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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 14 Settembre 2011 |
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NAVIGAZIONE SATELLITARE: GALILEO PER LA DIFESA E SERVIZI DI SICUREZZA |
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Bruxelles, 14 settembre 2011 - Dal 2014, sistema di navigazione satellitare europeo Galileo fornirà segnali Gps per gli utenti di governo come la polizia, militari e servizi di sicurezza in aggiunta ai segnali di dispositivi di navigazione per auto e di spedizione. Martedì scorso il Parlamento ha approvato le modalità che disciplinano il futuro "servizio pubblico regolamentato" della Galileo, che sarà lanciata a metà ottobre. Le regole specificano che avranno l´accesso ai segnali criptati e le condizioni alle quali le aziende potranno sviluppare e vendere applicazioni software o dispositivi di navigazione. I Deputati hanno approvato la proposta con 556 voti a favore contro 71 e 30 astensioni. Galileo offrirà cinque servizi diversi: il servizio aperto, il servizio commerciale, la sicurezza della vita di servizio, la ricerca e salvataggio e il servizio pubblico regolamentato (Prs). Prs è uno dei tre primi servizi che potrebbero essere forniti a partire dal 2014 e sarà limitato a utilizzatori autorizzati dai governi per applicazioni sensibili, come le infrastrutture critiche, trasporti, difesa, sicurezza e servizi di emergenza. Questi servizi utilizzano potenti, segnali criptati, come si avrà bisogno di un alto livello di precisione ed affidabilità. Il pubblico non avrà accesso al Prs - sarà limitato agli Stati membri e istituzioni dell´Unione europea, mentre le agenzie Ue, i paesi terzi e le organizzazioni internazionali saranno in grado di utilizzarlo previa autorizzazione speciale. Le regole per operare con una chiara distinzione tra i partecipanti Prs, come ad esempio gli Stati membri, il Consiglio, la Commissione (così come le agenzie Ue, i paesi terzi e organizzazioni internazionali) e Prs gli utenti, che sono imprese, enti e persone autorizzate dai partecipanti produrre, possedere o utilizzare un ricevitore Prs. Gli utenti dovranno sottoporsi a controlli di sicurezza e applicare le chiavi di cifratura durante il funzionamento del ricevitore. La possibilità di utilizzo del servizio sarà lasciata alla discrezione agli Stati membri, ma dovranno soddisfare le norme minime di sicurezza e dovranno designare un´autorità competente Prs di gestire e supervisionare tutti gli utenti autorizzati. I produttori di ricevitori avranno bisogno di un livello europeo di autorizzazione, mentre l´esportazione delle apparecchiature e la tecnologia sarà limitato. La partecipazione è facoltativa per ciascuno Stato membro, così come il modo in cui il servizio sarà utilizzato e se gli utenti debbano pagare per questo. |
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AGENDA DIGITALE: NECESSARIE ULTERIORI AZIONI PER PROTEGGERE I BAMBINI — RELAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA |
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Bruxelles, 14 settembre 2011 — In una relazione presentata ieri la Commissione europea esamina le modalità con cui gli Stati membri stanno attuando le raccomandazioni dell´Ue volte a garantire che i bambini possano fruire del mondo virtuale con fiducia e sicurezza. Gli Stati membri e l´industria stanno incrementando gli sforzi per attuare le raccomandazioni dell´Ue del 1998 e del 2006 relative alla tutela dei minori che usano servizi audiovisivi e online, tuttavia le misure si sono rivelate nel complesso insufficienti. Nella fattispecie la relazione mostra che gli Stati membri non rispondono in modo adeguato o che adottano approcci variabili alla lotta e alla segnalazione dei contenuti nocivi, per garantire che i bambini consultino contenuti adatti alla loro età, rendere più sicuri i siti di socializzazione per i minori e proteggerli dai videogiochi nocivi. Esistono per esempio molte differenze fra gli Stati membri nel modo in cui le hotline verificano l´illiceità o la nocività dei contenuti loro segnalati, ne tracciano l´origine ed eseguono la notifica alle autorità competenti. Analogamente, i paesi europei usano diversi sistemi di classificazione per età e dispositivi tecnici per far sì che i siti e i videogiochi siano adatti all´età. La relazione mostra che esiste un notevole margine di miglioramento per rafforzare la protezione dei minori in questi ambiti. La Commissione intende affrontare tali problematiche più avanti nel corso dell´anno mediante un´iniziativa di ampio respiro volta a educare e proteggere i bambini che usano le nuove tecnologie. Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione responsabile dell´Agenda digitale ha dichiarato: "I bambini si recano online più spesso e cominciano più giovani, esplorando un entusiasmante mondo digitale pieno di opportunità. Dobbiamo però imprimere urgentemente un impulso alle nostre azioni e al modo di collaborare per educare e proteggere i bambini in questo mondo virtuale in continua evoluzione. Dobbiamo infondere ai genitori e agli insegnanti la fiducia necessaria per assumersi le loro responsabilità. La strategia che intendo presentare nel corso dell´anno affronterà direttamente questi problemi". La relazione suggerisce diverse azioni, tra le quali: Contenuti illeciti e nocivi: diffondere la conoscenza delle linee dirette e migliorare le infrastrutture di sostegno per agevolare la rimozione di contenuti illeciti. Networking sociale e privacy: incrementare la consapevolezza dei rischi e i modi per ridurli. Classificazione per età e sistemi di codifica: un uso più ampio dei sistemi di classificazione per età (come Pegi) per i videogiochi online; sviluppo di codici di condotta e altri modi per aumentare la conoscenza della classificazione per età da parte dei rivenditori, in modo da evitare la vendita ai "minori". Contesto generale - Fare di internet un luogo più sicuro per i bambini è una delle priorità dell´Agenda digitale europea (cfr. Ip/10/581, Memo/10/199 e Memo/10/200). Da un sondaggio Eukidsonline (Ip/11/479), in Europa i bambini fra i 9 e i 10 anni che usano internet dichiarano di avere iniziato a recarsi online a sette anni. Il 33% di quelli che navigano usa un telefono cellulare o palmare. Il 77% dei ragazzi tra i 13 e i 16 anni e il 38% degli intervistati nella fascia di età dai 9 ai 12 anni sostiene di avere registrato un profilo su un sito di socializzazione; un quarto degli utenti di tali siti dichiara di avere un profilo pubblico. Qualsiasi strategia di portata unionale in quest´ambito deve tenere conto della natura globale e in constante evoluzione dell´ambiente digitale, per rispondere in modo flessibile alle nuove sfide. Le raccomandazioni dell´Ue del 1998 e del 2006 relative alla tutela dei minori online erano motivate dal fatto che la legislazione unionale e nazionale non sempre riesce a tenere il passo con gli sviluppi nel settore dei servizi audiovisivi e informativi online. A livello unionale (grazie alla direttiva sui servizi di media audiovisivi) e nella maggior parte degli Stati membri esistono norme specifiche relative al solo contenuto dei media audiovisivi. Diventa quindi ancora più importante che gli Stati membri e i fornitori di servizi siano consapevoli delle nuove sfide per la protezione di minori e possano promuovere le condizioni adeguate per un quadro di riferimento grazie alla cooperazione fra le parti interessate e la coregolamentazione o l´autoregolamentazione. La relazione riguarda diverse azioni previste dall´Agenda digitale europea. Nella fattispecie la Commissione si è impegnata a "promuovere il dialogo tra le varie parti interessate e l´autoregolamentazione dei fornitori di servizi europei e mondiali (ad es. Piattaforme di social networking, fornitori di servizi di comunicazione mobile, ecc.) in particolare per quanto riguarda l´uso dei loro servizi da parte dei minori" (Azione 37). L´agenda digitale esorta inoltre gli Stati membri a "mettere in pratica le linee telefoniche dirette per la denuncia di contenuti online offensivi o dannosi, organizzare campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza online dei bambini e proporre di insegnare la sicurezza online nelle scuole, nonché incoraggiare i fornitori di servizi internet a mettere in atto misure di autoregolamentazione relative alla sicurezza dei bambini entro il 2013" (Azione 40). La Commissione lavora anche alla promozione di contenuti online di elevata qualità e adatti all´età (Ip/11/746). Come dimostrano i risultati del sondaggio Eukidsonline, soltanto un ragazzo su tre di età compresa tra 9 e 12 anni ritiene che la rete offra materiale interessante (Ip/10/1368). Link utili: Relazione della Commissione sulla tutela dei minori — "Tutela dei minori nel mondo digitale" e documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna la relazione: http://ec.Europa.eu/avpolicy/reg/minors/rec/2011_report/index_en.htm Programma dell´Ue per l´uso sicuro di internet: http://ec.Europa.eu/saferinternet |
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VIVERE I SOGNI DI EINSTEIN - RICERCATORI FRANCESI COMPIONO UNA SVOLTA QUANTISTICA
