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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Marzo 2007
LUCI E OMBRE DI 50 ANNI DI INTEGRAZIONE  
 
Roma, 22 marzo 2007 - Il 25 marzo di cinquant’anni fa nella sala degli Orazi e dei Curiazi del Campidoglio a Roma si firmavano i Trattati che istituivano la Comunità economica europea e la Euratom, da allora noti come i Trattati di Roma. Da quel momento è stato sempre più elemento di giusta fierezza poter dire che la firma era avvenuta proprio al centro di una capitale europea, in Italia, paese fondatore e promotore - forse decisivo con la svolta di Messina del 1955 - di una delle pagine più importanti e affascinanti della nostra storia. Oggi, in cui quasi siamo tentati di ignorare, e un po’ anche storcere il naso, su un’Europa che ci sembra lontana e burocratica, è essenziale capire quanto difficile e rivoluzionario sia stato il processo avviato con quella firma. Si sono poste fondamenta solide e moderne su cui è stata ricostruita un’Europa che, nell’arco di pochi decenni, era stata dilaniata da dittature e due guerre che avevano letteralmente messo a ferro e fuoco le proprie città, calpestato gli uomini, la loro dignità, i loro valori. E’ proprio sui valori comuni della dignità, dei diritti fondamentali, della libertà, democrazia, stato di diritto, unità e pace è cominciata una delle più grandi e ambiziose avventure politiche ed economiche della storia dell’umanità. La libertà è stata centrale in questo processo, anche riguardo alla creazione del più grande e ricco mercato del mondo dove, con regole armonizzate e standard comuni, possono circolare senza ostacoli persone, merci, capitali e servizi. Dove si può viaggiare, studiare, lavorare come se si stesse all’interno della propria regione o Stato, in un territorio aperto che va dal circolo polare articolo allo stretto di Gilbilterra. Un grande mercato che ha rafforzato la competitività europea, portato nuova occupazione e benessere, colmato disparità economiche anche con politiche di coesione sociale; e creato grandi vantaggi per i cittadini-consumatori liberandoli da molti monopoli, con più scelta, prezzi concorrenziali e alti standard di qualità e sicurezza. Tredici paesi con un’unica moneta che rende le nostre economiche più stabili e più forti semplificando la vita delle imprese e dei consumatori. Siamo passati con successo e senza traumi da sei a 27 paesi con una vera e propria riunificazione del continente europeo che, fino a meno di 20 anni fa, conservava la cicatrice della cortina di ferro ereditata dalla seconda guerra mondiale. In questo grande spazio senza barriere è diventato prioritario garantire non solo la libertà dei cittadini ma anche la loro sicurezza e il loro accesso alla giustizia, con una progressiva cooperazione nella lotta esterna e interna al terrorismo e alla criminalità e nella giustizia civile e penale. Non ci siamo chiusi in noi stessi creando un fortino di privilegiati assediato dalle miserie del mondo. Abbiamo cercato di coinvolgere con le politiche di allargamento, di vicinato e le relazioni esterne gli altri paesi del mondo proponendo un approccio alla globalizzazione fondato sullo sviluppo sostenibile, le libertà economiche e i diritti fondamentali, che si ricordi di quella parte dell’umanità afflitta da veri e propri problemi di sopravvivenza: spesso si dimentica che l’Europa è il primo donatore mondiale per la lotta alla povertà, malattie e analfabetismo e per gli aiuti umanitari. Malgrado il bilancio di questi 50 anni presenti luci e ombre e, tra le ombre, sicuramente la mancata entrata in vigore del Trattato Costituzionale, la politica estera, di sicurezza e difesa ancora ostaggio di una logica radicalmente intergovernativa e una competitività europea insufficiente per far fronte alle sfide della globalizzazione, la prova più evidente del nostro successo è che noi non respingiamo ma attiriamo. La grande maggioranza dei nostri vicini europei e dell’altra sponda del Mediterraneo vuole condividere i nostri standard ambientali e sociali, le libertà commerciali e molti coltivano il sogno di una futura adesione. Per quei popoli che vivono in regimi con un limitato rispetto dei diritti umani siamo un faro di speranza per una vita migliore. Questa speranza ci deve rendere consapevoli dei nostri privilegi ma, soprattutto, delle nostre responsabilità. Carlo Corazza Responsabile media e comunicazione Commissione europea, Rappresentanza in Italia .  
   
   
LA COMMISSARIA MEGLENA KUNEVA IN VISITA UFFICIALE IN ITALIA IN OCCASIONE DEL 50° ANNIVERSARIO DELLA FIRMA DEI TRATTATI DI ROMA  
 
Roma, 22 marzo 2007 - La commissaria Meglena Kuneva responsabile per la tutela dei consumatori sarà in Italia per la sua prima visita ufficiale dal 22 al 25 marzo 2007. Cinquanta anni di integrazione europea hanno comportato molti benefici per i consumatori europei, ma numerose sono ancora le sfide che l’Unione europea deve affrontare per migliorare la tutela dei consumatori. Per presentare la sua nuova strategia sulla politica dei consumatori la commissaria Kuneva incontrerà: Francesco Rutelli, Vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro dei beni e delle attività culturali; Pierluigi Bersani, Ministro delle Attività produttive; Emma Bonino, Ministro per le Politiche comunitarie e il Commercio internazionale; Alessandra Ortis, Presidente dell’Autorità per l’Energia e Gas; Rappresentanti dell’Associazione bancaria italiana (Abi). Meglena Kuneva avrà anche un incontro-dibattito con i rappresentanti delle organizzazioni dei consumatori. Parteciperà inoltre alla trasmissione televisiva “Mi manda Rai Tre” del 23 marzo e alla serata speciale di Rai Tre del 24 marzo. La commissaria parteciperà ad una serie di eventi previsti per festeggiare il 50° anniversario dei trattati di Roma, iniziando con un intervento venerdì 23 marzo all’ iniziativa organizzata dall’Unione degli avvocati europei. Sabato 24 marzo Meglena Kuneva parteciperà al convegno “ Cinquant’anni d’Europa: Europa anno zero?”. L’evento è organizzato dalla Fondazione Alcide De Gasperi e dal Comune di Roma e vedrà inoltre gli interventi di (in ordine cronologico): Giulio Andreotti, Presidente della Fondazione De Gaspari; Walter Veltroni, Sindaco di Roma; Hans-gert Pöttering, Presidente del Parlamento Europeo; José Manuel Barroso, Presidente della Commissione Europea; Romano Prodi, Presidente del Consiglio dei Ministri; Franco Marini, Presidente del Senato della Repubblica; Massimo D’alema, Ministro degli Affari Esteri; Giuliano Amato, Ministro degli Interni; Emma Bonino, Ministro per le Politiche europee e per il Commercio internazionale; Pier Ferdinando Casini, Presidente della Fondazione Camera dei Deputati. Nell’ambito dell’“Università della notte: Europa dei saperi”, la commissaria Kuneva terrà presso l’Università Roma Tre una lezione sulla civiltà e la cultura bulgara. Domenica 25 marzo (dalle ore 10 alle ore 12) sarà presente allo stand Europa al Villaggio dell’Europa in via dei Fori Imperiali per rispondere a domande da parte dei cittadini sulla politica europea dei consumatori. .  
   
   
MERCATO INTERNO: PROCEDURA D´INFRAZIONE NEI CONFRONTI DI REPUBBLICA CECA, UNGHERIA, ITALIA, PORTOGALLO E SPAGNA  
 
Bruxelles, 22 marzo 2007 La Commissione europea ha deciso di inviare, a norma dell´articolo 228 del trattato Ce, un parere motivato al Portogallo e lettere di costituzione in mora a Italia e Spagna chiedendo loro informazioni complete in merito all´esecuzione delle sentenze della Corte sull´attuazione di una direttiva sul diritto di noleggio e di prestito. La Commissione ha altresì deciso di chiedere formalmente alla Repubblica ceca e all´Ungheria di attuare pienamente una direttiva relativa alle attività e alla supervisione degli enti pensionistici aziendali o professionali. Questa richiesta formale è stata inviata in forma di "parere motivato", che costituisce la seconda fase della procedura di infrazione di cui all´articolo 226 del trattato Ce. Se non riceve una risposta soddisfacente entro due mesi, la Commissione può adire la Corte di giustizia europea. Italia, Portogallo e Spagna – Direttiva sul diritto di noleggio e di prestito La Commissione ha deciso l´invio, a norma dell´articolo 228 del trattato Ce, di un parere motivato al Portogallo e di lettere di costituzione in mora a Italia e Spagna per quanto riguarda l´esecuzione da parte di questi Stati membri delle sentenze della Corte di giustizia europea relative all´attuazione degli articoli 1 e 5 della direttiva 92/100/Cee (oggi codificata nella direttiva 2006/115/Ce). Tale direttiva stabilisce che gli autori devono percepire una remunerazione quando le loro opere vengono utilizzate per il prestito al pubblico in biblioteche e che talune categorie di istituzioni possono essere esentate dal pagamento di tale remunerazione. Repubblica ceca e Ungheria – Attività e supervisione degli enti pensionistici aziendali o professionali La Commissione ha deciso di inviare un parere motivato alla Repubblica ceca e all´Ungheria per attuazione incompleta della direttiva 2003/41/Ce relativa alle attività e alla supervisione degli enti pensionistici aziendali o professionali. Entrambi i paesi avevano sostenuto che, poiché attualmente sul loro territorio non vi sono enti pensionistici che rientrino nell´ambito di applicazione della direttiva, essi erano obbligati ad attuarla solo al fine di autorizzare enti pensionistici stabiliti in altri Stati membri a prestare servizi sul loro territorio. La Commissione è di avviso contrario. Giacché la direttiva non contiene deroghe o periodi transitori rilevanti per quanto riguarda l´attuazione, tutti gli Stati membri devono attuarla nella sua integralità stabilendo così un quadro giuridico che consenta l´istituzione di enti pensionistici, qualora essi ancora non esistano. Considerato che a tutt´oggi mancano disposizioni di attuazione, entrambi i paesi interessati hanno due mesi di tempo per adottare le misure necessarie per recepire appieno la direttiva. Informazioni aggiornate sui procedimenti d’infrazione relativi a tutti gli Stati membri si trovano al seguente indirizzo: http://ec. Europa. Eu/community_law/eulaw/index_en. Htm .  
   
   
APPALTI PUBBLICI: PROCEDURA D´INFRAZIONE NEI CONFRONTI DI GRECIA E ITALIA  
 
 Bruxelles, 22 marzo 2007 - La Commissione europea ha deciso di deferire l´Italia alla Corte di giustizia europea per la procedura d´appalto seguita dal Comune di L´aquila per l´acquisizione di una fornitura di tram. La Commissione ha altresì deciso di indirizzare alla Grecia un richiamo formale in merito ad un progetto di silvicoltura a Salonicco. Tale richiamo è inviato in forma di "parere motivato", seconda fase della procedura d´infrazione di cui all´articolo 226 del trattato Ce. In mancanza di una risposta soddisfacente entro due mesi, la Commissione può deferire la questione alla Corte di giustizia europea. Italia – errori procedurali nell´acquisizione di una fornitura di tram La Commissione ha deciso di deferire l´Italia alla Corte di giustizia europea per violazione della normativa comunitaria in materia di appalti pubblici nella procedura seguita dal Comune di L´aquila per aggiudicare un appalto inerente alla progettazione, alla realizzazione e alla gestione di una linea tranviaria per il trasporto pubblico. La Commissione è del parere che il contratto aggiudicato vada qualificato come contratto di lavori pubblici e non come concessione di lavori pubblici. Ebbene l´aggiudicazione di un contratto di lavori pubblici tramite la procedura del "project financing", che è riservata alle concessioni di lavori, costituisce una violazione della direttiva 93/37/Cee. La Commissione ritiene inoltre che la modifica delle condizioni per l´aggiudicazione dell´appalto pubblico in questione dopo la pubblicazione del bando di gara, in particolare in ordine alla classificazione dei lavori da eseguire, equivalga ad una violazione dei principi del trattato Ce, in particolare quelli di trasparenza e non discriminazione, poiché non tutti gli operatori interessati e qualificati hanno potuto partecipare alla gara d´appalto. Grecia – protezione e rivalorizzazione del bosco della città di Salonicco (Seih Sou) La Commissione ha chiesto formalmente al governo ellenico di presentare le sue osservazioni sulla compatibilità con il diritto comunitario delle procedure per l´aggiudicazione degli appalti di 6 sottoprogetti del progetto globale « Protezione e valorizzazione del bosco circostante Salonicco (Seih-sou) ». La Commissione è dell´avviso che 2 sottoprogetti siano stati aggiudicati con l´applicazione di criteri di selezione qualitativa in quanto criteri di aggiudicazione, in violazione pertanto delle disposizioni degli articoli 23, 32 e 36 della direttiva 92/50/CeΕ. Inoltre la Commissione considera che le procedure per l´aggiudicazione di questi appalti per i 6 sottoprogetti sarebbero contrarie ai principi di trasparenza e parità di trattamento tra gli offerenti essendo state lanciate ad uno stadio in cui gli oggetti degli appalti corrispondenti non potevano essere delimitati in modo sicuro ed esatto e risultavano pertanto ambigui. Per informazioni aggiornate sui procedimenti d´infrazione riguardanti tutti gli Stati membri, cfr. : http://ec. Europa. Eu/community_law/eulaw/index_en. Htm .  
   
   
ENTI LOCALI: CIRINNA´ A SIVIGLIA, ROMA CAPITALE DELL´EUROPA SOSTENIBILE  
 
Siviglia, 22 marzo 2007 - "La Capitale d´Italia apporta il contributo delle città sui temi dell´integrazione europea, della coesione e della sostenibilità, in questa grande conferenza che ospita centinaia di delegati, provenienti dall´Europa e dal resto del mondo. E proprio alla fine di questo mese, in Campidoglio, l´Europa unita saluterà il cinquantesimo anniversario di una tappa importante di questo cammino: i Trattati di Roma firmati il 25 marzo del 1957 nella storica Sala degli Oriazi e Curiazi. Non sarà una semplice cerimonia, ma piuttosto un momento di riflessione per ribadire e sollecitare un impegno comune: in un´ottica che vede Roma Capitale dell´Europa sostenibile". A parlare è l´on. Monica Cirinnà, Vicepresidente vicario del Consiglio comunale di Roma, intervenuta ieri mattina a Siviglia (Spagna), in rappresentanza del Sindaco Walter Veltroni, alla ´Quinta Conferenza Europea delle Città Sostenibili´. Tale campagna mira a indurre gli enti locali europei ad adottare politiche di sostenibilità nell´attuazione della Carta di Aalborg, sottoscritta finora da più di 2500 enti locali di oltre 40 paesi europei. Al centro dell´intervento di Monica Cirinnà è Altiero Spinelli, politico e scrittore, "e soprattutto padre fondatore dell´Europa, per la sua influenza sull´integrazione europea post-bellica e per aver scritto con Ernesto Rossi nel 1941, durante il confino imposto dal regime fascista, il documento base del futuro federalismo europeo, il ´Manifesto per un´Europa Libera e Unita´, meglio conosciuto come ´Manifesto di Ventotene´. "Molto spetta alla forza delle istituzioni e della politica - continua Cirinnà - sta a loro e a noi non consegnare ai cittadini europei l´immagine di un´entità burocratica, lontana dalla loro vita quotidiana e attenta solo alle grandi questioni economiche e finanziarie". "Ogni nostalgia nazionalistica è del tutto anacronistica - prosegue Monica Cirinnà - in un´Europa debole e divisa nessuno Stato nazionale, grande o piccolo che sia, è in grado di assicurare ai suoi cittadini prosperità, sicurezza, libertà e pace. E´ solo l´Unione che non cancella identità e culture nazionali. E noi autorità locali ci siamo assunti responsabilità precise firmando la Carta di Aalborg nel 1994 e sottoscrivendo quegli impegni dieci anni dopo, nel 1994, per tradurre quelle responsabilità nella nostra azione quotidiana di amministratori per un governo sostenibile delle nostre comunità. Da rappresentante di una città come Roma auspico che, come disse due anni fa l´allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi di fronte al Parlamento di Strasburgo, l´Unione possa davvero essere, come è scritto nel Trattato costituzionale, lo spazio privilegiato della speranza umana". .  
   
   
UE: ILLY A COMITATO REGIONI PER 50 ANNI TRATTATO DI ROMA  
 
Trieste, 22 marzo 2007 - Il presidente della Regione, Riccardo Illy, parteciperà venerdì prossimo, 23 marzo, alla sessione plenaria straordinaria del Comitato delle Regioni Ue che si svolgerà a Roma, all´Auditorium della Conciliazione, per celebrare il 50/mo anniversario del Trattato di Roma. Illy interverrà, anche in qualità di presidente dell´Assemblea delle Regioni d´Europa, alla tavola rotonda, prevista in tarda mattinata, sulle politiche di decentramento in Europa assieme al commissario europeo per le Politiche regionali Danuta Huebner. .  
   
   
REGIONI EUROPA: RIUNITO AD AMARO COMITATO 1 DELL´´ARE  
 
Amaro, 22 marzo 2007 - Il Comitato 1 dell´Are (Assemblea delle Regioni d´Europa) è riunito ieri e oggi ad Amaro nella sede di Agemont, ospite della Regione Friuli Venezia Giulia, il cui presidente, Riccardo Illy, è anche presidente dell´Are stessa. Il Comitato 1 si occupa di economia, turismo, energie rinnovabili, infrastrutture: "tutti temi - ha detto l´assessore alle Relazioni internazionali, Franco Iacop, che ha portato il saluto della Regione - che in questi giorni avrete modo di verificare anche attraverso esperienze dirette". Una di queste, per quanto attiene al turismo, è l´albergo diffuso, un´attività che offre opportunità di sviluppo al territorio attraverso la sostenibilità ambientale, architettonica e tipologica dei siti. "Ma anche l´industria - ha continuato Iacop - può divenire fattore di sviluppo nelle aree marginali come la montagna, se innovativa. Non a caso siete ad Agemont, centro di ricerca e di trasferimento della conoscenza alle imprese. E proprio qui vi è una zona industriale che ospita imprese ad alto contenuto innovativo". Il segretario generale dell´Are, Klaus Klipp, ha quindi informato i rappresentanti delle Regioni sull´attività degli ultimi mesi, dei vari temi trattati in incontri e riunioni (fra l´altro in occasione di Innovaction a Udine l´Are ha consegnato il primo Premio Innovazione alle Regioni più innovative e la cosa si ripeterà nella prossima edizione del salone). Di particolare interesse i temi relativi al risparmio energetico, al Corridoio 5, agli aeroporti regionali e linee low coast, alla politica agricola comunitaria. Lo svedese Thomas Carlsson e il norvegese Aksel Hagen hanno quindi affrontato il tema dello sviluppo sostenibile e delle politiche rurali. Aksel in particolare, che sta preparando per il 2008 una conferenza internazionale sul tema, si è soffermato su un aspetto che sta interessando molti Paesi e Regioni: il fenomeno delle "seconde case" come risposta al maggior tempo libero delle persone. Un fenomeno che andrebbe maggiormente studiato e gestito per evitare effetti negativi. La sottocommissione "sviluppo economico e infrastrutture" ha approfondito le azioni in materia di cooperazione interregionale: fra gli altri è intervenuto Sergio Bartoloni della Regione Toscana. I lavori proseguiranno nel pomeriggio con i gruppi di lavoro e domani mattina con un seminario su "Regional Branding". Atteso per oggi pomeriggio il convegno sull´albergo diffuso. .  
   
   
MOBILITA’ NELLA NUOVA EUROPA. A BASILEA CONFERENZA D’AREA DEGLI EMIGRATI VENETI  
 
Venezia, 22 marzo 2007 - Sono circa un centinaio le associazioni che rappresentano gli emigrati veneti presenti nei Paesi europei, anche in realtà come l’Ungheria, la Romania o la Cechia. A loro è riservata la Conferenza d’Area dei Veneti d’Europa, promossa dalla giunta regionale, che si terrà a Basilea in Svizzera da venerdì 23 a domenica. I lavori saranno coordinati dall’assessore regionale ai flussi migratori Oscar De Bona. Si calcola che tra il 1866 e il 1990 abbiano lasciato l’Italia per altri Paesi europei qualcosa come 14 milioni di emigrati. Il fenomeno ha conosciuto periodi di intensa movimentazione soprattutto nel secondo dopoguerra, con l’Europa da ricostruire. Tuttavia, si ridimensiona drasticamente con l’esplosione del “miracolo” economico italiano, fino a far registrare un saldo negativo fra uscite e rientri alla fine degli anni ’70. Il Veneto, che ha avuto un ruolo importante in questo contesto, si interroga ora insieme ai suoi emigrati sulla nuova Europa e soprattutto sul significato della mobilità. “Vogliamo capire – sottolinea De Bona – l’importanza dell’incontro di provenienze ed esperienze culturali diverse, per condividere un percorso che ci renda capaci di una crescita comune che valorizzi l’identità di ciascuno”. La Conferenza dei Veneti d’Europa a Basilea sarà aperta venerdì sera con una tavola rotonda coordinata dal segretario generale della programmazione della Regione Adriano Rasi Caldogno a cui interverranno Andrea Lotti della Camera di commercio italiana per la Svizzera, Graziano Tassello del Cserpe (Centro Studi e Ricerche per l´Emigrazione), il sociologo Sandro Cattacin e Federica De Rossi responsabile del coordinamento regionale dei giovani veneti. Sabato si svolgerà l’assise generale, con il saluto del presidente del Comitato delle associazioni venete in Svizzera Emirano Colombo, dell’ambasciatore italiano Giuseppe Deodato e della Presidente Cantonale Eva Herzog. Il lavoro si articolerà poi per il resto della giornata in gruppi di approfondimento per aree geografiche e i documenti finali saranno presentati domenica mattina, quando l’assessore De Bona tirerà le conclusioni. .  
   
   
MEF: OPERAZIONE CONCAMBIO TELEMATICO  
 
Roma, 22 marzo 2007 - Il Mef comunica che venerdì 23 Marzo 2007 effettuerà una operazione di concambio attraverso il sistema telematico di negoziazione (ai sensi del Dm 4 agosto 2003, n. 73150, pubblicato nella G. U. N. 210 del 10/09/03 e successive modifiche ed integrazioni). Sono ammessi a partecipare al concambio esclusivamente gli "Specialisti in titoli di Stato". Sarà offerto un titolo in emissione a fronte di uno o più titoli in riacquisto. Il titolo in emissione è il Btp 15/03/11 cedola 3,50% (It0004026297). I titoli ammissibili al concambio (oggetto del riacquisto) sono: It0003674238 Btp 01/06/07 cedola 3,00% ; It0003271019 Btp 15/10/07 cedola 5,00%; It0001224309 Btp 01/05/08 cedola 5,00%; It0003877708 Btp 15/06/08 cedola 2,50%; It0003162168 Cct 01/09/08. Il giorno stabilito per l´operazione, alle ore 10, i prezzi di riacquisto dei titoli ammessi al concambio, scelti tra quelli sopra elencati, saranno visibili direttamente ed esclusivamente sulla piattaforma elettronica. L´assegnazione dei titoli emessi è effettuata al prezzo rispettivamente indicato da ciascun operatore e accettato dal Mef. Il Mef escluderà le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. L´operazione si svolgerà dalle ore 10 alle 11 del 23 Marzo 2007. Non è prevista la corresponsione della commissione di collocamento. Il regolamento è fissato per il 28 Marzo 2007. .  
   
   
BANCA POPOLARE DI MILANO: ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE  
 
Milano, 22 marzo 2007 La Banca Popolare di Milano comunica che - in relazione alla proposta di distribuzione dell’utile dell’esercizio 2006 che il Consiglio di Amministrazione della Banca sottoporrà all’assemblea dei soci convocata per i giorni 20 e 21 aprile rispettivamente in prima e seconda convocazione - il Consiglio stesso ha ritenuto opportuno che una parte della quota dell’utile lordo riservata al personale (pari a Euro 18,4. Milioni) venga erogata mediante assegnazione di azioni ordinarie della Banca Popolare di Milano, secondo quanto previsto dall’art. 47 dello Statuto Sociale così come modificato dall’assemblea straordinaria del 15 febbraio 2007, utilizzando il Fondo Riserva per acquisto azioni proprie esistente Il programma di acquisto si riferisce ad un numero massimo di 1. 700. 000 azioni ordinarie del valore nominale di euro 4 ciascuna, così da disporre di un numero adeguato di azioni per attribuire ai dipendenti la quota di utili loro riservata. Gli acquisti saranno effettuati in Borsa, e verranno tutti regolati a prezzi di mercato. Le operazioni di acquisto saranno effettuate a partire dal 22 marzo 2007 e termineranno al raggiungimento del suddetto numero di azioni e, comunque, non oltre il 17 aprile 2007 Le operazioni di acquisto saranno effettuate nel rispetto della normativa, anche regolamentare, vigente. In particolare, ai sensi dell’art. 5, co. 2, Reg. N. 2273/2003 Ce, Bpm acquisterà ogni seduta di borsa un numero di azioni non superiore al 25% del volume medio giornaliero di azioni negoziato sul mercato, per tale intendendosi il volume medio giornaliero degli scambi nei venti giorni di negoziazione precedenti la data di acquisto. Le azioni acquistate in esecuzione del descritto programma di acquisto non saranno oggetto di alienazione per tutta la durata del programma. Al termine del periodo di acquisto la Società provvederà ad informare il pubblico sull’esito del programmato acquisto. .  
   
