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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Marzo 2011
EUROPEAN SPACE SURVEILLANCE CONFERENCE  
 
 Madrid, 8 marzo 2011 - La "European space surveillance conference" si terrà dal 7 al 9 giugno 2011 a Madrid (Spagna). La società moderna fa affidamento su elementi spaziali per una rosa sempre più ampia di attività quotidiane. Questa dipendenza è a tratti chiaramente visibile: i sistemi di navigazione e l´industria dell´intrattenimento, ad esempio, non potrebbero prescindere dal funzionamento continuo e affidabile dei satelliti. Da altri punti di vista, invece, è ben più sottile e l´utilità degli elementi spaziali meno scontata, seppure non meno importante. La "space situational awareness" (Ssa, sorveglianza dell´ambiente spaziale) si occupa della conoscenza e della sorveglianza di tutti gli oggetti in orbita. Senza di essa, la società dovrebbe limitarsi a sperare che tutto continui a funzionare senza rischi o complicazioni. L´evento offrirà alle parti interessate del settore l´opportunità di scambiare opinioni, idee e soluzioni alle molteplici sfide che si frappongono a una più sicura gestione dei satelliti nello spazio. Per maggiori informazioni: http://www.Congrex.nl/11c01/    
   
   
I COMPUTER QUANTICI SONO UN PASSO PIÙ VICINI ALLA REALTÀ  
 
Bruxelles, 8 marzo 2011 - Negli ultimi anni i computer quantici hanno perso parte del loro lustro. Tuttavia un nuovo algoritmo quantistico, che mostra come potrebbe essere usato un computer quantico per simulare un sistema complesso di particelle interagenti, alimenta le speranze circa il fatto che alcune delle barriere che ostacolano la più diffusa applicazione dell´informatica quantistica possano essere presto rimosse. Lo studio, presentato sulla rivista Nature, è stato in parte finanziato dall´Ue attraverso i progetti Querg ("Quantum entanglement and the renormalization group") e Quevadis ("Quantum engineering via dissipation"). Il progetto Querg si è aggiudicato più di 1,2 milioni di euro dal Consiglio europeo della ricerca (Cer) nel quadro del programma "Idee" del Settimo programma quadro (7° Pq), mentre a Quevadis sono stati assegnati 10 milioni di euro nell´ambito del tema "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" del 7°Pq. La tecnologia quantistica sfrutta le peculiari proprietà della materia su scale estremamente piccole. Mentre il bit di un Pc convenzionale può rappresentare un "1" o uno "0", un bit quantistico, o qubit, può rappresentare "1" e "0" allo stesso tempo. Due qubit possono rappresentare quattro valori simultaneamente, tre qubit otto, e così via. Nelle giuste condizioni, eseguire elaborazioni con bit quantistici equivale ad eseguire molteplici elaborazioni classiche in parallelo. Ma le "condizioni giuste" sono molto più rare di quanto previsto dagli scienziati in un primo momento. "La spinta iniziale verso la creazione di un computer quantico è arrivata da Richard Feynman, che aveva in mente una macchina in grado di simulare sistemi meccanici quantistici generici. Una sfida che si ritiene inavvicinabile da parte dei computer convenzionali", scrivono i ricercatori. Negli ultimi dieci anni, sono stati creati in laboratorio computer quantici a 12 o 16 qubit, ma l´informatica quantistica è un campo così giovane e la sua fisica è così controintuitiva che i ricercatori stanno ancora sviluppando gli strumenti teorici necessari per concettualizzarle. Per meglio conoscere la fisica di un sistema quantistico di particelle interagenti, ricercatori provenienti da Austria, Canada e Germania hanno cercato di capire come potrebbero riprodurre su un computer quantico universale i cambiamenti cui sottosta un sistema quantistico. Per farlo, hanno cercato una versione quantistica del classico algoritmo Metropolis. Così chiamato in onore del fisico Nicholas Metropolis, membro del gruppo che lo ha elaborato, questo algoritmo è comparso nel 1953 ma non ha trovato un´applicazione concreta finché non sono arrivati i primi computer. La versione classica dell´algoritmo Metropolis usava mappe stocastiche che convergevano (attraverso molte iterazioni) verso lo stato di equilibrio. Per la versione quantistica dell´algoritmo Metropolis, l´équipe ha usato, invece, mappe completamente positive di ampiezze di probabilità, anche se questo ha inserito qualche errore nel percorso, ovvero ha introdotto transizioni di fasi quantistiche che potrebbero dare adito a elaborazioni imprecise. Ciononostante, l´implementazione del nuovo algoritmo quantistico potrebbe avere implicazioni di ampia portata nel campo della chimica, della fisica della materia condensata e della fisica delle alte energie, dove per ora l´equazione di Schrödinger resta irrisolta per sistemi complessi di molte particelle interagenti. "Sebbene l´implementazione di questo algoritmo per problemi quantistici a molti corpi su vasta scala potrebbe non essere realizzabile con gli odierni mezzi tecnologici, l´algoritmo è scalabile a dimensioni di sistema che sono interessanti per reali simulazioni fisiche", sostengono i ricercatori. Per maggiori informazioni, visitare: Università di Vienna http://www.Univie.ac.at/?l=2  Nature  http://www.Nature.com/nature    
   
   
QUINTA CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA GESTIONE E SULLA TEORIA DEI GIOCHI  
 
San Pietroburgo, 8 marzo 2011 - La Fifth International Conference on Game Theory and Management si terrà dal 27 al 29 giugno 2011 a San Pietroburgo (Russia). La teoria dei giochi è una branca della matematica applicata impiegata in vari settori: scienze sociali, ingegneria, scienze politiche, relazioni internazionali, informatica, psicologia sociale, filosofia e gestione. Il suo compito è dare espressione matematica ai comportamenti in situazioni strategiche, o giochi, in cui il successo di un individuo nel fare le proprie scelte dipende dalle scelte effettuate dagli altri. Gli economisti usano la teoria dei giochi ormai da tempo per esaminare un´ampia varietà di fenomeni economici (quali le aste, la contrattazione, i duopoli, l´equa spartizione, gli oligopoli, la formazione di reti sociali e i sistemi di voto) e per realizzare modelli in settori vasti come l´economia matematica, l´economia del comportamento e l´organizzazione industriale. I giochi studiati nella teoria dei giochi sono oggetti matematici ben definiti. Un gioco consiste di un insieme di giocatori, un insieme di mosse (o strategie) disponibili per i giocatori e un insieme di risultati per ciascuna combinazione di strategie. La maggior parte dei giochi cooperativi si svolge nella caratteristica forma funzione, mentre le forme estesa e normale sono utilizzate per definire i giochi non cooperativi. Per maggiori informazioni: http://www.Gsom.pu.ru/en/gtm2011/    
   
   
4º FORUM "SCIENCE AND TECHNOLOGY DAYS"  
 
Bialowieza, 8 marzo 2011 - Il quarto forum "Science and Technology Days" si svolgerà dal 12 al 14 aprile 2011 a Bialowieza, in Polonia. L´evento sarà dedicato alla crescente cooperazione internazionale tra i paesi dell´Ue e i loro vicini dell´Est, in particolare quelli che partecipano all´iniziativa del Partenariato orientale. Il Partenariato orientale è una politica completa per le relazioni dell´Unione europea con Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Moldavia e Ucraina. L´iniziativa è progettata per sostenere concretamente le riforme democratiche e rivolte al mercato nonché la stabilità politica ed economica nazionale. La componente multilaterale del Partenariato orientale fornisce anche un forum ai sei paesi membri dove poter scambiare esperienza e informazioni all´interno di una struttura organizzata. Il forum rappresenterà un´occasione unica per lanciare speciali iniziative imprenditoriali basate sul trasferimento di nuove tecnologie e soluzioni aziendali, e per preparare idee per progetti comuni riguardanti programmi che sono attualmente in corso (compresi il Settimo programma quadro, Eureka e i Programmi di cooperazione regionale e transfrontaliera). Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Ipw.org.pl/?dni-nauki-2008,9    
   
   
MSE, EUTELIA: APPROVATI PROGRAMMI CESSIONE, AL VIA VENDITA  
 
 Roma 8 marzo 2011 – Il Ministero dello Sviluppo economico, in seguito ai pareri dei Comitati di Sorveglianza, ha approvato i programmi di cessione di Agile e Eutelia, aziende in amministrazione straordinaria rispettivamente dal 15 e 16 luglio 2010. Con tale approvazione si potrà dare rapido corso alle rispettive procedure di vendita, con l’obiettivo di favorire ogni possibile sinergia nella ricollocazione dei lavoratori e degli asset industriali delle due aziende che operano nel settore delle telecomunicazioni (Tlc) e dell’information techology (It). Il Ministero solleciterà i commissari a pubblicare contestualmente gli avvisi di vendita, al fine di consentire, oltre alla massima partecipazione da parte degli operatori interessati, la formulazione di proposte di acquisto per il complesso delle attività.  
   
   
IL NUOVO ALMANACCO DELLA SCIENZA: QUANDO LA RICERCA ‘FA ACQUA’  
 
Roma, 8 marzo 2011 - È on line il nuovo numero dell’Almanacco della Scienza, il magazine curato dall’Ufficio Stampa del Consiglio nazionale delle ricerche, il cui Focus monografico è incentrato sull’acqua, in particolare su alcune ricerche del Cnr: il biosensore capace di monitorare il rivestimento batterico nelle tubature subacquee, consentendo di effettuarne la pulitura solo quando necessario; il ruolo dell’idratazione nei processi fisiologici dell’organismo e i consigli su come mantenerla; gli effetti socio-economici e ambientali della fusione dei ghiacci in Artico; il regime shift nei cambiamenti degli ecosistemi marini; uso idrico sostenibile e gestione delle risorse. Il tema dell’acqua torna poi con la nuova newsletter dell´Istituto per lo studio degli ecosistemi dedicata ai laghi alpini e con il salone biennale Hydrica, dove l´Istituto di ricerca sulle acque presenta alcuni progetti inediti. Altre notizie nella sezione Vita Cnr riguardano i nuovi nano materiali per l’industria hi-tech; la salute degli astronauti della missione Mars 500, una nuova associazione per lo studio del magnetismo, un accordo tra Alto Adige e Sicilia per il risparmio energetico, il progetto True e il salone del benessere Vivere in. Nella sezione Altra ricerca, inoltre, si parla di Smart Hand, la mano robotica realizzata dalla Scuola Sant´anna; dell’iniziativa ‘Naso rosso’ contro l´abuso di alcol tra i giovani; del Journal Club, il nuovo spazio on line per il dibattito scientifico; di un software per aiutare i dislessici a leggere. Questo numero dell’Almanacco è dedicato a Luca Trombella, il collega e amico dell’Area della Ricerca di Pisa recentemente scomparso. Nell’editoriale è ricordato con un rapido ritratto. Per leggere tutto il magazine basta andare all’indirizzo www.Almanacco.cnr.it/    
   
   
LUSSO E LA BADANTE ROBOT: NUOVI TREND NEI CONSUMI IN CINA E GIAPPONE  
 
Milano, 8 marzo 2011 - Cina e Giappone, vicini di casa eppure così diversi, anche nei consumi. Da una parte, un mercato giovane e in espansione; dall’altra, un mercato maturo e in invecchiamento. Da una parte, consumatori pronti a spendere, affamati di lusso e marchi famosi; dall’altra, acquirenti cauti, che puntano soprattutto a beni destinati al comfort e alla cura della persona. Mentre le vendite di Ferrari e il proliferare di centri commerciali di grido sono lo specchio dell’espansione della classe media urbana cinese e della crescita dei multimiliardari nel Paese, il boom di tecnologie per la terza età, come la badante-robot, segnala come il Giappone stia vivendo un declino anagrafico che genera una domanda di prodotti non più di moda o di lusso, ma di utilità per una popolazione in fase di invecchiamento. Martedì 15 marzo alle 14.30 al Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano (piazza Montanelli 1, 20099 Sesto San Giovanni, Mm1 Sesto Marelli), Carlo Filippini, professore ordinario di Economia politica all’Università Bocconi e docente di cultura giapponese all’Università degli Studi di Milano, si soffermerà su questi e altri aspetti per tracciare un quadro delle tendenze nei consumi in Cina e Giappone, analizzando elementi distintivi e analogie tra le due realtà. L’appuntamento è organizzato dall’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano in collaborazione con Carc (Contemporary Asia Research Centre). Ingresso libero.  
   
