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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Luglio 2007
NON SONO LE BIOENERGIE LA CAUSA DELL´ATTUALE AUMENTO DEL PREZZO DEI CEREALI. IL PRESIDENTE DELLA CONFAGRICOLTURA FEDERICO VECCHIONI ALL´ASSEMBLEA DI AGROENERGIA  
 
“L’attuale aumento dei prezzi dei cereali non è causato della maggiore domanda di materie prime per la trasformazione a scopi energetici”. Confagricoltura risponde agli allarmismi sempre più frequenti, dimostrando che le dinamiche di mercato in atto non sono riconducibili, almeno per ora, all’evoluzione della domanda di bioenergie. Le stime a livello mondiale di Ocse e Fao riconoscono che i prezzi reali dei cereali sono superiori alle previsioni dello scorso anno. Ma se c’è un effetto a lungo termine imputabile anche alle bioenergie, questa differenza è oggi dovuta essenzialmente ad altri fattori; dall’andamento climatico che ha ridotto le produzioni (in Australia sino al 50% di riduzione), alla riduzione degli stock cerealicoli. “L’aumento della domanda - ha spiegato il presidente Federico Vecchioni - all’assemblea di Agroenergia, la società costituita da Confagricoltura che riunisce i produttori di bioenergie - si è quindi confrontato con una minore offerta e le quotazioni ne hanno risentito”. In ogni caso, mette in evidenza l’Organizzazione agricola, il calo dell’offerta cerealicola nel 2006 (meno 60 milioni di tonnellate in Nord America, Europa ed Australia) è stato quasi quattro volte superiore alla maggiore domanda di cereali per la produzione di etanolo (17 milioni di tonnellate). Domanda che, peraltro, si è concentrata negli Stati Uniti e non ha certo interessato l’Europa, dove i cereali utilizzati per la produzione di bioetanolo rappresentano quantitativi marginali rispetto alla produzione cerealicola complessiva. Nel 2006, si sono attestati a poco più dell’1% della produzione. Le stime per il 2007 non vanno oltre il 2%. Ne consegue che l’effetto sulle quotazioni è del tutto trascurabile. In ogni caso, le tendenze di medio lungo termine mostrano un assestamento delle produzioni mondiali che torneranno in linea con la domanda, calmierando i prezzi. Sempre secondo le previsioni Ocse/fao, dal 2006 al 2016 i prezzi mondiali del frumento scenderanno da 204 a 183,2 dollari/t e quelli degli altri cereali da 140,4 a 138,2 dollari/t. Anche per quanto riguarda nello specifico la produzione di frumento duro in Italia, per il quale si lamentano quotazioni eccessive, le previsioni per il raccolto 2007 indicano un contenuto calo della produzione (-3%), comunque addebitabile essenzialmente all’andamento climatico (-2% delle rese per ettaro). “Un andamento che si colloca in un quadro generale da cui non emergono - sostiene Confagricoltura – correlazioni con le filiere della bioenergia, del tutto estranee alle dinamiche di mercato di questo comparto”. .  
   
   
CONFERENZA NAZIONALE DELLA SIMEVEP: SVILUPPARE UN SISTEMA DI SANITÀ PUBBLICA, NEL SETTORE DELL’ALIMENTAZIONE, DELLA NUTRIZIONE E DELLA PROTEZIONE DEL CONSUMATORE, IN GRADO DI FAR FRONTE ALLE PROBLEMATICHE POSTE DALLE SFIDE DELL’EVOLUZIONE DEMOGRAFICA  
 
La Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (Siti), la Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva (Simevep) e la Società italiana delle Scienze Veterinarie (Sisvet) facendo seguito a quanto concordato il 14 giugno in occasione della Conferenza Nazionale della Simevep di Roma, si sono incontrate l’11 luglio presso la Direzione del Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria Nutrizione e Sicurezza Alimentare del Ministero della Salute per valutare le strategie e le attività da sviluppare insieme nel prossimo futuro, per garantire al Paese un sistema di Sanità Pubblica, nel settore dell’alimentazione, della nutrizione e della protezione del consumatore, in grado di far fronte alle problematiche poste dalle sfide dell’evoluzione demografica della transizione epidemiologica e della globalizzazione nel settore della produzione e distribuzione alimentare. Le suddette Società Scientifiche concordano che solo con un’azione armonica e sinergica di tutti gli attori istituzionali (Governo Nazionale Regioni. Società Scientifiche, Imprese e Cittadini) sarà possibile garantire al nostro Paese un sistema che sia in grado di tutelare contemporaneamente la salute dei cittadini, la competitività del nostro sistema produttivo e distributivo ed il rispetto delle norme e dei regolamenti comunitari in materia. A tal proposito le Società ritengono necessario operare con tempestività, efficacia e rigore scientifico sui seguenti fronti: - elaborazione di strumenti giuridici e regolatori specifici in grado di tutelare la sicurezza dell’alimentazione dei cittadini italiani; - attivazione di un progetto formativo di elevata qualità ed omogeneo sul territorio nazionale per garantire la formazione di base e soprattutto, quella specialistica degli operatori, offrendo al Ssn professionisti in grado di affrontare le sfide e le emergenze poste dalle norme comunitarie e dalla globalizzazione in maniera efficace ed efficiente; - partecipare in maniera rigorosa e costruttiva all’elaborazione del disegno di legge sull’ammodernamento del Servizio Sanitario Nazionale consentendo alla prevenzione di rappresentare per il Paese uno strumento realmente efficace per garantire un sistema di governance che consenta agli attuali Dipartimenti di Prevenzione di svolgere il loro ruolo in un contesto di efficacia, efficienza, appropiatezza ed equità anche utilizzando gli strumenti della certificazione di qualità e dell’accreditamento; - di dare la massima evidenza nella Programmazione Nazionale e Regionale ai temi della Prevenzione, nonché di dare alle problematiche dell’alimentazione e della nutrizione una netta evidenza nel Piano Nazionale della Prevenzione. Le Società attiveranno immediatamente gruppi di lavoro integrati per far si che già nel prossimo autunno si possa essere in grado di offrire agli attori istituzionali un’analisi rigorosa e puntuale dei problemi attuali ed una serie di soluzioni operative che possano consentire al Paese di consolidare i tanti punti di forza del Sistema della prevenzione nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale e di correggere i punti di debolezza e consolidare per l’Italia il ruolo da protagonista nello scenario europeo e mondiale che la sua grande tradizione nel settore dell’alimentazione e della nutrizione e l’impegno, la passione e la competenza degli operatori di Sanità Pubblica possono sicuramente garantirgli. .  
   
   
OLTRE 5 MILIONI DI EURO DI CONTRIBUTI DALLA REGIONE  
 
 Destinati alla promozione dell´agricoltura, dei prodotti e del territorio piemontese Supera i 5 milioni di euro l’ammontare complessivo dei contributi approvati dall’Assessorato regionale all’Agricoltura per il sostegno a progetti e manifestazioni di promozione del territorio e delle produzioni piemontesi, gestiti da Comuni, Province, enti e associazioni per l’anno 2007. I provvedimenti di concessione dei contributi fanno riferimento all’art. 41 della legge 63/1978: nel quadro di un programma di promozione del settore agricolo e agroalimentare, e di specifiche linee di indirizzo, ogni anno viene aperto un bando per la presentazione di progetti. Parte rilevante delle risorse è destinata a sostenere le azioni dirette di promozione dei prodotti, svolte da associazioni, consorzi, cooperative, organizzazioni professionali, in particolare per i vini, le carni, l’ortofrutta, il lattiero-caseario, il riso, i fiori, il biologico e gli altri prodotti tradizionali. Un secondo filone di intervento è dedicato alla promozione specifica di “territorio”, che riguarda le numerose rassegne, fiere, manifestazioni organizzate dai Comuni e da altri enti; tra le più importanti, Douja d’Or, Cheese, Monferrato festival, Vinum, Fiera del Tartufo, Marengo doc, Riso e Rose, Moscato wine festival, La settimana del riso, Sapori della carne, Fiera del marrone, Fruttifiore, Salone del biscotto, Festa del Pane e Fiera della meccanizzazione, Tuttomele, Viverbe, Terre del Mais, Mostra della Camelia, Dolci terre di Novi, Rassegna vini alto Monferrato, Fiera del Bue Grasso. La Regione Piemonte sostiene inoltre il sistema costituito dalle 12 Enoteche e dalle 30 Botteghe del Vino-cantine Comunali riconosciute, che svolgono un’intensa attività di promozione dei vini e dei relativi territori e una funzione di accoglienza e informazione dei turisti che, nello scorso anno, sono stati stimati in circa 600. 000 presenze, metà delle quali provenienti dall’estero. L’attività promozionale della Regione si completa con la partecipazione diretta alle più significative manifestazioni del settore, tra cui si possono segnalare nel 2007: Vinitaly a Verona, Slow Fish a Genova, Mac Frut a Cesena,vini nel Mondo a Spoleto, Raduno nazionale degli Alpini a Cuneo, Sana a Bologna, Cheese a Bra, Salone del Vino e Anteprima Vendemmia, oltre a iniziative straordinarie sul latte e sul vino, mirate a sostenere il rafforzamento dell’immagine piemontese in questi settori. “Si tratta di un rilevante sforzo organizzativo e finanziario – dichiara l’assessore Mino Taricco - che stiamo cercando di affinare e di razionalizzare, con l’obiettivo di pianificare al meglio le risorse per la valorizzazione delle produzioni. Il nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 prevede tra l’altro una specifica misura sulla promozione, e il disegno di legge sui Distretti rurali e agroalimentari di qualità, già approvato dalla Giunta, ha forti contenuti programmatori e progettuali, che coinvolgono tutti gli attori della filiera e spingono a fare sistema sul territorio. ” .  
   
   
AGRICOLTURA – ZAIA: A SETTEMBRE LE PRIME DOMANDE DEL NUOVO PIANO DI SVILUPPO RURALE  
 
 “Stiamo scrivendo i bandi e a settembre potranno essere presentate le prime domande in attuazione del nuovo Piano di Sviluppo Rurale del Veneto 2007 – 2013, che dispone di una dotazione finanziaria di circa 914 milioni di euro. Il nostro è stato il primo Psr italiano ad essere giudicato ricevibile dalla Commissione Europea, che lo ha già esaminato, ha formulato alcune osservazioni cui stiamo rispondendo e contiamo di chiudere la partita entro una decina di giorni. ”. Lo ha annunciato il vicepresidente della Giunta regionale del Veneto Luca Zaia, intervenuto l’ 11 luglio a Vallevecchia di Caorle, in provincia di Venezia, alla manifestazione dedicata all’“agricoltura di precisione”. L’iniziativa, giunta alla terza edizione, è stata promossa da Veneto Agricoltura (per la quale era presente l’Amministratore Unico Corrado Callegari), in collaborazione con la rivista Informatore Agrario e il Centro inter-universitario di ricerca in agricoltura di precisione dell´Università di Padova, con la partecipazione delle aziende che operano in questo settore innovativo. Le prove in campo svoltesi oggi avevano lo scopo di dimostrare ai numerosi operatori e imprenditori agricoli intervenuti i positivi riflessi di una agricoltura che può rendere di più, rispetta maggiormente l’ambiente e ha costi più bassi, grazie alle nuove tecniche e alle nuove tecnologie applicate alla lavorazione del terreno, alla semina, alla fertilizzazione e all’utilizzo delle risorse irrigue. In proposito sono state presentate macchine agricole governate tramite gps, che possono sarchiare, arare, nebulizzare senza sprecare un solo passaggio, con sovrapposizione tra le file dell’ordine di 2 centimetri e senza che questo richieda particolare attenzione da parte dell’operatore, che deve solo impostare la larghezza della macchina e la direzione della prima fila. Analoghi sistemi sono utilizzabili per l’irrigazione, ottimizzando lo spargimento di acqua senza lasciare aree asciutte o troppo bagnate, con un consistente risparmio di risorsa rispetto agli effetti ottenibili. Le moderne tecnologie consentono inoltre una più efficace raccolta del prodotto, operano con delicatezza nei vigneti, consentono mappature precise dei terreni e verificano in tempo reale la qualità ottenuta e ottenibile, anche in base alla determinazione del grado di maturazione. “Essere stati i primi con il Psr significherà recuperare tempo – ha fatto presente Zaia – cosa che potrà dare una marcia in più ai nostri imprenditori agricoli nell’attivazione di progetti per modernizzare e rendere maggiormente competitivo il nostro sistema primario”. “L’iniziativa di oggi fa da supporto all’impegno dei nostri produttori agricoli per la qualità e la sicurezza alimentare – ha sottolineato Zaia – che richiede grande professionalità e anche investimenti. Per questi ultimi si sta per aprire la nuova stagione del Psr, ma dobbiamo anche comunicare a tutti la qualità che il Veneto sa offrire, mentre l’Europa dovrebbe bloccare le importazione dai Paesi che producono senza regole e che fanno dumping nei nostri mercati, con ricadute negative per il sistema agricolo veneto, senza le garanzie che, per esempio, noi siamo in grado di dare per la sicurezza alimentare”. . .  
   
