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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Ottobre 2007
FRATTINI: APPROVARE IL TRATTATO È FONDAMENTALE PER L’UE SONO NOTEVOLI LE NOVITÀ ATTESE PER GIUSTIZIA, LIBERTÀ E SICUREZZA  
 
Bruxelles, 2 ottobre 2007 - L’unione europea non può permettersi di fallire l’appuntamento con la riforma istituzionale che ha come scadenza il 2009, quando sono previste le prossime elezioni per il Pe. E’ vitale compiere questo passo per il funzionamento generale delle sue politiche come anche per il rapporto che va coltivando e sviluppando con i propri cittadini. Ma il testo del nuovo trattato, attualmente in discussione in sede di Conferenza intergovernativa, riveste una particolare importanza anche per la realizzazione e il rafforzamento dell’area comune di giustizia, libertà e sicurezza. Queste sono state le conclusioni tratte dal vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini, che ha tenuto oggi a Roma la lezione conclusiva della Rome Summer School of European Law, edizione 2007. L’ormai tradizionale iniziativa è organizzata dalla Società italiana per l’organizzazione internazionale e l’Università di Roma Tor Vergata. Dinanzi ai numerosi partecipanti del corso, provenienti dall’Italia e dall’estero, il vicepresidente Frattini ha illustrato le principali sfide che stanno davanti al processo di costruzione dello spazio di cui egli è responsabile nel contesto dell’attuale processo di rinnovamento delle istituzioni. Secondo Frattini, il suo portafoglio, pur essendo uno dei più giovani, è anche uno di quelli che si sono sviluppati più velocemente negli ultimi anni, segno della sempre crescente importanza e richiesta da parte dei cittadini di sicurezza reale e giustizia efficiente. Il ruolo che questo settore riveste nella vita quotidiana delle persone, ma anche delle istituzioni, è altresì dimostrato dal fatto che, l’anno scorso, il 20 per cento del totale delle iniziative legislative adottate dalla Commissione riguardavano proprio i pilastri fondamentali di questo settore. Nella visione di Frattini, essi sono: la protezione dei cittadini dell’Ue dal terrorismo internazionale e dalla criminalità organizzata, la gestione corretta ed efficace dei flussi migratori e, non da ultimo, la realizzazione di uno spazio europeo di giustizia. Non sono sfide facili, ma vanno affrontate, utilizzando e rafforzando gli strumenti legislativi esistenti e, ove necessario, creandone dei nuovi. Oltre alla realizzazione degli obiettivi, ha avvertito il vicepresidente Frattini, i policy makers europei devono tenere in considerazione anche gli aspetti fondamentali del rispetto dei diritti individuali, come ad esempio per quanto riguarda la lotta al terrorismo, il trattamento dei dati personali e le misure legate al controllo dell’immigrazione. Il responsabile della giustizia, libertà e sicurezza della Commissione ha inoltre descritto gli elementi basilari del suo lavoro. Al primo posto, la sicurezza. “E’ importante, dice Frattini, poiché non si può fruire pienamente delle libertà di ogni genere, senza essere protetti”. E per fare ciò, bisogna sempre di più condividere e ottimizzare gli sforzi di tutti i 27 Paesi membri. Questo si traduce in banche dati, basate sul principio della disponibilità per le autorità degli altri Paesi, controllando i siti Internet che trasmettono messaggi di odio e istigano attentati. Secondo il vicepresidente, il lavoro comune, ma anche il dialogo con la società civile e con il sistema di istruzione, ci permette di risolvere e prevenire la diffusione di questa “violenta radicalizzazione” che si manifesta anche tra giovani musulmani apparentemente integrati nei Paesi europei. Misure importanti sono in arrivo: il vicepresidente Frattini ha annunciato di stare preparando proposte per quanto riguarda i controlli sui voli passeggeri nonché un piano per predisporre una vera e propria banca dati europea degli esplosivi che consenta di ricostruire in ogni momento il movimento di materiali così pericolosi. Ma ciò non significa che l’Europa si debba chiudere e diventare una fortezza. Anzi, per quanto riguarda l’immigrazione, Frattini dice che essa può presentare dei rischi ma costituisce anche una importante risorsa. In questo caso, le priorità sono due: da un canto, cooperare con i Paesi d’origine per prevenire la necessità che spinge persone disperate ad abbandonare le proprie case e famiglie e, dall’altro, concentrarsi sulla maggiore integrazione di coloro che si trovano già sul territorio dell’Ue e lavorano onestamente e alla luce della legalità. Questi ultimi immigrati sono una risorsa indispensabile per l’economia europea e quindi l’Europa deve diventare più attraente come meta, specie per i lavoratori altamente qualificati. Ecco perché è in arrivo la proposta della Carta blu europea che, oltre ad offrire lavoro ai potenziali candidati senza costringerli alla clandestinità, favorirà un approccio innovativo, definito dallo stesso Frattini come “immigrazione circolare”. Le persone provenienti dall’estero avranno la possibilità di lavorare nell’Ue, ritornare nei propri Paesi e poi rientrare di nuovo, offrendo così possibilità e benefici ad un maggior numero di persone senza provocare il dannoso effetto della fuga dei cervelli. Lo spazio comune riguarda anche l’accesso alla giustizia. Frattini non pensa ad un futuro Codice civile europee, perché tuttora persistono importanti differenze sostanziali negli ordinamenti giuridici nazionali. Ma quello che serve è “uno spirito comune europeo” e “una cultura legale”, in modo che tutti gli operatori – magistrati e avvocati – sviluppino una mutua fiducia e senso di appartenenza all’Europa della giustizia. Su questa base si creeranno anche i presupposti pratici necessari per risolvere i casi transnazionali ed evitare intoppi burocratici. La fiducia è anche il sentimento con cui Frattini si rivolge al futuro prossimo e guarda all’imminente riforma. Il lavoro è tanto e per farlo sono necessari adeguati meccanismi istituzionali e processi decisionali. Il progetto di trattato, presentato dall’attuale Presidenza portoghese sulla base del mandato dell’ultimo Consiglio europeo, diventa perciò determinante in quanto prevede l’estensione del principio di maggioranza qualificata e della procedura di codecisione. Una conquista di cui l’area di giustizia, libertà e sicurezza ha molto bisogno di questi tempi, conclude il vicepresidente Frattini. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: PIÙ IMPEGNO A FAVORE DELLE DONNE IN CARRIERA  
 
 Bruxelles, 2 ottobre 2007 - Appoggiare le carriere delle donne, colmare il divario salariale uomo-donna, introdurre uno statuto specifico dei coniugi che partecipano a attività autonome e promuovere il lavoro a tempo pieno. E´ quanto chiede il Parlamento europeo invitando a proteggere la maternità e a lottare contro gli stereotipi. Sollecita poi attenzione per le immigrate, sottolineando l´importanza di garantire che siano consapevoli dei valori e delle leggi europee e delle convenzioni sociali in materia di parità di genere. Approvando la relazione di Piia-noora Kauppi (Ppe/de, Fi), il Parlamento accoglie con favore gli sforzi della Commissione volti ad intensificare le sue azioni di promozione della parità tra donne e uomini. Ma sottolinea che sono necessari ulteriori sforzi e ulteriori misure «per superare schemi decisionali e operativi obsoleti, specialmente in campo amministrativo» e per migliorare l´integrazione della dimensione di genere in tutti gli ambiti politici. Invita inoltre la Commissione ad effettuare uno studio sull´applicazione negli Stati membri della legislazione comunitaria nel campo delle pari opportunità e a prendere misure adeguate in caso di mancata trasposizione o di infrazione. I deputati insistono poi sulla necessità di «appoggiare le donne nella loro carriera professionale». In proposito, rilevano l´importanza della conciliazione tra vita lavorativa, vita privata e vita familiare, che «costituisce uno degli elementi chiave ai fini dell’aumento occupazionale e della riduzione dell’onere dell’invecchiamento demografico». E chiedono alla Commissione di concentrarsi specificamente sulle barriere che dissuadono le donne dall’accedere a lavori di alto livello, al fine di valutare la dimensione strutturale di tale fenomeno. Occorre anche affrontare il «grave deficit democratico» connesso con gli ostacoli alla partecipazione delle donne alla politica e alla loro presenza nei quadri superiori della pubblica amministrazione. Osservando che il divario salariale di genere registra una media del 15% nell´Ue e del 30% in alcuni paesi europei, il Parlamento esorta la Commissione e gli Stati membri a «adottare misure rigorose intese a ridurre il divario retributivo di genere». Ciò, a suo parere, dimostra che non vi è stato alcun progresso reale nell´applicazione del principio della parità di retribuzione per lavoro di pari valore, introdotto 30 anni fa dalla direttiva 75/117/Cee. Ritiene inoltre che la Commissione dovrebbe sviluppare l´analisi e l´integrazione della dimensione di genere in relazione all´impatto delle riforme pensionistiche sulla vita delle donne nell´Ue, «al fine di individualizzare i diritti pensionistici, i regimi di sicurezza sociale nonché i regimi fiscali». Ribadisce inoltre la richiesta di definire uno status giuridico specifico dei coniugi partecipanti a un´attività autonoma, affinché non siano più lavoratori non riconosciuti e vengano affiliati ai regimi di previdenza sociale che li copra in caso di malattia, invalidità, infortuni e vecchiaia. E´ anche essenziale migliorare la qualità della vita delle donne che vivono nelle zone rurali, garantendo loro servizi di formazione e istruzione e infrastrutture a sostegno alla famiglia e all´infanzia. I deputati, notano poi che il 32,3% delle donne nell´Ue lavora a tempo parziale rispetto ad appena il 7,4% degli uomini. Esortano quindi gli Stati membri e le parti sociali a far sì che tutte le donne che desiderano lavorare a tempo pieno possano vedersi offrire impieghi corrispondenti invece che lavori a tempo parziale «spesso precari e insicuri». D´altra parte, incoraggiano la Commissione a presentare nel 2008 una comunicazione che proponga ulteriori misure da adottare a tutti i livelli al fine di introdurre, entro il 2010, un´assistenza all’infanzia per il 90% dei bambini di età compresa fra i 3 anni e l´età dell´obbligo scolastico e per almeno il 33% dei bambini di età inferiore a tre anni. Inoltre, il Parlamento chiede ai governi di proporre misure specifiche atte a combattere le ineguaglianze tra donne e uomini «causate da schemi occupazionali interrotti», dovuti in particolare a congedi per maternità o per assistenza a persone a carico, e di ridurre i loro effetti negativi sulla carriera, la retribuzione e i diritti pensionistici. Sollecita quindi gli Stati membri a mutualizzare i costi delle indennità di maternità e di congedo parentale per assicurare che le donne «non rappresentino più una fonte di manodopera più costosa rispetto agli uomini». Il Parlamento sottolinea anche la necessità di prevedere azioni formative durante il congedo parentale per poter far fronte all’evoluzione delle esigenze professionali ed esorta la Commissione e gli Stati membri a adottare misure intese a promuovere sia il congedo parentale per gli uomini che il congedo di paternità. I governi dovrebbero inoltre lottare, insieme con le parti sociali, contro le discriminazioni di cui sono vittime le donne incinte nel mercato del lavoro e adottare tutte le misure necessarie al fine di assicurare un «livello elevato di protezione della maternità». Esortando l´adozione di misure volte a prevenire le molestie sessuali e morali sul luogo di lavoro e a intervenire qualora si verifichino, il Parlamento raccomanda la definizione di misure di sensibilizzazione a livello europeo per una tolleranza zero nei confronti di insulti sessisti e di rappresentazioni degradanti della donna nei media e nelle comunicazioni commerciali. I deputati, insistendo infatti sulla necessità di avviare politiche volte a lottare contro gli stereotipi di genere, chiedono alla Commissione di incoraggiare i mezzi d´informazione a promuovere l´uguaglianza di genere e a evitare di dare un´immagine stereotipata delle donne e degli uomini. Occorre anche agire nel campo dell´istruzione fin dalla prima età, «eliminandoli dai programmi scolastici e dai libri di testo, sensibilizzando insegnanti e studenti e incoraggiando i ragazzi e le ragazze a seguire percorsi educativi non tradizionali». Il Parlamento chiede poi che venga prestata attenzione specifica alla situazione delle donne appartenenti a minoranze etniche e delle donne immigrate, «poiché la loro emarginazione è rafforzata dalla discriminazione multipla al di fuori e all’interno delle loro proprie comunità». Raccomanda quindi l´adozione di piani d´azione integrati nazionali che consentano di affrontare in modo efficace la discriminazione multipla e sottolinea l´importanza di assicurare che gli immigrati in arrivo nell´Unione europea «siano consapevoli dei valori e delle leggi vigenti, nonché delle convenzioni sociali» in materia di parità di genere nel paese ospitante, per «evitare situazioni di discriminazione imputabili alla mancanza di consapevolezza culturale». Infine, i deputati sollecitano la Commissione a concentrarsi su strumenti e meccanismi atti a prevenire lo sfruttamento dei lavoratori migranti, inclusi il riconoscimento e il rispetto dei diritti umani fondamentali dei migranti irregolari, «invece di basarsi sulla repressione». La esortano anche a cooperare con gli Stati membri per la raccolta di dati pertinenti e per l´attuazione di misure che consentano di prevenire il traffico di esseri umani a fini di sfruttamento sessuale e di lavoro forzato. . .  
   
   
SERVIZI TRANSFRONTALIERI: PIÙ GARANZIE PER I CONSUMATORI  
 
 Bruxelles, 2 ottobre 2007 - Il Parlamento europeo sollecita più chiarezza sugli obblighi dei prestatori di servizi che operano al di fuori delle loro frontiere. Chiede di accrescere la fiducia dei consumatori in tali servizi attraverso standard qualitativi europei e sollecita la Commissione a considerare l´introduzione di uno strumento teso a favorire le azioni collettive su base transfrontaliera. Va poi imposta un´informazione adeguata su prezzi, condizioni contrattuali e mezzi di ricorso in caso di lacune o ritardi nei servizi. Approvando con 526 voti favorevoli, 38 contrari e 13 astensioni la relazione di Lasse Lehtinen (Pse, Fi), il Parlamento incoraggia anzitutto «lo sviluppo di misure intese a completare il mercato interno dei servizi», ritenendo necessario un regime più uniforme per quanto attiene agli obblighi dei prestatori di servizi, dal momento che il mercato dei servizi sta assumendo sempre più carattere transfrontaliero. Per i deputati, infatti, chiarendo il sistema giuridico degli obblighi dei prestatori di servizi nell´Ue, «si aumenterà la concorrenza e si offriranno maggiori possibilità di scelta ai consumatori», senza creare nel contempo ostacoli ingiustificati alla libera prestazione dei servizi nel mercato interno. In proposito, il Parlamento deplora che l´attuale commistione di strumenti legislativi, che vede affiancati alle norme sui conflitti di legge gli strumenti del mercato interno, e l´incapacità di determinare chiaramente la loro interazione, «fanno sì che né il consumatore né il prestatore di servizi siano sempre in grado di sapere con esattezza quale regime giuridico sia applicabile a ciascun aspetto della loro attività». Vale a dire, se si applichi il diritto civile del paese ospite o del paese d´origine, il regime regolamentare del paese ospite o quello del paese d´origine. Si dice poi convinto che la creazione di un mercato interno dei servizi basato sui diritti fondamentali di stabilimento e di fornitura dei servizi «presuppone che le misure pertinenti siano chiare, sia dal punto di vista giuridico che da quello pratico». D´altra parte, per quanto concerne la prestazione di servizi, il Parlamento nota che i consumatori «non sono protetti dall´acquis comunitario allo stesso modo che nel caso dell´acquisto di merci». Al riguardo, sottolinea che, quando i consumatori nutrono incertezze circa la sicurezza e la qualità dei servizi, essi «tendono a erigere barriere mentali» nei confronti dei prestatori stranieri e «si astengono quindi dall´avvalersi di servizi transfrontalieri». Invita poi la Commissione a tenere presente che, per quanto attiene agli obblighi dei prestatori di servizi, «non si dovrebbero fare differenze tra prestatori pubblici e privati»: dovrebbero entrambi essere soggetti alle direttive sulla protezione dei consumatori. La Commissione dovrebbe anche verificare attentamente il recepimento e l´attuazione della legislazione orizzontale e settoriale, attuale e futura, sulla responsabilità dei prestatori di servizi transfrontalieri. Ma anche prendere in considerazione misure come l´introduzione di standard a livello Ue, quale strumento per promuovere la sicurezza dei servizi e garantire i diritti dei consumatori in relazione ai servizi transfrontalieri forniti da Stati membri. Facendo proprio un emendamento proposto dall´Alde, infine, il Parlamento chiede alla Commissione di considerare attivamente l´introduzione di uno strumento giuridico comunitario per favorire le azioni collettive da parte dei consumatori su base transfrontaliera, in modo da facilitare loro l´accesso alle vie legali. L´aula, inoltre, invita la Commissione a presentare, entro un anno, un programma di lavoro che permetta di valutare l´impatto sugli obblighi dei prestatori di servizi transfrontalieri della legislazione attuale e futura relativa al mercato interno. Dovrebbe anche valutare la necessità di un eventuale strumento orizzontale di ampio respiro «per armonizzare le disposizioni sulla prestazione di servizi transfrontalieri», al fine di garantire un elevato livello di protezione dei consumatori. Questo strumento, precisano i deputati, dovrebbe contemplare almeno norme generali di base che impongano un´informazione adeguata in merito ai prezzi, alle condizioni contrattuali e ai mezzi di ricorso in caso di lacune o ritardi nei servizi. .  
   
   
LA RICERCA È ESSENZIALE PER PROMUOVERE L´APPRENDIMENTO DELLE LINGUE IN EUROPA  
 
Bruxelles, 2 ottobre 2007 - Il 26 settembre, Giornata europea delle lingue, un gruppo di esperti ad alto livello ha presentato una relazione sul multilinguismo nell´Unione europea. Le raccomandazioni indirizzate alla Commissione europea sottolineano l´importanza della ricerca per lo sviluppo di politiche, strategie e migliori prassi. Il Gruppo ad alto livello sul multilinguismo, composto di 11 esperti operanti in vari settori della ricerca, è stato istituito in risposta alla comunicazione della Commissione del 2005 «Un nuovo quadro strategico per il multilinguismo». Leonard Orban, commissario europeo responsabile per il multilinguismo, definisce preziose tali raccomandazioni. «La relazione può ispirare progetti concreti», afferma. «Ad esempio, una ricerca sugli aspetti del multilinguismo in cui dobbiamo ancora colmare delle lacune. Come promuovere l?apprendimento delle lingue al di fuori dell?istruzione formale? Come incoraggiare l?apprendimento linguistico in età matura, come utilizzare il multilinguismo per integrare le minoranze linguistiche?» Gli aspetti da esaminare suggeriti dagli esperti comprendono: efficacia dell´apprendimento informale delle lingue; effetti a lungo termine dell´apprendimento delle lingue in età precoce e dell´educazione bilingue; gestione del multilinguismo (p. Es. Inglese quale lingua franca a livello europeo); lingua e integrazione sociale (p. Es. Conseguenze di allargamento, integrazione e migrazioni nell´Ue); legame tra politiche linguistiche e potere politico (p. Es. Rafforzamento delle lingue regionali e minoritarie, lingue quali strumento di potere politico). Il Gruppo precisa che alcuni argomenti richiedono uno sforzo di ricerca europeo e necessitano finanziamenti a titolo del Settimo programma quadro (7°Pq). Per altre tematiche saranno invece sufficienti studi meno impegnativi. Nella relazione si afferma che, indipendentemente dalla portata del progetto di ricerca, il multilinguismo non è affatto una fissazione ideologica dell´Unione europea e del Consiglio d´Europa: la varietà delle lingue parlate in Europa ha infatti un impatto diretto su un vasto numero di aree politiche. In seguito all´allargamento dell´Ue e a causa dei flussi migratori, l´Unione e gli Stati membri devono affrontare una sfida multilingue che non ha precedenti in termini di portata, complessità e importanza politica. Il Gruppo dichiara in sintesi che le varie dimensioni del multilinguismo, in particolare l´apprendimento delle lingue, rivestono un´importanza fondamentale per il bene della società e il benessere degli individui. Per ulteriori informazioni visitare: http://ec. Europa. Eu/education/policies/lang/doc/multireport_en. Pdf .  
   
   
STUDIO SULLA COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE NEL SETTORE DELLA RICERCA: MODIFICA DEL TERMINE DI PRESENTAZIONE  
 
Bruxelles, 2 ottobre 2007 - La Commissione europea, Dg Ricerca, ha pubblicato una rettifica all´invito a presentare proposte per uno studio sugli elementi trainanti della collaborazione internazionale nel settore della ricerca pubblicato il 27 luglio. Il termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione è stato spostato dal 27 settembre all´8 ottobre 2007. Per ulteriori informazioni relative alla rettifica consultare il seguente sito web: http://ted. Europa. Eu/udl?uri=ted:notice:226352-2007:text:it:html .  
   
   
PROGRAMMI EUROPEI, PROVINCIA DI MATERA PRESENTA IL SERVIZIO EURODESK  
 
Matera, 2 ottobre 2007 - Presentato il 27 settembre a Policoro e il 28 a Stigliano, nel Centro sociale, il servizio Eurodesk della Provincia di Matera. A promuovere l’iniziativa l’assessora provinciale alle Politiche Giovanili, Rosa Rivelli, e gli assessori alle Politiche Giovanili del Comune di Policoro, Gaetana Corbo, e del Comune di Stigliano, Francesco Rienzi. Presente in 29 paesi europei con strutture di coordinamento nazionali e, dal 1999, con oltre 100 punti di informazione sul territorio italiano, Eurodesk è una rete europea che opera nell’area dell’informazione specializzata sui programmi europei rivolti ai giovani. La Provincia di Matera, che ha aderito alla rete italiana dal marzo 2002, è presente con uno sportello informativo denominato Punto Locale Decentrato Eurodesk. Obiettivo precipuo dello sportello – ha spiegato l’assessora - è quello di supportare i giovani nelle scelte inerenti l’istruzione, la formazione ed il lavoro, attraverso un’attività di assistenza relativa alla ricerca delle informazioni, colloqui personalizzati, moduli orientativi, consultazione di banche dati Gli operatori dello sportello sono impegnati ad erogare le informazioni attinenti ai settori dell’educazione, della formazione, della mobilità, della cultura e dell’occupazione attraverso la consultazione di uno speciale database informatico e dialogando con l’utente, fornendo così notizie sui programmi promossi dall’Unione Europea e dal Consiglio d’Europa. Nel corso degli incontri, che hanno visto la partecipazione di alcune classi degli Istituti superiori dei due Comuni, è stato inoltre presentato il programma comunitario “Gioventù in azione 2007-2013”, programma che ha lo scopo di sviluppare e sostenere la cooperazione nel settore della gioventù nella Ue con obiettivi attuati mediante cinque azioni: Gioventù per l’Europa, Servizio volontario europeo, Gioventù per il mondo, Sistemi di sostegno alla gioventù, Sostegno alla cooperazione europea nel settore della gioventù. Gli incontri – ha sottolinea Rosa Rivelli – nascono dalla collaborazione interistituzionale tra Provincia e alcuni Comuni ed hanno avuto come finalità principale quella di stimolare la partecipazione dei giovani alla vita pubblica e di sviluppare il loro spirito di iniziativa d’imprenditorialità e di creatività, interessandoli alle nuove dimensioni della cittadinanza attiva europea e di coesione sociale anche attraverso la prospettiva dell’acquisizione di una istruzione e formazione interculturali di qualità. .  
   
