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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Ottobre 2006
TRASPORTO INTELLIGENTI: LE PARTI INTERESSATE COLLABORANO PER SENSIBILIZZARE SULLE TECNOLOGIE ATTE A EVITARE INCIDENTI  
 
 Bruxelles, 3 ottobre 2006 - I sistemi di trasporto intelligenti possono salvare vite. L´applicazione di tecnologie quali il controllo elettronico di stabilità (Esc) e i sistemi di chiamate d´emergenza installati sui veicoli può ridurre le probabilità di incidente, nonché diminuire il numero di decessi provocati da incidenti stradali. Se si vuole che gli utenti della strada impieghino queste tecnologie è comunque indispensabile che sappiano della loro esistenza. Partendo da questo presupposto, è stata lanciata un´iniziativa fra settore pubblico e privato finalizzata a promuovere le tecnologie atte a evitare incidenti. La piattaforma riunirà le parti interessate appartenenti a industrie costruttrici, fornitori del settore automobilistico, club automobilistici, autorità preposte alla sicurezza stradale, operatori stradali, assicurazioni e prestatori di servizi, nonché la Commissione europea in qualità di osservatore. "Da lungo tempo sottolineiamo l´importanza di sensibilizzare gli utenti sull´introduzione di nuove tecnologie di sicurezza automobilistica", ha dichiarato il commissario responsabile della Società dell´informazione e dei mezzi di comunicazione Viviane Reding, annunciando l´iniziativa. "Ora possiamo affermare con certezza che è necessario migliorare le conoscenze degli utenti riguardo alle nuove tecnologie. Ecco perché oggi mi compiaccio per il lancio di questa nuova piattaforma di sensibilizzazione degli utenti". La piattaforma sarà nota con il nome di eSafety Aware e si occuperà di organizzare campagne precommerciali di promozione. Sarà presieduta dalla Fondazione della Federazione internazionale dell´automobile (Fia). La prima campagna sarà dedicata all´Esc e sarà avviata nell´aprile 2007. Esc è un termine generico utilizzato per indicare i sistemi progettati per migliorare la gestione di un veicolo, in particolare i limiti di velocità a cui il guidatore potrebbe perdere il controllo dell´automezzo. L´esc ha dimostrato di ridurre il rischio di incidenti del 20 per cento. Ecall, il sistema di chiamate d´emergenza a bordo dei veicoli, sarà il punto focale di una campagna successiva. Una eCall può essere attivata automaticamente o manualmente a seguito di un incidente o per un´altra emergenza da qualcuno presente nel veicolo. Grazie alla fornitura di informazioni accurate sulla posizione, i tempi di risposta saranno sostanzialmente ridotti, salvando così vite e riducendo la gravità delle lesioni. Nel febbraio 2006, la Commissione e l´industria automobilistica hanno concordato un piano d´azione teso a introdurre la tecnologia eCall in tutti i nuovi veicoli a partire dal 2009. Il presidente della Fia Rosario Alessi ha sottolineato ai partecipanti che ancora oggi, ogni anno, perdono la vita sulle strade europee 41 000 persone e ha delineato l´utilità della nuova piattaforma. "Il nostro compito è fare conoscere questi sistemi agli utenti nel più breve tempo possibile [. ] Collaboreremo insieme con i partner che condividono la nostra visione e lanceremo le campagne, a cominciare dall´anno prossimo con la tecnologia Esc. Questi sistemi possono salvare vite, ma occorre essere al corrente della loro esistenza per richiederli". L´annuncio è stato fatto nel corso di una riunione di alto livello sull´iniziativa i2010 della Commissione relativa ad "Una società europea dell´informazione per la crescita e l´occupazione". Per ulteriori informazioni sull´iniziativa i2010 della Commissione europea consultare: http://ec. Europa. Eu/information_society/eeurope/i2010/index_en. Htm .  
   
   
“LOGISTICS & MOBILITY”: NUOVE IDEE PER LA COMPETITIVITÀ  
 
Ravenna, 3 ottobre 21006 – E’ proseguita venerdì 29 settembre, nella sede dell’Associazione industriali, la conferenza “Logistics & Mobility”, promossa da Confindustria e dalla Camera di Commercio di Ravenna. Nella seconda sessione della giornata la riflessione ha toccato anche il tema delle reti: da quelle aeroportuali a quelle ferroviarie. E nell’ottica dell’integrazione, è stato Massimo Bucci, presidente dell’aeroporto di Forlì, a lanciare l’idea di un “patto” con lo scalo di Rimini: “Occorre esaminare la possibilità di dare vita a un’unica società di gestione, con un’unica politica commerciale”. Si tratta, in altre parole, di superare i campanilismi, una vera e propria barriera culturale, ha detto Cesare Trevisani, presidente della commissione Trasporti della Confindustria regionale. I margini, a vario livello, ci sarebbero: Trevisani guarda con favore a un hub per i voli low cost nel bacino romagnolo. Per il dirigente la “polverizzazione”, a tutti i livelli, non paga, e servono invece due o tre poli per dare vita a un’economia di scala: “Finché facciamo interporti a Lugo, Rubiera e in altre piccole realtà non ne usciamo”. L’assessore ai Trasporti Gino Maioli ha ricordato gli sforzi della Provincia, attraverso il Ptcp, per arrivare a creare nel territorio alcuni punti forti, nell’ottica della razionalizzazione. “Resta un fatto: noi un grande polo logistico l’abbiamo, e ha 22 km di banchine. Certo, Rotterdam ha 1. 300 metri di banchine per operatore e 90mila metri quadrati di piazzale. Da noi queste cifre scendono rispettivamente a 544 metri e a 62mila metri quadrati. Insomma, se non facciamo massa critica continueremo a chiederci perché i traffici non scelgono Ravenna”. Ma proprio il “piccolo” Lugo Terminal è stato preso ad esempio dal suo presidente, Enzo Poli. Nato nel 2001, oggi può contare tra l’altro su sette chilometri di binari e 19 ettari di aree (occupate al 65 per cento). A Lugo è nato uno snodo che ha fatto del trasporto degli inerti il suo core business, con rapporti privilegiati con la Puglia. Tra due mesi sarà attiva una nuova piattaforma logistica a Giovinazzo, mentre stanno per arrivare nuovi container per il trasporto del vino. Sono invece tre i collegamenti settimanali con Villach, per il trasporto dei legnami. Lugo Terminal è riuscita a dialogare proficuamente con Rfi. Nel corso del pomeriggio ci sono state analisi approfondite anche sulle strategie da porre in essere a livello italiano. Massimo Merlino, dell’Università di Bergamo, ha rilevato che l’Italia è veramente nella condizione ideale per i traffici – “siamo sotto la palma e il cocco ci cade in testa” – ma le condizioni di base vanno assecondate. Le alternative non sono molte. “E’ terroristico dire che il terreno del Frejus è radioattivo. Insomma, bisogna decidere se si vuole l’autarchia o la globalizzazione. Ma attenzione, nel primo caso prepariamoci a essere tutti molto più poveri”. Fare sistema, ancora una volta può essere la chiave di volta per lo sviluppo, come ha ricordato Stefano Costa della società T Bridge: un sistema tra territori e tra porti, supportati da reti, comprese quelle informatiche. E’ d’accordo anche il presidente dell’Autorità portuale di Venezia, Giancarlo Zacchello. Che non vuol sentire parlare di competizione tra Ravenna e lo scalo veneto: per vincere le sfide, l’Alto adriatico deve avere “una spinta comune”. .  
   
   
PROGRAMMA INVERNALE 2006-2007 AIR FRANCE KLM FORTE SVILUPPO VERSO L´AMERICA LATINA E L´ASIA  
 
Roma, 3 ottobre 2006 - Il programma invernale 2006-2007 del gruppo Air France Klm mostra una crescita del 3,6% dei posti/chilometro offerti rispetto all´inverno 2005-2006, con +3% sui voli lungo raggio e +5,7% sui voli medio raggio. Per i voli lungo raggio, la crescita dell´offerta delle due compagnie riguarda essenzialmente le linee dell´America Latina (+9,5%) e quelle della rete Asia (+6,1%). L´offerta aumenta di +2,1% in Africa e Medio Oriente. Quella delle linee America del Nord (+0. 2%) è stabile rispetto all´inverno 2005-2006, mentre l´offerta della rete Caraibi/oceano Indiano diminuisce leggermente (-1,9%). Per i voli di medio raggio, l´aumento delle frequenze di Air France si concentra principalmente sull´Europa dell´Est. Klm approfitta invece della settima fascia oraria di coincidenze creata quest´estate all´aeroporto di Schiphol per rinforzare la sua offerta. Continua la modernizzazione della flotta, con l´arrivo durante l´inverno di tre Airbus A330-200 per Klm in sostituzione del Boeing 767-300, con il ritiro degli ultimi Boeing 737-500 in Air France, sostituiti da Airbus A318/319/320 e con il proseguimento dell´introduzione dei Boeing 777-300Er per i Caraibi e l´Oceano Indiano. Alla fine di questa stagione invernale, quasi tutta la flotta lungo raggio di Air France sarà dotata delle nuove cabine secondo la Nuova Dimensione del Viaggio Air France. Air France e Klm coordinano i loro orari e lo sviluppo dei rispettivi programmi per proporre ai loro clienti un´offerta comune che sia il più possibile attraente e che permetta loro di scegliere tra due orari diversi lo stesso giorno, sia all´andata che al ritorno, abbinando indifferentemente una tratta via Amsterdam ed una via Parigi. Il tutto alle migliori tariffe disponibili. I soci del programma di fedeltà "Flying Blue" possono beneficiare di un´accoglienza privilegiata, guadagnare Miglia ed utilizzarle sulla totalità della rete delle due compagnie. Zoom sul programma Air France Programma lungo raggio (+2 ,7 % di posti/chilometro offerti) - È verso il Medio Oriente, sulla scia del programma estivo, che l´offerta di Air France cresce di più, con +13,8% di posti/chilometro offerti. Djeddah usufruisce quest´inverno di un volo diretto quattro volte a settimana con un Airbus A319 "Dedicate". Parallelamente, il proseguimento verso Djeddah del volo Parigi-il Cairo è soppresso, aumentando quindi la capacità tra Parigi ed Il Cairo. Le frequenze aumentano anche su Riyad (sei voli settimanali in Airbus A319 "Dedicate"). Il volo quotidiano lanciato quest´estate su Amman è mantenuto e Damasco è collegata a Parigi quattro volte a settimana invece di tre rispetto all´inverno scorso. Progressione a due cifre dell´offerta verso l´America Latina: +11,9%. Le frequenze aumentano su San Paolo del Brasile, con dodici voli settimanali, di cui uno quotidiano in Boeing 777-300 ed un altro, cinque volte a settimana, in Airbus A330-200. Ricordiamo che, da luglio 2006, grazie ad un accordo con la compagnia brasiliana Tam, Air France propone 16 destinazioni per il Brasile. Le frequenze aumentano per il Messico, con dodici voli settimanali invece di nove rispetto all´inverno scorso, oltre al volo quotidiano effettuato da Aeromexico, uno dei nostri partner Skyteam. Per l´Argentina e il Cile, Air France offre dodici frequenze settimanali, contro dieci l´anno scorso. I collegamenti con Santiago (cinque volte a settimana) e per Buenos Aires (un volo quotidiano) sono effettuati senza scalo. In Asia (+5,6%), Air France e Delta, partner di Skyteam, coordinano la loro offerta verso l´India. La compagnia americana sospende il suo collegamento con Chennai (Madras) in partenza da Parigi e la linea viene ripresa da Air France dal 30 ottobre, con tre voli settimanali in A340. Le capacità aumentano sulla linea Parigi-mumbai (Bombay), effettuata con un Boeing 777-300 durante la stagione di punta, da dicembre a febbraio, e sulla linea per Bangalore, con un collegamento quotidiano. Sulla scia del programme estivo, i voli a destinazione del Vietnam (Hanoi e Ho Chi Minh City) si effettuano via Bangkok con aeromobili di capacità superiore (B747-400), per soddisfare meglio la domanda. Infine, le tre frequenze supplementari lanciate quest´estate per Hong Kong e Shanghai sono mantenute e portano l´offerta verso ognuna di queste destinazioni a dieci voli settimanali. In Africa, le principali novità riguardano Johannesburg con dodici voli settimanali, ossia due frequenze supplementari, e Port Harcourt, che dovrebbe usufruire di una quinta frequenza settimanale alla riapertura dell´aeroporto. Da notare che Kenya Airways riapre la linea Parigi-nairobi con tre voli settimanali, in partnership con Air France. Per i Caraibi e l´Oceano Indiano, oltre all´introduzione dei nuovi Boeing 777-300, l´offerta è rinforzata rispetto all´estate sulla maggior parte delle destinazioni, per rispondere ad una domanda più forte in inverno: riprendono i voli diretti da e per Punta Cana e Santo Domingo. L´avana e Mauritius sono di nuovo collegate tutti i giorni. Le Seychelles sono collegate sei volte a settimana (invece di cinque), in partnership con Air Seychelles. In America del Nord, come per l’inverno scorso,i collegamenti sono modificati rispetto all´estate, per tener conto dell´elevata stagionalità del traffico: riduzione delle frequenze e adeguamento dei moduli su alcune destinazioni. In questa zona, la principale novità riguarda la riorganizzazione del collegamento Los Angeles e Papeete. Il nuovo programma di voli permette ora ad Air France di offrire quattro frequenze a settimana per Papeete via Los Angeles e sedici frequenze tra Parigi e la megalopoli californiana invece delle precedenti quattordici. Il nostro accordo di code share con Air Tahiti Nui è interrotto. Il volo biquotidiano per Houston, lanciato quest´estate, è mantenuto, con dodici frequenze settimanali. Ricordiamo infine che, dall´inizio di settembre, un accordo di code share con Northwest, partner di Skyteam, permette di rafforzare l´offerta di Air France a destinazione di Detroit. In tal modo, quest´inverno, dodici saranno i voli settimanali tra Parigi e Detroit. Programma medio raggio internazionale (+7,2% di posti/chilometro offerti) - In Italia, rispetto all’inverno scorso, due nuove destinazione si sono aggiunte al programma, entrambe in partenza da Roma Fiumicino: Tolosa, la capitale della più grande regione francese, il Midi-pirenei, con un volo diretto quotidiano e Bordeaux, capitale mondiale del vino, con voli operativi il sabato e la domenica. Entrambi i voli sono effettuati in collaborazione con la Compagnia Regional, partner di Air France con aerei Embraer Regional Jet. In Italia, La Compagnia Air France é presente in undici aeroporti : Milano Malpensa, Milano Linate, Bologna, Venezia, Verona, Firenze, Roma, Torino, Napoli, Genova, Pisa. Ogni giorno circa 100 voli partono dall’Italia a destinazione della Francia verso 9 aeroporti francesi: Parigi Charles de Gaulle, Marsiglia, Nizza, Nantes, Lione, Tolosa, Clermont-ferrand, Bordeaux, Strasburgo. Gli sviluppi sono concentrati soprattutto sull´Europa dell´Est, con l´apertura, da quest´estate, di tre nuove destinazioni: Katowice in Polonia (tre voli al giorno), Leipzig in Germania (due al giorno) Erevan in Armenia (tre voli settimanali) e con l´aggiunta di frequenze per Zagreb in Croazia (passaggio a due voli quotidiani). Le frequenze aumentano su Dublino (sette al giorno da quest´estate) e su Edimburgo (tre al giorno). Una quinta frequenza quotidiana è stata aggiunta tra Parigi-cdg ed Helsinki, in partnership con Finnair. Al sud, Air France offre quattro voli quotidiani per Atene contro tre lo scorso inverno. I collegamenti con Valencia (due al giorno) e con Malaga (tre al giorno) sono effettuati, da quest´estate, dalla compagnia Air Europa, in code share con Air France. Quello con Porto è assicurato da Portugalia, con quattro voli quotidiani. Sulla scia dell´estate, il programma è rinforzato su Algeri, con un terzo volo quotidiano in partenza da Parigi-cdg. Il secondo volo quotidiano lanciato quest´estate su Tel Aviv è mantenuto. Per quanto riguarda i collegament trasversali, i voli Nantes-londra Gatwick e Bordeaux-dublino sono sospesi. Programma domestico (+1,4% di posti/chilometro offerti) - L´offerta sulla linea Orly-annecy aumenta grazie all´aggiunta di tre frequenze settimanali (che portano a quattro il numero di voli quotidiani nei giorni di punta) e all´introduzione di un Atr-72 da 70 posti in sostituzione dell’Atr-42 da 48 posti. Il terzo volo quotidiano Cdg-rennes ed il quarto quotidiano Lione-rennes, lanciati quest´estate, sono mantenuti per la stagione invernale. Infine, il collegamento Le Havre-rouen-lione verrà sospeso a partire da inizio gennaio. Le linee Le Havre-lione e Rouen-lione saranno collegate con un Atr42 da 48 posti, con tre frequenze settimanali. .  
   
   
AOSTA: INTEGRAZIONE ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PER AEROPORTO  
 
Aosta, 3 ottobre 2006 - La Presidenza della Regione informa che la Giunta regionale, su proposta del presidente della Regione, on. Luciano Caveri, ha previsto di integrare, entro il mese di luglio 2007, l’Accordo di programma quadro tra la Regione, lo Stato e l’Enac per il miglioramento dell’accessibilità al sistema aeroportuale. Le risorse assegnate dal Cipe alla Valle d’Aosta – pari a 3,2 milioni di euro a valere sul Fondo per le aree sotto utilizzate (Fas), cui si aggiungeranno cofinanziamenti regionali – sono state, infatti, destinate agli interventi di costruzione della nuova aerostazione passeggeri nell’aeroporto ‘Corrado Gex’ e, in quanto funzionalmente connessa, alla riqualificazione delle aree destinate alla Protezione civile. I primi interventi di prolungamento della pista di volo e di installazione delle radioassistenze, già finanziati nel 2005 e attualmente in avanzato stato di progettazione, potranno, in tal modo, trovare il completamento necessario ad assicurare la piena funzionalità dello scalo. “Il settore di intervento prescelto – ha affermato il presidente Caveri – indica la chiara volontà di operare per migliorare l’accessibilità e la qualità dei servizi offerti dal sistema aeroportuale valdostano. Il risultato del potenziamento complessivo dell’aeroporto oltre a favorire, direttamente ed indirettamente, lo sviluppo socio-economico della Regione, in conseguenza dell’aumento della capacità volativa dello scalo valdostano, rafforzerà il ruolo strategico della struttura, quale importante centro per il coordinamento, lo smistamento e la gestione dei servizi di Protezione civile regionale, sia per gli interventi di soccorso in ambito alpino che per le attività di protezione civile”. .  
   
   
SAVE – AEROPORTO DI VENEZIA: BILANCIO POSITIVO PER IL TRAFFICO DELLA STAGIONE ESTIVA, 1.950.552 PASSEGGERI DA GIUGNO AD AGOSTO, + 9,2% RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE.  
 
Milano, 3 ottobre 2006 - Si chiude con 1. 950. 552 passeggeri il bilancio del traffico dell’aeroporto di Venezia per il periodo estivo (giugno – agosto 2006). L’incremento rispetto allo stesso periodo del 2005 è stato del 9,2%, superiore alla media nazionale pari all’8,4%. Luglio e agosto i mesi più significativi: 669. 922 passeggeri a luglio, record storico per l’aeroporto, con un incremento dell’8,9% rispetto a luglio 2005; 661. 880 passeggeri ad agosto, in crescita dell’11,4%. La punta massima del traffico, raggiunta per la prima volta dallo scalo, è stata registrata il 3 luglio, con 29. 216 passeggeri transitati in un solo giorno al “Marco Polo”. Un record che si collega all’ottimo andamento del traffico crocieristico del porto di Venezia, primo scalo marittimo del Mediterraneo per imbarco/sbarco passeggeri. Tali cifre traducono in risultati positivi la strategia di sviluppo della rete di voli di Save, società di gestione dello scalo, che si concentra su tre direttrici principali: incremento del traffico di linea tradizionale verso i principali aeroporti europei, inteso sia come aumento di frequenze già esistenti, che attivazione di nuovi collegamenti. Le novità più significative in questo ambito, per la stagione estiva in corso, sono i nuovi voli su Istanbul (Turkish Airlines, dal 31 marzo), Casablanca (Air One, dal 3 giugno), San Pietroburgo (Pulkovo, al 3 giugno); introduzione di nuovi collegamenti intercontinentali di linea: il nuovo volo su Atlanta, inaugurato il 7 giugno, si è aggiunto con successo alle due linee già operative su New York e Philadelphia. Nei primi cento giorni di operatività il volo su Atlanta ha trasportato 17mila passeggeri, realizzando un fattore di carico medio dell’84%; aumento dell’offerta dei voli operati da vettori low cost. Durante l’estate, inoltre, il livello dei servizi offerti dallo scalo si è dimostrato all’altezza degli elevati flussi di traffico, come evidenziato anche da Enac nel corso di una riunione operativa tra gli aeroporti. L’ente Nazionale Aviazione Civile ha promosso il “Marco Polo”. Nonostante l’elevato aumento del numero di passeggeri, infatti, non si sono verificati problemi nelle operazioni dello scalo (check-in, sicurezza, funzionamento delle infrastrutture). Complessivamente, da gennaio ad agosto, l’aeroporto di Venezia ha registrato 4. 269. 193 passeggeri, con un incremento del 7,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel corso dei primi otto mesi dell’anno, il settore cargo ha movimentato 17. 490 tonnellate di merce, con un aumento del 16,2% sul 2005, a fronte di una media nazionale del + 4,1%. Un risultato che riflette anche l’andamento economico dell’area servita, con una tenuta dell’attività di import e la ripresa dell’export. “I buoni risultati di traffico sono una grande soddisfazione per tutta la nostra Società” – afferma il Presidente di Save, Enrico Marchi – “e sottolineano la funzione attiva dell’aeroporto nel servizio al territorio del cui sviluppo è nel contempo motore e prodotto”. “Il nostro impegno procede in questa direzione” – continua Marchi – “attraverso un’attenta lettura delle esigenze dell’area servita dal nostro scalo che si vada a concretizzare nell’attivazione di nuove linee aeree. In questo momento pensiamo in particolare al Medio e Estremo Oriente”. .  
   