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Bruxelles, 14 settembre 2011 - Un team di ricercatori finanziati dall´Unione europea ha, per la prima volta, eseguito con successo un esperimento di stabilizzazione costante di uno stato quantico - una cosa sognata dallo stesso Albert Einstein. È famosa la dichiarazione di Einstein di voler intrappolare un fotone in una scatola per circa un secondo, e ora un team di scienziati francesi è riuscito a fare un passo avanti in questa direzione, mantenendo un numero costante di fotoni in una cavità a microonde di alta qualità in modo permanente, come essi stessi spiegano in un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature. Lo studio, condotto da scienziati del Laboratoire Kastler Brossel a Parigi, ha ricevuto finanziamenti attraverso il progetto Aqute ("Atomic quantum technologies"), che è in parte finanziato con 5.300.000 euro attraverso il tema "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" del Settimo programma quadro della Commissione Europea (7° Pq). Inoltre, il ricercatore del progetto Serge Haroche, del Centre National de la Recherche Scientifique, ha ricevuto un finanziamento di 2,5 milioni di euro come parte di un Advanced Grant del Consiglio europeo della ricerca (Cer). Questo finanziamento era parte di un progetto intitolato Declic ("Exploring the Decoherence of Light in Cavities"). Basandosi su un risultato positivo ottenuto quattro anni fa - in cui avevano osservato centinaia di volte un singolo fotone a microonde intrappolato in una scatola - in questo nuovo studio il team ha stabilizzato un certo numero di fotoni in una "scatola fotone", una cavità formata da due specchi superconduttori. Si tatta della prima volta che viene svolto un esperimento completo di stabilizzazione quantistica. Di solito il fotone, l´unità di base della luce, può essere osservato solo quando sparisce. L´occhio assorbe i fotoni, distruggendoli e traducendo le informazioni che contengono nel momento che sono registrate. Le stabilizzazioni svolgono un ruolo importante nella nostra vita quotidiana, in quanto garantiscono il funzionamento di molti sistemi che ci circondano, come ad esempio in un forno dove la temperatura di riscaldamento dipende da un valore impostato. Finché non viene raggiunta la temperatura ideale, il forno continua a riscaldarsi per poi mantenere il suo stato in base ai rilevamenti del termostato. L´obiettivo principale del progetto Declic è di capire il passaggio dai dispositivi quantistici a quelli classici. L´informazione quantistica intende costruire grandi sistemi quantistici per le attività di comunicazione o di calcolo al di là della portata dei dispositivi classici; ma permangono dubbi sul fatto che possa esistere un altro meccanismo responsabile della scomparsa delle super-posizioni di stato su scala macroscopica, oltre alla decoerenza indotta dall´ambiente. Il progetto Declic, che si concluderà nel 2015, è stato istituito per esplorare le dinamiche di campi intrappolati nelle cavità e per studiarne le decoerenza da diverse prospettive. Esso implementerà nuovi modi per generare stati non classici con grandi numeri di fotoni tenuti in una cavità o non divisi in due a livello locale. Gli obbiettivi generali del progetto Aqute sono quelli di sviluppare tecnologie quantistiche basate su sistemi atomici, molecolari e ottici (Amo) sia per un calcolatore quantico scalabile che per tecnologie basate sull´entanglement, come la metrologia e il rilevamento. Inoltre, gli scienziati impegnati nei vari progetti finanziati nell´ambito di Aqute sperano di creare e sfruttare nuove connessioni interdisciplinari, provenienti dai fisici di Amo, nonché concetti e impostazioni sperimentali di sistemi allo stato solido per rafforzare i legami interdisciplinari in cui si incontrano la scienza dell´informazione quantistica ed altri campi della fisica. Aqute si concluderà nel 2013 e coinvolge ricercatori provenienti da Australia, Austria, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Singapore, Spagna, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti. Per maggiori informazioni, visitare: Centre National de la Recherche Scientifique: http://www.Cnrs.fr/index.php |
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SETTIMO VERTICE UE-USA SU SCIENZA, TECNOLOGIA E CRESCITA ECONOMICA SOSTENIBILE |
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Bruxelles, 14 settembre 2011 - Il settimo vertice Ue-usa su scienza, tecnologia e crescita economica sostenibile si svolgerà il 29 settembre 2011 a Bruxelles, in Belgio. La conferenza concluderà un anno di dialogo tra l´Europa e gli Stati Uniti sulla scienza, l´innovazione e la crescita economica sostenibile. Lo scopo è stato quello di migliorare la comprensione dei modi in cui la scienza e l´innovazione influenzano una crescita economica sostenibile, individuare gli ostacoli al flusso della scienza dal "banco di lavoro" alle applicazioni, ed esplorare le opzioni politiche che potrebbero rafforzare l´impatto della scienza sulle attività economiche e i bisogni della società. Il programma della manifestazione si articolerà in due sessioni: "Visions of post-carbon world" (Visioni di un mondo post-carbonio) e "Transition challenges" (Sfide della transizione). La conferenza sarà per gli accademici, le autorità nazionali, le parti interessate e i responsabili politici dell´Ue un´occasione di incontro, interzazione e interscambio sulle principali questioni attuali e future della scienza, tecnologia e crescita economica sostenibile legate ad una società post-carbonio. Per iscriversi, si prega di inviare il proprio nome, organizzazione, numero di telefono ed e-mail a: E-mail: Contact |
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"MOVING EU SMES TO INVESTOR READINESS" |
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Bruxelles, 14 settembre 2011 - Il 4 e 5 ottobre 2011 avrà luogo a Bruxelles, in Belgio, un evento intitolato "Moving Eu Smes to investor readiness" (Avvicinare le Pmi dell´Ue alla disponibilità degli investitori). L´evento è promosso dal progetto Ict-venturegate ("Innovative solutions for enabling efficient interactions between small and medium-sized enterprises (Smes) in information and communications technology (Ict) projects and innovation investors") finanziato dall´Ue. Il progetto facilita il finanziamento di Pmi impegnate nelle Tic che hanno partecipato al sesto o settimo programma quadro e sono alla ricerca di fonti di capitale di rischio per commercializzare i risultati della loro attività di ricerca e sviluppo. Ict-venturegate sta anche lavorando alla creazione di soluzioni innovative per facilitare l´interazione tra Pmi e progetti Fp7 Ict e investitori nell´innovazione, come i business angel e gli investitori di capitali di rischio. Il primo giorno del programma della conferenza sarà caratterizzato da discussioni tematiche e verranno offerti suggerimenti per preparare e migliorare le presentazioni. Il giorno successivo, le stesse Pmi presenteranno i loro progetti a investitori privati europei, per ottenere un eventuale interesse e adozione da parte degli investitori. Per ulteriori informazioni, fare clic: http://www.Ictventuregate.eu/archives/events/ict-venturegate-brokerage-event-4-5-october-2011-in-brussels-belgium |
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INTERNET: REGIONE SARDEGNA, 140 HOTSPOT E 5.000 UTENTI REGISTRATI ALLA RETE FEDERATA NAZIONALE “FREEITALIAWIFI".
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Cagliari, 14 settembre 2011 - A nove mesi di distanza dall´Accordo di collaborazione sulla Cittadinanza digitale, sottoscritto dalla Regione Sardegna, dalla Provincia di Roma e dal Comune di Venezia - soci fondatori della rete nazionale Freeitaliawifi sono già 140 i punti d´accesso gratuito a Internet senza fili installati in 52 centri dell´Isola e distribuiti capillarmente sull´intero territorio. In poco meno di un anno dalla firma dell´intesa per realizzare la prima rete wi-fi gratuita e pubblica in Italia, si sono registrati online oltre 5.000 utenti nell´ambito del progetto Surfinsardinia attivato dall´Assessorato degli Affari generali, personale e riforma della Regione, mentre il portale conta quotidianamente almeno 300 accessi, per un traffico giornaliero medio di 15 gigabyte. L´iniziativa, realizzata con un investimento di due milioni di euro per la localizzazione degli hotspot nei porti, aeroporti e maggiori località a vocazione turistica della Sardegna, consente sia di acquisire notizie utili sul territorio in tempi rapidi e migliorare l´esperienza di viaggio programmando, per esempio, gli spostamenti nello scalo di arrivo, sia di collegarsi all´hotspot per ottenere informazioni in tempo reale sul meteo, sullo stato dei trasporti, sugli evento turistico-culturali della zona. Da diversi anni ha evidenziato l´assessore degli Affari Generali Mario Floris - la Regione Sardegna ha scommesso sulle nuove tecnologie per la crescita culturale e lo sviluppo economico e sociale del territorio, nella convinzione che queste siano uno strumento indispensabile per rompere il naturale stato di isolamento della nostra Isola. La Rete e Internet rappresentano, infatti, non solo avanzamento tecnico e culturale, ma anche fattore economico importante ai fini della promozione dei nostri prodotti di qualità, delle nostre bellezze naturali, del nostro patrimonio storico e architettonico. La Sardegna, cofondatrice assieme all´amministrazione provinciale di Roma e a quella comunale di Venezia nella realizzazione di una rete federata nazionale di accesso gratuito a Internet, ha accettato la sfida dell´innovazione e si candida a diventare un polo di eccellenza in campo informatico avendone tutte le capacità tecniche e organizzative. Dal 30 novembre scorso, data di sottoscrizione dell´accordo, hanno aderito al progetto già 8 Provincie e 7 Comuni, tra i quali due importanti capoluoghi di regione, che tutti insieme totalizzano oltre un migliaio di hot spot attivi e più di 200.000 utenti, in attesa che molti altri enti locali completino le pratiche per l´adesione alla rete Freeitaliawifi realizzata dal Caspur (Consorzio interuniversitario per le Applicazioni di Supercalcolo Per Università e Ricerca). |
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COMMISSIONE EUROPEA: TENDENZE EDUCAZIONE IL RAPPORTO EVIDENZIA LA NECESSITÀ DI UN FINANZIAMENTO EFFICACE PER LE SCUOLE E LE UNIVERSITÀ |
