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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 30 Settembre 2008
PARLAMENTO EUROPEO: LO SPAZIO DI LIBERTÀ E SICUREZZA IN ATTESA DEL TRATTATO DI LISBONA  
 
Bruxelles, 25 settembre 2008 - Il Parlamento stila un lungo elenco della legislazione prioritaria relativa allo Spazio di libertà, sicurezza e giustizia alla quale andrebbero applicate le disposizioni previste dal trattato di Lisbona, in attesa della sua ratifica. Ciò consentirebbe al Parlamento di avere voce in capitolo, se non pari poteri rispetto al Consiglio, nella definizione di norme riguardo a diritti fondamentali e la cittadinanza, politica di immigrazione e di asilo, protezione delle frontiere e spazio giudiziario. Il Parlamento ha approvato - con 488 voti favorevoli, 88 contrari e 19 astensioni - una risoluzione che sottolinea anzitutto come gli Stati membri abbiano «la precipua responsabilità di garantire libertà, sicurezza e giustizia per i loro cittadini» ma, al contempo, «l´Unione europea è tenuta a contribuire al perseguimento degli stessi obiettivi, tenendo in conto le aspettative dei cittadini europei per quanto riguarda la protezione dei diritti fondamentali». D´altra parte, i deputati ritengono che la ratifica del trattato di Lisbona costituisce «una condizione essenziale ed urgente per garantire che l´Unione europea diventi uno Spazio di libertà, sicurezza e giustizia (Afsj) ed apporta miglioramenti fondamentali alla legittimità ed efficacia dell´azione dell´Unione europea». In proposito, il Parlamento si dice convinto che, nell´attuale fase transitoria verso la conclusione della ratifica del nuovo trattato, sia necessario adottare prima della fine del 2009 alcune misure generali che, anche se ispirate al trattato di Lisbona, possono ancora essere adottate in base ai trattati esistenti. Chiede pertanto di avviare, sin da ora, il processo di determinazione della priorità per il futuro programma pluriennale Afsj (2010-2014), affiancare il Parlamento europeo nel suo dialogo con i parlamenti nazionali sulle priorità per il periodo 2010-2014 e concordare con il Parlamento una lista di testi/proposte che potrebbero o dovrebbero essere adottate in priorità prima dell´entrata in vigore del trattato e, in ogni caso, prima della fine del presente mandato. Più dettagliatamente, il Parlamento chiede di definire criteri più trasparenti a livello Ue in materia di diritti fondamentali e cittadinanza, prendere in conto sistematicamente l´impatto sui diritti fondamentali della legislazione, in particolare rispetto alla lotta al terrorismo, rivedere il programma di attività dell´Agenzia per i diritti fondamentali, nonché avanzare una proposta legislativa per ridurre la discriminazione diretta e indiretta riguardo alla circolazione dei cittadini europei, l´accesso alla giustizia in un paese diverso da quello di origine e la protezione diplomatica e consolare in paesi terzi. Per i deputati, occorre inoltre presentare proposte riguardo alla trasparenza e alla confidenzialità dell´informazione e dei documenti trattati dalle istituzioni Ue e alla protezione dei dati, potenziare le istituzioni responsabili della protezione dei diritti fondamentali nell´Ue, rafforzare il dialogo tra Stati membri, la conoscenza mutua dei sistemi giuridici, e attivare la procedura di dialogo per coinvolgere i parlamenti nazionali e il Parlamento europeo. In merito alla politica di immigrazione ed asilo, il Parlamento sollecita la promozione di una strategia europea rivolta al futuro sulla migrazione legale (procedura di applicazione unica della Carta blu, proposta su lavoratori stagionali, distacchi intrasocietari e tirocini retribuiti), sulla migrazione illegale (proposte che includono sanzioni e un programma Ue di reinsediamento), sull´asilo (revisione della direttiva in merito alle procedure sull´attribuzione e la revoca della qualifica di rifugiati e la direttiva sulle norme minime per la qualificazione a cittadini di paesi terzi ed apolidi). Chiede anche lo sviluppo di una politica comunitaria sulla migrazione e l´asilo basata sull´apertura di canali per la migrazione legale e sulla definizione di norme comuni per la protezione nell´Ue dei diritti fondamentali dei migranti e dei richiedenti asilo. Accogliendo con 268 voti favorevoli, 243 contrari e 9 astensioni un emendamento del Ppe/de, l´Aula ha peraltro respinto la richiesta di presentare una proposta riguardante il diritto dei residenti di lungo periodo di votare nelle elezioni europee e locali, un diritto che potrebbe favorire l´integrazione sociale, culturale e politica dei migranti. In merito alla protezione delle frontiere, il Parlamento sollecita l´adozione di misure adeguate intese a garantire la piena utilizzazione di Sis Ii e l´entrata in vigore delle decisioni collegate alla Convenzione di Prüm nonché il rafforzamento di Frontex e la valutazione dell´impatto delle nuove proposte della Commissione sui controlli alle frontiere. Ma occorre anche potenziare le informazioni Frontex sugli accordi firmati dall´Agenzia con paesi terzi e sulle relazioni di valutazione in merito alle operazioni congiunte, garantire che i controlli alle frontiere rispettino i diritti umani e modificare il mandato dell´Agenzia, per includere operazioni di salvataggio in mare. Va poi istituita una cooperazione strutturata tra Frontex e l´Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) per semplificare le operazioni relative, tenendo in conto la protezione dei diritti umani. Riguardo allo spazio giudiziario europeo, il Parlamento chiede di sottoporre a revisione la proposta legislativa sui diritti degli individui nel processo penale, presentare una proposta sui diritti delle vittime dei crimini e terrorismo, migliorare il mutuo riconoscimento tra Stati membri, promuovere la interconnessione dei casellari giudiziari, rivedere lo statuto di Europol, Eurojust e della Rete giudiziaria europea. .  
   
   
EUROREGIONE ADRIATICA: ARRIVANO DUE NUOVI MEMBRI  
 
 Bari, 30 settembre 2008 - Si è costituita lo scorso 30 giugno 2006 con l´obiettivo di promuovere la cooperazione tra i paesi transfrontalieri. Da allora l´Euroregione Adriatica (Ea) si è riunita in assemblea quattro volte, ultima la seduta che si è svolta a Ferrara nei giorni scorsi. Presenti i rappresentanti delle 23 regioni (di 6 diversi Stati) che hanno aderito all´Ea, cui si sono aggiunti due nuovi membri: la prefettura di Corfù (Grecia) e la municipalità di Tivat (Montenegro), il cui ingresso è stato votato all’unanimità proprio a Ferrara. A rappresentare il Consiglio d´Europa è intervenuto il consigliere della Regione Puglia Pina Marmo: “L’euroregione Adriatica – ha detto - è un soggetto di diritto internazionale che ha lo scopo di rendere possibile il coordinamento dei rapporti di collaborazione che già sussistono tra gli Stati, le Regioni e i loro enti locali, ottimizzando lo sviluppo nei settori istituzionale, economico, culturale e sociale. L’organismo, che ha al suo centro il mare Adriatico, unisce realtà nazionali e regionali diverse, che nel secolo scorso sono state divise da guerre e da ideologie politiche e che oggi sono accomunate da un obiettivo di sviluppo e di crescita nell’ambito dei valori europei di pace, democrazia e libertà. Si tratta – conclude Pina Marmo - di una cooperazione in grado di esaltare le peculiarità di ogni popolo, la diversità delle culture come fattore di accrescimento, le tradizioni, le vocazioni territoriali in un contesto di unità”. Al termine dei lavori, i membri di Ea hanno stabilito di rafforzare ulteriormente l´attività dell´Euroregione Adriatica e di integrare le numerose proposte giunte alle Commissioni, dando particolare accento a progetti che prevedono investimenti attraverso il programma di cooperazione territoriale transfrontaliero Ipa Adriatico 2007-2013, di cui è atteso il primo bando nei prossimi mesi. Nella due giorni di Ferrara si è fatto anche il punto sull´attività delle Commissioni, che si sono costituite per lavorare su settori strategici quali cultura e turismo, attività produttive, pesca, tutela dell´ambiente, trasporti e infrastrutture, ciascuna coordinata da una regione diversa, con la supervisione del Comitato Esecutivo. La Commissione cultura e turismo, presieduta dall´Assessore al Mediterraneo della Regione Puglia Silvia Godelli, si è focalizzata principalmente su progetti relativi alla tutela e valorizzazione delle risorse culturali e turistiche locali, sempre nell´ottica della costruzione di intese con soggetti pubblici, istituzionali e artistici nel campo del teatro, della musica, del cinema, della letteratura, del sistema bibliotecario, delle arti visive, dei beni culturali. Sito web: www. Adriaticeuroregion. Org .  
   
   
SETTIMANA EUROPEA DEI GEMELLAGGI: STOP AI LOCALISMI, NASCA DAL BASSO LA NUOVA EUROPA FONDATA NON SOLO SULL´ECONOMIA MA SUL RISPETTO DELL´AMBIENTE E DELLA PERSONA  
 
Firenze, 30 settembre 2008 - «Rischiamo di tornare indietro ad un´Europa governata solo dall´economia e dal denaro, mentre è importante costruire una comunità transnazionale che metta al primo posto il pianeta Terra e le sue risorse, che sappia combattere l´emergenza assoluta rappresentata dal riscaldamento globale, che responsabilmente sappia definire un´idea di Europa figlia dell´umanesimo e non del mero libero mercato». Con queste parole l´assessore regionale Agostino Fragai è intervenuto alla giornata conclusiva della Iii Settimana Europea dei Gemellaggi con la Toscana che si è tenuta ieri a Firenze presso il Salone de´ Cinquecento di Palazzo Vecchio. «Il futuro dell´umanità è in mano ai più giovani che per questo devono saper definire, lontano dai nazionalismi e dai localismi, un territorio comune dove far prosperare la pace e la fratellanza tra i popoli” – ha continuato Fragai. «Si tratta di un pr! ocesso c he può e deve partire dal basso, cercando di mirare ad una visione capace di superare i problemi contingenti. Se pensiamo che il Manifesto di Ventotene è stato scritto da Altiero Spinelli nel 1941, mentre era in carcere e fuori infuriava il più devastante fra i conflitti mondiali – ha concluso Fragai - possiamo allora avere una concreta speranza che anche oggi possa nascere, grazie all´impegno dei più giovani, un´idea di Europa responsabile e rispettosa della persona e dell´ambiente». .  
   
   
EUROPA SU NUOVI FONDI STRUTTURALI: «BRAVATOSCANA» LOILLEBRORD SLUIJTERS, DG POLITICHE REGIONALI, AD INAUGURAZIONE FORUM  
 
Prato, 30 settembre 2008 - «La media italiana di focalizzazione sugli obiettivi dei nuovi Fondi Strutturali raggiunge il 70%: devo dire che la Regione Toscana si colloca in posizione assai migliore, in certi casi sfiora il 100%. Ma torneremo fra 7 anni per verificare quali saranno le rispettive percentuali in realizzazioni concrete». Così, il 25 settembre, Loillebrord Sluijters, della Direzione Generale Politiche Regionali, portando il saluto della Commissione Europea e illustrando le nuove politiche europee in materia di sviluppo ("la strada per Lisbona passa attraverso le Regioni e deve essere assicurato un forte legame fra competitività e territorio"). Guidata da Alan Friedman e introdotta da una performance ("Nasdaq Voices" a cura del musicista Fabio Cifariello Ciardi, inventore di un particolare software "creato per dare una voce reale al denaro che, nelle Borse! , passa di mano"), l´inaugurazione di "Economia! al cubo " è ruotata sui saluti istituzionali di Claudio Martini, Marco Romagnoli, Massimo Logli con un intervento del vicepresidente di Confindustria Toscana Giuseppe Oriana («Bisogna tornare ad avere voglia di imboccare il rinnovamento produttivo»). Per il presidente di Regione Toscana ("Non abbiamo, in questi quattro giorni, finalità politiche dirette, ma solo desiderio di una palestra per incontrare esperti ed esperienze"), la città di Prato è stata scelta, come sede dell´evento, perchè "paradigma delle difficoltà e delle potenzialità di un momento non facile". Martini ha anche informato di aver invitato, a fine agosto, il ministro per le Attività Produttive, Claudio Scaiola, per una visita nei distretti toscani e di aver ripetuto l´invito. A giudizio del sindaco Romagnoli "questi non saranno certo giorni di ricette mag! iche, ma buone occasioni per capire i problemi in cui siamo tutti immersi". Massimo Logli, presidente della Provincia di Prato, ha convenuto che si tratta di "una occasione da non sprecare perchè abbiamo tutti estremo bisogno di aprire le nostre prospettive". E Claudio Martini, rispondendo a un´ultima sollecitazione di Friedman sul ruolo della cultura rispetto alle innovazioni produttive, non si è lasciato sfuggire la battuta. "E´ indubbio che il tessile del 2050 sarà molto diverso da quello di oggi e che tanti saranno i prodotti nuovi con cui fare i conti. Se il tessuto che, magari, riesce a prevedere la pioggia lo inventeranno in Cina saremo tutti fritti, ma se riuscissimo a inventarcelo da noi, non sarebbe forse meglio?". .  
   
   
AUSTRIA, CRESCE OCCUPAZIONE  
 
Trieste, 30 settembre 2008 - Dai dati rilevati dall´Ufficio nazionale di statistica, Statistik Austria, risulta che nel secondo trimestre del 2008 - nonostante la difficile congiuntura economica - il numero degli occupati in Austria è cresciuto di 73 mila unità rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente, raggiungendo la cifra complessiva di 4,108 milioni di persone, afferma in questi giorni l´Ice. Nel medesimo periodo il numero dei disoccupati si è attestato a 145. 800, ovvero 40. 800 persone in meno rispetto al secondo trimestre 2007 (186. 600). Nel secondo trimestre 2008, il tasso di disoccupazione, calcolato secondo i parametri europei, è quindi sceso al 3,4 per cento, contro il 4,4 per cento del 2007. Secondo il Ministro dell´Economia, Martin Bartenstein, con una disoccupazione al 3,4 per cento nel secondo trimestre 2008, si sarebbe raggiunto l´obiettivo della piena occupazione. Il Ministro ha, tuttavia, fatto notare che gli sviluppi successivi dipenderanno in gran parte dalla situazione economica che si verrà a creare in Germania e nei restanti Paesi vicini all´Austria. .  
   
