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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Maggio 2007
EUROPA: MIGLIORANO DISOCCUPAZIONE E CONTI PUBBLICI PUBBLICATE LE PREVISIONI ECONOMICHE DI PRIMAVERA  
 
 Bruxelles, 8 maggio 2007 - Secondo le previsioni di primavera della Commissione, l´economia dell´Unione europea crescerà del 2,9% nel 2007 e del 2,7% nel 2008 (rispettivamente del 2,6% e 2,5%, nella zona euro) a fronte di solidi investimenti e di consumi privati più consistenti. Tali livelli di crescita implicano una revisione al rialzo pari a ½ punto percentuale nel 2007 rispetto alle previsioni di autunno per entrambi i settori esaminati. L´ue dovrebbe riuscire a creare complessivamente quasi 9 milioni di nuovi posti di lavoro nel periodo 2006-2008, di cui 6 milioni nella sola area dell´euro. Un tale risultato contribuirà a ridurre la disoccupazione nell´Ue a meno del 7% nel 2008 (rispetto all´8¾% del 2005). Le finanze pubbliche continueranno a migliorare grazie alla ripresa economica: si prevede che il disavanzo delle amministrazioni pubbliche si attesterà a circa l´1% nella zona euro e nell´intera Ue – un livello che non si registrava da molti anni. L´inflazione dovrebbe rimanere contenuta, sebbene si prospetti una leggera ripresa dell´inflazione di fondo nel periodo esaminato, imputabile al nuovo rincaro dei prezzi petroliferi e alla ripresa congiunturale. "L´unione europea e la zona euro mantengono un ritmo di crescita spedito che dovrebbe ridurre il tasso di disoccupazione e il disavanzo pubblico medio a livelli che non si registravano da molto tempo. Dobbiamo aiutare la ripresa economica dotando le finanze pubbliche di una base più solida e continuando il processo di riforma. Ciò, a sua volta, ridurrà il debito pubblico e contribuirà a incrementare il potenziale di crescita prima che il fenomeno dell´invecchiamento demografico cominci a farsi sentire" ha dichiarato il commissario Joaquín Almunia, responsabile per gli affari economici e monetari. Tre anni di crescita superiore al potenziale Le previsioni economiche della Commissione pubblicate quest´oggi prospettano una crescita significativamente superiore al suo potenziale per tutto il periodo considerato, nonostante una modesta flessione dal 3% nel 2006 al 2,9% nel 2007 nell´Ue (dal 2,7% al 2,6% nella zona euro). Per entrambe le zone considerate, le cifre indicate per il 2007 risultano superiori di ½ punto di percentuale rispetto alle previsioni di sei mesi fa. La migliore prospettiva si spiega in parte con risultati inaspettatamente migliori per l´anno 2006, che ha registrato il più sostenuto ritmo di espansione degli ultimi sei anni. La domanda interna si è rivelata più dinamica, mentre gli investimenti sono stati sostenuti da un´elevata redditività delle imprese, da condizioni finanziarie che si mantengono favorevoli, da un elevato tasso di utilizzo delle capacità e dall´ottimismo diffuso tra gli operatori economici. I consumi privati sono stimolati da un considerevole miglioramento dalla situazione del mercato del lavoro. La crescita dell´Ue continua ad essere sostenuta da una solida prospettiva dell´economia mondiale, soprattutto nei paesi emergenti, il che compensa ampiamente la flessione dell´economia statunitense. A più lungo termine, si prevede che il ritmo di crescita dell´attività economica nel 2008 fletta leggermente (scendendo al 2,7% nell´Ue e al 2,5% nella zona euro), pur mantenendosi al di sopra del potenziale. Tale rallentamento riflette in parte il contenimento della domanda esterna e l´effetto ritardato dell´eliminazione progressiva delle misure di stimolo monetario sulla domanda interna. Prospettive favorevoli per la creazione di occupazione e le finanze pubbliche Il tasso di crescita dell´occupazione nell´Ue è quasi raddoppiato nel 2006, passando all´1,5% (1,4% nella zona euro), e facendo registrare l´incremento più elevato dal 2000, pari a quasi 3½ milioni di nuovi posti di lavoro (di cui 2 milioni nell´area dell´euro). Tale miglioramento si ripercuote in forma generalizzata nei diversi settori e paesi. Stando alle previsioni, l´economia indurrà una robusta crescita dell´occupazione pari mediamente all´1¼% nel 2007-2008, tanto nell´intera Ue che nella zona euro. Complessivamente, quasi 9 milioni di posti di lavoro saranno stati creati nell´Ue nel periodo 2006-2008, compresi quasi 6 milioni nella zona euro. Tale risultato dovrebbe portare il tasso di disoccupazione al 6,7% nell´Ue e al 6,9% nella zona euro entro il 2008, livelli senza precedenti fin dall´inizio degli anni 1990. I salari dovrebbero aumentare pur rimanendo moderati durante il periodo considerato, soprattutto a motivo del previsto consolidamento della crescita di produttività del lavoro. Tale evoluzione fa ben sperare per l´inflazione dei prezzi al consumo, che dovrebbe attestarsi attorno al 2%. Tuttavia, se si esclude l´impatto della crescita dell´Iva in Germania nel 2007, l´inflazione di fondo dovrebbe salire leggermente nel 2008, in linea con la crescita della domanda interna. Anche il settore delle finanze pubbliche ha fatto registrare risultati significativamente migliori rispetto alle previsioni autunnali, giacché l´anno scorso il disavanzo di bilancio medio è passato dal 2,3% del Pil nel 2005 all´1,7% nell´Ue (dal 2,4% all´1,6% nella zona euro), principalmente come conseguenza del maggior gettito fiscale. Ciò avrà un effetto positivo per tutto il periodo contemplato dalle previsioni, con un disavanzo che scende quest´anno all´1,2% del Pil nell´Ue (1% nella zona euro). Per il 2008 si prevede un ulteriore calo all´1,0% nell´Ue e allo 0,8% nella zona euro, sulla base della consueta ipotesi del mantenimento delle politiche esistenti. Il livello del disavanzo sarebbe il più basso dal 2000. Nonostante un miglioramento complessivo, cinque Stati membri, compreso un membro della zona euro, registreranno un disavanzo superiore al 3% del Pil per l´anno in corso. Rischi sul fronte esterno Sul fronte esterno si profilano rischi positivi e negativi. Da un lato, l´economia mondiale potrebbe crescere a un ritmo più sostenuto, in particolare in Asia. Dall´altro, una flessione più marcata nel mercato immobiliare degli Usa si ripercuoterebbe negativamente sulla crescita mondiale così come sarebbe negativo un disordinato aggiustamento degli squilibri mondiali delle partite correnti. Per finire, ulteriori tensioni geopolitiche potrebbero portare a nuovi aumenti del prezzo del petrolio. Tuttavia, la situazione potrebbe rivelarsi più favorevole: rendimenti del mercato del lavoro ancora maggiori del previsto potrebbero stimolare ulteriormente i consumi privati. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: PUGNO DURO CONTRO PIRATERIA E CONTRAFFAZIONE SANZIONI PENALI, COMPRESE TRA 100MILA E 300MILA EURO, E FINO A QUATTRO ANNI DI RECLUSIONE, PER CHI COMMERCIALIZZA PRODOTTI FALSIFICATI O CHE VIOLANO LA PROPRIETÀ INTELLETTUALE.  
 
Strasburgo, 7 maggio 2007 - Un´azione resa necessaria per proteggere imprese e consumatori dalla contraffazione, pratica che incide sul Pil europeo per 8 miliardi di euro l´anno e che sovente mette a serio rischio la salute dei cittadini europei. Ormai si contraffa di tutto, dai profumi alle borse griffate, dagli orologi ai computer, persino i medicinali. La relazione del deputato italiano Nicola Zingaretti (gruppo socialista), la prima direttiva europea che mira ad armonizzare le varie legislazioni penali in vigore nei singoli Stati membri, vuol mettere la parola fine a questa pratica criminale. La contraffazione e la pirateria forniscono linfa vitale al crimine organizzato e la situazione non è stata certo sino ad oggi coadiuvata dal sistema frammentario di leggi in vigore nell´Unione europea. "Questa direttiva è concepita per contrastare efficacemente la criminalità e la malavita", ha precisato il relatore Zingaretti, che ha sottolineato il rischio per la salute legato alla contraffazione di medicinali e gli effetti nefasti della pirateria sull´intera economia europea. Nell´ue, la contraffazione si calcola provochi perdite del 37%, con un´incidenza sui profitti di 2. 9 miliardi di euro l´anno. Passando in rassegna alcuni settori, ammontano al 7,2% le perdite nel reddito annuale per la profumeria, al 5,8 % per i prodotti farmaceutici e all´11,5 % per i giocattoli e i prodotti sportivi. A livello mondiale, il 36% di tutta la musica riprodotta su Cd e commercializzata è frutto di pirateria, le cui vendite ammontano a 5 miliardi di unità. Il Parlamento europeo ha voluto escludere dalla sua proposta i diritti di brevetto, decidendo di colpire solo coloro che deliberatamente commettano violazione per ottenere vantaggi commerciali, escludendo quindi l´uso personale. In questo caso, sarà la legislazione nazionale ad occuparsene. Come ha spiegato il relatore Zingaretti, singoli utilizzatori e brevetti sono esclusi semplicemente perchè il codice civile nazionale rappresenta la forma più appropriata per affrontare la questione. "Non vogliamo criminalizzare i cittadini", conferma l´eurodeputato tedesco Hans-peter Mayer (gruppo del partito popolare europeo), ma colpire i professionisti della contraffazione". Il diritto di proprietà intellettuale non è univoco, ma può riguardare il copyright e i diritti ad esso relativi, il diritto di chi crea database, i diritti dei marchi registrati, di design o le indicazioni geografiche. In questa giungla di diritti, anche le sanzioni variano, passando dalle contravvenzioni penali alla confisca o distruzione dei beni, fino alle chiusura parziale o totale dell´azienda di produzione coinvolta nell´azione fraudolenta. Attualmente, le ammende massime per la violazione della proprietà intellettuale variano in Europa per un massimo di 859 euro in Grecia, a poco meno di 100 euro in Olanda, mentre si resta in carcere per un minimo di tre mesi in Grecia, fino ad un massimo di dieci anni nel Regno Unito. .  
   
   
LA RETE EUROPE DIRECT FESTEGGIA L’EUROPA IL 9 MAGGIO VEDRÀ FIORIRE INIZIATIVE IN TUTTA ITALIA  
 
Bruxelles, 8 maggio 2007 - Il 9 maggio 1950 il ministro degli esteri francese Robert Schuman presentava la proposta di creare un´Europa organizzata, indispensabile per il mantenimento della pace sul continente e nel mondo e per impedire che altri conflitti sanguinosi potessero esplodere fra i paesi europei. La giornata del 9 maggio è diventata da allora il simbolo della nascita dell´integrazione europea insieme all´Euro, alla cittadinanza europea ed all´abolizione delle frontiere fra gli Stati membri. Quest’anno, cinquantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma, la Festa dell’Europa rappresenta un’occasione speciale per riflettere sul patrimonio di quel che è stato realizzato dalla Dichiarazione di Schuman in poi e per guardare al futuro del nostro continente. Nei prossimi mesi sarà infatti sempre più intenso il dibattito sulla riforma istituzionale dell’Unione europea, e la voce dei cittadini non potrà essere ignorata dai governi degli Stati membri. Questa riflessione mira a coinvolgere tutti i cittadini, e in primo luogo i giovani e il mondo della scuola e dell’educazione, con l’organizzazione di giornate europee di scambi, di dibattiti, di incontri con rappresentanti istituzionali ed accademici per meglio comprendere e discutere sui contenuti del progetto europeo e sulle principali sfide che lo attendono nei prossimi decenni. La rete Europe Direct in Italia è attivamente impegnata a promuovere a livello locale e regionale il dibattito pubblico e collabora con il mondo della scuola per sensibilizzare i cittadini ai temi della cittadinanza e dell´unificazione europea. La festa del 9 maggio vedrà fiorire iniziative organizzate dalle antenne Europe Direct in tutta Italia. .  
   
   
IL PASSAGGIO DELLA SLOVENIA ALL´EURO: UN INDUBBIO SUCCESSO  
 
Bruxelles, 8 maggio 2007 - Il passaggio all´euro della Slovenia è avvenuto rapidamente e senza intoppi e, per quanto il prezzo di taluni prodotti e servizi sia cresciuto, l´inflazione globale è rimasta nel complesso stabile, come risulta da una comunicazione adottata dalla Commissione quattro mesi dopo che la Slovenia era diventata il 13° membro dell´area dell´euro. Per i quattro paesi in attesa di adottare l´euro, l´esperienza dimostra che l´approccio del "Big Bang" – fissazione irrevocabile del tasso di cambio e introduzione simultanea delle banconote e monete in euro – funziona e che un periodo di doppia circolazione di due settimane è sufficiente purché il passaggio sia preparato bene e per tempo. Per certi aspetti, ad esempio quello della restituzione della vecchia moneta, in Slovenia i risultati sono stati persino migliori che non all´epoca dell´introduzione del contante in euro nel 2002, il che ha minimizzato i costi e gli oneri per le imprese. "L´adozione dell´euro da parte della Slovenia è avvenuta rapidamente e senza intoppi, il che dimostra ancora una volta l´importanza di prepararsi accuratamente e tempestivamente e di fornire per tempo le informazioni necessarie sull´euro", è quanto detto dal commissario europeo per gli affari economici e monetari Joaquin Almunia. La Slovenia ha adottato l´euro il 1° gennaio 2007. Contrariamente al primo gruppo di paesi, che dapprima hanno fissato irrevocabilmente il tasso di conversione della loro valuta in euro nel 1999 (2001 per la Grecia) e solo tre anni dopo (un anno dopo per la Grecia) hanno introdotto il contante, la Slovenia ha optato per l´approccio "Big Bang", in cui i due predetti eventi hanno luogo simultaneamente. Tutti i paesi della Ue che devono ancora adottare l´euro e hanno preparato un piano di transizione nazionale si orientano anch´essi verso un approccio "Big Bang", il che è logico dato che l´euro è in circolazione da cinque anni. Tutto è avvenuto rapidamente e senza intoppi - Il passaggio della Slovenia dal tolar all´euro è avvenuto rapidamente e senza intoppi. Il fatto che gli sloveni avessero già familiarità con l´euro, in particolare per via della loro vicinanza all´Austria e all´Italia, che sono paesi membri dell´area dell´euro, ha contribuito ad un rapido processo di transizione. Prima dell´€-day, la grande maggioranza degli sloveni (oltre il 90%) aveva già visto le banconote e monete in euro e per lo più aveva già utilizzato la moneta unica. Dai rilevamenti quotidiani effettuati dalla Commissione nel settore è emerso che il 5 gennaio, ovvero a tre giorni lavorativi dall´avvio del processo di transizione, oltre la metà degli intervistati avevano solo contante in euro nei loro portafogli e portamonete, non più tolar. Lo stesso giorno, oltre il 70% di tutti i pagamenti in contante venivano realizzati in euro. Entro metà gennaio, praticamente tutti i pagamenti in contante venivano realizzati nella nuova valuta, il che conferma la fattibilità tecnica di un breve periodo di doppia circolazione di euro e valuta nazionale – due settimane nel caso della Slovenia – che consente di minimizzare gli oneri a carico di dettaglianti e altre imprese e accelera la transizione. Sotto certi aspetti il passaggio è stato persino più rapido che nel 2002. Oltre l´80% delle banconote in tolar, in termini di valore, erano state restituite alla banca centrale slovena entro l´11 gennaio, a fronte soltanto del 40% delle vecchie banconote nella prima ondata di paesi. Ciò ha impedito il ripetersi dei gravi inconvenienti verificatisi nel 2002, quando i dettaglianti in alcuni paesi ebbero problemi di stoccaggio e di sicurezza. L´inflazione resta per lo più stabile - L´esperienza slovena dimostra ancora una volta che la percezione, le attese e la realtà in materia di andamento dei prezzi non vanno necessariamente di pari passo, il che conferma che un cambiamento di valuta influenza la scala di valori della gente e richiede un processo di aggiustamento mentale che avviene gradualmente. Quanto ai timori di aumenti di prezzi, si sono rivelati ampiamente infondati, anche se si sono effettivamente verificati alcuni incrementi ingiustificati. Nel complesso in Slovenia i prezzi sono effettivamente scesi in gennaio, rispetto al dicembre 2006, come accade da parecchi anni a causa dell´impatto dei saldi stagionali. Il calo dell´inflazione annuale dal 3% nel dicembre 2006 al 2,8% in gennaio è stato accentuato dalla diminuzione dei prezzi dell´energia. Nel complesso nei primi quattro mesi di quest´anno i prezzi sono cresciuti dell´1,3% a fronte dell´1,5% per lo stesso periodo del 2006 in base alle informazioni preliminari pubblicate di recente dall´Ufficio statistico sloveno. In base alle informazioni preliminari dell´Ufficio statistico sloveno, Eurostat quantifica l´impatto totale del passaggio al´euro sull´inflazione dei prezzi al consumo durante e dopo il periodo di transizione in 0,3 punti percentuali, un dato analogo a quello rilevato per il primo gruppo di paesi[2]. Un altro studio realizzato dall´Institute of Macroeconomic Analysis and Development sloveno stima l´effetto del passaggio all´euro sull´inflazione a 0,24 punti percentuali. Dopo un periodo iniziale nel corso del quale è emerso un divario tra inflazione reale e inflazione percepita, il fenomeno si sta attenuando in Slovenia, a dimostrazione di una normalizzazione più rapida delle percezioni dei prezzi di quanto accada nell´area dell´euro. Anche in quest´ultimo caso, il divario ha però iniziato a ridursi (cfr. Grafici sottostanti). Secondo un´inchiesta svolta alla fine di gennaio[3], nel complesso la grande maggioranza (95%) degli sloveni ritengono che il passaggio sia stato gestito con efficacia e sia avvenuto senza intoppi. Nel contempo più di nove cittadini sloveni su dieci si reputano ben informati sull´euro e soddisfatti delle informazioni ricevute dalle autorità nazionali. Ciò dimostra ancora una volta che l´informazione e la comunicazione hanno un ruolo fondamentale nel garantire che il processo di transizione all´euro sia un successo. Slovenia: http://ec. Europa. Eu/economy_finance/publications/eurorelated/2007/slovenia_changeover_en. Htm .  
   
   
UE: PRESENTATO A BRINDISI PROGRAMMA COOPERAZIONE ADRIATICA  
 
 Trieste, 8 maggio 2007 - L´assessore regionale per le Relazioni internazionali e comunitarie del Friuli Venezia Giulia ha partecipato ieri a Brindisi al Forum internazionale "Italia e Balcani: quali opportunità?" sulla cooperazione adriatica nella programmazione dei Fondi Strutturali 2007-2013. E´ stato infatti presentato il nuovo programma operativo Cbc Ipa Adriatico. Si tratta del nuovo quadro di programmazione sulla cooperazione tranfrontaliera, che fa riferimento ai fondi strutturali 2007-2013 e nasce come strumento di supporto per i Paesi dell´area balcanica che operano nella prospettiva dell´adesione all´Unione Europea. Il programma transfrontaliero, che eredita la vecchia programmazione Interreg, avrà una dotazione di 220 milioni di Euro per il periodo 2007-2013 per finanziare progetti tesi a rafforzare le reti di cooperazione economica, sociale, istituzionale, e promuovere e migliorare la gestione delle risorse naturali e culturali mediante il potenziamento ed l´integrazione delle infrastrutture materiali ed immateriali. Lo strumento, che opererà a supporto dei Paesi dell´area adriatica orientale, coinvolge tutte le regioni adriatiche italiane oltre alla Slovenia ed alla Grecia. Alla presenza del sottosegretario del Ministero dello Sviluppo economico, Filippo Bubbico e del presidente della Regione Puglia, l´assessore del Friuli Venezia Giulia ha sottolineato l´importanza che il nuovo programma riveste nell´azione comunitaria di coesione e di crescita nella prospettiva di integrazione dei Paesi del Sud Est Europa. Lo sforzo che la Regione Friuli Venezia Giulia sta facendo da anni viene oggi riconosciuto da una programmazione che valorizza l´approccio integrato reso possibile dai nuovi regolamenti comunitari. L´assessore ha anche messo in evidenza l´importanza dei partenariati nella costruzione di reti in grado di favorire lo sviluppo delle aree eleggibili del programma e nella realizzazione di una progettazione di qualità e con ricadute certe sui territori. Infine, ha ricordato come l´Euroregione Adriatica possa aiutare il dialogo contribuendo nell´azione di integrazione e di costruzione di uno spazio comune sia di tipo istituzionale, che economico, sociale e culturale. .  
   
   
CINQUE GIORNATE A MILANO PER LASCIARE UN´IMPRONTA  
 
Milano, 8 maggio 2007 - Monti, Marchetti e Provasoli hanno presentato Economia e società aperta: 32 incontri in 16 luoghi per riflettere sul futuro. I manager italiani, in un sondaggio, denunciano i troppi privilegi e chiedono innovazione della società italiana, nella convinzione che un asse fondamentale per valutare le politiche pubbliche sia diventato quello apertura-chiusura. È l’auspicio espresso questa mattina da Mario Monti, presidente dell’Università Bocconi, Piergaetano Marchetti, presidente di Rcs Mediagroup e Angelo Provasoli, rettore della Bocconi, alla presentazione di Economia e società aperta (www. Economiaesocieta. It), il forum internazionale che porterà a Milano, dal 9 al 12 maggio, 188 personalità (tra cui sette ministri in carica: sei italiani e un greco) provenienti da 16 paesi, per 32 incontri che interesseranno 16 luoghi simbolo della vita sociale ed economica della città, totalizzando 120 ore di dibattiti. A questi è da aggiungere, domani alle 18 a Palazzo Reale, l’inaugurazione ufficiale con José Manuel Barroso, Romano Prodi, Roberto Formigoni, Filippo Penati e Letizia Moratti, per arrivare alle “cinque giornate a Milano che lasceranno un’impronta”, di cui ha parlato Monti. La manifestazione coinvolge partecipanti provenienti da 25 imprese e associazioni di categoria, 36 università e 23 istituzioni di altro genere. La concretezza deriva da un’impostazione del forum che esplora nel dettaglio i rapporti tra l’economia e la politica, il mondo, i cittadini e la società, con incontri supplementari, denominati “Oltre l’economia”, per dibattiti di ampio respiro, comprese le presentazioni delle novità editoriali; l’accessibilità consiste nel linguaggio, nei luoghi prescelti e nella partecipazione libera e aperta a tutti; la spregiudicatezza dovrà stare nel coraggio di indicare strade innovative per la soluzione di problemi sentiti da tutti. “È necessario sollecitare un dibattito spassionato, in una fase che appare di pericolosa involuzione”, ha dichiarato Monti. “In Italia, ma anche in Europa e altrove nel mondo, stanno avanzando forze che spingono verso la chiusura, l’intolleranza nei confronti del diverso, la richiesta di protezioni, il nazionalismo”. “Protagoniste del forum saranno le idee, il concetto guida sarà l’apertura”, ha sostenuto Marchetti. “È necessario che l’economia si apra alle domande che la società pone e che insieme chiedano risposte nuove alla politica. Apertura significa capacità di scelte razionali, precise, che sappiano utilizzare tutto quello che un mondo globale porta di positivo e di innovativo”. Il tema della società aperta è stato introdotto da un sondaggio online condotto nei giorni scorsi, al quale hanno risposto 2. 865 manager e laureati, dal quale emerge una sostanziale preoccupazione per il futuro dell’economia italiana, se non interverranno riforme strutturali. “I manager interpellati, inoltre, hanno evidenziato, come maggiore ostacolo alla competitività del sistema Italia, la mancanza di cultura del merito e la difesa dei troppi privilegi, indicando come possibili soluzioni gli incentivi all’innovazione, l’investimento in ricerca e lo stimolo alla formazione universitaria e scolastica”, ha affermato Alberto Martinelli, professore di sociologia all’Università Statale di Milano, commentando i risultati del sondaggio. “Una visione che sottoscriverei anch’io. È interessante notare come pochi ritengano che la qualità della formazione sia un ostacolo alla competitività, ma nonostante ciò si ritenga che sia l’istruzione l’ambito su cui investire per il futuro”. .  
   
