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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 02 Ottobre 2013 |
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UE: IL CASO ANTITRUST DI GOOGLE: LA POSTA IN GIOCO |
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Bruxelles, 2 ottobre, 2013 – Di seguito l’intervento di
ieri di Joaquín Almunia Vice Presidente della Commissione europea responsabile
per la politica della concorrenza, nel corso di un’ audizione al Parlamento
europeo: “
Onorevoli membri del Parlamento,
Signore e Signori,
Vorrei ringraziare gli organizzatori, il signor
Tremosa e Mr Schwab per avermi invitato.
E ´una buona occasione per me di informare il
Parlamento sugli ultimi fatti la nostra indagine sulle pratiche di business di
Google, prima di discutere questa mattina con i partecipanti al vostro udito.
Le mie osservazioni saranno anche a disposizione dei
media. E ´importante che tutti siano ben informati, dato il grande interesse
per questo caso antitrust.
Abbiamo formalmente aperto l´indagine di Google nel
novembre 2010.
Dopo una approfondita analisi delle denunce, una
attenta considerazione delle molte preoccupazioni ci ha trasmesso
informalmente, e un sacco di scambi di opinioni con Google e gli altri soggetti
interessati, marzo 2013 abbiamo formalmente informato Google delle nostre
conclusioni preliminari della nostra valutazione preliminare ( Pa), un passo
usato nelle cosiddette procedure di "Articolo 9" - mi riferisco qui
all´articolo 9 del regolamento antitrust Ue - per spiegare le preoccupazioni
della Commissione.
La Pa chiaramente spiega i quattro tipi di pratiche
commerciali da parte di Google che consideriamo come problematiche sotto norme
antitrust dell´Unione europea:
1) Il trattamento di favore, nei risultati di ricerca
web di Google, di link ai propri servizi di ricerca web specializzati di Google
rispetto ai collegamenti a competere servizi di ricerca web specializzati (per
esempio, i servizi che permettono agli utenti di cercare specifiche categorie
di informazioni come ad esempio ristoranti, alberghi o prodotti).
Gli utenti in genere non sono a conoscenza di questa
promozione dell´offerta di Google nei risultati di ricerca. Inoltre, i
risultati dei concorrenti che potrebbe essere più rilevante per l´utente sono
significativamente meno visibili e talvolta anche non direttamente visibili, in
modo da diventare difficile per l´utente di trovare. La nostra preoccupazione è
che questa pratica devia indebitamente traffico ai concorrenti di Google nei
confronti propri servizi di Google.
2) L´uso da parte di Google, senza il consenso, di
contenuti originali da siti web di terzi nei propri servizi di ricerca web
specializzati. Questo può ridurre gli incentivi dei concorrenti di investire
nella creazione di contenuti originali.
3) le condizioni per gli editori che impediscono loro
di visualizzare annunci pubblicitari di ricerca da parte dei concorrenti di
Google sui loro siti web.
4) le restrizioni contrattuali relativi inserzionisti
impedendo loro di porting e la gestione delle loro campagne pubblicitarie
ricerca attraverso Google e la ricerca di piattaforme pubblicitarie
concorrenti.
Queste pratiche di business quattro sono tutti
suscettibili di danneggiare i consumatori, in quanto saranno probabilmente meno
scelta di servizi innovativi.
Su ciascuno dei quattro, crediamo che ci sia una forte
necessità di un´azione sotto le nostre norme antitrust.
Vorrei chiarire che altri casi di antitrust, che sono
oggetto di indagine da parte della Commissione comportano anche Google, ma
riguardano diversi tipi di problemi di concorrenza.
Uno è su alcuni brevetti essenziali standard di
proprietà di unità di Motorola di Google nel settore delle telecomunicazioni e
il modo in cui Google Motorola ha cercato un´ingiunzione contro un
concessionario disposto, questa indagine è ben avanzata e una audizione si è svolta
ieri.
Un´altra indagine che è in una fase preliminare
riguarda le accuse ricevute su alcuni aspetti del l´ecosistema Android.
E, naturalmente, altre questioni espresse su Google
non sono nel mio mandato di commissario per la concorrenza: per esempio, le
attuali dispute privacy con le autorità di regolamentazione nazionali e
contenziosi sul diritto d´autore.
Ma anche se questo non è un caso su tutte le attività
di Google, il caso di cui sto parlando oggi è complessa in molti modi. E per
diversi motivi.
E ´la prima volta che stiamo studiando il mercato
della ricerca online. Abbiamo a che fare con molte denunce formali, ma un sacco
di preoccupazioni informali arrivati sul mio tavolo pure. Essi sono stati
integrati da osservazioni delle altre parti durante le nostre indagini di
mercato.
L´industria che stiamo guardando è anche
particolarmente veloce in movimento, perché ricerca online per sé è in continua
evoluzione. Da quando abbiamo iniziato l´indagine, i risultati della ricerca il
modo in cui vengono presentati e il tipo di servizi forniti sono cambiati molte
volte.
Inoltre, le lamentele iniziali concentrati su
dispositivi statici, ma nel frattempo i dispositivi mobili sono diventati
sempre più rilevante, che ha portato non solo alla introduzione di nuovi
servizi di ricerca, ma anche ai cambiamenti nel modo in cui gli utenti accedono
e interagiscono con quelli esistenti.
Come ho detto prima, l´opinione pubblica e le parti
interessate prestino attenzione a questo caso più che ad ogni altro. Questa è
una delle ragioni per cui ho accettato il tuo invito per l´evento di oggi,
qualcosa che è piuttosto inusuale in un caso che è ancora oggetto di indagine.
Come si può capire, non posso rivelare aspetti
tutelati dalla riservatezza, o conclusioni anticipate in un´indagine antitrust
in corso, ma cercherò di darvi quante più informazioni possibili all´interno di
questi limiti.
Permettetemi di fare alcune osservazioni, prima di
dirvi dove siamo nella nostra indagine.
Come sapete, applicazione delle norme antitrust è di
circa il benessere dei consumatori, l´innovazione e la scelta, non di
proteggere i concorrenti.
La mia responsabilità nell´applicazione delle norme
antitrust in questo caso è quello di fare in modo che gli utenti di Internet
sono dotati di scelta, in modo da poter decidere tra i servizi di base ai loro
meriti, e di preservare gli incentivi ad innovare su tutta la linea, in modo
che gli utenti possano beneficiare di nuovo o meglio servizi di domani.
Antitrust non è uno strumento adeguato per imporre a
Google un algoritmo specifico o per impedire a Google di migliorare i propri
servizi se vuole farlo. Né, come autorità garante della concorrenza, può l´atto
della Commissione in questo caso come un regolatore per tutte le questioni che
sorgono nel mondo online o sollevate dalle parti interessate per quanto
riguarda Google.
In questo contesto, nel contesto della nostra
indagine, dopo l´adozione della nostra valutazione preliminare abbiamo
negoziato con Google al fine di trovare una possibile soluzione attraverso
l´articolo 9, percorso, il che significherebbe una decisione prendere impegni
giuridicamente vincolanti che risolvere le nostre preoccupazioni .
Ho cercato commenti su una prima proposta da Google
attraverso un test di mercato lanciata nel mese di aprile di quest´anno.
Il feedback ricevuto dal test di mercato è stato molto
negativo. Pertanto, ho chiesto a Google, il 9 luglio a migliorare in modo
significativo le sue proposte.
Google ha migliorato gli impegni offerti. Abbiamo
negoziato miglioramenti fino a ieri.
Anche se non posso descrivere i dettagli, posso dirvi
che la nuova proposta risponde in modo più appropriato la necessità di alcun
impegno di essere in grado di coprire gli sviluppi futuri. Pertanto, la nuova
proposta riguarda query inserite in Google in qualunque forma - se vengono
digitate o parlate - e qualunque sia il punto di ingresso o il dispositivo.
Uno dei miglioramenti più significativi riguarda la
ricerca preoccupazione verticale, che era il punto che ha ricevuto i commenti
più duri critici durante il test di mercato.
Molti intervistati durante l´indagine di mercato ha
detto che in questa proposta di Google i link ai rivali che dovrebbero essere
rappresentate per alcune categorie di servizi specializzati di ricerca non
erano abbastanza visibili.
A mio parere, la nuova proposta rende questi
collegamenti significativamente più visibile. Uno spazio più grande della
pagina dei risultati di ricerca di Google è dedicato a loro. Rivali hanno la
possibilità di mostrare il loro logo accanto al link, e ci sarà un testo
dinamico associato ad ogni link rivale per meglio informare l´utente del suo
contenuto.
Intervistati test di mercato anche contestato
l´organizzazione dell´asta proposto per stabilire i collegamenti rivali che
dovrebbero essere rappresentate sulla pagina dei risultati di ricerca di Google
per le categorie più commerciali di servizi di ricerca specializzati.
La nuova proposta prevede un meccanismo d´asta, che
include la possibilità di presentare un´offerta per ogni query specifica.
Questo è importante per garantire che anche piccoli operatori specializzati di
ricerca possono essere visualizzati.
Per quanto riguarda la seconda preoccupazione incluso
nella valutazione preliminare - l´uso di contenuti prodotti da altri - Google
ha migliorato la granularità dell´opt-out che viene offerto a siti web di
terzi. Si rafforza anche la disposizione che garantisce che Google non può
rivalersi contro i siti web che fanno uso di opt-out.
Per quanto riguarda la terza preoccupazione, Google si
è impegnata a includere non più nei suoi accordi con gli editori eventuali
disposizioni o imporre obblighi non scritte che richiederebbero agli editori di
origine i loro requisiti per la pubblicità di ricerca online esclusivamente da
Google in relazione a richieste da parte degli utenti del See. La nuova
proposta migliora le garanzie contro possibili elusioni.
Per quanto riguarda la quarta preoccupazione, Google
ha offerto a cessare di imporre obblighi scritte o non scritte che impediscono
inserzionisti da porting e la gestione di campagne pubblicitarie di ricerca
attraverso i servizi di Google e servizi concorrenti. La nuova proposta prevede
ancora maggiori garanzie contro l´elusione.
