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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Novembre 2006
L´ALTO ADIGE METTE AL BANDO GLI OGM, DAL CONSIGLIO PROVINCIALE IL VIA LIBERA ALLA LEGGE  
 
 La Provincia di Bolzano, almeno per il momento, resterà una zona libera da organismi geneticamente modificati. Lo ha stabilito mercoledì 8 novembre il consiglio provinciale, approvando una proposta di legge presentata dall´assessore all´agricoltura Hans Berger. "Si tratta di un provvedimento pensato nell´interesse dell´agricoltura e dei consumatori", ha commentato Berger dopo il via libera del consiglio. La proposta consiste in una legge transitoria che regola la materia, e che mette al bando gli ogm dal territorio altoatesino. Impossibile, però, porre dei divieti assoluti, visto che da Bruxelles sono già partite delle direttive europee che prescrivono la coesistenza degli organismi geneticamente modificati con le coltivazioni convenzionali e biologiche. "Questo vincolo non lo considero comunque attuabile - precisa Berger - in quanto mette in discussione non solo il principio di sussidiarietà, ma va chiaramente contro i desideri dei consumatori e gli interessi degli agricoltori "convenzionali", in maniera particolare di quelli che operano nel settore del biologico". Grazie alla legge varata dal consiglio provinciale, viene sancito il divieto della semina di organismi geneticamente modificati, almeno fino a quando non subentrerà il principio di coesistenza sancito da Bruxelles. "Con questo provvedimento - prosegue l´assessore provinciale all´agricoltura - andiamo anche a coprire un vuoto legislativo che si è aperto a seguito della sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato il divieto statale agli ogm". Per l´Alto Adige l´obiettivo è, e rimane, la messa al bando di tutti gli organismi geneticamente modificati, e Berger ha già assicurato che verrà fatto tutto il possibile per porre dei paletti alla coesistenza e ridurre al minimo l´impatto con le colture geneticamente modificate. "Si tratta comunque - ammette lo stesso assessore - di un percorso difficile e pieno di ostacoli". .  
   
   
AGROFARMACI - ISAGRO S.P.A., RISULTATI CONSOLIDATI AL 30 SETTEMBRE 2006 RICAVI: 102,1 MILIONI DI EURO (- 30% VS. 2005 PRO-FORMA)  
 
 Milano – Il Consiglio di Amministrazione di Isagro S. P. A. , riunitosi l’ 8 novembre 2006 a Milano, ha esaminato e approvato i risultati consolidati al 30 setembre 2006. “Isagro è entrata in un biennio di transizione per effetto di una situazione congiunturale non favorevole del mercato degli agrofarmaci in generale - dichiara Giorgio Basile, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Isagro – verificatasi in modo particolare in Brasile, sia per una prolungata siccità sia per le difficoltà finanziarie degli agricoltori dovute al rafforzamento del Real rispetto al Dolaro Usa. Confermo peraltro la mia piena fiducia nel progetto di sviluppo di Isagro che è proseguito nel 2006 secondo le linee previste: acquisizioni di società distributive in Brasile, Argentina e Colombia, costituzione di strutture commerciali in Giappone, Messico e Sud Africa e sostanziale completamento dello sviluppo di due nuove molecole generate dalla nostra ricerca innovativa e pronte per essere commercializzate già nel 2007: il tutto con un livello di indebitamento destinato a diminuire dopo gli investimenti già effettuati anche nell’area dela produzione e dela ricerca agronomica. Isagro si attende, dopo il biennio in corso con risultati marginalmente positivi, una progressiva crescita dela redditività negli anni successivi - durante i quali beneficerà dela commercializzazione dei nuovi prodotti e degli investimenti che ho ricordato – come verrà delineato nel business plan che presenteremo al Mercato entro la metà di dicembre. Ciò avverrà nel’ambito di uno scenario che prevede la ripresa e lo sviluppo del mercato brasiliano e più in generale una maggiore domanda di prodotti agricoli sia per la continuata crescita dei Paesi ad alto tasso di sviluppo, quali la Cina e l’India, sia per il forte aumento del fabbisogno di biocarburanti. ” Isagro ha realizzato nei primi nove mesi del 2006 Ricavi pari a Euro 102,078 milioni (in decremento di Euro 43,599 milioni rispeto ai primi nove mesi del 2005 pro-forma per Ias) ed un Risultato netto di Euro 0,406 milioni (rispeto ad un valore pro-forma per Ias di Euro 7,980 milioni nel periodo gennaio¬settembre 2005). I sopra citati decrementi a livello di Ricavi e di Risultato netto, nel periodo gennaio-settembre 2006, sono da attribuire prevalentemente: al’assenza di vendite di Tetraconazolo negli Usa per impieghi sula soia, che erano invece ammontate, nei primi 9 mesi del 2005, a 28 milioni di Dollari Usa, ala riduzione di vendite in Brasile di Tetraconazolo (da Euro 9 milioni nel 2005 ad Euro 0,8 milioni nel 2006) e ala diminuzione dele vendite in Italia a causa dele condizioni climatiche sfavorevoli. Tali decrementi sono stati solo parzialmente controbilanciati da maggiori vendite di prodoti rameici. Con riferimento al’Ebitda al 30 settembre 2006, esso è stato pari ad Euro 4,001 milioni, in diminuzione del’82,4% rispetto agli Euro 22,775 milioni pro-forma delo stesso periodo del 2005, mentre l’Ebit dei primi 9 mesi del 2006 si è attestato su di un valore negativo di Euro 0,356 milioni, rispeto agli Euro 18,412 milioni pro-forma al 30 settembre 2005. Il Risultato ante imposte dei primi 9 mesi 2006 è stato negativo per Euro 0,711 milioni, in decremento di Euro 14,967 milioni rispetto agli Euro 14,256 milioni pro-forma dei primi 9 mesi 2005, mentre il Risultato netto di Gruppo al 30 settembre 2006 è stato stimato in Euro 0,406 milioni, in diminuzione di Euro 7,574 milioni (- 94,9%) rispetto al valore di Euro 7,980 milioni dei primi 9 mesi 2005 pro-forma. Con riferimento al sopraccitato livello di Risultato netto, in particolare, si osserva che esso include, nel’ambito dela voce inerente le “attività destinate ala dismissione”, proventi pari a Euro 1,830 milioni derivanti dalla plusvalenza realizzata sulla cessione del 41% del capitale sociale di Isam Srl. Con riferimento invece ai dati consolidati trimestrali – sempre poco significativi per Isagro, che vende prevalentemente a distributori nazionali con autonome politiche stagionali di approvvigionamento – relativi al periodo luglio-settembre 2006 rispetto a quelli pro-forma del medesimo periodo del 2005, si segnala che: i Ricavi sono ammontati a Euro 22,435 milioni (verso + 34,558 milioni Euro); l’Ebitda è stato negativo per Euro 1,516 milioni (verso + 2,776 milioni Euro); l’Ebit è stato negativo per Euro 3,034 milioni (verso + 1,314 milioni Euro); il Risultato ante imposte è stato negativo per Euro 4,329 milioni (verso + 1,277 milioni Euro). Dal punto di vista patrimoniale si osserva che: il Capitale fisso netto è passato dagli Euro 75,176 milioni al 30 settembre 2005 agli Euro 83,419 milioni al 30 settembre 2006, segnando dunque un incremento di Euro 8,243 milioni prevalentemente a seguito della prosecuzione del’attività di investimento nelo sviluppo di nuove molecole, del rafforzamento della struttura produttiva dei prodotti proprietari, con il completamento dei nuovi impianti di Bussi sul Tirino e di Panoli (India) e della costruzione, tuttora in corso, del nuovo centro di ricerca agronomica presso il sito di Novara; il Capitale circolante netto è passato dagli Euro 84,259 milioni del 30 settembre 2005 agli Euro 111,874 milioni al 30 settembre 2006, segnando così un incremento del 32,8%. Tale incremento è dovuto principalmente al’aumento dei livelli di stock di materie prime strategiche (in primo luogo, Tetraconazolo tecnico, in buona parte dovuto ale minori vendite in Brasile), all’allungamento dei tempi di incasso dai nostri distributori brasiliani, a seguito del congiunturale peggioramento delle condizioni economico-finanziarie degli agricoltori del Paese ed ala diminuzione dei debiti commerciali per Euro 15,300 milioni, dovuta a minori acquisti di prodotti e servizi; i Mezzi propri al 30 settembre 2006 ammontano ad Euro 67,101 milioni, in decremento di Euro 2,667 milioni rispetto al valore al 30 settembre 2005; i Debiti finanziari netti al 30 settembre 2006 hanno raggiunto gli Euro 121,514 milioni, in aumento di Euro 38,811 milioni al 30 settembre 2005. Con riferimento al valore dei debiti finanziari netti al 30 settembre 2006, si fa notare che il rapporto debiti finanziari netti / mezzi propri è passato da 1,19 al 30 settembre 2005 a 1,81 al 30 settembre 2006. Previsione sul’andamento dei risultati Isagro si atende per il 2006 il conseguimento di un risultato marginalmente positivo, netamente inferiore sia a quelo del 2005 che a quelo stimato nel business plan 2006-10, presentato ala Comunità Finanziaria nel’otobre 2005. Al momento peraltro non è ancora possibile quantificare, con un alto grado di affidabilità, una previsione dei risultati economici per l’intero 2006, poiché questi sono molto sensibili al’andamento dela campagna agricola in Brasile - da poco iniziata – che, a seguito dela acquisizione del 50% di Sipcam Agro, avvenuta il 2 ottobre scorso, vede Isagro per la prima volta diretamente impegnata nel’attività distributiva in tale importante mercato. Per quanto riguarda la struttura patrimoniale, si segnala che l’indebitamento raggiunto a seguito dele recenti acquisizioni in Sud America toccherà il suo massimo nel corso del Iv trimestre 2006 per poi iniziare una fase di progressiva diminuzione prevalentemente per effetto dela programmata riduzione degli stock esistenti. .  
   
   
GOLOSARIA, IL 12 E 13 NOVEMBRE A PALAZZO MEZZANOTTE (SEDE DI BORSA ITALIANA) LA LOMBARDIA PRESENTA UN "UNDICI" IMBATTIBILE LA VICEPRESIDENTE VIVIANA BECCALOSSI PREMIA AIMO MORONI IL GRANDE CHEF HA CREATO SUPER-PANINI CON PRODOTTI TIPICI  
 
Milano - Grana Padano, Salame di Varzi, Bresaola, Bitto, Pinot Nero dell´Oltrepò, Salame d´Oca di Mortara, Sforzato della Valtellina, Olio Extravergine del Garda, Provolone Valpadana, Bollicine di Franciacorta, Pere Mantovane. Questa è soltanto una delle formazioni della Lombardia pronta a "scendere in tavola" a Golosaria", la rassegna eno-gastronomica in programma a Milano il 12 e 13 novembre a Palazzo Mezzanotte, presentata ieri in Regione dalla vicepresidente e assessore regionale all´Agricoltura, Viviana Beccalossi. Due giornate di incontri, dibattiti e soprattutto assaggi di centinaia di prodotti tipici italiani in mostra su tre piani, uno dei quali dedicato alla Lombardia. "E ci siamo limitati ad indicare - afferma Viviana Beccalossi - undici prodotti-simbolo. Una squadra rigorosamente lombarda, ben assortita, di assoluta eccellenza, che non teme il confronto con nessuna altra compagine enogastronomia italiana o internazionale. Un team che, insieme ad altri 230 prodotti tipici del territorio, è sempre più protagonista di un mercato, quello dei prodotti di qualità, in forte e costante crescita". La presentazione della "due giorni" milanese e della guida "Golosario 2007", curata da Paolo Massobrio per il Club di Papillon, è stata anche l´occasione per rilanciare la sfida alla promozione delle produzioni lombarde. "Un appello - aggiunge Viviana Beccalossi - che mi auguro venga accolto dalle famiglie lombarde soprattutto in vista delle prossime festività. Sono sempre più i consumatori che cercano un prodotto sicuro, ma anche particolare e qualitativamente elevato. Tutte richieste che devono essere garantite dalle istituzioni e infatti da tempo siamo al lavoro per cementare un vero e proprio rapporto fiduciario tra produttore e consumatore. L´impegno della Regione per garantire che il sistema delle regole sia osservato, i disciplinari applicati, i controlli effettuati e le infrazioni punite, è forte e rigoroso". Premio Ad Aimo Moroni E Panino Ai Prodotti Tipici - Anche un panino può esaltare i sapori e i profumi dei nostri prodotti tipici. Soprattutto se il panino è proposto da un grande chef come Aimo Moroni. Durante la presentazione della guida "Il Golosario 2007" il patron del celebre ristorante milanese "Aimo e Nadia" è stato premiato per l´attività fin qui svolta dalla vicepresidente Beccalossi, con l´opera d´arte "Sulla bocca di tutti", un forchettone con foglia, dell´artista Nicola Salvatore. Per l´occasione Aimo Moroni ha proposto i due "Panini di Golosaria", entrambi rigorosamente a base di prodotti tipici italiani. Pane all´origano, melanzane, pomodori, timo, mozzarella ed una leggera base di pesto al basilico, la proposta vegetariana; pane di polenta, filetto di maialino, lardo e composta di mele cotogne per chi invece desidera sapori un po´ più accentuati. "Le statistiche - conclude Viviana Beccalossi - indicano che circa il 20% della popolazione, in particolare al nord e centro Italia, pranza fuori di casa. Molto spesso questo rito si consuma rapidamente e con un panino. Aimo Moroni ha dimostrato che anche per il popolo del ´mordi e fuggi´, possono esserci soluzioni sane e genuine". .  
   
