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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Ottobre 2008
VERSO IL MERCATO UNICO DELLE TELECOMUNICAZIONI IN EUROPA LA COMMISSARIA REDING INVITA IL SETTORE A RIFORMARSI PER CRESCERE  
 
Bruxelles, 28 ottobre 2008 - La frammentarietà legislativa e il protezionismo nazionale non sono un bene per il mercato europeo delle telecomunicazioni. Ad affermarlo è stata Viviane Reding, Commissaria europea responsabile per la società dell´informazione e i media in occasione del primo vertice globale degli amministratori delegati delle principali compagnie mondiali del settore. I numeri uno dei colossi europei, americani, asiatici e del Medio Oriente si sono dati appuntamento il 25 ottobre scorso a Venezia, su iniziativa dell´Associazione europea degli operatori di reti di telecomunicazioni (Etno). In un contesto di sfide importanti sul piano globale, la Commissaria Reding ha puntato l´attenzione sull´importanza della creazione di un quadro legislativo efficace e coerente che permetta di fare un passo convinto e determinante verso il completamento di un vero e proprio mercato unico delle telecomunicazioni. I vantaggi del raggiungimento di questo obiettivo, come i costi del fallimento di questa azione appaiono più che mai netti e convincenti. Lo sa anche il membro della Commissione che incalza i convenuti: "l´Europa potrebbe risparmiare fino a 20 miliardi di euro annualmente migliorando il proprio sistema regolativo e portando avanti il processo di creazione di un mercato unico". Con tutti gli evidenti vantaggi che ciò comporterà per gli utenti e per le stesse compagnie. La Commissione europea è da tempo impegnata nella promozione di questa idea. Nel novembre 2007, Bruxelles presentò un ambizioso progetto di riforma della normativa riguardante le Telecom europee. Il concetto di base è – né più, né meno – quello del mercato unico con migliori garanzie per i diritti dei consumatori, nonché migliori opportunità industriali e commerciali per i fornitori dei servizi in questo settore. Con un voto in seduta plenaria lo scorso 24 settembre, il Parlamento europeo aveva espresso il proprio sostegno alle proposte legislative della Commissione e con questo ha aperto la strada verso il raggiungimento dell´obiettivo. La Commissaria Reding – ideatore del progetto di riforma – aveva salutato con particolare soddisfazione il voto degli europarlamentari a favore della creazione di un unico regolatore europeo. Ora, la palla è di nuovo nelle mani degli Stati membri che dovranno esprimersi per la seconda volta. Tuttavia, il collegio non vuole solo aspettare e lo scorso 15 ottobre ha ridotto e semplificato gli adempimenti burocratici previsti per la notifica di misure da parte dei regolatori nazionali delle telecomunicazioni. Dal 2003 la Commissione ha esaminato oltre 800 decisioni prese dai regolatori nazionali per spezzare i monopoli tradizionali delle telecomunicazioni e aprire le reti alla concorrenza. La battaglia per la riforma della legislazione vigente dal 2003 e ritenuta superata è il coronamento di un´azione mirata a sostenere e potenziare lo sviluppo del mercato delle telecomunicazioni per offrire migliori condizioni dei suoi utenti. Non dobbiamo dimenticare la creazione dell´Eurotariffa per le telefonate roaming nell´Ue, oppure le proposte volte a ridurre i costi degli Sms e degli altri servizi di testo. .  
   
   
E´ ORA DI ESSERE ORGOGLIOSI DELL´EUROPA L´APPELLO DELLA COMMISSARIA DANUTA HüBNER NELLA SUA LECTIO MAGISTRALIS ALL´UNIVERSITÀ DI CAMERINO  
 
 Bruxelles, 28 ottobre 2008 - "Noi dobbiamo essere orgogliosi della nostra Europa quale esempio unico di riuscita integrazione tra individui, Stati e regioni". Questo è stato il messaggio più forte che Danuta Hübner, Commissaria europea per la Politica regionale, ha voluto inviare ad autorità, docenti e studenti, riuniti all´Università di Camerino lo scorso 24 ottobre. Proprio l´incessante dedizione e il prezioso apporto al processo di integrazione europea sono stati tra i tanti motivi per cui l´antico ateneo marchigiano, fondato quasi sette secoli or sono, ha conferito alla Commissaria Hübner la laurea magistrale honoris causa in “Scienze politiche”. L´alta onorificenza accademica è stata un riconoscimento del suo impegno personale - prima come studiosa e professore universitario, poi come ministro polacco e membro della Commissione europea responsabile per la politica regionale – a favore della diffusione dell´integrazione nel Vecchio continente, per la costruzione e il rafforzamento delle sue istituzioni e delle sue politiche a beneficio dei cittadini. “La scelta di attribuire questo riconoscimento a Danuta Hübner – ha dichiarato il Rettore dell´Università, professor Fulvio Esposito – è un omaggio alla sua formazione particolarmente attenta agli studi dell’economia e dello sviluppo nonché alla sua spiccata sensibilità verso le tematiche sociali”. Uno sguardo al passato per poter meglio vedere nel futuro. Su questo legame sempre forte e attuale nonché sulla necessità di affrontare con fiducia e ambizione le prossime sfide per l´Europa è stata imperniata lalectio magistralis della Commissaria Hübner. Secondo lei, infatti, "l´Unione europea riveste un ruolo essenziale e insostituibile nel plasmare i processi globali del Xxi secolo e nell´aiutare i suoi Paesi membri a resistere al meglio alle sfide del futuro". Tra queste ultime Danuta Hübner punta soprattutto sul potenziamento del ruolo dell´Europa sulla scena globale, l´apertura dei mercati mondiali attraverso il proseguimento dei negoziati nell´ambito Omc, sull´approccio "più europeo" nei confronti della crisi finanziaria ed economica che in questi giorni tiene occupata la nostra attenzione. Ma ci sono anche altre questioni su cui riflettere e altri principi in cui credere: il ruolo sempre più netto della moneta unica, lo sviluppo della ricerca, delle tecnologie, dello sviluppo e dell´innovazione. Ribadisce altresì l´importanza cruciale – per l´Europa ma anche per il pianeta – della lotta contro i cambiamenti climatici, la sicurezza dell´approvvigionamento energetico e dell´andamento dei prezzi delle materie prime. Tra le sfide globali di primo ordine ecco anche l´immigrazione che necessita di più coordinamento e ancor più Europa per dotarla di regole comuni relative al soggiorno, al diritto d´asilo, alla libera circolazione delle persone quale più importante tra le famose quattro libertà che hanno segnato l´integrazione europea. Come si potrà poi guardare al futuro senza aver un occhio di riguardo per la formazione. Proprio "la formazione e la conoscenza – sottolinea la Commissaria Hübner – è l´elemento chiave per l´integrazione europea e per la risposta efficace ai problemi che ci troviamo davanti". Tra coloro che hanno ascoltato il discorso pieno di determinazione e di forte sentimento della Commissaria Hübner si è diffusa un´ondata di ottimismo e di emozione, paragonabile a quella che lo studente prova davanti al docente e la sua parola chiara e illuminante. Ma al tempo stesso abile a individuare nel passato, nel presente e nel futuro gli elementi saldi del nostro essere europei. Perché noi siamo forti di quello che abbiamo fatto ieri e lo saremo ancora di più oggi e domani "nella consapevolezza che insieme siamo molto di più della semplice somma delle parti dell´Europa"! .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA APPROVA NUOVI FINANZIAMENTI A FAVORE DELL´AMBIENTE  
 
 Bruxelles, 28 ottobre 2008 - La Commissione europea ha approvato il finanziamento di 143 nuovi progetti nell´ambito del primo invito per il programma Life+ (2007-2013), il Fondo europeo per l´ambiente. I progetti presentati rappresentano complessivamente un investimento di 367 milioni di Eur, che include un contributo comunitario di 186 milioni di Eur, e concernono azioni nei settori della tutela della natura, della politica ambientale, dell´informazione e della comunicazione. Il programma Life+ è il nuovo strumento finanziario europeo per l´ambiente, per il quale è previsto un bilancio complessivo di 2 143 milioni di Eur (due miliardi e centoquarantatre milioni di Eur) nel periodo 2007-2013. A conclusione del primo invito a presentare progetti nell´ambito del programma Life+, il Commissario incaricato dell´ambiente, Stavros Dimas, ha dichiarato: "Sono favorevolmente colpito dalla vasta gamma e dall´elevata qualità delle proposte presentate quest´anno. I progetti selezionati non avranno soltanto un impatto significativo sull´ambiente, ma mostreranno come procedere a coloro che intendono applicare le stesse tecniche. " In questa prima tornata di proposte, la Commissione ha ricevuto oltre 700 progetti da organismi pubblici o privati dei 27 Stati membri dell´Ue. Di questi, 143 saranno cofinanziati con riferimento alle tre componenti del nuovo programma: "Life+ Natura e biodiversità", "Life+ Politica e governance ambientali" e "Life+ Informazione e comunicazione". I progetti Life+ Natura e biodiversità migliorano lo stato di conservazione di specie e di habitat in pericolo. Tra le 264 proposte ricevute, la Commissione ha scelto 58 progetti da finanziare nell´ambito di partenariati conclusi da organismi di conservazione, enti governativi e altri interessati. Attuati in 21 Stati membri, tali progetti rappresentano un investimento complessivo di 165 milioni di Eur, che include un contributo comunitario di 94 milioni di Eur. La maggior parte dei progetti (54) concernono la natura e contribuiscono all´attuazione delle direttive sugli uccelli e sugli habitat e alla realizzazione della rete Natura 2000. Gli altri quattro sono progetti relativi alla biodiversità, una nuova categoria di Life+ per progetti pilota che affrontano temi più ampi connessi alla biodiversità. I progetti Life+ Politica e governance ambientali sono progetti pilota che contribuiscono allo sviluppo di idee politiche, tecnologie, metodi e strumenti innovativi. Tra le 325 proposte ricevute, la Commissione ha scelto 74 progetti che saranno finanziati da una vasta gamma di organizzazioni del settore pubblico e privato. I progetti prescelti, attuati in 21 Stati membri, rappresentano un investimento complessivo di 185 milioni di Eur, che include un contributo comunitario di 84 milioni di Eur. La quota più significativa del finanziamento comunitario (circa 26 milioni di Eur) va a 29 progetti concernenti rifiuti e risorse naturali. I cambiamenti climatici costituiscono il secondo settore prioritario, con 22 progetti ai quali sono destinati circa 24 milioni di Eur. Altri 24 progetti concernono diverse problematiche, tra cui l´acqua, l´ambiente urbano, il suolo, il rumore, le foreste, i prodotti chimici, l´aria e l´ambiente nonché la salute. I progetti Life+ Informazione e comunicazione divulgano informazioni sull´ambiente e mettono in rilievole questioni ambientali, oltre a prevedere la formazione e la sensibilizzazione in materia di prevenzione degli incendi boschivi. Tra le 118 proposte ricevute, la Commissione ha scelto 11 progetti che saranno finanziati da una serie di organizzazioni dei settori pubblico e privato attive a livello di natura e/o di ambiente. I progetti sono attuati in Spagna, Francia, Italia, Malta, Finlandia, Svezia e Regno Unito, e rappresentano un investimento complessivo di 16 milioni di Eur, a cui l´Ue contribuisce con 8 milioni di Eur. .  
   
   
"DENTRO" LA CRISI - BRETTON WOODS  
 
Milano, 28 ottobre 2008 - l´Ispi promuove un ciclo di incontri dal titolo "Dentro" la crisi. , mirato ad approfondire i diversi aspetti della crisi finanziaria e le sue ripercussioni sullo scenario internazionale, sia sul piano politico che economico. Di seguito i primi appuntamenti: "Verso una nuova Bretton Woods?" (3 novembre, ore 17. 30); "Come cambia la politica internazionale" (10 novembre, ore 17. 30); "L´europa e la gestione della crisi" (12 novembre, ore 16. 30). Il programma completo dell´iniziativa è disponibile sul sito: www. Ispionline. It. .  
   
   
EUROPA: SORVEGLIANZA, POSITIVO ANDAMENTO SPESA POR 2007-2013 IN ABRUZZO  
 
L´aquila, 28 ottobre 2008 - Via libera del Comitato di sorveglianza nella gestione dei fondi Por-fers 2007-2013. In una lunga riunione nella sede della Regione all´Aquila, il Comitato di sorveglianza, composto dall´Autorità di gestione, del ministero dello Sviluppo economico, dal ministero dell´Economia e dai responsabili regionali dei diversi settori, ha certificato "il buon andamento della spesa e dei pagamenti" per quanto riguarda i fondi europei che fanno capo al programma Por-fers. Per il periodo 2007-2013 la Regione Abruzzo ha a disposizione la somma complessiva di 346 milioni di euro e, a fronte della quantità delle risorse disponibili, il Comitato di sorveglianza ha certificato un impegno di spesa dei beneficiari pari al 9,5% ed una capacità di pagamento del 7,2%. Si tratta, hanno rilevato i responsabili del Comitato, di una performance di spesa e di pagamento molto alta, e comunque superiore alla media nazionale delle altre regioni impegnate negli stessi obiettivi. "Rilevante" è stato giudicato il dato relativo ai pagamenti, pari al 7,2%, a fronte di un dato medio nazionale che si attesta allo 0,4%. Allo stesso modo è stato valutato positivamente l´annuncio della Regione Abruzzo di pubblicare i bandi di aiuto alle imprese entro il prossimo mese di dicembre. Valutazione parimenti positiva anche per quanto riguarda l´andamento dei pagamenti del Docup Obiettivo2 2000-2006. Secondo la normativa europea c´è tempo fino al 30 aprile 2009 per la certificazione completa. Al 24 ottobre il dato percentuale si è attestato al 92,9%; la previsione di spesa nel periodo finale dicembre 2008-aprile 2009 dovrebbe attestarsi al 100,1%. .  
   
