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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Gennaio 2010
HAITI: CONTINUA L´IMPEGNO DELLA PROTEZIONE CIVILE EUROPEA  
 
 Bruxelles, 28 gennaio 2010 - Ad Haiti continuano le operazioni di soccorso dopo il devastante terremoto del 12 gennaio e il meccanismo europeo di protezione civile sta ormai agevolando la fornitura degli aiuti da parte di 24 Stati membri. È la prima volta che la capacità di risposta rapida dell’Ue viene utilizzata in un caso di emergenza. Gli aiuti dell’Ue consistono soprattutto nella fornitura di acqua e di servizi sanitari. Una nuova squadra della protezione civile Ue è arrivata ad Haiti durante il fine settimana per assumere la direzione del coordinamento in loco, dando il cambio alla prima squadra che era arrivata ad Haiti 36 ore dopo il terremoto. Il commissario europeo responsabile per la protezione civile Stavros Dimas ha dichiarato: “La risposta dell’Ue alla terribile tragedia di Haiti è stata eccezionale. Almeno 29 vite sono state salvate dalle squadre europee di ricerca e di soccorso. Per il nostro lavoro sono essenziali le informazioni fornite dalla nostra squadra di protezione civile in loco, che facilita la somministrazione degli aiuti in arrivo dall’Europa. Le squadre stanno svolgendo un lavoro straordinario in circostanze difficili e vorrei ringraziarle per questo. La popolazione haitiana dovrà affrontare tempi duri: molti dei feriti avranno bisogno di ulteriori cure mediche, mentre agli sfollati occorrono cibo e ricovero. Insieme al servizio per gli aiuti umanitari della Commissione europea e sotto la guida della vicepresidente della Commissione Catherine Ashton continueremo ad aiutare gli haitiani a superare i problemi causati da questa terribile calamità. ” La risposta rapida dell’Ue - Oltre a coordinare gli aiuti europei, il meccanismo Ue di protezione civile dà un contributo diretto alle operazioni di soccorso. Per la prima volta, una parte della capacità di risposta rapida dell’Ue, finanziata dal bilancio dell’Unione, viene utilizzata in un caso di emergenza. Su richiesta della Commissione, la Francia ha mandato a Port-au-prince un impianto di depurazione che fornisce 20. 000 litri d’acqua al giorno. L’italia ha istituito, accanto ad un ospedale per bambini di Port-au-prince, un posto medico avanzato nel quale vengono curati ogni giorno una cinquantina di pazienti, che necessitano quasi tutti di interventi chirurgici per le gravi ferite riportate nel terremoto. Inoltre, il contributo finanziario dell’Ue concesso o richiesto per portare gli aiuti ad Haiti ammonta attualmente a oltre 3 milioni di euro. Una squadra composta da sette esperti europei è già al lavoro - La squadra della protezione civile dell’Ue che per prima si è recata ad Haiti immediatamente dopo il sisma rientrerà oggi a Bruxelles e sarà sostituita da un team di altri esperti provenienti da Italia, Danimarca, Francia, Svezia, Paesi Bassi e due ufficiali di collegamento del Centro di monitoraggio e di informazione (Mic) della Commissione europea. La nuova squadra sta lavorando a stretto contatto con le Nazioni Unite per individuare le ulteriori esigenze di protezione civile e facilitare il coordinamento degli interventi svolti attraverso il Meccanismo europeo di protezione civile. Lunedì gli esperti europei hanno incontrato il presidente haitiano Préval e il primo ministro Bellerive per discutere i bisogni più urgenti per la popolazione, quali gli alloggi temporanei e il cibo. Il meccanismo comunitario di protezione civile - Il meccanismo comunitario facilita la cooperazione europea a fronte di calamità. Vi partecipano 31 Stati (Ue-27 più Croazia, Islanda, Liechtenstein e Norvegia), che mettono in comune le risorse da impiegare nei paesi colpiti da calamità in tutto il mondo attraverso il meccanismo. Una volta attivato, il meccanismo assicura il coordinamento degli interventi di assistenza all’interno e all’esterno dell’Unione europea. Tali attività sono coordinate dalla Commissione europea attraverso il Monitoring and Information Centre (Mic) a Bruxelles. Dalla sua creazione nel 2001 il meccanismo è stato attivato per emergenze che hanno colpito varie regioni del mondo, tra cui l’uragano Katrina negli Stati Uniti nel 2005, il terremoto in Cina del 2008 e gli incendi boschivi che hanno devastato l’Europa meridionale nel 2009. Nel caso dell’emergenza di Haiti, sono 24 i paesi europei (Austria, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Regno Unito) che forniscono assistenza attraverso il meccanismo di protezione civile dell’Ue, compreso l’invio di squadre di ricerca e soccorso urbani (Usar), e la fornitura di sostegno per l’emergenza sanitaria, l’acqua, gli alloggi temporanei e le infrastrutture igieniche. Azione preparatoria per una capacità di reazione rapida dell’Ue - Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno stanziato 15 milioni di euro per un’azione preparatoria finalizzata a realizzare una capacità di risposta rapida dell’Ue, affinché l’Ue possa affrontare immediatamente le esigenze primarie indotte dal verificarsi di grandi catastrofi. Tale capacità comprende specifici moduli di protezione civile destinati ad interventi di protezione civile europea. Garantendo la costante disponibilità di risorse e attrezzature essenziali, l’azione preparatoria intende migliorare la preparazione collettiva dell’Europa ad affrontare gravi emergenze. Le prime unità sviluppate nell’ambito dell’azione preparatoria sono ora disponibili; rientrava nel programma anche il progetto pilota relativo a una Riserva tecnica dell’Ue per gli incendi boschivi, realizzato nel 2009. .  
   
   
HAITI: BENE RISPOSTA UE, MA MANCA CORPO EUROPEO D´INTERVENTO RAPIDO  
 
 Bruxelles, 28 gennaio 2010 - Soccorsi, medicine, cibo e acqua stanno arrivando a chi ne ha bisogno: lo testimonia al Parlamento il commissario allo Sviluppo Karel De Gucht di ritorno da Haiti. La preoccupazione principale ora è che - con l´avvicinarsi della stagione delle piogge - i ripari non siano sufficienti. I deputati chiedono la cancellazione del debito di Haiti e la creazione di una forza Ue d´intervento rapido. L´ue ha reagito rapidamente - "Con un bilancio provvisorio di 75. 00 morti, 250. 000 feriti e un milione e mezzo di senza tetto, i bisogni sono chiaramente immensi", ha esordito la presidente della commissione Sviluppo del Parlamento Eva Joly. L´ex-giudice francese ha riconosciuto che "la risposta dell´Ue è stata rapida, con l´adozione di misure d´urgenza, l´attivazione del meccanismo di Protezione Civile e l´immediato stanziamento di 122 milioni di euro, più l´impegno a donarne altri 300 per la ricostruzione". "L´aiuto sta arrivando a chi ne ha bisogno" - Raccontando quello che ha visto e sentito ad Haiti, De Gucht ha affermato lunedì 25 gennaio davanti alla commissione Sviluppo che "l´aiuto, soprattutto il soccorso medico, sta arrivando a chi ne ha bisogno. L´acqua è distribuita negli accampamenti, e anche il cibo giunge a destinazione". "Ma il problema più urgente ora è la mancanza di alloggi", che diventa più acuta con l´avvicinarsi della stagione delle piogge: "ora possono stare per strada, ma da maggio in poi sarebbe una vera tragedia". Un´altra priorità è la "ricostruzione dello Stato di Haiti, molte stazioni di polizia e interi edifici ministeriali sono distrutti. Il quartiere del Governo è stato gravemente colpito". Cancellare il debito di Haiti - L´ha chiesto Greet Schaumans, che è intervenuta alla riunione a nome di 60 Ong attive sull´isola: "oltre 46 Paesi sono intervenuti immediatamente nelle ricerche e nei salvataggi, per fornire cibo, acqua, medicine, assistenza e alloggi. La macchina degli aiuti è davvero impressionante". La rappresentante delle Ong ha poi chiesto "sostegno alla società civile e all´agricoltura locale, per assicurare cibo e entrate alla popolazione". La proposta della cancellazione del debito è stata accolta favorevolmente da vari deputati, fra cui il popolare Gay Mitchell e il liberale Charles Goerens. Un corpo europeo d´intervento rapido ? "Se è vero che la reazione dell´Ue è stata rapida, l´intervento sul campo è stato rallentato da difficoltà legate alla logistica e alla mancanza di sicurezza" - ha continuato la Joly, concludendo che "Ci sono lezioni importanti da imparare. Può essere che questa crisi ridia slancio all´iniziativa per la creazione di un corpo d´intervento rapido dell´Ue in caso di catastrofi". Tutti i deputati intervenuti nel dibattito hanno difeso l´idea, incluso la responsabile del rapporto sugli aiuti umanitari Michèle Striffler, del Ppe, che ha parlato di una "struttura permanente di Protezione civile europea", che renderebbe l´azione dell´Ue "più efficace e più visibile". .  
   
   
PREMIO PER LA PACE AI VOLONTARI DI HAITI CONSEGNATI DAL PRESIDENTE DELLA LOMBARDIA FORMIGONI I 20 RICONOSCIMENTI  
 
Milano, 28 gennaio 2010 - Un minuto di silenzio chiesto dal presidente Roberto Formigoni in ricordo delle vittime della Shoah ha aperto ieri sera all´Auditorium Gaber della Regione Lombardia la cerimonia di consegna del "Premio per la Pace". Venti i riconoscimenti assegnati quest´anno nell´ambito del premio, voluto da Regione Lombardia per ringraziare persone, enti, istituzioni e associazioni che si sono particolarmente contraddistinti come operatori di pace nel mondo, promuovendo iniziative a favore della pace e della cooperazione allo sviluppo. Francesca Corti per la Fondazione Rava, Arnaldo Cappellini per Avsi e Domenico De Vita e Cristiano Cozzi per la Sala operativa della Protezione civile hanno ritirato le tre menzioni speciali del presidente per i soccorsi portati alla popolazione di Haiti colpita dal terremoto. "Abbiamo voluto questo premio - ha detto il presidente Formigoni - per ringraziare e celebrare donne, uomini, movimenti e associazioni che in Lombardia si danno concretamente da fare per la pace nel mondo. Alcuni considerano la pace come assenza di guerre e conflitti ma io preferisco considerarla invece come una presenza di volontà positive, donne e uomini, dai capi di governo alla gente più semplice che accettano di mettersi in gioco per costruire nel mondo opere di pace". E proprio queste "opere positive" realizzate da gente "di diversa cultura, religione, storia e opinioni" è l´oggetto del riconoscimento. "La stessa Regione Lombardia - ha detto ancora Formigoni - è da sempre impegnata per la pace, attraverso le iniziative di solidarietà come quelle seguite allo tsunami, al terremoto in Abruzzo e da ultimo al sisma di Haiti ma anche nell´accoglienza dei feriti delle guerre come quelli del Libano". La Lombardia è però impegnata anche sul fronte politico con iniziative come il Forum del Mediterraneo, il World Regions Forum e la Conferenza Italia-america latina e Caraibi. Questi i premiati e le motivazioni. Premio Per La Pace: Capse - Centro assistenza promozione sviluppo Eritrea ed Etiopia (Milano): per l´impegno ventennale in programmi ed azioni di sviluppo, soprattutto in campo educativo, nei Paesi del sud del mondo, in particolare Etiopia ed Eritrea. - Fondazione Piero e Lucille Corti Onlus (Milano): per aver costruito e sostenuto il St. Mary´s Hospital Lacor di Gulu nel nord Uganda. - Associazione Ambalaki (Milano): per l´impegno svolto in Madagascar a favore dei giovani senza famiglia sostenendoli nella crescita professionale. Premio Speciale Del Presidente - Ana Milano (Associazione nazionale alpini): per la promozione delle attività svolte nei diversi scenari internazionali a favore della sicurezza, della cooperazione internazionale e nella ricostruzione nelle aree di emergenza umanitaria. Menzione Alla Memoria - Padre Adelio Lambertoni (Varese): per l´impegno profuso a favore dello sviluppo umano allo scopo di eliminare fame, povertà ed emarginazione sociale. - Teresa Sarti Strada (Milano): per aver fondato e rappresentato l´associazione Emergency con la costruzione di ospedali nelle nazioni teatro di guerre in Africa e in Asia. - Federico Ceratti (Varese): per aver promosso iniziative di cooperazione internazionale e aver fondato realtà volte alla diffusione dei consumi etici con progetti di agricoltura nei paesi in via di sviluppo. - Luigina Barella (Como): per essere stata autrice di articoli e libri che hanno rafforzato la cultura della solidarietà e della collaborazione tra i popoli e le diverse religioni. Menzione Speciali - Associazione Hope Onlus (Milano): per aver raggiunto eccellenti risultati nella realizzazione di progetti nell´ambito sanitario ed educativo nelle aree del Medio Oriente. - Giovanna Tagliabue (Milano): per aver operato a favore dei diritti dei minori, della tutela dell´infanzia, della salute e della diffusione dell´istruzione primaria. - Fondazione don Carlo Gnocchi Onlus (Milano): per aver promosso e realizzato a livello internazionale una nuova cultura di attenzione ai bisogni dell´uomo ponendolo al centro delle attività di assistenza, cura, riabilitazione, ricerca e formazione. - Comunità ebraica Giuseppe Laras (Milano): per aver favorito il dialogo e la conoscenza tra le religioni e le relazioni di pace fra le diverse comunità presenti a Milano e in Lombardia. - Associazione Padre Pellegrino Onlus (Bergamo): per il sostegno ai diritti dei minori accolti nell´Opera San Michele Arcangelo Barbacena in Minas Gerais, in Brasile. - Gruppo volontari della Brianza (Monza e Brianza): per le attività volte a contribuire una pacifica convivenza tra i popoli e il sostegno a micro progetti di sviluppo economico nelle diverse realtà locali. - Renato Corrado (Milano): per l´impegno profuso, in qualità di direttore generale dell´Aispo - San Raffaele, l´Associazione italiana solidarietà tra i popoli, a favore delle popolazioni più colpite da eventi naturali e bellici. - Biagio Marelli (Varese): per il viaggio di 14 giorni in bicicletta dalla provincia di Varese alla Repubblica Moldava (2. 200 chilometri) a favore dei bambini moldavi malati di diabete. - Associazione Amazonia Onlus (Milano): per l´impegno a difesa della foresta amazzonica brasiliana e per aver migliorato, attraverso progetti di utilizzo sostenibile delle risorse, le condizioni di vita della comunità indigena locale. Menzione Speciale Del Presidente - Fondazione Francesca Rava Nph Italia Onlus (Milano): per l´attivazione ai soccorsi umanitari e per aver agito tempestivamente e con dedizione al servizio delle migliaia di persone di Haiti colpite dalla catastrofe del terremoto. - Avsi Fondazione Onlus-ong (Milano): per l´aiuto e il soccorso alle popolazioni di Haiti colpite dalla catastrofe naturale. - Sala operativa Protezione civile della Regione Lombardia (Milano): per il ruolo svolto dal suo personale in occasione del sisma di Haiti e per aver organizzato la catena logistica e di solidarietà di Regione Lombardia nei confronti della popolazione haitiana. . .  
   