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Bruxelles, 14 settembre 2011 - La Commissione europea ha accolto con favore il lancio di ´Education at a Glance 2011´, un nuovo rapporto che raccoglie i dati statistici sugli investimenti in materia di istruzione, rapporto studenti-insegnanti, ore di insegnamento, i numeri di laurea e risultati. 21 paesi dell´Ue sono oggetto della relazione, che viene compilato ogni anno dall´Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (Ocse), sulla base dei dati raccolti in collaborazione con l´Eurostat e l´Organizzazione delle Nazioni Unite Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco). Androulla Vassiliou, Commissario europeo per Istruzione, Cultura, multilinguismo e la gioventù, ha dichiarato: "Il rapporto fornisce prove e dati preziosi per i responsabili politici suoi risultati sottolineano l´importanza della nostra Europa 2020 obiettivi per ridurre l´abbandono scolastico precoce e migliorare l´istruzione universitaria, entrambi. In termini di numero crescente di laurea e di qualità. 35% dei posti di lavoro nell´Ue richiederà qualifiche di alto livello entro il 2020, quindi è fondamentale che si continui a investire adeguatamente nelle scuole e nelle università. L´istruzione deve rimanere una priorità assoluta per l´Ue, anche in un difficile clima economico. " Education at a Glance 2011 - Education at a Glance copre 34 paesi membri dell´Ocse, compresi tutti gli Stati membri dell´Ue ad eccezione di Bulgaria, Cipro, Malta, Lettonia, Lituania e Romania, così come, tra gli altri, Australia, Canada, Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti. Esso comprende anche dati su altre economie importanti (G20 paesi), tra i quali Brasile, India e Cina. Il rapporto mostra che, i paesi Ue effettuare vicino alla media Ocse, ma con forti differenze tra loro (per maggiori dettagli vedi rapporto completo). Tutti i paesi presenti nel rapporto di affrontare la stessa sfida del miglioramento dei risultati educativi mentre le risorse pubbliche sono, in molti casi, di essere tagliati. La relazione dimostra che il miglioramento della qualità dei sistemi educativi rendimenti elevati ritorni economici e sociali. Fondo - In cui i paesi dell´Unione europea nel rapporto prestazioni migliori, in media, oltre l´Ocse nel suo complesso: Prima educazione dell´infanzia (3-4 anni): Ue 76%, Ocse del 70%; Gli alunni diploma di istruzione secondaria superiore: 85% Ue, Ocse 82%; Percentuale di giovani non in istruzione e formazione e non occupati ("Neets"): Ue 6,4%, Ocse 8,6%; Classe di dimensioni e rapporti studenti-insegnanti nelle scuole. Nei casi in cui l´Ocse nel suo complesso supera i paesi dell´Unione europea: Adulti (25-64) che si sono diplomati dell´istruzione superiore: Ue 27%, Ocse del 30%; Laureati in educazione professionale a livello terziario: Ue 8%, Ocse del 10%; Spesa per studente a livello terziario: Eu 13 $ 000, $ 13 Ocse 700; La spesa privata in istituti di istruzione superiore: Ue 0,2%, Ocse 0,5%. Tra gli altri punti, per il 2011 Education at a Glance rapporto rivela che: Tassi di laurea: in media nei paesi dell´Ocse, il 37% dei 25-34 anni hanno completato di livello universitario (Ue 34%), rispetto al 22% della fascia dei 55-64 anni (Ue 20%). Corea, Canada e Giappone sono in testa, insieme con la Federazione russa, tutte con oltre il 50% dei 25-34 anni con titolo terziario (cfr. Figura A1.1 in relazione). Il paese più performanti dell´Unione europea è in Irlanda, dove il 48% dei 25-34 anni hanno qualifiche di livello universitario. Dell´ue strategia Europa 2020 include un punto di riferimento per aumentare la quota di 30-34 anni con qualifiche terziario al 40% entro il 2020 (2010: 34%). Tassi di disoccupazione: Tra le persone con un livello di istruzione terziaria, tassi di disoccupazione sono stati al o al di sotto del 4% in media nei paesi Ocse durante la recessione. Per chi è riuscito a completare l´istruzione secondaria superiore, al contrario, i tassi di disoccupazione hanno più volte superato il 12% (vedi tabella A7.4a nel rapporto). La situazione è molto simile nei paesi dell´Ue oggetto. Studenti stranieri: gli studenti sono più guardare oltre i loro paesi d´origine per l´istruzione universitaria e questo porta benefici sia accademici e commerciali per i paesi di destinazione. Nel 2009, ultimo anno per il quale sono disponibili dati completi, oltre 3,7 milioni di studenti universitari erano iscritti fuori del loro paese di cittadinanza, con un incremento del 77% dal 2000 (cfr. Figura C3.1 in relazione). Questo include 500 000 studenti europei che studiano in altri paesi dell´Ue. Per saperne di più: L´evento sarà webstreamed a http://webcast.Ec.europa.eu Ulteriori informazioni su Education at a Glance 2011 sono disponibili all´indirizzo www.Oecd.org/edu/eag201 1 |
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ABBATTERE GLI OSTACOLI ALLA RICERCA – UNA CONSULTAZIONE SULLO SPAZIO EUROPEO DELLA RICERCA |
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Bruxelles, 14 settembre 2011 – Alla comunità scientifica e agli altri gruppi e singoli soggetti interessati si chiede oggi di contribuire a ridefinire il panorama della ricerca in Europa. La Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica diretta a definire le possibilità di un miglioramento radicale del contesto della ricerca europea. L’obiettivo è di realizzare lo Spazio europeo della ricerca (Ser) entro il 2014, creando un autentico mercato unico della conoscenza, la ricerca e l’innovazione. Ciò consentirà a ricercatori, istituti di ricerca e imprese di muoversi, competere e collaborare attraverso le frontiere, incrementando il proprio potenziale di crescita. La commissaria europea per la Ricerca, l’innovazione e la scienza Máire Geoghegan-quinn ha dichiarato: “La necessità di dare un impulso all’economia dell’Europa comporta quella di ottenere il meglio dalla nostra ricerca. È inaccettabile la circostanza per cui è spesso più interessante e facile per i nostri migliori scienziati attraversare l’Atlantico piuttosto che spostarsi attraverso l’Europa. Vogliamo che la comunità dei ricercatori ci dica di cosa ha bisogno, in modo da poter lavorare assieme per abbattere gli ostacoli alla crescita e alla creazione di posti di lavoro." La consultazione è aperta fino al 30 novembre 2011. Alcune delle questioni che la Commissione europea vuole affrontare sono: i ricercatori guardano a nuove opportunità, ma si trovano bloccati entro i confini nazionali? gli scienziati hanno bisogno di nuove infrastrutture di ricerca per realizzare e provare le loro idee? la comunità dei ricercatori ha bisogno di maggiori opportunità per condividere le proprie opinioni, realizzare nuovi progetti e creare nuovi prodotti e servizi? La Commissione terrà conto dei contributi ricevuti su queste e molte altre questioni per perfezionare la propria proposta di un quadro Ser migliorato, da pubblicare entro la fine del 2012. Tale quadro servirà a ottimizzare il coordinamento dei finanziamenti alla ricerca attraverso gli Stati membri, migliorando l’efficienza e l’impatto della ricerca europea. La Commissione europea ha concepito il Ser come un prerequisito per una nuova era di innovazione e competitività in Europa, che permetta ai migliori cervelli di lavorare assieme in modo che l’Unione europea possa diventare un’“Unione dell’innovazione". In febbraio il Consiglio europeo ha manifestato il suo sostegno invitando l’Unione europea a rimuovere rapidamente i residui ostacoli che impediscono di attrarre talenti e investimenti e a realizzare uno Spazio europeo della ricerca unificato entro il 2014. Quanti sono interessati alle attività di ricerca e innovazione possono partecipare alla consultazione al seguente indirizzo: http://ec.Europa.eu/research/consultations/era/consultation_en.htm Contesto generale Proposta nel gennaio 2000 dalla Commissione europea nella sua comunicazione “Verso uno spazio europeo della ricerca" (Com(2000)6) e lanciata al Consiglio europeo di Lisbona nel marzo 2000, la creazione di uno Spazio europeo della ricerca (Ser) ha ricevuto un nuovo impulso nel 2007 con il Libro verde della Commissione europea sul Ser (Com(2007)161). Il trattato di Lisbona stabilisce una base giuridica per la creazione di uno Spazio europeo della ricerca. Tale spazio è diretto a permettere, in particolare, la libera circolazione dei ricercatori, del sapere scientifico e delle tecnologie. A questo fine, l’Ue promuove la rimozione degli ostacoli fiscali e giuridici alla cooperazione nel campo della ricerca. La Commissione europea intende presentare il quadro sullo Spazio europeo della ricerca nel 2012 coerentemente con l’impegno assunto nella sua comunicazione sulla creazione di un’Unione dell’innovazione (Com(2010) 546). Nel 2008, il Consiglio ha avviato il processo di Lubiana diretto a migliorare la governance politica dello Ser e ha adottato una visione condivisa del Ser 2020. Sono attualmente in corso progressi concreti attraverso una serie di iniziative di partenariato proposte dalla Commissione nel 2008 per incrementare la cooperazione in cinque settori: le carriere dei ricercatori (condizioni di lavoro e mobilità); la progettazione e la gestione congiunte di programmi di ricerca; la creazione di infrastrutture di ricerca europee di livello mondiale; il trasferimento delle conoscenze e della cooperazione tra la ricerca pubblica e l’industria; nonché la cooperazione internazionale in materia di scienza e tecnologia. Memo/11/597 Cfr. Anche consultazione pubblica sul quadro Ser (Era): http://ec.Europa.eu/research/consultations/era/consultation_en.htm Portale Ser: http://ec.Europa.eu/research/era/index_en.htm Pagina web concernente l’Unione dell’innovazione: http://ec.Europa.eu/research/innovation-union/index_en.cfm |
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MILANO - RIAPRONO LE SCUOLE, RAGIONERIA MEGLIO PER TROVARE LAVORO |
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Milano, 14 settembre 2011 - Giorni di rientro a scuola per gli studenti. Ma qual è il diploma più richiesto dalle imprese milanesi? Il ragioniere con oltre 7.550 richieste pari al 33,9% degli assunti con diploma e al 17% di tutte le assunzioni previste dalle imprese della provincia di Milano. Seguono l’indirizzo meccanico con circa 1.200 richieste (5,2% degli assunti diplomati) e quello informatico con 910 (4,1%). In totale sono circa 22.300 i diplomati richiesti dalle imprese milanesi, pari al 45% delle assunzioni totali previste per il 2011 in provincia. Rispetto al 2010 si cercano circa 1.100 diplomati in più. Ma in quasi un caso su cinque (17,8%) il profilo ricercato è considerato di difficile reperimento, l’83,9% avrà bisogno di formazione e nel 56% si richiede da uno anno a oltre due anni di esperienza lavorativa. Ma qual è il diplomato più difficile da reperire sul mercato del lavoro? Tra i più introvabili gli specializzati in indirizzo tessile e moda: non sarà facile rintracciare, con le caratteristiche richieste, il 72% di loro. Ma anche circa il 44% dei diplomati in indirizzo turistico-alberghiero. Tra chi invece ha una qualifica regionale di istruzione o formazione professionale di stato vince l’indirizzo socio sanitario, con 1.200 assunzioni, seguono l’indirizzo amministrativo-commerciale e quello meccanico con 640 assunzioni ciascuno. Fra le qualifiche le più difficili da trovare chi è specializzato in lingue (95%) e meccanica (29%). Emerge da una elaborazione della Camera di Commercio di Milano, sui dati Excelsior -sistema informativo permanente sull’occupazione e la formazione realizzato dalle Camere di Commercio, con il coordinamento di Unioncamere nazionale e il sostegno del Ministero del Lavoro e dell’Unione Europea - e relativi alle previsioni di assunzioni non stagionali delle imprese di Milano e provincia per il 2011. |
