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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Settembre 2006
Politica
LA COMMISSIONE EUROPEA CONFERMA L’ADESIONE DELLA BULGARIA E DELLA ROMANIA ALL’UE IL 1° GENNAIO 2007, ACCOMPAGNATA DA UN PACCHETTO DI MISURE RIGOROSE  
 
Bruxelles, 27 settembre 2006 - La Commissione ha adottato ieri la sua relazione finale di verifica del grado di preparazione della Bulgaria e della Romania in vista dell’adesione all’Unione europea. Basandosi sui notevoli progressi compiuti, la Commissione ritiene che entrambi i paesi saranno in grado di assumere i diritti e gli obblighi che comporta l’adesione all’Ue il 1° gennaio 2007. Propone inoltre un pacchetto di rigorose misure di accompagnamento da adottare nei pochi settori dove occorreranno ulteriori interventi. Nel maggio 2006, la Commissione concludeva che la Bulgaria e la Romania sarebbero state pronte per l’adesione entro il 1° gennaio 2007, a condizione di aver risolto una serie di questioni in sospeso. Nei mesi successivi, entrambi i paesi si sono adoperati con notevole impegno per affrontare un gran numero di problemi, riuscendo ad allinearsi in misura sufficiente con gli standard e le pratiche più diffusi nell’Unione. Per quanto concerne le poche questioni tuttora in sospeso, la relazione della Commissione dimostra che l’Ue dispone di misure correttive sufficienti per tutelare adeguatamente i suoi interessi e quelli dei cittadini. Commentando la decisione della Commissione, il presidente José Manuel Barroso ha dichiarato: “Mi congratulo con i cittadini e con i dirigenti della Bulgaria e della Romania per questa svolta fondamentale. La nostra valutazione obiettiva dimostra che l’adesione di questi due paesi secondo il calendario stabilito, insieme alle misure di accompagnamento da noi proposte, permetterà di completare il quinto allargamento dell’Ue, allargamento che ha consolidato la pace e incrementato la prosperità in Europa. Abbiamo preso la decisione giusta per la Bulgaria, la Romania e l’Europa. ” Dal maggio scorso, i due paesi sono intervenuti con successo in circa metà dei settori problematici individuati. Se procederanno al ritmo attuale, nei prossimi mesi dovrebbero poter risolvere la maggior parte delle questioni ancora in sospeso. Per scongiurare i rischi potenziali, la Commissione ha definito una serie di misure di accompagnamento dell’adesione di Bulgaria e Romania. La Commissione intende creare un meccanismo per la cooperazione e la verifica dei progressi in materia di riforma giudiziaria e di lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata. In data odierna è stato adottato un regolamento speciale riguardante la spesa agricola onde tutelare gli interessi finanziari dell’Ue. La normativa europea prevede misure globali per scongiurare i rischi in settori come la sicurezza alimentare. Il commissario per l’allargamento Olli Rehn ha aggiunto: “La nostra impostazione è giusta e rigorosa. È giusta, perché abbiamo preso atto dei progressi compiuti e riconosciamo i giusti meriti a chi di dovere. È rigorosa, perché abbiamo predisposto il meccanismo necessario onde sostenere la Bulgaria e la Romania sulla via delle riforme, nell’interesse di questi paesi e dell’intera Ue. ” L’adesione della Bulgaria e della Romania il 1° gennaio 2007, che deve ancora essere ratificata in 4 Stati membri, segnerà l’ingresso di altri 30 milioni di persone nell’Ue, completando il suo quinto allargamento storico e dando vita a un’Unione di quasi mezzo miliardo di cittadini. Http://ec. Europa. Eu/enlargement/key_documents/reports_sept_2006_en. Htm .  
   
   
CONFERENZA EUROPEA PER LA DIFESA DEI DIRITTI DEI BAMBINI  
 
Strasburgo, 27 settembre 2006 - Una conferenza che riunirà rappresentanti di oltre trenta paesi, delle Nazioni Unite e del Consiglio d’Europa e i rappresentanti delle Ong internazionali esaminerà il modo migliore per difendere i bambini dagli abusi. Dei bambini parteciperanno, inoltre, ad alcune sessioni della conferenza, che si terrà ad Atene (Hotel Holyday Inn - via Michalacopoulou), il 29 e 30 settembre. Opportunamente intitolata “Mediazione per i bambini”, la conferenza prenderà in esame l’azione che mediatori possono intraprendere per vegliare sul rispetto dei diritti dei bambini nei loro rispettivi paesi. La conferenza è frutto della cooperazione tra Vladimir Lukin, mediatore per i diritti dell’uomo russo, George Kaminis, mediatore greco e Thomas Hammarberg, commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, che interverrà nel corso del dibattito, insieme a Maud de Boer Buquicchio, vice segretario generale del Consiglio d’Europa. Ascoltando le preoccupazioni dei bambini o cercando di proteggerli dalla violenza, oltre cento personalità provenienti da tutta Europa affronteranno non solo il trattamento dei diritti dei bambini nella “mediazione” quotidiana, ma anche il modo per intensificare il loro coinvolgimento nelle attività delle istituzioni competenti. Dopo aver adottato le conclusioni della conferenza, i tre organizzatori – Lukin, Kaminis e Hammarberg – terranno una conferenza stampa, sabato 30 settembre, alle ore 13, presso l’Hotel. La conferenza è organizzata nell’ambito della presidenza russa del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa. Per maggiori informazioni, contattare: Julien Attuil, Ufficio del Commissario per i diritti umani (cellulare +33 6 66 55 00 41) .  
   
   
FONTI PRIVE DI CARBONIO: LA "SPINA DORSALE" DELLA FUTURA TABELLA DI MARCIA DELLA POLITICA ENERGETICA UE  
 
Bruxelles, 27 settembre 2006 - Il commissario europeo per l´Energia, Andris Piebalgs, ha illustrato gli obiettivi che intende realizzare a seguito della consultazione pubblica sul Libro verde sull´energia, conclusasi domenica 24 settembre. Il commissario prevede interventi in cinque aree, tre delle quali avranno un impatto diretto sulla ricerca europea. Durante un´audizione pubblica sul Libro verde per la politica energetica europea svoltasi a Bruxelles il 22 settembre, Piebalgs ha dichiarato: "Entro il 2050 l´Ue dovrà soddisfare la maggior parte del proprio fabbisogno energetico attingendo a fonti prive di carbonio, analogamente ad altri paesi. Questa deve essere la spina dorsale della politica energetica dell´Europa". Le cinque aree politiche sono: un riesame strategico della politica energetica dell´Ue, volto a sostenere la politica energetica europea, corredato da una tabella di marcia graduale per la realizzazione di tale obiettivo; una tabella di marcia a lungo termine per le fonti energetiche rinnovabili; un´analisi del mercato interno dell´energia e i risultati finali dell´inchiesta settoriale sulla concorrenza nei mercati energetici; un piano prioritario di interconnessione e infrastruttura (Priority Interconnection and Infrastructure Plan - Pinc); una comunicazione sull´uso sostenibile del carbone; una comunicazione Pinc sull´energia nucleare nell´Ue conformemente a quanto richiesto dal trattato Euratom. Il commissario ha espresso la convinzione che il riscaldamento globale sia in aumento e che la politica energetica europea debba intervenire per ridurre le emissioni di carbonio dell´Europa e il loro impatto ambientale. "Dobbiamo quindi stabilire, attraverso il riesame strategico della politica energetica, obiettivi chiari e precisi a medio e lungo termine, al fine di aumentare progressivamente la percentuale di energia locale a basso contenuto di carbonio nel nostro mix energetico complessivo e poi delineare un percorso che ci permetta di raggiungere tale traguardo", ha affermato. Piebalgs ha inoltre ribadito che lo sviluppo di fonti energetiche prive di carbonio costituirebbe una grande opportunità per l´industria e la ricerca. L´europa è già un leader mondiale nell´ambito delle tecnologie sia nucleari sia rinnovabili, ma ora gli Usa sono un concorrente importante, e occorre far fronte a questa situazione. "Spesso si afferma che l´Europa, affrontando attivamente il problema del riscaldamento globale con i suoi principali concorrenti, mette a rischio la propria competitività. Dobbiamo quindi chiederci: come possiamo ribaltare la situazione volgendola a vantaggio dell´Unione europea?", ha domandato il commissario Piebalgs. Per avviare il processo, il commissario ha affermato che occorre innanzi tutto "attuare una svolta in materia di efficienza energetica". "Se dovessi individuare una priorità politica, sarebbe questa", ha aggiunto, precisando che occorre sfruttare il 20 per cento dell´efficienza energetica disponibile grazie alla tecnologia attuale, ma non valorizzato. Riguardo al medio e lungo periodo, il commissario Piebalgs ha dichiarato che sono necessari piani per sviluppare il mix energetico complessivo per il futuro, incentrati su fonti a basse emissioni di carbonio, fonti energetiche rinnovabili e sullo scambio dei diritti di emissione di carbonio. La seconda parte del discorso ha riguardato il mercato energetico europeo, che deve essere realizzato affinché sia possibile raggiungere tutti i suddetti obiettivi, ha affermato. Per ulteriori informazioni consultare il Libro verde sull´energia: http://ec. Europa. Eu/energy/green-paper-energy/doc/2006_03_08_gp_document_it. Pdf .  
   
   
ARIA PIÙ RESPIRABILE NELLE CITTÀ EUROPEE CON AREE VERDI E LIMITAZIONE DEL TRAFFICO  
 
Strasburgo, 27 settembre 2006 - Circa l´80% degli europei vive in zone urbane ed è quindi importante che vi sia garantito un ambiente sano che non danneggi la salute. Una relazione all´esame della Plenaria chiede quindi la creazione di spazi verdi e la promozione di trasporti pubblici e mezzi più ecologici, anche attraverso disincentivi all´uso di vetture private. I deputati chiedono poi la tutela e il recupero dei centri storici, il rinnovo delle reti idriche e un aumento del rendimento ambientale degli edifici. La relazione d´iniziativa di Gyula Hegyi (Pse, Hu), anzitutto, si compiace della comunicazione della Commissione sulla Strategia Tematica per l´Ambiente Urbano (Stau), appoggia in particolare il riconoscimento dell´importante funzione delle città in quanto motori economici e condivide l´analisi della Commissione secondo cui la particolare complessità dei problemi ambientali delle città dipende dall´interdipendenza delle loro cause. I deputati, tuttavia, ritengono che la Stau non sia sufficiente a realizzare gli obiettivi stabiliti dal Sesto programma d´azione comunitario per l´ambiente (6° Paa) e deplorano che la Commissione non proponga misure nei termini giuridicamente vincolanti che consentano di raggiungere gli obiettivi fissati dal Programma d´azione. Inoltre, deplorano che la Stau non cerchi di rendere la politica europea più equilibrata tra le zone rurali e le zone urbane, nonché tra le città principali e quelle periferiche. D´altra parte, la relazione chiede alla Commissione di definire linee direttrici sull´applicazione della futura direttiva sulla qualità dell´aria nell´ambiente e di un´aria più pulita per l´Europa e di garantire la corretta applicazione di tale legislazione. In proposito, insiste sul fatto che la legislazione comunitaria dovrebbe prevedere, per tutti gli agglomerati superiori ai 100. 000 abitanti, l´obbligo di creare un piano di gestione urbana sostenibile (Pgus) e un piano di trasporti urbani sostenibili (Ptus). Queste disposizioni, per i deputati, devono comprendere termini chiari e obiettivi vincolanti stabiliti a livello locale ed europeo, «in quanto in passato le iniziative volontarie non si sono rivelate efficaci». Assieme agli orientamenti della Commissione dovrebbero figurare degli indicatori comuni di base in linea con gli obblighi derivanti dall´attuale politica ambientale dell´Ue (direttive sull´aria, il rumore, le acque e i rifiuti, politica di efficienza energetica e politica climatica), in modo da rendere possibili raffronti e operazioni di "benchmarking" tra le città europee. I deputati chiedono poi alla Commissione di proporre un obiettivo relativo alla superficie di spazio verde per abitante per i nuovi agglomerati urbani e, al riguardo, ritengono che tale obiettivo dovrebbe essere inserito nei Pgus «al fine di impedire qualsiasi riduzione dello spazio verde nelle zone urbane che non rispondono a tale criterio». Gli Stati membri sono inoltre invitati a dare la priorità al finanziamento di progetti che limitino l´espansione su terreni non edificati e che promuovano la costruzione su terreni industriali abbandonati. Deve anche essere promosso l´impianto di alberi lungo le strade e la creazione di nuove aeree verdi. La relazione, d´altra parte, sostiene la promozione del compostaggio dei rifiuti vegetali, in luogo dell´incenerimento, per evitare un inquinamento localizzato. Al riguardo è anche sottolineata l´importanza di coinvolgere maggiormente i cittadini nelle decisioni locali, attraverso strumenti politici e tecnici. E´ poi sottolineata la necessità di prestare una maggiore attenzione «alla prevenzione e alla rimozione della sporcizia, dei rifiuti, dei graffiti, degli escrementi animali e dell´eccessivo rumore prodotto dagli impianti musicali installati nelle case e nelle vetture». L´utilizzazione di modi di trasporto e di tecnologie ecologici, per i deputati, costituisce «un fattore chiave» per ottenere un ambiente urbano più pulito. A tale riguardo, rilevano l´importanza del ricorso ai biocarburanti, alle tecnologie di automobili ibride, alle biciclette, nonché ad autotreni e autobus che soddisfino le norme per autoveicoli più ecologici dell´Unione europea. Nel sollecitare inoltre la creazione di un equilibrio migliore tra trasporti individuali e collettivi nelle aree urbane, propongono un passaggio del 5% di passeggeri/km dall´automobile privata a metodi di trasporto sostenibili, come il trasporto pubblico e la bicicletta, entro il periodo 2002-2012. I Piani per il trasporto urbano sostenibile, per i deputati, devono anche comprendere strumenti attraverso i quali le autorità locali possano promuovere i tipi di trasporto non motorizzati, costruendo una vasta rete di piste ciclabili e prevedendo percorsi e incroci sicuri per i pedoni. Occorre incentivare l´uso dei trasporti pubblici e lo sviluppo di infrastrutture di trasporto pubblico e affrontare il crescente uso di automobili private «mediante restrizioni in materia di parcheggio e tasse di circolazione». Ma la relazione ricorda anche agli Stati membri il loro compito di tener conto nei piani regolatori degli utenti della strada più sensibili, ad esempio «attraverso la riduzione dei limiti di velocità o la creazione nel centro città o nelle zone residenziali di aeree libere da traffico», allo scopo di ridurre del 50% il numero di vittime da incidente stradale entro il 2010. Sottolineando poi che l´inquinamento atmosferico è una delle principali cause dei problemi di salute nell´Ue, i deputati insistono sul fatto che gli agglomerati colpiti da un inquinamento atmosferico elevato dovrebbero contemplare «l´introduzione di tasse sul traffico e istituire zone a basse quote di emissione». La relazione propone che, in sede di progettazione ed espansione urbanistica si disponga di destinare ampi spazi naturali liberi dal cemento. Chiede inoltre, quale misura cautelare per salvaguardare i centri storici e gli spazi naturali, che si creino anelli di protezione a basso indice di edificabilità per evitare le pressioni immobiliari. I deputati, sottolineano poi che alcuni centri storici - «pregevoli elementi del nostro patrimonio comune» - sono da anni abbandonati nelle città e, pertanto, raccomandano di disporre, a livello nazionale, regionale o locale, programmi di aiuto per promuovere un adeguato restauro di queste zone. Sollecitano anche gli Stati membri a promuovere progetti cofinanziati dall´Ue connessi con lo sviluppo e la modernizzazione di reti di riscaldamento urbano e sottolineano la necessità di sviluppare nuovi metodi di gestione idrica nelle città per raccogliere le acque pluvie per periodi più lunghi durante estati calde e asciutte per prevenire le improvvise inondazioni ed evitare l´attività edilizia o l´installazione di altri tipi di impianti nelle aeree soggette a inondazioni. Occorre poi promuovere orientamenti comunitari relativi all´efficienza idrica nei nuovi edifici e alla conservazione dell´acqua nei periodi di pioggia in vista dei periodi di siccità e calura, al fine di ridurre le perdite d´acqua e i rischi di inondazione nonché l´impermeabilità del suolo, e accrescere le riserve d´acqua. E´ inoltre sottolineata l´importanza di un risanamento delle condutture d´acqua e dei sistemi di canalizzazione antiquati delle città. La relazione, infine, rileva l´importanza di aumentare il rendimento ambientale degli edifici con un design di alloggi efficienti in termini di energia (isolamento, uso di energia rinnovabile, giardini pensili, design solare passivo/attivo, alloggi a basso consumo di energia ecc. ). Sostiene inoltre l´uso di fonti di energia rinnovabile ed eventualmente disponibili a livello locale nell´ambiente urbano e una progettazione di case con impianti idrici efficienti (conservazione e reimpiego dell´acqua piovana, sciacquoni razionali, lavatrici e lavastoviglie che facciano un uso efficace dell´acqua). .  
   
