|
|
|
MARTEDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Ottobre 2011 |
 |
|
 |
LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE AGLI STATI MEMBRI LA RESTITUZIONE DI 214 MILIONI DI EURO DI SPESE DELLA PAC |
|
|
 |
|
|
Bruxelles - Gli Stati membri dovranno rimborsare alla Commissione europea un importo totale di 214 milioni di euro di contributi dei fondi della politica agricola Ue che, in base alla procedura di liquidazione dei conti risultano essere stati spesi in maniera irregolare. Questi importi riconfluiranno nel bilancio dell´Unione in seguito all´accertamento di violazioni delle norme sulla spesa agricola e di inadempienze nelle procedure di controllo applicate dagli Stati membri. Se infatti gli Stati membri sono responsabili del pagamento e della verifica delle spese della politica agricola comune (Pac), spetta alla Commissione controllare che essi abbiano fatto un uso corretto dei fondi stanziati. Principali rettifiche finanziarie In virtù della decisione della Commissione, saranno recuperati fondi dai seguenti Stati membri: Danimarca, Germania, Grecia, Spagna, Italia, Cipro, Malta, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Portogallo, Finlandia, Svezia e Regno Unito. Le principali rettifiche per paese sono: 76,6 milioni di euro a carico della Svezia per carenze nel sistema di identificazione delle particelle agricole (Sipa) e nel sistema di informazione geografica (Sig), nei controlli amministrativi e nelle sanzioni relativi(e) alle spese per gli aiuti per superficie, comprese le misure di sviluppo rurale connesse alle superfici; 70,9 milioni di euro a carico dell’Italia per controlli tardivi nel settore del latte; 22,3 milioni di euro a carico della Danimarca per carenze nei sistemi Sipa -Sig, nei controlli in loco e nel calcolo delle sanzioni. Le tabelle accluse (allegati I e Ii) illustrano in dettaglio gli importi da recuperare in applicazione della decisione, per Stato membro e per settore. Contesto Gli Stati membri sono responsabili della gestione della maggior parte dei pagamenti della Pac, principalmente tramite i loro organismi pagatori. Essi sono inoltre responsabili dei controlli, ad esempio verificando le domande degli agricoltori per ottenere pagamenti diretti. La Commissione svolge oltre 100 audit ogni anno, verificando che i controlli effettuati dagli Stati membri e le correzioni delle carenze siano sufficienti e ha il potere di recuperare i fondi indebitamente spesi se gli audit dimostrano che le correzioni apportate dagli Stati membri non sono abbastanza efficaci da garantire che i fondi dell’Ue siano stati spesi correttamente. Ulteriori informazioni Per ulteriori informazioni sul funzionamento del sistema di liquidazione annuale dei conti, cfr. Memo/06/178 e l´opuscolo “Una gestione saggia del bilancio agricolo”, disponibile al seguente indirizzo Internet: http://ec.Europa.eu/agriculture/fin/clearance/factsheet_it.pdf Allegato I: liquidazione dei conti del Feaga e del Feasr Decisione 35: rettifiche per Stato membro
Settore e motivo della rettifica |
Importo in milioni di euro |
Austria |
|
Altre rettifiche – rettifica proposta per superamento dei massimali finanziari relativi all´esercizio finanziario 2006 |
1,304 |
Cipro |
|
Aiuti per superficie – rettifica proposta per carenze nel sistema di identificazione delle particelle agricole (Sipa) e nel sistema di informazione geografica (Sig) e carenze nei controlli in loco per gli esercizi finanziari 2006-2008 sulle spese per gli aiuti per superficie, comprese le misure di sviluppo rurale connesse alle superfici |
9,086 |
Aiuti per superficie – rettifica proposta per l’esercizio finanziario 2009 per le carenze nei sistemi Sipa-sig |
1,659 |
Danimarca |
|
Aiuti per superficie – rettifica proposta per gli esercizi finanziari 2006 e 2007 per carenze nei sistemi Sipa - Sig e nei controlli in loco |
20,296 |
Aiuti per superficie – rettifica proposta per gli esercizi finanziari 2006-2010 per carenze nei controlli della posizione degli agricoltori |
1,545 |
Pagamenti tardivi – rettifica proposta per l´esercizio finanziario 2008 per mancato rispetto dei termini di pagamento e superamento del massimale finanziario |
0,331 |
Finlandia |
|
Aiuti per superficie – rettifica proposta per gli esercizi finanziari 2007-2009 per carenze nei sistemi Sipa - Sig |
0,462 |
Aiuti per superficie – rettifica proposta per gli esercizi finanziari 2007-2010 per carenze nell´attivazione dei diritti all’aiuto per le colture orticole e mancato recupero dei pagamenti indebiti e in eccesso in relazione agli importi di riferimento per la produzione di barbabietole da zucchero |
0,529 |
Germania |
|
Ortofrutticoli – rettifica proposta per l´esercizio finanziario 2008 per le spese inammissibili in tre organizzazioni di produttori dovute a carenze nel sistema di controllo relativo al riconoscimento delle organizzazioni di produttori |
0,847 |
Altre rettifiche – rettifica proposta per inosservanza del livello di significatività riguardo all´universo Feaga – non Sigc per l´esercizio finanziario 2008 |
0,949 |
Altre rettifiche – rettifica proposta per inosservanza del livello di significatività riguardo all´universo Feaga - Sigc per l´esercizio finanziario 2008 |
0,697 |
Grecia |
|
Vino – rettifica proposta per gli esercizi finanziari 2004-2005 per carenze nei controlli essenziali e carenze nella creazione del catasto viticolo e nell´accesso allo stesso |
2,918 |
Aiuti per superficie – rettifica proposta per l´esercizio 2007 per lacune nel calcolo dei diritti |
6,827 |
Italia |
|
Prodotti lattiero-caseari – rettifica proposta per gli esercizi finanziari 2005-2007 per controlli tardivi |
70,912 |
Settore e motivo della rettifica |
Importo in milioni di euro |
Aiuti per superficie – rettifica proposta per carenze nel sistema Sipa e nel calcolo delle sanzioni per l’esercizio finanziario 2008 sulle spese per gli aiuti per superficie, comprese le misure di sviluppo rurale connesse alle superfici |
7,607 |
Altre rettifiche – rettifica proposta per un importo dichiarato nei conti annuali del 2005 e non pagato nell’esercizio finanziario 2005 |
0,067 |
Malta |
|
Aiuti per superficie – rettifica proposta per carenze nel sistema Sipa per l’esercizio finanziario 2007 sulle spese per gli aiuti per superficie, comprese le misure di sviluppo rurale connesse alle superfici |
0,222 |
Altre rettifiche – rettifica proposta per irregolarità e debiti nel corso dell’esercizio finanziario 2007 |
0,039 |
Paesi Bassi |
|
Aiuti per superficie – rettifica proposta per gli esercizi finanziari 2007-2010 per superamento del massimale nazionale e per carenze nel calcolo dei diritti |
2,243 |
Polonia |
|
Sviluppo rurale – rettifica proposta per gli esercizi finanziari 2005-2007 per mancanza della valutazione dell´impatto ambientale per progetti di entità inferiore a 20ha in materia di imboschimento |
0,201 |
Altre rettifiche – rettifica proposta per l´errore più probabile |
0,454 |
Portogallo |
|
Ortofrutticoli – rettifica proposta per gli esercizi finanziari 2007 e 2008 per lacune nel controllo delle rese di trasformazione dei pomodori |
0,678 |
Sviluppo rurale – rettifica proposta per gli esercizi finanziari 2006-2007 per lacune nell´applicazione dei controlli in loco delle misure agro ambientali e delle misure a favore delle zone svantaggiate e per la tardiva applicazione del sistema sanzionatorio |
0,656 |
Altre rettifiche – rettifica proposta per errori finanziari presenti nell´universo Feaga e Feasr per l´esercizio finanziario 2007 |
0,401 |
Spagna |
|
Altre rettifiche – rettifica proposta per errori materiali e noti nella contabilità e in relazione ai debitori |
0,571 |
Svezia |
|
Aiuti per superficie – rettifica proposta per gli esercizi finanziari 2006-2008 per carenze nei sistemi Sipa - Sig, nei controlli amministrativi e nelle sanzioni (anche per le misure di sviluppo rurale) |
76,616 |
Regno Unito |
|
Aiuti per superficie – rettifica proposta per gli esercizi finanziari 2006-2008 per lacune nel controllo, errata assegnazione di diritti e superamento dei massimali regionali |
5,970 |
Allegato Ii: liquidazione dei conti del Feaga e del Feasr Decisione 35: rettifiche per settore
|
In milioni di euro |
Prodotti ortofrutticoli |
1,524 |
|
|
Prodotti lattiero-caseari |
70,912 |
|
|
Vino |
2,918 |
|
|
Aiuti per superficie |
125,804 |
|
|
Sviluppo rurale |
9,486 |
|
|
Pagamenti tardivi |
0,331 |
|
|
Altre rettifiche |
3,109 |
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LA RETE OGM FREE SI ESPANDE IN GERMANIA |
|
|
 |
|
|
. Si e` conclusa a Bruxelles, presso la sede di rappresentanza della Regione tedesca Nord Reno Westfalia, la cerimonia ufficiale di adesione del Land alla rete delle Regioni Ogm ´ Free, che sale cosi` a 58 membri. La firma dei documenti di adesione e` avvenuta tra Johannes Remmel, assessore all´Agricoltura del Nord Reno Westfalia, e Paolo Petrini, vice presidente e assessore all´Agricoltura della Regione Marche e presidente della Rete europea delle Regioni libere da Ogm. ´Siamo molto lieti di essere qui con gli amici tedeschi ´ ha detto Petrini ´ per ufficializzare l´adesione alla Rete di un importante Land come il Nord Reno Westfalia. Obiettivo generale della nostra organizzazione e` quello di allargare sempre di piu` i membri e accrescere cosi` l´influenza delle posizioni a favore della biodiversita` e della qualita` propria delle produzioni europee. Qualita` e diversita` minacciate dall´uso degli Ogm. Il coinvolgimento delle Regioni tedesche e` molto importante, la Rete si allarga e dopo il Thueringen, ora il Nord Reno Westfalia. La Germania e` sempre piu` motore economico e sociale dell´Europa ed e` molto importante che qui si diffondano i principi propri della Rete. La mia presenza qui, oltre che dovuta all´incarico che ricopro come presidente delle Regioni Ogm - free, e` determinata dal forte interesse dei tedeschi alle procedure di tracciabilita`, garanzia di sicurezza e qualita`, che la Regione Marche sta implementando da tempo nel settore agroalimentare. In particolare il ministro Remmel si e` mostrato particolarmente interessato e ha voluto approfondire il progetto ´Qm ´ Qualita` garantita dalle Marche´. Un segno che dimostra l``interesse suscitato e l``adeguatezza delle politiche regionali che da tempo portiamo avanti´. Al dibattito nato durante la cerimonia hanno preso parte, oltre a Petrini, tra gli altri, il rappresentante della Commissione europea, Ladislav Miko (vice direttore generale - Dg Sanco ´ salute e politica per i consumatori) che ha illustrato gli strumenti europei a disposizione delle Regioni per difendere la propria biodiversita`. L´orientamento europeo in materia di Ogm e` in una fase evolutiva. Dopo gli emendamenti alla direttiva 2001/18, approvati dal Parlamento europeo lo scorso 5 luglio, sulla possibilita` per gli Stati membri di bandire o limitare le coltivazioni Ogm dai propri territori, si attende ora il pronunciamento del Consiglio dei ministri dell´Ue. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FINANZIAMENTI ALL’AGRICOLTURA. MANZATO: BANCHE SCOMMETTANO SUL SETTORE PRIMARIO
|
|
|
 |
|
|
Venezia - “Gli Istituti di Credito dovrebbero intervenire per svincolare risorse a favore dei segmenti produttivi e delle aree con maggiori possibilità di sviluppo, che hanno registrato trend positivi di crescita nell’ultimo anno, come il settore primario del Veneto”. Lo ha affermato il 14 ottobre l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato, evidenziando i dati Istat che confermano come la ripresa economica italiana parta dal Nord Est e l’agricoltura stia riconquistando il suo ruolo di settore primario per l’economia. “E’ una leadership che va premiata a tutti gli effetti, per contribuire ad accelerare la creazione di ricchezza e di posti di lavoro. Tutti i dati – ha ribadito Manzato – ci dicono che dai campi è partita la ripresa del Pil. E, per quanto riguarda il Veneto, da qui è partita anche la ripresa dell’occupazione e dell’imprenditoria giovanile”. Secondo l’Istat, l’agricoltura Veneta e del Nordest sta contribuendo in maniera significativa, con una percentuale di crescita del Pil pari all’1,5 %, rispetto alla media nazionale dell’1 per cento. “Questo evidenzia che il Veneto offre opportunità di sviluppo anche nel comparto dell’economia rurale e agroalimentare, – ha aggiunto Manzato – e siamo consapevoli che i giovani imprenditori agricoltori sono la nostra principale risorsa. Il loro numero continua a crescere pur a fronte di una continua diminuzione del numero delle imprese e come Regione abbiamo sostenuto l’insediamento come titolari di una propria azienda per circa 1.200 di loro in poco più un triennio. Una convinta fiducia da parte delle banche nel settore primario – ha concluso l’assessore – darà una ulteriore spinta ad una agricoltura che vuole far crescere il suo potenziale. Per quanto ci riguarda, noi siamo impegnati a creare una rete, un sistema di collaborazione tra enti pubblici e privati, in grado di fare da spalla ai lavoratori e a quanti intraprendono con coraggio un’attività nel settore agricolo, con benefici non solo per l’economia regionale e nazionale ma anche per la sicurezza dei consumatori”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOLZANO, BERGER SULLA RIFORMA DELLA PAC: "BASE POSITIVA, MA CI SONO ANCORA OMBRE" |
|
|
 |
|
|
Un´agricoltura più sostenibile, con una maggiore attenzione all´importanza di questo settore sia per l´ambiente che per la società. Sono questi i pilastri della proposta di riforma della politica agraria europa (Pac) presentata il 12 ottobre a Bruxelles. Per l´assessore Hans Berger "la base è positiva, ma ci sono ancora alcune ombre". Giudizio positivo, pur con qualche distinguo, da parte dell´assessore provinciale Hans Berger alla proposta di riforma della Pac illustrata a Bruxelles dal commissario europeo all´agricoltura Dacian Ciolos. "L´opera di lobbying che negli ultimi mesi abbiamo portato avanti a livello di Ue - sottolinea Berger - ha portato frutti concreti. Le linee guida della riforma mettono in luce una politica più attenta alle tematiche ambientali e orientata a valorizzare l´importanza sociale dell´agricoltura". Particolarmente importante, secondo l´assessore all´agricoltura, la conferma del sostegno all´agricoltura di montagna. "Nella proposta presentata da Ciolos - prosegue Hans Berger - non solo vengono confermati gli strumenti già utilizzati in Alto Adige, ma ne vengono introdotti di nuovi. Mi riferisco soprattutto alla possibiltà di accedere ai pagamenti diretti delle indennità per i territori svantaggiati, con particolare attenzione alle piccole aziende, nonchè all´innalzamento dei premi di superficie per le zone di montagna". Berger valuta positivamente anche gli strumenti per il sostegno ai giovani agricoltori ("possono contribuire ad assicurare il futuro del settore") e il tetto ai contributi per le imprese di grandi dimensioni. Ma non mancano le zone d´ombra della riforma della politica agraria comunitaria: "Sulla carta è un´ottima proposta - conclude il vicepresidente della Giunta provinciale - ma sappiamo già che i mezzi finanziari a disposizione dell´agricoltura saranno sempre di meno. Se da un lato si chiede continuamente di più in tema di ambiente, alimentazione, paesaggio e sicurezza, dall´altro si riducono i fondi. Ci aspetta una dura battaglia a Roma per la distribuzione dei fondi europei, e siamo consapevoli di dover lottare per ogni euro". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SOSTENERE COLTIVAZIONI ALTERNATIVE CONTRO LA CARENZA DI MATERIE PRIME
