Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PRODOTTI E NOVITA´ ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 19 Febbraio 2008
PARLAMENTO EUROPEO: INDIPENDENZA DEL KOSOVO  
 
Bruxelles, 19 febbraio 2008 – Ieri, prendendo nota della dichiarazione d´indipendenza del Kosovo, il Presidente ha sottolineato che non si tratta di un precedente, visto il particolare statuto della regione, e ha auspicato istituzioni politiche democratiche nel quadro di un Kosovo multietnico e in pace con i paesi vicini. I Balcani occidentali, ha ribadito, hanno una prospettiva europea e l´Ue deve aiutarli su questa strada. Aprendo la seduta, il Presidente Pöttering ha osservato che il parlamento kosovaro ha proceduto ieri all´annunciata dichiarazione di indipendenza «che traduce la volontà dei cittadini del Kosovo di prendere nelle proprie mani pacificamente e con fiducia il loro destino politico e istituzionale». Ha quindi ricordato che il Parlamento europeo, lo scorso anno, si era pronunciato a favore di una «sovranità sotto sorveglianza» della provincia del Kosovo. I negoziati difficili, ha proseguito, non hanno purtroppo permesso di raggiungere una soluzione politica soddisfacente per ambo le parti. Ha tuttavia sottolineato che il caso del Kosovo «non costituisce assolutamente un precedente a causa del suo statuto di territorio sotto tutela Onu», e non può quindi essere paragonato a nessun´altra circostanza. Il Presidente si è poi detto convinto che il desiderio di tutti, serbi e kosovari, «è di attivarsi a favore della stabilità e la prosperità della regione» e, questo, «è anche l´obiettivo primario dell´Unione europea e del Parlamento europeo». E´ quindi nostro dovere, ha proseguito, «incoraggiare i dirigenti del Kosovo ad assumersi le loro responsabilità e accompagnarli nell´attuazione di istituzioni politiche democratiche ed efficaci, garanti del rispetto delle libertà di tutti, nel quadro di un Kosovo multietnico e che viva in pace con i paesi vicini». Il Presidente ha quindi accolto con favore l´ambiziosa missione Eulex-kosovo e la nomina di Pieter Feith quale rappresentante speciale dell´Ue. Ciò, ha spiegato, dimostra l´impegno chiaro e unanime dell´Ue e la sua volontà di agire concretamente a favore della stabilità nei Balcani. I paesi dei Balcani occidentali, ha aggiunto, «hanno la vocazione di aderire all´Ue». Non dobbiamo quindi perdere di vista questa prospettiva europea e offrire a Serbia e Kosovo delle proposte concrete in questa direzione, «permettendo loro di superare le loro divergenze attraverso l´integrazione europea, come è già accaduto in altri parti d´Europa». Dichiarazione "supermercati" - Il Presidente ha annunciato all´Aula l´iscrizione al processo verbale di una dichiarazione sottoscritta dalla maggioranza dei deputati - diventando così posizione ufficiale del Parlamento europeo - che chiede alla Commissione di avviare uno studio «sugli effetti che la concentrazione del settore dei supermercati nell´Ue sta avendo sulle piccole aziende, i fornitori, i lavoratori e i consumatori». I deputati ritengono infatti che le piccole aziende, i fornitori e le imprese agricole sono minacciati dalla concentrazione dei supermercati che, sempre di più, impongono prezzi insostenibilmente bassi ai loro fornitori. I consumatori, inoltre, rischiano una perdita di diversità dei prodotti, del patrimonio culturale e dei punti vendita al dettaglio (si veda il comunicato stampa specifico). . .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: GRANDE DISTRIBUZIONE: NORME UE CONTRO GLI ABUSI CAUSATI DALLE CONCENTRAZIONI  
 
Bruxelles, 19 febbraio 2008 - Le piccole aziende, i fornitori e le imprese agricole sono minacciati dalla concentrazione dei supermercati che, sempre di più, impongono prezzi insostenibilmente bassi ai loro fornitori. I consumatori, inoltre, rischiano una perdita di diversità dei prodotti, del patrimonio culturale e dei punti vendita al dettaglio. Per tale ragione il Parlamento chiede di valutare gli abusi di posizione dominante nel settore della grande distribuzione e di armonizzare le norme Ue per contrastarli. All´apertura della seduta, il Presidente ha annunciato all´Aula l´iscrizione al processo verbale di una dichiarazione sottoscritta dalla maggioranza dei deputati - diventando così posizione ufficiale del Parlamento europeo - che chiede alla Commissione di avviare uno studio «sugli effetti che la concentrazione del settore dei supermercati nell´Ue sta avendo sulle piccole aziende, i fornitori, i lavoratori e i consumatori». Il Parlamento, più in particolare, sollecita di valutare «le eventuali violazioni di potere d´acquisto che possono derivare da tale concentrazione». Chiede inoltre di proporre «azioni adeguate, anche a livello regolamentare, per tutelare i consumatori, i lavoratori e i produttori da qualsiasi abuso di posizione dominante o dagli effetti negativi» rilevati nel corso del suo studio. Osserva infatti che il settore della distribuzione alimentare all´interno dell´Ue «è sempre più dominato da un numero limitato di catene di supermercati» che «stanno rapidamente divenendo "guardiani" del mercato», controllando «l´unico vero accesso degli agricoltori e di altri fornitori ai consumatori dell´Ue». Il Parlamento sottolinea poi che, stando a diverse testimonianze, i grandi supermercati europei «stanno abusando del loro potere d´acquisto per mantenere a livelli insostenibilmente bassi i prezzi corrisposti ai fornitori (con sede nell´Ue o meno), imponendo loro condizioni inique». A suo parere, «tali restrizioni sui fornitori implicano effetti a catena negativi sia sulla qualità dell´occupazione sia sulla protezione ambientale», mentre i consumatori «potrebbero dover affrontare una perdita di diversità dei prodotti, del patrimonio culturale e dei punti vendita al dettaglio». Osservando infine che i grandi supermercati gestiscono attività che sono sempre più a carattere transnazionale, sebbene alcuni Stati membri abbiano presentato una normativa nazionale volta a limitare tale abuso, il Parlamento auspica «l´armonizzazione della legislazione Ue». Background - la grande distribuzione organizzata in Italia e in Europa - In Italia, tra il 1996 e il 2006, il numero di punti vendita al dettaglio è aumentato sensibilmente sia per quanto riguarda i negozi tradizionali sia per la distribuzione moderna. Per i primi questa tendenza complessiva è dovuta esclusivamente agli esercizi che vendono prodotti non alimentari (+19%) che hanno controbilanciato il declino dei negozi alimentari (-14%). Per la distribuzione moderna sono aumentati i punti vendita di entrambe le tipologie di prodotti, ma la crescita è nettamente più marcata per i non alimentari (+60% contro +34%). Il risultato è che, in Italia, la quota di mercato della grande distribuzione organizzata (Gdo) è passata, in dieci anni, dal 36 al 52%, mentre quella dei negozi tradizionali è scesa dal 53 al 35,6%. Un lieve aumento si è registrato anche per altri tipi di canali di vendita, come il porta a porta e gli ambulanti. Questo ribaltamento è ancora più evidente per quanto riguarda i generi alimentari: la quota di mercato della Gdo è passata dal 50% al 69%, mentre quella dei negozi tradizionali è scesa dal 41% al 21%. Stessa tendenza, si è registrata per i beni non alimentari: la quota di mercato della Gdp è infatti passata dal 20 al 35%, mentre quella dei negozi tradizionali è scesa dal 67 al 50%. Allo stesso tempo, nel comparto alimentare europeo si è verificato un importante fenomeno di concentrazione nel settore della Gdo, con il risultato che la quota di mercato dei 5 principali operatori ha raggiunto, tra il 1993 e il 2002, più del 69%. Più precisamente, nell´ambito dei super e ipermercati, i primi cinque distributori hanno una quota di mercato pari al 90% in Francia, al 76% in Germania, al 70% nel Regno Unito, al 57% in Spagna e al 55% in Italia. A livello internazionale, sempre per quanto riguarda gli alimenti, il leader della grande distribuzione organizzata è Wal Mart, con una cifra d´affari che, nel 2005, ha superato i 250 miliardi di euro. Al secondo posto, ma molto più lontano, si trova il gruppo francese Carrefour che ha fatturato "solo" 75 miliardi di euro. Seguono poi un altro americano e un gruppo tedesco Metro (circa 56 miliardi di euro). Il primo italiano - Coop Italia - si posiziona al 49° posto, con 11,5 miliardi di euro di cifra d´affari. Per quanto riguarda il nostro Paese, al secondo posto si posiziona Conad (circa 8 miliardi di euro), seguito da Carrefour Italia, Interdis e Selex (tutti circa 7 miliardi), da Auchan/sma (5,7 miliardi), Esselunga (5,4), Sisa e Despar (4 miliardi) e C3 (3,5 miliardi). Elenco dei firmatari italiani - Vittorio Agnoletto, Vincenzo Aita, Gabriele Albertini, Alfonso Andria, Roberta Angelilli, Alfredo Antoniozzi, Alessandro Battilocchio, Sergio Berlato, Giovanni Berlinguer, Mario Borghezio, Umberto Bossi, Iles Braghetto, Marco Cappato, Giorgio Carollo, Giuseppe Castiglione, Giusto Catania, Giulietto Chiesa, Luigi Cocilovo, Michl Ebner, Claudio Fava, Francesco Ferrari, Alessandro Foglietta, Monica Frassoni, Giuseppe Gargani, Jas Gawronski, Gian Paolo Gobbo, Donata Gottardi, Lilli Gruber, Umberto Guidoni, Sepp Kusstatscher, Romano Maria La Russa, Vincenzo Lavarra, Pia Elda Locatelli, Andrea Losco, Mario Mantovani, Mario Mauro, Luisa Morgantini, Roberto Musacchio, Cristiana Muscardini, Francesco Musotto, Sebastiano (Nello) Musumeci, Pasqualina Napoletano, Marco Pannella, Pier Antonio Panzeri, Adriana Poli Bortone, Vittorio Prodi, Giovanni Rivera, Marco Rizzo, Luca Romagnoli, Guido Sacconi, Amalia Sartori, Luciana Sbarbati, Gianluca Susta, Antonio Tajani, Salvatore Tatarella, Patrizia Toia, Armando Veneto, Riccardo Ventre, Donato Tommaso Veraldi, Marcello Vernola, Mauro Zani, Stefano Zappalà. .  
   
   
CITTADINANZA DELL’UNIONE EUROPEA ADOTTATA LA QUINTA RELAZIONE SULL´APPLICAZIONE  
 
Bruxelles, 18 febbraio 2008 - Il vicepresidente Frattini, commissario Ue responsabile del portafoglio Giustizia, libertà e sicurezza, ha osservato: “Sempre più cittadini europei studiano, si sposano, vivono o lavorano in uno Stato membro che non è il loro. Al 1º gennaio 2006, erano circa 8,2 milioni i cittadini europei che esercitavano il diritto di soggiornare in un altro Stato membro. La Commissione pone il cittadino al centro delle sue politiche ed è determinata a rafforzare e migliorare l´informazione sui diritti conferiti ai cittadini dell’Ue dal trattato che istituisce la Comunità europea e a garantire che possano realmente godere di tali libertà in tutta l´Unione. ” La relazione si concentra sul nucleo fondamentale dei diritti sanciti dagli articoli da 19 a 21 del trattato che istituisce la Comunità europea, esaminandone gli sviluppi sul periodo di riferimento: diritto di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali nello Stato membro di residenza, diritto alla tutela diplomatica e consolare nei paesi terzi, diritto di petizione dinanzi al Parlamento europeo e diritto di rivolgersi al Mediatore. La relazione fa poi un bilancio dei progressi osservati in settori strettamente connessi con la cittadinanza in senso lato, come la parità di trattamento sulla base della nazionalità e la tutela dei diritti fondamentali. Da un sondaggio Eurobarometro Flash 2007 sulla cittadinanza dell´Unione pubblicato con la relazione risulta che la maggioranza degli europei (78%) dichiara di conoscere l’espressione “cittadino dell´Unione europea” e addirittura il 90% sa di essere contemporaneamente cittadino dell´Unione e cittadino di uno Stato membro. Eppure, meno di un terzo (31%) dei partecipanti al sondaggio si ritiene "ben informato" sui propri diritti di cittadino dell´Unione. . .  
   
   
FONDI STRUTTURALI EUROPEI PER LA CALABRIA PRESENTAZIONE DELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE 2007-2013  
 
Roma, 19 febbraio 2008 - La Rappresentanza in Italia della Commissione europea, la Regione Calabria e la rete Europe Direct presentano "L´obiettivo convergenza e la nuova programmazione regionale 2007-2013" Vibo Valentia, Hotel 501 martedì 26 febbraio, 9. 30-17. 30 Il Piano operativo regionale della Calabria sarà, infatti, al centro del dibattito promosso dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, dalle reti Europe Direct regionali e dalla Regione Calabria. Obiettivo del convegno, al quale parteciperanno tra gli altri esperti della Commissione europea e rappresentanti delle istituzioni regionali e locali, è quello di divulgare le fasi della nuova programmazione per lo sviluppo prevista dal Por Calabria nei prossimi sette anni, così come i programmi di cooperazione transfrontaliera. Il workshop dal titolo: “L’obiettivo convergenza e la nuova programmazione regionale 2007-2013 - Il Por Calabria 2007/2013” sarà, patrocinato dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia ed organizzato dalle reti Europe Direct regionali, in collaborazione con la Regione Calabria, oltre a divulgare gli obiettivi e le fasi della nuova programmazione per lo sviluppo prevista dal Piano Operativo regionale 2007/2013, tenterà di fissare appuntamenti e fasi dei programmi di cooperazione transfrontaliera. L’attività è particolarmente rivolta ai comuni ed alle istituzioni locali e rientra tra i servizi che le reti Europe Direct offrono a cavallo della nuova programmazione dei Fondi Infrastrutturali 2007 -2013. Su questa base assume grande rilievo il supporto alla comunicazione istituzionale legata alla nuova Agenda per lo sviluppo e per l’utilizzo dei Fondi a favore delle aree obiettivo convergenza. Al convegno è prevista la partecipazione del Governatore Agazio Loiero, unitamente al Sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale Vincenzo Falcone, e dell’Assessore Mario Maiolo alla “Programmazione Nazionale e Comunitaria” della Regione Calabria. Aprirà i lavori Pier Virgilio Dastoli, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, con un´introduzione sul ruolo della politica di coesione nel processo d´integrazione comunitaria, cui seguiranno gli interventi dei rappresentanti delle antenne Europe Direct della Calabria seguito dai rappresentanti delle tre Europe Direct della Calabria, l’Ed Calabria&europa ospitato dall’Associazione Eurokom, l’Ed del Comune di Cosenza e quella della Provincia di Catanzaro. Tra i relatori Alessandro Rainoldi, della Direzione generale della politica regionale della Commissione europea, che presenterà le nuove linee guida della politica di coesione e della cooperazione territoriale transfrontaliera; I nuovi indirizzi della politica regionale per il periodo 2007-2013 in rapporto alle sfide lanciate nel vertice di Lisbona e sulle modalità di programmazione degli Stati membri (Stato, Regioni, Enti Locali)”. Quindi l’illustrazione del “Por Calabria 2007/2013, programmazione e obiettivi del nuovo programma di sviluppo regionale” che verrà presentato dal Direttore Regionale del Dipartimento “Programmazione Nazionale e Comunitaria” Salvatore Orlando. Successivamente si passerà all’esame delle politiche euromediterranee ed i nuovi fondi Interreg, con una precisazione sul “Programma Med - ed all’Interreg Iv C”, introdotti dal Sottosegretario Vincenzo Falcone e trattati dalla Dg Regio – Territorial Cooperation. A conclusione dei lavori verrà dedicato un approfondimento sui Pon Sicurezza e la nuova programmazione 2007-2013 esplicati da un esperto del Ministero dell’Interno. Una giornata intensa cui è importante assistere per comprendere al meglio come si muoverà il prossimo settennio di sviluppo della nostra Regione e dell’area convergenza di cui la Calabria fa parte. .  
   
   
MARCHE A VENEZIA PER LA CONCLUSIONE DI ADRIEUROP  
 
Ancona, 19 febbraio 2008 - Un´identita` adriatica, un territorio e una comune matrice culturale rappresentano un patrimonio da valorizzare per costruire nuove opportunita` di sviluppo, insieme a tutti i Paesi che si affacciano sul mare Adriatico. Cresce l´impegno della Regione Marche nella ristretta task force di comunicatori che sta lavorando su un progetto di sviluppo internazionale. Il Gruppo di lavoro per la comunicazione di Adrieurop, in riunione plenaria alla presenza dei rappresentanti di tutte le Regioni dei sei Stati frontalieri (23 membri) ha concluso il secondo workshop di Bari (13-14-15 febbraio), al quale ha partecipato anche la delegazione marchigiana, con due importanti decisioni. In attesa di presentare il Piano di comunicazione adottato, la prima azione messa in campo e` la costituzione di un ufficio stampa centrale sovranazionale che si occupera` della diffusione del progetto Adrieurop, dei dati base da condividere e del programma di massima, comuni a tutti i componenti del Gruppo. Inoltre questo ufficio promuove, e, soprattutto, coordina e monitora i messaggi e l´informazione in uscita, utilizzando tutti i media nazionali e internazionali, pensando anche all´organizzazione di una conferenza stampa riassuntiva del lavoro svolto. In tal senso, e` anche stato stilato un calendario di eventi prossimi: - il 23-24 aprile si terra` a Dubrovnik la riunione delle Commissioni tematiche (relative alla cinque aree individuate come prioritarie: attivita` produttive, ambiente e energia, cultura e turismo, trasporti e infrastrutture, pesca); - il 27-28-29 maggio, riunione a Strasburgo dinanzi al Consiglio d´Europa per la presentazione della Euroregione Adriatica; - per la fine del mese di giugno, chiusura dei lavori del Progetto Adrieurop a Venezia. Il sito di riferimento e` www. Adriaticeuroregion. Org .  
   
   
LE MARCHE PER LO SVILUPPO DI LIPETSK. PROGRAMMA COMUNITARIO PER LA PROMOZIONE CULTURALE E LO SVILUPPO SOCIALE  
 
Ancona, 19 febbraio 2008 - L´unione europea finanzia un progetto della Regione Marche per promuovere la cooperazione con la Regione russa di Lipetsk nel settore culturale. La Giunta regionale ha aderito all´iniziativa comunitaria ´Make Culture´, sostenuta all´80 per cento dalla Ue. L´intervento rientra nell´ambito del programma comunitario Tacis, istituito dalla Commissione per consolidare l´economia di mercato in Russia, il rafforzamento della democrazia, la creazione di una forte societa` civile. L´impegno delle Marche scaturisce dall´accordo (siglato a Pesaro il 9 dicembre 2006, tra il presidente Gian Mario Spacca e la vice presidente della Fondazione russa della cultura, Tatiana Shurnova) per valorizzare i patrimoni culturali delle Marche e della federazione. ´La Regione Marche e quella di Lipetsk ´ sottolinea il vice presidente Luciano Agostini, che ha presentato la delibera in Giunta ´ coopereranno per rafforzare la capacita` della Regione di Lipetsk di gestire gli eventi culturali, creando un sistema di promozione e produzione della cultura integrato e rafforzando la cooperazione con le Marche nel campo culturale´. Il progetto ha un budget di 375 mila euro, l´80 per cento garantito dalla Ue e 64 mila assicurato dagli enti coinvolti (Regione Marche, Regione di Lipetsk, Fondazione russa della Cultura, Associazione Marche-russia, Svim). Ha una durata di 24 mesi e si propone di aumentare il dialogo interculturale tra le due Regioni, incrementare la conoscenza della cultura marchigiana in Russia, aumentare la produzione culturale a Lipesk, rendendola strumento di sviluppo economico e sociale, favorendo, in particolare, la partecipazione dei giovani russi. .  
   
   
IN EUROPA DIFFERENZE ENORMI DEL PIL TRA SINGOLE REGIONI  
 
Bruxelles, 19 Febbraio 2008 - Nel 2005, secondo il rapporto dell’Ufficio statistico della Commisione europea (Eurostat), il Pil per abitante delle 271 regioni europee Nuts-2 (Unità territoriale statistiche) varia dal 24% della media Ue27 della regione Nord-est della Romania al 303% di quella di Londra. Una su sei sono le regioni dal Pil più elevato: tra di esse troviamo quella di Inner Londra nel Regno Unito (303%), il Granducato del Lussemburgo (264%) e infine Bruxelles Capitale (241%). Tra le 42 regioni che superano la soglia del 125%, otto sono in Germania, cinque nei Paesi Bassi e nel Regno-unito, quattro in Italia e in Austria, tre in Belgio e Spagna, due in Finlandia e una in Repubblica Ceca, Grecia, Francia, Slovacchia e Svezia. Una regione su quattro ha un Pil al di sotto del 75% della media europea: sono quelle del nord-Est della Romania,(245), del Severozapaden e Yuzhentsentralen in Bulgaria (27%). Tra le 69 regioni con un Pil per abitante inferiore al 75% della media europea, 15 regioni sono situate in Polonia, otto in Romania, sette in Repubblica Ceca, sei in Bulgaria, Grecia e Ungheria, cinque in Italia, quattro in Portogallo, tre in Francia (non nelle metropoli ma nei territori d’oltre mare) e in Slovacchia, una in Germania, Spagna, Slovenia, Estonia, Lettonia e Lituania. Per le isole del Mediterraneo occidentale, nel 2005 la Sardegna aveva un Pil dell´80,1%, la Corsica dell´88,71% mentre la Sicilia con il 67,4% era al di sotto della media europea. .  
   
   
SLOVENIA, INCLUSIONE SOCIALE DEI PENSIONATI  
 
Trieste, 18 febbraio 2008 - Il premier sloveno, Janez Jansa, ha ricevuto i rappresentanti dell´Istituto di Assicurazioni per le Pensioni di Anzianità e di Invalidità della Slovenia e i rappresentanti della Federazione delle Organizzazioni dei Pensionati Sloveni, per discutere le possibilità di miglioramento della posizione sociale e dell´inclusione sociale dei pensionati. Lo rileva il sito internet del governo sloveno. Jansa ha affermato che, finora, il governo sloveno ha adottato alcune misure per migliorare la posizione sociale dei pensionati, nell´ottica di assicurare che le future generazioni di pensionati abbiano migliori condizioni rispetto alle attuali. Il premier ha anche affermato che la solidarietà tra generazioni è vitale. Il governo ha anche corretto gli errori del passato, assicurando che le pensioni siano equiparate ai salari. Per quanto riguarda l´inclusione sociale, Jansa ha affermato che la generazione dei pensionati ha un considerevole livello di esperienza e potenziale, e che sarebbe una vergogna dimenticarsi di queste persone, una volta che esse hanno raggiunto il pensionamento. .  
   
   
ROMA : UN CAMPUS PER RECUPERO RAGAZZI PROVENIENTI DA AMBIENTI DI MAFIA  
 
 Roma, 19 febbraio 2008 - Il Comune di Roma, con un’ordinanza del Sindaco Walter Veltroni, sulla base di un progetto sociale e ambientale dell’Assessorato alle Politiche Giovanili, Rapporti con l’Università e Sicurezza, in collaborazione con l’Assessorato all’Urbanistica, l’Assessorato al Patrimonio e Progetti Speciali, il X Dipartimento Ambiente e il Vii Municipio, l’11 febbraio scorso ha assegnato i 33 ettari di terreno della Tenuta della Mistica alla neo “Fondazione Parco della Mistica Onlus”, formata dall’Associazione Nazionale Italiana Cantanti, presieduta da Enrico Ruggeri, dalla Fondazione Capitano Ultimo, presieduta da Raoul Bova, dal Consorzio Sociale Tiresia, dalla Cooperativa Sociale Maia e dalla co-promotrice Associazione Generale Cooperative Italiane Solidarietà Lazio. L’intera area verrà recuperata ristrutturando gli edifici esistenti e, dal punto di vista ambientale, con la realizzazione di un vero e proprio Campus Produttivo della Legalità e Solidarietà per il recupero di ragazzi provenienti da ambienti di mafia. Verranno creati dei laboratori di formazione e mestieri, attività di agricoltura biologica e fattoria sociale con inclusione di soggetti fragili che saranno gestiti dalla Cooperativa Sociale Agricoltura Capodarco e la Casa delle Associazioni del Vii Municipio. Si realizzeranno, infine, un albergo sociale, un camping, un ristorante, un teatro, un campo da calcio e spazi sportivi multifunzionali. Dichiara l’Assessore Jean Léonard Touadi : “Si tratta di un progetto strategico che favorisce da un lato un’importante riqualificazione e valorizzazione territoriale, dall’altra offre un’occasione unica per i giovani di maturare una cultura della legalità, fondamento per una democrazia compiuta”. Secondo l’Assessore capitolino all’Urbanistica Roberto Morassut, “l’assegnazione delle aree del Parco della Mistica, localizzato tra Tor Sapienza, Tor Tre Teste e Torre Maura, conferma l’efficacia della strategia di tutela e salvaguardia ambientale legata al nuovo Prg. Sarà indispensabile ora elaborare nuove idee e azioni per garantire la manutenzione e la piena fruibilità pubblica di tutte le altre grandi aree verdi e delle relative presenze di casali e manufatti agricoli”. Dichiara l’Assessore all’Urbanistica Claudio Minelli: “L’iniziativa costituisce una occasione importante per far vivere i quartieri distanti dal centro della città con iniziative culturali e sportive di alto livello, abbinando questi eventi al recupero delle persone deboli e con disagio”. Raoul Bova, presidente della “Fondazione Capitano Ultimo”, dichiara: “Questo è un progetto fortemente voluto da me e dal Capitano Ultimo. Una sfida che vogliamo intraprendere, partendo dai giovani e dagli umili. L’obiettivo è la legalità e per realizzare questo sogno abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. ” Enrico Ruggeri, presidente dell’Associazione Nazionale Italiana Cantanti, dichiara : “In questi 27 anni di impegno per e nel sociale, l‘Associazione Nazionale Italiana Cantanti ha realizzato tantissimi progetti: questo è sicuramente il più ambizioso, stimolante e impegnativo. Il primo “mattone” del Campus verrà posato grazie ai fondi che raccoglieremo con la prossima Partita del Cuore che giocheremo proprio a Roma. Ringraziamo pubblicamente coloro che ci hanno aiutato e sostenuto in questa fase di progettazione e di assegnazione. Adesso non resta altro che rimboccarci tutti le maniche e realizzare il Campus della legalità e solidarietà. ” .  
   
