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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Maggio 2009
PRESENTATO PROGETTO FORESTE MODELLO EUROREGIONE  
 
Bruxelles, 25 maggio 2009 - È stato ufficialmente presentato il progetto "Foreste Modello", un´iniziativa per la gestione sostenibile del territorio a vocazione forestale. Alla presentazione ha fatto poi seguito un tavolo tecnico di due giorni alla presenza di alcuni partner comunitari. Partner del progetto comunitario Med-foreste Modello: la Francia con la Corsica (soggetto capofila) e la Provenza -Costa Azzurra; la Spagna con Castilla y Leon e Murcia; la Grecia con la Macedonia occidentale e la Prefettura di Magnesia; la Croazia con Istria. Altri quattro paesi (Marocco, Algeria, Tunisia e Turchia) parteciperanno al progetto in qualità di paesi gemelli (la Sardegna è gemellata con la Tunisia). A disposizione della Regione Sardegna un budget di 180 mila euro; la Regione ha approvato, in linea tecnica, il protocollo d´intesa di adesione alla Rete mediterranea di "Foreste Modello" nel marzo del 2008 in Spagna. Adesione poi ratificata nella prima riunione del nuovo governo regionale. Secondo gli amministratori regionali e i dirigenti del settore ambiente e foreste, il progetto si inserisce nel quadro delle linee dettate dal Piano forestale ambientale regionale e costituisce un´occasione di sviluppo per i settori gravitanti attorno ai compendi forestali, con indubbi vantaggi per l´indotto produttivo locale. La cura del bosco, oltre che fornire un contributo al reddito, porta anche ad aumentare il fattore di difesa del suolo. In Sardegna quasi il 50 per cento della copertura forestale è di proprietà privata: di 550 mila ettari di bosco, 220 mila sono gestiti dall´Ente Foreste, mentre la restante parte è in mano ai comuni e ai privati. Attualmente sono pochissime le imprese che traggono redditi dai prodotti del bosco. L´unico settore produttivo che trae reddito dal bosco in Sardegna è quello sughericolo, che costituisce una filiera cosiddetta corta (bosco, sughero, trasformazione e commercializzazione). Gli altri utilizzi, compresa la biomassa per la produzione di energia, hanno grandi potenzialità e potrebbero essere incentivati anche attraverso le misure del Piano di sviluppo rurale, per consentire di trarre un giusto reddito anche da parte dei privati. Il progetto "Foreste modello" è rivolto sia ai soggetti pubblici che privati che potranno trarne benefici diretti o indotti, beneficiando del valore aggiunto sui loro territori e sui loro prodotti: difesa del suolo, certificazione dei prodotti derivanti dalle attività tradizionali. La naturale evoluzione di questo progetto dovrebbe essere il riconoscimento a livello europeo del network internazionale delle Foreste modello e possono avvantaggiarsi dall´appartenenza alla foresta modello anche altri comparti tradizionali dell´economia sarda, quali il sistema agro-pastorale, turistico, storico culturale e l´artigianato. L´idea delle "Foreste modello" è nata nella Conferenza di Rio del 1992, ed è stata presentata per la prima volta dal Canada. Idea che è stata poi recepita da altre nazioni e che conta oggi 22 Paesi aderenti al progetto, e 49 siti di "Foreste modello" nel mondo. .  
   
   
ELEZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO 6 E 7 GIUGNO 2009 IN VAL D’AOSTA  
 
Aosta, 25 maggio 2009 - In vista delle prossime consultazioni per il rinnovo del Parlamento europeo, previste per sabato 6 e domenica 7 giugno prossimi, l’Ufficio elettorale della Presidenza della Regione ricorda che, per esercitare il diritto di voto, gli elettori dovranno presentarsi al seggio elettorale con la tessera elettorale oltre che con un documento di identità personale valido. Si consiglia quindi di verificarne tempestivamente il possesso e la validità: in caso di smarrimento, l’elettore potrà richiederne un duplicato al Comune nelle cui liste elettorali è iscritto. Al fine di agevolare l’afflusso dei cittadini, evitando in tal modo che le richieste si concentrino nei giorni della consultazione, gli uffici abilitati al rilascio dei duplicati delle tessere elettorali saranno aperti al pubblico da lunedì 1° giugno a venerdì 5 giugno, dalle ore 9 alle 19, sabato 6 giugno dalle ore 8 alle 22 e domenica 7 giugno dalle ore 7 alle ore 22. I seggi resteranno aperti dalle ore 15 alle 22 di sabato 6 giugno prossimo e dalle ore 7 alle 22 di domenica 7 giugno. Modalità di voto - Nella prima circoscrizione, nella quale è inserita la Regione Valle d’Aosta, e che comprende Piemonte, Liguria e Lombardia, le liste sono 15. Ogni elettore potrà esprimere una sola preferenza per le liste delle minoranze linguistiche, a differenza delle altre dove si possono esprimere tre preferenze, tracciando un segno sul simbolo della lista scelta e indicando il cognome del candidato o dei candidati prescelti. Si ricorda che è vietato introdurre all’interno delle cabine elettorali telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini. Sarà cura del Presidente dell’ufficio elettorale di sezione invitare l’elettore a depositare tali apparecchiature, all’atto della presentazione del documento di identificazione e della tessera elettorale. Facilitazioni per i disabili - Per i disabili sono previsti percorsi privi di barriere architettoniche, vi è comunque la possibilità di recarsi in un seggio facilmente raggiungibile, indipendentemente dalla sezione in cui si è iscritti. I non vedenti e gli invalidi impossibilitati a esprimere il proprio voto autonomamente esercitano il diritto elettorale con l’aiuto di un cittadino iscritto nelle liste elettorali di un qualunque comune della Repubblica che sia stato volontariamente scelto dall’interessato come accompagnatore. Operazioni di scrutinio e diffusione dei dati elettorali - Lo spoglio delle schede avrà inizio alla conclusione delle operazioni di voto. Una Sala stampa, in cui verranno diffusi i dati elettorali, sarà allestita a Palazzo regionale ad Aosta, con accesso consentito ai soli giornalisti accreditati. Contemporaneamente i risultati di questa tornata elettorale saranno resi pubblici tramite il sito internet www. Regione. Vda. It, oltre che esposti sotto i portici di Palazzo regionale. .  
   
   
RELAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE VAL D´AOSTA, SULLE ‘ATTIVITA DI RILIEVO EUROPEO E INTERNAZIONALE SVOLTE DALLA REGIONE NELL’ANNO 2008  
 
Aosta, 25 maggio 2009 - La partecipazione della Regione Val’ D’aosta ai programmi e progetti promossi dall’Unione europea. La politica regionale di sviluppo 2000/06. La Valle d’Aosta è stata interessata, per il periodo 2000/06, dai programmi comunitari riferiti: all’Obiettivo 2 - riconversione economica e sociale delle zone con difficoltà strutturali, all’Obiettivo 3 - adeguamento e ammodernamento delle politiche e dei sistemi di istruzione, formazione e occupazione, all’iniziativa comunitaria Interreg - cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale e allo Sviluppo rurale. A dicembre 2008, si è sostanzialmente conclusa l’attuazione di questi Programmi che hanno comportato un investimento finanziario complessivo di oltre 335 milioni di euro, cofinanziati per circa il 72% dall’Unione europea e dallo Stato e destinati a più di 2. 800 progetti. A tal proposito, possiamo affermare, anche sulla base delle valutazioni dei Comitati di sorveglianza di questi programmi ove sono presenti i rappresentanti dei cofinanziatori e del partenariato, che la nostra Regione si è dimostrata virtuosa nell’impiego di tali risorse. La politica regionale di sviluppo 2007/13 - La nuova politica regionale di sviluppo della Valle d’Aosta per il periodo 2007/13 è definita nel Documento unitario di programmazione (Dup) che contiene la strategia regionale cui fanno riferimento, in termini di complementarietà e sinergia, i diversi Programmi interessanti la regione: Competitività regionale, Occupazione, Cooperazione transfrontaliera Italia-francia, Cooperazione transfrontaliera Italia-svizzera, Cooperazione transnazionale Spazio Alpino, Cooperazione transnazionale Europa Centrale, Sviluppo rurale, oltre al Programma del Fondo per le aree sottoutilizzate. L’unitarietà della strategia regionale, non solo della fase preparatoria ma anche in quella attuativa, rappresenta, rispetto al passato, uno dei principali elementi di novità. In primo luogo, l’integrazione è resa evidente dalla convergenza dell’azione dei vari programmi verso i 20 obiettivi specifici della strategia unitaria. Secondariamente, una forte attenzione è posta alla dimensione territoriale, poiché è quella che facilita l’individuazione dei bisogni e delle priorità, enfatizza il valore aggiunto dell’integrazione tra i diversi progetti e garantisce il coinvolgimento degli enti locali e della società civile. Nell’ottica di promuovere l’emergere di progetti integrati sul territorio, la Regione ha individuato, previa concertazione con gli enti locali, specifici ‘progetti cardine’ per ciascuno dei sei ambiti territoriali in cui è stato suddiviso il territorio regionale. Nel 2008, è stata avviata l’attuazione dei citati Programmi, che comportano un investimento iniziale complessivo di 268 milioni di euro, destinati ad aumentare nel tempo anche in funzione dei progetti di cooperazione territoriale via via approvati. Il Programma ‘Competitività regionale’ Il Programma Competitività regionale mira a: promuovere l’innovazione del sistema produttivo per consentirgli di competere con altre realtà europee ed extra-europee; promuovere lo sviluppo sostenibile per rendere più attraente il territorio, a beneficio di cittadini, turisti e operatori economici; infine, a promuovere la diffusione della banda larga e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, anche sviluppando i relativi servizi. Nel 2008 sono state avviate le prime azioni, fra le quali: il completamento della riconversione del parco industriale Espace Aosta e dell’area ex Ilssa Viola di Pont-saint-martin; la prosecuzione della valorizzazione del Forte di Bard, mediante l’allestimento del museo “Le Alpi dei Ragazzi”, di prossima apertura; l’emanazione di un bando per progetti di innovazione proposti da imprese in collaborazione con organismi di ricerca che prevedano il trasferimento di conoscenze scientifiche e tecnologiche; - la creazione, nel Parco del Mont Avic, di un centro visitatori a Champorcher. Nel 2009 è previsto l’avvio di ulteriori azioni, fra le quali: la realizzazione di una centrale di cogenerazione per il recupero di calore e per il teleriscaldamento del comune di Aosta; la realizzazione di azioni sperimentali nel settore delle energie rinnovabili; la copertura del territorio regionale con fibra ottica. La realizzazione di allestimenti multimediali di supporto alla visita del Parco archeologico di Saint-martin de Corléans; l’avvio di specifici interventi a supporto della competitività e dell’innovazione delle piccole e medie imprese. Ll Programma ‘Occupazione’ - Le caratteristiche del mercato del lavoro locale hanno indirizzato il Programma verso azioni volte al supporto dell’innovazione, mediante la sostenibilità del suo sviluppo, la piena occupazione, qualificando l’impresa, il lavoro e l’uso delle risorse ambientali, perseguendo il principio delle pari opportunità e favorendo l’inclusione sociale attraverso l’estensione del diritto di accesso all’apprendimento lungo il corso della vita. La maggior parte dei progetti finora approvati hanno riguardato l’asse occupabilità, con: qualifica di secondo livello, di specializzazione nei settori ambientale, culturale, industriale e turistico; azioni in ambito socio-educativo; percorsi di orientamento e alfabetizzazione linguistica per stranieri; progetti di alfabetizzazione informatica e per diffondere e rafforzare l’esercizio della cittadinanza attiva. Nell’ambito dell’Asse inclusione sociale, i progetti hanno riguardato: azioni di orientamento e formazione per il collocamento mirato dei disabili; l’inserimento lavorativo delle persone in situazione di svantaggio sociale; la professionalizzazione di detenuti. Nell’ambito delle azioni per fronteggiare il periodo di crisi sono stati attivati progetti di orientamento, formazione e tirocinio per il reinserimento, nel mondo del lavoro, di lavoratori disoccupati, cassintegrati e in mobilità nonché interventi straordinari in agricoltura. Due interventi caratterizzano, infine, l’asse dedicato al capitale umano: “Il computer in famiglia” ed i “Buoni per le borse di ricerca”. Questi ultimi consentono, ai neo laureati, ai laureandi e ai diplomati valdostani, di potersi finanziare progetti individuali, avvicinandosi così al mondo della ricerca scientifica e tecnologica. L’iniziativa “Un computer in famiglia” è volta, invece, a potenziare le competenze trasversali informatiche dei giovani valdostani colmando così il “divario digitale” spesso esistente nella popolazione con l’acquisizione di competenze informatiche tramite e-learning e l’acquisto di un computer per nucleo familiare. I Programmi di ‘Cooperazione territoriale’ - La Regione è attivamente coinvolta nei programmi di cooperazione territoriale riferiti ai volet: transfrontaliero che interessa regioni di frontiera contigue (la Valle d´Aosta partecipa ai programmi Italia-francia e Italia-svizzera); transnazionale, per una maggiore integrazione tra ampi raggruppamenti di regioni (la Valle d´Aosta partecipa ai programmi Spazio Alpino e Centro Europa); interregionale per l´intero territorio dell’Unione. Il Programma ‘Italia-francia’ - L’obiettivo generale è quello di migliorare la qualità della vita delle popolazioni e di promuovere lo sviluppo sostenibile dei sistemi economici e territoriali transfrontalieri, attraverso la cooperazione in ambito sociale, economico, ambientale e culturale. Nel 2008 sono stati approvati 7 progetti che vedono coinvolti partner valdostani, riguardanti: i cambiamenti climatici e il loro impatti sull’ecosistema; la sismica; l’allestimento di siti pilota per prove di distacco di valanghe e di accumulo del manto nevoso; la cultura rurale e montana; l’istituzione di un doppio diploma transfrontaliero. Il Programma ‘Italia-svizzera’ - Gli obiettivi sui quali si concentra il Programma riguardano il miglioramento della qualità della vita delle popolazioni, la promozione dei sistemi economici, la gestione dei rischi naturali ed ambientali, la valorizzazione ambientale, turistica, culturale, la diffusione delle Ict nonché l’integrazione della formazione e del mercato del lavoro. Nel 2008 sono stati ammessi a finanziamento 7 progetti riguardanti il territorio valdostano e concernenti la valorizzazione del patrimonio rurale, ambientale e culturale, i nuovi sistemi di certificazione energetica e le fonti energetiche alternative. Il Programma ‘Spazio Alpino’ - La strategia del Programma individua tre priorità riguardanti la competitività e l’attrattività dello Spazio Alpino, l’accessibilità e connettività, l’ambiente e la prevenzione dei rischi. Nel 2008, il Comitato di sorveglianza ha ammesso a finanziamento 12 degli oltre 130 progetti presentati. Tra i 12 progetti approvati, ben 5 vedono la partecipazione di partner valdostani e affrontano le seguenti tematiche: il monitoraggio delle zone permafrost al fine di meglio valutare e gestire l’impatto del cambiamento climatico; l’accrescimento della capacità predittiva dei rischi naturali e il miglioramento della gestione del loro impatto; gli effetti del cambiamento climatico sul turismo alpino; il rafforzamento del ruolo dei piccoli centri urbani; l’implementazione di reti ecologiche permanenti nell’arco alpino. Il Programma ‘Europa Centrale’ - Il Programma Central Europe costituisce una novità della programmazione 2007/13 e nasce da una riorganizzazione del precedente programma Interreg Cadses, del quale la Valle d’Aosta non faceva parte. Nel 2008, le attività di animazione locale e assistenza tecnica hanno condotto alla partecipazione a due proposte progettuali concernenti: lo studio degli impatti delle variazioni climatiche sulla regolazione delle dighe, sia in termini di protezione civile sia in termini di gestione della risorsa idrica; la creazione di una comunità per il trasferimento e il supporto dei servizi di gestione della documentazione elettronica, in favore delle regioni partner. Il Programma ‘Cooperazione interregionale’ - Il Programma coinvolge i 27 Stati membri e individua due priorità tematiche concernenti l’innovazione e l’economia dei territori e l’ambiente e la prevenzione dei rischi. Tra i progetti a partecipazione della Valle d’Aosta, si segnala il progetto Epic che si propone di promuovere il valore aggiunto dei prodotti locali caratterizzati da un forte legame con la cultura, la tradizione e la ruralità, con il fine di contrastare un mercato sempre più dominato da beni a basso costo provenienti dalle economie emergenti. Il Programma ‘Sviluppo rurale’ - L’obiettivo del Programma di sviluppo rurale 2007/13 è di “mantenere vitale il tessuto agricolo valdostano, migliorandone le prestazioni ambientali e la qualità dei prodotti e servizi offerti, in un rapporto di interconnessione con gli altri operatori del territorio”. Il programma è articolato in tre assi: asse 1 – Competitività, con l’obiettivo di accrescere la competitività del settore agricolo e forestale, sostenendo la ristrutturazione, lo sviluppo e l´innovazione; asse 2 – Ambiente, con l’obiettivo di valorizzare l´ambiente e lo spazio naturale sostenendo la gestione del territorio; asse 3 – Qualità della vita e diversificazione dell’economia rurale, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita nelle aree rurali e promuovere la diversificazione delle attività economiche. Buona parte delle risorse finanziarie (circa il 70%) si concentra sull’asse ambientale, nel quale sono state attivate le principali misure a sostegno del reddito degli agricoltori valdostani: indennità compensativa, agroambiente e benessere animale. Gli agricoltori sono i principali beneficiari anche delle cinque misure dell’asse 1 (insediamento giovani agricoltori, prepensionamento, trasformazione e commercializzazione di prodotti forestali e due misure per la qualità dei prodotti), mentre negli assi 3 e 4 lo sviluppo rurale è inteso nella sua accezione più ampia, coinvolgendo gli enti locali e gli operatori locali organizzati nei nuovi Gal. Nel 2008 si è provveduto a realizzare le condizioni per dare piena attuazione al Programma, principalmente, con l’approvazione dei criteri di selezione dei progetti e la sottoscrizione del Protocollo d’intesa con l’Agea nelle more del riconoscimento dell’Area-vda quale Organismo pagatore regionale. I Protocolli d’intesa, gli Accordi di cooperazione e la creazione di reti - Sono da ricondurre a questo ambito le iniziative assunte dalla Regione, fin dai primi anni novanta, per avviare relazioni e concretizzare attività di cooperazione con diverse regioni europee, selezionate generalmente per la comunanza delle caratteristiche del territorio (la montagna o comunque il contesto ambientale di pregio), del tessuto economico (un’economia caratterizzata dall’elevata presenza di piccole e medie imprese e dall’importanza del settore turistico) e culturali (il bilinguismo e la francofonia). Le intese e gli accordi in essere concernono, in ordine di tempo, la Communauté française de Belgique, il Voivodato di Warmia e Mazuria in Polonia, il Liberec nella Repubblica Ceca, l’örebro in Svezia e la Contea di Harghita in Romania. La Contea di Harghita - Nell’aprile 2009 è stata siglata una Dichiarazione d’intenti tra la Regione e la Contea di Harghita (Romania), con l’obiettivo di sviluppare iniziative introno alle caratteristiche economiche, sociali e culturali che accomunano le due realtà. In particolare, è volontà delle due Regioni favorire l’internazionalizzazione delle imprese, operando congiuntamente per assistere e sostenere, in maniera diversificata, gli imprenditori, i soggetti portatori di interessi ed i rappresentanti dei vari settori che partecipano alle attività di cooperazione. La politica per la montagna - Un altro ambito saliente di attività della Regione è stato quello della politica per la montagna, rispetto al quale si segnala in particolare il contributo apportato dalla Regione al dibattito, promosso dalla Commissione europea, sul ‘Libro Verde sulla coesione territoriale’. L’apporto della Regione è stato duplice. Da un lato, come preannunciato a gennaio 2009, in occasione della visita in valle del Commissario europeo per la politica regionale, Danüta Hubner, la Regione ha trasmesso il proprio contributo al dibattito, sottolineando l’importanza che la Commissione europea attivi politiche e azioni mirate per i territori montani, come la destinazione di risorse dedicate e la definizione di politiche di concorrenza specifiche che consentano di compensare i sovraccosti legati al territorio, in modo che l’economia di queste aree possa essere equiparabile e competitiva con quella delle altre zone del mercato unico. Si è sottolineato come questi interventi siano opportuni anche in relazione alla capacità intrinseca della montagna di influenzare positivamente le zone circostanti, sostenendo, indirettamente, la tutela dell’ambiente, del paesaggio e del suolo di tali aree e quindi, anche il loro sviluppo sociale ed economico. Dall’altro lato, attraverso la Conferenza delle Regioni italiane, abbiamo operato per l’inserimento, nella posizione italiana inviata alla Commissione Europea, di un esplicito impegno a dedicare una particolare attenzione, da parte di tutte le politiche comunitarie, inclusa quella per la concorrenza, a quelle situazioni in cui l’economia è sfavorita dai sovraccosti dovuti a gravi svantaggi naturali o demografici, come i territori montani. La Regione ha, inoltre, contribuito al dibattito concernente il Libro Verde sulle politiche della montagna. L’obiettivo, attraverso questi contributi, è quello di influenzare l’impostazione della nuova fase della politica regionale di sviluppo per il periodo 2014/20. La promozione di iniziative di informazione e divulgazione - L’antenna Europe Direct della Valle d’Aosta ha l’obiettivo di far familiarizzare i cittadini con le istituzioni, le politiche e le opportunità offerte dall’Unione europea e svolge un’azione informativa, principalmente, attraverso la partecipazione ad eventi di rilievo regionale e la diffusione di una newsletter telematica bimestrale. Intensa è stata l’attività con il mondo della scuola, attraverso la partecipazione ai gruppi di lavoro promossi dalla Sovrintendenza agli studi della Regione, i percorsi didattici a respiro europeo proposti direttamente negli istituti scolastici d’istruzione primaria e secondaria e, l’organizzazione di seminari specifici sui temi europei, per studenti ed insegnanti. A gennaio 2009, è iniziata una collaborazione con la sede Rai, negli spazi regionali, attraverso la diffusione di un nuovo programma televisivo denominato “20 minutes pour l’Europe “. Les activités à soutien de la francophonie . L’organisation internationale de la francophonie Sommet de la francophonie Du 17 au 19 octobre 2008, la Région a participé à Québec, au Canada, au Xiie Sommet de la francophonie, la Conférence des Chefs d’État et de Gouvernement des pays ayant le français en partage, qui représente l’instance suprême de la Francophonie. La Vallée d’Aoste était présente en tant qu’invité spécial, statut qui vise les collectivités territoriales ressortissantes d’Etats non membres de l’Oif. Visite officielle du Secrétaire général de la francophonie en Vallée d’Aoste - Le 24 avril 2008, le Secrétaire général de la francophonie, Abdou Diouf, a effectué une visite officielle en Vallée d’Aoste. La visite s’est poursuivie aussi à l’Université de la Vallée d’Aoste par une rencontre avec le Recteur et par la présentation de la conférence «Francophonie et Mondialisation». Journée internationale de la francophonie - En Vallée d’Aoste, les Journées de la francophonie de 2008, dont le programme s’est déroulé du 13 au 19 mars, ont été marquées par un acte solidaire lié à l’Année internationale de la pomme de terre, proclamée par l’Onu, sur proposition de la Fao, et par le thème de «la rencontre», qui a caractérisé toutes les initiatives pour le grand public et les initiatives réservées aux écoles de la région. L’association internationale des Régions francophones - Le 3 novembre 2008, je suis intervenu, dans la République Démocratique du Congo, au Séminaire «Décentralisation, régions et coopération internationale», organisé par l’Association internationale des Régions Francophones, dont la Vallée d’Aoste est membre depuis 2005. La Vallée d’Aoste a aussi organisé, en partenariat avec Rhône-alpes (France), le Judet d’Arges (Roumanie) et le Gouvernorat de Monastir (Tunisie), un concours commun pour les lycéens sous le label «Nos Régions célèbrent la Francophonie», dans le but de transmettre à la jeunesse le goût et l’amour de la langue française et le sentiment d’appartenir à une communauté culturelle comptant 200 millions de personnes dans le monde. Augusto Rollandin President de la Région Autonome Vallée d’Aoste .  
   
