblico di Regione Liguria, Provincia di Genova, Comune di Genova, Azienda Sanitaria Locale n. 3 Genovese, che rispondono ogni giorno alle domande dei cittadini informandoli sulle attività degli enti, in modo coordinato e condiviso. Informainsieme è il frutto di questo impegno. Si tratta di un sistema integrato che risponde ai bisogni informativi dei cittadini liguri unendo le conoscenze, gli strumenti, la professionalità degli operatori. L´iniziativa è nata sulla base di un´intesa fra i quattro enti ed è la risposta al bisogno crescente di informazioni e servizi da parte del pubblico. Superando la frammentarietà dovuta alle specifiche competenze dei singoli enti. Il servizio è stato presentato oggi in Regione Liguria dagli assessori regionali, comunali e provinciali Claudio Montaldo, Giovanni Facco, Anna Castellano e Mauro Solari e dal direttore dell´Asl 3 Genovese Alessio Parodi. Informainsieme coordina le diverse iniziative e crea una sorta di rete di "antenne" pronte a ricevere i bisogni del pubblico e a rispondere in modo integrato. Sia fisica che digitale, grazie al lavoro di coordinamento delle istituzioni, la rete degli sportelli è l´essenza stessa del progetto. Gli obiettivi sono diversi: migliorare la qualità dei servizi, condividere e integrare le informazioni, semplificarne l´accesso da parte dei cittadini, coordinare le attività di comunicazione delle strutture coinvolte. Per questo motivo, nell´ambito del progetto, che ha previsto anche incontri operativi e scambi di personale tra gli sportelli, è stato realizzato anche il servizio www. Informainsieme. It , una banca dati che raccoglie in modo omogeneo i servizi offerti dai singoli enti, permettendo così l´accesso al patrimonio di informazioni "multiente" direttamente via web. Il sito è uno strumento flessibile a disposizione degli operatori per fornire informazioni al pubblico, ma anche, grazie alla facilità di accesso e alla semplicità del sistema, alla portata di tutti i cittadini e direttamente consultabile su internet. Le ricerche sulle schede, che sono aggiornate quotidianamente dagli operatori, possono essere fatte fare per argomento, per area tematica, per eventi della vita, per particolari categorie di destinatari, come anziani, giovani e stranieri e, naturalmente, per parola chiave. Il sito web è stato realizzato da Datasiel s. P. A, l´azienda informatica della Regione Liguria, in collaborazione con gli enti partner, che ne curano i contenuti. .  
   
   
“IL BILANCIERE DEL VENETO”: SVILUPPO ASSE VENEZIA-PADOVA: PRESENTATE INIZIATIVE IN REGIONE  
 
Venezia, 18 gennaio 2006 - In una fase in cui è ampiamente riconosciuta la capacità delle città di promuovere processi strategici di sviluppo locale, i Comuni di Padova e Venezia hanno organizzato una serie di momenti concertati di riflessione e di proposta che, in collaborazione con la Regione del Veneto, porteranno a definire delle proposte che potranno trovare ascolto e traduzione nel Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (Ptrc) attualmente in fase di definizione. L’iniziativa è stata presentata ieri a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale a Venezia, dagli Assessori all’Urbanistica della Regione, Renzo Marangon, del Comune di Padova, Luigi Mariani, e del Comune di Venezia, Gianfranco Vecchiato. Il territorio in questione, storicamente definito “il bilanciere del Veneto” verrà analizzato in una serie di 4 seminari (il primo il prossimo 19 gennaio al Centro Candiani di Mestre) con lo scopo di delineare le sue prospettive di crescita e di sviluppo sotto molti profili: da quello economico, a quello culturale, infrastrutturale e turistico. L’obbiettivo non è peraltro solo di tipo “locale”. Si punta anche infatti a costruire un’entità che abbia visibilità e riconoscimento a livello internazionale come area di rilievo europeo, che ora manca, non essendo nemmeno inserita nella carte ufficiali Epsom dell’Ue che indicano tali aree. “La Regione – ha sottolineato Marangon – ha dato con molto interesse il proprio supporto a questa iniziativa di collaborazione, che va positivamente aldilà degli schieramenti politici, e che mi auguro possa servire da modello anche per altre città capoluogo di questa regione”. Marangon ha poi annunciato che la redazione tecnica del nuovo Ptrc del Veneto potrà essere pronta entro l’estate, mentre il suo cammino istituzionale e politico dovrebbe concludersi con l’adozione entro il 2007. “In ottica del Ptrc – ha aggiunto l’Assessore regionale – il lavoro dei due Comuni sarà prezioso e verrà tenuto in ampia considerazione”. Il lavoro di approfondimento di Padova e Venezia si concluderà il 9 marzo. Gli appuntamenti, equamente divisi tra le due Municipalità, sono i seguenti: venerdì 19 gennaio si inizierà al Centro Candiani di Mestre con un seminario sulla “capacità competitiva del sistema Venezia-padova”; venerdì 2 febbraio e venerdì 16 febbraio i riflettori si sposteranno a Padova, con un seminario sugli “scenari di sviluppo prefigurati e prefigurabili” ed uno sui “fattori di successo e di condizionamento delle infrastrutture e dei servizi di area vasta”. La “definizione delle politiche di intervento”, che raccoglierà le indicazioni dei primi tre appuntamenti, sarà fatta in un incontro conclusivo che si terrà a Venezia il 9 marzo. .  
   
   
INCONTRO A SOFIA TRA RAPPRESENTANTI DEL GOVERNO BULGARO, IL PREMIER ROMANO PRODI, IL VICEPRESIDENTE DELLA REGIONE FLAVIO DELBONO E IMPRENDITORI EMILIANO-ROMAGNOLI. "DELBONO: L´EMILIA-ROMAGNA PRONTA A INTENSIFICARE LA COLLABORAZIONE IN DIVERSI CAMPI".  
 
Bologna, 18 gennaio 2007 - Più slancio alle relazioni economiche tra Italia e Bulgaria, all´indomani dell´ingresso di questo Paese nell´Unione Europea, e un maggiore impegno su nuovi versanti, quali la formazione professionale e il sostegno al sistema della Pubblica amministrazione bulgara per quanto riguarda le relazioni con Bruxelles. Sono questi gli obiettivi dell´incontro - al quale ha partecipato anche il Vice Presidente della Regione Emilia-romagna Flavio Delbono - che si è tenuto oggi pomeriggio presso l´Ambasciata italiana a Sofia (Bulgaria), alla presenza del Presidente del Consiglio Romano Prodi, di una delegazione del Governo bulgaro e di rappresentanti di oltre 70 realtà economiche italiane che operano in Bulgaria, tra le quali 15 emiliano-romagnole. Tra principali settori dell´interscambio tra Emilia Romagna e Bulgaria vi è il tessile, moda ed abbigliamento; calzature ed accessori; l´industria meccanica e componentistica di precisione; l´agro-alimentare ed attrezzature per le lavorazioni agricole; l´auto motive; l´informatica. Nel corso dell´incontro, il Vice Presidente Delbono - parlando a nome dell´Emilia-romagna, unica Regione partecipante all´evento - ha posto in evidenza "l´impegno messo in campo da diversi anni per promuovere la presenza delle imprese emiliano-romagnole, favorendo in particolare accordi di collaborazione economica e produttiva, investimenti diretti e promozione commerciale. E questo grazie anche alla presenza a Sofia di un nostro servizio operativo presso l´Ambasciata italiana". "In Bulgaria - ha continuato Delbono - ci sono grandi opportunità per approfondire quelle azioni di collaborazione già in corso e per avviarne di nuove, anche nella prospettiva della destinazione a questo Paese di importanti fondi strutturali. Credo - ha concluso il Vice Presidente - che vi siano spazi importanti di collaborazione sul versante della formazione professionale e del sostegno alla Pubblica amministrazione bulgara nelle relazioni "tecniche" con le strutture dell´Unione europea, per cogliere ogni nuova opportunità che venga resa disponibile a livello comunitario". L´impegno della Regione Emilia-romagna in Bulgaria - L´emilia-romagna, secondo i dati Unioncamere, è terza in Italia (dopo Veneto e Lombardia) per export verso la Bulgaria, mentre l´import la vede al secondo posto. In Bulgaria la Regione ha da tempo una intesa di collaborazione con il Governatorato di Sofia. Oltre a favorire contatti fra il nostro sistema formativo e quello bulgaro per scambi di esperienze sull´utilizzo dei fondi europei in materia, la Regione promuove la presenza delle nostre imprese, favorendo in particolare accordi di collaborazione economica e produttiva, investimenti diretti e la promozione commerciale. A tale scopo sono state messe in campo azioni volte a creare una rete di rapporti istituzionali, anche con autorità locali, possono contribuire in misura rilevante a creare un contesto favorevole a questi investimenti. In quest´ottica, sono stati promossi sia accordi fra istituzioni bulgare e la Regione - o fra agenzie di sviluppo locale e le agenzie corrispondenti in Emilia-romagna, come Ervet ed Aster - sia progetti cofinanziati da fondi Europei, come il programma Twinning o i programmi interregionali. Ciò ha consentito l´effettuazione di scambi proficui e l´instaurasi di efficaci relazioni interistituzionali, oltre che una migliore conoscenza delle opportunità di collaborazione e scambio economico e commerciale. La promozione diretta delle imprese, in particolare delle Pmi, si è basata sul cofinanziamento, attraverso appositi bandi dal 2004 ad oggi, di specifici progetti presentati da consorzi export o aggregazioni anche temporanee d´imprese. Accanto ai progetti realizzati direttamente dai consorzi d´impresa, sono stati realizzati progetti promozionali specifici, in collaborazione e con il supporto economico di Ice - come previsto dagli accordi nazionali - volti a rafforzare la presenza del sistema produttivo e istituzionale regionale nel suo complesso anche su questi mercati. Queste azioni sono state supportata efficacemente, dal 2002, dal un apposito servizio di consulenza e accompagnamento alle imprese finanziato dalla Regione, in accordo con Ice. Si tratta di un servizio operativo a Sofia, presso l´Ambasciata italiana in Bulgaria, che ha permesso di agevolare sia le imprese nella loro esplorazione del mercato bulgaro sia le istituzioni nello stabilire relazioni e accordi con le controparti bulgare. Il servizio, forte anche di una intensa azione di informazione presso le imprese della nostra regione, ha consentito di organizzare e accompagnare da 40 a 60 imprese, ogni anno fino ad oggi, in missioni economiche in Bulgaria e di assisterle in un primo esame delle opportunità commerciali e di collaborazione produttiva. Solo fra il 2005 ed il 2006, queste missioni hanno portato 44 imprese a realizzare investimenti in quel Paese, fra joint venture e costituzioni di società di diritto bulgaro a totale controllo italiano, e ad oltre 70 accordi di collaborazione commerciale e produttiva fra imprese emiliano-romagnole e bulgare. .  
   
   
DELEGAZIONE BOSNIACA IN VISITA A PORDENONE  
 
 Pordenone, 18 gennaio 2007 - Si è intrattenuta in visita in Camera di Commercio a Pordenone l’altro ieri pomeriggio una delegazione bosniaca composta da otto responsabili dei Servizi per l’impiego e del ministero del Lavoro, imprenditori nel settore alberghiero e della ristorazione. Ospite in Friuli Venezia Giulia dal 15 al 17 gennaio, la presenza delegazione rientra in un progetto promosso dallo Ial Fvg in collaborazione con la Regione, di sviluppo di attività formative nel settore turistico-alberghiero. Più in concreto, la visita ha l’obiettivo di presentare ai delegati il tessuto economico e turistico regionale per l’istituzione di una scuola del settore a Sarajevo. In Camera di Commercio, dopo una breve ma mirata spiegazione delle attività e dei servizi dell’ente, gli ospiti bosniaci hanno potuto approfondire la conoscenza dell’attuale situazione di interscambio tra il loro Paese e il Friuli Venezia Giulia. La provincia di Pordenone importa sostanzialmente dalla Bosnia Erzegovina prodotti del settore tessile e abbigliamento, oltre che legno e mobilio, mentre è ridotta l’esportazione verso la Bosnia Erzegovina. Le principali merceologie importate dalla Regione Friuli Venezia Giulia dalla Bosnia, secondo dati del 2005, sono per il 36,5% legno e mobilio, 31,0% metalmeccanica e 17,7% tessile e abbigliamento, mentre le esportazioni del Friuli in Bosnia riguardano per il 60,7% la metalmeccanica, 8,8% il tessile e abbigliamento e 7,9% chimica e gomma. Il vice segretario generale Cristiana Basso ha sottolineato l’interesse della Cdc per i progetti di internazionalizzazione, citando l’appena concluso progetto Bosnia, portato avanti con il coordinamento della Cdc di Trieste, il quale ha studiato la possibilità di avviare il Registro Imprese anche in Bosnia e creare centri di assistenza per le Pmi bosniache o friulane interessate ad investire in quel mercato. Quella che è stata un’interessante analisi ci si augura possa sfociare, attraverso futuri progetti, un concreto sviluppo. Il percorso conoscitivo della delegazione è proseguito con visite aziendali, al distretto del mobile, alla Harris Grill, esclusivo ristorante triestino, all’Expo Mittel School e alla Scuola alberghiera di Magnano in Riviera. .  
   