   
CONFERENZA DELLE REGIONI EUROPEE SUL TEMA DELLA CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO, OGGI AD ABANO  
 
Padova, 28 gennaio 2010 - “Mettere in competizione famiglia e lavoro rispetto alla disponibilità di tempo della persone è un tranello nel quale è facile cadere se si considera la persona come ´divisa´ tra ambiti separati di vita. Invece la persona è una e intera, e queste due sfere dell´esistenza devono trovare spazi di comunicazione e di interazione, aiutati da misure di conciliazione, con benefici concreti per tutti, a partire non solo delle famiglie ma anche delle aziende e dello stato”. Lo ha detto ieri a Padova, al Caffè Pedrocchi l´Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi nel corso della conferenza stampa che ha presentato programma e contenuti della Conferenza delle Regioni Europee sul tema della Conciliazione Famiglia-lavoro, organizzata dall’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Veneto, nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Regionale Nuove Generazioni e Famiglia, con il Patrocinio della Commissione Europea. L´iniziativa europea si terrà a partire da oggi pomeriggio e fino a sabato all´Hotel Alexander Palace di Abano Terme. Essa metterà a confronto i risultati più rilevanti ottenuti da governi, istituzioni, imprese attraverso la creazione di partnership e l’attuazione di politiche di welfare mirate a rendere reciprocamente funzionali la dimensione familiare e quella professionale. Erano presenti alla presentazione alla stampa Francesco Gallo, Dirigente regionale dei Servizi Sociali; Mariuccia Lorenzi, Direttrice dell’Osservatorio regionale nuove generazioni e famiglia; Andrea Piva, Presidente Forum Veneto Associazioni familiari. Durante le tre giornate di lavoro (28-30 gennaio) ci saranno gli interventi di esponenti di Amministrazioni Pubbliche, Osservatori, Enti, Università, Aziende, Sindacati, riuniti da tutta Europa in collaborazione con Ensa (European Network of Social Authorities) ed Elisan (European Local Inclusion and Social Action Network), valuteranno le soluzioni più efficaci per agevolare i nuclei familiari nella gestione del tempo e delle risorse. Nel corso della prima sessione dei lavori, giovedì pomeriggio, l’Assessore regionale alle Politiche Sociali, Stefano Valdegamberi, presenterà dieci “linee guida” che prevedono innanzi tutto il coinvolgimento diretto delle aziende, attraverso incentivi alla realizzazione di progetti interni di Conciliazione, favorendo anche la creazione di network interaziendali. Si devono inoltre mettere a disposizione servizi flessibili e nuove tipologie di contributo, come i “voucher per la famiglia”, al fine di sostenere le famiglie che devono crescere un figlio, specialmente nel periodo “critico” da 0 a 3 anni, o assistere un parente malato, disabile, anziano. Risultano elementi strategici anche il reinserimento occupazionale di chi sia stato costretto ad abbandonare il lavoro per esigenze familiari, e la valorizzazione delle aziende del “terzo settore” che possano offrire utili servizi alle famiglie. Nella conferenza verranno riportate anche le esperienze di altre regioni europee. La Francia, per esempio, dove negli ultimi anni si sono fatti notevoli investimenti per incentivare la regolarizzazione e la professionalizzazione dei cosiddetti “assistenti familiari” (colf, baby-sitter, badanti, ecc. ): 3 milioni e mezzo di lavoratori per i quali sono stati predisposti corsi di formazione riconosciuti, organizzazioni sindacali, regimi assicurativi e previdenziali specifici, che hanno consentito di creare 80 mila nuovi posti di lavoro nel solo 2008. Le famiglie che ne hanno beneficiato, in questo caso, sono però molte di più, occorre infatti considerare anche i nuclei che hanno ricevuto l’assistenza familiare, potendo così dedicare più tempo al lavoro. La conciliazione Famiglia-lavoro rappresenta dunque un’esigenza più che mai attuale e pressante che la nostra società nel suo insieme è chiamata risolvere: attraverso questa Conferenza europea, la Regione Veneto offre un’importante occasione di crescita e confronto, coinvolgendo direttamente la politica, il mondo del lavoro, le associazioni in un dibattito concreto e costruttivo. .  
   
   
PROGETTO EUROPA, NUOVE COMUNITÀ DI PUGLIESI NEL MONDO A BRUXELLES “LA PUGLIA INCONTRA IL BELGIO” (29 / 31 GENNAIO 2010)  
 
Bari, 28 Gennaio 2010 - Da venerdì 29 a domenica 31 gennaio prossimi la Regione Puglia sarà protagonista in Belgio con diverse iniziative volte diffondere la cultura pugliese e animare le comunità estere emigrate dalla Puglia e con particolare riguardo al sostegno delle comunità di nuova costituzione, soprattutto composte da giovani. L’evento rappresenta la prima tappa del Progetto Europa, Nuove Comunita’ Pugliesi Nel Mondo alla quale seguiranno gli appuntamenti di Londra, Madrid, Svizzera, Varsavia, programmati dall’Assessorato alla Solidarietà - Servizio Pugliesi nel Mondo della Regione Puglia – e realizzati in collaborazione con la Federazione delle Associazioni Pugliesi di Svizzera – Faps – e l’Ufficio di Bruxelles della Regione Puglia. Venerdì 29, presso la sede della Regione Puglia a Bruxelles (rue du Trone 62), a partire dalle 13. 30, si succederanno un Dibattito sull’emigrazione pugliese, la riunione per la costituzione dell’”Associazione pugliesi a Bruxelles”, un saggio di musica popolare (pizzica) e una degustazione di prodotti tipici. Termine ore 20. 00 circa. Sabato 30, presso il "Bellevue" (ex-birrificio sito in Quai du Hainaut 43, 1080 Bruxelles) serata con aperitivo tipico pugliese (h21), concerto del gruppo musicale “La paranza del geco” e balli popolari di pizzica (h22), Dj set (h23. 30). L´ingresso è gratuito. Domenica 31, presso il Centro Culturale Italiano di Hornu (Rue de le Fontaine 54, 7301 Hornu), su iniziativa degli insegnanti di lingua e cultura italiana di Mons-borinage e in partenariato con il Comites, sarà organizzata una rassegna denominata “Puglia, paesaggi, arte e sapori”, volta a far conoscere al pubblico le bellezze naturali ed artistiche della regione Puglia. L’evento, accompagnato da una degustazione di prodotti tipici regionali, si inserisce all’interno delle iniziative promosse dalle associazioni di emigrati pugliesi presenti in Belgio. L’incontro, gratuito e aperto al pubblico, avrà inizio alle ore 16. 00. Info: servizio. Pugliesinelmondo@regione. Puglia. It Ufficio. Bruxelles@regione. Puglia. It .  
   
   
SLOVENIA, TENDENZE DI MERCATO GENNAIO 2010  
 
Lubiana, 28 gennaio 2010 - In gennaio 2010, in Slovenia l´indice di fiducia è aumentato di 4 punti percentuali rispetto a dicembre 2009, rivela l´Ufficio Statistico Sloveno. L´aumento è dovuto soprattutto alla crescita dell´indice di fiducia del settore manifatturiero e dei servizi. Rispetto a gennaio 2009 l´indice complessivo è aumentato di 17 punti percentuali e si trova 14 punti sotto la media a lungo termine. Nel settore del commercio al dettaglio, invece, l´indice di fiducia è sceso di 2 punti percentuali rispetto al mese precedente, mentre è aumentato di 3 punti percentuali rispetto all´anno scorso. Nel settore edile è calato di 7 punti su base mensile e di 17 punti su base annuale. .  
   
   
ALLARGA GLI INTERESSI AZIENDALI NELL’ EUROREGIONE SENZA CONFINI  
 
A seguito della nascita dell’ Euroregione senza confini, www. Marketpress. Info ha deciso di avviare una nuova iniziativa all’interno della quale le aziende e le attività commerciali interessate potranno farsi conoscere ed offrire i loro prodotti e servizi tramite delle inserzioni pubblicitarie nelle tre lingue: che supportano l’’Euroregione senza confini : italiano, tedesco e sloveno. Ogni inserzione verrà tradotta in queste tre lingue e ciò consentirà alle aziende e alle attività commerciali di farsi conoscere senza problemi in Italia, Austria e Slovenia. La traduzione delle inserzioni pubblicitarie nelle tre lingue originali dell’ Euroregione estenderanno il raggio d’azione e quindi, per gli inserzionisti, vi saranno delle concrete possibilità di incrementare il giro di affari. Le aziende e le attività commerciali interessate a questo nuovo servizio possono mandare, nella loro lingua originale, un testo e la richiesta di preventivo via e-mail a: redazione@marketpress. Info .  
   
   
ERWEITERN SIE IHREN AKTIONSRADIUS MIT “EUROREGIONE SENZA CONFINI”  
 
In Folge der Gründung der “Euroregione senza confini“ (Euroregion ohne Grenzen) startet www. Marketpress. Info eine neue Initiative für Unternehmen und Geschäfte, die mit Hilfe von Werbeanzeigen in drei Sprachen ihren Bekanntheitsgrad steigern und Produkte und Dienstleistungen anbieten können. Die Sprachen der “Euroregione senza confini” sind Italienisch, Deutsch und Slowenisch. Jedes Inserat wird in diese drei Sprachen übersetzt. Das heißt, jedes Unternehmen und jedes Geschäft kann in Italien, Österreich und Slowenien für sich Werbung machen. Die Übersetzungen in die drei Sprachen der “Euroregione” erweitern den Aktionsradius und bieten den Inserenten die konkrete Chance zur Umsatzsteigerung. Interessierte Firmen und Geschäfte können das Inserat und die Anfrage nach einem Kostenvoranschlag, natürlich in ihrer Sprache, an folgende E-mail-adresse senden: redazione@marketpress. Info .  
   
   
RAZŠIRJAJTE INTERES VAŠEGA PODJETJA Z »EUROREGIONE SENZA CONFINI« (»EVROREGIJA BREZ MEJA«)  
 
V nadaljevanju formiranja »Evroregije brez meja« (»Euroregione senza confini«) se je Www. Marketpress. Info odloèila da zaène z novo iniciativo preko katere se bodo zainteresirana podjetja in komercialne aktivnosti lahko predstavila in ponudila njihove proizvode preko reklamnih oglasov v treh jezikih, kateri se uporabljajo v »Evroregiji brez meja«: v italijanšèini, nemšèini in slovenšèini. Vsak oglas bo preveden v te tri jezike in to bo omogoèilo podjetjem in komercialnim aktivnostim predstavitev v Italiji, Avstriji in Sloveniji. Prevod reklamnih oglasov v te tri jezike Evroregije omogoèa širitev akcijskega kroga, to pa pomeni za oglaševalce konkretne možnosti poveèanja poslov. Podjetja in komercialne aktivnosti, ki se zanimajo za to novo servisno službo, lahko pošljejo v svojem jeziku besedilo oglasa in zahtevo za predraèun na e-mail redazione@marketpress. Info .  
   
   
INTERVENTI DEL GOVERNO ITALIANO A FAVORE DEI BAMBINI HAITIANI  
 
Roma, 28 gennaio 2010 - Il 12 gennaio scorso un sisma di grado 7 della scala Richter ha colpito il paese più povero e più densamente popolato del continente americano e dell´intero emisfero occidentale: Haiti. Le scosse hanno provocato danni immensi alle infrastrutture provocando, secondo le prime stime del governo haitiano, almeno 112mila morti, quasi 200mila feriti, e più di un milione di sfollati. Ad Haiti, dove circa il 45% della popolazione è costituita da bambini e ragazzi, è assai probabile che un numero elevato di bambini sia rimasto separato dai propri genitori e familiari a causa del terremoto. Questi bambini più di altri sono esposti al rischio di malnutrizione, malattie, danni psicologici permanenti, sfruttamento sessuale o traffico di esseri umani. In Italia, così nel resto del mondo, stanno giungendo alle autorità richieste di adozione o di affido da parte di famiglie che si dicono disponibili ad accogliere nelle loro case i bambini di Haiti per fornire loro assistenza e affetto. In relazione a ciò, la Commissione per le Adozioni Internazionali ha comunicato che solo dopo il superamento dell´emergenza sarà possibile adottare i bambini haitiani rimasti orfani e che tutte le iniziative in tal senso saranno concordate con il governo di Haiti. In questo momento infatti è prioritario fornire rapidamente aiuti di emergenza e protezione a questi bambini nei luoghi in cui essi si trovano. Una volta terminata l´emergenza, saranno le autorità di Haiti a dover dichiarare lo stato di adottabilità dei minori che accerta l´effettivo stato di abbandono e l’assenza di risorse utili al bambino dentro Haiti stessa. Questo per non pregiudicare la possibilità che i bimbi si possano ricongiungere con i loro familiari: si pensi che nel 2004 il 98% dei bambini thailandesi sopravvissuti allo tsunami hanno ritrovato i loro cari. Ad ogni modo, la Commissione assicura che fin da ora è in grado di individuare, in collaborazione con gli enti autorizzati, le coppie italiane che, ora in attesa di adozione in altri Paesi, potranno essere candidate all’eventuale adozione di minori haitiani, una volta superata la prima fase di emergenza. Per quanto riguarda le notizie circolate nei giorni scorsi a proposito di adozioni di bambini haitiani da parte di famiglie europee o americane, va sottolineato che si tratta di pratiche avviate prima del terremoto, le nuove procedure sono invece state sospese. Il Consiglio dei Ministri, informato dal sottosegretario Giovanardi sulle misure adottate dalla Commissione per le Adozioni internazionali da lui presieduta a favore dei bambini haitiani, ha incaricato il Sottosegretario stesso a verificare la possibilità di accelerare le procedure per l’accertamento e la dichiarazione dello stato di adottabilità. In tale occasione Giovanardi ha ricordato che l’Italia è il paese leader nel mondo per le adozioni internazionali, per la serietà e l’affidabilità delle norme e delle procedure con le quali le coppie italiane adottano, ogni anno, circa 4. 000 bambini provenienti da oltre 62 paesi stranieri. .  
   
   
OTTOPERMILLE: ENTRO IL 15 MARZO LE DOMANDE ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO  
 
 Roma, 28 gennaio 2010 - Il 15 marzo 2010 scade il termine per la presentazione delle domande dirette alla ripartizione della quota dell´otto per mille dell´imposta sul reddito (Irpef) devoluta alla diretta gestione statale, da parte delle pubbliche amministrazioni, persone giuridiche ed enti pubblici e privati, senza fini di lucro. Sono ammessi alla ripartizione dell´otto per mille a diretta gestione statale gli interventi straordinari nei seguenti settori di intervento: Fame nel mondo (interventi diretti alla realizzazione di progetti finalizzati all´obiettivo della autosufficienza alimentare dei Paesi in via di sviluppo nonché alla qualificazione di personale endogeno da destinare a compiti di contrasto delle situazioni di sottosviluppo e denutrizione). Calamità naturali (interventi diretti ad attività di realizzazione di opere, lavori o interventi concernenti la pubblica incolumità o al ripristino di quelli danneggiati o distrutti a seguito di avversità della natura, di incendi o di movimenti del suolo). Assistenza ai rifugiati (interventi diretti ad assicurare a coloro cui sia stato riconosciuto lo status di rifugiato, secondo la vigente normativa, l´accoglienza, la sistemazione, l´assistenza sanitaria e i sussidi previsti). Conservazione di beni culturali (interventi volti al restauro, alla valorizzazione, alla fruibilità da parte del pubblico di beni immobili o mobili, anche immateriali, che presentano un interesse architettonico, artistico, storico, archeologico, etnografico, scientifico, bibliografico ed archivistico). Gli interessati dovranno far pervenire le proprie domande - corredate della necessaria documentazione - attraverso gli uffici di Poste Italiane Spa, con raccomandata o raccomandata A/r, o posta celere, ovvero consegnata a mano, entro il 15 marzo 2010, in Via dell´Impresa 91. I plichi contenenti la domanda e la relativa documentazione dovranno recare la seguente dicitura: Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per il Coordinamento Amministrativo - Ufficio accettazione della Presidenza del Consiglio dei ministri, Palazzo Chigi, 00187 Roma - Otto per mille. .  
   
   
CERTIFICAZIONE: ITALIA ADEGUA NORMATIVA, “ACCREDIA” ORGANISMO NAZIONALE SCAJOLA: “LA NUOVA DISCIPLINA ASSICURERÀ AI CONSUMATORI GARANZIE CRESCENTI SU QUALITÀ E SICUREZZA DI BENI E SERVIZI ACQUISTATI”  
 
 Roma, 28 gennaio 2010 – I prodotti in vendita anche nel nostro Paese saranno più sicuri. È stato infatti pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto firmato da Claudio Scajola, Ministro dello Sviluppo Economico, con cui sono disciplinati l’organizzazione e il funzionamento dell’ente unico di accreditamento dei soggetti preposti alla certificazione di qualità, conformità e sicurezza dei prodotti, come previsto dal regolamento Ue. Tale ente è stato identificato in “Accredia”. “L’italia si è prontamente allineata alla normative europea”, ha detto il ministro Scajola, precisando che “la nuova disciplina da un lato introduce importanti aspetti di semplificazione delle procedure e, dall’altro, assicura maggiore affidabilità all’accreditamento dei certificatori, ossia dei soggetti abilitati a validare i requisiti di qualità, sicurezza e conformità dei prodotti nell’interesse dei consumatori”. Con un distinto decreto, sempre a firma del ministro Scajola, è stato designato quale unico organismo nazionale italiano di accreditamento l’associazione senza scopo di lucro “Accredia” (tale attività sinora è stata divisa tra più organismi), con il compito di garantire il possesso dei massimi requisiti tecnico-professionali, secondo gli standard comunitari, assicurando così ai consumatori garanzie crescenti sulla qualità e la sicurezza di beni e servizi acquistati. - I punti qualificanti della nuova disciplina • Semplificazione - Con il decreto del ministro Scajola si è provveduto a dare attuazione a quella parte del Regolamento comunitario che impone agli Stati membri di individuare un unico organismo nazionale di accreditamento, che valuti gli organismi di certificazione e i laboratori e attesti che essi soddisfano i criteri stabiliti da norme armonizzate e gli altri requisiti previsti dalle discipline di settore. • Affidabilità - La certificazione dei sistemi di gestione, dei prodotti, dei servizi offerti dalle imprese, attraverso report di ispezione sulle attività e prove di laboratorio sui beni, diventa così più efficace ed affidabile e offre anche ai consumatori garanzie crescenti circa la qualità e la sicurezza di beni e servizi acquistati, che produttori e fornitori sono chiamati a garantire per rispetto dei requisiti legislativi e per affrontare in modo adeguato la concorrenza in mercati sempre più complessi. • Autorevolezza - Il decreto - adottato di concerto con i Ministri dell’Interno, delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, delle Infrastrutture e Trasporti, del Lavoro e delle Politiche Sociali, della Salute, dell’Istruzione Università e Ricerca, della Difesa - prevede requisiti stringenti per l´organizzazione ed il funzionamento dell´organismo unico italiano di accreditamento. La partecipazione di Ministeri ed enti pubblici alla sua organizzazione e la vigilanza sull´organismo da parte di tutti i Dicasteri interessati, garantiscono, secondo principi di sussidiarietà, il giusto rapporto fra la responsabilizzazione e il contributo di professionalità dei soggetti privati a vario titolo interessati e il necessario controllo pubblico di un´attività che deve garantire tutti i consumatori ed utenti. • Tempestività: La designazione di “Accredia”, associazione riconosciuta che vede fra i suoi soci molti Ministeri, enti pubblici ed associazioni di categoria e già in possesso in massima misura dei predetti requisiti, consente di dare immediato e tempestivo avvio al nuovo sistema di accreditamento voluto dal legislatore comunitario. - .  
   