   
BPU BANCA RISULTATI CONSOLIDATI DELL’ESERCIZIO 2006 UTILE NETTO A 641 MILIONI DI EURO (681 MILIONI NEL 2005)  
 
 Bergamo, 22 marzo 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Banche Popolari Unite Scpa (Bpu Banca) ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio di Bpu Banca e il bilancio consolidato di Gruppo relativi all’esercizio chiusosi il 31 dicembre 2006, e deliberato di proporre all’Assemblea dei Soci, che si terrà indicativamente nella prima metà di maggio, la distribuzione di un dividendo unitario di 0,80 euro alle azioni con godimento 1°gennaio 2006. Il Gruppo Bpu Banca La gestione economica I dati economici commentati fanno riferimento ai prospetti consolidati riclassificati – conto economico, evoluzione trimestrale e conto economico al netto delle componenti non ricorrenti – riportati in allegato al presente comunicato. Al 31 dicembre 2006, il Gruppo Bpu Banca ha fatto registrare utile netto consolidato di circa 641 milioni di euro, inclusivo di poste non ricorrenti per 128 milioni, da raffrontarsi ad un utile netto per il 2005 pari a circa 681 milioni, che beneficiava di componenti non ricorrenti per 277 milioni. Al netto di tali elementi, prevalentemente costituiti da cessioni di partecipazioni e di attività finanziarie, il risultato del 2006 ha mostrato un progresso del 27% a 512,8 milioni (403,9 nel 2005) grazie soprattutto al forte sviluppo dei volumi intermediati con la clientela, sia impieghi che raccolta, alla prosecuzione della performance positiva del risparmio gestito e della raccolta assicurativa, alla crescita del margine d’interesse e delle commissioni nette nonché alle minori esigenze di rettifiche sui crediti. Rispetto alle aspettative di Piano Industriale, l’esercizio ha beneficiato di sinergie complessive superiori agli obiettivi, pari a 256,8 milioni di euro (+10% rispetto ai 233,9 attesi), grazie alla sovra-performance sia delle sinergie da costo pari a 170,5 milioni di euro (+13% rispetto ai 150,7 attesi, a valere su ambedue le voci spese amministrative e costo del personale) che delle sinergie di ricavo, pari a 86,3 milioni di euro (+4% rispetto agli 83,2 attesi, correlate alle vendite di prodotti esistenti e di nuovi prodotti). Complessivamente i proventi operativi sono incrementati del 4,7%, passando a 2. 765,4 milioni nel 2006 da 2. 642,4 milioni nel 2005. Il miglioramento è confermato del 5% circa anche al netto delle componenti non ricorrenti, che hanno influenzato in termini pressoché omogenei entrambi gli esercizi (103 milioni nel 2006 contro i precedenti 107 milioni). Il margine d’interesse è salito a 1. 614,6 milioni, con un incremento del 5,4% rispetto ai 1. 513,8 del 2005. L’evoluzione positiva del margine è principalmente da collegarsi alla vivacità dell’attività di intermediazione. Per l’aggregato Banche Rete, Centrobanca e Bpu Banca i volumi medi progressivi degli impieghi e della raccolta sono cresciuti rispettivamente del 10,3% e del 6,1%, a fronte di una sostanziale stabilità dello spread sui tassi (complessivamente -0,03 centesimi rispetto al 2005 mentre le sole Banche rete registrano +0,04 centesimi), con un contributo al margine d’interesse consolidato incrementatosi dell’8,5% a circa 1. 367 milioni di euro (1. 260 nel 2005). Tale importo rappresenta l’85% circa del margine d’interesse (83% nel 2005). Si riduce invece progressivamente, a seguito dell’incremento dei tassi di riferimento, l’apporto delle polizze di capitalizzazione, contrattosi da 91,8 milioni di euro nel 2005 a 51,3 nel 2006. E’ in corso di realizzazione la dismissione, deliberata ad inizio 2007 anche in relazione al rialzo dei tassi, di circa 1,5 miliardi di euro di polizze di capitalizzazione, che, grazie al buon andamento dell’economia, potranno essere progressivamente destinati agli impieghi con la clientela. I dividendi incassati sui titoli in portafoglio e gli utili percepiti dalle partecipazioni valutate al patrimonio netto hanno totalizzato 24 milioni (poco più di 15 milioni nel precedente esercizio). Le commissioni nette si sono attestate a circa 833 milioni, con una variazione del 6,8% rispetto ai 779,6 milioni del 2005. L’importo include la rettifica (-4,7 milioni di euro) di alcune scritture di elisione operate in sede di consolidamento al 31 dicembre 2005, imputate direttamente a conto economico nel terzo trimestre 2006. Al netto di tale effetto, le commissioni nette mostrano un aumento del 7,5%. Il progresso è in larga misura riconducibile ai “servizi di gestione, intermediazione e consulenza” dell’area titoli, la cui incidenza sul totale delle commissioni nette è ulteriormente salita dal 54% al 56,3%, con un contributo netto di circa 468,6 milioni, in miglioramento dell’11,2% rispetto ai 421,4 milioni del 2005. Da segnalare in particolare la crescita delle commissioni nette sul risparmio gestito riferibili all’aggregato Banche rete e Bpu Pramerica, che hanno registrato un incremento del 16,6% a circa 267 milioni di euro dai 229 del 2005. Al netto delle commissioni di performance di Bpu Pramerica (pari a 30,1 milioni nel 2006 e a 23,6 milioni nel 2005), l’incremento si conferma sostenuto e pari al 15,3%. Rimane peraltro contenuto l’importo delle commissioni “up front”, riferibili unicamente ai prodotti assicurativi, pari all’1,9% del totale commissioni nel 2006 rispetto al 2,3% nel 2005. Tra le “altre commissioni” e con riferimento alle sole Banche Rete, si segnala la positiva dinamica del comparto dei conti correnti (+8% a 181,6 milioni di euro da 167,9 nel 2005), conseguita grazie al continuo successo dei conti a pacchetto Duetto e Utilio, che hanno generato oltre 63 milioni di commissioni a fronte dei 36 milioni percepiti nel 2005. In termini di stock, i conti Duetto sono incrementati da 269. 693 a dicembre 2005 a 382. 882 a dicembre 2006 (+42%), mentre i conti Utilio sono cresciuti da 52. 232 a dicembre 2005 a 79. 786 a dicembre 2006 (+53%). Il risultato netto dell’attività di negoziazione, di copertura e di cessione/riacquisto si è attestata a 170 milioni (175,7 milioni nell’anno di raffronto). In entrambe i periodi la voce ha beneficiato del contributo di proventi non ricorrenti (108 milioni nel 2006 contro 85 nel 2005), generati da cessioni pro-soluto di crediti (30,6 milioni nel 2006 contro 58 nel 2005), cessioni di partecipazioni non strategiche (77,4 milioni nel 2006 contro 9,7 nel 2005) e, nel solo 2005, dalla vendita di titoli precedentemente immobilizzati (12,6 milioni di euro). Al netto delle componenti non ricorrenti, la voce risulta in contrazione di circa 30 milioni di euro, derivanti dall’assenza nel 2006 di poste rilevate solo nel 2005 (vendita di fondi di private equity e rivalutazioni di partecipazioni detenute da Centrobanca per un totale di circa 18 milioni) nonché dal risultato negativo della dismissione in Bpu di titoli di debito, penalizzati dalle progressive attese di rialzo dei tassi (-13 milioni). Il risultato della gestione assicurativa – che include gli interessi netti, i premi netti, il risultato dell’attività di negoziazione ed il saldo degli altri proventi/oneri della gestione assicurativa e diversi riferiti a Bpu Assicurazioni e Bpu Assicurazioni Vita - si è portato a 67,7 milioni, pressoché in linea con i precedenti 66,9 milioni. Gli altri proventi/oneri di gestione ammontano a 56,6 milioni, contro i 73 milioni del 2005. Quest’ultimo importo comprendeva tuttavia 22 milioni netti derivanti dalla transazione con Banca Intesa e dalla risoluzione del contenzioso con Ibm. Escludendo tali componenti la voce registra una crescita del 10,7%. Gli oneri operativi, che includono le spese per il personale, le altre spese amministrative e le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali, hanno registrato un incremento in linea con il tasso d’inflazione (+2%), attestandosi a 1. 572,8 milioni rispetto ai 1. 541,6 del 2005. In dettaglio, le spese per il personale si sono mantenute stabili a 1. 021 milioni (+0,3% rispetto ai 1017,9 del 2005) ed includono componenti non ricorrenti per 15,2 milioni (30 milioni nel 2005). Al netto di tali componenti non ricorrenti, le spese per il personale risultano in crescita dell’1,8% essenzialmente a motivo dei maggiori accantonamenti effettuati in relazione ai rinnovi contrattuali e all’evoluzione delle retribuzioni. Le altre spese amministrative, che hanno registrato anno su anno una crescita a 429 milioni (410,1 milioni nel 2005), sono complessivamente risultate inferiori del 2,5% alle previsioni di Piano Industriale. L’andamento della voce è risultato pressoché costante nei primi tre trimestri dell’anno, mentre il quarto trimestre, oltre alla normale ciclicità delle spese in fine d’anno, ha assorbito alcuni incrementi per spese di comunicazione e marketing, spese postali, accresciuto utilizzo di servizi di terzi, e spese di assistenza legale anche collegate al recupero crediti. Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali sono cresciute a circa 123 milioni dai 113,6 del 2005. Trattasi interamente di ammortamenti, la maggior parte dei quali connessi agli investimenti effettuati in impianti tecnologici (27 milioni) ed in procedure informatiche (30 milioni) da parte di Bpu Banca. Al 31 dicembre 2006, il cost/income si attesta al 56,9% (58,3% a fine 2005). Al netto degli elementi non ricorrenti il rapporto risulta pari al 58,5% (59,6% nel 2005). Grazie alla buona evoluzione dei ricavi, che ha più che bilanciato la contenuta crescita dei costi, il risultato della gestione operativa evidenzia un miglioramento dell’8,3% a circa 1. 193 milioni di euro rispetto ai 1. 101 milioni del 2005. Al netto delle componenti non ricorrenti di ricavo e di costo, la crescita si conferma prossima all’8%. L’elevata qualità del credito si è riflessa nella minor esigenza di rettifiche di valore nette per deterioramento crediti, scese a 151,7 milioni dai 221,9 del 2005, con una contrazione di 70,2 milioni collegata alla riduzione a livello di Gruppo dei tassi di decadimento (calcolati come passaggi di status da crediti in bonis, scaduti e/o sconfinanti in via continuativa da oltre 180 giorni e ristrutturati, verso incagli e/o sofferenze) all’1,42% nel 2006 dall’1,64% nel 2005. L’incidenza delle rettifiche nette sugli impieghi netti alla clientela si è attestata allo 0,29% (0,47% nel 2005). La gestione economica ha infine beneficiato dell’apporto di utili dalla cessione di investimenti e partecipazioni per circa 61 milioni, più che dimezzato rispetto ai 126 milioni del 2005. La voce include, nel 2006, la quota d’integrazione del prezzo (earn-out) riconosciuta da Prudential Usa sulla partecipazione in Bpu Pramerica Sgr mentre l’importo relativo al 2005 includeva le plusvalenze derivanti dalla cessione di una quota di minoranza di Bpci ad Aviva Spa (56,8 milioni), Immobiliare Serico (38,6 milioni) e altre quote di partecipazioni minori per complessivi 8,5 milioni, nonché l’earn-out riferito a Bpu Pramerica (22 milioni). Considerati il buon andamento del risultato della gestione operativa ed il minor costo del rischio creditizio, l’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte ha mostrato una crescita prossima al 10%, attestandosi a 1. 100,8 milioni rispetto ai 1. 002,4 del 2005. Al netto delle poste non ricorrenti, l’utile dell’operatività corrente mostra un progresso del 19%. Il conto economico evidenzia imposte per 421 milioni, che determinano un tax rate del 38,2%; nel 2005 il prelievo impositivo era stato pari a 393,5 milioni, con un tax rate del 39,3%. In entrambi i periodi l’indicatore ha beneficiato del particolare trattamento fiscale di alcune plusvalenze su cessioni di partecipazioni. Escludendo le componenti non ricorrenti il tax rate relativo al 2006 si attesta al 41,3% (44,7% nel 2005). Infine, in applicazione dell’Ifrs 5 e delle disposizioni della Circolare Banca d’Italia n. 262/2005, gli effetti economici della cessione delle Società esattoriali (5,5 milioni nel 2006), e della cessione di Carifano (107 milioni nel 2005) sono stati riallocati alla voce “Utile/perdita delle attività non correnti in via di dismissione al netto delle imposte”. Il Roe (utile del periodo di pertinenza della Capogruppo/patrimonio netto escluso l’utile) si è attestato al 14,6%, a fronte del 16,9% del 2005. Al netto delle componenti non ricorrenti, il Roe risulta pari all’11,7% (10% nel 2005). Gli aggregati patrimoniali Al 31 dicembre 2006, la raccolta totale ha totalizzato 111,6 miliardi di euro, in aumento del 9,1% rispetto ai 102,3 miliardi del dicembre 2005. Nel dettaglio, la raccolta diretta ha fatto registrare una crescita dell’11,4% anno su anno a 55,3 miliardi di euro, che vanno a raffrontarsi ai 49,6 miliardi del dicembre 2005. La positiva evoluzione è riconducibile sia allo sviluppo dell’aggregato dei debiti verso clientela, cresciuto dell’8,3% a 31,1 miliardi di euro, trainato dallo sviluppo della forma tecnica dei conti correnti, attestatasi a 27,8 miliardi di euro, con una variazione positiva del 6,1% rispetto alle consistenze di fine 2005, che dell’aggregato dei titoli in circolazione, cresciuto del 15,6% a 24,2 miliardi, (al cui interno si segnala l’incremento di 2,7 miliardi relativo alle emissioni effettuate dalla Capogruppo sui mercati internazionali nell’ambito del programma Emtn-euro Medium Term Notes, passate da 3,7 a 6,4 miliardi di euro). La raccolta indiretta totale da clientela privata, salita del 7% a 56,4 miliardi di euro dai 52,7 del dicembre 2005, ha fatto rilevare un incremento dell’8,6% del risparmio gestito totale a 33,3 miliardi di euro, e del 4,7% della raccolta amministrata, attestatasi a 23,1 miliardi di euro. Il risparmio gestito rappresenta il 59,02% della raccolta indiretta (58,15% a dicembre 2005). Nel dettaglio della raccolta gestita, si evidenzia il sostenuto sviluppo, pari al 19% circa, della raccolta assicurativa a 5,6 miliardi di euro dai 4,7 del dicembre 2005, mentre il risparmio gestito in senso stretto (al netto della raccolta assicurativa) ha mostrato un incremento del 6,7% passando ai 27,7 miliardi di fine 2006 dai 26 miliardi circa di fine 2005, e ciò nonostante la congiuntura non favorevole del mercato. Al 31 dicembre 2006, i crediti verso clientela del Gruppo hanno totalizzato 52,7 miliardi di euro, segnando un aumento dell’11,4% rispetto ai 47,3 miliardi in essere a dicembre 2005. A livello di Banche Rete, prosegue l’evoluzione positiva nei settori strategici di operatività: in termini di saldi medi mensili, il segmento Retail ha mostrato una crescita del 12,3% a 21,9 miliardi di euro ed il segmento “core Corporate” del 9,3% a 9,7 miliardi di euro. Si conferma inoltre positiva la crescita degli impieghi nelle altre società del gruppo: Centrobanca (+6,6% e +8,7% al netto delle sofferenze), Bpu Esaleasing (+11,4%) e Banca 24/7 (+47,7%). Per quanto riguarda la qualità del portafoglio crediti, al 31 dicembre 2006 l’incidenza delle sofferenze nette sugli impieghi netti si attesta allo 0,66% (0,95% al 31 dicembre 2005), mentre il rapporto incagli netti su impieghi netti risulta pari allo 0,86% (1,08% al 31 dicembre 2005). Si segnala che anche nel 2006 sono intervenute cessioni pro-soluto di crediti per un totale di 195 milioni di euro, che hanno contribuito, assieme ad attente politiche di gestione delle nuove erogazioni, al miglioramento segnalato. Il patrimonio netto del Gruppo, escluso l’utile di esercizio, risulta pari a 4. 392 milioni di euro al 31 dicembre 2006 (4. 028 milioni di euro al 31 dicembre 2005). Gli indici patrimoniali al 31 dicembre 2006 indicano un Core Tier 1 del 5,87%, un Tier 1 del 6,58% e un Total Capital Ratio del 9,85%. Nei mesi di febbraio-marzo 2007 è stata deliberata la dismissione di circa 1,5 miliardi di certificati di capitalizzazione, che contribuirà progressivamente al riallineamento del Core tier 1 e del Total capital ratio al 6% e al 10%. Prevedibile evoluzione della gestione Le valutazioni circa la prevedibile evoluzione della gestione consolidata sono riferite al solo Gruppo Bpu Banca ed abbracciano l’arco temporale del primo trimestre 2007, in attesa della definizione del Piano Industriale di Ubi Banca, prevista per la fine del semestre in corso. Le evidenze disponibili indicano un rafforzamento della tendenza positiva del margine di interesse che continua a beneficiare, da un lato, dell’incremento dei volumi intermediati con la clientela, in particolare dal lato degli impieghi, e dall’altro, di un leggero miglioramento della forbice tassi rispetto al quarto trimestre 2006. Per le commissioni – considerate al netto di quelle di performance percepite da Bpu Pramerica, pari ad oltre 15 milioni nel primo trimestre 2006, e di cui non si prevede il conseguimento nel periodo in esame – prosegue l’andamento favorevole del passato esercizio mentre la contribuzione dell’Area Finanza, comunque positiva, sta risentendo del rialzo dei tassi di mercato a breve e dell’accresciuta volatilità del mercato azionario. Gli oneri operativi, in linea con il Piano Industriale, sono attesi in moderato aumento rispetto ai primi mesi del 2006. Per quanto riguarda infine la qualità del credito, non si riscontrano al momento particolari criticità e si conferma il trend positivo del 2006. Bpu Banca S. C. P. A. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il bilancio individuale di Bpu Banca, che si è chiuso con un utile di 497 milioni di euro, in crescita del 27% rispetto ai 391,4 milioni di euro conseguiti nel 2005. Si rammenta che a seguito dell’approvazione del progetto di fusione per incorporazione di Banca Lombarda e Piemontese in Bpu Banca da parte delle Assemblee delle due banche, il numero di azioni di Bpu Banca, che assumerà la nuova denominazione di Unione di Banche Italiane Scpa, verrà incrementato alla data di efficacia della fusione, prevista per il 1 aprile 2007, di circa 295 milioni di azioni, che andranno ad aggiungersi ai 344 milioni di azioni in circolazione di Bpu Banca, per un totale di circa 639 milioni di azioni con godimento 1 gennaio 2006. Il dividendo, se deliberato dall’Assemblea dei Soci nella misura proposta di 0,80 euro per azione, sarà messo in pagamento a partire dal 21 maggio 2007 con valuta 24 maggio 2007. Il monte dividendi ammonterà a massimi 511,3 milioni di euro, a valere per 275,1 milioni sull’utile della Capogruppo una volta effettuate le attribuzioni di legge e di statuto, per circa 1 milione sulla voce “utili portati a nuovo” e per 235,4 milioni quale utilizzo della Riserva sovrapprezzi di emissione (che ammonta a 1,5 miliardi al 31 dicembre 2006). In proposito, si rammenta che l’utile dell’esercizio 2006 di Banca Lombarda (270,2 milioni di euro a livello individuale) confluirà, in sede di fusione, tra le voci di patrimonio di Ubi Banca. Ubi Banca I risultati consolidati riclassificati pro-forma. I primi dati pro-forma elaborati per il Gruppo Ubi Banca, che naturalmente non tengono conto dell’effetto dell’appostazione della differenza di fusione, mostrano un utile netto d’esercizio pari a 951 milioni di euro, in crescita del 3,4% rispetto ai 920 milioni di euro del 2005. Al netto delle componenti non ricorrenti (principalmente costituite da cessioni di partecipazioni e di attività finanziarie), l’utile mostra peraltro un incremento del 28% circa a 823 milioni di euro rispetto ai 643 del 2005, e sintetizza un andamento della gestione ordinaria in forte sviluppo. Il risultato della gestione operativa si è attestato a 1. 909 milioni di euro, in salita del 12,4% sul dato 2005, grazie al buon andamento dei proventi operativi, pari a 4. 363 milioni di euro ( +6,5% rispetto ai 4. 096 del 2005) e alla contenuta evoluzione degli oneri operativi, che ammontano a 2. 454 milioni di euro (+2,3% rispetto ai 2. 398 del 2005). Le rettifiche di valore nette per deterioramento crediti risultano in significativa riduzione da 297 a 245 milioni di euro (-17,6%) e pari a 29 punti base nel 2006 rispetto ai 39 registrati nel 2005. L’utile dell’attività corrente al lordo delle imposte, che include l’utile della cessione di investimenti e partecipazioni per 63 milioni di euro, significativamente inferiore ai 127 del 2005, ha totalizzato 1. 698 milioni di euro, con un incremento del 14,6% rispetto al 2005. L’esercizio ha infine beneficiato in maniera inferiore al 2005 dell’”utile netto delle attività non correnti in via di dismissione” pari a 12 milioni di euro (123 nel 2005). Gli aggregati patrimoniali mostrano tutti un trend positivo: i crediti alla clientela sono cresciuti del 10,2% a 83,1 miliardi di euro rispetto ai 75,4 del 2005; la raccolta diretta è incrementata del 9,3% a 85,9 miliardi di euro rispetto ai 78,6 del 2005; la raccolta indiretta totale da clientela ordinaria è salita del 4,8% a 94,6 miliardi di euro rispetto ai 90,3 del 2005. All’interno dell’aggregato, il risparmio gestito segna un +6,1% a 55,4 miliardi di euro rispetto ai 52,2 del 2005 e include la raccolta assicurativa, in positiva evoluzione del 10,3% a 12,2 miliardi dagli 11,1 del 2005. Gli indici patrimoniali pro-forma, stimati senza considerare l’allocazione sugli asset di parte della differenza di fusione, evidenziano, al 31 dicembre 2006, un Core Tier 1del 6,4% circa, un Tier 1 >7% e un Total Capital Ratio >10%. Impegni nei confronti dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato In data 22 gennaio 2007, Bpu Banca ha presentato all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) la prescritta istanza ai sensi degli artt. 16 e seguenti della L. 287/1990, in relazione all’operazione di fusione con Banca Lombarda e Piemontese. In data 6 febbraio 2007 tale Autorità deliberava l’avvio di un’istruttoria. Nel corso di tale procedimento sia Bpu Banca che Banca Lombarda e Piemontese in data 16 marzo 2007 si sono impegnate nei confronti dell’ Agcm a che Ubi Banca assuma, in sintesi, le seguenti misure correttive, che si confida siano idonee a consentire il rilascio della prescritta autorizzazione: 1) impegno di Ubi Banca a cedere, ad uno o più soggetti terzi indipendenti e non azionisti della nuova banca, un numero di sportelli compreso tra 11 e 22 unità nella provincia di Brescia e un numero di sportelli compreso tra 6 e 12 unità nella provincia di Bergamo. Il numero effettivo degli sportelli oggetto di cessione sarà in concreto determinato in maniera tale da garantire la riconduzione della quota di mercato aggregata di Ubi Banca entro la soglia del 35% nei mercati della raccolta di Bergamo e Brescia. La stipula dei contratti di cessione dei relativi rami d’azienda dovrà avvenire entro 7 mesi della data di notifica del provvedimento d’autorizzazione dell’operazione, mentre l’esecuzione dovrà avvenire entro 10 mesi dalla stessa data di notifica; 2) impegno di Ubi Banca a non sottoscrivere patti di sindacato di voto o di consultazione che dovessero essere conclusi su Intesa Sanpaolo S. P. A. ; 3) impegno di Ubi Banca a non ricostituire “Gruppo Lombardo” o non entrare a farne parte, laddove venisse ricostituito dagli altri ex partecipanti allo stesso, e in ogni caso a non stipulare un eventuale patto di sub-sindacato che dovesse essere concluso relativamente a Intesa Sanpaolo S. P. A. , avente partecipanti e/o finalità e/o contenuti analoghi a quelli dell’accordo che legava i soci riuniti in Gruppo Lombardo; 4) impegno di Ubi Banca a far sì che, laddove Carlo Tassara S. P. A. E/o Mittel Partecipazioni Stabili s. R. L. Dovessero sottoscrivere un patto di sindacato di voto o di consultazione su Intesa Sanpaolo S. P. A. , non vengano nominate nei (e, ove già presenti, vengano revocate dai) suoi organi di governance persone fisiche che, direttamente o indirettamente, controllino le predette società e/o rivestano cariche negli organi direttivi delle stesse. .  
   