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OLTRE 600 ASSUNZIONI NELLA SCUOLA PIEMONTESE |
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Torino, 14 settembre 2011 - Grazie alle risorse stanziate dalla Regione, oltre 600 persone, tra docenti e personale ausiliare-tecnico-amministrativo, potranno avere un lavoro in ambito scolastico, con la finalità principale di garantire l’apertura delle scuole di montagna e delle aree disagiate ed assicurare il sostegno all’handicap. L’accordo con l’Ufficio scolastico regionale e la direzione regionale dell’Inps - presentato il 13 settembre nel palazzo della Giunta dal presidente Roberto Cota, dall’assessore all’Istruzione, Alberto Cirio, dai direttori dei due enti, Francesco de Sanctis e Gregorio Tito - ripete e potenzia quanto già realizzato per il 2010-2011. La novità è rappresentata dalla compartecipazione diretta dell’Inps, grazie alla quale potranno essere coinvolte circa 200 persone in più rispetto allo scorso anno e dall’accordo con il Ministero e l’Usr per dare priorità agli iscritti nelle “graduatorie regionali ad esaurimento” dell’ultimo triennio. “Il grande risultato ottenuto - evidenziato Cota - è che non solo riusciremo a potenziare l’offerta formativa piemontese, garantendo in modo prioritario l’apertura delle scuole di montagna e nelle aree disagiate e il sostegno all’handicap, ma anche che potremo dare una migliore risposta al problema occupazionale, aumentando il numero di persone coinvolte grazie ai 10 milioni di euro investiti dalla Regione. Questo, insieme all’incremento di organico già concesso dal ministro Gelmini, ci permetterà di mantenere in Piemonte gli standard di un sistema scolastico che, ci tengo a ricordarlo, è stato giudicato a livello europeo tra i migliori in Italia”. L’assessore Cirio ha precisato che “il coinvolgimento in progetti socialmente utili non è equiparabile a un’assunzione e quindi rende possibile mantenere il sussidio di disoccupazione. Questo ci permette, a parità di risorse, di dare lavoro a un 50% di persone in più. Se lo scorso anno, infatti, un insegnante di scuola primaria è costato alla Regione circa 21mila euro, ora grazie all’accordo con l’Inps ne costerà solo 14mila, permettendoci di reinvestire la differenza e di portare il personale aggiuntivo dalle 434 unità del 2010-2011 ad oltre 600. In questo modo riusciamo a dare una risposta a quei precari del Piemonte che negli scorsi mesi sono stati fortemente penalizzati dagli inserimenti cosiddetti ‘a pettine’ di personale proveniente da altre regioni”. “Non si tratta di privilegiare gli uni rispetto agli altri, ma solo di applicare la regola del buon senso, perché con risorse regionali è giusto che si pensi a difendere il lavoro di chi in questa regione ci vive e paga le tasse - ha aggiunto Cirio - Ringraziamo l’Inps e l’Usr per aver condotto con noi fino alla fine questo percorso virtuoso. Ci dispiace che il tavolo con i sindacati si sia interrotto, ma rimane la bontà del lavoro svolto che ci permetterà di dare lavoro a tante persone”. L’assessorato regionale alla Montagna ha dal canto suo annunciato che sono stati assegnati i fondi necessari per consentire il funzionamento di alcune scuole materne ed elementari della montagna piemontese a rischio chiusura. I plessi interessati sono le scuola per l’infanzia comunale paritarie di Ponzone (Al), Sanfront (Cn) e Valprato Soana (To) e le scuole primarie di Roccaverano e Cassinasco (At), Niella Belbo (Cn), Ronco Canavese, Alpette e Rorà (To), Cursolo Orasso-gurro (Vco). Per l’assessore Roberto Ravello, che ad agosto ha seguito l’iter che ha fatto in modo che all’apertura dell’anno scolastico le famiglie potessero avere la certezza per la frequenza dei propri figli, “è un intervento dovuto ai residenti della montagna piemontese, il principale tra i servizi alla popolazione che devono essere assicurati. Anche in tempi di crisi finanziaria questo sarà il primo impegno che garantirò negli anni a venire.” |
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FVG: 1 ML. EURO PER PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO |
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Trieste, 14 settembre 2011 - Un milione di euro agli istituti superiori della regione che potranno così avere l´opportunità di far compiere agli studenti delle vere e proprie esperienze lavorative presso imprese, associazioni di categoria, studi professionali, centri di ricerca ed enti pubblici. Questo è il contenuto dell´accordo stipulato negli scorsi giorni dall´assessorato al Lavoro della Regione Friuli Venezia Giulia e dall´Ufficio scolastico regionale. Si tratta, in pratica, di un progetto sperimentale dedicato alla metodologia dell´alternanza fra scuola e lavoro, finanziato dal Fondo sociale europeo e portato avanti in continuità ad un programma già avviato l´anno scorso. "L´idea di indirizzare risorse e attenzioni alla formazione dei giovani - dichiara l´assessore regionale al Lavoro Angela Brandi - è senza dubbio una priorità dell´assessorato, anche in virtù dell´oggettiva difficoltà che incontrano le nuove generazioni ad entrare nel mondo del lavoro". "Questa iniziativa - spiega ancora l´assessore Brandi - consentirà di avvicinare due realtà parallele, come quella del scuola e quella del lavoro, in maniera tale che i giovani acquisiscano sul campo un´esperienza professionale che li aiuti, una volta finiti gli studi, a trovare rapidamente una collocazione coerente con il loro percorso formativo". Il direttore generale dell´Ufficio Scolastico Regionale, Daniela Beltrame, sottolinea "la valenza pedagogica dei percorsi di apprendimento in alternanza scuola-lavoro, in quanto favoriscono il superamento della tradizionale separazione tra teoria e pratica, tra periodo formativo e periodo applicativo, e realizzano la messa a punto e la verifica delle abilità e delle competenze degli studenti in campo operativo". "L´esperienza di stage - conclude la Beltrame - offre a tutti gli studenti l´occasione per scoprire che le conoscenze teoriche acquisite sui banchi di scuola sono la base di un´autentica esigenza personale di continuo apprendimento". Gli istituti scolastici hanno tempo fino al 19 ottobre per presentare la domanda attraverso il formulario predisposto dalla Regione e reperibile nel sito www.Regione.fvg.it./ lavoro, formazione, commercio, pari opportunità/ formazione/ area operatori. |
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CINQUE NUOVE IDEE IMPRENDITORIALI PRONTE PER LO START UP |
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Milano, 14 settembre 2011 - Freeairbaby (un sistema per pulire l’aria che i bimbi respirano all’interno dei passeggini), Frankenstein Garage (un laboratorio in outsourcing che agevola la realizzazione di prototipi), I-kiwi (un programma online di educazione e prevenzione per gli alunni della scuola dell’obbligo), Kook Sharing (un ristorante in condivisione, senza cuochi, aperto 24 ore su 24) e Spot Game (giochi online a premi sulle campagne pubblicitarie delle aziende) sono i progetti imprenditoriali vincitori dell’iniziativa “Dall’idea all’Impresa” promossa da Gruppo Giovani Imprenditori di Assolombarda, Consiglio Notarile di Milano, Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano, Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo e Bic La Fucina per favorire la nascita e la crescita di nuove attività imprenditoriali innovative guidate da giovani sul territorio dell’area milanese. I giovani vincitori, tutti under 40, selezionati tra decine di progetti provenienti da tutta Italia, avranno ora a disposizione servizi, spazi d’incubazione e una consulenza ad hoc per costituire e gestire la propria impresa. Entro i prossimi quattro mesi i loro progetti imprenditoriali dovranno concretizzarsi nella costituzione di una società a responsabilità limitata o una società per azioni, di cui dovranno detenere almeno i 2/3 del capitale, con sede legale e/o operativa in provincia di Milano. Cosa vincono gli aspiranti imprenditori : Iscrizione dell’impresa ad Assolombarda per 24 mesi. Redazione e stipula atto costitutivo e statuto di una s.R.l. O di una s.P.a., escluse le anticipazioni per imposte e diritti camerali, a cura del Consiglio Notarile di Milano. Servizio di tenuta della contabilità per il primo esercizio sociale, di redazione del primo bilancio di esercizio e delle dichiarazioni fiscali connesse con esclusione di eventuali spese ed anticipazioni (bolli, diritti, ecc.), a cura dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano. Una postazione di lavoro per 12 mesi, all’interno di uno spazio condiviso, accessibile 7 giorni su 7, compreso di connettività, servizi logistici centralizzati e l’utilizzo di spazi comuni attrezzati, presso l’incubatore Lib Laboratorio Innovazione Breda di proprietà di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo a Sesto San Giovanni. Programma di incubazione con servizi di consulenza specialistica e attività di monitoraggio costante dello start-up d’impresa a cura di Bic La Fucina. Le caratteristiche dei 5 progetti vincitori: Freeairbaby: aria sempre pulita per i bimbi a spasso titolari del progetto: Mauro Zamarian, Chiara Davanzo (Venezia) Il progetto prevede la creazione di un’azienda specializzata nella realizzazione e commercializzazione di un prodotto in fase di brevetto (denominato Free Air Baby) da applicare a passeggini e carrozzine in grado di purificare l’aria dalle polveri sottili e consentire al bambino una respirazione ottimale. Frankenstein Garage: prototipi personalizzabili ed economicamente accessibili titolari del progetto: Paolo Aliverti, Alessandro Graps, Andrea Maietta (Lodi) Un prototipo è un passo fondamentale per la creazione di ogni tipo di prodotto. Spesso però chi ha l´idea per un prodotto non ha né le competenze né le risorse economiche