   
ALBANIA, IMPORTAZIONI IN LIEVE CRESCITA  
 
Tirana, 25 maggio 2009 - Nel mese di marzo scorso le importazioni albanesi in valore, pari a 33. 478 milioni di leke (257 milioni di euro circa), sono aumentate dello 0,3 per cento rispetto al mese di febbraio. Le importazioni del gruppo "Pelle e articoli di pelle" hanno registrato un incremento del 22,7 per cento rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente e quelli del gruppo "Prodotti chimici e di plastica" sono aumentate del 22,3 per cento, informa l´Ice. Le importazioni del gruppo "alimenti, bevande e tabacco" invece hanno registrato un calo dell´11,9 per cento dovuto, secondo gli esperti, alla contrazione dei consumi di questi prodotti riconducibile all´aumento dei prezzi di vendita al dettaglio. Il deficit della bilancia commerciale, pari a 25. 522 milioni di leke (195 milioni di euro circa), ha registrato un incremento del 6,3 per cento rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente e una riduzione dell´1,4 per cento rispetto al mese di febbraio 2009. Gli scambi commerciali con i Paesi Ue rappresentano il 68,5 per cento del commercio estero albanese. L´italia e la Grecia continuano a essere i principali partner commerciali. L´italia è il primo Paese dal quale provengono le importazioni albanesi con una quota del 28,1 per cento, mentre dalla Grecia proviene il 14,7 per cento delle importazioni locali. .  
   
   
BANCA ITALO-ROMENA RADDOPPIA GLI UTILI NEL 2008  
 
Bucarest, 25 maggio 2009 - La Banca Italo-romena, che opera a livello locale come succursale del Gruppo Veneto Banca, ha fatto registrare nel 2008 un profitto netto di 20,4 milioni di euro, quasi il doppio rispetto al 2007. A dicembre l´attivo della banca è aumentato del 20 per cento, arrivando a toccare 1,29 miliardi di euro, mentre il portafoglio crediti è cresciuto quasi del 38 per cento, raggiungendo i 932 milioni di euro, scrive l´Ice. Secondo quanto riferito da Antonio Bianchin, direttore generale della banca, gli obiettivi per il 2009 riguardano il rafforzamento della rete territoriale con l´apertura di 3 nuove filiali a Bucarest e Timisoara e con l´inaugurazione della nuova sede centrale nella capitale. La Banca Italo Rumena è particolarmente impegnata a sostenere l´imprenditoria italiana, che vanta una forte presenza in Romania. La maggior parte dei finanziamenti concessi, il 91 per cento dei quali in euro, riguardano la clientela "corporate", ma con il potenziamento della rete territoriale, che può contare attualmente su 20 agenzie e un organico di 280 persone, ha iniziato ad attrarre anche la clientela "retail". .  
   
   
BANCHE: ABI, UTILI IN CALO MA SISTEMA SOLIDO E STABILE DI FRONTE ALLA CRISI PRESENTATE LE SEMESTRALI ABI AL 31 DICEMBRE 2008: ROE IN DIMINUZIONE AL 5% UTILE NETTO IN CONTRAZIONE DEL 56%, SOFFERENZE SOTTO CONTROLLO ALL’1,4% E BUON LIVELLO DI PATRIMONIALIZZAZIONE CON I PRINCIPALI COEFFICIENTI IN CRESCITA  
 
 Roma, 25 maggio 2009 - Nel 2008 gli effetti della crisi economica si vedono anche sulle banche italiane, calano gli utili ma rispetto ai principali concorrenti europei e internazionali il sistema si dimostra più solido e stabile. Ciò grazie ad un utilizzo virtuoso e prudente della leva finanziaria e ad una gestione tradizionalmente oculata verso famiglie e imprese. È il quadro che emerge dalle semestrali Abi, basate sui bilanci di fine anno. L’andamento non positivo dei principali dati di bilancio mostra che il ciclo recessivo in atto non poteva non lasciare il segno anche sul settore bancario italiano che, tuttavia, in termini di patrimonializzazione mantiene uno stato di “buona salute” più che nel resto del mondo. Il Rapporto sul sistema bancario italiano è stato presentato dall’Abi oggi a Roma. All’incontro hanno partecipato il Direttore generale dell’Abi, Giuseppe Zadra, il Responsabile Divisione emittenti Consob, Giovanni Sabatini, il Responsabile Divisione “Bilanci e Segnalazioni” Servizio normative e politiche di vigilanza di Bankitalia, Carlo Calandrini, il Presidente dell’Associazione italiana degli analisti finanziari (Aiaf), Gregorio De Felice, il Direttore generale di Moodys Italia, Alex Cataldo, e il Professore Ordinario di finanza aziendale dell’Università Bocconi, Mauro Bini. A seguire i principali dati di bilancio: Roe - Dall’analisi dei conti economici del campione di 41 gruppi bancari presi in esame emerge una diminuzione del Roe medio al 5% nel 2008 rispetto all’11,9% del 2007. Commissioni Le commissioni nette, che contribuiscono per 22,8 miliardi di euro al margine di intermediazione, hanno registrato una contrazione del 13,3% rispetto al 2007. Spese - Le spese amministrative registrano un aumento dell’1,4%, da attribuire prevalentemente all’incremento delle tipologie di spese diverse da quelle del personale (+5,8%). Utile netto - L’utile netto ha registrato una significativa contrazione del 56% (da 20 miliardi del 2007 a 8,9 miliardi del 2008). Totale attivo - Alla fine del 2008 il totale attivo complessivo dei 41 gruppi bancari esaminati è risultato pari a 2. 631 miliardi di euro, facendo registrare un tasso di crescita del 3,9% rispetto al 2007. Rilevante appare la quota dell’attivo riferita a crediti verso clientela (63,8%, in incremento rispetto al 60,8% del 2007), pari a dicembre 2008 a 1. 678 miliardi di euro, con un tasso di crescita rispetto al 2007 del 9%. Sofferenze - Nel 2008 le sofferenze mostrano una consistenza netta di 23,9 miliardi a fronte dei 20,6 miliardi di fine 2007. L’incidenza sul totale crediti a clientela si approssima all’1,4%, a fronte dell’1,3% dell’anno precedente, rimanendo su livelli particolarmente contenuti. Patrimonializzazione - In un difficile contesto economico, le banche italiane mantengono un buon livello di patrimonializzazione: Il primo coefficiente (tier 1 capital ratio che riguarda le componenti patrimoniali di più elevata qualità del “patrimonio di vigilanza”) passa dal 6,76% del 2007 al 6,90% nel 2008. Il total capital ratio, relativo all’intero “patrimonio di vigilanza”, si attesta al 10,44% rispetto al 9,68% dell’anno precedente. Terzo pilastro di Basilea 2 - Con l’entrata in vigore del cosiddetto “terzo pilastro” di Basilea 2 si arricchiscono ulteriormente le informazioni sulle banche. Le disposizioni di vigilanza in materia impongono alle banche specifici obblighi di informativa al pubblico riguardante i profili di adeguatezza patrimoniale, di esposizione ai rischi, nonché i sistemi sull’identificazione, la misurazione e la gestione dei rischi stessi. .  
   