   
FORMIGONI: POLITECNICO DI MILANO STRAORDINARIA RISORSA INAUGURATO IL NUOVO ACCADEMICO CON IL RETTORE AZZONE LECTIO DEL PRESIDENTE SUL RILANCIO STRATEGICO DELLA RICERCA  
 
 Milano, 8 marzo 2011 - ´Da quasi 150 anni il Politecnico rappresenta una straordinaria risorsa per la città, per la Lombardia e l´Italia. Le ragioni del suo valore risiedono nell´aver saputo costruire, nel corso della sua lunga storia, una vera e propria cultura, la cosiddetta ´cultura politecnica´: il legame tra scienza, tecnologia e arte, la mentalità per cui la scienza vada applicata alla tecnica, la teoria alla prassi, e l´arte non possa essere separata da questo binomio´. Con queste parole il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha sottolineato l´importanza del Politecnico: occasione l´inaugurazione del nuovo anno accademico alla presenza del nuovo rettore Giovanni Azzone. È stata una vera e propria lezione quella tenuta dal presidente della Regione in cui ha approfondito i temi della messa in rete delle risorse in Lombardia, quello dell´innovazione e della promozione del capitale umano. La Sinergia Di Metodo: Partenariato E Internazionalizzazione - Due - ha detto Formigoni - sono i principi di metodo che accomunano il Politecnico al Governo regionale: il partenariato - e cioè lo sviluppo di una progettualità condivisa che vede la Regione porsi come un vero e proprio governo delle reti - e l´internazionalizzazione intesa come costante apertura al mondo. ´Questa apertura - ha notata Formigoni - nasce dalla consapevolezza che oggi l´elemento determinante nello sviluppo dei sistemi territoriali è la capacità di stringere alleanze internazionali, mettersi in rete con altri sistemi, attivare confronti e realizzare collaborazioni virtuose. I confini geografici sono sempre meno corrispondenti alla realtà di distretti produttivi che sono spesso sovra-territoriali, di sistemi di educazione, ricerca e alta formazione che beneficiano della mobilità delle informazioni e delle persone, come testimonia anche la costante e progressiva crescita delle immatricolazioni di studenti stranieri nelle nostre università´. In questo scenario la capacità di creare reti internazionali ´appare la vera discriminante tra l´immobilità e lo sviluppo´. Rapporti Tra Lombardia E Sistema Universitario - All´interno di queste reti che coinvolgono e interessano la Lombardia, un ruolo da protagonista è giocato dal sistema universitario lombardo che, con i suoi 12 atenei rappresenta, per la sua vastissima offerta formativa, per la varietà dei campi di ricerca, oltre che per la più alta percentuale di occupazione post laurea, una risorsa ad alta attrattività internazionale. All´interno di questo sistema il Politecnico, con oltre 1.300 docenti e ricercatori, 36.000 studenti, 7 poli territoriali, 9 scuole, 16 dipartimenti, e ancora 13 aree di ricerca e 130 laboratori, si distingue come una punta di assoluta eccellenza. Tutto ciò - ha detto Formigoni - ´rappresenta un prezioso tesoro di conoscenze da custodire´. In quest´ottica Regione Lombardia ha sottoscritto nel 2009 l´accordo quadro con il sistema universitario lombardo per un valore complessivo di 18 milioni di euro che hanno finanziato 25 progetti volti a incrementare l´attrattività del territorio lombardo, la valorizzazione del capitale umano e la cooperazione scientifica. Il presidente della Lombardia ha anche citato il bando per la cooperazione scientifica e tecnologica del 2009 che ha finanziato 26 progetti universitari per un totale di 12,8 milioni di euro così come il bando accordi istituzionali del 2009 con 10,3 milioni di euro. Ed è proprio la Regione Lombardia ad aver istituito, all´inizio della nona legislatura, uno specifico sottosegretariato all´Università e Ricerca che faccia da interlocutore privilegiato per il sistema universitario. Università-ricerca-innovazione In Lombardia - La ricchezza del sistema universitario regionale non può che essere letta all´interno della storica vocazione della Lombardia all´innovazione. Ad oggi, infatti, sul territorio della regione, oltre alle 12 università, sono presenti 427 centri di ricerca, per un totale di circa 24.300 ricercatori, di cui il 24% è impiegato nel mondo accademico, mentre il 76% opera nel settore privato. Da sempre, perciò, Regione Lombardia pone il tema della ricerca e dell´innovazione tecnologica in cima all´agenda delle proprie politiche: tra i fatti concreti Formigoni ha voluto citare la Dote ricercatori e la Dote ricerca applicata, ´con cui Regione Lombardia si è proposta di valorizzare il capitale umano e la cooperazione scientifica, promuovendo l´integrazione fra il mondo universitario e il sistema imprenditoriale e produttivo della Lombardia´. L´accordo tra Regione Lombardia e le università lombarde, siglato nell´ottobre 2009, ha previsto due linee di intervento, per un investimento regionale complessivo di 29,2 milioni di euro: la Dote ricercatori con 20,2 milioni di euro per sostenere l´attività di ricercatori e assegnisti di ricerca impegnati in ambiti strategici per lo sviluppo del sistema economico lombardo, e la Dote ricerca applicata con 9 milioni di euro provenienti per sostenere i ricercatori impegnati in specifici progetti di ricerca legati ai soggetti del sistema economico, sociale e culturale del territorio lombardo. In questo contesto si colloca l´accordo di programma tra Regione Lombardia e Miur per 150 milioni di euro che Formigoni ha sottoscritto con il Ministro dell´Università e della Ricerca Mariastella Gelmini nel dicembre 2010.  
   
   
LE UNIVERSITÀ MILANESI INSIEME PER UNA NUOVA CULTURA DI GENERE  
 
Milano, 8 marzo 2011 - Parte il progetto per la costituzione del primo centro interuniversitario per lo studio delle Culture di genere. Al progetto, che viene presentato l’ 8 marzo presso l’Università Bicocca, hanno aderito tutte le università pubbliche milanesi e le private Bocconi, Iulm e Cattolica. Il centro nasce con l’obiettivo di promuovere ricerche e analisi sulle trasformazioni contemporanee delle culture di genere, con particolare attenzione alla dimensione degli stereotipi e dei pregiudizi. Nel pomeriggio, nel Campus Bicocca, inaugurazione della Piazza “Difesa per le donne” alla presenza del sindaco Letizia Moratti. Milano, 3 marzo 2011- Le università milanesi si uniscono per dar vita al primo centro interuniversitario per la ricerca in “Culture di genere”. Si tratta di un vero e proprio laboratorio, a disposizione di studiosi e cittadini, dove raccogliere e analizzare le informazioni sui processi di mutamento che investono le culture di genere, con particolare riferimento agli stereotipi e ai pregiudizi, in questa fase storica particolarmente penalizzanti per le donne. Il progetto per la realizzazione del centro interuniversitario, che verrà presentato l’8 marzo presso la Sala Rodolfi dell’Università degli Studi di Milano-bicocca (scarica la locandina), coinvolge gli atenei milanesi pubblici, l’Università degli Studi di Milano-bicocca, l’Università degli Studi di Milano, il Politecnico, gli atenei privati, Bocconi, Cattolica e Iulm e le associazioni Amiche di Abcd e Donne in Quota. «Stiamo collettivamente vivendo una fase di grande trasformazione non solo dei ruoli sociali di genere - i soggetti maschili non sono ad esempio più i soli a costruire una relazione privilegiata con la dimensione pubblica dell´esistenza - ma anche delle culture di genere – dice Carmen Leccardi, delegata del rettore dell’Università Bicocca per le pari opportunità -. Cambiano infatti i modi in cui uomini e donne sono socialmente rappresentati, e si modificano, in parallelo, le modalità con cui essi si vivono e si relazionano gli uni agli altri. I media vecchi e nuovi, insieme all´industria culturale, giocano ovviamente un ruolo essenziale nel riformulare queste culture. Molti dei nuovi stereotipi di genere, estremamente penalizzanti nei confronti delle donne, vanno tuttavia legati proprio alla centralità odierna di queste agenzie nella costruzione dell´immaginario culturale». Il centro interuniversitario milanese per la ricerca in “Culture di genere” nasce proprio con l’obiettivo di esplorare queste trasformazioni, mettendo a disposizione dell´opinione pubblica, oltre che degli studiosi, informazioni, analisi, e anche proposte finalizzate alla lotta contro stereotipi e pregiudizi che impediscono l´effettiva comprensione delle nuove dinamiche di relazione fra i generi nelle società del ventunesimo secolo. Sempre l’8 marzo, alla presenza del sindaco di Milano Letizia Moratti, viene inaugurata nel Campus Bicocca la piazza "Difesa per le donne" (ore 15.30, ingresso da via Padre Gerardo Beccaro). Nel giorno della festa delle donna, il Comune, su proposta della Professoressa Francesca Zajczyk, docente di Sociologia presso l’Università degli Studi di Milano-bicocca, intitolerà alle donne una piazza del Campus. L’idea della Zajczyk nasce dall’esigenza di ricordare tutte le donne che in questi anni sono state vittime di violenza e per sottolineare, ancora una volta, che il rispetto e l’eguaglianza tra generi è una valore fondante in una società civile. «Questo è un luogo di studio, ritrovo e passaggio di tante e tanti giovani – dice la professoressa Zajczyk -. A cominciare da loro si può riaffermare una nuova cultura dei rapporti tra i sessi, fatta di rispetto, non di sopraffazione. Una richiesta, la mia, che ha incontrato il riconoscimento dell’Assessore Finazzer Flory per il lavoro che ho svolto».  
   