per poterla realizzare. Frankenstein Garage, o “il laboratorio”, risolve entrambi gli aspetti di questo problema: le risorse interne del laboratorio hanno una forte esperienza di prototipizzazione rapida e di ingegnerizzazione, che consente la realizzazione di prototipi con costi e tempi ridotti; i costi di produzione sono coperti tramite crowd-funding, cioè con una serie di micro-finanziamenti di soggetti terzi interessati all´acquisto del prodotto finito, quindi senza chiedere al proponente un importante impegno economico. I-kiwi: programma online di prevenzione rivolto ai ragazzi titolari del progetto: Laura Duranti (Milano) I-kiwi è un programma di prevenzione (es. Educazione sessuale e affettiva, educazione alimentare, prevenzione del bullismo, prevenzione della tossicodipendenza, ecc.), rivolto principalmente agli alunni della scuola dell’obbligo primaria e secondaria, erogato all’interno di un portale ad accesso protetto. I-kiwi risponde al crescente bisogno delle scuole e delle famiglie di informare e formare efficacemente i giovani sui temi della prevenzione, utilizzando risorse economiche contenute e i media già in dotazione alle scuole stesse, di ogni ordine e grado (computer, connessione internet, Lim). Attraverso una formula di abbonamento, il portale I-kiwi fornisce alle scuole o alle singole famiglie un programma di interventi di prevenzione, differenziati per argomento, età e tipologia di utenti, fruibili attraverso strumenti come la didattica digitale (es. Corsi in e-learning, edugames, alternative reality game, un social network e la consulenza online (es. Sportello medico psicologico online, consulenza on demand). Kook Sharing: primo ristorante senza cuochi alla portata di tutti titolari del progetto: Claudio Garosci, Valeria Baggia (Milano) Kook Sharing ribalta il concetto classico di ristorante e di locale. Si tratta, infatti, del primo ristorante senza cuochi e camerieri in cui sono i clienti stessi a cucinare per se e i propri amici. Una cucina in condivisione aperta 24 ore su 24. Il cliente è attivo e, proprio per questo, i locali diventano un’ottima vetrina espositiva per i fornitori di beni e servizi. Tuttavia Kook Sharing non vuole sostituirsi al ristorante classico, dove il contenuto di servizio rimane preminente, ma vuole fornire un nuovo servizio per il tempo libero in cui il cliente è in grado di personalizzare la sua esperienza. Infine Kook Sharing fornisce una soluzione alla mancanza di spazio delle abitazioni moderne permettendo di non rinunciare all’esigenza di socialità e intimità anche a costi contenuti. Kook Sharing è un contenitore di esperienze flessibile che si adatta alle esigenze del consumatore che può personalizzare la propria serata scegliendo tra una vasta gamma di servizi. Spot Game: la fidelizzazione pubblicitaria diventa un gioco vincente titolari del progetto: Christian e Fabio Castelli (Agrigento) Spot Game è un gioco fruito via internet per fidelizzare gli ascoltatori Tv e i navigatori Internet alle proposte pubblicitarie delle aziende. Ogni giocatore collegandosi gratuitamente al sito Sport Game e rispondendo settimanalmente a dei quiz sugli spot e le campagne pubblicitarie potrà vincere una somma di denaro. Le entrate saranno generate attraverso la vendita di servizi pubblicitari, mentre le vincite dei giocatori saranno una voce di costo del bilancio dello stesso sito. |
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MEETING GIOVANI: 600 PARTECIPANTI; VIVO INTERESSE PER 3 BANDI REGIONALI VENETI |
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Venezia, 14 settembre 2011 - Grande interesse per i bandi su imprenditoria giovanile, cinema e attività di volontariato; partecipazione importante da parte degli oltre seicento giovani fra i 18 e i 34 anni iscritti; encomiabile contributo da parte di oltre 80 volontari delle associazioni locali che hanno garantito la riuscita della manifestazione. Questo il bilancio molto positivo che l’assessore regionale ai servizi sociali Remo Sernagiotto trae dal Meeting dei giovani tenutosi sabato scorso a Crocetta del Montello. “Il risultato – afferma l’Assessore con soddisfazione - è stato raggiunto grazie all’attivazione di una rete di contatti alla quale hanno risposto Amministrazioni locali e Centri Informagiovani con il coinvolgimento diretto di ragazzi. Sono già moltissime le domande per avere maggiori informazioni sui bandi, segno che abbiamo centrato l’obiettivo: dare delle opportunità concrete ai giovani per costruire un futuro”. “Ringrazio di cuore – dichiara l’Assessore Sernagiotto – quanti hanno dato il loro contributo per organizzare questa giornata che ha visto il coinvolgimento di così tanti giovani, in primis il coordinamento del Comune di Crocetta del Montello. Una vera “task force” di volontari, ormai ben consolidata, che già in altre occasioni ha dato prova di efficienza e disponibilità”. Un ringraziamento particolare va alle seguenti Associazioni: Amici del Parco “Villa Ancilotto”, A.n.a. Crocetta del Montello, A.n.a. Nogarè, Comitato Festeggiamenti Ciano, Comitato Festeggiamenti Santa Mama, Comitato Festeggiamenti S. Pellegrino, Gruppo Parrocchiale di Volontariato Crocetta del Montello oltre che all’azienda Agricola Casa Giuditta e l’Associazione Italiana Soccorritori. |
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ANNO SCOLASTICO. POLVERINI VISITA ISTITUTO PROFESSIONALE “CARLO CATTANEO” DI ROMA STUDENTI UNIVERSITARI DELLA NORTH EASTERN UNIVERSITY DI BOSTON AFFIANCHERANNO I DOCENTI COME TUTOR E LO FARANNO IN LINGUA INGLESE. |
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Roma, 14 settembre 2011 - "Oggi per voi inizia un momento importante - ha dichiarato il presidente Polverini rivolgendosi agli studenti - studiare è faticoso come lavorare e tutto lo sforzo che farete qui ve lo ritroverete nel corso del vostro cammino soprattutto per mettere in pratica ciò che avete imparato. Studiate perché ne vale veramente la pena". Il presidente Polverini ha inoltre sottolineato di "aver scelto oggi di visitare un istituto professionale non per caso, in questo paese da qualche tempo si è immaginato che questi fossero istituti di serie B. Ho fatto per anni la sindacalista e credo che qui si possa crescere dal punto di vista mentale e materiale per creare qualcosa, qui si racchiude la massima espressione dell´uomo e di quello che sarà il suo lavoro. La Regione sull´istruzione sta facendo scelte mirate, troviamo risorse per ampliare l´offerta formativa e per ampliare istituti come questo che già da soli rappresentano una eccellenza e che possono dare ancora di pi". Il presidente Polverini il 12 settembre ha poi osservato che "in Italia si parla troppo spesso in negativo della scuola ma va riconosciuto che i docenti si mettono a disposizione dei giovani per la loro crescita e va loro riconosciuto quel ruolo di autorevolezza che credo debbano continuare ad avere. Poche persone ricordo che hanno accompagnato la mia vita ma i miei insegnanti li ricordo tutti". Il presidente Polverini ha infine ricordato le iniziative organizzate nel settore dell´istruzione, come la premialità per gli studenti meritevoli, e "un collegamento con le università americane che porterà giovani statunitensi a fare da tutor nelle scuole della Regione insegnando materie tecniche in lingua inglese". L´assessore Sentinelli ha spiegato che "dal prossimo gennaio dieci studenti universitari della North Eastern University di Boston affiancheranno i docenti come tutor nelle materie tecniche e lo faranno in lingua inglese. Si tratta di un progetto pilota che sarà avviato al Cattaneo e reso possibile da una convenzione tra il Miur, l´Ufficio scolastico regionale e l´Assessorato all´Istruzione". |
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SIGLATO UN PROTOCOLLO D’INTESA TRA REGIONE ED UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE SUI TEMI DELLA PROMOZIONE DELLA SALUTE NELLE SCUOLE |
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Catanzaro, 14 settembre 2011 - In occasione della cerimonia regionale di apertura dell’anno scolastico 2011/2012, svoltasi presso l’Ipsia di Fuscaldo il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria Francesco Mercurio hanno sottoscritto uno specifico protocollo riguardante i temi della sanità pubblica. L’intesa, avviata dal Dipartimento regionale tutela della salute e politiche sanitarie, ha lo scopo di avviare formalmente un rapporto di collaborazione interistituzionale per favorire e sostenere lo svolgimento a livello scolastico di attività, iniziative nel campo della promozione della salute rendendo operativi a livello locale i programmi nazionali Guadagnare Salute e Benessere dello Studente. A seguito del protocollo saranno regolati gli interventi che, svolti in collaborazione tra le Amministrazioni firmatarie del presente atto, ricadono sui rispettivi sistemi di riferimento socio-sanitario e scolastico e che mirano, secondo la definizione della Organizzazione Mondiale per la Sanità (O.m.s.), ad assicurare ai destinatari degli interventi stessi un maggior controllo sulla propria salute anche mediante la promozione di stili di vita positivi e responsabili. I principi e le azioni che si vogliono condividere, attraverso questo protocollo, mirano ad aiutare le nuove generazioni nel raggiungimento del benessere psicofisico; le istituzioni scolastiche autonome, hanno il diritto dovere della progettazione dell’offerta formativa, prevedendo interventi formativi integrati ed orientati anche alla promozione della salute; sostenere la sperimentazione e la realizzazione di progetti mirati alla diffusione di buone prassi, con lo scopo di sviluppare conoscenze e competenze per prevenire i fattori di rischio più comuni, quali una scorretta alimentazione, il fumo di tabacco e la sedentarietà. L’attuazione di progetti educativi per le fasce d’età più giovani, in collaborazione con le istituzioni scolastiche, è strategica affinché gli interventi di prevenzione dei fattori di rischio sopra citati diventino una costante dei programmi di educazione alla salute nelle scuole. Nel corso della sottoscrizione era presente, inoltre, il Dirigente del Dipartimento regionale tutela della salute, Luigi Ruben Curia. |
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MONZA, UNA RESIDENZA UNIVERSITARIA DA 146 POSTI LETTO NELL’OSPEDALE VECCHIO |