   
BANDO DI GARA: VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DELLA RICERCA COMUNITARIA  
 
 Bruxelles, 27 settembre 2006 - La Commissione europea ha pubblicato un bando di gara riguardante strumenti e indicatori per la valutazione e il monitoraggio della ricerca comunitaria. Importo stimato del contratto: 150 000 Eur. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea, All´attenzione di Neville Reeve, B-1049 Bruxelles, Fax +32-2 295 4082. Per ulteriori indicazioni sull´avviso consultare il seguente indirizzo web: http://ted. Europa. Eu/udl?uri=ted:notice:192847-2006:text:it:html .  
   
   
BANDO: VALUTARE L´IMPATTO DEL PROGRAMMA QUADRO SULLA COSTITUZIONE DI RETI  
 
Bruxelles, 27 settembre 2006 - La Dg Ricerca della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara riguardante l´impatto del programma quadro sulla costituzione di reti per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (Rst). Obiettivo dello studio è quello di: fare una mappa delle reti di collaborazione in settori sezionati della ricerca e sviluppo tecnologico; determinare e valutare il contributo e l´impatto della politica di ricerca comunitaria nell´avvio e agevolazione delle attività di collegamento in rete nonché nella distinzione tra le varie misure applicate; determinare e valutare la portata del coinvolgimento degli attori principali degli Stati membri nelle reti europee e la posizione degli operatori europei nel contesto globale della ricerca e sviluppo tecnologico e dell´innovazione; determinare l´impatto della politica di ricerca comunitaria sulla collaborazione a carattere transettoriale e valutare il suo impatto sulle prestazioni degli attori scientifici e degli attori dell´industria e del commercio; determinare il fondamento logico per avviare una collaborazione nel settore della ricerca dal punto di vista degli attori. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea, Direzione generale della Ricerca, All´attenzione di Neville Reeve, B-1049 Bruxelles. Per ulteriori indicazioni sull´avviso consultare il seguente indirizzo web: http://ted. Europa. Eu/udl?uri=ted:notice:192842-2006:text:it:html .  
   
   
"UN ORDINE INTERNAZIONALE DEMOCRATICO?"  
 
 Milano, 27 settembre 2006 - promosse dall´Ispi nei giorni 2 e 3 ottobre si svolgeranno le seguenti Tavole Rotonde: 2 ottobre - ore 18. 00 "Un ordine internazionale democratico?" in occasione della pubblicazione del secondo numero della rivista dell´Ispi "Quaderni di Relazioni Internazionali", edita da Egea. Intervengono: Filippo Andreatta (Università degli Studi di Bologna); Alessandro Colombo (Ispi e Università degli Studi di Milano); Alberto Martinelli (Università degli Studi di Milano). 3 ottobre - ore 18. 00 "Israele dopo la guerra" Intervengono: Vittorio Dan Segre (Istituto di Studi Mediterranei - Università della Svizzera Italiana) e Franco Zallio (Ispi). Www. Ispionline. It .  
   
   
LEGITTIMA LA COMPENSAZIONE DEGLI OBBLIGHI DI SERVIZIO DI POSTE ITALIANE LA DECISIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA RIGUARDA IL PERIODO 2000-2005  
 
Bruxelles, 27 settembre 2006 - La Commissione europea ha deciso di non sollevare obiezioni, in base alle norme del trattato Ce sugli aiuti di Stato, sulla compensazione degli oneri derivanti dagli obblighi di servizio pubblico accordata a ‘Poste Italiane’ nel periodo 2000-2005. Tuttavia, ha avviato un procedimento di indagine formale, in base alle regole sugli aiuti di Stato, sul livello dei tassi di interesse applicato sui fondi raccolti tramite i conti correnti postali e depositati presso il Tesoro a partire dall’anno 2005. L’avvio di un’indagine approfondita fornisce alle parti interessate l’occasione di formulare osservazioni in merito alle misure proposte e non pregiudica l’esito della procedura. Neelie Kroes, commissario responsabile della Concorrenza, ha dichiarato: "sono lieta che la compensazione degli obblighi di servizio pubblico accordata a ‘Poste Italiane’ non ha creato indebite distorsioni della concorrenza. Dobbiamo tuttavia analizzare gli interessi pagati dal Tesoro a ‘Poste Italiane’ in quanto potrebbero costituire aiuti illegali”. Compensazione degli obblighi di servizio pubblico accordata a Poste Italiane - ‘Poste Italiane’ è il fornitore del servizio postale universale in Italia. Nel periodo 2000-2005 ha ricevuto una compensazione dell’onere derivante dagli obblighi di servizio pubblico pari a € 2. 4 miliardi. Poiché tale compensazione non rispetta tutti i criteri stabiliti dalla Corte di giustizia delle Comunità europee nella sentenza Altmark, in particolare in quanto ‘Poste Italiane’ non è stata scelta nell’ambito di una procedura di appalto pubblico, essa costituisce un aiuto di Stato. Tuttavia, l’onere sostenuto da ‘Poste Italiane’ per l’esercizio del servizio postale universale nel periodo 2000-2005 è stato superiore all’intervento statale. Tale intervento non ha quindi sovracompensato il costo netto del servizio pubblico derivante dall’esercizio del servizio postale universale ed è quindi compatibile con il trattato. Remunerazione dei fondi raccolti tramite i conti correnti postali e depositati presso il Tesoro - I fondi raccolti da ‘Poste Italiane’ tramite i conti correnti postali sono depositati presso il Tesoro. L’interesse pagato dal Tesoro su tali depositi costituisce un aiuto di Stato. La Commissione ritiene che la definizione del tasso da corrispondere su tali depositi, prevista dalla legge finanziaria 2006, possa comportare una remunerazione per ‘Poste Italiane’ più elevata di quella di mercato. Tale maggiore remunerazione conferirebbe a ‘Poste Italiane’ un vantaggio economico che può incidere sugli scambi tra Stati membri e minacciare di falsare la concorrenza all’interno del mercato unico, in violazione delle regole sugli aiuti di Stato. La Commissione ha quindi deciso di avviare il procedimento di indagine formale nei confronti del possibile aiuto di Stato a favore di ‘Poste Italiane’, costituito dall’eventuale maggiore remunerazione pagata dal Tesoro sui fondi raccolti tramite conti correnti postali. .  
   
   
PROPOSTA DI LEGGE PER ISTITUIRE IL DIFENSORE CIVICO NAZIONALE  
 
Trieste, 27 settembre 2006 - E´ stato finalmente definito il testo della proposta di legge per l´istituzione di un sistema di difesa civica nazionale, regionale e locale. A darne notizia è il difensore Civico del Friuli Venezia Giulia Caterina Dolcher, che mette in evidenza come il testo sia stato elaborato a Roma dalla Conferenza nazionale dei Difensori civici regionali e verrà a breve presentato al Parlamento nazionale e al presidente del Consiglio regionale del Fvg Alessandro Tesini, nella sua veste di coordinatore della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali. Da molti anni - commenta Caterina Dolcher - è sentita l´esigenza che sia nominato anche nel nostro Paese un Difensore civico nazionale, la cui mancanza è un´anomalia del tutto italiana rispetto agli altri Paesi europei e non solo. Il 16 ottobre prossimo a Firenze, nel corso di un convegno sulla difesa civica in Italia e in Europa, la proposta di legge verrà presentata ufficialmente a una delegazione di parlamentari e al sottosegretario competente. .  
   
   
ISCRITTO PRESSO I REGISTRI DELLE IMPRESE DI LUCCA E LODI L´ATTO DI FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI RETI BANCARIE E BIPIELLE INVESTIMENTI IN BANCA POPOLARE ITALIANA.  
 
Lucca-lodi, 27 settembre 2006 - Ieri è stato iscritto presso i competenti Registri delle Imprese l’atto di fusione per incorporazione di Reti Bancarie S. P. A. E Bipielle Investimenti S. P. A. In Banca Popolare Italiana Soc. Coop. La fusione avrà efficacia in data 30 settembre 2006. Gli effetti contabili e fiscali decorreranno dal 1° gennaio 2006. Le azioni da assegnare in concambio avranno godimento 1° gennaio 2006. Dal 2 ottobre 2006, i soci delle incorporande riceveranno, per il tramite degli intermediari depositari aderenti al sistema di gestione accentrata gestito da Monte Titoli S. P. A. , le azioni Banca Popolare Italiana Soc. Coop. Ad essi spettanti in forza dei rapporti di cambio deliberati dalle Assemblee delle società partecipanti alla fusione come segue: n. 5 azioni ordinarie Banca Popolare Italiana Soc. Coop. Ogni n. 1 azione ordinaria Reti Bancarie S. P. A. ; n. 6 azioni ordinarie Banca Popolare Italiana Soc. Coop. Ogni n. 5 azioni ordinarie Bipielle Investimenti S. P. A. Nessun onere verrà posto a carico degli azionisti per le operazioni di concambio. Ai fini dell’assegnazione in concambio delle azioni ordinarie Banca Popolare Italiana Soc. Coop. , si provvederà a mettere a disposizione degli azionisti terzi delle incorporande, per il tramite degli intermediari autorizzati, un servizio per consentire di arrotondare all’unità immediatamente inferiore o superiore il numero di azioni di nuova emissione spettanti in applicazione dei rapporti di cambio sopra citati, ai prezzi di mercato e senza aggravio di spese, bolli e commissioni, al fine di assicurare il trattamento di quozienti interi, assicurandosi pertanto per tale via la quadratura dell’operazione, avendo già dichiarato al riguardo l’incorporante la propria disponibilità. .  
   
   
SANPAOLO IMI SMENTISCE IPOTESI CESSIONE EURIZON  
 
Torino, 27 settembre 2006 - In riferimento all’articolo apparso ieri sul quotidiano la Repubblica dal titolo “Eurizon, Sanpaolo studia la vendita in pole position il fondo Blackstone”, il Gruppo Sanpaolo Imi smentisce seccamente le notizie lì riportate che risultano totalmente prive di fondamento. Sanpaolo Imi ribadisce al contrario ciò che in più occasioni è stata affermato e cioè la strategicità del progetto Eurizon nell’ambito della prospettata fusione con Banca Intesa. .  
   
   
BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA: UN OTTIMO PRIMO SEMESTRE DELL’ANNO PER IL “GRUPPO” CRESCONO ANCORA IL PATRIMONIO (+ 27%) E L’UTILE DI PERIODO (+ 24%)  
 
