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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Ottobre 2006
GIORNATA NAZIONALE DEL DIABETE FAND A PARTIRE DAL 4 OTTOBRE E FINO A FINE NOVEMBRE, L´ASSOCIAZIONE ITALIANA DIABETICI PROMUOVE INIZIATIVE DI INFORMAZIONE E PREVENZIONE SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE  
 
Milano, 4 ottobre 2006 — Fand, L´associazione Italiana Diabetici, Ente Morale, Medaglia d´Oro alla Sanità, celebrerà a partire dal 4 ottobre e per tutto il mese di novembre la propria Giornata Nazionale del Diabete. L´iniziativa ha l´alto Patronato del Presidente della Repubblica e il Patrocinio del Ministero della Salute e della Pubblica Istruzione, e della "Giornata Mondiale " . I dati relativi a questa malattia sono sempre più allarmanti e le ultime cifre provenienti dall´Easd (European Association for the Study of Diabetes), il più importante congresso europeo sul diabete recentemente tenutosi a Copenhagen, parlano di circa 3. 000. 000 di italiani affetti da diabete di tipo Il e di un altro milione di sommerso; inoltre, se pochi anni fa la previsione al 2025 era di 250 milioni di casi al mondo, secondo gli esperti riuniti all´Easd la cifra è da rivedere in netto rialzo, sino a poter ipotizzare per quella data i 350 milioni di casi. Ed è proprio al fine di diffondere l´importanza della prevenzione del diabete, individuando quanto più precocemente possibile la popolazione a rischio e promuovendo corretti stili di vita che Fand organizza, a partire dall´8 ottobre e fino a fine novembre, in molte città d´Italia iniziative di sensibilizzazione e screening (misurazione della pressione e della glicemia). "La capillarità delle iniziative che ogni anno organizziamo dimostra che tra i principali obiettivi di Fand, dichiara il Presidente, dottoressa Vera Buondonno — ci sono l´informazione dell´opinione pubblica sui rischi della patologia diabetica e sui corretti stili di vita. Proprio in questo contesto si inserisce quest´anno il nostro appello a favore della pratica dell´esercizio fisico e dello sport, sia come arma fondamentale per la prevenzione, sia per una migliore gestione della malattia da parte dei diabetici di tipo Ii. Fand, impegnandosi a sviluppare progetti che facilitino l´awicinamento alla pratica dell´esercizio fisico da parte dei pazienti diabetici di tipo Il, chiede quindi ai medici di prescrivere a quei pazienti il movimento e di controllare la loro reale adesione al programma e alle istituzioni di supportare tali progetti anche agevolando l´accesso ai luoghi dove l´esercizio può essere praticato. " Carla De Albertis, Assessore alla salute del Comune di Milano nell´esprimere un vivo ringraziamento per l´impegno quotidiano profuso da Fand a favore dei pazienti diabetici parla dell´associazione come "punto di riferimento costante, stimolante presenza tesa alla ricerca di soluzioni tecniche e gestionali che garantiscano una totale autonomia del diabetico in ogni momento della sua vita - e afferma - condivido appieno l´appello di Fand a favore dello sport e della pratica regolare di esercizio fisico in quanto proprio l´attiva partecipazione a programmi di prevenzione primaria volta a correggere i comportamenti che favoriscono l´insorgenza del diabete e a indirizzare, particolarmente i giovani, verso stili di vita corretti, rappresenta uno degli obiettivi fondamentali di questo assessorato" "L´appello di Fand risulta più che mai appropriato. La terapia del diabete non è costituita, infatti, solo da medicine — dichiara Antonio Pontiroli, Primario di Medicina Interna Ospedale San Paolo di Milano, Diabetologo, Professore Ordinario di Medicina Interna all´Università di Milano — L´esercizio fisico è di importanza fondamentale sia per mantenere uno stato di salute ottimale sia per prevenire malattie quali il diabete. A questo proposito lo studio Islet 2005 ha dimostrato come le persone affette da diabete di tipol possono praticare attività sportiva anche in condizioni estreme, come le persone senza diabete, dimostrando che chi è colpito dalla malattia può condurre una vita normale e priva di limitazioni. Ancora più importante la serie di evidenze per il diabete di tipo 2 — continua Pontiroli - ll cambio dello stile di vita, ovvero più attività fisica, alimentazione corretta, diminuzione del peso corporeo, previene il diabete tipo 2 e le sue complicanze cardiovascolari. Nei pazienti con diabete tipo 2, più è intensa l´attività fisica, maggiori sono i miglioramenti del quadro clinico generale, come glicemia, emoglobina glicata, lipidi plasmatici, peso corporeo, circonferenza della vita. Le evidenze suggeriscono che ogni paziente dovrebbe essere affiancato da un istruttore che lo aiuti a svolgere l´attività fisica più idonea, come strumento essenziale della terapia ottimale . " "La prevenzione è parte integrante del diritto alla salute sancito dalla Costituzione — sostiene la senatrice Emanuela Baio Dossi, capogruppo dell´Ulivo in commissione Sanità - diritto che le istituzioni sono tenute a garantire. Ai fine di tradurre in fatti concreti l´enunciazione di questo sacrosanto diritto, il Governo, ha recentemente rinegoziato gli accordi fra Stato e Regioni, individuando le risorse da dedicare a una campagna informativa sul diabete che si rivolga ai soggetti a rischio e a coloro che sono già malati senza saperlo. In questo ambito è fondamentale — continua la senatrice Baio - il rilancio dei rapporti fra pubblico e privato no profit. Occorre sostenere le associazioni presenti sul territorio affinché esse arrivino a svolgere, provocatoriamente ma non troppo, un capillare "porta a porta" sia per sensibilizzare alla prevenzione, sia per garantire ai pazienti e alle loro famiglie le migliori condizioni possibili per affrontare la malattia. Sul fronte della ricerca, le prospettive, in termini di possibilità preventive per il futuro dei pazienti affetti da diabete di tipo I e Il sono incoraggianti, sia dal punto di vista della prevenzione sia in termini di trattamento. "La continua evoluzione della ricerca permette infatti un costante affinamento delle armi a nostra disposizione - afferma Guido Pozza Professore Emerito di Medicina Interna all´Università Vita-salute San Raffaele di Milano - Per quanto riguarda la prevenzione la possibilità di riconoscere la predisposizione ad ammalare di diabete di tipo I, soprattutto attraverso il riconoscimento della presenza di anticorpi specifici, permette interventi precoci capaci di condurre a identificare e prevenire il manifestarsi del quadro clinico della malattia; mentre la spiccata familiarità, il sovrappeso e la diminuita tolleranza ai carboidrati, facilmente riconoscibile attraverso esami di laboratorio, permette per quanto riguarda il diabete di tipo Ii di prevenire o ritardare la comparsa della malattia intervenendo sullo stile di vita - e in questo ambito l´appello di Fand alla pratica di un´attività fisica regolare è particolarmente importante – o somministrando farmaci sempre più mirati. Dal punto di vista terapeutico – continua il professor Pozza - infatti il continuo sviluppo di molecole in grado di diminuire I´insulino resistenza da una parte e migliorare la secrezione insulinica dall´altra e il rilevante miglioramento delle preparazioni di insulina, consentono una ulteriore diminuzione della comparsa delle complicanze e un miglioramento della qualità e della quantità di vita dei pazienti. .  
   