   
GUIDA ALLA ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2007  
 
Roma, 8 maggio 2007 - In questo mese si svolgeranno le elezioni amministrative che interesseranno complessivamente 29 province e oltre 1000 comuni. Per prima andrà a votare la Sicilia, le cui elezioni sono previste per domenica 13 maggio e lunedì 14 maggio 2007. Il turno di ballottaggio è fissato per domenica 27 maggio e lunedì 28 maggio 2007. Nel resto del Paese (ad esclusione della Val d´Aosta che voterà il 20 maggio 2007), si andrà alle urne domenica 27 e lunedì 28 maggio 2007, giorni in cui si svolgeranno le elezioni amministrative per eleggere i presidenti di 7 province con i relativi consigli provinciali e per eleggere i sindaci, con i relativi consigli comunali e circoscrizionali di 862 comuni, gran parte dei quali con popolazione inferiore ai 15 mila abitanti. Domenica 10 e lunedì 11 giugno 2007 sono invece le date di svolgimento dell’eventuale turno di ballottaggio. Il Ministero dell´Interno ricorda che gli elettori, per poter esercitare il diritto di voto presso gli uffici elettorali di sezione nelle cui liste risultano iscritti, dovranno esibire, oltre ad un documento di riconoscimento valido, la tessera elettorale. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/elezioni_amministrative2007/index. Html .  
   
   
RIFORMA DELLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO  
 
 Roma, 8 maggio 2007 - Il Governo nella riunione del Consiglio dei Ministri del 5 aprile 2007 ha approvato un disegno di legge delega per riformare il settore della cooperazione dell’Italia con i Paesi in via di sviluppo. La riforma tiene conto degli assetti normativi internazionali profondamente mutati dal 1987, anno in cui l’Italia si dotò della legge in materia tuttora in vigore. Coerentemente con la qualificazione della cooperazione allo sviluppo quale parte integrante della politica estera italiana, il disegno di legge detta criteri di delega che ne caratterizzano maggiormente assetti e originalità. Il provvedimento prevede, tra l´altro, che il ministero degli Esteri assuma la responsabilità dell´indirizzo politico sull´intera materia e l´istituzione di una Agenzia per la cooperazione allo sviluppo. La nuova Agenzia, ente di diritto pubblico, dovrà essere in grado di operare con speditezza, tempestività e nella massima trasparenza, oltre a garantire l´efficacia e l´efficienza degli interventi. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/cooperazione_sviluppo/index. Html .  
   
   
EMISSIONE BOT  
 
Roma, 8 maggio 2007 - Il Mef ha disposto un´emissione, con regolamento 15 maggio 2007, da effettuarsi tramite asta il 10 maggio 2007, di 9. 500 milioni di euro di Bot così ripartiti:
importo (in ml. Di euro) scadenza giorni
Trimestrali 3. 000 15. 08. 2007 92
Annuali 6. 500 15. 05. 2008 366
E´ da tener presente che il 15 maggio 2007 vengono a scadere Bot per 10. 000 milioni di euro (3. 000 milioni di euro trimestrali e 7. 000 milioni di euro annuali). I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva e senza l´indicazione del prezzo base da parte del Tesoro. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione di prezzo. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro (1. 500. 000€). Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nei decreti di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre per ciascuna tranche - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 10 maggio 2007 con l´osservanza delle modalità stabilite nei decreti di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dai decreti di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nei decreti di emissione. La circolazione dei Bot al 30 aprile 2007 era pari a 143. 250 milioni di euro, di cui 2. 000 milioni di euro a 272 giorni, 9. 000 milioni di euro trimestrali, 53. 750 milioni di euro semestrali e 78. 500 milioni di euro annuali. .
 
   
   
LA BEI APRE UN UFFICIO A VIENNA  
 
Trieste, 8 maggio 2007 - La Banca Europea per gli Investimenti (Bei) inaugura un proprio Ufficio a Vienna, competente anche per la Repubblica Ceca, la Slovacchia, la Slovenia e l´Ungheria. L´ice comunica che l´attività dell´Ufficio si concentrerà soprattutto nel fornire assistenza ai programmi Jaspers, che offrono sostegno finanziario e tecnico per la realizzazione di grandi progetti infrastrutturali nei Paesi Ue dell´Europa centro-orientale. Il Vicepresidente della Bei, Matthias Kollatz Ahnen, ricordando che anche Varsavia e Bucarest ospitano un Ufficio della Banca Europea, ha sottolineato che la scelta di aprire una nuova sede è caduta sull´Austria a seguito della sua posizione molto centrale. .  
   
   
PATTI PARASOCIALI TELCO: ESTRATTO DELL´ACCORDO DI COINVESTIMENTO  
 
Milano, 8 maggio 2007 - Telefonica S. A. - Assicurazioni Generali S. P. A. - Sintonia S. A. - Intesa Sanpaolo S. P. A. - Mediobanca S. P. A. Ai sensi dell’art. 122 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "Tuf") e dell’art. 130 del Regolamento approvato con delibera Consob del 14 maggio 1999 n. 11971, come successivamente modificato (il "Regolamento Emittenti"), di seguito è riportato un estratto dell’accordo di coinvestimento (“Accordo di Coinvestimento”) e del patto parasociale (“Patto Parasociale”) sottoscritti in data 28 aprile 2007 tra Telefonica S. A. , società spagnola avente sede legale in Madrid, Gran Via n. 28, 28013, Spagna (“Te”), Assicurazioni Generali S. P. A. (“Ag”), Sintonia S. A. , società lussemburghese avente sede legale in Place d’Armes 1, L-1136 Lussemburgo (“Si”); Intesa Sanpaolo S. P. A. ( “Is”), e Mediobanca S. P. A. (“Mb” unitamente a Te, Ag, Si e Is, le “Parti”). Si segnala in via preliminare che: in data 4 maggio 2007 le Parti hanno sottoscritto con Pirelli & C. S. P. A. , Sintonia S. P. A. E Si il contratto di compravendita avente ad oggetto il 100% del capitale di Olimpia S. P. A. (“Olimpia”), ai termini e condizioni già annunciati con il comunicato stampa del 28 aprile u. S. ; il trasferimento dell’intero capitale di Olimpia è subordinato all’ottenimento delle autorizzazioni da parte delle competenti autorità antitrust e regolatorie; secondo quanto previsto nel contratto di compravendita, al trasferimento delle Azioni Olimpia, verrà sciolto il patto attualmente in vigore tra Pirelli & C. S. P. A. , Sintonia S. P. A. , Si, Olimpia, Mb e Ag, stipulato in data 18 ottobre 2006, che rimarrà pertanto in vigore sino a tale data. - Accordo Di Coinvestimento - 1. Finalità dell’Accordo di Coinvestimento L’accordo di Coinvestimento ha la finalità di disciplinare l’investimento delle Parti in una società (“Telco”) che acquisterà n. 4. 630. 233. 510 azioni di Olimpia pari al 100% del capitale della società (le “Azioni Olimpia”) detenute da Pirelli & C. S. P. A. , da Sintonia S. P. A. E da Si. Olimpia detiene a sua volta n. 2. 407. 345. 359 azioni ordinarie di Telecom Italia S. P. A. (“Ti”) pari al 17,99% del capitale ordinario di Ti. Secondo quanto previsto nell’Accordo di Coinvestimento ad esito dell’acquisto delle Azioni Olimpia e del conferimento delle azioni Ti detenute dal gruppo Ag e da Mb (come descritto di seguito), Telco deterrà una partecipazione diretta ed indiretta in Ti pari a circa il 23,6% del capitale ordinario di Ti. 2. Capitale di Telco L’accordo di Coinvestimento disciplina le modalità con le quali le Parti si impegnano (i) a capitalizzare Telco in vista dell’acquisto di Azioni Olimpia, mediante gli aumenti di capitale e/o i finanziamenti soci di seguito descritti ed (ii) a trasformare la stessa Telco da società a responsabilità limitata a società per azioni (la “Trasformazione”). Le Parti faranno sì che Telco deliberi un primo aumento di capitale (il “Primo Aumento di Capitale”) che dovrà essere sottoscritto: (i) dal gruppo Ag mediante conferimento di circa n. 543,4 milioni di azioni ordinarie Ti pari al 4,06% del capitale ordinario di Ti; e (ii) da Mb mediante conferimento di circa n. 206,5 milioni di azioni ordinarie Ti pari all’ 1,54% del capitale ordinario di Ti. Dopo il Primo Aumento di Capitale si procederà con la Trasformazione. A seguito della delibera di Trasformazione, le Parti faranno sì che Telco deliberi: 1 - 7 maggio 2007 - (a) un secondo aumento di capitale riservato a Te (il “Secondo Aumento di Capitale”), che dovrà essere interamente sottoscritto e versato da Te in denaro; (b) un terzo aumento di capitale riservato a Is (il “Terzo Aumento di Capitale”), che dovrà essere interamente sottoscritto e versato da Is in denaro; e (c) un quarto aumento di capitale riservato a Si (il “Quarto Aumento di Capitale”), che dovrà essere interamente sottoscritto e versato da Si in denaro. Successivamente al perfezionamento del Primo Aumento di Capitale, del Secondo Aumento di Capitale, del Terzo Aumento di Capitale e del Quarto Aumento di Capitale (di seguito gli “Aumenti di Capitale”) il capitale sociale di Telco sarà ripartito tra le Parti come indicato nella tabella che segue, fermo restando che Ag, Mb, Is e Si deterranno esclusivamente Azioni A (come di seguito definite), mentre Te deterrà esclusivamente Azioni B (come di seguito definite).
N. Azioni (in milioni) % su cap.
Gruppo Assicurazioni Generali 543,4 28,1%
Intesa Sanpaolo 206,5 10,6%
Mediobanca 206,5 10,6%
Sintonia 162,8 8,4%
Totale Azioni A 1. 119,0 57,7%
Telefonica (Azioni B) 820,6 42,3%
Totale 1. 939,6 100,0%
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TELEFONICA S.A. - ASSICURAZIONI GENERALI S.P.A. - SINTONIA S.A. - INTESA SANPAOLO S.P.A. - MEDIOBANCA S.P.A.  
 
 Milano,8 maggio 2007 – Si informa che i testi integrali del patto parasociale e del contratto di coinvestimento sottoscritti tra Telefonica, Assicurazioni Generali, Sintonia Sa, Intesa Sanpaolo e Mediobanca sono disponibili in lingua inglese sui siti internet di Telefonica, Assicurazioni Generali, Intesa Sanpaolo e Mediobanca. .  
   
   
BANCA CR FIRENZE SPA: APPROVATO IL BILANCIO 2006 DI DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO PARI A EURO 0,10 PER AZIONE  
 
Firenze, 8 maggio 2007 - L´assemblea dei soci di Banca Cr Firenze, presieduta da Aureliano Benedetti, si è riunita il 26 Aprile a Firenze per la discussione e l’approvazione di quanto all´ordine del giorno. A conclusione del 2006, il Gruppo Banca Cr Firenze mostra una crescita solida sia in termini economici che patrimoniali e un ulteriore miglioramento di cinque punti dell’indice di efficienza (cost-income consolidato al 59,1%), ottenuti grazie all’efficacia delle azioni di sviluppo commerciale e di razionalizzazione della struttura che confermano la validità del percorso evolutivo delineato nel piano triennale 2006-2008. �� Banca Cr Firenze ha chiuso l´anno con un utile netto di 240,3 milioni di Euro, in crescita del 107,7% rispetto all´esercizio precedente (+23,3% escludendo le operazioni non ricorrenti significative1). I crediti netti verso la clientela hanno raggiunto i 10. 195 milioni (+9,9%) mentre le attività finanziarie totali sono cresciute del 9,9% a 29. 656 milioni di euro; 1 Operazioni non ricorrenti significative: i) cessione della partecipazione in Sanpaolo Imi, che ha generato una plusvalenza lorda pari a 92,4 milioni e netta pari a 89,4 milioni di euro, ii) cessione della partecipazione in Fondiaria-sai, che ha generato una plusvalenza lorda pari a 8,5 milioni e netta pari a 8,2 milioni di euro. Il bilancio consolidato ha fatto registrare un utile netto di 271,1 milioni, in miglioramento del 82,7% rispetto al 2005 (+16,9% escludendo le operazioni non ricorrenti significative1). Anche in questo caso sono risultati in crescita gli aggregati patrimoniali: i crediti netti verso la clientela hanno raggiunto i 14. 477 milioni di euro (+10,3%) mentre le attività finanziarie totali i 38. 919 milioni (+8,9%) L’assemblea ha approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione di distribuire un dividendo pari a euro 0,10 per azione, con un incremento del 15,4% rispetto all’esercizio 2005. La remunerazione, da dividendi, dell’azionista detentore delle azioni rivenienti dall’aumento di capitale gratuito concluso lo scorso maggio, grazie al quale sono state assegnate 2 nuove azioni ogni 15 già detenute, risulta cresciuta di oltre il 30%. Il monte dividendi raggiunge pertanto gli 82,8 milioni di euro, con un incremento del 40% rispetto ai 59,1 milioni del 2005 a fronte di un aumento del 21,3% del numero delle azioni in circolazione. Il pagamento del dividendo è previsto per il 24 maggio 2007, previo stacco cedola in data 21 maggio 2007. Oltre a Domenico Muratori, eletto nella lista di minoranza presentata da Intesa Sanpaolo, che assume la carica di Presidente, compongono l’organo di controllo interno Vieri Fiori e Marco Sacconi, eletti nella lista presentata dall’Ente Cr Firenze. Il mandato del nuovo Collegio scadrà con l’Assemblea di approvazione del bilancio dell’esercizio 2009. La nuova normativa sulle società quotate in materia di tutela del risparmio ha richiesto la modifica di alcuni articoli dello Statuto sociale. In particolare sono state aggiornate le modalità di convocazione dell’assemblea tramite pubblicazione dell’avviso su un quotidiano a diffusione nazionale, le modalità di nomina del Collegio Sindacale tramite votazione per liste di candidati e del Presidente del Collegio, i requisiti per l’assunzione della carica di Sindaco e i poteri dei Sindaci di convocazione degli Organi Amministrativi. Viene prevista la nomina del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari fissando i relativi requisiti. Sono stati inoltre modificati l’articolo 7 sulle modalità ed i termini di legittimazione all’intervento in assemblea e l’articolo 12 per l’attribuzione al Consiglio d’Amministrazione della facoltà di deliberare le scissioni nei casi previsti dagli articoli 2505 e 2505 bis e richiamati dall’articolo 2506-ter del codice civile. L´assemblea ha rinnovato l´autorizzazione ad operare in azioni proprie, nei termini richiesti dal Consiglio stesso. In particolare sono stati autorizzati acquisti e vendite sul mercato di quotazione con dei limiti massimi alle azioni detenibili in portafoglio, definiti sia in termini di numero di azioni, 10 milioni di unità, sia di controvalore, 50 milioni di euro. Tali operazioni saranno finalizzate a fornire spessore agli scambi sul titolo, ove ve ne fosse in concreto necessità. E´ stato inoltre autorizzato l´utilizzo delle azioni proprie per eventuali operazioni straordinarie, se si dovessero presentare delle opportunità. L’autorizzazione è stata accordata fino ad approvazione del bilancio dell’esercizio 2007 e comunque per non oltre 18 mesi. L’assemblea 2006 aveva concesso analoghe facoltà al Consiglio d’Amministrazione, di cui la società si è poi avvalsa nel giugno del 2006 per l’operazione d’incorporazione di Cr Mirandola (assegnando 23. 133 azioni ai soci di minoranza di Cr Mirandola) e nel marzo 2007, con l’acquisto di 49. 755 azioni, vendute nel successivo mese di aprile. Vecchioni, cooptato lo scorso 2 ottobre 2006 a seguito della scomparsa del Prof. Pier Giovanni Marzili. .  
   
   
BANCA POPOLARE DI INTRA L’ASSEMBLEA DEI SOCI HA APPROVATO IL BILANCIO 2006 AFFIDATO L’INCARICO DI REVISIONE CONTABILE A PRICEWATHERHOUSE  
 
Verbania Intra, 8 maggio 2007- L´assemblea dei Soci della Banca Popolare di Intra, tenutasi in data 29 aprile sotto la presidenza del Dott. Luigi Terzoli, ha approvato in seduta ordinaria il Bilancio civilistico al 31 dicembre 2006, prendendo atto del Bilancio consolidato di gruppo 2006, sottoposti a revisione contabile da parte della Società Reconta Ernst & Young S. P. A. L’assemblea ordinaria ha approvato inoltre la proposta di rinvio a nuovo della perdita di esercizio 2006 di € 106. 583. 730 e, ai sensi dell’art. 6 del D. Lgs. 28. 2. 2005 n. 38, secondo comma, l’adeguamento della riserva indisponibile per € 1. 834. 992,76 ed il trasferimento alla riserva disponibile di € 935. 979,87 pari al residuo della Riserva per futuri aumenti di capitale a favore dei dipendenti. L’assemblea dei Soci inoltre, in sede ordinaria, ha deliberato: l’affidamento dell’incarico di revisione contabile ai sensi dell’art. 159 del D. Lgs n. 58/1998 del bilancio d’esercizio individuale e consolidato relativo agli esercizi dal 2007 al 2015, nonchè di revisione contabile limitata della relazione semestrale individuale e consolidata al 30 giugno per gli esercizi dal 2007 al 2015 a Pricewatherhousecoopers S. P. A. ; l’adozione di un nuovo Regolamento Assembleare adeguato alla normativa di legge riferita alle società per azioni e al nuovo Statuto Sociale. .  
   
   
CREDITO ARTIGIANO: APPROVATA LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 31 MARZO 2007 UTILE NETTO DI PERIODO A 9,5 MILIONI DI EURO (+ 20,1% SU BASE ANNUA)  
 
Milano, 8 maggio 2007 - Il Consiglio di Amministrazione del Credito Artigiano, presieduto dal prof. Angelo Palma, ha approvato la relazione trimestrale al 31 marzo 2007, che evidenzia una crescita equilibrata degli aggregati patrimoniali cui si è accompagnato un ulteriore progresso dei principali indicatori reddituali, in linea con gli obiettivi prefissati. I risultati economici evidenziano una dinamica positiva. Il margine di interesse si attesta a 36,7 milioni di euro rispetto a 30,3 milioni al 31 marzo 2006, con una crescita su base annua del 20,9%, sostenuta dal progressivo sviluppo delle masse intermediate in uno con il favorevole andamento della curva dei tassi di interesse conseguente i recenti interventi della Bce. Le commissioni nette assommano a 15,1 milioni di euro rispetto a 14,5 milioni e segnano un progresso del 4,4% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Il risultato netto dell´attività di negoziazione e gli utili da cessione di altre attività finanziarie, pari 1,1 milioni di euro contro 1,5 milioni a marzo 2006, contribuiscono alla determinazione di un margine di intermediazione di 52,9 milioni di euro, in aumento del 14,2% rispetto a 46,3 milioni del primo trimestre dello scorso anno. Le rettifiche nette di valore di attività finanziarie, essenzialmente crediti, sono complessivamente pari a 7,9 milioni di euro, rispetto a 5,6 milioni a marzo 2006. Conseguentemente il risultato netto della gestione finanziaria si attesta a 45 milioni di euro, in crescita del 10,4% rispetto a 40,7 milioni del primo trimestre 2006. I costi operativi si determinano in 29,5 milioni di euro, con un incremento del 4,8% su base annua rispetto a 28,1 milioni. Più in dettaglio, le componenti di costo evidenziano un aumento del 10% relativamente al costo del personale, che si attesta a 14,3 milioni contro 13 milioni, mentre le altre spese amministrative, pari 13,4 milioni di euro sono sostanzialmente stabili. Gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri - destinati alla copertura del rischio di esito negativo delle cause passive - e le rettifiche di valore su attività materiali e immateriali assommano a 2,1 milioni di euro, con valori pressoché invariati rispetto ai corrispondenti del primo trimestre del 2006. Il risultato lordo dell´attività operativa raggiunge 15,5 milioni di euro e segna un incremento superiore al 23% in rapporto a 12,6 milioni del primo trimestre 2006. Tenuto conto degli utili delle partecipazioni valutate al patrimonio netto di 2 milioni di euro e degli oneri fiscali - stimati in 8 milioni di euro - il risultato netto di periodo si attesta a 9,5 milioni di euro rispetto al 7,9 milioni a fine marzo 2006, evidenziando un progresso superiore al 20% su base annua. In ulteriore progresso tutti gli aggregati patrimoniali. A fine marzo 2007, la raccolta globale, pari a 9. 661 milioni di euro, evidenzia una crescita del 4,4% in rapporto a 9. 252 milioni al 31. 12. 2006. La raccolta diretta dalla clientela si attesta a 4. 948 milioni di euro, con una crescita del 6,4% rispetto a 4. 652 milioni. La raccolta indiretta assomma a 4. 713 milioni di euro ed evidenzia un incremento del 2,5% su 4. 600 milioni a dicembre dello scorso anno. Il risparmio gestito raggiunge 2. 188 milioni di euro e segna un aumento del 2,4% rispetto a 2. 136 milioni del dicembre scorso; la crescita è prevalentemente ascrivibile all´incremento delle gestioni patrimoniali, la cui raccolta netta nel trimestre si è ragguagliata in 55 milioni di euro. I crediti verso la clientela si attestano a 4. 436 milioni di euro con un aumento del 5% rispetto a 4. 226 milioni del dicembre dello scorso esercizio. La componente a medio lungo termine raggiunge 1. 904 milioni che si rapportano a 1. 816 milioni del 31. 12. 2006 con una crescita del 4,8%. I crediti non performing assommano a 90 milioni di euro, invariati rispetto al 31. 12. 2006. Di questi 36 milioni di euro attengono a posizioni classificate in sofferenza, mentre 54 milioni di euro complessivamente costituiscono gli altri crediti dubbi. Il rapporto sofferenze nette e crediti verso clientela, si attesta a 0,80%, rispetto a 0,83% a dicembre 2006, mentre il rapporto altri crediti dubbi e crediti verso clientela è pari a 1,22%, rispetto a 1,30%. Entrambi gli indicatori evidenziano un profilo di rischiosità del credito contenuto, in leggera contrazione rispetto ai medesimi valori a fine 2006. Al 31 marzo 2007, il patrimonio netto - che comprende anche l´utile dell´esercizio scorso - si attesta a 455,6 milioni di euro, con un incremento di 9,6 milioni rispetto al 31. 12. 2006, corrispondente al risultato netto di periodo. Relativamente alla prevedibile evoluzione della gestione, si ritiene ipotizzabile nei prossimi mesi il conseguimento di obiettivi gestionali in ulteriore progresso, in un percorso di crescita equilibrata e sostenibile nel medio periodo. .  
   