Modena, 27 settembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca popolare dell’Emilia Romagna, il 25 settembre ha esaminato ed approvato la situazione semestrale consolidata del “gruppo” al 30 giugno 2006, che rappresenta la sintesi delle situazioni individuali di Banca Popolare dell’Emilia Romagna e delle numerose società bancarie, finanziarie, immobiliari e di servizio che essa controlla, direttamente od indirettamente. L’incremento del margine da interessi e delle commissioni nette, nonché i positivi risultati dell’attività finanzia-ria, hanno consentito di assorbire crescenti oneri della gestione e di pervenire ad un risultato semestrale, che supera largamente quello ottenuto nello stesso periodo dello scorso anno (sia al lordo, che al netto delle imposte). L’utile netto consolidato ammonta ad € 200,9 milioni; tale importo va raffrontato con l’utile di fine giu­gno 2005, ricalcolato sulla base di nuovi principi contabili Ias/ifrs, che risultava di € 170,1 milioni. L’incremento è pari al 18,14%. Al netto della quota di terzi, l’utile di pertinenza della Banca popolare dell’Emilia Romagna, che ha anche rafforzato la sua quota di controllo del “gruppo”, si determina in € 166,8 milioni, in incremento del 24,01%. Si riportano, di seguito, i dati più significativi dello stato patrimoniale e del conto economico, raffrontati con quelli della situazione al 30 giugno 2005 (ridefinita applicando anche i nuovi principi contabili Ias/ifrs). Per taluni valori patrimoniali è dato anche il raffronto con le risultanze del bilancio consolidato dell’esercizio 2005: Raccolta: quella diretta da clientela è di € 36. 143,5 milioni e risulta in incremento annuo del 7,69% (nel confronto con il dato di bilancio di fine 2005, più 2,67%); la raccolta “indiretta” da clientela è valorizzata € 25. 542,4 milioni e segna un incremento annuo del 9,54% (nel raffronto con il bilancio a fine 2005, più 4,06%); il totale dei mezzi amministrati, da clientela, si determina quindi in € 61. 685,9 milioni. La cre­scita dell’aggregato, su base annua, è dell’8,45% (nel semestre ultimo, più 3,24%, rispetto a fine dicembre 2005). Crediti: i crediti verso la clientela, al netto delle rettifiche di valore, sommano ad € 29. 809,4 milioni; il tradiziona­le, consistente appoggio di credito ai privati ed alle imprese, è aumentato, negli ultimi dodici mesi, del 5,84%. La componente dei crediti rappresentata dalle “sofferenze”, considerate al netto di prudenziali rettifiche del loro valore, è di soli € 430,7 milioni. Le “sofferenze” stesse rappresentano soltanto l’1,45% del totale dei crediti netti. Patrimonio: il patrimonio netto consolidato, di pertinenza del “gruppo”, comprensivo del risultato di periodo, ammonta ad € 2. 529,9 milioni; il suo incremento è del 26,94% rispetto al giugno 2005 e dell’8,13% nel raffronto con il bilancio consolidato di fine 2005. Poiché la quota di patrimonio di perti­nenza dei soci terzi, rispetto al “gruppo”, è di € 869,7 milioni, i mezzi patrimoniali complessivi si deter­minano, nel “consolidato”, in complessivi € 3. 399,7 milioni, in incremento del 17,10% (più 5,66% ri­spetto al bilancio 2005). Conto economico: il margine di interesse è di € 610,4 milioni (+8,90%); le commissioni nette ammontano ad € 232,3 milioni (+5,46%); i proventi netti dell’attività finanziaria, inclusi i dividendi, ammontano ad € 28,1 milioni e risultano di fat­to raddoppiati nel confronto con il dato della semestrale 2005 (ciò in quanto tra i proventi stessi vi è anche ricompresa la plusvalenza realizzata con la cessione del pacchetto azionario già detenuto in Ban­ca nazionale del Lavoro); il margine d’intermediazione è di € 870,8 milioni (+9,56%); le rettifiche apportate ai crediti, al netto delle corrispondenti riprese di valore, ammontano a soli € 47,8 milioni (-2,72%); il risultato di gestione si determina, quindi, in € 823 milioni (+10,37%); le spese amministrative assommano ad Euro 534 milioni (+6,29%), di cui Euro 331,2 milioni per oneri di personale (+4,07%). I costi operativi, considerati al netto di recuperi di spese degli altri proventi di gestione, risultano pari ad Euro 494,1 milioni (+7,37%); i costi stessi, rapportati al margine di intermediazione, determinano un indice “cost-income” pari al 56,74% (a fine giugno 2005 tale indice era il 57,90%). Si registra, quindi un recu­pero ulteriore di efficienza, superiore all’1% del totale dei ricavi, nell’anno; L’utile dell’operatività corrente ammonta ad € 335,3 milioni (+17,41%); dedotte le imposte (accer­tate in € 134,3 milioni) l’utile netto semestrale si fissa in € 200,9 milioni (a fronte di un risultato del primo semestre dello scorso anno di € 170,1 milioni , più 18,14%). La componente di utile di spettanza della Capogruppo è di € 166,8 milioni (+ 24,01%); quella di pertinen­za dei soci terzi è di € 34,1 milioni (- 4,05%). Le quattordici banche inserite nel “gruppo” sono presenti in quindici regioni italiane, oltre che nel Grandu­cato del Lussemburgo, con 1. 154 sportelli. I dipendenti del “gruppo” sono ora 11. 639. La Banca Capogruppo - La situazione individuale di B. P. E. R. , al 30 giugno 2006, approvata dal Consiglio nella medesima riunione, mostra i seguenti valori patrimoniali (che sono qui raffrontati percentualmente con i soli dati di situazione al 30 giugno scorso): raccolta diretta di Euro 13. 477,7 milioni (+ 13,87%); raccolta indiretta valorizzata in Euro 16. 278,1 milioni (+14,88%); totale dei mezzi amministrati di clientela, Euro 29. 755,9 milioni (+14,42%); crediti verso clientela di Euro 13. 092,8 milioni (+12,71%), con una incidenza dei crediti in “sofferen­za” (netti Euro 111,4 milioni) soltanto dello 0,85%; patrimonio netto, comprensivo dell’utile di periodo, di Euro 2. 198 milioni (+22,59%). Dal lato economico, la situazione individuale della Capogruppo evidenzia i seguenti principali valori (qui raf­frontati con quelli di fine primo semestre 2005): margine da interessi di Euro 192,6 milioni (+8,31%); commissioni nette di Euro 96,4 milioni (+7,30%); margine d’intermediazione pari ad Euro 348,5 milioni (+11,40%); risultato netto della gestione finanziaria di Euro 329 milioni (+12,11%); spese amministrative di Euro 183,2 milioni (+5,89%) e costi operativi netti di Euro 151,6 milioni (+ 3,54%). L’indice cost/income, calcolato come incidenza dei costi operativi sul margine d’inter­mediazione, è pari al 43,51% (era del 46,82% a fine giugno 2005). L’utile al lordo delle imposte si è determinato in Euro 177,4 milioni, contro Euro 147,5 milioni di fine giu­gno 2005 (+ 20,24%). L’utile netto semestrale, dedotto il carico fiscale di Euro 53,7 milioni (+19,57%), si determina in Euro 123,7 milioni (+ 20,53%). .  
   
   
ASTA TITOLI DI STATO - CTZ - FINE MESE  
 
Ctz
Scadenza 30. 05. 2008
Cod. /tranche It0004051055/11
Imp. Offerto 1500
Regolamento 29. 09. 2006
Imp. Domandato 2961
Imp. Assegnato 1500
Prezzo aggiudicazione 94,51
Prezzo esclusione 92,539
Rendimento lordo 3,44
Variazione Rend. Asta prec. (*) -0,01
Rendimento netto 3,04
Riparto 31,145
Importo in circolazione (mln) 14318
Riapertura (mln) 150
Prezzo nettisti 94,348231
(*) raffronto con titolo di pari durata
Elaborazione Assiom - Associazione Italiana Operatori Mercati dei Capitali . .
 
   
   
AI FONDI MERRILL LYNCH INVESTMENT MANAGERS EUROPEAN RETAIL IL RATING `A´ DI STANDARD & POOR´S  
 
 Milano - 27 Settembre 2006 - Menill Lynch Investment Managers (Mlim) annuncia per quattro dei propri fondi Mlim European equity retail il rating `A´ di Standard & Poor´s. I fondi Mlim European equity retail cui Standard & Poor´s ha recentemente attribuito il rating `A´ sono i seguenti: Mliif European Growth Fund e Mliif Continental European Growth Fund, entrambi gestiti da Niall Gallagher. Mliif Euro Markets Fund, gestito da Alice Gaskell. Mliif European Fund, gestito da Gavin Corr. Il fondo Mliif European Value Fund, gestito da James Macmillan, mantiene il rating ´A´ di Standard & Poor´s. Il commento di Andrea Vigano, Managing Director - Country Head di Mlim: "L´attribuzione di questi rating da parte di Standard & Poor´s dimostra il nostro costante impegno volto a fornire a tutti i nostri investitori prodotti di qualità eccellente. I rating, che ci rendono molto soddisfatti, sono la testimonianza non solo della qualità di ciascuno dei nostri gestori di fondi, ma anche del forte approccio di squadra che caratterizza le nostre strategie di investimento. " .  
   
   
MASSIMO CAPUANO RICEVE IL FREEDOM OF THE CITY OF LONDON DURANTE UNA CERIMONIA PRESSO LO STORICO GUILDHALL A LONDRA  
 
Londra, 27 settembre 2006 - Massimo Capuano, Amministratore Delegato di Borsa Italiana, riceve oggi l’onorificenza Freedom of the City of London durante una cerimonia presso lo storico Guildhall a Londra. La candidatura di Massimo Capuano è stata proposta dal Lord Mayor della City of London, Mr. David Brewer e dal futuro Lord Mayor John Stuttard. La “Freedom of the City of London” è uno dei più antichi riconoscimenti inglesi e la sua origine risale al 1237. Oggi lega coloro che la ricevono alla città di Londra poiché i destinatari si impegnano a “mantenere rapporti costruttivi e forieri di sviluppo”. Massimo Capuano ha dichiarato: “È un grande onore ricevere questo riconoscimento. Sono molto legato a questa città non solo per le sue tradizioni e il suo carattere cosmopolita, ma anche perché essa è sede di circa il 60% dei clienti esteri di Borsa Italiana e contribuisce per il 25% dei volumi scambiati sul nostro mercato. ” Il Lord Mayor della City David Brewer ha dichiarato: “Massimo Capuano gode del profondo rispetto della comunità finanziaria internazionale. In questi anni si è impegnato per far conoscere la Borsa Italiana non solo a Londra, ma in tutto il mondo. Apprezzo inoltre il lavoro da lui svolto come Presidente della Federazione delle Borse Europee (Fese)”. L’onorificenza Freedom of the City of London è stata attribuita recentemente ad Alan Greenspan, già Presidente della Federal Reserve, a Mervyn King, Governatore della Banca d’Inghilterra, e a Christopher Gibson-smith, Presidente del London Stock Exchange. Tra i personaggi storici che hanno ricevuto questo riconoscimento vanno ricordati Winston Churchill e il Duca di Wellington. .  
   
   
ANALISI DELL´ADEGUAMENTO AL CODICE DI AUTODISCIPLINA DELLE SOCIETA´ COMPRESE NELL´S&P/MIB AL 23 MARZO 2006  
 
Milano, 26 settembre 2006 - La Borsa Italiana ha analizzato lo stato di adeguamento al Codice di Autodisciplina da parte delle società che erano comprese nell’indice S&p/mib alla data del 23 marzo 2006. I risultati di questa analisi sono disponibili sul sito internet di Borsa Italiana all’indirizzo: http://www. Borsaitaliana. It/documenti/rubriche/borsainforma/corporategovernance. Pdf .  
   
   
M&C INVESTE IN COMITAL SAIAG SPA RICAPITALIZZATA LA SOCIETÀ PER EURO 65 MILIONI DI CUI EURO 45,5 DA M&C E EURO 19,5 DA EFIBANCA  
 
Milano, 27 settembre 2006 - Management & Capitali Spa (“M&c”) comunica di avere sottoscritto con gli azionisti di Comital Saiag Spa - specificamente con Valfin Spa controllata dalla famiglia Valetto, con Efibanca Spa, Maurizio Piglione e con la famiglia Gualco - un contratto finalizzato alla ricapitalizzazione della società per un ammontare complessivo di euro 65 milioni a titolo di aumento di capitale, di cui fino a euro 45,5 milioni apportati da M&c e euro 19,5 milioni da Efibanca Spa, che manterrà in tal modo la propria partecipazione nella società al 30% circa. L’accordo prevede, preliminarmente all’aumento di capitale, l’acquisto per complessivi euro 2,9 milioni da parte di M&c della partecipazione del 50% circa in Comital Saiag Spa detenuta da Valfin Spa e l’acquisto a prezzo simbolico dei diritti di sottoscrizione dalla famiglia Gualco. M&c garantirà la sottoscrizione dell’eventuale inoptato degli azionisti minoritari. A esito dell’operazione, la partecipazione di M&c nell’azionariato di Comital Saiag Spa sarà compresa tra il 67% e il 69%, in funzione dell’eventuale inoptato. Il closing dell’operazione, condizionato all’ottenimento dell’assenso da parte delle banche creditrici sul piano di consolidamento dell’indebitamento finanziario, è previsto entro la prima metà di ottobre. Al closing, sarà nominato un nuovo Cda e M&c assumerà il controllo della gestione operativa. .  
   
   
VITTORIA ASSICURAZIONI AGGIORNAMENTO OBIETTIVI 2006: CONFERMATI GLI OBIETTIVI DI RACCOLTA PREMI: + 5,6% (550,2 MILIONI DI EURO NEL 2005) MIGLIORATO L’OBIETTIVO DI RAPPORTO SINISTRI SU PREMI RAMI DANNI: DA 68,3% A 66,8% (67,2% NEL 2005)  
 
Milano, 27 settembre 2007 - I vertici di Vittoria Assicurazioni incontreranno a Londra il 27 e 28 settembre p. V. , la comunità finanziaria internazionale per una presentazione della Società. In particolare viene confermato l’obiettivo di una raccolta complessiva assicurativa con un incremento del 5,6% (550,2 milioni di euro nel 2005), mentre sulla base dell’andamento del primo semestre e delle previsioni per la restante parte dell’esercizio gli obiettivi di rapporto sinistri a premi e di combined ratio vengono migliorati come segue:
Obiettivi 2006 Precedenti obiettivi Valori 2005
Rapporto sinistri su premi Rami Danni1 66,8% 68,3% 67,2%
Combined ratio Rami Danni2 97,8% 100,1% 97,8%
Conseguentemente l’obiettivo di Roe3 consolidato viene elevato dal 15% al 16% (24,2% nel 2005).
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CREDITO AL CONSUMO: ARRIVA UN CONTRATTO “A MISURA DI” CONSUMATORE I FINANZIATORI DOVRANNO TOGLIERE LE CLAUSOLE VESSATORIE UN FONDO DI 20 MILIONI DI EURO PER I PRESTITI DEI LAVORATORI ATIPICI  
 
 Milano, 27 settembre 2006 – I prestiti, dall’auto agli arredi di casa, dagli elettrodomestici ai viaggi, dall’abbigliamento ai beni di prima necessità come l’acquisto di prodotti o servizi, apertura di linee di credito solitamente accompagnate dal rilascio di una carta di credito sono un fenomeno sempre più diffuso. Arriva per i consumatori uno strumento di tutela nei confronti dei contratti di credito al consumo. La Camera di commercio ha reso un Parere in materia di credito al consumo per l’acquisto di beni e servizi nel quale ha già evidenziato quelle che sono le clausole potenzialmente vessatorie. E’ in corso la verifica delle condizioni generali di contratto dei contratti di credito al consumo tramite carte revolving – il parere è previsto per fine anno. Così le condizioni di contratto troppo generiche non vanno bene. Non bisogna addossare sempre al consumatore la posizione giuridica di colui che propone il contratto lasciando al finanziatore sempre quella dell’offerente. Il diritto di revoca del contratto esiste anche per il consumatore. Quello di modifica lo ha solo il finanziatore però, se i cambiamenti riguardano le condizioni economiche e si rivelano a svantaggio del consumatore, quest’ultimo ha tempo 15 giorni per recedere. I prestatori del servizio si dovranno adeguare. Se non lo faranno? Il parere è stato comunicato ai fornitori, che potranno adeguare i contratti e modificare le clausole ritenute vessatorie. Il mancato adeguamento ai nuovi parametri previsti, potrebbe tradursi in azioni inibitorie da parte della Camera di Commercio. E’ quanto emerge dal parere sulla conformità delle clausole dei contratti di credito al consumo (artt. 1469 biss ss C. C. ) reso dalla Camera di commercio di Milano – Commissione Clausola Vessatorie, nel 2005, che da tempo ha il compito di valutare l’eventuale presenza di clausole inique nei contratti fra professionisti e consumatori. Se ne è parlato oggi alla Camera di commercio di Milano durante l’incontro “Il credito al consumo: le aspettative e le garanzie per il cittadino consumatore”. Fondo di garanzia per il credito al consumo dei lavoratori atipici non subordinati. E’ stata sottoscritta la convenzione tra la Provincia di Milano, Assessorato alla sicurezza e lotta all’Usura, la Camera di Commercio di Milano, Consum. It spa (Gruppo Monte dei Paschi di Siena) e Banca Popolare di Milano che rende operativo il “Fondo di garanzia per il credito al consumo dei lavoratori atipici non subordinati”. Una risposta originale ed innovativa al problema della concessione di credito al consumo e personale per quei lavoratori atipici, circa 350. 000 in Provincia di Milano, che non possono offrire le classiche garanzie agli istituti bancari. Un credito più aperto scoraggerà il ricorso al circuito del prestito non legale. Oltre 20 milioni di euro le risorse a disposizione del fondo. Le clausole vessatorie nei contratti di credito al consumo 1. Le condizioni di contratto generiche? Non vanno bene. Data la diversità delle operazioni si tende a generalizzare le condizioni di contratto: una disciplina introduttiva, una specifica per i diversi tipi di rapporto e alcune disposizioni finali comuni. Questo è fonte di poca chiarezza. 2. Chi è l’offerente e chi il proponente. Proponente è il consumatore che intende stipulare un contratto di finanziamento, personale o finalizzato; l’offerente è il finanziatore. 3. C’è il diritto di revoca? Sì. E’ vessatoria la clausola che sostiene che una volta effettuata l’erogazione il consumatore non possa più revocare la domanda. Il rapporto contrattuale deve essere vincolante per entrambe le parti. 4. E il diritto di modifica? Ce l’ha solo il finanziatore. Sono però vessatorie quelle clausole che non dichiarano espressamente i motivi che potrebbero indurre il professionista alla modifica unilaterale del contratto. Ma se le variazioni riguardano le condizioni economiche e sono sfavorevoli al cliente, questo avrà diritto a recedere dal contratto entro 15 giorni dalla ricezione della comunicazione di variazione, senza penalità e con applicazione delle condizioni precedentemente praticate. 5. Dove vanno riportate le clausole di modifica? Tra le disposizioni generali di contratto. E’ necessario renderle facilmente visibili. 6. Soluzioni/conclusione del contratto. E’ vessatorio che la domanda si concluda con l’erogazione totale/parziale unitamente all’accettazione o che si concluda il contratto mediante erogazione del finanziamento entro un determinato periodo dalla presentazione della domanda facendo sì che all’erogazione equivalga l’accettazione. Il contratto si deve considerare concluso a partire dal momento in cui il consumatore riceve l’accettazione da parte del finanziatore, mediante conferma scritta. 7. E il principio di buona fede? Nello svolgimento delle trattative e nella formazione del contratto le parti devono comportarsi secondo buona fede, a norma dell’art. 1337 c. C. 8. Finanziamento finalizzato o diretto? Il professionista deve spiegarlo bene al consumatore. I professionisti, in sede di presentazione della domanda da parte del consumatore devono far notare la differenza tra finanziamento finalizzato (al quale è associata la clausola contrattuale di autorizzazione preventiva all’erogazione al fornitore) e finanziamento direttamente alla persona che poi impiega negli acquisti a lui necessari. 9. Attenzione al contratto a tre (convenzionato-finanziatore-cliente). E’ vessatorio scindere il contratto di finanziamento da quello di compravendita. Il consumatore si può trovare in una situazione di svantaggio: il finanziamento può essere già stato erogato e lui quindi tenuto al suo rimborso anche se il bene acquistato non è stato mai consegnato. 10. Si richiedono garanzie al consumatore? Sì, il garante in genere è il coniuge del consumatore. Accertarsi che nelle condizioni generali del contratto siano espresse con chiarezza le conseguenze di una firma congiunta o di una firma a titolo di fideiussione. 11. Foro competente. Il foro per le controversie tra professionista e consumatore diverso da quello del consumatore è vessatorio. .  
   