|
|
|
 |
|
|
Nei prossimi 10 anni la popolazione mondiale passerà da 6,8 miliardi di persone a 9 circa (stima Nazioni Unite), con un conseguente e inevitabile incremento della richiesta di cibo, acqua, energia e materie prime. Oggi il 75% delle terre sono utilizzate per il pascolo e per la coltivazione di foraggio per bestiame, questo vuol dire che se non si interviene in tempo, anche apportando piccole modifiche alla nostra alimentazione quotidiana, entro il 2030 avremo bisogno di 2 pianeti per rispondere alla crescente richiesta di consumi. Partendo da queste considerazioni, e dalla necessità quindi di rispondere alle problematiche di efficienza e ottimizzazione delle risorse disponibili, è stato organizzato un incontro tra i parlamentari europei e gli stakeholders in occasione della “Settimana Europea della Soia”. Consumare i nutrienti essenziali per il nostro organismo senza abusare delle risorse naturali del pianeta per la produzione è diventata una priorità. Gli esperti concordano sul fatto che gli attuali modelli di consumo non sono sostenibili e che occorre adottare piccoli cambiamenti nelle nostre abitudini alimentari per ridurre l’impatto ambientale. Grazie alla loro origine vegetale, i prodotti a base di soia richiedono un minor utilizzo di terra e acqua e generano minori quantità di gas serra e al tempo stesso rispondono bene alle esigenze di alimentazione sana e stili di vita bilanciati che oggi vengono raccomandati. Oggi il consumo di carne pro capite nei 27 Stati Membri dell’Ue supera gli 83 Kg/anno, una cifra ben lontana da quelle che sono le esigenze umane di proteine animali (circa 90 g al giorno). Il 18% dei gas serra mondiali provengono dagli animali (Fao), e solo in Europa il settore animale è responsabile del 9,1–12,8% delle emissioni totali del Vecchio Continente (Joint Research Center della Commissione Europea). Ma non solo, la produzione di cibo a base animale richiede il dispendio di numerose risorse naturali siano esse terra, acqua o combustibili fossili, un consumo che gli esperti ritengono non sostenibile ancora per molto. Da qui emerge l’esigenza di puntare su alimenti alternativi, di origine vegetale, come i prodotti a base di soia, che hanno la peculiarità di poter vantare una produzione sostenibile. Produrre 1 litro di soia drink richiede 3 volte in meno di terra, 2,5 volte in meno di acqua e una emissione di Co2 inferiore di ben 5 volte rispetto a quanto serve per la produzione di 1 litro di latte di mucca. Produrre 1 kg di carne alternativa a base di soia richiede 45 volte in meno di terra, 20 volte in meno di acqua e produce emissioni di Co2 10 volte inferiori rispetto alla produzione dello stesso quantitativo di carne. Senza contare che per produrre 1 kg di carne sono necessari 7 kg di cereali da foraggio e 15.000 litri di acqua. Se la popolazione europea sostituisse gli alimenti a base di carne con quelli a base di soia almeno 1 giorno a settimana, questo avrebbe un effetto in termini di emissioni di Co2 pari a 13.7 milioni di auto in meno su strada (Ensa). Solo in Italia corrisponderebbe a 1 milione e 700 mila auto in meno su strada. Come avviene per le energie verdi, l’Unione Europea dovrebbe sostenere e incoraggiare la produzione e il consumo di quei cibi che hanno un impatto ambientale efficiente come la soia. Bernard Deryckere, Presidente dell’European Natural Soyfood Manufacturers’ Association (Ensa), ha dichiarato: “Gli europei hanno progressivamente adottato le lampadine a basso consumo energetico, non appena compreso che un piccolo cambiamento avrebbe potuto avere un impatto concreto sull’ambiente. Ma questo vuole anche dire riuscire ad apportare energia al nostro organismo attraverso risorse che abbiano un impatto ambientale efficiente. I cibi a base di soia sono una parte di questa soluzione”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
NUOVA PAC. LOMBARDIA: MENO SOLDI, SARANNO AGGIORNATE LE PREVISIONI |
|
|
 |
|
|
Vertemate con Minoprio/co "I dati usciti in previsione dell´applicazione della Pac per il periodo 2014-2020 non fanno altro che ribadire le nostre preoccupazioni. Preoccupazioni che già avevamo, non cambiano la previsione. Uno stato di cose che, però, deve servire per confermare la nostra attività, come Lombardia, ma anche per le altre regioni, in sinergia con lo Stato". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Giulio De Capitani, il 13 ottobre, a margine di un convegno sul florovivaismo rivolto agli studenti di agraria, organizzato con il contributo di Regione Lombardia presso la Fondazione Minoprio di Vertemate con Minoprio (Co). Secondo i dati diffusi ieri i contributi diretti agli agricoltori italiani sono destinati a diminuire progressivamente fino ad arrivare, nel 2019, a essere del 6 per cento inferiori rispetto a quelli del 2013. Commentando la nuova Politica agricola comune, le cui linee guida per il 2014-2020 sono state illustrate dal commissario Ue per l´agricoltura Dacian Ciolos, l´assessore De Capitani ha avvertito che "occorre adattare il più possibile alle peculiarità della nostra agricoltura quelle che saranno le decisioni definitive sull´applicazione della Pac sia ai budget che alle misure del Piano di Sviluppo rurale. Un´agricoltura, quella lombarda e italiana, che ha caratteristiche molto differenti da quella dei Paesi del Nord e, soprattutto, delle 12 nuove nazioni che entrano, insieme alle 15 già presenti, nella Pac". "Su questo ci siamo già mossi - ha concluso De Capitani -: aggiorneremo il documento che abbiamo condiviso come Giunta regionale a marzo scorso e che abbiamo condiviso pure con gli altri assessori delle Regioni sul tavolo nazionale di confronto". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PARMA, INCONTRO SULL’IMPIANTO A BIOMASSA DI TRECASALI LE ISTITUZIONI HANNO INVITATO IL GRUPPO ERIDANIA SADDAM A PRESENTARE IL PROGETTO IN UNA ASSEMBLEA PUBBLICA SU INIZIATIVA DELLE ISTITUZIONI |
|
|
 |
|
|
Si è svolto il 14 ottobre in Provincia un incontro fra il presidente Vincenzo Bernazzoli, il suo vice Pier Luigi Ferrari, il sindaco di Trecasali Nicola Bernardi e l’Ad di Eridania Italia Daniele Bragaglia. La discussione ha riguardato la proposta avanzata dall’azienda di realizzare, nell’ambito del progetto di rafforzamento del polo bieticolo saccarifero. Un impianto a biomassa da 15 megawatt. Durante l’incontro i rappresentanti di Comune e Provincia hanno manifestato la preoccupazione per l’impatto che tale struttura potrà avere in quel territorio già fortemente insediato e hanno invitato l’azienda a partecipare ad una assemblea pubblica per illustrare il progetto ai cittadini. Si attende dunque la risposta di Eridania Saddam per fissare la data dell’assemblea che sarà convocata dall’Amministrazione comunale di Trecasali. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PUGLIA: NUOVA PAC INADEGUATA PER MEDITERRANEO |
|
|
 |
|
|
“La proposta di riforma della Politica Agricola Comunitaria presentata ieri dal Commissario europeo all’Agricoltura Dacian Ciolos, appare inadeguata rispetto alle grandi sfide che i nostri agricoltori e i territori rurali hanno di fronte”. Netto il giudizio del coordinatore della Commissione Politiche Agricole nazionale Dario Stefàno, sintetizzando il 13 ottobre la preoccupazione di tutti gli assessori all’agricoltura d’Italia per una riforma che “contrariamente a quanto richiesto da tutto il sistema agricolo italiano sembra orientata a premiare le "rendite" piuttosto che gli "agricoltori veri"”. “Le parole del Commissario Ciolos – spiega Stefàno - ci avevano inizialmente dato l´illusione di ricevere un testo dai contenuti ambiziosi, capace di sostenere un settore sempre più esposto ai rischi di un mercato altalenante e che comprime sempre più i margini degli imprenditori agricoli. Così come le rassicurazioni del Ministro Romano che anticipavano possibili cambiamenti in positivo dell´ultima ora. Invece, la proposta che ci è stata consegnata aggrava le preoccupazioni della vigilia, che da tempo cerchiamo di rappresentare al Governo nazionale e che già presagivano dover scontare una insufficiente autorevolezza del nostro Paese in ambito europeo: nessuna novità sul fronte degli interventi per la gestione delle crisi di mercato, nessuno strumento concreto per accompagnare e sostenere i comparti e i territori che più di altri soffriranno il passaggio verso un nuovo sistema di pagamenti diretti”. “La Commissione – prosegue il coordinatore - sembra ignorare le differenze territoriali che caratterizzano la realtà europea, penalizzando soprattutto i sistemi agricoli dell´area mediterranea, di cui si trascurano i tratti peculiari: dall´apporto del fattore lavoro al valore ambientale e paesaggistico delle sue colture più tradizionali. Il tutto condito da una riduzione delle risorse che per il nostro Paese é di circa il 7% per i pagamenti diretti e da una riorganizzazione del pagamento unico che appare complessa e destinata ad incrementare il già pesante carico burocratico dei nostri agricoltori. Soprattutto riguardo a quella che é definita come "componente verde", le pratiche da seguire e il sistema dei controlli che dovrebbe accompagnarle appaiono farraginose”. “Non solo, – incalza Stefàno - gli impegni individuati dalla Commissione a carico degli agricoltori ignorano temi cari all´agricoltura mediterranea, come il risparmio idrico e non tengono in nessuno conto il contributo ambientale che può essere dato da colture come vino, olivo, alberi da frutta. Infine, i margini concessi agli Stati membri per gestire le situazioni di sofferenza che inevitabilmente accompagneranno l´implementazione della nuova Pac, sono insufficienti. Le risorse disponibili per l´aiuto accoppiato, così come proposte dalla Commissione, appaiono del tutto inadeguate a tamponare eventuali situazioni di crisi. E le maglie della flessibilità troppo strette per assicurare interventi coerenti con uno scenario in continuo mutamento. La proposta della Commissione doveva garantire il duplice obiettivo di garantire maggiore competitività e meno inquinamento: questa proposta sembra invece andare nella direzione di "meno opportunità e più burocrazia”. “Ora – conclude l’Assessore Stefàno - tocca al Governo nazionale attivarsi affinché Consiglio e Parlamento Europeo possano correggere il tiro per andare incontro alle aspettative degli agricoltori e dei cittadini italiani. Il Sistema delle Regioni, ancora una volta, ha messo nelle mani del Ministro un documento unitario e la disponibilità a supportarne il lavoro nel negoziato europeo, anche attraverso la presenza di una congrua rappresentanza nella delegazione italiana. L´auspicio è che, almeno questa volta, la nostra disponibilità non sia mortificata e non venga letta come lesa maestà ad una rappresentanza del sistema agricolo nazionale in ambito europeo, vissuta sin qui con uno spiccato senso di esclusività e che ha prodotto risultati assai modesti”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
GLI ITALIANI E I PROBLEMI CON IL LATTOSIO |
|
|
 |
|
|
Il 98% degli zuccheri presenti nel latte è costituito dal lattosio che è contenuto oltre che nel latte, anche nei suoi derivati (formaggi e yogurt) e in prodotti a base di siero di latte. Diversi possono essere i problemi alimentari che derivano da questo “zucchero” e sono sempre di più i soggetti che soffrono a causa del lattosio. Nel linguaggio comune i termini “allergia al latte” e “intolleranza al lattosio” sono spesso usati in modo interscambiabile, creando confusione. Entrambi i termini si riferiscono a differenti condizioni di salute, con differenti cause, sintomi, gruppi colpiti e differenti trattamenti che sono necessari per eliminare gli effetti provocati. Si definisce “intolleranza al lattosio” l’insieme dei sintomi che possono presentarsi per l’incapacità di digestione del lattosio, causata da una carenza di lattasi, l’enzima che scinde il lattosio in zuccheri semplici che vengono poi assorbiti dal tratto gastrointestinale. Non tutte le persone che hanno una carenza di lattasi sviluppano sintomi clinicamente rilevanti, ma quelli che li sviluppano vengono definiti “intolleranti al lattosio”. L’espressione e l’attività della lattasi inizia a diminuire nella maggior parte delle persone intorno ai 2 anni di vita con una riduzione progressiva geneticamente programmata, ma i sintomi di intolleranza al lattosio raramente si sviluppano prima dei 6 anni. Dall´altro lato invece, l´allergia alimentare è una reazione del sistema immunitario dell´organismo a qualcosa contenuto nell´alimento o ad un ingrediente dell´alimento solitamente una proteina. Il latte bovino, le uova, il grano e la soia sono tra le fonti piú comuni di allergie alimentari nei bambini. L´allergia al latte, nella fattispecie, è causata da un´anormale reazione del sistema immunitario alle proteine presenti nel latte. Proprio questo crescente fenomeno ha dato lo stimolo per una ricerca condotta da Nielsen sul Consumer Panel (9.000 famiglie e 25.000 individui) con l’obiettivo di quantificare e qualificare il fenomeno in molti dei suoi aspetti e soprattutto di identificare un target di consumatori, con la possibilità di analizzarne in dettaglio i comportamenti d’acquisto e i bisogni da soddisfare. Questa ricerca rappresenta sicuramente un patrimonio informativo prezioso e pressochè unico, data la paradossale scarsità di dati ufficiali e ricerche quantitative sull’argomento. Il primo dato importante che evidenzia la ricerca riguarda il dimensionamento del fenomeno: ad oggi in Italia 4.2 milioni di individui dichiarano di soffrire a causa del lattosio; di questi 2.8 milioni hanno “semplici” problemi di digestione, 1.1 milioni sono intolleranti e 305 mila sono invece allergici. Un altro importante risultato della ricerca riguarda le abitudini e i comportamenti alimentari dei soggetti sofferenti al lattosio. Il 17% degli intolleranti al lattosio elimina dalla propria dieta tutti i prodotti che lo contengono, il 18% decide di consumare prodotti a basso contenuto di lattosio (Bcl), mentre il 50% decide di limitarsi il più possibile concedendosi saltuariamente uno strappo alla regola. Per gli allergici, invece, il 45% deve necessariamente eliminare questi prodotti e il 20% utilizza prodotti a basso contenuto di lattosio. Si identifica quindi un target di consumatori specifico che le aziende del settore alimentare e quelle della distribuzione dovrebbero analizzare più in dettaglio per capirne le esigenze ma soprattutto per identificare delle opportunità di business non ancora sfruttate. Alcune delle esigenze emerse dalla ricerca in oggetto sono, infatti, molto chiare ed evidenziano la richiesta di un’offerta di prodotti più ricca. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AGRICOLTURA: FONDI EUROPEI, ABRUZZO NON PIU´CENERENTOLA