   
COMMERCIO ESTERO, ASSOCAMERESTERO: LA CRISI SPINGE LE IMPRESE ITALIANE FUORI DALL’UNIONE EUROPEA TRA I PAESI EUROPEI, L’ITALIA SPERIMENTA NEGLI ULTIMI TRE ANNI IL MAGGIOR INCREMENTO DELLA QUOTA EXPORT VERSO I MERCATI EXTRA-UE (IN CRESCITA DI BEN 4 PUNTI PERCENTUALI), ATTESTANDOSI NEL 2009 AL 43%  
 
Roma, 28 Gennaio 2010 – Nel 2009 si riduce di 19 miliardi di euro il deficit italiano verso i Paesi extra-europei, passando da 21,4 miliardi del 2008 agli attuali 2,3 miliardi. Al netto dell’energia, il Made in Italy sperimenta un avanzo di circa 40 miliardi di euro. Nell’ultimo bimestre del 2009, le esportazioni hanno segnato, nei dati destagionalizzati, due incrementi consecutivi (+6% circa a dicembre rispetto ad un calo del 9% ad ottobre). “I dati di fine 2009 testimoniano un’ulteriore riqualificazione delle produzioni italiane nei mercati extra-europei, in particolare in Cina, unico paese che registra su base annua un incremento dell’export, pari al 3,2% – afferma Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi – Questo processo ha visto protagoniste le imprese italiane, che hanno superato quelle di Germania e Francia, primi due esportatori europei, e ha interessato soprattutto il settore della meccanica, che oggi vende in extra-Ue più che in Europa, con una quota del 54%”. Nel 2009, la meccanica si afferma nei mercati a più alto tasso di sviluppo: ottimi risultati, infatti, per i macchinari italiani in Cina, che, con una quota del 5,4% (crescita di due punti percentuali rispetto al 2008), diventa il secondo Paese extra-europeo di destinazione delle vendite del settore dopo gli Stati Uniti e nell’ultimo anno inverte il saldo della bilancia commerciale, che recupera 690 milioni di euro e passa da un deficit di 433 ad un attivo di 256 milioni. Nel 2009, si registrano invece performance negative su base annua in Paesi come Spagna (-1,2 miliardi), Regno Unito (-987 milioni), Russia (-944 milioni) e Stati Uniti (-855 milioni). Dicembre 2009 è stato un mese positivo per tutti i settori del Made in Italy (ad eccezione dell’agroalimentare), con incrementi più sostenuti per mezzi di trasporto (+44,5% rispetto a novembre), computer e apparecchi elettronici e ottici (+24,1%) e meccanica (+19,5%). .  
   
   
MILANESI AL RISPARMIO: CON LA CRISI SI PREFERISCONO I MERCATINI RIONALI - FAMIGLIE, 466 EURO AL MESE SOLO PER MANGIARE, +5% IN UN ANNO - SABATO 30 GENNAIO GIORNATA DEL CONSUMATORE IN PIAZZA MERCANTI GIOCHI E LEZIONI D’ORTO PER ADULTI E BAMBINI  
 
 Milano, 28 gennaio 2010. Milanesi al risparmio: con la crisi si preferiscono i mercatini rionali. Gli ambulanti pesano infatti quasi la metà (48,3%) sul totale delle imprese attive nel settore del commercio alimentare, più che in Italia dove si fermano al 33,6%. Sono complessivamente oltre 3. 000 le imprese attive nel settore alimentare nel 2009, tra piccoli negozi specializzati, supermercati e iper (1. 566 imprese) e commercio ambulante (1. 461 imprese). Il settore che conta il maggior numero di attività tra i dettaglianti è quello dei minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimenti vari con 1. 184 imprese, seguito dal commercio al dettaglio in esercizi non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande con 275 imprese. Nel commercio al dettaglio ambulante, prevale la vendita di prodotti ortofrutticoli (641 imprese, 43,9% del totale imprese ambulanti). Spesa per i beni alimentari delle famiglie milanesi: 466 euro mensili in media nel 2008, +5,4% rispetto ai 442 del 2007. Le voci più importanti carne (21,3%) e frutta e verdure (20,2%). Seguono latte, formaggi e uova (12%), pane e cereali (11,9%), zucchero, caffè (10,1%), bevande (9,7%). Solo dopo arriva il pesce (6,5%) il cui consumo si è anche ridotto del 3,5%. In un anno cresce soprattutto la spesa per gli altri generi alimentari (come i piatti pronti, la gastronomia o il cibo da asporto), +35,1% da 20 a 27 euro mensili a famiglia, e per olii e grassi (+19%) e carne (+12,1%). Chi vive con un’altra persona risparmia il 7% rispetto al single. Chi vive con due persone il 22%, con tre il 37%, meno rispetto all’anno precedente quando i risparmi erano rispettivamente del 18%, 31% e 43%. Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese al Iii trimestre 2009 e dalla indagine sui consumi delle famiglie milanesi. Sabato in piazza Mercanti giochi e lezioni d’orto per adulti e bambini alla giornata del consumatore. Presentazione oggi in Camera di commercio della giornata del consumatore “Impariamo a scegliere. Alla fine chi ci guadagna sei tu” che si terrà sabato 30 gennaio in Piazza Mercanti dalle ore 10 alle 18, laboratori ore 11. 30 e 16. Promotori: Regione Lombardia, Assessorato al Commercio, Fiere e Mercati in collaborazione con Camera di commercio di Milano, Unioncamere e Agrimercati. All’interno di una pagoda che ospiterà i principali rappresentanti delle Associazioni dei consumatori, che saranno a disposizione dei cittadini per informazioni e consigli, verrà allestito uno spazio per attività di laboratorio volte a sensibilizzare ad un diverso rapporto con il cibo, al valore della biodiversità e al rispetto dell’ambiente attraverso interventi brevi e divertenti, rivolti ad un pubblico adulto e giovane. In due aree distinte si alterneranno intermezzi teatrali della durata di circa 20 minuti. “Oh, come sei figo!” prevede un frigorifero gigante da cui attori-animatori entreranno ed usciranno in modo teatrale, per mostrare i comportamenti errati nell’uso quotidiano di questo elettrodomestico presente in tutte le case e suggerire alcune azioni corrette, ma non scontate, relative alla conservazione dei diversi cibi. Con “ Pianta la pianta”, un vegetale interrato in un vaso gigante, alcuni animatori impartiranno una “lezione d’orto”, rivolta ad adulti e bambini, un’occasione per riscoprire il profondo rapporto con la natura e con la cultura della terra. “La tutela dei consumatori e degli utenti è un tema che il mio Assessorato segue con attenzione nell´intento di assicurare più garanzie, qualità e sicurezza ai consumatori lombardi. Obiettivo generale della nostra azione di governo è favorire la diffusione di comportamenti di consumo più consapevoli e responsabili da parte dei cittadini in una ottica di sviluppo sostenibile del nostro territorio” ha dichiarato Franco Nicoli Cristiani, Assessore al Commercio, Fiere e Mercati della Regione Lombardia. “La consapevolezza dei consumatori è il primo passo verso una reale democrazia della spesa che coinvolgerà sempre più le famiglie nelle scelte di ogni giorno. La qualità, il giusto prezzo, la sostenibilità ambientale e la freschezza garantiti dai prodotti a km zero e dai piccoli segreti nella gestione degli alimenti di uso quotidiano rappresentano una risorsa per la società e sono anche la conferma di un nuovo stile di vita che si sta affermando sempre più in Italia e nel mondo” ha affermato Carlo Franciosi, Presidente di Agrimercati e membro di giunta della Camera di commercio di Milano. “La Giornata del Consumatore è un’occasione di incontro e di confronto. Un momento di formazione sul consumo responsabile che offre la possibilità di riflessione ed approfondimento su temi attuali e importanti: la buona qualità dei prodotti agro-alimentari, la possibilità di acquisto a prezzi convenienti e “sostenibili” da parte delle famiglie, la consapevolezza del proprio agire d´acquisto. In questo contesto si inseriscono le associazioni di tutela dei cittadini-consumatori da tempo impegnate a sensibilizzare Istituzioni, produttori e rivenditori per l´affermarsi di un mercato basato sulla trasparenza e la qualità di prodotti e servizi” ha commentato Lucia Moreschi, consigliere della Camera di commercio di Milano in rappresentanza dei consumatori. “Con la Giornata del Consumatore si rafforza un dialogo, quello fra imprese e consumatori, che è costante nel tempo e che su Milano ha dato risultati concreti: dalle tutele sui saldi, ai consigli per acquisti sicuri con le carte di credito, alla guida per un consumo alimentare intelligente” ha rilevato Carlo Alberto Panigo, membro di Giunta della Camera di commercio di Milano. Commercio di prodotti alimentari – dettaglio e ambulanti
dettaglianti alimentari ambulanti alimentari Totale dettaglianti e ambulanti
Milano 1. 566 1. 461 3. 027
Lombardia 7. 112 4. 468 11. 580
Italia 73. 757 37. 328 111. 085
Milano specializzazione 51,7% 48,3% 100,0%
Lombardia specializzazione 61,4% 38,6% 100,0%
Italia specializzazione 66,4% 33,6% 100,0%
Mi su Lomb 22,0% 32,7% 26,1%
Mi su Italia 2,1% 3,9% 2,7%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese al terzo trimestre 2009 Principali province italiane per specializzazione
Dettaglianti alimentari Ambulanti alimentari totale Specializzazione dettaglio Specializzazione ambulanti totale
Milano 1. 566 1. 461 3. 027 51,7% 48,3% 100,0%
Napoli 5. 982 1. 972 7. 954 75,2% 24,8% 100,0%
Roma 4. 465 2. 473 6. 938 64,4% 35,6% 100,0%
Torino 2. 288 2. 376 4. 664 49,1% 50,9% 100,0%
Palermo 1. 858 585 2. 443 76,1% 23,9% 100,0%
Bari 1. 851 1. 867 3. 718 49,8% 50,2% 100,0%
Bologna 736 736 1. 472 50,0% 50,0% 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese al terzo trimestre 2009
Numero di imprese nel commercio al dettaglio di alimentari a Milano nel 2009
Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande Ipermercati e discount e supermercati Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari Commercio al dettaglio non specializzato di prodotti surgelati e congelati Totale 2009 Peso su Lombardia Peso su Italia
Milano 275 98 1. 184 9 1. 566 22,00% 2,10%
Lombardia 1. 413 379 5. 293 27 7. 112 100,00% 9,60%
Italia 16. 100 5. 911 50. 736 1. 010 73. 757 100,00%
Milano specializzazione 17,6% 1,4% 75,6% 0,6% 100,0%
Lombardia specializzazione 19,9% 5,3% 74,4% 0,4% 100,0%
Italia specializzazione 21,8% 8,0% 68,8% 1,4% 100,0%
Mi su Lomb 19,5% 25,9% 22,4% 33,3% 22,0%
Mi su Italia 1,7% 1,7% 2,3% 0,9% 2,1%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese al terzo trimestre 2009
Numero imprese nel commercio al dettaglio ambulante di alimentari a Milano nel 2009
Commercio al dettaglio ambulante di prodotti alimentari e bevande Commercio al dettaglio ambulante di prodotti ortofrutticoli Commercio al dettaglio ambulante di prodotti ittici e carne Commercio al dettaglio ambulante di altri prodotti alimentari e bevande nca totale Peso su Lomb Peso su Italia
Milano 509 641 120 191 1. 461 32,7% 3,9%
Lombardia 1. 585 1. 585 370 749 4. 468 100,0% 12,0%
Italia 14. 664 13. 290 4. 428 4. 946 37. 328 100,0%
Milano specializzazione 34,8% 43,9% 8,2% 13,1% 100,0%
Lombardia specializzazione 35,5% 35,5% 8,3% 16,8% 100,0%
Italia specializzazione 39,3% 35,6% 11,9% 13,3% 100,0%
Milano su Lomb 32,1% 40,4% 32,4% 25,5% 32,7%
Milano su Italia 3,5% 4,8% 2,7% 3,9% 3,9%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese al terzo trimestre 2009
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SMOG IN LOMBARDIA, FORMIGONI: APPELLO A CITTADINI E 1 MILIONE AI COMUNI RISPETTARE LE NORME CHE ESISTONO E AUMENTARE I CONTROLLI LE MISURE MESSE IN CAMPO EQUIVALGONO 53 DOMENICHE A PIEDI  
 
Milano, 28 gennaio 2010 - Un forte appello ai cittadini perché assumano comportamenti virtuosi per lottare, insieme, contro lo smog. Lo ha lanciato ieri il presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, invitando tutti i lombardi a rispettare le leggi che impongono una temperatura massima di 20 gradi nelle case e nei luoghi di lavoro e vietano la circolazione dei veicoli più inquinanti. Per i Comuni sotto i 300 metri di altitudine, l´appello del presidente è rivolto anche ad evitare di bruciare la legna, in quanto - dai dati rilevati dall´Arpa sulle polveri sottili - risulta una significativa presenza di sostanze riconducibili alla combustione di questo materiale. "Se vogliamo veramente dare un contributo serio a migliorare le condizioni dell´aria che respiriamo - ha detto il presidente Formigoni - in un periodo di criticità come è tradizionalmente il mese di gennaio, dobbiamo impegnarci ad adottare comportamenti diversi da quelli soliti. Fare un piccolo sforzo, tutti insieme, è un gesto di grande responsabilità e rispetto per l´ambiente". "Chi è preoccupato per la qualità dell´aria - ha proseguito il presidente Formigoni - raccolga il mio invito a non usare l´auto e a servirsi dei mezzi pubblici. Va precisato comunque che in base ai valori rilevati dalle centraline dell´Arpa la concentrazione delle polveri sottili è migliorata decisamente dal 2002 ad oggi e il gennaio 2010 presenta dati migliori di quello dello scorso anno". La conferma è venuta da Franco Picco, direttore dell´Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell´Ambiente): nel gennaio del 2002 le polveri avevano raggiunto nella centralina di Milano-juvara i 300 microgrammi per metro cubo, nel 2006 il quantitativo è sceso a 270/280, nel 2009 a 200 e nei primi 24 giorni del gennaio 2010 a 111. Piu´ Controlli, Pronto 1 Milione Di Euro - Regione Lombardia è pronta a scendere in campo a fianco dei Comuni finanziando fino ad un milione di euro l´intensificazione dei controlli eseguiti dalla Polizia Locale sulla circolazione dei veicoli più inquinanti. "Siamo pronti sostenere il pagamento di ore di straordinario agli agenti di Polizia locale e al personale - ha precisato Formigoni - e domani ho convocato i sindaci per illustrare le modalità operative con cui potranno ricevere sostegno economico alle loro iniziative di verifica e controllo dei mezzi in circolazione con sanzioni per chi sarà risultato inadempiente". Dialogo Istituzionale - Per meglio coordinare le azioni di lotta allo smog, domani mattina alle 9 il presidente Formigoni incontrerà il sindaco di Milano, Letizia Moratti, e il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà. Domeniche A Piedi - Riguardo alle domeniche con blocco del traffico, il presidente Formigoni ha ribadito che queste scelte non sono più in capo a Regione Lombardia ma direttamente ai sindaci dei Comuni che intendessero fare questa scelta. "Noi saremo al fianco di chi deciderà di farlo - ha sottolineato Formigoni - anche se la nostra azione si è concentrata da anni su provvedimenti strutturali". In Lombardia Ztl Piu´ Grande D´europa - "In questo senso - ha spiegato il presidente Formigoni - siamo la Regione che più di ogni altra, in Europa e nel mondo, ha messo in campo finanziamenti e incentivi per 104 milioni di euro per adeguare gli impianti di riscaldamento, rinnovare il parco delle auto circolanti e abbiamo costruito la zona a limitazione del traffico più grande d´Europa: in Lombardia è di 2. 676 kmq, quasi il doppio di quella esistente nella Grande Londra, estesa su 1. 580 kmq". Ecoincentivi -"Gli effetti positivi portati dal cambiamento delle auto sostituite con veicoli meno inquinanti e degli impianti di riscaldamento - ha aggiunto il presidente Formigoni - hanno portato gli stessi miglioramenti che si sarebbero ottenuti con 53 domeniche di blocco del traffico". "Le domeniche a piedi - ha proseguito il presidente Formigoni - sono una pagina gloriosa della nostra storia: le ho inventate io in un momento di emergenza e, allora, hanno avuto il merito di ridurre il traffico del 20-25% e le polveri sottili del 10-15%. Dopo quella fase abbiamo deciso di intervenire nella lotta allo smog con provvedimenti strutturali". La Lombardia è la Regione in Europa che ha messo in campo la più imponente batteria d provvedimenti per la lotta all´inquinamento. Per gli incentivi, negli ultimi anni, ha speso 104 milioni. Ricorsi Al Tar - La Lombardia adotta queste misure nonostante l´azione contraria di certe Magistrature e di certi sindacati: il Tar ha infatti bocciato la legge regionale che vietava l´uso di oli pesanti (nafta) per il riscaldamento, costringendo così la Giunta regionale a ripresentarla una settimana dopo, assumendosi inevitabilmente un sfida, per poter agire nell´interesse dei cittadini. E dopo il ricorso, accolto, del sindacato "Trasporto Unito", il Codacons ha addirittura presentato ricorso contro il co-finanziamento regionale per l´installazione dei Filtri antiparticolato sui veicoli commerciali, sostenendo tesi nettamente in contrasto con i dati scientifici e con le valutazioni dell´Unione europea. .  
   