   
COMPA 2006 UN SISTEMA SATELLITARE AL COSTO DI UN EURO AL MESE  
 
Bologna, 3 ottobre 2006 - Quanto può costare il monitoraggio delle flotte di ambulanze o di auto della Polizia stradale impegnate in azioni di soccorso e di servizio pubblico? Da qualche tempo davvero poco: da uno fino a tre euro al mese. A proporre questi prezzi davvero competitivi è la Bug Italia grazie a Global Position Recorder (Gpr), il sistema di localizzazione messo sul mercato dall’azienda forlivese che produce tecnologie per l’investigazione e sistemi audiovideo per la sicurezza e che ha scelto di presentare a Com-pa, il Salone Europeo della Comunicazione Pubblica, dei Servizi al Cittadino e alle Imprese (Bologna, 7-8-9 novembre) tutte le potenzialità di questo innovativo sistema. Gpr, di cui esistono due versioni, non è un semplice localizzatore satellitare e si distingue da altri sistemi prodotti finora per essere autonomo e non necessitare di alcun collegamento con server centrali. Può monitorare allo stesso tempo diversi automezzi, tramite una connessione dati, con Sms oppure via Gprs. La sua ultima versione, Gpr 2, è strutturata su connessione di tipo Client/server: ad ogni terminale possono avere accesso diversi utenti finali ed effettuare proprie consultazioni tramite Password e Userid. Il sistema Gpr 2 è anche consultabile via Internet, collegandosi direttamente al Server e utilizzando i normali browser di navigazione. .  
   
   
LOGAN, UN PROGRAMMA DECISAMENTE RIVOLTO AI MERCATI DI CRESCITA DI RENAULT  
 
Roma, 3 ottobre 2006 - Progettata per offrire la giusta risposta alle attese dei nuovi mercati di crescita del Gruppo Renault, Logan ha già conquistato un´ampia clientela internazionale. Rilevante fattore di sviluppo internazionale delle vendite del Gruppo Renault, il programma Logan entra oggi in una nuova fase, con l´arrivo di Logan Nuova Collezione e della station wagon Logan Abc. Logan Abc, che sarà seguita nel 2007 da una versione veicolo commerciale, è il secondo modello del programma Logan che comprenderà sei auto entro la fine del piano Renault Contrat 2009. Da settembre 2004 a luglio 2006 sono state commercializzate circa 315. 559 unità nell’insieme dei mercati in cui il modello è stato lanciato, 42 Paesi in totale. Logan è la punta di diamante della marca Dacia, eccetto in Russia, Colombia, Venezuela ed Ecuador, dove il modello è venduto con il marchio Renault. Da gennaio a fine luglio 2006, le vendite mondiali di Logan hanno raggiunto 147. 522 unità. La regione Euromed, che accoglie 3 degli attuali 4 siti di produzione di Logan (Romania, Russia e Marocco), rappresenta il 73% delle vendite mondiali di Logan. La Romania resta il primo Paese per le vendite di Logan, con oltre 60. 541 unità vendute da gennaio a fine luglio 2006. Logan detiene, da sola, il 45% circa del proprio mercato domestico. In Russia sono state vendute da aprile 2005, data del lancio, oltre 32. 000 Logan, di cui 25. 500 da gennaio a luglio 2006. Forti di questo successo, gli stabilimenti di Pitesti e Mosca incrementeranno la propria capacità produttiva: entro la fine del 2006 la produzione del sito rumeno di Pitesti raggiungerà 235. 000 unità l´anno, contro le attuali 200. 000, per raggiungere, nel 2008, un totale di 350. 000 unità annuali; per quanto riguarda la capacità produttiva del sito di Mosca, essa aumenterà, nel 2007, passando da 60. 000 a 80. 000 unità annuali. In Marocco, Dacia è diventata, da marzo 2006, la prima marca in termini di vendite, con oltre 1000 Logan vendute ogni mese. La regione Americhe rappresenta il 5% delle vendite mondiali di Logan. Il principale mercato è la Colombia, Paese produttore di Logan, con 3. 550 unità vendute. Al di là dei mercati emergenti, il successo di Logan ha permesso di essere in anticipo sulla tabella di marcia. In Europa e Francia le vendite di Logan sono in aumento e rappresentano il 20% del totale delle vendite mondiali. La ripartizione delle vendite, da gennaio a luglio 2006, è la seguente: 12% in Europa (17. 644 unità) e 9% in Francia (12. 992 unità, pari ad una penetrazione dell´1% sul mercato francese). Il resto del mondo (Asia e Africa) rappresenta l’1% delle vendite di Logan. Attualmente prodotta in Romania, Russia, Colombia e Marocco, Logan sarà prodotta prossimamente in Iran e, successivamente, in India e in Brasile, nel corso del 2007. In Iran Logan sarà prodotta dai due costruttori nazionali, Saipa e Iran Khodro che realizzeranno l´assemblaggio di Logan nei loro siti rispettivi. In India, l´accordo sottoscritto a marzo 2005 con Mahindra & Mahindra, verte sulla produzione di una versione di Logan con guida a destra. .  
   
   
LOGAN MCV: SPAZIO E POLIVALENZA AL MIGLIOR PREZZO  
 

Roma, 3 ottobre 2006 - Due anni dopo la commercializzazione di Logan, di cui sono state vendute fino ad oggi oltre 300. 000 unità, Dacia arricchisce la sua gamma con Logan Mcv (Multi Convivial Vehicle). Station wagon abitabile e con una grande capacità di carico, Logan Mcv beneficia di tutti i vantaggi di Logan berlina, a cui si aggiunge la modularità ed una maggior polivalenza di utilizzo. Proponendo fino a sette posti per adulti, Logan Mcv rivoluziona il mercato delle station wagon, alla stregua di quanto fatto da Logan rispetto alle berline familiari. Presentata in anteprima al Mondiale di Parigi, Logan Mcv sarà commercializzata, a partire da ottobre 2006, in Romania e, dall´inizio del 2007, nei principali mercati europei di Dacia. In linea con la berlina, Logan Mcv proporrà, tra le motorizzazioni, il propulsore diesel 1. 5 dCi, autentico riferimento in termini di piacere di guida e consumi e beneficerà di una garanzia di 3 anni o 100. 000 km (nei Paesi dell’Ue). I prezzi di listino restano fedeli allo spirito Logan, con un rapporto prezzo/ prestazioni ineguagliabile. Sulla scia della berlina Logan, Logan Mcv è stata sviluppata per adattarsi a condizioni di utilizzo estremamente diversificate, spesso estreme. Ancora una volta, le scelte tecniche sono state guidate da una volontà di robustezza e semplicità che ha portato, ad esempio, a riutilizzare la plancia monoblocco della berlina, grazie alle sue capacità di eliminare i giochi di accostamento e di garantire un´eccellente tenuta nel tempo, e ad adottare pannelli delle porte costituiti da un elemento singolo. Materiali e tessuti sono stati scelti nella prospettiva di confermare la percezione di qualità e solidità, in linea con Logan berlina. All´esterno si ritrovano i dispositivi di protezione ai quali la gamma Logan deve la sua fama di affidabilità e robustezza: protezione delle lamiere con iniezione di cera nei corpi cavi, applicazione sistematica di mastice di tenuta sui collegamenti all´esterno dell´abitacolo, rafforzamento della protezione antighiaia del sottoscocca. Ciononostante, poiché Logan Mcv è destinata ad utilizzi ancora più polivalenti e svariati rispetto alla berlina, gli ingegneri di Dacia hanno deciso di offrirle un livello di protezione superiore. In questa prospettiva, lo Show Car Logan Steppe Concept ha permesso di anticipare alcune soluzioni: Logan Mcv presenta, quindi, nuove modanature di protezione laterale più larghe sulle portiere, un elemento che influenza anche il design dell´auto valorizzandone la robustezza. Inoltre, Logan Mcv è dotata di uno scivolo di protezione, situato sotto il motopropulsore e di un nuovissimo dispositivo di tenuta alla polvere del cambio e della trasmissione. La meccanica risulta quindi perfettamente protetta contro ogni tipo di aggressione esterna. Associati ad un´altezza libera dal suolo (155 mm) rialzata di 20 mm rispetto agli standard europei e a sospensioni ad ampia capacità di oscillazione, tali dispositivi consentono a Logan Mcv di affrontare serenamente qualunque tipo di strada nel mondo intero, anche le più dissestate. A sua volta, il comfort termico è stato studiato per rispondere alle esigenze climatiche dei paesi caldi e freddi. Le scelte tecniche si traducono in un comfort termico omogeneo per tutti i posti, grazie a bocchette di ventilazione ottimizzate e ad un flusso d´aria potenziato di 40 kg/h rispetto alla berlina. Logan Mcv riprende le motorizzazioni che hanno contribuito al successo della berlina e che sono già state apprezzate su numerosi modelli della gamma Renault. Con tre motorizzazioni benzina (1. 4 e 1. 6 Mpi; 1. 6 16v) ed un propulsore diesel di riferimento (1. 5 dCi), la gamma Logan Mcv offre un´ampia scelta meccanica che corrisponde ad aspettative diverse in funzione dei mercati e dei tipi di clientela. I due propulsori benzina 8 valvole da 1. 4 l e 1. 6 l corrispondono perfettamente ai criteri di costi, robustezza e facilità di manutenzione che caratterizzano qualunque Logan. Tali motori si distinguono per una coppia elevata ai bassi regimi, disponibile su un´ampia gamma di utilizzo, da 3. 000 g/min fino a 4. 500 g/min. Nonostante le dimensioni generose, il peso di Logan Mcv resta sotto controllo. In effetti, la versione base pesa soltanto 1175 kg. Grazie a tale bilancio favorevole, le performance ed i consumi sono a livello di quelli degli altri modelli del Gruppo Renault. Il propulsore 1. 4 l eroga una potenza di 55 kW (75 cv) a 5. 500 g/min e sviluppa una coppia di 112 Nm a 3. 000 g/min. La motorizzazione 1. 6 l propone una potenza di 64 kW (90 cv) a 5. 500 g/min ed una coppia di 128 Nm a 3. 000 g/min. Entrambi i motopropulsori sono abbinati ad una trasmissione meccanica a 5 rapporti, utilizzata su Nuova Laguna e New Mégane. Su ciascuno di questi motori, i primi tre rapporti al cambio sono corti favorendo le partenze e le riprese a bassa velocità oppure con l´auto carica. Gli ultimi due rapporti privilegiano i consumi e l´acustica. Grazie a queste scelte, Logan Mcv si classifica in testa alla sua categoria sul piano dei consumi: 7,6 l/100 km in ciclo misto per la versione 1. 4 l 75 cv. Proposto di recente sulla berlina, il propulsore 1. 6 16v conferisce a Logan Mcv performance inedite. Con 105 cv (77 kW) a 5. 750 g/min ed una coppia massima di 148 Nm a 3750 g/min, esso consente a Logan Mcv 1. 6 16v di accelerare da 0 a 100 km/h in 11,8 secondi e di raggiungere una velocità massima di 174 km/h. Nella fascia di prezzi di Logan, è raro che una station wagon possa rivendicare questo tipo di performance dinamiche. Tuttavia, la motorizzazione 1. 6 16v è stata scelta per equipaggiare Logan Mcv soprattutto in considerazione della sua agilità e del piacere di guida che procura. Con il 90% della coppia massima disponibile a 2. 000 g/min, questo propulsore si dimostra vivace e gradevole, particolarmente lineare e regolare ai regimi medi e bassi. Questi risultati sono stati ottenuti senza sacrificare i consumi, poiché la versione 16 valvole del propulsore 1. 6 consuma soltanto 7,5 l/100 km in ciclo misto. La motorizzazione 1. 6 16v è abbinata ad una trasmissione tipo Jh a 5 rapporti che dispone di una sincronizzazione migliorata e di un comando a cavo. Queste due caratteristiche consentono una riduzione delle corse ed aumentano la precisione della selezione del rapporto a vantaggio del piacere di guida. I propulsori benzina di Logan Mcv richiedono il cambio dell´olio soltanto ogni 30 000 km. Autentico riferimento in termini di motorizzazioni diesel, il propulsore 1. 5 dCi appartiene anch’esso alla banca di organi del Gruppo Renault. Si tratta di un motopropulsore di altissima tecnologia, dotato di un sistema ad iniezione diretta Common Rail di seconda generazione che assicura prestazioni di alto livello abbinate a consumi molto contenuti. Con appena 5,3 l per 100 km ed emissioni di Co2 limitate a 140 g/km, Logan Mcv 1. 5 dCi si posiziona in modo estremamente competitivo rispetto alle altre station wagon del mercato. Compatta, la motorizzazione 1. 5 dCi è caratterizzata, inoltre, dal suo peso ridotto (127 kg in ordine di marcia). Sovralimentata da un turbocompressore a bassa inerzia, per ridurre i tempi di risposta, essa associa comfort e flessibilità di utilizzo. Con 50 kW (70 cv) erogati a 4000 g/min, il propulsore raggiunge una coppia massima di 160 Nm a 1. 700 g/min, di cui l’85% disponibile tra 1. 500 e 3. 500 g/min. La trasmissione meccanica a 5 rapporti, lubrificata a vita, si avvale di uno sviluppo adeguato, con l´allungamento dei rapporti volto a sfruttare la coppia del motore 1. 5 dCi; consumi ed acustica ne beneficiano preservando, al tempo stesso, le performance dinamiche dell´auto. Le partenze e le riprese sono energiche, anche con l´auto carica. I consumi ridotti, abbinati ad un serbatoio di 50 litri, offrono a Logan Mcv un´autonomia di riferimento di circa 1000 km. Economica nell´utilizzo quotidiano, Logan Mcv 1. 5 dCi facilita la vita del proprietario per i costi di esercizio ridotti. Logan Mcv si avvale della riconosciuta competenza di Renault in materia di sicurezza. In linea con Logan, Logan Mcv è stata progettata sulla piattaforma B dell’Alleanza e fruisce di tutti gli elementi di sicurezza attiva di tale piattaforma. L´avantreno, derivato da quello di Clio Ii, è di tipo pseudo-Mac Pherson con bracci a triangolo, mentre il retrotreno rinforzato riprende il concetto di assale ad H con profilo deformabile e geometria programmata, comune alle altre auto della piattaforma ed è abbinato a molle elicoidali ed ammortizzatori verticali, con una corsa della sospensione maggiorata, nella prospettiva di adattare l´auto alle strade più dissestate. Lo studio approfondito della rigidità delle molle anteriori e posteriori limita i movimenti della scocca, in particolare il rollio. Tali scelte assicurano a Logan Mcv un comportamento efficace ed equilibrato in qualunque circostanza. In linea con la berlina, il telaio monta di serie una barra antirollio anteriore. L´impianto frenante consiste in freni a disco anteriori e a tamburo posteriori. Le versioni complete di Abs sono equipaggiate con un sistema Bosch 8. 0 di ultima generazione, con ripartitore elettronico della frenata Ebv, montato anche su Mégane Ii. Tale sistema sfrutta appieno il potenziale di frenata del retrotreno. In termini di sicurezza passiva, Logan Mcv è conforme agli standard europei e può essere equipaggiata con quattro airbag in totale. I due airbag frontali, disponibili di serie, sono provvisti di valvole che regolano la pressione interna del cuscino e limitano le forze di ritenuta applicate agli occupanti in caso di urto. Inoltre, in un secondo momento, saranno disponibili in opzione due airbag laterali anteriori. Gli airbag completano il dispositivo di deformazione della struttura della scocca in caso di urto laterale. Il sistema di ritenuta è composto, come sempre, da cinture di sicurezza a 3 punti di ancoraggio e da poggiatesta per tutti i sedili, compresi i posti di terza fila sulla versione 7 posti. Parallelamente, Logan Mcv beneficia della riconosciuta competenza dell´ingegneria Renault in materia di resistenza agli urti e di dispersione dell´energia cinetica. In caso di urto frontale, la disposizione del vano motore favorisce l´impilaggio degli elementi meccanici. A sua volta, la plancia costituisce un elemento rilevante del dispositivo di protezione: la struttura a nido d´ape in polipropilene, una materia particolarmente assorbente, riduce le conseguenze dell´impatto sulle ginocchia in caso di urto. L´incurvatura nella parte inferiore e lo sportello del vano portaguanti si adattano alla forma delle tibie, per ripartire il carico sulle gambe e le caviglie. La struttura dei sedili mantiene il bacino dei passeggeri in una posizione adeguata ad un eventuale urto. I padding sul pianale, dal lato conducente e passeggero, proteggono gli arti inferiori degli occupanti. In caso di urto laterale, la struttura del montante centrale protegge il bacino, completando il lavoro realizzato sulla resistenza laterale del sedile e sui padding delle porte. L´urto posteriore è stato oggetto della stessa attenzione: il serbatoio, ad esempio, è posizionato sotto il pianale, distante dal retrotreno, per limitare qualsiasi intrusione del sottoscocca o del gruppo ammortizzatori-sospensioni. Infine, Logan Mcv consente l´installazione di seggiolini standard per bambini (sistema Isofix), nel senso di marcia o in senso contrario, sui sedili laterali della seconda fila. Un interruttore, posizionato lateralmente sulla plancia, consente di escludere l’airbag; in questo caso, la disattivazione della funzione è segnalata da un´apposita spia. Questi dispositivi potrebbero permettere a Logan Mcv di ottenere facilmente un punteggio di 3 stelle ai crash-test Euroncap. Passaruota ben marcati, fiancate delle linee tese, cofano motore scolpito, il design di Logan Mcv esprime qualità e robustezza e non lascia dubbi sul Dna “particolarmente Logan” dell´auto. Logan Mcv fruisce, inoltre, dell´esperienza stilistica di Logan Steppe Concept, presentata al salone di Ginevra 2006. Così, Logan Mcv si distingue dalla berlina per uno scudo anteriore ridisegnato nella parte inferiore. Una presa d´aria più larga e nuove nicchie per i fari fendinebbia conferiscono all´auto una personalità ancora più spiccata. Il contorno della calandra presenta, a sua volta, bordi allargati che rafforzano l´identità di marca Dacia. Le modanature laterali, ampiamente dimensionate, proteggono Logan Mcv sui sentieri e rafforzano la percezione di robustezza. La fascia perimetrale della scocca è resa più dinamica dalla forma arrotondata dei finestrini laterali posteriori. Il tetto rialzato, completo di barre portapacchi, lascia intravedere l´eccezionale abitabilità e potenzia la sensazione di spaziosità offerta dall´abitacolo. Posteriormente, il disegno dei gruppi ottici, che associa verticalità e forme arrotondate, conferma la modernità complessiva del design di Logan Mcv privilegiando, nello stesso tempo, l´aspetto pratico, grazie alle due porte battenti con apertura 1/3, 2/3. All’interno, le promesse suggerite dalle linee esterne di Logan Mcv sono perfettamente rispettate. Con un passo allungato di 27 cm rispetto alla berlina, Logan Mcv incrementa ulteriormente l´abitabilità record, già offerta dalla versione berlina. Anteriormente, il raggio alle spalle e ai gomiti è all´altezza di quello delle migliori berline del segmento C (segmento di Renault Mégane). È nella parte posteriore, tuttavia, che Logan Mcv offre il meglio di sé. Disponibile in versione 7 posti, Logan Mcv permette, in questa configurazione, di far viaggiare comodamente tre adulti in seconda fila e altri due in terza fila. I due posti della terza fila sono perfettamente adatti ad adulti appartenenti al 95° percentile (>1,90 m), una performance resa possibile dalle scelte stilistiche che hanno definito il design posteriore dell´auto. Con una larghezza alle fasce rispettivamente di 1420 mm e 1210 mm ed un raggio alle ginocchia di 170 mm e 174 mm, i passeggeri di seconda e terza fila saranno seduti comodamente e potranno apprezzare lo spazio in altezza grazie all´eccezionale altezza libera a filo padiglione che tocca 946 mm in seconda fila. Conseguenza logica, le superfici vetrate sono di dimensioni generose e lasciano entrare nell’abitacolo una luminosità che favorisce benessere e convivialità. Grazie ai terzi finestrini posteriori socchiudibili, i passeggeri di terza fila potranno sempre usufruire di un filo d´aria. In termini di accessibilità, la terza fila permette una comoda installazione: i passeggeri entrano dalla porta posteriore e possono reclinare facilmente il sedile della seconda fila grazie ad un unico comando, situato nella parte superiore dello schienale. I poggiatesta sono a scomparsa, per facilitare le manovre. La capacità di carico propone anch’essa valori record, con 700 litri in versione 5 posti e fino a 2. 350 litri in configurazione 2 posti, una configurazione consentita dalla grande modularità di Logan Mcv. Con 7 persone a bordo di Logan Mcv, il bagagliaio conserva ancora una capacità di carico pari a circa 200 litri. È inutile, tuttavia, utilizzare il bagagliaio per riporre oggetti di dimensioni ridotte. Infatti, i diversi vani portaoggetti presenti nell’abitacolo offrono una capacità totale che può arrivare fino a 54 litri. Vani svuota-tasche sotto la console e nelle portiere anteriori e posteriori, tasche a soffietto e alloggiamento tipo “bottiglia da 1,5 litri” accanto alla terza fila: ovunque ci si trovi, un vano portaoggetti è sempre a portata di mano nell’abitacolo. In funzione delle versioni, i passeggeri delle file posteriori potranno anche utilizzare un´ampia tasca a soffietto situata sotto il tetto. I battenti posteriori non sono da meno, poiché integrano un vano portaoggetti di 2,15 litri ed una rete sulle facciate interne. Definita al lancio “Auto dell’exploit”, Dacia conferma, ancora una volta, con Logan Mcv, che tale qualifica non è stata usurpata. Infatti, viaggiare a bordo di Logan Mcv garantisce una convivialità ed un benessere mai riscontrati prima nella fascia di prezzo di Logan. Conviviale per i viaggi in famiglia, Logan Mcv si distinguerà anche nella vita quotidiana per la sua grande modularità che consente molteplici utilizzi. Sulla versione 7 posti, il divano posteriore di terza fila può essere ripiegato a portafoglio (con funzionalità 1/1 o 1/2-1/2 secondo la versione). Tutto il divano (seduta + schienale) può anche essere completamente ribaltato contro il divano della seconda fila. In questa posizione, il divano di terza fila può essere anche rimosso con grande facilità, grazie a maniglie ergonomiche e al peso limitato (appena 16,7 kg). La modularità caratterizza anche, evidentemente, il divano di seconda fila, ripiegabile a portafoglio con funzionalità 1/3 – 2/3, secondo le versioni, e ribaltabile, a sua volta, contro i sedili anteriori, per garantire la massima capacità di carico. L’insieme di queste combinazioni rende Logan Mcv estremamente pratica nella vita quotidiana permettendo di passare, in pochi secondi, dal trasporto persone al trasporto di oggetti ingombranti. Il carico di tali oggetti, di bagagli, o dei pacchi della spesa, sarà facilitato dalla soluzione adottata per le porte posteriori. La ripartizione asimmetrica 1/3-2/3 dei due battenti consente, in funzione delle necessità, di aprire soltanto una delle porte. Inoltre, ciascuna delle due porte può aprirsi secondo tre diverse angolazioni: 40°, 90° e 180°. L´angolazione di 40° consentirà di caricare il vano bagagli in uno spazio limitato, in un parcheggio o con un´altra auto parcheggiata a distanza ravvicinata da Logan Mcv. Questa angolazione garantisce, inoltre, una certa discrezione rispetto al contenuto del vano bagagli. L´angolazione di apertura di 180° risulterà, invece, particolarmente utile per il carico di oggetti pesanti, lunghi o ingombranti. Qualunque sia l’angolazione di apertura utilizzata, i battenti posteriori di Logan Mcv sono facilmente manovrabili, grazie al loro peso contenuto. È proprio il fattore “peso” ad aver convinto i progettisti di Logan Mcv ad adottare questa soluzione piuttosto che il classico portellone. Inoltre, in alcuni mercati di commercializzazione di Logan, dove l’auto familiare è utilizzata anche in ambito professionale, i battenti posteriori, associati alla grande modularità interna, rendono Logan Mcv un modello polivalente ideale. Le barre del tetto longitudinali completano tale polivalenza rendendo più accattivante il design di Logan Mcv; esse possono sostenere un carico fino a 100 kg (contro 80 kg per lo standard europeo). La modularità di Logan Mcv può essere ulteriormente migliorata grazie ad un´ampia gamma di accessori, disponibili fin dal lancio, che comprendono, in particolare, gancio da traino, porta-sci, barre da tetto trasversali, allarme, etc. Logan Mcv è il secondo modello del programma Logan che comprenderà sei auto al termine del piano Renault Contrat 2009. Logan Mcv riafferma le ambizioni di conquista internazionale del Gruppo Renault. Logan Mcv sarà prodotta a Pitesti, in Romania, lo stabilimento dove ha avuto inizio l´avventura Logan. La capacità produttiva di Logan Mcv è valutata a 360 unità*/ giorno. Per permettere la produzione di Logan Mcv a Pitesti, sono stati investiti 110 milioni di euro*, con un biglietto di ingresso complessivo, per tale auto, di 154 milioni di euro*. Il budget è rimasto contenuto grazie all´applicazione sistematica di principi quali il “carry-over” (riutilizzo di soluzioni tecniche da un progetto all´altro) ed il “design to cost” (prevalenza della nozione di valore per il cliente in tutte le scelte tecniche e progettuali). Due principi che si sono inscritti, durante tutto il progetto, nella priorità essenziale: la qualità. Logan Mcv sarà commercializzata in Romania da ottobre 2006 e progressivamente, dall’inizio del 2007, nel resto dell´Europa, dalla Spagna alla Turchia, nonché su alcuni mercati dell´Africa e dell´America Latina. Sul mercato domestico, Logan Mcv rappresenterà un fattore determinante di fidelizzazione della clientela Dacia pari già a circa la metà del mercato. Sugli altri mercati europei il modello consentirà, alla stregua della berlina, di conquistare una clientela razionale, pragmatica ed attenta al prezzo, ma interesserà anche gli automobilisti sensibili ad un alto livello di funzionalità e polivalenza. Da tale punto di vista, l´auto rappresenta una proposta perfettamente complementare rispetto alla berlina e conferisce, a pieno diritto, a Dacia lo status di marca poiché essa propone più modelli nella propria gamma.