Infine, in un impegno che a mio avviso merita
attenzione, un mandatario indipendente sarebbe stato messo in atto per fornire
assistenza alla Commissione per garantire che i principi delineati nella
proposta di Google saranno attuate nella pratica.
Abbiamo raggiunto un momento chiave in questo caso.
Dopo il primo test di mercato, ho avuto seri dubbi se
era possibile proseguire il percorso verso una decisione di impegno. Ho
espresso il mio parere su Google e in pubblico.
Ora, con i miglioramenti significativi sul tavolo,
penso che abbiamo la possibilità di lavorare di nuovo e cercare di trovare una
soluzione efficace sulla base di una decisione ai sensi dell´articolo 9 del
regolamento antitrust.
Ora, quali sono i prossimi passi?
Google si è impegnata a sostenere le sue nuove
proposte con i dati empirici per mostrare il loro impatto.
Allo stesso tempo, lavoreremo con Google nel corso
delle prossime settimane per finalizzare la stesura precisa del testo
dell´impegno proposto.
Come passo successivo, cercherò feedback sulla
proposta migliorata impegni da denuncianti e altri operatori di mercato
rilevanti. A tal fine, vi invieremo le richieste di informazioni, sulla base
del regolamento antitrust Ue 1/2003, sui miglioramenti che vengono proposti.
Conosciamo le posizioni generali dei denuncianti e
altri soggetti interessati. Ciò di cui abbiamo bisogno ora è di ricevere
elementi tecnici concreti sull´efficacia del pacchetto proposto, al fine di
stabilire se questa nuova proposta è soddisfacente dal punto di vista della
concorrenza.
Se la nostra indagine su tale proposta migliorata è
soddisfacente, continuerò il percorso impegni e alla fine con una decisione
formale prossima primavera. In caso contrario, sarò costretto a rivolgersi a un
procedimento ai sensi dell´articolo 7 del regolamento antitrust: questo
significherebbe l´invio di una comunicazione degli addebiti a Google nei
prossimi mesi, a cui Google potrebbe rispondere formalmente per iscritto e nel
corso di una audizione.
Decisioni "impegno" "Divieto" e
hanno diversi vantaggi e svantaggi.
In generale, l´articolo 7 decisioni di vietare le
pratiche anticoncorrenziali e di infliggere ammende hanno un forte effetto
deterrente e un valore precedente. Sono generalmente preferibili quando
dobbiamo comportamento passato sanzione o quando non c´è rimedio disponibile
per risolvere il problema di concorrenza diversa da un ordine di "cessare
e desistere".
Per quanto riguarda l´articolo 9 decisioni di
accettare impegni proposti da una società che li rende giuridicamente
vincolante, possiamo usarli per risolvere problemi di concorrenza in modo più rapido
e concreto, con un impatto immediato sul mercato e una visione lungimirante di
come il mercato dovrebbe funzionare.
In passato, la Commissione ha a volte fatto ricorso a
decisioni di divieto di affrontare comportamenti anticoncorrenziali, per esempio
nel caso contro Microsoft per quanto riguarda le informazioni relative
all´interoperabilità del server e Media Player, oppure nel caso di Intel. Altre
decisioni, ad esempio, su Microsoft Internet Explorer o nel recente caso
E-libri che coinvolge Apple e cinque editori, hanno fatto affidamento su
impegni giuridicamente vincolanti.
Naturalmente, se una società non rispetta gli impegni
possiamo imporre una multa per la violazione stessa, senza dover dimostrare una
violazione delle norme antitrust del trattato. Una multa di questo tipo è stata
inflitta Microsoft all´inizio di quest´anno, per un importo di € 561.000.000.
Nel caso di cui sto parlando oggi, e per i motivi che
ho descritto brevemente quando ho fatto riferimento a recenti proposte di
Google, penso che il percorso insediamento rimane la scelta migliore. Spero che
le risposte che riceveremo alle nostre domande confermeranno questo.
Gli utenti europei vogliono una concorrenza non
falsata e di scelta in linea di ricerca e search advertising.
Lo vogliono subito e, se possibile, lo merita la
società, e non dopo molti anni di contenzioso.
Grazie per la vostra attenzione.”
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NSA INCHIESTA: I DEPUTATI EUROPEI SENTONO ESPERTI PRIVATI DEGLI STATI UNITI, CHI DENUNCIA E LA DICHIARAZIONE SNOWDEN |
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Strasburgo, 2 ottobre 2013 - La possibilità di sospendere i negoziati commerciali
Ue-usa l´idea di creare standard internazionali di protezione della privacy e
l´esigenza di autentica del controllo parlamentare delle attività di
sorveglianza sono stati tra i temi discussi Lunedi alla quarta udienza della libertà
inchiesta Comitato civili in Usa e Ue Paesi ´spiare i cittadini dell´Unione
europea.
"Non si dovrebbe andare avanti con il nuovo
accordo commerciale [con gli Stati Uniti] a meno che non si dispone di adeguate
garanzie per la tutela della privacy", suggerì Marc Rotenberg della
Privacy Information Centre elettronico, una organizzazione per i diritti civili
statunitense. Alcuni deputati hanno preso nota del suo suggerimento, ma altri
hanno rifiutata. I membri della inchiesta anche discusso la possibilità di
stabilire norme internazionali per la tutela della privacy.
Intervento di Edward Snowden
Jesselyn Radack, un avvocato che rappresenta diversi
informatori, ha letto una dichiarazione di Edward Snowden dicendo che
"quando ho iniziato il mio lavoro, è stato con la sola intenzione di
rendere possibile il dibattito che vediamo qui che si verificano in questo
corpo. Dibattito pubblico non è possibile senza pubblico conoscenza (...) la
sorveglianza di intere popolazioni, piuttosto che individui, rischia di essere
la più grande sfida dei diritti umani del nostro tempo ". Egli ha concluso
che "il lavoro di una generazione comincia qui, con le udienze, e si ha la
piena misura della mia gratitudine e il sostegno".
Sophie in ´t Veld (Alde, Nl), che ha presieduto la
riunione, ha deplorato che le autorità statunitensi e olandesi avevano
declinato l´invito del comitato a prendere parte alle udienze richiesta.
Necessità di supervisione
La commissione ha anche ascoltato due ex dipendenti
della Nsa e di un ex funzionario dell´Mi5.
Ex-nsa senior executive Thomas Drake cui l´Stasi
"patologico bisogno di sapere tutto, dicendo che non aveva mai
immaginato" che gli Stati Uniti avrebbe usato il ´Stasi guida´ per i suoi
programmi di sorveglianza comuni segrete ".
Ex-nsa alto dirigente ha detto che gli Stati Uniti
erano "più desideroso di dire ´sì´ in nome della sicurezza nazionale che
possa svolgere i suoi compiti di sorveglianza".
Ex-mi5 ufficiale dell´intelligence Annie Machon, ha
chiesto significativo Uk parlamentare comitato di sorveglianza delle attività
di sorveglianza, compresi i poteri legali di indagine.
Prossimi passi
La prossima udienza, il 3 ottobre, si concentrerà
sulla presunta violazione al sistema dei servizi di intelligence del Regno Unito
di belga delle telecomunicazioni società Belgacom, con la partecipazione di
Iain Lobban, direttore del British Government Communications Headquarters
(Gchq) (da confermare) e rappresentanti di Belgacom e la autorità di protezione
dei dati belga.
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BASILICATA: AZZERIAMO DIGITAL DIVIDE |
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Potenza, 2 ottobre 2013 - "Con risorse
provenienti dai fondi europei, azzeriamo il digital divide nelle aree rurali e
portiamo la banda larga e ultra larga in tutta la Basilicata, con una velocità
addirittura superiore ai 100 Megabit per secondo".
E´ uno dei passaggi dell´intervento del presidente
della Regione, Vito De Filippo, nel corso della conferenza stampa a consuntivo
della Ix Legislatura.
"L´operatore vincitore della gara - ha detto De
Filippo - sta già realizzando la rete per portare la banda ultra larga in tutta
la regione".
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ROMA: ALLA PRIMA MAKER FAIRE EUROPEA OPEN HARDWARE, WEARABLE TECHNOLOGY, ROBOT FAI-DA-TE E DESIGN AUTOPRODOTTO CON TECNICHE DIGITALI |
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Firenze, 2 ottobre 2013 – Tutto pronto a Roma per la
prima edizione europea di Maker Faire, l’evento nato in Usa e dedicato ai
Maker. Dal 4 al 6 ottobre il Palazzo dei Congressi dell’Eur si trasforma in una
grande vetrina sul futuro. Un appuntamento con la creatività, l’innovazione e
l’imprenditorialità 2.0 a cui non poteva mancare Maketank, il marketplace dei
Maker europei.
Un’opportunità per tutti i visitatori della fiera e i
curiosi del fai-da-te digitale per conoscere da vicino la giovane startup fiorentina
nata per abbinare alla tradizione artigianale e di design italiana le nuove
tecniche di Digital Fabrication e l’Open Hardware (stampa 3D, taglio laser,
Arduino, ecc.), con l´obiettivo di trasformare ogni Maker in un imprenditore di
se stesso.
Sul marketplace Maketank (http://www.maketank.it/ ) i Maker
sono al centro del processo commerciale: accedono direttamente alla
piattaforma, inseriscono i propri oggetti con foto e descrizioni, ne decidono
in autonomia il prezzo, il tempo di produzione e il costo di spedizione.
Maketank entra in gioco al termine dell’acquisto con una piccola provvigione
sulle vendite. Attualmente sono oltre 50 i Maker che hanno aderito al progetto
e più di 350 gli oggetti in vendita. Maketank si rivolge a clienti di tutto il
mondo alla ricerca di arredi in grado di dare un tocco contemporaneo alla
propria casa, di un gioiello realizzato in materiali originali (dal cartone al
nylon, dal plexiglass al legno) e con tecniche innovative, di un regalo
esclusivo per ogni fascia di prezzo.