   
PUGLIA: VENDOLA GENTILE SIGLANO PROTOCOLLO PER OSSERVATORIO SU COMUNICAZIONE DI GENERE  
 
 Bari, 8 marzo 2011 - Al via l’Osservatorio sulla comunicazione di genere che nasce dalla partnership fra la Regione Puglia, gli organismi regionali di parità e le quattro università pugliesi. Ieri mattina il presidente della regione Puglia Nichi Vendola, insieme con l’assessore al Welfare Elena Gentile, ha siglato il protocollo di intesa con i quattro atenei (Università degli studi di Bari, Università degli studi del Salento, Università degli studi di Foggia e Politecnico di Bari) e gli organismi regionali di parità per dare avvio alle attività dell’Osservatorio sulla comunicazione di genere. Per il presidente Vendola “questa non è una delle battaglie per il cambiamento, è la battaglia per il cambiamento”. Compito della politica, del giornalismo, della cultura è rompere il meccanismo che induce la società a vivere “la donna come corredo e orpello” e a vivere il corpo delle donne come luogo dove “si intensifica sempre di più la lotta politica e culturale”. “Oggi siamo dentro un passaggio molto importante – ha detto Vendola - quello per cui la codificazione di un linguaggio maschilista becero, che è diventato una lingua ufficiale e del potere, viene contestato apertamente, dopo vent’anni in cui il nostro paese si è assuefatto a questo codice sessista e maschilista”. “La perdita di ruolo e di onnipotenza del genere maschile – ha continuato Vendola – non ha prodotto però un terreno dove poter vivere la parità come una chance per tutti. Occorre rompere la barriera architettonica non solo per ridiscutere il ruolo delle donne, ma anche per ridiscutere criticamente il ruolo dei maschi”. L’osservatorio previsto dal protocollo d’intesa siglato oggi (rappresenta un ultimo tassello attuativo della Legge regionale n.7 approvata 4 anni fa e identificata da tutti come la legge per le pari opportunità) avrà il compito di fornire un supporto scientifico alla Regione in materia di comunicazione orientata al genere, promuovere attività di prevenzione e contrasto agli stereotipi di genere, realizzare nuove iniziative di natura tecnico scientifica, formativa e culturale in questo campo. Confluiscono nell’osservatorio le expertise delle università pugliesi e degli organismi regionali di parità, protagoniste negli anni di una riflessione strategica e di numerosi interventi in questa direzione. Il piano di lavoro dell’Osservatorio sarà costruito secondo un percorso di condivisione con gli organismi locali di parità, le associazioni e i movimenti femminili, secondo una prassi consolidata nella nostra Regione, come dimostrano le diverse iniziative pubbliche realizzate congiuntamente. “È questo un segnale chiaro da parte nostra – ha detto la Gentile - per porre un freno al fenomeno dilagante, trasversale alle diverse forme di comunicazione, dell’uso distorto della figura femminile che la vedono spesso confinata in ruoli di secondo piano, stereotipati e svilenti. La comunicazione è uno strumento potente per consolidare lo status quo o per determinare un’inversione di tendenza. L’osservatorio rappresenta anche un ulteriore strumento in favore del nostro impegno, avviato già da mesi, per contrastare e prevenire la violenza di genere”. L’auspicio comune a tutte le istituzioni partner è che l’Osservatorio possa fornire un importante contributo nella promozione di un cambiamento culturale, che scardini la discriminazione e gli stereotipi di genere, ancora presenti e consolidati nella nostra società. Presenti questa mattinai rettori dell’Università di Bari, Corrado Petrocelli, dell’Università di Foggia, Giuliano Volpe, il prorettore dell’Università del Salento, Carmelo Pasimeni, e della delegata del rettore del Politecnico di Bari, Luciana Bozzo; la Consigliera regionale di parità, Serenella Molendini e la presidente della Commissione pari opportunità della Regione Puglia, Magda Terrevoli.  
   
   
CREARE PIÙ POSTI LETTO PERCHE´ REGIONE LOMBARDIA SIA PIÙ ATTRAENTE OCCORE ADEGUATA OSPITALITÀ OGGI SPESA SUPERIORE A 400 EURO,SERVE STRATEGIA AMPIO RESPIRO  
 
Milano, 8 marzo 2011 - L´ospitalità e la residenzialità come elementi essenziali di supporto alla popolazione studentesca in un´ottica di accrescimento dell´attrattività della nostra regione. Questo, in sintesi, il senso dell´intervento dell´assessore alla Casa della Regione Lombardia, Domenico Zambetti, durante il convegno ´Vieni a studiare a Milano´ svoltosi ieri nel pomeriggio a Palazzo Marino. Quello dell´alloggio è infatti uno dei problemi più sentiti dagli studenti che arrivano da fuori città che oggi, nell´80% dei casi, si rivolgono all´affitto privato spendendo, di media, oltre 400 euro al mese. Si capisce dunque come quello della locazione temporanea diventi sempre più un fattore discriminante nella scelta del corso di studi e, di conseguenza, della carriera lavorativa. ´In un periodo come quello attuale - ha detto Zambetti - con fondi pubblici molto limitati, è quanto mai necessario costruire una strategia complessiva e di ampio respiro. Da un´adeguata offerta del servizio abitativo deriva infatti una maggiore qualificazione del sistema lombardo nel suo insieme e della sua capacità di innestare al suo interno risorse e competenze provenienti da altri Paesi. La creazione di un sistema dei servizi a complemento dell´attività universitaria diventa di fatto una forte leva per la competitività dell´intero sistema, in quanto favorisce il rafforzamento delle università stesse, crea ulteriori elementi di attrattività degli atenei unitamente allo sviluppo di corsi innovativi, incrementa la possibilità di scambi internazionali e di spazi nuovi per la ricerca´. ´Regione Lombardia - ha precisato Zambetti - proprio per far fronte a queste necessità, da tempo è partner attivo di molti atenei e ha promosso, in particolare attraverso l´Aler di Milano, importanti interventi a favore degli studenti´. L´ultimo in ordine di tempo è il Campus Martinitt, inaugurato nel dicembre scorso e finanziato con 3,5 milioni di euro. ´Recentemente - ha aggiunto Zambetti - abbiamo anche approvato una delibera che prevede che il 5% dei proventi derivanti dalle valorizzazioni degli immobili dell´Aler sia destinata ad interventi per gli studenti´. Per quanto riguarda le residenze universitarie, dal 2000 ad oggi, Regione Lombardia ha finanziato con circa 35 milioni di euro la realizzazione di più di 3.500 alloggi ´La residenzialità universitaria - ha concluso Zambetti - avrà un occhio di riguardo anche all´interno del Patto per la casa che stiamo promuovendo con le istituzioni locali e gli operatori del settore per dare una risposta concreta ai bisogni dei cittadini e contribuire così all´eccellenza del sistema lombardo´.  
   
   
PREMIO DI LAUREA “LA PUGLIA PER LE DONNE” I EDIZIONE  
 
Bari, 8 marzo 2011 - In occasione dell’8 marzo, l’Assessore al Welfare, Elena Gentile e la Consigliera di Parità Regionale, Serenella Molendini, presentano un Bando di concorso per l’assegnazione del Premio di Laurea “La Puglia per le donne”, destinato a 3 studentesse residenti in Puglia – laureate nelle Università pugliesi che abbiano svolto tesi di laurea specialistica in tema di politiche di genere. Ancora una volta l’Assessore al Welfare e la Consigliera di Parità intendono valorizzare il talento e le competenze femminili, premiare il merito delle donne e sostenere la ricerca accademica sulle politiche di genere, dando un sostegno concreto alle giovani laureate. Il Bando prevede l’assegnazione di tre distinti premi di laurea, dall’importo di 5 mila euro cadauno, e la possibilità di effettuare uno stage presso l’Ufficio della Consigliera di parità per sei mesi. Possono partecipare al concorso le laureate che abbiano discusso un tesi di laurea specialistica entro il 31 dicembre 2010 e comunque non antecedenti al 31.12.2008 sulle seguenti tematiche: a) “Occupazione femminile - mercato del lavoro”- Facoltà di Economia. B) ”Discriminazioni di genere/parità retributiva/tutela della maternità” – Facoltà di Giurisprudenza. C) “Donne e stereotipi di genere nella comunicazione” - Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione. La domanda di partecipazione dovrà pervenire entro il 21 marzo 2011 e può essere presentata brevi manu o inviata a mezzo raccomandata postale con avviso di ricevimento a: Regione Puglia Ufficio della Consigliera di Parità – via Gobetti, 26 70125 Bari Per il ritiro di copia del bando e dello schema di domanda di partecipazione al concorso le interessate possono rivolgersi presso l’Ufficio della Consigliera di Parità, Via Gobetti, n° 26, Bari - referente Sig. Maria Murro – telefono: 080/5406451. Il bando verrà, inoltre, inserito sul sito: www.Regione.puglia.it/  ed inviato, per la pubblicizzazione, ai Comitati di Pari Opportunità delle Università Pugliesi.  
   