   
FIDITOSCANA DIVENTA BANCA DI GARANZIA E SVILUPPO LA GIUNTA HA APPROVATO LA PROPOSTA DI LEGGE. VIA LIBERA DEI SOCI ALLA RICAPITALIZZAZIONE  
 
Firenze, 25 maggio 2009- Fiditoscana, finanziaria di cui la Regione è già ora socio di maggioranza con poco meno del 40% delle quote, diventerà banca. Oggi era una società finanziaria vigilata. Domani, una volta completato l´istruttoria della Banca d´Italia, diventerà banca di garanzia e sviluppo. Lunedì la giunta aveva già approvato la proposta di legge ed oggi è arrivato il via libera da parte dell´assemblea dei soci, a cui ha partecipato anche l´assessore al bilancio della Regione: assemblea che ha approvato il nuovo statuto e la ricapitalizzazione da 87 a 117 milioni. La nuova Fidi Toscana, spiega l´assessore, sarà una banca dove non si potranno aprire normali conti correnti. La raccolta di risparmio avverrà solo attraverso obbligazioni e finanziamento dei soci. Non potrà neppure concedere finanziamenti ma solo offrire garanzie (il cosiddetto ´credito di firma´) , come già fa oggi l´attuale Fiditoscana. Grazie però alla trasformazione in banca sarà più ampia la platea a cui le garanzie potranno essere offerte: il nuovo statuto prevede infatti che ne potranno beneficiare non solo le imprese ma anche i cittadini. E tanto più facile sarà l´accesso al credito, tanto minori potranno essere i tassi di interesse per chi ottiene un prestito da un istituto. Migliori garanzie, con un moltiplicatore atteso secondo l´assessore non di dieci ma di venti volte, e maggior sostegno dunque all´economia toscana. L´operazione, sottol inea l´assessore, porta a compimento quel riassetto della governance e degli enti regionali già delineato nel 2007. La crisi ha convinto la giunta ad accelerare e la trasformazione, per il cui perfezionamento occorreranno ancora alcuni mesi, è una delle scelte strategiche della Regione: uno strumento per sostenere meglio l´economia e le piccole e medie imprese toscane. La partecipazione a Fiditoscana è strategica, dice l´assessore, e lo rimarrà anche nella futura banca. Ed è molto importante che anche l´attività futura di Fidi Toscana si confermi in armonia e sinergia con l´insieme degli altri garanti che operano nel sistema toscano, limitando le garanzie dirette a finanziamenti a lungo termine e di particolare rilievo e impegnando il resto in cogaranzie e controgaranzie che consentirà agli altri istituti di aumentare la percentuale di importi garantiti. Cosa che già accade con Artigiancredito Toscano e i Confidi. La Regione parteciperà all´aumento di capitale di Fiditoscana conferendo alla società le partecipazioni ed obbligazioni assunte da Fidi, per conto della Regione, in alcune decine di cooperative e consorzi agricoli e agro-alimentari. Il valore stimato, da confermare sulla base di apposita perizia, si aggira sui 7,8 milioni. A questi saranno aggiunti almeno altri 6,1 milioni, già impegnati nel bilancio 2009. La proposta di legge per la trasformazione della banca, approvata dalla giunta, dovrà ora essere discusso dal Consiglio regionale. Al fianco delle piccole e medie imprese, da 34 anni Fidi Toscana è stata costituita nel 1975 per iniziativa della Regione e delle principali banche che operano in Toscana con l´obiettivo di agevola re l´accesso al credito delle piccole e medie imprese che pres entano valide prospettive di crescita ma non sono dotate di sufficienti garanzie. Fidi Toscana offre alle imprese anche la propria consulenza. I soci La Regione Toscana detiene il 39,4% delle quote di Fidi ed è il socio di maggioranza relativa. Il Monte dei Paschi di Siena ha il 29,1%, la Cassa di Risparmio di Firenze Gruppo intesa San Paolo il 10,6%. Sono soci anche la Banca nazionale del lavoro (5,74%), la Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno Gruppo Banca Popolare (3,25%), il gruppo Cassa risparmio San Miniato (1, 65%), la Federazione delle Banche di credito cooperativo (1,55%) e altre banche ed enti locali per una percentuale dell´8,7. .  
   
   
EXPO 2015, FORMIGONI ANNUNCIA GLI STATI GENERALI NESSUN TAGLIO ALLE RISORSE,IL PROGETTO REALIZZATO INTEGRALMENTE  
 
Milano, 25 maggio 2009 - L´expo dovrà essere una manifestazione con una "forte dimensione popolare", alla cui organizzazione dovrà contribuire tutta la società lombarda e non solo gli specialisti e le istituzioni. Strumento di questo ampio coinvolgimento saranno gli Stati Generali Expo, il "terzo pilastro" della manifestazione, dopo il Tavolo infrastrutture e la Società. A delinearne il 22 maggio scopi e caratteristiche in una conferenza stampa è stato il presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che ha annunciato la nascita entro pochi giorni di un sito internet dedicato alla raccolta di idee e proposte, in vista del primo grande appuntamento in un fine settimana della prima metà di luglio. Formigoni ha riferito di aver già raccolto "un ampio consenso" su questa iniziativa, discutendone in questi giorni con Letizia Moratti, Filippo Penati, Leonardo Carioni, Carlo Sangalli e Lucio Stanca. "Al Tavolo Lombardia, convocato per il prossimo lunedì - ha spiegato Formigoni - formalizzeremo la nascita degli Stati Generali. L´organizzazione dell´Expo non dovrà riguardare solo le istituzioni, ma al contrario ci dovrà essere spazio per il coinvolgimento del popolo lombardo. Senza questo elemento, l´Expo non starebbe in piedi e non interesserebbe". "Il sito internet che sarà aperto tra pochi giorni - ha spiegato Formigoni - sarà un luogo libero per le riflessioni di chiunque, in cui i singoli cittadini, ma anche le mille associazioni e movimenti del territorio potranno segnalare suggerimenti, riflessioni e proposte che saranno utilizzate nella tre giorni degli Stati Generali". Alla tre giorni saranno invitati a partecipare tutti: istituzioni del territorio, le associazioni di imprenditori di ogni settore, i sindacati, gli enti camerali, il mondo cooperativo, gli ordini professionali, il mondo del volontariato, della solidarietà e dell´associazionismo di ogni tipo. Ma anche il mondo della comunicazione, della cultura, del turismo, del teatro, del welfare, delle scuole, senza esclude4re la partecipazione anche di singoli cittadini. "L´obiettivo di questo lavoro - ha aggiunto il presidente - è quello di utilizzare i 180 giorni della durata dell´Expo, che saranno una occasione fantastica per farci conoscere nel mondo, con iniziative di ogni genere. Spazio dunque alla creatività". Formigoni ha anche preannunciato la possibilità di raduni di leader mondiali nel campo del volontariato, della cultura, della scienza della politica e dell´economia. "Una parte del programma - ha detto ancora Formigoni - verrà portato avanti direttamente dalla società Expo, ma ci sarà spazio per le proposte dal basso". Rispondendo alle domande dei giornalisti su un possibile ridimensionamento di Expo, il presidente Formigoni ha anche confermato che "noi stiamo lavorando per la realizzazione integrale del programma e confermo che le risorse stanziate ci sono tutte". Formigoni ha definito "impensabili e impossibili" certe ipotesi circolate in questi giorni come la collocazione della manifestazione nei padiglioni fieristici già esistenti, "cosa espressamente vietata dai regolamenti Bie". "Nessuno ha parlato di riduzione delle risorse a disposizione per l´Expo - ha chiarito il presidente - La crisi economica e il terremoto in Abruzzo sono due realtà che ci devono spingere a un ulteriore scatto di responsabilità per l´utilizzo al meglio di ogni centesimo messo a disposizione. Per le infrastrutture abbiamo a disposizione poco più del 90% e da qui al 2015 contiamo di trovare le rimanenti risorse necessarie, quindi non c´è alcun ridimensionamento del programma". .  
   
   
FORMIGONI: PRIMI PER GESTIONE RIFIUTI E TRAPIANTI COMMENTO DEL PRESIDENTE AI DATI DEL RAPPORTO OSSERVASALUTE 2008  
 
Milano, 25 maggio 2009 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, commenta positivamente i dati del Rapporto Osservasalute 2008, che vedono la Lombardia al primo posto per la gestione dei rifiuti solidi urbani. "La tutela della salute pubblica - spiega Formigoni - e la salvaguardia dell´ambiente sono certamente tra gli obiettivi perseguiti con maggior impegno dalla Giunta lombarda. La gestione ottimale dei rifiuti che abbiamo saputo organizzare in questi anni non solo ci pone in testa alle classifiche ma soprattutto fa stare tranquilli i lombardi: vogliamo proseguire su questa strada, offrendo la nostra esperienza per alzare il livello tecnologico e organizzativo in tutte le Regioni italiane". Il sesto rapporto Osservasalute fotografa un altro primato lombardo, relativo al trapianto di organi: "L´alta qualità delle strutture sanitarie lombarde - conclude Formigoni - si riflette positivamente anche in questo dato. La possibilità di far arrivare un organo sano ai tanti pazienti che sono in attesa è uno stimolo costante per ottimizzare il rapporto tra trapianti e donatori: nessuno si deve sentire solo e gli ospedali lombardi stanno rispondendo alle aspettative di tanti malati. Si tratta di un´ulteriore conferma della politica di sensibilizzazione sociale sulla donazione di organi messa in moto in questi ultimi anni da Regione Lombardia". .  
   
   
LOMBARDIA/BELIZE. VIA A PROGETTI PER SCUOLA E SANITA´ RICEVUTO DA FORMIGONI L´AMBASCIATORE DEL PAESE CENTROAMERICANO  
 
Milano, 25 maggio 2009 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha incontrato il 21 maggio a Palazzo Pirelli, accompagnato dal delegato per le Relazioni internazionali, Robi Ronza, l´ambasciatore del Belize, Nunzio Alfredo D´angieri, e il console onorario del Belize a Milano, Wendy Theresa John Charles D´angieri. Al centro del colloquio la collaborazione tra Regione Lombardia e Belize sui temi dell´Expo 2015, la cooperazione internazionale, l´istruzione e la partnership sanitaria. L´ambasciatore del Paese centroamericano ha chiesto al presidente Formigoni la collaborazione per un progetto di scolarizzazione di 20-25 bambini, un sostegno sanitario con l´invio di medici lombardi in Belize e percorsi di promozione turistica. "Sul fronte turistico - ha dichiarato Formigoni - possiamo garantire il massimo della collaborazione come sul fronte sanitario. In tema poi di Expo mi auguro che il Belize partecipi a quella che sarà la prima grande rassegna espositiva mondiale dopo la crisi economica". In prospettiva Expo anche una visita di Formigoni in Belize che il presidente ha ventilato nel corso del 2010. "Per definire i contenuti di un accordo tra Regione Lombardia e Belize - ha concluso il presidente Formigoni - già da oggi il delegato Robi Ronza ha lavorato con l´ambasciatore e il console onorario del Belize". .  
   
   
POLONIA: NUOVO MERCATO PER ARTIGIANI LOMBARDI  
 
Milano, 25 maggio 2009 - "La Polonia è uno dei maggiori beneficiari dei fondi strutturali Ue per il periodo 2007-2013 e rappresenta dunque un mercato con grandi potenziali di crescita che può offrire importanti opportunità anche per le nostre imprese le quali, nel contesto dell´attuale congiuntura, possono così individuare nuovi sbocchi commerciali". Lo ha detto il 21 maggio l´assessore all´Artigianato e Servizi della Lombardia, Domenico Zambetti, intervenendo al seminario "La Polonia - 5 anni nell´Unione Europea, Italia e Polonia: opportunità di collaborazione, fondi europei, innovazione delle imprese artigiane" All´incontro, svoltosi a Palazzo Pirelli, hanno partecipato anche Claudio Morpurgo, delegato del presidente della Regione ai rapporti con l´Europa e, per la parte polacca, il sottosegretario al Ministero dell´Economia, Rafal Baniak, il presidente della Regione di Mazovia, Adam Struzik, il presidente della Confederazione degli artigiani polacchi, Jerzy Bartnik, il rappresentante dell´Agenzia per gli investimenti esteri, Robert Kwiatkowski, e il console generale di Polonia a Milano, Krzysztof Strzalka. "Questo seminario - ha spiegato Zambetti - è focalizzato specificamente sui fondi strutturali comunitari e sulle opportunità che le aziende artigiane lombarde possono cogliere sul mercato polacco. In questo contesto il ruolo di una istituzione come la Regione è soprattutto quello di dare supporto agli operatori economici, attraverso percorsi di accompagnamento sui mercati esteri in una logica di parternship e di reciprocità a favore delle imprese lombarde ma anche del tessuto imprenditoriale polacco". "Come Regione Lombardia - ha proseguito Zambetti - stiamo attuando una politica di attenzione nei confronti dei mercati esteri e siamo così riusciti ad individuare nicchie di mercato e potenzialità di sviluppo. In Polonia siamo riusciti, prima di altri, ad aprire spazi di relazioni commerciali ai nostri artigiani, aprendo, per esempio, showroom in cui presentare le eccellenze lombarde e creando canali diretti tra le nostre imprese e gli operatori locali". "Un punto di incontro operativo - ha detto a sua volta Claudio Morpurgo - tra la Regione di Mazovia e la Regione Lombardia potrebbe essere Bruxelles, sede della Ue dove entrambe le Regioni hanno un ufficio di rappresentanza. Mi sembra la sede più opportuna per discutere e concordare concrete operazioni di relazioni commerciali, attraverso un Tavolo di lavoro, tra le imprese artigiane lombarde e della Mazovia". Nel pomeriggio, nell´ambito della visita istituzionale in Lombardia, la delegazione polacca ha partecipato a Como all´inaugurazione di "Artigianautica", l´evento lariano di Artigiana 2009. Domani visiterà a Pavia "Edilbiotecno", l´evento pavese di Artigiana 2009. .  
   
   
DELEGAZIONE DELLA REPUBBLICA DOMINICANA IN REGIONE.MARCHE  
 
Ancona, 25 Maggio 2009 - Una delegazione della Repubblica Dominicana e` stata ricevuta, il 21 maggio, in via Gentile da Fabriano da Raimondo Orsetti, responsabile del settore internazionalizzazione della Regione Marche. L´incontro e` stato occasione per la firma di un´intesa sui settori vitivinicolo e della pesca. ´Siamo molto lieti della vostra visita ´ ha detto Orsetti - la Regione Marche e` interessata a una cooperazione istituzionale e commerciale in settori di reciproco interesse, come la pesca e la vitivinicoltura, dove le Marche dispongono di avanzate tecnologie. Da valutare anche possibili forme di collaborazione nel settore calzaturiero. L´intesa che firmiamo oggi rappresenta un buon punto di partenza per lo sviluppo futuro di concreti rapporti commerciali o joint venture´. La delegazione - ieri in visita presso l´Assam dove tra l´altro e` stato concordato un piano formativo rivolto a tecnici dominicani per il miglioramento della vitivinicoltura - e` composta da rappresentanti dell´Istituto nazionale dell´Uva e del Centro di sviluppo della competitivita` industriale della Repubblica Dominicana. Durante la permanenza nella nostra regione sono stati organizzati incontri con imprenditori, visite ai cantieri navali, ad aziende vinicole e della lavorazione del pesce. Risorsa questa presente in qualita` e quantita` notevoli nel paese caraibico e che ha suscitato interesse da parte di diverse imprese marchigiane del settore. In vista anche un progetto pilota per il potenziamento del settore ittico dominicano che coinvolge Regione Marche e provincia di Pedernales. Si arricchisce, quindi, il sistema di relazioni che la Regione Marche intrattiene con un´interessante area geografica: dopo i progetti con Brasile, Argentina e Venezuela, ora e` la volta della Repubblica Dominicana, ulteriore trampolino di lancio per le imprese marchigiane che intendono operare nell´area di libero scambio sudamericana. .  
   
   
BOLZANO: DURNWALDER INCONTRA IL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO TIBETANO IN ESILIO  
 
Bolzano, 25 maggio 2009 - progetti sono stati realizzati dalla Provincia negli ultimi anni a sostegno dei tibetani in esilio e circa 600mila euro di finanziamenti hanno preso la strada dell´india del nord. Il 21 maggio il nuovo presidente del Parlamento tibetano in esilio, Penpa Tsering, ha incontrato a Bolzano il presidente della Provincia Luis Durnwalder per aggiornarlo sulla situazione in Tibet e discutere di nuovi progetti di cooperazione. "Aiutare una minoranza minacciata e favorire la tutela della propria identità è un piccolo contributo per la sua sopravvivenza culturale": così il presidente Durnwalder caratterizza il pluriennale impegno dell´Alto Adige per la comunità tibetana in esilio. Lo ha ripetuto oggi (21 maggio) incontrando a Palazzo Widmann il nuovo presidente del Parlamento tibetano in esilio, Penpa Tsering. Dei progetti di cooperazione internazionale avviati nel nord dell´India, quest´anno si completa la costruzione di un collegio studentesco a Mundgod a favore dei giovani tibetani. Inoltre, con l´aiuto della Regione, è stato acquistato uno scuolabus. "L´istruzione e la formazione delle nuove generazioni è un passaggio fondamentale nella ricerca della soluzione all´annosa questione del Tibet", ha ribadito Durnwalder. Con l´esponente politico ha discusso di due ulteriori progetti attualmente in fase di valutazione all´Ufficio provinciale affari di gabinetto: un sistema di prevenzione sanitaria e la costruzione di una struttura per ragazze a Dharamsala, la sede politica dei tibetani in esilio. Nel colloquio si è parlato naturalmente anche dell´attuale situazione in Tibet, illustrata da Tsering a Durnwalder. È stato ribadito che un modello autonomistico come quello dell´Alto Adige costituisce ancora oggi una valida soluzione di compromesso. "Ma non esportabile in toto: soltanto dalle lunghe trattative con la Cina si potrà capire fino a che punto potrebbe arrivare questa autonomia", ha concluso Durnwalder. .  
   
