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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Novembre 2009
PLUTONOMIA: PER GARANTIRE IL PROFITTO DELLE CORPORATION E DELLE BANCHE PUÒ ESSERE CONVENIENTE TOGLIERE IL DIRITTO DI VOTO AI CITTADINI  
 
Montaione (Fi), 16 novembre 2009 - E´ l´Autorità per la partecipazione della Regione Toscana, Rudy Lewansky, a lanciare l´allarme: «Esistono rapporti finanziari statunitensi dove si teorizza che per garantire il profitto delle corporation e delle banche può essere conveniente togliere il diritto di voto ai cittadini. Si tratta della “plutonomia”, fenomeno ben descritto in “Capitalism: A Love Story”, l´ultimo film di Michael Moore». Il regista statunitense svela infatti al grande pubblico uno dei rapporti più segreti di Citygroup, il più influente gruppo bancario al mondo, in cui si descrivono le azioni utili a garantire futuro e benessere all´1% più ricco del mondo. Per far ciò è necessario che il resto dell´umanità resti ai margini o venga addirittura escluso dai processi democratici e quindi venga annullato il potere dei cittadini di influenzare con il voto le decisioni dei propri governi. Con questo allarme si è aperta, il 12 novembre la tre giorni di Montaione (Fi) dedicata dalla Regione Toscana alla democrazia e alla partecipazione. Ed è stato l´assessore regionale alle riforme istituzionali Agostino Fragai, dopo una breve introduzione del garante per la comunicazione Massimo Morisi, a inaugurare la sessione mattutina con un intervento che ha fatto il punto sulla necessità di rafforzare politicamente e culturalmente la Legge 69 sulla partecipazione: «E´ importante legare sempre più la politica e la società, perché solo così potremo fermare la disaffezione dei cittadini nei confronti delle istituzioni e della politica. Rafforzare la democrazia è un imperativo che la Regione Toscana non può che condividere con misure adeguate, in grado di rendere più efficaci ed efficienti i processi decisionali e, soprattutto, sciog liere i conflitti presenti sul territorio in processi virtuosi per fare prima e meglio le opere necessarie per lo sviluppo e il benessere della Toscana tutta». Fragai si è soffermato anche sul superamento delle barriere culturali che condizionano ancora tanti amministratori, politici, ma anche imprenditori, sindacalisti, rappresentati di associazioni: «Tutti devono poter e saper partecipare alle decisioni che riguardano gli interessi della collettività. Non è un caso che anche Confindustria, in un recente rapporto, ha individuato proprio nella partecipazione preventiva dei cittadini, il metodo più efficace per garantire la realizzazione delle grandi opere. La democrazia infatti - ha concluso Fragai - non è una questione per pochi, praticata una volta ogni 5 anni con il voto e poi lasciata agli amministratori di turno. Va curata e accompagnata affinché resti viva e praticata quotidianamente». . . .  
   
   
VERTICE FAO: IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA BARROSO SOTTOLINEA IL NESSO TRA SICUREZZA ALIMENTARE, CAMBIAMENTO CLIMATICO E SICUREZZA MONDIALE  
 
Roma, 16 novembre 2009 - Al vertice della Fao apertosi oggi a Roma il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso proporrà che per la sicurezza alimentare venga istituito un sistema di allarme rapido basato su dati scientifici. Nel suo discorso ai capi di Stato e di governo il presidente Barroso attirerà l’attenzione sul nesso tra sicurezza alimentare, sicurezza mondiale e lotta contro il cambiamento climatico. Al vertice Fao parteciperanno anche i commissari europei per l’agricoltura, Marian Fischer-boel, e per lo sviluppo e gli aiuti umanitari, Karel De Gucht. Il presidente Barroso ha dichiarato: “Un mondo dove un miliardo di persone sono affamate è non solo una macchia sulla nostra coscienza collettiva, ma anche una crescente minaccia per la nostra sicurezza mondiale. Come la lotta contro il cambiamento climatico, anche la lotta contro la fame non può aspettare: dobbiamo riuscire a dimezzare la fame nel mondo entro il 2015, secondo quanto previsto dagli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. E per la sicurezza alimentare dobbiamo creare un sistema mondiale di allarme rapido basato su dati scientifici, simile a quello istituito nell’ambito della lotta contro il cambiamento climatico. Questa conferenza deve affrontare tre importanti questioni, che sono interconnesse: la sicurezza alimentare, il cambiamento climatico e la biodiversità. Queste sono sfide importanti e difficili, ed io sono determinato ad affrontarle durante il prossimo mandato della Commissione europea. ” La partecipazione del presidente Barroso al vertice Fao è coerente con il forte impegno della Commissione europea a favore della sicurezza alimentare e con la decisione dell’Ue di aumentare gli aiuti ai Paesi in via di sviluppo, che sono anche le prime vittime del cambiamento climatico. Di tutti i membri della Fao, l’Ue è di gran lunga il più importante in termini di contributi al bilancio. La Fao è stata uno dei principali beneficiari dello Strumento alimentare di un miliardo di euro proposto dal presidente Barroso e approvato nel dicembre 2008 dal Consiglio dell’Ue. La scorsa settimana il presidente Barroso ha incontrato il direttore generale della Fao Jacques Diouf ed ha sottolineato come finanziamenti continui e investimenti mirati siano necessari per migliorare la sicurezza alimentare nel lungo periodo. Ma gli investimenti – ha sottolineato Barroso – devono essere accompagnati da una buona governance. Inoltre, il coordinamento delle organizzazioni internazionali è essenziale per completare e rafforzare le iniziative multilaterali e bilaterali esistenti. .  
   
   
L´UE SVILUPPI LE RELAZIONI CON LA RUSSIA, SE TUTELA I DIRITTI UMANI  
 
Bruxelles, 16 novembre 2009 - Favorevole allo sviluppo delle relazioni con la Russia, il Parlamento chiede che il nuovo accordo non tratti solo le questioni economiche ma comprenda anche i diritti umani. Occorre rafforzare la cooperazione sull´immigrazione illegale, sulla sicurezza energetica, sul cambiamento climatico e nel processo di pace in Medio oriente. Ribadendo il sostegno all´integrità della Georgia, plaude alla missione europea sul posto, e chiede il coinvolgimento dell´Ue nei negoziati sullo scudo missilistico. Approvando una risoluzione sostenuta da Ppe, S&d, Alde, Verdi/ale e Ecr, il Parlamento europeo, riafferma anzitutto che la Russia "resta uno dei partner più importanti dell´Unione europea" e si dice favorevole a sviluppare "con pragmatismo" le future relazioni con tale paese. Tuttavia, i deputati chiedono che il nuovo accordo vada oltre la mera cooperazione economica per abbracciare anche gli ambiti della democrazia, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani e dei diritti fondamentali. Nel ricordare che il Premio Sacharov per la libertà di pensiero del Parlamento europeo è stato conferito all´organizzazione russa "Memorial", sottolineano l´importanza del costante scambio di opinioni con la Russia in materia di diritti umani. Si dicono infatti preoccupati per quanto concerne "l´indipendenza della magistratura, l´accresciuto controllo dello Stato sui mezzi di informazione, l´incapacità della polizia e delle autorità giudiziarie di individuare i responsabili dell´uccisione di giornalisti e di attivisti per i diritti umani, le misure repressive adottate nei confronti dell´opposizione, l´applicazione arbitraria della legge da parte delle autorità e la correttezza delle consultazioni elettorali". In tale contesto, il Parlamento invita le autorità russe a garantire che gli assassini di Natalia Estemirova, Andrei Kulagin, Zarema Sadulayeva, Alik Dzhabrailov, Maksharip Aushev, Stanislav Markelov, Anastasiya Baburova e Anna Politkovskaya "siano rintracciati e consegnati alla giustizia". Inoltre, condanna "il brutale assassinio" di Makšarip Aušev, l´attivista ed esponente dell´opposizione ucciso in Inguscezia. Le esorta poi ad adottare misure preventive per la protezione dei difensori dei diritti umani, ad esempio avviando indagini non appena minacce nei loro confronti sono noti a una procura o un tribunale. Inoltre, chiedendo all´Ue di seguire "con la massima attenzione" il secondo processo in corso contro l´ex capo della Yukos Oil, Michail Chodorkovskij, esorta le autorità russe " a non utilizzare il sistema giudiziario come strumento politico". Osservando con interesse il dialogo in corso tra l´Ue e la Russia sull´ulteriore liberalizzazione dei visti, il Parlamento sollecita maggior cooperazione sull´immigrazione illegale, migliori controlli ai punti di frontiera e lo scambio di informazioni in materia di terrorismo e criminalità organizzata. Invita inoltre il Consiglio e la Commissione a raddoppiare i loro sforzi per risolvere i problemi legati all´attraversamento delle frontiere tra l´Ue e la Russia e ad impegnarsi in progetti concreti. I deputati guardano con interesse alla firma di un accordo sull´istituzione di un meccanismo di allarme rapido tra l´Unione europea e la Russia in materia di sicurezza energetica, anche per "evitare che si ripetano i tagli agli approvvigionamenti verificatisi negli ultimi anni". Rilevano poi che la cooperazione tra le due parti "dovrebbe basarsi sui principi dell´interdipendenza e della trasparenza, nonché sulla parità di accesso ai mercati, alle infrastrutture e agli investimenti". A loro parere, occorre attivarsi congiuntamente per utilizzare appieno e in modo efficiente i sistemi di trasporto dell´energia, sia quelli già esistenti sia quelli da sviluppare ulteriormente. Ritenendo poi "fondamentale" che l´Ue "mostri una forte solidarietà interna", auspicano che siano declinate "le offerte russe di promuovere relazioni bilaterali con gli Stati membri disponibili". Riguardo al cambiamento climatico, il Parlamento ritiene che, entro il 2020, i paesi industrializzati debbano raggiungere, nel complesso, i valori più alti della scala compresa tra il 25 e il 40% nella riduzione delle emissioni. Chiede quindi alla Russia di riesaminare la propria richiesta concernente un livello più elevato di emissioni, "riformulandola in modo consono al proprio alto potenziale di attenuazione del cambiamento climatico". Il Parlamento rinnova il proprio sostegno all´obiettivo dell´adesione della Russia all´Organizzazione mondiale del commercio. Ritiene infatti che ciò "determinerà condizioni di concorrenza eque per gli operatori economici di entrambe le parti". Invita però la Russia a eliminare gli ostacoli che ancora si frappongono al processo di adesione, come ad esempio i dazi russi all´esportazione, il livello delle tariffe ferroviarie per il transito di merci, i pedaggi stradali e le restrizioni sulle importazioni di carne, di prodotti lattiero-caseari e di vegetali. Nel rilevare la necessità di una maggior cooperazione su questioni cruciali dell´agenda internazionale, il Parlamento invita l´Ue e la Russia a continuare a impegnarsi per far avanzare il processo di pace in Medio Oriente e trovare una soluzione alla questione nucleare iraniana, in particolare alla luce dell´accordo sul programma relativo al combustibile e le ispezioni da parte dell´Onu nel sito in costruzione per l´arricchimento dell´uranio del quale è stata da poco rivelata l´esistenza. Il Parlamento invita l´Ue a promuovere iniziative congiunte con il governo russo volte conseguire una soluzione pacifica dei conflitti in Nagorno-karabah e in Transnistria e, soprattutto, in Georgia. In tale contesto, plaude ai risultati della missione di vigilanza dell´Unione in Georgia, "che ha dimostrato la volontà e la capacità dell´Ue di agire con determinazione per promuovere la pace e la stabilità". Ribadisce inoltre il suo impegno a favore dell´integrità territoriale del paese e invita tutte le parti a rispettare gli impegni assunti. Si dice, peraltro, preoccupato delle implicazioni per la sicurezza internazionale derivanti dalla proposta di legge presentata dal Presidente russo che autorizzerebbe l´impiego della forza militare anche per proteggere cittadini russi all´estero, laddove la Russia "sta perseguendo una politica di rilascio illegale di passaporti". Il Parlamento chiede alla Presidenza di esprimere il sostegno dell´Ue ai colloqui tra la Russia e gli Stati Uniti su un nuovo accordo che subentri allo Start, nonché a iniziative volte a costruire un sistema comune di difesa missilistica tra Stati Uniti, Russia e Nato. Sollecita i governi di Stati Uniti e Russia a coinvolgere pienamente l´Unione europea e i suoi Stati membri nelle discussioni sul futuro dello scudo missilistico di difesa, compresa la valutazione del rischio missilistico, "contribuendo in questo modo alla pace alla stabilità nel mondo e particolarmente in Europa". .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: PIÙ VISIBILITÀ AL LAVORO E AL RUOLO DEL MEDIATORE EUROPEO  
 