   
"INDISPENSABLE NATION OR LONELY SUPERPOWER? THE UNITED STATES AT THE END OF THE BUSH ERA"  
 
Milano, 19 febbraio 2008 - Il prossimo 28 febbraio (14. 15-18. 45), l´Ispi nell´ambito dell´Osservatorio Sicurezza e Studi strategici, promuove una Conferenza Internazionale dal titolo: "Indispensable Nation or Lonely Superpower? The United States at the end of the Bush era" La Conferenza vuole analizzare la recente evoluzione della politica estera statunitense con l´obiettivo, da un lato, di fare un bilancio della dottrina Bush e, dall’altro, di evidenziare le grandi questioni irrisolte che essa lascia in eredità alla prossima Amministrazione. E´ prevista la traduzione simultanea (inglese). Www. Ispionline. It .  
   
   
UNICREDIT FINANZIA PROGETTI BULGARIA  
 
Sofia, 19 febbraio 2008 - Unicredit Bulbank offre nuovi crediti speciali per il finanziamento dei progetti approvati secondo i Programmi Operativi in Bulgaria. I crediti sono destinati ad aziende approvate quali beneficiarie di finanziamenti a fondo perduto dai fondi Ue. I crediti coprono l´intero ciclo del progetto, dalla sua elaborazione ed esecuzione alla ricezione del contributo a fondo perduto. Al fine di sostenere i progetti europei, la banca offre un credito speciale all´investimento pari a un massimo del 90 Per cento dell´ammontare delle spese complessive del progetto. L´ice afferma che il credito viene erogato per un periodo di 10 anni. La banca offre anche un credito speciale per il finanziamento delle spese di consulenza nell´elaborazione del progetto d´investimento da finanziare dai Fondi Ue. L´ammontare del credito può arrivare a un massimo di 30. 000 euro e può coprire fino al 100 per cento delle spese legate ai servizi forniti dalle società di consulenza nella preparazione del progetto. Entrambi i crediti sono elaborati in conformità al requisito secondo il quale il beneficiario dei contributi a fondo perduto dai Fondi Strutturali e di Coesione viene rimborsato dopo la conclusione del progetto che deve essere eseguito con mezzi propri o credito bancario. .  
   
   
MELIORBANCA, HA ESAMINATO DIVERSE MANIFESTAZIONI DI INTERESSE  
 
Milano, 19 febbraio 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Meliorbanca, riunitosi in data 12 febbraio, ha esaminato diverse preliminari manifestazioni di interesse pervenute all’advisor Lazard & Co. , incaricato di analizzare e valutare possibili progetti di aggregazione. Il Consiglio di Amministrazione ha chiesto all’advisor di approfondire, nelle successive settimane, i contatti avviati, relazionando in merito nella prossima riunione di Consiglio che è stata fissata per il giorno 26 febbraio p. V. .  
   
   
BANCA IFIS S.P.A. APPROVA LA RELAZIONE DEL QUARTO TRIMESTRE 2007 UTILE NETTO EURO 5.643 MILA: +9,1%  
 
 Mestre, 12 febbraio 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis S. P. A. - attiva nel finanziamento alle imprese quotata al segmento Star di Borsa Italiana (It0003188064), riunitosi oggi sotto la presidenza di Sebastien Egon Fürstenberg ha approvato i risultati del quarto trimestre 2007 «I risultati del quarto trimestre 2007 testimoniano per il quinto anno consecutivo l’efficacia del nostro modello di business, unico all’interno del nostro comparto. Con un Cagr medio del turnover pari al 31,6% nel periodo 2002/2007 e un margine d’intermediazione che cresce progressivamente fino al 30,3% nel 2007 sull’anno precedente, il nostro modello ci consente oggi di programmare l’allargamento dell’offerta di servizi all’impresa per ottenere ulteriori sinergie. Questi risultati – ha dichiarato Giovanni Bossi – possono anche consentire al Consiglio di proporre alla prossima Assemblea un dividendo in linea con il pay-out ratio del 50% dell’anno scorso. Il particolare momento congiunturale e le difficoltà delle imprese ad avere, oggi, accesso al credito dai canali tradizionali non potranno che premiare ancora durante il 2008 l’offerta di Banca Ifis - ha proseguito Giovanni Bossi, amministratore delegato di Banca Ifis -, in grado di proporre strumenti di finanziamento alle piccole e medie imprese anche in presenza di standing creditizi molto contenuti. Il nostro modello ci consente, infatti, maggiore flessibilità e apertura verso le imprese che hanno necessità di ottenere finanziamenti per la loro crescita». I risultati - Nel corso del quarto trimestre 2007 il Gruppo Banca Ifis ha registrato un turnover (volume dei crediti acquisiti) pari a 921. 553 mila di euro (+20,5% rispetto ai 764. 585 mila di euro dell’omologo periodo del 2006) portando la crescita nei volumi al 31 dicembre 2007 al 28,4% ( 3. 163. 991 mila di euro contro 2. 464. 503 mila di euro al 31 dicembre 2006). Il margine di interesse ha raggiunto 7. 075 mila euro contro i 3. 664 mila euro del quarto trimestre 2006 (+93,1%). Il margine commissioni nette ha registrato un incremento nel quarto trimestre (+56,6%), legato alla tipologia delle operazioni poste in essere, caratterizzate da una rilevante componente di servizio, passando da 5. 627 mila euro nel quarto trimestre 2006 a 8. 810 mila euro nel quarto trimestre 2007. Il margine di intermediazione nel quarto trimestre passa da 11. 640 mila euro a 15. 836 mila euro (+36%). Il dato del quarto trimestre 2006 includeva 2. 300 mila euro di utili da cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita. Al netto di tale posta non ricorrente, il margine di intermediazione registra un incremento del 69,5%. L´incremento del margine di intermediazione nell’intero esercizio è del 30,3% (da 41. 211 mila euro al 31 dicembre 2006 a 53. 718 mila euro al 31 dicembre 2007). Le rettifiche di valore su crediti sono pari a 717 mila euro, contro riprese di valore nette nel quarto trimestre 2006 pari a 1. 053 mila euro derivanti dal recupero di crediti già precedentemente svalutati. I costi operativi hanno registrato un incremento passando da 4. 860 mila euro nel quarto trimestre 2006 a 6. 466 mila euro nel quarto trimestre 2007 (+33,1%), dovuti all’espansione dell’attività e al potenziamento della struttura. L´utile al lordo delle imposte del quarto trimestre 2007 si attesta a 8. 653 mila euro rispetto a 7. 833 mila euro dell’omologo periodo del 2006 (+10,5%) con un incremento nell’esercizio del 21,5% (23. 612 mila euro al 31 dicembre 2006 contro 28. 682 mila euro al 31 dicembre 2007). Tuttavia, il dato del quarto trimestre 2006 includeva 2. 300 mila euro di utili da cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita. Al netto di tale posta, l’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte registrerebbe un aumento del 56,4%. Al netto delle imposte (che passano da 2. 662 mila euro a 3. 010 mila euro, +13,1%) l´utile netto del trimestre è pari a 5. 643 mila euro contro 5. 171 mila euro nel quarto trimestre 2006 (+9,1%) con un utile netto nell’esercizio che raggiunge i 19. 534 mila euro contro 15. 012 mila euro al 31 dicembre 2006 (+30,1%). Il dato del quarto trimestre 2006 includeva 2. 300 mila euro di utili da cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita. Al netto di tale posta, l’utile netto registrerebbe un aumento del 50,6%. Il totale delle sofferenze nette verso la clientela si attesta a 7. 385 mila euro, in aumento rispetto al 30 settembre 2007 (+10,5%) e al 31 dicembre 2006 (+6,4%). L’incidenza delle sofferenze nette sul totale dei crediti verso clientela al 31 dicembre 2007 si porta allo 0,8%, invariata rispetto al 30 settembre 2007 e in diminuzione rispetto allo 0,9% al 31 dicembre 2006. Il totale degli incagli si attesta, a valori netti di bilancio, a 2. 143 mila euro, contro i 1. 943 mila euro al 30 settembre 2007. L’incidenza degli incagli netti sul totale dei crediti verso clientela si attesta allo 0,2%, invariata rispetto al 30 settembre 2007e al 31 dicembre 2006. Il totale delle sofferenze e degli incagli netti verso clientela risulta pertanto pari a 9. 528 mila euro al 31 dicembre 2007 (+10,4% rispetto al 30 settembre 2007; +13,7% rispetto al 31 dicembre 2006). L’incidenza del totale delle sofferenze e degli incagli netti sul totale dei crediti verso clientela è pari all’1%, invariata rispetto al 30 settembre 2007 (1,1% al 31 dicembre 2006); l’incidenza del totale delle sofferenze e degli incagli netti sul patrimonio netto è pari a 7,1%, in diminuzione rispetto al 7,9% al 30 settembre 2007 ed al 7,7% al 31 dicembre 2006. Ripartizione dell’impiego e del turnover per area geografica al 31 dicembre 2007 Si evidenzia di seguito la suddivisione della clientela per area geografica in tutte le macroregioni del Paese, con una separata indicazione della clientela estera. Evoluzione prevedibile della gestione Le previsioni sull’andamento dell’economia per il 2008 consentono di valutare con un moderato ottimismo il posizionamento di Banca Ifis all’interno di uno scenario economico marcatemente riflessivo e, secondo alcuni, prerecessivo. L’attitudine del sistema bancario al finanziamento delle Pmi appare moderata e in contrazione, condizionata sia da valutazioni di conformità ai requisiti di Basilea 2, sia dalla repentina rivalutazione del rischio di credito rilevabile sul mercato, conseguenza questa anche delle crisi di liquidità e dei rallentamenti sistemici nella crescita che hanno caratterizzato i mercati internazionali e domestici durante l’estate e l’autunno, con effetti che minacciano di protrarsi ben oltre il 2008. Ciò conduce in generale ad una minore disponibilità di credito per le imprese e, in ogni caso, a costi molto più elevati in termini di spread rispetto al parametro di riferimento, soprattutto per la clientela con merito creditizio medio o modesto. E’ pertanto possibile prevedere un incremento nei margini per gli operatori del comparto, cui si potrebbe accompagnare un’accresciuta rischiosità negli impieghi generali bancari nei confronti delle imprese; tale maggiore rischiosità a sua volta dovrebbe risultare contenuta dall’utilizzo di operatività come il factoring che comporta il trasferimento del rischio di credito su controparti meritevoli. Presumibilmente risulteranno pertanto rilevanti spazi per il factoring in generale e per gli operatori del factoring non appartenenti a gruppi bancari generalisti, intenzionati ad acquisire quote di mercato. Le prospettive per Banca Ifis si confermano pertanto positive e consentono ottimismo sull’andamento della gestione per il 2008 nel suo complesso. .  
   
   
BANCA ETRURIA 4° RELAZIONE TRIMESTRALE L’UTILE DI PERIODO CRESCE A 48,7 MLN DI EURO (+12,1%).  
 
Arezzo, 19 febbraio 2008 – Approvata dal Consiglio di Amministrazione di Banca Etruria la Relazione Trimestrale al 31 dicembre 2007. I risultati del Gruppo Etruria Conto Economico riclassificato. I risultati di preconsuntivo confermano la realizzazione dei principali obiettivi previsti dal Piano Industriale 2005-2007. Il margine di interesse raggiunge quota 221 mln di euro (+15,4%) e il margine d’intermediazione si attesta a 319 mln di euro (+11,5%). Nel trimestre il margine di interesse è pari a 58,6 mln di euro (+6,0%) ed il margine d’intermediazione a 83,2 mln di euro (+1,6%). Positivo l’andamento delle commissioni nette che nel trimestre sono pari a 24,1 mln di euro, in crescita di 6,1 mln rispetto allo stesso periodo del 2006, mentre raggiungono gli 83,1 mln di euro nei dodici mesi (+10,9%). Alla luce di una politica di Gruppo volta al rafforzamento della copertura patrimoniale aumentano a 43,9 mln di euro (contro 35,1 mln del 2006) le rettifiche a fronte del portafoglio crediti e il risultato netto della gestione finanziaria raggiunge i 275,1 mln di euro ( 67,7 mln nel trimestre). I costi operativi netti si attestano a 188,5 mln di euro contro i 185,4 del 2006 in linea con le previsioni di budget. Il Cost/income è pari al 58,7% contro il 62,1% del 31 dicembre 2006. L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte è pari a 89 mln di euro contro i 67,9 mln di fine 2006 e tiene conto del risultato economico positivo pari a 11 milioni di euro realizzato dall’operazione di partnership commerciale tra la Capogruppo Banca Etruria e Bipiemme Gestioni Sgr S. P. A. L’accordo, che ha assunto efficacia dal 1° ottobre 2007, ha determinato, oltre all’ingresso di Banca Etruria nella compagine azionaria di Bipiemme Gestioni Sgr S. P. A. Con una quota pari al 4,99% del capitale sociale, la cessione alla Sgr del ramo d’azienda costituito dalle gestioni patrimoniali individuali ed il conferimento della delega di gestione degli attivi assicurativi di Bap. L’accordo prevede la distribuzione dei fondi Bipiemme Gestioni Sgr tramite la rete di Banca Etruria. L’anno si chiude con un risultato preconsuntivo di 48,7 mln di euro in crescita del 12,1% rispetto al 31 dicembre 2006, mentre l’utile di periodo del quarto trimestre è pari a 11,8 mln di euro. Stato Patrimoniale. I crediti verso la clientela raggiungono i 6. 294,9 mln di euro (+14,1%) e la raccolta diretta è pari a 6. 142 mln di euro (+15,1%), inclusa la passività contabilizzata dalla Capogruppo a fronte dell’operazione di cartolarizzazione di mutui in bonis realizzata nel primo trimestre del 2007. La raccolta indiretta consolidata si attesta a 3. 348,7 mln di euro contro i 3. 597,6 mln di fine 2006 (-6,9%) a seguito della riduzione sia della componente gestita (-6,6%) che di quella amministrata (-11,8%), mentre si conferma positiva la crescita della raccolta assicurativa a 436 mln di euro (+12,2%). La posizione interbancaria registra un saldo negativo di 713,6 mln di euro contro i 708 mln raggiunti a fine del 2006, mentre aumenta il valore complessivo del portafoglio titoli che raggiunge l’importo di 1. 257,1 mln di euro (+11,0%). I dati di Banca Etruria Il Conto Economico riclassificato. La Capogruppo realizza i risultati economici attesi al 31 dicembre 2007 con il margine d’interesse pari a 191,7 mln di euro (+12,6%) ed il margine d’intermediazione pari a 292,8 mln di euro (+9,7%). Positiva la crescita delle commissioni nette a 82,5 mln di euro con un miglioramento del 7,8%. Nel trimestre il margine d’interesse è pari a 50,5 mln di euro (+5,4%), il margine d’intermediazione si attesta a 75,4 mln di euro (+5,1%) e le commissioni nette raggiungono i 23,2 mln di euro (+27,1%). In diminuzione a 176,5 mln di euro (-1,5%) i costi operativi netti sostenuti nell’anno e il Cost/income che scende al 60% dal 64,3% di fine 2006. Al 31 dicembre 2007 il risultato netto d’esercizio raggiunge i 47,5 mln di euro (+7,1%) mentre l’utile di periodo di trimestre è pari a 11,3 mln di euro. Lo Stato Patrimoniale. In crescita gli aggregati patrimoniali della Capogruppo con i crediti alla clientela che raggiungono i 5. 870,2 mln di euro (+12,5%, pari a +14,4% al lordo dei crediti riferibili alle filiali Banca Etruria che saranno cedute a Banca Federico del Vecchio). L’indice di copertura delle sofferenze raggiunge il 62,5% contro il 60,2% di fine 2006. La raccolta diretta registra un valore complessivo pari a 5. 730,7 mln di euro (+14,4%, pari a +16,4% al lordo degli importi riferibili alle filiali che saranno cedute a Banca Federico del Vecchio) e la raccolta indiretta cresce a 3. 531,3 mln di euro contro i 3. 469,1 mln di euro di fine 2006 (+1,8%) quale risultato della diminuzione della componente gestita a 1. 473,2 mln di euro (-6,6%) e dell’incremento della componente amministrata (+7,8%) e di quella assicurativa (+12,2%). .  
   
   
LA BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA: PROGETTO DI FUSIONE  
 
Modena, 19 febbraio 2008 - La Banca popolare dell’Emilia Romagna società cooperativa ad esito del Consiglio di amministrazione tenutosi nel pomeriggio dell 11 febbraio 2008, conferma di avere deliberato il proprio assenso all’avvio dei lavori da parte delle controllate Banca popolare del Materano s. P. A. E Banca popolare di Crotone s. P. A. Per pervenire ad un condiviso progetto di fusione tra le due banche, dando così vita ad un nuovo polo bancario interregionale che controllerebbe n. 89 sportelli in quattro importanti regioni del Mezzogiorno, Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia. .  
   
   
GEMINA: CEDUTA ELILARIO ITALIA AL GRUPPO INAER  
 
Milano, 19 febbraio 2008 – In data 15 febbraio ha avuto esecuzione la cessione del 100% del capitale sociale di Elilario Italia S. P. A. Al gruppo Inaer. Conformemente agli accordi conclusi e comunicati al mercato in data 28 novembre 2007 e 15 gennaio 2008, la compravendita è avvenuta al prezzo di 60,8 milioni di euro, di cui euro 56,8 milioni pagati in data odierna; i restanti euro 4 milioni, produttivi di interessi, verranno pagati alla data del 14 febbraio 2017. In data odierna Elilario Italia ha altresì provveduto al rimborso del finanziamento concesso da Gemina per circa 9,9 milioni di euro. Con questa operazione l’indebitamento finanziario netto consolidato di Gemina diminuisce di circa 144,8 milioni di euro per effetto dell’incasso del prezzo (56,8 milioni di euro) e della cessione dell’indebitamento netto di Elilario Italia (circa 88 milioni di euro). .  
   
   
IL GRUPPO SOGEFI CRESCE ANCHE NEL QUARTO TRIMESTRE NEL 2007 AUMENTANO UTILE E FATTURATO  
 
Milano, 19 Febbraio 2008 - Si è riunito il 14 febbraio a Milano, sotto la Presidenza del dr. Rodolfo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di Sogefi Spa, che ha esaminato l’andamento economico del Gruppo nell’ultimo trimestre 2007 e i risultati preliminari dell’intero esercizio 2007. Andamento E Risultati Del Quarto Trimestre 2007 Come nel precedente trimestre, anche nell’ultima parte dell’esercizio il Gruppo Sogefi ha registrato una significativa crescita (+8,4%) rispetto al corrispondente periodo del 2006. Il fatturato consolidato nel quarto trimestre è stato di 274,4 milioni di euro, contro 253,1 milioni nel corrispondente periodo del 2006, grazie all’andamento particolarmente positivo della Divisione Componenti per Sospensioni e alla crescita delle attività sudamericane sia della Divisione Componenti per Sospensioni, sia della Divisione Filtrazione. La redditività operativa del Gruppo nel trimestre è risultata in miglioramento rispetto a quanto registrato nel corrispondente periodo del 2006, in un contesto di sostanziale stabilità dei fattori di costo rispetto alla prima parte del 2007. L’ebitda consolidato è stato di 27,7 milioni di euro (10,1% delle vendite), in progresso del 7,8% rispetto a 25,7 milioni (10,2% delle vendite) nel quarto trimestre del 2006, nonostante l’appostamento di 5,9 milioni di euro per riorganizzazioni da realizzare nell’esercizio 2008. L’utile operativo consolidato nel quarto trimestre 2007 è stato di 29,2 milioni di euro (10,6% delle vendite), in aumento del 9,8%, rispetto a 26,6 milioni di euro (10,5% delle vendite) nell’ultimo trimestre del 2006. L’ebit consolidato è stato di 16,3 milioni di euro (5,9% delle vendite), in crescita del 5,5% rispetto a 15,5 milioni (6,1% delle vendite) nell’ultimo trimestre del 2006. 2 Anche l’utile consolidato prima delle imposte è risultato in miglioramento, salendo a 13,9 milioni di euro rispetto a 12,8 milioni nel corrispondente periodo del 2006, mentre l’utile netto consolidato, pari a 10,3 milioni di euro, si è contratto del 9,7% rispetto a 11,5 milioni dell’ultimo trimestre del 2006 a causa di una più elevata incidenza fiscale. Nell’ultimo trimestre del 2007, il Gruppo Sogefi ha confermato la capacità di generare cassa in modo significativo, con una conseguente diminuzione dell’indebitamento finanziario netto a 92,4 milioni di euro al 31 dicembre 2007 (-26,9% rispetto a 126,3 milioni al 31 dicembre 2006 e -10,1% rispetto a 102,8 milioni al 30 settembre 2007). Risultati Preliminari 2007 Nell’esercizio 2007, pur caratterizzato da incrementi di costo delle materie prime e dell’energia, oltre che da significativi oneri straordinari e di riorganizzazione, il Gruppo Sogefi ha realizzato i suoi migliori risultati di sempre sia in termini di vendite che di redditività. Il fatturato consolidato è cresciuto del 5,2%, attestandosi a 1. 071,8 milioni di euro rispetto a 1. 018,6 milioni nel 2006. L’utile operativo consolidato è migliorato del 6,6% a 113,6 milioni di euro (10,6% delle vendite), rispetto a 106,6 milioni (10,5% delle vendite) nel 2006. L’ebitda consolidato è stato di 134,6 milioni di euro, in progresso del 4,7% rispetto a 128,5 milioni nel 2006, con un’incidenza sulle vendite invariata al 12,6%, mentre l’Ebit consolidato è cresciuto del 7,7%, attestandosi a 89,9 milioni di euro (8,4% delle vendite) rispetto a 83,5 milioni (8,2% delle vendite) nel 2006. L’utile netto consolidato del Gruppo Sogefi nel 2007 è stato di 52,2 milioni di euro (4,9% delle vendite), in miglioramento del 2,8% rispetto a 50,8 milioni (5% delle vendite) nel 2006. La proposta di bilancio civilistico di Sogefi Spa e il bilancio consolidato del Gruppo per l’esercizio 2007 saranno esaminati dal Consiglio di Amministrazione il 26 febbraio prossimo. Per la prima parte dell’esercizio 2008 il Gruppo Sogefi, pur in presenza di uno scenario economico internazionale in deterioramento, dovrebbe confermare un andamento positivo per la prevedibile crescita delle attività nell’area del Mercosur, nel settore dei veicoli industriali e dei costruttori francesi, ed essendo marginale la presenza delle attività del Gruppo nel mercato nordamericano, previsto in contrazione. .  
   