   
FINANZIARIA 2009  
 
 Roma, 30 settembre 2008 - Una finanziaria per il 2009 snella, composta da soli tre articoli, è quella approvata dal Governo, nella riunione del Consiglio dei Ministri del 23 settembre scorso. Un provvedimento che, sostanzialmente, traduce in tabelle le norme già in vigore del decreto legge 112/2008, imposta per legge il regime di proroga di agevolazioni previdenziali e fiscali per alcuni settori, come la pesca, e prevede lo stanziamento dei fondi per il rinnovo dei contratti pubblici. "Si è realizzato l´impegno preso, una finanziaria fatta sostanzialmente entro luglio per tre anni con una discussione che in Parlamento sarà di principio e non di dettaglio essendo preclusi emendamenti o adattamenti" ha affermato il ministro dell´Economia Tremonti nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. Quest´anno non ci sarà dunque "quell´assalto alla diligenza che ha occupato per mesi e mesi ogni autunno il Parlamento e che ha portato a un deterioramento strutturale dei nostri conti pubblici" ha aggiunto il ministro Tremonti. La manovra comprende: il disegno di legge "finanziaria 2009"; il disegno di legge "bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011"; la Relazione previsionale e programmatica per l’anno 2009; la Nota di aggiornamento al Documento di programmazione e economica e finanziaria per gli anni 2009-2013. In sintesi, il provvedimento di bilancio riflette la finanziaria, e tutti e due riflettono il decreto legge n. 112/2008 senza modifiche. La nota di aggiornamento riflette, a sua volta, gli effetti della crisi economica in atto nel mondo, in Europa, in Italia e conseguentemente rettifica il Pil 2008 da 0,5 a 0,1; il Pil 2009 da 0,9 a 0,5. L’indebitamento, corretto per il ciclo in base ai criteri europei, resta invece sostanzialmente invariato. .  
   
   
FIRMATO A ROMA UN PROTOCOLLO D’INTESA TRA ABI ACQUISTI E CONFINDUSTRIA SERVIZI INNOVATIVI E TECNOLOGICI  
 
Roma, 30 settembre 2008 - Cresce la collaborazione tra le banche e le imprese che appartengono al settore del terziario avanzato e al mondo dell’Information and Communication Technology (Ict). Infatti, Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici e Abi Acquisti – il consorzio creato dall’Abi per sviluppare attività volte all’ottimizzazione dei processi di sourcing e procurement in banca e all’acquisizione sul mercato di un’ampia gamma di beni e servizi – hanno firmato a Roma un accordo per rafforzare il confronto ed il dialogo continuo tra il mondo bancario e quello imprenditoriale attraverso la realizzazione di una serie di azioni congiunte e progetti condivisi. In particolare, secondo quanto previsto dal protocollo d’intesa, Abi Acquisti e Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici lavoreranno insieme per: - favorire la standardizzazione della domanda di beni e servizi per razionalizzare l’offerta ed aumentare la competitività del settore; - rafforzare ulteriormente il dialogo tra il settore bancario ed il mondo delle imprese “tecnologiche” per realizzare una Business Community allargata alle banche; - identificare un programma di iniziative comuni per accrescere e assicurare la qualità, l’efficienza e l’efficacia dei processi nell’ambito del sourcing e del procurement bancario. Ulteriore obiettivo dell´accordo è orientare le aziende verso scelte coerenti con uno sviluppo sostenibile dando impulso a nuovi comportamenti, nell´ambito del green procurement e del green management, legati alla responsabilità sociale d’impresa . “Rafforzare la cooperazione tra banche ed imprese Ict – ha detto il Presidente di Abi Acquisti Edmondo Fontana – vuol dire accrescere i benefici reciproci ma anche creare nuove opportunità di sviluppo, contribuendo alla crescita complessiva dell’economia del Paese. In questa direzione, l’accordo firmato rappresenta un passo in avanti significativo”. Da parte sua Alberto Tripi, Presidente di Confindustria Servizi Innovativi e tecnologici, ha sottolineato il valore delle sinergie che il Protocollo potrà determinare tra le banche e le imprese associate. “In un momento di grande criticità – ha detto Tripi – sono positive tutte le iniziative che contribuiscono ad aumentare l’efficienza e a razionalizzare la spesa. Le imprese e le banche costituiscono un grande mercato dove l’offerta di beni e servizi standardizzati genera ricadute importanti sulla gestione e sui bilanci”. .  
   
   
BANCHE E IMPRENDITORI A CONFRONTO SUI MODELLI DI CREDITO «IN TOSCANA COSTRUITO UN SISTEMA CHE REGGE ANCHE IN QUESTA CRISI»  
 
Prato, 30 settembre 2008 - I motivi di preoccupazione non mancano, in una situazione che non può certamente prescindere da un contesto globale di difficoltà e di crisi degli strumenti finanziari, ma a fronte di tutto questo la Toscana pare avere qualche carta in più, perché negli anni più di altre realtà ha costruito un sistema del credito capace di reggere anche in fasi come queste. E´ stato questo il filo comune degli interventi che si sono succeduti nella tavola rotonda che, al Teatro Nuovo Magnolfi, il 25 settembre ha aperto la prima giornata di Economia al cubo, affrontando problemi e opportunità dei modelli di finanziamento a favore delle imprese. Stefano Aiazzi, del Monte dei Paschi di Siena, ha portato nel confronto la voce delle banche: "Sono stufo di sentire dire che le banche italiane prestano soldi solo a chi li ha. I soldi li prestano a chi ha progetti ed è in grado di restituirli. Le ! banche italiane stanno bene perché gli italiani sanno c! reare op portunità e progettare il loro futuro. E in Toscana, in particolare, abbiamo avuto una regione attenta, anticipatrice, che in momenti difficili ha saputo generare ripresa. Anche il sistema del credito sta facendo la sua parte". Anche Giovanni Ricciardi, di Fidi Toscana, ha sottolineato i risultati maturati nell´esperienza toscana: "In Toscana abbiamo consolidato un sistema bancario molto sensibile, che proprio in questo momento,in cui bisogna garantire il mantenimento delle posizioni, sta facendo la sua parte. Certo c´è un problema delle imprese, legato alle loro dimensioni e di conseguenza alle possibilità di accesso al credito, ma nel tempo siamo riusciti a costruire anche strumenti per fare fronte a tutto questo. Fidi Toscana, da parte sua, sta cercando di incidere anche in termini di aggregazione e di crescita dimensionale, con nuove forme di finanziamento, più flessibili". Importante è anche il ruolo dei fondi di ga! ranzia regionali, fondi a basso costo, se non gratuiti, che permettono di garantire fino all´80% del credito bancario. L´esperienza di un´impresa toscana che ha saputo crescere grazie a un adeguato accesso al credito è stata invece portata da Daniele Lombardelli, della Copaim, società nata nel 1977 come cooperativa sostenuta dai fondi per la disoccupazione giovanile, nel settore della gastronomia fresca legata alle produzioni di Orbetello, e col tempo diventata la seconda in Italia, con il 60% del fatturato esportato. "Tutto questo non sarebbe stato possibile senza l´intervento di garanzia di Fidi Toscana già nel 1978, senza il quale non ci sarebbero stati tutti i successivi sviluppi, e poi con i successivi interventi, anche di ingresso nel capitale. Non lo dico per piaggeria, ma le politiche regionali e gli strumenti messi a disposizione nel nostro caso hanno avuto ragione". .  
   
   
FINANZA, CREDITO E STRUMENTAZIONI ADEGUATE PER LE IMPRESE TOSCANE  
 
Prato, 30 settembre 2008 - Prato come esempio paradigmatico dello sviluppo industriale toscano. Per questo la scelta di farne la sede di Economia3, la quattro giorni sul futuro dell’economia che ha preso il via l 25 settembre , con la tavola rotonda su “Idee, business, imprese: nuovi modelli di finanziamento”, al Nuovo Teatro Magnolfi. Ad aprire gli interventi, i due assessori regionali Ambrogio Brenna (attività produttive) e Giuseppe Bertolucci (bilancio e finanze). «Prato – ha detto Brenna in apertura del suo intervento – è un sistema complesso che si sta riorganizzando e gettando nella mischia, ha radici qui e proiezioni internazionali. E’ necessario corroborare queste azioni con finanza, credito e strumentazioni adeguate. E in questo nuovo contesto, le piccole e medie imprese possono continuare a rappresentare il motore dell’economia regionale, a patto di fare! sistema». Ecco, questa è la chiave dello svilupp! o: il &l squo;distretto’. «Il Programma Regionale di Sviluppo 2006-2010 – ha ricordato Brenna – propone il concetto di ´Distretto Integrato Toscana´, come un complesso di azioni integrate. La creazione di un sistema a rete, che permetta di trasferire conoscenze e creare opportunità». L’assessore Brenna ha menzionato le linee di intervento previste dalla Regione a sostegno delle piccole e medie imprese: riorganizzazione, qualificazione e innovazione, da realizzarsi sia attraverso il rilancio degli investimenti delle imprese, sia con interventi di consolidamento finanziario, sia con adeguati supporti del contesto operativo. Gli assi prioritari di questi interventi, la costruzione di uno spazio regionale di ricerca e innovazione, il trasferimento tecnologico a favore delle imprese, l’internazionalizzazione e promozione del marketing territoriale, il sistema delle politiche industriali regionali. Gli ambiti settoriali in cui è previ! sta l’attuazione di questi progetti sono: moda, meccanica, nautica, ‘sistema casa’, chimica e farmaceutica, pietre ornamentali. «La Regione – ha aggiunto Brenna – ha avviato un’azione di riforma del sistema regionale delle garanzie già a partire dal 2005. Obiettivo, creare un sistema regionale di garanzia a rete, caratterizzato dalla presenza di pochi soggetti garanti con caratteristiche rispondenti ai requisiti di Basilea 2, per migliorare l’accesso al credito e favorire il rafforzamento della struttura finanziaria delle piccole e medie imprese. «L’intervento della Regione – ha sottolineato ancora Brenna – ha già conseguito risultati significativi, tra cui spicca la spinta e il sostegno finanziario alla nascita del nuovo Artigiancredito Toscano, che con le sue oltre 52. 000 imprese associate e i circa 100 milioni di patrimonio di vigilanza è divenuto uno dei maggiori confidi italian! i». Il Prse 2007-2010 prevede anche la creazione di! nuovi s trumenti finanziari in grado di sostenere processi di crescita e lo sviluppo di nuove opportunità delle imprese. Le risorse destinate a questi interventi ammontano a circa 80 milioni di euro. Gli interventi saranno la creazione di strumenti di garanzia per le Pmi, sostegno alla patrimonializzazione e all’evoluzione organizzativa dei Confidi, il fondo per la partecipazione al capitale di rischio delle Pmi (´Toscana Innovazione´), la costituzione di un fondo per prestiti e altri strumenti finanziari. Chiave di volta del sistema creditizio toscano, ha infine detto ancora Brenna, rimane Fidi Toscana. In apertura del suo intervento, l’assessore Bertolucci ha ricordato i dati della Banca Mondiale citati nel rapporto ´Fare Impresa´: tra 181 Paesi, l’Italia è collocata al 65° posto (dopo Slovenia, Namibia e Giamaica), e al 53° relativamente alla ´facilità di iniziare un’attività economica´ (dopo la Turchia). L’un! ico indicatore che ci vede tra i primi 30 classificati è la ´facilità con cui chiudere un’attività imprenditoriale´. «E’ evidente – ha osservato Bertolucci – che nel nostro paese c’è ancora molto da fare per attrarre capitali disponibili a realizzare investimenti, e quindi occupazione. Occorre fare il possibile per sostenere l’accesso al credito delle imprese, e tutti i soggetti sono chiamati a giocare la loro parte: imprese, banche, sistema regionale delle garanzie, enti locali del territorio. La Regione, da parte sua, con opportuni indirizzi di politica economica ha il compito di identificare e valutare gli interventi necessari per il rilancio dei settori in difficoltà e per l’ulteriore sviluppo delle produzioni di eccellenza presenti sul territorio toscano: da qui l’esigenza di disporre della collaborazione di un sistema bancario a forte radicamento locale». Bertolucci ha ! passato in rassegna le politiche regionali in tema di credito:! la coll aborazione con il sistema bancario (il Protocollo di intesa Regione-banche per le Pmi; il Protocollo di intesa generale Regione-banche); la collaborazione con le altre amministrazioni del territorio; il ruolo del sistema regionale delle garanzie; gli interventi di capitalizzazione mediante il ‘private equity’ (che fornisce risorse per sostenere gli investimenti aziendali, responsabilizzando l’imprenditore); le partecipazioni regionali come strumento per la realizzazione delle politiche di intervento della Regione. A conclusione del suo intervento, l’assessore Bertolucci ha fatto un accenno anche al federalismo fiscale, facendo riferimento all’esperienza americana dei tx credit bonds. «L’ente pubblico – ha chiarito – caratterizzato da una piena autonomia tributaria, potrebbe sfruttare anche la leva tributaria a sostegno dell’imprenditoria presente sul proprio territorio». .  
   
   
NEUROECONOMIA: QUANTE EMOZIONI NELLE SCELTE DELL’ECONOMIA SCIENZIATI E RICERCATORI A CONFRONTO SULLA NUOVA FRONTIERA DELLE NEUROSCIENZE  
 
 Prato, 30 settembre 2008 - La nuova frontiera si chiama neuroeconomia, è un territorio esplorato da centri di ricerca e da laboratori con tecnologie avanzate, ma i suoi risultati sono estremamente concreti e hanno a che vedere con i meccanismi con cui si decide in economia, per esempio per acquistare azioni, oppure per scegliere uno schema assicurativo. Di tutto questo hanno discusso il 26 settembre a Prato ricercatori e scienziati di diverse università italiane che si occupano di un tema che incrocia economia, scienze del comportamento, psicologia, neurologia. Con una consapevolezza che ormai ha sgretolato uno dei capisaldi su cui sono state costruite le teorie economiche classiche, da Adam Smith in poi: ovvero che le scelte in economia rispondano a criteri razionali, sulla base di comportamenti motivati dal puro interesse. «In realtà - ha spiegato Giuseppe Di Pellegrino dell´università di Bologna - le emozioni pesano e molto ed è questo che la neuroeconomia è chiamata a studiare». Un lavoro portato avanti anche con esperimenti sulla corteccia cerebrale e con tecniche come la risonanza magnetica per studiare le reazioni a determinati stimoli. «E´ il caso per esempio di un esperimento chiamato Ultimatum Game - ha chiarito Di Pellegrino - in cui una somma di denaro viene divisa e se chi riceve l´offerta rifiuta la somma viene persa da entrambi. Nell´economia classica il comportamento razionale è offrire il meno possibile, nella convinzione che l´offerta sarà comunque accettata, ma nella realtà si dovrà proporre almeno la metà, perché altrimenti la proposta sarà rifiutata: perché si tende a respingere un´offerta non equa, anche se questo significa comunque perdere». Meccanismi spiegati anche da un economista come Giorgio Coricelli che ha ricordato come l´obiettivo della neuroeconomia sia in effetti quello di comprendere i mercati e soprattutto di capire come l! e persone assumono le decisioni. Anche un Nobel per l´economia come Harry Markowitz, il massimo teorico delle dinamiche finanziarie, una volta ha dichiarato di aver scelto un investimento in base alle possibilità di "minimizzare il rimpianto". «La persona che più di tutti era capace di fare una scelta razionale ha fatto insomma una scelta emotiva». Ma proprio il rimpianto, e anzi la valutazione anticipata del rimpianto, ha spiegato l´economista, è alla base di molte scelte economiche. I tempi in cui una decisione deve essere presa sono tra l´altro molto importanti rispetto alla componente emotiva. Diversi esperimenti hanno dimostrato che sulle scelte veloci conta soprattutto l´aspettativa, il valore atteso, e che solo in un secondo tempo viene valutato il rischio. «Una componente temporale - ha concluso l´economista - che in certe circostante economiche come il trading on line può avere un effetto devastante». .  
   