   
GRUPPO CREDITO VALTELLINESE APPROVATI IL BILANCIO CONSOLIDATO E IL PROGETTO DI BILANCIO DELLA CAPOGRUPPO AL 31.12.2006 UTILE NETTO CONSOLIDATO A 68,6 MILIONI DI EURO (+ 23,6%) DIVIDENDO A 0,40 EURO  
 
Sondrio, 22 marzo 2007 - Il Consiglio di Amministrazione del Credito Valtellinese, presieduto da Giovanni De Censi, ha approvato il 2° marzo il Bilancio della Capogruppo Credito Valtellinese S. C. E il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2006, presentati dal Direttore Generale Miro Fiordi. Lo stesso Consiglio ha preso atto, con soddisfazione, del passaggio delle contrattazioni al segmento Blue Chip del Mta della Borsa Italiana e dell´inserimento del titolo Credito Valtellinese nell´indice Midex, che comprende le maggiori società del listino in termini di capitalizzazione e liquidità, immediatamente dopo quelle componenti l´indice S&p/mib. I risultati conseguiti - in miglioramento rispetto agli obiettivi del Piano strategico per il 2006 - evidenziano apprezzabili progressi degli indicatori di redditività e una crescita significativa delle masse intermediate, sostenuti dal progressivo e armonico sviluppo dell´attività operativa di tutte le banche del Gruppo. L´utile netto consolidato si attesta a 68,6 milioni di euro, in crescita del 23,6% rispetto all´esercizio precedente. Il risultato netto di periodo della Capogruppo è pari a 48,1 milioni di euro ed evidenzia un incremento del 32,5% su base annua. Il Consiglio di Amministrazione, confermando l´intendimento di mantenere un elevato livello del pay out ratio, proporrà all´Assemblea la distribuzione di un dividendo unitario di 0,40 euro, coincidente con quello dello scorso anno, tuttavia rapportato ad un maggior numero di azioni costituenti il capitale sociale (+15,9%) per effetto della conversione, in corso d´anno, della seconda tranche del prestito obbligazionario "Credito Valtellinese 2,80% 2004/2007 convertibile", che ha determinato l´emissione di 12. 502. 809 nuove azioni. A livello consolidato, tutti gli indicatori reddituali evidenziano una dinamica positiva rispetto all´esercizio precedente. Il margine di interesse segna un progresso del 16,9% e si attesta a 347,4 milioni di euro rispetto a 297,2 milioni di euro, essenzialmente grazie alla crescita delle masse intermediate. Le commissioni nette assommano a 190,2 milioni di euro e registrano una crescita del 4% in rapporto a 182,9 milioni di euro. Il risultato netto dell´attività di negoziazione si determina in 22,4 milioni di euro contro 16,4 milioni, in aumento del 37% su base annua. Gli utili da cessione di altre attività finanziare assommano a 3,4 milioni di euro. Il margine di intermediazione raggiunge 564,6 milioni di euro ed evidenzia una crescita del 12,9% rispetto a 500,3 milioni dello scorso anno. Le rettifiche nette di valore per deterioramento di attività finanziarie, essenzialmente crediti, sono complessivamente pari a 58 milioni di euro, con un aumento del 35,3% in raffronto a 42,9 milioni dell´esercizio precedente. Conseguentemente, il risultato netto della gestione finanziaria si attesta a 506,5 milioni di euro, con un incremento del 10,8% su base annua rispetto a 457,3 milioni. I costi operativi assommano a 370,3 milioni di euro a fronte di 341,9 milioni dello scorso esercizio e segnano un aumento dell´8,3%. Nel dettaglio, le spese per il personale crescono del 9,7% e si attestano a 223 milioni rispetto a 203,2 dell´anno precedente. Le altre spese amministrative, pari a 129,2 milioni, aumentano del 6% rispetto a 121,9 milioni. Il cost / income ratio si determina nel 65,6% e conferma una dinamica in progressivo miglioramento rispetto al 68,3% del precedente esercizio, per effetto della crescita dei proventi operativi e di un´attenta politica di controllo dei costi, pur in presenza di maggiori oneri riconducibili all´espansione della rete territoriale. Gli accantonamenti per rischi e oneri - destinati alla copertura del rischio di esito negativo delle casue passive - sono pari a 8,7 milioni di euro rispetto a 7,6 milioni del periodo precedente. Le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali, assommano a 25,2 milioni di euro, rispetto a 21 milioni dell´anno precedente. Il risultato lordo dell´attività operativa si rappresenta in 136,2 milioni di euro e segna un progresso del 18% in rapporto a 115,4 milioni dell´esercizio precedente. Gli utili delle partecipazioni valutate al patrimonio netto, pari a 13,3 milioni di euro (+ 7%), gli oneri fiscali, stimati in 70 milioni di euro (+ 18%), e gli utili di pertinenza di terzi per 12,5 milioni di euro (+ 18,7%), determinano un utile d´esercizio consolidato di 68,6 milioni di euro, in progresso del 23,6% su base annua. Il Roe si attesta quindi al 9,1% ed è in crescita rispetto all´8,5% del 2005, pur tenuto conto dell´incremento dei mezzi patrimoniali, fra cui in particolare si rammenta la variazione di 87 milioni di euro conseguente alla conversione della seconda tranche del prestito obbligazionario "Credito Valtellinese 2,80% 2004/2007 convertibile". In crescita significativa le principali grandezze patrimoniali: al 31 dicembre 2006, la raccolta globale assomma a 24. 445 milioni di euro con un incremento del 10,7% a fronte di 22. 076 milioni dell´anno precedente. Maggiormente accentuata le dinamica della raccolta diretta dalla clientela che si attesta a 12. 074 milioni di euro, con un aumento superiore al 15%. La raccolta indiretta segna un miglioramento del 6,8% e si attesta a 12. 371 milioni di euro. La componente "gestita" segna un tasso di crescita del 2,2% e raggiunge la consistenza di 6. 043 milioni di euro. Sostenuta la crescita dei crediti verso clientela, che complessivamente raggiungono 11. 367 milioni di euro, con un incremento del 15,3%. L´analisi del portafoglio prestiti per forma tecnica evidenzia una più accentuata dinamica della componente a medio e lungo termine - rappresentata da mutui e locazione finanziaria - , che raggiunge 4. 096 milioni di euro e segna un incremento anno su anno del 16,8%. Il rapporto tra i crediti non performing — complessivamente pari a 382 milioni, al netto delle rettifiche di valore — e il totale dei crediti verso la clientela si attesta a 3,4% (3,5% nel 2005). In dettaglio, i crediti in sofferenza assommano a 180,4 milioni di euro, con un´incidenza sul portafoglio crediti pari a 1,6% (1,7% nel 2005), mentre gli altri crediti dubbi sono pari a 202 milioni di euro, con un´incidenza dell´1,8% sul totale crediti. Nel corso dell´esercizio la rete territoriale del Gruppo Credito Valtellinese si è ulteriormente rafforzata con l´apertura di 22 nuovi sportelli, secondo gli obiettivi programmati nel Piano Strategico, e risulta composta a fine 2006 da 368 filiali. Alla medesima data il Gruppo annovera 3. 344 collaboratori. Successivamente alla chiusura dell´esercizio non si è verificato alcun fatto di rilievo tale da incidere significativamente sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo né sulla rappresentazione della medesima. Si ritiene comunque opportuno segnalare i seguenti avvenimenti che hanno interessato la gestione del Gruppo nella prima parte del 2007: Nel corso del mese di febbraio la Capogruppo ha collocato sull´euromercato un nuovo titolo obbligazionario senior di 350 milioni di euro a tasso variabile con durata 5 anni. Il titolo, emesso nell´ambito del programma di Euro Medium Term Notes del Credito Valtellinese, è stato quotato presso la Borsa di Lussemburgo. L´emissione è stata distribuita tra 55 investitori qualificati provenienti da 12 differenti nazioni. Gli ordini sono pervenuti prevalentemente da parte di banche e fondi d´investimento che hanno sottoscritto rispettivamente il 78,5% ed il 17,5% dell´ammontare finale, con un totale collocato all´estero per il 54% e in Italia per il 46%. In data 15 marzo 2007 il Credito Valtellinese, in attuazione degli accordi siglati il 31 ottobre 2006 e acquisite le prescritte autorizzazioni delle competenti Autorità, ha perfezionato l´acquisto di n. 1. 677. 427 azioni della Banca della Ciociaria S. P. A, corrispondenti al 27,9% circa del capitale della predetta Banca, a fronte del versamento di una prima tranche di euro 8,2 milioni di euro del prezzo complessivo previsto, il cui importo definitivo, determinato in massime 20,6 milioni di euro, verrà definito sulla base del patrimonio netto della Banca risultante dal bilancio a131. 12. 2006. In un contesto congiunturale nel quale evidenti segnali di ripresa sembrano prefigurare una fase di crescita duratura, il Consiglio di Amministrazione ritiene ipotizzabile il conseguimento di risultati in ulteriore progresso per quanto concerne gli aggregati patrimoniali e la dinamica reddituale, secondo gli obiettivi identificati nel Piano Strategico 2007-2010. Il bilancio al 31. 12. 2006 del Credito Valtellinese S. C. Evidenzia una crescita significativa dei principali aggregati patrimoniali e una coerente positiva evoluzione degli indicatori reddituali. Il margine di interesse si attesta a 120,6 milioni di euro con un aumento del 16,2% su base annua, il margine di intermediazione raggiunge 204,4 milioni di euro e segna un progresso superiore al 12%. Le rettifiche di valore sulle attività finanziarie, principalmente crediti, pari a 21 milioni di euro, determinano un risultato netto della gestione finanziaria di 183,4 milioni di euro in crescita del 12,3%. I costi operativi assommano a 115,2 milioni di euro (+12,5% su base annua) e conseguentemente attestano il risultato lordo dell´attività operativa a 68,2 milioni di euro, con un miglioramento prossimo al 12%. L´utile netto si rappresenta in 48,1 milioni di euro e segna un incremento del 32,5% rispetto a 36,3 milioni dell´esercizio precedente. Al 31 dicembre 2006, la raccolta globale assomma a 9. 481 milioni di euro a fronte di 8. 242 milioni dell´anno precedente con un progresso superiore al 15%. La raccolta diretta dalla clientela si attesta a 4. 799 milioni di euro, con un aumento del 17,1%. La raccolta indiretta segna un incremento del 12,9% e raggiunge 4. 682 milioni di euro. La componente "gestita", paria a 2. 177 milioni, segna un tasso di crescita del 4,1%. Sostenuta la dinamica dei crediti verso clientela, che complessivamente raggiungono 4. 631 milioni di euro, con un incremento del 18,4%. Assemblea Dei Soci Del Credito Valtellinese All´assemblea dei soci - convocata per il 20 aprile 2007 in prima convocazione e, occorrendo, per il giorno successivo sabato 21 aprile 2007 in seconda convocazione - sarà proposta la distribuzione di un dividendo di 0,40 euro per azione, in pagamento dal 4 maggio 2007 (data stacco 30 aprile 2007). All´assemblea sarà anche sottoposta la proposta di rinnovare al Consiglio di Amministrazione l´autorizzazione ad effettuare, in conformità all´art. 12 dello Statuto e alla vigente normativa, l´acquisto di azioni proprie, nonché la ricollocazione o annullamento delle stesse. La proposta approvata nelle sue linee principali dal Consiglio di amministrazione è finalizzata a favorire la circolazione del titolo nell´ambito di una normale attività di intermediazione, secondo le modalità e nel rispetto dei limiti di seguito precisati: "fatto salvo quanto previsto dal 3° comma dell´ art. 132 D. Lgs. 58/98, le operazioni di acquisto e vendita di azioni proprie - che riguarderanno azioni ordinarie del Credito Valtellinese - dovranno essere effettuate sui mercati regolamentati secondo le modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi, che non consentano l´abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita; le operazioni medesime potranno avvenire, attraverso una pluralità di operazioni, nel periodo compreso tra la presente Assemblea e la prossima Assemblea chiamata ad approvare il bilancio relativo all´esercizio 2007; gli acquisti di azioni proprie riguarderanno un quantitativo massimo di n. 4. 000. 000 di azioni (su un totale attuale di 90. 971. 291 azioni in circolazione) per un controvalore massimo di 50. 000. 000, 00 di euro; il quantitativo di azioni proprie complessivamente negoziato mensilmente non potrà eccedere il 25% del totale della media mensile degli scambi del titolo nel semestre precedente; il numero delle azioni proprie in portafoglio non dovrà comunque superare il 3 % (tre per cento) del totale delle azioni costituenti il capitale sociale; gli acquisti di azioni dovranno essere effettuati ad un prezzo non superiore nel massimo a quello ufficiale rilevato dalla Borsa Italiana nella seduta che precede ogni singola operazione e non inferiore nel minimo al valore nominale del titolo; le vendite di azioni proprie dovranno essere eseguite ad un prezzo non inferiore a quello ufficiale rilevato dalla Borsa Italiana nella seduta che precede ogni singola operazione di cessione; in occasione dell´effettuazione di operazioni di acquisizione di azioni proprie verrà costituita un´apposita riserva per azioni proprie, ai sensi dell´art. 2357-ter cod. Civ. ; le eventuali operazioni di annullamento di azioni proprie dovranno avvenire nel rispetto di quanto previsto dallo Statuto e dalla vigente normativa, con utilizzo della riserva per azioni proprie a copertura di eventuali differenze tra valore nominale e prezzo di acquisto; oltre agli obblighi informativi previsti dalla vigente normativa, si provvederà a comunicare mensilmente al mercato lo stato di avanzamento del programma di acquisto delle azioni´: La proposta prevede altresì il conferimento al Presidente del potere di introdurre nella stessa eventuali variazioni o integrazioni che fossero richieste o suggerite dalle Autorità di Vigilanza o di gestione del mercato. All´assemblea ordinaria verranno presentate anche le seguenti proposte: Modifica del regolamento assembleare. Determinazione del compenso degli Amministratori. Determinazione del compenso dei Sindaci. Rinnovo dell´intero Consiglio di Amministrazione; proposta di nomina di quindici Amministratori per il triennio 2007 - 2009. Nomina del Collegio Sindacale per il triennio 2007 - 2009. Nomina del Comitato dei Probiviri per il triennio 2007 - 2009. L´assemblea è altresì convocata in sede straordinaria per deliberare le modifiche statutarie finalizzate al completo adeguamento dello Statuto sociale alle nuove disposizioni della legge per la tutela del risparmio. .  
   
   
FINDOMESTIC BANCA S.P.A.: CETELEM S.A. ESERCITA L’OPZIONE DI ACQUISTO  
 
 Firenze, 22 marzo 2007 - Cetelem S. A. , con lettera del 19 marzo ha dichiarato di esercitare l’opzione di acquisto sull’1% del capitale di Findomestic Banca S. P. A. , opzione che la stessa Cetelem ritiene azionabile in base alla sua lettura della Convenzione di Consolidamento scaduta in data 14 marzo scorso. La lettera di Cetelem non contiene elementi di novità rispetto alla posizione espressa nel precedente comunicato. Pertanto Banca Cr Firenze conferma che a suo avviso non esistono i presupposti contrattuali e legali per il valido esercizio dell’opzione. Augurandosi nuovamente che le contrastanti posizioni possano essere superate, Banca Cr Firenze confida che il senso di responsabilità di entrambi i Soci di Findomestic Banca si traduca in comportamenti tali da sostenere la comune partecipata e consentirle di perseguire validamente, grazie alla capacità del suo management, i propri programmi imprenditoriali, proseguendo lungo quel percorso di crescita che l’ha portata negli anni ad essere la società leader del credito al consumo in Italia. .  
   
   
PKB PRIVATBANK AG RISULTATI 2006  
 
Lugano, 22 marzo . 2007 - Il Consiglio di Amministrazione della Pkb Privatbank Ag ha approvato i risultati dell’esercizio 2006, 49° anno di attività. L´utile netto ammonta a Chf 29,7 milioni, in aumento di Chf 4,2 milioni (+16,2%). Questo notevole incremento della redditività è conseguenza dell’aumento delle commissioni (+ 12,7% per un totale di Chf 51,4 milioni) e del margine d’interessi (¬+ 30,2% per un totale di Chf 17,9 milioni), aumenti che hanno portato il totale dei ricavi a raggiungere la cifra di Chf 77,8 milioni. I costi sono aumentati del 14,2% ammontando a Chf 40 milioni e di conseguenza l’utile operativo lordo è stato pari a Chf 37,8 milioni (+12,8%). Durante l’esercizio, gli averi della clientela a livello consolidato hanno registrato un incremento dell’8,38%. .  
   
   
ILLY A PRESENTAZIONE PROGETTO CREDIT AGRICOLE  
 
Parma, 21 mar - Il presidente della Regione Riccardo Illy ha partecipato ieri a Parma, al Teatro Regio, all´incontro di presentazione del "Progetto per l´Italia" che l´istituto bancario francese Crédit Agricole ha promosso dopo le recentissime acquisizioni - in Italia - di Friuladria e di Cariparma & Piacenza. Alla cerimonia nel capoluogo parmense sono intervenuti, tra gli altri, il presidente di Crédit Agricole René Carron ed i presidenti di Friuladria, Angelo Sette, e Cariparma, Ariberto Fassati. L´acquisizione di Banca Popolare Friuladria da parte di Crédit Agricole, ha sottolineato Illy al termine della cerimonia, conferma la presenza di un´impresa, nel settore finanziario, importantissima per la nostra regione. "Quando fu annunciata l´operazione di fusione tra San Paolo ed Intesa ho temuto per il futuro delle nostre due banche locali, Friulcassa e Friuladria, controllate dai due gruppi: era stata ipotizzata una fusione tra i due istituti, che però avrebbero dovuto cedere molti sportelli a causa del superamento delle quote di mercato previsto dall´Antitrust", ricorda il presidente della Regione. "Si è invece trovata una soluzione che migliore non poteva essere - rileva oggi Illy - in quanto Friulcassa rimane nel gruppo Sanintesa e Friuladria entra in Crédit Agricole, controllata da Cariparma". "Dal prossimo aprile Friuladria acquisisce 29 nuovi sportelli in Veneto ed ha in previsione ulteriori sviluppi in Veneto ed in Trentino-alto Adige: una maggior produttività dunque, che significherà non solo il mantenimento e la crescita di un´impresa che già garantisce una significativa occupazione in Friuli Venezia Giulia ma anche importanti entrate per la regione stessa, considerata la compartecipazione del 45 per cento delle imposte versate dalle aziende". "Credo che l´assetto di Crédit Agricole in Italia rimarrà questo anche in futuro - afferma il presidente Illy - perché immagino che il gruppo francese vorrà sfruttare sino in fondo la possibilità offerta dalla Regione Friuli Venezia Giulia con la riduzione selettiva dell´Irap dell´1 per cento per tutte le imprese, incluse quelle bancarie ed assicurative, che vedono crescere il valore aggiunto ed il costo del lavoro". Secondo Illy, infine, l´ingresso di Friuladria in Crédit Agricole, prima banca in Europa e quinta al mondo, presente in 74 Paesi, come ha illustrato oggi a Parma il presidente René Carron, presenta alcune opportunità da sviluppare nel prossimo futuro. "Auspico infatti la partecipazione della Fondazione Crup in Friuladria, come oggi già avviene per la Fondazione Cariparma in Cariparma & Piacenza. Da parte degli amministratori di Cariparma questo orientamento esiste, ora la decisione spetta alla stessa Fondazione Crup". L´altra "opportunità" è quella relativa all´espansione del gruppo bancario nei mercati dell´Europa centro-orientale, dove Crédit Agricole non è ancora presente: "mi riferisco soprattutto a Slovenia e Croazia - conclude il presidente Illy - realtà nelle quali dal Friuli Venezia Giulia si può accedere con più facilità". .  
   