   
UBS ARCHIVIA IL PRIMO TRIMESTRE CON UN UTILE NETTO DI CHF 3275 MILIONI  
 
Zurigo / Basilea, 7 maggio 2007 - Ubs chiude il primo trimestre 2007 con un utile netto di competenza degli azionisti di Chf 3275 milioni. Il risultato, che comprende sia le attività continuative che quelle dismesse, rappresenta un calo di Chf 229 milioni rispetto ai primi tre mesi del 2006, che includevano la plusvalenza di Chf 290 milioni al netto delle imposte per la vendita di Motor-columbus. Nell’ambito delle proprie attività operative strategiche (utile di competenza da attività finanziarie da operazioni continuative), Ubs ha conseguito nel periodo in rassegna un utile record pari a Chf 3182 milioni, in progresso del 4% rispetto al primo e all’ultimo trimestre 2006. Questa performance è riconducibile alla crescita dei ricavi in tutti i comparti, malgrado i ricavi da negoziazione negativi registrati dal capitale proprietario di Investment Bank gestito da Drcm, pari a circa Chf 150 milioni a fronte delle difficili condizioni del mercato dei titoli ipotecari statunitensi. «I proventi da compensi e commissioni attive hanno raggiunto il livello più elevato dal 2001 e rappresentano più della metà dei proventi totali. Il patrimonio investito è progredito a Chf 3100 miliardi, in rialzo del 4% dall’inizio dell’anno, sulla scia del forte afflusso di nuovi capitali. Di conseguenza è aumentato anche il risultato delle commissioni di portafoglio nelle attività di gestione patrimoniale e asset management», ha affermato Clive Standish, Chief Financial Officer di Ubs. Rispetto ai primi tre mesi del 2006, i ricavi da commissione di Investment Bank sono incrementati in misura sostanziale in tutte le aree. Ubs ha conquistato ulteriori quote di mercato nell’underwriting dei comparti azionario e obbligazionario; quest’ultimo ha beneficiato dell’ottima performance del settore syndicated finance globale. Nella corporate finance, la banca ha tratto profitto dal costante dinamismo del mercato delle fusioni e acquisizioni, migliorando la propria posizione competitiva in tutte le regioni. Il progresso delle commissioni del comparto derivati quotati ha impresso slancio alla performance, riflettendo l’effetto positivo dell’acquisizione delle attività globali di Abn Amro in future e opzioni. Nei primi tre mesi del 2007 i proventi netti da attività di negoziazione sono avanzati, e in particolare le azioni hanno beneficiato delle condizioni di mercato favorevoli in Europa e nell’area Asia-pacifico. I prime services hanno tratto vantaggio dall’aumento dei volumi dei clienti e i ricavi del reddito fisso sono migliorati rispetto allo stesso periodo del 2006 grazie ai solidi rendimenti nel credito strutturato, nelle strategie creditizie globali e nel segmento syndicated finance. L’attività di negoziazione su cambi e di cash collateral è stata generalmente sostenuta, dato che gli elevati volumi hanno più che neutralizzato l’effetto del rialzo globale dei tassi d´interesse. I mercati emergenti, i metalli di base e i prodotti strutturati hanno tutti registrato un’espansione significativa con ottimi risultati trimestrali. La performance record del primo trimestre 2007 evidenzia la solidità delle attività di gestione patrimoniale, che vantano una posizione senza eguali nel panorama settoriale. Nel periodo in rassegna, la clientela facoltosa di tutto il mondo ha conferito a Ubs nuovi capitali netti per un totale di Chf 44,8 miliardi, pari all’85% degli afflussi netti complessivi. Le spese per il personale sono salite del 10% rispetto ai primi tre mesi del 2006. Nel primo trimestre 2007 Ubs ha continuato ad assumere personale nelle aree chiave delle proprie attività. In Investment Bank le assunzioni sono proseguite a un ritmo più lento rispetto all’esercizio precedente e l’organico è aumentato soltanto dell’1% dalla fine del 2006. L’ammortamento di immobilizzazioni immateriali è avanzato rispetto ai primi tre mesi del 2006 a seguito delle acquisizioni effettuate l’anno scorso. Le spese generali e amministrative sono diminuite, soprattutto in considerazione dell’assenza dell’accantonamento per l’accordo raggiunto con Sumitomo nel 2006. Ciò è stato parzialmente neutralizzato dal rialzo dei costi seguito all´incremento del volume degli affari e dei livelli dell’organico. Per contro, rispetto al quarto trimestre le spese di marketing, i costi di viaggio e di intrattenimento, i compensi professionali, nonché le spese di outsourcing e It hanno registrato una contrazione. Al 31 marzo 2007 il numero di collaboratori impiegati nelle attività finanziarie era pari a 80 637, in rialzo di 2497 unità rispetto ai 78 140 al 31 dicembre 2006. L’aumento dell’organico ha coinvolto pressoché tutte le aree. Escludendo il personale proveniente dall’acquisizione di Mcdonald e gli ex collaboratori Perot passati a Ubs, l’incremento globale ammonta a 1158 unità. Prospettive Sebbene sia probabile un rallentamento della crescita economica negli Stati Uniti nei prossimi mesi, i dati macroeconomici globali, soprattutto quelli europei e dei principali mercati emergenti, segnalano chiaramente che nel resto del mondo le economie sono in buona salute. In particolare, Ubs ritiene che le difficoltà riscontrate dal mercato immobiliare statunitense non avranno un effetto negativo a lungo termine su scala globale. La banca è convinta che i clienti continueranno sempre più a richiedere la sua consulenza, in un contesto di mercato che resterà impegnativo come di consueto. Il portafoglio di transazioni già in corso di realizzazione resta ben fornito e Ubs, grazie al suo modello operativo e alla sua presenza globale, può sfruttare molteplici opportunità. «Nel corso del 2007 punteremo a consolidare gli investimenti avviati lo scorso esercizio seguitando a gestire il capitale, i rischi e i costi in modo estremamente oculato e in linea con gli sviluppi di mercato. Nel nostro settore, come in quello finanziario, la performance tende a essere più sostenuta nei primi tre mesi dell’anno rispetto al periodo estivo. In passato abbiamo ampiamente dimostrato la nostra capacità di ottenere solidi risultati in tutte le fasi del ciclo economico; pertanto, siamo certi che il 2007 sarà un altro anno di successo e di crescita per Ubs», ha dichiarato Clive Standish. Risultati raffrontati agli obiettivi Ubs concentra la propria attenzione su quattro principali indicatori di performance, fissati in modo tale da poter fornire ai propri azionisti rendimenti sempre migliori. Tutti gli indicatori sono calcolati sulla base dei risultati da attività continuative. I primi due, ovvero gli obiettivi di Roe e l’utile diluito per azione, poggiano sui risultati dell´intera banca, mentre gli altri due, ossia quelli relativi al rapporto costi/ricavi e alla raccolta netta, sono circoscritti alle attività finanziarie. In base a tali premesse, gli indicatori di performance nel primo trimestre 2007 evidenziano quanto segue: il Roe annualizzato, pari al 28,7%, è in calo rispetto al 29,6% dello stesso trimestre nell’esercizio precedente, ma ampiamente al di sopra del target di Ubs stabilito in un minimo del 20% per il periodo. Il progresso dell’utile di competenza è stato neutralizzato dall’aumento del patrimonio netto medio dovuto all´elevato livello degli utili non distribuiti; l’utile diluito per azione di Chf 1. 62 è salito del 9% o di Chf 0. 14 dai Chf 1. 48 dello stesso periodo del 2006, a comprova dell’aumento dell´utile netto e di una riduzione del 3% nel numero medio di azioni in circolazione dovuta alla costante attività di riacquisto azionario da parte di Ubs. Tale dato risulta anche lievemente inferiore all’obiettivo di crescita dell’utile a due cifre; il rapporto costi/ricavi nelle attività finanziarie, pari al 68,1%, è in leggera flessione rispetto al 68,4% del primo trimestre 2006. La forte espansione dei proventi operativi riflette un progresso dei ricavi in tutti i segmenti d’attività. Ciò è stato solo parzialmente neutralizzato dall’aumento delle spese per il personale, dovuto all’ampliamento dell’organico e all’incremento dei compensi correlati alla performance; la raccolta netta, pari a Chf 52,8 miliardi, è progredita rispetto ai Chf 48,0 miliardi del 2006, raggiungendo il livello più elevato in assoluto. Nel periodo in rassegna l’apporto nelle unità di gestione patrimoniale è stato di Chf 44,8 miliardi, in crescita dai Chf 33,6 miliardi del primo trimestre 2006, mentre la raccolta nelle unità di gestione patrimoniale internazionali e svizzere è aumentata di Chf 9,2 miliardi a Chf 33,9 miliardi, principalmente grazie all’incremento degli afflussi provenienti dall’Asia e dalle Americhe. Nei primi tre mesi del 2007 la raccolta netta nelle unità europee di gestione patrimoniale si è attestata a Chf 5,4 miliardi, in flessione dai Chf 6,5 miliardi dello stesso periodo del 2006, dato che il maggior afflusso di capitali in Germania e Italia è stato più che neutralizzato dai minori apporti negli altri Paesi europei. Nel trimestre in esame gli apporti nelle attività di gestione patrimoniale statunitensi si sono collocati a Chf 10,9 miliardi, in rialzo rispetto ai Chf 8,9 miliardi dell´anno precedente. Questo progresso è ascrivibile agli afflussi provenienti sia da clienti esistenti che nuovi. La raccolta nelle attività di asset management è diminuita a Chf 5,3 miliardi dai Chf 12,6 miliardi di un anno prima. La clientela istituzionale ha registrato Chf 2,7 miliardi di capitali netti, principalmente in virtù dei contributi degli investimenti alternativi, nel reddito fisso e multiasset, in parte compensati da deflussi in ambito azionario. L´attività Wholesale intermediary ha raccolto Chf 2,6 miliardi, scendendo dai Chf 5,5 miliardi dello stesso periodo del 2006, soprattutto a seguito del calo degli afflussi nel comparto multiasset e dei deflussi nel reddito fisso. Nel complesso, Chf 5,8 miliardi sono defluiti dai fondi monetari, che tendono ad essere sottoposti a oscillazioni trimestrali più ampie rispetto ad altre categorie di attivi. Nel primo trimestre dell’esercizio, nel settore retail in Svizzera è stata raggiunta una raccolta netta di Chf 2,7 miliardi, riconducibile soprattutto ai maggiori apporti dalla clientela esistente. Patrimonio investito In virtù della raccolta netta e del rialzo dei mercati finanziari, il patrimonio investito ha totalizzato Chf 3112 miliardi al 31 marzo 2007, in crescita del 4% dal 31 dicembre 2006. Risultati relativi alle attività finanziarie Global Wealth Management & Business Banking Nel primo trimestre 2007 l’utile ante imposte di Global Wealth Management & Business Banking si è attestato a un livello record di Chf 2244 milioni, in progresso del 3% dagli ultimi tre mesi del 2006. Le unità internazionali e svizzere di gestione patrimoniale archiviano il periodo in rassegna con un utile ante imposte record di Chf 1501 milioni, in aumento del 6%. I proventi operativi complessivi hanno fatto segnare un incremento del 9%, poiché i ricavi ricorrenti hanno tratto vantaggio dall’espansione della base patrimoniale. I ricavi non ricorrenti (in rialzo del 19%) hanno beneficiato della crescita sostanziale dei livelli di attività. I costi operativi sono saliti del 12%, riflettendo l’aumento delle spese per il personale, dovuto a sua volta al progresso dei compensi correlati alla performance, all’assunzione di nuovo personale e ai maggiori costi dei piani pensionistici per i collaboratori in Svizzera. Le spese generali e amministrative sono leggermente diminuite in seguito allo scioglimento di precedenti accantonamenti. L’utile ante imposte delle unità statunitensi di gestione patrimoniale per i tre mesi in rassegna si è collocato a Chf 171 milioni, in calo del 2% dai Chf 174 milioni del quarto trimestre 2006. In dollari statunitensi, l’utile ante imposte è sceso del 3%. I proventi operativi complessivi hanno registrato un lieve incremento, a comprova dei livelli record dei ricavi ricorrenti riconducibili alla crescita delle commissioni dei conti gestiti e di quelle dei fondi non proprietari. Tale risultato è stato in parte neutralizzato dalla diminuzione dei ricavi non ricorrenti, dovuta principalmente alle minori commissioni di performance nel trimestre in esame. In dollari statunitensi, i proventi operativi sono aumentati dell’1% rispetto ai tre mesi precedenti. Nel primo trimestre 2007 le spese operative complessive sono salite marginalmente. Le spese per il personale sono cresciute del 9%, a seguito dell’incremento dei compensi correlati alla performance e dei maggiori costi salariali dovuti all’integrazione dell’organico di Mcdonald Investments e all’assunzione di ulteriori consulenti non finanziari per le iniziative di crescita. Nel periodo in rassegna le spese non relative al personale, incluse quelle generali e amministrative e quelle per le svalutazioni e gli ammortamenti, si sono ridotte, soprattutto a causa del calo degli accantonamenti per rischi legali. Business Banking Switzerland ha realizzato un utile ante imposte di Chf 572 milioni, in flessione del 4%. Gli interessi attivi netti sono diminuiti, riflettendo in parte il minor numero di giorni nel primo trimestre rispetto agli ultimi tre mesi dell’esercizio precedente. I proventi di natura diversa sono cresciuti, soprattutto in virtù dei maggiori livelli di attività dei clienti. Le spese generali e amministrative sono leggermente progredite, principalmente in seguito allo scioglimento di precedenti accantonamenti che ha ridotto le spese del trimestre. Global Asset Management L’utile ante imposte per il periodo in esame è stato pari a Chf 404 milioni, in crescita dell’1% dai Chf 400 milioni del quarto trimestre 2006, riflettendo ampiamente il livello medio più elevato della base patrimoniale che ha spinto al rialzo le commissioni di gestione registrate da tutte le attività. I proventi operativi complessivi hanno fatto segnare un incremento del 6%, con un’espansione del segmento Institutional determinata a sua volta dalle maggiori commissioni di gestione registrate da tutte le attività, dall’aumento delle commissioni di performance dei fondi d’investitori esterni di Dillon Read Capital Management (Drcm) e dall’impatto delle commissioni per l’intero trimestre derivanti dall’attività di asset management di Pactual. I ricavi del segmento Wholesale intermediary hanno messo a segno un progresso grazie alle maggiori commissioni di gestione, a comprova del livello medio più elevato dei patrimoni in gestione, dell’inclusione dei ricavi per l’intero trimestre dell’attività di asset management di Pactual e della crescita delle commissioni di performance dei fondi azionari. Le spese operative complessive sono progredite del 9%, riflettendo principalmente il calo degli emolumenti per servizi di gestione degli investimenti per Investment Bank. Le spese per il personale sono diminuite, soprattutto a fronte della flessione dei compensi di incentivo. Anche le spese generali e amministrative hanno registrato una contrazione, dato che il trimestre precedente comprendeva significativi investimenti nell´It e nelle aree di supporto alle attività nonché i costi relativi al lancio del primo fondo per investitori esterni di Drcm. Investment Bank Nel trimestre in rassegna, l’utile ante imposte ha raggiunto i massimi storici, attestandosi a Chf 1801 milioni, in crescita del 3% nei confronti dello stesso periodo dell’esercizio precedente. I proventi operativi complessivi per il primo trimestre hanno altresì toccato il livello record di Chf 6260 milioni, in progresso del 5% rispetto agli stessi tre mesi del 2006. Nel periodo in esame le attività su azioni hanno conseguito ricavi record pari a Chf 3128 milioni, in aumento del 10% dal primo trimestre 2006, quando avevano beneficiato delle plusvalenze dei posti di membro al Nyse. Tutte le aree hanno evidenziato un’espansione dei ricavi, con incrementi significativi nei comparti derivati, trading in conto proprio e mercati dei capitali di rischio. I ricavi del prime brokerage hanno seguitato ad aumentare grazie alla crescita del numero di clienti e dei saldi, anche se tale risultato è stato in parte neutralizzato dalla contrazione degli spread applicati ai clienti. I ricavi di Fixed income, rates and currencies (Firc) si sono collocati a Chf 2265 milioni, in flessione del 7% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Le difficili condizioni del mercato dei titoli ipotecari statunitensi si sono tradotte in perdite per le attività gestite da Drcm. I ricavi di altri segmenti di Firc sono saliti del 19% rispetto a un anno prima. Il comparto del reddito fisso su crediti ha fatto segnare una notevole espansione in tutte le attività. Forte incremento anche dei ricavi dei mercati emergenti. Per contro, la performance dell’attività su tassi ha accusato una flessione in generale. Il solido risultato dei titoli garantiti da ipoteche, che hanno beneficiato degli elevati volumi di mercato in Europa e Giappone, non ha comunque compensato la diminuzione dei rendimenti dei derivati e delle obbligazioni governative causata dall´appiattimento della curva dei rendimenti e dalla minore volatilità. Nel primo trimestre 2007 i ricavi da negoziazione nell’ambito dell’energia elettrica e del gas sono diminuiti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre le vendite e le negoziazioni dei prodotti strutturati su materie prime e del greggio sono progredite notevolmente. La performance delle attività su cambi e di cash and collateral trading è stata molto sostenuta su tutta la linea, dato che gli elevati volumi hanno più che compensato la continua pressione sugli spread. I mercati emergenti, i metalli di base, i prime services e i prodotti strutturati hanno tutti messo a segno un’espansione significativa con ottimi risultati trimestrali. I ricavi di Investment banking hanno conseguito risultati record per un primo trimestre, collocandosi a Chf 865 milioni con un aumento del 30% dallo stesso periodo del 2006 e a comprova della crescita dei ricavi in tutte le regioni, in particolare nelle Americhe e in Asia. I ricavi delle attività di consulenza hanno fatto segnare un forte progresso in un contesto di intensa attività con un aumento della quota di mercato in tutte le aree geografiche. Notevole espansione anche delle attività sui mercati dei capitali, sostenute dai mercati dei capitali di rischio e dalla leveraged finance. Nel periodo in rassegna, i costi operativi complessivi sono cresciuti del 6% se raffrontati allo stesso trimestre del 2006. Le spese per il personale sono salite a fronte dell’incremento delle spese salariali e dei contribuiti ai piani previdenziali causati a loro volta dai maggiori livelli di organico e dall’aumento degli stipendi annui. I compensi azionari sono diminuiti del 6% nei confronti dello stesso trimestre dell’anno precedente, primariamente a seguito del trasferimento del personale di Drcm a Global Asset Management. Le spese generali e amministrative si sono ridotte del 4% rispetto al primo trimestre 2006, che comprendeva un accantonamento per contenziosi legali per l’accordo con Sumitomo Corporation pari a Chf 112 milioni. Ciò è stato in parte neutralizzato dall’aumento dei costi It, per i locali, altri servizi in outsourcing, telecomunicazione e viaggi, causato in gran parte dalla crescita dell´organico. Nel trimestre in rassegna il rischio di mercato sostenuto da Investment Bank, misurato dalla media a 10 giorni del Var (intervallo di confidenza del 99%, serie di dati storici a 5 anni) è salito a Chf 517 milioni dai Chf 391 milioni degli ultimi tre mesi del 2006, mentre il range (differenza tra Var massimo e minimo) è aumentato a Chf 258 milioni da Chf 162 milioni. Come preannunciato nel trimestre precedente, l´integrazione di Pactual al 1° dicembre 2006 ha determinato un incremento del Var medio per Investment Bank. .  
   
   
ERGO PREVIDENZA RINOMINA IL DR. PETER GEIPEL AMMINISTRATORE DELEGATO  
 
Milano, 8 maggio 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Ergo Previdenza S. P. A. , società appartenente al gruppo assicurativo tedesco Ergo Versicherungsgruppe Ag di Düsseldorf, holding a sua volta controllata da Munich Re, uno dei maggiori riassicuratori internazionali, così come nominato dall’Assemblea degli Azionisti del 27 aprile u. S. , si è riunito il 2 maggio presso la sede sociale ed ha rinominato, quale Amministratore Delegato, il Dr. Peter Geipel. Al Dr. Geipel è stata, inoltre, riconfermata la carica di Direttore Generale. Il Consiglio di Amministrazione, su indicazione dello stesso Dr. Geipel, ha poi individuato alcuni Condirettori che, nell’ambito dell’Ufficio della Direzione Generale, coadiuveranno il Dr. Geipel nella gestione operativa della Compagnia al fine di un suo rafforzamento. Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, attribuito al Presidente Dr. Klaus Flemming ed all’Amministratore Delegato Dr. Peter Geipel i rispettivi poteri, stabilendone i compensi. Il Consiglio di Amministrazione della Società, in osservanza delle disposizioni previste dal codice di Autodisciplina delle società quotate, ha infine verificato la sussistenza del requisito di indipendenza in capo agli amministratori non esecutivi ed indipendenti prof. Avv. Giorgio Sacerdoti, dott. Roberto Pontremoli e dott. Carlo Acutis. .  
   
   
CONAFI PRESTITO: RISULTATI IQ2007 IN FORTE CRESCITA PRODUZIONE INTERMEDIATA (MONTANTE LORDO) + 99%0, MARGINE DI INTERMEDIAZIONE + 60%0, UTILE NETTO + 77%  
 
 Torino, 8 Maggio 2007 - Ii Consiglio di Amministrazione, presieduto da Nunzio Chiolo, di Conafi Prestitó, società quotata sul mercato Expandi, specializzata nel settore dei finanziamenti con rimborso mediante cessione del quinto dello stipendio (Cqs) o pensione (Cqp) e delegazione di pagamento (Dp), ha approvato il 3 maggio i dati relativi al primo trimestre 2007. La produzione intermediata nel I trimestre 2007 in termini di montante lordo si è attestata a 93,2 milioni di Euro, in aumento del + 99% rispetto ai 46,8 milioni di Euro del I trimestre 2006 a parità di perimetro di consolidamento, ovvero retrodatando l´acquisizione di Italifin effettivamente realizzata al 30/06/2006 al 01/01/2006. Tali volumi sono originati da 5. 755 contratti intermediati nel Iq2007 (2. 515 contratti intermediati nel Iq2006, a parità di perimetro di consolidamento). Ii margine di intermediazione consolidato al 31 marzo 2007, pari a 7,2 milioni di Euro registra una forte crescita (+ 60%) rispetto al Iq2006 (4,5 milioni di Euro, a parità di perimetro di consolidamento). Tale incremento è imputabile alle ottime performance realizzate con il prodotto Cessione del Quinto della Pensione che ha rilevato una crescita della produzione intermediata nel Iq2007 del +193%, attestandosi a 61,2 milioni di Euro (rispetto ai 20,9 milioni di Euro del Iq2006, a parità di perimetro di consolidamento). Ii Risultato della gestione operativa consolidato al 31 marzo 2007 è pari a 3,6 milioni di Euro con una crescita del +92% rispetto al Iq2006 (1,9 milioni di Euro, a parità di perimetro di consolidamento). In forte crescita anche l´utile netto consolidato che registra al 31 marzo 2007 una crescita del +77%, passando da 1,2 milioni di Euro nel Iq2006 (a parità di perimetro di consolidamento ) a 2,2 milioni di Euro nel Iq2007. Allo stato non ci sono motivi per ritenere che il trend del primo trimestre non possa essere mantenuto per tutto il corrente anno. In ottemperanza al Regolamento dei mercati di Borsa Italiana si riportano le seguenti informazioni: ex art. 2A. 3. 2: a) data di inizio delle negoziazioni: 12 aprile 2007 b) Listing Partner della quotazione: Banca Imi e Intermonte "Il I trimestre 2007 si è chiuso per Conafi Prestitò- ha copmme tatoil Presidente e Amministratore Delegato di Conafi Prestito S. P. A. - con ottimi risultati economici raggiunti, in evidente crescita rispetto al I trimestre 2006. Il risultato positivo del collocamento ed il successivo andamento del titolo confermano come la nostra strategia di comunicazione agli investitori sia stata apprezzata dal mercato. E, in linea con questo impegno per la trasparenza, posso anticipare la nostra intenzione di diffondere pubblicamente i dati trimestrali. " .  
   