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RICK WAGONER: “73.600 CORSA GIÀ ORDINATE” CONTINUA L’ANDAMENTO POSITIVO DELLA GENERAL MOTORS IN EUROPA  
 
 Parigi. 2 ottobre 2006 -. Nel momento in cui Parigi è al centro del mondo dell’auto e tutta la stampa specializzata internazionale nella capitale francese applaude ai nuovi modelli, allo stand General Motors c’è una ragione particolare per essere soddisfatti. “Siamo oggi orgogliosi di poter annunciare che la nuova Opel Corsa ha avuto il miglior inizio vendite mai realizzato da una vettura del nostro marchio” ha detto Rick Wagoner, Ceo della Gm, insieme ai suoi colleghi Europei. “Fino ad ora – ad una settimana dal lancio ufficiale – la nuova Opel Corsa ha già raccolto 73. 600 ordini. Questo è un eccellente inizio che dimostra come perseguire una strategia di innovazione di prodotto e di nuovo design ripaghi fin dall’inizio. E’ un grande passo avanti nella giusta direzione per i marchi Opel/vauxhall – un passo che dimostra come un marchio può rientrare in corsa con il prodotto giusto al momento giusto”. Carl-peter Forster, Presidente della General Motors Europe, vede nella decisione di creare modelli distinti per la tre e la cinque porte la maggior ragione del successo della Corsa. “Ci rivolgiamo a gruppi di clienti diversi con due vetture diverse fra loro. La nostra organizzazione vendite in Europa ha scoperto che nelle Concessionarie si recano clienti più giovani rispetto al passato. Ciò significa che con la Corsa, ci stiamo rivolgendo con successo ad un target importante per lo sviluppo ed il ringiovanimento del marchio Opel. ” Sin dal suo felice debutto a Londra, dove è arrivata trasportata da un elicottero, la risposta a questo nuovo prodotto è stata molto positiva. Con lo slogan “C’mon”, Opel/vauxhall si rivolge ai clienti giovani in collaborazione con Mtv, il canale televisivo europeo di musica. Rick Wagoner ha manifestato inoltre il suo entusiasmo per il sistema di trasporto posteriore “Flex-fix”, una innovazione di prodotto esclusiva e uno degli aspetti tecnologici più importanti della nuova Corsa: è studiato per trasportare fino a due biciclette e può essere facilmente estratto, quando occorre, dal paraurti posteriore come un cassetto. Wagoner ha aggiunto “La risposta che abbiamo ricevuto dimostra quanto i clienti apprezzino queste innovazioni. Con il “Flex-fix” non siamo soltanto la prima casa automobilistica ad introdurre sul mercato questo intelligente sistema, ma dimostriamo anche quanto alla Gm le innovazioni vengano incoraggiate. Vogliamo rendere disponibile questa novità anche ad altri segmenti e, naturalmente, il prossimo modello che l’adotterà sarà la nuova Antara, che proprio qui al Salone dell’Auto di Parigi fa il suo debutto”. . .  
   
   
1 CITROëN AL MONDIALE DELL’AUTOMOBILE 2006 LE NOVITÀ CITROëN AL MONDIALE DELL’AUTOMOBILE DI PARIGI 2006 VENDITE MONDIALI NEL PRIMO SEMESTRE 2006: INCREMENTO DEL 5%  
 
 Parigi, 2 ottobre 2006 - Il Mondiale dell’Automobile 2006 rappresenta un momento privilegiato per Citroën per dimostrare il dinamismo costante che anima la sua strategia, la sua capacità innovativa e l’attenzione per l’ambiente. Vendite mondiali nel primo semestre 2006 : incremento del 5% Il dinamismo della Marca si concretizza nelle cifre. Con 763 000 veicoli venduti nel mondo durante i primi sei mesi dell’anno 2006, le vendite di Citroën sono in aumento del 5% rispetto al primo semestre 2005. Nel mercato europeo, in un contesto commerciale difficile, la quota di mercato si colloca al 6,6%. Le vendite di veicoli montati fuori dall’Europa occidentale sono in crescita del 19,2%. Questi risultati scaturiscono da una gamma diversificata di autovetture e veicoli commerciali leggeri. La politica della Marca consiste, già da qualche anno, nel proporre ai clienti numerosi veicoli dotati di forte personalità, in ogni segmento di mercato. C4 Picasso : Citroën inaugura l’era della « Visiospace » Partendo dalla constatazione che i clienti delle monovolume, come quelli delle berline classiche, mostrano aspettative diversificate, Citroën crea una gamma di monovolume ricca quanto quella delle altre tipologie di vetture. Ecco perché Citroën commercializza oggi C4 Picasso, in grado di trasportare fino a 7 persone, che si posiziona tra Xsara Picasso e C8, e beneficia delle caratteristiche fondamentali delle auto che l’hanno preceduta: spaziosità e volume a bordo, e confort riservato a tutti, conducente e passeggeri, sia anteriori che posteriori. Grazie all’immenso parabrezza grandangolare Wide angle screen e ai vetri laterali di grandi dimensioni, C4 Picasso dispone di una superficie vetrata eccezionale. Inoltre, la concezione dei montanti del parabrezza offre al conducente un notevole campo visivo laterale. La luminosità e la visibilità proposte da C4 Picasso, sia per il conducente che per i suoi passeggeri, diventano la particolarità e il tratto distintivo di questo nuovo veicolo. Offre inoltre una modularità facile e veloce, con volumi a bordo importanti, e tutte le prestazioni di confort, sicurezza, assistenza alla guida di una berlina. C4 Picasso, la prima « Visiospace » semplicemente rinnova il piacere di guidare e di viaggiare in monovolume, ed inaugura una nuova era in questo segmento. Una nuova motorizzazione per C6 C6 si arricchisce di un nuovo motore Hdi da 173 cv Din (125 Kw o 170 cv Cee) dotato di Filtro antiparticolato (Fap) e abbinato a un cambio meccanico 6 rapporti. Grazie a un insieme d’innovazioni (doppio turbo sequenziale parallelo e nuovo sistema di combustione e d’iniezione) questo motore si distingue per il piacere di guida che regala, in particolare a bassi regimi. Le prestazioni ambientali sono di altissimo livello, per l’abbinamento al Fap, perché risponde alla norma Euro 4, e per la sobrietà nei consum i. Questo ampliamento della gamma dovrebbe portare C6 a conquistare una nuova clientela. Nuovo Jumper, l’alleato nell’attività quotidiana Totalmente rivisitato, il nuovo Jumper è commercializzato dal mese di giugno 2006, e prevede notevoli evoluzioni in termini di volumi e di carico utile. Con quattro lunghezze, tre passi e tre altezze possibili, Jumper propone volumi utili di carico che vanno da 8 a 17 m3. Il peso totale a pieno carico può arrivare fino a 4 tonnellate. Il nuovo Jumper è esposto nello stand dei veicoli commerciali della Marca. Veicoli e tecnologie che rispettano l’ambiente La Marca vuole anche dimostrare la sua capacità innovativa e l’attenzione al rispetto dell’ambiente. Per questo Citroën presenta sul suo stand le microibride C2 e C3 Stop & Start, C3 Gas Metano, e una C3 equipaggiata, a titolo dimostrativo, di tecnologia Flexfuel, e il dimostratore C4 Hybride Hdi. Il concept car C-métisse, quando la ragione incontra la passione Con C-métisse, connubio di passione e ragione, la Marca delinea una nuova via dedicata al puro piacere nell’auto, proponendo un coupé di carattere, in grado di offrire un alto livello di qualità della vita a bordo. L’intelligenza di C-métisse risiede nel combinare una catena di trazione ibrida Diesel, un aerodinamismo ottimizzato a una massa limitata, per offrire prestazioni notevoli, degne di una grande sportiva, a cui associa sapiente gestione dei consumi e rispetto dell’ambiente. Le porte dalla particolare cinematica affascinano e suscitano il desiderio di salire a bordo. C-métisse ricorre a una tecnologia sofisticata a livello di motorizzazione ibrida, che associa: - un motore termico Diesel : il V6 Hdi Fap (abbinato a un cambio automatico 6 rapporti) che aziona le ruote anteriori e la cui potenza è di 153 kW (208 cv) - due motori elettrici situati nelle ruote posteriori, che sviluppano una coppia unitaria di 400 Nm e una potenza unitaria di 20 kW (27 cv) C-métisse, dotata di modalità Zev destinata ad un utilizzo urbano, segna inoltre livelli di consumi in ciclo misto di 6,5 l/ 100 km e di emissioni di C02 di 174 g/km. C4 Wrc: una nuova sfida per il 2007 La competizione nel settore automobilistico è parte integrante della politica generale della Marca. Il Campionato del Mondo Rally è da molti anni una vetrina per la Marca, che le permette di mostrare la sua competenza tecnologica, la capacità innovativa e l’affidabilità dei suoi veicoli. Ricordiamo che Citroën si è imposta su tutti i terreni con la Xsara Wrc e ha vinto per ben tre volte il titolo di Campione del Mondo Rally « Costruttori » nel 2003, 2004 e poi nel 2005 e che Sébastien Loeb e Daniel Elena hanno vinto due titoli di Campione del Mondo piloti e co-piloti nel 2004 e nel 2005. Ora viene lanciata una nuova sfida, ed è con C4 Wrc che Citroën tenterà di imporsi nuovamente nel Campionato del Mondo Rally con gli equipaggi Sébastien Loeb – Daniel Elena, Dani Sordo - Marc Marti. Citroën protagonista del mercato dei veicoli commerciali leggeri Citroën è considerata da molti anni uno dei leader del mercato dei veicoli commerciali leggeri. Il costante adeguamento della gamma alle tendenze del mercato dei veicoli commerciali leggeri ha permesso a Citroën di rivendicare una leadership e una forte legittimità. L’attività nell’ambito dei veicoli commerciali leggeri rappresenta una sfida importante per la Marca, dal momento che 1 veicolo Citroën su 5 venduti nel mondo è un veicolo commerciale leggero, e 1 veicolo commerciale leggero su 10 venduti in Europa è un veicolo Citroën. In un mercato francese in rialzo del 4%, Citroën conquista una quota di mercato del 16,9 % nel primo semestre 2006. Questi risultati positivi permettono alla Marca di posizionarsi al secondo posto in Francia e al terzo posto nell’Europa Occidentale. In diversi Paesi europei, Citroën conserva la leadership per i veicoli commerciali leggeri. In Spagna, ad esempio, con 27 000 veicoli venduti e una quota di mercato del 12,8 %, la Marca occupa nel primo semestre 2006 il primo posto del mercato per l’undicesimo anno consecutivo. I veicoli commerciali leggeri: Jumper, Jumpy e Berlingo Il nuovo Jumper : l’alleato di tutti i giorni La struttura totalmente rivisitata del nuovo Jumper permette di ampliare la gamma di combinazioni possibili in termini di volume e carico utile. Il nuovo Jumper propone quindi: Una gamma di volumi utili ampliata : il nuovo Jumper beneficia di quattro lunghezze su tre passi, e di tre altezze. Propone quindi volumi utili di carico che vanno da 8 a 17 m3, contro i 14 m3 della gamma precedente. Un peso totale a pieno carico che arriva a 4 tonnellate, superando la boa delle 3,5 tonnellate di peso totale a pieno carico; il nuovo Jumper può arrivare, secondo le versioni, a 4 tonnellate (in questo caso, il carico utile è di 2 tonnellate). Il nuovo Jumper è quindi uno dei pochi veic oli commerciali leggeri a trazione anteriore a proporre un peso totale a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate. Questo incremento in termini di carico utile permette a Citroën di posizionarsi in un segmento di mercato totalmente nuovo per la Marca. - Una grande varietà di modelli, per rispondere nel modo più ampio possibile alle esigenze dei vari settori di attività. La gamma propone tre nuove motorizzazioni : il 2. 2 Hdi 100 (74 kW/100 cv Din), il 2. 2 Hdi 120 (88 kW/120 cv Din) e il 3. 0 Hdi 160 (115 kW/157 cv Din). Le motorizzazioni sono abbinate a cambi manuali, a sei rapporti per le ultime due motorizzazioni. Il livello di equipaggiamenti del nuovo Jumper si arricchisce e sono disponibili numerose opzioni, poco diffuse nel mercato dei veicoli commerciali leggeri, come il parabrezza atermico, l’accensione automatica dei fari e ancora l’assistenza posteriore al parcheggio con telecamera a colori. Il comportamento su strada del nuovo Jumper si rivela sicuro e preciso. La sicurezza del veicolo è potenziata dall’Abs di serie e dall’Esp, disponibile in opzione (secondo le versioni). Jumpy : confort di guida di prim’ordine Citroën Jumpy rappresenta oggi un punto di riferimento nel mercato dei veicoli commerciali in termini di qualità dinamiche, di confort di guida e di protezione degli occupanti. Disponibile con quattro motorizzazioni, secondo i Paesi (2. 0i 16V, 1. 9 Diesel, Hdi 95, Hdi 110) i modelli della gamma Jumpy prevedono quattro famiglie di carrozzeria: il furgone lamierato e vetrato per il trasporto di merci, il combi per il trasporto di persone, e il pianale cabinato destinato alle trasformazioni. I furgoni e i pianali cabinati sono disponibili in due finiture e due passi : 2,82 (corto) o 3,22 (lungo). Le versioni furgone dispongono di un carico utile che va da 815 a 900 kg e un volume di carico di 4 o 5 m3. Berlingo : valore e robustezza Con Berlingo, Citroën mostra come un veicolo commerciale possa coniugare qualità funzionali di altissimo livello (in termini di volume e carico utile, robustezza, economicità) ad una grande convivialità. Compatto, maneggevole, estremamente pratico, con la (o le) porte laterali scorrevoli, è valorizzato da uno stile e da una concezione, per quanto riguarda gli interni, identici ad una vettura da turismo, sia per la posizione di guida simile alla berlina, che per gli equipaggiamenti Berlingo è disponibile, secondo i Paesi, con il motore benzina 1. 4i 16V 75 cv e la doppia alimentazione 1. 4i Gas metano da 68 cv. E’ anche proposto con tre motorizzazioni Diesel : il 1. 9 D da 51 kW (71 cv) e gli Hdi 75 e 90. Con 4,14 m di lunghezza complessiva, Berlingo dispone di una lunghezza di carico di 1,70 m, che può arrivare a 2,10 m con il sedile lato passeggero multifunzione (in opzione secondo i Paesi). Il carico utile di Berlingo raggiunge 600 o 800 kg secondo le versioni e il volume utile di carico arriva a 3 m3. Numerose possibilità di trasformazione Infine Citroën mette al servizio dei clienti il risultato di rapporti privilegiati stabiliti con numerosi carrozzieri autorizzati. Questa politica permette alla Marca di essere presente su un gran numero di mercati specifici, come refrigerazione, ambulanze, camper, trasporto di persone, delle doppie cabine, delle benne e dei pick-up. I veicoli Entreprise Destinati a un utilizzo professionale, i “derivati Entreprise“ beneficiano degli stessi equipaggiamenti, vantaggi e prestazioni dei veicoli da cui traggono origine. La gamma è composta da tre veicoli : C2 Entreprise, C3 Entreprise e C4 Entreprise. C2 : la compattezza al servizio del dinamismo C2 Entreprise riprende lo stile dinamico di C2, le qualità su strada e le caratteristiche in termini di confort e sicurezza. La versione Entreprise è disponibile con due motorizzazioni : il motore benzina 1. 1i 16 V 61 cv e il motore Diesel Hdi 70. Proposto in quattro livelli di finitura, questo veicolo offre un pianale di carico, un fermo semialto del carico di serie e, in opzione, di una griglia di fermo del carico. Il volume utile è di 539 litri al ripiano posteriore e di 840 litri (norma Vda) al sottotetto C3 : il benessere e la versatilità In città come fuori città, C3 è un veicolo apprezzato per la sua versatilità. La sua struttura è caratterizzata dalla larghezza di 1,67 m e, soprattutto, dall’altezza di 1,52 m, eccezionali rispetto alla lunghezza (3,85 m). Queste proporzioni consentono un’abitabilità notevole rispetto alla compattezza, con un volume di carico di 1310 litri e un carico utile da 479 a 485 kg. C3 offre un’eccellente posizione di guida : il volante regolabile (in altezza e in profondità) e il sedile lato guida regolabile in altezza sono di serie. Queste prestazioni sono rare in questo segmento. C3 Entreprise si articola intorno a due proposte di motorizzazioni: il motore Diesel Hdi 70, il motore benzina 1. 1i 16 V 61 cv e il motore 1. 4i Gas metano che sviluppa una potenza di 48kW (68 cv) a 5500 giri/min (o 55 kW - 75cv in modalità benzina). L’iniezione di gas avviene direttamente nella testata mediante quattro iniettori specifici. Questa iniezione multipoint sequenziale permette di ottimizzare i consumi, garantendo buone prestazioni e un eccellente confort di guida. C4 Entreprise : stile e confort C4 Berlina e C4 Coupé mostrano ognuna uno stile forte e specifico, pur condividendo la stessa abitabilità generosa, che contribuisce al benessere nell’abitacolo. La Berlina privilegia le forme arrotondate, il Coupé mostra tratti più decisi. Le silhouette dei due veicoli condividono le linee fluide e slanciate, che denotano un aerodinamicità notevole (Cx che arriva a 0,28 per il Coupé e 0,29 per la Berlina), uno dei valori tradizionali della Marca. I due veicoli condividono anche le stesse dimensioni abitabili. Il benessere a bordo di C4 è potenziato dalla presenza di equipaggiamenti totalmente innovativi, studiati per proporre agli utilizzatori una guida più facile e serena. Il volante a comandi centrali fissi riunisce a portata di mano le principali funzioni di confort e di assistenza alla guida. Questa disposizione ergonomica, che privilegia la semplicità d’utilizzo dei comandi, favorisce il confort di guida. Il volante è abbinato ad un quadro strumenti translucido inedito, che mostra le informazioni di guida (velocità del veicolo, impostazioni del regolatore e del limitatore, ecc. ), su un display fotocromatico, situato al centro del cruscotto. Il contrasto di visualizzazione si regola istantaneamente in funzione della luminosità, per una visibilità perfetta in qualunque circostanza. In termini di motorizzazioni, la gamma C4 entreprise comprende due motori : il Diesel Hdi 92 e il Diesel Hdi 110. La protezione dell’ambiente sempre al centro dell’attezione Da molti anni Citroën commercializza veicoli che conciliano piacere di guida e protezione dell’ambiente. Le microibride C2 e C3 Stop & Start Con C2 Stop & Start, Citroën continua lo sviluppo del suo sistema « microibrido» già disponibile da ottobre 2004 su C3. Questi due veicoli, dotati di motore 1. 4i 16V da 92 cv, consentono una riduzione media dei consumi e delle emissioni di Co2 di circa il 10% su ciclo misto, grazie ai vantaggi di due funzioni tecnologiche: il cambio robotizzato Sensodrive e un alternatore reversibile a gestione elettronica. C3 Gas Metano ospite a casa dei privati C3 Gas Metano è un veicolo a doppia alimentazione benzina/gas metano, destinato ai privati che abbiano nella propria abitazione una fonte di erogazione di gas di città. In collaborazione con Gaz de France, è possibile installare un compressore a domicilio, che permette ai proprietari di C3 Gnv di effettuare il pieno del veicolo sul posto e in modo semplice. Il gas metano consente una riduzione delle emissioni di Co2 di circa il 20 % rispetto alla benzina, e non emette ossidi né di zolfo né di piombo. C3 Gas metano funziona con gas metano o benzina in modo assolutamente impercettibile per gli utilizzatori. La commutazione a benzina avviene automaticamente quando la riserva di gas è esaurita. Le motorizzazioni Diesel Hdi e il Filtro antiparticolato La strategia di protezione dell’ambiente sviluppata da Citroën passa anche per un’intera gamma di motori rispettosi dell’ambiente, in particolare i nuovi motori Diesel Hdi. Ogni famiglia della gamma Citroën comprende almeno un’offerta di motorizzazione Hdi, con prestazioni ambientali di altissimo livello e consumi ed emissioni di Co2 ridotte. Il filtro antiparticolato (Fap) è proposto su diverse versioni di C3, C4, C5, Xsara Picasso, C4 Picasso, C6 e C8 , e consente al motore Diesel Hdi notevoli vantaggi ecologici, completando efficacemente le sue prestazioni grazie all’eliminazione del particolato e delle fum osità. Citroën rappresenta uno dei costruttori con la gamma più estesa di motori Diesel abbinati al Filtro antiparticolato. C3 con tecnologia Flexfuel Ulteriore alternativa favorevole alla riduzione delle emissioni inquinanti, la tecnologia Flexfuel permette di utilizzare benzina con tenore variabile di etanolo, mediante autoadattamento dei parametri di carburazione. Commercializzata dal 2005 in Brasile, C3 Flexfuel viene presentata a titolo dimostrativo per la prima volta in Europa, a dimostrazione della competenza Citroën in questo ambito e della volontà di diffondere questa alternativa con carburanti fossili. Il dimostratore C4 Hybride Hdi Questo dimostratore, presentato al Salone di Ginevra 2006 preannuncia il veicolo di serie disponibile per il pubblico a medio termine. La soluzione adottata mostra eccellenti risultati a livello di consumi (3,4 l per 100 km) e di emissioni di Co2 (90 g/km), conservando il confort di guida abitualmente riconosciuto alle motorizzazioni Hdi, a cui aggiungono i vantaggi specifici della catena di trazione ibrida (modalità completamente elettrica a bassa velocità). C4 Hybride Hdi si fonda su tecnologie di punta come la motorizzazione Hdi, il Filtro antiparticolato, la tecnologia Stop & Start e il cambio manuale pilotato a 6 rapporti. Queste tecnologie complementari favoriscono la riduzione significativa dei consumi e delle emissioni inquinanti. Le innovazioni tecnologiche in esposizione Nello stand autovetture Citroën del « Mondial » sono presenti diversi dimostratori, testimonianza delle innovazioni, delle funzioni di assistenza alla guida e dei nuovi equipaggiamenti di sicurezza attualmente disponibili sui veicoli Citroën. Il cambio manuale pilotato 6 rapporti Particolarmente piacevole da usare, il cambio manuale pilotato (Cmp6) propone al conducente due modalità di guida : una modalità manuale, in cui è il conducente a gestire i cambi di rapporto con le levette situate dietro al volante o con la leva del cambio sequenziale, e una modalità automatizzata, in cui la selezione delle marce è gestita totalmente da calcolatore. Il conducente può passare in qualunque momento da una modalità all’altra, secondo le sue esigenze e l’ambiente di guida. Questo cambio è quindi in grado di adattarsi costantemente al comportamento del conducente, e potenzia le sensazioni di guida con la selezione della modalità Sport che privilegia la rapidità d’inserimento delle marce. Il Cmp 6 rapporti permette una riduzione dei consumi che va dal 3 al 5 % rispetto a un cambio classico. Attualmente è disponibile su C4 e C4 Picasso. Il sistema di proiezione sul parabrezza dei dati di guida Questo sistema, ancora poco diffuso nel mercato dell’auto, viene proposto di serie su C6. Ha la funzione di proiettare sul parabrezza le informazioni di guida più importanti, come la velocità o le indicazioni del sistema di navigazione, direttamente all’interno del campo visivo del conducente. Evita di dover distogliere lo sguardo dalla strada, contribuendo in modo significativo alla sicurezza, grazie alla lettura diretta e all’acquisizione rapida delle indicazioni. L’avviso di Superamento involontario della Linea di carreggiata (Asl) L’asl è un’innovazione che rappresenta un notevole passo avanti in termini di sicurezza. Il dispositivo rileva, con velocità superiore agli 80 km/h, il superamento delle linee di delimitazione continue e tratteggiate, se l’indicatore di direzione non è attivato. Il conducente viene avvisato da una vibrazione nel cuscino del sedile, sul lato che corrisponde al superamento della linea. Attualmente l’Asl è proposto su C4, C5, C6 e C4 Picasso. .  
   