   
BANDO REGIONALE PIEMONTESE PER LA RICERCA INDUSTRIALE 32 MILIONI DI EURO PER: ENERGIE ALTERNATIVE MOBILITÀ SOSTENIBILE BIOTECNOLOGIE NANOTECNOLOGIE NANOSCIENZE AEROSPAZIO AGROALIMENTARE  
 
 Torino, 27 settembre 2006 - La Regione Piemonte ha messo a punto un nuovo bando per sostenere i progetti di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo realizzati congiuntamente da Atenei, centri di ricerca pubblici e privati e imprese. Un provvedimento innovativo che intende promuovere e valorizzare una costante collaborazione fra atenei e aziende su progetti di ricerca scientifica per favorire il trasferimento di conoscenze, saperi e nuove tecnologie. Il bando ha una dotazione di 32 milioni di euro per cofinanziare progetti di ricerca nelle seguenti aree tematiche: energie alternative e rinnovabili; mobilità sostenibile, infomobilità, logistica avanzata; biotecnologie e scienze della vita; nanotecnologie, nanoscienze; aerospazio; agroalimentare. “Il potenziamento della ricerca e dell’innovazione - ha commentato il vicepresidente della Regione Piemonte, Paolo Peveraro - è uno dei nodi nevralgici dello sviluppo industriale piemontese. La Regione Piemonte affianca alle consolidate politiche di supporto per le singole imprese, strumenti innovativi che agiscano in modo sistemico. Esempio sono la legge 4/2006 sul “Sistema regionale per la ricerca e l’innovazione”, dove si evidenzia soprattutto l’interrelazione tra organi di governo e Atenei, e l’impegno per la ricerca previsto dalla legge 34. ” “Per accedere ai finanziamenti – ha spiegato l’assessore all’Innovazione e alla Ricerca, Andrea Bairati - gli Atenei e i centri di ricerca pubblici e privati dovranno presentare progetti redatti congiuntamente con le imprese, con un valore non inferiore a 500 mila euro e non superiore a 2 milioni di euro. L’importo del contributo potrà arrivare a un massimo del 50%. La durata del progetto dovrà essere compresa tra i 18 mesi e i 36 mesi. Ciascuna proposta dovrà prevedere contratti stipulati con giovani ricercatori di età non superiore a 32 anni, per un costo non inferiore al 10% del progetto. I contratti dovranno inoltre prevedere un impegno a tempo pieno e potranno essere assegnati per l’attivazione di borse di dottorato di ricerca e di post dottorato. ” L’assoluta novità nel panorama regionale di una procedura di finanziamento che chiama in causa, da un lato, una pluralità di attori (proponenti, co-proponenti, soggetti aggiuntivi) e, dall’altro, i rapporti tra lo Stato Italiano e la Commissione Europea (disciplina sugli aiuti di Stato), ha permesso di anticipare, con un avviso contenente i criteri essenziali del Bando regionale per la ricerca industriale, gli elementi sostanziali delle richieste di finanziamento, per permettere ai soggetti interessati di attivare, fin da subito, le misure più opportune. La pubblicazione del bando è invece prevista entro la fine di settembre. Dalla data di pubblicazione, il termine massimo utile per la presentazione delle domande è di 60 giorni. .  
   
   
FEDERLAZIO: MOLTO PROFICUO INCONTRO CON DELEGAZIONE DEL MONTENEGRO  
 
Roma, 27 settembre 2006 - Si è svolto ieri presso la sede della Federlazio, l’incontro tra gli imprenditori dell’Associazione e una delegazione della Repubblica del Montenegro, finalizzato ad avviare rapporti di collaborazione economica con il Paese balcanico. All’incontro hanno partecipato il Presidente della Federlazio Massimo Tabacchiera, il Direttore Generale Giovanni Quintieri, il Sindaco di Podgorica Miomir Mugosa, il Ministro del Turismo Pedrag Nenezic, il Presidente dell’Associazione della Piccola e Media Industria Zoran Vukcevic. Il Presidente Tabacchiera, dopo aver presentato l’Associazione alla delegazione montenegrina, ha voluto sottolineare quanto sia importante «puntare al rapporto diretto fra città e città e regioni e regioni, per creare relazioni economiche più semplici, rapide e proficue». «Il Montenegro è una Repubblica in pieno sviluppo, con eccellenze nel settore dell’agricoltura, lavorazione del legno e turismo – ha dichiarato il Sindaco Mior Mugosa -. Tutta la politica economica è improntata allo sviluppo della piccola e media impresa: solo l’anno scorso abbiamo approvato 90 leggi a favore delle pmi e ridotto la tassa sull’utile dal 15 al 9%. Per le imprese italiane – ha concluso il Sindaco Mugosa - esiste un enorme potenziale di investimento, vi chiediamo solo di venire a vedere con i vostri occhi». Nella seconda parte dell’incontro la parola è passata agli imprenditori intervenuti che hanno rivolto numerose domande ai rappresentanti del Montenegro: le risposte ottenute sono state molto utili per avviare una successiva fase di collaborazioni in loco. L’incontro si è concluso con la promessa del Presidente Tabacchiera di organizzare al più presto un viaggio a Podgora, capitale del Montenegro, insieme ai numerosi imprenditori – di vari settori economici - che già oggi hanno manifestato notevole interesse per il Paese. Il Sindaco di Podgora, a sua volta, ha dichiarato di voler offrire un ufficio gratis a tutti coloro che avvieranno rapporti economici con la città. .  
   
   
SULLA MANOVRA DA 230 MILIONI DI EURO PER CHIUDERE IL BILANCIO 2007 DELLA REGIONE, IL PRESIDENTE DI UNIONCAMERE TOSCANA HA PRESO POSIZIONE  
 
 Firenze, 27 settembre 2006 - "Nell´attuale situazione di ancora non consolidata ripresa del settore produttivo e della spesa delle famiglie - dice Pierfrancesco Pacini - una manovra fiscale che interviene attingendo risorse a favore della spesa regionale, non sarebbe certamente auspicabile. Occorre però vedere le cose con realismo ed in chiave propositiva. Crediamo che la nostra Regione si trovi costretta a fare questa manovra a fronte di esigenze di bilancio che derivano delle generali difficoltà che questi ultimi anni il sistema economico toscano ha sofferto e dalla necessità di portare avanti quella serie di investimenti infrastrutturali di cui il nostro territorio ha una forte necessità per aumentare la sua competitività. Se questo è l´obiettivo del Governo regionale, credo che tutti noi, cittadini privati o cittadini imprenditori, possiamo accettare di pagare un contributo per lo sviluppo e la competitività. Se, come sostiene il Presidente Martini, concertazione c´è stata o comunque verrà fatta, se tutti i soggetti interessati condivideranno la finalizzazione della Manovra al finanziamento di progetti infrastrutturali, se, inoltre, gli impegni assunti saranno monitorati costantemente, allora l´atteggiamento da tenere sarà sicuramente poco critico e molto propositivo. C´è qualcosa di più che le Camere di Commercio si permettono di proporre: la Regione dovrebbe accompagnare la Manovra Fiscale ad un´azione precisa di sburocratizzazione dell´apparato pubblico, di semplificazione dei procedimenti anche con revisioni legislative secondo priorità e tempistiche predefinite. Azione, è vero, già avviata proprio insieme alle Camere di Commercio ed agli altri Enti locali, sulla quale però occorre concentrare maggiori sforzi. Le Camere, pertanto, ritengono che una risposta in questo senso della Regione ed, in primis, del suo Presidente Martini, costituirebbe un messaggio forte per le nostre imprese: gli aumenti fiscali sarebbero più che compensati dalla diminuzione dei costi e delle attese nei confronti dell´apparato pubblico toscano. Questo però non basta - conclude Pacini - Insieme la Regione dovrà fare, come peraltro mi sembra sia stato annunciato, la sua parte sul lato delle spese, intervenendo su quelle non produttive e che non rappresentano investimenti a valore aggiunto per il nostro sistema economico”. . .  
   
   
ESTATE 2006 ´SALATA´ PER I CONSUMATORI TOSCANI A RILEVARLO IL RAPPORTO LUGLIO-AGOSTO 2006 DEL SISTEMA STATISTICO REGIONALE FIRENZE LA CITTÀ MENO CARA SEGUITA DA PISA E PISTOIA. A GROSSETO GLI AUMENTI PIÙ SIGNIFICATIVI  
 
Firenze, 27 settembre 2006 - Ancora aumenti per i consumatori toscani: sono trasporti, spettacoli, cultura e beni energetici a fare la parte del leone. Lo afferma il rapporto condotto dal settore statistico della Regione Toscana e dall´ufficio comunale di statistica di Firenze, sulle variazioni dei prezzi al consumo nelle città toscane luglio-agosto 2006. E´ Firenze la città meno cara. Secondo i dati provvisori di agosto, è infatti la città che presenta gli incrementi più contenuti, +0,1%. Grosseto invece si riconferma la città più cara, con il maggior incremento del flusso turistico, registrando un aumento dei prezzi pari a +0,7%. Seguono Pistoia con un significativo +0,3%, Pisa con +0,2%. E´ sempre Grosseto a presentare il valore più elevato con una variazione annuale di +2,8%, rispetto ad agosto 2005. Più contenuta quella del capoluogo toscano, con +2,0%. I principali aumenti di questo mese si registrano sotto le voci: ricreazione, spettacoli e cultura, con variazioni comprese fra il +0,9% di Pistoia e il +1,5% di Pisa (+0,8% il dato nazionale), e trasporti, con valori che vanno dal +0,3% di Pisa al +0,6% di Firenze. Indicativo l´aumento medio del 4,3% dei prezzi dei prodotti appartenenti al capitolo alberghi e pubblici esercizi nel territorio grossetano. Per quanto riguarda i dati relativi al mese di luglio, la Toscana registra un +2,0%, rispetto a luglio 2005, dato che risulta inferiore a quello italiano (+2,2%). Grosseto e Lucca con +2,4% hanno il valore più elevato e superano anche la media nazionale. Massa con +1,2% ha la variazione più contenuta. Sempre dai dati definitivi di luglio, i beni energetici si confermano come quelli caratterizzati dagli aumenti maggiori. In particolare, i beni energetici hanno fatto registrare aumenti compresi fra il +4,3% di Grosseto al +6,9% di Pistoia. Di conseguenza, a Grosseto e Pistoia si è registrato un +15,4% rispetto a luglio 2005. Confrontando i dati definitivi di luglio con quelli di maggio (ovvero prima dell´inizio della stagione estiva), si evidenziano, in soli due mesi, variazioni superiori al 10% per trasporti aerei e marittimi, stabilimenti balneari, altri servizi alloggio. Il rapporto completo è disponibile on line sui siti www. Regione. Toscana. It/cif e su www. Prezzinvista. It. .  
   
   
SAES GETTERS PRIMO SEMESTRE 2006: FATTURATO CONSOLIDATO DEL SEMESTRE PARI A 83,9 MILIONI DI EURO IN CRESCITA DEL 26,2% RISPETTO A 66,4 MILIONI DI EURO DEL PRIMO SEMESTRE 2005 (+30,6% A PARITÀ DI AREA DI CONSOLIDAMENTO).  
 