   
AGRICOLTURA – ZAIA: L’EUROPA METTA IN SALA D’ATTESA BULGARIA E ROMANIA  
 
Vallevecchia di Caorle (Venezia) - “L’europa dovrebbe mettere in sala d’attesa Bulgaria e Romania: non è possibile che questi due Paesi, con un sistema agricolo arretrato, possano entrare a pieno titolo sui nostri mercati senza avere le garanzie di sicurezza alimentare, qualità, rispetto dell’ambiente, delle norme sul lavoro e sulla sicurezza che noi offriamo ai nostri consumatori e chiediamo ai nostri produttori”. E’ senza peli sulla lingua Luca Zaia, vicepresidente della Giunta regionale del Veneto Luca Zaia, che ha affrontato le problematiche della concorrenza sui mercati agroalimentari in occasione della giornata dedicata da Veneto Agricoltura alla cosiddetta “agricoltura di precisione”. “Le conseguenze dell’ingresso in Europa di Bulgaria e Romania, come Paesi membri dell’Unione a tutti gli effetti, sono disastrose. Non voglio aprire il capitolo relativo all’emigrazione e su altre cose che tutti noi conosciamo, ma rispetto ai mercati e alla loro produzione agricola – ha ribadito Zaia – è un disastro. Loro hanno modelli produttivi con regole che noi disconosciamo e vogliono recuperare 50 anni di arretratezza produttiva in cinque mesi: non lo possiamo accettare. Penso che l’Unione Europea, con molta coscienza – ha concluso il vicepresidente del Veneto – dovrebbe valutare la creazione di una sorta di sala d’attesa per l’ingresso di questi paesi e farli aspettare un po’ di anni, finché saranno in grado di affrontare il mercato europeo in maniera seria”. .  
   
   
ROMANIA, RISORSE "RECORD" PER L´AGRICOLTURA  
 
 Il primo ministro rumeno Calin Popescu-tariceanu ha annunciato, grazie alla revisione del bilancio governativo, un rilevante incremento delle risorse finanziarie statali a favore del sistema agricolo, interamente volte agli investimenti. Ne dà notizia Nine o´Clock. L´agricoltura riceverà fondi pari a circa 700 milioni di euro. A beneficiare della revisione del bilancio saranno anche il settore delle infrastrutture e quello della sanità. Il premier ha sottolineato che tali misure non incideranno in alcun modo sul deficit, che sarà più basso di quello precedentemente previsto e non supererà il 3 per cento del Pil. Tariceanu ha annunciato di aver già scritto al commissario Ue agli Affari Economici, Joaquin Almunia, spiegando che tali provvedimenti sono stati imposti dalla particolare situazione climatica, caratterizzata dalla peggiore siccità degli ultimi 60 anni. .  
   
   
CONSUMO FUNGHI: LE RACCOMANDAZIONI DELL’ASSESSORATO ALLA SANITÀ PIEMONTESE PRESSO LE ASL, SONO ISTITUITI I CENTRI DI CONTROLLO MICOLOGICO, CHE OFFRONO CONSULENZA GRATUITA  
 
Considerata la anticipata crescita fungina che si è verificata quest’anno a cause delle particolari condizioni meteorologiche dell’estate in corso e visto anche il recente caso di avvelenamento verificatosi nel vercellese, che ha causato la morte di una persona per il consumo di funghi raccolti e non sottoposti a verifica da parte degli Ispettorati micologici in funzione presso i Dipartimenti di prevenzione delle Asl, l’Assessorato alla tutela della salute e sanità invita i cittadini all’osservanza di alcune norme precauzionali: non consumare funghi se prima non sono stati controllati da un micologo o se non si è certi della loro commestibilità (funghi certificati); consumare solo funghi ben cotti; non far consumare funghi a bambini, a donne in stato di gravidanza o a persone affette da particolari patologie; se dopo il consumo dei funghi compaiono sintomi come dolori addominali, vomito, diarrea o altra sintomatologia, contattare tempestivamente il medico di base o il pronto Soccorso ospedaliero più vicino; se ci si reca al Pronto soccorso per i sintomi di cui sopra, portare al seguito eventuali resti del pasto (funghi crudi, cotti, conservati o residui di pulizia dei funghi stessi). Presso i Servizi Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dei Dipartimento di Prevenzione delle Asl (i cui indirizzi sono riportati nella tabella sottostante) sono istituiti i Centri di controllo micologico, che sono in grado di fornire una consulenza gratuita sui funghi che si intendono consumare. In allegato l´elenco dei Centri di controllo micologico Centri Di Controllo Micologico
Asl Indirizzo Cap Città Tel. Fax
1 Via della Consolata, 10 10122 Torino 011. 566. 31. 34 011. 566. 30. 16
5 Via Balegno, 6 10098 Rivoli 011. 955. 17. 57 011. 955. 19. 53
6 Via Cavour, 29 10073 Cirié 011. 921. 76. 15 011. 921. 76. 16
7 Via Regio Parco, 64 10036 Settimo Torinese 011. 821. 23. 63 011. 821. 23. 07
8 Via S. Francesco d’Assisi, 35 10042 Nichelino 011. 680. 68. 36 011. 680. 68. 55
9 Via Aldisio, 2 10015 Ivrea 0125. 414. 712 0125. 481. 18
10 Via Bignone, 15/A 10064 Pinerolo 0121. 235. 411 0121. 397. 683
11 Via Benadir, 35 13100 Vercelli 0161. 593. 016 0161. 593. 036
12 Via Don Sturzo, 20 13900 Biella 015. 350. 36. 55 015. 849. 52. 22
13 Viale Roma, 7 28100 Novara 0321. 374. 302 0321374. 303
14 Via Iv Novembre, 294 28882 Crusinallo di Omegna 0323. 868. 040 0323. 868. 022
15 Corso Francia, 10 12100 Cuneo 0171. 450. 691 0171. 450. 162
16 Via Fossano, 4 12084 Mondovì 0174. 550. 811 0174. 550. 868
17 Via Lancimano, 9 12045 Fossano 0172. 699. 251 0172. 635. 473
18 Via Vida, 10 12051 Alba 0173. 316. 613 0173. 316. 480
19 Via Conte Verde, 125 14100 Asti 0141. 394. 920 0141. 394. 993
20 Via Venezia, 6 15100 Alessandria 0131. 307. 800 0131. 307. 806
21 Via Palestro, 41 15033 Casale Monferrato 0142. 434. 531 0142. 763. 74
22 V. Le Papa Giovanni Xxiii, 1 15067 Novi Ligure 0143. 332. 639 0143. 332. 643
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ACQUA: IN ITALIA TRANNE CASI RARI E’ PIENA DI METALLI PESANTI E TOSSICI IL TAR DEL LAZIO HA ORDINATO AL MINISTERO DELLA SALUTE DI INFORMARE I CITTADINI CIRCA SULL’INQUINAMENTO DELL’ACQUA POTABILE  
 
Dopo l’articolo pubblicato l’ 11 luglio dal Corriere della Sera che esalta le qualità delle acque che sgorgano dai rubinetti delle varie regioni d’Italia, il Codacons ricorda che la situazione nella realtà non è così rosea come potrebbe sembrare. A confermarlo anche il Tar del Lazio, che ha accolto di recente un ricorso del Codacons contro il provvedimento di proroga del valore di soglia di alcune sostanze inquinanti, compreso l´arsenico, nelle acque destinate al consumo umano, adottato dai Ministeri della Salute e dell´Ambiente, e destinato ad orientare le Regioni e Province Autonome nell´ambito del territorio di rispettiva competenza. Le Regioni interessate dal provvedimento in questione erano Campania, Lazio, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia, Toscana, Puglia e le province autonome di Bolzano e Trento. Il Tar del Lazio, accogliendo il ricorso del Codacons, ha anche ordinato al Ministero della Salute di informare correttamente i cittadini circa l’inquinamento delle acque potabili. Proprio grazie all’iniziativa legale dell’associazione si è scoperta, attraverso una accurata relazione tecnica, la presenza oltre i limiti di legge - nelle acque potabili di alcune zone d’Italia - di sostanze pericolose per la salute umana. Nello specifico: Arsenico: E’ inutile richiamare la pericolosità dell’arsenico nelle acque potabili, l’etica e il buon senso di qualsiasi esperto in tossicologia obbligherebbero ad imporre al legislatore livelli per questo metallo i più bassi possibili nelle acque potabili; Nichel: metallo altamente allergenico e che quindi non dovrebbe essere presente nelle acque potabili; Cloruri: causa di neoplasie di vari organi in parte dovuto all’effetto mutageno del cloro sulle cellule umane; Trialometani: nocivi per l’accrescimento fetale. Infatti, l’assunzione giornaliera (nel primo trimestre) dalle gestanti di acque potabili con concentrazioni di trialometani è causa di perdita di peso alla nascita del neonato; Fluoruri: l’assunzione giornaliera di fluoro attraverso le acque potabili è la concausa nelle donne al di sopra degli anni cinquanta di osteoporosi ed in special modo alla frattura della clavicola. .  
   
   
CAMPARI:FIRMATA L´INTESA.GARANZIE PER I LAVORATORI FABBIANI,LA REGIONE SOSTERRA´ LA RICOLLOCAZIONE  
 
 Pescara - Gestione degli esuberi, ricollocazione dei lavoratori e piano di reidustrializzazione che dovrà salvaguardare gli attuali livelli occupazionali. Si è chiuso così, con la sottoscrizione dell’ 11 luglio al Ministero dello Sviluppo economico, l´accordo per il sito Campari di Sulmona, che cesserà le proprie attività il prossimo 30 settembre, ma in presenza di un piano di reindustrializzazione. Lo ha annunciato l´assessore al Lavoro, Fernando Fabbiani, dopo la firma del protocollo che ha visto compartecipare anche la proprietà, la Provincia dell´Aquila, Confindustria dell´Aquila e di Milano, le organizzazioni sindacali. "La Regione Abruzzo - ha dichiarato l´assessore Fabbiani - è parte nodale nel processo di reindustrializzazione e di sostegno ai lavoratori, consentendo attività formative o di accompagnamento alla ricollocazione, utilizzando risorse statali e comunitarie". L´assessore aggiunge che "si tratta di un accordo positivo perché tutti soggetti in campo, compresa la prorietà, si sono attivati per sostenere i lavoratori e per garantire un proseguimento industriale al sito sulmonese. La stessa Campari - ha concluso Fabbiani - ha dichiarato di fare la propria parte nella ricerca di nuovi acquirenti". Il protocollo sottoscritto stamattina a Roma sarà sottoposto, entro il primo semestre del 2008, ad un primo monitoraggio, sia sullo stato di erogazione degli ammortizzatori sociali, sia sul piano di reindustrializzazione e sia sulla ricollocazione dei lavoratori. Le parti dell´accordo - come è stato sottolineato - sono state concertare in precedenti riunioni che si sono svolte tra proprietà e organizzazioni sindacali il 15 e il 28 giugno. .  
   
   
IL BIOLOGICO NELLA RISTORAZIONE COLLETTIVA  
 
´Il biologico nella ristorazione collettiva´ e` il titolo dell´incontro che aprira` a Grottammare (Ap), venerdi` 13 luglio, la ´Festa del Bio´. L´incontro, in programma alle ore 10, nella Sala consiliare del Comune, e` curato dalla Regione Marche, Provincia di Ascoli Piceno, Anci Marche, Aiab Marche, e vedra` la partecipazione, tra gli altri, dell´assessore regionale all´Agricoltura, Paolo Petrini. ´L´agricoltura marchigiana ´ dichiara Petrini - come quella italiana, sta vivendo una fase di grandi trasformazioni: da un lato un mercato sempre piu` globale e, dall´altro, un consumatore sempre piu` attento ed esigente nei confronti di produzioni di qualita`; quest´ultima intesa in senso ampio, quale sinonimo di rispetto dell´ambiente, della biodiversita` e di tutela della salute del consumatore´. Le Marche hanno alle spalle una importante tradizione legata al biologico, cominciata gia` a partire dagli anni ´80. ´La nostra ´ spiega Petrini - e` una delle regioni italiane che puntano maggiormente sulle produzioni biologiche, con una superficie dedicata al biologico che si attesta sul 10 - 12% della superficie agricola totale. Nel corso degli anni sono stati compiuti passi importanti, non solo a favore dell´agricoltura biologica, ma anche della ristorazione collettiva; a partire dal 1999, infatti, la Regione Marche ha avviato, ai sensi della Legge regionale n. 76/97, i bandi per l´introduzione dei prodotti biologici nelle mense scolastiche e ospedaliere. Non vanno poi dimenticati gli incentivi al settore biologico concessi attraverso il Programma di sviluppo rurale. Si tratta di azioni dirette, a sostegno delle aziende che fanno biologico, ma anche di interventi trasversali, come quelli a sostegno della filiera corta e, piu` in generale, volti a favorire la concentrazione dei produttori e dei prodotti, nonche` a realizzare accordi di filiera fra produttori e trasformatori. A tutto cio` si aggiungono gli otto progetti di ricerca finanziati che, facendo tesoro delle esperienze positive realizzate nell´ambito delle piu` importanti produzioni regionali, mirano a sostenere la crescita del biologico in settori quali cereali, vino e zootecnia´. ´Ulteriori sforzi ´ continua Petrini ´ per consolidare l´agricoltura biologica vanno fatti per qualificare e valorizzare tutte le produzioni regionali, partendo dalla fase agricola a quella della conservazione, trasformazione e distribuzione del prodotto, sviluppando progetti specifici, in sintonia con le esigenze degli operatori, e in accordo con gli altri enti pubblici operanti nel territorio. E` importante che la Regione Marche punti a incrementare l´utilizzo di prodotti di qualita` nella ristorazione collettiva. Obiettivo che puo` essere raggiunto attraverso specifiche campagne informative, mirate all´educazione alimentare del cittadino´. .  
   
