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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Dicembre 2007
LA COMMISSIONE EUROPEA ESPRIME SODDISFAZIONE PER L´APPROVAZIONE DA PARTE DEL CONSIGLIO E DEL PARLAMENTO DEL NUOVO REGOLAMENTO SULLE BEVANDE ALCOLICHE  
 
I ministri dell´agricoltura dell´Unione europea hanno raggiunto il 17 dicembre un accordo politico sul nuovo regolamento relativo alle bevande alcoliche, suggellando così un accordo in prima lettura fra il Consiglio dei Ministri e il Parlamento europeo. Il nuovo regolamento rende più chiara la normativa Ue sulle bevande alcoliche, fonde in un unico testo i due regolamenti precedenti e adegua le norme in modo da tener conto dei cambiamenti tecnici, dei requisiti dell´Omc e del sistema europeo di indicazioni geografiche. Esso stabilisce definizioni chiare per tutte le bevande alcoliche e dovrebbe aiutare i produttori a commercializzare i loro prodotti, offrendo nel contempo maggiore chiarezza per i consumatori. Uno dei principali punti di discussione da quando la proposta è stata presentata dalla Commissione, nel dicembre 2005, è stata la definizione della vodka. Il nuovo regolamento lascia invariata la definizione attuale, modificando però leggermente i requisiti relativi all´etichettatura. In futuro la vodka prodotta a partire da cereali o patate sarà etichettata semplicemente come vodka, mentre quella ottenuta da altre materie prime recherà la dicitura "distillata da" accompagnata dal nome della materia prima utilizzata. Il regolamento entrerà in vigore il settimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell´Unione europea. "Raggiungere un accordo fra il Consiglio, il Parlamento e la Commissione in prima lettura è un risultato notevole" ha commentato Mariann Fischer Boel, Commissaria all´agricoltura e allo sviluppo rurale. "Sono lieta che siamo riusciti a trovare un compromesso pragmatico sulla definizione di vodka, che consentirà ai produttori di questo importante prodotto di continuare ad esercitare la loro attività. Penso che il nuovo regolamento contribuirà ad accrescere il successo dei produttori e apporterà chiarezza per i consumatori. " Il nuovo regolamento proteggerà la reputazione che le bevande alcoliche hanno acquisito nell´Ue e sul mercato mondiale continuando a fondarsi sulle pratiche tradizionali utilizzate nella loro produzione. Le innovazioni tecnologiche sono ammesse quando migliorano la qualità. Il regolamento tiene conto delle disposizioni dell´accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio ("accordo Trips") e dell´accordo generale sulle tariffe doganali e il commercio, che è parte integrante dell´accordo che istituisce l´Organizzazione mondiale del commercio. Le definizioni continuano a rispettare le pratiche tradizionali di qualità, ma sono state aggiornate nei casi in cui le definizioni precedenti erano carenti o insufficienti o quando l´evoluzione tecnologica consentiva di migliorarle. Da quando la Commissione ha presentato la proposta il 15 dicembre 2005, intensi dibattiti si sono svolti al Parlamento e al Consiglio. In conformità agli obblighi internazionali derivanti dall´accordo sugli ostacoli tecnici agli scambi, la Commissione ha notificato il fascicolo all´Omc fissando un periodo di due mesi per le eventuali osservazioni. La procedura si è conclusa con successo senza che nessuno dei partner commerciali dell´Ue abbia espresso riserve di rilievo. Il 19 giugno 2007, in prima lettura, il Parlamento europeo ha espresso a grande maggioranza il proprio sostegno all´orientamento generale. Dopo il successo della notifica all´Omc, la Commissione ha approvato il compromesso del Consiglio votato dal Parlamento europeo, aprendo così la strada all´accordo politico concluso oggi alla riunione del Consiglio. .  
   
   
BANDO DI GARA: STUDI E PROGETTI SULLA POLITICA COMUNE DELLA PESCA  
 
 La direzione generale della Pesca e degli affari marittimi della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara per eseguire studi e progetti pilota per l´applicazione della politica comune della pesca. La Commissione intende concludere cinque contratti di servizi relativi ad argomenti connessi con l´attuazione della politica comune della pesca. Gli aspetti in questione, che rappresentano diversi lotti di questo appalto, sono i seguenti: lotto 1: servizi web a sostegno degli studi riguardanti la crescita e la riproduzione (Webgr); lotto 2: studio delle dinamiche delle flotte da pesca operanti sulla piattaforma continentale atlantica; lotto 3: consulenza scientifica sull´impatto degli attrezzi usati per la pesca delle platesse e delle sogliole; lotto 4: revisione delle conoscenze attuali riguardo ai rigetti nelle attività di pesca nell´Ue e studio di fattibilità su un sistema d´informazione per l´industria della pesca dell´Ue; lotto 5: indagine sui modelli bio-economici esistenti. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea, direzione generale della Pesca e degli affari marittimi , direzione A - Politica di tutela, All´attenzione di R. Priebe, direttore Fish-a, Ufficio: J-99, B-1049 Bruxelles. .  
   
   
DALL’ITALIA A SAN DIEGO CON GUSTO IN CALIFORNIA DAL 13 AL 15 GENNAIO IN MOSTRA AL “FANCY FOOD SHOW” IL MEGLIO DELL’ENOGASTRONOMIA ITALIANA E LOMBARDA: SHOW, DEGUSTAZIONI, SERATE A TEMA  
 
