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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Ottobre 2006
UE, SUPERAMENTO DELLE QUOTE LATTE: APPLICATI AGLI STATI MEMBRI PRELIEVI PARI A 377 MILIONI DI EURO  
 
 Bruxelles - Secondo i calcoli provvisori della Commissione europea, basati sulle dichiarazioni annuali degli Stati membri, questi ultimi dovranno versare penali per un totale di 377 milioni di euro per superamento delle quote di produzione del latte nell’anno contingentale 2005/2006 (aprile - marzo). L´anno scorso i prelievi hanno raggiunto 355 milioni di euro. Nove Stati membri (Repubblica ceca, Germania, Spagna, Italia, Cipro, Lussemburgo, Austria, Polonia e Portogallo) hanno superato le rispettive quote di consegna. Tali superamenti hanno rappresentato complessivamente 1 217 000 tonnellate, corrispondenti a un prelievo di 376 milioni di euro. Oltre il 90% di tale importo è stato totalizzato da tre Stati membri (Italia, Polonia e Germania). Tuttavia il prelievo applicato alla Polonia, fissato provvisoriamente a 91 milioni di euro, subirà probabilmente una riduzione significativa a seguito della conversione in quota di consegna della parte non assegnata della quota per le vendite dirette[1]. Per quanto riguarda le vendite dirette ai consumatori, la cui quota totale ammonta a 2 milioni di tonnellate, sono stati segnalati superamenti solo dalla Spagna e dai Paesi Bassi per un totale di 2 600 tonnellate, con un prelievo di 0,8 milioni di euro. Per la campagna 2005/2006 la quota totale per le consegne alle latterie è stata fissata a 135,5 milioni di tonnellate, ripartite in 880 387 quote individuali per tutta l´Unione europea (Ue-25). Per le vendite dirette ai consumatori è stata fissata una quota distinta di 2 milioni di tonnellate, ripartite in 107 000 quote individuali. 16 Stati membri non saranno soggetti ad alcun prelievo per le consegne in quanto non hanno superato i quantitativi nazionali di riferimento. Di questi, quattro avevano subito un prelievo per la campagna 2004/2005 (Belgio, Danimarca, Irlanda e Paesi Bassi); altri sette paesi, entrati a far parte dell´Unione europea nel 2004, non hanno dovuto versare alcun prelievo dalla loro adesione (Estonia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Slovenia e Slovacchia). Come funziona il sistema Per garantire l´equilibrio tra domanda e offerta e contenere le eccedenze, nell´Unione europea la commercializzazione del latte vaccino è effettuata mediante un sistema di quote. Ad ogni Stato membro vengono assegnati due quantitativi di riferimento ("quote"), uno per le consegne alle latterie e l’altro per la vendita diretta ai consumatori. Tali quantitativi sono ripartiti tra i produttori (quote individuali) in ogni Stato membro. In caso di superamento della quota nazionale, nello Stato membro interessato è applicato un prelievo ai produttori che hanno contribuito al superamento. Tale prelievo si applica ai produttori di latte vaccino per tutti i quantitativi di latte o equivalente latte eccedenti la quota commercializzati durante un periodo di dodici mesi, che va dal 1º aprile al 31 marzo. I quantitativi non utilizzati possono essere ridistribuiti ad altri produttori dello stesso Stato membro. Anteriormente al 1º settembre di ogni anno gli Stati membri comunicano alla Commissione i risultati dell´applicazione del regime delle quote latte nel corso del periodo precedente, compilando un apposito questionario contenente tutti i dati necessari per il calcolo del prelievo. Quest´ultimo ammonta a 0,3091 Eur per chilogrammo eccedente prodotto. .  
   
   
24 OTTOBRE: GIORNATA MONDIALE DELL´ALIMENTAZIONE  
 
Afi e numerosi altri enti ed associazioni organizzano un incontro a Roma il prossimo 24 ottobre, nel quadro della Giornata mondiale dell´alimentazione promossa dall´Onu. Si tratta di un qualcosa di diverso ma di interessante ed intrigante per dimostrare la grande validità, in tutte le situazioni, del bosco . Nel quadro delle giornate celebrative che le Nazione Unite dedicano ogni anno al problema della fame nel Mondo, questo incontro riguarda il contributo del bosco all’alimentazione. Infatti, per colmare il solco che separa milioni di persone che vivono, per carenza di cibo, ai limiti della sopravvivenza, è necessaria una più efficace utilizzazione di tutte le risorse disponibili, compresi i prodotti non legnosi del bosco, rappresentati dalle erbe e dai frutti minori. I risultati conseguiti in Italia, nella ricerca, propagazione e commercializzazione di questi prodotti sono positivi e possono rappresentare un valido esempio per le Aree più esposte alle carestie. Programma- Ore 10. 00: Registrazione; 10. 30: Indirizzi di saluto: 11. 00:Ervedo Giordano Già professore di Selvicultura generale - Osservatorio Foreste e Ambiente - Vallombrosa “ Nuove prospettive per l’impiego dei prodotti non legnosi del bosco nell’Europa multietnica”; Anna Scoppola Professore di Botanica ambientale e applicata - Università degli Studi della Tuscia “I prodotti del sottobosco nella loro evoluzione”; Carla Vender Primo Ricercatore -Istituto Sperimentale per l´Assestamento Forestale e per l´Alpicoltura - Trento “Le piante officinali a complemento dell’alimentazione e della salute”; Andrea Vannini Professore di Patologia forestale e del legno - Università degli Studi della Tuscia “I funghi, fonte non trascurabile per l’economia montana”; Michele Scrinzi Direttore Generale della Cooperativa S. Orsola - Pergine - (Trento) “La fabbrica dei piccoli frutti in Trentino”; Augusto Tocci Videogiornalista - Selviturismo Arezzo “Dal bosco alla tavola”; Davide Pettenella Professore di Economia forestale Università degli Studi di Padova “Il valore dei prodotti non legnosi del bosco nell’economia forestale”; 13. 15: Conclusioni Cesare Patrone Capo del Corpo Forestale dello Stato Per Informazioni: Associazione Forestale Italiana Tel. 06/4200681 . .  
   
   
OPPORTUNITÀ IN GERMANIA PER LE AZIENDE DELL’AGROALIMENTARE  
 
L´indis-unioncamere, con l´apporto della Camera di Commercio italiana per la Germania, ha organizzato per il prossimo 5 ottobre 2006 a Roma, presso la propria sede, un seminario su "Opportunità di accesso ai canali di distribuzione tedeschi per le aziende italiane del settore agroalimentare". L’appuntamento ha lo scopo di incrementare l´internazionalizzazione delle imprese, soprattutto quelle medio-piccole, ed è rivolto ad aziende che, già presenti in Germania, intendono migliorare o riqualificare la propria posizione sul mercato o ad aziende che intendono espandersi in questo mercato. Vista la gratuità del seminario e, tenuto conto della capienza limitata della sala (150 persone), le aziende che intendono partecipare possono iscriversi entro il 20 settembre compilando la scheda disponibile sul sito dell´Indis all’indirizzo www. Indisunioncamere. It dove troveranno anche un dettagliato programma. .  
   
   
VICENZA – MOSTRA DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI D’AUTUNNO  
 
 Al via anche quest’anno la "Mostra dei prodotti agroalimentari d´autunno", organizzata da Vicenza Qualità, azienda speciale della Camera di Commercio di Vicenza, in collaborazione con Coldiretti Vicenza e Pro Loco di Noventa Vicentina. Giunta alla 20a edizione, la manifestazione proporrà incontri enogastronomici, didattici e piacevoli momenti di intrattenimento nei giorni del 6, 7, 8 e 10 ottobre. Ad aprire la rassegna venerdì 6 ottobre sarà un laboratorio didattico, volto a dimostrare nella pratica tutte le tappe che accompagnano la produzione del pane. Il filo conduttore dell’edizione 2006 è, infatti, il prezioso prodotto di cui si parlerà ampiamente durante il convegno in programma nella stessa serata dalle ore 20. 30. "Cereali, Farine, Pane e dintorni": questo il titolo dell’incontro informativo che cercherà di fare il punto sul “Ruolo delle produzioni di cereali nell¹economia agricola del territorio”, (Provincia di Vicenza), sul valore del Progetto “Dal grano al pane” voluto dall¹Istituto di Genetica di Lonigo, sull’importanza della valorizzazione della filiera e quindi della rintracciabilità dei prodotti, (Veneto Agricoltura), per finire con l’intervento del Consorzio Agrario Lombardo Veneto, che disserterà sulla filiera dei cereali a paglia. Le testimonianze di un molitore e di un panificatore permetteranno di calare la discussione nella realtà lavorativa del settore. Come di consueto al termine dei lavori gli intervenuti potranno degustare i prodotti della filiera in abbinamento alla sopressa tradizionale, al prosciutto Dop veneto berico-euganeo, all’olio extravergine dei Colli Berici e agli immancabili vini Doc del territorio. Il calendario delle giornate successive avvicinerà ancora il pubblico ai prodotti tipici e tradizionali del Basso Vicentino e delle Terre del Palladio. Sabato nel pomeriggio, presso Villa Barbarigo, verranno catalogati funghi e zucche dei produttori locali, tipicità che saranno in esposizione e potranno essere votate nel concorso di domenica. Sempre domenica apre la mostra mercato dei prodotti tipici e tradizionali delle Terre del Palladio e continua per tutta la giornata l’appuntamento con il laboratorio del pane; nel pomeriggio dalle 15,30, con il Consorzio per la tutela del Mais Marano, degustazione di polenta, sopressa tradizionale e vini Doc dei Colli Berici. Chiuderà la manifestazione la serata di gala, in programma martedì 10 ottobre dalle 20,30 con degustazioni dei prodotti d´autunno certificati dal consorzio "Le Terre del Palladio", e l´intervento e la collaborazione di alcuni ristoratori locali e delle aziende vitivinicole del territorio. Rif. Cdc Vicenza, Azienda speciale Vicenza Qualità, tel. 0444 994750 .  
   