In occasione di Maker Faire Rome, Maketank ha messo a
punto un programma di incontri, ospitati all´interno dello stand (primo piano,
area L), che avrà come protagonisti alcuni Maker del marketplace e un gruppo di
partner italiani e internazionali.
Si parlerà di tecnologia a taglio laser con i service
Lasermio e Vectorealism; di wearable technology e stampa 3D con il Maker
Troykyo, che condurrà dei mini workshop sul tema, e di come rendere “hipster”
un abito con dettagli laserati grazie ad Annaluisa Franco, docente Ied Firenze.
Ai partner europei 3D Hubs (startup olandese che mappa i service e possessori
di stampanti 3D) e How.do (startup berlinese che abilita tutorial fotografici)
il compito di raccontare l’innovazione che arriva d’Oltralpe; mentre lo staff
Maketank sarà a disposizione dei Maker desiderosi di conoscere i trucchi per
promuoversi al meglio e vendere online.
Per il pubblico più tech, appuntamenti da non perdere
quelli con openPicus, che presenterà il modulo Flyport e Nxt2wifi, adattatore in
grado di rendere ancora più ricco di funzionalità un robot Lego Mindstorms; e
Pierduino, autore di libri sull’Open Hardware e kit per realizzare robot
fai-da-te con Arduino. Artigianato Digitale porterà in fiera l’esperienza di un
Maker che innova i suoi prodotti senza dimenticare l’alta qualità artigianale
made in Tuscany. Non mancheranno esempi di design autoprodotto: Cbdisegno, in
fiera con le nuove lampade tagliate al laser; Pclab, con le sue creazioni tra
design e architettura; 24carati, un autoproduttore dal gusto decisamente rock.
E ancora: Folk, collezione realizzata in pietra lavica dell’Etna; Lexio,
architetto con una promettente carriera di autoproduttore; ed En=joy, in fiera
con coloratissimi e originali bijoux.
Per consultare il programma completo degli incontri
basta collegarsi al link http://bit.Ly/1fcniyd
http://www.maketank.it/
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SMAU ED H-FARM PRESENTANO LE STARTUP TREVIGIANE CHE DEBUTTERANNO A MILANO DAL 23 AL 25 OTTOBRE |
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Milano, 2 ottobre. Dopo il tour in giro per l’Italia
che ha sancito la partnership tra H-farm e Smau, presentando agli oltre 22.000
imprenditori e manager presenti alle cinque tappe del Roadshow le idee
innovative di Desall e Grow the Planet, nuove startup ospitate all’interno
dell’incubatore trevigiano si preparano alla loro “uscita ufficiale” in
occasione di Smau Milano, in programma dal 23 al 25 ottobre ai padiglioni 1 e 2
di Fieramilanocity.
Saranno Flighttech, Sellf e Zooppa, le “nuove leve”
per questa edizione, che vanno ad aggiungersi a Desall e Grow the Planet,
presenze ormai consolidate all’interno dell’ecosistema di startup di Smau 2013.
A dare il benvenuto alle startup trevigiane,
Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau che anticipa: “La prossima
edizione di Smau rappresenterà una importante occasione per le startup di
H-farm, così come per l’intero ecosistema della ricerca e dell’innovazione che
sarà presente in fiera nella nuova area Ibx- Innovazione per il Business Expo,
per entrare in contatto con il mondo delle imprese in visita e creare non solo
le condizioni per la nascita di partnership e nuove opportunità di business, ma
anche per conoscere e approfondire presso gli stand delle Regioni le iniziative
messe in atto a supporto dello sviluppo imprenditoriale sul territorio. Allo
stesso modo, per il mondo dell’industria l’incontro con le startup diventa
un’occasione importante di sviluppo in quanto tali realtà possono diventare
quella parte di ricerca e sviluppo che al loro interno non hanno ma che è
fondamentale per una maggiore
competitività sul mercato. L’incontro con le creatività delle startup di H-farm
sarà per gli imprenditori in visita un’opportunità per entrare in contatto con
quell’innovazione fondamentale per dare una svolta al proprio business.
Alle parole di Macola seguono quelle di Riccardo
Donadon, founder di H-farm: “Smau è nuovamente l´evento più importante in
Italia. E´ ritornato ad essere un evento chiave per questo settore e per noi
anche quest´anno è fondamentale esserci. Pierantonio Macola ed Emil Abirascid
hanno fatto un lavoro straordinario, ridando modernità al format e dandogli un
ruolo importantissimo per mettere in contatto l´industria e il mondo delle
imprese con le startup. Moltissime di queste nuove aziende che stanno nascendo
in Italia, possono avere un ruolo solo se riescono a dialogare con le aziende
tradizionali e, viceversa, queste ultime possono sopravvivere solo se hanno la
capacità di aprirsi all´innovazione. Questo è il momento di far dialogare
questi due mondi, non c´è più tempo...La tecnologia è sociale e sta imprimendo
un cambiamento drastico a processi e prodotti, interpretando per la prima volta
le esigenze ed i comportamenti del business e della gente.”
Andando a conoscere più nel dettaglio i progetti delle
giovani aziende, Desall è una startup che mira a creare una piattaforma di
crowdsourcing che, attraverso contest di design, connette aziende e privati
aiutando, da un lato, le aziende a trovare nuove e innovative soluzioni di
design e, dall’altro, i giovani talenti a mostrare le proprie idee di prodotto
in tutto il mondo. Grow the Planet è una
Social Web Application dedicata prevalentemente agli appassionati e ai
professionisti dell’orticoltura con strumenti di apprendimento, gestione,
interazione avanzata e scambio di servizi e prodotti. Tra le debuttanti,
Flighttech è una startup che progetta e sviluppa droni personalizzati in base
alle diverse esigenze di utilizzo, Sellf è una soluzione di Crm mobile che
integra in una singola soluzione contatti, calendario, attività, note,
statistiche e business opportunities per una gestione efficace della propria
produttività e quotidianità, infine Zooppa, una realtà consolidata del mondo
del web che mette in contatto aziende in cerca di nuove idee per le loro
campagne pubblicitarie e gli utenti iscritti, messi in competizione tra loro
per vincere premi in denaro.
Accanto alle startup di H- Farm all’interno della
nuova area di Smau, Ibx- Innovazione per il Business Expo sarà presente
l’intero ecosistema dell’Innovazione con oltre 200 attori presenti tra startup,
centri di ricerca e laboratori italiani e gli Assessorati alle Attività
Produttive e Innovazione delle più innovative Regioni Italiane, tra cui, per
citarne alcune, Regione Lombardia, Piemonte, Toscana, Veneto, Emilia Romagna,
Puglia e molte altre. Per dare alcune anticipazioni sui diversi attori
convolti, accanto a H – Farm saranno presenti Dpixel, Italia Startup,
l’associazione che riunisce l’ecosistema di startup italiane, il Parco
Scientifico Tecnologico Comonext, Bergamo Sviluppo, Teze Mechatronics, Polihub,
H-farm, 2i3T - Incubatore Imprese dell´Università di Torino, Enne3, I3p -
Incubatore Imprese Innovative Politecnico di Torino, M31, Treviso Tecnologia e
molti altri, tutti presenti con il proprio sistema di giovani imprese. Più di
50 saranno poi le startup provenienti dalle diverse città d’Italia e conosciute
nel 2013 durante il Roadshow Smau grazie alla partnership con il portale
Startupbusiness.
Molti gli appuntamenti volti a facilitare l’incontro
tra il mondo della ricerca e le imprese, si inizia il 23 ottobre con il
Convegno d’apertura dell’evento dal titolo: “Startup, innovazione e imprese: le
Regioni sono protagoniste”: un momento di sintesi e confronto tra gli
Assessorati alla Attività produttive delle principali regioni italiane e le
rispettive strategie di supporto alle imprese in chiave di innovazione e
sviluppo, anche in vista della nuova programmazione dei fondi strutturali
comunitari. Si continua nel pomeriggio con il Premio Lamarck, il premio volto a
valorizzare il talento e le idee più promettenti dei giovani imprenditori in
gara e, nei giorni seguenti, con i diversi momenti di Pitching in cui le
startup si presenteranno in soli due minuti al pubblico di imprenditori in
sala. In chiusura della 50° edizione, venerdì 25 ottobre si terrà il Premio
Innovazione Ict che consegnerà un riconoscimento alle migliori esperienze di
utilizzo delle tecnologie digitale e il Premio Cluster Best in Show dedicato ai
laboratori e centri di ricerca in mostra.
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TELECOMUNICAZIONI: LA GIUNTA REGIONALE DELL’UMBRIA APPROVA L’AGGIORNAMENTO DEL PIANO 2013 |
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Perugia, 2 ottobre 2013 - “Il 2013 è un anno
obiettivamente strategico per le azioni della Regione che riguardano il settore
telematico. Da un lato si sta discutendo la prima legge regionale sulle
telecomunicazioni e dall’altra siamo alla fine del programma 2011-2013 del
Piano telematico e dunque alle soglie della nuova Agenda digitale dell’Umbria e
del nuovo Piano digitale regionale 2013-2015 che è stato già preadottato dalla Giunta
regionale ed è in fase di discussione con i soggetti interessati prima
dell’approvazione definitva. Per questo motivo, ha affermato l’assessore
regionale alle infrastrutture tecnologiche Stefano Vinti, abbiamo ritenuto
opportuno aggiornare il programma di attività del 2013, ridefinendo così un
Piano che non rappresenta solamente la fase finale di quello in vigore ma
anche, e soprattutto, un trait d’union con la programmazione futura e che,
pertanto, traccia anche alcune linee d’indirizzo per la redazione del prossimo
Piano. Il Piano Telematico regionale è uno strumento strategiche per promuovere
l´integrazione tra l´azione pubblica e l´iniziativa degli operatori privati e
sviluppare il superamento del divario digitale di primo livello e proseguire le
opere di infrastrutturazione del territorio per favorire il passaggio alla rete
di nuova generazione. Il completamento di tutte le azioni del Piano, ha
sottolineato l’assessore, è una priorità strategica da sostenere attraverso il
reperimento di risorse economiche sia nella fase di chiusura dell’attuale
programmazione Por-fesr 2007-2013 che nell’approntamento delle attività della
nuova fase 2014-2020 dei fondi comunitari. La Regione dell’Umbria, anche nella
proposta di legge sulle telecomunicazioni, ha ribadito il diritto di tutti
cittadini di accedere a internet quale fondamentale strumento di sviluppo umano
e di crescita economica e sociale e dunque deve promuovere lo sviluppo delle
infrastrutture di telecomunicazione per
assicurare la partecipazione attiva alla vita della comunità digitale”.