   
CONVEGNO INTERNAZIONALE: DALL’EUROPA DEI NAZIONALISMI ALLE EUROREGIONI DELLE NAZIONALITÀ NEL 50° ANNIVERSARIO DELLA FIRMA DEL TRATTATO DI ROMA  
 
Udine, 2 ottobre 2007 - Sostenere il progetto delle euroregioni con un convegno internazionale che ne sottolinei le specificità, il ruolo e la valenza europea. Sul tema “Dall’europa dei nazionalismi alle Euroregioni delle nazionalità” - giovedì 4 e venerdì 5 ottobre si riuniranno in Friuli Venezia Giulia, a San Giovanni al Natisone (Ud), studiosi ed esperti di aree geopolitiche multietniche e rappresentanti delle organizzazioni economiche e finanziarie interessate a geo-comunità complesse, funzionari con responsabilità istituzionali nei progetti euroregionali, diplomatici, rappresentanti delle istituzioni europee, nazionali e regionali. Il convegno s’inserisce nel ciclo d’iniziative transnazionali sul tema “Euroregione”, che dal 2005 l’associazione culturale Mitteleuropa, guidata da Paolo Petiziol – console onorario della Repubblica Ceca in Friuli Venezia Giulia, promuove e organizza in regione, richiamando presenze istituzionali e diplomatiche che provengono da Albania, Austria, Repubblica Ceca, Croazia, Italia, Polonia, Romania, Serbia, Slovenia, Ucraina, Ungheria: Paesi nei quali la Regione Friuli Venezia Giulia può avere un rilevante ruolo di mediazione e promozione internazionale. “Siamo fermamente convinti che geo-comunità plurietniche, ma con la stessa radice storica e culturale, possano rappresentare aree, o euroregioni, a forte vocazione europea – afferma Petiziol-, e quindi possibili laboratori ed esempi per il rilancio dell’idea unificatrice nata con la firma del Trattato di Roma 50 anni fa”. L’obiettivo è quello di dare vita ad un momento di confronto internazionale sul tema della disparità quale elemento di unità, un vero e proprio un laboratorio di proposte e di stimoli che saranno raccolti in un documento finale. Nelle due giornate in programma si susseguiranno incontri e dibattiti, tesi a focalizzare gli elementi salienti su cui lavorare, sia dal punto di vista economico che culturale, per favorire l’integrazione di questi territori. Da Lisbona a Kiev, ad esempio, il Corridoio 5 attraverserà l’Europa e numerose euroregioni. Quali iniziative economiche e culturali possono favorire l’integrazione europea lungo quest’asse? Come dare un forte impulso alla collaborazione che favorisce l’integrazione? “L’attualità del convegno nasce dalla convinzione i singoli interessi nazionali, talvolta, possono non collimare con le realtà d’aree transfrontaliere – conclude Petiziol -, destinate, in pochi anni, ad integrarsi socialmente ed economicamente con sempre maggiore enfasi, riappropriandosi di prerogative culturali ed etniche che sono la risultante di un secolare processo storico, interrotto dalle guerre del Xx secolo. Questo percorso sarà ineludibile, soprattutto in quelle aree d’Europa in cui esasperati nazionalismi hanno causato ripetuti cambiamenti statuali nel corso dell’ultimo secolo, regioni da sempre incrocio di etnie, culture ed economie d’Europa”. La giornata di giovedì 4 ottobre è dedicata ai presupposti geo-politici costituenti il soggetto euroregione, ovvero gli aspetti istituzionali, politici e sociologici dell’area su cui può insistere un progetto euroregionale. Venerdì 5 ottobre invece i lavori sono incentrati sugli aspetti normativi e più specificamente alle competenze operative e progettuale del neo-soggetto giuridico euroregionale e la sua armonizzazione con le istituzioni esistenti. San Giovanni al Natisone (Udine) - Villa de Brandis 4-5 ottobre 2007 segreteria@mitteleuropa. It .  
   
   
STRICCA (PRESIDENTE CCIU) ALLA CONFERENZA INTERNAZIONALE ALL’ASIA CENTER: BUDAPEST OFFRE UNA GRANDE OPPORTUNITÀ PER LA TRIANGOLAZIONE CINA-ITALIA-UNGHERIA  
 
 Budapest, 2 ottobre 2007- Si è svolta, a il 28 settembre, presso l’Asia Center la Conferenza Internazionale „Festival delle Nazioni”, giornata del „made in Italy” . Alessandro Stricca, Presidente della Cciu nell’aprire la manifestazione ha confermato l’importanza di tenere la conferenza proprio a Budapest, in quanto a seguito della decisione del Governo cinese di costruire proprio in Ungheria la piattaforma logistica dei prodotti destinati al Centro-est Europa si creano delle importanti opportunità anche per gli operatori italiani che importano prodotti dalla Cina e dall’Asia in generale. L’ungheria, in seguito soprattutto alla sua adesione all’Ue, ha un sistema fiscale ed infrastrutturale che offre un business environment ideale per implementare una collaborazione trilaterale tra Asia, Ungheria ed Italia. La Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria (Cciu) ha in programma l’organizzazione di altri eventi per approfondire questo tema, in collaborazione anche con l’Ufficio Commerciale ed Economico dell’ Ambasciata della Repubblica Popolare della Cina e con la Camera di Commercio e degli Investitori Cinesi in Ungheria. Il rappresentante del governo cinese Ren Hongbin, primo segretario della sezione economico-commerciale dell’Ambasciata della Repubblica popolare della Cina che ha parlato alla manifestazione, ha elogiato l’iniziativa della Cciu, ha auspicato una stretta collaborazione tra la Camera cinese e la Cciu,ed ha confermato la disponibilità delle istituzioni cinesi in Ungheria ad implementare un programma di collaborazione con la Cciu per attuare la triangolazione commerciale tra Cina-italia ed Ungheria. Il Presidente Stricca ha inoltre voluto ringraziare per l’organizzazione di questo importante evento la società che gestisce l’Asia Center e la Aipexit che ha promosso tale conferenza alla quale uno dei keynote speakers con una presentazione del sistema fiscale e legale ungherese è stato il Vicepresidente della Cciu avv. Sebastiano Negri di Montenegro, managing partner dello Studio Legale Sallo – De Capoa di Budapest. .  
   
   
MEF: FABBISOGNO SETTORE STATALE SETTEMBRE PARI A 5 MLD NEI PRIMI NOVE MESI PARI A 30 MLD  
 
Roma, 2 ottobre 2007 - Il fabbisogno del settore statale del mese di settembre 2007 è risultato pari, in via provvisoria, a circa 5. 000 milioni, inferiore di oltre 3. 000 milioni rispetto a quello di settembre dell´anno scorso (pari a 8. 092 milioni). Nei primi nove mesi del 2007 si è registrato complessivamente un fabbisogno di circa 30. 000 milioni, inferiore di circa 14. 300 milioni rispetto a quello dell´analogo periodo del 2006 (pari a 44. 371 milioni). Commento - Il miglioramento del fabbisogno del mese di settembre, rispetto a quello dello scorso anno, è stato determinato, oltre che dal buon andamento delle entrate fiscali, da una dinamica dei pagamenti che è risultata contenuta per tutti i settori della Pubblica amministrazione. Il risparmio che ne è conseguito ha più che compensato il maggior onere per interessi sui titoli di Stato, pari a circa 1. 500 milioni, connesso ad una diversa distribuzione del pagamento delle cedole nel corso dell´anno.
Fabbisogno del settore statale
2004 2005 2006 2007
Mensile Cumulato Mensile Cumulato Mensile Cumulato Mensile Cumulato
gennaio -2. 257 -2. 257 1. 292 1. 292 3. 446 3. 446 1. 231 1. 231
febbraio 10. 923 8. 666 7. 392 8. 684 6. 056 9. 502 6. 568 7. 799
marzo 15. 862 24. 528 18. 635 27. 319 15. 767 25. 269 16. 607 24. 406
aprile 11. 567 36. 095 13. 358 40. 677 7. 966 33. 235 9. 419 33. 825
maggio 9. 708 45. 803 14. 420 55. 097 14. 581 47. 816 11. 215 45. 040
giugno -5. 493 40. 310 -5. 997 49. 100 -14. 393 33. 423 -18. 482 26. 558
luglio -205 40. 105 95 49. 195 -4. 918 28. 505 -4. 239 22. 319
agosto 4. 677 44. 782 9. 128 58. 323 7. 774 36. 279 2. 700 25. 019
settembre 8. 512 53. 294 10. 685 69. 008 8. 092 44. 371 5. 000 30. 019
ottobre 8. 043 61. 337 6. 946 75. 954 4. 511 48. 882
novembre 452 61. 789 7. 379 83. 333 7. 236 56. 118
dicembre -16. 399 45. 390 -23. 297 60. 036 -21. 510 34. 608
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BANCHE: ALL’ITALIA LA PRESIDENZA COMITATO AFFARI SOCIALI DELLA FEDERAZIONE BANCARIA EUROPEA  
 
Roma, 2 ottobre 2007 - Si consolida la presenza delle banche italiane a Bruxelles. All’italia va per i prossimi tre anni la Presidenza del Comitato bancario europeo per gli Affari sociali della Federazione bancaria europea (Banking Committee for European Social Affairs, Bcesa). Giancarlo Durante, Direttore Centrale Abi per l’Area Sindacale e del Lavoro, è stato rieletto all´unanimità per guidare per un secondo mandato la struttura che, a livello europeo, rappresenta un luogo di coordinamento e indirizzo nel settore bancario in una prospettiva trasnazionale. Il Comitato, composto dai direttori degli affari sociali delle Associazioni bancarie di 29 paesi della Federazione bancaria europea, rappresenta il settore creditizio in materia sociale e sindacale sia nei confronti dei sindacati europei che degli organismi comunitari, in particolare della Commissione Europea. Il Comitato è anche un osservatorio privilegiato per analizzare in una prospettiva europea le grandi fusioni tra banche di paesi diversi, focalizzando dall’interno cosa accade. Il Comitato è impegnato sul versante del dialogo sociale europeo con i sindacati e su quello di promuovere e rappresentare gli interessi delle banche nel contesto della normativa comunitaria. Di qui anche gli approfondimenti su direttive comunitarie di interesse per il settore, quali la Direttiva sull´informazione e consultazione dei lavoratori nelle imprese europee, la Direttiva in materia di cross-border mergers, la proposta di Direttiva in materia di trasferibilità dei diritti pensionistici complementari nei paesi dell´Unione Europea e quella sugli orari di lavoro. Tra le tappe già segnate, nel 2003 è stato raggiunto un accordo a livello europeo in materia di formazione professionale continua e nel 2005 un accordo in materia di aspetti sociali ed occupazionali della Responsabilità sociale d’impresa. Attualmente il Bcesa è impegnato sul tema del trend demografico di settore e di un maggiore coinvolgimento dei sistemi bancari dei Paesi dell´est europeo nel dialogo sociale europeo. Queste iniziative sono svolte congiuntamente con il sindacato europeo dei bancari Uni-europa e sotto l´egida della Commissione europea. Il Bcesa opera nell’ambito della Federazione bancaria europea (Fbe), che riunisce le 29 Associazioni bancarie dei paesi europei e rappresenta gli interessi delle banche a Bruxelles. Il Comitato Esecutivo della Fbe è presieduto da Giuseppe Zadra, Direttore Generale dell’Abi. .  
   
   
ABI: ACCORDO CON UNIONE BANCHE ARABE, VERSO UNA FEDERAZIONE BANCARIA ITALO-ARABA FAISSOLA: “L’ACCORDO CON L’UAB È UN POSSIBILE MODELLO DA SEGUIRE IN EUROPA”.  
 
 Roma, 2 ottobre 2007 - Rafforzare la collaborazione economica, politica e sociale tra Italia e Paesi arabi e favorire fra di essi una sensibile intensificazione dei rapporti finanziari attraverso una struttura permanente di dialogo e di cooperazione gestita dalle due associazioni bancarie. Con questo obbiettivo, il Presidente dell’Abi, Corrado Faissola, ed il Presidente dell’Unione delle Banche Arabe, Adnan Yousif, hanno firmato oggi a Roma un Memorandum of Understanding. “Questo accordo – ha dichiarato il Presidente dell’Abi Faissola - rappresenta solo un punto di partenza: Abi e Uab, infatti, si sono date un anno di tempo per organizzare e sistematizzare la collaborazione reciproca. Nelle nostre intenzioni, il passo successivo dovrebbe essere la creazione di una vera e propria federazione bancaria italo-araba che, in prospettiva, può rappresentare un modello da seguire anche per altri Paesi dell’Unione Europea”. Il Memorandum, oltre al rafforzamento dello scambio di informazioni, dati e esperienze manageriali, prevede la costituzione di tavoli di lavoro che vedranno esperti del settore bancario italiano e dei diversi Paesi arabi confrontarsi periodicamente per individuare soluzioni condivise alle eventuali criticità e opportunità di investimento e sviluppo da cogliere. Gli addetti ai lavori dell’Abi e dell’Uab si incontreranno in Italia e, via via, in ciascuno dei Paesi arabi coinvolti nell’iniziativa partendo da quelli dell’area del Golfo. L’accordo prevede inoltre una serie di iniziative congiunte, il cui calendario sarà fissato entro ottobre, l’avvio di due seminari tecnici focalizzati per area geografica, uno relativo ai Paesi del Golfo e l’altro sui Paesi dell’Africa del Nord, e la produzione di un ciclo di pubblicazioni sui diversi sistemi bancari. “Consolidare il dialogo e la collaborazione – ha detto Faissola - apre importanti opportunità di crescita e di sviluppo, non solo per il settore bancario e per l’Italia, ma per tutta l’Europa e, guardando ancora più lontano, per la stabilità e la sicurezza di tutta l’area del Mediterraneo e del Medio Oriente”. La firma del Memorandum si è svolta dell’ambito della seconda giornata del Forum Internazionalizzazione, organizzato dall’Abi con la collaborazione di Confindustria, Ice, Sace e Simest. Alla seconda giornata di lavori, dedicata in particolare al tema del “Dialogo italo-arabo in una prospettiva politica, economica e finanziaria”, hanno preso parte, tra gli altri, il Vice Ministro degli affari Esteri Ugo Intini, il Segretario Generale dell’Uab, Fouad Shaker e il Presidente dell’Arab Investors Union Amb. Gamal Bayoumi. .  
   
   
NASCE ALLIANZ SPA, IL SECONDO GRUPPO ASSICURATIVO DEL MERCATO ITALIANO OPERATIVA L´INTEGRAZIONE DI RAS, LLOYD ADRIATICO E ALLIANZ SUBALPINA  
 
Milano, 2 ottobre 2007 - E´ operativa da ieri Allianz Spa, la società nata dall´integrazione delle attività italiane di Allianz, primo gruppo assicurativo europeo. "La nuova dimensione europea di Allianz in Italia - ha commentato Enrico Cucchiani, membro del board di Allianz Se e amministratore delegato di Allianz Spa - ci consente di offrire ai clienti prodotti e servizi assicurativi e finanziari allineati ai migliori standard europei, grazie alla condivisione delle migliori competenze e professionalità interne. Per il nostro gruppo l´integrazione è anche l´occasione per cogliere nuove opportunità di crescita ed è una risposta concreta alle liberalizzazioni". Ii Gruppo Allianz Spa è la seconda realtà assicurativa italiana con 7 milioni di clienti, oltre 6. 500 dipendenti, 2. 600 agenti, 2. 500 promotori finanziari e 2Omila persone circa nelle reti distributive; a questi, si aggiungono più di 3. 300 sportelli bancari su tutto il territorio, attraverso i quali vengono distribuiti i prodotti di bancassicu razione. Cucchiani ha sottolineato che: "Allianz è uno dei maggiori player finanziari al mondo, primo gruppo assicurativo europeo, con una diffusa presenza in 75 Paesi al servizio di oltre 70 milioni di clienti. All´interno del gruppo, l´Italia rappresenta il secondo mercato per importanza". "Da un lato, con la trasformazione in Se (Societas Europaea), Allianz ha voluto dotarsi di uno status europeo - ha spiegato - dall´altro, il ruolo dell´Italia diventa sempre più significativo: infatti, molti dei manager italiani occupano ruoli chiave a livello internazionale e abbiamo a Trieste i due Laboratori di Ricerca nei rami Danni che mettono il proprio know-how al servizio di tutte le compagnie del gruppo". "Sono queste - ha concluso Cucchiani - le giuste premesse per raggiungere il nostro obiettivo: essere leader di mercato per la qualità e innovazione di prodotti e servizi". Allianz Spa opera sul mercato assicurativo con tre differenti marchi e tre reti commerciali distinte e separate: "Allianz Ras", "Allianz Lloyd Adriatico" e "Allianz Subalpina". In linea con il programma di rebranding, sostenuto da una massiccia campagna pubblicitaria, Rasbank ha assunto la denominazione di Allianz Bank Financial Advisors e Ras Asset Management è diventata Allianz Global Investors Italia. La nuova società - perfezionato l´atto di conferimento dei complessi aziendali assicurativi di Lloyd Adriatico e Allianz Subalpina in Ras a seguito dell´ottenimento delle autorizzazioni di Isvap e Covip, con efficacia dal 10 ottobre - ha stabilito la propria sede legale a Trieste, dove sono state fondate sia Ras (nel 1838) sia Lloyd Adriatico (nel 1936). Ii consiglio di amministrazione di Allianz Spa risulta così composto: Dott. Giuseppe Vita, Presidente; Mr. Michael Diekmann, Vice Presidente; Prof. Giovanni Gabrielli, Vice Presidente; Dott. Enrico Tomaso Cucchiani, Amministratore Delegato: Cav. Lav. Gilberto Benetton; Ing. Paolo Biasi; Dott. Nicola Costa; Dott. Rodolfo De Benedetti; Dr. Joachim Faber; Dott. Pietro Ferrero; Dott. Guidalberto Guidi; Dott. Ernesto Illy; Dott. Francesco Micheli; Dr. Helmut Perlet; Ing. Giampiero Pesenti; Dott. Gianfelice Rocca; Dr. Klaus-peter Rbhler; Prof. Carlo Secchi; Dott. Francesco Spinelli; Conte Dott. Pio Teodorani-fabbri; Dott. Enrico Testa. Collegio Sindacale: Prof. Pietro Manzonetto, Presidente; Dott. Paolo Pascot, Sindaco Effettivo; Dott. Giorgio Stroppiana, Sindaco Effettivo. Direttori Generali: Dott. Mario Cuccia; Dott. Alessandro Scarfò; Dott. Alessandro Santoliquido. Vicedirettore Generale: Dott. Maurizio Devescovi. .  
   
   
PIRELLI RE: NASCE IN GERMANIA PER L’ATTIVITÀ DI ASSET MANAGEMENT LA PARTNERSHIP CON HSH NORDBANK, UNA DELLE PRINCIPALI BANCHE TEDESCHE ATTIVE NEL SETTORE IMMOBILIARE ATTRAVERSO HSH REAL ESTATE AG  
 
Amburgo, 2 ottobre 2007 – Pirelli Re avvia una partnership con Hsh Nordbank per svolgere attività di asset management nel mercato tedesco; si tratta di una delle principali banche attive nel settore immobiliare in Germania attraverso Hsh Real Estate Ag (operazioni di capitale, sviluppo di progetti, servizi e gestione di fondi immobiliari). L’attività di asset mangement comprende l’individuazione delle opportunità di investimento nei diversi prodotti immobiliari, la gestione strategica e operativa dei portafogli acquisiti, coordinando le attività di servizi specialistici, ai fini della loro valorizzazione e successiva dismissione . Hsh Real Estate Ag ha acquistato da Pirelli Re per 14 milioni di euro il 20% di Pirelli Re Asset Management Gmbh recentemente costituita con il portafoglio e i mandati per la gestione del patrimonio immobiliare dell’ex Dgag e di Baubecon, sulla base di valutazione complessiva di circa 70 milioni di euro. La societa ha in gestione asset immobiliari per oltre 3,2 miliardi di euro (book value), di cui circa 3 miliardi di euro di portafogli residenziali (oltre 50. 000 unità, di cui oltre 47. 000 di proprietà della joint venture Pirelli Re-rreef) e circa 240 milioni di euro di portafogli retail e uffici . Su base annua si stimano ricavi pari a circa 9 milioni di euro, con un risultato operativo di circa 4 milioni di euro. Gli asset residenziali in gestione sono situati in prevalenza nel nord della Germania, a Lubecca, Berlino, Kiel, Hannover ed Amburgo; l’entry yield medio è di circa il 6,4%, i canoni di locazione annui ammontano complessivamente a oltre 170 milioni di euro e il tasso medio di vacancy è attualmente pari al 6,1%. Il patrimonio immobiliare a destinazione d’uso terziario è distribuito tra le città di Amburgo, Kiel e Francoforte; l’entry yield medio è di circa il 6,8%, i canoni di locazione annui ammontano complessivamente a oltre 16 milioni di euro e il tasso medio di vacancy è attualmente pari a circa il 10%. Grazie all’alleanza con Hsh Nordbank - con un totale attivo di circa 200 miliardi di euro ed una clientela sia corporate che privata di fascia alta - il Gruppo Pirelli Re intende raggiungere una posizione di leadership nell’asset management anche in Germania, contando su un profondo know-how per tipologia di prodotto immobiliare e sulla qualità del servizio, con la massima attenzione alla redditività. La società partecipata da Pirelli Re (80%) e Hsh Real Estate Ag (20%) intende fornire servizi di asset management sia per portafogli partecipati che di clienti terzi . Nei mercati dell’Europa Centro-orientale, il business dell’asset management è molto frammentato, non sono presenti soggetti che operano su tutto il territorio ed è quindi probabile l’avvio di un processo di consolidamento nel settore, con un potenziale di crescita molto elevato per i principali player. Il Gruppo Pirelli Re completa così anche in Germania il proprio modello di business già applicato in Polonia, Bulgaria e Romania che prevede nell’attività di asset management il coinvestimento con una partecipazione di minoranza di un forte partner finanziario locale. Pirelli Re è stata assistita in qualità di advisor legale da Freshfields Bruckhaus Deringer. .  
   