   
OLTRE 6 MILIONI DI EURO AL MADE IN ITALY DALLA NUOVA INTESA ICE-UNIONCAMERE  
 
Roma, 8 maggio 2007 - Nuove risorse a sostegno del Made in Italy arrivano dalla nuova intesa operativa Ice-unioncamere. L´accordo prevede un plafond di oltre 6 milioni di euro articolato su otto progetti che ha l´obiettivo di sostenere l´internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane e avrà durata annuale. A beneficiare delle azioni di promozione sottoscritte sono alcuni settori ritenuti di rilevanza strategica per le esportazioni Made in Italy, quali calzature, la meccanica e la nautica. Due rilevanti progetti riguarderanno inoltre l´alta formazione: il primo destinato ad ingegneri stranieri che diventeranno punti di riferimento per i sistemi industriali dei rispettivi Paesi; il secondo avrà l´obiettivo di formare nei più prestigiosi Atenei italiani i migliori studenti indiani che dopo un successivo periodo di stage in azienda, potranno instaurare un rapporto privilegiato con il tessuto imprenditoriale italiano. L´intesa firmata è lo strumento operativo dell´Accordo di Programma sottoscritto nel 2000 dal Ministero del Commercio Estero, Unioncamere ed Assocamerestero. Tale intesa è finalizzata a promuovere le relazioni economiche e commerciali dell´Italia con alcune aree geoeconomiche considerate di comune interesse strategico secondo uno schema di iniziative articolate per filiere produttive. Per la realizzazione dei progetti saranno coinvolte le strutture dell´Ice e del sistema camerale che hanno aderito ai singoli progetti, coordinate da Unioncamere con il supporto delle Camere di commercio italiane all´estero. .  
   
   
GEMINA BILANCIO DELL’ESERCIZIO 2006: DIVIDENDO DI EURO 0,10 PER CIASCUNA AZIONE ORDINARIA E DI EURO 0,12 PER CIASCUNA AZIONE DI RISPARMIO  
 
 Milano, 8 maggio 2007 - L’assemblea degli azionisti di Gemina, presieduta dal Dr. Carlo Gatto, si è riunita ieri a Milano in sede straordinaria e ordinaria e ha assunto le deliberazioni di seguito indicate. Assemblea straordinaria - L’assemblea straordinaria ha deliberato di modificare l’art. 11 dello statuto sociale, elevando a 14 il numero massimo dei componenti il Consiglio di Amministrazione ed ha apportato talune modifiche di carattere formale agli articoli 8 e 14 dello statuto sociale. Bilancio e dividendo - L’assemblea ha approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2006, che ha chiuso con un risultato netto di 50,9 milioni di euro (risultato netto di 2,5 milioni di euro al 31 dicembre 2005), e ha attribuito un dividendo di euro 0,10 a ciascuna azione ordinaria, con esclusione delle azioni proprie in portafoglio, e di euro 0,12 a ciascuna azione di risparmio, per complessivi 36,2 milioni di euro, riportando a nuovo l’utile residuo di 14,7 milioni di euro. Il dividendo verrà messo in pagamento a decorrere dal 21 giugno 2007, previo stacco delle cedole n. 29 dalle azioni ordinarie e n. 32 dalle azioni di risparmio, in data 18 giugno 2007. All’assemblea è stato altresì presentato il bilancio consolidato di Gruppo che evidenzia un utile netto di 118,3 milioni di euro (utile netto di 1,8 milioni di euro al 31 dicembre 2005). Consiglio di Amministrazione - L’assemblea ha provveduto a determinare in 12 il numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione e ha nominato, con il voto di lista ai sensi dell’art. 11 dello statuto sociale, Consiglieri di Amministrazione per il triennio 20072009 i Signori Guido Angiolini, Franco Tatò, Giuseppe Bencini, Giovanni Fontana, Alessandro Grimaldi, Aldo Minucci, Michele Mogavero, Paolo Nicoletti, Andrea Novarese, Eugenio Pinto, Clemente Rebecchini e Paolo Roverato. Il Prof. Eugenio Pinto è stato eletto dalla lista di minoranza presentata dall’azionista Silvano Toti S. P. A. Autorizzazione all’acquisto e all’alienazione di azioni proprie - L’assemblea ha rinnovato l’autorizzazione all´acquisto, in una o più volte e per un periodo di diciotto mesi dalla data odierna, con le modalità consentite dalla normativa applicabile, di massime n. 20. 000. 000 di azioni ordinarie e di risparmio Gemina, ad un prezzo non superiore del 20% e non inferiore del 20% rispetto al prezzo di riferimento del titolo rilevato sul Mercato Telematico Azionario nella seduta di borsa precedente ad ogni singola operazione, utilizzando per gli acquisti riserve disponibili, come risultanti dall’ultimo bilancio approvato al momento dell’effettuazione dell’operazione. Le operazioni d’acquisto saranno effettuate sui mercati regolamentati secondo modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi, che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita, ai sensi dell’art. 144-bis, primo comma, lettera b) del Regolamento approvato dalla Consob con delibera 119711999 e successive modificazioni ed integrazioni. L’assemblea ha altresì autorizzato il Consiglio di Amministrazione a disporre, in ossequio alla normativa applicabile, in ogni momento, in tutto o in parte, in una o più volte, anche prima di aver esaurito gli acquisti autorizzati, delle azioni proprie acquistate in base alla odierna delibera, ad un prezzo stabilito di volta in volta dal Consiglio di Amministrazione, avuto riguardo all’andamento dei prezzi nel periodo precedente all’operazione ed al migliore interesse della Società. Le motivazioni per le quali è stata richiesta l’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie risiedono nelle valutazioni operate dal Consiglio di Amministrazione che ritiene utile disporre dell’autorizzazione sia per intervenire, anche tramite intermediari, sul titolo Gemina in presenza di oscillazioni delle quotazioni al di fuori delle normali variazioni legate all’andamento del mercato azionario, sia per supportare, sempre anche per il tramite di intermediari, la liquidità del titolo. Il tutto, naturalmente, nel rispetto della normativa, anche regolamentare, vigente. Gemina detiene attualmente n. 6. 000. 000 di azioni proprie ordinarie pari all’1,63% del capitale sociale. Proroga fino al 2012 a Deloitte & Touche dell’incarico di revisione - L’assemblea, su conforme proposta del Collegio Sindacale, ha deliberato di prorogare, ai sensi dell’art. 8, comma 7 del D. Lgs. 3032006, per il periodo 20072012 a Deloitte & Touche S. P. A. Dell’incarico di revisione del bilancio anche consolidato, di revisione contabile limitata della relazione semestrale e di svolgimento delle altre attività previste dall´art. 155 del D. Lgs. 581998. Cariche sociali - Il Consiglio di Amministrazione della società, riunitosi al termine dei lavori assembleari, ha nominato Guido Angiolini Presidente del Consiglio di Amministrazione, Paolo Nicoletti Vice Presidente e Franco Tato’ Amministratore Delegato. Il Presidente, cui sono stati attribuiti gli incarichi di sovrintendere all’assetto organizzativo e all’attività di comunicazione esterna e istituzionale della Società e, d’intesa con l’Amministratore Delegato, di svolgere l’attività di supervisione dell’andamento delle partecipazioni, il Vice Presidente, che ricopre la carica di Presidente della controllata Leonardo, e l’Amministratore Delegato, cui sono stati conferiti poteri di gestione ordinaria, sono amministratori esecutivi. Il Consiglio di Amministrazione ha valutato il possesso del requisito dell’indipendenza ai sensi dell’art. 3 del Codice di Autodisciplina da parte degli amministratori non esecutivi Giuseppe Bencini, Giovanni Fontana e Eugenio Pinto. Il Consiglio di Amministrazione ha istituito il Comitato per il Controllo Interno composto dagli amministratori Giovanni Fontana, Eugenio Pinto e Paolo Roverato ed il Comitato per la Remunerazione composto dagli amministratori Giuseppe Bencini, Giovanni Fontana e Andrea Novarese. .  
   
   
ENERGIA E TRASPORTI, APERTA LA CORSA AI FINANZIAMENTI EUROPEI NEI PROSSIMI SETTE ANNI, IN ARRIVO OLTRE 6 MILIARDI DI EURO PER IL SETTORE DAL VII PROGRAMMA QUADRO PER LA RICERCA E LO SVILUPPO TECNOLOGICO  
 
 Venezia, 8 maggio 2007 – Continua l’impegno di Unioncamere – Eurosportello del Veneto per la diffusione dell’informazione relativa alla programmazione europea 2007 – 2013. Dopo l’incontro di venerdì scorso, che ha preso in analisi le opportunità di finanziamento offerte dal Programma quadro Competitività e Innovazione 2007/2013 (Cip) e dal Programma operativo regionale (Por) del Veneto, si è tenuto ieri presso la sede di Unioncamere il workshop “Energia e Trasporti, prospettive europee per il Veneto”. L’appuntamento odierno ha voluto illustrare le linee del terzo pilastro della programmazione comunitaria, il Vii Programma Quadro per la Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico, che presenta una gamma di finanziamenti consistenti determinati a livello europeo. “Si fa sempre più pressante, oggi – ha dichiarato Federico Tessari, presidente di Unioncamere del Veneto – la necessità di ricercare soluzioni innovative per una mobilità efficiente e al contempo sostenibile. Molto si sta facendo a livello europeo, occorre però uno sforzo congiunto tra tutti gli operatori del settore, cui si deve aggiungere una sempre maggiore consapevolezza presso gli utenti stessi. Iniziative come quella di oggi, esplicitano il ruolo fondamentale di Unioncamere del Veneto nella diffusione di questa consapevolezza presso il mondo imprenditoriale, soprattutto attraverso il sostegno ad un lavoro di rete fra tutti gli attori locali. Compito importante del sistema camerale – conclude Tessari – è infatti quello di favorire la conoscenza dei programmi europei per stimolare il territorio veneto e i suoi imprenditori a presentare progetti di ricerca europei, dai quali dipende la competitività della nostra Regione”. E le cifre presentate al convegno parlano sicuramente di importanti opportunità in questo senso. Sono 55 i miliardi di euro stanziati complessivamente dal Vii Programma Quadro per la Ricerca e lo Sviluppo tecnologico dell’ Unione Europea, fondi destinati a tutti i paesi dell’Unione nell’arco dei prossimi 7 anni. Il settore dell’energia, in particolare, potrà beneficiare di finanziamenti per un totale di 2. 265 milioni di euro, mentre quello dei trasporti vedrà l’emissione di bandi per un volume complessivo di 4. 180 milioni. A rappresentare il Ministero dell’Ambiente, Guglielmo Cioni, mentre l’assessore Fabio Gava ha portato il saluto della Regione Veneto. Numerosi i relatori giunti direttamente da Bruxelles, a cominciare da Gian Lorenzo Martini, Direttore Rappresentanza della Regione Veneto a Bruxelles, ma anche tecnici della Commissione Europea quali Maurizio Maggiore, Dg Ricerca e Sebastiano Fumero, Dg Energia e Trasporti. “Una regione dinamica come la vostra – ha dichiarato Sebastiano Fumero, Dg Energia e Trasporti Commissione Europea – non può non confrontarsi con la partecipazione ai Programmi quadro di Ricerca a livello europeo, che promuovono l’eccellenza e che permettono di sperimentare soluzioni innovative nei settori scientifici e tecnici più interessanti e promettenti, tra i quali l’energia e i trasporti. Soluzioni quali l’intermodalità, i trasporti intelligenti, la navigazione satellitare, il risparmio energetico e l’uso di fonti alternative sono a mio parere decisivi per rispondere alle sfide della globalizzazione e per combattere il cambiamento climatico” “Mai come oggi – ha commentato Fabio Gava, Assessore alle Politiche dell´economia, dello sviluppo, della ricerca e dell´innovazione – è diffusa la convinzione che il problema dell’inquinamento e quindi l’impatto delle politiche ambientali siano di rilievo prioritario su scala ormai planetaria. Una convinzione sposata anche dalla Regione Veneto, che sta lavorando attivamente al Piano Energetico Regionale. Non solo, all’interno del Piano Operativo Regionale abbiamo previsto un asse di finanziamenti dedicato ad Ambiente e Energia. Nostro compito è anche la promozione dell’informazione e quindi anche la collaborazione con Eurosportello affinché siano informate imprese, aziende e istituzioni, sui bandi di gara emanati direttamente a livello europeo” “L’obiettivo di Eurosportello e della Delegazione della Regione a Bruxelles – hanno concluso Gian Angelo Bellati, direttore di Unioncamere del Veneto e Gian Lorenzo Martini, Direttore della Rappresentanza della Regione Veneto a Bruxelles – è quello di agevolare le imprese venete nelle fasi di informazione e progettazione. Questo passaggio si rivela fondamentale per massimizzare l’accesso alle risorse europee, determinanti per competitività del territorio e per il raggiungimento degli obiettivi di Lisbona”. Per informazioni aggiornate sui bandi e le opportunità di finanziamento europeo è a disposizione il sito www. Eurosportelloveneto. It . .  
   
   
SEMPLIFICAZIONE E RIDUZIONE DELLA SPESA, PER UNA REGIONE PIÙ COMPETITIVA AMMINISTRAZIONE PIÙ SNELLA ED EFFICIENTE E MENO COSTOSA: RISPARMIEREMO ALMENO 65 MILIONI ALL´ANNO.  
 
Firenze, 8 maggio 2007 - Semplificare e rendere meno burocratici i rapporti tra uffici pubblici, imprese e cittadini, ma anche ridisegnare complessivamente la macchina dell´amministrazione regionale, puntando ad un contenimento dei costi pari almeno al maggior contributo (65 milioni) richiesto ai toscani nel 2007 con Irap e bollo auto. Questo senza incidere su qualità e quantità dei servizi, ma piuttosto recuperando significativi margini di efficienza. È la sfida che il governo regionale ha fatto sua, ponendola come uno degli obiettivi centrali della legislatura. Il pacchetto di proposte in materia del governo regionale è stato illustrato dal presidente della Regione Toscana Claudio Martini ai rappresentanti delle istituzioni e delle parti sociali in sede di tavolo di concertazione e trasmesso ai capigruppo consiliari. "Avevamo preso un impegno e lo abbiamo mantenuto. Si tratta - spiega Martini - di una riforma strutturale e profonda della macchina regionale, e più complessivamente della qualità delle relazioni tra pubblica amministrazione, cittadini e imprese in Toscana. Anche queste proposte ci consentono di rendere più dinamica la società toscana, di recuperare competitività, capacità d´innovazione, di attrarre investimenti, di rilanciare uno sviluppo economico sostenibile e di qualità. Le stesse grandi imprese estere quando devono scegliere dove localizzarsi, non guardano solo ai costi del lavoro, ma verificano anche la qualità della pubblica amministrazione". "Certo - prosegue Martini - tutto questo richiama problemi e competenze che sono anche nazionali, in un quadro in cui, per esempio, per avviare un´impresa in Italia ci vogliono in media oltre 2 mesi di tempo e circa 70 adempimenti amministrativi contro i 5 giorni dell´Inghilterra. Ma Regione ed enti locali possono fare una parte importante. Noi lo faremo seguendo tre filoni: la razionalizzazione della spesa, il rinnovamento del modello toscano e la semplificazione legislativa e amministrativa". L´operazione ha anche un grosso rilievo dal punto di vista finanziario: ai 36 milioni risparmiati con gli interventi già attuati dalla legge di bilancio 2007, si aggiungeranno i risparmi che si otterranno dal rispetto del Patto sulla sanità, più quelli che deriveranno, nel medio e lungo periodo, man mano che diventerà operativa la razionalizzazione organizzativa del sistema degli enti e delle agenzie, stimabili attorno ai 10 milioni. Ecco nel dettaglio come il piano di lavoro si articolerà in questi tre grandi settori. 1. Razionalizzazione della spesa pubblica. Il governo regionale punta a un´ampia revisione dell´assetto degli enti, delle agenzie e delle partecipazioni regionali, dell´organizzazione territoriale di alcuni servizi pubblici (rifiuti, acqua, casa, etc. ). Il complesso "arcipelago" esistente dovrebbe essere riorganizzato secondo un progetto che fa leva su alcune funzioni fondamentali, direttamente collegate alle strategie del programma regionale di sviluppo: si tratta della funzione di studio e ricerca (che interessa l´Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana e l´Agenzia regionale di sanità); della funzione di erogazione di contributi economici (che interessa l´Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura, la Fidi Toscana e l´Agenzia Toscana promozione); della funzione di sostegno all´innovazione del sistema produttivo (svolta dall´Agenzia regionale per lo sviluppo e l´innovazione in agricoltura, da Toscana promozione, da Sviluppo Italia Toscana, Fidi Toscana e altre società partecipate dalla Regione); della funzione di sostegno all´innovazione nei settori della cultura e della comunicazione (che interessa la Fondazione sistema Toscana che cura il portale, della Mediateca regionale, dell´Orchestra regionale toscana e di Toscana spettacolo), del diritto allo studio universitario (che interessa le 3 Aziende di Firenze, Pisa e Siena), delle politiche di sostenibilità ambientale (che interessa l´Agenzia regionale per la protezione ambientale, quella per il recupero delle risorse e il laboratorio meteorologico Lamma) e, infine dell´organizzazione territoriale di alcuni servizi (che interessa gli Ambiti ottimali dei rifiuti, delle acque, della casa e per la promozione turistica). Funzioni di studio e ricerca. Tra le proposte avanzate al tavolo di concertazione: la fusione di Ars e Irpet in considerazione del loro comune ruolo di ricerca; la fusione in un solo soggetto delle 3 aziende per il diritto allo studio universitario. Erogazione previdenze e contributi. Si propone di concentrare queste funzioni (attualmente svolte anche da Fidi Toscana e da Toscana promozione) in un´unica agenzia regionale, che potrebbe essere anche lo sviluppo di Artea e che si occupi per intero delle erogazioni regionali, sia agricole che extragricole. Sostegno all´innovazione e promozione. Attualmente ci sono 4 strutture che operano: Arsia, Fidi toscana, Toscana promozione e Sviluppo Italia. La proposta è di concentrare queste funzioni in 3 strutture: Toscana Promozione per promuovere l´offerta toscana sui mercati internazionali ed Arsia, spogliata della funzione meteorologica che sarà concentrata su Lamma, per il sostegno alle imprese agricole; un terzo soggetto che nascerà dalla fusione tra Fidi toscana e Sviluppo Italia si ocuperà di tutte le funzioni di garanzia e di finanziamenti a progetti industriali. Aziende partecipate. La giunta sta lavorando anche ad alcune precise indicazioni di lavoro relative alle più importanti partecipate, a partire dalla verifica della sussistenza dell´interesse regionale alla partecipazione alle stesse società. Tra le proposte, l´accorpamento delle funzioni dell´Agenzia regionale per il recupero risorse (Arrr) e di Arpat. Rispetto alle 4 Fondazioni regionali (Toscana spettacolo, Orchestra regionale, Mediateca e Sistema Toscana) l´ipotesi è di fondere Mediateca e Sistema Toscana per costituire un unico soggetto che operi nel settore delle tecnologie di comunicazione digitale, nonché il possibile assorbimento delle funzioni della Fondazione Toscana Spettacolo da parte del costituendo polo teatrale. Servizi collettivi. Ci sono poi gli Ambiti territoriali ottimali (Ato) per la gestione dei rifiuti e del ciclo delle acque o enti per l´esercizio di alcune funzioni come la promozione turistica o l´edilizia residenziale pubblica. Attualmente sono 10 gli Ato per i rifiuti, la proposta avanzata da Martini ne prevede 3; anche i 6 Ato per la gestione dell´acqua saranno ridotti a 3. Tutto questo puntando a un´adeguata scala territoriale: i nuovi Ato coincideranno con le tre grandi aree vaste della Toscana centrale, della Toscana della Costa e della Toscana del Sud. Per le attuali 14 Apt la giunta proppone invece di aprire un confronto con le Province per superare in maniera significativa l´attuale frammentazione e definire innovative modalità di gestione della promozione turistica. Ancora più significativa la proposta per gli 11 Lode (che gestiscono il patrimonio edilizio pubblico): la proposta ne prevede 1 per l´intera regione. Questa stessa logica di sistema riguarda anche il lavoro sui grandi servizi infrastrutturali, in particolare nel campo dei porti e degli aeroporti, come emerge anche dal Piano di indirizzo territoriale. Coordinamento di servizi amministrativi. Per contenere le spese di funzionamento delle agenzie regionali (esempio: approvvigionamenti, attività di formazione, procedure concorsuali, pagamenti, in modo da realizzare economie di scala) si prevede l´utilizzo del mercato elettronico, la riassegnazione al centro direzionale della Regione delle attività formative e l´utilizzo delle graduatorie regionali tranne che per alcuni profili molto specialistici. Anche i pagamenti - per i quali Ars e Artea ricorrono a una struttura esterna - saranno interamente riportati dentro la struttura regionale. Revisione delle spese della macchina regionale. La legge di bilancio contiene già una serie di tagli, con una riduzione di 36 milioni di euro rispetto all´esercizio 2006. Di questi, 1,8 milioni riguardano le spese di personale e ben 9 milioni quelle destinate a studi, ricerche, convegni e spese di rappresentanza. L´obiettivo è rinnovare la struttura, anche dal punto di vista professionale e generazionale, stabilizzando la percentuale di incidenza delle spese del personale rispetto al bilancio regionale (al netto della spesa sanitaria). Per ciascuna di queste si prevede una forte razionalizzazione attraverso l´accorpamento delle funzioni. Potranno dunque essere riassorbiti 3 Ato per i rifiuti, 3 per la gestione dell´acqua, 10 Lode per l´edilizia pubblica, 2 aziende per il diritto allo studio universitario, 5 tra agenzie ed enti regionali. La riorganizzazione delle 14 Apt, che diminuiranno anche loro, sarà discussa con le Province. 2. Sanità toscana: razionalizzare per servizi di qualità L´obiettivo è quello del pareggio nel bilancio della spesa sanitaria anche per il 2007, che sarà l´anno più impegnativo per la nostra sanità. Ciò impone di assegnare alle Aziende sanitarie una serie di obiettivi specifici che in alcuni casi vanno a modificare gli assetti organizzativi e logistici tradizionali, secondo una prospettiva non di mero risparmio, ma di razionalizzazione e di recupero di appropriatezza. Le economie non devono produrre alcuna riduzione dei livelli di assistenza, ma al contrario migliorare la qualità e la quantità delle prestazioni. Gli interventi, che porteranno ad un contenimento della spesa, riguarderanno 9 settori: la farmaceutica; il personale; l´autonomia degli Estav; l´accesso al pronto soccorso; la razionalizzazione dei laboratori; gli ospedali; l´assistenza territoriale; gli investimenti; il sistema di pagamenti e forniture. 3. La semplificazione legislativa e amministrativa La semplificazione è un impegno complesso, che si muove a diversi livelli. C´è una semplificazione legislativa, che deve puntare alla riduzione dei carichi normativi. La Toscana punta a una riduzione del 50% entro il 2010, attraverso una specifica legge regionale sulla semplificazione e attraverso leggi di riordino per settori organici. Tra le azioni in corso, la valutazione dell´impatto dell´attività normativa regionale su pubblica amministrazione, imprese e cittadini. Entro l´anno, inoltre, la giunta approverà una proposta di legge per il recepimento della normativa comunitaria nelle materie di competenza legislativa regionale. Per quanto riguarda la semplificazione amministrativa, numerosi sono i terreni su cui il governo regionale ha scelto di impegnarsi. Tra essi l´intesa per lo sviluppo delle procedure telematiche di acquisto di beni e servizi (il cosiddetto e-procurement, che serve anche al risparmio, visto che si stima che le gare d´appalto telematiche portino a tagli del 5 per cento in termini di spesa e tra il 50 e l´80 per cento sui costi delle transazioni sia per gli acquirenti che per i fornitori); l´intesa con l´Inps per le certificazioni mediche on line; l´intesa con il Cnipa per la formazione dei dipendenti nelle nuove tecnologie. Ma semplificazione significa anche superamento delle sovrapposizioni istituzionali e cooperazione tra le varie amministrazioni. In questa direzione vanno le azioni per lo sviluppo delle gestioni associate comunali e per le aggregazioni di area vasta, nel contesto di un percorso di riforma del sistema regionale delle autonomie. Si prevede già nel 2008 l´elaborazione di una nuova legislazione regionale sulle relazioni Regione-enti locali. Cruciale poi sarà lo sviluppo dell´e-government e, più in generale, della società per l´informazione, un obiettivo per cui negli anni la Regione ha stanziato oltre 79 milioni di euro. Tra le iniziative adottate, l´accordo di programma per il "riuso" delle migliori pratiche maturate in Toscana, la nascita e il consolidamento dei Paas, cioè dei centri che avvicinano i cittadini alle nuove tecnologie, l´impegno per la diffusione della banda larga nelle aree rurali e montane oggi escluse, l´intesa con le dieci prefetture toscane per integrare queste amministrazioni periferiche dello Stato nell´infrastruttura telematica regionale. (pc/rf) .  
   