   
LAVORO: AL VIA IL PROGRAMMA "OBIETTIVO GIOVANI ABRUZZO" LE RISORSE ANDRANNO A BENEFICIO DI CIRCA MILLE RAGAZZI  
 
Pescara, 8 marzo 2011 - E´ stato presentato, il 4 marzo, a Pescara dall´Assessore al Lavoro e alle Politiche giovanili, Paolo Gatti, dal Presidente nazionale di Italia Lavoro Paolo Emilio Reboani e dal Presidente della Iv Commissione del Consiglio Regionale (Industria, Commercio e Turismo), Nicola Argirò, il Programma "Obiettivo Giovani Abruzzo" che stanzia 6,6 milioni di euro di risorse governative per sostenere la crescita dell´occupazione giovanile in Regione. Le risorse andranno a beneficio diretto di oltre 1.000 giovani abruzzesi e interesseranno inoltre gli studenti di 8 Istituti Tecnici Professionali regionali. In particolare, il programma prevede tre aree di intervento e sei linee di finanziamento con altrettanti specifici progetti. Le tre aree riguardano il "placement", ovvero azioni mirate alla comprensione delle attitudini dei giovani studenti rispetto ai propri talenti e competenze. Con 2,5 milioni di euro si sosteranno 140 laureati/dottorandi, 350 diplomanti e gli studenti di 8 Istituti Tecnici Professionali abruzzesi. La seconda area di intervento prevede 950mila euro per progetti tesi a favorire la creazione di impresa, attraverso percorsi di autoimprenditorialità e riguarderà 130 tra diplomati e laureati. La terza area insisterà sull´aspetto dell´occupabilità e con 2,6 milioni di euro si sosteranno 350 giovani inoccupati o disoccupati attraverso percorsi di tirocinio. Il dato della disoccupazione giovanile - commenta l´assessore Paolo Gatti - segnala una febbre alta del nostro sistema produttivo e sociale. Occorre intervenire con una terapia d´urto che faccia abbassare quel dato, mentre insieme al Governo nazionale delineiamo strategie di lungo termine per consentire ai giovani di essere di nuovo protagonisti della crescita dell´Italia. Con il Ministro Sacconi, insieme al presidente di Italia Lavoro Paolo Reboani che ringrazio per la grande collaborazione e stima, abbiamo costruito questo programma integrando risorse finanziarie ed esperienze consolidate che consentiranno ad oltre 1.000 giovani abruzzesi di avere un´opportunità per affrontare la sfida dell´ingresso nel mondo del lavoro in modo più consapevole e più fiducioso. La crisi - conclude Gatti - non è finita, certo, ma in questi mesi insieme al governo stiamo mettendo in campo idee, risorse e concretezza per fronteggiarla in modo serio". "Il compito di Italia Lavoro - commenta il Presidente, Paolo Reboani, - è di attuare quelle politiche che il governo decide a livello nazionale e di cercare di articolarle a livello regionale. Qui in Abruzzo abbiamo trovato una classe politica attenta e in sintonia con la nostra filosofia d´azione. Per sostenere l´occupazione giovanile occorre lavorare su tre versanti: migliorare le conoscenze sul mercato del lavoro, incrociando le qualifiche e le competenze richieste. Insieme con Unioncamere, attraverso il potenziamento delle indagini conoscitive, tra cui Excelsior che è un importante programma operativo dedicato alle transizioni tra scuola e lavoro, cerchiamo di garantire un ingresso più immediato nel mercato del lavoro ai giovani; stiamo promuovendo il contratto di apprendistato, soprattutto per i giovani tra i 15 e i 17 anni, per favorire un ingresso operativo nel mercato del lavoro. Il nostro impegno, infine, è di fare in modo che questa linea nazionale sia poi calata e articolata territorialmente. Ci sono già Regioni, come l´Abruzzo, impegnate seriamente e con risultati importanti ottenuti su questi versanti. Anche la scelta fatta dall´assessore Gatti di moltiplicare gli attori, quindi il fatto che il privato si affianchi al pubblico, non può fare altro che aumentare le possibilità di ingresso nel mercato del lavoro, anche dei giovani. Sono certo che questo programma, voluto fortemente dal Ministro Sacconi e sposato dall´assessore Gatti, sarà un elemento di stimolo e un? occasione importante per il tessuto imprenditoriale e sociale dell´Abruzzo, con il quale - conclude Reboani - proseguiremo con entusiasmo un fattivo lavoro di collaborazione". Infine, il presidente della Iv Commissione consigliare, Nicola Argirò, complimentandosi con l´assessore Gatti per "l´incisiva politica volta a favorire l´occupazione in generale e quella giovanile e femminile in particolare", ha ricordato "il notevole successo del progetto ´Lavorare in Abruzzo 1´ che ha permesso di creare centinaia di posti di lavoro stabili e che presto sarà seguito da ´Lavorarre in Abruzzo 2´". Inoltre, Argirò ha voluto rimarcare "la straordinaria valenza di un progetto come ´Obiettivo Giovani´ che ha coinvolto anche il vicino Molise e che consentirà, tra gli altri, a tanti giovani del basso vastese, una zona non sempre adeguatamente considerata come meriterebbe, di beneficiare di queste ottime opportunità". Questo, in sintesi, il prospetto del Programma "Obiettivo Giovani Abruzzo". Area Placement (Fixo): Destinatari Diretti - 170 Laureati/dottorandi; 350 Diplomati; 8 Istituti Tecnici/prof. Per un importo di ? 2.535.600,00; Linea n. 1 - Project Work Innovazione: 74 laureati per un importo di ? 590.000,00; Linea n. 2 - Apprendimento Per Competenze - Apprendistato: 90 laureati e 6 dottorandi per un importo di ? 921.600,00: Linea n. 3 - Placement Istituti Tecnici E Istituti Professionali: 8 Istituti Tecnici/professionali e 350 diplomati per un importo di ? 1.024.000,00; Area Creazione D´impresa (Wtw ): 130 diplomati e laureati per un importo di ? 950.000,00; Linea n. 4 - Percorso Di Autoimprenditorialita´: 130 diplomati e laureati per un importo di ? 950.000,00; Area Occupabilita´ (Arco,l&s, Fixo): 350 giovani inoccupati o disoccupati per un importo di ? 2.645.000,00; Linea n. 5 - Percorsi Di Tirocinio per 350 giovani inoccupati o disoccupati per un importo di ? 2.645.000,00; Azioni Trasversali (? 78.000,00), Assistenza Tecnica (? 400.000,00); Totale 1.000 giovani, studenti degli 8 Istituti Tecnici per un importo complessivo di ? 6.608.600,00.  
   
   
STUDENTI ALLA SCOPERTA DEI VALORI DELLA COOPERAZIONE  
 
Trento, 8 marzo 2011 - “Cooperare vuole dire stare e decidere insieme e questa è l’essenza dell’autonomia. Per una terra autonoma, come il Trentino, che vuole essere protagonista del proprio sviluppo e futuro, trasmettere i valori della cooperazione diventa quindi fondamentale per garantire il legame col territorio e avere più forza e impatto sull’esterno. La cooperazione salva il Trentino dalla globalizzazione”. Con queste parole l’assessore provinciale Franco Panizza si è rivolto sabato 5 marzo 2011, a San Michele, agli studenti dell’Istituto Agrario, nell’ambito del convegno sul ruolo della cooperazione nello sviluppo rurale del territorio trentino. L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto “Essere protagonisti dello sviluppo rurale di domani” promosso dall’Istituto Agrario in collaborazione con la Federazione Trentina della Cooperazione e patrocinato dall´Assessorato alla cultura, rapporti europei e cooperazione. “I valori della cooperazione sono strettamente legati all’attività didattica e formativa di San Michele. Compito della scuola è, quindi, anche educare a questi valori cardine perché un domani molti studenti saranno titolari, soci, amministratori e dipendenti di cooperative agricole e dovranno essere protagonisti attivi dello sviluppo del territorio” ha spiegato in apertura Michele Covi, responsabile dell’area qualificazione professionale agricola. Al convegno, moderato dal giornalista Walter Liber, sono intervenuti Geremia Gios, Carlo Borzaga e Alceste Santuari, docenti dell’Università degli Studi di Trento, sul ruolo strategico che la cooperazione ha avuto ed ha oggi nello sviluppo di un territorio, dove per sviluppo si intende non solo la crescita economica, ma un processo multidimensionale di evoluzione del sistema sociale, economico e ambientale, che nel corso del tempo implica un miglioramento degli standards di vita, mettendo in luce i punti di forza e le criticità del sistema. Alceste Santuari ha parlato ai ragazzi dei profili giuridico-istituzionali classici della formula cooperativa, indicando i punti di forza e le criticità del modello; Geremia Gios ha posto l’interrogativo “Il modello organizzativo delle cooperative agricole nella provincia di Trento è ancora valido?” mentre Carlo Borzaga si è occupato dell´impatto economico complessivo della cooperazione sull´economia trentina e dello specifico apporto della cooperazione alla tenuta e allo sviluppo del settore agricolo, soprattutto in aree di montagna. Il percorso di approfondimento e sensibilizzazione sulla cooperazione, elaborato dal Centro Istruzione e Formazione e seguito dalle docenti Romina Menapace e Roberta Valentini, coinvolge tutte le classi in misura diversa e verrà attivato anche nei prossimi anni scolastici in modo da creare un percorso quinquennale. Nel mese di marzo sono previsti altri due eventi che segneranno l´inizio di un percorso che vede coinvolti 797 ragazzi con un´età compresa tra i 14 e i 20 anni. Nell’ambito di questo progetto sono in programma anche incontri in classe con i presidenti/direttori di cooperative e consorzi per far conoscere ai ragazzi la cooperazione attraverso un dialogo vero con le persone di questo mondo. Ma non è tutto: i ragazzi più giovani, di prima e seconda, parteciperanno ai laboratori curati dalla sezione Educazione Cooperativa della Federazione delle Cooperative, attraverso i quali scopriranno i valori che stanno alla base del movimento cooperativo.  
   
   
SCUOLA IN EMILIA ROMAGNA: PREOCCUPAZIONE PER I PESANTI TAGLI DEL GOVERNO AGLI ORGANICI, COSÌ SI MINA LA QUALITÀ DELLA SCUOLA PUBBLICA  
 
 Bologna, 8 marzo 2011 - "La Regione sta monitorando con grande attenzione e preoccupazione la situazione della dotazione organica della scuola dell’Emilia-romagna". Lo dichiara l’assessore regionale alla Scuola, Patrizio Bianchi. “Preoccupa fortemente la continua e pesante politica dei tagli del Governo, che a livello nazionale porterà il prossimo anno a un calo di circa 25 mila cattedre e che mina fortemente la qualità della scuola pubblica – dice Bianchi - L’emilia-romagna è una delle Regioni più colpite dai tagli, perché da sempre ha praticato la politica dell’accoglienza e dell’alta qualità della didattica. Stiamo verificando l’andamento delle iscrizioni e, diversamente da altre regioni, in Emilia-romagna cresce il numero degli studenti”. “La Regione coglie le preoccupazioni delle forze sociali e di tutti coloro che si uniranno per sostenere la qualità della scuola pubblica e il diritto dei territori a difendere la propria scuola – aggiunge Bianchi - Il nodo ancora da sciogliere riguarda la mancata definizione delle reciproche competenze delle Regioni e dello Stato in materia di gestione e di programmazione degli organici”. “Ancora una volta – conclude Bianchi - stiamo verificando come il Governo abbia deciso di tagliare risorse per la scuola mettendo in discussione lo stesso sviluppo del Paese”.  
   
   
FORMAZIONE IN ABRUZZO: 8 MLN PER INNOVAZIONE E RICERCA INTESA CON UNIVERSITA´SU PROGETTO"RETI PER ALTA FORMAZIONE"  
 
 Pescara, 8 marzo 2011 - Ieri mattina, a Pescara, nella sede dell Regione, è stato firmato dall´assessore al Lavoro, Paolo Gatti, e i rappresentanti dei tre atenei abruzzesi il progetto speciale multiasse "Reti per l´Alta Formazione", che stanzia 8 milioni di euro di risorse programmate nel Piano Operativo 2009/10/11 del Fondo Sociale Europeo 2007/13. Il progetto, in linea con la Strategia Europea per l´Occupazione, si pone come obiettivi fondamentali la crescita del capitale umano regionale, attraverso la promozione dell´innovazione come fattore di competitività del sistema economico, e il rafforzamento della formazione tecnico-scientifica. In particolare, le risorse serviranno alle università per formare figure professionali in grado di affiancare le piccole e medie imprese abruzzesi nei processi di crescita e di innovazione, sia in termini di processo, che di prodotto. Il progetto contempla quattro azioni di intervento: rafforzare le competenze dei giovani ricercatori che operano negli atenei abruzzesi attraverso l? opportunità di accedere a corsi di alta formazione nella ricerca; attivare master e corsi di perfezionamento finalizzati a sostenere la ricerca ed il trasferimento tecnologico dei suoi risultati per diffondere le conoscenze nei sistemi produttivi locali e rafforzarne la capacità delle imprese locali di accedere all´innovazione tecnologica ed organizzativa; sviluppare un´azione innovativa che impegni l´intera filiera dell´Istruzione e della Ricerca (Università, Centri di Ricerca, Istituti di istruzione secondaria e primaria) verso l´orientamento alle discipline tecnico-scientifiche degli studenti in età scolastica; promuovere accordi e partenariati tra università e centri di ricerca abruzzesi ed esteri per la realizzazione di scambi e di progetti di ricerca e trasferimento tecnologico. "Nell´azione complessiva di sostegno all´economia e all´occupazione regionale - commenta l´assessore Paolo Gatti - un ruolo centrale gioca, a nostro avviso, il mondo dell´Università e della Ricerca. Con questo protocollo sosteniamo i ricercatori e incentiviamo il trasferimento tecnologico dal mondo accademico all´impresa, spingendo verso una sinergia sempre più concreta e seria fra atenei abruzzesi e imprese. Il progetto che abbiamo siglato oggi, rispetto al passato, aumenta le risorse che mettiamo loro a disposizione. Nel progetto delineiamo l´obiettivo e gli strumenti operativi per anche per favorire una ´collaborazione virtuosa´ fra Università e impresa, per produrre risultati scientifici e di alta formazione con ricadute sul capitale umano da utilizzare nel sistema produttivo regionale. Sono felice che i magnifici rettori delle università, che ringrazio per la collaborazione, abbiano condiviso il metodo con il quale è stato scritto il progetto e soprattutto le finalità che esso persegue. Vogliamo innovare l´interlocuzione fra Regione e mondo accademico. A breve lanceremo, infatti, altri bandi che - conclude Gatti - perseguono le medesime finalità e vedranno sempre protagoniste le università, ma con un occhio rivolto questa volta alla voglia di imprenditorialità dei giovani ricercatori abruzzesi, attraverso il sostengo al lancio di start-up".  
   