   
TRENTO: LA GIUNTA NOMINA LA NUOVA TASK FORCE DEL FONDO SOCIALE EUROPEO 2008-2010  
 
Trento, 28 ottobre 2008 - Su proposta del suo Presidente, la giunta provinciale ha oggi nominato la “Task force provinciale Fse (Fondo Sociale Europeo) per gli anni 2008-2010, con il compito di promuovere, sostenere, coordinare e monitorare le azioni innovative che saranno messe in atto per lo svolgimento del Programma operativo – ob. 2 Fondo Sociale Europeo 2007-2013 della Provincia autonoma di Trento. La Task force sarà suddivisa in quattro “sottoarticolazioni”: “valutazione”, “innovazione”, “rafforzamento dei sistemi” e “interregionalità e transanazionalità”, con un’attenzione tutta particolare proprio all’innovazione, come richiesto dalla nuova programmazione comunitaria del Fondo Sociale. La costituzione e il lavoro della Task force approvata oggi dall’esecutivo provinciale è un adempimento concordato in sede di negoziato fra Commissione Europea e Provincia a garanzia della qualità dei processi di innovazione attivati da quest´ultima nei settori delle politiche del lavoro, della formazione e dell´inclusione sociale. La Task force che lavorerà da qui al 2010 sarà composta dai seguenti esperti: sottoarticolazione “valutazione”: prof. Carlo Borzaga, prof. Daniele Cecchi, prof. Franco Fraccaroli, prof. Alberto Vergani; sottoarticolazione “innovazione”: Dott. Ssa Olga Turrini; sottoarticolazione “rafforzamento dei sistemi”: prof. Michele Colasanto; sottoarticolazione “interregionalità e transnazionalità”: dott. Roberto Pettenello, dott. Ssa Gabriella Bettiol. Il coordinamento dei lavori della Task force Fse è stato affidato al Direttore dell’Ufficio Fondo Sociale Europeo e lo svolgimento delle attività di segreteria, supporto, accompagnamento ed assistenza ad un incaricato dello stesso. Visto infine che le azioni che saranno chiamati a svolgere i singoli componenti avranno una valenza prevalentemente individuale, la Task Force Fse non si configura come “gruppo di lavoro” oppure come un “comitato” e quindi il momento collegiale non dovrà sfociare in alcuna deliberazione o altra decisione, ma sarà solo un’occasione di reciproca informazione in vista degli obiettivi specifici da raggiungere. .  
   
   
SLOVENIA, A SETTEMBRE CALANO PREZZI AL PRODUTTORE  
 
Lubiana, 28 ottobre 2008 - L´indice dei prezzi al produttore di settembre è sceso dello 0,3 per cento su base mensile, secondo quanto stimato dall´Ufficio di Statistica Sloveno. A livello annuale, i prezzi sono scesi del 4,8 per cento. Negli ultimi 12 mesi, i prezzi della produzione industriale sono in aumento costante, ma in settembre 2008 si è registrato un calo dello 0,3 per cento dei prezzi. Costi più bassi sono stati osservati nei prodotti per l´esportazione (diminuiti dello 0,6 per cento) e anche in quelli dei prodotti per il mercato nazionale (calati dello 0,1 per cento). I prezzi più bassi di settembre sono stati dovuti al calo dei prezzi del riciclo di rifiuti (18,3 per cento in meno), fabbrica di metalli (5,1 per cento). Prezzi più alti sono stati registrati per la pelle e i prodotti in pelle (aumentati del 2,2 p. C. ), veicoli a motore e macchinari per trasporti (1,3 per cento). .  
   
   
PENSIONE ED ESONERO NEL PUBBLICO IMPIEGO: CIRCOLARE N.10/2008  
 
Roma, 28 ottobre 2008 - A partire dal prossimo anno e fino al 2011, il dipendente pubblico che ha maturato 35 anni di anzianità di servizio può chiedere di essere esonerato dal lavoro nei 5 anni precedenti al momento di andare in pensione con 40 anni di anzianità contributiva. E´ quanto prevede l´art. 72 del decreto legge 112/2008, le cui modalità applicative sono state illustrate con una circolare firmata il 20 ottobre scorso dal ministro Brunetta. Le disposizioni dell’art. 72 rientrano tra le misure per la stabilizzazione della finanza pubblica e sono coerenti con il disegno di riorganizzazione e di razionalizzazione delle pubbliche amministrazioni. Il nuovo istituto dell´esonero dal servizio – introdotto dall’art. 72 – ha come obiettivo la progressiva riduzione del numero dei dipendenti pubblici. L’art. 72 prevede anche importanti novità in materia di trattenimento in servizio dei pubblici dipendenti e sempre nello stesso articolo viene disciplinata la risoluzione del contratto di lavoro per i dipendenti che abbiano maturato 40 anni di anzianità contributiva. Le innovazioni contenute nell’articolo 72 sono dunque 3: 1. L´esonero dal servizio (commi da 1 a 6); 2. Il trattenimento in servizio per un biennio (commi da 7 a 10); 3. La risoluzione del rapporto di lavoro per chi ha 40 anni di servizio (comma 11). La richiesta di esonero dal servizio deve essere presentata improrogabilmente entro il 1° marzo di ciascun anno, a condizione che entro l´anno solare venga raggiunto il requisito minimo di anzianità contributivo richiesto. La domanda non è revocabile. Per quanto riguarda il trattenimento in servizio, la nuova normativa distingue una fase transitoria da una a regime. La differenza sostanziale tra la precedente normativa (art. 16 decreto legislativo 503/92) e la nuova è nella facoltà attribuita all´amministrazione di avvalersi o meno del dipendente anche dopo che ha maturato il diritto di andare in pensione. Infine, sulla risoluzione del rapporto di lavoro è da sottolineare che le norme sono immediatamente applicabili e l´amministrazione pubblica è tenuta a rispettare il preavviso di 6 mesi, dopo che il dipendente ha raggiunto l´anzianità massima contributiva di 40 anni. .  
   
   
EMISSIONE BOT OTTOBRE 2008  
 
Roma, 28 ottobre 2008 - Il Mef ha disposto per il giorno 28 ottobre 2008, con regolamento 31 ottobre 2008, un´asta di Bot:
importo (in milioni di euro) scadenza giorni
Semestrali 10. 500 30. 04. 2009 181
Ha disposto, inoltre, per il medesimo giorno e con regolamento 31 ottobre 2008, l´emissione di una seconda tranche di Bot (durata residua 76 giorni) con godimento 15 ottobre 2008 e scadenza 15 gennaio 2009, di cui ai decreti 7 ottobre 2008 n. 94722 e 10 ottobre 2008 n. 95533, per un importo di 2. 500 milioni di euro. Si ricorda che, ai sensi del D. M. 12 febbraio 2004, sugli importi massimi delle commissioni applicabili alla clientela da parte degli intermediari, per i Bot a 76 giorni la commissione massima è fissata nella misura dello 0,05%. E´ da tener presente che il 31 ottobre 2008 vengono a scadere Bot per 9. 500 milioni di euro. I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva e senza l´indicazione del prezzo base da parte del Tesoro. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione di prezzo. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro. Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nei decreti di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre per ogni singolo titolo - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 28 ottobre 2008, con l´osservanza delle modalità stabilite nei decreti di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dai decreti di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nei decreti di emissione. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot semestrali previsto in via automatica per il giorno 29 ottobre 2008. L´offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell´ammontare nominale offerto nell´asta ordinaria. Tale percentuale rappresenta l´importo minimo offerto nel collocamento supplementare, che il Tesoro si riserva di aumentare dopo la chiusura dell´asta ordinaria, per soddisfare le esigenze di domanda espresse dagli operatori. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione avrà luogo al prezzo medio ponderato determinato nell´asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15. 30 del 29 ottobre 2008. La circolazione dei Bot al 15 ottobre 2008 era pari a 161. 181,666 milioni di euro, di cui 3. 000 milioni di euro a 165 giorni, 2. 500 milioni di euro a 120 giorni, 3. 500 milioni di euro a 92 giorni, 12. 500 milioni di euro trimestrali, 59. 525 milioni di euro semestrali e 80. 156,666 milioni di euro annuali. .
 
   
   
EMISSIONE DI CCT E BTP OTTOBRE 2008  
 
 Roma, 28 ottobre 2008 - Il Mef comunica che verrà disposta, per il giorno 30 ottobre 2008, con regolamento 3 novembre 2008, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Certificati di Credito del Tesoro: decorrenza : 1º settembre 2008; quinta tranche scadenza : 1º settembre 2015 tasso d´interesse semestrale lordo : pari al tasso di rendimento semestrale dei Bot a sei mesi relativo all´asta tenutasi alla fine del mese precedente la decorrenza della semestralità, maggiorato di uno spread di 0,15 punti percentuali; la cedola in corso, di scadenza 1º marzo 2009, è risultata pari a 2,32%. - Buoni del Tesoro Poliennali: decorrenza : 1º settembre 2008; quinta tranche scadenza : 1º settembre 2011 tasso d´interesse annuo lordo : 4,25% decorrenza : 1º settembre 2008; prima tranche scadenza : 1º marzo 2019 tasso d´interesse annuo lordo : 4,50% Il Mef comunica inoltre che, considerate le attuali condizioni di mercato, nelle aste di fine mese non procederà all´emissione di Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all´Inflazione dell´Area Euro. Il meccanismo di collocamento utilizzato per i titoli di cui sopra sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all´interno di un intervallo di emissione che sarà annunciato con successivo comunicato stampa. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. L´importo minimo sottoscrivibile è di mille euro. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione sarà reso noto mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di decorrenza della cedola in corso al giorno di regolamento. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,30% per i Cct - 0,20% per i Btp 4,25% 1º . 9. 2008/2011 - 0,40% per i Btp 4,50% 1º. 9. 2008/1º. 3. 2019 Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Cct Btp scad. 1º/9/2011 Btp scad. 1º/3/2019
Prenotazione da parte del pubblico entro il 29 ottobre 2008 29 ottobre 2008 29 ottobre 2008
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 30 ottobre 2008 30 ottobre 2008 30 ottobre 2008
Regolamento sottoscrizioni 3 novembre 2008 3 novembre 2008 3 novembre 2008
Dietimi d´interesse da corrispondere 63 63 63
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita per un importo massimo non superiore: - al 10% dell´ammontare nominale offerto per i Cct e per i Btp 1º/9/2011, - al 25% dell´ammontare nominale offerto per i Btp 1º/3/2019 Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti. .
 
   
   
VALUTAZIONE ECONOMICA DEI BREVETTI  
 
Roma, 28 ottobre 2008 - Creare un sistema di tutela dei diritti di proprietà industriale che favorisca il potenziamento dell’economia e offra vantaggi non solo alle imprese ma anche ai consumatori, ai cittadini, ai centri di ricerca: questo uno degli obiettivi del Protocollo d’intesa sulla valutazione economica dei brevetti, sottoscritto il 21 ottobre dal ministero dello Sviluppo economico, l’Associazione Bancaria Italiana, Confindustria e la Conferenza dei Rettori delle università italiane. “Saremo il primo Paese in Europa ad essere dotato di uno strumento di valutazione dei brevetti condiviso fra pubblico e privato. Abbiamo lavorato insieme nella consapevolezza che la crescita economica dipende anche dalla capacità di saper rappresentare in modo trasparente il valore economico connesso all’innovazione e alla ricerca” ha commentato il ministro Scajola. Il ruolo della proprietà industriale è oggi in primo piano, anche per la crescente competizione che deriva dall’integrazione dei mercati a livello internazionale, come strumento in grado di tutelare la capacità competitiva delle imprese. I brevetti rappresentano un valore economico legato alle possibilità di utilizzo dell’innovazione sul mercato, ed è necessario valutare e quantificare questo valore prima dell’uso del brevetto, soprattutto al fine di trovare fonti di finanziamento. L´attuazione del Protocollo contribuirà a generare un circolo virtuoso tra innovazione e finanziamenti privati. In pratica, le aziende avranno a disposizione un sistema per calcolare il valore della proprietà intellettuale: una metodologia condivisa di valutazione renderà più semplice l’accesso al credito ed al capitale di rischio per le imprese che intendono fare innovazione. Il Codice della proprietà industriale (decreto legislativo 10 febbraio 2005 n. 30) affida all’Ufficio italiano brevetti e marchi il compito di promuovere la cultura e l´uso della proprietà industriale presso i potenziali utenti, in particolare presso le piccole medie imprese e le zone in ritardo di sviluppo. La Commissione europea nel Consiglio europeo di Lisbona ha fissato come obiettivo che si formulino politiche tali da incoraggiare l’innovazione; nel programma di azione del giugno 2008 denominato Small Business Act propone dei principi guida per dare nuovo impulso alle politiche di sostegno per le Pmi. .  
   
   
ABI, FORUM INTERNAZIONALIZZAZIONE PER RAFFORZARE IL DIALOGO TRA ITALIA E PAESI DEL GOLFO BANCHE, IMPRESE E ISTITUZIONI FANNO IL PUNTO SUI RAPPORTI ECONOMICI E POLITICI NELLA DUE-GIORNI DI LAVORO ORGANIZZATA DALL’ABI. FAISSOLA: “LA CRISI NON FRENA IL SOSTEGNO DELLE BANCHE ALL’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ITALIANE”.  
 