|
|
|
 |
|
|
Pescara - L´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo ha partecipato a Roma alla riunione della Commissione Politiche agricole con i colleghi delle altre Regioni e con il Ministro Saverio Romano. Nel corso dell´incontro, il capo del Dicastero ha certificato l´ottimo risultato raggiunto dall´Abruzzo per quanto riguarda l´utilizzo degli stanziamenti comunitari previsti nell´ambito del Programma di Sviluppo Rurale, con una spesa che ammonta al 95,7% dell´obiettivo stabilito, grazie al quale è stato scongiurato concretamente il rischio di disimpegno dei fondi. Inoltre l´Abruzzo, che si conferma tra le regioni più virtuose, si attesta al secondo posto nella graduatoria nazionale. Nel corso dell´incontro è stato sottolineato come siano diverse le Regioni che corrono il pericolo di disimpegno e il Ministro le ha invitate ad accelerare le loro procedure in vista della scadenza del 31 dicembre 2011. Sono a rischio la Sardegna (con un importo a rischio pari a 48.600.664 euro), la Basilicata (53.643.434 euro) e la Sicilia (140.905.430). Ad esse possono aggiungersi, anche se con un indice inferiore, il Friuli, il Molise, la Calabria e la Puglia. "Dei fondi previsti per la nostra Regione che ammontavano a 69 milioni 722 mila euro - sottolinea l´assessore Febbo - sono stati già erogati alle aziende agricole 66 milioni 743 mila 35 euro. Si tratta dell´ennesima dimostrazione di come finalmente l´Abruzzo non sia più la cenerentola delle Regioni italiane, come veniva definita anni fa, quando sembrava che non sapessimo impegnare e spendere i fondi comunitari. Il raggiungimento di questo importante obiettivo, ufficializzato nel corso dell´incontro con il Ministro, conferma la bontà della Politica di sviluppo rurale intrapresa da questa amministrazione fermamente consapevole che i fondi comunitari rappresentano uno strumento indispensabile per una regione come la nostra ad alta vocazione agricola. Gli interventi messi in campo, infatti, permettono di sostenere la competitività della nostra agricoltura, salvaguardare l´ambiente, tutelare il lavoro degli addetti del settore primario e creare nuove opportunità. Inoltre, ci tengo a sottolineare come i risultati certificati in questi mesi danno la fotografia di un settore agricolo in buona salute, sebbene la situazione a livello internazionale si ancora grigia, che può vantare numeri importanti in termini di Pil, esportazioni e occupazione. Piaccia o non piaccia, l´Abruzzo continua, con un trend constante, a vantare una grande competitività nell´export dei suoi prodotti di punta. Nel corso dell´incontro con il Ministro - aggiunge l´Assessore - sono state illustrate anche le linee della nuova Pac (Politica agricola comune) 2014-2020. Pur essendo stato scongiurato un taglio sull? asse I che sarà del 5% in virtù dell´allargamento dei Paesi membri, l´aspetto che più ci preoccupa riguarda il rinvio della discussione sulle linee e gli importi del Psr con il Commissario europeo Soros che si è riservato di affrontare questi argomenti il prossimo anno. A questo riguardo, forti perplessità sono state espresse a tutti i livelli dallo stesso Ministro Romano, dal Presidente della Commissione Agricoltura al Parlamento europeo, Paolo De Castro, dai colleghi delle altre Regioni e dai rappresentanti delle Confederazioni". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
IN ARRIVO IN SETTIMANA 112 MILIONI DI EURO AGLI AGRICOLTORI VENETI |
|
|
 |
|
|
Venezia - E’ in arrivo una vera e propria boccata d’ossigeno per le aziende agricole venete: da mercoledì prossimo, 19 ottobre, cominceranno ad arrivare nei conti correnti degli interessati gli anticipi della cosiddetta “domanda unica” per l’anno corrente. “Si tratta delle prime 84.176 domande, quelle che hanno già superato i controlli amministrativi – ha ricordato l’assessore all’agricoltura Franco Manzato – per un importo liquidato di poco superiore a 112 milioni di euro, pari ad una anticipazione del 50 per cento del valore dei premi ammissibili”. La “domanda unica” è un sistema che permette agli agricoltori di accedere ai pagamenti diretti dei premi previsti dall’Unione Europea nell’ambito della Politica Agricola Comune. “Nel complesso, le domande di premio comunitario pervenute nel 2011 da parte degli imprenditori agricoli del Veneto sono state 93.602 – ha ricordato Manzato – per un importo liquidabile come anticipo di circa 150 milioni complessivi. Nei prossimi giorni sarà effettuata la liquidazione dell’anticipo anche alle restanti domande, compresi gli aiuti accoppiati previsti nei settori delle colture proteiche, riso, frutta in guscio e zucchero”. Mercoledì scorso, inoltre, è stato effettuato il pagamento dell’aiuto specifico per il 2011 sulle assicurazioni dell’uva, per un importo complessivo erogato di quasi 15 milioni di euro a 6.886 viticoltori veneti. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
DEPARDIEU A TREQUANDA PER GIROLIO 2011. SALVADORI: “VETRINA PER TUTTA LA TOSCANA” |
|
|
 |
|
|
Firenze - Sarà Trequanda la tappa toscana di Girolio 2011, la staffetta nazionale dell’olio promossa dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio. L’iniziativa, che è stata presentata ieri durante una conferenza stampa tenuta presso la sede della Regione Toscana, in palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, avrà un testimonial d’eccezione: l’attore francese Gerard Depardieu, che a Trequanda (Siena) è un abitueè ed è appassionato dell’olio e del vino locale. Depardieu, che condisce con l’olio toscano (se lo fa mandare da Trequanda) i piatti che fa servire nel suo ristorante di Parigi, sarà presente all’evento che si terrà a Trequanda sabato 22 e domenica 23 ottobre. Un appuntamento al quale sarà presente anche l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana, Gianni Salvadori, che stamani ha preso parte alla conferenza stampa di presentazione di Girolio. “Girolio – ha detto l’assessore Salvadori – è una vetrina importante per l’olio Toscano, non solo per la città che ospita la manifestazione, ma per tutta la Toscana. La nostra regione – ha ricordato Salvadori – produce un olio di eccellente qualità, può vantare 3 Dop (Terre di Siena, Chianti classico e Lucca) e un Igp (Olio Toscano). In particolare l’olio Toscano Igp raggruppa 11 mila olivicoltori, 51,5 mila ettari e 0,5 mila trasformatori. In totale in Toscana sono destinati alla coltura dell’olivo circa 97 mila ettari con un numero di piante compreso fra 15 e 20 milioni. Questo significa – ha concluso Salvadori – che l’olivo e l’olio sono per la Toscana un elemento di fondamentale importanza, non solo per le qualità nutritive, organolettiche e salutistiche dell’olio, ma anche perchè l’olivo rappresenta una caratteristica imprescindibile del paesaggio e della cultura toscana.” Circa la produzione di olio di quest’anno Salvadori ha detto che: “L’annata è stata difficile, perchè molto siccitosa, ma la qualità si annuncia eccellente con un altissimo numero di polifenoli”. L’assessore ha inoltre ribadito l’impegno della Regione a sostegno dell’olivicoltura. “Abbiamo costituito un tavolo – ha detto Salvadori - e intendiamo elaborare un progetto strategico sul tema della valorizzazione dell’olio. I risultati del tavolo saranno pronti, crediamo, entro il mese di novembre. L’obiettivo di fondo è quello di garantire un miglior reddito a chi coltiva l’olivo e produce olio. Questo è anche il significato della presenza della Regione alla tappa di Girolio che si terrà a Trequanda: significa che la Regione è vicina a chi coltiva l’olivo e produce olio.” Il 22 ottobre a Trequanda l’assessore Salvadori firmerà la pergamena appositamente realizzata da Ro Marcenaro, che rappresenta l’Italia e le tappe di Girolio in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. La manifestazione ha ricevuto anche il patrocinio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Per tutta la giornata del 22 ottobre e per quella di domenica 23 la cittadina di Trequanda sarà il centro di degustazioni, con l’apertura di numerosi stand, e di iniziative di approfondimento sul tema dell’olio di oliva. Alla conferenza stampa tenuta oggi in Regione hanno partecipato, oltre all’assessore Salvadori, la vicepresidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio e assessore all’agricoltura della Provincia di Siena, Anna Maria Betti, il sindaco di Trequanda, Roberto Marchetti, il coordinatore toscano dell’associazione Città dell’Olio, Franco Ulivieri. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FALSO FORMAGGIO ASIAGO ALL’ANUGA: L’EUROPA INTERVENGA. MENO BUROCRAZIA E PIÙ TUTELA DELLA TIPICITÀ
|
|
|
 |
|
|
Venezia - “E’ un episodio a dir poco inaudito: quel prodotto non doveva neppure essere esposto ad una rassegna importante e seria come Anuga. Di più: non dovrebbe proprio esistere e chi lo ha prodotto rubacchiando un nome famoso e giocando sull’equivoco dovrebbe risponderne, sia per la contraffazione sia per il danno d’immagine ed economico che una cosa del genere provoca”. L’assessore all’agricoltura e alla tutela del consumatore del Veneto Franco Manzato è andato su tutte le furie leggendo le notizie provenienti da Colonia, dove le autorità tedesche hanno sequestrato un formaggio chiamato Asiago ma prodotto nel Wisconsin e che all’Asiago Dop non somiglia neppure nell’aspetto, proposto ad’Anuga, la più grande rassegna mondiale dell’agroalimentare, in violazione alla normativa nazionale e comunitaria sulle denominazioni di origine. Medesimo provvedimento di sequestro è stato ottenuto, nei confronti della stessa azienda americana, anche per un prodotto denominato “Parmesan”. “L’europa dimostri di tutelare di più i produttori di qualità del vecchio continente – ha aggiunto Manzato – dove i nostri agricoltori hanno bisogno di meno burocrazia comunitaria e di maggiore impegno nella difesa della tipicità e qualità che creano valore. C’è da chiedersi perché un ‘coso’ del genere viene lasciato produrre, quando è un evidente inganno per gli stessi consumatori statunitensi. Siamo di fronte a qualcosa che non ha nulla a che vedere con il territorio, i controlli e persino con gli ingredienti del nostro Asiago Dop, visto che è arricchito da olio d’oliva e rosmarino. Si potrebbe definire un autentico intruglio, che miseramente somma a vanvera ingredienti e nomi ciascuno dei quali ha la sua nobiltà. Spero che l’Europa agisca anche per vie legali – ha concluso Manzato – per impedire alla fonte che possa continuare una scempiaggine del genere. In ogni caso chiedo un intervento specifico al nostro Ministro degli Esteri”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AGRICOLTURA IN LOMBARDIA. 25.000 EURO PER ALLEVAMENTI ´RICHIAMI VIVI´ APPROVATA LA CONVENZIONE CON FEDERAZIONE ORNICOLTORI ITALIANI |
|
|
 |
|
|
Milano - La Giunta regionale ha dato definitivamente il via alla convenzione tra la Regione e il raggruppamento lombardo della Federazione Ornicoltori Italiani per la tutela della fauna selvatica. Con questo accordo si vuole incentivare l´attività di allevamento delle specie di uccelli utilizzabili come richiami vivi per la caccia di appostamento, come l´allodola, la cesena, il tordo sassello e bottaccio, il merlo e il colombaccio. Sebbene la normativa nazionale e regionale preveda la possibilità per le Regioni di autorizzare le Province a catturare un certo numero di esemplari per cederli gratuitamente ai cacciatori, la Direttiva europea in materia di conservazione degli uccelli selvatici impone di ricorrere, se possibile, a soluzioni alternative alla cattura di uccelli selvatici in natura. L´allevamento in cattività rappresenta l´unica soluzione alternativa alla cattura in natura. Lo stesso accordo prevede uno stanziamento di 25.000 euro complessivi per 6250 capi nati e allevati per il 2011. Per ogni animale verrà così conferito un contributo di quattro euro. La Federazione Ornicoltori Italiani, istituita per la conservazione, lo sviluppo e il miglioramento del patrimonio ornitologico italiano, è l´unico ente riconosciuto a livello nazionale e internazionale autorizzato a fornire agli allevatori italiani di uccelli, gli anelli che certificano la nascita in cattività degli stessi. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SQUACQUERONE, PUBBLICAZIONE DELLA DOMANDA DI RICONOSCIMENTO DELLA DOP
|
|
|
 |
|
|
Bologna - “Esprimo grande soddisfazione per un risultato, ottenuto dopo oltre dieci anni dalla presentazione della domanda da parte dell’Associazione dei caseifici specializzati nella produzione, che riconosce l’unicità del territorio e la grande passione dei produttori che hanno saputo preservare le caratteristiche di un prodotto che, da moltissimi anni, si identifica con la Romagna.”così l’assessore regionale all’agricoltura dell’Emilia-romagna Tiberio Rabboni ha commentato la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale europea della domanda di riconoscimento della denominazione di origine protetta “Squacquerone di Romagna”. Trascorsi sei mesi, durante i quali gli Stati membri della Ue possono presentare osservazioni al testo approvato, anche questo formaggio sarà definitivamente iscritto nel registro europeo delle Dop e delle Igp. “I tanti ostacoli incontrati durante la lunghissima procedura di registrazione – ha proseguito Rabboni – ci hanno fatto comprendere la grande popolarità conquistata sul campo dallo Squacquerone di Romagna. L’attribuzione della Dop contribuirà a riportare al territorio ed ai caseifici che lo producono nel rispetto del disciplinare l’intero valore di un prodotto così immediatamente riconducibile alla Romagna e consentirà di consolidare la posizione di primissimo piano che la nostra Regione ha conquistato a livello nazionale ed europeo per il numero di prodotti Dop e Igp”. L’area in cui sarà possibile produrre “Squacquerone di Romagna Dop” comprende tutte le province romagnole, la provincia di Bologna e parte della provincia di Ferrara. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AGRICOLTURA FVG: INDENNITÀ COMPENSATIVE, PRIMI CONTRIBUTI IN ARRIVO |
|
|
 |
|
|