   
PESCARA – L’ABRUZZO SI PREPARA AL FANCY FOOD  
 
Ieri il presidente Ezio Ardizzi, in rappresentanza del Centro Estero delle Camere di Commercio d’Abruzzo e della Camera di Commercio di Pescara ha incontrato, nella sede dell’Ente, il vice-presidente Chris Nemchek e l’International Consultant Cherif Moujabber della Nasft (National Association for the Specialty Food Trade), l’associazione americana che dal 1954 cura l’organizzazione dell’International Fancy Food & Confection Show, manifestazione di riferimento del settore agroalimentare per il mercato nordamericano. Dall’incontro è emerso che il comparto agroalimentare abruzzese presenta interessanti potenzialità ed una serie di prodotti di alta qualità che, se opportunamente promossi, potrebbero sicuramente riscuotere un lusinghiero successo sui mercati d’oltreoceano. Si è, dunque, ipotizzato di pianificare, per l’edizione 2008, una partecipazione dell’Abruzzo al Fancy Food in grado di consentire una presentazione a 360 gradi della regione che coinvolga, oltre all’Ente camerale, tutti gli operatori pubblici e privati del settore. Nemchek e Moujabber hanno lanciato la proposta, per dare la massima rilevanza ai nostri prodotti, di dedicare all’Abruzzo un’apposita sezione in occasione dell’appuntamento primaverile del Fancy Food che ogni anno è realizzata, nel mese di maggio, nel Mccormick Place di Chicago. Tale scelta permetterebbe di intessere importanti rapporti commerciali con il mercato del middle-west americano che rappresenta un ottimo sbocco per i nostri prodotti. A conclusione dell’incontro i responsabili della Nasft hanno auspicato una partecipazione, da parte di una delegazione camerale, alla edizione 2006 dello Spring Fancy Food Show per consentire di osservare da vicino la manifestazione e meglio calibrare la strategia del progetto. .  
   
   
PESCARA – LA COMUNICAZIONE DEI PRODOTTI TIPICI PRESENTAZIONE DELL’INDAGINE CONOSCITIVA  
 
 “La Comunicazione dei prodotti tipici in Italia, Unicom ed Unioncamere fanno il punto della situazione a Pescara”. Martedì 3 ottobre, alle ore 16, nella sala Camplone della Camera di Commercio di Pescara, si è tenuta la presentazione dell’indagine conoscitiva su “La comunicazione dei prodotti tipici in Italia”, realizzata dal Centro Studi Unicom in collaborazione con Unioncamere. Il convegno è stato aperto dai saluti del presidente del Consiglio regionale Marino Roselli, dell’assessore regionale all’Agricoltura Marco Verticelli e del sindaco di Pescara Luciano D’alfonso. L’introduzione è, invece, stata affidata al presidente Ezio Ardizzi. I lavori hanno preso il via con l’intervento del presidente dell’Unicom Lorenzo Strona, che ha affrontato il tema: “I prodotti tipici. Le radici antiche della nuova economia”. A seguire la sintesi della ricerca “La comunicazione dei prodotti tipici in Italia” da parte di Donatella Consolandi, responsabile del Centro Studi Unicom. L’indagine conoscitiva, raccolta in un volume, ci offre da un lato un’analisi delle politiche di comunicazione poste in essere nel nostro Paese a sostegno dei prodotti tipici, dall’altro descrive le possibili mosse da compiere per dare un’adeguata valorizzazione di tali tesori della nostra produzione agroalimentare sia sui mercati nazionali che internazionali. Lo studio traccia anche una completa panoramica del vasto e variegato mercato dei prodotti tipici, riepilogando il quadro normativo nel quale sono collocati ed illustrando le numerose definizioni tecniche relative al concetto di tipicità, dai marchi di tutela alle categorie di prodotto. La scelta di Pescara da parte dell’Unicom – attualmente l’associazione che raccoglie il numero più alto, organico e coordinato di imprese a capitale italiano impegnate nel mondo della comunicazione – per la presentazione di uno dei più completi rapporti sulla comunicazione dei prodotti tipici in Italia non può che rappresentare per la Camera di Commercio di Pescara un prestigioso successo ed una riconferma della sensibilità che l’Ente mostra verso la valorizzazione dei tesori dell’agroalimentare. La Camera di Commercio di Pescara, infatti, cura da ben sette anni la certificazione delle produzioni agroalimentari e della Ristorazione tipica abruzzese nonché numerose altre iniziative dirette alla promozione del settore. .  
   
   
BASILICATA – ECCELLENZE LUCANE A “ITALIAINTAVOLA 2006”  
 
Unioncamere Basilicata parteciperà alla seconda edizione di “Italiaintavola”, in programma a Brescia dal 5 all’8 ottobre. Si tratta di un autorevole contenitore delle eccellenze agroalimentari italiane, all’interno del quale troveranno spazio e visibilità dieci tra aziende e consorzi lucani. “Abbiamo aderito all’evento bresciano – spiega il presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte – perché si tratta di una vetrina dedicata alle produzioni enogastronomiche italiane di alta qualità ma è anche e soprattutto una iniziativa realizzata su misura per i piccoli produttori, con i quali pubblico e operatori del settore potranno interagire direttamente. Ma c’è di più: la Fiera di Brescia sta organizzando questo evento in collaborazione con alcuni enti fieristici sui più importanti mercati mondiali, Cina e Stati Uniti in primis. Ecco perché Italiaintavola può rivelarsi una opportunità di assoluto rilievo per il sistema agroalimentare lucano”. Il connubio fra prodotti di eccellenza e le più elevate capacità professionali si preannuncia dunque vincente, in un contesto in cui l’esposizione si affiancherà a corsi formativi di alta cucina, workshop, talk show, degustazioni mirate e, sfida unica nel suo genere, il concorso nazionale “Gran Trofeo d’Oro della Ristorazione Italiana”. .  
   
   
BILANCIO POSITIVO PER LA QUARTA EDIZIONE DELLA DESARPA  
 
 Aosta - L’assessorato dell’Agricoltura e Risorse naturali informa che la quarta edizione della Désarpa, l’ormai tradizionale appuntamento con il mondo rurale valdostano, che si è svolta domenica scorsa ad Aosta, si è chiusa con un bilancio estremamente positivo. “Si è trattato senza dubbio di una manifestazione ben riuscita - commenta l’assessore Giuseppe Isabellon - una folla numerosa, composta da turisti e locali, ha accolto lo sfilare delle mandrie lungo le vie del capoluogo e ha preso d’assalto le numerose animazioni proposte. Particolarmente apprezzati sono stati ‘Il Bosco’, un percorso in un’ambientazione naturalistica alpina allestita in piazza Narbonne, e gli animali della ‘Ferme’ in piazza Plouves. Il gioco-degustazione dei formaggi degli ‘Itinerari dei formaggi intorno al Monte Bianco’ ha coinvolto e divertito un folto numero di appassionati e curiosi”. “Commenti positivi sono arrivati anche dai più piccoli visitatori che hanno potuto scoprire i colori della désarpa grazie alle attività di animazione organizzate a Montfleury – aggiunge Isabellon - mentre diverse bande, filarmoniche e gruppi tradizionali si sono esibiti nelle vie cittadine allietando l’intera giornata. Sia il mercato dei formaggi, che ha offerto la gamma completa delle produzioni lattiero-casearie regionali, sia quello dei prodotti tradizionali, che vedeva riuniti i produttori delle eccellenze valdostane, hanno infine confermato il buon riscontro già ottenuto nelle passate edizioni”. Il prossimo appuntamento con i sapori della Valle d’Aosta è fissato per domenica 15 ottobre prossimo, a Bard, con la terza edizione del “Marché au Fort”. .  
   