 Il meglio dell’enogastronomia lombarda di qualità sarà in mostra dal 13 al 15 gennaio al “Fancy Food Show” di San Diego, in California, per una tre giorni di spettacoli, degustazioni ed eventi dedicati all’arte tutta italiana della buona tavola. E gli Stati Uniti sono un mercato che si apre anche ai prodotti alimentari e alle bevande, con un export italiano nel settore che supera un miliardo e seicento milioni di euro al terzo trimestre 2007 e vale circa un decimo delle esportazioni italiane totali nel Paese. La Lombardia conquista il podio come maggior esportatrice di prodotti enogastronomici negli Usa (329,4 milioni di euro esportati nel settore, il 20,2% del totale nazionale), seguita dalla Toscana (268,5 milioni di euro, il 16,5%) e dal Veneto (159,2 milioni di euro, il 9,8%). E l’export italiano “a stelle strisce” in tutti i settori vale oltre 18 miliardi di euro al Iii trimestre 2007: il 36,5%, 6,6 miliardi, è rappresentato dai macchinari e dai materiali da trasporto. Ma quali sono le province italiane che esportano di più? In testa si posiziona Milano (che rappresenta il 13,2% del totale nazionale), seguita da Modena (5,7%), Vicenza (4,9%) e Bologna (4,5%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat nei primi tre mesi 2006 e 2007. Cibi e vini lombardi d´eccellenza al "Fancy Food Show", principale fiera del settore agroalimentare negli Stati Uniti, a San Diego (California) dal 13 al 15 gennaio 2008: in programma degustazioni, spettacoli e serate a tema. L´iniziativa è realizzata da Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali, nell´ambito degli accordi di programma tra Regione Lombardia e Ministero del Commercio Internazionale, in collaborazione con Ice. Ventuno aziende lombarde nei settori formaggi, vini, olio, riso, pasta e spumanti saranno protagoniste di una serie di eventi correlati al "Fancy Food Show": dagli stand con esposizione di prodotti ai seminari di enogastronomia tenuti da chef di fama internazionale, dalle degustazioni di vini e formaggi alle serate "del gusto", tutto promosso attraverso una campagna d´immagine che abbina cibo e moda italiana, in collaborazione con l´Istituto Marangoni di Milano.
Interscambio Italia - Stati Uniti di prodotti alimentari e bevande
Territorio 2007 % su tot. Italia Tot. Interscambio % su tot. Italia
import export import export 2007 interscanbio
Lombardia 53. 292. 121 329. 433. 259 30,7% 20,2% 382. 725. 380 21,2%
Toscana 11. 085. 443 268. 502. 064 6,4% 16,5% 279. 587. 507 15,5%
Veneto 9. 065. 047 159. 224. 749 5,2% 9,8% 168. 289. 796 9,3%
Trentino-alto Adige 71. 060 148. 822. 386 0,0% 9,1% 148. 893. 446 8,3%
Emilia Romagna 7. 796. 163 146. 897. 275 4,5% 9,0% 154. 693. 438 8,6%
Campania 3. 269. 017 125. 851. 668 1,9% 7,7% 129. 120. 685 7,2%
Piemonte 45. 619. 242 111. 133. 379 26,3% 6,8% 156. 752. 621 8,7%
Lazio 12. 189. 585 62. 635. 836 7,0% 3,8% 74. 825. 421 4,2%
Sardegna 1. 929. 887 61. 761. 470 1,1% 3,8% 63. 691. 357 3,5%
Sicilia 743. 797 44. 124. 502 0,4% 2,7% 44. 868. 299 2,5%
Abruzzo 13. 526. 047 41. 339. 923 7,8% 2,5% 54. 865. 970 3,0%
Friuli - Venezia Giulia 632. 347 33. 527. 078 0,4% 2,1% 34. 159. 425 1,9%
Umbria 87. 608 29. 711. 331 0,1% 1,8% 29. 798. 939 1,7%
Puglia 687. 621 27. 802. 246 0,4% 1,7% 28. 489. 867 1,6%
Liguria 9. 919. 668 16. 785. 970 5,7% 1,0% 26. 705. 638 1,5%
Marche 3. 725. 699 7. 976. 224 2,1% 0,5% 11. 701. 923 0,6%
Calabria 99. 537 5. 688. 492 0,1% 0,3% 5. 788. 029 0,3%
Molise 0 5. 148. 916 0,0% 0,3% 5. 148. 916 0,3%
Basilicata 0 1. 101. 597 0,0% 0,1% 1. 101. 597 0,1%
Valle d´Aosta 0 306. 748 0,0% 0,0% 306. 748 0,0%
altro 47. 115 10. 392 0,0% 0,0% 57. 507 0,0%
Italia cibi e bevande 173. 787. 004 1. 627. 785. 505 100,0% 100,0% 1. 801. 572. 509 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Iii trimestre 2006 e 2007 Interscambio Italia - Stati Uniti di prodotti alimentari e bevande
2007 % su tot. Italia tutti settori Tot. Interscambio % su tot. Italia tutti settori
import export import export 2007 interscanbio
Cibi bevande Italia 173. 787. 004 1. 627. 785. 505 2,1% 9,0% 1. 801. 572. 509 6,8%
Italia tutti settori 8. 183. 580. 338 18. 161. 602. 067 100,0% 100,0% 26. 345. 182. 405 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Iii trimestre 2006 e 2007 Interscambio Italia - Stati Uniti per regione
Territorio 2006 2007 % su tot. Italia tot. Interscambio tot. Interscambio % su tot. Italia Variaz. 06-07 Variaz. 06-07
import export import export import export 2006 2007 interscanbio interscambio import export
Lombardia 2. 690. 587. 547 4. 588. 531. 291 2. 779. 260. 616 4. 615. 503. 217 34,0% 25,4% 7. 279. 118. 838 7. 394. 763. 833 28,1% 1,6% 3,3% 0,6%
Emilia Romagna 435. 920. 302 3. 050. 212. 003 496. 483. 526 3. 050. 143. 686 6,1% 16,8% 3. 486. 132. 305 3. 546. 627. 212 13,5% 1,7% 13,9% 0,0%
Veneto 751. 236. 615 2. 681. 252. 026 812. 810. 903 2. 724. 459. 746 9,9% 15,0% 3. 432. 488. 641 3. 537. 270. 649 13,4% 3,1% 8,2% 1,6%
Toscana 483. 918. 560 1. 860. 121. 377 456. 985. 964 1. 825. 907. 324 5,6% 10,1% 2. 344. 039. 937 2. 282. 893. 288 8,7% -2,6% -5,6% -1,8%
Piemonte 555. 839. 870 1. 249. 330. 921 598. 193. 196 1. 229. 686. 901 7,3% 6,8% 1. 805. 170. 791 1. 827. 880. 097 6,9% 1,3% 7,6% -1,6%
Lazio 1. 376. 086. 252 767. 225. 028 1. 183. 402. 013 935. 486. 672 14,5% 5,2% 2. 143. 311. 280 2. 118. 888. 685 8,0% -1,1% -14,0% 21,9%
Sicilia 176. 061. 954 738. 428. 856 191. 555. 103 702. 645. 671 2,3% 3,9% 914. 490. 810 894. 200. 774 3,4% -2,2% 8,8% -4,8%
Campania 514. 343. 378 573. 392. 444 414. 821. 849 547. 309. 088 5,1% 3,0% 1. 087. 735. 822 962. 130. 937 3,7% -11,5% -19,3% -4,5%
Marche 73. 524. 033 460. 685. 911 109. 012. 192 431. 503. 057 1,3% 2,4% 534. 209. 944 540. 515. 249 2,1% 1,2% 48,3% -6,3%
Trentino-alto Adige 57. 096. 898 400. 267. 040 69. 830. 989 400. 839. 274 0,9% 2,2% 457. 363. 938 470. 670. 263 1,8% 2,9% 22,3% 0,1%
Puglia 277. 547. 598 363. 009. 894 316. 181. 651 377. 735. 835 3,9% 2,1% 640. 557. 492 693. 917. 486 2,6% 8,3% 13,9% 4,1%
Friuli-venezia Giulia 122. 434. 188 300. 854. 283 111. 572. 430 282. 152. 688 1,4% 1,6% 423. 288. 471 393. 725. 118 1,5% -7,0% -8,9% -6,2%
Liguria 248. 556. 857 223. 484. 661 261. 373. 138 264. 371. 815 3,2% 1,5% 472. 041. 518 525. 744. 953 2,0% 11,4% 5,2% 18,3%
Sardegna 121. 918. 604 188. 441. 298 119. 687. 324 253. 145. 966 1,5% 1,4% 310. 359. 902 372. 833. 290 1,4% 20,1% -1,8% 34,3%
Umbria 57. 331. 833 212. 868. 398 56. 299. 941 221. 091. 164 0,7% 1,2% 270. 200. 231 277. 391. 105 1,1% 2,7% -1,8% 3,9%
Abruzzo 166. 288. 480 332. 719. 027 163. 042. 354 209. 688. 067 2,0% 1,2% 499. 007. 507 372. 730. 421 1,4% -25,3% -2,0% -37,0%
Calabria 28. 582. 580 15. 102. 929 24. 126. 389 25. 223. 496 0,3% 0,1% 43. 685. 509 49. 349. 885 0,2% 13,0% -15,6% 67,0%
Molise 11. 767. 675 32. 983. 107 7. 865. 934 20. 771. 617 0,1% 0,1% 44. 750. 782 28. 637. 551 0,1% -36,0% -33,2% -37,0%
Basilicata 5. 546. 631 16. 900. 567 7. 985. 342 16. 260. 301 0,1% 0,1% 22. 447. 198 24. 245. 643 0,1% 8,0% 44,0% -3,8%
Valle d´Aosta 1. 497. 892 10. 410. 548 1. 170. 918 10. 933. 749 0,0% 0,1% 11. 908. 440 12. 104. 667 0,0% 1,6% -21,8% 5,0%
Regioni diverse o non specificate 1. 643. 751 15. 091. 484 1. 918. 566 16. 742. 733 0,0% 0,1% 16. 735. 235 18. 661. 299 0,1% 11,5% 16,7% 10,9%
Totale 8. 157. 731. 498 18. 081. 313. 093 8. 183. 580. 338 18. 161. 602. 067 100,0% 100,0% 26. 239. 044. 591 26. 345. 182. 405 100,0% 0,4% 0,3% 0,4%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Iii trimestre 2006 e 2007 Interscambio Italia - Stati Uniti per prodotto
Merce 2006 2007 % su tot. Italia
import export import export import export
Prodotti alimentari ed animali vivi 235. 809. 153 536. 891. 331 210. 605. 970 561. 749. 055 2,6% 3,1%
Bevande e tabacchi 52. 794. 033 723. 433. 725 57. 639. 873 763. 517. 633 0,7% 4,2%
Materie prime non commestibili, esclusi i carburanti 597. 436. 941 145. 635. 336 662. 493. 987 150. 414. 884 8,1% 0,8%
Combustibili minerali, lubrificanti e prodotti connessi 546. 191. 527 909. 074. 278 495. 092. 262 928. 715. 855 6,0% 5,1%
Oli, grassi e cere di origine animale o vegetale 10. 529. 252 397. 006. 971 41. 125. 347 318. 133. 181 0,5% 1,8%
Prodotti chimici e prodotti connessi, n. C. A. 1. 490. 384. 625 1. 389. 998. 015 1. 636. 468. 666 1. 397. 936. 980 20,0% 7,7%
Prodotti finiti classificati principalmente secondo la materia prima 841. 470. 214 3. 255. 500. 600 836. 320. 795 3. 141. 746. 863 10,2% 17,3%
Macchinari e materiale da trasporto 3. 309. 691. 728 6. 487. 211. 637 3. 198. 273. 163 6. 622. 879. 203 39,1% 36,5%
Prodotti finiti diversi 1. 056. 955. 330 4. 233. 713. 231 1. 024. 217. 181 4. 266. 121. 263 12,5% 23,5%
Articoli e transazioni non classificati altrove nella C. T. C. I. 16. 468. 695 2. 847. 969 21. 343. 094 10. 387. 150 0,3% 0,1%
Totale 8. 157. 731. 498 18. 081. 313. 093 8. 183. 580. 338 18. 161. 602. 067 100,0% 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Iii trimestre 2006 e 2007
Interscambio Italia - Stati Uniti per provincia
Territorio 2007
import export % imp. ‘07 % exp. ‘07 Var. % 06-07 imp Var. % 06-07 exp
Milano 2. 166. 698. 798 2. 402. 343. 392 26,5% 13,2% 5,6% 0,5%
Modena 101. 592. 145 1. 035. 460. 431 1,2% 5,7% -3,0% -1,7%
Vicenza 206. 929. 515 889. 140. 177 2,5% 4,9% -4,3% 2,2%
Bologna 137. 851. 598 817. 079. 979 1,7% 4,5% -1,5% 9,6%
Roma 943. 857. 879 666. 139. 720 11,5% 3,7% -15,1% 46,6%
Torino 345. 425. 897 646. 712. 391 4,2% 3,6% -5,6% 7,7%
Siracusa 53. 129. 297 596. 184. 174 0,6% 3,3% 9,9% 4,6%
Firenze 197. 444. 528 586. 354. 472 2,4% 3,2% 0,4% -1,0%
Brescia 76. 745. 732 528. 699. 488 0,9% 2,9% 10,3% 1,9%
Bergamo 143. 153. 818 497. 677. 298 1,7% 2,7% 46,9% -0,5%
Varese 245. 309. 329 478. 448. 779 3,0% 2,6% -21,8% 10,0%
Napoli 349. 398. 060 431. 289. 260 4,3% 2,4% -19,9% -4,5%
Venezia 370. 918. 467 423. 131. 201 4,5% 2,3% 60,0% 13,3%
Belluno 4. 381. 474 390. 834. 725 0,1% 2,2% -88,7% 0,5%
Verona 58. 280. 672 374. 914. 471 0,7% 2,1% -35,0% -10,0%
Reggio Emilia 31. 467. 568 374. 739. 035 0,4% 2,1% 2,3% -8,6%
Arezzo 12. 894. 686 365. 835. 994 0,2% 2,0% -25,6% 12,9%
Treviso 84. 217. 390 317. 549. 884 1,0% 1,7% -22,0% 5,7%
Padova 79. 944. 015 292. 796. 625 1,0% 1,6% 38,5% -3,1%
Trento 36. 149. 042 287. 376. 264 0,4% 1,6% 36,8% 5,0%
Lucca 89. 717. 522 257. 933. 049 1,1% 1,4% 12,5% 5,1%
Como 45. 886. 473 252. 412. 575 0,6% 1,4% 11,6% -3,5%
Ferrara 27. 147. 172 208. 711. 484 0,3% 1,1% 192,7% -20,9%
Parma 60. 384. 304 203. 792. 830 0,7% 1,1% 60,4% 27,8%
Genova 187. 921. 927 201. 626. 525 2,3% 1,1% 8,8% 27,8%
Cagliari 35. 668. 763 173. 759. 294 0,4% 1,0% -21,9% 43,5%
Perugia 42. 910. 957 161. 132. 100 0,5% 0,9% 12,8% -1,7%
Alessandria 61. 706. 286 154. 589. 414 0,8% 0,9% 33,3% -6,4%
Ancona 31. 068. 651 152. 899. 036 0,4% 0,8% 9,7% -4,1%
Taranto 202. 891. 866 148. 887. 784 2,5% 0,8% 19,2% 61,0%
Latina 142. 465. 626 146. 789. 855 1,7% 0,8% -2,6% 2,9%
Pisa 45. 016. 421 144. 079. 722 0,6% 0,8% 9,1% -5,0%
Novara 35. 949. 549 140. 479. 997 0,4% 0,8% -2,8% -7,6%
Pesaro Urbino 14. 628. 938 136. 469. 992 0,2% 0,8% 7,2% -8,4%
Udine 30. 842. 227 136. 124. 951 0,4% 0,7% -7,6% -19,5%
Forlì Cesena 22. 674. 878 129. 840. 968 0,3% 0,7% -33,8% -0,4%
Massa Carrara 35. 976. 861 123. 387. 732 0,4% 0,7% -49,0% -4,6%
Rimini 3. 409. 666 122. 510. 304 0,0% 0,7% -17,4% 13,0%
Cuneo 87. 396. 637 122. 505. 349 1,1% 0,7% 28,3% -24,4%
Pavia 26. 920. 932 122. 194. 281 0,3% 0,7% -1,8% -3,0%
Bolzano 33. 681. 947 113. 463. 010 0,4% 0,6% 9,8% -10,4%
Livorno 45. 144. 795 110. 015. 194 0,6% 0,6% -6,1% -33,0%
Cremona 19. 550. 978 107. 392. 918 0,2% 0,6% -20,4% 5,4%
Bari 44. 061. 116 105. 404. 499 0,5% 0,6% 16,2% -23,8%
Mantova 18. 795. 439 103. 113. 094 0,2% 0,6% -33,6% -12,5%
Ascoli Piceno 49. 980. 750 98. 364. 474 0,6% 0,5% 149,9% -4,7%
Siena 8. 436. 607 97. 209. 616 0,1% 0,5% 59,4% -2,0%
Vercelli 50. 777. 053 93. 857. 061 0,6% 0,5% 103,4% 0,2%
Pordenone 15. 830. 555 90. 801. 024 0,2% 0,5% 14,1% 0,4%
Lecco 22. 465. 148 89. 763. 871 0,3% 0,5% -23,4% -6,8%
Piacenza 28. 630. 527 86. 679. 840 0,3% 0,5% 24,1% -15,8%
Chieti 71. 038. 141 78. 926. 665 0,9% 0,4% 27,3% 8,0%
Pistoia 13. 069. 992 72. 315. 376 0,2% 0,4% -9,3% -4,6%
Ravenna 83. 325. 668 71. 328. 815 1,0% 0,4% 60,0% -6,6%
Frosinone 89. 821. 248 70. 254. 028 1,1% 0,4% -21,2% 14,9%
Terni 13. 388. 984 59. 959. 064 0,2% 0,3% -30,6% 22,6%
Prato 6. 535. 206 57. 245. 197 0,1% 0,3% -8,2% -16,7%
Salerno 45. 203. 512 54. 609. 160 0,6% 0,3% -22,3% -8,0%
Sassari 19. 806. 621 53. 095. 346 0,2% 0,3% -35,1% 6,0%
L´aquila 48. 356. 156 52. 050. 254 0,6% 0,3% -29,7% -69,2%
Teramo 9. 303. 127 45. 954. 893 0,1% 0,3% 6,8% -3,9%
Brindisi 34. 384. 695 45. 383. 740 0,4% 0,2% -33,1% -15,0%
Macerata 13. 333. 853 43. 769. 555 0,2% 0,2% 15,5% -10,6%
Foggia 27. 032. 918 40. 111. 973 0,3% 0,2% 90,6% 18,4%
Lecce 7. 811. 056 37. 947. 839 0,1% 0,2% 104,0% -15,4%
Rovigo 8. 139. 370 36. 092. 663 0,1% 0,2% -11,0% 20,0%
Trieste 48. 894. 673 35. 819. 573 0,6% 0,2% 2,0% 36,2%
Messina 8. 480. 951 33. 030. 939 0,1% 0,2% -38,7% -67,6%
Pescara 34. 344. 930 32. 756. 255 0,4% 0,2% 4,0% -23,8%
Rieti 6. 059. 865 32. 548. 834 0,1% 0,2% 260,5% -59,9%
Biella 5. 184. 133 31. 581. 622 0,1% 0,2% 25,8% -18,3%
La Spezia 42. 614. 011 30. 535. 548 0,5% 0,2% -11,2% 0,0%
Asti 4. 737. 666 29. 948. 589 0,1% 0,2% 18,8% 16,1%
Avellino 7. 481. 414 25. 913. 785 0,1% 0,1% -40,7% -15,6%
Catania 64. 580. 302 24. 966. 321 0,8% 0,1% -4,8% 51,1%
Caserta 6. 764. 334 22. 341. 472 0,1% 0,1% 10,1% 10,2%
Viterbo 1. 197. 395 19. 754. 235 0,0% 0,1% -39,9% -29,1%
Gorizia 16. 004. 975 19. 407. 140 0,2% 0,1% -41,2% 29,7%
Savona 30. 090. 994 18. 648. 909 0,4% 0,1% 11,8% -8,6%
Palermo 6. 543. 429 18. 361. 168 0,1% 0,1% -11,0% -17,1%
Lodi 8. 354. 802 18. 137. 463 0,1% 0,1% 100,5% -14,9%
Trapani 40. 880. 079 17. 434. 692 0,5% 0,1% 47,7% 25,7%
Sondrio 5. 379. 167 15. 320. 058 0,1% 0,1% 65,2% -20,2%
Nuoro 229. 050 13. 763. 886 0,0% 0,1% 9,0% 31,7%
Imperia 746. 206 13. 560. 833 0,0% 0,1% -15,4% -8,4%
Benevento 5. 974. 529 13. 155. 411 0,1% 0,1% 438,3% 13,7%
Grosseto 2. 749. 346 11. 530. 972 0,0% 0,1% -21,7% 22,6%
Carbonia-iglesias 48. 829. 461 10. 934. 207 0,6% 0,1% 29,8% 109,8%
Aosta 1. 170. 918 10. 933. 749 0,0% 0,1% -21,8% 5,0%
Isernia 664. 497 10. 772. 577 0,0% 0,1% -4,2% -41,4%
Reggio di Calabria 19. 477. 456 10. 322. 282 0,2% 0,1% -27,9% 26,2%
Verbania 7. 015. 975 10. 012. 478 0,1% 0,1% 27,5% -11,7%
Campobasso 7. 201. 437 9. 999. 040 0,1% 0,1% -35,0% -31,6%
Crotone 370. 093 9. 777. 185 0,0% 0,1% 1880,4% 317,0%
Matera 3. 731. 697 9. 705. 097 0,0% 0,1% 23,4% 1,7%
Potenza 4. 253. 645 6. 555. 204 0,1% 0,0% 68,7% -10,9%
Agrigento 241. 116 5. 031. 527 0,0% 0,0% -6,7% 12,6%
Ragusa 17. 186. 142 4. 109. 157 0,2% 0,0% 74,5% -20,7%
Caltanissetta 366. 896 3. 303. 382 0,0% 0,0% -58,5% -16,2%
Cosenza 681. 895 2. 460. 650 0,0% 0,0% 92,8% -13,8%
Catanzaro 3. 164. 129 2. 011. 313 0,0% 0,0% 436,2% 46,2%
Oristano 476. 152 1. 442. 350 0,0% 0,0% -91,1% -11,6%
Vibo Valentia 432. 816 652. 066 0,0% 0,0% -27,7% 86,4%
Enna 146. 891 224. 311 0,0% 0,0% 515,4% 7,9%
Olbia-tempio 10. 097. 353 150. 883 0,1% 0,0% 295,5% 0,0%
Ogliastra 4. 579. 924  
   
   
OGGI CONVEGNO SUL BIOLOGICO AL TEATRO DELLA GIOVENTÙ DI GENOVA  
 
"Il biologico in Liguria" è il tema di un seminario promosso dalla Regione Liguria, in programma mercoledì 19 dicembre 2007, con inizio alle 9,30, al Teatro della gioventù (Sala Barabino), in via Cesarea,14, a Genova. L´agricoltura biologica in Liguria, con oltre 400 operatori, rappresenta una realtà dinamica molto importante per la salvaguardia ambientale di diverse aree. Questo seminario farà il punto sul comparto, presentare agli operatori le iniziative in atto ed ad acquisire tutte le informazioni a mettere a fuoco nuovi interventi adeguati ai cambiamenti normativi in atto a livello nazionale e comunitario, in particolare, un disegno di legge parlamentare e il nuovo regolamento Ue che entrerà in vigore nel 2009. Il seminario, al quale interverranno direttori, dirigenti ed esperti regionali, sarà concluso , alle 12,45, dall´assessore all´Agricoltura Giancarlo Cassini. .  
   
   
BOLZANO: PUBBLICAZIONE DELLE RICETTE DEL CONCORSO "UN MARCHIO DEL BUONGUSTO"  
 
Vengono pubblicate in questi giorni le 30 ricette selezionate nel concorso "Un marchio del buongusto", un´iniziativa dell´Assessorato provinciale commercio e industria e dell´Eos della Camera di Commercio di Bolzano. L´opuscolo in distribuzione ha il significativo titolo "I piatti preferiti dagli altoatesini. " Le 30 ricette selezionate nel concorso "Un marchio del buongusto", inviate dai cittadini e basate su prodotti di qualità altoatesini, vengono pubblicate in un opuscolo "I piatti preferiti dagli altoatesini" che in questi giorni esce in allegato ad alcuni media locali. Il concorso rientra nella campagna informativa "Un marchio, una garanzia. Dall’alto Adige alimentari di qualità controllata: garantisce il marchio” promossa dalla Provincia e dell’Export Organisation Alto Adige (Eos) per sensibilizzare i consumatori altoatesini verso i prodotti locali contrassegnati dal marchio di qualità. L´acquisto di generi alimentari di qualità sarà resa più facile dal gettone allegato al volumetto e che servirà al consumatore per il carrello nel supermercato. "L´indicazione di qualità sulla confezione garantisce la bontà del prodotto e la provenienza accertata", sottolinea l´assessore Werner Frick. Istanze di controllo autonome esaminano il rispetto delle prescrizioni relative alla qualità, che devono essere ben al di sopra degli standard di legge. Tra i prodotti di qualità si segnalano latte e derivati, pane (compresi zelten e strudel), verdura, piccoli frutti, miele, grappa, succo di mela, piante officinali. .  
   
   
LIGURIA CHIEDE A GOVERNO TAGLIO IVA (10 MLN) SU INTERVENTI DI SVILUPPO RURALE E NUOVO PIANO DI SETTORE PER L´OLIVICOLTURA  
 
 Riformare il regolamento comunitario del Piano di Sviluppo Rurale per consentire agli enti locali di recuperare l´Iva versata per la realizzazione di interventi finanziati dallo stesso Psr. La norma europea vigente stabilisce, infatti che l´Iva pagata da Regioni, Province, Comunità Montane e Comuni su investimenti del Psr non puo´ più, a differenza del passato, essere considerata un costo e quindi non può venire ammessa a contributo Ue. Secondo una stima, la riforma della norma consentirebbe agli enti locali liguri di usufruire, complessivamente, di circa 10 milioni in più da investire nell´arco del sette anni in cui il piano è in vigore. La richiesta è stata presentata oggi dall´assessore all´Agricoltura della Regione Liguria Giancarlo Cassini alla riunione del Comitato Tecnico permanente delle Politiche Agricole tenutasi il 14 dicembre al Ministero, alla presenza del sottosegretario Guido Tampieri e di tutti gli assessori regionali. La proposta ligure è stata discussa, accolta dal comitato e recepita dal Governo. "Senza questo provvedimento gli investimenti e gli interventi contenuti nella diverse misure dei Psr e ad essi collegati rischiano di non poter essere realizzati per l´eccessivo peso finanziario che graverebbe , in particolare, sui piccoli comuni", spiega Cassini. Altra proposta avanzata a Roma dalla Regione Liguria e anche questa accolta da regioni e Governo, riguarda i piani di settore in Agricoltura, di cui due, uno per la Floricoltura e l´altro per la Forestazione interessano la nostra regione. Due piani, quest´ultimi, già varati e finanziati sui quali saranno investite risorse fino al 2009. L´assessore Cassini ha chiesto di istituire un nuovo Piano di Settore, oltre a quelli proposti a livello nazionale, dedicato all´olivicoltura. "Un importante risultato- ha commentato Cassini- che permetterà ai tre comparti produttivi agricoli della Liguria di avere i piani di settore approvati e finanziati". .  
   