   
PER MOTIVARE I MANAGER MENO BENEFIT CONCESSI A PIOGGIA E PIÙ BONUS LEGATI AI RISULTATI PERSONALI RAGGIUNTI  
 
Milano, 8 maggio 2007 - Bonus più alti e legati ai risultati personali. Maggiore formazione. Benefit mirati. Le aziende puntano su questi elementi per motivare i middle manager, mentre perdono smalto le stock option. E’ quanto emerge dalla ricerca “Come fidelizzare i middle manager” realizzata intervistando un campione di 100 direttori risorse umane di aziende medio-grandi, da Mcs, società specializzata nella ricerca e selezione del personale qualificato che opera da circa 30 anni sul mercato italiano, che fa parte di Asa Group. Secondo l’indagine, la parte variabile dello stipendio va oggi dal 10 al 40 per cento della retribuzione annuale, rispetto al 10-25% di 5 anni fa. Ai vertici i manager commerciali per i quali i bonus variano dal 30 al 60% dello stipendio base, in netta crescita rispetto al ventaglio 20-40% del 2002. Più bassi i premi per le altre figure professionali, che vanno in genere dal 10% al 20%, come nel caso delle risorse umane e dell’It. Oltre all’incremento, tuttavia, è cambiato negli ultimi 5 anni il mix dei benefit. Le aziende legano oggi i bonus al contributo personale di ciascun manager, invece che ai risultati globali dell’impresa. In media, infatti, circa il 50% dei bonus annuali dipende ora dai risultati ottenuti da ciascun manager, rispetto al 35% di cinque anni fa. La quota sale fino al 65% nel caso dei manager commerciali, mentre oscilla fra il 45% e il 50% per le altre figure. Fra i benefit più popolari c’è sempre l’auto aziendale, concessa a circa il 32% dei manager. La recente stretta fiscale (che ha posto un onere a carico dei dipendenti) ne ha, tuttavia, ridotto l’appeal. Anche in questo caso l’incidenza è più elevata, il 45%, fra i commerciali. Un altro elemento importante è la copertura delle spese per l’alloggio, offerta a circa il 12% dei manager, ma molto diffusa quando l’impresa è localizzata in città di provincia e assume manager provenienti da altri centri. Cellulare e Pc portatile sono considerati strumenti di lavoro, più che benefit. Le aziende, infatti, li concedono praticamente a tutti: 90% per il cellulare e 85% per il Pc portatile, munito di card per navigare su Internet. L’assistenza sanitaria integrativa viene concessa a circa il 92% dei manager, rispetto all’87% di cinque anni fa. Le imprese, secondo l’indagine Mcs, mantengono anche un elevato impegno per la formazione, che coinvolge oltre l’80% dei manager, con una media di 8 giorni all’anno. Meno frequenti rispetto al passato, invece, i corsi di lingue straniere, grazie alla crescita dei manager “poliglotti”. “Le aziende puntano oggi su un mix di incentivi per motivare i manager focalizzandosi sempre di più sui risultati personali e sul lavoro di squadra”, commenta Gianluca Gioia di Mcs, “C’è maggiore riconoscimento per chi fa un lavoro “duro”, per esempio per lo sbarco in nuovi mercati o l’innovazione. Dare premi a chi porta risultati, alla fine, è vincente per l’impresa, mentre i benefit a pioggia finiscono con il creare privilegi e rigidità”. Variabile in crescita Peso dei premi sulla retribuzione base
Funzione % variabile 2007 % variabile 2002
Media generale 15 – 40 10 – 25
Commerciali 30 – 60 20 – 40
It 10 – 20 5 – 15
Risorse umane 10 – 20 5 – 10
Amministrazione 10– 15 0 – 10
Operations 10- 15 5- 10
Premi personalizzati Quota del bonus legata a risultati personali
Funzione % 2007 % 2001
Media generale 50 35
Commerciali 65 50
It 50 40
Risorse umane 45 40
Amministrazione 45 40
Operations 50 30
Pc e telefonino a pioggia
Strumento % 2007 % 2001
Telefono cellulare 100 95
Pc portatile 85 73
Auto 32 30
Alloggio 12 8
Assistenza sanitaria integrativa 92 87
Fonte: “Come fidelizzare i middle manager”, ricerca Mcs 2007 .
 
   
   
SIENA: LA SUA FORZA NEL MEDIOEVO L’USO DELLA CULTURA MEDIEVALE COME STRUMENTO PER RAFFORZARE LO SPIRITO DI IDENTITÀ HA ATTRAVERSATO NEI SECOLI LA STORIA DELLA CITTÀ  
 
Roma, 8 maggio 2007 - Cosa rimane oggi del giudizio espresso dalla critica inaugurata dal Vasari nel ‘500 relativo al primato di Firenze su Siena? Fu la cultura senese del Xv secolo progressiva o regressiva rispetto a quella fiorentina fertile di speculazioni filosofiche e sperimentazioni prospettiche? Si può parlare di ‘misticismo senese’ o si tratta di un luogo comune? Sono alcuni interrogativi intorno ai quali si è incentrato il Convegno internazionale di studi “Presenza del passato. Political ideas e modelli culturali nella storia e nell’arte senese”, organizzato nella città dal Consiglio nazionale delle ricerche, in collaborazione con l’Università di Siena, il Courtauld Insitute of Art e il Warburg Insitute di Londra, l’Institut Européen de Recherches Etudes et Formation, con il contributo della Banca e della Fondazione Monte dei Paschi. Dalle relazioni emerge che la visione medievalistica, ‘arcaica’ e spirituale della città, affermatasi fino ai tempi moderni, non fu solo pregiudizio ma, in molti casi, scelta politica programmatica per ribadire l’identità, l’individualismo e l’egemonia culturale senese rispetto a quella fiorentina. In tal senso appare significativa la testimonianza portata da Gianni Mazzoni dell’Università di Siena relativa al riuso della cultura medievale in diverse epoche storiche, dal Xv al Xix secolo e oltre. “Nel 1935 il Podestà Fabio Bargagli Petrucci propose a Benito Mussolini, incontrato a Palazzo Venezia, il rialzamento delle torri medievali della città”, spiega lo studioso. “Il Comune avrebbe provveduto alla ricostruzione di una ventina di torri, un’altra ventina o più sarebbero state finanziate dallo Stato. Le oltre quaranta torri ritrovate avrebbero conferito al profilo di Siena una suggestiva fisionomia, tale da rendere la città ancor più ricercata e visitata da italiani e stranieri per il suo aspetto senza riscontro nel mondo intero. Il progetto di ricostruzione, già approntato dal poliedrico artista Arturo Viligiardi, fu giudicato favorevolmente dal Duce, ma non ebbe seguito, sia a causa delle difficoltà economiche create, in quegli stessi mesi, dall’impresa colonial-imperiale italiana in Etiopia, sia per la precoce scomparsa di Viligiardi (1936), sia per la repentina uscita dalla scena politica, di lì a pochi mesi, del medesimo podestà”. Sulla stessa scia si colloca la formulazione del cosiddetto ‘misticismo senese’ servito, secondo Mauro Musolin della New York University, anche in epoca recente a rafforzare l’identità e il senso della tradizione locale. Infatti, “la definizione di ‘misticismo senese’ si deve al titolo di una fortunata strenna della banca Monte dei Paschi di Siena del 1965 curata da Aldo Lusini, a sua volta riedizione di un precedente volume di Piero Misciattelli intitolato ‘Mistici senesi’ pubblicato per la prima volta nel 1911”, afferma lo studioso. “La rievocazione letteraria permetteva di accomunare figure religiose di senesi del passato assai diverse, riuscendo, nello stesso tempo, a proiettare sul tessuto sociale, artistico, culturale un concetto di sacro ben in linea con il revival di quei temi medievali utili all’elaborazione di una rinnovata identità civica, che andava sempre più riconoscendosi nella tradizione del Palio. Questo elemento di ricostruzione nostalgica del vissuto religioso dei senesi d’inizio secolo ebbe una delle voci più autorevoli, ancorché provinciali, in Piero Misciattelli e nella produzione editoriale di due importanti riviste culturali locali La Diana e Rassegna d´arte senese”. Del Medioevo ‘rivissuto’ si sono occupati anche Maria Monica Donato della Scuola Normale Superiore di Pisa, con un’analisi della ‘fortuna’ e ‘sfortuna’ della storia figurata della sconfitta dei senesi nella battaglia contro i fiorentini avvenuta a Montaperti, e Machtelt Israëls, storico dell’arte di Amsterdam. Il legame tra passione civica e sentimento religioso è stato indagato da Andrea Giorgi e Stefano Moscadelli, attraverso uno studio delle processioni nei secoli Xii-xiv, e da Paolo Nardi dell’Università di Siena. Ma è soprattutto l’arte a rappresentare il forte spirito individualistico e identitario della città, soprattutto la pittura della prima metà del Quattrocento che non aderì mai completamente alle innovazioni del Rinascimento fiorentino, accogliendone solo quegli aspetti che risultavano più affini alle poetiche degli illustri modelli della tradizione locale, da Duccio di Buoninsegna a Simone Martini. La non completa adesione dei quattrocentisti senesi alle innovazioni fiorentine è stata a lungo spiegata con la tendenza al conservatorismo, alla chiusura intellettuale della classe politica locale. Tale scelta secondo Luke Syson della National Gallery di Londra, va invece spiegata con la volontà deliberata di mantenere un’alternativa al linguaggio artistico fiorentino. “Su questa base si può ravvisare una sorta di protezionismo stilistico, che non deve essere confuso con l’isolazionismo”, spiega Syson. Lo stile senese diventa parte integrante di un’ideologia civica che si esprime anche nell’arte della copiatura. “Nei contratti di committenza di un’opera veniva espressamente richiesta agli artisti la copiatura della produzione esistente”, continua Syson. “Tale prassi, comune in Italia, a Siena non riguardava solo la struttura generale o la composizione, ma talvolta anche lo stile dei pittori medievali”. “Per comprendere quest’arte”, secondo Roberto de Mattei, vice Presidente del Cnr, “bisogna chiedersi se esiste un paradigma senese così come esiste quello fiorentino. Il punto più interessante in questo confronto non è la divergenza tra Duccio e Giotto che operarono all’interno della medesima visione del mondo, ma quello che accadde nel Quattrocento, secolo nel quale si consumò una frattura tra la cultura umanistica fiorentina e la tendenza senese al recupero della tradizione. In conclusione, nella misura in cui si può parlare di paradigma senese, che in quanto tale conserva la sua validità nel tempo, è lecito parlare di Siena non come città prigioniera del passato, ma piena di rinnovamento. Essa trae la sua forza proprio nel fatto che pur essendo fedele al proprio passato, non rimane legata ad esso”. Del rapporto tra la città e la religione si sono inoltre occupati la storica Petra Pertici, Monika Butezek del Kunsthistorisches Institut di Firenze, Joanna Cannon del Courtauld Institute di Londra, Costanza Barbieri, della Università Europea di Roma e Massimo Viglione del Cnr. Un filone originale degli studi - rappresentato da Gerhard Wolf del Kunsthistorisches Institut, Florence Vuilleumier Laurens dell’Università di Brest, Jean Campbel, della Emory University - Usa, e dalla storica Marcella Marongiu - mira invece a ricostruire la fortuna dell’allegoria del ‘Buono e Cattivo Governo’, dipinti nel Palazzo Pubblico. Il mito della fondazione di Siena e i legami della città con la classicità sono stati indagati da Roberto Guerrini, Marilena Carciogna e Fabrizio Nevola dell’Università locale. “Il mito fondativo di Senio ed Aschio, innescato sulla vicenda di Romolo e Remo”, sottolinea Nevola, “serviva proprio a rendere visibile un legame ideale fra Siena e Roma anche attraverso la diffusione nel tessuto urbano di colonne decorate con la lupa capitolina”. .  
   
   
REGIONE LOMBARDIA CEDE PALAZZINA BAUER DI MILANO LE FIRME DI FORMIGONI, DI PIETRO, MASTELLA, MORATTI E GRECHI REGIONE, COMUNE E MINISTERI AL LAVORO PER LA NUOVA CITTADELLA  
 
 Milano, 8 maggio 2007 - La Palazzina Bauer di Via Pace a Milano sarà ceduta da Regione Lombardia all´Amministrazione degli Archivi Notarili (Ministero della Giustizia) per 12,5 milioni di euro (cifra stabilita dall´Agenzia del territorio). L´amministrazione centrale degli stessi, già a partire dal prossimo 1 settembre, libererà un´ampia porzione del Tribunale (la Torre) contribuendo così ad alleviare l´ingestibile situazione di affollamento degli attuali spazi ed affiderà al Ministero delle Infrastrutture (Provveditorato delle opere Pubbliche di Lombardia-liguria - Sede di Milano) l´espletamento delle attività di ristrutturazione. Regione Lombardia e Comune di Milano, infine, si impegnano a lavorare insieme affinché gli adempimenti burocratici siano veloci e permettano il rispetto di tempi così stretti. Sono questi i contenuti del Protocollo d´Intesa che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha firmato questa mattina, nell´Aula Magna del Tribunale di Milano, con il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, quello delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, il presidente della Corte d´Appello di Milano, Giuseppe Grechi, e il sindaco di Milano, Letizia Moratti. "Oggi - ha detto il presidente Formigoni - segniamo l´inizio di un percorso importante di cui dobbiamo condividere l´obiettivo ultimo: ridare efficienza alla macchina della Giustizia e ai processi, e quindi garanzie ai cittadini, alle imprese e agli altri soggetti che hanno a che fare con l´Amministrazione della Giustizia". "E lo facciamo - ha aggiunto - contribuendo a restituire all´esercizio della funzione giudiziaria una piena dignità di condizioni di lavoro, elemento essenziale per l´ottenimento di processi giusti e rapidi". E´ quindi questo il primo passo concreto, in risposta a un´esigenza espressa dagli stessi magistrati e in particolare dal presidente Grechi, di un percorso - come ha ricordato il presidente lombardo - "che ha come traguardo la realizzazione del nuovo Polo della Giustizia". Con questo obiettivo, infatti, Regione Lombardia si è fatta promotrice, il 5 ottobre scorso, di un Accordo di Programma, che coinvolgerà Ministero della Giustizia, Provincia e Comune di Milano, per la realizzazione di una Cittadella della Giustizia, un maxi progetto da oltre 700 milioni di euro che comporterà l´addio all´attuale Palazzo di Giustizia e a San Vittore. Il Comune sta lavorando per identificare la localizzazione. "La firma di oggi - ha sottolineato Formigoni - è un altro segno evidente che l´impegno e la responsabilità condivisa tra istituzioni può portare risultati importanti, finalizzati alla centralità del cittadino e al perseguimento del bene comune", una strada che Regione Lombardia ha già iniziato a percorrere donando nei mesi scorsi ai Tribunali lombardi numerose postazioni di lavoRo, con arredi e computer, del valore di 40. 000 euro. "E´ dunque questo il modo - ha concluso Formigoni- per restituire ai magistrati, ai giudici, a tutti i protagonisti del mondo della giustizia e soprattutto ai cittadini un sistema giudiziario in cui ognuno possa riconoscersi e avere realmente fiducia". .  
   
   
IMPREGILO: FISIA ITALIMPIANTI SI AGGIUDICA UN NUOVO ORDINE PER IMPIANTO DI DISSALAZIONE A DUBAI VALORE DELLA COMMESSA 256 MILIONI DI DOLLARI  
 
Sesto San Giovanni, 8 Maggio 2007 - Fisia Italimpianti, società del gruppo Impregilo, attiva nel settore dell’impiantistica e dei servizi ambientali, si è aggiudicata un nuovo ordine dalla “Dubai Electricity and Water Authority” per la realizzazione di un nuovo impianto di dissalazione di acqua di mare, “Jebel Ali M2”, in località Jebel Ali a Dubai. Questo ulteriore ordine si aggiunge a quello assegnato nel mese di marzo dalla stessa “Dubai Electricity and Water Authority” a Fisia Italimpianti per la realizzazione dell’impianto di “Jebel Ali M1”. Il valore complessivo di questa nuova commessa è di 256 milioni di dollari. Il nuovo impianto di dissalazione che sarà realizzato a Dubai avrà una capacità totale di produzione di 160 milioni di litri di acqua potabile al giorno e sarà composto da due unità della stessa taglia dell’impianto di “Jebel Ali M1”, tra le più grandi mai realizzate al mondo. Con la nuova acquisizione che si aggiunge agli impianti attualmente già in corso di realizzazione a Dubai, in Qatar e negli Emirati Arabi, Fisia Italimpianti riafferma la propria leadership mondiale nel campo della dissalazione con l’applicazione delle sue collaudate tecnologie . .  
   
   
RINNOVATO L’ASSETTO SOCIETARIO DEL GRUPPO TECNOCASA  
 
Milano, 8 maggio 2007 - Il 30 aprile 2007 si sono tenute le assemblee degli azionisti delle società del Gruppo Tecnocasa. La capogruppo, Tecnocasa Holding Spa, ha nominato il nuovo Cda che svolgerà ruolo operativo e di controllo di tutte le società del Gruppo. Il Cda sarà guidato dal Presidente, Oreste Pasquali, storico fondatore del Gruppo; Consigliere Delegato Stefano De Palma, già Consigliere Delegato di Tecnocasa Franchising Spa, e Consiglieri: Luigi Cavuoto, Angelo Ciacci, Anna Pasquali, Alessandro Riboni. Rinnovato anche il Cda di Tecnocasa Franchising Spa che raccoglie le competenze di uomini di rete con vasta esperienza nella gestione e nello sviluppo del franchising immobiliare: Presidente: Antonio Pasca, Vice Presidenti: Paolo Alberti e Giuseppe Garofano, Consigliere Delegato: Luigi Sada, Consiglieri: Stefano De Palma e Oreste Pasquali. Il Gruppo Tecnocasa, divenuto un organismo complesso con interessi diversificati, si è dotato di un codice di autodisciplina al fine di meglio coordinare e realizzare le strategie della capogruppo. .  
   
   
COMPAGNIA IMMOBILIARE AZIONARIA BILANCIO 2006: RICAVI A 2,84 MILIONI DI EURO (+12,86%) RISULTATO NETTO A 0,122 MILIONI DI EURO (+4,2%)  
 
Milano, 7 maggio 2007 - L’assemblea degli azionisti della Compagnia Immobiliare Azionaria, riunitasi il 2 maggio, ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2006, unitamente alle relazioni degli amministratori, così come già approvati dal consiglio di amministrazione del 28 marzo 2006. I Ricavi totali, generati dalla gestione del patrimonio immobiliare, sono stati pari a 2,843 milioni di euro, in crescita del 12,86% rispetto a 2,519 milioni di euro nel 2005. Il Margine operativo lordo (Ebitda) è risultato pari a 1,464 milioni di euro, in aumento (+5,3%) rispetto al risultato del 2005 (1,391 milioni di euro). Il Risultato Operativo (Ebit) è cresciuto rispetto all’anno precedente passando da 1,084 milioni a 1,138 milioni di euro. Il Risultato netto è ammontato a 0,122 milioni di euro, in crescita di 72 mila euro. La posizione finanziaria netta è passata da -14,815 a -14,610 milioni di euro. L’assemblea ha deciso di destinare l’utile di 188. 021 euro, parte a riserva legale e parte a riserva straordinaria. In data 21 novembre 2006 ha rassegnato le proprie dimissioni il consigliere Paolo Cuccia. Il consiglio di amministrazione non ha ritenuto di procedere alla cooptazione di un nuovo consigliere ma di rinviare ogni decisione in merito all’Assemblea dei soci, che oggi ha deliberato di non cooptare nuovi membri in sostituzione dell’Ing. Cuccia, riducendo il numero dei consiglieri da 14 a 13. L’assemblea ha deliberato di prorogare l’incarico di revisione del bilancio consolidato e del bilancio di esercizio alla società B. D. O. Sala Scelsi e Farina S. P. A. , per gli esercizi dal 2007 al 2012, ai sensi dell’art. 8 del D. Lgs 2912. 2006, n. 303. .  
   
   
LE CEMENTERIE POTRANNO ATTENDERSI UNA STABILIZZAZIONE DEI MARGINI DI REDDITIVITÀ, PER ALTRO ATTESTATI DA ALCUNI ANNI SU LIVELLI MOLTO ELEVATI.  
 
Milano, 8 maggio 2007 - La competizione, nel 2006, è stata vivacizzata dall’entrata in funzione di alcuni nuovi impianti, anche se gli effetti si sono riflessi su aree relativamente limitate del territorio nazionale. La pressione competitiva si sta acuendo in funzione di una situazione caratterizzata da sovracapacità produttiva e di tendenziale calo della domanda. Cresce l’attenzione a rafforzare la propria presenza sui principali mercati esteri. Il 2006 è stato caratterizzato da una buona crescita della produzione in termini reali (+2,1%). Il fatturato, a fronte di una consistente ripresa dei prezzi, si è attestato sui 3. 4 md di euro con un aumento dell’11,1%. Il mercato estero sta progressivamente assestandosi su livelli di un certo rilievo (circa il 5% della produzione) e tende a rappresentare una valvola di sfogo della produzione nazionale nei momenti di calo della domanda. Le importazioni hanno stabilizzato la propria presenza sul mercato italiano su un livello che oscilla attorno ai due milioni di tonnellate. Il mercato interno ha fatto registrare una sostanziale tenuta in quantità (0,6%) grazie al recupero nella fase finale dell’anno. Il 2007 sarà caratterizzato da un ulteriore incremento dell’attività in termini reali a fronte di una stabilizzazione dei prezzi di vendita. Si può stimare che la crescita delle vendite di cemento potrà aggirarsi, nel 2007, attorno all’1,5%. Le cementerie potranno attendersi una stabilizzazione dei margini di redditività, per altro attestati da alcuni anni su livelli molto elevati. Si può prevedere che nel medio-lungo periodo, il settore del cemento non potrà più beneficiare delle condizioni favorevoli che ne hanno sostenuto la recente crescita. Il settore è destinato ad assestarsi su un livello di vendite interne attorno ai 45 milioni di tonnellate annue. Livelli più elevati di attività potranno essere raggiunti in periodi caratterizzati da politiche di rafforzamento della dotazione infrastrutturale del Paese o di rilancio degli investimenti in costruzioni. In termini produttivi i margini di manovra risultano più ampi in funzione del consolidamento, su valori significativi, del commercio estero. Dati Di Sintesi, 2006
Numero di imprese 27
Numero di addetti 9. 036
Numero medio di addetti per impresa 334,7
Valore della produzione a prezzi ex-fabrica (Mn. Euro) 3. 410,0
Variazione media annua della produzione 2006/2002(a) (%) 3,4
Fatturato per addetto (‘000 euro) 377,4
Valore aggiunto (Mn. Euro) 1. 364,0
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 151,0
Quota della produzione dei primi 4 gruppi(a) (%) 69,2
Export/produzione(a) (%) 5,8
Import/consumo(a) (%) 3,8
Valore del mercato a prezzi ex-fabrica (Mn. Euro) 3. 402,4
Variazione media annua del mercato 2006/2002(a) (%) 3,1
Previsioni di sviluppo della produzione(a):
· 2007/2006 (%) lieve aumento
· tendenza di medio periodo stabilità
a) - in quantità Fonte: Databank .
 