Bruxelles, 16 novembre 2009 - Il Parlamento chiede di promuovere l´attività e il ruolo del Mediatore europeo presso i cittadini e gli enti interessati per contribuire a realizzare un’Unione in cui le decisioni siano prese nel modo più trasparente possibile e il più vicino possibile ai cittadini. Suggerisce anche di creare un sito unico per agevolare la presentazione delle denunce di casi di cattiva amministrazione delle istituzioni europee. Adottando la relazione di Chrysoula Paliadeli (S&d, El), il Parlamento ha approvato il rapporto 2008 sull´attività del Mediatore europeo, figura creata nel 1995, cui sono rivolte le denunce relative ai casi di cattiva amministrazione che coinvolgono istituzioni e organismi dell´Unione europea. Possono rivolgersi al Mediatore i cittadini di uno Stato membro dell´Ue e le persone che vi risiedono, nonché le imprese, le associazioni e altri soggetti che abbiano sede nell´Unione. Nel gennaio 2010 il Parlamento dovrà eleggere il nuovo Mediatore europeo, tra i tre candidati ve n´è uno italiano: Vittorio Bottoli. I deputati esortano il Mediatore a "proseguire l´opera di sensibilizzazione dei cittadini al suo lavoro e a promuovere le sue attività con efficacia e trasparenza", nonché "a dare grande risalto agli eventi d´interesse informativo per i cittadini". Sottolineano poi la necessità di contribuire alla comprensione da parte del pubblico dei compiti del Mediatore fornendo un´informazione "facilmente comprensibile, accurata e di buona qualità", anche per ridurre il numero di denunce che esulano dal suo mandato. Anche perché ritengono che il ruolo svolto dal Mediatore "rappresenti un contributo essenziale per realizzare un’Unione in cui le decisioni siano prese nel modo più trasparente possibile e il più vicino possibile ai cittadini”. Il Parlamento rileva che ciascuna istituzione dispone del proprio sito internet attraverso il quale si possono inoltrare denunce, petizioni, ecc. , e suggerisce quindi di creare un sito web comune alle varie istituzioni europee per aiutare i cittadini e indirizzarli direttamente verso l´istituzione competente a trattare la loro denuncia, riducendo in tal modo il numero di denunce irricevibili dal Mediatore. Sostiene anche lo sviluppo di un manuale interattivo per aiutare i cittadini ad individuare la sede più idonea alla soluzione dei loro problemi. I deputati riconoscono poi l’utile contributo apportato dalla rete europea dei difensori civici, di cui la commissione per le petizioni fa parte, nel garantire risoluzioni extragiudiziali. Raccomandano quindi il lancio di una campagna informativa continua rivolta ai cittadini europei, "intesa a far sì che conoscano meglio le funzioni e le competenze dei membri della rete europea dei difensori civici". Il Parlamento accoglie infine con favore la revisione dello statuto del Mediatore, in particolare il rafforzamento delle sue competenze investigative, "che contribuirà ad assicurare la piena fiducia dei cittadini nella sua capacità di condurre un’indagine esauriente sulle loro denunce, senza restrizioni". Fatti e cifre Nel 2008, il Mediatore ha registrato complessivamente 3. 406 denunce rispetto alle 3. 211 del 2007, con un aumento del 6%. 802 denunce ricadevano nel mandato del Mediatore europeo. Di queste, 228 sono state dichiarate ricevibili ma prive di elementi sufficienti per avviare un’indagine, mentre sono state avviate 293 indagini in seguito a denunce. 281 denunce sono state dichiarate irricevibili. La maggior parte di queste indagini interessava la Commissione europea (66%). Sono state anche svolte indagini relative all´amministrazione del Parlamento europeo (10%), dell´Ufficio di selezione del personale delle Comunità europee Epso (7%), del Consiglio (3%) e dell´ Ufficio europeo per la lotta antifrode Olaf (2%). Altre 37 indagini hanno riguardato altre 20 istituzioni e organi comunitari (13%). La fattispecie principale di presunta cattiva amministrazione consisteva nella mancanza di trasparenza (36% del totale delle indagini), incluso il rifiuto di fornire informazioni o documenti. Nel 2008 è stato concluso un numero record di indagini. La maggior parte è stata trattata in meno di un anno (52%) e un terzo (36%) in meno di tre mesi. Di queste, 352 erano collegate a denunce e tre erano indagini di propria iniziativa. .  
   
   
FVG: INCONTRO TRILATERALE VENETO, FRIULI VENEZIA GIULIA E CARINZIA; ASSEMBLEA PLENARIA DELLA COMUNITÀ DI LAVORO ALPE ADRIA  
 
Trieste, 16 novembre 2009 - Due appuntamenti a forte valenza transfrontaliera caratterizzeranno l´agenda della Regione Friuli Venezia Giulia nella prossima settimana. Martedì 17 novembre si svolgerà a Venezia, nella sede di Palazzo Balbi, l´incontro Trilaterale delle Giunte di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Carinzia, guidate rispettivamente da Giancarlo Galan, Renzo Tondo e Gerhard Doerfler. L´ordine del giorno della riunione, che avrà inizio alle 10. 00, verterà su proposte progettuali di comune interesse e in particolare sul percorso per giungere alla costituzione del Gect/euroregione. Nella mattinata di giovedì 19 novembre, a partire dalle 10. 00, Villa Manin di Passariano ospiterà l´assemblea plenaria della Comunità di Lavoro Alpe Adria, appuntamento annuale dei presidenti delle Regioni aderenti, per valutare le attività svolte e programmare gli impegni futuri. Di particolare rilievo l´esame del progetto per la conferenza politica che si terrà nella prossima primavera a Brioni (Croazia) sul possibile sviluppo della Comunità e della sua funzione nell´ambito della politica di coesione europea. .  
   
   
SLOVACCHIA, BANDI DAL MINISTERO DELLE COSTRUZIONI  
 
Bratislava, 16 novembre 2009 - Alla fine di agosto in Slovacchia sono stati pubblicati complessivamente, nell´ambito di tutti i Programmi operativi nazionali, 154 bandi per un valore totale di 5,13 miliardi di euro. Su 9024 richieste di contributi a fondo perduto finora presentate, nell´ambito dei bandi pubblicati dai singoli ministeri, ne sono state approvate 2208, per un ammontare complessivo di 3,3 miliardi di euro, riporta l´Ice. Il Programma Operativo Regionale è quello per il quale sono state ricevute il maggior numero di domande, mentre la richiesta dell´importo più alto è stata presentata da un soggetto nell´ambito del Programma operativo competitività e crescita economica. .  
   
   
RUSSIA, COMERCIO ESTERO IN CALO DEL 43,9 P.C.  
 
Mosca, 16 novembre 2009 - Il commercio estero della Russia è diminuito del 43,9 p. C. Su base annua nei primi nove mesi del 2009 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il giro di affari conseguente, riporta Ria Novosti, è pari a 321,4 miliardi di dollari. .  
   
   
FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE DEL MESE DI SETTEMBRE 2009  
 
Roma, 16 novembre 2009 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di settembre 2009. Fabbisogno del settore statale del mese di settembre 2009
Milioni di euro
Formazione del fabbisogno
Entrate 25. 420
Spese 37. 020
di cui: spesa per interessi 4. 779
Fabbisogno (-) / Disponibilità (+) -11. 600
Copertura
Totale 11. 600
Titoli a breve termine 1. 004
Titoli a medio-lungo termine 27. 238
Titoli esteri -345
Altre operazioni (1) -16. 297
(1) Comprendono la raccolta postale e la variazione del conto di disponibilità. .
 
   
   
OPERAZIONI IN DERIVATI DEL COMUNE DI MILANO: 174 MILIONI DI EURO IL VALORE NEGATIVO DI MERCATO. IL PD CHIEDE UNA VERIFICA SULLA VALIDITA’ DEI CONTRATTI E LA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE IN CASO DI PROCESSO PENALE.  
 
 Milano, 16 novembre 2009 - Ammonta a 174 milioni di Euro il valore negativo di mercato (c. D. Mark to market) dei contratti derivati che il Comune di Milano ha in essere con 4 banche estere per un totale di 1,5 miliardi di Euro. L’importo è indicato in una nota depositata il 13 novembre a Palazzo Marino (al Sindaco, all’Assessore al Bilancio e al Direttore Generale) dal Gruppo Consiliare del Partito Democratico. La valutazione negativa dei contratti – aggiornata alle condizioni attuali di mercato – è imputabile per 76 milioni di Euro ai derivati di credito (Credit Default Swaps) stipulati nell’ottobre 2007, ed è imputabile per la parte restante (98 milioni) ai derivati sui tassi di interesse e ai rischi di controparte sulle operazioni stipulate precedentemente (tra il giugno 2005 e il giugno 2007). Nella nota si sottolinea la preoccupazione che negli anni futuri un eventuale rialzo dei tassi di interesse - attualmente molto contenuti per effetto delle recessione economica - possa condizionare le politiche di bilancio del Comune, in considerazione anche della elevata durata residua dei contratti (25 anni). In relazione a questa preoccupazione - oltre che per una valutazione di illegittimità degli atti manifestata più volte - il Partito Democratico invita il Comune di Milano a verificare ogni possibile azione, aggiuntiva alla causa civile di risarcimento, finalizzata a mettere in discussione la validità stessa dei contratti. A conclusione della nota il gruppo consiliare del Pd sollecita il Comune a costituirsi immediatamente parte civile qualora venga accolta la richiesta del Pubblico Ministero – oggi resa pubblica - di rinvio a giudizio per truffa aggravata a carico di quattro banche e di 13 persone, ipotesi di reato da noi formulata l’anno scorso in un esposto alla Procura della Repubblica che denunciava l’esistenza di enormi commissioni occulte – vicine ai 100 milioni di Euro - indebitamente incassate dalle quattro banche (Deutsche Bank; Ubs, Jp Morgan, Depfa Bank). Con tale esposto venne anche richiesto un sequestro di cautelativo di beni per un importo pari alla truffa, sequestro effettivamente avvenuto nei mesi successivi. .  
   
   
IREF, FORMIGONI: FORMAZIONE E´ LEVA ANTI-CRISI NEL 2010 L´ISTITUTO REGIONALE TERRA´CORSI PER 20.000 PERSONE VIA A ACCADEMIA DI POLIZIA E SCUOLE PER ENTI LOCALI E MEDICI  
 
 Milano, 16 novembre 2009 - Formazione come strumento di sviluppo del capitale umano e di contrasto alla crisi che ha colpito l´economia internazionale. E´ l´idea centrale espressa dal presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, nel suo intervento all´inaugurazione dell´anno formativo 2009-2010 dell´Iref (Istituto regionale lombardo di formazione per l´amministrazione pubblica), questa mattina all´auditorium Gaber. Programma intensissimo, se si considera che prevede di fornire corsi a 20. 000 persone (nel 2008-2009 sono state 18. 000). Inoltre aprirà a breve l´Accademia di Polizia Locale (28 novembre), la Scuola per gli enti locali e la Scuola per i medici di famiglia. "Il programma di attività che l´Iref presenta - ha notato Formigoni - si colloca al passaggio dall´ottava alla nona legislatura e connota la nostra Regione come laboratorio di una formazione a misura d´uomo, che punta sullo sviluppo del capitale umano come baricentro della sua azione". Dati importanti se si considera che recenti ricerche dicono che, nel 2020, alti livelli di formazione e istruzione saranno richiesti per il 31,5% degli occupati e che un altro 50% potrà accedere a un impiego almeno con livelli intermedi di preparazione. "L´investimento nella formazione è sempre più importante - ha proseguito il presidente - e sono più di 42. 000 i lavoratori lombardi che stanno oggi utilizzando i 74 milioni di euro di fondi messi a disposizione dalla Regione con le Doti Formazione e Lavoro per riqualificarli e farli ripresentare sul mercato con maggiori opportunità". Ma anche per la pubblica amministrazione "formare i dipendenti - ha detto Formigoni - significa sviluppare nuove competenze e favorire lo scambio delle conoscenze, supportando così la realizzazione degli obiettivi di governo regionali. Servono lungo l´arco lavorativo costanti pit stop per ripartire più efficienti e competitivi". Formigoni ha ricordato come Iref abbia risposto alle "sollecitazioni di Regione Lombardia" citando 4 corsi come esempi: quello per il management dell´emergenza sanitaria, quello per le reti per l´inclusione sociale, il laboratorio sportivo-educativo per dirigenti e allenatori del Coni e il training per l´Abruzzo con corsi ad hoc per la Protezione Civile. Iniziative che si sono aggiunte al sistema di scuole costruito dal 1981 a oggi (Scuola di alta amministrazione, Scuola di direzione in sanità, Scuola di superiore di Protezione Civile, Scuola per operatori delle politiche del lavoro). Le novità attese sono appunto l´Accademia di Polizia locale, la Scuola per gli enti locali e quella per i medici di famiglia. "Si tratta di novità - ha detto Formigoni - che aiuteranno la Lombardia a imboccare la via maestra del federalismo". .  
   
   
FVG: TONDO A ROMA FIRMA MEMORANDUM CON SERBIA  
 
Trieste, 16 novembre 2009 - Friuli Venezia Giulia e Repubblica di Serbia rafforzano la reciproca collaborazione nell´ambito delle consolidate relazioni tra i due Governi, con l´obiettivo di favorire il percorso di avvicinamento di Belgrado all´Unione europea. È quanto prevede il Memorandum d´Intesa siglato il 13 novembr3e a Roma dal presidente della Regione Renzo Tondo e dal primo ministro della Serbia Mirko Cvetkovic. La firma del documento è avvenuta a Palazzo Chigi durante il vertice intergovernativo italo-serbo, al quale hanno partecipato fra gli altri il premier Silvio Berlusconi e il ministro degli Affari esteri, Franco Frattini, promosso all´interno della visita ufficiale di tre giorni in Italia del Presidente della Repubblica di Serbia, Boris Tadic, del primo ministro e di nove membri del Governo di Belgrado. Questa mattina Berlusconi e Cvetkovic hanno firmato una Dichiarazione congiunta per avviare una cooperazione strategica fra i due Paesi. Tra Friuli Venezia Giulia e Serbia, e in particolare con il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali di Belgrado, era stato già sottoscritto nel maggio di quest´anno un Protocollo per sviluppare l´e-government, un progetto che - come si rileva nel documento firmato oggi - ha avuto concreto avvio. Adesso si punta a individuare nuovi settori di reciproco interesse in cui sperimentare forme più ampie di collaborazione, specie nel settore della Pubblica amministrazione, anche nella prospettiva di avvicinamento della Repubblica di Serbia nell´Unione europea. Sarà a questo proposito istituita una Commissione congiunta. Tra i settori che saranno presi in considerazione vi sono: sviluppo delle Pmi attraverso ricerca e innovazione, energia e ambiente, infrastrutture materiali e immateriali, istruzione e cultura, università e ricerca. .  
   