   
TOTEM-MOBILE  
 
Parigi, 2 ottobre 2006 - Icona d’innovazione, la Citroën Ds, immaginata da Flaminio Bertoni, disegnatore e scultore di genio, è ancora oggi fonte d’ispirazione per numerosissimi artisti. Eletta a Londra nel 1999 « Miglior oggetto di desi gn mondiale del Xx secolo », questa mitica vettura ha festeggiato i 50 anni alla Fiera Internazionale di Arte Comtemporanea 2005. L’esposizione, organizzata dalla Marca, « La Ds è un’opera d’arte » ha ancora una volta dimostrato la dimensione artistica dell’auto. In questa occasione sono state presentate al grande pubblico alcune delle innumerevoli opere ispirate alla Ds, con artisti come Arman e Orozco. L’ultimo artista in ordine di data ad essere stato ispirato dalla Ds, Chico Mac Murtrie, ha creato un’opera originale e tecnologica che rappresenta in modo emblematico la Marca e i suoi valori. « Totem-mobile », presentata al Mondiale dell’Automobile, mostra il riuscito connubio tra arte e auto, con una dimensione tecnologica senza precedenti. La filosofia di Citroën è sin dalle origini all’insegna dell’innovazione, della ricerca e della creazione, una filosofia che supera l’aspetto puramente tecnico e industriale dell’auto, per dimostrare che un veicolo Citroën è ben più di un assemblaggio di carrozzeria e motore … Ed è in questo ambito che Citroën presenta al Mondiale dell’Automobile l’opera dell’artista americano Chico Macmurtrie, che lui stesso ha battezzato ‘Totem -mobile’. L’opera è destinata poi ad essere esposta nella nuova vetrina della Marca sugli Champs Elysées. Chico Macmurtrie, 45 anni, originario del Nuovo Messico, è famoso per le sue sculture animate. Ispirato dalle forme, a cui infonde movimento e suono, è fondatore e direttore artistico del gruppo Amorphic Robot Works, nato nel 1992, che riunisce artisti, ingegneri, progettisti e tecnici. Una delle sue sculture, l’orologio Foetus to Man, adorna il muro della Salle Concorde di Lille. E proprio la metropoli del nord ha visto l’incontro tra la Marca degli « Chevron » e l’artista, in occasione del festival ‘Lille, capitale europea della cultura’ organizzato nel 2004. Dopo questo incontro prende forma il progetto di un’opera originale, destinata alla vetrina Citroën sugli Champs Elysées. Sin dalla prima visita al cantiere degli Champs Elysées, Chico è rimasto affascinato dall’architettura luminosa, tutta in verticale, del futuro centro di comunicazione Citroën, in cui ha visto lo spazio e il volume ideali per ospitare uno dei totem ‘viventi’ che lo hanno reso famoso. Sin dall’ideazione nel suo atelier di Brooklyn il totem, concepito per “sgorgare” da un’auto, ha naturalmente assunto il nome di ‘Totem -mobile’. L’artista è stato subito ispirato dalla leggendaria Citroën Ds, secondo lui « icona delle vetture europee », perché « ritiene che le sue forme ‘organiche’, la sospensione idraulica e l’ingegnosità meccanica siano emblematiche dell’epoca… ». Ed aggiunge « perché questa vettura trova eco nella mia cultura latinoamericana dei ‘low riders’ » vetture abbassate che sembrano scivolare senza ostacoli sul terreno… Animata da un macchinario preciso, pilotato da computer - in cui ritroviamo l’idraulica, uno degli elementi di forte innovazione della Ds - la ‘Totem-mobile’ ha all’inizio del ciclo l’esatto aspetto della leggendaria Citroën. Poi i componenti della carrozzeria si separano lentamente, facendo apprezzare le loro forme in una sorta di balletto. L’insieme si ricompone poi poco a poco, per assumere una maestosità e un’altezza, che dovrà essere adattata al ‘Mondial’, e che sarà ancora più imponente negli Champs Elysées. Alla fine di questa fase la Ds, sempre identificabile, sfiora il suolo con la parte posteriore, come un razzo pronto a conquistare lo spazio. L’utilizzo che l’artista americano fa dei robot telecomandati colloca la sua opera all’incrocio tra uomo, macchina e arte. E niente poteva attrarre di più Citroën, che si colloca esattamente nello stesso punto d’incontro: la Marca dagli Chevron pensa all’uomo con modelli che rappresentano per i passeggeri spazi piacevoli in cui vivere, anima la ‘macchina’ automobile, ricorrendo ad una tecnologia di punta, e la veste d’eleganza grazie al suo team di stilisti… .  
   
   
LA GAMMA CITROëN AL MONDIALE DELL’AUTOMOBILE DI PARIGI 2006 · C2 E C3 STOP & START: UNA RISPOSTA CONCRETA IN TERMINI DI RIDUZIONE DEI CONSUMI E DI PROTEZIONE DELL’AMBIENTE.  
 