   
COMMERCIO - OSSERVATORIO REGIONALE, VENERDI´ UN CONVEGNO A BOLOGNA. L´ASSESSORE PASI: "UN´OCCASIONE UTILE PER PRESENTARE UN MODELLO IN ATTO DA ANNI IN EMILIA-ROMAGNA, CON L´AUSPICIO CHE LA NOSTRA ESPERIENZA POSSA CONTRIBUIRE ALLA COSTITUZIONE DI UN OSSERVATORIO DEL COMMERCIO DELLE REGIONI"  
 
Bologna, 18 gennaio 2007 - Si svolgerà venerdì 19 gennaio a Bologna un convegno dal titolo "L´osservatorio regionale del commercio: uno strumento per il monitoraggio e la valutazione dell´efficacia delle politiche pubbliche". L´appuntamento è all´Auditorium della Regione Emilia-romagna, in viale Aldo Moro 18, alle 9. 30; alle 12. 30 è previsto l´intervento conclusivo di Guido Pasi, assessore al Turismo e Commercio della Regione. "L´occasione - afferma Pasi - è utile per presentare un modello di osservatorio regionale del commercio in atto da anni in Emilia-romagna, con soddisfacenti risultati per il mondo delle imprese e il sistema delle autonomie locali. Le banche dati rilevate costituiscono infatti un patrimonio conoscitivo utile per gli amministratori pubblici nel momento di valutazione delle politiche di urbanistica commerciale e di definizione delle scelte di sviluppo della rete". L´osservatorio regionale del commercio, nato formalmente nel 1999, attraverso indagini quantitative svolte con cadenza annuale e analisi qualitative che approfondiscono vari aspetti del settore (progetti di valorizzazione commerciale, rete dei pubblici esercizi e così via) permette di avere un quadro aggiornato della consistenza e della qualità della rete distributiva nelle sue differenti articolazioni. Il convegno di venerdì, con la partecipazione di una rappresentanza delle Regioni, intende promuovere il modello emiliano-romagnolo come prototipo per lo sviluppo di una rete di Osservatori regionali, per favorire il confronto fra le differenti situazioni. Un altro obiettivo su cui si discuterà è il rapporto con le vicine Regioni europee. "Il lavoro svolto finora - conclude l´assessore Pasi - ci consente di esprimere un giudizio positivo sull´esperienza fatta e l´auspicio che nel prossimo futuro la nostra esperienza possa contribuire alla costituzione di un Osservatorio del commercio delle regioni, utile per la valutazione dell´efficacia delle politiche pubbliche". .  
   
   
VALLE PELIGNA: DEL TURCO, SUBITO ATTIVO PER LA CAMPARI  
 
 L´aquila, 18 gennaio 2007 - "In questo momento la Regione corre con voi". A dirlo, alla folta delegazione di politici, sindacalisti e lavoratori della Valle peligna, è stato l´Ottaviano Del Turco sindacalista. Quello "gelosissimo nel difendere le proprie prerogative". Quello "attento a non commettere scorrettezze istituzionali". Ma anche quello pronto a difendere con le unghie e con i denti le proprie scelte, fatte sempre per il bene dell´Abruzzo. In ballo, nel pomeriggio a palazzo Centi, all´Aquila, tante questioni, dall´industria alla sanità, alla cultura che il sindaco di Sulmona, Franco La Civita, ha snocciolato l´una dopo l´altra agli interlocutori di Regione (oltre a Del Turco, il segretario generale della Presidenza, Lamberto Quarta, e l´assessore alle Attività produttive, Valentina Bianchi) e Provincia (il presidente, Stefania Pezzopane, e gli assessori Ermanno Giorgi e Teresa Nannarone). Scopo: avere risposte e sollecitare interventi in favore della sopravvivenza delle realtà produttive peligne. Ad alcuni dei quesiti ha dato risposta il segretario Quarta il quale ha illustrato i criteri della nuova zonizzazione, non escludendo, nel corso dell´anno, una variazione di bilancio per il reintegro di un milione di euro alla Valle peligna. Euro ridotti dall´attuale legge Finanziaria. Ma Quarta è stato categorico: "Se i cinque milioni verranno utilizzati in piccoli, infruttuosi rivoli, il prossimo anno sarà direttamente la Regione a gestirli". Gli argomenti all´ordine del giorno, come dicevamo, erano tanti e Del Turco ha cercato di affrontarli uno per uno. Dalla Finmek alla Campari, alla clinica San Raffaele. Il presidente della Regione, assicurando il proprio impegno, ha invitato sindacalisti e politici degli Enti locali ad attivarsi presso i singoli organismi produttivi. Di certo, Del Turco si è detto immediatamente disponibile a intervenire presso la Campari per salvare i posti esistenti e, anzi, per prospettare nuovi investimenti. Un altro "chiodo" da battere è quello del ministro Antonio Di Pietro che, avendo buoni rapporti (soprattutto quotidiani), con la Impregilo non potrebbe portare che benefici al territorio. Un tavolo generale? Del Turco si è detto favorevole sottolineando, tuttavia, la proficuità di percorrere strade singole per ognuna delle trattative in corso. Durante l´incontro si è insistito molto sulla necessità di potenziare le infrastrutture. Tema, questo, particolarmente caro a Del Turco. .  
   
   
TERRITORIO PIATTAFORME TRANSREGIONALI : ESPERTI A CONFRONTO, 19 E 20 GENNAIO, AL FORTE SPAGNOLO  
 
L´aquila, 18 gennaio 2007 - "Piattaforme transregionali e piani strategici delle città - Abitare città e territori tra competitività e coesione". E´ questo il leit-motiv della due giorni di tavole rotonde, organizzate dall´assessorato ai Lavori pubblici della Regione, in programma per venerdì 19 e sabato 20 gennaio alla sala conferenze del Castello cinquecentesco dell´Aquila. Il meeting si propone di chiarire il ruolo dell´Abruzzo nella valorizzazione della propria dimensione europea. Un ruolo che, grazie alla posizione territoriale strategica nel contesto adriatico ed euromediterraneo, offre alla nostra regione tutte le potenzialità per divenire vero e proprio snodo rispetto ai grandi corridoi transeuropei e transnazionali. Il simposio del fine settimana intende offrire un momento qualificato di testimonianza e di confronto ad amministratori, esperti ed attori economici e sociali, sulla finalizzazione della pianificazione strategica delle città, quale strumento di ottimizzazione degli investimenti per la crescita della competitività e della coesione della nostra regione e dell´intero sistema-Paese. I lavori della due giorni saranno aperti, venerdì alle 9,30, dal presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, e dall´assessore regionale ai Lavori pubblici, Mimmo Srour. Seguiranno relazioni tematiche su "Lo stato dell´arte" con esperti dei vari atenei della Penisola. Nel pomeriggio, tavola rotonda su "Pianificazione strategica e competitività". Le conclusioni intorno alle 17,30. Sabato la giornata avrà come argomento trainante "Abitare città e territori". Inizio sempre alle 9,30. Interverranno rappresentanti nel settore urbanistico di varie città italiane. I lavori si protrarranno fino al tardo pomeriggio, con le conclusioni dell´assessore Srour. .  
   
   
ASSESSORE COPPOLA: GRAZIE AL GOVERNO PRODI IL VENETO PAGHERA’ 628 MILIONI DI EURO IN PIU’ E NE RICEVERA’ 346 IN MENO  
 
Venezia, 18 gennaio 2007 - “Le nuove misure fiscali messe in atto con la finanziaria dello Stato per il 2007 comporteranno un aggravio di 156 euro per ogni cittadino veneto. Questo è un dato certo e insindacabile e per questo dobbiamo ringraziare solo la Finanziaria di Prodi. Proprio per questo motivo, la Regione non ha voluto aumentare la propria tassazione”. Lo ha detto l’assessore al bilancio Isi Coppola intervenendo ieri in Consiglio Regionale nell’ambito della discussione generale della legge finanziaria e del bilancio di previsione per il 2007. L’assessore ha replicato agli interventi precedenti, soprattutto alle accuse di inattendibilità dei dati e delle cifre presentati, sollevati dall’opposizione. “Questo ci ha un po’ amareggiato – ha detto – ma i dati purtroppo sono quelli. La finanziaria 2007 dello Stato è stata, ed è per il nostro Paese, un’autentica stangata. Ed è stata la riprova palese di come questo governo di centrosinistra abbia di fatto invertito la marcia in quel processo di decentramento fiscale che bene o male era iniziato nel 2001. Se la devolution varata dal governo di centrodestra fosse ancora in vigore, pur con tutti correttivi necessari, difficilmente avremmo potuto assistere alla devastante invasività che il Governo attuale pone oggi, anche in quei ristretti campi di autonomia tributaria che le Regioni hanno a disposizione. E’ una realtà dolorosa e lo dicono tutte le Regioni, non solo noi”. “La finanziaria nazionale è stata valutata dal centrodestra, sin dall’inizio, assolutamente esagerata. Oggi, a finanziaria approvata, salta fuori la “grande sorpresa” che nel 2006 l’Italia starà dentro al 2,5% nel rapporto deficit-Pil – ha detto dice l’assessore. Alle Regioni si è fatto pagare un contributo eccessivo e spropositato. Basta considerare che con i tagli previsti dalla finanziaria le Regioni incidono sul totale della spesa pubblica italiana per il 19% e devono pagare per il 27%!. Una sproporzione che è stata sottolineata anche dalla Conferenza delle Regioni che ha come capofila l’Emilia Romagna. Un surplus che sarà suddiviso tra i vari ministeri, senza concertazione con le Regioni, portando avanti ingerenze anche pesanti su quelle che sono da tempo competenze regionali. Per la prima volta nel 2007 il Veneto, suo malgrado, ha visto interrompere il trend di crescita della spesa regionale che dal 2001 si era costantemente innalzato, specie nel settore degli investimenti, questo a caduta quindi sulla crescita del Pil. Qualcuno dovrà assumersene la responsabilità e di certo non è il Governo di questa regione!”. L’assessore ha poi spiegato come la manovra finanziaria dello Stato blocca il Veneto e le altre Regioni, elencando alcuni punti: la spesa sanitaria nazionale che rispetto ad un fabbisogno di 104 miliardi di euro per i livelli essenziali di assistenza, indicati a luglio nel Dpef di questo Governo, ne assegna effettivamente 97 alle Regioni (al Veneto verranno solo 400 milioni di euro in più, invece dei 630 milioni preventivati) e questo costringerà le Regioni a coprire un deficit sanitario divenuto cronico o con ulteriori tassazioni o con inevitabili tagli. “C’è poi la riduzione – ha sottolineato l’assessore – delle entrate a libera destinazione che, insieme all’indebitamento, costituiscono il vero bilancio della Regione per dare risposte al territorio e che sono diminuite di 13,3 milioni di euro. Infine, il patto di stabilità: prima interessava solo alcune aree del bilancio, con la finanziaria nazionale è stato esteso a tutte, con esclusione solo della sanità. Il tutto si è tradotto in un danno importante alla nostra capacità di spesa e quindi “freno a mano” allo sviluppo. Inoltre, i meccanismi fiscali messi in atto dallo Stato (Irpef, studi di settore, cuneo fiscale) finiranno per inasprire la tassazione già in atto e finiranno per gravare sul Veneto per 628 milioni di euro, pari a 156 euro per ciascun cittadino. Se avessimo potuto usare le stesse regole del Patto di stabilità del 2006 avremmo potuto spendere 103 milioni di euro in più. Con le nuove regole questo non è possibile. La Regione ha ridotto del 20% le spese correnti che erano comprimibili e ha fatto il massimo sforzo sia non tassando ulteriormente, sia aumentando la flessibilità del bilancio ricorrendo all’esternalizzazione delle risorse. La proposta di far ricorso alle risorse della Cassa Depositi e Prestiti è stata proprio un’idea del Veneto ed accolta nella finanziaria dello Stato. Consentirà di mettere a disposizione della nostra economia 230 milioni di euro, attraverso la Veneto Sviluppo. Pur con un bilancio in grande difficoltà, è stato fatto ogni sforzo possibile, soprattutto per mantenere il livello dei servizi e per non gravare sui cittadini veneto”. “La mia – ha concluso Isi Coppola - ha voluto essere una replica soprattutto dedicata ad una chiara informazione, fatta di dati certi, troppe illazioni e faziosità gratuite si sono volute dire in questi giorni. Questo bilancio ha bisogno di grande condivisione e comprensione e vorrei che, fuori da quest’aula, tutti - maggioranza e opposizione - potessero essere fino in fondo onesti e trasparenti con i propri elettori e ancor più con i cittadini veneti. Chi vuole ha la possibilità di farlo. ” . .  
   