Roma, 28 ottobre 2008 - Consolidare la collaborazione economica e rafforzare il dialogo tra l’Italia e i Paesi del Golfo, per accrescere gli scambi e le opportunità di investimento. Banche, imprese ed istituzioni – italiane e dei Paesi del Golfo – si sono incontrate ieri a Roma, in occasione del Forum Internazionalizzazione organizzato dall’Abi, per fare il punto sullo stato delle relazioni politiche, economiche e finanziarie, anche alla luce dell’attuale crisi finanziaria e delle conseguenze che potrebbe avere sull’economia reale globale. Il Forum dell’Abi, giunto alla sua terza edizione e dedicato quest’anno al tema “Paesi del Golfo e Italia: crescere insieme”, è stato organizzato in collaborazione con i principali interlocutori del mondo delle imprese e delle istituzioni: Confindustria, Ice, Sace, Simest, Invitalia, Isme, Unione delle Banche Arabe e Dubai International Financial Center. “In una fase di tensione e di difficoltà dei mercati qual è quella attuale – ha detto il Presidente dell’Abi, Corrado Faissola, aprendo i lavori del Forum – il settore bancario italiano si è dimostrato solido e stabile e sta continuando a supportare le strategie di internazionalizzazione delle imprese, guardando con particolare interesse ai Paesi del Golfo, una regione che negli ultimi anni è cresciuta con un tasso di oltre il 7% e rappresenta la porta di accesso al mercato che va dal Medio Oriente all’Africa settentrionale e dal subcontinente indiano alla Comunità degli Stati Indipendenti e vale oltre 1,5 mila miliardi di dollari di Pil complessivo. Questa ragione – ha aggiunto Faissola - anche nell’attuale congiuntura offre importanti occasioni di business per gli operatori italiani ed internazionali sia sul piano dell’import-export, sia su quello dei progetti di investimento, delle attività finanziarie e dell’attrazione dei capitali che le nostre imprese sapranno certamente cogliere”. Alla prima giornata di lavori hanno preso parte, tra gli altri, il Sottosegretario allo Sviluppo Economico on. Adolfo Urso, la Presidente della Confindustria Emma Marcegaglia, il Presidente dell’Unione delle Banche Arabe, Adnan Yousif, l’amministratore delegato del Dubai International Financial Centre, Nasser Al Shaali, l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, l’amministratore delegato della Sace, Alessandro Castellano e l’amministratore delegato della Simest, Massimo D’aiuto. Il Forum – che proseguirà anche domani – prevede incontri, workshop, quattro sessioni tecniche e due seminari nei quali verranno approfonditi, tra l’altro: le opportunità commerciali e di investimento nei Paesi del Golfo, gli strumenti finanziari ed assicurativi di supporto ai progetti e alle attività in quest’area, le prospettive di sviluppo della finanza islamica nel mercato italiano ed europeo e l’analisi del profilo di rischio dei Paesi del Golfo. . .  
   
   
EMISSIONE DI CTZ OTTOBRE 2008  
 
 Roma, 28 ottobre 2008 - Il Mef dispone, per il giorno 28 ottobre 2008, con regolamento 31 ottobre 2008, l´emissione dei seguenti certificati di credito del Tesoro "zero coupon": - Ctz 24 mesi: decorrenza : 30 settembre 2008; terza tranche scadenza : 30 settembre 2010 importo nominale dell´emissione : 2. 000 milioni di euro I certificati suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nel decreto di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extra comunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno dell´importo minimo di un millesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - entro le ore 11 del giorno sottoindicato - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei certificati verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i certificati assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei certificati assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei certificati assegnati - pari allo 0,20%. Il pubblico potrà prenotare i certificati presso le suddette categorie di operatori nel giorno sottoindicato; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai certificati assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente: - prenotazione da parte del pubblico: entro il giorno 27 ottobre 2008; - presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del giorno 28 ottobre 2008; - regolamento sottoscrizione: il giorno 31 ottobre 2008. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´importo della tranche supplementare è stabilito nella misura massima del 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta relativa alla presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" all´assegnazione supplementare vengono indicate nel decreto recante l´emissione dei relativi titoli. .  
   
   
AMMONTARE DI CCT E BTP IN EMISSIONE  
 
Roma, 28 ottobre 2008 - Il Mef, facendo  comunica l´ammontare dei Cct e dei Btp che verranno offerti nell´asta del prossimo 30 ottobre. - Certificati di Credito del Tesoro decorrenza / scadenza: 1º settembre 2008/2015; quinta tranche ammontare nominale dell´emissione: da un minimo di 750 milioni di euro a un massimo di 1. 000 milioni di euro - Buoni del Tesoro Poliennali decorrenza / scadenza: 1º settembre 2008/2011; quinta tranche ammontare nominale dell´emissione: da un minimo di 2. 000 milioni di euro a un massimo di 2. 500 milioni di euro decorrenza / scadenza: 1º settembre 2008/1º marzo 2019; prima tranche ammontare nominale dell´emissione: da un minimo di 3. 000 milioni di euro a un massimo di 3. 500 milioni di euro. .  
   
   
UBI BANCA: INDICATORI PATRIMONIALI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2008  
 
 Bergamo, 24 ottobre 2008 Ubi Banca rende noti gli indicatori patrimoniali consolidati al 30 giugno 2008, calcolati in base alla metodologia Standardizzata di Basilea 2. La nuova disciplina prudenziale consente una maggiore valorizzazione della composizione e della qualità del credito del Gruppo e porta alla determinazione di indici patrimoniali che confermano la elevata solidità della banca, e la collocano in posizione di vertice in termini di adeguatezza patrimoniale tra i maggiori gruppi bancari italiani. Gli indicatori patrimoniali al 30 giugno 2008 risultano come segue: Core Tier 1 7,02%, Tier 1 7,59%, Total Capital ratio 10,33%. .  
   
   
GRUPPO BANCA IFIS: RISULTATI IN FORTE CRESCITA TERZO TRIMESTRE 2008 (CONFRONTO CON IL TERZO TRIMESTRE 2007) UTILE NETTO A 6,1 MLN/€: + 7,7% (+29,7% AL NETTO DI PROVENTI/ONERI NON RICORRENTI REALIZZATI NEL TERZO TRIMESTRE 2007)  
 
Mestre, 28 ottobre 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis S. P. A. Riunitosi il 23 ottobre sotto la presidenza di Sebastien Egon Fürstenberg, ha approvato la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2008. «Anche nel corso del terzo trimestre abbiamo continuato a fornire alle imprese il supporto finanziario e di servizio che caratterizza il nostro modello di business - ha dichiarato Giovanni Bossi, amministratore delegato di Banca Ifis, che prosegue: nonostante le difficili condizioni di mercato Banca Ifis, consapevole del proprio posizionamento e del ruolo attivo nei confronti delle piccole e medie imprese, ha ritenuto di proseguire nella propria strategia di erogazione del credito, pur adeguando le proprie politiche di rischio e di pricing alle mutate condizioni del contesto di riferimento. I risultati del trimestre appena concluso ne sono una positiva conferma». I risultati Nel corso del terzo trimestre 2008 il Gruppo Banca Ifis ha registrato un turnover (volume dei crediti acquisiti) pari a 814 milioni di euro (+6,6% rispetto ai 764 milioni di euro dell’omologo periodo del 2007). Nei primi 9 mesi del 2008 il turnover si è attestato a 2. 389 milioni di euro, in crescita del 6,9% rispetto a 2. 236 milioni di euro al 30 settembre 2007. Il margine di interesse ha raggiunto gli 8 milioni di euro, in crescita del 58,4% rispetto a 5,1 milioni di euro dell’omologo periodo del 2007. Nei primi nove mesi ha registrato un incremento del 61,2% rispetto all’omologo periodo del 2007 passando da 13,1 milioni di euro a 21,1 milioni di euro. Tale incremento è il risultato della dinamica dei tassi di mercato nonché delle azioni volte a ottimizzare la redditività degli impieghi. Il margine commissioni nette si è attestato a 10 milioni di euro, in crescita del 18,6% rispetto agli 8,4 milioni di euro del terzo trimestre 2007. Nei primi nove mesi ha registrato un incremento del 25,9% rispetto all’omologo periodo del 2007 passando da 22,2 milioni di euro a 28 milioni di euro. Il margine di intermediazione è in crescita del 19,2% rispetto ai 15 milioni di euro del terzo trimestre 2007. Il dato del 2007 includeva proventi non ricorrenti pari a 1,5 milioni di euro; escludendo tali poste il margine di intermediazione del terzo trimestre 2008 registra un incremento del 32,6%. Il margine di intermediazione nei primi nove mesi del 2008 è pari a 50,3 milioni di euro, in crescita del 32,7% rispetto ai 37,9 milioni di euro dell’omologo periodo del 2007 (al netto di proventi non ricorrenti realizzati in entrambi i periodi di riferimento, risulta in crescita del 40,4%). Le rettifiche di valore su crediti sono pari a 1,9 milioni di euro, in aumento rispetto al 1,3 milioni di euro nel terzo trimestre 2007. I costi operativi hanno registrato un incremento passando da 6 milioni di euro nel terzo trimestre 2007 a 7 milioni di euro nel terzo trimestre 2008 (+16,9%), dovuti all’espansione dell’attività e al potenziamento della struttura in particolare in termini di risorse umane e spese collegate. L´utile al lordo delle imposte del terzo trimestre 2008 si attesta a 8,9 milioni di euro, in crescita del 13,6% rispetto a 7,8 milioni di euro dell’omologo periodo del 2007. Nei primi nove mesi del 2008 si è attestato a 25,2 milioni, con un incremento del 25,8% rispetto a 20 milioni di euro al 30 settembre 2007. Al netto delle imposte (che passano da 2,1 milioni di euro a 2,9 milioni di euro, +34,8%) l´utile netto del trimestre è pari a 6,1 milioni di euro, in crescita del 7,7% rispetto a 5,6 milioni di euro registrati nel terzo trimestre 2007. Depurando i dati del 2007 da proventi/oneri non ricorrenti, l’utile netto del terzo trimestre 2008 registra un incremento del 29,7%. L’utile netto nei nove mesi raggiunge i 18 milioni di euro, in crescita del 29,3% rispetto a 13,9 milioni di euro al 30 settembre 2007 (al netto di proventi/oneri non ricorrenti realizzati in entrambi i periodi di riferimento, risulta in crescita del 42,6%). La qualità del credito - Il totale delle sofferenze verso la clientela si attesta, a valori netti di bilancio, a 8,9 milioni di euro, in aumento del 4,2% rispetto al 30 giugno 2008. Al 30 settembre 2008 l’incidenza delle sofferenze nette sul totale dei crediti verso clientela risulta pari all’1,0% in lieve aumento contro lo 0,9% del 30 giugno 2008. Risulta invece migliorata l’incidenza delle sofferenze sul patrimonio netto che passa dal 6,2% al 30 giugno 2008 al 5,7% al 30 settembre 2008. Il totale degli incagli si attesta, a valori netti di bilancio, a 4,8 milioni di euro, contro i 4,1 milioni di euro al 30 giugno 2008 (+16,2%). L’incidenza degli incagli netti sul totale dei crediti verso clientela si porta allo 0,5% rispetto allo 0,4% al 30 giugno 2008. Il totale delle sofferenze e degli incagli netti verso clientela risulta pertanto pari a 13,8 milioni di euro al 30 settembre 2008 (+8,1% rispetto ai 12,7 milioni di euro al 30 giugno 2008). L’incidenza del totale delle sofferenze e degli incagli netti sul totale dei crediti verso clientela risulta pari all’1,5%, in lieve aumento rispetto all’1,3% al 30 giugno 2008. Il moderato incremento nel valore assoluto delle sofferenze e degli incagli netti rientra largamente nelle previsioni, in una fase economica sostanzialmente negativa; i dati confermano la capacità della Banca di gestire la qualità del credito al meglio, tenendo conto delle condizioni di mercato, grazie al modello di business capace di trasformare il “rischio di controparte” sulle piccole e medie imprese in rischio di miglior qualità su controparti maggiormente affidabili. Assenza di esposizioni su asset “tossici” - Il Gruppo Banca Ifis presenta un attivo di rischio concentrato pressoché interamente sul portafoglio crediti e non ricorre ad un portafoglio di strumenti finanziari di proprietà come forma di investimento. Ne consegue che tra le attività del Gruppo Banca Ifis non sono presenti strumenti ad alta volatilità, né, tantomeno, quegli strumenti finanziari che hanno determinato le perdite sugli attivi di altri intermediari in questa particolare congiuntura economica. La posizione finanziaria - L’inasprimento delle tensioni sui mercati monetari che hanno caratterizzato il terzo trimestre 2008 e che presumibilmente continueranno a segnare le attività di raccolta degli operatori anche nel prossimo futuro, non hanno influenzato l’operatività del Gruppo. Come noto, la difficoltà nel reperimento di risorse sul mercato interbancario è risultata maggiormente evidente per quegli Istituti che fondano la propria liquidità sulla raccolta all’ingrosso, anziché sulla raccolta al dettaglio presso famiglie e imprese. La prudente posizione della Banca in termini di Asset- Liability Management ha consentito di fronteggiare con tranquillità la congiuntura; in particolare, le controparti abituali di Banca Ifis hanno dimostrato di apprezzare la forte correlazione degli impieghi del Gruppo alle operazioni commerciali sottostanti e al brevissimo orizzonte temporale delle stesse. Pertanto la posizione finanziaria del Gruppo Banca Ifis è sempre rimasta largamente eccedentaria e tale è prevista permanere in futuro, anche per effetto dell’entrata in funzione del programma di cartolarizzazione finalizzato a generare obbligazioni che potranno essere utilizzate per il rifinanziamento presso l’Eurosistema per un importo particolarmente significativo rispetto alla raccolta netta della Banca. Evoluzione prevedibile della gestione - L’andamento dell’economia nei mesi restanti del 2008 appare improntato in senso negativo. Le conseguenze del rallentamento economico già in essere all’inizio del 2008, sul quale si è innescata la fase più pesante della crisi finanziaria, appaiono indicare l’avvicinarsi di una fase recessiva sull’evoluzione del prodotto interno lordo in Europa e nei paesi sviluppati, con contrazione del Pil in Italia stimato da alcuni istituti di ricerca in circa lo 0,5%. La disponibilità del sistema bancario al finanziamento delle Piccole e Medie Imprese appare in ulteriore contrazione essendo tra l’altro condizionata dalla crisi di liquidità che ha colpito alcune parti il sistema del credito. Il Gruppo Banca Ifis ha provveduto, in considerazione dei recenti andamenti sul mercato del credito e della liquidità, a selezionare la clientela concentrando la propria azione su controparti meno dimensionate e a maggiore redditività, con rischio controllato ed, in particolare, trasferito sulla controparte debitore ceduto, che come di consueto ha merito creditizio superiore a quello del cliente cedente. L’orientamento strategico e l’impianto organizzativo del Gruppo resta rivolto in questa direzione; la crescita dimensionale nell’ultimo trimestre del 2008 e nei trimestri successivi sarà confermata nel comparto delle piccole e medie imprese, più bisognose di supporto e spesso non adeguatamente seguite dalle banche generaliste. Pertanto, le prospettive per il Gruppo Banca Ifis si confermano positive e consentono ottimismo sull’andamento della gestione per il quarto trimestre 2008. Ripartizione dell’impiego e del turnover per area geografica al 30 settembre 2008 Si evidenzia di seguito la suddivisione della clientela per area geografica in tutte le macroregioni del paese, con separata indicazione della clientela estera. .  
   