   
ALESINA: "LA GLOBALIZZAZIONE NON È IL DIAVOLO" "L´AMERICA SI RIPRENDERÀ. SU ALITALIA SBAGLIA CHI DICE ITALIANITÀ A TUTTI I COSTI"  
 
 Prato, 30 settembre 2008 - "Difendere a tutti i costi l´italianità di una compagnia aerea, come anche di una banca, non ha alcun senso. E´ un obiettivo inutile. Abbiamo rinunciato alla moneta italiana, perchè dovrebbe essere così grave non avere più un´Alitalia italiana". E´ una delle poche incursioni sull´attualità nazionale del professor Alberto Alesina, economista che insegna all´Harvard University, il 26 settembre protagonista di una lunga lezione sulla globalizzazione al teatro Metastasio di Prato, nella seconda giornata del forum "Economia3" organizzato dalla Regione Toscana. "L´alitalia - spiega il professore - era un´azienda che doveva uscire dal mercato anni fa: avremmo fatto risparmiare soldi ai contribuenti. E la si doveva vendere al miglior acquirente, italiano o staniero non importa: evitando di creare posizioni di monopolio, ma mirando unic! amente a creare un sistema di collegamenti aerei in grado di f! unzionar e". Alitalia a parte - davanti ad oltre duecento persone, molti studenti, qualche insegnante e qualche imprenditore, protagonisti a loro volta di numerose domande - il professore parla della crisi finanziaria americana, quella di oggi e quella "molto diversa e più pesante" del 1929, difende il mercato e il capitalismo, "che è ancora vivo e vegeto", sostiene i vantaggi della globalizzazione, ne racconta la storia ed attacca chi vorrebbe invece un ritorno ad un intervento pesante dello Stato sui mercati e nell´economia. Tutti oggi hanno paura della crisi finanziaria americana. "Ma passerà - sottolinea ottimista Alesina - Magari ci vorranno due o tre anni. Magari il Pil americano perderà il 2 o 3% ogni anno. Ma gli Stati Uniti sono cresciuti negli ultimi lustri a ritmi sostenuti e tra qualche anno guarderemo a questa crisi solo come ad un brutto momento, oramai alle spalle". A meno che la politica non com! metta gli errori gravi che commise anche nel 1929: perchè, per il professore, "i problemi difficili hanno soluzioni facili, ma spesso si sbagliano le soluzioni". Nel 1929 la politica sbagliò tutto e il Pil perse il 30 per cento: fu ridotta la liquidità, il governo intervenne "nella contrattazione tra imprese e lavoratori", contro gli speculatori finanziari e istituendo dazi e tariffe. Sbagli del presidente Hoover, a cui Roosevelt dovette mettere una pezza. "Oggi - spiega Alesina - le banche centrali si sono comportate bene". La colpa della politica americana, per il professore, è stata però quella di aver sottovalutato ed anzi incentivato l´eccessivo indebitamento degli americani. "I regolatori o dormivano o avevano interesse a dormire" dice. Quanto all´intervento di Bush ("il minore dei mali in questo momento") "sarà costoso - aggiunge - ma alla fine funzionerà". E ! qui torna di nuovo a parlare dell´Italia. "Se il nostro p! aese &eg rave; in crisi non è colpa della globalizzazione o della Cina. La nostra stagnazione dura da dieci e più anni". La ricetta è specializzarsi nei settori dove ancora abbiamo maggiori vantaggi: più servizi e meno industria pesante, sopratutto se diventa più un fardello che un vantaggio. Una ricetta che potrebbe valere anche per il distretto laniero pratese. "Certo - sottolinea - le trasformazioni sono difficili e sta qui il ruolo dello Stato, che deve sostenere questi aggiustamenti". "Il problema - aggiunge - è che in Italia manca un adeguato stistema di sicurezza: spendiamo troppo nelle pensioni (ed andiamo in pensione troppo presto), ma investiamo poco sulle assicurazioni per la perdita del lavoro o sulla riqualificazione professionale". L´apertura al commercio internazionale rimane comunque un bene, conclude. Va combattuta l´illegalità, dice, ma altri paletti non vanno posti. Rimane il rischio de! lla globalizzazione delle crisi, dello sfruttamento intensivo delle risorse in certi paesi e della sicurezza sul lavoro in altri. "Ma per mangiare il dolce - sintetizza con una battuta - bisogna mangiare prima gli spinaci". La globalizzazione più recente, è la tesi del professore, ha ridotto le disuguaglianze tra paesi ricchi e paesi emergenti. Ne ha creato altre all´interno. E qui la risposta, sempre per Alesina, non può che essere nelle politiche fiscali: tasse più alte per i ricchi e più basse per i poveri. .  
   
   
ASSOCAMERESTERO, TIENE L’EXPORT ITALIANO COMPLESSIVO (+6,1%) E VERSO L’EUROPA (+4,2%). NEL PRIMO SEMESTRE 2008 CRESCITA DOPPIA SUI MERCATI EXTRA-EUROPEI RISPETTO A QUELLI DELL’UE (+8,3% CONTRO +4,4%)  
 
Roma, 30 settembre 2008 - Le performance delle nostre esportazioni nei primi sette mesi del 2008 rimangono ancora positive: il surplus verso l’Europa passa infatti da 4,5 miliardi di euro del periodo gennaio-luglio 2007 a 9,2 miliardi nel 2008; si riduce inoltre il deficit verso il resto del mondo dai 5,5 miliardi di euro dello scorso anno ai 5,1 miliardi del periodo più recente. Il confronto con i tassi di crescita dello stesso periodo 2007 rivela però segnali di rallentamento del trend positivo osservato finora: nei primi sette mesi del 2007 l’export verso i Paesi Ue cresceva al ritmo del 12,6% (a fronte del 4,2% del 2008), così come si dimezza la crescita delle vendite di prodotti italiani nel mondo (12,6% contro 6,1%). “Il miglioramento dei saldi della nostra bilancia commerciale deve molto alla forza del nostro made in Italy, che registra un attivo di 34,6 miliardi di euro sui mercati mondiali e di 12,5 miliardi circa su quelli europei – sottolinea Gaetano Fausto Esposito, direttore generale di Assocamerestero – emergono però alcuni elementi che destano forte attenzione in prospettiva, come l’indebolimento del clima di fiducia delle imprese manifatturiere, che prevedono un calo del fatturato export dovuto a fattori di costo e alla contrazione degli ordinativi esteri, collegato anche all’attuale situazione di incertezza economica e finanziaria internazionale”. Guardando ai dati relativi al primo semestre 2008, l’Italia si conferma comunque terzo Paese europeo per incremento dell’export complessivo (+5,9%), preceduta da Germania (+6,9%) e Spagna (+6,2%). A questo risultato contribuisce la buona capacità di tenuta dell’export italiano soprattutto sui mercati extra-europei, verso i quali le vendite di prodotti italiani sono aumentate dell’8,3% contro il +4,4% registrato verso i mercati dell’Ue a 27. È da valutare positivamente, per quanto riguarda i principali mercati europei, che nei primi sette mesi del 2008 la crescita delle esportazioni italiane in Germania e Francia (pari al 4,8% e al 4,7%), rispettivamente nostro primo e secondo mercato di sbocco, si mantiene superiore al dato medio registrato in Europa (+4,2%). .  
   
   
SEMINARIO “OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO NELLO STATO DEL MAHARASHTRA” OLTRE IL 17% DEGLI INVESTIMENTI ESTERI IN INDIA SI LOCALIZZA NELLO STATO DELLA CITTÀ DI MUMBAI. GRANDI OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE ITALIANE DEL SETTORE INFRASTRUTTURE PER GLI OLTRE 50 MILIARDI DI EURO DI INVESTIMENTI  
 
Roma, 30 settembre 2008 - In occasione della visita in Italia della delegazione istituzionale dello Stato del Maharashtra (India) guidata dall´On. Le Vilasrao Deshmukh, Governatore del Maharashtra e dall’On. Le Rana Jagjitsinh Patil, State Minister of Industries, Unioncamere e la Indo-italian Chamber of Commerce and Industry organizzano il Seminario su: “Opportunità di investimento nello Stato del Maharashtra”, per promuovere presso le imprese italiane le numerose e significative opportunità di investimento presenti nello Stato del Maharashtra, con riferimento sia ai tradizionali settori industriali, che a quelle derivanti dai piani di sviluppo infrastrutturale del subcontinente. Lo Stato del Maharashtra - la cui capitale, Mumbai, è l’indiscusso centro finanziario e commerciale dell´intero paese - è considerato la locomotiva industriale ed economica dell’India, nel quale si concentra circa il 20% degli investimenti industriali locali e verso cui si indirizza il 17% del totale degli investimenti esteri. Il Maharashtra ha inoltre sviluppato e rafforzato le proprie competenze e conoscenze in un ampio raggio di settori, quali: ingegneria, auto, agroalimentare, informatica, tecnologie per l’ambiente, bio-nanotecnologie. Qui è previsto, inoltre, un ricco piano di sviluppo infrastrutturale per oltre 50 Miliardi di Euro, di cui circa 35 miliardi nella sola città di Mumbai: in particolare nelle aree delle infrastrutture urbane, dei trasporti (strade, ferrovie, aeroporti), dei porti, dell’energia e delle telecomunicazioni. Le possibilità per le imprese italiane dunque sono enormi. In questo contesto il Sistema Camerale italiano nel suo complesso svolge un fondamentale ruolo di supporto grazie allo stretto e consolidato legame tra la propria rete di strutture presenti sul territorio italiano e la Indo-italian Chamber of Commerce and Industry, attiva in India da oltre 40 anni con una rete di uffici presenti in tutte le principali aree economiche del Paese. Seminario: “Opportunità di investimento nello Stato del Maharashtra” Martedì 30 settembre 2008, ore 10. 00 Unioncamere Sala Danilo Longhi, Piazza Sallustio, 21 - Roma .  
   
   
MILANO: GLI ITALIANI SCOMMETTONO LE SALE CRESCONO DEL 40%  
 
 Milano, 30 settembre 2008 - Superano quota 2. 200 le imprese italiane attive nel settore scommesse e gioco d’azzardo. In forte crescita le sale scommesse: +39,8% in un anno, passando da 475 a 664. Traina il centro sud (+27,9% il settore in Calabria, +21,3% in Lazio, +17,8% in Campania), a fronte di una tenuta o addirittura di un calo al nord (+4,6% in Piemonte, -2,8% in Lombardia, -13,2% in Veneto). La Campania guida la classifica nazionale con 436 attività. Tra le province prima è Napoli con 284 attività, seguita da Roma (161), Milano (110) e Bari (100). Piacenza (+75%) e Trapani (+54,5%) le province che crescono di più rispetto al 2007. Emerge da un’elaborazione Camera di Commercio di Milano su dati del registro imprese 2008 e 2007. .  
   
   
L’INDIA PUO’ ESSERE UN MERCATO INTERESSANTE PER I 44 DISTRETTI VENETI CHE CONTANO OLTRE 10 MILA AZIENDE  
 
Venezia, 30 settembre 2008 - Una delegazione indiana, guidata dal governatore del Maharashtra, Vilasrao Desmukh, ha incontrato ieri mattina a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, insieme ai delegati del mondo produttivo veneto. Una occasione importante per confermare la volontà della nostra regione di rafforzare ancora di più i rapporti socio economici avviati nello scorso anno, quando i Governi italiano e indiano hanno congiuntamente proclamato il 2007 anno dell’Italia in India. “I settori strategici di interesse reciproco su cui sviluppare una nuova collaborazione - ha detto l’assessore - sono le piccole e le medie imprese, l’ambiente, le nano e le bio tecnologie, la logistica con soprattutto i porti, la formazione. ” Un accordo di intenti è stato sottoscritto dal Centro estero delle camere di commercio venete, la Camera di commercio di Mahratta e la Indo italian chambre of commerce. Una ulteriore intesa è stata firmata da Veneto Agricoltura, dalla Mahratta chambre of commerce e dal National agricolture and food analysis andreserarch institute. Nel Veneto attualmente vi sono 44 distretti, con in rete 10 mila aziende: l’India può essere davvero un mercato interessante per l’economia veneta, con particolare attenzione allo scambio di know how e di tecnologie. Infine, va ricordato che la direzione regionale per la promozione economica e l’internazionalizzazione hanno organizzato nei mesi passati, e lo faranno anche in un futuro immediato, una serie di eventi di promozione sia economica che istituzionale del sistema veneto nella realtà indiana. .  
   
   
ITALIA-SERBIA: NORD EST, L’ESPERIENZA DEI DISTRETTI ITALIANI A FAVORE DELL’ECONOMIA SERBA. DA NOVI SAD, IN VOJVODINA, INTERESSANTI OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE ITALIANE. UN PROGETTO BILATERALE COORDINATO DA INFORMEST.  
 