   
GRUPPO GENERALI, BILANCIO RECORD: BATTUTI TUTTI I TARGET UTILE NETTO CRESCE A € 2,4 MLD, +25,3%  
 
Venezia, 22 marzo 2007 - Il Consiglio di Amministrazione delle Assicurazioni Generali, riunitosi oggi sotto la presidenza di Antoine Bernheim, ha approvato il bilancio consolidato e il bilancio della Capogruppo relativi all’esercizio 2006. Antoine Bernheim ha commentato: “Il 2006 è stato un altro anno eccellente per il Gruppo Generali, grazie al contributo decisivo di una squadra molto unita. Da quattro anni continuiamo a battere i target che ci sono stati assegnati, sono certo che il Gruppo si manterrà all’altezza anche dele sfide future. In concomitanza con il 175° anno di attività del Gruppo, e ala luce dei risultati raggiunti, abbiamo deciso di proporre all’assemblea l’assegnazione di azioni gratuite ai dipendenti di tutto il Gruppo: è la prima volta che ciò avviene per gli oltre 66 mila dipendenti. ” L’utile consolidato ha raggiunto € 2. 404,8 milioni (+25,3% rispetto all’esercizio precedente) e l’Embedded Value (Ev) si attesta a € 25,8 miliardi, mentre l’Embedded Value per azione si è attestato a € 20,3. Il Return on Embedded Value complessivo è pari a 14,4%, quello normalizzato è pari al 13,1%. A partire da questo esercizio, al fine di favorire la valutazione della qualità e della sostenibilità nel tempo del risultato economico prodotto dal Gruppo Generali nei diversi segmenti di attività e nelle diverse aree geografiche, viene presentato il risultato operativo1, che nel 2006 è stato pari a € 3. 969,2 milioni (+20,9% rispetto al 2005), grazie a una buona performance di tutti i segmenti di business. In particolare, l’attività Danni ha registrato un forte incremento del risultato, che si è attestato a € 1. 348,7 milioni, con un incremento del 44,5%. Il risultato operativo dell’attività Vita è stato pari a € 2. 326,6 milioni, evidenziando una crescita dell’11,8% rispetto al 2005. Il segmento finanziario registra un incremento pari al 18,9%, raggiungendo € 367,3 milioni. Un importante contributo a questi risultati è venuto anche dalla riduzione delle spese di amministrazione che, in un contesto di crescita del volume d’affari, sono scese dell’1,5% a € 1. 963,7 milioni. Giovanni Perissinotto, amministratore delegato del Gruppo Generali, ha dichiarato: “Anche quest’anno abbiamo superato i target previsti per il 2006 dal Piano Industriale. Abbiamo realizzato una buona crescita sia in Italia che all’estero e un aumento dei margini anche grazie ala politica di contenimento dei costi. Infatti, nel corso del 2006 sono stati completati importanti progetti di semplificazione e razionalizzazione che hanno portato rilevanti sinergie. Per quanto riguarda la crescita, questa è stata realizzata sia per linee interne che esterne e per quest’ultime il Gruppo ha investito oltre 6 miliardi di euro. Abbiamo conseguito un utile di 2,4 miliardi, in aumento del 25%; proporremo all’assemblea un dividendo record pari a quasi 1 miliardo di euro, in crescita del 39% rispetto al 2005. Alla luce di questi risultati e delle recenti acquisizioni, abbiamo deciso di aumentare il target del’utile netto per il 2008 a 3,1 miliardi di euro”. Altri dati di bilancio La raccolta dei premi lordi complessivi, comprensiva dei contratti di investimento, è passata a € 64. 525,8 milioni (+2,3% a termini omogenei rispetto all’esercizio precedente). Nell’attività Vita i premi sono ammontati a € 46. 080,9 milioni (+2% a termini omogenei), nell’attività Danni si sono registrati premi per € 18. 444,9 milioni (+3,1% a termini omogenei). Gli investimenti complessivi sono ammontati a € 333. 744 milioni, in crescita dell’8,6% rispetto all’esercizio precedente. Gli investimenti, diversi da quelli il cui rischio è a carico degli assicurati, sono saliti a € 285. 855,1 milioni (+7,4% rispetto a fine 2005). Nell’ambito della composizione di tali investimenti, quelli a reddito fisso rappresentano il 78,4%, le azioni il 12,8%, gli immobili il 4,3% e altri il 4,5%. Il reddito operativo degli investimenti è ammontato a € 15. 752,1 milioni (-5,4% rispetto all’esercizio precedente). Il decremento è dovuto a una riduzione dei proventi e oneri operativi derivanti da strumenti finanziari a fair value rilevata a conto economico, che sono passati da € 5. 839,9 milioni a 4. 067,3 milioni (di cui € 2. 890,8 milioni relativi a contratti in cui il rischio finanziario è sopportato dagli assicurati) per effetto delle perdite registrate sui titoli a reddito fisso a causa del rialzo dei tassi di interesse. Tale riduzione è stata sostanzialmente compensata da un’analoga diminuzione della variazione delle riserve tecniche Vita. Gli interessi passivi sono ammontati complessivamente a € 1. 053,6 milioni, di cui gli interessi passivi sui debiti finanziari sono stati pari a € 470,9 milioni. Il patrimonio netto complessivo sale del 6,7% a € 18. 732,4 milioni. In particolare, il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo è ammontato a € 15. 206,5 milioni (€ 13. 947,2 milioni a fine 2005). La quota di terzi è risultata pari a € 3. 525,9 milioni. Sergio Balbinot, amministratore delegato del Gruppo Generali, ha commentato: “Con questo Piano ci eravamo posti l’obiettivo di crescere nei tre anni nei Paesi ad alto potenziale di sviluppo e di incrementare in Italia la nostra quota di mercato nel segmento Danni retail. Il 2006 ha già visto il raggiungimento di rilevanti risultati, in particolare sono state effettuate quattro importanti acquisizioni in Europa Centro Orientale e una joint venture in India, a cui si è aggiunta nelo scorso mese di gennaio l’operazione di Bawag in Austria, un investimento strategico per il Gruppo in questo Paese che ci consentirà di utilizzare, oltre ala rete di vendita della banca, anche gli sporteli postali austriaci per la distribuzione capilare dei prodotti Vita. In Italia, con l’acquisizione del Gruppo Toro, abbiamo conseguito la leadership di mercato anche nei rami Danni, con una forte focalizzazione nel settore retail. ” Le azioni del 2006 Gli obiettivi strategici raggiunti nel corso del 2006 possono essere così riassunti: i) crescita per linee esterne: in Italia è stata acquisita Toro Assicurazioni, all’estero sono state rilevate interamente o con la maggioranza di controllo Delta Osiguranje (Serbia), Libertas (Croazia), Garant (Ucraina), Orel – G (Bulgaria), Banca Unione di Credito (Svizzera). Si è costituita una joint venture con il più grande gruppo indiano nel settore della distribuzione al dettaglio ii) progetti di riorganizzazione di Gruppo: sono state semplificate e razionalizzate le strutture di business in Italia, con la fusione di Generali Vita in Assicurazioni Generali e l’integrazione di Ina e Assitalia sotto il brand unico Ina Assitalia. Si è proceduto all’integrazione delle attività italiane di Bsi in Banca Generali, portata in quotazione nel corso dell’anno, e alla riorganizzazione di Generali France. E’ stata infine razionalizzata e riorganizzata l’attività di asset management del Gruppo iii) ottimizzazione del capitale: si è proceduto con il riacquisto di minorities di Amb, Generali Holding Vienna, Generali Schweiz Holding e Migdal. E’ stato emesso un bond ibrido per un valore equivalente a 2,8 miliardi di euro, cui si è aggiunta un’emissione nel gennaio 2007 pari a 2 miliardi di euro, per finanziare l’acquisto delle minorities e del Gruppo Toro. Andamento Delle Attivita’ Attività Vita Nel Vita, il risultato operativo è stato pari a € 2. 326,6 milioni (+11,8% rispetto al 2005). I premi lordi emessi, comprensivi delle polizze d’investimento, sono stati pari a € 46. 080,9 milioni (+2% a termini omogenei). Il valore complessivo della nuova produzione2 (Vita e asset management) ha raggiunto € 1. 004 milioni con una crescita del 21,6% rispetto all’esercizio precedente. Nel Vita il valore della nuova produzione risulta in forte crescita, per un ammontare pari a € 925 milioni, (+19,3 % rispetto al 2005). Il valore del portafoglio Vita e asset management esistente (Vif) si è attestato a € 12,2 miliardi, con una crescita del 18,2 % rispetto all’esercizio precedente. La nuova produzione misurata dai Premi Annui Equivalenti (Ape) è pari a € 4. 178,3 milioni (+11,8% rispetto al 2005). Per quanto riguarda l’andamento del valore della nuova produzione, in Italia si è registrato un incremento dell’11,2% a € 434,4 milioni (€ 390,7 milioni nel 2005) grazie ad un aumento degli Ape e dei margini dovuto al buon andamento delle reti proprietarie del Gruppo. All’estero, si è avuto un rafforzamento nei principali Paesi di operatività: la Francia registra un incremento del 15,1% rispetto al 2005 a € 148 milioni, la Germania del 51,6% rispetto all’esercizio precedente a € 115,4 milioni anche per effetto dell’acquisto di quote di minoranza. Nell’ambito del resto del mondo, nell’area del Centro Est Europa il valore della nuova produzione aumenta del 66,4% a € 28,9 milioni. Ø ¾ Attività Danni Nei Danni, il risultato operativo è stato pari a € 1. 348,7 milioni (+44,5% rispetto al 2005). I premi lordi consolidati sono pari a € 18. 444,9 milioni (+3,1% a termini omogenei rispetto all’esercizio precedente). La gestione tecnica si è chiusa in ulteriore miglioramento; il combined ratio è sceso a 96,3% da 97,9% di fine 2005, con progressi che hanno interessato tutti i principali mercati di operatività del Gruppo. Il rapporto sinistri a premi nel segmento è sceso a 69,4% (70,6% nel 2005). In calo anche l’incidenza degli oneri di gestione complessivi sui premi a 26,9% (27,3% nel 2005). In quest’ambito, le spese di amministrazione sono diminuite sia in valore assoluto, a € 1. 028,9 milioni (€ 1. 115,7 milioni alla fine dell’esercizio precedente), sia per quanto riguarda l’incidenza sui premi, passata dal 7,4% al 6,3%. Segmento finanziario Il risultato operativo del segmento finanziario è pari a € 367,3 milioni (+18,9% rispetto all’esercizio precedente). Nel settore dell’asset management le masse gestite sono ammontate a € 339. 812,4 milioni (+21,7% rispetto al 2005) L’attività di asset management rappresenta la parte prevalente del segmento finanziario ed è principalmente focalizzata sulla gestione degli strumenti finanziari delle società del Gruppo. Le commissioni nette per servizi finanziari sono state pari a € 546 milioni, con un incremento del 16,7% rispetto al 2005. Bsi e Banca Generali rappresentano le entità più significative nell’ambito dell’attività di asset management rivolta a terzi e hanno conseguito un risultato netto pari a rispettivamente € 86,1 milioni di utile (+22,5% rispetto all’esercizio precedente) e € 14 milioni di utile rispetto a € 1,7 milioni nel 2005. Il valore della nuova produzione di queste due società ha mostrato una forte crescita (+54,9%), attestandosi a € 79 milioni rispetto ai € 51 milioni dell’esercizio precedente. Previsioni Per Il 2007 In mercati caratterizzati da elevata competitività, il Gruppo punta a crescere soprattutto nel segmento retail, mantenendo un’attenta selezione dei rischi al fine di consentire un ulteriore miglioramento della sinistralità. La riduzione dei costi, cui sono finalizzati i progetti previsti dal Piano Industriale 2006-2008, contribuirà ad un ulteriore aumento del risultato della gestione tecnica. E’ previsto un miglioramento del risultato della gestione finanziaria attraverso l’ottimizzazione dell’allocazione degli investimenti e di un’intensificazione dell’attività di trading. Per effetto di queste dinamiche, salvo il verificarsi di eventi di carattere eccezionale, per il 2007 si prevede quindi un risultato finale di esercizio in crescita. La Capogruppo E Il Dividendo La Capogruppo ha registrato un utile di € 1. 213,6 milioni rispetto ai € 916,8 milioni del 2005. Il dividendo unitario proposto per l’esercizio 2006 è di € 0,75 per azione, rispetto a € 0,54 euro del 2005, con un incremento unitario del 39%. L’erogazione complessiva sarà di € 955 milioni (€ 689 milioni nel 2005). Il dividendo sarà in pagamento dal 24 maggio con stacco cedola a partire dal 21 maggio 2007. Il Consiglio di Amministrazione ha convocato, per i giorni 24-26-28 aprile 2007, l’Assemblea degli Azionisti che sarà chiamata a deliberare, oltre che sull’approvazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2006, anche sui seguenti argomenti: ¨ assegnazioni di azioni, ai sensi dell’articolo 2349 del Codice Civile, ai dipendenti del gruppo Generali, nel quadro della ricorrenza del 175° anniversario della costituzione della Compagnia: deliberazioni inerenti e conseguenti. Deleghe di poteri; ¨ aumento del capitale sociale a titolo gratuito, ai sensi dell’articolo 2442 del Codice Civile, in favore degli azionisti della Società: deliberazioni inerenti e conseguenti. Deleghe di poteri; ¨ nomina del Consiglio di Amministrazione, previa determinazione del numero dei suoi componenti; ¨ estensione ad un triennio del periodo di vesting previsto nell’ambito dei Piani di stock option riguardanti il Presidente e gli Amministratori Delegati: deliberazioni inerenti e conseguenti. Deleghe di poteri. Nel quadro della ricorrenza del 175° anniversario della costituzione delle Generali, risalente com’è noto al 26 dicembre 1831, il Consiglio di Amministrazione della Compagnia intende sottoporre all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti un aumento del capitale sociale al servizio di un programma di stock grant (di seguito “programma di assegnazioni”) a favore dei dipendenti delle Società del gruppo Generali. Il programma verrà realizzato, ai sensi dell’articolo 2349 del Codice Civile, attraverso un aumento di capitale sociale per massimi Euro 4. 500. 000,00 con l’emissione di massime 4,5 milioni di azioni. Il programma verrà completato entro il 31 dicembre 2007 e le azioni gratuite saranno assegnate a tutti i dipendenti delle società del gruppo Generali che, alla data del 31 dicembre 2006, avessero un rapporto di lavoro a tempo indeterminato e che, alla data di assegnazione delle predette azioni, presteranno ancora servizio nell’ambito delle rispettive realtà aziendali. Ciò viene altresì formalizzato nell’ambito di appositi Regolamenti, che verranno portati a conoscenza dei destinatari dell’assegnazione. Tutte le azioni potranno essere assegnate secondo termini, e vincoli che saranno determinati in seguito, alla luce delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti, in particolare in materia fiscale nei Paesi di residenza. Per quanto riguarda, invece, l’aumento a titolo gratuito del capitale sociale ai sensi dell’articolo 2442 del Codice Civile, il medesimo verrà attuato attraverso l’emissione di complessive numero 127. 828. 537 azioni ordinarie, a fronte di un aumento del capitale sociale per un importo di Euro 127. 828. 537,00, da realizzarsi mediante l’assegnazione, a beneficio di ciascun Azionista, di una nuova azione ordinaria Generali ogni dieci azioni già possedute, imputando a capitale sociale la Riserva soprapprezzo azioni, che ha natura di riserva disponibile, per un ammontare complessivo, appunto, di Euro 127. 828. 537,00. Tutte le azioni di nuova emissione, che avranno le stesse caratteristiche di quelle già in circolazione e godimento regolare, saranno assegnate in osservanza alle vigenti disposizioni normative e regolamentari, e quindi, di massima, con effetto dal 28 maggio 2007 e saranno emesse prive del diritto alla percezione del dividendo relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2006. .  
   
   
GRUPPO UNIPOL: RISULTATO CONSOLIDATO 2006 A 362 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA DEL 28%  
 
Bologna, 22 marzo 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Unipol Assicurazioni, riunitosi il 15 marzo , ha approvato il progetto di Bilancio della Capogruppo Unipol Assicurazioni ed il Bilancio Consolidato del Gruppo Unipol relativi all’esercizio 2006. Nel comparto assicurativo la raccolta 2006 aggregata diretta delle società del Gruppo è ammontata a 10. 777 milioni di euro (+0,4% rispetto al 2005), di cui 4. 061 nei rami Danni (+2,9%) e 6. 716 milioni di euro nei rami Vita (-1%). In particolare, nei rami Danni è da segnalare la consistente crescita dei rami non Auto (+4,2%) ed un incremento dei rami Auto in linea con l’inflazione (+2,0%), anche a seguito della sostanziale stabilità delle tariffe R. C. Auto praticate. Nei rami Vita, che hanno manifestato un andamento migliore rispetto al mercato, è da segnalare il calo del peso dei prodotti di capitalizzazione (passati al 31% del portafoglio dal 38% di fine 2005), frutto della nuova strategia del Gruppo tesa a privilegiare i prodotti a maggiore redditività. I corrispondenti Ape sono ammontati a 437 milioni di euro (470 a fine 2005)1. La raccolta assicurativa diretta relativa alle compagnie multiramo (Unipol Assicurazioni, Aurora Assicurazioni) ha raggiunto i 6. 320 milioni di euro (-3,1% circa), di cui 3. 591 milioni nei rami Danni (+2,9%) e 2. 729 nei rami Vita (-10%), quella delle compagnie specializzate Danni (Navale, Linear, Unisalute) i 471 milioni di euro (+2,7%) e quella delle compagnie di Bancassicurazione Vita (Bnl Vita e Quadrifoglio Vita) i 3. 986 milioni di euro (+6,3%) I premi di competenza Ias/ifrs, al netto delle cessioni in riassicurazioni, sono ammontati a 8. 381 milioni di euro (+6,1%), di cui 3. 706 nei rami Danni (+0,7%) e 4. 674 milioni nei rami Vita (in crescita del 10,8%, anche in ragione della minore incidenza di prodotti di investimento). Il combined ratio, calcolato sul lavoro diretto e indiretto ed al netto della riassicurazione, si è mantenuto su ottimi livelli, attestandosi a 94,6%, pur registrando un leggero incremento rispetto al dato del 2005 (93,8% al 31/12/2005)2. E’, in particolare, da segnalare positivamente il contenimento di circa un punto percentuale dell’expense ratio. Le riserve tecniche sono ammontate, a fine 2006, a 24. 042 milioni di euro (di cui 7. 393 milioni di euro Danni e 16. 650 Vita), con un incremento dell’8,1% rispetto al dato dell’esercizio 2005. Complessivamente l’attività assicurativa del Gruppo ha contribuito al risultato economico ante imposte per 555 milioni di euro (+8,3%). Nel comparto bancario Unipol Banca ha proseguito la strategia di espansione della rete di vendita che ha raggiunto, alla data odierna, il numero di 268 filiali (+18 filiali rispetto a fine 2005) delle quali 146 integrate con agenzie assicurative del Gruppo, con le quali operano in piena sinergia. L’attività commerciale sta proseguendo secondo linee strategiche volte ad incrementare le sinergie di clientela, in particolare retail, con il comparto assicurativo del Gruppo. In particolare si evidenzia lo sviluppo della raccolta diretta che, al 31 dicembre 2006, ha raggiunto i 7. 912 milioni di euro3, realizzando un incremento del 13,8% rispetto al dato di fine 2005. La raccolta indiretta si è attestata a 26,4 miliardi di euro (+11,5%), ed è costituita per 24,2 miliardi di euro da raccolta amministrata e per 2,2 miliardi di euro da raccolta gestita. In crescita risultano gli impieghi nei confronti della clientela che, al 31 dicembre 2006, ammontano a 6. 251 milioni di euro, incrementandosi di circa 1 miliardo di euro rispetto al 31/12/2005 (+18,8%). Si segnala la sempre più attenta politica del credito, che ha consentito, nonostante una congiuntura ancora problematica, di mantenere una contenuta incidenza delle sofferenze nette sul totale degli impieghi, attestatasi allo 0,66%, ben al di sotto del dato medio del settore (1,36%). L’esercizio 2006 del comparto bancario chiude con un utile ante imposte di 55 milioni di euro (6 milioni al 31/12/2005). L’utile netto di Unipol Banca, in particolare, si attesta a 30,2 milioni (20,4 milioni di euro nel 2005, secondo i principi contabili italiani allora vigenti), in linea con gli obiettivi di piano. Al 31 dicembre 2006 la consistenza degli investimenti e delle disponibilità liquide del Gruppo ha raggiunto complessivamente 37. 350 milioni di euro, con un incremento di 1. 425 milioni di euro rispetto al 31/12/2005 (+4%). I proventi ed i profitti netti della gestione patrimoniale e finanziaria sono ammontati a 1. 163 milioni di euro (957 milioni al 31/12/2005, +21,5%). Si segnalano, in particolare, tra i proventi netti da attività finanziarie disponibili per la vendita, 139 milioni di euro di plusvalenze realizzate dalle cessioni delle azioni Antonveneta ad Abn Amro (59 milioni di euro) e delle azioni Bnl ordinarie a Bnp Paribas (80 milioni di euro). Sul totale ha inciso, inoltre, la svalutazione effettuata sulla partecipazione Hopa, per 82 milioni di euro. Il risultato lordo complessivo del Gruppo Unipol ammonta a 590,9 milioni di euro (+22,7%). Al netto delle imposte di 229,4 milioni di euro, l’utile netto consolidato si è attestato a 361,5 milioni di euro, in forte sviluppo (+28%) rispetto al 2005. Al netto della quota di pertinenza di terzi, pari a 80,3 milioni (in particolare relativa alla controllata Aurora Assicurazioni), l’utile di pertinenza del Gruppo al 31/12/2006 è risultato pari a 281,3 milioni di euro (+10,5%). Il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo, comprensivo del risultato di periodo, ammonta al 31/12/2006 a 5. 358 milioni di euro (5. 552 milioni di euro al 31/12/2005). Il patrimonio netto di pertinenza di terzi ammonta a 515 milioni di euro (491 milioni al 31/12/2005). Embedded Value Vita e Valore della Nuova Produzione Vita L’ In Force Vita 2006 del Gruppo Unipol è risultato, a parità di condizioni con il 2005, pari a 424 milioni di euro, in linea con il risultato 2005. Considerando però le più conservative ipotesi adottate sui tassi (tasso di sconto al 6,5% rispetto al 6% di fine 2005, mentre il tasso di rendimento delle attività è ipotizzato stabile al 4,25%) e gli effetti del nuovo accordo distributivo in esclusiva 2007-2011 relativo a Bnl Vita, l’ In Force Vita 2006 scende a 366 milioni di euro. L’embedded Value Vita al 31 dicembre 2006 si è attestato a 1. 849 milioni di euro (-9% rispetto ai 2. 039 milioni di euro del 31 dicembre 2005), di cui 1. 483 milioni di euro relativi al Patrimonio Netto Rettificato Vita (1. 609 a fine 2005) e 366 relativi all’ In Force Value (430 a fine 2005). Il Valore della Nuova Produzione Vita 2006 è risultato, a parità di condizioni con il 2005, pari a 100 milioni di euro (97,3 a fine 2005). Considerando le nuove ipotesi di tassi e l’accordo su Bnl Vita, di cui sopra, il valore della Nuova Produzione scende a 61,2 milioni di euro. Occorre, peraltro, specificare che nell’ambito degli accordi Unipol-bnl, a partire dal 1 marzo 2007 il Gruppo Unipol gestisce gli asset di Bnl Vita. Da tale pattuizione il Gruppo Unipol otterrà commissioni stimabili in oltre 3 milioni di euro all’anno (nel complesso dei 5 anni di accordo) non compresi nei calcoli precedentemente esposti. Bilancio della Capogruppo Unipol Assicurazioni L’esercizio 2006 di Unipol Assicurazioni ha fatto registrare premi diretti pari a 3. 005 milioni di euro, di cui 1. 476 neri rami Danni (+3,3%) e 1. 529 nei rami Vita (-13,1%). Occorre segnalare che sul contenimento della raccolta dei rami Vita ha fortemente influito la perseguita riduzione dei premi relativi a prodotti di capitalizzazione del segmento corporate. Il combined ratio del lavoro diretto si è attestato al 92,1% contro il 91,5% del 2005. Le riserve tecniche accantonate per i rami Vita e Danni hanno raggiunto globalmente, al termine del 2006, l’importo di 9. 039,2 milioni di euro (+4,5% rispetto all’esercizio precedente). Gli investimenti e le disponibilità liquide hanno raggiunto (al netto delle rettifiche di valore) 14. 507,4 milioni, dei quali 1. 125,4 milioni (987,5 milioni a fine 2005) relativi agli investimenti della classe D, con un incremento di 290,3 milioni (+2%) rispetto alla situazione in essere al 31/12/2005. I proventi da investimenti e da impieghi di liquidità (al netto degli oneri patrimoniali e finanziari e delle rettifiche di valore, ed esclusi quelli relativi agli investimenti a beneficio di assicurati che ne sopportano il rischio ed agli investimenti derivanti dalla gestione dei fondi pensione - classe D) sono stati pari a 396,0 milioni di euro in decremento rispetto ai 407,6 milioni nel 2005 per effetto di maggiori rettifiche di valore su titoli. Il risultato economico prima delle imposte è stato pari a 234,1 milioni (-8,5% rispetto all’esercizio precedente). L’utile d’esercizio, su cui ha inciso la rettifica di valore operata sulla partecipazione in Hopa, pari a 82 milioni di euro, si è attestato a 187,2 milioni (-14,4% rispetto al 2005). Fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell’esercizio Oltre a quanto già ampiamente illustrato nei comunicati precedenti e relativamente al progetto di riorganizzazione del Gruppo, si segnalano i seguenti ulteriori eventi: - in data 15 gennaio 2007 è stata ceduta la partecipazione detenuta da Aurora Assicurazioni in Bpi, realizzando una plusvalenza di circa 19 milioni di euro (calcolata secondo i principi Ias/ifrs) - in data 5 febbraio 2007 è stato presentato il nuovo prodotto “2diCuore”, una novità assoluta sul mercato italiano, poiché permette di abbinare in un’unica soluzione il conto corrente e la polizza Rc auto, con il risultato di garantire alla clientela un notevole valore aggiunto in termini di convenienza, semplicità e di risparmio di tempo; - in data 9 marzo 2007 Banca Agricola Mantovana spa (“Bam”) ha comunicato al Gruppo Unipol la disdetta dell’accordo di bancassicurazione in essere con quest’ultimo. Sulla base di tale accordo, ed ottenute le prescritte autorizzazioni di legge, Bam è tenuta all’acquisto del 50% di Quadrifoglio Vita spa detenuto da Unipol Assicurazioni spa, ad un prezzo che sarà determinato Evoluzione prevedibile della gestione Nei premi mesi del 2007 l’evoluzione della gestione presenta un andamento regolare, con una accelerazione dei premi relativi al comparto della bancassicurazione ed una contrazione delle polizze di capitalizzazione. Si segnala l’avvenuta entrata in vigore, dal 1° febbraio 2007, della procedura di Indennizzo Diretto, a seguito del quale il Gruppo Unipol ha avviato progetti innovativi nei processi liquidativi. Ad oggi non è possibile prevedere quali saranno gli effetti economici che tale provvedimento produrrà sul mercato. Non si evidenziano particolari fatti di rilievo rispetto a quelli della normale politica aziendale, improntata al miglioramento della redditività. Dividendi Sulla base dei positivi risultati conseguiti, sia dal Gruppo Unipol che da Unipol Assicurazioni ai Soci di Unipol Assicurazioni verrà proposta la distribuzione di un monte dividendi complessivo pari a 287,9 milioni di euro (lo stesso valore dell’esercizio 2005 e corrispondente ad un pay-out del 153,8% sull’utile civilstico), di cui ordinari pari a 181,7 milioni di euro (-6,1% rispetto a quello dell’esercizio precedente e corrispondente ad un pay-out del 97,1% sull’utile civilistico) e straordinari per 106,2 milioni di euro (+12,5%). I dividendi unitari proposti sono gli stessi distribuiti nel 2006, ovvero: • 0,12 euro per ogni azione ordinaria (di cui 0,0750 dividendo ordinario e 0,0450 dividendo straordinario); • 0,1252 euro per ogni azione privilegiata (di cui 0,0802 dividendo ordinario e 0,0450 dividendo straordinario). La data di stacco cedola è prevista per il 21 maggio, quella di pagamento per il 24 maggio. Assemblea dei Soci L’assemblea Ordinaria dei Soci di Unipol Assicurazioni è convocata per i giorni 23, 24 e 27 aprile 2007 (rispettivamente in prima, seconda e terza convocazione), in seduta ordinaria e straordinaria. In seduta Ordinaria, oltre all’approvazione del bilancio di esercizio, l’Assemblea sarà chiamata a deliberare su: • l’adozione di un piano di stock granting. Tale piano consiste nell’assegnazione gratuita una tantum di azioni ordinarie Unipol a favore della generalità dei dipendenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato presso la Società alla data di assegnazione. Il piano ha come obiettivi: (i) rendere i dipendenti più partecipi alla realizzazione degli obiettivi e delle strategie aziendali; (ii) sensibilizzare i dipendenti sulla creazione di valore per l’azienda e gli azionisti; e (iii) favorire la fidelizzazione dei dipendenti motivando la loro permanenza nell’azienda. Il piano verrà servito con azioni proprie, che saranno acquistate dalla Società nei termini e con le modalità di cui alla normativa, nazionale e comunitaria, di tempo in tempo vigente. La relazione illustrativa del piano di cui all’art. 114-bis del Tuf sarà messa a disposizione del pubblico nei termini e con le modalità prescritti dalla normativa applicabile; • il rinnovo dell’autorizzazione al Consiglio di Amministrazione ad acquistare e/o disporre, in una o più volte, di azioni proprie e/o della controllante Finsoe, per la durata di 18 mesi dalla delibera assembleare; la conferma della consistenza del fondo acquisto azioni proprie e del fondo acquisto azioni della controllante (pari rispettivamente a 100 milioni di euro e 45 milioni di euro). Alla data odierna né Unipol Assicurazioni né le società da essa controllate risultano detenere alcuna azione propria o della controllante Finsoe; • la nomina del Consiglio di amministrazione per gli esercizi 2007 – 2008 – 2009, previa determinazione del numero dei componenti e determinazione del relativo compenso; • nomina del Collegio Sindacale per gli esercizi 2007 – 2008 – 2009 e determinazione del relativo compenso. In seduta Straordinaria, l’Assemblea sarà chiamata a deliberare su: • modifica della clausola dell’oggetto sociale e ulteriori modifiche alla stessa connesse e relative; deliberazioni inerenti e conseguenti. Approvazione del nuovo testo dello statuto sociale; • modifica degli articoli 5, 8, 9, 10, 12, 13, 17, 19 e 20 dello statuto sociale, al fine di adeguarlo all’art. 148 del Tuf, alle disposizioni del decreto attuativi e alle nuove disposizioni del Codice delle Assicurazioni • approvazione del progetto di fusione per incorporazione di Aurora Assicurazioni S. P. A. In Compagnia Assicuratrice Unipol S. P. A. Deliberazioni inerenti e conseguenti, anche di modifica statutaria. Approvazione del nuovo testo dello statuto sociale. Altre delibere del Consiglio di Amministrazione Nella seduta odierna il Consiglio di Amministrazione di Unipol Assicurazioni ha inoltre deliberato le nuove linee e criteri delle politiche retributive per il personale dirigente. A tale proposito è stato varato un nuovo sistema retributivo strutturato ed articolato sull’introduzione di incentivi variabili di breve termine (M. B. O. ), strettamente correlati al raggiungimento di obiettivi di Gruppo ed individuali, nonché su incentivi variabili di lungo termine (Performance Shares e Deferred Shares) collegati all’andamento triennale dell’azione ordinaria Unipol ed all’utile lordo del Gruppo cumulato nel triennio. Il Consiglio di Amministrazione di Unipol Assicurazione, infine, ha effettuato la verifica periodica del requisito dell’indipendenza degli Amministratori. Posto che la Società rivolge particolare attenzione al requisito dell’indipendenza “sostanziale”, interpretando in maniera estensiva le disposizioni contenute nel Codice di Autodisciplina, nella valutazione di tale requisito sono stati esclusi a priori gli Amministratori che: (i) rivestono cariche all’interno degli organi sociali della controllante diretta Finsoe e/o della controllante indiretta Holmo; ovvero (ii) rivestono cariche all’interno degli organi sociali di soggetti che partecipano a patti parasociali per il controllo della Società o comunque contenenti clausole aventi ad oggetto la composizione del Consiglio di Amministrazione della Società, oppure all’interno di società dagli stessi controllate ai sensi dell’articolo 2359, primo comma, del Codice Civile. Dall’applicazione di tali criteri di valutazione, risultano pertanto qualificabili quali indipendenti gli Amministratori signori: Jean Dominique Antoni, Rocco Carannante, Pier Luigi Fabrizi, Ivan Malavasi, Massimo Masotti, Pier Luigi Morara, Francesco Vella e Luca Zaccherini. Quanto alla nota indagine svolta dalla Procura di Roma, il Consiglio di Amministrazione di Unipol, sentito il parere del legale incaricato Avvocato Luca Sirotti, ha deciso di sporgere formale querela al fine di tutelare l’interesse sociale e consentire alla Magistratura di fare piena luce sui fatti. .  
   