Le azioni che sono state individuate nella delibera della Giunta regionale del
Piano per l’anno 2013 partono dalla necessità di completare la rete di Perugia,
anche per meglio sostenere la candidatura della città a capitale europea della
Cultura nel 2019. Accanto a questa azioni si è ritenuto opportuno prevedere la
possibilità concreta di azzeramento del digital divide di primo livello,
attraverso gli interventi dell’Accordo di Programma con il Ministero dello
Sviluppo economico, che consentiranno, nel futuro, di concentrare le risorse
per realizzare le reti di nuova generazione in fibra ottica, in sintonia con
l’Unione Europea, orientata a non destinare altri stanziamenti per colmare
divari digitali di livello superiore al primo, nonchè la possibilità di fornire
a cittadini, studenti e turisti il servizio di connettività wireless su ampie
zone dei centri storici umbri, attraverso l’uso di smartphone, tablet o pc
portatili. “E’ prevista anche la realizzazione di dorsali cittadine nei
principali centri urbani della regione, ha proseguito l’assessore Vinti, che
consentiranno anche il collegamento delle relative strutture sanitarie e per
l’istruzione, anche se, non avendo in questo momento la possibilità di
realizzare la dorsale ovest per mancanza di fondi, sarà necessario
diversificare gli interventi per garantire comunque una copertura omogenea.
Così come procederemo alla definizione di un primo set di linee guida per
avviare il collegamento di alcuni istituti scolastici, avendo come obiettivo
futuro quello di raggiungere le sedi universitarie, le scuole secondarie e le
scuole primarie di secondo grado. Anche in momento così drammatico per la
carenza di risorse, ha concluso Vinti, cercheremo in tutti i modi per reperire
i fondi necessari per abbassare fino a 10.000 abitanti il limite previsto per
il collegamento delle città e per proseguire e concludere il collegamento in
fibra ottica a favore dei comparti produttivi che fino ad oggi, proprio per
mancanza di risorse possiamo soltanto avviare, in forma ridotta, attraverso la
predisposizione di uno studio di fattibilità ed un modello di possibile
partnership con gli operatori”.
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REGGIO EMILIA - NUOVO CORSO STARTWEB 2013 |
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Reggio Emilia, 2 ottobre 2013 - Il Registro delle
Imprese di Reggio Emilia continua nel percorso formativo per gli utenti del
territorio che inviano pratiche telematiche. A tal fine, con la collaborazione
di Infocamere, organizza anche per l’anno 2013 un corso gratuito sull’utilizzo
di Starweb rivolto a studi professionali, associazioni di categoria e società
di servizi.
Il corso è volto a focalizzare gli errori più
frequenti riscontrati nella predisposizione di particolari tipologie di
pratiche (rinnovo organi sociali e inizio/modifica/cessazione dell’attività
economica di società e ditte individuali) e ad illustrare con esempi pratici le
corrette modalità di compilazione. L’obiettivo è quello di fornire supporto ed
indicazioni concrete e specifiche allo scopo di ridurre il più possibile i casi
di sospensione e di respingimento delle pratiche, migliorandone
complessivamente la qualità e velocizzando i tempi di istruttoria e di
evasione.
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TELECOM ITALIA LANCIA IL CONTEST ‘ITALIA CONNESSA’ PER ACCELERARE LA REALIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE ULTRABROADBAND ANCHE NEI PICCOLI COMUNI ITALIANI |
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Roma, 2 ottobre 2013 -
Telecom Italia lancia il contest “Italia Connessa”,
un’iniziativa pensata per promuovere la cultura dell’innovazione tra le
amministrazioni locali con l’obiettivo di promuovere la digitalizzazione nel
Paese creando infrastrutture all’avanguardia e favorire la diffusione di
servizi innovativi ai cittadini e alle imprese.
Il contest “Italia Connessa” si rivolge a oltre 150
comuni italiani di medie dimensioni, con una popolazione compresa tra i 25.000
e 40.000 abitanti. Per partecipare i comuni dovranno presentare entro il 30
ottobre, attraverso il sito telecomitalia.Com/italiaconnessa, un piano di
sviluppo digitale del proprio territorio finalizzato a diffondere l’utilizzo
dei servizi digitali da parte di cittadini, aziende e pubbliche amministrazioni
(come ad esempio servizi di smart city, servizi pubblici on line, progetti di
incentivazioni dell’imprenditoria locale, progetti di automazione e
dematerializzazione dei processi amministrativi o progetti finalizzati a
favorire l’occupazione giovanile nel business digitale), accompagnato
dall’indicazione di tutti i provvedimenti con cui le Amministrazioni intendono
facilitare lo sviluppo delle nuove reti Ngn, attraverso l’adozione di procedure
amministrative semplificate, l’utilizzo di infrastrutture esistenti e la propensione a favorire l’utilizzo di
tecniche di scavo innovative.
Una volta terminata la raccolta delle candidature,
Telecom Italia effettuerà una prima valutazione relativa solo all’effettivo
impegno dei comuni a facilitare la realizzazione delle nuove infrastrutture
dalla quale risulterà una short list di circa 20 comuni finalisti.
Sarà poi una giuria specializzata indipendente
composta da personalità di spicco nel mondo dell’innovazione e dello sviluppo
digitale, a decretare infine quale sarà l’idea più innovativa e quindi a
proclamare il comune vincitore. Della giuria fanno parte: Roberto Sambuco (Capo
Dipartimento per le comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico),
Francesco Sacco (Università Bocconi), Stefano Quintarelli (Esperto di Internet,
oggi deputato membro Commissione Trasporti e Telecomunicazione della Camera),
Agostino Ragosa (Direttore dell’Agenzia
per l’Italia Digitale), Piero Fassino (Presidente Anci).
Nel Comune, che verrà selezionato entro la fine
dell’anno 2013, Telecom Italia realizzerà entro il 2014, in anticipo rispetto
ai propri piani, la rete fissa di nuova generazione (Ngn) e la copertura con
rete mobile di quarta generazione (Lte).
Con questa iniziativa Telecom Italia vuole contribuire
ulteriormente ad accelerare i processi di digitalizzazione del Paese,
coerentemente con gli obiettivi indicati dall’Agenda Digitale. In particolare,
con il contest “Italia Connessa”, l’azienda vuole dimostrare come anche nei
comuni finora esclusi dai piani di infrastrutturazione di tutti gli Operatori
sia possibile innescare le condizioni favorevoli alla realizzazione di reti di
nuova generazione, operando sulla riduzione dei costi di installazione e sullo
sviluppo di nuovi servizi digitali.
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BIELLA - L´ABC PER IL BUSINESS ON LINE |
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Biella, 2 ottobre 2013 - La Camera di Commercio di Biella organizza un
ciclo di incontri rivolto ad aziende e professionisti per sviluppare e
migliorare la propria attività sul web.
E-commerce: Marketing, Aspetti Legali E Fiscali
Mercoledì 2 ottobre 2013 ore 14.30 – 18.00.
Digital Marketing: Come Sfruttare La Visibilita’ Su
Internet
Mercoledì 23 ottobre 2013 ore 10.00 – 13.00.
Cloud Computing: Un Nuovo Modo Di Utilizzare Le
Risorse Informatiche
Mercoledì 23 ottobre 2013 ore 14.00 – 17.00.
Tutti i seminari si svolgeranno presso la sede della
Camera di Commercio di Biella – Aula Formazione – Via Aldo Moro, 15 – Biella.
La partecipazione è gratuita, previa adesione attraverso l´apposito modulo di
adesione disponibile nella pagina dedicata del sito camerale.
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RIETI - RETI D´IMPRESA, DA OGGI SUL WEB |
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Rieti, 2 ottobre 2013 - La Camera di Commercio di
Rieti comunica alle aziende reatine che sulla piattaforma Siri ( http://www.piattaformasiri.com/ )
è possibile trovare i servizi informativi ed il supporto multidisciplinare
utile per attivare ed implementare la propria rete di impresa.
La piattaforma rappresenta uno degli strumenti offerti
dal progetto Siri, finanziato per la seconda annualità dall’Accordo di
programma Mise-unioncamere e coordinato da Aspin - Camera di Commercio di
Frosinone in partenariato con le Camere di Commercio di Rieti, L’aquila,
Latina, Matera, Pordenone, Siracusa, Viterbo, nonché Unioncamere Molise ed
Unioncamere Emilia Romagna.
Nella sezione “aziende” è possibile visionare gli
strumenti disponibili sulla piattaforma, tra i quali un software di ricerca
partner che ti consentirà di individuare le aziende potenziali con le quali
fare rete ed un software di ricerca manager di rete accreditati.
Questa iniziativa, inoltre, offre l´opportunità di
ricevere assistenza tecnica gratuita per la verifica della prefattibilità del
proprio progetto aggregativo, oltre che per la redazione del contratto di rete.
Per richiedere i servizi di assistenza tecnica è
sufficiente inviare all’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Rieti la
scheda allegata.
Iscrivendosi nella sezione “matching partner” è
possibile dare avvio alla creazione della propria rete di imprese, supportati da
un team di esperti che accompagnerà l’impresa lungo tutto il percorso da
intraprendere.