   
AGRICOLTURA, PETRINI A ROMA COL MINISTRO. II FORUM IN MARZO A FIASTRA  
 
Tre i forum tematici in preparazione della Conferenza nazionale dell´agricoltura che si concludera` a Roma nell´estate del 2008: il secondo dei Forum previsti, sara` pero` nelle Marche, a Fiastra, il 14 marzo prossimo. Le date e i temi degli incontri, nei prossimi mesi, sono stati illustrati dal Ministro on. Paolo De Castro, alla presenza del sottosegretario Tampieri e dell´assessore regionale Paolo Petrini, per le Marche, oltre agli assessori regionali di altre Regioni, nella Sala del Parlamentino del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in via Xx Settembre 20 a Roma. ´L´agricoltura e` in continua evoluzione - sottolinea il Ministro Paolo De Castro - e` importante fare il punto della situazione sull´attualita` e sulle prospettive future. La scelta di dare vita ad una Conferenza nazionale dell´agricoltura con il coinvolgimento di tutte le rappresentanze della filiera e della societa`, offre la possibilita` alle istituzioni di manifestare la loro vicinanza al mondo rurale´. ´Tali incontri ´ ha ribadito a Roma l´assessore Petrini - sono momento strategico ed opportunita` preziosa per interpretare e rendersi protagonisti del cambiamento in atto nelle politiche agricole portate avanti dalla Comunita` Europea, inserendo nei programmi anche argomenti che ci stanno a cuore, come la tutela dell´ambiente, delle acque e la sostenibilita` delle politiche per l´energia rinnovabile e la salvaguardia del paesaggio. Tutte tematiche che la giunta regionale Marche ritiene leve strategiche per lo sviluppo´. Il metodo seguito nello sviluppo della Conferenza sara` quello della ´partecipazione´ dei soggetti della filiera, dei territori e delle istituzioni, chiamati a prendere parte attiva a tre forum tematici e in tal senso un contributo indispensabile giunge dalle Regioni e dai Comuni, in quanto espressione del collegamento con il territorio. Nel corso dei prossimi mesi, fino all´estate del 2008, quando si concludera` il percorso della Conferenza nazionale ´Agricoltura, istituzioni, societa`´, si articolera` un percorso di lavoro che coinvolgera` le istituzioni, i territori e le parti sociali legate al sistema nazionale agricolo-rurale per definire le basi e le proposte programmatiche della nuova visione di sviluppo nazionale del settore. Questo appuntamento sara` quanto mai opportuno anche per contribuire, nei suoi risultati, alla definizione del dibattito a Bruxelles per ´l´health check 2008´ della Politica agricola comune. Nel mese di maggio/giugno del 2008 i risultati dei forum tematici verranno presentati e discussi nell´evento finale della Conferenza nazionale dell´agricoltura di Roma. Il Ii Forum tematico, che si terra` il 14 marzo 2008 a Abbadia di Fiastra, trattera` il tema: ´Sostenibilita` ambientale, nuovi rapporti con i cambiamenti climatici, uso delle risorse idriche, delle energie rinnovabili e assetti territoriali e paesaggistici´ .  
   
   
PARMALAT CANADA VINCE L´ ITALY-CANADA INVEST AWARD 2007 PER GLI INVESTIMENTI IN ITALIA PREMIATA LA PICCHIO INTERNATIONAL INC FONDATA DA UN IMPRENDITORE-RICERCATORE DI ORIGINE MARCHIGIANA  
 
 Con un investimento di circa 880 milioni di dollari canadesi, una presenza in Canada dal 1997, un organico attuale di 2932 persone e un giro d’affari di 5. 472 milioni di dollari canadesi (2006), Parmalat Canada ha ricevuto l’Italy-canada Invest Award 2007, il prestigioso riconoscimento destinato ad un’azienda italiana e ad un’azienda canadese che si siano distinte per investimenti e attività svolte rispettivamente in Canada e in Italia. L’ Italy-canada Invest Award, istituito nel 2003 da Team Italia in collaborazione con l’Italian Trade Commission, è stato assegnato dall’ambasciatore d’Italia in Canada Gabriele Sardo, venerdì 14 dicembre a Toronto durante una cerimonia in cui sono intervenuti anche il presidente e ceo di Parmalat Canada Nash Lakha e il presidente e ceo di Picchio International, Francesco Bellini, l´azienda canadese premiata per i suoi investimenti in Italia. Picchio International Inc. - guidata da Francesco Bellini, ascolano di origine – ha investito 130 milioni di dollari canadesi in Italia, dove opera da 20 anni, nel settore medicale (strumenti e reagenti diagnostici, prodotti in via di sviluppo per il trattamento dell’ Alzheimer’s, Aa Amyloidosis, diabete, malattie infettive e cancro) e nell’agroalimentare, con un organico di 125 persone. Il suo giro di affari annuale é di circa 436 milioni di dollari canadesi. Il Gruppo Picchio comprende Picchio International, Picchio Pharma, Neurochem, Adaltis, Domodimonti. “Le aziende premiate con l’Invest Award – spiega Marco Macorigh, delegato per il mercato italiano di Team Italia, l’associazione con sede a Toronto che riunisce le aziende e i dirigenti italiani in Canada di cui è vice presidente – sono scelte sulla base di criteri che riguardano l’azionariato italiano, gli investimenti effettuati, la sede dell’investimento, l’occupazione generata dall’investimento, il numero di anni di presenza nella nazione ospite Canada-italia, il fatturato o la capitalizzazione totale e la continuità del management nell’investimento. Le aziende insignite con l’ Invest Award negli anni scorsi – continua Macorigh - sono Ferrero e Meridian Technologies (2006), Regaluxe-birks e Zenon (2005), Pirelli e Bombardier (2004), Mapei e Patheon (2003)".  
   
   
AGRICOLTURA. ANCORA VIETATI FINO A TUTTO IL 2010 IN EMILIA-ROMAGNA I NUOVI IMPIANTI DI BIANCOSPINI E DI ALTRI CRATAEGUS ORNAMENTALI PER SCONGIURARE LA DIFFUSIONE DEL "COLPO DI FUOCO BATTERICO"  
 
Bologna - Per limitare la diffusione del "colpo di fuoco batterico" e prevenire gravi danni sia alle aree verdi che alle zone frutticole, il Servizio fitosanitario regionale ha emanato un provvedimento che proroga di altri tre anni, fino al 31 dicembre 2010, il divieto di messa a dimora in Emilia-romagna di biancospini, azzeruoli e di altre piante ornamentali del genere Crataegus. Il provvedimento (Determinazione n. 15904 del 29 novembre 2007) è pubblicato sul Bur n. 184 del 19 dicembre 2007 e nel sito www. Ermesagricoltura. It. Dopo le epidemie che hanno colpito gli impianti di pero, e in minore misura quelli di melo, negli ultimi anni il "colpo di fuoco batterico " causato da Erwinia amylovora ha interessato con sempre maggior frequenza piante ornamentali e spontanee, biancospini in particolare. Queste piante sono oggetto di minori controlli rispetto alle specie frutticole e costituiscono, pertanto, una fonte pericolosa di infezione e di propagazione della malattia. I nuovi impianti di azzeruolo (Crataegus azarolus), biancospini (Crataegus monogyna, C. Levigata) e altri Crataegus ornamentali sono ancora vietati in tutta la regione con lo scopo non solo di contenere i danni ambientali provocati dal "colpo di fuoco batterico", ma anche per tutelare le produzioni vivaistiche di piante di pero e melo. La presenza di focolai della malattia, oltre ad aumentare il rischio che le giovani piante si ammalino, ne limita infatti la commercializzazione in base alle disposizioni comunitarie vigenti. Il divieto di impianto di biancospini e altri Crataegus è in vigore in Emilia Romagna dall’autunno 2001 ed era stato già prorogato nel 2004 fino alla fine del 2007. Il divieto si riferisce esclusivamente ai nuovi impianti, e riguarda non solo gli operatori del settore (vivaisti e progettisti del verde) ma anche il privato che interviene nel proprio giardino. Saranno il Servizio fitosanitario, gli Enti locali (Province, Comuni e Comunità montane) e il Corpo Forestale dello Stato a vigilare sulla corretta applicazione del provvedimento. Per chi non rispetterà il divieto e non estirperà le piante entro i termini previsti dalla legge sono previste sanzioni da 200 a 1200 euro, o di importo raddoppiato se a commettere la violazione saranno vivaisti o ditte professionalmente impegnate nella realizzazione o nella manutenzione di parchi o giardini. .  
   
   
TRIESTE : DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DEL “CRUDO DEL CARSO”  
 
La Camera di Commercio di Trieste dal 2003 sta dedicando particolare attenzione alla tutela di prodotti tipici locali con gli strumenti comunitari della Dop (Denominazione di Origine Protetta), Igp (Indicazione di Origine Protetta) e Stg (Specialità tradizionale Garantita). L´ultimo prodotto in ordine di tempo ad attirare l´attenzione della Camera di Commercio per la sua tutela con la Dop è stato il prosciutto crudo del Carso triestino e goriziano. Anche in questo caso la Camera si è mossa, d´intesa con la Camera di Commercio di Gorizia, per fare chiarezza riguardo a quale prodotto ci si riferisca quando si parla di prosciutto del Carso: è stato messo a punto, per questo, un disciplinare di produzione del "Crudo del Carso Kraski Prsut". Il disciplinare verrà consegnato all’assessore regionale alle Risorse agricole, Enzo Marsilio, giovedì 20 dicembre alle ore 11. 30 (Mittelschool – Via San Nicolò, 5) dai presidenti delle Camere di Commercio di Trieste, Antonio Paoletti, di Gorizia, Emilio Sgarlata, assieme al presidente del Comitato Promotore dei produttori del prosciutto, Dimitri Zbogar, e ai produttori. Alla presenza dei produttori verranno spiegate e illustrate le peculiarità del prodotto e le caratteristiche di lavorazione che sono state definite quali determinanti per l’ottenimento della Denominazione di Origine Protetta. . .  
   
   
PROTOCOLLO INTESA TRA REGIONE LAZIO E ISTITUTO ZOOPROFILATTICO PER TUTELARE LA BIODIVERSITÀ  
 
“Dopo la recente uccisione di cinque esemplari di orso marsicano nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, abbiamo ritenuto indispensabile dare una ulteriore e forte risposta per contrastare il fenomeno criminale del bracconaggio sulle specie selvatiche ed anche a quello dei maltrattamenti e le uccisioni di tutti gli animali, compresi quelli domestici. Il Protocollo d’intesa tra l’Assessorato all’Ambiente e l’Istituto Zooprofilattico prevede l’istituzione di un’unità specialistica di medicina forense e veterinaria che avrà il compito di tutela e conservazione della biodiversità”, ha affermato Filiberto Zaratti, Assessore all’Ambiente e Cooperazione tra i Popoli, durante la firma del Protocollo. “Abbiamo individuato presso Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana – prosegue Zaratti – l’unità specialistica che attraverso strumenti di tipo tecnico-scientifico ci permetterà di combattere il fenomeno e di individuare e perseguire i colpevoli di questi aberranti crimini. In Italia, tra le cause di riduzione della biodiversità, il bracconaggio e l’uso di esche avvelenate provocano ogni anno un numero elevato di uccisioni di lupi, orsi, grifoni e tante altre specie protette. Negli ultimi anni si è assistito a una crescente richiesta da parte delle autorità giudiziarie, degli enti gestori delle aree protette, delle associazioni ambientaliste, di specifici esami tossicologici o di perizie medico legali per verificare e rilevare azioni dolose nei confronti della fauna protetta. Il protocollo d’intesa avrà il compito di sviluppare attività diagnostiche di ricerca su specie selvatiche, sia terrestri, sia marine, per fornire supporto tecnico scientifico alle indagini medico legali, promosse dalle autorità giudiziarie. L’unità specialistica di medicina forense fornirà inoltre un valido aiuto per gestire il sistema delle aree naturali protette del Lazio offrendo supporto alle attività di vigilanza e alla pianificazione”. .  
   
   
NELLA RESIDENZA DEL SINDACO DI NEW YORK GALA´ CON IL BIOLOGICO ITALIANO DI ALCE NERO  
 
Il buon cibo biologico italiano a marchio Alce Nero fa il suo ingresso nella “Gracie Mansion”, la residenza ufficiale del sindaco di New York Michael R. Bloomberg. L´occasione è data dal Galà per il 125° anniversario della nascita di un italo-americano illustre, diventato sindaco della metropoli statunitense: Fiorello H. Laguardia, nato nel 1882 , 99esimo Mayor di New York dal ´34 al ´45 e che affiancò Roosevelt nel New Deal, il grande piano di riforme economiche e sociali che portò l´America fuori dalla grande depressione del ´29. Laguardia fu il primo sindaco di New York ad avere una visione globale del proprio ruolo, dando un´importanza fondamentale anche ai temi della sostenibilità e della qualità della vita dei newyorkesi. Una figura celebrata dalla Fondazione a lui intitolata, che, in coerenza con le scelte di questo italo-americano, ha scelto i prodotti biologici italiani di Alce Nero quale degno corollario per intrattenere gli ospiti delle celebrazioni odierne. I prodotti biologici Alce Nero vengono così offerti agli ospiti della kermesse (autorità e giornalisti della stampa specializzata) nel corso del buffet che accompagna l´appuntamento. Un successo che premia il lavoro di ricerca della qualità, di tutela dell´ambiente, di valorizzazione dei diversi territori che da sempre caratterizza la filosofia produttiva di questo storico marchio italiano del biologico, che realizza pasta, sughi e polpe di pomodoro, risi, frollini, succhi, olio extravergine di oliva, miele e una gamma completa di prodotti equosolidali certificati Fairtrade. .  
   
   
CHEF’S CUP SÜDTIROL EDIZIONE 2008 , MANIFESTAZIONE IDEATA DA NORBERT NIEDERKOFLER CHEF DEL RESTAURANT ST. HUBERTUS IN ALTA BADIA 20-22 GENNAIO 2008  
 
A conferma del detto “squadra che vince non si tocca”, l’Alta Badia (Alto Adige) ospiterà dal 20 al 22 Gennaio 2008 la terza edizione della Chef’s Cup Südtirol, manifestazione ideata da Norbert Niederkofler Chef del Restaurant St. Hubertus del Relais & Châteaux Rosa Alpina di San Cassiano in associazione con altre due importanti realtà enogastronomiche locali a caratura internazionale riunite sotto il caratteristico nome di Dolo”mitici”: Arturo Spicocchi Chef del Restaurant La Stüa de Michil presso l’Hotel La Perla di Corvara e Claudio Melis Chef del Restaurant La Siriola presso l’Hotel Ciasa Salares di San Cassiano. Sono attesi oltre 100 tra i migliori Chef e produttori di vini internazionali, in un connubio tra alta cucina, sport, divertimento e solidarietà. La manifestazione vivrà i suoi momenti ludici ed agonistici all’aria aperta, con chef stellati e personaggi internazionali del mondo dello spettacolo impegnati nei test drive con fiammanti Audi e nella gara di slalom S. Pellegrino Chef’s Ski Cup , che si svolgerà sull’ultimo tratto della pista da sci della Gran Risa di La Villa. Come nelle precedenti edizioni la Chef’s Cup Südtirol patrocinerà la raccolta di fondi a favore di un’associazione di volontariato: The Nicholls Spinal Injury Foundation, fondazione sostenuta dai più grandi nomi della ristorazione mondiale e nata come atto di solidarietà nei confronti di un grande cuoco, David Nicholls del Mandarin Oriental High Park Hotel di Londra, noto per aver ricevuto la stella Michelin a soli 22 anni. Ma al di là della beneficenza e del divertimento, la prossima edizione sarà una 3 giorni all’insegna del gusto e della tradizione che offrirà molteplici occasioni per un approccio informale e rilassato tra colleghi e gli ospiti. La Chef’s Cup Südtirol sarà, infatti, un momento d’incontro per scambi di opinioni sul gusto, sulla tipicità e sulle qualità enogastronomiche. Proprio da questa importante premessa, prenderebbe spunto la realizzazione di un momento di incontro ad alto valore aggiunto per parlare, confrontarsi e discutere sull’importanza del Fine Drink in the Fine Dining , sempre in una cornice informale e conviviale. Sono stati coinvolti importanti aziende appartenenti a settori differenti ma con un denominatore comune: l’alta qualità della propria offerta (Audi, S. Pellegrino, Acqua Panna, Chervò, Schoenhuberfranchi, Nespresso, ecc. ) www. Altabadia. Org .  
   