   
DAVIDE CAMPARI-MILANO S.P.A. RISULTATI DEI PRIMI NOVE MESI AL 30 SETTEMBRE 2006: VENDITE NETTE € 626,9 MILIONI (+15,4%) UTILE DEL GRUPPO PRIMA DELLE IMPOSTE € 113,7 MILIONI (+0,9%)  
 
Milano -  Il Consiglio di Amministrazione di Davide Campari-milano S. P. A. Ha approvato  il 9 novembre 2006 -  la Relazione Trimestrale al 30 settembre 2006. L risultati del Gruppo Campari dei primi nove mesi del 2006 sono stati positivi, grazie al contributo delle recenti acquisizioni (Glen Grant e Teruzzi & Puthod), dei nuovi brand in distribuzione (Jack Daniel’s, il portafoglio di C&c e Midori), e della crescita organica.
Risultati consolidati 1 gennaio - 30 settembre 1 gennaio - 30 settembre Variazione a cambi Variazione a cambi
2006 € milioni 2005 € milioni effettivi costanti
Vendite nette 626,9 543,3 15,4% 14,0%
Margine commerciale 170,8 158,6 7,7% 6,8%
Ebitda prima di oneri e proventi non ordinari 139,2 132,4 5,2% 4,6%
Ebitda Risultato della gestione ordinaria 139,1 135,9 2,4% 1,8%
= Ebit prima di oneri e proventi non ordinari 125,2 119,5 4,7% 4,2%
Risultato operativo = Ebit 125,1 123,1 1,7% 1,2%
Utile del Gruppo prima delle imposte 113,7 112,8 0,9% 0,3%
Risultati Consolidati Dei Primi Nove Mesi Del 2006 Nei primi nove mesi del 2006 le vendite del Gruppo sono state pari a € 626,9 milioni, in crescita del 15,4% (+14,0% a cambi costanti). La variazione complessiva delle vendite consolidate è stata generata da una crescita organica del 4,2% e da un impatto positivo dei cambi del 1,4%. La crescita esterna, pari al 9,8%, è stata determinata dalle recenti acquisizioni (lo Scotch whisky Glen Grant e i vini Teruzzi & Puthod) e dai brand di terzi oggetto dei nuovi accordi di distribuzione (il portafoglio spirit di C&c sui mercati statunitense e brasiliano, il liquore Midori e il gin Martin Miller’s sul mercato statunitense, e Jack Daniel’s e gli altri brand di Brown-forman sul mercato italiano). Il margine commerciale si è attestato a € 170,8 milioni, evidenziando una crescita del 7,7% (+6,8% a cambi costanti) e un’incidenza sulle vendite pari al 27,2%. La variazione è attribuibile per il 3,0% alla crescita organica, per il 3,8% alla crescita esterna e per il 0,9% al positivo effetto cambi. L’ebitda prima di proventi e oneri non ordinari è stato di € 139,2 milioni in crescita del 5,2% (+4,6% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 22,2%. L’ebitda è stato di € 139,1 milioni, in crescita del 2,4% (+1,8% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 22,2%. Il Risultato della gestione ordinaria (Ebit prima di oneri e proventi non ordinari) è stato di € 125,2 milioni, in crescita del 4,7% (+4,2% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 20,0%. Il Risultato Operativo (Ebit) è stato di € 125,1 milioni, in crescita del 1,7% (+1,2% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 20,0%. L’utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza è stato di € 116,5 milioni, in crescita del 0,6%. L’utile del Gruppo prima delle imposte è stato di € 113,7 milioni, in crescita del 0,9% (+0,3% a cambi costanti). Al 30 settembre 2006 l’indebitamento finanziario netto è pari a € 418,7 milioni (€ 479,5 milioni al 30 giugno 2006). Si segnala che in data 15 marzo 2006, il Gruppo Campari ha perfezionato l’acquisto dei marchi di Scotch whisky Glen Grant, Old Smuggler e Braemar e dei relativi asset, per un corrispettivo, pagato in contanti, di € 128,9 milioni. L’acquisizione è stata finanziata con indebitamento bancario. Si segnala inoltre che il debito per esercizio di put option relativo a Skyy Spirits, Llc è stato riportato al 30 settembre 2006 in funzione dell’operazione perfezionata in data 2 novembre 2006 e relativa all’acquisto dell’ultima quota pari al 11% di Skyy Spirits, Llc, per un controvalore di € 49 milioni circa, pagato in contanti e finanziato con mezzi propri. Vendite Consolidate Dei Primi Nove Mesi Del 2006 Il segmento spirit, che rappresenta il 69,0% del fatturato, ha registrato una variazione positiva delle vendite del 20,7%, determinata da una crescita organica del 5,4%, da un impatto positivo dei cambi del 2,1% e da una crescita esterna positiva del 13,3%. La crescita esterna è stata generata dai neo-acquisiti Scotch whisky Glen Grant, Old Smuggler e Braemar, e dai nuovi accordi distributivi, tra cui, in particolare, quelli relativi al portafoglio spirit di C&c sui mercati statunitense e brasiliano, al liquore Midori sul mercato statunitense e al whisky Jack Daniel’s sul mercato italiano. Il brand Campari ha registrato una crescita del 1,2% a cambi costanti (2,8% a cambi effettivi). L’introduzione del nuovo packaging è in corso secondo quanto previsto. Le vendite di Skyy hanno registrato una crescita del 10,3% a cambi costanti (+12,1% a cambi effettivi), grazie a un positivo andamento sia negli Stati Uniti (+9,4% a cambi costanti) sia nei mercati internazionali (oltre il 20%). Con riferimento alle altre marche principali, il segmento spirit ha beneficiato dell’andamento decisamente positivo di Aperol (+19,5%), Ouzo 12 (+12,3%) e dei brand brasiliani (+10,8% a cambi costanti); Campari Soda e Cynar hanno chiuso i primi nove mesi del 2006 in calo rispettivamente del 0,8% e 7,5% a cambi costanti. Relativamente ai brand in licenza, si segnala il positivo andamento di tequila 1800 (+11,4% a cambi costanti), degli Scotch whisky (+10,7% a cambi costanti) e di J~germeister (+1,7% a cambi costanti). Il segmento wine, pari al 12,8% del fatturato, ha registrato una crescita del 6,0%, determinata da una variazione organica del 2,1%, da un impatto positivo dei cambi del 0,5% e da una crescita esterna del 3,5%, generata dalla neo-acquisita Teruzzi & Puthod. L’andamento positivo del segmento è stato trainato dagli spumanti Cinzano (+13,2% a cambi costanti), i vermouth Cinzano (+6,7% a cambi costanti) e dai vini Sella & Mosca (+0,8%). Relativamente agli altri marchi del Gruppo, le vendite hanno registrato una crescita per Mondoro e una contrazione per Riccadonna. Le vendite di soft drink, pari al 16,8% del fatturato e realizzate quasi interamente sul mercato italiano, evidenziano l’andamento positivo di Crodino (+2,8%), mentre le vendite delle bevande gassate risultano sostanzialmente in linea con lo scorso anno. Relativamente alla marca di terzi Lipton Ice Tea (+5,3% nei primi nove mesi del 2006), si segnala che di comune accordo con il proprietario del marchio, la distribuzione cesserà il 31 dicembre 2006. La capacità contributiva della marca era comunque estremamente ridotta. Relativamente alla ripartizione geografica, le vendite dei primi nove mesi del 2006 sul mercato italiano, pari al 44,3% delle vendite, hanno registrato una crescita del 4,9%. L’italia ha beneficiato del positivo contributo della crescita esterna (+4,2%), derivante principalmente da Glen Grant e dalla distribuzione di Jack Daniel’s e degli altri brand di Brown-forman, iniziata a maggio 2005; il business esistente ha registrato una crescita delle vendite del 0,7%. Le vendite in Europa, pari al 18,8% delle vendite consolidate, hanno segnato una crescita del 16,7%, determinata da una crescita esterna del 11,3% generata principalmente dai nuovi brand (Glen Grant e Teruzzi & Puthod) e una crescita organica del 5,5%. Per quanto riguarda l’area Americhe, le cui vendite sono pari al 32,3% del totale, il mercato Usa ha registrato una crescita organica del 10,5%, una crescita esterna del 27,0% e un effetto cambi positivo del 1,7%. In Brasile le vendite hanno registrato una crescita organica del 6,7% a cambi costanti, un effetto cambi positivo del 16,8% e un impatto negativo a livello di crescita esterna del 2,2%. L’area resto del mondo (che include anche le vendite duty free), pari al 4,6% del fatturato totale, è cresciuta complessivamente del 12,9%, trainata da una crescita organica del 9,3%. Altre Delibere Fusione per incorporazione di Barbero 1891 S. P. A. In Davide Campari-milano S. P. A. In data 8 novembre è stata deliberata la fusione per incorporazione di Barbero 1891 S. P. A. In Davide Campari-milano S. P. A. Da parte dei rispettivi consigli di amministrazione ai sensi dell’articolo. 2502 cod. Civ. L’efficacia della fusione è prevista in data 1 dicembre 2006. I relativi effetti contabili e fiscali saranno retrodatati al 1 gennaio 2006. .
 
   
   
BARILLA, MONDO AGRICOLO, REGIONE INSIEME PER SOSTENERE LA PRODUZIONE DI GRANO DURO DI QUALITA´ IN EMILIA-ROMAGNA. PRESENTATO IERI A BOLOGNA IL CONTRATTO QUADRO DI FILIERA PER FORNIRE 30 MILA TONNELLATE DEL CEREALE ALL´AZIENDA DI PARMA.  
 
Bologna, - Un´innovativa alleanza tra mondo agricolo, Barilla e Regione Emilia-romagna per sostenere lo sviluppo della coltivazione del grano duro di qualità lungo l´intera filiera, fare dell´Emilia-romagna un polo di eccellenza per la produzione di questo cereale e fornire all´azienda di Parma un prodotto assolutamente competitivo sotto il profilo della qualità rispetto ai grani di importazione. Questi gli obiettivi del contratto quadro firmato oggi a Bologna, presso la sede della Regione e alla presenza dell´assessore regionale all´agricoltura Tiberio Rabboni, dal direttore generale Divisione Pasta della Barilla Nicola Ghelfi, dai rappresentanti della Società Produttori Sementi, delle organizzazioni dei produttori Op Grandi Colture, Cereali Romagna, Esperia, Progeo e dei Consorzi agrari di Parma e Piacenza. L´accordo riguarda l´intera filiera della produzione del grano duro: dall´industria sementiera fino all´industria di trasformazione e prevede il conferimento alla Barilla, per la campagna cerealicola 2006-2007, di 30 mila tonnellate di grano duro di alta qualità prodotte in Emilia-romagna. "Si apre per l´Emilia-romagna la possibilità di diventare un polo produttivo di rilievo nazionale - ha detto l´assessore Rabboni - per l´alta qualità del nostro grano duro che ha un elevato contenuto proteico, per la qualità professionale dei nostro operatori agricoli e naturalmente per la qualità e la forza commerciale della Barilla. Per il mondo agricolo questo accordo e il modello organizzativo che lo sostiene sono la risposta strategica al venir meno degli aiuti comunitari che hanno costituito la stella polare del passato. La Regione ha promosso questo accordo e si appresta a sostenerlo anche con proprie risorse finanziarie nei confronti delle organizzazioni agricole". "Questo progetto -ha spiegato Nicola Ghelfi - è un primo importante passo verso un obiettivo fondamentale: poter disporre di grani eccellenti direttamente in Italia, riducendo significativamente la dipendenza del settore della pasta dall´estero. Oggi infatti, come noto, il nostro paese non riesce a soddisfare la domanda interna di grano duro. Ritengo quindi fondamentale il coinvolgimento della Regione Emilia-romagna che ha creduto in un progetto destinato a far ricadere i suoi benefici sull´intero comparto agricolo-industriale regionale. Ci auguriamo che l´esempio dell´Emilia Romagna venga seguito anche dalle altre regioni". "L´accordo - ha aggiunto Ghelfi - ci permetterà di disporre, in prossimità del nostro sito produttivo e del mulino attualmente in costruzione, di grano duro di alta qualità, con un rafforzamento competitivo dell´intera filiera. " Il contratto quadro, che è stato illustrato anche da Ercole Borasio direttore della Società Produttori Sementi di Bologna e da Marco Pancaldi presidente di Esperia, in rappresentanza delle Organizzazioni dei produttori, si configura come un progetto pilota, e dovrebbe costituire un esempio verso un modello innovativo di integrazione tra agricoltura, industria ed istituzioni anche per altre produzioni regionali. A supporto di questo progetto l´Assessorato regionale all´agricoltura metterà a disposizione gli aiuti destinati all´assistenza tecnica e contrattuale che le Organizzazioni dei produttori e i Consorzi Agrari realizzano per i propri agricoltori soci, per il rispetto del disciplinare di produzione e per la sottoscrizione degli accordi di coltivazione. Obiettivo più ambizioso è infine la possibilità che i contratti quadro di questo tipo possano trovare spazio, per la parte agricola, nel prossimo Piano di Sviluppo Rurale, come strumenti di supporto alla realizzazione di progetti di filiera. La Situazione Attuale - Le misure connesse alla riforma della Politica Agricola Comunitaria hanno determinato, negli ultimi anni, una sensibile riduzione nelle superfici coltivate a grano duro. Anche la qualità, soprattutto per quanto riguarda il contenuto proteico, è stata penalizzata dal nuovo assetto. Nella regione Emilia Romagna la duro-granicoltura è sempre stata di qualità significativamente superiore alla media ed ha sempre rappresentato un esempio di capacità e competenza. La coltivazione del grano duro ha subito gli eventi imposti dal regime di sussidi europeo e dalla fine degli anni ´90 si è drasticamente ridotta, fin quasi a scomparire, a causa del venir meno dei contributi. Oggi ci sono le condizioni per un recupero significativo di tale opportunità produttiva. Barilla è oggi il maggiore utilizzatore mondiale di grano duro per produzione di pasta con oltre 1. 250. 000 tonnellate di grano, equivalenti a 900 mila tonnellate di pasta. In Italia, il fabbisogno di grano duro del gruppo è pari a 900 mila tonnellate all´anno e nel 2005 è stata avviata a Parma la costruzione di un grande molino, integrato con i pastifici, che a regime sarà in grado di assorbire 300 mila tonnellate di grano duro all´anno. A questo impianto verrà prevalentemente destinata la quasi totalità della produzione prevista dal progetto pilota, pari a 30 mila tonnellate. Tale quantitativo costituisce circa il 20% della produzione regionale di grano duro. Cosa Prevede Il Contratto - Il contratto quadro viene stipulato tra la Barilla come acquirente del grano duro che stipula i "contratti di filiera" con le Organizzazioni di Produttori per un volume totale di circa 30 mila tonnellate per il primo anno di avvio del progetto pilota; le Organizzazioni di Produttori O. P. Grandi Colture Emilia-romagna Società Cooperativa Agricola di Ferrara, Cereali Romagna S. R. L. Di Forlì, Esperia Soc. Cons. A r. L. Di Bologna, Progeo Società Cooperativa Agricola di Reggio Emilia e Consorzi Agrari di Parma e Piacenza, come produttori/stoccatori del grano duro, che vendono e consegnano il grano a Barilla e stipulano con i singoli agricoltori soci gli accordi di coltivazione; la Società Produttori Sementi di Bologna, che rappresenta il fornitore del seme delle varietà identificate dal disciplinare, sviluppate con intensa attività di ricerca e sviluppo, in parte sostenuta anche dalla Regione Emilia-romagna. Il contratto quadro prevede l´utilizzo di varietà specifiche quali: Normanno, Levante, Saragolla e Svevo, particolarmente adatte all´utilizzo dell´industria pastaria; il prezzo legato al listino della Borsa Merci di Bologna e premi concordati legati ad una griglia qualitativa che tiene conto del contenuto proteico e di altri fattori, dei servizi prestati e dell´adesione al progetto; la consegna programmata e ripartita nell´arco della campagna ; il rispetto di un disciplinare di coltivazione e conservazione del grano duro, in linea con il Disciplinare di produzione integrata realizzato dalle Regione Emilia-romagna; accordi di coltivazione tra stoccatori e aziende agricole socie per trasferire i vantaggi e gli impegni fino all´agricoltore. .  
   