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PARMA: UNIVERSITÀ POPOLARE, UN NUOVO ANNO DI CULTURA PER TUTTI |
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Parma, 2 ottobre 2013 – 70 docenti, 139 corsi, di cui
110 a Parma e 29 a Felino, per una quindicina di aree disciplinari: sono questi
i numeri del nuovo anno accademico dell’Università popolare di Parma, da oltre
un secolo punto di riferimento importante nel panorama culturale locale. Una
istituzione del sapere diffuso, che solo l’anno scorso ha saputo coinvolgere
1632 iscritti, una larghissima platea formata per il 60% da persone in attività
che frequentano con regolarità i corsi proposti resi accessibili anche dal
prezzo contenuto visto che, oltre alla tessera di socio (20 euro), il costo
varia dai 60 ai 110 euro.
Oggi in Provincia, nel giorno in cui si aprono le
iscrizioni all’anno accademico 2013-2014, il presidente dell’Università
popolare Italo Comelli e l’assessore provinciale alla Cultura Giuseppe Romanini
hanno illustrato le novità e i corsi. Con loro il vicepresidente Pier Giorgio
Chierici e Luca Rabaglia presidente del Collegio dei Revisori dei Conti.
“ L’università popolare è innanzitutto un luogo di
promozione culturale, con una storia gloriosa che risale al 1901 e il suo nome
spiega la sua missione che era quella di alfabetizzare il popolo – ha detto Romanini - Oggi
aggiornandosi si propone la cultura a tutte le fasce di età soprattutto agli adulti in una logica di
formazione permanente molto interessante anche per il lavoro che si fa sulla
cultura e la storia del nostro
territorio”.
“E’ un programma vasto, con diverse tematiche a
partire dalle lingue, sulle quali offriamo una ampia gamma con 40 corsi da
quelli per principianti a quelli più avanzati
– ha spiegato Comelli – oltre a quelle tradizionali e al russo, che
abbiamo introdotto già l’anno scorso quest’anno si sono aggiunte cinese e
arabo”.
Accanto alle lingue, che sottolinea Comelli “con 500
iscritti sono lo zoccolo duro dell’attività dell’Università Popolare ci sono i
corsi tradizionali”.
Eccone alcuni: Storia dell’arte, Storia di Parma,
Storia e filosofia, Benessere fisico e psichico, Informatica, Cucina, Il sapere
del fare con i laboratori di disegno e pittura, fotografia e teatro.
E ancora: La pittura racconta, Il Novecento, Storia
della libertà di pensiero, Archeologia biblica e sacre reliquie, Letteratura
italiana, la letteratura e l’amore, Storia del cinema, Storia della Chiesa,
Psicologia oggi, Memory training, Alimentazione, cervello e memoria e tanti
altri.
Tra le novità proposte quest’anno il corso sulla
figura del pittore Remo Gaibazzi, sulla globalizzazione e antropologia
culturale, alfabetizzazione musicale e persino un laboratorio di patchwork.
Accanto a questo ci sono una decina di conferenze
pubbliche come quella d’apertura il 12 novembre alle 17.30 all’Auditorium di
Banca Monte (via Bruno Longhi), la lectio “Ricostruire il mondo: il Decameron
di Giovanni Boccaccio”, tenuta da Carlo Varotti, docente di letteratura
italiana all’Università degli Studi di Parma. “E poi ci sono i viaggi, alle
mostre più importanti che ci sono in Italia
e quelli all’estero. Quest’anno è previsto l’Iran” ha aggiunto Comelli.
L’anno accademico inizia formalmente il 4 novembre
mentre durante tutto il mese di ottobre si raccoglieranno le iscrizioni. “Già
stamattina, prima giorno, c’è gente in fila fuori dalla nostra sede di borgo
San Giuseppe e questo è di buon auspicio” ha sottolineato il vicepresidente
Chierici.
Le lezioni si terranno a Parma, nella sede di borgo
San Giuseppe (tranne che per alcune eccezioni) e a Felino (alcuni dei quali
gratuiti), organizzati in collaborazione con il Comune tra cui alcuni corsi di
lingue, Architettura d’interni, Educazione cinofila, I poemi omerici tra mito e
storia, Video-editing, Storia dell’Italia moderna e molto altro ancora.
I corsi, tenuti da docenti ed ex docenti, si
articolano in una lezione a settimana, di circa 1 ora e mezza. L’anno
accademico terminerà il 31 maggio prossimo.
Iscrizioni: borgo San Giuseppe 13 a Parma
(0521/236537, info@universitapopolare.Pr.it ): dal lunedì al venerdì dalle 10
alle 13 e dalle 15 alle 19 e il sabato (nel mese di ottobre) dalle 9 alle 12.
Per i corsi a Felino le iscrizioni sono aperte anche in Comune a Felino
(Ufficio Cultura, Piazza Miodini 0521/335949) il martedì dalle 9 alle 13 e il
giovedì dalle 9 alle 11.
L’università popolare -
Fondata nel 1901 da eminenti personalità della
cultura, l’Università popolare di Parma ha iniziato la sua attività con vari
corsi di specializzazione professionale e conferenze, sostenuta dal contributo
di enti pubblici come Comune e Provincia, istituzioni varie, banche, sindacati,
nonché da personalità di rilievo della politica, della cultura e della scuola.
Oggi l’Università Popolare è un’associazione di promozione sociale, che offre
ai propri soci un servizio di crescita culturale svolgendo corsi sui più
diversi argomenti e promuovendo attività di educazione permanente degli adulti,
mediante corsi di insegnamento teorico e pratico a carattere formativo,
informativo, di aggiornamento e qualificazione. Si avvale della collaborazione
di insegnanti e personale qualificato che si presta per soddisfare le esigenze
di cittadini giovani e meno giovani desiderosi di arricchire le loro cognizioni
e affinare le loro esperienze nel campo della cultura e dell’arte.
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BULLISMO. IL MINISTERO DEVE RISARCIRE IL BAMBINO PICCHIATO A SCUOLA DAI COMPAGNI. RISARCITA LA GRAVE SINDROME PSICHICA A CAUSA DELLE PERCOSSE SUBÌTE. ALLA SCUOLA SPETTA L’ONERE DELLA PROVA DI AVER ADOTTATO LE MISURE DISCIPLINARI IDONEE A EVITARE SITUAZIONI PERICOLOSE. |
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Lecce. 2 ottobre 2013 - Pesante, pesantissima
decisione a carico del Ministero della pubblica istruzione in tema di bullismo
e danni subiti dallo scolaro a causa delle percosse subite dai compagni. A
segnalarla Giovanni D´agata, presidente e fondatore dello “Sportello dei
Diritti”, che ne sottolinea la rilevanza alla luce del fatto che si tratta di
un fenomeno ancora troppo sottovalutato all’interno stesso delle Nostre scuole,
ma che forse con precedenti di tale portata si potrà iniziare a persuadere il
personale docente e non docente ad una maggiore vigilanza e prevenzione.
Con la sentenza 8081/2013, infatti, il Tribunale di
Milano ha stabilito che il Ministero deve risarcire i danni patiti dall’alunno
vittima di episodi di bullismo tenuti da altri allievi dell´Istituto
scolastico, consistiti in aggressioni fisiche. Per il tribunale meneghino,
infatti, la condotta omissiva del personale docente configura una «culpa in
vigilando»: per superare la presunzione di responsabilità ex art. 2048 c.C.,
non è sufficiente la sola dimostrazione di non essere stati in grado di
spiegare un intervento correttivo o repressivo, ma è necessario anche
dimostrare di aver adottato, in via preventiva, tutte le misure disciplinari o
organizzative idonee ad evitare il sorgere di situazioni pericolose. Peraltro,
nel caso di specie, nessuna prova è stata fornita al riguardo da parte
convenuta che, invece, è rimasta contumace, disinteressandosi al giudizio.
Secondo la norma citata, i precettori e coloro che insegnano un
mestiere o un´arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei
loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza,
prevedendo altresì che tali persone siano "liberate dalla responsabilità
soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto". E ancora, si
legge in sentenza che «in tema di responsabilità dell´amministrazione
scolastica ex l. N. 312 del 1980, art. 61, sul danneggiato incombe l´onere di
provare soltanto che il danno è stato cagionato al minore durante il tempo in
cui lo stesso era sottoposto alla vigilanza del personale scolastico; il che è
sufficiente a rendere operante la presunzione di colpa per inosservanza
dell´obbligo di sorveglianza, mentre spetta all´amministrazione scolastica
dimostrare di aver esercitato la sorveglianza sugli allievi con diligenza
idonea ad impedire il fatto».
Insomma, per superare la presunzione di responsabilità
di cui all’art. 2048 del codice civile, non è sufficiente la sola dimostrazione
di non essere stati in grado di spiegare un intervento correttivo o repressivo,
ma è necessario anche dimostrare di aver adottato, in via preventiva, tutte le
misure disciplinari o organizzative idonee a evitare il sorgere di situazioni
pericolose.
Peraltro, il giudice del capoluogo lombardo ha
rilevato che una volta stabilita la responsabilità della scuola per i danni non
patrimoniali subiti dallo studente è compito dello stesso magistrato accertare
l´effettiva consistenza del pregiudizio individuando a prescindere dal nome
attribuitogli, quali ripercussioni negative sul valore - uomo si siano
verificate e provvedendo alla loro integrale ripartizione: ed il giudice
anziché procedere alla separata liquidazione del danno morale in termini di una
percentuale del danno biologico
(procedimento che determina una duplicazione di danno), deve procedere a
un´adeguata personalizzazione della liquidazione del danno biologico, valutando
nella loro effettiva consistenza le sofferenze fisiche e psichiche patite dal
soggetto leso, onde pervenire al ristoro del danno nella sua interezza.
Nella fattispecie, la Ctu ha accertato che il ragazzo
nel corso di causa divenuto maggiorenne, ha subìto l’insorgenza di una grave
sindrome psichica.