Parigi, 2 ottobre 2006 - Dopo C3 Stop & Start, Citroën prosegue con lo sviluppo delle sue “microibride” con il lancio di C2 Stop & Start. Questa C2 offre gli stessi vantaggi di C3 e contribuisce a migliorare la qualità della vita in città. I consumi di carburante e le emissioni di Co2 si riducono del 10 % in ciclo urbano. Quando il veicolo è fermo, la silenziosità è pressoché totale. Concretamente, la tecnologia Stop & Start è caratterizzata dall’arresto del motore appena prima e durante la sosta del veicolo (per rallentamenti, semafori, …). Il riavviamento è automatico ed immediato quando il conducente vuole ripartire e rilascia il pedale del freno. Proposta con motore 1. 4i 16V da 90 cv, con cambio meccanico robotizzato Sensodrive e con un alternatore reversibile a gestione elettronica, C2 Stop & Start s’inserisce perfettamente nella vasta gamma dei veicoli compatti Citroën. Lo sviluppo di questa tecnologia «per la città », semplice ed efficace, sottolinea l’impegno costante di Citroën nella strategia d’innovazione e protezione dell’ambiente. C2, per lo stile essenziale e la personalità affermata, evoca il dinamismo. Le linee giocano la carta della seduzione, ma esprimono il suo temperamento volitivo. Beneficia delle più recenti innovazioni, in particolare sul cruscotto. All’esterno C2 Stop & Start è caratterizzata dal paraurti anteriore e posteriore, dalla calandra e dalle fasce di protezione laterali nello stesso colore della scocca, dalle maniglie delle porte grigie e dai copricerchi in lega da 15’’. Come su C3, il veicolo mostra il monogramma « Stop & Start » nella parte superiore del portellone posteriore. All’interno, C2 Stop & Start offre a chi guida un ambiento sobrio e raffinato. I differenti rivestimenti in tessuto blu dei sedili e dei pannelli delle porte contribuiscono a creare un ambiente moderno e confortevole. Prodotta sulla base della finitura Pack Ambiance, C2 Stop & Start propone numerosi equipaggiamenti supplementari, come il limitatore abbinato al regolatore di velocità, la climatizzazione automatica regolata, i fari fendinebbia, i tergicristallo anteriori automatici. Consumi ed emissioni di Co2 in ribasso La riduzione dei consumi e delle emissioni di Co2 rappresentano caratteristiche vincenti per C2 e per C3 Stop & Start. Attualmente la tecnologia dell’alternatore reversibile, abbinata alla gestione elettronica dell’iniezione del carburante, garantisce un risparmio nei consumi in ciclo urbano di circa il 10 %, pari a 14 g di Co2/km. Su ciclo misto normalizzato, i risparmi sono prossimi al 6 %. L’utilizzo della tecnologia Stop & Start a completamento del cambio Sensodrive e del motore 1. 4i 16V consente di realizzare livelli di consumi contenuti, pari a 5,6 l/100 km su ciclo misto normalizzato. Benefici che i passeggeri percepiscono immediatamente Come C3, anche C2 Stop & Start consente prestazioni di rilievo, immediatamente percepite, per una guida più serena e rilassata, soprattutto nelle fasi di « stand by » del motore: confort acustico per i passeggeri e rispetto di chi si trova fuori dal veicolo ; confort acustico anche in fase di riavviamento istantaneo del motore che avviene in modo assolutamente impercettibile dagli occupanti della vettura ; confort fisico, con l’eliminazione delle vibrazioni del motore, anche durante la fase di riavviamento. Il confort di guida è reale, e sostenuto da una tecnica discreta, di cui ci si appropria facilmente e senza modificare il proprio stile di guida. In fase di frenata per fermare il veicolo, il motore si mette in « stand by » poco prima dell’arresto completo (con velocità inferiore a 6 km/h); sul quadro strumenti si accende una spia verde « Eco ». La frizione è quindi disinnestata. Il motore resta in « stand by » fintanto che si tiene premuto il pedale del freno, anche non a fondo. Se si rilascia il pedale del freno, il motore si riavvia automaticamente e istantaneamente, e la spia verde « Eco » si spegne. Quando si sollecita di nuovo il pedale dell’acceleratore, la frizione si reinnesta progressivamente (cambio Sensodrive). Il sistema « Stop & Start » può essere disattivato in qualunque momento dal conducente, premendo il pulsante di comando « Eco Off » situato sul pannello centrale. Attraverso il calcolatore, il sistema verifica la presenza di un certo numero di condizioni, per comandare o conservare la fase di « stand by » del motore, e si riattiva automaticamente ogni volta che il veicolo viene riavviato. Alcune condizioni particolari possono impedire l’avvio del sistema : temperatura motore ; livello di carica della batteria ; condizioni estreme di temperatura esterna (oltre– 10° C, oltre + 30° C) con climatizzazione in funzione ; eccessiva differenza tra la temperatura richiesta e la temperatura ambiente; attivazione del disappannamento/sbrinamento del parabrezza ; inserimento della retromarcia. I principali elementi del sistema sono : un alternatore reversibile, da 2 kW di potenza, che funge da motorino d’avviamento e da alternatore (fornitura di energia elettrica alla rete di bordo), montato al posto dell’alternatore tradizionale. L’avviamento mediante alternatore consente silenziosità di funzionamento e rapidità di avvio del motore (400 ms contro 800 ms di un motorino d’avviamento classico) ; una centralina elettronica, per la totale gestione dell’alternatore, che funge da collegamento con il calcolatore motore e il calcolatore elettronico di gestione. Una batteria, una cinghia e un tenditore di cinghia specifici completano il dispositivo. Con due modelli dotati di tecnologia Stop & Start, la marca Citroën attua ancora una volta una strategia « per la città » forte e accessibile, rivolta al futuro. C3 Pluriel: una berlina che ama l’aria aperta, ben equipaggiata e sicura Commercializzata da maggio 2003, C3 Pluriel si distingue per lo stile esterno ed interno inconfondibile e per il tetto panoramico. Come C2 e C3, C3 Pluriel è equipaggiata di un nuovo cruscotto moderno e curato, che ne conferma il posizionamento nella fascia superiore del segmento delle berline compatte. Inoltre, C3 Pluriel presenta ormai su tutte le versioni un´armonia unica per gli interni color grigio scuro (Tramontane) per tutti gli elementi posti nella parte superiore (interno del tetto apribile, struttura degli archi, rivestimento del montante del parabrezza e della traversa). Anche questa evoluzione contribuisce a valorizzare l´estetica dell´abitacolo C3 Pluriel propone stile e versatilità, con quattro posti reali e un bagagliaio da 266 litri di volume. Dispone inoltre di diversi equipaggiamenti di assistenza alla guida e di confort, secondo le versioni: il regolatore e il limitatore di velocità, i retrovisori elettrici richiudibili con il telecomando ad alta frequenza, il volante regolabile in altezza e profondità, il cassettino portaoggetti refrigerato, l´accensione automatica dei fari anteriori e del tergicristallo, i fari fendinebbia, ecc. A completamento dei suoi due motori benzina, il 1. 4i 75 cv abbinato al cambio manuale a 5 rapporti e il 1. 6i 16V 110 cv con cambio Sensodrive, C3 Pluriel dispone, come C2 e C3, della motorizzazione Diesel Hdi 70, con cambio manuale. Con questo motore, C3 Pluriel associa alle naturali qualità del suo telaio, i vantaggi di una motorizzazione Diesel di tecnologia recente : consumi ridotti, silenziosità di funzionamento e piacere di guida. In termini di sicurezza, su C3 Pluriel l´Esp è previsto per tutte le motorizzazioni. E´ inoltre equipaggiata di serie di Abs, di ripartitore elettronico di frenata, di aiuto alla frenata d´emergenza e di accensione automatica del segnale d´emergenza. Questo veicolo ha ottenuto eccellenti risultati nei crash test Euroncap, con 4 stelle e 31 punti. Dal mese di giugno 2006 e secondo i Paesi, C4 è disponibile con un nuovo cambio : il cambio manuale pilotato a 6 rapporti (Cmp6) che, abbinato al motore Diesel Hdi 110 Fap, consente a C4 un confort e un piacere di guida di altissimo livello in questa gamma di veicoli, insieme ad una riduzione dei consumi. L’abbinamento a Citroën C4 potenzia l’aspetto innovativo della Berlina e del Coupé che hanno saputo imporsi rapidamente nel mercato della fascia intermedia della gamma, con proposte di equipaggiamenti innovativi in termini di sicurezza, praticità e confort a bordo. Dal momento del lancio, avvenuto nell’ottobre del 2004, nel mondo sono state vendute oltre 420 000 C4. Il cambio manuale pilotato a 6 rapporti offre al conducente di C4 un piacere di guida inedito, grazie alle varie modalità d’inserimento dei rapporti (levette al volante, leva del cambio sequenziale, o modalità automatizzata) e grazie all’eliminazione del pedale della frizione. Il cambio è caratterizzato dal principio di automatizzazione dell’inserimento delle marce e della frizione, e assicura, rispetto ad un cambio meccanico, una riduzione dei consumi che va dal 3 al 5 %. La presenza del 6° rapporto ne rafforza le caratteristiche di economicità. Dotata di motore particolarmente parsimonioso, C4 Hdi 110 Fap Cmp6 segna quindi livelli di consumi di 4,5 l/100 km in ciclo misto, ed emissioni di Co2 di 120 g/ km. Particolarmente piacevole da usare, il cambio manuale pilotato a 6 rapporti risponde perfettamente alle sollecitazioni del conducente. La gestione elettroidraulica consente infatti fluidità e flessibilità nell’inserimento delle marce, pur conservando una grande rapidità d’esecuzione, che ottimizza il confort d’utilizzo. Questo nuovo cambio si adatta costantemente al comportamento del conducente e amplifica le sensazioni di guida con la modalità Sport, che privilegia la rapidità d’inserimento. Regala anche serenità e confort di guida, con la funzione Partenza assistita in salita con la facilità di dosaggio dell’acceleratore durante le manovre, in particolare in retromarcia. Con il cambio manuale pilotato il conducente può scegliere tra due modalità di guida: una modalità manuale, che gli permette di controllare i cambi di rapporto con le levette poste dietro al volante o con la leva del cambio sequenziale, una modalità automatizzata, in cui la gestione delle marce è gestita completamente dal calcolatore. Il conducente può passare in qualunque momento da una modalità all’altra, secondo le sue esigenze e l’ambiente di guida : strada, autostrada, città, ingorghi. La modalità manuale : una guida in totale relax Quando è attivata la modalità manuale, è il conducente che decide l’inserimento delle marce, facilitato dall’assenza del pedale della frizione. E’ informato costantemente del rapporto selezionato grazie alla visualizzazione dell’informazione sul quadro strumenti. I rapporti vengono inseriti con due tipi di comando, totalmente intercambiabili: Le levette dietro al volante La levetta di destra serve ad inserire i rapporti superiori, quella di sinistra i rapporti inferiori. Le levette permettono di accedere con un semplice clic ai sei rapporti di marcia in avanti. Sono fisse, e ubicate sul piantone dello sterzo ; offrono quindi le migliori condizioni di confort e sicurezza, indipendentemente dalla posizione del volante di C4. La leva delle marce sequenziale La griglia della leva delle marce indica la modalità manuale con la sigla M, con i segni + per inserire il rapporto superiore e – per il rapporto inferiore, posizionati sui due lati. Per motivi di sicurezza, è possibile passare al punto morto (N) o inserire la retromarcia unicamente con la leva del cambio. La retromarcia può essere inserita solo quando il veicolo viaggia a meno di 3,5 km /h. La leva delle marce prevede posizioni fisse, come sulla console di un cambio automatico ; questo permette al conducente di visualizzare rapidamente la modalità inserita, che comunque viene sempre visualizzata sul quadro strumenti. Anche in modalità manuale il cambio manuale pilotato consente un reale confort di guida. In fase di rallentamento e di arresto (in prossimità di uno stop o di un semaforo, ad esempio), il cambio è in grado di scalare automaticamente fino in 1ª a bassa velocità. L’inserimento delle marce inferiori dipende da più criteri gestiti da calcolatore (situazioni di sottoregime, pendenza, guida sportiva…). Infine, il calcolatore del cambio facilita, con una ripresa del motore, l’inserimento delle marce inferiori, che risulta facile e senza strappi. Guida senza stress con la modalità automatizzata 18 In modalità automatizzata i cambi di marcia sono gestiti elettronicamente, per ottimizzare il confort di guida e i consumi. Questa modalità viene attivata con la posizione A sulla griglia della leva del cambio. Quando il conducente sceglie di guidare con questa modalità, sul quadro strumenti viene visualizzato un pittogramma « Auto », a completamento dell’informazione del rapporto inserito. Il calcolatore del cambio sceglie quindi il rapporto adatto secondo leggi d’inserimento autoadattative, determinate in funzione dello stile di guida del conducente, del tipo di percorso, del regime motore, della velocità del veicolo e delle condizioni d’aderenza. Il sistema previene quindi situazioni di sovra o sottoregime, e propone un comportamento economico che privilegia i consumi. La gestione ottimizzata dell’inserimento delle marce assicura, rispetto ad un cambio meccanico, una riduzione nei consumi del 3 - 5 %, secondo i cicli. Se il conducente lo desidera, la modalità automatizzata può essere disattivata in situazioni particolari (situazione d’emergenza o durante una manovra di sorpasso, ad esempio), ed in modo immediato, azionando semplicemente una delle levette e lasciando che il cambio acquisisca la sua richiesta. Dopo un breve lasso di tempo (di circa 20 s), senza nessuna ulteriore azione manuale da parte del conducente, la gestione automatica dei rapporti viene riattivata. Il cambio manuale pilotato a 6 rapporti di C4 beneficia di una modalità Sport. Proposta sia nella modalità manuale che automatizzata, le sue caratteristiche privilegiano in modo permanente la rapidità d’inserimento delle marce. Il tempo totale di cambio di rapporto è perciò di 0,4 secondi per un cambio di rapporto in manuale, e di 0,5 secondi con la modalità automatizzata. La modalità Sport viene attivata con il tasto « S » situato sulla griglia della leva del cambio. Una volta selezionata, sul quadro strumenti viene visualizzata la spia « S ». Il cambio manuale pilotato a 6 rapporti rappresenta una reale alternativa ai cambi meccanici e automatici classici, per il piacere di guida, il risparmio nei consumi ed anche per il prezzo interessante. Questo nuovo cambio amplia l’offerta di cambi manuali pilotati disponibili nella gamma Citroën e proposti sui motori benzina e Diesel di C1, C2, C3 e C3 Pluriel. Dal momento del lancio, nel 2002, sono stati venduti 130 000 di questi veicoli compatti equipaggiati di cambio manuale pilotato a 5 rapporti Sensodrive. Citroën presenta il dimostratore C4 Hybride Hdi, che associa una catena di trazione ibrida e un motore Hdi. Abbina quindi il rendimento eccezionale del motore Diesel Hdi (riduzione del 20 % dei consumi rispetto ad un motore benzina), utilizzato nella gamma di funzionamento migliore, e i vantaggi del motore elettrico, adatto principalmente ai percorsi urbani. C4 Hybride Hdi consente eccellenti risultati a livello di consumi (3,4 l per 100 km) e di emissioni di Co2 (90 g/km), senza penalizzare il piacere di guida riconosciuto alle motorizzazioni Hdi, con l’aggiunta dei vantaggi specifici della catena di trazione ibrida (ad esempio, funzionamento in modalità totalmente elettrica a bassa velocità). Il dimostratore si fonda sulle tecnologie di punta già commercializzate nella gamma Citroën : motorizzazione Hdi, filtro antiparticolato (Fap), Stop & Start e cambio manuale pilotato. Tutte queste tecnologie si completano e si abbinano per favorire la riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti. A tutto questo si aggiunge lo stile di C4, caratterizzato da un vantaggio strutturale determinante: la gestione dell´altezza del veicolo, garanzia di aerodinamismo e ottimizzazione dei consumi. Le altre qualità di C4, sia in termini di stile, che di tecnologia o di comportamento su strada, sono svariate. Nel primo semestre del 2006 sono stati venduti oltre 420 000 esemplari nel mondo, in un segmento di mercato che rappresenta un terzo delle vendite totali di auto. Di conseguenza, C4 Hybride Hdi rappresenta, a medio termine, la soluzione Citroën in grado di proporre la vera svolta, destinata al grande pubblico, in termini di consumi e di emissioni di Co2 in un mercato europeo in cui il Diesel è oggi fortemente radicato. La tecnologia ibrida Hdi, una scelta mirata C4 Hybride Hdi associa una catena di trazione ibrida ad un motore Diesel Hdi, per una vera svolta in termini di consumi ed emissioni di Co2. La tecnologia ibrida benzina, infatti, non permette differenze significative per consumi ed emissioni di Co2 rispetto al Diesel Hdi. Gli studi effettuati dal gruppo Psa Peugeot Citroën hanno permesso di dimostrare che, a parità di caratteristiche (massa, Scx, dimensioni,…) i consumi di una versione ibrida benzina sono vicini a quelli ottenuti da un veicolo termico diesel e che, per quanto riguarda le emissioni di Co2, la riduzione di consumi della versione benzina è 20 limitata al 10 %. Tuttavia, il prezzo della versione ibrida benzina sarebbe nettamente superiore rispetto a quello di un veicolo Diesel equivalente. Dalla fine degli anni 90, il successo delle motorizzazioni Diesel ad alta tecnologia (Hdi) prosegue incessante sul mercato europeo. Per le autovetture, la motorizzazione Diesel rappresenta oggi, in media, una vendita su due, contro una su quattro del 1998. In alcuni Paesi, tra cui la Francia, la quota di Diesel venduti ha raggiunto nel 2005 il 70 %. Questo sviluppo continuo dimostra le forti aspettative che ripongono i consumatori nei veicoli a basso consumo, che non sacrifichino nulla al piacere di guida, e si rivelino compatibili dal punto di vista economico con il potere d´acquisto dei consumatori. Con i vantaggi del filtro antiparticolato (Fap), le motorizzazioni Diesel offrono inoltre un bilancio ecologico estremamente positivo. Finora, Citroën ha venduto oltre 326 000 veicoli dotati di filtro antiparticolato. Questo contesto spiega logicamente il numero ridotto di vendite di veicoli ibridi benzina sul mercato europeo, nonostante i notevoli vantaggi fiscali accordati dai vari stati membri dell´Unione Europea. C4 è un veicolo destinato ad un utilizzo misto, da usare in città, fuori città e in autostrada. Con l´abbinamento della trazione ibrida e del motore Hdi, associa il rendimento eccezionale del motore Diesel Hdi (riduzione dei consumi del 20 % rispetto ad un motore benzina), utilizzato nella gamma di funzionamento migliore, ai vantaggi del motore elettrico, adatto principalmente ai percorsi urbani. I vantaggi dell´ibridazione nell´utilizzo urbano ed extra urbano consentono un reale passo avanti in termini di riduzione dei consumi (3,4 l per 100 km in ciclo misto) e di emissioni di Co2, con 90 g al km. La riduzione, rispetto ad un veicolo similare dotato di catena di trazione ibrida benzina, è dell´ordine del 25 %, pari a 1 litro ogni 100 km su ciclo misto, determinando un incremento significativo dell´autonomia. Nella guida in autostrada, le qualità intrinseche del motore Hdi, utilizzato da solo, e abbinato al cambio manuale pilotato, che presenta eccellenti rendimenti, consentono di ottenere anche una riduzione dei consumi del 25 %. Tutto questo senza pregiudicare il piacere di guida, che rimane una delle aspettative fondamentali degli automobilisti, e che su C4 Hybride Hdi è stato potenziato, per offrire agli utilizzatori ulteriori vantaggi in due ambiti: In città, e a bassa velocità, attraverso la modalità "stand by" del motore termico, e il funzionamento completamente elettrico (Zev : Zero Emission Vehicle), per consentire al veicolo un elevato confort acustico e di eliminazione delle vibrazioni, 21. Con riprese notevolmente migliorate rispetto ad un veicolo termic o, di potenza equivalente, durante le sollecitazioni del conducente. Rispetto quindi al motore termico, utilizzato da solo, il conducente beneficia in qualunque momento di un ulteriore apporto di potenza fornito dal motore elettrico, che può arrivare fino a 23 kW. C4, un modello dall´aerodinamismo e dalle qualità mirate C4 Hybride Hdi rappresenta a breve termine per Citroën la soluzione in grado di proporre a tutti una vera svolta in termini di consumi e di emissioni di Co2. C4 si configura come il veicolo più adatto della gamma Citroën per lo sviluppo della tecnologia ibrida Hdi. Questo veicolo, orientato alla famiglia, è destinato ad un utilizzo polivalente (tragitti urbani, extra urbani e autostrada) e si colloca nella fascia centrale del mercato europeo. C4, con oltre 200 000 esemplari venduti nell´Europa occidentale nel 2005 nel segmento di mercato più denso, rappresenta oltre il 30 % delle vendite totali di auto. Inoltre, il design di C4 è stato particolarmente curato, soprattutto in termini di aerodinamismo, uno dei valori tradizionali della Marca. C4 beneficia di un eccellente coefficiente di penetrazione nell´aria che, per la versione coupé, scelta per il dimostratore C4 Hybride Hdi – può scendere fino a 0,28. Tale valore può contribuire in modo diretto alla riduzione dei consumi e delle emissioni di Co2. Infine, C4 offre numerose caratteristiche vincenti, per rispondere alle aspettative diversificate della clientela. Con C4, Citroën propone una berlina e un coupé, due proposte che presentano ognuna uno stile forte e specifico, pur condividendo la stessa abitabilità generosa. La berlina privilegia le forme arrotondate, il coupé mostra tratti più decisi. L’abitacolo di C4 favorisce il confort e la serenità, con lo stile interno all´insegna della sobrietà high-tech, caratterizzata dal cruscotto dallo stile lineare, e da innovazioni che favoriscono la semplicità d´utilizzo e l´ergonomia. Il volante con comandi centrali fissi raggruppa a portata di mano le principali funzioni di confort ed assistenza alla guida. E´ abbinato ad un quadro strumenti inedito, che visualizza le informazioni su un display fotocromatico, posto al centro del cruscotto. Oltre ad un comportamento dinamico particolarmente sicuro, C4 propone numerosi equipaggiamenti moderni ed efficaci di assistenza alla guida, come i fari bi-Xeno ad orientamento intelligente, il rilevatore di bassa pressione pneumatici, e ancora l´Avviso di Superamento involontario della Linea di carreggiata (Asl) che rileva, in autostrada o su vie a scorrimento rapido, il superamento involontario delle delimitazioni di carreggiata continue o tratteggiate, se l´indicatore di direzione non è attivato. 22 Per quanto riguarda la protezione degli occupanti, C4 ha ricevuto 5 stelle nei crash test effettuati da Euroncap. E´ dotata di sei Airbag e propone, in prima mondiale, un Airbag lato guida ottimizzato nella forma, grazie alla parte centrale fissa del volante, per una migliore protezione del torace del conducente. Inoltre, per la protezione contro gli urti ai pedoni, C4 ha ottenuto un eccellente risultato, con 3 stelle (su un massimo possibile di 4 stelle), e 4 stelle (su un massimo di 5) anche per la protezione dei bambini. Su C4 Hybride Hdi le tecnologie di punta della gamma Citroën C4 Hybride Hdi si fonda in gran parte su tecnologie di punta già commercializzate nella gamma Citroën : motorizzazione Diesel Hdi, filtro antiparticolato (Fap), Stop & Start e cambio manuale pilotato. A questi elementi si aggiungono un motore elettrico, un convertitore, un gruppo batterie ad alta tensione e un sistema di frenata a recupero. Tutte queste tecnologie si uniscono e si completano, per favorire la riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti. C4 Hybride Hdi è equipaggiata di motore Diesel 1. 6 Hdi da 66 kW Cee (92 cv Din) a 4 000 giri/min, che offre una coppia di 215 Nm a 1 750 giri/min. Per rendere questo motore compatibile con una catena di trazione ibrida, sono state realizzati adattamenti specifici. In particolare, il pilotaggio del motore è specifico, ed avviene attraverso impostazioni coordinate direttamente dal supervisore della catena di trazione, che includono in particolare gli avviamenti/arresti del motore, garantendo la coppia richiesta dal conducente. Inoltre, per garantire un livello di emissioni di riferimento, il motore è dotato di filtro antiparticolato (Fap) di ultima generazione, che garantisce prestazioni superiori a quanto previsto nella norma Euro Iv. La libertà che l´ibridazione è in grado di offrire ha permesso di ottimizzare il compromesso Nox-consumi. Le possibilità offerte dal motore elettrico hanno permesso di utilizzare nel migliore dei modi il motore termico, con una gestione ottimale dei tempi di arresto del motore. C4 Hybride Hdi trae vantaggio dalla riduzione dei consumi realizzata dal cambio manuale pilotato. Questo tipo di cambio, il cambio Sensodrive, viene già proposto su tutti i veicoli della gamma compatta : C1, C2, C3 e C3 Pluriel. 23 Il cambio manuale pilotato a 6 rapporti su C4 Hybride Hdi, è caratterizzato dall´assenza del pedale della frizione, e si fonda sul principio di automatizzazione del cambio manuale. Il pilotaggio idraulico del cambio ottimizza i tempi d´inserimento delle marce, potenziando il confort d´utilizzo. Allo stesso tempo, offre la gestione permanente della catena di trazione, mediante la selezione, in tempo reale, del punto di funzionamento ottimale. Questo cambio permette quindi il miglior compromesso tra consumi, accelerazione, frenata, confort, protezione dell´ambiente, lasciando al conducente la possibilità di scegliere la modalità automatica o la modalità sequenziale d´inserimento delle marce. Anche su C4 Hybride Hdi, come su C3, è previsto il sistema Stop & Start che, nella catena di trazione ibrida, assicura il riavviamento del motore termico. Su C3, la tecnologia Stop & Start è caratterizzata dall´arresto del motore subito prima e mentre il veicolo è fermo (ai semafori, negli ingorghi di traffico…), fintanto che il conducente tiene premuto il pedale del freno. Il motore viene riavviato immediatamente e in modo automatico, quando il conducente riparte e rilascia il pedale del freno. Questo veicolo microibrido segna riduzioni nei consumi e nelle emissioni di Co2 nell´ordine del 10 % in ciclo urbano, e del 6 % in ciclo misto. Su C4 Hybride Hdi, il sistema Stop & Start dispone di una potenza motrice superiore del 40 % alla prima generazione, per permettere l´avviamento del motore Hdi 92. E poi, se su C3 la funzione Stop & Start è applicata esclusivamente nelle fasi di arresto e riavviamento del veicolo, per C4 Hybride Hdi, la funzione "stand by" del motore può intervenire in qualunque momento, secondo l´uso del veicolo, quando la velocità scende sotto i 60 km/h. Quando l´accelerazione è sostenuta, il sistema Stop & Start riattiva istantaneamente e automaticamente il motore termico. Il motore elettrico sviluppa una potenza di 16 kW in continuo, con una coppia di 80 Nm. Offre una potenza di cresta di 23 kW, con 130 Nm di coppia, per rispondere alle sollecitazioni del conducente. Il compromesso strutturale coerente tra ingombro e prestazioni permette la compatibilità con l´utilizzo urbano. La potenza è stata determinata per garantire l´utilizzo in modalità elettrica pura con velocità inferiori o pari a 50 km/h, che rappresentano tipicamente le condizioni di utilizzo urbano di un veicolo. Il sistema di controllo della catena di trazione ibrida opta per questa configurazione ogni volta che le condizioni lo permettono, in particolare lo stato di carica delle batterie. Il motore elettrico è di tipo sincrono a magneti permanenti. Questa tecnologia offre attualmente il miglior rapporto prestazioni/compattezza. Abbinato al convertitore, il motore funziona entro una gamma di tensione compresa tra 24 210 e 380 Volt. Le prestazioni realizzate dal motore elettrico e il convertitore non permettono, per l´ingombro ridotto che è stato previsto, di utilizzare il circuito convenzionale di raffreddamento del motore, la cui temperatura normale è nettamente troppo alta. Il raffreddamento con acqua viene quindi realizzato con un radiatore specifico e un circuito a bassa temperatura, a 60°C. Il convertitore agisce sulla coppia del motore elettrico, regolando la corrente proveniente dal gruppo batterie, come avviene per la pompa a iniezione con il carburante proveniente dal serbatoio, quando risponde ad una richiesta d´accelerazione del conducente. Il gruppo batterie ad alta tensione è situato nel bagagliaio di C4, al posto della ruota di scorta, grazie ad un leggero adattamento della forma dell´alloggiamento. L´aggiunta di batterie non pregiudica la capacità del bagagliaio, che resta inalterata. Il gruppo batterie ad alta tensione è composto da 240 elementi di tipo Ni-mh (Nickel Metallo Idruro). La potenza di scambio – restituzione e assorbimento – è di 23 kW con una tensione nominale alta di 288 Volt. Il raffreddamento è assicurato da dispositivi specifici che recuperano l´aria dell´abitacolo, usufruendo della regolazione di temperatura di quest´ultimo. Il gruppo batterie ad alta tensione si aggiunge alla batteria classica a 12V, che continua a svolgere le funzioni abituali. In determinate fasi, di decelerazione o di frenata del veicolo, il dispositivo di frenata pilotato ottimizza la trasformazione dell´energia cinetica in energia elettrica, immagazzinata nel gruppo batterie ad alta tensione. Questa energia potrà essere utilizzata successivamente in modalità elettrica pura, o a supporto del motore termico in fase d´accelerazione. Questo recupero permette dunque di utilizzare un´energia “gratuita” e di ridurre i consumi in proporzione. Principio di funzionamento di C4 Hybride Hdi La messa in tensione del veicolo con la chiave di contatto abituale si effettua senza avviare il motore termico. Premendo il pedale dell´acceleratore, e secondo la sollecitazione esercitata, il solo motore elettrico è in grado di spostare il veicolo. Il motore termico subentrerà, se necessario, in caso di forti accelerazioni. L’utilizzo del cambio manuale pilotato permette di usufruire del rendimento di un cambio manuale, ma con l´automatismo necessario al pilotaggio della catena di trazione ibrida. La decisione e l´inserimento delle marce si 25 effettua automaticamente, senza azioni da parte del conducente, a meno che questo non scelga la modalità sequenziale. Tutte queste operazioni sono coordinate, senza che il conducente si accorga di nulla, dal sistema di controllo della catena di trazione e frenata denominato Ptmu : Power Train Management Unit. Per privilegiare i bassi consumi il Ptmu seleziona, in funzione delle sollecitazioni del conducente, la migliore modalità di funzionamento. Questa si ottiene grazie all´utilizzo del solo motore elettrico, a bassa velocità e in fase di decelerazione, oppure con il solo motore termico, durante la guida su strada extra urbana e in autostrada, oppure con i due motori insieme, in caso di decise accelerazioni. Tra le funzioni della trasmissione ibrida è prevista la possibilità di recuperare l´energia cinetica del veicolo, e di riutilizzarla successivamente. Quando il conducente solleva il piede dal pedale dell´acceleratore ad una velocità inferiore a 60 km/h, il motore termico viene messo in stand by ed escluso. In questo caso il motore elettrico assicura la funzione freno motore e recupera l´energia cinetica del veicolo. Il Ptmu permette di stoccare questa energia nelle batterie, fino alla loro completa ricarica. Quando il conducente frena, il Ptmu gestisce la ripartizione della frenata, suddivisa tra frenata elettrica (a recupero) e idraulica (a dissipazione), assicurando principalmente le funzioni di sicurezza, e ottimizzando il recupero dell´energia a vantaggio della riduzione dei consumi. Il conducente di C4 Hybride Hdi è costantemente informato, in tempo reale, del funzionamento della catena di trazione ibrida, attraverso il grande schermo a colori 16/9 del sistema telematico Navidrive. Lo schermo mostra in modo immediato e comprensibile i trasferimenti d´energia tra i due motori, termico ed elettrico, il gruppo batterie e le ruote. Sono inoltre disponibili altre informazioni, come lo stato di carica delle batterie, e ancora il livello di potenza che il conducente chiede ai vari motori. Questo strumento, che consente una migliore comprensione del funzionamento del veicolo, contribuisce ad una guida che riduce al minimo i consumi d´energia. Il pulsante “Zev” posto sul frontale della console centrale, permette al conducente di accedere ad una modalità elettrica “estesa”, che ottimizza la gamma d´utilizzo del veicolo disponibile in modalità soltanto elettrica. 26 Questa ottimizzazione permette di percorrere distanze maggiori, e di raggiungere velocità più elevate rispetto a quelle che si ottengono senza scollegare il motore termico in modalità ibrido normale. L´attivazione del motore termico è in questo caso riservato alle fasi di maggiore accelerazione. Questa funzione offerta al conducente trasforma C4 Hybride Hdi nella vettura da città per eccellenza, per l´assenza di emissioni inquinanti e sonore all´esterno del veicolo, migliorando notevolmente il confort acustico del conducente e dei suoi passeggeri. Questa modalità viene disattivata automaticamente quando la carica delle batterie ad alta tensione non è più sufficiente, oppure manualmente premendo il pulsante specifico. Il conducente può decidere di attivare la modalità sequenziale con la leva del cambio manuale pilotato, decidendo quindi, agendo sulla leva del cambio, il rapporto da inserire e il momento in cui inserirlo, per anticipare situazioni di cui solo lui può essere a conoscenza (come ad esempio, per scalare per un sorpasso su una brevissima distanza). In questi casi, i cambi di marcia sono ottimizzati in termini di durata, e il motore termico è sempre in funzione. La funzione “boost”», aggiunta della coppia del motore elettrico a quella del motore termico, è sempre disponibile. Il conducente può privilegiare il dinamismo del veicolo selezionando il tasto dedicato alla modalità dinamica (“Dy”), posto alla base della leva del cambio. L´informazione del pedale dell´acceleratore viene trascritta, per privilegiare una presenza immediata di coppia. Allo stesso tempo, la durata dei cambi di rapporto è ridotta al massimo delle capac ità meccaniche del sistema. In questo caso, i cambi di rapporto avvengono automaticamente, senza azione da parte del conducente. · C4 Hybride Hdi : un veicolo autonomo in qualunque circostanza Quando il gruppo batterie ad alta tensione è scarico, come ad esempio dopo un lungo periodo di immobilizzo del veicolo, C4 Hybride Hdi è comunque in grado di ripartire e di circolare, contrariamente ad altri sistemi ibridi in cui il veicolo resta immobilizzato. Il sistema Stop & Start di C4 Hybride Hdi, installato sul motore Diesel, permette l´avviamento con la batteria a 12V, e di generare potenza attraverso l´alternatore. Il veicolo rimane quindi autonomo, con la modalità 100 % termica denominata “limitata”. Le prestazioni complete vengono recuperate in meno di 10 minuti di guida, tempo richiesto per avviare la ricarica del gruppo batterie ad alta tensione. Analogamente, se una grave anomalia (che riguarda ad esempio la sicurezza elettrica) impone di scollegare le batterie ad alta tensione, C4 Hybride Hdi può continuare a circolare esclusivamente in modalità termica. Questa modalità di funzionamento, denominata "di emergenza", offre la possibilità al conducente di raggiungere un centro riparazioni, in totale sicurezza. .  
   