   
URBANISTICA, LIGURIA CAPOFILA PROGETTO RILANCIO AREE "PERIURBANE" EUROPEE GIOVEDÌ E VENERDÌ CONVEGNO INTERNAZIONALE A CAGLIARI, A MAGGIO CONCLUSIONE A GENOVA  
 
La Regione Liguria è capofila del progetto europeo Extramet che ha lo scopo di focalizzare attenzione e risorse sul territorio cosiddetto "periurbano", aree non più rurali, non ancora urbane, soggette a forti trasformazioni e con un patrimonio agricolo e storico-culturale di valore. Le risorse che si stanno mettendo in campo sono soprattutto progettuali finalizzati a orientare investimenti da parte dell´Unione Europea per lo sviluppo di queste aree fragili, ma con grandi potenzialità di innovazione per le azioni di governo del territorio. Dopodomani, giovedì 5 e venerdì 6 ottobre, a Cagliari, è in programma un convegno internazionale con la partecipazione della Regione Liguria e degli altri partners: Regione Piemonte, Campania, Sardegna, Département de l´Hérault (Francia), Region de Murcia(spagna), Regione Tessaglia e Ministero di Macedonia-tracia (Grecia), Associazione Eco Humanus, Alentejo (Portogallo). A maggio si terrà a Genova, organizzato da Regione Liguria, il convegno internazionale conclusivo. .  
   
   
ALIMENTAZIONE: PRIMA COLAZIONE, IL VADEMECUM DEGLI ESPERTI  
 
Chi non fa la prima colazione corre un rischio 4 volte maggiore di diventare sovrappeso od obeso, rispetto a chi consuma con regolarità questo pasto. Una prima colazione equilibrata contribuisce a migliorare le prestazioni intellettuali e fisiche, a scuola o in ufficio. I bambini che fanno regolarmente colazione hanno indice di massa corporea, circonferenza addominale, pressione arteriosa e livelli di colesterolo, sensibilmente inferiori rispetto ai bambini che non la fanno. La prima colazione ideale dovrebbe fornire il 15-20% della quota calorica giornaliera, proveniente da carboidrati semplici e complessi, pochi grassi, vitamine e minerali, micronutrienti e fibra. Il menù dovrebbe comprendere, sempre, latticini (latte o yogurt), cereali (cereali pronti per la prima colazione, pane integrale o fette biscottate) e frutta fresca o sotto forma di spremute. Queste sono alcune delle raccomandazioni contenute nel “Vademecum sulla prima colazione” presentato oggi a Milano dagli esperti del Comitato Scientifico di Aiipa (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari) – Divisione Cereali Pronti per la Prima Colazione. Michele Carruba, Direttore del Centro Studi e Ricerche e sull’Obesità dell’Università degli Studi di Milano e Past-president della Sio-società Italiana dell’Obesità, Giuseppe Banderali, specialista in pediatria e neonatologia alla Clinica pediatrica dell’Ospedale San Paolo di Milano, Andrea Poli, Direttore scientifico della Nutrition Foundation of Italy, hanno messo a punto un documento, basato sulle più recenti evidenze scientifiche, che spiega “perché, come, dove, quando” è importante consumare quello che costituisce, di fatto a tutte le età, il pasto principale della giornata, ossia la prima colazione. Nel “vademecum” sono riassunti, in forma di semplici consigli, quali sono i benefici nel fare regolarmente colazione, perché non bisogna mai saltare il primo pasto della giornata, in che modo organizzare questo appuntamento mattutino e quali sono gli alimenti che non devono mai mancare. “Il rapporto degli italiani con la prima colazione è buono, ma non perfetto”, ha detto Michele Carruba. “Nonostante nove connazionali su dieci dichiarino di farla regolarmente, a ben vedere, il 15% si limita ad un caffé e il 25% al più classico dei cappuccini con cornetto, nella maggior parte dei casi al bar. Ottima scelta, per i pubblici esercizi, ma non per la corretta alimentazione”, ha proseguito. “Quindi, considerando che l’8% degli italiani salta questo pasto, quasi un italiano su due non può dirsi in linea con le raccomandazioni della scienza della nutrizione. Eppure, sono ampiamente dimostrati i benefici della prima colazione sulle abitudini alimentari e quindi sulla prevenzione di numerose malattie, tra cui l’obesità”, ha aggiunto. “La prima colazione è uno dei momenti fondamentali della giornata di ogni bambino e di ogni adulto”, ha affermato Giuseppe Banderali, che ha illustrato come nei più piccoli, la prima colazione si associa con stili di vita favorevoli: “infatti i giovani che la saltano sono più facilmente preda dell´abitudine ad alcool e fumo e soggetti a scarsa pratica di esercizio fisico, già a partire dall´adolescenza”. “Inoltre - ha continuato Banderali - è dimostrato che i giovani che la consumano abitualmente hanno una migliore performance neurofunzionale e scolastica, perchè una buona colazione fornisce un’importante quota di energia dopo il digiuno notturno. Infine, i bambini che fanno colazione hanno un miglior comportamento alimentare, ossia sono più equilibrati nei pasti successivi”. La prima colazione ideale del bambino, secondo Banderali, oltre all’apporto calorico adeguato deve dare gusto, sazietà e buona qualità nutrizionale cioè apportare vitamine, fibre, carboidrati e pochi grassi; infine deve comprendere ciascuno dei tre gruppi alimentari: latticini, frutta e cereali. “Tra questi ultimi la preferenza va data ad alimenti in grado di apportare glucidi di utilizzo facile senza sovraccaricare le quote proteica e lipidica, che secondo tutte le indagini alimentari caratterizzano in eccesso la dieta dei bambini e degli adolescenti oggi. I cereali pronti per la prima colazione rispondono bene a queste caratteristiche, soprattutto se teniamo conto del loro arricchimento minerale e vitaminico, che va ad integrare quello della frutta. Chiaramente, vi sono differenze anche tra cereali pronti, ma va sottolineato che il consumo di cereali per la prima colazione si associa a minor rischio di sovrappeso ed obesità tra 4 e 12 anni. Inoltre, un altro effetto vantaggioso dell’uso dei cereali pronti per la prima colazione è l’associazione al latte: il 96% dei bambini che li consuma assume nello stesso pasto latte, contro l’83% dei bambini che non consuma cereali pronti per la prima colazione”, ha concluso. Secondo gli esperti, la prima colazione andrebbe consumata a casa, seduti a tavola, come un rito mattutino a cui dedicare tutto il tempo necessario. “Il nostro metabolismo - ha spiegato Andrea Poli - non è adatto a sostenere un digiuno prolungato: le 16 ore che separano la cena dal pranzo del giorno successivo costringono il nostro corpo ‘in riserva energetica di emergenza’, che, invece, è meglio evitare. Ecco perché la prima colazione assume tanta importanza, e perchè chi dichiara di farla regolarmente raggiunge più facilmente l’apporto giornaliero suggerito di vitamine e minerali rispetto a chi, al mattino, non mangia a sufficienza”. Un’ultima raccomandazione da Andrea Poli: “è importante variare la colazione di giorno in giorno, per non renderla troppo monotona, alternando pane, dolci, cereali per la prima colazione, insieme a una spremuta, alla frutta, da accompagnare a caffelatte o tè o semplice latte nei più piccini”. .  
   