   
AUTOGRILL 3° TRIMESTRE E DEI PRIMI 9 MESI 2006 : UTILE NETTO DI COMPETENZA DEL GRUPPO A 90,4M€, +23,4%, NEL 3° TRIMESTRE 2006 E A 140M€, +18,3%, NEI PRIMI 9 MESI DELL’ANNO  
 
 Milano – Il Consiglio di Amministrazione di Autogrill S. P. A. (Milano: Agl Im), riunitosi 8 novembre 2006 , ha esaminato e approvato i risultati consolidati del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2006. Dati economici consolidati del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 20061 Ricavi Nel terzo trimestre, caratterizzato dall’alta stagionalità, Autogrill ha riportato ricavi consolidati per 1. 071,7m€, in aumento del 5,6% rispetto ai 1. 014,7m€ del corrispondente periodo 2005. In Nord America, in crescita del 4,8%, il canale aeroporti ha registrato risultati in netta controtendenza rispetto all’andamento negativo del traffico passeggeri; in Europa, il progresso del 9,2%, riflette la ripresa del traffico autostradale e le nuove aperture nei canali aeroporti, stazioni e fiere. Aldeasa S. A. (joint-venture paritetica con Altadis S. A. ), consolidata dal primo maggio 2005 con il metodo proporzionale, nel terzo trimestre ha contribuito ai ricavi del Gruppo con 107,6m€, in progresso dal 10,1% rispetto ai 97,7m€ del terzo trimestre 2005, nonostante le restrizioni applicate dal mese di agosto a garanzia della sicurezza aeroportuale. Nei primi nove mesi Autogrill ha riportato ricavi consolidati per 2. 840m€, in aumento del 12,1% rispetto ai 2. 532,6m€ del corrispondente periodo 2005. Aldeasa ha contribuito ai ricavi del Gruppo per 272,6m€ rispetto ai 157,2m€ dei primi nove mesi del 2005. Ebitda Il Gruppo ha chiuso il terzo trimestre con un Ebitda di 194,6m€, in progresso del 7,2% rispetto ai 181,5m€ del corrispondente periodo 2005. Un risultato che riflette, oltre al miglioramento delle attività in tutte le aree geografiche e i canali, anche la plusvalenza di 9,3m€ realizzata sulla cessione di una parte rilevante del patrimonio immobiliare di Aldeasa. Escludendo la componente non ricorrente, l’Ebitda margin è passato dal 17,9% del terzo trimestre 2005 al 17,3% del terzo trimestre 2006 (18,2% inclusa la componente non ricorrente). Nei nove mesi l’Ebitda consolidato si è attestato a 398,7m€, in aumento del 6,8% rispetto ai 373,2m€ dei primi nove mesi del 2005, con un contributo di Aldeasa, esclusa la plusvalenza, pari a 27,9m€ rispetto ai 19,4m€ del corrispondente periodo 2005. L’ebitda margin è passato dal 14,7% al 14%, inclusa la plusvalenza di Aldeasa e la componente non ricorrente di 7,3m€ del 2005. La maggior quota di attività retail & duty-free seguita all’acquisizione di Aldeasa e il differente periodo di consolidamento della società rispetto all’esercizio precedente (9 mesi nel 2006 rispetto a 5 mesi nel 2005) hanno contribuito alla crescita dell’Ebitda in valore assoluto, pur comportando una diluizione a livello di Ebitda margin. Ebit Nel terzo trimestre Autogrill ha riportato un risultato operativo di 154,1m€, in progresso del 10,9% rispetto ai 138,9m€ del corrispondente periodo 2005, con un Ebit margin passato dal 13,7% al 14,4%. L’effetto diluitivo delle attività retail & duty-free sull’Ebitda margin viene riassorbito a livello di Ebit margin per la minor incidenza degli investimenti e dei relativi ammortamenti di questo segmento di business rispetto alla ristorazione. Nei nove mesi l’Ebit consolidato è stato pari a 275,5m€, +9,7% rispetto ai 251,1m€ dei primi nove mesi del 2005, con un’incidenza del margine sui ricavi passata dal 9,9% al 9,7%. Utile netto di competenza del Gruppo Autogrill ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto di competenza del Gruppo in aumento del 23,4%, a 90,4m€, rispetto ai 73,3m€ del corrispondente periodo 2005. Al netto della plusvalenza di Aldeasa e del beneficio fiscale derivante dalla fusione della società in Retail Airport Finance S. L. (che ha quindi assunto la denominazione di Aldeasa), l’utile netto di competenza del Gruppo sarebbe stato pari a 76,5m€. Nei nove mesi Autogrill ha riportato un utile netto del Gruppo pari a 140m€, con un progresso del 18,3% rispetto ai 118,3m€ dei primi nove mesi dello scorso anno. Al netto della plusvalenza e del beneficio fiscale, l’utile netto del Gruppo sarebbe risultato pari a 128,9m€. Dati patrimoniali consolidati del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2006 Investimenti tecnici Nel terzo trimestre sono stati realizzati investimenti tecnici per 48,3m€, stabili rispetto ai 48,5m€ del corrispondente periodo 2005 e per oltre il 65% destinati ad attività di sviluppo e ristrutturazione della rete. Invariati anche gli investimenti tecnici nei primi nove mesi dell’anno, pari a 129,8m€ rispetto ai 129,7m€ del corrispondente periodo 2005, destinati per oltre il 75% a progetti di sviluppo e ristrutturazione, fra cui quelli negli aeroporti di Seattle, Minneapolis e Washington Dulles e nelle aree di servizio sulla New York Thruway e l’Ohio Turnpike negli Stati Uniti, oltre a numerosi interventi sul canale autostradale in Italia, con particolare riferimento al tratto meridionale della A14 Adriatica. Posizione finanziaria netta2 La maggiore generazione di cassa rispetto ai primi nove mesi del 2005 (306,6m€ al 30 settembre 2006, +8,5% rispetto ai 282,6m€ al 30 settembre 2005) ha consentito di autofinanziare gli investimenti tecnici e la distribuzione dei dividendi (61,1m€), riducendo l’indebitamento finanziario netto a 737,8m€ rispetto ai 927,5m€ al 31 dicembre 2005. Negli ultimi dodici mesi (dal 30 settembre 2005 al 30 settembre 2006), l’indebitamento finanziario netto si è ridotto di 221,2m€ (191,4m€ a cambi costanti), passando da 959m€ a 737,8m€. Dati economici del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2006 per macroaree di attività Nord America e area del Pacifico La controllata americana Autogrill Group, Inc. (100% Autogrill)3 ha chiuso il terzo trimestre con ricavi in progresso del 4,8%, a 593,1m$ rispetto ai 565,9m$ del corrispondente periodo 2005. A fronte di una flessione del 2,6% del traffico passeggeri (fonte: A. T. A. ) dovuta a una contingente riduzione dei voli per contrastare l’aumento dei costi energetici, i ricavi del canale aeroporti si sono attestati a 439,7m$, in crescita del 5,4% rispetto ai 417,2m$ del terzo trimestre 2005. Un risultato conseguito per effetto di una strategia basata sull’uso di prodotti branded, sull’introduzione di nuove formule e sull’espansione dell’orario di servizio. Il canale autostrade ha riportato ricavi per 140,6m$, +3,3% rispetto ai 136,1m$ del terzo trimestre 2005, nonostante l’impatto sul traffico dell’aumento del prezzo della benzina. Nei nove mesi i ricavi di Autogrill Group, Inc. Hanno evidenziato un incremento del 5,3%, chiudendo il periodo a 1. 602,5m$ rispetto ai 1. 522,3m$ dei primi nove mesi del 2005. I ricavi del canale aeroportuale, pari a 1. 236,7m$, sono risultati in aumento del 5,8% rispetto ai 1. 169m$ dei primi nove mesi dello scorso anno, a fronte di una flessione dell’1,4% del traffico aereo (fonte: A. T. A. ), mentre in autostrada i ricavi si sono attestati a 331,6m$, +4% rispetto ai 318,8m$ del corrispondente periodo 2005. Nel terzo trimestre l’Ebitda ha raggiunto i 100m$, +4,6% rispetto ai 95,6m$ del corrispondente periodo 2005, con un Ebitda margin al 16,9%, sostanzialmente invariato rispetto al 16,8% del terzo trimestre 2005. Nei nove mesi l’Ebitda è stato pari a 228,6m$, +4,8% rispetto ai 218,2m$ dei primi nove mesi del 2005, con un Ebitda margin invariato al 14,3%. Europa In Europa Autogrill ha realizzato ricavi per 497,5m€, in crescita del 9,2% rispetto ai 455,6m€ del terzo trimestre 2005. Un risultato conseguito grazie al positivo andamento delle attività in tutti i Paesi dell’area ad eccezione della Svizzera, che ha risentito dei lavori di ristrutturazione in corso nel suo principale punto vendita di Pratteln. In progresso del 7,9% l’autostrada, dove i ricavi si sono attestati a 401m€ rispetto ai 371,7m€ del corrispondente periodo 2005, con incrementi rilevanti in Italia (+11,2%) e Spagna (+6,3%). L’ampliamento del network e il positivo andamento degli scali già in portafoglio hanno portato i ricavi del canale aeroporti a 31,1m€, in crescita del 40,4% rispetto ai 22,2m€ del terzo trimestre 2005. In aumento anche i ricavi nelle stazioni ferroviarie, pari a 23,4m€, +6,4% rispetto ai 22m€ del corrispondente periodo 2005, con risultati particolarmente positivi in Spagna (+16,9%), dopo l’apertura dei punti vendita a Toledo e la ristrutturazione dei locali di Madrid Atocha. Nei nove mesi i ricavi in Europa si sono attestati a 1. 279,9m€, in crescita del 9,4% rispetto ai 1. 169,6m€ dei primi nove mesi del 2005. In progresso dell’8% l’autostrada, dove si sono registrati ricavi per 1. 001,1m€ rispetto ai 927,3m€ del corrispondente periodo 2005, e del 38,3% gli aeroporti, che hanno chiuso il periodo a 78,4m€ rispetto ai 56,7m€ dei primi nove mesi del 2005. Le stazioni ferroviarie hanno riportato un incremento del 2,6%, passando dai 65,6m€ del 2005 ai 67,3m€ del 2006. Nel terzo trimestre Autogrill in Europa ha realizzato un Ebitda di 99,4m€, in aumento dell’1,5% rispetto ai 97,8m€ del terzo trimestre 2005, con un’incidenza sulle vendite passata dal 21,5% al 20% per effetto della maggiore crescita delle attività retail (soprattutto lotterie e libri in Italia) rispetto alla ristorazione. Nei nove mesi l’Ebitda è stato pari a 195m€, +3,3% rispetto ai 188,8m€ del corrispondente periodo 2005, con un Ebitda margin passato dal 16,1% al 15,2%. Aldeasa Aldeasa ha chiuso il terzo trimestre con 215,2m€ di ricavi, in crescita del 10,1% rispetto ai 195,4m€ del terzo trimestre 2005. Un risultato cui ha contribuito lo sviluppo degli aeroporti sia in Spagna (+5,8%) che all’estero (+36,9%), in particolare negli scali di Cile, Giordania e Messico, oltre che nei nuovi locali di Kuwait City. In aumento del 7,9% la divisione "palazzi e musei", grazie soprattutto ai punti vendita di Barcellona e Siviglia. Nei primi nove mesi la società ha riportato ricavi per 545,2m€, in progresso dell’11,7% rispetto ai 488m€ del corrispondente periodo 2005, con un incremento del 7% negli aeroporti spagnoli e del 40% negli scali internazionali. Nel terzo trimestre l’Ebitda di Aldeasa, esclusa la plusvalenza realizzata sulla vendita degli immobili, si è attestato a 27,6m€, +20,1% rispetto ai 23m€ del terzo trimestre 2005, con un’incidenza sulle vendite passata dall’11,8% al 12,9% per effetto dei maggiori livelli di attività. Nei nove mesi, al netto della plusavalenza, l’Ebitda è passato dai 55,9m€ del 2005 ai 55,8m€ del 2006, con un Ebitda margin del 10,2% rispetto all’11,5% dello scorso esercizio, scontando i costi di avviamento delle attività negli scali di Kuwait City e Madrid Barajas. Acquisizioni Agli inizi di ottobre, Host International of Canada (100% Autogrill) ha finalizzato l’acquisizione di Air Terminal Restaurant (Atr) da Cara Operations Limited, il principale operatore di ristorazione integrata del Canada. Air Terminal Restaurant, che nel 2005 ha riportato ricavi per Can 74m$ (49,1m€4) e un Ebitda di Can 9m$ (6m€4), rientrerà nel perimetro di consolidamento del Gruppo a partire dall’ultimo trimestre 2006. La divisione conta circa 1. 000 addetti e gestisce oltre 90 punti vendita di ristorazione e retail in nove aeroporti canadesi (Calgary, Edmonton, Kamloops, Montreal, Ottawa, Saskatoon, Toronto, Vancouver e Winnipeg) con il più ricco portafoglio marchi del Paese. L’operazione, approvata dell’Autorità Antitrust e dagli organi locali competenti, si è conclusa all’enterprise value di circa Can 62 m$ (43,6 m€5), per un multiplo compreso tra 6 e 7 volte l’Ebitda. Il 20 ottobre 2006 Autogrill ha rilevato da Assart N. V. , Megafood Participations S. à. R. L. E Gimv N. V. Il 65,2% del capitale sociale di Carestel Group N. V. , primo operatore belga di servizi di ristorazione in concessione, dopo aver ottenuto l’autorizzazione del Conseil de la Concurrence. Sono state oggetto della transazione n. 5. 793. 085 azioni (su un totale di n. 8. 882. 601 azioni), al prezzo unitario di 5€, per un controvalore di 28,9m€. Contestualmente, la succursale belga di Autogrill Finance S. A. (100% Autogrill S. P. A. ) ha acquistato l’intero prestito obbligazionario emesso da Carestel N. V. E in scadenza nel 2009, dell’importo nominale di 11m€. Il 30 ottobre Autogrill ha depositato presso la Cbfa (Commission Bancarie, Financière et des Assurances) il prospetto dell’offerta pubblica di acquisto su tutta la rimanente quota del capitale, al prezzo di 5€ per azione, e su tutte le opzioni e i warrants a condizioni equivalenti. In base all’esito dell’offerta, Autogrill prevede di procedere allo squeeze-out e al delisting della Società. Ai prezzi considerati, l’enterprise value totale corrisponde a circa 46,9m€, pari a 7–7,5 volte l’Ebitda atteso nel 2006 (stime Autogrill). Nel 2005 Carestel ha riportato ricavi per 72,9m€ con un Ebitda di 5,3m€. Attraverso Carestel, il Gruppo entra negli scali di Bruxelles, Amburgo, Stoccarda, London City, Bale Mulhouse e Lille, portando a 52 il numero degli aeroporti europei in cui è presente. L’acquisizione di Carestel consente ad Autogrill di ampliare anche la rete di ristoro autostradale in Belgio. Sviluppo Nel corso del terzo trimestre e dei primi nove mesi dell’anno il Gruppo si è aggiudicato i seguenti principali contratti: Paese Data Tipologia contrattuale Canale Attività Durata Fatturato cumulato atteso; Usa – Spokane Gennaio Nuovo contratto Aeroporti F&b 12 anni 100m$; Usa – Maine Turnpike Marzo Rinnovo Autostrade F&b e Retail 30 anni 1. 000m$; Ue – Catania e Firenze Marzo Nuovo contratto Aeroporti F&b e Retail 5 anni 50m€; Usa – Salt Lake Maggio Rinnovo Aeroporti F&b e Retail 5 anni 230m$; Usa – Dallas Maggio Rinnovo Aeroporti F&b e Retail 5 anni 57m$; Usa – Whichita Maggio Rinnovo Aeroporti F&b e Retail 4 anni 13m$; Ue – Madrid Giugno Nuovo contratto Centri commerciali F&b 10 anni 160m€; Ue – Copenaghen Giugno Nuovo contratto Aeroporti F&b 7 anni 50m€; Ue – Roma Luglio Nuovo contratto Fiere F&b 9 anni 30m€; Usa – Oakland Luglio Nuovo contratto Aeroporti F&b e Retail 12 anni 675m$; Usa – Pennsylvania Turnpike Luglio Rinnovo + Nuovo contratto Autostrade F&b e Retail 30 anni 3. 500m$; Usa – Nashville Agosto Nuovo contratto Aeroporti F&b 13 anni 182m$; Usa – Miami Agosto Nuovo contratto Aeroporti Retail 8 anni 97m$; Ue – Bari e Brindisi Agosto Nuovo contratto Aeroporti F&b e Retail 4/5 anni 15m€; Usa – Ft. Myers Settembre Rinnovo Aeroporti F&b e Retail 12 anni 345m$. Eventi successivi alla chiusura del terzo trimestre 2006 Dopo la chiusura del trimestre, Autogrill ha rinnovato la concessione per otto punti vendita di ristoro nei Terminal 1 e 2 dell’Aeroporto Internazionale di Milano Malpensa, che si sommano ai tre aggiudicati nel 2005, per un fatturato cumulato di circa 77m€ per i sette anni di durata del contratto. Sempre nel canale aeroporti, la società ha inaugurato i punti vendita nell’aeroporto Karol Wojtyla di Bari. Nel canale autostrade, il Gruppo ha avviato le attività nella Repubblica Ceca, dove ha aperto un punto vendita nelle immediate vicinanze di Brno. In Italia, nel canale fiere e centri commerciali, sono stati inaugurati i punti vendita nelle fiere di Roma e Verona mentre l’Antitrust ha approvato l’acquisizione del contratto di subconcessione per due anni di tutti i punti vendita di ristoro dello Stadio Olimpico di Torino per le partite di Juventus e Torino. Evoluzione prevedibile della gestione Al termine della 43ª settimana (dati progressivi all’ultima settimana di ottobre), i ricavi consolidati di Autogrill hanno registrato un incremento dell’11,3% (+10,9% a cambi costanti) rispetto al corrispondente periodo 2005. Per il 2006 il Gruppo conferma i dati previsionali comunicati al tasso di cambio €/$ 1:1,25 e stima di chiudere l’esercizio in corso con tutti gli indicatori economici in aumento. .  
   