   
DEA CAPITAL ENTRA NEL SETTORE DELL’ALTERNATIVE ASSET MANAGEMENT ATTRAVERSO L’ACQUISIZIONE DI UNA PARTECIPAZIONE DEL 44,4% IN IDEA ALTERNATIVE INVESTMENTS  
 
Milano, 19 febbraio 2008. Dea Capital S. P. A. Comunica che in data 14 febbraio il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato l’acquisto da De Agostini Invest S. A. (“De Agostini Invest”), per un prezzo di Euro 57,7 milioni , pagabile in contanti, di una partecipazione pari al 44,36% del capitale di Idea Alternative Investments S. P. A. (“Idea”). L’operazione, proposta alla Società dalla controllante De Agostini S. P. A. Nell’esercizio della sua attività di direzione e coordinamento, realizza il piano già annunciato di concentrazione di tutte le attività del Gruppo De Agostini negli alternative investments in un’unica entità, cioè Dea Capital stessa. Con l’investimento in Idea, Dea Capital potrà integrare il proprio modello di business, basato sugli investimenti diretti ed indiretti nel private equity, con l’attività di gestione di fondi di private equity e di alternative investments: ciò consentirà a Dea Capital di combinare la propria esposizione ai rendimenti degli investimenti con i più regolari flussi reddituali derivanti dalle commissioni di gestione e di performance. Nella stessa seduta il Consiglio ha approvato l’investimento di Dea Capital, fino ad un massimo di 200 milioni di Euro, nelle quote di un fondo di co-investimento denominato Idea Co-investment Fund I, gestito da Idea Capital Funds Sgr p. A. (“Idea Capital Funds Sgr”), società interamente controllata da Idea. L’investimento di massimi 200 milioni di Euro nel fondo Idea Co-investment Fund I rientra nella strategia di diversificazione settoriale e geografica del portafoglio di Dea Capital attraverso investimenti indiretti (cioè in fondi). Caratteristiche, Modalità, Termini E Condizioni Dell’operazione. Acquisizione della partecipazione di Idea L’operazione oggi approvata dal Consiglio di Amministrazione prevede l’acquisizione dell’intera partecipazione detenuta da De Agostini Invest in Idea. Idea è una joint venture creata alla fine del 2006 tra: il Gruppo De Agostini (attraverso De Agostini Invest); alcuni managers e soci di riferimento di Investitori Associati S. P. A. Sgr (“Investitori Associati Sgr”), attraverso la società Compita S. R. L. , con una partecipazione del 44,36%; alcuni managers e soci di riferimento di Wise S. P. A. Sgr (“Wise Sgr”) con una partecipazione del 6,4%; ed altri investitori (tra cui Lorenzo Pellicioli e Paolo Ceretti, rispettivamente Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato di Dea Capital) con una partecipazione complessiva del 4,8%. Idea e i soci della medesima hanno sottoscritto in data 28 dicembre 2006 un accordo quadro (l’“Accordo Quadro”) che prevede l’integrazione e la concentrazione delle attività ed iniziative nell’alternative investment delle parti, al fine di creare un gruppo che, attraverso la vasta gamma di prodotti offerta (a titolo esemplificativo fondi di private equity, fondi di fondi, fondi di co-investimento ed altri prodotti “ alternative “), si proponga come uno dei principali operatori dell’alternative asset management nell’area sud europea. Idea opera quale holding di riferimento di società di gestione del risparmio prevalentemente attive nella gestione di fondi di private equity e fondi di fondi di private equity. In particolare, Idea è titolare di: una partecipazione in piena proprietà del 49% del capitale di Investitori Associati Sgr, oltre ad un diritto di usufrutto trentennale sul restante 51% (con esclusione per quest’ultimo del diritto di voto); una partecipazione in piena proprietà del 29% del capitale di Wise Sgr, oltre ad un diritto di usufrutto trentennale su una ulteriore partecipazione del 51% del capitale sociale (con esclusione per quest’ultimo del diritto di voto); una partecipazione in piena proprietà pari al 100% del capitale di Idea Capital Funds Sgr, società che gestisce il fondo Idea I Fund of Funds ed il fondo Idea Co-investment Fund I. L’acquisizione della partecipazione in Idea sarà perfezionata entro 31 marzo 2008 con il trasferimento delle azioni a Dea Capital e sarà da quest’ultima finanziata interamente con mezzi propri. Per effetto dell’acquisizione Dea Capital aderirà alle pattuizioni parasociali definite dal citato Accordo Quadro, tra le quali in particolare quelle relative alla governance di Idea in forza delle quali nessuno degli azionisti di Idea (ivi inclusi i maggiori azionisti, i. E. Il Gruppo De Agostini e Compita S. R. L. ) dispone del controllo esclusivo della società. In particolare, conformemente alle suddette pattuizioni: il consiglio di amministrazione di Idea è composto da 9 membri, dei quali 4 sono stati designati dal Gruppo De Agostini, 4 da Compita S. R. L. E 1 dai soci di riferimento di Wise Sgr; il consiglio di amministrazione di Idea delibera a maggioranza semplice nella generalità dei casi, fatta eccezione per talune materie (essenzialmente riconducibili ad atti di gestione straordinaria) che richiedono il voto favorevole di almeno 7 consiglieri a fini di protezione dell’investimento dei soci. E’ altresì pattuito che, all’avveramento di talune condizioni definite (e subordinatamente al rilascio di autorizzazioni da parte delle competenti Autorità di vigilanza), Idea potrà acquisire in piena proprietà il residuo 51% del capitale sociale di Investitori Associati Sgr ed il residuo 71% del capitale sociale di Wise Sgr. Tutte le azioni Idea sono sottoposte a lock-up con durata sino al 31 dicembre 2012 (ovvero sino al termine più breve coerente con quanto infra precisato in merito alla liquidabilità delle partecipazioni detenute in Idea dai suoi attuali soci). La cessione da De Agostini Invest a Dea Capital della partecipazione in Idea, per tutto il tempo in cui sia qualificabile come trasferimento interno al Gruppo De Agostini, rientra nell’ambito delle eccezioni all’applicazione del lock-up. A partire dal 1° gennaio 2011 potranno trovare attuazione meccanismi, contrattualmente definiti, volti a garantire la liquidabilità delle partecipazioni detenute in Idea dagli attuali soci della stessa. E’ inoltre pattuito che Idea distribuisca almeno l’80% degli utili netti da essa generati nel corso di ciascun esercizio, purché tale distribuzione possa essere effettuata senza fare ricorso ad indebitamento. Inoltre Idea beneficerà di parte dei carried interest che saranno generati dalle operazioni di disinvestimento effettuate dai fondi attualmente gestiti (o che saranno istituti in futuro) da parte di Idea Capital Funds Sgr, nonché dai fondi che saranno istituti in futuro da parte di Investitori Associati Sgr e Wise Sgr. Idea Alternative Investments ha attualmente assets under management in aggregato pari a circa 1,9 miliardi di Euro, inclusi i commitment degli investitori. Investimento nel fondo Idea Co-investment Fund I L’operazione approvata prevede altresì l’assunzione da parte del Gruppo Dea Capital di un impegno (commitment) di sottoscrizione fino ad un massimo di 200 milioni di Euro di quote del fondo Idea Co-investment Fund I (il fondo “Parallel”) gestito da Idea Capital Funds Sgr. Il Parallel è un fondo chiuso di diritto italiano, riservato ad investitori qualificati, volto ad effettuare operazioni di co-investimento acquisendo partecipazioni di minoranza nell’ambito di medi/grandi Leveraged Buy Out ( Lbo ) congiuntamente ad investitori professionali italiani ed internazionali. Il relativo regolamento è stato autorizzato dalla Banca d’Italia ai sensi dell’art. 39, comma 3, del D. Lgs. N. 58 del 1998, con provvedimento n. 7596 del 3 gennaio 2008. L’impegno di sottoscrizione da parte di Dea Capital sarà formalizzato entro il 31 marzo 2008. Il piano finanziario del fondo Parallel prevede una raccolta di commitment per circa 300 milioni di Euro ed il richiamo degli impegni di sottoscrizione delle quote entro il 2010. Grado Di Correlazione. Dea Capital è controllata da De Agostini S. P. A. , che a sua volta controlla Dea Invest, parte venditrice della partecipazione in Idea. Va inoltre segnalato che il fondo Parallel è gestito da Idea Capital Funds Sgr, che è controllata al 100% da Idea nel cui consiglio di amministrazione siedono tre membri del Consiglio di Amministrazione di Dea Capital, vale a dire il sig. Lorenzo Pellicioli, il dott. Paolo Ceretti e il dott. Roberto Drago, rispettivamente Presidente del Cda, Amministratore Delegato e Amministratore di Dea Capital. Motivazioni Economiche Dell ’Operazione. L’acquisizione della partecipazione in Idea da parte di Dea Capital rientra nella strategia della Società volta a presidiare il settore del private equity sia come “investitore diretto/indiretto”, sia come “gestore di fondi”, ed a concentrare in Dea Capital tutte le attività del Gruppo De Agostini nell ’alternative investment. L’operazione è stata sottoposta all’approvazione del Cda di Dea Capital una volta superata da parte di Idea la fase di start-up. Al riguardo, si informa che: nel corso del 2007 è stato lanciato il fondo “Idea I Fund of Funds”, che a fine anno ha raggiunto commitments raccolti per circa 650 milioni di Euro, ad inizio 2008 è stata ottenuta da Banca d’Italia l’autorizzazione del fondo Parallel. Modalità Di Determinazione Del Prezzo Di Acquisto Della Partecipazione In Idea E Valutazioni Circa La Sua Congruità Rispetto Ai Valori Di Mercato Di Operazioni Similari. Il prezzo di acquisto della partecipazione in Idea è stato fissato in complessivi Euro 57,7 milioni e sarà corrisposto per intero in contanti alla data del trasferimento delle azioni a Dea Capital. Per le valutazioni volte alla determinazione del prezzo, il Consiglio di Amministrazione di Dea Capital si è avvalso della consulenza di una primaria banca d’affari internazionale. I metodi di valutazione adottati per la stima del valore del capitale economico di Idea fanno riferimento alle più diffuse metodologie utilizzate nella prassi valutativa corrente per il settore dell’alternative investment. In particolare, il Dividend Discount Model è stato utilizzato quale metodologia principale, mentre il Discounted Cash Flow Analysis ed i moltiplicatori di mercato di società comparabili sono stati utilizzati quali metodologie di controllo. Effetti Economici, Patrimoniali E Finanziari Dell’operazione. Il perfezionamento dell’acquisizione della partecipazione in Idea si sostanzierà nell’ingresso della citata società nel perimetro di consolidamento di Dea Capital con il metodo line by line proporzionale, come previsto per le joint venture. Dea Capital si attende, sulla base delle attuali informazioni ed a parità di perimetro, che nel 2008 Idea realizzi un utile netto consolidato nell’intorno dei 7-9 milioni di Euro, con un significativo incremento nel 2009. Da un punto di vista economico, l’operazione non avrà quindi effetti significativi sul bilancio dell’esercizio 2008, ma si prevede un contributo positivo al risultato netto del Gruppo Dea Capital già a partire dal 2009. Da un punto di vista patrimoniale e finanziario, Dea Capital prevede di far fronte al pagamento del prezzo – come già più sopra precisato - interamente con mezzi propri, utilizzando la liquidità disponibile Eventuali Variazioni Dell’ammontare Dei Compensi Degli Amministratori Di Dea Capital E/o Di Sue Controllate In Conseguenza Delle Operazioni Descritte E Coinvolgimento Nelle Stesse Di Amministratori, Sindaci, Direttori Generali E Dirigenti. Non è prevista alcuna variazione dell’ammontare dei compensi degli amministratori di Dea Capital e/o di sue controllate in conseguenza del perfezionamento delle operazioni sopra descritte. Come già sopra indicato, Idea è partecipata, tra gli altri, dal sig. Lorenzo Pellicioli, dal dott. Paolo Ceretti, rispettivamente Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato di Dea Capital, i quali sono anche rispettivamente Presidente del Consiglio di Amministrazione ed Amministratore di Idea. .  
   
   
GIOVANI, ACCORDO REGIONE LOMBARDIA -MINISTERO DA 51 MILIONI INTESA ILLUSTRATA DA FORMIGONI, MINISTRO MELANDRI E PROSPERINI UN PRIMO BANDO DA 8 MILIONI  
 
Milano, 19 febbraio 2008 - Ammonta a quasi 51 milioni di euro il finanziamento messo a disposizione da Regione Lombardia e dal Ministero per le Politiche giovanili e le Attività sportive attraverso un Accordo Quadro di programma presentato ieri a Milano nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il presidente lombardo, Roberto Formigoni, il ministro Giovanna Meandri e l´assessore regionale ai Giovani, Sport e Turismo, Pier Gianni Prosperini. "Un accordo di grande portata e sostenuto da un importante sostegno finanziario - lo ha definito Formigoni - che ha come scopo quello di rendere protagonisti i nostri giovani. Un accordo che è stato reso possibile dall´ottima collaborazione tra la Regione e il Ministero, e che dimostra come sia possibile realizzare politiche innovative valorizzando al meglio la ´materia prima´ più importante per il futuro del nostro Paese". L´accordo intende infatti finanziare progetti che sviluppino nei giovani la creatività e capacità imprenditiva, l´autonomia e la responsabilità, nonché tutte quelle "competenze alla vita" che si possono apprendere in ambiti complementari ai sistemi educativi tradizionali, (come ad esempio sport e volontariato). In particolare, tre sono gli obiettivi: sviluppare la creatività e l´imprenditorialità dei giovani (in particolare promuovendo forme e luoghi di partecipazione positiva attraverso la realizzazione di spazi e progetti destinati all´espressione della creatività, lo sviluppo di abilità e talenti dei giovani); sviluppare l´autonomia e la responsabilità dei giovani attraverso l´aumento delle opportunità di transizione alla vita adulta (interventi di orientamento studio/lavoro, trasmissione del patrimonio socio-economico locale attraverso forme innovative di trasmissione delle eccellenze che connotano il territorio regionale, interventi di counselling e sostegno al giovane e alla famiglia); infine, sviluppare le "competenze alla vita" apprese in ambiti complementari ai sistemi educativi e formativi tradizionali. "E´ questo il caso della promozione della pratica sportiva e di tutti quei valori educativi connessi allo sport - come ha ricordato l´assessore Prosperini - Con questo Accordo non facciamo politiche del disagio, ma politiche di iniziazione alla capacità dei giovani di dimostrare il loro valore". Soddisfazione è stata espressa anche dal ministro Melandri, che ha sottolineato come non si tratti di assistenzialismo né di paternalismo, "ma di vere politiche di rafforzamento delle capacità progettuali delle giovani generazioni". Il costo complessivo dell´Accordo, 50. 940. 000 euro, è sostenuto per metà dal Ministero e per metà dal sistema lombardo. Il Ministero stanzia 25. 470. 000 euro (Fondo Nazionale Politiche Giovanili Legge 248/2006 - D. M. 21 giugno 2007); Regione Lombardia mette a disposizione 10 milioni di risorse proprie, mentre gli altri 15. 470. 000 euro arriveranno dal cofinanziamento dei progetti da parte di altri enti pubblici o privati. Un Primo Bando Da 8 Milioni - Una prima iniziativa di attuazione dei principi e delle finalità di questo Accordo è la realizzazione degli interventi che verranno individuati attraverso un Bando pubblico, già pubblicato in questi giorni, voluto dalla Regione per selezionare le proposte più innovative in questo campo. Proposte che dovranno valorizzare, promuovere e supportare il passaggio alla vita adulta dei giovani. Tutto ciò anche attraverso la messa in rete delle iniziative più meritevoli sviluppate in Lombardia e la sperimentazione di azioni innovative con la partecipazione dei giovani stessi. Le proposte, che devono riguardare interventi rivolti ai giovani di età compresa fra i 14 i 30 anni, devono essere presentate in partenariato da soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro e con finalità di utilità sociale, culturale o sportiva che operano a favore dei giovani. La presentazione deve essere fatta attraverso un capofila che si fa garante dell´effettiva operatività del progetto. Possono aderire altri soggetti in qualità di sostenitori. La dotazione finanziaria a disposizione è di 8. 065. 000 euro. Ciascun progetto potrà essere cofinanziato al massimo per il 60% del suo costo complessivo che dovrà essere compreso tra 500. 000 euro e 2. 000. 000 di euro. Le domande dovranno essere redatte utilizzando esclusivamente la modulistica disponibile sul sito www. Regione. Lombardia. It e www. Giovani. Regione. Lombardia. It ed inviate in busta chiusa a: Regione Lombardia. Dg Giovani, Sport e Turismo. Unità Organizzativa Politiche Giovani. Via Rosellini, 17 20124 Miliano. Dovranno pervenire a partire dal 23 febbraio prossimo fino al prossimo 22 aprile (il decreto sarà pubblicato sul Burl n. 8 - 3° Supplemento Straordinario del 22 febbraio 2008). L´accordo Regione-ministero prevede inoltre la possibilità di definire altre iniziative ed interventi che potranno essere realizzati o con la regia regionale o attraverso gli strumenti della programmazione negoziata, purché siano in coerenza con gli obiettivi generali e specifici dell´Accordo e con le rispettive priorità programmatiche dei sottoscrittori. .  
   
   
MILANO: MISSIONE A CASABLANCA DAL 2 AL 4 MARZO  
 
Milano, 19 febbraio 2008 – Un export di oltre un miliardo di euro che cresce del 21,6% in un anno e un import di quasi 500 milioni (+15,6%): è questo il valore positivo degli affari italiani con il Marocco nei primi nove mesi del 2007. Tra le regioni che emergono di più: la Lombardia che contribuisce per il 26% all’export nazionale per un totale di oltre 275 milioni di euro; segue il Piemonte con il 13,1% e più di 138 milioni; terzo il Veneto con il 12,1% e quasi 128 milioni. In forte tendenza positiva le regioni del centro-sud: la Calabria in un anno passa da 517 mila euro di export a quasi 32 milioni di euro; la Campania segna un +141,5% in un anno e la Basilicata raddoppia (+115,7%). Macchinari e materiale da trasporto sono i prodotti italiani più apprezzati in Marocco con il 47,7% sul totale delle esportazioni; seguono i prodotti finiti classificati principalmente secondo la materia prima (30% delle esportazioni italiane in Marocco). Tra i prodotti più importati in Italia, prodotti finiti diversi (27,7% delle importazioni dal Marocco), prodotti alimentari ed animali vivi (22,7%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat al Iii trimestre 2007 e 2006. E per approfondire la conoscenza delle opportunità di business in Marocco, Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali, insieme al sistema delle Camere di commercio italiane e con il patrocinio di Unioncamere nazionale, organizza una missione imprenditoriale in Marocco, a Casablanca, dal 2 al 4 marzo; la missione prevede agende personalizzate di lavoro e incontri d’affari con i più importanti operatori locali definiti in base alle esigenze dei partecipanti. Per ulteriori informazioni sull’iniziativa, contattare Promos/camera di commercio di Milano, tel. 02. 8515. 5219 e-mail: giordano. Tommaso@mi. Camcom. It. “La Camera di commercio di Milano – ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali – è da tempo attenta e sensibile allo sviluppo dei rapporti con i Paesi dell’area mediterranea. E il Marocco rappresenta un interlocutore interessante per le nostre imprese. È importante quindi moltiplicare le occasioni come queste che mirano ad approfondire la conoscenza del mercato marocchino e le opportunità che esso offre”. . .  
   
   
PUGLIA, VISITA IN SOUTH AUSTRALIA: COMUNICATO CONGIUNTO PREMIER RANN E ASS. BARBIERI  
 
 Bari, 19 Febbraio 2008 - L’assessore al Lavoro e Formazione Professionale, della Regione Puglia, prof. Marco Barbieri, ha rilasciato un comunicato congiunto con il Premier dello Stato del South Australia, on. Mike Rann a conclusione della visita istituzionale. Ecco il testo: Preambolo L’11 maggio 2007 – quando l’on. Mike Rann venne in visita in Puglia - i Governi del South Australia e della Regione Puglia firmarono un accordo preliminare (Memorandum of Understanding). Da allora entrambe le amministrazioni hanno collaborato per favorire lo sviluppo di maggiori legami economici, educativi e culturali sulla base delle forti relazioni già esistenti tra le due comunità. Riconoscendo questo, una delegazione della Regione Puglia si è recata ad Adelaide lo scorso 12 febbraio, guidata dal Professor Marco Barbieri, assessore al Lavoro, Cooperazione e Fp. La delegazione è stata formata da rappresentanti del settore dell’istruzione, istituti di ricerca e varie industrie pugliesi. La delegazione è stata estremamente attiva ed ha partecipato a dettagliate sessioni informative e riunioni con le università e le industrie per perseguire interessi comuni, collaborazione e scambi. Risultati principali - Accordo formale per borse di studio in South Australia Il15 febbraio il Governo della Regione Puglia e il Governo del South Australia hanno firmato un accordo per stabilire borse di studio, scambi accademici e collaborazione nella ricerca e sviluppo tra i rispettivi istituti di ricerca e le università. Il Governo del South Australia fornirà 1. 200. 000 dollari (Aud) in un periodo di tre anni, pari al contributo di 750,000 Euro (€) del Governo della Regione Puglia, parzialmente sovvenzionato dall’Unione Europea. Questa visita ha facilitato le contrattazioni che hanno portato alla firma dell’accordo e all’impegno di fornire i fondi. Un gruppo di lavoro congiunto stabilirà le priorità per l’allocazione dei fondi tra i vari settori e le varie iniziative. Istituzione dell’Ufficio Puglia Il15 febbraio 2008 il Governo della Regione Puglia e Italian Chamber of Commerce and Industry Inc. Hanno firmato un Memorandum d’Intesa per istituire un Ufficio Puglia (Puglia Desk). Questo Ufficio ha lo scopo di assistere i commercianti pugliesi interessati a stabilire nuovi contatti e trovare opportunità di sviluppo del mercato e di collaborazione in Australia. Questi Uffici avranno sede in cinque luoghi diversi in Australia, grazie ai contatti della Camera di Commercio e dell’Industria Italiana, e la sede centrale sarà ad Adelaide. Opportunità per il commercio La delegazione commerciale pugliese ha preso parte ad oltre 50 diverse riunioni con aziende locali da cui sono emerse notevoli opportunità commerciali che saranno proficue per entrambe le regioni. Alcuni esempi di queste opportunità: • Potenziale joint-venture per la coltura di olive da tavola usando un’innovativa tecnologia brevettata, sviluppata da un’azienda pugliese. Il South Australia è visto come una base ideale per raggiungere il mercato dell’Asia e del Pacifico. • È emerso un notevole interesse per l’esportazione in Puglia di mandorle di prima qualità ed altra frutta secca del South Australia. • Il settore alberghiero e della ristorazione del South Australia ha mostrato un considerevole interesse nell’importazione di vini pugliesi di prima qualità, specialmente della zona del Salento. Opportunità di collaborazione Delegati delle principali Università e dei centri di ricerca pugliesi hanno tenuto una serie di riunioni e colloqui con tutte le quattro Università che hanno sede ad Adelaide e visitato parecchi degli impianti di acquacoltura dello Stato che hanno fama mondiale. È emerso un notevole interesse per iniziative di ricerca congiunta oltre che per scambi tra studenti e personale accademico in diversi campi, come agricoltura sostenibile, scienza alimentare e salute, gestione delle risorse idriche, fonti rinnovabili di energia, acquacoltura , biodiversità, Ict ed ingegneria (tra cui robotica, meccatronica e scienze dei materiali) e geoscienze (idrologia e mineralogia). Fiera del Levante Il Governo del South Australia si è impegnato a condurre una delegazione commerciale alla Fiera del Levante, una delle maggiori mostre del commercio per i consumatori dell’Europa Meridionale. Oltre un milione di persone visita la Fiera del Levante ogni anno. Promozione della cucina pugliese in Australia È emersa un’opportunità di produrre in Puglia diversi spettacoli televisivi per promuovere la cucina regionale e il turismo. Questi spettacoli saranno teletrasmessi ampiamente in Australia, Usa e Regno Unito. Cultura Rappresentanti dell’ente cinematografico locale (South Australian Film Corporation) visiteranno la Puglia dopo il Festival di Cannes del 2008. La visita formerà la base di una missione di familiarizzazione col mercato per esplorare opportunità collaborative con l’ente cinematografico pugliese. Retaggio culturale La delegazione pugliese ha incontrato rappresentanti delle associazioni comunitarie pugliesi in South Australia che hanno contribuito in modo notevole allo sviluppo economico dello Stato. Si considererà ulteriormente la possibilità di organizzare scambi d’insegnanti per assicurarsi che la lingua italiana sopravviva nella comunità in South Australia. Si organizzeranno anche dei viaggi di studio per le persone di origine pugliese in South Australia che desiderano rinfocolare i loro contatti nella Regione e sviluppare ulteriormente le loro relazioni commerciali. Conclusione Questa missione è stata molto proficua per rafforzare ulteriormente le relazioni bilaterali ed ha prodotto un numero di risultati specifici che formeranno la base su cui costruire in futuro a vantaggio di entrambe le comunità. La missione ha avuto successo nell’ulteriore sviluppo di relazioni economiche tra il South Australia e la Regione Puglia, ed il Governo del South Australia e il Governo della Regione Puglia sono molto incoraggiati dai risultati della visita. .  
   