   
FORMAZIONE:CHIODI, RIDURRE DEBITO E PUNTARE SU CONOSCENZA ALLA FIRMA DELL´INTESA PRESENTI I RETTORI DI CHIETI E TERAMO  
 
 Pescara, 8 marzo 2011 - "La sfida epocale è quella di riuscire a restituire quote di futuro e di speranza alle giovani generazioni. Ma questo obiettivo passa sia attraverso la riduzione del debito che per mezzo della previsione di un cospicuo investimento sulla formazione dei giovani". Lo ha ribadito, ieri mattina, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, a margine della stipula del protocollo d´intesa tra la Regione ed il mondo universitario abruzzese. Per l´ateneo "G.d´annunzio" di Chieti-pescara era presente il Rettore, Franco Cuccurullo, per l´università di Teramo il Rettore, Rita Tranquilli Leali, mentre l´ateneo aquilano è stato rappresentato dal professor Carlo Cecati. "Rispetto all´indebitamento - ha sottolineato Chiodi - in due anni abbiamo ridotto di circa il 14% lo stock di debito della Regione. Oggi spendiamo la metà di quando spendevano i Governi che ci hanno preceduto e questo dato è, d´altro canto, confermato dal rating che ci è stato assegnato. Riguardo alla formazione, dal momento che i giovani si trovano a vivere una realtà altamente competitiva ormai su scala mondiale, non si può prescindere da criteri qualificanti come merito e capacità. Ma occorre che si muova l´intero sistema delle Istituzioni per investire adeguatamente sulle competenze e sulle professionalità. Del resto, - ha concluso Chiodi - la politica che pensi solo all´oggi serve solo in termini di sopravvivenza del consenso elettorale ma non determina risultati apprezzabili in vista delle sfide future che riguarderanno un´intera generazione". Il Rettore della "d´Annunzio", Franco Cuccurullo, in particolare, nell´esprimere il suo compiacimento per l´iniziativa, ha parlato di "importo economico consistente per un investimento di tutto rispetto sul capitale umano". Il Rettore dell´Università di Teramo, Rita Tranquilli Leali, infine, ringraziando il Governo regionale, gli ha riconosciuto lungimiranza per aver compreso che "gli Atenei rappresentano una risorsa importante per l´intero territorio e, in questo contesto, l´alta formazione si collega strettamente al merito".  
   
   
CONFERENZA E SCUOLA ESTIVA DI DOTTORATO DEL CENTRE FOR CITIZENSHIP, SOCIETY AND RULE OF LAW  
 
 Aberdeen, 8 marzo 2011 - Dal 28 giugno al 1º luglio 2011 si terrà ad Aberdeen, nel Regno Unito, la conferenza e scuola estiva di dottorato del Centre for Citizenship, Society and Rule of Law. Negli ultimi anni l´uguaglianza è svanita dalle prime pagine dei giornali. Inoltre, non vi è interesse nell´individuare le idee di uguaglianza disponibili e se queste siano applicate nella pratica. Le idee e le pratiche di uguaglianza sono indubbiamente state in circolazione per molto tempo, sia in materia di cacciatori-raccoglitori che di tradizioni giudaico-cristiane. Cittadinanza, società civile e stato di diritto sono termini che includono la nozione di uguaglianza, ma è tutt´altro che chiaro quali concetti di uguaglianza, in quale rapporto tra loro e cosa fanno in pratica. Tanto per cominciare, esistono molti concetti di uguaglianza. Ad esempio, la cittadinanza e lo stato di diritto condividono la nozione di parità come individui, a dispetto di altre differenze. Si vota come cittadini piuttosto che come donne, indigeni o aristocratici, e si affronta il giudizio come soggetto giuridico pari ad altri soggetti giuridici. L´evento sarà incentrato sulle idee di uguaglianza legate alla cittadinanza, la società civile e lo stato di diritto. È anche in programma una discussione su come l´uguaglianza dei cittadini e l´uguaglianza davanti alla legge sono collegate tra loro, come esse si pongano in rapporto ad altri tipi di uguaglianza e disuguaglianza, e come la parità si sviluppa nella società civile. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Abdn.ac.uk/cisrul/events/129/    
   
   
LIS, SIGLATO PROTOCOLLO REGIONE-UNIBAS-ENS PARTE PRESSO L’UNIBAS UN PROGETTO FORMATIVO PER 15 INTERPRETI DI LINGUA ITALIANA DEI SEGNI  
 
 Potenza, 8 marzo 2011 - Avere nelle aule dell’Università degli Studi della Basilicata personale specializzato nella Lingua Italiana dei Segni da affiancare a docenti universitari per favorire l’accesso alle lezioni e l’istruzione universitaria ad allievi ipovedenti o sordi. E’ questo lo scopo principale del Protocollo d’Intesa fra il Dipartimento Formazione della Regione Basilicata, l’Università degli Studi della Basilicata e l’Ente Nazionale Sordi siglato ieri presso la sala Verrastro della Regione Basilicata. Con il documento si prevede l’avvio di un progetto formativo per 15 interpreti di lingua italiana dei segni. L’iniziativa, che prevede un costo complessivo di 120 mila euro, sarà realizzata dall’Università degli Studi della Basilicata, in stretta collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi. Il documento è stato firmato in attuazione della delibera di Giunta regionale approvata il 29 dicembre scorso e rientra nelle azioni del Po Fse 2007-2013 – Asse Iv “Capitale Umano”. All’incontro hanno partecipato il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, l’assessore alla Formazione, Rosa Mastrosimone, il rettore dell’Università degli Studi della Basilicata, Mauro Fiorentino e il Presidente dell’ Ente Nazionale Sordi Basilicata, Giovanni Gorgoglione. L´attività formativa sarà finalizzata a conseguire: la conoscenza di base della lingua, della storia della cultura e dell´educazione dei sordi; l’arricchimento lessicale e strutturale della Lis; migliorare lessico, strutture morfologiche e strutture sintattiche; procedere correttamente ad una traduzione sia in simultanea che consecutiva dalla Lis alla lingua italiana e viceversa. Il corso sarà inoltre finalizzato a rendere efficace: l’utilizzo della grammatica; la gestione dello schema corporeo, le posture e le espressioni facciali al fine di relazionarsi con empatia ed efficacia con i sordi. La durata totale del corso sarà di 500 ore, suddivise in lezioni di pratica, lezioni di teoria e affiancamento in job. Ai termine del´attività formativa verrà rilasciata una certificazione delle competenze acquisite, previo superamento delle prove finali di valutazione. Con la firma del protocollo l’ Università degli Studi della Basilicata si impegna a presentare, entro breve termine, un progetto esecutivo, elaborato in collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi, sulla base di un apposito formulario predisposto dalla Regione Basilicata. L’università degli Studi della Basilicata metterà infine a disposizione spazi didattici e attrezzature e tecnologie necessarie all´attività formativa. L´ente Nazionale Sordi è un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale che annovera, fra le finalità statutarie, quelle della promozione e dell’organizzazione di attività nel campo della prevenzione, riabilitazione e valorizzazione della dignità e l´autonomia della persona sorda con i suoi pieni diritti di cittadinanza in tutti i campi della vita.  
   
   
LIS, DE FILIPPO SU PROTOCOLLO REGIONE-UNIBAS-ENS CON QUESTA INIZIATIVA ASSICURIAMO NUOVE OPPORTUNITÀ E UN FUTURO PIÙ FIDUCIOSO AI GIOVANI ALLIEVI IPOVEDENTI O SORDI  
 
Potenza, 8 marzo 2011 - “L’istituzione universitaria deve formare e valorizzazione le professionalità. Con molta attenzione la Regione persegue l’intento di favorire l´attuazione del diritto allo studio e il sostegno l’innovazione nella didattica universitaria. Il Protocollo d’Intesa per l’avvio di un progetto formativo per 15 interpreti di lingua italiana dei segni, rappresenta quindi una ulteriore conferma di come la Regione segue con attenzione le dinamiche dell’Università degli Studi della Basilicata”. E’ quanto ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo nel corso della firma del Protocollo d’Intesa fra la Regione Basilicata, l’Università degli Studi della Basilicata e l’Ente Nazionale Sordi per l’avvio di un progetto formativo per 15 interpreti di lingua italiana dei segni da utilizzare nelle aule dell’Università degli Studi della Basilicata per favorire l’accesso alle lezioni e l’istruzione universitaria ad allievi ipovedenti o sordi. “Siamo in un momento in cui i tagli del Governo non rendono facile la vita universitaria – ha aggiunto De Filippo che è spesso legata al filo dell’incertezza e che rende impossibile la programmazione dell’attività per lunghi periodi. La Regione Basilicata, anche in questo caso, sostiene con grossi sforzi azioni mirate a favorire l’ampliamento del diritto allo studio. Manterremo e potenzieremo questa strategia – ha concluso De Filippo – convinti come siamo che se cresce l’Università significa che cresce la Basilicata e si assicurano nuove opportunità e un futuro più fiducioso ai giovani lucani”.  
   