   
IL PIANETA DIABETE: COSA È IL DIABETE  
 
 Milano, 4 ottobre 2006 - Il diabete è una malattia cronica caratterizzata fondamentalmente da un aumento della glicemia e da alterazioni del metabolismo. Esistono principalmente, per diffusione, due forme di diabete: il diabete di tipo 1 o insulino-dipendente, caratterizzato dalla totale o quasi carenza di insulina, che richiede fin dall´inizio una terapia insulinica sostitutiva, e il diabete di tipo 2 o non insulino-dipendente, caratterizzato da una ridotta azione dell´ormone sulle cellule bersaglio (insulino-resistenza) e da una produzione inadeguata di insulina. Nel caso del diabete di tipo 2 il ricorso alla terapia insulinica il più delle volte non è necessario, interventi sulla dieta e sullo stile di vita, con l´eventuale aggiunta di farmaci ipoglicemizzanti orali, possono in molti casi essere sufficienti a raggiungere un adeguato controllo della malattia. Il diabete in numeri Nel 1995 erano 135 milioni. Oggi le stime parlano di 230 milioni di diabetici in tutto il mondo. E il numero continua a crescere: le previsioni sono di 350 milioni nel 2025. Oggi la prevalenza del diabete in Italia si aggira attorno al 3,5% della popolazione, percentuale che identifica circa 3 milioni di italiani, ma sono in molti a ritenere che il numero reale sia ancora più elevato, in quanto almeno un terzo del totale delle persone con diabete non è diagnosticato come tale. Il continuo aumento dell´incidenza di tale patologia è dovuta a 3 fattori principali: l´invecchiamento progressivo della popolazione, l´abbondanza di cibo che porta a un progressivo aumento di peso e una diminuzione dell´attività fisica. Secondo delle recenti relazioni dell´organizzazione internazionale per la salute (Who) e dell´Iotf (International Obesity Task Force) in tutto il mondo ca. Il 58 % dei casi di diabete sono dovuti ad un Body-mass-index (Bmi) di oltre 21 kg/m2. Vi sono indicazioni che nei paesi industrializzati occidentali ca. Il 90 % dei casi di diabete di tipo Il sono dovuti a sovrappeso. Tipo I o tipo 2? Esistono due diversi tipi di diabete mellito: quello di tipo 1 (insulino-dipendente) e quello di tipo 2 (non insulino-dipendente). Diabete di Tipo 1 Il diabete di tipo 1, o insulino-dipendente, colpisce generalmente i bambini e gli adolescenti e riconosce uno specifico meccanismo di insorgenza. Al momento, pur se non si conoscono con certezza i passaggi che portano un bambino perfettamente sano a diventare diabetico, si sa che nel corpo di soggetti predisposti si verifica un particolare fenomeno: le cellule beta deputate alla produzione di insulina - l´ormone che ha il compito di controllare la concentrazione del glucosio nel sangue (ovvero il valore della glicemia) - vengono attaccate e distrutte da un processo autoimmune. Il che significa che è l´organismo stesso a distruggere le cellule pancreatiche. Man mano che il processo avanza, cala il numero delle cellule beta che lavorano. E col tempo viene a mancare l´insulina. I sintomi della malattia sono abbastanza tipici. In primo luogo il bambino comincia a fare la pipì a letto, allo stesso tempo ha costantemente sete e perde peso. Il motivo di questa alterazione, che deve mettere sul chi vive i genitori, è semplice Il glucosio in eccesso nel sangue non viene riassorbito dall´organismo, ma eliminato, per filtrazione renale con le urine insieme ad abbondanti quantità di acqua. L´organismo ha quindi necessità di reintegrare le perdite di fluidi e di conseguenza il piccolo ha molta sete. La terapia si basa sulla somministrazione di insulina, necessaria per compensare la carenza di produzione di quest´ormone da parte dell´organismo e sulla dieta. Diabete di tipo 2 Il diabete di tipo 2 non insulino-dipendente ha un´origine diversa. La patogenesi della malattia è infatti legata ad una difetto progressivo di produzione di insulina da parte delle cellule beta del pancreas, cui si accompagna una minore sensibilità dei tessuti – bersaglio (come il muscolo e il fegato) all´azione dell´insulina. La minor quantità di insulina che prodotta risulta anche meno efficace, dando luogo ad un circolo vizioso che nel tempo peggiora progressivamente. Per questo il diabete è oggi considerato una malattia cronica che può essere controllata ma non "guarita". Sotto il profilo dei sintomi, per molto tempo i fenomeni alla base dell´insorgenza del diabete possono passare del tutto inosservati e non dare alcun segno clinico. Una volta che la maggior parte delle cellule beta del pancreas è diventata inattiva, con conseguente pesante calo della produzione di insulina, possono invece iniziare a verificarsi fastidi più evidenti. In primo luogo sete e minzioni ripetute, una spiccata sensazione di fame che si può collegare ad una perdita di peso e, quando sono presenti le prime complicanze, anche difficoltà nella vista. La terapia si basa sulla dieta - mirata soprattutto a riportare alla normalità il peso corporeo in quanti sono in soprappeso - e su un programma di attività fisica che aiuta ad ottenere questo obiettivo. Una corretta alimentazione rappresenta la prima arma per ridurre il rischio di insorgenza del diabete o per controllarne l´evoluzione. Si tratta di una misura utile sia in chiave preventiva che sotto l´aspetto terapeutico, eventualmente associata a antidiabetici orali o alla somministrazione di insulina. La dieta di chi vuoi prevenire il diabete (in caso di trattamento l´alimentazione va impostata dal medico, caso per caso) deve seguire fondamentalmente le regole della dieta mediterranea. Attenzione ai grassi animali come condimento e allo zucchero da tavola. Limitazione consigliata anche per le bibite, quando sono addizionate di zucchero, visto che questo è assorbito rapidamente e può portare a improvvisi sbalzi della glicemia che alterano il normale meccanismo di controllo. Infine, visto che il corpo è una sorta di "azienda" in cui entrate e uscite debbono equilibrarsi, è importante non dimenticare che anche l´attività fisica è necessaria per aumentare il dispendio energetico. Gli specialisti raccomandano sempre l´attività fisica, sia perché nel tempo migliora il rendimento degli organi sia perché contribuisce a far consumare energia, quindi a perdere peso. Bisogna solo fare attenzione a non chiedere troppo all´organismo. Prima di scegliere lo sport, che deve essere individuato con il medico, occorre tracciare con precisione i rischi che ognuno corre, per evitare di trovarsi di fronte a pericoli inattesi. Quindi, sport su misura, ma sempre privilegiando le attività aerobiche, e senza sforzi eccessivi. Questo stile di vita rappresenta il primo "trattamento" consigliato. Quando queste misure non sono sufficienti si può passare ai farmaci, cioè agli antidiabetici orali che agiscono riducendo l´assorbimento degli zuccheri a livello intestinale (acarbosio), favorendo la produzione di insulina da parte del pancreas (sulfolinuree e altri secretogoghi), riducendo la produzione di zuccheri da parte del fegato (metformina), migliorando l´impiego dell´insulina disponibile nei tessuti (glitazoni e metformina). Nel tempo anche in questa forma di diabete le cellule del pancreas possono perdere la capacità di produrre quantità significative di insulina, e quindi si può rendere necessaria la terapia insulinica. E´ in questo contesto che si inserisce la necessità dell´identificazione dei soggetti a più alto rischio di sviluppo della malattia, soggetti verso cui dirigere gli interventi di prevenzione. Questi vanno identificati attraverso pratiche di screening estese a tutta la popolazione. L´esecuzione di una glicemia a digiuno è consigliabile ogni 3 anni a tutti i soggetti di età superiore ai 40 anni. L´esecuzione di una curva da carico di glucosio è consigliata ogni 2 anni a tutti i soggetti ad alto rischio diabete. Numerosi sono i fattori che rappresentano un rischio per il successivo sviluppo di diabete di tipo 2; alcuni di essi sono stati testati in un modello epidemiologico e ne è stato ottenuto un semplice questionario che consente di definire un Diabetes Score´.