   
MARR TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2006: CRESCITA A DOPPIA CIFRA DI TUTTI GLI INDICATORI NEL TRIMESTRE PIÙ IMPORTANTE DELL’ANNO RICAVI TOTALI CONSOLIDATI A 292,0 MILIONI DI EURO (+10,0%)  
 
Rimini - Il Consiglio di Amministrazione di Marr S. P. A. , società attiva in Italia nella commercializzazione e distribuzione di prodotti alimentari al foodservice, ha approvato . 8 novembre 2006 la relazione trimestrale al 30 settembre 2006. Principali risultati economici consolidati del 3° trimestre 2006 - Nel corso del terzo trimestre 2006 Marr ha realizzato ricavi totali consolidati pari a 292,0 milioni di euro in crescita del 10,0% rispetto ai 265,4 milioni di euro del terzo trimestre 2005. L’ebitda consolidato è stato pari a 24,8 milioni di euro, in aumento del 15,3% rispetto ai 21,5 milioni di euro del 2005, mentre l’Ebit consolidato si è attestato a 22,5 milioni di euro (+15,5% rispetto ai 19,4 milioni di euro del 2005). Il risultato netto raggiunge 12,3 milioni di euro in incremento del 16,5% sull’analogo periodo dell’anno precedente. “La crescita a doppia cifra di tutti gli indicatori – ha commentato l’Amministratore Delegato Ugo Ravanelli – assume un rilievo particolare, se si considera che nel periodo luglio-settembre, in cui si concentrano i flussi turistici estivi ed i consumi alimentari Fuori Casa, Marr storicamente realizza circa il 30% del proprio volume d’affari e il 40% del proprio Ebitda. I risultati conseguiti sono estremamente positivi e superiori ai nostri piani. Per queste ragioni ritengo che i traguardi raggiunti, unitamente a un generale clima di fiducia nella ripresa dei consumi alimentari Fuori Casa, ci consentono di guardare alla fine dell’esercizio con la rinnovata fiducia di poter cogliere gli obiettivi di crescita che ci eravamo prefissati. ” Principali risultati consolidati nei primi nove mesi 2006 - Nei primi nove mesi del 2006, Marr ha conseguito ricavi totali consolidati per 757,6 milioni di euro, in crescita del 12,2% rispetto ai 675,4 milioni di euro dei primi nove mesi del 2005. L’ebitda ha raggiunto i 52,0 milioni di euro, in incremento del 17,4% rispetto ai 44,3 milioni di euro del 2005, mentre l’Ebit si è attestato a 45,5 milioni di euro, in crescita del 17,9% rispetto ai 38,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2005. Il Risultato delle attività ricorrenti al 30 settembre 2006 è pari a 41,0 milioni di euro, in aumento del 16,9% rispetto ai 35,0 milioni di euro dello stesso periodo dell’esercizio precedente, mentre il Risultato netto si è attestato a 23,7 milioni di euro rispetto ai 19,5 milioni di euro del 2005, con un incremento del 21,8%. La Posizione Finanziaria Netta (Pfn) di Gruppo è pari a 124,1 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 127,6 milioni di euro del 30 giugno 2006, tenuto conto del pagamento di 21,6 milioni di euro di dividendi (18 maggio 2006). Il capitale circolante netto commerciale è pari a 149,0 milioni di euro e si riduce rispetto ai 162,7 milioni di euro al 30 settembre 2005 nonostante l’espansione del volume d’affari. Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2006 è di 172,4 milioni di euro (167,0 milioni di euro al 30 settembre 2005). Risultati per segmento di attività - La crescita dei vari segmenti di attività continua ad essere positiva e migliore rispetto alle previsioni del budget di periodo. La categoria dello “Street Market” (Ristoranti e hotel non appartenenti a Gruppi o Catene), che rappresenta circa i 2/3 del totale vendite, ha registrato sul trimestre un progresso del 10,2%, che si aggiunge a quanto realizzato nel primo trimestre (+9,7%) e nel secondo trimestre (+14,0%) su cui aveva inciso lo spostamento delle festività pasquali da marzo ad aprile. Sul dato al 30 settembre le vendite dello “Street Market” crescono del 11,4%, registrando un aumento in valore assoluto di circa 50 milioni di euro, di cui 27,6 milioni di euro di componente organica, pari al 6,3% di crescita. La categoria dei “National Account” – operatori della ristorazione commerciale strutturata e della ristorazione collettiva – ha registrato nel terzo trimestre 2006 un aumento del 6,7%, su cui hanno inciso in modo particolare le vendite alla ristorazione commerciale strutturata (catene di villaggi turistici, inflight catering, catene alberghiere), che sono aumentate del 13,8%, mentre la ristorazione collettiva è cresciuta del 4,1%. Sui nove mesi il canale “National Account” conferma il trend positivo con una crescita del 14,8%, trainata in particolare dalla ristorazione commerciale strutturata che mette a segno una crescita del 21,4%. La categoria dei “Wholesale”, dopo un primo semestre con una crescita del 16,8%, anche nel terzo trimestre registra un progresso del 15,2%. Tale incremento risente dello spostamento di alcune vendite di prodotto ittico dal terzo al quarto trimestre 2005. La crescita dei ricavi consolidati delle vendite al 30 settembre 2006 è stata realizzata sia attraverso crescita organica (+8,5%) sia grazie al contributo derivante dalle ultime acquisizioni di As. Ca. E Prohoga (+4,4%). Evoluzione prevedibile della gestione - Il positivo andamento fatto registrare nei primi nove mesi del 2006 fa prevedere un esercizio 2006 in crescita, sia in termini di fatturato che di redditività, in linea con il trend fatto registrare nell’ultimo triennio. .  
   
   
SALUMIFICIO DEL MONTELLO. ZAIA ALLE PARTI SOCIALI: VALUTIAMO ASSIEME PIANO RISTRUTTURAZIONE  
 
 Treviso - “Sono molto preoccupato dalle voci dell’ultima ora sulla crisi del salumificio del Montello e mi preoccupa la sorte dei circa 44 lavoratori, fino qualche mese fa impiegati in azienda e il fatto che venga messa così a rischio una tradizione radicata nel nostro territorio come la lavorazione della carne di maiale di cui l’azienda è importante rappresentante”. Lo ha detto il vicepresidente della Giunta regionale del Veneto Luca Zaia, commentando la notizia dell’istanza di fallimento presentata in Tribunale a Treviso da parte di un comitato di creditori. “Va anche considerato il rischio domino cui si va incontro – ha continuato Zaia – con la chiusura di un’attività che coinvolge sia aziende agricole, sia produttori locali. E’ perciò mia precisa volontà fare tutto il possibile per correre ai ripari prima che sia troppo tardi valutando, assieme alle parti sociali e all’azienda, un piano di ristrutturazione della lavorazione della carne di maiale. Quel che serve è un progetto industriale ragionato e serio. In tal senso ci sono validi esempi a cui ci si può rapportare. Penso alla ditta Bonazza di Tessera – ha concluso Zaia – che ha concorso, con apporto di nuovo capitale, a risanare e rilanciare la ditta Becher quando stava attraversando una gravissima e irreversibile crisi finanziaria, con ciò riuscendo sia a salvaguardare l’occupazione di circa 60 dipendenti, sia ad apportare nuova linfa alla produzione”. .  
   
   
FRUTTICOLTURA, A BOLZANO INCONTRO TRA GLI ISTITUTI DI RICERCA DI 22 PAESI  
 
Nell´ambito della fiera Interpoma, che si svolge a Bolzano dal 9 all´11 novembre, avrà luogo l´assemblea annuale dell´Eufrin. Lo European Fruit Research Instituts Network è una rete di istituti di ricerca sulla frutticoltura attivi in 22 paesi europei. L´alto Adige è rappresentato nel comitato direttivo da Josef Dalla Via e Angelo Zanella. La Provincia di Bolzano e il Centro per la sperimentazione agraria e forestale Laimburg sono tra le colonne portanti dell´Eufrin. Oltre al direttore del centro di Laimburg Josef Dalla Via, anche il direttore dell´ufficio provinciale sperimentazione agraria, Angelo Zanella, fa parte del comitato direttivo del network europeo. Quest´ultimo è anche alla guida del gruppo di lavoro internazionale su magazzinaggio e qualità della frutta. Quest´anno l´annuale assemblea dell´Eufrin si svolgerà a Bolzano, nell´ambito della fiera Interpoma, che aprirà i battenti domani, giovedì 9 novembre. Per i primi due giorni, i membri della rete europea degli istituti di ricerca sulla frutticoltura si confronteranno a porte chiuse sugli argomenti di più stretta attualità nel settore, mentre sabato Dalla Via presenterà attività e strutture del Centro per la sperimentazione agraria e forestale Laimburg. "La possibilità del confronto e dello scambio di informazioni - spiega Josef Dalla Via - sono fondamentali soprattutto in un periodo come questo dove le risorse sono in calo, il settore agrario ha un´importanza sempre minore a livello europeo, e molti centri di ricerca devono affrontare gravi crisi finanziarie e addirittura lo spettro della chiusura". L´eufrin, la cui assemblea annuale si era svolta a Laimburg già nel 1999, è un organismo che ha il compito di sviluppare programmi di ricerca comuni a livello europeo, coordinare gli interventi delle singole realtà, e indirizzare gli istituti e i centri di ricerca verso un utilizzo sempre più efficiente delle risorse a propria disposizione. .  
   