   
FVG: TONDO, IMPORTANTI RAPPORTI CON SERBIA  
 
Trieste, 16 novembre 2009 - "Una giornata importante perché il Friuli Venezia Giulia, attraverso il suo presidente, ha partecipato al tavolo bilaterale del vertice Italia-serbia, oltre ad aver firmato un memorandum di intesa con la Repubblica di Serbia". Il presidente della Regione, Renzo Tondo, sottolinea così il ruolo assegnato dal presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, al Friuli Venezia Giulia nell´ambito dei rapporti dell´Italia con la Repubblica di Serbia. Tondo, che lo scorso 30 gennaio a Belgrado aveva incontrato il presidente Boris Tadic e il 17 luglio aveva ricevuto a Trieste il primo ministro Mirko Cvetkovic, ha ricordato che la Serbia è partner commerciale principale per l´Italia e, in questo contesto, "il Friuli Venezia Giulia ha un ruolo importante da giocare". Il presidente della Regione, a margine dell´incontro ufficiale, il 13 novembre, ha avuto anche un colloquio con il presidente Tadic riprendendo i temi dell´incontro di Belgrado soffermandosi in particolare sulle diverse possibilità di una collaborazione, soprattutto nel settore delle infrastrutture viarie attraverso le competenze di Autovie Venete: "Una prospettiva accolta da Tadic - ha detto Tondo - tanto che l´ha richiamata anche nell´incontro con Berlusconi". .  
   
   
VENETO FIRMA ACCORDO BILATERALE CON LA SERBIA  
 
Venezia, 16 novembre 2009 - Tra gli accordi sottoscritti il 13 novembre a Roma con la Serbia, in occasione della visita del presidente della Repubblica Boris Tadic insieme al primo ministro Mirko Cvetkovic, c’è anche quello bilaterale con il Veneto, firmato dal Presidente della Regione Giancarlo Galan. La Serbia ha con il Veneto una tradizione di rapporti particolarmente forti e produttivi. E’ stato istituito, tra l’altro, un Tavolo di collaborazione denominato “Servenet” (acronimo di Serbia Veneto Network) che ha portato negli ultimi cinque anni allo sviluppo di progetti comuni co-finanziati principalmente dalla Commissione europea, nell’ambito dei quali ci sono state anche due visite ufficiali, del Presidente della Repubblica serba Boris Tadic a Venezia e di Galan a Belgrado. Dopo la firma ufficiale , il Presidente Tadic e Galan hanno avuto un incontro bilaterale per chiarire le priorità della collaborazione. Si è parlato di ambiente, energie rinnovabili, sanità, impresa e Pmi, progettazione europea. La Serbia infatti intende raggiungere prima possibile gli standard europei e alcune eccellenze del Veneto possono esserle di aiuto. Di recente il Ministro per l’Ambiente serbo, Oliver Dulic, aveva manifestato interesse per la gestione dei sistemi di smaltimento rifiuti mentre la collega della sanità, Tomica Milosavljević, nel luglio scorso a Venezia durante i lavori della Summer School di San Servolo (evento organizzato ogni anno da Regione Veneto, Organizzazione Mondiale della Sanità ed Osservatorio europeo sistemi sanitari) aveva chiesto la collaborazione del Veneto in diverse aree quali i modelli organizzativi dei sistemi sanitari, il settore oncologico, sia nella parte di prevenzione che clinica, con particolare riferimento alla telemedicina. A questo si aggiunge l’aumento costante dei rapporti economici tra i due Paesi che pongono l’Italia ed il Veneto tra i partner più importanti della Serbia. “Si tratta di accelerare e di beneficiare di una fase di transizione storica che vede la Serbia impegnata a raggiungere quegli standard che la porteranno presto all’adesione all’Unione europea. Le nostre imprese ne possono trarre vantaggio e le nostre comunità trovare motivi di rafforzamento delle già ottime relazioni di amicizia”, ha commentato al termine il presidente Galan. .  
   
   
MISSIONE NEL GUANGDONG, CAPONE: UN’OPPORTUNITÀ PER LE ECCELLENZE PUGLIESI  
 
Bari, 16 novembre 2009 - Una delegazione della Regione Puglia formata dalla Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo Economico Loredana Capone e dal Capo di Gabinetto Francesco Manna ha partecipato in questi giorni alla Conferenza internazionale nell’ambito della Celebrazione dei trent’anni di cooperazione internazionale della Provincia del Guangdong nella Repubblica Popolare Cinese. Su invito del Governatore della Provincia del Guangdong, Huang Huahua erano presenti all’evento 17 delegazioni straniere (tra le quali Usa, Canada, Cile, Australia, Filippine, Giappone, Francia e Germania) delle circa novanta province o regioni che hanno già concluso progetti di cooperazione internazionale con la Cina. La Regione Puglia, grazie alla visita dello scorso anno del Presidente Vendola che ha gettato le prime basi per un avvio di rapporti basati sulla cooperazione con la Provincia del Guangdong, ha avuto il privilegio di essere ammessa al tavolo delle esperienze più rappresentative. Infatti, sebbene l’accordo di cooperazione non sia stato ancora siglato, il Governatore Huang Huahua ha riconosciuto nella Puglia il principale interlocutore in materia di protezione ambientale, energia rinnovabile, filiera agroalimentare e turismo. D’altra parte, la Puglia ricopre già in seno al Comitato Interministeriale Italia-cina il ruolo di coordinamento sul tema della protezione ambientale. Nel corso dell’incontro tra il Governatore del Guangdong, i vice delegati dei vari settori e la Vice Presidente Capone si è entrati nel dettaglio degli accordi che nei prossimi mesi verranno stipulati: scambio di esperienze e di conoscenze in materia di protezione ambientale, con particolare riferimento al ciclo delle acque e sicurezza alimentare). Si è stabilito, inoltre, che tale programma d’intenti verrà realizzato con un metodo più innovativo e meno istituzionale, ossia attraverso scambi di esperienze tra studenti, scambi di attività culturali e rapporti diretti tra le aziende cinesi e pugliesi. Tutto questo sarà oggetto della proposta formale dell’Accordo con la Provincia di Guangdong che la Giunta Regionale approverà entro il prossimo novembre così che il protocollo possa essere siglato entro gennaio 2010. “Le eccellenze della Puglia – ha dichiarato l’Assessore Capone – potranno investire in una regione che ha circa 70 milioni di abitanti e produce un terzo del Pil dell’intera Cina. È un’opportunità che non possiamo perdere. Non si tratta di delocalizzare, ma di internazionalizzare investendo, nella Regione che di più sta crescendo al mondo, sul nostro sistema di ricerca e di conoscenza e i nostri prodotti d’impresa”. Il Vice Presidente Capone convocherà nei prossimi giorni il Distretto Energia e il Distretto Agroalimentare per relazionare sulla missione appena conclusa e decidere gli step successivi . Secondo la Capone “non c’è solo la Cina esportatrice di prodotti a basso costo. Noi vogliamo condividere una strategia di lotta all’inquinamento per un ambiente più pulito ed un migliore stile di vita, mettendo in campo le migliori eccellenze pugliesi”. Il Governatore del Guangdong ha particolarmente apprezzato il modello “distretto produttivo”, strumento che rende le imprese più organizzate e competitive per gli investimenti che richiedono grandi numeri come quelli necessari nelle regioni cinesi. L’assessore Capone, inoltre, ha partecipato ad un importante Forum italo-cinese sull’ambiente promosso dal Consolato Generale di Canton. Erano presenti l’Ambasciatore Italiano Riccardo Sessa, le principali autorità politiche della Provincia e i rappresentanti delle principali aziende cinesi e italiane che operano nel Canton , tra cui Magneti Marelli, Piaggio e Fiat. Scheda Il Guangdong è una provincia della Repubblica Popolare Cinese. Il territorio della provincia appartiene alla costa meridionale della Cina continentale. Il capoluogo della provincia è Canton. La provincia del Guangdong è oggi una delle più ricche della Repubblica Popolare Cinese; il Pil, che nel 2003 ammontava a 165 miliardi di dollari, è il più elevato tra le province cinesi. Nel Guangdong vi sono tre delle quattro zone economiche speciali: Shenzhen, Shantou e Zhuhai. .  
   
   
IORIO AL PRESIDENTE CROATO MESIC: LA SUA PRESENZA IN MOLISE UN FATTO STORICO DI GRANDE IMPORTANZA CHE ONORA LE TRE COMUNITÀ CHE HANNO ORIGINE NEL SUO PAESE.  
 
Campobasso, 16 novembre 2009 - "La sua presenza oggi tra noi rappresenta per il Molise un fatto storico di grande importanza e valenza che coinvolge in modo paritetico, sia i tre comuni che la ospitato, che tutta la regione. Dopo cinquecento anni lei, Presidente Mesiæ, è il primo Capo di Stato della Croazia che onora con un visita ufficiale le tre comunità molisane che hanno origine nel suo Paese. E´ questa una testimonianza di rispetto e attenzione per le nostre comunità ed è anche uno sprone ad andare avanti nella conservazione della cultura, della lingua, delle tradizioni e della identità corata". Lo ha detto il Presidente della Regione Molise Michele Iorio ricevendo il 14 novembre, nei tre comuni di origine croata (Acquaviva Collecroce, San Felice del Molise e Montemitro), il Presidente della Repubblica Croata Stjepan Mesiæ. Il Presidente Iorio ha ricordato al Presidente Mesiæ un loro precedente incontro avvenuto a Zagabria nel 2005 quando, nella veste di Vice Presidente dell´Euroregione Adriatica, gli fece visita per presentargli ufficialmente il nuovo organismo interregionale e internazionale. Iorio ha quindi voluto ringraziare Mesic per il sostegno avuto in quell´occasione per l´Euroregione Adriatica e per aver voluto accettare l´invito che in quell´occasione gli rivolse a visitare le comunità molisane di origine croata. "Lei in quell´occasione mi fece una promessa –ha detto il Presidente Iorio- che oggi ha voluto mantenere realizzando un sogno per tutti i molisani di origine croata". La prima tappa del tour molisano del Presidente Stjepan Mesiæ è stata ad Acquaviva Collecroce nella sede del "Caffè letterario". E proprio in questa sede il Presidente Iorio ha voluto ricordare lo sforzo fatto dal Governo regionale per mantenere viva la cultura croata e in generale le tradizioni e le identità delle minoranze linguistiche presenti in Molise. Sforzi concretizzati attraverso l´insegnamento del croato nelle scuole e attraverso il sostegno ad iniziative culturali di grosso coinvolgimento della popolazione come i "caffè letterari". "Luoghi di incontro, di socializzazione e di creazione di cultura questi, –ha detto- che abbiamo voluto finanziare e realizzare in tutti i comuni con minoranze linguistiche. Un´iniziativa e una programmazione richiestaci direttamente dalle comunità che con soddisfazione vediamo oggi aver prodotto gli effetti benefici sperati. Questo anche se una certa stampa nazionale, non avendo compreso lo spirito di questi luoghi di incontro, li aveva duramente criticati e in alcuni casi ridicolizzati. Ma come si dice: "il tempo e galantuomo". E con il tempo si è poi visto chi aveva ragione". In occasione del successivo incontro a San Felice del Molise il Presidente Iorio ha voluto evidenziare al Presidente Mesic come il Consiglio Regionale si stia apprestando, in sede di revisione dello Statuto, a "ulteriormente garantire il patrimonio linguistico, culturale e sociale, nonché dei diritti istituzionali dei croati molisani". Nell´ultima tappa a Montemitro, Iorio si è ufficialmente impegnato, nei confronti del Presidente della Repubblica di Croazia e dei cittadini di ciascuno dei Comuni di origine Croata, ad assicurare una corretta continuazione delle attività negli istituti scolastici scongiurando, con interventi economici diretti della Regione, ogni ipotesi di ridimensionamento dovuti alla revisione della dotazione di personale docente relativa ai piani voluti a livello ministeriale". Il Presidente Michele Iorio e l´Ambasciatore della Repubblica di Croazia Tomislav Vidosevic hanno quindi firmato ufficialmente, alla presenza del Presidente Mesic, una Dichiarazione congiunta di intenti tesa a rinsaldare i rapporti tra Molise e Croazia e a progettare e programmare nuove iniziative di comune interesse nel campo del turismo, della cultura, del commercio e della sanità (vedi allegato foto del documento). .  
   
   
IORIO: LA ISTITUZIONE DEL CONSOLATO ONORARIO D´ALBANIA E LA INDIVIDUAZIONE DEL CONSOLE NELLA PERSONA DEL PROF. SAVINO CANNONE RAPPRESENTA UNA GROSSA OPPORTUNITÀ PER CAMPOBASSO E PER IL MOLISE.  
 
 Campobasso, 16 novembre 2009 - "La Istituzione del Consolato Onorario d´Albania e la individuazione del Console nella persona del prof. Savino Cannone rappresenta una grossa opportunità per Campobasso e per il Molise. Il Governo regionale utilizzerà al meglio questa possibilità che ci è stata data di relazionarci direttamente con i vertici Istituzionali dell´Albania. " lo ha detto il 13 novembre il Presidente della Regione Michele Iorio nella presentazione del nuovo Console Onorario in Molise, il prof. Savino Cannone, tenutasi in mattinata presso la Sala "Falcione" della Camera di Commercio di Campobasso. "Come vice Presidente dell´Euroregione Adriatica, poi non posso che esprimere soddisfazione per la creazione di questo Consolato che ci aiuterà, con un interlocuzione qualificata e continua, a porre in essere i progetti e le iniziative che abbiamo ideato insieme al Governo albanese". " Il Molise - ha aggiunto il Presidente - vanta rapporti secolari con il "Paese delle Aquile" tanto da conservare gelosamente sul suo territorio alcune comunità di origine albanese. Comunità che hanno contribuito non poco alla variegata cultura della nostra Regione e delle sue molteplici tradizioni ". Iorio ha quindi voluto ricordare le tante attività di cooperazione svolte dal Governo regionale in Albania come, ad esempio, la ristrutturazione ed ampliamento di un asilo nido a Lezhe, la realizzazione di un centro turistico a Scutari e altre iniziative nel campo sanitario portate avanti in altre città. "Il nostro rapporto, come Governo regionale, con l´Albania,- ha ricordato Iorio - iniziò alcuni anni fa con la mia presenza e quella del Presidente Berlusconi all´inaugurazione di una grossa opera infrastrutturale nei pressi di Tirana realizzata da una azienda molisana, la "Falcione Costruzioni". Da allora stringemmo rapporti sempre più intensi che hanno visto un seguito anche all´interno della Euroregione Adriatica". Proprio nell´ambito di questi rapporti istituzionali, nei prossimi giorni, il Presidente Iorio e il neo Console Cannone saranno in Albania per concretizzare alcune iniziative volte alla valorizzazione sia del territorio albanese sia di quello molisano. Iorio infine ha voluto ricordare la volontà di favorire la fortificazione dei rapporti tra i molisani albanesi e la loro terra d´origine. Questo all´interno di quella politica identitaria portata avanti anche nei confronti dei nostri corregionali che vivono all´estero. "Tutto ciò - ha sottolineato - nella consapevolezza che la cittadinanza molisana, o di un altro Paese straniero, porta con sé anche i valori, le tradizioni e la cultura dei luoghi di provenienza degli individui che la detengono. Questo vale per i molisani che vivono all´estero e per coloro che, provenienti da altri paesi, risiedono in Molise". .  
   