   
CONVEGNO ORGANIZZATO DA ESPRIT SOVVENZIONE GLOBALE, ESPERIENZE A CONFRONTO DA TUTTO IL MONDO NUOVI POSTI DI LAVORO PER PERSONE SVANTAGGIATE ATTRAVERSO LA CREAZIONE D´IMPRESA  
 
Firenze, 18 gennaio 2007 - La Toscana si confronta con Londra, Berlino e Gerusalemme sull´inserimento lavorativo di persone svantaggiate attraverso la creazione d´impresa. Esprit, - la società consortile vincitrice del bando della Regione per la gestione del fondo Sovvenzione Globale "Piccoli Sussidi" - finanziato dal Fse, ha organizzato un convegno per venerdì 19 Gennaio 2007 dalle ore 9. 30 al Centro Studi Cisl di San Domenico in Via della Piazzola 71 dove sarà presente l´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini. Durante il convegno saranno previsti interventi da parte di rappresentanti di Tecnostruttura delle Regioni per il Fondo Sociale Europeo, del ministero del Lavoro nonché di soggetti privati che gestiscono Sovvenzioni Globali in altri stati, quali "Reguestelle Los" di Berlino, "Greater London Enterprise" di Londra e della Fondazione "The people of San Miniato Foundation" di Gerusalemme. Dal 2003 Esprit, attraverso il Por Regione Toscana Fse Obiettivo 3 2000-2006, ha erogato ingenti risorse che hanno consentito la nascita di un moltissime attività imprenditoriali e la creazione di oltre un centinaio di posti di lavoro in cooperative già esistenti sul territorio, come, ad esempio, uno stabilimento balneare per disabili, una lavanderia, un negozio di prodotti del commercio equo e solidale, un albergo-ristorante, un´attività di orticoltura, un asilo nido e un internet point. (com/bc) A margine del convegno, intorno alle ore 11. 00, è previsto un incontro con i giornalisti. Www. Esprit. Toscana. It .  
   
   
PROGETTO MIDA, PER L’INSERIMENTO DEGLI ALUNNI DISABILI IN AZIENDA LUNEDÌ 22 GENNAIO IN PROGRAMMA UN SEMINARIO  
 
Bolzano, 18 gennaio 2007 - Ha preso il via nei mesi scorsi la quarta edizione del progetto Mida per l’inserimento degli alunni disabili in azienda. Lunedì prossimo, 22 gennaio, presso la Libera Università di Bolzano, è in programma un seminario dal titolo "Dall’integrazione scolastica all’inserimento lavorativo: costruire un progetto di vita” Il progetto Mida è organizzata dalla formazione professionale in lingua italiana e dall´intendenza scolastica, grazie ai finanziamenti messi a disposizione dal fondo sociale europeo. Nell’ambito dell´iniziativa viene organizzato un seminario di apertura al percorso educativo con gli insegnanti, i genitori e gli operatori scolastici dal titolo "Dall’integrazione scolastica all’inserimento lavorativo: costruire un progetto di vita". L´incontro avrà luogo lunedì 22 gennaio 2007, dalle ore 17 alle ore 20, presso la Libera Università di Bolzano (aula D 103), in via Sernesi 1, a Bolzano. Relatore del seminario è Andrea Canevaro, docente di Pedagogia speciale a Bologna, introduce e coordina Dario Ianes, psicologo dell’educazione e docente presso le Universitá di Trento, Bolzano e Padova. Il seminario introdurrá dei percorso di formazione specifici per insegnanti e genitori che partiranno nel mese di febbraio. Per ulteriori informazione è possibile contattare la coordinatrice del progetto Mida, Maria Rosa Cavalluzzo (tel. 0471 414408; e-mail cvlmrsb49@scuola. Alto-adige. It) .  
   
   
POLITICHE GIOVANILI, ILLUSTRATE DUE PROPOSTE  
 
Trieste, 18 gennaio 2007 - Due le proposte di legge all´attenzione della Vi Commissione consiliare, in materia di sostegno delle iniziative per i giovani. La prima, del centro-sinistra, è stata illustrata dallo stesso presidente Kristian Franzil (Prc), la seconda vede la firma del gruppo di Forza Italia ed è stata presentata da Piero Camber. Diciassette gli articoli per la proposta Franzil, che prevede un Forum regionale dei Giovani, ossia un luogo di confronto e di rappresentanza con compiti di coordinamento e di iniziativa sul territorio e alla Giunta regionale; un Osservatorio sulle politiche giovanili quale banca dati; lo sviluppo dei centri di aggregazione giovanile capaci di incentivare la socializzazione, la creatività e la cultura, ma che insieme assumono un ruolo di contrasto ai fenomeni di marginalità sociale diffusa; nuove possibilità di sostegno a progetti mirati a promuovere le capacità artistiche e culturali dei giovani, con un sostegno diretto ai ragazzi tra i 15 e i 29 anni ma anche alle associazioni senza scopo di lucro; un´attenzione particolare alla comunicazione e all´informazione mediante il Portale giovani e gli Informagiovani; la Carta giovani quale accesso alla cultura, alle iniziative e ai servizi. Quello che manca - ha quindi spiegato Camber - è la disponibilità di ambiti esterni alla famiglia, dove l´adolescente possa trovare adulti che lo aiutino. Questi luoghi sono gli oratori parrocchiali e i ricreatori comunali. Con 8 articoli si va a recepire la norma statale sul riconoscimento degli oratori: si sostengono i centri di aggregazione giovanile, dai ricreatori comunali agli oratori parrocchiali e ai centri di aggregazione giovanile promossi da soggetti del terzo settore; si prevedono specifici protocolli d´intesa con Comuni, diocesi e soggetti del terzo settore e si programmano gli interventi di sostegno, elencandone le tipologie; si stabiliscono le modalità di finanziamento dei vari soggetti; si stabilisce che i Comuni provvedono ad adeguare i rispettivi regolamenti quanto all´Ici al fine di esentare i fabbricati adibiti ad oratori. La Commissione ha stabilito che procederà con una serie di audizioni con i soggetti interessati, poi i due testi saranno vagliati da un Comitati ristretto che provvederà ad unificarli. Parere favorevole della Commissione (sì della maggioranza, astenute le opposizioni), infine, al disegno di legge che contiene interventi di semplificazione e riordino normativo e disciplina dello sportello unico e delle attività produttive. .  
   
   
APPRENDISTATO: ACCORDO TRA SAURER E PARTI SOCIALI  
 
Bolzano, 18 gennaio 2007 - Con la nuova legge sull´apprendistato è stato introdotto un ulteriore percorso formativo rivolto a coloro che già hanno ottenuto una formazione di base: oggi (17 gennaio) a Bolzano l´assessore provinciale Otto Saurer ha siglato un accordo con le organizzazioni sindacali e Assoimprenditori che fissa le condizioni quadro della nuova forma di specializzazione. Il nuovo percorso di specializzazione nell´apprendistato, previsto dalla nuova legge provinciale, inizia dopo una prima formazione certificata (e quindi dopo l´adempimento dell´obbligo formativo) e si chiude con una qualifica integrativa o una specializzazione. Tale percorso dura da uno a tre anni, in professioni più complesse può essere anche più lungo. I chiarimenti pratici e i dettagli tecnici relativi alla nuova forma di apprendistato - dalla durata ai ruoli di scuola e azienda - sono stati fissati dall´assessore Otto Saurer nell´incontro odierno con le parti sociali. È stato stabilito che il nuovo percorso avrà una durata di tre anni per tutti i profili professionali rilevanti nel settore industriale. Per due anni di formazione scolastica, pari a complessive 400 ore, la Formazione professionale si assume gli oneri del finanziamento e dell´organizzazione delle lezioni. Del terzo anno formativo è invece responsabile l´impresa. Gli apprendisti frequenteranno corsi specifici in azienda e dovranno elaborare un progetto di lavoro che presenteranno all´esame finale di apprendistato. L´accordo quadro rappresenta un progetto pilota e ha validità fino al 2010. Questa intesa, sottolinea l´assessore Saurer, è un passo importante per la realizzazione pratica del nuovo percorso formativo. L´ufficio provinciale Apprendistato e maestro artigiano e le parti sociale proseguono ora nella collaborazione per elaborare diversi profili professionali relativi al nuovo percorso di apprendistato, che riguardano i settori bancario e artigiano. .  
   
   
PARTE DA FROSINONE ´LAVORARE IN PROVINCIA´  
 
Roma, 18 gennaio 2007 - Parte da Frosinone il progetto “Lavorare in provincia”, elaborato dall’assessorato provinciale alle Politiche del Lavoro e alla Formazione Professionale nell’ambito dell’iniziativa regionale finalizzata alla promozione della residenzialità, qualità della vita e sviluppo economico nei piccoli centri con popolazione inferiore ai 5. 000 abitanti. Il finanziamento di 70. 000 euro, concesso dall’Assessorato agli Affari Istituzionali, Enti Locali e Sicurezza della Regione Lazio, verrà impiegato per attuare alcune soluzioni operative tra cui: implementazione tecnologica e aggiornamento del sito web Frosinonelavoro, rinnovamento del “Sistema di comunicazione del servizio provinciale dell’impiego”, realizzazione di una rete di interconnessione telematica tra Cpi (Centri per l’impiego), Col (Centri di Orientamento al lavoro), Cilo (Centri di iniziativa locale per l’occupazione). Infine il fondo finanzierà all’interno di ciascun Comune aderente all’iniziativa i centri Informagiovani per favorire la circolarità delle informazioni e la creazione di un punto di “primo accesso” alle informazione relative al mondo del lavoro, dotati di postazioni telematiche e con personale competente che avrà il compito di assicurare a tutti gli utenti pari opportunità nel ricevere informazioni utili ed aggiornate. .  
   
   
APPROVATA ALL´UNANIMITA´ IN CONSIGLIO REGIONALE PIEMONTESE LA LEGGE SULL´APPRENDISTATO  
 
 Torino, 18 gennaio 2007 - È stata approvata all’unanimità, nella seduta del 16 gennaio del Consiglio Regionale, la legge che disciplina gli aspetti formativi del contratto di apprendistato, proposto dall’assessore all’Istruzione e Formazione Professionale Giovanna Pentenero. Si tratta di una riforma innovativa. Dall’innalzamento dell’età massima di assunzione dei giovani apprendisti (portata a 29 anni) alla possibilità di acquisire una qualifica professionale, un diploma o una laurea attraverso un percorso formativo svolto in orario di lavoro. La legge disciplina la formazione in tre tipologie di apprendistato. Quello rivolto a giovani e adolescenti per l’espletamento del diritto dovere di istruzione e formazione, quello professionalizzante per i giovani tra i diciotto e i ventinove anni e quello per l’acquisizione di un diploma o percorsi di alta formazione. La disciplina dei tre tipi di contratto è differenziata per quanto riguarda le finalità perseguite, la fascia d’età dei lavoratori assumibili, la durata massima del contratto e i principi in base ai quali la legislazione delle regioni e delle province regolerà i profili formativi. “Contiamo di coinvolgere - sottolinea l’assessore all’Istruzione e Formazione, Giovanna Pentenero - nelle tre tipologie di apprendistato oltre 40 mila lavoratori. In questo modo, l’apprendistato può assolvere alla sua funzione formativa all’interno del sistema educativo, in un’ottica di integrazione tra i diversi canali formativi. La legge si rivelerà - conclude l’assessore - un utile strumento per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e consentire ai giovani apprendisti di raggiungere una qualificazione professionale anche attraverso percorsi di laurea e master universitari”. La legge prevede un impegno alla copertura delle spese per la formazione esterna pari a 40 milioni di euro l’anno. .  
   
   
INTERESSE SPAGNOLO PER MERCATO IMMOBILIARE RUMENO  
 
 Trieste, 18 gennaio 2007 - Il settore di maggiore interesse per gli investitori spagnoli in Romania è il mercato immobiliare, secondo Seeurope. Negli ultimi anni, gli spagnoli hanno investito massicciamente nell´acquisto di terreni, sui quali intendono sviluppare progetti per centinaia di milioni di euro. La compagnia spagnola Iue Leader Imobiliare ha annunciato un progetto che includerà l´acquisto, per 30,6 milioni di euro, di oltre 4 ettari di terreno su Lujerului Street a Bucarest, attualmente posseduti da Electrotehnica Company. Qui verrà sviluppato un complesso di 1. 200-1. 500 appartamenti. Il progetto costerà tra i 70 e 75 milioni di euro; i lavori cominceranno quest´anno. Bucarest non è il solo centro di interesse per gli investitori spagnoli. Riofisa, un altro investitore immobiliare, svilupperà in partnership con Tiriac Investments Limited due progetti a Timisoara e Brasov, il valore dei quali supera i 260 milioni di euro. Il progetto di Timisoara includerà un centro commerciale di circa 60 mila metri quadri e 1. 800 appartamenti, per un valore totale di 150 milioni di euro. A Brasov verranno costruiti spazi commerciali, uffici e abitazioni per oltre 110 milioni di euro. .  
   