Dalla malattia suddetta è derivato un danno biologico
permanente subito dall´attore nella misura del 20%, ed un danno biologico
temporaneo protrattosi per mesi diciotto. Il danno subito dal giovane che aveva
13 anni all’epoca dei fatti è stato liquidato nella complessiva somma
rivalutata ad oggi di Euro 125.000,00. Oltre alle spese di lite ed interessi.
Il tutto a carico del Ministero dell’Istruzione.
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BASILICATA, IX LEGISLATURA - FOCUS FORMAZIONE: STRETTO RACCORDO CON SCUOLA E MONDO DEL LAVORO |
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Potenza, 2 ottobre 2013 - Scuola-formazione-mondo del lavoro. Tre
realtà che devono colloquiare e interagire per rispondere alle richieste del
territorio per ciò che concerne il lavoro e l’occupazione. Nella Ix legislatura
regionale, il Dipartimento Formazione, che fino a qualche mese fa si è occupato
di politiche per il Lavoro ora di competenza del Dipartimento Attività
produttive, ha avviato un processo di revisione del sistema formativo, partendo
dall’acquisizione delle esigenze espresse dal mercato del lavoro. I primi passi
in questa direzione sono stati mossi con Basil, un sistema informativo che
monitora i flussi e l’andamento del mercato del lavoro in Basilicata e il
collegato Osservatorio. L’obiettivo del Repertorio dei profili professionali
istituito dalla Regione, inoltre, è stato quello di consentire di mettere a
frutto competenze ed esperienze lavorative accumulate. All’innalzamento della
qualità della formazione sicuramente contribuisce anche la riforma degli
standard e delle modalità di Accreditamento degli Organismi Formativi, come
pure la nuova “Struttura del quadro regionale degli standard per la
progettazione e l’erogazione dei percorsi formativi” ed il “Repertorio
regionale delle attestazioni”. In questo contesto si colloca la recente
istituzione dei Poli formativi e degli Istituti tecnici superiori (Its),
sinergici e muniti di un saldo collegamento con il mondo del lavoro e della
ricerca. Lo scopo è definire l’offerta formativa più rispondente alle vocazioni
dei singoli e dei territori di innovazione e sviluppo della regione,
nell’ottica di dare ai giovani nell’iter degli studi strade certe che possano
condurre non solo a un’istruzione più elevata e di qualità ma a un futuro
lavorativo.
I progetti realizzati nell’ambito della formazione
sono stati indirizzati nella direzione di affiancare alle azioni ordinarie
altre sperimentali. In tal senso l’avviso pubblico “Un Ponte per
l’occupazione”, che ha interessato circa 680 lucani di età compresa tra i 18 e
i 35 anni, hanno potuto usufruire di un programma di formazione retribuita di
due anni che è terminato con uno stage in azienda. A conclusione del percorso
di orientamento e formazione c’è un “voucher occupazione” da utilizzare o come
incentivo all’assunzione o per dare vita ad un’autonoma iniziativa imprenditoriale.
Così anche l’apprendistato si è trasformato in chiave d’accesso per l’ingresso
nel mondo del lavoro ai giovani dai 15 ai 25 anni, ponendo l’impresa al centro
dell’offerta formativa. Recependo la riforma nazionale, la Regione ha
regolamentato le linee guida e il bando per l’apprendistato
professionalizzante.
Rivolta ad aspiranti imprenditori o a neoimprenditori
(meno di 3 anni di attività al primo giugno 2012) è stata posta in campo
un’azione per stimolare e promuovere l’imprenditorialità, offrendo ai lucani
“portatori di idee” la possibilità di una formazione on the job nei Paesi
dell’Unione europea, esclusa l’Italia, nonché favorendo lo sviluppo di
relazioni e contatti economici e commerciali con realtà estere.
Assume, poi, un ruolo di tutto rilievo l’avviso
pubblico “Sportello Impresa Formazione Continua - Spic” che ha l’obiettivo di
sostenere la capacità competitiva dei sistemi produttivi regionali e
l’adeguamento della professionalità dei lavoratori con il sostegno a progetti
immediatamente cantierabili. Con carattere intrinseco di sperimentazione si
pone l’azione a favore delle microimprenditorialità, attraverso la misura del
microcredito con due Avvisi pubblici, mentre sono proseguite le work
experience.
Altra misura: il Credito di imposta per l’occupazione,
che è partito con la pubblicazione dell’avviso pubblico nel giugno 2012,
concede un contributo ai datori di lavoro per ogni nuovo lavoratore
svantaggiato assunto nelle regioni del Sud; la Basilicata ha aderito con fondi
del Po Fse finanziandolo con quattro milioni di euro e provvedendo, con
l’ultima manovra di 29 milioni di euro, a un ulteriore finanziamento.
Con il bando “Valore donna”, la Regione ha inteso
favorire l’ingresso nel mondo del lavoro delle donne a maggior rischio di
esclusione, mentre al fine di valorizzare le risorse locali è stato approvato
l’avviso pubblico ‘Valorizzazione e recupero degli antichi mestieri della
Basilicata.
Per quanto riguarda la scuola in generale, è stato
varato il primo Piano di dimensionamento scolastico con valenza triennale con
lo scopo di dare stabilità alle istituzioni scolastiche evitandone i continui
accorpamenti, fusioni e modifiche. Sono state avviate anche azioni per il
coinvolgimento lavorativo del personale precario della scuola e sta per essere indetta
una nuova procedura per consentire, con durata annuale, esperienze
professionali di tirocini in ambienti di lavoro ai docenti precari. Per i
master universitari e i dottorati di ricerca, la Regione ha assegnato voucher
un (fino a 10 mila euro) ai laureati per i costi di partecipazione. Il
Dipartimento ha anche mostrato attenzioni per le cosiddette “minoranze
linguistiche”, pianificando progetti ad hoc per i Comuni “albanofoni”. Sempre
nell’ambito della cultura, le celebrazioni dell’Anno Gesualdiano per celebrare
i 400 anni dalla morte del grande madrigalista Gesualdo da Venosa.
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FVG, COOPERAZIONE: LA VOJVODINA PRESENTA IL "FESTIVAL OF MIND" |
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Trieste, 2 ottobre 2013 - Una delegazione della Provincia autonoma
della Vojvodina (Repubblica di Serbia), guidata dal vicepresidente Deli Andor,
ha presentato all´assessore regionale alla Cooperazione Gianni Torrenti il
"Festival of Mind", competizione dedicata alle scuole. Per l´edizione
di quest´anno sono state selezionate oltre al Friuli Venezia Giulia, le regione
di Kiev (Ucraina), Olomuc (Repubblica Ceca), Stiria (Austria) e la Provincia di
Lodz (Polonia). Il Festival si svilupperà fino al maggio 2014 e consisterà in
una gara tra studenti o gruppi di studenti che dovranno sfruttare la loro
immaginazione e creatività per creare delle composizioni utilizzando i 24 pezzi
del cosiddetto "puzzle di Doris" ideato in Vojvodina. Ogni figura
creata dagli studenti verrà fotografata e giudicata da una giuria
internazionale. Da Trieste sono giunte le disponibilità del Liceo Classico Dante
Alighieri e dell´Istituto d´Arte Enrico e Umberto Nordio. La delegazione serba,
comprendente anche il sottosegretario all´Istruzione Mato Groznica, e
l´ideatore del puzzle Zdravko Zivkovic, ha anche visitato i due istituti
scolastici triestini. Torrenti ha rilevato che "l´iniziativa si colloca
nell´ambito della stretta e intensa collaborazione tra il Friuli Venezia Giulia
e la Vojvodina, iniziata nel 2006 con la firma del Protocollo d´intesa tra
l´allora presidente Illy e quello della Vojvodina Paitic e che, tra l´altro, ha
portato recentemente al finanziamento del Programma Eurostart che prevede
interventi nei settori energia, Pmi, cultura e salute mentale".
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GIORNATA DEI GIOVANI MARCHIGIANI, OBIETTIVO: FAVORIRE IL PROTAGONISMO DELLE NUOVE GENERAZIONI |
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Ancona, 2 ottobre 2013 - Una giornata dedicata ai
giovani, alle loro capacità creative, artistiche e imprenditoriali, nata per
ascoltare la loro voce nel pluralismo di espressione, per dare vita ad un luogo
di incontro con coetanei italiani ed europei che sono imprenditori o artisti.
E’ la ‘Giornata regionale giovani Marche’, istituita dalla legge 24/2011 ‘Norme
in materia di politiche giovanili’, si terrà a Fabriano, i prossimi 3 e 4
ottobre, al Teatro Gentile, ideata con il contributo della nuova Consulta
Regionale dei Giovani. Due giorni di musica dal vivo, esibizioni di band
marchigiane, mostre, spettacoli di prosa, approfondimenti e informazioni sul
mondo dei giovani. Cinque workshop condotti da esperti su temi prioritari come
il lavoro, Europa, arte, spettacolo, musica. Protagonisti: i giovani. “Eventi –
dichiara il presidente Gian Mario Spacca – attraverso i quali creare una grande
occasione di incontro in cui fare coesistere formazione, dialogo, proposte e
divertimento dei giovani marchigiani. Si parlerà di talento e di come farlo
emergere, di lavoro e predisposizione artistica, di creatività, cultura e
design, di viaggi e opportunità in Europa, di sogni che possono diventare progetti
concreti per la vita e la realizzazione di ciascuno”. La data scelta non è a
caso, rimarca l’assessore alle Politiche Giovanili, Paola Giorgi: “L’anno
scolastico è appena iniziato, sono giorni in cui i ragazzi sono meno pressati
dagli impegni didattici per poter partecipare con interesse e impegno ai lavori
della Giornata a loro dedicata”. La città di Fabriano è la location migliore
perché rappresenta “un luogo strategico – dice Giorgi – di apertura rispetto
alle problematiche giovanili in questa difficile fase di transizione da una
economia nazionale all’economia globalizzata, segnata da profondi mutamenti nei
metodi di produzione e organizzazione del lavoro, di rivolgimenti demografici,
in cui le giovani generazioni devono sopportare la maggior parte degli oneri
dovuti ai cambiamenti”. “La prima giornata dei giovani marchigiani, serve a
ribadire la centralità delle politiche a favore dei giovani e la loro
trasversalità” afferma David Buschittari, Presidente della Consulta Regionale
dei Giovani, “i vari approfondimenti ed incontri formativi proposti sui temi
del lavoro, dello sviluppo, della formazione, della cultura rappresentano
tematiche di primario interesse per l´in-tera galassia giovanile marchigiana”.
