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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Gennaio 2007
IL CONSIGLIO D’EUROPA AFFRONTA IL PROBLEMA DELL’EFFICACIA A LUNGO TERMINE DELLA CONVENZIONE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO  
 
Strasburgo, 22 gennaio 2007 – Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha preso la sua prima decisione atta a far fronte al sempre crescente numero di casi pendenti dinanzi alla Corte europea dei diritti dell’uomo, 89000 alla fine di settembre 2006. Sulla base del rapporto che il Gruppo di Saggi (*) ha presentato al Comitato dei Ministri, i Rappresentanti dei Ministri: hanno invitato l’Assemblea parlamentare, il Commissario per i diritti umani, il Segretario Generale e il Comitato direttivo per i diritti umani a partecipare alla riflessione sulle proproste del Gruppo dei Saggi, hanno accolto favorevolmente la proposta del colloquio che sarà organizzato a San Marino, il 22 e 23 marzo 2007, sugli sviluppi futuri della Corte europea dei diritti dell’uomo, come punto di partenza per una discussione multidisciplinare più ampia a livello europeo, hanno invitato gli Stati membri a considerare la possibilità di avviare alcuni dibattiti sul rapporto del Gruppo di Saggi a livello nazionale, hanno concordato di riesaminare la questione in occasione della 117ª Sessione ministeriale a maggio 2007 sulla base degli scambi di parere che avranno luogo, così da poter definire i primi orientamenti per una riforma sostenibile atta a garantire un buon funzionamento del sistema. L’entrata in vigore del Protocollo 14 alla Convenzione rappresenta un presupposto indispensabile per le riforme proposte dal Gruppo di Saggi. Nella sua risposta alla raccomandazione 1756 dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa adottata ieri, il Comitato dei Ministri ha sottolineato che è estremamente incresciosa e preoccupante la mancata ratifica da parte della Duma russa del Protocollo n. 14 alla Convenzione, nonostante la determinazione mostrata in tal senso da tutti gli Stati membri al Vertice di Varsavia. Nonostante questa grave battuta d’arresto, per la quale la Russia è stata esortata ad agire quanto prima, il Comitato dei Ministri continuerà a mantenere tra le sue priorità il consolidamento del sistema di tutela dei diritti umani offerto dalla Convenzione. .  
   
   
FINE DELLA VISITA IN BIELORUSSIA, IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO D’EUROPA ESORTA A UN MAGGIORE DIALOGO, NUOVA COOPERAZIONE E AZIONI POSITIVE PER USCIRE DALL’ISOLAMENTO  
 
Strasburgo, 22 gennaio 2006 – Nella giornata conclusiva della sua visita di due giorni in Bielorussia (18-19 gennaio 2007), il presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa René van der Linden ha esortato ad azioni positive per la creazione di una nuova cooperazione con la Bielorussia che metta fine al suo isolamento. “Sento una maggiore volontà da parte delle autorità ad avvicinarsi alle strutture europee, in partcolare al Consiglio d’Europa e all’Unione europea”, ha dichiarato il Presidente. Durante i suoi incontri con il presidente della Camera dei Rappresentanti Vladimir Konoplev e con il ministro degli Affari esteri Sergey Martynov, il Presidente ha richiesto il rilascio di tutti prigionieri che scontano una pena per presunte ragioni politiche e ha offerto una possibilità di dialogo con la Bielorussia, basato, però sul rispetto e sull’attuazione dei valori del Consiglio d’Europa come la libertà di espressione, l’organizzazione di elezioni libere ed eque e l’abolizione della pena di morte. Nel ribadire alle autorità che ogni paese ha bisogno di una forte opposizione per assicurare il buon funzionamento del sistema politico, così come di una solida società civile, il Presidente ha esortato a un maggiore dialogo tra le forze politiche nel paese. René van der Linden ha incontrato, inoltre, alcuni membri dell’opposizione, tra cui Alexander Milinkievich e Irina Kozulin, moglie del leader dell’opposizione imprigionato Aleksandr Kozulin, e alcuni rappresentanti della società civile e delle Ong. Insieme hanno concordato che si tratta di un momento propizio per una visita politica di alto livello che hanno considerato come un’azione positiva per la promozione dello sviluppo democratico. Il Presidente ha proprosto diverse azioni per la promozione dei valori del Consiglio d’Europa in Bielorussia e per facilitare e intensificare il contatto diretto tra le persone: L’invio di esperti per la realizzazione di una valutazione indipendente sui presunti prigionieri politici in Bielorussia. L’apertura di un ufficio del Consiglio d’Europa a Minsk, come richiesto dall’Assemblea. L’intensificazione degli scambi tra studenti bielorussi e studenti provenienti da altri paesi e la semplificazione delle procedure per i visti. L’utilizzo dei meccanismi del Consiglio d’Europa, come la Commissione di Venezia, il suo organo di esperti indipendenti in diritto costituzionele e il Comitato per la prevenzione della tortura. Alla fine della visita, René van der Linden si è rivolto agli studenti dell’Università di stato bielorussa e ha incontrato alcuni eminenti leader religiosi. .  
   
   
RINVIATO IL RINNOVO DELLA COMPOSIZIONE DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI EUROPEE  
 
 Strasburgo, 22 gennaio 2007 - Il Parlamento europeo ha deciso di prorogare a titolo eccezionale e temporaneo la composizione nominativa attuale delle commissioni e delle sottocommissioni parlamentari. Ai deputati bulgari e rumeni sono attribuiti, in qualità di membri titolari, i posti già riservati agli osservatori in seno a tali organi. Il rinnovo della composizione delle commissioni dovrebbe aver luogo in occasione della sessione che si terrà dal 31 gennaio al 1° febbraio 2007. . .  
   
   
SOCIETÀ DI REVISIONE: CONSULTAZIONE SUI REGIMI DI RESPONSABILITÀ LA COMMISSIONE EUROPEA PRESENTA QUATTRO STRATEGIE POSSIBILI  
 
Bruxelles, 22 gennaio 2007 - La Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica sull’opportunità di modificare i regimi di responsabilità dei revisori nell’Ue e sulle possibili strategie per mettere in pratica questa riforma. La consultazione è stata avviata dopo la diffusione di uno studio indipendente sull’impatto economico degli attuali regimi di responsabilità e sulla situazione in materia di assicurazione negli Stati membri. La Commissione ha presentato quattro opzioni e ha invitato le parti interessate a comunicare il loro punto di vista sui vari aspetti della questione entro il 15 marzo 2007. Il commissario responsabile per il mercato interno e i servizi, Charlie Mccreevy, ha dichiarato: “I ricorsi contro i revisori tendono ad aumentare, ma spesso questi non sono in grado di sottoscrivere un’assicurazione che copra sufficientemente i rischi a cui sono esposti. Esiste, quindi, il reale pericolo che una delle quattro principali società di revisione, le cosiddette “Big Four”, sia esposta ad un’azione legale che minacci la sua esistenza. Abbiamo a disposizione numerosi mezzi per migliorare la situazione: alcuni Stati membri hanno già stabilito un tetto massimo alla responsabilità dei revisori, mentre altri stanno introducendo una responsabilità proporzionale, accompagnata da alcune limitazioni riguardanti i soggetti che possono agire contro di loro. Tuttavia, tenuto conto delle differenze tra i mercati nazionali, non esiste probabilmente un approccio unico che convenga a tutti. Desidero avviare un dibattito approfondito sulle possibili strategie e incoraggio le parti interessate a comunicarci il loro punto di vista”. Strategie possibili Nell’ottobre del 2006, la Commissione ha pubblicato i risultati di uno studio sull’impatto economico realizzato da un consulente esterno, London Economics. Sulla base di questo studio, l’esecutivo invita le parti interessate a esprimere il loro parere su quattro possibili scenari di riforma dei regimi di responsabilità dei revisori: L’introduzione a livello europeo di un tetto massimo (opzione che potrebbe rivelarsi difficile da realizzare). La creazione di un tetto basato sulle dimensioni della società controllata, determinato in funzione della capitalizzazione in borsa. La messa a punto di un tetto calcolato sulla base di un multiplo degli onorari fatturati dalle società ai clienti. L’introduzione, da parte degli Stati membri, del principio della responsabilità proporzionale, che renderebbe le parti responsabili solo della frazione di perdite corrispondente al proprio operato. La Commissione ha anche pubblicato una panoramica della situazione giuridica negli Stati membri. .  
   
   
PIÙ DONNE IN POLITICA  
 
Strasburgo, 22 gennaio 2007 - Con il recente allargamento Ue, la presenza delle donne nel Parlamento ha subito un leggero calo. Il Parlamento rivendica l´importanza della parità fra uomini e donne nelle decisioni politiche e si appella ai gruppi politici affinché incentivino la piena partecipazione delle donne alla vita pubblica. L´aula ha tuttavia respinto la proposta di invitare i partiti politici europei a provvedere affinché nelle loro liste per ogni organo collettivo venga introdotto un sistema obbligatorio di quote. Adottando la relazione di Anna Záborská (Ppe/de, Sk), il Parlamento afferma che la rivendicazione circa la parità fra uomini e donne «deve concretizzarsi in un´impostazione pratica che non opponga le donne agli uomini», affinché l´integrazione della dimensione di genere comporti sviluppi positivi per entrambi i sessi. Questa integrazione, è tuttavia precisato, non può sostituire politiche specifiche miranti a rimediare a situazioni risultanti da disparità uomo-donna. In proposito, ricorda che le politiche specifiche finalizzate alla promozione della parità tra i sessi e all´integrazione della dimensione di genere sono complementari e, pertanto, vanno condotte di pari passo per conseguire l’obiettivo della parità fra uomini e donne. La relazione rileva inoltre che l’integrazione della dimensione di genere postula che la parità di trattamento tra uomini e donne occupi «una posizione centrale» in tutte le attività, quali la definizione delle politiche, la ricerca, la rappresentanza, il dialogo, la legislazione, l’attribuzione di risorse o l’attuazione e la verifica degli scadenzari di programmi e progetti. I deputati insistono poi sul rilevante ruolo che i gruppi politici possono svolgere per incentivare, appoggiare e rendere possibile la piena partecipazione delle donne nella vita pubblica. In particolare, tramite l´applicazione e la valutazione dell´integrazione della dimensione di genere nell´ambito dei loro programmi e attività, nonché incoraggiando una maggiore partecipazione delle donne alle elezioni al Parlamento europeo e ai parlamenti nazionali. Con 174 voti favorevoli, 240 contrari e 3 astensioni, il Parlamento ha soppresso i paragrafo che invitava i partiti politici di tutta Europa «a provvedere affinché nelle loro liste per ogni organo collettivo venga introdotto un sistema obbligatorio di quote». Per quanto riguarda la presenza di donne nell´amministrazione del Parlamento europeo, deplorando che vi siano solo due Direttrici generali (tra cui un´italiana, ndr), la relazione «sprona le donne a prospettare seriamente una loro candidatura a posti di responsabilità». D´altra parte, è lamentato il fatto che lo Statuto dei funzionari delle Comunità non preveda misure sufficienti riguardo alla conciliazione della vita familiare e professionale ed è chiesto che si tenga conto della prospettiva di genere nel bandire i posti vacanti all´interno delle istituzioni dell´Ue. Background - Le deputate al Parlamento europeo - Dal 1979 si è osservata una costante progressione della percentuale di donne membri del Parlamento europeo. Tale percentuale è passata dal 17,5% al 30,46% (ottobre 2006). L´adesione di Bulgaria e Romania ha tuttavia portato ad una leggera flessione della presenza femminile, che scende al 30,44%. Per quanto riguarda il nostro Paese, le italiane presenti oggi al Parlamento europeo sono solo 14 su un totale di 78 deputati (17,95%). Sempre meglio di Cipro e Malta che non hanno nessuna rappresentante donna, e della Polonia che conta 7 donne su 54 deputati (poco meno del 13%), ma molto al di sotto delle percentuali svedese che - record europeo - è pari al 52,63%, estone e lituana (50%), oppure olandese (44,44%), slovena (42,86%) e francese (42,31%). La Germania conta 32 donne su 99 deputati (32,32%), il Regno Unito 20 su 78 (25,64%) e la Spagna 18 su 54 (33,33%). .  
   
   
IL SEGRETO DEL SUCCESSO DEL 6PQ IN GERMANIA  
 
 Bruxelles, 22 gennaio 2007 - La Germania ha colto l´opportunità di riflettere sugli importanti risultati conseguiti nell´ambito del Sesto programma quadro (6Pq) in occasione della manifestazione per il lancio nazionale del 7Pq, svoltasi a Bonn il 15 e 16 gennaio. La Germania si classifica al primo posto fra tutti i paesi partecipanti al 6Pq. Le ultime statistiche fornite dalla Commissione europea indicano 7 449 partecipazioni tedesche a 3 027 contratti nell´ambito del 6Pq, con un contributo complessivo comunitario ai partecipanti tedeschi di circa 2,3 Mrd Eur. In generale, i ricercatori tedeschi hanno preso parte all´82% dei progetti del 6Pq, ricevendo quasi il 19% del bilancio totale destinato al programma quadro. Le proposte cui ha aderito la Germania hanno inoltre registrato un tasso di successo del 24%, un dato significativamente più elevato rispetto alla media dell´Ue, pari al 18%. Questi risultati non giungono inaspettati se si considera quanto il paese investa in favore della ricerca nazionale. In base ai dati preliminari pubblicati da Eurostat per il 2005, la Germania è uno dei maggiori investitori nella ricerca in Europa, con una spesa pari al 2,51% del proprio Pil a favore della ricerca e sviluppo (R&s). Per il 2007 il governo tedesco intende portare i propri finanziamenti destinati alla ricerca a 10 Mrd Eur. Tuttavia, il segreto del successo tedesco nel 6Pq non si basa solo sugli investimenti, ma sulla natura dell´organizzazione nazionale di ricerca, secondo quanto affermato da Klaus Uckel del ministero federale tedesco per l´Istruzione e la ricerca (Bmbf). «La nostra attenzione è stata rivolta alla creazione di eccellenza», ha dichiarato al Notiziario Cordis, spiegando che ai ricercatori è stato offerto l´accesso ad un´assistenza continua in termini di istituzioni e progetti, a livello di Länder (regioni), federale o comunitario. L´approccio della Germania in materia di finanziamenti diverge alquanto da quello degli altri Stati membri. Uckel ha citato ad esempio il Regno Unico, dove i ricercatori non possono chiedere finanziamenti nazionali nel caso in cui siano disponibili risorse a livello comunitario. «Non era nostra intenzione esasperare i nostri scienziati dicendo: "otterrete a livello nazionale solo i finanziamenti che non potete ottenere a livello comunitario"», ha affermato Uckel. Ha poi sottolineato i potenziali pericoli di isolare i finanziamenti nazionali insiti in una politica di questo tipo. «Ciò potrebbe scatenare una richiesta ancora più elevata di risorse a titolo del bilancio del programma quadro, e provocare in generale l´indebolimento dell´eccellenza scientifica: perché, cosa faranno questi scienziati se le loro proposte a livello comunitario non verranno accettate o se i finanziamenti comunitari si esauriscono?», si è chiesto. Il meccanismo tedesco di finanziamento «aperto» è molto più vantaggioso, ritiene Uckel, dal momento che aiuta a formare i ricercatori, facendo acquisire loro l´esperienza di cui hanno bisogno nel rispettivo campo di specializzazione, nonché la necessaria familiarità con la sottile arte di chiedere sovvenzioni. «Diciamo sempre che è un buon allenamento per i giovani ricercatori impratichirsi con domande di sovvenzioni presentate dapprima a livello nazionale e poi sulla base dell´esperienza acquisita, per capire se sono in grado di andare avanti e richiedere un contributo comunitario», ha spiegato. Un altro aspetto importante del successo della partecipazione della Germania al 6Pq è stato quello di garantire sia un´agenda nazionale della ricerca congruente con le azioni a livello comunitario che la situazione inversa. «Stiamo realmente cercando di pervenire alla coerenza fra i programmi nazionali e quelli comunitari. Quando elaboriamo le aree tematiche nazionali, esaminiamo attentamente il programma quadro dell´Ue», ha dichiarato Uckel. «In tal modo, coloro che sono interessati a partecipare ai progetti conoscono già in anticipo quali sono i nostri piani e che cosa figura nell´agenda a livello nazionale e comunitario». L´allineamento delle aree tematiche nazionali e comunitarie sembra essere stato ripagato. Secondo Uckel, la Germania ha registrato tassi di successo superiori alla media europea in quasi tutte le aree tematiche del 6Pq, ad eccezione della qualità e sicurezza alimentare. La Germania è inoltre riuscita a coinvolgere l´industria con maggiore successo rispetto agli altri paesi partecipanti. Secondo le ultime statistiche, il numero delle industrie tedesche che hanno partecipato al 6Pq è equiparabile a quello delle università e degli istituti pubblici di ricerca. «Il fatto che le industrie partecipino in egual misura dimostra che lo scambio o il trasferimento di conoscenza è un aspetto molto positivo in Germania», ha dichiarato Uckel. Durante la pianificazione del 7Pq, gli attori dell´industria tedesca hanno chiesto che si prestasse maggiore attenzione alle esigenze e agli interessi dell´industria. «Questi dati dimostrano comunque come il programma quadro abbia già suscitato l´interesse dell´industria tedesca. Il settore stesso non aveva un?idea precisa del proprio livello di partecipazione. È molto soddisfatto di questi indicatori», ha fatto presente Uckel. Egli ritiene che le cifre incoraggeranno ulteriormente i partner industriali a partecipare al programma. Ad aiutare il ministero dell´Istruzione e della ricerca a diffondere la conoscenza delle opportunità di finanziamento comunitarie è la rete tedesca dei Punti di contatto nazionali (Pcn), che è arrivata a coprire sia le aree tematiche che le aree orizzontali del programma quadro. Uckel ritiene che la rete abbia offerto una preziosa collaborazione nell´aiutare i candidati a trovare la strada giusta nella complessa procedura per richiedere i finanziamenti, fornendo il proprio sostegno su ogni aspetto, dalle questioni giuridiche e relative ai diritti di proprietà intellettuale (Dpi) alla stesura delle risposte agli inviti a presentare proposte. La rete dei Pcn ha anche contribuito in misura significativa alle discussioni riguardo alla strutturazione e ai contenuti del 7Pq. «Il ministero ha seguito un approccio dal basso verso l´alto al fine di ottenere un riscontro sulle priorità tematiche e sull´esperienza dei partecipanti al programma quadro. Grazie a questo riscontro, la Germania è stata in grado di proporre suggerimenti per semplificare le procedure di richiesta nell´ambito del 7Pq», ha spiegato Uckel. Per quanto riguarda il 7Pq, Uckel ha affermato che la Germania, uno degli Stati membri più grandi, dovrebbe cercare di aiutare i paesi più piccoli dell´Unione a partecipare al programma quadro. «In quanto grande paese industriale, la Germania ha una responsabilità sociale verso i nuovi Stati membri», ha dichiarato. Già nel corso del 6Pq, il ministero aveva istituito un punto di contatto per i paesi in via di adesione e per i ricercatori e gli istituti tedeschi che sono interessati a collaborare con partner dei nuovi Stati membri e dei paesi prossimi all´adesione. Per quanto riguarda la partecipazione della stessa Germania, Uckel si dichiara fiducioso che il suo paese manterrà risultati ottimali, riuscendo ad aggiudicarsi un numero maggiore di contratti. In considerazione del numero di ricercatori che ha partecipato ai seminari in occasione della manifestazione per il lancio del 7Pq, la Germania sembra pronta per un altro programma quadro di successo. Per ulteriori informazioni sull´andamento della R&s in Germania consultare: http://www. Bmbf. De/en/index. Php .  
   
   
NO ALLA PENA DI MORTE. LIBERARE LE INFERMIERE BULGARE  
 
Strasburgo, 22 gennaio 2007 - Prendendo spunto dalla condanna alla pena capitale inflitta da un tribunale libico a cinque infermiere bulgare, il Parlamento ribadisce la radicale opposizione alla pena di morte. La risoluzione adottata dall´Aula sollecita l´annullamento del verdetto, si appella al Colonnello Gheddafi affinché assicuri il rilascio degli operatori sanitari e, in caso contrario, chiede alla Commissione e al Consiglio di prendere in considerazione una revisione della politica comune di impegno con la Libia. Adottando la risoluzione comune sostenuta da tutti i gruppi politici esclusi Ind/dem e Its (con 567 voti favorevoli, 1 contrari e 7 astensioni), il Parlamento ribadisce «la sua radicale opposizione alla pena di morte» e ricorda che l´Unione europea ritiene che l´abolizione della pena di morte «contribuisca al rafforzamento della dignità umana e al progressivo sviluppo dei diritti umani». Sottolinea, inoltre, che l´Unione europea è andata oltre questo impegno e sostiene l´abolizione della pena capitale nei paesi terzi. Il 9 febbraio 1999 le autorità libiche hanno arrestato alcuni operatori sanitari bulgari che lavoravano presso l´ospedale "Al-fatih" di Bengasi (sei cittadini bulgari, un cittadino palestinese e nove cittadini libici), accusandoli di aver volontariamente infettato con il virus Hiv centinaia di bambini. Sottoposte a diversi processi, queste persone sono state condannate a morte il 19 dicembre 2006. Il Parlamento deplora tale verdetto ed esprime nuovamente la sua seria preoccupazione per quanto concerne la base sulla quale gli imputati sono stati processati, il loro trattamento durante il periodo di detenzione e i lunghi ritardi nel processo. Esorta le autorità libiche a adottare le misure necessarie per rivedere e annullare la condanna alla pena capitale e ad aprire la strada a una tempestiva soluzione del caso su una base umanitaria, «rispettando in tal modo i prerequisiti necessari per il proseguimento della politica comune di impegno nei confronti della Libia». Al riguardo invita il Colonnello Gheddafi «a esercitare i suoi poteri e ad assicurare urgentemente il rilascio degli operatori sanitari arrestati». Ma esorta anche la Commissione e il Consiglio a intervenire presso il governo libico, al fine di assicurare la tempestiva liberazione degli operatori sanitari detenuti in carcere. In mancanza di una soluzione positiva del caso, il Parlamento chiede che sia presa in considerazione «una revisione della politica comune di impegno con la Libia in tutti i settori interessati che l´Unione ritenga opportuni». Il Parlamento invita infine la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri a continuare a fornire assistenza per l´attuazione del Piano d´azione per la lotta all´Hiv e a sostenere il Fondo internazionale per Bengasi, «al fine di alleviare le sofferenze dei bambini infetti e delle loro famiglie e di aiutare le autorità libiche a prevenire e a contrastare la diffusione del contagio da Hiv nel paese». . .  
   
   
VIDEOCONFERENZA CON IL SOCIAL FORUM DI NAIROBI OGGI ALLE ORE 14.30  
 
Trento, 22 gennaio 2007 – Il mondo “altro” che in tanti sognano – un mondo senza fame, senza conflitti, più equilibrato e più giusto di quello in cui viviamo – si insedierà nei prossimi giorni a Nairobi, la capitale del Kenya che ospiterà i lavori del World Social Forum 2007. L’evento – il più grande di questo genere, che vede la presenza di migliaia di associazioni e organismi internazionali, ma anche di delegazioni ufficiali dei tanti paesi aderenti e di amministrazioni locali – sarà seguito com’è noto da un team trentino, che garantirà la diretta e la web tv dei lavori. Lunedì prossimo, 22 gennaio, nella sala stampa del Palazzo della Provincia, in pazza Dante a Trento, si terrà alle ore 14. 30 una videoconferenza tra Nairobi e Trento, per dibattere alcuni dei temi del Social forum anche legati all’impegno trentino sul versante della solidarietà internazionale. In collegamento da Trento ci saranno il presidente della Provincia autonoma Lorenzo Dellai e i rappresentanti della galassia delle associazioni trentine impegnate nel campo della cooperazione allo sviluppo; a Nairobi ci saranno invece l’assessore provinciale alla solidarietà internazionale Iva Berasi, che poterà al Wsf la complessa esperienza del Trentino, territorio all’avanguardia per politiche di settore, assieme ad alcuni altri relatori, trentini e non (probabile la presenza del viceministro agli affari esteri Patrizia Sentinelli e dell’on. Mario Raffaelli, delegato del Governo italiano per la Somalia). L’evento, così come gli altri lavori del Forum, saranno naturalmente visibili on-line al sito www. Worldsocialforum. Tv che inizierà a trasmettere gli aggiornamenti sul Wsf proprio da oggi. . . .  
   
   
NASCE IN VENETO UN “MEGA PROGETTO” DI E-DEMOCRACY  
 
 Venezia, 22 gennaio 2007 - il Veneto sta imprimendo una forte accelerazione al coinvolgimento dei cittadini nella vita istituzionale attraverso l’utilizzo di strumenti informatici. La più rilevante iniziativa mai realizzata in questo senso è denominata Ven. E-d – Veneto E-democracy, ed ha visto la collaborazione e la partecipazione della Giunta regionale, del Consiglio regionale e della Provincia di Rovigo, con il cofinanziamento del Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione – Cnipa. Il Progetto sarà presentato martedì prossimo 23 gennaio 2007 alle ore 11. 00 a palazzo Balbi, sede della Giunta regionale a Venezia nel corso di una Conferenza Stampa cui parteciperanno il Presidente del Consiglio regionale Marino Finozzi, gli Assessori regionali Fabio Gava e Isi Coppola, ed il Presidente della Provincia di Rovigo Federico Saccardin. In particolare verranno illustrati quattro casi reali di partecipazione di cittadini, enti, associazioni ed imprese, in particolare nella realizzazione e valutazione del bilancio sociale regionale, di quello della Provincia di Rovigo; dei Tavoli di partenariato e di concertazione; del Progetto Terzo Veneto. .  
   