   
IN CALIFORNIA DAL 13 AL 15 GENNAIO IN MOSTRA AL “FANCY FOOD SHOW” IL MEGLIO DELL’ENOGASTRONOMIA LOMBARDA: SHOW, DEGUSTAZIONI, SERATE A TEMA. DALLA LOMBARDIA A SAN DIEGO CON GUSTO  
 
Cibi e bevande lombardi negli Stati Uniti: valgono 329 milioni di euro di bontà Un quinto dell’export nazionale. Milano, Brescia e Pavia le province più buongustaie . Il meglio dell’enogastronomia lombarda di qualità sarà in mostra dal 13 al 15 gennaio al “Fancy Food Show” di San Diego, in California, per una tre giorni di spettacoli, degustazioni ed eventi dedicati all’arte tutta italiana della buona tavola. E gli Stati Uniti sono un mercato che si apre anche ai prodotti alimentari e alle bevande, con un export delle aziende lombarde nel settore che vale oltre 329,4 milioni di euro al Iii trimestre 2007 e rappresenta un quinto (il 20,2%) dell’export italiano nel settore e un quattordicesimo delle esportazioni lombarde totali negli Usa. Ma quali sono le province più attive nelle esportazioni di cibi e bevande negli Stati Uniti? Milano conquista il podio di maggior esportatrice di bontà (154 milioni e mezzo di export nel settore, il 46,9% del totale lombardo), seguita da Brescia (49 milioni di euro, il 14,9%) e da Pavia (48 milioni di euro circa, il 14,6%). E l’interscambio lombardo “a stelle strisce” in tutti i settori vale oltre 4,6 miliardi di euro e il 34,8% è rappresentato dai macchinari e dai materiali da trasporto. Tra le province più attive ancora Milano che da sola pesa oltre la metà dell’export regionale, viene poi Brescia con l’11,5%, terza Bergamo con il 10,8%. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat nei primi tre mesi del 2006 e 2007. Cibi e vini lombardi d´eccellenza al "Fancy Food Show", principale fiera del settore agroalimentare negli Stati Uniti, a San Diego (California) dal 13 al 15 gennaio 2008: in programma degustazioni, spettacoli e serate a tema. L´iniziativa è realizzata da Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali, nell´ambito degli accordi di programma tra Regione Lombardia e Ministero del Commercio Internazionale, in collaborazione con Ice. Ventuno aziende lombarde nei settori formaggi, vini, olio, riso, pasta e spumanti saranno protagoniste di una serie di eventi correlati al "Fancy Food Show": dagli stand con esposizione di prodotti ai seminari di enogastronomia tenuti da chef di fama internazionale, dalle degustazioni di vini e formaggi alle serate "del gusto", tutto promosso attraverso una campagna d´immagine che abbina cibo e moda italiana, in collaborazione con l´Istituto Marangoni di Milano. .  
   
   
L’ITALIA CHE FUNZIONA: FUNGHI COLTIVATI. AL 1°POSTO IN EUROPA PER TECNOLOGIE, E TRACCIABILITA’ E 4° PER VALORE ECONOMICO CON UN GIRO D’AFFARI DI 160 MILIONI  
 
Funghi coltivati in ambienti superprotetti, massima utilizzazione delle condizioni climatiche nell’ottica dell’uso attento delle risorse energetiche, ricerca di tecnologie di coltivazione avanzate nel rispetto della natura e filiera produttiva sotto controllo per tutte le imprese del settore: dalla seconda metà del secolo scorso ne ha fatta di strada l’Italia! E dopo mezzo secolo di ricerca e impegno nella specializzazione, oggi quella nicchia della nostra agricoltura che è la fungicoltura può vantare veri e propri primati europei. Il valore nazionale della produzione di funghi coltivati (detti Prataioli o Champignon), si aggira sui €160. 000. 000,00, e colloca l’Italia al 4° posto in Europa, con una produzione annua totale di oltre 90. 000,00 tonnellate di “champignon”, come si dice alla francese. Valori che potrebbero decollare decisamente se solo gli italiani sapessero “quant’è buono lo Champignon con…”. E anche da solo! Invece da noi il fungo coltivato ha delle medie di consumo nettamente inferiori rispetto agli altri Paesi della Comunità Europea. Se in Francia il consumo medio è di 4,5 Kg per persona, in Germania 3,1 Kg per persona, in Italia si raggiunge appena la quota del 2,4 Kg per persona. Un vero spreco di occasioni per mangiare bene e sano spendendo poco. Infatti, i funghi coltivati, oltre ad essere sicuri e a buon mercato (si trovano tutto l’anno al supermercato), sono sfiziosi, nutrienti e magri. Consigliati quindi anche a chi ha il cruccio di qualche chilo di troppo. Il 70% dei funghi coltivati nel nostro Paese è destinato al mercato del fresco. Il rimanente va alla trasformazione sottolio, in salamoia, prevalentemente per la ristorazione collettiva. I prezzi di vendita all’ingrosso sono circa € 2,00/Kg per il Prataiolo fresco; Veneto, Lazio, Emilia Romagna, sono le grandi aree che detengono la leadership della produzione fungicola nel nostro Paese, seguiti da Toscana e Lombardia. I fungicoltori italiani sono rappresentati da Aif, Associazione Italiana Fungicoltori, che riunisce più del 90% dei produttori. Già molto severi nell’utilizzo di fitofarmaci, (l’Italia è il paese che ha adottato da anni la normativa più restrittiva in Europa su questo tema) i fungicoltori italiani sono precursori del metodo, oggi largamente utilizzato, della lotta integrata, quindi drastica riduzione nell’uso di principi attivi e e uso di tutti i mezzi di difesa disponibili (tecniche agronomiche, fisiche, biologiche, ecc. , ). Appropriate tecniche colturali, quali estrema pulizia negli ambienti di coltivazione e nei luoghi circostanti, adeguate irrigazioni, varietà tolleranti, utilizzo di metodi fisici quali alte temperature e pastorizzazioni nella preparazione dei substrati di coltivazione che consentono, una ulteriore riduzione dell’impiego di sostanze chimiche di sintesi. Per la conservazione del prodotto finito si utilizzano solamente le basse temperature. I fungicoltori italiani hanno creato il logo europeo di qualità Champignon d’Europa, nel 2008 adotteranno anche la certificazione Euregape in osservanza dei regolamenti comunitari e delle richieste della Grande Distribuzione, al fine di garantire sempre più i consumatori in ogni aspetto produttivo. In Italia i fungicoltori sono rappresentati da Aif, l’unica associazione che raggruppa il 90% delle produzioni nazionali e che opera per la tutela delle imprese di coltivazione. Una associazione molto attenta – ha dichiarato il Presidente Lorenzo Montesi – produttore di Arezzo, alle valorizzazioni delle produzioni e che negli ultimi anni ha operato per risolvere alcune gravi anomalie nelle quali la fungicoltura viene spesso a trovarsi a causa di una sostanziale non conoscenza dell’attività, da parte del legislatore. .  
   
   
RICHIESTI INTERVENTI A SOSTEGNO DEL SETTORE, A FAVORE DELLE AZIENDE OLIVICOLE E DEI FRANTOI OLIVICOLTURA TOSCANA IN GINOCCHIO. SENZA AIUTI È CRISI LA PRODUZIONE DELL’ULTIMA CAMPAGNA OLEARIA SI ATTESTERÀ INTORNO AL 30-40% DELLA MEDIA REGIONALE  
 
Lettera all’assessore Cenni: «Le aziende rischiano problemi di bilancio e di perdere spazi di mercato». Situazione non omogenea: Siena e Arezzo le province “più fortunate” L’olio toscano lancia segnali di sos. La situazione è allarmante e servono interventi urgenti a sostegno del settore. A sostenerlo è l’Ota, Olivicoltori toscani associati, attraverso una lettera aperta all’assessore regionale all’agricoltura Susanna Cenni, con richiesta di sostegno. Per la campagna olearia 2007, al termine, l’Ota – che rappresenta 25mila aziende olivicole toscane - si stima una produzione del 30-40% rispetto alla media regionale degli scorsi anni, quindi un calo del 60-70% rispetto alla media di 175mila quintali di olio . Problemi finanziari, prezzi stabili e perdita di mercato, sono i principali elementi di difficoltà per l’olivicoltura toscana. E l’annata nera dell’olio ha interessato, seppur in maniera non omogenea, l’intera Toscana: maggiori danni lungo la costa (Grosseto, Livorno); le province interne quelle meno toccate, in particolare Siena e Arezzo Fra i motivi principali sicuramente il non favorevole andamento climatico che ha dato problemi di fioritura prima e di allegazione poi, influenzando i processi di maturazione e determinando, talvolta, problemi di tipo analitico negli oli. Gli attacchi di mosca olearia – insoliti per il territorio toscano e favoriti dalle particolari temperature miti dell’ultimo inverno – hanno fatto il resto. La lettera aperta inviata dall’Ota parla esplicitamente di «situazione che rischia il dramma», secondo quanto è emerso dall’assemblea generale in cui la Cooperativa ha affrontato le problematiche relative alla campagna olearia in corso. Nella lettera l’assemblea dell’Ota chiede all’assessore la collaborazione per individuare i possibili interventi a sostegno del settore in questo particolarissimo momento, con iniziative a favore delle aziende olivicole e dei frantoi in modo tale che possano affrontare i problemi finanziari contingenti e con azioni promozionali in grado di recuperare spazi di mercato per la prossima campagna olearia. <<Le aziende olivicole toscane – spiega il documento – si trovano ad affrontare problemi di tipo finanziario non indifferenti, avendo sostenuto tutti i costi della produzione, aggravati dagli interventi straordinari di difesa fitosanitaria e dai prezzi che sono rimasti sostanzialmente stabili nonostante la modesta produzione; le aziende di trasformazione stanno rischiando reali problemi di bilancio, mentre il mercato delle produzioni olivicole – impegnato nella valorizzazione di Dop (Terre di Siena; Chianti Classico; Lucca) e Igp (Toscano) – rischia di perdere gli spazi così difficilmente acquisiti in questi anni a causa della carenza di prodotto>>. Una situazione per la quale l’Ota ha chiesto, appunto, un confronto tempestivo con l’assessorato all’agricoltura della Regione e con gli altri interlocutori del settore. L’olivicoltura in Toscana viene praticata su circa 100mila ettari, corrispondenti ad oltre l’11% della superficie agricola regionale, e coinvolge quasi 80mila aziende agricole. Ed i prodotti dell’olivicoltura nella media delle ultime campagne produttive hanno contribuito per il 5% alla formazione del valore totale della produzione agricola regionale. .  
   
   
LA GRANDE OFFERTA GASTRONOMICA A LONDRA: TANTE SPECIALITÀ PER TUTTI I GUSTI  
 
Londra, patria del fish & chips? Un mito da sfatare: la capitale inglese è stata recentemente incoronata “Gourmet Capital of the World” dal prestigioso mensile di Condé Nast Publications, Gourmet Magazine. A Londra infatti non solo si può mangiare bene, ma c’è davvero l’imbarazzo della scelta: oltre 6000 ristoranti e 5000 tra pub e bar, 83 mercati con specialità gastronomiche, 70 diverse tradizioni culinarie internazionali, 43 ristoranti stellati Michelin e i food store nei più celebri grandi magazzini. Ogni giorno a Londra aprono nuovi ristoranti e bar, rendendo l’offerta estremamente variegata e di qualità. E’ appena stato inaugurato il giapponese Sake No Hana a St. James, l’ultimo ristorante di Alan Yau, già famoso a Londra per gli apprezzati Hakkasan, Wagamama e Yauatcha. Alla stazione di St. Pancras, al binario 5, prima di salire a bordo dell’Eurostar per Parigi sorseggiate un bicchiere di champagne al nuovissimo Champagne Bar, che con i suoi 96 metri è il più lungo al mondo: potrete chiedere anche un champagne breakfast o un champagne afternoon tea. Numerose le proposte della capitale per assaporare i piatti della tradizione britannica. L’axis, il ristorante dell’hotel One Aldwych, a Holborn, ha appena riaperto con una veste totalmente nuova: lo chef Tony Fleming propone un menu Modern British, con una particolare attenzione nella scelta di prodotti freschi e di stagione. Se cercate qualcosa di molto British scegliete uno dei gastro-pub della città, come the Marquess Tavern a Islington dove assaporare uno dei migliori roast beef di Londra. Per mangiare bene a Londra non è necessario spendere una fortuna, sono numerosi infatti i ristoranti con un ottimo rapporto qualità-prezzo come il Fish Club a Wandsworth, ideale per chi ama piatti a base di pesce; the Chandos, in St. Martin’s Lane, un gastro-pub perfetto per uno snack pre-teatro in pieno Theatreland; the Bountiful Cow a Holborn, una steakhouse con un ottima selezione di birre e vini; The Loop in Oxford Circus con cucina fusion, decorazioni funky e ambiente giovane. La grande offerta gastronomica continua nei mercati dove acquistare prodotti di stagione. Tra i numerosi food market, il Borough Market in prossimità del London Bridge, è il più grande e fornito di prodotti freschi britannici. Per un pranzo veloce dal sapore internazionale scegliete una delle specialità marocchine, caraibiche, giapponesi, e tailandesi, offerte dalle bancarelle di Camden Market da gustare sui tavolini all’aperto. Seconda solo a Parigi per stelle Michelin, Londra vanta ben 43 ristoranti insigniti della più famosa guida alla ristorazione. Accanto ai ristoranti di cucina tradizionale spiccano quelli internazionali tra cui Benares a Mayfair, dove gustare i piatti della cucina Indiana dello Chef Atul Kochhar premiato con 2 stelle; Nahm, il primo ristorante tailandese in Europa a ricevere la stella; La Noisette a Chelsea, con cucina francese, l’ultimo ristorante ad essere stato premiato di Gordon Ramsey, già proprietario degli “stellati” Petrus, Gordon Ramsey at Claridge’s, Maze e Restaurant Gordon Ramsey. Anche i grandi magazzini di lusso a Londra si contendono il primato di ´´maison´´ culinarie: tra le icone di Londra, Harrods a Knightsbridge dedica un’intera food hall a tè, caffè, biscotti, marmellate, snack e molti altri prodotti firmati dalla casa; con le sue oltre duecento varietà Fortnum&mason a Piccadilly è la mecca dorata degli amanti del tè, nonché fornitore ufficiale della casa reale; molto rinomata la Food Hall di Selfridges in Oxford Street, che ha appena inaugurato The Wonder Bar, un reparto di due piani con pregiate selezioni di vini d’annata. Sul sito di Visit London, www. Visitlondon. Com, è possibile scegliere e prenotare online il vostro ristorante preferito nella sezione Eating Out. .  
   