   
EVENTO "EDUCATION - A LIFELONG CHALLENGE FOR THE BRAIN"  
 
Bruxelles, 8 marzo 2011 - Il 15 marzo 2011 si terrà a Bruxelles (Belgio) un evento intitolato "Education - a lifelong challenge for the brain" ("Istruzione - una sfida permanente per il cervello"). Le neuroscienze hanno in parte gettato luce sulla base delle esperienze di apprendimento dell´individuo e su come possano esistere percorsi alternativi per l´apprendimento. Offrono inoltre la possibilità di comprendere la plasticità del cervello e cosa essa potrebbe implicare per l´invecchiamento cerebrale. Questo evento esminerà i modi per spiegare ed eventualmente migliorare la memoria, la creatività, l´attenzione, la motivazione e altri processi cerebrali che sono essenziali per l´apprendimento. Lo stesso giorno si svolgerà anche il workshop "Ethical dilemmas in brain research: from stem cells to animals and human beings" (Dilemmi etici nella ricerca sul cervello: dalle staminali agli animali e l´essere umano). Per ulteriori informazioni, fare clic: http://www.Europarl.europa.eu/stoa/events/workshop/20111503/default_en.htm  
   
   
AGRICOLTURA FVG: CONCORSO FOTOGRAFICO PER LE SCUOLE SULLA PEZZATA ROSSA  
 
Udine, 8 marzo 2011 - Per favorire la conoscenza tra i giovani del pregio dei prodotti alimentari derivati dalla razza bovina Pezzata rossa italiana, che ha origine dalla zootecnia del Friuli Venezia Giulia, fa parte delle peculiarità del territorio promosse attraverso il marchio Tipicamente Friulano, e che la Regione sta rilanciando nell´allevamento dell´Azienda agricola sperimentale Marianis-volpares, a Palazzolo dello Stella, è stato indetto un concorso fotografico rivolto ai ragazzi. Vi potranno partecipare gli alunni delle scuole elementari, gli studenti delle medie e quelli delle superiori in due sezioni: stampe fotografiche attuali e stampe fotografiche d´epoca. Il soggetto degli scatti dovrà ovviamente essere rappresentato dai bovini della razza Pezzata rossa italiana; foto scattate ai nostri giorni, oppure, evidentemente, realizzate dai genitori e dai parenti dei giovani scolari e studenti che aderiranno all´iniziativa, prima del 1975. Tra gli scopi del concorso, indetto da Ersagricola, in collaborazione con l´Ersa, il Corpo Forestale Regionale e l´Anapri, Associazione nazionale pezzata rossa italiana, vi è infatti anche quello di realizzare un archivio fotografico sulla storia della zootecnia del Friuli Venezia Giulia. Per facilitare la realizzazione degli scatti fotografici attuali, Ersagricola consentirà la visita all´Azienda agricola di Marianis (Palazzolo dello Sella) nei giorni 2 e 3 aprile, dalle ore 9 alle 17. Le foto e le schede di adesione dovranno essere spedite o consegnate entro le ore 13 del 14 aprile a Ersagricola.  
   
   
BOLZANO, BORSE DI STUDIO E PREMI PER MERITI PARTICOLARI PER STUDENTI UNIVERSITARI  
 
Bolzano, 8 marzo 2011 - Sono oltre 300 le borse di studio ed i premi per meriti particolari messi a disposizione dalla Provincia autonoma di Bolzano. Le borse ed i premi vengono assegnati unicamente in base al merito, indipendentemente dalle condizioni economiche degli studenti. Le domande possono essere presentate dal 7 marzo sino al 7 aprile 2011. Le 304 borse di studio per meriti particolari vengono suddivise in proporzione alla quantità degli studenti altoatesini iscritti presso le università in Italia ed all’estero. Possono concorrere all’assegnazione di Borse di studio e premi per meriti particolari studenti altoatesini che nell’anno accademico 2009/10 hanno conseguito eccellenti risultati nello studio, almeno 40 crediti ed una media almeno di 1,5 per l’estero e di 27/30 in Italia. Le borse di studio per meriti particolari ammontano a 1.160 Euro cadauna. Nel bando dell’anno accademico 2009/2010 l’85% delle borse di studio per meriti particolari sarà suddiviso in varie aree di studio, mentre il 15% delle borse sarà concesso tramite una graduatoria generale. Le 4 aree di studio sono: area umanistica, area sociale e giurisprudenza, area scientifica e tecnica, area sanitaria. Anche nell´anno accademico 2009/2010, come nell´anno precedente, vengono assegnati 40 premi per meriti particolari a laureati per un ammontare di 1160 euro ciascuno. I laureati che al momento della presentazione della domanda stanno svolgendo il primo anno di una formazione post-laurea, un master o un corso di specializzazione e che hanno concluso il loro corso di studio universitario con un voto eccellente, possono vincere un premio per meriti particolari. È possibile inoltrare la domanda a partire dal 7 marzo sino al 7 aprile 2011. Le domande devono essere presentate all´Ufficio per il diritto allo studio universitario, l´università e la ricerca scientifica, in via Andreas Hofer,18 a Bolzano; Tel.: 0471 41 29 37; E-mail: dirittostudio.universitario@provincia.bz.it  Presso il sito web: http://www.Provincia.bz.it/diritto-allo-studio/borse-studio-merito.asp  si possono inoltre trovare informazioni dettagliate riguardo a queste particolari borse di studio istituite dalla Provincia.  
   
   
SPORT E SCUOLA A MILANO: PROMUOVERE L’EDUCAZIONE FISICA PER DIFFONDERE STILI DI VITA SANI E UN’ALIMENTAZIONE CORRETTA  
 
Milano, 8 marzo 2011 - “Milano è una città che ama molto lo sport, proprio da qui proviene il 20% delle medaglie olimpiche, un patrimonio che trae origine da un sistema formativo che si prende cura dei ragazzi sin dai primi anni di scuola”. Queste le parole del Sindaco Letizia Moratti che ieri, in Sala dell’Orologio a Palazzo Marino, con il Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, il vicepresidente del Coni Riccardo Agabio e l’assessore allo Sport e Tempo libero Alan Rizzi, ha illustrato i risultati ottenuti da Giocosport. Il progetto pilota di potenziamento dell’educazione fisica nelle prime classi delle scuole primarie ha anticipato con risultati significativi il programma di introduzione e rafforzamento dell’educazione motoria, promosso di recente a livello nazionale da un accordo tra Ministero dell’Istruzione e Coni. “Giocosport – ha dichiarato il Sindaco –, con il quale abbiamo aumentato le ore di ginnastica, è un esempio concreto dell’attenzione dell’amministrazione e delle istituzioni allo sport. Prendersi cura dei nostri ragazzi attraverso l’educazione fisica significa dare una risposta concreta alle conseguenze della sedentarietà e diffondere stili di vita e alimentari corretti. Sono tante le iniziative che abbiamo avviato per favorire lo sport, penso agli importanti lavori di ristrutturazione e riqualificazione delle palestre delle scuole comunali previsti dal Protocollo d’Intesa sottoscritto con il Credito sportivo e il Coni per un totale di 23 palestre. Un intervento che darà agli alunni delle scuole milanesi strutture più moderne e adeguate. Penso alla riqualificazione dei grandi impianti sportivi, come l’Arena e il Vigorelli, e all’ammodernamento di tante strutture in città. Va in questa direzione il protocollo di collaborazione che abbiamo sottoscritto con il Coni, la Provincia ed Expo Milano 2015 Spa. Tutti esempi di una città che attribuisce grande importanza allo sport e alla promozione dell’attività fisica”. Un pensiero ribadito dal Ministro Gelmini che nel dicembre del 2009 ha sottoscritto l’accordo con il Coni per una prima sperimentazione dell’alfabetizzazione motoria già dall’anno scolastico 2009/2010. Accanto al Ministero in questo progetto il Coni, sempre più presente, con i propri istruttori, nelle palestre delle scuole primarie italiane. Considerazioni condivise anche dall’assessore allo Sport e Tempo libero, Alan Rizzi che ha ricordato: “Milano può essere considerata a tutti gli effetti la città pilota di questo programma di alfabetizzazione motoria perché già dal 2000 Coni e l’Ufficio Scolastico Provinciale hanno introdotto nelle scuole milanesi Giocosport, che presenta le stesse finalità indicate dal Protocollo nazionale”. Presente alla conferenza stampa anche il Coro dei Piccoli Cantori Milanesi. I 25 bambini hanno aperto la conferenza stampa cantando l’Inno di Mameli, come fanno gli sportivi all’inizio di una competizione internazionale . Al temine è stata la volta di “O mia bèla Madunina”, brano scelto da loro, un regalo alla loro città.  
   
   
IN CALABRIA SI PARLA DELL’IMPORTANZA DEL PROGETTO “ALTERNANZA SCUOLA E LAVORO”  
 
Catanzaro, 8 marzo 2011 - L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri parla dell’importanza del progetto “Alternanza scuola e lavoro” che si sta realizzando nelle scuole calabresi. “È la prima volta – ha affermato Caligiuri - che la Regione realizza in modo sistematico un percorso di alternanza tra scuola e lavoro come parte integrante dell’offerta formativa. La lotta alla disoccupazione – ha aggiunto - passa anche attraverso un nuovo modo di concepire la formazione favorendo l´inserimento degli studenti ad entrare nelle aziende per conoscerne i meccanismi. In questo modo si sviluppa un vantaggio competitivo rispetto ai coetanei la cui formazione sarà soltanto teorica. È questa la logica del progetto “Alternanza scuola e lavoro” – ha evidenziato Caliguri - con il quale la Regione intende favorire l´esperienza di lavoro nelle più importanti aziende calabresi a 1.200 alunni delle scuole superiori”. Proprio in questi giorni una commissione tecnica ha avviato il monitoraggio sul 50% dei progetti finanziati. I controlli sono finalizzati a verificare i risultati concreti e gli eventuali miglioramenti per il prossimo anno scolastico. Il Presidente di Unioncamere Calabria, Fortunato Roberto Salerno, ha sottolineato che “per superare l´attuale crisi finanziaria è necessario avvicinare la scuola al mondo del lavoro formando giovani la cui professionalità sia coerente con i bisogni delle aziende. Infatti, come risulta dai dati Excelsior sulla domanda di profili professionali, sempre di più le nostre aziende denunciano l´impossibilità di trovare le specializzazioni di cui hanno bisogno. È per tale motivo che l´Unione regionale delle camere di commercio sta seguendo con grande interesse ed impegno il sistema di alternanza scuola lavoro fortemente voluto dalla Regione Calabria”. Il progetto ha riscosso grande successo presso le scuole superiori calabresi che si sono dimostrate molto interessate al bando e oltre 100 hanno risposto all’iniziativa promossa dall’assessorato regionale alla Cultura in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, Unioncamere e Confindustria Calabria. I progetti finanziati per l’anno scolastico 2010-2011 sono 48 per un totale di oltre 1.200 studenti e di 170 aziende coinvolte. Lo stages formativo è destinato agli alunni degli ultimi tre anni delle scuole superiori e prevede almeno 100 ore di attività sul campo coerenti con l’indirizzo di studio. L’obiettivo è di arricchire l’esperienza scolastica e soprattutto il curriculum degli studenti.  
   