   
MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA DOP IN GRANDE SPOLVERO A NEW YORK  
 
Si e svolto il 9 luglio presso la prestigiosa sede in stile liberty della Regione Campania a New York, sulla 54th, un evento promozionale dedicato alla Mozzarella di Bufala Campana, organizzato dal Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana nell´ambito dei progetti di valorizzazione finanziati dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Per la presentazione è stata colta l’occasione del Fancy Food Show, la fiera agroalimentare più importante del Nord America, alla quale hanno partecipato molte aziende casearie associate al Consorzio Tutela. Alla serata hanno preso parte, oltre alle aziende del consorzio, le rappresentanze campane a New York, stampa di settore, autorità ed istituzioni, personalità del mondo agroalimentare italiano. Il Consorzio Tutela, grazie al suo staff, ha presentato il prodotto, e le attività di tutela e valorizzazione del Consorzio. Ha stimolato la serata Giuliano Bugialli, esperto di cucina, giornalista, e conduttore dei talk show più famosi della televisione americana dedicati alla cucina italiana. L’incontro e stato allietato anche da un momento ludico, rappresentato da un blind test, durante il quale cinque giornalisti bendati hanno effettuato un assaggio comparativo tra una Mozzarella di bufala campana Dop ed una mozzarella vaccina. Tutti e cinque, senza alcun dubbio, hanno individuato e scelto la Mozzarella di Bufala Campana. A conclusione dell’evento un buffet tutto a base di Mozzarella e Ricotta di Bufala, rigorosamente Dop. Alle autorità ed alla stampa e stato consegnato il libro sulla storia della Mozzarella di Bufala Campana, che per l´occasione e stato tradotto in inglese. L’evento è posto a coronamento di una vasta attività di promozione del Consorzio verso il mercato americano, che a fine 2006 ha chiaramente mostrato segni di ripresa. .  
   
   
LIGURIA: NUOVO BOLLETTINO SETTIMANALE DELL´OLIO  
 
 E´ uscito il primo numero del bollettino olio settimanale per la campagna olivicola 2007 - 2008. Si tratta di un bollettino informativo dedicato all´olivicoltura prodotto dai Servizi Tecnici dell´Assessorato Agricoltura della Regione Liguria (Caar), in collaborazione con l´Associazione Ligure Olivicoltori (Alo). Il comunicato viene diramato ai produttori e a tutte le persone interessate delle 4 Province liguri tramite e-mail, fax, Sms e segreteria telefonica. " Quest´anno il bollettino esce in una nuova veste, più sintetica, immediata e di facile lettura - spiega l´assessore Giancarlo Cassini - la situazione meteo e la parte dedicata alla lotta contro la mosca sono leggibili in forma tabellare e si riferiscono agli areali olivicoli provinciali. Inoltre rimane la sezione denominata "fenologia", che descrive lo stadio di sviluppo dell´olivo, e la "gestione dell´oliveto" ". Il bollettino si presenta come un "osservatorio" permanente in grado di fornire informazioni rapide e puntuali per effettuare interventi tempestivi: già nel primo numero risalta la precocità dell´attività della mosca rispetto agli anni passati e il livello di infestazione già alto soprattutto nella fascia costiera. E´ attraverso l´informazione che gli olivicoltori possono pianificare e programmare la loro attività nel rispetto dell´ambiente e di loro stessi. Per iscriversi al servizio, e ricevere il Bollettino è necessario, contattare la redazione ai seguenti riferimenti: Regione Liguria, C. A. A. R. - Centro di Agrometeorologia Applicata Regionale, Loc. Pallodola c/o Mercato 19038 - Sarzana (Sp), Tel centralino 0187-27871 - Fax 0187-627698, mail: caarservizi@regione. Liguria. It. .  
   
   
IN PROGRAMMA DALL’8 ALL’11 NOVEMBRE PRESSO IL QUARTIERE FIERISTICO DI BOLOGNA ALIMENTARTI, SALONE DELL’AGROALIMENTARE ARTIGIANO E COOPERATIVO DI QUALITÀ  
 
Una “quattro giorni” tutta da gustare ideata per valorizzare i prodotti tipici e favorire l’incontro tra domanda e offerta di queste eccellenze agroalimentari Presentare e valorizzare i prodotti agroalimentari ed enogastronomici tipici e di qualità del nostro Paese, far conoscere le peculiarità dei sistemi produttivi artigiano e cooperativo, rispondendo alla crescente domanda di cibi sani e genuini che proviene dal consumatore e favorendo l’incontro tra la domanda e l’offerta di queste eccellenze. Sono questi, in estrema sintesi, gli obiettivi principali di Alimentarti, il Salone dell’agroalimentare artigiano e cooperativo di qualità che si terrà presso il quartiere fieristico di Bologna dall’8 all’11 novembre prossimo inaugurando un nuovo corso che vede, come organizzatori, Confartigianato (associazione delle aziende artigiane e delle piccole imprese) e Confcooperative (organizzazione di rappresentanza delle imprese cooperative) dell’Emilia Romagna con la collaborazione di Bologna Fiere. La rassegna si propone, tra l’altro, di promuovere i caratteri distintivi e di successo dell’agroalimentare artigiano e cooperativo quali la componente umana, il forte radicamento territoriale ed i valori etici: tutti elementi alla base di una produzione ottenuta nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente e garantita in ogni fase della filiera, dal campo alla tavola. “La cooperazione e l’artigianato – sottolineano il presidente regionale di Confcooperative, Maurizio Gardini, e il presidente regionale di Confartigianato, Gianpaolo Palazzi – hanno da sempre sposato la qualità come scelta indispensabile per poter, da un lato, garantire risposte economiche soddisfacenti alle imprese e ai soci e, dall’altro, soddisfare le esigenze dei consumatori”. “In quest’ottica – proseguono Gardini e Palazzi – Confcooperative e Confartigianato sono impegnate in prima linea nella valorizzazione delle tradizioni alimentari e dei prodotti tipici di qualità, tra cui quelli Dop (Denominazione di Origine Protetta), Igp (Identificazione Geografica Protetta), Doc (Denominazione di origine controllata) e Igt (Identificazione geografica tipica) fortemente radicati nel nostro paese ed in particolare in Emilia Romagna”. Una Food Valley che è terra di eccellenza sia per il rispetto della grande cultura alimentare radicata nel passato rurale di questo territorio, sia per l’innovazione produttiva coniugata in termini di sicurezza, tracciabilità e rintracciabilità, controllo dell’intera filiera, garanzia di certificazione e rispetto ambientale. Vetrina in grado di illustrare questa grande e storica esperienza della cooperazione e dell’artigianato nella produzione agricola e nella gastronomia, Alimentarti il primo giorno (8 novembre) sarà riservata agli operatori dei diversi canali commerciali nazionali ed esteri, mentre nelle rimanenti giornate sarà aperta al pubblico (con ingresso gratuito), che potrà compiere un viaggio ideale tra i sapori gustando ed acquistando le migliori produzioni tipiche. Su un’area di 15. 000 metri quadrati, infatti, alcune centinaia di aziende espositrici proporranno al vasto pubblico di appassionati della buona tavola e addetti ai lavori degustazioni tematiche ed assaggi coinvolgendo i visitatori con profumi e sapori ed aprendo i propri stand alla vendita diretta. Il programma della rassegna prevede poi un ampio calendario di convegni e tavole rotonde finalizzati a far conoscere le eccellenze gastronomiche e le produzioni di nicchia, salvaguardare le produzioni tipiche di qualità, sviluppare i temi dell’internazionalizzazione delle strategie di promozione e vendita dei prodotti italiani. “La rassegna Alimentarti – concludono Gardini e Palazzi – proporrà agli operatori economici ed all’opinione pubblica la qualità come il frutto dell’impegno e dell’ingegno umano, nonché del forte legame dei sistemi produttivi con il territorio con tutto ciò che questo rappresenta in termini di tradizione, cultura e valori dei quali mai come ora è fondamentale tener viva la memoria”. .  
   
   
E’ ONLINE IL SITO DELL’OSCAR DEI SAPORI PERCORSI MULTI-SENSORIALI ALLA SCOPERTA DELL’ANIMA DEL GUSTO  
 
Il progetto dedicato in primis ai non vedenti, vuole sensibilizzare l’offerta turistica della Regione Marche alla cultura di un´accoglienza espressamente dedicata ai diversamente abili. Www. Oscardeisapori. It E’ in rete il nuovo sito dedicato all’innovativo progetto che, voluto e promosso da Confindustria Marche, Regione Marche, Museo Omero e Unione Italiana Ciechi, si prefigge di contribuire allo sviluppo della sensibilità alle differenze, dell’attenzione alle diverse esigenze, della cultura dell’ascolto e alla diffusione della cultura dell’ospitalità e del rispetto. Il sito (www. Oscardeisapori. It) accompagna i contenuti precisi ed esaustivi con una grafica pulita e leggera. Suddiviso in 13 sezioni principali, che a loro volta distribuiscono gli argomenti in agili sottosezioni, il sito contiene obiettivi, finalità, attività, partnership, link utili, contatti e mappe interattive descrittive delle giornate di degustazione e di concorso che si terranno dal 7 al 9 Settembre tra Offida, San Benedetto del Tronto, Grottammare nelle Marche. Ovviamente dedicato in primo luogo ai protagonisti di questo progetto, il sito è accessibile con lo screenreader, in linea con la Legge Stanca e i requisiti del consorzio W3c. Oltre al sito appena inaugurato, sarà realizzata un’area dedicata per la presentazione di questo progetto nell’ambito dei siti della Provincia, del turismo delle Marche, dei singoli comuni, nei siti rivolti a disabili e verrà creato un blog con l’appoggio dell’Associazione Nazionale Non Vedenti dedicato ai viaggi polisensoriali. L´oscar dei Sapori si rivolge al target dei non vedenti e degli ipovedenti e ha lo scopo di sensibilizzare le struttura turistiche, non solo della Regione Marche ma a livello nazionale, verso questa nuova forma di turismo, evidenziandola come risorsa da valorizzare e integrare all´offerta del territorio. L´iniziativa, di portata europea, intende essere un decisivo passo avanti verso la creazione di una cultura dell´ospitalità in senso ampio, facendo leva su forme di turismo sociale e responsabile. Il progetto, già entrato nella sua fase operativa, avrà anche l´obiettivo di far conoscere in Europa, attraverso una comunicazione capillare e attenta, tutti gli attori del settore coinvolti, quali: hotel, ristoranti, parchi, musei, trasporti, che si stanno adeguando a ricevere con professionalità il target dei non vedenti e degli ipovedenti, oggi quasi 900. 000 solo in Italia e circa 25 milioni nel continente. .  
   
   
NASCE IL CLUB DEGLI AMICI DELLE CITTÀ DELL’OLIO  
 
Il battesimo nel pomeriggio di venerdì 13 luglio a Siena in occasione dell’assemblea dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio Alle 10. 30 si terrà la presentazione alla stampa del nuovo libro “Il Marketing Territoriale delle Città dell’Olio”, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Siena Il mondo dell’olio si incontra a Siena. Venerdì 13 luglio, infatti, all’ombra del Duomo nel palazzo della Provincia, si svolgerà una giornata interamente dedicata all’oro liquido nazionale. Protagonista della mattina sarà il battesimo della nuova Associazione delle Città dell’Olio “Il Club degli amici delle città dell’Olio” che sarà presentato nel pomeriggio in occasione dell’Assemblea dell’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio. “Il Club degli amici delle città dell’Olio” è il nuovo organismo ideato all’interno dell’Associazione Città dell’Olio che dà la possibilità a tutti coloro che amano il vero olio italiano di qualità, di vivere e conoscere da vicino i molteplici aspetti dell’oro liquido nazionale. Essere “amico” delle Città dell’Olio significa essere parte integrante di un punto di scambio, di un crocevia dove il denominatore comune è l’amore per la pianta dell’olivo e l’impegno alla salvaguardia e alla valorizzazione dell’olio extravergine di qualità, oltre a poter partecipare alle assemblee con voto deliberativo, essere eleggibile alle cariche sociali e poter effettuare contribuzioni volontarie. Il Club vuole essere uno strumento volto ad ampliare e rafforzare gli scopi e le attività delle Città dell’Olio, promuovendo la cultura e la storia dell’olio extravergine d’oliva con l’obiettivo di dare voce e spazio al sempre più crescente numero di tutti coloro che svolgono un ruolo di interesse e di opinion leader nell’ambito dell’olivicoltura. “Con questo progetto si vuole stimolare la nascita di un organismo nuovo che dia spazio, sia agli amici Soci delle Città dell’Olio, ed anche a coloro che non hanno lo stato giuridico per far parte dell’Associazione, che riunisce Comuni, Province, Comunità Montane e Camere di Commercio – spiega il presidente dell’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio, Enrico Lupi - ma che nonostante questo, esprimono positivamente il loro parere nei confronti dell’Associazione, come ad esempio i giornalisti, gli opinionisti, i critici, gli chef, gli assaggiatori. Il club vuol rappresentare un importante momento di aggregazione volto a mantenere le relazioni costruite in oltre 10 anni di associazionismo delle Città dell’Olio al fine di far tesoro delle esperienze, dell’impegno e della dedizione che molte persone hanno dimostrato e continuano a manifestare nei confronti dell’Associazione, garantendo un impegno costante ed una profonda conoscenza del settore olivicolo”. L’altro grande appuntamento è fissato per la mattina di venerdì 13 luglio, quando alle 10. 30 sempre presso la sede della provincia in piazza Duomo, sarà presentato alla stampa il libro sullo studio dei territori dell’Associazione, “Il Marketing Territoriale delle Città dell’Olio”, realizzato con la collaborazione del Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Siena. .  
   