Domande Score
Età45–54aa 2
Età 55 – 64 3
Peso in kg/Alt in metri al q = > 25 ma < 30 1
Peso in kg/ Alt in metri al q = > 30 3
Circonferenza vita cm 94 – 102 (M) o 80 – 88 (F) 3
Circonferenza vita cm > 102 (M) o > 88 (F) 4
Uso di farmaci anti – ipertensivi 2
Pregresso riscontro di Iperglicemia 5
Attività fisica < 4 volte/settimana 2
Consumo frutta e verdura < 1 volta al giorno 1
Uno score uguale o superiore a 9 punti conferisce un rischio superiore all´80% di avere diabete o di svilupparlo molto precocemente. I pericoli del diabete Il diabete è una malattia cronica molto temibile: spesso decorre in forma quasi del tutto silente (oggi ogni due diabetici conosciuti c´è almeno un individuo colpito dalla malattia che non lo sa, quindi non fa nulla per difendersi) e col tempo, se la glicemia non è tenuta sotto controllo, compaiono i primi danni soprattutto a carico dei vasi sanguigni. Le complicanze si classificano in micro - e macro - angiopatiche, a seconda dei vasi sanguigni interessati. Microangiopatia La microangiopatia diabetica interessa i piccoli vasi e può dar luogo a compromissione funzionale di diversi organi come l´occhio (retinopatia, che in casi estremi può portare a cecità), il rene (nefropatia diabetica, che in alcuni casi evolve verso l´insufficienza renale cronica e la dialisi), il sistema nervoso periferico (neuropatia diabetica che comporta alterazioni della sensibilità con formicolii, crampi, alterata percezione del calore e del dolore; possibili anche disturbi della sfera sessuale con maggiore incidenza di disfunzioni erettili e impotenza). Macroangiopatia La macroangiopatia coinvolge i canali principali della circolazione, come il cuore (più esposto al rischio di infarto) e i vasi (maggiore incidenza di ictus, di ischemia e di claudicatio agli arti inferiori), il piede (sede di ulcere cutanee che possono evolvere in gangrene e richiedere l´amputazione). Il rischio complessivo di malattia cardiovascolare risulta più che raddoppiato nelle persone con il diabete, con un incremento che è proporzionale al grado di scompenso glicemico ed ulteriore incremento del rischio se concomitano altri fattori come ipertensione arteriosa, fumo di sigaretta, elevazione del colesterolo, obesità. Quanto costano le complicanze2 La prevenzione è l´arma più efficace per combattere la malattia e soprattutto le sue complicanze, che pesano moltissimo sia sotto il profilo personale che sulle casse della sanità. L´assistenza alla persona con diabete costa mediamente 1. 800 euro l´anno quando non sono presenti le sequele più gravi della malattia come cecità, insufficienza renale, infarto, amputazione degli arti inferiori. E sale a circa 5. 500 – 6. 500 euro l´anno quando intervengono uno o più di questi problemi. Mediamente solo il 22 per cento della quota pro-capite è dovuta al consumo di farmaci, mentre la percentuale maggiore (66 per cento) è dovuta a ricoveri per complicanze. Da queste cifre emerge chiaramente come nella cura del diabete risulti estremamente vantaggioso - anche in termini economici - giocare d´anticipo e prevenire le complicanze. Come si controlla Almeno tre diabetici su dieci non sanno di esserlo. Anche se basta un esame del sangue che misuri la glicemia a digiuno per mettere sul chi vive ed eventualmente spingere, su parere del medico curante, a controlli più mirati. Secondo gli esperti, per "scoprire" i diabetici ignari, basterebbe sottoporre ad un semplice esame del sangue ogni tre anni tutti coloro che sono al di sotto dei 45 anni e non presentano altre patologie,. Superata la soglia dei 45 anni, invece, il controllo della glicemia andrebbe ripetuto almeno una volta l´anno. Nelle popolazioni a rischio: familiari di diabetici, persone in sovrappeso, ipertesi, persone con elevati livelli di grassi e di acido urico nel sangue, la glicemia andrebbe misurata annualmente, nell´ambito di un check-up necessario per monitorare gli altri parametri alterati, indipendemente dall´età. Come prevenire le complicazioni Educazione del paziente attraverso la prevenzione secondaria (mirata a rallentare o evitare lo sviluppo delle complicanze tardive) e terziaria, e istruzione all´autocontrollo della glicemia ed eventualmente all´autogestione della terapia insulinica, ma soprattutto screening mirati al fine di identificare precocemente e trattare al meglio eventuali complicanze. E´ questo uno dei compiti principali della moderna diabetologia, che deve tenere sotto controllo le alterazioni dell´organismo legate alla malattia. Ecco, in base alle ultime ricerche, semplici schemi di comportamento preventivo. Prevenzione dell´aterosclerosi La prevalenza della cardiopatia ischemica è significativamente più elevata nelle persone con il diabete rispetto alla popolazione generale. Per questo occorre sottoporre il diabetico a uno specifico screening della macroangiopatia, che può comprendere: - controllo pressorio -valutazione del peso corporeo con misurazione indice di massa corporea e rapporto vita/bacino - cessazione del fumo - profilo lipidico completo - dosaggio della micro albuminuria I controlli vanno eseguiti regolarmente, anche tre - quattro volte l´anno nei pazienti considerati ad alto rischio. Prevenzione della retinopatia L´iperglicemia e l´ipertensione sono i fattori di rischio più importanti per questa patologia. Lo screening, da eseguire nei diabetici adulti, generalmente a cadenza annuale, (ma con possibili diverse cadenze da valutare caso per caso in base alla condizioni particolari di ogni singolo malato), dovrebbe prevedere, oltre al normale controllo della glicemia: - raccolta di anamnesi accurata dei disturbi visivi eventualmente presenti, con particolare riferimento a diagnosi di cataratta e glaucoma - misurazione dell´acuità visiva - esame del fundus oculare Prevenzione nefropatia Controllo della pressione arteriosa e compenso metabolico del diabete consentono di controllare l´evoluzione del quadro verso l´insufficienza renale. In quest´ottica, alcuni test fondamentali sono da effettuare generalmente ogni anno per valutare il grado di danno dell´organo emuntore: microalbuminuria delle prime urine del mattino oppure rapporto albuminuria/creatininuria. In caso di alterazione di questi parametri può essere utile un controllo dell´albuminuria notturna e delle 24 ore, il dosaggio della creatininemia, della clearance della creatinina e un esame completo dell´urina. Prevenzione del diabete gestazionale La malattia che insorge per la prima volta in gravidanza deve essere in primo luogo riconosciuta. Poiché la gravidanza rappresenta una condizione di rischio, ovvero favorisce l´insorgenza del diabete, è bene eseguire di routine in tutte le donne in gravidanza, con fattori di rischio conosciuti (familiarità per diabete, ipertensione arteriosa, obesità o soprappeso) o anche soltanto perché di età superiore ai 30 anni: - minicarico di 50 grammi di glucosio tra la 24esima e la 28esima settimana di gestazione, seguita da un ulteriore test da carico glucidico orale nei casi in cui il minicarico risulti alterato - il controllo della glicemia in gravidanza è molto importante per la prevenzione delle malformazioni e della macrosomia fetale. .
 