   
DURNWALDER ACCOGLIE IL DALAI LAMA ALL´AEROPORTO DI BOLZANO  
 
 Bolzano, 16 novembre 2009 - Tenzin Gyatso, il Xiv Dalai Lama, la massima autorità spirituale del popolo tibetano nonché punto di riferimento per milioni di buddisti nel mondo, è atterrato a Bolzano il 16 novembre attorno alle 9. 15, prima del previsto, per una "due giorni" di approfondimenti sull´autonomia speciale di Alto Adige e Trentino. Caloroso l’abbraccio all´aeroporto con il presidente della Provincia Luis Durnwalder, che incontra per la quinta volta (due delle quali in India). Proveniente direttamente dall’India, via Francoforte, è atterrato attorno alle 9. 15, molto prima dell´annunciato arrivo pomeridiano. Ad accoglierlo all´aeroporto, per la sua terza visita in Alto Adige, c’era il presidente Durnwalder, che ha momentaneamente lasciato la seduta della Giunta provinciale per accompagnare il Dalai Lama in un hotel del centro. "Ho dato il benvenuto della nostra Provincia al Dalai Lama, un simbolo di speranza e di giustizia, che siamo molto onorati di poter ospitare nuovamente", riferisce Durnwalder. Il programma vero e proprio degli incontri pubblici è fissato per martedì 17: alle 8. 30 il Dalai Lama avrà un colloquio con il presidente Durnwalder nel suo ufficio a Palazzo Widmann, a seguire alle 9 incontrerà l´intera Giunta provinciale. In programma anche una breve conferenza stampa alle 9. 30 nella sala sedute della Giunta. Alle 10 il Dalai Lama e il presidente Durnwalder parteciperanno alla conferenza pubblica all’Eurac, prima di prendere la strada per Trento, dove nel pomeriggio sono previsti ulteriori incontri pubblici a cui si unirà anche il presidente del Trentino Lorenzo Dellai. .  
   
   
ALLA CONFERENZA DEI PRESIDENTI DELLE REGIONI CONSEGNATA AL GOVERNO UNA LETTERA NELLA QUALE SI SOTTOLINEA LA SITUAZIONE CRITICA SUL PATTO DI STABILITÀ 2008  
 
 Roma, 16 novembre 2009 - La Conferenza dei Presidenti delle Regioni il 12 novembre ha consegnato al Governo una lettera del Presidente Vasco Errani, nella quale si sottolinea la situazione critica sul patto di stabilità 2008, chiedendo che, ai fini del rispetto dell’obiettivo programmatico 2008, venga considerato l’insieme delle Regioni, attraverso una compensazione dei saldi positivi e negativi delle singole Regioni. Si passerebbe, così, ad un meccanismo che considera l’intero sistema regionale e non più la Regione singolarmente. La richiesta era stata già presentata, nell’ambito della Commissione “affari finanziari” dall’Assessore al bilancio della Regione Calabria Demetrio Naccari Carlizzi ed era stata condivisa da tutti gli assessori regionali. Nel corso dei lavori della Conferenza dei Presidenti, il Vice Presidente della giunta regionale Domenico Cersosimo ha ribadito che “le criticità e, quindi, il problema della Calabria, nascono da un meccanismo tecnico che ha subito continue modifiche e che hanno creato delle incongruenze nei risultati. Si richiede che il concorso del comparto regionale agli obiettivi di finanza pubblica sia considerato nel suo complesso. Il risultato finale del comparto delle regioni per l’anno 2008 è superiore rispetto agli obiettivi di finanzia pubblica programmati, dunque è tale da consentire, senza conseguenze per il bilancio dello Stato, la possibilità di utilizzo all’interno del comparto regionale”. La Conferenza ha condiviso, all’unanimità, tale richiesta, che sarà discussa e formalizzata definitivamente nella seduta della Conferenza Unificata convocata per mercoledì prossimo. .  
   
   
TEST ANTIDROGA MA PURE ANTIALCOOL  
 
Trieste, 16 novembre 2009 - Non solo test antidroga ma pure antialcool. Lo propone Sergio Lupieri, a sostegno della mozione presentata dall´Udc che invita i consiglieri regionali e i pubblici amministratori del Friuli Venezia Giulia a sottoporsi al test antidroga. "L´abuso di questa sostanza - sostiene il consigliere regionale del Partito Democratico - è da considerarsi una droga più insidiosa e più diffusa delle sostanze stupefacenti tradizionali. "Si tratta di una vera e propria piaga sociale, per cui sarebbe importante che i consiglieri regionali dessero un forte segnale sottoponendosi al test che quantifica l´esatta presenza di alcool nel sangue nel tempo. E´ un esame che viene normalmente eseguito quando si richiede il rilascio della patente ritirata per abuso alcolico. "Le dipendenze alcool-correlate costituiscono un grave problema sociale che in Friuli Venezia Giulia colpisce sempre più le giovani generazioni e che quindi - conclude Lupieri - necessita di un´ampia mobilitazione anche di tipo educativo e culturale per prevenire e contrastare questo preoccupante fenomeno". .  
   
   
IL GOVERNO HA TAGLIATO IL FONDO SOCIALE, LA REGIONE TOSCANA AIUTA I COMUNI BILANCIO 2010, PIÙ RISORSE PER LO SVILUPPO ECONOMICO  
 
Firenze, 16 novembre 2009 - La crisi economica non è ancora alle spalle e per il 2010 la Regione conferma il fondo straordinario da 5 milioni per aiutare chi ha perso il lavoro e non può contare su alcun ammortizzatore sociale. Aumenteranno anche i soldi per la ricerca e per sostenere le imprese che innovano - 271 milioni, 61 in più rispetto al 2009 – e gli investimenti destinati alla sanità, a strade e mobilità o alla tutela dell´ambiente (381 milioni, 35 in più rispetto a quest´anno). Con Fidi Toscana la Regione continuerà a garantire l´accesso al credito alle imprese a corto di liquidità o che vogliono investire: 60 milioni già stanziati nel 2009, capaci di sostenere prestiti per oltre un miliardo, con oltre 3. 300 imprese che hanno già fatto domanda. Proseguirà infine l´impegno per estendere l´assistenza agli anziani non autosufficienti: in attesa che lo Stato reintegri le risorse tagliate, la Regione garantirà infatti gli 80 milioni l´anno che serviranno a finanziare gli interventi domiciliari e a aumentare i posti nelle residenze sanitarie assistite. E lo farà senza alzare le tasse, nonostante che la crisi e il Pil in calo (-5% alla fine del 2009) abbia come conseguenza anche un´attesa flessione delle entrate (-15 milioni) e un minor recupero sull´evasione fiscale, che negli ultimi tempi ha portato 40 milioni l´anno nelle casse della Regione. A disposizione 8 miliardi e 890 milioni - E´ l´assessore regionale Giuseppe Bertolucci ad elencare le priorità per il 2010, durante la presentazione oggi ai giornalisti della proposta di bilancio che la giunta ha approvato il 29 ottobre e che il Consiglio regionale dovrà discutere entro la fine dell´anno. Lo strumento finanziario conferma di fatto in numeri del Dpef approvato a luglio: 8 miliardi e 890 milioni è la spesa prevista per il 2010, di cui 6 miliardi e 746 milioni (il 75%) sono destinati alla sanità e alle politiche sociali. Altrettante sono naturalmente le entrate, con un ricorso al credito di 435 milioni che potrebbe non essere tutto necessario. Dipenderà dalla disponibilità di cassa nel corso dell´anno rispetto agli stati di avanzamento di cantieri e progetti. Essere pronti per la ripresa - «Prima o poi la crisi finirà – ricorda l´assessore -. E quando accadrà dobbiamo evitare di farci trovare impreparati e magari con le aziende con il maggior potenziale costrette, nel frattempo, a chiudere». Per questo lo sforzo della Regione sarà importante anche sul fronte del sostegno allo sviluppo. A disposizione ci sono 330 milioni di fondi europei, 196 milioni di risorse nazionali del fondo per le aree sottoutilizzate e 476 milioni di investimenti regionali. «Ma non potremo impiegarle tutte – annota Bertolucci –, visto che superano la spesa consentita dal patto di stabilità, ovvero quell´accordo imposto dal governo agli enti locali per tenere a freno il debito pubblico». Un paradosso: a meno che la Regione non decida di non rispettare il patto stesso. Dai tributi 7 miliardi e 477 milioni - Tra le entrate la fetta più grossa è quella tributi, incassati direttamente o che lo Stato ridistribuisce alle Regioni. Si tratta di 7 miliardi e 477 milioni: dall´Iva si prevede che arriveranno 3. 977,11 milioni, dall´Irap (che sostiene una buona parte delle spese sanitarie) 2. 241,10 milioni. Altri 445,14 milioni provengono dall´addizionale Irpef e 394 milioni dal bollo auto. Nel 2010, come previsto, finiranno gli incentivi per gli automobilisti che hanno acquistato un´auto nuova a Gpl o a metano: solo chi lo ha fatto nel 2009 potrà continuare a non pagare il bollo per i prossimi cinque anni. Lo stesso vale per chi nel 2009 ha convertito a gas un’auto vecchia. Rimarrà tale e quale la riduzione del 10% per tutte le auto euro 4 e 5 e tutte le auto Gpl e a metano. La più bassa pressione fiscale d´Italia - La Toscana – Basilicata a parte, che può contare su royalties petrolifere - si conferma comunque la Regione italiana, tra quelle a statuto ordinario, con la minor pressione fiscale per quanto riguarda l´Irap e l´addizionale Irpef, le uniche due imposte (oltre al bollo) su cui le Regioni possono in parte intervenire. Un cittadino toscano nel 2010 pagherà infatti, oltre le aliquote base, solo 16,3 euro l´anno: 162 meno che in Lazio, 67,8 meno che in Emilia Romagna, 52,2 euro meno di un piemontese, 44,5 di un lombardo e 23 di un veneto. «Per le casse della Regione si tratta di una minore entrata tra i 100 e i 150 milioni. E questo è possibile – spiega Bertolucci – anche perché la Toscana ha il bilancio della sanità in pareggio. Questo ci ha infatti consentito di non applicare mai alcun aumento sull´addizionale Irpef, che è ferma da sempre allo 0,9%, ovvero il minimo imposto dalla Stato». Dal 2000 la legge consentiva di arrivare fino all´1,4 e altre Regioni lo hanno fatto. Quanto all´Irap, l´imposta sul fatturato delle attività produttive, all´aliquota base del 3,9 per cento le Regioni possono aggiungere o togliere l´1%. La Toscana ha confermato l´aumento dell´1%, già applicato quest´anno, solo per i settori bancario, petrolifero, assicurativo, autostradale e delle intermediazioni immobiliari, mantenendo inalterate le agevolazioni (con sconti dallo 0,5% all´1%) per onlus, cooperative sociali, imprese giovanili, spacci di montagna e imprese con certificazioni sociali e ambientali. La Regione, vista la difficoltà delle amministrazioni comunali, ha deciso anche di aumentare di 2 milioni le risorse a disposizione dei Comuni per aiutare chi deve pagare l´affitto ed ha un basso reddito Più risorse per Comuni e Province - Ci saranno anche più soldi per gli enti locali. «Dopo il taglio del governo al fondo sociale – spiega l´assessore Bertolucci – avevamo già quest´anno anticipato ai Comuni in difficoltà 7 milioni. Quei soldi diventeranno adesso nuovi fondi a disposizione, a cui si aggiungono 2,2 milioni di nuovi incentivi per le Unioni comunali, anche quelle speciali che potranno nascere dalle attuali Comunità montane e i cui fondi sono stati altrettanto tagliati dallo Stato». Con 2,8 milioni saranno invece coperti i costi del personale delle scuole materne a rischio di chiusura e con 10 milioni, destinati alle Province, la manutenzione straordinaria delle strade per far fronte, anche in questo caso, ai minori trasferimenti statali. «La Regione non può svolgere funzioni di supplenza nei confronti dello Stato – ribadisce Bertolucci –, ma di fronte a talune emergenze, con possibili ricadute per i cittadini, abbiamo deciso di intervenire in modo straordinario». Disoccupazione all´8% - Sullo sfondo rimane naturalmente la crisi economica e una ripresa che ancora non si annuncia veloce (e comunque lieve). Anzi, tutti gli osservatori sono concordi nel ritenere che, passata la crisi finanziaria, si avranno adesso i maggiori effetti sul fronte della tenuta delle imprese e dell´occupazione. Nel 2010 la disoccupazione potrebbe salire all´8%: una crisi estesa a tutti i settori, ma più grave nell´industria, nei distretti e nella piccola e piccolissima impresa. Una crisi che quest´anno ha contato 12. 416 famiglie in Toscana dove almeno un componente ha perso il posto di lavoro e una su due che ha visto peggiorare la propria situazione economica, con 2540 famiglie che sono diventate povere. .  
   