   
ASSOIMMOBILIARE : AUDIZIONE PRESSO COMMISSIONE FINANZE DELLA CAMERA  
 
Roma, 18 gennaio 2007 - Assoimmobiliare è intervenuta ieri presso la Commissione Vi Finanze della Camera dei Deputati, in sede di audizione sul “Disegno di legge delega per il riordino della normativa sulla tassazione di redditi di capitale, sulla riscossione e accertamento dei tributi erariali, sul sistema estimativo del catasto e per la redazione di testi unici delle disposizioni sui tributi statali”. Il Governo è chiamato ad emanare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi relativi al riordino del trattamento tributario dei redditi di capitale e redditi diversi. L’associazione dell’Industria Immobiliare Italiana intende chiedere di continuare a salvaguardare la tipicità dei fondi immobiliari nella specifica previsione di un regime fiscale basato sul “realizzato”. L’investimento immobiliare e la natura chiusa del fondo fanno sì che lo strumento sia innanzi tutto illiquido, assieme ad altre peculiarità; occorre, infatti tener conto degli alti costi di transazione, anche di carattere fiscale, che comprimono i rendimenti, per poi considerare che i beni immobiliari sono beni “unici”, il cui prezzo è determinato in condizioni molto diverse rispetto a quelle in cui, per gli strumenti finanziari. Per i fondi immobiliari, secondo l’Associazione, poi non esiste il problema di un ritardato incasso delle somme erariali a favore del governo (il così detto tax deferral) in quanto il meccanismo di funzionamento dei fondi immobiliari prevede, secondo una prassi ormai consolidata, la distribuzione di dividendi, senza la necessità di introdurre il principio di maturazione o vincoli che permetterebbero, teoricamente, di raggiungere risultati equivalenti. Sulla riforma del sistema di valutazione del catasto dei fabbricati, contenuta nell’art. 4 del disegno di legge allo scopo di favorire il recupero dell’evasione ed elusione nel settore immobiliare, Assoimmobiliare auspica che la riforma possa essere realizzata pur garantendo una sostanziale invarianza del gettito complessivo delle imposte erariali e comunali aventi per base imponibile i valori o i redditi immobiliari derivati. Assoimmobiliare chiede che, circa il riordino del trattamento tributario dei redditi di capitale, la riforma possa anche estendersi ai redditi da locazione dei privati. Da tempo il settore è in attesa di un provvedimento che andasse nel senso di un trattamento tributario con una aliquota secca, in un quadro unificato con quello degli altri redditi di capitale. La specifica caratterizzazione del settore immobiliare suggerisce fortemente per gli investimenti immobiliari l’intervento della Commissione Finanze sia in favore di un modello fiscale basato solo ed esclusivamente sul “realizzato”. Con riferimento invece alla riforma del sistema di valutazione del catasto, l’Associazione esprime il duplice auspicio, di valorizzazione da un alto, dell’Agenzia del Territorio, come motore tecnico realizzativo in un quadro di consultazione e cooperazione al quale Assoimmobiliare possa essere coinvolta per poter fornire il proprio supporto in termini di competenze imprenditoriali di mercato e dall’altro che la legge delega preveda esplicitamente che il nuovo modello catastale possa basarsi su due basi informative, e cioè quella patrimoniale e quella reddituale. .  
   
   
BENI STABILI GESTIONI S.P.A.: ACQUISTO QUOTE SECURFONDO DA PARTE DELL’A.D.  
 
Roma, 18 gennaio 2007 – Beni Stabili Gestioni S. P. A. – Sgr rende noto che in data 16 gennaio, l’Amministratore Delegato, Terenzio Cugia di Sant’orsola, ha acquistato sul mercato regolamentato gestito dalla Borsa Italiana S. P. A. Quote di Securfondo, fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso, istituito e gestito dalla stessa Società. Il controvalore è inferiore al 10% del capitale sociale del fondo. L’amministratore Delegato aveva già in portafoglio 19 quote di Securfondo, per un controvalore significativamente inferiore all’1% del patrimonio del fondo. La presente comunicazione avviene in conformità con il Codice di Comportamento adottato dalla Beni Stabili Gestioni S. P. A. – Sgr con delibera in data 27 marzo 2006. .  
   
   
MILANO TRA BILANCI E PROSPETTIVE: COSTO DELLE CASE, AFFITTI E VIVIBILITÀ URBANA  
 
Milano, 18 gennaio 2007 - Quali sono le novità sul mercato immobiliare milanese, anche come indicatore della qualità della vita negli ultimi sei mesi del 2006? Quanto vale la mia casa? Investire in un immobile rende ancora? In quale zona della città? E affittare una casa quanto costa? Le prime anticipazioni della “Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano”, giunta alla sua 30° edizione, (luglio – dicembre 2006), edita da Borsa Immobiliare azienda speciale della Camera di commercio di Milano, in collaborazione con Fimaa Milano. Venerdì 19 gennaio, alle ore 10,00, palazzo Turati, via Meravigli 9/b. Parteciperanno: Antonio Pastore, presidente Borsa Immobiliare azienda speciale della Camera di commercio di Milano, Claudio Lossa, presidente del Comitato Prezzi della Camera di commercio di Milano, Domenico Storchi, presidente F. I. M. A. A. Milano, Giorgio Viganò, presidente Osservatorio permanente sul mercato immobiliare, Camera di commercio di Milano, Mauro Danielli vicepresidente Borsa Immobiliare, Stefano Stanzani responsabile ufficio studi F. I. M. A. A. Milano. .  
   
   
LA TUTELA DELLE LOCAZIONI...  
 
Milano, 18 gennaio 2007 - Il partner assicurativo del Gruppo Tecnocasa ha realizzato, in collaborazione con la compagnia di assicurazioni Net Insurance, una specifica copertura per coloro che decidono di affittare il proprio immobile. Grazie alla polizza “Locatore al Sicuro” le locazioni sono più facili nelle agenzie in franchising del Gruppo Tecnocasa ed interessanti sono i vantaggi per i proprietari e gli inquilini. Vantaggi Per Il Proprietario: Rimborsato: viene garantito, sino ad un massimo di 6. 000 € ed un massimo di 6 mensilità, il mancato pagamento del canone di locazione. Assistito: viene assicurato il rimborso delle spese legali (fino a un limite di 2. 500 €) in caso di controversia con l’inquilino (per morosità e successiva azione di sfratto). Vantaggi Per L’inquilino: Affiancato: è sostenuto dalla Compagnia di Assicurazione nell’impegno contrattuale. Referenziato: la Compagnia, previa selezione, diventa fidejussore per l’importo della cauzione. Quanto Costa: - per gli immobili residenziali la quota da pagare è calcolata in base al canone di locazione, con l’aggiunta dei costi fissi per la garanzia della tutela legale. Il costo ammonta indicativamente a poco più di una mensilità di canone; ad esempio per un canone mensile di 800 € il costo della polizza è pari a circa 900 €. Tale quota deve essere pagata in un’unica soluzione, ovvero si versa una sola volta per tutta la durata dell’affitto (solitamente 4 anni). Cosa Copre: - il mancato pagamento del canone per un massimo di 6. 000 €, con un massimo di 6 mensilità; - le spese legali (assistenza, parcella…) che il proprietario, in caso di controversie con l’inquilino, deve sopportare. Tale copertura garantisce per una somma massima fino a 2. 500 €, indipendentemente dal canone. Il Mercato Degli Affitti - Nel primo semestre del 2006 il mercato delle locazioni registra, in alcune importanti realtà italiane, dei segnali di debolezza. A livello nazionale c’è una leggera crescita dei canoni di locazione dei bilocali (+1. 3%) e dei trilocali (+0. 6%). Spostando l’analisi sulle dieci grandi città italiane si delinea uno scenario diverso, con una sostanziale stabilità dei canoni di locazione dei bilocali (+0. 3%) ed una flessione per quelli dei trilocali (- 0. 2%). Segnali negativi nell’andamento dei canoni di bilocali e di trilocali arrivano da Bologna, Firenze, Torino e Verona. A Napoli si registra un ribasso dei canoni di locazione dei bilocali (-0. 2%), a Milano dei trilocali (-1. 5%). Roma, Palermo e Bari mettono a segno invece delle performance positive su entrambe le tipologie. La motivazione principale che giustifica questo trend è la crescente offerta sul mercato di immobili in seguito alla corsa all’investimento degli anni precedenti. Segnali positivi tuttavia si sono riscontrati in alcune aree a ridosso di facoltà universitarie e di aziende primarie che comportano la presenza di numerosi studenti e lavoratori fuori sede, sicuramente tra i principali protagonisti di questo mercato. Variazione Percentuale Dei Canoni Di Locazione (I Sem 06)
Citta’ Bilocale Trilocale
Bari 2. 1% 2. 2%
Bologna -2. 1% -2. 5%
Firenze -2. 1% -3%
Genova 1. 3% 0%
Milano 0. 3% -1. 5%
Napoli -0. 2% 0%
Palermo 3. 2% 3. 6%
Roma 1. 8% 1. 4%
Torino -0. 9% -1. 4%
Verona -0. 1% -0. 9%
Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa .
 
   
   
DACCI OGGI LA NOSTRA CASA QUOTIDIANA DAL 17 GENNAIO 2007 È ONLINE IL NUOVO GIORNALE D’INFORMAZIONE SU TUTTO QUANTO FA CASA  
 
Gorizia, 18 gennaio 2007 - Si chiama Quotidianocasa. It ed è un nuovo giornale online d’informazione sulla casa. E’ in rete dal 17 gennaio 2007 ma è già ricco di un nutrito database che comprende articoli, inchieste e interviste esclusive, videoclip, servizi sul mondo fieristico e altre importanti notizie inerenti la casa nel suo complesso. Quotidianocasa. It si rivolge ai professionisti della casa. A partire dal progettista e poi via via a tutti gli anelli della filiera fino a interessare l’agente immobiliare per la sua capacità di far incontrare la domanda e l’offerta nel settore residenziale e della seconda casa (turismo abitativo). Ma si rivolge anche, se non soprattutto, ai privati cittadini cui intende fornire strumenti adeguati per un’informazione sulla casa quanto più possibile puntuale, concreta e ricca di riferimenti e link ai siti degli operatori del settore. E perché un professionista del settore casa o un semplice privato cittadino dovrebbe consultare giornalmente Quotidianocasa. It? Alla domanda risponde così Peppino Zappulla che del nuovo giornale è l’ideatore e il direttore responsabile: «Primo, perché Quotidianocasa. It è, appunto, un quotidiano e riporta quindi notizie fresche di giornata. Secondo perché fornisce informazioni altrimenti difficilmente reperibili altrove. Terzo, perché le notizie sono ricche di riferimenti e rimandi a documenti e fonti di prima mano e relativi link. Quarto e ultimo, ma non meno importante, perché su tutta la rete non esiste un giornale bello e ricco come Quotidianocasa. It. » Di seguito alcune delle rubriche che sono già da adesso consultabili su Quotidianocasa. It: Architettura, Bioarchitettura, Casa ecologica, Casa passiva, Risparmio energetico, Materiali da costruzione, Impiantistica, Edilizia e Bioedilizia, Acquistare casa, l´Agente immobiliare, il Mutuo e i finanziamenti casa, Arredare la casa, Domotica, Energie rinnovabili, Benessere in casa, Emergenza abitativa, Libri di casa, Ricette di casa, Vini di casa, Giardinaggio, Casa sociale, Spacci e Outlet, Fiere casa, Corsi e concorsi, Antiche dimore, Interviste, Inchieste, Novità dal settore immobiliare. Chi vuole può farci un salto gratuitamente e senza bisogno di alcuna registrazione o formalità. E può anche lasciare un commento per dire la propria. Quotidianocasa. It promette di tenere conto di ogni suggerimento, utile o meno che sia. . .  
   
   
SEAT PAGINE GIALLE HA PRESENTATO ANNUNCI.PAGINEGIALLE.IT, IL NUOVO PORTALE DI ANNUNCI LA CUI SEZIONE DI ANNUNCI IMMOBILIARI È FORNITA DIRETTAMENTE DA IMMOBILMENTE.COM.  
 