   
DAL 20 AL 23 SETTEMBRE LA 28A SETTIMANA ENOLOGICA DI MONTEFALCO MONTEFALCO CAPITALE ITALIANA DELLA COMUNICAZIONE E DEL PAESAGGIO DEL VINO  
 
La comunicazione nel settore enogastronomico e l’importanza economica del paesaggio vitivinicolo saranno i due temi chiave della Settimana Enologica di Montefalco che da numerosi anni rappresenta un osservatorio privilegiato delle maggiori tematiche che interessano il mondo del vino e dintorni Dal 20 al 23 settembre Montefalco, la patria del Sagrantino, uno dei territori vitivinicoli italiani di maggior prestigio, diventa, nell’ambito della Settimana Enologica, un vero e proprio osservatorio sui principali temi del settore enogastronomico e, più in generale, dell’economia dell’agroalimentare. Oltre alle tradizionali degustazioni del Sagrantino di Montefalco docg, da alcuni anni entrato a tutti gli effetti nell’olimpo dei grandi rossi d’Italia, vi saranno numerosi appuntamenti. Quest’anno, in particolare, saranno i temi della comunicazione dell’enogastronomia e del paesaggio vitivinicolo a rappresentare le tematiche cardine della manifestazione. Si tratta di due temi strategici per il successo delle produzioni tipiche di qualità e dei territori del tipico italiani. Senza una comunicazione adeguata, infatti, capace di coinvolgere adeguatamente un pubblico sempre più vasto risulta difficile poter dare ulteriore slancio alle nostre aziende vitivinicole e, più in generale, all’enogastronomia del nostro Paese. Ma è altrettanto fondamentale la tutela e la salvaguardia dei paesaggi vitivinicoli, rurali, se si vuole finalmente sfruttare al meglio le reali potenzialità del turismo enogastronomico. Su questi due temi verranno organizzate due tavole rotonde durante le quali saranno presenti i maggiori esperti di comunicazione e marketing dell’agroalimentare e del paesaggio rurale. Per la comunicazione del vino è tempo di rivoluzione Centinaia di testate sono nate in quest’ultimo decennio dedicate all’enogastronomia, ai territori del vino, alle regioni del gusto. Oggi siamo in una fase di transizione, sono in calo le vendite delle testate di settore, le guide enogastronomiche vedono diminuire di anno in anno la propria diffusione, lo stesso mezzo televisivo non sempre sembra in grado di dare la giusta valorizzazione alla qualità dell’agroalimentare italiano. E’ probabilmente arrivato il momento di rivedere i modelli di comunicazione proposti sia dalle istituzioni pubbliche che da quelle private, è altresì necessaria una sorta di “rivoluzione” anche nel linguaggio dell’enogastronomia al fine di aumentare la cultura attraverso una divulgazione più semplice, più diretta e declinata in relazione ai diversi target che si vogliono intercettare. Ma per arrivare a tutto ciò è fondamentale un’analisi approfondita dello scenario di comunicazione e informazione dell’enogastronomia italiana. E a questo proposito, nell’ambito della Settimana Enologica di Montefalco, la nota cittadina umbra, una delle capitali italiane del vino di qualità, si propone come Osservatorio permanente della comunicazione e informazione dell’enogastronomia italiana. Attraverso la Master Class istituita nell’ambito dell’attività del Censis Servizi, la società che in collaborazione con l’Associazione Città del Vino realizza da cinque anni il Rapporto sul turismo del vino, verranno quest’anno prese in esame ed analizzate le seguenti tematiche: - la comunicazione dell’azienda vitivinicola; - la comunicazione dei territori del gusto; - il linguaggio del vino; - nuovi modelli di comunicazione dell’enogastronomia: il fenomeno dell’informazione online e i blog. Le prime analisi sui principali mezzi di comunicazione, sulle aziende leader nazionali nel settore enologico, verranno presentati venerdì 21 settembre nell’ambito di una tavola rotonda sul tema:”La comunicazione del vino e dei suoi territori: è tempo di rivoluzione”. Investire sul paesaggio viticolo conviene Il paesaggio rurale è uno degli elementi fondamentali per il successo di un territorio del tipico, sia per quanto riguarda la competitività delle imprese agricole ed agroalimentari, sia per quanto concerne il turismo. Allo stato attuale, però, risultano fondamentali analisi economiche approfondite sul valore della risorsa “paesaggio” al fine di aiutare anche le amministrazione pubbliche a pianificare politiche di sviluppo del territorio in sintonia con le opportunità attuali della “nuova agricoltura” e del comparto turistico in tutte le sue diverse tipologie. A quest’ultimo riguardo è sempre più evidente che il successo del cosiddetto turismo enogastronomico passa, inevitabilmente, attraverso la tutela e la salvaguardia del paesaggio rurale. Impossibile poter ipotizzare fenomeni di turismo vincente in assenza di un paesaggio salvaguardato in tutte le sue peculiarità. Investire oggi nel paesaggio rurale è una scelta che consente, quindi, di poter esaltare tutte le potenzialità dei territori sui versanti delle produzioni tipiche di qualità e del turismo. E’ sempre più chiaro, pertanto, che investire nella tutela e salvaguardia del paesaggio consente di realizzare un vantaggioso indotto all’interno di un territorio nel suo complesso. La tutela del paesaggio, inoltre, è direttamente correlata anche alla qualità della vita. La sua tutela, quindi, consente una positiva ricaduta sul valore immobiliare e fondiario dei territori che hanno investito su di esso. Su questo tema di estrema importanza, sabato 22 settembre a Montefalco, presso, si svolgerà una tavola rotonda sul tema: “Investire nel paesaggio viticolo conviene”. .  
   
   
ROBERTO FELLUGA E I 25 ANNI DE LE SOSTE: STORICA COLLABORAZIONE FRA LA PRESTIGIOSA CATENA DI RISTORANTI E LE AZIENDE DEL GRUPPO MARCO FELLUGA  
 
L’associazione Le Soste, che riunisce 66 tra i migliori ristoranti di cucina italiana nel nostro Paese e nel mondo, ha festeggiato quest’anno i 25 anni di vita. Celebra il felice traguardo anche la Guida Le Soste, punto di riferimento tra i più prestigiosi della ristorazione italiana. Tra gli ospiti dell’evento l’azienda Marco Felluga, da sempre presente con i suoi vini all’interno della rinomata guida. A rappresentare il Gruppo Marco Felluga c’era Roberto Felluga, che ha presenziato alla cena di gala che si è svolta all’Andana-tenuta La Badiola a Castiglione della Pescaia, nella Maremma toscana, con il suo elegante resort scenario ideale per festeggiare la prestigiosa ricorrenza. Alla serata, che ha visto la partecipazione di oltre cento persone, hanno preso parte i soci Le Soste, gli sponsor che negli anni hanno legato il proprio marchio all’associazione e importanti esponenti del mondo istituzionale: un’occasione unica per incontrare i più autorevoli rappresentanti della tradizione enogastronomica italiana. Roberto Felluga ha avuto l’onore di essere l’unico vignaiolo del Friuli Venezia Giulia ospite della serata, a cui erano stati invitati anche Gianola e Benito Nonino. .  
   
   
DAL 22 AL 24 LUGLIO L’ALBERGO DIFFUSO IN SANTO STEFANO DI SESSANIO OSPITERÀ IL PRIMO LABORATORIO DI CUCINA ABRUZZESE, SOTTO LA GUIDA DI NIKO ROMITO, IL GIOVANE CHEF PREMIATO CON LA STELLA MICHELIN  
 
3 giorni all’insegna dell’eccellenza e della qualità, un viaggio tra sensi e storia, un workshop con un astro nascente della cucina italiana: è la proposta di Work in Flight, il tour operator pescarese cui è stata recentemente affidata la commercializzazione di Sextantio – Albergo Diffuso, il conosciutissimo progetto turistico ideato dall’imprenditore italo-svedese Daniele Kihlgren. Da sempre terra di grande tradizione agricola e pastorale, l´Abruzzo offre a chi lo visita un´ampia scelta di profumi e sapori che l’abilità e la fantasia dello chef Niko Romito cercheranno di trasformare, insieme ai suoi “discepoli-ospiti”, in prelibatissime creazioni culinarie. Titolare insieme alla sorella Cristiana del Ristorante Reale di Rivisondoli (Aq), che ha conseguito una stella nella prestigiosa Guida Michelin 2007, il giovane chef abruzzese è ormai una firma della cucina d’autore italiana, con un curriculum ricchissimo di riconoscimenti: “Giovane Ristoratore d’Europa”, miglior giovane cuoco nella Guida de l’Espresso 2006, miglior Emergente per il Gambero Rosso, migliore promessa italiana per Il Sole 24 Ore, etc… L’itinerario di 3 giorni con Niko Romito condurrà alla preparazione di piatti semplici e leggeri, a base di legumi, patate, formaggi, ortaggi di stagione, seguendo ricette facilmente ripetibili anche a casa propria. Il cibo è infatti il più grande patrimonio culturale legato alla vita materiale delle popolazioni montane, che affondano le loro origini nella civiltà pastorale: un’occasione unica per riscoprire i piatti tipici di questi luoghi e i loro significati affettivi più profondi, imparando a realizzarli con tecniche tradizionali e moderne. Il pacchetto turistico proposto da Work In Flight prevede dunque un Laboratorio di Cucina articolato tra lezioni in aula e visite e training esterni (presso il Consorzio dello Zafferano e in un’azienda artigianale di Castel del Monte) e un soggiorno di 2 notti nelle camere d’altri tempi dell’Albergo Diffuso del borgo medievale di Santo Stefano di Sessanio, ad oltre 1250 metri, immerso in uno scenario mozzafiato, tra le montagne dell’Abruzzo, all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. .  
   
   
SUDAFRICA: STELLENBOSCH WINE FESTIVAL: DAL 2 AL 5 AGOSTO, A POCHI KM DA CITTÀ DEL CAPO IL PRINCIPALE FESTIVAL DEDICATO AL VINO SUDAFRICANO  
 
Simon van der Stel, che arrivò al Capo nel 1679, esplorò una lunga valle verdeggiante ad est di quella che più tardi sarebbe diventata Città del Capo e decise di avviare una coltivazione di vite. Si trattava dell’attuale Stellenbosch, cittadina a soli 35 minuti d’auto da Città del Capo, che ospita dal 2004 lo Stellenbosch Wine Festival, il festival del vino sudafricano che ogni anno attrae migliaia di visitatori locali e internazionali. Anche quest’anno, infatti, dal 2 al 5 agosto i visitatori potranno degustare gli oltre 500 vini di una delle più belle e pittoresche terre dedicate alla coltivazione del vino. Autentico gioiello storico e urbanistico, Stellenbosch (circa 150. 000 abitanti) è la seconda città più antica del Sudafrica e, con le sue 60 tenute vinicole, è considerata oggi la capitale del vino sudafricano. La prima Strada del Vino fu aperta proprio qui nel 1971 ed è direttamente ispirata alle analoghe Routes du Vin francesi e tedesche. I vini bianchi, dal sapore fresco e fruttato, sono i favoriti del mercato nazionale ed internazionale, e provengono dai vitigni Chenin Blanc, Cape Riesling, Sauvignon Blanc e Chardonnay. I rossi, corposi e con un bouquet particolare, provengono dalle varietà di Cinsaut, Pinotage, Pinot Noir, Shiraz e, soprattutto, il Cabernet Sauvignon, che merita un invecchiamento di almeno 10 anni. Già dal 30 luglio sarà possibile cenare e degustare vini a diretto contatto con i produttori nelle esclusive wineries di Stellenbosch: Bilton Wines, Webersburg, Jordan Wines, Overgaauw, Waterford, Ernie Els Wines e Simonsig. Durante le giornate del festival saranno offerti prodotti tipici e sarà possibile degustare piatti speciali preparati da alcuni dei più grandi chef sudafricani. Da non perdere poi l’appuntamento con il “Wine Magazine Tasting Theatre”, degustazioni durante le quali sarà possibile prendere lezioni informali sulle diverse qualità di vino. Spazio anche allo sport sabato 4 agosto con la “Mountain Bike Challenge”, una gara per appassionati di mountain bike alla quale l’anno scorso hanno partecipato circa 1. 500 persone. Per ulteriori informazioni: http://www. Wineroute. Co. Za/festival. Asp .  
   