   
INCONTRO PRESIDENTE FVG-AMBASCIATORE VENEZUELA  
 
Trieste, 19 febbraio 2008 - La prospettiva di nuovi accordi di collaborazione, nel campo della ricerca e dell´innovazione, è stata al centro dell´incontro, ieri a Trieste, tra il presidente della Regione e l´ambasciatore della Repubblica del Venezuela in Italia, Rafael Alejandro Lacava Evangelista. Il diplomatico venezuelano, infatti, che la scorsa settimana aveva partecipato ad "Innovaaction" ad Udine ed aveva incontrato una delegazione di industriali regionali, nella giornata odierna - accompagnato dall´assessore regionale all´Università ed alla Ricerca - ha visitato i maggiori centri di ricerca dell´area giuliana. "Un sistema spettacolare", ha sottolineato l´ambasciatore Lacava Evangelista, che intendiamo mutuare per cambiare la realtà del Paese. Per questo motivo è volontà del Venezuela avviare "sinergie e partenariati" con il Friuli Venezia Giulia, con il quale abbiamo già trovato ampie disponibilità, ha osservato. .  
   
   
INCONTRO PRESIDENTE FVG-SINDACO LUBIANA  
 
 Trieste, 19 febbraio 2008 - Il presidente della Regione ha incontrato ieri a Trieste, nel palazzo della Regione di piazza Unità, il sindaco di Lubiana Zoran Jankovic. Nel corso del colloquio è stato unanimemente auspicato che dagli incontri possa svilupparsi una sincera e proficua collaborazione tra le città di Trieste e di Lubiana. Tra Trieste e Lubiana, ha infatti sottolineato il presidente del Friuli Venezia Giulia, si devono ulteriormente intensificare i rapporti a livello sia economico che culturale. E´ questo anche uno degli obiettivi dell´Euroregione, è stato confermato, nell´auspicio che la Slovenia ne entri presto a far parte, ha dichiarato il sindaco Jakovcic. Il sindaco di Lubiana ha quindi osservato che la visita a Trieste deve lanciare un messaggio chiaro, anche nei confronti dei Governi nazionali, della reciproca volontà di instaurare nuovi rapporti all´insegna del rispetto e della convivenza, rimuovendo - ha detto - difficoltà inutili e superflue. La Regione, ha quindi confermato il presidente della Regione, promuoverà e supporterà tutte le possibili iniziative di collaborazione che potranno nascere tra i Comuni di Trieste e di Lubiana. Jakovcic ha poi indicato al presidente del Friuli Venezia Giulia che la Giunta comunale (la città conta oggi circa 275 mila abitanti ed ogni giorno entrano a Lubiana circa mezzo milione di persone) ha varato un programma di investimenti, proiettato al 2025, per nuovi investimenti nel campo delle infrastrutture con 93 progetti per 4 miliardi di euro. All´incontro hanno partecipato l´assessore regionale per i Rapporti comunitari ed internazionali, l´assessore comunale di Lubiana Milena Blasic, il console generale di Slovenia a Trieste Joze Susmelj, il direttore della municipalizzata della capitale slovena, Janko Kramar, ed il responsabile del Festival internazionale di Lubiana Darko Brlek. .  
   
   
CONTRATTO DI LAVORO PER LE FONDAZIONI DI RICERCA IL “CASO TRENTINO” GIOVEDÌ ALLA SALA SACRESTIA DELLA CAMERA SI TRATTA DELLA PRIMA ESPERIENZA IN MATERIA A LIVELLO NAZIONALE  
 
Trento, 18 febbraio 2008 - la Provincia autonoma di Trento, nel corso dell’attuale legislatura, ha avviato un ampio programma di riforma del sistema territoriale della ricerca e dell’innovazione. Uno degli interventi più rilevanti ha riguardato la trasformazione degli enti provinciali di ricerca (Istituto trentino di cultura e Istituto agrario di San Michele all’Adige) in Fondazioni di ricerca di diritto privato (Fondazione Bruno Kessler e Fondazione Edmund Mach). Per la prima volta nel nostro paese il settore pubblico ha adottato un modello istituzionale che altrove ha dimostrato di essere particolarmente adatto a gestire le funzioni che il comparto della ricerca è chiamato a svolgere, in una realtà sempre più competitiva e globalizzata. Il nuovo assetto, che riguarda alcune centinaia di addetti, ha reso necessarie diverse innovazioni giuridico-amministrative. Tra le più significative vi è il contratto di lavoro per le Fondazioni di ricerca, primo caso a livello nazionale. L’elaborazione del nuovo contratto, avvenuta d’intesa con le organizzazioni sindacali, e con il contributo di alcuni autorevoli giuslavoristi, ha affrontato alcuni nodi cruciali connessi al nuovo assetto privatistico del comparto provinciale della ricerca. Questa esperienza, da cui possono emergere elementi di interesse anche nazionale, sarà presentata dalla Provincia autonoma di Trento e dalle Fondazioni Kessler e Mach in un incontro, giovedì 21 febbraio ad ore 15. 00, presso la Sala della sacrestia della Camera dei Deputati, vicolo Valdina 3/A. All’evento interverranno il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai e l’assessore provinciale alla programmazione, ricerca e innovazione Gianluca Salvatori assieme a Giovanni Gius, presidente della Fondazione Edmund Mach, Andrea Zanotti, presidente della Fondazione Bruno Kessler, Luciano Modica, sottosegretario del Ministero Università e ricerca scientifica, e ai senatori Andrea Ranieri e Giuseppe Valditara e l’ex-ministro Tiziano Treu, senatore della Repubblica, che ha contribuito alla nascita di questo nuovo strumento contrattuale. .  
   
   
EXPORT: NORD EST: IL MOBILE ARREDO RILANCIA LA PRESENZA SUL MERCATO RUSSO. PROGETTO DI INFORMEST CON AZIENDE VENETE E FRIULANE. CRESCENTI LE POTENZIALITÀ DI ASSORBIMENTO DEI PRODOTTI MADE IN ITALY.  
 
Gorizia, 19 febbraio 2008. Il settore del mobile e arredo del Nord Est rilancia la sua presenza sul mercato della Federazione Russa: le regioni di Mosca, San Pietroburgo, Ekaterinburg e Novosibirsk, infatti, sono al centro di un nuovo e massiccio piano di penetrazione commerciale denominato Progetto Promomebel che Informest, l’Agenzia per lo sviluppo e la cooperazione internazionale, ha avviato nell’ambito della attività finalizzata allo sviluppo della cooperazione economica tra aziende italiane ed aziende dei Paesi dell’Europa Centro-orientale. La caratteristica del Progetto – unico a livello nazionale – è quella di coinvolgere un gruppo di aziende italiane del settore selezionate in base al principio della non concorrenza dei loro prodotti. In questo caso si tratta di cinque aziende venete e friulane (tra le altre, la Beltramini Interior e la Viviemme, entrambe di Udine e la Jds International di Treviso) che vengono introdotte a livello locale secondo precisi criteri operativi e sistematici, con l’obiettivo finale di acquistare una fetta significativa del mercato russo del mobile-arredo, che dimostra sempre crescenti potenzialità di assorbimento dei prodotti Made in Italy. “L’operazione – spiega Pierluigi Bolla, Presidente di Informest – avviata già da alcuni mesi e i cui risultati in termini di prospettive di ampliamento del mercato sono assai lusinghieri, utilizza il know how che abbiamo acquisito testando con successo altri Paesi, come Polonia, Ucraina e Cina. Grazie alla rete di esperti locali di Informest siamo in grado di fornire alle aziende italiane servizi specifici che rispondono in modo coerente alle continue evoluzioni del mercato internazionale”. “Ricerche di mercato; contatti preliminari ed incontri tra i potenziali clienti, gli agenti locali e le aziende italiane; messa a disposizione di un esperto del settore, selezionato tra i corrispondenti di Informest nella Federazione Russa destinato esclusivamente alla gestione e organizzazione delle attività previste dal Progetto: questi alcuni dei servizi forniti. La presenza di operatori locali – conclude Bolla – rappresenta, nelle dinamiche del Progetto, un aspetto di fondamentale importanza: è necessario, nell’intraprendere relazioni commerciali dirette a livello regionale in Russia, il superamento di alcuni principali ostacoli quali la lingua, le modalità di comunicazione e di tutti gli altri aspetti di carattere economico-commerciale. ” .  
   
   
ELECTROLUX, LA REGIONE TOSCANA CHIEDE UN TAVOLO NAZIONALE UNA VICENDA NON CIRCOSCRIVIBILE AL SOLO STABILIMENTO DI SCANDICCI OGGI INCONTRO A ROMA CON IL SOTTOSEGRETARIO ALFONSO GIANNI  
 
Firenze, 19 febbraio 2008 - La Regione chiederà al Governo l’attivazione di un tavolo nazionale sull’Electrolux. Questa la novità scaturita dall’incontro che si è svolto ieri in Regione tra l’assessore regionale a istruzione, formazione e lavoro e i rappresentanti di Comune di Scandicci, Provincia Firenze e organizzazioni sindacali, aziendali, provinciali e di categoria che seguono da vicino gli sviluppi della vicenda dello stabilimento di Scandicci. La richiesta sarà rivolta oggi a Roma ad Alfonso Gianni, sottosegretario al Ministero dello sviluppo economico, al quale l’assessore regionale farà presente come quella dell’Electrolux sia una vicenda che riguarda le prospettive del freddo e dell’elettrodomestico a livello nazionale e dunque non circoscrivibile alla sola Toscana. Da qui la richiesta di attivare un tavolo nazionale e di gruppo sull! a multinazionale Electrolux, che oltre a quello di Scandicci h! a numero si stabilimenti nel nord Italia. Nell’incontro di oggi verrà inoltre ribadita la posizione della Regione, che respinge con forza ogni ipotesi di chiusura dello stabilimento di Scandicci e chiede il consolidamento e la riqualificazione delle produzioni. .  
   
   
CRESCONO LE INTESE PROGRAMMATICHE D’AREA A CAMPOSAMPIERO NATO COORDINAMENTO VENETO CENTRALE.  
 
 Camposampiero (Padova), 19 febbraio 2008 - Le Intese Programmatiche d’Area (Ipa), strumenti di programmazione individuati dalla Regione per permettere agli Enti Locali e alle parti economiche e sociali riuniti in unioni territoriali omogenee di partecipare alla programmazione regionale attraverso la definizione di accordi e la formulazione di proposte di sviluppo socio-economico, si stanno sviluppando in maniera sempre più concreta, ed avranno una funzione molto importante nell’attuazione di quanto previsto dal Piano Regionale di Sviluppo (Prs) e dai relativi Piani Attuativi di Spesa (Pas). La prospettiva è chiaramente emersa oggi pomeriggio nella Sala Consiliare del Comune di Camposampiero (Padova) dove, alla presenza dell’Assessore regionale alle Politiche Economiche Fabio Gava, si è tenuto un incontro nel corso del quale è stato approvato il regolamento che disciplina il funzionamento del Fondo di Rotazione dell’Ipa del Camposampierese ed è stato sottoscritto il Protocollo d’Intesa che regolerà il coordinamento tra le 10 Intese Programmatiche d’Area definite “del Veneto Centrale”. L’organismo del camposampierese associa i Comuni di Borgoricco, Campodarsego, Camposampiero, Loreggia, Massanzago, Piombino Dese, San Giorgio delle Pertiche, Santa Giustina in Colle, Trebaseleghe, Villa del Conte, e Villanova di Camposampiero. Le Ipa del Veneto Centrale sono quelle denominate “Medio Brenta”, “Miranese”, “Riviera del Brenta”, “Terre Alte della Marca Trevigiana”, “Castellana”, “Pedemontana del Grappa e Asolano”, “Ovest Vicentino”, “Alto Vicentino”, “Dall’astico al Brenta” e “Camposampierese”. “I due atti avvenuti oggi – ha sottolineato Gava – dimostrano la vitalità e la sempre maggior concretezza di queste Intese, che per la Regione costituiscono lo strumento per attivare una vera e propria programmazione dal basso, da correlare al Piano Regionale di Sviluppo e da tenere in ampia considerazione nella redazione di conseguenti Piani Attuativi di Spesa. E’ molto importante, come in questo caso, che ciò avvenga tenendo presente che l’obbiettivo è l’indicazione di iniziative realmente strategiche, come progetti integrati con un bacino d’utenza sovracomunale, interventi che coinvolgano permanentemente più soggetti e più Comuni fin dalla fase dell’ideazione, infrastrutture orientate allo sviluppo che producano effetti di occupazione e di reddito tangibilmente misurabili o che possano proteggere il sistema economico da eventi sfavorevoli”. Sul fronte dei finanziamenti, la novità più rilevante riguarda il fatto che, con l’entrata in vigore della Programmazione Europea 2007-2013, gli investimenti potranno riguardare l’intero territorio regionale, e non più quello indicato dalla “zonizzazione” utilizzata nel periodo 2000-2006. Comunque, nel periodo 2004-2007, l’impegno della Regione è stato notevole: 31 milioni di euro con i fondi della legge sui Patti Territoriali (di cui le Ipa sono l’evoluzione); 22 milioni di euro con fondi destinati agli Accordi di Programma Quadro (Apq) tra Regione e Governo. Con questi fondi, e con quelli statali provenienti dalla programmazione del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (Cipe) sono state cofinanziate opere e infrastrutture pubbliche per un investimento complessivo di 153 milioni di euro nei settori dello sviluppo locale, del turismo, dei beni culturali, della valorizzazione delle risorse paesaggistiche. Attualmente, le aree riconosciute dalla Regione come “Ipa” sono 20 e coinvolgono un territorio che rappresenta circa il 50% della popolazione veneta. .  
   
   
COMUNE DI CESENATICO: IL BILANCIO 2008 ILLUSTRATO AI CITTADINI DI VILLAMARINA  
 
Cesenatico, 19 febbraio 2008 - L’amministrazione comunale di Cesenatico incontrerà i cittadini di Villamarina oggi 19 febbraio 2008, alle ore 20,30 presso l’hotel Stella Maris in viale Carducci, n. 321. Oggetto dell’incontro sarà la presentazione del bilancio 2008, per un confronto diretto con i cittadini, al quale parteciperanno il sindaco, Nivardo Panzavolta, il vice sindaco, Roberto Poni e l’assessore ai lavori pubblici, Walter Rocchi. .  
   
   
MERCOLEDI’ 20 PRESENTAZIONE PROGETTO “.DOC-POLO INFORMATIVO” PER ARCHIVI UMBRI  
 
Perugia, 19 febbraio 2008 - Avvicinare gli archivi umbri ai cittadini e rendere fruibile anche al grande pubblico il ricco patrimonio documentario da essi custodito: è il principale l’obiettivo del progetto “. Doc - Polo Informativo degli Archivi Umbri” che verrà presentato durante un convegno che si terrà mercoledì 20 febbraio, a partire dalle ore 10. 00, nel Salone d’Onore di Palazzo Donini a Perugia. Il progetto, realizzato dalla Regione Umbria, insieme alla Soprintendenza Archivistica per l’Umbria, agli Archivio di Stato di Perugia e di Terni, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, costituisce – per l’assessorato regionale alla cultura - un punto di arrivo di un percorso che, attraverso successivi interventi, mira a conseguire la valorizzazione e fruibilità dell’ingente patrimonio archivistico regionale avvalendosi delle più moderne tecnologie informatiche. Alla presentazione interverranno amministratori, tecnici ed esperti del settore. Il programma del Convegno prevede, dopo il saluto delle autorità (Assessorato ai Beni e Attività Culturali della Regione Umbria e Fondazione Cassa di Risparmio, ore 10. 00), la prima sessione dei lavori (coordinata da Paola Gonnellini, Dirigente Servizio Beni culturali Regione Umbria) con gli interventi di: Ernesta Maria Ranieri (Direttore Beni e Attività Culturali della Regione Umbria) su “La valorizzazione degli archivi: come nasce il progetto . Doc Polo Informativo degli Archivi Umbri”; Maria Grazia Pastura (Direzione generale per gli Archivi. Ministero per i Beni e le Attività Culturali) su “La collaborazione tra Stato e Regioni: il Siusa, il Sias, il . Doc”; Mario Squadroni (Soprintendente archivistico per l’Umbria) su “L’attività di vigilanza sugli archivi non statali in Umbria e gli strumenti di ricerca”, di Clara Cutini (Direttore Archivio di Stato di Perugia Pier Maurizio Della Porta, Archivio di Stato di Perugia) su “L’archivio di Stato di Perugia - il Sistema Informativo nazionale e il Polo Informativo degli Archivi Umbri: utilità e opportunità” e di Marilena Rossi Caponeri (Direttore Archivio di Stato di Terni) su “Il contributo dell’Archivio di Stato di Terni per il Polo Informativo degli Archivi Umbri”. Alle ore 14. 45 inizierà la seconda sessione dei lavori coordinata da Federico Valacchi (Responsabile scientifico del progetto - Università di Macerata). Interverranno Angela Bistoni (Servizio Comunicazione Istituzionale e Stampa Regione Umbria) su ”Il valore della comunicazione per la condivisione del patrimonio storico”, Emilia Groppo (Cilea Consorzio Interuniversitario Lombardo per l’elaborazione automatica) su “La storia del progetto”, Sauro Salvadori (Hyperborea Scrl) su “Arianna Web ed il progetto. Doc: dalle banche dati archivistiche alla fruizione integrata”, Lorenzo Trappetti (Webred s. P. A) su “La pubblicazione degli inventari sul web”, Rossella Santolamazza e Carlo Rossetti (Soprintendenza archivistica per l’Umbria) su “Problematiche archivistiche emerse nella rielaborazione degli inventari destinati alla pubblicazione nel . Doc”. .  
   
   
INSEDIATO IN SARDEGNA IL COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL POR - FSE  
 
Cagliari, 19 Febbraio 2008 - Si è insediato ieri a Cagliari il Comitato di sorveglianza del Por Fse Sardegna 2007-2013, il Programma operativo regionale Sardegna cofinanziato dal Fondo sociale europeo per un totale di circa 729 milioni di euro nell´ambito dell´obiettivo comunitario "Competitività regionale e occupazione". Per il settennio in questione sarà l´Assessorato regionale del Lavoro, l´autorità di gestione che curerà direttamente la realizzazione degli interventi previsti. "Il Fondo sociale europeo - spiega l´assessore regionale del Lavoro, Romina Congera - mette a disposizione per i prossimi sette anni ingenti risorse per aumentare e migliorare le competenze dei lavoratori e il numero di occupati. Con l´approvazione dell´articolo 6 delle Finanziaria regionale sono stati dati importanti indicazioni per la spendita delle risorse. L´insediamento del Comitato di sorveglianza è un momento importante perché consente di avviare la fase attuativa del Fondo sociale europeo". Il Comitato di sorveglianza è costituito, oltre che dalle rappresentanze istituzionali, dai rappresentanti del partenariato sociale (i sindacati, le organizzazioni datoriali, il volontariato, la consigliera di Parità). L´articolo 6 della Finanziaria regionale, approvato ieri, prevede l´impiego di 302 milioni di euro degli interventi inclusi nella programmazione comunitaria e finanziati dal Fondo sociale europeo per il miglioramento delle capacità lavorative, per l´occupabilità, l´inclusione sociale e la valorizzazione del capitale umano. .  
   
   
TREVISO: PRENDE CORPO L’AREA METROPOLITANA APERTO IL DIALOGO NEL PIANO STRATEGICO CON FONDAZIONE CASSAMARCA  
 
 Treviso, 19 febbraio 2008 - Seconda fase, dopo il protocollo del 27 luglio 2007 tra Provincia di Treviso, Comune di Treviso e Fondazione Cassamarca che sanciva l’elaborazione ‘in modo condiviso di un programma organico di sviluppo ’ della Marca. Il 15 febbraio sempre a Villa Albrizzi Franchetti sono state presentate le prossime azioni concrete e il nuovo scenario di sviluppo. Le Giunte del Comune di Treviso e della Provincia si sono riunite in modo “congiunto” per deliberare insieme l’accordo, con l’intervento quindi di tutti gli assessori. Hanno presentato l’accordo il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, il sindaco di Treviso, Gian Paolo Gobbo, il presidente della Fondazione Cassamarca, On. Avv. Dino De Poli. “Oggi è una giornata storica per la provincia di Treviso: tre soggetti importanti del territorio sono in sinergia per riqualificare la Marca. Il progetto, in atto, realizza di fatto l’area metropolitana che avrà come cuore pulsante Treviso – ha dichiarato il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro – è il frutto di una proficua collaborazione tra Amministrazioni pubbliche e la Fondazione Cassamarca. Ricordo anche gli artefici materiali: l’assessore Favero, gli assessori comunali Marton e Zugno, e l’ingegner Semenzato di Fondazione che hanno sviluppato l’accordo. L’obiettivo da raggiungere, ora, è lo sviluppo economico del territorio basato sulla cultura e sul turismo senza dimenticare la crescita in termini di sostenibilità della nostra provincia per una migliore qualità della vita dei cittadini. Stiamo seguendo tutto l’iter procedurale e ora, dopo che le giunte congiunte hanno deliberato, il prossimo passo sarà presentare il documento ai due consigli, che si riuniranno probabilmente in seduta congiunta. Si apre la seconda fase del Piano Strategico, che gestiamo assieme alla Camera di Commercio, in cui il dialogo viene esteso alla Fondazione Cassamarca. Si tratta di una delle operazioni più importanti degli ultimi anni per la Marca Trevigiana, visti gli Enti coinvolti. Un altro passo importante di questo accordo è la realizzazione di un ufficio operativo congiunto per la “Città Metropolitana” prevista nella futura area Appiani”. “Siamo alla conclusione di un iter procedurale che vara una nuova realtà: Treviso Area Metropolitana, dove la città capoluogo avrà un ruolo primario – ha dichiarato il sindaco Gian Paolo Gobbo – questo accordo permetterà di dare una risposta al bisogno di servizi della Comunità. Questo è il ritorno della logica della municipalità, con le istituzioni comunali ravvicinate. Ho accettato il dialogo con gli altri Enti per la realizzazione dell’Area Metropolitana anche nell’ottica dell’area Patreve. Stiamo dimostrando con i fatti e non a parole la nostra capacità di programmazione”. “Siamo i veri dirimpettai di Venezia quindi è logico il confronto con loro e il territorio trevigiano recita un ruolo determinante all’interno della Regione – ha dichiarato Dino De Poli – voglio sottolineare l’importanza della funzione che ha svolto la Provincia nel trovare sostanza nell’accordo. Treviso viene vista come una Comunità che ha un suo rilievo importante nel Veneto. Un territorio che va sviluppato in tutti i suoi ambiti. Proprio stamane ho siglato un accordo per la realizzazione di una scuola di alta formazione casearia, con sede a Cavaso del Tomba, unica in Italia. Siamo a buon punto anche per la messa in sicurezza della viabilità sul Grappa”. “Questo accordo ha il pregio di vedere una sinergia importante tra tutti gli Enti – ha detto Giancarlo Gentilini – è importante sottolineare che con questo accordo i patrimoni della città rimarranno in mano ai trevigiani”. Con oggi partono le prime azioni concrete fondate sui punti del Protocollo che prevedeva: 1. La Provincia, considerato che la Fondazione Cassamarca realizzerà a Preganziol e Casier, nei terreni limitrofi alla Villa Albrizzi Franchetti, una struttura universitaria, un centro per la medicina sportiva ed un auditorium di livello europeo, rinuncia all’opzione della vendita dell’immobile, sia per conservarlo quale propria sede di rappresentanza, sia per renderlo disponibile alle esigenze dell’università, quale portale di accesso al nuovo polo culturale e alla costituenda rete territoriale di servizi culturali; 2. La Fondazione Cassamarca, avendo in corso di definizione un accordo con il Ministero degli Interni per il trasferimento presso la Cittadella delle Istituzioni "Appiani" sia della Questura sia della Polizia stradale, si impegna ad acquistarne le attuali sedi dall’ente proprietario (la Provincia), per renderle disponibili ad altri usi congrui alle esigenze della città, in accordo con l’Amministrazione comunale; 3. La Fondazione si impegna altresì ad acquisire dalla Provincia l’immobile della Prefettura per conferirlo al Comune, debitamente ristrutturato ed adeguato alle esigenze dello stesso, ottenendone in permuta il complesso dell’ex tribunale, ex carceri ed ex caserma dei vigili, al fine di realizzare in quest’ultimo un albergo adeguato alle esigenze del nuovo turismo culturale che sta interessando la città capoluogo e la Marca nel suo complesso, con particolare riferimento all’area centro-sud (Sile e Terraglio); 4. Il Comune si impegna a trasferire uffici e funzionalità, secondo il proprio giudizio di opportunità, presso l’immobile denominato Prefettura in Piazza dei Signori, il centro simbolico di Treviso e della Marca intera, riunendo in un unico compendio il Palazzo dei Trecento e l’appartamento Ramanzini, al fine di garantire un sicuro riferimento alla vita civile e culturale della città. 5. Inoltre, le Istituzioni si impegnano con l’Associazione Ciclismo di Marca a realizzare il Velodromo della Marca Trevigiana. Con oggi si apre dunque una nuova progettualità che si chiamerà “Treviso Area Metropolitana” che metabolizza le trasformazioni in atto nella Marca Trevigiana e definisce il quadro delle azioni strategiche per garantire uno sviluppo alla Marca Trevigiana: un nuovo urbanesimo. È aperto in questo senso il dialogo con la Camera di Commercio, in quanto Ente di rappresentanza delle categorie economiche nonché partner gemello della Provincia nel Piano Strategico. .  
   