Novi Sad, 30 settembre 2008. Cresce la collaborazione economica tra Italia e Serbia: l’esperienza dei distretti produttivi italiani viene ora messa a disposizione dello sviluppo economico della Serbia per favorire una governance integrata delle filiere di imprese del Paese balcanico. Tra le più importanti iniziative, una assistenza organizzativa e metodologica avviata a inizio 2008 attraverso il Progetto Gifip - messo in opera da Informest, quale soggetto attuatore attraverso l’ufficio di coordinamento di Novi Sad, per conto del Ministero dello Sviluppo Economico e della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia - per migliorare la competitività delle imprese serbe associate in cluster settoriali: software, agro-alimentare, alluminio, meccanica, ed agro-meccanica in particolare, calzature, legno – mobile e turismo termale, i settori produttivi serbi maggiormente coinvolti. “Nel quadro di un più vasto programma di cooperazione bilaterale fra il Dipartimento Politiche di Sviluppo e Coesione (Dps) del Ministero italiano ed il Ministero serbo dell’Economia e Sviluppo Regionale (Merr), - spiega Ugo Poli, responasabile del Progetto Gifip – abbiamo trasferito l’esperienza italiana dei distretti industriali e produttivi coinvolgendo istituzioni serbe e manager dei distretti serbi, proponendo buone pratiche italiane che creano valore aggiunto per le imprese attraverso strumenti di governance integrata fra pubblico e privato, che si sono molto diffusi negli ultimi anni. ” “Molto interessanti – spiega Pierluigi Bolla, Presidente di Informest - le opportunità per le imprese italiane: circa un terzo delle imprese serbe coinvolte nel progetto, infatti, si sono dichiarate interessate alla collaborazione economica con l’Italia per trovarvi nuovi partner investitori; il 40% guarda positivamente al nostro Paese per migliorare la quota di esportazione e per il sistema di organizzazione della produzione; il 15% è attratto dal design italiano, il 10% per la possibilità di realizzare investimenti comuni all’estero ed il 5% dichiara di essere interessato alla collaborazione economica con l’Italia per l’importazione”. “La messa a disposizione dell’esperienza italiana dei distretti – spiega ancora Bolla – aiuterà i distretti serbi a migliorare la loro produttività: sviluppando la sub-fornitura specializzata nelle diverse filiere produttive; rafforzando la collaborazione tra imprese nel territorio; aumentando la qualità dei servizi, quelli di certificazione in particolare; incoraggiando il rapporto con le istituzioni scientifiche; ed anche sviluppando strumenti di garanzia per l’accesso al credito radicati localmente”. “E’ una linea di vera e propria adozione di sistemi produttivi territoriali esteri da parte delle nostre realtà più dinamiche, che non a caso il Commercio Estero italiano ha recentemente indicato come priorità della nostra strategia verso i Balcani. ” – ha concluso il Presidente di Informest. Di tutto questo si è discusso ieri a Novi Sad nel corso della Conferenza Finale del Progetto Gifip, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni politiche ed economiche dei due Paesi, di una quindicina di distretti italiani di varie Regioni e di quasi tutti i trenta distretti serbi riconosciuti. .  
   
   
INCONTRO TRA REGIONE SARDEGNA E MINISTERO DELLE FINANZE POLACCO  
 
 Cagliari, 30 Settembre 2008 - Il Presidente della Regione, Renato Soru, ha incontrato questa mattina negli uffici della Presidenza, in viale Trento, una delegazione del Ministero alle Finanze del Governo della Polonia. La visita dell´esponente del Governo polacco si inserisce nell´ambito del progetto Twinning denominato "Il sistema di gestione dei bilanci dei Governi locali", finanziato dall´Unione Europea. Il progetto, che si sviluppa sotto forma di partenariato fra Italia e Polonia, ha come finalità lo scambio di informazioni ed esperienze nel settore della gestione e del controllo della finanza locale. "La visita di una delegazione di così alto livello del Governo polacco – ha detto il Presidente Soru - è per la Sardegna una ragione di legittima soddisfazione. A maggior ragione perché sono venuti per conoscere di prima mano la nostra esperienza di Regione a Statuto speciale nel rapporto con lo Stato, come difendiamo e allarghiamo gli spazi di autonomia, come abbiamo perseguito l´obiettivo di riequilibrare le entrate regionali, come gestiamo le nostre risorse e come stiamo realizzando il nostro federalismo interno, come cioè stiamo decentrando poteri e risorse agli enti locali". La Sardegna è stata individuata come esempio di buone pratiche per la capacità dimostrata di ridurre il disavanzo di bilancio, contenere le spese improduttive, orientare la spesa dalle partite correnti agli investimenti e dare corso, con la vertenza entrate, alla prima sperimentazione concreta di federalismo fiscale nel nostro Paese. Nel corso dell´incontro, al quale hanno partecipato accanto al Presidente Soru gli assessori della Programmazione Eliseo Secci e degli Affari Generali Massimo Dadea, sono stati affrontati i temi legati al federalismo fiscale, al federalismo interno, alla gestione dei bilanci e delle entrate in una regione a Statuto speciale, considerati dai delegati polacchi di estremo interesse. Previsto un incontro tecnico tra i dirigenti polacchi e quelli dell´assessorato della Programmazione per approfondire i temi trattati in mattinata. .  
   
   
NELLE MARCHE BUYERS CANADESI - LA VISITA A SEGUITO DELLE INIZIATIVE LEGATE ALLA GIORNATA DELLE MARCHE 2007.  
 
 Ancona, 30 Settembre 2008 13:10Avviata ieri la visita in regione da parte dei buyers canadesi interessati ai settori moda, calzature, mobile e agrindustria, che hanno approfondito la conoscenza della nostra regione in occasione della Giornata delle Marche 2007. Un evento che aveva avuto come protagonista la comunita` marchigiana in Canada, con attivita` promozionali del sistema economico marchigiano e delle opportunita` turistico culturali legate alla regione. Oggi, come seguito di quelle attivita`, presso la sede della Giunta regionale di via Gentile da Fabriano, e` stato organizzato un incontro istituzionale di benvenuto con la delegazione canadese. Vi hanno preso parte amministratori della Regione Marche, il presidente della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino, Alberto Drudi, l´amministratore di Sviluppo Marche Spa, Roberto Tontini, oltre a rappresentanti della Camera di Commercio italiana in Canada. Dopo il saluto sono stati organizzati tre workshop distinti, dedicati rispettivamente a mobile, moda-calzatura e agroindustria, in cui operatori marchigiani e canadesi hanno approfondito la reciproca conoscenza. La delegazione sara` nelle Marche fino al due ottobre prossimo. Fino a quella data sono previste visite in aziende dei distretti produttivi di tutte le province della regione, secondo veri e propri itinerari specifici dedicati a mobile, moda e agroalimentare. L´iniziativa fa seguito all´incoming di tour operators canadesi organizzata dalla Regione Marche dal 28 maggio al 2 giugno scorsi. Visita che vedra` in ottobre un bis, con altri operatori turistici del paese nord americano in arrivo nella nostra regione. La notevole presenza di marchigiani, di prima e seconda generazione, immigrati in Canada ´ circa 45mila - ha favorito e alimentato i rapporti con la terra d´origine, rapporti resi piu` vivaci con le celebrazioni della Giornata delle Marche 2007. Il Canada, ottava potenza mondiale, rappresenta per le Marche una grande opportunita` anche per la sua vicinanza con gli Stati Uniti. Mercati dall´elevato potere d´acquisto e interessati alle produzioni marchigiane di alta qualita`. Le produzioni marchigiane piu` esportate in Canada sono calzature e prodotti in pelle, prodotti chimici e farmaceutici, articoli in gomma e plastica, macchine e apparecchi meccanici, prodotti agroalimentari. In crescita arrivi e presenze di turisti canadesi verso le Marche (dal 2006 rispettivamente + 21,7% e + 51,5%) e per un loro ulteriore incremento e` in fase di trattativa la realizzazione di un collegamento Ancona ´ Montreal a partire dal 2009. .  
   
   
BASILICATA: FEDERALISMO FISCALE: SETTIMANA DECISIVA PER IL DDL  
 
Potenza, 30 settembre 2008 - E’ una settimana decisiva per la partenza del federalismo fiscale. Le Regioni hanno completato il lavoro comune sugli emendamenti e sono ora in attesa che il Governo convochi la Conferenza Unificata per esprimere il parere sul disegno di legge delega che poi tornerà all’esame del Consiglio dei Ministri per l’approvazione definitiva. Va avanti intanto il dialogo tra il Governo e gli enti locali che aspettano l’ultima versione del ddl da parte del ministro per la Semplificazione Normativa, Roberto Calderoli. E’ probabile che non venga inserita nel nuovo testo la richiesta emendativa delle Regioni di dimezzare i tempi di attuazione della riforma, riducendo da 24 a 12 mesi i tempi per giungere alla definizione de decreti legislativi C’ è, invece, la possibilità che il Governo accolga la richiesta che le Regioni all’unanimità hanno approvato per modificare l’articolo 20 del disegno di legge delega. L’emendamento approvato prevede che “a fronte dell’assegnazione di ulteriori nuove funzioni alle Regioni a Statuto speciale, così come alle Regioni a Statuto ordinario, rispettivamente le norme di attuazione e i decreti attuativi definiranno le modalità di finanziamento attraverso forme di compartecipazione a tributi erariali e alle accise”. Le Regioni hanno intanto richiesto un incontro urgente al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sugli aspetti collegati alla manovra finanziaria e al federalismo fiscale. L’incontro, dovrebbe avvenire prima della definitiva approvazione da parte del Governo del disegno di legge in materia di federalismo fiscale e molto probabilmente anche prima della Conferenza Unificata. L’obiettivo e’ quello di affrontare i temi del dialogo Governo-regioni, del confronto e della leale collaborazione tra livelli istituzionali. Nella lettera inviata a Berlusconi è stato posto un particolare accento “sul fabbisogno sanitario 2010-2011 con riferimento anche ai ticket, sulle politiche finanziate con il fondo per le aree sottoutilizzate, sul piano casa e più in generale sulle declinazioni del patto di stabilità interno in relazione ai fondi comunitari”. Le Regioni ritengono necessario, nell’ambito dell’iter di approvazione della Legge Finanziaria per il 2009, che su tali questioni fondamentali per lo sviluppo economico e sociale del Paese si possa riprendere un percorso comune di concertazione con il Governo, come aveva assicurato Berlusconi nell’ultimo incontro Governo-regioni a Palazzo Chigi avvenuto il 31 luglio. Risorse certe per le funzioni essenziali e definizione comune dei costi standard. Sono queste le priorità che stanno a cuore alle Regioni in merito al testo sul federalismo fiscale. Garanzie e certezze sui finanziamenti, sulla definizione comune dei livelli assistenziali di assistenza (Lea) e dei costi standard, sul fatto che in un sistema di federalismo fiscale tutti i cittadini abbiano servizi adeguati e si vedano riconosciuti gli stessi diritti. Le Regioni aspettano ora di essere convocate a Palazzo Chigi. .  
   
   
PREVIDENZA COMPLEMENTARE: IN VENETO OPERATIVI BANDI REGIONALI PER LAVORATORI E IMPRESE  
 
Venezia, 30 settembre 2008 . Sono operativi da ieri, e resteranno aperti fino al 12 novembre, i bandi di concorso pubblico regionale che mettono a disposizione contributi per la previdenza complementare di alcune categorie di lavoratori e a favore delle piccole e medie imprese del Veneto che si siano distinte nella diffusione della cultura previdenziale all’interno dell’azienda. I contributi sono a fondo perduto per le aziende, mentre vanno da 200 a 500 euro per i lavoratori. “La Regione del Veneto, prima tra le Regioni a statuto ordinario – fa rilevare l’assessore al bilancio Isi Coppola - ha affrontato il tema del futuro pensionistico dei suoi cittadini attraverso lo strumento della previdenza complementare, per assicurare un sistema di welfare regionale più solido e sicuro. Dopo un percorso di analisi e confronto sugli scenari della situazione di vita dei lavoratori al termine della loro attività, che ha visto il coinvolgimento attivo e il contributo delle parti sociali, è stata approvata una legge regionale (n. 10/2007) per sostenere la fase di avvio e di consolidamento della previdenza complementare nel Veneto”. I bandi in questione si riferiscono agli interventi previsti da questa legge regionale. Il primo bando è dedicato ai soggetti in congedo parentale durante lo scorso anno, ai lavoratori con contratti di lavoro caratterizzati da ridotti livelli di contribuzione previdenziale obbligatoria (co. Co. Co e contratti a progetto) e ai giovani lavoratori (assunti per la prima volta a partire dal 1996) iscritti ai fondi pensione. A queste categorie di lavoratori che, in condizioni di difficoltà oggettiva, non vedono immediati incentivi nell’adesione ai fondi pensione la Regione assicura un contributo per alimentare la futura rendita pensionistica integrativa. Il secondo bando prevede misure di sostegno finanziario alle piccole e medie realtà imprenditoriali che hanno contribuito, nel corso del 2007, a diffondere la cultura previdenziale, incentivando l’adesione dei propri dipendenti. In concomitanza con i bandi, per sensibilizzare i cittadini sul tema della previdenza complementare la Regione ha promosso anche una campagna informativa all’insegna dello slogan “Apri gli occhi sul tuo futuro. Pensa alla tua pensione, decidi adesso prima che sia troppo tardi”. Maggiori informazioni si possono trovare sul sito www. Regione. Veneto. It oppure telefonando a Veneto Lavoro (041/2919311). .  
   