   
AGNOLOTTO & BONARDA FESTIVAL - EDIZIONE 2007 FINO AL 9 SETTEMBRE, APPUNTAMENTO CON I SAPORI DELLA TRADIZIONE IN 18 LOCALITÀ DELL’OLTREPÒ PAVESE  
 
Si articola in 18 appuntamenti la terza edizione di “Agnolotto & Bonarda Festival”, iniziativa ideata dalla “Strada del Vino e dei Sapori dell’Oltrepò Pavese” per valorizzare i prodotti – simbolo della tradizione enogastronomica locale, abbinati alle manifestazioni clou dell’estate in Oltrepò. “Agnolotto & Bonarda Festival” ha preso il via sabato 23 giugno da Fortunago, prima tappa di un “tour del gusto” che coinvolgerà nel corso dei mesi estivi Mornico Losana, Redavalle, Codevilla (14 luglio), Bressana Bottarone (21 luglio), il Ponte della Becca (28 luglio), Montescano (29 luglio), Golferenzo (4 agosto), Casteggio (12 agosto), Val di Nizza (14 agosto), Castana (17 agosto), Montù Beccaria (20 agosto), Santa Giuletta (26 agosto), Canevino (1° settembre), Broni (2 settembre), Stradella (7 settembre), Rea (8 settembre) e Canneto Pavese (9 settembre). “L’edizione 2007 di Agnolotto & Bonarda Festival – commenta il Presidente della Strada del Vino e dei Sapori dell’Oltrepò Pavese, Fabio Tonalini – si presenta con tre date in più rispetto al passato, un segnale da interpretare come sempre maggiore sensibilità e coinvolgimento delle realtà locali. Agnolotto & Bonarda Festival è infatti organizzato in collaborazione con Comuni, Pro loco e associazioni , realtà che sono una ‘rete’ formidabile dal punto di vista promozionale. La proposta della Strada è stata recepita nel suo significato di identità territoriale: la tradizione enogastronomica dell’Oltrepò si fonda infatti sul Bonarda e sull’Agnolotto, prodotti e gustati da secoli sulle nostre colline. La Strada del Vino e dei Sapori dell’Oltrepò Pavese, tre anni fa, ha individuato in tali alimenti la proposta e la chiave di accesso al patrimonio enologico, gastronomico e culturale del territorio. Agnolotto & Bonarda Festival si inserisce, senza sovrapporsi, nei calendari di iniziative organizzate di consuetudine nelle varie località oppure è stato accolto come manifestazione a sé stante. Il ruolo della Strada, oltre a quello propositivo, è stato quello di coordinamento fra singoli Comuni, Pro loco, associazioni e Cantine. Nell’edizione 2007, sono 17 le Aziende Vitivinicole che proporranno il loro vino Bonarda durante gli appuntamenti del Festival. A tutti va il mio ringraziamento”. Le cantine che aderiscono a “Agnolotto & Bonarda Festival” sono Collina del Sole, Tenuta Ca’ Boffenisio, Ca’ di Frara, Calvi Valter, Lolla Paolino, Cantina Torrevilla, Travaglino, La Pieve, Cantina Storica Il Montù, Le Fracce, F. Lli Guerci, Cantina Cooperativa Canneto Pavese, Colombi Giovanni e Davide, Fiamberti, Stefano Milanesi, Pellegrini Franco e Vercesi del Castellazzo. .  
   
   
GRANDI CHEF E RISTORANTI STELLATI NEL CANTON TICINO I SEI RISTORANTI MIGLIORI, VINO E VINATTIERI, PRODOTTI DELLA TERRA DAL FORMAGGIO AI SALUMI  
 
Il Canton Ticino è una terra dalle mille sfaccettature, ma autentica. Autentica come la sua cucina, che affonda le proprie radici nella tradizione prealpina, e in particolare in quella lombarda. Una cucina tipica da gustare nei "grotti", ritrovi rustici situati, di regola, in zone appartate e ombreggiate dove si assaporano prodotti e piatti nostrani - serviti all´aperto sui tavoli di granito, protetti da alberi frondosi - come salumi, minestrone, risotto, pesce in carpione, polenta con brasato, formaggi dell’alpe, formaggini e la torta di pane. Ma il Ticino è anche terra di grandi chef. Una tradizione che arriva da lontano. Basti pensare ai personaggi illustri che hanno fatto la storia della cucina, come il bleniese Martino de Rubeis. Nel ‘400 Maestro Martino – il “principe dei cuochi”, come lo definì Bartolomeo Sacchi (detto il Platina) – lavorò nelle cucine più prestigiose di Roma e servì il grande condottiero Gian Giacomo Trivulzio. Di questo grande passato sono stati tramandati fino ai nostri giorni, in una continua evoluzione, i piatti tipici che ancora oggi possiamo gustare sia nei grotti, sia in molti ristoranti dove famosi chef, citati sulle migliori guide enogastronomiche, reinterpretano con arte questo autentico patrimonio di saperi, sapori e alta qualità. I sei ristoranti stellati del Canton Ticino E in tema di qualità, un accenno particolare, lo meritano i ristoranti premiati dalle guide e in particolare gli stellati Michelin, ben sei in un territorio così piccolo. L’osteria dell’Enoteca – con Daniel Zürcher, Hermann Greissinger e Hansueli Kellenberger - vi accoglie in un ambiente signorile ricavato in una casa colonica nel bel mezzo del centro storico di Losone, nel distretto di Locarno, dove i clienti vengono viziati in un ambiente dai colori e profumi mediterranei; una bella terrazza con giardino fiorito accoglie d’estate i buongustai. Lo chef Lorenzo Albrici vi accoglie invece alla Locanda Orico a Bellinzona, dove in un caratteristico vicolo del Centro storico, sono state ricavate due salette piccole ma molto curate, dove lo Lorenzo esprime tutta la propria creatività e ricercatezza. Cucina d’autore anche quella di Jose de la Iglesia al Motto del Gallo di Taverne, nel distretto di Lugano. Ristorante stupendo con salette incantevoli, ricavato da una fortezza del Xvi secolo; cucina creativa, servizio e accoglienza di alta classe. Lo chef Ambrogio Stefanetti propone, al Ristorante Concabella di Vacallo, nel distretto di Mendrisio, i piatti della cucina mediterranea, rivisitati con gusto, creatività e molta classe. Ambiente rinnovato e luminoso con una splendida cantina dove trovare le più rinomate etichette. Il sesto stellato è il Ristorante Santabbondio di Lorena e Martin Dalsass, ristorante idilliaco alla periferia di Lugano con una terrazza bucolica dallo charme latino. Martin propone una cucina innovativa, poggiata su solide basi, che seduce il palato con creazioni sapide, ricche di solarità mediterranea, con accenti locali e italiani. Quelle di Martin Dalsass - cui si deve la valorizzazione dell’olio extravergine di oliva in Ticino - sono ricette leggere e delicate fatte di amore già nella selezione dei migliori prodotti sul mercato. Finezza e originalità sono dunque le caratteristiche di tutti i piatti. Deliziosi i dessert sui quali primeggia la spuma di cioccolato, realizzata con il cioccolato Felchlin, azienda che nel 2005 ha vinto con “Maracaibo” il premio per il miglior cioccolato al mondo. Da vent’anni al Santabbondio, Martin Dalsass - classe 1956 e di origine altoatesina – è stato nominato miglior cuoco svizzero dell’anno a cavallo tra il vecchio e il nuovo millennio. Vini e vinattieri del Canton Ticino Dalla tavola alla cantina il passo è breve. Il vitigno principe del Canton Ticino è il Merlot, che oggi occupa l´80 per cento dei mille ettari vitati. Altri vitigni coltivati sono Pinot nero, Cabernet-franc, Syrah e la Bondola, vitigno autoctono diffuso soprattutto nella zona del Sopraceneri. Tra i bianchi Chardonnay, Sauvignon, Chasselas, Riesling, Semillon, Kerner, Pinot grigio e bianco. Anche grazie all´impegno dei produttori e dei vinificatori - i primi crescendo professionalmente e auto limitando la produzione, i secondi ammodernando le loro cantine - le etichette ticinesi hanno raggiunto livelli di assoluta eccellenza, tanto che in una regione così piccola è davvero stupefacente trovare una così varia e raffinata gamma di vini di pregio. Tra le grandi cantine citiamo in particolare la Zanini Vini e la Vinattieri Ticinesi di Ligornetto, che fa capo sempre a Luigi & Luigi Zanini, padre e figlio. La Vinattieri fondata nel 1985 si è imposta subito come azienda capace di interpretare al meglio le potenzialità e le caratteristiche dei terroir ticinesi nei quali si raccolgono uve di qualità. Tra i primi a impiegare in Svizzera le barriques per l’affinamento dei vini, la Vinattieri gestisce una cinquantina di ettari compresi quelli sperimentali con oltre 400 vitigni diversi. Il risultato è rappresentato da vini di alto livello, in grado di stupire e soddisfare anche i palati più esigenti. Vini come il Collivo, il Roncaia, il Ronco dell’Angelo, il Ligornetto, il Vinattieri Bianco e dulcis in fundo il Vinattieri. Della Zanini citiamo invece il Castello Luigi rosso e bianco, che prende il nome dallo stupendo maniero fatto costruire dal titolare dell’azienda in mezzo agli splendidi vigneti del Mendrisiotto. I prodotti della terra, dal formaggio ai salumi Le vie del vino si snodano tra chiesette romaniche, borghi caratteristici e colline disegnate dai vigneti, come quelli inaugurati di recente nel Malcantone (che a inizio del Novecento fu culla del Merlot) o nel Mendrisiotto. Sentieri che completano l’offerta legata ai prodotti della terra. Emozionante scoprire gli alpeggi dove si producono i rinomati formaggi a base di latte di mucca o di capra, oppure tuffarsi in fiabesche selve castanili come quelle del Malcantone. Inebriante percorrere i sentieri delle erbe officinali e meraviglioso avventurarsi lungo il sentiero dell’ulivo che nella zona di Gandria porta il buongustaio ad assaporare un olio davvero unico. Nella miniera del gusto che è il Ticino, da non dimenticare anche altre perle del gusto come il miele (di acacia, di castagno o di montagna), i salumi (con la luganighetta da accompagnare al risotto o il prosciutto crudo di San Pietro, la mortadella di fegato da mangiare cruda o cotta), i cereali (dai quali si ottiene la polenta che si accompagna al brasato o al coniglio). E poi, naturalmente la cioccolata. Fino al 2 novembre 2007 il Museo storico etnografico di Blenio ospita una mostra sul cioccolato dal titolo emblematico “L’oro bruno, cioccolato e cioccolatieri delle terre ticinesi”. La mostra di Lottigna è imperniata sulla sua storia della cioccolata e su quella delle industrie ticinesi e in particolare in Valle di Blenio, dove fu attiva la storica fabbrica Cima Norma. Ticino Turismo – Via Lugano 12 – Ch 6501 Bellinzona Tel. +41. 91. 8257056 – Fax +41. 91. 8253614 E-mail info@ticino. Ch Internet www. Ticino. Ch .  
   