   
I TURISTI DI OGGI SARANNO I CONSUMATORI DI DOMANI. VINITALY PRONTO A PROMUOVERE IN USA, GIAPPONE E CINA LA MIGLIORE ENOLOGIA ITALIANA  
 
I visitatori in arrivo da tutto il mondo dell’Italia oltre all’arte apprezzano la cultura enogastronomica. Per far ritrovare nei loro Paesi il sapore dei nostri prodotti, Vinitaly continua i suoi tour all’estero per aprire nuovi sbocchi commerciali. Importanti le prossime tappe in Usa, Cina e per la prima volta Giappone. Boom di turisti stranieri quest’anno in Italia, in particolare statunitensi, australiani, cinesi, indiani: un’opportunità in più per far conoscere i prodotti d’eccellenza del made in Italy enogastronomico. Ma per far crescere l’export oltre alla domanda servono contatti e relazioni fra produttori e operatori e Vinitaly è già all’opera affinché la rete di rapporti commerciali diventi sempre più ampia proprio nei mercati più interessanti e in continua crescita. La rassegna fieristica veronese dedicata al vino (www. Vinitaly. Com), divenuta il più importante momento di incontro del settore a livello mondiale, ha in programma tre tappe autunnali nei più interessanti Paesi importatori di vino: gli Usa, dove l’Italia è già il primo esportatore, ma dove ancora ci sono ampi margini di crescita nei consumi; il Giappone, la cui cultura raffinata ben si sposa con la ricerca di vini ricchi di storia come sono quelli italiani; la Cina, mercato da quasi un miliardo e mezzo di consumatori ancora tutto da scoprire e conquistare, che ha visto nei primi cinque mesi del 2006 un boom dell’import di vino italiano del 115% in termini di valore e di oltre il 270% in quantità (elaborazioni Vinitaly su dati Istat). L’interesse per la produzione enologica nazionale è ben sintetizzato dal +7% in valore e dal +14% in quantità ottenuto dall’export nei primi cinque mesi dell’anno, ma anche dagli operatori stranieri presenti all’ultima edizione di Vintaly: quasi 1. 500 provenienti dall’Estremo Oriente (+30% rispetto al 2005) su un totale di circa 27. 140, dei quali oltre 600 dal Giappone, quasi 450 dall’India e più di 170 da Cina, Hong Kong e Singapore; 3. 850 quelli provenienti dal Nord America (+26%). Chicago, Los Angeles e Las Vegas sono le tappe della quarta edizione di Vinitaly Us Tour - Salone di vini, olio d’oliva e prodotti tipici italiani, in programma dal 24 al 27 ottobre prossimi, mentre per la prima volta la rassegna sbarca in Giappone, a Tokyo il 21 novembre, con Vinitaly Japan - Salone dei migliori vini italiani, per poi arrivare in Cina, con l’ottava edizione di Vinitaly China – Salone internazionale del vino, dell’olio e del prodotto tipico, quest’anno a Shanghai dal 23 al 25 novembre, dove per la prima volta vi sarà una collaborazione con il Cibus di Parma. Un’alleanza, questa, che secondo il ministro per le politiche agricole Paolo De Castro deve essere sostenuta, per permettere alle due manifestazione di rafforzarsi ed affrontare efficacemente la concorrenza potenziando il proprio profilo internazionale. “Dal 1998 Vinitaly è presente in Cina e da alcuni anni anche in Usa, Russia e India. I tour all’estero hanno dato ottimi risultati dal punto di vista commerciale per i produttori di vino italiani, e altrettanto ci si aspetta dalle prossime tappe autunnali” – dice Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere. “Vinitaly – afferma Luigi Castelletti, presidente di Veronafiere – è ormai un marchio affermato grazie alla sua capacità di mettere in relazione gli operatori economici di tutto il mondo, che possono così concretizzare quegli scambi commerciali che sono il vero obiettivo di chi partecipa agli eventi fieristici”. La validità della formula è testimoniata dalle adesioni già confermate di alcuni fra i consorzi e i marchi più prestigiosi del panorama enologico italiano presenti anche alle passate edizioni dei tour. .  
   
   
43° MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO BIANCO PREGIATO PARTE DOMENICA 8 OTTOBRE A SANT’ANGELO IN VADO LA KERMESSE DI SUA MAESTÀ TARTUFO  
 
Dall’8 al 29 ottobre, Sant’angelo in Vado festeggia il tubero d’oro con la 43° edizione della Mostra Mercato del tartufo bianco pregiato. Per quattro week-end consecutivi, la cittadina marchigiana a pochi passi da Urbino, l’antica Tifernum Mataurense (municipio romano), celebre per aver dato i natali agli illustri pittori Taddeo e Federico Zuccari e per le sue bellezze artistiche, architettoniche e monumentali, diventerà la mecca di “Re” tartufo. Un palcoscenico gastronomico, culturale, scientifico, sportivo ed ambientale davvero unico, tutto rivolto ad esaltare uno dei prodotti tipici per eccellenza e una delle zone più belle d’Italia. L’aroma del tartufo invade questo lembo di Marche, trasformandola in una valle “profumata”. La tradizione, il lavoro artigianale, la creatività, la storia, la ricchezza dei beni culturali la rendono anche una valle ricca di “sapienza”. La mostra mercato sarà aperta ufficialmente domenica 8 ottobre alle 11, alla presenza delle autorità nazionali e regionali. A seguire apertura stand di prodotti tipici dell’agricoltura. Ampio spazio, durante la prima giornata, sarà dato ad alcune iniziative volte a valorizzare e promuovere i diversi prodotti tipici delle Marche. A partire dalle carni delle razze bovine pregiate dell’Appennino Centrale, la polenta dei carbonari, le castagne delle colline pesaresi, i vini delle migliori cantine. Oltre al soave aroma del tartufo, si potranno assaggiare i sapori dei piatti tipici dell’agricoltura delle quattro province marchigiane: dai salumi pesaresi al ciauscolo di Macerata, dalle olive di Ascoli Piceno ai vini pregiati di Ancona, oltre a tanti altri prodotti come formaggi, miele, olio d’oliva, ortaggi, frutta, vini, grappe e un caratteristico liquore all’olio d’oliva. Infolinee: 0722. 810095 o www. Mostratartufo. It Prodotti e gastronomia Tra tartufi, saperi e sapori della tipica cucina locale A Sant’angelo in Vado sono rinvenibili diverse specie di tartufo, ma è il Tuber magnatum, comunemente detto tartufo bianco o trifola, a svolgere un ruolo di primo piano nell’economia gastronomica locale. La trifola, raccolta da ottobre a dicembre, trova nei terreni marnosi e argillosi di questa parte dell’Appennino, in simbiosi con querce, noccioli, pioppi, salici e tigli, alcuni fra i suoi più importanti terreni d’elezione. Altra varietà particolarmente apprezzata nella zona è il Tuber melanosporum, o tartufo nero pregiato, raccolto da dicembre sino a metà marzo, che alligna in maniera particolare in terreni calcareo-marnosi ricchi di ossido di ferro. Di sapore più delicato rispetto al bianco, il tuber melanosporum ha scorza nera e polpa nero-violacea con marcate venature biancastre. Nell’ampia area demaniale votata alla ricerca sono state messe a punto tartufaie artificiali, realizzate mediante piantine micorrizate ottenute presso il Centro nazionale di ricerca per la tartuficoltura, sorto appositamente a Sant’angelo in Vado nel 1981 e, dal 1998, unico Centro Nazionale di Certificazione del Tartufo riconosciuto. All’interno del demanio forestale, e più precisamente a Ca’ Mascione, è in fase di avvio la "Casa del Tartufo", centro di addestramento alla raccolta dei pregiati funghi sotterranei. Nella città vengono anche addestrati alla ricerca del tartufo i cani e in loro onore, nell’area del vivaio forestale dove vengono prodotte le piantine micorizzate da tartufo, è stato eretto un monumento al fedele amico dell’uomo. Durante le ultime tre settimane di ottobre si tiene la prestigiosa Mostra nazionale del tartufo bianco, che si articola in un ampio programma di eventi, mostre ed elaborazioni culinarie interamente consacrate alla trifola. Per tutto il periodo della manifestazione sono aperti, lungo le vie del centro storico, punti di ristorazione in cui si possono degustare piatti a base del pregiato tubero e tutti i prodotti tipici locali. Nella cucina della zona il tartufo è presente sia negli antipasti (crostini imburrati, col parmigiano), sia nei primi piatti (tagliatelle, risotti, gnocchi, polenta), sia nei secondi (filetti e costolette di vitello, petti di pollo, frittate). La cucina locale fonde i caratteri tipici del Pesarese (e del Marchigiano in generale) con gli stili propri della Romagna: gusti netti, corposi, basati sulle materie prime di un’agricoltura e di una zootecnia assai fiorenti. Nel territorio di Sant’angelo in Vado prevalgono le preparazioni dell’entroterra collinare e montano: fra i primi da citare tagliatelle, cappelletti, tortellini e lasagne; fra i secondi spiccano gli arrosti, le pasticciate, gli animali da cortile e la selvaggina variamente cucinati, oltre alla porchetta di maiale. Assidue sulle tavole sia la polenta, spesso abbinata alle carni, sia la piadina. I formaggi sono di ottimo livello (una menzione particolare va alle caciotte), al pari dei salumi rappresentati al meglio da prosciutti aromatizzati, lonze e mazzafegati. Frutta e verdura sono di prima scelta. Tra i prodotti tipici spiccano: la "Casciotta di Urbino", il Formaggio di Fossa, il "Pane di Chiaserna", la "Carne di Vitellone Marchigiano" e due vini il "Santangiolino" e il “Visner” (entrambi dolci). Non vanno dimenticati prosciutti e salami locali, formaggi, confetture. Passando ai dolci troviamo: crostate, ciambelle dolci, cresce di Pasqua dolci e al formaggio. Il tutto annaffiato da vini tipici della zona quali: Bianchello del Metauro, Rosso dei Colli Pesaresi e Sangiovese. .  
   