   
REGIONE ABRUZZO: CHIODI, TUTTI I RISULTATI DI UN ANNO DI GOVERNO IL CONSUNTIVO DEL PRESIDENTE SULL´ATTIVITA´ SVOLTA  
 
 L´aquila, 28 gennaio 2010 - Ecco il bilancio di un anno di governo regionale tracciato dal Presidente Gianni Chiodi ieri mattina, nel corso della conferenza stampa congiunta con il Presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, ad un anno dall´insediamento: "La situazione economica che il nuovo Governo regionale si è trovato ad affrontare, esattamente un anno fa, era di profonda crisi, particolarmente evidente dalla prima metà del 2009 e aggravata dall´impatto distruttivo del terremoto che ha colpito il Capoluogo e i comuni circostanti. L´abruzzo vive la fase più difficile della sua storia. Abbiamo avviato una nuova stagione politica fortemente propositiva partendo però da cinque fattori negativi e precisamente: la più grave crisi economica a partire dal 1929; le finanze regionali allo stremo per il più grave indebitamento nella storia della Regione; il sistema sanitario regionale che ha dovuto, primo in Italia, subire l´onta del commissariamento; il sopraggiungere del dramma economico e sociale conseguente alla distruzione del sisma del 6 aprile 2009; l´autorevolezza della classe dirigente politica messa in discussione per ciò che era avvenuto nel recente passato. Dico questo non per accampare scuse o qualsivoglia giustificazione. Nonostante un quadro generale poco confortante, infatti, abbiamo saputo amministrare con successo raggiungendo risultati davvero soddisfacenti attuando una rigorosa politica di contenimento delle spese regionali assicurando la coesione sociale. Una politica che già in questo primo anno di attività ha dispiegato effetti concreti e riscontrabili: nel 2009, il debito totale della Regione Abruzzo, dopo un lungo periodo di crescita costante, è tornato a livelli inferiori a quelli del 2006, cioè a circa 3,5 miliardi. La componente del debito ascrivibile ai debiti del Sistema sanitario regionale si è ridotta di circa 196 milioni, tornando anch´essa a livelli inferiori a quelli del 2006. L´opera di razionalizzazione attuata nel servizio sanitario regionale vuol dire risparmi dolorosi ma necessari e corretti, scelte difficili e molto spesso impopolari ma l´azione di risanamento e riqualificazione proseguirà, senza aumentare le tasse e senza gravare sui cittadini che hanno un diritto legittimo all´assistenza. Il costo del debito regionale l´anno prossimo registrerà una riduzione complessiva del 16% rispetto al 2008. Il disavanzo di amministrazione, di circa 280 milioni, ha assunto un´inversione di tendenza, ed è tornato a livelli inferiori a quelli del 2005. Sapevamo fin dall´inizio quali erano le sfide che ci attendevano, a cominciare da quella finanziaria. Era fondamentale, però, che la nuova classe dirigente, riconquistasse la fiducia degli abruzzesi e restituisse dignità all´impegno politico. La nostra "squadra" ha dimostrato di essere dotata di grande capacità di innovazione e, al tempo stesso, di essere in grado di pilotare i processi difficili che stiamo affrontando, giorno dopo giorno, nella nostra Regione. Vorrei sottolineare l´alto grado di partecipazione e di confronto registrato con la società abruzzese che ha accompagnato il nostro lavoro in questo anno. Un aspetto centrale è stato il rapporto ininterrotto tra la Giunta e gli amministratori delle comunità locali. Grazie a questi contatti e all´ascolto continuo delle necessità del territorio è stato perfezionato un sistema proiettato verso un´unica direzione: ripresa economica e sviluppo produttivo della regione nella sua globalità. Molti abruzzesi sono preoccupati per la stabilità del proprio posto di lavoro e tanti lottano per arrivare a fine mese. E´ più che legittima, quindi, la richiesta alle istituzioni politiche, in particolare al governo regionale, di stare dalla loro parte, di essere ascoltati e aiutati. Un anno fa abbiamo cominciato a lavorare ad una nuova esperienza di governo consapevoli del fatto che sta a tutti noi costruirla definendo in modo trasparente, un programma chiaro e all´altezza della sfida molto ardua che abbiamo di fronte. Il quadro non è roseo: un basso grado di competitività, carenza di infrastrutture per lo sviluppo e squilibri socio-economici interni alla nostra Regione, la frammentazione e il risultato di una cattiva gestione della regione attuato nel tempo dalla classe politica nonché un debito regionale, che ha generato un divario fiscale nei confronti delle altre regioni italiane e un grosso deficit politico-istituzionale. L´abruzzo, però, ha le risorse culturali, politiche ed economiche per vincere la sfida. La crisi abruzzese, come sappiamo, trova la sua origine in diversi fattori che caratterizzano la struttura economica e politico-istituzionale della nostra regione. L´azione del governo regionale sin dall´inizio ha dovuto affrontare le componenti strutturali della crisi e prestare particolare attenzione alle aree più in difficoltà, sull´area della piccola impresa e dei distretti produttivi e sul cratere del sisma. Per tracciare un bilancio più dettagliato di quanto abbiamo fatto in questi dodici mesi cito l´approvazione del Piano Casa, la riforma della formazione professionale, le iniziative a favore del lavoro, della ricerca e dell´innovazione e del sostegno al reddito, il blocco degli insediamenti petroliferi, la gestione trasparente ed efficace dei fondi Por-fesr 2007-2013 per 380 milioni di euro e dei Fas per 840 milioni di euro, il Piano Energetico, il commissariamento di 22 enti strumentali e delle Asl in vista del loro successivo accorpamento, i primi significativi tagli delle poltrone, degli sprechi e dei costi della politica. Lo strumento sul quale stiamo puntando sono le notevoli risorse finanziarie in conto capitale destinate agli investimenti delle quali disponiamo per il ciclo di programmazione 2007-2013, predisposte e calibrate in questo anno di lavoro, e rimodulate anche per tener conto della necessità di ricostruzione dopo il terremoto del 6 aprile: - le risorse del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (Fesr), pari a circa 330 milioni , di cui circa 135 destinati a ricerca, sviluppo, innovazione e competitività (R&s), circa 35 all? energia, circa 49 milioni alla Società dell´Informazione e circa 111 allo Sviluppo territoriale; - le risorse del Fondo per le Aree Sottoutilizzate (Fas), che destina a R&s e innovazione circa 177 milioni ; - il Masterplan, che destina a R&s e innovazione circa 140 milioni, ad Azioni di sostegno al sistema economico circa 320 milioni, ad Azioni di sistema per innovazione e competitività circa 500 milioni. Abbiamo concepito il Master Plan per gli interventi diretti a favorire la ripresa produttiva della Regione Abruzzo come il volano per avviare una ripresa dell´intero sistema economico regionale, da un lato orientando lo sviluppo dei settori produttivi, delle competenze e delle produzioni territoriali dall? altro, promuovendo e valorizzando le numerose eccellenze naturali e culturali dell´Abruzzo attraverso la loro connessione a dinamiche di sviluppo internazionali. Si tratta di risorse destinate a colmare il deficit competitivo regionale ed il dualismo territoriale che vanno ad integrarsi con la nostra strategia lungimirante per ridurre il deficit infrastrutturale, che utilizza tutti gli strumenti finanziari possibili: l´intesa istituzionale quadro siglata con il governo nazionale per 6 miliardi di euro destinati a potenziare le infrastrutture strategiche stradali, ferroviarie, idriche, portuali e aeroportuali. Passiamo ora alla gestione post-terremoto i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. In questi mesi all´Aquila siamo riusciti, in sinergia con il governo nazionale, ad assistere tutta la popolazione a far ripartire case, scuole e università in brevissimo tempo. Il merito di tutto questo sta anche nell´ottima sinergia delle forze che hanno operato sul territorio. La macchina della Protezione civile regionale ha funzionato perfettamente e abbiamo lavorato a fianco della Protezione civile nazionale con un impegno costante nel coordinamento degli enti locali e per far fronte alle esigenze della popolazione colpita. L´aquila al centro dell´attenzione mondiale ha ospitato un evento unico, il G8, momento irripetibile destinato a segnare la storia della regione. Attraverso questa manifestazione abbiamo portato alla ribalta internazionale una città e un´intera regione oltre a tenere viva la sensibilizzazione dell´opinione pubblica sulla tragedia del terremoto. Abbiamo lavorato tutti insieme per agevolare un percorso ancora lungo che richiede impegno, determinazione e coraggio. L´aquila e i comuni del cratere sono stati trasformati in un cantiere aperto per dare casa e servizi alla popolazione. Abbiamo dato garanzie in ordine agli alloggi e ai servizi e fornito certezze significative alle esigenze degli studenti per un rapido ritorno alla normale attività universitaria necessaria, riteniamo, alla vera rinascita della città a livello economico e culturale. La scommessa è sostanzialmente vinta. Il 7 aprile nessuno avrebbe creduto in una ripresa dell´ateneo aquilano e invece oggi possiamo tracciare un bilancio più che positivo su quello che è stato il ruolo della Regione, garante di uno sforzo comune che le Istituzioni compiono in favore della comunità universitaria. Stiamo lavorando per ricostruire gli edifici persi in seguito all´evento sismico. Il Governo nazionale ci ha già messo a disposizione 40 milioni di euro per ricostruire le sedi danneggiate dell´Università dell´Aquila, grazie ai quali il Provveditorato Interregionale alle Opere pubbliche in collaborazione con l´Università dell´Aquila ha iniziato la fase progettuale. Inoltre, abbiamo messo in piedi una serie di azioni che daranno alla città dell´Aquila, una capacità ricettiva per residenzialità universitaria mai avuta prima. Abbiamo speso oltre 110 milioni di euro per le scuole, riuscendo a restituire la piena funzionalità del servizio nella maggior parte dei casi in tempo per l´inizio dell´anno scolastico consentendo una regolare ripresa dell? attività didattica a 17mila studenti aquilani. Oltre 200 milioni di euro sono stati stanziati non solo per restituire all´Aquila e al suo circondario una viabilità adeguata anche in considerazione dei nuovi insediamenti abitativi, ma anche per dotare il territorio di una viabilità nuova ed efficiente che si aspettava da anni. Sul fronte degli edifici pubblici, il Provveditorato Interregionale alle Opere pubbliche è al lavoro per dare corpo al piano stralcio che prevede interventi per i primi 27 edifici pubblici. I lavori per un totale di circa 200 milioni di euro sono finanziati con fondi Cipe. Tra questi interventi segnalo i 30 milioni destinati alla Cittadella giudiziaria la cui realizzazione consentirà non solo la normale ripresa di funzioni giudiziarie, ma di acquisire una struttura al servizio della giustizia regionale funzionale e moderna. Il piano stralcio costituisce il primo intervento che stiamo realizzando attraverso l´utilizzazione dei 407 milioni di euro messi a disposizione dal cosiddetto "decreto Abruzzo", che a loro volta costituiscono le prime risorse disponibili per affrontare l? enorme sforzo della ricostruzione degli edifici pubblici. Sono state previste risorse per oltre 170 milioni di euro per gestire la situazione di emergenza e di difficoltà causata dal sisma. Sono quelle che derivano dai fondi nazionali ed europei che necessitano di una programmazione e che non trovano definizione negli schemi del bilancio della Regione. Tali risorse sono aggiuntive rispetto a quelle stanziate dal governo nazionale previste dal Decreto Abruzzo. È in corso di ultimazione la progettazione per interventi di messa in sicurezza di importanti edifici scolastici fuori cratere, per uno stanziamento complessivo di oltre 30 milioni di euro, facenti parte degli oltre 127 milioni di euro dedicati alle scuole d´Abruzzo che potremo spendere da oggi ai prossimi anni. Il percorso che mi vedrà impegnato in prima linea in veste di Commissario delegato per la ricostruzione è ancora lungo. Trasparenza nella fase della ricostruzione, qualità e rapidità degli interventi: sono obiettivi importanti che potranno essere raggiunti solo lavorando in stretto raccordo con il ministero delle Infrastrutture e coinvolgendo gli enti locali interessati, a cominciare dal Comune di L´aquila e dalla Provincia. A questo punto, dobbiamo essere persuasi del fatto che con il terremoto, una disgrazia può trasformarsi in opportunità, che la sismicità del suolo da punto di debolezza può divenire un punto di forza e creare nuove occasioni di crescita. Il sacrificio in termini di vite umane e di famiglie sconvolte, la grave compromissione del tessuto sociale e di quello economico devono servire ad indicarci in modo chiaro la via da seguire. Rispetteremo anche i tempi per il risanamento delle finanze regionali. Si tratta di compiere scelte spesso difficili e impopolari ma necessarie. Cambiare mentalità in primis. Non possiamo illuderci che tutto possa essere risanato nel corso di pochi mesi ma ce la faremo a dare un futuro migliore a questo nostro Abruzzo mentre L´aquila, come tutte le città che hanno affrontato disastri naturali, sarà più forte, volerà più in alto e sarà ancor di più l´emblema della Regione. Il 2010 sarà l´anno della riforma sanitaria per l´Abruzzo. Io, in qualità di commissario ad acta per l´attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario avrò un compito difficile ma non impossibile. Il 2012, invece, sarà l´anno della ripresa economica. Solo allora potremo dire di avercela fatta: non sarà ancora una regione sana, ma quantomeno sarà governabile. .  
   