   
TOWN HOUSE GALLERIA, SETTE STELLE DI CUCINA A NATALE SI APRONO LE PORTE PER TUTTI  
 
Per la prima volta si aprono le porte del Ristornate “La Sinfonia”, guidato dallo Chef Giacomo Gaspari, a tutti. Solo per le giornate di Natale e Fine Anno chiunque potrà assaporare le gustose meraviglie a Sette Stelle, con un menù esclusivo. Previa prenotazione, sarà possibile ammirare le maestose sale create dall’Arch. Ettore Mocchetti, ed assaggiare un gusto unico ed eccezionale, grazie allo Chef Giacomo Gaspari. Town House Galleria, come un’elegante casa dedicata alle Eccellenze ospita anche un elegante ristorante al suo interno, ad uso esclusivo degli ospiti. “La Sinfonia” è guidato dallo chef Giacomo Gaspari, che vanta una trentennale esperienza tra le delizie internazionali della cucina sana e che fa bene. Alla base della sua ricerca, l’equilibrio tra corpo e mente, tra lo stare ed il vivere bene. Lo chef Giacomo Gaspari dopo aver seguito ampi studi sull’ alimentazione e sulla combinazione di odori, profumi e fragranze alimentari, riesce oggi a creare un menù combinando i principi dell’acqua, dell’equilibrio energetico proteico e calorico, basandosi anche sulla cultura ayurvedica. Ama inoltre offrire una cucina fatta su misura, come un bell’abito che disegna ogni curva e ogni linea, e lo fa grazie ad alcune domande che pone all’ospite per conoscere al meglio ciò che fa bene e ciò di cui ha bisogno. Menù Cenone di Natale 2007 Fagottino d’Astice in Salsa di Gamberi Mosaico di Fois Gras su letto di Insalata di Cornetti Consommé di Pomodoro Gelèe con Ostriche, Caviale e Asparagi Ravioli di Scampi affogati in Fumè di Aneto servito in Purea di Basilico e Vinaigrette di Crostacei Aragosta di Alghero bollita in Court-bouillon con Crema di Guacamole, Ostriche e Caviale Sorbetto alla Menta e Pompelmo Voul-ou-vent al Cioccolato con Mele caramellate alla Cannella e Gelato alla Vaniglia al Coulis di Fragole . Dolce Tradizionale Natalizio In Salsa di Vaniglia e Cioccolato Serata del 24 Dicembre 2007 Pranzo di Natale 2007 Mousse di Avocado con Polpa di Granchio in Salsa alle Erbe Fegato d’Anatra con Pere e Lime Chutney Tortellini di Quaglia affogati nel Brodo di Porcini con Lattuga Cappuccio e Tartufo Bianco Filetto di Agnello arrostito all’Aglio Dolce con Patate Williams e Perle di Legumi profumate al Basilico Tartelette di Lamponi con Chenelle di Mousse al Cioccolato Bianco in Salsa di Cedro Dolce Tradizionale di Natale alle Due Salse Pranzo del 25 Dicembre Cenone di San Silvestro 2007 Tempura di Scampi con Salsa di Soia Fegato d’Anatra scottato all’Aceto di Xeres con Pan Brioche e Purea di Sedano Rapa Girasole di Aragosta in Salsa Champagne con Caviale di Salmone Cappesante arrostite con Tartufo d’Alba, purea di Cavolfiori in Vinaigrette di Barolo Sorbetto al Lime Suprema di Pollo di Bresse farcito al Fegato d’Oca e Cime di Porri su Letto di Fichi Marinati in Vinaigrette di Aceto Balsamico Invecchiato Soufflè Freddo al Mango con Fragoline di Bosco e Pistacchi Pandoro Tradizionale in Salsa di Rhum Tiepida 31 dicembre 2007 www. Townhousegalleria. It .  
   
   
“UMBRIA IN GUIDA” 15 VINI UMBRI PREMIATI DA SLOW FOOD  
 
Si è svolta la presentazione nella nostra regione delle due guide edite da Slow Food: ‘Guida al vino quotidiano’ e ‘Osterie d’Italia’. Durante la conferenza stampa sono stati premiati da Slow Food 15 vini umbri segnalati nella guida con “l’etichetta”. “L’intento della ‘Guida al vino quotidiano’ – dice Sonia Chellini Presidente Slow Food Umbria - è quello di fornire agli appassionati e ai semplici curiosi un utile strumento per la conoscenza di quei vini il cui prezzo in cantina non supera gli 8 euro, i ‘vini quotidiani’, appunto, quelli che giornalmente arricchiscono le nostre tavole”. Soddisfazione è stata espressa per la eccellente qualità di tutti gli altri vini umbri menzionati nella guida. In attesa della presentazione è stato possibile assaggiare i vini premiati e conoscere più da vicino due prodotti Presìdio Slow Food Umbria, la ‘Fagiolina del Trasimeno’ e la ‘Roveja’ (un pisello selvatico della Valnerina), accompagnati da una degustazione di ‘mazzafegati e patate’ a cura della Condotta Slow Food Valtiberina. Questi i 15 vini premiati: Torgiano Rosso ‘Rubesco 2004’ – Lungarotti; Montefalco Bianco ‘Arquata 2006’ – Adanti; Orvieto Classico Amabile ‘Vallesanta 2006’ – Barberani; Colli Martani Grechetto 2006 – Madonna Alta; Colli del Trasimeno ‘Glanio 2006’ – Madrevite; Montefalco Rosso 2005 – Perticaia; Montefalco Rosso ‘Sallustio 2005’ – Di Filippo; Orvieto Classico Superiore ‘Terre Vineate 2006’ – Palazzone; ‘Tellus 2006’ – Falesco; Colli Perugini ‘Chardonnay 2006’ – Goretti; ‘Vipra Rossa’ – Bigi; ‘Aleatico 2006’ – Cantina Colli Amerini; Trebbiano Spoletino 2006 – Cantina Novelli; Colli Trasimeno Grechetto ‘Monterone 2006’ – Castello di Magione; Colli Amerini Bianco ‘Pizzale 2006’ – Zanchi. .  
   
   
NASCE LA PRIMA GUIDA-AGENDA DI BUONGUSTANDO  
 
Il prodotto ha una duplice caratteristica, essere una elegante e funzionale agenda settimanale da utilizzare sia in casa che nella attività lavorativa ed avere al suo interno preziose informazioni di gusto con centinaia di nominativi di strutture ristorative, alberghiere, agrituristiche oltre ad enoteche ed aziende agricole, selezionate sul territorio nazionale, tutte in primo piano e di facile consultazione per ogni esigenza. Inoltre numerose pagine poste all’interno dell’agenda proporranno, in maniera sintetica ma sempre esaustiva, redazionali su alcune delle più importanti località italiane corredandoli da ulteriori nominativi di strutture ricettive e ristorative utili per ogni esigenza, da quella quotidiana e professionale a quella della pianificazione del tempo libero, così da poter rendere ancor più interessante, piacevole e curiosa la Guida-agenda. La diffusione attraverso le copie omaggiate ai singoli inserzionisti, oltre a quelle acquistabili a prezzo editore dalle strutture inserite da utilizzare come omaggio ai propri clienti e collaboratori e le migliaia di copie vendute nelle principali librerie italiane e quelle omaggiate ai nuovi abbonati di Buongustando sommate a quelle distribuite durante manifestazioni fieristiche di settore ( Bit e Vinitaly) garantiranno una diffusione di oltre 30. 000 copie. .  
   
   
IL BUON RICORDO PRESENTA LA GUIDA 2008 GRANDI PROTAGONISTE LE SPECIALITÀ REGIONALI  
 
L’unione Ristoranti del Buon Ricordo presenta la Guida 2008, con centoventicinque insegne selezionatissime, dislocate su tutto il territorio nazionale e all’estero. La Guida, pubblicata ogni anno e ormai attesa da decine di migliaia di simpatizzanti e buongustai, è una “mappa” del mangiar bene in Italia, ampliata nel numero di pagine e rinnovata nei contenuti: informazioni più dettagliate sui locali, sulla storia delle famiglie che li conducono e sulla loro filosofia gastronomica. La nuova edizione, decisamente più ricca delle precedenti, supera le 200 pagine. Oltre ad offrire una descrizione aggiornata, completa e illustrata con foto dei ristoranti soci del Buon Ricordo e delle loro specialità, si arricchisce di brevi ma esaurienti descrizioni delle caratteristiche gastronomiche ed enologiche di tutte le regioni, ponendo particolare attenzione ai prodotti alla base delle ricette tradizionali e ai vini tipici che riflettono quella grande varietà di paesaggi, climi e tradizioni,patrimonio unico e irripetibile del Belpaese. Si è voluto inoltre dotare la guida di dettagliate cartine regionali, per facilitare il turista nella localizzazione dei ristoranti. La nuova Guida - testimonianza di oltre 43 anni di impegno dell’Urbr per la promozione e valorizzazione della cucina regionale italiana - presenta anche i nuovi soci 2008, selezionati tra molte richieste. In risalto le nuove insegne associate, sette ristoranti, dove l’attenzione verso la cucina del territorio e la professionalità nell’accoglienza rappresentano la parola d’ordine. Ciascuna “new entry” presenta la ricetta del Buon Ricordo, ovvero la specialità del ristorante che, scelta dall’ospite, si trasforma al termine del pranzo in un prezioso piatto in ceramica dipinto a mano, opera degli artigiani della Ceramica artistica Solimene di Vietri, dono del ristoratore a memoria di un’esperienza gastronomica da non dimenticare. Accanto all’elenco dei neo-associati, la Guida mette in evidenza le recenti sostituzioni delle ricette e del relativo piatto: la regola del Buon Ricordo vuole infatti che ogni cinque anni il ristoratore possa proporre, se crede, una nuova specialità “simbolo” del suo locale. Nell’edizione 2008, quindi, dodici insegne presentano i loro piatti novità, curiosità gastronomica e insieme passione per i tanti collezionisti del piatto decorato. L’edizione 2008 della Guida del Buon Ricordo gode del prestigioso patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, alimentari e forestali. Informazioni: Unione Ristoranti del Buon Ricordo, C. So Italia 10, 20122 Milano, tel. 02 80582278, www. Buonricordo. It, e-mail: info@buonricordo. Com. Le Nuove Insegne Del Buon Ricordo In Italia Osteria della Buona Condotta Via per Cavenago 2 20060 Ornago (Milano) Tel. 039. 6919056 Fax 039. 6919677 e-mail: buonacondotta@virgilio. It Dietro a questo locale si cela una vicenda da ascoltare con un pizzico d´invidia: quella di Nicoletta e Matteo, nati sotto tutt´altro segno professionale, ma poi convertiti all´enogastronomia approdando infine all´Osteria della Buona Condotta. Ornago vuol dire Brianza, con lo sguardo già rivolto alla valle dell´Adda. Qui si realizza il sogno nel cassetto: un vecchio cascinale, una grande cucina e una sala da 50 coperti, con mobili d´epoca e le bottiglie del cuore in bella vista. La ricetta del Buon Ricordo: Guanciale di vitello all´olio Osteria La Fefa Via Trento Trieste 9/c 41034 Finale Emilia (Modena) Tel. 0535780202 Fax 0535780202 www. Osterialafefa. It e-mail: info@osterialafefa. It Finale Emilia è un posto di confine: qui si incontrano tre regioni e cinque province - Modena, Bologna, Ferrara, Mantova e Rovigo - con sovrapposizioni gastronomiche davvero singolari. L´osteria è rimasta tal quale, come ai bei tempi della signora Genoveffa, lungo i portici di un paese che ha una storia da raccontare: la ´Venezia degli Estensi´, lo chiamavano, perché da qui si raggiungeva il Po per vie d´acqua e il Castello delle Rocche era il simbolo del suo rango. La ricetta del Buon Ricordo: Sformato di Parmigiano Reggiano e prosciutto croccante di Modena Ristorante Il Funghetto Strada Litoranea 11412 04010 Borgo Grappa (Latina) Tel. 0773208009 Fax 0773208009 La costa del Circeo, con le spiagge a dune, i laghi costieri e gli scenari di Sabaudia sono attrattiva turistica molto particolare. Il locale si trova sulla Litoranea e propone una raffinata cucina di mare, con i classici della tradizione, come la minestra di arzilla e broccoli, e piatti d´estro personale, come la millefoglie di spigola d´amo con patate e carciofi. Merito allo chef Michele Lombardi, che con dieci anni di paziente lavoro ha saputo conquistarsi l´attenzione della critica. La ricetta del Buon Ricordo: Zuppa di pescato quotidiano Ristorante La Bulesca Via Fogazzaro 2 35030 Rubano (Padova) Tel. 0498975297 Fax 0498976747 www. Labulesca. It e-mail: info@ristorante-labulesca. It Rubano è località in posizione tangente all´autostrada Serenissima, punto di partenza sia per la visita di Padova che per raggiungere le terme di Abano e il Parco dei Colli Euganei. Il ristorante prende nome da una commedia del Cinquecento e questo vale come dichiarazione d´intenti a favore di una cucina basata sulla tradizione e i sapori del luogo, ma anche sull´estro dello chef. A beneficiarne sono per primi i piatti classici, come il risotto ricco, la gallina ai sapori amari e l´onza del Bò. La ricetta del Buon Ricordo: La primamela in giardino Ristorante Torino Via A. Vochieri 108 15100 Alessandria Tel. 013155752 Fax 013155752 www. Bioristorantetorino. It e-mail: bioristorino@tiscali. It Michele Tamburrino, 25 anni di esperienze che contano, e Andrea Gallinaro, chef di notevole talento, hanno dato nuovo slancio a questo ristorante di solida fama nello scenario alessandrino. Sullo sfondo di un palazzo trecentesco il menù propone tutti i classici della cucina piemontese, ma il nuovo corso registra un´apertura ai sapori mediterranei e una dichiarazione d´intenti a favore dei sapori naturali, ovvero dei prodotti biologici, indenni da trattamenti chimici e quant´altro. La ricetta del Buon Ricordo: Coniglio in peperonata All’estero La Scogliera Tokyo (Giappone) 47-6-7 Akasaka Minato-ku, Tokyo 107-0052 Tel. 0081. 3. 3586-8989 Fax 0081. 3. 3586-8988 www. La-scogliera. Com e-mail: info@la-scogliera. Com Akasaka è una delle zone residenziali più esclusive del quartiere di Minato, nella Grande Tokyo, tra la baia e il Palazzo Imperiale. Qui si trova questo ristorante raffinato e modernissimo: arredi di design e grandi spazi vetrati sul verde, una proposta gastronomica presentata con grande attenzione alla forma e addirittura un periodico per raccontare le meraviglie della cucina italiana. La ricetta del Buon Ricordo: Acquapazza Trattoria Campagna Tokyo (Giappone) 1-5 Misaki-cho Hachioji-shi, Tokyo 192-0084 Tel. 0081. 42. 6271201 Fax 0081. 42. 6271201 www. Campagna. Jp e-mail: naz@mua. Giglobe. Ne. Jp Hachoji è una delle città dell´area metropolitana di Tokyo, sullo sfondo del monte Takao, una delle mete più apprezzate dai residenti nel tempo libero. Poco distante dalla stazione ferroviaria si trova questo simpatico locale, che anche all´esterno ha la fisionomia di una trattoria di campagna. Lo chef Morita ha fatto esperienza in Italia, dalle parti di Pesaro, e si sente. La ricetta del Buon Ricordo: Tagliatelle con ragù alla bolognese I Nuovi Piatti Del Buon Ricordo Di seguito l’elenco dei ristoranti che hanno cambiato quest’anno la loro specialità del Buon Ricordo e le nuove pietanze proposte. Hotel Sassella Ristorante Jim – Grosio (Sondrio) Dadolata di filetto con crema di Bitto Dop e bacetti di segale Il Burchiello Ristorante e Locanda – Mira Oriago (Venezia) Risotto di gò L´osteria di Giovanni – Firenze Piccione del Valdarno arrosto ripieno di salsiccia al finocchio e cavolo nero Ristorante Antico Brolo – Padova Fantasia di Baccalà Ristorante Buca di S. Francesco – Arezzo Salsicce alla cacciatora con medaglione di verdure e cibreo Ristorante Chiesa – Trento Braciole di maialini da latte al porfido, con patate al sale, profumo di corteccia e mela renetta Ristorante del Romantik Hotel Laurin – Salò Frittelle di cavedano con verdure agrodolci e foglie croccanti di polenta Storo Ristorante Est – Nagoya (Giappone) Arrosto di pollo alle erbe Ristorante Hotel Tino – Massalombarda (Ravenna) Ossobuco del cavaliere Ristorante La Montecchia - Salvazzano Dentro (Padova) Coscia d´oca croccante con crema di patate, caponatina e salsa ai pepi Ristorante Vecchia Silvi – Silvi Alta (Teramo) Tagliatelle di nonna Finuccia Taverna La Piazza - Hokkaido (Giappone) Tagliata di manzo alla chiantigiana .  
   