   
PMITALIA: NESSUNO SI OCCUPA DELLA “TASSA SUGLI INTERESSI”  
 
Roma, 28 ottobre 2008 - Dichiarazione di Pmitalia, l’Associazione delle piccole e medie imprese italiane: “In una situazione di grande difficoltà per le Pmi come l’attuale, c’è un problema rilevante di cui poco si parla. Le imprese alla fine di quest’anno si troveranno a pagare, tra le altre cose, una tassa aggiuntiva sugli interessi sui mutui, necessariamente accesi per far fronte ai ritardi di pagamento dei grandi committenti, pubblici e privati. La Finanziaria 2008 prevede infatti che le società di capitali possano dedurre gli interessi passivi (quali sono per l’appunto quelli che gravano sui prestiti richiesti alle banche) solo entro il limite del 30% del Rol (Risultato Operativo Lordo)”. “Considerando che i tempi medi di pagamento si aggirano intorno ai 150-180 giorni (con punte nel Lazio che arrivano ad un anno e oltre) – prosegue la nota di Pmitalia – le Pmi fornitrici non hanno altra strada per poter sostenere i costi di personale e materiali che ricorrere al credito. A questo punto le Pmi si trovano di fatto costrette a versare un duplice ‘tributo’ allo Stato: il primo nella sua veste di cliente, sotto forma di ritardato pagamento con relativi oneri finanziari; il secondo nella sua veste di esattore, sotto forma di imposizione fiscale sull’eccedenza degli interessi passivi”. “Alla luce di tutto questo – conclude la nota di Pmitalia – chiediamo alle istituzioni di valutare l’opportunità di far slittare di un anno l’applicazione della suddetta norma contenuta nella finanziaria 2008, vista la situazione di straordinarietà che si è venuta a determinare con la crisi finanziaria in atto; oppure la non tassabilità degli interessi derivanti dai ritardi della pubblica amministrazione, nelle sue varie articolazioni, inclusa Alitalia e i fornitori di quest’ultima, che a loro volta si avvalgono di subfornitori. Così come riteniamo assolutamente opportuno che il governo emani un provvedimento che sterilizzi temporaneamente l’Iva per tutti i fornitori di quelle imprese, si veda per l’appunto Alitalia, che si trovano in una situazione di crisi conclamata”. .  
   
   
CONVEGNO MICROFINANZA: OLTRE L’ASSISTENZA… IL DIRITTO ALL’INIZIATIVA ECONOMICA  
 
Milano, 28 ottobre 2008 - “Microfinanza: oltre l’assistenza… il diritto all’iniziativa economica” è il titolo del convegno che si svolgerà martedì 18 novembre 2008 a Milano, presso il Centro congressi della fondazione Cariplo, via Romagnosi 8. L’incontro si inserisce nell’ambito del progetto Oltre l’assistenza… il diritto all’iniziativa economica per il raggiungimento degli obiettivi del millennio, organizzato da Acra, Cipsi, Fondazione Giordano Dell´amore, Planet Finance e l´Associazione delle ong italiane e co-finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e dalla Fondazione Cariplo. Il progetto nasce come iniziativa di un gruppo di Ong e di altre organizzazioni impegnate nel campo della microfinanza. L’obiettivo è sensibilizzare società civile, enti finanziatori, operatori del settore e opinione pubblica sul contributo significativo che il microcredito e la microfinanza possono dare in favore del raggiungimento degli Obiettivi del Millennio. Attraverso un utilizzo cosciente e contestualizzato della microfinanza, si prospetta la costruzione di sistemi finanziari dinamici e durevoli, atti a garantire ad un numero più ampio possibile di persone e famiglie il diritto all´iniziativa economica, diritto fondamentale a sostegno di uno sviluppo dignitoso e sostenibile. L’incontro del 18 novembre si propone di diffondere i risultati ottenuti nell’ambito del progetto “Oltre l’Assistenza”, valutare l’impatto che intende avere nella messa in rete degli operatori italiani di Microfinanza e nella sua diffusione al pubblico, sintetizzare e condividere le principali tematiche di microfinanza presentando le diverse esperienze in atto in Italia e nei Paesi in Via di Sviluppo. Nell’ambito di questa iniziativa, alcune televisioni e radio locali e nazionali stanno trasmettendo gli spot realizzati per la promozione del microcredito a livello globale. Il convegno si terrà in una data particolare, quella del 18 novembre, in cui nel 2004 è stato lanciato dalle Nazioni Unite l’Anno internazionale del Microcredito, e che auspichiamo diventi la giornata mondiale del microcredito. .  
   
   
FORMIGONI A PARIGI: PIU´ SUSSIDIARIETA´ IN EUROPA SI TERRANNO A MILANO NEL 2009 LE ASSISE SUGLI ASSETTI DI GOVERNO IL PRESIDENTE: NO AI CENTRALISMI SULLA QUALITA´ DELL´ARIA  
 
Parigi, 28 ottobre 2008 - La Lombardia sarà nel 2009 la capitale della riflessione europea sul futuro dei suoi assetti di governo. Si svolgeranno infatti a Milano le prossime "Assise della Sussidiarietà", momento in cui Unione europea e Comitato europeo delle Regioni riflettono e mettono in cantiere possibili riforme sui rapporti tra Comunità, Stati e livelli di governo territoriali. Ne ha dato l´annuncio il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, da Parigi, dove oggi, nella sede del Senato di Francia, al Palais du Luxembourg, è stato chiamato a presentare la cultura politica e l´esperienza del modello lombardo come estremamente significativo per l´Europa. Le Regioni Soggetti Politici - "Le Regioni possono e devono essere - ha spiegato Formigoni - veri e propri soggetti politici, che si affermano al crocevia dei processi in corso di crisi dello Stato nazionale (a causa della globalizzazione e della crescita della società civile) e di costituzionalizzazione dell´Europa. A condizione che le Regioni non indulgano alla semplice rivendicazione di spazi, ma sappiano assumere un ruolo trainante". La necessità di spazi precisi per il protagonismo dei soggetti sociali e dei singoli territori è per Formigoni messa in luce anche dalla attuale crisi finanziaria: "Sono i sistemi territoriali i luoghi privilegiati per la ricostituzione di network di reti funzionali", ha segnalato il presidente, insieme alla "indispensabile funzione delle autorità centrali e degli Stati". Governance Multilevel - L´impresa che non si può lasciare a metà, per Formigoni, è dunque l´edificazione di una "governance multilevel", cioè l´architettura di livelli diversi e coordinati di governo in Europa, "fondata sulla sussidiarietà, cioè sia sullo spazio riconosciuto ai livelli di governo più vicini ai cittadini, sia sul primato della persona e della società civile". Nulla va dato per scontato perché l´Unione europea sembra oscillare tra la comprensione di questa necessità e la sua negazione: positivo è, per esempio "l´incoraggiamento e il sostegno alle molte reti regionali aggregate attorno alle politiche di sviluppo". Non altrettanto "la pretesa uniformità di certe direttive, penso ad esempio a quelle sulla qualità dell´aria, che proprio per la peculiarità di molte aree europee, richiedono soluzioni condivise ma differenziate a seconda dei territori". Lombardia Modello Di Sussidiarieta´ - "La sfida insomma - ha detto ancora Formigoni - è di pensare a una governance adeguata alla domanda nuova e moderna di democrazia, in cui tutti i livelli di governo concorrono a decidere le politiche e a verificarne i risultati. Adeguatezza è proprio un criterio decisivo: si tratta non di un meccanico decentramento, ma di una corrispondenza effettiva ai bisogni e al protagonismo dei cittadini e dei corpi sociali". Formigoni ha infine segnalato che l´applicazione in Lombardia, nei 13 anni del suo governo, di questa cultura e di queste linee di impostazione della politica, "hanno stimolato e sostenuto un dibatti su scala nazionale, e favorito più democrazia e partecipazione", fino a confluire nel nuovo Statuto regionale che è uno "statuto della sussidiarietà". E proprio in Lombardia, dunque, la riflessione e il lavoro delle "Assise della Sussidiarietà" troverà l´anno prossimo una nuova decisiva tappa, alla vigilia delle elezioni europee. .  
   
   
FORMIGONI ACCELERA SU INFRASTRUTTURE E SOSTEGNO AL CREDITO L´INCONTRO CON I PARLAMENTARI LOMBARDI RIUNITI DA CONFINDUSTRIA  
 
 Milano, 28 ottobre 2008 - "Vogliamo che la parola infrastrutture sia declinata sempre di più con la parola certezza, per creare un sistema di accessibilità alla nostra Regione organico, costruito con una visione di ampio respiro, regionale e sovraregionale". Lo ha sottolineato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, rivolgendosi ieri ai parlamentari lombardi e ai rappresentanti del sistema imprenditoriale riuniti a un convegno di Confindustria al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. Il presidente lombardo ha ricordato che il protagonismo della Regione nel campo infrastrutturale è stato fondamentale per iniziare a colmare una storica carenza dei collegamenti, a cominciare dai grandi progetti per Pedemontana, Brebemi e Tem per finire al pacchetto di 106 grandi opere tutte messe in cantiere e che si concluderanno entro il 2015; ha sottolineato che l´entrata in campo di Infrastrutture Lombarde spa e la creazione della Cal (al 50% con Anas) ha consentito di ridurre tempi e costi. Ha anche fatto notare che, su un´opera totalmente in project financing come la Brebemi, non si può tacere "la forte delusione circa il comportamento della Commissione europea che anziché comprendere e sostenere gli sforzi fatti dalla Regione Lombardia per aprire i cantieri nel giugno 2009 e finire i lavori entro l´estate del 2012, rischia di compromettere tali programmi con atteggiamenti burocratici incomprensibili. Ho apprezzato l´appoggio del Governo alla nostra azione, ma ancora non si vede la via d´uscita definitiva". Ma Expo spinge a guardare ancora più avanti. Al completamento dell´Alta velocità ferroviaria fra Treviglio e Verona e sull´asse Milano-gottardo. E in vista anche del Tavolo del 30, Formigoni ha lanciato un appello ai parlamentari lombardi perché, "consapevoli dello sforzo straordinario che stiamo mettendo in campo, ci aiutino nel reperimento delle risorse necessarie alla realizzazione di queste ed altre opere strategiche, non solo per la Lombardia ma per l´intero Paese". Energia, Lavoro E Competitivita´ - Intervenendo sulle tematiche poste dal presidente degli industriali lombardi, Fontana, Roberto Formigoni ha documentato come il protagonismo di Regione Lombardia abbia portato nel campo dell´energia a ridurre dal 40 al 10% l´approvvigionamento da fuori regione con due anni di anticipo sul 2010. Come pure a sperimentare un ruolo strategico nel campo della formazione del capitale umano, con le due riforme correlate del mercato del lavoro e del sistema di istruzione e formazione, entrambe "decisive per la competitività delle imprese". Come decisivo è incrementare "la competitività dei territori, che richiede l´attuazione piena del federalismo fiscale". Non sfugge a Formigoni che "in un momento di crisi eccezionale, occorrono interventi strutturali da parte delle istituzioni governative nazionali e sovranazionali. Ma anche Regione Lombardia intende fare la propria parte". In particolare di fronte alle attuali difficoltà di accesso al credito delle piccole e medie imprese (industriali, commerciali, artigianali, agricole), nonostante le massicce immissioni di liquidità nel sistema da parte delle banche centrali. "Per questo motivo - ha confermato Formigoni - abbiamo pensato a un pacchetto di provvedimenti sul quale abbiamo coinvolto tutti i soggetti del mondo economico, camerale e sindacale, e ovviamente di quello bancario e che si articola su due livelli: rimodulazione e incremento dei fondi di garanzia, rimodulazione dei fondi per lo sviluppo, in alleanza con il sistema bancario e in raccordo con l´Unione Europea". A breve il varo delle misure concrete. .  
   