   
KG DI TROPPO E OBESITÀ SI ANNIDANO IN PROVINCIA SECONDO I NUOVI DATI ELABORATI DALL’OSSERVATORIO NUTRIZIONALE GRANA PADANO  
 
I problema del sovrappeso e soprattutto dell’obesità colpisce più i piccoli centri che le grandi città. Colpevole un’alimentazione meno salutare. A due anni dalla sua nascita l’indagine dell’Osservatorio Grana Padano conferma che il 51 per cento della popolazione italiana soffre di problemi di peso. Nei paesi in provincia di Prato, Caserta, Parma il consumo di pasta, pane e patate è il più alto d’Italia; le verdure sono bandite in molti centri di Abruzzo, Molise e Calabria; il pesce si trova con più facilità sulle tavole delle grandi città insieme a un numero abbondante di porzioni di frutta. Sono quasi due anni che le abitudini a tavola degli italiani sono seguite da vicino dall’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano grazie alla collaborazione, fino ad oggi, di 394 medici, di cui 134 Pediatri e 260 Medici di Medicina Generale, che hanno raccolto 12. 092 questionari. I dati analizzati denotano differenze dell’eccesso di peso tra i comuni capoluogo di provincia e i comuni non capoluogo. L’obesità e il sovrappeso sono più frequenti nei comuni non capoluogo, sia per le fasce pediatriche che per gli adulti. Le differenze sono più evidenti per i dati sull’obesità, meno per il sovrappeso. “La spiegazione potrebbe essere il regime alimentare, che i dati raccolti hanno dimostrato essere differente tra i piccoli centri e i capoluoghi di provincia”, ha dichiarato Claudio Maffeis, Docente di Pediatria presso l’Università degli Studi di Verona e componente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio. “I capoluoghi di provincia, ad esempio, fanno rilevare un consumo di pesce mediamente più alto, che si traduce in 14,4 porzioni in più all’anno rispetto ai comuni non capoluogo e una maggior presenza sulle tavole di frutta e verdura, con 6 porzioni in più al mese rispetto ai comuni non capoluogo” precisa Maria Letizia Petroni, Responsabile Nutrizione Clinica dell´Istituto Auxologico Italiano di Piancavallo (Vb) e componente del Comitato Scientifico dell´Osservatorio Grana Padano. La carne, inoltre, sembra essere preferita nei comuni non capoluogo dove si mangiano mediamente quasi 15 porzioni, a testa, in più ogni anno, rispetto ai capoluoghi di provincia. “Sembra che la cultura alimentare mediterranea e le buone tradizioni locali siano paradossalmente meglio seguite nei grandi centri che non in provincia, in contrasto con uno stile di vita che appare più stressante e meno ‘umanizzato’ nelle metropoli rispetto ai piccoli centri” conclude la Petroni. Ma l’allarme peso scorre lungo tutta la penisola Dall’analisi del Bmi (Indice di Massa Corporea), relativo ai 12. 092 soggetti analizzati finora dall’Osservatorio Grana Padano, emerge una realtà preoccupante. L’obesità colpisce il 14,2 per cento della popolazione pediatrica e il 14,5 per cento di quella adulta. Il sovrappeso, senza obesità, privilegia gli adulti con un 36,5 per cento della popolazione campionata, rispetto alle età pediatriche che registrano comunque un 23 per cento di soggetti con sovrappeso. Considerando l’eccesso ponderale globale, sovrappeso più obesità, esso interessa il 37,2 per cento dei bambini e il 51 per cento degli adulti; il Sud appare più colpito dall’eccesso di peso, con il 41,8 per cento della popolazione pediatrica e il 56,2 per cento di quella adulta. Il Centro e il Nord non sono, comunque, indenni dagli eccessi ponderali che colpiscono quasi un terzo dei bambini e più del 45 per cento degli adulti. Le bambine presentano una frequenza di eccesso ponderale maggiore dei loro coetanei. La fascia più colpita dall’obesità, in età pediatrica, è quella compresa tra i 7 e i 10 con un 18,8 per cento delle bambine e un 17 per cento dei bambini. Anche al Sud, come per l’Italia, la fascia più colpita resta quella tra i 7 e i 10 anni, ma con maggior interessamento del sesso maschile (23,4 per cento del campione). "L’eccesso ponderale e l’obesità – ha commentato Maffeis - una volta consolidati, sono difficili da correggere e, se compaiono durante l’infanzia, tendono a persistere in età adulta. È stato documentato che più del 60 per cento dei bambini in sovrappeso ha almeno un fattore di rischio addizionale per malattie cardiovascolari, ipertensione, iperlipidemia e diabete. " “Oltre la metà degli adulti del nostro paese – prosegue Maffeis - è quindi soprappeso e altrettanto preoccupante è che più di un bambino su tre ha lo stesso problema. Se la situazione persiste le nuove generazioni porteranno ancora più in alto le percentuali di sovrappeso degli adulti innalzando di conseguenza i rischi di patologie croniche e quindi i costi socio sanitari. E’ quindi necessario intervenire tempestivamente per diffondere la cultura della prevenzione a partire dalla tavola privilegiando cibi sani senza dimenticare l’attività fisica”. Le donne sottopeso abitano al Nord “Poco meno di 48 kg per 165 cm prevalentemente tra i 30 e i 40 anni. Questo l’identikit dell’adulto medio sottopeso italiano, quando per sottopeso si intende un Indice di massa corporea (Bmi) minore di 18,5. Una situazione che interessa soprattutto il Nord con un 3,2 per cento della popolazione campionata, che arriva al 7 per cento se si considerano le sole donne tra i 30 e 40 anni, mentre al Sud il valore scende all’1 per cento”. Sottolinea Domenico Tiso, coordinatore scientifico dell’Osservatorio. “L’esperienza ed i dati di letteratura – prosegue Tiso - evidenziano che in questa popolazione, al di là delle rare magre costituzionali, vi siano molte donne che cercano volontariamente, sottoponendosi ad iperattività fisica e diete sbilanciate, di mantenere un peso inferiore al loro peso biologico, con rischi per la loro salute”. Altri dati, errori, curiosità rilevati dall’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano Pesce E’ stato evidenziato un basso consumo di pesce nella popolazione e, di conseguenza, un ridotto introito di nutrienti fondamentali come gli acidi grassi polinsaturi. Il consumo nazionale di pesce si posiziona sul valore medio di 2,2 porzioni a settimana: per gli adulti la media è di circa 2,4 porzioni, mentre in età pediatrica si consumano mediamente 1,9 porzioni a settimana. Il 68,5 per cento del campione analizzato consuma meno di tre porzioni a settimana, come invece raccomandato dalla Autorità Sanitarie. Carne Il consumo medio di carne, in Italia, è pari a 5 porzioni settimanali. Alcune regioni si posizionano ben sopra la media, tra queste l’Umbria (6,1 porzioni settimanali), la Sardegna (5,7), il Friuli (5,6) e il Piemonte (5,6). Non esistono differenze significative tra i consumi medi nazionali di carni rosse e carni bianche ma si sottolinea l’evidenza di un maggior consumo di carne rossa in Umbria (3,4 volte a settimana) e un più elevato introito di carne bianca in Friuli, Veneto e Sardegna (circa 3 porzioni a settimana). Frutta e verdura La maglia rosa del consumo di porzioni giornaliere spetta al Lazio che, con 4,4 porzioni al giorno, supera abbondantemente la media Italia delle 3,4 porzioni giornaliere. Risultato di tutto rispetto che si avvicina alla ormai nota regola cosiddetta del five a day da cui le alte regioni sono ben lontane. I dati dell’Osservatorio fanno emergere un consumo di frutta e verdura con piccole differenze tra le tre aree geografiche ma con una realtà dove il Nord e il Centro si posizionano sopra la media nazionale, mentre il Sud è sotto media. Tra le regioni che concedono meno spazio ai vegetali, paradossalmente, si distinguono quelle del mezzogiorno. Latte e formaggio Per il latte, in media, non si raggiunge il bicchiere al giorno. Ci sono regioni che si pongono sopra la media nazionale, ma comunque lontane dalla raccomandazione di due bicchieri al giorno di latte. Per quanto riguarda i formaggi L’osservatorio Grana Padano fa emergere un consumo medio nazionale pari a 5,3 porzioni settimanali. In merito al Formaggio Grana, l’Osservatorio rileva un consumo medio nazionale di 1,6 porzioni settimanali con picchi, che vanno oltre le due porzioni, in Lombardia e Val d’Aosta. Il consumo del Grana grattugiato raggiunge la media di 4,3 porzioni settimanali, ma nei bambini oltrepassa le 5 porzioni, anche perché viene utilizzato per insaporire i cibi al posto del sale da cucina ed integrare l’apporto di proteine e di calcio. Calcio e vitamina D L’introito di calcio è basso per tutti i cluster considerati. Da 3 a 6 anni si assumono poco più di 400 mg anziché gli 800 mg raccomandati. Da 7 a 10 il fabbisogno giornaliero sale a circa 1. 000 mg ma l’assunzione di calcio rimane invariata. Più alto è l’introito nella fascia che va dagli 11 ai 14, ma sempre distante dai fabbisogni medi raccomandati di circa 1. 200 mg al giorno. Stessa situazione di carenza calcica si evidenzia tra gli adulti dove colpisce, particolarmente, il quadro delle donne in età perimenopausale in cui l’introito di calcio alimentare è meno della metà del fabbisogno raccomandato. Carente anche l’assunzione di vitamina D. L’unica fascia d’età in cui l’assunzione di vitamina D alimentare si avvicina ai valori raccomandati è quella tra i 30-40 anni. .  
   
   
UN APPORTO ESAGERATO DI PROTEINE E CALORIE E ABITUDINI SCORRETTE DELLA VITA FAMILIARE, SIN DALLE PRIME EPOCHE DI VITA: SONO QUESTI I FATTORI PIÙ IMPORTANTI CHE PROMUOVONO SOVRAPPESO E OBESITÀ NELL’ETÀ PEDIATRICA. LA CLINICA SAN PAOLO COORDINA PER L’ITALIA IL PROGETTO CHOP  
 
E’ l’obesità essenziale, condizione in cui l’eccesso di tessuto adiposo è l’effetto non di alterazioni ormonali ma dell’interazione tra più fattori (alimentari, ambientali, comportamentali, metabolici) e una predisposizione genetica, a suscitare sempre più interesse nella comunità scientifica. Numerosi studi hanno dimostrato che le prime epoche di vita rappresentano un momento particolarmente delicato: per fare chiarezza e fornire un quadro generale del fenomeno, saranno presentati al Congresso Milanopediatria, in programma nel capoluogo lombardo dal 23 al 25 novembre, i risultati preliminari del progetto Chop (Eu Childhood Obesity Programme) finanziato dalla Comunità Europea. Si tratta della prima indagine mirata a identificare proprio i possibili indicatori precoci di rischio nutrizionale e comportamentale e condotta in cinque Paesi: Germania, Belgio, Polonia, Spagna e Italia, dove è la Clinica Pediatrica dell’Ospedale San Paolo a coordinare i centri partecipanti. «Da vari anni l’allattamento al seno viene considerato un fattore protettivo, ma numerosi sono i dubbi ancora da chiarire sui possibili legami tra alimentazione del lattante e rischio futuro di obesità» afferma il prof. Marcello Giovannini, direttore della Clinica Pediatrica dell’Ospedale San Paolo e Presidente del Congresso. «L’introduzione precoce (prima dei 12 mesi) del latte vaccino sarebbe una delle principali cause di eccesso di proteine. L’indagine, oltre a confrontare l’apporto di proteine nei primi due anni di vita nei suddetti paesi, è mirata a stabilire una relazione tra sovrappeso infantile, obesità nei genitori, composizione corporea dei bambini e comportamenti quali pianto, sonno e alimentazione». Il progetto Chop consentirà di ottenere una fotografia della realtà alimentare e delle abitudini di vita di un significativo gruppo di bambini dalla nascita ai 5 anni: dal 2002 al 2004 sono stati esaminati 296 bambini, di cui 104 allattati al seno e 192 allattati con formula. Si potranno tra l’altro conoscere le modalità di allattamento e di divezzamento e come le mamme si rapportano con il pasto e le eventuali difficoltà di alimentazione (rifiuto di alcuni alimenti o del pasto, importanza data all’alimentazione). Nel corso di Milanopediatria verranno, inoltre, indicate strategie di prevenzione e di trattamento del soprappeso. Www. Milanopediatria. It .  
   
   
DA OGGI MCDONALD’S HA UN GRUPPO SPECIALE DI CONSULENTI ALIMENTARI, LE MAMME ITALIANE, CON UNA MADRINA D’ECCEZIONE: STEFANIA BELMONDO.  
 