   
EMIILIA ROMAGNA - LA VICEPRESIDENTE DELLA GIUNTA MARIA GIUSEPPINA MUZZARELLI HA INCONTRATO IL MINISTRO SALEK BABA E OMAR MIH (RAPPRESENTANTE POLISARIO IN ITALIA)  
 
Bologna, 25 maggio 2009 - Salute, alimentazione, formazione, sostegno alle donne. Continua la collaborazione tra la Regione Emilia-romagna e i Saharawi, il popolo in esilio da oltre trent’anni nel Sahara occidentale. Il 21 maggio la vicepresidente della giunta e assessore alla Cooperazione internazionale Maria Giuseppina Muzzarelli ha incontrato Omar Mih (rappresentante del Polisario in Italia) e Salek Baba, ministro della Cooperazione dei Saharawi. La vicepresidente ha ribadito l’impegno della giunta a portare avanti la collaborazione attraverso progetti sviluppati con enti locali, associazioni, sindacati e ong. Obiettivo, rendere meno difficile la vita nei campi profughi, soprattutto per i soggetti più vulnerabili: minori e donne. “Manteniamo il nostro impegno nei settori ‘tradizionali’, in primo luogo quello sanitario – ha assicurato la vicepresidente – con progetti di cura delle malattie alle vie urinarie e di prevenzione delle epatiti. Siamo molto interessati anche a sviluppare percorsi di formazione per i giovani e per le donne”. Maria Giuseppina Muzzarelli ha ricordato altre due iniziative recenti, con contributo regionale: un progetto per il sostegno alimentare dei gruppi più a rischio (bambini, donne e anziani) attraverso l’acquisto e il mantenimento di dromedari da latte, e il “progetto tende” per le famiglie Saharawi. .  
   
   
TRENTO: IL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO TIBETANO IN VISITA IN PROVINCIA  
 
Milano, 25 maggio 2009 - Pempa Tsering, presidente del Parlamento tibetano in esilio, ha incontrato il 22 maggio pomeriggio, nell´ambito della sua visita al Trentino, il presidente della Provincia autonoma di Trento. Presenti all´incontro anche Roberto Pinter, fra i principali referenti per la questione tibetana in Trentino, Gunther Cologna della sezione locale di Italia-tibet e i professori Roberto Toniatti e Jens Woelk dell´Università di Trento. Fra le iniziative in fase di studio un seminario sulle autonomie europee e mondiali dal quale possano scaturire utili indicazioni per la risoluzione del problema tibetano. Nel corso dell´incontro, svoltosi in un clima di grande cordialità, il presidente della Provincia ha confermato i forti legami di amicizia che uniscono i trentini al popolo tibetano, cementati da due visite nella nostra terra del Dalai Lama, massima autorità ad un tempo politica e spirituale dei tibetani. Si è parlato inoltre dell´Autonomia del Trentino, alla luce della richiesta che da anni le istituzioni tibetane in esilio rivolgono al governo cinese, affinché conceda un´ampia autonomia per il Tibet, nel quadro di quella "terza via" confermata anche dopo le ultime Olimpiadi dalle autorità tibetane: non indipendenza ma autonomia per il cosiddetto "Paese delle nevi", al fine di conciliare le esigenze di sovranità e integrità territoriale della Cina e quelle di autogoverno del popolo tibetano. Allo studio anche un convegno che metta a confronto diversi modelli autonomistici, con riferimento, oltre che alla situazione europea, in particolare anche al continente asiatico. Pempa Tsering, è stato al Museo tridentino di scienze naturali per un incontro pubblico nel quale ha parlato di "Libertà e autonomia per il popolo tibetano". Hanno partecipato anche il direttore del Museo Michele Lanzingher, Roberto Pinter, già vicepresidente della Provincia e consigliere provinciale, che ha rappresentato il Trentino a Dharamsala (India) lo scorso 10 marzo, in occasione dell´insediamento del nuovo Parlamento tibetano, Gunther Cologna di Italia-tibet e la studiosa Eva Plostl, autrice di "La questione tibetana. Autonomia e indipendenza: una proposta realistica. " .  
   
   
CAMPANIA: LEGGE ELETTORALE: BASSOLINO, IMPUGNAZIONE INFONDATA, GOVERNO FACCIA LA SUA PARTE PER PARTECIPAZIONE FEMMINILE LA PARTECIPAZIONE  
 
Napoli, 25 maggio 2009 - La partecipazione delle donne alla vita politica è, da molto tempo, un grande tema nazionale. La nuova legge elettorale della Campania introduce una importante innovazione con la possibilità della doppia preferenza uomo-donna. Dalle informazioni in nostro possesso, l’impugnazione della legge da parte del Consiglio dei Ministri – largamente preannunciata dal centrodestra campano – sarebbe basata principalmente sul presunto contrasto con i principi di uguaglianza, di libertà di voto e di pari opportunità sanciti dalla Costituzione (articoli 3, 48 e 51). Come se la legge predeterminasse un equilibrio di genere nell’esito elettorale, stabilendo quanti uomini e quante donne debbano essere eletti. La legge offre invece diverse possibilità: votare solo una lista senza esprimere preferenze; esprimere una sola preferenza; esprimere un’eventuale seconda preferenza. Solo in quest’ultimo caso, la seconda preferenza dovrà tener conto dell’alternanza di genere. Nessun condizionamento, dunque, degli esiti elettorali, ma solo un’opportunità di scelta in più per l’elettore. Nel Paese delle liste bloccate, la nostra è una soluzione forte e innovativa, senza precedenti nei sistemi elettorali vigenti, che dà nuovo impulso all’applicazione del principio costituzionale di parità di accesso alle cariche elettive, principio sancito con forza anche nel nuovo Statuto regionale. A questo proposito, tra soli quattro giorni sarà superato anche il rilievo relativo all’entrata in vigore dello Statuto. Il 26 maggio scadrà, infatti, il termine previsto per l’eventuale promozione di referendum e il testo verrà promulgato. A oggi, infatti, non risultano iniziative referendarie in corso. E´ paradossale, infine, che mentre tutte le statistiche segnalano quanto grave sia in Italia il problema delle pari opportunità nella politica attiva, il Governo, invece di promuovere scelte positive in questa direzione, intervenga senza fondati motivi nel lavoro di un’amministrazione impegnata a rafforzare la presenza e il ruolo delle donne nelle istituzioni. Attendiamo, dunque, con fiducia il pronunciamento della Corte Costituzionale. .  
   
   
ARTIGIANATO, 14,6 MILIONI DI EURO A 1.814 IMPRESE LOMBARDE CHE POTRANNO DARE IL VIA A 248 MILIONI DI INVESTIMENTI  
 
Milano, 25 maggio 2009 - "Il Comitato regionale per il credito all´artigianato ha approvato 1. 814 domande di imprese artigiane per un totale di 14,6 milioni di euro di contributi e finanziamenti, a fronte dei quali possono essere attivati investimenti per oltre 248 milioni". Lo ha comunicato l´assessore all´Artigianato e Servizi della Regione Lombardia, Domenico Zambetti. Il Comitato regionale per il credito all´artigianato è l´organo che ha il compito di valutare le domande presentate dalle imprese artigiane. E´ presieduto dall´assessore Zambetti ed è composto dagli esperti delle quattro associazioni artigiane di categoria firmatarie dei Contratti Collettivi Nazionali di lavoro (Confartigianato, Cna, Casa e Claai), da Finlombarda e da Federfidi. Con questo stanziamento di 14,6 milioni di euro gli artigiani vengono così a beneficiare dei contributi previsti dalla legge regionale n. 1 del 2007 sulla competitività delle imprese, che prevede uno specifico Fondo per agevolazioni finanziarie all´artigianato. Le imprese artigiane saranno così facilitate nei loro investimenti che, come detto, arriveranno a 248 milioni di euro. Tra le domande deliberate, 1. 757 rientrano nei parametri della "misura B" del Fondo per le agevolazioni finanziarie all´ artigianato (operazioni di credito agevolato con finanziamenti bancari a medio termine di entità non inferiore a 15. 000 e non superiore a 350. 000 euro). Le altre 57 domande invece rientrano nei parametri relativi alla "misura A" e alla "misura C", i cui rispettivi importi vanno da 10. 000 a 15. 000 euro e da 50. 000 a 500. 000 euro. I contributi saranno erogati entro giugno. Nel corso del 2008 erano state accolte altre 1. 806 domande. "In questo momento di crisi - ha commentato l´assessore Zambetti - abbiamo accolto queste 1. 800 domande, consentendo di dare ossigeno e contributi concreti ai nostri artigiani. Sono convinto che, anche grazie a queste misure e soprattutto alla capacità dei nostri artigiani, l´artigianato lombardo potrà superare questa crisi prima e meglio di altri" .  
   
   
INCONTRO SCAJOLA ´ REGIONI – SPACCA (MARCHE):´SERVONO INTERVENTI PER IL RILANCIO E LO SVILUPPO´.  
 
Ancona, 25 Maggio 2009 - ´E´ fondamentale che gli interventi nel settore delle attivita` produttive non siano solo misure tampone anticrisi. Servono interventi strutturali che diano respiro nel breve e che, allo stesso tempo, sostengano il rilancio e lo sviluppo della nostra economia nel medio-lungo periodo´. E´ quanto afferma il presidente della Regione Gian Mario Spacca a commento di quanto avvenuto nella Conferenza dei Presidenti delle Regioni. ´Il rischio ´ prosegue Spacca ´ e` quello di uscire dalla crisi fortemente indeboliti e non piu` in grado di affrontare la competizione globale. Le Regioni sono disposte alla massima collaborazione, ma chiedono interventi concreti e risorse certe. Bisogna entrare nello specifico dei problemi come per esempio nel caso New Holland di Jesi, appartenente al gruppo Fiat, per cui abbiamo chiesto che vengano estesi gli incentivi sulla rottamazione alle macchine agricole. Questa misura infatti offrirebbe l´occasione sia di aumentare le commesse che di rinnovare il parco macchine nel settore agricolo con effetti positivi anche per quanto riguarda la sicurezza´. .  
   
   
BIC LAZIO, OLTRE UN TERZO DEL TOTALE IMPRESE CONCENTRATE IN TERZIARIO  
 
Roma, 25 maggio 2009 - Il tessuto imprenditoriale regionale del Lazio ha messo in evidenza nel quinquennio 2003-2008 un forte sviluppo delle attività di servizio: le imprese del terziario (escluso il commercio), che nel 2003 già rappresentavano oltre il 26% delle aziende attive, sono passate a rappresentare, a fine 2008, oltre 1/3 del totale. Questo si rispecchia anche sulla struttura ´per età´ del tessuto imprenditoriale caratterizzato da una percentuale consistente di imprese nel settore dei servizi (33%), costituitesi dal 2005 in poi. Sono questi alcuni degli spunti che emergono dal secondo rapporto ´Creare impresa: una rete di opportunità per crescere´, realizzato da Bic Lazio e presentato il 21 maggio a Roma, per fornire una valutazione sulle dinamiche di aggregazione delle start up laziali e sui nuovi scenari che si aprono per la creazione di impresa, che quest´anno si è arricchita anche di un´analisi qualitativa. Le imprese di nuova costituzione rispetto al totale delle pmi laziali hanno poi sperimentato una maggiore stabilità dei principali parametri aziendali, in termini sia di fatturato sia di numero di occupati. Il 61% delle start up ha infatti mantenuto un fatturato stabile, a fronte del 43,3% dell´insieme delle imprese laziali; ancora meno marcate sono le variazioni che si sono manifestate nel numero di addetti impiegati, che nell´88% delle imprese di nuova costituzione non è variato negli ultimi tre anni (rispetto al 67% dell´insieme delle imprese). A fronte di questi dati e nonostante questa crescita, che ha contraddistinto tutte le Province della Regione, esiste una carenza nell´offerta di alcuni servizi. In particolare, i maggiori problemi sono stati riscontrati nella ´formazione delle risorse umane´ e nella ´logistica e trasporti´, servizi che, rispettivamente per il 27,1% e per il 24,5% degli imprenditori, sono del tutto inadeguati. Critico è anche il giudizio degli imprenditori per i servizi di ´riciclaggio e smaltimento dei rifiuti´(il 22% degli imprenditori si dichiara infatti insoddisfatto). Nel Lazio, se si distinguono le imprese che fanno parte di una rete da quelle che non ne fanno parte, le prime esprimono un´opinione migliore circa il livello raggiunto dall´offerta di servizi rispetto alle esigenze del proprio settore di attività. In particolare, fra le imprese in rete, è meno alta la parte di imprenditori che esprime un giudizio di totale inadeguatezza dell´offerta di tali servizi. Le imprese in rete presentano infatti un miglior livello di soddisfazione per l´offerta esistente nella ´logistica e nei trasporti´ (il 44% li ritiene carenti, a fronte del 47% delle imprese non in rete), nella ´commercializzazione e distribuzione´ (il 38% le ritiene carenti, a fronte del 42% delle imprese non in rete), nella ´formazione delle risorse umane´ (47% a fronte del 54%), nel ´riciclaggio e smaltimento di rifiuti´ (43% a fronte del 48%). "Il miglioramento della rete di servizi esistente - sostiene il presidente di Bic Lazio, Enrico D´agostino - può rappresentare un importante catalizzatore dei processi di sviluppo di un territorio. E´proprio su questo aspetto che dobbiamo intervenire. Le imprese che adottano nuove forme di aggregazione sono infatti più predisposte a instaurare rapporti di collaborazione con altri operatori economici e a sfruttare maggiormente le occasioni che si presentano. Una necessità - precisa - peraltro particolarmente sentita tra le imprese in fase di start up. L´impegno di Bic Lazio per i prossimi anni è quello di informare in maniera sempre più puntuale le imprese sulle opportunità esistenti sul territorio, anche attraverso l´avvio di percorsi di accompagnamento ad hoc". Ulteriori occasioni per l´avvio di nuove imprese devono essere ricercate anche nella forte domanda di esternalizzazione di alcuni servizi. Oltre un quinto delle imprese intervistate ha infatti valutato positivamente la possibilità di esternalizzare alcune fasi del processo produttivo. Attualmente, con eccezione degli ´affari legali´ e della ´contabilità´, la maggiore propensione all´esternalizzazione si registra con riferimento alle fasi della ´gestione dei processi informatizzati´ e del ´collaudo´, per svolgere le quali rispettivamente il 17% e l´11% delle imprese (pari in entrambi i casi al 25% delle imprese che necessitano di tali servizi) si rivolge a imprese specializzate piuttosto che svolgerle in house. .  
   