   
UE:"MATRIOSCA",INCONTRO A TRIESTE PER RAFFORZARE E DEFINIRE LE POSSIBILI NUOVE COOPERAZIONI IN UN´AMPIA AREA (ADRIA ALPE PANNONIA/AAP) CHE RACCOGLIE TERRITORI DI ITALIA, AUSTRIA, SLOVENIA, CROAZIA, UNGHERIA E SERBIA.  
 
 Trieste, 22 gennio 2007 - "Nato" a metà 2005, affronterà la prossima settimana a Trieste - mercoledì 24 gennaio, ore 14. 30, Stazione Marittima - il primo confronto politico e tecnico (con l´analisi di un Libro Bianco) il Progetto "Matriosca Aap", promosso dalla Ue con l´iniziativa Interreg Iiib Cadses, per definire le possibili nuove cooperazioni in un´ampia area (Adria Alpe Pannonia/aap) che raccoglie territori di Italia, Austria, Slovenia, Croazia, Ungheria e Serbia. "Matriosca", giunta a circa metà del suo lavoro (il progetto, interamente finanziato da risorse Ue e statali, si chiuderà a fine 2007), ha in particolare approfondito gli assetti istituzionali legati allo sviluppo dell´Euroregione e proprio nella "Conferenza politica" della prossima settimana a Trieste sarà questo uno dei temi su si centrerà la discussione tra i partner aderenti al progetto. Partecipano infatti a "Matriosca", accanto a Friuli Venezia Giulia e Stiria (responsabile del progetto), il Veneto, i Laender austriaci di Carinzia e Burgenland, la Slovenia, le Regioni Istriana e di Koprivnica (Croazia), le Contee ungheresi di Baranya, Gyor-moson-sopron, Somogy, Tolna, Vas e Zala, le Regioni "osservatori" di Varazdin (sempre Croazia) e della Vojvodina (Provincia autonoma serba, al confine con Ungheria, Croazia e Romania). Il progetto costituisce un laboratorio di riflessione che mira a costituire una "rete di conoscenza" a livello politico, amministrativo e tecnico fra i territori coinvolti: attraverso l´analisi ed il confronto delle diverse tipologie di attività di cooperazione sin qui realizzate, così come delle future prospettive di sviluppo, si vogliono infatti individuare le strategie per rilanciare le potenzialità economiche, sociali e culturali di quest´area e, nel contempo, verificare la possibilità della costituzione di una struttura istituzionale di cooperazione. "Matriosca" è articolato in più fasi di lavoro: dall´indagine dei dati socio-economici dei territori interessati (affidata al Burgenland) all´approfondimento del quadro giuridico-istituzionale che in ciascuna regione partner regola la competenza statale, regionale e locale in materia di cooperazione territoriale (la regia è della Slovenia), dall´attività di informazione e comunicazione (Stiria) alla costituzione di gruppi di lavoro tematici (Contee magiare), all´elaborazione degli orientamenti per una cooperazione rafforzata tra i territori partner. Quest´ultima sezione di lavoro, con la responsabilità della Regione Friuli Venezia Giulia, porterà all´attenzione della conferenza di Trieste le sue prime analisi, affidate ad una bozza di "Libro Bianco" sulle possibili strategie di integrazione, anche alla luce del Regolamento Ue del luglio 2006 sui Gruppi europei di cooperazione territoriale (Gect). .  
   
   
FORUM REGIONI E DELLE PROVINCE EUROPEE: "STRUMENTI, PERCORSI E STRATEGIE PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO E LA VALORIZZAZIONE DEI PAESAGGI"  
 
Villa San Giovanni, 22 gennaio 2007 - L´assessore regionale all´Urbanistica ed al Governo del Territorio Michelangelo Tripodi ha presieduto il 19 gennaio all´hotel Altafiumara di Villa San Giovanni, il Forum delle Regioni e delle Province europee su "Strumenti, percorsi e strategie per il governo del territorio e la valorizzazione dei paesaggi" promosso dall´Assessorato regionale all´Urbanistica e al governo del territorio col patrocinio del Ministero dei Beni e attività culturali. Tripodi, parlando ai numerosi tecnici ed esperti giunti da varie regioni d´Italia oltre che dalla Spagna, dalla Romania e dalla Francia - è scritto in una nota dell´ufficio stampa della Giunta regionale -, ha voluto ricordare il cammino fatto dalla Regione Calabria con la legge Urbanistica e con le politiche di tutela e valorizzazione del territorio per sconfiggere quella cultura che ha dominato fino ad ora di cementificazione selvaggia e speculazione edilizia. "L´abbattimento dell´ecomostro di Stalettì - ha detto Tripodi - è stato il primo segnale di questa nuova fase ma già la Giunta regionale calabrese ha deliberato altri interventi di demolizione di edifici abusivi e le relative opere di riqualificazione delle aree interessate". Il Forum è stato un momento di confronto e di discussione con le altre realtà locali per dare avvio ad una politica stabile e organica del territorio così come vuole la Carta calabrese del paesaggio che ha introdotto anche l´Osservatorio. "Abbiamo gettato le basi - ha aggiunto l´assessore Tripodi - per passare ad una seconda e più fitta fase di lavoro e da questo Forum sono certo che trarremo stimoli interessanti per continuare a progettare e ripensare il futuro di questa Calabria e del suo territorio" Dunque, una giornata di lavoro che ha visto anche la partecipazione del direttore generale della Recep, la Rete europea degli enti territoriali per l´attuazione della Convenzione europea del paesaggio, Riccardo Priore, per rilanciare una nuova politica del paesaggio. La Calabria vuole essere dunque un punto di riferimento non solo per i 409 Comuni calabresi che dovranno rivedere i propri strumenti urbanistici, ma anche per le altre nazioni con cui ripensare, insieme, una nuovo contesto di vita dei cittadini per capire come il progetto architettonico si misura con il paesaggio. . . .  
   
   
SEMINARIO “LA POLITICA DI COESIONE EUROPEA IN VALLE D´AOSTA: I NUOVI PROGRAMMI PER IL 2007/2013”  
 
Aosta, 22 gennaio 2007 – La Presidenza della Regione informa che martedì 23 gennaio prossimo, alle ore 9, nel salone delle manifestazioni di Palazzo regionale, ad Aosta, si terrà il seminario “La politica di coesione europea in Valle d’Aosta: i nuovi programmi per il 2007/2013”. Nel corso dell’evento, che sarà aperto dal presidente della Regione, on. Luciano Caveri, saranno presentati, dai responsabili delle strutture regionali competenti, i programmi “Competitività regionale”, “Occupazione”, “Sviluppo rurale”, “Cooperazione territoriale” e di cooperazione Stato-regione mediante i nuovi Accordi di programma. Questo importante momento di confronto partenariale – che segue quello tenutosi il 20 marzo 2006, ad Aosta, sulla Strategia unitaria della Valle d’Aosta per il periodo 2007-2013 – riguarderà principalmente gli obiettivi specifici e le priorità considerate nell’elaborazione dei programmi. Nelle settimane seguenti saranno redatte le versioni definitive dei documenti da inoltrare alla Commissione europea. “Il percorso di programmazione per il periodo 2007-2013 – spiega il presidente Caveri – è iniziato a fine anno 2004 con la costituzione di gruppi di lavori appositamente dedicati. Nel corso del 2005, ha già coinvolto numerosi attori del partenariato istituzionale e socio-economico. Tra i mesi di ottobre e dicembre 2006, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato il riparto delle risorse destinate all’Obiettivo ‘Competitività e Occupazione’ e al Fondo per le aree sottoulitizzate – assegnando alla Valle d’Aosta circa 140 milioni di euro – nonché al programma di Sviluppo rurale – 98 milioni di euro circa per la nostra Regione – e all’Obiettivo ‘Cooperazione territoriale’. La fase di concertazione strategica tra le Amministrazioni centrali e le Regioni si è conclusa il 22 dicembre 2006 con l’approvazione del Quadro strategico nazionale da parte della Conferenza unificata e del Comitato interministeriale per la programmazione economica. ” .  
   
   
PENSARE LE CITTA´ GUARDANDO ALL´EUROPA SE NEÈ PARLATO AL CONVEGNO SU PIATTAFORME TRANSREGIONALI DELL´AQUILA  
 
 L´aquila, 22 gennaio 2007 - "Pensare" le città e il territorio urbano come motori dello sviluppo, ma anche come propulsori e attori di politiche e azioni per la crescita della coesione, in una logica di evoluzione inclusiva, equa e solidale. Qualcuno, questi pensieri li ha già avuti, qualcuno li ha già realizzati, qualcun altro, come l´Abruzzo, sta tentando di affermarli. A tutti, per un confronto costruttivo, ha dato appuntamento il 19 gennaio, al Forte spagnolo dell´Aquila, il forum di due giorni "Piattaforme transregionali e piani strategici delle città Abitare città e territori tra competitività e coesione", organizzato dall´assessorato ai Lavori pubblici della Regione. Ed è stato proprio l´assessore regionale al ramo, Mimmo Srour, ad aprire i lavori della prima giornata. Un intervento, il suo, che è stato un excursus sulle caratteristiche naturali e sulle vocazioni dei centri abruzzesi ma anche un suggerimento su ciò che il territorio deve fare per "aprirsi" al Mondo. "La felice posizione geografica della nostra regione - ha detto, infatti, Srour - ci consente di essere protagonisti principali nell´ambito della politica economica del sud del Mediterraneo e di tutti quei Paesi che ruotano intorno a noi. Abbiamo, però, bisogno di un porto per poter assurgere al ruolo di ´porto´ per eccellenza. Ma abbiamo altresì necessità di un aeroporto, di strade ed autostrade. Per fortuna - ha aggiunto rivolto al presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, seduto al tavolo dei relatori - abbiamo come Governatore una persona che ha colto in pieno l´importanza dell´aspetto infrastrutturale e che si è sin da subito attivato per cercare di recuperare il gap con le altre regioni italiane". L´assessore Srour ha fatto riferimento alla maturanda programmazione strategica dello sviluppo per il periodo 2007-2013 che si prevede, se non epocale, quantomeno decisiva. Nel delineare l´evolversi dei lavori del convegno, Srour ha suggerito di creare un sistema Abruzzo, eliminando la dicotomia tra centri montani e centri costieri, tra città grandi e borghi. Infine, ha lanciato due sfide, l´innovazione e il social housing. "Stiamo facendo i conti - ha concluso Srour - con una nuova povertà. Sono convinto che se, qualora non si possa proprio evitare, la povertà debba rappresentare solo una breve fase della vita di una persona. Assolutamente no, tutta la sua esistenza ed anche quella dei figli". Dopo l´introduzione dell´assessore, i lavori sono entrati nel vivo sul tema "Lo stato dell´arte" , con le testimonianza di accademici dei vari atenei italiani. Assente per improvvisi impegni il ministro alle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, è stato Gaetano Fontana, capo Dipartimento per la programmazione ed il coordinamento dello sviluppo del territorio dello stesso Ministero, a fare il punto sulla situazione. .  
   
   
CONSIGLIO DEI MINISTRI APPROVA DDL COSTITUZIONALE SU "DISTACCO-AGGREGAZIONE DI COMUNI E PROVINCE"  
 
 Ancona, 22 gennaio 2007 - La Conferenza dei Presidenti delle Regioni ha ricevuto il testo del disegno di legge costituzionale approvato dal Consiglio dei Ministri. Si tratta di un Articolo unico (´Disposizioni in tema di distacco ´aggregazione di Comuni e Province´). Questo il testo: ´Il secondo comma dell´articolo 132 della Costituzione e` cosi` sostituito: ´Si puo` con legge della Repubblica, sentiti i Consigli regionali interessati, consentire che Province e Comuni siano staccati da una Regione ed aggregati ad un``altra. La relativa iniziativa e` preceduta dalla richiesta della Provincia o del Comune, previa approvazione delle rispettive popolazioni secondo le norme dei propri statuti. Per il passaggio di una Provincia ad un´altra Regione, la richiesta deve essere inoltre approvata, mediante referendum, dalla maggioranza delle popolazioni di ciascuna delle Regioni interessate. Per il passaggio di uno o piu` Comuni da una Provincia ad un´altra appartenente a diversa Regione, la richiesta deve essere invece approvata, mediante referendum, dalla maggioranza delle popolazioni di ciascuna delle due Province interessate. ´ Lo rende noto il presidente della giunta regionale Gian Mario Spacca. .  
   
   
MEF: ENTRO MAGGIO UNA PROPOSTA DI DISEGNO DI LEGGE DELEGA PER LA CONTABILITA´ AMBIENTALE  
 
 Roma, 23 gennaio 2007 - Prima riunione oggi presso il Ministero dell´Economia e delle Finanze della Commissione per la contabilità e il bilancio ambientale, istituita dal Ministro Tommaso Padoa-schioppa e presieduta dal Sottosegretario di Stato Paolo Cento. La Commissione ha deciso di organizzare lo svolgimento dei futuri lavori attraverso quattro gruppi che avranno il compito di presentare una prima relazione sui seguenti punti: schema di disegno di legge delega per l´introduzione della contabilità ambientale nel bilancio dello Stato; valutazione dei dati e dei sistemi statistici in materia di contabilità ambientale; connessione del sistema di finanza pubblica nazionale ed europea con la contabilità ambientale, elaborando una particolare valutazione sull´applicazione del Protocollo di Kioto e sui cambiamenti climatici in Europa; monitoraggio relativo alle esperienze degli enti locali in materia di applicazione di contabilità e bilancio ambientale. Nel corso della prima riunione della Commissione è stato inoltre confermato l´impegno a predisporre la proposta di disegno di legge delega per l´introduzione della contabilità ambientale entro il prossimo maggio. .  
   
   
P.A.: DIRIGENTI, SÌ A VALUTAZIONE, MA CON AUTONOMIA RESPONSABILE  
 
Roma, 22 gennaio 2007 – I dirigenti pubblici accettano la sfida della valutazione e rilanciano chiedendo – come ha fatto il 18 gennaio il neo-costituito Coordinamento delle Associazioni dei Dirigenti delle P. A. , nella sua prima iniziativa pubblica – di attuare una vera riforma della Pubblica amministrazione. Mentre si discute sulla possibilità di licenziare i dipendenti pubblici scarsamente produttivi e di fare ricorso ad una nuova autorità di valutazione, i dirigenti della P. A. (sono oltre 21 mila) chiedono alla politica strumenti per rendere effettiva l’autonomia gestionale, sancita sulla carta sin dal 1993. È la richiesta saliente del Coordinamento, che ha presentato un pacchetto di 5 proposte, illustrate ai rappresentanti del Governo, delle istituzioni e della politica in un convegno svoltosi con il patrocinio di entrambe le Camere, aperto dal presidente del Senato, Franco Marini, cui sono intervenuti Renzo Lusetti per il presidente Fausto Bertinotti, il ministro Clemente Mastella, il sottosegretario Gian Piero Scanu, i parlamentari Tiziano Treu e Maurizio Sacconi. Sulla giornata di studio è riecheggiato spesso il problema dell’eccessivo ricorso allo spoil’s-system, per il quale si è posta la necessità di evitare che «l’alternanza del Governo non deve creare discontinuità nella P. A. Perché essa è al servizio della collettività, le riorganizzazione permanenti, invece, determinano costi finanziari notevoli, perdite di funzionalità, dispersione del know how individuale e collettivo della dirigenza». Per questo i dirigenti pubblici- con la relazione di Carlo D’orta e gli interventi di Italo Guarente, Pompeo Savarino, Marco Piredda, Vincenzo Di Carlo e Biagio D’ambrosio – hanno sottolineato, con la prima proposta, che «per essere reale la distinzione tra politica e amministrazione, ossia tra indirizzo e gestione, deve esserci una separazione strutturale: da un lato, quindi, un centro snello di elaborazione delle politiche e, dall’altro, centri separati per la gestione, dotate di adeguata autonomia operativa». Anzi, è la seconda proposta, «lo spoil’s system deve essere riportato alla ratio originaria, limitandolo solo alle posizioni di segretario generale, con un meccanismo che restituisca stabilità a tutte le posizioni dirigenziali, con una mobilità limitata (salvo valutazione negativa) solo a parità di livello funzionale e retributivo. Ma, soprattutto, con un massiccio piano di formazione dei dirigenti». La terza proposta riguarda l’autonomia gestionale. I dirigenti hanno lamentato che la prassi ha vanificato i principi della distinzione tra politica e amministrazione e dell’autonomia gestionale della dirigenza, contenuti nella riforma 1992/93. Per questo, «occorre recuperare lo spirito di tale riforma e porre in essere azioni come l’adozione di politiche di spesa selettive, anziché tagli lineari; restituire discrezionalità gestionale al management; snellire il sistema dei controlli evitando sovrapposizioni e ridondanze; escludere responsabilità formali e procedurali a fronte di risultati gestionali positivi». La quarta proposta pone come essenziale la cultura della «misurazione» e «valutazione» nelle Pa per avere più efficienza e servizi di qualità, con l’adozione di strumenti di misurazione e valutazione dell’attività, dei risultati della gestione e delle prestazioni del personale. Prima di tutto bisogna, però, puntare a «ciò che interessa ai cittadini e alle imprese», ossia misurazioni e valutazioni riferite ai servizi resi e alle performance della singola Pa e dei singoli uffici. Insomma, condizionare effettivamente premi e incentivi al personale e agli uffici che conseguono gli obiettivi predeterminati, come avviene nelle aziende. Non ultima, la quinta proposta affronta il problema di un’effettiva semplificazione di regole e procedure. «La persistente ipertrofia del sistema normativo», è stato sottolineato, «è ostacolo di fondo a qualsiasi semplificazione ed al miglioramento dell’efficienza e qualità della Pa». Per questo bisogna semplificare l’ordinamento, eliminare le norme che nel tempo hanno conferito protezione giuridica ad interessi minori e la cui cura può essere restituita ai privati o lasciata alla discrezionalità dell’amministrazione. Ma anche semplificare l’organizzazione, con l’eliminazione dei livelli organizzativi non indispensabili; semplificare le procedure, abolire tutti gli atti di assenso non indispensabili (autorizzazioni, approvazioni, licenze, ecc. ) e ridurre drasticamente gli obblighi di parere e concerto con altri organismi pubblici. Infine, fare maggior ricorso all’uso delle nuove tecnologie dell’informazione e comunicazione (Ict) per riprogettare la Pa in funzione delle esigenze di cittadini ed imprese (Pa digitale ed e-Government), piuttosto che informatizzare l’esistente. Il Coordinamento ha auspicato nel corso del convegno il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali dei dipendenti pubblici sottolineando la grande importanza della contrattazione quale strumento per migliorare l’organizzazione dell’attività amministrativa e le politiche premiali. - .  
   
   
BCE: STATO DELLA CONTRAFFAZIONE DELLE BANCONOTE IN EURO NEL SECONDO SEMESTRE DEL 2006  
 
Francoforte, 22 gennaio 2007 - Nel secondo semestre del 2006 è stato ritirato dalla circolazione un totale di 265. 000 banconote in euro contraffatte, con la seguente ripartizione in base al taglio:
€5 €10 €20 €50 €100 €200 €500
Percentuale 1 3 36 31 24 3 2
Il biglietto da €20 continua a fare registrare il più elevato numero di contraffazioni, seguito da quelli da €50 e €100. Nel periodo luglio-dicembre 2006 questi tre tagli rappresentano, insieme, oltre il 90% del totale dei falsi individuati in circolazione. Il livello di contraffazione è variato solo lievemente negli ultimi tre anni, come mostrano i seguenti dati semestrali:
Periodo 2003/1 2003/2 2004/1 2004/2 2005/1 2005/2 2006/1 2006/2
Numero di falsi 231. 000 312. 000 307. 000 287. 000 293. 000 286. 000 300. 000 265. 000
Questi dati vanno, inoltre, valutati tenendo conto del graduale incremento del numero di banconote autentiche in circolazione (in media 10,6 miliardi di unità nella seconda parte del 2006). Come rilevato in documenti precedenti, la grandissima maggioranza (98%) delle contraffazioni è stata individuata nei paesi dell’area dell’euro; nella seconda metà dello scorso anno circa l’1% è stato ritirato negli Stati membri dell’Ue non appartenenti all’area e l’1% proveniva da altri paesi. Il pubblico può confidare nella qualità e nelle caratteristiche di sicurezza dei biglietti in euro. Nondimeno, l’Eurosistema – costituito dalla Banca centrale europea (Bce) e dalle banche centrali nazionali (Bcn) dei tredici paesi dell’area dell’euro – rinnova ai cittadini l’invito a mantenere un atteggiamento vigile e a controllare l’autenticità delle banconote ricevute. Tutte le tipologie di falsi sono facilmente riconoscibili con il semplice metodo basato sulle tre parole chiave “toccare, guardare, muovere”, che viene illustrato nelle pubblicazioni dell’Eurosistema e nei siti Internet della Bce e delle Bcn. In caso di dubbio, il biglietto sospetto va subito confrontato con un altro di autenticità comprovata. L’eurosistema è impegnato nella lotta alla falsificazione del contante in stretta cooperazione con l’Europol (che divulga informazioni sulle banconote e monete in euro contraffatte sequestrate prima dell’immissione in circolazione) e la Commissione europea (responsabile della comunicazione sulle monete in euro false). L’eurosistema collabora, inoltre, proficuamente con l’Interpol e le forze di polizia nazionali su questioni attinenti all’applicazione della legge. Chiunque sospetti di avere ricevuto un falso deve contattare la polizia o, se in linea con la prassi nazionale, la banca centrale del proprio paese, fornendo quanti più dettagli possibile riguardo alla provenienza del biglietto. .
 
   
   
LA CORTE D’APPELLO DI MILANO ACCOGLIE L’IMPUGNAZIONE DI MEDIOBANCA IN CAUSA OPA FONDIARIA  
 
 Milano, 22 gennaio 2007 - La Corte d’Appello di Milano, con sentenza del 15 scorso, ha accolto l’impugnazione presentata da Mediobanca e da altre convenute contro la sentenza del Tribunale di Milano del giugno 2005 che aveva condannato Fondiaria – Sai e Mediobanca al risarcimento dei danni (quantificati in 3,4 milioni) chiesti da Promofinan per il mancato lancio di una pretesa Opa obbligatoria su Fondiaria nel 2002. La Corte d’Appello con ampia e approfondita motivazione ha accolto le ragioni di Mediobanca, rigettando ogni richiesta risarcitoria e condannando Promofinan alla rifusione delle spese di primo e secondo grado. .  
   
   
INTESA SANPAOLO INFORMA SULLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER TUTTO IL MESE UNA CAMPAGNA DELLA BANCA PER FAR CONOSCERE AGLI IMPRENDITORI OPPORTUNITÀ E OBBLIGHI NATI CON LA RIFORMA DEL SISTEMA PREVIDENZIALE.  
 
Torino, 22 gennaio 2007 - Intesa Sanpaolo dedica il mese di gennaio alla previdenza complementare con un calendario di 93 incontri rivolti alle imprese e a chi lavora in proprio. Gli specialisti della Banca si muoveranno in tutta Italia, toccando centri di grandi e piccole dimensioni: informazioni dettagliate sono disponibili nei siti www. Bancaintesa. It e www. Sanpaolo. Com. L’obiettivo è illustrare l’evoluzione dello scenario previdenziale e le opportunità che si aprono per il datore di lavoro e per i dipendenti, al fine di gestire al meglio il passaggio al nuovo sistema. L’adesione alle forme pensionistiche complementari, pur non essendo obbligatoria, è di fatto importante per dotarsi, al termine dell’attività lavorativa, dei mezzi necessari a mantenere il precedente tenore di vita. Ogni lavoratore deve poter selezionare la forma previdenziale e il comparto di investimento appropriato. Durante gli incontri saranno presentati la nuova normativa sulla destinazione del Tfr, i vantaggi contributivi e fiscali che essa introduce per le aziende e i lavoratori, e gli strumenti proposti da Intesa Sanpaolo. .  
   
   
CAPITALIA: L’ASSEMBLEA VOTA IL REINTEGRO DEL PRESIDENTE GERONZI E DEI CONSIGLIERI COLANINNO E MONTI  
 
Roma, 22 gennaio 2007 - L´assemblea degli Azionisti di Capitalia riunitasi il 19 gennaio in sede ordinaria, presieduta dal Vice Presidente Paolo Savona, ha esaminato, come richiesto dalle attuali disposizioni normative, le posizioni del Presidente Cesare Geronzi e dei Consiglieri Roberto Colaninno ed Ernesto Monti deliberando di non procedere alla revoca dalla carica. Conseguentemente, il Presidente Geronzi ed i Consiglieri Colaninno e Monti sono reintegrati nelle proprie funzioni con effetto immediato. .  
   
   
FINMECCANICA HA DICHIARATO LA SOSPENSIONE DALLA CARICA DI AMMINISTRATORE DEL CONSIGLIERE ERNESTO MONTI  
 
 Roma, 23 gennaio 2007 Il Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica riunito 19 gennaio ha dichiarato la sospensione dalla carica di Amministratore del Consigliere Ernesto Monti, applicabile a Finmeccanica in quando società iscritta nell’elenco degli “intermediari finanziari” Tale decisione consegue necessariamente alla sentenza di primo grado del Tribunale di Milano, pubblicata il 19 dicembre 2006 che condanna Ernesto Monti per concorso in bancarotta preferenziale e bancarotta per distrazione in merito ad una vicenda risalente all’anno 1992 che lo ha coinvolto quale dirigente della Società Banca di Roma. Il Consiglio di Amministrazione ha quindi deliberato, sempre in ottemperanza alla citata normativa, di sottoporre la posizione di Ernesto Monti all’Assemblea degli Azionisti convocata, per il giorno 28 febbraio 2007 in prima convocazione e, occorrendo, per il successivo 1° marzo 2007 in seconda convocazione, con all’ordine del giorno “Consigliere Prof. Ernesto Monti. .  
   