   
   
IL GRUPPO AEDES ACQUISISCE L’85% DI UNICENTER  
 
Milano, 8 maggio 2007 - Il Gruppo Aedes, tramite la controllata Agorà, ha acquisito l’85% di Unicenter, società specializzata nella gestione e commercializzazione di Centri Commerciali e di strutture similari quali Parchi e Complessi Commerciali, Gallerie Commerciali di centro città e Factory Outlet. Unicenter, nata nel 1999 da un gruppo di imprenditori veneti, tra cui Giovanni De Franceschi, attuale Presidente della società che rimarrà azionista con una quota del 15%, e Luca Rossi, che cederà le sue quote rimanendo all’interno della struttura, gestisce 27 centri commerciali per un totale di 319. 000 mq di Gla, 900 punti vendita e un patrimonio gestito stimato pari a circa €500 mln. La società opera prevalentemente nel nord d’Italia attraverso una struttura di 35 addetti operativi principalmente presso i centri commerciali in gestione. Grazie all’acquisizione di Unicenter, il Gruppo Aedes, attraverso Agorà, diventa uno dei quattro operatori nazionali nel settore della gestione dei centri commerciali, con un patrimonio gestito stimato pari a oltre € 1,3 mld e 45 centri commerciali in gestione. “Siamo molto soddisfatti - afferma l’Amministratore Delegato di Aedes, Luca Castelli - di avere concluso positivamente tale operazione, che conferma il pieno successo del nostro modello di business, orientato principalmente allo sviluppo dell’attività di servizi. Con l’acquisizione di Unicenter, il patrimonio gestito dal Gruppo Aedes supera i € 4,5 miliardi, migliorando ampiamente gli obiettivi strategici prefissati ed ampliando la prestazione dei servizi offerti”. “La strategia di Agorà – sostiene l’Amministratore Delegato di Agorà, Francesco Della Coppa - è volta alla valorizzazione di centri commerciali su tutto il territorio nazionale. In particolare, grazie a tale acquisizione, Agorà avrà un maggiore presidio del territorio nell’area nord est dove Unicenter ha la sua sede operativa”. Il prezzo per l’85% di Unicenter è di €1,9 mln e corrisponde ad una valutazione dell’intera società pari a €2,2 mln. Nel 2006 la società ha registrato ricavi da servizi per circa €2,2 mln, in crescita del 40% rispetto al 2005. Nel 2008 si stimano ricavi per circa €2,5 milioni e un Ebitda per circa €450 mila. L’acquisizione di Unicenter è finalizzata alla fusione per incorporazione della società in Agorà, prevista per la metà del 2008. .  
   
   
MAGGIORE LIBERTA´ NEL DESIGN DI BALAUSTRE CON DUPONT SENTRYGLAS PLUS E´ POSSIBILE FISSARE DIRETTAMENTE GIUNTI IN ACCIAIO AL VETRO SENZA BISOGNO DI FORI  
 
Milano,8 maggio 2007. Gli interstrati Dupont Sentryglas Plus, con la loro caratteristica grande resistenza, stanno creando nuove opportunita´ di soluzioni eleganti e approcci vivaci a molte delle sfide in campo architettonico. Un progetto pilota, condotto da Seele Gmbh & Co. Kg, a Gersthofen (Germania), ne e´ clamorosa dimostrazione: la balaustra di vetro di una passerella lunga 40 metri, installata presso la sede centrale dell´azienda, in cui il carico tra le balaustre e il pavimento viene trasferito tramite un giunto metallo-vetro stratificato. Di conseguenza, i sistemi con attacchi tradizionali e fori, spesso considerati non particolamente estetici, non sono piu´ necessari. L´azienda Seele e´ specializzata in strutture su ordinazione in acciaio, alluminio e vetro, ed ha sviluppato la tecnologia in proprio. Il know-how di questa azienda internazionale, in combinazione con le eccellenti proprieta´ meccaniche degli interstrati Dupont Sentryglas Plus – inalterate anche in condizioni estreme di temperatura – e´ stato fondamentale allo sviluppo della nuova struttura apparentemente senza peso, in sospensione. Seele si e´ fatta carico dell´intero processo di programmazione e di installazione del progetto. La fabbricazione della passerella pedonale e´ stata assegnata a Sedak, parte del gruppo Seele. Il vetro di sicurezza stratificato utilizzato per le balaustre e´ composto da due strati di vetro indurito extra-chiaro e dall´interstrato Sentryglas Plus. Le singole sezioni della balaustra sono lunghe due metri, alte 90 centimetri, e – per un´altezza di 30 centimetri – sono stratificate sulle piastre di supporto con Sentryglas Plus. Per poter ottenere questo risultato, Seele ha sviluppato e introdotto un processo esclusivo che assicura la particolare resistenza e affidabilita´ della stratificazione. Secondo Ingo Stelzer, direttore del gruppo di produzione del vetro e di sviluppo di materiali compositi presso Seele, "l´incorporazione di Sentryglas Plus con la sua caratteristica trasparenza in tutti i giunti strutturalmente importanti, ci ha consentito di comunicare un maggior senso di luminosita´. Grazie alla grande robustezza dell´interstrato, la sua resistenza alle sollecitazioni di taglio e la buona aderenza a vetro e metallo, oltre al processo di stratificazione da noi sviluppato, e´ ora possibile che le piastre di fissaggio possano trasmettere con sicurezza il carico dalle balaustre alla passarella pedonale tramite un sistema di giunzione che sfrutta l’adesione dell’interstrato Sentryglas Plus al metallo. La nostra balaustra in vetro, autoreggente, e´ una straordinaria dimostrazione di quanto e´ oggi tecnologicamente possibile creare". Durante il processo di produzione, Seele ha applicato una superficie smerigliata di alta qualita´ ai supporti in acciaio, prima di stratificare queste ultime sul vetro utilizzando Sentryglas Plus di Dupont. "Il trasferimento del carico avviene unicamente tramite questa adesione. Le pellicole in Pvb sono particolarmente adatte per facciate in vetro stratificato di sicurezza, ma non sono in grado di sostenere sollecitazioni di taglio elevate e i carichi di tensione per cui questo tipo di giunto metallo-vetro e´ progettato. L´interstrato Sentryglas Plus non solamente e´ maggiormente resiliente, ma mantiene le sue ottime proprieta´ meccaniche in condizioni di temperatura maggiori", dichiara Michael Fehlings, European Business Development Manager presso Dupont. Il comitato di vigilanza dell´edificio ha autorizzato la costruzione di questa soluzione futuristica a severe condizioni. La struttura e´ constantemente tenuta sotto controllo, anche se, giorno dopo giorno, dimostra la sua completa riuscita come parte di un programma generale di garanzia della qualita´. .  
   
   
RISANAMENTO: L’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI IN SEDE ORDINARIA E STRAORDINARIA HA APPROVATO IL BILANCIO AL 31.12.2006 E L’EMISSIONE DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO CONVERTIVIBILE  
 
Milano, 8 maggio 2007 - L’assemblea degli azionisti della Risanamento S. P. A. , ha approvato in data 2 maggio in sede ordinaria il bilancio relativo all’esercizio 2006 che evidenzia in sintesi i seguenti dati consolidati:
31 dicembre 2006 (milioni euro) 31 dicembre 2005 (milioni euro)
Patrimonio
immobiliare (valore a 2. 342,1(1) 1. 931,2
bilancio)
Posizione finanziaria
netta (1. 699,7) (1. 228,1)
Risultato ante imposte
(3,4) 127,8
Risultato netto (8,7) 119,7
(1) trattasi della somma degli investimenti immobiliari e del portafoglio immobiliare
La Capogruppo chiude con un utile netto di 60,7 milioni di euro (115 milioni di euro al 2005). Si segnala che nell’esercizio sono stati sostenuti costi non ricorrenti per un importo di circa 21,7 milioni di euro, influenzando pertanto in maniera significativa l’andamento economico. E’ importante evidenziare che il confronto con l’esercizio precedente non è significativo in quanto espressione di contesti qualitativamente e quantitativamente differenti, che avevano condotto ad una concentrazione di rilevanti cessioni nello scorso esercizio. Il patrimonio immobiliare a valore di bilancio di 2. 342,1 milioni di euro si incrementa del 21% rispetto allo scorso esercizio e si confronta con un valore corrente di 4. 800 milioni di euro determinato da due primarie società di valutazione. Il Net Asset Value (trattasi del valore corrente del patrimonio immobiliare, come stimato da esperti indipendenti, meno la posizione finanziaria netta) si incrementa di circa 300 milioni di euro e determina un valore per azione pari ad euro 11,7. Tra i maggiori investimenti immobiliari del 2006, segnaliamo: l’immobile in Parigi, Boulevard Haussmann al n° 19 bis con una superficie di 20. 000 mq; l’immobile in Parigi, Avenue des Champs Elysèes al n° 118 avente una superficie di 4. 250 mq; 33,175% del capitale del Badrutt’s Palace Hotel Ag, società proprietaria dell’omonimo hotel di lusso di St. Moritz. In Milano Santa Giulia sono proseguiti i lavori per la costruzione del centro Sky ed è stato concluso un finanziamento di circa 220 milioni di euro dedicato allo sviluppo dello stesso. Per l’ex area Falck è stata presentata al Comune di Sesto San Giovanni la proposta preliminare del P. I. I. (Programma Integrato d’Intervento), e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio ha approvato il progetto preliminare di bonifica del suolo e del sottosuolo propedeutico all’elaborazione del progetto definitivo. L’incremento dell’indebitamento netto di circa 471 milioni di euro, rispetto al precedente esercizio, è da iscriversi principalmente agli importanti investimenti effettuati nel 2006. L’indebitamento complessivo a fine esercizio pari ad euro 1. 699,7 risulta essere per l’ 82% a medio e lungo termine. Si prevede che tale percentuale aumenti ulteriormente nel corso del 2007, a seguito dell’emissione del prestito obbligazionario convertibile e della firma del finanziamento con Intesasanpaolo e Hypo Real Estate. Eventi Che Hanno Caratterizzato Il 1° Trimestre 2007 Sono proseguite regolarmente, secondo le previsioni, le attività di sviluppo di Milano Santa Giulia e dell’ex area Falck. Intesasanpaolo e Hypo Real Estate hanno concesso una linea di credito di 726 milioni di euro circa dedicata allo sviluppo del comparto residenziale di Milano Santa Giulia. Il 22 febbraio 2007 si è conclusa con successo l’offerta di obbligazioni convertibili da parte di Risanamento S. P. A. , indirizzata esclusivamente agli investitori istituzionali, per un ammontare di 220 milioni di euro. I termini dell’obbligazione sono i seguenti: 1) cedola per cassa pari all’1% del valore; 2) rendimento a scadenza pari al 4% del valore; 3) premio di conversione pari al 50%, calcolato sul prezzo di riferimento fissato alla data di offerta dell’azione Risanamento S. P. A. Pari a euro 8,45 che ha determinato un prezzo di conversione pari a 12,68 euro. I detentori dell’obbligazione potranno esercitare il diritto di conversione a partire dal 20 giugno 2007 fino al 30 aprile 2014. Per quanto riguarda i risultati attesi del 2007 sotto il profilo economico, anche in considerazione delle vendite immobiliari che sono pianificate nell’anno, si ritiene che gli stessi saranno in miglioramento rispetto al 2006. Prevedendo però che la concentrazione delle medesime vendite avverrà soprattutto nella parte finale dell’esercizio, i risultati economici dei periodi precedenti potrebbero risentire di tale effetto. Sotto il profilo finanziario è previsto un contenuto incremento dell’indebitamento rispetto a quello di fine 2006 dovuto anche all’inizio delle costruzioni del comparto residenziale di Milano Santa Giulia. Inoltre, l’assemblea ha deliberato: la nomina, per scadenza del mandato, del Collegio Sindacale per gli esercizi 2007-2008-2009; preso atto delle dimissioni di un consigliere intervenute nell’esercizio 2006, di ridurre, per la durata del mandato, il numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione dagli attuali nove in carica ad otto, dato atto che risulta comunque garantito il numero minimo di Amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza stabiliti per i sindaci dall´articolo 148, comma 3, del D. Lgs. N. 58 del 28 febbraio 1998. Infine in sede straordinaria, l’assemblea, ha adottato un nuovo testo di statuto sociale apportando le necessarie modifiche di adeguamento alle disposizioni della Legge 28 dicembre 2005 n. 262 e del D. Lgs 29 dicembre 2006 n. 30. .
 
   
   
SNAM RETE GAS: COMPLETATO IL PIANO DI BUY BACK PER COMPLESSIVI 791 MILIONI DI EURO  
 
San Donato Milanese, 8 maggio 2007 - Snam Rete Gas comunica che il 2 maggio 2007 è stato completato il piano di acquisto azioni proprie raggiungendo il 9,99% del capitale sociale. L’assemblea degli Azionisti di Snam Rete Gas del 10 novembre 2005 aveva autorizzato il Consiglio di Amministrazione, ai sensi del secondo comma dell’articolo 2357 del codice civile, ad acquistare sul Mercato Telematico Azionario gestito dalla Borsa Italiana S. P. A. Entro 18 mesi dalla data della delibera, fino a massime n 194. 737. 950 azioni Snam Rete Gas del valore nominale di 1,00 euro, per prezzo non inferiore al loro valore nominale e non superiore del 5% rispetto al prezzo di riferimento registrato il giorno di borsa precedente ogni singolo acquisto e comunque fino all’ammontare complessivo non superiore a 800 milioni di euro. Snam Rete Gas ha complessivamente acquistato n. 194. 737. 950 azioni ordinarie Snam Rete Gas pari al 9. 96% del capitale sociale al prezzo medio di 4,06 euro per azione per un controvalore complessivo di 791 milioni di euro. Il piano di buy back ha contribuito alla creazione di valore per gli azionisti attraverso l’ottimizzazione della struttura finanziaria, con effetti positivi sul costo del capitale di Snam Rete Gas. Alla data del 2 maggio 2007 Snam Rete Gas detiene complessivamente n. 195. 468. 950 azioni proprie, pari al 9,99% del capitale sociale, di cui 9. 731. 000 destinate al servizio dei piani di incentivazione dei dirigenti con responsabilità dirette, in termini strategici ed economici, sui risultati. .  
   
   
ENEL: RINNOVATO PROGRAMMA DI EMISSIONE DI GLOBAL MEDIUM TERM NOTES CON AUMENTO DELL’IMPORTO A 25 MILIARDI DI EURO  
 
 Roma, 8 maggio 2007 - Enel (rating A+/a-1 watch negative da S&p’s, e Aa3/p-1 watch negative / da Moody’s) ha rinnovato il proprio programma di emissione di Global Medium Term Notes. L’importo è stato aumentato a 25 miliardi di euro, rispetto ai 10 miliardi precedenti. Gli emittenti del programma sono Enel Spa ed Enel Finance International Sa, società finanziaria con sede in Lussemburgo posseduta interamente da Enel Spa e da quest’ultima garantita. Gli arrangers del programma sono Deutsche Bank e J P Morgan. .  
   
   
AEM S.P.A. PROGRAMMA DI ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE  
 
 Milano, 8 maggio 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Aem S. P. A. Ha deliberato il 4 maggio di dare avvio all’attuazione del programma di acquisto di azioni proprie autorizzato dall’Assemblea ordinaria dei soci con delibera del 27 ottobre 2006. I dettagli del programma di acquisto di azioni proprie sono i seguenti: l’obiettivo è quello di permettere alla Società di cogliere eventuali opportunità di efficiente investimento della liquidità aziendale, anche in operazioni di copertura e negoziazione; gli acquisti verranno effettuati nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio approvato; il quantitativo massimo di azioni oggetto del programma di acquisto non potrà eccedere il 5% del capitale sociale (e quindi, complessivamente, n. 90. 002. 370 azioni); pertanto, tenuto conto delle n. 16. 159. 850 azioni già in possesso della Società alla data odierna (pari a circa lo 0,89% del capitale sociale), il numero di azioni oggetto di acquisto non potrà essere superiore a n. 73. 842. 520; gli acquisti verranno effettuati nella Borsa di quotazione, in una o più volte, entro 18 mesi dalla suddetta data di delibera dell’Assemblea, secondo le modalità individuate dall’art. 132 del d. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, dall’art. 144-bis del Regolamento Consob n. 11971/1999 e da ogni altra norma applicabile, ad un prezzo non superiore del 5% e non inferiore del 5% rispetto al prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta di Borsa precedente ogni singola operazione. Eventuali successive modifiche al predetto programma di acquisto verranno tempestivamente comunicate da Aem al pubblico. .  
   
   
ACSM S.P.A.: IL CDA APPROVA IL PIANO INDUSTRIALE 2007-2010 MARGINE OPERATIVO LORDO ATTESO IN CRESCITA A 26,6 ML. DI €URO TASSO MEDIO DI CRESCITA DEL MOL PARI AL 13% INVESTIMENTI COMPLESSIVI PREVISTI PARI A 45,5 ML. DI €URO  
 
Como, 8 maggio 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Acsm S. P. A. , presieduto da Dr. Giorgio Bordoli, ha esaminato il 23 aprile ed approvato il Piano Industriale per il periodo 2007-2010. Ii Piano espone le linee strategiche e gli obiettivi prefissati dal Gruppo per il prossimo quadriennio durante il quale si prevede una crescita obiettivo del Margine Operativo Lordo dai 16,4 milioni di €uro del consuntivo 2006 ai 26,6 milioni di €uro del 2010. In particolare, le linee di sviluppo sulle quali si basa il Piano Industriale si articolano nei seguenti progetti principali: L´ottimizzazione e lo sviluppo delle capacità produttive nel settore dello smaltimento e della cogenerazione; Lo sviluppo delle attività di intermediazione e vendita sul mercato del gas anche attraverso l´accesso alle sinergie rese disponibili dal sistema di alleanze sviluppato dal Gruppo; La ristrutturazione del processo produttivo, organizzativo e gestionale del teleriscaldamento. Sulla base delle linee sopra descritte, il Piano si propone il perseguimento dei seguenti obiettivi: Un tasso medio annuo di crescita del Margine Operativo Lordo pari a circa il 13%. Un significativo miglioramento del tasso di remunerazione del capitale investito netto (Roi) che si attesterà attorno al 9,6% nel 2010. Ii costante miglioramento del rapporto previsto tra Debito e Patrimonio Netto. Ii piano di sviluppo prevede investimenti per circa 45,5 milioni di €uro, finanziati principalmente attraverso i cash flow derivanti dalla gestione operativa. Si stima che l´indebitamento finanziario netto a fine 2010 si attesti sui 57 milioni di €uro (ca. 65 milioni di €uro a fine 2006), con un Debt/equity pari a 0,51. La Pfn non include l´esborso legato alla distribuzione dei dividendi, che saranno comunque mantenuti su livelli in linea con la passata politica seguita dalla società. Fra le principali aree di potenziale ulteriore crescita, va sicuramente incluso il settore dei servizi idrici integrati per il quale è atteso entro il 2007 l´avvio dell´A. T. O. Di Como. Le prospettive per il ruolo di Acsm sullo scenario provinciale sono tali da prefigurare un ulteriore miglioramento della redditività e delle prestazioni economico-finanziarie del Gruppo, ma il potenziale di crescita che dovrebbe dischiudersi per effetto del nuovo modello di gestione non è stato rappresentato all´interno del Piano Industriale in attesa della sua approvazione definitiva da parte delle autorità competenti. Le linee strategiche ed i principali obiettivi del Piano Industriale verranno illustrati nel corso della presentazione fissata a Milano, presso la sede di Borsa Italiana, il 10 maggio alle ore 10. 00. .  
   
   
IRIDE S.P.A. APPROVATO IL BILANCIO 2006: DIVIDENDO A € 0,060 PER AZIONE APPROVATE IN SEDUTA STRAORDINARIA LE MODIFICHE STATUTARIE  
 
Torino, 8 Maggio 2007 –l’Assemblea degli Azionisti di Iride S. P. A. Tenutasi il 2 maggio e chiamata a deliberare in seduta ordinaria sull’approvazione del bilancio 2006 e la destinazione dell’utile d’esercizio ed in seduta straordinaria sulle proposte di modifiche dello Statuto sociale. Parte Ordinaria L’assemblea ha approvato il bilancio 2006 della capogruppo Iride S. P. A. Ed ha deliberato la distribuzione di un dividendo pari a 0,060 euro. Il dividendo sarà posto in pagamento a partire dal 31 maggio 2007, contro stacco della relativa cedola il 28 maggio 2007. Nel 2006 il Gruppo Iride ha registrato ricavi consolidati pari a 2. 507 milioni di euro, realizzando un Margine Operativo Lordo pari a 301 milioni di euro ed un utile netto pari a 83 milioni di euro. Il Patrimonio Netto al 31. 12. 2006 era pari a 1. 354 milioni di euro a fronte di un Indebitamento Finanziario Netto pari a 1. 105 milioni. Parte Straordinaria L’assemblea ha approvato le proposte di modifiche dello Statuto sociale per recepire, tra l’altro, le novità normative in materia introdotte dalla “Legge sul Risparmio” (L. 262/05) e dal relativo decreto correttivo (Dlgs. 303/06). Tra le più rilevanti modifiche si segnala l’adeguamento del sistema di voto di lista per la nomina degli Amministratori al fine di garantire la presenza in consiglio del numero minimo di 2 consiglieri in possesso di requisiti di indipendenza, la nomina a Presidente del Collegio Sindacale di un Sindaco tratto dalla lista di minoranza e l’introduzione della figura del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari. .  
   
   
FVG, ENERGIA: APPROVATO PIANO ENERGETICO REGIONALE (PER)  
 
 San Quirino, 8 maggio 2007 - La Giunta regionale ha approvato il 4 maggio, su proposta dell´assessore competente, il Piano Energetico Regionale (Per), strumento strategico di pianificazione del territorio del Friuli Venezia Giulia ed atto definito fondamentale per le politiche energetiche regionali. Il Piano - è stato sottolineato - prima di giungere all´approvazione del Governo regionale, è stato "concertato" con il sistema delle Autonomie Locali, è stato trasmesso anche alla vicine realtà territoriali di Veneto, Carinzia e Slovenia ed è stato sottoposto sia alle procedure di Agenda 21 che alla Valutazione ambientale strategica. Nella redazione del Piano si è anche tenuto conto dell´esigenza di costruire uno strumento flessibile, in grado di prevedere scenari percorribili ma anche modificabili nel tempo. Pertanto, tra gli obiettivi principali del Per, in particolare la necessità di garantire in un orizzonte di medio/lungo periodo tutte le necessità di energia per le comunità locali ed il tessuto economico regionale, nell´intento di mantenere e migliorare i tassi di crescita del Friuli Venezia Giulia. Inoltre, è stato osservato, il Piano si propone prioritariamente di aumentare l´efficienza del sistema energetico regionale mediante un diffuso incremento dell´innovazione tecnologica e gestionale, di ridurre i costi dell´energia sia per le utenze cosiddette "business" che per quelle domestiche (sviluppando dunque una concorrenza tra gli operatori in grado di far nascere un vero mercato dell´energia), di minimizzare l´impatto ambientale delle attività di produzione, trasporto, distribuzione e consumo di energia, accanto alla sostenibilità ambientale ed all´armonizzazione paesaggistica delle relative infrastrutture. Infine, il Per adottato oggi dalla Giunta vuole confermare in Friuli Venezia Giulia la via dell´innovazione e della sperimentazione tecnologico-gestionale anche in campo energetico, nonché la promozione ed il sostegno alle produzioni energetiche da fonti rinnovabili, dallo sfruttamento delle biomasse alle fonti idroelettriche, il solare termico e fotoelettrico, la geotermia, le fonti eoliche e l´energia dai rifiuti. .  
   