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Monza, 14 settembre 2011 – È stato presentato ieri nel corso di una conferenza stampa congiunta fra l’Università di Milano-bicocca e il Comune di Monza, alla quale hanno preso parte il sindaco Marco Mariani, il rettore Marcello Fontanesi e l’assessore all’Università Marco Baldoni, l’Accordo di Programma in base al quale sarà realizzata una residenza universitaria da 146 posti letto nel sito dell’Ospedale Vecchio. Il progetto prevede un intervento di ristrutturazione dei padiglioni diciannove, venti e ventuno e la demolizione e ricostruzione del padiglione ventidue dell’Ospedale Vecchio (guarda la scheda del progetto). La superficie complessiva interessata è di 5.500 metri quadrati. Oltre a 146 posti letto per gli studenti, distribuiti in 50 camere doppie e 46 singole, all’interno del padiglioni ci saranno anche aree per spazi studio, biblioteca, videoteca, sala ginnica, spazi dedicati agli studenti diversamente abili. Il nuovo edificio che sostituirà il padiglione ventidue sarà realizzato in cemento armato su quattro piani fuori terra e un seminterrato. In base all’Accordo di programma il Comune di Monza ha messo a disposizione dell’Università i quattro padiglioni dell’Ospedale Vecchio che saranno interessati dai lavori di ristrutturazione (guarda il rendering dell’intervento). L’ateneo gestirà le fasi di aggiudicazione dell’appalto e di monitoraggio dei lavori e, a residenza ultimata, della gestione e della manutenzione degli edifici. Il valore complessivo dell’intervento, che comprende il valore immobiliare degli edifici stimato intorno ai 7 milioni di euro, è pari a 14.690.280 euro. L’università di Milano-bicocca ha presentato a luglio scorso una richiesta di finanziamento di 6.982.740 euro al ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca attraverso il Iii bando per il cofinanziamento delle residenze universitarie, indetto dallo stesso ministero in base alla legge 338 del 2000. La concessione del finanziamento da parte del ministero è attesa per i primi mesi del 2012. Già concesso all’Università, invece, il finanziamento di 450 mila euro dalla Regione Lombardia. L’ultimazione dei lavori e l’entrata in funzione della residenza è prevista per l’anno accademico 2015-2016. «Fin dall’insediamento di questa Amministrazione – ha affermato il sindaco Marco Mariani – abbiamo preso un preciso impegno riferito in particolare allo sviluppo del polo universitario monzese attraverso uno specifico Assessorato incaricato di incrementare la collaborazione tra Comune e Università. Oggi diamo il via a una parte importante dell’Accordo di Programma che ha dato vita a un progetto che vedrà la realizzazione di una residenza per studenti con spazi e servizi annessi per rispondere alle esigenze di chi frequenta quotidianamente i corsi universitari che si tengono in città. Il nostro intento rimane quello di far diventare Monza sempre più “città universitaria”, recuperando nel contempo un’area storica del territorio urbano come quella dell’ospedale vecchio. Aprire ulteriormente le porte agli studenti significa far vivere la nostra città e dare a Monza una visione futura di sviluppo tenendo ben presenti le future opportunità e l’indotto che viene generato». «Con l’accordo di programma e il progetto che presentiamo oggi – ha detto nel corso della conferenza stampa Marcello Fontanesi, rettore dell’Università di Milano-bicocca – si conferma la collaborazione ormai pluriennale tra l’Università e il Comune di Monza. La realizzazione di una residenza è un esigenza sentita per le nostre attività in questo territorio. Infatti, gli spazi verranno utilizzati per consolidare l’offerta formativa della facoltà di Sociologia e le attività di ricerca del Criet (Centro di ricerca in Economia del Territorio) e del dipartimento di Scienze Economico Aziendali. Un buon segnale per l’ampliamento delle attività dell’Università di Milano-bicocca a Monza, oltre la presenza già consolidata del polo di Medicina e Chirurgia». L’università di Milano-bicocca è presente a Monza con il Polo Medico della facoltà di Medicina e Chirurgia e il Corso di Laurea in Scienze dell’Organizzazione della facoltà di Sociologia. Nell’anno accademico 2010-2011 gli studenti iscritti a Monza sono stati complessivamente 2.510 (pari al 6 per cento degli iscritti totali all’Ateneo), di cui 1.840 ai corsi di studio (lauree triennali le magistrali) e 670 ai corsi post laurea (master, corsi di perfezionamento e Scuole di Specializzazione). Tra gli studenti iscritti ai corsi di studio, il 51 per cento proviene dalle altre province lombarde e il 7 per cento da fuori regione (guarda la scheda con tutti i numeri). |
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INAUGURAZIONE ANNO SCOLASTICO, MESSAGGIO DI AUGURIO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE CALDORO. |
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Napoli, 14 settembre 2011 - In occasione dell´inizio del nuovo anno scolastico, che si aprirà in Campania , mercoledì 14 settembre, il presidente della Regione Stefano Caldoro ha inviato un messaggio di augurio a tutti quelli che operano nel settore. Ecco il testo: "A tutti gli studenti auguro un sereno e proficuo anno scolastico. Ringrazio tutti quelli che, a vario titolo, partecipano alla esaltante missione che è quella della formazione e dell´istruzione dei nostri giovani e giovanissimi, i genitori e le associazioni, il corpo docente e quello non docente, gli uffici amministrativi e le forze sociali. La scuola rappresenta uno dei settori vitali per la crescita del nostro territorio. La ricchezza della nostra Campania è nella straordinaria forza del capitale umano. La Regione Campania continuerà sempre a garantire l´attività necessaria per tutelare e garantire il diritto allo studio". Sempre oggi, alle ore 12 presso l´istituto Vittorio Emanuele di Scampia, l´assessore all´istruzione della Regione Campania Caterina Miraglia terrà una conferenza stampa. Saranno presenti anche il presidente della Vi Commissione del Consiglio regionale Antonia Ruggiero, il vice presidente della Provincia di Napoli Gennaro Ferrara e l´assessore all´edilizia scolastica Marco Di Stefano, il direttore dell´Ufficio scolastico regionale Diego Bouchè. In mattinata, alle 9,30, l´assessore Miraglia sarà al liceo musicale Imbriani di Avellino, assieme al presidente Ruggiero, all´assessore provinciale all´Istruzione Giuseppe del Mastro e al dirigente dell´Ufficio scolastico provinciale Rosa Grano. |
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PRESENTAZIONE VERSIONE FINALE “LIBRO VERDE SULLA SCUOLA IN CALABRIA” |
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Catanzaro, 14 settembre 2011 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti commentando il progetto “Libro Verde sulla Scuola in Calabria”, curato dall’assessore alla Cultura Mario Caligiuri, ha parlato di “un progetto che ha coinvolto la società calabrese. Azioni concrete, sperimentazione, innovazione e ascolto sono le linee guida – ha sottolineato Scopelliti - che hanno caratterizzato l’esperimento del “Libro Verde sulla Scuola”. La versione finale del "Libro Verde" sarà presentata durante un incontro con tutti i dirigenti scolastici organizzato dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale Francesco Mercurio, per fornire le linee di indirizzo di politica scolastica da attuare nel corso dell’anno scolastico. L’incontro si terrà a Catanzaro presso il "Teatro Politeama" giovedì 15 settembre 2011 alle ore 9.30. In tale occasione Caligiuri porterà i saluti del Presidente Scopelliti e presenterà i risultati del "Libro Verde", grazie al quale la Regione Calabria ha reso pubblica e trasparente la pianificazione dei fondi regionali, nazionali ed europei indirizzati alla scuola calabrese ed ha altresì condiviso le politiche di programmazione fino al 2015. Durante l’incontro, Caligiuri presenterà anche un resoconto sugli investimenti realizzati nel corso dello scorso anno pari a più di 68 milioni di euro: di questi oltre il 51% è stato destinato all´edilizia scolastica, il 14% alle tecnologie nella didattica, il 20% all’apprendimento delle lingue e un altro 14% al sostegno al personale precario della scuola. Inoltre, in piena intesa con l´Ufficio scolastico regionale, verranno illustrate le politiche per l´anno scolastico 2011-2012, dall´educazione alla legalità all´utilizzo dei precari, dall´educazione finanziaria all´integrazione dei rom, da una didattica per la multiculturalità alla capacità di selezione delle informazioni da parte delle giovani generazioni, dal potenziamento degli istituti tecnici e professionali allo sviluppo delle scuole alberghiere attraverso la collaborazione con i più importanti cuochi calabresi, dall´educazione musicale nelle aree a rischio alle dotazioni tecnologiche degli studenti. Durante la mattinata è previsto l’intervento di un rappresentante della Protezione Civile Nazionale per l’attuazione di un progetto nelle scuole. “Abbiamo dimostrato – ha detto Caligiuri - con fatti concreti e con un impegno costante che la scuola è tra le priorità dell’attività amministrativa del Presidente Scopelliti. L’obiettivo di questo impegno è una scuola capace di incidere positivamente sulla democrazia e l´economia, contrastando anche con la scuola e la cultura la criminalità organizzata”. Inoltre, alle ore 12, sempre al Teatro Politema, il direttore Generale Mercurio e l’assessore Caligiuri terranno una conferenza stampa per presentare gli aspetti quantitativi e le iniziativi più significative che saranno realizzate nell’anno scolastico appena avviato. |
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ISTRUZIONE FVG: ARTISTA E SCOLARI IN MOSTRA ASSIEME A FAGAGNA |