   
VENETO: NELLA MANOVRA DI BILANCIO 2010 AL SISTEMA IMPRESA MANTENUTE LE RISORSE DEL 2009  
 
Verona, 16 novembre 2009 - “Per quanto riguarda il bilancio di previsione sono mantenute le linee ordinarie nella stessa dimensione del 2009, che andranno verso una divisione equilibrata tra i diversi settori, soprattutto nella ripartizione del Fondo Unico, che ha uno stanziamento di 52 mln di €”. A precisarlo è l’Assessore alle Politiche Economiche della Regione del Veneto, Vendemiano Sartor, in merito alla Manovra di Bilancio 2010. “A questi – ha proseguito Sartor – si aggiungono certamente altre risorse derivanti dalla programmazione dei Fondi comunitari, che riguarderanno soprattutto l’innovazione e il risparmio energetico a favore delle imprese. E come nel 2009, anche nel 2010 ci sono interventi in opere pubbliche, soprattutto piccoli progetti che avranno sicuramente una ricaduta positiva nel sistema delle Pmi locali e non solo nel settore delle costruzioni. Ricordo anche che al Tavolo di Partenariati, nei giorni scorsi, sono stati approvati 35 progetti per complessivi 135 mln di €, dei quali 90 mln € di contributo regionale. E sempre nel 2010 – ha poi informato l’Assessore – intendiamo ripetere con la Cassa Depositi e Prestiti l’analoga operazione avviata tra la Bei e Veneto Sviluppo per il finanziamento dei fondi di rotazione. La Cassa Depositi e Prestiti, che ha avuto un incremento delle risorse raccolte dal risparmio postale, ha infatti predisposto un piano a favore anche del sistema impresa, stanziando già 3 mld di € e autorizzandone altri 5 mld per il 2010. Chiederemo che anche Veneto Sviluppo possa accedere a questi fondi, che così potrà incrementare in maniera cospicua il sistema dei fondi di rotazione, dove la Regione interverrà con un contributo nel conto interesse. A questo scopo verrà richiesta una trance di almeno 100 mln di €”. Sartor ha poi ricordato che nel corso del 2009 le risorse messe a disposizione del sistema impresa del Veneto come incentivi non sono state di 92 mln di €, ma 230 mln € per quanto riguarda la Regione e 75 mln € a gestione di Veneto Sviluppo. Di questi 305 mln € complessivi, 170 mln (95 mln della Regione e 75 di Veneto Sviluppo), sono stati finalizzati all’ingegneria finanziaria e 50 mln € per l’innovazione e ricerca a favore esclusivamente delle imprese, mentre altri 22 mln €, sempre per l’innovazione e la ricerca, sono stati destinati a Università e Centri di ricerca. E questi ultimi, ha precisato, avranno comunque un impatto positivo sulle imprese, perché sono utilizzabili per dare migliori servizi al sistema imprenditoriale. “Si tratta – ha concluso Sartor – di risorse considerevoli, vista anche la straordinarietà del momento, spese sia per far fronte alla congiuntura, sia per lo sviluppo e l’occupazione e gli effetti positivi si potranno vedere nel 2010, anno nel quale tutti noi auspichiamo una ripresa complessiva”. .  
   
   
FINANZE FVG: TONDO, MOMENTO DIFFICILE MA FIDUCIA NELLA RIPRESA  
 
Trieste, 16 novembre 2009 - La legge finanziaria ed il bilancio di previsione per il prossimo anno sono pronti ad iniziare il loro percorso in Consiglio regionale. La Giunta del Friuli Venezia Giulia , su proposta dell´assessore alle Finanze Sandra Savino, ha approvato ill 12 novembre i documenti che, nelle ultime settimane, sono stati illustrati anche alle parti sociali. Il bilancio 2010, che pareggia a 4,3 miliardi di euro, risente del pesante calo di entrate che la Regione ha dovuto registrare in seguito alla crisi economica internazionale che ha coinvolto settori produttivi e famiglie anche nel Friuli Venezia Giulia. Le scelte fatte dalla Giunta regionale e proposte ora all´esame del Consiglio, mettono in sicurezza i settori della salute, della protezione sociale e del lavoro. "E´ una finanziaria di responsabilità - ha detto il presidente Renzo Tondo - ma anche una finanziaria che deve dare fiducia ai nostri cittadini. Nel momento difficile che attraversiamo anche questo bilancio deve essere gestito come si gestisce la famiglia e l´impresa: si fa in modo che le risorse non siano sprecate. Devono servire a sostenere i più deboli e a rimettere in moto l´economia". "Il momento è difficile - ha detto ancora il presidente - ma siamo sulla strada buona e i segnali positivi che si intravedono danno fiducia e dicono che ci sono le possibilità di farcela. Si può avere fiducia in una regione che ha dimostrato anche nei momenti più difficili di sapercela fare e, sono sicuro, ce la farà anche questa volta". .  
   
   
CONCERTAZIONE TERRITORIALE FIRMATO IL PROTOCOLLO D´INTESA TRA REGIONE E UNIONCAMERE PIEMONTE PER LO SVILUPPO ECONOMICO  
 
 Torino, 16 novembre 2009 - Regione Piemonte e Unioncamere Piemonte, in rappresentanza del sistema camerale piemontese, hanno siglato giovedì 12 novembre, il “Protocollo d’intesa per lo sviluppo economico e della competitività territoriale”, nel quale vengono individuate dodici priorità di intervento congiunto fra enti camerali e amministrazione regionale: internazionalizzazione, Euroregione Alpi Mediterraneo, innovazione e R&s, infrastrutture, ricerca economica, artigianato, promozione delle eccellenze agroalimentari, imprenditoria femminile, turismo, semplificazione amministrativa, regolazione del mercato, conciliazione e tutela dei consumatori ed etica e responsabilità. Un accordo strategico, che fa seguito ad una serie di convenzioni stipulate tra i due enti in numerosi settori, a tutto vantaggio dello sviluppo economico e delle imprese locali. La Presidente della Regione, Mercedes Bresso, e il Presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello hanno così voluto esprimere la propria volontà politica e strategica di operare congiuntamente a favore della competitività del territorio piemontese. Entrambe le istituzioni, infatti, condividono la visione strategica che il territorio e l’impresa rappresentano due ambiti inscindibili, poiché nell’attuale competizione internazionale la reale competitività delle imprese proviene dai legami che esse hanno con il territorio: le imprese più innovative si insediano solo dove percepiscono fattori competitivi, innescando una spirale virtuosa di sviluppo economico. Il territorio rappresenta oggi un fondamentale fattore di vantaggio competitivo in relazione soprattutto ai servizi che riesce ad offrire in termini di accesso alla ricerca e all’innovazione, per la formazione di professionalità qualificate, per la logistica, l’internazionalizzazione e, in sintesi, per il livello delle infrastrutture materiali ed immateriali e per il clima imprenditoriale che riesce ad esprimere. Regione Piemonte e Unioncamere Piemonte stanno già collaborando fra loro in molteplici settori, avendo stipulato singole convenzioni, accordi, protocolli d’intesa, di ambito prevalentemente operativo: ora intendono accrescere la propria collaborazione, impegnandosi a porre in essere azioni condivise e concertate nel rispetto dei propri ruoli istituzionali nelle dodici materie individuate. Tra gli obiettivi, la costruzione di luoghi e momenti politici e tecnici per condividere in maniera preventiva le informazioni e per concertare le eventuali azioni comuni. “Il protocollo firmato oggi è l’ultimo atto, in ordine di tempo, di una collaborazione molto forte con Unioncamere: siamo convinti che dalla crisi si esca aumentando la capacità competitiva non solo dal punto di vista produttivo, ma anche per quanto riguarda il terziario, il turismo ed altri settori strategici. Un accordo che farà scuola anche in altre realtà territoriali e che conferma la vocazione del Piemonte, sempre più proiettato nell’ambito della macro-regione Alpi- Mediterraneo: una realtà di 17 milioni di abitanti e di 1,5 milioni di imprese. ” ha dichiarato la Presidente Mercedes Bresso. “Con questo importante accordo - ha commentato il Presidente di Unioncamere Piemonte, Ferruccio Dardanello, il sistema delle Camere di commercio piemontesi e la Regione Piemonte intendono condividere un modo di programmare i propri interventi attraverso una forte concertazione territoriale ed istituzionale e realizzando azioni il più possibile sinergiche e complementari rispetto a quanto viene già compiuto da altri attori pubblici e privati del territorio. La non facile situazione economica attuale e i progressivi ridimensionamenti di risorse pubbliche disponibili per la promozione economica rendono, inoltre, imprescindibile lavorare sempre più sull’efficienza delle risorse e sull’efficacia degli interventi”. Alla firma dell’accordo erano presenti l’assessore regionale alla Ricerca Andrea Bairati, il Presidente della Camera di commercio di Torino Alessandro Barberis, il Presidente della Camera di commercio di Vercelli Giovanni Carlo Verri, il Presidente della Camera di commercio di Biella Gianfranco De Martini e il direttore di Unioncamere Piemonte Paolo Bertolino. .  
   
   
DIECI MILIONI DI FONDI EUROPEI AI COMUNI DI GENOVA, IMPERIA, LA SPEZIA E SAVONA RISORSE FSE E FESR INSIEME PER SVILUPPARE OCCUPAZIONE E NUOVE IMPRESE  
 
Genova, 16 Novembre 2009 - Migliorare la qualità della vita nelle grandi città favorendo la crescita dell´occupazione, l´inserimento nel mercato del lavoro di persone a rischio di esclusione sociale, la nascita e lo sviluppo di nuove imprese, l´emersione del lavoro nero e il rafforzamento della cooperazione sociale. Il tutto garantendo la sostenibilità ambientale e il rispetto delle tradizioni delle comunità locali. Sono questi gli obiettivi che la Regione Liguria persegue finanziando i quattro progetti presentati rispettivamente dai Comuni di Genova, Savona, Imperia e La Spezia attraverso risorse del Fondo sociale europeo (Fse) e del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) per realizzare piani di sviluppo urbano integrati. Le risorse messe a bando ammontano a 10 milioni di euro e sono destinati ai Comuni con più di 40. 000 abitanti con l´obiettivo di favorire lo sviluppo economico e sociale del territorio: tali risorse sono state assegnate ai quattro Comuni capoluogo risultati ammissibili al finanziamento. Questi gli ambiti d´azione dei progetti finanziati: servizi alla persona, raccolta differenziata dei rifiuti, accessibilità ai servizi balneari e ai beni culturali, artigianato e produzioni locali, riqualificazione del tessuto urbano per migliorare il collegamento tra costa ed entroterra. "Con questa iniziativa - spiega il vicepresidente della Regione Liguria Massimiliano Costa - proseguiamo il lavoro di integrazione dei fondi europei, già iniziato con i Piani di sviluppo locale integrati, che serve a garantire alla nostra regione uno sviluppo armonico delle risorse umane e del tessuto produttivo ed economico". Si calcola che, complessivamente, le persone che saranno coinvolte nei progetti saranno oltre 1. 700. "Visto l´ottimo risultato dei Piani di sviluppo locale integrati che abbiamo finanziato l´estate passata - aggiunge l´assessore alle Attività produttive Renzo Guccinelli - abbiamo deciso di aggiungere questo intervento a favore delle grandi città liguri, per favorire da un lato una migliore qualità della vita, dall´altro uno sviluppo economico che guardi alla competitività e all´innovazione di prodotti e processi produttivi". .  
   
   
VENETO, ASSESSORE SARTOR: NECESSARIO RIORGANIZZARE IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO.  
 
Treviso, 16 novembre 2009 - “Riorganizzare il nostro sistema economico produttivo e soprattutto innovare ed investire tecnologia per mantenere alta la qualità dei nostri prodotti”. Lo ha dichiarato l’Assessore alle Politiche dell’Economia, Sviluppo, Ricerca ed Innovazione della Regione del Veneto, Vendemiano Sartor, intervenuto il 13 novembre a Treviso alla Xxi edizione del Premio Regionale Marco Polo, fondato da Unioncamere e centro estero delle Camere di Commercio del Veneto. Sartor nel suo intervento ha ricordato che “il lavoro fatto tra Regione e Unioncamere, sfociato in uno schema di convenzione che verrà presto sottoscritto, è un passo che va nella direzione di far funzionare a sistema soprattutto l’internazionalizzazione, oltre ad essere propedeutico a chiudere la questione della costituzione della Società Veneta dell’Internazionalizzazione, che vedrà interessati, oltre alla Regione e il sistema camerale, altri soggetti economici. Con le regioni Lombardia ed Emilia Romagna – ha poi informato - abbiamo chiesto ed ottenuto dal Viceministro D’urso di creare un sistema operativo con il quale stabilire in maniera più chiara le competenze di stato e regioni in materia di esportazioni e soprattutto di avviare un riordino degli strumenti operativi come l’Ice, Sacet, Finest, Informest e Simest e questo per dare risposte più dirette alle imprese. Ovviamente, per la grande impresa sarà più utile avere un interlocutore nazionale, mentre per le Pmi lo strumento dovrà essere necessariamente regionale”. Riferendosi alla situazione attuale, Sartor ha ribadito che oggi le prospettive sono senz’altro migliori rispetto ad un anno fa, anche se in senso generale non vi è stata la ripresa auspicata, anche perché alcune aree che rappresentano per le nostre esportazioni mercati consolidati, stentano più di altre a riprendersi. “Per cui – ha sottolineato - è necessario rivolgere la nostra attenzione verso quei mercati emergenti che continuano a crescere creando ricchezza e che noi dobbiamo conquistare. A questo scopo – ha concluso Sartor - è importante uscire dalle logiche individualistiche e campanilistiche e cominciare a ragionare strategicamente all’interno di un sistema regionale, perché la sfida non riguarda più le singole aziende ma è tra Veneto e resto del mondo”. .  
   
   
FIRMATO IL PROTOCOLLO D´INTESA REGIONE MARCHE /CGIL-CISL-UIL ´ DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE SPACCA.  
 