   
L’AMERICA LATINA A MILANO IN VISTA DELL’EXPO DA MILANO UN SETTIMO DELL’INTERSCAMBIO ITALIANO E UN QUARTO DEI RESIDENTI LATINO AMERICANI IN ITALIA  
 
Milano, 2 ottobre 2007 - L’america Latina è decisiva per l’assegnazione dell’Expo e vanta un rapporto consolidato e in crescita con Milano: 721 milioni di euro di export, +14,2% in un anno, quasi un miliardo di euro di import, +27,4%, un settimo dell’interscambio nazionale, un quarto degli immigrati centro e sud americani in Italia di cui quasi 3. 000 titolari di ditte, 355 imprese che commerciano con i Paesi dell’area e 341 partecipate da milanesi con 254 mila dipendenti. Emerge da elaborazioni della Camera di commercio di Milano su dati Istat per residenti e interscambio, registro imprese e reprint per le ditte. Per questi legami forti Milano chiede il sostegno dell’America Latina – circa un quarto dei voti internazionali - per la candidatura all’Expo. Con l’appuntamento di oggi che ha visto protagoniste le istituzioni: da Sangalli alla Moratti, da Formigoni a Letta. A confronto coi vertici dei Paesi sudamericani: da Danilo Astori, Ministro dell’Economia – Uruguay e presidente di turno del Mercosur all’honduregno Brautigam, al cileno Middleton a capo delle principali banche dell’area. Una credit facility per le imprese: e oggi i primi passi per la creazione di una credit facility promossa dalla Camera di commercio di Milano attraverso la sua azienda speciale per l’internazionalizzazione Promos, con il supporto di Rial, Bid, Banco do Brasil, Apex, Intesasanpaolo e Sace. La Facility potrà disporre di un fondo di 100 milioni di Euro per finanziamenti a medio e lungo termine rivolti alle piccole e medie imprese brasiliane che desiderano acquistare tecnologia italiana. “Milano è da sempre una città aperta ed internazionale – ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano – per questo può rappresentare concretamente il ponte economico e culturale tra Europa e centro-sud America. In questa direzione abbiamo organizzato un tavolo ampio ed internazionale, per condividere strumenti di sviluppo diffuso, capaci di promuovere, stimolare e valorizzare un mercato ricco di potenzialità. Per questo puntiamo alla cooperazione tra le piccole e medie imprese del nostro territorio e del continente centro-sud americano. Un’occasione per rilanciare il nostro impegno e una solida base su cui chiedere il supporto di questi Paesi in vista di un appuntamento importante per la nostra città, per i milanesi, per l’economia diffusa, come l’Expo. ” “Vorremmo offrire strumenti concreti – ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per l’internazionalizzazione – per contribuire a incrementare i rapporti commerciali tra il nostro Paese e l’area dell’America centrale e meridionale. Con un intervento impegnativo, a partire dalle nostre sedi già presenti in questi Paesi e puntando alla realizzazione di nuovi strumenti finanziari. ” .  
   
   
SUDAMERICA.FORMIGONI:ATLANTICO MEDITERRANEO DEL III MILLENNIO LA POLITICA FAVORISCA RAPPORTI CULTURALI ED ECONOMICI PIU´ FORTI  
 
Milano, 2 ottobre 2007 - Europa e America Latina hanno comuni vincoli storici e di identità, ma hanno anche interessi economici e politici simili. Ma soprattutto condividono la medesima visione del mondo fondata sul valore della persona, e quindi della libertà e della democrazia. Nonostante questo, però, rimangono inesplorate ancora diverse strade e molte potenzialità ancora inespresse. Da queste considerazioni è partito l´intervento del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, al convegno "Italia, America Latina insieme verso il futuro. Sviluppo, partenariato e ruolo delle Regioni", in corso di svolgimento presso la Camera di Commercio di Milano e prima fase della terza conferenza Nazionale Italia-america Latina, in programma a Roma il 16 e 17 ottobre. "Questa condivisione di valori e di aspetti culturali - ha detto Formigoni - è visibile anche nell´ambito economico, caratterizzato, come quello lombardo, da una forte presenza di piccole e medie imprese. Da tutto ciò, quindi, nascono manifestazioni e iniziative per incrementare punti di contatto e scambi di esperienze e conoscenze". Negli ultimi dieci anni, Regione Lombardia ha sottoscritto numerosi Protocolli d´Intesa, Accordi bilaterali e progetti di cooperazione, ma soprattutto ha creato le premesse per un più stretto rapporto tra le imprese nate sulle due sponde dell´oceano. "E lo abbiamo fatto - ha spiegato il presidente lombardo - perché compete anche alle istituzioni subnazionali, che devono operare in rete con gli altri soggetti del mondo produttivo (utility, università, Camere di commercio) promuovere all´estero le imprese e i sistemi di impresa e attivare tutti quei rapporti e strumenti di sostegno che possono favorire l´insediamento e la penetrazione nei mercati esteri". Da qui il progetto per lo sviluppo di poli settoriali e distretti industriali in Brasile e il Protocollo d´Intesa con lo Stato di Nuevo León, in Messico, per una collaborazione di carattere sociale, culturale, commerciale, turistico e formativo. "Rispetto alle relazioni già avviate, però - ha fatto notare Formigoni - le istituzioni e i sistemi territoriali devono coinvolgere e valorizzare tutti quegli attori, anche emergenti, che possono contribuire con maggiore efficacia allo sviluppo del sistema. Perché nell´epoca della globalizzazione le Regioni devono favorire un sistema di relazioni internazionali ´a rete´ in cui siano riconosciute come co-protagoniste". Questa esperienza, sempre secondo il presidente lombardo, è particolarmente importante nella cooperazione allo sviluppo "che non deve essere intesa in una logica assistenziale, ma come forma di sostegno ai Paesi che patiscono squilibri, investendo innanzitutto sul miglioramento del capitale umano e delle strutture istituzionali e sociali". In questa mutata prospettiva ben si inserisce l´azione delle Banche Regionali di Sviluppo che contribuiscono alla stabilizzazione delle economie, alle riforme strutturali, alla sostenibilità e alla riduzione delle crisi finanziarie dei Paesi in cui operano, permettendo l´accesso dei Paesi emergenti e in via di sviluppo ai mercati finanziari e allo scenario internazionale. "E´ questa - ha sottolineato il presidente Formigoni - la forma di cooperazione che lascia spazio alle Regioni italiane per lavorare insieme alle Banche e dunque è sempre più indispensabile far crescere istituzioni in un´ottica sussidiaria sfruttando quel ´capacity building´ attraverso cui un Ente di governo come il nostro può far fare un salto di qualità ai Paesi con cui collabora". Da queste convinzioni sono scaturiti importanti interventi soprattutto in ambito sanitario come i gemellaggi tra alcune strutture ospedaliere di Montevideo (Uruguay), Rosario (Argentina) e Belo Horizonte. "Dalla politica dunque - ha concluso Formigoni - deve venire una spinta fondamentale al consolidamento delle relazioni euro-latinoamericane. Il mondo ha bisogno di una nuova politica per consolidare i rapporti e, in questo senso, come sotto l´egida della Regione, Milano si è trasformata nella capitale del dialogo latinoamericano, l´Atlantico deve diventare il Mediterraneo del terzo millennio". .  
   
   
AMERICA LATINA,RONZA:COLLABORARE SU INFRASTRUTTURE  
 
Milano, 2 ottobre 2007 - "Le potenzialità dell´interscambio con i Paesi dell´America Latina sono notevolissime, ma ora, purtroppo, sono ai minimi storici". E´ quanto ha detto il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia, Robi Ronza, intervenendo alla sessione conclusiva del seminario "Italia America Latina. Insieme verso il futuro", che si è svolto ieri presso la sede della Camera di Commercio di Milano. "La situazione è ancora più paradossale - ha spiegato Ronza - se si considera che l´America Latina è entrata in una fase importante di sviluppo, molto lontana da quella che causò la crisi argentina dei bond". Secondo Ronza, soprattutto nel campo infrastrutturale, questi Paesi stanno raggiungendo traguardi fino a poco fa del tutto insperati. Ne sono esempio i lavori sul canale di Panama dove, con un progetto all´avanguardia, verrà realizzato un collegamento ferroviario fra l´Oceano Atlantico e quello Pacifico, che creerà le condizioni affinché l´America Latina sia sempre più considerata sui mercati mondiali come una tappa imprescindibile per il transito e il commercio delle merci. "Anche il sistema di metropolitane di Santiago del Cile - ha aggiunto Ronza - è un capolavoro da cui chiunque potrà trarne spunti positivi". "E in questo senso - ha concluso Ronza - sarebbe sorprendente se l´Italia, e la Lombardia in particolare, come sedi delle più importanti e grandi aziende del settore, si facessero scappare una così importante occasione di collaborazione". .  
   
   
ALLIANZ TRASFERISCE L’ATTIVITA’ DI INTERMEDIAZIONE E DI RICERCA DI RASBANK ATTRAVERSO LA CESSIONE A DRESDNER KLEINWORT  
 
Milano, 2 ottobre 2007 – In linea con la strategia di Allianz di crescere e focalizzarsi in Italia sul core business assicurativo e dell’asset management, l’ attività di brokeraggio e di ricerca di Rasbank cambia proprietà. Ad acquisirla è Dresdner Kleinwort, la banca d´affari di Dresdner Bank, anch’essa parte del Gruppo Allianz, che intende in questo modo rafforzare la propria presenza in Italia. La strategia di Allianz è sostenuta dai significativi investimenti attuati su una campagna istituzionale per comunicare l’introduzione in Italia del marchio Allianz, con l’impegno di offrire ai clienti prodotti e servizi di standard europeo potenziando anche rete di agenti assicurativi e promotori finanziari. A seguito dell’accordo Dresdner Kleinwort completa la gamma di servizi offerti dalla banca d’investimento con l’ingresso di un team locale di analisti e professionisti dell’intermediazione mobiliare. Ciò permetterà di incrementare in modo significativo la copertura di titoli a reddito fisso e azionari con un’approfondita conoscenza del mercato delle medie imprese. Inoltre Dresdner Kleinwort potrà ampliare la capacità distributiva della squadra locale dedicata ai titoli obbligazionari. Martin Newson, Responsabile Globale Equities di Dresdner Kleinwort ha dichiarato: “ Dresdner Kleinwort potrà trarre beneficio dalla competenza che il team di Rasbank ha maturato nel mercato azionario italiano, soprattutto in quello delle mid-caps. Questa esperienza, combinata con la nostra profonda conoscenza del mercato delle large caps, posiziona oggi Dresdner Kleinwort come una della maggiori case di intermediazione e ricerca di titoli italiani”. “La clientela istituzionale di Rasbank potrà avvalersi dell’esperienza di Dresdner Kleinwort nei principali mercati azionari europei, in particolare Regno Unito e Germania” ha commentato Lorenzo Cutolo, responsabile Capital Markets di Dresdner Kleinwort in Italia. Federico Buccellati, responsabile del Global Banking di Dresdner Kleinwort per il Sud Europa, ha aggiunto: “Questa acquisizione è complementare e sinergica con lo storico posizionamento di Dresdner Kleinwort nelle operazioni di M&a e di corporate finance e ci rafforza ulteriormente nel mercato italiano delle Ipos. L’italia è un paese strategico per la nostra banca”. Il perfezionamento dell’operazione è previsto per il 1° novembre 2007, data in cui l’accordo diventerà esecutivo. .  
   
   
COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, SI CONSOLIDA LA RIPRESA SUI MERCATI EXTRA UE CON UNA RIDUZIONE DI CIRCA UN TERZO DEL DEFICIT  
 
 Roma, 2 ottobre 2007 - Made in Italy: bene i settori tradizionali – il saldo del tessile balza dell’83% - ed anche i più innovativi con un surplus di 1 miliardo di euro per l’elettronica Si riduce di circa un terzo (31%) il deficit della bilancia commerciale italiana verso i paesi extra europei nei primi 8 mesi del 2007 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: un risultato dovuto in primo luogo ad una netta decelerazione del tasso di crescita delle importazioni, che passa dal 22,8% al 5,8%. Positiva anche la dinamica delle esportazioni che registrano un + 12,7%, con un valore di quasi 94 miliardi, mentre nei primi otto mesi del 2006 crescevano del 11,8% (con un valore di 88 miliardi di euro). I dati confermano i timori sull’effetto del super-euro sulle esportazioni verso gli Stati Uniti, che nei primi 8 mesi del 2006 aumentavano del 5,7% rispetto all’appena 0,6% attuale, mentre la quota sul totale dell’export italiano si riduce dall’8,1% al 7,5%. Diverso il trend dei risultati delle imprese italiane sul mercato russo: nello stesso periodo il tasso di incremento delle esportazioni quasi raddoppia (dal 18,5% al 31,7%) e porta ad una riduzione del 29% del relativo deficit (da circa 5 miliardi di euro rilevati nel periodo gennaio-agosto 2006 agli attuali 3,4 miliardi). Sul mercato cinese si dimezza la velocità di crescita delle esportazioni italiane che nel 2006 aumentavano del 23,4% e oggi del 12,2% e che, a fronte anche di un elevato incremento delle importazioni (dal 23,2% al 26,5%), portano il deficit a superare i 10 miliardi di euro. Made in Italy: la meccanica rimane al primo posto nelle nostre esportazioni (+16,4%) con un incremento del saldo di circa 2 miliardi di euro. Il Made in Italy procede sia nei settori tradizionali che in quelli più innovativi, gli stessi in cui abbiamo segnato il passo negli ultimi anni e che oggi mostrano invece una rinnovata capacità di espandersi sui mercati extra europei. A testimoniarlo è soprattutto l’inversione di tendenza dell’elettronica, il cui saldo passa da un deficit di 374 milioni di euro ad un surplus di un miliardo di euro. Molto bene il tessile e abbigliamento, che fa segnare un incremento del saldo dell’83% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, grazie ad un tasso di crescita delle esportazioni quasi triplicato (dal 3,3% del gennaio-agosto dello scorso anno all’8,3% del 2007). .  
   
   
AL VIA COMITATO TECNICO SCIENTIFICO INNOVAZIONE LOMBARDO  
 
Milano, 2 ottobre 2007 - "Ho grandi aspettative su questo Comitato perché ci aiuterà in un campo, quello dell´innovazione, assolutamente strategico per la Lombardia". E´ quanto ha detto il presidente della Regione Roberto Formigoni aprendo il 28 settembre il primo incontro formale con cui si è dato avvio ai lavori del Cts (Comitato Tecnico Scientifico) Innovazione, insediatosi nel luglio scorso. "Il contributo del Comitato - ha proseguito Formigoni - sarà fondamentale per rafforzare il nostro ruolo nel campo della ricerca e dell´innovazione, dove peraltro già siamo riconosciuti come uno dei poli più importanti d´Europa. Sappiamo però di avere alcuni, molti, gap di conoscenza. Sappiamo di avere bisogno di personalità eccellenti per colmarli. Per questo nei prossimi mesi vi chiederemo di identificare soluzioni che potranno fornirci lo spunto per una nuova strategia regionale in questi settori iniziando da su macroaree tematiche cruciali per la vita dei cittadini, come salute, cibo, ambiente ed energia. Vi sarà chiesto, ancora, di offrirci un supporto conoscitivo in materia di ricerca, trasferimento tecnologico e innovazione per la comparazione anche con sistemi di altre regioni italiane o straniere. Vi sarà chiesto, infine, di trovare soluzioni innovative a problemi tecnici complessi o di fornirci un supporto prezioso alla realizzazione di programmi operativi che abbiano grande impatto sul sistema economico della nostra regione". Il sottosegretario Adriano De Maio, delegato dal presidente Formigoni per L´alta Formazione, Ricerca e innovazione, ha poi introdotto i lavori del Comitato sottolineando che: "La Regione ha scelto di creare un team di scienziati per essere aiutata, con analisi, suggerimenti e proposte, a compiere meglio la propria azione che è anche quella di ´rafforzare le forze´. Sono convinto infatti che per svilupparci dobbiamo, non tanto sostenere le debolezze, ma individuare le forze migliori, sia nella ricerca che nell´industria, e supportarle. " Del Cts fanno parte i professori: Luigi Donato, direttore dell´Istituto di Fisiologia clinica del Cnr di Pisa e presidente dell´area di ricerca del Cnr di Pisa; Silvio Rubbia, presidente di Gamma Consulenti di management e consigliere della Fondazione Museo della Scienza; Umberto De Julio, partner di una società advisor; Renato Ugo, professore ordinario di chimica generale e inorganica presso l´Università di Milano e membro del consiglio di amministrazione del Cnr e Fabio Pammolli, direttore Imt (Istituzioni Mercati Tecnologie di Lucca) e professore di economia all´Università di Firenze. .  
   
   
WORKSHOP: NANOMATERIALI E ASPETTI DI GENERE NELLA RICERCA E NELLA TECNOLOGIA  
 
Goteborg (Svezia), 2 ottobre 2007 - Il 18 e il 19 ottobre si terrà a un workshop dedicato ai nanomateriali e agli aspetti di genere nella ricerca e nella tecnologia. Al workshop si terranno presentazioni sui nanomateriali (situazione dei finanziamenti, applicazioni in corso) e sulle prospettive di genere nella ricerca e nello sviluppo della carriera professionale universitaria e nell´industria. Interverranno come oratori Ulf Mellström (professore di Genere e tecnologia presso l´Università tecnica di Luleå) e Tatiana Butovitsch Temm che ripercorrerà te tappe storiche dell´azienda automobilistica Volvo nella quale le decisioni erano prese da donne. L´iniziativa è organizzata dal progetto Womeninnano, finanziato dall´Ue. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Womeninnano. De .  
   
   
FLAVIO DELBONO RICEVE IL VICEPRESIDENTE DEL PARLAMENTO SLOVACCO MIROSLAV CíZ. AL CENTRO DELL´INCONTRO LA COOPERAZIONE EUROPEA E LA VISITA DI UNA DELEGAZIONE EMILIANO ROMAGNOLA A BRATISLAVA  
 
Bologna, 2 ottobre 2007 - Il vicepresidente della Regione Emilia-romagna Flavio Delbono ha incontrato ieri mattina il vicepresidente del Parlamento slovacco Miroslav Cíz, a capo di una delegazione composta dall´Ambasciatore della Repubblica Slovacca Stanislav Vallo e dal Console onorario per la Slovacchia in Emilia-romagna Alvaro Ravaglioli. L´incontro, che segue la visita in regione del Presidente della Repubblica slovacca Ivan Gasparovic nella primavera scorsa, ha avuto l´obiettivo di delineare concretamente gli spazi di collaborazione anche in vista dei prossimi bandi di finanziamento europei che promuovono la cooperazione territoriale tra le diverse realtà comunitarie. Ll vicepresidente Cíz ha illustrato il forte interesse del suo Paese - che punta ad adottare l´euro dal 1 gennaio 2009 - ad approfondire la conoscenza del modello economico emiliano delle piccole e medie imprese. Piena disponibilità in questo senso è venuta dal vicepresidente Delbono che ha proposto anche scambi di esperienze e delle "buone pratiche" sviluppate in Emilia-romagna sul fronte dell´utilizzo efficace delle risorse europee. Flavio Delbono ha infine accolto con piacere l´invito del presidente della regione di Bratislava, di cui si è fatto portavoce il vicepresidente Miroslav Cíz: ricevere nei prossimi mesi a Bratislava una delegazione politica e tecnica della Regione Emilia-romagna per sviluppare una fattiva collaborazione nell´ambito delle politiche di cooperazione europee. .  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE MOLISE MICHELE IORIO HA RICEVUTO IN MATTINATA L´AMBASCIATORE DEL SUDAN MAHMOUD FADE ABDEFRASOUL MOHAMMED IN VISITA UFFICIALE IN MOLISE  
 
Campobasso, 2 ottobre 2007 - Il Presidente della Regione Molise Michele Iorio ha ricevuto ieri in mattinata l´Ambasciatore del Sudan Mahmoud Fade Abdefrasoul Mohammed in visita ufficiale in Molise. Nell´incontro il Presidente Iorio e l´Ambasciatore Mahmoud Fade Abdefrasoul Mohammed hanno discusso delle situazioni socio-economiche delle realtà che rappresentano e delle possibilità di allacciare fruttuosi interscambi economico-culturali. In particolare il Molise si trova nelle condizioni di poter offrire alla realtà sudanese le esperienze maturate nel settore agro alimentare e in quelle della medicina. Il Sudan, come ha affermato l´Ambasciatore, sta promuovendo una serie di politiche di crescita e innovazione finalizzate alla promozione di sviluppo e benessere. "Il Molise – ha detto il Presidente Iorio - per dimensione del territorio e per popolazione è diametralmente inverso rispetto al Sudan, ma la sua classe imprenditoriale può trovare reciproco interesse in investimenti e impegni in una realtà in continua mutazione ed evoluzione come quella di questo grande Paese africano. Il Molise e il Sudan possono e debbono fare delle loro diverse dimensioni territoriali e demografiche un punto di forza per raggiungere gli obiettivi che si prefiggono". L´ambasciatore Mahmoud Fade Abdefrasoul Mohammed era accompagnato anche dall´imprenditore molisano Edmondo Falcione. .  
   