   
APPROVATI I RISULTATI 2006 DEL GRUPPO CATTOLICA RAMI DANNI IN CRESCITA DEL 4,3% RACCOLTA PREMI 4.514 MILIONI (- 13%) UTILE NETTO CONSOLIDATO 160 MILIONI (+14,8%); UTILE NETTO DI GRUPPO 139 MILIONI (+20,3%)  
 
Verona, 22 marzo 2007 - Il Consiglio di Amministrazione ha approvato ieri il Bilancio Consolidato e il Bilancio di Esercizio 2006 della Capogruppo. I risultati evidenziano una crescita dell’utile netto sostenuto dalle componenti finanziaria e immobiliare, rafforzando nel contempo il profilo di solidità che da sempre caratterizza il Gruppo Cattolica. Il Gruppo chiude il 2006 con un utile netto consolidato di 160 milioni di euro (139 milioni nel 2005; +14,8%) ed una raccolta consolidata11del lavoro diretto e indiretto pari a 4. 514 milioni in flessione del 13% rispetto al 2005. Positivo l’apporto dei rami danni che raggiungono premi per 1. 608 milioni (+4,3%); il business vita, che nel corso del 2005 aveva anche beneficiato di rilevanti contratti di ramo Vi (Fondo Pensione Cometa e Cooperlavoro) e di ramo V (polizze di capitalizzazione corporate), presenta una raccolta in calo del 20,3% principalmente in relazione al minore apporto di Bpv Vita. Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea dei Soci la distribuzione di un dividendo unitario complessivo di 1,55 euro per azione. Il dividendo proposto sarà pagabile a partire dal 10 maggio 2007, con data di stacco della cedola il 7 dello stesso mese. Dati Rilevanti Del Bilancio Consolidato 2006 Danni - I premi consolidati del lavoro diretto dei rami danni crescono del 4,5% raggiungendo 1. 592 milioni di euro (1. 522 milioni nel 2005). Proseguono le iniziative del Gruppo volte ad indirizzare la raccolta verso i rami e i settori/segmenti più redditizi: il ramo Rc Generale riporta una contrazione del 4,7%, gli altri rami non auto crescono del 4%. Significativo anche il contributo del settore auto che raggiunge 1. 056 milioni (996 milioni nel 2005; +6%). Da segnalare la crescita del business sviluppato dalla rete agenziale che ha raggiunto una raccolta premi danni di 1. 518 milioni (1. 419 milioni nel 2005; +6,9%). Il risultato netto consolidato del segmento danni ha raggiunto 52 milioni (+39,3%). Vita - La raccolta consolidata del lavoro diretto dei rami vita ammonta a 2. 906 milioni (3. 647 milioni nel 2005; -20,3%), di cui 2. 798 milioni di premi assicurativi (3. 319 milioni nel 2005; -15,7%). Da segnalare in particolare lo sviluppo del canale agenziale nel business vita che ha segnato una crescita del 14,2% raggiungendo premi per 254 milioni. Il risultato netto consolidato del segmento si è attestato a 56 milioni di euro (-38,7%). Network Distributivo - La rete agenziale, forte di 1. 482 unità ha contribuito con una raccolta premi complessiva di 1. 772 milioni, in crescita del 7,9% rispetto al precedente esercizio. L’incidenza del canale agenziale sulla raccolta premi totale è salita al 95,4% nei rami danni (93,2% nel 2005) e all’8,7% nei rami vita (6,1% nel 2005). Gli sportelli di istituti bancari che collocano prodotti del Gruppo sono 3. 049 con una raccolta premi pari a 2. 476 milioni di euro; i promotori finanziari sono 926 e i broker 269 La raccolta dei premi del lavoro diretto risulta così canalizzata: banche 55%, rete agenziale 39,4%, promotori 1,2%, broker 1,3%, raccolta diretta 3,1%. Redditività E Altri Indicatori - Il Gruppo ha chiuso il 2006 con un utile prima delle imposte di 235 milioni (+17,1%), un utile netto consolidato di 160 milioni di euro (+14,8%) ed un utile netto di Gruppo di 139 milioni (+20,3%). A determinare tale risultato, oltre ai fattori già citati, ha concorso la gestione finanziaria, comprensiva della componente immobiliare, che, nonostante la volatilità dei mercati che ha caratterizzato la prima metà del 2006, chiude con un risultato pari a 704 milioni (492 milioni nel 2005; + 43,1%). Complessivamente il risultato netto della gestione finanziaria, esclusa la componente derivante dagli strumenti finanziari valutati al fair value e i proventi da cessione di immobili e da partecipazioni, ha contribuito ai risultati del Gruppo per complessivi 225 milioni (182 milioni nel 2005; +23,5%). I proventi netti derivanti da titoli valutati al fair value con effetti a conto economico sono pari a 235 milioni (248 milioni nel 2005). I proventi netti relativi ad altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari hanno raggiunto 472 milioni (248 milioni nel 2005; +90%), di cui 15 milioni dalla vendita di partecipazioni e 227 milioni derivanti dalla cessione di investimenti immobiliari (62 milioni nel 2005). Le riserve tecniche lorde del lavoro diretto e indiretto dei rami danni ammontano a 3. 161 milioni (+7,2%) e le riserve dei rami vita, comprese le passività finanziarie, si attestano a 14. 595 milioni (-5,4%). Gli investimenti ammontano a 18. 125 milioni. A fine 2005 il patrimonio netto consolidato, comprensivo dell’utile, si attesta a 1. 376 milioni di euro (1. 289 milioni nel 2005; +6,7%). La Capogruppo - L’utile netto della Capogruppo ammonta a 77 milioni di euro (-13,1%) con un reserve ratio2 dei rami danni che sale a 197% da 175%. La raccolta complessiva dei premi del lavoro diretto e indiretto ha raggiunto 1. 457 milioni (-4,3%), di cui 1. 009 milioni del lavoro diretto dei rami danni (-4%) e 429 milioni nel vita (-4,7%). La Società informa che il Bilancio d’Esercizio di Cattolica Assicurazioni e il Bilancio Consolidato 2006 saranno a disposizione del pubblico presso la sede sociale e presso Borsa Italiana S. P. A. Entro il 31 marzo prossimo. Convocazione Assemblea Dei Soci - Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni ha deliberato la convocazione dell’Assemblea dei Soci, in seduta ordinaria e straordinaria, per i giorni 27 e 28 aprile 2007, rispettivamente in prima e seconda convocazione. In seduta ordinaria, i Soci saranno chiamati ad approvare il bilancio d’esercizio 2006, la relativa destinazione degli utili, il compenso dei componenti il Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo, la nomina di membri in scadenza del Consiglio di Amministrazione, di componenti il Collegio Sindacale nonché dei Probiviri in scadenza. In seduta straordinaria saranno sottoposte ai soci le proposte di aumento del capitale sociale con esclusione del diritto di opzione riservato a Banca Popolare di Vicenza e di modifica dello Statuto sociale, anche in adeguamento alle disposizioni di cui al D. Lgs. N. 58/98 e successive modificazioni ed integrazioni. Si allegano i prospetti riclassificati al 31 dicembre 2006 dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico consolidati e della Capogruppo, con l’avvertenza che il bilancio d’esercizio e consolidato e la documentazione relativa non sono ancora stati certificati dalla società di revisione. .  
   
   
SOPAF: CEDUTE AZIONI IMMSI E AZIONI OMNIAPARTECIPAZIONI. PLUSVALENZA COMPLESSIVA PARI A OLTRE 61 MILIONI DI EURO.  
 
Milano, 22 marzo 2007 - Sopaf, facendo seguito a quanto comunicato in data 12, 13 e 14 marzo, rende noto che: Lm Real Estate S. P. A. , società controllata da Sopaf, ha perfezionato la cessione a Omniainvest S. P. A. Di n. 1. 470. 000 azioni della società Omniapartecipazioni S. P. A. , per un controvalore pari a circa 11 milioni di euro, generando una plusvalenza di circa 9,5 milioni di euro; Mercato 24 S. R. L. , società beneficiaria della scissione di Omniapartecipazioni S. P. A. , ha perfezionato il private placement rivolto ad investitori istituzionali di n. 33. 000. 000 azioni di Immsi S. P. A. Per un controvalore pari a circa 72,7 milioni di euro, generando una plusvalenza di circa 52 milioni di euro. Il ricavato netto delle operazioni sarà destinato al rafforzamento patrimoniale del Gruppo. A seguito di tali operazioni il Gruppo Sopaf, attraverso la partecipata Mercato 24 S. R. L. , resterà titolare di n. 5. 360. 288 azioni Immsi S. P. A. .  
   
   
FVG: VISITA SINDACI REGIONE ZLIN (REP. CECA)  
 
Trieste, 22 marzo 2007 - Oggi e domani, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ospiterà una delegazione della Regione di Zlin (Repubblica Ceca) in visita per approfondire temi quali l´utilizzo dei Fondi Strutturali Ue e il sistema delle autonomie locali. La delegazione composta da 11 sindaci di comuni aderenti all´Associazione dei comuni Hornovsacko della Regione di Zlin, è in visita nella Regione grazie alle iniziative di partenariato avviate dall´Assessorato alle relazioni internazionali, comunitarie e autonomie locali e gestite dal Servizio Rapporti Internazionali e partenariato territoriale con la Repubblica Ceca. La delegazione parteciperà oggi alla presentazione del sistema delle autonomie locali e dell´esperienza regionale nella gestione dei Fondi Strutturali Ue a Trieste. Nel pomeriggio della stessa giornata, l´intera delegazione si recherà prima a Cividale per un incontro con il sindaco e la municipalità, e successivamente a Lignano, dove incontrerà il Vice presidente dell´Anci Fvg, il sindaco di Lignano Sabbiadoro, anche in qualità di Presidente dell´Associazione Intercomunale della Riviera Turistica Friulana, e gli 11 comuni appartenenti a tale associazione per uno scambio di "buone pratiche" nell´ambito della promozione turistica. Venerdì, il gruppo si sposterà a Maniago per un incontro con il Gruppo di azione locale (Gal) del Programma comunitario Leader+ Montagna Laeder Scarl per la presentazione del Distretto Industriale del Coltello e delle azioni di marketing territoriale a supporto del turismo con particolare attenzione alla rete dell´Ecomuseo. La visita della delegazione della Regione di Zlin procederà con una visita presso la Comunità montana della Carnia,dove saranno presenti anche i rappresentanti della Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale, Uncem, i Gal Euroleader e Open Leader e infine si concluderà con la visita al Museo Etnografico di Malborghetto. L´intera iniziativa costituirà un´ottima occasione per conoscere, approfondire e confrontare iniziative e prassi nell´ambito della gestione dei fondi strutturali, del sistema delle autonomie locali e del marketing territoriale e offrirà nel contempo un´opportunità per la promozione delle peculiarità di alcuni specifici ambiti territoriali. .  
   
   
“IL FESTIVAL DELL’ECONOMIA NON È NÉ DI DESTRA NÉ DI SINISTRA, MA UN’OPPORTUNITá DI CONFRONTO E DI CRESCITA COLLETTIVA”  
 
Trento, 22 marzo 2007 - In merito alla presunta assenza di membri del centrodestra al Festival dell´Economia, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, nel precisare che l´economia non è di destra o di sinistra, precisa che "questo è un Festival che ha ben altre ambizioni e che non vuole essere la vetrina per questo o quel politico. Oltrettutto, già nell’impostazione scientifica del Festival è evidente la pluralità delle opinioni e delle scuole di pensiero”. Quanto agli altri aspetti, il presidente Dellai ricorda che gli esponenti di governo sono stati invitati non in quanto appartenenti ad un gruppo politico ma - appunto - come esponenti dell’attuale governo nazionale. “Peraltro - precisa il presidente della Provincia autonoma Lorenzo Dellai - da fine maggio ai primi di giugno a Trento ci saranno anche esponenti autorevoli dell´area cui le polemiche fanno riferimento, come Renato Brunetta e Antonio Marzano. Sono inoltre in corso, da tempo, contatti con altri esponenti politici dell’opposizione per verificare la loro disponibilità a partecipare al dibattito dell’appuntamento internazionale. Nella convinzione che tutti possano cogliere le opportunità di crescita e condivisione proposte dal Festival dell’economia - riferisce il presidente - auspico che il confronto si possa svolgere su piani diversi, abbandonando ogni visione politica di parte”. . .  
   
   
OGGI A VENEZIA FORUM RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA  
 
Venezia, 22 marzo 2006 – Oggi si svolgerà nella sala Verde della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista di Venezia, con inizio alle ore 11, il primo incontro del Forum regionale Multi – stakeholder per la Responsabilità Sociale d’Impresa. I lavori saranno presieduti dall’Assessore regionale alle Politiche dell’Istruzione, Formazione e Lavoro Elena Donazzan. Il Forum regionale Multi – stakeholder ha come obiettivi la promozione e la valorizzazione della Responsabilità Sociale d’impresa (Csr), nonché l’innovazione, la trasparenza e la convergenza delle attività relative alla stessa Csr ed ai suoi strumenti. La finalità è quella di incentivare il dialogo tra la comunità imprenditoriale, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali e dei consumatori, la società civile e gli altri stakeholder. Il Forum nasce a seguito della firma del Protocollo d’intesa tra Regione del Veneto (assessorato regionale alle Politiche dell’Istruzione, Formazione e Lavoro) e Unioncamere del Veneto ed è composto dai rappresentanti regionali delle parti sociali, delle istituzioni e di altre organizzazioni attive su queste tematiche. .  
   
   
OCCUPAZIONE: VELTRONI, ROMA HA RAGGIUNTO IL LIVELLO PIU’ ALTO  
 
 Roma, 22 marzo 2007 - “L’occupazione a Roma è al livello più alto raggiunto. Da anni l’Istat registra una tendenza molto positiva che si traduce in numeri concreti: 24 mila in più lo scorso anno, ben 207 mila persone al lavoro in più tra il 2000 e il 2006. In questo arco di tempo il numero degli occupati nella nostra area è cresciuto del 15%. Un risultato davvero significativo che conferma ulteriormente la dinamicità dell’economia romana e il suo rafforzamento nei servizi così come nell’industria che ha avuto nel 2006 un aumento del 4,5% del numero degli occupati. Ancora una volta gli indicatori segnalano il buon andamento dell’economia romana che è il frutto del lavoro fatto tutti insieme in questi anni con la condivisione delle scelte, puntando sui settori produttivi più innovativi e ma anche su quelli tradizionali e costruendo opportunità di lavoro”. Lo ha detto il Sindaco di Roma, Walter Veltroni. .  
   
   
LA REGIONE TOSCANA IMPEGNATA PER IL RILANCIO DELLA OTE A FINMECCANICA VERRÀ CHIESTO DI CONSOLIDARE LA PRESENZA SUL TERRITORIO  
 
Firenze, 22 marzo 2007 - Si è tenuto ieri a Firenze, presso Palazzo Bastogi, l´incontro tra Regione Toscana e sindacati sulla questione Ote/finmeccanica. Un incontro chiesto da Cgil, Cisl, Uil, da Fiom, Fim, Uilm e dalle Rsu della Ote per illustrare le loro preoccupazioni sulle ipotesi di ristrutturazione della storica azienda fiorentina. Temono una riduzione di 20 dipendenti nello stabilimento fiorentino (su un totale di 400 dipendenti; altri 32 sono impiegati nella sede di Pisa) e il decentramento di funzioni produttive pregiate fuori della Toscana. All´incontro hanno partecipato anche l´assessore al lavoro della Provincia di Firenze Stefania Saccardi e un rappresentante del Comune di Firenze. Claudio Martini ha ascoltato con attenzione i timori dei sindacati sulla sorte della Ote. Poi, con Ambrogio Brenna, assessore alle attività produttive, e Gianfranco Simoncini, assessore al lavoro, ha delineato le azioni che la Regione Toscana compirà per contribuire ad una soluzione positiva della vicenda. "La Ote rappresenta una realtà di punta all´interno del qualificato raggruppamento di imprese meccaniche presenti in Toscana e va scoraggiato e respinto ogni tentativo di ridurne la presenza nella regione. Per questo ci attiveremo presso la dirigenza di Finmeccanica e chiederemo loro di consolidare la presenza industriale sul territorio in modo tale da garantire il livello occupazionale. Allo stesso tempo solleciteremo un rafforzamento degli investimenti in ricerca e sviluppo in modo tale che sia tangibile anche una solida prospettiva futura per la Ote. " Gli assessori Brenna e Simoncini, che continueranno a seguire la vicenda Ote da vicino, hanno da parte loro ribadito l´importanza del protocollo d´intesa siglato nel 2003 tra Regione Toscana e Finmeccanica per il rilancio competitivo delle imprese toscane che fanno parte alla prima realtà italiana nei settori aerospazio, difesa e sicurezza. "Ci attiveremo per una verifica puntuale degli impegni presi da Finmeccanica, hanno detto, a partire dal livello di investimenti su qualità, innovazione, infrastrutture, istruzione e formazione, utili a rilanciare il sistema produttivo toscano in un´ottica di sviluppo sostenibile, valorizzando le risorse umane e ambientali della regione. Allo stesso tempo verificheremo la possibilità di attivare domanda pubblica a sostegno del settore. " .  
   
   
CRESCE L´´OCCUPAZIONE NEL FRIULI VENEZIA GIULIA  
 
Trieste, 22 marzo 2007 - Grande soddisfazione è stata espressa dall´assessore regionale al Lavoro, Roberto Cosolini, dopo che l´Istat ha reso noti i dati dell´occupazione in Friuli Venezia Giulia relativi all´ultimo trimestre 2006 e a tutto l´anno. In regione, rispetto al 2005, nell´anno trascorso gli occupati sono passati da 504 mila a 519 mila; il tasso di occupazione dal 63,1 per cento al 64,8; la disoccupazione è scesa dal 4,1 del 2005 al 3,5 del 2006. Si tratta del risultato della media delle quattro rilevazioni trimestrali dell´Istat uscito in contemporanea con la rilevazione dell´ultimo trimestre, che per il Friuli Venezia Giulia si è dimostrato migliore sia del corrispondente quarto trimestre 2005 sia del precedente terzo trimestre del 2006. "Si confermano perciò definitivamente - afferma Cosolini - i buoni segnali dal punto di vista occupazionale che caratterizzavano le precedenti rilevazioni 2006 e che del resto sono coerenti anche con la previsione di crescita del Pil del Friuli Venezia Giulia nell´anno trascorso, che dovrebbe sicuramente assestarsi oltre il 2 per cento e perciò oltre la media nazionale". "Il Friuli Venezia Giulia - conclude l´assessore - prosegue la sua marcia verso il raggiungimento degli obiettivi di Lisbona, che ci vedono dal punto di vista occupazionale a circa 5 punti dall´obiettivo sia per quanto riguarda l´occupazione totale sia per quella femminile. È un risultato del sistema nel suo complesso, che premia le ottime imprese che abbiamo, la capacità della manodopera, il buon sistema formativo e, non ultime, le buone politiche dello sviluppo e del lavoro". .  
   
   
ECONOMIA: PARTITO DA CONEGLIANO FORUM COMPETITIVITA’ VENETO  
 
Venezia, 22 marzo 2007 - Se il Veneto del miracolo economico ha spesso per certi versi privilegiato il “fare” rispetto al “sapere”, oggi le cose stanno velocemente cambiando: il mondo imprenditoriale è sempre più interessato e attratto dalla ricerca e dall’innovazione tecnologica e sta raccogliendo la sfida. Lo dimostrano alcuni elementi di grande rilievo, come il forte incremento della partecipazione ai bandi delle diverse fonti di finanziamento regionali, e come il fatto che, in circa un anno e mezzo di attività, il Centro per le nanotecnologie “Nanofab” di Marghera è stato contattato da oltre 300 aziende vogliose di esplorare questa nuova frontiera del terzo millennio. Questo quadro è emerso dal primo incontro territoriale, tenutosi a Conegliano (Treviso) alla presenza dell’Assessore all’Economia Fabio Gava, del “Forum della Competitività”, attivato dalla Regione a fine gennaio per creare una concertazione attiva con tutti i soggetti economici e sociali interessati allo sviluppo economico e raccogliere indicazioni, necessità e problematiche rispetto a quella che dovrà essere la nuova programmazione in materia. Ad animare la tavola rotonda sui temi della ricerca e innovazione tecnologica (altre ne seguiranno su formazione elevata, logistica e infrastrutture, e competività della Pubblica Amministrazione) si sono ritrovati esponenti del mondo imprenditoriale, sindacale, e universitario, tra i quali l’economista Enzo Rullani, il professor Renato Bozio dell’Università di Padova, il segretario regionale della Cgil Emilio Viafora, esponenti di Confartigianato, Confindustria e Unioncamere Veneto. “L’obiettivo del Forum – ha sottolineato Gava – è quello di contribuire ad una stagione importante che ci attende, come la programmazione collegata a Piano Regionale di Sviluppo e quella che si sta per attivare sul fronte dei Fondi Europei 2007-2013, dei quali oltre 200 milioni di euro saranno dedicati in Veneto proprio allo sviluppo di ricerca e innovazione”. Un settore – è emerso dal dibattito – nel quale il tessuto imprenditoriale veneto è pronto a fare la sua parte e la Regione ha il compito principale di creare coordinamento e sinergie: una vera e propria rete sulla quale far confluire impegno pubblico, finanziamenti privati, progettualità europee, Università e Centri di Ricerca. .  
   
   
CONVEGNO INNOVAZIONE E CONCILIAZIONE - NUOVE SOLUZIONI ORGANIZZATIVE 26 MARZO 2007  
 
 Torino, 22 marzo 2007 - Proposto dalle Consigliere di Parità della Provincia di Torino, Laura Cima e Ivana Melli, nell´ambito del progetto "Donne e Innovazione", il convegno si propone di approfondite il confronto sugli elementi di innovazione di cui le donne sono portatrici nel campo scientifico, economico tecnologico con riflessi sull´organizzazione aziendale. In particolare, l’intreccio con il tema della conciliazione dei tempi, approfondito dalla pubblicazione “Innovazione e Conciliazione”, che sarà presentata nel corso del convegno, evidenzia l’apporto innovativo delle donne a tutti i livelli e l´importanza dell´azione preventiva nei confronti delle discriminazioni. Al convegno interverranno il Presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, le Assessore provinciali alle Pari Opportunità, Aurora Tesio, alle Attività Produttive, Giuseppina De Santis, al Lavoro, Cinzia Condello, nonché rappresentati delle associazioni categoria provinciali, delle organizzazioni sindacali, imprenditrici e aziende per presentare le buone prassi adottate. Di particolare rilievo la partecipazione della Sottosegretaria al Ministero della Famiglia, Chiara Acciarini, che interverrà sugli aggiornamenti circa il futuro della legge 53/2000 e delle politiche di conciliazione dei tempi per le aziende, della legge sugli asili nido aziendali. Su proposta delle Consigliere di Parità sarà affrontata la costituzione del «Tavolo per l’Innovazione e la Conciliazione» finalizzata a individuare un interlocutore e una sinergia comuni per il raggiungimento degli obiettivi occupazionali e di sviluppo indicati dalla Comunità Europea. Sarà, inoltre, presentata una proposta per promuovere una maggior attenzione da parte delle imprese sul tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro che vedrà, come primo passo, la creazione di uno strumento informativo e di promozione per l’utilizzo dell’art. 9 della legge 53/2000. 26 Marzo 2007 ore 9. 00 - 13. 00 Sala Consiglieri della Provincia via M. Vittoria, 12 – Torino. .  
   