Inoltre in questo momento di grave crisi, una delle priorità per costruire una
nuova classe dirigente è la preparazione e la formazione: la giornata dei
giovani è una concreta opportunità per giovani amministratori e imprenditori
per prepararsi alle sfide decisive che si dovranno affrontare da subito. Tutti
gli eventi saranno aperti al pubblico e gratuiti, grazie alla disponibilità del
Comune, il teatro e gli altri spazi culturali dove si terranno gli incontri.
Per l’organizzazione e le incombenze logistiche ed operative la Regione si
avvale della collaborazione dell’Amat. In programma, il concerto di Niccolò
Fabi con Pier Cortese, al teatro Gentile giovedì 3 ottobre alle 21. Tra i nomi
noti, i giovani delle Marche incontreranno Nicky Nicolai, Stefano Di Battista,
Giampiero Solari, Luca Stanchieri. Info: http://www.giovani.marche.it/
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BASILICATA, IX LEGISLATURA - FOCUS AMBIENTE: CONTROLLI OSTINATI PER UN TERRITORIO PIÙ TUTELATO |
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Potenza, 2 ottobre 2013 - La tutela dell’ambiente ha
avuto, nel corso della Ix legislatura, un’importanza mai riconosciuta prima,
con politiche che hanno spinto sulla quantità e qualità dei controlli e che
hanno portato a misure più rigide di tutela ambientale anche con l’abbassamento
dei limiti di emissione rispetto a quelli pure consentiti dalle leggi italiane,
che prevedono automatismi nel blocco delle attività di chi non si atteneva a
queste prescrizioni.
Salvaguardia delle risorse territoriali, idriche e
forestali, gestione del ciclo dei rifiuti, corretta e adeguata informazione
sulle problematiche ambientali, interventi per la salvaguardia del territorio e
della biodiversità. E’ intorno a questi punti che si è incardinato il programma
di attività del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata negli ultimi 42
mesi di legislatura.
Grande attenzione e impegno sono stati dedicati alla
Val d’Agri con l’avvio dell’Osservatorio Ambientale della Val D’agri a Marsico
Nuovo per una totale trasparenza nella comunicazione dei dati relativi allo
stato ambientale. Attraverso le 5 centraline posizionate in Val d’Agri,
infatti, l’Osservatorio fornisce a tutti i cittadini informazioni costanti sui
monitoraggi effettuati nella valle, inclusi i valori di qualità dell’aria,
dell’acqua, il rumore, su 100 km quadrati di territorio. Per tenere
costantemente sotto controllo la qualità dell’aria in particolare nei Comuni di
Viggiano e Grumento Nova, la Regione ha varato il Piano di azioni per la tutela
della qualità dell’aria in Val d’Agri con il Piano, che impone all’industria
del petrolio i massimi standard di attenzione ambientale, il governo regionale
ha fissato gli obiettivi primari: la riduzione dei valori di emissione
dell’inquinante biossido di zolfo e acido solfidrico, applicando il “modello semaforo”,
attivando cioè azioni di fermo temporaneo o di arresto definitivo dell’attività
estrattiva, all’avvenuto superamento di soglie di inquinamento predeterminate.
Grazie alla collaborazione con l’Istituto Superiore di
Sanità, inoltre, è stato avviato il progetto Ambiente e Salute che ha come
obiettivo la valutazione dell’impatto sull’ambiente delle attività antropiche
nell’area della Val d’Agri e degli indicatori di salute della popolazione
residente nelle aree di interesse. Un obiettivo che si auspicava da tempo e che
questo Governo è riuscito a portare a sintesi, è l’avvio della bonifica dei
Siti di interesse nazionale (Sin) di Tito e della Valbasento. L’accordo da 46
milioni di euro firmato dalla Regione Basilicata e dal Governo nazionale,
prevede una campagna di interventi per la riconversione industriale, la
reindustrializzazione e la riqualificazione economica dei siti.
Decisivi anche gli interventi nel settore rifiuti con
politiche regionali che sono riuscite ad arginare quella che sembrava un’emergenza
sempre incombente e, parallelamente, a realizzare interventi strutturali che
hanno consentito di avviare il settore a una normalizzazione. Con l’istituzione
dell’Osservatorio Regionale del Ciclo dei Rifiuti, è stata incrementata la
raccolta differenziata attraverso azioni come il finanziamento del progetto di
raccolta differenziata per il Comune di Potenza e comuni limitrofi, il
programma di raccolta differenziata per il Comune di Matera e i comuni del
circondario per un importo complessivo di circa 20 milioni di euro, il
completamento di due Piattaforme per la gestione dei rifiuti (Lauria e Atella),
il finanziamento di tre impianti di compostaggio per la nobilitazione delle
frazioni organiche residuate da raccolta differenziata (Venosa, Sant’arcangelo,
Colobraro). Importanti risultati anche nell’ambito della Tutela delle Acque e
gestione integrata delle risorse idriche, con la programmazione degli
Interventi Strategici finanziati dal Cipe per un totale di 32 milioni di euro,
dei quali la parte più cospicua pari a 10 milioni è destinata al potenziamento
di tre depuratori a servizio dell’abitato della Città di Matera che scaricato
nei torrenti Iesce e Gravina.
E anche nella tutela ambientale si è affermato il
modello della partecipazione con i tavoli di alta sorveglianza che riuniscono
le più alte istituzioni ambientali, sanitari e scientifiche per effettuare
controlli, e i tavoli della trasparenza per tenere costantemente informati e
inserire nei processi decisionali enti locali, associazioni e cittadini.
Un Tavolo di Alta Sorveglianza, ad esempio, è stato
istituito per il monitoraggio delle attività di tutela ambientale e di diritto
alla salute, in relazione alle attività dell’impianto Fenice, costituito dai
massimi esperti di settore provenienti dall’Ispra, dall’Istituto Superiore di
Sanità, dal Politecnico di Milano e dall’Università di Torino. L’attività di
monitoraggio della Regione ha riguardato anche il settore del nucleare, con
l’istituzione della Cabina di Regia politico-tecnica del Nucleare in
Basilicata, che ha l’obiettivo di assicurare una costante attività di analisi,
controllo e informazione sugli esiti delle attività nucleari residuali sul
territorio lucano e per la prima volta materiale nucleare ha definitivamente
abbandonato il sito lucano di Rotondella.
Per quanto riguarda la tutela degli asset
naturalistici, da qualche anno la Regione Basilicata ha intrapreso una serie di
azioni strategiche, attraverso il programma regionale per l’Educazione e
Promozione della Sostenibilità Ambientale (Epos) e l’aggiornamento dei dati
relativi ai Siti della Rete Natura 2000 per la tutela di un patrimonio
riconosciuto a livello internazionale.
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ALLUVIONE:CHIODI,TROVATI SOLDI SENZA AUMENTO TASSE ABRUZZESI FIRMATA INTESA CON PROVINCIA TERAMO PER TRASFERIMENTO 20 MLN |
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L´aquila, 2 ottobre 2013 - "Siamo riusciti a
ottenere i fondi per i danni dell´alluvione senza aumentare le tasse. E´ questo
un esempio di buona amministrazione, un modo diverso di agire con
professionalità a costi contenuti per i cittadini. Ideologicamente sono
contrario a ogni forma di tassazione a differenza di una parte consistente
dell´opposizione che invece premeva per l´aumento delle accise. Queste risorse
serviranno a risarcire i danni causati dalla calamità naturale. A riparare e,
soprattutto, migliorare le infrastrutture esistenti". Lo ha detto il
Presidente della Regione Gianni Chiodi, che, questa mattina, insieme al
Presidente della Provincia di Teramo, Valter Catarra ha sottoscritto un
Protocollo di Intesa per il trasferimento della quota Fas alla Provincia quale
rimborso spese per i danni provocati dell´alluvione del 2011. La Ragioneria
dello Stato, infatti, ha trasferito alla Regione Abruzzo i 20 milioni della
programmazione Fas 2001/2007. Il trasferimento delle risorse verrà disposto
attraverso un apposito provvedimento amministrativo che la Direzione Affari
della Presidenza della Giunta regionale adotterà entro trenta giorni. Le
risorse verranno accreditate direttamente sul c/c intestato alla Provincia di
Teramo. I fondi serviranno a rimborsare spese sostenute dagli enti locali nella
fase d´emergenza e per i danni alle infrastrutture. "Non è mettendo le
mani in tasca ai cittadini - ha aggiunto Chiodi - che si risolvono i problemi .
Mi sento particolarmente orgoglioso oggi di poter mettere sul tavolo queste
risorse. Del resto, in questi anni abbiamo solo ridotto le tasse a famiglie e
imprese quando invece tutti le hanno aumentate. Il presidente Catarra ha
sottolineato come il Presidente Chiodi abbia raggiunto questo risultato
evitando di far pagare altre tasse agli abruzzesi, a differenza di quanto
accaduto invece nelle Marche dove hanno aumentato le accise e come, questi
soldi rappresentino oggi una boccata d´ossigeno anche per le imprese.
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TROMBA D´ARIA, IN LOMBARDIA: RICONOSCERE LO STATO DI CALAMITÀ |
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Milano, 2 ottobre 2013- L´assessore alla Sicurezza,
Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia Simona Bordonali ha
incontrato a Palazzo Lombardia, il primo cittadino di Trezzo sull´Adda (Milano)
Danilo Villa, il quale ha provveduto a consegnare le perizie dei danni causati
dalla tromba d´aria che si è verificata lo scorso 29 luglio.