   
CACCIA APERTA AI TARTUFI A SANT’AGATA FELTRIA  
 
Cane al guinzaglio e vanghino in spalla. Si è aperta ufficialmente la stagione del tartufo bianco pregiato. Oltre 13 mila (un decimo dell’intera nazione) nell’intera provincia di Pesaro e Urbino i cercatori abilitati che, come ogni anno, partiranno alle prime luci dell’alba alla ricerca del pregiato tubero: il diamante della tavola. Zone maggiormente evocate sono l’Alta Valle del Metauro, le valli del Candigliano e Burano, toccando il Montefeltro e la Val Marecchia, tutte nel pesarese. La prima mecca di “Re” tartufo ad aprire la stagione della manifestazioni dedicata al pregiato tubero sarà Sant’agata Feltria con la 22° edizione della Fiera Nazionale del tartufo bianco pregiato e dei prodotti agro-silvo-pastorali. “Secondo gli esperti quest’annata sarà una stagione buona –fanno sapere dalla Pro Loco di Sant’agata Feltria organizzatori della Fiera- le piogge estive e quelle dei giorni scorsi, intervallate da periodi di bel tempo e temperature miti e a volte calde, fanno ben sperare in un’annata di alta qualità e discreta quantità, per questo primo periodo di racconta. Nei prossimi mesi, come novembre e primi dicembre, si dovrebbero avere raccolte molto più abbondanti con fioriture di tartufi dai grande pregio dal punto di vista della qualità. I prezzi quindi oscilleranno, da settimana a settimana, rispetto agli anni passati risulteranno stazionari aggirandosi sui 700 ai mille euro al chilo di bianco pregiato. Poi con le maggiore fioriture attese dalla fine di ottobre, il prezzo lieviterà maggiormente”. Tutto pronto intanto per la grande rassegna fieristica di Sant’agata Feltria, prevista nelle cinque domeniche di ottobre, fino al 29 data di chiusura. Ipnotizzati dal carisma della "trifola", le migliaia di visitatori troveranno anche quest´anno, accanto al celebre tubero, tutti i prodotti autunnali che questa generosa terra appenninica offre: funghi, castagne, miele, erbe officinali, prodotti della pastorizia e della agricoltura e, inoltre, manufatti dell´artigianato rurale ed artistico. Una sezione, all’interno delle sale delle Scuderie, è interamente dedicata alla tipicità italiane con il pesto genovese di un’antica azienda artigianale, l’aceto balsamico di Modena, i prodotti campani con formaggi mozzarelle di bufala e fagioli di Sarconi, la faggiolina del Trasimeno, i pecorini sardi dai gusti e stagionature particolari come quella al fieno maggese, poi gli insaccati bolognesi e uno spazio alla carne di struzzo e pasta all’uovo del grande pennuto. L´accurata selezione dei prodotti e delle specialità presenti in fiera sono garanzia di genuinità e freschezza e fanno della manifestazione di Sant’agata Feltria, l´appuntamento autunnale più prestigioso del settore in Italia, grazie anche agli oltre 200 espositori. Ma la fiera è anche momento d’incontro per gustare le numerose specialità, a base di tartufo e funghi, tra le più raffinate e squisite della cucina nazionale ed internazionale. Www. Santagatainfiera. Com .  
   
   
AL VIA LE SELEZIONI DEL CONCORSO NAZIONALE “SALAMI E SOPRESSE DELLA TRADIZIONE” VENERDÌ 6 OTTOBRE, ALLA FIERA “ITALIA IN TAVOLA” DI BRESCIA, UNA GIURIA DI ESPERTI VALUTERÀ I PRODOTTI GIUNTI DAL NORD ITALIA.  
 
Il concorso nazionale “Salami e sopresse della tradizione” dà il via alla selezione dei prodotti presentati da produttori provenienti da tutta Italia. Venerdì 6 ottobre 2006, presso la Fiera di Brescia “Italia in Tavola”, una giuria di esperti dovrà giudicare i salumi del nord Italia. Giunta alla prima edizione nazionale, la manifestazione è nata lo scorso anno, in una edizione per il Nord Italia, in provincia di Treviso, un territorio che vede nell’enogastronomia una delle sue vocazioni principali. L’iniziativa ideata e promossa dall’Accademia delle 5T della Qualità, conta importanti collaborazioni istituzionali, quali Ascom-confcommercio Treviso, Bottega di Marca, Unioncamere, Camera di Commercio di Treviso, Università degli Studi di Padova (Corso di Laurea in Scienze e Cultura della Gastronomia e della Ristorazione). L’originale concorso, che lo scorso anno ha vissuto un successo inaspettato, rivaluta un comparto fondamentale per la gastronomia nazionale, quello dei salumi, ed intende porre l’attenzione sui disciplinari da seguire per ottenere prodotti sani e di qualità nel rispetto della tradizione. L’obiettivo è infatti quello di premiare non solo i salami più buoni, ma anche più coerenti con le diverse tradizioni territoriali, nel tentativo di far riemergere, nell’era della globalizzazione e della corsa alle marche e alle “merendine”, uno degli spuntini “storici” più autentici, sani e genuini, quella con il buon “pane e salame”. Dopo questa prima scrematura, vi saranno altre due selezioni: una per i produttori del centro-sud a Villa Santa Maria in provincia di Chieti, la città dei cuochi e del patrono della categoria San Francesco Caracciolo; l’altra, quella finale con la premiazione dei vincitori, avrà invece luogo al Castalimenta di Brescia. Tre tappe all’insegna della trasparenza e della tracciabilità dei prodotti, due concetti oggi fondamentali per la difesa del cittadino-consumatore soprattutto per un prodotto a rischio come il salame, spesso afflitto dall’inquinamento da ingredienti come polvere di latte e zuccheri, utilizzati per accelerare artificiosamente la stagionatura o trattenere l’acqua, così da aumentarne il peso. “In particolare”- conclude il Presidente dell’Accademia delle 5T Guido Stecchi- “tra gli obiettivi del 2006, c’è sicuramente la volontà di monitorare i migliori prodotti del mercato nazionale e di sviluppare, di conseguenza, azioni didattiche e formative “mirate” grazie al coinvolgimento territoriale degli Istituti Alberghieri”. . .  
   
   
A VERONA LA GIORNATA CHAMPAGNE 2006  
 
La cinquecentesca Villa Giusti di Verona, circondata da uno splendido giardino, è stata la sede della Giornata Champagne 2006, svoltasi martedì 3 ottobre a cura del Centro Informazioni Champagne e rivolta ai professionisti del vino e del buon bere provenienti da tutta Italia. Con 48 marche di Champagne presenti e più di 130 cuvée in degustazione - tra brut non millesimati, millesimati e rosé - la Giornata Champagne veronese, per prodotti in assaggio, si è collocata dietro soltanto a quella organizzata a Londra (il Regno Unito è il primo mercato all’export del mondo). Il mercato italiano, dal canto suo, è il terzo al mondo per lo Champagne, con un valore di 178,7 milioni di euro (valore alla spedizione tasse escluse). Nel 2005 sono state importate in Italia 8,8 milioni di bottiglie; di queste, il 7% è costituito da millesimati, il 6% da cuvée speciali e il 3,4% da rosé. I dati parziali del 2006 segnalano una crescita ulteriore delle importazioni sul mercato italiano rispetto al periodo corrispondente dell’anno scorso. “La Giornata di Verona batte ogni record di presenza per numero di marchi di Champagne distribuiti nel nostro Paese – ha commentato Domenico Avolio, Direttore del Centro Informazioni Champagne. “Abbiamo visto crescere rapidamente l’evento in questi ultimi anni, di pari passo con l’interesse sempre più forte dimostrato dai produttori di Champagne nei confronti dell’Italia”. Il Centro Informazioni Champagne rappresenta in Italia il C. I. V. C. (Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne), con sede a Epernay. Il C. I. V. C. Riunisce e rappresenta tutte le Maison e i viticoltori della Champagne. La missione fondamentale del Centro Informazioni Champagne, che opera in Italia da oltre 20 anni, si focalizza su alcuni temi: la promozione e la difesa della denominazione Champagne sul mercato italiano, i rapporti con la stampa, gli importatori, i formatori e il mondo del vino. Il Centro è un punto di riferimento anche per gli appassionati e per chi desidera avvicinarsi al mondo degli Champagne (info: tel. 02 4399 5767, champagne@haikurp. It). .  
   