Mcdonald’s è intervenuta al Congresso Alimentazione & Salute - Mangiar bene per vivere meglio presentando le sue nuove speciali consulenti in tema di alimentazione: un gruppo di mamme che insieme all’azienda lavoreranno su tematiche di primaria importanza come l’equilibrio nutrizionale, la dieta bilanciata e lo stile di vita attivo. Caterina De Biasi, mamma a tempo pieno di tre bambini, Donata Murari, una figlia di 16 anni, Giovanna Giffi, due figli di 11 e 9 anni, Maria Marinelli, madre di due ragazzi di 25 e 23 anni sono la squadra che insieme a Stefania Belmondo, madrina del gruppo, due bambini rispettivamente di 3 anni e 19 mesi, aiuteranno Mcdonald’s a pensare per le famiglie e per i giovani un’offerta sempre più in linea con le loro esigenze di un’alimentazione equilibrata e consapevole. Attraverso Caterina, Donata, Giovanna, Maria e Stefania Mcdonald’s “ascolterà” le mamme italiane. Oltre alle loro personale esperienza, infatti, queste mamme avranno l’opportunità di raccogliere e condividere quella di tutte le madri e i padri che, attraverso il web, vorranno dialogare e confrontarsi sulla corretta alimentazione dei figli. La rete sarà solo uno degli ambiti nei quali queste speciali consulenti di Mcdonald’s potranno incontrare altri genitori, con l’obiettivo di aiutare l’azienda ad andare avanti sempre meglio su una strada intrapresa da tempo: offrire a tutti i clienti una scelta alimentare di qualità, varia e soprattutto consapevole. “Sono molto orgogliosa – dichiara Stefania – di far parte del gruppo di mamme italiano oltre che di essere anche la portavoce del Moms Panel mondiale. Come atleta conosco l’importanza dell’attività sportiva e, in generale della vita attiva. Questo è il contributo che mi sento maggiormente di dare alle altre mamme”. L’iniziativa che è stata presentata oggi a Roma infatti è la più recente fra quelle che Mcdonald’s realizza da diversi anni, con un obiettivo preciso: la fiducia dei propri consumatori. E le componenti fondamentali di questa fiducia sono l’ascolto dei propri clienti, a cominciare proprio dalle mamme, la trasparenza e l’informazione. È proprio per questo che, ad esempio, dal 2001 Mcdonald’s ha aperto le sue cucine a tutti i visitatori, consentendo a chiunque lo desideri di visitarle e di vedere come vengono realizzati i panini, le insalate, i dessert. E di verificare il rigore dei sistemi di controllo di filiera, a garanzia della massima sicurezza alimentare. Non solo. Per offrire sempre maggiore varietà e possibilità di scelta, all’insegna di un’alimentazione varia e bilanciata, dal 2003 sono stati introdotti nuovi prodotti, come l’insalata caprese e la macedonia, e dal 2005 l’offerta di verdura si è ulteriormente arricchita, con la linea Salads Plus, di insalate preparate al momento con petto di pollo caldo alla piastra oppure impanato, da condire con olio extravergine e aceto, o aceto balsamico. E poiché le indicazioni dei nutrizionisti parlano di 5 porzioni di frutta e verdura al giorno come elemento importante per un’alimentazione sana e bilanciata, è possibile trovare oggi nei ristoranti Mcdonalds’ una proposta di frutta fresca lavata e pronta da mangiare, le Fruit Bag, come pure un dessert con fragole a pezzettini, mirtilli e yogurt alla vaniglia, il Fruit & Yogurt. Nello stesso tempo, per consolidare la fiducia dei propri clienti che chiedono sempre più trasparenza e un aiuto concreto per scelte alimentari informate, Mcdonald’s ha deciso di offrire la possibilità di leggere, direttamente sulle confezioni, le informazioni nutrizionali relative al prodotto che stanno mangiando. Le informazioni riguardano i 5 elementi che gli esperti dichiarano essere i più rilevanti per i consumatori: calorie, proteine, grassi, carboidrati e sale. Di tali elementi sono indicate le percentuali presenti nel prodotto, rapportate alle Guideline Daily Amount (Gda), valori medi giornalieri di calorie e nutrienti che dovrebbero essere presenti in una dieta equilibrata. Il packaging è solamente uno degli strumenti che Mcdonald’s mette a disposizione dei propri consumatori e ad essi si aggiungono le tovagliette per i vassoi, dove si trovano gli 8 nutrienti principali e gli allergeni, le brochure informative presenti nei ristoranti, e il sito internet www. Mcdonaldsmenu. Info che consente anche ai consumatori di verificare il loro fabbisogno nutrizionale sulla base dello stile di vita di ciascuno. “Ascoltiamo attentamente i nostri clienti e sappiamo quanto la trasparenza sia importante per loro. Ecco perché abbiamo voluto mettere le informazioni nutrizionali direttamente nelle loro mani,” ha spiegato oggi Corrado Cagnola, Business Development Director Mcdonald’s Italia. “Questa iniziativa è la più recente fra quelle che Mcdonald’s ha messo in atto negli ultimi anni per venire incontro alle esigenze dei consumatori; in parallelo abbiamo introdotto nei nostri ristoranti un’offerta sempre più ampia di prodotti per soddisfare la domanda di varietà ed equilibrio nutrizionale, principi cardine di una corretta alimentazione. ” L’inserimento delle informazioni nutrizionali è un progetto mondiale che ha avuto inizio proprio in Italia, nel febbraio 2006, a partire dai ristoranti di Torino. Il resto dei ristoranti italiani ha introdotto le nuove confezioni a partire dal marzo del 2006 ed ora le nuove confezioni sono presenti su tutto il territorio nazionale. I ristoranti europei hanno iniziato ad introdurre i nuovi packaging nel secondo trimestre del 2006, mentre la diffusione negli Stati Uniti è iniziata a febbraio 2006 e continuerà per tutto l’anno. Entro la fine del 2006, Mcdonald’s prevede di aver introdotto le nuove confezioni in più di 20. 000 ristoranti in tutto il mondo, incluse Asia, America Latina e Canada. .  
   
   
A CHIETI DAL 16 AL 18 NOVEMBRE 2006 AL VIA LA 2^ EDIZIONE DI ENOTRIA, WINE WORKSHOP D’ABRUZZO  
 
Montepulciano e Trebbiano. Basterebbero questi due semplici nomi per connotare la cultura enologica dell’Abruzzo. Una Regione, terra di Enotria, da sempre dedita alla viticoltura come dimostrano le tracce lasciate dagli Etruschi, risalenti al Vii e Vi secolo a. C. E gli scritti di Ovidio, che più tardi e a più riprese, tesserà le lodi di quel nettare che lui, abruzzese di Sulmona, aveva la fortuna di gustare. Per celebrare il vino abruzzese si terrà dal 16 al 18 novembre prossimi “Enotria”, un wine workshop che avrà come scenario il Museo Archeologico “La Civitella” di Chieti, ad ulteriore dimostrazione che per gli abruzzesi il vino rappresenta un fattore di cultura, e che vedrà arrivare da 20 paesi esteri circa 40 buyers della domanda estera e centinaia di produttori dell’offerta regionale. “I nuovi consumatori, dichiara Enzo Giammarino, Presidente della Società “In Fiera srl”, ideatrice e organizzatrice dell’evento, non sono più sprovvisti come in passato. Oggi leggono, s’informano, partecipano a corsi si degustazione, organizzano viaggi nelle aree di produzione, vogliono conoscere l’ambiente in cui il prodotto prende vita e soltanto dopo decidono di acquistare. Questa manifestazione, nata soltanto lo scorso anno, ha saputo subito dare le giuste risposte tanto ai produttori, che hanno con entusiasmo confermato la loro presenza, quanto soprattutto ai buyers stranieri, dopo aver registrato l’affermazione del prodotto sui mercati di competenza”. All’evento chietino saranno presenti i rappresentanti di 20 paesi stranieri (Austria, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Inghilterra, Irlanda, Italia, Norvegia, Olanda, Polonia, Rep. Ceca, Rep. Slovacca, Romania, Russia, Stati Uniti, Svezia e Ungheria) che nel corso di tre giorni di contrattazioni (Enotria è l’unica B2b di settore della Regione), potranno venire a contatto con una realtà, nel vasto panorama enologico nazionale, di grande interesse. La coltivazione della vite in questa Regione, infatti, benché millenaria, ha conosciuto soltanto negli ultimi decenni quello sviluppo che ha proiettato il prodotto nel firmamento dei vini nazionali, grazie soprattutto ad una politica di modernizzazione delle strutture e ad un indirizzo deciso verso una produzione di grande qualità. Il vitigno maggiormente coltivato è il Montepulciano che nella denominazione d’origine controllata Montepulciano d’Abruzzo trova la sua massima espressione. Novità rilevante nel panorama enologico abruzzese è stato il riconoscimento della Docg Montepulciano d’Abruzzo “Colline Teramane” che a partire dalla vendemmia 2003 si fregia del più importante riconoscimento qualitativo. A questi splendidi vini si aggiunge poi il Trebbiano d’Abruzzo, prodotto nell’intera Regione, che deriva dal vitigno omonimo noto sin dall’epoca dei romani con il nome di “Trebulanum”. La produzione complessiva in questa Regione assomma complessivamente ad oltre tre milioni e 600 mila ettolitri di vino di cui oltre un quarto a denominazione d’origine controllata. “Il consumo del vino, ha detto ancora Giammarino, è in forte crescita. A differenza di qualche decennio fa la gente consuma sicuramente minori quantità di vino, ma non deroga alla qualità. Per questo la manifestazione chietina si è subito imposta all’attenzione dei produttori e dei consumatori. Perché hanno capito da subito che qui si commercializzano soltanto prodotti di altissima qualità” .  
   
   
FINANZIATI DAL FONDO DI ROTAZIONE DI PROVINEA “1.000.000 € DI INTERVENTI SUI TERRAZZAMENTI VALTELLINESI”  
 
 Sondrio - E’ questo l’importante risultato raggiunto, dopo meno di un anno di attivazione, dalla gestione di Provinea del fondo di rotazione istituito e fortemente voluto dall’Amministrazione Provinciale per gli interventi di manutenzione del versante retico terrazzato valtellinese. Si è riunito infatti in questi giorni il Comitato tecnico di valutazione e approvazione degli interventi finanziati dal fondo, nel quale siedono rappresentanti di Provinea, Provincia di Sondrio, Fondazione Fojanini di Studi Superiori di Sondrio, Sede Territoriale di Sondrio della Regionale Lombardia e Coldiretti di Sondrio, che ha approvato le ultime richieste, con le quali sono stati finanziati finora oltre 2miliardi delle vecchie lire di interventi di manutenzione sui terrazzamenti valtellinesi. “Siamo soddisfatti dai risultati raggiunti in questo primo periodo di attività del fondo - ha dichiarato Sandro Faccinelli, Direttore di Provinea - un’iniziativa di questo tipo era una novità in Valtellina e quindi una scommessa giocata insieme alla Provincia di Sondrio. Oggi, dopo 12 mesi dalla pubblicazione del bando possiamo cominciare a vedere i primi risultati del lavoro. Credo sia importante segnalare che la maggior parte delle richieste di finanziamento è già arrivata all’inizio dei lavori e quindi erogazione della prima parte del finanziamento ed in parecchi casi le opere sono già state eseguite e finanziate al 100%. Non riteniamo questa iniziativa la panacea di tutti i problemi strutturali che attanagliano la viticoltura valtellinese, anche perchè non sono poche le domande di finanziamento relative ad interventi che riguardano terreni non coltivati a vite, ma se consideriamo che sono quasi 2 km di sviluppo lineare i muri interessati dai finanziamenti, possiamo considerare l’iniziativa sicuramente in maniera positiva. I finanziamenti a tasso zero devono essere restituiti in 6 anni e possono essere richiesti, da proprietari e conduttori, fino a 75. 000 € all’anno. Non è richiesta la titolarità di partita Iva o la coltivazione dei fondi oggetto della domanda. .  
   