   
MERCOLEDI´ 3 OTTOBRE A PERUGIA SEMINARIO PREPARATORIO III CONFERENZA ITALIA - AMERICA LATINA  
 
Perugia, 2 ottobre 2007 - "L´importanza della cooperazione decentrata nel rilancio delle relazioni tra Italia e America Latina" è il tema al centro del seminario che si tiene a Perugia mercoledì 3 ottobre, nella sala Partecipazione di Palazzo Cesaroni (sede del Consiglio regionale), in preparazione della Iii Conferenza nazionale Italia - America Latina e Caraibi. A organizzarlo sono il ministero degli Affari esteri, la Regione Umbria, l´Istituto Italo-latino americano e il "Cespi" (Centro studi di politica internazionale). Lo scopo, spiegano gli organizzatori, è quello di "stimolare un confronto sugli attuali obiettivi della cooperazione decentrata in America Latina e sulle sfide che questa è chiamata ad affrontare". Al seminario partecipano rappresentanti degli organismi di cooperazione internazionale, dell´associazionismo e del volontariato, di enti locali, organizzazioni sindacali, associazioni di categoria e di impresa, Camere di commercio, istituzioni formative e culturali. I lavori, che si apriranno alle 9. 45 e si protrarranno per l´intera giornata, sono articolati in due sessioni. La prima verte su "partenariati territoriali per lo sviluppo economico locale" e prevede, tra le altre, le relazioni del viceministro degli Interni dell´Argentina Rafael Folonier, e di Alberto Kleiman, della Presidenza della Repubblica del Brasile. La seconda sessione approfondisce le tematiche del "sostegno alle politiche sociali nei processi di sviluppo locale". Alle 16,30 è in programma l´intervento della presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti, al quale seguirà il dibattito. Le conclusioni sono affidate al sottosegretario del ministero degli Affari esteri, con delega per l´America Latina, Donato Di Santo. .  
   
   
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO PER LA FORMAZIONE E L´AFFIANCAMENTO DELLE IMPRESE ALL´ESTERO - AGOSTINI: ´LE MARCHE VOLANO SUI MERCATI INTERNAZIONALI A VELOCITA` DOPPIA RISPETTO ALLA MEDIA NAZIONALE´  
 
 Ancona, 2 ottobre 2007 - ´Le Marche volano all´estero a velocita` doppia rispetto alle media nazionale, le vendite sul mercato estero nel primo semestre 2007 hanno mostrato un aumento del 22,81% rispetto allo stesso periodo 2006, con risultati soddisfacenti per tutti i principali settori dell´economia regionale. Nello stesso periodo il dato relativo all´Italia e` stato pari a + 11,17%. Le esportazioni sono uno dei parametri migliori per valutare lo stato di salute dell´economia regionale e cio` e` di conforto anche per le scelte politiche effettuate in questo settore dal governo regionale. Tra queste sta la scelta di spingere sulla formazione, come facciamo assieme all´Ice e alle associazioni di categoria con questo progetto. Un´iniziativa che riguarda segnatamente la meccanica e il mobile e nasce nell´ambito della convenzione tra Regione e Ice, a sua volta inserita nell´accordo di programma sottoscritto recentemente con il ministro Bonino. L´obiettivo e` quello di dare sistematicita` alle politiche d´internazionalizzazione del sistema Marche attraverso interventi mirati e trasversali, che utilizzino tutti i canali possibili, da quello culturale a quello turistico, per dare pari opportunita` a tutte le imprese della regione. Insomma, dopo una prima positiva fase di politiche tese a costruire processi di internazionalizzazione, vogliamo aprire una nuova pagina nella valorizzazione estera delle Marche ed e` per farlo nel migliori dei modi che domani, all´Abbadia di Fiastra, lanciamo la prima conferenza programmatica sull´internazionalizzazione, dove alla presenza di esperti, operatori, associazioni di categoria e del sottosegretario di Stato per il Commercio Internazionale, presenteremo tra l´altro la bozza di legge regionale di settore, aperta a osservazioni e contributi. ´ Lo ha dichiarato il vice presidente della Giunta regionale con delega all´Internazionalizzazione, Luciano Agostini, in apertura della conferenza stampa tenuta oggi in Regione per presentare il programma di formazione e assistenza per le imprese della meccanica e del mobile interessate a ´farsi strada nel mondo´. Presenti alla conferenza oltre al vice presidente Agostini, Fabio Gironi, direttore dell´Ice Marche, Giovanni Boncagni direttore dipartimento Formazione Ice nazionale, Federico Vitali, presidente Confindustria Marche, Raimondo Orsetti, dirigente regionale del settore Internazionalizzazione. La Regione Marche e l´Ice nell´ambito delle attivita` congiunte a sostegno dell´economia marchigiana e della promozione dell´internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali, danno vita a questo programma di formazione e affiancamento alle imprese marchigiane che intendono dare una dimensione internazionale alla propria azione. Le attivita` prendono avvio gia` nel corso di ottobre. I contenuti del programma sono innovativi e si articolano in fasi d´aula e fasi di affiancamento personalizzato, con workshop di approfondimento e business tour in paesi esteri d´interesse. La partecipazione e` gratuita, con costi a carico dei partecipanti limitati al viaggio e soggiorno relativi agli incontri d´affari nei paesi target. .  
   
   
BIELLA: IL FESTIVAL PER L’ECONOMIA INTERCULTURALE  
 
Biella 2 ottobre 2007 – La Camera di Commercio di Biella rende noto che si terrà mercoledì 3 ottobre 2007 alle ore 14:30 presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella la conferenza stampa di presentazione de " Il festival per l’economia interculturale Milano, Torino, Biella, Cossato dal 12 al 20 ottobre 2007”. .  
   
   
MATERA: NECESSARIO INVESTIRE NEI GIOVANI PER UN CAMBIO DI MARCIA  
 
Matera, 2 ottobre 2007 - E’ per i giovani e per quanti hanno contribuito, in 11 anni di attività, a far crescere azione e ruolo della Camera di Commercio di Matera, il saluto di commiato del segretario generale dell’ente Salvatore Bucceri. Una lunga fase della vita della provincia di Matera nel corso della quale Bucceri ha apprezzato le qualità di una comunità onesta e laboriosa e di imprese che hanno raggiunto livelli di eccellenza non comuni. “In questi anni -ha detto Bucceri -sono stati raggiunti risultati importanti , che hanno contribuito ad accrescere i servizi verso le aziende e il ruolo dell’ente nella promozione del territorio. Un risultato che la nostra Camera di commercio, piccola e con poche risorse, ha raggiunto attraverso una programmazione attenta all’innovazione e all’efficienza e con l’apporto prezioso del personale dell’Ente e delle Aziende speciali, nonostante le difficoltà di due passaggi di gestione commissariale. La Camera di Matera si è particolarmente distinta nel panorama nazionale del sistema camerale per l’alto livello di progettazione e realizzazione di iniziative a supporto dello sviluppo locale, ottenendo importanti riconoscimenti per l’originalità delle proposte. Anche in queste forme di attività sono state sempre coinvolte fortemente le imprese e il territorio. E’ un punto di partenza importante, sul piano metodologico, che ha messo in luce la dinamicità e la voglia di fare di giovani professionalità. Al territorio,alle istituzioni locali, alle associazioni di categoria rivolgo l’invito a investire e a dar spazio ai giovani, apportatori di rinnovamento e di positivi segni di nuove priorità. La presenza e l’assunzione di responsabilità da parte dei giovani può portare a una maggiore coesione operativa per risolvere quei problemi di interesse generale, che oggi frenano la crescita del sistema economico locale. Questo territorio –ha aggiunto il segretario generale- sconta un gap infrastrutturale e logistico che impedisce di valorizzare al meglio la varietà e l’unicità di risorse che possiede. Occorre, e lo si sente da più parti, un cambio di passo concreto. Bisogna investire sulle nuove energie, che hanno le qualità per essere classe dirigente di una provincia e di una regione le quali avvertono la necessità di ingranare una marcia diversa. Si cominci dando un segnale forte di cambiamento in tutti gli organismi, nelle strutture e negli enti, Camera di commercio in primis. Tra otto mesi si dovrà eleggere il nuovo consiglio camerale e toccherà alle associazioni di categoria designare i nuovi rappresentanti. E’ l’occasione per dare spazio ai giovani, per valorizzare i talenti che ci sono e che, ne sono certo, sapranno affrontare con occhi diversi, con maggiore concretezza ed altruismo i problemi e il futuro di questa splendida comunità. Un particolare ringraziamento e un sentimento di gratitudine va ai miei collaboratori della Camera di commercio di Matera, per la loro preziosa professionalità e per il costante impegno che quotidianamente contraddistingue il loro operato. Auguro per Matera e la sua provincia un futuro prospero di risultati e di soddisfazioni. Un saluto affettuoso a tutti”. .  
   
   
DISOCCUPAZIONE A COMO IN CHIAROSCURO NEL 2006  
 
Como 2 ottobre 2007 – In provincia di Como il mercato del lavoro nel triennio 2004-2006 ha avuto un andamento meno intonato rispetto a quello registrato a livello nazionale. Nella media del 2006 sono diminuiti, infatti, solo i disoccupati maschi, mentre non si è incrementata l’offerta di lavoro e non è cresciuta l’occupazione. I disoccupati, circa 10 mila unità, si sono confermati sugli stessi valori dell’anno precedente, ma hanno subito una contrazione per la componente maschile che recupera l’anomalo andamento del 2005. Il tasso di disoccupazione (rapporto tra le persone in cerca di occupazione-disoccupati e le forze di lavoro) è risultato in discesa, 3,8%, in linea con il dato medio lombardo e ben più basso di quello nazionale (6,8%). Il tasso di disoccupazione maschile si è attestato al 2,8%, riportandosi vicino al risultato del 2004, dopo la sensibile crescita che si era avuta nel 2005. Il tasso di disoccupazione femminile ha avuto un andamento opposto: flessione nel 2005 e crescita nel 2006, con un tasso del 5,1%, al di sopra di quello del 2004. Gli occupati totali si distribuiscono per il 39,9% nell’industria (31,7% nell’industria manifatturiera e 8,2% nelle costruzioni), per il 59,5% nei servizi e per lo 0,6% in agricoltura. .  
   
   
FORUM ECONOMICO POLONIA- ITALIA: NUOVE OPPORTUNITÀ DI COOPERAZIONE SUL MERCATO UNICO EUROPEO  
 
 Milano, 2 ottobre 2007 – Il Consolato Generale della Repubblica di Polonia in Milano e Promos – Cciaa Milano in occasione della visita del Ministro dell’ Economia Polacco, il Sig. Grzegorz Wozniak, organizza un seminario: Forum Economico Polonia- Italia: Nuove opportunità di cooperazione sul mercato unico europeo che si svolgerà: 11 Ottobre´ 07, Giovedì - Milano - Palazzo Turati - via Meravigli, 9B - Sala Consiglio - ore 9. 00. Il programma prevede il seguente svolgimento: 9:00 Registrazione partecipanti; 9:30 Apertura lavori; Saluti: Responsabile della Camera di Commercio di Milano Giuseppe Castelli, Vicepresidente dell’ Assolombarda Assesore della Regione Lombardia; Grzegorz Wozniak – Ministro dell’ Economia della Repubblica di Polonia. Interverranno sulle seguenti tematiche: “ L’economia polacca – condizioni presenti e prospettive dei futuri sviluppi della cooperazione economica polacco-italiana” - Grzegorz Wozniak, Ministro dell’ Economia della Polonia; “Le esperienze delle aziende italiane nel mercato polacco. Punti di forza della collaborazione con la Polonia” – Onorevole Giampiero Cantoni, Senatore Professore – Elektropol Cantoni; “Cooperazione economica polacco-italiana, nuove opportunità, settori di nicchia degli scambi commerciali, motivi per investire in Polonia” - Ministero dell’ Economia, Direttore Danuta Sokolowska; “Zone Economiche Speciali, investimenti esteri, aiuto pubblico agli imprenditori, fondi europei, programmi operativi” Ministero dell’ Economia, Direttore Bronislawa Kowalak; “Presentazione dei programmi, delle offerte concrete di collaborazione dalle regioni che realizzano il progetto di sviluppo nazionale cofinanziato dai fondi europei anche nelle zone economiche speciali” – Marek Nawara, Presidente della Regione Malopolska; Dariusz Piontkowski, Presidente della Regione Podlaskie; “Le esperienze, le offerte nel mercato polacco” - Unicredit Banca- Banca Pekao S. A. 12:30 Dibattito e conclusione. Consolato di Polonia, E-mail: economia@infopolonia. It . .  
   
   
ATTIVATO FONDO DI RICERCA NORVEGESE-POLACCO  
 
Varsavia, 2 ottobre 2007 - La Polonia e la Norvegia hanno attivato congiuntamente un fondo per la ricerca con l´obiettivo di promuovere la cooperazione bilaterale tra i due paesi nel campo della ricerca. Il nuovo fondo, attibato ufficialmente a Varsavia il 26 settembre, ha una dotazione complessiva di 15,3 Mio Eur, 13 milioni dei quali sono stati donati dalla Norvegia, mentre i rimanenti 2,3 milioni provengono dalla Polonia. Il progetto rientra nei meccanismi finanziari dello Spazio economico europeo (See), in base ai quali i paesi del See-efta (Spazio economico europeo-Associazione europea di libero scambio) erogano fondi a favore dei 12 paesi che sono entrati nell´Ue dal maggio 2004. Il fondo sarà incentrato sulla ricerca nei campi della salute e dell´ambiente. Tra le aree correlate alla salute per le quali è previsto un sostegno figurano epidemiologia, invecchiamento, cancro, medicinali innovativi, ricerca sui servizi sanitari e telemedicina. In campo ambientale, le questioni che suscitano interesse sono la gestione ambientale, la diversità biologica, l´ottimizzazione dell´uso delle risorse naturali, la ricerca artica, la scarsità di energia e di acqua. I progetti che rispettano il criterio della collaborazione tra Norvegia e Polonia verranno giudicati sulla base dell´importanza dello scopo scientifico dell´iniziativa, nonché della sua qualità. Le proposte verranno valutate da un gruppo di esperti esterni, e la decisione finale spetterà al comitato direttivo del fondo. Si prevede che circa otto grandi progetti di ricerca polacco-norvegesi riceveranno un finanziamento fino a 2 Mio Eur ciascuno. Inoltre, verranno distribuite 70 sovvenzioni di minore entità per sostenere incontri o seminari bilaterali volti ad agevolare la cooperazione tra i ricercatori norvegesi e polacchi. Il ministro norvegese per l´Istruzione e la ricerca, Ãystein Djupedal, è ottimista sul buon esito del fondo, e ha precisato che il suo paese ha una lunga tradizione di collaborazione con la Polonia. «Sono già presenti ottime reti scientifiche», ha dichiarato. «Tanto per fare un esempio, la Polonia e la Norvegia vantano già una lunga storia di sforzi congiunti di ricerca nelle Svalbard, ed esiste un enorme potenziale di sviluppo della cooperazione norvegese-polacca nel campo della ricerca». I due paesi collaborano inoltre nei programmi quadro comunitari; nell´ambito del Sesto programma quadro (6°Pq) hanno partecipato insieme a quasi 250 progetti, soprattutto nei campi delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic), dell´ambiente e dell´agricoltura. Inoltre, sono partner in 14 reti Era-net, che riuniscono le agenzie di finanziamento della ricerca a livello europeo. «Ne consegue che la Polonia è uno dei 12 partner principali della Norvegia nel programma quadro», ha commentato il ministro Djupedal. «Confido nel fatto che il fondo per la ricerca polacco-norvegese sarà coronato dal successo e rafforzerà ancor di più i rapporti tra i nostri paesi». Per maggiori informazioni consultare: http://www. Fbn. Opi. Org. Pl/ .  
   
   
BASILICATA: IMPRESE COMMERCIALI, CONGIUNTURA I SEMESTRE 2007  
 
Potenza, 2 ottobre 2007 – “La prolungata stagnazione dei consumi continua a rinviare le prospettive di ripresa delle vendite al dettaglio che, anche nella prima metà del 2007, hanno accusato una flessione, sebbene il trend di medio-lungo periodo mostri un progressivo, ancorché lento, rientro delle spinte recessive. In tale contesto, si allarga ulteriormente il divario tra gli andamenti della piccola distribuzione specializzata, che segna pesantemente il passo, e quelli della grande distribuzione organizzata, che si rilancia anche sottraendo quote di mercato alla prima. Alla fine del semestre, tuttavia, il clima di fiducia tra gli operatori del settore, compresi quelli del piccolo commercio, appare improntato ad un certo ottimismo”. Questo, in sintesi, il commento del presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte in merito all’indagine sulle imprese commerciali della Basilicata nel 1° semestre 2007 condotta dal Centro Studi Unioncamere. I Dati - Nella media dei primi 6 mesi del 2007 le vendite al dettaglio in Basilicata hanno subito un calo dell’1,2% su base annua, in controtendenza con il trend nel resto del Paese (+0,3%) ma in linea con quelli del Mezzogiorno (-2,2% nel secondo trimestre). In forte ripresa le vendite di ipermercati, supermercati e grandi magazzini; continuano ad arretrare i piccoli esercizi specializzati. Vendite al dettaglio degli esercizi specializzati in calo: -1,9% la variazione tendenziale annua nell’alimentare, -2,1% nel “non alimentare”, con perdite marcate nei reparti dell’”abbigliamento e accessori” e dei “prodotti per la casa ed elettrodomestici” (-3,0%), sebbene il trend negativo abbia mostrato una certa attenuazione tra il I e il Ii trimestre. A fronte di tali andamenti, gli esercizi despecializzati (ipermercati, supermercati, grandi magazzini) hanno registrato risultati molto positivi: +3% per il fatturato, quasi un punto in più dell’incremento medio del 2006. Cresce la fiducia nella ripresa da parte degli operatori commerciali Rispetto alle pessimistiche previsioni formulate ad inizio d’anno, quelle più recenti lascerebbero ipotizzare un certo miglioramento delle vendite al dettaglio per i prossimi mesi. Il 40% degli operatori scommette su una ripresa del giro d’affari nel Iii trimestre dell’anno, mentre il 45% ritiene probabile il mantenimento degli attuali livelli di vendite e soltanto il 15% indica una ulteriore flessione. Le aspettative di ripresa si concentrano soprattutto nel comparto despecializzato e nelle aziende intermedie. Nel comparto specializzato, invece, le previsioni più favorevoli riguardano il comparto alimentare. Continua l’emorragia dei piccoli esercizi commerciali Nel primo semestre 2006 sono state 283 le iscrizioni al Registro Imprese delle Camere di Commercio (-8,7% rispetto allo stesso periodo del 2005); per contro, 356 imprese sono state costrette a chiudere: un numero lievemente inferiore rispetto all’anno precedente. Il tasso di variazione della base imprenditoriale del settore (-0,77%), rappresenta il più forte arretramento finora registrato su base semestrale. Con riferimento alle classi merceologiche, l’alimentare continua ad evidenziare un costante ridimensionamento delle macellerie, diminuite anche nella prima metà del 2007 (-3,0%). Variazioni positive, invece, per i punti vendita dei tabacchi (+4,7%), per gli esercizi di frutta e verdura (+6,0%), oltrechè per le pescherie e le panetterie. Nello specializzato “non alimentare” sono le farmacie e profumerie a registrare i tassi di crescita più sostenuti dello stock di imprese (+3,4%). Segnano il passo i comparti del mobile, degli elettrodomestici e dei prodotti del tessile e calzature. Cenni di ripresa dell’occupazione nel settore, ma non per le donne Alla fine dello scorso mese di marzo l’occupazione nel settore commerciale risultava in crescita, su base annua, del 2,1% (circa 500 unità in più), dopo aver chiuso l’anno precedente con un -5,2%. Quasi l’80% dell’occupazione aggiuntiva è costituita da indipendenti, mentre assai modesto è stato l’incremento degli occupati dipendenti che, a fine 2006, erano in calo del 7,2%. Ciò contribuisce a spiegare i trend fortemente divergenti relativi ai due generi, con un arretramento dell’occupazione femminile (-4,9%), già penalizzata da andamenti più sfavorevoli nell’anno precedente, e una crescita di quella maschile (+6,1%). Le previsioni: secondo l’ultima indagine Excelsior, le imprese commerciali lucane hanno previsto di assumere – nell’anno in corso – 470 unità; a fronte di queste “entrate”, le “uscite” (per pensionamenti, dimissioni, licenziamenti) dovrebbero interessare 440 unità. L’incremento “netto” di occupazione dipendente risulterebbe così assai modesto e pari ad appena lo 0,6% in più rispetto agli attuali livelli di occupazione. .  
   
   
CRESCE IL DESIDERIO DI FARE IMPRESA A PORDENONE  
 
 Pordenone, 2 ottobre 2007 – L’estate è stata proficua per la nuova imprenditorialità nella provincia di Pordenone, che non si è concessa ferie. Sono, infatti, 290 le nuove imprese iscrittesi tra giugno e agosto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Pordenone. La maggior parte della imprese nate si confermano essere, nella loro forma giuridica, ditte individuali, il 57% la media del trimestre, ma anche le società a responsabilità limitata non sono poche, il 19% circa del totale. I comuni dove più viva è stata la vocazione a fare impresa risultano essere Fiume Veneto, Spilimbergo, Sacile, Fontanafredda e Cordenons. Tra le attività particolari che le nuove imprese sviluppano troviamo il noleggio di risciò e mountain bike, la formazione e la gestione di squadre di calcio, la creazione di tatuaggi e body painting. Significativo continua ad essere l’apporto che i cittadini stranieri forniscono allo sviluppo di nuove imprese, l’11,4% del totale la media trimestrale; i settori ove più forte è al loro presenza si confermano, in primis, il comparto edile in genere, ma anche il commercio al dettaglio e la ristorazione, perlopiù a carattere etnico. Ma c’è anche chi fornisce servizio di giardiniere, chi di barbiere e chi si occupa di costruzione e manutenzione di piscine. . .  
   
   
SODALITAS ACCREDITATA PRESSO LE NAZIONI UNITE  
 
 Milano, 2 ottobre 2007 - Il Consiglio Economico e Sociale (Ecosoc) delle Nazioni Unite ha riconosciuto a Sodalitas lo Special consultative status presso il Committee on Non-governmental Organizations (Ngo). Il Committee on Non-governmental Organizations è un comitato permanente istituito nel 1946, che ha il compito di presentare proposte sulle materie di competenza di Ecosoc: promuovere standard di vita elevati, la piena occupazione, il progresso economico e sociale; identificare soluzioni a problemi economici, sociali, e riguardanti la salute; facilitare la cooperazione internazionale sulla cultura e l’educazione; incoraggiare il rispetto universale per i diritti umani e le libertà fondamentali. Il primo appuntamento a cui Sodalitas parteciperà è la 46° sessione della Commissione per lo Sviluppo Sociale, che si svolgerà a New York nel febbraio 2008. Il focus della sessione sarà sull’occupazione, ma verrà fatto anche il punto sui programmi più significativi delle Nazioni Unite rivolti a disabili, giovani, anziani e famiglia. Sodalitas, essendo l’unica tra le organizzazioni italiane accreditate con questa specificità, contribuirà ai lavori del Comitato in particolare partecipando ai programmi che si propongono di rafforzare la coesione sociale e promuovere la Csr e la sostenibilità. In questa attività coinvolgerà sia le imprese, sia il Nonprofit. .  
   