   
LA NUOVA AUDI R8 GENI DA VINCENTE  
 
Verona, 2 ottobre 2006 - In una sportiva spettacolare la Audi fa rivivere il nome e i geni della Audi R8, per cinque volte vincitrice a Le Mans. Tre anni dopo aver svelato lo studio Audi Le Mans quattro, al Salone dell’Automobile di Parigi debutta ora in versione di serie la nuova sportiva Audi R8 con motore centrale: una vettura straordinaria e affascinante che rappresenta la punta di diamante sportiva del marchio Audi. Il motore centrale V8 Fsi con 420 Cv, la trazione integrale permanente quattro e la carrozzeria d’alluminio in tecnologia Audi Space Frame sono i presupposti per un dinamismo di marcia eccellente. Ordinabile da settembre 2006, le prime consegne avverranno nel primo semestre del 2007. La R8 è la prima Audi sportiva con motore centrale a coniugare l’esperienza maturata grazie ai numerosi trionfi nelle gare con il design innovativo e la competenza tecnologica Audi. Una competenza che è diventa sinonimo dello slogan “all’avanguardia della tecnica” sia sui circuiti di gara, sia su strada. La Audi ha conquistato innumerevoli vittorie sportive in tutto il mondo. Dopo i successi nelle gare di rally degli anni ’80 e i trionfi delle vetture Turismo dei quattro anelli, impegnarsi nelle gare di durata rappresentava, indubbiamente, la sfida più grande per i tecnici Audi del team corse. E anche qui hanno dimostrato di essere all’altezza dei compiti loro affidati con maestria: per cinque volte (dal 2000 al 2002 e nel 2004 e 2005) i bolidi Audi R8 hanno tagliato per prime il traguardo della 24 Ore di Le Mans, in due occasioni occupando tutti e tre i gradini del podio. Le Mans è senza dubbio la sfida più difficile per gli ingegneri del Team Audi Sport. Non bastava, infatti, tarare tutti i sistemi su una breve gara di velocità. Oltre all’irrinunciabile massima potenza e a un dinamismo di marcia ottimale, qui svolgono una funzione determinante anche la resistenza e l’affidabilità, nonché la massima ergonomia possibile. Sono i geni che possono essere declinati con la massima efficacia anche in una sportiva stradale e che rendono la Audi R8 tanto inconfondibile quanto il suo emozionante design. Gli esterni - Basta uno sguardo per capire subito il calibro di questa vettura. La Audi R8, larga e imponente, domina la strada; la coda possente sembra tendere i muscoli allo scatto, come una velocista ai blocchi di partenza. Le particolari proporzioni della vettura dipendono dall’ubicazione del motore dietro la cabina. Si tratta di uno schema tipico per le auto da corsa: uno degli esempi più significativi è tuttora l’auto da corsa Auto Union Tipo C Grand Prix, che, quindi, può essere considerata una delle legittime progenitrici della Audi R8. E’ soprattutto la dinamica di marcia a trarre profitto dalla posizione centrale del motore, perché rende possibile ripartire il 44% del peso sull’asse anteriore e il 56% sull’asse posteriore, come nella R8 da corsa. Il corpo vettura dà l’impressione di massima compattezza. Il design del frontale e della curvatura del tetto, poco accentuata, è molto slanciato: una linea che identifica subito la due posti come una Audi. Anche lateralmente il profilo è familiare: parte anteriore, fiancata e parte posteriore confluiscono nella linea dinamica sopra i sottoporta e nella linea delle spalle, che plasmano le portiere e la transizione verso la presa d’aria laterale e che mettono ulteriormente in risalto i passaruota rotondi, nel tipico stile Audi, con i grandi cerchi. La cabina della Audi R8 è protesa in avanti: una configurazione tipica per una sportiva con motore centrale e un’esplicita citazione dell’omonima auto da corsa. Alle sue spalle, a monte del retrotreno, è posizionato il propulsore V8 Fsi, un capolavoro della tecnica visibile sia attraverso il grande lunotto posteriore a forma di scudo, sia dall’abitacolo. Un metro e novanta centimetri di larghezza per una lunghezza di 4,43 m e un’altezza di soli 1,25 metri: sono le misure di una vettura sportiva. Il passo di 2,65 m è garanzia di un abitacolo sorprendentemente ampio e assicura lo spazio necessario al motore retrostante, montato longitudinalmente. Dietro le portiere, tra il sottoporta e il tetto, si estende ad arco un convogliatore di flusso di ampio respiro (il cosiddetto “sideblade”), che fornisce sufficiente aria al V8. Questi sideblade sono verniciati in tonalità abbinate al colore di base della carrozzeria. Il frontale è caratterizzato dalla forma trapezoidale della griglia Audi single frame, affiancata lateralmente da grandi prese d’aria supplementari. Per la prima volta i quattro anelli sono posizionati sul cofano anteriore, al di sopra della griglia. Direttamente sul lato superiore delle prese d’aria poggiano le fasce piatte degli innovativi fari anteriori a Led con coprifari in vetro trasparente. La R8 è la prima vettura di serie in cui, a richiesta, tutte le funzioni dei proiettori principali sono disponibili con tecnologia Led: luci anabbaglianti, luci abbaglianti, luci diurne e indicatori di direzione. Led è l’acronimo di “Light Emitting Diode”, che significa “diodo ad emissione luminosa”. Una tecnica che presenta chiari vantaggi tecnologici rispetto alle lampadine a incandescenza tradizionali grazie alla durata nettamente maggiore. Grazie al loro ingombro più contenuto rispetto alle tradizionali lampadine a incandescenza, i Led lasciano ai designer maggiore libertà creativa. Esteticamente risalta, in particolare, la configurazione spiccatamente tridimensionale dei proiettori principali a Led. La natura ha fornito l’ispirazione per il design dei proiettori: il gruppo ottico ha infatti la forma di una pigna aperta. In combinazione con un potente sistema di proiettori a Led, le calotte dei riflettori, disposte concentricamente l’una dopo l’altra, condensano la luce di ciascun Led multichip in un fascio luminoso potente e omogeneo. La forma dei riflettori interni degli abbaglianti si ispira all’architettura dell’Opera di Sydney. Le sottili fasce luminose delle luci diurne, invece, delimitano il lato inferiore dei proiettori, conferendo una particolare nota di stile innovativa. Sarà possibile ordinare come optional i fari a Led a partire dalla fine del 2007. Da una prospettiva laterale, il gioco di linee concave e convesse disegna i contorni della parte posteriore. Sotto il profilo deciso del cofano posteriore si trova una superficie verticale piatta, incorniciata lateralmente dalle luci posteriori (anch’esse, naturalmente, a Led). La fascia luminosa della terza luce freno scorre lungo quasi l’intera larghezza del tetto e rappresenta la logica conclusione del cofano motore trasparente. Quest’ultimo costituisce un elemento stilistico molto particolare, che permette al V8, cuore di questa sportiva, di svelarsi alla vista degli ammiratori. Come optional è disponibile anche l’illuminazione indiretta del vano motore, mediante Led bianchi, che consente di vedere il propulsore anche nell’oscurità. Le due grandi aperture del diffusore, integrate nel paraurti posteriore, dimostrano quanto l’aerodinamica pesi sulla configurazione estetica della Audi R8. I quattro terminali rotondi dell’impianto di scarico sono posizionati in coppia a destra e a sinistra sopra le aperture del diffusore. Nella sfida con il vento, la R8 sfodera la sua arma: uno spoiler posteriore che si attiva automaticamente. Grazie all’ulteriore deportanza, coadiuva l’azione di aspirazione che viene creata dalla conformazione aerodinamica del sottoscocca e dai diffusori. A velocità più contenute lo spoiler posteriore rientra nuovamente a filo della carrozzeria. L’audi Space Frame (Asf) è la struttura portante della carrozzeria, completamente in alluminio. Grazie alla sintesi perfetta di minima massa e massima rigidità, costituisce la premessa per il massimo dinamismo di marcia ed è, allo stesso tempo, presupposto per l’eccellente rapporto peso/potenza di soli 3,71 kg per Cv. Gli interni - L’architettura della postazione di guida, coerentemente orientata al guidatore, domina l’abitacolo sportivo; il guidatore è formalmente integrato tra la plancia e l’alta consolle centrale; il pannello strumenti sopra la consolle centrale è leggermente inclinato verso il pilota. Tipico delle vetture Audi più sportive è il volante con la corona appiattita nel segmento inferiore, che, agevolando l’accesso a bordo, evoca sensazioni sportive. La Audi R8 mette coerentemente in atto il principio di design “form follows function”. Oltre all’architettura orientata verso il guidatore, che prosegue anche nella conformazione della traversina laterale della portiera, la scelta dei materiali sottolinea l’atmosfera funzionale degli interni. Dalla postazione di guida di questa vettura straordinaria si nota subito come, al pari della R8 da corsa, anche qui i designer si siano attenuti all’essenziale nella configurazione e nel posizionamento di tutti gli elementi. Il guidatore è al centro della scena. Questo principio estetico ed ergonomico si estende anche ai colori e all’intera atmosfera – tonalità tecniche scure creano nuovamente associazioni con le gare automobilistiche. Inoltre, la presenza visibile di materiali d’alta qualità rifiniti con la massima cura si unisce all’impressione di funzionalità ed ergonomia di livello professionale. I sedili sportivi sono rivestiti in Alcantara e pelle oppure, a richiesta, esclusivamente in pelle. In alternativa per la R8 sono disponibili anche sedili avvolgenti, sviluppati appositamente dalla quattro Gmbh. L’ampia abitabilità per entrambi gli occupanti permette alla Audi R8 di distinguersi nettamente dalle normali sportive ad alte prestazioni. Dietro i sedili possono trovare posto borse più grandi (anche due sacche da golf); il comparto bagagli anteriore ha un volume di 100 litri. L’abitacolo offre possibilità quasi infinite di personalizzazione grazie alle numerose varianti di equipaggiamento e agli inserti in lacca lucida nera o in carbonio sigma. Il motore - Erogazione di potenza fino alla massima gamma di regimi, tipica di un motore a turbina, e coppia massima elevata, cui si aggiungono sonorità affascinanti: queste le caratteristiche di base di un propulsore perfetto per una vettura sportiva. Un motore che affascina tanto per le sue potenzialità, quanto per la sua praticità. Con l’otto cilindri da 420 Cv ed eccellente progressione, l’iniezione diretta di benzina Fsi ha raggiunto un nuovo apogeo. Anche questa tecnologia ha già mietuto numerosi successi con la Audi R8 da gara. I numeri comprovano l’impressionante potenziale dell’otto cilindri. A 7800 giri il motore da 4,2 litri mette a disposizione del guidatore 309 kW (420 Cv) di potenza. La coppia massima è di 430 newtonmetri, disponibili a partire da 4500 fino a 6000 giri. Il 90 per cento di questo valore è disponibile nell’ampia gamma di regimi tra 3500 e 7600 giri. L’otto cilindri consente la massima propulsione in quasi tutte le situazioni di marcia. Le prestazioni sono impressionanti: la R8 scatta da 0 a 100 km/h in 4,6 secondi. La velocità massima è di 301 km/h. Il motore è basato sul principio degli alti regimi di rotazione. Raggiunge il regime massimo a 8250 giri. Il vantaggio di questo principio è un’elevata potenza nella gamma superiore di regimi, l’erogazione uniforme della coppia e la risposta spontanea su tutta la scala del contagiri. A ciò si aggiungono l’elevata progressione e agilità, nonché le sonorità molto simili ai motori da gara. La lubrificazione a carter secco della Audi R8 crea i migliori presupposti per massime accelerazioni longitudinali e trasversali: questa tecnologia, anch’essa proveniente dal mondo delle corse, permette un montaggio basso del V8, con conseguente abbassamento del baricentro e aumento della dinamica di marcia. Sono disponibili due cambi: un cambio manuale a 6 marce e, come optional, il cambio sequenziale Audi R tronic. L’azionamento mediante joystick sulla consolle centrale e, soprattutto, mediante i bilancieri fissi al volante, pone in essere un concetto ergonomico che si è affermato da tempo nel mondo delle gare automobilistiche. Ne è la prova migliore, nuovamente, la Audi R8 vincitrice a Le Mans: anche qui i piloti avevano il cambio al volante. La tecnologia “shift by wire” consente di avere tempi di innesto molto brevi e un rapporto peso/potenza eccellente con, allo stesso tempo, dimensioni compatte del cambio. La modalità sportiva garantisce il massimo divertimento grazie ai veloci cambi marcia. Inoltre è disponibile anche la modalità automatica. In una Audi così potente non poteva certo mancare la trazione integrale permanente, che ripartisce la potenza del motore in modo variabile tra avantreno e retrotreno tramite un giunto viscoso. Nella Audi R8 la taratura della leggendaria trazione quattro è adeguata alla suddivisione del peso tra i due assi tipica delle vetture con motore centrale. Il telaio presenta doppi bracci trasversali anteriori e posteriori in alluminio fucinato: l’avantreno è dotato di bracci triangolari superiori e inferiori, mentre al retrotreno un braccio triangolare superiore e un braccio triangolare inferiore con barra di convergenza assicurano una sospensione ottimale – una geometria che si è rivelata presupposto ottimale per agilità, massima precisione di sterzata e comportamento autosterzante precisamente definito. Lo sterzo idraulico a cremagliera di taratura diretta assicura un feedback ottimale. Molle e ammortizzatori sono stati tarati rigidamente per favorire il massimo dinamismo, pur offrendo allo stesso tempo un comfort eccellente. E questo soprattutto quando, in alternativa agli ammortizzatori a gas di serie, si opta per il sistema adattativo Audi magnetic ride. Il motivo: questi ammortizzatori sfruttano una tecnologia innovativa. Invece del tradizionale olio, viene utilizzato un fluido magnetoreologico, un liquido la cui viscosità può essere influenzata da un campo elettromagnetico. Grazie a questa tecnologia, applicando una tensione agli elettromagneti si può influire in qualsiasi momento ed entro pochi millesimi di secondo sulla linea caratteristica degli ammortizzatori. Il sistema Audi magnetic ride sfrutta questa proprietà per mettere a disposizione le giuste forze di smorzamento in qualsiasi situazione di marcia e, quindi, per ottimizzare comfort e dinamismo. Qualunque situazione si presenti, grazie ad un sistema di sensori il calcolatore prende una decisione nel giro di pochi millesimi di secondo. Mediante un interruttore posto sul cruscotto il guidatore può scegliere tra due programmi di marcia a seconda che preferisca una guida molto sportiva (con bassa viscosità del fluido magnetoreologico) o maggiormente orientata al comfort. La Audi R8 calza, di serie, cerchi da 18 pollici in design a 6 razze ed è disponibile anche con cerchi da 19 pollici (optional). Pneumatici nel formato 235/40 (anteriori) e fino a 285/35 (posteriori) garantiscono a questo bolide l’aderenza necessaria al fondo stradale. Questi formati garantiscono che la sportiva con motore centrale trasformi sempre le proprietà dinamiche del propulsore e del telaio in grip ottimale e massima dinamica trasversale. Il passo lungo e il baricentro estremamente basso garantiscono elevata stabilità a questa sportiva dal motore centrale. Oltre all’eccellente agilità, il comportamento di marcia è caratterizzato da reazioni sensibili ad ogni comando del pilota e, allo stesso tempo, dalla massima sicurezza di marcia. Già l’equipaggiamento di serie della Audi R8 soddisfa le grandi ambizioni della Clientela di questo segmento. Luci Xenon plus, luci posteriori e luci diurne con tecnologia Led, cerchi in alluminio da 18 pollici, radio con schermo da 7 pollici, impianto antifurto e interni in pelle e Alcantara sono solo alcune delle voci che compongono il lungo elenco degli elementi di serie. Gli equipaggiamenti optional soddisfano praticamente qualsiasi desiderio. Con una potenza di amplificazione di 465 Watt e 12 altoparlanti sviluppati appositamente, un sistema audio della Bang & Olufsen offre sonorità surround di massimo livello. La compensazione dei rumori di fondo, rilevati da un microfono, adegua il suono anche al variare delle condizioni stradali e della velocità. L’acoustic parking system e la videocamera posteriore facilitano le manovre anche nei parcheggi più stretti. Il sistema di radionavigazione plus, con grande monitor a colori e tastierino Mmi, coniuga molteplicità di funzioni e semplicità di utilizzo. Diversi pacchetti di design e pelle della Audi e della quattro Gmbh, abbinati fra loro e combinabili idealmente, possono trasformare ogni R8 in una vettura da sogno altamente personalizzata. Il programma dei cerchi comprende diverse varianti da 18 e 19 pollici, con pneumatici anteriori nel formato 235/35 e pneumatici posteriori con un formato massimo 295/30. Complessivamente sono disponibili otto colori carrozzeria, dal bianco ibis al nero profondo perla. La Audi R8 nasce come piccola serie in un apposito capannone di nuova costruzione all’interno dello stabilimento Audi di Neckarsulm. Dalla costruzione della scocca all’assemblaggio finale, la produzione è organizzata come in una manifattura. Piccoli team di specialisti si occupano di ciascuna fase della produzione, controllando attentamente la qualità di ogni componente e di ogni elemento. Così facendo, assicurano che ogni vettura (delle 15 che vengono prodotte al massimo in un giorno) abbia il livello qualitativo che contraddistingue la gamma di prodotti Audi. .  
   