13.168.000 Euro Di Danni - "Il sindaco Villa ha
voluto consegnarmi personalmente le perizie raccolte in questi mesi, che
certificano danni pari a 13 milioni di euro sul territorio comunale di Trezzo
sull´Adda" ha spiegato la titolare regionale della Protezione civile.
"La tromba d´aria che il 29 luglio ha colpito Trezzo sull´Adda, Grezzago,
Trezzano Rosa e Masate - ha proseguito l´assessore - è stata particolarmente
violenta. Per questo il presidente Roberto Maroni si è immediatamente impegnato
per chiedere al Governo il riconoscimento dello stato di calamità
naturale".
L´impegno Di Regione Lombardia - "Grazie alla
collaborazione degli assessori alle Attività produttive Mario Melazzini e
all´Economia Massimo Garavaglia - ha precisato la titolare regionale alla
protezione Civile - abbiamo attivato in pochi giorni un fondo di 4 milioni di
euro per il credito delle imprese colpite da questo fenomeno. Sappiamo che da
parte del Dipartimento della Protezione civile c´è molta attenzione alla nostra
istanza e l´ente regionale continuerà a sollecitare il riconoscimento dello
stato di calamità per attivare una serie di interventi economici che possano
permettere la ripresa delle attività produttive e la ricostruzione degli
edifici danneggiati".
Il
Ringraziamento Del Sindaco Di Trezzo - "Ringrazio Regione Lombardia e in
particolare l´assessore Bordonali e il presidente Maroni, che, all´indomani
dell´evento calamitoso, si sono prontamente recati sul posto per verificare i
danni" ha spiegato il sindaco Villa. "La devastazione nel nostro
Comune ha riguardato per lo più aree industriali, oltre che proprietà pubbliche
- ha proseguito il primo cittadino di Trezzo - e ha interessato ben 200
aziende, che impiegano oltre 15 addetti". "Grazie alla somma messo a
disposizione - ha concluso - la Regione ha permesso di trovare una soluzione
rapida ed efficace, in grado di far ripartire al più presto le realtà
produttive |
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TERREMOTO/EMILIA, ORDINANZA DEL COMMISSARIO DELEGATO ALLA RICOSTRUZIONE VASCO ERRANI CHE AGGIORNA IL PROVVEDIMENTO DEDICATO ALLA RICOSTRUZIONE DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE. |
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Bologna, 2 ottobre 2013 - Al via l’aggiornamento dell’ordinanza
dedicata alle attività produttive. Le modifiche sono contenute nell’Ordinanza
n.113 del 30 settembre 2013, emanata dal Commissario delegato per la
ricostruzione e presidente della Regione Vasco Errani.
Si tratta di un aggiornamento dell’Ordinanza 57 del
2012 (e sue modifiche) che indicava i criteri e modalità per il riconoscimento
dei danni e la concessione dei contributi per la riparazione, il ripristino, la
ricostruzione di immobili ad uso produttivo, per la riparazione e il riacquisto
di beni mobili strumentali all´attività, per la ricostituzione delle scorte e
dei prodotti e per la delocalizzazione, in relazione agli eventi sismici del 20
e 29 maggio 2012.
L’ordinanza è consultabile sul sito www.Regione.emilia-romagna.it/terremoto
nella sezione ‘Atti per la ricostruzione’, e sarà pubblicata sul Bollettino
ufficiale telematico della Regione Emilia-romagna (Burert).
Nel provvedimento modifiche che riguardano
prevalentemente le procedure e i valori di riferimento ma anche l’ingresso dei
condomini tra i soggetti beneficiari.
Inoltre, in caso di richiesta di integrazione della
documentazione, i termini per l´esame della domanda si intendono sospesi e non
più interrotti.
Nel provvedimento vengono chiarite le condizioni di
revoca del contributo e le procedure di erogazione a favore di imprese in
procedura concorsuale.
Diverse anche le novità sul versante economico: si
chiarisce il metodo di calcolo delle assicurazioni; il contributo per scorte e
prodotti finiti è elevato al 60%; crescono i valori tabellari per gli edifici
inferiori a 1.500 mq; nei casi in cui gli interventi di riparazione debbano
svolgersi in strutture ove deve necessariamente proseguire l´attività
lavorativa (o si renda necessario lo spostamento di beni strumentali, ancorché
non danneggiati) vengono riconosciuti i maggiori costi sostenuti, fino al 20%
dei costi convenzionali.
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TERRE DA SCAVO TAV, ROSSI: "ASSOLUTA COERENZA DA PARTE DELLA REGIONE TOSCANA" |
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Firenze, 2 ottobre 2013 - "Per quanto riguarda il
merito dei nostri pareri espressi sui materiali di scavo derivanti dal cantiere
Tav a Firenze, i miei approfondimenti mi portano ad affermare con assoluta
certezza la coerenza del giudizio di Via espresso sia ad aprile 2012, quando
l´ufficio era guidato dall´architetto Zita, sia ad ottobre quando l´ufficio era
diretto dalla dottoressa Garvin. Nessun cambiamento di valutazione nella
sostanza, nessun arretramento nelle posizioni già espresse: le uniche terre che
si possono conferire a Cavriglia per la realizzazione delle colline nell´area
Enel sono quelle che abbiano avuto una sistematica verifica di rispondenza alle
caratteristiche previste per i terreni a destinazione residenziale, verde
pubblico. E questo è stato riconfermato anche dopo che è intervenuto il Decreto
Ministeriale 161 dell´agosto 2012, che ha mutato la natura giuridica dei
materiali da rifiuti a sottoprodotti".
E´ quanto affermato dal presidente Enrico Rossi nel
corso della sua lunga comunicazione sul tema in Consiglio regionale, che ha
costituito anche la risposta a due interrogazioni presentate da consiglieri
dell´opposizione.
Sia che i materiali fossero da considerare rifiuti o
sottoprodotti, ha proseguito il presidente, gli uffici regionali "hanno
sempre tenuto ben fermo il principio che il materiale fosse soggetto ad un
trattamento che avrebbe in ogni caso prodotto un identico materiale,
compatibile con il massimo del rigore ambientale e con la destinazione dell´area
in cui trasportarlo". In pratica in tutti gli atti della Regione il
collocamento dei materiali per le colline di Cavriglia si sarebbe potuto fare
solo nel rispetto dei parametri della cosiddetta colonna A.
"Solo in questi giorni abbiamo ricevuto il piano
di utilizzo che Enel ha presentato e il Ministero ha approvato - ha annunciato
il presidente - Da una consultazione che ho avuto con i tecnici sono emersi
alcuni punti che non recepiscono in modo esauriente il nostro parere. Manca una
esplicita fissazione -- che invece la dottoressa Garvin aveva richiesto con
lettera la Ministero Ambiente -- dei limiti di concentrazione tensioattivi e
dei glicoli. Questa fissazione dei parametri è ovviamente fondamentale per
rendere efficaci e spediti i controlli sui materiali trattati da parte di
Arpat. Inoltre il piano di utilizzo non chiarisce in maniera univoca -- come
noi invece chiediamo nelle prescrizioni regionali -- che solo il materiale
trattato compatibile con la tabella A possa essere collocata nelle colline. Faremo
presenti questi punti per noi irrinunciabili e già sanciti nei nostri atti. In
ogni caso sia chiaro: se l´opera partisse il nostro comportamento sarà coerente
con il rispetto di questi punti".
Nel corso della comunicazione il presidente Rossi ha
ribadito le ragioni già espresse dell´avvicendamento dell´architetto Fabio
Zita, deciso in piena autonomia dal Direttore generale della presidenza Antonio
Barretta a cui il presidente ha ribadito completa fiducia. "Quello che è
certo -- ha concluso il presidente - è che l´obiettivo perseguito dal Dg
Barretta e dalle strutture regionali, Arpat compresa, è sempre stato quello di
identificare la migliore soluzione ambientale applicando la normativa senza
fare sconti a nessuno e nell´assoluto interesse pubblico. Non si spiegherebbe
altrimenti che anche le delibere di Giunta n.901 e n.902 del 15 ottobre 2012
(quando non c´era già più l´architetto Zita) siano state impugnate da Itlafer
con richiesta di risarcimento per 200 milioni di euro alla Regione
Toscana".
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RIFIUTI IN ABRUZZO: APPROVATA LEGGE DI RIFORMA DEL SERVIZIO |
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L´aquila, 2 ottobre 2013 - "Giornata decisiva e di grande
significato per l´intero Abruzzo". Lo ha dichiarato l´assessore
all´Ambiente, Mauro di Dalmazio, subito dopo l´approvazione in Consiglio
regionale della legge di riforma del servizio gestione integrata dei rifiuti.
"E´ una legge che segna un importante spartiacque nella gestione del ciclo
dei rifiuti, perche si tratta di un legge di sistema che avrà il compito di riorganizzare
la governance del settore ponendo principi e regole che andranno ad incidere
sul futuro del ciclo e a sanare tutte le criticità e le disfunzioni che avevano
determinato la crisi strutturale del sistema in Abruzzo, primo fra tutte la
eccessiva frammentazione del sistema che a fronte dell´obietivo delle gestione
unitaria registrava in realtà ben 200 soggetti, pubblici e privati, che
entravano nelle varie fasi di gestione, contribuendo a creare sprechi, inerzia,
inefficienze e ritardi. Questa legge - conclude Mauro Di Dalmazio - che prevede
un ruolo centrale dei Comuni con un unico ambito regionale, dovrà essere
attuata nel più breve tempo possibile dai oggetti deputati". L´assessore
all´Ambiente ha voluto infine ringraziare l´intera maggioranza consiliare, il
capogruppo del Pdl, Lanfranco Venturoni, il presidente della commissione
consiliare, Nicola Argirò, "per la collaborazione e l´importante
contributo dato nell´elaborazione della legge di riforma" e il gruppo di
opposizione "per l´atteggiamento responsabile mostrato". I contenuti
della legge di riforma saranno illustrati nei prossimi giorni nel corso di una
conferenza stampa.
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