   
MANTOVA: MANIFATTURIERO, RIPRESA DELLA PRODUZIONE  
 
Mantova, 19 febbraio 2008 – Confermando le previsioni dello scorso settembre, la produzione industriale della provincia di Mantova registra, nel quarto trimestre 2007, una crescita positiva rispetto al trimestre precedente (+1,6% destagionalizzato) cosicché l’anno si chiude – nonostante il calo produttivo estivo – con un aumento complessivo del 3% (primato regionale) contro una media lombarda pari al +2,2%. Anche il fatturato è aumentato dell’1% rispetto al trimestre estivo, e ciò certamente anche sotto la spinta di aumenti di prezzo, come nell’industria alimentare. Il maggior incremento della produzione rispetto alle vendite ha comunque portato, in certi casi, ad aumenti consistenti di scorte di prodotti finiti, diminuite nel periodo estivo. È utile notare che gli ordinativi acquisiti nell’ultimo trimestre 2007 dalle imprese mantovane si mantengono positivi sia sul versante interno (+1,3%) che su quello estero (+1,6%). Complessivamente il clima produttivo del 2007 è stato caratterizzato da forti aumenti dei prezzi delle materie prime (cresciuti del 6,8% in media durante l’anno, secondo quanto dichiarato dagli imprenditori mantovani) che hanno fatto lievitare del 2,4% i prezzi dei prodotti finiti. In conclusione, al termine del secondo anno di espansione produttiva, mentre per l’economia nazionale si registrano già in chiusura del 2007 i primi vistosi rallentamenti, nell’industria mantovana prevalgono aspettative di sostanziale stazionarietà della produzione (+7% gli ottimisti sui pessimisti) per il primo trimestre del 2008. Inizia, tuttavia, a differenziarsi notevolmente la situazione tra settori con aspettative positive e settori che vedono nero o, per lo meno, grigio. È interessante inoltre notare che tale differenziazione tende ad accentuarsi anche tra imprese dello stesso settore. Le aspettative sull’estero sono maggiori rispetto a quelle del mercato interno. È in definitiva probabile che gli sbocchi commerciali nei maggiori mercati europei possano garantire ancora una tenuta dei livelli di attività fin qui registrati. .  
   
   
URBANDAY 2008, UNA NUOVA STAGIONE DELL’URBANISTICA E DEL GOVERNO DEL TERRITORIO IN CALABRIA AREA D´INTERESSE: URBANISTICA E GOVERNO DEL TERRITORIO  
 
 Lamezia Terme, 15 febbraio 2008 - “Un grande successo è stato registrato da questa prima edizione dell’Urbanday Calabria 2008. Abbiamo tratto un bilancio del lavoro svolto in questi anni e abbiamo potuto riscontrare un’attenzione positiva e un grande interesse da parte di tutti partecipanti”. È quanto ha affermato l’assessore regionale, Michelangelo Tripodi, a conclusione del meeting sulla “strategia per l’innovazione dell’approccio ai temi dell’urbansitica e del governo del territorio” che si è svolto il 15 febbraio al centro Agroalimentare di Lamezia Terme. “L’iniziativa di oggi - ha aggiunto Tripodi - conferma che davvero in Calabria si è aperta una nuova stagione e che si sta affermando la nuova cultura del governo del territorio che è fondata sulle regole, sulla trasparenza, sulla partecipazione, sulla legalità e sulla sostenibilità. I risultati conseguiti sono davvero straordinari. Nonostante le condizioni assai difficili che abbiamo conosciuto in questa legislatura travagliata, nel campo dell’urbanistica e del governo del territorio abbiamo compito passi avanti da gigante e abbiamo raggiunto risultati che non hanno precedenti nella storia della regione”. A tal proposito l’assessore Tripodi ha ricordato, tra l’altro, la riforma della legge urbanistica, l’approvazione delle linee guida della pianificazione regionale, la nuova politica del paesaggio calabrese, il programma per il recupero e la riqualificazione dei centri storici, la lotta contro gli ecomostri, lo sviluppo del sistema cartografico calabrese, l’istituzione del sistema informativo territoriale e dell’Osservatorio per le trasformazioni territoriali, la predisposizione della carta dei luoghi, l’avvio del quadro territoriale e paesaggistico regionale, l’attivazione della rete degli Urban center della Calabria. Tripodi ha sottolineato, infine, il sostegno per la nuova strumentazione urbanistica dei Comuni (Psc e Psa), il piano di indirizzo regionale per la gestione del demanio marittimo, il forte impegno per la programmazione dei fondi strutturali (sia per quanto riguarda il Por Calabria “Asse città” 2000-2006 e sia per quanto concerne la nuova programmazione 2007-2013 con la definizione degli obiettivi e della linee di intervento del nuovo asse “Città, aree urbane e sistemi territoriali”), lo sforzo per promuovere la partecipazione nella pianificazione e per avere, dunque, strumenti urbanistici concertati e condivisi All’urbanday del 15 febbraio hanno dato un rilevante contributo tutti i protagonisti di questo ambizioso progetto di riqualificazione e rigenerazione delle città e del territorio calabrese, coerentemente all’idea secondo cui la diffusione della nuova cultura del governo del territorio non può prescindere dall’essenziale attivo coinvolgimento di tutti i soggetti, rappresentanti delle varie istanze e dei vari interessi ai diversi livelli territoriali e istituzionali, che compongono questa realtà, il cui apporto rappresenta il punto di forza imprescindibile per la realizzazione di tale obiettivo. .  
   
   
UNIECO: "LA PROGETTUALITÀ PER IL FUTURO" L’ASSEMBLEA DEI SOCI DELLA COOPERATIVA REGGIANA HA APPROVATO A PIACENZA IL BUDGET 2008, FATTURATO A 570 MILIONI DI EURO E RIMANE ALTA LA REDDITIVITÀ. FORTE INVESTIMENTO SULLE PERSONE PER PREPARARE IL PIANO POLIENNALE CHE PARTIRÀ NEL 2009  
 
 Piacenza, 19 febbraio 2008 - Il fatturato consolidato di Unieco nel 2008 si attesterà a 570 milioni di euro (530 il budget 2007) mantenendo la redditività in linea con quella dell´anno appena concluso (16 milioni di utile netto). “E’ un budget sfidante più di quanto i numeri possano dire” spiega il Presidente di Unieco Mauro Casoli, “perché si tratta di previsioni in netta controtendenza rispetto ai segnali poco rassicuranti che quotidianamente riceviamo dai nostri mercati di riferimento”. Il budget 2008 di Unieco evidenzia anche un forte impegno in termini di investimenti, che determineranno una crescita del capitale investito, ma l’elevata patrimonializzazione raggiunta permetterà di mantenere ancora un buon equilibrio della gestione finanziaria. Il rapporto debiti - equity si attesta intorno allo 0,5, e quindi ancora su livelli di assoluta tranquillità. “I tratti che è bene sottolineare in questo budget sono la solidità e le opzioni di sviluppo che propone” commenta Casoli. Dal punto di vista occupazionale non sono attese nel 2008 variazioni significative, ma sono previste massicce azioni di formazione. L’obiettivo è quello di stimolare nuove linee di crescita partendo dalle giovani risorse che sono entrate in gran numero in questi anni. Sviluppo, coesione, gioco di squadra: saranno queste le parole chiave del 2008 e dei prossimi anni. Ulteriori investimenti sono previsti nel settore dei laterizi: 30 milioni di euro per la fornace Gral ad Alfonsine, in provincia di Ravenna, che è in fase avanzata di costruzione e sarà inaugurata dopo l’estate; oltre 5 milioni per il nuovo stabilimento Air Beton (il cemento cellulare autoclavato) che sta nascendo a Bibbiena (Ar). “Il budget 2008 di Unieco punta – aggiunge Casoli – sulle grandi operazioni di riqualificazione urbana e sui lavori ferroviari all’estero, per compensare il rallentamento previsto nel settore delle costruzioni in Italia. Una grande attenzione sarà anche riservata sia alla valorizzazione dei rifiuti per la produzione di energia, grazie a nuove attività in Toscana, sia all’immobiliare avanzato (Real Estate), anche tramite la partecipazione nella Immobiliare Sansedoni di Siena”. Le previsioni per i singoli settori di attività completano il budget 2008 di Unieco: Costruzioni - La divisione costruzioni Italia nel 2008 vedrà stabilizzarsi il monte lavori sui livelli del 2007 e manterrà alta la marginalità. La divisione Costruzioni Emilia, invece, vedrà crescere sia il monte lavori che la marginalità. Ferroviario - E’ prevista per il 2008 una crescita dei volumi, grazie alle sinergie tra le controllate Clf e Sifel e all’avvio di nuovi cantieri anche all’estero. Ambiente - Sono attesi in crescita volumi e marginalità, grazie a importanti scelte strategiche che aprono a Unieco nuovi scenari nel settore del trattamento/valorizzazione dei rifiuti. Laterizi - Il 2008 sarà un anno di transizione, in virtù dello scenario riflessivo del mercato delle costruzioni e in attesa dell’avvio dei nuovi impianti di produzione. All’assemblea che ha dato il via libera al budget 2008 hanno portato contributi, con video interviste sui nuovi scenari che si aprono, il ministro per lo sviluppo Pierluigi Bersani, Pierluigi Toti (Lamaro Immobiliare Roma), il prof. Aldo Norsa (Univ Iuav Venezia), Renzo Capra per A2a, Anna Maria Artoni, presidente Confindustria Emilia Romagna e Giuseppe Mussari, presidente Monte Paschi Siena. “Ci hanno aiutato – conclude Casoli – a leggere uno scenario in rapido movimento, in cui non vediamo, come molti analisti, un vero declino, ma certamente una transizione verso nuovi assetti che sarà selettiva anche per le imprese. Unieco si prepara a definire il nuovo piano poliennale 2009-2012 puntando sulla valorizzazione delle risorse umane e sulla formazione a tutti i livelli, per poter cogliere al meglio opportunità che sono evidenti nella fase di rallentamento congiunturale e selezione che si aprirà. Il futuro è incerto, ma Unieco ha i piedi ben piantati a terra e i secondi cent’anni di vita saranno ancora all’insegna della crescita, grazie a una immutata propensione allo sviluppo”. .  
   
   
UN ANNO DI INIZIATIVE NEL CALENDARIO ACIMAC  
 
Modena, 19 febbraio 2008 - “Gli appuntamenti per gli associati – Acimac planning 2008” è il titolo del calendario che le aziende associate stanno ricevendo in questi giorni, come già avvenuto lo scorso anno. Si tratta di un utile strumento di lavoro per i produttori italiani di macchine e attrezzature per ceramica, che potranno trovare riassunti tutti gli appuntamenti, le iniziative e gli eventi di interesse che li riguarderanno nei prossimi mesi. La formazione riveste evidentemente un ruolo di primissimo piano tra le attività proposte da Acimac. L’obiettivo è consentire a chi lavora nelle imprese del settore di essere costantemente aggiornato a livello tecnologico e normativo. Alcuni dei temi affrontati quest’anno nei numerosi corsi, incontri e convegni tecnici sono: l’organizzazione post vendita e la ricambistica, la sicurezza sul lavoro, la legislazione doganale, gli incentivi per il risparmio energetico, la riduzione delle emissioni sonore, la tutela della proprietà industriale. Sul fronte della formazione all’estero, invece, sono previsti corsi per tecnici delle aziende clienti in Messico, Ucraina, Iran e Vietnam (sulle piastrelle), e in Algeria e Argentina (sui laterizi), oltre ad un workshop in Turchia. L’attività di Acimac si dipanerà come sempre anche attraverso la partecipazione a fiere, a cominciare ovviamente dall’edizione 2008 di Tecnargilla, il più importante appuntamento mondiale nel settore delle forniture per l’industria ceramica. Esistono poi altre fiere di carattere più locale, interessanti per singoli mercati e alla quali Acimac partecipa con presenze istituzionali o collettive: nel dettaglio, si prevedono collettive Ice-acimac a Indian Ceramics (11-13 marzo), Revestir in Brasile (11-14 marzo), Mosbuild in Russia (1-4 aprile) e a Ceramics China (21-24 maggio). L’associazione sarà presente inoltre con uno stand istituzionale al Batimatec in Algeria (3-8 maggio), mentre un sistema Italia Ice-acimac sarà a The Big Five a Dubai, negli Emirati Arabi (23-27 novembre). In novembre verrà poi presentato un altro importante strumento di lavoro per le aziende produttrici di macchine e attrezzature, l’indagine di settore relativa all’industria ceramica in Turchia e Penisola Araba. Sul fronte editoria, in programma cinque uscite per Ceramic World Review (senza contare gli speciali in spagnolo, cinese e, da quest’anno, russo) e tre uscite per Brick World Review. L’assemblea Generale di Acimac è prevista per il 13 giugno. .  
   
   
CONTRO IL CARO-PREZZI LA PROVINCIA DI VICENZA COORDINA UN TAVOLO TECNICO PANE COMUNE E BOLLETTINO AGROALIMENTARE CONTRO IL CARO-PREZZI  
 
Vicenza, 19 febbraio 2008 - Coordinamento e trasparenza. Èquesto il segreto per abbattere il caro-prezzi che preoccupa sempre più gli italiani e i vicentini in particolare. È emerso dal tavolo di confronto convocato dalla Provincia di Vicenza e a cui hanno risposto tutte le categorie economiche (Diego Meggiolaro per Coldiretti, Livio Ruaro per gli Industriali, Ornella Vezzaro Confesercenti, Ernesto Boschiero, Antonio Cristofani e Remo Seganfredo per Confcommercio, Giuseppe Sbalchiero Confartigianato, Ernesto Gallo Assessore alle Attività Produttive del Comune di Vicenza, Alberto Chiodi per Confcooperative, Sergio Terzo Apindustria, Linda Spina Confagricoltura, Leonardo Zamperetti Cna). "La Provincia- concordano il Vicepresidente Provinciale Dino Secco e l´Assessore Provinciale all´Agricoltura Luigino Vascon- quale ente di coordinamento e titolare di funzioni in materia di sviluppo economico ha inteso proporre un tavolo di lavoro con le categorie produttive su questioni di comune interesse, alla luce anche di notizie allarmanti sull´aumento dei prezzi dei principali beni di consumo, compresi quelli di prima necessità, che hanno creato nei cittadini un allarme dannoso e spesso ingiustificato. " Si è assistito in questi giorni, ha scritto la Provincia nella convocazione del Tavolo, all´intensificarsi sui mass media delle polemiche tra categorie produttive, istituzioni e associazioni rappresentative di interessi collettivi, con effetti negativi di immagine dei soggetti coinvolti e con perdita di credibilità nei confronti dei cittadini. Era pertanto opportuno un approfondimento delle cause e la possibile condivisione delle soluzioni mediante un confronto comune. E il confronto c´è stato, pacifico e da tutti apprezzato. Con rilevanti risultati e sperimentazioni che partiranno a breve. Fra queste il mondo produttivo, i panificatori e gli esercenti, attraverso i loro rappresentanti, si sono impegnati a studiare la produzione di un pane comune con prezzo unitario per tutto il territorio vicentino. "Un prodotto di prima necessità -spiega Dino Secco- su cui vogliamo intervenire non solo per dare una risposta alle polemiche che recentemente hanno riguardato proprio questo bene, ma anche per dare un segnale ai cittadini sull´attenzione che poniamo al loro portafogli. " E per informare il cittadino un´altra novità: una apposita sezione del Bollettino Fitopatologico che la Provincia pubblicizza su giornali e tv locali sarà dedicata alla frutta e alla verdura di stagione, che costa meno e ha maggiori proprietà nutrizionali. "La comunicazione è importante -chiarisce l´Assessore Vascon- e il consumatore deve sapere che d´inverno l´uva e le fragole non solo costano di più perché provengono dall´estero, ma sono anche meno buone. Così settimanalmente, attraverso la rubrica curata dal nostro Servizio Fitopatologico Strampelli, informiamo su quali prodotti sono stati raccolti nei nostri campi. Poi è chiaro che ognuno è libero di comprare e mangiare ciò che vuole, ma è nostra intenzione promuovere il prodotto stagionale e locale, sicuramente più buono e più sano". Il Bollettino partirà ad aprile, nel frattempo si studia la formula tecnica più adeguata per far sì che le informazioni siano utili sia al consumatore che al produttore. Ribadita da tutti poi la necessità di un tavolo tecnico permanente. "Il confronto è fondamentale -spiega il Vicepresidente Secco- perché la comunicazione arrivi al cittadino chiara e senza individualismi. Non è utile a nessuno scaricare la colpa su un anello diverso di una filiera a cui tutti appartengono, altrimenti l´unico risultato è, come accaduto in questi giorni, che calano i consumi, con danni economici per tutti, dal produttore al venditore. Ci troveremo mensilmente attorno a questo tavolo, analizzeremo assieme problematiche e possibili soluzioni. E valuteremo l´opportunità della creazione di un paniere vicentino, studiato sui consumi dei concittadini, più rispondente alla nostra realtà e quindi più vicino alle nostre esigenze. " A partire dalla prossima riunione sarà richiesta al Tavolo anche la presenza delle associazioni dei consumatori, importanti interlocutori delle associazioni di categoria. .  
   
   
PERMASTEELISA APPROVA IL BUDGET 2008 E DELIBERA IN MERITO ALLA POSSIBILE CESSIONE DI BELGO METAL  
 
 Vittorio Veneto, 19 febbraio 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Permasteelisa, riunitosi in data 12 febbraio sotto la presidenza di Davide Croff, ha esaminato e approvato il budget per il 2008. Anche alla luce degli importanti risultati conseguiti in termini di raccolta ordini nel 2007, che si sono attestati al nuovo risultato record di 1. 475 milioni di Euro (1. 064 milioni di Euro nel 2006), il Gruppo conferma le attese positive per l’esercizio in corso durante il quale si intende proseguire lungo le direttrici di sviluppo delineate nel piano strategico. La complessità crescente del contesto internazionale e la possibile congiuntura negativa dei mercati statunitensi non si sono infatti ad oggi tradotti in segnali di rallentamento sul fronte dei ricavi e della redditività né vi è alcuna concreta prospettiva nel breve periodo che tale rallentamento possa verificarsi. Tuttavia, per mettersi sin da oggi al riparo dai possibili impatti negativi che dovessero manifestarsi in futuro a seguito dell’accentuarsi della crisi, il Gruppo sta intensificando la propria attività nei mercati ad alto potenziale di crescita ritenuti maggiormente al riparo da eventuali recessioni. Tra questi vi sono in particolare il Middle East e la Russia. Prosegue inoltre l’attenta politica di selezione degli ordini e di gestione della liquidità che ha permesso la progressiva riduzione dell’indebitamento, finalizzata al raggiungimento di una posizione finanziaria positiva. Coerentemente con il processo di ristrutturazione e riorganizzazione del gruppo avviato nel 2006, il Consiglio ha inoltre autorizzato la possibile cessione della consociata Belgo Metal Nv, operante essenzialmente in Belgio e Francia nel settore dei curtain walls, e ritenuta non più strategica per l’evoluzione del Gruppo. Belgo Metal, che gestisce una cifra d’affari annua dell’ordine di 50 milioni di Euro, verrebbe ceduta ad un’entità finanziaria partecipata da alcuni managers della società stessa. In caso di perfezionamento dell’operazione, la cessione dovrebbe generare una plusvalenza a livello consolidato compresa tra i 3 e 4,5 milioni di Euro. Infine, a seguito delle intervenute dimissioni del Consigliere Delegato Giancarlo Iovino - comunicate al mercato lo scorso 23 gennaio - il Consiglio non ha ritenuto opportuno avvalersi dell’istituto della cooptazione e ha provveduto all’adeguamento delle deleghe di potere. Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari, dott. Lorenzo Sisti, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l´informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. .  
   
   
UN OTTIMO 2007 E UN BUON 2008 PER LE MACCHINE ITALIANE PER IL LEGNO  
 
Assago, 19 febbraio 2008 - Le Previsioni 2008 - I dati e i quotidiani contatti della associazione con le imprese associate inducono a ipotizzare che l’anno appena iniziato sviluppi una dinamica meno sostenuta rispetto al biennio precedente, dovuta al rallentamento – in termini macroeconomici – della fase espansiva negli Stati Uniti e nel Nord America più in generale. Questa “frenata” non dovrebbe comunque determinare un risultato negativo e il 2008 segnerà un ulteriore sviluppo della produzione, per quanto moderato, stimabile attorno 2 per cento. Il Preconsuntivo 2007 - Il 2007 è stato un anno di consolidamento dell’offerta italiana di tecnologie per la lavorazione del legno. Secondo i dati preconsuntivo elaborati dall’Ufficio studi di Acimall la produzione ha raggiunto i 1. 926 milioni di euro, con una crescita del 5,8 per cento rispetto al 2006. Ottimo andamento anche per le esportazioni, che nel 2007 si attesterebbero a quota 1. 582 milioni, ovvero l’82 per cento del totale della produzione, il 6 per cento in più rispetto al 2006. Si stima che nel 2007 l’export di macchine italiane abbia rappresentato il 21 per cento dell’offerta internazionale, confermando la collocazione del nostro settore industriale ai vertici mondiali. Il Quarto Trimestre 2007 - Dalla indagine congiunturale relativa agli ultimi tre mesi del 2007 emerge che gli ordini di macchine e utensili italiani per la lavorazione del legno sono aumentati del 2,4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2006. Ancora un segno positivo, dunque, che conferma l’andamento degli ultimi due anni, per quanto ci sia da registrare una sensibile frenata rispetto agli incrementi dei trimestri precedenti: dall’estero – dove si colloca l’82 per cento della produzione italiana – è arrivato un aumento degli ordini dell’1 per cento, mentre il mercato italiano è stato più “generoso” (più 7 per cento). Nel 2007 i prezzi sono aumentati complessivamente del 2,2 per cento, mentre i mesi di produzione assicurata al termine dell’anno si sono confermati intorno a 3,5. L’indagine qualitativa rivela che il 63 per cento delle imprese intervistate – che fanno parte di un campione rappresentativo dell’intero settore – dichiara per gli ultimi tre mesi del 2007 un andamento della produzione stazionario, mentre il 37 per cento parla di crescita. Le giacenze sono stabili nel 67 per cento dei casi, in diminuzione nel 15 per cento e in crescita nel restante 18 per cento. L’occupazione è stazionaria nel 74 per cento del campione, in aumento nel 26. L’indagine previsionale indica che il 74 per cento degli intervistati ritiene che gli ordini dall’estero rimarranno ai livelli attuali, per il 15 per cento ci sarà un aumento, per l’11 per cento una contrazione (saldo positivo + 4 per cento). Stabile il mercato interno per il 74 per cento, in crescita per l’11 per cento e in contrazione per il rimanente 15 per cento del campione (saldo negativo -4 per cento). .  
   
   
IMMIGRAZIONE: REGIONE UMBRIA IMPEGNATA PER DIFFUSIONE CONOSCENZA LINGUA ITALIANA  
 
Perugia, 19 febbraio 2008 – Passa anche attraverso una buona conoscenza della lingua italiana l’integrazione degli stranieri che vivono in Umbria. Con questo obiettivo la Regione Umbria ha firmato un accordo con il Ministero della Solidarietà Sociale per il finanziamento di un programma di interventi finalizzati alla diffusione della conoscenza della lingua italiana e destinato a cittadini extracomunitari adulti presenti in Italia con regolare permesso di soggiorno. Per l’obiettivo il Ministero alla Regione Umbria ha destinato 180 mila euro, mentre la Giunta regionale ha previsto un cofinanziamento di 50 mila euro provenienti dalle risorse destinate all’ “Asse Inclusione Sociale” del Programma operativo regionale per l’Umbria (Fondo Sociale Europeo), per il periodo di programmazione 2007-2013. La durata dell’armonia con il Ministero è di 18 mesi a decorrere dalla comunicazione alla Regione dell’avvenuta registrazione del decreto ministeriale di approvazione. In seguito all’intesa è prevista l’attivazione di programmi per l’acquisizione delle conoscenze di base della realtà del nostro Paese, quindi lingua, storia e cultura, evoluzione della società e delle istituzioni, educazione civica, con certificazioni finali dal valore ufficiale di attestazione di conoscenza della lingua italiana. “Si tratta di un passaggio importante – hanno spiegato dall’assessorato regionale alle politiche sociali – in quanto la conoscenza della lingua e delle usanze italiane rappresentano un passaggio essenziale per l’inclusione nella nostra società, evitando forme di emarginazione dei migranti dalla vita sociale. Destinatari degli interventi sono gli adulti stranieri regolarmente presenti sul territorio dello stato italiano, con particolare riguardo alle donne, maggiormente esposte al rischio di marginalità sociale”. .  
   