   
CHIUSA CON UN BILANCIO POSITIVO LA TERZA EDIZIONE DI DAL DIRE AL FARE IL SALONE DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA  
 
Milano, 2 Ottobre 2007 Si è chiusa venerdì scorso a Milano la terza edizione di Dal Dire Al Fare, il Salone riconosciuto da Csr Europe come il Marketplace italiano della Responsabilità Sociale d’Impresa, promosso da Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo, Bic La Fucina, Sodalitas, Università Iulm, Provincia di Milano e Regione Lombardia. Nella tensostruttura di circa 600 mq allestita ad hoc di fronte all’ingresso dell’Università Iulm, 45 espositori tra imprese, organizzazioni non profit e pubbliche amministrazioni hanno presentato ai visitatori arrivati nei due giorni di esposizione iniziative e progetti socialmente responsabili e si sono confrontati tra loro, scambiandosi informazioni e buone pratiche con l’obiettivo di avviare insieme futuri progetti di responsabilità sociale. Oltre all’area espositiva la rassegna ha offerto a visitatori ed espositori un ricco programma di eventi: dal convegno di apertura sulla comunicazione per uno sviluppo sostenibile del territorio, che ha visto la presenza di circa 250 persone, ai 15 laboratori dedicati alle pari opportunità, all’imprenditoria etnica, all’integrazione sociale, all’alimentazione e alla salute, alla mediazione responsabile, che hanno fatto registrare un totale di 800 partecipanti. E ancora, nell’ambito della Maratona delle Esperienze e del Sodalitas Social Award, sono state presentate 46 buone pratiche intraprese dalle società per realizzare servizi e prodotti responsabili dal punto di vista finanziario, ambientale e sociale; per sostenere le più svariate iniziative rivolte al territorio e alla comunità locale (cittadini, giovani, gruppi sportivi, studenti, migranti, gruppi svantaggiati. ); per valorizzare il capitale umano aziendale e diffondere tra i dipendenti la cultura della responsabilità, invitandoli a partecipare a gruppi di volontariato e percorsi formativi sul consumo responsabile. Nello Spazio Incontro Iulm per il benessere sociale sono state illustrate le principali attività di ricerca e di intervento che l’Università, in collaborazione con l’omonima Fondazione, ha attivato. Un approfondimento particolare è stato riservato agli ambiti di ricerca dell’Osservatorio Omnes – Iulm, Osservatorio Media No Limits e Sicurezza stradale e dell’Osservatorio su Consumi alimentari e benessere. Fra le novità di questa edizione del Salone va anche ricordato lo Spazio Giovani, dove 10 laureandi e laureati delle università italiane hanno presentato le lori tesi sulla Responsabilità Sociale e si sono confrontati con associazioni del terzo settore e imprese, tra cui Daimlerchrysler, Coop Lombardia e Indesit, in vista di un futuro impiego nel settore. Da segnalare infine l’appuntamento con lo Schermo della Responsabilità, realizzato in collaborazione con l´Archivio Nazionale del Cinema d´Impresa di Ivrea, dove sono state presentati cinque filmati che hanno raccontato le iniziative di Fiat, Monteshell, Sicedison, Edison e Saifa che, assieme ad altre imprese, tra gli anni ‘50 e ‘60 hanno gettato in Italia le fondamenta per una cultura della Responsabilità Sociale d’Impresa. .  
   
   
FVG: CONTRIBUTI ASSOCIAZIONI CONSUMATORI E UTENTI  
 
Chiopris Viscone, 2 ottobre 2007 - Promozione della cultura del consumo consapevole e responsabile; sviluppo sostenibile del commercio del turismo, con peculiare attenzione alla trasparenza, alla qualità ed al rispetto dell´ambiente e monitoraggi dei prezzi nelle località turistiche ad alta stagionalità; realizzazione dei progetti cofinanziati dal ministero dello Sviluppo economico, Linea diretta con il consumatore e Consum-attori del sistema economico regionale. Sono queste le priorità d´intervento per il 2008 della Consulta regionale dei consumatori e degli utenti, identificate dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Attività produttive, Enrico Bertossi, al fine di sostenere l´attività delle associazioni impegnate nella salvaguardia dei diritti e degli interessi dei cittadini. Contestualmente, sono stati individuati i criteri per le iniziative finanziabili nel 2008, spaziando tra attività di informazione, divulgazione, sensibilizzazione, indagine e formazione relativamente ai settori alimentare, energetico, servizi pubblici ed assistenza. .  
   
   
TORNA ‘LA TOSCANA DEI CONSUMATORI’, DALL’8 AL 13 OTTOBRE BARONTI: “LAVORIAMO CON LE ASSOCIAZIONI PER RENDERE PROTAGONISTA IL CITTADINO”  
 
 Firenze, 2 ottobre 2007 - Tutti siamo consumatori e utenti. Tutti ci scontriamo, nelle più varie occasioni, contro errori dei gestori dei servizi, dubbi sulla qualità dei prodotti, difficoltà nel far valere i nostri diritti. Per fare il punto sulle politiche per la tutela dei consumatori e sottolineare come il campo d’azione delle associazioni che operano in questo settore si sia ampliato (arrivando ad abbracciare a pieno titolo il diritto alla salute, quello alla casa ma anche quello ad una piena partecipazione alla vita democratica) torna ‘La Toscana dei Consumatori’, manifestazione in programma dall’8 al 13 ottobre con un’anteprima fissata per domani, martedì 2. Quella che si va ad inaugurare è la quarta edizione dell’iniziativa. Dieci convegni approfondiranno controversi temi di attualità come la sicurezza alimentare, gli effetti pratici delle liberalizzazioni, gli aspetti ancora critici nella sanità toscana, i diritti nel trasporto aereo o marittimo, il rapporto tra minori e media, le procedure giudiziarie di conciliazione in casi come quelli dei crack Cirio, Parmalat e Argentina. L’evento conclusivo della manifestazione si terrà quest’anno a Pisa, il 13 ottobre. Le precedenti ‘feste’ conclusive si sono tenute a Firenze, Livorno e Grosseto. “La Regione – spiega l’assessore regionale con delega alle politiche per la tutela dei consumatori Eugenio Baronti – vuol accrescere la consapevolezza dei cittadini nei rapporti di consumo. La nostra collaborazione con le Associazioni per la tutela dei consumatori è di vecchia data, e proprio su questo rapporto sinergico si basano l’attività del Comitato regionale consumatori-utenti, del Centro tecnico per il consumo, degli uffici regionali e della Rete Prontoconsumatore, che da anni porta avanti azioni concrete per informare i cittadini e venire incontro alla loro necessità, anche attraverso servizi di conciliazione on-line curati dalle Camere di commercio”. “Informare – continua l’assessore - è il primo passo per costruire un sistema basato sui diritti, dove il cittadino consumatore non è solo l’ultimo anello di una catena, ma è protagonista consapevole. Non è un caso se durante i convegni in programma si parlerà anche della nuova legge regionale sulla partecipazione: la Toscana vuole mettere al centro della sua azione il cittadino ed in questo campo è un esempio riconosciuto a livello nazionale”. Baronti parteciperà ai convegni ‘Filiera corta, un’opportunità per i produttori, una garanzia per i consumatori’ e ‘Liberalizzazioni: obiettivi, risultati raggiunti, reazioni e percezioni, che si terranno a Pisa il 12 e il 13 ottobre. L’assessore regionale al diritto alla salute, Enrico Rossi, parteciperà invece all’anteprima del 2 ottobre a Siena (Pal. Berlinghieri), al seminario ‘La sanità toscana, tra profonde innovazioni e vecchi problemi’, mentre l’assessore all’agricoltura, Susanna Cenni, interverrà a quello in programma il 9 a Firenze (Facoltà di Agraria) dedicato a ‘La rete delle donne per la sicurezza alimentare e la salvaguardia della biodiversità’. Infine Agostino Fragai, assessore alle riforme istituzionali, interverrà l’11 a Firenze (Auditorium Regione) a ‘La Partecipazione per una legge, una legge per la partecipazione’. .  
   
   
ILLY E BERTOSSI SU FUTURO COMMERCIO FVG  
 
Udine, 2 ottobre 2007 - Se le logiche del commercio e della distribuzione cambiano, e oggi stanno cambiando in modo vorticoso, allora devono essere aggiornate anche le norme e gli strumenti di intervento dell´Amministrazione regionale, come è stato appunto fatto in questo ultimi anni in Friuli Venezia Giulia. Attorno a questa analisi si è sviluppato, oggi alla Fiera di Udine, il convegno "Il commercio verso il cambiamento: le opportunità nel Friuli Venezia Giulia; l´evoluzione della rete distributiva e i nuovi stili di consumo", promosso dalla direzione Attività produttive. Nel corso del convegno si sono confrontati, con il presidente della Regione Riccardo Illy, l´assessore competente in materia di commercio Enrico Bertossi, il presidente di Confcommercio di Udine Giovanni Da Pozzo (neo presidente della Camera di Commercio), esperti di marketing e docenti universitari, anche attraverso la presentazione di casi concreti. Le nuove regole, ha sottolineato Illy, sono state concepite per permettere al settore commerciale di "minimizzare le minacce e cogliere le opportunità", tenendo soprattutto conto della particolare posizione geopolitica del Friuli Venezia Giulia, unica regione italiana che confina con due Paesi dell´Unione europea, Austria e Slovenia. Questi Paesi vicini rappresentano una concorrenza ma anche una possibilità di ampliare il bacino potenziale di clientela, che può arrivare fino all´Ungheria e ai Paesi dell´ex Jugoslavia, con il progressivo miglioramento dei collegamenti autostradali. Le nuove politiche regionali nel campo del commercio mirano, ha ricordato il presidente, a cogliere tre obiettivi principali: soddisfare la domanda dei cittadini-consumatori, in termini di prezzo, assortimento, orari; migliorare la competitività del settore; salvaguardare i negozi di vicinato, per la funzione sociale che svolgono. Il presidente si è anche soffermato su uno dei punti della riforma del commercio che hanno suscitato maggiore discussione: la liberalizzazione delle aperture domenicali, con la possibilità di un intervento regolatore, caso per caso, da parte delle Amministrazioni comunali, anche in forma associata. Illy ha ribadito la "non costituzionalità" di un divieto di apertura domenicale, che si configurerebbe come "una restrizione all´esercizio di un´attività economica". Rivolgendosi in particolare alle organizzazioni sindacali, ha osservato che la prima applicazione della legge ha consentito, anche alle imprese piccole e medie, di assumere nuovo personale con contratti flessibili per i fine settimana, contribuendo ad aumentare soprattutto l´occupazione femminile. L´assessore Bertossi si è soffermato, in dettaglio, sui provvedimenti che l´Amministrazione regionale ha assunto, a partire dal 2003: l´ammodernamento delle regole del gioco, per ampliare la libertà d´impresa; il Piano della grande distribuzione; il nuovo Testo unico sul commercio (legge 29 del 2005); infine, le risorse che all´interno della legge sull´innovazione sono state destinate proprio all´innovazione nello specifico settore del commercio. L´assessore ha ribadito la volontà della Regione di arrivare a un equilibrio tra le varie forme di distribuzione, tanto che nel Piano le superfici destinate all´espansione della grande distribuzione sono state drasticamente ridotte rispetto al passato. Un notevole sforzo è stato dedicato in particolare a rivitalizzare le piccole attività artigianali e commerciali nei centri storici, tanto che nel programma operativo per l´impiego dei fondi strutturali europei - ha annunciato l´assessore - per queste attività sono stati destinati nei prossimi anni ben 25 milioni di euro. "Solo un equilibrio virtuoso fra i vari comparti economici - ha osservato Bertossi - genera un vero sviluppo. A questo principio ci siamo sempre attenuti come Amministrazione regionale, puntando in linea generale a emanare norme che favoriscano tutte le imprese, non ha importanza in quale settore operino". I grandi cambiamenti che il commercio sta conoscendo in questi anni, anche con l´illustrazione di casi concreti di innovazione, sono stati approfonditi nelle relazioni degli esperti: Fabrizio Valente, partner fondatore di Kiki Lab di Brescia, Valentina Fornari, dell´Università Bocconi di Milano, e Gabriele Qualizza, docente all´Università di Udine e redattore di Brandforum. It , osservatorio sulle marche italiane, Renato Isetti del Gruppo Percassi. L´incontro è stato moderato da Giovanni Marzini, caporedattore dei servizi giornalistici della sede Rai di Trieste. .  
   
   
COME SCIOGLIERE UNA SOCIETÀ DI CAPITALI  
 
Campobasso, 2 ottobre 2007 – Per ritenere sciolta un’impresa è necessario aver comunicato al Registro delle Imprese della Camera di Commercio il provvedimento in essere. Lo ricorda la Camera di Commercio di Campobasso, evidenziando che la riforma del Diritto societario, al fine di eliminare alla radice ogni incertezza riguardo al momento in cui si verifica lo scioglimento di una società, ha chiarito (per le sole società di capitali e non per le società di persone) che gli effetti si determinano: a) alla data di iscrizione presso l’ufficio del Registro delle Imprese della dichiarazione con cui gli amministratori ne accertano la causa (solo per le cause di scioglimento di diritto previste dal codice civile e/o dallo statuto); b) alla data di iscrizione della relativa delibera assembleare, se la decisione è stata presa dall’assemblea dei soci. Al verificarsi di una causa di scioglimento è quindi previsto un duplice adempimento a carico degli amministratori: a) iscrizione dello scioglimento presso il Registro delle Imprese, senza dover attendere le deliberazioni assembleari in tal senso. B) convocazione dell’assemblea per la nomina dei liquidatori. È quindi fatto carico agli amministratori, oltre all’obbligo di accertamento della causa di scioglimento, anche l’obbligo di pubblicità dell’evento a terzi. La Camera di Commercio di Campobasso sottolinea, infine, che lo scioglimento per caso di inerzia degli amministratori, è la sola causa di scioglimento che può essere accertata dal presidente del Tribunale, su istanza dei soci o dei sindaci, ed il relativo provvedimento deve essere iscritto d’ufficio. . .  
   
   
AREA EX-ALFA ARESE, NUOVI PROGETTI PER RILANCIO COMUNICATO CONGIUNTO DEL COLLEGIO DI VIGILANZA DELL´ACCORDO  
 
Milano, 2 ottobre 2007 - L´elaborazione di un nuovo progetto per il rilancio complessivo dell´area ex-Alfa di Arese è stato decisa, nella tarda serata del 26 settembre, dal Collegio di Vigilanza dell´Accordo di Programma, ad unanimità dei presenti (Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comuni di Arese, Garbagnate Milanese, Lainate, Rho, Abp srl, Immobiliare Estate sei Spa, Cestec Spa, Agenzia regionale Informazione Istruzione lavoro e Infrastruttrure lombarde Spa). Ne dà notizia un comunicato congiunto, nel quale il Comitato spiega appunto di aver "deciso di procedere alla definizione di un nuovo progetto complessivo di rilancio dell´area, sulla base di una ipotesi progettuale attraverso la promozione di un nuovo Accordo di Programma, che prevede una conferma della vocazione industriale dell´area con una forte attenzione per le piccole e medie imprese, una valorizzazione degli aspetti ambientali dell´area, una significativa superficie a verde, un rilancio delle funzioni ricreative/attrattive (Museo e valorizzazione della pista), la formazione del polo della mobilità sostenibile e dell´Infomobilità, anche attraverso la formazione di un incubatore di imprese ad alto contenuto tecnologico, una riqualificazione della centrale per la produzione di energia, secondo criteri eco-sostenibili a servizio dell´insediamento e dei Comuni circostanti, ed una residua previsione di funzione commerciale". "L´agenzia Nazionale per l´Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d´Impresa Spa (pure presente alla seduta) ha confermato - si legge ancora nel comunicato - il proprio impegno ad attivare, d´intesa con la Regione Lombardia, le iniziative per la reindustrializzazione che saranno individuate dalla nuova ipotesi progettuale". Inoltre "il Collegio di Vigilanza ha riconosciuto un importante avanzamento per la risoluzione del problema occupazionale, ancorché non definitivo". Per quanto riguarda l´assunzione dei circa 150 lavoratori da ricollocare rispetto agli iniziali 550 "si è riconosciuto, a fronte delle motivazioni riportate dalla società Abp, l´oggettiva difficoltà ad adempiere". In ogni caso "i sottoscrittori dell´Accordo di Programma e le Proprietà hanno condiviso la disponibilità ad attivare ulteriori azioni ed iniziative idonee a risolvere il problema occupazionale. A questo proposito l´Agenzia regionale Arifil insieme alla Provincia di Milano provvederà, nei prossimi giorni, ad avviare il lavoro di coordinamento di tali azioni ed iniziative". .  
   
   
IL SINDACO VELTRONI INCONTRA I COSTRUTTORI ROMANI PER AFFRONTARE LE CRITICITÀ E RILANCIARE LO SVILUPPO ECONOMICO E IMPRENDITORIALE NEL SETTORE EDILIZIO  
 
Roma, 2 ottobre 2007 - Ieri il Sindaco Veltroni ha incontrato, insieme all’Assessore all’Urbanistica Morassut, all’Assessore ai Lavori Pubblici D’alessandro, all’Assessore alla Mobilità Calamante e all’Assessore al Patrimonio Minelli i costruttori romani rappresentati da Giancarlo Cremonesi Presidente dell’Acer e Paolo Buzzetti Presidente dell’Ance nella Sala della Protomoteca in Campidoglio. L’incontro era stato richiesto dalle associazioni di categoria per affrontare le criticità emerse dopo la crisi internazionale provocata dai cosiddetti mutui subprime, e individuare strumenti e procedure che possano incentivare e facilitare lo sviluppo. L’acer ha presentato al Sindaco un documento nel quale ha elaborato alcune domande e ha avanzato delle proposte su tematiche che vanno dallo snellimento delle procedure alla gestione del verde pubblico, dagli articoli 11 all’emergenza abitativa, dai programmi integrati di riqualificazione ai criteri di aggiudicazione degli appalti, dai campus universitari fino alla viabilità e alle nuove linee della metropolitana. L’incontro è stato introdotto dal Sindaco Veltroni che ha ricordato come “Roma in questi ultimi anni ha avuto uno sviluppo urbanistico che non si vedeva da decenni. La prossima approvazione del Nuovo Piano Regolatore Generale di Roma, nonostante la crisi internazionale causata dai mutui subprime, garantirà prospettive di sviluppo importanti per i prossimi anni. Sono state attuate il 40% delle convenzioni, sbloccati gli articoli 11, firmato il protocollo etico per il superamento del massimo ribasso che ha creato problemi alle imprese e messo a rischio la vita di tanti lavoratori, che non hanno avuto le indispensabili garanzie dal punto di vista della sicurezza. Nei prossimi anni occorrerà accelerare le procedure attuative dei vari programmi approvati, rafforzare gli investimenti per la mobilità (sono state già avviate le procedure e gli appalti per la metro C, il prolungamento della B1, la linea D per collegare la periferia sulla Caslilina, Casal Monastero, viale ionio Bufalotta Talenti). Vi è inoltre, l’obiettivo di realizzare 20. 000 alloggi rivolti all’emergenza abitativa e 6000 alloggi (da estendere fino a 30. 000) per gli studenti nell’ambito dei progetti per i Campus Universitari. L’impresa privata in questi campi può dare un contributo decisivo attraverso gli strumenti del project financing e dell’housing sociale. Il Sindaco, parlando della Metro C ha poi invitato gli imprenditori ad avere un ruolo attivo nel rapporto con l’Amministrazione Comunale: “sulla gestione dei servizi delle stazioni della futura Metro C fateci una proposta, noi la valuteremo con attenzione. Per finanziarle ci sono diverse possibilità, dalla differenziazione dei costi dei biglietti, come già avviene in molte metropoli europee, fino alla valutazione di possibili compensazioni”. .  
   
   
MORASSUT: “UNA FORTE INTESA CON I COSTRUTTORI ROMANI, PER UN FUTURO MIGLIORE PER LA NOSTRA CITTÀ E LE NOSTRE PERIFERIE”.  
 
 Roma, 2 ottobre 2007 - Ieri l’Assessore all’Urbanistica Roberto Morassut ha partecipato, insieme al Sindaco Veltroni e agli assessori ai Lavori Pubblici D’alessandro, alla Mobilità Calamante e al Patrimonio Minelli ad un incontro svoltosi nella sala della Protomoteca tra l’Amministrazione Comunale e i rappresentanti dell’Acer. Questa una sintesi dell’intervento dell’Assessore Morassut: “Il ruolo svolto dal settore edilizio in questi anni – ha detto Morassut - è stato determinante per la crescita economica della città. La concertazione tra l’Amministrazione Comunale e le associazioni dei costruttori ha consentito di raggiungere risultati straordinari come l’approvazione del Nuovo Piano Regolatore Generale, l’avvio di numerosissimi programmi di trasformazione urbanistica e di promozione pubblica e privata nel campo del recupero urbano ed edilizio di opere pubbliche e di riqualificazione che cambieranno il volto della città di investimenti di qualità, di nascita di nuovi quartieri. Una nuova stagione eccezionale segnata dalla trasparenza e dalla cura della qualità architettonica e ambientale. Vanno ricordate, infatti, le grandi acquisizioni dei parchi e le norme bioclimatiche e bioenergetiche del Nuovo Piano Regolatore Generale che segneranno lo sviluppo edilizio futuro. Questa mattina – ha proseguito Morassut - con i costruttori dell’Acer vi è stata l’occasione per verificare i risultati di questo tavolo e mettere a cunto azioni future con molti punti di intesa e con molti obiettivi da raggiungere per costruire un patto di legislatura tra l’Amministrazione Comunale e u costruttori. È finita l’epoca dell’espansione a macchia d’olio della città abusiva e della carenza di investimenti per le infrastrutture. È iniziato un nuovo percorso condiviso caratterizzato dalla qualità delle trasformazioni, dalla tutela ambientale, dalla costante attenzione all’edilizia sociale e dalla collaborazione tra pubblico e privato, per una sana trasformazione urbana. Su questi obiettivi – ha concluso Morassut - la condivisione tra l’Amministrazione e i costruttori è molto forte e fa sperare in un futuro migliore per la nostra città e le nostre periferie”. .  
   