   
TASTEVIN D’ARGENTO X° EDIZIONE A PALAZZO BAROLO (TORINO)  
 
L’associazione Stampa Agroalimentare Italiana - Coordinamento Nazionale del Territorio con il patrocinio della Presidenza della Regione Piemonte, della Presidenza della Provincia di Torino e della Città di Torino ogni anno premia con il Tastevin d’Argento alcune personalità all’interno delle Istituzioni, del giornalismo, dell’imprenditoria e della ristorazione che si sono distinte nella tutela e promozione del comparto agroalimentare piemontese. Martedi 10 ottobre 2006 alle ore 11,00 presso Palazzo Barolo di Torino, in Via delle Orfane 17 verranno consegnati i Tastevin d´ Argento 2006. La commissione scientifica del riconoscimento ha individuato i premiati della X edizione: Licia Granello: giornalista de La Repubblica Renato Girello: giornalista Rai Tre Piemonte Giuseppe Martelli: Direttore Generale Assoenologi Sergio Miravalle: giornalista La Stampa Paolo Ricagno: Presidente Consorzio Tutela vini d’Acqui Barbara Ronchi della Rocca: giornalista, esperta di storia del costume Beppe Sardi: chef-patron Ristorante Il Grappolo di Alessandria Federico Quaranta e L’inutile Tinto: conduttori trasmissione Decanter Radio 2 Sergio Vanzina: direttore Radio 2 e Radio 3 “ 10 anni un traguardo significativo per un riconoscimento che ha nel suo albo d’oro personaggi che hanno dato un concreto impulso alla promozione dei prodotti agroalimentari piemontesi – sottolinea il coordinatore nazionale dell’Asa, dott. Roberto Rabachino, ideatore del premio – e la prossima edizione il riconoscimento diventerà nazionale. ” Alla manifestazione sarà presente il Presidente Asa Gudrun Dalla Via, il Direttivo nazionale e l’ Assessore all’ Agricoltura della Regione Piemonte Mino Taricco. A fine premiazione sara’ allestito un buffet di prodotti tipici a cura dello chef Patrizia Grossi chef patron La Torre all’interno dell’Hotel Candiani di Casale Monferrato (Al) in abbinamento a vini selezionati dai sommelier della F. I. S. A. R. – Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratoridi Torino. .  
   
   
AZIENDA VINICOLA TRIACCA: MODELLO DI SUCCESSO CHE RIESCE A CONIUGARE TRADIZIONE E TECNOLOGIA  
 
Azienda indipendente a conduzione familiare e responsabilità individuale da ben quattro generazioni, Triacca ha sede familiare e aziendale in Svizzera. I vigneti e le cantine si trovano invece in Italia, nella vicina Valtellina e in Toscana. Vitivinicoltori svizzeri da oltre 100 anni, Triacca vende i vini in Italia, negli Usa, in Germania, nel Benelux, in Austria e in Inghilterra. Tutte le bottiglie di vino provengono dalle vigne dell’azienda. Per principio non vengono acquistate uve altrui e sono controllate tutte le fasi di produzione, dall’impianto delle viti all’invecchiamento del vino fino all’imbottigliamento, rispondendo direttamente del contenuto di ogni bottiglia. La qualità del vino, è noto, dipende dalla vigna. Pur beneficiando degli enormi progressi tecnologici nell’ambito delle cantine, è indubbio che il carattere di un vino è attribuibile al terroir e alla concomitanza di più fattori quali il clima, il suolo e l’ubicazione. Obiettivo dell’azienda è infatti quello di realizzare proprio questi vini inconfondibili, tanto che il suo motto è da sempre: «Dalla mia vigna». Oltre ottanta collaboratori lavorano a tempo pieno. Nei periodi di vendemmia vi si aggiungono un centinaio di aiutanti - per lo più uomini e donne delle rispettive regioni. I vigneti e cantine si trovano nelle regioni di produzione a denominazione di origine controllata (Doc/docg/igt) sia in Valtellina (Lombardia) che nella regione del Chianti Classico e del Vino Nobile di Montepulciano (Toscana). Si tratta in totale di circa 180 ettari di vigneti. Gli avi Domenico e Pietro cominciarono alla fine del 19° secolo a vendere vini nella locale Poschiavo. Nel 1897 acquistarono un piccolo vigneto nella zona del Valgella e, per poter smerciare i loro vini, aprirono una mescita in Svizzera vicino al confine con l’Italia. Negli anni Venti le famiglie dei due fratelli fondatori si separarano. Una aprì un’azienda con il nome di Pietro Triacca, l’altra di Fratelli Triacca. Dopo il 1950 la Fratelli Triacca trasformò completamente la propria azienda, passando dai vini sfusi a quelli in bottiglia. Gli impianti di cantinaggio necessari furono costruiti oltre confine, mentre in territorio svizzero fu edificata la nuova sede aziendale, comprendente anche un impianto automatico d´imbottigliamento. Seguirono ulteriori e moderne cantine a Villa di Tirano. Gli utili furono investiti in nuovi metodi di coltura e affinamento, nell’intento di agevolare il lavoro manuale, produrre in modo ecologico e migliorare la qualità. Metodi, per la Valtellina, quasi rivoluzionari. Nel 1969 venne acquistata vicino al primo vigneto la fattoria La Gatta e, nello stesso anno, la tenuta La Madonnina a Greve, nel cuore del Chianti Classico. Nel 1990 si aggiunse la fattoria Santavenere vicino a Montepulciano. Entrambe le proprietà in Toscana richiesero ingenti lavori di ampliamento e ristrutturazione. Per i vigneti e le cantine in Valtellina è responsabile Domenico Triacca, abile e coraggioso imprenditore di talento, con una grande voglia di fare. Persona raffinata e dal carattere volitivo, è circondato da stima per la grandissima competenza nel suo settore. Già 30 anni fa diede inizio al miglioramento della qualità delle uve e, nel contempo, la riduzione dei costi di produzione. Eseguì a questo scopo una selezione rigorosa dei cloni del Nebbiolo, ottenendo elevati valori di glicerina ed estratti, tannini ricchi e armonicamente integrati, nonché un rosso intenso. I filari, piantati con le nuove viti selezionate, contano ora 7500 ceppi per ettaro - più di prima, ma con meno uva per pianta. Ne risulta una migliore qualità grazie a una resa più bassa. Grazie alla coltura su terrazze orizzontali, il faticoso lavoro manuale poté essere gradualmente sostituito dalle macchine. Anche il trasporto dell’uva è stato agevolato dalle funivie e quindi il lavoro drasticamente ridotto. Le uve vengono lavorate in cantine all’avanguardia in fatto di tecnica di vinificazione. .  
   
   
DECENNALE DEL BUTTAFUOCO STORICO – INIZIATIVE  
 
Il Club del Buttafuoco Storico, nel suo decimo anniversario, comincia… dall’inizio. Un’improvvisa rinascita? Una rivisitazione dei primi 10 anni di vita del Club del vino più esclusivo d’Oltrepò? L’indicazione è da prendere alla lettera: dal 22 settembre, il Buttafuoco Storico è infatti proposto come aperitivo in vari locali delle più importanti piazze della provincia di Pavia. Una proposta di inizio – pasto (il titolo è “Buttafuoco&friends - Parti con il rosso giusto!") decisamente di carattere, stimolante e corroborante, per ben predisporsi al pasto che verrà. Ma anche una proposta un po’ provocatoria, che sta a segnalare come anche il Buttafuoco Storico conosca parametri di duttilità. L’iniziativa proseguirà sino a novembre, senza escludere un successivo bis per tutta la stagione invernale, in conseguenza alla risposta che fornirà il pubblico di potenziali estimatori del Buttafuoco Storico. Sempre da novembre, scatterà invece la fase “Buttafuoco&friends - Continua con il rosso giusto!”, dedicata agli abbinamenti proposti da vari ristoranti della provincia. Club@buttafuocostorico. It www. Buttafuocostorico. It .  
   
   
KOREAN AIR INTRODUCE UN MENU ORGANICO GUSTOSO E SALUTARE  
 
Da settembre Korean Air offre pasti a bordo preparati con ingredienti di prima qualità come verdure e cereali organici, nelle classi Prima e Prestige sui voli a lungo raggio per l’Europa ed il Nord America I nuovi menu organici contengono verdure fresche organiche come lattuga, cicoria rossa e romana, pane fatto con farina organica e cereali organici per la prima colazione. Www. Koreanair. Com .  
   