   
“CONCILIARE LAVORO E FAMIGLIA CONVIENE ALLE IMPRESE” AVVIATO IN TRENTINO IL PROCESSO AUDIT  
 
 Trento, 19 febbraio 2008 – Per comprendere quanto importanti – anzi, strategici - siano, per un’azienda le politiche di conciliazione tra i tempi di lavoro e quelli della vita familiare, basterebbe dire di ciò che ha fatto una importante banca del Vorarlberg, i cui dirigenti oggi affermano convinti di come non potrebbero più fare a meno del servizio di stireria messo a disposizione dei propri dipendenti. Per rimanere in Italia, sarebbe invece sufficiente sapere che se solo potessero lavorare centomila donne in più, ciò si tradurrebbe in un aumento del Pil dello 0,28 per cento e che questo potrebbe finanziare il 30 per cento in più di servizi per la prima infanzia. Esempi, ma se ne potrebbero fare molti altri, alcuni dei quali rintracciabili anche in aziende trentine, che sono stati richiamati stamane, nella sala stampa della Provincia, all’incontro che ha dato concreto avvio al processo Audit Famiglia e Lavoro con i 17 enti, organizzazioni ed imprese che vi hanno fino ad ora volontariamente aderito: tra essi il Servizio Personale della Provincia autonoma, la Federazione trentina della cooperazione, l’Autostrada del Brennero, l’Associazione artigiani, i Comuni di Trento (per il settore biblioteca) e quello di Riva del Garda, alcune scuole, una cassa rurale ed alcune imprese private che, forse con maggiore lungimiranza di altre, hanno compreso – come ha afferma Mariangela Franch, docente all’Università di Trento, che “alle imprese introdurre l’Audit conviene sul piano economico”. All’incontro, coordinato dal dirigente del Servizio Politiche sociali, Luciano Malfer, ed aperto dagli interventi degli assessori provinciali alle politiche sociali, Marta Dalmaso, e alle pari opportunità, Iva Berasi, sono intervenuti i responsabili dello studio Equalitas di Bolzano, che supporta la Provincia – ente promotore del progetto in Trentino ed ente licenziatario del marchio Audit Famiglia e Lavoro rilasciato dalla Fondazione tedesca Hertie - nel percorso di certificazione delle politiche del personale orientate alla conciliazione. In Italia vi è una sola Amministrazione pubblica che abbia già ottenuto (il riconoscimento ufficiale ci sarà a marzo) la certificazione Audit, ed è il Comune di Bolzano, la cui esperienza è stata illustrata stamane da Maria Luisa Obkircher, direttrice dell’Ufficio personale. Il percorso avviato oggi a Trento – sostenuto dai sindacati, dal Coordinamento Imprenditori, dall’Università e dal Forum Trentino delle Associazioni per la famiglia - si presenta però, per il numero e l’importanza dei soggetti coinvolti, come un’assoluta novità a livello nazionale, prefigurando il passaggio ad un “sistema territoriale” certificato orientato alla conciliazione tra famiglia e lavoro. Un notevole passo avanti nella traduzione concreta di quella che appare come una delle più qualificanti azioni messe in campo dalla Provincia autonoma di Trento per fare del Trentino un “territorio amico della famiglia”. L’obiettivo sotteso alla decisione di avviare in Trentino il processo Audit – ha spiegato l’assessore Marta Dalmaso – nasce dall’intento di aumentare l’occupazione femminile in una realtà dove la disoccupazione è a livelli fisiologici ma che vede ancora quasi il 5 per cento di disoccupazione femminile a fronte dell’1,9 per cento di disoccupazione maschile. “Tale obiettivo – ha però puntualizzato l’assessore alle politiche sociali – è orientato alla valorizzazione di tutte le risorse umane, all’intento di garantire pari opportunità di realizzazione a uomini e donne, al consolidamento delle prospettive future dell’economia provinciale, in buona sostanza all’obiettivo di migliorare la qualità della vita per tutti, cosa che non possiamo pensare di raggiungere se troppo elevati sono i costi del lavoro in termini di relazioni familiari sacrificate o addirittura di rinuncia alla famiglia che si vorrebbe”. Per Iva Berasi “la conciliazione non è solo un problema delle donne ma di tutta la società”. L’assessore provinciale alle pari opportunità ha però detto con forza che il processo di certificazione Audit “deve accompagnarsi ad una certificazione di genere, che consideri dunque anche il tema delle pari opportunità tra uomini e donne, in termini di carriere professionali così come di reddito derivante dal lavoro. Se vogliamo esaudire il desiderio delle donne trentine di poter avere almeno due figli – ha poi aggiunto – occorre dare più servizi orientati all’infanzia, alla cura degli anziani ed all’espletamento della cura della casa”. Una dimensione dove diventa importante, appunto e per tornare all’esempio iniziale, anche offrire da parte di un’impresa ai propri dipendenti un servizio di stireria, accanto ad un asilo nido aziendale, al part time, alla flessibilizzazione degli orari di lavoro, alla mensa interna aperta ai familiari dei dipendenti, eccetera. I vantaggi di una politica del personale consapevole della famiglia? “Gli stessi – ha spiegato Luca Pandini dello Studio Equalitas - che già sono diventati patrimonio delle oltre 600 aziende tedesche che, a partire dal 1995, hanno aderito al processo Audit: maggiore produttività dei dipendenti, riduzione del turn over e delle assenze dal lavoro, miglioramento dell’immagine aziendale e maggiore concorrenzialità, riduzione dei costi di ricerca del personale, maggiore soddisfazione e motivazione dei dipendenti, arricchimento professionale, più tempo per le relazioni familiari e miglioramento della qualità della vita, riduzione dei costi sociali a fronte di un ruolo delle famiglie più attivo”. Ecco dunque che concorrenziale diventa l’azienda che più di altre “pensa” alle famiglie dei propri dipendenti ed al loro benessere. Perché, come ha affermato il dirigente di un‘importante gruppo imprenditoriale italiano, “non può esserci un imprenditore felice se non opera in un contesto sociale felice”. Considerazioni, queste, condivise stamane anche da Clara Pedrelli, rappresentante nel Consiglio dell’Audit del Coordinamento imprenditori (“L’audit è la strada giusta da perseguire, uno strumento da far conoscere e da diffondere anche nelle piccole e medie imprese, che devono comprenderne i vantaggi”), e da Giovanna Arcaini del Forum delle Associazioni per la famiglia (“La conciliazione è un nodo fondamentale non solo per la cura dei figli ma anche per quella degli anziani, ci fa piacere collaborare ad un progetto che mette al primo posto l’impegno per la famiglia e, al tempo stesso, che esalta la passione per il lavoro e che può contribuire a realizzare una maggiore opportunità di scelta ed una maggiore e più diffusa serenità”). Al processo Audit guarda con fiducia ma anche con attenzione alle modalità di implementazione del processo dentro le aziende anche il mondo sindacale. “E’ senz’altro positivo – afferma Claudia Loro, componente del Consiglio dell’Audit in rappresentanza di Cgil, Cisl e Uil - il fatto che la Provincia si faccia carico di sensibilizzare le imprese rispetto a tale tema, ma il successo del progetto dipenderà in grande misura da due fattori: la capacità degli auditori e valutatori, gli esperti che dovranno seguire le aziende nella definizione delle azioni volte alla conciliazione, di farsi carico dei problemi interni di un’azienda, di comprenderne le dinamiche e l’organizzazione del lavoro; d’altro lato ci dovrà essere il coinvolgimento del sindacato e, per le imprese dove il sindacato non è presente, dei lavoratori e delle lavoratrici. La conciliazione si potrà ottenere là dove diventerà il frutto di un percorso partecipato e condiviso e non semplicemente calato dall’alto”. .  
   
   
PREVENZIONE, IL PROGETTO “BASILICATA DONNA” ENTRA IN CARCERE  
 
Potenza, 19 febbraio 2008 - Con il Protocollo d´Intesa stipulato tra Regione Basilicata e Ministero di Giustizia, la Regione si è impegnata ad assicurare l´assistenza sanitaria anche ai soggetti sottoposti a misure penali. “Nel rispetto degli impegni assunti, anche quest´anno – afferma l´Assessore regionale alla Sanità, Antonio Potenza - il Dipartimento Salute ha programmato una serie di attività tese ad assicurare alle donne detenute presso la Casa Circondariale di Potenza gli stessi livelli di assistenza previsti per soggetti liberi”. In particolare il prossimo 20 febbraio il Direttore Generale del Dipartimento Salute accompagnerà, presso l´istituto penitenziario di Potenza , il personale sanitario individuato per dare attuazione anche in carcere al progetto "Basilicata Donna", un programma di screening gratuito per la prevenzione del cancro della mammella e del tumore del collo utero. “L´anno 2008 - specifica Potenza - è un anno particolarmente importante per la medicina penitenziaria, in quanto dovrebbe concludersi l´iter del Decreto Legislativo che regola il trasferimento delle competenze sanitarie in carcere dal Ministero della Giustizia al Servizio Sanitario Nazionale quindi alle Regioni e alle Asl. Proprio in previsione - conclude l´assessore Potenza - del passaggio della medicina penitenziaria dal compartimento del Ministero della Giustizia a quello della Salute, il Dipartimento Sanità ha provveduto alla stesura di un disciplinare tecnico per la regolamentazione dell´assistenza sanitaria penitenziaria in Basilicata, che verrà presentato durante il seminario che si terrà presso la Casa Circondariale di Potenza il giorno 8 marzo 2008”. .  
   
   
POTENZA, FORIM: CORSI GRATUITI PER SOSTENERE LE IMPRESE "IN ROSA"  
 
Potrenza, 19 febbraio 2008 - Forim – Formazione e Promozione per le Imprese – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Potenza, in collaborazione con il Comitato per l’Imprenditorialità Femminile e le Associazioni di Categoria, organizza, nell’ambito della Convenzione per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile stipulata tra Regione ed Unioncamere Basilicata, i seguenti corsi di formazione imprenditoriale e manageriale:bilancio e analisi di bilancio per non addetti; analisi dei costi, controllo di gestione e budgeting; gestione dei rapporti con le banche e gestione finanziaria dell’impresa; marketing; comunicazione efficace; time management e gestione dello stress; business plan. I corsi, della durata media di 16 ore, sono rivolti a: imprenditrici, loro dipendenti, collaboratrici/collaboratori, familiari, interessate/i, aspiranti imprenditrici ecc. E non prevedono oneri a carico dei partecipanti. Gli obiettivi sono rafforzare le competenze manageriali delle donne imprenditrici, di loro dipendenti o collaboratori, con particolare riguardo a quelle connesse alla gestione economico-finanziaria ed alla gestione commerciale, nonchè diffondere presso le aspiranti imprenditrici la metodologia della pianificazione di impresa permettendo di mettere a punto il proprio business plan con l’ausilio di esperti aziendalisti. “Ci rivolgiamo a quelle imprenditrici che hanno bisogno di rafforzare le loro competenze manageriali – spiega il presidente della Cdc di Potenza, Pasquale Lamorte -, a chi ha difficoltà ad avviare un’attività autonoma e a gestirla, a quelle beneficiarie dei contributi della legge 215/92 che lamentano, dopo i lunghi tempi di attesa, l’insufficienza dei servizi di accompagnamento e supporto che dovrebbero aiutarle ad avere un rapido ritorno dall’investimento. Per questo, abbiamo ideato corsi con una didattica improntata alla massima praticità e concretezza, suggerendo di presentare dei casi reali per la discussione in aula”. E’ possibile manifestare il proprio interesse ai corsi inviando la scheda scaricabile dai siti www. Pz. Camcom. It e www. Forimpz. It via e-mail a: forim@pz. Camcom. It o via fax al n. 0971/410313. .  
   
   
PRIMA INFANZIA. ASSESSORE VALDEGAMBERI: “RISORSE 2008 DI 24 MILIONI EURO, 4 IN PIU’ RISPETTO A 2007; ORGOGLIOSI AUMENTO COSTANTE ATTENZIONE REGIONE PER NOSTRI PICCOLI CITTADINI”  
 
Venezia, 19 febbraio 2008 - “Lo dico con orgoglio: la Giunta regionale pone da anni un’attenzione particolare e in costante aumento di risorse e di interventi per l’accoglimento dei nostri bambini tra gli zero e i tre anni nelle strutture educative. Lo dimostra il recente bilancio regionale che ha aumentato i finanziamenti previsti, lo dimostra anche l’interesse con il quale stiamo promuovendo strutture di accoglienza domiciliare per l’infanzia che rispondono ad alcune particolari esigenze delle famiglie nel conciliare i tempi di lavoro con quelli della vita familiare e della cura dei più piccoli”. E’ quanto afferma Stefano Valdegamberi, assessore regionale alle politiche sociali, facendo il punto sulla situazione delle strutture per la prima infanzia nel Veneto. “La finanziaria 2008 – ricorda - ha incrementato di 5 milioni di euro i contributi per la gestione dei servizi all’infanzia (0-3 anni), così suddivisi: 2 milioni di euro per nidi gestiti da privati, 2 milioni di euro per strutture a gestione pubblica, 1 milione di euro per “progetti sperimentali di accoglienza domiciliare all’infanzia”, cioè quei servizi che vengono detti anche “Tagesmutter” o “Mamme di giorno” e che costituiranno in futuro una delle modalità più interessanti, flessibili e sicure di servizio nido o asilo a domicilio. Il Veneto – sottolinea Valdegamberi – punta a un modello plurale, competente e differenziato di sistema di cura dei bambini. Perciò nel 2006 abbiamo promosso il bando “Mamma per le mamme” che ci ha permesso di testare tale offerta nel corso di tutto il 2007, formando 342 operatrici di cui 108 sono già operative”. L’assessore anticipa che, a breve, la Giunta Regionale adotterà un provvedimento contenente le linee guida per l’ulteriore prosecuzione della sperimentazione delle strutture domiciliari, il cui scopo è di incrementare l’offerta di servizi verso il raggiungimento del 33% di copertura, secondo l’obiettivo di Lisbona. Insomma gli asili nido, i nidi integrati, i centri infanzia, i nidi famiglia, i nidi aziendali, i micronidi e l’accoglienza domiciliare dell’infanzia, sono promosse e potenziate da questi interventi regionali che puntano alla costruzione di una rete territoriale per l’infanzia che si ponga all’avanguardia delle politiche nazionali. I 24 milioni di euro saranno suddivisi tra i 332 centri privati che accolgono quotidianamente 7. 115 bambini, e tra i 280 centri pubblici con 10959 bambini; l’ assegnazione media è 1327 euro/bambino. A queste risorse si somma il milione di euro per i servizi domiciliari. .  
   
   
SAIPEM: PRECONSUNTIVI 2007 RICAVI, UTILI E PORTAFOGLIO ORDINI RECORD DIVIDENDO PROPOSTO: +51,7% L’UTILE NETTO COMPLESSIVO DEL 2007 RAGGIUNGE GLI 875 MILIONI DI EURO.  
 
 San Donato Milanese, 14 febbraio 2008. Il Consiglio di Amministrazione di Saipem Spa ha esaminato il 14 febbraio il preconsuntivo consolidato del Gruppo chiuso al 31 dicembre 2007, (non esaminato dal Collegio Sindacale e dalla Società di revisione) redatto in conformità ai principi contabili internazionali (International Financial Reporting Standards – Ifrs). Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea Ordinaria convocata per il 21 e 28 aprile, rispettivamente in prima e in seconda convocazione, la distribuzione di un dividendo di 0,44 euro per ogni azione ordinaria(*) (0,29 distribuito nel 2007) e di 0,47 euro per ogni azione di risparmio(*) (0,32 distribuito nel 2007). Il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 22 maggio 2008 (data di stacco cedola 19 maggio 2008). Il payout, in linea con i precedenti esercizi, rappresenta circa un terzo dell’utile netto consolidato adjusted. Gli investimenti tecnici effettuati nel corso del quarto trimestre 2007 ammontano a 809 milioni di euro (182 nel quarto trimestre 2006) e hanno principalmente riguardato: – per l’Offshore 190 milioni di euro relativi ai lavori di approntamento di un nuovo pipelayer, i lavori di conversione di una nave cisterna in un’unità Fpso destinata a operare in Angola per conto Sonangol P & P, la costruzione di una nuova yard di fabbricazione in Indonesia, il potenziamento delle strutture operative in West Africa, Kazakhstan, Arabia Saudita oltre a interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti; – per il Drilling Offshore 448 milioni di euro relativi ai lavori di approntamento di due piattaforme semisommergibili e di una nave di perforazione per acque profonde, all’acquisto di un jack up, in costruzione presso il cantiere Labroy Offshore Shipyard di Batam (Indonesia) con consegna prevista nel secondo trimestre del 2009, per un investimento di 51 milioni di euro nel trimestre e 161 milioni di euro complessivo, oltre a interventi di mantenimento e upgrading sui mezzi esistenti; – per il Drilling Onshore 140 milioni di euro relativi all’acquisto di 10 rig destinati a operare in Sud America e ai lavori di approntamento di ulteriori dieci rig (di cui uno completato nel trimestre) per i quali sono già stati acquisiti contratti pluriennali; – per l’Onshore 31 milioni di euro relativi al mantenimento e upgrading dell’asset base. Gli investimenti complessivi effettuati nel corso dell’esercizio 2007 ammontano a 1. 644 milioni di euro (593 milioni di euro nell’esercizio 2006). Recentemente sono stati inoltre definiti accordi con la Petrojack per il timecharter, con possibilità di riscatto dopo 12 mesi ad un prezzo corrispondente a 135 milioni di euro circa, di un jack up in costruzione presso i cantieri Jurong Shipyard di Singapore, con consegna prevista nel secondo trimestre del presente anno; il mezzo è destinato ad operare in Arabia Saudita per Saudi Aramco con un contratto di tre anni più uno opzionale. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2007, ammonta a 1. 694 milioni di euro, con un aumento contenuto a 277 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2006, nonostante il livello di investimenti molto elevato (1. 644 milioni di euro). Hanno contribuito alla copertura dei fabbisogni il Cash Flow Operativo, il miglioramento del Capitale di Esercizio e i Proventi delle dismissioni di Asset “non core”. Portafoglio ordini Nel corso del quarto trimestre del 2007 Saipem ha acquisito nuovi ordini per un totale di 4. 402 milioni di euro (2. 394 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2006). Le acquisizioni di nuovi ordini nel corso del 2007 ammontano a 12. 011 milioni di euro. Il portafoglio ordini del Gruppo Saipem al 31 dicembre 2007 raggiunge il livello record di 15. 390 milioni di euro. Dismissioni di asset “non core” Il programma di dismissione di asset “non core” ha visto nell’esercizio significative attuazioni con la vendita della Camom, della partecipazione 50% nella Haldor Topsøe S/a, e della partecipazione 15% in Tecnomare. Dette dismissioni, che hanno generato introiti complessivi di 413 milioni di euro e un capital gain prima delle tasse di 302 milioni di euro, contribuiranno al finanziamento del piano di sviluppo della Società e non avranno quindi impatto sulla politica dei dividendi. In data odierna inoltre sono stati definiti gli accordi per la cessione a Hellman & Friedman della partecipazione 30% nella Gaztransport & Technigaz S. A. (“Gtt”) per un prezzo di 310 milioni di euro che determina un capital gain prima delle tasse di 186 milioni di euro. Il closing è previsto fra due settimane circa. Previsioni per l’esercizio 2008 Gli investimenti della Oil Industry sono attesi mostrare nel 2008 un ulteriore aumento determinando condizioni di mercato favorevoli sia nelle Perforazioni che nelle Costruzioni. Per contrattisti globali come Saipem la sfida è coniugare una crescita accelerata, volta al miglioramento del posizionamento competitivo con risultati economici che si comparino favorevolmente con quelli conseguiti nell’industria di riferimento. Per quanto riguarda gli investimenti, il livello di capex previsto per il 2008 si aggira sui 1. 600 milioni di euro circa; articolati come segue: - 700 milioni di euro circa per l’Offshore, riguardanti il completamento dell’unità Fpso destinata a operare in Angola per Sonangol P & P, i lavori relativi alla costruzione di un pipelayer (consegna prevista nel secondo trimestre del 2010), di un nuovo mezzo per field development (consegna prevista nel secondo trimestre del 2011), di un nuovo mezzo di diving support (consegna prevista nel terzo trimestre del 2010), all’approntamento di una nuova yard di fabbricazione per grandi strutture offshore (completamento previsto fine 2010), oltre a interventi di mantenimento e upgrading della flotta esistente. Le iniziative di cui sopra esauriscono il programma di potenziamento dell’Offshore; ulteriori investimenti, oltre a quelli di normale manutenzione, deriverebbero da successi commerciali nel segmento leased Fpso o da eventuali asset richiesti nell’ambito di progetti di rafforzamento del local content; - 700 milioni di euro circa, compresi gli impegni a fronte di contratti di leasing finanziario, per il Drilling Offshore, relativi sia alla costruzione di mezzi per perforazioni in acque profonde: due semi sub di sesta generazione con consegna prevista nel terzo e nel quarto trimestre del 2009 e una drillship per acque ultraprofonde con consegna prevista nel primo trimestre del 2010, a fronte di contratti di noleggio quinquennali già acquisiti, sia della costruzione di due jack up, uno con consegna prevista nel secondo trimestre del 2008, con contratto triennale acquisito, e uno con consegna prevista nel secondo trimestre del 2009 per il quale si è confidenti di definire un contratto pluriennale in largo anticipo rispetto alla data di consegna del mezzo; - 150 milioni di euro circa per il Drilling Onshore, relativi all’upgrading di impianti esistenti e alla costruzione di nove rig per i quali sono già stati acquisiti contratti pluriennali. Ulteriori iniziative di espansione nel drilling sia offshore che onshore saranno soggette a un approccio molto selettivo, anche in considerazione del forte fabbisogno di risorse umane qualificate richiesto per il monitoraggio e la supervisione delle nuove iniziative di costruzione. - 50 milioni di euro per l’Onshore, relativi al mantenimento dell’asset base esistente. Le iniziative illustrate richiederanno un livello di investimenti simile a quello del 2008 anche per il 2009, dopodichè il livello dei capex è previsto diminuire significativamente. Gli sforzi in termini di investimenti tecnici vengono accompagnati da una crescita delle risorse umane qualificate per le quali per il 2008 ci si pone l’obiettivo di un aumento di circa mille unità, simile a quello realizzato nel 2007; la crescita avverrà soprattutto in India tramite la trasformazione della realtà Saipem locale da fornitore di servizi di ingegneria a centro per la realizzazione di interi progetti. La realizzazione del programma di investimenti illustrato e l’aumento delle risorse ingegneristiche e di project management sono finalizzati al miglioramento del posizionamento competitivo nelle tre unità di Business in cui Saipem opera. Per quanto riguarda i risultati economici è preliminarmente da ricordare che: la svalutazione del dollaro Usa, moneta nella quale sono rappresentati il 70% circa dei contratti, ha un effetto negativo derivante dalla translation in euro di ricavi e profitti denominati in dollari Usa. Tenendo conto dei contratti già acquisiti, e coperti dal rischio di cambio, e di quelli da acquisire, il cambio medio euro/dollaro Usa previsto per il 2008 è di 1,41 rispetto a un cambio medio di 1,34 nel 2007; ciò determinerà un impatto negativo di 400 milioni di euro circa sui ricavi e di 40 milioni di euro circa sul risultato operativo 2008. Gli ammortamenti sono previsti aumentare nel 2008 di 100 milioni di euro circa, per effetto principalmente di investimenti effettuati in anni recenti e ammortizzati a progetto. Gli asset dismessi o classificati a fine 2007 fra quelli disponibili per la vendita e quindi destinati a non produrre effetti nel conto economico adjusted del 2008 hanno contribuito nell’esercizio 2007 ricavi per 212 milioni di euro, un risultato operativo di 15 milioni di euro, proventi da partecipazioni per 46 milioni di euro e un risultato netto di 45 milioni di euro. Per meglio valutare i risultati attesi per il 2008 è necessario quindi procedere al restatement dei risultati 2007 per renderli coerenti con il perimetro di consolidamento del 2008. D’altronde la buona intonazione del mercato di riferimento, l’elevato carico ordini e il buon andamento dei progetti in esecuzione sono previsti consentire per il 2008 ricavi superiori ai 10 miliardi di euro e un risultato operativo e netto adjusted in aumento di almeno il 20% rispetto al 2007 restated. Nell’esercizio 2008 è previsto inoltre il completamento del piano di dismissioni di asset “non core” con la vendita, già definita, della partecipazione 30% nella Gtt, della partecipazione 20% nella Fertinitro e di asset minori. Gli introiti complessivamente attesi ammontano a 400 milioni di euro circa con capital gain, pre tax, di 200 milioni di euro circa. .  
   