 Milano, 18 gennaio 2007 - Seat Pagine Gialle ha presentato annunci. Paginegialle. It, il nuovo Portale di annunci la cui sezione di annunci immobiliari è fornita direttamente da Immobilmente. Com. Da oggi chiunque cercherà su Annunci Pagine Gialle una casa in vendita, in affitto o in costruzione; un immobile residenziale, commerciale o di prestigio; una casa vacanze in Italia o all’estero; una stanza in affitto o qualunque altro genere di immobile, otterrà come risultato le migliaia di immobili che le agenzie immobiliari e i costruttori edili hanno inserito su www. Immobilmente. Com. Seat Pagine Gialle, uno dei principali operatori a livello mondiale nel settore dell’editoria multimediale e dei servizi Web e Immobilmente, il più completo e innovativo Motore di Ricerca Immobiliare su Internet, attraverso questo accordo hanno compiuto un importante passo per lo sviluppo del mercato degli annunci immobiliari online. “Grazie agli accordi con i maggiori player italiani di mercato nei rispettivi settori di riferimento – ha commentato Paolo Cellini, Direttore della Divisione Internet di Seat Pagine Gialle -, Paginegialle Annunci può contare, fin dalla fase di lancio, di un database di dimensioni uniche su Internet, posizionandosi come uno dei più autorevoli attori nel settore classified online. ” L’ operazione rientra in una strategia di crescita di entrambe le aziende, che considerano le iniziative di partnership una grande opportunità per lo sviluppo tecnologico e di mercato. “Sono particolarmente soddisfatto di questo accordo per due ragioni - aggiunge Carlo Dalla Libera, Amministratore Delegato di Immobilmente - la prima è che ancora una volta viene confermato che Immobilmente sia uno dei principali player del mercato immobiliare italiano, la seconda è che le sinergie tra aziende si dimostrano vincenti in Internet perché finalmente offrono nuovi e numerosi contenuti ai navigatori, i primi a giovare della crescita del mercato degli annunci online”. .  
   
   
DEMOLIZIONE ECOMOSTRO DI COPANELLO, ADAMO: QUEL DOLOSO SILENZIO ASSORDANTE DELLA STAMPA NAZIONALE  
 
 Reggio Calabria, 18 gennaio 2007 - Abbiamo consapevolezza che governare è un compito arduo e difficile. Quando il centrosinistra ha vinto le elezioni nel 2005 sapevamo che governare la Calabria sarebbe stato assai complesso; sapevamo si richiedeva uno sforzo straordinario. Oggi sappiamo che governare è una fatica enorme, uno strenuo sforzo per risolvere i problemi, a volte senza alcun riscontro da parte di chi dovrebbe informare la pubblica opinione. Ma sappiamo anche che governare non significa sottoporsi ai ritmi e alle agende dei giornali, delle televisioni e dei mass media in genere. Il fine del governo non è quello della visibilità mediatica ma, detto ciò, non si può fare a meno di evidenziare che mai come in questa fase - soprattutto dal 2005 ad oggi - ogni fruscio di foglia che potesse confermare o rafforzare un´immagine stereotipata negativa della Calabria ha trovato facilmente spazio nelle prime pagine dei quotidiani nazionali. Nessun vittimismo, per carità, ma occorre prendere atto che se l’altra mattina la pregiata pineta di Copanello fosse stata violentata da qualche abusivo o da qualche attacco di piromani o di tritolo mafioso avrebbe forse avuto più spazio nei titoli di apertura della grande stampa nazionale, che ieri invece praticamente ignora l´abbattimento dell´ecomostro di Copanello voluto e deciso, nell´ambito di un dettagliato programma che prevede altre demolizioni, da questa giunta regionale. Del resto, non è sfuggito a nessuno che questa Giunta regionale e la Calabria sono quotidianamente sotto tiro, con notizie riferite allo stato di degrado e agli sperperi di pubblico denaro che si sono determinati nei decenni trascorsi riguardanti, ad esempio in questo momento, pezzi della sanità calabrese. Per ultimo, la mancata apertura dell´ospedale di Rosarno. Non si mette, invece, in evidenza lo sforzo di cambiamento che si sta cercando di operare anche nella sanità e in altri comparti della pubblica amministrazione regionale. Oggi dobbiamo, però, solo amaramente constatare che all´incalzare e all´aggressione che abbiamo letto attraverso articoli di stampa nazionale sull´esistenza dell´ecomostro di Copanello, si tace quando per la prima volta in Calabria si ricorre da parte della Regione all´uso delle ruspe. La conferma di questo silenzio l´avevamo già avuta prima: non era mai accaduto in Italia che in seguito alla scelta di una Giunta regionale di costituirsi parte civile nei processi di mafia le cosche venivano condannate a risarcire la Regione. Anche in quel caso un doloso silenzio quasi assordante e generalizzato da parte della grande stampa nazionale. Ovviamente la mafia fa notizia quando a essa si cede, quando con essa ci si compromette e non è, evidentemente, notizia interessante quando la si combatte sul serio e si riesce a strappare qualche risultato. Ma non mi si dica che il problema è sempre lo stesso: la colpa è della debolezza della politica e del sistema calabrese. Almeno per questa volta avremmo solo dovuto attenerci ai fatti, ai semplici fatti come ci insegnano le più elementari regole giornalistiche. Cosa che non è stata fatta. Anche questo è un fattore costitutivo della grave emergenza democratica calabrese. Se ne può discutere o siamo costretti a ragionare sempre su un canovaccio stilato sulla base di pregiudizi e preconcetti a volte espressi anche piu´ o meno in malafede? Per riprendere la fiducia e la speranza che la Calabria ce la possa fare ci vuole il concorso di tutti. Ovviamente ciò non significa fare sconti o non incalzare le responsabilità del governo regionale. Allora, per concludere: non invochiamo promozioni immeritate ma nemmeno possiamo subire criminalizzazioni stroncanti che, a volte, sono generate persino da notizie forzate o inopinatamente amplificate o da notizie che non vengono nemmeno date. .  
   
   
INDAGINE DI CITTADINANZATTIVA SUI COSTI DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO IN ITALIA NEL 2006 BOLLETTE DELL’ACQUA +5% RISPETTO AL 2005, CON AUMENTI DEL +40% A MACERATA E TERNI, E SUPERIORI AL 20% A VIBO, PIACENZA E GORIZIA  
 
Roma, 18 gennaio 2007 - Massa la città in cui il servizio idrico integrato costa meno (99 € annui); tra le dieci città più care ben sette sono in Toscana: record ad Arezzo (355 €) e a Livorno (335 €), a testimonianza di una marcata disparità del costo dell’acqua fra le diverse province italiane, anche all’interno di una stessa Regione. Nello studio realizzato dall’Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva, l’analisi a carattere nazionale del Servizio Idrico Integrato (acquedotto, canone di fognatura, canone di depurazione e quota fissa o ex nolo contatori) in termini di costo sopportato da una famiglia di tre persone che consuma all’anno 192 metri cubi di acqua, in linea con quanto calcolato dal Comitato di vigilanza sull’uso delle risorse idriche nell’ultima relazione al Parlamento. Complessivamente, in media, in un anno la nostra famiglia tipo sostiene una spesa di 215 € per il servizio idrico integrato, con un aumento del 5% rispetto alla spesa sostenuta nello scorso anno, come confermato anche da dati Istat che segnalano, inoltre, un incremento tariffario dell’acqua potabile, da gennaio 2000 ad oggi, del 23%. Per sostenere un uso razionale delle risorse idriche, oltre che per discutere del caro tariffe e di ipotesi di riordino del settore idrico, è stato organizzato in data odierna a Roma il convegno “Acqua, preziosa liquidità”, organizzato da Cittadinanzattiva e Gruppo Mps, presente il Comitato per la Vigilanza sull´uso delle Risorse Idriche. Caro acqua: in una provincia, il servizio idrico integrato può avere costi anche tre volte superiori rispetto ad un’altra provincia, e più che doppi tra province nell’ambito di una stessa regione. Ad esempio, in Toscana tra Arezzo e Massa la differenza di spesa annua per il servizio idrico è addirittura di 256 euro; in Piemonte, tra Asti e Cuneo intercorre una differenza di 171 €, e situazioni simili si riscontrano in Veneto, Sicilia, Emilia, Marche e Liguria. Marcata la differenza tariffaria tra le diverse regioni: le tariffe al di sopra della media nazionale si riscontrano, nell’ordine, in Puglia, Toscana, Emilia Romana, Marche, Umbria, Sicilia e Basilicata.
Le 10 città in cui il servizio idrico integrato costa di più Le 10 città in cui il servizio idrico integrato costa di meno
Città Spesa annua (2006) Città Spesa annua (2006)
Arezzo € 355 Massa € 99
Livorno € 335 Milano € 106
Pesaro € 315 Cuneo € 110
Prato € 309 Isernia € 116
Pistoia € 309 Lecco € 119
Firenze € 309 Novara € 123
Ferrara € 308 Udine € 131
Urbino € 307 Pordenone € 131
Siena € 306 Lodi € 135
Grosseto € 306 Verona € 146
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe, 2007 “La giungla di voci e tariffe che emerge dalla nostra indagine” commenta il vice segretario generale di Cittadinanzattiva Giustino Trincia, “è una grave denuncia della mancanza di comprensibilità e di trasparenza che caratterizza il settore idrico italiano, che andrebbe completamente ripensato partendo da due punti fermi: la centralità del punto di vista del cittadino consumatore e la proprietà pubblica della rete idrica”. Tre le proposte avanzate da Cittadinanzattiva: a) riconoscere il ruolo della partecipazione civica, coinvolgendo I cittadini utenti in una politica di tutela di un bene comune fondamentale quale è l’acqua; b) avviare un monitoraggio sullo stato e sul funzionamento dei servizi idrici nel nostro Paese; c) avviare iniziative di prevenzione per contrastare gli sprechi, e di educazione ad un uso responsabile delle risorse idriche. L’indagine ha preso ad oggetto le tariffe del servizio idrico ad uso domestico applicate nel biennio 2005 e 2006 in tutti I capoluoghi di provincia delle venti regioni italiane, ed è stata realizzata da rilevatori civici di Cittadinanzattiva. I dati sono stati reperiti direttamente dagli Ato o dai gestori del servizio idrico nelle città interessate dalla rilevazione, e tutti I costi sono stati considerati comprensivi di Iva al 10%. Indagine completa e programma del convegno su www. Cittadinanzattiva. It. Anno 2006: Spesa media annua per singole voci e per regioni, e variazioni 2005/2006
Regione Acquedotto Depurazione Fognatura Quota fissa Totale 2006 Totale 2005 Variazione
Abruzzo € 91 € 62 € 22 € 9 € 184 € 182 +1%
Basilicata € 120 € 57 € 21 € 21 € 219 € 214 +2. 3%
Calabria € 95 € 58 € 20 € 11 € 184 € 180 +2. 2%
Campania € 108 € 56 € 20 € 7 € 191 € 191 +0%
Emilia R. € 155 € 71. 5 € 26. 5 € 10 € 263 € 249 +5. 6%
Friuli V. G. € 60. 5 € 57 € 26. 5 € 20 € 163 € 156 +5%
Lazio € 101 € 60 € 20 € 15 € 197 € 193 +2%
Liguria € 108 € 54 € 31 € 12 € 205 € 203 +1%
Lombardia € 58 € 68 € 30 € 8 € 164 € 162 +1. 2%
Marche € 142 € 64 € 29 € 15 € 250 € 228 +9. 6%
Molise € 64 € 56 € 12 € 4 € 136 € 136 +0%
Piemonte € 96 € 60. 5 € 27. 5 € 14 € 198 € 191 +3. 7%
Puglia € 176 € 71 € 25 € 28 € 299 € 294 +1. 7%
Sardegna € 113 € 60 € 24 € 17 € 214 € 214 +0%
Sicilia € 138 € 56 € 20 € 10 € 224 € 224 +0%
Toscana € 127 € 78 € 52 € 20 € 277 € 263 +5. 3%
Trentino € 57 € 89 € 28. 5 € 4. 5 € 179 € 170 +5. 3%
Umbria € 115 € 63 € 40 € 28 € 246 € 199 +24%
Veneto € 75 € 65 € 38 € 14 € 192 € 187 +2. 7%
Valle d’Aosta € 68 € 55 € 18. 5 € 5. 5 € 147 € 144 +2%
Italia € 108 € 65 € 29 € 13 € 215 € 204 +5%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe, 2007 Le 10 città in cui si sono riscontrati i più rilevanti incrementi tariffari nel periodo 2005/2006
Macerata € 211 € 149 42,0%
Terni € 272 € 194 40,0%
Vibo V. € 190 € 149 28,1%
Piacenza € 181 € 146 24,0%
Gorizia € 164 € 133 23,0%
Chieti € 150 € 130 15,4%
Ascoli P. € 210 € 189 11,0%
Perugia € 220 € 204 7,9%
Padova € 211 € 196 7,8%
Bolzano € 168 € 156 7,5%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe, 2007 . .
 
   
   
SARAS SPA: IN CORSO INDAGINI, CON PERQUISIZIONI ANCHE PRESSO LA SEDE  
 
 Milano, 18 Gennaio 2007 - La Società informa che sono in corso indagini, con perquisizioni anche presso la Sede Amministrativa di Milano, avviate contro ignoti dalla Procura della Repubblica di Milano e aventi ad oggetto le circostanze dell’Offerta Pubblica di Vendita e Sottoscrizione delle azioni ordinarie Saras. Tali indagini sono state avviate su denuncia di alcuni soggetti che hanno aderito all’Offerta. La Società sta collaborando con piena disponibilità e trasparenza e intende rassicurare i propri azionisti e il mercato quanto alla correttezza e conformità alle leggi del proprio operato in relazione all’Offerta. .  
   