   
LA SKODA AUTO AL SALONE DELL’AUTOMOBILE DI PARIGI 2006 DEBUTTO MONDIALE PER LA OCTAVIA SCOUT E PER LO STUDIO DI DESIGN JOYSTER  
 
 Parigi, 3 ottobre 2006 - La Skoda Auto propone quest’anno il secondo debutto mondiale di un proprio prodotto e sceglie come vetrina il Salone Internazionale dell’Automobile di Parigi. Dopo l’esordio della Roomster al Salone di Ginevra, è ora la volta della nuova Octavia Scout, che sfila sulla passerella della capitale francese. La Octavia Scout è basata sulla Octavia Wagon 4x4 e sintetizza tutta la competenza del Marchio nel campo della trazione integrale; l’accresciuta altezza dal suolo e il propulsore 2. 0 Tdi 103 kW (140 Cv) delineano le peculiarità del nuovo modello della gamma Octavia. La nuova Octavia Scout domina lo stand della Casa automobilistica ceca assieme all’inattesa Joyster. Con la Roomster e le nuove versioni Laurin & Klement per i modelli Octavia e Superb e alla nuova Octavia Rs 2. 0 Tdi, anch’essa al suo debutto mondiale, rappresenta il clou del Marchio della freccia alata. La Joyster inoltre non è esclusivamente un esercizio stilistico, ma evidenzia la visione della Skoda di una futura auto destinata ai giovani. Quest’anno la Skoda Auto ha ottenuto ottimi risultati già nel primo semestre. Da gennaio a giugno l’Azienda, che fa parte del Gruppo Volkswagen, ha segnato una crescita del 12,4 % rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per quanto riguarda i singoli prodotti è stato registrato un + 21,4 % per la Octavia, + 2,6 % per la Superb, mentre la domanda della Fabia è salita del 4,2 %. In questo periodo sono state vendute complessivamente più di 275. 000 vetture Skoda. Per il 2006 la Skoda prevede di raggiungere un volume di vendite di circa 530. 000 automobili, ossia il record di produzione e di vendite. Per la prima volta nella storia, la Skoda Auto produrrà e consegnerà quindi più di mezzo milione di vetture in un anno. Questo e altri obiettivi dei prossimi anni dovrebbero essere raggiunti soprattutto grazie alla Octavia Scout, al lancio della Roomster, a interessanti e allettanti modifiche negli allestimenti e infine alla Octavia Rs, versione sportiva della serie, presentata qui per la prima volta con un motore Turbodiesel 125 kW (170 Cv). Oggi la gamma modelli Skoda è composta da quattro tipologie di vetture. L’accesso è rappresentato dalla Fabia, una compatta disponibile nella versione a due e quattro porte oltre che Wagon, che con il suo imbattibile rapporto prestazioni/prezzo è una colonna portante del Marchio. La classe media è il regno della Skoda Octavia, offerta in un’ampia varietà di modelli tra berlina e Wagon, con la versione Rs Diesel o benzina, destinata a soddisfare gli automobilisti con ambizioni più sportive. La Wagon 4x4 e la nuova Octavia Scout possono realizzare i desideri dei Clienti che mirano a coniugare una grande potenza a una trazione imbattibile, e che aspirano a qualche tocco personale in più. La gamma offre inoltre la Octavia Tour, che si basa sulla prima generazione della vettura - che fu e continua ad essere un successo - e si rivolge agli automobilisti particolarmente interessati a un’offerta dal costo contenuto ma dal grande controvalore. La Skoda Superb, berlina confortevole e di prestigio, fa parte del segmento medio-alto e colpisce per la dotazione ricca e una disponibilità di spazio che non conosce confronti. Il quartetto Skoda è completato dalla moderna Roomster, che entusiasma (e convince) per il suo design completamente nuovo e una versatilità dell’abitacolo finora insuperata. La Skoda Auto dà lavoro a circa 26. 000 persone. L’azienda ha stabilimenti produttivi in cinque Paesi – Repubblica Ceca, Bosnia-erzegovina, India, Kazachistan e Ucraina. Nel 2007 inizierà la produzione in un nuovo stabilimento ubicato in Cina. Le automobili del Marchio Skoda sono vendute in circa 90 Paesi. .  
   
   
A PARIGI DEBUTTO MONDIALE DELLA SKODAJOYSTER  
 
Parigi, 3 ottobre 2006 - Al Salone dell´Automobile di Parigi la Skoda Auto torna a sorprendere con uno studio, dopo il grande entusiasmo riscosso dai prototipi Roomster - nel 2003 a Ginevra - e Yeti - nel 2005 a Francoforte. La Joyster è uno studio di vetture a tre porte che offre una grande quantità di spazio, conservando allo stesso tempo le dimensioni di un mezzo compatto. Anche il nome è tutto un programma: la Joyster, grazie ad un´infinità di idee nuove e moderne, punta ad attirare potenziali acquirenti futuri. Combina una solida carrozzeria a un notevole comfort e una vasta offerta di soluzioni per la comunicazione destinate alle nuove generazioni. Un abitacolo versatile, e un portellone posteriore che vanta una struttura unica nel suo genere, sono elementi dedicati a chi si aspetta dalla propria auto, oltre al piacere di guida, elevate caratteristiche di praticità e un´ampia gamma di opportunità per il tempo libero. Il compito della Joyster, però, non è solo di divertire su strada o in viaggio. Il termine infatti deriva dall´inglese "Joy", gioia. Che si tratti di gite durante il week-end, di ritrovi serali davanti ai locali più in voga, la Joyster dispone sempre della dotazione adatta ai più svariati impieghi: enjoy the Joyster! Esteriormente, la Joyster comunica un’immagine di consapevolezza e di indipendenza: la graffiante griglia del radiatore, protesa verso l´alto oltre la linea dei fari, il nuovo linguaggio tridimensionale delle forme, i grandi fari orizzontali dotati di led. La forte enfatizzazione tridimensionale si ripete sulle superfici laterali. Il team di designer guidato da Jens Manske ha dato una nuova interpretazione al corso stilistico già intrapreso con la Roomster, così da conferire alla Joyster un aspetto esteriore ancora più dinamico. Posteriormente, lo sbalzo ridotto supporta le linee della carrozzeria protese in avanti. Nonostante le sue dimensioni compatte, la Joyster grazie alle proporzioni e alle linee slanciate risulta tanto spaziosa quanto sportiva. All’interno si trovano ulteriori idee rivolte ad un target di giovani: quattro sedili ergonomici singoli. Sugli schienali dei sedili anteriori sono applicati robusti box portaoggetti, che possono contenere e trasportare in sicurezza gli “strumenti” dei giovani d´oggi, dal laptop all´iPod, fino alla fotocamera digitale. Lo schienale del sedile passeggero anteriore è ribaltabile in avanti; il box portaoggetti aperto si trasforma così in un ripiano per il conducente. Entrambi i box possono essere sganciati dagli schienali e, dotandoli di apposite cinghie, essere utilizzati come zainetti. Un ampio tettuccio in vetro lascia filtrare molta luce nell´abitacolo della Joyster e la sua parte anteriore può essere aperta per godere del piacere dell´aria che fluisce all’interno. Un tempo il motore era considerato il cuore di un´auto. Oggi invece la Clientela giovane dà un’importanza rilevante ai sistemi di comunicazione e infotainment. Per questo motivo, la Joyster abbandona la tradizionale dotazione caratterizzata da impianti fissi. Al centro del cruscotto la docking-station ospita la generazione più giovane di computer laptop, umpc (ultra mobile pc), che viene pilotata attraverso funzioni touch-screen e si distingue per l´elevata potenza dell´elaboratore e un´eccezionale gestione energetica. Il computer può essere utilizzato a casa, all´università o sul posto di lavoro come notebook, supporto per memorizzare video o musica, perfino per comunicazioni di lunga durata. Inserito nella docking-station della Joyster, diventa il sistema centrale di gestione del sistema infotainment a bordo. A seconda delle esigenze, può servire per scaricare diversi software dal server Skoda, dalla telefonia Internet ai file musicali fino alla navigazione satellitare. L´immaginazione non trova limiti all´impiego dell´umpc nella Joyster. Inoltre, tramite lo stesso sistema è possibile gestire i diversi dispositivi di illuminazione dell´abitacolo, regolandoli a seconda della situazione e delle esigenze del conducente e dei passeggeri. L´umpc è anche in grado di visualizzare le informazioni tecniche sulle condizioni di marcia: pressione degli pneumatici, temperatura dell´olio, eventuali anomalie di funzionamento possono essere riprodotte sul display antigraffio. Nei fine settimana la Joyster si trasforma in uno spazio dedicato al divertimento. Alla qualità del suono provvedono sistemi audio di grande potenza e, quando occorre, l´auto offre posti a sedere a cielo aperto. Il portellone posteriore diviso orizzontalmente in due parti ha tutte le caratteristiche di una soluzione mai vista prima. La parte inferiore è in due strati, dopo l´apertura rimane sospesa in posizione orizzontale, quasi fosse il prolungamento del bagagliaio. Tirando verso l´alto la maniglia è possibile sollevarne la seconda superficie interna e bloccarla in posizione leggermente inclinata all´indietro. In questo modo il portellone posteriore della Joyster diventa un divano per due con capacità di carico fino a 150 kg e sedile e schienale imbottiti. "Sappiamo che i giovani stanno volentieri fuori, soprattutto d´estate, che le attività di svago si svolgono all´aperto e che spesso i parcheggi davanti alle università, nei pressi dei cinema o dei locali sulla spiaggia diventano i luoghi di ritrovo preferiti dai ragazzi per incontrarsi, chiacchierare o semplicemente organizzare una festa improvvisata", afferma Jens Manske, Responsabile design alla Skoda. Lo studio della Joyster non rappresenta solo il perfezionamento di già noti elementi di design della Skoda Auto, è piuttosto la realizzazione di un concetto di forme e funzioni che l´auto compatta ed economica del futuro deve avere. Il suo debutto al Salone dell´Automobile di Parigi è un´ulteriore prova della forza innovativa del Marchio. Riflette però soprattutto l´esigenza di trovare una soluzione pratica ma ingegnosa che, affermatasi con il claim "Simply clever" è ormai diventata sinonimo di dettagli con strutture e funzioni intelligenti e simpatiche. Se la Joyster venisse realizzata, la Skoda darebbe ulteriore prova che un design di buon livello non deve necessariamente essere associato alle auto di lusso. La compatta tre porte sarebbe in ogni modo offerta a un prezzo che andrebbe incontro alle possibilità economiche dei più giovani. .  
   
   
CITROEN C4 PICASSO CONQUISTA 5 STELLE NEI TEST EURONCAP  
 
Parigi, 2 ottobre 2006 - Citroén C4 Picasso ha ottenuto ottimi risultati nei crash test efettuati da Euroncap, con 5 stelle per la protezione degli occupanti e 35 punti su un massimo di 37 attribuibili. Citroén C4 Picasso diventa così punto di riferimento nel segmento delle monovolume compatte e raggiunge C4, C5, C6 e C8 nella grande famiglia delle Citroén a 5 stelle. C4 Picasso ottiene inoltre 3 stelle per la protezione dei bambini e 2 stelle per la protezione dei pedoni. Queste prestazioni sono il risultato della struttura innovativa di C4 Picasso e degli equipaggiamenti di sicurezza di altissimo livello. C4 Picasso dispone di un eccellente insieme di dispositivi di protezione degli occupanti in caso d’urto. Jj Una nuova strategia di assorbimento dell’energia in caso d’urto frontale completa l’innovativa struttura  rinforzata. L’energia d’urto in collisione viene interamente dissipata dalla parte inferiore del veicolo; ciò ha permesso di alleggerire la struttura superiore e rendere più sottili i montanti del parabrezza, migliorando la visibilità periferica. Per rafforzare la rigidità della scocca, nei principali punti di giunzione sono stati applicati inserti strutturali in materiale composito poliammidico “a nido d’ape”, che consentono di bloccare la deformazione dei ´ corpi scatolati. Questi inserti, collocati nella parte inferiore del montante anteriore, nella parte inferiore e , superiore del montante centrale e nella traversa sopra il retrotreno, sostituiscono i pesanti rinforzi t tradizionali. Sono disponibili 7 Airbag di serie, di cui uno al ginocchio del conducente e uno lato guida dalla forma ottimizzata grazie alla parte centrale fissa del volante. Anche la sicurezza dei bambini é stata particolarmente curata, con quattro sedili Isofix di serie sin dal primo livello di rifinitura. C4 Picasso può inoltre essere equipaggiata di uno specchietto di sorveglianza bambini e di comandi elettrici di f sicurezza che impediscono l’apertura delle porte e dei vetri posteriori da parte dei bambini. E’ anche l’unica monovolume compatta a disporre di serie di 7 spie luminose e di avvertimento sonoro, che avvisano quando le cinture di sicurezza non sono allacciate. C4 Picasso presenta anche una sicurezza attiva di alto livello, con un comportamento su strada particolarmente sicuro e un sistema di frenata performante. In situazioni critiche, entra in azione un insieme completo di sistemi elettronici di assistenza alla guida. L’abs e il ripartitore elettronico di frenata (Ref) sono completati dall’aiuto alla frenata d’emergenza (Afu) e dall’accensione automatica del segnale d’emergenza. In caso di perdita d’aderenza, il controllo dinamico di stabilità (Esp), presente di serie già dal primo livello di finitura, corregge automaticamente la traiettoria, limitando lo slittamento delle ruote grazie al sistema antipattinamento Asr. C4 Picasso propone anche numerosi equipaggiamenti moderni e funzionali in termini di confort di guida, che facilitano il controllo del veicolo. Le evoluzioni tecnologiche sono state applicate in modo sistematico, per offrire prestazioni di livello inedito che consentano al conducente di essere informato in modo efficace, pur restando perfettamente concentrato sulla guida. Il limitatore e il regolatore di velocità di serie, il rilevatore bassa pressione dei pneumatici, i fari bi-xeno ad orientamento intelligente (equipaggiamenti rari su veicoli di questa categoria) rientrano tra gli elementi di sicurezza. Inoltre Citroén propone, per la prima volta su una monovolume, l’avviso di superamento involontario della linea di carreggiata (Asl), sistema efficace e inedito per il controllo del calo di attenzione alla guida, già presente su C4, C5 e C6. In aggiunta a tutte queste prestazioni inedite, C4 Picasso presenta una visibilità eccezionale da qualunque angolazione, grazie all’ampia superficie vetrata e, in particolare, al parabrezza panoramico grandangolare Wide Angle Screen. C4 Picasso diventa inoltre il veicolo di riferimento per visibilità dalla ¾ anteriore, grazie ai sottili montanti anteriori e alla grande finestratura anteriore, e per visibilità diretta dalla ¾ posteriore, grazie alla superficie vetrata laterale posteriore più grande della sua categoria. . .  
   