 Milano, 27 settembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione della Saes Getters S. P. A. , riunito ieri a Lainate (Mi), ha approvato i risultati consolidati del Gruppo relativi al primo semestre 2006, confermando quanto annunciato in data 28 luglio 2006. Nel primo semestre 2006 il fatturato consolidato è stato pari a 83,9 milioni di euro, in crescita del 26,2% rispetto a 66,4 milioni di euro del corrispondente periodo del 2005. Il fatturato consolidato a parità di area di consolidamento è risultato in crescita del 30,6% rispetto al primo semestre 2005, considerando la cessione della controllata Fst Consulting International, Inc. Nel luglio 2005 e l’acquisizione della partecipazione pari al 35% di Nanjing Saes Huadong Getters Co. Ltd. Nel gennaio 2006. L’utile operativo consolidato nel primo semestre del 2006 è stato pari a 27,8 milioni di euro in consistente miglioramento rispetto a 12,7 milioni di euro del primo semestre 2005. L’utile netto consolidato del periodo è stato pari a 14,4 milioni di euro rispetto a 8 milioni di euro nel primo semestre del 2005. L’utile netto per azione ordinaria e di risparmio, nel semestre, è stato rispettivamente di 0,6352 euro e 0,6512 euro, da confrontarsi con 0,3518 euro per azione ordinaria e 0,3679 euro per azione di risparmio nel primo semestre 2005. La Capogruppo Saes Getters S. P. A. Ha realizzato un fatturato pari a 12,4 milioni di euro (11,1 milioni di euro nel primo semestre 2005) ed un utile netto pari a 16,5 milioni di euro (20 milioni di euro nel primo semestre 2005). Business Unit Information Displays - Il fatturato consolidato della Business Unit Information Displays è stato pari a 55,2 milioni di euro, in crescita del 39% rispetto a 39,7 milioni di euro del primo semestre 2005. In particolare, la Business Area Flat Panel Displays ha registrato un consistente incremento rispetto al primo semestre 2005 (+69,4%) per effetto della crescente domanda di dispensatori di mercurio utilizzati nelle lampade fluorescenti a catodo freddo per la retro-illuminazione degli schermi a cristalli liquidi. Per contro, si segnala la flessione del fatturato della Business Area Cathode Ray Tubes (-5%) per effetto della contrazione del mercato dei tubi catodici. L’utile industriale lordo della Business Unit Information Displays è stato di 40,6 milioni di euro nel primo semestre 2006 in crescita rispetto a 24,9 milioni di euro del primo semestre dello scorso esercizio. L’utile operativo della Business Unit Information Displays è stato di 30,7 milioni di euro in crescita rispetto a 17,1 milioni di euro del corrispondente periodo del 2005 per effetto dell’incremento di fatturato e di un mix di vendita più favorevole. Business Unit Industrial Applications - Il fatturato consolidato della Business Unit Industrial Applications è stato pari a 27,9 milioni di euro, in crescita del 5,4% rispetto a 26,5 milioni di euro del primo semestre 2005. L’incremento del fatturato è principalmente dovuto alle maggiori vendite realizzate dalla Business Area Lamps principalmente di componenti per lampade fluorescenti (+18,1%). Il fatturato della Business Area Semiconductors, in sostanziale stabilità rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio, è risultato in crescita del 40,7% a parità di area di consolidamento, grazie alle maggiori vendite di purificatori di gas. Si ricorda la cessione della controllata Fst Consulting International, Inc. Effettuata nel luglio 2005 nell’ambito della strategia di uscita dalle attività non sinergiche. Le altre Business Area hanno registrato un fatturato in leggero aumento rispetto al primo semestre 2005. L’utile industriale lordo della Business Unit Industrial Applications è stato pari a 11,9 milioni di euro nei primi sei mesi del 2006 rispetto a 10,1 milioni di euro realizzati nello stesso periodo del 2005. L’utile operativo della Business Unit Industrial Applications è stato di 3,6 milioni di euro rispetto a 1 milione di euro del primo semestre 2005. Il miglioramento è da attribuirsi principalmente ad un mix di vendita più favorevole, anche per effetto delle dismissioni di attività non profittevoli effettuate nel 2005. Business Development Unit Advanced Materials & Corporate Costs - Il fatturato consolidato della Business Development Unit Advanced Materials è stato pari a 0,8 milioni di euro, grazie alle vendite di film getter per applicazione Mems e cristalli sintetici per applicazioni laser. Il fatturato del primo semestre 2005 era stato pari a 0,3 milioni di euro. I costi operativi corporate ed i costi operativi della Business Development Unit sono stati pari a 6,5 milioni di euro rispetto a 5,1 milioni di euro del primo semestre 2005. L’incremento è da attribuirsi principalmente a maggiori costi corporate rispetto al primo semestre 2005. L’utile industriale lordo consolidato del primo semestre 2006 è stato pari a 52,5 milioni di euro (62,6% in termini percentuali sul fatturato) rispetto a 34,7 milioni di euro (52,2% in termini percentuali sul fatturato) del primo semestre 2005. L’ebitda consolidato è stato pari a 34,1 milioni di euro nel primo semestre 2006 rispetto a 18,7 milioni di euro dello stesso semestre 2005. L’ebitda in termini percentuali sul fatturato è stato pari a 40,6% rispetto a 28,1% del primo semestre 2005. L’utile operativo consolidato nel primo semestre del 2006 è stato pari a 27,8 milioni di euro, in consistente miglioramento rispetto a 12,7 milioni di euro del primo semestre 2005 per effetto dell’incremento del fatturato e di un migliore mix di vendita. In termini percentuali sul fatturato, il margine operativo è stato pari a 33,1% nel primo semestre dell’anno corrente rispetto a 19,1% nei primi sei mesi del 2005. L’utile netto consolidato del periodo è stato pari a 14,4 milioni di euro nel primo semestre 2006 in forte crescita rispetto a 8 milioni di euro nel primo semestre 2005. La posizione finanziaria netta consolidata al 30 giugno 2006 presenta una disponibilità netta di 66,2 milioni di euro rispetto a 85,9 milioni di euro al 31 dicembre 2005. Si segnala che nel primo semestre 2006 sono stati distribuiti dividendi per 29,3 milioni di euro e sono stati sostenuti esborsi per investimenti in immobilizzazioni materiali per 5,7 milioni di euro e per l’acquisto delle partecipazioni del 35% in Nanjing Saes Huadong Getters Co. Ltd. Per 9 milioni di euro e del 50% in Memory Metalle Gmbh per 1,85 milioni di euro (inclusivo dell’aumento di capitale nella società pari a 0,15 milioni di euro). Nel semestre le risorse finanziarie generate dalla gestione operativa sono state pari a 24,4 milioni di euro. Si segnala che i dati sono tratti dalla Relazione Semestrale al 30 giugno 2006 assoggettata a revisione contabile limitata da parte di Reconta Ernst & Young S. P. A. Eventi di rilievo avvenuti dopo la chiusura del semestre ed evoluzione prevedibile della gestione In data 29 agosto 2006 Saes Getters International Luxembourg S. A. Ha acquisito una partecipazione del 51% in Huadong Electronic Vacuum Material Co. Ltd. , attraverso l’acquisizione del 12,2% e 7,8% rispettivamente da Nanjing Huadong Electronic Information Technology Company Limited e Nanjing Dingjiu Electronic Co. , Ltd. , già azionisti nella società, per un prezzo di acquisto rispettivamente pari a 2,4 milioni di Rmb e 1,6 milioni di Rmb, e attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale di 12,7 milioni di Rmb. La società, con sede in Nanchino, Cina, è stata successivamente trasformata in una joint venture, denominata Nanjing Saes Huadong Vacuum Material Co. Ltd. La joint venture, attiva nella produzione e commercializzazione di componenti per display ed applicazioni industriali, consentirà di realizzare sinergie e di rafforzare ulteriormente la presenza del Gruppo in una delle principali aree geografiche di riferimento. L’operazione è stata perfezionata nel mese di settembre mediante il rilascio delle prescritte autorizzazioni da parte delle autorità cinesi competenti. Le aspettative per la restante parte del 2006 sono positive in particolare per l’atteso protrarsi della crescita delle vendite di componenti per gli schermi a cristalli liquidi. Per contro, il mercato tradizionale dei tubi catodici è atteso in flessione a fronte della maturità del settore. La Società valuterà opportune razionalizzazioni che dovessero rendersi necessarie per adeguarsi agli scenari di mercato. Gli altri mercati industriali di riferimento per il Gruppo dovrebbero complessivamente confermare un trend di moderata crescita rispetto al precedente esercizio. Il Gruppo prevede contributi crescenti in termini di fatturato derivanti dal lancio sui mercati di alcuni prodotti nell´ambito dei materiali avanzati. .  
   
   
ASTALDI SEMESTRALE 2006: PROPOSTA DI AUMENTO GRATUITO DI CAPITALE UTILE NETTO DI GRUPPO A EURO 17,5 MILIONI (+1,9%) APPROVATA LA PROPOSTA DI FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI ITALSTRADE S.P.A.  
 
Roma, 27 settembre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione della Astaldi S. P. A. , presieduto da Ernesto Monti, ha approvato la relazione semestrale al 30 giugno 2006 del Gruppo Astaldi che chiude con un utile netto pari a Euro 17,5 milioni, in linea con quello dello stesso periodo nel precedente esercizio. Il Consiglio ha inoltre approvato la proposta di aumento gratuito del capitale sociale e la proposta di fusione per incorporazione della controllata Italstrade S. P. A. Le due decisioni mirano a consolidare e razionalizzare la struttura del Gruppo anche al fine di aumentarne la capacità competitiva per meglio rispondere alle esigenze dei mercati nazionale ed estero. La proposta di modifica del capitale sociale di Astaldi S. P. A. Prevede un aumento a titolo gratuito da Euro 98. 424. 900 sino ad Euro 196. 849. 800, mediante aumento del valore nominale delle azioni dall’attuale Euro 1,00 a Euro 2,00, vincolando così al Capitale maggiori somme già disponibili; ciò principalmente per meglio rispondere alle sempre più elevate qualificazioni richieste dai mercati nazionale ed estero in cui la Società opera. La proposta di fusione per incorporazione della controllata al 100% Italstrade S. P. A. In Astaldi S. P. A. , è volta a razionalizzare ed ottimizzare l’assetto organizzativo e la struttura aziendale del Gruppo. Tale fusione consentirà non solo di contenere i costi di gestione , ma soprattutto di ridurre la frammentazione delle attività operative, consentendo una maggiore unitarietà di indirizzo strategico e gestionale. Risultati consolidati al 30 giugno 2006 - L’andamento economico dei primi sei mesi dell’anno mostra valori in linea con quanto previsto nel Piano Industriale 2006-2010. In questa prima parte dell’anno si è registrato un parziale mutamento dello scenario domestico, dopo l’insediamento del nuovo Governo, con un rallentamento delle attività dovuto sia alla volontà di ridefinire le priorità di investimento nelle infrastrutture previste sia alla carenza di risorse per il settore. Tenendo comunque in considerazione il parallelo forte incremento delle attività all’estero del Gruppo, con una produzione nel primo semestre pari a circa il 60% del totale, è possibile prevedere per l’anno in corso livelli di produzione e margini in linea con quelli dell’esercizio precedente. Passando alla descrizione dei risultati semestrali si segnala un valore della produzione pari ad oltre Euro 510 milioni, in diminuzione del 2,2% rispetto a Euro 521 milioni dello stesso periodo del 2005, essenzialmente per il ritardato avvio dei lavori della Strada Statale Jonica. Quest’opera ha infatti subito uno slittamento di alcuni mesi nell’avvio delle attività produttive a seguito dei rallentamenti registrati da parte del committente pubblico nell’iter approvativo dei progetti esecutivi propedeutici all’inizio dei lavori. I ricavi per prestazioni ed appalti ammontano a circa Euro 482 milioni (Euro 483 milioni nel semestre 2005), di cui il 40% generato in Italia e il 60% relativo ad attività gestite all’estero (Americhe per il 27,8%, Europa e Turchia per il 22,8%, Africa per l’8,7% e Arabia Saudita e Qatar per il restante 0,6%). Il settore delle infrastrutture di trasporto si conferma come trainante con un contributo alle attività produttive dell’81,1%, seguito dai lavori idraulici e dagli impianti di produzione energetica per l’10,6% e dall’edilizia civile e industriale per il restante 8,3%. L’ebit si attesta ad Euro 39,3 milioni, in lieve crescita rispetto a Euro 38,9 milioni dello stesso semestre del precedente esercizio (+1,0%). L’ebit margin è aumentato al 7,7% dal 7,5%, incremento frutto della politica acquisitiva in essere orientata verso commesse di importo significativo capaci di esprimere un miglior profilo reddituale. L’utile netto del Gruppo si attesta a Euro 17,5 milioni (Euro 17,1 milioni nel corrispondente periodo del 2005), con un net margin che sale al 3,4% dal 3,3% del 30 giugno 2005. L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2006, al netto delle azioni proprie, si attesta a Euro 324,9 milioni, contro Euro 231,2 milioni registrati a fine 2005. Il valore riflette i rilevanti investimenti, concentrati nell’esercizio, per l’avvio delle importanti commesse recentemente acquisite. Il rapporto debt/equity si attesta pertanto a 1,2, rispetto allo 0,9 registrato a dicembre 2005. Portafoglio lavori Nel corso dei primi sei mesi del 2006 sono stati acquisiti nuovi contratti per oltre Euro 2 miliardi, che portano il valore complessivo del portafoglio ordini del Gruppo ad oltre Euro 7,1 miliardi (+28,1% su base annua), di cui oltre Euro 5,4 miliardi relativi al settore delle costruzioni e circa Euro 1,7 miliardi a quello delle concessioni. E’ importante segnalare che tutti i progetti domestici inclusi nel portafoglio del Gruppo Astaldi rientrano nelle priorità dell’attuale Governo. . .  
   
   
ATISREAL ACQUISISCE GRUPO GESINAR DIVENENDO IL SECONDO OPERATORE SUL MERCATO SPAGNOLO  
 
 Parigi, 27 settembre 2006 - Atisreal, società controllata da Bnp Paribas Real Estate, continua la propria espansione internazionale attraverso l´acquisizione del 100% di Grupo Gesinar, società spagnola di primo piano attiva nei servizi immobiliari commerciali e residenziali. A seguito dell´acquisizione, Atisreal, che si classificava all´8° posto in Spagna, ora si piazza al 2° posto in termini di fatturato. L´acquisizione riguarda tutte le attività di Grupo Gesinar, escluse le due controllate sudamericane (in Argentina e Cile), che sono state vendute simultaneamente alla chiusura dell´operazione. Fondata nel 1998, Grupo Gesinar può contare su uno staff di 273 persone distribuite in 11 sedi in tutta la Spagna. La società fornisce una vasta gamma di servizi, come valutazione, affitto e vendita (sia per gli immobili commerciali che a uso residenziale), investimenti, land consulting e property management. Sotto la direzione di Maria Marin, il Grupo Gesinar ha raggiunto un fatturato lordo di 28M€ nel 2005, effettuato 55. 000 valutazioni, commercializzato 2,5 milioni di m_ di immobili societari e 10. 000 unità residenziali nuove. La società amministra oltre 500. 000 m_. Grupo Gesinar era precedentemente controllato dal fondo d´investimento 3i e dal suo management. La nuova entità, con un organico di circa 400 dipendenti distribuiti su una rete di uffici in 11 località della Spagna e con un fatturato di 40M€ (per il 2006), prenderà il nome di Atisreal Espa_a. Il management, sotto la direzione di Jorge Zanoletty, Chairman, e di Maria Marin, Chief Executive, comprenderà manager provenienti sia da Grupo Gesinar che da Atisreal Espana,. "Quest´acquisizione - ha commentato Philippe Zivkovic, Chairman di Atisreal e della controllante Bnp Paribas Real Estate - è strategica per Atisreal, dal momento che consolida la presenza in tutte le nostre 4 caratteristiche aree di business: servizi immobiliari, property management, investment management e property development. La Spagna si affiancherà a Francia, Germania e Regno Unito quale uno dei nostri principali mercati in Europa. " "Quest´acquisizione - ha aggiunto Jorge Zanoletty, Chairman di Atisreal Espana - fornirà a entrambi i nostri team una posizione di leadership in un mercato dinamico come quello spagnolo, che continua ad attrarre elevati investimenti internazionali sia da parte di clienti domestici che esteri. Completiamo così la nostra gamma di servizi offerti in Spagna". "L´ingresso in uno dei gruppi leader in Europa nel campo dei servizi immobiliari - ha affermato Maria Marin - ci rende entusiasti. Ci permetterà non solo di consolidare l´offerta a favore dei nostri attuali clienti ma anche di consentire il loro accesso ai mercati internazionali. L´acquisizione dà vita a un´ampia piattaforma in grado di generare un processo di crescita che ci porterà a diventare leader sul mercato spagnolo nel lungo termine". .  
   