   
IL 12 E 13 NOVEMBRE A PALAZZO MEZZANOTTE LA MILANO DEL GUSTO SI ACCENDE CON GOLOSARIA  
 
Papillon, movimento di consumatori, convoca i vertici del gusto di tutta Italia in occasione dell’edizione 2007 de Il Golosario e della Guidacriticagolosa alla Lombardia aranno due giorni di gusto, sarà l’occasione per conoscere da vicino i protagonisti delle cose buone d’Italia raccontate da vent’anni dal giornalista Paolo Massobrio, fondatore del movimento di consumatori Papillon, sul suo best seller Il Golosario. L’uscita dell’Viii edizione, che sfora le mille pagine di segnalazioni, dà vita dunque a Golosaria, domenica 12 e lunedì 13 novembre 2006 a Palazzo Mezzanotte a Milano (Piazza Affari). Si inizia al mattino con la Colazione delle mille e una notte, in omaggio ai saperi della grande pasticceria di Milano, secondo un progetto di valorizzazione della Camera di Commercio. Ma la Colazione delle mille e una notte, commentata dal maestro pasticciere Iginio Massari, offrirà l’occasione per discutere di sana alimentazione e del legame con i prodotti del territorio, cavallo di battaglia della Coldiretti che porterà il latte appena munto in una stalla della provincia di Milano. Insomma, una sorpresa, che culminerà con l’omaggio al Panettone Milano, per il quale Papillon e il Comune stanno lavorando con l’obiettivo di arrivare al riconoscimento della Denominazione Comunale, che fu un sogno di Luigi Veronelli, Ambrogino d’Oro del Comune di Milano. Intanto Palazzo Mezzanotte vedrà al lavoro su tre piani i migliori artigiani del gusto. Ci saranno i lombardi, che animeranno uno spazio lounge con le migliori ghiottonerie e i piatti delle varie province, ci saranno gli artigiani provenienti da ogni parte d’Italia. Alcune chicche: il panettone alla manna prodotto in Sicilia, i tartufi di Alba (Cn), il Culatello prodotto con l’antica razza di mora romagnola dai fratelli Spigaroli, il cioccolato di Modica (Rg), il mitico formaggio dell’alpeggio del Bettelmatt, accanto al Provolone Vernengo del Lazio. Ma che dire della prosciutta Castelnovese, dei salumi tradizionali altoatesini del grande Karl Bernardi di Brunico (Bz), che arriverà con l’autentico speck e lo stinco di maiale salmistrato. Dall’abruzzo ecco la Ventricina di Guilmi (Ch) e l´olio extravergine d´oliva di Oleum, mentre dalla Sardegna saranno presenti i salumi di pecora della Genuina, che ha vinto quest’anno il premio Ok Italia, il miele del Parco Naturale del Monte Arci e l´olio extravergine di oliva dei fratelli Pinna. La Calabria proporrà le conserve piccanti di peperoncino e l´olio extravergine di oliva aspromontano. Le Marche svetteranno con il Ciauscolo del Salumificio Ciriaci, i pecorini della Fattoria della Ripa e il goloso cioccolato artigianale di Bru. Co. , mentre la Valle d´Aosta col lardo d’Arnad, la fontina Dop valdostana e i deliziosi succhi di mela di Cofruits. Ma poi c’è il salame d’asino di Castello d’Annone (At), accanto ai peperoncini caramellati del medico di Rocchetta Tanaro (At) Paolo Frola. Impossibile, poi, non citare l´autentico pesto di Prà e sempre dalla Liguria la Bottega d´Italia "Parlacomemangi" con tutte le sfiziosità regionali, o l´astigiana torta alla nocciola senza farina, così come le marmellate con le arance di Ribera o le sfiziosità con i capperi di Pantelleria, la birra artigianale de Le Baladin di Piozzo (Cn) o le golosità friulane come le gelatine al Picolit e i prodotti a base di trota della Friultrota. Quindi, le sfiziose gelatine di vino e l´imperdibile pastiera di Gaeta (Lt), i tipici torroni calabresi di Taverna e quelli di Alvito, la tradizionale tigella emiliana, il formaggio Ragusano e l´imperdibile tonno rosso del Mediterraneo della Compagnia Mercantile. Ma il viaggio nelle golosità della nostra penisola prosegue con le magnifiche (e golose) sculture di cioccolato di Giraudi, le arance siciliane di Ribera (Ag), le sfiziosità trentine a base di erbe aromatiche di montagna, i pomodori sott´olio pugliesi, la Soppressa della tradizione veneta. Sempre da quest´ultima regione, la proposta delle confetture e gelatine di Montecurto, i distillati di frutta e le grappe di Capovilla, il "goloso" mandorlato classico de Gli Speziali di Cologna. Al piano terreno Golosaria ha allestito la Bottega della Pasta, del riso e degli Oli, nella quale il Molino di Vigevano farà assaggiare il Pancor, il primo pane che abbassa il colesterolo. Ma grande attrazione desterà l’enoteca di Fabio Scarpitti che servirà alla mescita i 100 migliori vini d’Italia selezionati da Paolo Massobrio e da Marco Gatti, autori de L’ascolto del Vino. Ci saranno anche i calici dei 12 padri del vino italiano (Lino Maga, Bartolo Mascarello, Costantino Charrere, Giuseppe Quintarelli, Josko Gravner, Giobatta Mandino Cane, Gianfranco Soldera, Edoardo Valentini, Antonio Mastroberardino, i fratelli Librandi, i fratelli Argiolas e Marco De Bartoli) serviti solo da magnum, che arriveranno nel pomeriggio per la consegna di un riconoscimento. Nel pomeriggio sarà anche la volta dei premi del Golosario ai migliori esercizi delle varie categorie e alla ristorazione. Eccoli: Premio Botteghe del Gusto (Metro): Franchin Specialità Alimentari (Veneto); Bottega Italiana-parlacomemangi (Liguria); Casa Del Parmigiano (Lombardia); Gaggi&gaggi (Umbria); Confezionando (Sicilia). Premio Enoteche (Berlucchi): Enoteca Bava (Piemonte); Enoteca Re (Liguria); Enoteca Vino Vino (Lombardia); Trimani (Lazio); Vinarius De Pasquale (Puglia). Premio Gelaterie (Consorzio di Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop): Grom (Piemonte, Lombardia. ); Gelateria Pierino (Calabria); Il Gelato di San Crispino (Lazio); Gelateria Avalon (Alto Adige); Il Chiosco (Sicilia). Premio Pasticcerie (Coccodì): Pasticceria Veneto (Lombardia); Pasticceria Perbellini (Veneto); Maria Grammatico Pasticceria (Sicilia); Giuseppe Canobbio (Piemonte); Pasticceria De Riso (Campania). Premio Panetterie (Molino Vigevano): La Corbeille à Pain (Valle d’Aosta); Panetteria Jerian (Friuli); Di Gesù Fratelli Panificio (Puglia); Eugenio Pol “Vulaiga” (Piemonte); Panificio Pierino Fratelli (Sicilia). Premio Macellerie (Moneta): Silvio Brarda (Piemonte); Macelleria Franco Cazzamali (Lombardia); Antica Macelleria Cecchini (Toscana); Bottega delle Carni Martini (Piemonte); Bottega Liberati (Lazio). Premio Caffè Storici d’Italia (Braulio): Caffè Pedrocchi (Veneto); Al Bicerin (Piemonte); Caffè dell’Orologio (Emilia Romagna); Caffè Meletti (Marche); Pasticceria Marchesi (Lombardia). Premio Affinatori di Formaggio (Coldiretti Lombardia): Vaghi Specialità Alimentari (Lombardia); Luigi Guffanti (Piemonte); Gastronomia Beltrami (Marche); Formaggeria Piemontese Cora (Piemonte); Alberto Marcomini. Premio all’Innovazione Golosa (Gestione Fiere Milano): Farmacia Dott. Nicola (Valle d’Aosta); Pescheria L’ancora (Piemonte); Nottingham Forest (Lombardia); La Via del Tè – Firenze dal 1961 (Toscana). Premio Ristoranti della Tradizione (Braulio): Dal Pescatore (Lombardia); L’angolo del Paradiso Da Cesare (Piemonte); 12 Apostoli (Veneto). Premio Ristoranti Creativi (Moneta): Cracco Peck (Lombardia); Osteria La Francescana (Emilia Romagna); Combal. Zero (Piemonte). Premio Ristoranti di Charme (Lauretana): Hotel Bellevue Le Petit Restaurant (Valle d’Aosta); Don Alfonso 1890 (Campania); Relais San Maurizio (Piemonte); Il Sole di Ranco (Lombardia); La Frateria di Padre Eligio (Toscana); Gradale Castello di Monterone (Umbria). Premio Giovani Talenti della ristorazione (Metro): Le Robinie (Lombardia); Gazza Ladra (Sicilia); Novecento (Piemonte). Premio Maestri del Gusto (Consorzio Tutela Grana Padano): Aimo e Nadia Moroni (Lombardia); Vissani (Umbria); San Domenico (Emilia Romagna). Premio Osterie (Sai Agricola): Hostaria Da Ivan (Emilia Romagna); Osteria di San Cesario (Lazio); Sa Muskera (Sardegna). Premio Locali che resistono (Call Center del Gusto 892. 888. 08): Ca’ Di Gosita (Liguria); Malga Panna (Trentino); Lanterna Verde (Lombardia). In ultimo il Premio alla Civiltà Contadina (Podere Forte) conferito a: Comunità di San Patrignano (Emilia Romagna); Cascina del Cornale (Piemonte); Franca D’amico - Az. Agr. Rue De Zerli (Liguria); Gino Girolomoni – Az. Alce Nero (Marche). La giornata di domenica toccherà il culmine con la celebrazione dell’aperitivo a Milano in omaggio ad Angelo Zola, mitico barman del Principi di Savoia e fondatore dell’Aibes, e con un omaggio a Giorgio Gaber, curato da Davide Giandrini. Golosaria riaprirà il sipario lunedì 13 novembre, con un convegno sul tempo libero a Milano. Partecipano: Vittorio Sgarbi, assessore alla Cultura del Comune di Milano; Camilla Baresani, scrittrice e giornalista; Luca Doninelli, scrittore e giornalista; provocano la discussione Paolo Massobrio e Marco Gatti; introduce Massimiliano Orsatti, assessore all’Identità e al Marketing Territoriale del Comune di Milano; conclude Lino Stoppani, presidente Epam e presidente nazionale Fipe. Il tema sarà la centralità della tavola. Alle ore 15. 00 sarà il momento della Guidacriticagolosa alla Lombardia, che esce con la sua quinta edizione. Viviana Beccalossi, vicepresidente della Regione Lombardia e assessore all’Agricoltura, premierà le corone radiose dell’anno ovvero le migliori tavole di questa guida che recensisce 452 ristoranti, 530 produttori e negozi di cose buone e 240 cantine d’eccellenza. Quest’anno Papillon ha creato persino un Call Center (892. 888. 08) con i 2. 000 ristoranti delle sue guide e un software per il navigatore satellitare palmare che si potrà scaricare direttamente a Golosaria. L’ingresso a Golosaria è esclusivamente ad inviti. La manifestazione è aperta dalle ore 10. 00 alle ore 18. 00. Gli inviti per accedervi si possono scaricare dal sito internet www. Clubpapillon. It e danno la possibilità di acquistare a prezzo scontato la nuova edizione della Guidacriticagolosa alla Lombardia.  
   
   
OLIOLIVA 2006: DAL 21 AL 26 NOVEMBRE 2006 SI RINNOVA L’APPUNTAMENTO CON LA GRANDE KERMESSE DEDICATA AL PRINCIPE DELLA GASTRONOMIA MEDITERRANEA  
 
Imperia in festa per Olioliva 2006: assaggi con l’”oro” novello della Riviera Ligure, il sale della provincia di Trapani ospite d’onore con iniziative ad hoc tra degustazioni e “pescaturismo”, le Città dell’Olio del ponente ligure in vetrina Sarà possibile visitare imbarcazioni da pesca, assistere al rammendo delle reti, uscire in mare con i pescherecci e naturalmente gustare le prelibatezze del mare. In programma visite guidate ad aziende e frantoi, momenti di degustazione, convegni di attualità sul settore oleicolo e da martedì 21 scuola di cucina con 5 chef del territorio e 5 chef liguri stellati a confronto e laboratori del gusto su alcune tipicità locali (pesto, basilico, olio extravergine, olive da mensa, pesce del Mar Ligure) Un intero capoluogo in festa per l’”oro” della gastronomia mediterranea e per la "sua" denominazione, le Città dell’olio del ponente ligure in vetrina con la produzione dal nuovo raccolto, per il pubblico 3 giorni di assaggi e degustazioni nelle vie del centro e nelle banchine del porto. L’ospite d’onore dell’edizione 2006 sarà il sale della provincia di Trapani che si sposerà al pesce e all’extravergine; giornate dal gusto intenso che si consumeranno tra assaggi delle prelibatezze di mare ed esperienze di “pescaturismo” e ancora visite a frantoi e aziende, attività didattiche per i più piccoli, convegni di attualità sul settore oleicolo e “piazze tematiche” sulle tipicità e sui vini Doc del territorio. Ecco Olioliva 2006, la manifestazione organizzata da Camera di Commercio di Imperia, Città di Imperia e Associazione Nazionale Città dell’Olio, Regione Liguria, Provincia di Imperia, Unioncamere Liguria, Comunità Montane, Gal Sviluppo Valli del Ponente, Amministrazione Provinciale di Trapani, Associazione vie del sale, Legacoop Legapesca, Associazioni di categoria, O. N. A. O. O. Che si svolgerà a Imperia dal 21 al 26 novembre 2006. L’evento che può essere definito come una “passeggiata” nel centro di Imperia alla scoperta dei valori storici, culturali e alimentari dell’olio del pane e dei prodotti tipici della Riviera Ligure, coinvolgerà un intero territorio, con tutte le Città dell’Olio del ponente ligure riunite in città, che da Porto Maurizio a Oneglia, dalle vie del centro alle banchine portuali, si animerà di riflessi dorati. Ospite d’onore di questa edizione di Olioliva sarà il sale della provincia di Trapani proposto con il pesce del Mar Ligure e con l’extravergine, naturalmente prodotto in Riviera. Spiega Enrico Lupi, presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio: “L’abbinamento tra sale di Trapani, pesce ed extravergine è l’occasione per valorizzare due prodotti simbolo della Riviera Ligure, due prodotti che da sempre caratterizzano positivamente l’immagine della nostra terra. Ospite d’onore sarà il sale di Trapani, simbolo di un patrimonio culturale che stimola a rigenerare legami e identità territoriali”. Saranno organizzate, con la collaborazione di Legacoop e Legapesca iniziative di sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente marino e sarà possibile visitare alcune imbarcazioni da pesca, assistere al rammendo delle reti e vivere un’esperienza di pescaturismo a bordo dei pescherecci. Non mancheranno poi momenti di assaggio con le prelibatezze di mare, convegni, laboratori del gusto dedicati al sale e al basilico, al pesto e al pesce e scuola di cucina sull’extravergine e sulle tipicità del territorio. Sfileranno 5 chef del territorio e 5 chef liguri stellati per prendere per la gola gli ‘allievi’ con i sapori decisi ed inusuali di piatti tipici realizzati con i prodotti liguri. Olioliva ospiterà anche la V edizione di Pane e Olio in frantoio, la giornata nazionale dedicata all’extravergine d’oliva e ai pani tipici delle regioni italiane organizzata dalle Città dell’olio con l’Associazione Nazionale Città del Pane. I bambini saranno protagonisti di particolari momenti didattici legati al mondo dell’olio, con Bimboil e al mondo del mare e della pesca: proveranno la vita del “pescatore” su un vero peschereccio, vedranno come si rammendano le reti e saranno coinvolti in attività di sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente marino. Per i cinque giorni di Olioliva sarà possibile fare visite guidate ad aziende e frantoi del territorio e saranno organizzati itinerari nell’entroterra del ponente. Durante la kermesse non mancherà infine lo spazio dedicato all’approfondimento delle tematiche di attualità per il settore, con convegni organizzati dalla Regione Liguria, dalle 30 Città dell’Olio liguri, dalle Associazioni di categoria, Amministrazione provinciale di Trapani, la Compagnia de l’Urivu. E-mail: olioliva@im. Camcom. It www. Olioliva. Tv .  
   
   
PRODOTTI BRESCIALAT PER LA PRESENTAZIONE DELLA “GUIDA AI VINI D’ITALIA 2007”  
 
Lunedì 13 novembre sarà una serata all’insegna della ricercatezza in occasione della presentazione della “Guida ai vini d’Italia 2007”, edita da Slow Food Editori e Gambero Rosso. L’appuntamento enogastronomico è organizzato dalla Condotta Oglio-franciacorta di Slow Food per presentare le aziende vinicole della Franciacorta selezionate per la guida. A sostegno di questa iniziativa sarà presente Brescialat, che metterà a disposizione degli ospiti i suoi prodotti: i formaggi dell’azienda bresciana accompagneranno i vini della Franciacorta in una sinfonia di gusti tipici della zona. L’azienda di Chiari (Bs) da circa 15 anni investe nei frutti della sua terra: la pianura bresciana. Offre una vasta gamma di prodotti tipici italiani, a cui affianca una selezione di specialità regionali per meglio soddisfare la domanda dei suoi consumatori. L’azienda, infatti, è presente sul mercato italiano ed estero con marchi diversi: “Cascina delle Betulle”, la linea di prodotti tutti naturali per chi ama i gusti semplici e genuini, “Freschi Brescialat”, la linea classica di prodotti freschi per i consumatori più tradizionalisti; “Tesori d’Italia” con tutte le specialità tipicamente italiane e “Tesori di Sardegna”, la gamma di prodotti sardi all’insegna della tradizione e del sapore. Anche l’ultima novità di casa Brescialat rispecchia l’intento di valorizzare i tesori della propria terra. I “Tesori della Lombardia”, la nuova linea di formaggi ideata con cura e attenzione per incontrare il gusto dei consumatori più raffinati che racchiude tutto il sapore dei formaggi tipicamente lombardi. In particolare, sposa la più antica tradizione il primo frutto della nuova linea: la Robiola Bresciana. Questo formaggio è un prodotto tipico del territorio e della cultura bresciani, che presenta peculiarità e caratteristiche diverse dalla robiola comunemente diffusa sulla tavola italiana. La Robiola Bresciana è tipica della pianura, ma anche della Franciacorta e del Sebino. Viene prodotto con latte di vacca intero, a pasta cruda e breve maturazione e presenta un sapore caratteristico, che varia a seconda della stagionatura. L’appuntamento con il gusto e la tradizione è dunque lunedì 13 novembre. L’evento avrà inizio alle ore 18. 30 con la presentazione della Guida e continuerà alle 20. 00 con la degustazione di vini pregiati della Franciacorta, accompagnati ed esaltati dal gusto dei formaggi Brescialat. La serata avrà luogo presso il Centro di Formazione Professionale della Provincia di Brescia (Scuola Alberghiera) di Clusane d’Iseo (Bs), in via S. Pertini. Per prenotazioni telefonare al 347/ 3358385. .  
   