   
IN 150 AD ADRO PER CELEBRARE LA FINALISSIMA DELLA SESTA EDIZIONE DEL "GIOCO DELLE CUVÉE" DI CONTADI CASTALDI  
 
I vincitori delle otto tappe 2007 si sono scontrati con i detentori in carica del trofeo ed altre squadre bresciane. Vince la squadra di Monza. Cinque i maestri di cuvée premiati. L´antica "fornace Biasca" di Adro, sede dell´azienda vitivinicola Contadi Castaldi del Gruppo Terra Moretti, si è preparata a festa per accogliere, nel pomeriggio di lunedì 2 Luglio, la finalissima della sesta edizione del "Gioco delle Cuvée". Nato nel 2001, l´originale e coinvolgente format ideato dall´enologo Mario Falcetti è cresciuto in questi anni, fino a proporsi come un evento unico nel suo genere, capace, attraverso la componente ludico-competitiva, di portare in tour per la Penisola le "bollicine" di Franciacorta, far conoscere le molteplici caratteristiche pedologiche di questo territorio e studiare da vicino, in presa diretta, le sensazioni ed emozioni che il "Satèn" Contadi Castaldi sa suscitare. Otto le tappe che in questa edizione 2007 hanno fatto da palcoscenico al Gioco: dall´esordio a Pollenzo, alla Banca del Vino, ha via via attraversato tutta l´Italia, toccando Catania, Latina, Molfetta, Monza, Lodi e Motta di Livenza, per approdare anche nella vicina Croazia, a Rovinj. In ogni tappa una cinquantina fra ristoratori, enotecari, enologi, produttori, sommelier e opinion leader, divisi in squadre che si sono misurate - impiegando conoscenze teoriche ma soprattutto emozioni e sensorialità - per mescolare i sei vini base espressione del territorio di Franciacorta ed ottenere così un vino che riproducesse le caratteristiche di un "Satèn", di cui Contadi Castaldi è la più grande produttrice di Franciacorta, con il 13 % circa del totale. Ovunque il Gioco ha riscosso grande successo, riuscendo attraverso la competizione a stimolare i partecipanti e a farli divertire, al tempo stesso comunicando e facendo tendenza. Nella finalissima di Adro, le squadre vincitrici delle singole tappe si sono ritrovate in cantina per misurarsi fra loro e con la squadra di Imola, detentrice del trofeo grazie alla vittoria dello scorso anno. Come negli auspici è stata una serata davvero unica, arricchita per altro dalla presenza di illustri ospiti come il sociologo Domenico De Masi, che sta lavorando ad un progetto teso ad individuare i gusti e le tendenze nel vino da parte dei consumatori, Giacomo Mojoli di Slow Food, Roberto Cipresso enologo dell´anno 2006, e numerosi giornalisti, oltre ovviamente al patron Vittorio Moretti, presidente del Gruppo Terra Moretti, e alla figlia Francesca, enologa e responsabile della divisione vitivinicola del Gruppo. Ad aggiudicarsi il trofeo 2007 è stata la squadra già vincitrice della tappa di Monza: capitanata da Mauro Borghi (Maybe Pub - Senago), e composta da Greta Albertallo e Marcello Zangara (Ekro - Nova Milanese), Claudia Giacomini e Simone Borghesa (The Mode - Legnano), Luigi Puleo (Enoteca Minotti - Limbiate) e Pino Santonocito (agente Sama). Seconda classificata la squadra "Pagulle", capitanata dall´enologo Roberto Cipresso e formata da Stefano Mugelli (agente Sama), Clara Zucchi e Christina Viola (Terra Moretti Comunicazione), Guido Daelli (responsabile progetti speciali Gruppo Swan - Spirito di Vino), Tania Gozzer (studente in enologia dell´Università di San Michele all´Adige) e Gianmichele Portieri (giornalista de "Il Giornale di Brescia"). Cinque i "Maestri di Cuvée" premiati, ovvero protagonisti delle diverse tappe del Gioco che si sono distinti per aver saputo vivere e trasmettere lo spirito di Contadi Castaldi. Sono: Annarosaria Pezzella (agente Sama - Latina), Alberto Ficarola (Enolojico - Latina), Glauco Bevilacqua (importatore in Croazia dei vini Contadi Castaldi), Vera Bonanno (Enoteca Picone - Palermo), Nicola De Bartolo (Enogastronomia De Bartolo - Bari). La serata è stata anche l´occasione per presentare la pubblicazione speciale, redatta in collaborazione con l´Editrice Swan e come supplemento di "Spirito di Vino", che documenta l´edizione 2006 e, attraverso l´intervista ad alcuni opinion leader (Giacomo Mojoli di Slow Food, l´enologo Roberto Cipresso, il giornalista Marco Pozzali, lo psicologo Paolo Crepet, l´autore di "Decanter" su Rai Radio Due Federico Quaranta e l´agente Andrea Miglioli), approfondisce i temi della Franciacorta e del rapporto vino-consumatori. Www. Contadicastaldi. It .  
   
   
VINI E SAPORI IN STRADA SABATO 14 A LONGIANO  
 
Sabato sera a Longiano nella meravigliosa Piazza Malatestiana (piazza del castello) va in scena la nuova edizione di Vini e Sapori in Strada. A partire dalle ore 19. 00 soci della Strada dei Vini e dei Sapori dei colli di Forlì e Cesena presenteranno in degustazione e assaggio ai visitatori motivati e golosi prelibatezze delle terre di Romagna: dalle varie tipologie dei vini (Sangiovese, Albana, Pagadebit), ai formaggi Squaquaron e Formaggio di Fossa, all´ olio extravergine di oliva dei colli di Longiano, al miele e derivati, al savor e alle confetture e marmellate della tradizione contadina romagnola, ai dolci tipici del territorio. Per la degustazione è previsto l´ acquisto di un buono ( al costo di 8 € ) che comprende anche bicchiere da degustazione e relativo marsupio. Con i buoni è inoltre possibile partecipare al gioco “Il Miglior Vino per Te. ”, che mette in palio una cena per due persone in un ristorante della Strada dei Vini e dei Sapori. In contemporanea alle ore 20. 00 all´ interno del Castello di Longiano presso l´ ex chiesa Madonna di Loreto, avrà luogo a cura della Fondazione Tito Balestra Onlus l´ inaugurazione della mostra “Il Mito di Bacco ed Etichette ad Arte”. Un´ iniziativa significativa che testimonia il magico connubio, in una sera d´estate, tra arte, cultura ed enogastronomia. .  
   
   
A L’ANDANA LE EMOZIONI DELLA VENDEMMIA UN PROGRAMMA ESCLUSIVO PER GODERSI FINO IN FONDO L’OFFERTA DI UNA STRUTTURA A CINQUE STELLE, SENZA PERDERE IL SAPORE DELLE TRADIZIONI AGRESTI DELLA MAREMMA  
 
A L’andana – Tenuta La Badiola - scatta l’ora della vendemmia! La prestigiosa struttura a cinque stelle, situata nel cuore della Maremma, propone ai suoi ospiti un’esperienza indimenticabile per celebrare l’inizio dell’autunno e presentare i prestigiosi vini della sua tenuta. E lo fa rendendo i clienti protagonisti dell’evento più importante della stagione: la vendemmia, che si terrà alla Badiola l’ultima settimana di settembre e la prima di ottobre. Sarà così possibile aderire al programma “Vendemmia a L’andana”, un’irripetibile 4 giorni all’insegna del lusso, del relax, del contatto con la natura e, naturalmente, della buona cucina. Lo stile è quello impeccabile che caratterizza l’offerta di L’andana: pernottamento in una junior suite con colazione giornaliera, cocktail di benvenuto ed ingresso alla Spa, dove sarà possibile lasciarsi coccolare da massaggi e trattamenti esclusivi e farsi conquistare dai golosi “menù Spa” di Alain Ducasse. Ma sarà il vino il protagonista assoluto di questa avventura in Maremma, con una mattinata interamente dedicata alla vendemmia nei vigneti della Tenuta La Badiola, dove si coltivano gli uvaggi che danno origine alle etichette di casa, l’Acquadoro e l’Acquagiusta. E la fatica sarà ben ripagata: quando il vino sarà pronto, l’Andana recapiterà ai suoi ospiti due bottiglie personalizzate. Il pacchetto prevede inoltre una tappa alla cantina Petra, vicino Suvereto, progettato da Mario Botta e scrigno di nettari preziosi firmati Terra Moretti come il “Petra”, il “Quercegobbe”, e lo “Zingari”, che sarà possibile degustare. L’esperienza eno-gastronomica si conclude con una cena alla Trattoria Toscana di L’andana, insignita nel 2007 di una stella Michelin, dove lo chef Christophe Martin delizierà anche i palati più esigenti. Nel programma, spazio anche al “Cooking class”, un mini-corso di cucina per scoprire qualche trucco dei fornelli della prestigiosa “scuola Ducasse”. .  
   
   
A VARRAMISTA PER SCOPRIRE I SEGRETI DELLA VENDEMMIA  
 
In occasione della vendemmia, per i mesi di settembre e ottobre, Fattoria Varramista propone la possibilità di assistere alla vendemmia. Per chi deciderà di soggiornare all’interno della tenuta in questo periodo ci sarà l’opportunità di osservare la vendemmia, visitare la tinaia e la cantina, partecipare alla degustazione dei vini. Varramista è una tenuta di charme acquistata dalla famiglia Piaggio negli anni ’50 e attualmente proprietà della nipote del Dr. Enrico Piaggio, Donna Chiara Visconti Di Modrone. Si sviluppa su un’area di ben 400 ettari suddivisi tra vigneti, campi coltivati, pioppeti e aree boschive. Il cuore pulsante di Varramista è la Villa Padronale –la cui forma attuale risale alla seconda metà del Xvi secolo, ma di cui si ha notizia a partire dal ‘300- posta al centro di un curatissimo giardino all’italiana e attorniata da tre poderi adibiti a strutture ricettive, per un totale di oltre 70 posti letto. I poderi, arredati in armonia con la tradizione locale e dotati di tutti più moderni comfort, dispongono ognuno di piscina privata a disposizione degli ospiti. Questa atmosfera in cui il tempo sembra fermarsi per lasciare spazio ai ritmi della natura è l’ideale per un soggiorno in tutto relax alla scoperta di uno dei processi naturali più affascinanti per la storia e la tradizione italiana: quello della trasformazione dell’uva in vino. A Varramista, per chi deciderà di soggiornare all’interno della tenuta nei mesi di settembre e ottobre sarà data la possibilità di assistere alla vendemmia e di degustare il prodotto finito. A seconda del periodo, infatti, nei mesi di settembre e ottobre verrà proposto un wine tour gratuito, con cadenza settimanale. Il tour comprende: visita della tinaia e della cantina, dove sarà possibile vedere parte della lavorazione, e degustazione guidata dei vini della tenuta. Varramista nasce infatti con la vocazione di azienda vitivinicola: all’inizio degli anni ’90, al nipote di Enrico Piaggio, il Dott. Giovanni Alberto Agnelli, venne l’idea di mettere a dimora dei vigneti di Syrah per trarne quello che avrebbe dovuto essere il vino di famiglia. Una felice intuizione a proposito della particolarità del terroir di Varramista. Una decisione che poteva sembrare azzardata e che invece si è rivelata una scelta vincente e di successo, come dimostra la buona accoglienza che hanno ottenuto le etichette della tenuta: Il Varramista è il primo vino creato all’interno della tenuta, scelto e voluto da Giovannino Agnelli per diventare il vino di famiglia. Le ultime annate hanno portato a scegliere di produrre un Syrah in purezza con un affinamento di 15 mesi in barrique di Allier e altri 24 mesi in bottiglia. Il risultato è un vino di colore rubino profondo che al naso fa percepire sentori varietali fini ma al tempo stesso espliciti, in buon amalgama con gli aromi derivati dall’invecchiamento in rovere. Il gusto è caldo e armonico, con ritorni speziati al palato; il retrogusto è complesso e persistente. Il Frasca è il “deuxième vin” nato a Varramista, pensato per essere molto gradevole già in gioventù. Nasce da un blend di Sangiovese (60%), Merlot (20%) e Syrah (20%), un ensemble armonico dedicato alle esigenze del bere contemporaneo che predilige rossi di carattere ma non eccessivamente impegnativi. Dopo un affinamento di 15 mesi in barrique e il successivo imbottigliamento, il Frasca si presenta corposo, di un colore rosso rubino intenso che presenta al palato un aroma fruttato, eleganti tannini e un retrogusto persistente. Ottopioppi è il vino ultimo nato a Varramista, creato a partire da un uvaggio di Sangiovese (80%) e Grenache (20%). Il vino prende il nome da un toponimo (lieu-dit) che sorge all’interno della tenuta ed è l’espressione del lato più brioso e accattivante di due varietà per certi versi simili tra loro, il locale Sangiovese e il Grenache originario della Valle del Rodano. Si presenta con un colore rosso rubino vivace, il profumo è piacevolmente fruttato (grazie al Grenache) e leggero, il gusto è godibile e sbarazzino. Particolarmente adatto ad un pubblico giovane, è perfetto da gustare nelle occasioni di convivialità spensierata ma anche nelle pause di relax durante la giornata. Sterpato è un vino giovane, pensato per essere la versione “quotidiana” di Frasca e Varramista. Realizzato con un blend di Sangiovese (80%), Cabernet (10%) e Merlot (10%), è pensato per un consumo abituale e disinvolto, adatto a tutte le occasioni. Dopo l’affinamento in botte grande, si presenta con un colore rosso rubino di media intensità, con riflessi granato; all’olfatto è fruttato e piacevolmente piccante. In bocca il gusto è morbido, vivace e con un buon equilibrio. Grappa Varramista è invece un distillato nato con il preciso intento di sintetizzare l’espressione più genuina di Varramista. La grappa ha una gradazione alcolica del 38% ed è prodotta in tiratura limitata dalle vinacce di Sangiovese appena sgrondate dalla svinatura. Il carattere di questa grappa è gentile: al profumo si rivela floreale e armoniosa. Il gusto è morbido e invitante e premia l’equilibrio e l’eleganza, sublimando in sé lo charme che caratterizza l’ambiente della tenuta. Un soggiorno a Varramista si trasforma così in un’affascinante esperienza sensoriale, caratterizzata soprattutto da alta qualità, stile e ricerca di eccellenza, i valori chiave del casato dei Visconti di Modrone, che caratterizzano ogni aspetto delle attività di Varramista. L’alta qualità del soggiorno si esprime in una serie di servizi aggiuntivi: secondo i desideri degli ospiti, sono disponibili la spesa nell’appartamento all’arrivo, la spesa giornaliera, il cuoco, la baby sitter, la legna per il camino, piccole attenzioni che rendono questa vacanza un’affascinante esperienza “taylor made”, per un soggiorno davvero indimenticabile, nel cuore più vero della Toscana. Www. Varramista. It .  
   