   
“SICUREZZA E LEGALITÀ, INFORTUNI IN EDILIZIA”  
 
Firenze, 2 ottobre 2007 - Il governo l’ha impugnata in diversi punti, ma in attesa della sentenza della Corte Costituzionale è legge a tutti gli effetti e il governo regionale intende creare tutte le condizioni perché possa essere applicata nel migliore dei modi, in particolare nelle parti più strettamente collegate agli adempimenti relativi alla sicurezza sul posto di lavoro. È questo l’impegno assunto in relazione alla legge regionale sugli appalti dal vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli, intervenendo il 27 settembre al convegno “Sicurezza e legalità, infortuni in edilizia” organizzato dalla Cgil a Grosseto. «La materia è complessa e siamo tutti consapevoli che non mancheranno le difficoltà per dare piena attuazione a una normativa che ritengo all’avanguardia, con scelte molto forti e coraggiose proprio per gli aspetti relativi alla tutela del lavoro, alla sua regolarità e sicurezza – ha spiegato Gelli – E proprio per la priorità che il governo regionale si è dato sulla sicurezza del lavoro ritengo che debba essere fatto uno sforzo straordinario per far funzionare una legge che, indubbiamente, richiede un cambiamento anche faticoso nei comportamenti sia degli enti pubblici che delle imprese private. Per questo assicuriamo il massimo impegno sulla strada che abbiamo percorso fin dall’inizio, quella della concertazioni con tutti i soggetti interessati, dagli enti locali alle organizzazioni sindacali e degli imprenditori». La legge sugli appalti, sottolinea ancora Gelli, è pienamente in vigore dallo scorso 17 settembre, senza che il ricorso del governo ai giudici costituzionali abbia avuto su di essa alcun effetto diretto. Per sospenderla, in tutto o in parte, sarebbe necessaria una nuova legge, che dovrebbe partire da zero, cancellando tutto il lavoro fatto fino a questo momento. «Un’ipotesi che non credo si possa prendere in considerazione, non fosse altro che per l’urgenza che ci impongono le notizie quotidiane di incidenti anche mortali sul lavoro – ricorda ancora il vicepresidente – Ma anche un’ipotesi che, mi pare, può essere scartata in nome del buon senso, guardando alle norme che sono state oggetto del ricorso alla Consulta. In pratica se si escludono quelle che rimandano a provvedimenti facoltativi, per cui dunque sarà possibile aspettare, e quelle che per essere attuate esigono l’approvazione di regolamenti e linee guida, su cui potremo e dovremo discutere tutti insieme, rimane solo la normativa sul subappalto. Che è effettivamente di assoluta importanza, anche per tutto quanto riguarda la sicurezza sul lavoro, ma su cui già nelle prossime settimane conosceremo l’orientamento della Corte costituzionale». Il 23 ottobre, infatti, i giudici si pronunceranno sul ricorso presentato a suo tempo dalle regioni, Toscana compresa, sul Codice degli appalti. “Il giudizio - conclude Gelli - riguarderà anche la materia del subappalto e anticiperà almeno di un anno e mezzo l’orientamento della Corte sulla nostra legge. Da quella data, insomma, tutto sarà più chiaro». .  
   
   
PRIMO POSITIVO BILANCIO DEL COMITATO PER LA CULTURA EDILIZIA E IL PAESAGGIO  
 
Bolzano, 2 ottobre 2007 - 60 progetti esaminati, e circa 80 consulenze fornite. Questo il primo positivo bilancio di un anno e mezzo di attività del comitato provinciale per la cultura edilizia e il paesaggio, che fornisce un´utile servizio a favore di costruttori, progettisti e amministrazioni comunali. "L´obiettivo - ha spiegato l´assesssore Laimer - è quello di aumentare la qualità dei progetti architettonici e della cultura edilizia in Alto Adige". Il comitato, operativo in Provincia di Bolzano dal 1 febbraio 2006, è nato seguendo l´esempio di analoghe iniziative già in atto da diverso tempo in Austria, Germania e Svizzera. L´organo è composto da tre esperti, che si riuniscono a cadenza bimensile: si tratta degli architetti Gion Caminada ed Elena Galvagnini, e dell´ingegnere Wolfgang Ritsch. Assieme all´assessore provinciale Michl Laimer, i tre hanno presentato questa mattina (giovedì 27), nel corso di una conferenza stampa, il bilancio dei primi 18 mesi di attività. "Con l´istituzione di questo comitato - ha spiegato Laimer - si vuole promuovere anche in Alto Adige un supporto di carattere consultivo e facoltativo nei confronti dei committenti. L´obiettivo è quello di sensibilizzare costruttori, progettisti e amministrazioni comunali, e spingerli sempre più verso una cultura edilizia di qualità e capace di inserirsi nel contesto paesaggistico. Non si tratta di promuovere il "bello", che rimane una definizione troppo soggettiva, ma di sostenere un´architettura di qualità, moderna, funzionale e al passo con i tempi". Secondo i membri del comitato, gli esempi negativi, anche in Alto Adige, non sono mancati negli ultimi anni, a partire da molti progetti, soprattutto nel settore alberghiero, caratterizzati da uno stile pseudo-tirolese. Proprio per evitare il ripetersi di questi errori, è stato deciso di creare un organo apposito. Sino ad oggi circa un terzo dei comuni altoatesini ha chiesto una consulenza al comitato, per un totale di circa 60 progetti trattati: da strutture turistico-ricettive a edifici residenziali, da impianti di risalita a caserme dei vigili del fuoco. "In futuro - ha sottolineato il direttore della Ripartizione natura e paesaggio, Roland Dellagiacoma - ci auguriamo che costruttori e progettisti facciano ricorso in maniera più massiccia all´attività del comitato". .  
   
   
TRE MILIONI 500MILA EURO PER SOSTITUIRE LA CONDOTTA IDRICA DA OTTANA A SILANUS  
 
Cagliari, 2 ottobre 2007 - La grave emergenza idrica che, da alcuni giorni, interessa i Comuni di Bolotana, Silanus e Lei ha indotto l´assessorato regionale dei Lavori pubblici ad assegnare con procedura d´urgenza un finanziamento di 3 milioni 500mila euro per la sostituzione del tratto di condotta più critico, dal partitore di Ottana a Silanus. Le risorse saranno rimodulate nella prossima riunione di Giunta. L´assessore Carlo Mannoni ha informato i sindaci delle tre amministrazioni comunali interessate di aver invitato la società Abbanoa ad "attivare immediatamente l´intervento, sia per garantire l’alimentazione idrica nell’attuale fase di emergenza, sia per completare al più presto la sostituzione della condotta usurata". .  
   
   
EDILIZIA: ASSEGNATI 4,1 MILIONI EURO ALL´´ATER DI GORIZIA  
 
 Chipris Viscone, 2 ottobre 2007 - Anticipazioni per un importo complessivo di 4,1 milioni di euro sono state assegnate il 28 settembre dalla Giunta regionale all´Ater (Azienda territoriale per l´edilizia residenziale) di Gorizia, su proposta del vicepresidente e assessore all´Edilizia Gianfranco Moretton. Della somma complessiva, 391 mila euro serviranno per la realizzazione dell´intervento di ristrutturazione di un edificio per 5 alloggi in Comune di Staranzano, via F. Lli Zambon; altri 1,8 milioni per la costruzione di un complesso immobiliare di 10 alloggi in Comune di Ronchi dei Legionari, via Matteotti, infine, 1,9 milioni per la costruzione di un complesso di 12 alloggi in Comune di Romans d´Isonzo, via Decima. .  
   
   
PRIMA ASSEMBLEA GENERALE DELLA PTE ENERGIA EOLICA  
 
 Bruxelles (Belgio), 2ottobre 2007 - Il 13 e il 14 novembre si terrà la prima assemblea generale della piattaforma tecnologica europea per l´energia eolica (Tpwind). Nel corso della manifestazione il gruppo di lavoro della Pte presenterà una prima versione dell´agenda strategica di ricerca (dedicata al miglioramento tecnologico) e della strategia di distribuzione nel mercato (dedicata alla distribuzione su larga scala della tecnologia). Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Windplatform. Eu .  
   
   
EURATOM FISSION SI ATTIVA NELLA DIFFUSIONE DI INFORMAZIONI NELL´AMBITO DEL 7°PQ  
 
Bruxelles, 2 ottobre 2007 - Nell´ambito della sua azione di diffusione delle informazioni, sia sulle proprie attività, sia su specifici dettagli relativi alla sua ricerca e sviluppo nel quadro dell´azione «Fission», il programma Euratom ha lanciato un servizio dedicato alla diffusione delle informazioni. Il servizio viene ospitato da Cordis, il servizio comunitario di informazione in materia di ricerca e sviluppo. Nell´ambito del Settimo programma quadro Euratom, l´azione indiretta «Fission» finanzierà progetti che istituiscono una base tecnica e scientifica per la gestione sicura e a lungo termine dei rifiuti radioattivi a lunga vita. Agli utenti viene sottoposta una breve presentazione e una panoramica del nuovo servizio, nonché collegamenti a notizie ed eventi di prossima uscita. Il sito web è dotato di menu con struttura standard, rendendo uniforme l´accesso alle informazioni. Gli utenti possono usare il menu per esplorare in dettaglio tematiche come la partecipazione al Settimo programma quadro (7°Pq), gli inviti a presentare proposte, il sostegno e le pubblicazioni disponibili nella sezione «Biblioteca». La sicurezza nella ricerca nucleare naturalmente è di cruciale importanza. L´azione «Fission and Radiation Protection» mira a consolidare le competenze nella gestione a lungo termine dei rifiuti radioattivi nucleari, nonché a promuovere un impiego più sicuro e più efficiente in termini di risorse dell´energia nucleare. Il servizio presenta icone di collegamento a varie istituzioni o programmi che offrono informazioni correlate. La sezione «Ulteriori informazioni» fornisce maggiori dettagli, ad esempio, sulla «gestione dei rifiuti radioattivi», sui «sistemi dei reattori», sulla «radioprotezione», sulle «infrastrutture» e sulle «risorse umane, mobilità e formazione». Ogni collegamento conduce l´utente ad una specifica sezione dedicata esclusivamente alla tematica pertinente. Il servizio è chiaro, conciso e di facile utilizzo. Per accedere al sito, visitare: http://cordis. Europa. Eu/fp7/euratom-fission/home_en. Html .  
   
   
EMILIA ROMAGNA: PIANO ENERGETICO REGIONALE INVESTIMENTI PER 30 MILIONI DI EURO ALL´ANNO PER TRE ANNI, E FONDI DEI PROGRAMMI EUROPEI PER 80 MILIONI DI EURO IN CINQUE ANNI.  
 
Bologna, 2 ottobre 2007 - Il piano energetico della Regione sarà discusso in ottobre dall´Assemblea legislativa e potrà contare su investimenti per 30 milioni di euro all´anno per tre anni, oltre che sui fondi dei programmi europei per 80 milioni di euro in cinque anni. L´assessore regionale alle Attività produttive Duccio Campagnoli ne ha parlato il 28 settembre nel corso di un incontro con gli amministratori locali dedicato alle linee del Piano energetico regionale, nell´ambito della prima edizione di Ecoappennino, la fiera expo delle tecnologie per il risparmio energetico e le energie da fonti rinnovabili utilizzabili nelle zone di montagna, promossa dalla Provincia e dalle Comunità montane di Bologna, svoltosi fino al 30 settembre a Porretta Terme, nell´Appennino bolognese. "L´idea che accompagna questa manifestazione, di distretti per l´energia sostenibile - ha sottolineato Campagnoli - deve essere un punto fondamentale degli interventi per lo sviluppo della montagna e per il nuovo piano energetico regionale, che è considerato dalla Regione una delle scelte più importanti per lo sviluppo della sostenibilità ambientale". Il piano energetico regionale, ha spiegato l´assessore, è costituito da quattro assi di intervento: il sostegno ai piani di programmazione per il risparmio energetico dei Comuni (con la previsione di nuovi standard prestazionali per gli edifici che dimezzino i consumi); le fonti rinnovabili nelle aree industriali; l´energia verde attraverso le biomasse; la mobilità sostenibile per merci e centri storici. Inoltre sono previsti interventi per il sostegno della ricerca avanzata nel campo delle tecnologie energetiche e lo sviluppo di laboratori dedicati, in collaborazione con Enea, Università e Cnr. Il Piano è previsto dalla legge regionale 26 del 2004, la prima in Italia ad affrontare, a livello regionale, la complessità dei temi e dei problemi che confluiscono nella "questione energetica" e ad inquadrare gli interventi di competenza della Regione e degli enti locali all´interno di una programmazione. .  
   
   
VIA LIBERA DEL GOVERNO AL RIGASSIFICATORE DI GIOIA TAURO. LOIERO: "UNA SVOLTA ECCEZIONALE PER IL FUTURO DEL PORTO"  
 
Reggio Calabria, 2 ottobre 2007 - Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al rigassificatore di Gioia Tauro e il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, informato da Roma, parla di una decisione attesa e importante per il futuro industriale dell´area retroportuale. "E´ una svolta eccezionale per il futuro del porto, per la Piana di Gioia Tauro e per la Calabria - afferma Loiero - in quanto con la realizzazione del rigassificatore, che abbiamo voluto e per il quale in questo due anni ci siamo spesi, si potrà disporre di energia a costi contenutissimi e ciò consentirà di dare vita alla piastra del freddo con imprese di trasformazione che avranno opportunità eccezionali per insediarsi nella zona industriale". Loiero sottolinea poi il "vento favorevole che, dopo anni di disattenzione, soffia nuovamente su Gioia Tauro. L´accordo tra Blg e Nyk con la costituzione di una nuova società di logistica che farà di Gioia Tauro il più importante porto di import-exposrt di automobili del Mediterraneo, con la possibilità di effettuare lavorazioni a terra, questa decisione del governo per il rigassificatore è la conferma di quella attenzione particolare di Prodi e del suo governo nei confronti della Calabria. E di ciò voglio rendere testimonianza. Per Gioia e la Calabria incomincia il nuovo futuro che la Giunta regionale ha immaginato". .  
   
   
SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA “CALDAIE ECOLOGICHE E A CONDENSAZIONE”  
 
Milano, 2 ottobre 2007 - Nel 2006 il mercato interno è stato pari a 219 milioni di Euro, per circa 168. 650 pezzi venduti (+13,9% in valore e +14,6% in quantità). Nelle caldaie a condensazione si evidenzia un incremento sostenuto, +28,8% in valore e + 38,7% in quantità. Le vendite si attestano intorno a 120. 000 pezzi, in larga prevalenza composti da caldaie a condensazione murali, per un valore complessivo di circa 172 milioni di Euro. Le caldaie a condensazione a terra registrano un trend molto meno accentuato: circa 13. 500 pezzi (+3,1%) per un valore di circa 42,5 milioni di Euro (+2,4%). Il mercato delle caldaie ecologiche registra una discesa consistente, pari a -20,1% in valore ed a -19,9% in quantità. Le vendite in Italia ammontano a circa 48. 650 pezzi, per un valore di 47 milioni di Euro. Nel 2007 si conferma il calo delle caldaie ecologiche penalizzate dalla scarsa differenziazione rispetto alle tipologie più comuni di caldaie e dalle prestazioni inadeguate rispetto alla tecnologia della condensazione. Le caldaie murali a condensazione, ed in misura minore le caldaie murali a tre stelle di rendimento, acquisteranno spazio nell’assortimento delle imprese, con quote crescenti di mercato a scapito delle altre tipologie di caldaie, in ragione dei nuovi vincoli normativi. Dati di sintesi, 2006
Numero di imprese produttrici 40
Valore della produzione a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 478,5
Variazione della produzione in valore 2006/2005 (%) 19,7
Variazione media annua della produzione 2006/2002 (%)
· in valore 30,6
· in quantità 34,5
Quota della produzione in valore delle prime 4 imprese/gruppi(%) 69,6
Quota della produzione delle prime 8 imprese/gruppi (%) 88,5
Export/produzione in valore (%) 71,5
Import/consumo in valore (%) 37,8
Valore del mercato, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 219,0
Variazione del mercato in valore 2006/2005 (%) 13,9
Variazione media annua del mercato 2006/2002 (%)
· in valore 14,3
· in quantità 11,7
Quota di mercato in valore prime 4 imprese/gruppi (%) 37,3
Quota di mercato in valore prime 8 imprese/gruppi (%) 59,9
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NUOVA GUIDA ALLA VISITA DEGLI IMPIANTI A FONTE DI ENERGIA RINNOVABILE  
 
 Bolzano, 2 ottobre 2007 - Una guida alla visita pubblica degli impianti a fonte di energia rinnovabile in Alto Adige, dalla biomassa all´eolico e al fotovoltaico: è la nuova pubblicazione "Enertour", che verrà presentata giovedì 4 ottobre a Bolzano dagli assessori provinciali Michl Laimer e Thomas Widmann. "Enertour" è il titolo di un opuscolo elaborato, su incarico dell´Assessorato provinciale all´Ambiente, dal Tis innovation park di Bolzano. Nel volume vengono illustrate le varie possibilità di visite pubbliche ad impianti a fonte di energia rinnovabile (impianti a biomassa, eolici, fotovoltaici, idrici, ecc. ) e ad edifici ad alta efficienza energetica (Casaclima) in Alto Adige. Oltre alla dimostrazione delle possibilità di applicazione delle energie rinnovabili e delle tecnologie di risparmio energetico vengono organizzati delle conferenze e dei seminari specifici del settore. La nuova guida dedicata al "turismo del clima" in Alto Adige verrà presentata dagli assessori provinciali Michl Laimer e Thomas Widmann nella conferenza stampa in programma giovedì 4 ottobre 2007, alle ore 10. 30, nel Palazzo provinciale 11, a pianterreno, in via Renon 4. Oltre agli assessori Laimer e Widmann, saranna presenti il direttore del Dipartimento Energia e ambiente Walter Huber, il direttore dell´Ufficio Risparmio energetico Siegfried Mayr, e per il Tis il direttore Hubert Hofer e l´esperto Sepp Walder. .  
   
   
IL CIPE STANZIA I FONDI PER I SITI NUCLEARI DE RUGGIERO: “RISARCIMENTO PER UN SACRIFICIO”  
 
Torino, 2 ottobre 2007 - “I fondi che il Governo ha stanziato per ripagare il carico sopportato da quarant’anni nei Comuni sono l’atteso e giusto risarcimento per un sacrificio reso per l’intero Paese”. E’ il primo commento di Nicola de Ruggiero, assessore all’Ambiente, alla notizia della delibera Cipe che assegna 71 milioni di euro come misura compensativa agli Enti locali che ospitano vecchi impianti o depositi nucleari in Italia. “Auspicavamo da tempo che il Cipe portasse a termine l’iter per l‘assegnazione dei fondi compensativi - aggiunge de Ruggiero - e per questo motivo avevamo intessuto un intenso scambio di relazioni e di solleciti con il ministro per l’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio che ha promosso il risultato che oggi è finalmente realtà”. “Dopo avere iniziato un iter importante per la messa in sicurezza dei siti piemontesi – dice ancora l’assessore - in cui la Regione Piemonte ha sempre profuso il massimo dell’impegno e della disponibilità, la notizia della destinazione delle risorse economiche diventa un altro tassello determinante per definire in modo completo l’emergenza del nucleare che, nella nostra regione, è sempre stato un pesante fardello”. .  
   
   
L’ENERGIA E’ IN MOVIMENTO CON LA CAMPAGNA “ALTRACORRENTE” PROMOSSA DA LEGAMBIENTE PUGLIA CON IL CONTRIBUTO DI SORGENIA  
 
Bari, 2 ottobre 2007 - Partirà da Bari la campagna regionale itinerante “Altra Corrente: l’Energia in movimento” promossa da Legambiente Puglia, con il contributo di Sorgenia s. P. A. , rivolta ai cittadini, alle scuole e agli enti locali sui temi dell’energia, del risparmio energetico e dei mutamenti climatici. L’iniziativa, che farà tappa nelle principali piazze delle sei province pugliesi, gode dei Patrocini dell’Assessorato all’Ecologia e dell’Assessorato al Diritto allo Studio della Regione Puglia, dell’Arpa Puglia – Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell’Ambiente, dell’Anci Puglia – Associazione Nazionale Comuni Italiani, dell’Upi Puglia – Unione Italiana Province e dell’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia. La campagna itinerante, in programma per tutto il mese di ottobre, è pensata come un vero e proprio “villaggio interattivo” che vuole comunicare l’importanza dello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili ponendo nel contempo l’accento sui comportamenti e sugli stili di vita da adottare per contribuire nel proprio piccolo a ridurre i consumi di energia. All’interno del villaggio, un’unità mobile informativa (motorhome) attrezzata con apparecchiature audiovisive e multimediali permetterà di organizzare dei veri e propri laboratori ludico-didattici specificamente rivolti ai cittadini e alle scuole. Saranno distribuiti gratuitamente kit di risparmio energetico. Le tappe dell’evento itinerante saranno: Bari (4/5/6 ottobre), Bitonto (8/9 ottobre); Foggia (12/13 ottobre); Trani (16/17 ottobre); Brindisi (19/20 ottobre); Lecce (23/24 ottobre) e Taranto (26/27 ottobre). A Bari il “villaggio interattivo” sarà allestito in Piazza Umberto I (lato Ateneo), dove giovedì 4 ottobre. Alle ore 11. 15 si terrà la conferenza stampa di presentazione e inaugurazione alla presenza delle autorità regionali. .  
   