   
TRENTO: LA LEADER UIGURA REBIYA KADEER A COLLOQUIO CON IL PRESIDENTE DELLAI  
 
Trento, 28 gennaio 2010 - Rebiya Kadeer, la leader della minoranza uigura che vive nella regione cinese dello Xinjiang, ha incontrato ieri il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai. Nel corso dell´incontro, patrocinato dal Forum per la pace, e a cui hanno preso parte anche i consiglieri Marco De Paoli e Michele Nardelli, rappresentanti del Consiglio provinciale e della Regione autonoma Trentino Alto Adige, la Kadeer, che in precedenza era stata ospite anche dell´Eurac di Bolzano, ha esposto la difficile situazione degli uiguri - 10 milioni di persone di fede musulmana parlanti una lingua di ceppo turco - che rivendicano il proprio diritto all´autonomia dal governo centrale di Pechino. Come spiegato da Rebiya Kadeer, nata nel 1948 fra i monti dell´Altaj e oggi presidente del Congresso mondiale degli Uiguri, madre di 11 figli e imprenditrice, la terra del suo popolo è stata occupata nel 1949 dalla Cina, che tuttavia aveva promesso in un primo tempo un´ampia autonomia. Così non è stato; dagli anni ´50 è iniziata una politica di repressione che nel periodo più buio ha portato all´uccisione di 250. 000 persone e all´azzeramento della classe dirigente della minoranza. Questa politica si è ulteriormente inasprita dopo l´11 settembre 2001, perché oggi viene presentata al mondo come il contributo della Cina alla lotta al terrorismo internazionale. "Rispetto al popolo tibetano - ha detto ancora la Kadeer - siamo ancora più penalizzati, perché mentre il Dalai Lama ha potuto lasciare la Cina e continuare, dall´estero, a tenere unito il suo popolo, la leadership uigura è scomparsa in quello che ufficialmente è stato definito un ´incidente aereo´, lasciando la popolazione senza una guida. " La rappresentante degli Uiguri ha detto di avere sentito parlare a lungo dai propri "cugini" tibetani dell´Autonomia del Trentino Alto Adige e dell´amicizia che lega questa terra al Tibet. La richiesta di solidarietà che essa avanza è perciò per molti versi analoga. Dellai ha ringraziato la delegazione per la visita dicendosi onorato dell´incontro di oggi e assicurando che la Provincia approfondirà il suo rapporto con il popolo uiguro. Nardelli ha confermato questa volontà delle istituzioni affinché si creino legami solidi e duraturi fra la nostra Regione e la terra degli Uiguri. .  
   
   
UMBRIA: DELEGAZIONE REGNO MAROCCO RICEVUTA A PALAZZO DONINI  
 
Perugia, 28 gennaio 2010 – Una delegazione del Regno del Marocco, in visita ufficiale in Umbria, è stata ricevuta ieri a Palazzo Donini dall’assessore alla Cultura Silvano Rometti, in rappresentanza della presidente Lorenzetti. Della delegazione facevano parte, fra gli altri, il sindaco di Garbia Abdel El Gharbi, il vicepresidente della Camera di Commercio, Industria e Servizi di Tangeri Idrissi Mowad, il vicepresidente della Federcarni del Marocco Ahmed Filali, il presidente della Cooperativa Latte Awwar Asra. All’incontro ha preso parte il presidente della Consulta per le Comunità Straniere di Perugia Mustapha El Azzab. Nel corso del cordiale colloquio, sono stati riaffermati i legami di amicizia fra il Marocco e l’Umbria, in cui vive una nutrita comunità marocchina, e discusse le opportunità di collaborazione e di sviluppo offerte da possibili progetti comuni nel campo della cultura, della formazione e dell’agroalimentare. “L’esperienza umbra nella filiera turismo, ambiente e cultura – ha detto l’assessore Rometti – è una grande leva dello sviluppo, e siamo pronti a metterla a disposizione per futuri progetti di collaborazione”. .  
   
   
BOLZANO: DURNWALDER PER DUE GIORNI IN GERMANIA: MONDIALI DI CALCIO E PREMIO TUTELA DEL BOSCO  
 
Bolzano, 28 gennaio 2010 - Trasferta in Germania il 28 gennaio e venerdì 29 per il presidente della Provincia Luis Durnwalder, atteso da due appuntamenti importranti anche se molto diversi tra loro: domani a Stoccarda viene presentato il ritiro premondiale in Alto Adige della nazionale tedesca di calcio, venerdì viene assegnato in Baviera il Premio internazionale tutela del bosco. Stoccarda è la prima tappa della "due giorni" del presidente Durnwalder in Germania: nel modernissimo "Mercedes-welt" (sponsor principale della nazionale) viene infatti presentato domani dalla Federazione calcistica tedesca - nell´ambito di un grande workshop riservato ai giornalisti dei vari mass media - il ritiro premondiale della Germania nell´Oltradige. Il presidente Durnwalder illustrerà le caratteristiche dell´Alto Adige dal punto di vista ambientale, turistico e logistico. Venerdì 29 il Presidente si trasferisce a Bad Tölz in Baviera dove viene assegnato nel 2010 l´annuale Premio per la tutela del bosco. Con questo riconoscimento internazionale la comunità di lavoro che raggruppa le associazioni forestali alpine intende dare il giusto riconoscimento a progetti considerati esemplari per il futuro sviluppo e la salvaguardia del bosco. E anche l´Alto Adige figura in prima linea: sono molti i progetti di Comuni e associaizoni altoatesine che concorrono al Premio con quelli di Tirolo, Vorarlberg, Cantone dei Grigioni e Baviera. . .  
   
   
RICERCA E COMPETITIVITÀ: UN BANDO PER QUATTRO REGIONI DEL SUD  
 
Roma, 28 gennaio 2010 - Il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, con decreto pubblicato nella G. U. Del 21 gennaio 2010, promuove un invito per la presentazione di progetti di ricerca industriale, nell´ambito del Programma operativo nazionale “Ricerca e competitività 2007-2013”, Pon R&c, asse I. Il Programma, cofinanziato da risorse comunitarie Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) e da risorse nazionali, promuove iniziative e progetti nei campi della ricerca scientifica, della competitività e dell´innovazione industriale nelle Regioni meno avanzate, comprese nell´Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia). Le idee progettuali dovranno essere sviluppate nei nove ambiti strategici di riferimento previsti dagli accordi di programma e riguardare lo sviluppo della ricerca industriale, di attività non preponderanti di sviluppo sperimentale e le connesse attività di formazione di ricercatori e tecnici di ricerca. Possono presentare domanda di cofinanziamento le piccole e medie imprese, le imprese artigiane, le grandi imprese, i consorzi e le società consortili, i centri di ricerca e i parchi scientifici e tecnologici. I proponenti sono ammissibili se dispongono di una stabile organizzazione localizzata nelle Regioni della Convergenza o si impegnino a predisporla in tali aree. I progetti devono essere presentati tramite i servizi dello sportello telematico Sirio http://roma. Cilea. It/sirio che sarà attivo a partire dal 10 febbraio 2010. Il bando scade il 9 aprile 2010. Le risorse impegnate ammontano complessivamente a 465 Milioni di Euro, così suddivisi: alla Regione Calabria 80 milioni di euro; alla Regione Campania 145 milioni di euro; alla Regione Puglia 150 milioni di euro; alla Regione Siciliana 90 milioni di euro. Tutti i soggetti ammissibili (esclusi i parchi scientifici e tecnologici) possono presentare progetti congiunti con le Università, l´Enea, l´Asi ed altri organismi di ricerca. Al fine di potenziare l´attrazione di investimenti nelle regioni indicate e di favorire l´integrazione di competenze tra queste e contesti più avanzati a livello nazionale, dove necessario, può essere prevista una quota di attività al di fuori dei territori della Convergenza, per un importo non superiore al 25% del costo complessivo del progetto; tali ulteriori costi saranno cofinanziati con risorse aggiuntive a carico del Miur. Sarà favorita la collaborazione delle piccole e medie imprese - in qualità di partner tecnologici - con le Grandi imprese, laddove la Pmi partecipi alle attività di ricerca per almeno il 35% dei costi preventivati e ritenuti ammissibili. Informazioni on line sul sito del Programma operativo nazionale. Http://www. Ponrec. It/ .  
   
   
ERRANI: REGOLE TRASPARENTI E OPERATO LEGITTIMO. TUTELEREMO IL BUON NOME DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA  
 
 Bologna, 28 gennaio 2010 – In relazione alle indagini in corso a Bologna, il presidente della Regione Vasco Errani ha rilasciato la seguente dichiarazione: “A proposito della vicenda bolognese vedo che c’è chi, per ragioni politiche, cerca di attribuire alla Regione responsabilità che non ha. “Ribadisco con fermezza le regole di chiarezza e trasparenza che da sempre guidano l’attività della Regione Emilia-romagna. Qui c’è una buona amministrazione. Nessun sistema poco trasparente né spreco di risorse pubbliche. I nostri controlli, estremamente rigorosi, tuttora confermano la piena legittimità dell’operato di tutta l’Amministrazione regionale. “Sottolineo che se emergesse qualunque profilo di illegittimità o irregolarità in talune vicende oggetto delle indagini in corso, l’Amministrazione si considererà parte lesa e di conseguenza attiverà ogni azione di tutela in qualunque sede, comprese quelle giudiziarie. Così come io sono fermamente intenzionato a tutelare il buon nome della Regione”. .  
   
   
INSEDIATA IN SARDEGNA LA COMMISSIONE PARITETICA STATO-REGIONE: ELETTO IL NUOVO PRESIDENTE  
 
 Caglairi, 28 Gennaio 2010 - Si è insediata ieri mattina la Commissione paritetica per le norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione Sardegna. L´elezione del nuovo presidente, il prefetto Riccardo Carpino, è stato il primo punto all’ordine del giorno. Durante i lavori sono state inoltre poste le basi per accelerare il percorso per assicurare un´adeguata assistenza sanitaria nelle strutture penitenziarie isolane e per concordare con la Regione misure adeguate alla soluzione del problema. Era stato infatti l´incontro tra il presidente della Regione Ugo Cappellacci con il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, dello scorso 21 gennaio, ad aver accelerato l´iter di insediamento della Commissione. Nell´incontro con l’esponente del Governo, il presidente Cappellacci aveva infatti evidenziato la necessità di un intervento immediato affinché venga assicurata un´adeguata assistenza sanitaria in tutte le strutture penitenziarie della Sardegna. .  
   
   
AUTONOMIE LOCALI: PATTO STABILITA´ IN FVG SENZA RIGIDITA´  
 
Udine, 28 gennaio 2010 - "Il patto di stabilità del Friuli Venezia Giulia non impone rigidità di spesa ai Comuni ma è invece un vero accordo condiviso per definire regole di buonsenso per impedire, in un momento congiunturale difficile, rischi di indebitamento insostenibili". L´assessore regionale alle Autonomie Locali, Federica Seganti, al convegno promosso ieri congiuntamente dall´Anci e dalla Regione, difende la politica dei trasferimenti ai Comuni, le nuove norme del patto di stabilità e soprattutto raccomanda l´utilizzo della legge inserita nel "ddl anticrisi" per la semplificazione delle procedure degli appalti dei lavori pubblici, rispondendo così ad alcune delle questioni che preoccupano le Autonomie locali. Il presidente dell´Anci, Gianfranco Pizzolitto, ammette che "certamente in Friuli Venezia Giulia il patto è più soft rispetto agli asfissianti vincoli nazionali", ma non fa giri di parole: "mancano all´appello - dice - 10 milioni di euro per il sistema delle autonomie e serve intervenire subito sul patto e con una legge regionale o nazionale per eliminare il criterio del massimo ribasso stabilendo nuove regole nei criteri di gara che garantiscano per tutti la procedura dell´offerta economicamente più vantaggiosa". I Comuni, afferma Pizzolitto, possono essere centri di spesa virtuosi per concorrere da subito a contrastare la crisi economica attraverso l´attivazione delle opere pubbliche: calcoli alla mano l´Anci ha stimato che a livello nazionale ci sono 44 miliardi che potrebbero essere cantierati da subito se vi fosse maggiore elasticità nel patto di stabilità del Governo, mentre in regione la stima si attesta su un miliardo di opere pubbliche per un triennio. L´assessore Seganti ribadisce la raccomandazione all´utilizzo della norma inserita nel "ddl anticrisi" a supporto della legge sui lavori pubblici che permette procedure semplificate per appalti con importi inferiori ai 500 mila euro, e, per quanto riguarda la riduzione dei trasferimenti del 10 per cento alle Autonomie denunciata da Pizzolitto, ribadisce che "non si tratta di tagli, ma il riflesso di minori entrate al gettito fiscale con cui la Regione stessa deve fare i conti". "Abbiamo lasciato inalterato il fondo ordinario, abbiamo garantito la copertura del comparto unico e delle funzioni trasferite, abbiamo azzerato il conguaglio in assestamento di bilancio: tutto quello che si poteva fare in un momento di crisi che ci auguriamo congiunturale è stato fatto", ha assicurato Seganti. .  
   
   
PRS E FINANZIARIA 2010: SARDEGNA AVVIA UN CICLO DI INCONTRI SUL TERRITORIO  
 
Cagliari, 28 Gennaio 2010 - Un ciclo di incontri sul territorio regionale per analizzare insieme il Programma Regionale di Sviluppo 2010-014 e la Manovra Finanziaria 2010 approvati lo scorso dicembre. "L´approvazione del Programma Regionale di Sviluppo 2010-2014 e della manovra finanziaria 2010 entro il mese di dicembre ci permette di avere il bilancio immediatamente e pienamente operativo fin dal mese di gennaio - spiega l’assessore della Programmazione - con il vantaggio rilevante di poter programmare e coordinare la spesa con più razionalità ed efficienza. “E’ nostra intenzione – prosegue La Spisa - mantenere l’impegno di un incontro costante con i territori per condividere le scelte strategiche impostate nella manovra appena approvata”. Il primo incontro è convocato per sabato, 30 Gennaio a Nuoro, ore 17,30 presso il Museo Etnografico in via Antonio Mereu. .  
   
   
GIUNTA SARDEGNA- APPROVATO PIANO ASSUNZIONI 2010-12 PERSONALE REGIONALE  
 
Cagliari, 28 Gennaio 2010 - La Giunta regionale ha approvato il 26 gennaio , su proposta dell’assessore del Personale Ketty Corona, la delibera relativa al piano assunzioni 2010 – 2012, a seguito della ricognizione sul fabbisogno di personale. I posti disponibili a tempo indeterminato, che saranno assegnati attraverso concorsi pubblici, rientrano in quattro aree funzionali: l’area relativa alla gestione amministrativa e finanziaria e all’attività contrattuale dell’Amministrazione, l’area riservata agli interventi per lo sviluppo e le valorizzazione del territorio, per la riqualificazione urbanistica e per la tutela del paesaggio, l’area riguardante le politiche ambientali e quella tecnica dell’agricoltura. I contingenti di personale da assumere sono così suddivisi per classificazione: per la categoria D, 42 unità nell’area di gestione amministrativa – finanziaria, 12 nella valorizzazione urbanistica e tutela del paesaggio, 14 nelle politiche ambientali e 4 agronomi nell’area dell’agricoltura. Per quanto riguarda la categoria C i posti a disposizione sono 20. Nelle categorie A e B i posti vacanti sono 27 e saranno coperti con chiamata dei centri dell’impiego secondo l’articolo 52 della legge 31 del ’98. Secondo la delibera della Giunta, gli enti e le agenzie regionali definiranno con apposita deliberazione il programma delle assunzioni, seguendo gli stessi criteri applicati dall’Amministrazione, individuando i fabbisogni derivanti dagli obiettivi prioritari. I concorsi relativi saranno indetti sulla base delle esigenze dell’Amministrazione. Il potenziamento degli uffici, con l’acquisizione di nuove risorse professionali, verrà ulteriormente affrontato dopo l’approvazione del Ddl 71, "Norme in materia di organizzazione e personale", in discussione nella Prima Commissione del Consiglio regionale. .  
   
   
VCO: AUTO DI RAPPRESENTANZA IN COMODATO D’USO GRATUITO: L’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE RISPARMIA OLTRE 13 MILA EURO ALL’ANNO.  
 
Verbania, 28 gennaio 2010 - La Provincia del Verbano Cusio Ossola metta in pratica un’idea innovativa per abbattere le spese per le auto di rappresentanza e c’è già chi ha raccolto il suo esempio. Da qualche settimana l’auto blu a disposizione della Presidenza non è più un’Alfa 159, in leasing con una spesa mensile di 1. 316 euro (per un importo annuale complessivo di quasi 16. 000 euro) ma una nuova Audi A6, a trazione integrale funzionale anche alla viabilità montana, che all’Amministrazione Provinciale costa all’anno solo 2. 820 euro ovvero l’importo per assicurazione e bollo. “Per il resto tutto gratis perché – spiega l’Assessore al Bilancio e vicepresidente Paolo Marchioni – si tratta di un accordo per un comodato d’uso sottoscritto con Audi che ha risposto positivamente a un invito che avevamo rivolto a una decina di concessionarie della zona chiedendo una sorta di sponsorizzazione tecnica per la Provincia. Disponibilità per un anno di un veicolo a fronte di visibilità pubblicitaria, naturalmente in termini consoni all’uso istituzionale del mezzo. Non ci eravamo focalizzati nella richiesta di una berlina da utilizzare quale ‘auto blu’, ma avevamo esteso la proposta anche ad altri veicoli di servizio. Audi ci ha messo a disposizione la macchina che ormai da qualche settimana utilizza il Presidente nelle trasferte operative e di rappresentanza e ci stiamo avvantaggiando di un risparmio che speriamo in futuro di poter implementare con altri accordi di questo tipo”. Intanto l’idea lanciata dalla Provincia del Vco fa scuola e viene ripresa da una ‘consorella’ alpina. “Sul nostro esempio – fa sapere Marchioni – il Presidente della Provincia di Belluno Bottacin ha siglato con una concessionaria veneta lo stesso rapporto di comodato uso, sottraendo di fatto dalle spese vive di bilancio quelle per l’auto blu a pagamento”. .  
   