   
CRESCE IN PUGLIA LA DOMANDA DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI  
 
Bari, 18 Febbraio 2008 - Cresce la domanda di energia elettrica da fonti rinnovabili e la Regione Puglia interviene sulla disposizioni della Finanziaria per facilitare le procedure di autorizzazione. In Puglia basterà una Dia, la denuncia di inizio attività che si presenta ai Comuni, per avviare gli impianti con una potenza elettrica fino ad 1 megawatt. La Regione Puglia è la prima in Italia ad aver corretto in aumento i limiti imposti dalla Finanziaria 2008, che aveva fissato parametri di potenza elettrica molto bassi per poter autorizzare l’attività con la sola Dia, cambiando peraltro le regole valide fino all’anno scorso. Lo Stato dal 1° gennaio 2008 aveva imposto le nuove soglie (60 kilowatt per l’energia eolica, 20 kW per la solare fotovoltaica, 100 kW per l’idraulica, 200 kW per le biomasse, 250 kW per i gas di discarica, i gas residuati dai processi di depurazione e i biogas), oltre le quali era indispensabile l’autorizzazione regionale. In questo modo, anche piccoli impianti fotovoltaici, eolici o alimentati a biomassa erano costretti ad attivare una procedura decisamente più complessa, che consiste nella richiesta dell’ “autorizzazione unica” rivolta all’Assessorato allo Sviluppo economico. La Regione Puglia, in pratica, ha rialzato i limiti che lo Stato aveva abbassato, ripristinando le regole valide fino al 31 dicembre 2007. L’assessorato allo Sviluppo economico è intervenuto tempestivamente per consentire questa modifica. L’ha fatto attraverso l’articolo 17 del disegno di legge “Disposizioni integrative e modifiche della legge regionale 31 dicembre 2007” approvato durante l’ultima seduta del Consiglio regionale. È una correzione di grande impatto in Puglia perché la domanda di energia da fonti rinnovabili nell’ultimo anno è cresciuta in modo esponenziale. Da una ricognizione statistica compiuta dall’Assessorato allo Sviluppo economico è emerso che fino al 2005 erano state presentate solo 52 domande di autorizzazione per gli impianti eolici, nel 2006 altre 52, nel 2007 le richieste sono salite a 299, moltiplicandosi per più di 5 volte. In questo scenario è la provincia di Foggia a dominare con 174 domande presentate, a seguire Brindisi con 36, Bari e Taranto con 30 richieste per ciascuna provincia, infine Lecce con 29. Passando alle biomasse (dal 2004 al 2007) le domande di autorizzazione sono 32, divise in modo più o meno uguale in tutte le province fuorché Foggia, che non ne ha presentata neanche una. Fanalino di coda il fotovoltaico: le domande riguardano tutte le province, ma dal 2004 al 2007, sono solo 24. “Tutti i dati in nostro possesso – ha commentato il Vicepresidente Sandro Frisullo – ci dicono che la Puglia è percepita come la frontiera nella produzione di energia da fonti rinnovabili. È un cambiamento rivoluzionario. Passa però attraverso la sensibilizzazione dei territori e richiede una modificazione sostanziale dell’approccio della pubblica amministrazione al tema dell’autorizzazione per le fonti rinnovabili. La semplificazione delle procedure per gli impianti più piccoli è un riconoscimento all’attività dei Comuni pugliesi che stanno dimostrando attenzione al tema dell’energia pulita e una grande capacità di ottenere risorse aggiuntive con le royalities a loro riconosciute”. “È del tutto naturale – continua Frisullo – che ai Comuni pugliesi sia attribuita la competenza della gestione amministrativa degli impianti fino ad 1 megawatt che, specie per i nuovi impianti fotovoltaici, costituisce un vero e proprio standard”. .  
   
   
ENERGIA ECOCOMPATIBILE: ENEA PROPONE PROGETTO COMUNI CON REGIONE UMBRIA  
 
Perugia, 19 febbraio 2008 – “Educarsi al futuro”, e al tempo stesso migliorare il presente, con interventi mirati non più e non tanto al risparmio energetico, quanto ad un nuovo concetto di “efficienza energetica”, basata sull’utilizzo delle “fonti rinnovabili”: se sul tema dell’energia si gioca una partita planetaria, la sfida, per il Sistema-italia, passa anche e soprattutto per le Regioni e le comunità locali, che su tali questioni sono chiamate ad un impegno di grande rilevanza. Lo ha detto il direttore del Dipartimento Tecnologie per l’energia, fonti rinnovabili e risparmio energetico dell’Enea (Ente per le Nuove Tecnologie, Energia e Ambiente) Giorgio Palazzi, introducendo il 15 febbraio a Perugia, presso la sede della Presidenza della Giunta regionale dell’Umbria a Palazzo Donini, i lavori di un “workshop” dedicato ai problemi della “politica energetica nelle città”. Dal seminario (organizzato insieme alla Regione Umbria e inserito all’interno di un’agenda di analoghi incontri, che l’Enea sta compiendo con le Regioni su tutto il territorio nazionale) è emersa la proposta di un progetto comune Enea-regione Umbria per l’efficienza energetica nelle città umbre, basato sul coinvolgimento delle istituzioni e del mondo imprenditoriale locale, e sul supporto tecnico-scientifico dell’Enea. L’ente – è stato ricordato – lavora in questo settore con attività di ricerca a favore dell’“ecobuilding”, un nuovo sistema di costruire gli edifici sulla base dell’efficienza energetica, che permette una consistente diminuzione dei consumi (anche del 50, 60 per cento) ed un aumento della qualità della vita. Un settore di lavoro di grande interesse potrebbe essere – è stato sottolineato – anche quello delle biomasse, che – ha detto l’ing. Palazzi – potrebbe trovare in Umbria un terreno adatto per svilupparsi, e diventare una “esperienza di valenza nazionale”. Tutto ciò – ha spiegato Palazzi - in linea con l’azione dell’Enea che, con il sostegno della pubblica amministrazione centrale e locale, è fortemente impegnato nella predisposizione e nell’attuazione dei provvedimenti legislativi e normativi della Unione Europea e del Governo in materia di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni di “gas serra”. In Umbria c’è un grande interesse ed un grande lavoro su tali questioni, ha detto Pierluigi Manna, dirigente del Servizio Energia della Regione Umbria, nel suo intervento, che ha fatto il punto sulle politiche di programmazione e di sostegno, in Umbria, per uno sviluppo energetico ecocompatibile. Accanto alla necessità di “rivedere” il Piano Energetico Regionale in relazione al quadro mutato ed in continua evoluzione del settore, Manna ha annunciato la recentissima decisione della Giunta regionale di attribuire alle Province la delega sulle autorizzazioni per l’esecuzione degli impianti basati sulle “fonti rinnovabili” (fotovoltaico, eolico, biomasse eccetera). Rosilio Pallottelli, responsabile del Centro di Consulenza per l’Energia e l’Innovazione dell’Enea di Perugia, ha sottolineato l’esigenza, sentita dall’Enea, di “diffondere nelle scuole nuovi saperi relativi allo sviluppo sostenibile”, un pezzo “importante” di quel cambio di mentalità, o di “paradigma”, che era stato evocato dall’ing. Palazzi come necessario allo sviluppo delle nuove politiche dell’energia (dal cittadino consumatore al cittadino produttore di energia, dal singolo edificio al “distretto energetico”, dalla progettazione ottimale degli “ecobuildings” ai “power parks”, dalla “certificazione energetica” degli edifici alla capacità di governare sistemi complessi). È un cambio di mentalità – ha detto Pallottelli – che deve cominciare dalla scuola, e per questo l’Enea ha messo a punto il progetto “Educarsi al futuro”, che coinvolge il mondo della scuola, anche con progetti di cooperazione con istituti scolastici del Sud del pianeta. .  
   
   
CAMPANIA: GIUNTA APPROVA INTESA PER SVILUPPO ENERGIA IN IRPINIA  
 
Napoli, 19 febbraio 2008 - La Giunta regionale della Campania, su proposta dell’assessore regionale all’Agricoltura e alle Attività produttive Andrea Cozzolino, ha approvato lo schema di protocollo di intesa tra la Regione e il Comune di Bisaccia (Avellino) per attivare una serie di azioni di sviluppo e promozione del settore energetico nel comune avellinese e nelle aree limitrofe. Obiettivo dell’accordo è la promozione delle tecnologie più avanzate per la produzione di energia derivante da fonti rinnovabili, in particolare da fonte eolica e da filiere bioenergetiche (biomasse). Tra le finalità dell’intesa vi sono anche attività di ricerca e sperimentazione in collaborazione con Istituti Universitari, anche al fine di documentare adeguatamente tali attività nel campo tecnico-scientifico. E’ prevista, inoltre, la sperimentazione di processi produttivi per ottimizzare l’efficienza degli impianti per la produzione di energia, e per mettere a punto nuove tecnologie al fine della connessione alla rete elettrica. Punto centrale è anche il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati allo sviluppo delle azioni dell’accordo, soggetti pubblici e privati, enti, imprese, istituti universitari e di ricerca interessati. Un tavolo tecnico ad hoc, composto da rappresentanti dell’Assessorato regionale, dal sindaco di Bisaccia e dai sindaci dei comuni circostanti che aderiranno all’intesa e da rappresentanti delle società interessate operanti nel settore delle fonti energetiche rinnovabili, svolgerà le funzioni di coordinamento e di monitoraggio. Le principali funzioni attribuite al tavolo di coordinamento sono la promozione di specifici progetti, l’individuazione delle risorse finanziarie per la loro attuazione, la programmazione di studi, ricerche, convegni o seminari, per sensibilizzare l’opinione pubblica, la pianificazione di attività formative nei diversi contesti territoriali e la promozione di percorsi integrati. Il Protocollo d’intesa avrà durata triennale rinnovabile e l’adesione potrà essere estesa ad altre amministrazioni comunali limitrofe al comune di Bisaccia che manifestino volontà e interesse per lo sviluppo dello stesso. "Nella sfida della competitività tra i territori – ha dichiarato Cozzolino - sia a livello di Parlamento europeo che nel nostro Paese, è stata riconosciuta in pieno la necessità di promuovere in via prioritaria le fonti energetiche rinnovabili, in quanto contribuiscono alla protezione dell’ambiente, allo sviluppo sostenibile e all’autonomia energetica delle Regioni. Questo soprattutto perché possono creare occupazione locale, avere un impatto positivo sulla coesione sociale e permettere di conseguire più rapidamente gli obiettivi di Kyoto. Lo sviluppo della Campania deve offrire convenienza alla localizzazione di nuovi investimenti soprattutto in settori diversi da quelli tradizionali, e il comparto delle energie rinnovabili è tra questi". "L´obiettivo che persegue la Campania è ridurre il deficit energetico al 15 per cento entro il 2010 per coprire il fabbisogno sul totale dei consumi energetici con il 25 per cento da fonti rinnovabili entro il 2013. La prospettiva è di elevare il target al 35 per cento entro il 2020”, ha concluso Cozzolino". .  
   
   
SAIPEM CEDE PER 310 MILIONI DI EURO LA PARTECIPAZIONE NON CORE IN GTT  
 
San Donato Milanese (Mi), 19 febbraio 2008 – Saipem, nell’ambito dell’annunciato piano di cessione dei propri asset non core, ha definito con Hellman & Friedman - per un corrispettivo di 310 milioni di euro - l’accordo per la cessione della partecipazione del 30% nella società Gaztransport & Technigaz S. A. (“Gtt”). .  
   
   
SNAM RETE GAS ANNUNCIA IL PIANO STRATEGICO 2008-2011 INVESTIMENTI PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA DI TRASPORTO PARI A 4,3 MILIARDI NEL QUADRIENNIO 2008  
 
San Donato Milanese, 19 febbraio 2008 – L’amministratore Delegato Carlo Malacarne, ha illustrato il 13 febbraio alla comunità finanziaria i risultati 2007 ed il Piano Strategico relativo al periodo 2008-2011 approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società presieduto da Alberto Meomartini. “Snam Rete Gas conferma la validità del propria strategia focalizzata sulla crescita e sul ritorno agli azionisti”, ha dichiarato Carlo Malacarne durante l’incontro. “La Società effettua un’efficiente programmazione delle proprie infrastrutture volta a garantire nel tempo la disponibilità delle capacità di trasporto e la necessaria flessibilità del sistema per soddisfare i crescenti fabbisogni di gas naturale nei prossimi anni, con consumi attesi al 2011 di 94 miliardi di metri cubi che si stima diventeranno 104 miliardi nel 2015. Si ribadisce la costante attenzione all’efficienza operativa e finanziaria”. “La nostra capacità di creare valore si traduce nella conferma della politica dei dividendi che determina una remunerazione per gli investitori sostenibile e ai migliori livelli del settore” ha concluso Carlo Malacarne. Le principali linee strategiche nel periodo 2008-2011 sono: Sviluppo della Rete di Trasporto Il Piano di investimenti complessivo è pari a 4,3 miliardi di euro (4,2 miliardi nel periodo 2007-2010) di cui 1 miliardo circa nel 2008. Le opere previste sono parte di un programma di realizzazioni che si renderanno necessarie per far fronte alle necessità di trasporto previste al 2015. Alcune delle importanti opere il cui avvio è previsto negli anni di Piano saranno completate negli anni successivi e comporteranno investimenti annui di oltre 1 miliardo fino a tutto il 2015. Sulla base dell’attuale quadro normativo, è previsto che circa il 55% degli investimenti di Piano rientri nella categoria remunerata con un premio del 3% rispetto al tasso base fissato dal Regolatore (6,7%) e per un periodo di 10 o 15 anni. Il valore del “Regulated Asset Base” (Rab) di Snam Rete Gas stimato a fine 2007 è pari a circa 12 miliardi di euro. La realizzazione del programma degli investimenti previsto nel piano 2008 – 2011 si prevede determini un incremento del Rab di circa il 5% medio annuo sino al 2011. Il piano investimenti persegue l’obiettivo di sviluppare le infrastrutture coerentemente con la crescita del mercato che, trainata dai consumi del settore termoelettrico, prevede una domanda di gas in crescita dai circa 87 miliardi di metri cubi nel 2007 a circa 94 nel 2011, che si stima diventeranno 104 al 2015 e 114 al 2020. Le principali realizzazioni riguardano: il potenziamento della rete di trasporto lungo la direttrice sud-nord attraverso i progetti di una terza linea di metanodotti in Sicilia ed in Calabria, la sealine Tirrenica e la Rete Adriatica. L’iniziativa prevede anche la realizzazione di due nuove centrali di compressione in Sicilia ed in Abruzzo e il potenziamento della centrale di Enna. Il potenziamento delle strutture lungo la direttrice est-ovest della pianura padana finalizzato ad incrementare la movimentazione verso l’Italia nord occidentale delle forniture di gas provenienti dal sud e dal nord est dell’Italia; l’espansione della capacità di rigassificazione del terminale Gnl di Panigaglia da 3,5 miliardi di metri cubi/anno a 8 miliardi di metri cubi/anno. Le opere che entreranno in esercizio nell’arco del quadriennio 2008-2011 consentiranno di incrementare la capacità di trasporto di circa il 25%. Snam Rete Gas sta cooperando fattivamente nella definizione e nello sviluppo della sezione italiana del progetto Galsi una delle più importanti opere per l’approvvigionamento di gas naturale del Paese in quanto permetterà l’importazione di gas naturale lungo una nuova direttrice. Le ingenti risorse da investire per l’effettiva realizzazione di tale opera sono attualmente previste concretizzarsi oltre il periodo di Piano 2008-2011. Efficienza operativa Nel 2007 Snam Rete Gas ha conseguito con un anno di anticipo rispetto a quanto programmato i propri obiettivi di efficienza operativa per il secondo periodo di regolazione con la significativa riduzione dei costi fissi controllabili in termini reali pari al 15%. L’efficienza operativa, in presenza del previsto incremento dei chilometri di rete in esercizio e della potenza installata nelle centrali di compressione, è perseguita principalmente attraverso l’ottimizzazione delle attività di controllo e manutenzione del sistema di trasporto e mediante la continua razionalizzazione dei processi e delle strutture organizzative. Politica dei dividendi Il Consiglio di Amministrazione intende proporre alla prossima Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo unitario pari 21 centesimi di euro per l’anno 2007 (+10,5% rispetto al 2006) di cui 8 centesimi di euro distribuiti nell’ottobre 2007 a titolo di acconto. Il dividendo a saldo di 13 centesimi di euro per azione sarà messo in pagamento a partire dal 22 maggio 2008 (stacco cedola il 19 maggio 2008). Si ritiene che, sulla base delle prospettive economico finanziarie della Società, anche per il 2008 un aumento del dividendo unitario di 2 centesimi pari a quello che sarà proposto all’Assemblea degli Azionisti per l’anno 2007, sia sostenibile. L’acconto sul dividendo 2008 il cui ammontare sarà definito dal Consiglio di Amministrazione sulla base della situazione semestrale al 30 giugno 2008, sarà messo in pagamento il prossimo 23 Ottobre 2008 (20 Ottobre 2008 stacco cedola). .  
   
   
CAMPANIA: GIUNTA APPROVA ACCORDO PER POLO ENERGIA A BENEVENTO  
 
 Napoli, 19 febbraio 2008 - La Giunta regionale della Campania, su proposta dell’assessore regionale all´Agricoltura e alle Attività produttive Andrea Cozzolino, ha approvato lo schema di Accordo di programma con la Provincia di Benevento e l’Università del Sannio, per promuovere lo sviluppo di un polo di eccellenza delle energie alternative da fonti rinnovabili in provincia di Benevento. "Condizione iniziale per l´avvio di un processo di sviluppo della filiera - ha dichiarato Cozzolino - è la realizzazione di un impianto, significativo per dimensioni e importanza su scala nazionale e internazionale: tale impianto deve essere dimensionato almeno su 20 mw e costituire un ambiente pilota per la sperimentazione non solo di tecnologie emergenti, ma anche di forme materiali e soluzioni che integrino tali impianti in maniera armoniosa nell’ambiente e nel paesaggio". La Regione Campania si impegna a garantire tempi certi e rapidi per l’ottenimento dei permessi e delle autorizzazioni di propria competenza necessari alle realizzazioni previste dall’accordo, ad attivare gli strumenti di incentivazione garantiti con la Legge sugli incentivi e a promuovere le azioni di sviluppo di prototipi e modelli di industrializzazione delle proprietà intellettuali, dei progetti e risultati della ricerca e degli studi di fattibilità. Dal canto suo, la Provincia di Benevento, si impegna a garantire la disponibilità, anche in termini di cantierabilità delle iniziative, di localizzazione degli impianti fotovoltaici e degli insediamenti produttivi afferenti al polo di eccellenza delle aree individuate. L’intesa prevede l’individuazione di azioni di sviluppo, prototipi, progetti, studi e modelli di industrializzazione derivanti da nuove scoperte scientifiche attraverso progetti e studi di fattibilità realizzati nell’ambito del risparmio energetico. Il finanziamento disponibile a tal fine è di 1 milione di euro. "La Provincia di Benevento - ha sottolineato Cozzolino – per quello che concerne il know how in campo energetico ha promosso iniziative rilevanti realizzando alcuni progetti innovativi legati al risparmio energetico. Basti pensare al sistema integrato di trasporto con veicoli alimentati a idrogeno di cui sono già stati depositati i marchi e sono in itinere le procedure di brevettazione, ma anche studi per la realizzazione di prototipi di unità abitative a bassissimo consumo energetico (Casa Passiva), o al sistema per la generazione integrata di idrogeno da fonti rinnovabili. "Se a questo aggiungiamo – ha continuato - che la Provincia di Benevento ha avviato qualificate azioni per la creazione di un sistema di ricerca e trasferimento di conoscenze scientifiche e tecnologiche, nonché attività di formazione strettamente connesse alle imprese del territorio in stretta collaborazione con l’Università del Sannio, centri di ricerca di altissimo livello come il Tedas (Centro sulle tecnologie sulla diagnostica ambientale e lo sviluppo sostenibile) o il centro Marsec (Centro per il monitoraggio satellitare integrato delle aree del Mediterraneo) dotato di una ground station tra le più avanzate al livello internazionale per attività di telerilevamento e di sistemi per il processamento e l’archiviazione di dati satellitari, comprendiamo bene come quest’area sia ideale per sviluppare un polo di eccellenza anche nell’ambito delle energie alternative". .  
   
   
PROSEGUE LA CRESCITA DEL GRUPPO ELYO ITALIA  
 
Milano, 19 febbraio 2008 - Il Gruppo Elyo Italia, attivo nei servizi energetici e nel Facility Management, ha annunciato i risultati finanziari dell’esercizio 2006-2007. L’utile al lordo delle imposte ha raggiunto i 12,8 milioni di Euro con un incremento del 18,7% rispetto all’esercizio precedente, mentre il fatturato consolidato è stato di oltre 520 milioni di Euro, registrando un decremento del 4,4% a causa della stagione invernale particolarmente mite, mentre in termini normalizzati i ricavi sono cresciuti del 3,1%. “Siamo stati in grado di raggiungere questi risultati nonostante il problema climatico e l’aumento degli oneri finanziari dovuti all’incremento dei tassi di mercato. ” - ha dichiarato Aldo Chiarini, amministratore delegato di Elyo Italia - “Il merito va all’efficienza e alla professionalità di tutti i collaboratori, all’alta qualità del servizio offerto e all’acquisizione di nuovi grandi contratti”. “Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti” - ha aggiunto l’Ing. Chiarini - “anche perchè confermano il dinamismo dell’azienda ed il trend di costante crescita da oltre 5 anni”. .  
   
   
CONVEGNO: EFFICIENZA ENERGETICA BENEFICI PER LE IMPRESE, UN IMPEGNO PER L’AMBIENTE  
 
Milano, 19 febbraio 2008 - Il miglioramento dell’efficienza nell’uso dell’energia è uno degli obiettivi posti a livello europeo per contrastare i cambiamenti climatici e per ridurre la dipendenza dalle fonti fossili. L’italia è uno dei grandi paesi occidentali ove si consuma meno energia e si emette meno anidride carbonica per unità di prodotto, ma molto ancora può essere fatto, nel campo delle attività industriali, della gestione del patrimonio edilizio, della generazione integrata di elettricità e calore. Per individuare possibili scenari tecnologici dai quali tradurre utili indicazioni di politica energetica, Confindustria ha costituito, coinvolgendo le diverse strutture associative interessate, un gruppo di ricerca, il quale, dopo un approfondito confronto, ha potuto identificare alcuni rilevanti ambiti nei quali appare più fruttuoso incentivare un miglioramento dell’efficienza energetica. I risultati di questa ricerca verranno presentati durante il seminario in Assolombarda, il primo appuntamento di un “road show” che attraverserà tutto il Paese con lo scopo di coinvolgere e sensibilizzare le istituzioni locali e gli operatori economici. La prima parte del seminario sarà dedicata alla discussione generale, in riferimento allo studio condotto da Confindustria, e alla presentazione in anteprima del bando “Industria 2015” e del Piano nazionale sull’efficienza energetica. Seguiranno tre distinti workshop di approfondimento tecnico, dedicati agli interventi di miglioramento dell’efficienza dei motori elettrici, a quelli rivolti all’isolamento degli edifici, ai sistemi di condizionamento ed all’illuminazione, e agli impianti di cogenerazione di elettricità e calore. Martedì 19 febbraio 2008 – ore 9. 30 Auditorium Assolombarda, Via Pantano 9, Milano. Programma 9. 30 Apertura dei lavori Antonio Colombo, Direttore Generale Assolombarda; 9. 45 “ Illustrazione dei principali risultati dello studio Confindustria” Massimo Beccarello, Chief Energy Project Confindustria; Alessandro Clerici, Vice Presidente Commissione Energia Confindustria; Massimo Gallanti, Direttore Dipartimento Economia Sistemi Elettrici Cesi Ricerca. 10. 15 “ Il rilancio della politica dell’efficienza energetica e i nuovi strumenti di intervento” Andrea Bianchi, Direttore Generale - Direzione generale per lo sviluppo produttivo e competitività Ministero Sviluppo Economico; Sara Romano, Direttore Generale - Direzione generale per l´energia e le risorse minerarie Ministero Sviluppo Economico . 10. 30 Interventi conclusivi Massimo Buscemi, Assessore Reti e Servizi di pubblica utilità e Sviluppo Sostenibile Regione Lombardia; Roberto Testore, Consigliere Incaricato Assolombarda per Ambiente ed Energia. .  
   