   
PROGETTO TEMPUS «LEARNING FOR EUROPE: INAUGURATO A ZAGABRIA UN CENTRO PER L´ISTRUZIONE EUROPEA  
 
Zagabria, 2 ottobre 2007 - Nella capitale della Croazia, è in corso l´istituzione di una rete internazionale per l´istruzione e la ricerca. Nell´ambito del progetto Tempus «Learning for Europe», il Centro per l´istruzione europea analizzerà diversi approcci alle riforme dell´istruzione. Circa 12 università in 10 paesi europei partecipano al progetto sotto l´egida dell´Università di Zagabria e dell´Università di Münster, in Germania. Alla cerimonia di apertura, tenutasi il 25 settembre 2007 all´Università di Zagabria, sono intervenuti il Primo ministro croato Ivo Sanader e il ministro della Scienza Dragan Primorac, nonché il ministro federale tedesco dell´Istruzione signora Annette Schavan. «Il centro è un vero progetto europeo e una novità significativa che darà nuovo slancio all´istruzione europea. Potrà diventare un centro di competenza per l´istruzione e la formazione professionale in Europa», ha dichiarato il ministro Schavan, che ha espresso l´auspicio che questa collaborazione possa «contribuire alla creazione di una consapevolezza europea e al rafforzamento dello spirito dell´Europa». L´attività del centro verte su programmi orientati alla pratica e alla ricerca nei settori della politica scolastica e delle riforme dell´istruzione in Europa. Oltre a coordinare le diverse impostazioni nazionali, il centro metterà a punto nuovi corsi di studio per manager nel campo dell´istruzione e offrirà un master annuale post-laurea in «Management and Counselling for European Education» (Gestione e consulenza per l´istruzione europea). «Il progetto riunirà, in corsi di studio e i gruppi di ricerca, professori e studenti dall´Europa occidentale, sudorientale e centrorientale», ha affermato Marianne Krüger-potratz dell´Università di Münster, che ha concepito l´idea insieme a Siegfried Gehrmann, dell´Università di Zagabria. «Il processo di unificazione europea e la globalizzazione in atto rappresentano una grossa sfida per i sistemi d´istruzione in Europa. » Per questo è nata l´esigenza di collegare le strategie di riforma nazionale e di individuare nuove modalità di cooperazione transnazionale. Il Centro per l´istruzione europea è il primo istituto di istruzione superiore tedesco-croato dedicato alla formazione in Europa. Oltre ai due istituti principali, partecipano al progetto anche le università di Zadar (Croazia), Hagen (Germania), Tilburg (Paesi Bassi), Klagenfurt (Austria), Lubiana (Slovenia), Novi Sad (Serbia), Sarajevo (Bosnia-erzegovina), Skopje (Macedonia), Ankara (Turchia) e Cluj Napoca (Romania). Per ulteriori informazioni, consultare: http://www. Lecee. Eu/ .  
   
   
TORINO E LONDRA VICINE NELLA FORMAZIONE MANAGERIALE, CON ATTENZIONE ALL’ESTREMO ORIENTE CESARE ROMITI E ALESSANDRO BARBERIS IN AULA ALLA ESCP-EAP CON MANAGER CINESI  
 
Torino, 2 Ottobre 2007 – E’ partito il “Chinese Executive Training” della Escp-eap European School of Management Italia, corso in General Management rivolto a manager che necessitano di una formazione manageriale e culturale in contesto europeo. Pensato e studiato in collaborazione con la Fondazione Italia-cina, è stato presentato in aula di persona dal Presidente Cesare Romiti. “L´obiettivo di questo nuovo percorso di formazione manageriale è quello di fornire a manager cinesi le competenze interfunzionali richieste per un ruolo manageriale, attualizzato all’ambito lavorativo di loro riferimento: l’Europa – ha affermato Roberto Quaglia, ex Mckinsey, Direttore Generale di Escp-eap European School of Management Italia -. Ciò che vogliamo è creare figure manageriali e nuovi profili dirigenziali cinesi, che possano operare più efficacemente. Target di riferimento sono sia le multinazionali cinesi con filiali in Europa, sia le aziende europee i cui manager cinesi necessitano di una approfondita conoscenza del business environment europeo”. “Si tratta di un progetto che porterà vantaggi alle imprese partecipanti e al Sistema Italia – ha affermato Cesare Romiti, Presidente della Fondazione Italia-cina -. La formazione costituisce uno dei punti principali del nostro programma; per questo motivo la Fondazione appoggia iniziative che, attraverso l’accordo con autorevoli e affermati partner, permettono di porre le basi per solide relazioni future. Il fatto che manager cinesi vengano a studiare nel nostro Paese consentirà di stabilire un forte legame che porterà benefici alle aziende, in particolare, e al Sistema Italia, in generale. Il Chinese Executive Training permetterà di creare le basi per una maggiore conoscenza delle dinamiche e dei sistemi di management propri del mercato occidentale, garantendo così un migliore inserimento nella struttura aziendale ed una maggiore capacità di interagire con il contesto di riferimento”. Fiat, Pirelli, Prima Industrie, Seves hanno deciso di sostenere, alcune anche per intero, l’esborso economico del programma per alcuni loro manager cinesi. Al termine del Cet, queste imprese potranno avvalersi di manager dotati di maggiore conoscenza delle dinamiche e dei sistemi di management propri del mercato occidentale. Allo stesso tempo si vuole fare crescere i manager locali in un ambiente economico globalizzato, guardando verso le grandi economie dei Paesi d’Oriente. “Il Cet sarà un programma intensivo di 80 ore strutturate su due settimane full-time: la prima nel campus Escp-eap di Torino, la seconda nel campus di Londra – ha spiegato Silvio Marenco, ex Bain & Co. , ora Direttore Corporate Services di Escp-eap Italia – Il corso verte su cinque macrotemi: Cross-cultural Management in Europe, Strategy, Brand Management, Accounting e Business Law. Prevede inoltre company visit ad aziende locali e incontri con imprenditori e manager europei”. Come ha sottolineato Alessandro Barberis, Presidente della Camera di commercio di Torino e Vicepresidente di Unioncamere nazionale con delega all´internazionalizzazione: “La Cina, con i suoi elevati tassi di crescita (oltre il 9% medio annuo), è un paese in continua ascesa. Nel 2006, a Torino, il comparto macchine e apparecchi meccanici ha rappresentato da solo quasi la metà (47%) di tutte le merci vendute in Cina e il settore auto veicolare torinese ha registrato un incremento dell’export verso la Cina del 68% rispetto al 2005. Da anni lavoriamo per rafforzare le nostre relazioni con questo Paese. Il 27 ottobre prossimo, ad esempio, si svolgerà una missione imprenditoriale, a cui parteciperò personalmente, organizzata da Unioncamere nazionale, per i settori della meccanica e dell’abitare. La missione dopo Pechino toccherà la città di Chengdou, a testimonianza dell’attenzione del sistema economico italiano per lo sviluppo delle relazioni con l’Ovest del Paese”. .  
   
   
ISTRUZIONE L’ASSESSORE SIMONCINI SULL’AVVIO DELLA RIORGANIZZAZIONE TOSCANA DELLA MACCHINA REGIONALE «STOP A INCARICHI DIRIGENZIALI NELLE AZIENDE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO»  
 
Firenze, 2 ottobre 2007 - Costi della politica, parte dalle aziende per il diritto allo studio universitario la riorganizzazione della macchina regionale. Le tre aziende regionali di Firenze, Pisa e Siena da subito dovranno astenersi dall’attribuire incarichi dirigenziali e dall’assumere altri impegni che possano di fatto ostacolare il processo di accorpamento annunciato del presidente Claudio Martini in Consiglio regionale. Lo ha deciso la giunta regionale, su iniziativa dell’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini. “E’ il primo atto – afferma l’assessore - con cui si dà concreta applicazione alla discussione in atto sulla riduzione delle aziende regionali e sulla riorganizzazione della macchina amministrativa. Il prossimo passo sarà la discussione in giunta, in programma il 15 ottobre, della prima bozza di una proposta di legge per l’unificazione delle 3 aziende toscane per il diritto allo studio. Un passaggio che porterà a una forte riduzione dei costi, tagliando da 3 a 1 i consigli di amministrazione e le relative strutture dirigenziali”. Tale razionalizzazione di risorse si inserirà in un quadro “che vede dare – prosegue Simoncini - risposte avanzate nella nostra regione alle esigenze del diritto allo studio. Vale la pena di sottolineare alcuni dati, come la forte crescita dell’erogazione di borse di studio ed alloggi che è pari al 9% del totale nazionale, a fronte di una quota di iscritti toscani che è il 7% di tutta la popolazione universitaria. Non solo, ma ormai da anni in Toscana il 100% degli studenti idonei riceve la borsa di studio. Ciò costituisce una spinta a completare il programma per la creazione di nuovi alloggi e per estendere a tutti le opportunità di accedere e proseguire negli studi universitari. Inoltre verrà concessa particolare attenzione a garantire forme di partecipazione da parte degli studenti alla gestione e al controllo aziendale”. “Nell’ambito della discussione – conclude l’assessore all’struzione - che dopo il 15 ottobre potrà vedere l’avvio della concertazione e il successivo dibattito in consiglio regionale sul testo di legge per l’unificazione delle tre aziende, la giunta ha voluto dare un segnale chiaro bloccando ogni aumento dei costi con una delibera che rappresenta una indicazione vincolante per le tre aziende”. .  
   
   
COMUNICARE FISICA.07 ENTRA NEL VIVOOGGI LA CONFERENZA-WORKSHOP NAZIONALE ORGANIZZATA DALL’INFN ALLA STAZIONE MARITTIMA  
 
Trieste, 2 ottobre 2007 - La fisica può tornare di moda? Quali esperienze esistono in tema divulgazione & formazione degli insegnanti? La divulgazione della ricerca tra gli adolescenti può essere divulgata da altri adolescenti? Sono questi solo alcuni dei temi e delle testimonianze che animeranno martedì 2 ottobre la seconda giornata di Comunicare la Fisica. 07. In particolare, il programma pomeridiano e serale degli eventi aperto al pubblico è il seguente: 15. 00 Tavola Rotonda: "Il triangolo: politico, scienziato e giornalista" Presiede: Roberto Cosolini, Moderatore: Fabio Pagan 15:00 Esperimenti per sperimentare (15-19) Esempi di sonorizzazione di dati fisici(Domenico Vicinanza); Comunicare la fisica delle relazioni Sole-terra con il dispositivo Terrella (Mauro Messerotti); Real time laboratory esperimenti di fisica on line (Anna Rambelli); La fiamma, la sua ombra e il suo fumo. Spettacolo sulla candela ispirato da Faraday e da Leonardo (Pietro Cerreta); Eppur si muove - Progetto Sismografo (Francesco de Sabata); Mostra di esperimenti per i piccoli 6 - 16: Mostra, Giochi, Esperimenti, Idee (Gei) (Mario Gervasio); Sperimentando 2007 (Ariella Metellini); Prototipo del tracciatore al silicio di Agile a caccia di raggi cosmici (Francesco Longo, Erik Vallazza). Alle 20. 30 andrà in scena "Suoni non rumori", di Domenico Vicinanza, concerto di musiche da sonificazioni di vulcani e testi (con la partecipazione di un violinista o flautista del Conservatorio di Salerno). Sonificazioni interattive con il pubblico. Dopo il concerto si continua con sonificazioni live di testi coinvolgendo il pubblico eventualmente, prendendo esempi dalla letteratura. Il programma completo di Comunicare Fisica-07 è su www. Ts. Infn. It/eventi/comunicarefisica ). .  
   
   
AVVICINARE SCIENZA A SCUOLE SUPERIORI  
 
Trieste, 2 ottobre 2007 - La Regione Friuli Venezia Giulia attiverà una serie di iniziative di promozione scientifica rivolte agli alunni delle scuole medie superiori. Come annunciato dall´assessore alla Ricerca ed all´Università, Roberto Cosolini, verranno utilizzate risorse del Fondo sociale europeo (Fse), relativamente alla programmazione 2007-13, con l´obiettivo di fornire un preorientamento ai possibili futuri universitari in merito a settori di grande rilevanza come scienza e tecnologia. A tale scopo, ha spiegato Cosolini, intervenendo oggi a Trieste all´apertura di "Comunicare Fisica, conferenza-workshop nazionale sulle tematiche e sulle metodologie di comunicazione della fisica e delle altre scienze", si vuole interessare direttamente coloro i quali lavorano nelle istituzione scientifiche presenti sul territorio regionale, coinvolgendoli nello stimolare i giovani sull´opportunità di rivolgere la loro attenzione ad argomenti di estrema attualità ed utilità. "Siamo nell´era della conoscenza in un mondo che sta acquisendo una nuova consapevolezza - ha aggiunto l´assessore - ed uno degli stimoli determinanti per il successo professionale è la passione, l´entusiasmo per il proprio lavoro che va suscitato, aiutato ed incanalato nel momento giusto". Secondo Cosolini, il bisogno di cultura scientifica in Italia è elevatissimo, fondamentale per colmare il gap determinato dagli obiettivi di Lisbona riguardo all´economia della conoscenza nel campo della tecnologia. "Il problema di fondo - ha commentato - non è trasformare i cittadini in scienziati, ma rendere la scienza più simpatica, piacevole e comprensibile a tutti, elevando nel contempo il livello di comprensione collettiva". Ecco perché, ha concluso, la Regione investe in infrastrutture di ricerca, sostiene i migliori progetti ed incoraggia i percorsi formativi. .  
   
   
L’OFFERTA DIDATTICA DEL MUSEO TRIDENTINO DI SCIENZE NATURALI 500 DOCENTI ALL’INCONTRO CONCLUSIVO DELLA “TRE GIORNI”  
 
Trento, 2 ottobre 2007 – Si è conclusa il 27 settembre la tre giorni dedicata alla scuola, organizzata dal Museo Tridentino di Scienze Naturali. Conclusione con la presenza della vicepresidente Margherita Cogo, che ha voluto portare il proprio saluto ai numerosi docenti presenti. Si è trattato di un momento formativo che - come ha detto l’assessore alla cultura Margherita Cogo - "sottolinea la serietà e l´impegno con il quale i nostri musei, sia scientifici che artistici, interpretano il loro ruolo di motori di una cultura dell´apprendimento. Tra cultura e scuola il binomio è indissolubile, e l´alleanza tra gli enti che fanno cultura e le istituzioni scolastiche è il terreno fertile sul quale possono crescere i cittadini di oggi e di domani. La Provincia autonoma di Trento sostiene con decisa convinzione la funzione culturale dei musei, come testimoniato dalle risorse che riserva ad essi: teniamo conto che il 50% del budget del comparto delle attività culturali, infatti, è messo a disposizione dei soli musei. Del resto riteniamo importante e strategico l´investimento in cultura e continueremo quindi a sostenerlo anche nel futuro, tanto che anche per il grande progetto del Museo delle Scienze la strada che intendiamo percorrere sarà la stessa: valorizzare e sostenere la cultura, perché un territorio culturalmente vivace avvantaggia anche l´economia del luogo, e non viceversa". L´iniziativa "3 giorni per la scuola", giunta quest´anno alla terza edizione, ha permesso agli insegnanti di tutte le scuole di conoscere dal vivo le offerte didattiche per l´anno scolastico appena iniziato, oltre ad offrire tre momenti formativi di grande profilo, grazie all´intervento dei professori Marco Dallari, Bruno D´amore e Telmo Pievani che corso delle loro conferenze tematiche hanno illustrato gli ultimi aggiornamenti nel campo scientifico e didattico. Nel pomeriggio di ieri, come nei due precedenti, oltre 500 docenti hanno assistito alle dimostrazioni delle molte attività sperimentali proposte e preso parte attiva ai laboratori dove hanno potuto conoscere i contenuti e modalità delle iniziative, dialogando con gli operatori educativi e i colleghi in un confronto costruttivo, che si è rivelato necessario ad una completa e corretta divulgazione delle tematiche scientifiche. Nel primo incontro, martedì 25 settembre, i docenti delle Scuole dell´Infanzia e del I° e Ii° anno della Scuola Primaria sono stati coinvolti nelle attività di laboratorio espressamente studiate per il target dei "piccoli", hanno visitato la mostra "Scimmia nuda" e sperimentato il percorso ideato per i bambini nella "Stanza delle scoperte", dove viene affrontato in maniera ludico-creativa il mondo degli scimpanzé con l´utilizzo di oggetti e giochi che stimolano i 5 sensi; i docenti hanno avuto inoltre l´opportunità di sperimentare all´interno della mostra la "Forestapalestra", la struttura ludico-acrobatica sulle modalità di movimento delle scimmie sugli alberi -arrampicata, brachiazione, sosta su piattaforme sospese, ecc. - mentre indossando due "braccia di scimmia" hanno provato la deambulazione sul terreno, knuckle walking - camminata sulle nocche e con bastoncini di forma e lunghezza diversa hanno catturato la propria "termite" da un "termitaio". I pomeriggi del 26 e 27 settembre, invece, sono stati dedicati ai docenti di scuola Primaria e Secondaria di I° e Ii° grado. Nei laboratori didattici del museo, gli operatori didattici si sono resi disponibili per chiarimenti, approfondimenti e consulenze riguardanti le tematiche dei laboratori scientifici, sperimentati sempre in prima persona dai docenti. Le sale espositive della mostra "Scimmia nuda" sono state a disposizione esclusiva degli insegnanti, che hanno seguito percorsi diversificati pensati per i diversi target. Nel corso degli incontri uno spazio particolare è stato dedicato all´illustrazione, da parte dei responsabili del gruppo di pilotaggio provinciale, del Piano Iss nazionale "Insegnare Scienze Sperimentali", progetto di ricerca-azione per la realizzazione di laboratori e la formazione continua degli insegnanti, promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione. L´iniziativa - che già nelle precedenti edizioni aveva registrato un´alta adesione continua ad essere apprezzata e riscuotere grande interesse da parte dei professionisti della scuola, dimostrando la validità della proposta sia per la specifica attenzione riservata ai docenti che, più in generale, per la cura dedicata alla messa a punto di nuove metodologie didattiche e curricolari, con il risultato di consolidare i rapporti di rete territoriale esistenti fra scuole ed enti pubblici. .  
   
   
LAUREE DEBOLI, MESTIERI FORTI : DOMANI CONFRONTO ALL’ORIENTALE SUGLI SBOCCHI OCCUPAZIONALI PER I LAUREATI IN STUDI UMANISTICI.  
 
 Napoli, 2 ottobre 2007 - “Lauree deboli, mestieri forti : le prospettive occupazionali dei laureati in studi umanistici”: sarà questo il tema della tavola rotonda, conclusiva della seconda edizione della Summer School su “L’impresa culturale nel Mediterraneo”dell’ Osservatorio Euromediterraneo e del Mar Nero presieduto da Raffaele Porta, che si svolgerà oggi 2 ottobre alle 10 nell’ Aula T1 del Palazzo del Mediterraneo dell’Università degli Studi di Napoli L’orientale (Via Nuova Marina). La tavola rotonda, organizzata dal Centro di Orientamento e Tutorato dell’Orientale in collaborazione con Stoà S. C. P. A. - Istituto di Studi per la Direzione e Gestione di Impresa, sarà coordinata dal Presidente del Centro di Orientamento e Tutorato dell’ Università degli Studi di Napoli "L´orientale" Luigi Mascilli Migliorini e vedrà la partecipazione del Sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali Andrea Marcucci, del Sindaco di Napoli Rosa Iervolino Russo, del Rettore de "L´orientale" Pasquale Ciriello, del Preside della Facoltà di Scienze politiche Amedeo di Maio, del presidente del Corso di Laurea in Studi Europei Paolo Jedlowski, del Responsabile Azione Spin off di Italia Lavoro Andrea Garello Cantoni, del Quality Assurance Leader del Nature Publishing Group di Londra Stefania Bojano, dell’ Account Junior ad Mtv Pubblicità Filippo Loverre, del direttore di Synergia en Europe Salvatore Sica e del responsabile dell’Offerta formativa di Stoa’ Enrico Viceconte. “L’obiettivo della tavola rotonda- dichiara Luigi Mascilli Migliorini- è mostrare come le competenze e le professionalità sviluppate dai laureati in discipline umanistiche possano costituire saperi aggiornati e originali per comprendere e interpretare le dinamiche dei nuovi fenomeni di consumo e di comportamento, offrendo opportunità professionali in ambiti tradizionali e innovativi, quali il marketing di beni e servizi, la produzione di nuovi media e la valorizzazione delle identità del territorio. Secondo i dati occupazionali dell’Ateneo risulta che trovano lavoro ad un anno dalla laurea più del sessanta per cento dei laureati in settori come il turismo, le agenzie di traduzione, nella pubblica amministrazione, nell’impresa e nelle Ong. ” A conferma del trend dell’Orientale, l’ultima indagine Almalaurea conferma che se i laureati in Storia, Filosofia, Lettere, Scienze dell´educazione e affini faticano di più per entrare nel mondo del lavoro (solo il 49% trova lavoro ad un anno dalla laurea, contro il 52,4% della media dei laureati italiani), a lungo andare però colmano il gap e raggiungono posizioni lavorative di prestigio. A cinque anni dalla laurea, infatti, vanno meglio della media dei laureati italiani (89,4%) sia i laureati in storia (93,4%), che quelli in Discipline delle Arti, della Musica (91,3%). I laureati nelle altre discipline raggiungono comunque la media nazionale (lettere 84%, filosofia 81,5%, conservazione dei beni culturali (88,4%). .  
   