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Trieste, 14 settembre 2011 - Un esempio di collaborazione tra scuola e territorio, che apre una strada e diventa esempio per ulteriori iniziative: così l´assessore regionale all´Istruzione, Roberto Molinaro, ha definito l´iniziativa artistica "Privatizzazione dell´Arca di Noè" , visitabile fino al 18 settembre nelle sale della sede municipale di Fagagna, nell´ambito di una mostra delle opere di Alfredo Pecile. Materiali plastici di uso quotidiano, oggi definiti riciclabili, si sono trasformati in animali vivacemente colorati grazie alla manualità e alla creatività dei ragazzi delle classi quarte e quinte della scuola primaria di Fagagna e al dialogo con l´artista, Alfredo Pecile, capace di favorire l´estro e la ricerca degli scolari. L´iniziativa, raccontata all´assessore Molinaro dagli stessi ragazzi che lo hanno guidato nella visita, è partita, come ha spiegato l´assessore all´Ambiente di Fagagna Teresa Totis, dall´esigenza di diffondere nella cittadinanza la cultura del riciclo dei materiali che ha trovato nella locale scuola primaria una decisa collaborazione, sottolineata dal dirigente scolastico Paola Floreancig. A ribadire l´importanza della collaborazione tra scuola e territorio anche la presenza alla visita del sindaco Aldo Burelli e dell´assessore comunale all´Istruzione Giuseppe Miotti. "E´ costruttivo - ha infine commentato Molinaro - vedere come un dialogo condotto a scuola è diventato parte apprezzata della mostra di un artista. Nella scuola c´è creatività e spero che percorsi di questo tipo continuino e si diffondano nella nostra regione". |
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RIQUALIFICAZIONE URBANA: QUESTO ERA UN VECCHIO MATTATOIO… |
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Bari, 14 settembre 2011 - 100% dei cantieri avviati, 57 spazi già attivi, oltre 100 organizzazioni coinvolte nella gestione: questi i risultati (parziali) della più importante operazione di infrastrutturazione materiale a favore della creatività giovanile mai varata da una regione in Italia. Con interessanti novità in cantiere. A cinque anni dalla pubblicazione del bando (2006) la Regione Puglia è tempo di primi bilanci per l’operazione Laboratori Urbani, la grande azione di riqualificazione urbana varata nell´ambito di Bollenti Spiriti, il programma regionale per le politiche giovanili. Il contenuto dell’iniziativa è oramai noto: immobili dismessi, edifici scolastici in disuso, palazzi storici abbandonati, ex monasteri, vecchi mattatoi, mercati e fabbriche vengono ristrutturati, dotati di attrezzature, arredi e strumenti per diventare nuovi spazi pubblici per la cultura e per i giovani. Utilizzando fondi per le azioni di riqualificazione urbana delle Delibere Cipe n. 35/2005, 20/2004 e 3/2006, Bollenti Spiriti ha finanziato 151 progetti di Laboratori Urbani presentati da Comuni Pugliesi, con un investimento complessivo di 54 milioni di euro. Per numeri, investimenti e metodi di lavoro, Laboratori Urbani è la importante operazione di infrastrutturazione materiale a servizio della creatività e del protagonismo giovanile mai varata da una regione italiana, non a caso segnalata dall´Unione Europea come best practice durante l´Anno Europeo per la Creatività e l´Innovazione 2009. “Tracciamo oggi lo straordinario bilancio di un interveto unico per le modalità di realizzazione, per le occasioni di socializzazione create, per i tempi di attuazione e per il suo essere veicolo di costruzione di nuovi risultati – ha spiegato in conferenza stampa Nicola Fratoianni, assessore regionale alle Politiche Giovanili. In Bollenti Spiriti c’è l’idea di come una Pubblica Amministrazione possa costruire relazioni reali con il territorio. Le nuove azioni strutturali previste per quest’anno intendono dare continuità e consolidare quanto fatto in questi cinque anni affinché l’esperimento non resti una vicenda effimera. Diciamo no a politiche spot, rapide e inconcludenti, finalizzate al mero consenso. Vogliamo invece realizzare politiche di rafforzamento e di crescita, anticicliche, che inneschino nuove relazioni sociali. Con i Laboratori Urbani abbiamo valorizzato la creatività come motore di rigenerazione urbana, abbiamo investito sulle giovani generazioni; una scelta strategica finalizzata allo sviluppo”. Lo stato di attuazione dell’intervento segna tempi record in relazione alla media di realizzazione di opere pubbliche di medesimo importo nel Mezzogiorno: la totalità dei cantieri finanziati è stata avviata e 57 Laboratori Urbani sono già attivi sul territorio regionale, affidati in gestione ad organizzazioni del territorio selezionate con procedure di evidenza pubblica. In alcuni casi, la proficua collaborazione tra Regione, enti locali e territorio ha permesso di far tenere i tempi complessivi di realizzazione, dal bando regionale all’attivazione del servizio passando per le progettazioni e la fase di cantiere, inferiori ai 48 mesi. La rete dei soggetti coinvolti nella gestione degli spazi conta oramai più di 100 organizzazioni, tra imprese culturali, terzo settore e associazionismo. Per loro, Bollenti Spiriti, seguendo agli indirizzi del Piano 2011-2012 approvato con Dgr 778 del 26 aprile 2011, sta progettando l’attivazione di un Centro risorse “per la formazione, l’informazione ed il networking” in grado di sostenere la scena creativa locale nella sfida della sostenibilità dei progetti. A tal fine è attivo un bando pubblico (con scadenza 18 ottobre) per la selezione di un soggetto privato, dotato di specifiche competenze in formazione e management cultuale, che affianchi la Regione nella costruzione e nella realizzazione dello strumento. Tutti i Laboratori Urbani hanno contenuti e caratteristiche proprie: luoghi per l’arte, lo spettacolo e il recupero delle tradizioni; luoghi di uso sociale e sperimentazione delle nuove tecnologie; servizi per il lavoro, la formazione e l’imprenditorialità giovanile; spazi espositivi, di socializzazione e di ospitalità. Tra i progetti, compare l’Exfadda, antico stabilimento enologico s San Vito dei Normanni (Br), trasformato in un laboratorio culturale e sociale per la città gestito da una cordata di imprese e associazioni locali e capace di dare lavoro a 20 ragazzi; il Luc di Manfredonia (Fg), innovativo centro per le arti realizzato dal pregevole restauro di un vecchio mercato del pesce, gestito da una cooperativa di giovani talenti locali, alcuni dei quali “cervelli di ritorno” proprio per dedicarsi al Laboratorio; il Livello 11/8, la Casa della Musica nata dal recupero di un mercato dei fiori mai completato a Trepuzzi (Le), gestito da una casa discografica indipendente e oggi sede di importanti festival musicali a livello nazionale; il Gos di Barletta, laboratorio (in apertura) per la formazione e la produzione in ambito artistico e culturale, allocato nei magazzini di una ex distilleria e volano per la riqualificazione di un’importante area industriale urbana. La sfida della crescita e dello sviluppo dei Laboratori Urbani è aperta. La Regione Puglia intende affrontarla supportando gli spazi già attivi e facilitandone l’uscita dalla fase di start up. A tal fine, è prossimo alla pubblicazione un nuovo dispositivo destinato alle organizzazione gestori di spazi pubblici per la creatività giovanile che ha come obiettivi quelli di: - rafforzare e diversificare il sistema di attività e servizi forniti dai Laboratori Urbani; - supportare l’interazione fra Laboratori Urbani, reti locali e territorio, moltiplicando le occasioni di collaborazione con i giovani, le imprese culturali e l’associazionismo di base; - favorire il coinvolgimento dei giovani nella programmazione e nella realizzazione delle attività/servizi proposti all’interno degli spazi dei Laboratori Urbani. Il bando avrà una capienza complessiva di 2.800.000 € e finanzierà progetti fino ad un massimo di 80.000, cofinanziati dai proponenti nella misura minima del 20%. Per informazioni: Web: http://bollentispiriti.Regione.puglia.it Email: laboratoriurbani@regione.Puglia.it Tel: +39 080 540 67 26 Fax: +39 080 540 28 70 files/Aree di Sviluppo Industriale/presentazione_lab.pdf |
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30 ETTARI DI FORESTE PER L´UGANDA CON "SCUOLA SENZA FRONTIERE" |
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Trento, 14 settembre 2011 - "Quella messa in campo con questa iniziativa è la solidarietà circolare, a tutto campo. Capace di esprimersi a tre livelli: dare; dare, ascoltare e crescere; dare e ricevere quello che gli altri possono darmi. E´ una solidarietà che pensa anche al dopo e non solo all´immediato, che ha fiducia nei ragazzi, che fa crescere la comunità". Così Lia Giovanazzi Beltrami, assessore provinciale alla solidarietà internazionale e alla convivenza, ha portato ieri il suo saluto, nella Sala rosa della Regione, a Trento, alla conferenza stampa di Assfron, l´Associazione Scuola Senza Frontiere che ha presentato il programma di attività per il nuovo anno scolastico. Si tratta di una vasta opera d´informazione e sensibilizzazione nei confronti del mondo della scuola sull’importante tema della conservazione della foresta e delle popolazioni africane. Con un progetto di solidarietà assai concreto: la realizzazione di 12 piccole foreste, per 30 ettari, in una delle zone più povere del Pianeta qual è la Karamoja (Uganda) con il contributo della Provincia, là dove opera il vescovo trentino Giuseppe Filippi. In questo progetto Assfron intende coinvolgere vasti strati della società civile, cominciando dalla scuola in collaborazione con l’Assessorato competente (che interviene con 38 mila euro, Assfron raccoglierà i restanti 11 mila) e con molte scuole dove esiste una sensibilità nei confronti di tematiche. Alla presentazione di oggi, accanto all´assessore Beltrami, convinta sostenitrice del progetto, il vice presidente del Consiglio regionale Marco Depaoli, il vice presidente del Consiglio provinciale Claudio Eccher, il presidente del Consiglio delle Autonomie Marino Simoni oltre naturalmente ai "motori" dell´Associazione: il presidente Marina Borlotti Nardelli e il segretario Carlo Bridi. L’urgenza di affrontare questi temi emerge da alcuni dati di particolare gravità: ogni anno sono distrutti 350 milioni di ettari di verde, 13 milioni di ettari di foreste, con gravi conseguenze sul clima, sulla perdita di biodiversità, sulla stessa vivibilità del pianeta. Se sparissero le foreste saremmo investiti da gas serra rilasciati dai 500 miliardi di tonellate di carbonio, che le foreste preservano, e se le cose non dovessero cambiare, secondo la Banca Mondiale, entro il 2050 ben 230 milioni di ettari di foresta potrebbero sparire. Secondo il direttore esecutivo di Greenpeace ogni 2 secondi viene distrutta una superficie di foresta grande come un campo di calcio. Egli afferma inoltre che difesa