   
ENERGIE ALTERNATIVE PROSEGUONO I SEMINARI DEL CREL SULL´ENERGIA PULITA.  
 
 Cagliari, 19 Febbraio 2008 - "Energia pulita e Sardegna: scenari futuri". È questo il titolo della seconda giornata di attività promossa dal Consiglio regionale dell´economia e del lavoro, in calendario domani, 19 febbraio, in via Roma 253 a Cagliari, alle 9. 45. Dopo il primo Seminario, svoltosi lo scorso 7 febbraio, il Crel, presieduto da Gino Mereu, a conclusione di questo secondo incontro, si pone l´obiettivo consueto di analizzare argomenti e problematiche sul tema dell´energia in Sardegna, per elaborare un "Documento" utile per osservazioni e proposte concrete, e per dare impulso alla competitività del nostro sistema economico. Dopo la discussione, nel primo Seminario, sui vincoli e le opportunità che potranno derivare dal gas algerino, ma anche le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie per l´impiego del carbone Sulcis, in questo Seminario verrà presentato il "Kite Gen", una nuova tecnologia in campo eolico. Agli assessori regionali dell´Ambiente e dell´Industria, Cicito Morittu e Concetta Rau l´incarico di illustrare le politiche ambientali della Regione Sardegna: costi, impatto ambientale e Protocollo di Kyoto. .  
   
   
DA BARI UN CONCORSO INTERNAZIONALE DI PROGETTAZIONE PER INTEGRARE I SISTEMI SOLARI NEL RECUPERO DI EDIFICI E QUARTIERI RESIDENZIALI IN PUGLIA AL VINCITORE UN PREMIO DI 50MILA EURO E LA POSSIBILITÀ CHE LA REGIONE PUGLIA COMMISSIONI GLI ULTERIORI LIVELLI DI PROGETTAZIONE.  
 
 Valenzano, 19 febbraio 2008 - La produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici in Puglia è di 0,4 Gwh, corrispondente al 10% della produzione nazionale, il che ne fa la terza regione per produzione da questa fonte, dopo Campania e Abruzzo (dati 2005, Enea e Terna). Ma esistono importanti margini di crescita per la produzione di energia solare in Puglia nei prossimi anni, che trova il proprio utilizzo principale nell’edilizia residenziale e nell’industria. Per promuovere la riqualificazione ecocompatibile del patrimonio edilizio della regione, l’Arti, Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, su incarico dell’Assessorato all’Assetto del Territorio della Regione Puglia ed in collaborazione con gli Assessorati all’Ecologia e allo Sviluppo Economico, ha indetto un concorso internazionale di idee per l’integrazione dei sistemi solari attivi e passivi nel recupero degli edifici e dei quartieri residenziali della Puglia. L’iniziativa presentata oggi a Bari dal presidente dell’Agenzia, Gianfranco Viesti, e dall’assessore regionale all’Assetto del Territorio, Angela Barbanente è un segnale importante della sensibilità dell’amministrazione regionale non solo per i temi del recupero e della razionalizzazione edilizia, ma anche e soprattutto per quelli dello sviluppo della filiera energetica delle fonti rinnovabili. Il senso della competizione è proprio questo: porre la tecnologia al servizio dello sviluppo territoriale, per promuovere un nuovo modo di progettare architetture e spazi di vita urbani. “Il concorso di idee”, dichiara l’Assessore Barbanente, “è in linea con un intervento normativo recentemente approvato dalla Giunta Regionale, il disegno di legge per l’abitare sostenibile, il cui obiettivo è quello di fornire incentivi a supporto dei soggetti che realizzano edilizia sostenibile. Tale orientamento a favore della sostenibilità ambientale è testimonianza della volontà della Regione Puglia di investire sulla riqualificazione del patrimonio edilizio e del paesaggio urbano, nonché sulla sensibilizzazione a favore del risparmio energetico e della tecnologia al servizio di una migliore qualità della vita”. Come evidenziato nel bando, l’idea di fondo del concorso è quella di integrare nei progetti di recupero edilizio tecnologie di utilizzazione dell’energia solare, quali elementi centrali dei progetti stessi. In questo, la competizione internazionale interpreta perfettamente lo spirito tanto del trattato di Kyoto per la riduzione delle emissioni di gas serra, quanto della Convenzione Europea del Paesaggio e del Codice dei Beni Culturali e Paesaggistici (Codice Urbani), che hanno come oggetto di attenzione non solamente i paesaggi di rilevanza storica e culturale, ma anche i paesaggi ordinari, al fine di renderli più consoni alle esigenze di vita delle popolazioni. Il concorso prevede, dunque, la formulazione di proposte progettuali per la riqualificazione degli edifici e dei quartieri residenziali della Regione Puglia, sorti dal secondo dopoguerra in poi, attraverso una corretta integrazione architettonica e paesaggistica dei sistemi solari attivi (pannelli solari termici, pannelli solari fotovoltaici, collettori a concentrazione, etc…) e passivi (logge termiche, serre addossate, pareti solari, etc…) e di sistemi per il raffrescamento/climatizzazione naturale attivi e passivi; le proposte riguarderanno gli ambiti urbani e le tipologie edilizie residenziali (case a torre, case in linea, case a schiera, …) e di servizio alla residenza più diffuse in tali ambiti. L´area geografica di intervento è il territorio della Regione Puglia, ma le proposte progettuali dovranno contraddistinguersi per un più ampio carattere di replicabilità nel contesto mediterraneo. E’ auspicata la partecipazione di gruppi interprofessionali, che potranno scegliere di lavorare su un quartiere residenziale esistente o di realizzare un progetto adattabile a varie soluzioni. Nella valutazione dei progetti, da parte di una commissione di esperti che verrà nominata nei prossimi mesi, verranno presi in considerazione i seguenti parametri: integrazione paesaggistica; integrazione tipo-morfologica; replicabilità; prestazioni energetiche. Verranno valutati con maggiore punteggio i gruppi aventi la più ampia diversificazione ed integrazione disciplinare e quelli in cui siano inseriti giovani professionisti – iscritti ai rispettivi albi da meno di cinque anni - che svolgano nel gruppo un incarico ed un ruolo rilevante. Il termine ultimo per la presentazione delle domande e dei progetti scade alle ore 12,00 del 30 maggio 2008. La Commissione nominerà un vincitore e individuerà due ulteriori progetti meritevoli di menzione. Al progetto vincitore sarà assegnato un premio di 50mila euro. La Regione Puglia si riserva la facoltà di affidare al vincitore del concorso la realizzazione dei successivi livelli di progettazione. Alle altre due proposte meritevoli di menzione sarà riconosciuto un premio di 10mila euro ciascuna. I nominativi delle proposte progettuali segnalate dalla Commissione saranno segnalati ad Ordini Professionali ed alle Università pugliesi, nonché alla Regione Puglia. Per la natura internazionale della competizione, la campagna di promozione del concorso si avvarrà di uscite pubblicitarie sulle principali riviste specializzate e di settore italiane e straniere. .  
   
   
ON LINE IL XIII CONGRESSO NAZIONALE ASSOBETON  
 
 Milano, 19 febbraio 2008 – E´ on line www. Congressoassobeton. It, il nuovo sito dedicato al Xiii Congresso Nazionale di Assobeton, l’Associazione Nazionale Industrie Manufatti Cementizi aderente a Confindustria, che con cadenza biennale, riunisce gli associati e le aziende del comparto per l´appuntamento di maggior rilievo per la realtà italiana della prefabbricazione. Il sito presenta ieri un´interfaccia semplice ed immediata e, nei prossimi mesi, si arricchirà gradualmente con tutte le informazioni utili riguardanti il Congresso Nazionale dell´Associazione, che si svolgerà quest´anno dal 22 al 23 Maggio a Baveno, nella splendida cornice del Lago Maggiore e a pochi minuti dalle isole Borromee. Il portale - costantemente aggiornato con le ultime notizie e le informazioni relative all´evento - è facile da consultare e permette di visualizzare rapidamente le aree di interesse: la location, rappresentata dal prestigioso e storico Grand Hotel Dino, con una ricca photo gallery; le informazioni utili per raggiungere in tutta comodità la sede del Congresso; e la pratica scheda di prenotazione dell´hotel, scaricabile direttamente dal sito per riservare fin d´ora la propria stanza. Saranno presto on line anche tutte le informazioni in merito al programma della due giorni e agli eventi collaterali che si svolgeranno parallelamente all´evento principale, divenuto oramai un appuntamento immancabile per il settore, ma anche per importanti player economici nazionali. “In occasione del nostro Xiii Congresso – ha dichiarato Renzo Bullo, Presidente di Assobeton – crediamo sia importante comunicare al meglio le modalità di partecipazione alla manifestazione, non solo agli associati ma anche alle aziende del comparto che troveranno al nostro evento tematiche di interesse concreto ed immediato oltre a utili possibilità di sviluppo per il proprio business”. .  
   
   
CAMPANIA EDILIZIA, STANZIATI 850 MLN DI EURO PER LA RIGENERAZIONE URBANA E LA QUALITÀ DELLA VITA. NEI PROSSIMI GIORNI AL VIA I PRIMI PROGETTI. È IL PRIMO ATTO DELLA NUOVA GIUNTA BASSOLINO  
 
Napoli, 18 febbraio 2008 - La Giunta Regionale della Campania ha avviato le procedure di finanziamento per i progetti di recupero e di restauro dei centri storici e delle aree urbane di Napoli e delle altre 19 principali città della Campania, la cui popolazione è superiore ai 50mila abitanti. Complessivamente, vengono assegnate risorse per oltre 850 milioni di euro. La delibera prevede la possibilità di accedere a un "bonus" di ulteriori risorse per i Comuni che, nell´arco dei prossimi tre anni, avranno avviato e realizzato il piano per la raccolta differenziata. La Giunta ha infatti definito il quadro di risorse complessivo e i criteri di ripartizione dei fondi per i progetti di recupero, sviluppo e rigenerazione urbana di Salerno, Cava de´ Tirreni, Battipaglia, Scafati, Caserta, Aversa, Benevento, Avellino, Giugliano in Campania, Torre del Greco, Pozzuoli, Casoria, Castellammare di Stabia, Afragola, Marano di Napoli, Acerra, Portici, Ercolano, Casalnuovo. Gli interventi ammontano a una spesa complessiva di 653 milioni di euro. Il 20% dei finanziamenti previsti sarà erogato al raggiungimento da parte di ognuna delle 19 città dell´obiettivo minimo del 35% di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Il 9% delle risorse sarà destinato a interventi per migliorare la sicurezza delle città, mentre è stato riservato l´1% dei fondi previsti (circa 6 milioni di euro) per premiare un progetto o un´opera di qualità o di forte innovazione. Inoltre la Giunta ha destinato 200 milioni di euro per progetti di recupero del tessuto urbano e per opere di restauro dell´architettura artistica e religiosa del centro storico di Napoli, classificato dall´Unesco "Patrimonio Mondiale dell´Umanità". Il 10% di questo stanziamento sarà destinato all´innalzamento delle condizioni di sicurezza; un ulteriore 10% agli aiuti alle nuove imprese; un 5% alla formazione e all´inclusione sociale; infine l´1,5% all´assistenza tecnica. "L´azione della nuova Giunta - ha dichiarato il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino - riparte con un atto importante che riguarda Napoli, i capoluoghi di provincia e il grande sistema urbano della nostra regione. Perché è lì che si gioca la sfida di innalzare la qualità della vita. Per segnare una svolta vera, abbiamo infatti voluto concentrare 850 milioni di euro per riqualificare questa rete di città e territori. Adesso si entra nella fase operativa. Già nei prossimi giorni - ha sottolineato Bassolino - firmeremo con Caserta, Cava dei Tirreni e Castellammare di Stabia protocolli d´intesa per l´avvio dei programmi. Subito dopo sarà la volta delle altre città. A tutto questo va aggiunto il finanziamento che riguarda il centro-storico di Napoli che, grazie a questi fondi, sarà interessato da un forte intervento di riqualificazione urbana" ha concluso Bassolino. .  
   
   
BOLZANO, MUSSNER: "DIFENDERE LA LEGGE PROVINCIALE SULLE COSTRUZIONI"  
 
Bolzano, 19 febbraio 2008 - Le nuove direttive Ue nel settore delle costruzioni sono state al centro del colloquio tra l´assessore provinciale ai Lavori pubblici Florian Mussner, i vertici dell´Asociazione provinciale artigiani e il Collegio dei costruttori. Mussner ha sottolineato l´intenzione della Provincia di difendere la propria legge in materia. Un adeguamento della legge provinciale alle nuove direttive Ue è necessario, ma non sarà possibile completare l´intervento nella legislatura in corso: "Gli ambiti che la Provincia può regolamentare autonomamente saranno in ogni caso regolati in tal modo", ha sottolineato l´assessore Mussner incontrando presidente e direttore dell´Apa, Herbert Fritz e Hanspeter Munter, e il responsabile del Collegio costruttori Josef Negri. Sarà fatta chiarezza anche alla luce del pronunciamento della Corte costituzionale. Gli interlocutori hanno ribadito le buone esperienze registrate con la legge provinciale, sia sul piano della riduzione burocratica che su quello della quantità di lavoro per le aziende locali. Mussner ha auspicato che i Comuni non ricorrano all´applicazione della normativa statale e ha ricordato che la Provincia intende difendere la procedura degli appalti informali fino all´importo di un milione €. L´assessore ha inoltre illustrato il senso e gli obiettivi dell´albo riferito alle imprese di fiducia e la sua tenuta. Adottato anche da diversi Comuni, contiene l´elenco di tutte le ditte che hanno completato con successo incarichi pubblici affidati in Alto Adige. .  
   
   
FONDIARIA-SAI S.P.A SULLA TOTALITÀ DELLE AZIONI EMESSE DA IMMOBILIARE LOMBARDA S.P.A.  
 
 Milano, 19 febbraio 2008 – Con riferimento all’Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio promossa, in data 30 gennaio u. S. , dalla controllante Fondiaria-sai S. P. A sulla totalità delle azioni emesse da Immobiliare Lombarda S. P. A. , non detenute direttamente e indirettamente dalla controllante stessa, e facendo seguito alla richiesta di informazioni ai sensi dell’art. 114, comma 5, del D. Lgs. 58/1998 formulata dalla Consob in data 8 febbraio u. S. , si precisa quanto segue. Il Consiglio di Amministrazione di Immobiliare Lombarda, successivamente alla ricezione del Documento di Offerta che Fondiaria-sai S. P. A. Provvederà, secondo i termini previsti dalla vigente normativa, a depositare presso la Consob, si riunirà al fine di esaminare l’offerta ed approvare il comunicato previsto dall’art. 103 del D. Lgs. 58/1998, il quale conterrà ogni elemento utile per l’apprezzamento dell’offerta e la valutazione del Consiglio sull’offerta medesima. Si precisa inoltre che il Consiglio di Immobiliare Lombarda, riunitosi in data odierna, allo scopo di supportare il Consiglio stesso nell’ambito delle proprie valutazioni sull’offerta, ha incaricato un esperto indipendente, individuato in Leonardo & Co S. P. A. Di redigere apposita fairness opinion relativa al corrispettivo dell’offerta, anche ai fini della tutela dell’interesse degli azionisti della società, sulla base dei contenuti del Documento di Offerta che sarà messo a disposizione della società. Infine, in conformità alla normativa applicabile nonché alle previsioni del codice di autodisciplina adottate dalla società, al fine di assicurare il rispetto dei criteri di correttezza sostanziale e procedurale nell’ambito delle decisioni che dovranno essere assunte dal Consiglio di Amministrazione di Immobiliare Lombarda in relazione all’offerta ed in considerazione della natura e delle caratteristiche dell’operazione: (i) gli amministratori indipendenti effettueranno le proprie valutazioni in ordine all’offerta alla luce delle specifiche competenze dagli stessi possedute anche con il supporto delle valutazioni contenute nella fairness opinion redatta da Leonardo & Co S. P. A. ; e (ii) gli amministratori portatori di interessi propri nell’operazione saranno tenuti ad informare tempestivamente e in modo esauriente il Consiglio dell’esistenza dell’interesse e delle relative circostanze valutando, caso per caso, l´opportunità di allontanarsi dalla riunione consiliare al momento della deliberazione o di astenersi dalla votazione. Il Consiglio di Amministrazione valuterà in ogni caso la decisione più opportuna per l’ipotesi in cui l’allontanamento di amministratori al momento della deliberazione possa essere considerato pregiudizievole al permanere del necessario quorum costitutivo. .  
   
   
BOX AUTO: QUANTO COSTA E QUANTO RENDE  
 
Milano, 19 febbraio 2008 - L’analisi del mercato dei box nel primo semestre del 2007 evidenzia a livello nazionale una crescita delle quotazioni: + 1. 3% per i box e + 0. 7 % per i posti auto. Nelle grandi città la variazione delle quotazioni è stata dell’1. 4% per i box e dello 0. 4% per i posti auto. Le variazioni dei prezzi di box e posti auto sono state positive in tutte le grandi città ad eccezione di Bari, Napoli e Bologna dove si segnala un calo dei prezzi, soprattutto in corrispondenza di aree dove sono in corso interventi di box di nuova costruzione. I valori più alti si registrano sempre nelle zone centrali delle grandi città, dove l’offerta per queste tipologie rimane comunque più bassa rispetto alle richieste. Le quotazioni più elevate si registrano a Roma in piazza Navona, piazza di Spagna e via Nazionale con valori medi di 150 mila €, a seguire Napoli con la zona di Vomero-scarlatti con 135 mila € e Firenze con i 130 mila € di piazza Santa Croce. Il box più ricercato è quello singolo (mediamente sui 15-18 mq). Nella maggior parte dei casi chi acquista un box o un posto auto lo fa per uso diretto, più bassa la richiesta per investimento (nonostante i box nelle grandi città riescano a garantire un rendimento annuo lordo interessante, spesso anche superiore a quello ottenibile da un appartamento). Nelle grandi città un box rende mediamente intorno al 4. 9% annuo lordo. Coloro che acquistano il box per utilizzarlo, prediligono le tipologie annesse all’abitazione ove possibile, altrimenti non troppo lontane o facilmente raggiungibili dalla stessa, la presenza di un adeguato spazio di manovra, l’ingresso largo, la posizione preferibilmente a piano terra (meno favoriti i box seminterrati) ed eventualmente la disposizione in larghezza piuttosto che in lunghezza. Apprezzata la possibilità di realizzare un soppalco da usare come deposito materiale, la porta/ingresso basculante, la presenza di un punto luce e di un punto acqua e l’inserimento all’interno di un cortile con un cancello esterno che lo rende più sicuro. Chi vuole investire in questo segmento immobiliare deve valutare bene la zona, prediligendo quelle con scarsa possibilità di parcheggio. Sarebbe inoltre opportuno informarsi sull’esistenza di interventi edilizi di nuova costruzione che hanno in dotazione il box oppure di progetti relativi esclusivamente alla nascita di box e posti auto. Variazione percentuale dei prezzi nel I sem 07 Citta’ Box Posto Auto
Bari -0. 7 -0,6
Bologna -0. 8 -0. 2
Firenze 5. 6 1. 5
Genova 2. 3 1. 8
Milano 1. 4 0. 4
Napoli -0. 6 -2. 0
Palermo 2. 3 0. 7
Roma 0. 3 0. 3
Torino 2. 0 0. 2
Verona 2. 4 1. 8
Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa .
 
   
   
ITALMOBILIARE: RISPOSTA AL FONDO HFAME  
 
 Milano, 19 febbraio 2008 – Il presidente di Italmobiliare, Giampiero Pesenti, ha risposto su unanime indicazione del consiglio di amministrazione, alla lettera ricevuta lo scorso 4 gennaio dal Fondo Hfame, che non contiene elementi “material” per il mercato. I consiglieri indipendenti hanno proceduto ad una autonoma valutazione della missiva ed hanno esposto le loro considerazioni all’insieme dei consiglieri che hanno condiviso le linee della risposta. Confermando l’apprezzamento di ogni contributo nell’interesse del Gruppo, le strutture preposte della società rimangono a disposizione dei rappresentanti del Fondo Hfame, così come di tutti gli azionisti, per rendere più agevole l’esercizio dei loro diritti, nel rispetto delle norme e delle disposizioni in materia di comunicazione delle società quotate. .  
   
   
CASA, BONIFICHE AMIANTO. VERGA: “STANZIATI 9 MILIONI DI EURO NEL BIENNIO 2007-2008”  
 
 Milano, 19 febbraio 2008 - Per la bonifica dell’amianto ancora presente in alcuni edifici di proprietà del Comune di Milano, nel biennio 2007-2008 sono stati complessivamente stanziati circa 9 milioni di euro. “Nel Piano delle opere pubbliche 2007 – ha precisato l’assessore alla Casa Gianni Verga – il Comune ha stanziato circa 2 milioni di euro per la manutenzione straordinaria e la bonifica dell’amianto. La stessa posizione è stata riproposta nel Piano triennale delle Opere pubbliche 2008, con uno stanziamento a bilancio di ulteriori 7 milioni di euro”. “Questo dimostra la sensibilità dell’Amministrazione nei confronti del problema – ha aggiunto l’assessore -. Gli uffici dell’Area Tecnica stanno svolgendo la fase di progettazione finalizzata all’avvio degli appalti”. “È evidente l’impegno crescente dell’Amministrazione su questo tema – ha concluso Verga -. Il Comune si sta facendo carico della salute dei cittadini e lo dimostrano le cifre stanziate direttamente in bilancio per far fronte a questa emergenza. Cifre così alte non erano mai state stanziate in passato”. .  
   
   
FLAVIO MIGLIOLI AMMINISTRATORE DELEGATO DI KIRON  
 
Milano, 19 febbraio 2008 - Nel recente cda di Kìron Partner Spa, guidato dal Presidente Renato Landoni, il Dottor Flavio Miglioli è stato nominato Amministratore Delegato. Flavio Miglioli, che ha maturato una pluriennale esperienza nel settore finanziario in primari gruppi bancari italiani ed esteri, proviene dal Gruppo Unicredit dove ha ricoperto le cariche di Direttore Generale di Xelion Banca, Unicredit Fondi Sgr, Banca per la Casa e Unicredit Assicura. Kìron, congiuntamente con il marchio Epicas, è il comparto del Gruppo Tecnocasa che si occupa di mediazione creditizia. Kìron opera sul territorio italiano con circa 500 agenzie affiliate e nel 2007 ha intermediato oltre 2,3 miliardi di Euro nel settore dei mutui e dei prestiti personali. Accanto agli obiettivi di crescita, il settore di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa punta ad evolvere verso un modello strategico di brokeraggio creditizio attraverso un’offerta multibrand e multiprodotto supportata da avanzati servizi di franchising (pubblicità, siti internet, pubblicazioni, tool e servizi di consulenza, formazione) e da importanti sinergie con il settore immobiliare, rappresentato dai network Tecnocasa e Tecnorete, presenti in Italia con oltre 3. 200 agenzie in franchising.  
   
   
LAZIO: 50 MLN PER 21 CENTRI CULTURALI NELLE PERIFERIE ROMANE  
 
Roma, 19 febbraio 2008 - "Parlare con fatti concreti alle periferie fa parte della storia recente del Comune di Roma". Sono queste le parole del presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo durante la conferenza stampa di presentazione del programma che prevede di realizzare 21 centri culturali recuperando alla socialità spazi ed edifici in stato di abbandono. Il progetto "I centri arrivano in periferia", realizzato dal Campidoglio in collaborazione con la Regione, mira a riqualificare l’hinterland della capitale attraverso la creazione di una rete di ´´strutture di relazione´´ che interesseranno tutto il territorio romano: dall´ Infernetto alla Tomba di Nerone, dal Villaggio Prenestino all´ area di Massimina. Ai progetti, che saranno portati a termine entro il 2009, partecipa l´assessorato al Bilancio della Regione Lazio con un finanziamento di 50 milioni di euro. Alcuni interventi sono già in cantiere, come il centro culturale dell´ Aventino, e quello di Casal de´ Pazzi. L´intento del Campidoglio è quello di creare, anche in periferia, un luogo fisico di confronto e comunicazione. Tra i progetti avviati, la Piccola biblioteca del cinema al Pigneto, un centro polifunzionale a S. Basilio e un incubatore d´impresa nel quartiere Quartaccio. I lavori in tutte le strutture saranno realizzati secondo i principi della bioarchitettura e del risparmio energetico. "Quello di oggi – ha spiegato Marrazzo - è uno dei più importanti atti di collaborazione istituzionale tra noi e il Comune". Per l´assessore regionale al Bilancio, Luigi Nieri, quella dei centri culturali sarà "un´attività che rimette in circolazione le idee e integra le culture". "A Roma – ha concluso l’assessore comunale alle Politiche per le Periferie Dante Pomponi - c´e´ bisogno di luoghi in cui far incontrare generazioni e culture diverse". .