   
   
SEMINARIO CARATTERISTICHE E POTENZIALITÀ DEL BIOMEDICALE  
 
Pisa, 4 ottobre 2006 - “Un’opportunità per favorire la nascita di nuove imprese “science-based” ma anche di rafforzare quelle già esistenti sul nostro territorio” Così il presidente della Camera di Commercio di Pisa, Pierfrancesco Pacini ha presentato questo importante seminario che intendeva fare il punto sulla situazione esistente in questo campo che comprendeva l’insieme di tecnologie e dei prodotti che afferiscono alla sanità ad eccezione dei farmaci. Il seminario, svoltosi ieri presso il Polo Tecnologico di Navacchio Auditorium Incubatore, è stato aperto con le relazioni dell’ing. Manfredo Golfieri, Dintec-consorzio per l’innovazione tecnologica, e del prof. Carlo Caruso, Facoltà di Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Roma, la Sapienza. Si Sono inoltre alternate le testimonianze di aziende leader che operano nel settore: Italtbs spa e Era Endoscopy srl. Infine sono state illustrate i strumenti a supporto delle imprese che intendono affrontare nuovi business: i programmi dell’Unione europea per la creazione di partnership transnazionali Irc (Innovation Relay Center); il Progetto Iunet; il Fondo Rotativo della Camera di Commercio di Pisa – Assefi; i Programmi Unioncamere – Dintec. .  
   
   
GENOVA: STRUTTURE CON SANITARI DI MEDICINA GENERALE PER EVITARE ACCESSI IMPROPRI AL PRONTO SOCCORSO DOPO L´INTRODUZIONE DEI TICKET PER I RICOVERI DELLA LEGGE FINANZIARIA. CONFRONTO CON GOVERNO PER TUTELARE FASCE DEBOLI DA TICKET DIAGNOSTICI  
 
Genova, 4 ottobre 2006 - "La Regione Liguria si appresta a favorire la creazione di strutture associate dei sanitari di medicina generale che anche nei giorni festivi e pre-festivi possano dare una risposta appropriata ai cittadini e quindi evitare l´accesso al pronto soccorso degli ospedali. L´aumento del ticket di 8 euro per i codici bianchi ( misura già esistente in Liguria) e l´estensione ai codici verdi ha comunque anche lo scopo di contenere gli accessi non sempre necessari al pronto soccorso, un aspetto che vogliamo affrontare anche con la collaborazione dei medici". Lo ha affermato oggi, a margine della seduta del Consiglio regionale l´assessore alla Salute Claudio Montaldo. Sulla Legge Finanziaria, Montaldo ha aggiunto: "In questa Legge Finanziaria c´è anche qualcosa di importante, a cominciare da un consistente aumento dei finanziamenti per la sanità, sei miliardi di euro in più, si passa da 90 a 96 mld, lo scorso anno si era invece passati da 88,5 a 89 mld, cioè molto poco. Ed esiste un patto fra Governo e Regioni per arrivare a un riequIlibrio dei servizi e fornire progressivamente ai cittadini, nell´arco di tre-quattro anni una adeguata offerta di continuità assistenziale. Il lavoro fatto dalla regione Liguria in questi mesi trova una piena conferma nell´impostazione che sta venendo fuori a livello nazionale. Sul rischio del ritorno dei ticket sui farmaci l´assessore Montaldo ha affermato: "Tornerebbero nel caso non ce la facessimo a coprire con altre misure almeno il 40% dello "sfondamento" della spesa, stiamo lavorando per farcela. Sicuramente le misure che sono partite quest´anno ci mettono nella condizione di arrivare all´obiettivo del 2007, vediamo comunque come si chiuderà il 2006. Sull´introduzione, da parte della Legge Finanziaria, del ticket sulla diagnostica, Montaldo ha reso noto che le Regioni italiane si confronteranno con il governo per tutelare le fasce deboli e i redditi bassi. Infine Montaldo, ha definito "clamoroso" il ritardo della consegne dei vaccini antinfluenzali da parte delle aziende farmaceutiche, assicurando però, ritardo a parte, una elevata copertura della popolazione a partire dal 6 novembre. .  
   
   
PESCARA: 900.000 EURO RIPARTITI TRA I CONSULTORI FAMILIARI  
 
Pescara, 4 ottobre 2006 - E´ stata approvata ieri dalla Giunta regionale la delibera di ripartizione della somma di 900. 000 euro, destinata dal bilancio al sostegno dei Consultori familiari operanti nelle sei Asl abruzzesi e dei nove Consultori privati. La delibera è stata proposta dall´assessore alla Sanità, Bernardo Mazzocca. I fondi sono stati ripartiti tra i Consultori delle Asl in proporzione alla popolazione residente nei loro territori. All´asl di Sulmona-avezzano sono stati destinati 97. 000 euro, all´Asl di Chieti 85. 500 euro, all´Asl di Lanciano -Vasto 104. 100 euro, all´Asl dell´Aquila 50. 300 euro, all´Asl di Pescara 149. 300 euro e all´Asl di Teramo 143. 500 euro. La somma residua di 270. 000 euro è stata attribuita ai nove Consultori familiari privati. Nella delibera si precisa che "detti finanziamenti sono destinati al pieno funzionamento dei Consultori familiari che devono essere dotati dei mezzi necessari per rendere alla collettività un servizio adeguato alle finalità dettate dalle norme istitutive e alle indicazioni del Piano Sanitario Nazionale e del Piano Sanitario Regionale". .  
   