   
VARIAZIONE LISTINO PREZZI CARBURANTE ERG PETROLI  
 
 Roma, 18 gennaio 2007 - Erg Petroli comunica che, in coerenza con il proprio metodo che riflette tempestivamente le variazioni delle medie delle quotazioni dei prodotti internazionali, ha deciso di ridurre dal18 gennaio i prezzi consigliati ai gestori della propria rete di distribuzione carburanti; in particolare quelli della rete ordinaria senza servizio (Iva inclusa) saranno i seguenti: benzina 1,192 Euro/litro pari a - 0,010 Euro/litro; gasolio 1,079 Euro/litro pari a - 0,017 Euro/litro. .  
   
   
ENERGIA E POSTE: DURNWALDER E LAIMER INCONTRANO IL MINISTRO BERSANI  
 
Bolzano, 18 gennaio 2007 - Il tema dell´energia, in particolare la disciplina del rilascio delle concessioni per grandi derivazioni idroelettriche in Alto Adige e le trattative con Enel e Edison, sono stati tra i temi affrontati il 17 gennaio a Roma dal presidente della Provincia Luis Durnwalder e dall´assessore Michl Laimer nell´incontro con il ministro per lo Sviluppo economico Pierluigi Bersani. Nel vertice con il ministro Bersani si è ripreso il discorso su alcune questioni che il presidente Durnwalder aveva avviato nello scorso settembre a Roma: "Abbiamo fatto il punto sulla situazione nel settore dell´energia - riferisce Durnwalder - e in particolare sulle trattative con Enel e Edison riguardo alle centrali idroelettriche in Alto Adige. " Nel cordiale incontro il presidente Durnwalder ha auspicato un intervento del ministro Bersani per rilanciare e favorire tali trattative. Si è parlato ovviamente anche del rilascio della concessione per le grandi derivazioni idroelettriche e della recente modifica della norma di attuazione dello statuto di autonomia, che assegna alla Provincia di Bolzano l´esercizio delle funzioni già esercitate dallo Stato in materia. Riguardo al sistema delle liberalizzazioni, Durnwalder e Bersani sono tornati ad approfondire la possibilità di alcuni trasferimenti di servizi dallo Stato alla Provincia di Bolzano e affrontato la situazione delle Poste in Alto Adige. "Su tutte le questioni discusse - concludono Durnwalder e Laimer - il ministro Bersani ha assicurato la massima attenzione e la volontà di approfondirle concretamente per giungere a una serie di soluzioni soddisfacenti. " All´incontro hanno partecipato anche gli onorevoli Gianclaudio Bressa, Siegfried Brugger, Karl Zeller e Umberto Carpi. .  
   
   
MONITORAGGIO AUTOMATICO REMOTO DI SERBATOI GAS PER MEZZO DI GSM/GPRS: LO SPECIALISTA DELLA TELEMETRIA SENSILE TECHNOLOGIES PUNTA SUL MODULO M2M DI TELIT  
 
Trieste, 18 gennaio 2007 - La Sensile Technologies, azienda svizzera specializzata in sensoristica e sistemi telemetrici, per il futuro si affiderà al modulo Ge863-py della Telit. Il compatto ed efficiente modulo Gsm/gprs dell’azienda multinazionale specialista in comunicazioni M2m verrà utilizzato nelle stazioni di misurazione remota per i serbatoi di gas Gpl. La commessa ammonta complessivamente a 12. 000 moduli. Hanno giocato un ruolo determinante a favore di Telit la speciale connessione Bga per il montaggio dei circuiti integrati, il linguaggio di programmazione Python implementato nel modulo Ge863-py e l’eccellente supporto dell’azienda. Con la stazione Lpg-sents di misurazione remoto per mezzo di moduli Gsm la Sensile Technologies offre un sistema che non richiede manutenzione e che controlla autonomamente i livelli nei serbatoi di Gpl. Per garantire una comunicazione M2m sicura e affidabile, la Sensile Technologies punta sul collaudato modulo quadribanda Gsm/gprs Ge863-py di Telit. “Telit offre la soluzione ottimale per la Sensile Technologies. I nostri moduli sono estremamente efficienti e particolarmente indicati, grazie anche alla connessione Bga e all’interprete Python script, per le applicazioni telemetriche di grandi e medie dimensioni a costi ridotti”, spiega Dominikus Hierl, Presidente di Telit Wireless Solutions. La collaborazione tra Telit e Sensile Technologies ha inizio nell’aprile 2006. L’azienda svizzera specializzata nel settore della telemetria può fare affidamento sull´eccellente know-how tecnico e sull´ampio supporto di Telit. L’azienda specializzata nelle comunicazioni M2m offre un ampio supporto durante la fase di sviluppo del prodotto, anche con la diretta integrazione dei moduli nei terminali dei suoi clienti. La Sensile Technologies ha avuto la possibilità di testare la sua unità telemetrica già nel laboratorio di prova interno alla Telit e di prepararsi alla procedura per la certificazione ufficiale Emc (Compatibilità Elettromagnetica). “Siamo molto soddisfatti della nostra scelta. Telit ci ha convinto dal punto di vista tecnico con il modulo Ge863-py e ci ha fornito un supporto determinante anche durante la fase di progettazione del prodotto. Il supporto fornito da Telit è raro. Sicuramente ne hanno usufruito anche altre aziende”, afferma Cédric Morel, Managing Director della Sensile Technologies Ag. “La Sensile Technologies è un cliente importante per la nostra azienda. La nostra collaborazione contribuirà ad incrementare la notorietà di Telit nel mercato svizzero", spiega Alexander Bufalino, Vicepresidente Global Marketing, Telit Wireless Wolutions. Nella scelta di un modulo Gsm/gprs idoneo, la Sensile Technologies ha optato per il modulo Telit Ge863-py. Il modulo M2m da 41,1 x 31,4 x 3,6 mm e solo 9 grammi di peso, è estremamente robusto ed è particolarmente indicato per l’impiego all’aperto garantendo un funzionamento sicuro anche a temperature estreme da -30°C a +80°C. Come tutti i moduli della serie Ge, il Telit Ge863 dispone della speciale connessione Bga (Ball Grid Array, package per circuiti integrati) per il montaggio dei circuiti integrati. Niente più connettori e cavi dai costi elevati. Come per i componenti Smd standard, anche questo modulo può essere collegato direttamente al circuito stampato grazie al sistema di posizionamento ´pick & place´, eliminando in tal modo le fasi manuali di montaggio. “La connessione Bga per il modulo Ge863-py di Telit con la rapida integrazione dei moduli costituisce un notevole vantaggio che altre aziende non possono offrire. Questo è stato un aspetto decisivo per noi”, ribadisce Cédric Morel. “Il modulo M2m, inoltre, ci ha convinto per lo specifico linguaggio Python. ” Con Python l’utente può sviluppare semplici applicazioni software e farle adottare direttamente dal modulo senza microcontroller esterno. La stazione Lpg-sentstm di misurazione remota è di facile e rapida installazione per tutti i serbatoi di Gpl. Una sonda a effetto Hall e l’unità telemetrica H150-eex vengono montate direttamente sul serbatoio, senza alcun collegamento elettrico fisso e allaccio telefonico. L’unità è alimentata da una batteria a lunga durata. Il modulo Telit provvede al collegamento alla banca dati centrale tramite comunicazione Gsm senza fili. L’unità di misurazione remota invia per Sms i dati relativi ai livelli di Gpl ad un calcolatore centrale che registra e analizza automaticamente tali dati. Un’unica unità telemetrica può monitorare fino a 4 serbatoi. Tramite internet gli utenti richiamano i dati relativi al proprio serbatoio immettendo una password e ricevono un panoramica sempre aggiornata dei singoli livelli, nonché informazioni supplementari in merito al consumo e ai punti di rifornimento. Se il livello nel serbatoio si abbassa oltre un determinato valore limite, viene inviato un messaggio automatico che informa tempestivamente l’utente tramite Sms, e-mail o fax. Il sistema di misurazione remoto per Gpl della Sensile Technologies presenta numerosi vantaggi per l’attività quotidiana dei rivenditori di benzina e dei clienti di Gpl. I rivenditori traggono vantaggio da una migliore gestione di stoccaggio, da programmi di fornitura più economici e programmazione del lavoro più razionale. Grazie al rabbocco più efficiente del serbatoio del cliente si riducono le spese di trasporto. Dal punto di vista dei clienti di Gpl, delle società di amministrazione immobili, industrie e aziende di trasporto, evitare l´insorgere di anomalie per mancanza di Gpl costituisce un notevole vantaggio. Questi traggono profitto anche dalla gestione agevole via internet e dalla ricezione tempestiva dei dati precisi relativi ai serbatoi. In tal modo si ottimizzano anche le procedure di acquisto per il Gpl. La Sensile Technologies aveva già notato lo specialista nelle comunicazioni M2m attraverso la società indipendente di distribuzione e servizi Telion che rappresentava Telit sul mercato svizzero in qualità di distributore. “In linea di massima siamo responsabili dell’analisi di mercato, della gestione delle attività commerciali e forniamo anche supporto dal punto di vista tecnico”, spiega Patrik Eggenberger, Product Manager Actives&communication Telion Ag, in merito alla collaborazione con Telit. Nel frattempo Telion si è affermata con successo nel territorio svizzero come ‘propaggine’ di Telit. .  
   
   
CORSO SUGLI IMPIANTI FOTOVOLAICI E CONTO ENERGIA 2007  
 
Milano, 18 gennaio 2007 - I corsi si prefiggono l´obbiettivo di introdurre e presentare la tecnologia fotovoltaica e i vari sistemi e tipologie di installazione. In questa breve panoramica di 8 ore saranno esaminati gli aspetti tecnologici e teorici sino ad arrivare a un esempio pratico di installazione in loco con apposito materiale in aula. Al termine del corso verrà esaminato il nuovo conto energia 2007 e gli aspetti legati alla commercializzazione dei prodotti legati alla tecnologia solare fotovoltaica La prima parte del corso si articola iniziando da lezioni teoriche che comprendono una panoramica sulla tecnologia del fotovoltaico, la progettazione e il corretto dimensionamento di un impianto. Presentazione; La tecnologia nel fotovoltaico; Progettazione e il dimensionamento. Per passare alle seconda parte del corso, più pratica, che comprende le tecniche di montaggio di un impianto fotovoltaico e una panoramica completa del mercato e delle modifiche apportate sul decreto conto energia 2007. Esame delle parti Moduli, Inverter, cavi e strutture; Tecniche di montaggio; Panoramica del mercato; Il nuovo conto energia. Http://www. Conto-energia. Biz/corsi/index. Html .  
   
   
PRESENTATA UN’INTERPELLANZA PARLAMENTARE PER L’ISTITUZIONE DI UNA CORTE PENALE INTERNAZIONALE DELL’AMBIENTE. IL DEPUTATO ON. GERARDO BIANCO ABBRACCIA LA PROPOSTA DELL’ACCADEMIA INTERNAZIONALE DI SCIENZE AMBIENTALI.  
 
Venezia, 18 gennaio 2007 - È stata presentata lo scorso 21 dicembre dall’On. Gerardo Bianco l’interpellanza parlamentare con cui è stato chiesto al Governo italiano quali concrete iniziative intenda compiere in favore della Corte Penale Internazionale dell’Ambiente. L’interpellanza, indirizzata al Presidente del Consiglio, al Ministero degli Affari Esteri e al Ministro della Giustizia, fa riferimento all’iniziativa di istituire entro il 2009 una Corte Penale Internazionale dell’Ambiente, tema affrontato lo scorso novembre a Venezia durante la due giorni dal titolo “Salute, Ambiente, Giustizia” organizzata da Iaes (International Academy of Environmental Sciences). La videoconferenza, che si è chiusa con la sottoscrizione della Carta di Venezia -un documento presentato da Iaes per il riconoscimento dei disastri ambientali intenzionali quali crimini contro l’umanità e per l’istituzione della Corte Penale Internazionale dell’Ambiente- ha visto la partecipazione di personalità, studiosi e cittadini collegati via web da tutto il mondo e la presenza di Ministri, alti rappresentanti di Istituzioni e organizzazioni impegnati da anni sui problemi ambientali come Unesco, Oms, Ue, Greenpeace. L’iniziativa è stata incoraggiata dalle Istituzioni locali, a cominciare dalla Regione Veneto e dal Comune di Venezia, ma una forte adesione è stata espressa anche da alte cariche dello Stato come il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e Nicola Mancino, Vicepresidente del Csm. Grande interesse è stato avvertito anche da parte di Premi Nobel per la Pace. Così, Adolfo Perez Esquivel, premio Nobel per la Pace e Presidente dell’Iaes, ha voluto partecipare alla Conferenza con diversi interventi, in più parti del meeting ed anche in sede di conclusione dei lavori. Significativa è stata anche l’adesione del mondo Accademico a cominciare dall’Università di Nova Gorica, Iuav di Venezia ed Urbino. Ma non solo. Dopo la conferenza il sito Iaes. Info è stato letteralmente “preso d’assalto”, con accessi che in brevissimo tempo hanno superato il numero di 50. 000, effettuati da tutti i continenti. I più numerosi quelli degli Usa. «L’interpellanza parlamentare presentata dall’On. Bianco costituisce un primo, ma importante passo avanti per realizzare il progetto di una Corte Penale Internazionale dell’Ambiente– afferma il prof. Abrami, Presidente Vicario di Iaes-. Attendiamo, però, da parte del Governo una risposta concreta in termini di fatti. Se il Governo vorrà dare una risposta all’interpellanza, ci auguriamo che sarà caratterizzata dalla chiara volontà di promuovere iniziative per il riconoscimento del disastro ambientale intenzionale tra i crimini contro l’Umanità. La Giurisdizione internazionale -prosegue Abrami- appare ormai sempre più necessaria soprattutto alla luce delle esperienze passate: tante vittime di disastri ambientali hanno invano chiesto giustizia alle magistrature locali e nazionali. Quando si parla di catastrofi della portata di Bhopal, con 20/30 mila morti e oltre mezzo milione di intossicati, o di Chernobyl, con migliaia di vittime e la modifica degli ecosistemi, non si può pensare di non agire. È quindi indispensabile l’istituzione di una Corte Penale Internazionale dell’Ambiente per evitare che nuovi disastri ambientali rimangano impuniti». Www. Iaes. Info .  
   