   
TRIESTE, VERDI:SU PROGETTO PER CEMENTIFICIO A TORVISCOSA  
 
Trieste, 26 set - Com/ab - Interrogazione del consigliere regionale dei Verdi Alessandro Metz, che chiede alla Giunta informazioni sulle procedure di valutazione di impatto ambientale al progetto presentato dalla Cementi Nord Est per la costruzione di un impianto per la produzione di clinker e macinazione cemento nel Comune di Torviscosa (Ud). La direzione regionale dell´Ambiente e dei Lavori pubblici, per poter svolgere compiutamente l´istruttoria, ha prescritto ben 53 punti sui quali la società proponente è tenuta a fornire elementi informativi integrativi. Nel contempo, i Comuni di Bagnaria Arsa, Cervignano, Porpetto, Terzo d´Aquileia e la Provincia di Udine hanno già espresso parere negativo a tale progetto. Inoltre, ricorda Metz, l´Ass numero 5 Bassa Friulana, la direzione regionale della Pianificazione territoriale e il Comune di San Giorgio di Nogaro hanno chiesto integrazioni e solo il Comune di Torviscosa ha espresso parere favorevole. A tutto ciò si aggiunge che le Amministrazioni locali di Grado, Lignano, Marano Lagunare e Carlino hanno vivamente richiesto di poter esprimere il loro parere in quanto comuni coinvolti e limitrofi, e per mezzo stampa hanno ampiamente manifestato la loro contrarietà al progetto. La zona di Torviscosa, già penalizzata da diversi insediamenti industriali, presenta punti di criticità notevoli sulla qualità dell´aria che andranno ulteriormente ad aggravarsi con la messa a regime della centrale a turbo gas della Edison, afferma Metz che quindi vuol sapere dalla Giunta quali siano i criteri affinché un progetto, presentato da una società privata, venga ulteriormente sottoposto alla studio di impatto ambientale (Sia) e non semplicemente rifiutato, nonostante le numerosissime obiezioni tecniche riscontrate e le decise espressioni delle cittadinanze. .  
   
   
TREVISAN COMETAL: NOMINATO DIRETTORE GENERALE E AMMINISTRATORE DELEGATO  
 
 Verona, 27 settembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Trevisan Cometal ha nominato all’unanimità Giorgio Piliu in qualità di Direttore Generale e Amministratore Delegato. Dopo aver maturato una proficua esperienza lavorativa in un importante Gruppo italiano contribuendone allo sviluppo strategico e commerciale e, successivamente, avendo ricoperto la posizione di General Manager in Europa e in Asia con Alcoa, il primo operatore mondiale nel settore dell’alluminio, Piliu mette ora a disposizione la propria esperienza professionale finalizzata alla creazione di valore per l’azienda e per gli azionisti. Piliu è un profondo conoscitore del mercato globale dell’alluminio e, in particolare, possiede una conoscenza specifica delle aree di maggior sviluppo come il Far East, mercato dove il Gruppo Trevisan Cometal oggi realizza oltre il 10% dei suoi margini operativi lordi, con prospettive di crescita importanti. Inoltre, egli ha sempre dimostrato competenza nelle relazioni con gli investitori istituzionali in un mercato evoluto come il Nyse. La nomina di Piliu rappresenta una scelta strategica per il gruppo: affidare la gestione ad un manager non espressione dei gruppi familiari fondatori per aumentare la distinzione tra proprietà e management ed accelerare il processo di integrazione tra le diverse componenti del Gruppo. Piliu sarà incentivato con un significativo piano di stock option che potrà raggiungere il 7% del capitale sociale ed il suo principale obiettivo sarà legato alla crescita del valore delle azioni. Tale nomina conferma la strategia di crescita ed internazionalizzazione del Gruppo Trevisan Cometal, secondo un modello organizzativo gestionale rispondente agli obiettivi aziendali. . .  
   
   
A.S. ROMA - COMPAGNIA ITALPETROLI S.P.A.: SMENTITE TRATTATIVE PER LA CESSIONE DEL PACCHETTO DI CONTROLLO DI A.S. ROMA  
 
Roma, 27 settembre 2006 - In relazione alle notizie diffuse ieri dal quotidiano Mf, in merito ad un’eventuale operazione di cessione del pacchetto azionario di controllo dell’A. S. Roma S. P. A. , a società facenti capo alla famiglia Toti, di proprietà di Compagnia Italpetroli S. P. A. , l’A. S. Roma, in nome e per conto di quest’ultima, comunica quanto segue. Al riguardo si precisa che non è stata ricevuta alcuna offerta, né vi è in corso alcuna trattativa, o contatto, con il medesimo Gruppo, volto all’acquisizione del pacchetto azionario di maggioranza della A. S. Roma S. P. A. ; pertanto, le indiscrezioni apparse al riguardo sono da ritenersi prive di ogni fondamento. . .  
   
   
SAIPEM ACQUISISCE IL 50% DELLA SOCIETÀ INGEGNERISTICA INDIANA TRIUNE PROJECTS  
 
San Donato Milanese, 27 settembre 2006 – Saipem ha acquisito per il corrispettivo di 10 milioni di dollari Usa il 50% della società ingegneristica indiana Triune Projects. Triune Projects ha sede a New Delhi, è attiva nella fornitura di servizi specialistici di ingegneria all’industria dell’oil & gas e si avvale di un organico di 320 persone. L’acquisizione della partecipazione nella Triune Projects rappresenta per Saipem un ulteriore significativo passo in avanti nell’accrescimento delle proprie competenze ingegneristiche in India, dove la Compagnia è già presente con la Sips (Saipem India Projects Services Ltd), società posseduta al 100%, che ha sede a Chennai e si avvale della competenza di circa 500 ingegneri. .  
   
   
MILANO,INTERROGAZIONE SU AEM RETE GAS: QUANTI KM DI TUBI SONO STATI SOSTITUITI?  
 
Milano, 27 Settembre 2006 -. La Capogruppo dell’Ulivo al Comune di Milano Marilena Adamo ha depositato oggi un’interrogazione per il Vice Sindaco e per l’Assessore ai Lavori Pubblici per conoscere una serie di elementi riguardanti i lavori di manutenzione straordinaria eseguiti nel passato quinquennio sulla rete del gas. In particolare, la consigliera Adamo vorrebbe che siano resi noti sia aspetti quantitativi (“quanti interventi di emergenza per fughe di gas sono stati effettuati da Aem a partire dal 2001 e quanti chilometri di vecchia tubatura in ghisa, considerata particolarmente a rischio, sono stati sostituiti nello stesso periodo, e quanti ne restano ancora da sostituire”), sia chiarimenti che facciano luce sui rapporti tra Aem e l’Amministrazione comunale: è vero che Aem ha predisposto un piano quinquennale per la totale sostituzione delle tubature in ghisa senza aver ottenuto l’autorizzazione dell’Amministrazione comunale? E se così è, quel piano prevede il totale rinnovo delle tubature della via Lomellina? Le risposte a queste domande sono – sostiene Marilena Adamo – tanto più importanti in quanto entro una data ravvicinata la commissione consiliare Lavori Pubblici – su richiesta dei gruppi dell’Opposizione - dedicherà una seduta proprio alla tragedia di via Lomellina e ascolterà la relazione dei responsabili di Aem. D’altra parte, proprio in seguito all’esplosione di via Lomellina, nonché agli episodi di fughe di gas avvenuti nei giorni scorsi, i gruppi consiliari dell’Unione hanno presentato ieri un ordine del giorno che impegna la Giunta comunale a varare un piano di indagine e di intervento sulla manutenzione degli impianti di gas a uso domestico, a partire dalle abitazioni del patrimonio comunale. L’ordine del giorno richiede anche che sia previsto un adeguato stanziamento in fase di assestamento del Bilancio comunale, che avrà luogo entro la fine del prossimo novembre. . .  
   
   
BOLZANO: ESAMI PER IL CONSEGUIMENTO DEL PATENTINO DI ABILITAZIONE ALL’USO DEI GAS TOSSICI  
 
Bolzano, 27 settembre 2006 -  L’ufficio igiene e salute pubblica informa che è stata costituita una commissione d’esame per il rilascio del patentino di abilitazione all’uso dei gas tossici. Le persone interessate a prendere parte all’esame possono far pervenire la domanda di iscrizione, entro il 30 ottobre 2006, all’Ufficio Igiene e Salute Pubblica, in Corso Libertà,23 a Bolzano. Per il superamento dell’esame saranno organizzati appositi corsi da parte delle strutture della Formazione professionale in lingua italiana e tedesca. Si ricorda che i gas tossici maggiormente utilizzati sono i seguenti: ammoniaca, anidride solforosa, cianuro, cloro, ossido di etilene. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito Internet www. Provincia. Bz. It/sanita/2306 .  
   
   
UN CONTRATTO PER OLTRE 700 MILIONI DI EURO ALSTOM: NUOVA CENTRALE ELETTRICA A CARBONE PULITO (670 MW) PER LA BULGARIA  
 
 Milano, 27 settembre 2006 - Alstom si è aggiudicata un contratto, del valore complessivo di oltre 700 milioni di euro, per costruire, con la Aes Corporation, società americana per la produzione di energia, una centrale elettrica a carbone pulito da 670 Mw in Bulgaria. Alstom fornirà una soluzione integrata che comprende l’ingegneria, la costruzione e la fornitura dei principali componenti per la Maritza East 1, centrale elettrica a lignite, situata nelle vicinanze della città di Galabovo, nel sud-est del Paese. Le emissioni prodotte dalla centrale saranno sotto i livelli richiesti dalla direttiva europea “Large Combustion Plant” sulle centrali. La centrale sarà equipaggiata con avanzate caldaie a carbone pulito polverizzato Alstom, che utilizzano bruciatori a bassi livelli di Nox. Oltre alle caldaie, il controllo di emissioni sarà realizzato con le apparecchiature di post-combustione di Alstom. Il sistema di desolforazione dei gas calcarei (wet Fgd) consente di ridurre il livello di anidride solforosa del 98%. L’abbattitore elettrostatico (Esp) limiterà le emissioni polverizzate. La centrale sarà dotata di alcune delle soluzioni più innovative della tecnologia Alstom: due generatori a turbina da 335 megawatt, turbo-generatori Topgas, sistemi di trattamento di ceneri e carbone, e sistemi elettrici, informativi e di controllo. Il progetto della centrale Maritza East 1 sarà il più grande realizzato in Bulgaria nell’ultimo ventennio, ed entrerà in servizio commerciale a partire dal 2009. Alstom offre una combinazione unica di competenze nel project management, nell’ingegneria, nella costruzione e nei servizi, così come competenza ed eccellenza nel design e costruzione di componenti per la realizzazione di impianti per la generazione di energia. “Maritza East 1 rappresenta per Alstom un’altra importante referenza per il mercato delle centrali elettriche a carbone, del centro ed est Europa. - dichiara Philippe Joubert, Presidente di Alstom’s Power Turbo-systems/power Environment Sector - In un periodo in cui gli aspetti ambientali sono diventati uno dei principali fattori di scelta dei nostri clienti, produrre elettricità da carbone pulito è allo stesso tempo una necessità e un’enorme opportunità. Con questo nuovo contratto, Alstom conferma la propria capacità di rispondere a queste nuove sfide, a favore dei propri clienti. ” .  
   
   
INAUGURATO A MONTICIANO UN NUOVO IMPIANTO A BIOMASSE RISCALDERÀ LE SCUOLE ELEMENTARI E MEDIE, IL COMUNE E LA BIBLIOTECA  
 
Firenze, 27 settembre 2006 - Da oggi le scuole elementare e media, il municipio e la biblioteca di Monticiano (Siena) saranno riscaldati da un impianto a biomasse. L´impianto, inaugurato ieri dall´assessore regionale all´agricoltura Susanna Cenni, alla presenza del sindaco di Monticiano Mauro Cresti e di numerose autorità locali, garantirà energia rinnovabile, a basso costo, e minor impatto ambientale. Per alimentarlo saranno utilizzati i residui della lavorazione forestale (il cosiddetto cippato); si tratterà quindi di materia prima totalmente disponibile in loco. "Il varo di questo impianto è importante per la realtà di Monticiano – ha evidenziato l´assessore – ma apre scenari nuovi e promettenti per tutta la val di Merse, un´area fortemente vocata allo sviluppo di questa fonte energetica ed all´attività forestale. Tra l´altro in questa area è stato realizzato il centro di addestramento regionale per l´antincendio boschivo presso la struttura de "La Pineta", un centro la cui realizzazione, dopo molte vicissitudini indipendenti dalla volontà regionale, si sta concludendo". "Quello di Monticiano – ha poi proseguito l´assessore – è uno dei cinque progetti pilota realizzati in Toscana per mostrare fattivamente le potenzialità di questa forma energetica che si alimenta con gli scarti della nostra selvicoltura. I risultati sono evidenti: si risparmia oltre il 50 per cento rispetto agli impianti a gasolio o gpl, a parità di rendimento, e lo si fa ottenendo fortissime riduzioni nelle emissioni di anidride carbonica e quindi nel pieno rispetto dell´ambiente. Inoltre questa forma energetica può stimolare nuove forme di redditività per il comparto agroforestale". "Nei giorni scorsi la giunta regionale – continua l´assessore - ha approvato una dotazione finanziaria di 4 milioni di euro destinati a soggetti pubblici che realizzeranno impianti a biomasse. E nel piano di sviluppo rurale, che sta completando l´ìiter approvativo, saranno previsti contributi per la realizzazione di impianti di teleriscaldamento a cippato rivolti a soggetti pubblici e privati e interventi per lo sviluppo delle filiere agrienergetiche. ". "Adesso – ha concluso Susanna Cenni - occorre fare un salto di qualità, avviando esperienze di cogenerazione ed accrescendo ulteriormente conoscenza, ricerca e loro trasferimento ed aiutando le imprese agricole a diversificare ancora la loro attività crescendo anche sul fronte della prodizione energetica". Dal punto di vista tecnico l´impianto di Monticiano avrà una potenza di 540 Kilowatt e funzionerà con 100 tonnellate di cippato all´anno. L´impianto (costo complessivo 335mila euro) è stato realizzato grazie all´attività del Gal ´leader Siena in collaborazione con Arsia (Agenzia regionale per l´innovazione in agricoltura) e Aiel (Associazione italiana energia del legno). .  
   
   
ENERGIA, PER LE AGEVOLAZIONI MARCHIGIANE PROROGA AL 5 OTTOBRE  
 
Ancona, 27 settembre 2006 - La Regione Marche ha prorogato al 5 ottobre 2006 la scadenza della presentazione delle domande di ammissione alle agevolazioni per l´uso razionale di energia, per la riduzione dei consumi di energia sia elettrica che termica, per la produzione di energia termica con sistemi alternativi alla caldaia, nonche` per l´istallazione di pannelli solari termici. Il decreto di proroga dei termini (precedentemente fissati per il 28 settembre 2006) e` stato predisposto dal Dirigente della Posizione di Funzione ´Innovazione, Ricerca, Energia e Competitivita` dei settori produttivi´ e porta il numero 224/Ire del 25 settembre 2006. E´ in pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche (Burm) del 28 settembre 2006. Le domande dovranno essere spedite per posta entro la nuova scadenza fissata per il 5 ottobre prossimo (fara` fede la data del timbro postale di spedizione della richiesta nella modalita` cartacea). L´invio telematico puo` essere effettuato in modo facoltativo. Le agevolazioni concesse in base all´art. 12, comma 2, lettere a) e c) della Legge Regionale 20/2003, sono ricompresse negli ´Interventi per il risparmio energetico´ e negli ´Interventi per l´utilizzo dell´energia solare termica´. .  
   