   
ORTOPEDICI D’EUROPA SOTTO ESAME AL CTO  
 
 Torino, 4 ottobre 2006 - Dal 5 all’ 8 ottobre i rappresentanti dell’Ortopedia e della Traumatologia dei 25 paesi dell’Unione europea e di altri paesi fra cui la Turchia, si riuniranno a Torino: si tiene al Cto l’Esame certificativo Ebot (European Board of Orthopaedics and Traumatology) per gli ortopedici che lavorano in Europa. I chirurghi ortopedici saranno giudicati in base a standard di qualità già definiti a livello europeo (www. Ebotexam. 20m. Com) La “quattrogiorni” del Cto dedicata all’ortopedia prevede tre diversi eventi: 1. Prima dell’esame Ebot, il 5 e 6 ottobre, si terrà un seminario dal titolo “L’esame certificativo di tipo europeo” a cui parteciperanno i Direttori delle Scuole di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia d’Italia. Il seminario gode del patrocinio della Siot, Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (www. Siot. It). 2. Nei giorni 6 e 7 ottobre si terrà il corso di aggiornamento e formazione degli esaminatori europei che li abilita a valutare i candidati in base agli standard europei già definiti. I valutatori sono docenti di ortopedia provenienti da diversi Paesi europei e identificati dalle diverse Società Scientifiche Nazionali. 3. Da sabato 7 ottobre e per tutta la giornata di domenica 8, si svolgerà l’esame, che prevede due sessioni, una scritta e una teorico-pratica, in cui si valuterà se i candidati hanno raggiunto la competenza professionale teorica e operativa che dovevano acquisire durante il corso di studi. Chi supererà la prova otterrà il certificato di “Fellow of Ebot”. Il certificato non ha ancora valore legale, ma dal punto di vista scientifico è molto importante, perché attesta la preparazione del chirurgo ortopedico, qualunque sia la sua Scuola nazionale di provenienza secondo criteri comuni, con beneficio dei pazienti e delle comunità scientifiche. L’esame si svolge annualmente dal 2001, ed è organizzato ogni anno in una diversa capitale europea, quest’anno eccezionalmente a Torino, dall’Ebot, il Comitato Europeo di Ortopedici e Traumatologi che nasce in seno all’Efort, European Federation of National Associations of Orthopedics and Traumatology, con sede a Zurigo (www. Efort. Org), congiuntamente all’Uems, Unione Europea dei Medici Specialisti (www. Uems. Net). La scelta di Torino come sede dell’esame Ebot 2006 è il frutto dell’impegno profuso dall’Università di Torino e dal Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia del Cto, diretto dal prof. Paolo Gallinaro, che è tra i membri fondatori dell’Efort, nata a Torino nel 1991. .  
   
   
MELANOMA: UNA BORSA DI STUDIO PER COMBATTERLO  
 
Roma, 4 ottobre 2006 - L’imi, Interguppo Melanoma Italiano, ha istituito una borsa di studio di 20. 000 euro per l’Analisi genetica e molecolare nel melanoma maligno (un temibile tumore della pelle). I fondi che finanziano la borsa sono stati raccolti attraverso la campagna “Metti il Melanoma in fuorigioco”, patrocinata dalla Regione Lazio e mirata alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul melanoma. I ricercatori interessati a conoscere le modalità per partecipare al conferimento dell’assegno di ricerca possono scaricare il bando cliccando sul link in basso. .  
   
   
OSTEOPOROSI, UNA FONDAZIONE DEDICATA A RAFFAELLA BECAGLI  
 
Firenze, 4 ottobre 2006 - Nel nome di Raffaella Becagli, la giovane imprenditrice fiorentina scomparsa tragicamente un anno fa a Bali, Indonesia, nasce a Firenze la fondazione Firmo, dedicata alla ricerca sulle malattie delle ossa, uno dei settori tra i più trascurati del panorama sanitario italiano, benché interessi molti milioni di persone. La fondazione è stata presentata oggi in Palazzo Vecchio dall’assessore alla Sanità Graziano Cioni. La presiede una specialista di fama internazionale, l’endocrinologa Maria Luisa Brandi, docente all’Università di Firenze, nonché presidente della società scientifica Siommms che riunisce esperti e operatori italiani in materia di osteoporosi, metabolismo minerale e malattie dello scheletro. Nel consiglio d’amministrazione anche il noto chirurgo Francesco Tonelli. La fondazione nasce peraltro grazie al sostegno della famiglia Becagli, che con questa iniziativa, di evidente significato umano e sociale, intende ricordare la giovane congiunta. “Raffaella amava la vita e amava il prossimo”, ha detto il padre, Mario Becagli, noto imprenditore tessile pratese, “Sono dunque sicuro che se fosse ancora tra noi appoggerebbe questa decisione con tutto il suo indimenticabile entusiasmo”. “Scopo della fondazione”, ha spiegato la professoressa Brandi, “è costituire un gruppo di partner istituzionali e industriali per sostenere la ricerca nel settore delle malattie dello scheletro, che né Stato né Regione finanziano adeguatamente. Obiettivo: creare a Firenze un laboratorio di ricerca di livello mondiale e reperire fondi da investire in bandi di alta qualità scientifica”. La sola osteoporosi riguarda del resto ben 10 milioni di italiani, senza contare quanti sono colpiti da oltre 100 malattie rare e spesso terribili: la Osteodistrofia Renale che affligge tutti i malati di insufficienza renale; l’Osteogenesi Imperfetta che provoca fratture anche multiple ai bambini durante la nascita; l’Osteopetrosi che rende le ossa estremamente fragili e comporta frequentissime fratture oltre a progressiva cecità e sordità. E ancora, l’Angiomatosi Ossea, le Displasie, le Calcinosi, ecc. Ma il deficit italiano non è soltanto finanziario. Secondo la professoressa Brandi, l’aspetto più grave è quello professionale e riguarda direttamente gli stessi medici che in materia di malattie delle ossa sono del tutto impreparati. In Italia non abbiamo che alcuni rari specialisti, mentre negli Stati Uniti e in molti altri paesi il settore è molto sviluppato. Ecco perché i nomi nel Comitato Scientifico della fondazione sono per lo più anglosassoni. Tra gli altri, John Eisman (Sidney University), John Bilezikjan (Columbia University), Steve Marx (National Institute of Health di Bethesda, Usa). Tra le prime iniziative promozionali della Fondazione un libro firmato dagli specialisti di Firmo e dagli chef di Convivium. Si tratta di uno speciale ricettario (titolo: Buon Appetito Osso!, edizioni Mnl, Bologna) studiato per prevenire e curare l’osteoporosi a tavola con piatti tra i più gustosi delle varie cucine regionali. Venerdì 6 ottobre, inoltre, il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio ospiterà un pranzo di Firmo per 350 persone (a inviti), curato da Convivium e tutto a base di piatti del ricettario. Tra gli ospiti l’ex goleador Paolo Rossi, testimonial di una campagna contro l’osteoporosi. Condurrà la serata Patrizia Schisa, braccio destro di Michele Mirabella nel noto programma Rai Elisir. Nella circostanza la Siommms presenterà la brochure Bone Appetit ideata dalla International Osteoporosis Foundation in vista della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi (20 ottobre). La brochure è dedicata all’importanza dell’alimentazione, uno dei tempi principali del congresso nazionale che la Siommms terrà a Pisa dal 22 al 25 novembre (www. Siommms. It). .  
   