   
STORIA E SAPORI 2008 RIPARTE LA MACCHINA ORGANIZZATIVA PER LA MANIFESTAZIONE NEL BORGO DI DOLCÈ  
 
Primo incontro tra Consorzio Terradeiforti, Strada del Vino e dei Prodotti Terradeiforti, Amministrazione Comunale e Associazioni del territorio per l’organizzazione della manifestazione “Storia e Sapori, in programma dal 30 maggio al 1 giugno 2008. Entusiasmo confermato durante la riunione svoltasi lo scorso martedì 4 dicembre e numerose proposte per animare il borgo di Dolcè, offrendo al visitatore e al turista il meglio delle produzioni enologiche, gastronomiche e dell’artigianato locale. Nelle corti rurali e signorili sarà possibile degustare i vini della doc Terradeiforti e i piatti della tradizione: ma non solo! Storia ed usanze del territorio saranno rievocate attraverso mostre fotografiche, dimostrazioni pratiche sulla pesca, mostre sulla caccia, sui mestieri di una volta e l’animazione della festa con giochi antichi e canti popolari. Per i cultori del vino, sono in programma degustazioni guidate degli autoctoni Enantio e Casetta. E per i curiosi e i golosi, ci sarà un momento molto interessante: la presentazione di un originale ricettario con i piatti della tradizione, che verrà elaborato dagli studenti delle scuole elementari e medie dei quatto comuni – Dolcè, Rivoli Veronese, Brentino Belluno e Avio. La miglior ricetta sarà premiata da una commissione di esperti e proposta in degustazione. Rita Zanoni, Presidente della Strada del Vino e dei Prodotti Tipici Terradeiforti, associazione promotore dell’evento dichiara la sua soddisfazione: “ In pochi anni siamo riusciti a consolidare un team affiatato, composto da Consorzio, Strada, Amministrazione Comunale e ben 12 associazioni culturali, sportive, volontarie, tutte legate al territorio e fortemente motivate alla sua promozione, sia sotto l’aspetto enogastronomico, sia storico, paesaggistico e naturalistico. Ora dobbiamo rimboccarci le maniche e pensare al perfezionamento costante dell’offerta durante la manifestazione di giugno”. .  
   
   
E’ ON-LINE IL NUOVO SITO WWW.DSPIZZAPOINT.IT  
 
On-line il nuovo sito www. Dspizzapoint. Com, dedicato a tutti coloro che ricercano il piacere di un’alimentazione senza glutine in tutta sicurezza anche fuori casa, a base di sani e gustosi prodotti e ingredienti base forniti da Ds che cura anche la formazione del personale dei locali e li dota dell’innovativo sistema anti-contaminazione per la preparazione dei cibi. Il sito, completamente rinnovato nella grafica, consente una navigazione più facile ed immediata sia per i clienti che vogliono scoprire i nuovi locali Ds Pizza Point che per i ristoratori che vogliono aderire al network. Come una bussola per condurre il consumatore in un porto sicuro, in un’oasi senza glutine, il sito è arricchito di nuove sezioni tutte da scoprire: i locali, la segnalazione dell’apertura Ds Pizza Point più recente, gli orari, i menù, l’ubicazione precisa (grazie a Google Maps), e la possibilità di esprimere il proprio giudizio sui Ds Pizza Point per suggerire e condividere con tutti gli utenti le proprie scoperte fatte nei locali del network. La cartina in evidenza offre una mappa completa e sempre aggiornata di tutti i Ds Pizza Point dislocati sul territorio. Ma il sito è uno strumento utile non solo per consumatori: i gestori di locali possono informarsi sulle modalità per aderire al network, sui vantaggi dell’offerta di prodotti senza glutine. E inoltre B2b, la nuova area riservata ai gestori di locali che già hanno aderito al network Ds Pizza Point. Da qui si possono scaricare il manuale di preparazione dei cibi, il listino attualizzato dei prodotti, proposte per ricette e menù, novità sul network e, attraverso quest’area, è possibile aggiornare o modificare la pagina relativa al proprio locale. .  
   
   
K- FOCACCIA E CHAMPAGNE IN PADOVA: L’HAUTE COUTURE BY ROSSI DIMENSION PER GLI ARREDAMENTI SU MISURA FOOD E BEVERAGE  
 
Tecnologie rivestite di elementi naturali. Ardesia, ricercata e innovativa, per il banco food. Alle spalle, retrobanco refrigerato in acciaio con top in marmo bianco di Carrara. Banco champagne retroilluminato in fucsia. Smalto laccato bianco per la bottiglieria luminosa dedicata ai ‘magnum’. Cristallo per la vetrina high tech alta più di tre metri studiata per il piano superiore. Fra i complementi, elementi personalizzati come tavoli, panche, sgabelli in legno d’acacia ‘rubato’ alle casse di champagne e imbottiti black and white. E infine il maximurales in laminato nero. Haute couture dell’arredo by Rossi Dimension per K- Focaccia e Champagne, il locale che interpreta l’easy luxuring, nuovo modo tutto italiano di concepire i piaceri della vita. Uno spazio su due piani in pieno centro storico a Padova, pensato e realizzato da Red, studio specializzato in Retail e Marketing Design. Dal 1964 Rossi Dimension progetta e realizza “l’alta moda” negli arredamenti su misura food e beverage, con l’apporto di studi di architettura esterni e di tecnici interni. Lo stile che da sempre contraddistingue i locali realizzati da Rossi Dimension è sintesi dell’equilibrio fra tradizione e innovazione, integrazione di tecnologia e design, frutto di una ricerca estetica capace di far dialogare i processi di produzione più avanzati con la massima cura dei dettagli, il concept più moderno con le antiche tecniche della falegnameria artigiana e l’eleganza con la funzionalità. Nel nome del made in Italy. Non a caso Rossi Dimension annovera fra i propri clienti Honda Hrc, Hilton Hotel, Ipercoop, Ikea, Illy… E ora anche Cibis con K - Focaccia e Champagne in Padova. Il tutto grazie a un network in grado di gestire ben più della semplice fornitura dell’arredo: un vero e proprio servizio “chiavi in mano” in Italia e nel resto del mondo. Standard qualitativi elevati garantiti da un’azienda certificata e all’avanguardia, rigorosamente made in Italy. Performance che contribuiscono a mantenere da oltre 40 anni un elevato valore aggiunto. Rossi Dimension è un marchio Industrieifi, gruppo pesarese leader nel settore dell’arredo per locali pubblici: 7 marchi, dalla ricerca alla tecnologia, dai moduli industriali al ‘chiavi in mano’. .  
   
   
MULTICENTRUM JUNIOR: TUTTE LE VITAMINE E I MINERALI CHE AIUTANO A CRESCERE SANI E FORTI  
 
L’età evolutiva, in particolare dai 6 ai 12 anni, è una fase critica dal punto di vista fisico in quanto è un periodo in cui la crescita in altezza e in peso assume un ritmo molto rapido. Si verificano anche importanti modificazioni strutturali e funzionali che trasformano il bambino in adulto sessualmente maturo. Lo scheletro si modifica vistosamente: nelle femmine aumenta il diametro trasversale del bacino, mentre nel maschio è prevalente l’allargamento delle spalle. Inoltre, avviene una repentina attivazione di complessi meccanismi ormonali che, a partire dai 10-11 anni in poi, operano una vera e propria trasformazione dell’individuo. Durante la pubertà infatti, si assiste non solo a una maturazione biologica e all’acquisizione della propria identità sessuale, ma anche alla variazione di fondamentali processi fisiologici. Per arrivare alla pubertà, periodo estremamente delicato di rapida e radicale trasformazione, è necessario che, già negli anni precedenti, il bambino si sia nutrito correttamente e che siano stati garantiti all’organismo tutti gli elementi nutritivi ed energetici di cui ha bisogno e cioè: apporto calorico equilibrato, dieta bilanciata con adeguato apporto proteico, sufficiente quantità di lipidi e carboidrati e corretto apporto di micronutrienti (vitamine e minerali), riconosciuti come i regolatori di tutti i processi metabolici che avvengono a livello delle cellule e dei tessuti. Per questo è importante che l’alimentazione quotidiana comprenda anche un apporto adeguato di frutta e verdura fresca, alimenti ricchi di vitamine e minerali verso i quali, purtroppo, i bambini sono portati molto spesso a “torcere il naso”. * Il ruolo delle vitamine e dei minerali nell’età evolutiva. Vitamine e minerali sono definiti dai nutrizionisti “micronutrienti”: “micro” perché le quantità necessarie sono molto piccole e “nutrienti”, in quanto indispensabili per l’espletamento di funzioni metaboliche vitali grazie alla loro funzione “bioregolatrice”. Vitamine e minerali non forniscono calorie, non fanno ingrassare come non fanno dimagrire, ma sono indispensabili in quanto coordinano il metabolismo di tutte le cellule del corpo e le mantengono in efficienza. Inoltre, organizzano la trasformazione degli alimenti in energia spendibile o in “mattoni” per costruire ossa e muscoli. I bambini hanno particolarmente bisogno di questi micronutrienti in quanto il loro organismo si trova nella fase più dinamica dello sviluppo. Vitamine e minerali sono contenuti prevalentemente nella frutta e nella verdura fresche, nella carne non eccessivamente cotta e nei legumi: una serie di cibi che i bambini sono portati spesso a trascurare. Ecco perché, come sostiene Patrick Holford uno dei più famosi esperti inglesi in fatto di nutrizione, l’assunzione da parte dei bambini di vitamine e minerali è in netto calo, mentre aumenta notevolmente il consumo di zuccheri. Se i bambini non assumono ogni giorno con l’alimentazione una quantità sufficiente di vitamine e di minerali nel tempo potrebbero sviluppare carenze nutrizionali. Ad esempio: un bambino sempre stanco e svogliato può presentare una carenza di Ferro, Magnesio o vitamine del gruppo B; * Gli integratori multivitaminici-multiminerali. Un bambino sano, che segue un’alimentazione quantitativamente e qualitativamente equilibrata, in genere non ha bisogno di prodotti ricostituenti o di integratori. Spesso i genitori si lamentano dell’inappetenza dei figli, ma l’inappetenza del ragazzo è spesso più un problema dei genitori nel senso che, oggettivamente, non sono così frequenti i casi in cui il ragazzo mangia davvero poco, con ripercussioni sul suo accrescimento e sulla sua vitalità. Se invece il bambino mangia in modo scorretto e poco equilibrato oppure è effettivamente inappetente, può essere utile ricorrere a un’integrazione alimentare dei fattori nutritivi quali vitamine e minerali. In questo caso è preferibile un’integrazione completa e costante, senza dubbio più vicina all’apparato alimentare rispetto a interventi più massicci e saltuari di integrazione specifica come si tendeva a fare in passato: cura a base di calcio, cura a base di vitamina B etc. Multicentrum Junior: L’integratore Multivitamini- Co-multiminerale Completo, Specifico Per L’eta’ Della Crescita. Wyeth Consumer Healthcare, Azienda leader nel settore degli integratori dietetici con Multicentrum, ha messo a punto Multicentrum Junior, l’integratore dietetico multivitaminico-multiminerale completo, specifico per la fascia di età dai 6 ai 12 anni: una fase critica sul piano nutrizionale in quanto è proprio in questo periodo della vita che si verificano le trasformazioni biologiche più importanti. Multicentrum Junior contiene 23 elementi attivi vitaminico-minerali, particolarmente importanti nella fase della crescita. Le vitamine ed i minerali infatti, regolano tutti i processi metabolici che avvengono a livello delle cellule e dei tessuti. Inoltre, organizzano la trasformazione degli alimenti in energia spendibile o in “mattoni” per costruire ossa e muscoli. Multicentrum Junior è in compresse masticabili da 1,9 g cad. , buone come caramelle, al gusto di fragola-limone. Multicentrum Junior contiene xilitolo, dunque privo di azione cariogena. La compressa poi, ha un giusto grado di durezza che ne rende gradevole la masticabilità. Inoltre essendo in forma masticabile, il prodotto è più facilmente assorbibile grazie ai ridotti tempi di permanenza a livello gastrico rispetto alle forme solide deglutite. La posologia è di una compressa al giorno. All’occorrenza, una sola compressa masticabile al giorno fornisce infatti, nelle giuste dosi, tutte le vitamine e i minerali di cui si può avere bisogno per crescere bene. L’assunzione può essere effettuata in qualsiasi momento della giornata, anche lontano dai pasti. Multicentrum Junior è sicuro in quanto il dosaggio dei principi attivi non dà luogo a fenomeni di accumulo, nel rispetto della posologia (una compressa al giorno). In Multicentrum Junior la concentrazione degli ingredienti attivi è stata determinata sulla base dei Larn (Livelli di Assunzione Raccomandati dei Nutrienti, per la popolazione italiana) anziché delle Rda, in quanto le Rda riportate nel Decreto Legislativo n. 77 del 16 Febbraio 1993, a recepimento della Direttiva Cee 90/496, sono mirate sul consumatore adulto e, pertanto, poco specifiche per un prodotto destinato alla fascia di età fra i 6 e i 12 anni. Multicentrum Junior è un integratore dietetico notificato al Ministero della Salute, come previsto dal Dl 111/92. Multicentrum Junior è in vendita in farmacia. .  
   
   
ROBERTO CASTAGNER ACQUAVITI: L’ECCELLENZA DELLA GRAPPA ALLA XXV EDIZIONE DEL CONCORSO NAZIONALE “ALAMBICCO D’ORO”  
 
Dopo il successo già decretato dal pubblico negli ultimi mesi, anche il concorso nazionale Alambicco d’Oro, organizzato dall’Associazione Nazionale Assaggiatori Grappa e giunto alla Xxv edizione, attribuisce il suo premio di eccellenza all´ultima nata nella distilleria di Roberto Castagner: Aqua d´Uva, distillato d´uva che, oltre ad integrare la gamma dei prodotti della distilleria di Visnà di Vazzola (Tv), rappresenta l´ideale continuazione della ricerca, intrapresa molti anni fa, da Roberto Castagner. Per Aqua d´Uva si tratta del primo riconoscimento ufficiale. Presentata lo scorso aprile a Vinitaly si sta facendo molto apprezzare nel canale horeca, cui è dedicata. A riprova di ciò, anche il costante incremento delle vendite proprio nel periodo pre-natalizio, segno che il pubblico riconosce per primo la qualità e le peculiarità di questo prodotto Ed effettivamente ci sono fondati motivi per apprezzarla: Aqua d´Uva è infatti il primo prodotto nato dal progetto “Vigne del cuore”, situato in un´azienda agricola posta sui soleggiati pendii di Fregona, tra le colline che separano Conegliano dalla foresta del Cansiglio, nel cuore dell’alta Marca, territorio da sempre vocato alla viticoltura. Nelle “Vigne del cuore” Roberto Castagner ha personalmente selezionato e fatto piantare le viti da cui nasce questo distillato d’uva. Sono viti di Prosecco, Riesling, Manzoni Bianco ed altri vitigni aromatici autoctoni, che esprimono il meglio di questo splendido territorio e che, grazie all’intensità aromatica delle loro uve, risultano i vitigni più idonei a sostenere la prova della distillazione. La posizione privilegiata di questi vigneti rende possibile la raccolta tardiva delle uve, che fa aumentare la concentrazione di aromi e profumi negli acini, che si ritrovano, pressoché intatti, in Aqua d´Uva . Aqua d´Uva si rivela alla degustazione un distillato morbido e fragrante, che sa di uva fresca, e di frutta a pasta bianca: mela, pera, pesca bianca e di frutta esotica, con soavi note floreali. Aqua d´Uva nasce dall’amore per la terra, dal legame con la tradizione e dalla passione per la distillazione; è ottenuta tramite un accurato processo sottovuoto in boule di rame, progettate appositamente per estrarre dal frutto intero, polpa, succo e buccia, tutti gli aromi che caratterizzano ciascun vitigno, al fine di riportare nel calice il profumo vero dell’uva appena colta. “Sono orgoglioso che già nel primo anno di commercializzazione la mia Aqua d´Uva abbia raggiunto una qualità tanto elevata da essere premiata dai professionisti dell’Anag con l’Alambicco d’oro. ” dichiara Roberto Castagner “E’ per me una grande soddisfazione, che premia anche gli sforzi e gli investimenti che ho fatto negli ultimi anni. Quanto al successo di questo nuovo prodotto presso il pubblico, ci contavo molto, fiducioso che sia impossibile non apprezzare un distillato di talento, prezioso ed elegante come Aqua d´Uva”. Una nuova medaglia da appendere in distilleria, dunque, un nuovo riconoscimento che non ferma la costante voglia di migliorare di Roberto Castagner e dei suoi collaboratori, i quali stanno già lavorando alle novità del 2008, che si preannunciano molto, molto interessanti. .  
   