Verzegnis - "L´organismo pagatore regionale è un opzione non più eludibile": a dirlo nuovamente è l´assessore regionale alle Risorse agricole, naturali e forestali, Claudio Violino, a margine di un incontro avvenuto il 13 ottobre insieme al direttore centrale Luca Bulfone e alla dirigente competente, Serena Cutrano, con gli agricoltori di montagna che avevano chiesto a gran voce i pagamenti per le Indennità compensative previste dal Psr - misura 211 e che avevano minacciato di presentarsi nella sede della Regione a Udine insieme alle loro mucche. Ma la marcia su Udine non c´è stata, anche perché l´assessore ha incontrato circa una quindicina di interessati nella sede del vivaio forestale di Verzegnis per spiegare, insieme ai suoi dirigenti, quali sono le motivazioni dei ritardi. Agli agricoltori e allevatori presenti, che rivendicano i mancati pagamenti, sono stati esposti i dati in possesso della Regione, che rimarcano il fatto che i ritardi sono dovuti per la maggior parte a problemi legati ai sistemi informatici di Agea. In particolare, nel 2007 ci sono in elenco 1250 domande di cui sono ferme in istruttoria solo 3: queste mancanti sono ancora in fase istruttoria, già sollecitate e segnalate, sono bloccate per problemi informatici non dipendenti e risolvibili dalla Regione ma soltanto da Agea. Nell´anno successivo, le domande in elenco sono 1248, di cui sono ancora ferme 24. Di queste aziende non ancora liquidate, fanno parte, oltre alle 3 precedentemente citate, anche altre aziende che sono state controllate a campione da parte di Agea. Questo significa che fino a che non rientreranno a sistema i risultati dell´indagine, l´istruttoria non potrà dirsi conclusa. Per il 2009, a fronte di 1162 domande, le domande ancora in istruttoria sono 93. Oltre a problemi contingenti relativi a circa una quindicina di domande - problemi risolvibili anche dalla struttura regionale - il numero di pratiche non chiuse è alto anche perché le domande non liquidate negli anni precedenti non possono essere chiuse. Inoltre, Agea ha controllato a campione nuovamente buona parte delle domande. Per il 2010, come già affermato precedentemente dalla Direzione centrale Risorse rurali, agroalimentari e forestali, i ritardi erano imputabili a una ricostruzione dei meccanismi di calcolo del premio, rimodulandolo in base alla singola azienda permettendo così un aumento del premio. La revisione dei meccanismi di calcolo - risolta completamente solo lo scorso 30 settembre - ha comportato un passaggio formale presso la Comunità Europea, nonché l´aggiornamento del sistema informatico di Agea. A oggi si è potuto procedere al pagamento di un anticipo del 75 p.C. Dell´intera indennità su quasi tutte le domande presentate. "Come già ribadito più volte, i ritardi sono dovuti a problemi che hanno sede a Roma - ha precisato l´assessore - e con Roma intendo dire Agea. Capisco che la situazione sta diventando insostenibile per l´agricoltura di montagna, che soffre come e forse di più dell´agricoltura di pianura. Ecco perché voglio ribadire la necessità di un organismo pagatore regionale. Non si tratta di un operazione indolore e a costo zero, ma se vogliamo che i soldi da Bruxelles arrivino più velocemente, dobbiamo iniziare a gestirli il più vicino possibile, anche fisicamente, alle aziende". "Riproporrò la questione al Presidente Tondo - prosegue l´assessore - abbiamo a cuore entrambi l´agricoltura di montagna. L´organismo pagatore regionale può essere uno strumento fondamentale per migliorare la situazione. Non l´unico, probabilmente, ma di certo può essere efficace. Inoltre - conclude Violino - non possiamo perdere un´attività come l´agricoltura montana, fondamentale per la società delle valli e per il mantenimento dello stesso territorio". Durante la riunione gli allevatori si sono soffermati anche su altre problematiche relative alla loro attività, in particolare sui problemi del trasporto latte e sulla situazione dei caseifici: l´assessore Violino e il Direttore dell´Associazione allevatori Oliviero Della Picca hanno sottolineato l´importanza di puntare su iniziative come quelle avviate da Friulmont "nato proprio - ha spiegato l´assessore - per il rilancio dei caseifici della montagna. Sta a voi allevatori - ha detto Violino - credere e portare avanti il progetto". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LOMBARDIA. FAUNA, STANZIATI 28.000 EURO PER INANELLAMENTO
|
|
|
 |
|
|
Milano - E´ sempre alta l´attenzione da parte di Regione Lombardia per la salvaguardia dell´ambiente e, in particolare, del patrimonio faunistico. La Giunta ha infatti approvato una delibera in cui vengono stanziati 28.570 euro per sostenere e incentivare l´attività di inanellamento degli uccelli a scopo scientifico svolta dalle stazioni ornitologiche in cui operano inanellatori autorizzati dalla Regione. Il contributo, ripartito sulla base del numero di uccelli inanellati nella stagione precedente e assegnato alle Province nelle quali sono attive stazioni di inanellamento, è previsto dalla Legge regionale 26/93 e dalla stessa Direttiva Uccelli dell´Unione Europea. I dati saranno poi elaborati per una più corretta programmazione della pianificazione faunistica-venatoria e per approfondire le conoscenze sulla fenologia dell´avifauna in Lombardia e sulle tendenze delle popolazioni in migrazioni. Ciò che verrà raccolto nelle stazioni ornitologiche delle province, anche attraverso l´operazione dell´inanellamento, verrà pubblicato nel volume ´Osservatori Ornitologici - Relazioni annuali sull´inanellamento a scopo scientifico per lo studio degli uccelli in Lombardia´. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AGRICOLTURA: GIUNTA ABRUZZO, PIU´ CARBURANTE PER LE AZIENDE MARSICANE |
|
|
 |
|
|
Pescara - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore all´Agricoltura, Mauro Febbo, ha approvato la delibera per l´aumento dell´assegnazione di carburante agricolo per le aziende agricole del territorio della Marsica. Si tratta di una maggiorazione nella misura del 15% da computarsi sull´intero importo annuale stabilito dalla tabella dei consumi medi di gasolio e benzina per l´impiego agevolato in agricoltura. "Questo intervento - spiega l´assessore - si è reso necessario a causa da un anomalo andamento climatico caratterizzato da eccessive precipitazioni, a seguito del quale gli agricoltori della Marsica sono stati costretti a ripetere le operazioni colturali meccaniche, risemine e a operare interventi di bonifica. Questo ha comportato un maggiore consumo di carburante agricolo che ha evidenziato la necessità di un´integrazione per le colture in atto e per le lavorazioni necessarie. Si tratta di una risposta concreta, - conclude Febbo - che accoglie anche le sollecitazioni provenienti dalle organizzazioni professionali. La misura approvata va, oltretutto, nella direzione indicata, nel settembre scorso, dal Tavolo verde che aveva espresso la necessità di venire incontro, con tempestività, alle numerose istanze del territorio marsicano". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AGRICOLTURA IN SARDEGNA: 560.000 EURO PER LE ORGANIZZAZIONI DI PRODUTTORI |
|
|
 |
|
|
Cagliari - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’agricoltura Oscar Cherchi, ha approvato il programma di spesa relativo all’aiuto ai programmi pluriennali di attività delle Organizzazioni dei Produttori, ai sensi della legge regionale n. 2/2007, tramite l’utilizzo delle somme di competenza del Bilancio della Regione 2011. Le risorse, per un totale di 542.000 euro, sono destinate al finanziamento della seconda annualità dei programmi pluriennali di attività 2011-2013 approvati nel 2010, e alla prima annualità dei programmi 2012-2014, che verranno approvati entro il 31.12.2011 nel rispetto delle procedure definite nelle direttive in materia di Organizzazioni di Produttori non ortofrutta. Queste direttive prevedono che gli obbiettivi generali siano rivolti all’organizzazione, valorizzazione, promozione e razionalizzazione della produzione, e alla riduzione dei costi mediante interventi su determinate voci di spesa che vanno dal personale interno qualificato, all’aggiornamento professionale dello stesso, ad investimenti finalizzati a favorire la concentrazione societaria e produttiva, e l’accesso a nuovi mercati. Sono ammissibili anche alcune voci di spesa relative a locazione o acquisto di strutture e attrezzature purchè ne sia dimostrata la convenienza economica. Le Organizzazioni di Produttori non ortofrutta attualmente riconosciute sono complessivamente 16, delle quali 7 operano nel settore ovicaprino, tre nelle produzioni biologiche, due nel zootecnico e una rispettivamente nel vitivinicolo, nell’apistico e nel cerealicolo, mentre altre cinque sono in corso di riconoscimento. La Giunta, con questa deliberazione, ha quindi conferito mandato all’Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro-pastorale, affinché provveda ad impegnare a favore di Argea la somma di 542.000 euro, e a trasferire successivamente quanto effettivamente necessario per il finanziamento dei programmi di attività approvati, nel rispetto di quanto stabilito dagli artt. 22/23 della legge regionale n. 13 del 8 agosto 2006. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
INAUGURAZIONE PROSCIUTTIFICIO MOLINARO |
|
|
 |
|
|
Villuzza di Ragogna (Ud) - "È di grande soddisfazione per il presidente del Friuli Venezia Giulia constatare che un´azienda che coniuga il carattere della nostra gente, ovvero il grande senso dell´operosità e il valore del lavoro, e la produzione di un´eccellenza gastronomica tipicamente friulana come è il prosciutto di San Daniele, raggiunga in prosperità e salute il traguardo della terza generazione". Così il presidente della Regione, Renzo Tondo, il 14 ottobre in occasione dell´inaugurazione dell´ampliamento del prosciuttificio della famiglia Molinaro a Villuzza di Ragogna. "Questa è gente - ha detto Tondo - che costruisce per la propria famiglia ricchezza, ma lo fa di riflesso per tutta la regione perché questo prodotto si esporta nel mondo: siamo dunque orgogliosi di imprenditori che rischiano ancora, si sobbarcano mutui, cercano nuovi mercati, soprattutto di questi tempi di crisi nei quali - ha commentato il presidente - sarebbe molto più comodo andare alla ricerca di un posto fisso". Emigrante di rientro dalla Germania, Bruno ha iniziato, con la moglie Assunta, la sua impresa come esercente, poi si è trasformato in ristoratore e infine ha deciso di puntare tutto sul prosciutto, iniziando anche la produzione e non solo lo smercio. Ora il prosciuttificio che produce oltre 8 mila pezzi all´anno ed è gestito dai figli Monika e Renato, che si sono impegnati per l´ampliamento della sede di Villuzza non per ragioni quantitative ma prettamente qualitative. "Aumenteremo il periodo di stagionatura da 18 a 24 mesi per arrivare anche ai 36, in caso di pezzi ´millesimati´", ha spiegato Renato Molinaro mostrando a Tondo le stanze di stagionatura che aumenteranno del 40 per cento la superficie dell´azienda. Tondo si è recato in visita allo stabilimento assieme all´assessore regionale alle Risorse agricole, Claudio Violino, sincerandosi sull´utenticità del prodotto e soffermandosi sui dettagli di lavorazione e confezionamento della "mindricule", un salume prodotto con il lombo del maiale, insaporito con una particolare combinazione di sale e spezie e che tradizionalmente veniva prodotto nella zona collinare friulana. Il salume rappresenta una delle linee più tipiche dell´azienda Molinaro che, non a caso, si presenta con il marchio "Sapori di collina". Presenti alla cerimonia di inaugurazione - condotta dal giornalista Daniele Paroni e benedetta dal parroco di Ragogna, Antonio Cappellari - i consiglieri regionali Paolo Menis e Ennio Agnola, il questore di Udine, Antonio Tozzi, il sindaco di Ragogna Mirco Daffarra e l´assessore provinciale Adriano Piuzzi. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PROGETTIO SPIIE ITALIA-EGITTO: A AGRILEVANTE |
|
|
 |
|
|
Ha contribuito alla creazione e qualificazione delle relazioni economiche nelle filiere ortofrutticole, all’avvio di collaborazioni tra aziende italiane ed egiziane e al rafforzamento dei centri servizi del Ministero: questi alcuni dei risultati del Progetto Spiie – Attivazione di sistemi produttivi integrati tra l’Italia e l’Egitto, promosso dall’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia e dal Ciheam Iam Bari, leader partner di progetto. Inserito nel Programma di sostegno alla Cooperazione regionale dell’Accordo di Programma Quadro - Apq Mediterraneo, il progetto sarà al centro del convegno organizzato a Bari il 16 ottobre presso Agrilevante – Sala Regione Puglia (ore 9.00 – 13.30). “Gli scenari della commercializzazione dell’ortofrutta nell’area di libero scambio: i rapporti tra Italia ed Egitto”, è il tema del convegno che affronterà le problematiche connesse alla commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli tra aziende italiane ed egiziane, alle strategie di sviluppo e cooperazione nell’area di libero scambio, al miglioramento della qualità e della competitività nelle relazioni commerciali tra i due paesi. Ad aprire i lavori interverranno: l’Assessore al Mediterraneo, Silvia Godelli, il Ministro dell’Agricoltura egiziano Salah Yousef; il coordinatore estero del progetto Spiie, Salama Eid Salem e, per il Ministero degli Affari Esteri – Dgcs, Maria Grazia Rando. Nella prima parte della giornata, moderata da Roberto De Petro, direttore di Telenorba Verde – Agri7, sono previsti i contributi di: Cosimo Lacirignola, direttore del Ciheam Iam di Bari, sulle opportunità di sviluppo nell’area di libero scambio euro-mediterranea; Giulio Malorgio, dell’Università di Bologna, sul tema della competitività nelle relazioni commerciali tra Italia ed Egitto; Samir El Gammal, del Ministero Commercio e Industria egiziano, sui flussi commerciali tra i due Paesi nel settore alimentare; Yasser Khayal della Upehc – Union of Producers & Exporters of Horticultural Crops sul posizionamento delle imprese egiziane nel mercato internazionale dell’ortofrutta e Giacomo Suglia, vice presidente Fruitimprese, sul comparto ortofrutticolo e le strategie del trade italiano per affrontare le sfide internazionali in questo settore. Chiuderà la mattinata di lavori la Tavola Rotonda sul tema: “I valori della cooperazione decentrata: il valore del progetto Spiie attraverso le esperienze delle Regioni”, moderata da Antonio Felice, direttore della rivista Green Med ed animata dagli interventi di: Bernardo Notarangelo e Mauro P. Bruno, dell’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia; Giulio Bugarini e Luca Masi, referenti di Sviluppo Lazio, della Regione Lazio; Domenico Garritano della Regione Calabria; Maurizio Desantis del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali; Antonio Verrico, del Ministero dello Sviluppo Economico. Le conclusioni saranno affidate all’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Dario Stefàno. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FORESTAZIONE IN CAMPANIA, INCONTRO CON LE 5 PROVINCE |
|
|
 |
|
|