   
"SI´´ ALLA DONAZIONE" IN VETRINA ALLA BARCOLANA  
 
Trieste, 4 ottobre 2006- "In gara per la vita. Per vincere abbiamo detto ´si´ alla donazione e al trapianto di organi e tessuti" è il messaggio che porterà l´imbarcazione "Serenissima Open 36" partecipando, il prossimo 8 ottobre a Trieste, alla "Barcolana", la manifestazione velica più grande d´Europa. L´iniziativa è parte del programma previsto nell´ambito della campagna di informazione sulla donazione e trapianto di organi promossa dalla Regione Emilia-romagna che, in questa occasione, si avvale del contributo delle associazioni di volontariato Aned (Associazione nazionale Emo Dializzati) e Aido (Associazione italiana donatori organi) e del Centro regionale trapianti del Friuli Venezia Giulia. Il trapianto è oggi una terapia sicura ed efficace che può salvare la vita e far guarire da gravi malattie molte persone: opuscoli informativi saranno a disposizione dal 5 all´8 ottobre prossimi nello stand all´interno della zona fieristica (zona A stand 14) di Trieste per sensibilizzare i cittadini sull´importanza di dare il proprio assenso alla donazione. Nello stand saranno presenti volontari di Aned ed Aido, oltre a medici del Centro regionale trapianti del Friuli Venezia Giulia, tra cui il responsabile del Centro Francesco Giordano. Il Centro regionale trapianti, sottolinea l´assessore regionale alla Salute e Protezione sociale Ezio Beltrame, ha avviato la sua attività il 15 settembre scorso, con uno staff e una sede dedicati al prelievo e all´utilizzo di organi, tessuti e cellule, nonché al coordinamento e controllo, nel rispetto di direttive europee che impongono standard di qualità molto severi. Sempre dalla stessa data le terapie intensive regionali sono state messe in rete per il monitoraggio dei pazienti critici; è anche previsto un supporto psicologico, per la prima volta, rivolto ai familiari dei donatori e al personale della rianimazione che si trova ogni giorno esposto a situazioni critiche. Abbiamo aderito volentieri all´iniziativa dell´Emilia- Romagna, conclude l´assessore Beltrame, perché la Barcolana è un´importante vetrina per promuovere la cultura del dono e far conoscere l´alto livello di qualità raggiunto dai nostri ospedali. .  
   
   
TRIESTE: INAUGURATA MOSTRA FOTOGRAFICA "VOLTI IN POESIA"  
 
Trieste, 4 ottobre 2006 - "Volti in poesia" entrano nel corridoio dei passi perduti del Consiglio regionale a Trieste, per offrire i ritratti fotografici firmati da Renzo Daneluzzi che accompagnano i versi che Giuseppe Mariuz ha dedicato a una quarantina di persone, alcune anche famose, e che insieme - foto e versi - costituiscono il libro "Volti in poesia" appunto, edito da Kappa Vu e presentato recentemente a Udine nella sede di rappresentanza della Regione. L´esposizione è stata inaugurata dal vicepresidente del Consiglio regionale Carlo Monai, assieme all´assessore alla cultura Roberto Antonaz, presenti numerosi protagonisti delle foto, oltre agli autori: Renzo Daneluzzi, che come Giuseppe Mariuz, opera a San Vito al Tagliamento, con uno studio frequentato da gente comune e da personaggi noti, è stato insignito di significativi premi nazionali e internazionali; Giuseppe Mariuz, docente, giornalista, esperto di comunicazione, autore di studi storici, come autore di poesia ha pubblicato alcune raccolte ed è presente in varie antologie in italiano e friulano. Ancora una mostra - ha detto Monai - che dà testimonianza della variegata e complessa realtà di una regione che si trasforma e che si confronta con problemi nuovi rimanendo legata alle sue radici. Foto evocative, che l´accostamento alle parole - brevi biografie poetiche - rende ancor più intense ed espressive: il giudizio di Monai è stato condiviso dall´assessore Antonaz, che ha sottolineato l´originalità della proposta ove il ritratto si combina con la poesia tesa a cogliere l´aspetto biografico nascosto nel volto. L´assessore alla cultura ha anche espresso compiacimento per il nuovo appuntamento con l´arte promosso dal Consiglio regionale, nel solco di scelte sempre azzeccate. Fra i quaranta ritratti, intensi e profondi, spiccano i nomi del vignettista Francesco Tullio Altan, degli scrittori Elio Bartolini e Mauro Corona, dei cantautori Gigi Maieron e Giovanna Marini, degli artisti Toni Zuccheri, Giulio Belluz, Lionello Fioretti, del poeta Franco Loi, della cantante lirica Luciana D´intino, dei giornalisti Gianluigi Colin e Gigi Di Meo, delle linguiste Laura Vanelli e Piera Rizzolatti. Altri volti sono di persone la cui condizione umana e sociale ha costituito spunto poetico e poi artistico della rappresentazione fotografica. Bella e coinvolgente la mostra, che dà il senso anche della congiunzione di politica e cultura, per il giornalista Paolo Carbonetto che ha sottolineato tra l´altro il duplice significato del titolo dove "volti in poesia" allude ai visi ritratti ma anche alla trasposizione in versi di quei visi "rivoltati", per un viaggio dentro le espressioni e le fisionomie che porta a scoprire il paesaggio più ricco di fascino, ovvero quello costituito proprio dagli uomini e dalle donne. Immagini che parlano e poesie che si fanno immagine per cogliere in un attimo l´essenza e trasmetterla agli altri. La mostra resterà aperta tutto il mese di ottobre e sarà visitabile dal lunedì al giovedì, quando non vi sia attività d´Aula, dalle 9. 30 alle 12. 30 e dalle 14. 30 alle 16. 30. Il venerdì solo al mattino. . .  
   
   
A REGGIO EMILIA DALL’11 NOVEMBRE ALL’8 DICEMBRE 2006 LA MOSTRA PAESAGGI DI PROVINCIA CARTOGRAFIA E SINTASSI DEL TERRITORIO REGGIANO  
 
Reggio Emilia, 4 ottobre 2006 - Un’operazione culturale molto raffinata dal titolo Paesaggi Di Provincia. Cartografia e sintassi del territorio reggiano è in programma in Palazzo Magnani a Reggio Emilia dall’11 novembre all‘8 dicembre. Una selezione di ottanta tra mappe, documenti cartografici e cabrei - disegni a matita colorata e inchiostro di china che, prima dell’avvento della fotografia, sono stati il principale strumento di descrizione e rappresentazione del territorio - curata da Franco Farinelli (geografo dell´università di Bologna) ed Elisabetta Cavazza (architetto) illustrerà i caratteri originali e specifici del territorio della provincia di Reggio Emilia dal ´500 all´800. L’iniziativa, inserita nella manifestazioni della prima Biennale del Paesaggio, ha ricevuto l´Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e i patrocini del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Emilia Romagna ed è promossa dall´Assessorato alla Cultura e al Paesaggio della Provincia di Reggio Emilia, in collaborazione con gli Archivi di Stato di Reggio Emilia, Modena, Parma e Mantova, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Reggio Emilia "Pietro Manodori". I materiali esposti, per la prima volta messi a confronto in una visione d´insieme, offriranno al visitatore una ricognizione delle fonti cartografiche d´interesse reggiano, in grado non soltanto di documentare la storia dell´organizzazione del territorio provinciale, ma di riflettere sulla natura della rappresentazione cartografica in generale e sul funzionamento dei regimi territoriali all´interno del processo di globalizzazione. La mostra prevede un percorso articolato su tre grandi sezioni. La prima riguarda le rappresentazioni dell’intera estensione provinciale o di parti rilevanti di essa. La seconda si occupa della rappresentazione cartografica di specifici paesaggi, esemplificativi dei singoli elementi costitutivi e della loro varietà: in tale sezione saranno presenti anche cartografie a grande scala (cioè di porzioni minutissime del territorio) come quelle rappresentate nei cabrei. La terza sezione, infine, esamina in particolare la struttura e la rete delle sedi, in funzione della ricostruzione di un discorso storico e di un’evoluzione i cui effetti non possono essere sottovalutati in riferimento ai problemi che oggi comporta la gestione del territorio reggiano. La mostra è accompagnata da un catalogo interamente a colori, con riprodotte tutte le opere in mostra in schede di approfondimento, pubblicato da Damiani Editore di Bologna, con testi tra gli altri di Franco Farinelli, Elisabetta Cavazza e Ruggero Pierantoni. Durante la mostra, sarà trasmesso in Palazzo Magnani il video "Paesaggi rubati", sei puntate di inchieste realizzate da Nino Crescenti, andate in onda Rai3 nel 1999. Storie di un cambiamento profondo raccontate dalle voci della cultura e della società civile: Vittorio Foa e Ruggero Pierantoni, Mario Luzi e Giulia Maria Mozzoni Crespi, Andrea Zanzotto e Stefano Boeri, Antonio Paolucci e Luigi Ciotti, Edoardo Sanguineti e Vittorio Gregotti, Francesco Biamonti e Gianni Celati. L’inchiesta fu il risultato di un lungo lavoro di ricerca sul campo. Tutte le regioni italiane furono infatti visitate per raccogliere le storie più significative. .  
   