   
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE RIPRENDONO I CORSI DI FORMAZIONE TECNICA RIVOLTI AGLI AMMINISTRATORI LOCALI ED ORGANIZZATI DALLA PROVINCIA DI TORINO  
 
Torino, 28 Gennaio 2010 - Ripartono i corsi di formazione rivolti agli assessori e consiglieri comunali, organizzati dalla Provincia di Torino per fornire agli amministratori locali (specie i più giovani e quelli comunque alle prime esperienze) le indispensabili conoscenze tecniche utili a governare la “macchina amministrativa” dei Comuni. Nei primi quattro mesi del 2010 i corsi si tengono a Chivasso (presso il Teatrino Civico di piazza Generale Dalla Chiesa, a partire dal 25 gennaio), a Pinerolo (dall’8 febbraio, presso la sede del Circondario, in viale Alpi Cozie), a Bussoleno (nella Sala Consiglieri, in via Traforo 62, dal 18 febbraio) e a Chieri (presso la sala conferenze della Biblioteca, in via Vittorio Emanuele Ii 1, dal 9 marzo). Il Presidente Saitta sottolinea che “tramontate ormai da tempo le scuole di partito (che formavano anche dal punto di vista tecnico-amministrativo i nuovi quadri della politica locale), in tutto il territorio provinciale è sentita l’esigenza di trasmettere a coloro che si accostano per la prima volta alla cosa pubblica le conoscenze basilari per affrontare i nuovi incarichi”. “Appoggiarsi ai dirigenti ed ai funzionari degli uffici comunali, studiare da autodidatti, seguire l’esempio ed i consigli dei colleghi più anziani ed esperti è importante, ma può non essere sufficiente. – ammette il Presidente della Provincia – Nei mesi scorsi l’esperienza ha avuto successo e la partecipazione è stata incoraggiante: per questo la riproponiamo anche in questo inizio del 2010. Ovviamente l’impostazione dei corsi non è assolutamente politica: forniamo esclusivamente le nozioni tecniche basilari che un Consigliere o un Assessore comunale deve possedere per ben operare”. Le lezioni si tengono in orario preserale e riguardano competenze, funzioni e responsabilità dell’amministratore comunale; Bilancio e P. E. G. (Piano Esecutivo di Gestione); programmazione urbanistica; organizzazione e personale; strumenti di finanziamento dei Comuni; vincoli europei sulla gestione locale (Patto di Stabilità). Iscrizioni e frequenza sono gratuite. Per il corso che si tiene a Chivasso sono già chiuse. Per il corso a Pinerolo saranno possibili entro il 1° febbraio, per il corso a Bussoleno entro il 15 febbraio, per il corso a Chieri entro il 1° marzo. Per informazioni e iscrizioni: forum. Comuni@provincia. Torino. It .  
   
   
FVG: INDAGINE SU PERCEZIONE RISCHIO DA PARTE LAVORATORI  
 
Pordenone, 28 gennaio 2010 - Integrare l´informazione a disposizione in tema di sicurezza e di incidenti sul lavoro; raccogliere il punto di vista dei lavoratori; affrontare il tema del rischio; capire i comportamenti infortunistici dei lavoratori e la rischiosità dei posti di lavoro; avere presente il tema dell´informazione e della formazione. Questi gli obiettivi principali della "Indagine sulla percezione del rischio da parte dei lavoratori nel settore manifatturiero del Friuli Venezia Giulia", presentata a Pordenone con l´intervento del direttore dell´Agenzia regionale del lavoro, Domenico Tranquilli, e del direttore regionale dell´Inail, Antonio Traficante, mentre la ricerca è stata illustrata da Marco Cantalupi. Illustrando gli obiettivi della Regione e l´attività dell´Agenzia del Lavoro in materia di sicurezza, Tranquilli ha informato sul prossimo bando per una campagna di formazione specifica, rivolto a soggetti vari e che ha una dote finanziaria di 1,2 milioni di euro. Affrontando il tema della percezione del rischio e della propensione alla formazione di un campione di lavoratori, l´indagine fa emergere che nel settore manifatturiero il rischio è elevato (28 per cento); che i lavoratori appaiono consapevoli che la stanchezza e la mancata adozione dei dispositivi di protezione individuale e di quelli presenti sui macchinari rappresentano i fattori di rischio più significativi e che una migliore organizzazione del lavoro, una maggiore frequenza di controlli ispettivi e una maggiore sensibilità alla tematica della sicurezza dei vertici aziendali potrebbe consentire una loro riduzione. Benché la stragrande maggioranza la ritenga utile, ancora troppo pochi sono i lavoratori che hanno fatto formazione sulla sicurezza (46 per cento). La disponibilità a fare formazione - di preferenza con un orientamento eminentemente pratico - parrebbe soddisfacente, ma solo durante l´orario di lavoro. Difetta però la conoscenza di alcuni elementi di base della politica di sicurezza aziendale: circa un lavoratore su 5 non conosce il responsabile dei servizio prevenzione/ protezione e ancora più di un lavoratore su 10 non sa dove sono appesi i piani di fuga che indicano le uscite da utilizzare in caso di evacuazione. Chi si sente più sicuro nell´ambiente lavorativo è chi ha fatto formazione ed è disponibile a farla: il che conferma che la sicurezza è una "cultura" da far crescere nel tempo. .  
   
   
LAZIO: GOVERNO MANTENGA IMPEGNI SU AMMORTIZZATORI SOCIALI  
 
Roma, 28 gennaio 2010 - "Permane anche nel 2010 la preoccupazione di come fronteggiare la crisi, non solo dal punto di vista degli ammortizzatori sociali, e di sostegno al reddito, ma anche per quanto riguarda le politiche attive. E su questo chiediamo al Governo di mantenere i suoi impegni". Con queste parole Alessandra Tibaldi, assessore al Lavoro della Regione Lazio, ha introdotto la seconda giornata della ´Conferenza regionale del lavoro´, organizzata dall´assessorato, in collaborazione con Lait, Sviluppo Lazio e Bic Lazio, e in corso allo Spazio Etoile di Roma fino ad oggi. "Noi come Regione Lazio - ha sottolineato Tibaldi - oltre a sottoscrivere anche per il 2010 l´accordo, con le parti sociali, sugli ammortizzatori sociali in deroga, abbiamo lavorato per rendere la gestione degli ammortizzatori più semplice, anche attraverso il Sil (Sistema informativo lavoro) regionale". E al centro della seconda giornata della Conferenza la discussione sulla possibilità di realizzare, nel nostro Paese, un nuovo modello di welfare, capace di combinare ammortizzatori sociali e politiche attive. Una strada, quella della riforma degli ammortizzatori sociali, che per Natale Forlani, presidente e ad di Italia Lavoro, deve passare da tappe ben precise. "Ci sono tre nodi da risolvere - ha detto Forlani - nel panorama italiano. E´ necessario innanzitutto costruire una base ragionevole di tutele di sostegno al reddito generalizzata, con carattere assicurativo, indipendentemente dai settori di appartenenza dei lavoratori. E´ poi necessario un riordino degli incentivi che guardano alla persona, alle esigenze oggettive di ognuna di esse. E poi ci deve essere - ha concluso - la capacità delle parti sociali, attraverso la contrattazione collettiva, di sviluppare delle politiche inclusive nel lavoro a favore delle cosiddette categorie ´deboli´, e cioè giovani, anziani, persone che sono momentaneamente fuori dal mercato del lavoro, e donne". Ma, secondo Matilde Mancini, direttore generale per gli Ammortizzatori sociali e incentivi all´occupazione del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, intervenuta all´evento, una riforma è possibile solo "se trova l´impegno e la convergenza di tutte le parti, istituzionali e non. Non sarà un percorso semplice, e si dovranno anche trovare le risorse finanziare per coprire questo intervento e per razionalizzare il nostro attuale sistema". E, per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali in deroga, Mancini ha ricordato che "sono disponili i fondi per fare fronte anche nel 2010 a questa ´coda´ di crisi, e per finanziare gli ammortizzatori necessari". Per Emiliano Mandrone, ricercatore dell´Isfol, il Lazio in questi anni ha rappresentato una sorta "di ´laboratorio´ per un nuovo sistema di welfare, costruendo una rete-sistema tra gli attuatori delle politiche attive, gli erogatori di politiche passive e servizi per l´impiego. La Regione - ha spiegato Mandrone - ha provveduto a stanziare finanziamenti complementari alla cig per aumentare la platea dei beneficiari, o meglio ridurre la dimensione del disagio con il programma del reddito minimo". E uno sguardo alla situazione di altri paesi europei l´ha lanciato Vincenzo Silvestri, segretario del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro: "In tutti i paesi europei - ha detto - sono in vigore sussidi di disoccupazione di tipo assicurativo, ma accanto a questi vi sono quasi sempre schemi di assistenza sociale, da non confondere con l´assistenzialismo, per quanti non si qualificano per il sostegno del primo. Quindi, accanto a un´indennità di disoccupazione - ha aggiunto - di stampo assicurativo, che sarebbe interamente finanziata dai contributi dei lavoratori, dovrebbe essere introdotta un´indennità di assistenza sociale, rivolta a quei lavoratori che non riescono (a causa della discontinuità lavorativa e dei bassi salari) a soddisfare i requisiti per lo schema di primo livello. E, per completare il panorama, non sarebbe utile - si è chiesto - introdurre il reddito di inserimento, reddito minimo che manca, nell´Europa a 27, solo in Italia, Grecia e Ungheria?". .  
   
   
AGEFORMA BASILICATA: AL VIA ATTIVITÀ PERCORSO FORMAZIONE AL LAVORO  
 
 Potenza, 28 gennaio 2010 - “Un sicuro volano per promuovere le competenze territoriali e stabilire rapporti virtuosi con il mondo del lavoro e dell’intero tessuto produttivo del materano”. Sono queste le parole del presidente Ageforma Nicola Trombetta in merito all’avvio delle attività “Percorso di Formazione orientativa al lavoro”. Il piano di intervento approntato dell’Ageforma (Agenzia Provinciale per l’Istruzione e la Formazione professionale, l’Orientamento e l’Impiego) ha visto attivati ben 2 percorsi di formazione orientativa al lavoro, andando ad interessare 26 utenti, 25 aziende, utilizzando specifiche figure professionali, e, nella fattispecie, un orientatore e due tutor. I corsi, con inizio nella sede di Matera il 27 e il 29 gennaio, prevedono 20 ore d’Aula e 130 di stage orientativo. I corsisti saranno assistiti nella definizione di un percorso individuale, finalizzato all’inserimento professionale; a tal fine, con il supporto delle professionalità messe in capo dall’agenzia, si procederà alla stesura di Bilanci per l’autovalutazione delle risorse, potenzialità, attitudini, competenze personali. Il fine resta quello di innescare processi decisionali che permettano l’individuazione di comparti lavorativi all’interno dei quali collocare nuove professionalità. “Attività di questi tipo intendono facilitare l’incontro degli utenti con il mercato del lavoro e fornendo elementi conoscitivi specifici di singole realtà lavorative; i percorsi di stage –sostiene Trombetta – attivati con aziende operanti in loco intendono soddisfare l’esigenza di crescita del territorio e delle competenze in esso presenti”. Al fine di consentire una certificazione delle attività svolte, spendibile anche in altri contesti, il percorso di Formazione orientativa al lavoro avrà un valore di credito formativo. Nei prossimi giorni i suddetti corsi avranno inizio anche nelle sedi di Tursi e di Tricarico. .  
   
   
FONDO DI GARANZIA ANTICRISI, CONVENZIONE REGIONE MARCHE- PROVINCIA DI ASCOLI PICENO  
 
Ancona, 28 Gennaio 2010 - Sara` sottoscritta venerdi` prossimo ad Ascoli Piceno la convenzione tra Regione Marche e Provincia di Ascoli Piceno inerente il Fondo di solidarieta` per le piccole e medie imprese. Il Fondo e` diretto a sostenere, attraverso il rilascio di garanzie di secondo grado, le operazioni di consolidamento delle passivita` da breve a medio termine delle piccole e medie imprese operanti nel territorio regionale oltre a progetti di ristrutturazione o di riconversione aziendale delle stesse imprese. La Provincia di Ascoli Piceno, attraverso la convenzione, mette a disposizione 100mila euro che si vanno ad aggiungere ai 6,8 milioni di euro stanziati dalla Regione tra la fine del 2008 e il 2009. Somma che arriva a oltre 10 milioni di euro tramite gli apporti delle camere di commercio marchigiane e delle restanti provincie aderenti al fondo. Inoltre per il 2010 il bilancio regionale ha previsto ulteriori 5 milioni di euro, somma a cui si andranno ad aggiungere gli ulteriori stanziamenti 2010 di provincie e camere di commercio. Le procedure relative al Fondo sono seguite dall´Assessorato all´Industria Artigianato. Oltre 600 le imprese della provincia di Ascoli Piceno che hanno fino ad ora fruito della garanzia del Fondo. Ad oggi quasi 5. 800 piccole o medie imprese della regione hanno beneficiato della garanzia prestata dal Fondo, per un totale di lavoratori interessati pari a oltre 16mila unita`. Il finanziamento medio garantito e` di 42. 450 euro, per quasi 240 milioni di euro di finanziamenti garantiti .  
   
   
MARCHE: MORATORIA PAGAMENTI PMI ANCHE PER IL CREDITO AGEVOLATO.  
 
Ancona, 28 Gennaio 2010 - Su iniziativa dell´Assessore alle Attivita` produttive, la Giunta regionale ha approvato l´elenco degli strumenti finanziari agevolati di propria competenza, a cui si potra` applicare la sospensione dei pagamenti delle piccole e medie imprese nei confronti del sistema bancario. L´iniziativa fa seguito alla proposta avanzata dalla Regione Marche - come coordinatrice in materia di Attivita` produttive - alla Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome per l´adesione all´Avviso comune firmato dal Ministero dell´Economia, dall´Abi e dalle associazioni imprenditoriali. Un provvedimento, quest´ultimo, finalizzato al rinvio, per un periodo limitato di tempo, del rimborso della quota capitale dei prestiti bancari, esclusi quelli assistiti da agevolazione pubblica. Un´esclusione originariamente dettata dall´impossibilita` di consultare tutti gli enti locali e territoriali erogatori di agevolazioni creditizie. Di qui l´iniziativa della Regione Marche e della Conferenza delle Regioni per la rimozione della limitazione, affinche` anche le piccole e medie imprese beneficiarie di credito agevolato possano fruire della moratoria sui pagamenti. La Regione Marche ha quindi individuato l´elenco degli strumenti finanziari agevolati di propria competenza, a cui si estende l´applicazione della moratoria, una volta modificato l´Avviso comune approvato da Ministero, Abi e associazioni imprenditoriali. Si tratta, per il settore industria e artigianato, della legge regionale 20 del 2003 (Testo unico in materia industriale, artigiana e dei servizi alla produzione), della legge 949 del 1952 (Artigiancassa), la legge 1068 del 1964 (Fondo di garanzia imprese artigiane), legge 598 del 1994 (Innovazione e ricerca), legge 1329 del 1965 (legge Sabatini). Per il settore agricolo: legge regionale 56 del 1997 (interventi straordinari), legge regionale 24 del 1989 (miglioramento fondiario), decreto legislativo 102 del 1994 (sostegno imprese agricole), misura V del Psr 2000 ´ 2006 (ingegneria finanziaria). .  
   
   
GIUNTA SARDEGNA - ISTITUITO FONDO PROGETTI REINDUSTRIALIZZAZIONE  
 
Cagliari, 28 Gennaio 2010 - La Giunta regionale nella seduta del 26 gennaio ha approvato una delibera, presentata dall´assessore della Programmazione Giorgio La Spisa, che istituisce un fondo per progetti di reindustrializzazione. "Si tratta di un´iniziativa importante - ha sottolineato l´assessore - che permetterà alla Sfirs, attraverso un fondo di 18 milioni di poter attuare interventi di reindustrializzazione finalizzati, tra l’altro, ad acquisire fabbricati industriali in disuso da poter riutilizzare per attività produttive. Un nuovo passo avanti verso il rilancio delle aree maggiormente colpite dalla crisi”. "Questo - ha sottolineato il presidente della Sfirs, Antonio Tilocca - è uno degli strumenti con i quali la Giunta dà concretezza operativa all’azione politica". .  
   