   
SI È RIUNITO OGGI IL TAVOLO SULLE DINAMICHE DEI PREZZI IN PIEMONTE: ILLUSTRATI I DATI DELLA NEWSLETTER MENSILE “PIEMONTE PREZZI”  
 
Torino, 30 settembre 2008 - Si è riunito il 26 settembre, per la terza volta, presso la sede di Unioncamere Piemonte, il “Tavolo sulle Dinamiche dei Prezzi in Piemonte” composto, oltre che dalle Camere di commercio regionali, dai rappresentanti delle categorie quali consumatori, artigiani, commercianti, industriali, imprese bancarie, agricoltori e sindacati, oltre che dai rappresentanti di Regione Piemonte, Unione Province Piemontesi e Anci Piemonte. Alla seduta ha preso parte il presidente della Camera di commercio di Torino Alessandro Barberis e, per la prima volta, il Prefetto di Torino Paolo Padoin che ha assicurato il supporto della Prefettura al lavoro del Tavolo. Il “Tavolo sulle Dinamiche dei Prezzi in Piemonte” (nell’ambito delle attività connesse all’attuazione delle legge Finanziaria 2008 che ha attribuito alle Camere di commercio rilevanti funzioni per il monitoraggio delle dinamiche dei prezzi e di eventuali fenomeni speculativi) intende integrare le azioni dei Tavoli provinciali istituiti presso ciascuna Camera di commercio e rappresentare una sede di coordinamento dei dati sulla dinamica dei prezzi in Piemonte. Al fine di dotare il Tavolo di un impianto conoscitivo dettagliato che consenta sia di elaborare efficaci politiche di contenimento prezzi sia di sviluppare un’incisiva politica di trasparenza, il Tavolo ha analizzato la proposta di realizzare una newsletter mensile dedicata alle dinamiche dei prezzi a livello locale, approvandone la metodologia e adottandola come strumento conoscitivo a cui dare massima visibilità. “Il sistema camerale piemontese, tradizionalmente impegnato nell’osservazione dei fenomeni economici locali, contribuirà con la newsletter ‘Piemonte Prezzi’ alla crescita dell’informazione sulla dinamica dei prezzi e al consolidamento della cultura della trasparenza dei fenomeni legati all’inflazione e delle relative dinamiche. L’obiettivo è costituire un autorevole e periodico circuito informativo e di dibattito sull’andamento dei prezzi per un corretto funzionamento del mercato” dichiara Renato Viale, Presidente di Unioncamere Piemonte e Presidente del “Tavolo sulle Dinamiche dei Prezzi in Piemonte”. I dati in sintesi È in crescita, nel mese di agosto, il costo della vita in Piemonte. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) registra un aumento sia del tasso tendenziale, che raggiunge il 4,23%, sia di quello congiunturale, variazione che si attesta a +0,16%. In Piemonte, l’incremento del tasso tendenziale è dovuto, in particolare, all’impennata dei prezzi di alcuni capitoli di spesa, quali l’abitazione, l’acqua, l’energia elettrica e i combustibili, i trasporti e gli alimentari. L’analisi per capitoli di spesa mostra un generale aumento dei prezzi, ad eccezione della voce comunicazioni che segna una variazione tendenziale negativa (-4,20%). L’incremento più consistente rispetto all’anno precedente si registra proprio nei comparti più importanti: l’abitazione e i combustibili (+8,63%), i trasporti (+8,16%), gli alimentari e bevande analcoliche (+5,75%). A livello provinciale, gli aumenti più consistenti si registrano a Torino (+4,46%) e Alessandria (+4,26%), a fronte di una media regionale del +4,23%. Sono invece Vercelli (+3,31%) e Biella (3,36%) a mostrare variazioni meno intense. La newsletter: metodologia e formato In sole quattro pagine, la newsletter riclassifica i dati grezzi Istat creando una serie mensile regionale dell’indice Nic (indice dei prezzi al consumo nazionale dell’intera collettività), con dettagli di 12 distinte categorie (alimentari, trasporti, ristoranti, abitazione, abbigliamento, mobili, salute, ricreazione, bevande, comunicazioni, istruzione, altro) e per ogni singola provincia. Le variazioni dei prezzi vengono diffuse sia in un’ottica congiunturale (differenza rispetto al periodo precedente) che tendenziale (stesso periodo dell’anno precedente). Inoltre, i dati consentono di calcolare il tasso d’inflazione acquisito, cioè quello che si registrerebbe se l’indice dei prezzi al consumo rimanesse, nella restante parte dell’anno, allo stesso livello del mese considerato. Un’analisi di questo tipo attualmente non esiste a livello piemontese. .  
   
   
VENETO: FINANZIATO CON UN MILIONE DI EURO IL BANDO PER LA PROMOZIONE DELLE IMPRESE CHE FANNO EXPORT  
 
Venezia, 30 settembre 2008 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, ha approvato il bando per la promozione delle piccole e delle medie imprese che operano all’estero, stanziando un finanziamento di un milione di euro. Le domande per poter accedere alle risorse dovranno essere presentate entro trenta giorni dalla data di pubblicazione del bando sul bollettino ufficiale regionale e tra i criteri adottati per la selezione dei progetti particolare sensibilità sarà data alla capacità delle imprese venete di consorziarsi. Per l’assessore “grande attenzione” è stata riservata in questo nuovo bando proprio alle iniziative che mettono in rete più aziende perchè “l’economia globale chiede oggi, sempre più spesso, di agire in sinergia e di fare gioco di squadra. ” Per l’assessore sono i mercati esteri “la fonte” della ripresa economica della nostra Regione e dell’intero Paese: la nostra rimane la prima regione italiana per apertura commerciale agli scambi internazionali e per propensione all’export che, misurata dal rapporto tra valore delle esportazioni e pil regionale, è del 33,3 per cento. Le due massime sfide che attendono il Veneto, e che non devono trovare impreparata la Regione, sono l’alta specializzazione del personale e l’innovazione tecnologica. “La Regione del Veneto ha fatto la sua parte, al Governo di Roma - ha concluso l’assessore - chiediamo invece di garantirci a fronte di minori trasferimenti almeno una maggiore autonomia di spesa. ” .  
   
   
‘PARADISE IS OVER’: LA CREATIVITÀ ALLA RICERCA DI NUOVI SPAZI MODA, EDITORIA, MUSICA: SETTORI CHIAVE NEL PIENO DELLA TRASFORMAZIONE  
 
Prato, 30 settembre 2008 - Creatività o creazione? Ammesso che il cambimento lessicale possa avere importanza un dato è certo: nei settori trainanti della moda, dell´editoria libraria e della musica stiamo assistendo a trasformazioni così rilevanti e veloci da rendere indispensabile una ridefinizione dei rapporti tra produzione, distribuzione e consumo. E più nello specifico, pensando alla situazione italiana, ineludibile sembra ormai uno scatto di innovazione, di coraggio, un risveglio da "allori" veri o presunti. Questa l´indacazione scaturita il 27 settembre dal dibattito sul tema "L´industria della creatività" che si è svolto al Centro Pecci di Prato, sotto la garbata e acuta conduzione del sociologo Carlo Sorrentino. Hanno accettato lo stimolante confronto sei esperti dei tre settori scelti per la loro importanza socio-economica (l´industria c! ulturale rappresenta oggi in Italia oltre il 9% del Pil): Paola Borrio ne (Università di Torino) e Linda Loppa (Polimoda Firenze) per la moda, Peppino Ortoleva (Mediasfera-università di Torino) e Piero Attanasio (Associazione italiana editori) per l´editoria, Giovanni Cordoni (Mediasfera) e Carlo Antonelli (Rolling Stone) per la musica. A chiudere l´incontro Stefano Rolando (Iulm Milano). Moda Il 5% dell´occupazione nazionale è impiegata nel settore. «Tradizione di qualità, rapporto con il territorio, formazione professionale - ha detto Paola Borrione - sono i punti di forza in Italia. Garantire la successione generazionali, favorire i giovani talenti, combattere i mercati illegali potenziare distribuzione, infrastrutture e logistica sono le priorità». «Il paradiso è finito - ha avvertito però Linda Loppa - la moda italiana ha bisogno di tornare alle basi di partenza, di poter contare su città stimolanti, sull´innovazione, sull´interazione ! con l´architettura, il disegn. Non deve isolarsi nei musei ma partecipare a processi interattivi, là dove accadono cose e si costruiscono tessuti creativi». Libri Il sistema libro va in rete e non perde di importanza ma cambia. Lo afferma Peppino Ortoleva: «L´informatizzazione ha fluidificato i processi tecnici e culturali, ha cambiato il ciclo di vita del libro. Ha prodotto l´esternalizzazione dei servizi, la nascita di una impresa culturale polivalente piccola per dimensioni, con problemi di solidità economica. La modificazione delle abitudini di dire molti libri per tutti». Musica La sequenza dello sviluppo è questa: dischi, Cd, internet, telefonia mobile. E poi si torna al vinile e alla centralità dell´attività concertistica. «Grande fase di transizione - commenta Giovanni Cordono - con mutamenti radicali nella produzione, nei consumi, nella geografia del m! ercato. Più flessibili le etichette indipendenti, rispe! tto alle Major che detengono il 70% del mercato 175». «Dobbiamo ancora vedere le conseguenze culturali che il lavoro della rete produrrà con la deindustrializzazione dei formati - aggiunge Antonelli - Ma intanto nella rete la gente si è riappropriata di un patrimonio e i musicisti possono fare il loro mestiere ora che si sono spezzati i cancelli e gli imbuti creati dall´industria discografica». Le istituzioni? «Il precedente governo aveva messo un gruppo intorno a un tavolo per parlare di cultura e creatività. Ora ci hanno messo una pietra sopra». Non usa mezzi termini Stefano Rolando, che tira le (forzatamente) provvisorie conclusioni. L´italia, al settimo posto nel mondo per brand secondo gli analisti anglosassoni, resta un bel giardino più che un laboratorio di creatività. «Le istituzioni, attardate nel campanilismo che non produce competizione, stentano a trovare modalità di governo - conclude Rol! ando - le università non praticano l´integrazione disciplinare ma l´esplosione delle cattedre, la classe dirigente ha bisogno di rinnovarsi». «Paradise is over"» conclude davvero Antonell, bisogna darsi da fare. .  
   
   
WORKSHOP SULLE STRATEGIE DI TEST INTEGRATI PER REACH  
 
 Bruxelles, 30 settembre 2008 - Il 17 novembre si terrà a Bruxelles, in Belgio, un workshop sulle strategie di test integrati per Reach ("Registration, evaluation, authorisation and restriction of chemicals"), organizzato da Osiris, un progetto finanziato dal Sesto programma quadro (6°Pq). Il workshop fornirà alle parti interessate una conoscenza approfondita delle strategie di test integrati relative a Reach. Esperti del mondo dell´industria, dell´università e del governo presenteranno i metodi di test disponibili e spiegheranno come possono essere applicati in Reach. I pro e contro degli approcci adottati dalla squadra di Reach sono aperti alla discussione. Allo stesso tempo, il workshop è progettato per offrire una panoramica dei risultati preliminari di Osiris e dei suoi contributi al processo di caratterizzazione e di valutazione del rischio. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Osiris-reach. Eu/ .  
   
   
A.MERLONI: INCONTRO REGIONE-SINDACATI  
 
Ancona, 30 Settembre 2008 - Il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca ha incontrato ieri i segretari regionali di Cgil-cisl-uil Gianni Venturi, Stefano Mastrovincenzo, Graziano Fioretti, per fare il punto sulla situazione della crisi dell´A. Merloni e del distretto fabrianese. Regione e Sindacati chiedono l´immediata definizione e presentazione del piano industriale aziendale: necessita` indifferibile, per il rispetto degli impegni ripetutamente assunti dall´Azienda e mai onorati, per l´aggravamento della situazione legata all´indotto e allo svolgimento dei cicli produttivi. Regione e Sindacati, di fronte alla necessita` di individuare nuove prospettive in tempi rapidi e certi, sollecitano l´adozione da parte dell´Azienda di tutte le misure utili al fine di salvaguardare le prospettive industriali e occupazionali del territorio: lavoro e la coesione del territorio: tra queste misure l´attivazione della ´legge Marzano´, capace di offrire significativi benefici per il sostegno al reddito dei lavoratori e per il rilancio delle attivita` sociali ed economiche del territorio. L´applicazione di tale normativa, inoltre, potrebbe essere facilitata ed estesa con una integrazione in sede di conversione del Dl 134/08 (decreto Alitalia), ad esempio prevedendo che la disciplina di intervento riguardi non solo le imprese operanti nel settore dei servizi pubblici essenziali bensi` anche situazioni di difficolta` del ´made in Italy´. La Regione Marche ha chiesto al Governo centrale di rafforzare le tutele anche per i lavoratori dell´indotto, con la previsione di un fondo adeguato di ammortizzatori sociali in deroga per le esigenze delle piccole imprese del distretto, che andrebbe ad aggiungersi a quello gia` operante ed attivato dalla Regione. Questi temi, cosi` come altri punti dell´accordo di programma proposto, sara` al centro dell´attenzione dell´incontro istituzionale tra il Ministro Claudio Scajola ed i Presidenti delle Regioni Marche Spacca, Umbria Lorenzetti ed Emilia-romagna Errani, che si svolgera` mercoledi` prossimo 1 ottobre a Roma, presso il Ministero allo Sviluppo Economico. . .  
   
   
L’ERGONOMIA AIUTA LA COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA OGGI PRESENTAZIONE DEI RISULTATI DEL PROGETTO DI AREA SCIENCE PARK REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DEL PROF. ANTONIO DAL MONTE  
 