   
WED A MILANO, CON IL PATROCINIO DI ONAV LOMBARDIA  
 
Decima edizione per il Week End Della Degustazione, appuntamento ormai tradizionale per consumatori, operatori, appassionati che allo Spazio Pelota di Via Palermo a Milano possono prendere parte al grande banco d’assaggio dove espongono un centinaio di produttori di vino e di specialità alimentari di grande qualità. Una formula nota e collaudata, ma che quest’anno può vantare una importante, significativa novità, ovvero il patrocinio di Onav Lombardia, la delegazione regionale della Organizzazione nazionale assaggiatori vino. Non si tratta e non vuole essere una sorta di “patente”, ma un concreto segnale della ricerca di una diversa collocazione per l’evento milanese che, giunto oramai a consolidare una proposta apprezzata, vuole testimoniare il cammino fatto anche grazie a questa importante partnership che permetterà agli associati della prestigiosa organizzazione di accedere gratuitamente all’evento nella serata di giovedì, dalle 18 alle 23. Onav, inoltre, sarà presente con un proprio tavolo durante tutta la durata della manifestazione, a disposizione delle migliaia di visitatori attesi (furono 5. 400 nell’edizione del novembre dello scorso anno). Come sempre nutrito il parterre delle aziende vitivinicole presenti, una settantina, che proporranno oltre 400 vini, dando vita a una vera e propria “mappa del vino italiano”: con il bicchiere che verrà consegnato con il biglietto di ingresso sarà dunque possibile degustare vini noti e meno noti, grandi vini delle più note denominazioni e bottiglie di produttori emergenti. E sarà una grande occasione non solo per assaggiare tutti i prodotti in degustazione, ma anche per cogliere l’opportunità di acquistare a prezzi vantaggiosi direttamente dai produttori. Uno spazio speciale sarà riservato al Bardolino Novello Doc 2006, presente con alcuni tavoli gestiti dal Consorzio tutela vino Bardolino dove diverse aziende proporranno il loro Novello “Sole e Luna”, a un pugno di giorni dall’arrivo sul mercato del “primo vino dell’anno”. Non mancheranno momenti di incontro e di approfondimento per coloro che vorranno saperne di più sui prodotti che saranno proposti nelle tre giornate e il concorso a premi (www. Mypersonalwine. It) che consente di partecipare all’estrazione di un weekend in Valpolicella per due persone e 12 bottiglie di Amarone della Valpolicella Doc. .  
   
   
ACCOLTO DALL’U.A.M.I. IL RICORSO PER LA CERTIFICAZIONE DELLA MENZIONE “VINO NOBILE”  
 
L’unicità del Vino Nobile di Montepulciano è ora registrata in Europa Il Presidente Romeo: «Ora i nostri vini hanno raggiunto anche legalmente la loro unicità nel mondo; un traguardo importante che dà valore aggiunto al Nobile» Non più contraffazioni per il Vino Nobile di Montepulciano. E’ stata infatti accolta la richiesta di registrazione della menzione “Vino Nobile” dall’U. A. M. I. (Ufficio per l’Armonizzazione del Mercato Interno), l’organo giudiziario europeo addetto alla registrazione dei marchi. Dallo scorso 5 ottobre quindi il Vino Nobile di Montepulciano va ad accrescere la sua unicità in tutta Europa dato che la denominazione d’origine era stata registrata in passato. «Un traguardo per i nostri vini – ha affermato in proposito il Presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Massimo Romeo – che ora potranno vantare la loro unicità in Europa forti non solo più del loro forte senso di territorialità, ma anche di un marchio inimitabile per legge. Un tassello aggiunto al mosaico del panorama di Montepulciano che dà valore aggiunto ai nostri prodotti, da sempre conosciuti e oggi anche riconoscibili grazie a questo atto». Il processo di richiesta della registrazione, cominciato ad aprile ‘04, ha visto coinvolti, oltre all’ufficio legale del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, anche esperti dell´Università di Siena, dell´Archivio Storico di Stato e molte aziende produttrici di Vino Nobile che hanno fornito dati e reperti storici sulla storiografia della menzione “Vino Nobile”. L’azione di tutela della denominazione, “Vino Nobile di Montepulciano”, è un impegno che il Consorzio del Vino Nobile porta avanti già da diversi anni. In passato il Consorzio aveva registrato la denominazione in vari paesi europei e del mondo per prevenire clonazioni del marchio. «La tutela del "Vino Nobile di Montepulciano" – aggiunge Romeo - non può prescindere dalla tutela della menzione tradizionale "Vino Nobile" intimamente legato alla denominazione principale per questo il Consorzio si è impegnato in questi anni raggiungendo il risultato di oggi che non può che darci maggiore forza in campo internazionale». Nel 2005 la campagna di protezione del marchio aveva visto il Consorzio protagonista a Bruxelles, al Parlamento Europeo, dove nell’ambito della kermesse promossa da Consorzio e Amministrazione Comunale “Vino e/è Cultura”, il Presidente Romeo aveva evidenziato il grande impegno nella tutela della menzione tradizionale (Vino Nobile) che con il Regolamento Ue 753/02 e con la sua revisione, Reg. Ue 316/2004, era stata sottoposta a rischio di imitazione nel mondo. Dal Consorzio intanto si annuncia, in seguito all’approvazione della richiesta di tutela del marchio “Vino Nobile” in sede europea, una nuova campagna di registrazione del marchio di menzione nei principali paesi del resto del mondo, in particolare quelli in cui il Nobile sta riscotendo maggiore successo in questi ultimi mesi. .  
   
   
MUMM DE CRAMANT. DAL 1882 UNA CUVÉE ORIGINALE CHE INCARNA L’ESPRESSIONE PIÙ PURA DEL GESSO DELLA CHAMPAGNE  
 
La storia Mumm de Cramant, successore del vecchio Crémant de Cramant, è una produzione speciale della Maison G. H. Mumm. Fin dal 1882, la Maison elabora un vino leggermente frizzante (di debole pressione) o crémant partendo esclusivamente dalle uve Chardonnay del territorio di Cramant, paese situato nella Côte des Blancs tra i 17 comuni classificati Grand Cru nel 1911. È un vino dominato dalla finezza, dalla freschezza e da una persistenza eccezionale. Si distingue per una spiccata mineralità, massima espressione del suolo gessoso della Côte des Blancs. La sua etichetta con angolo ripiegato richiama l’uso che si faceva una volta dei biglietti da visita: l’angolo ripiegato indicava che la bottiglia di champagne era stata consegnata a mano. Mumm de Cramant è prodotto solo in piccola quantità e rappresenta una rarità. Derivante da un vigneto d’eccezione e rimasto fedele alla sua storia, Mumm de Cramant fu a lungo una produzione riservata unicamente ad un selezionato gruppo di amatorio «amici della casa». La produzione è stata messa in commercio solo nel 1960. La filosofia Mumm de Cramant è una cuvée originale della Maison G. H. Mumm e non ha equivalenti nella regione francese della Champagne. Se da una parte è la continuazione di una lunga tradizione della Maison, dall’altra riflette l’audacia dello Chef de Cave. Ne è Testimonianza il suo processo di elaborazione: leggermente frizzante e con un invecchiamento leggermente inferiore (due anni e mezzo) per questo millesimato non dichiarato. Mumm de Cramant, espressione di un terroir d’eccezione, è uno champagne di grande purezza che sviluppa finezza e freschezza rilasciando una delicata effervescenza. Presente esclusivamente nell’alta ristorazione e nelle enoteche specializzate, la sua produzione limitata ne fa una cuvée ricercata dagli intenditori. L’assemblage Mumm de Cramant è uno Chardonnay al 100% derivante unicamente dal vigneto di Cramant di una sola annata. Il terroir di Cramant, cru storico per la Maison G. H. Mumm, come lo è Verzenay a nord della Montagna di Reims, è situato nella Côte des Blancs e si estende per circa 413 ettari tutti coltivati a Chardonnay. La Maison G. H. Mumm ha una proprietà di 20,38 ettari. Cramant è senza dubbio uno dei paesini più belli della Côte des Blancs: situato sulla sommità della collina, i suoi vigneti sono disposti ad anfi teatro e volti a levante, sono caratterizzati dal sottosuolo gessoso e fortemente drenante, esposizione nord-est / sud-ovest, protezione naturale dai venti che soffiano dal promontorio di Saran. L’elaborazione Pressato interamente nel torchio della Maison, Mumm de Cramant viene vinificato secondo un procedimento particolare. Come crémant, la sua pressione, inferiore a quella degli altri champagne della Maison, gli conferisce una delicata effervescenza: 4,5 bar. Pur provenendo da un solo raccolto, Didier Mariotti preferisce non attendere il raggiungimento ufficiale dell’invecchiamento e lo interrompe a due anni e mezzo e non tre come vorrebbe la legislazione, affinché il vino conservi tutta la sua freschezza e la sua finezza. Se la Maison si priva della menzione di Millesimato sull’etichetta, ottiene però un vino con una fortissima personalità senza equivalenti sul mercato. Con un dosaggio molto debole di circa 6 g/l, è un vino il cui stile si svela nella sua interezza. Prodotto elegante, leggermente frizzante, dall’incredibile freschezza e grande purezza, il suo bouquet ne fa uno dei migliori Blanc de Blancs. La degustazione Colore Veste luminosa e pura dai riflessi verdi misti a un giallo tenue. Bollicine leggere e fragili terminano in una spuma fine e cremosa. Profumi Profumi di fiori bianchi, di frutta fresca e di limone. Alla purezza degli aromi si aggiungono note fresche ed eleganti. Palato Inizialmente delicato al palato termina con un finale ricco e persistente. Gli aromi di limone e di frutta fresca sono arricchiti dalle note di pompelmo e kumquat. I momenti ideali per Mumm de Cramant Ideale per l’aperitivo ma anche per accompagnare piatti a base di pesce come il carpaccio di cappesante, l’aragosta con verdure croccanti e le ostriche. .  
   
   
CONNEMARA PEATED SINGLE MALT IRISH WHISKEY  
 
La Fratelli Rinaldi Importatori Spa di Bologna ha acquisito la distribuzione, in esclusiva per l’Italia, del whiskey irlandese Connemara. La marca Connemara cattura la grande bellezza di una delle più celebri regioni dell’Irlanda: le coste marine frastagliate, le maestose catene di monti e le torbiere piovose del nord dell’isola di smeraldo creano un paesaggio naturale assolutamente unico e affascinante. Connemara è prodotto dalla Distilleria Cooley, l’unica indipendente in Irlanda, situata nel nord dell’isola; è l’unico whiskey irlandese a utilizzare la torba nel suo processo produttivo. Sottoposto a doppia distillazione, è invecchiato in fusti di quercia americana, usati una volta soltanto, in precedenza, per affinare bourbon. La bottiglia di Connemara è esclusiva, e riprende la forma di un’antica bottiglia originale irlandese. Vincitore di svariati premi e riconoscimenti internazionali, Connemara è unanimemente riconosciuto come il whiskey irlandese di più spiccata personalità e di più alta qualità. Connemara viene distribuito in Italia in tre versioni: Classic, 12 anni e Cask Strength (per informazioni: Fratelli Rinaldi Importatori Spa, e-mail info@rinaldi. Biz) Comunicato Stampa Connemara Peated Single Malt Irish Whiskey I Prodotti Connemara Classic Gradazione alcolica: 40% vol. Capacità: ml. 700. Categoria: Peated Single Malt Irish Whiskey. Provenienza: Distilleria Cooley, Louth, Irlanda. Esame visivo: colore dorato brillante. Esame olfattivo: note torbate, con accenni di miele e di quercia. Esame gustativo: gusto morbido e setoso all’inizio, seguito dallo sprigionarsi della torba. Equilibrio complesso, con note di vaniglia e di legno. Sensazioni finali: prolungate, sia dolci (miele, cioccolato, vaniglia) sia energiche (torba). Premi e riconoscimenti: medaglia d’oro Isc 1996, medaglia d’oro Iw&sc 1996, 2002, 2005, doppia medaglia d’oro San Francisco World Spirits Competition 2004. Connemara 12 anni · Gradazione alcolica: 40% vol. · Capacità: ml. 700. · Categoria: Peated Single Malt Irish Whiskey. · Provenienza: Distilleria Cooley, Louth, Irlanda (prima produzione: nel 2003). · Esame visivo: colore dorato pieno e brillante. · Esame olfattivo: profumo molto espressivo, con una presenza vibrante di torba. · Esame gustativo: gusto pieno, con un superbo mix di fruttato e di torba, e con note intriganti di mandorle, marzapane e biscotti. · Sensazioni finali: un tocco speziato completa l’ampio, lunghissimo effondersi della torba. · Premi e riconoscimenti: doppia medaglia d’oro San Francisco World Spirits Competition 2004 e 2005, medaglia d’oro Iw&sc 2004. Connemara Cask Strength Gradazione alcolica: 58,8% vol. Capacità: ml. 700. Categoria: Peated Single Malt Irish Whiskey. Provenienza: Distilleria Cooley, Louth, Irlanda. Filtrazione a freddo: non c’è filtrazione a freddo. Esame visivo: colore dorato pallido. Esame olfattivo: aroma intenso di torba, che si amplifica quando raggiunge le narici. Esame gustativo: gusto intenso e crepitante, con accenni di frutta, spezie, pepe e cioccolato che si fondono all’energia e alla complessità della torba. Sensazioni finali: molto prolungate, con la torba che continua ad aderire dolcemente al palato. Per informazioni: Fratelli Rinaldi Importatori Spa – Bologna, tel. 051 4217811, fax 051 242328, e-mail info@rinaldi. Biz. .  
   
   
VIP, VINO IN PIAZZA E APPASSIMENTI APERTI A SERRAPETRONA UN PIACERE ALL’INSEGNA DELLA VERNACCIA DI SERRAPETRONA DOCG  
 
Vip, Vino in Piazza, prima e unica nel suo genere, è un’iniziativa che nasce dalla collaborazione tra l’Associazione Nazionale Città del Vino - associazione di Comuni ad alta vocazione vitivinicola - ed Autoctono - società specializzata nella valorizzazione e commercializzazione di vini autoctoni italiani - con l’intento di offrire agli appassionati ed ai professionisti del settore un’occasione da non perdere per conoscere e degustare fino a 40 vini, tutti assolutamente autoctoni, rappresentativi del Nord, Centro e Sud Italia. Il prossimo 12 novembre Serrapetrona accoglierà, in piazza Santa Maria, una tappa di Vip 2006. Il viaggio alla scoperta di vitigni autoctoni italiani e del loro territorio d’origine attende appassionati, turisti e curiosi domenica, dalle 14,30 alle 20. La quota di partecipazione, di 10 euro, comprende un calice di degustazione con tracolla personalizzata e consente di degustare fino a 40 vini. La selezione dei vini proposti è effettuata grazie alla elezione del “Vitigno della Reciprocità” da parte dei Comuni che aderiscono all’iniziativa; i vini derivanti da tali vitigni, infatti, entrano a far parte del Banco d’assaggio riferito all’area geografica di provenienza (Nord, Centro o Sud Italia) e vengono presentati in tutti i Comuni dove si svolge l’iniziativa. Caratteristica unica della degustazione è la mescita commentata dei vini, da parte di personale esperto. Vista la sua natura, la degustazione si svolge generalmente nelle Città del Vino, in tutte le altre località a vocazione vitivinicola, in quelle turistiche o più semplicemente nelle piazze dei Comuni di località non vinicole, comunque sensibili alla salvaguardia del patrimonio vitivinicolo nazionale. .