   
IMMIGRATI, LA REGIONE LOMBARDIA CHIEDE DI GESTIRE I FLUSSI  
 
Milano, 28 gennaio 2010 - "Quello che emerge dalle rilevazioni fatte dall´Osservatorio regionale sulla multietnicità in Lombardia è un quadro che suggerisce una volontà diffusa, da parte delle comunità immigrate, di restare nella nostra regione, di vivere, costruirsi una famiglia e lavorare sul nostro territorio". Lo ha affermato il presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo al convegno nazionale dell´Osservatorio regionale per l´integrazione e la Multi etnicità (Orim), organizzato per presentare il "Rapporto 2009", e celebrare i dieci anni di attività e impegno nella conoscenza della realtà migratoria in Lombardia e nella diffusione di una cultura dell´integrazione. Al luglio 2009 gli immigrati, regolari e non, in Lombardia erano oltre 1. 170. 000, un quarto di tutti quelli presenti in Italia. Negli ultimi nove anni il loro numero è quasi triplicato: erano infatti meno di 420. 000 nel 2001 (Iº Rapporto Orim). Anche per quanto riguarda gli iscritti all´anagrafe in Lombardia, il loro numero è più che triplicato, passando dalle 292. 000 unità del 2001 alle 932. 000 del 2009. Inoltre gli immigrati che si dichiarano occupati (senza considerare la regolarità o meno del contratto di lavoro) sono il 71,5%. E un quarto, 151. 937, di tutti gli alunni presenti nel nostro paese va a scuola nella nostra regione. L´immagine più rappresentativa dell´immigrato lombardo è dunque quella di gente che desidera e chiede di integrarsi. "La via che Regione Lombardia sta sperimentando per realizzare ciò - ha precisato l´assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale Giulio Boscagli - è quella dell´accoglienza nella legalità. Per Regione Lombardia integrazione significa: mettere in campo strumenti e iniziative che aiutino gli stranieri a imparare la lingua del Paese d´accoglienza, a incontrare le nuove tradizioni e culture, a conoscere e rispettare le regole, e allo stesso tempo realizzare interventi mirati per rispondere alle prime necessità dalla ricerca di una casa ad una sistemazione lavorativa, fino ad arrivare al ricongiungimento familiare". "Il nostro modello di integrazione prevede naturalmente - ha precisato Formigoni - anche il coinvolgimento di tutti soggetti presenti sul nostro territorio, secondo il metodo della sussidiarietà. Penso a questo proposito all´iniziativa denominata ´Arcipelago Mazzini´, finanziata da Regione Lombardia. Si tratta di un progetto di coesione sociale che da più di 3 anni promuove interventi integrati a favore delle famiglie, italiane e straniere, nell´area Mazzini-corvetto di Milano, grazie a un lavoro in rete da parte di 16 organizzazioni radicate nel territorio. E ad iniziative di mediazione linguistico-culturale, di orientamento al lavoro e di formazione rivolte a gruppi immigrati. È il caso ad esempio di un´associazione composta da donne immigrate (Associazione Mosaico Interculturale di Vedano al Lambro), a cui abbiamo deciso di assegnare una benemerenza speciale, nell´ambito del convegno di oggi, proprio per premiare un impegno decennale al servizio di una corretta cultura dell´immigrazione, a beneficio della coesione sociale dei territori". L´assessore Boscagli ha poi ricordato il ruolo fondamentale svolto dall´Osservatorio regionale nell´individuare gli ambiti e le tematiche dove è più pressante la domanda di politiche di integrazione. "L´approccio interdisciplinare adottato per le analisi e la collaborazione con gli Osservatori provinciali ha permesso e permette infatti - ha detto - di costruire un quadro completo ed esaustivo delle molteplici tematiche che interessano questo complesso e articolato fenomeno". Il presidente Formigoni ha concluso notando che "per gestire al meglio la situazione migratoria sarebbe necessario superare la gestione centralizzata dei ´flussi´ e condividerla con le Regioni, come la Lombardia chiede da tempo. Potendo stabilire l´entità dei ´flussi´, sapremmo, infatti, quantificarli meglio in relazione sia alle reali necessità di lavoro sia alle nostre capacità di accoglienza. " .  
   
   
IN FRIULI GLI IMPRENDITORI EXTRACOMUNITARI SONO GLI SVIZZERI PROVINCIA DI UDINE IN CONTROTENDENZA RISPETTO AL RESTO D’ITALIA: POCHISSIMI IMPRENDITORI CINESI E MAROCCHINI  
 
Udine, 28 gennaio 2010 - Se in Italia i Paesi di provenienza degli imprenditori extracomunitari sono per lo più Cina e Marocco, ai primi posti della classifica in Friuli ci sono Paesi come la Svizzera, seguita da Francia, Serbia e Montenegro, Germania, Albania, Romania, Austria, Belgio, Cina e Marocco. Secondo i dati emersi dall’indagine curata dal Nomisma su incarico della Camera di Commercio di Udine e presentata il 19 gennaio dall’ente camerale, l’imprenditoria straniera in Friuli è quella degli emigranti di ritorno. «Ciò significa – rileva il presidente della Provincia di Udine on. Pietro Fontanini – che si tratta di imprenditori che amano la nostra terra e che hanno fatto una scelta di vita. Un dato molto interessante come interessante è il fatto che nella nostra provincia si registri un’anomalia rispetto all’intera penisola. Se infatti nel resto d’Italia a condurre la classifica dei Paesi d’origine degli imprenditori stranieri in Italia ci sono Cina e Marocco, qui è l’esatto contrario e i due Paesi sono rispettivamente all’ultimo e al penultimo posto». Oltre al fatto che tra gli stranieri titolari di imprese una su tre viene da una famiglia di emigranti friulani, dall’indagine emerge che si tratta di imprenditori giovani – quarant’anni di media –, con un livello di scolarizzazione medio-alto, elevata propensione a rimanere in Friuli dopo la pensione. «Questo tipo di immigrazione – continua Fontanini – rappresenta una risorsa importante per l’economia friulana e contribuisce in modo significativo allo sviluppo della nostra società creando opportunità di lavoro anche per i friulani e contribuendo all’aumento della ricchezza del Friuli nonché alla diffusione del Made in Italy nel resto del mondo». Un altro dato sul quale si è voluto soffermare Fontanini, quello relativo al gradimento dei servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni, giudicati buoni dalla maggior parte degli intervistati. «In questo caso – ha concluso Fontanini – ritengo che la stessa domanda rivolta agli imprenditori nostrani avrebbe forse evidenziato qualche criticità in più dovuta al fatto che spesso il mondo economico deve fare i conti con le lungaggini burocratiche». .  
   
   
BASILICATA: OSSERVATORIO CHIAROMONTE PER RECUPERO AREE INTERNE  
 
 Potenza, 28 gennaio 2010 - “Con l’approvazione all’unanimità della legge sulla istituzione dell’Osservatorio Scientifico Etno-antropologico, intitolato a Edward C. Banfield, l’Udc si riconferma convinto sostenitore della promozione dei territori deboli. Istituire a Chiaromonte un Osservatorio culturale significa tutelare e sostenere le aspettative dei territori interni della Basilicata”. A sostenere tale tesi è il consigliere regionale e promotore della legge, Gaetano Fierro, da sempre fermo sostenitore del recupero e della valorizzazione delle aree interne della Basilicata. “Dopo la convinta battaglia per recuperare il ruolo della montagna, l’Udc – sottolinea Fierro - dà un altro significativo segnale politico a favore delle popolazioni afflitte da esodo e disoccupazione. La Regione Basilicata, in considerazione dell’alta valenza sociale ed economica che rappresenta, ricca di un patrimonio culturale da salvaguardare, istituisce l’Osservatorio scientifico etno- antropologico regionale per la ricerca e lo studio delle trasformazioni sociali ed economiche dell’ultimo Novecento, osservate e analizzate da studiosi europei ed americani. L’osservatorio, intitolato all’antropologo americano, Edward C. Banfield, per riconoscimenti acquisiti sul campo, opera con il coordinamento del Dipartimento regionale alla Formazione e Cultura e in stretto raccordo con le istituzioni territoriali e scientifiche. Compiti dell’Osservatorio regionale – spiega Fierro - sono il recupero ed il monitoraggio costante delle esperienze sociali ed antropologiche avviate da numerosi studiosi stranieri che, operando in diverse comunità della Basilicata, hanno fatto conoscere al mondo intero l’identità di una regione del mezzogiorno d’Italia. L’osservatorio, aggregati i dati scientifici a disposizione e operata una cernita basata sulla qualità delle fonti e sulla loro attendibilità redige, annualmente, un documento sullo stato delle condizioni socio - culturali che viene inviato alla Giunta e al Consiglio regionale”. .  
   
   
SICUREZZA:,PREMIALITA´PER AZIENDE ABRUZZESI PIU´DILIGENTI  
 
 Pescara, 28 gennaio 2010 - Premialità nei bandi europei a beneficio delle aziende più diligenti nell´adempimento delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Questa è la proposta avanzata ieri dal vice presidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Alfredo Castiglione, che l’altro ieri ha partecipato al convegno dedicato al progetto "Natosicuro", per la promozione e la diffusione della cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro. "La Regione guarda con attenzione e apprezza il progetto Natosicuro che va nella direzione in cui noi intendiamo inquadrare il problema della sicurezza - ha spiegato Castiglione - la sicurezza deve diventare obiettivo inserito nelle strategie aziendali e la Regione si batterà affinchè siano eliminate le lungaggini burocratiche che spesso ostacolano l´obiettivo della prevenzione degli incidenti sui luoghi di lavoro e perchè i controlli sulla sicurezza non siano formali ma sostanziali, finalizzati alla piena tutela dei lavoratori". Castiglione ha sottolineato che "questi obiettivi accomunano datori di lavoro e lavoratori". "Comunque verificheremo che la premialità, attraverso l´assegnazione dei punteggi previsti per le aziende che concorrono in bandi europei, sia giuridicamente possibile, mi sembra un mezzo molto importante per accrescere le garanzie di sicurezza" ha concluso Castiglione. .  
   
   
CONSORZI INDUSTRIALI, BASILICATA: AL VIA RIFORMA DI RILANCIO  
 
 Potenza, 29 gennaio 2010 - “Un assetto societario più snello e semplificato, misure per accrescere la capacità attrattiva di nuovi investimenti sui lotti ancora liberi, una nuova mission che si concentri sul sostegno alla infrastrutturazione e alla gestione delle aree industriali: sono alcuni dei tratti fondanti della riforma in materia di Consorzi per lo sviluppo industriale operata con un disegno di legge approvato ieri in Terza commissione consiliare permanente”. Lo ha fatto sapere Erminio Restaino, presidente del gruppo del Partito democratico e membro della Terza commissione consiliare. Nell’esprimere compiacimento per l’approvazione del provvedimento proposto dalla Giunta regionale, Restaino ha sottolineato che “con la nuova previsione normativa contenente Misure finalizzate al riassetto ed al risanamento dei Consorzi per lo sviluppo industriale, a breve si appronterà una riforma lungimirante e robusta finalizzata a dare slancio al tessuto produttivo industriale. La nuova riforma, che non consente la creazione di ulteriori Consorzi – ha aggiunto – ma, al contrario, dota di funzioni maggiormente efficaci quelli esistenti, ha tra gli obiettivi quello di consentire alla Regione Basilicata di svolgere le proprie politiche di attrazione degli investimenti anche operando, qualora ne ravvisi la opportunità, sulla leva del costo dei servizi, confermando la funzione essenziale dei Consorzi che si articola nella infrastrutturazione e nella gestione delle aree industriali”. A parere di Restaino “la riforma permetterà ai Consorzi di operare con maggiore semplificazione le scelte in materia di politica industriale, con l’evidente obiettivo di rilanciare le aree dismesse per una loro reindustrializzazione, per salvaguardare i livelli occupazionali e per sostenere efficacemente i processi di innovazione delle imprese. Dalla nuova legge regionale – ha concluso Restaino – scaturirà un vero rilancio del sistema produttivo lucano, chiamato ad innovarsi e a dare prospettive di crescita economica e sociale alla comunità regionale”. .  
   
   
NAPOLI: OGGI CONVEGNO “PER UN’ETICA DELL’ACCOGLIENZA: L’ OCCIDENTE AL BIVIO TRA INCLUSIONE ED ESCLUSIONE”  
 
Napoli, 28 gennaio 2010 - Oggi alle ore 16,30, presso il complesso monumentale di Santa Maria la Nova, si tiene il convegno promosso dalla fondazione Willy Brant: “Per un’etica dell’accoglienza: l’ occidente al bivio tra inclusione ed esclusione”. Al convegno, che si svolge con il patrocinio della Provincia di Napoli, interverranno, tra gli altri, il presidente della Provincia Luigi Cesaro, il sociologo Agostino Saselle, ed i professori Gerardo Ragone, Luca Giannini, Luigi Caramiello ed Ernesto Paolozzi. Moderatore sarà il Coordinatore scientifico della Fondazione “Willy Brant”, Enzo Pirone. . .  
   
   
BASILICATA: PRESENTATO IN REGIONE IL PROGETTO FAMIGLIA INDAGINE STUDIO E PROGETTO “100% FAMIGLIA”.  
 
Potenza, 28 gennaio 2010 - L’indagine studio sulle politiche per la famiglia in Basilicata. Il progetto “100% famiglia”. Incontri formativi per genitori ed insegnanti. Sono le principali misure ricomprese nel Piano annuale degli interventi a favore della famiglia, predisposto dalla Consulta regionale per la Famiglia secondo quanto previsto dalla legge regionale n 45 del 2000, illustrate oggi in Regione nella Sala Inguscio del Dipartimento Salute, Sicurezza e Solidarietà sociale, Servizi alla Persona e alla Comunità. Ricognizione dei dati disponibili sulle politiche sociali e familiari locali, mappa dei bisogni rilevati attraverso la voce delle famiglie, punto di vista degli operatori, i principali obiettivi della ricerca, che si svolgerà nel corso del 2010, illustrata dal dottor Francesco Belletti, direttore del Cisf (Centro internazionale studi famiglia) e presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari. Del progetto pilota “100% famiglia”, il cui bando scade il prossimo 30 gennaio, hanno parlato Salvatore Masi (presidente), Giuseppe Grieco e Giuliana Trama della Consulta regionale. Il progetto – hanno spiegato, che intende promuovere l’arricchimento delle competenze relazionali e la scoperta di risorse inespresse delle famiglie, per facilitare l’inserimento delle famiglie straniere attraverso, si svilupperà nelle città di Potenza e Matera. “Il finanziamento delle iniziative sviluppate attraverso la legge regionale n. 45 – ha sottolineato Lucia Colicelli, dirigente dell’Ufficio Gestione Terzo Settore Enti No Profit - rientra nella più vasta strategia di sostegno e valorizzazione delle famiglie lucane attuata dalla Regione con la programmazione e attuazione delle politiche socio assistenziali”. Gli interventi, durante l’incontro, hanno focalizzato su una necessità: il passaggio dall’approccio assistenzialistico a quello promozionale nei confronti della famiglia, chiamata sempre più a raccogliere sfide difficili: la disoccupazione giovanile, la crescita dei bambini, la cura degli anziani. Una sfida che – hanno spiegato i relatori – dovrà essere raccolta anche dagli operatori sociali e dalle istituzioni territoriali. .  
   