   
RIGASSIFICATORE, PER LA REGIONE PUGLIA È URGENTE LA REVOCA DELL´AUTORIZZAZIONE  
 
Bari, 8 maggio 2007 - In merito alla messa in mora dell’Italia da parte della Commissione Europea per la mancanza di Via al rigassificatore di Brindisi, l’assessore all’Ecologia Michele Losappio ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Ormai è ufficiale. Il Primo Consigliere della Rappresentanza Italiana presso l’Unione Europea, il Dottor Vincenzo Celeste, ha trasmesso formalmente al Ministro degli Esteri la nota C(2007)1047 del 21 marzo 2007 «con la quale la Commissione Europea notifica una messa in mora ex art. 226 nei confronti della Repubblica Italiana». A partire dallo scorso 23 marzo, l’Italia ha perciò due mesi di tempo per «far conoscere le proprie osservazioni». La nota della Commissione, a firma di Stravos Dimas, richiama l’attenzione dell’Italia su due direttive Cee: la 85/337/85 relativa alla valutazione di impatto ambientale e la 96/82/96 sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti e sulla loro mancata applicazione nel «progetto di costruzione di un rigassificatore di gas naturale nell’area Capo Bianco del Porto di Brindisi». «In particolare la Commissione ha chiesto informazioni riguardo lo svolgimento di una procedura di Via per il progetto nel suo complesso o nelle sue parti e in merito alle modalità di partecipazione del pubblico durante l’elaborazione»”. “A conclusione di una intensa corrispondenza fra la Commissione e la Rappresentanza permanente d’Italia e diversi incontri, l’ultimo del 12 dicembre 2006, la Commissione ribadisce che alcune delle opere previste (serbatoi di stoccaggio, gasdotti, molo e colmata) ricadono nella applicazione della direttiva 85/337 e che pertanto andavano sottoposti a procedura di Via anche nel caso di progetti situati in una zona industriale. Conferma, inoltre, che in ossequio alla direttiva 96/82 «il pubblico avrebbe dovuto esprimere il proprio parere durante l’elaborazione del progetto stesso mentre tale prescrizione non è stata rispettata». Di conseguenza la Commissione ritiene che “la Repubblica Italiana sia venuta meno agli obblighi derivanti” dalle due direttive e invitandola ad esprimere le sue osservazioni “si riserva il diritto di emettere il parere motivato” che prelude alla infrazione ed alla possibile condanna presso la Corte di Giustizia Europea”. “Alla luce di questa iniziativa – ha concluso Losappio - la Regione considera ormai improcrastinabile la procedura di autotutela del Ministero dello Sviluppo Economico finalizzata alla revoca della autorizzazione ed al blocco del cantiere. In attesa della ormai prossima convocazione della Conferenza dei Servizi, così come concordato in quella dello scorso marzo, e dei primi provvedimenti di sospensione e di fermo dei lavori la Regione non può sottacere come le argomentazioni della Commissione, totalmente coincidenti con quanto evidenziato da Comune, Provincia e Governo Vendola, motivano a sufficienza l’annullamento dell’iter, viziato da procedure di così evidente irritualità ed illeggitimità”. .  
   
   
SCONTO IRPEF PER CHI ACQUISTA FRIGORIFERI E CONGELATORI  
 
Roma, 8 maggio 2007 - Al via lo sconto Irpef per chi rottama frigoriferi e congelatori acquistando apparecchi a maggior risparmio energetico. Per usufruirne è necessario conservare scontrini e ricevute e una autodichiarazione da cui risulti lo smaltimento del vecchio elettrodomestico. L´agenzia delle Entrate nella circolare n. 24 del 27 aprile scorso ha infatti fissato le regole per usufruire dello sconto introdotto dalla Finanziaria 2007. La detrazione, prevista per il solo periodo d´imposta 2007, è riconosciuta per una quota pari al 20 per cento dei costi sostenuti entro il 31 dicembre 2007 ed effettivamente rimasti a carico del contribuente, fino alla soglia massima di detrazione pari a 200 euro per ciascun apparecchio. Ai fini del riconoscimento della detrazione il contribuente, dovrà conservare la fattura o lo scontrino recante i dati identificativi dell´acquirente, la classe energetica non inferiore ad A+ dell´elettrodomestico acquistato, la data di acquisto, e una ulteriore documentazione da cui si possa evincere l´avvenuta sostituzione dell´elettrodomestico. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/frigorifero_irpef/index. Html . .  
   
   
SIEMENS SI AGGIUDICA IN INDIA ORDINE DI OLTRE 170 MILIONI DI EURO PER PROGETTO HVDC IL PROGETTO CONSENTIRÀ UNA RIDUZIONE DI 688MILA TONNELLATE/ANNO DI ANIDRIDE CARBONICA.  
 
 Milano, 8 maggio 2007 - La divisione Power Transmission and Distribution di Siemens (Ptd) in consorzio con Bharat Heavy Electricals Ltd (Bhel) si è aggiudicata una commessa da Power Grid Corp. Di New Delhi per un valore complessivo di circa 235 milioni di euro. Il progetto, finanziato da World Bank, consiste nella realizzazione di una linea di trasmissione in corrente continua ad alta tensione - High-voltage Direct-current (Hvdc) -. Il valore dell’ordine per Siemens è di 170 milioni di euro. L’obiettivo del nuovo sistema di trasmissione Hvdc è migliorare la fornitura dell’energia in una regione, quella intorno a New Delhi, in continua espansione, senza dover costruire una nuova centrale. Il sistema entrerà in esercizio nel novembre 2009. Questo è il quarto collegamento di lunga distanza Hvdc in India ed avrà la potenza nominale più elevata (2500 Mva a 500 kV Dc). Il sistema di trasmissione dell’energia trasporterà energia elettrica con una perdita minima da Ballia ad est della provincia di Uttar Pradesh a Bhiwadi, distante 780 km, nella provincia di Rajasthan, vicino a New Delhi. In confronto ad una linea di trasmissione convenzionale da 400 kV Ac questo collegamento Hvdc migliora l’efficienza energetica così che 688. 000 tonnellate all’anno di Co2 saranno risparmiate. Quale capofila del consorzio, Siemens ha la piena responsabilità del progetto, incluso la progettazione del sistema di trasmissione Hvdc, e fornirà tutti i componenti chiave del sistema, come i trasformatori di conversione, i reattori filtro, le protezioni ed il sistema di controllo e comando. La società gestirà anche le fasi di trasporto, i lavori di costruzione, l’installazione e lo start-up dell’intero impianto. Il partner Bhel fornirà i trasformatori per una delle due stazioni di conversione, così come l’apparecchiatura Ac per entrambe le stazioni. Il nuovo collegamento per la trasmissione a lunga distanza è il secondo sistema che Siemens ha costruito in India. Il primo è stato il collegamento di lunga distanza “East-south”, che ancora si posiziona come il secondo collegamento Hvdc più lungo al mondo. Dal 2003 il sistema Siemens trasporta energia elettrica con una perdita minima dalla centrale di Talcher nello stato di Orissa nell’India orientale per 1450 km alla regione industriale di Bangalore a sud. Powergrid Corp nell’estate 2006 ha commissionato a Siemens l’upgrade di questo sistema che, originariamente concepito per trasmettere 2000 Mw, verrà ottimizzato per trasmettere fino a 2500 Mw in condizioni di sovraccarico, consentendo così di rispondere alla crescente domanda di energia della regione di Bangalore. .  
   
   
SIEMENS ITALIA INCONTRA IL POLITECNICO DI MILANO SIGLATO ACCORDO DI COLLABORAZIONE PER ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO. UNIVERSITARI A CONFRONTO SUI TEMI ENERGIA, AMBIENTE, TELECOMUNICAZIONI E ICT.  
 
Milano, 8 maggio 2007 - Siemens Italia e Politecnico di Milano hanno firmato un accordo finalizzato ad instaurare un rapporto continuativo di collaborazione tra le iniziative didattiche dell’Università e quelle industriali del Gruppo, e a stringere sinergie nelle attività di ricerca e sviluppo. La collaborazione potrà riguardare: attività di collaborazione scientifica; supporto alla didattica; ricerca, consulenza e formazione; promozione e cooperazione culturale. Nello specifico in base alla convenzione stipulata, Siemens Italia - già socio fondatore dal 2004 della Fondazione Politecnico di Milano - metterà a disposizione dell’Università competenze avanzate per la didattica dei corsi di laurea e di specializzazione, favorendo lo svolgimento presso le proprie strutture di tesi e stage formativi. Il supporto alla didattica sarà mirato anche a favorire la crescita di profili di studi il più possibile rispondenti alle esigenze del mercato del lavoro. Dall’altra parte, Siemens potrà affidare all’Università consulenze tecnico-scientifiche, oltre a richiedere attività di formazione e commissionare ricerche e studi. L’accordo prevede inoltre la costituzione di un apposito comitato guida, composto da 4 rappresentanti nominati dalle 2 parti, con l’obiettivo di promuovere e coordinare le attività di collaborazione previste dalla convenzione. Il via ufficiale alla collaborazione è stato dato oggi attraverso uno speciale “Siemens Day” organizzato presso il Politecnico di Milano, che ha visto top-management dell’azienda e docenti universitari incontrarsi per approfondire la conoscenza reciproca e favorire lo sviluppo di opportunità e idee di collaborazione. Dopo un intervento introduttivo da parte dei vertici delle due realtà partner - il Rettore del Politecnico di Milano Giulio Ballio, il Presidente della Fondazione Politecnico Giampio Bracchi e l’Amministratore Delegato di Siemens Italia Vincenzo Giori - l’incontro è proseguito con un workshop articolato in quattro sessioni con focus sui temi Energia, Ambiente, Telecomunicazioni e Applicazioni Ict. L’importante accordo di collaborazione con Il Politecnico di Milano si inscrive in una strategia di partnership di Siemens con gli atenei italiani, che hanno contribuito allo sviluppo di poli di eccellenza in settori di rilevante interesse per il territorio, con finalità non solo di ricerca applicata e di trasferimento tecnologico, ma anche di sperimentazione di nuove modalità didattiche di apprendimento. A livello internazionale, la cooperazione di Siemens con il mondo accademico annovera prestigiose partnership anche con alcune delle più rinomate Università, tra cui Stanford, S. Pietroburgo, Georgia Institute of Technology e Singapore. Nell’aprile 2002 è stato avviato il “Center of Knowledge Interchange” che facilita il collegamento e l’interscambio tra Siemens e le Università, promuovendo la realizzazione di progetti comuni. A livello internazionale, il Politecnico di Milano sta rendendo sempre più sistematici i rapporti con aziende multinazionali che mantengono o sviluppano una qualificata presenza in Italia. .  
   
   
A NAPOLI NEL 2008 L´UNIVERSITÀ INTERNAZIONALE DELLO SPAZIO, L´EVENTO ANNUALE DI ALTA FORMAZIONE SPECIALISTICA AEROSPAZIALE  
 
 Napoli, 8 maggio 2007 - E´ stato firmato ieri mattina nella Sala Giunta della Regione Campania il Protocollo d´Intesa per la realizzazione dello Space Study Programme dell´International Space University (Isu), con cui viene assegnata a Napoli la sessione estiva 2008 dell´importante evento internazionale di formazione. Erano presenti l´Assessore regionale all´Università e alla Ricerca Scientifica Teresa Armato, il presidente del Polo delle Scienze e delle Tecnologie della Federico Ii Massimo D´apuzzo e, in rappresentanza del Comitato Promotore, il presidente dell´Associazione Internazionale per la Cultura Aerospaziale Piero Messina. Sempre ieri mattina il presidente dell´Isu Mike Simpson ha firmato il contratto con i rappresentanti della Federico Ii che darà inizio alla realizzazione dello Space Study Program di Napoli 2008. Napoli ha battuto prestigiose e importanti università americane che si erano proposte per accogliere gli oltre cento partecipanti all’evento. La candidatura della città è nata da una proposta del Comitato Promotore Isu Ssp2008 e dall´Università Federico Ii con il sostegno dell´Assessorato all´Università e alla Ricerca Scientifica della Regione Campania. Hanno aderito all´iniziativa anche la Provincia di Napoli, il Cira e il Mars, l´Agenzia Spaziale Italiana, Città della Scienza, la Camera di Commercio di Napoli e le industrie aerospaziali campane e nazionali, come Telespazio, Alenia e Carlo Gavazzi Space. "Con la firma del protocollo di questa mattina - ha dichiarato l´Assessore regionale all´Università e alla Ricerca Scientifica Teresa Armato - diamo ulteriore slancio alla qualità e allo spessore internazionale della nostra ricerca, in particolare nel campo dell’aerospazio. Come Assessorato abbiamo dato pieno sostegno all’iniziativa perché ci consente di mostrare ai giovani ricercatori di tutto il mondo il valore del nostro sistema scientifico e tecnologico, una realtà sulla quale continueremo ad investire per rendere ancora più attrattiva la Campania. Introdurremo, inoltre, facilitazioni per agevolare la cooperazione e la mobilità internazionale fra i ricercatori e gli studenti campani e stranieri". Lo Space Study Program (Ssp) dell´Isu è un programma intensivo di nove settimane, concepito per giovani laureati e giovani professionisti di tutte le discipline, che condividono un´esperienza unica nel suo genere. La Sessione Estiva dell´Isu a Napoli consisterà in un periodo di formazione specialistica interdisciplinare nel settore spaziale, con più di cento studenti provenienti da tutto il mondo e un numero equivalente di docenti, esperti e leaders della comunità spaziale mondiale. Questa estate i corsi si terranno a Pechino. Per l´occasione, la Regione Campania, con la Carlo Gavazzi Space, il Cira e la Camera di Commercio, hanno deciso di erogare borse di studio agli studenti campani individuati per partecipare ai corsi di alta formazione. .  
   
   
FINMECCANICA RIAPRE LE SELEZIONI PER IL MASTER “FHINK”  
 
Roma, 7 maggio 2007 - Finmeccanica, dopo il successo del primo Master in International Business Engineering “Fhink”, ha avviato la seconda edizione 2007-2008, di cui si aprono in questi giorni le iscrizioni. L’obiettivo è quello di promuovere la formazione professionale attraverso forme innovative di sviluppo del capitale umano che consentano di attrarre i migliori talenti a livello internazionale e di introdurli nel mondo del business e dell’alta tecnologia. Le domande di partecipazione potranno essere presentate, entro la data del 15 giugno 2007, dai possessori di una Laurea Specialistica (o titolo equivalente per gli studenti stranieri) conseguita negli ultimi due anni in discipline tecnico-scientifiche, quali Ingegneria, Economia e Commercio, Fisica e Matematica, con ottima conoscenza della lingua inglese. I posti disponibili sono trenta e a tutti i partecipanti sarà offerta una borsa di studio del valore di 27 mila euro per la copertura totale delle spese di frequenza al master e per i costi relativi agli alloggi nelle strutture dedicate. Il Master, grazie all’interazione con prestigiose istituzioni accademiche partner italiane ed estere e alla valorizzazione delle competenze tecnologiche di Finmeccanica, offre una visione sistematica integrata nelle aeree del Business & Program Management, Innovation & Technology Management, International Marketing & Sales, International Strategic Management. Il corso prevede un periodo intensivo di attività didattiche della durata di otto mesi (da novembre 2007 a ottobre 2008) e successivamente una internship di quattro mesi in una delle aziende del Gruppo, in Italia e all’estero. Le lezioni si svolgeranno in lingua inglese e si terranno a Roma, e per gli studenti stranieri è previsto un corso di “Basic Italian” in modo da facilitare il loro inserimento nel sistema culturale e relazionale del nostro Paese. Il nome del Master, “Fhink”, nasce dal gioco sulla pronuncia della parola inglese Think (pensiero) e l’iniziale «F» di Finmeccanica. Alla prima edizione hanno partecipato 28 giovani talenti provenienti da diversi Paesi del mondo, con un’età media di circa 25 anni e un brillante voto di laurea, selezionati tra 3. 600 domande di partecipazione. Per maggiori informazioni: www. Finmeccanica. Com/fhink o fhink@finmeccanica. Com .  
   
   
TEDDYBEAR TRA I 20 MIGLIORI PROGETTI EUROPEI DI TUTTI I TEMPI PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO ASSEGNATO ALLA COOPERATIVA ITACA DALLA COMMISSIONE EUROPEA  
 
Pordenone, 8 maggio 2007 - Prestigioso riconoscimento al progetto Teddybear Italia quello assegnato a Itaca dalla Commissione Europea all´interno dell´evento “Best of Success Stories” che nel corso di questo fine settimana a Berlino segnerà il lancio ufficiale del nuovo programma Llp per l´apprendimento continuo in età adulta (2007-2013). Una giusta legittimazione sarà altresì tributata in quest´occasione anche alle solide basi su cui il programma poggia, ovvero l´intensa cooperazione tra scuole, università e istituti di educazione per gli adulti d´Europa. La Commissione Europea ha infatti realizzato per l´evento una speciale pubblicazione con le migliori venti esperienze di tutti i tempi realizzate finora per ognuna delle cinque azioni Comenius, Erasmus, Grundtvig, Leonardo, Jean Monnet. La selezione si è svolta - a giudizio insindacabile della Commissione Europea- sulla base dei suggerimenti inviati dalle Agenzie nazionali europee nonché di specifici criteri quali la rilevanza, l´innovatività e originalità, l´impatto, la visibilità ed il supporto alle strategie. L´agenzia nazionale Socrates italiana (da gennaio 2007 Agenzia Llp) aveva proposto nel novembre 2006 l´esperienza di Teddybear Italia della Cooperativa sociale Itaca. Su un totale di oltre cento esperienze proposte da tutta Europa per ognuna delle azioni, la Commissione Europea ha selezionato tra le migliori venti di tutti i tempi il progetto Teddybear di Itaca. Come è noto, Teddybear è un progetto intergenerazionale della Commissione Europea - Azione Grundtvig 2 volto alla reminiscenza attiva. Di durata triennale (2004-05/2006-07), è coordinato da Educational Centres Association di Norwich (Gran Bretagna) in partenariato con Cooperativa sociale Itaca (Italia), Sastamala Community College di Vammala (Finlandia) e Slovenian Institute for Adult Education di Ljubljana (Slovenia). Teddybear si rivolge a persone che vivono in aree urbane, rurali e montane, adulti over 50 ed anziani anche sofferenti di disabilità o demenza lieve/Alzheimer. Il progetto, che coinvolge altresì gli studenti delle scuole primarie (6-12 anni), per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia vede la attiva partecipazione delle comunità di Cimolais-claut, Paularo e Pordenone. I temi principali coperti dal progetto, in questi tre anni di lavoro che stanno volgendo a conclusione, sono l´eredità culturale, tradizioni popolari, integrazione e inclusione sociale, storia, educazione, lingue locali (varietà di friulano, carnico e veneto), cittadinanza attiva, apprendimento intergenerazionale, strategie per stimolare la domanda di apprendimento da parte degli adulti, sperimentazione di nuovi approcci didattici, riduzione dell´esclusione sociale. Intanto il prossimo 9 maggio alle 10, presso la Scuola primaria Vendramini di Pordenone, si svolgerà la festa finale del progetto pilota italiano di Teddybear. "Da fu. Ad è", questo il titolo della mattinata di festa, vedrà la partecipazione delle scuole primarie De Amicis di Borgomeduna, Vendramini di Pordenone e della scuola primaria di Claut. Presenti anche i nonni adottivi del progetto provenienti da Casa Serena, Umberto I, Centro diurno Casa Incontro di Torre, Centro sociale per anziani di Torre, Casa albergo per anziani di Cimolais, nonché degli anziani di Claut e Cimolais che in questi tre anni hanno ativamente partecipato al progetto. La festa finale è organizzata da Cooperativa sociale Itaca e Scuola primaria Vendramini. Www. Itaca. Coopsoc. It .  
   
   
I GIOVANI E LA RICERCA IN PUGLIA 8 MAGGIO  
 
 Valenzano, 8 maggio 2007  - "I giovani e la ricerca in Puglia" è il titolo dell´iniziativa lanciata dall´Arti e che si articola in una serie di incontri con i dottorandi, i dottori di ricerca, gli assegnisti e i ricercatori delle università pugliesi. L´obiettivo è quello di illustrare le iniziative dell´Agenzia a favore della ricerca nella regione. Il primo degli incontri si tiene oggi 8 maggio alle ore 16. 00 nella Sala Auditorium dell´Ateneo di Foggia. Il presidente dell´Arti, Gianfranco Viesti sarà introdotto dal rettore dell´Università del capoluogo dauno, Antonio Muscio, e preceduto dagli interventi del delegato del rettore per la ricerca, Loreto Gesualdo, e del delegato per la valorizzazione della ricerca e la tutela giuridica dei propri ritrovati, Massimiliano Granieri. .  
   
   
LA CRESCITA DELL’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: INCONTRO  
 
Forlì Cesena, 8 maggio 2007 - I giovani si formano sui banchi di scuola ma nello stesso tempo si rivolgono al mondo del lavoro desiderosi di apprendere “dal vivo” come si porta avanti un’impresa, come si impara un mestiere, con quali strumenti si imposta una professione. A loro, risorsa del futuro, si rivolgono non solo le istituzioni scolastiche, ma anche le strutture produttive locali e gli enti che da tempo hanno attivato percorsi di formazione per agevolare le scelte professionali delle nuove generazioni. Con l’intento di approfondire il dibattito sulla realizzazione di una formazione che dia risposte adeguate alle esigenze in continua evoluzione sia dei giovani che delle imprese, la Camera di Commercio di Forlì Cesena, ha organizzato per martedì 8 maggio – alle ore 15 nella sala del Consiglio dell’ente camerale a Forlì (Corso Repubblica 5) -, un incontro, rivolto ai dirigenti e tutor delle scuole della provincia, ai rappresentanti delle Associazioni di categoria e degli Enti del territorio, dal titolo ”Richiesta di professionalità: la crescita dell’alternanza scuola-lavoro”. Introduce l’argomento il segretario generale della Camera di Commercio, Antonio Nannini, rivolgendo un saluto a tutti gli intervenuti; prosegue, presentando i dati recenti dell’indagine Excelsior, Alessandra Roberti, funzionario dell’Ente Camerale; intervengono Gian Luigi Spada, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Forlì-cesena che parlerà de “L’alternanza come elemento per l’imprenditorialità dei giovani”; Ettore Piazza, dirigente Scolastico dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Parma proseguirà con la relazione “Formazione del cittadino e didattica dell’alternanza”; Stefano Lenzi di Unioncamere Regionale Emilia Romagna, illustrerà il tema “ Le Camere di Commercio e l’alternanza scuola-lavoro”; il dibattito chiuderà l’incontro. Sarà l’occasione per fare il punto sul ruolo riconosciuto al sistema camerale dall’art. 4 della legge 28. 3. 2003 n. 53, concernente la riforma della scuola, ruolo di interlocutore ed elemento di congiunzione tra tessuto produttivo e mondo dell’istruzione, in grado di agevolare, mediante percorsi definiti, le successive scelte dei giovani riprogettando e ridefinendo l’offerta formativa. Si ricorda a questo proposito che nell’estate 2003 è stato siglato un protocollo d’intesa tra Unioncamere e ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca per avviare la sperimentazione di percorsi in alternanza scuola-lavoro, da attuarsi da parte delle Camere di Commercio in accordo con gli uffici Scolastici regionali. In attuazione di tale protocollo sono stati creati fino ad oggi 91 sportelli per l’alternanza presso gli enti camerali, coinvolgendo 13. 000 studenti di oltre 400 scuole e 3. 000 imprese, infine è stato realizzato il sistema Polaris per la raccolta e gestione di banche dati per l’incontro tra domanda e offerta di stage. E’ inoltre possibile, tramite l’indagine Excelsior, effettuata su un campione di 100. 000 aziende sul territorio nazionale, definire ogni anno il quadro conoscitivo dei fabbisogni occupazionali delle imprese sulla base dei titoli di studio e delle professionalità richieste. .  
   