   
PORTO MARGHERA – UN FUTURO DI CHIMICA VERDE – PROPOSTA APINDUSTRIA  
 
Venezia, 18 gennaio 2007 - C’è un possibile futuro verde per la chimica a Porto Marghera, capace di conciliare l’esigenza di garantire l’ambiente in una zona dirimpetto alla città più bella del mondo, il permanere di una tipologia industriale storica con caratteristiche però non inquinanti e proiettata anche verso produzioni di alto valore aggiunto, la vocazione logistica dell’area. Ne è convinta Apindustria Venezia, che l’altra sera ha promosso, in collaborazione con Cisver (Comitato Italiano per lo Sviluppo delle Energie Rinnovabili) e Dimapla (Distretto Multipolare Veneto della Gomma e delle Materie Plastiche) un primo confronto con Regione, enti locali veneziani e organizzazioni imprenditoriali potenzialmente interessate, per presentare le linee di un progetto specifico che, secondo i proponenti, offre concrete prospettive di investimento e di sviluppo: economico e occupazionale. All’incontro, presieduto dal presidente dell’associazione Gian Pietro Penso, è intervenuto lo stesso assessore regionale alla riconversione di Porto Marghera Renzo Marangon, che ha espresso l’interesse personale e della Giunta veneta nei confronti dell’iniziativa, rispetto alla quale si farà promotore di un approfondimento allargato, con la presenza anche dei colleghi all’ambiente Giancarlo Conta e all’agricoltura Luca Zaia. Il progetto guarda allo sviluppo di un’industria di biocarburanti, nel contesto di una filiera agroindustriale corta e di una filiera “chimica” verde e integrata. Secondo i proponenti (l’iniziativa è stata illustrata dal dott. Simone Padoan, coordinatore del Cisver, e dal prof. Giampalo Vannozzi dell’Università di Udine, presidente del Comitato), l’avvio di una filiera bioenergetica con un impianto di bioraffineria risponderebbe ad esigenze strategiche del Paese; avrebbe comunque un riscontro economico positivo; permetterebbe di rispondere ad alcune esigenze emergenti del sistema rurale la cui massima convenienza verrebbe da una partecipazione attiva all’iniziativa; potrebbe sfruttare la posizione di Porto Marghera come terminal marittimo per l’approvvigionamento dall’estero di buona parte della materia prima necessarie e come snodo logistico per lo smistamento dei prodotti finiti; consentirebbe di operare in maniera pulita in settori avanzati non solo energetici, quali l’alimentare, il farmaceutico, il cosmetico, l’oleochimica, i materiali bioderivati (lubrificanti, plastiche, fibre, chimica fine, gomma naturale ecc. ). L’ottimizzazione del sistema si avrebbe con l’avvio e il conferimento diretto di una produzione in loco di oleaginose ad alto contenuto oleico (per esempio girasole, che permetterebbe di ricavare una tonnellata di biodiesel per ettaro e sarebbe un’alternativa e un complemento di rotazione alle attuali monocolture). A questo si aggiungerebbe la materia prima importata che giungerebbe a Marghera via mare e che consentirebbe di ottimizzare i risultati economici. “Guardiamo con favore a questo proposta – ha commentato l’assessore Marangon – che troverebbe in Porto Marghera una collocazione ideale e consentirebbe di risolvere una serie di problematiche offrendo concrete prospettive di sviluppo all’area. Si tratterà di approfondirla e di mettere assieme tutti i potenziali interlocutori imprenditoriali”. .  
   
   
AMBIENTE: UN PIANO RIFIUTI PER USCIRE DALL´EMERGENZA, CARAMANICO: "IMPIANTISTICA PUNTO CHIAVE"  
 
 Pescara, 18 gennaio 2007 - Diminuzione dei rifiuti a monte, raccolta differenziata, recupero e riuso e, in relazione al recupero energetico, verifica della quantità di rifiuti prodotta per individuare la tecnologia da utilizzare. Sono questi alcuni dei punti qualificanti del nuovo Piano regionale dei Rifiuti che, ieri mattina, a Pescara, presso la Sala dei Marmi della Provincia, è stato oggetto di discussione da parte del quinto tavolo di concertazione. "Uscire al più presto dall´emergenza è una priorità assoluta" ha sottolineato l´assessore all´Ambiente, Franco Caramanico "e al momento la stiamo combattendo con le ordinanze. Ultima in ordine di tempo quella firmata ieri sera dal Presidente Del Turco. Tuttavia," ha proseguito "è fondamentale darsi delle regole precise, delle lineee guida, quindi degli obiettivi. L´incontro di oggi, incentrato sulla parte impiantistica, va proprio in questa direzione". Nel dettaglio, si va dal pre trattamento dei rifiuti, all´impianto di compostaggio, da quello di bioessiccazione al recupero energetico. "A tal proposito, però" ha rimarcato l´assessore "saranno i Piani degli Ambiti Territoriali Ottimali (Ato) a stabilire quale tecnologia attivare. Ma sotto questo profilo ci riteniamo estremamente tranquilli". Intanto, ben 25 milioni di euro, rispetto ai 36 disponibili, nell´ambito del Piano triennale dell´Ambiente sono stati destinati dalla Regione alla realizzazione del sistema impiantistico. "Abbiamo solo delineato uno scenario" tiene a precisare Caramanico "quindi nessuna preclusione". Nel giro di un paio di settimane, avrà luogo un altro tavolo di concertazione, incentrato sull´articolato e quindi sulla legge, che preluderà alla definizione del Piano e quindi al passaggio in Giunta. "Una cosa è certa" ha aggiuto l´assessore "non possiamo permetterci di perdere altro tempo. La stessa Finanziaria nazionale, appena aprrovata, fissa al 40% la pecentuale di raccolta differenziata da raggiungere. In Abruzzio siamo ancora al 15% e occorrerà quindi fare squadra tutti insieme, Regione, Provincie, Comuni e cittaduini. Dobbiamo convincerci, infatti, che concorrere alla riduzione dei riufiuti non solo giova all´ambiente ma si riflette in termini positivi anche sulle nostre tasche". Ai lavori, oltre al dirigente del servizio gestione dei rifiuti, Franco Geradini, hanno partecipato David Newman e Massimo Centemero del Consorzio Italiano Compostatori ed Achille Renzetti e Pasquale De Stefanis dell´Enea. Al termine della giornata sono state illustrate le osservazioni al documento relativo ai criteri di localizzazione degli impianti di smaltimento e recupero, pubblicato sul sito web della Regione. .  
   
   
NASCE A FORMELLO L´ISOLA ECOLOGICA PER I RIFIUTI  
 
Roma, 18 gennaio 2007 - Sorgerà a Formello un´isola ecologica per la raccolta differenziata dei rifiuti ingombranti. Lo stabilisce una delibera, approvata ieri in Giunta e presentata dall’assessore all’Urbanistica e Vicepresidente Massimo Pompili. Il punto di raccolta prescelto si trova nella località “Valle Scurella”, all’interno del Parco di Veio, dove si potranno scaricare elettrodomestici rotti, vecchi divani e mobili di ogni tipo. Ma anche computer e altri rifiuti che saranno divisi secondo il tipo di materiale. Il progetto è inserito all’interno di una variante al Piano Regolatore Generale di Formello. “Il provvedimento è stato approvato in tempi brevi – ha precisato l’assessore Pompili - la delibera del Consiglio Comunale di Formello è infatti del 4 ottobre 2006 e consente la realizzazione di una struttura a impatto ambientale molto limitato. Secondo il progetto a cura della Provincia, l’intera isola è all’aperto e ben schermata”. .  
   
   
LAZIO: SBLOCCATI 19 MILIONI DI EURO PER BONIFICARE SITI INQUINATI  
 
Roma, 18 gennaio 2007 - La Giunta regionale, su proposta del Presidente Piero Marrazzo, di concerto con l’Assessore al Bilancio, Programmazione Economico-finanziaria e Partecipazione, Luigi Nieri ha approvato lo sblocco dei fondi per la “Bonifica dei siti inquinati e gestione dei rifiuti”. Ventinove gli interventi previsti su tutto il territorio regionale per un intervento finanziario di circa 19 milioni di euro tra fondi previsti dalla delibera Cipe n. 35/2005 e fondi regionali così suddivisi: 13 in provincia di Frosinone (oltre 9,1 milioni di euro), 5 in provincia di Viterbo (oltre 2,3 milioni di euro), 4 in provincia di Rieti (oltre 1,1 milioni di euro), 4 in provincia di Latina (oltre 1,6 milioni di euro) e 3 in Provincia di Roma (4,5 milioni di euro). Il Presidente Marrazzo ha commentato con soddisfazione l’approvazione della delibera: “Con questo provvedimento la Giunta intende dare una risposta a quelle tante realtà che, spesso da molti anni, aspettano una soluzione. Vengono finalmente sbloccati fondi attraverso i quali si potrà intervenire nella bonifica di aree a forte rischio inquinamento e con la necessaria trasparenza nei tempi di realizzazione degli interventi. La tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini si conferma come elemento strategico della nostra attività di governo”. "L´ambiente è per noi una priorità e il finanziamento deliberato dalla Giunta – ha aggiunto l’assessore Luigi Nieri - ne è una prova. Si tratta di costruire una politica che punti alla riqualificazione ambientale con progetti di qualità. Ogni politica di sviluppo deve avere semprela sua compatibilità ambientale". .  
   
   
AL VIA LA SCUOLA SUPERIORE DELL’AUTOMOBILE PARTIRÀ A FEBBRAIO 2007 IL MASTER FINALIZZATO ALLA FORMAZIONE E ALL’INSERIMENTO DI GIOVANI SPECIALISTI NEL COMPARTO AUTOMOBILISTICO, PROMOSSO DALLE AZIENDE LEADER DEL SETTORE.  
 