Trieste, 30 settembre 2008 - Sviluppare la competitività della produzione industriale del Friuli Venezia Giulia attraverso soluzioni innovative in grado di migliorare la qualità della vita, la sicurezza, il comfort, l’efficienza e l’efficacia del lavoro. È stato questo l’obiettivo del Progetto Ergonomia Fvg, l’iniziativa di Area Science Park per stimolare lo sviluppo di nuove idee progettuali in numerosi settori produttivi regionali. L’iniziativa si inquadra nell’ambito della strategia di Area, volta ad offrire il supporto di competenze di eccellenza ai massimi livelli, per lo sviluppo di progetti di innovazione in impresa. Il Progetto si è avvalso delle competenze e dell’esperienza di uno di maggiori esperti internazionali del settore, il prof. Antonio Dal Monte, noto al grande pubblico per diverse innovazioni in svariate discipline sportive, tra le quali l’invenzione delle ruote lenticolari che contribuirono al record dell’ora di ciclismo su pista di Francesco Moser e, più di recente, per essere stato commentatore scientifico televisivo delle olimpiadi di Pechino. Grazie all’esperienza del prof. Dal Monte, le imprese del Friuli Venezia Giulia hanno potuto infatti disporre di spunti, idee e linee guida utili a migliorare i processi produttivi e a realizzare prodotti maggiormente orientati a principi quali comodità, comfort, benessere. I risultati ottenuti in poco più di un anno di lavoro, che saranno presentati domani alle 17. 00 in un convegno presso il Catas a San Giovani al Natisone, sono interessanti ed eloquenti. Sono state 25 le aziende coinvolte e 36 i prodotti esaminati per modifiche e miglioramenti ergonomici ma, soprattutto, sono stati concretamente realizzati 20 interventi che hanno portato a 18 innovazioni di prodotto, 5 brevetti attualmente in fase di deposito, un marchio registrato e una nuova impresa avviata. “Il Progetto Ergonomia è una costola dell’Iniziativa Domotica Fvg – sintetizza il presidente di Area Science Park, Giancarlo Michellone - nata per favorire la ricerca, lo sviluppo e la diffusione di sistemi domotici, con particolare attenzione alla loro usabilità e accessibilità. La filosofia del Progetto Ergonomia, grazie al contributo fondamentale di un esperto di fama mondiale come il prof. Dal Monte, ha avuto l’obiettivo di coniugare la competitività, principalmente delle imprese del settore arredo, ma non solo, con stile, design ed ergonomia. Anzi, direi, di rafforzare la competitività delle aziende attraverso questi elementi, fortemente innovativi e caratterizzanti del prodotto. I risultati fin qui ottenuti sono molto positivi e ci incoraggiano, se il tessuto imprenditoriale risponderà positivamente, a rilanciare il progetto anche per il futuro” Alcuni esempi di quanto realizzato sono il miglior biglietto da visita del progetto. La Valcucine spa, azienda che propone prodotti ad alto contenuto tecnologico, aveva da tempo l’idea di realizzare un concept si sedia fortemente attento all’ergonomia e al comfort. L’analisi e i suggerimenti di Dal Monte hanno consentito di ottenere una seduta in legno, con un’attenta curvatura dello schienale, soprattutto in corrispondenza della zona lombare, e dalle originali vaschette in materiale ”gommoso”, che consentono un più confortevole alloggiamento delle ossa ischio- pubiche. Altro caso è quello della Did srl, specializzata nella produzione di un’ampia gamma di “braccia ergonomiche” per il sostegno e la movimentazione di schermi, lampade e vassoi strumentali nel settore dentistico. Con il contributo del Progetto Ergonomia, si è giunti alla realizzazione di un’innovativa pedana anti-fatica per la gestione del “pacchetto paziente e strumentazione”, tenendo presenti, tra l’altro, i movimenti, le rotazioni e le angolazioni naturali del piede. Infine l’avvio di una nuova impresa, nata dall’idea di un giovane progettista di siti Web con una forte passione per il legno e con un sogno nel cassetto: realizzare una seduta, basata sui concetti di comfort ed eco design, rivolta alle persone che trascorrono svariate ore al giorno davanti ad un pc. Partendo da un prototipo iniziale, grazie al prof. Dal Monte, è stato fatto un lavoro graduale per migliorare diversi aspetti inerenti le caratteristiche della seduta: sistema basculante, curve del cuscino di seduta e dello schienale, migliori e più corrette dimensioni del poggia-piedi ecc. L’esito conclusivo sono stati un brevetto, un marchio e la nascita di una nuova azienda per la produzione di questa nuova sedia ergonomica da ufficio. Quadro sintetico dei risultati del Progetto Ergonomia Fvg: 25 aziende incontrate separatamente; 36 prodotti esaminati per modifiche e miglioramenti ergonomici: 20 interventi di innovazione avviati con i seguenti risultati; 18 innovazioni di prodotto realizzate; 5 brevetti in fase di deposito; 1 marchio registrato; 1 nuova impresa avviata. Stima delle probabili ricadute ( fornite dalle imprese che hanno partecipato all’iniziativa): un incremento del fatturato di circa il 6% pari a 4. 765. 800 €; un incremento degli occupati di oltre il 3% pari a 11 nuovi posti di lavoro. Investimenti, previsti dalle imprese, per lo sviluppo di progetti di innovazione a seguito della partecipazione a Ergonomia Fvg: per acquisizione macchinari, impianti e attrezzature: 256. 000 €; per consulenze e servizi reali: 135. 000 €; per sviluppo di nuovi prodotti: 160. 000 €. .  
   
   
VERBANO CUSIO OSSOLA: IL COMMERCIO ESTERO NELLA PROVINCIA DEL VCO  
 
 Baveno, 30 settembre 2008 - Nel primo semestre del 2008 l’interscambio provinciale del Verbano Cusio Ossola ha registrato esportazioni di merci per circa 365 milioni di euro. Rispetto ai 329 milioni di euro registrati nei primi sei mesi del 2007, si registra pertanto una crescita del 10,9%. Con circa 153 milioni di euro di prodotto esportato si conferma, quale attività leader per le vendite all´estero, il settore metalli in cui sono compresi i casalinghi, che rappresentano una produzione tipica delle aziende distrettuali della provincia. Le esportazioni di questo comparto, che da solo accorpa il 42% delle esportazioni del territorio sono in aumento dell´8% rispetto allo stesso periodo del 2007 (passando da 141 a 153 milioni di euro), e di quasi il 50% rispetto al 2006 (dato fisso a 102 milioni di euro). Il secondo posto nella graduatoria delle esportazioni distinte per gruppi merceologici spetta al comparto “Prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali" con un valore di 70,6 milioni di euro (54,8 milioni nel primo semestre del 2007), in crescita del 28,7%. Tra le esportazioni provinciali, occupa una posizione di rilievo anche il settore delle “Macchine e apparecchi meccanici” (12,2% sul totale) con 44 milioni di euro di esportazioni. I comparti "gomma e plastica" e "minerali non metalliferi", con un fatturato rispettivamente pari a circa 32 e 24 milioni di euro, rappresentano il 9% e il 6,6% del totale delle esportazioni. Le esportazioni di entrambi i settori tornano ad essere positive, dopo il calo registrato lo scorso anno: +40% per “gomma e plastica” e +11,6% per “minerali non metalliferi”. Nel primo semestre di quest´anno le aree geografiche nelle quali è maggiore l’interscambio con la nostra provincia si confermano essere quelle dell’Unione Europea, (intendendo Ue a 27 membri) che rappresenta il 70% dei mercati di blocco delle nostre merci con 257 milioni di export (231 milioni nello stesso periodo del 2007, con un aumento dell´11%). Il Vco esporta principalmente in Germania (16,3%, quasi il 40% in più rispetto al primo semestre dell´anno scorso), Francia (14%) e Spagna e Regno Unito (5%). Tra i Paesi non appartenenti all’Unione Europea, grazie alla vicinanza geografica, il Verbano Cusio Ossola esporta in Svizzera per il 14,8%, per un valore totale che passa da 36 milioni di euro nel 2006 a 54 milioni di euro di quest´anno (+51%). Da notare come le esportazioni verso i paesi asiatici, che rappresentano circa il 5% del totale siamo in aumento rispetto al primo semestre del 2007 (+23%). Per quanto riguarda le esportazioni in Cina la nostra provincia ottiene una crescita dell´export, rispetto al primo semestre del 2007, del 5%, rispetto al boom verificatosi dal 2006, in cui l´export era fisso a 2,2 milioni di euro. L’import Del Vco Importazioni sostanzialmente in linea rispetto al primo semestre del nuovo anno: –0,18% rispetto allo stesso periodo del 2007. Al primo posto per le importazioni è confermato il settore chimico per un totale di 78 milioni di euro, in leggera diminuzione rispetto al 2007 (-2%). Tale comparto rappresenta il 32% delle importazioni totali. Seguono il settore dei metalli e prodotti in metallo (26% del totale) con una flessione del 19% e il settore alimentare (15% del totale), con un aumento del 2% rispetto al primo semestre dello scorso anno. I paesi dai quali la nostra provincia acquista prodotti sono per il 72% del totale europei (Eu a 27) e principalmente Francia (15%), Germania e Belgio (8%), Paesi Bassi (6%) e Spagna e Regno Unito (circa 2% del totale). Il dato totale delle importazioni nei paesi extra Ue risulti in aumento del 4%. Si evidenzia l´aumento delle importazioni dall’America (3,5% del totale), +35% rispetto allo stesso periodo del 2007 e dall’Asia (9% del totale) che segna + 46% rispetto al periodo aprile- giugno 2007. In crescita anche i prodotti “made in China” che rappresentano quasi l´8% delle nostre importazioni e risultano in crescita (+55%) rispetto allo stesso periodo del 2007, passando da 18,7 a quasi 29 ml/€. Focus Sulla Russia L´export dei prodotti “made in Vco” in Russia si può definire in crescita a partire già dal 2004. Considerando anche le oscillazioni trimestrali, il dato che si ottiene è sempre superiore ed in costante crescita rispetto a quello iniziale, dopo il picco avuto nel secondo trimestre dello scorso anno (2,4 miliono di euro). Ma cosa esportiamo in Russia? Per la totalità prodotti trasformati e manufatti: 3,5 milioni di euro è il dato del primo semestre 2008 che è sostanzialmente in linea con quello dello scorso anno. Dei 3,5 milioni di euro, quasi la metà si riferiesce all´export di macchine e apparecchi meccanici, che registrano un incremento pari quasi al 40% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, passando da 1,2 a 1,7 ml/€. Seguono le esportazioni di prodotti chimici, dei metalli e prodotti in metallo (rispettivamente 15% e 13% del totale), in calo rispetto al 2007. Nel primo semestre del 2008 non si sono verificati movimenti di importazione dalla Russia. .  
   
   
ITALIA–KENYA. MORATTI: “EXPO IMPORTANTE VOLANO DI SVILUPPO PER CAPITALE UMANO KENYA”  
 
Milano, 30 settembre 2008 - “Gli accordi di cooperazione che la Città di Milano e il Kenya stringeranno in vista di Expo 2015, sosterranno il progetto di sviluppo economico e sociale di lungo periodo “Vision 2030”, varato dal governo di Nairobi per arrivare a una crescita economica del 10% annuo nel proprio Paese”. Sono state le parole del Sindaco di Milano Letizia Moratti, che ieri mattina ha partecipato al convegno: Milano verso il 2015, “Sviluppo dei rapporti economici tra il Kenya e la Lombardia”. “Questa giornata – ha sottolineato Letizia Moratti - è un importante momento di conoscenza reciproca, una tappa nuova nel processo di costruzione dei nostri rapporti e della nostra collaborazione. L’expo è un grande contenitore all’interno del quale il Kenya può raccogliere quello che vuole”. Il Sindaco ha ricordato che “Il bando da 10 milioni del Comune per il co-finanziamento delle rimesse degli immigrati in favore di iniziative imprenditoriali, alimenterà in Kenya un progetto per la prevenzione dell´Hiv tra i bambini . Vi è poi un impegno per i recupero dei giovani che vivono negli slums. Nel settore agricolo, invece, gli aiuti riguardano la fornitura di mezzi e fertilizzanti e lo scambio di know-how nel settore dell’allevamento”. Expo già da ora si traduce in progetti concreti. Siamo pronti – ha detto Letizia Moratti – a collaborare su tutti i progetti che il Kenya ritiene utili, dal microcredito, uno strumento efficace per aiutare i Paesi in via di sviluppo, alla Borsa Telematica Agroalimentare, per promuovere i prodotti di nicchia che altrimenti farebbero fatica ad essere inseriti sul mercato”. “Nel 2007 – ha spiegato il Sindaco - le esportazioni milanesi verso il Kenya si sono attestate intorno ai 21,3 milioni di euro e le importazioni dal Kenya intorno ai 3,177 milioni di euro. Sono dati che parlano del reciproco impegno nel rafforzare i legami che ci uniscono. Nel 2007 l’Italia rappresentava il terzo mercato turistico per il Kenya. Abbiamo così deciso di partecipare alle iniziative per il suo rilancio”. “In questo contesto – ha proseguito la Moratti - si inserisce la manifestazione Il Kenya a Milano: un’iniziativa di marketing territoriale organizzata in collaborazione con il Comune di Milano e la Regione Lombardia. E sempre in questo stesso contesto s’inseriscono anche i percorsi di formazione particolarmente qualificata nel campo del turismo”. “Un altro aspetto importante –ha concluso il Sindaco – è che abbiamo destinato borse di studio e master a giovani kenioti, così come altri spazi analoghi sono offerti dal progetto “Laboratorio” promosso dalla Maison Romeo Gigli. Attraverso questa iniziativa viene offerta la possibilità a 6 giovani e talentuosi designer di lavorare a Milano”. “Nella formazione – ha detto il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia per le Relazioni internazionali Robi Ronza – si sviluppa un sistema nel quale la Regione è totalmente insieme al Comune, nel sostenere iniziative e forme di incentivi per i giovani in difficoltà”. .  
   
   
IMMIGRAZIONE: BANDO PER CORSI DI ITALIANO PER EXTRACOMUNITARI IN SICILIA  
 
Palermo, 30 settembre 2008 - Il servizio Emigrazione dell´assessorato regionale al Lavoro ha predisposto un bando per il finanziamento di progetti di diffusione della lingua italiana tra gli immigrati extracomunitari. L´avviso è già sul sito internet dell´assessorato (www. Regione. Sicilia. It/lavoro) e sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana. Possono presentare i progetti gli organismi pubblici e privati iscritti nel Registro delle associazioni e degli enti che svolgono attività a favore degli immigrati, istituito presso la Direzione generale Immigrazione della Regione. Il bando è stato predisposto in linea con quanto previsto dall´Accordo di programma per la diffusione della lingua italiana a cittadini extracomunitari, firmato lo scorso 18 dicembre tra la Regione e il Ministero della Solidarietà sociale, con l´obiettivo di favorire la piena integrazione degli immigrati nella società. I progetti dovranno essere spediti al servizio Emigrazione dell´assessorato al Lavoro entro 15 giorni dalla pubblicazione del bando sulla Gazzetta ufficiale della Regione. .  
   
   
IMMIGRAZIONE: IN VENETO CORSI PER DIFFUSIONE CONOSCENZA LINGUA ITALIANA  
 
Venezia, 30 settembre 2008 - Per la diffusione della conoscenza della lingua italiana tra gli stranieri regolari del Veneto nei giorni scorsi la giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore ai flussi migratori Oscar De Bona, il testo della convenzione con l’Ufficio Scolastico Regionale del Ministero dell’Istruzione per l’attivazione di corsi che riguarderanno non solo l’apprendimento della lingua, ma anche elementi di educazione civica e di cultura italiana. Si tratta di cicli di lezioni che saranno impartite nelle scuole statali del Veneto, che la Regione sosterrà con un finanziamento di 312 mila euro. “Per i cittadini extracomunitari regolarmente presenti nel Veneto – sottolinea lo stesso De Bona - è fondamentale conoscere la lingua italiana per avere facilità d’integrazione. Possedere la padronanza del linguaggio significa infatti avere migliori rapporti con le istituzioni, maggiori possibilità di socializzazione e più sicurezza sui luoghi di lavoro. Conoscere regole, usi e lingua della terra che li accoglie significa in definitiva promuovere la qualità della vita per gli immigrati e le loro famiglie”. .  
   