   
LA CONFRATERNITA DELLA SCIABOLA D’ORO SARÀ PRESENTE AL RELAIS DUCA DI DOLLE DI ROLLE DI CISON DI VALMARINO (TV) VENERDÌ 20 E LUNEDÌ 23 LUGLIO PER INTRONARE NUOVI SCIABOLATORI: UN AMBIENTE SUGGESTIVO, CHE CI RIPORTA ALL’ANTICO, AL CULTO E ALLA GIOIA SPUMEGGIANTE DEL VINO.  
 
Venerdì 20 e lunedì 23 luglio il Relais Duca di Dolle tornerà ad essere tempio di investitura per gli sciabolatori della Confrérie Du Sabre d’Or (Confraternita della Sciabola d’Oro): una confraternita che ripercorre solo gli aspetti più spensierati e goliardici dell’ambiente militare. L’iniziazione è un rito che si compie in nome del nettare degli dei, un brindisi alla vita innaffiato dalle prestigiose bollicine dello champagne. La tradizione tramandata dalla Confrérie ha origini antiche, poiché risale ai tempi di Napoleone, quando i militari francesi aprivano a colpi di sciabola le bottiglie di spumante con cui brindavano dopo ogni vittoria. Una tecnica impegnativa ed esaltante usata dagli ussari che trasformava un gesto di guerra in un momento di festa e di allegria. Nel 1986 nasce, così, in Francia la Confrérie du Sabre d’Or , una confraternita che oggi vanta parecchie centinaia di associati e che ha insegnato a decine di migliaia di persone in tutto il mondo la tecnica della sciabolatura: la sciabola, sfilata dal fodero, scivola sul collo della bottiglia di Champagne e, “decapitandolo”, libera con un colpo preciso lo spumeggiante nettare degli dei. In occasione della scorsa edizione, Gianluca Bisol, Direttore Generale di Bisol - viticoltori in Valdobbiadene dal 1542 - e ben noto estimatore dello champagne, è stato insignito del titolo di Maitre Chevalier della Confrérie du Sabre d’Or, sotto la luce suggestiva del tramonto di Rolle, un affascinante borgo antico il cui fascino dal 2004 è protetto dal Fai. Quest’anno, sarà, dunque, proprio Gianluca Bisol, insieme ad altri autorevoli membri della Confrérie, a nominare i nuovi cavalieri della confraternita. I nuovi adepti, prima di essere nominati cavalieri, dovranno troncare di netto con abilità ed eleganza il collo di una bottiglia di champagne: la sciabola, sfilata da fodero, scivola sul collo della bottiglia “decapitandolo” e libera, con un colpo preciso, lo spumeggiante nettare degli dei. Così recita il rito solenne: in nome di Noè, padre delle vigne e di San Vincenzo, protettore dei vignaioli, ti nominiamo Cavaliere della Sciabola d’Oro per aver separato il tappo dalla bottiglia con movimento elegante … Concluderà le serate un ricco buffet servito intorno alla piscina del Relais, innaffiato da numerose bottiglie di ottimo champagne. Per essere nominati Chevalier della Confrérie du Sabre d’Or, non perdete questa occasione per raggiungerci a Rolle di Cison di Valmarino e per partecipare a questo rito emozionante, inebriati da una coppa di champagne e immersi nell’atmosfera magica e irripetibile di questo angolo di paradiso. In base al regolamento della Confrérie, sarà possibile per l’occasione candidarsi al titolo di Chevalier-sabreur - e non semplice Sabreur -, poiché la cerimonia è presieduta dal Grand-maître. Per informazioni e prenotazioni: Relais Duca di Dolle - tel. 0438 975809 - foresteria@bisol. It .  
   
   
IL RISTORANTE ROMANI SI RINNOVA  
 
Lo storico ristorante Romani il 13 Luglio 2007 darà inizio ai lavori di ristrutturazione che dovrebbero concludersi nel mese di Settembre, il ristorante completamente rinnovato si inaugurerà a fine lavori. Il progetto di ristrutturazione seguito dall’architetto Bilo, ridisegna gli ambienti e gli spazi interni del ristorante: è previsto un rinnovamento completo dell’illuminazione, delle pavimentazioni e delle pareti, dei colori e dei materiali, al fine di creare un ambiente completamente rinnovato, molto luminoso, classicamente moderno. Grazie all’intraprendenza della propositiva padrona di casa Maria Ciaramella, il ristorante Romani riacquisterà tutto il suo splendore di cui godeva un tempo, nato nel 1937 come un antica Trattoria Toscana e gestito per anni dalla Famiglia Romani, negli anni difficili della guerra, sempre amato dai milanesi e riconosciuto come uno dei ristoranti migliori di Milano. Maria Ciaramella, dopo aver analizzato le possibili soluzioni, ha fatto la scelta a lei più congeniale: mantenere il tono del locale negli spazi ma proporre, senza dubbi o esitazioni, colori più caldi e materiali più accoglienti che siano legati alle proposte culinarie di un menu mediterraneo. L’ambiente rimarrà di tono, vecchio stile, ma sarà caratterizzato da un design moderno ma allo stesso tempo accogliente e funzionale, le sale spiccheranno per le rifiniture in legno caldo articolato e contrappuntato da bordature più scure, le tovaglie chiare saranno impreziosite da eleganti coprimacchia di lino, comode sedie attorno a tavoli di legno negli spazi – afferma Maria Ciaramella. L’accoglienza e l’impeccabile servizio affidati a un giovane staff garbato, efficiente e preparato farà da cornice a tutto il resto. Il ristorante Romani si trova in Via Zebedia, nello splendido scenario del Centro Storico di Milano alle spalle di piazza Missori, molto centrale, di grande tono e di grande successo. . .  
   
   
FRESCHE NOVITA’ CULINARIE FIRMATE LA SFOGLIA: TORTELLI AL MELONE E ALL’ANANAS  
 
Nascono dalla creatività culinaria di Corrado Zamboni le nuove proposte firmate La Sfoglia: tortelli all’ananas e al melone per dolci serate pizzicate di salato. Il laboratorio La Sfoglia, è considerato oggi una raffinata maison del gusto. Cuore e anima di questa piccola realtà emiliana, è Corrado Zamboni che, attento alle esigenze della clientela, crea prodotti sempre nuovi dal gusto unico e ricercato. “La combinazione tra tradizione ed innovazione è l’elemento chiave di tutte le mie proposte. Mi piace sperimentare, unire ingredienti che all’apparenza sembrano non avere nulla in comune ma che se miscelati fra loro nelle giuste dosi possono dare vita a gusti particolari in grado di stuzzicare piacevolmente tutti i palati, coinvolgendo al tempo stesso anche gli altri sensi”, spiega Corrado Zamboni. Le novità firmate La Sfoglia sono due: i tortelli all’ananas perfetti per dar vita a cene dai profumi tropicali e i tortelli al melone, una proposta questa in onore dell’estate. Schede Prodotti Tortelli All’ananas Ingredienti: ananas, ricotta, biscotti secchi, Grand Marnier, zucchero. Condimento: burro, pancetta affumicata (tagliata a bastoncino), aceto balsamico e/o miele d’ananas. Perfetti da accompagnare con dell’ottima birra dell´abbazia rossa fruttata. Tortelli Al Melone Ingredienti: melone, biscotti secchi e Grand Marnier. Condimento: burro, culatello tagliato a julienne e prezzemolo. Perfetti da accompagnare con un ottimo prosecco. .  
   
   
LA TRADIZIONE SPOSA LA PASSIONE, NASCE IL GELATO VENCHI  
 
Una fresca bontà nasce dalla tradizione Venchi, il gelato. Venchi, dal 1878 sinonimo di cioccolata di eccellenza, propone la sua esperienza e la sua tradizione nella declinazione fredda del gelato. Un prodotto nel quale si ritrovano i valori nei quali da sempre Venchi crede e sui quali ha fondato il suo patrimonio di bontà. Qualità, tradizione e bontà si sposano quindi nella dolce freschezza del gelato. La passione e la competenza per il cioccolato sono la filosofia che guida Venchi anche nel gelato, un prodotto che sta diventando sempre più comune per il consumatore europeo. Un consumatore che è sempre più informato e attento al prodotto che acquista e alle caratteristiche e alle proprietà che lo compongono. Per questo Venchi abbraccia la filosofia del “better for you” , uno style of life dove la cura della genuinità e della qualità del prodotto si accompagna all’attenzione per i gusti, la bontà ed il benessere. Mangiare un buon gelato porta gioia e allegria come è stato dimostrato dai ricercatori dell’Istituto di psichiatria di Londra. Un prodotto che è fortemente connotato come stagionale, ma che nei periodi freddi rivela il suo lato edonistico visto che si consuma per il solo piacere che la degustazione genera, e non per la necessità di rinfrescarsi. Salute e benessere inoltre sono due aspetti che nel gelato ricoprono molta importanza vista la peculiarità del prodotto. Per questo Venchi pone grande attenzione alle materie prime: per i gusti alle creme proposti nelle Cioccogelaterie e nelle gelaterie che espongono il marchio Venchi, vengono utilizzati gli stessi ingredienti dei cioccolatini che hanno reso celebre la qualità Venchi. Il gelato alle creme Venchi è prodotto con latte e panna sempre freschi. Il latte dei gusti Creme e Cioccolato è Granarolo Alta Qualità. I gusti proposti vanno dal cioccolato extra-fondente in 4 declinazioni, al gianduia, alla nocciola e pistacchio, fino al tiramisù, panna cotta, amaretto e fior di panna. Ogni gusto celebra le qualità Venchi, riproponendole in versione gelato dal gusto unico ed equilibrato. Tutte le ricette sono prive di glutine, aromi artificiali, conservanti, grassi idrogenati e coloranti per garantire un alimento genuino adatto a giovani, adulti e anziani e ideale per bambini. Qualità e professionalità si sciolgono in un´apoteosi di sapore. I gelati alla frutta sono tutti privi di latte, senza grassi, conservanti, coloranti di sintesi ed aromi; si presentano come sorbetti di frutta fresca, acqua e zucchero, come esige la tradizione. Insomma un vero e proprio sorbetto spatolabile rinfrescante e leggero, di rara cremosità e delicatezza e a basso contenuto calorico. Accattivante per tutti e ideale per chi deve quotidianamente fare i conti con le calorie. Venchi, per una totale trasparenza verso i clienti e consumatori, presenta in tutti i suoi punti vendita la Dichiarazione di Qualità sui suoi gelati e la possibilità di conoscere gli ingredienti che li compongono. .  
   
   
LEERDAMMER E SAATCHI & SAATCHI SEMPRE PIÙ IRRESISTIBILI.  
 
Al via la nuova campagna stampa Leerdammer con un protagonista tutto nuovo, il Carpaccio Leerdammer…irresitistibilmente sottile! La campagna è stata studiata per mettere in evidenza l’estrema e irresistibile sottigliezza di Carpaccio Leerdammer, dal taglio unico nel suo genere. Il visual della campagna stampa mostra il prodotto servito su un piatto rosso che invita all’assaggio e rimanda all’immagine del packaging, riportato all’interno dell’annuncio per favorirne la riconoscibilità. Il claim sottile come Carpaccio, irresistibile come Leerdammer e il pay-off irresistibilmente sottile enfatizzano le due caratteristiche che rendono unico Carpaccio. La nuova campagna stampa di Leerdammer firmata Saatchi & Saatchi sarà pianificata dal 16 luglio al 27 settembre sui più importanti periodici italiani. Alla campagna stampa seguirà un codino Tv di 5´´ che chiuderà gli spot istituzionali di Leerdammer pianificati sulle principali emittenti nazionali a fine luglio. La direzione creativa è stata seguita da Guido Cornara e Agostino Toscana, con le foto di Moreno Monti. La pianificazione stampa per Carpaccio Leerdammer è a cura dell’agenzia Carat e coinvolge 27 testate, sia settimanali che mensili, per un totale di 85 annunci in due mesi. La tipologia delle testate, tutte con un’ampia diffusione, spazia dalla cucina al gossip, dall’arredamento al benessere, dai familiari ai femminili. Il focus target è di 8. 018. 000 lettori compresi tra i 25 e i 44 anni (fonte audipress 2006) e si prevede di raggiungerne il 70%. .  
   