Ancona, 16 Novembre 2009 - ´E´ un´intesa innovativa per un ´welfare di qualita`´ anche nella crisi internazionale, che protegge i lavoratori in difficolta`, difende le fasce deboli, sostiene una ripresa con occupazione. Grazie al lavoro di confronto con le forze sociali vengono declinati operativamente interventi che sono stati recepiti nella manovra finanziaria 2010 della Regione, che nel complesso interessera` circa 20. 000 lavoratori con oltre 400 milioni di finanziamenti e investimenti attivati. Nell´intesa e` previsto un pacchetto organico di misure di ´resistenza´, ampliato rispetto all´anno scorso per proteggere molteplici situazioni di fragilita`: contratti e contributi di solidarieta`; esenzione di ticket; erogazione gratuita di farmaci; buoni studi per i figli di lavoratori in difficolta`; ammortizzatori in deroga per il sostegno al reddito dei lavoratori delle piccole imprese; progetti per i precari della scuola; blocco e riduzione affitti Erap. Importante anche l´accordo per la non-autosufficienza: aumentiamo ulteriormente i servizi con nuovi stanziamenti gia` a partire dal 2010 e proseguendo con un programma condiviso fino al 2013. Ma spingiamo perche` la ripresa economica annunciata nel 2010 si trascini dietro anche la ripresa dell´occupazione. Da qui un altro pacchetto di misure di ´attacco´, con aiuti alle assunzioni, incentivi per la stabilizzazione dei contratti precari, sostegni ai giovani laureati, prestiti d´onore per nuove imprese, reti territoriali per l´occupazione. Previsto, naturalmente, anche l´azzeramento dell´addizionale Irap legato al sostegno del lavoro, misura ´etica´ in questo periodo di crisi, che consolida il trend di riduzione della pressione fiscale regionale a -47% dall´inizio della legislatura´. .  
   
   
 PROTOCOLLO D``INTESA REGIONE MARCHE /CGIL-CISL-UIL: GLI INTERVENTI DEI RAPPRESENTANTI SINDACALI E DEGLI ASSESSORI REGIONALI.  
 
Ancona 16 Novembre 2009 - Difesa del lavoro e della coesione sociale. Sono i due obiettivi del Protocollo d´intesa che la Regione Marche ha sottoscritto, a Fabriano, con le segreterie regionali di Cgil, Cisl, Uil. Il documento definisce una serie di misure per sostenere, nel 2010, l´occupazione, agevolare la fuoriuscita dalla crisi, promuovere lo sviluppo della comunita` marchigiana. ´E` un´intesa innovativa ´ ha commentato il presidente della Regione, Gian Mario Spacca ´ Punta a ricercare un welfare di qualita` anche in questa delicata fase di crisi internazionale, proteggendo i lavoratori in difficolta` e le fasce deboli. Punta a promuovere una ripresa economica all´insegna dell´occupazione´. Un accordo ´tenacemente articolato´, lo ha definito il segretario della Cisl, Stefano Mastrovincenzo, ´ispirato alla tutela della persona nel lavoro e in famiglia. Guarda ai vari volti del disagio creato dalla crisi, con uno sguardo al futuro e ai giovani´. Per Gianni Venturi, segretario Cgil, si tratta di un´intesa ´importante e significativa. Difende il lavoro dagli effetti negativi della recessione e sviluppa la griglia degli interventi a sostegno delle fasce deboli. E` nostro dovere non sprecare la lezione che ci viene impartita dalla crisi, utilizzandola per rafforzare un´occupazione di qualita`´. Secondo il segretario della Uil, Graziano Fioretti, il protocollo e` frutto della condivisione delle preoccupazioni sindacali da parte della Regione Marche: ´Una scelta politica importante, sostenuta dalla disponibilita` di risorse significative´. L´assessore regionale al Lavoro, Fabio Badiali, ha ricordato che il bilancio regionale 2010 stanzia fondi per ´accrescere la competitivita` internazionale del sistema Marche´. L´assessore regionale alla Salute, Almerino Mezzolani, ha parlato delle necessita` di ´unire la comunita` di fronte alla crisi in atto, alleviando il disagio e difendendo le fasce deboli´. Con la firma del Protocollo, ha concluso l´assessore regionale ai Servizi Sociali, Marco Amagliani, ´continuiamo a dare risposte alle necessita` piu` sentite dalle famiglie marchigiane´. Scheda Le Misure Previste Nell´intesa Risorse -Contratti e contributi di solidarietà 1. 770. 000 -Aiuti alle assunzioni a tempo indeterminato per giovani laureati 720. 000 -Incentivi per la stabilizzazione dei contratti a termine 1. 000. 000 -Incentivi per trasformazione rapporti di lavoro da full-time a part-time 300. 000 -Reti territoriali per l´occupazione 400. 000 -Progetto di valorizzazione dei lavoratori precari della scuola 1. 200. 00 -Contributi per sostegno agli studi di figli di lavoratori in difficoltà 1. 000. 000 -Esenzione ticket prestazioni specialistiche e diagnostica per lavoratori in difficoltà 1. 400. 000 -Erogazione gratuita farmaci fascia C 400. 000 -Blocco e riduzione canoni Erap 2. 700. 000 -Interventi per la non-autosufficienza 5. 000. 000 -Ammortizzatori sociali in deroga Fse Marche 25. 000. 000 per le piccole imprese sotto i 15 dipendenti -Azzeramento Irap legato al sostegno occupazionale 10. 000. 000 -Prestito d´onere, progetti reimpiego lavoratori svantaggiati 6. 000. 000 . .  
   
   
LE GIORNATE DI MONTAIONE SU DEMOCRAZIA E PARTECIPAZIONE SOLO IL 22,5% DEGLI ITALIANI ´PARTECIPA´, ATTENTI ALLE SCORCIATOIE POPULISTE GLI INTERVENTI DELLA PRIMA SESSIONE MATTUTINA DEL CONVEGNO  
 
Montaione (Fi), 16 novembre 2009 - Il rapporto tra democrazia rappresentativa e democrazia partecipativa, il 12 novembre è stato al centro della prima sessione delle giornate di Montaione dedicate dalla Regione Toscana alla partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica. Una sala piena presso Villa Serena ha ascoltato l´introduzione di Giuseppe Cotturri docente presso l´Università di Bari, che - dopo aver presentato sinteticamente una ricerca secondo la quale solo il 22,5% degli italiani partecipa a «qualche cosa» in ambito civico, partitico, sindacale o associativo – ha declinato la partecipazione come «valore aggiunto della democrazia» e l´ha definita «più vera» quando «i cittadini riescono a organizzarsi in reti autonome rispetto ai percorsi facilitati dalle istituzioni. » Dopo gli interventi dell´assessore Agostino Fragai e dell´autorità regionale della partecipazione Rudy Lewansky sono intervenuti il costituzionalista Umberto Allegretti che ha avvertito la platea sui rischi connessi ad una maggiore vicinanza tra cittadini e politici se questa vicinanza viene tradotta con il «populismo e il presidenzialismo e non con i processi virtuosi legati alla partecipazione diretta alla cosa pubblica dei cittadini e delle varie articolazioni in cui è composta la società moderna. » Per Luigi Bobbio dell´Università di Torino: «Tutte le parti sociali vanno coinvolte e soprattutto si deve saper prendere in carico dei conflitti e delle proposte, anche le più eccentriche, affinché possano fertilizzare i percorsi partecipativi. L´obiettivo è quello di costituire dei grandi dibattiti pubblici sulle grandi questioni ancora aperte nel nostro paese. » Bobbio si è appellato anche al diritto «alla felicità pubblica, oltre a quella privata», perché i processi partecipativi sul territorio possono diventare delle vere e proprie occasioni di divertimento. Alberto Magnaghi, della Rete del Nuovo Municipio, ha dedicato il suo intervento al valore dei «percorsi in atto di auto-organizzazione locale capaci di incrociare territorio, ambiente, produzioni e consumi. » .  
   
   
LAZIO, 7 MLN DI CONTRIBUTI PER 750 IMPRESE ARTIGIANE  
 
Roma, 16 novembre 2009 - Sono 750 le imprese artigiane del Lazio vincitrici del bando per il finanziamento di interventi per investimenti produttivi, per il miglioramento della sicurezza nei luoghi di lavoro e la tutela ambientale e per l´assunzione di nuovo personale. Lo ha reso noto l´assessore alla Piccola e Media Impresa, Commercio e Artigianato della regione Lazio, Daniele Fichera, al termine dell´incontro con le associazioni di categoria Acai, Casartigiani, Cna e Confartigianato, in cui ha illustrato i contributi regionali stanziati per le imprese artigiane. Si tratta di un finanziamento di 7 milioni di euro, stanziato con un bando pubblicato lo scorso anno dall´assessorato stesso. In particolare, 343 imprese artigiane riceveranno circa 4. 700. 000 euro per interventi di supporto alla realizzazione di volume di investimenti pari a 20 milioni di euro; 49 imprese artigiane hanno ottenuto più di 500. 000 euro per investire sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e per la tutela ambientale, a fronte di un volume di investimenti di quasi 3 milioni di euro; 346 imprese riceveranno un finanziamento di 1. 750. 000 euro per l´assunzione di nuovo personale. Nello specifico questo finanziamento favorirà la creazione di ben 460 nuovi posti di lavoro. "Si tratta - ha spiegato l´assessore Fichera - del più grande intervento di sostegno alle attività delle imprese artigiane del Lazio messo in campo dalla regione negli ultimi 10 anni". Le 750 imprese vincitrici potranno accedere al finanziamento sottoscrivendo l´apposito atto di impegno presso Sviluppo Lazio e saranno in grado di ricevere materialmente i fondi a partire dai primi mesi del 2010. "Nel Lazio - ha continuato Daniele Fichera - le imprese artigiane occupano più di 300. 000 addetti, cioè circa il 16% dell´occupazione totale di imprese industriali, commerciali e di servizi. Si tratta quindi di un settore cruciale per lo sviluppo economico, la creazione di occupazione e la fornitura di servizi ai cittadini ed alle imprese del Lazio". Il bando premia chi investe nella ristrutturazione delle sedi di lavoro per renderle sicure ed efficienti e chi vuole sviluppare e modernizzare il sistema produttivo della propria impresa anche attraverso l´acquisto di macchinari e attrezzature. Ma allo stesso tempo premia chi si impegna per creare nuova occupazione. "Nei mesi scorsi - ha precisato Fichera - abbiamo impresso una accelerazione perché l´impatto di questo rilevante volume di risorse avvenga in coincidenza con una fase cruciale per la ripresa del sistema produttivo". A questo intervento si affianca il bando di prossima pubblicazione per i comuni che si associano per la progettazione delle nuove aree artigianali. Si tratta di un fondo di 700. 000 euro che mira ad individuare nuove aree di insediamento artigianale promuovendone la realizzazione e lo sviluppo. .  
   
   
PAESAGGIO E URBANISTICA IN LIGURIA , LE COSE FATTE (E QUELLE DA FARE) OGGI A SANT´IGNAZIO  
 
Genova, 16 Novembre 2009 - Un anno dopo il "Meeting della Regione Liguria su paesaggio" oggi lunedì 16 novembre 2009, nella sede dell´Archivio di Stato, nel complesso monumentale di Sant´ignazio, in via Santa Chiara, si torna a parlare del territorio. L´incontro, che ha inizio alle 10, intitolato, appunto, "Un anno dopo", con la presentazione del volume degli atti, sarà anche l´occasione di un bilancio del lavoro svolto dalla Regione Liguria, dalla demolizione dell´ ecomostro della Palmaria alla variante di salvaguardia del Piano territoriale di coordinamento paesaggistico. E l´incontrò sarà utile per verificare, in un confronto con un gruppo di osservatori privilegiati, già protagonisti del meeting dello scorso anno, le questioni rimaste aperte, gli impegni mantenuti e le cose da fare in futuro. Parteciperanno l´assessore alla Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Infrastrutture e Logistica della Regione Liguria Carlo Ruggeri, il direttore generale Franco Lorenzani e diversi docenti, studiosi e urbanisti fra cui Giorgio Rossini, Pasquale Bruno Malara, Stefano Musso, Giorgio Parodi, Annalisa Maniglio Calcagno, Giovanni Spalla, Gioia Gibelli, Franz Prati, Massimo Quaini, Benedetta Spadolini, Ugo Baldini, Paolo Rigamonti, Roberto Bobbio, Leonardo Mosso, Dario Amoretti. L´incontro si concluderà alle 12,30 con la consegna degli atti del Meeting .  
   
   
AL PIEMONTE 100 MILIONI DI EURO PER LA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA FIRMATO L´ACCORDO CON IL MINISTERO DEL LAVORO  
 
Torino, 16 novembre 2009 - L’assessore regionale al Welfare e Lavoro, Teresa Angela Migliasso, ha firmato, il 12 novembre a Roma, l’accordo con il Ministero del Lavoro, rappresentato dal sottosegretario Pasquale Viespoli, che destina 100 milioni di euro al Piemonte per il pagamento della cassa integrazione in deroga. Migliasso esprime soddisfazione per le nuove risorse stanziate per fronteggiare la crisi che ha colpito tutto il territorio piemontese: “Finalmente il Governo ha destinato 100 milioni di euro per rispondere alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori piemontesi e delle loro famiglie. Avevamo sollecitato, una prima volta a giugno e successivamente ad ottobre, il Ministro Sacconi a provvedere all’assegnazione delle risorse necessarie ad affrontare la difficile situazione in Piemonte che, secondo i dati nazionali, risulta essere la regione dove l’incidenza del ricorso alla cassa integrazione è stata nell’insieme più rilevante. Parlano i numeri della Cigs in deroga: a metà ottobre sono pervenute 6. 900 domande, che interessano 3. 314 imprese e coinvolgono 21. 774 lavoratori, con un preventivo di spesa di circa 174. 000. 000 di euro”. “A fronte di queste cifre - conclude l’assessore - ci siamo chiesti perché il Governo avesse stanziato ben 250 milioni di euro per la Lombardia già a settembre, senza nulla destinare nel frattempo al Piemonte. Le nostre giuste rimostranze hanno indotto il Ministero ad un’ulteriore assegnazione di 100 milioni di euro, aggiuntivi ai soli 60 milioni erogati dall’inizio del 2009. I fondi stanziati ci permetteranno di rispondere alle necessità delle imprese e dei lavoratori per qualche mese. Tornerò al più presto a richiedere altre risorse, perché la crisi non è finita e continuerà, purtroppo, nei prossimi mesi, a mostrare il suo aspetto più duro”. .  
   