   
EURIZON SUPERA LA SOGLIA DEL 98% DEL CAPITALE DI BANCA FIDEURAM: SCATTA IL DIRITTO DI ACQUISTO DI TUTTE LE AZIONI RESIDUE  
 
 Milano, 22 gennaio 2007 – Eurizon Financial Group rende noto, di aver superato, nel corso della pendente offerta residuale iniziata in data 12 dicembre 2006, la soglia del 98% del capitale sociale di Banca Fideuram (anche per il tramite delle azioni proprie detenute dall’emittente stesso). Come annunciato nel documento di offerta residuale, Eurizon eserciterà il diritto di acquisto sulle residue azioni Banca Fideuram (squeeze-out). A tale fine Eurizon ha a disposizione un periodo di 4 mesi dalla conclusione dell’offerta residuale in atto per esercitare lo squeeze-out. I titolari delle azioni residue di Banca Fideuram non apportate all’offerta residuale avranno il diritto di incassare il prezzo che sarà stabilito dall’esperto nominato dal presidente del Tribunale di Roma . L’offerta residuale è terminata alle ore 17. 30 di giovedì 18 gennaio 2007. Borsa Italiana disporrà la revoca della quotazione delle azioni Banca Fideuram a decorrere dal primo giorno di borsa aperta successivo all’ultimo giorno di pagamento del corrispettivo (e pertanto a partire da mercoledì 24 gennaio 2007) e conseguentemente le azioni Banca Fideuram non saranno più negoziate su alcun mercato regolamentato. .  
   
   
IL SABATO IN BANCA APERTURA STRAORDINARIA DELLA FILIALE EMIL BANCA DI PIAZZA MAGGIORE DALLE ORE 8,20 ALLE 13,30 DI OGNI SABATO DAL 20 GENNAIO 2007  
 
Bologna, 22 gennaio 2007 - Una banca aperta di sabato è una realtà a Bologna: da sabato 20 gennaio l’Emil Banca di piazza Maggiore rimarrà aperta anche nella mattina di sabato. Con in più un’altra interessante opportunità, ovvero la possibilità di acquistare i biglietti della partita di calcio quando il Bologna gioca in casa. Sport e credito messi insieme per fornire a tutti, privati cittadini, imprese e professionisti non solo la migliore assistenza in materia creditizia, ma un servizio completo. Un’ottima occasione per Bologna- ha sottolineato Bruno Filetti Presidente di Ascom Bologna- centro di una regione che vuole essere il motore economico della ripresa e che intende dare nuovo slancio alla sfida decisamente impegnativa per un terziario moderno in grado di svolgere un ruolo significativo nella vita sociale ed economica. Il nuovo volto del commercio passa anche attraverso uno specifico impegno , come quello costante di Ascom Bologna, per far crescere la città e i suoi servizi. Questa iniziativa- ha proseguito il Presidente Filetti- è la dimostrazione palese della capacità del sistema imprenditoriale e delle realtà associative di lavorare assieme per obiettivi comuni, con capacità di innovazione, pronto adeguamento alle esigenze di mercato, nonché saldi rapporti con la città e strategie adeguate a nuove prospettive. Rappresenta infatti un valore aggiunto, che offre un servizio ampio ed articolato alla città, ai suoi operatori e ai cittadini proprio nel giorno in cui, Sirio è spento, il centro storico è più fruibile, dando così a tutti l’occasione di frequentare e apprezzare al meglio il centro storico e la qualità dell’offerta in tutti i suoi angoli e in tutti i suoi scorci. Aprire una filiale al sabato mattina è per noi uno sforzo non indifferente- ha commentato il direttore generale di Emil Banca, Daniele Ravaglia- ma crediamo sia un passo importante per continuare a promuovere e dimostrare una sempre maggiore prossimità con il territorio, garantendo ai cittadini di Bologna e a tutti i nostri clienti e soci un servizio sempre più aderente alle loro esigenze. Quella di aprire gli sportelli anche fuori dai normali orari di lavoro delle banche non è per noi una scelta nuova - ha concluso Ravaglia - anche la nostra filiale di Loiano in concomitanza con il mercato paesano, resta aperta la mattinata di domenica. Flessibilità, innovazione e attenzione verso soci e clienti sono le nostre ricette per competere con i grandi Istituti Bancari. La Filiale Emil Banca di piazza Maggiore effettuerà un servizio “prolungato” anche durante tutta la settimana: il venerdì osserverà orario continuato dalla 8. 20 alle 16 mentre nei restanti giorni feriali anticiperà l’apertura pomeridiana alle 14. 05, mezzora prima dell’orario canonico. . .  
   
   
BANCA GENERALI: RACCOLTA NETTA TOTALE A DICEMBRE: €234 MILIONI RACCOLTA NETTA TOTALE DEL 2006: €2,4 MILIARDI TOTALE MASSE IN GESTIONE: €23,7 MILIARDI  
 
Milano, 22 gennaio 2007 – La raccolta netta totale del gruppo Banca Generali nel mese di dicembre è stata pari a €234 milioni, di cui €200 milioni di Banca Generali, €14 milioni di Simgenia e €20 milioni di Banca Bsi Italia. Nell’intero 2006 la raccolta netta totale ha raggiunto i €2. 372 milioni, di cui €1. 743 milioni di Banca Generali, €509 milioni di Simgenia e €120 milioni di Banca Bsi Italia (entrata nel gruppo il 1 luglio 2006). “I 2,4 miliardi di euro di raccolta netta del 2006 fanno seguito ai 2,3 del 2005 e confermano la leadership sul mercato già raggiunta lo scorso anno. Questi risultati testimoniano la validità del modello di business di Banca Generali focalizzato sull’open architecture, sulla piattaforma bancaria e sulla qualità della rete” – ha dichiarato l’Amministratore Delegato, Giorgio Girelli. A dicembre la raccolta netta di risparmio gestito e assicurativo è stata positiva per €99 milioni, portando il totale 2006 a €1. 169 milioni. La nuova produzione assicurativa è stata pari nel mese a €76 milioni, con un totale annuo di €617 milioni. A fine 2006 il totale delle masse in gestione (Aum) del gruppo Banca Generali ammontava a €23,7 miliardi, di cui il 75% rappresentato da risparmio gestito e assicurativo, rispetto a €18,3 miliardi a fine 2005. .  
   
   
DALLA PROVINCIA CINESE JIANGSU BANKING DELEGATION A VERONA  
 
Verona, 22 gennaio 2007 - Mercoledì 17 gennaio il Banco Popolare di Verona e Novara ha ospitato una delegazione di banchieri provenienti dalla prospera provincia cinese di Jiangsu. Capo delegazione era Mr. Lu Mingmin della Jiangsu Banking Association, accompagnato dal Vicepresidente della Yangzhou City Commercial Bank, Mr. Dou Bianchen, erano presenti in questa occasione anche altri rappresentanti delle maggiori banche cinesi della regione. A rappresentare il Banco Popolare di Verona e Novara erano presenti: Maurizio Croattini, Responsabile della funzione Estero Commerciale; Lorenzo Chiappini, Responsabile Reti Estere; Sergio Nardini, e Paolo Ranelli del Correspondent Banking. All’incontro ha partecipato anche Ernesto Monaco, Referente per l’estero di Confindustria Verona. Il Jiangsu è una delle province più sviluppate della Cina, contribuendo a circa il 10% del Pil nazionale e, dal 2005, Jiangsu è al primo posto per attrazione di investimenti esteri, al secondo per il reddito pro-capite ed il commercio internazionale e al terzo per il valore del Pil. In questa importante occasione il Banco Popolare di Verona e Novara evidenzia ancora una volta la propria volontà di cogliere la nuova sfida-opportunità economica e finanziaria rappresentata dalla Cina, favorendo anzitutto l’incontro e il dialogo, fondamentali strumenti di conoscenza e di interessante approfondimento. L’attenzione a questo mercato non è nuova per il Banco Popolare che la scorsa estate ha presentato un sito, studiato in collaborazione con Sace, destinato alle imprese che desiderano operare sul mercato cinese: il sito www. Cina. Bpvn. It. L’internazionalizzazione è oggi una delle più significative tendenze per le imprese italiane e il Banco vuole dare loro la possibilità di realizzare progetti importanti grazie all’appoggio dei suoi due uffici di rappresentanza aperti e ormai operativi da tempo in Cina, a Shanghai e a Hong Kong. La presenza di questi due uffici nel paese del sol levante è un segno tangibile della volontà del Banco di assistere al meglio le aziende italiane operanti sui mercati orientali e di creare nuove occasioni di business attivando servizi mirati che consentono l’esplorazione delle opportunità di inserimento nel mercato orientale ed in particolare in Cina. Inutile sottolineare, infatti, l’importanza dello sviluppo economico delle singole province della Cina che ormai è al centro dell’economia mondiale e che sempre di più diverrà l’obiettivo-mercato delle imprese. Dopo la visita a Verona la delegazione proveniente da Jiangsu era attesa in altre importanti piazze italiane e alla sede dell’Abi, a Roma. . .  
   
   
BANCA ITALEASE: EMISSIONE OBBLIGAZIONARIA DA 1,5 MILIARDI DI EURO  
 
Milano, 22 gennaio 2007 - Banca Italease ha finalizzato un´operazione di Floating Rate Note (Frn) sul mercato internazionale dei capitali, per un importo complessivo di 1,5 miliardi di euro. L’emissione ha registrato una raccolta superiore alle aspettative, con ordini per oltre 1,75 miliardi di euro ed ha visto un’ottima risposta da parte degli investitori, costituiti prevalentemente da banche (62%), asset manager ed investiment fund (34%) e compagnie assicurative (3%). Da rilevare anche la diversificazione geografica, che rende la transazione particolarmente interessante: le quote più consistenti sono state acquistate in Francia (25%), Italia (21%), Gran Bretagna ed Irlanda (23%), Germania ed Austria (18%), mentre la parte rimanente ha trovato acquirenti in Spagna, Finlandia, Lussemburgo e Portogallo. L´obbligazione, che avrà una durata di 3 anni, offre una cedola pari a 20 punti base sopra il tasso euribor a tre mesi, con un rendimento pari a 26 bps, ad un prezzo di 99,829 euro e sarà quotata sulla Borsa del Lussemburgo. L’operazione, che costituisce un benchmark per Banca Italease ed ha avuto come lead manager Calyon, Deutsche Bank, Hsbc e Rbs, è stata curata dalla struttura interna di Banca Italease. .  
   
   
NUOVO FONDO AZIONARIO PER BIPIEMME GESTIONI ED ETICA SGR  
 
Milano, 22 gennaio 2007 - Bipiemme Gestioni, (società di gestione), e Etica Sgr, (società di promozione) hanno lanciato il nuovo fondo azionario Valori Responsabili Azionario. È un fondo adatto per i risparmiatori che vogliono investire nel mercato azionario internazionale e in titoli di aziende che adottano elevati criteri di responsabilità sociale. Si tratta di un fondo che investe principalmente in azioni di emittenti quotati nei mercati regolamentati dell´Unione Europea, del Nord America e del Pacifico. Gli investimenti in titoli di emittenti dei Paesi emergenti ha carattere residuale. La valutazione del profilo etico delle imprese oggetto di investimento prende in esame aspetti di politica sociale, impatto ambientale e qualità della governance. La selezione etica delle imprese viene effettuata da Etica Sgr sulla base dei dati forniti da dalla società di ricerca inglese Eiris. Per garantire l´elevato profilo di responsabilità sociale del fondo, Etica Sgr si avvale anche della collaborazione di un Comitato Etico indipendente ed autonomo rispetto alla società di gestione e a quella di promozione. "Il nuovo fondo permetterà di sfruttare l´alto potenziale di rivalutazione delle imprese socialmente responsabili nel lungo periodo", dichiara Alessandra Viscovi, Direttore Generale di Etica Sgr. "È un prodotto indicato per chi è interessato a cogliere le opportunità di crescita del mercato azionario integrando l´analisi finanziaria con valutazioni sociali e ambientali". Valori Responsabili Azionario è la soluzione ideale per chi punta alla crescita del capitale con un orizzonte temporale di 6-8 anni e con un profilo di rischio alto, diversificando gli investimenti sui mercati azionari di tutto il mondo. Il fondo prevede che l´investimento azionario possa arrivare fino al 100%. L´esposizione al rischio di cambio può raggiungere anche il 100% del portafoglio. Il benchmark è così composto: 90% Msci Developed Markets World e 10% Jp Morgan Cash Index euro 3 mesi. Il fondo può essere sottoscritto attraverso due modalità. Con un versamento minimo iniziale di almeno 1. 000 euro e versamenti successivi di almeno 500 euro, oppure con versamenti mensili (da un minimo di 60 a un massimo di 180) di almeno 50 euro (piano di accumulo del capitale "Pac"). Non sono previste commissioni di entrata, di uscita o di incentivo. La commissione di gestione annua è pari all´1,85%. Le spese fisse del fondo sono di 10,00 euro per ogni versamento in soluzione unica (Pic) o di 10,00 euro solo per il primo versamento effettuato con Pac. Lo 0,1% della somma sottoscritta (1 euro ogni mille) viene devoluta a favore di un fondo di garanzia per progetti di microcredito in Italia. Grazie al fondo possono essere concessi piccoli prestiti a persone che si trovano in situazioni di bisogno o vogliono avviare attività imprenditoriali senza poter fornire garanzie. Tutti i progetti finanziati sono visibili sul sito www. Eticasgr. It. .  
   
   
PATRIMONIO A 34 MILIARDI PER I FONDI ETICI EUROPEI: +183% IN 3 ANNI FORTE CRESCITA ANCHE IN ITALIA: RAGGIUNTI I 2 MILIARDI CON 35 PRODOTTI  
 
Milano, 22 gennaio 2007 - Boom per il mercato dei fondi comuni etici europei. Il patrimonio gestito è cresciuto del 183% in tre anni, raggiungendo i 34 miliardi di euro. Crescente interesse anche in Italia, dove i 35 fondi dedicati ai titoli ad elevata responsabilità sociale, gestiscono circa 2 miliardi di euro (+35% in tre anni rispetto al 16% dell´intero settore dei fondi). L´investimento etico premia i risparmiatori: negli ultimi dieci anni i titoli delle imprese socialmente responsabili sono cresciuti del 94% (indice Ftse4good Global), un rendimento superiore al 75% registrato dall´indice generale (Msci World). È quanto emerge dalla ricerca presentata oggi a Milano da Bipiemme Gestioni e Etica Sgr in occasione del lancio del nuovo fondo Valori Responsabili Azionario. La ricerca indica anche le società più rispettose della responsabilità sociale nel mondo, che sono state selezionate in base a circa 50 indicatori su governance, politica sociale e ambiente. In testa alla classifica delle star mondiali etiche ci sono l´inglese British Telecom, la giapponese Fujitsu e l´italo-francese Stmicroelectronics. Tra i titoli selezionati figurano anche quelli di altre due imprese italiane quotate in Borsa: Indesit Company e Sabaf. A guidare la classifica degli asset gestiti in fondi comuni socialmente responsabili è la Gran Bretagna, con un patrimonio di 9,5 miliardi di euro (il 29% del patrimonio totale europeo). Alle spalle degli inglesi si piazzano la Francia, con una massa gestita di 6,5 miliardi di euro (19%) e il Belgio, con un patrimonio di circa 3,8 miliardi (11%). L´italia si piazza al 6° posto, con una quota dell´8 per cento. I fondi etici italiani hanno registrato negli ultimi tre anni un incremento del patrimonio gestito del 35%. Un tasso di crescita particolarmente significativo se raffrontato all´andamento del mercato italiano. Secondo i dati Assogestioni, infatti, il sistema fondi ha registrato nel triennio 2003-2006 un incremento del patrimonio gestito del 16%, penalizzato soprattutto dalla flessione della raccolta dell´ultimo anno. Com´è ripartito il patrimonio dei fondi etici europei: Gran Bretagna 29%; Francia 19%; Altri 15%; Belgio 11%; Svezia 9%; Svizzera 9%; Italia 8%. ´ Fonte: elaborazione Bipiemme Gestioni su dati Avanzi Sri Research. Dati aggiornati al 30 giugno 2006. I campioni della responsabilità sociale - Applicando i criteri di responsabilità sociale a cui si ispira il Sistema Banca Etica, Etica Sgr ha selezionato le società più impegnate nella responsabilità sociale nel mondo. La selezione è avvenuta sulla base dei dati forniti dalla società di ricerca inglese Eiris.
I primi dieci titoli per responsabilità sociale
Ranking Azienda Settore Paese
1 Bt Group Telecomunicazioni Gran Bretagna
2 Fujitsu Information Technology Giappone
3 Stmicroelectronics Information Technology Italia/francia
4 Umicore Industrie di base Belgio
5 Sanyo Electric Beni di consumo ciclici Giappone
6 Severn Trent Utilities Gran Bretagna
7 Peugeot Beni di consumo ciclici Francia
8 Matsushita Beni di consumo ciclici Giappone
9 Svenska Cellulosa Industrie di base Svezia
10 Lafarge Industrie di base Francia
Oltre a Stmicroelectronics, già in classifica tra i migliori dieci, figurano tra i titoli selezionati anche altre due imprese italiane: Indesit Company (elettrodomestici) e Sabaf (ingegneria industriale). La valutazione è avvenuta sulla base di circa 50 indicatori nei seguenti tre ambiti: governance (presenza di amministratori indipendenti in Consiglio, trasparenza nella remunerazione dei manager, attenzione ai rischi sociali, ambientali, reputazionali); politica sociale (salute e sicurezza sul luogo di lavoro, formazione del personale, rispetto dei diritti dei lavoratori); ambiente (qualità della gestione ambientale, produzione o utilizzo di energie rinnovabili, impatto ambientale dei prodotti e della produzione). Bipiemme Gestioni, attiva dal 1984, è la società di gestione del risparmio del Gruppo Bipiemme - Banca Popolare di Milano, fondata nel 1865. Gestisce, per conto di oltre 260. 000 clienti privati e istituzionali, un patrimonio complessivo di circa 20 miliardi di euro tra fondi comuni, gestioni patrimoniali e fondi pensione. Bipiemme Gestioni distribuisce i propri prodotti e servizi attraverso gli sportelli del gruppo Banca Popolare di Milano e di una quarantina di altre banche convenzionate, nonché tramite reti di promotori finanziari e siti Internet. Etica Sgr è la società di gestione del risparmio di Banca Popolare Etica. È operativa dal febbraio del 2003. La società è attiva in quattro aree: investimenti socialmente responsabili, azionariato attivo, microcredito e consulenza. I fondi Valori Responsabili, sottoscritti da oltre 7. 000 clienti, hanno raggiunto un patrimonio totale di 210,45 milioni di euro, che colloca Etica al terzo posto nel mercato italiano dei fondi socialmente responsabili. Un successo, quello dei fondi etici, dovuto anche al buon andamento degli investimenti socialmente responsabili. Lo conferma la performance dell´indice Ftse4good Global, che misura l´andamento borsistico di società con elevati standard di responsabilità, quotate nei diversi mercati mondiali. Negli ultimi dieci anni questo indice è cresciuto, in euro, del 94%, contro il 75% del mercato mondiale (indice Msci World in euro). "Investire in finanza etica significa puntare su rendimenti interessanti," afferma Pietro Cirenei, Direttore Generale di Bipiemme Gestioni, "Il concetto alla base di questo ragionamento è molto semplice: un´azienda che agisce in maniera socialmente responsabile è premiata dal mercato perché gode di una reputazione positiva che si ripercuote sul corso del titolo in Borsa. Un numero sempre più ampio di investitori istituzionali e di clienti privati si sta orientando verso questo settore, alla luce del fatto che una selezione rigorosamente etica dei titoli da inserire in portafoglio potrà dare i suoi frutti Continua ad aumentare in Europa anche il numero di fondi comuni socialmente responsabili. I fondi etici presenti nel Vecchio Continente sono passati dai 313 del 2003 ai 388 del 2006, con un incremento di circa il 24 per cento. Si tratta di un aumento dovuto non solo alla creazione di nuovi prodotti, ma anche al cambiamento di politica di gestione di fondi già esistenti. In Italia il numero dei prodotti etici è passato dai 28 del 2003 ai 35 del 2006, con un incremento del 25 per cento. .
 
   
   
ACCORDO INFORMEST-BANCA MONDIALE  
 
Trieste, 22 gennaio 2007 - Informest, l´Agenzia per lo Sviluppo e la Cooperazione economica internazionale, partecipata, tra gli altri, dalle Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino-alto Adige, dall´Ice, e da Unioncamere, è diventata ´partner italiano´ della Banca Mondiale. Informest è stata scelta in quanto Agenzia a capitale pubblico, quindi con garanzia di terzietà e imparzialità verso le imprese, essendo considerata una struttura con una profonda conoscenza di tutta una serie di Paesi verso cui si indirizzano molti dei progetti finanziati dalla World Bank e per i positivi risultati dell´attività istituzionale a favore delle imprese svolta in questi anni. Altro motivo della scelta è la riconosciuta capacità di assistere le imprese (in particolare le piccole e medie imprese) nei processi di sviluppo e internazionalizzazione. Le piccole e medie imprese italiane - rispetto a quelle di altri Paesi europei - sono nettamente indietro nell´accesso alle gare indette dalla Banca Mondiale o lo fanno del tutto sporadicamente. .  
   
   
PROSEGUE IL PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO UNIPOL  
 
San Donato Milanese, 22 gennaio 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Aurora Assicurazioni ("Aurora"), riunitosi in data 18 gennaio, ha approvato nel dettaglio i vari passaggi del progetto di integrazione tra Aurora e Unipol Assicurazioni ("Unipol"), deliberato nei suoi termini essenziali dal Consiglio di Amministrazione dell´11 dicembre 2006 e comunicato in pari data al mercato. Rapporto di cambio della fusione Il Consiglio, con il supporto del proprio advisor finanziario Credit Suisse Securities (Europe) Limited ("Credit Suisse"), ha individuato il seguente intervallo di valori entro il quale - salve comunque le successive determinazioni che saranno assunte nelle prossime riunioni consiliari sul progetto di fusione - è previsto che si attesti il rapporto di cambio definitivo della fusione: n. 0,431-0,511 azioni ordinarie Unipol e n. 0,266-0,315 azioni privilegiate Unipol per ciascuna azione ordinaria di Aurora. Detto intervallo coincide con quello fissato dal Consiglio di Unipol lo scorso 11. 12. 2006. Detto intervallo è stato determinato attraverso l´impiego di metodologie di valutazione in linea con quelle usualmente utilizzate sul mercato per operazioni similari. La fissazione del rapporto di cambio definitivo della fusione sarà effettuata dai Consigli di Amministrazione di Aurora e di Unipol chiamati a redigere il progetto di fusione, che è previsto si tengano entro la fine del mese di marzo 2007. Tale rapporto sarà sottoposto alla valutazione di congruità dell´esperto indipendente ai sensi della disciplina applicabile. In conseguenza dell´efficacia della fusione tutte le azioni di Aurora non possedute da Unipol verranno annullate e, in base al rapporto di cambio, sostituite con un numero di azioni ordinarie e privilegiate di Unipol di nuova emissione. Tali azioni saranno quotate al pari delle azioni Unipol già in circolazione. Le azioni Unipol assegnate in sede di concambio avranno godimento regolare e, pertanto, attribuiranno ai loro possessori diritti equivalenti a quelli riconosciuti dalle azioni Unipol in circolazione al momento dell´emissione. Il Consiglio di Amministrazione di Aurora ha ritenuto opportuno procedere sin d´ora all´approvazione del valore di liquidazione delle azioni Aurora eventualmente oggetto di recesso da parte degli azionisti che non concorreranno all´approvazione della delibera di approvazione della fusione. Tale decisione ha come obiettivo quello di permettere agli azionisti della Società di effettuare una scelta consapevole in ordine all´adesione all´offerta pubblica di acquisto promossa da Unipol. Il valore di liquidazione, sentito il parere del Collegio Sindacale e di Kpmg S. P. A. , è stato fissato in Euro 2,30 per azione. Ai fini della determinazione di tale valore si è tenuto conto, in conformità al disposto nell´art. 2437-ter del codice civile, della attuale consistenza patrimoniale di Aurora, nonché delle sue prospettive reddituali, prima di eventuali distribuzioni di utili e di riserve. Il valore di liquidazione in tal modo determinato dovrà quindi essere eventualmente diminuito dell´importo effettivamente corrisposto a ciascuna azione a titolo di distribuzione di utili e/o riserve, anche se relative a precedenti esercizi. Tale circostanza si verificherebbe nell´ipotesi in cui le azioni dei soci recedenti fossero liquidate in data posteriore a quella di pagamento dell´eventuale dividendo. Il Consiglio di Amministrazione - preso atto (i) del comunicato trasmesso in data 9 gennaio 2007 da Unipol ad Aurora, ai sensi dell´art. 37, comma 5, del Regolamento Consob n. 11971/99, relativo all´offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria sulle azioni ordinarie Aurora e (ii) del documento di offerta, conforme a quello trasmesso alla Consob, che Unipol ha messo a disposizione di Aurora, con le integrazioni e le modifiche trasmesse ad Aurora nel corso dell´istruttoria - ha esaminato i termini, le condizioni e le finalità dell´offerta. Per le proprie valutazioni in ordine al corrispettivo offerto per le azioni ordinarie Aurora (pari a Euro 2,45 per azione), il Consiglio di Amministrazione si è avvalso del supporto dell´advisor finanziario Credit Suisse. Il Consiglio di Amministrazione, sulla base delle valutazioni espresse dall´advisor finanziario, ha ritenuto congruo il corrispettivo di Euro 2,45 offerto da Unipol per ciascuna azione ordinaria Aurora. .  
   
   
LA CORTE D’APPELLO DI MILANO HA RIFORMATO LA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI MILANO NELLA CAUSA PROMOSSA DA PROMOFINAN S.P.A. CONTRO FONDIARIA-SAI ED ALTRE CONVENUTE PER LA VICENDA RELATIVA ALL’ACQUISTO DI AZIONI FONDIARIA DA PARTE DI SAI.  
 