   
ILLA: DOPO IL TRAGUARDO DEI 60 ANNI, INIZIA UNA NUOVA ERA IN CUCINA LA STORICA QUALITÀ DELLE RINOMATE PENTOLE ANTIADERENTI IN UNA VESTE SEMPRE PIÙ FRESCA E ATTUALE  
 
Illa S. P. A. , nata nel 1946 a Langhirano (Parma), ad oggi conferma una volta di più l’importanza del proprio ruolo nel settore dei casalinghi. L’azienda si lascia oggi alle spalle 60 anni di esperienza per perseguire in modo ancora più deciso e sorprendente la strada della creatività, sempre sulla base di una qualità inconfondibile. A Illa si deve infatti, innanzitutto, l’affermazione nella produzione di pentolame in alluminio; a ciò si aggiunge, nel 1968, la licenza (la prima in Italia) dei prodotti antiaderenti Teflon. Materiali di prim’ordine ed eccellenza negli standard produttivi: ecco le irrinunciabili parole chiave che, da sempre, permettono a Illa di distinguersi nel panorama italiano. Il rigore nella realizzazione dei prodotti, l’esistenza di severi controlli e l’organizzazione di un sistema produttivo razionale ed efficiente si mantengono oggi – dopo oltre 60 anni – fondamenti di una superiorità distintiva. Un livello decisamente alto, evidente non solo nella “sostanza” delle pentole firmate Illa ma anche nel loro appeal estetico: anno dopo anno, l’azienda si rivela capace di offrire articoli dal design tanto funzionale quanto accattivante, all’avanguardia delle tendenze in cucina e specificamente orientati alle necessità dei vari mercati: ecco che gli strumenti più classici si associano a prodotti innovativi e specializzati, incontrando sia i gusti più tradizionali sia le suggestioni più originali, senza tradire mai l’assoluto valore delle prestazioni. Affidabilità ed eccellenza per la massima soddisfazione, sempre: ecco perché tutte le cene di successo, da oltre 60 anni, sono immancabilmente “griffate” Illa! .  
   
   
LINEA UNO VINO TESCOMA DEGUSTAZIONE A REGOLA D’ARTE  
 
Tescoma firma una collezione di accessori tutta dedicata ed ispirata al suggestivo mondo di bacco. Uno Vino è la linea completa di oggetti semi-tecnici e bellissimi pensati sia per gli appassionati sommelier sia per chi desidera avvicinarsi al mondo dell’enologia. La degustazione è un rituale che esige le sue regole e nulla può essere lasciato al caso. Per questo, Uno Vino abbraccia la cultura del vino con ben 32 referenze e con uno stile inconfondibile, un design esclusivo, curato in ogni piccolo dettaglio. Funzionalità ed estetica si coniugano sotto il segno della contemporaneità, per una linea che si addice sia ad un utilizzo domestico, sia alla ristorazione e alle cantine. Uno Vino condivide l’impiego di acciaio e plastica colorata prevista nelle cromie del bordeaux e del grigio antracite. Referenze: bicchiere vino bianco, bicchiere vino rosso, bicchiere Bordeaux, bicchiere Burgundy, bicchiere Champagne, levatappi, levatappi a leva sommelier, levatappi a strappo, levatappi cameriere, levatappi cameriere doppia leva, beccuccio versatore con tappo, beccuccio versatore con tappo e taglia capsula, tappo, stand con tre tappi, tappo girevole, tappo champagne, stand con pompa e due tappi, set tre tappi per pompa, taglia capsula, collare salvagoccia, termometro, etichette per vino, raffredda vino, raffredda champagne, glacette, glacette per champagne, set Uno vino e Set sommelier, 12 segnabicchieri, cantinetta. Secondo le regole della degustazione, ogni vino esige il suo bicchiere. Tescoma, quindi, ha realizzato una varietà di calici concepiti specificatamente per valorizzarne ed apprezzarne le sue più sottili qualità. I bicchieri Uno Vino, in cristallo di Bohemia, nascono con forme di prestigiosa ed indiscutibile modernità, dove convivono in armonia eleganza e robustezza. Le superfici lisce e l’essenzialità della paraison si fondono delicatamente al gambo che slancia e alleggerisce i calici. Cinque i modelli, speciali rivelatori di aromi, per un autentico piacere dei sensi: - Bicchiere Burgundy, grande e panciuto, utilizzato per la degustazione di vini rossi robusti; - Bicchiere Bordeaux, ideale per sorseggiare rossi intensi e corposi; consente di far respirare il vino e di percepirne l’invecchiamento; - Bicchiere vino rosso, dalla forma leggermente più allungata adatta a tutti i tipi di rosso; - Bicchiere vino bianco, per bianchi corposi, ha la forma di tulipano slanciato per esaltare il bouquet del vino; - Bicchieri Champagne, dalla forma slanciata e il gambo sottile per spumanti e vini con bollicine. Levatappi a leva Sommelier . Ideale per tutte le comuni bottiglie di vino, incluse quelle per il vino Californiano con bordo più largo. Ha una struttura autocentrante che si appoggia sull’orlo del collo e guida la spirale dentro il sughero del tappo. Disponibile con corpo in plastica, in acciaio lucido o satinato. Levatappi cameriere doppia leva Ideale per aprire facilmente tutti i più comuni tipi di bottiglie. Il sistema a doppia leva rimuove velocemente il tappo ed agevola l´estrazione dei tappi lunghi. Ha una lama coltellino particolarmente affilata per rimuovere facilmente la protezione di ogni bottiglia. Cantinetta È una vera e propria cantina in minitura. Può contenere sei bottiglie di varie forme e tipologie, dagli champagne alle bottiglie di alcolici. È leggerissimo, pratico e può essere appoggiato ovunque, per terra, su una mensola o anche su un tavolo. Etichette per vino Ideali per identificare le proprie bottiglie di vino, segnando nome, anno e produttore. Ogni confezione contiene 25 etichette di cartoncino plastificato. Segnabicchieri Sfiziosi, curiosi, ludici, i segnabicchieri facilitano l’identificazione del proprio calice rivelandosi sorprendentemente utili in occasione di feste e ricevimenti dove ci sono molte persone. Sono piccole sfere in silicone che, grazie al taglio trasversale si agganciano allo stelo del bicchiere. Sono proposti in un’ampia varietà di colori che vanno dal giallo al rosso, dal verde al nero. Ogni confezione ne contiene 12, in colori assortiti. Raffredda Champagne Porta alla giusta temperatura vini e champagne, mantenendoli freschi durante il pasto prima che arrivi il fatidico momento del brindisi finale. Lo champagne cooler si conserva nel congelatore, ad un minimo -18° C ad un massimo -30°C, per circa sei ore. Al momento dell’utilizzo si inserisce la bottiglia e si lascia agire per cinque minuti. Secchiello Champagne Raffinata glacette porta bottiglie per mantenere alla giusta temperatura champagne, vini bianchi frizzanti o rossi corposi. In policarbonato, ha un design pulito e attuale; disponibile in bordeaux o nella versione trasparente. Il set sommelier Club In un comodo stand sono ordinatamente posti un levatappi a leva Sommelier, un termometro da vino ed un beccuccio versatore completo di tappo e taglia capsula. Indiscutibilmente raffinato, il Set Sommelier rivela grande attenzione al design e ai dettagli. .  
   
   
TECNOLOGIA E INNOVAZIONE CON SPONTEX MICROFIBRE: UNA SPECIALE TECNOLOGIA PER LAVARE E SGRASSARE A FONDO LA CUCINA  
 
Arriva Spontex Microfibre Cucina, il primo pannospugna in microfibra che pulisce a fondo le superfici anche solo con l’acqua. Sgrassare le superfici unte della cucina semplicemente con un panno umido può sembrare un sogno. Oggi, grazie a Spontex Microfibre Cucina, il sogno diventa realtà. Dall’esperienza e dalla ricerca Spontex nasce Microfibre Cucina, l’innovativo pannospugna realizzato con fibre microscopiche che agiscono efficacemente nella pulizia quotidiana di tutta la cucina. Nessuna casalinga sarà più disperata! Grazie allo speciale cuscinetto, frutto della più avanzata tecnologia applicata al mondo dei casalinghi, Microfibre Cucina garantisce una eccezionale capacità di assorbenza e un pulito perfetto in ogni angolo. Spontex Microfibre Cucina è un morbido pannospugna in microfibra resistente, pratico e ultra-efficace che sgrassa a fondo i residui di fritture irresistibili e le macchie di sughi da gran gourmet senza lasciare tracce anche sulle superfici più delicate come l’acciaio. Una combinazione di tecnologia e innovazione creata per venire incontro alle esigenze di tutti coloro che amano prendersi cura della propria casa. Con Spontex Microfibre Cucina non è necessario utilizzare alcun detergente : basta bagnare la speciale microfibra con acqua e strizzare a fondo. .  
   
   
BERLUCCHI, NON SOLO BOLLICINE UNA FILOSOFIA DI QUALITÀ IN TUTTI GLI ASPETTI DELLA CONVIVIALITÀ, DELL’ACCOGLIENZA E DELLA GIOIA  
 
Tutti sono concordi nell’attribuire a Guido Berlucchi ed a Franco Ziliani il merito di avere, per primi, intuito le potenzialità vitivinicole della Franciacorta. Il favore incontrato dai loro spumanti fu lo stimolo, per molti altri validi produttori ed imprenditori della zona, ad impegnare risorse e capacità per contribuire a fare della Franciacorta la regione spumantistica italiana più dinamica e di maggior successo di questi anni: i vini elaborati in Franciacorta sono oggi considerati a livello della miglior produzione spumantistica mondiale. Ma la paternità e la primogenitura di un’idea non sono sufficienti a garantire per sempre il successo: devono essere accompagnate dalla volontà e dalla capacità di restare al passo con il progresso e con l’evoluzione dei consumi e della tecnica vitivinicola. La storica Maison di Borgonato ha saputo rinnovarsi, adottando via via i progressi nelle tecnologie e facendo tesoro delle nuove conoscenze vitivinicole (talvolta contribuendovi con la propria vasta esperienza), con l’obiettivo di migliorare costantemente la qualità dei suoi spumanti, senza, tuttavia, tradire mai la filosofia di fondo tracciata dal suo fondatore Franco Ziliani: produrre vini di qualità, con un valido rapporto qualità/prezzo, in volumi tali da essere facilmente reperibili ed accessibili ad un’ampia fascia di consumatori esigenti. Queste sono le fondamenta che spiegano la posizione di leadership raggiunta dalle Cuvée Imperiali Berlucchi in Italia nel settore degli spumanti metodo classico: si calcola che ogni otto secondi venga stappata nel mondo una bottiglia di Berlucchi! Per Berlucchi questo ultimo decennio è stato particolarmente significativo, perché ha coinciso con il rilancio ed un profondo rinnovamento dell’azienda, dei suoi prodotti e delle sue attrezzature tecniche: i figli di Franco Ziliani, Cristina, Arturo e Paolo sono sempre più profondamente integrati nella vita e nella conduzione dell’azienda, della quale rappresentano la nuova generazione che imposta e determina le linee di sviluppo future. In linea con la sua missione aziendale, produrre spumanti metodo classico perseguendo l’eccellenza qualitativa, Berlucchi ha voluto diversificare in settori contigui e coerenti con il suo core business: l’accoglienza, la ristorazione di qualità e la produzione di vini di nicchia. Ecco così la nascita in Franciacorta della piccola azienda Antica Fratta, a Monticelli Brusati, dove la cantina storica a croce greca ospita per lunghi anni di maturazione sui lieviti le bottiglie di Franciacorta Docg e dove la villa realizzata alla fine dell’ottocento, e riportata al suo antico splendore grazie ad una sapiente opera di restauro, accoglie manifestazioni culturali ed artistiche oltre ad eleganti ricevimenti. In seguito, l’acquisizione della Tenuta “La Bollina” a Serravalle Scrivia, nel cuore delle colline del Gavi, ha arricchito la produzione del gruppo di un Gavi Docg dalle caratteristiche note minerali. Qui, su 120 ettari di terreno con un parco secolare, un laghetto, alcune cascine è stato realizzato, nella villa padronale appartenuta ai Marchesi Figari di Genova, un piccolo albergo, un ristorante, un centro congressi ed un campo da golf con 18 buche, recentemente completato ed aperto agli appassionati golfisti della zona. Ricavato dalle strutture di una vecchia cascina, della quale si sono conservati fascino ed atmosfera, nel comune di Colombaro di Corte Franca si è realizzato un albergo di campagna, Relaisfranciacorta, con annesso ristorante “La Colombara”, dotato di accoglienti spazi e strutture per congressi, convegni e ricevimenti festivi e conviviali. Berlucchi ha poi deciso di ampliare la gamma dei suoi prodotti con un vino rosso di grande pregio; è stata perciò scelta una delle migliori zone d’Italia: Bolgheri. La tenuta Caccia al Piano 1868, a Castagneto Carducci dove vengono prodotti due rossi di grande struttura e qualità, conosciuti nel mondo anglosassone come “Super Tuscans” Levia Gravia, Toscana Igt e Ruit Hora, Bolgheri Doc, è, in ordine di tempo, l’ultimo gioiello di casa Berlucchi. .