   
CERAMICA: FIRMATO IN REGIONE DOCUMENTO PER RILANCIO DEL SETTORE  
 
Perugia, 22 marzo 2007 - Dalla formazione degli addetti fino alla promozione del prodotto: contiene una vasta gamma di proposte il documento per il rilancio della ceramica in Umbria, sottoscritto stamani a Perugia da Regione Umbria, Province e Camere di Commercio di Perugia e Terni, Associazioni di categoria, Sindacati, Comuni di Deruta, Gubbio, Gualdo Tadino ed Orvieto, Svilupumbria e Gepafin. Nel documento, che tiene conto delle indicazioni emerse nell’ambito dell’apposito Tavolo del Patto per lo sviluppo dell’Umbria, vengono indicate le prime azioni per valorizzare un comparto regionale in cui operano 334 imprese ed oltre mille 700 addetti, che ha raggiunto i massimi livelli di espressione tecnica ed artistica ma che soffre della concorrenza di un mercato globalizzato. “Il documento - ha detto l’assessore regionale allo sviluppo economico Mario Giovannetti nel corso della firma - contiene alcune linee di intervento per il rilancio della ceramica umbra che sono frutto di un ampio confronto e del lavoro comune di istituzioni e forze economiche e sociali. Abbiamo individuato azioni concrete e condivise da realizzare immediatamente con le risorse ora a disposizione, senza avere la pretesa di risolvere tutti i problemi di un comparto strategico che presenta criticità, ma anche importanti potenzialità. Si tratta di alcune indicazioni su esigenze riconosciute come fondamentali che dovranno essere ulteriormente supportate dai contributi di tutti i soggetti interessati. Una sperimentazione, che verrà monitorata nei prossimi mesi, finalizzata a sviluppare e riaffermare il valore strategico e di polo d’eccellenza della ceramica per lo sviluppo e l’immagine dell’Umbria”. Formazione, certificazione e qualità, innovazione, investimenti e promozione sono, secondo i firmatari del documento, gli ambiti di intervento per accrescere la competitività e superare le debolezze di un comparto costituito da aziende di piccole dimensioni, in prevalenza a carattere individuale. Alcuni delle azioni indicate nel documento e considerate prioritarie, saranno immediatamente finanziabili. In particolare quelle della promozione, ricerca ed innovazione per un importo complessivo di 400mila euro derivanti dagli Accordi di programma quadro Regione-ice, dal progetto “Interreg” e dalla nuova programmazione dei Fondi comunitari. Per l’attuazione delle misure previste nell’accordo si ipotizza la necessità di ulteriori due 2milioni e mezzo di euro di risorse pubbliche (su diverse fonti di finanziamento), a cui dovrà aggiungersi il cofinanziamento dei privati. In particolare per la formazione/riqualificazione rivolta almeno il 10/15 per cento degli addetti del settore (circa 175 unità) si ipotizza la necessità di un fondo di 280mila euro. E’ inoltre previsto il coinvolgimento degli Istituti professionali e dei Licei artistici e di appositi corsi dell’Accademia di Belle Arti per la formazione delle figure professionali di cui necessita il mercato. Relativamente alle certificazioni (“Cat” e qualità) gli interventi interessano due categorie di imprese: le aziende che hanno le caratteristiche richieste dalla Legge “188/90” e che sono potenzialmente eleggibili all’adozione del marchio “Cat” e le altre imprese che possono, ad oggi, conseguire potenzialmente soltanto la certificazione di qualità di prodotto o di processo in conformità delle normative Iso (circa il 30per cento). Per questa tipologia l’investimento ipotizzato ammonterebbe per la parte pubblica a 225mila euro, mentre per la certificazione “Cat” i costi previsti sono di 48mila euro. In materia di innovazione si sottolinea la necessità di attivare collaborazioni con centri di ricerca o strutture dotate di esperienza e know how, come l’”Istec” di Faenza o la Facoltà di Ingegneria dei Materiali dell’Università di Perugia. Questo per rispondere alle aspettative del mercato e riposizionare l’immagine del prodotto, anche come oggetto di uso quotidiano. Relativamente agli investimenti, quelli più consistenti riguardano il riposizionamento del prodotto ceramica nella sfera della “stoviglieria di uso comune” e quindi la necessità di disporre di forni con caratteristiche diverse dalle attuali. Nell’ambito della programmazione comunitaria 2007-2013 si è ipotizzato un contributo pari al 30 per cento dell’investimento pe macchinari calcolato sulla metà delle aziende, e pari a un milione 386mila euro. Particolare rilevanza è stata data nel documento alle azioni di comunicazione e promozione del settore, considerato parte integrante del sistema promozionale dell’Umbria. Si va dalle azioni commerciali rivolte alle grandi catene di distribuzione, alle reti di alberghi/hotels ed alle catene di negozi e ristoranti, alla partecipazione a fiere internazionale (Macef, Londra, ecc. ) ed alle iniziative previste nell’ambito della Promozione Integrata (quali ad esempio l’esperienza “Umbria Jazz New York” e simili), dai “corner promozionali” negli agriturismi ad una linea di merchandising museale, oltre ad incentivare la promozione tramite Internet. Si prevede di confermare i finanziamenti relativi ai contributi a fondo perduto per le aziende del settore e finalizzati all’abbattimento di quota parte dei costi (30%) di partecipazione a mostre e fiere. Secondo i dati forniti dal documento sono complessivamente 1. 757 (di cui 1. 291 nella fabbricazione di prodotti ceramici e 466 nella fabbricazione di piastrelle) gli occupati delle 334 imprese di ceramica presenti in Umbria. Le aziende concentrate soprattutto nel comune di Deruta (186), a cui segue quello di Gualdo Tadino (50), sono per la maggior parte ditte individuali (oltre il 62% del totale) a conferma di una ridotta dimensione aziendale (solo 16 sono le aziende costituite nella forma di società di capitali). Gran parte delle strutture produce prodotti finiti, mentre poche sono quelle che forniscono servizi (principalmente pittura, oltre ad alcuni servizi di analisi). Il fatturato del comparto pari ad oltre 150 milioni di euro risulta essere per il 14,2% regionale, per il 46,3% nazionale e il restante 38,6% internazionale. L’orientamento ad aderire a strutture di secondo grado (quali ad esempio i consorzi) e del 13,9% del comparto e riguarda soprattutto attività di promozione e marketing, piuttosto che la produzione e commercializzazione. Per quanto attiene i prodotti, il settore si connota per una discreta propensione alla introduzione di nuovi prodotti, con oltre il 20% delle imprese che dichiarano di aver adottato innovazioni in tal senso. Gli approvvigionamenti di semilavorato (biscotto) trovano la loro origine all’interno della regione (in particolare dai comuni di Deruta, Torgiano e Marsciano), mentre oltre il 94% delle materie prime (argille e smalti) provengono dal centro Italia. In merito alla commercializzazione, oltre il 67% avviene in forma diretta (tramite la propria sede, i grossisti, le imprese, il dettaglio), mentre il 32% circa in forma indiretta (Grande distribuzione, dettaglio, grossisti, imprese per quanto attiene il semilavorato). Oltre il 70% delle aziende ha un numero di addetti inferiore o uguale a tre unità; circa il 18% sono collocate nella classe dimensionale 4-10 addetti e soltanto l’8% circa presenta un numero di addetti superiore a 10. La copertura degli investimenti effettuati rileva un forte ricorso all’autofinanziamento (oltre il 36% delle imprese), seguito dal ricorso al credito (Artigiancassa 24% circa) e ad operazione bancarie ordinarie (oltre il 19%). Scarsissimo il ricorso a leggi agevolative, sia nazionali (tipo la legge 488/92) che regionali. .  
   
   
VENDOLA AL CONVEGNO SUI FONDI EUROPEI PER LE DONNE IMPRENDITRICI  
 
Bari, 22 Marzo 2007 - Un’occasione per illustrare i risultati della Legge 215/92 sull’imprenditoria femminile e le prospettive future con particolari riferimenti ai Programmi Operativi Comunitari 2007-2013 a sostegno delle donne pugliesi. La Regione Puglia, in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, organizza un convegno dal titolo “ Donne Pugliesi al Timone “, in programma Giovedi’ 22 Marzo 2007 alle ore 9,30 presso l’Hotel Villa Romanazzi Carducci di Bari. Vi partecipano il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, l’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico Sandro Frisullo, il Dirigente Regionale del Settore Programmazione e Politiche Comunitarie Luca Celi, la Dirigente Regionale del Settore Lavoro e Formazione Professionale Loretta Garuti, la Funzionaria Regionale del Settore Industria Palma Mallardi e il Presidente dell’Unioncamere di Puglia Luigi Farace. Moderatore il Dirigente Regionale del Settore Industria Davide Pellegrino. .  
   
   
IMMOBILIARE LOMBARDA S.P.A : APPROVATI I RISULTATI D’ESERCIZIO 2006: UTILE NETTO CONSOLIDATO A 3,1 MILIONI DI EURO; UTILE NETTO CIVILISTICO 4,7 MILIONI DI EURO  
 
 Milano, 22 marzo 2007 - Sotto la presidenza di Gioacchino Paolo Ligresti si è riunito il Consiglio di Amministrazione di Immobiliare Lombarda S. P. A. Che ha approvato la bozza di bilancio al 31 dicembre 2006 e il bilancio consolidato dell’esercizio 2006. L’attività del Gruppo è proseguita attraverso il miglioramento della redditività del portafoglio immobiliare di proprietà, al consolidamento delle iniziative in corso e all’acquisizione di rilevanti interventi di sviluppo. Il risultato consolidato d’esercizio 2006 è positivo per circa 3,1 milioni di Euro. I ricavi consolidati conseguiti al 31 dicembre 2006 ammontano a 107,4 milioni di Euro, con ricavi per servizi di asset, property e facility management per circa 17,3 milioni di Euro, ricavi per locazioni del patrimonio di proprietà per circa 10,5 milioni di Euro e ricavi per vendite per circa 69,4 milioni di Euro. Patrimonio immobiliare gestito circa 3,6 miliardi di Euro (valore corrente). Patrimonio immobiliare consolidato circa 900 milioni di Euro (valore corrente). Indebitamento finanziario netto consolidato 152,4milioni di Euro. In applicazione del principio contabile internazionale Ifrs3, i dati al 31 dicembre 2006 sono redatti applicando la fusione inversa. Pertanto i dati relativi ai corrispondenti periodi precedenti si riferiscono al Gruppo Progestim incorporato nel dicembre 2005, con i quali il raffronto può non rivestire carattere di significatività. Patrimonio immobiliare L’attività del Gruppo è proseguita attraverso la riqualificazione del patrimonio di proprietà, il sostegno delle iniziative in corso e l’acquisizione di nuove opportunità di sviluppo. In particolare la riqualificazione di alcuni edifici ad uso ufficio ha ridato nuovo impulso alla possibilità di locare discrete dimensioni di superficie. Le principali iniziative in corso proseguono secondo i programmi stabiliti, tra di esse si segnala l’acquisizione della concessione demaniale relativa al Porto di Loano fino al 2073. Inoltre procede l’attività di sostegno alle rilevanti iniziative immobiliari a cui il Gruppo partecipa in partnership, tra le quali Citylife e Ex Var a Milano e Sviluppo Centro Est a Roma. Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio In data 27 febbraio 2007 è stato perfezionato, da parte di Immobiliare Lombarda, l’acquisto di una partecipazione nella società Igli S. P. A. Pari al 33,3% del capitale. Igli è una holding di partecipazioni che detiene, quale unico asset, una quota del 29,9% circa di Impregilo. L’investimento in Igli consentirà di promuovere potenziali sinergie con le numerose e rilevanti iniziative di sviluppo immobiliare alle quali Immobiliare Lombarda partecipa. Si segnala inoltre la sottoscrizione di un accordo per l’acquisto di 4 edifici ad uso uffici nel comparto di via dei Missaglia 97, a Milano, che, completando un comparto unico con gli altri nove già di proprietà, saranno oggetto di un progetto integrato di rilancio dell’intero insediamento. L´indebitamento residuo è rappresentato dal debito bancario derivante dalla rinegoziazione, avvenuta nel dicembre 2005, a seguito dell’operazione di aggregazione con contestuale rimborso integrale dei debiti residui precedenti. Tale debito è regolato al tasso di interesse pari all´Euribor 6m più 90 basis points e rimborso in rate di pari importo semestrali, con l’ultima rata al 31 dicembre 2012. L’indebitamento finanziario lordo del Gruppo che al 31 dicembre 2006 è pari a complessive 203. 734 migliaia di Euro (228. 216 migliaia di Euro al 31 dicembre 2005), di cui 159. 169 migliaia di Euro relativi a passività correnti e 44. 565 a passività non correnti. Le nuove erogazioni in capo alla controllata Progetto Bicocca La Piazza S. R. L. Per complessive 11. 000 migliaia di Euro si riferiscono ad un’ulteriore tranche di mutuo fondiario resasi necessaria per far fronte agli impegni relativi alla costruzione del complesso immobiliare che fa capo alla società. I rimborsi effettuati dalla Capogruppo si riferiscono alle due rate scadute al 30 giugno e al 31 dicembre 2006, pari a 14. 572 migliaia di Euro ciascuna. Principali dati economico-finanziari del Bilancio d’esercizio di Immobiliare Lombarda S. P. A. La bozza di bilancio approvata è stata redatta, per la prima volta, utilizzando i principi contabili internazionali. Tale prima applicazione ha comportato la conversione delle risultanze 2005 ai medesimi principi per rendere comparabili i dati con il bilancio 2006. Gli effetti della transizione ai principi internazionali hanno fatto si che anche nella redazione del bilancio individuale al 31. 12. 2006, in coerenza con il trattamento contabile adottato per il bilancio consolidato al 31. 12. 2005, la fusione per incorporazione di Progestim S. P. A. , effettuata alla fine del 2005, è stata rappresentata secondo la metodologia dell’acquisizione inversa, quale conseguenza del fatto che gli azionisti della incorporata hanno assunto il controllo della incorporante. L’adozione dei principi internazionali ha avuto come conseguenza che la perdita registrata, in base i principi contabili nazionali, dall’Immobiliare Lombarda nei mesi dell’esercizio 2005 precedenti la fusione per oltre 43 milioni di Euro, sia stata in massima parte “assorbita” patrimonialmente nella valutazione a valori correnti del patrimonio netto dell’acquisita al 30 novembre 2005, data di riferimento nell’applicazione degli Ias. I dati di sintesi del bilancio civilistico possono essere così riassunti: Destinazione del risultato di esercizio Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti di destinare il 5% del risultato d’esercizio a riserva legale ed il residuo alla riserva risultati esercizi precedenti. Evoluzione prevedibile della gestione La società è posizionata stabilmente tra i principali operatori italiani quotati nel settore del real estate, con un patrimonio immobiliare a valori di bilancio di circa 740 milioni di Euro, detenuti direttamente o per il tramite di società controllate, oltre alla gestione di patrimoni immobiliari di terzi di oltre 3 miliardi di Euro a valori di bilancio. L’attività dei prossimi anni delineata anche nel Piano Industriale presentato il 30 novembre scorso, punta alla realizzazione di obiettivi importanti sia in termini di risultati economici che di crescita del valore strategico della Società. Continuerà pertanto l’impegno per l’ottimizzazione immobiliare e economica del patrimonio esistente e già completato, all’ultimazione delle iniziative in corso e allo sviluppo di nuove iniziative sulle aree edificabili. Lo sviluppo della attività commerciale si articolerà sia attraverso la vendita in blocco di immobili a reddito ad enti investitori, che attraverso la vendita in blocco ad utilizzatori finali di unità commerciali. Accanto al ruolo di Property Company Immobiliare Lombarda si presenta sul mercato con alte competenze gestionali tipiche di un Global Service Provider. La Società si è posta come obiettivo quello di una crescita di tale attività utilizzando e sviluppando le competenze interne che già la qualificano come un operatore di rilievo del settore. .  
   
   
EDILIZIA E IMPIANTI CERTIFICATI NORMATIVE, PROGETTI E CANTIERI SEMINARI DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE MAGGIO-GIUGNO 2007  
 
Milano, 22 marzo 2007 - La possibilità per l’Italia di recuperare rapidamente il ritardo in materia di efficienza energetica e allinearsi ai paesi più avanzati è affidata alla qualità del sistema edificio-impianto. Perciò la Fast, Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, ritiene sia oggi cruciale l’incontro tra gli operatori del costruire e i protagonisti delle nuove proposte impiantistiche, soprattutto perchè avviene in un contesto di rigorosi e rilevanti aggiornamenti normativi e in un momento in cui sembra che stia finalmente crescendo l’attenzione per l’edilizia e la questione energetica, unitamente al maggior interesse per le fonti alternative. Ma per poter concretizzare scelte tanto importanti e di sicuro impatto occorrono professionisti preparati, che conoscano processi, tecnologie, norme e incentivi per tradurre gli orientamenti in realizzazioni. La risposta della Fast ai nuovi indirizzi, d’intesa con la Libreria Clup e con la collaborazione di noti operatori del settore, avviene in tempo reale con l’organizzazione, dall’8 maggio al 19 giugno 2007, del ciclo di seminari di aggiornamento sull’edilizia e gli impianti certificati (www. Fast. Mi. It). L’iniziativa si rivolge a progettisti, operatori edili, tecnici dell’industria, installatori, ma anche a responsabili commerciali e pubblici amministratori. In concreto le giornate propongono la lettura pratico-operativa delle normative più recenti per realizzare edifici e impianti con elevate prestazioni energetiche complessive; analizza le tecnologie più innovative disponibili sul mercato e le relative applicazioni. I sei incontri in programma sono: 1. Involucro performante e solare termico (martedì 8 maggio 2007); 2. Involucro performante, solare fotovoltaico e regolazioni domotiche (martedì 22 maggio 2007); 3. Edilizia e impianti: riscaldamento, pompe di calore, geotermia (martedì 29 maggio 2007); 4. Progetti, cantieri e certificazioni: rassegna di tipologie e ambienti (martedì 5 giugno 2007); 5. Edilizia e impianti: adeguamenti energetici di edifici esistenti, ventilazione naturale e forzata, raffrescamento passivo (martedì 5 giugno 2007); 6. Edilizia e impianti: risparmio energetico nei grandi edifici e negli edifici industriali. Impianti avanzati e speciali, software di simulazione (martedì 19 giugno 2007). Www. Fast. Mi. It .  
   
   
BANCA INTERMOBILIARE: PROVVEDIMENTO DI SEQUESTRO  
 
Torino, 22 marzo 2007 - In riferimento al provvedimento di sequestro eseguito il 20 marzo , l’istituto precisa che l’esposizione complessiva del Gruppo Coppola verso Banca Intermobiliare (pari ad euro 117. 6 mln) risulta ad oggi garantita da: 1. Pegno su titoli quotati per euro 183,2 mln, di cui 109,6 mln oggetto di sequestro penale preventivo; 2. Ipoteca di primo grado su due immobili per euro 34,5 mln. Torino, 20 marzo 2007 .  
   
   
ENEL PARTNERSHIP CON DUFERCO PER LA REALIZZAZIONE DI NUOVI IMPIANTI DI GENERAZIONE IN BELGIO IL GRUPPO SIDERURGICO HA IN PROGRAMMA CENTRALI PER 485 MW IN VALLONIA  
 
Roma, 22 marzo 2007 – Enel ha siglato un accordo di partnership con Duferco, uno dei maggiori gruppi siderurgici europei e primo produttore e commercializzatore di acciaio e semilavorati in acciaio attivo in Vallonia (Belgio). L’obiettivo della cooperazione tra le due società prevede lo studio e l’implementazione di selezionate iniziative in Belgio. Duferco, gruppo da tempo attivo nel settore elettrico belga come “energivoro”, sta sviluppando un progetto finalizzato alla costruzione di una centrale a gas con tecnologia a ciclo combinato, della potenza di circa 420 Mw netti e una centrale che riutilizza i gas siderurgici di circa 65 Mw presso il sito industriale di Marcinelle - Marchienne (Vallonia). Enel è interessata al mercato elettrico belga dell’energia come parte della propria strategia di espansione in Europa Occidentale. Il mercato belga è, infatti, particolarmente attrattivo sia per la sua posizione sia per lo sviluppo prevedibile nel medio termine. Le centrali in progetto, oltre a coprire il fabbisogno energetico del gruppo Duferco in Belgio, metteranno nuova capacità produttiva a disposizione del mercato. Allo scopo, è prevista la creazione di apposite strutture per la vendita dell’elettricità per le quali Duferco era alla ricerca di un partner con specifiche competenze, interessato a crescere nel mercato belga dell’energia. La cooperazione tra Duferco ed Enel si inquadra in questa prospettiva, assumendo un carattere strategico. Non è, infatti, limitata alla commercializzazione dell’elettricità prodotta dalle due nuove centrali ma è aperta a ulteriori nuovi progetti nella regione. Di tali progetti Enel e Duferco valuteranno congiuntamente le opportunità di sviluppo. .  
   
   
SNAM RETE GAS: BILANCIO CONSOLIDATO 2006 CONFERMATI I RISULTATI1 DEL PRECONSUNTIVO  
 
San Donato Milanese, 22 marzo 2007. Il Consiglio di Amministrazione della Snam Rete Gas S. P. A. Ha approvato il 20 marzo il bilancio consolidato che chiude con l’utile netto di 448 milioni di euro ed il progetto di bilancio di esercizio che chiude con l’utile netto di 447 milioni di euro. Il Consiglio ha deliberato di proporre all’Assemblea degli azionisti la distribuzione del dividendo di 0,19 euro per azione. Il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 24 maggio 2007 con stacco cedola il 21 maggio 2007. Il bilancio consolidato ed il progetto di bilancio di esercizio della Snam Rete Gas S. P. A. Sono a disposizione del Collegio Sindacale e della Società di revisione. In allegato sono riportati gli schemi del conto economico, dello stato patrimoniale e del rendiconto finanziario del bilancio consolidato della Snam Rete Gas e del bilancio di esercizio della Snam Rete Gas S. P. A. Al 31 dicembre 2006. Il Consiglio di Amministrazione della Snam Rete Gas S. P. A. Ha convocato l’Assemblea ordinaria degli azionisti il 26 e 27 aprile 2007, rispettivamente in prima e seconda convocazione, e quella straordinaria il 26, 27 e il 30 aprile 2007 rispettivamente, in prima, seconda e terza convocazione. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di sottoporre all’Assemblea ordinaria il rinnovo degli organi sociali in scadenza (Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale) e le relative delibere inerenti e conseguenti, nonché la proposta di approvazione della proroga dell’incarico di revisione contabile per gli esercizi dal 2007 al 2012 alla Pricewaterhousecoopers S. P. A. Verranno sottoposte all’approvazione dell’Assemblea straordinaria proposte di modifiche statutarie anche ai sensi della Legge n. 262/05 e del D. Lgs. N. 303/06. Le principali modifiche riguardano: - la facoltà per gli azionisti che rappresentano almeno un quarantesimo del capitale sociale di chiedere l’integrazione dell’ordine del giorno delle assemblee (art. 11); - fissazione in almeno quindici giorni precedenti alla data dell’Assemblea del termine di presentazione delle liste per la carica di amministratore da parte degli azionisti e rinvio alle disposizioni vigenti per le modalità di pubblicazione delle liste stesse e per la fissazione della diversa percentuale di partecipazione al capitale, rispetto a quella indicata in Statuto, per la presentazione delle medesime (art. 16); - indicazione che i Consiglieri in possesso dei requisiti di indipendenza normativamente prescritti siano almeno tre o uno, a seconda che il loro numero complessivo sia superiore o meno a cinque; espressa indicazione nelle liste dei candidati presentate per la carica di amministratore di coloro i quali posseggono i requisiti di indipendenza stabiliti normativamente nonché espressa indicazione nella dichiarazione resa dagli stessi candidati del possesso, oltre che dei citati eventuali requisiti di indipendenza, di quelli di onorabilità normativamente prescritti, da sottoporre a valutazione periodica da parte del Consiglio (art. 16); - espressa indicazione dell’obbligo del Consiglio di Amministrazione di accertare il possesso da parte dei Direttori Generali dei requisiti di onorabilità normativamente previsti (art. 19); - definizione delle modalità di nomina del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari ed individuazione dei requisiti di professionalità che questi deve possedere (art. 19); - rinvio alle disposizioni applicabili per il deposito, la presentazione e la pubblicazione delle liste dei candidati alla carica di sindaco, per la fissazione della diversa percentuale di partecipazione al capitale, rispetto a quella indicata in Statuto, per la presentazione delle liste stesse, nonché per la fissazione del limite al cumulo degli incarichi dei sindaci stessi (art. 22); - nomina del Presidente del Collegio Sindacale tra i Sindaci effettivi tratti dalle liste di minoranza (art. 22); - conferimento del potere di convocazione del Consiglio di Amministrazione ad almeno un sindaco e dell’Assemblea ad almeno due sindaci (art. 22). Acquisto azioni proprie Snam Rete Gas comunica che, relativamente al piano di acquisto di azioni proprie autorizzato dall’Assemblea del 10 novembre 2005 fino a massime n. 194. 737. 950 azioni e per un ammontare complessivo non superiore a 800 milioni di euro, alla data del 19 marzo 2007 sono state acquistate complessivamente n. 169. 461. 781 azioni ordinarie pari a circa 8,66% del capitale sociale al prezzo medio di 3,96 euro per un importo complessivo di circa 670 milioni di euro. .  
   