   
ASSESSORE DONAZZAN: “PIENA INTESA TRA VIGILI DEL FUOCO E PROTEZIONE CIVILE”  
 
Venezia, 2 ottobre 2007 - “E’ sorprendente che dopo due giorni (e due notti) di lavoro intenso per alleviare i forti disagi patiti dai cittadini della terraferma veneziana, in occasione delle intense precipitazioni del 26 novembre, capiti di sentir parlare di rivolte dei Vigili del Fuoco e di fallimento del coordinamento con la Protezione civile”. Ad dirlo è Elena Donazzan, assessore regionale alla Protezione Civile, che ricorda come “alla sala operativa unificata di Protezione civile, attivata con immediatezza alle 8 del 26 settembre, presso il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Mestre, e comprendente i rappresentanti di tutte le istituzioni competenti (Prefettura, Regione, Provincia, Comune, Vigili del Fuoco e Forze di Polizia, eccetera) sono giunte progressivamente fino a 1200 richieste di intervento, da parte di amministrazioni pubbliche, aziende e cittadini”. “Bene - aggiunge l’assessore - alle 8 del 28 settembre tutte le richieste erano state evase, tutti gli interventi risultavano effettuati, salvo alcuni che, per la loro estensione e complessità, erano ancora in corso. Per compiere questo “miracolo” sono stati impiegati 600 vigili del fuoco e 700 volontari di protezione civile, organizzati in squadre, che si sono alternate nel corso delle due giornate. Le richieste di intervento sono state raccolte parte dal 115 dei Vigili del Fuoco e parte dalla Protezione civile, ma tutte sono state fatte confluire alla sala operativa unificata presso il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco”. “Le richieste - prosegue l’assessore Donazzan - venivano smistate alle squadre di intervento che, munite delle attrezzature necessarie (pompe, idrovore, gruppi faro, eccetera), si recavano sul posto indicato per eseguire gli interventi che, come detto, sono stati tutti eseguiti in 48 ore. Dopo gli allagamenti che hanno colpito la terraferma veneziana, la Regione condivide la scelta di nominare un commissario. I progetti ci sono, le risorse anche, ma capita troppo spesso che rimangano fermi per contrasti in sede locale da parte di chi deve rilasciare qualche nullaosta. Il commissario può superare questi ostacoli”. “Mi hanno stupito- afferma ancora l’assessore – le affermazioni del segretario regionale della Cisl dei Vigili del Fuoco perché sono inverosimili e così lontano dalla realtà, da pensare che non abbia seguito di persona gli interventi di queste ore (pare infatti fosse in ferie). Tutte le istituzioni (Stato, Regione, Provincia, Comune) hanno riconosciuto il ruolo che, ancora una volta, ha svolto l’intero Sistema di Protezione civile, con i suoi funzionari, i volontari e le loro organizzazioni, per essere a fianco dei cittadini nei momenti di necessità”. “Mi sono sentita con le istituzioni coinvolte, ed in particolare l’assessore alla Protezione Civile della provincia di Venezia, Amalia Lieta Smajato, che ha condiviso l’amarezza per una polemica costruita sul nulla e nel contempo siamo orgogliosi del lavoro svolto dai volontari e funzionari di Protezione Civile. Ora non ci resta che attendere che al più presto venga nominato il commissario straordinario”. .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE: 12 MILA EURO PER AIUTI IN GUINEA BISSAU  
 
 Chiopris Viscone, 2 ottobre 2007 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore regionale alla Protezione civile, Gianfranco Moretton, ha assegnato per l´anno 2007 un contributo di euro 12. 000 al Centro di solidarietà "I compagni di Emmaus" onlus con sede ad Azzano Decimo (Pn), per la spedizione di aiuti umanitari a favore delle popolazioni di Nhoma in Guinea Bissau. Più precisamente l´iniziativa di solidarietà prevede l´invio di due container con generi di prima necessità, nonché di materiali per la realizzazione di una scuola materna che accoglierà bambini colpiti da gravi carenze igienico sanitarie e situazioni diffuse di denutrizione e di analfabetismo. Il materiale raccolto, frutto di libere elargizioni, sarà spedito presumibilmente entro il mese di novembre 2007. .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE: ESERCITAZIONE "BEMBO 2007" AD AZZANO D.  
 
 Azzano Decimo (Pn), 2 ottobre 2007 - Si sono svolte il 29 e 30 settembre ad Azzano Decimo le Giornate di addestramento di Protezione Civile "Bembo 2007", alle quali partecipano i volontari appartenenti al "Distretto del Sil". Organizzate dalla Squadra comunale dei volontari di Protezione Civile di Azzano Decimo di concerto con la Direzione regionale della Protezione Civile, le Giornate "Bembo 2007" hanno visto l´allestimento del campo base e l´insediamento del Centro Operativo Coordinamento (C. O. C. ). L´esercitazione prevedeva poi l´evacuazione di un edificio scolastico e la ricerca di persone disperse con unità cinofile, una prova spegnimento incendio, la ricerca di persone disperse in zona alluvionata, il recupero di feriti in acqua, la trasmissione di immagini. Varie le forze in campo - alle quali in serata è stato portato il saluto il vicepresidente della Regione e assessore alla Protezione civile, Gianfranco Moretton - che in tal modo proseguono sia nell´impegno dell´addestramento continuo per far fronte nel modo migliore alle eventuali emergenze; sia nella testimonianza del valore del volontariato a favore degli altri; sia nella diffusione della "cultura" e della mentalità di protezione civile, che inizia ben prima delle emergenze, ovvero con la prevenzione e con comportamenti consapevoli da parte di tutti i cittadini. .  
   
   
PONZONI:IMPEGNO PER NUOVI MEZZI A VIGILI DEL FUOCO  
 
 Monza, 2 ottobre 2007 - Regione Lombardia si schiera al fianco dei Vigili del Fuoco e si impegna a contribuire all´acquisto di nuovi mezzi che rispondano meglio alle esigenze dei cittadini. Lo ha detto oggi a Monza Massimo Ponzoni, assessore regionale alla Protezione Civile, Prevenzione, Polizia Locale, con delega alla costituzione della Provincia di Monza e Brianza, al termine della visita presso i distaccamenti dei Vigili del Fuoco di Desio, Seregno, Carate Brianza, Lissone e Monza. La caserma di via Angelo Mauri a Monza, in particolare, sarà ampliata per ospitare il nuovo comando provinciale dei Vigili del Fuoco che diventerà operativo quando sarà costituita la provincia di Monza e Brianza. L´assessore Ponzoni oggi ha incontrato anche tutti i sindaci dei Comuni che ospitano i distaccamenti. Giacinto Mariani, primo cittadino di Seregno, ha illustrato le criticità legate al fatto che la caserma dei Vigili del Fuoco si trova in pieno centro città e anzi in un´area destinata a isola pedonale, con evidenti difficoltà per lo spostamento dei mezzi chiamati per rispondere alle emergenze. "Per Seregno - ha detto Ponzoni - esamineremo l´ipotesi di trasferire la caserma in periferia, in una sede che possa ospitare anche il Comando della Polizia Locale e i volontari della Protezione Civile". Analogamente, il sindaco di Desio, Giampiero Mariani, ha esposto la necessità di spostare l´attuale sede dei Vigili del Fuoco in zona decentrata della città. All´incontro presso la caserma dei Vigili del Fuoco di Via Mauri a Monza era presente anche il sindaco della città, Marco Mariani. Con la prima tappa brianzola, è iniziata oggi la serie di sopralluoghi che l´assessore regionale Ponzoni, accompagnato dal comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, Dante Pellicano, continuerà nelle prossime settimane con le visite alle caserme di Vimercate, Sesto San Giovanni, Gorgonzola, Rho, Legnano, Abbiategrasso, Magenta, Inveruno e Corbetta. "Intendiamo raccogliere una lista di priorità - ha detto Ponzoni - che sottoporremo all´attenzione del Sottosegretario con delega ai Vigili del Fuoco, Ettore Rosato, nell´incontro già fissato per il 29 ottobre. In quella sede Regione Lombardia confermerà gli impegni assunti per l´acquisto di nuovi mezzi e chiederà al Governo quali garanzie intenda fornire per il potenziamento degli uomini a disposizione di comandi e distaccamenti della provincia di Milano". Più in generale, l´assessore Ponzoni ha sottolineato la volontà di dare operatività, entro il 2009, ad un sistema provinciale di sicurezza con i Vigili del Fuoco. "Per raggiungere questo obiettivo - ha aggiunto - è però necessario il coinvolgimento e l´impegno di tutti i sindaci del territorio, visto che gli attuali distaccamenti dei Vigili del Fuoco intervengono con i loro uomini anche in aree al di fuori dei loro confini comunali". .  
   
   
AMBIENTE: IACOP, NUOVI FONDI UE PER LA SOSTENIBILITA´´  
 
 Udine, 2 ottobre 2007- "Mettere a sistema e in rete le buone esperienze della scorsa programmazione comunitaria farà raggiungere ancora migliori risultati visto che la nuova sfida posta dall´Unione europea è ora quella di coniugare la sostenibilità ambientale garantendo nel contempo le condizioni di crescita e di sviluppo alle comunità". Lo ha sottolineato l´assessore regionale alle Relazioni internazionali e comunitarie, Franco Iacop, aprendo i lavori del convegno "Il territorio che cambia", organizzato a Udine dal Servizio regionale Rapporti comunitari e integrazione europea per approfondire la tematica ambientale in relazione ai nuovi strumenti comunitari per il periodo 2007-2013, in particolare l´iniziativa Interreg Iii A I/a che continuerà ad esistere come programma tranfrontaliero tra Italia e Austria per il prossimo quinquennio. "Nel costruire la progettualità futura - ha aggiunto Iacop - dobbiamo recepire le due priorità per lo sviluppo definite nel 2000 e 2001 nel Consiglio europeo di Lisbona, ovvero crescita, innovazione, occupazione e in quello di Göteborg, ovvero sostenibilità". Il programma operativo regionale per i fondi strutturali 2007-2013, per il quale è previsto un budget di 303. 001. 323 euro (di cui 74. 069. 674 messi a disposizione dal Fondo europeo di sviluppo regionale, 158. 241. 249 dallo Stato e 69. 690. 400 dalla Regione), attende ancora l´adozione della Commissione europea che dovrebbe giungere al termine del negoziato aperto il 27 luglio scorso. Il programma è suddiviso in cinque assi prioritari che hanno come obiettivo rafforzare la competitività delle imprese (asse I), promuovere la sostenibilità ambientale (asse Ii), migliorare l´accessibilità del sistema regionale (asse Iii), favorire a coesione interna e la crescita territoriale equilibrata (asse Iv) e migliorare l´impiego delle fonti energetiche della regione (asse V). Di particolare interesse per il tema del convegno è l´asse Ii, laddove sono previste misure per la prevenzione e gestione dei rischi. "Sono tre le linee di intervento regionali - ha spiegato Iacop -, ovvero lo sviluppo di sistemi di controllo e modellistica di scenari di rischio per la popolazione, l´ambiente e le infrastrutture; l´implementazione di reti di monitoraggio e la realizzazione di opere di messa in sicurezza delle aree a rischio idrogeologico e idraulico". .  
   
   
“CAPTAZIONE E DISTRIBUZIONE DELL´ACQUA POTABILE”. SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 2 ottobre 2007 - Nel 2006 il valore dell’immissione al consumo è stata pari a 3. 000 Mn. Euro con un aumento del 3,4% rispetto al 2005. La quantità di acqua erogata è stata pari a 5. 870 mn. Mc. Sostanzialmente stabile rispetto al 2005. Lo stato dei servizi idrici nel suo complesso appare ancora carente in tutte le fasi relative al ciclo dell’acqua, in particolare esistono problematiche legate ad inefficienze di gestione, ma soprattutto una carente situazione a livello di infrastrutture sia come rinnovo che come scarsa manutenzione. Le politiche di gestione delle risorse idriche dovranno inoltre tener conto della variabilità climatica osservata negli ultimi anni e potenziare la capacità di identificare i trend, gestire i rischi e adattare il sistema agli eventi climatici ormai estremi. Le previsioni di breve periodo del giro d’affari sono di una crescita del 3-4%, considerato il probabile incremento tariffario e l’allargamento dell’area servita ancora in corso. Il primo obiettivo degli operatori sarà comprendere nel proprio bacino di utenza tutti i Comuni compresi nell’ Ambito territoriale, fornendo progressivamente tutti i servizi, quindi distribuzione di acqua potabile ma anche servizi relativi a fognature e depurazione. E’ atteso anche un ulteriore sviluppo della concentrazione soprattutto per le politiche di crescita delle grandi aziende multiservizi e per la probabile uscita dal settore delle gestioni di piccole dimensioni. Dati di sintesi, 2006
Ato totali previsti 91
Ato insediati 87
Ato affidati a gestore unico 47
Valore dell’immissione al consumo (Mn. Euro) 3. 000,0
Quantità erogata (Mn. /mc) 5. 870,0
Quota di mercato in valore (%)
- prime 4 imprese 33,7
- prime 8 imprese 44,4
Quota di mercato in quantità (%)
- prime 4 imprese 25,5
- prime 8 imprese 37,8
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LAMBRO, BONI: PATRIMONIO AMBIENTALE DA TUTELARE  
 
Milano, 2 ottobre 2007 - "L´agenzia Interregionale per il fiume Po ha dimostrato nel corso della sua storia una particolare attenzione e un grande interesse per la riqualificazione e la messa in sicurezza del Po e dei suoi affluenti, procedendo a programmare annualmente una serie di interventi di manutenzione, collaborando attivamente con gli enti locali, con i Comuni e le amministrazioni provinciali". Lo ha detto il 28 settembre l´assessore regionale al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, presidente dell´Aipo, intervenendo ad Erba (Co), al primo degli incontri previsti nell´ambito dell´iniziativa "Le cinque giornate del Lambro", organizzata dall´amministrazione comunale. In programma cinque convegni, finalizzati alla riscoperta storica e alla riqualificazione del Po e dei suoi affluenti. Oggi il corso d´acqua, dopo decenni di incuria, vive una stagione di transizione, punta alla salvaguardia e al recupero ambientale, attraverso interventi che si sono concretizzati negli anni Ottanta, dopo la costituzione del Parco, con opere di collettamento e di depurazione delle acque reflue che ne hanno ridotto notevolmente l´inquinamento. "Iniziative come quella di oggi - ha continuato Boni - insieme ai progetti di educazione ambientale e conoscenza del territorio fluviale permettono di sensibilizzare e di incentivare quante più persone possibili alla riscoperta e alla riqualificazione dei nostri corsi d´acqua che, attraversando la Pianura padana, portano con sé ricordi e valori, creando un legame inscindibile con il territorio di appartenenza. Una sorta di memoria storica da tutelare". "Etimologicamente, Lambro significa ´fiume dalle acqua limpide´. Difficile, oggi, pensare a condizioni di questo tipo - ha concluso Boni - anche in considerazione del fatto che dopo gli anni ´50 sono aumentate le immissioni di scarichi domestici, industriali ed agricoli che, una volta trasferiti nel Po, rischiano di comprometterlo seriamente. Ecco perché è quanto mai importante intervenire, non solo per ripulire le acque ma anche per valorizzare le innumerevoli risorse, anche storiche e culturali, come rogge e borghi, che caratterizzano i territori attraversati dal Lambro". .  
   
   
IN CALABRIA SARANNO ISTITUITE QUATTRO NUOVE RISERVE MARINE  
 
 Reggio Calabria, 2 ottobre 2007 - Approvate dalla Giunta regionale quattro proposte di legge, presentate dall´Assessore all´Ambiente Diego Tommasi che hanno come obiettivo la istituzione di quattro nuove riserve marine. Sono: la "Riviera dei Cedri", la "Baia di Soverato", la "Costa dei Gelsomini" e gli "Scogli di Isca". L´iniziativa legislativa nasce dall´esigenza di tutelare e salvaguardare la biodiversità e la ricchezza paesaggistica dei tratti di costa tra i più belli della Calabria. La caretta caretta, i cavallucci marini e l´ingente patri- monio floro-faunistico, all´ombra delle scogliere del Tirreno cosentino, si apprestano ad avere un riconoscimento ufficiale sotto l´egida della riserva regionale. Da sud a nord il ventre del tirreno custodisce distese di posidonia e praterie di margherite di mare e spugne: sullo sfondo, lungo la linea dell´orizzonte si susseguono, quasi a rincorrersi le isole siciliane del vento. "Abbiamo inteso salvaguardare e valorizzare - ha detto Tommasi - in termini di attrattiva naturalistica e turistica i litorali più belli della nostra regione. La Riserva non è una zona di limitazione ma è uno scrigno che custodisce e preserva la suggestione del paesaggio e l´ingente ricchezza di natura e biodiversità". La "Riviera dei Cedri" si estende da Praia a Mare a d Acquappesa, nel tratto di mare in cui sono comprese numerose scogliere e in particolare l´isola di Cirella e di Dino e lo scoglio della Regina. La "Costa dei Gelsomini" interessa il tratto di litorale compreso tra Capo Bruzzano e Punta di Spropoli: queste spiagge rappresentano le principali aree di riproduzione della caretta caretta. La "Baia di Soverato" delimitata dalle foci di due piccoli torrenti custodisce specie animali contemplate dalla convenzione di Berna: il cavalluccio marino, il pesce ago e il mollusco dalla grande conchiglia. I due Scogli di Isca a circa 800 metri dalla costa, resti sopravvissuti dell´antico promontorio del golfo di Amantea, si ergono a sentinelle del passaggio di delfini e stenelle, ma nelle loro acque nuotano indisturbate anche esemplari di caretta caretta adulti. Soddisfatto l´assessore Tommasi che ha evidenziato come "oggi si avvii concretamente l´iter istruttorio per l´istituzione di aree di protezione che hanno visto impegnati, in questi anni ambientalisti e ecologisti". "Siamo fermamente convinti - ha detto inoltre l´assessore Tommasi - che la valorizzazione delle risorse ambientali e naturalistiche rappresenti anche la nostra principale fonte attrattiva: la tartaruga marina, i delfini o i cavallucci marini sono solo alcuni degli esempi di come si possa egregiamente coniugare conservazione con fruizione e divulgazione. I nostri mari rappresentano un inestimabile serbatoio di varietà e ricchezza che non si esaurisce sole nei mesi estivi: è nostro dovere portare alla luce questo inestimabile tesoro sommerso. Siamo certi che l´assise regionale - ha concluso l´assessore - saprà in tempi rapidi coronare il sogno di quanti da anni lavorano e si sono impegnati per la nascita delle riserve marine". .  
   
   
IL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO APPROVA PIANO TUTELA ACQUE  
 
Roma, 2 ottobre 2007 - “Il Consiglio regionale della Pisana ha approvato il Piano di tutela delle acque della Regione Lazio (Ptar), che rappresenta il principale strumento di pianificazione regionale in materia di acque superficiali, sotterranee e marine di tutto il Lazio”. Lo rende noto in un comunicato Filiberto Zaratti,assessore all’Ambiente della Regione Lazio. “Attraverso l’attuazione del programma di misure definito nelle norme tecniche del piano - spiega Zaratti - e grazie a strumenti specifici assunti dagli enti locali la Regione persegue l’obiettivo di tutela e miglioramento qualitativo dei corpi idrici dell’intero territorio regionale”. “Entro il 2008 vogliamo raggiungere l’obiettivo di qualità ambientale ‘sufficiente’ dei beni idrici attualmente scadenti - dice Zaratti - Ed entro il 2015 uno stato ‘buono’. Si tratta di una strategia efficace coerente e vincolante per l’attività degli enti locali che operano nel settore delle risorse idriche”. “Il totale degli investimenti previsti per interventi nei cinque Ambiti territoriali (Ato) del Lazio - aggiunge Zaratti - è di 600milioni di euro, che saranno in parte coperti dalla tariffa del servizio idrico integrato e in parte dalle risorse finanziare comunitarie e regionali previste dal piano straordinario di risanamento delle acque, recentemente approvato dalla giunta con fondi per 365milioni di euro”. “Come già indicato in questo ultimo provvedimento - ricorda Zaratti - la realizzazione degli interventi sarà oggetto di specifici protocolli di intesa tra Regione e Ato. I protocolli determineranno la priorità degli interventi e verificheranno la riduzione dei piani tariffari degli enti gestori. Così facendo si determinerà un beneficio economico per gli utenti”. “L’approvazione di questo piano - conclude Zaratti - rappresenta un passo fondamentale nel conseguimento degli obiettivi strategici dell’assessorato regionale all’ambiente, che ha individuato nell’aria, acqua, terra e fuoco gli assi portanti delle politiche ambientali della regione lazio per i prossimi anni”. .  
   
   
BAU CARBONI, LE STRATEGIE DELLA REGIONE SARDA PER LA DISCARICA  
 
 Cagliari, 2 ottobre 2007 - L´assessore regionale dell´Ambiente, Cicito Morittu, fa chiarezza in merito all´attività svolta dalla Regione per l´impianto di smaltimento di Bau Carboni, a Oristano. Morittu sottolinea che "sin dal maggio scorso, in previsione della chiusura dell´impianto già fissata per il 30 giugno 2007, si sono tenuti diversi incontri ai quali hanno preso parte il prefetto di Oristano, il presidente della Provincia, numerosi sindaci dell´Oristanese e i rappresentanti del Consorzio industriale, i quali avevano convenuto sulla necessità di predisporre un piano di trasferimento dei rifiuti dalla Provincia di Oristano ai siti più prossimi". L´assessorato, spiega Morittu, "si era immediatamente attivato per ottenere la disponibilità dei rispettivi enti gestori e delle amministrazioni locali, le quali hanno perciò consentito di individuare negli impianti di Macomer, Villacidro e Ozieri i siti più idonei a far fronte alla situazione emergenziale. Tenuto conto delle difficoltà rappresentate dai sindaci e dallo stesso Consorzio industriale di Oristano, di organizzare un efficiente sistema di trasporto in occasione dell´imminente avvio della stagione estiva, la Provincia aveva emanato una specifica e urgente ordinanza di proroga dell´esercizio dell´impianto di Bau Carboni fino al 30 settembre 2007, con l´impegno di sindaci, Provincia e Consorzio di approntare per tempo il servizio di trasferimento dei rifiuti". "Fino ad oggi - prosegue Morittu - ciò non è avvenuto e puntualmente, all´approssimarsi della scadenza, già ai primi di settembre, l´amministrazione regionale ha dovuto prendere atto della persistenza delle difficoltà dei sindaci in merito all´organizzazione del sistema di trasporto e della difficoltà di bilancio per la copertura dei relativi costi. Nel ribadire la disponibilità dei tre siti già individuati, evidenzio che è stato ormai raggiunto il limite di compatibilità ambientale del carico di rifiuti solidi urbani presso Bau Carboni e che, pertanto, occorre un forte atto di responsabilità e impegno nell´organizzazione del trasferimento dei rifiuti nei tempi più rapidi possibili". L´assessore Morittu rende noto inoltre di aver predisposto una serie di provvedimenti amministrativi e finanziari di rispettiva competenza della Giunta e del Consiglio regionale, affinché i Comuni più "virtuosi", rispetto al raggiungimento degli obiettivi del sistema di raccolta differenziata, possano beneficiare di opportune agevolazioni finanziarie nel caso in cui vengano a trovarsi in condizioni emergenziali quali quelle presenti nell´ambito oristanese, per i quali è necessario affrontare oneri aggiuntivi per il trasferimento dei rifiuti in un bacino diverso da quello di appartenenza. L´attuale contingenza sarà definitivamente superata con l´entrata in esercizio dell´impianto di smaltimento di Arborea, finanziato dalla Regione ed in fase d´appalto a cura della Provincia. "Non si comprende - commenta Morittu - l´inopinata invocazione di un commissario straordinario proposta dal sindaco di Samugheo in quanto, non avendo egli mai partecipato ai numerosi incontri e considerata la sua lunga esperienza in materia, se presente avrebbe potuto fornire un autorevole contributo". Per quanto riguarda il Piano regionale dei rifiuti, l´assessore Morittu annuncia che nelle prossime settimane partirà la procedura di valutazione ambientale strategica. .