   
PROSEGUE IL PERCORSO IN SARDEGNA DELL´ASSESSORE DELL´URBANISTICA, GABRIELE ASUNIS  
 
Cagliari, 22 Maggio 2009 - Riforma del Piano Paesaggistico regionale e pianificazione territoriale. Queste le tematiche affrontate anche a Lanusei e Muravera dall´assessore dell´Urbanistica Gabriele Asunis, che questa volta ha potuto contare sulla presenza del presidente della regione Sardegna Ugo Cappellacci, nelle programmate Conferenze territoriali di "stimolo ed ascolto" con amministratori locali, tecnici, esponenti del mondo sociale ed economico, ma anche associazioni ambientaliste, mirate alla ricerca condivisa di una strategia per la valorizzazione del paesaggio della Sardegna. Il tour dell´isola toccherà nelle prossime settimane altri cinque centri ( Pula, Oristano, San Gavino, Carbonia e Nuoro), per concludersi con la Conferenza regionale in calendario per il 30 giugno alla Fiera Campionaria di Cagliari. Il risultato di questo lavoro, attraverso le questioni emerse nei paesi visitati, consentirà la definizione delle linee guida per un sistema partecipato di governo della regione. Ogni Conferenza territoriale è preceduta da un tavolo preliminare di lavoro propedeutico alla Conferenza regionale, nel corso del quale ci sarà una prima messa a fuoco delle questioni locali. "La Giunta Cappellacci - ha detto Asunis – è entrata in carica da circa due mesi e mezzo. Da allora abbiamo cercato di capire e analizzare profondamente la pianificazione comunale e provinciale, rilevando che dopo l’avvenuta approvazione del Ppr 2006, solo due comuni della Sardegna, Girasole ed Elini, erano riusciti ad approvare i propri strumenti urbanistici. Questi ultimi - ha aggiunto - allo stato attuale sono sospesi perché i Puc non sono stati ritenuti coerenti con il Ppr dall´Amministrazione regionale. Questa situazione ci ha fortemente allarmato. Da qui l´identificazione di un percorso condiviso per dare voce ai cittadini, per il tramite dei loro rappresentanti istituzionali, confermando che per noi il metodo di governo assume valenza almeno analoga a quella dei contenuti, e che è necessario fondare la nostra azione sul metodo partecipativo. Abbiamo inoltre identificato il territorio, considerato nella sua duplice accezione di patrimonio ambientale da tutelare e difendere, e di luogo da restituire al protagonismo delle autonomie locali e funzionali, come uno dei tre assi strategici del modello di sviluppo per la nostra isola". "L´esecutivo, dunque, conferma quello già affermato in campagna elettorale - ha proseguito - ossia che riteniamo fondamentale il metodo della partecipazione e della condivisione, in merito a quelle che sono le scelte più importanti da compiere, soprattutto quando interessano la nostra regione. Vogliamo inoltre confermare l´impegno di sviluppare una politica rispettosa dell´ambiente e delle prerogative locali, ed è proprio questo il motivo che ci spinge, prima di assumere le decisioni, al confronto con il territorio, cioè il destinatario di queste pratiche e di questi strumenti. Ovviamente, non per abdicare al nostro ruolo istituzionale, che ci obbliga a fare sintesi di tutto quello di cui si discute, bensì per consentirci di avere sull´argomento un quadro chiaro ed esaustivo, al fine di compiere le migliori scelte e cogliere le migliori opportunità". "Credo che questo metodo di lavoro - ha concluso l’assessore - viste le competenze, la preparazione e l’organizzazione dimostrate dalle amministrazioni, debba essere ulteriormente affinato, per condurci alla formalizzazione di atti che nascano dalle esigenze locali, per poi essere trasferiti in documenti che siano, ancor prima di approvarli, condivisi dalle stesse amministrazioni comunali". "La Regione - ha aggiunto - intende predisporre un articolato normativo che, per quanto riguarda il sistema costiero, non consenta una applicazione dell´incremento volumetrico. Nell’ambito dei 300 metri dal mare, invece, stiamo valutando la possibilità di concedere incrementi di volumetrie per tutti coloro che abbattono il proprio immobile per spostarlo, ricostruendolo, oltre il limite di quella fascia". .  
   
   
INAUGURATO A GROSSETO, UN PALAZZO DELLA REGIONE PER IL MARE E LE MINIERE  
 
 Grosseto, 25 maggio 2009 - Un immobile importante, all´interno delle mura cittadine di Grosseto, per raccogliere funzioni e competenze di grande complessità e delicatezza per tutto il territorio regionale. Sono stati inaugurati il 22 maggio a Grosseto, in Corso Carducci, in quello che già storicamente era il Palazzo del Genio Civile, i nuovi uffici della Regione che ospiteranno gli uffici tecnici del genio civile di area vasta (Grosseto e Siena), l´ufficio regionale delle opere marittime e l´autorità di vigilanza delle attività minerarie. Insomma, ha spiegato il vicepresidente della Regione Toscana che ha rappresentato il governo regionale nell´inaugurazione, una nuova sede regionale che raccoglie e accorpa funzioni di assoluto rilievo per l´uso corretto del nostro territorio e del nostro patrimonio ambientale. Tutto questo nel segno della funzionalità e dell´efficienza, ma anche di una razionalizzazione delle sedi e quindi di un effettivo risparmio. Gli uffici inaugurati oggi si occuperanno, tra le altre cose, della difesa del suolo (indagini geologiche, gestione e verifiche di interventi di riduzione del rischio idraulico e idrogeologico, autorizzazione opere idrauliche, istruttorie in materia di acque termo-minerali, supporto alle segreterie dei bacini dell´Ombrone e del Fiora), e di antisismica (autorizzazioni, sopralluoghi e controlli, interventi di adeguamento, valutazioni di vulnerabilità). L´ufficio regionale opere marittime si occuperà, tra l´altro, dei programmi di riduzione dell´erosione costiera, di valutazioni di impatto ambientale, di progettazione e direzione di lavori di difesa della costa, di piani regolatori portuali, delle varie infrastrutture marittime. Gli uffici inaugurati oggi erano stati destinati al genio civile già nel 1911. Il palazzo (2. 800 metri quadrati di superficie) , che in precedenza ospitava la Prefettura real e, fu in seguito interessato a diversi ampliamenti e ristrutturazioni. Originariamente di proprietà statale, l´edificio è stato trasferito alla Regione in diverse fasi, fino a diventare totalmente regionale nel 2006. I successivi lavori hanno riguardato in particolare il risanamento conservativo delle facciate e delle terrazze, oltre che il trasferimento dell´autorità di vigilanza sulle attività minerarie, per un importo di quasi 200 mila euro. In programma c´è ancora un altro intervento per la realizzazione di una sala riunione e di una piccola foresteria. .  
   
   
FOCUS RUSSIA ´ NUOVI PROGETTI DELLE AZIENDE MARCHIGIANE PER L´AREA DI LIPETSK - SPACCA: ´CAPITALIZZIAMO L´ESPERIENZA ACCUMULATA E RAFFORZIAMO I RAPPORTI DI COLLABORAZIONE A SOSTEGNO DELLE PMI´.  
 
 Ancona, 25 maggio 2009 - I rapporti tra le Marche e la Regione di Lipetsk ricevono nuovo impulso da un pacchetto di progetti presentati dalle aziende marchigiane che, da parte loro, chiedono condizioni favorevoli per nuovi insediamenti produttivi in Russia. Se ne e` parlato oggi pomeriggio a Palazzo Raffaello dove si e` svolto un tavolo tecnico per promuovere le piu` recenti prospettive e potenzialita` offerte dalla Regione di Lipetsk e le possibili forme di collaborazione tecnica, commerciale e produttive con imprese della subfornitura elettromeccanica e plastica. ´Negli ultimi anni ´ ha detto il presidente della Regione Gian Mario Spacca ricevendo, insieme al dirigente dell´Internazionalizzazione Raimondo Orsetti, la delegazione russa guidata dal vicegovernatore della Regione di Lipetsk con delega alle politiche industriali e relazioni internazionali Alexander Korobeinikov ´ i rapporti tra Russia e Italia si sono intensificati grazie alla collaborazione tra i due Paesi, tra le piccole e medie imprese e le Regioni. In questo senso le Marche, con il distretto creato a Lipetsk, sono state le prime a costruire questo modello. Ora dobbiamo capitalizzare e valorizzare questo primato tanto piu` che nelle recenti missioni a cui abbiamo partecipato sia il presidente Putin che il primo ministro Primakov hanno evidenziato la necessita` di aprire alle pmi italiane. Si tratta di opportunita` che vanno colte senza indugio. La Regione e` fortemente intenzionata a sostenere questa collaborazione sia per i rapporti di amicizia e stima che ci legano da anni alla Russia, sia per gli interessi concreti della nostra economia´. Spacca ha poi ricordato il ruolo di coordinamento delle Regioni italiane svolto dalle Marche nel settore Internazionalizzazione ed ha annunciato a breve la presentazione di nuovi progetti interregionali diretti in Russia ed in particolare a Lipetsk. I rappresentanti di Meccano, di Cosmob e delle altre aziende presenti hanno unanimemente sottolineato l´interesse di un folto gruppo di imprese marchigiane distribuite nei vari settori verso il distretto russo, ma hanno anche espresso l´esigenza di veder confermati da parte della Regione di Lipetsk impegni concreti sia sul fronte logistico che finanziario per creare condizioni favorevoli agli investimenti. Il pacchetto di progetti proposti dalle aziende prevede un investimento complessivo ipotizzato di circa 27 milioni di euro a fronte dei quali sono stati chiesti interventi di edilizia industriale, incentivazioni finanziarie in termini di contributi a fondo perduto e in conto interesse da parte del governo russo e l´estensione dell´esenzione dei dazi doganali anche al di fuori dei confini della zona economica speciale in cui non tutte le pmi hanno i requisiti per entrare. Sia il vicegovernatore Korobeinkov che gli altri componenti della delegazione (Vladimir Lavrentev, Rappresentante dell´Autorita` Federale Russa per le Zone Economiche Speciali, Klimeshov Grigory Funzionario del Servizio Rapporti Internazionali dell´Amministrazione Regionale di Lipetsk, Vittorio Torrembini Presidente del Gruppo Imprenditori Italiani a Mosca Gim-unimpresa) hanno assicurato la loro amicizia nel confronti delle Marche e la massima collaborazione nei confronti delle pmi che vorranno investire nei loro territori. In particolare hanno espresso l´esigenza di avere in loco oltre ad insediamenti produttivi altamente tecnologici, attivita` di produzione di mobili e scarpe per la fascia medio-bassa dei consumatori. Scheda Tecnica Il distretto. Nel 2002 grazie ai rapporti di partenariato della Regione Marche e` nato a Lipetsk, una regione a 400 chilometri a sud di Mosca, un distretto della meccanica marchigiano. E` uno dei quattro avviati dagli italiani in Russia. Contestualmente e` stata istituita una ``Casa Marche``, una struttura espositiva dove le aziende marchigiane hanno la possibilita` di farsi conoscere. Le iniziative. Il commercio estero verso la Federazione Russa ed i collegati percorsi di internazionalizzazione costituiscono importati leve per lo sviluppo dell´economia marchigiana. Nell´ambito della Misura 1. 5, Docup Ob. 2 Marche ´ Anni 2000-2006 sono state approfondite le potenzialita` della Regione di Lipetsk e, in particolare, della sua Zona Economica Speciale, gia` sancite nelle ultime sessioni della Task Force Italo-russa sui distretti industriali e le Pmi. Nell´ambito della Xiii sessione, che si e` svolta nel maggio 2008 a Lipetsk, particolare attenzione e` stata dedicata al ´Supporto alla creazione di insediamenti industriali nel distretto degli elettrodomestici nella Zes di Lipetsk´ mentre nella Xiv sessione, che si e` svolta nell´ottobre 2008 a San Remo, l´attenzione e` stata rivolta al tema ´Zes-pmi: collaborazione bancaria e finanziaria´ per fornire un concreto supporto agli investimenti delle Pmi nella Zes di Lipetsk. I settori di interesse. Meccanica; elettronica; macchine strumentali per la lavorazione del legno/vetro/marmo/food; macchine agricole; stampi e stampaggio di materiali metallici e plastica; edilizia e materiali per l´edilizia; mobili ed arredamento. .  
   
   
MILANO, SICUREZZA, DE CORATO: “AL VIA PATTUGLIAMENTI MISTI E PRESIDIO BLUE BERETS IN VIA MECENATE” SALGONO A 21 LE ZONE CONTROLLATE DAI MILITARI. DA INIZIO ANNO EFFETTUATI 1000 INTERVENTI DA BLUE BERETS, CITY ANGELS E POLIZIOTTI ITALIANI NELLE AREE A RISCHIO, 352 ALLA STAZIONE CENTRALE  
 
Milano, 25 maggio 2009 - “Da questa settimana il quartiere Forlanini è controllato da pattuglie miste della Polizia di Stato e dei militari. Una risposta alle segnalazioni dei residenti delle vie Mecenate, Dalmazia e Pecorini, che ho incontrato la settimana scorsa in un’assemblea pubblica, e che lamentavano la presenza dilagante di fenomeni di criminalità e attività illecite nella zona. L’azione delle Forze dell’ordine e dei soldati per la prevenzione e il contrasto delle criticità si va ad aggiungere al monitoraggio che gli operatori dei Blue Berets svolgono nell’area dall’11 maggio”. Lo ha comunica, il 21 maggio il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. “Con l’aggiunta del quartiere Forlanini - dichiara De Corato - salgono a 21 le zone controllate dalle pattuglie miste. Una presenza importante sul territorio cittadino, quella garantita dai militari, soprattutto per l’effetto deterrente che produce. Tanto che di recente il Ministro La Russa ha quantificato un calo del 40% dei reati nelle vie pattugliate dall’Esercito”. “Continua a rivelarsi positiva l’azione di sicurezza di prossimità – prosegue De Corato - che i volontari della sicurezza, Blue Berets, City Angels e Associazione Poliziotti Italiani, svolgono da fine giugno 2007 in alcune aree a rischio per prevenire e contrastare situazioni di degrado. Nei primi quattro mesi del 2009 sono già un migliaio gli interventi effettuati”. In particolare, 237 operazioni riguardano problematiche legate alla presenza di nomadi, 99 per risse, liti e aggressioni, 24 per furti e scippi; sono inoltre 77 gli allontanamenti di persone che in stato di ebbrezza o in seguito a consumo di sostanze stupefacenti molestavano passanti o disturbavano la quiete pubblica e 76 i soccorsi prestati agli anziani. Solo alla Stazione Centrale sono 352 i casi in cui i volontari sono intervenuti direttamente o in ausilio alle Forze dell’ordine consentendo spesso l’arresto degli autori dei reati. “Molto utile – aggiunge De Corato - si è rivelato anche il servizio che i City Angels da marzo svolgono nei weekend all’esterno di discoteche e locali notturni. In poco più di un mese sono intervenuti 17 volte per sedare risse tra cittadini, allontanare persone moleste, prevenire aggressioni o accompagnare giovani sbronzi a casa”. Queste le aree attualmente monitorate dalle tre associazioni: Blu Berets: Stazione Centrale, Cam (Centro aggregazione multifunzionale) di via Ciriè, Polo Ferrara (centro anziani), via Imbonati, viale Jenner e quartiere Forlanini. Associazione Poliziotti Italiani: via Gardini, via Gavirate/de Vincenti, Cam di corso di Porta Romana, Mm Crescenzago-sottopasso Palmanova, piazzale Abbiategrasso, parco Pallavicino Mm Pagano, scuola elementare A. Da Giussano. City Angels: viale Vittorio Veneto, corso Concordia, viale Montenero, piazza Sant’alessandro, parco Alessandrini, viale Monza e all’esterno di alcune discoteche. Le aree presidiate da militari e Forze dell’ordine: Corvetto, quartiere Gratosoglio, piazza Tirana-gonin, quartiere Chiaravalle, piazza Selinunte-mar Jonio, Ponte Lambro, quartiere Stadera, piazza Archinto-borsieri, quartiere Vigentino, corso Como, Stazione Centrale, via Padova, Baggio-via Quarti, viale Monza, via Benedetto Marcello, Quarto Oggiaro, Rogoredo, Imbonati, San Siro, Lorenteggio e quartiere Forlanini. .  
   