   
CONGUSTO E GERVASONI: LA RISCOPERTA DEL SALOTTO MILANESE  
 
Si aggiungono al laboratorio di creatività ed innovazione di Congusto nuovi riti conviviali, scenari multisensoriali in cui l’appeal del cibo è solo uno dei piaceri da condividere e nel quale la cultura diventa base sostanziale per l’apprendimento attraverso i sensi Dopo il primo semestre, accanto agli ormai “collaudati” Studios in zona Bicocca, la sede del Club Congusto di via San Maurilio, dove ancora si respira l’aria della vecchia Milano, ha superato con grande successo il periodo di “prova” e si appresta un nuovo restyling non solo strutturale ma anche e soprattutto concettuale. Secondo la filosofia di continua ricerca e rinnovamento di Congusto, nella sede del Club arrivano nuove atmosfere e dettagli particolari. La nuova evoluzione di Congusto vuole trasformare il quotidiano domestico e la prosa della cucina nella ricerca della poesia del quotidiano come unione tra l’arte prosaica del cucinare e l’arte poetica del fare salotto. Rimangono i grandi spazi su due livelli differenti ma sinergici, dotati di postazioni confortevoli, di grandi impatto e tecnologia che si arricchiscono con la frizzante nuova partnership tra Congusto e Gervasoni: insieme alla ricerca e alla scoperta di una rinnovata poetica della bien vivre, realizzata attraverso ambienti più lounge, più soft, per sentirsi ”bene” proprio come nel salotto di casa. Fa il suo ingresso in Congusto Ghost di Gervasoni, un progetto di Paola Navone, la linea di divani e poltrone non convenzionali che con la loro comodità ispirano coccole e tenerezza, dotati di una propria personalità ma capaci di integrarsi negli ambienti più diversi per una loro naturale abilità camaleontica che li rende inconfondibili nei loft così come nelle case d’epoca. Completano il nuovo arredamento gli sgabelli in acciaio della linea Queen di Bfselect su design di Emilio Nanni. Congusto sempre più attento alle esigenze del suo pubblico ha voluto pensare e proporre non più solo la calda accoglienza della cucina con i suoi piaceri sensoriali ma anche il dolce e rilassato ambiente del salotto delle buone conversazioni, dove nascono e prendono forma parole, pensieri e sentimenti. Per il prossimo autunno Congusto, quindi, presenterà una serie di coinvolgenti corsi-novità che saranno ambientati e vissuti in tutto e per tutto nel rinnovato ambiente sempre più avvolgente e rilassante del salotto milanese di Via San Maurilio. Email info@congusto. It - www. Congusto. It .  
   
   
VENCHI PRESENTA LA LINEA GOURMET TUTTO IL PIACERE DI UN DOLCE FATTO IN CASA  
 
Riscoprire la magia di dolci fatti in casa, e sentirsi ogni giorno “Grand Gourmet”. Per l’Autunno Inverno ’06 Venchi presenta la Linea Gourmet, 6 miscele per preparare irresistibili prelibatezze a base di puro cioccolato Venchi. Dedicata ai cultori del buon gusto, del mangiarbene, o anche a chi non si stanca mai di scoprire nuovi accostamenti di sapori o vecchie tradizioni dimenticate. La linea Gourmet è molto più di un semplice preparato per dolci fatti in casa. E’ una vera festa del palato, è un’esperienza sensoriale, è la ricerca di sapori intensi ed originali, è l’esperienza dei Maitre Chocolatier di “Casa Venchi” a casa vostra. La raffinatezza di un prodotto unico, dal gusto inconfondibile, proposto in sei deliziose varianti Il trionfo della frutta glace’: fondue di frutta fresca Trionfo di frutta glacè al fondente. Il preparato per fondue Venchi è adatto alla ricopertura di frutta fresca. Dolce e fiorita, è una miscela di pregiati cacao leggermente agrumata ma a bassa acidità , che si scioglie a bagnomaria ed una volta temprata si utilizza per la ricopertura. I Segreti Dell’alta Pasticceria. Il Tortino Cremoso Fondente Delizie di dessert uscite dalla cucina di chef stellati ed esperti gourmand. Ideale da servire in 6 tortini monoporzioni, è la farcitura per una leccornia di puro cioccolato extra fondente. La Delicatezza Di Un Flan Au Chocolat Non un semplice preparato per budino, ma molto di più… Come i flan au chocolat preparati dalle nostre nonne, senza conservanti, al gusto della tradizione. Dal sapore genuino, è il frutto di pregiate miscele di cacao provenienti dalle migliori coltivazioni del Sud America. Addensato con fibre vegetali e zuccheri è il prodotto ideale anche per chi ha problemi di intolleranza al glutine. Ispirazioni Gianduja Scoprono Il Dolce Brivido Del Semifreddo Fantasie nel dessert scoprono le dolci tentazioni del gianduja nel semifreddo. Ideale guarnito con una salsa di cuor di cacao fondente a contrasto è il dolce per chi ama i sapori delicati uniti al gusto della raffinatezza. Le Delizie Della Cioccolata Calda Una selezione delle migliori polveri di cacao del Sud America per autentiche merende da gourmand: i veri intenditori non potranno proprio farne a meno …, per preparare deliziose cioccolate in tazza secondo la ricetta originale di Casa Venchi. Magie Di Cioccolato: Le Dolci Alchimie Delle Polveri Di Cacao Il Cacao Due Vecchi per le sue caratteristiche di qualità ed aroma è particolarmente adatto alla preparazione di dolci, creme e gelati. Volutamente a basso di tenore di acidità il Cacao Due Vecchi è puro al 100%, privo di colesterolo, è ricco di burro di cacao peril 22-24% della composizione. Ideale non solo per la preparazione di dolci, ma anche per ottimi piatti di cucina salata con un tocco in più. .  
   
   
QUANDO LA PASTA È LA MIGLIORE AMICA DEI BAMBINI DALLA COSTA ALIMENTARE E I SUOI ALLEGRI FORMATI DI PASTA PROTAGONISTI DEL LABORATORIO DIDATTICO “I PRIMI D’ITALIA JUNIOR”  
 
Dalla Costa Alimentare, azienda specializzata nella produzione di pasta di semola aromatizzata e tricolore, partecipa all’ottava edizione del Festival “I Primi d’Italia” di Foligno, l’appuntamento annuale dedicato a promuovere la cultura e le tradizioni dei primi piatti italiani. L’azienda trevigiana ha scelto di mettere a disposizione del Festival e della nuova area dedicata ai bambini “I Primi d’Italia Junior” l’esperienza acquisita con i formati di pasta rivolti al pubblico dei più piccoli. In particolare, il contributo di Dalla Costa Alimentare al laboratorio didattico de I Primi D’italia Junior si realizza nella partecipazione alle attività di carattere ludico ed educativo programmate per i bambini e per le numerose scolaresche in visita al Festival. Così nel corso di “Pastattacca”, i bambini sono guidati da esperti animatori nella realizzazione di mosaici, bracciali, collane, paesaggi e animali utilizzando alcuni dei formati Dalla Costa a loro dedicati. In “Un invito a cena con i personaggi della pasta Disney” i piccoli ospiti, ispirandosi ai più famosi personaggi del mondo dei fumetti, potranno divertirsi a riprodurli in allegre e curiose scene in cucina. La Pasta Disney ricrea “in pasta” i più famosi character Disney. Una curata selezione delle materie prime impiegate, l’attenzione al processo produttivo e il packing accattivante, rendono il prodotto una vera innovazione nel mercato della pasta secca e specificatamente nel target bambino. La Pasta Disney comprende tre linee differenti, tutte in semola di grano duro, proposte nei formati da 250 e 500g. La gamma è disponibile in sola semola oppure in versione tricolore, con pomodoro e spinaci. .  
   
   
DA FRAU ALTA ALIMENTAZIONE, LE SOLUZIONI NATURALI PER IL BENESSERE E PER LA LINEA ALTAMENTE EFFICACI E SICURE.LA BUONA REGOLA FRAU: L’AIUTO NATURALE PER L’INTESTINO PIGRO.  
 