   
AD ANGELA HEWITT IL GRAMOPHONE ARTIST OF THE YEAR 2006  
 
 Milano, 4 ottobre 2006 - Giovedì 28 settembre 2006 presso il Dorchester Hotel di Londra la pianista canadese Angela Hewitt ha ricevuto gli onori per il Premio “Artista dell’anno 2006” creato dalla rivista musicale inglese Gramophone. Ai Gramophone Awards, chiamati anche “Gli Oscar della musica classica” partecipano artisti selezionati ogni anno da autorevoli critici musicali, radio, tv, direttori artistici, musicisti, rappresentanti dell´industria discografica e rivenditori. La fase successiva e determinante è il voto espresso dai lettori della rivista e dal pubblico di tutto il mondo. Gli altri artisti finalisti erano Sir Simon Rattle, Valery Gergiev, Gerald Finley, Véronique Gens e Steven Isserlis. Angela Hewitt, nel 2007, sarà in Italia per la sua tournée che si terrà nei primi mesi dell´anno e per la terza edizione del Trasimeno Music Festival da lei ideato e diretto che si svolgerà in Umbria dal 7 al 13 luglio presso il Castello di Magione del Sovrano Militare Ordine di Malta e la Chiesa di San Domenico a Gubbio. .  
   
   
IKI JAZZ! MIAAO – MUSEO INTERNAZIONALE DELLE ARTI APPLICATE OGGI TORINO – CONCERTO IN ANTEPRIMA ASSOLUTA DEL GRUPPO IKIJAZZ (DANIELA BONI, EMANUELE CISI) CON FURIO DI CASTRI  
 
Torino, 4 ottobre 2006 - Ancora il jazz protagonista al Miaao - Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi di Torino. Venerdì 27 ottobre alle ore 21 il neonato gruppo torinese Ikijazz, formato dal sassofonista Emanuele Cisi, fra i più apprezzati della scena europea, e dalla fascinosa dj argentina Daniela Boni, che già suonò sempre al Miaao nel novembre scorso con il suo lap top set, si esibiranno insieme al contrabbassista Furio di Castri, jazzista di fama internazionale, nell’ anteprima assoluta di uno spettacolo che proseguirà poi la sua tournée in Francia. Iki Jazz! (Iki è un termine fondativo - per alcuni un po’ equivoco per la sua connessione con il mondo delle geishe - della ‘bellezza’ giapponese), è un’ ulteriore prova del sincretismo culturale del Miaao, tanto più che nel concerto-performance verranno adottati, come ‘strumenti’, utensili artigiani. Il Miaao si è sempre caratterizzato, nelle aperture ‘eccezionali’ della sua prima galleria tra 2005 e 2006, collegate a grandi eventi, per l’organizzazione di performance e concerti musicali. Non si è mai trattato solamente di ‘tappeti sonori’, ma di sperimentazioni interdisciplinari connesse alle specifiche ‘missioni’ dell’Oratorio e del Museo come l’Orazione di Fabio Barovero dei Mau Mau; i vasi ceramici maestosi ‘suonati’ da Ugo Marano; la coniugazione di testi ‘vernacolari’ emiliani con sonorità jazz internazionali di Sandra Cartolari con Segrè Ensemble. .  
   
   
VILLA DEI LEONI: SI RINNOVA ANCHE NEL 2006/2007 IL PROGETTO "TEATRO SCUOLA" DALL´11 OTTOBRE POSSONO PRENOTARE GLI INSEGNANTI DEGLI ISTITUTI DI MIRA, GLI ALTRI DAL 17 OTTOBRE  
 
 Mira Ve 4 ottobre 2006 - Si rinnova anche nel 2006/2007 a Villa dei Leoni di Mira l´appuntamento con "Teatro Scuola", il progetto per gli istituti del territorio ideato da La Piccionaia-i Carrara per l´Assessorato alla Cultura. L´iniziativa, dedicata ai bambini delle scuole dell´infanzia, elementari e medie, è ormai una tradizione consolidata per Villa dei Leoni. Un percorso, costruito quest´anno su 12 spettacoli da novembre a marzo, in grado di formare la coscienza critica di bambini e ragazzi attraverso un´esperienza teatrale che li coinvolge e rende protagonisti, in cui si intrecciano competenze culturali e potenzialità immaginative. E per questa stagione, La Piccionaia-i Carrara ha pensato a un carnet di spettacoli che spaziano dal regno fantastico delle fiabe per i più piccoli ai testi storici o letterari per i ragazzi e le ragazze delle medie; lavori che, oltre a puntare sullo spessore narrativo e drammaturgico, cercano di coinvolgere la sfera emozionale e psicologica. "Il teatro come la scuola vive nell´impegno di far crescere e maturare i ragazzi - spiega l´assessore alla Cultura di Mira Massimo Zuin -, senza dimenticare che il teatro è anche gioco e aggregazione. È affascinante osservare lo stupore, la partecipazione, le emozioni dei bambini in sala di fronte all´accadere degli spettacoli: le loro reazioni significano che stanno viaggiando nel territorio della fantasia, accompagnati per mano dagli educatori che li seguono durante il percorso. E non dimentichiamo che questo primo incontro con le arti sceniche rappresenta un investimento sul pubblico di domani, perché sia capace di scegliere il teatro e il teatro di qualità". .  
   
   
GOLF - ALPS TOUR IN TOSCANA: SI DISPUTA IL CORDIAL RESORT OPEN IL PELAGONE  
 
Milano, 4 ottobre 2006 - Ultime battute stagionali per l’Alps Tour, che torna in Toscana per la disputa del Cordial Resort Open Il Pelagone sul bel percorso del Golf Club Toscana. In campo 78 giocatori tra i migliori del circuito, fra i quali spiccano i nomi dei francesi Jean Nicolas Billot e François Calmels, rispettivamente leader e secondo classificato nella money list divisi da pochi euro. La lotta per il primato tra i due transalpini, rispettivamente con tre e due titoli nella stagione, sarà solo uno dei motivi d’interesse del torneo che annovera alla partenza altri ottimi elementi quali i francesi Christophe Brazillier e Charles Dubois, primo a Le Pavoniere, l’austriaco Peter Lepitschnik, altro vincitore nell’anno, insieme ai connazionali Ulf Wendling e Roland Steiner. C’è comunque molta fiducia sui giocatori italiani, che hanno l’occasione per giungere al secondo successo dopo quello ottenuto da Nicola Maestroni in Austria. Hanno le carte in regola per conseguirlo Matteo Peroni, Andrea Zanini, Andrea Zani, Gianluca Pietrobono ed Emmanuele Lattanzi, già in passato vincitori nel circuito, ma si attendono buone cose anche da Marco Crespi e Gregory Molteni. Il montepremi è di 35. 000 euro, del quali 5. 075 andranno al vincitore. La manifestazione è stata anticipata dalla Pro-am Maremma. Us Pga Tour: D. J. Trahan In Play Off - Il venticinquenne D. J. Trahan (275 - 65 68 71 71) ha vinto il Southern Farm Bureau Classic (Us Pga Tour) disputato all’Annandale Gc di Madison nel Mississippi. Trahan ha conquistato il suo primo titolo nel circuito superando alla terza buca di spareggio Joe Durant (275 – 70 65 74 66), che lo aveva raggiunto con due birdie nelle ultime tre buche. Al terzo posto con 276 Lee Janzen, al quarto con 277 J. P. Hayes, al quinto con 278 Glen Day, Ted Purdy e Bo Van Pelt. . .  
   