Napoli - Si ¨¨ svolta ieri a palazzo Santa Lucia una riunione sulla forestazione, con i rappresentanti delle cinque Province della Campania. All´incontro, presieduto dall¡¯assessore al Lavoro Severino Nappi, nella qualit¨¤ di coordinatore della Cabina di Regia per la gestione delle crisi e dei processi di sviluppo della Regione, erano presenti il consigliere del presidente Caldoro Vito Amendolara, gli assessori provinciali della Provincia di Napoli Maril¨´ Galdieri, della Provincia di Caserta Ettore Corvino, della Provincia di Salerno Mario Miano, della Provincia di Benevento Carmine Valentino e della Provincia di Avellino Raffaele Coppola. Al termine dell´incontro, ¨¨ stato stabilito quanto segue: ¡ñ le Province metteranno a disposizione immediatamente le risorse di loro pertinenza, che ammontano a 13 milioni e mezzo di euro; ¡ñ ulteriori risorse potranno essere stanziati all´esito dei rispettivi assestamenti di bilancio. Le Province hanno concordato sulla necessit¨¤ che le Comunit¨¤ montane portino a termine le attivit¨¤ amministrative relative alle progettazioni 2010 e 2011, con cui saranno messi nella disponibilit¨¤ altri 27 milioni di euro, e hanno deciso di integrare la task force istituita presso l´assessorato regionale all´Agricoltura per rafforzare e velocizzare ulteriormente l´azione amministrativa delle Cc.mm. Sul versante della progettazione europea. La Regione Campania e le 5 Province hanno altres¨¬ condiviso l´esigenza, nel rispetto della funzione legislativa del Consiglio Regionale, di procedere al riordino per il 2012 della legge regionale n. 11 del 1996 attraverso un disegno di legge della Giunta che punti allo sviluppo della forestazione in uno con la sicurezza integrata e la valorizzazione dei territori. Regione e province si incontreranno ogni 15 giorni per monitorare l´andamento delle attivit¨¤. "Realizziamo - sottolinea l´assessore Nappi - un ulteriore passo avanti per pervenire ad un ridisegno complessivo in grado di sostituire incertezze, precariet¨¤ ed improvvisazione con una logica di programmazione e collaborazione istituzionale, nella quale il lavoro diventi l´obiettivo di una crescita delle comunit¨¤ e non assistenza cieca. "Proseguiremo il nostro sforzo per la salvaguardia dei livelli occupazionali", conclude Nappi. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ANUGA 2011 - PREMIATA UN´AZIENDA MARCHIGIANA PER L´INNOVAZIONE DI PRODOTTO.
|
|
|
 |
|
|
Si e` chiusa a Colonia la manifestazione Anuga 2011, la fiera ´mondiale´ dell´alimentazione, a cui ha preso parte anche la Regione Marche, presente con 16 aziende d´eccellenza del settore agroalimentare di elevata qualita`. La collettiva italiana che ha preso parte alla manifestazione si e` rivelata la piu` consistente con 1.057 espositori (17 per cento), contro le 894 tedesche (14 per cento), seguite poi dalla Spagna (467 espositori) e dalla Cina (407). ´Tra le aziende marchigiane ´ sottolinea il vice presidente e assessore all´Agricoltura, Paolo Petrini ´ una di San Severino Marche ha avuto la nomination per il premio ´miglior packaging per prodotto internazionale´, mentre un´azienda di Sassoferrato ha vinto il premio ´migliore innovazione di prodotto´ per la categoria ´pasta´, presentando un´idea a base di farro e fave. Un importante riconoscimento questo, raggiunto grazie all´elevato livello di qualita`, ricerca e innovazione che caratterizza il sistema agroalimentare marchigiano. Inoltre si tratta di un´ottima promozione per il made in Marche, visto l´interesse che il mercato tedesco riserva alle nostre produzioni. Nello scorso anno sono stati esportati in Germania prodotti alimentari italiani per oltre 3,6 miliardi di euro, con una crescita del 7 per cento sul 2009 e quest´anno si prevede di raggiungere i 3,8 miliardi di euro di esportazioni. La Germania e`, infatti, il primo mercato di destinazione, in termini di valore, per l´industria alimentare italiana, che ha gia` registrato un +9,2 per cento nel primo semestre 2011, ed arrivera` a due cifre a fine anno (+11 per cento). Un mercato, quello tedesco, dal rilevante potere d´acquisto, attento alla qualita` e alle peculiarita` alimentari italiane, nell´ambito delle quali le Marche giocano un ruolo di primo piano´. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ERBALUCE, LA FAVOLA DI UN VINO
L’ ERBALUCE DI CALUSO RACCONTA LA SUA MAGICA STORIA E TUTTA LA POESIA DI UN TERRITORIO
|
|
|
 |
|
|
23 ottobre, Caravino – Palazzo delle Carrozze, Castello di Masino – h 10.00 - 17.00 Una ambientazione magica, tra castelli e favole; una delle proprietà più celebri del Fai - Fondo Ambiente Italiano, il Castello di Masino a Caravino; un vino unico, l’Erbaluce di Caluso. Sono questi gli ingredienti di “Erbaluce: la Favola di un Vino”, evento organizzato dal Consorzio per la Tutela e Valorizzazione del Caluso, Carema e Canavese. La manifestazione offrirà al pubblico l´opportunità di degustare ed incontrare le 25 aziende consorziate produttrici dell´Erbaluce di Caluso. Sarà un modo per scoprire la cultura di un territorio eccezionale. “Erbaluce, la Favola di un Vino” offrirà ad appassionati e curiosi la possibilità di conoscere i produttori dell’ Erbaluce di Caluso e degustare il vino in tutte le sue interpretazioni: fermo, Spumante e Passito. Un vino forse poco conosciuto al grande pubblico ma che è un´espressione fondamentale della cultura di questo territorio. Domenica 23 ottobre, dalle 10 alle 17, nella splendida location delle Scuderie del Palazzo delle Carrozze - adiacente al Castello di Masino - i produttori del Canavese incontreranno gli appassionati di tutta Italia per presentare personalmente le proprie eccellenze enologiche. A rendere ancor più interessante l´evento sarà la presenza di una nutrita rappresentanza di vignerons di una prestigiosa regione ospite: il Maconnais, area del sud della Borgogna, terra conosciuta e apprezzata in tutto il mondo per i suoi vini bianchi nobili e di grande fascino. La partecipazione all’evento al Palazzo delle Carrozze potrà inoltre essere arricchita con la visita alla settima edizione della famosa mostra-mercato di florovivaismo “Due giorni per l’autunno”, organizzata dal Fai e dall’Accademia Piemontese del Giardino e ospitata sabato 22 e domenica 23 ottobre nel vicino Parco del Castello di Masino (per informazioni, orari e prezzi: www.Fondoambiente.it). L’erbaluce di Caluso: la favola L´erbaluce, uno dei sette vitigni italiani il cui nome è indissolubilmente legato al territorio, si produce solo nel Canavese. Vino bianco sorprendente e profondo, capace di raggiungere notevole complessità, è stato tra i primi vini italiani a ottenere la doc nel 1967. Il suo nome, ricco di fascino, si deve alla favola di Albaluce. La leggenda racconta che un tempo queste colline erano popolate da ninfe e dei venerati dagli uomini. L´alba e il Sole, innamorati ma destinati a non incontrarsi mai, erano tra questi. Dal loro amore, grazie ad un´eclisse e all´intercessione della Luna, nacque la ninfa Albaluce la cui bellezza e grazia spinse l´uomo ad offrirle ogni sorta di dono e omaggio. Privatosi di ogni sostentamento l´uomo ricercò nuove terre fertili deviando il corso del lago che però travolse ogni cosa seminando morte. Il dolore fu tale che dalle lacrime di Albaluce stillate in terra nacquero tralci di vite dai dolci frutti, un´uva bianca dal nome Erbaluce. Per partecipare è necessario registrarsi sul sito www.Erbalucecaluso.it. Organizzazione: Artevino www.Artevino.it |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
IL ST. REGIS DI ROMA E IL RISTORANTE VIVENDO
PRESENTANO IL FESTIVAL GASTRONOMICO AUSTRIACO & VIENNESE
|
|
|
 |
|
|
Dopo il successo della passata edizione, l’Hotel St. Regis di Roma, in collaborazione con l’Ambasciata d’Austria in Italia, il prestigioso Hotel Bristol di Vienna e con i patrocini di Roma Capitale e della Città di Vienna, dà il via alla rassegna gastronomica dedicata all’Austria e alla raffinata pasticceria viennese dal 19 al 28 ottobre. In onore della Festa Nazionale austriaca, la cui ricorrenza coincide con la dichiarazione di neutralità il 26 ottobre 1955, Francesco Donatelli, Executive Chef del Ristorante Vivendo, Hansuk Kuehr e Isabella Groeller – rispettivamente Sous-chef e Pastry Chef dell’Hotel Bristol - invitano all’assaggio, dal martedì al sabato, di piatti tipici della tradizione locale tra cui: mousse di petto d’anatra affumicata con zucca in agrodolce, crema di radice nera con strudel di animelle di vitello e pesto al prezzemolo, straccetti di omelette dolce con uvetta Kaiserschmarrn con composta di prugne tiepide e sorbetto di mele. Immancabile poi per gli stimatori della cotoletta, il Wienerschnitzel la cui “diatriba culinaria” con Milano è ancora aperta, circa le sue origini. Per gli amanti del te’ invece, Le Grand Bar riserva uno spazio dedicato dalle 15 alle 18 dove sarà possibile accompagnare la più classica delle bevande pomeridiane, con raffinata pasticceria viennese. La serata inaugurale si terrà martedì 18 dove si esibiranno la famosa artista austriaca Kammersängerin Sona Ghazarian accompagnata dal Maestro Denis Volpi e la coppia internazionale di dieci balli Andrea Pacelli e Miriana Quint. Nell’ambito del Festival, prodotti agroalimentari e vini austriaci saranno presentati dal Ministro Federale Austriaco per le Politiche Agricole, Forestali, dell’Ambiente e la Gestione delle Acque, Nikolaus Berlakovich. Il Festival si concluderà con una cena di gala sabato 29, su invito, accompagnata dalla Johann Strauss Capelle di Vienna e da famosi cantanti e ballerini austriaci e italiani. Menu completo € 80 a persona, caffè e vini austriaci inclusi. Per informazioni e prenotazioni contattare: Ristorante Vivendo T. 06 47092736; www.Ristorantevivendo.it; www.Facebook.com/stregisrome |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
VIGHIZZOLO D´ESTE: V EDIZIONE DI PIZZAUP - DAL 7 AL 9 NOVEMBRE
|
|
|
 |
|
|
Si terrà dal 7 al 9 novembre la quinta edizione di Pizzaup il Simposio tecnico sulla pizza italiana organizzato dall´Univeristà della Pizza. Per tre giorni pizzaioli provenienti da tutta Italia si raduneranno a Vighizzolo d´Este (Pd) per confrontarsi su tecniche di lavorazione e materie prime, novità e tendenze legate ad uno dei lavori maggiormente legati alla tradizione della cultura gastronomica italiana. E se a Pizzaup si parlerà di come siano cambiati i gusti, i profumi, la lavorazione e le materie prime della pizza dalle sue origini al giorno d´oggi e si affronteranno tematiche strettamente legate al mondo della pizzeria, non mancherà un messaggio chiaro e concreto di come proprio questo prodotto possa divenire il nuovo simbolo sociale di un´Italia unita che, ancora una volta, afferma la sua identità a partire dalla tavola. Pizzaup, che non ha caso ha avuto durante lo scorso mese di maggio un prologo a Napoli, patria conclamata della pizza, porta avanti da anni un lavoro condotto da pizzaioli esperti per affermare l´unicità della pizza italiana nel mondo con la ricerca e la codifica delle migliori tecniche piuttosto che con gare e acrobazie individuali. Perché Pizzaup è nato come progetto che stimola il dialogo e la collaborazione tra i pizzaioli di tutta Italia per affermare metodi e sistemi di lavoro che fanno crescere il singolo professionista insieme alla crescita della categoria. In vista di un traguardo che riteniamo indispensabile raggiungere: il riconoscimento che la pizza nel mondo parla solo italiano, con le varianti e tipicità locali che ne fanno un piatto da scoprire e riscoprire senza mai stancarsi. Pizzaup è organizzato in collaborazione con Molino Quaglia. Per maggiori informazioni http://www.molinoquaglia.com/ |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
CON KENWOOD IL GUSTO È SERVITO SU ALICE E GAMBERO ROSSO CHANNEL: A METÀ OTTOBRE COOKING CHEF TORNA ON AIR CON NUOVE RICETTE LIVE
|
|
|
 |
|
|
Cooking Chef Kenwood - l’innovativo e completo sistema che non solo frulla, trita, impasta e monta… ma soprattutto cuoce ad induzione i cibi - da metà ottobre torna protagonista in tv con ricette originali e fantasiose da realizzare in modo semplice, sano e casalingo. “Cooking Chef Show” dà appuntamento a tutti gli appassionati di cucina sabato 15 ottobre, in vari momenti della giornata, su Gambero Rosso Channel (canale Sky 410) con la prima puntata autunnale dedicata alla ricetta del risotto ai funghi da realizzare in modo facile e veloce grazie a Cooking Chef Kenwood. Guidati dalla maestria dello Chef Maurizio Santin e dalle molteplici funzionalità dello chef d’acciaio con le sue pratiche attrezzature, nel corso delle 50 puntate in programma potrete dare ampio spazio alla creatività realizzando piccoli capolavori culinari: primi e secondi piatti, salse, dolci e creme, tutto in modo perfetto e con assoluta semplicità. Il sabato, in prima serata alle ore 19.30 e in replica la domenica alle 13.30 , Kenwood torna in onda anche su Alice Tv (canale Sky 416) con l’atteso appuntamento in compagnia della chef Monica Bianchessi, alla conduzione del nuovo format “Pronto in tavola”. La programmazione dell’ampia serie di puntate speciali si prospetta ricca di novità da non perdere fino a dicembre. Le ricette sviluppate nelle programmazioni tv saranno disponibili rispettivamente su www.Gamberorosso.it e www.Alice.tv e nelle omonime riviste. Infine, visitando il sito www.Kenwoodclub.it tutti gli appassionati di Cooking Chef Kenwood e delle sue utili attrezzature potranno rendersi conto della completezza del prodotto e di quanto è possibile realizzare in cucina attingendo all’esclusivo ricettario Kenwood. Sul sito tutte le informazioni sull’ampia gamma di prodotti Kenwood per essere sempre più protagonisti in cucina |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
NESTLÉ PARTECIPA ALLA NUOVA MOSTRA
“BUON APPETITO. L’ALIMENTAZIONE IN TUTTI I SENSI”
|
|
|
 |
|
|