   
CALABRIA: IMPRESE ARTIGIANE, RINNOVATO IL COMITATO TECNICO DI VALUTAZIONE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI  
 
Reggio Calabria, 16 novembre 2009 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Attività Produttive Francesco Sulla, ha provveduto - informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - al rinnovo del Comitato tecnico regionale di valutazione per la concessione di contributi in conto interesse sulle operazioni di credito delle imprese artigiane. Fanno parte della Commissione: Michele Lanzo, dirigente generale del Dipartimento Attività Produttive in qualità di presidente, Felice Iracà, dirigente dello stesso assessorato, Antonio Chiellino, Francesco Facino, rappresentante Confartigianato, e Giulio Valente, rappresentante Cna Il presidente Lanzo, riscontrate le numerose istanze pervenute, ha convocato il Comitato che si riunirà un giorno alla settimana per l’intero mese di novembre. .  
   
   
SAN NICOLA VARCO: L´ASSESSORATO CAMPANO ALLE POLITICHE SOCIALI ATTIVA UN NUMERO VERDE PER COORDINARE LE RICHIESTE DI ALLOGGIO DEI MIGRANTI E ASSEGNA 100 BORSE DI CITTADINANZA PER PROGRAMMI INDIVIDUALIZZATI INTEGRATI.  
 
Napoli, 16 novembre 2009 - L´assessore alle Politiche Sociali, Alfonsina De Felice, ha reso noto il 12 novembre gli interventi decisi in favore dei migranti della comunità marocchina di San Nicola Varco. Due le misure immediate: l´attivazione del numero verde 800 328 000, per raccogliere, vagliare e rispondere alle esigenze abitative dei marocchini che hanno lasciato il ghetto, e 100 Borse di cittadinanza da destinare ad altrettanti giovani marocchini con permesso di soggiorno o con richiesta di regolarizzazione, del valore di 500 euro mensili per 6 mesi. ´´Lavoriamo a San Nicola Varco da un anno e mezzo - ha sottolineato l´assessore De Felice - e l´ordinanza di sequestro disposta dalla magistratura, che per il rispetto dei rispettivi ruoli non discuto, è un fatto traumatico che ha determinato nuove emergenze, per risolvere le quali ci siamo attrezzati immediatamente insieme ai coordinatori dei Piani di zona della Provincia di Salerno che ho incontrato oggi´´. ´´Nel tavolo di lavoro appena concluso, abbiamo deciso - ha continuato l´assessore - di aprire un numero verde per censire e monitorare la richiesta di alloggio, e di assegnare 100 borse di cittadinanza per la presa in carico individualizzata di ogni persona, a partire dai suoi bisogni, dalle sue aspettative di lavoro, autonomia, socialità e affettività´´. Riguardo alle polemiche sollevate da alcuni consiglieri regionali, l´assessore De Felice ha puntualizzato: ´´Sarò ben felice di andare a riferire in aula non appena il Consiglio mi convocherà ufficialmente. Ricordo, inoltre, che le commissioni competenti, ormai da tempo, hanno dato parere favorevole all´approvazione del disegno di legge sull´immigrazione e mi auguro che esso possa al più presto essere discusso in aula´´. .  
   
   
FAMIGLIE E ANZIANI, LA LOMBARDIA "CHIAMA" LE IMPRESE E´ LORO INTERESSE AIUTARE LAVORATORI CON PERSONE DA ASSISTERE  
 
Milano, 16 novembre 2009 - "La fragilità delle persone anziane e di quelle disabili è un tema che ci accompagnerà per molti anni a venire. Lo sbilanciamento demografico e di conseguenza la necessità di assistere e curare un numero sempre maggiore di anziani ci richiama ad una grande sfida. Affrontarla è compito che riguarda tutti: enti pubblici, terzo settore, privato sociale ed anche il mondo delle imprese dove alcune esperienze già dimostrano che, se si vuole, si può fare molto nel settore del welfare. E´ infatti anche interesse delle imprese sostenere i lavoratori nel loro impegno di assistenza familiare". Lo ha affermato l´assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale della Regione Lombardia, Giulio Boscagli, intervenendo il 12 novembre a Milano al convegno "Cura si-cura", organizzato dal Gruppo Segesta e dedicato all´analisi dell´appropriatezza delle cure alle persone fragili, sia quelle ospitate nelle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) sia quelle che vivono nel proprio domicilio. L´assessore Boscagli ha poi ricordato l´accordo sottoscritto alcuni giorni fa con le tre organizzazioni sindacali della Lombardia per migliorare l´assistenza degli anziani non autosufficienti. "I punti salienti - ha detto - sono: migliorare sempre di più l´assistenza domiciliare integrata attraverso l´incremento dei voucher e dei buoni socio sanitari; attivare nelle Rsa aree di cura intermedie dedicate all´accoglienza temporanea e sostenere ancora più efficacemente le famiglie che hanno a carico familiari con malattie gravemente invalidanti come la Sla". "Coi sindacati - ha concluso l´assessore Boscagli - abbiamo inoltre deciso di studiare nuovi criteri e modalità per la compartecipazione dei cittadini alla spesa sociale. Attualmente infatti gli anziani pagano la metà del costo della retta mentre l´altra metà è a carico della Regione. Vorremo sperimentare un meccanismo, lavorando anche sugli indicatori Isee di reddito, che consenta di avere un criterio sempre più omogeneo per la partecipazione alle spese e aiutare in maniera più incisiva che ha bisogno di un sostegno economico maggiore". .  
   
   
FORMIGONI: DIFESA MINORI CON AIUTI A FAMIGLIE IN 10 ANNI SOSTENUTI 5.000 PROGETTI CON 88 MILIONI  
 
Milano, 16 novembre 2009 - "Infanzia e diritto al tempo della crisi: verso una nuova giustizia per i minori e la famiglia" è il titolo del convegno organizzato dall´Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia, cui è intervenuto anche il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. Nel suo intervento Formigoni ha apprezzato "la scelta di riflettere sulla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dei bambini siglata vent´anni fa. Credo, infatti, che di fronte alle nuove sfide della globalizzazione sia quanto mai urgente applicarla in modo completo". Quanto alla Regione Lombardia, "ha voluto essere in questi anni in prima linea per l´attenzione nei confronti del mondo dell´infanzia, con la consapevolezza - ha sottolineato il presidente - che le politiche a sostegno delle persone più giovani rappresentano una leva indispensabile per garantire lo sviluppo di una società più giusta e umana". In questo senso è attivo l´Osservatorio regionale sui minori, che ha lo scopo di favorire l´affermazione dei diritti dei minori e delle loro famiglie. Così come è in vigore l´innovativa legge per la famiglia (la 23 del 1999) che ha consentito di erogare, fino ad oggi, 88 milioni a sostegno di oltre 5. 000 progetti realizzati da associazioni famigliari o da soggetti non profit in collaborazione con le famiglie stesse. Cooperazione Allo Sviluppo - Regione Lombardia si è anche impegnata per i diritti umani e dei bambini in situazioni di estrema difficoltà, a causa di guerre, povertà e sottosviluppo. "Sono stati selezionati e finanziati - ha ricordato Formigoni - centinaia di progetti di cooperazione, privilegiando le azioni svolte dalle Ong presenti nei Paesi interessati. Siamo convinti, infatti, della necessità di promuovere progetti che vadano oltre l´assistenza e incidano davvero sul miglioramento delle condizioni di sviluppo dei territori interessati, puntando a costruire percorsi di crescita umana in grado di innescare un processo virtuoso di rilancio personale, sociale ed economico". .  
   
   
UN PROTOCOLLO D’INTESA PER CONCILIARE VITA E LAVORO IN TOSCANA UN SISTEMA COERENTE DI AZIONI A SOSTEGNO DELLE DONNE»  
 
 Firenze, 16 novembre 2009 - «Vogliamo creare una rete di servizi che permettano alle donne di lavorare senza doversi barcamenare come equilibriste fra lavoro, treni, autobus, uscita dei figli da scuola o dall´asilo, spesa al supermercato e tutto quello che le aspetta a casa, che permetta alle donne di dare il meglio di sé nelle professioni, nelle imprese, nella aziende artigiane. In altre parole, vogliamo costruire un sistema coerente di iniziative per conciliare vita e lavoro». Così il vice presidente della Regione Federico Gelli ha sintetizzano le finalità del Protocollo d´intesa firmato il 12 novembre nel corso della giornata conclusiva degli Stati generali delle pari opportunità, dalla Regione e dalle dieci Province toscane. Gelli ha ribadito l´importanza di un impegno che è partito, quasi un anno fa, snodandosi nei territor i, in un intenso percorso che ha visto la partecipazione di istituzioni, parti sociali e che ha permesso di far emergere i problemi specifici della condizione della donna nelle diverse aree della Toscana. «Gli Stati generali delle pari opportunità ci hanno permesso di toccare con mano, vedere la ricchezza delle iniziative in materia di pari opportunità conciliazione fra vita e lavoro, lotta alla violenza che sono nate nei nostri territori. E´ da questa ricchezza che emerge il primo Piano regionale per la cittadinanza di genere, previsto dalla legge e con il quale vogliamo dare una risposta concreta anche agli impegni cui ci chiama l´Europa». «Questo lavoro – ha proseguito il vice presidente - si è arricchito strada facendo con l´approvazione di due fondamentali strumenti normativi: la legge ed il piano per la cittadinanza di genere. La Regione non intende svolgerlo da sola, ma a fianco delle donne e di tutte le associaz ioni e le istituzioni che ne sono espressione a livello territoriale e della società civile. Il protocollo di oggi è una delle prime azioni in cui si traduce questo impegno». Previsto dall´articolo 3 della legge per la cittadinanza di genere, il protocollo firmato oggi dispone di uno stanziamento regionale di 200 mila euro a favore di ciascuna Provincia. Ogni Provincia farà, a sua volta, accordi territoriali di genere, in modo da rendere le iniziative più aderenti ai problemi locali e creando sinergie fra enti locali e mondo imprenditoriale . Solo così sarà possibile scalfire quello che, per ora, anche in Toscana, appare uno zoccolo duro, che impedisce alle donne di essere adeguatamente rappresentate nella società e sul lavoro. «I risultati di diverse indagini sulla condizione femminile e il costante lavoro della Commissione pari opportunità del Consiglio regionale - ha ricordato il vice presid ente - ci dicono che serve ancora uno sforzo rilevante da parte delle istituzioni. Le donne hanno uguali diritti costituzionalmente garantiti, ma la loro cittadinanza è monca: le donne sono sottorappresentate nelle istituzioni, incontrano difficoltà nei livelli medio-alti delle professioni, comprese le carriere pubbliche, hanno in media salari e pensioni più bassi degli uomini e su di loro pesa quasi interamente il lavoro di cura. Questa è la realtà, acutizzata dalla crisi, di cui la politica deve prendere atto. Perché solo un paese che sappia valorizzare le donne può dirsi civile e può crescere economicamente e socialmente». .  
   
   
TOSCANA: STATI GENERALI DELLE PARI OPPORTUNITÀ PIÙ DONNE AL LAVORO, ANTIDOTO CONTRO LA CRISI  
 
Firenze, 16 novembre 2009 - Una riflessione a tutto tondo sulle azioni e le strategie pubbliche per le politiche di genere realizzate o da realizzare per permettere alle donne di godere pienamente dei loro diritti di cittadinanza. Questo il senso degli Stati generali delle Pari Opportunità che hanno concluso il 12 novembre a Palazzo Strozzi Sacrati il percorso di ascolto e confronto promosso dal vicepresidente della Regione Federico Gelli che fra le sue deleghe ha anche quella alle pari opportunità di genere. Una verifica e una conferma, come ha spiegato l´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini in apertura della giornata di lavoro, del fatto che non ci può essere sviluppo senza un forte aumento della presenza delle donne nella vita sociale e pubblica, nell´economia e nel lavoro. «Un percorso nell´arc o del quale sono stati fissati due importanti punti fermi, un lascito importante - ha detto Simoncini - per la futura legislatura: la legge per la cittadinanza di genere approvata dal consiglio lo scorso aprile e il Piano regionale per la cittadinanza approvato a settembre per 2009 e 2010. Questi due strumenti saranno la cornice per tutte le iniziative concrete a favore delle donne. «Ora non ci resta che essere coerenti, passare dalle parole ai fatti e tradurre in pratica le indicazioni che da questi strumenti ci derivano, a cominciare dalle prossime elezioni regionali e dal programma per il prossimo quinquennio». Fra le più urgenti le misure per il lavoro. Le donne, anche in Toscana, si ritrovano ad essere le principali vittime della crisi. E questo nonostante il forte recupero degli anni passati, che avevano portato la Toscana quasi 10 punti sopra la media nazionale per l´occupazione femminile (in Italia oggi al 47%). Nel 2009 il dato toscano cala d al 56 del 2008 al 55,7 % del primo semestre 2009. La Toscana del lavoro femminile resta dunque al di sotto delle realtà più virtuose, in particolare quelle del nord Europa (che toccano il 70%) e ancora lontana dai traguardi del consiglio europeo di Lisbona (60%). E che le donne siano ancora una componente a rischio, le prime a soccombere alle prime difficoltà del mercato, lo dimostrano i dati sulle nuove assunzioni: che sono, nei primi sei mesi del 2009, 72 mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2008 di cui 52 mila riguardano donne. E ancora, il 45% dei lavoratori che usufruiscono della Cassa integrazione in deroga è costituito da donne e il tasso di disoccupazione (le persone che cercano lavoro) femminile (7,9%) è il doppio di quello maschile (3,8%). La Regione non ha aspettato l´acutizzarsi della crisi. E´ stata la prima a varare un Patto per l´occupazione femminile che prevede un investimento di 26 milioni e numerose iniziati ve svolte in collaborazione con enti locali e parti sociali, tutte già attivate. «E´ una strada sulla quale insisteremo – spiega Simoncini – perchè sappiamo che non possiamo uscire dalla crisi senza avere più donne nel mercato del lavoro. Non dimentichiamo, per questo, iniziative come quelle legate alla legge per la non autosufficienza e al piano triennale di investimenti per l´infanzia, pensati prima di tutto per quei cittadini ma che, innegabilmente, danno una mano a funzioni di sostegno alla famiglia che ancora oggi gravano soprattutto sulle donne». La Regione, insomma, fa la sua parte: per gli asili nido è già al primo posto in Italia (con il 31%) per accoglienza di bambini da 0 a 3 anni, a un passo dall´obiettivo di Lisbona (33% entro il 2010). L´impegno prosegue. «Ma purtroppo, da parte del governo non c´è un riconoscimento di questo impegno – lamenta l´assessore – risorse non n e arrivano e continuiamo a non venire consultati. Speriamo di esserlo per il futuro». .  
   