 Firenze, 22 gennaio 2007 - La Corte d’Appello di Milano in data 15/1/2007 ha depositato la sentenza n. 54 con la quale accoglie l’appello presentato da Fondiaria-sai e dalle altre convenute contro la sentenza del Tribunale di Milano n. 6688/2005 che aveva condannato la Società e Mediobanca al risarcimento dei danni pretesi dall’attrice Promofinan S. P. A. , nella sua qualità di azionista de La Fondiaria Assicurazioni S. P. A. , a seguito dell’acquisto da parte di Sai della partecipazione detenuta da Montedison in Fondiaria stessa. Come noto, Promofinan S. P. A. E altri azionisti de La Fondiaria Assicurazioni S. P. A. In separati giudizi hanno chiesto l’adempimento da parte della nostra Società e delle altre convenute dei presunti obblighi di offerta pubblica d’acquisto a seguito dell’acquisizione di azioni Fondiaria da parte di Sai. La Corte d’Appello ha respinto ogni richiesta risarcitoria ed ha condannato Promofinan S. P. A. Alla rifusione delle spese di primo e di secondo grado. Dalla sentenza discende, naturalmente, il diritto della nostra società alla restituzione di quanto corrisposto in esecuzione della sentenza di primo grado. In particolare la Corte di Appello di Milano nell’ampia e approfondita motivazione ha ritenute fondate le principali eccezioni della Società accogliendole integralmente e ritenendo assorbite le ulteriori. La Società, che è sempre stata certa della legittimità e della correttezza del proprio comportamento, precisa che anche le altre sentenze negative emesse dal Tribunale di Milano sono state impugnate innanzi alla stessa Corte d’Appello. Il Presidente di Fondiaria-sai, Jonella Ligresti, ha dichiarato in proposito: “L’approfondito giudizio della Corte di Appello ha confermato quello che abbiamo sempre creduto, e cioè che la Società anche in questa vicenda ha adottato un comportamento corretto e rispettoso della legge e questo non poteva non venirci riconosciuto anche a livello giudiziario. Ritengo che l’intera vicenda abbia rappresentato soltanto una parentesi che non ha ostacolato il nostro cammino verso gli importanti obiettivi che sin dalla fusione tra Sai e Fondiaria ci siamo posti e che abbiamo fin qui raggiunto a riprova della validità industriale del nostro progetto, che proprio dalla fusione ha preso il via e che vede proiettato il Gruppo verso traguardi ancora più ambiziosi. ” .  
   
   
GLI AZIONISTI TRUFFATI PARMALAT RECLAMANO I RISARCIMENTI DI BONDI  
 
Roma, 22 gennaio 2007 - Il Cripap (Comitato Risparmiatori Piccoli Azionisti Parmalat) oggi ha inviato una lettera al commissario straordinario di Parmalat Finanziaria dott. Enrico Bondi per conoscere, tra l’altro, l’esatto ammontare dei risarcimenti in quota alla società ottenuti attraverso le transazioni concluse nei mesi scorsi con banche e società di revisione. La lettera è stata inviata per conoscenza anche alla Consob, alla Banca d’Italia e al Gup del Tribunale di Parma dott. Domenico Truppa. I piccoli azionisti di Parmalat Finanziaria hanno visto azzerare il valore del loro investimento in conseguenza del crack del dicembre 2003. Da allora attendono il risarcimento del danno subìto. Il Gup del Tribunale di Parma dott. Domenico Truppa nell’udienza del 26 ottobre 2006 del processo penale per il crack Parmalat ha attribuito alla Parmalat Finanziaria in amministrazione straordinaria il diritto ai risarcimenti, escludendo dall’elenco delle parti civili Parmalat Spa, ovvero la nuova società. Nelle comunicazioni ufficiali rilasciate dalla società Parmalat Spa, quotata in borsa dall’ottobre 2005, invece si continua ad equivocare tra Revocatore (che sono di effettiva pertinenza di Parmalat Spa in base a quanto stabilito dalla legge concordataria del dicembre 2003) e Risarcimenti, che invece – come stabilito tra l’altro dal Gup Truppa – dovranno essere utilizzati per risarcire il danno subìto dagli azionisti della vecchia società. Nella lettera il Cripap chiede al dott. Enrico Bondi come intenda procedere al ristoro degli azionisti della Parmalat Finanziaria, società di cui Bondi stesso è amministratore straordinario. Sanare la posizione degli azionisti della vecchia società è specifico interesse degli azionisti della Nuova Parmalat, in quanto la società attualmente quotata è stata indicata dal giudice americano Lewis Kaplan nel luglio 2006 corresponsabile (“defendant”) - al pari di banche e società di revisione - nei confronti dei risparmiatori azionisti e obbligazionisti nell’ambito della class action aperta negli Usa per un controvalore complessivo di dieci miliardi di dollari. .  
   
   
PRECISAZIONI OLIMPIA, PIRELLI & C. SPA  
 
Milano, 22 gennaio 2007 – In relazione alle ripetute indiscrezioni di stampa sull’eventuale ingresso di terzi in Olimpia, Pirelli & C. Spa precisa che la già comunicata disponibilità a valutare l’ingresso di nuovi azionisti di minoranza in Olimpia ha determinato diversi contatti con soggetti interessati. Al momento, però, non sussistono né intese né accordi di alcun tipo, neppure di natura preliminare. Pirelli & C. Provvederà a effettuare le prescritte comunicazioni al mercato se e quando ne sussisteranno le condizioni. .  
   
   
IL GRUPPO INTERFIDI HA CHIUSO IL 2006 SUPERANDO 80 ML DI EURO (+53% RISPETTO AL 2005) DI FINANZIAMENTI AGEVOLATI EROGATI A PMI E PROFESSIONISTI E POSIZIONANDOSI QUALE SECONDO CONSORZIO FIDI CON SEDE A VARESE.  
 
Varese, 22 gennaio 2007 - L’anno 2006 ha rappresentato per il Gruppo Interfidi una tappa fondamentale su cui costruire progetti di consolidamento che tengano conto delle significative trasformazioni nel rapporto Banca – Impresa, a partire dall’operatività per legge di Basilea 2, divenuta realtà consolidata proprio dal 1° gennaio 2007. “Il Gruppo Interfidi – precisa Lino Giacobbe, Consigliere delegato - ha saputo, sin dalla sua origine (anno 1991), mantenere saldi i principi di mutualità, cooperazione, solidarietà, ai quali ha affiancato sistemi di efficienza, professionalità, innovazione. L’incontro tra tutti questi aspetti è testimoniato dalla presenza ai vertici dirigenziali di numerosi soci fondatori quali garanti delle peculiarità mutualistiche, nonché dai dipendenti e collaboratori che alimentano il loro impegno professionale con la determinazione di chi sente la responsabilità di un ruolo al servizio di piccole e medie imprese bisognose di assistenza e supporti”. “Ora da questo 2007 le responsabilità sono ulteriormente accresciute e non solamente per l’incredibile trend di crescita registrato, espresso da 100 milioni di Euro “lavorati” nell’anno 2006, di cui oltre 80 milioni di Euro perfezionati a sostegno delle Piccole e Medie Imprese e dei professionisti corrispondenti a 1. 500 operazioni - valori questi che rappresentano un tasso di crescita del 53% rispetto al 2005 e + 133% sul 2004 e che già di per sè stessi devono essere fonte di nuove responsabilità – ma per il significativo convincimento che il crescere non debba cozzare con i principi fondamentali dell’essere cooperatori”. La libera scelta di adottare il Bilancio Sociale nasce dalla cultura sindacale degli Amministratori del Gruppo Interfidi di volere un’organizzazione al servizio dei Soci. Attenta al loro processo di crescita, all’arricchimento professionale della struttura tecnica, in grado di fornire reale assistenza alla base e sensibile ai legami con il territorio nel quale si opera. “Il Bilancio Sociale – prosegue il consigliere delegato del Gruppo Interfidi - non vuole essere una pietra preziosa da incastonare nella nostra storia, ma l’avvio di un’ulteriore responsabilità che sappia guardare alle grandi trasformazioni e che, con coraggio, tracci un percorso considerandolo un comportamento auspicabilmente imitabile dagli omologhi operatori. In noi esiste la piena consapevolezza che il miglioramento e la crescita sono un patrimonio che deve riguardare tutti i protagonisti della vita socio-economica del territorio. Con questa convinzione – conclude Lino Giacobbe - affidiamo alla comunità finanziaria ed a quella delle Istituzioni il nostro primo Bilancio Sociale augurandoci che, sia gli uni sia gli altri, condividano la nostra scelta e favoriscano un’armoniosa crescita della piccola azienda nella vitale fase dell’ approvvigionamento delle risorse finanziarie”. Volendo riassumere, in massima sintesi, l’andamento delle erogazioni del Gruppo Interfidi a beneficio delle Piccole e Medie Imprese e dei professionisti, verrebbe da ipotizzare un titolo: “Interfidi, una crescita esponenziale”. In effetti, le erogazioni alle piccole e medie imprese e ai professionisti erano fissate a 34,678 milioni di Euro nel 2004 e sono salite a 52,123 milioni di Euro alla fine del 2005. Ma, denotando una crescita del 133 % in due anni, ecco che il 2006 si è chiuso al ragguardevole traguardo di 80,129 milioni di Euro, con un incremento annuo pari al 53 %. Anche il numero delle pratiche è analogamente cresciuto: dalle 750 del 2004 alle 1039 del 2005, fino a toccare la quota di 1485 del 2006. Evidente lo scostamento dal budget triennale che il Gruppo Interfidi aveva stabilito per il 2006/2008. Il traguardo indicato per la fine del 2006 era stato posto infatti a 67,700 milioni di Euro ed è stato ampiamente superato dai fatti. La quota a budget per il 2007 è di 80 milioni di Euro e per la fine del 2008 di 100 milioni di Euro. Bassissima la quota percentuale delle Escussioni (pratiche avviate ma non andate a buon fine): dal 1991 al 2006 il Gruppo Interfidi ne ha accumulato per 1. 535. 000 € contro i 430,149 milioni di Euro di capitale erogato, con una percentuale irrisoria dello 0,357 %, contro medie nazionali che oscillano dal 3 al 5 %. Significativa la penetrazione nei territori delle province di Varese (70%), Milano (18%), Como (5%), Novara e Verbania-cusio-ossola (5%), Lecco e Brianza (2%), una presenza costante e capillare grazie al servizio reso a domicilio alle Piccole e Medie Imprese da parte dei funzionari del Gruppo Interfidi, un atout vincente nel rapporto di massima disponibilità per assecondare le esigenze della clientela. La categoria maggiormente rappresenta dai soci del Consorzio Gruppo Interfidi resta quella degli Artigiani (45%), seguita dai Commercianti (30%), l’Industria (10%), Terziario (9%), Professionisti (3%), Agenti di commercio (2%) e Agricoltura (1%). Sulla ventina di istituti di credito - con cui da anni il Gruppo Interfidi intesse rapporti di stretta collaborazione e sinergia, regolata da precise convenzioni – sono una dozzina quelli caratterizzati dalla maggior operatività con erogazioni per istituto che hanno la seguente quota: Banca Commercio Industria (34%), Popolare di Bergamo (24,2%), Banca di Legnano (9%), Banca Intesa (3,9%), Popolare Sondrio (3,8%), Popolare di Milano (3,7%), Unicredit (3,5%), Banco di Brescia (3,4%), Bpu Esaleasing (3,4 %), Banca Credito Cooperativo Cantù (3%), Credito Valtellinese (2,5%), San Paolo-imi (2%), ecc. Oggi il Gruppo Interfidi ha sede a Varese ed articola la sua operatività in un vasto territorio delle province di Varese, Milano, Como, Lecco, Brianza e Verbano-cusio-ossola. Le filiali operative oggi sono quelle di Luino, Albizzate e Cantù. Tra pochi giorni verrà inaugurata la nuova sede di Rho per l’Altomilanese e, tra breve, diventerà realtà la filiale di Verbania. .  
   
   
IL PREMIO MIGLIORE EMISSIONE DELL´ANNO AL BOND ´REGIONE PIEMONTE 2036´  
 
Torino, 22 gennaio 2007 - La prima emissione obbligazionaria della Regione Piemonte, completata nel novembre scorso, é stata insignita del riconoscimento di "Best Deal of the Year" (migliore emissione dell’anno) da parte della prestigiosa rivista di finanza e mercati dei capitali "Euroweek". Il titolo delle Regione, con scadenza trentennale e cedola variabile - di Euribor +15. 5 punti base con un costo di finanziamento in linea con quello della Repubblica Italiana - era stato collocato dai lead manager Merrill Lynch, Dexia-crediop e Banca Opi e Banca Imi del Gruppo San Paolo per un ammontare complessivo di Euro 1,856 milioni a fronte di una domanda sul mercato quasi doppia. Il premio è stato assegnato sulla base del voto degli operatori del settore (banche collocatrici e investitori di tutto il mondo) che hanno scelto questa transazione come la migliore da parte di un ente territoriale a livello globale. Il processo di valutazione era iniziato con l’individuazione di venti finaliste tra le 63 emissioni realizzate nel mondo da parte di autorità locali nel corso del 2006 pari ad un ammontare complessivo di circa 20 miliardi di euro. “Questo riconoscimento - afferma il Vicepresidente e assessore al Bilancio della Regione Piemonte Paolo Peveraro - evidenzia come la Regione abbia scelto il formato migliore per la propria emissione inaugurale e, di conseguenza, sia riuscita a contenere il costo del reperimento di risorse per lo sviluppo del territorio grazie all´ampia e diversificata platea di investitori istituzionali europei (banche, assicurazioni e fondi di investimento) raggiunti dall´operazione. ” “L’attestazione - aggiunge Peveraro - premia anche l´innovatività della Regione che, prima in Italia ha colto l´opportunità del collocamento presso investitori nettisti per poter rifinanziare a condizioni molto convenienti parte del proprio indebitamento”. “Il premio - conclude Peveraro - conferma la percezione del Piemonte presso la comunità finanziaria internazionale come di una realtà attiva e dinamica facendone, quindi, un ideale polo di attrazione per gli investitori esteri. ” .  
   
   
BILANCIO, DE CORATO: “MILANO VINCE IL CONFRONTO CON NAPOLI, ROMA E TORINO. UNICA CITTA’ METROPOLITANA A RESTITUIRE SOLDI AI CITTADINI”  
 
Milano, 22 gennaio 2007 - “Milano vince il confronto con Napoli, Roma e Torino”. Lo annuncia il vice Sindaco Riccardo De Corato citando una ricerca realizzata da Sda Bocconi per la Fondazione Civicum che ha comparato i bilanci 2004 e assestato 2005 dei tre comuni. Secondo lo studio, dal confronto con le altre tre grandi città, tra l’altro gestite tutte da giunte di centrosinistra, Milano risulta vincente sotto molti aspetti. La metropoli milanese, pur disponendo di minori contributi da parte dello Stato e dagli altri livelli amministrativi (150 euro pro capite rispetto a Roma 353, Torino 331 e Napoli 606), riesce a garantire una maggior qualità dei servizi. Tra le priorità d’investimento Milano si distingue per l’80% dedicato a viabilità e ambiente rispetto al 63% di Roma, 39% di Torino e Napoli, fanalino di coda, con il 30%. Efficiente anche lo smaltimento dei rifiuti. Negli ultimi tre anni il costo è sceso a 29,3 euro per quintale. Rispetto a Napoli e Torino (Roma non fornisce dati al riguardo) si tratta di un 20% in meno. Per quanto riguarda la politica sociale Milano eccelle per i costi degli asili nido: 6,382 euro per bambino. A Roma il costo è più che doppio (euro 15,711). A Torino i costi per bambino nelle scuole materne sono superiori del 48% rispetto a Milano, mentre Napoli negli ultimi tre anni ha aumentato i costi del 120%. Per anziani e assistenza alla persona Milano spende 97 euro pro capite rispetto ai 32 di Roma. Milano è la città dove la gestione dei servizi pesa meno sui contribuenti che sopportano quindi un minor carico fiscale. Sulla Polizia Municipale, per esempio, mentre Milano guadagna, Roma spende 100 euro a cittadino. Per i trasporti pubblici, Milano spende 19 euro pro capite (Atm è in sostanziale pareggio), mentre Roma e Napoli spendono rispettivamente 113 e 132 euro. Per quanto riguarda gli investimenti a carico della fiscalità locale, Milano investe risorse proprie in quantità doppie rispetto a Torino e Roma (610 euro per cittadino rispetto ai 330 delle altre due città). Dallo studio risulta che Napoli non investe risorse proprie ma solamente contributi erogati dallo Stato e da altri livelli della Pubblica Amministrazione. “Questo studio, – rileva il vice Sindaco Riccardo De Corato - che proviene da una fonte autorevole quale appunto la Sda Bocconi, dà i meriti dovuti in termini di bilancio al Comune di Milano. I dati emersi dalla ricerca dimostrano che la nostra città, pur essendo penalizzata per quanto riguarda i contributi statali, riesce a dare ai cittadini servizi migliori con minori esborsi per i contribuenti. La costante attenzione al buon rapporto tra spese e costi è la linea che stiamo seguendo anche per il bilancio preventivo 2007. Tanto è vero che la nostra città anziché prelevare soldi dal contribuente cercherà il più possibile di rimetterli nelle tasche dei cittadini. Siamo per esempio l’unica città metropolitana a non aver mai introdotto l’addizionale Irpef. Per quanto riguarda l’Ici, come è emerso dopo l’incontro con i capigruppo di maggioranza, abbiamo verificato che con l’innalzamento della fascia soggetta ad agevolazione, che passa da 10. 850 a 15. 000 euro l’anno, aumenteranno da 11mila a 200mila le famiglie milanesi che beneficeranno della riduzione d’imposta, circa il 35%. E per ben 100mila ci sarà l’esenzione totale. Da ultimo – fa notare il vice Sindaco – essendo aumentata la spesa corrente per tutti gli assessorati ciò si tradurrà in una maggiore qualità dei servizi per tutti i cittadini”. .  
   
   
WORKSHOP DI NEW YORK. PRESENTATA L’ESPERIENZA MILANESE: SPORTELLI LAVORO, TELECAMERE E INFORMAZIONE PER INTEGRARE GLI IMMIGRATI  
 
Milano, 22 gennaio 2007 - La delegazione del Comune di Milano, composta dal vice Sindaco Riccardo De Corato e gli assessori Mariolina Moioli (Famiglia, Scuola e Politiche sociali) e Carla De Albertis (Salute), in missione a New York per il forum internazionale dedicato al tema “Governare una città diversa in una città democratica”, ha illustrato oggi le politiche dell’Amministrazione milanese in materia di immigrazione. Dopo gli interventi del Sindaco Michael Bloomberg e di altri esponenti della giunta newyorkese, si sono svolti alcuni workshop che hanno consentito ai delegati provenienti da oltre 25 città di confrontarsi sui temi della sicurezza, della salute e dei servizi sociali. Il vice Sindaco Riccardo De Corato è intervenuto al gruppo di lavoro sulla pubblica sicurezza in rapporto al tema dell’immigrazione, spiegando che presso la Prefettura di Milano è stato istituito uno sportello per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro agli immigrati che scelgono la legalità e che, di recente, la Camera di Commercio ha avviato un’esperienza analoga con l’apertura di un ufficio specificatamente dedicato al collocamento degli extracomunitari qualificati. “Milano – ha detto il vice Sindaco – ha saputo accogliere moltissimi extracomunitari e ha studiato politiche di controllo sempre più complesse. Per contrastare la criminalità internazionale e il pericolo fondamentalista, ci avvaliamo da tempo dell’ausilio delle tecnologie, primo fra tutti il sistema di videosorveglianza, realizzato dal Comune e messo a disposizione della Polizia di Stato. L’utilizzo di questi sistemi ha consentito di bonificare intere aree dalla presenza di criminalità e degrado. Entro il 2007 – ha proseguito De Corato - posizioneremo in alcuni quartieri della città e plessi scolastici 130 videocamere con sistema warning di ultimissima generazione. Disponiamo inoltre – ha concluso il vice Sindaco – di una tecnologia che, unica in Italia, è in grado di contrastare ogni elemento di contraffazione nei documenti. ” L’assessore Carla De Albertis ha partecipato invece a un workshop sulla Salute, da cui è emerso che in tutti i Paesi caratterizzati da forte immigrazione si assiste al ritorno di malattie, come la tubercolosi, ormai debellate da tempo. E’ stato inoltre evidenziato che nel campo della salute è particolarmente sentito il problema delle barriere linguistiche; per i paesi ospitanti è diventata una priorità diffondere materiale informativo tradotto in varie lingue che possa essere accessibile a tutti. L’assessore De Albertis ha illustrato l’esperienza milanese spiegando che “l’Assessorato alla Salute sta promuovendo il progetto ‘Mamma Sicura’, finalizzato a dare assistenza e informazioni in più lingue alle donne extracomunitarie. Dato che il parto – ha proseguito l’assessore – è uno dei pochi momenti in cui la popolazione immigrata accede nelle strutture ospedaliere, abbiamo deciso di approfittare della presenza delle mamme nelle cliniche per divulgare il più possibile l’informazione sui servizi sociosanitari erogati. ” .  
   
   
GENOVA, FINMECCANICA: OGGI ALLA FACOLTÀ DI INGEGNERIA VERTICE CON AZIENDE DEL GRUPPO SUL TERRITORIO  
 
Genova, 22 gennaio 2007 - Su iniziativa del presidente Claudio Burlando, lunedì 22 gennaio, a Genova, nella sede della Facoltà di Ingegneria, a Villa Cambiaso, a Genova (via Montallegro, 1) avrà luogo un incontro tra Regione Liguria, Provincia e Comune di Genova, Provincia e Comune della Spezia e i vertici delle aziende del Gruppo Finmeccanica nel territorio ligure. All´incontro, che avrà inizio alle 14, parteciperanno il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, con il vicepresidente Massimiliano Costa e gli assessori G. B Pittaluga e Renzo Guccinelli, il presidente di Filse Edoardo Bozzo, i sindaci di Genova e della Spezia Giuseppe Pericu e Giorgio Pagano, con i presidenti della Provincia Alessandro Repetto e Giuseppe Ricciardi, i rappresentanti di Università, Iit- Istituto Italiano di Tecnologia, Siit, Distretto Tecnologico Ligure Per il gruppo Finmeccanica saranno presenti il presidente Pier Francesco Guarguaglini e i vertici delle aziende presenti in Liguria (Ansaldo Energia, Ansaldo Segnalamento, Ansaldo Sts, Elsag, Oto Melara, Selex Communications, Selex Si). Al termine dell´incontro, alle 15,45, sempre a Villa Cambiaso, è prevista una conferenza stampa presente il presidente e amministratore delegato del Gruppo Finmeccanica Pier Francesco Guarguaglini. .  
   