   
“EMISSION TRADING SYSTEM: COME RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI DI KYOTO ENTRO IL 2012” L´INCONTRO SI TIENE OGGI A ROMA PRESSO IL CIDE  
 
 Roma, 27 settembre 2006 - La Rappresentanza della Commissione europea in Italia e il Wwf sono i promotori dell’incontro-dibattito: “Emission Trading System: Come raggiungere gli obiettivi di Kyoto entro il 2012” che si tiene oggi dalle ore 9. 30 –13. 30 presso il Centro d’informazione e documentazione europea (Cide) in Via Quattro Novembre 149 a Roma. Di seguito il programma. Programma: Saluto e introduzione: 9. 30-9. 45 Virgilio Dastoli, Direttore Rappresentanza Commissione Europea in Italia, Michele Candotti, Segretario Generale Wwf Italia. Interventi: 9. 45-10. 30 Alfonso Pecoraro Scanio, Ministro dell´Ambiente e Tutela del Territorio; Jos Delbeke, Direttore Cambiamenti Climatici e Qualità dell’Aria, Dg Ambiente, Commissione Europea. 10. 30-11. 30 Corrado Clini, Direttore Generale Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio; Gianni Silvestrini, Consigliere su Ambiente ed Energia del Ministro dello Sviluppo Economico; Emma Marcegaglia, Vice Presidente Energia, Confindustria; Molly Anderson, Policy Development Adviser (Energy), Environment Agency England and Wales 11. 45-13. 00 Matteo Leonardi, Climate Officer Wwf Italia; Modestino Colarusso, Responsabile Health, Safety, Environment Eni; Mario Molinari, Direttore Generale Energia Spa–sorgenia; Nicola De Sanctis, Direttore Fonti Rinnovabili, Edison Spa; Rappresentante Cgil-cisl-uil; Gianfilippo Mancini, Responsabile dell´Area di Business Energy Management, Enel; Claudio Ferrari, Vice Presidente Federesco. Dibattito Modera: Cristina Corazza Nel corso del dibattito verranno affrontate le più importanti problematiche legate alla Direttiva Europea 2003/87/Ce, che ha introdotto un sistema di scambio e regolamentazione delle emissioni di gas a effetto serra (European Emissions Trading Scheme, Eu Ets) nei Paesi dell’Unione Europea, con particolare riferimento al settore elettrico e al raggiungimento degli obiettivi di Kyoto entro il 2012. .  
   
   
LOMBARDIA: LOTTA ALLO SMOG, CONFERMATE LE MISURE PER L´INVERNO 2006-2007 RIUNITA LA "CABINA DI REGIA ARIA". FORMIGONI: "SERVE IL CONTRIBUTO DI TUTTI"  
 
Milano, 27 Settembre 2006 - Fermo dei veicoli più inquinanti per otto ore al giorno dal 1° novembre al 31 marzo; programmazione di una domenica di fermo totale della circolazione da concordare con le Regioni del bacino padano nella seconda metà del mese di gennaio 2007; eventuale individuazione di altre domeniche di fermo totale del traffico in base ai livelli di inquinamento e alle condizioni meteorologiche; limiti all´utilizzo della legna da ardere per riscaldamento in camini o stufe nelle zone di pianura dal 1° novembre al 31 marzo; avvio di una campagna di controlli, grazie anche al contributo di Arpa, su veicoli, officine, impianti di riscaldamento. Sono queste le principali misure decise da Regione Lombardia per l´inverno 2006-2007 per contrastare l´inquinamento atmosferico, in particolare quello da polveri sottili (Pm10). "Si tratta - ha detto il presidente della Regione, Roberto Formigoni - di un complesso di interventi che si affianca alle misure strutturali e agli incentivi per la diffusione di carburanti più ecologici già varati dal Governo lombardo, in grado di contribuire a migliorare la qualità dell´aria nel periodo più critico". "Perché tutte queste misure siano efficaci - ha proseguito Formigoni - sono necessari la collaborazione e l´aiuto di tutti i cittadini, che già in passato si sono dimostrati molto sensibili e attenti alle indicazioni di Regione Lombardia". Tra gli interventi strutturali, Formigoni ha ricordato in particolare l´entrata in vigore, a partire dal 1° ottobre 2006, del divieto di utilizzo dell´olio combustibile in tutta la Lombardia, divieto già in vigore per le zone critiche. Sul fronte dei combustibili, il presidente lombardo, dopo aver ricordato l´importante accordo siglato pochi giorni fa con le compagnie petrolifere per il potenziamento della rete di distribuzione del metano (che porterà a 126 il numero degli impianti entro il 2008), ha annunciato la decisione di "riproporre al Parlamento il progetto di legge, già approvato nei mesi scorsi dal Consiglio regionale, per limitare l´omologazione e l´immatricolazione dei veicoli diesel". E´ inoltre in discussione in Consiglio regionale il progetto di legge per la qualità dell´aria, proposto dalla Giunta, con interventi ad ampio raggio su tutte le fonti inquinanti. E proprio la conferma delle misure temporanee di contrasto all´inquinamento per l´inverno 2006-2007, insieme all´illustrazione delle nuova proposta di zonizzazione del territorio regionale, è stato l´argomento principale affrontato nella riunione della "Cabina di Regia Aria" che vede la partecipazione di Enti locali (Province, Comuni), associazioni economiche, sociali, sindacali e ambientaliste, chiamati a discutere e confrontarsi sui provvedimenti per migliorare la qualità dell´aria. Su entrambi i punti è stata registrata una ampia condivisione, il che conferma - ha sottolineato l´assessore alla Qualità dell´Ambiente, Marco Pagnoncelli, che ha presieduto l´incontro - "la bontà del metodo scelto da Regione Lombardia per affrontare il problema dell´inquinamento, in particolare quello da polveri sottili, e trovare le migliori soluzioni". .  
   
   
500 MILIONI DI EURO IN 4 ANNI PER GLI INTERVENTI PRIORITARI PER L´AMBIENTE PROSEGUE IL CONFRONTO SUL PIANO REGIONALE TOSCANO 2007-2010  
 
 Firenze, 27 settembre 2006 - Prosegue il percorso di confronto e partecipazione sul nuovo Piano regionale di azione ambientale 2007-2010 di cui è prevista l´approvazione entro la fine di quest´anno. Dopo la presentazione della stesura intermedia del piano al tavolo di concertazione istituzionale – contenente gli obiettivi specifici e le azioni – ieri, dopo l´illustrazione a tutte le organizzazioni sindacali e alle associazioni di categoria toscane riunite intorno al tavolo generale, si è avviata la fase di consultazione aperta al contributo di tutti. Per venire incontro alla richiesta avanzata da alcune organizzazioni e associazioni, sono previsti anche degli incontri di approfondimento su aspetti specifici. Il testo concordato del Praa sarà consultabile on line nel portale dedicato (www. Servizi. Regione. Toscana. It/praa) che è stato creato ad hoc come strumento per incentivare la partecipazione di tutti i soggetti alla formazione delle politiche per la tutela dell´ambiente. Tra gli aspetti principali messi a punto dal piano in questa fase ci sono il quadro delle risorse finanziarie e le aree prioritarie di intervento. Per quanto riguarda le risorse, il nuovo piano intende destinare circa 500 milioni di euro in 4 anni agli interventi ritenuti prioritari. Tra questi massima attenzione è stata rivolta innanzi tutto all´aumento della percentuale di energia prodotta da fonti rinnovabili, alla riduzione della produzione di rifiuti e alla diminuzione dei conferimenti in discarica grazie al miglioramento della raccolta differenziata, e quindi alla tutela della risorsa idrica e alla difesa del suolo. Risorse importanti sono previste anche per l´aumento della percentuale di aree protette e la tutela della biodiversità marina e terrestre, per la riduzione dell´inquinamento atmosferico, e di quello acustico e elettromagnetico. Per quanto riguarda le zone di criticità, che nel piano precedente erano 24, è stato deciso di avviare da subito gli interventi in quattro zone: l´ Arcipelago Toscano, l´Alta e Bassa Val di Cecina, la tratta Firenze-bologna dell´Alta Velocità e l´Arno, dando priorità agli obiettivi di messa in sicurezza e di fruibilità ambientale del fiume. "Vogliamo estendere a tutti la consultazione sul piano, che sarà il pernio su cui indirizzare le politiche ambientali in questa legislatura – afferma l´assessore all´ambiente Marino Artusa - E´ importante che chi ha qualcosa da dire o da proporre lo faccia. Per questo abbiamo voluto aprire al contributo di tutti l´elaborazione di questo importante documento, sollecitando il coinvolgimento di enti, associazioni e singoli cittadini nelle varie fasi del processo. La partecipazione sulle tematiche ambientali, che sono complesse e coinvolgono in prima persona l´agire di ogni cittadino nell´articolarsi della vita sociale e privata, consente in particolare che alcuni obiettivi fondamentali quali ad esempio la produzione ed i consumi sostenibili, siano interamente sentiti come propri da parte dei cittadini". "Parlare di questioni ambientali – ha detto ancora Artusa, rivolgendosi a sindacati e associazioni di categoria - significa parlare di questioni anche economiche e di sviluppo, e soprattutto di innovazione, un obiettivo che la Regione Toscana deve efficacemente perseguire dal momento che innovazione, cambiamento e discontinuità sono temi centrali nel Programma regionale di sviluppo. L´ ambiente non è la camicia di Nesso dello sviluppo, ma semmai fornisce un contributo allo sviluppo economico di qualità. La nostra attenzione è focalizzata soprattutto su energia e consumi sostenibili, perchè siamo fortemente convinti che lo sviluppo di una tecnologia e di un mercato delle fonti rinnovabili possa dare grandi opportunità per la società toscana, e cioè servire alla creazione di investimenti e all´ incremento dell´occupazione". .  
   
   
NASCE IN TOSCANA IL LABORATORIO NAZIONALE PER IL PAESAGGIO DOPO IL CASO MONTICCHIELLO, REGIONE E MINISTERO DEI BENI CULTURALI FIRMERANNO UN´INTESA CHE FARÀ DA GUIDA A TUTTE LE ALTRE REGIONI ITALIANE  
 
Firenze, 27 settembre 2006 - Il ministro Rutelli e il presidente Martini firmeranno un´intesa sulle politiche del paesaggio che farà da guida a tutte le altre Regioni italiane. Lo ha comunicato l´assessore regionale al territorio Riccardo Conti nell´ambito della giornata di lavoro con il direttore generale del Ministero per i beni architettonici e del paesaggio, Roberto Cecchi, arrivato a Firenze per fare il punto sugli indirizzi di governo del territorio, anche alla luce delle recenti polemiche suscitate dal caso Monticchiello. "Sia chiaro che Monticchiello non è un ecomostro – ha puntualizzato Cecchi – Certo è un intervento che non si confà alla natura di quei luoghi e come tale sarà sottoposto a opere di mitigazione". "Piuttosto – ha proseguito - spinge ad alcune riflessioni sul sistema della tutela in Italia, che si deve fare attraverso una pianificazione integrata e una lettura critica del territorio. Il paesaggio, fatto di natura e storia, cioè di naturalità e intervento umano, va modificato. Il problema è capire come. Un problema che non può essere affrontato caso per caso. Ecco allora che la chiave è decidere prima e tutti insieme". Riflessione che sta alla base dell´intesa stabilita oggi, che verrà firmata prossimamente tra Ministero e Regione e che darà il via in Toscana alla pianificazione congiunta del territorio, in attuazione del Codice Urbani, il codice dei beni culturali e del paesaggio del 2004. "Accettiamo una sfida complicata ma possibile – ha dichiarato Riccardo Conti – il paesaggio è una grande risorsa e come tale va tutelata sì, ma anche usata. Grazie a questa intesa, il codice del paesaggio diventa parte integrante del Pit ed è così che i vincoli si trasformano in azioni di pianificazione. In pratica, la Regione Toscana mette a disposizione il suo Pit perché la tutela diventi quella che il Pit chiama la conservazione attiva, cioè un contenuto del governo del territorio. Un modello al quale partecipano anche le Province e i Comuni in una filiera di reponsabilità e azioni. Insomma – prosegue - è questo il primo caso in Italia di creazione del piano paesistico attraveso il Pit ma è naturale che ciò avvenga in una regione come le la Toscana che alle politiche del paesaggio è da sempre attenta e alle quali dà molto rilievo facendone uno dei grandi temi delle politiche territoriali". "Mi piacerebbe tornare in Toscana tra qualche mese – ha commentato Amerigo Restucci, professore allo Iuav dell´Università di Venezia, incaricato da Rutelli di studiare una forma di mitigazione dell´intervento di Monticchiello e presente anche lui alla giornata di lavoro a Firenze – e vedere come il Pit ha inserito quanto dice il Codice Urbani. Le premesse ci sono tutte e perdipiù sono in una regione che da secoli, ne è l´esempio il famoso affresco di Ambrogio Lorenzetti nel Palazzo pubblico a Siena, sa bene cosa vuol dire buon governo del terriorio". .  
   
   
LA LIBERA UNIVERSITA’ DI LINGUE E COMUNICAZIONE IULM OSPITERA’ IL 28 E 29 SETTEMBRE LA SECONDA EDIZIONE DI “DAL DIRE AL FARE”, IL SALONE DELLA RESPONSABILITA’ SOCIALE  
 
 Milano, 27 settembre 2006 - La Libera Università di Lingue e Comunicazione Iulm ospiterà il 28 e il 29 settembre il salone della responsabilità sociale “Dal Dire al Fare” organizzato con il contributo di Milano Metropoli, Bic La Fucina, Sodalitas, la Provincia di Milano e la Regione Lombardia. Attraverso il salone della responsabilità sociale “Dal Dire al Fare”, l’Università Iulm ha voluto dare un proprio contributo allo sviluppo della cultura legata al mondo della responsabilità sociale che rappresenta oggi uno dei temi più attuali della comunicazione d’impresa. “L’agire responsabile – ha commentato il professor Emanuele Invernizzi Pro Rettore dell’Università Iulm - sta diventando uno dei principali fattori di successo delle organizzazioni perché ne rafforza la reputazione e stimola il coinvolgimento di tutti i suoi stakeholder, dai dipendenti ai clienti. Per questa ragione le imprese sono sempre più attente e disponibili a investire in responsabilità sociale. La decisione dell’Università Iulm di ospitare “Dal Dire al Fare” – prosegue Emanuele Unvernizzi - è strettamente collegata al fatto che la responsabilità sociale è considerata parte integrante di tutta l’attività di comunicazione delle imprese e delle organizzazioni. Per questa ragione l´Università della Comunicazione non poteva non essere in prima linea nel promuovere queste tematiche di interesse sempre più condiviso e diffuso. ” Due giorni di intense attività e un programma ricco di proposte per chi vuole saperne di più sulla Responsabilità Sociale e per chi – dopo tanti dibattiti teorici – vuole incontrare le imprese che hanno sposato l’idea che l’agire responsabile porta vantaggi a tutti. 54 gli espositori presenti al Marketplace e al Socialplace, di organizzazioni pubbliche e private che presentano le loro buone prassi, 3 convegni, 12 laboratori, 34 progetti presentati alla Maratona delle Esperienze e 80 video proiettati nello Schermo della Responsabilità. Per informazioni e prenotazioni consultare il sito www. Daldirealfare. Eu .  
   