   
VEGA OPEN DAY: GAVA; “IL VENETO PUO’ PUNTARE ALLA LEADERSHIP IN RICERCA ED INNOVAZIONE”  
 
 Venezia, 8 maggio 2007 - . “Con la prima legge quadro approvata pressoché all’unanimità e l’accordo tra i suoi tre grandi parchi scientifici il Veneto si è dotato degli strumenti per perseguire un ambizioso obiettivo di medio termine: entrare tra le regioni leaders in Europa nello sviluppo dell’economia della conoscenza”. Lo ha detto oggi l’assessore regionale all’economia con delega alla ricerca e innovazione tecnologica Fabio Gava intervenendo, nell’ambito del Vega Open Day a Marghera, alla presentazione dell’accordo di collaborazione tra i parchi scientifici Vega di Venezia, Galileo di Padova e Star di Verona, che di fatto darà vita al parco scientifico multipolare del Veneto. Gava ha ricordato come il Gap del Veneto in questo settore si fosse evidenziato nel lavoro preparatorio del piano regionale di sviluppo, ed ha sottolineato “gli importanti risultati raggiunti in questo primo scorcio di legislatura”. “La Regione - ha aggiunto Gava - ha ora gli strumenti che mancavano per accompagnare e coordinare il lavoro e il cammino del sistema veneto della ricerca e innovazione, e per puntare quindi a obiettivi ambiziosi”. In questo senso l’assessore ha indicato come prima “missione” dei parchi scientifici veneti la definizione di progetti ad ampio respiro da inferire nel settimo programma quadro europeo e nella programmazione comunitaria 2007-2013. Gava ha anche sostenuto l’opportunità della predisposizione di progetti innovativi da proporre nell’ambito della nascente agenzia nazionale di settore. .  
   
   
BIC LAZIO E COMUNE DI COLLEFERRO: FIRMATA UNA NUOVA CONVENZIONE PER LA GESTIONE DELL’INCUBATORE D’IMPRESE E DELLA STRUTTURA EX KONVER  
 
Colleferro, 8 maggio 2007 - Per altri venti anni Bic Lazio gestirà l’Incubatore di imprese e la struttura ex Konver, attualmente in fase di ristrutturazione per ospitare nuove attività produttive e servizi multidisciplinari. La convenzione firmata quest’oggi dal Comune di Colleferro e da Bic Lazio, prevede che quest’ultima si occuperà dell’organizzazione dei servizi e dell’assistenza alle imprese e agli enti che verranno ospitati nell’intero complesso, nell’ottica di una sempre maggiore attenzione allo sviluppo economico del territorio. In particolare, nel quadro della gestione affidatagli dal Comune, Bic Lazio curerà: a) la realizzazione di attività di promozione imprenditoriale; b) lo svolgimento presso l’Incubatore di attività di assistenza tecnica nei confronti di coloro che vogliano avviare un’attività imprenditoriale; c) l’assegnazione, per un periodo non superiore a tre anni, degli spazi disponibili nell’Incubatore (esclusi quelli delle strutture Konver) ad imprese di nuova costituzione; d) la promozione e l’organizzazione, relativamente alle strutture ex Konver di una serie di attività finalizzate ad un funzionale utilizzo delle strutture stesse a beneficio dello sviluppo socio-economico del comprensorio. “E’ un’ottima sinergia quella che si è creata tra Comune e Bic Lazio – afferma il sindaco di Colleferro Mario Cacciotti a proposito del rinnovato sodalizio – che affonda le radici negli anni passati e grazie alla quale possiamo offrire alle imprese del territorio e alle nuove leve dell’imprenditoria locale l’opportunità di guardare avanti, potendo contare su quel supporto di conoscenze e professionalità necessario a cogliere in pieno le nuove sfide del futuro. Sostenendo le occasioni per fare impresa e moltiplicando le conoscenze dei settori realizzabili in loco possiamo effettivamente favorire lo sviluppo territoriale e dare seriamente una mano a quanti hanno capacità e voglia di mettersi in gioco. Ricerca e formazione saranno inoltre sempre più indispensabili per migliorare il know out delle aziende e non a caso è proprio nell’area dell’Incubatore che abbiamo voluto far crescere la nostra Università di Ingegneria”. “Ringrazio il Comune di Colleferro per aver creduto in questo progetto. L’dea è quella di realizzare una sorta di polo tecnologico all’interno dell’intera area gestita da Bic Lazio. Un polo che sia in grado di servire il mercato delle Pmi locali attraverso percorsi gratuiti di assistenza e consulenza imprenditoriale – sottolinea il Presidente di Bic Lazio, Gianluca Lo Presti - Fondamentale sarà la possibilità di dialogare con il mondo universitario e della ricerca in genere, sviluppando servizi rivolti al mondo del lavoro e della formazione professionale. E’ prevista la messa a disposizione di spazi e di servizi finalizzati a favorire la convivenza di enti che svolgono attività complementari per lo sviluppo del territorio”. L’incubatore di Colleferro è attivo sul territorio dal 1999, e da allora sono state ospitate complessivamente 19 imprese, di cui 16 di nuova costituzione e 3 già esistenti, che hanno diversificato il proprio business grazie ai servizi mesi a disposizione da Bic Lazio. I settori predominanti sono stati il manifatturiero e l’artigianato con il 56%, mentre quello dei servizi alla produzione è risultato il 44%. Sono stati redatti 360 business plan; 250 sono state le imprese che hanno beneficiato di un programma di tutoraggio, e gli imprenditori o aspiranti tali che si sono rivolti all’Incubatore sono stati 1800. In questi anni sono state inoltre ampliate e rafforzate le iniziative sul fronte della promozione imprenditoriale nel contesto universitario e della ricerca. Sono stati effettuati incontri con scuole, centri di formazione, imprese, enti locali, università e delegazioni straniere, favorendo in questo modo l’incontro con realtà istituzionali ed imprenditoriali di altri Paesi e contribuendo a dare visibilità alle iniziative ed ai programmi locali. .  
   
   
STUDENTI A BRUXELLES  
 
Trieste, 8 maggio 2007 - Una delegazione di 62 studenti dei licei e degli istituti tecnici della regione e un´altra di 21 universitari dell´Ateneo di Trieste, assieme ai loro docenti, visiteranno da martedì 8 maggio a giovedì le istituzioni comunitarie a Bruxelles, dove avranno incontri al Parlamento europeo, al Comitato delle Regioni e all´Ufficio della Regione Friuli Venezia Giulia. La data della visita non è occasionale: il 9 maggio ricorre infatti la festa dell´Europa e proprio quel giorno le due delegazioni avranno modo di visitare il Parlamento europeo e di assistere a una parte della seduta plenaria, mentre un´altra ora sarà dedicata all´incontro con alcuni eurodeputati. Gli studenti medi sono risultati vincitori del progetto di studio "Conoscere l´Europa - Fare gli Europei", promosso dall´Associazione dei consiglieri regionali e da Dialoghi Europei, un´iniziativa che ha coinvolto circa 50 classi dell´intera regione. A conclusione del progetto, due studenti per classe sono stati indicati dagli insegnati per il viaggio a Bruxelles. Una prima delegazione di circa 40 giovani, in rappresentanza di 20 classi di Udine, Latisana, Gemona e Tolmezzo, si è recata nella capitale belga lo scorso aprile; ora è la volta di 62 tra studenti e insegnanti accompagnatori di Trieste, Gorizia, Udine, Pordenone e Cervignano a realizzare il viaggio, reso possibile grazie al sostegno della Presidenza del Consiglio regionale e alla sponsorizzazione (per gli studenti di Gorizia) della Fondazione Cassa di Risparmio di quella provincia. L´altra delegazione di 21 universitari è stata invece selezionata tra coloro che hanno partecipato più attivamente al ciclo di conferenze sul "Futuro dell´Unione europea", svoltosi tra gennaio e aprile, che ha portato a Trieste personalità di assoluto rilievo della politica, della magistratura, della cultura. .  
   
   
UMBRIA GOES EAST DAGLI STUDENTI UNIVERSITARI DI AIESEC PERUGIA UNO STIMOLO AL DIBATTITO PER LE IMPRESE UMBRE SULL’ALLARGAMENTO DELL’UE VERSO EST  
 
Perugia, 2 maggio - Con il 2007 i confini europei sono cresciuti, non senza qualche preoccupazione da parte dell’opinione pubblica e delle Istituzioni. Per superare le paure bisogna valutare le opportunità che l’Europa Orientale rappresenta anche per il nostro Paese. Uno stimolo alla riflessione arriva dall’Associazione Aiesec - Comitato di Perugia. La conferenza “Umbria goes East: le aziende umbre e la sfida della sostenibilità nelle economie dell’Est Europa” è realizzata per stimolare il dialogo tra il mondo imprenditoriale, gli studenti dell’Ateneo perugino e la cittadinanza sulle opportunità che lo scambio culturale ed economico apportano a tutti i partecipanti. Oggetto della conferenza è l’analisi delle modalità di posizionamento delle Pmi umbre nei mercati dell’Europa dell’Est e delle opportunità di crescita in queste aree, secondo modelli socialmente responsabili. L’iniziativa nasce dalla constatazione della rilevante presenza delle imprese Umbre nei mercati dell’Europa orientale, sia in termini di interscambio commerciale, sia in termini di investimenti diretti nei territori dell’Est. Personalità provenienti dalle Istituzioni, dal mondo dell’industria, dalla Pubblica Amministrazione e dal mondo accademico avranno il compito di illustrare, da un lato, le possibilità di crescita offerte dall’ampliamento del mercato unico europeo con l’abbattimento progressivo delle barriere commerciali, dall’altro, le modalità di espansione più efficaci verso nuovi mercati. La conferenza si inserisce in un progetto più ampio volto a coinvolgere gli studenti dell’Università degli Studi e dell’Università per Stranieri di Perugia nell’organizzazione di attività di approfondimento sul tema dei mercati emergenti. Appuntamento: venerdì 18 maggio, ore 15, presso Confindustria, via Palermo 80/a, Perugia. . .  
   
   
SYNESIS FORUM, MILANO 10 MAGGIO 2007: APPUNTAMENTO CON IL LAVORO OLTRE 15.000 GIOVANI SI RIVOLGERANNO ALLE 130 AZIENDE PRESENTI PER CERCARE LA LORO PRIMA OCCUPAZIONE  
 
Milano, 8 maggio 2007 – il 10 maggio si svolgerà a Milano la Xvii edizione di Synesis Forum, il più importante career day italiano, che da 16 anni accoglie, con ingresso gratuito, tutti i laureati e laureandi che cercano lavoro. L’evento, in continua crescita, ospiterà quest’anno 130 aziende tra le più importanti realtà nazionali ed estere, presso i cui stand saranno presenti i Responsabili del Personale (oltre 500 Top Manager) per dialogare con i giovani e raccogliere i loro curricula . Oltre 15. 000 laureati, laureandi e young professional, provenienti da tutta Italia, sono attesi a Synesis Forum che, per questa edizione, si svolgerà presso il nuovo Campus Bovisa del Politecnico di Milano -, in Via La Masa 34, dalle ore 08. 30 alle ore 18. 30, in uno spazio espositivo superiore a quello degli scorsi anni. Per questa edizione, accanto alle tradizionali Synesis Expo (dedicata agli Stand aziendali) e Synesis Conference (spazio attrezzato per le presentazioni), sarà sviluppata l’area dedicata ai colloqui individuali, che permetterà ai giovani di rendere ancor più concreta e interessante la permanenza all’evento. Il consiglio degli organizzatori è sempre quello di ottimizzare la visita fissando la propria agenda della giornata, servendosi del sito Internet messo a disposizione: synesisforum. It, dove è anche possibile usufruire del servizio Synesis Map, per tracciare e stampare il proprio percorso. Per Synesis Forum sarà anche attivo un servizio gratuito di navette, messo a disposizione da Atm, che seguirà tre percorsi partendo dai grandi atenei milanesi e toccando tutte le linee della metropolitana: 1) Università Bicocca – Mm3 Zara – Campus Bovisa 2) Università Bocconi – Mm2 Romolo – Mm1 Lotto – Campus Bovisa 3) Politecnico, Campus Leonardo – Mm1-2 Loreto – Mm2-3 Stazione Centrale – Mm3 Zara - Campus Bovisa L’evento sarà facilmente raggiungibile grazie al Passante Ferroviario, che ogni 15 minuti dal centro di Milano, raggiungeranno le fermate adiacenti a Synesis Forum (Bovisa Fnme, Villapizzone Fs). Infine, un’altra importante novità dell’edizione 2007 è rappresentata alla Synesis Night (Milano Old Fashion Cafè, via Alemagna 6), ovvero la festa di conclusione di Synesis Forum, pensata per consentire, a tutti coloro che non abbiano potuto partecipare all’evento, di incontrare comunque i Responsabili del Personale, in un ambiente meno formale, dove i manager si intratterranno con i candidati dalle ore 21. 00 fino alle 23,30. .  
   
   
BOLOGNA: APPROVATO DALLA GIUNTA REGIONALE IL CALENDARIO PER L´ANNO SCOLASTICO 2007-2008. SARANNO 203 I GIORNI DI LEZIONE, SI INIZIA LUNEDI´ 17 SETTEMBRE 2007 E SI CONCLUDE SABATO 7 GIUGNO 2008  
 
 Bologna, 8 maggio 2007 - Inizieranno lunedì 17 settembre 2007 le lezioni del prossimo anno scolastico e si concluderanno sabato 7 giugno 2008. Le attività educative nella scuola dell´infanzia e le attività didattiche, comprensive degli scrutini e degli esami nella scuola primaria e nella scuola secondaria di 1° e 2° grado, avranno termine il 30 giugno 2008. Oltre questa data potranno proseguire le attività per le classi interessate agli esami di maturità e per le classi degli istituti professionali che svolgono attività di stage e tirocinio. Potranno inoltre continuare i percorsi formativi modulari per adulti nelle classi degli istituti tecnici e professionali, i progetti finalizzati all´educazione degli adulti organizzati dai Centri territoriali permanenti, le attività formative integrate previste dalla legge regionale su scuola e formazione. Le vacanze natalizie andranno dal 24 dicembre 2007 al 5 gennaio 2008, mentre quelle pasquali inizieranno il 20 marzo e termineranno il 25 marzo 2008. Altri giorni di sospensione obbligatoria delle lezioni saranno il 1° novembre, l´8 dicembre, il 25 e 26 dicembre, il 1° gennaio, il 6 gennaio, il 24 marzo, il 25 aprile, il 1° maggio, il 2 giugno e il giorno della festa del Santo Patrono. Quest´anno inoltre sarà effettuata la sospensione delle lezioni il 2 e 3 di novembre 2007. E´ questo in sintesi il calendario per l´anno scolastico 2007-2008, approvato oggi dalla Giunta regionale. "Come sempre si è tenuto conto delle specifiche esigenze del territorio - spiega l´assessore alla scuola e formazione professionale Paola Manzini - . Il calendario si è definito attraverso le consultazioni con le istituzioni scolastiche, gli enti locali e le organizzazioni economiche e sociali, consapevoli della rilevanza che questa decisione assume per le famiglie e il tessuto socio-economico del territorio". Sono previsti complessivamente 203 giorni di lezione, ma le singole scuole hanno facoltà di procedere ad adattamenti del calendario scolastico, fermo restando l´obbligo di non scendere al di sotto dei 203 giorni complessivi di lezione. I cambiamenti potranno riguardare la data di inizio delle lezioni, una diversa articolazione delle vacanze natalizie e pasquali e la sospensione nel corso dell´anno scolastico delle attività didattiche, prevedendo recuperi in altri periodi dello stesso anno e solo per ragioni esclusivamente correlate al miglior svolgimento dell´offerta formativa. .  
   
   
REMADE IN ITALY 2007 COMO 12 – 16 MAGGIO, VILLA GALLIA LA PRIMA MOSTRA INTERNAZIONALE DI DESIGN DEDICATA ALL’AMBIENTE  
 
 Como, 8 maggio 2007 - Nella linea della promozione culturale delle buone pratiche del riuso e del riciclo, l’Assessorato Ecologia ed Ambiente della Provincia di Como promuove l’organizzazione di Remade in Italy, mostra di prodotti e mobili realizzati con l’impiego di materiale di recupero. Da sabato 12 maggio 2007 Villa Gallia – sede della Provincia di Como - ospita la terza edizione di Remade in Italy: un’esposizione di prodotti di eccellenza realizzati da numerose aziende del territorio con l’ausilio di designers di fama internazionale provenienti da diversi Paesi. Alice, una sedia realizzata con il riciclo dell’equivalente di 85 lattine e 40 latte di acciaio, Biblò, la poltrona realizzata con il riciclo di 21 scatoloni in cartone, la panchina per esterni Loco realizzata con il riciclo di 3. 900 lattine e 350 latte d’acciaio, i piatti Dish Tray realizzati con l’equivalente del riciclo di 4 bottiglie in vetro: questi sono solo alcuni dei prodotti tra sedute, vasi, librerie, pavimentazioni, lampade ed altro tutti realizzati con carta, acciaio, vetro, alluminio, plastica, legno e gomma rigorosamente riciclati. Remade in Italy nasce nel 2004 su iniziativa della Regione Lombardia (Direzione Generale Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile), come progetto pilota per supportare le imprese lombarde allo sviluppo di prodotti realizzati con materiali riciclati. Dall´aprile 2006 vi ha aderito ufficialmente il Ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Da quest’anno l’esposizione ha superato i confini nazionali ed è diventata internazionale con la presenza di prodotti Remade in Argentina, Remade in Brazil e Remade in Portugal. Dopo la settimana comasca Remade in Italy sarà presente a Mosca, Lisbona, Buenos Aires e San paolo. Remade In Italy è un progetto di Regione Lombardia, coordinato da Cestec e realizzato in collaborazione con Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, i consorzi di filiera nazionali del riciclo Cial, Comieco, Co. Re. Pla. Ideatore e curatore del progetto è l’Architetto designer Marco Capellini. La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 12 al 16 maggio 2007 presso Villa Gallia, sede dalla Provincia di Como, con ingresso dalla passeggiata di Villa Olmo. .  
   
   
BIODIVERSITA´, 35 LE AREE AMBIENTALI "PRIORITARIE"  
 
Milano, 8 maggio 2007 - Sono 35 le aree lombarde considerate "prioritarie" per ciò che riguarda la biodiversità. Le zone sono state individuate da un team di ricercatori - che ha identificato per ognuna le opportunità per la tutela e le specifiche minacce alla biodiversità - nell´ambito del progetto "Reti ecologiche nella pianura lombarda". I risultati della prima fase di questo progetto sono stati illustrati nel corso di un workshop organizzato questa mattina da Regione Lombardia (Direzione generale Qualità dell´Ambiente), dedicato appunto alle "Aree prioritarie per la Biodiversità nella Pianura Padana Lombarda". "Si tratta di un progetto biennale - ha spiegato l´assessore alla Qualità dell´Ambiente, Marco Pagnoncelli - che ha come scopo l´individuazione delle aree a maggior biodiversità, nell´ambito territoriale della cosiddetta Ecoregione Pianura Padana". "L´obiettivo - ha sottolineato Pagnoncelli - è fornire un supporto conoscitivo per una pianificazione territoriale basata sempre più su dati scientifici e che quindi tenga conto e valuti le criticità che possono nascere tra la conservazione della biodiversità e lo sviluppo socio-economico". "L´impegno dell´assessorato alla Qualità dell´Ambiente - ha concluso l´assessore - per la costituzione della Rete Ecologica Regionale è rilevabile anche all´interno del nuovo progetto di legge quadro sulle aree protette regionali che dovrà aggiornare ed integrare l´attuale normativa e che vorremmo portare all´attenzione del Consiglio regionale entro l´anno". Queste le 35 aree prioritarie: - Colline del Varesotto e dell´alta Brianza - Boschi e Brughiere del pianalto milanese e del varesotto - Boschi dell´Olona e del Bozzente - Bosco di Vanzago e Parco del Roccolo - Groane - Fiume Adda - Canto di Pontida - Fiume Brembo - Boschi di Astino e dell´Allegrezza - Colli di Bergamo - Fiume Serio - Fiume Oglio - Monte Alto - Torbiere d´Iseo - Colline del Sebino orientale - Mont´orfano - Fiume Mella e collina di Sant´anna - Fiume Chiese e colline di Montichiari - Colline gardesane - Lago di Garda - Laghetto del Frassino - Fiume Mincio e Laghi di Mantova - Bosco della Fontana - Paludi di Ostiglia - Fiume Po - Basso corso del fiume Secchia - Fascia centrale dei fontanili - Collina di San Colombano - Fiume Lambro Meridionale - Risaie, fontanili e garzaie del Pavese e del Milanese - Valle del Ticino - Lomellina - Basso corso del torrente Staffora - Cave rinaturalizzate dell´Oltrepò pavese - Oltrepò pavese collinare e montano. .  
   
   
EMISSIONE DIOSSINE ALL´ILVA DI TARANTO, L´ARPA COSTITUISCE UN GRUPPO DI STUDIO  
 
Bari, 8 maggio 2007 - In riferimento alle emissioni di diossine all’Ilva, gli ultimi dati stimati disponibili registrano un incremento delle emissioni di questi composti soprattutto se confrontate con le emissioni complessive italiane. Bisogna comunque far presente che il contributo percentuale Ilva al totale nazionale è passato dal 32% nel 2002 al 90% nel 2005 anche in considerazione del fatto che altri impianti, che contribuivano al totale nazionale, nel frattempo sono stati chiusi. “Allo scopo di affrontare una situazione così complessa – ha dichiarato il Prof. Giorgio Assennato - Arpa Puglia ha costituito un apposito Gruppo di Studio, composto oltre che da propri tecnici, da esperti di Arpa Piemonte, del Politecnico di Milano, della Johns Hopkins University, del Politecnico di Bari, di Arpa Toscana e dell’Istituto Superiore di Sanità. L’obiettivo non è solo quello di procedere, per la prima volta, alle misure, ma anche di individuare i determinanti di tali emissioni, in modo da stabilire i criteri per minimizzare la formazione di diossine”. “Occorre, peraltro, stigmatizzare l’anomalia italiana, che prevede livelli molto rigorosi per gli inceneritori di rifiuti urbani (0,1 ng/Nm3 di diossine nell’aria) mentre, per quanto riguarda questi impianti, la soglia riportata nel recente Decreto 152/2006 è pari a 10 µg/Nm3, un limite 100. 000 volte più alto; il Decreto 152 prevede, sempre per le diossine, una “soglia di rilevanza” pari a 0,02 grammi/ora, il che corrisponde a 175 grammi l’anno, quasi il doppio del valore stimato dall’Ilva di Taranto; secondo la norma vigente, pertanto, le emissioni di diossine dell’Ilva sarebbero non rilevanti”. “Nel 1999 – ha proseguito il Direttore generale dell’Arpa - la Regione Puglia ha imposto agli impianti collocati nell’area ad elevato rischio di crisi ambientale di Taranto, di ridurre del 20% le emissioni di inquinanti; in realtà, così facendo ha autorizzato comunque l’Ilva ad emettere, teoricamente, in atmosfera 210. 000 grammi l’anno di diossine, a fronte del valore di emissione in base al D. M. Del 12/7/1990 di 262. 000 grammi/anno, e dei 93 grammi/anno attualmente stimati, il che porterebbe, di nuovo, a considerare non rilevanti tali emissioni, che invece sono evidentemente significative. L’ autorizzazione integrata ambientale (Aia) per Ilva è concessa direttamente dal Ministero dell’Ambiente: Arpa Puglia, pur coinvolta nella fase istruttoria di tale processo, è stata finora esclusa dalla fase autorizzativa-gestionale. Nella fase di concessione dell’Aia verranno stabiliti i limiti alle emissioni di diossine e dibenzofurani nelle emissioni: nel caso dello stabilimento Lucchini di Trieste, la Regione Friuli ha imposto un limite di 0,4 ng/m3, il cui rispetto viene periodicamente monitorato”. “Arpa Puglia - ha concluso Assennato - ritiene che sarebbe opportuno adottare nell’immediato almeno i limiti dell’Agenzia americana per la Protezione Ambientale (Epa), pari a 1 ng/Nm3. In ogni caso, ulteriori elementi di valutazione deriveranno dalla campagna di misure che sarà avviata all’inizio del prossimo giugno”. .