   
FAMIGLIA FVG: 200 MILA EURO PER PROGRAMMA WELFARE DELL´´ASS 5  
 
Trieste, 16 novembre 2009 - Su proposta dell´assessore regionale delegato alle Politiche per la famiglia, Roberto Molinaro, la Giunta ha approvato il 12 novembre il programma degli interventi 2009-2010 a favore delle politiche per la famiglia, presentato dall´Azienda per i servizi sanitari n. 5 "Bassa Friulana" - Area Welfare di comunità. Finanziati con 211. 640 euro, gli interventi prevedono il supporto alla gestione operativa della Carta famiglia, il servizio di accompagnamento dei Comuni nell´applicazione dei benefici connessi alla Carta; l´avvio di attività promozionali delle convenzioni economicamente non onerose per la Regione o per i Comuni. Tali convenzioni avranno come oggetto, in riferimento a quanto stabilito dalla legge regionale 11/2006 sulla famiglia, l´erogazione di benefici monetari, servizi aggiuntivi, sconti percentuali e forfettari inerenti beni o servizi significativi per le famiglie beneficiarie della Carta. L´attività è innovativa per quanto concerne il Friuli Venezia Giulia e sarà attuata in collaborazione con altre strutture regionali e locali con la previsione di strumenti informativi, formativi, promozionali e comunicativi di tipo informatizzato e non. Infine, il programma prevede la realizzazione di documentazione utile alla futura stesura degli atti amministrativi e tecnici inerenti le politiche per la famiglia di lungo periodo e l´attività di approfondimento e sviluppo innovativo della Carta famiglia. .  
   
   
WELFARE, ADOZIONI IN RETE: IN PIEMONTE NUOVO SERVIZIO REGIONALE INFORMAZIONE E CONSULENZA  
 
 Torino, 16 novembre 2009 - “Adozioni In Rete” è il nuovo servizio gratuito di informazione e consulenza sull’adozione, promosso dalla Regione Piemonte e realizzato dall’Agenzia Regionale per le Adozioni internazionali (Arai). Lo sportello è stato inaugurato il 12 novembre alla presenza della presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, dell’assessore al Welfare e Lavoro, Teresa Angela Migliasso, del direttore dell’Arai, Anna Maria Colella, dell’assessore alle Politiche Sociali della Regione Autonoma Valle d’Aosta, Albert Lanièce e del Presidente del Tribunale per i Minorenni del Piemonte e della Valle d´Aosta, Fulvio Villa. Dal 20 novembre 2009 (ventennale della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989), contattando il numero verde Arai-regione Piemonte 800-155500, sarà possibile ottenere ogni informazione utile sul tema dell’adozione. Il servizio è rivolto a tutti i cittadini di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta potenzialmente interessati all’argomento (coppie aspiranti all’adozione nazionale e/o internazionale, famiglie adottive, educatori scolastici) e fornisce informazioni, approfondimenti e consulenze sulle procedure legate all’istituto dell’adozione nazionale ed internazionale, sul percorso adottivo e sulle iniziative organizzate da Commissione Adozioni Internazionali, Tribunale per i Minorenni, Equipe Adozioni, Enti autorizzati e associazioni familiari. Il numero verde mette inoltre a disposizione un servizio di consulenza pedagogica per gli aspetti legati all’inserimento e all’accoglienza scolastica e per il sostegno sulla narrazione adottiva rispetto alle esigenze dei programmi scolastici. Il servizio è rivolto sia ai genitori che agli insegnanti ed educatori, ma possono accedervi anche gli operatori dei servizi territoriali pubblici e no profit che si occupano della salute, del benessere e delle relazioni di aiuto dei bambini adottivi. Gli operatori, qualificati e formati, accoglieranno, nel rispetto della privacy, la richiesta del cittadino, ascoltando e analizzando il suo bisogno e lo orienteranno nella ricerca di una soluzione al problema. Il numero verde, abilitato per chiamate da rete fissa, osserva i seguenti orari: • dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 13 (servizio informativo e di orientamento) • il mercoledì dalle ore 15 alle ore 18 (servizio di consulenza pedagogica) Per una consulenza più approfondita, è possibile accedere ad un servizio e-mail appositamente predisposto, curato dagli stessi operatori, scrivendo a: adozioniinrete@arai. Piemonte. It “Confermo il nostro impegno nel sostenere l’Agenzia Regionale per le Adozioni - ha affermato la presidente Bresso - e credo sia particolarmente importante avere possibilità di fornire informazioni a distanza in un campo in cui l´informazione è talvolta ancora carente. Molti problemi rispetto alle adozioni internazionali nascono dalla presenza di agenzie private, la maggior parte delle quali sono strutture serie, alcune purtroppo no, e la nascita di questa Agenzia si è dimostrata una scelta giusta, che speriamo possa rispondere sempre meglio alle richieste di supporto delle famiglie che decidono di adottare dei figli”. “Il servizio Adozioni In Rete - ha dichiarato l’assessore Migliasso - vuole essere un efficace strumento di sostegno soprattutto alle coppie, ai genitori, agli operatori scolastici, ai servizi ed ai bambini stessi, per affrontare al meglio il periodo successivo all’adozione, durante il quale l’accoglienza e la prevenzione di problemi legati al benessere del minore sono fondamentali per un suo corretto inserimento nel tessuto sociale e scolastico, oltre che famigliare. Lo spazio telefonico prevede anche una consulenza pedagogica per aspetti legati all’inserimento scolastico, dedicata ai genitori e ai servizi scolastici e, in secondo piano, ma non per importanza, ai servizi territoriali sia pubblici che no profit”. .  
   
   
BOLZANO: SERVIZIO COORDINAMENTO IMMIGRAZIONE PUNTO DI RIFERIMENTO A LIVELLO PROVINCIALE  
 
Bolzano, 16 novembre 2009 - - Il Servizio coordinamento immigrazione, insediato presso la Ripartizione lavoro della Provincia, si pone quale punto di riferimento istituzionale a livello provinciale per coordinare le politiche che toccano la popolazione immigrata e per sensibilizzare quella locale verso l´integrazione intesa quale processo reciproco. Il nuovo servizio è stato presentato venerdì 13 novembre, dall´assessora provinciale competente, Barbara Repetto, dal direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, e dalla responsabile del servizio stesso, Karin Girotto. La funzione principale del Servizio coordinamento immigrazione è di coordinare e accompagnare le azioni, di enti pubblici e privati, volte allo sviluppo dei processi locali di accoglienza e di inserimento sociale dei cittadini immigrati con l´obiettivo di giungere ad una struttura organica di integrazione sociale. Come ha sottolineato l´assessora Barbara Repetto, il fenomeno dell´immigrazione in Alto Adige è in tendenza di crescita ed è importante per la Provincia governarlo e giungere ad un´integrazione mirata. Alla fine del 2008 erano presenti in provincia di Bolzano 36. 284 stranieri con un incremento del 10 per cento rispetto al 2007. Ne consegue che i cittadini immigrati costituiscono il 7,3 per cento della popolazione. Prevalgono i cittadini dell´Unione europea (32 per cento), seguiti da i "neueuropei" (35 per cento, dagli asiatici (14,5 per cento) e dagli africani (13,1 per cento). Oltre il 51 per cento di loro è donna. Sul totale delle imprese il 3,2 per cento degli imprenditori risultano essere stranieri. Come ha aggiunto Helmuth Sinn, direttore della Ripartizione lavoro, l´incremento della presenza di immigrati non è solo da ricondurre al lavoro, ma anche ai ricongiungimenti familiari ed all´elevato tasso di nascite. Secondo le stime nel 2015 i cittadini immigrati costituiranno l´11 per cento della popolazione raggiungendo circva 56. 000 unità. Come ha proseguito Sinn, in Alto Adige vi sono numerosi progetti ed iniziative mirati ai migranti, sia privati che pubblici, quello che mancava era un coordinamento per giungere ad una progettualità complessiva con un sistema di rete fra i vari operatori. Da qui l´istituzione del Servizio coordinamento immigrazione che si assume il compito di monitorare tutte le attività pubbliche e private che si adoperano per l´inserimento delle principali popolazioni immigrate coinvolgendo le associazioni dei migranti (finora ne sono state costituite una trentina) e le Consulte per l´immigrazione appena rinnovate a Bolzano e Merano. Tra i compiti del nuovo servizio vi è anche la raccolta di dati ed informazioni e lo scambio informativo con la redazione di uno studio annuale. Da parte sua, la responsabile del nuovo servizio, Karin Girotto, ha ribadito come esso sia uno strumento di convergenza utile per una visione globale e aggiornata sui progetti per e dei cittadini immigrati, un vero punto di riferimento per tutti gli operatori che saranno coinvolti nella concertazione attraverso il "metodo partecipato". Tra gli obiettivi ha citato l´intenzione di acquisire esempi di buone pratiche, "best pratice", sulle politiche e azioni per l´inclusione sociale degli immigrati e di estenderli ulteriormente. Come ha posto in evidenza l´assessora Repetto, gli immigrati costituiscono una risorsa importante dal punto di vista economico, sociale e culturale, e l´integrazione deve essere un processo reciproco non mera assimilazione; in quest´ottica il nuovo servizio realizzerà campagne di sensibilizzazione e di informazione sulle tematiche della migrazione. Un apposito disegno di legge complessivo sul fenomeno dell´immigrazione è attualmente sottoposto all´attenzione della Giunta provinciale. .  
   
   
MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI: CONVENZIONE REGIONE-MINISTERO INTERNI PER EROGARE A VENETO 400 MILA € PER ACCOGLIENZA 35 RAGAZZI IN QUATTRO COMUNITA  
 
Venezia, 16 novembre 2009 - L’assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi informa che la Giunta regionale, su sua proposta, ha approvato la sottoscrizione di una convenzione tra Veneto e Ministero dell’Interno-dipartimento per le Liberta’ Civili e l’Immigrazione affinchè la Regione possa ricevere l’erogazione del contributo ministeriale straordinario di 400 mila euro relativo alle spese di prima accoglienza e agli interventi a favore di 35 minori stranieri non accompagnati, accolti dall’inizio dell’anno, su richiesta del Ministero, nella struttura della Croce Rossa Italiana a Jesolo. Successivamente i minori sono stati affidati a quattro comunità educative del territorio regionale, due nel veneziano, una nel trevigiano e una nel veronese. Il contributo straordinario alla Regione Veneto è forfettario e sarà erogato entro il 31 dicembre di quest’anno per il tramite della Prefettura di Venezia, a fronte della sottoscrizione della convenzione. La Regione Veneto trasferirà i fondi agli enti individuati da specifiche deliberazioni regionali. La convenzione è di durata triennale. Valdegamberi ricorda che ha avuto personalmente, nei mesi scorsi, alcuni incontri con i rappresentanti del Ministero “per sollecitare la destinazione di un sostegno finanziario alla Regione Veneto stante il fatto che l’esigenza di assistere questi minori, di accoglierli in strutture protette e di pagare i servizi che li accolgono poteva mettere in ginocchio il bilancio dei piccoli ma anche dei medi comuni che li hanno accolti. Il Veneto – sottolinea Valdegamberi - ha fatto la sua parte, come sempre, per quanto riguarda l’opera di solidarietà, di vicinanza, di servizio, di messa a disposizione delle sue strutture pubbliche e del privato sociale. Ma era necessario un atto concreto da parte del Ministero che non lasciasse soli gli enti locali in questa difficile questione. Nel Veneto, all’interno delle strutture residenziali per minori, sono ospitati circa 400 minori stranieri non accompagnati, ma si tratta di un fenomeno in continua crescita e mette in difficoltà la Regione e gli enti locali, peraltro soggetti a continui tagli da parte dello Stato proprio sul fronte dei servizi sociali”. .  
   
   
MINORANZE FVG: RIPARTO DA 930 MILA EURO PER MINORANZA SLOVENA  
 
Trieste, 16 novembre 2009 - Ammonta a 930 mila euro il riparto 2009 a valere sul Fondo regionale per la minoranza linguistica slovena, che è stato approvato il 12 novembre dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Cultura e Istruzione, Roberto Molinaro. Tre le tipologie di interventi che verranno finanziate: la prima (167 mila euro) riguarda iniziative realizzate da istituzioni scolastiche pubbliche o dall´Agenzia nazionale per lo sviluppo dell´autonomie scolastica del Friuli Venezia Giulia (Ansas) nelle scuole del territorio di insediamento della minoranza. La seconda tranche di finanziamenti (584 mila euro)riguarda iniziative per lo sviluppo della reciproca conoscenza delle diverse realtà culturali e linguistiche della regione, realizzate da enti e organizzazioni attive per la tutela delle minoranze e la promozione delle diversità linguistiche e culturali. Infine, saranno promosse iniziative (179 mila euro) per favorire la collaborazione transfrontaliera nei settori della cultura, dell´educazione, dello sport e delle attività ricreative, realizzate dagli enti locali territoriali dell´area di insediamento della minoranza slovena, in cooperazione con le locali autorità della Repubblica Slovena. .