   
DELEGAZIONE IMPRESE CANADESI DEL LEGNO E ARREDO DAL 19 AL 22 GENNAIO A MILANO EXPORT ITALIANO IN CANADA + 16% IN UN ANNO SUPERA I 2 MILIARDI DI EURO L’EXPORT ITALIANO IN CANADA PRIMA LA LOMBARDIA. SEGUONO VENETO, EMILIA ROMAGNA E PIEMONTE  
 
 Milano, 22 gennaio 2007. Aumenta del 16,2% in un anno l’export italiano verso il Canada, superando i 2 miliardi di euro a settembre 2006. La Lombardia guida la corsa delle italiane al mercato canadese con un export che supera i 615 milioni di euro, in ascesa del 13,7% dal 2005. Buone anche le esportazioni di Veneto con quasi 335 milioni di euro, + 5,7% in un anno, Emilia Romagna con 311. 469. 749 euro (+15,4%) e Piemonte con 190. 050. 373 euro, (+42%). Nei mobili e loro parti l’export ammonta a oltre 51 milioni di euro e il commercio nel settore mobili e arredo coinvolge oltre 400 imprese nazionali, una su venti di quelle che dichiarano rapporti di import e export con il Canada. Ma sono i macchinari e materiale da trasporto i prodotti italiani più apprezzati sul mercato canadese (33,6% delle esportazioni totali). E si importano nel 2006 soprattutto materie prime non commestibili, per un giro d’affari pari a quasi 343 milioni di euro (il 32,6% del totale delle importazioni). E’ quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat al terzo trimestre 2006 e 2005 e registro imprese a gennaio 2007. Delegazione di imprese canadesi del settore legno e arredo a Milano. Una delegazione di operatori canadesi del settore legno e arredo, in visita a Milano dal 19 al 22 gennaio. Parteciperanno al Macef, il salone internazionale della casa, che si terrà al Polo fieristico di Rho-pero. Sono previsti incontri d’affari con aziende italiane del settore legno/arredo, complementi di arredo e oggettistica. L’iniziativa è realizzata da Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali, con il supporto della Regione Lombardia e della Provincia di Milano. Per informazioni: Promos/camera di commercio di Milano, tel. 02. 8515. 5396, e-mail: pasquale. Alessia@mi. Camcom. It. “Il Canada è da sempre un importante partner commerciale per interscambio e presenza delle nostre imprese - ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali -. Risulta quindi particolarmente utile favorire le occasioni di incontro e di scambio che, come questa visita, possano contribuire a rafforzare i rapporti economici, a partire da un settore strategico come quello del design e dell’arredo”. Interscambio dell’Italia con Canada - Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al terzo trimestre 2006 (valori in euro)
Territorio 2006 Iii trim. var. 05-06 var. 05-06 Peso % Peso % 2006 Iii trim. peso%
import export import export import export interscambio var. 05-06 interscambio
Piemonte 85. 674. 846 190. 050. 373 -7,4% 42,0% 8,2% 9,3% 275. 725. 219 21,8% 8,9%
Valle d´Aosta 571. 101 1. 120. 236 -11,2% 165,5% 0,1% 0,1% 1. 691. 337 58,9% 0,1%
Lombardia 254. 177. 375 615. 792. 879 3,9% 13,7% 24,2% 30,1% 869. 970. 254 10,7% 28,1%
Liguria 33. 349. 146 14. 061. 138 0,0% 37,4% 3,2% 0,7% 47. 410. 284 8,8% 1,5%
Trentino-alto Adige 19. 538. 627 27. 905. 975 -11,2% 24,4% 1,9% 1,4% 47. 444. 602 6,7% 1,5%
Veneto 91. 746. 565 334. 746. 734 23,2% 5,7% 8,7% 16,4% 426. 493. 299 9,0% 13,8%
Friuli-venezia Giulia 51. 871. 562 40. 010. 724 1,2% -7,7% 4,9% 2,0% 91. 882. 286 -2,9% 3,0%
Emilia Romagna 49. 802. 716 311. 469. 749 32,8% 15,4% 4,7% 15,2% 361. 272. 465 17,5% 11,7%
Toscana 142. 343. 315 152. 483. 235 -7,7% 6,9% 13,6% 7,5% 294. 826. 550 -0,6% 9,5%
Umbria 5. 271. 017 24. 851. 907 7,0% 15,2% 0,5% 1,2% 30. 122. 924 13,7% 1,0%
Marche 11. 897. 776 50. 718. 123 28,0% 11,9% 1,1% 2,5% 62. 615. 899 14,7% 2,0%
Lazio 74. 650. 076 103. 586. 931 -12,6% 103,5% 7,1% 5,1% 178. 237. 007 30,8% 5,8%
Abruzzo 30. 284. 942 30. 692. 639 -3,6% 10,1% 2,9% 1,5% 60. 977. 581 2,9% 2,0%
Molise 14. 303 6. 004. 627 -99,3% 14,9% 0,0% 0,3% 6. 018. 930 -16,5% 0,2%
Campania 86. 491. 092 59. 323. 304 25,6% 2,3% 8,2% 2,9% 145. 814. 396 15,0% 4,7%
Puglia 59. 212. 863 23. 153. 507 -16,2% -18,5% 5,6% 1,1% 82. 366. 370 -16,9% 2,7%
Basilicata 27. 687 983. 497 26,1% -14,5% 0,0% 0,0% 1. 011. 184 -13,8% 0,0%
Calabria 7. 294. 238 4. 461. 141 3094,3% 19,4% 0,7% 0,2% 11. 755. 379 196,4% 0,4%
Sicilia 5. 044. 394 34. 743. 668 -39,5% 93,3% 0,5% 1,7% 39. 788. 062 51,2% 1,3%
Sardegna 40. 984. 156 17. 871. 219 1163,1% -0,8% 3,9% 0,9% 58. 855. 375 176,9% 1,9%
altro 87. 745 1. 697. 573 102,7% 14,0% 0,0% 0,1% 1. 785. 318 16,5% 0,1%
tot. Italia 1. 050. 335. 542 2. 045. 729. 179 5,6% 16,2% 100,0% 100,0% 3. 096. 064. 721 12,4% 100,0%
Interscambio dell’Italia con Canada per prodotto - dati Iii trim. 2006 -
Merce Canada Iii trim. 2006 % su tot. Con Canada
import export import export
0-Prodotti alimentari ed animali vivi 102. 979. 500 94. 612. 914 9,8% 4,6%
1-Bevande e tabacchi 307. 724 169. 181. 166 0,0% 8,3%
2-Materie prime non commestibili, esclusi i carburanti 342. 794. 900 11. 706. 864 32,6% 0,6%
3-Combustibili minerali, lubrificanti e prodotti connessi 141. 461. 464 19. 772. 235 13,5% 1,0%
4-Oli, grassi e cere di origine animale e vegetale 12. 914. 138 52. 702. 687 1,2% 2,6%
5-Prodotti chimici e prodotti connessi, n. C. A. 72. 951. 859 228. 203. 957 6,9% 11,2%
6-Prodotti finiti classificati principalmente secondo la materia prima 62. 939. 136 406. 066. 804 6,0% 19,8%
7-Macchinari e materiale da trasporto 251. 675. 945 688. 295. 559 24,0% 33,6%
8-Prodotti finiti diversi 51. 999. 682 374. 964. 295 5,0% 18,3%
9-Articoli e transazioni non classificati altrove nella C. T. C. I. 10. 311. 194 222. 698 1,0% 0,0%
Tot. Italia 1. 050. 335. 542 2. 045. 729. 179 100,0% 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al terzo trimestre 2006 (valori in euro) Interscambio dell’Italia con Canada per mobili e loro parti - dati Iii trim. 2006 -
Merce 2006 Iii trim.
import export
Mobili e loro parti; articoli da letto, materassi, cuscini e articoli similari imbottiti 530. 214 51. 259. 035
totale Italia – Canada per tutti i prodotti 1. 050. 335. 542 2. 045. 729. 179
mobili e loro parti su totale di tutti i prodotti 0,05% 2,51%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al terzo trimestre 2006 (valori in euro) Numero imprese che dichiarano un’attività di import-export con il Canada nel settore dei mobili e arredi
Italia
N. Imprese tutti i settori 9. 212
mobili e arredi 424
% mobili su tot. Settori 4,60%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati registro imprese a gennaio 2007 .
 
   
   
ORDINI MACCHINE UTENSILI: NEL QUARTO TRIMESTRE IL TREND E’ ANCORA POSITIVO. BENE L’ESTERO, DEBOLE IL MERCATO INTERNO.  
 
 Cinisello,22 Gennaio 2007 - Alberto Tacchella, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre: “le aspettative create dagli organi di governo per il documento di legge finanziaria sono state profondamente deluse, molte delle promesse fatte disattese: tutto questo non aiuta certo gli investimenti in beni strumentali. ” Nel quarto trimestre 2006, l’indice degli ordini di macchine utensili, elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre, ha registrato un incremento dell’11,8% rispetto allo stesso periodo del 2005, attestandosi a un valore dell’indice pari a 103,5 (base 2000=100). Era dal quarto trimestre del 1994 che l’indice non raggiungeva un valore così alto. Tale risultato è stato determinato, principalmente, dal proseguire del buon andamento degli ordinativi raccolti sul mercato estero, cresciuti del 19,8% rispetto al quarto trimestre 2005. Il valore assoluto dell’indice ha raggiunto 121,5 punti. Sul fronte interno, infatti, l’indice degli ordinativi, cresciuto dell’1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, pur proseguendo il trend positivo, evidenzia un certo rallentamento. A livello complessivo, nel 2006, l’indice degli ordini di macchine utensili ha registrato un incremento del 15,7%, risultato determinato dal positivo andamento degli ordini raccolti sia sul mercato domestico (+13,8%), sia su quelli stranieri (+15,9%). I dati relativi all’andamento degli ordini del 2006 indicano lo stato favorevole dell’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione. D’altro canto, le rilevazioni relative al solo quarto trimestre dimostrano, però, che la grande potenzialità dell’industria italiana di settore, che continua a raccogliere successo oltre confine, risulta ancora, in parte, inespressa sul territorio nazionale, penalizzata fortemente da un contesto politico-economico assai incerto. “I continui aggiustamenti di cui è stata oggetto la legge finanziaria fino al giorno prima della approvazione - ha commentato Alberto Tacchella, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre - hanno creato un clima di attesa e sfiducia, che ha spinto a rimandare gli investimenti nel nostro paese”. “Tale situazione ha fortemente penalizzato i costruttori italiani che, dopo i positivi riscontri raccolti nei primi sei mesi del 2006, negli ultimi due trimestri, hanno assistito a uno stallo nella raccolta degli ordini interni, contrariamente rispetto a quanto generalmente accade al termine dell’anno, momento in cui vengono definite molte decisioni di acquisto. A questa preoccupazione - continua Tacchella - si aggiunge ora il timore che la ripresa, innescata sul finire del 2005, possa essere definitivamente congelata”. “Le aspettative create dagli organi di governo per il documento di legge finanziaria - prosegue Tacchella - sono state profondamente deluse, molte delle promesse fatte disattese: tutto questo non aiuta certo gli investimenti in beni strumentali. ” “Con questo indirizzo, le autorità di governo dimostrano di essere ancora troppo lontane dalle reali esigenze dell’industria manifatturiera che è, e deve rimanere, la locomotiva del paese”. “Mentre noi costruttori italiani abbiamo dato il via al progetto Manufuture Italia, prima piattaforma per lo sviluppo e l’innovazione del sistema manifatturiero italiano, con l’obiettivo di meglio rappresentare, a livello internazionale, gli interessi di tutta l’industria produttiva del paese, il governo pare essersi dimenticato di noi. Nella prima stesura del documento che il ministero per lo Sviluppo economico sta realizzando “Industria 2015: indirizzi per una nuova politica industriale”, infatti, il settore dei beni strumentali non è stato preso in considerazione”. “Chiediamo che il sistema-paese intervenga subito con misure concrete in grado di sbloccare lo stallo degli investimenti sul mercato interno. In tal senso risulta indispensabile la completa revisione del sistema degli ammortamenti: se non è possibile liberalizzare le quote, è necessario prevedere un adeguamento delle stesse al nuovo ciclo di vita del prodotto (accorciamento dei tempi)”. “Se sono i mercati stranieri a sostenere le vendite dei costruttori italiani in modo più continuativo, così come emerge dai dati del Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre, allora occorre prevedere interventi che permettano alle imprese di competere sul mercato globale”. “Il provvedimento inserito in finanziaria relativo alle fusioni, che pur è un segnale di attenzione del governo alle nostre richieste, non soddisfa le esigenze reali delle imprese. Esso, infatti, contiene numerosi limiti che rendono questa misura in completa e chiara contrapposizione rispetto al principio stesso della crescita dimensionale che invece intenderebbe favorire”. “In particolare, lo strumento di alleggerimento fiscale per le operazioni di aggregazione, che il governo presenta come strumento di spinta alle fusioni, è limitato a un massimale di 5 milioni di euro e, in aggiunta, tale beneficio decade se, nei 4 anni successivi all’operazione, la nuova società effettua altre operazioni straordinarie”. “D’altro canto, a sostegno della forte propensione all’export che caratterizza l’industria italiana costruttrice di sistemi per produrre – ha concluso Tacchella - vogliamo ribadire, una volta di più, la necessità dell’abbattimento dell’Irap sul personale, per una quota percentuale pari al rapporto export su produzione realizzato dall’impresa”. .  
   
   
A MESTRE CONFRONTO EUROPEO SU FUTURO DISTRETTI PRODUTTIVI GAVA: “PRONTI A COGLIERE LA SFIDA DELL’INNOVAZIONE; SOSTENIAMO PROSPETTIVA DI UN POLITECNICO VENETO”. PROGETTO VENETO E.CLUSTER GIUDICATO IL MIGLIORE DALL’UNIONE EUROPEA  
 
Venezia-mestre, 22 gennaio 2007 - “Il Veneto è pronto a raccogliere la sfida europea per lo sviluppo di un’economia della conoscenza con varie linee strategiche legate alla politica dei distretti produttivi, alla nuova programmazione europea 2007-2013 incentrata sulla ricerca e innovazione, al rafforzamento dei poli tecnologici e dei metadistretti, all’integrazione dei tre parchi tecnologici esistenti, alla prospettiva della nascita di un Politecnico del Veneto avanzata dal mondo universitario e che la Regione è pronta a sostenere”. Lo ha detto l’Assessore veneto alle politiche economiche Fabio Gava intervenendo il 18 gennaio a Mestre all’apertura del convegno internazionale “Pattern of clusters evolution” organizzato dalla società regionale Veneto Innovazione per fare il punto sugli (ottimi) risultati ottenuti dal progetto europeo e. Cluster, realizzato dal Veneto per individuare le possibili evoluzioni del modello di distretto classico con azioni innovative regionali, e risultato il migliore tra i 18 presentati dalle più avanzate Regioni europee aderenti alla rete Erik (European Regions Knowledge based Innovation Network). E. Cluster ha coinvolto 2 aziende, una del settore abbigliamento bambino ed una della scarpa sportiva. Qui sono stati introdotti modelli organizzativi innovativi per favorire lo sviluppo di reti di condivisione delle conoscenze che mettessero insieme fornitori e clienti specializzati in competenze diverse, finalizzate alla produzione di un valore congiunto. Il risultato è stato eclatante: si è prodotto un incremento delle reti di competenze relazionali di almeno il 15% ed un aumento dell’efficienza dei processi della filiera del 20%, valutato come contrazione dei tempi del flusso di comunicazione per la realizzazione delle attività chiave. “Questa – ha commentato Gava – è la dimostrazione che la strada imboccata è quella giusta. Sulla ricerca e innovazione tecnologica – ha aggiunto – stiamo spingendo quello che deve essere uno dei cardini del Terzo Veneto delineato nel Prs, e cioè lo sviluppo dell’economia della conoscenza”. Gava ha confermato che il Programma Operativo Regionale per l’utilizzo dei fondi europei 2007-2013 assegnerà oltre 200 milioni di euro all’Asse dedicato alla ricerca, innovazione tecnologica e ingegneria finanziaria collegata, ed ha quindi commentato l’ipotesi della nascita di un Politecnico del Veneto. “È un’idea che condivido – ha detto – perché le università venete hanno la possibilità di creare un Polo di sapere tecnologico almeno equivalente, se non superiore, a quello storico del Politecnico di Milano”. Gava ha infine auspicato che il Consiglio Regionale possa occuparsi presto della nuova Legge Quadro per la ricerca e innovazione in Veneto, “con la quale - ha precisato – raggiungeremo un obiettivo vitale come la messa in sinergia dei diversi attori del settore come Università, Società Pubbliche e Private, Banche, Centri di Ricerca, con lo scopo di ottimizzare e rendere sempre più mirate le azioni e i finanziamenti”. Commentando l’intervento del capo Unità Azioni Innovative della Commissione Europea Veronica Gaffey, Gava ha particolarmente apprezzato la strategia di porre i sistemi regionali al centro delle politiche europee per l’innovazione. . .  
   
   
PARERE CONTRARIO AL DISTACCO DEL COMUNE DI NOASCA DALLA REGIONE PIEMONTE  
 
Aosta, 22 gennaio 2007 – “Ringrazio la collega Mercedes Bresso e la sua Giunta che hanno deliberato sulla questione dell’annessione di Noasca alla Valle d’Aosta, proponendo – in modo adamantino – di dire no al distacco di Noasca”. Con queste parole, il presidente della Regione, on. Luciano Caveri, ha commentato la decisione della Regione Piemonte di esprimere parere contrario al distacco del Comune di Noasca e alla sua aggregazione alla Regione Valle d’Aosta. Scrive la Giunta piemontese: “Il parere contrario che si propone al Consiglio regionale di esprimere per il caso specifico è appunto motivato da considerazioni che mettono in rilievo l’appartenenza del Comune di Noasca alla comunità e al territorio piemontese”. Così inizia l’excursurs storico che, con evidente chiarezza, dimostra come Noasca sia e debba restare in Piemonte. Per altro, la Giunta piemontese ricorda altresì come “nella fase conclusiva della Seconda Guerra mondiale, emersero in Valle d’Aosta istanze di ripristino delle antiche tradizioni di autonomia e a tali istanze venne data risposta con la concessione di un ordinamento autonomo alla regione storica della Valle d’Aosta. Le considerazioni che motivarono allora la creazione di una circoscrizione autonoma supportarono parimenti il riconoscimento alla Regione di condizioni speciali di autonomia”. “Fa piacere – sostiene il presidente Caveri – che il Piemonte abbia così bene riassunto le ragioni della nostra specialità e abbia chiarito un ultimo punto affermando che «il Comune di Noasca è situato in una Valle che non ha collegamenti diretti con la Valle d’Aosta. L’eventuale aggregazione del Comune alla Regione Valle d’Aosta determinerebbe perciò una enclave nel territorio piemontese assolutamente non giustificata». ” .  
   
   
PICCOLI COMUNI DI NOBILI PIETRE  
 
Roma, 22 gennaio 2007 - Il marmo al centro del rilancio e della valorizzazione del territorio. Da questa intuizione è nato il progetto ‘Piccoli comuni di nobili pietre’, elaborato dall’assessorato alle Politiche del lavoro e alla Formazione professionale della provincia di Frosinone nell’ambito dell´iniziativa regionale finalizzata alla promozione della residenzialità, qualità della vita e sviluppo economico nei piccoli centri con popolazione inferiore ai 5. 000 abitanti. Grazie alla collaborazione con 5 comuni appartenenti al distretto del Marmo (Ausonia, Castelnuovo Parano, Coreno Ausonio, Esperia e San Giorgio a Liri), è stato possibile delineare un percorso progettuale articolato e versatile, con l’obiettivo strategico di rafforzare le potenzialità occupazionali di questa parte del territorio frusinate, che trova nelle attività di estrazione e lavorazione del marmo il proprio punto di eccellenza e, allo stesso tempo, attuare concretamente esperienze di cooperazione interistituzionale con i piccoli borghi in cui le tradizioni culturali ed enogastronomiche ravvivano ogni giorno il solido legame con le identità del passato. L’assessorato agli Affari Istituzionali della regione Lazio ha concesso il finanziamento di 67. 900 euro per la realizzazione delle numerose iniziative previste, tra cui la pubblicazione di un moderno portale multimediale in grado di sponsorizzare i numerosi punti di forza naturalistici, storici e architettonici del distretto, la creazione in sinergia con il consorzio per la valorizzazione del Perlato Coreno e la Camera di commercio di Frosinone di una mostra mercato annuale per attrarre gli operatori del settore. .  
   
   
“IMPRESA COOPERATIVA, IMPRESA GIOVANE”, CONVEGNO IL 29 GENNAIO  
 
 Milano, 22 gennaio 2007 - La diffusione della conoscenza del modello cooperativo fra i giovani è il tema centrale del convegno “Impresa cooperativa, impresa giovane”, che si svolgerà a Milano il 29 gennaio, a partire dalle 9,30, presso la sala conferenze di Palazzo Turati in via Meravigli, 9b. Il convegno è organizzato da Unioncamere Lombardia in collaborazione con Regione Lombardia - Dg Industria, Pmi e cooperazione - e la partecipazione delle centrali cooperative regionali. Dopo il saluto d’apertura di Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano, introdurrà i lavori Ercole Montanari, vice presidente di Unioncamere Lombardia e presidente della Camera di Commercio di Mantova. La sessione introduttiva, sul tema “Cooperazione, opportunità per i giovani”, sarà presieduta da Enrico Migliavacca del Tavolo della Cooperazione di Unioncamere Lombardia, e prevede gli interventi di Antonio Matacena, professore di Economia aziendale dell’Università degli Studi di Bologna; Carlo Buzzi, professore di Sociologia dell’Università degli studi di Trento, Istituto Iard; Vincenzo Mannino, segretario generale di Confcooperative Nazionale; Mario Mazzoleni, professore di Economia aziendale ed Economia e gestione delle aziende cooperative dell’Università degli Studi di Brescia. A seguire si svolgerà una tavola rotonda sul tema “Fare impresa: modelli ed esperienze a confronto. Giovani cooperatori e non a confronto”, presieduta da Alberto Righi, del Tavolo della Cooperazione di Unioncamere Lombardia, e coordinata da Maria Concetta Mattei, giornalista Rai. Ne discuteranno Sabina Belline, direttore del Consorzio Sociale Light; Lucio Fossati, coordinatore della Cooperativa Spazio Giovani; Alessandro Maggioni, presidente di Federabitazione Lombardia e Confcooperative; Giancarlo Brando, presidente del gruppo giovani dell’Apa Confartigianato Milano - Quick Fit sas; Andrea Pasquali, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Cremona – Crea srl. L’incontro sarà concluso dagli interventi di Paolo Baccolo, direttore generale dell’assessorato Industria, piccola e media impresa e cooperazione della Regione Lombardia e di Guido Galardi della Commissione Industria, commercio, turismo del Senato. .  
   
   
22 MILIONI DI EURO PER L’INNOVAZIONE DELLE IMPRESE LOMBARDE  
 
Varese, 22 gennaio 2007 - Dovranno essere presentate entro giovedì 25 gennaio le domande di partecipazione al Bando Innovazione per la Competitività che mette a disposizione 22 milioni di euro per le imprese lombarde. Queste risorse economiche, mai così ampie, sono il frutto di una formula innovativa che coinvolge Regione, Camere di Commercio e alcune Province della Lombardia. A Varese, in particolare, tutti e tre questi enti contribuiscono con ben 2 milioni di euro. L’iniziativa (misura A) permetterà alle micro, piccole e medie imprese – industriali come artigiane e del commercio – di usufruire di importanti contributi a fondo perduto per favorire il sostegno a progetti di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico: sviluppo di nuovi prodotti, introduzione di processi produttivi innovativi, nuovi modelli organizzativi basati sulle tecnologie dell’informazione e delle comunicazione (Ict). E’ previsto un contributo pari al 40% delle spese sostenute dall’impresa fino a un massimo di 40mila euro, che viene elevato al 50% fino ad un massimo di 50mila euro se almeno 3 imprese si aggregano per realizzare insieme il progetto innovativo. Fra le spese ammissibili: l’acquisizione di software innovativo, di know-how e risultati di ricerca; la registrazione di brevetti; i contratti con i centri di ricerca, le università o i laboratori; le consulenze specialistiche in campo tecnologico, ma anche i costi del personale interno dedicato al progetto. Finora sono già 35 le domande pervenute agli uffici della Camera di Commercio per un valore di quasi mezzo milione di euro. Il testo del bando nonché il modulo per la presentazione delle domande stesse sono disponibili sul sito della Camera di Commercio www. Va. Camcom. It e la richiesta dovrà avvenire obbligatoriamente in forma telematica. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al Centro Informazione Economica della Camera di Commercio di Varese (tel. 0332 295335, fax 0332 286038, email: reteinnovazione@va. Camcom. It). .  
   
   
CONVEGNO NAZIONALE A FIRENZE. FRAGAI: ´DALLE PROFESSIONI UN AIUTO PER MODERNIZZARE LA TOSCANA´  
 
Firenze, 22 gennaio 2007 - ´Vogliamo aiutare i giovani, tutti i giovani, ad accedere più facilmente al mondo delle professioni. Vogliamo aiutare i professionisti a mettersi insieme e meglio affrontare, in studi associati, la sfida dei mercati internazionali, con un loro contributo diretto alla crescita della nostra economia. Vogliamo aiutarli a formarsi, anche da un punto di vista etico, e vogliamo stabilire con chiarezza, a tutto vantaggio dei cittadini utenti e consumatori, chi certifica e come le rispettive competenze´. Sulle professioni, quelle regolate da un ordine e quelle prive di un ordine professionale, l´assessore alle riforme della Toscana Agostino Fragai evidenzia prima di tutto gli obiettivi. ´Senza l´aiuto che può venire dal mondo delle professioni – chiarisce – la modernizzazione e la dinamizzazione che vogliamo imprimere al sistema toscano è impossibile. Per spingere sull´acceleratore c´è bisogno anche di loro: serve uno sforzo dell´intera società toscana. E soprattutto in una realtà come la nostra contraddistinta da piccole e piccolissime imprese sono i professionisti, professionisti formati e al passo con i tempi, che possono fare la differenza, modernizzare il sistema e semplificare anche la vita ai cittadini´. Sul come questo potrà avvenire, sugli strumenti - a partire da quelli legislativi - che potranno essere utilizzati e sul chi farà (o potrà fare) che cosa, la discussione si è invece aperta stamani a Firenze. Nell´aula magna dell´università degli studi della città si sono infatti incontrati, tutti assieme, Governo, Regioni, ordini ed associazioni professionali. ´Non accadeva da tempo – sottolinea Fragai – ed è un fatto importante´. Alle spalle ci sono anni di tira e molla, di leggi fatte e di ricorsi che poi quelle stesse leggi hanno depotenziato, di direttive comunitarie che alle professioni guardano essenzialmente in termini di libero mercato e concorrenza, di accezioni su quello che si intende per professionisti a volte anche diverse, di progetti di leggi nazionali e norme di dettaglio regionali, di liberalizzazioni annunciate e in parte realizzate e di riforme ancora attese. A Firenze si è aperta una nuova stagione di dialogo e confronto aperto: con il governo presente attraverso il sottosegretario alla giustizia Luigi Scotti, che ha la delega proprio per la riforma delle professioni, con le Regioni, tutte assieme, che hanno illustrato il loro punto di vista, con la voce dei professionisti affidata al Comitato nazionale che riunisce ordini e collegi professionali (Cup) e al Coordinamento delle associazioni che rappresentano invece le professioni prive di ordine (Colap), con la Regione Toscana che ha ospitato ed organizzato l´evento assieme alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. In Italia il settore dei servizi professionali conta tra i quattro milioni e mezzo e i 5 milioni di lavoratori (stime Cnel), tra professioni regolamentate e non, che prestano la loro attività soprattuto nel settore dei servizi, pubblici e privati, ma anche delle imprese. In questo mondo ampio e variegato convivono professionisti autonomi, professionisti dipendenti e collaboratori dai tanti e diversi rapporti di lavoro. Sono almeno il 20% di tutti gli occupati ed un terzo di tutti i lavoratori del terziario. In Toscana i professionisti sono tra 298 mila e 319 mila (stime ricerca Elea). Con le collaborazioni attivate gli operatori professionali diventano circa 500 mila. .  
   