Un’occasione unica di incontro e scambio, in un formato dinamico, interattivo, divertente “Buon Appetito. L’alimentazione in tutti sensi” apre le porte al pubblico il 16 ottobre, al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, per accogliere i visitatori in un divertente ed istruttivo percorso interattivo nel mondo dell’alimentazione. Il tutto, realizzato con il supporto e la sponsorizzazione di Nestlé, azienda da anni impegnata a promuovere un corretto approccio alla nutrizione, alla salute e al benessere. Il Gruppo Alimentare più grande al mondo percorrerà con il visitatore quelle aree dell’alimentazione - dall’equilibrio nel mangiare alla percezione culturale del cibo - in cui lavora quotidianamente con impegno e con spirito di innovazione, in linea con la filosofia Nestlé “Good Food Good Life”. La Mostra, infatti, realizzata grazie alla sponsorship principale di Nestlé, del Gruppo Sanpellegrino e di Nestlé Cereali, Nestlé Motta, Perugina, Buitoni, Nesquik e Purina, rappresenta una tappa importante della collaborazione avviata da due anni con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, con l’obiettivo di promuovere, assieme, la cultura dell’alimentazione attraverso un modello di sperimentazione nuovo, in grado di coinvolgere i giovani in maniera diretta ed interattiva. Perché è più facile imparare quando ci si diverte! “Una collaborazione che parte da valori comuni: sia il Museo sia Nestlé considerano innovazione e tradizione due concetti chiave - afferma Leo Wencel, Presidente e Amministratore Delegato Nestlé Italia. - Il Gruppo Nestlé, con i suoi 29 centri di ricerca e sviluppo, può contare sul più grande network privato di ricerca in ambito nutrizionale al mondo. Siamo costantemente impegnati ad offrire prodotti buoni, nutrizionalmente bilanciati e capaci di soddisfare i gusti più eterogenei. Il Museo da parte sua garantisce un modello espositivo capace di offrire al pubblico un’esperienza formativa nuova. Abbiamo dunque unito le forze e il risultato ci sembra ad oggi concreto e significativo”. All’interno della mostra, Nestlé ha predisposto dunque una zona di interazione e di relazione con il pubblico con un format inedito, di impatto visivo e di coinvolgimento dinamico. Sarà infatti ‘la cucina’ il luogo nel quale si potranno scoprire le caratteristiche, l’utilizzo ottimale e la funzione sociale dei principali prodotti Nestlé, in relazione alle diverse aree tematiche esplorate della Mostra: l’equilibrio alimentare, perché mangiare, l’analisi degli alimenti, le percezioni culturali ed infine il cittadino-consumatore. Nella ‘cucina Nestlé’ il pubblico potrà mettere alla prova le proprie conoscenze in ambito alimentare e comprendere in maniera divertente i principi di una corretta nutrizione ed idratazione, partendo dai concetti di equilibrio e varietà. Obiettivo di Nestlé è infatti quello di favorire scelte consapevoli e fornire ai suoi consumatori un’offerta sempre più personalizzata diventando, per ciascuno, il “nutritional partner”. “L’attività del Gruppo” continua Leo Wencel, “non si limita mai alla produzione e distribuzione di prodotti di qualità, ma si completa attraverso moltissimi progetti di informazione e di educazione a livello locale e nazionale, attraverso il sostegno alle comunità locali e l’ascolto dei bisogni delle società in cui operiamo. Si tratta del principio da noi chiamato Creazione di Valore Condiviso, che è oggi alla base delle attività di Nestlé in Italia e nel mondo. Secondo questo approccio, un’azienda per avere successo nel lungo periodo deve creare valore sia per sé e per i propri azionisti sia per la società in cui opera, apportando benefici concreti alle persone, all’economia e al territorio”. Dalla mostra, l’incontro con Nestlé prosegue nel sito www.Nestle.it e nel nuovo sito www.Buonalavita.it, dedicato al dialogo tra l’azienda e i suoi consumatori per compiere ogni giorno le scelte migliori per uno stile di vita equilibrato, un’alimentazione sana e bilanciata e una corretta idratazione giornaliera |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AGRICOLTURA: VINI FVG PRESENTATI A COMUNICATORI E BLOGGER |
|
|
 |
|
|
Udine - Presentare la viticoltura del Friuli Venezia Giulia a comunicatori e blogger del vino, rappresentanti della nuova frontiera della trasmissione globale del gusto. Questo l´obiettivo dell´iniziativa che, con il supporto dell´Ersa, interessa fino a mercoledì 19 ottobre le zone Doc Collio e Carso, Colli Orientali del Friuli e Ramandolo, e Isonzo, all´interno delle quali, una trentina di comunicatori e blogger di diverse parti del mondo potranno partecipare a visite guidate, approfondimenti e degustazioni. Gli ospiti incontreranno i produttori e oltre ai vini di eccellenza, potranno degustare, e conoscere, le produzioni agroalimentari di pregio che sono proposte dalla Regione attraverso il marchio Tipicamente Friulano. Il programma prevedeva per ieri l´incontro con i viticoltori del Collio all´Enoteca di Cormons. Quindi, gli esponenti della comunicazione on line saranno sul Carso, per visitare le cantine scavate nella pietra carsica. Successivamente potranno apprezzare la versatilità e la longevità dei vini dell´Isonzo. Infine, i blogger saranno a Cividale del Friuli per conoscere i prodotti dei Colli Orientali. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
DALLA GENUINA PASSIONE PER IL BUON CIBO E IL CONVIVIO DELLA FAMIGLIA CARMIGNANI, UN ANGOLO DI PROFUMI E SAPORI DI PARMA A MILANO
LA BOTTEGA DI PARMA E CO, UNA TIPICA SALUMERIA PARMIGIANA A MILANO
|
|
|
 |
|
|
Perche’ Parma&co La genuina passione per il buon cibo ed il convivio, che lega Stefano e Camillo Carmignani, non sarebbe potuta essere altrettanto prospera fuori Parma. L’allegra cittadina Emiliana, incorniciata dalle verdi colline arieggiate, è infatti rinomata per la sua lunga tradizione culinaria da cui notoriamente provengono alcuni prodotti eccezionali. Col passare del tempo le logiche moderne si sono però spesso allontanate dalla vera tradizione, sia nella qualità che nello spirito. Parma&co nasce dal profondo rispetto per questi valori, e nasce per passione. Nasce per proporre in un contesto speciale ed adeguato i migliori prodotti della tradizione di Parma, raccontandone la storia con competenza e semplicità. Chi Sono Diversi anni fa Stefano Carmignani, forse già con un’idea in testa, compra il mobilio ottocentesco di una vecchia macelleria di Torino, caratterizzato da un magnifico bancone di marmo scolpito e dal banco cassa che ne riprende gli ornamenti. Negli anni a seguire, le occasioni per gustare in compagnia i prodotti ricercati con crescente esperienza sono sempre più frequenti. Camillo Carmignani, il figlio, non fa altro che seguire la medesima passione, rendendone partecipi amici di tutto il mondo. “Spinti dall’irrefrenabile volontà di allargare la cerchia dei sorridenti commensali, ma anche per godersi la vista del banco di marmo”, Stefano e Camillo Carmignani decidono di mettere a frutto l’esperienza maturata sul campo, pur provenendo da altri settori professionali. Decidono che Milano, per vari motivi, potrebbe essere la prima interessante tappa di un progetto che non nasce per fermarsi lì, e aprono la prima bottega di Parma&co, una tipica salumeria parmigiana in una vecchia Tabaccheria d’angolo a Milano. Il migliore prosciutto con la torta fritta fumante, il Parmigiano di Montagna, lo strolghino di culatello ed i cappelletti in brodo fatti in casa meritano di arrivare sempre più lontano, se accompagnati dallo spirito giusto. Cosa Fanno Parma&co vuole innanzitutto tramandare la migliore tradizione Parmigiana attraverso le proprie Salumerie, dove acquistare da asporto o degustare le migliori specialità del territorio. L’oste Salumaio farà da Cicerone in un percorso di gusti e profumi per raccontare ogni dettaglio sui prodotti e sulla loro storia. Le occasioni per godere della Salumeria Parma&co sono tante, che sia in alternativa al solito pranzo frugale, o per una spesa ricercata e di qualità, o ancora per un aperitivo lungo e speciale. Parma&co vuole poi arrivare direttamente sulle tavole di casa o al lavoro, per completare un momento speciale, con un servizio banqueting semplice ed informale ma di grande qualità, oppure una delivery delle specialità della salumeria. Parma&co offre anche ai suoi clienti idee regalo di livello: essi potranno acquistare infatti una delle raffinate scatole in legno marchiate in oro contenenti una selezione dei migliori prodotti della salumeria. Parma&co propone infine una selezione dei propri prodotti per ristoranti, distributori ed altri professionisti del settore muniti dei corretti requisiti di capacità, volontà e simpatia. La Salumeria E I Suoi Prodotti Proporre prodotti particolari e di difficile reperibilità è la cosa che più appassiona e diverte la famiglia Carmignani. La volontà di rendere onore a prodotti eccellenti, rappresenta la vera motivazione che ha spinto padre e figlio in questa nuova avventura. Un sapore veramente speciale rimane impresso nei ricordi e non si dimentica più. Dalle migliori produzioni di selezionatissimi fornitori nasce la selezione Parma&co. Alcuni sono piccoli artigiani, altri guidano con perizia fiorenti imprese familiari, ma sono tutti egualmente perseguitati dal Tarlo del Buongustaio che non da tregua alla loro maniacale ricerca per la qualità. Produzioni limitatissime, in molti casi esclusive. Come l’intera selezione di salumi di Maiale Nero Brado della Corte dei Neri, Razza di Parma, riscoperti dalla migliore tradizione ottocentesca. O l’introvabile Parmigiano Valserena di Latte di sola Vacca Bruna, un prodotto molto ricco che regala solo poche forme al giorno, per palati esigenti. Culatelli, Strolghini, salami, pancette, spalle crude e cicciolata artigianali dell’impareggiabile Anselmo Bocchi, Norcino di altri tempi, che produce tutto in quantità limitatissime. E ovviamente il Re dei Culatelli, quello di Zibello, proveniente dalla selezione del maestro Massimo Spigaroli. I prosciutti crudi e le culacce respirano l’aria delle colline di Lagrimone, mentre stagionano nelle cantine di Renato Vescovi già selezionate da Parma&co. La dolcissima Coppa di Langhirano del Cav. Bruno Ferrari, lascia gli appassionati di questo salume senza parole. Ed infine l’insuperabile “Cotto ‘60” prodotto per festeggiare i 60 anni di attività del Salumificio Branchi, di Felino in provincia di Parma, decretato miglior cotto italiano dagli esperti del Gambero Rosso e distribuito in esclusiva per Milano nella Salumeria Parma&co. Il Ristorante In questo angolo conviviale di Parma a Milano diventa particolarmente piacevole fermarsi e gustare i prodotti ed i piatti che hanno reso celebre la cucina Parmigiana, nella sua forma più spontanea e genuina. Come nelle migliori osterie di un tempo, semplici ma a loro modo raffinate, cappelletti e cotechini bagnati da un buon lambrusco doneranno allegria e convivio, sensazioni ormai rare quasi come il buon culatello. Ogni giorno a pranzo la torta fritta (gnocco fritto) e una ricercata selezione di salumi, per soddisfare anche i palati più esigenti. Ma anche i più tipici cappelletti in brodo, i tortelli di erbette, patate o zucca. Oltre al consueto menù, e sempre nella migliore tradizione, il piatto del giorno a rotazione settimanale, sempre in armonia con la natura e le stagioni, improntato di eccellenza e qualità tipica Emiliana. Solo dolci fatti in casa, dai Tortelli Dolci alla mitica Sbrisolona, fino alla “focaccia di Parma” della Pasticceria Gatti di Tabiano, la migliore pasticceria d’Italia secondo Golosario, che in realtà è un dolce tipico e goloso ricco di canditi. I locali si prestano molto per l’organizzazione di serate private informali ma di elevato livello culinario, il cui menù potrà essere personalizzato. Tutte le domeniche il Brunch di Parma&co, due isole di prelibatezze dolci e salate che si alternano con colpi di scena, accompagnate dai migliori vini Emiliani . Milano@parmaeco.it |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
DALLA TV ALLA CARTA STAMPATA: UN LIBRO DI BRUNO GAMBACORTA SU CULTURA E VITA ENOGASTRONOMICA
QUANDO CIBO E VINO
RACCONTANO LA NOSTRA ITALIA MIGLIORE
|
|
|
 |
|
|
Bruno Gambacorta è giornalista televisivo e autore di una delle rubriche più seguite del Tg2, quella Eat Parade che tutti i venerdì, da tredici anni, ci coinvolge con storie e tradizioni dell’enogastronomia italiana. Nel corso della sua lunga carriera ha raccolto migliaia di interviste, incontrato personaggi tra i più curiosi, interessanti, originali, svelato piccoli-grandi mondi, vissuto passioni. Un patrimonio di umanità e di cultura che ha condiviso ogni settimana con milioni di telespettatori. Ma a volte i tempi televisivi limitano le possibilità di approfondimento. Ecco che per testimoniare in modo più ampio e appropriato le sue esperienze Bruno Gambacorta ha deciso di fissarle su carta e ha scritto un libro. Ripercorrendo l’intera penisola ha selezionato, faticosamente, 35 fra le tante storie scovate in questi tredici anni di ricerche per le sue trasmissioni. Ognuna delle regioni italiane è rappresentata almeno con un racconto, con una ricetta, con una scoperta. Quindi un libro sull’Italia di oggi in cui il cibo e il vino sono il “taglio giornalistico” per dare uno spaccato della nostra società, quella a volte meno conosciuta, meno glamour e meno strillata, ma di certo non meno importante: sapremo così cosa lega i detenuti di Bollate con i coltivatori di limoni di Sorrento; la storia del Principe collezionista d’arte e gli ex-tossicodipendenti di San Patrignano e Mondo X; quella del docente esperto di formaggi siciliani, del direttore di reti televisive diventato olivicoltore. Vedremo come cibo e vino, sempre loro, sono ciò che ragazzi appassionati e coraggiosi, con l’aiuto di Don Ciotti e di Libera stanno ricavando dalle terre del sud sequestrate alla mafia. A rischio della loro vita, per una vita migliore. Così come fagioli e peperoni, pecorini e Aglianico sono diventati un fattore di identità, un baluardo contro l’invadenza dell’oro nero in Basilicata -che negli ultimi decenni invece della delinquenza ha avuto in sorte il petrolio. In questo libro Bruno Gambacorta ha selezionato una raccolta di ricette -sono più di settanta- tutte d’autore, alcune semplicissime e folgoranti, altre più complesse e sontuose, per poter apprezzare al meglio i frutti della terra e l’ingegno dell’uomo che li sa trasformare. In alcune sezioni come quella del “Saper fare” descrive un artigianato raffinatissimo come la “mozzarella perfetta” e il culatello verdiano, i salumi di pecora sardi e i risi storici del nord Italia. In altre, come la sezione “Far sapere” individua le esperienze più originali e geniali di comunicazione in campo enogastronomico: da “Cantine aperte” ai “Musei del cibo”, dal “Couscous clan” ad “Adotta una pecora”. E poi, una testimonianza sulle grandi storie corali come il salvataggio degli ulivi millenari della Puglia o la resistenza civile dei ristoratori aquilani alla morte del loro centro storico. E per finire il libro, per dare una indicazione concreta a chi volesse saperne di più, l’autore ha composto un’appendice per conoscere i protagonisti, i luoghi e i prodotti della nostra Italia migliore, quella legata alla terra e alle tradizioni, a vite fatte di passione e di tanta fatica. E chissà che, in un periodo come quello che stiamo vivendo, tornare un po’ con i piedi per terra non possa essere un primo passo per tornare ad un futuro più sereno. Bruno Gambacorta “Eat Parade - Alla scoperta di personaggi, storie, prodotti e ricette fuori dal comune” edito da Raieri e Vallardi , prezzo Euro 15,90 In tutte le librerie |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
RISO GALLO INAUGURA IL PRIMO “CHICCHIRICCHI” STORE, ALL’INTERNO DELLA FOOD COURT DELL’AUCHAN DI CESANO BOSCONE - ALLE PORTE DI MILANO - UN RISTORANTE A TEMA RISO E FANTASIA, DOVE LA VELOCITÀ SI SPOSA ALLA CUCINA DI QUALITÀ.