   
DONNE E LAVORO, REGIONE ED UNIONCAMERE TOSCANA SOTTOSCRIVONO UNA CONVENZIONE  
 
 Firenze, 28 gennaio 2010 - Dall´orientamento per avviare un´impresa alla qualificazione professionale, dalla costruzione di una rete sulle opportunità di business alle iniziative per una migliore conciliazione dei tempi di vita di lavoro, fino alla formazione indirizzata alle donne nelle amministrazioni pubbliche toscane. Sono i progetti sperimentali che potranno partire grazie ad un´intesa che la Regione Toscana ha siglato il 20 gennaio scorso con Unioncamere Toscana, Anci ed Università di Pisa. «L´aumento del peso specifico femminile nel comparto imprenditoriale toscano osservato negli ultimi tempi - ha osservato Pierfrancesco Pacini, Presidente di Unioncamere Toscana - risponde ad obiettive finalità di maggiore competitività del nostro sistema economico, ed è inquadrato nel fenomeno che più in generale testimonia un costante aumento della partecipazione delle donne nel mondo del lavoro. Ciononostante, il contributo femminile resta ancora sottorappresentato all´interno della classe imprenditoriale regionale e nazionale, evidenziando la persistenza di un potenziale inespresso. E´ anche per tale motivo che le istituzioni, tra cui le Camere di Commercio e la stessa Unioncamere Toscana, insieme alla Regione Toscana, hanno realizzato in questi anni e proseguono nel realizzare iniziative - ed il protocollo odierno ne è una testimonianza - di assistenza alle imprese con azioni tese a favore la nascita, ma soprattutto il consolidamento delle imprese in rosa». L´intesa con Unioncamere Toscana, permette in particolare di avviare un ampio programma di azioni per lo sviluppo dell´imprenditoria femminile cofinanziato da Regione (80 mila euro) e Unioncamere (96 mila). Saranno avviati percorsi di formazione avanzata per lo "start up" di imprese femminili, con azioni di "mentoring", cioè di accompagnamento di un´imprenditrice esordiente da parte di un´imprenditrice affermata. Sarà promosso un servizio di orientamento e consulenza che permetterà di muoversi meglio tra procedure burocratiche e possibilità di incentivi e agevolazioni. Sarà costruita una Rete toscana per l´imprenditoria femminile che consentirà di condividere informazioni su opportunità di mercato e di creare occasioni di business, con la possibilità di sviluppare azioni di cooperazione anche sul terreno della conciliazione. Nella circostanza Federico Gelli, Vicepresidente della Regione Toscana, ha sottolineato che le «Intese siglate oggi sono altrettanti passaggi significativi nell´impegno per la piena attuazione della nostra legge sulla cittadinanza di genere, una legge che non è fatta di enunciazioni di principi, ma prevede azioni concrete, nel campo per esempio del lavoro delle donne e della possibilità di conciliare il lavoro con i tempi di vita - sottolinea Gelli - Tutto questo con la consapevolezza che con questa legge e con le intese che stiamo firmando in queste settimane stiamo consegnando alla prossima legislatura regionale tutti gli strumenti necessari per promuovere la cittadinanza di genere». .  
   
   
"QUELLO CHE LE DONNE DICONO", PARTE DA STAFFOLO LA CAMPAGNA DI ASCOLTO E PRESENTAZIONE DELLA COMMISSIONE DONNE ELETTE E PARI OPPORTUNITÀ DELLA PROVINCIA DI ANCONA  
 
 Ancona, 28 gennaio 2010 - Parte da Staffolo la campagna di ascolto e presentazione "Quelle che le donne dicono" promossa dalla Commissione speciale Donne elette e Pari opportunità della Provincia di Ancona. L´incontro, che si svolgerà il 28 gennaio alla Collegiata di San Francesco, è il primo di una lunga serie che, durante tutto il 2010, vedrà la Commissione impegnata in appuntamenti itineranti per conoscere le realtà femminili del territorio e portare la voce delle donne nelle istituzioni. Punto di partenza del confronto che si vuole avviare, è il Programma annuale stilato dalla Commissione stessa e che, per quest´anno, individua tre temi prioritari: la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, la prevenzione e il contrasto della violenza nei confronti delle donne con particolare attenzione al fenomeno dello stalking, la promozione dell´analisi di genere delle politiche provinciali. "Vogliamo essere costantemente a contatto con i territori - afferma la presidente della Commissione Anna Salvucci - per costruire una presenza capillare che ci consenta di conoscere le realtà femminili che nella provincia si occupano di questioni di genere, ma anche per presentare ciò che già esiste sia in termini di associazioni che di progetti, al fine di mettere in rete le diverse esperienze". All´incontro di Staffolo, dopo la presentazione della presidente Anna Salvucci, si parlerà di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro (relatrice Isabella Bellini Bressi) e violenza alle donne - stalking (relatrice Margherita Carlini). A seguire il dibattito e la conclusione del sindaco Sauro Ragni. La giornata sarà conclusa dalla visita al Museo dell´arte del vino e da un rinfresco offerto dal Comune presso l´enoteca comunale. .  
   
   
POTENZA, APRE LA RASSEGNA "DONNE STRAPPATE"  
 
Potenza, 28 gennaio 2010 - Ha aperto ieri , alle 18,30, l´installazione multimediale "Donne strappate" che sarà proposta fino a domenica 31 nelle scale mobili "Centro Storico - Via Armellini". La manifestazione prevende, tra l´altro, momenti di intrattenimento e di riflessione sul tema della violenza, in tutte le sue forme, contro donne. Promossa dal Consiglio regionale di Basilicata, Commissione regionale delle Pari Opportunità, è stata realizzata con gli "Scatti" di Leonardo Nella. Foto che raccontano delle donne, delle violenze fisiche e psicologiche che subiscono e che spesso vengono nascoste. A volte non si percepisce nemmeno il “lato oscuro” delle belle immagini di donne e dei loro corpi sui manifesti, come modelli/merce e sirene pubblicitarie; questo è lo spunto per un ragionamento e una provocazione dove le immagini diventano ambiti di riflessione e considerazioni politiche, economiche, culturali e sociali. Il programma: Mercoledì 27: ore 18. 30 - inaugurazione con Tumbao Tribal Percussion, Bruno Pace e Raffaele Varlotta. Giovedì 28: ore 19,00 -Allievi Scuola di Canto Tumbao (insegnante Iole Cerminara). Venerdì 29: ore 11. 00 - Proiezione Film: Cinema Due Torri “Respiro” di Emanuele Crialese a cura della Biblioteca Provinciale di Potenza - ore 19. 00 Pitoia Ruggiero Project. Sabato 30: ore 19. 00 - Performance sonora di Franco De Stefano e Luciano Petruzzi. Domenica 31: ore 19. 00 - chiusura istallazione Tumbao Tribal Percussion L’accesso alla mostra sarà possibile durante l’intero orario dell’apertura delle scale mobili. .  
   
   
PARMA: 111MILA EURO PER IL LAVORO DEI DISABILI MESSI A BANDO CONTRIBUTI A SOSTEGNO DELLE ASSUNZIONI EFFETTUATE NEL 2009. SCADENZA PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE IL 15 FEBBRAIO  
 
 Parma, 28 gennaio 2009 – Fino a 3. 600 euro per un’assunzione a tempo indeterminato, 4. 500 per l’inserimento a tempo determinato di un disabile psichico, rimborsi dall’80 al 100% per le spese sostenute per l’adeguamento dei posti di lavoro. Sono solo alcuni dei contributi di cui possono usufruire i datori di lavoro che nel corso del 2009 hanno assunto una o più persone disabili, cui se ne aggiungono altri destinati al sostegno dell’autoimprenditorialità (iniziative legate alla creazione di una nuova impresa) dei disabili stessi: finanziamenti messi a disposizione dalla Provincia con risorse del Fondo regionale istituito ad hoc, volte proprio a favorire l’ingresso o la permanenza nel mondo del lavoro delle persone con disabilità anche al di là degli obblighi imposti dalla legge 68 del 1999 (che riserva alle persone disabili un certo numero di posti nelle aziende pubbliche e private e che ha introdotto il “collocamento mirato”). Si tratta nel complesso di 111. 517,50 euro del Fondo regionale per l’Occupazione dei disabili 2008-2010, assegnato in sede regionale alla Provincia di Parma e da questa messi a bando per il nostro territorio. Il bando, cui possono partecipare tutti coloro che hanno assunto lavoratori disabili nel 2009, scadrà il prossimo 15 febbraio. “Sono incentivi concreti che hanno una duplice finalità: da un lato sostenere le aziende che anche in un momento difficile come questo non rinunciano a esercitare una responsabilità sociale, anche al di là degli obblighi che la legge 68 attribuisce loro, e dall’altro sostenere le persone disabili, che in questo momento rischiano di essere davvero ai margini di tutto, a ritrovare o trovare per la prima volta percorsi di inserimento nel mondo del lavoro. È un modo concreto con il quale la Provincia lavora anche in questa fase alla coesione sociale del nostro territorio, che è per noi un dato irrinunciabile”, ha detto nella presentazione di questa mattina in Provincia l’assessore alla Formazione professionale e alle Politiche del lavoro Manuela Amoretti, affiancata dalla responsabile del Servizio inserimento lavorativo disabili (Sild) Gloria Manotti e da Davide Rossi, coordinatore del Servizio politiche attive del Consorzio di solidarietà sociale (che è partner della Provincia nella gestione del Sild). Diversi gli interventi finanziabili, raggruppati nelle due macro-categorie degli “Strumenti di incentivazione rivolti alla creazione di nuova occupazione” e degli “Strumenti di politiche attive”. Per quanto riguarda la prima tipologia sono previsti contributi per l’inserimento o la stabilizzazione al lavoro, per l’assunzione a tempo determinato (superiore a 6 mesi), per progetti di adattamento del posto di lavoro (riduzione delle barriere architettoniche ecc); per la seconda contributi per progetti di tutoraggio aziendale e di supporto all’inserimento professionale, e per azioni di sostegno all’adattamento dei posti di lavoro di persone già in forza (disabili con aggravamento del deficit, persone cui sia sopravvenuta un’invalidità in percentuale rilevante) con l’obiettivo del mantenimento della loro occupazione stabile. I progetti saranno ammessi e valutati secondo la modalità “just in time”: una volta giudicata l’ammissibilità delle domande si procederà al loro finanziamento seguendo l’ordine cronologico di arrivo, fino ad esaurimento delle risorse disponibili destinate a ciascun intervento. Il bando è disponibile sul sito internet della Provincia e sul Portale Lavoro. Gli interventi finanziabili e l’ammontare dei contributi Strumenti di incentivazione per la creazione di nuova occupazione - Contributi per l’inserimento o la stabilizzazione al lavoro (contratti a tempo indeterminato) di persone disabili con riduzione della capacità lavorativa non inferiore al 50% da parte di datori di lavoro non beneficiari di altre agevolazioni dello stesso genere o non soggetti all’obbligo (legge 68/99): € 2. 600 ad assunzione o trasformazione a tempo indeterminato del rapporto di lavoro, per datori di lavoro soggetti agli obblighi della l. 68/99; € 3. 000 ad assunzione, per i datori di lavoro che assumono la persona disabile al termine di tirocinio formativo (ai sensi dell’art. 11 della L. 68/99); € 3. 600 ad assunzione o trasformazione a tempo indeterminato del rapporto di lavoro, per i datori di lavoro non soggetti agli obblighi della L. 68/99. - Contributi per l’assunzione a tempo determinato (superiore a 6 mesi) di persone con disabilità psichica o intellettiva indipendentemente dalla percentuale di invalidità: il contributo sarà in misura non superiore al 25% del costo salariale lordo relativo alla durata complessiva del rapporto di lavoro; non potrà comunque essere riferito a un periodo superiore ai 12 mesi e in ogni caso non potrà superare l’importo massimo di € 4. 500. - Contributi per progetti di adattamento del posto di lavoro, apprestamento delle tecnologie di telelavoro e rimozione delle barriere architettoniche, o integrazione al rimborso spese per adeguamento dei posti, per nuove assunzioni anche a tempo determinato (non inferiori a 12 mesi) di persone con riduzione della capacità lavorativa almeno del 50%: il contributo massimo a carico del fondo regionale può essere di 10mila euro; per i datori di lavoro obbligati alle assunzioni dalla l. 68/99 non può essere rimborsata una somma superiore all’80% dell’intera spesa sostenuta, mentre per i datori di lavoro non soggetti all’obbligo la spesa sostenuta può essere rimborsata fino al 100%. - Contributi di sostegno a iniziative di autoimprenditorialità: sono disponibili 30mila euro complessivi per richieste di contributo presentate da soggetti disabili per iniziative legate alla creazione di nuova impresa (limite individuale massimo erogabile: € 5. 000) Strumenti di politiche attive - Contributi per progetti aziendali personalizzati di tutoraggio e supporto all’inserimento professionale: 200 euro mensili per progetti di tutoraggio e supporto all’inserimento di soggetti disabili (iscritti negli elenchi della L. 68/99) con percentuale d’invalidità non inferiore al 67%; 800 euro per progetti di tutoraggio nell’ambito di tirocini formativi promossi dal Servizio inserimento lavorativo disabili (Sild). I contributi servono a compensare la riduzione di produttività del tutor aziendale durante il periodo di affiancamento al disabile. - Contributi per progetti di sostegno all’adattamento dei posti di lavoro di persone già in forza (disabili con aggravamento dei deficit, persone cui sia sopravvenuta un’invalidità in percentuale rilevante), per il mantenimento della loro occupazione stabile: a disposizione un massimo di 10mila euro per ogni domanda ammessa. .  
   
   
ROVIGO: LE STRATEGIE PARTONO DALLA FAMIGLIA UN PATTO PER “RIVITALIZZARE IL TERRITORIO, VALORIZZANDO LA LABORIOSITÀ E CREATIVITÀ DELLA SUA GENTE”  
 
Rovigo, 28 gennaio 2010 - L’esigenza di individuare strategie condivise che “soltanto gli attori locali possono suggerire” parte proprio dalla famiglia “che, nelle sue diverse forme, deve essere il soggetto principale delle nostre attenzioni”. “Per creare sviluppo locale – ha proseguito il capo di Palazzo Celio - è essenziale costruire capitale sociale sostenendo la famiglia nei suoi componenti e investendo sui determinanti sociali nei vari livelli”. Quasi 180 le adesioni agli Stati generali iniziati stamani a Palazzo Celio in rappresentanza di tutti i settori operanti nel territorio con un’affluenza “massiccia” ai cinque gruppi di lavoro che hanno proseguito fino alle 17 le diverse analisi. Terzo Settore “sia presente oggi e si coordini, si confronti, faccia rete”, ambiente, infrastrutture, viabilità si sono succeduti nella ventina di pagine della relazione partita dalle linee programmatiche della Provincia, “per arrivare ad indicazioni condivise che consentano di rilanciare l´economia e una qualità di vita accettabile per i nostri cittadini”. Per la Provincia si ridisegna un ruolo di coordinamento, rispetto alle stesse associazioni di categoria del mondo agricolo, del mondo della pesca e delle istituzioni operanti nel territorio “quale ente intermedio in grado di governare le complessive dinamiche economiche”. Centri per l’impiego, scuola e formazione sono stati visti come “consolidamento di collaborazioni esistenti e ricerca di nuove sinergie” con il turismo aprire le porte al web “a partire dai motori di ricerca e dai social network”. “Occorre sviluppare – ha proseguito Tiziana Virgili - forme di marketing di accoglienza per trattenere di più, fidelizzare e trasformare gli ospiti in veri ambasciatori dell’offerta turistica polesana”. Poi la parola è passata a Edoardo Gaffeo. .  
   
   
FAMIGLIA IN ALTO ADIGE - 2008 - ASTAT  
 
Bolzano, 28 gennaio 2010 - L’età media dei figli maggiorenni, che vivono ancora con i genitori, è salita da 25,1 anni nel 1990 a 28,2 nel 2007. I maschi lasciano la casa paterna più tardi che le femmine. Le faccende domestiche e l’educazione dei bambini sono visti tradizionalmente come compiti femminili: nel 2006, infatti, l’8,4% degli uomini tra 41 e 50 anni ha goduto del congedo di paternità e, considerando gli uomini tra 51 e 60 anni, questa percentuale scende sotto il 2,8%. Il tasso di attività degli uomini (circa 80%) continua ad essere più alto di quello delle donne (circa 60%). Queste e numerose altre sono le informazioni contenute nel volume "Famiglie in Alto Adige" pubblicato in questi giorni dall’Istituto provinciale di statistica (Astat). .  
   
   
OGGI A POTENZA APERTURA DEL "FESTIVAL AL FEMMINILE"  
 
Potenza, 28 gennaio 2010 – Oggi alle ore 17,00 presso il Teatro Stabile di Potenza apertura del “Festival al Femminile/premio Cecilia Salvia” organizzato dalla Presidenza della Giunta Regionale e dall’Autorità per i Diritti e le Pari Opportunità. Marco Nereo Rotelli e Pina De Luca presenteranno l’opera “Diventare luce” in ricordo di Cecilia Salvia. Interverranno Paolo Albano, dirigente della Regione Basilicata e Angelo Pietro Paolo Nardozza, direttore generale della Presidenza della Giunta. Alle 19,00 seguirà in Piazza Mario Pagano la proiezione della videoinstallazione di Rotelli, scandita musicalmente da strumenti ed accompagnata dalla proiezione di parole donate dagli amici a Cecilia Salvia . Da sempre la ricerca di Rotelli è rivolta al linguaggio poetico, al rapporto tra segno e parole. In uno dei frames l’artista ripete che la “poesia è tutto” e “mentre il poeta è sempre uno, il pensiero scinde la persona”. .