   
DAL DIRE AL FARE: REGIONE LOMBARDIA AL SALONE DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA LUOGO D’INCONTRO PER FAVORIRE LO SVILUPPO, ALL’INTERNO DELLE IMPRESE, DI COMPORTAMENTI SOSTENIBILI DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO E SOCIALE  
 
 Milano, 27 settembre 2006 - Giunto al secondo anno di esperienza, Dal Dire Al Fare, Salone della Responsabilità sociale d’impresasi terrà il 28 e il 29 settembre presso l’Università Iulm e si concentrerà sui vantaggi concreti che un’azione socialmente responsabile delle imprese è in grado di apportare alle istituzioni, ai cittadini ed alle stesse imprese. Il salone, promosso da Milano Metropoli, Bic La Fucina, Sodalitas, Regione Lombardia, Provincia di Milano e Università Iulm, proporrà un approccio più pragmatico rispetto alla prima edizione dello scorso anno: si passerà infatti dal dibattito teorico alla presentazione di testimonianze concrete e buone prassi di imprese, enti e istituzioni. La “due giorni” prevede momenti di incontro, informazione e formazione. Tra questi si segnala che nella giornata di giovedì 28 settembre 2006 alle ore 14. 00, Regione Lombardia curerà un laboratorio dal titolo: Welfare Della Sussidiarietà E Competitività Delle Imprese. Il seminario è dedicato ad approfondire la costruzione e lo sviluppo di un nuovo modello di welfare capace di rispondere alle sfide nuove e sempre più complesse della società, che richiede la partecipazione responsabile e creativa da parte di tutti gli attori sociali, secondo una logica di sussidiarietà e solidarietà. Verranno illustrate alcune esperienze regionali in atto per rendere più incisiva la responsabilità sociale d´impresa attraverso la creazione di modelli di partnership tra settore pubblico, profit e non profit. (In particolare, verrà presentata l´iniziativa della “Borsa dei Progetti Sociali”, ideata dall´Alta Scuola Impresa e Società dell´Università Cattolica di Milano) . .  
   
   
IMPORTANTE PASSO AVANTI PER IL RILANCIO DEL PONENTE GENOVESE, VIA LIBERA ALLA NUOVA PIANIFICAZIONE PER UNIVERSITÀ E PARCO TECNOLOGICO, PRESTO UN MASTER-PLAN DEL NUOVO VILLAGGIO TECNOLOGICO  
 
 Genova, 26 settembre 2006 - La risoluzione e l´accordo di pianificazione per la realizzazione del nuovo polo teconologico di Erzelli approvati ieri dal Consiglio Regionale ligure rappresentano un primo, importante passo per la rinascita dell´area . Con l´Iit di Morego e la trasformazione di Cornigliano, Erzelli diventa il triangolo del rilancio del ponente genovese, sotto il profilo della qualità urbana, oltre che lo sviluppo del parco scientifico e tecnologico". È il positivo commento del presidente della Regione Liguria Claudio Burlando che ha aggiunto: "Dopo l´accordo con il Gruppo Spinelli sull´ utilizzo temporaneo dell´area di Cornigliano, per liberare la collina di Erzelli dai container e avviare la bonifica, noi ci aspettiamo che nel 2007 prenda corpo l´operazione, con l´avvio delle opere infrastrutturali a favore del parco tecnologico, della nuova Facoltà di Ingegneria dell´Università di Genova e delle residenze" "Diciamo che da oggi, il problema più rilevante diventa quello di garantire le risorse all´Università per il trasferimento. Per questo- continua Burlando- insieme con il sindaco Pericu e al presidente della Provincia Repetto, ci siamo rivolti al presidente del Consiglio Prodi, al ministro dell´Economia Paddoa Schioppa, al ministro dell´Università e Ricerca Scientifica Mussi, ai presidenti delle commissioni bilancio di Camera e Senato chiedendo che questo intervento venga considerato prioritario, con l´assegnazione, attraverso le leggi finanziarie, di 10 milioni di euro per una quindicina di anni, che vorrebbe dire assicurare a quest´opera, tenuto conto degli interessi, circa cento milioni di euro, oltre ai finanziamenti a carico dell´Università, valorizzando i beni che si libereranno dalla sede di Albaro. Da parte della Regione Liguria il sostegno all´Università sarà comunque pieno per trovare le risorse necessarie, nazionali o europee". In pratica, con l´approvazione dell´accordi di pianificazione e della risoluzione, la Regione Liguria ha modificato il piano territoriale dell´area centrale ligure e gli altri strumenti urbanistici che consentono da oggi di avere uno schema che disloca sul territorio l´assetto del nuovo villaggio tecnologico del ponente genovese. L´area di Erzelli è di circa 370 mila metri quadri, di cui 90 mila per la facoltà di Ingegneria, 185 mila fra hi tech produttivo e direzionale, 98 mila alle residenze e 300 mila di parco a verde. " A questo punto-spiega l´assessore all´Urbanistica Carlo Ruggeri- tocca alla giunta regionale, e lo farà presto, definire in una delibera ad hoc tutti gli aspetti architettonici e urbanistici che formeranno il primo master- plan che rappresenterà la cornice del nuovo parco tecnologico di Erzelli e farà il punto su tutto il sistema di competenze per individuare gli interventi prioritari per rilanciare l´area". .  
   
   
LE PARI OPPORTUNITA´ ENTRANO NELLA SCUOLA PIEMONTESE  
 
 Torino, 27 settembre 2006 - La Regione Piemonte pone tra le priorità di governo un forte impegno nelle pari opportunità tra donne e uomini, in attuazione a quanto previsto nel suo Statuto. Elementi fondamentali per sostenere le pari opportunità sono quelli della formazione e dell´istruzione, con interventi a tutto campo, rivolti sempre più a entrambi i generi ed a tutte le fasce di età. In questa direzione va il "Protocollo d´intesa per la promozione e la realizzazione di iniziative per la diffusione della cultura di genere e per l´introduzione delle pari opportunità nella didattica", siglato , martedì 26 settembre, tra Regione Piemonte e la Direzione Generale del Ministero dell´Istruzione per il Piemonte. Alla firma sono intervenute Giuliana Manica, Assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte; Giovanna Pentenero, Assessora all´istruzione e Anna Maria Dominici, Direttrice Generale della Direzione Generale del Ministero dell´Istruzione per il Piemonte. «È fondamentale promuovere azioni integrate volte a inserire nella scuola i temi di parità, l´attenzione alle differenza di genere e l´educazione alla condivisione dei ruoli, anche attraverso supporti alla didattica. - spiega Manica - Solo partendo dai più giovani si possono trasformare le pari opportunità da concetto astratto in pratica quotidiana di vita. Si tratta di uno dei passi che la Regione Piemonte sta muovendo per creare una nuova cultura di Pari Opportunità, che sarà ancor più rafforzata con la Legge sulle Pari Opportunità, che stiamo mettendo a punto e presenteremo presto in Giunta, anche in prospettiva del 2007 Anno Europeo delle Pari Opportunità». La Giunta Regionale, con delibera del 2 agosto scorso, ha stanziato la somma di 400. 000 euro per sostenere le azioni previste dal protocollo siglato questa mattina col Miur. La Regione Piemonte ed il Ministero della Pubblica Istruzione si impegnano a sviluppare e rafforzare un´azione di collaborazione e coordinamento, con l´intento di favorire l´introduzione delle pari opportunità nella didattica. «Con questo protocollo abbiamo inteso colmare il vuoto che tiene separati i sistemi dell´istruzione e della formazione dai temi di pari opportunità, mentre non solo sono strettamente connessi tra di loro, ma si deve favorire la loro integrazione attraverso percorsi di mainstreaming nel processo educativo e formativo - aggiunge Pentenero - C´è un impegno reciproco teso a promuovere delle azioni integrate per inserire nella scuola i temi di parità, l´attenzione alle differenze di genere e l´educazione alla condivisione dei ruoli, attraverso l´introduzione di strumenti e metodi adeguati all´obiettivo prefisso». Il sostegno e la promozione delle attività previste dal Protocollo d´Intesa saranno realizzati su proposta di un apposito Gruppo di lavoro costituito da soggetti nominati dal Ministero della Pubblica Istruzione e dalla Regione Piemonte che si riunirà tre volte l´anno, per definire la programmazione e la progettazione degli interventi e per svolgere un monitoraggio periodico e valutare i risultati via via raggiunti. «Si tratta di un´ulteriore opportunità che viene offerta ai nostri ragazzi - conclude Dominici - Spesso le scelte di indirizzo scolastico vengono condizionate da stereotipi culturali che devono essere superati. Se si parla di un ingegnere si pensa istintivamente ad un uomo, nel caso di un insegnante a una donna. Questa è anche una delle regioni per cui negli indirizzi scientifici c´è una scarsa presenza femminile e non sempre questo corrisponde a una scelta legata alle proprie attitudini, ma condizionata da schemi culturali che ci vengono inconsciamente trasmessi fin da piccoli. Azioni come questa contribuiscono a rafforzare il ruolo della scuola come laboratorio in cui esercitare la cittadinanza e sono in perfetta sintonia con gli obiettivi di Lisbona 2010, che si propone l´abbattimento delle differenze tra uomini e donne». .  
   
   
SCIENZA E FEDI – I LIMITI INTERROGATIVI SULLA VITA. QUALI I LIMITI PER SCIENZA, FILOSOFIA, FEDI?  
 
Vicenza, 27 settembre 2006 - Il 29 e 30 settembre, l’Associazione per la diffusione della Cultura Scientifica terrà – presso l’Università di Vicenza (nella sede di via Mure S. Rocco 41) - il suo convegno annuale, dal titolo “Scienza E Fedi – I Limiti”. Con riferimento alla vita - attuale frontiera della conoscenza - ci si interrogherà sui limiti che scienza, filosofia e fedi si dovrebbero autoriconoscere. La scienza sa che, per quanto la riguarda, quei limiti esistono e li accetta. Le fedi - compresa quella nella scienza stessa – affermano altri spazi, che vanno oltre la conoscenza razionale. La vita può essere, oggi, il terreno e insieme il paradigma verso il quale scienza e fedi convergono? Su temi tanto impegnativi non giungeranno certo risposte definitive; sarebbe già molto se venissero poste le giuste domande. Si sa che una domanda ben formulata contiene buona parte della risposta. Esponenti di scienza, filosofia e religione si incontreranno, in un dialogo che cercherà di evidenziare le fondamenta dalle quali sviluppare, nell’intera società, discussioni che spesso vanno oltre le basi di comuni conoscenze, per approdare a scontri di natura ideologica e politica. Venerdì pomeriggio, dalle ore 15 e dopo il saluto e la presentazione di Antonio Baldo, presidente dell’Associazione, si parlerà di visioni della scienza. Il prof. Giovanni Boniolo - Università di Padova e Istituto Firc di oncologia molecolare (Ifom) di Milano – cercherà, in una prospettiva filosofica, la relazione tra scienza e fede. Seguirà il prof. Giorgio Pasqualotto vicentino dell’Università Padova, che presenterà una visione non occidentale della scienza: quella del buddismo. Infine, l’etologo Andrea Pilastro, altro vicentino approdato a Padova, tratterà di “uomo, comportamento e natura”, evidenziando alcune più o meno lecite generalizzazioni di osservazioni del comportamento animale. Venerdì 29, alle ore 18,45, seguirà, come è ormai una tradizione dei convegni dell’Associazione, uno spettacolo teatrale. Verrà presentato un testo di Antonio Baldo, “Sfera”, che affronterà tematiche di bioetica. Al centro del dramma, il confronto tra la visione “cattolica” dell’assoluta intangibilità della vita e quella “laica”, più aperta a soluzioni storicamente relative. Il lavoro - proposto in lettura drammatizzata - prende lo spunto da una gravidanza piuttosto strana, che pone in contrasto le normali evidenze scientifiche e, ancor più, le convinzioni di padre (scienziato), madre (magistrato) e zio (medico) di Anna alle prese con fenomeni inspiegabili. Questi richiamano le convergenze tra matematica, fisica e musica, fino alla danza di Shiva (presentata da Giovanna Donnagemma) attraverso la quale la mitologia indiana raffigura la dinamica dell’universo. La produzione è dell’Associazione Teatrale “Città di Vicenza”, e gli interpreti saranno Liliana Boni (la madre), Urbano Bonato (il padre), Ermanno Caneva (lo zio) e Serena Baccarin (Anna). Il dramma servirà da introduzione alla seconda parte del convegno, che riprenderà sabato 30 settembre, alla mattina (dalle 9 alle 12,30) ponendosi l’interrogativo: chi definisce la vita? A chi spetta? Ne parleranno il senatore Valerio Zanone, presidente della Fondazione “Luigi Einaudi”, il biologo Alessandro Minelli dell’Università di Padova, don Paolo Renner dello Studio teologico di Bressanone ed il prof. Mohsen Mouelhi, Gran Muftì della confraternita Sufi Jerradi d’Italia e ambasciatore dell’Internazionale “Religions for Peace”. Il convegno – reso possibile grazie all’attenzione dell’assessorato alla Cultura dell’Amministrazione Provinciale di Vicenza, della Fondazione Studi Universitari e del Centro Studi sull’impresa della Camera di Commercio - si concluderà con la presentazione di un seminario su “Scienza e fede tra epistemologia e teologia” che sarà organizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore di Scienze religiose di Vicenza e che sarà aperto a quanti vorranno approfondire quelle tematiche. Convegno annuale dell’Associazione per la Diffusione della Cultura Scientifica Via Mure San Rocco 41 - sede dell’Università di Vicenza venerdì 29 e sabato 30 settembre 2006. Tel. 0444-922555.  
   
   
DIGI-Q : CORSO IN INNOVAZIONE DEI PROCESSI AZIENDALI  
 
Milano, 27 settembre 2006 - Sono aperte le iscrizioni a Digi-q Corso in Innovazione dei processi aziendali, promosso dal Mip Politecnico di Milano in collaborazione con Igq e Iqnet che prenderà il via nel mese di dicembre 2006. L’iniziativa risponde alla necessità di figure professionali con forti competenze organizzative e gestionali integrate da conoscenze nell’ambito tecnologico, legale e della certificazione, che supportino le imprese nella riprogettazione dei propri processi interni a fronte della crescente complessità e dinamicità del contesto competitivo. L’attività d’aula è erogata con formula part-time ogni quindici giorni (venerdì h. 9-18 e sabato h. 9-13) da dicembre 2006 a luglio 2007. Durante il corso i partecipanti realizzano, con il supporto di un tutor della faculty, dei project work all’interno delle aziende di appartenenza che sono configurati come una vera e propria consulenza specifica sui temi della riorganizzazione ed innovazione dei processi in settori di interesse per le aziende coinvolte. Per la quarta edizione sono a disposizione 11 borse di studio a copertura parziale, che coprono fino al 70% del costo del corso, oltre alla possibilità di finanziamenti tramite istituti di credito. Programma di dettaglio, domanda di ammissione e ulteriori informazioni sono consultabili alla pagina www. Mip. Polimi. It/digiq o possono essere richiesti al Coordinamento . .