   
PIACENZA: CRESCIUTE LE ESPORTAZIONI NEL 1° SEMESTRE DEL 2008  
 
Piacenza, 30 settembre 2008 - E’ in crescita –rispetto al primo semestre del 2007 – il valore delle merci che da Piacenza -nel primo semestre del 2008- hanno preso la strada degli Stati esteri. L’incremento in termini percentuali è del 15,2% che equivale ad un valore aggiuntivo -sul primo semestre 2007- di merci esportate per circa 200 milioni di euro; complessivamente da gennaio a giugno 2008 sono stati esportati prodotti per 1. 245. 985. 177 euro. Anche le importazioni hanno visto un’accelerazione rispetto al primo stralcio del 2007: sono passate da 1. 068. 149. 199 euro a 1. 339. 303. 319 euro, con un aumento del 25,4%. Il dato piacentino testimonia una buona vitalità del sistema economico locale; a livello nazionale infatti l’export è cresciuto del 5,9% e l’import del 5,6%. Il risultato sul fronte esportazioni è positivo anche per le città confinanti, fatta eccezione per Cremona che – nel periodo in esame- ha ridotto le vendite oltre i confini nazionali del 3,4%. Dal lato acquisti, il dato che si discosta da un andamento generalmente in crescita è quello di Parma che ha diminuito le importazioni del primo semestre 2008 dell’11,2% rispetto al primo semestre 2007. Il 60% dei prodotti esportati da Piacenza si indirizza verso un Paese europeo, il 19% si muove verso l’Asia, il 10% circa verso il continente americano e un 9% circa verso quello africano. Per quanto riguarda gli approvvigionamenti acquistiamo il 66% dei prodotti in Europa, il 23% in Asia (con una riduzione però dai Paesi più ad est, Cina e Giappone in primis), il 6% circa dall’America ed un 4% scarso dall’Africa. Tra i primi dieci Paesi per valore delle importazioni 7 sono europei e solo 3 extraeuropei (Giappone, Cina e Stati Uniti), dal lato export sono 6 i Paesi europei nella lista dei primi 10 e salgono a 4 gli extra europei (Stati Uniti, Egitto, Arabia Saudita e Qatar). Come si può osservare Francia e Germania rappresentano i partners d’elezione delle imprese piacentine. I prodotti dell’industria raccordiera sono risultati in assoluto quelli più esportati nel corso del primo semestre del 2008 (per 175 milioni di euro), seguiti dalle macchine per la produzione di energia meccanica (144 milioni di euro) e da altre macchine per impieghi speciali (133 milioni di euro). Preparati e conserve di frutta e di ortaggi sono al quattordicesimo posto nell’elenco dei prodotti più venduti e al 19° posto si trovano la carne ed i prodotti a base di carne. Sia gli uni che gli altri hanno visto un aumento del valore venduto tra il giugno 2007 ed il giugno 2008. In testa ai prodotti più acquistati figurano invece gli autoveicoli (221 milioni di euro), i mobili e i cicli e motocicli (116 milioni di euro per ciascun gruppo). Abbiamo poi importato pesce per 77 milioni di euro e carne per 54 milioni di euro. Per il settore agroalimentare preso nel suo complesso il primo semestre del 2008 non ha dato un riscontro particolarmente positivo: le esportazioni sono calate dell’1,9% rispetto al primo semestre 2007. Si amplia quindi ulteriormente la forbice tra acquisti (per 151 milioni di euro) e vendite (55,8 milioni di euro). Il settore metalmeccanico, vero fulcro del commercio estero piacentino, ha invece ottenuto buone performances (+23,8% le macchine ed apparecchi meccanici e +22,1% per i metalli e prodotti in metallo). .  
   
   
API: BANCHE, PORTE CHIUSE ALLE IMPRESE DEL SALOTTO  
 
 Potenza, 30 settembre 2008 - “Tutto il rispetto possibile per i dipendenti dell’Alitalia e per la compagnia aerea, ma le imprese e i lavoratori del distretto del mobile imbottito meritano un’identica attenzione da parte del Governo e delle banche”. Con queste parole il presidente dell’Api disapprova il calo di interesse verso la vertenza del salotto, ma soprattutto critica l’atteggiamento di totale chiusura del sistema bancario locale nei confronti delle imprese del comparto del mobile imbottito. Per questo motivo Nunzio Olivieri ha chiesto l’intervento del governatore della Banca d’Italia Mario Draghi e del direttore della filiale di Potenza Occhinegro, del presidente dell’Abi Faissola e del prefetto di Matera Monteleone. “La questione della crisi del distretto del mobile imbottito dell’area murgiana, che comprende cioè i territori delle regioni Basilicata e Puglia, ha assunto dimensioni tali da costituire un problema di ordine sociale, oltre che strettamente imprenditoriale”, scrive Olivieri nella sua lettera, evidenziando che “l’atteggiamento di chiusura delle banche non è solo verso le aziende in difficoltà, ma anche verso le realtà imprenditoriali sane, che mantengono le proprie fette di mercato estero e che, per il solo fatto di appartenere ad un settore in crisi, si vedono dall’oggi al domani – ex abrupto – chiudere le porte dagli istituti di credito”. “In particolare – precisa il presidente dell’Api - le banche del territorio stanno revocando gli affidamenti e non concedono più l’anticipo fatture, un contratto bancario indispensabile per operare nel settore, creando scompiglio nei rapporti con i fornitori”. In conclusione, Olivieri chiede un comportamento più collaborativo e più responsabile da parte degli istituti di credito locali. .  
   
   
PAVIA, INDUSTRIA 2015: PROGETTI DI INNOVAZIONE INDUSTRIALE  
 
Pavia, 30 settembre 2008 - Una giornata dedicata a Industria 2015 e alle prospettive future: l’Università di Pavia organizza mercoledì 1 ottobre, alle ore 15 in Aula Magna, un incontro su “Industria 2015: progetti di innovazione industriale”, un’occasione per presentare a ricercatori, imprese e investitori il disegno di legge sulla nuova politica industriale, che si propone di stabilire le linee strategiche per lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo italiano. Si tratta di progetti di intervento organico, che mirano a favorire lo sviluppo di una specifica tipologia di prodotti e servizi ad alto contenuto di innovazione in aree strategiche, quali efficienza energetica, mobilità sostenibile, nuove tecnologie per la vita, nuove tecnologie per il Made in Italy, tecnologie innovative per i beni culturali. La giornata informativa si propone l’obiettivo di approfondire le tematiche legate ai Progetti di Innovazione Industriale, al fine di stimolare nuove sinergie tra la Comunità Scientifica e l’Industria. All’incontro interverranno il Prof . Vito Svelto (Membro gruppo di lavoro per la redazione del Bando Energia), il Prof. Ezio Andreta (Commissario Agenzia Nazionale per l’Innovazione) e il Prof. Adriano De Maio (Presidente Irer-istituto Regionale di Ricerca della Lombardia). .  
   
   
INCONTRI TRA OPERATORI ALLA CONVENTION MONDIALE DI RIMINI  
 
 Rimini, 30 settembre 2008 – E’ attivo da il sito web della Xvii convention mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (Ccie) in programma alla Fiera di Rimini dall’11 al 15 ottobre. Su www. Ccierimini2008. It gli operatori possono trovare tutte le informazioni sul programma e le finestre d’iscrizione agli incontri personalizzati con i delegati delle varie aree geopolitiche in cui le Ccie sono presenti (Nafta, Mercosur, Paesi del Patto Andino, Europa, Asia, Mediterraneo, Sudafrica e Oceania). Ai lavori della convention parteciperà, tra gli altri, una delegazione del governo composta dal ministro degli Esteri Franco Frattini con il sottosegretario Adolfo Urso e il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola con il sottosegretario Enzo Scotti. Tra i protagonisti, inoltre, numerosi rappresentanti del mondo camerale e dell’imprenditoria nazionale, regionale e locale. Globalizzazione, sviluppo e sostenibilità sono le tre sfide strategiche per il futuro del Paese al centro della Convention che, come noto, è organizzata dalla Camera di Commercio di Rimini con Assocamerestero e in collaborazione con Unioncamere e Rimini Fiera. Ecco i temi delle sessioni di dibattito aperte al pubblico. Lunedì 13 ottobre: al mattino I sessione: Competitività, Made in Italy e nuove politiche per l´internazionalizzazione delle imprese; al pomeriggio Ii sessione: L´osservatorio delle Ccie sulle imprese italiane nello scenario internazionale: Focus sul Mercato Nordamericano e Iii sessione: Turismo Congressuale: fattore di progresso e di economia dei Territori. L’intera giornata di martedì 14 ottobre sarà invece dedicata agli incontri bilaterali tra singoli operatori e delegati Ccie. E’ un’occasione unica ed irripetibile in particolare per le aziende di Rimini che possono ricevere consigli, informazioni e contatti preziosi per i loro business internazionali: sarà infatti possibile incontrare individualmente delegati da ben 48 diversi paesi del mondo. .  
   
   
INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE DISABILI. LE LINEE GUIDA PER LE PROVINCE MARCHIGIANE, L´ASUR, GLI ENTI LOCALI .  
 
 Ancona, 30 settembre 2008 - Favorire l´integrazione sociale e migliorare la qualita` di vita delle persone disabili attraverso l´inserimento nel mondo del lavoro. E´ il principale obiettivo che si pone il provvedimento adottato nella seduta di ieri dalla giunta regionale e che fissa gli indirizzi per le Province, le zone Asur e gli Enti locali, relativamente all´integrazione nel mondo del lavoro di persone disabili. Le linee guida, in particolare, oltre ad individuare le finalita` e gli obiettivi, riportano i vari percorsi operativi finalizzati all´inserimento lavorativo, partendo dagli stage in azienda per disabili che ancora frequentano la scuola superiore, proseguendo con le borse lavoro socio-assistenziale e di pre-inserimento lavorativo; con il tirocinio formativo e di orientamento; con le convenzioni. Un´innovazione importante riguarda le figure dell´operatore della mediazione e del tutor, indispensabili per seguire un concreto processo di inserimento e mantenimento al lavoro. ´Questo documento molto approfondito e complesso ´ evidenzia l´assessore regionale alla Formazione ´Lavoro, Ugo Ascoli ´ nasce da lontano, da quando nella legge regionale 2 del 2005 e` stato dedicato un´ intero capitolo all´integrazione lavorativa dei disabili. L´atto di oggi rappresenta quindi un´ulteriore applicazione dei principi che hanno ispirato quella normativa. Ed e` il frutto di un lavoro interdisciplinare e concertato, durato circa due anni, che e` stato condotto in collaborazione con gli assessorati alle Politiche sociali e alla Salute e con l´apporto di un gruppo di lavoro che ha visto l´impegno di referenti dei Ciof, dell´Unita` multidisciplinari dell´eta` adulta, dei servizi Lavoro delle Province, degli operatori sanitari dell´Asur, degli ambiti sociali, dei medici legali e molti altri soggetti. Esperti che sono stati coinvolti per garantire l´ottimizzazione dei risultati, semplificare gli adempimenti a persone che hanno gia` molti problemi e dare risposte a bisogni concreti. ´ Relativamente a ciascun percorso sono stati indicati tutte le varie fasi evidenziando, per ciascuna, anche l´ente competente, gli eventuali altri enti che collaborano, i tempi, la documentazione, eventuali finanziamenti, ecc. Le linee guida prevedono anche la costituzione, presso ciascun Centro per l´Impiego l´Orientamento e la Formazione, di un´equipe di lavoro integrata che provvede a: - compiere gli adempimenti specifici previsti per un inserimento mirato con riferimento alla ricerca di aziende disponibili all´inserimento lavorativo in tutte le sue forme, idonee alla collocazione delle singole persone con disabilita` inserite in borsa lavoro o tirocinio; - monitorare l´andamento complessivo del progetto anche attraverso l´analisi dell´incrocio domanda/offerta, ne evidenzia eventuali criticita`, propone e attua eventuali interventi correttivi. Nel Piano annuale del lavoro sono state previste apposite risorse per finanziare un corso di formazione per le specifiche figure del mediatore e del tutor, risorse in parte garantite anche dal Servizio Politiche Sociali per il tutor che affianca il disabile collocato in borsa lavoro. Allegato alla linee guida, e` stato predisposto un protocollo di intesa tipo tra Ciof, ambito sociale e Zona per la definizione di percorsi integrati finalizzati al recupero sociale e all´integrazione lavorativa di persone con disabilita` fisica, intellettiva, psichiatrica e sensoriale. Insieme alle linee guida, anche un vademecum informativo per le famiglie, dove potranno trovare in dettaglio i benefici assistenziali riconosciuti agli invalidi civili, ai ciechi e ai sordi con la spiegazione per la compilazione della domanda e dei destinatari. .  
   
   
SETTIMANA MONDIALE DELL´ALLATTAMENTO AL SENO: 10 ANNI 10 PASSI L´IMPEGNO DEL PIEMONTE PER UNA REGIONE AMICA DI MAMMA E BAMBINO  
 
Torino, 30 Settembre 2008 - In occasione della Settimana mondiale dell’allattamento al seno, che vede quest’anno nel sostegno alle mamme il suo principale obiettivo, il gruppo di lavoro regionale appositamente costruito ha presentato ieri agli operatori e ai volontari, presso il Centro Incontri in corso Stati Uniti a Torino, i risultati delle attività svolte in questo ambito, all’interno del più ampio progetto “Promozione, protezione e sostegno dell’allattamento al seno”, che ha preso il via nel 1998. “L’attuale organizzazione dei servizi – ha affermato Eleonora Artesio, assessore alla tutela della salute e sanità, durante l’apertura dei lavori – è sicuramente di qualità ed è l’espressione del grande impegno congiunto di operatori e istituzioni. Come in tutti gli aspetti che interessano la salute degli individui, anche in questo ambito è importante che le buone pratiche vengano consolidate e rese stabili, generando così la continuità necessaria a garantire i servizi. In questa direzione la Regione ha, da un lato, formalizzato il sostegno e il potenziamento dell’allattamento al seno attraverso una specifica delibera, dall’altro, ha inserito questo obiettivo tra quelli che ogni azienda sanitaria deve raggiungere”. Il dato principale fra gli indicatori di risultato riguarda la percentuale di madri che hanno scelto di allattare al seno in modo esclusivo, cresciuta dal 39,3 % del 1999 al 63,3% del 2007. L’aumento è stato determinato da una maggiore informazione delle mamme, dalla diminuzione dell’uso di soluzione glucosata e latte artificiale in aggiunta a quello materno da parte del personale sanitario, che svolge costantemente un lavoro di counseling e dalla diffusione del rooming-in (la degenza, cioè, di madre e figlio nella stessa stanza), condizione essenziale per la poppata a richiesta. “Per potenziare questa percentuale – ha proseguito Artesio – abbiamo redatto delle linee guida, che riguardano il completamento della formazione capillare degli operatori a contatto con mamma e bambino, la diffusione delle banche del latte e l’attivazione dei punti di sostegno all’allattamento nei consultori in collaborazione con i pediatri di libera scelta. Il rapporto di continuità tra ospedale e territorio è il punto cruciale per garantire l’efficacia del percorso”. Le azioni individuate dal gruppo di lavoro per migliorare la qualità del sostegno alle mamme che allattano al seno sono numerose, dal miglioramento dei servizi offerti dai consultori – con un orario di apertura prolungato e la possibilità di avere counselling telefonico -, dall’offerta di mediazione culturale per tutte le donne straniere che partoriscono in Piemonte (il 20% nel 2007) al potenziamento della comunicazione, non soltanto tra ospedale e territorio, ma anche con la mamma, al fine di favorire la conoscenza dei servizi. Nel 2008, inoltre, ha preso il via, in provincia di Torino, una prima esperienza di formazione di alcune mamme, destinate alla gestione di gruppi di auto-aiuto, soluzione economica e scientificamente efficace a garantire un sostegno costante. .  
   