   
CONTI PUBBLICI A POSTO, COSTO DELL´AMMINISTRAZIONE REGIONALE LIGURE TRA I PIÙ BASSI D´ITALIA, GRAZIE A GESTIONE SOBRIA  
 
Genova, 28 Ottobre 2008 - "Il costo dell´amministrazione regionale ligure è tra i più bassi d´Italia, la sua incidenza sul settore pubblico allargato ammonta al 7,9%, rispetto all´8,3% del Nord e all´8,8% a livello italiano; mentre la spesa del settore regionale allargato che comprende enti dello Stato, della Regione, enti locali e imprese a partecipazione pubblica è più alta che altrove perché da noi e in tutto il Nord è maggiore il peso delle ex aziende di Stato, rispetto a quanto avviene al Sud". Lo ha detto ieri nel suo intervento a Palazzo San Giorgio per la presentazione del volume "L´italia secondo i conti pubblici territoriali: flussi finanziari nella Regione Liguria", l´assessore regionale alle Finanze, Giovanni Battista Pittaluga. L´iniziativa, organizzata dalla Regione Liguria in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, ha voluto analizzare il contesto economico regionale e la spesa pubblica della Liguria, in particolare del settore pubblico allargato (Asl, aziende sanitarie, società partecipate di Comuni, Province, servizi al territorio, aziende a partecipazione pubblica). Una vera e propria banca informativa di dati contabili e finanziari di tutte le realtà della pubblica amministrazione locale. "I dati che ho esposto - ha ribadito Pittaluga - testimoniano che gestiamo l´Ente regionale in modo sobrio ed efficace, nell´ambito di una tendenza tipicamente ligure di medio-lungo periodo. A questo, per contro, si associa una spesa sanitaria che incide per il 79,3% sul bilancio regionale, una cifra superiore rispetto al 75,3% del Nord Italia e al 73,1% a livello nazionale. Il maggior peso della spesa sanitaria è dovuto evidentemente all´alta presenza di anziani". "Finanziariamente - ha continuato l´assessore regionale al Bilancio - la Regione Liguria è sana, come si è visto dalla riduzione delle tasse che il Governo ha approvato, inoltre il prodotto interno lordo è cresciuto più di quanto accaduto a livello nazionale. Dal punto di vista economico è possibile che la crisi finanziaria internazionale abbia ripercussioni anche sull´economia ligure, soprattutto per quanto riguarda le piccole e medie imprese, per questo domani in assestamento di bilancio porremo le basi finanziarie per provvedimenti di sostegno alle Pmi". Per quanto riguarda i prodotti derivati utilizzati come mezzo di finanziamento dalla Regione Liguria, l´assessore al Bilancio ha sottolineato come "i derivati Nomura sono assolutamente sicuri, si è fatta in merito molta confusione, in realtà sono serviti a trasformare il debito della Regione Liguria, prevalentemente a tasso variabile, in obbligazioni a tasso fisso al 4,79%, mentre i tassi di interesse applicati oggi alla clientela migliore sono sicuramente più alti. Se si considera poi che le emissioni Nomura hanno consentito di conseguire rilevanti plusvalenze. Nel complesso, dunque, quelle operazioni mi sembrano, più che problematiche, brillanti". .  
   
   
TONDO, FVG RIFERIMENTO PER ITA-RUSSIA  
 
Trieste, 28 ottobre 2008 - Il Friuli Venezia Giulia è stata individuata come Regione di riferimento per i rapporti di cooperazione ed interscambio tra Italia e Russia, in particolare per quanto riguarda il potenziamento del comparto economico fondato sulle piccole-medie imprese, lo sviluppo delle infrastrutture di collegamento e la portualità integrata. Riaffermato nel corso della Xiv sessione della Task Force Italia-russia, a Sanremo, il ruolo del Friuli Venezia Giulia "è fondato - come ha spiegato il governatore Renzo Tondo nel corso del suo intervento - sull´impegno quantitativo e soprattutto qualitativo delle nostre aziende in Russia, oltre che sul costante supporto della Regione all´internazionalizzazione mirata ed intelligente del tessuto imprenditoriale locale, in quest´ultimo caso operando anche attraverso Finest". Disponibilità a trasferire know-how ed accompagnare la crescita sinergica del sistema russo ma, ha sottolineato il presidente della Regione, c´è anche la volontà di favorire il consolidamento della presenza delle imprese di costruzioni del Friuli Venezia Giulia nel Grande Est. Tondo, unico governatore italiano invitato a Sanremo dal ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, ha incontrato sulla riviera ligure oltre trenta presidenti delle 86 Regioni russe che, complessivamente, rappresentano quasi 150 milioni di abitanti distribuiti su una superficie di 17 milioni di chilometri quadrati. Con i colleghi russi ed assieme al presidente della Liguria, Claudio Burlando, il governatore del Friuli Venezia Giulia ha avviato anche un discorso operativo legato alla realizzazione del Corridoio europeo 5, un asse ferroviario ed autostradale che coinvolgerà ampiamente il mondo produttivo. Ricordando la potenzialità attrattiva dell´estremo Nordest rispetto ad un turismo russo stimolato anche da iniziative regionali quali, ad esempio, il collegamento aereo Mosca-trieste istituito nel 2002, Tondo ha annunciato una sempre maggiore attenzione rispetto ai mercati della Nuova Europa e, in generale, dell´Europa centro-orientale. .  
   
   
FEDERALISMO,FORMIGONI: OCCASIONE PER RILANCIO PAESE CONFRONTO CON VENDOLA E IERVOLINO:FARA´ BENE AL NORD COME AL SUD  
 
 Milano, 28 ottobre 2008 - Il federalismo può essere una grande occasione di ripartenza e sviluppo per tutto il Paese, per questo è quanto mai necessario cercare di costruire un´alleanza Nord/sud che parta da una concezione di politica basata sul taglio degli sprechi. E´ questa la posizione del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che ieri nel pomeriggio ha partecipato, presso il Circolo della Stampa di Milano, al convegno organizzato dal gruppo consigliare di Rifondazione Comunista dal titolo "Nord/sud e uguaglianza sociale: dove porta il federalismo". Fra i relatori erano presenti anche il presidente della Puglia, Nichi Vendola e il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino. "Il tema che oggi affrontiamo - ha detto Formigoni - interessa tutti i cittadini e il federalismo stesso deve essere concepito come uno strumento che non comporterà ulteriori elementi di disuguaglianza sociale. Bisogna sgombrare il campo dagli equivoci e dai pregiudizi e smetterla anche solo di pensare che il federalismo è vantaggioso per il nord e svantaggioso per il sud". Formigoni ha anche fatto presente che sono questi i principi su cui si basa il documento che le Regioni hanno sottoscritto nel 2007 impegnando prima il Governo Prodi e poi il Governo Berlusconi a presentare una bozza di Decreto legge per il federalismo. "Il progetto Calderoli - ha spiegato Formigoni - ha ricevuto una valutazione positiva sui principi, ma ciò non significa aver dato un benestare definitivo. Questa è la dimostrazione che su un tema così delicato ci può essere un dibattito che non sia pregiudizialmente ostile". "Un egoismo gretto - ha sottolineato il presidente lombardo - è sbagliato e, in questo senso, l´elemento sicuramente più interessante è il superamento del criterio della spesa storica, sostituito invece con il cosiddetto costo standard". Ciò significa dire definitivamente basta al ripianamento degli sprechi (emblematici i casi di Catania e Roma) per arrivare ad una modalità innovativa di distribuzione delle risorse secondo criteri di definizione dei costi di riferimento (il costo standard, appunto) per le prestazioni essenziali in sanità, nell´assistenza e nell´istruzione (e in prospettiva anche in materia di trasporti). E stabilire quanto costa un certo servizio che deve essere assicurato nello stesso modo a tutti i cittadini italiani. "La spesa sociale - ha osservato Formigoni - sarà quindi il metro su cui costruire il federalismo fiscale: non promuoverà solamente una riduzione dei costi, ma anche l´aumento dei livelli di efficienza su tutto il territorio italiano, migliorando la qualità e garantendo la sicurezza delle prestazioni". "Questa è la strada - ha concluso Formigoni - perché l´Italia possa essere più competitiva, e passa necessariamente dalla possibilità che sarà data, o meno, alle Regioni di crescere sviluppando le proprie eccellenze". .  
   
   
IL VENETO OSPITERA’ NEL SECONDO SEMESTRE DEL 2009 LA 15ESIMA TASK FORCE ITALO RUSSA  
 
 Sanremo, 28 ottobre 2008 - Le relazioni economiche dell’Italia con la Federazione russa hanno registrato negli ultimi dieci anni una straordinaria intensificazione. Il Paese presenta complementarietà strutturali importanti in particolare con la Regione del Veneto, sia a livello economico che a livello culturale. Con il 30 per cento delle riserve delle materie prime del pianeta, la Russia avrà inevitabilmente un ruolo da grande protagonista in un futuro non così lontano. Lo ha ricordato con forza l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, che ha partecipato stamane, insieme ai colleghi di tutte le regioni italiane, ai lavori della 14 esima task force italo russa sui distretti produttivi e le piccole e medie imprese al teatro Ariston di Sanremo. Al termine dell’incontro, l’obiettivo che si dovrà raggiungere è mettere in contatto gli imprenditori italiani e veneti con i colleghi russi. “Una prima intesa per sviluppare rapporti reciproci su larga scala e a lungo termine è stata firmata nel 2005 - ha detto l’assessore all’Economia - tra Regione del Veneto e Chuvashia con attenzione al settore economico, al comparto tecnico scientifico e al mondo della cultura in base a principi di mutuo vantaggio e di cooperazione reciproca. Sono state riconosciute come prioritarie le iniziative finalizzate agli scambi e all’assistenza tecnica nell’agricoltura, nell’industria, nella formazione professionale, nella sanità pubblica, nello sport e nella cultura. Sono stati anche individuati i tanti strumenti necessari all’attivazione di una governance locale in grado di instaurare un network di relazioni tra i diversi attori coinvolti nelle sinergie. ” Per l’assessore le aree essenziali di cooperazione nelle quali si è operato nel 2008 sono “la ricerca e l’innovazione nelle scienze delle nano e delle bio tecnologie. ” Per il prossimo anno, invece, la Regione del Veneto, come ha anticipato l’assessore, sta lavorando a un nuovo progetto proposto dal meta distretto veneto della bioedilizia nelle regioni russe di Lipetsk e di Penza per interventi di bonifica da amianto negli immobili dei siti urbani e industriali gravemente compromessi dal punto di vista ambientale. “La Regione del Veneto - ha concluso l’assessore - si propone di ospitare la 15 esima task force italo russa a Venezia nel secondo semestre del 2009, per quell’anno le imprese venete avranno uno showroom permanente nella Federazione Russa. ” .  
   
   
APPROVATO L’ORGANIGRAMMA DELLE STRUTTURE AMMINISTRATIVE DELLA GIUNTA RESPONSABILI DELL’ATTUAZIONE DEL POR CALABRIA  
 
Reggio Calabria, 28 ottobre 2008 - La Giunta regionale, che si è riunita stamani sotto la presidenza dell’on. Agazio Loiero, ha approvato i seguenti provvedimenti: Istruzione - Su proposta del vicepresidente Domencio Cersosimo: - riprogrammazione degli interventi e delle risorse finanziarie previste nell’Accordo di programma quadro “Sensi Contemporanei” Iii atto integrativo gestito dal dipartimento Istruzione e Cultura; Programmazione nazionale e comunitaria - Su proposta dell’assessore Mario Maiolo: - riprogrammazione finanziaria dell’intesa istituzionale Stato-regione al fine di evitare il disimpegno automatico delle risorse contenute nella delibera Cipe 35/2005; - definizione e organigramma delle strutture amministrative dell’Esecutivo regionale responsabili dell’attuazione del Por Calabria Fse 2007-2013, individuando i dirigenti di settore competenti per materia responsabili degli assi prioritari e i dirigenti di servizio delle relative strutture responsabili degli obiettivi; Personale - Su proposta dell’assessore Liliana Frasca: - modalità di reclutamento del personale di livello dirigenziale presso le strutture dell’Esecutivo regionale. Si riconferma in 164 unità la dotazione organica dei posti di livello dirigenziale decidendo di non avvalersi della facoltà di procedere alle forme di reclutamento straordinario consentite dalla legge regionale 7/2006. Viene dato indirizzo all’Avvocatura regionale di opporsi a qualunque pronuncia giudiziaria favorevole all’utilizzazione delle graduatorie relative al concorso interno bandito in via transitoria dalla legge 7/96. .  
   