Roma, 18 gennaio 2007 - Aprirà i battenti a Roma il prossimo Febbraio 2007 la “Scuola Superiore dell’Automobile”, il master orientato alla formazione e all’inserimento lavorativo di giovani specialisti nel comparto automobilistico, promosso da aziende leader e curato dal Centro Studi Fleet&mobility. Il master prende le mosse dalla constatazione che oggi gran parte del mercato auto e del suo indotto fa capo a Roma, sede dell’Aci, di importanti società petrolifere, della maggior parte delle case automobilistiche, di molte società di noleggio veicoli, di importanti assicurazioni e di numerose finanziarie che offrono leasing e altri servizi in campo automobilistico: il 45% del giro d’affari automobilistico è sviluppato da società con direzione generale a Roma per un totale di 60 miliardi di € (oltre il 4% del Pil del Paese). “Nella Capitale c’è la maggiore concentrazione di operatori del comparto automobilistico”, dichiara il direttore del Centro Studi Fleet&mobility, Pierluigi del Viscovo, “che chiedono giovani risorse che uniscano la passione per l’auto a una preparazione specialistica. Per questo le imprese hanno deciso di formare direttamente i propri manager di domani. In un momento contrassegnato dai tagli alla formazione e alla ricerca, le imprese del settore auto hanno oggi deciso di fare da sole, contando sulle proprie forze, per creare una qualificata offerta formativa finalizzata al concreto inserimento nel mondo lavorativo”. Il master è promosso da società leader del settore del noleggio veicoli (Ald Automotive, Avis, Ing Car Lease, Leaseplan Italia), dalla Banca Agrileasing, dall’Atac, ed ha già avuto il Patrocinio di Aniasa (Associazione dell’Autonoleggio) e di Assilea (Associazione del Leasing Finanziario). Inoltre, conta sul sostegno tecnico di Confor Informatica, Mood e Roma C’è. “Prevedo una collocazione degli allievi nel mondo del lavoro pari al 100% – sostiene del Viscovo – visto che le imprese sostengono anche economicamente l’iniziativa e, conoscendole, non credo lo farebbero se non fossero interessate a inserire profili specializzati. ” Il master si rivolge ai laureati in economia, ingegneria, statistica, scienze della comunicazione, giurisprudenza e informatica, a quanti (pur non laureati) hanno già un’attività familiare nel settore automobilistico e necessitano di una preparazione specialistica (figli dei concessionari ad esempio) e a coloro che hanno maturato un’esperienza lavorativa. Su un totale di 1. 000 ore di formazione da febbraio a novembre 2007, il Master prevede 360 ore di lezione focalizzate in gran parte sulle conoscenze specifiche del settore: 120 ore sono gestite direttamente da senior manager delle imprese sponsor. Dopo i primi quattro mesi di aula gli studenti, sotto la guida dei docenti, saranno impegnati per un mese in ricerche per sperimentare concretamente la realtà del mercato e approfondirne la conoscenza. Seguirà poi uno stage garantito di tre mesi nelle imprese del settore per familiarizzare con l’ambiente lavorativo e favorire l’inserimento Per i primi 5 iscritti e per gli allievi più meritevoli sono previste 7 borse di studio. Per ulteriori informazioni contattare lo 06-68392090 oppure scrivere a master@fleetandmobility. It. .  
   
   
LE AZIENDE LEADER DEL SETTORE AUTO CERCANO A ROMA I MANAGER DEL FUTURO  
 
Roma, 18 gennaio 2007 - La presenza all’interno della Scuola Superiore dell’Automobile, in qualità di promotori e di corpo docente, delle aziende leader nel settore auto e mobilità certifica la qualità dell’offerta formativa ed evidenzia il concreto risvolto operativo/lavorativo che il master intende assumere. Per il settore del noleggio veicoli, in costante crescita negli ultimi dieci anni, quattro aziende multinazionali hanno aderito all’iniziativa. Per Gianluca Soma, numero uno di Ald Automotive (operatore leader del noleggio a lungo termine): “Il settore dell´autonoleggio ha raggiunto un´importanza e una maturità tale da meritare un centro di formazione e di trasmissione della conoscenza. Ald Automotive crede molto in questo settore, non solo come fonte di business, ma anche come opportunità per creare nuova occupazione e generare nuove attività e nuovi mestieri. Roma è la sede giusta per quest’iniziativa, in quanto rappresenta la massima concentrazione di operatori del comparto automobilistico e in particolare dell´autonoleggio”. Soddisfatto anche Roberto Lucchini, Amministratore Delegato di Avis Autonoleggio (azienda leader nel noleggio a breve termine): "Abbiamo aderito con entusiasmo alla Scuola Superiore dell´Automobile. Questo progetto offre alle aziende che operano con e per l´auto un valido contributo per sviluppare la ricerca sul campo e formare giovani motivati e pronti ad affrontare nuove professionalità. Con la Scuola Superiore Automobile guardiamo al futuro con grande speranza e fiducia”. Convinto del valore strategico della Scuola è anche Massimo Falcioni, Direttore Commerciale Leaseplan Italia (operatore leader del noleggio a lungo termine): "Leaseplan Italia crede nelle attività di formazione specialistica del settore automobilistico. Consideriamo strategico l´inserimento di figure professionali con competenze specifiche per poter continuare a sviluppare una cultura di impresa nel settore della mobilità, che punti sempre più alla ricerca di nuove soluzioni, sappia anticipare ed identificare le esigenze di cambiamento culturale del nostro paese sia di aziende che di professionisti”. All’appuntamento con l’iniziativa di formazione capitolina non ha voluto mancare neanche un’azienda che proprio a Roma gioca un ruolo chiave nella mobilità cittadina. Giuseppe Noia, Direttore Marketing Strategico di Atac: “Siamo ormai da anni impegnati nella gestione della mobilità, pubblica e privata, ed abbiamo, pertanto, aderito con interesse al progetto, avvertendo l’importanza di un’adeguata offerta formativa su questi temi. Riteniamo, infatti, fondamentale un’opera di sensibilizzazione finalizzata alla diffusione di una ‘cultura della mobilità’ sostenibile, nell’interesse della collettività”. Pone l’accento sulla necessità di investire sulla formazione anche Enrico Giancoli, Direttore Commerciale di Banca Agrileasing: "In qualità di operatore bancario, siamo molto attivi nel settore del leasing auto e riteniamo essenziale la formazione di giovani specialisti in questo campo". .  
   
   
I RAGAZZI DI OGGI SI CONFRONTANO CON I GRANDI DI DOMANI: INGLESE, INFORMATICA E APERTURA AL CONFRONTO E ALLO SCAMBIO. L’ORIENTE E I PAESI EMERGENTI SONO UN’OPPORTUNITÀ PER GLI STUDENTI IL CONVEGNO DI AIESEC – ASSOCIAZIONE DI STUDENTI UNIVERSITARI - SUI NUOVI PAESI EMERGENTI LE OPPORTUNITÀ DI LAVORO E SVILUPPO  
 
Roma, 18 gennaio 2007 – Non solo India e Cina, ma anche Indonesia, Turchia, Russia e Messico rappresentano delle opportunità per i giovani universitari italiani. E’ uno dei dati emersi al convegno organizzato da Aiesec, l’associazione internazionale non profit degli studenti universitari che si è svolto quest’oggi a Roma all’Università Roma 3. L’incontro, moderato da Francesco Di Mario giornalista del Tg1 Rai, aveva l’obiettivo di offrire ai giovani universitari uno scenario relativo alle possibilità di lavoro e sviluppo per il loro prossimo futuro. I lavori si sono aperti con la presentazione del Millennium Ecosystem Assessment, il più grande sforzo scientifico compiuto dalle Nazioni Unite per studiare lo stato di salute del pianeta e delineare quali scenari di sviluppo sono possibili, entro il 2050, in base alla disponibilità di risorse fornite degli ecosistemi, alla luce di dati quali la crescita della popolazione e dei problemi legati alla salvaguardia e tutela dell’ambiente e della qualità della vita. Nicola Anzivino, Director di Pricewaterhousecoopers ha presentato i risultati di alcune ricerche in base ai quali i paesi emergenti non sono solo Cina e India, ma anche Indonesia, Turchia, Brasile, Messico e Russia, quelli cioè attualmente caratterizzati dai più alti tassi di crescita del prodotto interno lordo. Carlo Intorno, Corporate Marketing & Citizenship Manager di Microsoft, sottolinea come la tecnologia sarà fattore di sviluppo trainante e come il mondo diverrà sempre più digitale. Ai giovani universitari parla del “disperato bisogno” delle grandi aziende, come Microsoft, di talento scientifico e di diversificazione delle risorse. Annita Di Donato, Direzione Raccolta Fondi Corporate Partnership Manager di Unicef, ha portato una testimonianza di collaborazione con le aziende per combattere il lavoro minorile, con un progetto specifico che ha riguardato l’India e le catene di fornitura di grandi aziende e marchi internazionali. Tra le iniziative quelle di impiegare donne, garantendo loro diritti sociali ed economici, che si impegnano a mandare i loro figli a scuola. Vittoria Mancini, Presidente dell’Associazione Italia-cina, ha posto l’attenzione su alcuni luoghi comuni relativi alla Cina, un paese composto da 57 nazionalità che va conosciuto e studiato nella sua diversità e sottolinea inoltre anche le opportunità, culturali, sociali ed economiche, rappresentate dalla comunità cinese presenti nel nostro paese. “Come i giovani possono interagire con i mercati emergenti e vederli come un’opportunità di crescita e di inserimento per il mondo del lavoro?” si chiede Francesco Costanzo, Presidente Italia di Aiesec. “Questa è la domanda che ci ha spinto a organizzare l’incontro di oggi. Grazie ad Aiesec ho avuto la possibilità di viaggiare tanto e tra le mie mete posso annoverare India e Polonia, due tra i cosiddetti “mercati emergenti” e oggi sono lieto che, con questo convegno, abbiamo avuto modo di valutare quali possibilità rappresentino per noi studenti”. . .  
   
   
“MASTER IN DIRITTO ED ECONOMIA DEL MARE: RICHIESTE DI ISCRIZIONE SUPERIORI AD OGNI ASPETTATIVA”  
 
Pescara, 18 gennaio 2007 - Si sono da poco chiusi i termini per la presentazione delle domande di ammissione al Xvi Master Universitario post-lauream in “Diritto ed Economia del Mare”, organizzato dal Centro Ricerche Giuridiche per la Pesca e la Navigazione della Camera di Commercio di Pescara, sotto la direzione scientifica dell’Università degli Studi di Teramo. Le richieste di iscrizione, pervenute da ogni parte d’Italia ed alcune anche da oltreconfine, hanno di gran lunga superato il numero dei posti disponibili, a riprova del sempre crescente apprezzamento ottenuto dal Master. I corsisti, trenta in totale, saranno individuati, fra tutti gli aspiranti, con un test di preselezione che si terrà il prossimo 25 gennaio. Nella giornata successiva si procederà all’inaugurazione del Corso ed alla presentazione del programma di studi. Il Master, unico nel suo genere in Italia, è finalizzato all’approfondimento delle tematiche attinenti il diritto e l’economia della attività marittime, della pesca, delle gestione delle risorse marine, delle tutela dell’ambiente e del territorio costiero, nonché della portualità e dei trasporti marittimi ed aerei. Sono preveste sia lezioni frontali (tenute il venerdì presso la Camera di Commercio), sia esercitazioni e stage (di cui uno obbligatorio da effettuarsi presso un’Università europea presumibilmente nel mese di giugno 2007). L’aspetto didattico-scientifico è curato alla Università degli Studi di Teramo che rilascerà il relativo diploma ai corsisti che avranno svolte tutte le attività previste nel programma e superato l’esame finale davanti a Docenti appositamente nominati dalla Direzione Scientifica. Il conseguimento del Master comporta l’attribuzione di 60 crediti formativi universitari e una valutazione per la partecipazione a concorsi presso Enti Pubblici. .  
   
   
POTENZA, PRIMA PIETRA DEL NUOVO IPSIA DI VENOSA  
 
Potenza, 18 gennaio 2007 - Venerdì 19 gennaio, alle ore 11, la Provincia di Potenza metterà la prima pietra del nuovo edificio dell’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato di Venosa. La nuova costruzione sorgerà nei pressi di via Accademia dei Rinascenti, in un’area concessa dal Comune oraziano alla Provincia, che così potrà avviare l’opera in un contesto già asservito al polivalente Itcg “Battaglini” e all’istituto comprensivo di scuola Materna Elementare e Media. In questo modo la scuola si innesta pienamente all’interno della nuova filosofia della Provincia in materia di edilizia scolastica, che punta ad integrare ed accostare varie tipologie di scuola in arre omogenee secondo l’ottica della Cittadella, in cui siano presenti non soltanto servizi specificamente didattici ma anche strutture connettive che rispondano ad esigenze sociali (impianti sportivi, biblioteche ecc. ). “Si tratta di un vero e proprio “patto” con la scuola – spiegano il presidente dell’ente, Sabino Altobello, e l’assessore all’edilizia scolastica, Domenico Vita - nella cui direzione si muove gran parte della nuova programmazione della Provincia di Potenza, con l’obiettivo di rendere le scuole provinciali più aperte al territorio. In questa ottica il nuovo Ipsia di Venosa rappresenta un ulteriore elemento che va in tale direzione”. Tenendo conto anche di tali prospettive, il nuovo edificio, di forma rettangolare, su due livelli, avrà una superficie di circa 2 mila mq, e comprenderà, oltre alle aule per studenti, docenti e personale, anche laboratori e aule tecnologiche ed informatiche capaci di garantire strutture adeguate e in linea con le moderne esigenze della formazione. Nell’ottica dell’integrazione, infine, si svolge anche la manifestazione di venerdì, che vede il pieno coinvolgimento di parte del sistema scolastico dell’area. L’avvio dei lavori del nuovo Ipsia, infatti, vedrà coinvolti l’Itcg “Battaglini, nella cui aula magna si svolge la seconda parte della mattinata, l’Istituto Alberghiero di Melfi, che metterà a disposizione le proprie specifiche professionalità, e l’Itis di Melfi che mette a disposizione la banda musicale; oltre ad altri istituti che parteciperanno con proprie delegazioni. La Provincia di Potenza sarà presente con i tecnici dell’Edilizia scolastica, il consigliere Tommaso Gammone, l’assessore Domenico Vita e il presidente Sabino Altobello. .