   
IL NUOVO 2.8 FSI CON AUDI VALVELIFT SYSTEM PIÙ PIACERE DI GUIDA E MENO CONSUMI  
 
Parigi, 2 ottobre 2006 - La Audi continua a sviluppare la sua gamma di motori. Verso fine anno verrà introdotto sulla A6 un nuovo motore a benzina da 2,8 litri della potenza di 154 kW (210 Cv) e con 280 Nm di coppia, disponibili tra i 3. 000 e i 5. 000 giri. Oltre all’iniezione diretta di benzina Fsi, il V6 presenta per la prima volta una tecnologia di comando valvole altamente efficiente e al contempo straordinariamente semplice: l’innovativo Audi valvelift system. Per chi sceglie una Audi ciò si traduce in piacere di guida ancora maggiore con una netta riduzione dei consumi. La nuova tecnologia viene utilizzata per comandare in modo variabile l’alzata delle valvole in due stadi. Diversamente dalle soluzioni tradizionali, che utilizzano ulteriori componenti commutabili o mobili, in questo caso l’azionamento viene affidato direttamente all’albero a camme. Ciò comporta notevoli vantaggi nella configurazione delle curve dell’alzata valvole. A tale scopo l’Audi valvelift system sfrutta i cosiddetti elementi camma che risiedono negli alberi a camme di aspirazione principali e possono spostarsi lungo l’asse, ovvero longitudinalmente. Sono dotati di due profili contigui per piccole e grandi alzate delle valvole. Quindi a seconda della posizione le valvole di aspirazione vengono aperte tramite i bilancieri a rullo in funzione dell’effettivo carico richiesto. Insieme a una serie di misure integrative per ridurre l’attrito di numerosi componenti, Audi valvelift system riduce i consumi di carburante di circa il dieci per cento. L’fsi da 2,8 litri, che con la sua generosa potenza e coppia mette a disposizione abbondanti riserve in qualsiasi situazione, sulla Audi A6 consumerà solo 8,7 litri di benzina super ogni 100 km nel ciclo Mveg. Il nuovo 2. 8 Fsi è un motore high-tech in ogni suo singolo componente, come dimostra anche l’iniezione diretta Fsi sviluppata dalla Audi, che consente un elevato rapporto di compressione di 12,0:1 e quindi una combustione estremamente efficiente. Soluzioni come il basamento di soli 33 kg in alluminio pressofuso e la nuova pompa dell’olio in grado di funzionare in base al fabbisogno e di agire su due livelli di pressione completano questo pacchetto all’avanguardia della tecnica. La Audi amplia la gamma dei suoi motori V6 a benzina. Il nuovo 2,8 litri, che celebrerà il proprio debutto sulla Audi A6 verso la fine dell’anno, offre una potenza di 154 kW (210 Cv) e una coppia massima di 280 Nm, disponibile da 3. 000 a 5. 000 giri. Il nuovo V6, dotato dell’efficientissima iniezione diretta Fsi, presenta inoltre una tecnologia completamente nuova di distribuzione, denominata Audi valvelift system, che, abbinata all’ulteriore riduzione dell’attrito di tutti i componenti, consente di diminuire i consumi del 10 per cento. La Audi vede nel nuovo valvelift system una soluzione con ottime prospettive per il futuro. La struttura semplice e compatta garantisce un’elevata compatibilità e una produzione efficiente, l’esecuzione modulare consente notevoli sinergie nelle gamme di motori Otto. Gran parte dei nuovi componenti viene prodotta in proprio nello stabilimento di Gyór nella parte nord-occidentale dell’Ungheria dove vengono realizzati anche i motori a V. Elevata potenza massima, eccezionale ripresa ai medi regimi, bassi consumi e funzionamento regolare: questi i punti di forza di tutti i motori a V della Audi. La nuova gamma di motori V6, V8 e V10 è stata presentata per la prima volta nel 2004. Le sue caratteristiche tecniche sono l’angolo standard di 90° tra le bancate, la distanza di 90 mm fra i cilindri e l’azionamento degli alberi a camme e dei gruppi ausiliari mediante catene di distribuzione, sistemate con il minimo ingombro sul retro dei motori. Fra il 3. 2 Fsi e il 2. 4 fa ora il proprio ingresso il nuovo 2. 8 Fsi. Con 84,5 mm l’alesaggio del 2. 8 Fsi è uguale a quello del suo fratello maggiore. La corsa invece, anziché 92,8 mm, è di soli 82,4 mm. Questa configurazione a corsa relativamente breve dà origine a una cilindrata di 2. 773 cm3 e una brillantezza impareggiabile. Il basamento in lega leggera, derivato dal 3. 2 Fsi, ha dimensioni assai compatte con soli 360 mm di lunghezza, 430 mm di larghezza e 228 mm di altezza. Il suo peso è di appena 33 kg mentre quello complessivo del motore è di 165 kg. Le due bancate di cilindri sono sfalsate di 18,5 mm l’una rispetto all’altra. Il basamento viene realizzato tramite fusione in conchiglia a bassa pressione da una lega ipereutettica di alluminio con il 17 per cento di silicio e il 4 per cento di rame. I suoi punti di forza risiedono nell’elevata resistenza statica e dinamica, nella deformazione minima e nella buona dissipazione di calore. Un bedplate, ossia un telaio intermedio in cui sono integrati in fase di getto i ponti dei cuscinetti, migliora ulteriormente la rigidità torsionale e di conseguenza la risposta alle vibrazioni. Per il conducente tutto ciò si traduce in un eccezionale comfort di marcia. I ponti dei cuscinetti in ghisa grigia assorbono gran parte delle forze nel bedplate e allo stesso tempo mantengono nei limiti il gioco dei cuscinetti principali dell’albero motore. Il diametro dei perni di manovella e dei cuscinetti principali è stato ridotto rispettivamente da 56 mm a 54 mm e da 65 mm a 58 mm per diminuire l’attrito. Le bielle trapezoidali forgiate ottenute per cracking si contraddistinguono per il peso ridotto, di appena 0,52 kg ciascuna. Sull’albero di equilibratura posizionato nella V del monoblocco, che elimina le cosiddette coppie libere di prim’ordine, gli ingegneri hanno adeguato i pesi alle nuove condizion Il monoblocco in lega leggera non presenta camicie separate. Le camicie vengono ricavate direttamente dal materiale mediante un procedimento meccanico in tre fasi che rispetto ai metodi tradizionali risulta particolarmente ecologico. I ponte di soli 5,5 mm di spessore fra i cilindri sono dotati di fori di raffreddamento. Uno strato di scorrimento resistente all’usura in Ferrostan, ossia un rivestimento in ferro applicato galvanicamente, ricopre gli steli dei pistoni in alluminio pressofuso, ciascuno dei quali pesa solo 420 grammi, inclusi perni e segmenti. Le due testate a quattro valvole del 2. 8 Fsi sono simili a quelle del 3. 2 Fsi. Sia i due alberi a camme di aspirazione, sia i due di scarico si possono spostare in continuo di un angolo di manovella di 42 gradi mediante variatori di fase allo scopo di uno riempimento ottimale delle camere di combustione. Mentre sul lato di scarico sono stati modificati solo minimi particolari, su quello di aspirazione fa il suo debutto una tecnologia innovativa: l’inedito Audi valvelift system per il comando variabile dell’alzata valvola. Le tecnologie tradizionali in questo campo utilizzano tutte elementi supplementari meccanici come componenti commutabili o mobili fra alberi a camme e valvole. Ciò comporta parecchi svantaggi: l’attrito aumenta, le masse in movimento crescono e la rigidità del meccanismo di azionamento delle valvole diminuisce. La Audi ha intrapreso una strada radicalmente nuova altrettanto efficace e al contempo geniale per la sua semplicità. Audi valvelift system a due stadi, che sposta l’azionamento direttamente sugli alberi a camme, viene utilizzato fra albero a camme e valvola, rinunciando a componenti aggiuntivi di disturbo. Sui due alberi a camme di aspirazione principali del nuovo 2. 8 Fsi sono presenti denti di accoppiamento su ciascuno dei quali si trovano tre cosiddetti elementi camma. Si tratta di boccole cilindriche dotate di due profili contigui per piccole e grandi alzate delle valvole ovvero per il funzionamento a carico parziale o a pieno carico. Una dentatura interna consente di spostare longitudinalmente gli elementi camma di circa 7 millimetri. Questa funzione viene svolta rispettivamente da due perni metallici che risiedono in posizione verticale sulla testata sopra l’albero e che vengono abbassati di quattro mm da attuatori elettromagnetici ultrarapidi. Funzionano in combinazione con scanalature di spostamento su entrambe le estremità degli elementi camma. Il perno abbassato penetra nella scanalatura con il suo profilo a spirale. Grazie a questa scanalatura l’elemento camma nella sua rotazione si sposta in senso longitudinale, quindi il perno metallico, ora privo di corrente, viene spinto all’indietro meccanicamente. L’elemento camma quindi adesso si trova esattamente a contatto con un cuscinetto assiale. Un perno a molla, integrato nell’albero a camme principale, garantisce il suo arresto ingranando con la sua testa sferica in una scanalatura interna. A far successivamente tornare l’elemento camma nella sua posizione iniziale provvede il secondo perno insieme alla scanalatura di spostamento sul lato opposto. Tramite nuovi bilancieri a rullo, particolarmente stretti, il più alto dei due profili delle camme, quello per il pieno carico, apre le valvole di 11 mm, il profilo per il carico parziale le apre rispettivamente di soli 5,7 e 2 mm; con carico parziale le due valvole di aspirazione di ciascun cilindro vengono aperte “asimmetricamente” in modo mirato. Insieme ad una speciale configurazione del canale di aspirazione e della camera di combustione, ciò determina un effetto combinato di swirl e tumble, grazie al quale il 2. 8 Fsi non presenta valvole di regolazione del flusso di carico nel tratto di aspirazione, una novità per un motore Fsi. Le operazioni di commutazione avvengono molto rapidamente in un ciclo di lavoro, ovvero in due rotazioni del motore, in una fascia di regime da 700 a 4. 000 giri. Brevi interventi combinati come il passaggio all’accensione ritardata, la fasatura dell’albero a camme e la chiusura della valvola a farfalla impediscono che la coppia cambi improvvisamente durante la commutazione dell’alzata valvole. Il processo avviene dolcemente e in modo impercettibile. Durante l’accelerazione il conducente avverte solamente una formazione di potenza uniforme, simile a quella di una turbina e tipica di tutti i motori V6 della Audi. La gestione del motore non si avvale di alcun debimetro, ma si orienta principalmente alla pressione del condotto di aspirazione, alla posizione dell’albero a camme e al regime. In quelle fasce di regime in cui il 2. 8 Fsi funziona senza alcun depotenziamento, nel condotto di aspirazione la pressione è costante e quindi non si possono rilevare informazioni di comando univoche per la gestione del motore. Questo compito viene svolto da un sistema ottimizzato di sensori dell’albero a camme che osservano attentamente la posizione degli alberi a camme di aspirazione regolabili. La gestione del motore possiede numerose funzioni, dispone di due programmi di lavoro completi per il carico parziale e il pieno carico e controlla la fase di commutazione tra i due stati di funzionamento. Audi valvelift system garantisce il massimo risparmio pari anche al sette per cento con marcia costante nel regime medio di carico parziale. Il risparmio di carburante rispetto a un motore tradizionale si registra in particolare quando il conducente passa a una marcia superiore a velocità media. In quinta il motore della Audi A6 funziona a carico parziale fino a 140 km/h, in sesta fino a 150 km/h con l’alzata valvole minore. Anche quando il V6 funziona a pieno carico, il conducente percepisce la superiorità della nuova tecnologia, che grazie alla sua semplice configurazione consente regimi elevati fino a 6. 800 giri e un’erogazione di potenza proporzionata a questa brillantezza. E all’avviamento a freddo presenta un ulteriore vantaggio: le emissioni si riducono perché il catalizzatore raggiunge più rapidamente la temperatura di esercizio. Superiorità tecnica dell’Fsi: compressione di 12,0:1 Con il suo elevato rapporto di compressione di 12,0:1, il 2. 8 Fsi garantisce una combustione particolarmente efficiente. Ciò è reso possibile dall’iniezione diretta di benzina Fsi che lavorando in funzionamento omogeneo, ovvero con Lambda = 1, sottrae calore alla miscela nella camera di combustione tramite l’evaporazione del carburante . La tecnologia Fsi realizzata dalla Audi ha chiaramente dimostrato il suo potenziale di superiorità nel giugno 2001 quando un motore Fsi ha consentito al prototipo sportivo della Audi R8 di vincere la 24 ore di Le Mans. Negli anni successivi si sono aggiunte altre 64 vittorie su 80 partenze. Una pompa ad alta pressione, azionata dall’albero a camme di aspirazione destro, alimenta la benzina in due serbatoi collegati fra loro (“rail”). Con una pressione massima di 100 bar l’impianto di iniezione Common Rail inietta il carburante in dosi esatte direttamente nelle camere di combustione. Nel condotto di aspirazione a due stadi in materiale sintetico una valvola azionata a depressione commuta fra lunghi tratti d’aspirazione per una brillante ripresa e brevi tratti d’aspirazione per una potenza elevata. Ulteriori progressi sono stati fatti sul 2. 8 Fsi per quanto riguarda le catene di distribuzione che comandano gli alberi a camme. Gli ingranaggi intermedi e gli ingranaggi delle catene degli alberi a camme sono stati dotati di più denti in modo da funzionare più silenziosamente e ridurre le forze delle catene. Un effetto analogo lo produce la configurazione triovale, ovvero leggermente triangolare, degli ingranaggi della catena sugli alberi a camme. Grazie a questa geometria vengono ridotte le oscillazioni torsionali dell’albero a camme e le ripercussioni sulla catena. Anche le tre catene a rulli Simplex, ottimizzate per la silenziosità di funzionamento e la massima resistenza all’usura, sono state rinnovate rendendo così superfluo ogni intervento di manutenzione e persino la sostituzione per tutto il loro ciclo di vita. La riduzione delle forze nella trasmissione a catena consente una minore forza di smorzamento dei tenditori idraulici e un minor precarico comporta anche un minor attrito. Una quarta catena aziona la pompa dell’olio, componente anch’esso sottoposto a notevoli modifiche. Ridotta la portata di circa il 30 per cento, questa pompa ora lavora con regolazione in funzione del flusso e quindi del fabbisogno. A 4. 600 giri passa dal livello di bassa a quello di alta pressione, successivamente vengono attivati anche gli ugelli per il cielo dei pistoni che impediscono la formazione di picchi di temperatura. Direttamente accanto alla pompa è applicato un radiatore acqua/olio separato. Riducendo anche le dimensioni della pompa dell’acqua e con ulteriori perfezionamenti, i progettisti del motore sono riusciti a diminuire notevolmente il totale delle perdite dovute all’attrito. La cosiddetta pressione media d’attrito a 2. 000 giri è scesa di 0,22 bar ovvero del 25 per cento. Per quanto riguarda i consumi, questi accorgimenti hanno determinato un risparmio del 5 per cento circa. Sulla A6 il 2. 8 Fsi, con una potenza di 154 kW (210 Cv) a 5. 500 giri e una coppia costante di 280 Nm fra 3. 000 e 5. 000 giri, darà prova della sua eccezionale regolarità di funzionamento e le sue potenzialità di risparmio. Il consumo normalizzato della Audi nel ciclo Mveg è di 8,7 litri di super ogni 100 km, un enorme passo avanti rispetto al V6 da 2,8 litri che fino al 2000 veniva montato sulla generazione A6 di allora. Combinato con un cambio manuale a cinque rapporti all’epoca consumava 9,9 litri di super ogni 100 km, ovvero 1,2 litri o quasi il 14 per cento in più; inoltre con 142 kW (193 Cv) produceva una potenza inferiore dell’otto per cento. .  
   
   
GRUPPO FNM SEMESTRE 2006: UTILE ANTE IMPOSTE PARI A € 5,52 MILIONI CONTRO € 4,42 MILIONI AL 30/06/05 (+24,90%) RICAVI € 149,21 MILIONI CONTRO € 144,67 MILIONI AL 30/06/05 (+3,13%)  
 
Milano, 3 ottobre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Fnm Spa, presieduto da Norberto Achille, ha approvato il 29 settembre i risultati del primo semestre 2006. Il risultato ante imposte del Gruppo è pari a 5,52 milioni di euro, a fronte di 4,42 milioni di euro del primo semestre 2005. I ricavi del primo semestre 2006 sono pari a 149,21 milioni di euro, in crescita del 3,13% rispetto al corrispondente periodo del 2005. L’incremento è da attribuirsi principalmente all’aumento dei corrispettivi erogati dalla Regione Lombardia a seguito della rinegoziazione dei contratti di servizio rete / trasporto. La gestione finanziaria fa registrare un saldo negativo di 1,50 milioni di euro. La differenza di 0,58 milioni di euro rispetto al primo semestre 2005 è da ricondursi al ritardo nell’erogazione dei corrispettivi dei contratti di servizio e programma, al venir meno degli interessi attivi su credito Iva legati all’incasso dello stesso e all’applicazione dei principi internazionali (Ias/ifsr). Gli investimenti passano da 31,64 milioni di euro a 39,67 milioni di euro del corrispondente periodo 2005, di cui: 35,97 milioni per investimenti finanziati con fondi pubblici riferiti soprattutto al quadruplicamento Cadorna-bovisa, alla galleria nel comune di Castellanza, ai treni per il servizio regionale (Tsr), alla nuova stazione di Palazzolo e ai lavori di manutenzione straordinaria sul materiale rotabile in comodato; 3,69 milioni per investimenti finanziati con mezzi propri e riguardano in particolare automezzi ecologici a basso impatto ambientale, 4 autobus ed attrezzatura per l’officina e l’informatica distribuita Il conto economico della Capogruppo al 30 giugno 2006 chiude con un utile ante imposte di 3,42 milioni di euro (in crescita del 106,78% rispetto ai 1,65 milioni di euro del corrispondente periodo precedente). I ricavi del primo semestre 2006 si attestano a 18,40 milioni di euro (10,28 milioni di euro del primo semestre 2005) con un incremento pari a 8,12 milioni di euro (+ 78,97%), dovuto essenzialmente ai nuovi contratti di service e all’aumento dei canoni relativi alla locazione del materiale rotabile. Gli investimenti del periodo ammontano a 1,22 milioni di euro e si riferiscono principalmente a immobilizzazioni immateriali per 980 mila euro e immobilizzazioni materiali per 245 mila euro. .  
   
   
TAXI, CALAMANTE: “BUON AVVIO A TERMINI STIAMO FACENDO COSE MAI FATTE IN PASSATO”  
 
 Roma, 3 ottobre 2006 - “L’avvio del servizio taxi dedicato agli spostamenti all’interno delle Mura Aureliane con partenza da Termini è stato positivo. Ieri mattina ho avuto modo di verificare personalmente l’andamento del servizio e dei lavori per l’installazione della segnaletica. Sia gli utenti che i tassisti sono soddisfatti di questa importante novità e grazie anche al potenziamento del servizio concordato con la categoria l’attesa massima per una vettura è stata di 8 minuti. Non credo che questo sia avvenuto molto spesso in passato e il merito e dell’accordo siglato il 30 agosto e della collaborazione dei tassisti che vogliono offrire ai loro clienti un servizio sempre migliore. Stiamo portando avanti un’azione mai intrapresa in passato e siamo coscienti delle difficoltà che comporta. Sappiamo che dobbiamo fare di più per comunicare ai cittadini e ai turisti queste novità e già oggi abbiamo fatto una riunione con le altre strutture del Campidoglio interessate per aumentare l’impatto della campagna di comunicazione lanciata ieri con 120mila depliant, migliaia di locandine e manifesti. In questo sarà fondamentale la collaborazione di Aeroporti di Roma, di Grandi Stazioni e di Federalberghi, con i quali stiamo in costante contatto per intervenire laddove si renda necessario. Vagoli ringraziare la Trambus per la collaborazione assicurata in questi giorni e anche Trenitalia che nelle prossime settimane informerà i passeggeri di tutti treni in arrivo sul nuovo servizio. Nessuno può pensare che un cambiamento del genere possa avvenire senza contrattempi e aggiustamenti in corso d’opera e noi manterremo alta l’attenzione per aumentare il nostro impegno e dare risposte sempre più efficaci ai cittadini. Quello che però resta sotto gli occhi di tutti è il graduale miglioramento del servizio e la soddisfazione di chi oggi ha potuto prendere più facilmente un taxi e con maggiori certezze sulla tariffa”. .  
   
   
A BOLZANO IL PRIMO CORSO IN ITALIA SULLA GESTIONE DELLA SICUREZZA PER LE IMPRESE DI AUTOTRASPORTO  
 
 Bolzano, 3 ottobre 2006 - Parte a Bolzano il progetto pilota, al momento unico in Italia, del corso di formazione sul “Sistema di gestione della sicurezza per le imprese di autotrasporto”. La novità a livello nazionale viene presentata nella conferenza stampa in programma domani, martedì 3, alle ore 10. 30 a Bolzano. Nella nuova sede del Centro revisione Autoveicoli della Provincia parte in questi giorni il corso di formazione sulla sicurezza delle imprese di trasporto, il primo del suo genere in Italia. Il progetto pilota è promosso dal Comitato Centrale dell’Albo degli autotrasportatori in collaborazione con l’agenzia Sea di Trento e con la coordinazione dell’Ufficio pianificazione e trasporto merci della Ripartizione provinciale Mobilità. L’obiettivo di questa importante iniziativa formativa è quello di fornire conoscenze e competenze a tutte le figure operanti in un’azienda di autotrasporto di piccola/media dimensione (dirigenti, autisti, magazzinieri ecc. ) in materia di sicurezza e sulla gestione della qualità Iso 9001. L’iniziativa ha riscosso grande interesse nelle imprese di autotrasporto che hanno aderito in gran numero. Il progetto viene presentato oggi martedì 3 ottobre, alle 10. 30, nel Parkhotel Laurin, sale seminari 1 e 2, in via Laurino, alla presenza del direttore di Dipartimento Gianfranco Jellici, in rappresentanza dell´assessore Thomas Widmann, del direttore d´ufficio Bruno Durante, del vicepresidente dell´Albo degli autotrasportatori, Giorgio Colato, e dell´esperto Rocco Giordano. Il progetto sarà esteso eventualmente a tutta Italia, in quell’ottica di ridefinizione dei compiti e delle funzioni voluta dalla riforma del settore dell’autotrasporto. Il corso, la cui partecipazione è gratuita, è articolato in più moduli a seconda del profilo professionale del destinatario e si tiene in lingua italiana con traduzione simultanea in lingua tedesca. .  
   
   
FNM SPA: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE VALUTA L’INDIPENDENZA DEGLI AMMINISTRATORI E NOMINA IL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO  
 
 Milano, 2 ottobre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Fnm Spa, tenutosi venerdì 29 settembre u. S. , sulla base delle informazioni ricevute da ciascun Consigliere, ha verificato la sussistenza dei requisiti di indipendenza previsti dall’art. 3. 1. Del Codice di Autodisciplina delle Società Quotate. Ad esito di tale verifica, il Consiglio ha valutato la sussistenza del requisito dell’indipendenza in capo ai seguenti Amministratori: Gaetano Giussani; Anglo Panzeri; Cesare Bozzano; Bruno Binasco; Roberto Fanelli. Il Consiglio ha altresì provveduto a nominare il Comitato per il Controllo Interno, che risulta cosi composto: Gaetano Giussani; Cesare Bozzano; Roberto Fanelli. .  
   
   
2 EMME MARINE: IL CANTIERE FRIULANO APPRODA AL SALONE NAUTICO DI GENOVA  
 
 Villesse, 3 ottobre 2006 - 2 emme marine, cantiere che progetta e costruisce barche a vela, sarà presente al 46° Salone Nautico Internazionale di Genova dal 7 al 15 ottobre 2006. Creata dall’unione di due figure di spicco del mondo della vela e dell’automobile, il designer Maurizio Cossutti e l’imprenditore Massimo Breggion, 2 emme marine coniuga cura artigianale e design per generare imbarcazioni dalle grandi performance in regata e comfort assoluto in crociera. Per la seconda volta presente al celebre appuntamento del mondo nautico, quest’anno il cantiere friulano presenterà al mercato del settore la sua ultima creazione: L’ottavo Peccato, l’imbarcazione che si è classificata prima, nella categoria dai 31 ai 37 piedi, al Campionato Italiano Audi Ims tenutosi a Cagliari a fine agosto. Accanto all’imbarcazione, al Salone saranno presentati anche altri nuovi progetti firmati da Maurizio Cossutti: l’M49d, un 49 piedi di nuova concezione e il Gemini Concept, l’innovativo progetto di due imbarcazioni, a vela e a motore, dalle caratteristiche speculari. .  
   
   
UN SUCCESSO IL SALONE “NAUTIC ITALY”  
 
 Salerno, 3 ottobre 2006 – Migliaia di visitatori che si sono alternati, per tutta la durata della kermesse, tra i 40 stand dislocati all’interno dei 2mila metri quadrati del porto di Maiori; quattro workshop con oltre 1. 200 incontri bilaterali tra le imprese italiane espositrici e gli operatori esteri; un convegno con esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni; 70 imbarcazioni, a motore e a vela, di diverse metrature, ormeggiate lungo i pontili dell’area fieristica; una delegazione di 13 giornalisti stranieri, di cui 10 provenienti dal Nord Europa e tre dal bacino del Mediteranneo: sono questi i numeri principali della “edizione zero”, di “Nautic Italy”, il Salone espositivo della nautica da diporto, che si è tenuto per quattro giorni, dal 29 settembre al 2 ottobre, a Maiori. Più che soddisfacente il bilancio tracciato dagli organizzatori: l’Unioncamere, la Camera di Commercio di Salerno, l’Istituto per il Commercio con l’Estero e la Sea Ports, l’azienda speciale per la portualità della Cdc di Salerno. Molte delle relazioni avviate negli incontri “one-to-one”, infatti, fanno prefigurare interessanti opportunità di sbocco sul piano commerciale: diversi operatori, italiani e non, si sono già dati appuntamento all’imminente Salone espositivo di Genova per concretizzare i contatti intessuti, soprattutto nei settori della progettazione e del design, oltre che della cantieristica nautica e navale, in queste intense giornate di lavoro trascorse a Maiori. “Nautic Italy”, inaugurato venerdì scorso dal presidente della Cdc di Salerno Augusto Strianese e dal sindaco di Maiori Stefano Della Pietra, con la cerimonia del taglio del nastro, preceduta da una esibizione del gruppo di sbandieratori, trombonieri e cavalieri di Cava de’ Tirreni e seguito da uno spettacolo di arte, danza e poesia, ha offerto anche la possibilità ai giornalisti stranieri, attraverso un press-tour tra Maiori, Amalfi e Positano, di conoscere ed apprezzare le bellezze e le tradizioni della Costiera Amalfitana. L’organizzazione, curata nei minimi dettagli dai due bracci operativi della Camera di Commercio di Salerno, Sea Ports e Intertrade, le due aziende speciali, rispettivamente, per la portualità e l’internazionalizzazione, ha riscosso unanimi consensi dagli imprenditori che hanno animato il Salone espositivo di Maiori e che hanno manifestato ampia disponibilità a collaborare con la Cdc di Salerno e l’Ice affinché iniziative analoghe possano ripetersi anche in futuro, in modo da poter inserire Salerno e la sua provincia nel circuito delle manifestazioni fieristiche del settore della nautica di ancora maggiore rilievo nazionale ed internazionale. Apprezzata è stata anche la scelta della giunta camerale di Salerno e del consiglio di amministrazione di Sea Ports, unitamente alla volontà della direzione generale dell’Ice, di puntare come location sulla cittadina di Maiori, che, grazie all’impegno della locale amministrazione comunale, ha offerto grande supporto logistico alla kermesse e straordinaria ospitalità agli espositori, agli imprenditori del settore e alla delegazione di giornalisti stranieri. Molto interessanti anche gli spunti offerti dal convegno, che ha fatto da prologo alla manifestazione e che si è tenuto nel salone delle conferenze del “Reginna Palace” di Maiori, incentrato sul tema delle potenzialità e dello sviluppo del settore della nautica in Europa e nel Mediterraneo, e che ha ospitato numerosi interventi di tecnici, esperti del settore ed amministratori locali. Tra i tanti, una sottolineatura particolare merita quello di Domenico De Maio, assessore all’Urbanistica del Comune di Salerno, che ha assunto un impegno preciso sui tempi di cantierizzazione del polo nautico, da realizzare a partire da gennaio del 2007 sul fronte mare dell’area industriale del capoluogo, dove finalmente accorpare tutte le attività della filiera del settore. Confermata, infine, dal presidente di Unioncamere Campania Costantino Capone, l’imminente costituzione di una cellula regionale di Assonautica, progetto al quale sta lavorando alacremente il presidente della Camera di Commercio di Salerno Augusto Strianese, insieme ai suoi colleghi di Caserta e di Napoli. .