   
PRESENTATO IL PROGETTO "ALLE RADICI DELLA LEGALITÀ"  
 
Cagliari, 25 Maggio 2009 - Il 21 maggio è stato presentato alla stampa da Giampaolo Satta, consulente dell´assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, il progetto pilota finanziato con risorse del Por Sardegna e realizzato dal Consorzio Sviluppo Civile. Il progetto verrà illustrato anche sabato 6 giugno a Bono (Ss), presso l´Auditorium dell’Istituto Comprensivo. Nell’occasione, verrà illustrato il volume "Forme associative, legalità e sviluppo locale", curato da Francesco Maria Nurra, e verrà proiettato il documentario "Alle radici della legalità", per la regia di P. J. Gambioli, entrambi realizzati nell´ambito delle azioni immateriali del progetto pilota. E´ dal 2003 che il Consorzio Sviluppo Civile, nato grazie ad un finanziamento messo a disposizione dal Ministero dell’Interno, a valere sul Piano Operativo Nazionale per la Sicurezza, ha avviato la realizzazione di centri di aggregazione giovanile, campi sportivi, anfiteatri e altre strutture destinate al contenimento del disagio sociale dal quale nascono spesso i comportamenti delinquenziali. I cinque Comuni che hanno dato vita al Consorzio sono: Alà dei Sardi, Bono, Buddusò, Burgos e Illorai. Dal 2005 se ne sono aggiunti altri sei: Anela, Benetutti, Bottida, Bultei, Esporlatu e Nule. Il Consorzio ha ottenuto il finanziamento del progetto, destinato a proseguire le opere iniziate nonché a svilupparne di nuove. I due interventi sono stati realizzati nell´ambito del Programma Operativo Nazionale sulla Sicurezza 2000-2006, del Por Sardegna 2000-2006 e con l’Accordo di Programma Quadro Sicurezza per lo Sviluppo della Regione Sardegna "Emanuela Loi". In seguito, il Consorzio ha partecipato ad altri due progetti, entrambi finanziati con misure Por, il primo dei quali, "Goceano Rurale", si è concluso nel mese di ottobre. Il secondo progetto, "Alle radici della legalità" ha operato nella stessa direzione degli interventi realizzati nell´ambito del Pon Sicurezza; infatti le azioni della misura sono state realizzate in stretta integrazione con le disposizioni previste dal Programma Operativo Nazionale sulla Sicurezza 2000-2006. .  
   
   
TERREMOTO: IL PRESIDENTE, OGGI NASCE IL "SISTEMA ABRUZZO" INTESA CON RETTORI E SINDACI. SI RIPARTE DALLA CONOSCENZA  
 
L´aquila, 25 maggio 2009 - Regione Abruzzo, Università, Comuni di Castelli, Caporciano, Poggio Picenze, Barete, Goriano Sicoli e Rocca di Mezzo, insieme per dare vita al cosiddetto ‘ Sistema Abruzzo’ . L’ intesa è stata siglata il 22 maggio dal presidente della Regione, dall’ assessore regionale alle Politiche del lavoro, dai sindaci e dai rettori interessati. L’ accordo, aperto anche ad altre municipalità del ‘ cratere’ , rappresenta l’ avvio concreto della collaborazione sui temi della ricostruzione nelle aree investite dal terremoto. Un Comitato coordinerà le iniziative che, nel medio periodo, dovrebbero garantire il ritorno alla normalità delle popolazioni colpite. ‘ La crisi internazionale del 2009 ed il recente terremoto ‘ ha spiegato il presidente della Regione, prima della firma, a palazzo Silone, all’ Aquila ‘ hanno determinato in Abruzzo una situazione singolare che non ha modelli di riferimento. C’ è bisogno di inventarsi tutto e di nuovo perché le risposte non possono più essere quelle del passato’ . ‘ Dal terremoto ‘ ha proseguito il Presidente ‘ è emersa la consapevolezza che non c’ è più la frammentazione di un tempo. Dobbiamo essere una comunità nel vero senso del termine. Dobbiamo fare sistema ed in quest’ ottica il mondo accademico è chiamato a svolgere un ruolo importantissimo, perché produce conoscenza, sapere. E’ necessario pensare fin da ora ‘ ha suggerito il presidente della Regione ‘ a come esportare questi beni immateriali, l’ unica ricchezza del futuro. Il nostro domani non è vendere manodopera a basso costo’ . Infine, il Presidente ha sollecitato una riflessione: ‘ Il sisma, paradossalmente, potrebbe offrirci molte chance, ma i pessimisti sono inadatti a gestire una realtà del genere. Loro sono i veri nemici e bisogna tenerli a distanza’ . .  
   
   
TERREMOTO: IL PRESIDENTE, ECCO COS´E´ IL "SISTEMA ABRUZZO" "GLI ATENEI ATTIVATORI DI CONTESTO PER GLI AMMINISTRATORI"  
 
L´aquila, 25 maggio 2009 - Il ‘ Sistema Abruzzo’ si fonda sul contributo che le amministrazioni locali, interessate dal sisma del 6 aprile, potranno ricevere dall’ Università. Contributi che dovranno essere strumentali e di conoscenza, ma anche formativi, scientifici e di servizio. E’ quanto spiegato il 22 maggio, dal presidente della Regione, dall’ assessore al Lavoro e dai dirigenti regionali che hanno sollecitato e perfezionato l’ intesa. L’ accordo si inserisce in un più ampio contesto di coinvolgimento di realtà professionali, imprenditoriali e sociali. ‘ L’ Università ‘ è stato ribadito ‘ deve rappresentare un importante attivatore di contesto, che deve supportare le scelte delle amministrazioni locali, in fatto di edilizia, ricerca e sperimentazione, anche mediante appositi ‘ cantieri-scuola’ ‘ . A tal fine verrà costituito un laboratorio interdisciplinare a rete per il terremoto, Quakenetlab, articolato in unità locali presso i singoli Comuni ed in una unità centrale presso la facoltà di Ingegneria dell’ Aquila. Questo laboratorio sarà guidato dal Comitato di coordinamento di cui si diceva, espressione di Regione, atenei e sindaci firmatari l’ intesa. Tra i compiti, predisporre studi per la ricostruzione e per lo sviluppo territoriale sostenibile; fornire strumenti metodologici multidisciplinari per la ricerca anche storica del tessuto edilizio e delle pratiche costruttive; monitorare i cantieri pilota; elaborare protocolli per la valutazione dell’ adeguatezza sismica. .  
   
   
TERREMOTO: CHIODI, SU ZONA FRANCA INTESA GOVERNO-REGIONE  
 
L´aquila, 25 maggio 2009 - "Sulla Zona franca stiamo sottoponendo all´Unione europea una posizione comune Governo-regioni". Lo ha detto il presidente della Regione a margine della conferenza stampa del 21 maggio con il ministro della Difesa a chiarimento dell´iter di legge sulla questione della Zona franca. "Abbiamo fatto approvare - ha aggiunto il presidente della Regione - un emendamento che prevede la Zona franca che, è bene chiarire una volta per tutte, non è la Zona franca urbana che conosciamo, bensì è il sistema della zona franca prevista dall´Unione europea i cui benefici in sede operativa saranno determinati dal Cipe essndo materia di programmazione e sviluppo". Il presidente della Regione ha poi voluto chiarire alcuni aspetti della Zona franca alla luce soprattutto delle ultime notizie sulla natura del provvedimento. "Qualora l´Unione europea dovesse accettare la richiesta del Governo e della Regione - aggiunge - la Zona franca andrebbe ad incidere sul tessuto economico e sociale che ha subito forti danni; non basta aver subito danni materiali dal terremoto per aspirare ad un riconoscimento del genere. È bene chiarire che sarà fatta una scelta legata a determinati parametri economici che riguarderanno esclusivamente il tessuto socioeconomico effettivamente compromesso, senza furbizie da parte di qualcuno". "Credo, in tutta onestà, che per un fatto di equità la soluzione della Zona franca debba essere pensata per le zone dell´aquilano che hanno subito danni tangibili e danni alla possibilità materiale di lavorare e produrre", ha aggiunto il presidente della Regione a chi chiedeva se si potevano già da ora individuare aree che potranno beneficiare eventualmente dei provvedimenti connessi alla Zona franca. "La misura, quindi, non potrà essere estesa a prescindere, come alcuni vanno evocando senza un principio di fondamento; come non è detto che la Zona franca coincida con i comuni del decreto numero 3, quello del ´cratere´. Il perimetro che ha individuato il decreto sul cratere dei comuni tiene conto di una serie di relazioni scientifiche ben determinate; la Zona franca di cui stiamo discutendo fa invece riferimento a parametri che hanno a che fare con il tessuto socioeconomico". Sulle possibilità di accoglimento della proposta del Governo sulla Zona franca, il presidente della Regione ha parlato di "impressione positiva sull´atteggiamento dell´Unione europea di esprimersi in senso favorevole di fronte alla richieste italiane, anche se ? ha precisato il Presidente ? l´Europa dirà la sua in maniera definitiva solo quando avrà davanti tutti i dati socioeconomici.  
   
   
TERREMOTO ABRUZZO. UN PROTOCOLLO PER GLI AIUTI DEL “SISTEMA EMILIA-ROMAGNA"  
 
Bologna, 25 maggio 2009 - Via libera al progetto per la centrale operativa 118 all’Aquila e al protocollo di intesa per coordinare gli aiuti del “sistema Emilia-romagna” a favore delle popolazioni colpite dal sisma dello scorso 6 aprile. E’ quanto deciso dalla cabina di regia operativa che si è riunita in Regione alla presenza del sottosegretario alla presidenza Alfredo Bertelli, dell’assessore regionale alla Protezione civile Marioluigi Bruschini e del direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile Demetrio Egidi. All’incontro hanno preso parte anche i rappresentanti della Province, dei Comuni capoluogo e dei Comuni sopra i 50 mila abitanti, delle organizzazioni economiche dell’Emilia-romagna (Confindustria Agci, Cia, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Confcooperative, Confservizi, Legacoop, Unioncamere, Unionapi) e sindacali Cgil Cisl, Uil e Ugl. In particolare tutti i progetti e le iniziative finanziate dalla rete istituzionale dell’Emilia-romagna - contenute in uno specifico capitolo del bilancio regionale - saranno definite dal Protocollo d’intesa condiviso tra le istituzioni a livello regionale e locale. Oltre alla centrale operativa 118 all’Aquila, è prevista la realizzazione di un poliambulatorio di base per i Comuni abruzzesi di Villa Sant’angelo e Sant’eusanio Forconese e diverse attività di supporto tecnico-amministrativo. Tutti i progetti sono stati condivisi con le istituzioni abruzzesi. Il costo stimato per gli interventi è di 3 milioni e 400 mila euro. La nuova centrale operativa di soccorso Il progetto per la centrale operativa, redatta dalla Direzione regionale sanità in collaborazione con l’Agenzia regionale di Protezione civile e in base ad accordi con la Regione Abruzzo, prevede la realizzazione di una struttura di 700-800 metri in grado di ospitare gli enti di soccorso (112, 113, 115) e la Protezione civile, con quattro diverse aree: area operativa, area direzione, locali tecnologie 118 e area dedicata al personale delle ambulanze. E’ al vaglio una proposta per acquisire nuovi mezzi di soccorso per il 118 dell’Aquila (la spesa stimata è di 230 mila euro). La cabina di regia regionale - E’ stata istituita con decreto n. 125 del 28 aprile 2009 del Presidente Errani. Ne fanno parte il sottosegretario alla Presidenza Alfredo Bertelli (che coordina i lavori in caso di assenza del presidente Errani), l’assessore regionale Difesa del suolo e della costa. Sicurezza territoriale, Protezione civile, Marioluigi Bruschini, il direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile Demetrio Egidi, il presidente della Provincia di Ferrara Pier Giorgio dall’Acqua, in qualità di rappresentante istituzionale dell’Unione Province italiane dell’Emilia-romagna, il rappresentante tecnico dell’Upi-emilia-romagna Enrico Manicardi; il rappresentante istituzionale dell’Anci-emilia-romagna Roberto Reggi (sindaco di Piacenza), il rappresentante Uncem Emilia-romagna Marco Iachetta. .  
   
   
TERREMOTO: DA ACCOR SERVICE 20 MILA EURO IN BUONI PASTO  
 
 L´aquila, 25 maggio 2009 - Ventimila euro in buoni pasto sono stati donati dall´Accor service, società di servizi nel campo della ristorazione e fornitore della regione Abruzzo dal 2000, in favore delle famiglie terremotate. A comunicarlo è l´assessore al Personale che ha incontrato nei giorni scorsi Francois Alonge, responsabile commerciale Programmi sociali pubblici della Accor services Italia. I buoni pasto sono spendibili anche nei supermercati e verranno consegnati, secondo quanto è stato concordato tra l´Assessore e i responsabili dell´Accor service, "a favore delle famiglie che si trovano ad affrontare un particolare disagio in questa generale situazione di calamità". A tal fine l´amministrazione regionale ha preso contatti con il comune per individuare attraverso i servizi sociali le famiglie più bisognose. "La donazione dell´Accor service - ha detto l´assessore al Personale - è un atto di solidarietà di grandissimo valore, che va ad incidere direttamente sui bisogni primari delle famiglie aquilane colpite dal terremoto. Il tutto gestito direttamente dalla società con assoluta discrezione e questo è un dato di grande serietà". .  
   
   
TOSCANA ALL´AVANGUARDIA NELLA PREVENZIONE DEL RISCHIO ANTISISMICA, DALLA REGIONE 110 MILIONI PER LA SICUREZZA IN CORSO I CONTROLLI SU TUTTI GLI EDIFICI PUBBLICI CENSITI DAI COMUNI  
 
Firenze, 25 maggio 2009 - La Toscana non ha atteso la tragedia in Abruzzo per mettere in sicurezza il territorio contro il rischio sismico. La Regione ha operato investimenti sia in termini economici che in personale tecnico addetto ai controlli; ma, ha sottolineato il 22 maggio nell´Auditorium del Consiglio regionale l´assessore alla protezione civile nel suo intervento agli Stati generali del settore, ha anche lavorato e sta tuttora operando per rafforzare il sistema antisismico grazie alla ricerca e alla sperimentazione per individuare le innovazioni utili alla riduzione del rischio. A partire dal 2000, la Regione ha erogato più di 110 milioni di contributi ai Comuni delle aree riconosciute a maggior rischio sismico (in sostanza le aree montane di Mugello, Casentino, Garfagnana, Lunigiana e Amiata) per la messa a norma degli edifici pubblici in vista della miglior tenuta statica e dinamica. A questo va aggiunto il controllo a tappeto che verrà effettuato su tu tte le strutture sanitarie toscane di concerto con il dipartimento per la salute. Gli edifici pubblici strategici nelle zone a più alta pericolosità sismica in Toscana (fra i quali un migliaio sono scuole) sono circa 1. 500. Oltre 500 sono gli edifici per i quali è già stato completato l´adeguamento alle più recenti normative antisismiche, mentre altri circa 500 sono oggetto di verifiche e indagini. A questo va aggiunto, ha proseguito l´assessore nel suo intervento, che grazie ai recenti regolamenti antisismici è completo nelle stesse aree a rischio il controllo progettuale sugli interventi privati. L´efficacia di questa azione è resa possibile dal fatto che la Regione dispone di un coordinamento regionale di prevenzione sismica e di uno staff del Genio civile adibito al controllo del rischio sismico di circa 100 tecnici specializzati fra ingegneri, architetti e geologi, di cui una quarantina assunti nell´ultimo anno. E ora, grazie alla lettera d´intenti siglata con il sistema universitario toscano, crescerà la collaborazione per la ricerca su prevenzione e misure di intervento. Alla fine del 2007 solo il 32 per cento delle amministrazioni comunali toscane era dotata di un piano di protezione civile; oggi sono oltre il 60 per cento. Sono cifre indicative di un profondo mutamento di sensibilità, cui la Regione continuerà a portare il suo convinto contributo. Come convinto è stato, ha ricordato l´assessore, l´intervento nelle aree terremotate in Abruzzo: oltre al tempestivo aiuto fornito dal sistema della protezione civile toscana, ad oggi 350 tecnici, divisi in 135 squadre messe in campo da Genio civile e Province, hanno effettuato circa seimila sopralluoghi sulle abitazioni per valutarne l´abitabilità e nel caso consentirne la ripresa di possesso da parte di proprietari e affittuari. .  
   