|
|
|
 |
|
|
Chicchiricchi, il brand store di Riso Gallo in cui velocità fa rima con qualità! Piatti preparati sul momento da abili chef accontenteranno anche i palati più esigenti e raffinati. I clienti potranno soddisfare i propri gusti creando risotti personalizzati, o lasciandosi ispirare da proposte ricche di fantasia! Il riso, declinato in tutte le sue sfaccettature, si fa promotore della Cucina Italiana e nello stesso tempo offre la possibilità di assaggiare le migliori ricette provenienti dalle diverse culture grazie ai Grandi Risi dal Mondo. Ricette fantasiose, gustose, ma allo stesso tempo facili e veloci che tutti potranno rifare a casa propria. Un luogo caldo e accogliente, dal design particolarmente curato, per garantire al cliente una food experience unica, dove consumare un pasto veloce, ma dove tutti i procedimenti per la preparazione dei piatti avvengono al momento. Uno “show cooking live” realizzato, sotto gli occhi dei clienti che potranno scegliere ricette sempre sorprendenti, fantasiose e gustose, e con la possibilità di personalizzare il proprio piatto grazie all’ampia offerta di ingredienti a scelta. Il tutto è servito con piatti di ceramica e vassoio di legno e chi lo desidera, potrà anche fare un comodo take way. I Menu Protagonista indiscusso di Chicchiricchi è il riso, presentato in tutte le sue possibili declinazioni e nei vari momenti della giornata: dalla colazione alla cena. Un viaggio che esalta l’italianità del prodotto e nel contempo è aperto a tutte le influenze geo-etniche del mondo. Si inizia con croissant glassati al riso soffiato e si prosegue con piatti unici, piatti etnici e risotti dai più classici, legati alle tradizioni regionali, a quelli più creativi. I menu proposti seguono il ritmo delle stagioni, insalate di riso, zuppe, piatti caldi della tradizione, torte salate, gelato con riso soffiato, dolci, snack, birra di riso… ma anche Prisotto, la pizza risotto, un piatto nuovo che combina il classico sapore della pizza alla bontà del risotto: la delicata base di riso viene arricchita con pomodoro, mozzarella filante e altri ingredienti prima di essere infornata, esattamente come avviene in pizzeria. E per i bambini due proposte di menù: “Galletto” e “Pulcino”, con tovaglietta/gioco e una sorpresa. “Da qualche anno si assiste alla comparsa di numerose proposte di ristorazione commerciale da parte di grandi aziende alimentari di marca, nessuna però ha ancora esplorato il settore riso. La ristorazione commerciale a catena si conferma come l’offerta più attrattiva nelle food court dei centri commerciali” - dichiara Mario Preve presidente Riso Gallo -“L’idea di Chicchiricchi, nasce proprio con l’obiettivo di rafforzare la nostra brand identity, avvicinando ancora di più i consumatori e portandoci dietro tutti i valori a cui da sempre siamo legati: il logo dal 1856 con il gallo Chicco, la tradizione, la naturalità, l’orizzontalità della Pianura Padana, la specializzazione nei risotti, la capacità di innovare… ma soprattutto il gusto delle cose semplici”. Chicchiricchi, un mondo di fantasia in cui gustare il riso in tutti i momenti della giornata e da cui farsi ispirare per riproporre le ricette direttamente a casa propria per un successo assicurato! Riso Gallo Riso Gallo, che nel 2006 ha celebrato il suo 150° anniversario, è una tra le più grandi riserie d’Europa e tra le più antiche industrie risiere italiane. Passione, cura, abilità e continui investimenti sono gli ingredienti che da sempre accompagnano i prodotti Riso Gallo, non solo sulla tavola degli italiani, ma in tutto il mondo. Riso Gallo è oggi una realtà all’avanguardia nel panorama dell’industria alimentare made in Italy. Dal riso bianco ai Risotti Pronti, dai mix di cereali ai Grandi Risi dal Mondo, dalla pasta 3Cereali (venduta oltre che in Gd anche nel canale farmacia) all’innovativa Linea Expresso, Riso Gallo è l’espressione della fantasia in cucina, grazie ad un assortimento ampio e completo di varietà, preparazioni e di gusti in grado di soddisfare le diverse esigenze dei consumatori |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
WALKERS, L’AZIENDA SCOZZESE DI PRODOTTI DOLCIARI, FAMOSA PER L’INSUPERABILE FROLLINO AL BURRO
DALL’INCONFONDIBILE CONFEZIONE CHE RIPRENDE IL CLASSICO TESSUTO TARTAN, PORTA SULLA TAVOLA DELLE FESTE
SQUISITI BISCOTTI DALLE FORME NATALIZIE.
|
|
|
 |
|
|
Alberelli, stelle, babbi natale e campane diventano i protagonisti di gustosi spuntini natalizi e anche di simpatici addobbi per l’albero di Natale. Le belle confezioni, in scatole di cartone o di latta, si prestano inoltre per originali regali per grandi e bambini. E per chi desiderasse gustare i biscotti Walkers anche in altri momenti dell’anno, non ha che da scegliere tra la vasta gamma dalle forme più particolari ai gusti più ricercati. Rotondi, triangolari, a cuore, a ciambella, al cioccolato, alle mandorle, al limone, al lampone, con fiocchi d’avena e mirtilli rossi: è impossibile non trovare quello di proprio gradimento! I Walkers Festive Shortbread Shapes sono i “frollini delle feste” classici di puro burro da offrire agli amici nelle innumerevoli occasioni che in questo periodo natalizio si presenteranno o da usare come addobbi e ornamenti. Le latte Walkers Pupazzo di Neve e Santa Claus con biscotti assortiti shortbread possono diventare divertenti regali da mettere sotto l’Albero e, una volta vuote, possono essere riutilizzate. Walkers Festive Shortbread Shapes scatola 175g 4,95 euro scatola 350g 9,48 euro Walkers Pupazzo di Neve Shortbread assortiti latta 200g 15,63 euro Walkers Santa Claus Shortbread assortiti latta 200g 15,63 euro |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
IL CONSORZIO CHIANTI COLLI FIORENTINI AD AUTOCHTONA 2011
|
|
|
 |
|
|
Sono Fattoria di Bagnolo, La Colombaia, La Querce, Lanciola, Malenchini e San Michele a Torri le sei aziende che rappresenteranno il Consorzio Chianti Colli Fiorentini ad Autochtona, il forum nazionale dei vini autoctoni. Una delegazione importante, se si considera che quattro delle sei cantine presenti sono state premiate nel corso dell’anno ai Decanter World Wine Awards 2011 (La Querce con due medaglie d’argento, Lanciola e San Michele a Torri con una di Bronzo e Malenchini con una menzione). La cantina Malenchini, poi, si è aggiudicata di recente il Best of Wine Tourism italiano nella categoria "Architettura parchi e giardini", è stata designata dalla giuria per concorrere nella competizione internazionale, che avrà luogo a Mainz il 23 ottobre. La partecipazione ad Autochtona segue di poche settimane l’arrivo nelle enoteche, nei ristoranti e sulle tavole degli appassionati, dell’annata 2009 del Chianti Colli Fiorentini Docg. Un vino dall’intenso profumo vinoso, con sentori di mammola e un sapore leggermente tannico e dal colore rosso rubino che, con l’invecchiamento, tende a mutarsi in granato. Il Chianti Colli Fiorentini Docg, prodotto in un’area geografica limitata a diciotto dei comuni che circondano il capoluogo toscano, oltre alle qualità organolettiche intrinseche racchiude in sé il fascino romantico che la città sa trasmettere. Un fascino che contagia gli appassionati e contribuisce a rendere questa denominazione così gradita anche all’estero, in primo luogo presso il mercato tedesco. Anche per questa ragione Autochtona è una piattaforma ideale per il Consorzio Chianti Colli Fiorentini: la sua collocazione, infatti, rende l’area una naturale cerniera tra il mercato italiano e quello tedesco. L’appuntamento con operatori e appassionati è quindi a Bolzano, dove fino a giovedì 20 sarà possibile degustare i superbi rossi della tradizione fiorentina. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
I VINI D’ITALIA DE L’ESPRESSO 2012: GIUNTA ALLA SUA UNDICESIMA EDIZIONE, LA GUIDA I VINI D’ITALIA DELL’ESPRESSO È L’ORMAI CONSUETA FOTOGRAFIA, PUNTUALE E RICCA DI DETTAGLI, DELL’ATTUALITÀ VINICOLA DEL NOSTRO PAESE |
|
|
 |
|
|
. Un volume di agile formato e facile consultazione che sottopone la produzione enologica nazionale ad un’analisi attenta e sistematica attraverso ben 20.000 vini assaggiati di cui circa 10.000 selezionati. Non mancano le informazioni di carattere generale, con un’interessante introduzione alla degustazione che si aggiunge alle indicazioni sulla conservazione e sul servizio del vino, a un glossario tecnico e a un utile corredo costituito dalle “cartine” a colori delle principali denominazioni regionali. Una serie di ragguagli forse superflui per i conoscitori più evoluti, ma indispensabili per tutti coloro che si avvicinano con curiosità al vino e desiderano saperne di più. Ed è al grande pubblico di consumatori e appassionati che si rivolge con linguaggio diretto e immediato I Vini d’Italia, senza rinunciare a rappresentare uno strumento indispensabile anche per gli operatori del settore, in virtù del ricco corredo di notizie e dati messi a disposizione. Il nucleo centrale della Guida 2012, dedicato alla recensione di vini e aziende, è ordinato per regioni, ognuna delle quali è introdotta da una cartina geografica, corredata dall’indicazione delle aree relative alle principali denominazioni di origine; nella seconda pagina di ogni regione, oltre a un commento riassuntivo sull’andamento degli assaggi, è evidenziata la tabella dei “Migliori acquisti” che segnala i vini dal rapporto qualitàprezzo più favorevoli dell’anno, utile per ricordare che si può bere bene, anzi benissimo, senza spendere più di 15 euro. A seguire sono recensite, in ordine alfabetico, le schede informative dei produttori selezionati (2240 nel complesso) e dei loro vini. Le aziende di maggiore rilevanza qualitativa sono segnalate dall’attribuzione di stelle (da una a tre) in funzione della loro qualità e continuità nel corso degli anni. Nell’edizione 2012 le “stelle” sono state assegnate a 410 produttori, tra i quali 15 classificati con la massima valutazione di tre stelle. Con la menzione speciale “Outsider” sono stati invece selezionati i migliori vini delle denominazioni o tipologie che si sono particolarmente distinte negli assaggi pur senza raggiungere livelli d’eccellenza. La massima classificazione è invece costituita da I Vini dell’Eccellenza, distinta dal simbolo delle cinque bottiglie corrispondenti ad un punteggio di almeno 18/20. La Guida 2012 ne attribuisce 225, sei in meno della precedente edizione ma undici in più rispetto alla Guida 2010. Il Piemonte, con 46 vini da “5 bottiglie”, conferma la propria leadership, e anche il Barolo resta al primo posto nella gerarchia delle denominazioni, anche se le 17 eccellenze di quest’anno costituiscono il numero più basso registrato nelle ultime edizioni (a causa di un’annata non del tutto favorevole). Il successo piemontese è stato però ben supportato da un’ottima annata dei Barbaresco e dei Nebbiolo delle denominazioni “nordiche” della regione (Gattinara su tutte). Proprio un Barbaresco, l’Asili 2006 di Roagna, è stato l’unico vino a raggiungere il massimo punteggio di 20/20 nell’edizione 2012. A quota 19/20 si sono invece attestati il Barolo Cannubi S. Lorenzo 2007 di Giuseppe Rinaldi, il Barolo Riserva Monfortino 2004 di Giacomo Conterno, il Gattinara 2007 di Giancarlo Travaglini e, a suggellare l’exploit di Roagna, anche il Barbaresco Crichët Pajé 2002. In Lombardia, oltre alla conferma degli spumanti di Franciacorta, hanno provocato autentiche emozioni i vini di Ar.pe.pe che con i suoi due Valtellina Riserva 2001 (Grumello Buon Consiglio e Sassella Vigna Regina) ha ottenuto una duplice ed eccezionale valutazione di 19.5/20. Convincenti segnali di crescita sono infine giunti dalle Barbera dell’Oltrepò Pavese. Nel Trentino spicca la prova spettacolare dei Teroldego di Elisabetta Foradori, che ha piazzato sul podio ben tre delle sue pregevoli selezioni. L’ennesima, rilevante, performance dei vini dell’Alto Adige ha condotto l’intera regione a ridosso di Piemonte e Toscana con ben 32 eccellenze complessive. Conferma la sua straordinaria vocazione vitivinicola