   
GRUPPO ITALIANO VINI: LA PRIMA AZIENDA VINICOLA IN ITALIA  
 
Prima in Italia, tra le prime aziende nel mondo nella produzione e commercializzazione di vini di pregio, il Gruppo Italiano Vini ha una peculiarità che lo rende unico nel panorama vitivinicolo internazionale: l’aver saputo coniugare le virtù della piccola struttura con i vantaggi delle grandi società. Ogni cantina che compone l’universo del Gruppo, segue con meticolosa cura le varie fasi della filiera produttiva: la coltivazione dei vigneti, la vendemmia, la vinificazione, l’affinamento, l’imbottigliamento. Nelle fasi finali di commercializzazione e servizio i settantaquattro milioni di bottiglie di vino pregiato espresse da ben affermate marche, sono un grande punto di forza del Gruppo. Un vantaggio per i clienti che possono accedere alla più grande scelta di vini italiani di qualità attraverso una procedura semplificata: un solo ordine, una sola consegna ed una sola fattura. La missione del Gruppo Italiano Vini: valorizzare la produzione vitivinicola italiana In una realtà di mercato che è divenuta e diverrà sempre più globale, il Gruppo Italiano Vini, forte di prodotti competitivi per qualità e immagine, si è posto l’obiettivo di contribuire alla valorizzazione del vino italiano, migliorandone la diffusione e l’immagine nel mondo. Nel grande vigneto Italia il Gruppo dedica risorse alla ricerca, alla sperimentazione, agli studi del territorio. L’impegno è riscontrabile anche nella difesa dell’ambiente, nell’utilizzo delle più moderne tecnologie e di pratiche enologiche all’avanguardia, nel tenere in vita e tramandare valori legati alla cultura del vino attraverso il restauro e la conservazione di luoghi di interesse storico. Le cantine del Gruppo Italiano Vini: il nostro patrimonio L’italia vitivinicola si può dire veramente ben rappresentata dalle Tenute del Gruppo Italiano Vini dislocate nelle regioni vinicole più vocate del Paese. Il patrimonio del Gruppo è costituito da marchi storici, ben noti e presenti in tutto il mondo, e dalle 14 cantine che li producono, site in prestigiose zone vinicole d’Italia, immerse nei rigogliosi vigneti di proprietà. In questi luoghi sembra che il tempo si sia magicamente fermato ma non è così. La qualità viene ricercata con cura in ogni momento della filiera produttiva. La coltivazione dei vitigni più pregiati per ottenere l’uva migliore o l’imbottigliamento, rigorosamente nelle zone di produzione, sono sempre seguiti dallo sguardo attento dell’enologo e del direttore di cantina. Giv e Giv Sud: il valore del Sud dell’Italia Per tener fede alla propria missione, nel 1998 il Gruppo Italiano Vini ha dato vita al progetto Giv Sud. Con Giv Sud il Gruppo si pone l’obiettivo di rappresentare completamente la realtà enologica italiana, arricchendo l’offerta di prodotti di pregio attraverso la partecipazione di maggioranza in importanti realtà vinicole del meridione d’Italia. La scelta è stata indirizzata verso marchi storici ed affermati, forti di territori vocati e denominazione di origine importanti. Giv Sud lavora incisivamente sul fronte della qualità, perché la valorizzazione del patrimonio del Sud del paese rappresenta una grande opportunità di sviluppo della vite e del vino italiano. Il reimpianto dei vigneti, l’introduzione di tecnologie moderne, lo studio di nuovi prodotti sono gli strumenti scelti per essere competitivi in una realtà mondiale di mercato dove si sono affacciati nuovi agguerriti concorrenti. Il lavoro di Giv Sud in regioni come la Sicilia, la Basilicata, la Puglia, ha già prodotto vini di grande personalità, vini capaci di incontrare, con la loro nuova tipicità, i gusti dei consumatori internazionali. La prima realizzazione di questo importante programma fu l’acquisizione in Sicilia della Tenuta Rapitalà di Camporeale, in provincia di Palermo, una delle aziende vitivinicole più antiche della Sicilia. Si estende sulle colline ad un’altitudine che varia dai 300 ai 600 metri, dove si alternano e mescolano argille e sabbie. Questo permette di coltivare vitigni diversi nelle condizioni ambientali ideali per ciascuno di loro. Patrimonio della tenuta sono i 145 ettari di vigneti, di età inferiore ai 15 anni, rimpiantati con criteri attuali. Il programma è poi continuato con l’acquisizione di una proprietà in Puglia: la Tenuta di Castello Monaci, situata nella parte più meridionale della regione: a Salice Salentino, non distante da Lecce. Il vigneto di Castello Monaci copre una superficie di 150 ettari, destinati ad aumentare nei prossimi anni. I vitigni a frutto nero sono principalmente quelli classici pugliesi: il primitivo, il negroamaro, la malvasia nera di Lecce. Successivamente, fu acquisita la Tenuta Terre degli Svevi, ora diventata l’azienda agricola più specializzata in Basilicata. Possiede 120 ettari di vigneti, coltivati a Guyot ed a Cordone speronato, al centro dei quali, in comune di Venosa, si trova la cantina di vinificazione ed una splendida masseria completamente ristrutturata. E’ situata proprio ai piedi del Vulture, un vulcano spento sulle cui pendici si coltiva da sempre l’aglianico, un nobile e antichissimo vitigno (l’hellenico della Magna Grecia) da cui derivano grandi vini rossi molto longevi. È il caso di Re Manfredi, un pregiato aglianico del Vulture Doc così chiamato in onore dell’impavido figlio guerriero dell’imperatore Federico Ii di Svevia, che ebbe particolare predilezione per questa terra. Il Re Manfredi fermenta in barrique di Allier, dove poi rimane ad affinarsi per un anno prima di essere messo in bottiglia. La gamma è stata recentemente completata da un cru proveniente dai vigneti di proprietà situati nel comune di Maschito. E’ un aglianico riserva al quale è stato dato il nome di “Serpara”, dal toponimo del vigneto dal quale le sue uve derivano. Dalla vendemmia 2003, da uve Mueller Thurgau e Traminer, è stato anche prodotto un vino bianco profumato dalle note interessanti, arricchito dal sole del sud e dalle escursioni termiche – 17°/40° - tipiche della zona del Vulture. Gli investimenti al Sud del Gruppo Italiano Vini sono continuamente premiati dai forti riconoscimenti che i vini di Rapitalà, Castello Monaci e Terre degli Svevi stanno raccogliendo sia in Italia che all’estero e soprattutto, dell’andamento del mercato che ultimamente ha rivolto le proprie preferenze ai vini dell’Italia Meridionale. .  
   
   
L’ECCELLENZA E LA CONVENIENZA IN TRE BICCHIERI. IL PRAESULIS 2006 DEL MASO GUMPHOF DI FIÈ ALLO SCILIAR PREMIATO DALLA GUIDA ‘I VINI D’ITALIA 2008’ DI GAMBERO ROSSO-SLOW FOOD.  
 
La verità è che la passione per la qualità, unita alla costante applicazione e alla sapienza acquisita nel corso degli anni, produce l’eccellenza. E l’eccellenza, alla fine dei conti, viene riconosciuta. E’ allora in un certo senso naturale che tra i vini premiati con i Tre Bicchieri dalla guida ‘I Vini d’Italia 2008’ di Gambero Rosso-slow Food ci sia anche il Pinot Bianco Praesulis 2006 di Markus Prackwieser del maso Gumphof di Fiè allo Sciliar. Capace di ottenere anche il riconoscimento speciale di vino più conveniente dell’anno 2008, il Praesulis 2006 diventa allora il simbolo di realtà intime concentrate su rigidi criteri qualitativi in grado di raggiungere, in virtù del proprio lavoro, grandi risultati che confermano ulteriormente il percorso intrapreso dall’economia vitivinicola altoatesina. Sui pendii scoscesi all´ inizio della Valle d´ Isarco, ad un´ altitudine fra 350 e 550 metri sul livello del mare, l´ azienda agricola Gumphof si estende su quattro ettari di vigneti in cui Markus Prackwieser produce le varietà di Pinot Bianco, Sauvignon, Gewürztraminer, Schiava e Pinot Nero. I vini Praesulis - il cui nome deriva dal vicino Castello di Presule - di forte complessità, lunga durata, con caratteristiche speziate e una grande mineralità, trovano sempre più ammiratori e suscitano entusiasmo a livello nazionale e internazionale. La vinificazione avviene in vasca d´ acciaio e botte grande di legno e richiede molta cura e tempi prolungati. La linea classica si affianca con i suoi toni freschi, floreali, vivaci e il finale delicato. Azienda Agricola Gumphof di Markus Prackwieser Novale di Presule 8 I-39050 Fie allo Sciliar Telefono/fax: +39 0471 601190 Cellulare:+39 335 1293915 Email:info@gumphof. It .  
   
   
L’AZIENDA AGRICOLA ROCCAPESTA PRESENTA LA PROPRIA ATTIVITÀ ED I PROPRI PRODOTTI: ROCCAPESTA, MORELLINO DI SCANSANO 2005 CALESTAIA, MORELLINO DI SCANSANO RISERVA 2004  
 
Roccapesta nasce da un sogno del 1995, lasciare l’ufficio in città per trovare un lavoro “vero”, per produrre qualcosa che si possa toccare, odorare, assaggiare. Il sogno è di un giovane che trascorre le proprie giornate a passar carte, telefonare a numeri senza volto, archiviare lavori svolti in armadi polverosi. La svolta arriva all’inizio del 2003. L’occasione è un’azienda nel cuore della Maremma, a circa un’ora e mezza di macchina dal più vicino centro commerciale, a 20 km dall’Argentario e altrettanti dal Monte Amiata. L’ex fidanzata (oggi moglie e mamma di due piccoli maremmani d. O. C. ) all’epoca in Norvegia per completare gli studi approva l’azzardo. Il 18 aprile 2003 il sogno è realtà. Il Progetto. L’az. Agr. Roccapesta prende il posto de “il Macereto”, azienda costituita nel 1975, su 72 ettari di terreni ricchi di scheletro, di cui 4 ettari a vigneto (ciliegiolo e sangiovese). Il nuovo indirizzo è semplice e chiaro: viticoltura di qualità, tipicità nel Morellino di Scansano, sperimentazione nell’I. G. T. Solo vini rossi. L’aiuto prezioso e fondamentale dei consulenti agronomici ed enologici dr. Andrea Paoletti, dr. Ssa Laura Bernini e Prof. Daniel Schuster, porta all’impianto di 7,5 ettari di nuovi vigneti con uve: sangiovese, alicante, pugnitello e petit verdot. Una parte dei vecchi vigneti è innestata con syrah. Il primo obiettivo è crescere nella qualità per cercare di produrre il miglior Morellino di Scansano fatto con uve locali, quindi con sangiovese, ciliegiolo e alicante. Il secondo obiettivo è individuare particolari varietà di uva meno diffuse in Maremma, ma che ben si adattino all’ambiente, per dar vita ad un vino intenso, elegante e profumato. I Soggetti. Leonardo Tanzini, il padre, socio finanziatore del progetto e fonte di consigli, suggerimenti, idee creative. Alberto Tanzini, il giovane “sognatore” del progetto, impegnato quotidianamente nella gestione aziendale. Margareta Tanzini, l’ex fidanzata, oggi moglie e mamma di Luca e Leonardino, impegnata nelle pubbliche relazioni aziendali e nell’accoglienza in azienda. Andrea Paoletti, consulente che ha progettato i nuovi impianti, scelto le tecniche di vinificazione ed insegnato tutto quello che si conosce in azienda. Laura Bernini, consulente agronomica che segue con la massima attenzione il progredire di ogni stagione, indicando i tempi e i modi per gli interventi nei vigneti e controllando la salute degli stessi. Daniel Schuster, grande conoscitore di vigneti che porta nella nostra piccola azienda un tocco delle esperienze vitivinicole vissute nel resto del mondo. I Vini. Roccapesta, D. O. C. G. Morellino di Scansano,  96% sangiovese, 4% ciliegiolo  un anno di invecchiamento in botte (50% legno, 50% cemento vetrificato)  minimo sei mesi di affinamento in bottiglia Calestaia, D. O. C. G. Morellino di Scansano Riserva,  100% sangiovese  due anni di invecchiamento in botte (100% botti grandi di legno)  minimo dodici mesi di affinamento in bottiglia “Esperimento”, I. G. T. Maremma Toscana  in corso di studio utilizzando come basi alicante e syrah. .  
   
   
SALGONO I CONSUMI DI PROSECCO DOC NEL MONDO. IN TUTTI I CONTINENTI SI BRINDA CON LE BOLLICINE DI CONEGLIANO VALDOBBIADENE E A ROTTERDAM PER LA NOTTE DI CAPODANNO 15.000 PERSONE FESTEGGERANNO IN PIAZZA CON VALDOBBIADENE PROSECCO BISOL MENTRE A LONDRA UNA JEROBOAM BISOL E’ STATA BATTUTA AD UN’ASTA A 11.000 DOLLARI  
 
Se le proiezioni recentemente rese pubbliche dicono il vero, nel 2020 sarà il Prosecco lo spumante più bevuto al mondo. Ma intanto è già tutto da godere questo 2007 che vede immesse sul mercato 50 milioni di bottiglie Valdobbiadene Prosecco Doc, molte delle quali, secondo consuetudine, verranno stappate durante le festività ormai alle porte. “In effetti il consumo di Prosecco Doc, come anche degli altri spumanti, è ormai attestato lungo il corso di tutto l’anno - precisa Gianluca Bisol, Direttore Generale della storica azienda di S. Stefano di Valdobbiadene - Ma è normale che a Natale e a capodanno si abbia il picco della fruizione di questi prodotti”. E a proposito di picchi, per il Prosecco sembra davvero essere un momento da record. Mentre giunge la notizia che per la prima volta un’etichetta di Prosecco Doc entra nella top 100 della prestigiosa rivista “Wine Spectator”, altri importanti riconoscimenti vanno ad arricchire la bacheca di questo ottimo prodotto veneto. A Londra un miliardario si è aggiudicato per 11. 000 dollari un lotto che vedeva protagonista una Jéroboam di Crede Bisol . E un’edizione limitata di Crede Valdobbiadene Prosecco Doc brut 2006, una selezione di soli 4. 500 esemplari, autentici pezzi da collezione per appassionati, accompagnerà i festeggiamenti della Coppa del Mondo 2007 in Alta Badia il 16 e il 17 dicembre 2007. “A dimostrazione che ormai il nostro è un prodotto che fa tendenza e che incontra i gusti anche di una fascia di consumatori molto alta - prosegue Bisol - Ma a noi piace sottolinearne sempre lo spirito positivo e socializzante che lo fa apprezzare particolarmente al grande pubblico. Come avverrà presso il Cruise Terminal Rotterdam, famoso e suggestivo locale della metropoli dove, nella notte si San Silvestro, circa 15. 000 persone brinderanno all’arrivo del nuovo anno con 2. 500 bottiglie del nostro Jeio Colmei. Un segnale importante se si pensa fino all’anno passato si brindava nella stessa piazza con Champagne. Una conferma dunque, di come il Prosecco Doc stia entrando sempre più nell’immaginario collettivo della festa in ogni Paese. Info: www. Cruiseterminalrotterdam. Nl .  
   