   
MILANO, INFOLINE 02.02.02. MORATTI: “UN SERVIZIO PER RENDERE PIU´ SEMPLICE IL RAPPORTO COMUNE-CITTADINI"  
 
 Milano, 25 maggio 2009 - "E´ giusto che in una citta´ dalla vocazione internazionale anche i servizi telefonici del Comune siano multilingue, anche per attrarre dall´estero imprese e turisti´´. Entro dicembre il numero unico dei servizi del Comune di Milano (02. 02. 02) parlera´ anche l´arabo, il cinese, il francese e il tedesco, oltre all´inglese e ovviamente all´italiano. Lo ha annunciato il 20 maggio mattina il Sindaco di Milano Letizia Moratti in occasione del sopralluogo nella sede del call center del Comune di Milano di via dei Missaglia con l’assessore Qualità, Servizi al Cittadino e Semplificazione, Servizi Civici Stefano Pillitteri. “Credere nella possibilità di cambiamento e investire sulla formazione professionale – ha detto Letizia Moratti – sono le linee guida che abbiamo seguito per offrire un servizio vicino ai cittadini e che possa semplificare il loro rapporto con la pubblica amministrazione”. Sono stati messi in qualità il 50% dei processi del Comune di Milano e proprio questa mattina, durante il convegno "Milano città di qualità" tenutosi a Palazzo Marino, è stato consegnato al Sindaco Moratti dal presidente di Certiquality Giordano Righini, alla presenza dell´assessore Stefano Pillitteri, il certificato Iso 9001. “La mission del mio assessorato è quella di avvicinare la Pubblica Amministrazione al cittadino e grazie ad azioni concrete stiamo facendo risparmiare tempi e risorse ai city user - ha detto Pillitteri - Abbiamo inoltre esteso il servizio del gradimento tramite emoticon a più canali. Il giudizio sui servizi ricevuti infatti è il primo passo verso una partecipazione attiva tra cittadino e Pubblica Amministrazione al fine di ricercare soluzioni”. Durante la visita alla sede dello 020202, il Sindaco ha illustrato i risultati delle attività messe in atto dall’assessorato ai Servizi Civici per rendere più semplice ed efficiente il rapporto tra i cittadini e la Pubblica Amministrazione. Oltre alle risposte multilingue, l´altra novità annunciata dal sindaco Moratti e dall´assessore Stefano Pillitteri, è l´attivazione, dal prossimo dicembre, di un servizio che consentirà di stamparsi da casa tramite computer i certificati anagrafici e il pass della sosta. Entro fine anno oltre la metà dei milanesi non avrà più bisogno degli sportelli dell´anagrafe ma potrà stampare tutti certificati e i pass per la sosta a casa, scaricandoli dal proprio computer. "La maggior parte dei certificati è autocertificabile - ha spiegato Moratti - e i moduli per l´autocertificazione si trovano sul sito del Comune. Questo ha portato a una riduzione del 13% delle richieste di certificati" "Secondo le stime a Milano il 52% dei cittadini ha un computer - ha sottolineato Pillitteri - Questo significa che tutti questi cittadini potranno avere ogni tipo di certificazione senza muoversi da casa". La visita di oggi al call center comunale e´ stata l´occasione per il sindaco Moratti e l´assessore Stefano Pillitteri di fare un primo bilancio della riforma avviata tre anni fa nel rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione, in nome della semplificazione e della riduzione delle code. La moltiplicazione degli sportelli unici nelle Zone ha permesso di abbattere della meta´ i tempi di attesa e nel 2008 lo 02. 02. 02 (attivo tutti i giorni 24 ore su 24) ha gestito 1. 750. 000 contatti. La media giornaliera è di 5mila chiamate, punte massime di 200mila in un mese, 80mila telefonate di teleassistenza nel 2009 e 700 "di cortesia" ad ultrasettantenni ogni giorno, con cui gli operatori, in collegamento con i servizi sociali, si accertano settimanalmente delle condizioni di salute e dei bisogni degli anziani in difficoltà o soli. Grazie infatti all’istituzione del numero unico 02. 02. 02, agli Sportelli polifunzionali Milano Semplice, all’autocertificazione e all’implementazione dei servizi on line il Comune ha ridotto del 50% i tempi di attesa agli sportelli e del 13% le richieste di certificati. E´ stato ricordato anche uno dei servizi telefonici più innovativi del Comune: le chiamate di cortesia per gli over 70 che periodicamente verificano lo stato di salute e i bisogni degli anziani soli e, in caso di necessita´, avvisano i servizi sociali per visite a domicilio. Il sindaco Moratti ha ricordato che ogni settimana dal numero unico multiservizi del Comune partono 5. 000 chiamate di cortesia e, dal prossimo ottobre, questo servizio di prossimita´, sara´ esteso anche ai disabili e consentirà´ anche di prenotare visite e prestazioni sanitarie. Infine anche gli utenti che si rivolgono ad Infoline 02. 02. 02 possono esprimere la propria valutazione sul servizio attraverso la versione telefonica degli emoticon. I primi risultati dimostrano che l’88% delle persone che hanno chiamato hanno espresso un giudizio positivo. "Dallo scorso lunedì - ha ricordato Pillitteri - il Comune ha introdotto un altro sistema per dare il voto ai suoi servizi: per valutare l´efficienza del call center del Comune, l´Infoline 020202, i cittadini sono invitati dopo aver parlato con l´operatore a digitare un numero sulla tastiera del telefono corrispondente a un giudizio: 1 per il voto positivo, 2 per la sufficienza e 3 per quello negativo. Il risultato della consultazione di due giorni: 1. 419 giudizi positivi (l´88%), 158 per la sufficienza (10%) e 35 negativi (2%) A quasi due mesi invece dal debutto degli "emoticons" voluti dal ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, per dare il voto agli sportelli di via Larga, i giudizi positivi dei cittadini ammontano al 75%: più di sette "faccine" su dieci sorridenti per i servizi dell´anagrafe del Comune. Sono infatti 1. 300 le faccine sorridenti scelte dai cittadini sui totem collocati in via Larga per giudicare gli sportelli per il rilascio della carta d´identità elettronica, l´ufficio protocollo e la prenotazione dei funerali. Da lunedì prossimo i totem con gli emoticons saranno disponibili nel salone centrale di via Larga, per giudicare gli sportelli più frequentati: "Da lunedì - ha concluso Pillitteri - ci mettiamo in gioco a 360 gradi su tutti gli sportelli, per ora il giudizio dei milanesi è confortante: abbiamo ricevuto un voto fra il sette più e l´otto". .  
   
   
AREA TORRESE - STABIESE, LA GIUNTA DELLA CAMPANIA STANZIA 3 MILIONI E 300 MILA EURO  
 
Napoli, 25 maggio 2009 - La giunta regionale della Campania, su proposta del presidente Antonio Bassolino, ha deliberato lo stanziamento di 3 milioni e 300 mila euro per l´area Torrese – Stabiese. Le risorse sono destinate a finanziare ulteriori interventi che la Tess Costa del Vesuvio ha proposto nel perseguimento degli obiettivi di sviluppo dell’area. Questi i progetti per i quali è stato richiesto il finanziamento: "Vivere la città di Torre Annunziata, Ii annualità" e "Castellammare città mia", a sostegno dell’occupazione. I due progetti prevedono il coinvolgimento di oltre 80 lavoratori della ex Metalfer e di circa 100 dell’Avis per la riqualificazione territoriale dei due comuni vesuviani; "I Giardini del tempo", che punta a realizzare un parco a tema sull’evoluzione nel tempo dei giardini, con l’obiettivo di farne un attrattore turistico culturale; "Sportello Info-paser" di comunicazione e marketing territoriale per la promozione di azioni di sviluppo a livello locale; "Il Vesuvio e la sua costa, dal mare al vulcano tra arte, cultura e sapori", per favorire la reindustrializzazione; "Governance sostenibile dei rifiuti", per la rimozione degli ostacoli esistenti all’insediamento di iniziative imprenditoriali. La Tess, società di cui la Regione Campania è socio di maggioranza, è il soggetto designato dalle parti, in seguito all´approvazione del contratto d’area sottoscritto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ad effettuare attività di monitoraggio sull’attuazione degli interventi e a formulare proposte progettuali. Gli obiettivi del contratto d’area sono i seguenti: favorire l’insediamento di nuove iniziative imprenditoriali anche mediante il recupero di aree altrimenti inutilizzate; sostenere la reindustrializzazione, anche attraverso la riconversione dell’apparato produttivo esistente; promuovere azioni di sviluppo a livello locale e a sostegno dell’occupazione e della ricollocazione dei lavoratori; rimuovere gli ostacoli esistenti all’insediamento di nuove iniziative imprenditoriali. "Nei giorni scorsi ho scritto al presidente del Consiglio – sottolinea il presidente Bassolino – per chiedergli di convocare un tavolo di lavoro con i ministeri e gli altri organismi interessati affinché si valutino le iniziative di intervento da intraprendere per fronteggiare l’emergenza economica e rimettere in moto l’economia nell’area torrese-stabiese". "Il governo deve fare la sua parte. Per quanto ci riguarda, oggi investiamo risorse importanti per progetti di sviluppo in grado di rilanciare questo territorio e per raggiungere gli obiettivi che le istituzioni ai vari livelli e le parti sociali si sono dati con la stipula del contratto d´area", conclude Bassolino. .  
   
   
CONCILIAZIONE FAMIGLIA E LAVORO: IL GOVERNO "ADOTTA" IL MODELLO TRENTINO ANNUNCIATA LA STIPULA DI UNA CONVENZIONE CON LA PROVINCIA PER ESTENDERE L´ESPERIENZA TRENTINA ALL´INTERO TERRITORIO NAZIONALE  
 
Trento, 25 maggio 2009 - Le politiche di conciliazione famiglia-lavoro promosse dalla Provincia autonoma di Trento diventano punto di riferimento a livello nazionale. Palazzo Chigi ha annunciato il 21 maggio sul sito del governo italiano www. Governo. It l´intenzione del Dipartimento per le politiche della famiglia di promuovere sull´intero territorio nazionale l´Audit Famiglia e Lavoro adottando il "modello" trentino. A tale scopo il Dipartimento nazionale stipulerà una convenzione con la Provincia autonoma di Trento, unica licenziataria in Italia dello standard di certificazione Beruf & Familie emesso dalla Fondazione tedesca Hertie di Francoforte, per estendere a tutto il territorio nazionale l´esperienza "sperimentata con successo" in Trentino e in Alto Adige. L´audit Famiglia e Lavoro certifica le azioni promosse da enti pubblici e privati per favorire la conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa. Il 7 maggio scorso sono stati consegnati a Trento - alla presenza tra gli altri di Roberto Marino, Capo Dipartimento Famiglia del Governo - i primi certificati Audit a 18 enti, imprese e associazioni sia pubbliche sia private del trentino. La convenzione tra il Dipartimento nazionale per le politiche della famiglia e la Provincia autonoma di Trento - afferma Palazzo Chigi - "consentirà agli enti locali che lo vorranno di acquisire le competenze necessarie a fungere, a loro volta, da enti certificatori. L´estensione dell´Audit Famiglia e Lavoro al più ampio numero di organizzazioni pubbliche e private avrà per effetto il rafforzamento di politiche aziendali sensibili alla famiglia, con vantaggi evidenti non solo per le lavoratrici e i lavoratori, ma anche con il risultato di migliorare le motivazioni e la partecipazione dei dipendenti e, in definitiva, la capacità delle organizzazioni di raggiungere prima e meglio i propri obiettivi". .  
   
   
PARI OPPORTUNITA´: CONVEGNO SU AVVOCATI E PARITA´  
 
Gorizia, 25 maggio 2009 - La sfida delle pari opportunità in campo forense è stata analizzata e discussa, il 22 maggio, a Gorizia, nella sede della Provincia, grazie ad un Convegno organizzato dalla Commissione Pari Opportunità del Consiglio dell´Ordine degli avvocati di Gorizia e dall´Unione triveneta dei Consigli degli avvocati. "Professione forense ed esperienze a confronto. La sfida delle pari opportunità" è infatti il titolo dell´iniziativa cui hanno partecipato prevalentemente donne (gli unici uomini sono stati il presidente dell´Ordine degli avvocati di Gorizia, Silvano Giaggioli, ed il sindaco Ettore Romoli, che hanno portato il saluto dell´ordine e della città alla manifestazione) per confrontarsi sulle difficoltà e le prospettive al femminile di una professione sempre più aperta alle donne. Lo dimostra il fatto che, come ha rilevato la coordinatrice del Convegno, avvocato Aurelia Barna, referente territoriale della Commissione pari opportunità del Consiglio nazionale forense, a livello nazionale le donne dai 24 ai 29 anni iscritte nell´albo rappresentano il 58 per cento della loro fascia d´età, mentre quelle dai 30 ai 34 anni il 56 per cento. Anche in Friuli Venezia Giulia la presenza femminile nel mondo delle toghe è notevole: a Gorizia costituiscono il 37 per cento degli iscritti all´albo degli avvocati, a Pordenone il 41 per cento, a Trieste il 40 per cento e a Udine il 41 per cento. Se i numeri sono in aumento però, è stato rilevato, anche in questo settore le donne faticano ad entrare nelle ´stanze dei bottoni´ ed un esempio chiarificatore è dato dal Consiglio Nazionale Forense, che conta 26 componenti. Tutti uomini. Il Convegno è stato dunque un´occasione di confronto sugli elementi che contraddistinguono le situazioni di genere, ha rilevato l´assessore al Lavoro e Pari opportunità, Alessia Rosolen, ricordando il suo costante rapporto con questo problema in entrambi i settori. Presente al Convegno con la Consigliera di Parità Maria, Grazia Vendrame, ed il prefetto di Gorizia, Maria Augusta Marrosu, l´assessore ha evidenziato il ruolo della donna in una professione che con l´allargamento dell´Unione europea affronta oggi le sue battaglie più importanti in campo transfrontaliero ed internazionale. E´ su questo piano, ormai, che vanno interpretate le politiche di genere, di coesione e di integrazione, mettendo a confronto in un contesto normativo più ampio ed europeo i sistemi legislativi dei diversi paesi. La difficoltà di raggiungere le posizioni di vertice e di ottenere parità di trattamento economico, unita alle scarse soddisfazioni nelle rispettive carriere, contraddistinguono ancora le donne in tutte le libere professioni, ha rilevato l´assessore, compresa quella forense. Nel corso del convegno l´evolversi della presenza femminile nella professione forense è stata analizzata dalla presidente della Commissione pari opportunità dell´ordine degli avvocati isontini Foscarina Pascoli Pazzaglia, mentre le problematiche transfrontaliere dal punto di vista dell´avvocatura femminile sono state affrontate in due diversi interventi, rispettivamente dall´avvocato austriaco Ulrike Christina Walter e da quello sloveno Tania Marusic. Richiamando l´attenzione dei presenti sul fatto che la discriminazione di genere è la madre di tutte le discriminazioni la consigliera di Parità Vendrame ha auspicato l´organizzazione di un seminario incentrato sul diritto antidiscriminatorio nazionale ed internazionale. .  
   
   
UNA MOSTRA ITINERANTE PER RIFLETTERE SUL ´RISPETTO´  
 
Trieste, 25 maggio 2009 - "Facciamo crescere il rispetto" è il titolo della Mostra itinerante organizzata dalla sezione tolmezzina della Federazione Italiana Donne Arti Professione Affari (Fidapa) che vuole essere un contributo "per una società più rispettosa di sé". Il 22 maggio , piazza Centa a Tolmezzo ha ospitato i grandi pannelli che, con immagini e ´pensieri´, percorrono tutte le dimensioni del "rispetto", nel rapporto tra persone, nell´arte, nella relazione con l´ambiente e le tradizioni locali, nelle leggi fondamentali della vita democratica. "E´ un contributo alla riflessione all´interno della comunità regionale, ma se si vuole anche oltre" ha detto Aurelia Bubisutti, presidente Fidapa di Tolmezzo, annunciando che in questa prossima estate la mostra sarà proposta in varie località della Carnia e poi a Udine, Trieste e Pordenone. L´interesse per il tema e per la mostra è già stato manifestato da fuori regione, come ha segnalato la presidente del Distretto Nord-est Fidapa, Mariella Montemurro. Ad esprimere l´apprezzamento delle istituzioni per l´iniziativa sono intervenuti il sindaco di Tolmezzo Sergio Cuzzi, il presidente della Comunità Montana della Carnia Lino Not, l´assessore provinciale di Udine alla Cultura Elena Lizzi, il parroco del capoluogo carnico mons. Angelo Zanello. Nel concludere gli interventi, il presidente della Regione Renzo Tondo ha condiviso l´esigenza di ridare vigore ad un "rispetto" che si è un po´ appannato nelle relazioni personali e sociali, sottolineando che è anche necessaria una contemporanea presa di coscienza delle "responsabilità". .  
   