   
IL PIEMONTE SI CONFERMA LEADER NEI PROCESSI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE  
 
Torino, 28 ottobre 2008 - Per la prima volta l’indice di internazionalizzazione sociale supera quello economico È stato presentato oggi, presso il Centro Congressi Torino Incontra, il sesto Rapporto sull’internazionalizzazione del Piemonte, vero e proprio monitoraggio dello sviluppo regionale sui mercati esteri in termini commerciali, sociali e culturali, realizzato da Unioncamere Piemonte e Regione Piemonte. Il volume è pensato come uno strumento utile per realizzare efficaci politiche locali a sostegno dell’internazionalizzazione, nell’ottica di rispondere a una permanente esigenza conoscitiva e di supporto alle policies. Nel Rapporto vengono analizzati l’interscambio di merci e servizi, gli Investimenti diretti esteri in Piemonte e quelli piemontesi all’estero, insieme ad altri fattori che assumono un peso sempre più rilevante, quali la dotazione di capitale umano, la formazione e le politiche di internazionalizzazione di enti pubblici e privati piemontesi. Il Rapporto contiene, inoltre, un indice sintetico di internazionalizzazione, efficace misura del grado di apertura della regione. L’edizione 2008 si arricchisce, infine, di un confronto tra i mix esportativi del Piemonte e della vicina regione francese del Rhône-alpes, frutto della collaborazione tra gli enti camerali e regionali transfrontalieri nell’ambito dell’Euroregione Alpi-mediterraneo. Dopo i saluti di Renato Viale, Presidente di Unioncamere Piemonte, Roberto Strocco, Responsabile Ufficio Studi e Statistica di Unioncamere Piemonte, ha illustrato i principali dati del Rapporto. Massimo Deandreis, Direttore di Unioncamere Piemonte, e Camillo Venesio, Presidente del Centro Estero per l’Internazionalizzazione, hanno poi presentato e commentato l’Indice sintetico di internazionalizzazione del Piemonte, ovvero il livello di apertura del Piemonte in rapporto alle altre regioni italiane. Ha preso infine la parola Andrea Bairati, Assessore all’Internazionalizzazione della Regione Piemonte. “L’internazionalizzazione del sistema produttivo rappresenta una delle peculiarità del sistema economico piemontese: il Rapporto sull’internazionalizzazione del Piemonte presentato questa mattina restituisce, infatti, l’immagine di un territorio che continua ad essere leader nei processi di internazionalizzazione economica e sociale, conservando un grado di internazionalizzazione complessivo superiore a quello medio nazionale – ha commentato il Presidente di Unioncamere Piemonte Renato Viale -. Un buon risultato per il Piemonte, che si inserisce però in un contesto economico internazionale fragile, attraversato da una delle più complesse crisi finanziarie dal dopoguerra ad oggi sia per la persistenza che per gli effetti sull´economia reale. Le istituzioni locali sono chiamate, ora più che mai, a concentrare gli sforzi e a unire i mezzi per sostenere la sfida dell´internazionalizzazione: solo compiendo scelte lungimiranti potremmo governare gli effetti della crisi e creare i giusti presupposti per rafforzare il ruolo del Piemonte nel mercato globale”. "Il rapporto di quest´anno conferma prestazioni soddisfacenti dell´economia piemontese sui mercati internazionali, anche se in flessione rispetto all´anno precedente - ha dichiarato l´Assessore all´Internazionalizzazione della Regione Piemonte, Andrea Bairati -. Le leve dell´export e dell´attrazione degli investimenti restano fattori chiave di recupero della nostra economia, in particolare in una fase di crisi come quella attuale in cui si registrano preoccupanti indicazioni sugli andamenti della domanda interna ". L’in Dice Di Internazionalizzazione Del Piemonte L’indice sintetico di internazionalizzazione (Isei) si basa su due approcci. Il primo affronta l’internazionalizzazione in un’ottica dinamica, con un calcolo “per punti” simile a quello utilizzato anche nel mondo borsistico, che consente di evidenziare l’avanzamento o l’arretramento internazionale del territorio nel corso degli anni. Il secondo approccio affronta, invece, l’internazionalizzazione sotto un profilo di benchmarking territoriale, utilizzando il metodo dei numeri indice, con una media pari a 100 per il valore nazionale: si evidenzia così il posizionamento strutturale del Piemonte nei confronti di altre regioni italiane competitors.
Il grado di internazionalizzazione del Piemonte
2003 2004 2005 2006 2007 2008 var. %
Punteggio complessivo Isei 6. 000 6. 196 7. 262 9. 869 11. 635 11. 260 -3%
Indice internazionalizzazione economica (Iei) 3. 500 3. 679 4. 124 6. 263 7. 854 6. 841 -13%
Indice elementare n. 1 - Propensione al commercio internaz. Le 1. 500 1. 502 1. 501 1. 508 1. 645 1. 677 2%
Indice elementare n. 2 - Attrattività degli Investimenti Esteri 1. 300 1. 560 1. 952 4. 161 5. 641 4. 671 -17%
Indice elementare n. 3 - Il lavoro straniero 700 618 671 593 568 493 -13%
Indice internazionalizzazione sociale (Isi) 2. 500 2. 517 3. 138 3. 607 3. 781 4. 419 17%
Indice elementare n. 4 - Presenza popolazione straniera 900 916 1. 465 1. 916 2. 082 2. 489 20%
Indice elementare n. 5 - Turismo internazionale 1. 100 1. 100 1. 120 1. 133 1. 134 1. 092 -4%
Indice elementare n. 6 - Formazione internazionale 500 500 552 557 565 838 48%
Nel Rapporto 2008, l’indice di internazionalizzazione del Piemonte è stato pari a 11. 260 punti, realizzando una leggera variazione negativa, passando dai 194 punti del 2007 ai 188 punti del 2008 (fatto pari a 100 il valore dell’indice nel 2003). Il decremento è dovuto essenzialmente a tre fattori: un calo degli Investimenti diretti esteri osservato nel 2007, un minor incremento del lavoro straniero dipendente (mentre il numero degli imprenditori stranieri continua a crescere), e infine un calo degli arrivi di turisti stranieri. Per quanto riguarda gli Investimenti diretti esteri in Piemonte, nel 2007, al netto dei disinvestimenti, hanno registrato un saldo negativo di 0,1 miliardi di euro, contro l’avanzo positivo di 4,8 miliardi di euro del 2006. Passando alla performance del lavoro straniero, questa è attribuibile interamente al lavoro straniero dipendente: se nel 2007 le assunzioni di personale immigrato previste dalle imprese costituivano il 27% degli avviamenti al lavoro, nel 2008 esse rappresentano solo il 19% delle assunzioni complessive. Nel 2007 si è assistito, inoltre, ad un calo degli arrivi di turisti esteri nella regione: gli arrivi stranieri sono risultati pari a 1. 216. 598, in flessione rispetto al 2006 (anno atipico per l’evento olimpico). Analogamente agli scorsi anni, è stato poi costruito l’Indice di internazionalizzazione nell’ottica di benchmarking, ponendo il dato italiano uguale a 100 e ricalcolando con questo parametro i valori del Piemonte e di alcune delle principali regioni competitors. Si evidenzia in prima battuta che, a conferma di una tendenza pluriennale, il Piemonte risulta più internazionalizzato della media italiana di oltre 21 punti percentuale. Se la più spiccata propensione all’internazionalizzazione del Piemonte rispetto al sistema Italia nel suo complesso è un dato ormai acquisito, nel 2008 si assiste al sorpasso della componente sociale dell’indice rispetto a quella economica: l’indice di internazionalizzazione sociale è risultato pari a 126, quello di internazionalizzazione economica a 122,5. Nel dettaglio della componente sociale, si segnalano la spiccata attrattività degli Atenei piemontesi esercitata sugli studenti universitari stranieri e la più elevata incidenza della popolazione straniera residente in Piemonte rispetto a quanto si osserva a livello nazionale; la capacità del sistema ricettivo piemontese di attrarre turisti stranieri sul territorio si pone, invece, al di sotto della media nazionale. Sul fronte economico, si registrano valori dell’indice al di sopra della media nazionale su tutti e tre i fronti considerati: si segnalano, soprattutto, l’elevata attrattività sul fronte degli Investimenti diretti esteri e la maggiore propensione al commercio internazionale. Il confronto tra l’indice del Piemonte e quelli di altre regioni competitors evidenzia, in primo luogo, come solo la Lombardia presenti valori superiori. Ogni regione manifesta profonde specificità territoriali: la Lombardia e il Veneto mostrano, da sempre, un’elevata propensione al commercio internazionale, ma se la prima regione evidenzia valori degli indici superiori alla media nazionale in tutte le sottocategorie considerate, a testimonianza della competitività generale del suo territorio, la seconda mostra invece una ridotta capacità di attrazione di Investimenti diretti esteri, mentre appare competitiva in tutte le componenti sociali. L’indice di internazionalizzazione economica dell’Emilia Romagna si pone, poi, al di sotto della media nazionale, mentre sul fronte sociale si evidenzia una profonda specificità nella formazione di studenti universitari stranieri, maturata grazie all’elevata partecipazione studentesca di origine straniera presso l’Università di Bologna. Sia il calcolo dell’indice per punti che quello di benchmarking evidenziano un arretramento del grado di internazionalizzazione del Piemonte: il primo è diminuito del 3% rispetto al 2007, il secondo è passato dai 124 punti dell’anno precedente ai 121,5 del 2008. Si tratta, tuttavia, di un arretramento che non inficia la superiorità del grado di internazionalizzazione piemontese rispetto alla media italiana e che, anzi, consente alla regione, da sempre leader nei processi di internazionalizzazione economica, di scoprirsi tale anche sul fronte sociale. Import-export Di Merci E Servizi Nel 2007, le esportazioni piemontesi sono cresciute del 5,9% rispetto all’anno precedente, raggiungendo, in termini di valore, i 37 miliardi di euro. Nel periodo gennaio-giugno 2008 è proseguita l’espansione dell’export piemontese, aumentato dell’8,1% rispetto allo stesso periodo del 2007. Il Piemonte si conferma così la quarta regione esportatrice, con una quota del 10,6% sull’export italiano. La crescita delle vendite piemontesi oltre confine è stata trainata, a livello settoriale, dalla filiera autoveicolare, primo comparto dell’export regionale, che ha incrementato le esportazioni del 14,5%; la dinamicità mostrata dal comparto è frutto di trend crescenti sia per gli autoveicoli (+10,4%) che per la componentistica (+17,2%). La meccanica, che da sola genera oltre il 20% delle vendite oltre confine, è stato protagonista di uno sviluppo del 10,7%, accompagnata dai metalli e prodotti in metallo (+8,8%) e dalle esportazioni di prodotti alimentari (+13,6% rispetto al I semestre del 2007). Il settore tessile ha mostrato, invece, ancora qualche difficoltà, chiudendo il I semestre del 2008 con un dato negativo (-2,0%). Per quanto riguarda il commercio di servizi, nel 2007 il Piemonte ha contribuito per il 4,9% all’export italiano, e per l’7,4% all’import, qualificandosi come quinta regione esportatrice e terza forza importatrice. I crediti verso l’estero per la vendita di servizi ammontano a 3. 196 milioni di euro, dato in calo rispetto ai 3. 720 milioni registrati nel 2006. La flessione tendenziale di circa 14 punti percentuale può essere attribuita in larga parte alla diminuzione delle esportazioni di servizi informatici e di altri servizi alle imprese. Gli acquisti di servizi dall’estero evidenziano invece un risultato analogo a quello dell’anno precedente: le importazioni sono state pari a 4. 732 milioni di euro, concentrate nei viaggi, negli altri servizi alle imprese e nelle comunicazioni. Il saldo è ancora una volta negativo per 1. 537 milioni di euro, in significativo peggioramento rispetto agli anni precedenti. In termini di saldi tra vendite e acquisti emerge come, nel 2007, i comparti in salute siano quello dei servizi finanziari con un saldo di +229 milioni di euro e quello delle royalties e licenze, per le quali l’export supera di 35 milioni di euro il valore delle importazioni. Ancora in deficit, invece, tutti gli altri comparti. La Bilancia Tecnologica Del Piemonte Analogamente a quanto registrato per la Bilancia tecnologica italiana, e in linea con la tendenza tradizionalmente manifestata, nel 2007 il saldo della Btp del Piemonte è positivo per circa 333 milioni di euro, in crescita rispetto all’anno precedente (+23%). Il Piemonte si colloca così al secondo posto tra le regioni italiane per avanzo della Bpt, alle spalle della sola Lombardia, in attivo per oltre 670 milioni di euro. Il saldo complessivo del 2007 è riconducibile, in primo luogo, al consistente surplus registrato per i servizi con contenuto tecnologico (+252 milioni di euro), concentrato per la maggior parte negli studi tecnici e di engineering (dove l’attivo è pari a 202 milioni). È significativo anche l’avanzo della voce del commercio in tecnologia (+75 milioni di euro), all’interno della quale incidono in misura determinante i diritti di sfruttamento di brevetti (con un surplus di 74 milioni). Gli incassi per tecnologia ammontano a poco meno di 530 milioni di euro, in sostanziale continuità con il 2006 (la variazione è pari a +1,7%), mentre i pagamenti sono pari a 196 milioni di euro, in forte diminuzione (-21,5%) rispetto all’anno precedente. È evidente, quindi, come l’espansione del saldo della Bpt sia riconducibile essenzialmente a una contrazione della tecnologia in ingresso in regione, mentre la competitività del Piemonte nel contesto internazionale, misurata dall’andamento degli incassi e quindi dalla capacità esportativa, si mantiene stabile. Investimenti Diretti Esteri Il Piemonte detiene la terza posizione tra le regioni italiane per flusso di Ide in entrata, nonostante nel 2007 gli Investimenti diretti esteri nella regione, al netto dei disinvestimenti, abbiano registrato un saldo negativo di 0,1 miliardi di euro. Gli investimenti provenienti dall’estero si sono ridotti di oltre 21 punti percentuale, in presenza di un contemporaneo incremento dei disinvestimenti di 9,7%. Il Piemonte evidenzia un forte rallentamento anche nei flussi Ide all’estero. Nel 2007, gli Investimenti diretti esteri piemontesi, al lordo dei disinvestimenti, si sono quasi dimezzati rispetto al 2006, passando da 12,9 a 7,5 miliardi di euro. Parallelamente, si è assistito ad una riduzione dei disinvestimenti di 33 punti percentuale, incapace però di controbilanciare il calo dei nuovi investimenti, generando così un saldo negativo di oltre 289 milioni di euro. Imprenditori Stranieri Nel 2007, il numero degli imprenditori stranieri presenti in Piemonte ammonta a 42. 345, pari al 5,5% del totale degli imprenditori operanti nella regione: l’incremento rispetto all’anno precedente è stato del 12,0%, mentre se si confronta il dato con quello del 2000, il numero di imprenditori è più che raddoppiato (+ 111%). Tra le etnie più numerose si ritrovano anzitutto quelle marocchina e rumena, cui appartengono rispettivamente il 16,4% e il 14,7% degli imprenditori stranieri attivi in Piemonte. Seguono albanesi, francesi, cinesi e svizzeri. I settori privilegiati dall’imprenditoria straniera sono quelli del commercio e delle costruzioni. Incrociando i dati relativi ai settori di attività con quelli dei Paesi d’origine, emerge la forte propensione dei soggetti provenienti dell’est europeo e dai Balcani ad avviare attività nel ramo delle costruzioni, mentre le imprese commerciali costituiscono il principale sbocco per marocchini, asiatici e centro africani. Il Turismo Internazionale Nel 2007, il numero di turisti esteri giunti in Piemonte per trascorrervi almeno una notte è stato pari a 1. 216. 598, per un ammontare complessivo di presenze pari a 4. 342. 500; gli straneri hanno soggiornato in Piemonte - in media - per 3,6 giorni. Il Distretto Turistico dei Laghi si conferma la meta privilegiata: l’area ha ospitato il 46,6% degli arrivi e il 54,3% delle presenze straniere complessivamente registrate sul territorio, con incrementi rispettivamente del 3,4% e del 9,5% rispetto al 2006. L’atl Turismo Torino e Provincia ha accolto, poi, il 22,4% dei visitatori stranieri giunti sul territorio piemontese e il 23,4% delle presenze. Quanto ai Paesi di provenienza dei turisti stranieri, nel corso del 2007 è proseguito il trend espansivo delle presenze di visitatori dalla Germania, primo mercato in termini di flussi in arrivo in regione. Si segnala, infine, anche la straordinaria espansione del mercato russo. Un Confronto Territoriale Tra Piemonte E Rhône-alpes: L’import-export Mercantile Il Rapporto 2008 si arricchisce di un’analisi comparativa dei mix esportativi di Piemonte e Rhône-alpes, confronto nato dalla collaborazione tra gli enti camerali transfrontalieri nell’ambito della nascita dell’Euroregione Alpi-mediterraneo. Nel 2007, Piemonte e Rhône-alpes hanno esportato merci rispettivamente per circa 37 e 45,2 miliardi di euro; il peso esercitato dalle due aree sulle rispettive esportazioni nazionali è simile, attestandosi al 10,3% per la regione italiana e all’11,4% per quella francese. Di simile intensità sono, inoltre, le variazioni tendenziali dell’export dei due territori, pari rispettivamente al +5,9% e al +4,6%. Nello stesso anno, le importazioni hanno raggiunto quota 28,8 e 38,2 miliardi di euro rispettivamente per il territorio subalpino e per la contigua regione d’oltralpe, generando un avanzo commerciale positivo per entrambi i territori. Sia le esportazioni piemontesi che quelle del Rhône-alpes sono dirette in gran parte verso i mercati dell’Ue 27: tale bacino accoglie il 67,2% dell’export piemontese e il 61,3% di quello del territorio francese d’oltralpe. Nel dettaglio, se la Francia rappresenta il principale mercato estero di sbocco delle merci piemontesi, l’Italia costituisce solo il secondo partner commerciale del Rhône-alpes (al primo posto si colloca, infatti, la Germania). Al di fuori dell’Ue 27, gli Stati Uniti rappresentano il più importante partner per entrambe le regioni. Tra gli altri Paesi, si sottolinea come i Nies (Corea del sud, Singapore, Hong Kong e Taiwan) rivestano sulle esportazioni del Rhône-alpes un peso quasi doppio rispetto alla quota detenuta sulle vendite piemontesi oltre confine; un’analoga osservazione si può fare anche per il mercato cinese, mentre le quote di export assorbite da Russia e Turchia sono più elevate per il Piemonte. Il dettaglio settoriale mostra come, mentre le esportazioni piemontesi appaiono concentrate nel comparto dei mezzi di trasporto, per vendite oltre confine del Rhône-alpes il ruolo di leader spetta all’elettronica. .
 