dell’ecologia vuol dire lotta alla povertà. Per il Wwf negli ultimi 25 anni il 10% delle aree boschive esistenti sul pianeta, è andato distrutto, e secondo il recente Report dell’Onu, la perdita maggiore di foresta si è avuta nell’Africa Sub sahariana dove vivono 800 milioni di persone. Per questi motivi le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2011 “anno internazionale delle foreste” con il tema: “foreste per le persone”, ma anche anno internazionale dei popoli di discendenza africana, ed in collaborazione con il Consiglio d’Europa, anno internazionale del volontariato. Le iniziative previste - In sintesi le varie iniziative, in collaborazione con l’Assessorato alla Solidarietà Internazionale, prevedono il coinvolgimento di oltre 200 classi della scuola trentina con incontri ed approfondimenti avvalendosi anche del video realizzato da Assfron con il prezioso contributo del Consorzio dei Comuni e della Fondazione Cassa di Risparmio. La presidente Marina Borlotti ha ricordato anche i numeri dell’attività dello scorso anno scolastico, nel quale il segretario Carlo Bridi, esperto di queste tematiche, ha incontrato ben 289 classi della scuola trentina (5890 alunni) per parlare di biodiversità. La proposta di collaborazione ha ricordato la presidente è a costo zero per la scuola, in quanto l’opera dell´esperto è offerta gratuitamente. Importante sussidio saranno il video ed il relativo supporto cartaceo sulla specifica tematica realizzato ad hoc e curato da Carlo Bridi: lo presenterà nelle scuole trentine che ne faranno la richiesta. Brisi ha ricordato come nel video siano ospitate delle testimonianze molto importanti, anche di tipo scientifico. Al progetto è collegato anche un concorso video su queste tematiche, rivolto a tutte le scuole del Trentino, con il patrocinio delle Presidenze dei Consigli regionale e Provinciale, ed in collaborazione con Religion Today che valorizzerà i migliori filmati. |
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BIODIVERSITÀ, PRESENTATO 5° FESTIVAL 10 GIORNI DI INIZIATIVE PER CONOSCERE E VALORIZZARE LA NATURA |
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Milano, 14 settembre 2011 - Proseguono le diverse iniziative promosse da Regione Lombardia per celebrare, riflettere e rendere operativi progetti legati all´Anno Internazionale delle Foreste proclamato dall´Onu per il 2011. In particolare, attraverso le iniziative programmate nell´ambito del 5° Festival della Biodiversità, sulla riscoperta del valore dei parchi e delle foreste periurbane, quali territori fondamentali per la sostenibilità dell´intero pianeta. Un richiamo deciso verso una politica di sensibilità e attenzione nei confronti di aree fortemente compromesse, inserite in grandi aree urbane antropizzate. Temi prioritari sono la diffusione dell´uso sostenibile delle risorse naturali, agevolare la conoscenza di alcuni argomenti scientifici legati alla salvaguardia della natura e quindi alla salvezza del pianeta, far percepire l´importanza delle foreste per la sostenibilità del mondo e, in particolare, delle foreste periurbane. Parchi e foreste sono, insieme al paesaggio, gli ambiti d´interesse dell´Assessorato ai Sistemi verdi e Paesaggio, al quale, con un´unica regia, è affidato il governo di un territorio, rappresentato da 24 parchi regionali, da decine di parchi di interesse sovracomunale, da monumenti e riserve naturali, da foreste montane e di pianura e da numerosi differenti paesaggi che rappresentano, nel loro insieme, quasi il 30 per cento del territorio lombardo. ´Le foreste sono parte integrante dello sviluppo sostenibile globale: le attività economiche legate alle foreste - ha detto l´assessore ai Sistemi verdi e Paesaggio di Regione Lombardia Alessandro Colucci - influiscono sulle condizioni di vita in tutto il mondo; sono fonte di benefici a livello socio-culturale e fruitivo, inoltre come ecosistemi, giocano uno ruolo fondamentale nel proteggere la biodiversità e nell´attenuare gli effetti del cambiamento climatico´. ´Accrescere la consapevolezza e promuovere azioni di conservazione e sviluppo sostenibile di tutti i tipi di foreste - ha proseguito Colucci - comprese le specie arboree al di fuori delle foreste, deve diventare un valore da esprimere e vivere in prima persona´. Il Festival della Biodiversità, così come l´iniziativa promossa annualmente dall´Assessorato ai Sistemi Verdi e Paesaggio dal 24 maggio al 5 giugno, denominata ´diparcoinparco´, e come tutte le altre manifestazioni svolte nelle aree protette e nei sistemi verdi della Lombardia sono indispensabili strumenti di promozione e conoscenza, per far percepire l´importanza delle risorse naturali, delle foreste e del paesaggio, tramite occasioni di confronto, scoperta e socializzazione costruite attorno al tema della tutela della natura. Un patrimonio visitato ogni anno da migliaia di persone alla ricerca di relax, attività all´aria aperta a diretto contatto con le bellezze della natura e alla riscoperta di luoghi vicini ma spesso sconosciuti. |
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TRIESTE: "SI´" GOVERNO A RIUTILIZZO 143 MILA MQ IN AREA EX CAFFARO
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Trieste, 14 settembre 2011 - "Via libera" a nuovi investimenti industriali nella zona ex Caffaro (Macroarea 7). Dopo due anni di lavoro e progettualità ieri a Roma si è concluso positivamente l´iter della Conferenza dei servizi decisoria Stato-regione sul tema delle bonifiche nella zona ex Caffaro, nella Bassa Friulana. All´incontro hanno preso parte i tecnici del ministero dell´Ambiente e della Salute e per il Friuli Venezia Giulia dell´assessorato all´Ambiente, che negli ultimi due anni hanno lavorato per trovare una soluzione alla gestione delle aree inquinate. Il "via libera" dello Stato riguarda in particolare la zona nota come Macroarea 7 dei terreni ex Caffaro, sui quali, dopo il lungo procedimento di controllo, non sono state rilevate forme di contaminazione delle acque sotterranee a seguito delle analisi effettuate dall´Arpa Fvg. "Il ministero dell´Ambiente - ha spiegato il vicepresidente della Regione Luca Ciriani - ha concesso oggi la possibilità di riutilizzare le aree a fini industriali: un risultato strategico per la zona di San Giorgio di Nogaro e per l´economia di tutta la regione. Il riutilizzo riguarda, in particolare, un´area di 143 mila metri quadrati che potranno essere così restituiti alla loro originaria destinazione d´uso, quella di impianto industriale". Formalmente, i terreni saranno restituiti al commissario straordinario della Caffaro e Snia: potrà così procedere l´iter relativo al bando per la vendita dei terreni, in relazione ai quali esiste già un piano industriale per la realizzazione di un impianto cloro-soda. "Sono particolarmente soddisfatto - ha commentato ancora il vicepresidente Ciriani - in quanto negli ultimi due anni l´impegno dell´Amministrazione regionale su questo fronte è stato costante, coerente e focalizzato a trovare con il Governo soluzioni concrete e da applicare in tempi brevi. Si è trattato, per quanto concerne l´aspetto istituzionale, di un lavoro di squadra che ha visto impegnati l´Arpa, il commissario straordinario della Laguna di Grado e Marano, l´Avvocatura dello stato, il consorzio industriale dell´Aussa Corno, il Comune di Torviscosa, oltre che la direzione regionale all´Ambiente". "Questo intervento - ha sottolineato Ciriani - rappresenta un elemento centrale per il nuovo sviluppo dell´economia nella Bassa Friulana: ora abbiamo la possibilità e la strategia, gli strumenti e gli investimenti per superare la ferita sul territorio e le conseguenze economiche lasciate dalla ex Caffaro. Oggi, anche con un ruolo centrale di Friulia Spa, dobbiamo guardare agli investimenti futuri, e promuovere questo territorio, ora libero da vincoli e inserito in un iter di nuovo e responsabile utilizzo del territorio". |
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VERTICE TRA AATO VERONESE E AATO BRESCIANA: DEPURAZIONE, IL FUTURO DEL LAGO DI GARDA |
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Verona, 14 settembre 2011 – Uniti nell’interesse della protezione ambientale, per acque sempre più pulite e servizi sempre più efficienti. Ieri mattina si è tenuto il primo vertice tecnico tra l’Aato Veronese e l’Aato Bresciana, negli uffici gentilmente messi a disposizione dalla società di gestione che gestisce il territorio dell’Aato Veronese, Gardesana Servizi, con sede a Peschiera del Garda. Al vertice erano presenti Mauro Martelli, Presidente Aato Veronese, Luciano Franchini, Direttore Aato Veronese; Stefano Dotti, Presidente dell’Aato Bresciana (nonché Assessore all’Ambiente della Provincia di Brescia), Marco Zemello, direttore Aato Bresciana, e i tecnici delle società di gestione interessate. Il tavolo tecnico tra le due Aato si è svolto al fine di condividere il complesso organizzativo, tecnico ed economico dello scenario futuro del Lago di Garda in materia di depurazione, tema delicato per la salute ambientale delle acque del nostro Lago. Sono state valutate diverse ipotesi future che prevedono di alleggerire il collettore veronese che corre da Torri e tocca gli altri comuni della sponda scaligera per arrivare al depuratore di Peschiera, in modo da migliorarne ulteriormente la funzionalità. Le due sponde infatti, quella veronese e quella bresciana, condividono l’utilizzo del depuratore di Peschiera: lì vengono convogliati i reflui della sponda veronese, ma anche quelli della sponda bresciana, che corrono in condutture sub-lacuali, in arrivo da Tignale e Bagolino. “Prima di tutto un ringraziamento a Stefano Dotti, neo Presidente dell’Aato Bresciana per aver accettato l’incontro e aver avviato un dialogo che non c’è mai stato - commenta Mauro Martelli, Presidente di Aato Veronese -. Oggi abbiamo fatto il primo passo verso una nuova collaborazione, al di là dei confini politici, nell’interesse e nel rispetto della tutela ambientale, condividendone strategie e soluzioni progettuali. Questo incontro – conclude Martelli - ha avuto uno scopo importante: quello di fotografare e a focalizzare meglio la situazione sul Lago di Garda, già descritta nel Nuovo Piano d’Ambito, varato in giugno e che ha una cadenza trentennale”. |
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