   
LAVORO: QUASI 19 MLN DI EURO PER SOSTENERE L´OCCUPAZIONE ABRUZZESE, FABBIANI, TRE I BANDI PREVISTI  
 
Pescara, 22 gennaio 2007 - Sono pari a 18 milioni e 400 mila euro le risorse stanziate dalla Regione per il Piano esecutivo delle misure di sostegno all´occupazione. Lo ha ricordato, questa mattina, l´assessore al Lavoro, Fernando Fabbiani, a margine della riunione della Comissione Tripartita. Destinatari dei benefici sono imprese abruzzesi, soggetti titotari di rapporti di lavoro precari, disoccupati, inoccupati, iscritti nella liste di mobilità e cassintegrati. Sono tre le tipologie di bando previste. In relazione al primo intervento, rivolto alla promozione di nuove inmprese e con una dotazione finanziaria di 12 milioni e 500 mila euro, le domande possono essere inoltrate dal 1 al 28 febbraio. Il contributo, concesso a fondo perduto per investimenti nella misura del 50% del totale, non potrà essere superiotre a 100 mila euro per ciascuna nuova impresa. Il secondo bando, da 3 milioni e 400 mila euro, intende favorire la stabilizzazione dei rapporti di lavoro precari e stabilisce che le domande relative potranno essere inoltrate dal 1 febbraio al 31 marzo. Il terzo bando, che prevede risorse per 2 milioni e 500 mila euro, introduce la novità della conciliazione tra vita lavorativa e cura familiare. Le domande si potranno inviare dal 1 febbraio al 31 marzo. Per informazioni più dettagliate si potrà, comunque, consultare il sito internet della Regione e quello di Abruzzo Lavoro www. Abruzzolavoro. Com .  
   
   
VADO A VIVERE IN PROVINCIA (MA MI PORTO I PREZZI DELLA CITTÀ) COMPRAR CASA A MILANO COSTA SEMPRE DI PIÙ: 4.389 AL MQ, +2,1% SI VA IN PROVINCIA: 1.687 AL MQ (NORD + 5,1%) E UN IMMOBILE ORA VALE QUASI IL DOPPIO RISPETTO A DIECI ANNI FA  
 
Milano, 22 gennaio 2007 - Il mercato immobiliare non cessa di crescere negli ultimi sei mesi, anche se con meno enfasi. I prezzi degli immobili aumentano del 2,1% nel secondo semestre del 2006 (+3,6% in un anno, +96,6% in dieci anni). Comprare casa a Milano costa in media 4. 389 euro al mq e affittarla in media 204 euro al metro quadro per anno ma gli affitti non crescono in sei mesi, + 1,9% in dodici mesi. E’ la zona Ovest a esser cresciuta di più nel semestre, +3,1% (4. 211euro al metro quadro) con Selinunte - Rembrandt + 6,2% che registra l’aumento cittadino più forte, seguita dal centro storico +2,9% che si conferma la zona più costosa (7. 794 euro al metro quadro) con Vittorio Emanuele- San Babila che corre con il +5,4%. Aumento anche a est: +2,7% (4. 129 euro al metro quadro) spinta da Libia - Cirene che registra +6,2% (5. 150 euro al metro quadro). Il Nord la zona più economica (3. 614 euro al metro quadro) rimane sotto la media con +0,9%, ma Fulvio Testi - Bicocca cresce con il +4,7%. Ferma la zona Sud con + 0,8%, anche se Gratosoglio - Missaglia ottiene un +3,6%. Via della Spiga è la più costosa (11. 350 euro al mq). Ma dove sono le zone più economiche? Salomone - Bonfadini (2. 500 euro al mq) e Forlanini – Mecenate (2. 700 euro), Ronchetto Lodovico il Moro (2. 850 euro al mq). Ma è soprattutto la Milano della moda (Nirone - S. Ambrogio, Conca del Naviglio - Porta Genova, Solferino - Corso Garibaldi, Cairoli – Cordusio, Diaz - Duomo – Scala, Vittorio Emanuele - S. Babila, Spiga – Montenapoleone, Venezia – Monforte) a crescere +2,8% (in media 7. 694 euro al mq) seguita a breve distanza dalla Milano verde, (Parco Castello, Venezia Monforte, Quartiere Gallaratese – Trenno, Udine, Niguarda, Solari-napoli, Vetra –S. Vito, Forlanini – Mecenate, Caprilli, S. Siro) che ottiene un +2% ed un 4. 589 euro al mq in media. Ferma invece la Milano delle isole pedonali (Solferino - Corso Garibaldi, Conca del Naviglio - Porta Genova, Mercalli – Quadronno) +0,3% (5. 683 euro al mq in media) . Ma la provincia cresce velocemente in media +2,6% escludendo Milano città, Monza, Sesto e Cinisello con un prezzo medio complessivo fra vecchio e nuovo di 1. 687 euro al metro quadro. Il Nord Milano l’area che cresce di più +5,1%, seguono il Nord e Groane +4,0%, Martesana Adda +3,8% (1. 633 euro nel complesso), Castanese +3,6% (1. 252 euro Mq), Magentino +3,5% (1. 510 euro al metro quadro), Sud Milano +3,4% (2. 014 euro nel complesso). Abbiatense - Binaschino la zona più lenta +0,4%. Ed in linea con la tendenza provinciale la città di Monza segna un aumento (+1,4%) rispetto a + 2,1% del capoluogo milanese, arrivando a 2. 616 euro al metro quadro. Nei dodici mesi Monza risulta essere più veloce +4,2% contro il +3,6% milanese. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla trentesima edizione della “Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano” sul secondo semestre 2006 realizzata da Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, in collaborazione con Fimaa Milano. "Il mercato immobiliare - ha commentato Antonio Pastore, presidente di Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di commercio di Milano – tiene soprattutto grazie alla qualità. Crescono prevalentemente la città della moda e del verde e anche il centro storico dove i prezzi sono già tra i più alti, a riprova che il costo non fa paura se è giustificato dall’alta qualità dell’immobile e del territorio dove è inserito. Ma è l’ovest la zona che ottiene gli aumenti più consistenti in particolare il quartiere Gallaratese - Trenno ponte verso il Rhodense, che ha dimostrato una costante crescita negli ultimi dieci anni a dimostrazione della forte osmosi fra la città metropolitana e la nuova città della Fiera". “I dati che emergono dalle rilevazioni – ha dichiarato Giorgio Viganò, presidente dell’Osservatorio permanente sul mercato immobiliare della Camera di commercio di Milano – risultano in linea con le previsioni a suo tempo fatte dall´Osservatorio: il mercato residenziale dimostra di continuare con una crescita lenta, mostrando di tenere ancora” “Il sistema immobiliare - ha osservato Domenico Storchi, presidente di F. I. M. A. A. Milano - deve interrogarsi e incontrarsi perché ciascuno per il suo ruolo e per la sua competenza può dare un contributo alla realizzazione di progetti in grado di dare qualità a prezzi compatibili con l´economia. C´è molta attenzione da parte degli operatori Fimaa ad operare costantemente in trasparenza negli interessi del mercato stesso”. “Dopo un 2005 di crescita record- sostiene Mauro Danielli - vice presidente di Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di commercio di Milano- la corsa dei prezzi in Brianza è rallentata. I valori degli immobili nell´ultimo semestre sono aumentati dell´1,3%, con una variazione annuale che è del 4,8%. La domanda rimane attiva e dinamica ottenendo un aumento semestrale del numero di compravendite del 12,1% . Tutto ciò comprova che il mercato è dinamico e ampio in quanto, alla crescita delle domanda è corrisposta anche una crescita dell´offerta e la contrazione delle due curve non ha creato particolari tensioni sui prezzi". Tutti i dati della ricerca Mercato immobiliare in crescita: le case – Continuano a crescere i prezzi delle case: 4. 389 euro il prezzo medio, +2,1% rispetto ai 4. 300 euro del semestre precedente e +3,6% in un anno (ed in cinque anni la crescita è stata del 44,3%). Le zone che crescono di più: Libia –Cirene +6,2% ( 5. 150 euro al mq), Selinunte – Rembrandt +6,2%( 3. 450 euro al metro quadro), Vittorio Emanuele – San Babila +5,4% (8. 750 euro al metro quadro), Fulvio Testi – Bicocca +4,7% (3. 350 euro al metro quadro), Quartiere Gallaratese - Trenno + 4,6% (3. 400), Tribunale - Cinque Giornate + 4,2% (6250 euro al metro quadro), Pacini - Ponzio +4,1% ( 3. 800 euro al metro quadro), Martini - Cuoco +4% ( 3900 euro al metro quadro). Le zone ferme a 0%: Vetra - S. Vito, Abruzzi – Romagna,teodosio – Vallazze, Forlanini – Mecenate, Salomone Bonfadini, Solferino - Corso Garibaldi, Carbonari – Maggiolina, Sarpi – Procaccini, Pisani Gioia Baiamonti, Bovisa – Dergano, Musocco – Villapizzone, Quarto Oggiaro, Brianza – Pasteur, Niguarda, Axum - Ospedale S. Carlo, Mercalli – Quadronno, Bligny – Toscana, Navigli – Cassala, Ripamonti Vigentino , Q. Re S. Ambrogio – Torretta, Ronchetto Lodovico il Moro, Repubblica – Porta Nuova. Chi cresce di più…e chi meno La zona che è cresciuta di più nel secondo semestre del 2006 è la Zona Ovest (Castello, Monterosa, Tripoli, Sempione, etc. ) +3,1% (+5,5% in un anno), segue il Centro con 2,9% (4,8% in un anno), bene anche la Zona est (Tribunale, Indipendenza, porta Venezia) con il 2,7% (5,1% in un anno). Sotto la media cittadina l’aumento della Zona Nord (Quarto Oggiaro, Solferino, Lagosta, Carbonari), con il +0,9 % (+1,5% in un anno) mentre la Zona Sud (Navigli, Porta Genova, viale Bligny, etc. ) +0,8% (+0,9% in un anno) registra l’incremento più basso. In sei mesi I più veloci. Nella Zona Nord il primato spetta a Fulvio Testi - Bicocca con il +4,7%. Nella zona est prima Libia - Cirene con il + 6,2% e a Sud Gratosoglio-missaglia (+3,6%). A Ovest primo è Selinunte - Rembrandt + 6,2%. Nel Centro Storico cresce di più Vittorio Emanuele- San Babila con il +5,4%. E i più lenti. A Nord 10 le zone ferme a 0% tra cui Solferino - Corso Garibaldi,carbonari- Maggiolina, Quarto Oggiaro, Niguarda. A Est 4 registrano 0%: Abruzzi - Romagna,teodosio - Vallazze, Forlanini - Mecenate, Salomone - Bonfadini. A Sud battuta d’arresto a 0% per 6 zone tra cui Bligny - Toscana, Mercalli - Quadronno, Ronchetto - Lodovico il Moro, Navigli-cassala mentre a Ovest segna 0% solo Axum- Ospedale S. Carlo. Nel centro Vetra – San Vito fanalino di coda con 0%. In un anno I più veloci. Nella zona Nord Greco con 3,6%. Nella Zona Est il primato spetta a Tribunale -Cinque Giornate con +8,7% mentre nella zona ovest spicca San Vittore con +10,2%. Vince a Sud Gratosoglio - Missaglia + 3,6% e nel Centro Cairoli - Cordusio con + 7,7%. I più lenti. A Nord Carbonari – Maggiolina, Musocco - Villa Pizzone, Niguard, Sarpi – Procaccini a 0%, a Est Teodosio - Vallazze ferme a 0% mentre a Sud rimangono stabili con 0% tra le altre Ripamonti - Vicentino, Navigli - Cassala, Mercalli – Quadronno. A Ovest Axum – Ospedale S. Carlo chiude la coda con 1,7% mentre nel centro storico Vetra – San Vito si ferma al 0,8%. E in cinque anni I velocisti sono stati, a Nord, Bovisa - Dergano + 64,9%, a Est Martini - Cuoco con +89,3%, a Sud Mercalli – Quadronno + 62,7%, a Ovest Q. Re Gallaratese – Trenno +71,7% ed in Centro Spiga Montenapoleone + 54,3%. Mentre il fanalino di coda, a Nord e nell’intero quinquennio milanese, risulta Pisani - Gioia - Baiamonti con + 3,3%. Cresciute meno anche, a Est, Salomone - Bonfadini con +33%, a Sud Bligny - Toscana con +29,6%, a Ovest Washington - Po – Vesuvio con + 26,4% e in Centro Diaz – Duomo - Scala con +37,8%. Le case sono più convenienti? Le zone meno care in assoluto sono con Salomone - Bonfadini (2. 500 euro al mq) e Forlanini – Mecenate (2. 700 euro) ad Est, segue Ronchetto - Lodovico il Moro (2850 euro al mq) a Sud. A 2. 900 euro al metro quadro si attestano Niguarda, Quarto-oggiaro, Musocco- Villapizzone, Greco, Gratosoglio- Missaglia. La Milano tematica Sono la Milano della Moda (Nirone - S. Ambrogio, Conca del Naviglio - Porta Genova, Solferino - Corso Garibaldi, Cairoli – Cordusio, Diaz - Duomo – Scala, Vittorio Emanuele - S. Babila, Spiga – Montenapoleone, Venezia – Manforte) +2,8% in sei mesi e quella del verde (Parco Castello, Venezia Monforte, Quartiere Gallaratese – Trenno, Udine, Niguarda, Solari-napoli, Vetra –S. Vito, Forlanini – Mecenate, Caprilli, S. Siro) +2% a crescere di più, con un prezzo medio rispettivamente di 7. 694 euro al metro quadro e di 4. 589 euro al metro quadro. Segue la città degli studi (Nirone - S. Ambrogio, Augusto, Bligny – Toscana, Fulvio Testi – Bicocca, Fulvio Testi - Cà Granda, Pacini – Ponzio, Barona – Famagosta ) con + 1,9% (4. 504 euro al mq). Più lente le isole pedonali (Solferino - Corso Garibaldi,conca del Naviglio - Porta Genova, Mercalli – Quadronno) +0,3% con un prezzo medio di 5. 683 euro al metro quadro. Rallentano anche la città multietnica, (Sarpi – Procaccino, Bovisa – Dergano, Istria – Maciachini, Buenos Aires – Vitruvio), +0,7% e un prezzo medio di 3. 513 euro al metro quadro, e quella dei divertimenti (Vetra - S. Vito, Solferino - Corso Garibaldi, Conca del Naviglio - Porta Genova, Brera, Navigli – Cassala, Mercalli – Quadronno) +0,8% con un prezzo medio di 6. 008 euro al metro quadro. Le grandi opere (Fiera – Monterosa, Fiera – Sempione, Agrippa – Abbiategrasso, Montecity Rogoredo, Repubblica - Porta Nuova) raggiungono invece un +1,6% con 4420 euro al metro quadro. La provincia : 1. 687 euro al metro quadro il prezzo medio nel complesso ,appartamenti nuovi e vecchi, e cresce del +2,6%, in particolare aumentano: il Nord Milano +5,1% (2. 222 euro), Nord Groane +4% (1. 785 euro a mq nel complesso), Martesana Adda +3,8% (1. 633 euro nel complesso), Castanese +3,6% (1. 252 euro Mq), Magentino +3,5% (1. 510 euro al metro quadro), Sud Milano +3,4% (2. 014 euro nel complesso) Il Rhodense si allinea al media provinciale (+2,6%), mentre risultano più lenti l’Abbiatense (+0,4%), il Legnanese (+1,1%), la Brianza (+1,3%) e Sud Est Milano (+2%). E a Monza. Monza segna un aumento del +1,4% in sei mesi arrivando a 2. 616 euro al metro quadro. Nei dodici mesi Monza risulta essere più veloce di Milano +4,2% contro il +3,6%. Mentre l’affitto dei mono - bilocali diminuisce del 0,3% in 6 mesi e del 0,9% in un anno, passando da 435 euro a corpo mensili del primo semestre 2006 ai 433 euro odierni. Appartamenti nel complesso nella provincia con l’esclusione di Milano Sesto e Cinisello di appartamenti (Euro/mq) e le variazioni (%) semestrali (valori %). Affitti Milano secondo semestre 2006 (euro al mq all’anno)
Euro/mq/anno var% 6 mesi var% 12 mesi var% 60 mesi
media Milano 204 0 1,9 7,1
Monolocali 337 0 1,8 8,9
Bilocali 194 0 0,8 5,9
Trilocali 141 0 1,4 0,4
Quattro locali 142 0 0 11,1
Fonte: Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano” sul secondo semestre 2006 realizzata da Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, in collaborazione con Fimaa Milano Prezzi delle case e affitti a Monza
2°sem 05 1° sem 06 2°sem 06
Monza euro /mq euro /mq euro /mq 6 mesi 1 anno 5 anni
Appartamenti nel complesso(vecchi e nuovi) 2. 510 2. 580 2. 616 1,4% 4,2% 51,4%
Appartamenti nuove 3. 077 3. 181 3. 252 2,2% 5,7% 49,3%
euro mese a corpo euro mese a corpo euro mese a corpo 6 mesi 1 anno 5 anni
Mono - bilocali non arredati 438 435 433 -0,3% -0,9% -9,9%
Fonte: Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano” sul secondo semestre 2006 realizzata da Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, in collaborazione con Fimaa Milano Milano tematica
Ii sem 05 I sem 06 Ii sem 06 6 mesi % var 1 anno % var 5 anni % var 10 anni%
Milano del verde
Parco Castello 5. 650 5. 850 6. 000 2,6% 6,2% 31,4% 97,0%
Venezia - Monforte 8. 000 8. 000 8. 250 3,1% 3,1% 59,9% 149,6%
Quartiere Gallaretese - Trenno 3. 100 3. 250 3. 400 4,6% 9,7% 71,7% 143,7%
Udine 3. 200 3. 300 3. 400 3,0% 6,3% 64,6% 88,4%
Niguarda 2. 900 2. 900 2. 900 0,0% 0,0% 31,5% 62,9%
Solari - Napoli 4. 200 4. 200 4. 250 1,2% 1,2% 35,1% 100,5%
Vetra - S. Vito 6. 250 6. 300 6. 300 0,0% 0,8% 39,5% 100,0%
Forlanini - Mecenate 2. 600 2. 700 2. 700 0,0% 3,8% 43,6% 60,7%
Caprilli - S. Siro 3. 950 4. 000 4. 100 2,5% 3,8% 44,6% 95,7%
media 4. 428 4. 500 4. 589 2,0% 3,6% 45,7% 92,2%
Fiera
Repubblica- Porta Nuova 6. 500 6. 550 6. 550 0,0% 0,8% 47,7% 146,2%
Fiera - Monterosa 4. 800 4. 850 4. 950 2,1% 3,1% 34,3% 97,6%
Fiera - Sempione 4. 250 4. 350 4. 450 2,3% 4,7% 35,9% 81,3%
media 5. 183 5. 250 5. 317 1,3% 2,6% 40,0% 101,9%
città degli studi
Nirone - S. Ambrogio 7. 450 7. 550 7. 650 1,3% 2,7% 41,3% 119,5%
Augusto 6. 450 6. 500 6. 600 1,5% 2,3% 39,8% 96,4%
Bligny - Toscana 3. 650 3. 675 3. 675 0,0% 0,7% 29,6% 82,4%
Fulvio Testi - Bicocca 3. 250 3. 200 3. 350 4,7% 3,1% 54,7% 85,1%
Fulvio Testi - Cà Granda 3. 150 3. 200 3. 250 1,6% 3,2% 50,1% 79,6%
Pacini - Ponzio 3. 550 3. 650 3. 800 4,1% 7,0% 63,8% 88,6%
Barona - Famagosta 3. 150 3. 150 3. 200 1,6% 1,6% 30,6% 77,3%
media 4. 379 4. 418 4. 504 1,9% 2,9% 42,8% 82,5%
Moda
Nirone - S. Ambrogio 7. 450 7. 550 7. 650 1,3% 2,7% 41,3% 119,5%
Conca del Naviglio - Porta genova 4. 850 4. 850 4. 900 1,0% 1,0% 43,9% 123,2%
Solferino - Corso Garibaldi 5. 600 5. 650 5. 650 0,0% 0,9% 62,1% 112,4%
Cairoli - Cordusio 6. 500 6. 750 7. 000 3,7% 7,7% 48,3% 108,3%
Diaz - Duomo - Scala 7. 450 7. 750 8. 000 3,2% 7,4% 37,8% 93,5%
Vittorio Emanuele - S. Babila 8. 250 8. 300 8. 750 5,4% 6,1% 44,3% 111,6%
Spiga - Montenapoleone 10. 950 11. 000 11. 350 3,2% 3,7% 54,3% 137,7%
Venezia - Monforte 8. 000 8. 000 8. 250 3,1% 3,1% 59,9% 149,6%
media 7. 381 7. 481 7. 694 2,8% 4,2% 48,6% 102,9%
divertimenti
Vetra - S. Vito 6. 250 6. 300 6. 300 0,0% 0,8% 39,5% 100,0%
Solferino - Corso Garibaldi 5. 600 5. 650 5. 650 0,0% 0,9% 62,1% 112,4%
Conca del Naviglio - Porta genova 4. 850 4. 850 4. 900 1,0% 1,0% 43,9% 123,2%
Brera 7. 600 7. 900 8. 150 3,2% 7,2% 43,6% 133,9%
Navigli - Cassala 4. 550 4. 550 4. 550 0,0% 0,0% 53,5% 141,4%
Mercalli - Quadronno 6. 500 6. 500 6. 500 0,0% 0,0% 62,7% 124,9%
media 5. 892 5. 958 6. 008 0,8% 2,0% 50,0% 112,8%
multietnica
Sarpi - Procaccini 3. 650 3. 650 3. 650 0,0% 0,0% 31,3% 85,8%
Bovisa - Dergano 3. 050 3. 100 3. 100 0,0% 1,6% 64,9% 84,5%
Istria - Maciachini 3. 200 3. 200 3. 250 1,6% 1,6% 43,2% 72,4%
Buenos Aires - Vitruvio 4. 000 4. 000 4. 050 1,3% 1,3% 36,6% 74,2%
media 3. 475 3. 488 3. 513 0,7% 1,1% 42,0% 66,0%
Isole pedonali
Solferino - Corso Garibaldi 5. 600 5. 650 5. 650 0,0% 0,9% 62,1% 112,4%
Conca del Naviglio - Porta genova 4. 850 4. 850 4. 900 1,0% 1,0% 43,9% 123,2%
Mercalli - Quadronno 6. 500 6. 500 6. 500 0,0% 0,0% 62,7% 124,9%
media 5. 650 5. 667 5. 683 0,3% 0,6% 56,6% 111,7%
Grandi Opere
Fiera - Monterosa 4. 800 4. 850 4. 950 2,1% 3,1% 34,3% 97,6%
Fiera - Sempione 4. 250 4. 350 4. 450 2,3% 4,7% 35,9% 81,3%
Agrippa - Abbiategrasso 3. 000 3. 000 3. 050 1,7% 1,7% 53,7% 73,8%
Montecity Rogoredo 2. 900 3. 000 3. 100 3,3% 6,9% 64,9% 84,5%
Repubblica- Porta Nuova 6. 500 6. 550 6. 550 0,0% 0,8% 47,7% 146,2%
media 4. 290 4. 350 4. 420 1,6% 3,0% 44,8% 95,8%
Fonte: Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano” sul secondosemestre 2006 realizzata da Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, in collaborazione con Fimaa Milano
Ii sem 05 I sem 06 Ii sem 06 6 mesi 1 anno 5 anni 10 anni%
Zona media media media % % var 12 % var 60 % var 120
Augusto 6450 6500 6600 1,5% 2,3% 39,8% 96,4%
Brera 7600 7900 8150 3,2% 7,2% 43,6% 133,9%
Cairoli - Cordusio 6500 6750 7000 3,7% 7,7% 48,3% 108,3%
Diaz - Duomo - Scala 7450 7750 8000 3,2% 7,4% 37,8% 93,5%
Missori - S. Sofia 6050 6150 6350 3,3% 5,0% 38,2% 104,8%
Nirone - S. Ambrogio 7450 7550 7650 1,3% 2,7% 41,3% 119,5%
Spiga - Montenapoleone 10950 11000 11350 3,2% 3,7% 54,3% 137,7%
Vetra - S. Vito 6250 6300 6300 0,0% 0,8% 39,5% 100,0%
Vittorio Emanuele - S. Babila 8250 8300 8750 5,4% 6,1% 44,3% 111,6%
media centro 7. 439 7. 578 7. 794 2,9% 4,8% 43,6% 96,2%
Tribunale - 5 Giornate 5750 6000 6250 4,2% 8,7% 56,3% 139,9%
Venezia - Monforte 8000 8000 8250 3,1% 3,1% 59,9% 149,6%
Abruzzi - Romagna 4000 4050 4050 0,0% 1,3% 47,0% 84,5%
Libia - Cirene 4750 4850 5150 6,2% 8,4% 42,7% 126,9%
Piceno - Indipendenza 4750 5000 5100 2,0% 7,4% 41,3% 119,4%
Lambrate 2900 3000 3050 1,7% 5,2% 49,9% 73,8%
Pacini - Ponzio 3550 3650 3800 4,1% 7,0% 63,8% 88,6%
Teodosio - Vallazze 3100 3100 3100 0,0% 0,0% 46,6% 61,9%
Udine 3200 3300 3400 3,0% 6,3% 64,6% 88,4%
Argonne - Corsica 3400 3400 3450 1,5% 1,5% 52,0% 77,8%
Forlanini - Mecenate 2600 2700 2700 0,0% 3,8% 43,6% 60,7%
Martini - Cuoco 3700 3750 3900 4,0% 5,4% 89,3% 119,1%
Montecity Rogoredo 2900 3000 3100 3,3% 6,9% 64,9% 84,5%
Salomone Bonfadini 2400 2500 2500 0,0% 4,2% 33,0% 48,8%
media est 3. 929 4. 021 4. 129 2,7% 5,1% 53,6% 90,6%
Repubblica – Porta nuova 6500 6550 6550 0,0% 0,8% 47,7% 146,2%
Solferino - Corso Garibaldi 5600 5650 5650 0,0% 0,9% 62,1% 112,4%
Buenos Aires - Vitruvio 4000 4000 4050 1,3% 1,3% 36,6% 74,2%
Carbonari - Maggiolina 4000 4000 4000 0,0% 0,0% 37,2% 68,4%
Gen. Govone - Cenisio 3300 3300 3350 1,5% 1,5% 39,9% 62,2%
Lagosta - Staz. Garibaldi 3700 3750 3825 2,0% 3,4% 51,5% 95,2%
Sarpi - Procaccini 3650 3650 3650 0,0% 0,0% 31,3% 85,8%
Pisani Gioia Baiamonti 4350 4400 4400 0,0% 1,1% 3,3% 62,4%
Bovisa - Dergano 3050 3100 3100 0,0% 1,6% 64,9% 84,5%
Musocco - Villapizzone 2900 2900 2900 0,0% 0,0% 50,3% 77,9%
Pellegrino Rossi - Affori - Bruzzano 2950 2950 3000 1,7% 1,7% 40,2% 65,7%
Quarto Oggiaro 2850 2900 2900 0,0% 1,8% 56,3% 111,7%
Brianza - Pasteur 3150 3200 3200 0,0% 1,6% 30,6% 55,0%
Fulvio Testi - Bicocca 3250 3200 3350 4,7% 3,1% 54,7% 85,1%
Fulvio Testi - Cà Granda 3150 3200 3250 1,6% 3,2% 50,1% 79,6%
Greco 2800 2850 2900 1,8% 3,6% 46,1% 62,9%
Istria - Maciachini 3200 3200 3250 1,6% 1,6% 43,2% 72,4%
Niguarda 2900 2900 2900 0,0% 0,0% 31,5% 62,9%
Padova - Palmanova 2900 2900 2950 1,7% 1,7% 37,9% 63,0%
Turro Precotto 3000 3050 3100 1,6% 3,3% 44,9% 64,5%
media nord 3. 560 3. 583 3. 614 0,9% 1,5% 41,5% 73,6%
Leopardi - Boccaccio - Pagano 6000 6250 6450 3,2% 7,5% 28,9% 117,2%
Parco Castello 5650 5850 6000 2,6% 6,2% 31,4% 97,0%
S. Vittore 4900 5200 5400 3,8% 10,2% 44,4% 93,9%
Fiera - Monterosa 4800 4850 4950 2,1% 3,1% 34,3% 97,6%
Fiera - Sempione 4250 4350 4450 2,3% 4,7% 35,9% 81,3%
Washington - Po - Vesuvio 4250 4250 4400 3,5% 3,5% 26,4% 83,0%
Axum - Ospedale S. Carlo 2950 3000 3000 0,0% 1,7% 35,4% 96,7%
Bande Nere - Giambellino 3500 3600 3700 2,8% 5,7% 36,8% 88,8%
Inganni - S. Cristoforo 3150 3150 3250 3,2% 3,2% 48,4% 84,7%
Selinunte - Rembrandt 3250 3250 3450 6,2% 6,2% 40,8% 93,8%
Accursio 3150 3150 3250 3,2% 3,2% 57,8% 99,4%
Baggio - Quinto Romano 3000 3050 3150 3,3% 5,0% 67,6% 121,8%
Caprilli - S. Siro 3950 4000 4100 2,5% 3,8% 44,6% 95,7%
Quartiere Gallaretese - Trenno 3100 3250 3400 4,6% 9,7% 71,7% 143,7%
media Ovest 3. 993 4. 086 4. 211 3,1% 5,5% 40,1% 87,1%
Conca del Naviglio - Porta genova 4850 4850 4900 1,0% 1,0% 43,9% 123,2%
Mercalli - Quadronno 6500 6500 6500 0,0% 0,0% 62,7% 124,9%
Bligny - Toscana 3650 3675 3675 0,0% 0,7%  
   