l’area della Valle Isarco, grazie anche a produttori come Manni Nössing, autore di uno straordinario Sylvaner, uno dei due migliori bianchi dell’anno con 19/20, e Köfererhof, superlativo su tutta la gamma proposta e capace di ottenere addirittura quattro eccellenze. In netta crescita, rispetto alle passate edizioni della Guida, si sono dimostrati i vini veneti e friulani. Quindici eccellenze per entrambe le regioni nord-orientali con riscontri decisamente confortanti per l’Amarone della Valpolicella e per il Collio Bianco Vecchie Vigne 2008 di Roncus, anch’esso in vetta alla graduatoria dei vini bianchi con 19/20. I tradizionali vini dolci del Piacentino, unitamente alla conferma del Lambrusco e del Sangiovese di Romagna, hanno dato concretezza al crescente impegno delle aziende emiliano-romagnole. Annata molto positiva anche per i vini toscani (45 eccellenze), guidati dalla brillante riuscita dei Brunello di Montalcino 2006, con due vini (Cerbaiona e Le Ragnaie) in vetta alla graduatoria regionale con 19/20. In ottima evidenza anche i Chianti Classico e i rossi della costa livornese. I vini bianchi prevalgono sulla scena marchigiana non solo grazie al Verdicchio ma anche per l’affermazione consistente del Pecorino di Offida. Come lo scorso anno è il Cesanese a rappresentare al meglio l’enologia laziale, con le sorprendenti interpretazioni di Macciocca e de La Visciola. Il Montepulciano d’Abruzzo consolida la sua presenza e non sono ormai più una sorpresa i possenti e succulenti Primitivo pugliesi, ben distribuiti tra l’area di Manduria e di Gioia del Colle. Greco di Tufo, Fiano e Taurasi non mancano all’appello e ribadiscono ancora una volta la formidabile tempra dei vini campani. L’aglianico del Vulture dimostra ancora una volta di non essere secondo a nessuno in quanto a carattere, con quattro interpreti di eccezione tra i quali spicca la prova della Riserva Caselle 2006 di D’angelo. L’annata 2009 non ha permesso agli Etna Rosso di proporsi nuovamente al vertice dell’enologia siciliana ma l’area del vulcano si avvale stavolta del promettente risultato dei suoi intriganti vini bianchi. A capeggiare i rossi isolani è toccato sorprendentemente ad un Cerasuolo di Vittoria e precisamente al Grotte Alte 2006 della talentuosa Arianna Occhipinti. Per il resto è da sottolineare la prepotente affermazione dei Passito di Pantelleria, seguita da due stuzzicanti, seppur diverse, versioni di Marsala delle Cantine Florio. Sei, infine, le eccellenze sarde ma con ben tre vini a quota 19/20: la Malvasia di Bosa di Columbu, la Malvasia di Bosa Dolce dei fratelli Porcu e lo stupefacente Cannonau Sonazzos 2007 di Gostolai, un rosso proposto, tra l’altro, ad un prezzo incredibilmente conveniente. 768 pagine Euro 22,00 in edicola e libreria Direttore: Enzo Vizzari Curatori: Ernesto Gentili e Fabio Rizzari |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
GIORNATA CHAMPAGNE:
UN APPELLO A CHEF E SOMMELIER ITALIANI PER LA TUTELA
DELLE DENOMINAZIONI NEGLI STATI UNITI
|
|
|
 |
|
|
La petizione Protect Place sarà presentata a New York il 19 ottobre Una petizione firmata da chef e sommelier di tutto il mondo sarà presentata a New York il prossimo 19 ottobre per chiedere agli Stati Uniti un’etichettatura leale e veritiera dei vini provenienti dalla grandi regioni del pianeta. La Giornata Champagne in programma oggi a Milano sarà dunque l’occasione per raccogliere l’adesione degli chef e dei sommelier italiani al Protect Place Act, affinché anche l’America adotti le stesse misure che vigono nei grandi paesi della tradizione viticola. Protect Place (www.Protectplace.com) è la dichiarazione congiunta sottoscritta il 26 luglio 2005 a Napa Valley, negli Stati Uniti, da 7 membri fondatori: Champagne, Jerez, Napa Valley, Oregon, Porto, Walla Walla Valley e Washington State ai quali si sono aggiunti dal 2007 il Chianti Classico, Paso Robles, Sonoma County, Tokaj, Victoria e Western Australia. Obiettivo della dichiarazione è di “sostenere e proteggere l’integrità dei nomi dei luoghi del vino che sono fondamentali strumenti per l’identificazione da parte dei consumatori”. “Quest’anno gli Stati Uniti sono diventati il primo paese consumatore di vino, ha commentato Thibaut le Mailloux, Direttore della Comunicazione del Comité Champagne presente alla Giornata Champagne di Milano. Il vino è parte integrante della cultura statunitense, come dimostrano l’adesione delle numerose denominazioni americane alla petizione e la crescente attenzione dei consumatori per la storia dei grani vini, parte inscindibile del valore e della riconoscibilità sul mercato”. Il testo integrale in italiano della dichiarazione è disponibile sul sito www.Champagne.it dove è possibile scaricare la lettera agli chef e ai sommelier. Il Centro Champagne rappresenta in Italia il Comité Champagne (Civc). Con sede a Epernay, il Civc riunisce tutte le maison e i viticoltori della Champagne. La missione fondamentale del Centro in Italia si focalizza sulla protezione e la promozione della denominazione Champagne sul mercato italiano. Www.champagne.it e www.Civc.fr |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
GE E WILLIAM GRANT & SONS COLLABORANO PER DARE ENERGIA AL WHISKY SCOZZESE “VERDE" |
|
|
 |
|
|
• Grant´s riduce l’impronta di carbonio e aumenta l´efficienza energetica installando il quarto motore a gas Ge per alimentare la propria distilleria scozzese con biogas prodotto da rifiuti organici • Gli ordini di motori a gas Ge continuano a sostenere l´ecocompatibilità in nuovi settori come: produttori di bevande, campus universitari e ospedali • La collaborazione con Grant´s sfrutta la soluzione di cogenerazione di Ge specifica per il comparto food & beverage • I motori a biogas di Ge sono forniti da Clarke Energy, distributore e service provider autorizzato dalla divisione motori a gas Jenbacher per il Regno Unito Ge (Nyse: Ge) ha ampliato la propria collaborazione con la famosa distilleria scozzese William Grant & Sons (Grant’s) mediante la fornitura di una soluzione di cogenerazione, basata su un motore a gas Jenbacher J620 approvato ecomagination, destinata alla Grant’s Girvan Distillery di Girvan, in Scozia. Il motore a gas J620 permetterà di produrre 3Mw di elettricità sfruttando la Co2 normalmente emessa come rifiuto del processo produttivo della distilleria aumentando in questo modo l´efficienza energetica dell´impianto e riducendone l’impronta di carbonio. Funzionante a biogas (creato dagli scarti del malto usato in fase di distillazione per produrre alcol), l´unità J620 sarà il quarto motore a gas Jenbacher installato presso la distilleria di Girvan affermando Grant´s come uno dei più grandi ed ecocompatibili produttori indipendenti di energia della regione. Ge consegnerà il motore a William Grant & Sons questo autunno. Grant’s prosegue la sua tradizione nella messa a punto di metodi di distillazione più efficienti, limitandone l´impatto ambientale. “La nostra capacità di generare energia direttamente presso la distilleria di Girvan è stata essenziale per le nostre iniziative di riduzione dell’impronta di carbonio e di incremento dell´efficienza”, ha dichiarato Conn Lynch, Girvan site leader di William Grant & Sons. “L´arrivo dell´unità J620 qualifica inoltre questo impianto per ricevere crediti energetici, rafforzando ulteriormente le nostre numerose caratteristiche ‘verdi’”. Grant’s possiede già tre motori a gas Jenbacher J420, due dei quali avviati nel 2009 e uno nell´estate 2011. In totale l´impianto di generazione a biogas produrrà circa 7Mw. Il nuovo motore J620, fornito a Grant´s attraverso il distributore Clarke Energy di Liverpool, è in grado di funzionare con oltre il 43% di efficienza elettrica quando è alimentato a biogas: per questo motivo il sistema consente di sfruttare i rifiuti organici abbondantemente disponibili in loco per generare energia in maniera indipendente. L´unità J620 di Grant´s, che sarà operativa all’inizio del prossimo anno, sarà alimentata riutilizzando gli effluenti della produzione del whisky (normalmente scartati come rifiuto durante il processo di distillazione). A sua volta questo permetterà di ridurre i rifiuti generati dalla produzione del whisky consentendo all´impianto di funzionare in modo più efficiente. Nel frattempo, lo scarico del motore sarà catturato e recuperato come energia termica (calore) per produrre vapore da utilizzare nel processo di distillazione. La consegna dell´unità J620 sottolinea la crescente richiesta globale di generazione flessibile, economica ed efficiente di elettricità, in particolare quella capace di sfruttare come combustibile materiali disponibili localmente. “Le soluzioni e i motori a gas di Ge ad alimentazione flessibile permettono ai nostri clienti, di utilizzare risorse naturali locali per produrre energia riducendo in maniera significativa il loro impatto ambientale”, ha osservato Rafael Santana, Presidente e Ceo di Ge Gas Engines. “Con le nostre tecnologie di motore a gas, le aziende possono rispettare obiettivi aggressivi di riduzione dell´anidride carbonica diminuendo oltretutto i loro costi operativi”. Collaborare con gli operatori del settore food & beverage allo sviluppo di tecnologie avanzate per la generazione di energia localizzate e distribuite è un aspetto centrale dell´approccio di Ge verso questo settore. Lavorando con i clienti all´ulteriore messa a punto di soluzioni come quelle per la cogenerazione della divisione Motori a Gas, Ge continuerà a sviluppare soluzioni innovative alle più urgenti sfide energetiche di questo comparto produttivo. I motori a gas adottati per questa soluzione trovano applicazione anche in altri settori come ospedali, università, stadi sportivi, aziende agricole, aeroporti e piccole città. Grazie alle collaborazioni in atto con specialisti come Clarke Energy, distributore e service provider autorizzato dalla divisione Jenbacher di Ge per il Regno Unito, la divisione Motori a Gas di Ge mantiene una particolare capacità di fornire servizi e assistenza a livello globale mentre continua a innovare su scala locale. William Grant & Sons William Grant & Sons Holdings Ltd. È un´azienda distillatrice indipendente a conduzione familiare con sede nel Regno Unito e fondata da William Grant nel 1887. Oggi, la società di pregiati superalcolici è gestita dalla quinta generazione della sua famiglia e distilla alcuni dei marchi di whisky scozzese leader a livello mondiale , incluso Glenfiddich, il single malt più premiato al mondo, Balvenie, gamma di single malt artigianali e Grant, il terzo più grande blended scotch al mondo, così come altri marchi leggendari di superalcolici come Hendrick’s Gin, Sailor Jerry e, più recentemente, il whiskey irlandese Tullamore Dew. Clicca su www.Williamgrant.com per ulteriori informazioni sulla società ei suoi marchi. General Electric Ge (Nyse:ge) è un’azienda attiva nel settore delle tecnologie avanzate, dei servizi e della finanza, impegnata nella soluzione di alcuni dei problemi più complessi del mondo. Dedicata all’innovazione nel campo dell’energia, sanità, trasporti e infrastrutture, Ge opera in oltre 100 Paesi e impiega più di 300.000 persone in tutto il mondo. Per maggiori informazioni: www.Ge.com. Ge serve il settore dell’energia sviluppando e schierando tecnologie che aiutano a rendere efficiente l’uso delle risorse rinnovabili. Con 90.000 dipendenti in tutto il mondo e fatturato pari a 38 miliardi di dollari nel 2010 , Ge Energy www.Ge.com/energy è uno dei principali fornitori al mondo di tecnologie per la generazione e la distribuzione di elettricità. I business che costituiscono Ge Energy- Power & Water, Ge Energy Services e Ge Oil & Gas - lavorano congiuntamente per fornire prodotti e soluzioni integrate in tutte le aree dell’industria energetica, incluso carbone, petrolio, gas naturale ed energia nucleare; risorse rinnovabili come l’acqua, il vento, il solare, il biogas ed altri carburanti alternativi |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|