   
ASTRIUM LTD SI AGGIUDICA LA ARIANE’S CUP DI VELA  
 
Formia (Lt), 4 ottobre 2006 - L’equipaggio della società britannica Astrium Ltd, skipper Carol Lo, si è aggiudicato oggi, al termine di tre giorni di regate nelle acque di Formia, la 27a edizione della Ariane’s Cup di vela, competizione internazionale riservata ai rappresentanti di aziende ed enti del settore aerospaziale europeo. Al secondo posto si è classificato l’equipaggio italiano della Datamat, skipper Claudio De Bellis, che ha preceduto i tedeschi della Daimler Chrysler timonati da Rolf Kufferat. Sesto posto per l’imbarcazione di Telespazio di Gianni Riccobono, che deteneva il trofeo dopo la vittoria del 2005 in Martinica. La manifestazione, che ha visto la partecipazione di circa 800 velisti, è stata organizzata da Telespazio (Finmeccanica/alcatel) con il contributo determinante della Filas, la Finanziaria della Regione Lazio per l’innovazione, e del Comune di Formia. Le 81 imbarcazioni iscritte, di lunghezza tra i 34 e i 46 piedi, si sono sfidate in 3 giorni di gare in un campo di regata compreso tra il porto di Formia, il promontorio del Circeo e il litorale settentrionale della Campania. La città di Formia ha ospitato la manifestazione e gli eventi ad essa collegati in un villaggio appositamente attrezzato all’interno del porto, che ha visto una grande partecipazione di pubblico. L’ariane’s Cup è nata alla fine degli anni ’70 grazie alla passione per il mare di alcuni manager coinvolti nel programma spaziale europeo Ariane. La prima edizione, svoltasi nel 1979 nella Baia di Quiberon, in Bretagna, vide la partecipazione di 15 equipaggi, un numero via via cresciuto sino all’edizione record del 1999, nelle Isole Grenadine, con 950 partecipanti. L’edizione 2006 ha visto la partecipazione di tutte le principali aziende e organizzazioni aerospaziali italiane ed europee. .  
   
   
VELA/ELBA: A MARINA DI CAMPO IL CAMPIONATO ELBANO MATCH RACE  
 
 Marina di Campo, 4 ottobre 2006 - Si è svolta sabato e domenica a Marina di Campo la dodicesima edizione del Campionato Elbano Match Race. Completamente rispettato il programma che ha visto lo svolgimento dei 10 voli del round robin il sabato e le semifinali e finali la domenica. Al termine della due giorni di regata la vittoria è andata a Samuele Manzi, portacolori del Circolo Nautico San Giovanni, che si è imposto nella finalissima per 2 a 1 su Paolo Trevisan (Team Revolution). Al terzo posto si è classificato Giovanni Segnini (Locman Sailing Team) che ha battuto Massimo Segnini (Club del Mare) per due a zero nella finale di consolazione. A seguire Fabrizio Calisi (Club del Mare) 5°, Francesco Serena (Club Velico Grosseto) 6°, Alessandro Bandinelli (Circolo della Vela di Marciana Marina) 7° e Claudio della Lucia (Circolo Velico Porto Azzurro) 8°. Come già avvenuto per il Campionato Italiano le regate sono state corse su sei veloci imbarcazioni della classe "30 etè" fornite dal cantiere Dod Yacht di Fiumicino. La manifestazione è stata organizzata dal Club del Mare, sodalizio sportivo di Marina di Campo che proprio quest´anno festeggia il 40° anno di attività, per conto del Comitato Circoli Velici Elbani, organismo che riunisce nove circoli velici elbani. Le regate sono state realizzate grazie al contributo di Locman Italy e al supporto logistico-organizzativo del Comune di Campo nell´Elba, della Capitaneria di Porto di Portoferraio e della Delegazione di Spiaggia di Marina di Campo. .  
   
   
SESTA VITTORIA DELLA AUDI AL CAMPIONATO ITALIANO SUPERSTARS GRAZIE AL SUCCESSO DI GIORGIO SANNA  
 
 Verona, 4 ottobre 2006 - Sul circuito di Vallelunga, che lo aveva già visto vincitore lo scorso 25 giugno, il pilota romano ha ottenuto la sua quarta vittoria della stagione e la seconda consecutiva dopo Magione. Fin dall’inizio, Sanna è scattato brillantemente in testa dalla seconda fila e vi è rimasto dal primo all’ultimo metro, come già era avvenuto a Magione. Questo ulteriore successo gli ha consentito di portarsi al secondo posto in classifica, alle spalle del leader Max Pigoli (giunto secondo a Vallelunga) con un distacco di soli sette punti e un solo appuntamento ancora in calendario, ossia la gara finale di Misano il prossimo 22 ottobre Settimana sfortunata invece per Tamara Vidali che ha concluso la gara di domenica con un settimo posto: nonostante i problemi alla trasmissione ha difeso a lungo la sua posizione nei confronti degli attacchi da parte di Pigoli e di Fabrizio Armetta con la Bmw M5. Ma nel giro finale, mentre Sanna festeggiava il successo, è stata costretta a ritirarsi dalla sua quinta posizione, guadagnando comunque quattro punti in classifica. La seconda Audi a giungere all’arrivo è stata dunque quella di Stevo Goldstein. Il giovane pilota colombiano, partito dalla sesta fila, è risalito fino alla quarta posizione, che ha tenuto saldamente per la maggior parte della gara, mettendo pressione su Giuliano Alessi che lo precedeva. Quando nel finale la Bmw M5 di Alessi è andata in testacoda, Goldstein è avanzato, guadagnando poi un’altra posizione col ritiro della Vidali. Per Goldstein questo è il secondo quarto posto consecutivo. Classifica Gara: 1. Giorgio Sanna (Audi Rs4) 21 giri in 26’18’’. 238; 2. Massimo Pigoli (Jaguar S-type R) + 8. 009; 3. Fabrizio Armetta (Bmw M5) + 13. 284; 4. Stevo Goldstein (Audi Rs4) + 17. 522; 5. Fabrizio Fede (Bmw M5) + 44. 432; 6. Giuliano Alessi (Bmw M5) + 1 giro; 7. Tamara Vidali (Audi Rs4) + 1 giro. Classifica Generale Dopo 7 Gare: 1. Massimo Pigoli punti 87; 2. Giorgio Sanna p. 80; 3. Tamara Vidali p. 69; 4. Simone Galluzzo p. 48; 5. Roberto Benedetti p. 40; 6. Marco Gregori p. 32. .