   
STUDIO FINANZIATO DALL´UE SCOPRE CHE IL NUCLEO INTERNO DELLA TERRA SI MUOVE MOLTO PIÙ LENTAMENTE DI QUANTO SI CREDESSE  
 
Bruxelles, 8 marzo 2011 - Una nuova ricerca finanziata dall´Ue offre al mondo una stima precisa della velocità di rotazione del nucleo della Terra, suggerendo che essa sia molto più lenta di quanto si ritenesse in precedenza. Comunque, il nucleo continua a ruotare a velocità superiori rispetto al resto del pianeta. Presentate nella rivista Nature Geoscience, le scoperte sono un risultato del progetto Earth Core Structure ("Thermal and compositional state of the Earth´s inner core from seismic free oscillations"), che è stato finanziato con una sovvenzione Starting Grant del Consiglio europeo della ricerca (Cer) del valore di 1,2 milioni di euro nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq). Queste informazioni permetteranno di correggere i valori abitualmente utilizzati nei modelli, che precedentemente prevedevano delle velocità di rotazione superiori per il nucleo. Se i modelli erano basati su ipotesi errate, tutti i calcoli precedenti dovranno essere corretti sulla base di questi nuovi dati e conoscenze. Ricercatori dalla University of Cambridge nel Regno Unito dicono che le precedenti stime che affermavano che il nucleo ruota un grado all´anno più veloce rispetto al resto del pianeta erano completamente sbagliate. In base ai loro dati, il nucleo si muove in realtà circa un grado più veloce ogni milione di anni. Il team ha calcolato la velocità di rotazione dallo spostamento dei limiti del nucleo e dalla velocità di crescita del nucleo interno. Il capo della ricerca Lauren Waszek, una dottoranda dal dipartimento di Scienze della terra a Cambridge, ha detto: "Le velocità di rotazione più alte sono incompatibili con gli emisferi osservati nel nucleo interno, poiché non lascerebbero abbastanza tempo alle differenze per congelarsi nella struttura. In precedenza questa era stato un grosso problema, poiché le due proprietà non possono coesistere. Tuttavia, noi abbiamo ricavato le velocità di rotazione dall´evoluzione della struttura emisferica, e quindi il nostro lavoro è il primo che riesce a conciliare emisferi e rotazione." Gli scienziati sanno che il nucleo interno cresce man mano che il materiale dal nucleo fluido esterno si solidifica sulla sua superficie. Quando ciò avviene, affermano i ricercatori, una differenza emisferica est-ovest della velocità si congela nella struttura del nucleo interno. Usando le onde sismiche di corpo che attraversano il nucleo interno, il team ha misurato la differenza tra il tempo impiegato da quelle onde con quello impiegato da onde riflesse dalla superficie del nucleo interno del pianeta. Questo li ha aiutati a determinare la struttura delle velocità dei primi 90 chilometri del nucleo interno. Essi hanno usato queste informazioni per stabilire la velocità degli emisferi est e ovest del nucleo interno. "Il nucleo solido della Terra è stato scoperto per la prima volta mediante l´osservazione della Pkikp, un´onda sismica che attraversa il mantello e il nucleo esterno prima di essere riflessa dal duro bordo del nucleo interno," scrivono gli autori. Composto principalmente da ferro, il nucleo interno cresce grazie alla solidificazione del materiale del nucleo esterno sulla superficie del limite del nucleo interno con il raffreddamento del pianeta. Il risultato è una struttura profonda più antica. "Anche se la storia termica del nucleo interno è dibattuta, la sua struttura più superficiale è il risultato di processi avvenuti nel recente passato e che abbiamo compreso benissimo," scrivono i ricercatori. "Questa conseguente variazione di tempo e profondità del nucleo interno superiore è fondamentale per studiare qualsiasi cambiamento ambientale nella regione di confine del nucleo interno associato con la sua sovrarotazione." Posizionato a 5200 chilometri sotto la superficie terrestre, il nucleo interno gioca un ruolo fondamentale sulla superficie del pianeta. Il calore rilasciato durante la solidificazione, man mano che il nucleo interno cresce, alimenta le correnti convettive nel nucleo fluido esterno. Questa convezione è responsabile della produzione del campo geomagnetico del pianeta, che a sua volta ci protegge dalle radiazioni solari e, in definitiva, assicura la vita sulla Terra. "Questo risultato rappresenta la prima osservazione di questa lenta velocità di rotazione del nucleo interno," ha detto la Waszek. "Esso ci fornisce quindi un valore confermato che ora può essere usato nelle simulazioni che modellizzano la convezione nel nucleo fluido esterno della Terra, dandoci ulteriori informazioni sull´evoluzione del nostro campo magnetico." Per maggiori informazioni, visitare: Consiglio europeo della ricerca (Cer): http://erc.Europa.eu/  Scheda informativa del progetto Earth Core Structure su Cordis, fare clic: qui University of Cambridge: http://www.Cam.ac.uk/  Nature Geoscience: http://www.Nature.com/ngeo/index.html    
   
   
NELLE PROFONDITÀ DEL GHIACCIO DI RIGELO DELL´ANTARTIDE  
 
 Bruxelles, 8 marzo 2011 - Venti sferzanti, temperature a due cifre sotto lo zero e un accampamento in un affascinante luogo remoto addirittura più inaccessibile del Polo Sud? La ricerca sul campo al Polo sud dell´inaccessibilità, il punto del continente antartico più lontano dagli oceani, non è per i deboli di cuore. Ma ripaga gli audaci, ad esempio con la scoperta che le calotte di ghiaccio non crescono solo sopra: parte della crescita è infatti dovuta al congelamento dell´acqua intrappolata sotto lo spesso strato di ghiaccio del continente. Un´équipe internazionale di scienziati ha scoperto che il ghiaccio di rigelo (ghiaccio situato in profondità che si è sciolto e successivamente riformato) costituisce circa un quarto della calotta attorno al Dome A, che rappresenta la massima elevazione del plateau antartico. In alcuni punti di quest´area, per dimensioni paragonabile agli Stati Uniti continentali, oltre la metà del ghiaccio sembra provenire da sotto anziché dagli strati superiori. In questi punti, dunque, la velocità di ricongelamento dell´acqua è superiore a quella dell´accumulo superficiale. Questa scoperta è stata compiuta nel contesto di un progetto dell´Anno polare internazionale dedicato ai monti Gamburtsev dell´Antartide, una catena montuosa permanentemente nascosta da uno strato di ghiaccio che arriva a sfiorare anche i 3,2 km di altezza. La ricerca sul campo svolta da novembre 2008 a gennaio 2009 si è concentrata su una parte del Dome A ampia quanto la California. Sorvolando l´area secondo uno schema a griglia, gli scienziati hanno realizzato immagini tridimensionali dei paesaggi al di sotto dello strato di ghiaccio con l´aiuto di sistemi di telemetria laser, gravimetri, magnetometri e radar in grado di penetrare il ghiaccio. Obiettivo dell´équipe era comprendere come si sono formate le montagne e analizzare i collegamenti tra le vette, la calotta polare e i laghi subglaciali di acqua liquida scoperti in precedenza dal progetto. Perché il ghiaccio profondo dovrebbe iniziare a sciogliersi e successivamente ricongelarsi? Secondo l´équipe, lo scioglimento sarebbe dovuto al calore generato dall´attrito oppure irradiato dalla roccia sottostante, mentre il ricongelamento potrebbe avere molteplici cause. Dove il ghiaccio è sottile, le bassissime temperature superficiali potrebbero penetrare negli strati sottostanti. E quando l´acqua sopraffusa, che resta liquida in profondità a causa dell´elevata pressione, viene fatta risalire verso aree in cui la pressione cala, essa può congelare molto rapidamente. In precedenza si riteneva che le calotte crescessero strato dopo strato per accumulazione delle precipitazioni nevose. "Solitamente associamo le calotte alle torte, che si realizzano strato dopo strato. Ma, in questo caso, è come se qualcuno avesse iniettato un grosso strato di farcitura dal basso", spiega la co-coordinatrice del progetto Robin Bell, geofisica presso l´Osservatorio geologico Lamont-doherty della Columbia University (Stati Uniti). "è sempre stata nota l´importanza dell´acqua nella dinamica delle calotte, ma si riteneva fungesse soprattutto da lubrificante. Ora che le calotte mutano, vogliamo prevedere come evolveranno. I nostri risultati dimostrano che i modelli dovranno comprendere anche l´acqua sottostante". Il ricongelamento non solo aggiunge volume, ma rimodella anche la calotta, deviandola verso l´alto. "La prima volta che vedemmo queste strutture sul campo, pensammo che somigliassero a dei favi e temevamo costituissero un errore nei dati", ricorda la dott.Ssa Bell. "Poiché si ripetevano, divenne chiaro che erano reali. Non credevamo possibile che l´acqua che si spostava in antiche valli fluviali sotto oltre un chilometro e mezzo di ghiaccio potesse modificare la struttura fondamentale della calotta". Comprendere i segreti più reconditi della formazione delle calotte potrebbe aiutare a prevederne l´evoluzione, ad esempio in risposta ai mutamenti del clima: un aspetto importante anche per le potenziali implicazioni per il livello dei mari. Le scoperte sono collegate anche a un altro degli obiettivi della spedizione: individuare punti in cui il carotaggio permetta di portare alla luce frammenti di un passato molto remoto. "Cogliere queste interazioni è essenziale per la ricerca del ghiaccio più antico e per comprendere meglio gli ambienti subglaciali e le dinamiche delle calotte", ha dichiarato il dott. Fausto Ferraccioli della British Antarctic Survey, che ha partecipato al progetto. Queste osservazioni sono state presentate sulla rivista "Science" dai membri dell´équipe, provenienti dalla British Antarctic Survey, dal Bundesanstalt für Geowissenschaften und Rohstoffe, dalla Columbia University, dall´Università del Kansas, dal Goddard Space Flight Center della Nasa e dall´Università del Maryland. Per maggiori informazioni: Earth Institute della Columbia University: http://www.Earth.columbia.edu/sections/view/9  Per visitare i siti Web dell´Antarctica´s Gamburtsev Province Project, http://www.Ldeo.columbia.edu/res/pi/gambit/  http://www.Antarctica.ac.uk/press/featured/agap/hidden_world.php    
   