   
   
SICUREZZA: GLI “STATI GENERALI” DELLE POLIZIE LOCALI DEL VENETO. GIORGETTI: “NASCE UN SISTEMA REGIONALE UNICO IN ITALIA” TRA I CARDINI LA SCUOLA REGIONALE E LA NASCITA DEI DISTRETTI DI POLIZIA LOCALE SOVRACOMUNALI  
 
Mestre-venezia, 28 ottobre 2008 - Ha preso forma compiuta ieri a Mestre, in occasione degli Stati Generali delle Polizie Locali del Veneto organizzati dalla Regione e tenutesi all’Hotel Laguna Palace, un vero e proprio “progetto Veneto” per la creazione di un sistema organico delle polizie locali, mirato a rafforzare il presidio del territorio, coordinare e razionalizzare le attività, creare maggiori sinergie con le Forze dell’Ordine nazionali, pur nel totale rispetto delle specifiche competenze, nell’interesse della sicurezza dei cittadini. Nel corso dei lavori, presenti vari Prefetti e Questori veneti, sindaci e centinaia tra comandanti e agenti delle polizie locali di tutto il Veneto, l’assessore regionale alle politiche per la sicurezza Massimo Giorgetti ha tenuto a sottolineare la concretezza delle iniziative: “a gennaio – ha annunciato – inizierà ad operare la Scuola Regionale di Polizia Locale; la Giunta regionale ha già approvato il Piano di zonizzazione del territorio in distretti sovracomunali di polizia locale; in un anno prevediamo di elaborare e varare la nuova legge di riordino del settore. Tutto ciò pone il Veneto decisamente all’avanguardia nel panorama nazionale. In nessun angolo d’Italia si sta infatti creando una rete integrata di questo livello”. La Scuola Regionale di Polizia Locale avrà la sua sede a Venezia; ne è già stato nominato il direttore nella persona di Cino Augusto Cecchini; gode di un primo finanziamento regionale di un milione di euro e, come ha sottolineato Giorgetti, “non sarà una scuola con aule e bidelli, ma una struttura leggera: una cabina di regia che coordinerà la formazione del personale e un’agenzia di supporto agli enti locali per progettare sicurezza”. Notevole interesse, e l’apprezzamento del Prefetto di Venezia Guido Nardone nella sua qualità di coordinatore dei Prefetti veneti, ha suscitato la delibera con la quale, dopo mesi di confronto con il territorio, la Regione ha suddiviso le sette province venete in 68 “distretti di polizia locale” all’interno dei quali i comuni potranno coordinare le rispettive attività e le forze a disposizione, approntare piani di sicurezza da sottoporre alla Regione per il finanziamento, creare sinergie con le altre Forze dell’Ordine presenti nell’area. “In una parola – ha detto Giorgetti – dare vita ad una vera e propria rete di sicurezza locale. E non ci sarà un problema di fondi – ha tenuto a precisare – perché, una volta focalizzato l’esistente, definito un quadro delle necessità e approntati progetti comuni, i fondi della Regione non mancheranno”. Giorgetti ha anche auspicato che le spese dei comuni e quelle per i progetti sulla sicurezza possano essere svincolate dalle norme del Patto di stabilità nazionale. “Assumere un manovale o un agente di polizia locale – ha detto Giorgetti – al momento è la stessa cosa, ma credo che di fronte ad un Piano di sicurezza preciso, articolato, ben progettato e supportato dalla Regione, questo problema possa essere superato”. Nel corso degli Stati Generali di oggi, Giorgetti ha anche annunciato che, in una delle prossime Giunte, verrà approvata la delibera con la quale verranno finanziati con 9 milioni di euro tutti i progetti di sicurezza presentati quest’anno dai comuni veneti. Altri 5 milioni di Fondi europei verranno utilizzati per potenziare e modernizzare la dorsale radio sulla quale attualmente opera il 118, rendendola utilizzabile anche per le comunicazioni delle Polizie locali e delle Forze dell’Ordine. .  
   
   
APPRENDISTATO: APPROVATE IN SICILIA LE GRADUATORIE, CONTRIBUTI PER 17,3 MILIONI DI EURO  
 
Palermo, 28 ottobre 2008 – È stato firmato il decreto che approva le graduatorie definitive per l´erogazione dei contributi per l´assunzione di apprendisti, previsti dall´articolo 27 della legge regionale 3 del 1986, e per la trasformazione a tempo indeterminato degli ex apprendisti, previsti dall´articolo 28 della stessa legge. Si tratta di 15,8 milioni di euro, per l´assunzione degli apprendisti, e di 1,5 milioni per la trasformazione a tempo indeterminato; fondi del bilancio regionale, impegnati nel 2003. “È la graduatoria definitiva – dice l´assessore regionale al Lavoro, Carmelo Incardona – delle istanze ammesse a finanziamento, in base ai fondi disponibili. Riguardano l´assunzione di 4. 160 apprendisti e la trasformazione a tempo indeterminato di 400 rapporti di lavoro di ex apprendisti nei settori del commercio, dell´industria, del terziario, del turismo e dell´agricoltura. È una sostanziosa boccata d´ossigeno, per le imprese siciliane, in un momento di crisi come l´attuale”. Gli uffici provinciali del lavoro, adesso, provvederanno a redigere i verbali di rendicontazione delle spese delle aziende ammesse, ai fini dell´erogazione dei contributi spettanti. .  
   
   
APPROVATO PIANO PROMOZIONALE 2009 DELLA VAL D’AOSTA  
 
Aosta, 28 ottobre 2008 - L’assessorato regionale alle attività produttive rende noto che la Giunta regionale, ha approvato il piano di partecipazione dell’Assessorato stesso alle manifestazioni promozionali in programma per l’anno 2009. Il Piano promozionale, il cui impegno di spesa complessivo è di 582 mila euro, si focalizza su circa 15 appuntamenti, tra partecipazioni a Fiere, incontri con esperti dei vari settori e missioni esplorative, con l’obiettivo di fornire, alle imprese valdostane, nuove finestre di mercato fuori dai confini regionali. Il piano approvato, in particolare, è volto a promuovere l’imprenditoria valdostana nei settori dell’alimentare, del benessere, della subfornitura, dell’oggettistica, della produzione di mobili e di oggetti preziosi. “Le imprese valdostane produttrici di beni in vari settori – evidenzia l’Assessore alle attività produttive, Ennio Pastoret - necessitano di interventi promozionali finalizzati alla ricerca di canali commerciali nuovi e mercati alternativi, in attuazione della legge regionale 6/2003” ed aggiunge “la partecipazione alle manifestazioni fieristiche e promozionali varie negli ultimi anni ha comportato buoni risultati per una consistente parte delle imprese partecipanti”. Le iniziative proposte, di fatto, sono frutto di un rapporto sinergico con gli operatori del settore, che sono stati intervistati direttamente nel corso dell’attività̀ 2007/2008 o che le hanno proposte nella fase di verifica dei risultati delle manifestazioni a cui hanno partecipato. Il programma approvato tiene conto anche delle valutazioni delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative degli imprenditori industriali ed artigiani, nonché degli istituti e gli enti, pubblici e privati, interessati allo sviluppo del sistema produttivo regionale. La partecipazione a “Prowein” (29 marzo -31 marzo) a Düsseldorf e “Fine Food&beverage” (6-8 settembre) a Londra sono le missioni esplorative, individuate per il settore alimentare, cui prenderà parte una delegazione di imprese valdostane con il fine di valutare un’eventuale partecipazione futura. Gli “scouting”, le visite esplorative a Fiere e appuntamenti del settore, utili a fare emergere nuove idee di business, rappresentano, infatti, una delle azioni propedeutiche che nel corso di questi ultimi anni sono state alla base dei paesi obiettivo scelti per la promozione dell’imprenditoria valdostana. Tra le proposte contenute nel Piano promozionale 2009 figurano, per il settore alimentare: “Alimentaria” a Lisbona (29 marzo -1 aprile), “Vinitaly” a Verona (2-6 aprile), “Tuttofood” a Milano (10-13 giugno). In questo contesto, inoltre, sono previsti anche incontri fra esperti stranieri del settore e imprese valdostane, che saranno utili a valutare le potenzialità delle produzioni valdostane sui mercati esteri. Per il settore oggettistica: “Artò” a Torino (mese di maggio), “Macef” e “Af – Artigiano in Fiera” a Milano, rispettivamente nel mese di settembre e dicembre. Per il settore mobili: “Salone internazionale del mobile” a Milano (22-27 aprile). Per il settore orafo: “Inhorgenta” a Monaco (20-23 febbraio). Per il settore benessere: “Sana” a Bologna (mese di settembre). Per il settore subfornitura, che interessa nello specifico tutti i comparti della lavorazione conto terzi (meccanica, elettronica, plastica, ecc. ), verranno realizzate azioni di ricerca di potenziali clienti e collaborazioni in Francia, Germania, Spagna ed est Europa, che permettano di far incontrare l’offerta produttiva delle imprese valdostane con la committenza dei paesi di interesse. Tra le novità del piano promozionale 2009, si avvieranno azioni di collaborazione con altri enti e/o istituzioni a sostegno e supporto del suddetto comparto, mediante la realizzazione di comuni azioni promozionali. L’adesione alle manifestazioni fieristiche in programma, come da regolamento approvato, comporta una compartecipazione dei costi da parte delle imprese aderenti alle iniziative. Le imprese interessate dovranno, inoltre, formalizzare la loro adesione tramite la consegna di un modello prestampato loro inviato, debitamente compilato, unitamente alla ricevuta del versamento di una cauzione a garanzia della regolare partecipazione. I termini per la presentazione delle adesioni sono perentori a causa dei tempi necessari per la definizione degli stand con gli enti fieristici e per l’approvvigionamento delle forniture. .  
   
   
QUALE FORMAZIONE PER L’ARTIGIANATO  
 
Potenza, 28 ottobre 2008 - La Camera di Commercio e la Provincia di Potenza organizzano per domani, 28 ottobre, alle ore 9. 30, al Museo Provinciale di Via Ciccotti a Potenza, il convegno “Quale formazione per l’artigianato”. L’iniziativa, che rientra nell’ambito della terza edizione della “Giornata del Lavoro Autonomo”, intende focalizzare l’attenzione sull’artigianato come importante leva per lo sviluppo dell’economia locale, proponendo il punto di vista delle associazioni e quello istituzionale. Un dibattito che non si fermerà soltanto all’analisi della realtà del potentino, ma allargherà lo sguardo su quella marchigiana, grazie alla presenza di rappresentanti associativi ed istituzionali di Macerata. L’introduzione ai lavori è affidata a Sabino Altobello, presidente della Provincia di Potenza, e a Pasquale Lamorte, presidente della Camera di Commercio di Potenza. Antonio Vitucci, assessore alle Attività produttive della Provincia di Potenza, relazionerà su “Il ruolo dell’artigianato nell’economia locale”. Successivamente verranno analizzati i fabbisogni formativi dell’artigianato dal punto di vista delle imprese; ne parleranno Alessandro Geraldi, presidente Confartigianato Potenza; Antonio Aloisio, presidente Cna Potenza e Gian Maria Rizzi, presidente Ente bilaterale nazionale artigianato. “La formazione professionale nell’artigianato” sarà quindi il tema dell’intervento di Antonio Giansanti, presidente dell’Apof-il. A seguire, le testimonianze di Massimo Costantini - presidente dell’Associazione “Arti e mestieri” di Macerata, che sta partecipando alla Giornata del Lavoro Autonomo con la mostra “Le vie della lana”, in esposizione al Museo Provinciale di Potenza – e di Daniele Salvi, assessore alle Attività produttive della Provincia di Macerata. Le conclusioni, dopo una breve fase di dibattito, saranno a cura dell’assessore alla Formazione della Regione Basilicata, Antonio Autilio. .  
   