   
IMPREGILO: SOTTOSCRITTI NUOVI ACCORDI DI GOVERNANCE NELLA PARTECIPATA BRASILIANA “ECORODOVIAS”, FINALIZZATI AL CO-CONTROLLO DELLA SOCIETA’ ED ALLA SUA QUOTAZIONE  
 
Sesto San Giovanni, 22 gennaio 2007 - Impregilo comunica che la propria controllata Impregilo International Infrastructures N. V. , la holding operativa nel settore delle concessioni, ha sottoscritto con il socio di maggioranza Primav, con cui opera in Brasile con successo da oltre 30 anni, nuovi accordi di governance nella società Ecorodovias, il secondo concessionario autostradale brasiliano con circa 950 chilometri di reti in esercizio. In base ai nuovi accordi parasociali che avranno durata quinquennale, Impregilo International Infrastructures N. V. , che detiene attualmente il 35% del capitale di Ecorodovias, passa ad esercitare il co-controllo della Società ed esprime la rappresentanza paritetica in tutti gli organi societari. I nuovi accordi anticipano gli effetti del riassetto societario che entrambe le Parti hanno come obiettivo nel corso dell’anno e che, ricorrendone le condizioni, verrà realizzato attraverso la quotazione di Ecorodovias , in una o più soluzioni, sul mercato regolamentato di San Paolo. La firma degli accordi ha particolare rilevanza anche in vista delle gare previste dal Governo Federale e da alcuni Governi Regionali che rappresentano un importante obiettivo nello sviluppo di Ecorodovias e, più in generale, delle attività e della presenza di Impregilo in Brasile. Ecorodovias controlla tre concessionarie autostradali: “Ecovia Caminho do Mar” che unisce Curitiba, la capitale del Paranà, con il porto di Paranaguà, “Ecosul” nello Stato di Rio Grande do Sul ed “Ecovias dos Imigrantes” (a cui è stato recentemente prorogato il periodo di concessione di 5 anni fino al 2023) che collega San Paolo al litorale ed al porto di Santos. Ecorodovias è inoltre attiva nel campo dei servizi di pedaggiamento automatico (“telepass”), nella logistica e nei servizi. Particolarmente attenta alle tematiche ambientali, il gruppo Ecorodovias è stato il primo ad ottenere la certificazione Iso-9001 e Iso-14001 per tutte le sue controllate. Ecorodovias ha chiuso il bilancio 2005 con ricavi consolidati pari a circa 190 milioni di euro ed un Ebitda superiore al 67%; i dati preliminari relativi al 2006- forniti da Ecorodovias - prevedono una crescita del fatturato di circa il 6% con un Ebitda in linea con quello dell’esercizio precedente. .  
   
   
ENEL: CONTI PRESENTA A BARROSO UN PIANO GLOBALE CONTRO L’EFFETTO SERRA  
 
 Roma, 22 Gennaio 2007 – L’amministratore Delegato dell’Enel, Fulvio Conti, ha incontrato l’ 11 gennaio il Presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, al quale ha presentato l’iniziativa “3C” – Combating Climate Change – una strategia globale per combattere i mutamenti climatici lanciata da Vattenfall e sostenuta da Enel insieme ad altre 14 delle aziende leader in tutto il mondo. Il sostegno all’iniziativa “3C” si inserisce in un piano di investimenti per oltre 4 miliardi di euro che mira a fare di Enel la società dell’energia più avanzata al mondo nella ricerca di soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale della produzione e distribuzione di energia elettrica. L’ad di Enel Conti ha detto: “Daremo il nostro sostegno all’iniziativa 3C con numerosi progetti concreti. Il programma ambientale da 4 miliardi di euro lanciato da Enel si articola su tre aree principali: fonti rinnovabili, efficienza energetica e ricerca sulle emissioni zero. Siamo fermamente convinti che tutte le opzioni, dalla tecnologia del carbone pulito, alla frontiera dell’idrogeno ed al nucleare, debbano essere perseguite con l’obiettivo di combattere il mutamento climatico e garantire la sicurezza degli approvvigionamenti. I governi, le imprese e i consumatori dovrebbero incoraggiare l’innovazione tecnologica e nuove soluzioni. In questo quadro Enel sta da tempo sviluppando progetti per incrementare l’efficienza ed il risparmio energetico”. La “3C” prevede un contatto continuativo tra i sostenitori dell’iniziativa e un costante dialogo tra questi ultimi, i governi nazionali e le istituzioni internazionali. E’ stato lanciato un sito Internet della “3C”: www. Combatclimatechange. Org Le aziende che hanno già offerto il loro sostegno all’iniziativa “3C” sono: Abb, Alstom, Bayer, Duke Energy, Endesa, Enel, Enbw, E. On, Eskom, General Electric, Norske Skog, Nrg Energy, Pg & E, Suez, Wallenius Lines, Vattenfall. .  
   
   
NUOVE TUTELE PER I CONSUMATORI GAS: PROCEDURA PER L’INDIVIDUAZIONE DEI “FORNITORI DI ULTIMA ISTANZA”  
 
 Milano, 22 gennaio 2007 - L’autorità per l’energia elettrica e il gas ha approvato il provvedimento per l’individuazione dei nuovi fornitori di ultima istanza di gas naturale. Il Documento è pubblicato sul sito www. Autorita. Energia. It. Il servizio di fornitura di ultima istanza ha lo scopo di garantire la fornitura di gas in tutte quelle situazioni di criticità nelle quali il cliente finale possa eventualmente trovarsi, suo malgrado, per mancanza del proprio fornitore. Tra tali eventuali situazioni di criticità per il consumatore (mancanza del proprio venditore e quindi necessità di ricorrere ad un altro fornitore di ultima istanza) si possono ad esempio annoverare anche casi quali: i) il venditore scelto nel mercato libero dichiari fallimento; ii) il venditore interrompa la propria attività; iii) il venditore decida di non rifornire più alcuni specifici clienti finali; iv) il rapporto contrattuale tra impresa di distribuzione e venditore si risolva per inadempimento di quest’ultimo; v) al venditore venga revocata l’autorizzazione all’attività. Il provvedimento dell’Autorità disciplina la procedura ad evidenza pubblica per l’individuazione dei fornitori di ultima istanza (ai sensi della legge 23 agosto 2004 n. 239/04), prevista dal Decreto 29 settembre 2006 del Ministero dello Sviluppo economico. Tale Decreto aveva anche stabilito misure transitorie per assicurare l’approvvigionamento indiretto di gas naturale ai clienti finali a seguito della carenza di offerta di gas verificatasi nel mese di settembre 2006. Dette misure avevano tra l’altro individuato il fornitore “grossista” di ultima istanza, il quale ha transitoriamente approvvigionato di gas naturale gli esercenti l’attività di vendita che ne avevano fatto richiesta agli inizi di ottobre, in quanto sprovvisti di altro fornitore all’ingrosso. A partire dall’1 marzo 2007, i fornitori di ultima istanza, che saranno individuati mediante la procedura ad evidenza pubblica: subentrano, in prima applicazione, nelle forniture ai clienti finali effettuate dagli esercenti l’attività di vendita che alla data di pubblicazione degli esiti della gara non avranno ancora trovato un fornitore all’ingrosso diverso dal fornitore “grossista” di ultima istanza; assicurano la fornitura ai clienti finali con consumi non superiori a 200. 000 standard metri cubi/anno, oppure ai clienti finali connessi alle reti di distribuzione (ad eccezione dei clienti finali con consumi di tipo industriale o termoelettrico superiori a 200. 000 standard metri cubi nel precedente anno termico della distribuzione) che, anche temporaneamente, sono privi di un fornitore per ragioni indipendenti dalla loro volontà. I fornitori di ultima istanza così individuati opereranno fino al 30 settembre 2007 e le regole definite dall’Autorità consentiranno di individuare anche i fornitori di ultima istanza per gli anni termici a seguire. Gli esercenti l’attività di vendita interessati possono presentare all’Autorità istanza di partecipazione alla procedura ad evidenza pubblica entro il 5 febbraio 2007. .  
   
   
DIFFUSO UN DOCUMENTO PER LA CONSULTAZIONE ASSICURAZIONE PER IL GAS: PROPOSTE A MAGGIOR TUTELA DEI CONSUMATORI  
 
Milano, 22 gennaio 2007 - L´autorità per l´energia elettrica e il gas ha pubblicato un Documento per la consultazione in merito al rinnovo delle disposizioni per l’assicurazione dei clienti finali civili del gas distribuito a mezzo di gasdotti locali e reti di trasporto. Circa 19 milioni di famiglie già godono automaticamente della copertura assicurativa nazionale per incidenti domestici eventualmente dovuti all’uso del gas (infortuni, incendi e responsabilità civile). Infatti, l´Autorità ha inteso tutelare i consumatori (e con essi tutti coloro che fossero coinvolti nei singoli incidenti) anche tramite un contratto assicurativo nazionale, stipulato dal Comitato Italiano Gas (Cig) e già coperto, sin dal 1991, da una apposita componente tariffaria di 40 centesimi di euro all’anno. Il 30 settembre 2007, verrà a concludersi il triennio di applicazione della normativa sull’assicurazione stabilito con la delibera n. 152/03 dell’Autorità; contestualmente andrà in scadenza l’attuale contratto nazionale di assicurazione. Al fine di mantenere la copertura a favore dei consumatori ed alla luce dei buoni risultati fino ad ora ottenuti, l’Autorità intende confermare - previa consultazione dei soggetti interessati - la disciplina già introdotta, integrandola possibilmente con elementi migliorativi rispetto ai precedenti periodi di applicazione. In particolare, l’Autorità intende rafforzare tale disciplina attraverso il mandato affidato al Comitato Italiano Gas per: individuare condizioni migliorative (relative ad esempio, alla tempestività dei risarcimenti, ai massimali, al differimento dei termini di pagamento del premio annuo); ciò potrà essere perseguito in sede di gara pubblica – procedura disposta dall’Autorità a garanzia del minor costo possibile per i consumatori – da indire per la scelta della compagnia di assicurazione nel prossimo triennio; fermo restando il costo massimo per cliente finale civile di 40 centesimi di euro all’anno. Effettuare periodiche campagne di divulgazione a beneficio dei clienti finali civili (finalizzate in particolare al miglioramento dei canali di contatto dei clienti finali eventualmente coinvolti in incidenti da gas, ed alla diffusione della conoscenza delle coperture previste dal contratto di assicurazione). Inoltre, il Documento per la consultazione presenta un approfondimento sugli incidenti causati dal gas nel periodo 2003 – 2005; l’andamento degli eventi, pur con valori tali da collocare l’Italia tra i Paesi europei con le migliori condizioni di sicurezza nella distribuzione di gas, evidenzia l’impossibilità di eliminare del tutto il rischio di incidenti da gas e la necessità di mantenere quindi una copertura assicurativa a favore dei clienti finali. La statistica elaborata dal Cig evidenzia che la maggior parte degli incidenti da gas riguarda gli impianti di utenza post-contatore ed ha come principale causa l’insufficiente ricambio d’aria (inteso sia come insufficiente aerazione e/o ventilazione, sia come inadeguata o assente evacuazione dei prodotti della combustione). Le altre cause, a seguire per ordine d’importanza, sono l’utilizzo improprio degli apparecchi da parte del cliente finale e la carenza di manutenzione. L’assicurazione prevede i seguenti importi massimali: per responsabilità civile verso terzi, un massimale di € 6. 197. 483 per ogni cliente finale e per ogni sinistro sia per danni a persone che a cose anche se appartenenti a più persone; per incendio, un capitale di € 103. 292 per evento per immobili o porzione degli stessi, di proprietà del cliente finale assicurato o in locazione e € 41. 317 per evento per cose mobili di proprietà del cliente finale assicurato; per infortuni, un capitale di € 129. 114 per il caso di morte o invalidità permanente totale, che decresce proporzionalmente in caso di invalidità parziale. I soggetti interessati potranno inviare proprie osservazioni e suggerimenti al Documento per la consultazione, per iscritto, entro il giorno 2 marzo 2007. .  
   
   
MEMORANDUM ENERGIA TRA ALBANIA E BASSA AUSTRIA  
 
Trieste, 22 gennaio 2007 - Il ministro albanese dell´Economia, Commercio ed Energia, Genc Ruli, si è recentemente incontrato con una delegazione economica della Bassa Austria, guidata dal governatore Erwin Poll, nella quale erano presenti rappresentanti di compagnie energetiche come la Evn. La notizia è riportata da Seeurope. Il ministro Ruli e il governatore Poll hanno firmato un memorandum d´intesa per la cooperazione nel settore dell´energia. Il rappresentante albanese ha espresso la convinzione che i risultati del memorandum saranno immediati: si rafforzerà la collaborazione con le aziende austriache nel settore delle fonti energetiche alternative e nello sviluppo di grandi progetti per la produzione di nuove fonti di energia. Il governatore Poll ha espresso il coinvolgimento delle aziende della Bassa Austria nella partecipazione a progetti per la costruzione di una rete per la distribuzione del gas in Albania, dichiarando che il memorandum costituisce il punto di partenza per un´ulteriore cooperazione e un´opportunità concreta di metterla in opera. .  
   
   
GAS, INTERROTTA COOPERAZIONE RUSSO-POLACCA  
 
Trieste, 22 gennaio 2007 - La Pgnig, monopolio di stato polacco per l´energia, ha dichiarato che il gigante russo Gazprom ha parzialmente sospeso la cooperazione con l´operatore polacco, che gestisce un gasdotto che attraversa l´Europa Occidentale. La notizia, apparsa su Mosnews. Com, è stata ripresa da Radio Free Europe/radio Liberty. L´azienda Polacca Pgnig ha rifiutato la richiesta, da parte della russa Gazprom, di concedere tariffe più basse per il transito del gas russo attraverso l´oleodotto Yamal-europe. Un rappresentante della Gazprom ha ufficialmente riconosciuto che ci sono dei disaccordi tra le due aziende ma ha negato che sia stata effettuata alcuna sospensione della cooperazione tra le due società. La Gazprom ha inoltre dichiarato infondate le notizie secondo cui sarebbero stati effettuati tentativi di influenzare l´operatore della Polonia per ottenere i risultati sopra citati. La Pgnig e la Gazprom possiedono il 48 percento dell´operatore Europol Gaz, che controlla il gasdotto Yamal-europe. L´azienda polacca controlla indirettamente il restante 4 percento di Europol Gaz .  
   
   
BENZINA: ECCO COME RIDURRE IL PREZZO ALLA POMPA DI 0,42 EURO AL LITRO PER LE FAMIGLIE RISPARMIO DI 650 EURO L’ANNO  
 
Roma, 22 gennaio 2007 - Ridurre il prezzo della benzina è un obiettivo che il Governo deve raggiungere in tempi stretti. La ricetta esiste – afferma il Codacons - basta realizzare, attraverso appositi decreti amministrativi, alcune misure che investono sia il piano fiscale, che quello della concorrenza. Nello specifico: Misure fiscali: Eliminare le tassazioni sul prezzo della benzina. Basti pensare che su ogni litro di carburante gravano ancora: 1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935; 14 lire per la crisi di Suez del 1956; 10 lire per il disastro del Vajont del 1963; 10 lire per l´alluvione di Firenze del 1966; 10 lire per il terremoto del Belice del 1968; 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976; 75 lire per il terremoto dell´Irpinia del 1980; 205 lire per la missione in Libano del 1983; 22 lire per la missione in Bosnia del 1996; 2,15 centesimi di euro nel 2001 per il ripristino delle 50 lire tolte dal Governo precedente che servivano a calmierare il prezzo del carburante; 1,6 centesimi di euro nel 2004 per il contratto degli autoferrotranviari; 0,5 centesimi di euro nel 2005 per acquisto autobus ecologici Totale 0,27 Euro - Misure concorrenziali: apertura della vendita di carburanti nei supermercati, come avviene nel resto d’Europa. Fino a 7 centesimi di Euro/litro Di Risparmio installazione dei “Benzacartelloni” (indicanti i prezzi praticati dai vari distributori nei quartieri e nelle autostrade). Aumentano la concorrenza tra gestori della stessa zona e contribuiscono a far scendere il prezzo dei carburanti per acquisire clientela. Fino a 8 centesimi di Euro/litro Di Risparmio Nel complesso – afferma Carlo Rienzi, Presidente Codacons - queste misure porterebbero ad un risparmio sul prezzo della benzina pari a 0,42 euro al litro, che per una famiglia media rappresenta una minor spesa di circa 450 euro l’anno di costi diretti, e 200 euro di costi indiretti, visto che ogni tre centesimi di aumento sul prezzo dei carburanti vi è una variazione dello 0,1% dei prezzi dei beni trasportati. Chiediamo ai Ministri economici Padoa Schioppa e Bersani di attivarsi per analizzare la proposta del Codacons e porre in essere semplici interventi in grado di far scendere i prezzi dei carburanti alla pompa. .  
   
   
ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA PERTAMINA ED ENI L´ACCORDO È VOLTO AD INDIVIDUARE NUOVE OPPORTUNITÀ DI ESPLORAZIONE E SVILUPPO DI GIACIMENTI DI PETROLIO E GAS SIA IN INDONESIA CHE ALL’ESTERO.  
 
San Donato Milanese (Mi), 22 gennaio 2007 - Eni ha firmato con la compagnia petrolifera statale indonesiana Pt Pertamina (Persero) un Memorandum of Understanding volto ad intensificare le relazioni tra le due compagnie e a individuare nuove opportunità di esplorazione e sviluppo di giacimenti di petrolio e gas sia in Indonesia che all´estero. L´accordo prevede inoltre la condivisione di know-how tecnico e attività di addestramento di giovani risorse Indonesiane. Come previsto dal Memorandum of Understanding, gruppi di studio congiunti sono al lavoro per identificare specifici progetti di collaborazione tra le due compagnie. Eni è presente in Indonesia nel settore E&p in dieci permessi, di cui cinque operati. Le attività offshore sono concentrate nelle acque profonde, nei bacini petroliferi Tarakan e Kutei a est dell´isola di Kalimantan, nonché a nord dell´isola di Sumatra. Eni è attualmente impegnata in attività esplorative e di appraisal nel Tarakan, con l´obiettivo di completare la valutazione del potenziale minerario dell´area. Eni è inoltre presente nel delta del fiume Mahakam, nell´East Kalimantan, dove ha una produzione (equity) pari a 23. 000 barili di olio equivalente al giorno (boed). .  
   
   
KERSELF: CONCLUSA CON SUCCESSO L´OFFERTA IN OPZIONE AI SOCI DI 1.537.698 AZIONI ORDINARIE SOTTOSCRITTO CIRCA IL 98% DEL TOTALE DELLE AZIONI ORDINARIE OFFERTE IN OPZIONE  
 
 Correggio, 22 gennaio 2007 - Si è conclusa con successo l´offerta in opzione agli azionisti di Kerself S. P. A. Di n. 1. 537. 698 azioni ordinarie, del valore nominale di Euro 1 cadauna oltre sovrapprezzo di Euro 2,25. Durante il periodo di offerta sono stati esercitati n. 10. 044. 740 diritti di opzione, corrispondenti a n. 1. 506. 711 azioni ordinarie Kerself S. P. A. , per un controvalore di Euro 4. 896. 810,75, pari al 97,985% del totale delle azioni offerte. Al termine del periodo di adesione risultano pertanto non esercitati n. 206. 580 diritti di opzione, corrispondenti a n. 30. 987 azioni ordinarie, pari al 2,015% dell´Offerta, per un controvalore complessivo di Euro 100. 707,75. In conformità a quanto disposto dall´art. 2441 terzo comma del codice civile, i diritti non esercitati saranno offerti in Borsa, a cura di Intermonte Sim S. P. A. , nei giorni 23, 24, 25, 26 29 gennaio 2007. Nella prima riunione verrà offerto il totale dei diritti rimasti inoptati, mentre nelle sedute successive sarà offerto il quantitativo eventualmente non collocato nei giorni precedenti. I diritti di opzione saranno messi a disposizione degli acquirenti presso Monte Titoli S. P. A. Potranno essere utilizzati per la sottoscrizione di n. 3 azioni ordinarie ogni 20 diritti consegnati al prezzo di Euro 3,25 per ciascuna azione. La sottoscrizione delle azioni dovrà essere effettuata, a pena di decadenza, presso Monte Titoli S. P. A. , per il tramite degli intermediari autorizzati, entro il 30 gennaio 2007. Le azioni sottoscritte saranno messe a disposizione degli aventi diritto presso Monte Titoli S. P. A. , per il tramite degli intermediari autorizzati. .  
   
   
CON LA NASCITA DEL CONSORZIO REGIONALE POWER ENERGIA CONFCOOPERATIVE FORLÌ-CESENA INSIEME ALLA CENTRALE COOPERATIVA INVESTE NELL’ENERGIA  
 
Forlì 22 gennaio 2007 - Insieme a Confcooperative Emilia Romagna, alle altre consociate provinciali e al Consorzio Romagna Energia che ha sede a Forlì, ha infatti costituito Power Energia, consorzio regionale che nel 2007 punta a vendere 50 milioni di Kwh, garantendo l’approvvigionamento di energia elettrica, a condizioni più favorevoli rispetto ai prezzi medi di mercato, a imprese, titolari di partita Iva e utenze domestiche, creando al tempo stesso una rete di cooperative che offrono servizi, prodotti e consulenze nel settore dell’energia. “Power Energia – ha precisato il presidente di Confcooperative Forlì-cesena, Amedeo Scozzoli - si pone l’obiettivo di sfruttare al meglio le opportunità di risparmio che si sono aperte con la liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica e del gas naturale avviata dal “decreto Bersani” Power Energia – continua Scozzoli – si rivolge alle imprese ed a tutti i titolari di partita Iva e dal prossimo 1 luglio anche alle famiglie che potranno così scegliere il fornitore più conveniente dal punto di vista economico e più adatto alle proprie esigenze. In futuro poi Power Energia potrebbe offrire anche altri servizi, quali ad esempio, gas e telefonia. Anche nella provincia di Forlì-cesena nascerà una cooperativa di consumo che avrà come scopo quello di instaurare contratti per la fornitura di energia e quindi di rivenderla ai propri soci a prezzi competitivi”. Il presidente regionale di Confcooperative, Maurizio Gardini ritiene che questo consorzio, oltre ad accrescere il potere contrattuale nei confronti dei fornitori, potrà anche garantire ulteriori servizi ad imprese e privati e consentirà una certezza assoluta sul piano della continuità delle forniture nonché interessanti economie. Nonostante il calo del prezzo del petrolio, infatti, la “bolletta energetica” a carico delle imprese produttive continua a rappresentare una delle più importanti voci di costo. “Contemporaneamente – ha aggiunto Gardini- intendiamo rafforzare ulteriormente i servizi di informazione, consulenza e assistenza sulle tecniche e sui finanziamenti a cui le imprese possono ricorrere per produrre “energia pulita”, svincolandosi dai lievitanti costi del mercato e ricorrendo a strumenti rispettosi dell’ambiente ( dalle microturbine alimentate ad acqua ai tetti fotovoltaici) ed a fonti rinnovabili”. .  
   