   
ENERTAD: BILANCIO CONSOLIDATO E BILANCIO D’ESERCIZIO 2006, CONFERMATI I DATI DEL PRECONSUNTIVO 2006: ENERGIA ELETTRICA DA FONTE EOLICA VENDUTA: 144 GWH ((70 GWH NEL 2005); POSIZIONE FINANZIARIA NETTA: -18,0 MILIONI DI EURO (-235,5 MILIONI DI EURO NEL 2005)  
 
 Milano, 22 marzo 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Enertad Spa ha esaminato e approvato ieri il bilancio consolidato dell’esercizio 2006 e il progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2006 di Enertad Spa che verrà sottoposto all’approvazione degli azionisti in occasione della prossima Assemblea prevista in prima convocazione per il 26 aprile 2007 ed eventualmente, occorrendo, in seconda convocazione il 30 aprile 2007. I ricavi operativi delle attività continue (settori “Eolico” e “Servizi idrici”) al 31 dicembre 2006, pari a 35,2 milioni di euro, sono incrementati di 19,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2005 per il contributo del business “Eolico” (+17,2 milioni di euro) che ha beneficiato di: (i) un significativo incremento dell’energia ceduta rispetto all’esercizio 2005 (+106,9%) per la marcia a regime dei parchi eolici di Troia San Vincenzo (38Mw) e Troia San Cireo (30Mw) e la migliore performance del parco di Eolo–viticuso (9Mw); (ii) un aumento del prezzo di cessione dell’energia elettrica (+30,9%) e (iii) un aumento del prezzo dei certificati verdi (+11,9%). Il margine operativo lordo delle attività continue al 31 dicembre 2006, pari a 21,4 milioni di euro, è incrementato di 17,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2005 prevalentemente per il contributo del business “Eolico” (+15,8 milioni di euro), per le ragioni già esposte in merito ai ricavi. Il risultato operativo delle attività continue al 31 dicembre 2006, negativo per 0,2 milioni di euro, è migliorato di 0,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2005 dopo (i) ammortamenti per 6,1 milioni di euro (+3,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2005) per l’entrata in marcia dei nuovi investimenti nel business eolico; (ii) accantonamenti a fondo rischi relativamente alle operazioni straordinarie di dismissione e svalutazioni pari a 3,1 milioni di euro (+1,7 milioni di euro rispetto al totale accantonato al 31 dicembre 2005) e (iii) svalutazione della partecipazione della Capo Gruppo Enertad Spa nella società Sodai Italia Spa per 12,4 milioni di euro a seguito dell’impairment test al 31 dicembre 2006. Tale svalutazione si è resa necessaria a seguito delle risposte negative e delle difficoltà riscontrate negli ultimi mesi nella finalizzazione degli iter autorizzativi dei progetti di ampliamento di alcune piattaforme per il trattamento dei reflui liquidi speciali. Il risultato netto delle attività continue al 31 dicembre 2006, negativo per 4,7 milioni di euro (in miglioramento di 0,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2005), riflette oneri finanziari per 6,7 milioni di euro (+2,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2005) e un saldo imposte attivo per 2,3 milioni di euro. Il risultato netto delle attività discontinue (settori “Acciaio”, “Waste management”/”Waste-to-energy” ed alcune attività dei “Servizi idrici”) al 31 dicembre 2006 è stato pari a 1 milione di euro, in aumento di 7,5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2005. Ciò a seguito sia delle plusvalenze conseguenti alle dismissioni (al netto degli oneri accessori per le vendite) sia del miglior risultato industriale dei business dismessi nel periodo antecedente la cessione. Il risultato netto d’esercizio al 31 dicembre 2006 è negativo per 3,7 milioni di euro, in miglioramento di 8,2 milioni di euro rispetto all’esercizio 2005 che si chiuse con una perdita di 11,9 milioni di euro. Il capitale investito netto al 31 dicembre 2006 è pari a 159,7 milioni di euro, in diminuzione di 227,6 milioni di euro rispetto a quello al 31 dicembre 2005, che era pari a 387,3 milioni di euro, per effetto delle operazioni di dismissione. La posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2006 è passiva per 18 milioni di euro, in miglioramento di 217,5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2005 quando era passiva per 235,5 milioni di euro. Tale significativa performance è riconducibile principalmente a (i) incasso per le cessioni delle partecipazioni e (ii) deconsolidamento dell’indebitamento finanziario dei business ceduti. Enertad Spa ha destinato parte della liquidità riveniente dalle cessioni al rimborso del prestito obbligazionario convertibile di 76,4 milioni di euro scaduto lo scorso 30 novembre 2006 (oltre a 2,2 milioni di euro di relativa cedola) e al rimborso di debiti a breve e medio termine (24,1 milioni di euro). La restante liquidità è destinata allo sviluppo del core business di Enertad Spa nel settore eolico su cui la società ha focalizzato la propria attività. Il personale, a seguito della cessione dei business “Acciaio”, “Waste to energy”, “Waste management” e della società Omnia attiva nei “Servizi idrici”, è complessivamente diminuito di 762 unità, passando da 824 al 31 dicembre 2005 a 62 unità al 31 dicembre 2006. Per quanto riguarda la capogruppo Enertad Spa, l’esercizio si è chiuso con ricavi e proventi per 1,6 milioni di euro contro 2,8 milioni di euro del medesimo periodo 2005. Il risultato netto è negativo per 2,9 milioni di euro. Tale risultato tiene conto di: (i) cessioni delle partecipazioni in Enertad France Sas, capo settore del business “Acciaio”, e in Tad Energia Ambiente Spa, capo settore dei business “Waste to energy/Waste management” il cui impatto economico è pari ad una plusvalenza netta complessiva di 12,9 milioni di euro, che sconta oneri accessori per 3,2 milioni di euro; (ii) una svalutazione della propria partecipazione nella società Sodai Italia Spa per 12,4 milioni di euro a seguito del periodico impairment test al 31 dicembre 2006. Tale svalutazione si è resa necessaria a seguito delle risposte negative e delle difficoltà riscontrate negli ultimi mesi nella finalizzazione degli iter autorizzativi dei progetti di ampliamento di alcune piattaforme per il trattamento dei reflui liquidi speciali; (iii) un accantonamento a fondo rischi non ricorrente per 3 milioni di euro relativo alle operazioni straordinarie di dismissione, alla svalutazione di alcuni crediti nonché ad alcuni contenziosi; (iv) costi non ricorrenti per poco più di 1 milione di euro; (v) un saldo imposte sul reddito dell’esercizio, correnti e anticipate, pari a 7,5 milioni di euro. La posizione finanziaria netta è positiva per 56,6 milioni di euro con un miglioramento di 59 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2005. Principali fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio “Eolico”: in data 19 febbraio 2007 è stata costituita la società Eos7-ginestra Srl e in data 20 febbraio 2007 quest’ultima ha acquistato il 100% della società Wweh 2 Srl alla quale fa capo il parco eolico di Ginestra degli Schiavoni (Bn) autorizzato per una potenza di 40 Mw. Tale acquisizione è tutt’ora oggetto di condizione sospensiva all’esito della valutazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. “Servizi idrici”: in data 21 febbraio 2007 la società Sodai Italia Spa ha approvato un nuovo piano industriale basato sullo sviluppo di un solo progetto. Originariamente, il piano era caratterizzato dallo sviluppo di quattro progetti. “Energie Pulite 2000”: in data 27 febbraio 2007 il Consiglio d’Amministrazione di Enertad Spa ha deliberato la cessione del 100% della partecipazione. “Holding”: in data 2 gennaio 2007, in merito all’offerta pubblica (Opa) lanciata in data 7 novembre 2006 dalla società Erg Spa sul 48,7% delle azioni di Enertad Spa il cui periodo di adesione scadeva in data 27 dicembre 2006, l’offerente ha emanato un comunicato stampa con il quale ha portato a conoscenza del pubblico che sono state portate in adesione all’offerta un numero di azioni pari allo 0,02747% del capitale sociale. A seguito di tale esito la società Erg Spa risulta detenere un numero di azioni ordinarie di Enertad Spa pari al 51,36% del capitale sociale. In data 27 febbraio 2007 il Consiglio d’Amministrazione di Enertad Spa ha approvato l’aggiornamento del Piano Strategico (2007-2010) che si concentra sulle attività di sviluppo del business “Eolico” con il raggiungimento di una capacità installata di 390 Mw entro il 2010 e con un programma d’investimenti di circa 460 milioni di euro. Prevedibile evoluzione della gestione L’evoluzione della gestione sarà in linea con il Piano Industriale 2007-2010 presentato alla comunità finanziaria il 27 febbraio 2007. Tale evoluzione sarà caratterizzata dalle seguenti azioni: “Eolico”: con il completamento dei collaudi degli aerogeneratori, i parchi di Troia San Vincenzo (38 Mw) e Troia San Cireo (30 Mw) sono entrambi in produzione a regime mentre il parco di Eolo–viticuso (9 Mw) si prevede andrà a regime con il completamento della costruzione della nuova linea di trasmissione elettrica previsto entro il primo semestre 2007. Nei prossimi mesi sarà dato avvio ai lavori di costruzione dei progetti autorizzati, in particolare all’ampliamento del parco eolico di Troia San Vincenzo da 38 a 42 Mw e ai nuovi parchi di Faeto (24 Mw), di Tursi Colobraro (70 Mw), di Joppolo (28 Mw) e di Ginestra (40 Mw). I tempi di completamento di tali parchi dipenderanno dai termini di consegna degli aerogeneratori che sono in corso di negoziazione con i fornitori. “Servizi idrici”: la società Sodai Italia Spa proseguirà nell’espletamento degli iter autorizzativi per l’ampliamento di una piattaforma di depurazione acque per il trattamento dei rifiuti liquidi non condottati. Dimissioni di un Consigliere Si comunica che in data 14 marzo 2007 il Consigliere Gastone Colleoni ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica. Corporate Governance Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la “Relazione Annuale sulla Corporate Governance” e gli adeguamenti al “Codice Etico” e al “Codice di Internal Dealing”. Si precisa che l’applicazione delle nuove norme contenute nel “Codice di Autodisciplina”, emesso da Borsa Italiana Spa nel 2006, avverrà nel corso dell’esercizio 2007, mentre la “Relazione Annuale sulla Corporate Governance 2006” sarà redatta secondo i principi del “Codice di Autodisciplina” emesso nel 2002 (cfr. Comunicato stampa del 15 dicembre 2006). Si comunica che Enertad Spa, procedendo nel programma di integrazione nel Gruppo Erg, ha aggiornato i propri codici Etico e di Comportamento “Internal Dealing”; è stato inoltre adottato il “Codice di comportamento degli Amministratori”. Copia della “Relazione Annuale sulla Corporate Governance” sarà messa a disposizione del pubblico - nei termini e con le modalità previste dalla normativa vigente in materia, unitamente al “Codice Etico” e al “Codice di Internal Dealing” - presso Borsa Italiana Spa, presso la sede legale della Società, nonché sul sito www. Enertad. It. Chiunque lo desideri può richiederne copia. Il Consiglio di Amministrazione ha infine deliberato, come già detto, di convocare l’Assemblea degli azionisti per il giorno 26 aprile 2007, in prima convocazione, ed eventualmente occorrendo, in seconda convocazione per il giorno 30 aprile 2007, presso la sede legale della Società per l’approvazione del bilancio dell’esercizio 2006 e la sostituzione del Consigliere dimissionario. L’avviso di convocazione sarà pubblicato entro i termini previsti dalla vigente normativa sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana nonché su un quotidiano a diffusione nazionale. Inoltre il Consiglio di Amministrazione ha dato mandato al Presidente di convocare un’Assemblea degli Azionisti, in parte straordinaria, per la modifica dello Statuto Sciale, a seguito dell’entrata in vigore delle nuove norme dettate dall’applicazione dei Decreti Legislativi 262/2005 e 303/2006, stabilendone il giorno, l’ora e il luogo in cui si terrà la medesima. .  
   
   
TERNA RISULTATI 2006: UTILE NETTO DI GRUPPO A 366,3 MILIONI DI EURO (297,9 MILIONI NEL 2005 +23%)  
 
Roma, 22 marzo 2007 – L´amministratore Delegato Flavio Cattaneo ha illustrato i risultati dell´esercizio 2006, esaminati e approvati dal Consiglio di Amministrazione di Terna Spa, riunitosi ieri sotto la Presidenza di Luigi Roth. L´amministratore Delegato, Flavio Cattaneo, ha commentato " Ii 2006 si chiude per Terna segnando un dato importante: una crescita a due cifre, effetto di un miglioramento di tutti gli indicatori economici di performance e del riconoscimento di partite straordinarie da parte del Regolatore. I risultati raggiunti ci permettono di proporre un dividendo in aumento del 7,7% sullo scorso anno, confermando così il titolo Terna tra i più remunerativi del settore, con un dividend yield superiore al 5%. Gli obiettivi del Piano Strategico 2006-2010 sono stati ampiamente centrati, e in alcuni casi, in anticipo sulle previsioni. Abbiamo consolidato il nostro ruolo nel settore elettrico italiano con l´acquisizione delle reti di trasmissione di Edison e Aem Milano, garantendo allo stesso tempo efficienza e sicurezza del sistema elettrico; siamo cresciuti all´estero, concludendo con successo la quotazione sulla Borsa brasiliana della controllata Terna Participaoes; abbiamo ottimizzato la struttura del capitale. In termini di qualità del servizio e di efficientamento dei costi abbiamo anche superato i nostri target. L´intera squadra di Terna vuole proseguire su questa strada per continuare ad assicurare, con caratteristiche di terzietà e indipendenza, un servizio di interesse generale come la trasmissione di energia elettrica, ponendo attenzione allo sviluppo della Rete, al risultato e alla creazione di valore per gli azionisti" Risultati Consolidati 2006 I Ricavi dell´esercizio 2006, pari a 1. 307,8 milioni di euro (1. 108,1 milioni di euro per la Capogruppo, 12,2 milioni di euro per le controllate italiane e 187,5 milioni di euro per le controllate brasiliane), registrano un aumento di 226,0 milioni di euro (+20,9% rispetto ai 1. 081,8 milioni di euro del 2005). L´incremento netto dei ricavi deriva essenzialmente dal maggior corrispettivo per il trasporto di energia sulla rete di trasmissione italiana pari a circa 182 milioni di euro di cui 58,9 milioni di euro di maggiori ricavi derivanti dal consolidamento del ramo d´azienda Tso e 47,6 milioni di euro per un´integrazione tariffaria relativa al 2005 secondo quanto stabilito dalla delibera 162/06 dell´Autorità per l´Energia ed il Gas. Inoltre i ricavi relativi alle attività di dispacciamento e misura sono cresciuti di 34,7 milioni di euro. L´incremento dei Ricavi delle controllate italiane è pari a circa 10,7 milioni di euro dei quali 5,0 milioni di euro per Rtl (presente nel 2005 per l´ultimo trimestre dell´anno) e 5,7 per Rtm1 e Rtm2 (ex Aem Trasmissione ed Edison Trasmissione) che contribuiscono per il solo mese di dicembre 2006. Per le società brasiliane l´incremento dei ricavi pari a circa 17,1 milioni di euro è da attribuirsi essenzialmente all´effetto dell´apprezzamento del cambio medio del 2006 verso il 2005, oltre al consolidamento dei ricavi della concessione di Munirah, a partire dal mese di aprile. I Costi di esercizio operativi ammontano a 407,9 milioni di euro (369,1 milioni di euro per la Capogruppo, 3,5 milioni di euro per le controllate italiane e 35,3 milioni di euro per le controllate estere) e risultano in incremento del 11,7% (42,7 milioni di euro) rispetto al dato 2005 (365,2 milioni di euro). L´incremento è essenzialmente riferibile alla variazione del perimetro di consolidamento. L´ebitda (Margine Operativo Lordo) si attesta a 899,9 milioni di euro, con un incremento di 183,3 milioni di euro rispetto ai 716,6 milioni di euro del 2005 (+25,6%). Le controllate brasiliane contribuiscono per 152,2 milioni di euro, rispetto ai 128,2 milioni di euro del 2005 (+18,7%). L´ebit (Risultato Operativo) è di 687,5 milioni di euro ed è in crescita di 146 milioni di euro (+ 27%) rispetto ai 541,5 milioni di euro del 2005. Ii beneficio della crescita dell´Ebitda è ridotto dal sostanziale incremento (37,3 milioni di euro) della voce ammortamenti principalmente attribuibili alla Controllante e dovuti in larga parte alla variazione del perimetro di consolidamento. Le Imposte sul reddito a carico dell´esercizio, pari a euro 249,1 milioni, si riferiscono per euro 211,1 milioni alla Capogruppo. Le maggiori imposte correnti rilevate rispetto all´esercizio 2005 (+92,1 milioni di euro), sono riconducibili essenzialmente al significativo incremento dell´utile ante imposte. L´utile netto di Gruppo si attesta a 366,3 milioni di euro (in aumento del 23 % rispetto ai 297,9 milioni di euro del 2005), dopo aver scontato oneri finanziari netti per circa 68,6 milioni, imposte sul reddito per 249,1 milioni e Utile netto di Terzi per 3,5 milioni. La situazione patrimoniale consolidata al 31 dicembre 2006 registra un Patrimonio netto pari a 2. 158,9 milioni di euro (a fronte dei 1. 902,2 milioni di euro al 31 dicembre 2005) mentre l´indebitamento finanziario netto è pari a 2. 282,8 milioni di euro (rispetto ai 2. 268,70 milioni di euro al 31 dicembre 2005). Il rapporto debt/equity al 31 dicembre 2006 è quindi pari a 1,06. Gli Investimenti sono pari a circa 353 milioni di euro, in crescita del 29% rispetto all"esercizio precedente, di cui 319 milioni relativi ad investimenti in immobilizzazioni materiali effettuati in Italia (+21,8%), a conferma dell´implementazione puntuale del Piano di Sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale. I Dipendenti del Gruppo a fine 2006 sono 3. 555 (3. 475 in Italia e 80 in Brasile) con un incremento di 113 unità rispetto al 31 dicembre 2005. L´incremento è dovuto all´acquisizione delle società Edison Rete (Rtm1) ed Aem Trasmissione (Rtm2), ed al consolidamento della struttura organizzativa delle società brasiliane per supportare la quotazione in borsa ed il piano di sviluppo. Risultati 2006 Della Capogruppo — Terna Spa Il conto economico della Capogruppo al 31 dicembre 2006 chiude con un utile netto di 355,8 milioni di euro, con un incremento di circa 90 milioni rispetto al 2005 (+34%). I costi operativi ammontano a circa 369 milioni di euro, di cui 237 milioni relativi al personale. L´ebitda si attesta a 740,9 milioni di euro, con una variazione di 153,4 milioni rispetto allo scorso anno, con una crescita del 26,1%. L´ebit è pari a 550,8 milioni di euro, con un incremento pari a 120,3 milioni di euro (+27,9%) rispetto al 2005. Lo Stato Patrimoniale evidenzia un Patrimonio Netto pari a 1901,7 milioni di euro (a fronte dei 1797,9 del 2005), mentre l´indebitamento finanziario netto è pari a 2. 005,7 (con un incremento di 140,2 milioni di euro rispetto al 2005). Fatti Di Rilievo Successivi Alla Chiusura Dell´esercizio 2006 E Prevedibile Evoluzione Della Gestione Per L´anno 2007 È stato pubblicato il primo Rapporto di Sostenibilità economico ambientale che integra i dati contenuti nel Bilancio d´esercizio con i dati e le iniziative intrapresi dal Gruppo Terna per sviluppare un rapporto sempre più trasparente con i suoi stakeholder. Terna ha altresì adottato il nuovo Codice Etico, deliberato il 21 dicembre 2006 dal Consiglio di Amministrazione, ed è stato inoltre attuato l´aggiornamento e l´integrazione del "Modello di organizzazione e di gestione ex decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231", per tenere conto delle novità legislative intervenute e dell´integrazione delle attività di gestione della Rete di Trasmissione Nazionale. In data odierna, il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato la Relazione sulla Corporate Governance 2006 che dà conto di come la Società si sia adeguata al nuovo Codice di Autodisciplina delle società quotate pubblicato da Borsa Italiana. Inoltre, a seguito delle dimissioni dalla carica del Consigliere Massimo Romano, il Consiglio di Amministrazione nella seduta odierna ha cooptato come nuovo Amministratore non esecutivo il dott. Claudio Machetti. In occasione della nomina il Consiglio ha altresì proceduto alla valutazione dell´indipendenza del nuovo amministratore qualificandolo come non indipendente. Il curriculum vitae del dott. Claudio Machetti è disponibile sul sito internet www. Terna. It Nel corso del 2007 continuerà il perseguimento dell´attuazione di quanto previsto dal Dpcm 11/5/2004 con particolare riferimento all´unificazione della Rete di Trasmissione Nazionale attraverso l´acquisizione delle rimanenti porzioni di Rtn. Proseguirà, inoltre, lo scouting della Società alla ricerca di opportunità di investimento all´estero con particolare attenzione alla redditività e al limitato profilo di rischio. Convocazione Assemblea E Dividendi Il Consiglio di Amministrazione proporrà all´Assemblea degli azionisti, che sarà convocata per il 22 maggio prossimo (in prima convocazione) e per il 23 maggio (in seconda convocazione), l´approvazione di un dividendo complessivo per l´intero esercizio 2006 pari a 14 di centesimi di euro per azione e la distribuzione - al lordo delle eventuali ritenute di legge - dei rimanenti 8,7 di centesimi di euro per azione. Complessivamente il dividendo di competenza del 2006 proposto sarà pari a 280 milioni di euro in crescita di 20 milioni (+7,7%) rispetto al 2005. Si ricorda in proposito che il Consiglio di Amministrazione di Terna del 6 settembre 2006 aveva già deliberato la distribuzione agli azionisti di un acconto sul dividendo relativo all´esercizio 2006 pari a 5,3 centesimi di euro per azione a lordo delle eventuali ritenute di legge, per un importo complessivo di 106 milioni di euro, posto in pagamento dal 23 novembre 2006. Il Consiglio di Amministrazione, come già comunicato al mercato, proporrà il 18 giugno 2006 come "data stacco" della cedola n. 6 e il 21 giugno 2006 per il relativo pagamento. L´assemblea sarà chiamata a deliberare anche in ordine alla nomina di due Consiglieri di Amministrazione in conseguenza della loro cooptazione awenuta il 13 luglio 2006 e il 21 marzo 2007. Inoltre, poiché con la revisione del bilancio dell´esercizio 2006 scade l´incarico di revisione affidato a Kpmg S. P. A. , l´Assemblea sarà chiamata a deliberare anche in ordine alla proposta del Collegio Sindacale relativa al conferimento dell´incarico di revisione contabile. .  
   
   
RISORSE NATURALI: VALORIZZAZIONE ENERGETICA DEL LEGNO  
 
 Trieste, 22 marzo 2007 - "Lo sviluppo della filiera Foresta Legno Energia": questo il tema unico di tre diversi incontri tecnici che la direzione centrale Risorse agricole, naturali, forestali e montagna della Regione organizzerà nei prossimi giorni, in collaborazione con Aiel (Associazione Italiana Energie Agroforestali), realtà promossa dalla Confederazione Italiana Agricoltori ed impegnata da anni con l´amministrazione regionale nella promozione dell´uso delle biomasse legnose. Il primo incontro si terrà lunedì 26, presso la Sala Convegni Nip, in Viale Venezia n. 18, a Maniago; il secondo martedì 3 aprile, a Villa Chiozza di Scodovacca, sede Ersa, presso Cervignano, ed infine il terzo concluderà l´iniziativa al Cesfam di Paluzza, mercoledì 11 aprile. Il programma è unico e prevede, al mattino, a partire dalle 10, le relazioni tecniche di Marino Berton, presidente Aiel, e di Valter Francescano, project manager Aiel, cui seguirà, al pomeriggio una visita guidata ad un impianto della zona. Gli incontri intendono promuovere la valorizzazione delle risorse locali nell´ambito di una gestione forestale sostenibile e si rivolgono in primo luogo agli amministratori pubblici ed ai tecnici degli enti locali territoriali ed enti pubblici in generale. L´iniziativa consentirà di conoscere gli aspetti tecnici della valorizzazione energetica del legno, l´organizzazione della filiera, le politiche di sviluppo regionali , nazionali ed europee, le valutazioni economiche legate alla tutela dell´ambiente. Per ogni informazione ci si può rivolgere alla segreteria organizzativa, telefonando al numero 0433 - 775648 (fax: 0433 - 775921; mail: cs. Foreste. Agrifor@regione. Fvg. It). .  
   
   
CENTRALE TERMOELETTRICA DI SAN SEVERO: NESSUN ACCORDO CON FOGGIA ENERGIA  
 
San Severo, 22 marzo 2007 - In merito alle false notizie diffuse dalla stampa secondo cui esisterebbe un accordo tra En Plus e Foggia Energia per risolvere la situazione energetica in Capitanata, la Società En Plus rende noto che a ieri non esiste alcuna trattativa in corso e tantomeno alcun accordo tra la stessa En Plus e Foggia Energia per un eventuale accorpamento dei progetti delle centrali di San Severo e di Foggia o per la vendita dell’autorizzazione di San Severo alla compagine di Foggia, anche se risulta dal sito internet della Regione Puglia la volontà di alcuni Assessori di avviare in futuro delle esplorazioni, senza alcuna certezza del successo, in tal senso. Come più volte ribadito, En Plus è titolare di un’autorizzazione ministeriale valida ed efficace per la costruzione della Centrale a turbogas di San Severo. Per questo motivo la Società non ha assolutamente intenzione di rinunciare alla costruzione della centrale, né ha intenzione intraprendere un altro iter autorizzativo per un nuovo impianto che la riporterebbe indietro allo scenario del 2001. Dubitiamo infatti che ci possano essere forme di garanzia legali sul futuro iter autorizzativo della centrale di Foggia, che si trova oggi nella stessa situazione in cui si trovava quella di San Severo nel 2001, che vedeva allora Comune e Regione in accordo sul progetto. Per En Plus infatti la migliore garanzia legale è proprio l’autorizzazione in essere per la centrale di San Severo. En Plus si riserva di valutare eventuali azioni verso coloro che diffonderanno alla stampa notizie false, senza alcun fondamento nella realtà e che possano recare danno alla Società. .  
   