   
CENTRI COMMERCIALI NATURALI: 2 MILIONI E 900 MILA EURO PER COMUNI E PMI  
 
 Ancona, 28 ottobre 2008 - Rivitalizzare il commercio nei centri storici: riqualificare il sistema distributivo urbano. La strada da percorrere e` quella della diffusione dei ´Centri commerciali naturali´ che la Regione intende promuovere cofinanziando le risorse nazionali destinate alla Marche: complessivamente 2 milioni e 900 mila euro per il triennio 2007-2009. L´importo consentira` di finanziare piccole e medie imprese e agevolare gli investimenti di comuni marchigiani. Il provvedimento e` stato varato dalla Giunta regionale su proposta dell´Assessore Vittoriano Solazzi: il documento stabilisce le modalita` e i criteri di assegnazione dei fondi che verranno disciplinati con l´emanazione di un bando. ´Il Progetto strategico della Regione Marche ´ evidenzia l´assessore al Commercio, Vittoriano Solazzi ´ mira a promuovere le forme di commercio tradizionale che hanno subito un durissimo processo di ridimensionamento e ristrutturazione sotto il peso della concorrenza operata dalla grande distribuzione. E` necessario agevolare il sistema distributivo al dettaglio, sfruttando le potenzialita` offerte dal contesto urbano. Il Progetto presentato al Ministero si inserisce nel quadro delle iniziative pubbliche e private che cercano di contrastare i fenomeni di desertificazione dei centri urbani, incentivando la costituzione dei Centri commerciali naturali. Centri rappresentati, soprattutto in un territorio come quello marchigiano, dall´insieme di vie, piazze e quartieri in cui si sono storicamente addensati i servizi alla citta` e la vita commerciale dei paesi. Con la loro diffusione vogliamo restituire ai cittadini il piacere di fare shopping in un ambiente familiare, all´aria aperta, con una cura e un´attenzione personalizzate´. Una volta approvato il bando, verranno sostenuti i progetti integrati pubblico/privato proposti nei centri storici, nelle aree comunali in degrado e in quelle da rivitalizzare. Risulteranno finanziati la riqualificazione urbana (arredo, illuminazione, trasporti, viabilita`, parcheggi) e la rivitalizzazione delle imprese che puntano sulle produzioni locali. Sara` interessato l´intero territorio regionale e verranno sostenute le attivita` commerciali, di somministrazione al pubblico di bevande e alimenti, turistiche e servizi. Beneficiari saranno i Comuni, le Unioni di comuni, le Comunita` montane, le piccole e medi imprese del commercio, del turismo e dei servizi. La spesa ammissibile, per ciascun progetto integrato, non potra` superare ii 250 mila euro. .  
   
   
EXPORT: REGIONE VENETO - INFORMEST, MISSIONE ECONOMICA A KIEV.  
 
Venezia, 28 ottobre 2008 - Una missione economica istituzionale – organizzata da Informest, nell’ambito del Programma Promozionale della Regione del Veneto - è da ieri a Kiev, in Ucraina, uno dei Paesi considerati strategici per lo sviluppo della cooperazione economica e dell’export del Veneto, dove si tratterrà fino al 30 ottobre. “Della missione fanno parte – per gli aspetti istituzionali - Confindustria Treviso, Confindustria Venezia, Assindustria Belluno, Distretto produttivo grafico cartario del Veneto; presenti anche quindici aziende venete appartenenti ai settori costruzioni ed edilizia; attrezzature e impiantistica meccanica; mobile arredo”, spiega il Presidente di Informest, Pierluigi Bolla. Sono in programma una conferenza di presentazione del Quadro Paese e dei più rilevanti aspetti fiscali e giuridici per avviare rapporti commerciali ed economici con le aziende ucraine; ogni azienda veneta, inoltre, avrà modo di partecipare a incontri operativi presso le sedi di controparti ucraine selezionate da Informest dopo un’approfondita analisi del mercato di quel Paese. “La delegazione istituzionale - dice ancora Bolla - incontrerà la Camera di Commercio di Kiev; il Settore per la Cooperazione Internazionale della Commissione di Stato per l’imprenditorialità; il Dipartimento per le Relazioni Internazionali e Imprenditorialità della Città di Kiev, l’Unione degli Imprenditor “Nova Formazia” e la European Business Association” Nel corso della permanenza in Ucraina, sono inoltre previste visite al alcune importanti fiere specializzate. Tra queste: Kiev Ukraine Industrial Week; Kievmash; Worldfood 2008. .  
   
   
LOMBARDIA: NUOVE TECNOLOGIE PER MIGLIORARE COMPETITIVITA´ANCORA UNA SETTIMANA DI TEMPO PER ACCEDERE A BANDO INNOVA RETAIL  
 
Milano, 28 ottobre 2008 - Le piccole imprese commerciali lombarde hanno ancora una settimana di tempo per poter usufruire di finanziamenti per l´innovazione. Scade infatti il 31 ottobre il termine di presentazione delle richieste di contributo previste dal Bando Innova Retail. I fondi complessivamente messi a disposizione sono pari a 6. 675. 000 euro, grazie al contributo congiunto di Regione Lombardia (2/3 delle risorse, pari a 4. 450. 000 Euro) e delle Camere di Commercio (1/3 delle risorse, pari a 2. 225. 000 Euro). Tre le linee su cui è possibile investire: la prima è relativa agli investimenti tecnologici in hardware e software in base alla quale sono acquistabili personal computer, stampanti a trasferimento termico per etichette con codici a barre, sistemi per vetrine touch screen, software per la gestione elettronica dei documenti e sistemi per gestione dei pagamenti; la seconda riguarda gli investimenti in tecnologia per la sicurezza per incentivare l´acquisto di dispositivi che la garantiscano all´interno del negozio e nelle sue immediate vicinanze (attrezzature per video-sorveglianza, videoprotezione con cassette di registrazione, impianti antintrusione o di allarme); la terza, infine, prevede incentivi per ridurre i consumi energetici favorendo la sostituzione, con tecnologie ecocompatibili, delle attrezzature ad elevato assorbimento energetico (acquisto di attrezzature per il lavaggio delle stoviglie di categoria A, frigoriferi, celle, congelatori o attrezzature per il caldo quali forni elettrici o microonde, impianti fotovoltaici). Le spese ammissibili possono essere state già sostenute da inizio anno, o potranno essere fatte entro febbraio 2009. Si può fare richiesta sia per spese documentate da fattura che da preventivi. L´unico limite è l´obbligo di affrontare una spesa minima di 7. 500 euro, sulla quale ritornerà in forma di contributo a fondo perduto il 35%. Attraverso la procedura telematica, è possibile conoscere l´ammissibilità o la non ammissibilità al contributo entro 24 ore dalla richiesta. "In un momento di crisi economica come quella che ha investito i mercati di tutto il mondo - afferma l´assessore al Commercio, Fiere e Mercati di Regione Lombardia, Franco Nicoli Cristiani - ogni iniziativa volta a sostenere in maniera veloce ed efficiente le piccole imprese è un segnale importante per iniettare fiducia. Oggi più che mai l´innovazione diventa fondamentale per migliorare la competitività e per ridurre i costi, in primis quelli energetici, che rappresentano una parte importante del prezzo di vendita di beni e servizi. L´efficienza energetica, quindi, è uno strumento che permette di abbattere i costi all´origine e di produrre concreti risparmi per i consumatori". Ulteriori informazioni e il testo integrale del bando sono disponibili su: www. Commerciofiere. Regione. Lombardia. It .  
   
   
SISTEMA MODA PUGLIA SI PRESENTA AGLI OPERATORI RUSSI  
 
Bari, 28 ottobre 2008 - Record di adesioni delle aziende pugliesi alla missione incoming degli operatori russi della moda. Importatori, distributori, buyer e giornalisti specializzati arriveranno in Puglia martedì 28 ottobre e gli imprenditori pugliesi del settore si preparano ad accoglierli in massa. Sono ottanta le imprese che prenderanno parte agli appuntamenti previsti durante la missione in Puglia degli operatori russi, un numero che supera di gran lunga le previsioni degli stessi organizzatori. La missione “incoming” costituisce la tappa conclusiva di un programma articolato di promozione settoriale organizzato dall’Assessorato allo Sviluppo economico e Innovazione tecnologica della Regione Puglia, attraverso lo Sprint (Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese) e in collaborazione con l’Ice, Istituto Nazionale per il Commercio Estero. Il programma, intitolato Progetto Settore di promozione del Sistema Moda pugliese in Russia, è partito lo scorso 25 luglio con la realizzazione di un workshop sulle “Opportunità per il Sistema Moda pugliese sul mercato russo”, svoltosi a Bari, per proseguire, dal 10 al 13 settembre, con la partecipazione alla fiera settoriale “Collection Premier Mosca”, manifestazione durante la quale sono stati organizzati alcuni eventi di grande rilievo come la mostra-immagine e la sfilata, dedicati alla promozione delle specializzazioni produttive più rappresentative della moda pugliese. Gli operatori russi saranno in Puglia dal 28 al 29 ottobre. Si tratta di 20 professionisti di settore, di cui 18 tra buyer, importatori e distributori e 2 giornalisti specializzati. Per i due giorni della missione c’è stata una vera e propria corsa alle prenotazioni da parte delle imprese pugliesi, che infatti hanno totalizzato ottanta richieste di partecipazione. Queste aziende che operano nei vari comparti specializzati del sistema moda (abbigliamento bambino, abbigliamento intimo, abbigliamento uomo/donna, calzature), hanno voluto cogliere l’opportunità di effettuare incontri diretti con i 20 operatori russi proprio per approfondire le possibilità di inserimento sul promettente mercato russo. Il Vice Presidente della Regione Puglia e Assessore allo Sviluppo economico Sandro Frisullo ha espresso grande soddisfazione: “Questa ampia adesione delle nostre imprese alla missione incoming degli operatori russi non fa che dimostrare la dinamicità del tessuto imprenditoriale pugliese e la sua propensione all’internazionalizzazione. Accompagnati dalle nostre politiche attente e mirate, gli imprenditori hanno capito che il mercato russo rappresenta un’occasione unica ed hanno scelto di farsi avanti per coglierne le opportunità. Non dimentichiamo che il Pil della Russia nei primi quattro mesi del 2008 è aumentato dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2007. La crescita di questo paese aumenta a ritmi vertiginosi e altrettanto l’interesse nei confronti delle importazioni di qualità e del Made in Italy. La Puglia in questo scenario gioca un ruolo da protagonista perché attira oltre che sotto il profilo commerciale, anche dal punto di vista culturale e religioso”. Scopo della missione è infatti creare le premesse giuste per permettere alle imprese pugliesi di approfittare dello slancio positivo dell’export “Made in Italy” verso la Federazione Russa, dove i livelli di reddito prodotto, i consumi e le importazioni sono caratterizzati da un trend di forte crescita; queste ultime, poi, si qualificano sempre più nettamente come importazioni “di qualità”, sostitutive dei beni di produzione nazionale di livello qualitativo molto più modesto. Il trend delle esportazioni pugliesi nella Federazione Russa per il settore “Articoli di abbigliamento e pellicce” è assolutamente positivo e registra, nel periodo 2000- 2007, un complessivo incremento percentuale pari al 408%, esattamente in linea con l’incremento fatto registrare dal Paese Italia per il settore, e superiore al dato di incremento percentuale fatto registrare dal raggruppamento Mezzogiorno (357%). In valore assoluto, nel 2007, il volume delle esportazioni pugliesi di settore ha totalizzato circa 15,5 mln €. La missione incoming punta a far conoscere agli operatori russi le principali specializzazioni produttive del sistema moda pugliese, oltre a creare delle utili occasioni di incontro e confronto per le imprese pugliesi, interessate ad approfondire le caratteristiche della domanda per l’abbigliamento “made in Italy” in Russia e le relative opportunità di sviluppo. Il programma della missione incoming prevede le seguenti tappe: - il giorno 28 ottobre, presso la Masseria Santa Lucia di Ostuni, si organizzerà una mostra autonoma delle imprese pugliesi dei sistemi produttivi della Valle d’Itria e del Salento, dove si svolgeranno gli incontri business-to-business con gli operatori russi; - il giorno 29 ottobre, presso la Sala Nynphaeum di Andria, si terrà la mostra autonoma delle imprese pugliesi dei sistemi produttivi del Nord Barese e si svolgeranno gli incontri business-to-business con gli operatori esteri. Ulteriori informazioni possono essere richieste a: Segreterie organizzative: Istituto Nazionale per il Commercio Estero Sede Regionale per la Puglia e la Basilicata C. So A. De Gasperi- scala D- 4° p. - 70125 Bari Tel. : 080/5699101- Fax: 080/5699139- E-mail: bari@ice. It Sprint Puglia Padiglione 152 Fiera del Levante, Lungomare Starita, 1- 70100 Bari Tel +39 080 5743103- Fax +39 080 5759586 E- mail: sprint@regione. Puglia. It .  
   
   
CONVEGNO ALLO STERI SUL PROGETTO A.L.FA. BUONE PRASSI DI CONCILIAZIONE TRA LAVORO E FAMIGLIA”.  
 
Palermo, 28 ottobre 2008 - Oggi a partire dalle ore 09,00 nella sala dei Baroni di palazzo Steri, sede del Rettorato dell’Università di Palermo, si terrà il convegno su: “Progetto A. L. Fa. : buone prassi di conciliazione tra lavoro e famiglia”. All’incontro, moderato da Anna Maria Pepi, presidente del comitato Pari opportunità dell’Università di Palermo, parteciperanno il dirigente generale del dipartimento Formazione professionale dell’assessorato al Lavoro, Patrizia Monterosso, la consigliera regionale di Parità, Claudia Serio, Mario D’aquisto, presidente di Italia Lavoro Sicilia, cui il dipartimento Formazione professionale ha affidato la realizzazione del progetto con le risorse del Fondo Sociale Europeo (Por Sicilia 2000-2006), il direttore del progetto A. L. Fa. , Ombretta Lo Bianco, e Roberta Messina, coordinatrice della rete dei referenti del progetto A. L. Fa. I lavori saranno chiusi dall´assessore al Lavoro, Carmelo Incardona. L’iniziativa è realizzata dalla rete dei referenti di conciliazione del progetto A. L. Fa. E dal comitato per le Pari opportunità dell’Università di Palermo. .