   
RIGASSIFICATORE BRINDISI: ARPPA CONFERMA LA PERICOLOSITÀ DELL´INQUINAMENTO SUOLI  
 
Bari, 22 gennaio 2007 - Con una nota del Dipartimento Provinciale di Brindisi l’Arppa (Agenzia Regionale di Prevenzione e Protezione Ambientale)ha dichiarato che “non si possono ritenere validate le analisi di caratterizzazione” operate nel sito. Questo “in base ai parametri analizzati e al loro confronto con i dati forniti dalla Società Brindisi Lng, visto il documento Apat in cui viene stabilito l’intervallo di variabilità per i parametri inorganici ed organici, fermo restando che, pur con dati in parte discordanti, sia il laboratorio incaricato dalla Brindisi Lng, sia il laboratorio del Dap di Brindisi hanno rilevato, per un numero di parametri diverso, il superamento dei limiti previsti dal Dm 471/99”. La nota, a firma del direttore Calabrese, è stata inviata al Ministero dell’Ambiente, alla Brindisi Lng ed alla Direzione Regionale Arppa il 10 gennaio 2006 a commento delle osservazioni contenute nella precedente missiva della Brindisi Lng. E’ del tutto evidente che la mancata validazione Arpa dei dati della caratterizzazione, per le motivazioni tecniche che vengono diffusamente indicate nel documento, corrobora nella sua giustezza la richiesta avanzata dalla Regione alla Società ed ai Ministeri per una sospensione immediata dei lavori del cantiere. .  
   
   
EN PLUS: IN RELAZIONE ALLE NOTIZIE SUL PRESUNTO INCIDENTE ALLA CENTRALE DI TERMOLI  
 
San Severo, 22 gennaio 2007 - In seguito alle notizie diffuse alla cittadinanza riguardo il presunto incidente avvenuto presso la centrale termoelettrica di Termoli lo scorso mese di ottobre, si intende precisare che i fumi fuoriusciti altro non erano che vapore d’acqua, così come rilevato e affermato anche ai giornali dall’Arpa Molise (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) nei giorni seguenti. In questo modo En Plus vuole fornire ai cittadini di San Severo informazioni corrette ed evitare strumentali speculazioni sul funzionamento e sugli effetti ambientali delle centrali turbogas alimentate a metano. Troppo spesso infatti vengono fornite informazioni non veritiere e non supportate da corretti dati scientifici che creano inutili e strumentali allarmismi nella popolazione. .  
   
   
GAS PLUS S.P.A.: NUOVI ASSETTI DI CORPORATE GOVERNANCE  
 
Milano, 22 gennaio 2007 - Secondo i programmi e come già menzionato nel prospetto informativo, nell’ambito del Gruppo Gas Plus Spa la partecipata Gas Plus Italiana Spa, capofila delle attività di E&p (Esplorazione e Produzione di idrocarburi) e di Supply and Sales (Approvvigionamento e Vendita di gas all’ingrosso), ha deliberato, in data 18/01/2007, le seguenti modificazioni nelle deleghe e nelle cariche sociali: Giulio Paini, Presidente della società, ha dato corso alla sua decisione di rinunciare alle deleghe operative, mantenendo la Presidenza della società stessa con i poteri previsti da statuto; Davide Usberti, Amministratore Delegato della capogruppo Gas Plus Spa, ha assunto la carica di Amministratore Delegato anche di Gas Plus Italiana, in luogo della precedente carica di Vicepresidente; Marco Zanella, Direttore Generale delle attività E&p, è stato nominato Consigliere di Amministrazione di Gas Plus Italiana Spa, in luogo di Massimo Barba. Con tali operazioni è stato messo a punto il modello di governance operativa che vede un´unica figura di Amministratore esecutivo per la capogruppo e per le società operative, a cui riportano i Direttori delle quattro Business Units (E&p, S&s, Network e Retail) ed il Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo. Giulio Paini, che continuerà a partecipare alla definizione ed implementazione delle strategie del gruppo quale Presidente di Gas Plus Italiana Spa, e membro del Comitato strategico E&p, mantiene inoltre la responsabilità dei nuovi progetti nel campo degli stoccaggi e la carica di Amministratore esecutivo della specifica società partecipata Gas Plus Storage srl. .  
   
   
SERVIZIO RAPIDO DI MONITORAGGIO TERRESTRE NELL´AMBITO DELL´INIZIATIVA GMES  
 
Bruxelles, 22 gennaio 2007 - L´agenzia europea dell´ambiente ha indetto una gara d´appalto per un servizio rapido di monitoraggio terrestre nell´ambito dell´iniziativa Gmes (monitoraggio globale per l´ambiente e la sicurezza) - dati ad alta risoluzione sui principali tipi di copertura del terreno per le aree edificate, compreso il grado di impermeabilizzazione del suolo, 2006. L´agenzia europea dell´ambiente sta collaborando con l´Agenzia spaziale europea (Esa) e la Commissione europea (Ce) per la realizzazione di un servizio rapido di monitoraggio terrestre, conformemente alla comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo «Monitoraggio globale per l´ambiente e la sicurezza (Gmes): dal concetto alla realtà» [Com (2005) 565 def. ]. Per la realizzazione di questo servizio di monitoraggio terrestre nell´ambito dell´iniziativa Gmes (Land Fts) 2006-2008, un aggiornamento dei dati sulla copertura del terreno Corine (Clc - Corine Land Cover) sarà accompagnato dalla produzione di dati ad alta risoluzione sulla copertura del terreno, per fornire una prima serie di servizi operativi, vantaggiosi dal punto di vista economico, sui principali tipi di copertura del terreno e sull´utilizzo del terreno a livello europeo, sulla base di dati satellitari multitemporali e orto-rettificati di alta qualità. I dati sulla copertura del terreno soddisferanno ampiamente il fabbisogno di informazioni sull´ambiente, necessarie per impostare, attuare e valutare diversi ambiti politici, a livello nazionale e regionale, tra cui l´agricoltura, il suolo, l´acqua, l´ambiente urbano, la qualità dell´aria, la pianificazione fisica, la gestione integrata delle zone costiere, la biodiversità e la protezione della natura. Obiettivo generale del contratto è la produzione di una serie di dati ad alta risoluzione, senza discontinuità, sui principali tipi di copertura del terreno europei nelle aree edificate, comprendenti il grado di impermeabilizzazione del suolo, per l´anno di riferimento 2006. I dati di input satellitari orto-rettificati per questo servizio Gmes verranno forniti dall´Esa. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Agenzia europea dell´ambiente; All´attenzione di Linda Jandrup; Kongens Nytorv 6; Dk-1050 Copenhagen K; Tel. +45 33 36 71 71; Fax +45 33 36 71 51. Per ulteriori indicazioni sull´avviso consultare il seguente indirizzo web: http://ted. Europa. Eu/udl?uri=ted:notice:011672-2007:text:it:html .  
   
   
ACCORDO DI PROGRAMMA REGIONI-MINISTERI; ALL’UMBRIA 450MILA EURO  
 
 Perugia, 22 gennaio 2007 – Ammontano a 450mila euro le risorse per l’Umbria previste nell’ambito dell’Accordo di programma quadro multiregionale per la tutela della biodiversità. Il documento, approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore all’agricoltura Carlo Liviantoni, verrà a breve sottoscritto tra le Regioni interessate ed i Ministeri dell’Ambiente e dello sviluppo economico. “L’accordo – ha spiegato l’assessore – si articola in un programma pluriennale di interventi finalizzati a rivitalizzare habitat, ecosistemi e specie floro-faunistiche di interesse comunitario, con l’obiettivo di riportarli ad uno stato soddisfacente di conservazione e di concorrere allo sviluppo sostenibile delle aree interessate. Le azioni contenute nel documento si inseriscono – ha concluso Liviantoni – in un contesto di programmazione integrata delle risorse e di collaborazione istituzionale ed operativa” Il ripristino e recupero degli ambiti degradati e gli interventi infrastrutturali sono finalizzati anche alla riqualificazione ed al miglioramento della fruibilità delle aree protette dei siti della Rete Natura 2000. In particolare, i soggetti firmatari, andranno a definire le opere considerate prioritarie, le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione e le modalità di attuazione dell’accordo attraverso una stretta relazione operativa. .  
   
   
CASERTA: MISSIONE IN SPAGNA, INCONTRO CON L’AMBASCIATORE SI CONCLUDE L’INIZIATIVA DI INTERNAZIONALIZZAZIONE  
 
Caserta, 22 gennaio 2007 - Si è conclusa il 19 gennaio la missione in Spagna di Provincia, Camera di Commercio e Seconda Università, dedicata alla promozione delle eccellenze casertane. La delegazione, composta dagli assessori provinciali alle Attività produttive, Franco Capobianco, e alle Politiche agricole, Mimmo Dell’aquila, dal commissario della Camera di Commercio, Gustavo Ascione, dal pro-rettore della Sun, Carmine Gambardella, e dalla professoressa Jolanda Capriglione, ha incontrato in mattinata, nella sede di Madrid, l’ambasciatore d’Italia Pasquale Terracciano. Nel corso del colloquio, l’alto diplomatico ha annunciato la sua disponibilità a programmare una visita a Caserta, con l’obiettivo di intensificare i rapporti culturali, economici e commerciali tra la Spagna e Terra di Lavoro, creando itinerari ad hoc. Sempre stamane gli assessori Capobianco e Dell’aquila, insieme con il commissario Ascione, hanno visitato i padiglioni della fiera Iberjoya (salone internazionale della gioielleria, argenteria e orologeria), dove negli spazi dell’Istituto per il Commercio estero, la Camera di Commercio casertana ha allestito il suo stand, ospitando aziende del settore orafo. I docenti Gambardella e Capriglione invece sono stati ricevuti dal direttore dell’Istituto italiano di cultura di Madrid, Giuseppe Di Lella. E in serata si è tenuta la presentazione del libro “I musei della provincia di Caserta”, curato da Jolanda Capriglione. Alla cerimonia ha partecipato, tra gli altri, Carlos Garcia Gual, docente dell’Università di Madrid e autore di una relazione sulle impronte spagnole nei musei casertani. Con la presentazione del volume è stata anche inaugurata la mostra fotografica che ritrae sessanta opere custodite nei musei di Terra di Lavoro. “A conclusione della missione – commenta l’assessore Capobianco – abbiamo dimostrato che la promozione dei nostri beni culturali può e deve procedere di pari passo con la valorizzazione delle nostre produzioni di qualità. Un doppio obiettivo che stiamo perseguendo con il sostegno di tutte le forze socio-economiche del territorio e dando vita a partnership internazionali di alto profilo”. Per il commissario Ascione “la presenza delle nostre imprese alla Fiera spagnola serve a consolidare il rapporto tra aziende orafe casertane con il fiorente mercato spagnolo”. Il pro-rettore Gambardella conclude: “Come il progetto di utopia dei Borbone a Caserta ha prodotto una reale internazionalizzazione della cultura di Terra di Lavoro, fondata sui prodotti dell’economia e della conoscenza, così in un rinnovato sviluppo solidale euro-mediterraneo vanno ricercate le nostre prospettive di crescita, che ci rendono in grado di competere con l’emergente mondo asiatico”. .  
   
   
LA GIUNTA VENETA FINANZIA PROGETTI AMBIENTALI  
 
Venezia, 22 gennaio 2007 - Un finanziamento complessivo di € 2. 248. 865,02 è stato approvato dalla Giunta regionale per 8 progetti di informazione, sensibilizzazione e monitoraggio ambientale e per attività connesse alla pianificazione degli interventi in materia ambientale. Il provvedimento proposto dall’Assessore all’Ambiente, Giancarlo Conta, rientra nell’ambito delle materie di competenza conferite alla Regione dallo Stato, per le quali assegna anche le relative risorse per attuarle. La Giunta regionale ha ravvisato l’opportunità di destinare parte di tali risorse per attività di studio, sperimentazione, informazione e monitoraggio nel comparto ambientale e all’attuazione di particolari interventi nell’ambito della salvaguardia del territorio. I progetti approvati sono: Dipartimento di Medicina Ambientale e Sanità Pubblica dell’Università di Padova: progetto triennale 2006-2008 per una serie di interventi finalizzati alla tutela e alla valorizzazione della zona delle Tegnue situate nel golfo di Venezia di fronte all’isola del Lido. Annualità 2007, € 400. 000,00; Comune di San Giorgio in Bosco: completamento delle operazioni di allontanamento dei rifiuti e attivazione della fase di caratterizzazione del sito interessato dal deposito abusivo di rifiuti € 230. 000,00; Magistrato alle Acque: prosecuzione delle attività e delle indagini basate sul telerilevamento per l’individuazione delle Discariche abusive nella Regione del Veneto. € 500. 000,00; I. A. E. S. , Accademia Internazionale di Scienze Ambientali di Venezia: rapporto di collaborazione con l’Accademia Internazionale di Scienze Ambientali di Venezia per lo svolgimento di iniziative culturali e scientifiche in campo ambientale € 200. 000,00; Comune di Villa Bartolomea: realizzazione di nuovo ecocentro € 348. 865,02; Comune di Pastrengo: realizzazione di un ecocentro € 150. 000,00; Comune di Costernano: realizzazione di un nuovo ecocentro € 120. 000,00; Fiera di Padova: stampa linee guida Citec € 10. 000,00; Legambiente Veneto Onlus: campagna di diffusione, presso i singoli cittadini, dell’impiego di lampade fluorescenti compatte di classe A ad alte prestazioni e bassi consumi. Prosecuzione delle attività prevista dall’iniziativa. € 290. 000,00 .  
   
   
FROSINONE, 9 MILIONI DI EURO PER LA BONIFICA DEI SITI INQUINATI  
 
Frosinone, 22 gennaio 2007- “Un provvedimento importante per la nostra realtà territoriale”. Così l’assessore alle Politiche del Lavoro e formazione professionale della provincia di Frosinone, Simone Costanzo, ha commentato lo sblocco da parte della regione dei fondi per la “Bonifica dei siti inquinati e gestione dei rifiuti”, avvenuta su proposta del Presidente della Regione Marrazzo con l’assessore regionale al Bilancio Nieri. Sono 13 in tutto i comuni della provincia di Frosinone beneficiari del provvedimento per un totale di oltre 9,1 milioni di euro. Tra i comuni interessati: Castelnuovo Parano (località Casali) per un totale di 252. 000 euro, Coreno Ausonio (Cannoterrana) per 434. 040 euro, Esperia (Valle della Madonna) per 50. 711 euro, San Giorgio a Liri (La Cretta) 115. 000 euro e Sant’ambrogio su Garigliano (Rocinitolo) per 262. 500 euro. “Ringrazio le amministrazioni locali, gli assessori regionali Nieri e Zaratti e il presidente Marrazzo, molto legato alla tematica ambientale - ha detto Costanzo - Si tratta di un provvedimento importante, esempio della concertazione tra Regione ed Enti locali. Una concertazione che dà i suoi frutti anche per la tutela dell’ambiente. Un tema di estrema importanza per la salute dei cittadini e delle loro famiglie”. .  
   
   
VALENTINI: AL VIA CAMPAGNA SULL´ACQUA IN 800 SCUOLE DEL LAZIO  
 
Roma, 22 gennaio 2007 - ´´Partirà a breve in 800 scuole del Lazio una campagna di sensibilizzazione sull´uso civico delle risorse idriche e l´utilizzo parsimonioso dell´acqua´´. Lo ha annunciato l´assessore regionale all´Agricoltura, Daniela Valentini, a margine dell´incontro sul cambiamento climatico. ´´Viste le gravi conseguenze che la carenza d´acqua sta producendo a livello planetario - ha proseguito l´assessore - pensiamo sia il caso di sensibilizzare anche i più piccoli su questa tematica e fare in modo che si facciano portavoce poi presso le proprie famiglie ´´. Questa campagna, che coinvolgerà anche l´Arsial, si andrà ad affiancare a quella già in corso da qualche anno nelle scuole laziali sull´educazione .  
   
   
UN´ÉQUIPE DI RICERCATORI SVEDESI SVILUPPA UN NUOVO SISTEMA PER UN ALLARME SISMICO PIÙ EFFICIENTE  
 
Bruxelles, 22 gennaio 2007 - E se gli scienziati riuscissero a prevedere con esattezza i prossimi 19 grandi terremoti che ogni anno scuotono la Terra? Un´équipe di ricercatori ha sviluppato un sistema di analisi degli sforzi nell´ambito della ricerca sui terremoti che potrebbe costituire un importante passo avanti per prevedere i sismi con più anticipo e maggiore precisione. Il professor Ragnar Slunga dell´Università di Uppsala (Svezia), responsabile del progetto finanziato dall´Agenzia svedese per la ricerca in materia di difesa, ha dichiarato al Notiziario Cordis: «Parlare di passo avanti è un eufemismo. Questo nuovo metodo va ben oltre le mie aspettative e avvicina la ricerca sismica alla meteorologia piuttosto che alla predizione classica». Il sistema utilizza sofisticati metodi di osservazione geofisica per valutare complessivamente il tensore degli sforzi in un´area specifica prima di monitorare i cambiamenti della magnitudo di tali sforzi e l´impatto sulle fratture o sulle faglie della crosta terrestre. Fondando il sistema di analisi sulla fisica anziché sulla statistica, l´équipe ritiene di poter elaborare previsioni più accurate, sino al punto di poter prevedere i terremoti con anni di anticipo. Una simile fiducia nel lavoro svolto non è nata dall´oggi al domani, ma è il risultato di decenni di ricerche sui terremoti e soprattutto dell´analisi di 250 000 microsismi in uno dei paesi a maggiore rischio sismico della Terra, l´Islanda. «L´affidabilità dell´analisi dipende sostanzialmente dalla misura in cui le piccole scosse vengono esaminate», ha spiegato il prof. Slunga. «È necessario analizzare anche i microsismi più leggeri, soprattutto se il metodo è utilizzato per avvertire la popolazione immediatamente prima di un terremoto, con pochi giorni o poche ore di anticipo. » L´introduzione di un efficiente sistema di allarme sismico preventivo potrebbe consentire di salvare moltissime vite umane quando i terremoti colpiscono aree densamente popolate quali il Giappone e la California. .  
   
   
DUE SECOLI DI CLIMA IN UN DATABASE  
 
 Roma, 22 gennaio 2007 - Una banca dati sulle variazioni climatiche negli ultimi due secoli è stata realizzata grazie al progetto europeo Alp-imp (Multi-centennial climate variability in the Alps based on Instrumental data, Model simulations and Proxy data), al quale ha partecipato per l’Italia il gruppo di Climatologia storica dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (Isac) del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna, guidato da Teresa Nanni. La ricerca è stata svolta in collaborazione con Maurizio Maugeri dell’Istituto di Fisica Generale Applicata dell’Università degli Studi di Milano. Il progetto Alp-imp ha consentito di recuperare le più lunghe serie storiche di dati meteorologici per una vasta regione europea centrata sulle Alpi (questa regione viene denominata Greater Alpine Region e si estende da 4 a 19° E e da 43 a 49° N) e, con esse, tutte le informazioni storiche delle stazioni meteo (metadati). “Tra i database climatici regionali”, precisa Teresa Nanni, responsabile del gruppo di Climatologia Storica dell’Isac-cnr, “questo può essere considerato il più attendibile e completo attualmente disponibile, sia per l’intervallo di tempo coperto (più di due secoli) sia per l’alta risoluzione spaziale di stazioni ultrasecolari. Oltre alle variabili più comunemente studiate, come temperatura e precipitazione, il database comprende anche pressione atmosferica, copertura nuvolosa, ore di insolazione giornaliera, umidità relativa e pressione parziale di vapore”. Alp-imp ha quindi permesso la realizzazione di una banca dati di circa 250 stazioni, oltre 50 delle quali italiane, distribuite su una vasta regione europea che comprende l’intera Italia Settentrionale e parte dell’Italia Centrale. La descrizione dettagliata del lavoro di recupero del database è stata pubblicata nel numero di gennaio della rivista International Journal of Climatology. “Il forte miglioramento nella disponibilità, qualità, affidabilità ed omogeneità delle serie storiche secolari ottenute” sottolinea Teresa Nanni, “conferisce ai dati quel credito necessario ad uscire dall’attuale situazione di incertezza, in cui spesso si assiste alla presentazione di risultati sostanzialmente differenti da parte di gruppi di ricerca che fanno uso di dati di diversa provenienza ed affidabilità”. I risultati dell’analisi dei dati, ancora preliminari, mostrano per le temperature un eccellente accordo con quelli ottenuti per l’Italia e pubblicati dal nostro gruppo di ricerca lo scorso anno sulla stessa rivista internazionale. La tendenza è verso un aumento delle temperature che, nell´ultimo secolo, è dell´ordine di 1. 2°C (con piccole variazioni a seconda della sotto-regione in esame). Questa tendenza è stata accompagnata da un chiaro aumento della pressione atmosferica (mediamente dell´ordine di 1. 1 hPa- hecto Pascal, equivalenti a 1. 1 millibar, nell´ultimo secolo). Le precipitazioni presentano un comportamento meno uniforme, con tendenze negative, cioè alla diminuzione (anche se molto deboli) a sud delle Alpi e positive, cioè all’aumento in alcune regioni a nord delle Alpi ( in particolare il nord-ovest). Ugualmente disomogeneo è stato l´andamento della copertura nuvolosa e delle ore di insolazione giornaliera. Più chiaro risulta invece l´andamento della pressione parziale di vapore (indicativa del contenuto di vapore acqueo in atmosfera), in aumento, e l´umidità relativa, in diminuzione, in perfetto accordo con il quadro generale. Analisi più approfondite sono tuttora in corso. .  
   
   
FORMAZIONE, PIÙ FONDI PER I CORSI TRIENNALI SPERIMENTALI PREMIATE LE REGIONI, COME LA LOMBARDIA, IN CUI SI ABBATTE LA DISPERSIONE SCOLASTICA  
 
 Milano, 22 gennaio 2007 - Un milione e trecentomila euro in più, rispetto al 2005, per finanziare i corsi di sperimentazione triennale per l´istruzione e la formazione professionale. E´ quanto ottiene la Lombardia dal riparto concordato il 18 gennaio a Roma nel coordinamento degli assessori regionali all´Istruzione. Anziché i 38. 336. 148 euro dell´anno precedente, dal Ministero del Lavoro saranno quindi stanziati 39. 626. 895 euro per l´anno scolastico 2006/2007. Un aumento che l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni ritiene positivo poiché "frutto della decisione di rivedere il peso, nella suddivisione dei contributi, delle attività svolte e della percentuale degli iscritti ai corsi rispetto alla percentuale dei dispersi". Fino ad oggi, infatti, il riparto tra le Regioni avveniva per il 90% tenendo conto della dispersione registrata e solo per il 10% in base alle attività e al numero degli allievi frequentanti. "Grazie anche alla spinta della Lombardia - chiarisce Rossoni - si è scelto di adottare un criterio di riparto che tenesse maggiormente in considerazione chi ha prodotto sin qui gli sforzi maggiori, premiandone la capacità d´investimento nel successo formativo. Nella suddivisione dei fondi che finanzieranno il prossimo anno formativo, il peso della dispersione scenderà dal 90 all´80%, e aumenterà, da 10 a 20, quello degli iscritti ai corsi". "Questa scelta - prosegue Rossoni - riconosce il successo e valorizza in particolare i percorsi sperimentali triennali che hanno permesso, almeno in Lombardia, di abbattere consistentemente la dispersione scolastica". Ad oggi, i corsi triennali e di quarto anno avviati in Lombardia nel 2002, contano, per l´anno 2005/2006, 31. 000 allievi distribuiti in 15. 000 classi, finanziati per un terzo con fondi statali (38 milioni) e per la restante parte con quelli regionali (78 milioni di euro). "La maggior contribuzione ottenuta in sede di riparto - conclude Rossoni - ci consentirà di rispondere positivamente ad un numero sempre più crescente di studenti orientati all´istruzione e formazione professionale. Siamo di fronte ad un segnale che ci soddisfa, ma che non ci accontenta. Gli sforzi futuri dovranno essere sempre più orientati in questa direzione: premiare le Regioni che riducono la dispersione scolastica e si allineano ai parametri di Lisbona". .  
   
   
FRA LE PRINCIPALI INIZIATIVE FAST “I GIOVANI E LE SCIENZE”  
 
Milano, 23 gennaio 2007 - Nel 2007 la Fast celebre i 110 anni di storia (fondata nel 1897) e lo fa accrescendo l´impegno nella formazione, nella divulgazione tecnica, nella realizzazione di importanti progetti con la Commissione europea. La Fast richiama l’attenzione su alcuni eventi finalizzati all’aggiornamento professionale: Risparmio energetico e bioclimatica. Le nuove disposizioni nazionali e della Regione Lombardia, 12, 19, 26 marzo; Impianti biologici di depurazione, 14-18 maggio. Possano essere d’interesse pure alcuni appuntamenti a partecipazione libera delle prossime settimane: Prestazioni estive dell’involucro edilizio: soluzioni innovative per la progettazione, 26 gennaio (a Bolzano): La città che cambia, dal 6 al 10 febbraio a Build Up Expo in Fiera Milano, Rho; Energia Domani 2007, dal 6 al 9 febbraio, nell´ambito di Enermotive (programma preliminare in bozza) in Fieramilano, Rho. Va ricordato agli studenti dai 14 ai 20 anni che scade il 23 febbraio la possibilità di partecipare a I giovani e le scienze, selezione nazionale della 19a edizione del Concorso dell’Unione europea per giovani scienziati e di altri eventi internazionali. Www. Fast. Mi. It .