   
ENERGIA E AMBIENTE: I MANAGER EUROPEI TORNANO SUI BANCHI DI SCUOLA  
 
Milano, 22 marzo 2007 - Si è concluso da poco il road show della Fondazione Politecnico di Milano nei paesi dell’Est Europa. Cinque le tappe – Budapest (6/02/2007); Sofia (13/02/2007); Bratislava (19/02/2007); Praga (27/02/2007); Varsavia (7/03/2007) – per promuovere, con l’apporto delle camere di commercio italo-locali e dei partner di progetto – Mip, Politecnico di Milano School of Management, Il Borgo della Conoscenza e Tils – il corso di aggiornamento per manager del settore energetico e ambientale: “Sustainable Strategies and Programmes for Environmental Management. A training community for European managers operating in the public and private sectors”. Più di 300 i partecipanti, tra i quali i rappresentanti delle istituzioni – ambasciate, ministeri dell’economia, dell’ambiente, degli affari esteri, delle finanze – delle agenzie nazionali per la ricerca, l’ambiente e lo sviluppo; delle associazioni di categoria; delle imprese; delle università; degli istituti di cultura, nonché delle camere di commercio nazionali. Un pubblico piuttosto ampio e variegato a dimostrazione dell’interesse comune in materia di ambiente. Il corso è un’iniziativa voluta e finanziata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare rivolta, oltre che a manager italiani, a esperti provenienti dai paesi dell’ex blocco sovietico, entrati per ultimi a far parte dell’Unione Europea. Oltre all’aggiornamento professionale, l’obiettivo prioritario è quello di dar vita a un vero e proprio network internazionale di esperti che insieme sviluppino politiche comuni in materia di energia e ambiente. Non a caso, se l’Italia – insieme all’Austria, al Lussemburgo, al Regno Unito e alla Svezia – si è espressa a favore della svolta verde di Angela Merkel, la risposta dei paesi dell’Est va in senso contrario. Le proposte avanzate dal vertice europeo del 9 marzo fissano standard troppo alti per economie che, oltre ad essere ancora fortemente legate al carbone, proprio in ragione della ripresa industriale sono tra i maggiori responsabili dell’aumento delle emissioni gassose. La tutela dell’ambiente non può dunque prescindere da una collaborazione estesa tra realtà che, se pur inserite in un contesto comunitario, rimangono ancora molto diverse e che proprio per questo richiedono la definizione di obiettivi, strategie e processi condivisi. La Fondazione Politecnico di Milano si rivolge ai manager del settore, a chi per primo è chiamato a prendere decisioni non solo difficili ma di impatto sull’intera popolazione, sempre più attenta all’utilizzo di fonti alternative, al valore dell’energia rinnovabile, ai problemi legati agli alti consumi[1]. Le recenti politiche impongono alle imprese e alle pubbliche amministrazioni di ripensare le proprie strategie e di coordinare relazioni complesse per la programmazione, la pianificazione e la gestione delle risorse naturali nel rispetto di precisi parametri tecnici, legislativi ed economici. Il protocollo di Kyoto ha infatti segnato, per la prima volta in materia di ambiente, il passaggio da impegni generici a obblighi legali con tanto di norme e sanzioni al pari degli accordi commerciali. Il corso si basa su casi reali di studio e vede la partecipazione di docenti del Politecnico di Milano e di rappresentanti delle principali realtà imprenditoriali di settore. Dal prossimo 16 aprile 25 manager italiani e stranieri torneranno sui banchi di scuola per affinare nozioni economiche, tecniche e normative secondo quattro moduli: 1. L’impatto delle attività industriali e non industriali sull’ecosistema (aspetti legati alle emissioni gassose e liquide, così come al trattamento di reflui urbani e gli impianti di riscaldamento); 2. L’economia dell’energia elettrica (le fonti, il mercato, la sostenibilità); 3. La risposta delle imprese (l’innovazione eco-efficiente, l’effetto economico delle prestazioni ambientali, gli strumenti volontari e la responsabilità sociale); 4. La risposta degli enti locali (la gestione del territorio). L’iniziativa verrà ospitata nella splendida cornice settecentesca del Borgo della Conoscenza, nel verde delle colline toscane. Maggior informazioni sono disponibili presso il sito internet della Fondazione Politecnico di Milano www. Fondazionepolitecnico. It “La tutela e il rispetto per l’ambiente sono elementi fondamentali nel quadro delle politiche europee e per lo sviluppo del nostro paese. Ma non solo,” – commenta Graziano Dragoni, Direttore Generale della Fondazione Politecnico di Milano – “le decisioni in materia di energia e ambiente condizioneranno in modo duraturo lo sviluppo economico mondiale: porteranno alla nascita di nuovi business, apriranno opportunità finanziarie e di investimento verso le piccole e medie imprese ‘sostenibili’, chiederanno alle grandi realtà imprenditoriali e pubbliche di sostenere per prime il cambiamento. Quello della Fondazione Politecnico di Milano è un piccolo ma significativo contributo alla diffusione della conoscenza, a favore di scelte più consapevoli e responsabili per l’intera comunità. ” .  
   
   
I GIOVANI E LE SCIENZE 2007 SELEZIONE ITALIANA DEL 19° CONCORSO DELL’UNIONE EUROPEA PER GIOVANI SCIENZIATI E PER ALTRI EVENTI INTERNAZIONALI FAST, MILANO, 16-17 APRILE 2007  
 
 Milano, 22 marzo 2007 - Il concorso dell’Unione europea per giovani scienziati è la più prestigiosa manifestazione per i ragazzi dai 14 ai 20 anni, voluta dalle istituzioni comunitarie (Consiglio, Parlamento e Commissione) con il sostegno degli Stati membri, per promuovere l’interesse per la ricerca e la tecnologia negli studenti. La selezione italiana per la finale europea viene organizzata dalla Fast, Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, tramite il premio I giovani e le scienze. Con tale evento vengono scelti pure i migliori talenti inviati a rappresentare l’Italia nei più qualificati incontri internazionali. Per l’edizione 2007 sono arrivati alla Fast 85 progetti, inviati complessivamente da 182 studenti. Di questi 103 sono maschi e 79 femmine. I lavori realizzati da gruppi di tre sono 40; quelli preparati da due giovani sono 21; i singoli sono 21. La provenienza geografica coinvolge 11 regioni italiane; 51 progetti sono lombardi, 7 vengono dalla Sicilia; 6 dal Piemonte; 5 sono i contributi giunti dalla Puglia; 3 quelli dal Friuli, dal Veneto e dalla Liguria; sono presenti con 2 lavori ciascuno Lazio, Emilia Romagna e Toscana. Chiude la lista la Calabria con un solo contributo. I progetti ammessi alla finale di Milano (aperta al pubblico lunedì 16 e martedì 17 aprile 2007) sono 20, preparati da 47 ragazzi di cui 29 maschi e 18 femmine; sono 11 i lavori svolti da gruppi di tre; 5 sono realizzati da due giovani; sono 4 invece quelli singoli. Le regioni rappresentate scendono da 11 a 8. La parte del leone spetta alla Lombardia con 9 proposte; seguono con 3 il Piemonte; 2 il Friuli e la Puglia e con uno studio ciascuno Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Sicilia. L’iniziativa ha il patrocinio di Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della pubblica istruzione e dell’Ufficio scolastico per la Lombardia. La Fast si avvale della collaborazione di Cus Mi Bio e del contributo di Foist, Fondazione Lombardia per l’Ambiente e Sanofi Aventis. Ai migliori lavori la Fast assegna premi particolarmente apprezzati dai ragazzi. Tra questi ci sono: finale del concorso europeo a Valencia in Spagna; l’esposizione scientifica internazionale di Durban in Sud Africa; la settimana internazionale Scienza natura a Zurigo sulle Alpi svizzere; il forum internazionale giovanile della scienza di Londra (Gran Bretagna); il premio internazionale dell’acqua per i giovani, Stoccolma (Svezia); la fiera internazionale della scienza e dell’ingegneria di Atlanta (Stati Uniti); le Olimpiadi dell’ambiente in Turchia. Tra gli altri riconoscimenti sono da segnalare: la visita allo stabilimento per la produzione di farmaci del gruppo Sanofi Aventis ad Anagni; la settimana da ricercatore di Cusmibio; gli attestati di merito di prestigiose accademie e associazioni internazionali. La Fast pensa anche agli insegnanti e mette in palio due viaggio-studio sorteggiati tra i docenti che hanno aiutato i finalisti e tra i professori e presenti alla cerimonia di premiazione di martedì 17 aprile 2007 a Milano. Per informazioni: fast@fast. Mi. It .  
   
   
3 MAGGIO: TERZA GIORNATA EUROPEA DELLA SCIENZA PER I GIOVANI  
 
Milano, 22 marzo 2007 - Un tappo di sughero, stuzzicadenti, fogli di carta, colla, matite colorate e soprattutto molta immaginazione ed entusiasmo: ecco gli strumenti di base per partecipare alla 3a giornata europea della scienza per i giovani del 3 maggio. Se poi si ha una macchina fotografica e/o una videocamera digitale c’è l’opportunità di far conoscere le proprie prestazioni a tutti i giovani europei. L’evento è organizzata da Milset (Mouvement International pour le Loisir Scientifique e Technique – www. Milset. Org). Per l’Italia il riferimento è la Fast, Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche di Milano (www. Fast. Mi. It). Il tema scelto per questa edizione è: le trottole. Sono oggetti semplici e noti a tutti con i quali spiegare e comprendere la scienza attraverso corse, battaglie, viaggi, salti, forme, dimensioni differenti. E c’è di più: trottole sibilanti, multicolori, magiche, che mescolano i colori o li trasformano, che lievitano. E dietro ogni fenomeno ci sta sempre la spiegazione scientifica. La manifestazione serve a dimostrare che la scienza è divertimento, motivando al contempo l’interesse dei giovani per questo campo. Inoltre è l’occasione per stimolare le capacità decisionali e creative dei ragazzi; promuovere la collaborazione tra le scuole dei diversi paesi. C’è solo da liberare la fantasia e la creatività. L’unico limite è l’immaginazione dei singoli. Www. Fast. Mi. It .  
   
   
AMBIENTE E INNOVAZIONE: IL VENETO ESPLORA NUOVE STRADE ARPA VENETO E EASY INTERNATIONAL ORGANIZZANO A PADOVA UN CONVEGNO PER VALUTARE NUOVE SOLUZIONI AL PROBLEMA DELL’INQUINAMENTO  
 
Milano, 22 marzo 2007 - Mercoledì 28 marzo, all’Hotel Sheraton di Padova, si svolge il Convegno “Inquinamento atmosferico e riscaldamento domestico: tra risparmio energetico e polveri fini”, incontro promosso dall’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (Arpav) e da Easy International, società di ricerca e innovazione nel settore ambientale. Chiude i lavori Giancarlo Galan, presidente della Regione del Veneto (dalle ore 9. 30, Hotel Sheraton, corso Argentina, 2). Il Convegno ha il patrocinio della Regione del Veneto, della Provincia e del Comune di Padova. Obiettivo dell’incontro è individuare una possibile soluzione al problema dell’inquinamento, grazie anche ad un uso innovativo delle tecnologie già esistenti, facendo il punto su quanto fatto fino ad oggi in Regione. Al dibattito, partecipano istituzioni, rappresentanti della ricerca medica e scientifica e maggiori associazioni di categoria. “E’ importante – afferma Andrea Drago, direttore generale Arpav e relatore al convegno – non identificare nel trasporto su strada l’unica causa dell’inquinamento atmosferico e di conseguenza sviluppare su tutte le fonti di emissioni, fra cui oltre agli autoveicoli vi sono il riscaldamento domestico e la combustione industriale, azioni strutturali ad elevato contenuto tecnologico e a basso impatto ambientale”. “La collaborazione con Arpav – aggiunge Michela Cocchi Bianchi, presidente Easy International – rappresenta un riconoscimento del lavoro svolto fino ad ora, che contiamo sia valorizzato presto anche in altre realtà territoriali. I nostri ricercatori sono allo studio delle soluzioni più innovative, all’unico scopo di ottenere risultati concreti” Durante il convegno, saranno inoltre illustrate le novità del settore sul piano normativo e sulle strategie adottate dalle istituzioni regionali e provinciali. .  
   
   
IMPIANTI BIOLOGICI DI DEPURAZIONE  
 
Milano, 22 marzo 2007 - In Italia ci sono circa 6. 000 impianti biologici di depurazione. Sono stati costruiti nel corso dei decenni: quindi presentano differenti applicazioni tecnologiche, rispondono a molteplici esigenze dimensionali e di trattamento acqua, hanno specifiche tipologie localizzative. E’ importante dunque, per tali strutture, disporre di operatori preparati o poter reperire sul mercato le professionalità necessarie al funzionamento e alla gestione. E’ ormai da 22 anni che la Fast offre il proprio supporto alle esigenze formative e di aggiornamento con un apposito evento rivolto a chi già lavora negli impianti, ma pure a quanti stanno per iniziare tale attività e desiderano una preparazione adeguata. Grazie all’esperienza acquisita sul campo, arricchita dai suggerimenti degli intervenuti, la Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche offre un’opportunità di indubbia qualità, risultato di un continuo adeguamento all’evoluzione tecnologica e normativa. Il programma si articola in 4 giornate e mezzo e consente sia l’approfondimento teorico/pratico, sia la possibilità di interazione e discussione con i relatori, scelti tra i migliori esperti e portatori di esperienze rilevanti. Infatti, oltre alla visita tecnica al nuovo impianto di Peschiera Borromeo, vengono illustrati un po’ tutti gli aspetti importanti quali, a titolo indicativo: compiti e responsabilità del gestore: legislazione e verifiche fiscali; schemi generali di impianto; caratteristiche e biodegradabilità dei liquami; acque meteoriche di dilavamento: aspetti tecnici e normativi; principi di depurazione biologica; fanghi attivi; patologie dei fanghi attivi; nitrificazione e denitrificazione; fanghi attivi con separazione dei fanghi a mezzo membrane; letti percolatori, biodischi e Mbbr; biofiltri: teoria e case history; controlli microscopici e microbiologici dei foaming e del bulking; applicazione dell’ossigeno puro alla soluzione di alcuni problemi gestionali; linea fanghi: bilanci, schemi, opzioni; digestione anaerobica e aerobica dei fanghi; controlli di processo e strumentazione; controlli analitici; rischio biologico; trattamenti combinati chimici biologici degli effluenti industriali; rimozione biotica e abiotica di sostanze organiche recalcitranti; depurazione biologica dell’aria; disinfezione dei liquami; modellistica avanzata applicata ai fanghi attivi. Www. Fast. Mi. It .  
   
   
GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA TARICCO: “UN IMPEGNO CONCRETO PER EVITARE GLI SPRECHI”  
 
Torino, 22 marzo 2007 - In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, promossa dall’Onu il 22 marzo di ogni anno per sensibilizzare sulla scarsità della risorsa e sui suoi migliori utilizzi per la vita e la salute dei cittadini, l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ribadisce il suo impegno per un tema di grande importanza, in particolare per gli aspetti riguardanti l’irrigazione dei campi e delle colture, in un momento in cui il rischio siccità è estremamente concreto. Gli interventi relativi al settore agricolo integrano e supportano il Piano di Tutela delle Acque, approvato dal Consiglio Regionale il 13 marzo scorso, che prevede la gestione integrata delle acque superficiali e sotterranee, la salvaguardia della qualità delle acque e la promozione di un uso sostenibile della risorsa, grazie alla indispensabile collaborazione di tutti i soggetti del territorio. In questo contesto, che si propone di contemperare le esigenze dei consumi civili, quelle dei settori produttivi e la salvaguardia degli ecosistemi, il comparto agricolo deve fronteggiare un’emergenza climatica che nei mesi scorsi si è fatta preoccupante. Le temperature stagionali nelle scorse settimane sono state superiori alla media di 6-8 gradi per quanto riguarda le misurazioni minime e anche di 10-15 gradi per le massime. Le precipitazioni si sono ridotte di oltre un terzo e le nevicate, ancorché scarse, si sono dissolte prematuramente: la portata dei fiumi piemontesi si è dunque ridotta di un quarto. “La necessità primaria in questo momento – afferma l’assessore all’Agricoltura della Regione, Mino Taricco – è valorizzare il “bene acqua”, un bene sempre più prezioso per tutti. ” Gli interventi previsti dalla Regione riguardano il miglioramento della rete distributiva, per evitare dispersioni, il potenziamento delle reti di adduzione e il finanziamento delle misure di risparmio idrico. “Inoltre – continua Taricco – lavoreremo sulla capacità degli invasi di trattenere l’acqua quando è presente e rilasciarla nei modi corretti quando è indispensabile per la salvaguardia delle colture. Saremo chiamati ad essere vigili in una stagione sicuramente difficile, e a fare tesoro anche delle sollecitazioni, in termini di sensibilizzazione, che verranno dalla Giornata Mondiale dell’Acqua. L’assessorato all’Agricoltura sta mettendo in campo un insieme di misure finalizzate al migliore utilizzo del bene acqua, e nel contempo alla sua tutela. Servirà una stagione di investimenti e di consapevolezza”. .  
   
   
OGGI È LA GIORNATA MONDIALE DELL´ACQUA MARTINI: "RISPARMIARE ED EVITARE SPRECHI DI ACQUA È ORMAI UN OBBLIGO" ARTUSA: "ABBIAMO CHIESTO A ENEL DI RIDURRE L´UTILIZZO PER LA PRODUZIONE IDROELETTRICA"FRAGAI: "QUALITÀ ED EFFICIENZA ANCHE NELLA NUOVA LEGGE SUI SERVIZI PUBBLICI LOCALI"  
 
Firenze, 22 marzo 2007 - "Un uso corretto dell´acqua è doveroso e necessario, da parte di tutti. Anzi oggi più che in passato non è soltanto una questione di educazione o di rispetto, è un obbligo visto che le precipitazioni dell´autunno scorso sono state meno della metà dell´anno precedente. L´acqua quindi comincia a scarseggiare anche da noi e diviene imperativo assumerci tutti la responsabilità di risparmiarla evitando gli sprechi". Il presidente della Regione Claudio Martini lancia il suo appello in occasione della giornata mondiale dell´acqua che verrà celebrata oggi, una ricorrenza che risale al 1993 quando venne per la prima volta proclamata dall´Assemblea dell´Onu. "La Regione - ha aggiunto Martini - ha assunto vari impegni nell´ottica del risparmio e dell´uso razionale delle risorse idriche e continuerà a sensibilizzare la popolazione con qualsiasi mezzo". Proprio per favorire questa maggiore consapevolezza nell´opinione pubblica è stato realizzato un spot di un minuto che andrà in onda fino al 28 marzo sulle reti tv a copertura regionale. "La giornata mondiale dell´acqua - ha spiegato l´assessore regionale all´ambiente Marino Artusa - rappresenta un´altra buona occasione per mobilitare tutti ad un uso più razionale. In previsione di un´estate calda abbiamo già chiesto ai gestori di impianti idro-elettrici, in particolare ad Enel, di diminuire l´utilizzo di acqua per produrre energia elettrica in modo da preservarla per gli utilizzi idro-potabili". "Purtroppo - ha proseguito Artusa - ci troviamo già in una situazione abbastanza critica provocata da un mutamento del clima che non ci permette di essere ottimisti. La frequenza di periodi di siccità è destinata ad aumentare nel prossimo futuro ed è giusto intervenire subito per evitare di farci trovare impreparati. Enel ha già dato la propria disponibilità ma è ovvio che se la situazione dovesse aggravarsi chiederemo loro un impegno maggiore in questo senso". Risparmio, riduzione degli sprechi e maggiore attenzione agli usi idro-potabili, è questa la direttrice verso la quale la Regione si sta muovendo. "Oltre alla richiesta fatta a Enel e agli altri gestori di impianti idroelettrici - ha concluso Artusa - da un mese abbiamo attivato anche il ´tavolo dell´acqua´, il cui scopo è fornire alla giunta regionale tutte le informazioni necessarie sullo stato di disponibilità dell´acqua. Questo organismo permanente, nato su mia iniziativa e al quale partecipano tutti i gestori ed i soggetti istituzionali competenti ai vari usi dell´acqua, è già al lavoro per individuare ulteriori azioni per prevenire stati critici determinati dalla siccità". "L´acqua è un bene di tutti - ricorda alla fine l´assessore alle riforme Agostino Fragai, impegnato nella scrittura della nuova legge sui servizi pubblici locali - e per questo nelle riforma che la giunta ha proposto le abbiamo riservato un trattamento speciale, con l´obbligo di una maggioranza azionaria pubblica nelle società che ne gestiranno il ciclo". "Qualità ed efficienza, e quindi investimenti, economie di scala e lotta agli sprechi - prosegue l´assessore - sono le altre parole d´ordine della riforma. Per questo abbiamo proposto di rivedere i confini degli Ato, gli ambiti territoriali in cui è stata divisa la regione per una migliore gestione, e per lo stesso motivo abbiamo proposto un fondo unico regionale per le grandi opere". .  
   
   
INCIDENTE DI LIVORNO: PROSEGUONO LE OPERAZIONI DI BONIFICA ARTUSA: "CI ATTIVIAMO SUL DANNO ECONOMICO-AMBIENTALE" IERI INCONTRO AL MINISTERO DELL´AMBIENTE SULLE AZIONI PER FRONTEGGIARE L´EMERGENZA  
 
Firenze, 22 Marzo 2007 - "Stiamo lavorando, in stretta collaborazione con il Comune di Livorno e con le altre autorità competenti, per attivare le procedure di danno economico e ambientale previste dal decreto legislativo 152/2006. I costi sul danno commesso non possono pesare sulla collettività, ma devono essere risarciti in base alle responsabilità dell´accaduto. Proprio di questo ho parlato oggi a Roma al Ministero dell´ambiente con i responsabili del settore acque del mare: da loro ho avuto informazioni sulle azioni messe in atto per fronteggiare l´emergenza, ma anche per la rivalsa economica verso chi ha inquinato, a favore delle amministrazioni locali impegnate nel ripristino ambientale della costa". Con queste parole, l´assessore regionale all´ambiente, Marino Artusa, conferma il forte interessamento della Regione Toscana sulla situazione che si è verificata nelle acque di Livorno dove domenica scorsa una nave cisterna con bandiera panamense ha perso in mare circa 9 tonnellate di olio combustibile. "Una prima stima degli interventi da eseguire a terra, compresi quelli in corso, è pari a circa un milione di euro: ma vanno ancora stimati i costi per bonificare il fondale - aggiunge l´assessore - con un´operazione di pulizia che in ogni caso deve essere fatta il più velocemente possibile approfittando anche delle basse temperature di questi giorni che permettono al materiale di non liquefarsi". Sottolineato come la situazione sia seguita con la massima attenzione ("Non possiamo permetterci ritardi di alcun genere"), Artusa ricorda come, dai primi dati, lo sversamento dalla nave sia stato causato da una manovra di ancoraggio errata con l´apertura di una falla (10 cm per 4 cm) nel serbatoio del combustibile che ha causato la perdita in mare di circa 9 tonnellate di idrocarburo pesante. L´incidente sembra essersi verificato attorno alle ore 20 di domenica 18 marzo. Il tratto di costa potenzialmente interessato è di circa due chilometri e mezzo. Sul posto, dalle prime ore del fatto, opera l´unità di crisi (Comune, Provincia, Autorità Portuale, Prefettura) oltre all´Icram (l´istituto del Ministero ambiente per le aree marine) e a ditte specializzate. La Chemstar Eagle, nave cisterna con bandiera panamense in rada a Livorno, trasportava una quantità ingente di stirene, liquido altamente tossico e infiammabile usato per la produzione di numerose materie plastiche. "Quanto accaduto nelle acque di Livorno - commenta Artusa - deve rappresentare un ulteriore monito rispetto al tipo di società che stiamo costruendo. Stavolta un dramma è stato scongiurato, ma la vigilanza non va diminuita così come non si deve interrompere una seria riflessione attorno alle tante, troppe, bombe ecologiche che circondano il nostro stile di vita". .  
   
   
PROVVEDIMENTI PER ATTIVITÀ ESTRATTIVE, RETI ESCURSIONISTICHE, RIFIUTI  
 
Bari, 22 marzo 2007 -. Sono stati approvati nella seduta della Giunta Regionale del 20marzo, tre importanti provvedimenti in materia ambientale. Il primo è il disegno di legge di sostegno alle imprese che operano nel campo estrattivo, predisposto insieme dagli Assessorati all’Ecologia ed allo Sviluppo Economico. Esso punta alla valorizzazione di quel tipo di attività attraverso l’innovazione tecnologica, il consorzio dei produttori, il marchio di qualità della pietra di Puglia. Il Ddl, che è alla seconda e finale approvazione del Governo, passerà ora all’esame delle commissioni consiliari. Il secondo è il regolamento sulle reti escursionistiche che completa l’iter della Legge Regionale n. 21/2003 ad oggi priva di regolamento attuativo. Esso indica le caratteristiche tecniche della segnaletica Rep, i termini e le modalità di installazione, ed altri aspetti. Il regolamento andrà adesso all’esame della V Commissione. Il terzo è un altro regolamento che andrà anch’esso all’attenzione della V Commissione e che concerne le garanzie finanziarie relative alle attività di smaltimento e recupero dei rifiuti in applicazione al D. Lgs 152/06. La Giunta ha dunque approvato due regolamenti ed un provvedimento di legge valorizzando così ulteriormente le funzioni ed il ruolo programmatorio, legislativo e non amministrativo della Regione. L’assessore all’Ecologia esprime pertanto la sua soddisfazione. .