   
NASCONO IN CALABRIA OTTO CENTRI ANTI VIOLENZA PER LE DONNE  
 
 Reggio Calabria, 25 maggio 2009 - Continuano le iniziative della Regione Calabria a sostegno delle donne. Dopo i progetti per incentivare l’occupazione femminile e le politiche per la conciliazione tra i tempi della famiglia e quelli del lavoro, è al via un progetto questa volta rivolto al sostengo delle donne vittime di abusi e violenza sessuale e psicologica. Presto, infatti, saranno avviati otto nuovi centri di prima accoglienza per le donne che si trovano in difficoltà, vittime di abusi sessuali, percosse o qualsiasi altra forma di sopruso. A questo fine è stato promosso dalla Regione Calabria, Dipartimento 10 Settore Politiche Sociali, un bando che assegna 250. 000 euro a otto enti, tra cooperative, associazioni onlus e fondazioni che si occuperanno della prima assistenza, distribuite in modo omogeneo in tutto il territorio calabrese. “Questo intervento – ha affermato Mario Maiolo, assessore alle Politiche Sociali e alla Programmazione Nazionale e Comunitaria - è solo un tassello di un progetto più ampio e organico a sostegno delle donne, non solo in termini di genere, ma soprattutto come soggetti attivi che concorrono alla crescita della nostra regione”. Le strutture che usufruiranno del contributo della Regione, pari all’80% del finanziamento totale fino al massimo di 30. 000, saranno pronte a garantire assistenza psicologica, legale, medica gratuita. “Un intervento che si rivolge ad un aspetto deprecabile della nostra società – ha affermato ancora l’assessore Mario Maiolo- Prevediamo che in futuro questi centri di accoglienza possano trasformarsi in vere e proprie case di accoglienza dove le donne trovino non solo un aiuto immediato e solidale, ma anche un sostegno psicologico per ricominciare a vivere e ritrovare la fiducia nel prossimo. ” Il progetto prevede la creazione di numeri verdi gratuiti attivi 24 ore su 24, un servizio di consulenza disponibile per almeno tre giorni a settimana per quattro ore e la copertura di eventuali emergenze. Tra i servizi previsti, colloqui preliminari per individuare i bisogni e fornire le prime informazioni utili, l’elaborazione di percorsi individuali per uscire dalla violenza, colloqui informativi di carattere legale e orientativi forniti da psicologi. Il progetto, della durata di 12 mesi, partirà entro 2 mesi dalla data di comunicazione dell’avvenuto finanziamento alle strutture vincitrici del bando. .  
   
   
VALDEGAMBERI SCRIVE A MAMMA VERONESE PREMIATA A CASCIA PER DECISIONE DI ADOTTARE 4 FIGLI OLTRE AI PROPRI 6: “SI VALORIZZA LA FAMIGLIA PERCHE’ LUOGO DI GRATUITA’ E COOPERAZIONE”  
 
 Venezia, 25 maggio 2009 - L’assessore regionale alle Politiche sociali Stefano Valdegamberi ha scritto una lettera ai coniugi veronesi Paola Stocco ed Eugenio Marrone, alla notizia del premio internazionale che la signora Stocco riceve oggi nella basilica di Santa Rita a Cascia. “La motivazione del riconoscimento per la vostra decisione di adottare quattro bimbi nella vostra già grande famiglia – ha scritto Valdegamberi – rappresenta un grande segno di attenzione e di valorizzazione dell’istituto familiare che, quale luogo nel quale si sperimentano e si vivono amore e gratuità, è davvero paradigma per riconoscerne il ruolo di cellula fondamentale della nostra società. Questa capacità di esperienza, che voi rappresentate con una vocazione sicuramente più forte e coraggiosa rispetto alla media, ma che in ogni caso è il fulcro essenziale di ogni famiglia, costituisce oggi il valore che le istituzioni devono saper trarre dalla famiglia, soggetto sociale riconosciuto dalla Costituzione”. “Alla base delle politiche che anche a livello regionale stiamo sostenendo vi è infatti la consapevolezza che la famiglia può produrre un modo di essere e di agire imperniato sulla fiducia, sul dono, sulla condivisione, sulla cooperazione, sulla solidarietà, sulla gratuità, sulla sussidiarietà che sono valori di umanizzazione per tutta la società. E in questo produce e rappresenta un vero capitale sociale. Per questo motivo il vostro gesto costituisce non solo un grande atto di fede, ma anche una testimonianza del sapersi porre in accoglienza e al servizio di persone più svantaggiate e bisognose di aiuto, quali nel vostro caso i bambini orfani o abbandonati”. “La comunità regionale – ha concluso l’assessore – si complimenta con voi per il premio e si associa alla festa per questo importante evento”. .  
   
   
EDUCAZIONE: UDINE, INAUGURATE CASA KEDAR E MATERNA PAULINI  
 
Udine, 25 maggio 2009 - Dopo appena 18 mesi di lavoro e senza mai interrompere l´attività didattica, le suore della Beata Vergine Maria Regina del Ss. Rosario, la comunità educante di Casa Sicar e l´equipe educativa della scuola per l´infanzia "Paulini" hanno festeggiato il 23 maggio a Udine, nel comprensorio del Collegio Paulini e della Casa Generalizia delle Suore Rosarie, l´apertura di Casa Kedar, nuova struttura di accoglienza per ragazze minori in difficoltà, e l´ampliamento dei locali della stessa scuola materna. Alla festosa cerimonia hanno partecipato autorità della Regione (gli assessori all´Istruzione e Famiglia Roberto Molinaro e alla Salute e Protezione sociale Vladimir Kosic, il consigliere Paolo Menis), della Provincia e del Comune di Udine, e tantissimi tra membri di parrocchie, associazioni, gruppi, comunità religiose, insegnanti, educatori, bambini, genitori, volontari, rappresentanti e operai delle ditte che hanno eseguito i lavori. E proprio a due ospiti delle nuove strutture, un bambino alunno della scuola materna e una giovane che sarà accolta in casa Kedar, in questa giornata di doppi festeggiamenti è stato affidato il simbolico taglio del nastro, cui è seguita la benedizione impartita da Sua Eccellenza Mons. Pietro Brollo, Arcivescovo di Udine. Casa Kedar è destinata ad accogliere dieci ragazze tra i 12 e i 18 anni di età per aiutarle ad affrontare le problematiche adolescenziali e a diventare donne. La struttura, il cui nome, Kedar, è un richiamo all´ospitalità, sia affianca così all´adiacente Casa Sicar, nata nel 1998 per rispondere alla situazione di emergenza di minori, in questo caso maschi e femmine tra i 6 e i 12 anni di età, segnalati dai Servizi Sociali territoriali in quanto le famiglie non potevano più prendersi cura di loro. Particolarmente bella e funzionale si presenta poi l´ampliata scuola materna, capace di accogliere 90 bambini. Porta il nome di mons. Luigi Paulini, carnico, il cui impegno fu decisivo per realizzare nel 1910 il disegno di assicurare alle Suore Rosarie una nuova sede, in cui, negli anni successivi, cominciarono ad essere ospitati i primi bimbi e dando così origine a una scuola per l´infanzia cui la Chiesa assegna grande importanza nella sua missione educatrice. Nel corso della cerimonia un sentito ringraziamento è stato rivolto dalla Madre Generale Suor Noris Calzavara all´Amministrazione regionale, che ha finanziato in conto capitale Casa Kedar e concesso un mutuo ventennale per l´ampliamento della materna; alla Provincia e alla Fondazione Crup per il contributo ad arredare le due strutture, e al sincero e concreto aiuto di famiglie, volontari, associazioni. Il senso dell´iniziativa nel contesto dell´educazione regionale è stato evidenziato dall´ass. Molinaro che ha rilevato come essa dimostri l´esistenza di un progetto preciso di una comunità che ha saputo nel corso degli anni collegarsi in maniera indissolubile alla realtà del territorio in cui opera. Un´attività educativa a 360 gradi, non solo nella scuola dell´infanzia ma anche e soprattutto nella nuova dimensione della casa-famiglia che, rappresentando una delle necessità più forti oggi presenti in Friuli Venezia Giulia, certamente serve a dare delle risposte quando le famiglie non ci sono più o hanno problemi. Per l´assessore all´Istruzione, poi, è in genere particolarmente importante l´apporto del privato sociale nel settore delle scuole per l´infanzia. Un apporto che rappresenta numericamente quasi la metà dei posti disponibili e che per questo è stato adeguatamente riconosciuto nella legge finanziaria regionale per il 2009. Secondo l´assessore Kosic in queste strutture si uniscono in maniera forte il principio di accoglienza e il principio di educazione, dando vita ad un modello che va certamente ripreso nella prossima pianificazione regionale a favore dei minori. .  
   
   
PREMIO FAMIGLIA-LAVORO, PARTE SECONDA EDIZIONE  
 
Milano, 25 maggio 2009- Dopo il successo della prima edizione, il "Premio Famiglia-lavoro" - il riconoscimento nato per valorizzare quelle imprese che si sono distinte nel rendere più semplice la vita dei loro dipendenti, garantendo una reale conciliazione tra le esigenze familiari e quelle lavorative - diventa una appuntamento annuale e si apre anche alle pubbliche amministrazioni. La seconda edizione del Premio, promosso dalla Regione Lombardia in collaborazione con Altis (Alta Scuola Impresa e Società) dell´Università cattolica di Milano, è stata presentata il 22 maggio in Regione dal presidente Roberto Formigoni e dall´assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli. "Il tema della conciliazione tra famiglia e lavoro - ha affermato il presidente Formigoni - è uno dei terreni su cui si giocherà sempre di più la competitività non solo delle aziende, ma dell´intero sistema Italia. Un aspetto che vede la Lombardia, primeggiare non solo tra le Regioni italiane ma anche tra quelle europee, con un tasso di occupazione femminile che nel 2007 ha raggiunto circa il 57%, percentuale che si avvicina molto a quella indicata dalla strategia di Lisbona. E si sa che dove è alto il tasso di occupazione femminile è alto anche il Pil prodotto. Inoltre poter conciliare vita familiare e vita lavorativa permette alle donne di scegliere liberamente di essere madri e lavoratrici senza essere ostacolate nella realizzazione dei propri desideri". "I cambiamenti che stanno avvenendo nella nostra società - ha affermato l´assessore Boscagli - quali ad esempio l´invecchiamento della popolazione, la scarsa natalità, la crisi della coesione sociale richiedono, e richiederanno sempre di più per essere risolti, la collaborazione di tutti i soggetti sociali, anche delle imprese. Del resto in Lombardia le imprese hanno una grande storia di intervento nel sociale. E recentemente molte sono state le iniziative messe in campo dalle imprese per affrontare questi problemi, ad esempio la realizzazione degli asili aziendali. Sarebbe interessante allargare il campo anche ad altri servizi, quali i centri diurni per anziani. Sarebbe veramente auspicabile una collaborazione tra pubblico e privato anche in questo campo. Noi siamo molto interessati a ciò". "La conciliazione famiglia/lavoro - commenta Mario Molteni, direttore di Altis - è uno strumento fondamentale per la lotta alla povertà visto che le famiglie più in difficoltà sono quelle in cui uno solo dei membri lavora. Inoltre riteniamo che avere collaboratori sereni faccia bene alle imprese e alla società e non ultimo perché sostiene il tasso di natalità della nostra gente". Alla presentazione di questa mattina è intervenuto anche Frank Cinque dell´Altis che ha tracciato con il prof. Bradley Googins dell´Università di Boston (uno dei maggiori esperti mondiali in questo settore) un panorama dei casi più significativi di conciliazione tra famiglia e lavoro a livello mondiale, sottolineando come le aziende, che hanno messo in campo queste politiche, sono state anche quelle che hanno saputo attrarre il personale più capace professionalmente e quelle in cui si è molto ridotto il tasso di assenteismo. Le imprese e le pubbliche amministrazioni che vogliono partecipare alla seconda edizione del "Premio Famiglia - Lavoro" possono scaricare tutte le informazioni, la documentazione, la scheda di presentazione del progetto e il questionario dal sito www. Premiofamiglialavoro. Regione. Lombardia. It e spedirla, entro il prossimo 16 ottobre. I progetti saranno valutati da un team di docenti, consulenti, esperti del settore. Quelli selezionati verranno premiati nel corso di un evento che si terrà a dicembre nel Palazzo della Regione. .  
   
   
BUCCINASCO, ASILO IN VILLA CONFISCATA A ´NDRANGHETA INAUGURATO DA FORMIGONI, OSPITA 60 BAMBINI DA 8 A 36 MESI  
 
Buccinasco/Mi, 25 maggio 2009 - Da fuori sembra una normalissima villa di due piani, facciate in mattoni e persiane bianche, ma al suo interno nasconde un "segreto". Nell´immobile confiscato qualche anno fa alla ´ndrangheta, sono stati infatti ricavati gli spazi necessari a realizzare il modernissimo asilo nido "Raffaella Vallieri", capace di ospitare 60 bambini dagli 8 ai 36 mesi. La struttura si trova in via Odessa a Buccinasco, hinterland di Milano, dove il 22 maggio , per l´inaugurazione ufficiale, è intervenuto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, insieme al sindaco, Loris Cereda, e al presidente dell´Associazione "Dimora" (ente che gestisce l´asilo), Stefano Redaelli. Grande apprezzamento per l´importante risultato raggiunto dall´amministrazione comunale che, in soli 2 anni, è riuscita ad assegnare tutti i beni confiscati ad associazioni con finalità non profit e sociali, è stata espressa dal presidente Formigoni che ha sottolineato come "questo asilo nido offra un servizio pubblico di grande valore umano e formativo per tutti, reso ancora più solenne dal fatto, appunto, che l´edificio rientra in quelli confiscati alla criminalità organizzata per essere restituiti alla collettività". "Quale scelta migliore - ha aggiunto il presidente - che decidere di realizzare un nuovo servizio educativo per la prima infanzia? Un servizio che risponde alle esigenze dei bambini e delle loro famiglie, anche attraverso la sperimentazione di forme di accessi e di orario flessibili, con particolare attenzione alle madri che lavorano. E questo avviene in un comune, come Buccinasco, che da anni fa registrare un notevole numero di nascite". Nello specifico l´asilo, messo a norma con tecniche e impianti a "impatto zero", si sviluppa su due piani. Ci sono dunque la zona accoglienza, otto classi, la zona pranzo, due zone attività, la zona nanna, spazi per il gioco libero (anche con angoli didattici), i servizi sia dei bambini che degli adulti e la parte dedicata ai pasti e alla merenda. Completa il quadro un grosso giardino dove i piccoli, oltre a divertirsi sui giochi di plastica, potranno anche svolgere laboratori che stimolino la curiosità e il rispetto verso la natura. "I bambini - ha aggiunto Formigoni visitando l´asilo - sono il futuro del nostro Paese. Perciò è necessario che, in questi primi anni così importanti per la formazione della persona nella sua globalità, le istituzioni garantiscano e promuovano, secondo un metodo sussidiario, la libertà di scelta delle famiglie". E´ quello che ha fatto Regione Lombardia dal 1999 varando la "legge per la famiglia", grazie alla quale, fino ad oggi, ha messo a disposizione circa 88 milioni di euro, per finanziare oltre 5. 000 progetti realizzati da associazioni famigliari o da soggetti non profit in collaborazione con le famiglie stesse. In questi anni è stata anche promossa la sperimentazione di servizi innovativi per la prima infanzia, che ha avuto come esito la diversificazione e l´incremento dell´offerta in risposta alle nuove e sempre più complesse esigenze emergenti dalla società. "Così facendo - ha sottolineato Formigoni - oggi siamo in grado di offrire ai lombardi una rete di 1. 685 strutture (tra asili nido, micronidi e nidi famiglia) per un totale di 42. 200 posti". "Le cose belle - ha detto invece il sindaco Cereda - le fanno le persone belle. Questo è un segnale molto importante sia dal punto di vista della legalità che dell´infanzia. Desideriamo infatti andare incontro alle tante giovani mamme del nostro Comune e per fare questo siamo stati capaci di far lavorare bene insieme pubblico, privato e terzo settore, a costo zero per i cittadini". "Vi ringrazio dunque - ha concluso Formigoni - per questa nuova sfida educativa che sono certo avrà come angeli custodi i due piccoli fratelli, Giuseppe e Salvatore Asta, vittime innocenti della violenza mafiosa e cui l´asilo è dedicato". .