   
UNO STUDIO LO CONFERMA: RIDURRE L´INQUINAMENTO ATMOSFERICO FA BENE ALLA SALUTE E AL PORTAFOGLI  
 
Bruxelles, 8 marzo 2011 - Una nuova ricerca dimostra che una riduzione del livello di inquinamento atmosferico nelle città di tutta Europa andrebbe a beneficio della salute e del portafogli. Il progetto Aphekom (Migliore conoscenza e comunicazione per l´adozione dei provvedimenti per la salute in Europa), finanziato con 800.000 euro nell´ambito del programma d´azione comunitario nel campo della sanità pubblica della Commissione europea, conferma che un´aria più salubre avrebbe un impatto significativo sul nostro benessere. Vivete in prossimità di strade molto trafficate? Forse dovreste valutare l´ipotesi di trasferirvi. Lo studio Aphekom dimostra infatti che vivere nelle vicinanze di strade trafficate inasprisce il rischio di malattie collegabili all´inquinamento atmosferico ed evidenzia i benefici di un tasso di inquinamento inferiore a quanto stabilito finora dalla normativa comunitaria. Aphekom ha riunito le conoscenze di 60 scienziati provenienti da 12 paesi europei per un periodo di 3 anni. Le informazioni ottenute consentiranno di far luce sull´attuale situazione europea, in cui vari Stati membri hanno superato i valori limite stabiliti per il particolato negli ultimi sei anni. I risultati saranno inoltre impiegati come punto di riferimento nell´elaborazione, attualmente in corso, delle agende nazionali ed europea per l´attuazione delle normative sull´inquinamento atmosferico esistenti e per la revisione dell´attuale legislazione comunitaria nel 2013. I decisori impiegheranno i nuovi dati e gli strumenti avanzati sviluppati da Aphekom per dare vita a politiche europee, nazionali e locali più efficaci. A beneficiare di questo studio saranno anche i professionisti del settore sanitario che si occupano di persone vulnerabili e i cittadini in generale, i quali avranno la possibilità di informarsi meglio e di tenere sotto controllo la propria salute. Utilizzando le metodiche della Vis (valutazione dell´impatto sulla salute), i partner di Aphekom hanno rilevato che la normativa Ue intesa a ridurre il tenore di zolfo nei combustibili ha diminuito in maniera significativa e sostenuta i livelli di anidride solforosa (So2) in 20 città e prevenuto circa 2.200 morti premature, con un risparmio stimato di 192 milioni di euro. Dopo aver analizzato i dati relativi a 10 città europee, lo studio suggerisce che il 15% dei casi di asma nei bambini potrebbe essere correlato alla vicinanza dell´abitazione a una strada trafficata, fattore probabilmente alla base anche di alcune patologie croniche comuni, quali l´insufficienza cardiaca, negli anziani. Attualmente, prendersi cura di bambini e anziani in queste città costa circa 300 milioni di euro l´anno. "Il nostro progetto dimostra che il rispetto dei valori limite di Pm2,5 (polveri sottilissime, pari a 10 microgrammi/metro cubo), raccomandato dall´Oms (Organizzazione mondiale della sanità) nelle sue linee guida sulla qualità dell´aria, in 25 grandi città europee potrebbe prolungare di 22 mesi l´aspettativa di vita delle persone di almeno 30 anni di età e far risparmiare annualmente 31 miliardi e mezzo di euro in costi sanitari", ha commentato in seguito alla recente pubblicazione dello studio, a Parigi (Francia), la dott.Ssa Sylvia Medina dell´Institut de Veille Sanitaire (Invs, istituto francese per la sorveglianza della salute pubblica), coordinatrice del progetto. Anne Stauffer, Policy Manager di Health and Environment Alliance (Heal), ha dichiarato: "I risultati del progetto Aphekom dimostrano che perseguire un´aria più pulita ripaga in termini di benefici per la salute e arrivano in un momento importante: la Commissione europea si sta infatti preparando per una revisione della politica comunitaria sulla qualità dell´aria". Heal ritiene che queste informazioni e i dati provenienti da altri progetti finanziati dall´Ue consentiranno a nuove e ambiziose proposte legislative di spiccare il volo. Uno studio svolto dal Centro tematico europeo Aria e cambiamenti climatici (Etc/acc) a nome dell´Agenzia europea dell´ambiente (Aea) dimostra che l´inquinamento atmosferico da polveri sottili è collegato ogni anno a oltre 455.000 morti premature in tutti i 27 Stati membri. Per maggiori informazioni: Aphekom: http://www.Aphekom.org/web/aphekom.org/home  Institut de Veille Sanitaire (Invs): http://www.Invs.sante.fr/presentations/edito_en_.htm  Health and Environment Alliance (Heal): http://www.Env-health.org    
   
   
I CITTADINI DELLA LOMBARDIA POTRANNO CONTROLLARE QUALITA´ ACQUA: PRONTA DIRETTIVA SU VERIFICHE A IMPIANTI TRATTAMENTO L´ARPA PUBBLICHERÀ SUL WEB GLI ESITI DELLE ANALISI EFFETTUATE  
 
Milano, 7 marzo 2011 - I cittadini lombardi potranno controllare lo stato delle acque scaricate dagli impianti di trattamento, e quindi re-immesse nel ciclo dell´acqua. E´ una delle novità introdotte dalla Giunta regionale della Lombardia, che ha approvato, su proposta dell´Assessore all´Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi, la direttiva per il controllo degli scarichi degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane. "Abbiamo studiato un sistema che non solo permettesse di migliorare ed aumentare i controlli sul trattamento delle acque di scarico, industriali e non - spiega Raimondi - ma che desse anche la massima trasparenza e dunque un controllo diffuso ed esteso, a tutti i cittadini, sulla qualità dell´acqua che viene re-immessa nel ciclo naturale". La direttiva prevede infatti che Arpa elabori annualmente, e pubblichi sul proprio sito web, un rapporto sugli esiti dei controlli degli impianti, evidenziando le carenze riscontrate e formulando proposte per risolverle. Si richiede inoltre che il gestore del servizio idrico garantisca un numero minimo di controlli all´anno e che questi possiedano specifici requisiti di qualità in tutte le fasi, dal prelievo dei campioni alle analisi, fino alla trasmissione dei dati, consentendo in tal modo di prevenire eventuali criticità e di intervenire velocemente quando necessario. "I gestori riscuotono una tariffa e offrono un servizio ai cittadini - continua l´assessore -. Con questo provvedimento proviamo a fare in modo che il servizio offerto sia il più possibile corrispondente alla tariffa che il cittadino paga. E sarà il cittadino stesso a valutare, controllando gli esiti dei controlli sugli impianti". "E´ una novità assoluta nella gestione delle acque - conclude Raimondi -, che mette concretamente la persona al centro di un servizio pubblico così decisivo per la qualità della vita di una comunità".  
   
   
PUGLIA, LIVELLO FIUMI. PROTEZIONE CIVILE: SITUAZIONE VERSO LA NORMALITÀ  
 
Bari, 8 marzo 2011 - L’esondazione dei fiumi Fortore, Carapelle, Candelaro e Saccione non ha provocato grossi problemi alla viabilità stradale e ferroviaria, né ad alcune masserie presenti nelle zone alluvionate. Ha causato però l’allagamento di alcuni terreni agricoli. Lo comunica la Protezione civile regionale pugliese, assicurando che i livelli idrometrici di tutti i fiumi, ingrossati a causa delle forti piogge dei giorni scorsi, si stanno abbassando e stanno raggiungendo soglie non pericolose. In particolare, la criticità che ha interessato nelle giornate di ieri e sabato (5 e 6 marzo) il fiume Fortore, la cui esondazione si è verificata ieri pomeriggio in località Arenaia, nel Comune di Serra Capriola (Fg), rischiando di provocare problemi alla strada statale 16, la stazione di Ripalta ed alcune masserie della zona, ha allagato alcuni terreni agricoli a valle della statale 16. Grazie alla diminuzione dell’intensità delle piogge e alla bassa marea, che ha consentito nella scorsa notte il deflusso a mare delle acque, i livelli idrometrici del Fortore si stanno gradatamente abbassando. In diminuzione anche i livelli della diga di Occhito e dei fiumi Ofanto (le cui aree di espansione si sono allagate), Carapelle (esondato sabato sera tra Ortona e Ortanova), Cervaro, Candelaro(la cui esondazione si è verificata sulla sp 141 all’altezza di una zona paludosa nella zona alla foce del fiume, nel comune di Manfredonia) e Saccione (esondato nella zona tra Serracapriola e Ururi –Cb). Al momento, sono al lavoro le squadre del Consorzio di Bonifica sugli argini del Candelaro, mentre l’attraversamento della strada Sp 60 è stato chiuso poiché il nuovo ponte è ancora in fase di costruzione e la strada attraversa l’alveo del fiume attraverso un passaggio “provvisorio”.  
   
   
SMOG, REFERENDUM A MILANO: COLLEGIO GARANTI DICHIARA AMMISSIBILI TUTTI I QUESITI. ADESSO RISPETTARE VOLONTÀ CITTADINI  
 
Milano, 8 marzo 2011 - “Il Collegio dei Garanti del Comune di Milano si è pronunciato sull’ammissibilità di tutti i cinque referendum consultivi sul traffico e l’ambiente e sulla regolarità e sufficienza delle sottoscrizioni. Sono state suggerite modifiche sui temi del bus di quartiere, del carico e scarico merci nella Cerchia dei Bastioni e degli incentivi a sostegno del trasporto pubblico”. Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, destinatario della comunicazione del Collegio, sottolineando: “Adesso che si è conclusa positivamente questa ampia fase istruttoria è necessario rispettare la volontà dei cittadini, ed è urgente fissare la data della consultazione referendaria, che deve avvenire tra il 30° e il 70° giorno da oggi. Se ci fossero criticità vanno affrontate da subito per non tradire la partecipazione popolare”. I quesiti riguardano l’estensione di Ecopass, il potenziamento dei mezzi pubblici e la pedonalizzazione del centro; il raddoppio degli alberi e del verde pubblico e la riduzione del consumo del suolo; la conservazione del futuro parco dell’area Expo; il risparmio energetico e la riduzione dell’emissione dei gas serra; la riapertura del sistema dei Navigli. Il Presidente Palmeri ha aggiunto che “il Collegio, composto dagli avvocati cassazionisti Ada Lucia De Cesaris, Leonardo Salvemini e Paolo Giuggioli, ha verificato il numero e la regolarità delle sottoscrizioni certificate, dopo l’accertamento tecnico da parte dell’Ufficio Elettorale comunale. È stato evidenziato, in particolare, che ogni proposta rispetta il requisito del quorum dell’1,5% dei cittadini iscritti nelle liste elettorali, pari a 1.000.173”.  
   
   
PROTEZIONE CIVILE IN ABRUZZO: PRONTA RICHIESTA PER EMERGENZA CHIESTO LO STATO DI CALAMITA´ NATURALI  
 
Pescara, 8 marzo 2011 - La Regione è sempre al lavoro per affrontare l´emergenza post alluvione in provincia di Teramo. Nelle prossime ore verrà dichiarato lo stato di calamità naturale, e il primo passo sarà quello di sottoporre la richiesta al Consiglio dei Ministri, tramite una lettera di intenti predisposta dagli uffici regionali. L´assessore alla Protezione Civile Gianfranco Giuliante ha fatto ieri il punto della situazione a Pescara con il presidente Gianni Chiodi: "Il lavoro che la Regione aveva preventivamente messo in atto per la richiesta immediata ai comuni di un report sulle situazioni di maggiore difficoltà e di danno è ormai all´epilogo. Ora siamo in condizione di avere un quadro generale della situazione che ci permette di poter passare alla seconda fase. Auspico che nel giro di pochi giorni possa arrivare la risposta del Consiglio dei Ministri sulla nostra richiesta". L´assessore Giuliante è in contatto continuo con i rappresentanti del governo nazionale: "Il filo diretto con Roma prosegue senza soste. Stiamo però lavorando - prosegue Gianfranco Giuliante - anche e soprattutto a livello locale, di concerto con la Protezione Civile che nell´immediato è scesa in campo con tutte le forze per far fronte alle primissime necessità". Sulla stima dei danni causati dall´alluvione, l´assessore Giuliante spiega: "Siamo nell´ordine di decine di milioni di euro, anche se una stima precisa non possiamo ancora farla, considerando che alcune situazioni devono essere ulteriormente approfondite e definite. In tal senso la Protezione Civile ha però dichiarato in modo puntuale che per tutte quelle che erano le emergenze in atto, si poteva lavorare in somma di urgenza, con il successivo rimborso delle spese, previa documentazione, e così è stato fatto, soprattutto per quelle situazioni che meritavano una immediatezza di intervento. Negli ultimi giorni - ha detto ancora l´assessore Giuliante - la Protezione Civile è scesa in campo con olte cento uomini. La scorsa notte sono infatti stati monitorati alcuni fiumi, oltre alla frana di Notaresco. Siamo stati anche al lavoro in provincia di Pescara e Chieti dove c´era il rischio di esondazione di alcuni corsi d´acqua (fra cuil il fiume Sangro) che sono poi fortunatamente rientrati negli argini. - In Provincia di Teramo - ha concluso l´assessore Giuliante - resta però alta la guardia".