La Buona Regola Frau è un mix sapiente di erbe e di alghe che agiscono contemporaneamente su due fronti. Da un lato, stimolano l’apparato biliare affinché secerna una maggiore quantità di bile, in quanto la bile si comporta quasi come un fattore “irritante” dell’intestino, che reagisce, quindi, con una motilità più accentuata. Dall’altro lato, aumentano la massa fecale, stimolando in tal modo lo svuotamento dell’intestino. Inoltre, La Buona Regola Frau, essendo un prodotto completamente naturale, non provoca assuefazione. Contiene ben sei ingredienti attivi naturali: Glucomannano: è un’alga che stimola le funzioni intestinali, dando al tempo stesso un senso di sazietà, che frena l’appetito: appena ingerita si rigonfia, assorbendo da 50 a 100 volte il suo volume in acqua e formando nello stomaco una massa non assimilabile che se, da un lato, procura un senso di sazietà e limita l’assimilazione delle calorie alimentari, dall’altro lato favorisce naturalmente le funzioni intestinali. Rabarbaro: i piccioli di questa pianta contengono vitamine, sali minerali (Magnesio, Potassio e Ferro) e acidi organici e risultano rinfrescanti e blandamente lassativi. Inoltre, è un ottimo stimolatore delle funzioni biliari, che svolgono un’azione importantissima a livello intestinale. Prugna: è nota fin dall’antichità per il suo effetto lassativo naturale. Olio di semi di Zucca: lassativo naturale di grande efficacia. Fibra di mele: le fibre agiscono in sinergia con il Glucomannano: gonfiandosi all’interno dell’intestino, aumentano il volume fecale e accelerano lo svuotamento. Cascara: pianta usata come stimolante naturale, con il vantaggio di non provocare irritazione. Lievito Di Birra Frau: Puro Al 100%, Anche In Buonissimi Fiocchi. Il lievito di birra è una sostanza costituita da colonie di microrganismi unicellulari (Saccharomyces cerevisiae), che si trova allo stato naturale sulla buccia di alcuni frutti e nel mosto della birra. Fin dall’antichità, si conoscevano le virtù del lievito di birra e lo si utilizzava soprattutto contro le malattie della pelle e come depurativo. Ricette a base di “fondo di birra” per conservare il benessere e la salute dell’organismo sono state trovate nel celebre papiro Ebers, risalente al 3500 a. C. Le sue preziose sostanze. Il lievito di birra è costituito per circa il 45% da proteine nobili (in cui sono presenti tutti gli aminoacidi essenziali, Lisina compresa), che si completano perfettamente con quelle dei cereali, facendo del lievito di birra un integratore indispensabile per chi segue una dieta di tipo vegetariano. Molto significativi sono anche i suoi contenuti di sali minerali, soprattutto, Cromo, Zinco, Potassio, Ferro e Selenio. Inoltre, è la sostanza più ricca in natura di vitamine del gruppo B, in particolare di B1 e della rara B12, ma sono presenti anche altre importanti vitamine, fra cui la vitamina H (biotina), l’Acido folico e l’Acido pantotenico. Le sue preziose proprietà. Sono molteplici le azioni benefiche che il lievito di birra esercita sull’organismo: ha un’azione equilibratrice della flora batterica intestinale; aumenta le difese immunitarie, stimolando la produzione di anticorpi; aiuta il fegato a svolgere al meglio le sue funzioni; accresce la capacità di assorbimento dei carboidrati, prevenendo così il sovrappeso; ha un’azione protettiva sul sistema nervoso; supplisce alle carenze nutrizionali delle donne in gravidanza e delle persone anziane e limita i danni derivanti dall’uso prolungato di antibiotici; contribuisce a purificare la pelle e, quindi, a combattere l’acne; grazie alla sua azione trofica, rafforza le difese dell’epidermide e favorisce la crescita e la vitalità di unghie e capelli. Ecco perché è considerato “l’alimento di bellezza” per eccellenza, ideale per chi vuole migliorare lo stato di salute della pelle e dei capelli. Il Lievito di Birra di Frau Alta Alimentazione è puro al 100% (c’è solo lievito di birra!), senza aggiunta di additivi o aromi, ed è pronto all’uso: infatti, il suo gradevole sapore naturale di nocciole tostate ne rende facile e piacevole l’assunzione, anche da solo. Il Lievito di Birra di Frau Alta Alimentazione è disponibile in due diverse versioni: tavolette, buonissime anche da masticare, e granulare in fiocchi, confezionato in bustine, da sciogliere nel latte o nello yogurt, ma anche in altri liquidi, a scelta. Secondo gli ultimi dati Aims (Associazione italiana medicina del sonno), 12 milioni di italiani, di cui ben il 60% donne, soffrono di disturbi del sonno: difficoltà a prendere sonno, frequenti risvegli nella notte, sveglia definitiva prima dell’alba. Con pesanti conseguenze sul benessere sia fisico che mentale: stanchezza, difficoltà di concentrazione e di memoria, irritabilità, ansia e altri disturbi dell’umore. Inoltre, se fino ad alcuni anni fà l’insonnia colpiva soprattutto le persone anziane, oggi dormire bene è diventata un’impresa anche per i più giovani. Fra i maggiori imputati dei disturbi del sonno vi è lo stress. Infatti, quando l’organismo è stressato, produce cortisolo, un ormone che favorisce lo stato di veglia. In pratica, la persona è soggetta a una tensione emotiva tale che le impedisce di raggiungere il rilassamento necessario per prendere sonno e per dormire bene. Frau Alta Alimentazione ha creato un rimedio squisitamente naturale per combattere lo stress, per potersi rilassare e per ritrovare l’equilibrio psico-fisico necessario per riposare bene e a lungo, senza essere costretti a ricorrere a sonniferi chimici o psicofarmaci: Bel Sonno. Bel Sonno Frau è un concentrato di quattro sostanze naturali, specifiche per aiutare a riposare bene e a rilassarsi: Biancospino: ha una riconosciuta azione sedativa sul sistema nervoso centrale in quanto ne diminuisce l’eccitabilità. E’ noto il suo effetto sistemico nella terapia delle disfunzioni cardiocircolatorie da stress e nei disturbi legati alla menopausa. Particolarmente indicato negli stati ansiosi accompagnati da tachicardia. Camomilla: nota per le sue proprietà sedative, è un ottimo rimedio contro l’ansia e l’insonnia leggere. Svolge, inoltre, un’azione antiinfiammatoria, antinevralgica, antispasmodica e digestiva. Escoltia: pianta di origine sudamericana, ha spiccate proprietà sedative, prive, però, dell’effetto depressivo che spesso contraddistingue i farmaci tranquillanti. Per tale motivo, può essere utilizzata efficacemente anche nei soggetti molto giovani e per periodi prolungati. E’ indicata nelle insonnie, nelle tachicardie, negli stati simpaticotonici e, come coadiuvante, nei disturbi della menopausa. Melissa: è caratterizzata da un’accentuata azione antispasmodica: è un ottimo calmante degli spasmi muscolari in genere e, in particolare, di quelli che riguardano l’apparato digerente. Le sue proprietà calmanti agiscono anche sul sistema nervoso, contribuendo a sedare gli stati ansiosi e le somatizzazioni che ne conseguono quali palpitazioni, cefalee nervose, disturbi digestivi ed emicranie dovute a cattiva digestione, amenorrea e dismenorrea. Inoltre, svolgendo un’azione stimolante e tonificante, contribuisce a risolvere, non solo le manifestazioni di eccitazione, ma anche quelle depressive legate a stati nervosi ed emotivi. .  
   
   
SENTIRSI IN FORMA E’ SEMPLICE CON DOLCE FRUTTA LAX IL LASSATIVO SECONDO NATURA DI DIETALINEA  
 
La fisiologica e naturale regolarità dell’intestino è sinonimo di benessere. Un’alimentazione povera di fibre, abuso di diete dimagranti, mancanza di moto, stress, nonché l’uso di alcuni farmaci possono creare problemi di intestino pigro e senso di gonfiore. Un transito ridotto può provocare un cattivo assorbimento di vitamine e minerali, ma al tempo stesso aumenta la possibilità di assorbimento delle sostanze caloriche. Dietalinea propone un aiuto naturale: Dolce Frutta Lax, con succhi concentrati di frutta, per una dolce rieducazione intestinale. Come agisce: Azione osmotica: il succo concentrato di Prugna favorisce il richiamo di acqua nel lume intestinale Aumento del volume fecale con stimolo della peristalsi, grazie alla purea concentrata di Fico Ripristino dell’equilibrio del colon grazie al concentrato di vitamine e minerali presenti nel succo di Kiwi concentrato Azione normalizzante della flora intestinale grazie ai semi di Finocchio Dolce Frutta Lax può essere utilizzato da tutti (anche bambini e donne in gravidanza) consentendo la stabilizzazione delle funzioni ritrovate. E’ sufficiente un misurino da 12 ml al giorno, puro o diluito con acqua, prima di coricarsi. Dolce Frutta Lax è un prodotto Dietalinea in vendita in Farmacia e nelle migliori Erboristerie in confezione da 200 ml ad Euro 11. 90. .