   
IMMIGRAZIONE, LE DONNE PIÙ A RISCHIO DISOCCUPAZIONE IL DATO È IL RISULTATO DI UNA RICERCA DELL’IRPET PRESENTATA ALLA MONASH UNIVERSITY  
 
Prato, 30 settembre 2008 - Sono soprattutto le donne immigrate ad essere esposte al rischio, sia di rimanere senza lavoro che di trovarne. E una delle conclusioni più interessanti emerse, il 27 settembre, dalla tavola rotonda ‘Economia e immigrazione: oltre i luoghi comuni’ che si è tenuta alla Monash University nell’ambito della terza giornata di ‘Economia³ - Europa, business, cultura’, a Prato. Politiche migratorie consapevoli che permettano l´incontro tra domanda e offerta sul mercato del lavoro non necessariamente informale (quindi irregolare), più equa distribuzione del reddito onde evitare fenomeni di sfruttamento, maggiore attenzione ai bisogni locali e nazionali nella programmazione dei flussi in entrata, che vanno definiti non soltanto in funzione economica. Queste le altre conclusioni segnalate durante il mini-convegno. Michele Beudò dell! ’Irpet ha concentrato l´analisi su due aspetti interessa! nti. Da un lato la funzione di riequilibrio dell’offerta sulla domanda di lavoro. Beudò ha evidenziato, per il quinquennio 2000-2005, il crollo della popolazione toscana nella fascia d´età 15-64 anni: meno 53 mila unità circa contro l´aumento di oltre 80 mila unità provenienti dall´estero. Il tutto a vantaggio soprattutto dei settori economici meno ´ambiti´ dalla manodopera autoctona: edilizia, industria leggera, basso terziario, agricoltura e turismo stagionale. Dall´altro come gli stranieri in Italia da almeno 3 anni hanno maggiori probabilità di trovare lavoro e di non restare a spasso "ma non è una probabilità così elevata come si potrebbe pensare - ha spiegato - Sono soprattutto le donne immigrate ad essere esposte al rischio maggiore sia di rimanere senza lavoro che di trovarne". In particolare per la donna italiana la probabilità di restare disoccupata sarebbe, secondo la ricerca Irpet, del 10%. Pe! r quelle straniere salirebbe a oltre il 25%. L´impatto dell´immigrazione su altri settori, come ad esempio sulle rimesse o sul contributo al fisco, è stato al centro dell´intervento di Elena Cappellini, anche lei ricercatrice Irpet. «Gli stranieri - ha ricordato - non sono soltanto lavoratori ma anche consumatori, risparmiatori, contribuenti». Ad esempio per quanto concerne le rimesse,nel 2006 i milioni di euro inviati da lavoratori immigrati ´toscani´ ai propri paesi d´origine sono stati circa il 9% rispetto al totale nazionale, pari a circa 375 milioni di euro. Il contributo ad esempio della comunità pratese è stato di circa 84 milioni di euro. La necessità di migliorare gli strumenti finanziari per limitare le rimesse ´informali´, evitando così il rischio di riciclaggi poco chiari di denaro, è stata una delle esigenze avanzate. Per quanto invece riguarda il contributo fiscale degli stranieri lo studio ha sottolin! eato il ruolo degli stranieri: il saldo al 2004 è a fav! ore di q uesti, con oltre 2800 euro annui contro i 2716 degli ´italiani´. La proiezione al 2030 ribalterebbe il quadro: 1472 euro annui degli stranieri contro i 2220 italiani. L´intervento di Alfonso Rosolia, dell’Ufficio Studi della Banca d’Italia, ha messo in evidenza i motivi dell’attratività italiana verso i migranti (soprattutto la ‘vecchiaia’ della popolazione autoctona e la conseguente domanda di servizi alla persona), della scarsa ‘qualità’ dei flussi stessi (in termini di grado di istruzione) rispetto ad altri paesi europei (in particolare Germania a Regno Unito) rapportata al rendimento ottenibile (quindi molti migranti preferiscono altre mete perché a parità di condizioni generali i salari sono più alti). Le note positive riguardano l’allargamento delle opportunità per ampi segmenti della popolazione, in particolare donne e lavoratori più istruiti, ed i maggiori investimen! ti da parte di tante imprese. Un dato interessante evidenziato «è la proiezione al 2050: circa un terzo della popolazione italiana avrà origine straniera, avvicinandosi al dato attuale di paesi con una tradizione migratoria già consolidata, come ad esempio gli Usa», ha spiegato Rosolia. Una breve analisi dell’immigrazione in Italia è stata al centro dell’intervento di Corrado Bonifazi, ricercatore dell’Irpps (Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali) il quale si è soffermato soprattutto sulla divisione dell’Italia in 2 tronconi: quella dei distretti industriali, dove il fenomeno è elevatissimo, e quella delle aree meridionali e periferiche. Il dato più rilevante sono gli oltre 2 milioni di famiglie che si rivolgono al lavoro di ‘cura’, domanda per la quasi totalità soddisfatta da lavoratori stranieri. «In realtà l’effetto dell&! rsquo;irrigidimento delle politiche migratorie sul mercato del! lavoro è stato più formale che sostanziale, anche perché poi chi governa a livello locale deve considerare quelli che sono i bisogni effettivi», ha osservato Bonifazi. La conclusione della tavola rotonda è stata affidata a Udo Enwereuzor del Cospe che ha presentato i risultati di due ricerche: una sulla discriminazione (direttA e indiretta) nei confronti degli immigrati al momento della ricerca di lavoro e una sull´accesso ai servizi bancari. Nel primo caso il tasso più alto spetterebbe all´Italia: 41% contro il 37% dell´Olanda, il 36% della Spagna, il 33% del Belgio e il 19% della Germania. Nel secondo caso (lo studio è stato condotto in Toscana ed Emilia Romagna) è risultato che l´interesse verso i lavoratori stranieri è maggiore da parte delle banche più piccole (popolari e credito cooperativo), che il 65% degli interpellati ha un conto corrente, che il 30% non ha rapporti con istituti di credito e c! he 10 imprenditori stranieri su 20 non hanno ottenuto credito, lo hanno ottenuto a una cifra minore rispetto alla richiesta o a condizioni più onerose. .  
   
   
BOLZANO.CORSO SUGLI STRUMENTI CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE ED AI MINORI  
 
Bolzano, 30 settembre 2008 - Sono aperte le iscrizioni al corso “Esame degli strumenti di intervento contro la violenza a donne e minori alla luce delle nuove misure legislative come il Piano di azione nazionale contro la violenza alle donne” che si svolgerà martedì 28 e mercoledì 29 ottobre, dalle ore 9. 00 alle ore 12. 30 e dalle 15. 00 alle 18. 30, presso il Centro di formazione “Haus der Familie - Casa della famiglia”, Lichtenstern 1/7, a Soprabolzano. Il corso è rivolto a personale che per diversi settori di competenza entra in contatto con la problematica della violenza in famiglia in generale e della violenza contro donne e minori, in particolare operatrici delle Case delle Donne e dei Centri Antiviolenza, assistenti sociali, educatrici/tori dei servizi di assistenza sociale e pedagogica di base dei Distretti sociali delle Comunità Comprensoriali e dell’Azienda Servizi Sociali di Bolzano, educatori/trici delle comunità socio-pedagogiche per minori, psicologhe/gi dei Servizi psicologici e dei Consultori familiari, medici, infermieri/e, ostetriche, assistenti sanitarie, pedagogiste/i, operatori/trici e volontari/e del settore sociale, sanitario e scolastico-formativo pubblico, privato e/o convenzionato. Il corso sarà tenuto da Marcella Pirrone, avvocata libera professionista a Bolzano e socia consulente legale della Casa delle Donne di Merano, Docente di “Diritto penale” presso la Libera Università di Bolzano, Facoltà Scienze della Formazione, Corso di laurea in Servizio Sociale. Il corso riporterà un quadro sistematico e aggiornato di tutti gli strumenti, legislativi, giudiziali e altro, di contrasto e intervento. Si analizzeranno norme già esistenti da anni (ad esempio la legge di allontanamento), leggi nuove (ad esempio i piani di azione nazionale contro la violenza) e leggi annunciate (stalking), analizzandone la reale e potenziale portata alla luce di una casistica tipica. Saranno approfondite situazioni concrete portate dai partecipanti al corso per individuare attraverso un lavoro condiviso le migliori strategie di intervento a vantaggio delle persone coinvolte, fornendo informazioni su servizi esistenti in particolare sul territorio sudtirolese. Il corso sarà tenuto in italiano ma ciascun partecipante potrà esprimersi in lingua italiana o tedesca a piacere. Per ulteriori ifnromazioni ed iscrizioni gli interessati possono rivolgersi direttamente al Servizio Sviluppo Personale, assistente sociale Maria Minacapilli-baumgartner, maria. Minacapilli@provincia. Bz. It; Tel. 0471 418225, Fax. 0471 418229. .  
   
   
"L´INNOVAZIONE DETTA IL FUTURO DEL DISTRETTO PRETESE" LA "SFIDA" CINESE E GLI ESEMPI EUROPEI DI DIVERSIFICAZIONE  
 
Prato, 30 settembre 2008 - - "Noi non abbiamo paura dei cinesi!". La professoressa Luciana Lazzeretti (Università di Firenze) suona la carica. E lo fa da una "cattedra" popolata da sole donne, economiste, imprenditrici, designer che al Centro Pecci di Prato, il l27 settembre hanno discusso di creatività in relazione alla situazione dei distretti industriali, quello pratese per primo. Evocata ripetutamente negli interventi ed analizzata nelle sue caratteristiche competitive da un´altra docente, Gabi Dei Ottati, la comunità cinese, con la sua capacità di rispondere a prezzi contenuti alle esigenze della "instant fashion", ha fatto da sfondo a un confronto che ha messo in luce in modo costruttivo le possibilità del distretto pratese di percorrere strade innovative e di qualità. Prendendo spunto, ad esempio, da alcune esperienze maturate altrove e descritte dalla profesoressa Lisa De Propris, dell´Unive! rsità di Birmingham: "Alcune imprese come quelle del ramo della gioielleria - ha spiegato - hanno scelto la strada del prodotto di nicchia e ad alto valore aggiunto. Altri distretti, come quello dell´auto, una volta chiusa la Rover hanno trasformato le attività manifatturiere in imprese di alta tecnologia per la progettazione di prototipi di auto avveniristici, con l´aiuto e il sostegno delle tre università locali. Infine altri rami produttivi in difficoltà, come quello della ceramica da tavola di alta qualità, si sono cercati sul mercato un´altra domanda, quella delle componentistica ad alta tecnologie per l´utilizzazione nei settori dell´auto, dell´aerospazio, della medicina". Una creatività, dunque, "multifuzionale" per rompere una specializzazione perdente e cercare nuove e più forti vie di uscita. Il design, ha aggiunto Francesca Tosi, dell´Università di Firenze, rappresenta in questo senso un ottimo esempio di "cross fertilisation", di approccio t! rasversale per la qualità e l´innovazione. Del resto le imprese pratesi hanno dimostrato di saperlo e poterlo fare, ha chiosato Daniela Toccafondi, di Pratofutura, da quando, dopo il primo boom del dopoguerra, hanno portato la produzione dal settore laniero ad altre tipologie. "Prima o poi - ha però aggiunto - la aziende cinesi che oggi operano nel nostro territorio proveranno a uscire dalla fascia bassa in cui operano oggi, mentre le aziende che operano in Cina metteranno ancora di più a frutto le ricerche che le multinazionali stanno conducendo in quel paese e la formazione di alta qualità che le università stanno impartendo ai giovani". Per cui niente paura, ma tanto lavoro da fare, questo sì. .  
   
   
BOLZANO: L´8 OTTOBRE RELAZIONI CON IL SERVIZIO DONNA A NOVA LEVANTE E MALLES  
 
Bolzano, 30 settembre 2008 - Mercoledì 8 ottobre 2008, a Nova Levante vi sarà una relazione "Cosa ci rivela il linguaggio dei corpi" e a Malles la relazione "Diritto ereditario spiegato da donna a donna". Gli incontri, in lingua tedesca, sono organizzati su iniziativa del Servizio Donna della Provincia. L´ingresso è libero a tutte le persone interessate. "Cosa ci rivela il linguaggio dei corpi" è il titolo della relazione che la giornalista Nina Schröder terrà, in lingua tedesca, a Nova Levante mercoledì 8 ottobre 2008 alle ore 19. 30, presso la Sala Parrocchiale. Nel corso della serata si parlerà delle differenze fra ideali corporei femminili e maschili e come il linguaggio dei nostri corpi abbia sempre a che fare anche con sesso e potere. "Diritto ereditario spiegato da donna a donna" è, invece il titolo della relazione, in lingua tedesca, che sarà tenuta dall´avvocatessa Marion Brugnara nell´ambito del suo intervento mercoledì 8 ottobre, 2008, alle ore 20. 00, presso la Biblioteca a Malles. Saranno spiegati i principali concetti di diritto ereditario e spiegato a che cosa le donne devono fare particolare attenzione in casi concreti. Entrambi gli incontri sono organizzati dal Servizio Donna della Provincia in collaborazione con associazioni locali. L´ingresso è aperto a tutte le persone interessate .