   
CUNEO: L’ETICHETTA, UNO STRUMENTO PER RACCONTARE IL VINO  
 
Il primo approccio con il prodotto “vino” parte dall’etichetta. Per questo la normativa, nazionale ed europea, richiede chiarezza, precisione, rispetto di schemi ben definiti. Il consumatore, che non è certo uno sprovveduto, va messo in condizione di informarsi, valutare ed operare confronti, in modo da decidere sulla base di dati corretti. Queste le premesse del seminario che, lunedì 17 dicembre, si è svolto ad Alba, per iniziativa dello Sportello Europa, operante in ambito camerale e dell’Euro info center della Cciaa di Torino. Tema: “L’etichettatura del vino e delle bevande alcoliche - la normativa nazionale, Ue ed extra Ue”. Obiettivo dell’incontro, che si è svolto in tutte le province piemontesi interessate alla produzione vinicola, è stato la ricerca di chiarezza sulle norme in vigore, alla luce di esigenze diverse che vedono, da un lato, i consumatori e la loro voglia di indicazioni precise e, dall’altro (non certo in maniera contrapposta), le aziende, impegnate nella difesa del segreto industriale, nella libera circolazione delle merci e nel controllo di eventuali emergenze. Il lavoro di approfondimento si è svolto in collaborazione con il Dipartimento di Scienze merceologiche della facoltà di Economia dell’Università di Torino, unitamente al laboratorio chimico della Camera di commercio del capoluogo subalpino. Ne è nata una “Guida” che riepiloga gli obblighi da parte dei diversi soggetti della filiera ed illustra le caratteristiche richieste per una etichettatura corretta, in grado di rendere note origine ed altre informazioni essenziali del prodotto e consentire una adeguata tracciabilità. “In un contesto che vede la nostra produzione enologica imporsi con autorevolezza a livello internazionale - ha precisato il presidente della Camera di commercio di Cuneo, Ferruccio Dardanello - il rispetto rigoroso delle disposizioni in vigore è irrinunciabile. Non possono che derivarne vantaggi per un prodotto che, in decenni di grande impegno dalla vigna alla commercializzazione, ha conquistato un ruolo di rilievo, collocandosi al top delle scelte del consumatore. Ogni iniziativa capace di potenziare un processo di qualificazione già avanzatissimo non può che incidere favorevolmente, dando ulteriore sicurezza al destinatario finale e ponendolo al riparo da eventuali imitazioni. In tale ottica l’imposizione di regole è, dunque, guardata con fiducia, nella convinzione che le nostre Docg e Doc possano trarne vantaggi sul piano dell’immagine e della fedelizzazione”. Nell’incontro di Alba sono intervenuti Franco Percivale, Giovanni Peira, Erica Varese, Alessandro Bonadonna e Clelia Lombardi. .  
   
   
IL VENETO, NOIALTRI E IL VINO  
 
Andrea Zanfi da diversi anni sta tracciando un profilo non solo della migliore produzione enologica della nostra penisola, ma anche di quei vignaioli che, con le loro scelte aziendali, hanno saputo porsi all’attenzione del mercato nazionale e internazionale. Il Veneto, noialtri e il vino è il sesto volume della collana editoriale della Carlo Cambi Editore (www. Carlocambieditore. It) dal titolo “I grandi vini delle regioni d´Italia”, che sta riscuotendo sempre più plausi e consensi di pubblico e di critica anche a livello internazionale, riuscendo a coniugare l’immagine del mondo vitivinicolo italiano di questo inizio secolo, con gli aspetti paesaggistici e ambientali che caratterizzano e differenziano ogni singola area produttiva italiana Il Veneto, noialtri e il vino “svela” 63 aziende vitivinicole e i vignaioli che arrivano al lettore attraverso pennellate narrative capaci di cogliere gli aspetti che in qualche modo caratterizzano la loro vita e il rapporto che li lega al territorio che li circonda riuscendo a cogliere non soltanto la mera visione di un’azienda e dei propri prodotti, ma soprattutto ciò che sta “dietro” al vino e alla sua realizzazione. Un percorso che ha portato lo scrittore Zanfi a vivere una bellissima esperienza umana e sensoriale e a scoprire che il Veneto, regione di grande importanza nel panorama vitivinicolo nazionale, si è piano piano aperto mostrandosi ricco, originale con mille percezioni alcune delle quali anche contrastanti che affioravano man mano che il viaggio si prolungava nel tempo, e che fuoriuscivano durante le tante degustazioni effettuate da Zanfi nelle decine e decine di aziende visitate (circa 100) o nelle lunghe chiacchierate effettuate con i vigneron e con i molti imprenditori veneti. Un viaggio che Zanfi ha percorso anche stavolta insieme al fotografo Giò Martorana, le cui bellissime immagini sono il degno corollario a questo ennesimo sforzo editoriale che “ferma”, come ogni anno, il momento dell’evoluzione del settore vitivinicolo nazionale. Molti sono stati i momenti piacevoli e quelli di forte contrasto vissuti dall’autore sul territorio. Dopo anni di riflessioni accumulate percorrendo in lungo e in largo la Toscana, la Sicilia, il Friuli, il Piemonte e le Marche, con questo libro sul Veneto l’autore continua ad indagare sulla realtà culturale del settore vitivinicolo italiano. Questa volta lo fa andando dalla Valpolicella alla Valdobbiadene, dai Monti Lessini ai Colli Euganei, terre poliedriche sotto l’aspetto vitivinicolo, rappresentate dalle due diverse anime in cui Zanfi si è imbattuto: quella “contadina” e quella “industriale”. L’autore ci racconta di un territorio ricco di forti contrasti, con le bellezze architettoniche delle sue città d’arte, la profondità dei suoi paesaggi, ma anche con una urbanizzazione che in alcune zone ha selvaggiamente modificato il modificabile e purtroppo non solo l’ambiente ma anche i vignaioli veneti, alcuni dei quali risultano ancora dei personaggi schietti e rappresentativi di quella “razza veneta” che ha saputo promuovere la viticoltura attraverso una visione d’insieme difficilmente riscontrabile in altre aree italiane. Quello di Zanfi è uno spunto e un’idea attraverso la quale poter comprendere il territorio veneto, che risulta complesso e variegato ed è capace di proporsi sotto delle luci diverse che è facile percepire nei racconti che l’autore confezione per ogni produttore che, abbandonando la loro innata riservatezza, hanno saputo aprirsi raccontandosi con veri e propri frammenti di vita. Il veneto, noialtri e il vino è un “corposo” volume di 360 pagine (formato 30x30) che si presta a due distinte letture, una dove è possibile scoprire l’anima del territorio vitivinicolo veneto, descritta e interpretata con metodologia inusuale, originale e con tocchi personali di grande vivacità e verità dall’autore, mentre l’altra tecnica sulla produzione enologica dove l’appassionato potrà attingere le informazioni complete sulla produzione, le fasi di vinificazione, le migliori annate dei vini selezionati e molto altro. Un libro da leggere, da consultare, da tenere in biblioteca, ma anche semplicemente da sfogliare e da gustare con gli occhi. Un nuovo ed importante tassello che consente a tutti i lettori, siano essi semplici appassionati o professionisti del mondo del vino, di avere una fotografia dettagliata del movimento enologico veneto e dei suoi protagonisti (2 edizioni disponibili: versione italiana e versione inglese) .  
   
   
AN: SUL TOCAI RITOSSA CHIEDE REVOCA ASSESSORE MARSILIO  
 
Trieste - Il Governo impugna la legge regionale sul tocai e il consigliere regionale di An Adriano Ritossa chiede, in un´interrogazione, la revoca dell´assessore all´agricoltura Marsilio "per questioni di incompetenza tecnica e politica", anche in riferimento alle precedenti sentenze emesse dal Tar del Lazio, dal Consiglio di Stato e oggi nuovamente del Tar del Lazio, che rafforzano questa sua convinzione. .  
   
   
JACQUART: UNO CHAMPAGNE DA NOBEL!  
 
Dopo un’accurata ricerca e un’attenta selezione, nel 2007 la Fondazione Nobel ha scelto Jacquart come Champagne ufficiale per le cerimonie protocollari del Premio Nobel 2007. In particolare, Jacquart è stato prescelto per l’apertura della Cena dei Nobel 2007. Le cerimonie protocollari del Premio Nobel si sono svolte, come ogni anno, il 10 dicembre, anniversario della morte di Alfred Nobel: e si sono svolte tutte a Stoccolma, con l’eccezione del Premio per la Pace – la cui cerimonia ha avuto luogo a Oslo, in Norvegia. Circa 1300 ospiti esclusivi, provenienti da tutto il mondo, hanno preso parte alla Cena di gala, e l’evento è stato trasmesso dalle televisioni di molti Paesi, con diverse decine di milioni di telespettatori di audience. Per la Cena lo Champagne prescelto è stato lo Jacquart Brut Mosaïque 1996, servito rigorosamente da bottiglie magnum. Dopo il brindisi del Re di Svezia, lo Jacquart Brut Mosaïque 1996 ha accompagnato anche il piatto d’entrata. Prima della Cena, la Maison Jacquart aveva offerto anche la flûte di benvenuto, con il suo Brut Mosaïque Blanc de Blancs 1999. Patrick Spanti, Direttore Export dello Champagne Jacquart, ha dichiarato: “La scelta di Jacquart, in concorrenza per l’occasione con molte altre marche di Champagne, testimonia coi fatti la grande reputazione qualitativa della nostra produzione. I viticoltori e gli enologi della Jacquart hanno fatto un lavoro straordinario, e questo grande riconoscimento che ci viene dalla Scandinavia non potrà che riflettersi sull’immagine di Jacquart in tutti i principali mercati del mondo. ” Fondata a Reims nel 1962, la Maison Jacquart riunisce 800 vigneron associati e 960 ettari di vigneto specializzato, situati nella Montagne de Reims, nella Vallée de la Marne e nella Côte des Blancs. La sua produzione utilizza tutte e tre le varietà champenoise (Pinot Noir, Pinot Meunier, Chardonnay), con una predilezione per lo Chardonnay, che conferisce alle cuvée Jacquart una grande freschezza e una singolare, inconfondibile eleganza. Quinta Casa della Champagne per produzione, la Jacquart esporta in diversi Paesi del mondo; i mercati esteri principali sono l’Unione Europea e gli Usa. In Italia gli Champagne Jacquart sono distribuiti da molti anni dalla Fratelli Rinaldi Importatori di Bologna, che per la loro commercializzazione si affida esclusivamente ai canali tradizionali più prestigiosi (enoteche, alberghi di lusso, ristoranti di pregio). Nel nostro Paese, Jacquart si colloca stabilmente da anni fra i primi 10 marchi di Champagne. Fratelli Rinaldi Importatori info@rinaldi. Biz. . .  
   
   
IL WHISKY FEST DI NEW YORK CELEBRA LA DISTILLERIA BENRIACH CON L’OSCAR DISTILLERIA DELL’ANNO 2007  
 
Come ogni anno arriva puntuale il Whisky Fest e con lui la designazione degli Oscar del whisky a opera del magazine Malt Advocate. L’attuale edizione ha visto la distilleria Benriach, distribuita in esclusiva da Pellegrini Spa, ricevere il riconoscimento di Distilleria dell’anno. Giunto alla sua decima edizione il Whisky Fest è ormai diventato un punto di riferimento per gli amanti del mondo del whisky e per chi produce questo pregiato distillato. In occasione di questa manifestazione, tenutasi presso l’Hotel Marriot Marquis in Time Square (N. Y. ), sono stati annunciati i vincitori degli oscar Malt Advocate Whisky. Patrocinata dal magazine Malt Advocate, la partecipazione a questo concorso è aperta a tutte le distillerie di whisky di tutto il mondo e gli oscar sono attribuiti scegliendo, distillerie, whisky brand e manager che sono riusciti a distinguersi nel mercato durante l’anno. Fondata nel 1898 la distilleria Benriach ha saputo ridare lustro alla propria etichetta e al suo whisky, rendendo disponibili ad amanti ed intenditori un’ampia scelta di distillati che si distinguono per invecchiamento, stile, gusto e aroma. Sita nel cuore dello Speyside, Benriach è una delle poche distillerie indipendenti in grado di offrire contemporaneamente whisky maltati, torbati e non, e bottiglie speciali ad edizione limitata (alcuni datati sino al 1966). Il premio Distilleria dell’anno è stato attribuito agli attuali proprietari (Billy Walker, Geoff Bell e Wayne Kieswetter) per l’impressionante crescita e sviluppo che la distilleria ha avuto negli ultimi tre anni e non solo. Questo riconoscimento, ritirato da Alistair Walker, responsabile vendite in Scozia, è frutto anche dell’impiego di un mix di tecnologie che coniugano tradizione e innovazione e della passione che giornalmente vengono riversate nell’azienda per produrre una qualità di whisky sopraffino. “Quale rappresentante di una delle poche distillerie di whisky scozzesi indipendenti, è un onore per me ricevere questo riconoscimento perché è frutto di una forte motivazione e di un intenso lavoro di squadra. Il premio inoltre è la conferma che le scelte, i progressi fatti sino ad ora hanno permesso al brand Benriach di raggiungere un proprio posizionamento in così poco tempo”. Ha dichiarato Billy Walker, Amministratore Delegato della Distilleria Benriach. La distilleria Benriach è unica nel suo mercato, infatti, a differenza delle altre distillerie dello Speyside è in grado di produrre un’ampia gamma di scotch whisky invecchiati da 10 a 40 anni, siano essi di orzo maltato torbato o non. Il brand Benriach è oggi presente in oltre 25 Paesi nel mondo, quali ad esempio Uk, Giappone, Francia, Germania, etc; in Italia questa pregiata etichetta è distribuita in esclusiva da Pellegrini Spa ed è disponibile presso le migliori enoteche. Pellegrini S. P. A (www. Pellegrinispa. Net) è un’azienda commerciale con sede a Cisano Bergamasco, in provincia di Bergamo. Di proprietà della famiglia Pellegrini, da oltre un secolo si occupa della distribuzione sul territorio italiano di prodotti vitivinicoli di alta qualità, nazionali ed esteri. Pellegrini S. P. A. Dispone di cantine interrate che permettono di conservare i vini in condizioni ideali. La struttura degli uffici e il deposito spedizioni garantiscono rapidità ed efficienza nell’assunzione e successiva evasione di ordini complessi. La rete di vendita è composta da capi area e da agenti al servizio dei clienti, tra i quali vi sono prestigiosi hotel, enoteche, ristoranti e wine-bar a cui Pellegrini S. P. A. Fornisce con serietà e competenza prodotti di indiscusso valore. .  
   
   
IL CALVADOS BOULARD PRESENTA LA NUOVA GAMMA PER L’HO.RE.CA.  
 
La Maison Boulard di Coquainvilliers, leader mondiale nella produzione di Calvados A. O. C. Pays d’Auge, lancia sul mercato italiano la sua nuova gamma destinata al canale ho. Re. Ca. Si tratta di tre nuove, prestigiose bottiglie, denominate rispettivamente “Cuvée Tradition”, “Cuvée 4 Ans” e “Cuvée 12 Ans Hors d’Age”. Le tre nuove cuvée hanno tutte una gradazione di 40% vol. E sono confezionate nelle classiche bottiglie normanne in vetro scuro, da sempre tradizionalmente associate al pregiato distillato di mele del nord della Francia. Fondata nel 1825, la Maison Boulard è giunta oggi alla quinta generazione familiare, ed è gestita con grande passione e con forte piglio innovativo da Vincent Boulard, l’attuale amministratore delegato. La Boulard è stata la prima Società nel Calvados a integrare tutta la filiera produttiva: dalla produzione delle mele (di cui seleziona ben 120 qualità differenti), alla produzione del sidro base (100% del proprio fabbisogno), fino alla doppia distillazione del Calvados (100% A. O. C. Pays d’Auge, la denominazione più pregiata). Oggi la Boulard è la prima marca di Calvados A. O. C. Pays d’Auge sia in Francia sia sui mercati all’esportazione, ed è presente in oltre 60 Paesi del mondo. I suoi celebri Calvados possono essere apprezzati lisci, on the rocks o come ingredienti di prestigiosi cocktail e long drink, e possono inoltre completare egregiamente molte raffinate preparazioni gastronomiche. Come tutti gli altri preziosi distillati della Maison Boulard, la nuova gamma di Calvados per il canale ho. Re. Ca. È distribuita in esclusiva per l’Italia dalla Fratelli Rinaldi Importatori di Bologna info@rinaldi. Biz .